Spunti Sped. in abb. post. grupo 111/70% - Aut. Dir. Prov. P.T. PD Mensile di collegamento con gli associati al progetto «Luci sull'Est»
Aprile 1992 Anno Il, n. 6
''CHI HA TEMPO ... " « ... Non aspetti tempo!», recita un vecchio adagio, e forse nessuno meglio di noi i.'1 questo momento si può rendere conto di come i vecchi proverbi spesso siano un distillato dell'antica saggezza popolare. Infatti non ci stancheremo mai d'insistere sulla necessità che il progetto di Luci sull'Est ha bisogno di profittare al meglio di tutto il tempo disponibile per andare avanti con successo, all'insegna del «non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi>>.
Questo perché se si lascia passare il tempo invano, potrebbero rafforzarsi sempre di più tutti quegli ele-
menti di caos e confusione (ma anche di degradazione, come si vedrà più oltre) che minacciano di travolgere i fragili equilibri raggiunti nei territori dell'ex-impero sovietico, e con essi la stessa libertà religiosa così faticosamente conquistata.
Un torrente in piena
Non passa giorno sen~ che la stampa riferisca di problemi e difficoltà a tutti i livelli. Come stupirsi? E' ovvio che rimuovendo i coperchi sta ora venendo gradatamente alla luce tutto .il marcio accumulatosi in oltre 70 anni di dittatura comunista. Sembra quasi di assistere ad un torrente in piena, di fronte al quale non si può non provare un'immensa pena. In particolare una delle notizie che più ci ha colpito è stata quella della presenza nella federazione russa di 310.000 b<;l.mbini abbandonati, « ...una percentuale ... che è tra le più alte del mondo» (cfr. Il Cor-
riere della Sera del 23.4.92). Nuovamente, come stupirsi? Il rte~Ùnte i.:omunisi:a n0n ha ma1 avuto molto in simpatia l'istituto familiare e pensava di risolvere il problema imponendo un muro di silenzio. Ora che però questo è caduto, perché è venuto meno il becero orgoglio ideologico e lo sciovinismo che contro ogni evidenza obbligavano ad esaltare il sistema socialista come un "paradiso in terra" rispetto alle società capitaliste, è caduto anche il muro delle adozioni, e certamente non mancheranno le famiglie occidentali interessate ad accogliere questi bimbi. Restando in tema di caduta dei muri affettivi, anche i matrimoni misti pare si stiano moltiplicando. Lo si deduce da una curiosa notizia apparsa su La Nazione (24.4.92), condo cui solo in Valbormida nel Savonese in poco meno di tre anni sarebbero stati celebrati 14 ma trimoni tra abitanti della valle e cittaini est-europei, quasi tutte donne. Si tratta di dati percentuahnente elevati, se si considera che i residenti dell'intera vallata sono appena
se-
50.000.
Primo maggio consumistico
Fervono intanto i preparativi per le celebrazioni del primo maggio sulla Piazza Rossa, solo che questa volta non serviranno ad esaltare le "conquiste dei lavoratori", ma più prosaicamente saluteranno l'arrivo della primavera. E per coprire le ingenti spese previste non si è trovato di meglio che vendere spazio pubblicitario alle grandi corporation occidentali.
A questo punto la "profanazione" non p otrebbe essere più c.cmpi::ta e la sah~a di Ler..in $1 rivolterà nel suo mausoleo: non solo ha dovuto subire l'onta di vedersi sfrattare la sua gigantografia, insieme a quelle degli altri padri della rivoluzione, ma corre addirittura il rischio di essere soppiantato da Coca Cola, American Express, Marlboro e altri (un tempo) odiati simboli dello sfruttamento capitalista! A parte la facile ironia, se è vero che la vendita di questi spazi frutterà più di un milione di dollari (cfr. Il Giornale del 24.4.92), lascia quantomeno perplessi sapere che essi serviranno a pagare i cinque grandi palchi da montare sulla Piazza Rossa e gli oltre 3.500 attori e artisti ingaggiati per dare vita a decine e decine di spettacoli. Mentre la prima parte della giornata sarà dedicata ai bambini, dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata i giovani faranno la parte del leone, perché la piazza si trasformerà in una gigantesca discoteca (cfr. Il Corriere della Sera del 24.4.92). Panem et circenses?
Qui non solo si vogliono rinnegare 70 e passa anni di comunismo, e ci sta pure bene, ma si ha l'impressione che si vogliano rinverdire i fasti del famoso «panem et circenses», demagogico sistema di governo cosl in auge nel basso Impero romano. Ma con tutti i problemi, a volte anche di pura sopravvivenza, che attanagliano la Russia, n on si poteva travare una diversa destinazione per questi introiti? Era poi proprio necessario pro-
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porre ai giovani un divertimento del genere, molto probabilmente al ritmo della musica rock e suoi derivati quali punk, funk, rap ecc, i cui esponenti in Occidente notoriamente incarnano in gran numero i modelli di vita più deteriori, finendo spesso al centro delle cronache per la loro condotta non proprio irreprensibile (alcolismo, droga, sesso, suicidio, oltraggi blasfemi, . satanismo, ecc .)?. Ci sembra che trovino puntuale conferma i timori da noi più volte espressi, e cioé che forze oscure , sono al lavoro per favorire una Russia che sommi agli errori del comunismo i vizi dell'Occidente, ai danni dell'altra R~ssia, quella che vorrebbe farla finita una volta per tutte sia con gli errori del comunismo che con i vizi dell'Occidente, per ritornare alla fede cristiana secondo l'appello della Madonna di Fatima.
E' evidente che di fronte a questa situazione i cristiani, gli uomini di fede e di buona volontà, e non solo all'interno della Russia, si trovano nella doverosa necessità di una chiara scelta di campo, sempre meno indifferibile, secondo le parole di Nostro Signore: «Chi non è con me è contro di me ... non si può servire a due padroni». Ed essa può ben trovare concreta attuazione anche nel sostenere quelle iniziative a favore della Russia in via di conversione, di cui il progetto Luci sull'Est offre cosl... luminoso esempio.
Spunti Mensile di collegamento con gli as.sociati al progetto «Luci sull 'P.st» Direttore responsabile: ALBERTO CAROSA Anno Il, n. 6 - Aprile 1992 Redazione e amministrazione: Via Castellini 13(1 - 00197 ROMA Tel.: (06) 860.41.90 C.C.P. 40016008
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Brevi Le funzioni pasquali del Papa per la prima volta in _ Russia La diretta in mondovisione della Via Crucis del Papa, svoltasi come vuole la tradizione il venerdì santo al Colosseo, per la prima volta quest'anno è stata trasmessa in diretta anche in Russia e negli altri tenitori ex-sovietici: lo ha annunciato il commentatore durante lo svolgimento della funzione religiosa andata in onda su Raiuno poco dopo le 21 del 17 aprile scorso. Lo stesso collegamento è stato effettuato in occasione della successiva benedizione «Urbi et Orbi» che la domenica di Pasqua Giovanni Paolo II ha impartito da piazza San Pietro in 55 lingue.
Atomiche a rischio Nonostante tutte le assicurazioni del contrario, continua a destare preoccupazione il rischio che il potenziale nucleare disseminato sui territori ex-sovietici possa sfuggire ad ogni co'ntrollo. Ultimamente la rivista americana US News and World Reporl, ripresa in Italia dalla Repubblica (31-3.92), ha rivelato che tre testate nucleari sarebbero scomparse dal deposito che le ospitava, con tutta probabilità in Russia. I tre missili tattici scomparsi una settùnana prima, invece, sarebbero stati custoditi ne l Kazakistan, una delle ex-repubbliche sovietiche a
maggioranza musulmana dell'Asia centrale. Con la dissoluzione dell'URSS, infatti, queste ultime sono improvvisamente assurte al rango di potenze nucleari ereditando di fatti gli ordigni dislocati nei loro tenitori e non si capisce se e fino a che punto siano disposte a privarsene. I timori maggiori riguardano quindi proprio gli armamenti rimasti al di fuori di Russia e Ucraina, poiché da più parti si paventa la possibilità che possano andare ad alimentare gli arsenali dei fondamentalisti islamici non solo al1'intemo dell'ex-impero sovietico, ma anche al di fuori, ad esempio nei paesi arabi meno moderati.
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Sfiorata una seconda Cerno-
byl a San Pietroburgo. Sempre restando in materia di energia nucleare, al problema degli arsenali si somma quello delle centrali. L'Europa è rimasta per qualche ora con il fiato sospeso per una fuga radioattiva dalla centrale atomica di Sosnovy Bor, a cento chilometri da San Pietroburgo, i cui quattro reattori sono dello ste&:o tipo di quelli di Cemobyl m Ucraina. Ma a differenz.a del disastro del 1986, il più grave da quelli noti in campo nucleare, questa volta i sistemi di emergenza, stando alla versione ufficiale, sarebbero entrati in funzione automaticamente bloccando il reattore difettoso con una conseguente minima perdida di gas. Secondo gli esperti occidentali su 58 impianti, qualificati come vere e proprie «bombe atomiche innescate sul territorio dell'ex-Unione Sovietica» (cfr. Il Giornale del 25.3.92), 26 sarebbero da chiudere, irrecuperabili sia per la loro obsolescenza che per i criteri di manutenzione assolutamente carenti. Per non parlare poi dei sistemi di sicurezza, che il passato regime comunista non teneva certo in gran conto; è ampiamente noto infatti quale scarso valore esso attribuisse alla vita umana.
Libri da Russia Cristiana L'Associazione Luci sull'Est ha
recen temente acquistato libri in lingua rnssa al Centro Russia Cristiana che saranno successivamente diffusi nei territori ex-sovietici.
Il Centro Russia Cristiana ha suggerito i libri su S. Ambrogio di A. Paredi e «Ritratti di santi» di A. Sicari, che ben si adattano al pubblico che ci scrive da tutto l'ex-impero sovietico, in maggioranza non cattolico. Sono soprattutto da maestri di scuole e da professori universitari che ci sono pervenute richieste del libro di A. Barelli sul segreto di Fatima e di altri libri religiosi. Speriamo cosl di aggiungere alla già riuscita campagna di diffusione del messaggio di Fatima, altra buona letteratura per coloro che sono alla ricerca dei valori morali e religiosi.
Maggio mese di Maria
La Maternità divina di Maria Santissima «Santa Maria Madre di Dio»: questa verità, che la Chiesa proclama con gaudio, ha importanti conseguenze per la Redenzione del genere umano, e trova fondamento anche negli aspetti naturali della maternità. Uno dei sentimenti più puri e più profondi dell'anima umana è l'amor materno. Negli stessi esseri irrazionali, secondo la forma degli istinti, questo sentimento si riflette nella premura con cui le femmine vegliano i loro piccoli neonati. E' commovente il paragone che il Divino Maestro fa di Se stesso con la chioccia che teneramente ripara sotto le ali i suoi pulcini, figura del1' amore e della sollecitudine che Egli ha verso gli uomini (Mt. 23, 37).
Nella creatura razionale, questo sentimento non è un puro istinto, ma decorre dai vincoli speciali del1' anima che si stabiliscono tra madre e figlio già dalla gravidanza. Questo non è un mero processo fisiologico, nel quale la madre trasmette al figlio gli elementi organici necessari per lo svolgimento della vita fisica, ma una sequenza di rapporti in cui, in maniera misteriosa, la madre comunica alla creatura che sta generando qualco-
popoli, la maggiore offesa che si può fare a un uomo è quella di insultare sua madre. Se tutto ciò si applica alla più co-
mune delle madri in relazione al più comune dei figli, quanto più non si dovrà applicare alla più perfetta delle madri - :t,,faria Santissima - in relazione al più perfetto dei figli, Nostro Signore Gesu Cristo? Questo è un tema particolarmente adatto per il mese di maggio, mese che la Santa Chiesa dedica a Nostra Signora.
Corredentrice Queste considerazioni ci aiutano a capire il ruolo unico di Maria nella storia della salvezza, poichè con l'associazione a Dio Padre nel mi-
stero dell'Incarnazione, fu associata nello stesso tempo all' opera di redenzione. Accettando l'invito del1' Angelo a essere Madre di Dio, la Vergine Maria accettò l'invito ad essere Madre del Redentore. In questo modo, Lei scelse liberamente di partecipare dei suoi terribili patimenti e della Sua morte sulla Croce per salvarci. Questa è la verità cattolica, cosl magnificamente esposta dal Padre Bainvel: «Che cosa Dio propone a Maria per mezzo dell'Angelo Gabriele? E cosa comporta il si di Maria alle proposte divine? Chiede Lui a Maria di essere unicamente la madre di Gesu, senza impegnarsi dopo nella salvezza del mondo? «Non è cosl che intende la tradizione cattolica; non è questa l'idea che suggerisce la semplice lettura del testo evangelico. «L'_Angelo non parla soltanto delle grandezze personali di Gesu. Lui è il Salvatore, il Messia atteso,
sa di se stessa. Questa intimità tra madre e figlio diviene cosl stretta, che le loro vite rimangono l egat e. per sempre, affet-
tivamente e moralmente. Quasi si potrebbe dire che non sono due vite separate, ma una sola, tanto che la felicità e il dolore, gli interessi e le preoccupazioni, gli esiti e i fallimenti del figlio sono condivisi dalla madre come cosa propria, come avvenimenti della sua propria vita. E' cosl a tal punto che davanti agli occhi di terzi le vittorie e i trionfi del figlio risultano in una glorificazione per la madre, come le sconfitte e gli insµccessi sono l'oggetto della commiserazione, quando non della vergogna e del disprezzo. Di rimando, in tutti i
Icona russa: Apparizione della SS. Vergine a Fatima (1917)
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il Re eterno dell'umanità rigenerata; è di Lui, in quan to tale, ch e è proposto a Maria di essere la madre. Per cui, proponendole di essere la madre di Gesu, le propone per questo stesso motivo di cooperare alla salvezza dell' umanità, nel1'opera messianica, nell'instaurazione del Regno annunciato» (apud Pe. Gregorio Alastruey, Trattato della Santissima Vergine, BAC, Madrid, 1952, p. 542). La maternità divina di Maria non è stata, n é potrebbe essere, qualcosa di estraneo alla missione salvifica di Gesu. Anzi, è stata alla base di una cooperazione affettiva, continua ed efficace, che dalla dolce letizia dell'Annunciazione arriva fino alla dolor osa oblazione del Calvario.
Il dolore di Maria Santissima e la sua unione e cooperazione con la Passione di suo Figlio, secon do i teologi, ha due momenti di accettazione volontaria: il fiat dell' Annunciazione, da cui ebbe inizio la n ostra Red enzione; il fiat del Calvario, col quale essa si è consumata. Nell' Annun ciazione, ha dato il suo consenso per l'Incarnazione del Verbo nel su o seno verginale; a i pie di della Croce, ha acconsentito ch e su o Figlio venisse immolato per redimere gli uom ini. «Cosl com e Lei pan e quasi morl con il Figlio quando L ui pan e m orl, scrive il papa Benedetto XV, cosi anche Lei abdicò a i suoi diritti materni a favore della salvezza degli uomini; e, tanto quanto stava nel suo p otere, ha voluto ancora immolare suo figlio per placare la giustizia divina, per cui si può dire ragion evolmente che Lei, con Cristo, ha redento il genere umano» (Carta Apostolica Inter Sodalicia, apud J.A. de Aldama SJ, Mariologia, in Sacrae Theologiae Summa, BAC, Madrid, 1961, t. IIT, n° 185).
Madre di Dio Non si può, dunque, come hanno fatto tanti eretici nel corso della storia, separare la Madre di Dio dal
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Madre di Dio, dignità quasi infinita no, essere esaltata a una certa Necessario sarebbe capire eguaglianza con le Persone Diquanto è sublime la grandezza vine , per mezzo di una ;:tuasi indi Dio, per capire così anche l'altezza alla quale è stata eia- . finità di grazie. vata Maria.
Basterebbe, dunque, dire che Dio ha fatto di questa Vergine sua Madre, per capire con ciò che non era possibile esaltarla maggiormente. Quindi nessuno si meravigli, awerte S.Tommaso di Villanova, se i santi evangelisti, così pronti nel registrare le lodi di San Giovanni Battista e della Maddalena, furono così parchi nel descrivere le prerogative di Maria. Si accontentano col dire che «da Lei nacque Gesu ». Ci basti questo. Con tali parole dicono tutto, sintetizzandone tutte le eccellenze, non essendo perciò necessario che le avessero descritte una ad una. E descriverle perchè? Maria è Madre di Dio, e con ciò, si domanda Eadmero, non eccede già tutta la grandezza e dignità che si può esprimere o immaginare dopo Dio? La Vergine doveva essere Madre di Dio. Dovette, quindi, nel linguaggio di San Bernardi-
suo Divino Figlio. Sarebbe una mostruosità a cui si oppone la stessa natura. Cosl quand o l'em pio Nestorìo, vescovo d i Costantinopoli, osò negare la maternità d ivina di Maria, insegnand o ch e Lei avrebbe partorito un sem plice uomo, al quale dopo si sarebbe unito il Verbo, la Chiesa, nel concilio di Efeso (anno 431), proclamò che «la Santissima Vergine è Madre di Dio, poichè partorl carnalmente il Verbo di Dio fatto carne» (Denzinger, n ' 113).
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Secondo San Tommaso,· essendo stata Maria fatta Madre di Dio, per ragione di quella unione così stretta con il Bene Infinito, ricevette una certa dignità infinita, che Suarez definisce infinita nel suo genere. Ecco la ragione delle conosciutissime parole di Corrado di Sassonia: Dio poteva fare un mondo maggiore, un cielo più esteso, ma non poteva fare una creatura più eccelsa, che facendola sua Madre. Ragioni ebbe, dunque, l'autore del Salve Regina di dire che Dio ha creato il mondo per causa di questa Vergine che doveva essere Sua Madre. San Buonaventura potè dire che il mondo persiste per disposizione di Maria. E che per amore di Maria Dio non distrusse l'uomo dopo il peccato di Adamo, è la sentenza di San Bernardino. (Santo Alfonso Maria de Liguori, Glorie di Maria Santissi-
ma, 2a. parte, cap. Il, IV, brani) Il popolo di Efeso, devotissimo della Santissima Vergine, accolse con entusiasmo la proclamazione del concilio: la città fu tutta illuminata e i vescovi vennero accompagnati in corteo per le strade, alla luce di torce e col profumo dell'incenso, dagli efesini che proclamavano cantando la maternità divina di Ma.ria. In quest'ora di tanta con.fusione, di indifferenza religiosa, di immoralità, facciamo nostra la preghiera degli efesini: «Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi».