Spunti 1993 03 marzo

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Spunti Marzo 1993

Sped. in abb. post. grupo III/70% - Aut. Dir. Prov. P.T. PD Mensile di collegamento con gli associati al progetto «Luci sull'Est»

Mentre il giornale dell'ex-Armata Rossa rifiuta l'annuncio

Luci sull'Est in video per i popoli dell'ex-URSS •

Dallo scorso dicembre fino alla fine di gennaio ricevute quasi 70.000 lettere!

Immagini p er un momento l'inverno russo: cala presto la sera nelle strade scarsamente illwnina te di Mosca e la carreggiata fangosa si ricopre di pozzanghere scivolose ... Alla fine dello scorso anno ci siamo recati per la seconda volta n ella capitale d ell'ex-impero comunista. Lo scopo era di far sì che il progetto Luci sull'Est potesse diffondere ulterio1mente il messaggio di speranza pronuncia to da lla Santissima Vergine a Fatima. Ma non basta uno sforzo di imma ginazione, Lei avrebbe d ovuto toccare con mano la realtà quotidiana di questi paesi che la setta rossa ha completamente distrutto. Soltanto così Lei avrebbe compreso che solo la d evozion e nei confronti di Maria è in grado di salvare n oi tutti, e dunque n on solo quelle popolazioni ma il mondo intero, dall'abisso in cui stiamo sprofondando. 34 m.illioni cli copie

Grazie a l generoso conh·ibuto d a Lei offerto al progetto Luci sull'Est, è stato possibile ancora una volta inserire d egli annunci sui giornali dell'ex-Unione Sovietica.

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--------------- - - - - - - -- - Prima l'inserzione è apparsa sulle Izvestia (vedi fac-simili qui sopra), che hanno una tiratura di 4 milioni di copie. Lo stesso annuncio è stato pubblicato su Argumenti y Fakti, che vanta la maggiore tira tura al mondo (26 milioni di copie) e d su La v ita nmile (4 milioni di copie).

I militari rifiutano l'annW1cio E, pensi un po', la pubblicazione d ell'annuncio era sta ta proposta a l giornale dell'ex armata rossa, il famoso S tella rossa, che in un primo tem po aveva accettato, ricevendo il compenso pattuito (abbiamo la ricevuta). In seguito un colonnello ci co-

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municava che il giornale rifiutava di pubblicare l'inser zione perché era di carattere religioso ... Ma il comunismo è davvero defini ti va men te scomparso?

Sulle onde d ella tivù La Sua partecipazione alla campagna Luci sull'Est h a comunque po1tato alh·i frutti. Era nostro comune d esiderio, Suo e nostro, organizzare una campagna pubblicitaria televisiva che ci consentisse di rivolgerci a centinaia di milioni di persone! Già all'inizio d ello scorso anno due invia ti d i Luci sull'Est avevano presentato il libro durante un'intervista diffusa dalla televisione nazion ale


Ma n on era abbastanza e Le confesso che non sapevam o proprio come procedere. Pensammo infatti a un video pubblicitario, ma la sua realizzazione in Italia comporta costi esorbitanti. Quanto alla televisione russa, è tutt'altro che facile riuscire ad andare in onda n elle fasce ora1ie di maggiore ascolto, che s ono le più ricercate e le più costose. Ma ancora una volta la Santissima Vergine ha saputo indicarci la strada. Nel corso delle interminabili discussioni negli uffici della redazione delle Izves tia, alle prese con una temibile burocrazia non ancora smantella ta, abbiamo incontrato un giovane che si è offerto di aiutarci. É stato davvero un segno d ella Provvidenza. Approfittando d el nuovo clima di libertà da poco ins ta w-atosi e talvolta ancora incerto, questa person a ha potuto fondare un' agenzia pubblicitaria. Boris, questo il nome del giovane, h a voluto gentilmente occuparsi della realizzazione del nostro videoclip. In seguito a questo fortuito incontro, ci siamo rivisti per una lunga seduta di la voro n el corso d ella q ua le abbiamo definito la shuttw-a d el nostro spot. Cosi lo spot è stato realizzato.

Il 26, 29 e 30 dicembre, n ella fasc ia oraria di m aggiore ascolto, subito dopo il telegiornale della sera, il n ostro videoclip d i 45 secondi è andato in onda sulla televisione russa, raggiungendo così tutti gli abitanti dell'ex-URSS.

In un certo sen so è s tato il nostro regalo di Nata le per questa povera gente. I risultati ottenuti hanno superato ogni aspettativa: fra dicembre e gennaio, 68.526 le ttere sono arrivate di tutte l'ex-URSS. Eccone alcune, scritte in vaiie lingue, di cui si è cercato di rispeUare la sintassi talvolta approssimativa del mittente: 2

Lettere dall'Est Sig.ra O. A., Saratov (Russia): «Sono un'insegnante ch e lavora di giorno in una scuola e la sera in un ospedale in cui sono ricoverati bambini malati. Una d elle nostre infermiere ha ricevuto da voi un bel libro. Allora ho p ensato che sarebbe meraviglioso se potessimo avere lib1i del genere, scritti in russo, da destinare ai nostri bambini. Ai bambini potrei leggere racconti che parlano di un mondo migliore. Aspettiamo con g1-·ande impazienza libri in lingua russa». Sig.na V.O. [15 anni] Knoust (Transcarpazia - Ucraina): «Questa lettera vi giunge d a Knoust, una piccola e pittoresca cittadina della Transcarpazia. Seguo lezioni di religione, mi piaccion o molto i libri religiosi e mi interesso alla vita di Gesù Cristo. Mi inter essa la scien za r~ligiosa e vad o in chiesa ogni domenica. Purh·oppo con mio grande rammarico noto che non abbiam o molti libri ch e h·attino questi a rgom enti». M. B. Tchernobyl (Ucraina): «Vi ringrazio di cuore per l' importante opera che sta te svolgen do per il ben e di tutti gli uomini che vivono su qu esta terra, i figli di Dio Nostro Signore. I vosh·i libri giw,gon o davvero a proposito. In un certo senso siamo vosh·i colleghi, dato che siamo operai della tipografia di Tchernobyl. Vi inviamo il giornale che pubblichiamo e che h·atta spesso argomenti di carattere religioso». Da un sacerdote polacco che vive n ell'ex-Unione Sovietica: Nel 1991 h o preso i vo ti in Polonia. Ho scelto di r ecarmi n el1'ex-URSS per svolgere la mia missione di sacerdote in questo paese. Ora mi occupo d i due parrocchie, in cui convivono molte persone di diversa nazionalità. Ecco perch é ho bisogno di testi scritti in lingua sh·aniera, soprattutto in russo. Poco tempo fa mi è stato regalato il libro su Fatima.

Dalla Lituania : Non soltanto ci arrivano domande di libri... ma ache aiuti per riparare una fotocopiatrice. Dal sacerdote lituano Pranas Gavenas, SDB, apostolo per la rinascità della comunità sales iana in Lituania, abbiamo ricevuto la seguente lettera: «Sono della comunità salesiana che stà rinascendo nella Lituania, grazie a Dio e alla Madonna, ormai indipendente. Ho passato 21 anni nel Brasile, parroco della parrocclùa lituana di S. Casimiro; ora ho trascorso 8 mesi in Lituania, ad Alytus, in una parrocchia affidata ai salesiani. Là si stà costruendo una clùesa a Maria Ausiliatrice. «Il vescovo diocesano ci ha regalato una copiatrice Rank Xerox... difettosa: lascia strisce bianco-oscure o cessa addirittura di riprodurre. I nostri operatori hanno pensato di identificare il diffeto. «Se Luci sull'Est potesse trovare un rimedio a questo difetto, la parrocclùa, le scuole e la comunità salesiana le sarebbero molto rico noscente».

* * * Luci sull'Est ha ovviamente aiutato il sacerdote e la comunità salesiana per mezzo di una offerta che consentisse di riparare la fotocopiatrice.

Spunti Mensile di collegamento con gli associati al progello «Luci sull' Est» Direttore responsabile: ALBERTO CAROSA Anno 111, n. 13 - Marzo 1993 Redazione e amministrazione: Via Castell ini l 3/7 - 00197 ROMA Te!.: (06) 807.63.95 - C.C.P. 40016008 Aut. Trib. Roma n. 495 del 2 1-8-1991 Sped. in abb. post. Gruppo III/70% Aut. Dir. Prov. P.T. PD Abbonamento annuo: L 5.000 Stampa: FALT Prestampa Linea s.n.c. (Milano)


L'Est : i suoi m_isteri, le sue speranze, le sue preoccupazioni Bilancio psicologico del comunismo Diversi sociologi ed economisti sostengono che il comunismo ha avuto principalmente l'effetto di diffondere l'apatia e la mancanza di iniziativa fra la popolazione. Persino le privatizzazioni non riuscirebbero a modificare la natura socialista e pianificata dell'economia russa. Secondo uno dei più celebri dissidenti dell'exUnione Sovietica, Vladimir Bukovski, l'aria che tira a Mosca non è ancora respirabile e la popolazione si ritrova in una totale abulia. Quale sarà la forza vitale in grado di s trappare queste popolazioni all'abisso in cui le ha gettate la p erversa dottrina del comunismo?

Il comunismo ha distrutto l'uomo I Russi manifestano un certo scetticismo di fronte alle privatizzazioni. Se lo Stato non è più il padrone allora occorrerà lavorare di più, sostengono gli operai, che sono a priori contrari alle riforme. Su una popolazione attiva di 73 milioni di salariati, la Russia conta ufficialmente soltanto 300.000 disoccupati ma le cifre reali della disoccupazione sono molto più allarmanti. Il Ministro del Lavoro M. Melykian ritiene che il governo difficilmente potrà imporre le privatizzazioni: «Se si inizierà a privatizzare, in Russia avremo 10 milioni di disoccupati». Per il momento è improbabile che le riforme siano accettate dall'intera popolazione.

L'apatia della popolazione russa è una malattia spirituale Secondo Alexandre Niejru, giornalista della rivista Ogoniok, l'incapacità del popolo russo di uscire dalla crisi è da attribuirsi alla malattia spirituale della cosiddetta «chiesa o rtodossa», separata di Roma. «Nel giro

di settant'anni è stata spezzata la spina dorsale della chiesa in quanto istituzione sociale. Le braccia dello Stato l'hanno soffocata, strangolando consapevolmente tutto ciò che era sacro e minando le basi stesse della società. Questa prevaricazione, legata ad un processo di putrefazione interna, ha generato un tipo di pope che non esce mai dalla sua chiesa e non parla mai della vita vera della gente».

Le armi batteriologiche nascoste Nel 1979 una misteriosa epidemia di «carbonchio» causò la morte di gran parte della popolazione di Sverdlovsk, nella regione degli Urali. A quell'epoca gli Sta ti Uniti accusarono la Russia di continuare a condurre ricerche sulle armi batteriologiche. In una recente intervista pubblicata dalla Ko111s0111o lskai"t1 Pravrla, il presidente russo attribuisce la responsabilità dei decessi alle attività militari. Eltsin, capo del Partito Comunista a Sverdlovsk nel 1979, ammette che il KGB gli comunicò che «le ricerche mili tari erano all'origine dell' epidemia», fatto che le au torità moscovite avevano sempre negato. Si è trattato di un'ennesima, tragica farsa per l'Occidente, sempre pronto a credere a tutto. Ma oggi, qual è la situazione?

La Russia e l' Aids Le statistiche sul!' epidemia di Aids presentano una grossa incognita: qual è la diffusione della malattia nei paesi dell'Est? Se ci si dovesse basare sulla Polonia, si direbbe che la situazione sia sul punto di assumere proporzioni ca tastrofiche. In questo paese lo sviluppo dei micro focolai dell'epidemia è legato soprattutto al consumo di droghe per via endovenosa e alla prostituzione, due dei maggiori fattori di trasmissione della malattia.

Stanno arrivando! Secondo il giornale Novoi:e Vremla, 1.300.000 persone hanno già lasciato l'Europa dell'Est per stabilirsi in Occidente. Almeno altri due milioni lasceranno il loro paese a partire dal 1993, quando entrerà in vigore la legge che autorizza la libera circolazione e la libera uscita dal territorio russo. Eppure chi giunge nei nostri paesi non sempre si adatta al mondo del lavoro occidentale e alle sue regole.

I cattolici cinesi Con l'inizio del 1992 Pechino ha intensificato la lotta contro la chiesa cattolica. Nonostante i divieti, 10.000 cattolici cinesi hanno presenziato ai funerali di Mons. Xueyan, vescovo clandestino deceduto in carcere. Le autorità non hanno ancora fornito alcuna spiegazione del decesso. Le persecuzioni contro i cattolici sono sempre feroci. La chiesa fedele a Roma ritiene che altri nove vescovi si trovino in carcere e in pericolo di morte.

Libertà di culto contestata in Cina Tre giovani canadesi sono stati di recente espulsi dalla Cina, accusati di «attività sovversive» dalle autorità cinesi. I giovani turisti che cercavano di introdurre nel paese grosse quantità di libri religiosi e di Bibbie sono stati «invitati» a fare una sorta di autocritica, mentre i loro passaporti sono stati sequestrati dalle autorità.

Sacerdoti «illegali» in Cina Il gesuita Charles Bole, di Shangai, è s ta to arrestato e rinchiuso nella pri-

gione di Changsu, nella regione di Jiangsu. Un altro sacerdote, padre Damian Wang, settantenne, e due

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suore sono state arrestate nel Suzhou, nella stessa regione. Le suore sono state liberate ma i due sacerdoti «clandestini» si trovano tuttora in carcere con l'accusa di «predicazione illecita».

I prigionieri politici cinesi 1

In W1 intervista rilasciata alla rivista Passaggi (ottobre 1992), Fang Lizhi, un ex-detenuto condannato ai lavori forzati nei campi e oggi in esilio negli Stati Uniti, descrive le condizioni di vita dei detenuti cinesi. «Sul territorio cinese molti si trovano in carcere o scontano una condanna a causa delle attività svolte in nome della democrazia. Alcuni scontano pene detentive senza nemmeno aver potuto beneficiare di un regolare processo, oppure sono «rieducati» nei campi di lavoro forzato. (...) Il regime comunista continua a utilizzare nei confronti dei detenuti gli strumenti della tortura e dell'umiliazione.»

Arresti effettuati nelle chiese cubane Durante una m essa celebrata dal!' Arcivescovo dell'Avana, Mons. Jaime Ortega, si sono verificati scontri fra i fedeli cattolici e alcuni poliziotti in borghese. Paula Valiente è stata arrestata 1'8 settembre, festa della patrona di Cuba, Nos tra Signora della Carità, e rilascia ta poco tempo dopo. Il 24 settembre la donna era nuovamente arrestata con Juan Martines Guillés, presidente della Confederazione dei lavora tori democratici di Cuba, nella chiesa di La Merced ali' Avana. Le autorità avevano loro definitivamente proibito di recarsi in chiesa. In seguito ali' arresto, un comunicato dei vescovi cubani ha denW1ciato la presenza di poliziotti in borghese nei luoghi di culto durante le funzioni.

La droga a Mosca Il consumo delle cosiddette droghe pesanti è in forte aumento a Mosca. La polizia registra la presenza nella capitale di circa 2.100 tossicodipendenti, di età media intorno ai ventiquattro anni. Una dose di 20 ml di 4

Facciata posteriore della chiesa dell'Immacolata Concezione di Mosca, trasfonnata in fabbrica dai comunisti. Di recente la chiesa è stata parzialmente restituita al culto, in condizioni davvero indescrivibili

oppio costa circa 1.000 rubli [circa 3.300 lire]. La droga viene spacciata soprattutto sui mercati e in appartamenti anonimi. Il comunismo ha costruito una società priva di regole morali. Chi, in Occidente, può trarre vantaggio dalla distruzione dei valori morali? Con il comunismo l'economia regredisce allo stadio d el baratto I dipendenti del complesso militare nella Siberia Orientale «Krasnoi'arsk 26», che produce materiali fissili, hanno minacciato di indire uno sciopero ad oltranza, che durerà finché non saranno state corrisposte le paghe, che dal mese di maggio non sono versate per mancanza di denaro liquido. Molti complessi industriali analoghi hanno adottato il sistema dei pagamenti in natura. Ad esempio lo stabilimento nucleare di Kirovo Tchepetsk, s ul Medio Volga, versa le paghe ai propri dipendenti sotto forma di zucchero, grazie ad un accordo di baratto con la Cina!

di democrazia ma nell'illusione della democrazia. La gente esita a garantire il proprio impegno, perché sa che saranno altri a goderne i frutti».

Gli archivi censurati In seguito al tentato golpe, era stato promesso che gli archivi del PC sovietico sarebbero stati aperti. Tuttavia il Comitato di Stato per gli archivi, che dipende da Eltsin, ha ritenuto che, per il momento, il contenuto degli archivi non debba essere reso pubblico, per evitare turbative fra la popolazione. D'altronde, quando Eltsin era diventato Presidente della Russia, Gorbaciov gli aveva affida to 30 milio1ù di documenti contenuti negli arclùvi presidenziali. Davanti alla Corte Costituzionale Andrei Makarov, uno degli avvocati dell'accusa nel processo istruito contro l'ex-PCUS, ha affermato che circa 25 milioni di documenti sono stati opportunamente distrutti.

Recupero di una cattedrale Una pericolosa illusione Il lettone Yourl Podnieks, autore di un documentario televisivo sul golpe del '91 e sulla situazione attuale della CSI dichiara: «Non abbiamo annientato il nemico, né il gigantesco apparato burocratico e militare. Oggi siamo già divisi, convinti che la d emocrazia sia ormai un dato di fatto. In realtà non viviamo in un regime

In seguito alle manifestazioni e alle occupazioni di clùese a Lviv, i cattolici di Minsk, in Bielorussia, si sono a loro volta mobilitati per 1iappropriarsi della loro cattedrale. «É l'unico modo per spezzare l'immobilismo delle autorità amministrative», hanno affermato i manifestanti. Adibita a palestra nel 1951, la cattedrale era stata confiscata dai comunisti.


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