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MONICA MAINARDI

FOTO DI LIDIA COSTANTINI BARDOLINO - NOVEMBRE

on ho rimpianti, né rimorsi. Rifarei tutto ciò che ho fatto nella mia vita. Mi sono molto concentrata sulla carriera, che mi ha dato tantissimo e alla quale ho talvolta sacrificato anche l’amore. Ma lo dovevo all’arte

N

e soprattutto a mia madre: per me lei ha fatto tutto. Ha sfidato ogni convenzione per farmi nascere al di fuori del matrimonio e ha sempre lavorato duramente per permettermi di studiare e di realizzare così i miei sogni. È stato giusto così. Se tornassi indietro, rifarei tutto. O forse no. Una cosa la cambierei: al divorzio con il mio ex marito Pippo Baudo ci ➾

KATIA RICCIARELLI

SONO PRONTA A INNAMORARMI «Sola sono serena, ma sarebbe bello trovare l’uomo con cui invecchiare insieme», dice il soprano, che celebra 40 anni di carriera con un’autobiografia. Dall’infanzia ai trionfi da artista, passando per la love story con Carreras e il matrimonio con Baudo. «Per il lavoro ho sacrificato l’amore, ma non me ne pento». «Tornassi indietro, divorzierei dopo tre anni» 96


Katia Ricciarelli, 62 anni. Il soprano ha appena pubblicato l’autobiografia “Altro di me non saprei narrare” (Aliberti editore). «Il titolo prende spunto dalla frase che Mimì dice a Rodolfo nella “Bohème”, la pièce con cui debuttai a Mantova, il 2 ottobre 1969», spiega.

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non dopo diciott’anni di matrimonio». Katia Ricciarelli parla con pacatezza e serenità. Quelle stesse che si ritrovano in Altro di me non saprei narrare, il libro appena uscito per Aliberti editore e realizzato per festeggiare i quarant’anni di carriera. Un’autobiografia («Per il titolo ho scelto la frase che Mimì pronuncia nella Bohème parlando di sé a Rodolfo», spiega il soprano) che è fatta di mille ricordi. L’infanzia umile ma dignitosa a Rovigo, vissuta con l’adorata madre Molara e le sorelle maggiori Anna e Luisa. L’adolescenza, dal lavoro, in una fabbrica di mangiadischi e poi come cassiera alla Upim, fino all’ingresso al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Infine, la realizzazione del suo sogno d’artista: decine di teatri, di opere, di fans, di corteggiatori. E due travolgenti passioni: José Carreras e l’ex marito Pippo Baudo. Domanda. Nel libro ricorrono tre amori: quello per la madre (a cui ha anche dedicato il volume), quello per il suo lavoro d’artista e l’amore più “classico”, per un uomo. Che cosa rappresentano per lei? Risposta. «Quello più forte, il più grande, è per mamma. Ha fatto tutto per me. Per la prima volta, ora che lei non c’è più, ho voluto raccontare i suoi mille ➾

OLYMPIA

➾ arriverei dopo tre anni. E

Oggi mi chiedo se con Pippo c’era amore

Roma. Katia Ricciarelli con Pippo Baudo, 72 anni, ai tempi del loro matrimonio. Sposati nel 1986, si divisero nel 2004. La sentenza di divorzio è arrivata nel novembre dello scorso anno. A sin., con il tenore José Carreras, 61: la loro storia d’amore è durata 13 anni, dal 1972 al 1985.

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➾ sacrifici, quel padre mai conosciuto e lei, vedova di guerra con due figlie emigrata in Germania, che s’innamora di quel bell’italiano che le promette il matrimonio, ma che, al ritorno in Italia, si scopre essere già sposato. E mamma, in attesa di me, che decide di avermi lo stesso. Io porto il cognome da ragazza di mia madre. E ne sono fiera. Tutti i successi che ho avuto nel lavoro sono stati per lei. È stato il mio modo per ripagarla. E non avrei mai rinunciato alla carriera per amore di un uomo». D. Ai due uomini della sua vita, José Carreras e Pippo Baudo, dedica due capitoli. Ma mentre per Carreras racconta la vostra storia di 13 anni tra aneddoti e passione, per i 18 anni con Pippo si limita a una serie di foto e a poche frasi. Tra cui queste: “Hanno già scritto tutto o quasi e, ahimè, ben poco è rimasto”. Come mai? R. «Di José ho tanti bei ricordi. Fatti di alti e di bassi, di litigi e di rappacificazioni roventi, di entusiasmi e di ripensamenti. Perché mi conosco e non volevo perdermi nell’innamoramento a scapito del mio lavoro. Ma è stato un amore. Eravamo giovani, belli e pieni di passione. E abbiamo ➾ Katia Ricciarelli. Ad aprile sarà nelle sale il suo secondo film, “Gli amici del bar Margherita”, di Pupi Avati. Grazie a lui il soprano debuttò come attrice nel 2005 in “La seconda notte di nozze”, con cui vinse il Nastro d’argento.

Scriverò un libro sul mio matrimonio

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assurdo negarlo. ➾ s fi d a t o o g n i convenzione con Ma in una coppia quel legame che occorre anche soppersisteva nonoportazione, capire i stante lui fosse spodifetti dell’altro. sato e con un figlio. Non si può fare soCi lasciammo dopo lo il giudice. Io la il suo secondo fimia teoria ce l’ho: glio. Dopo 13 anni. ci sono uomini (e Perché non mi andonne) nati per stadava di fare la fire da soli e che non danzata a vita. Per hanno bisogno di Pippo, invece, è conessuno, se non di me ho scritto: tutti persone da avere hanno già detto la accanto che si metloro. E fin troppo. L’autobiografia di Katia tano al loro serviIn questa occasione Ricciarelli, scritta con z i o . P e r m e u n a era giusto il silen- Gioconda Marinelli e pre- coppia è un’altra zio. Anche se non è fazione di Vittorio Sgarbi. cosa». finita qui. Perché D. Nel libro, c’è voglio scrivere un libro sulla no- anche la storia con il direttore stra storia. Con le cose belle (an- d’orchestra Lorin Maazel, alla fiche se il periodo buono è stato, ne degli Anni 70. ahimè, breve), e quelle brutte. E R. «Mi ero innamorata. Ma ele responsabilità. Mie e sue». rano gli anni di Carreras, del noD. Pensa che non siano maturi stro perderci e poi ritrovarci. Così i tempi? Che la vicenda sia anco- ho rinunciato a Lorin. Anche se ra troppo fresca? lui, a differenza di José, era libero R. «No. È una cosa chiusa, fi- da altri legami. E pronto a mutare nita. Ma a mano a mano che pas- il nostro flirt in una relazione». sa il tempo, mi rendo conto di una D. Una scelta un poco autolesola cosa: sento che non c’è stato sionista, non le pare? amore. Da parte mia sì, c’era, dalR. «Noi artisti siamo persone l’altra non ne sono sicura. Con strane. Siamo un po’ masochisti. questo giudizio non vorrei appari- E forse la sofferenza un po’ la re troppo dura, ma io ho provato a cerchiamo, come se stimolasse di sentire il mio ex marito, gli ho te- più la nostra creatività». lefonato per gli auguri di Natale e D. Ha un compagno oggi? in altre occasioni: dall’altra parte R. «No. Ho degli affetti: mia ho trovato un muro. Spesso parla- sorella, anche se vive lontana, dei vo solo con una segretaria. Certo, cari amici, la mia cagnetta Doè anche capitato di parlarsi, ma rothy, che sta con me a Bardolino, poi tutto finiva lì. Senza la mini- nella nostra casa sul lago. E mi ma traccia di quell’affetto che do- sento serena. In più, c’è il lavoro: vrebbe sopravvivere tra due per- gli stage in giro per l’Italia per i sone che hanno unito le loro vite giovani talenti lirici e la “seconda per 18 anni. Come è possibile carriera” da attrice. Ad aprile ucancellare tutto? Perché non si scirà il mio nuovo film diretto da può dire: tra noi è andata male, è Pupi Avati, Gli amici del bar finita, ma non gettiamo via tutto e Margherita, e da metà gennaio ho manteniamo un rapporto cordia- la tournée teatrale di Gloriosa, le? Sono delusa. Ecco perché mi dove sarò una donna appassionata serve un libro intero per scrivere di lirica, ma stonatissima». quest’altra storia». D. Sarebbe pronta a innamoD. C’è molta amarezza… rarsi di nuovo? R. «L’unica cosa tragica di tutR. «Sì. Non lo cerco, ma sata la mia esistenza è questa. Dopo rebbe bello trovare il famoso uoi 13 anni con José, sono passata, mo con cui “invecchiare insieappena nove mesi dopo, ai 18 con me”. Anche da accudire. Con la Pippo. Come si legge nel libro, gioia di vivere per qualcuno e con non pensavo di innamorarmi più qualcuno. E con cui parlare. E lo e invece, inaspettatamente, lo in- dico da donna il cui matrimonio è contrai e avvenne. Ci sposammo. stato spesso un gran silenzio». Per me era l’amore della matuD. Lei non ha figli. Pensa mai rità, lui era l’uomo insieme con il a quell’aborto, incinta di Baudo, quale speravo di invecchiare». all’inizio della vostra storia? D. Quando una relazione va R. «All’inizio del prossimo male, ci sono delle colpe… anno voglio rimettermi a scrivere. R. «Di colpe ne abbiamo en- Sono tante le cose che ci saranno trambi. Ovvio che anch’io ho fat- in quel libro». to degli errori, e sarebbe falso e Monica Mainardi

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