Spunti 1993 05 maggio

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Spunti Sped. in abb. post. gruppo III/70% - Aut. Dir. Prov. P.T. PD

Maggio 1993

Mensile di collegamento con gli associati a l progetto «Luci s ull'Est»

Ogni focolare in Lituania sotto lo sguardo di Maria Gra.lie alla mobilitazion e di l utt i gli associati al progetto Luci sull'Est, in pieno svolgimento la campagna per pubblicare e diffondere in questo paese dell'ex-impero sovietico il libro «Fatima, messaggio di tragedia o di speranz.a?» è

Nel momento in cui terminiamo questo numero di Spunti, un gruppo di cooperatori s ta to rnando dalla Lituania. Essi h an no percorso tutto questo Paese con una s tatua della Madonna di Fat ima, copia di quella che appare sulla copertina del n ostro libro. La commovente accoglien za ricevuta e la diffusione d e l messaggio della Santa Vergine che sono rius citi ad effettuare vi saranno raccontati in dettaglio, amici lettori, in un numero specia le di Spunti che apparirà m o lto presto. In anteprima pubblichiamo qui di fi anco una foto di due g iovanissimi lituan i della città di Kelme, es ultanti di gioia dopo aver ricevuto due cartoline postali d e lla Madonna di Fatima; assieme a molte altre migliaia di connazionali altendono l'edizion e d e l libro di Fatima in lituano.

Corriere dell 'Est Secondo la nos tra con sue tudine, eccovi alcune de lle mig liaia di le ttere che riceviam o. Dai giovani, dai «compagni », dag li o rtodossi, ge nte di ogni specie, anime che da tutti i punti dell'ex-impero comunis ta cercano di conoscere Maria e la Chiesa Cattolica. M.J. A l ma- A ta (Kazackistan) «Sono un ragazzo di 13 amu. Vi prego di manda1·mi il libro s u Fatima, del quale ho avuto notizia sul g iornale Trud. La mia famiglia è povera, abbiamo soltanto il pane giornaliero, delle patate che nostro nonno ci regala tutte le domeniche e qualche volte del latte, una o due volte a l m ese. Praticam e nte io no n possiedo nulla, ma mi piace leggere dei libri. Per questo motivo sarà per me una gioia leggere il vostro libro in russo. Che Dio vi benedica in ogni momento della vosla vita e vi prego di aiutare il nostro buono e sfortunato paese».

M.I.O. C hita - «Compagni! lo abito in Unione Sovietica nello Stato di C hita l. Vorrei ricevere il vostro li bro su Fatima. Potete invia rmene due copie? Le aspette rò con la più grande impazienz.a ».

Da un prete ortodosso d'Ucraina - «Non molto tem po fa un mio parrocchiano ha portato il vostro li bro «Fatima», di A . Barelli. lo ho letto molto attentamente quest'opera. Noi abbiamo pochissimi libri dove vengono narra ti i prodigi miracolosi del Sig nore, d e lla Madre di Dio e dei santi che non vivevano in Russia. Vi prego di inviarmi due esem p la1i di questo libro: uno per m e ed il secon do per la nos h·a biblioteca». M.G.B. Vologodskaja (Russia) Con in1me nsa gio ia ho ricevuto un pacco conten ente due libri. Vi ringrazio m olto e vi auguro la migliore fo rtuna per la vasta opera, intrapresa a l fine di contribuire al rinnov amento della religione cristiana in Russia. Finalmente ora è stata to lta l'interdizione contro la

le teratura religiosa, ma questa letteratura ci manca ancora immensamen te . ,,La Fede ha ritrn va to la libertà ma i credenti no n possiedono nulla p er affermare questa fede».

Luci sull'Est in cifre Son o s tati p ubblicati :

210.000 libri «Fatima, m essaggio d i tragedia o d i speranza?» in russo e 25.000 in italiano 50.000 «Libri della Fiducia » in russo e 17.000 in italia no.

Sono stati spediti: 192.000 libri di Fatima in Russo. Sl, la seconda edizio ne è praticamente esau1ita e d obbiamo pensare a lanciare la terza con la m assima urgenza. A tutt'oggi abbiamo r icevuto 207.000 le ttere con richieste di libri e la corrispondensza non accenna a diminuire.


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Le straordinarie vicende legate alla miracolosa Madonna del Buon Consiglio di Genazzano.

Una luce dall'Est Ma anche quante ombre, e che ombre! Nella ex-Jugoslavia, tuttora dilaniata da una guerra di tutti contro tutti, paiono rivivere i cupi fantasmi che, almeno in Europa, si credevano definitivamente sepolti E' noto che nella ridente cittadina laziale di Genazzano, a una cinquantina di km da Roma a circa mezza strada su una delle direttrici per Subiaco, ha sede il rinomato santuario della Madonna del Buon Co nsiglio,

meta di ininterrotti pellegrinaggi da tutto il mondo per le straordinarie proprietà miracolose dell'immagine in essa venerata, e il cui titolo, appunto Mater Boni Consilii, è s tato recepito nelle litanie lauretane. Meno nota è forse la storia di questa immagine della Madonna, venerata originariamente a Scutari in Albania, e poi secondo la tradizione miracolosamente «volata» in Italia al momento della conquista musulmana . (*) Ma andiamo per ordine, cominciando dal versante italiano. Il 27 dicembre dell'anno di grazia 1356 veniva reda tto l'atto notarile

con cui il principe Pietro di Giordano Colonna, signore del luogo, affidava ai locali padri agostiniani la chiesa parrocchiale dentro il paese chiamata «Chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio nella piazzaforte di Genazzano».

Beata Vergine apparve miracolosamente sulla parete della chiesa», secondo la relazione dell'allora padre provinciale agostiniano Ambrogio da Cori. L'impatto d e ll'evento fu tale che in

breve, racconto il religioso, «tutta l'Italia si mosse a visita re quella sacra immagine». Cosi assieme ai miracoli (in tre mesi e 17 giorni se ne registrarono 159 di fronte al notaio) venne premiata anche la fede di Petruccia, che grazie alle abhondanti offerte raccolte poté non solo ,·edere l'ultimazione della chiesa e la costruzione di un bellissimo convento, ma a nche avere l'onore di essere sepolta nella cappella della Madonna. La bellezza dell'immag ine, dalle cangianti espressioni e sfumature cromatiche, è tale che qualunque descrizione non le farebbe giustizia: vedere per credere. Ciò che più colpisce è lo sguardo di materna dolcezza che promana dal !luo volto; sia che appaia velato

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supplice

pellegrino

infonde ndogli

una soave consolazione interiore, con la incrollabile fiducia che le sue richieste non resteranno inascoltate da parte della più amorosa delle madri. Ogni persona devota quindi, che mettesse in bilancio almeno un pellegri naggio alla Madonna del Buon Consiglio, non mancherebbe di farsene conquistare, verificando come sia an1piamente giustificata nella devozione popolare la sua qualifica di «più bella immagine di Maria»: d'altronde, non è forse vero che «vox populi, vox Dei,,? (' ) l'cr una storia co mpleta, v. «ThP MoLher ')f GooJ Co11n~el of Genilzzano» Ji J. Scogna miglio Oa Dias, eJito Jalla Western I IPmisphPr!' C11ltural Soc iely, PPnn., 1992 (USA). Per 1111 profilo p iù sintetico, v. «San tuario MaJre J el 1311011 Cons igliou, Genazzano, edito daj paJ ri agostiniani dPI S;int11ario.

l.'appPllativn Ji Madre d PI Buon Consigl io

è

un

lilo lo

ùal

doppio

significalo:

«Consigl io» è la Jizio ne italianiuata Jel latino Consili11m, rhf' vuol Jire sia «progPtto» r hf' ,,rons iglio» .

All'inci rca un secolo dopo fu necessario mettere mano alla chiesa ormai fatiscente, alla quale si decise di unire un nuovo convento contando sulle offerte del popolo e specialmente di una terziaria agostiniana, la pia Petruccia da Genazzano. Contro tutte le avversità, a nche economiche, che minacciavano di ritardare indefinitamente i lavori, con fede incrollabile la pia donna esortò religiosi e laici a non perdersi d' animo, sicura che prima di morire avrebbe visto ultimata la costruzione con l'aiuto della Madonna e di Sant' Agostino. Il 25 aprile 1467 qualcosa di straordinario accadde nella chiesa ancora da ultimare: «Una immagine della

da una impercettibile tristezza o p iù disteso in un lieve accenno di fausto sorriso, come affermano innumerevoli testimonianze, immancabilmente sembra rispondere alle istanze del

L 'arrivo della immagine a Genazzano

NPI primo rasu il rifniml'ntn r ;illa iJl'nlifira1io nr Ji C.Psù in quanto "progrtto,, di Dio pPr la salve1.1a d ell'umanità, e ne consegu e logirilmPntr che la Madre sarà anch'essa Madrf' del l.l11on Con~iglio, buono perr hè da Dio, font e di ogni bene, non possono venire che rose buone. Rigua rdo al secondo punto, il consiglio si riferisce alle ultime parole d ella Madonna nel Vangelo, ciuando all e nozze di Cana disse ai sPrvi: «!'ate ciuell o che v i dirà»; un consigl io che vale per lull i coloro che desid erano incontrare, servire e amare Nostro Signore. Consiglio che non può che csse~e ?uono, come ogni consiglio che può verurc1 dalla Mediatrice di tutte le grazie. Non esiste ciuindi miglio re patrona a cui affidare il «bu on proget to•> di Luci sull'Est.


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Ma le sorprese non finiscono qui. Fin dal suo arrivo l'affresco, realizzato su un sottile strato di stucco, è sempre rimasto inesplicabilmente sospeso nell'aria, poco scostato dalla parete alle sue spalle senza alcun supporto apparente, mantenendo intatto il suo splendore per più di 5 secoli! * * * Secondo la tradizione l'affresco, che ha più di 700 anni ma non se ne sa il nome dell'autore, il luogo e la data esatta di origine, si trovava a Scutari in Albania e sarebbe stato traslato dagli angeli nella sua sede attuale, un po' come è accaduto per Ja Casa di Loreto.

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dizione voleva che essa fosse stata portata da Oriente da mani angeliche, in concomitanza con la miracolosa traslazione della casa della Sacra Famiglia da Nazaret a Loreto. Come sia, la Madonna della sacra immagine si impose presto come la Patrona dell'Albania e il suo santuario divenne il maggior centro di devozio ne religiosa del paese, beneficando i suoi abitanti di un profluvio di grazie tali da costituire per decenni un insormontabile baluardo contro i Turchi invasori. Tra i ruderi del santuario è ancora visibile quella . che la tradizione popo lare indica come la nicchia da cui il sacro affre"' ; 1 , in\ ol,

tutto simile a una vera e propria crociata, non sarebbe stata possibile senza la incrollabile fede di Giorgio Castriota «Scanderbeg» ( da «Alessandro il principe», Iskender Bey in turco, come fu appella to dai musulma ni) nella Madonna di Scutari, che lo presen1ò da tutte le insidie della corrotta corte del sultano facendone in premio della sua fedeltà un autentico eroe cristiano, invincibile nella lo tta contro i seguaci della Mezzaluna.

Come attesta uno dei più insigni esperti sulla storia della Madre del Buon Consi glio, mo ns. George Dillon, sotto la guida di Maria fu «tanto .ir;~abile in pace, qua nto terribile in bdtlàglia»; infa tti «amò il santuario La permanenza della Madonna di Vari elementi concordano: ad edi Maria con un amore devoto, entusempio no n solo sul timpano ,--r._a_'1"'_'7'.__ __ -. --i- ~~-- -- - - - - - - - -- -- - siastico; e Maria in cambio del portale della chiesa di Genon solo lo fece un modello di nazzano è raffigurato un bascristiana perfezione, ma gli sorilievo che mostra una diede anche un potere inv inciMado nna con Bambino portati bile, che preservò non solo da angeli sopra le nubi, ma l' Albania ma anche la Cristiaanche nella stessa Scutari, nonità durante il suo regno». nostante decenni di feroce perAnche i papi lo additarono secuzione anti-religiosa, è come modello di indomite virancora ben vivo il ricordo di tù cris tiane. «Campio ne e scuuna chiesa-santua rio dedicata do della cristianità» ebbe a alla Madonna che sorgeva alla definirlo papa Nicolo V, menconfluenza d ei fiumi Bojana a tre papa Callisto ID riconobbe Orina poco fuori la città, e la che «in una maniera eccellente cui sacra immagine prese il vosuperava nella Fede e nella lo alla volta dell' Italia. Questa Cristii\ na Religione tutti gli alchiesa venne minata dai comutri principi cattolici,, e lo insinisti a metà degli anni '60. gnì del titolo di r.apitanoAncora oggi gli a lba nesi in generale pontificio. pellegrinaggio a Genazzano, e

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i padri del Santuario ne sono testimoni, vengono a venerare la «loro» Madonna, che chiamano «Signora di Scutari » o «Signora degli Albanesi», dicendo che l'affresco lasciò «spontaneamente» la chiesa di Scu tari qua nd o l' Albania fu invasa dai Turchi. Crollato o rmai il regime comunista, i padri agostiniani vorrebbero riedificare l'antica chiesa, oggi ridotta a un rudere; la prima pietra è stata già benedetta, proprio da Giovanni Paolo II nel corso della sua prima v isita alla Madonna del Buon Consiglio, alla vigilia del suo viaggio apostolico in Albania. La presenza di q uesta immagine cominciò ad essere registrata a Scutari a partire dai primi d ecenni del XIII secolo, nello stesso periodo in cui molte province a lbanesi si stavano convertendo al cristianesimo. La tra-

Scutari in Albania è indissolubilmente legata ad una delle più s trao rdinarie figure di principe ed eroe cris tiano di ogni tempo: Giorgio Castriota, figlio più giovane di Giovanni Castriota, signore di Kroia. Finito in ostaggio con i tre fratelli maggiori alla corte di Adrianopoli, da dove il sultano Amurath II governava l'impero o ttomano, il nobile rampollo riusci avventurosamen te a tornare in patria; postosi alla testa del movimento d i liberazione, ricacciò dall' Albania i Turchi, che per sua mano subirono le prime rovinose sconfitte militari. Questa en tusiasmante epopea, in

Nel 1459 Pio Il, incoraggiato dal le vittorie di Scanderbeg, decise di convocare i principi cristiani a Mantova con l'intento di bandire una crociata, il cui comando militare sarebbe stato affidato proprio al neo-generale pontificio. La risposta fu deludente, segno che lo spirito neo-pagano del Rinascimento stava prod ucendo nelle anime danni ancora ma ggiori di quelli che avrebbe provocato un'invasione turca. * * *

Nel frattem po gli o ttomani rinnovavano i loro sforzi per conquistare una volta per tutte l'Albania, non potendo tollerare che il loro Impero v enisse tenuto in scacco da una raccogliticcia armata di montanari. Q ues~ v_olta . Giorgio Scanderbeg, conscio d1 guidare una nazione ormai allo stremo, si preci pitò a Roma da papa Paolo Il, implora ndone

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l'aiuto nell'imminenza del nuovo pericolo con queste memorabili parole, riferite da Johann B. Weiss nella sua Historia Universal: «Dopo 23 anni di guerra incessante mi presento qui assieme ai guerrieri rimasti. Il nostro è uno stato esausto per le tante battaglie; l'Albania è un corpo di cui nessun membro è senza ferite; solo poche gocce del suo sangue gli restano da versare per il mondo cristiano». L'appello cadde sostanzialmente nel vuoto e al suo ritorno in patria non gli restò che andare ancora una volta a gettarsi ai piedi della sua ultima e unica speranza, la Vergine di

Per una rinascita spirituale non solo all'Est ma anche in Occidente, aiutateci a diffondere questi due preziosi volu1netti

Scutari, alla quale d 'altronde con te-

nera e virile devozione aveva sempre attribuito tutte le sue vittorie: anche questa volta infallibilmente la sua fiducia non andò delusa. Un esercito turco forte di 200.000 uomini strinse d'assedio Kroia, ma si sgretolò sotto gli assalti e le sortite degli eroici difensori guidati da Scanderbeg, il quale non si limitò a una pura difesa passiva; restando accampato fuori delle mura contrattaccava audacemente il nemico e gettava lo scompiglio tra le sue file. Il sultano decise di ritirarsi lasciando 80.000 uomini a continuare l'assedio, ma anche questi ultimi furono messi in rotta dalle irresistibili manovre di Giorgio Scanderbeg, il cui esercito contava solo 13.400 effettivi.

«Fatima: Messaggio di Tragedia o di Speranza», di Antonio Barelli. Il libro s11 Fa tima pilÌ diffuso al mondo, con tutto quello che m1reste voluto sapere in poche parole sulle apparizioni della Mado1111n ai ire pastorelli 11elln Cova di lria.

Alberto Carosa -

(continua)

Spunti Mensile di collegamento cnn gli a.,;sociati al progetto «Luci sull"Est» Diretto re rcsponsa hilc: ALBERTO CA ROSA Anno lii, n. I 5 - Maggio 1993 Redazio ne e amminis traz ione: Via CaS!ellini I J/7 - 00197 ROMA Tel.: (06) 807 63 95 - C.C.P. 40016008 Aut. Trib. Ro ma n. 495 del 21 -8- 199 I Spcd. in abb. post. Gruppo 111/70% Aut. Dir. Prov. P.T. PD Abbonamento annuo : L 5.000 Stampa: FALT Prestampa Linea s.n.c. (Milano)

«Il libro della Fiducia», di P. Thomas de Saint Laurent, la guida fondamentale che insegna al cattolico come abbandonarsi, con fiducia, all'infallibile azione della Provvidenza. Richiedetene tutte le copie che riterrete opportuno distribuire ai vostri parenti ed amici (ogni copia: 6.000 lire, mediante il versamento sul c.c.p. 40016008

oppure con assegno non trasferibile intestato a Luci sull'Est).

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