Spunti Sped. in abb. post. grupo III/70% - Aut. Dir. Prov. P.T. PD Aprile 1993
Mensile di collegamento con gli associati al progetto «Luci sull'Est»
Sulla scia degli errori del comunismo
La tragedia della ex-Jugoslavia L'arduo compito di proc arr..are la verità in un mondo secolarizzato Con la caduta del Muro di Berlino nell'89 il mondo tirava un sospiro di sollievo ed inneg. giava euforico alla fine del comunismo, uno dei reginù più oppressivi e sanguinari che la storia dell'umanità abbia mai conosciuto. Oggi, a distanza di qualche anno da quella data fatidica, si impone una riflessione per valutare a mente fredda quanto si sia realizzato di quelle entusiastiche aspettative salutate come la fine di un incubo.
può veramente dire che il comunismo sia proprio morto? O non sarà forse una affrettata conclusione swle ali dell' euforia generata da una tale prospettiva? Certo, sono crollate certe strutture politiche e socio-economiche frutto del comunismo, ma in genere i suoi esponenti più in vista non hanno subito nessun autentico processo per i misfatti compiuti.
Anzi, abilmente riciclatisi sotto le più svariate etichette, sono
Purtroppo il bilancio è meno
rimasti sulla scena politica pun-
incoraggiante di quanto si poteva supporre all'inizio.
tando perfino a ritornare al potere (e a volte ci sono riusciti) da «democratici».
Il comunismo è proprio morto?
Con questo non si esclude che qualcuno di essi nel fratempo possa anche essersi sinceramente pentito, però resta difficile sottrarsi alla forte impressione che si sia trattato di una classica operazione gattopardesca, cioè cambiare apparentemente ma non sostanzialmente.
Intanto, preliminarmente v'è da dire che il comunismo in diversi paesi resiste, come ad esempio Cina, Corea del Nord e Cuba e quindi il discorso si linùta giocoforza alla solo Europa, con la parte asiatica della Russia. Ma anche in questo caso, si
Cosi in alcuni casi i dirigenti proclamatisi ex-comunisti sono rimasti in sella, mentre in altri
in cui erano stati estromessi le nuove élite non comuniste, sia per i loro sbagli che per altre circostanze esterne, si sono rese impopolari al punto di propiziare il ritorno al potere dei vecchi dirigenti comunque 1iciclatisi: è il caso, ad esempio, della cattolica Lituania. E perfino in Russia si comincia ad ipotizzare il ritorno degli ex-comunisti al Cremlino.
Nella ex-Jugoslavia Dove invece la situazione è abbastanza chiara, contrariamente alle apparenze, è nella ex-Jugoslavia lacerata da una guerra la cui ferocia ricorda molto da vicino quella stalinista. I metodi di «pulizia etnica», di cui viene accusato come principale responsabile il leader serbo, post-comunista ma non per questo meno stalinista, Slobodan Milosevic (cfr. Corriere della Sera, 10-3-93) mostrano una impressionante analogia con quelli
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di Poi Pot, Menghistu e altri tiranni rossi di questo secolo. Evidentemente la spietata ferocia di questa guerra è anche frutto del comunismo, che ha fatto tabula rasa dei valori e dei sentimenti cristiani nel cuore degli uomini. Il Papa invoca misure risolutive
L'Occidente sembra finora assistere impotente a questa trage-
dia: fa eccezione però Giovanni Paolo II, che non si è stancato di invocare misure risolutive, comprese quelle militari come extre-
ma ratio. Uno degli aspetti più sconvolgenti della tragedia balcanica è la sistematica violenza che subiscono le donne coinvolte nel conflitto, in particolare le bosniache di fede musulmana.
Ma a questa brutalità degli eserciti serbi non sono sfuggite neanche, horribili dictu, almeno un paio di conventi di suore cattoliche, per non parlare poi delle altre violenze e persecuzioni che soffrono molte co munità cattoliche nella exJugoslavia, come quelle che l'Osservatore Romano (6-3-93) ha
denunciato nella zona di 13anja Luka.
No all'aborto Giustamente il Santo Padre ha levato la sua voce per esortare le donne rimaste incinte a seguito della violenza a non ricorrere all'abominevole pratica dell' aborto che aggiungerebbe crimine a crimine, ma a terminare la gravidanza e poi dare i nati in affidamento se non li vogliono tenere. Con la fame di adozioni che c'è nel mondo non dovrebbe es2
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sere difficile trovare famiglie pronte ad accoglierle. La rabbia e lo sconcerto...
Ripetendo fedelmente q~an~o prevede la dottrina cattolica m materia, il Papa ha scatenato un coro di proteste, prontament~ rieccheggiate (o sollecitate?) dai media più «sensibili» sull'argomento e che si possono riassumere in quattro parole: «rabbia, sconcerto, condanna o rifiuto»
(cfr. Corriere della Sera, 11-3-93).
In paiticolare l'antropologa Ida Magli ha accusato Giovanni Paolo II di «delirio di onnipotenza», in quanto « .. .il P,apa non può credere di essere l'unico detentore della verità e della ragione». La nota scrittrice Dacia Maraini ha invitato le donne a boicottare il clero, rifiutando di versare alla Chiesa l'otto per mille dei redditi, mentre il gruppo intellettuale femminista Controparola ha lamentato che una tale esortazione «è priva di ogni senso di umana solidarietà»
(cit.)
M a chi può dare lezioni al Pap a in mate ria di soli darietà?
E la Chiesa non è forse maestra di verità, una verità che integra e anzi perfeziona la retta ragione?
D'altra parte resta tutto da dimostrare che questa privilegiata pattuglia di intellettuali femministe, costantemente sulla cresta dell'onda dei mezzi di comunicazione, rappresenti veramente la prevalente opinione pubblica femminile. Di certo, non sembrerebbe essere quella delle donne direttamente interessate, in quanto l'appello del papa non è caduto nel v uoto; difatti sempre sul
Corriere della Sera (10-3-93) si afferma che comunque «la stragrande maggioranza ha partorito i 'figli dell'orrore'». Si tratta effettivamente di W1a prova di vero eroismo, ma serve forse meno di questo per cercare di sopravivere nella situazione attuale della Bosnia? La stessa determinazione in Uganda Il Papa dava prova di una
stessa determinazione proprio pochi giorni prima, quando in occasione della sua visita in Uganda, a Kampala, aveva detto ai giovani che l'unico rimedio sicuro contro l' Aids era la castità. «Una castità che comporta l'astenersi da tutti i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. Il vincolo sessuale della castità è l'unico modo sicuro e virtuoso per porre fine alla tragica piagha dell' Aids che tanti giovani vittime ha mietuto» (cfr. Osservatore Ronzano, 8-9 febbraio 93). Con buona pace del clamore sollevato da chi si illude che inte rvenendo solo sugli effetti si
Spunti Mensile di collegamento con gli associati al progetto «Luci sull'Est» Direttore responsabile: ALBERTO CAROSA Anno III, n. 14 -Aprile 1993 Redazione e amministrazione: Via Castellini 13/7 - 00197 ROMA Te!.: (06) 807 63 95 - C.C.P. 40016008 Aut. Trib. Roma n. 495 del 21-8 -1991
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no, alla priDe-
In ogni caso l'aborto non può essere approvato. Si tratta pure di una questione di coerenza, che per Giovanni Paolo II è fuori discussione.
rale di un certo mondo laicista presente in Occidente, al quale s.e mbra che le lezioni della storia più recente non siano servite a molto.
Altrimenti la malattia non farà che diffondersi sempre di più, a dispetto di tutte le precauzioni per un «sesso sicuro», come ad esempio le iniziative relative alla introduzione dei profilattici nelle scuole.
Infatti, lui ha ribadito uno dei postulati della dottrina cattolica: l'aborto procurato è sempre e comunque proibito.
I suoi adepti sarebbero magari pronti a scendere in piazza per i diritti umani, ma negano però il basilare diritto alla vita dell'essere più indifeso e innocente, il bimbo nel seno materno.
possa debellare la malattia: questo averrà solo andando radice del male, alla causa ma che è l'inosservanza del calogo.
Lungi dal farsi intimidire, il Papa ha ribattuto agli indignati corifei della tolleranza ad ogni costo, senza servirsi di intermediari.
Altrettanto non si può dire delle femministe di cui sopra: come si può essere credibilmente contro l'ignobile violenza di rlii c;ti, ryr;:i c,11.::iT1clo s i invoca • > ( Omè s0lw:iorn: il riLvi~U àÙ w\ atto di violenza ancor più ignobile, che sopprime una incolpevole vita nel grembo materno?
In prima persona In tempi normali si sarebbe forse servito delle colonne del1' Osservatore Romano o di un portavoce, ma dato che probabilmente non siamo in tempi normali, Giovanni Paolo II ha reputato opportuno farlo in prima persona alle udienze del mercoledì. «Guai se il capo della Chiesa cattolica si spaventasse delle critiche e delle incomprensioni» ha ammonito, sottolineando il va-
lore positivo della missione pontificia di annunciare la dottrina autentica del Vangelo «rispondendo ... ai problemi fondamentali della vita con le parole eterne della Rivelazione .. «Sarebbe un concetto riduttivo quello di un magistero p apale consistente solo nella condanna degli errori contro la fede. ... Il compito essenziale del magistero papale è di esporre la dottrina della fede». Inoltre ha ricordato che il magistero della Chiesa per sua stessa natura «ha sempre incontrato difficoltà e opposizioni dai tempi di Pietro ad oggi» (Corriere della Sera, 10-3-93).
Una battaglia culturale e spirituale
Bisogna amaramente constatare che questo atteggiamento fa ancora parte del bagaglio cultu-
Non rimane che questa triste conclusione: se il comunismo non è ancora del tutto morto a O.iè:ni.e, anche a Occidente appare duro a morire. La Madonna a Fatima prevedendo nella terza apparizione (luglio 1917) la sofferenza alle quali sarebbe andato incontro il Romano Pontefice, non intendeva forse riferirsi anche alla continua contestazione che avrebbe patito ogni Pastore deciso a non mettere da parte il Magistero della Chiesa?
Il Cardinale Biffi condanna aborto, eutanasia e manipolazioni genetiche In occasione della Giornata per la Vita, celebrata il 6 febbraio scorso, l'Arcivescovo di Bologna Cardinale Giacomo Bitti ha nuovamente condannato aborto, eutanasia e manipolazioni genetiche. «Il rispetto della vita - ha detto il porporato - deve essere totale e coerente: come si può condannare la criminalità organizzata e aprovare l'uccisione nel grembo materno del bambino ancora non nato? Come si può lottare contro l'emarginazione e favorire la morte di chi soffre di una malattia inguaribile?» Secondo il cardinale lo Stato ha il «dovere» di difendere la vita umana «sempre e in ogni caso», mentre le madri non hanno
«la facoltà di far morire» e il medico non può essere ridotto «a diventare ministro di morte». 11 prelato ha affrontato anche la questione delle cosidette «manipolazioni genetiche» a proposito delle quali ha denunciato «come pure assurdità giudicare sempre consentito ciò che e scientificamente possibile» affermando che «dare una coltellata al prossimo è scientificamente e tecnicamente possibile, ma non per questo cessa di essere un delitto». Il Cardinale Biffi ha terminato il discorso affermando che la Chiesa non si è arresa e che la morale cristiana non è cambiata. (Cfr. Corrispondenza Romana, n. 344, 24-2-93).
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Per una rinascita spirituale non solo all'Est ma anche in Occidente, aiutateci a diffondere questi due preziosi volumetti
Brevi notizie della campagna di Luci sull'Est Due istituzioni con sede a Roma, che hanno una lunga esperienza di lavoro in favore della preservazione della fede in Russia, ci hanno richiesto qualche centinaio di copie del libro Fatima: Messaggio di Tragedia o di Speranza?; le difenderanno fra i loro conoscenti in quel inunenso
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Lud sull'Est è lieta di questa proficua collaborazione con associazioni, gruppi o persone che si dedicano con grande entusiasmo a ravvivare la luce della Fede in questo paese cosl amato dalla Madonna. Ringraziamo di cuore le entusiasmante parole rivolteci da Don Nicola Leone, di Squinzano (LE), che ci assicura che leggerà in Chlesa le notizie sulle nostre attività, e vogliamo manifestare anche
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Si tratta del Centro Russia Ecumenica diretto da Don Sergio Mercanzin e del Monastero Russo Uspenskij, fondato all'epoca di Papa Pio XII allo scopo di favorire l'apostolato nell'ex-impero degli zar, in conformità ai desideri espressi dalla Madonna alla Cova de Iria.
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Fatima: Messaggio di Tragedia o di Speranza, di Antonio Barelli. Il libro su Fatima più diffuso al mondo, con tutto quello che avreste voluto sapere in poche parole sulle apparizioni della Madonna ai tre pastorelli nella Cova di Iria.
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periodico Eco ai San Gabriele (Santuario di San Gabriele del1'Addolorata (TE), per le informazioni che ha fornito ai suoi lettori sulle nostre attività. Non possiamo esimerci dall'informare qui ai nostri lettori che anche diversi monasteri di clausura ci hanno assicurato le loro preghiere per la buona riuscita delle iniziative intraprese dalla associazione Lud sull'Est. Lasciamo per il prossimo numero di Spunti la pubblicazione di alcuni brani dall'abbondante e incoraggiante corrispondenza che abbiamo ricevuto sia da comunità religiose che da tantissimi singoli. 4
Il libro della Fiducia, di P. Thomas de Saint Laurent la guida fondamentale che insegna al cattolico come abba~donarsi, con fiducia, all'infallibile azione della Provvidenza. Richiedetene tutte le copie che riterrete opportuno distribuire al vostri parenti ed amici (ogni copia: 6.000 lire, mediante il versamento sul c.c.p. 40016008 oppure con assegno non trasferibile intestato a Luci