Spunti 1999 marzo

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Spedizione in Abbonament o Postale / Comma 20/C art. 2 Legge 662/96 - Filiale Padova Periodico di collegamento con gli associati al progetto «Luci sull'Est> Contiene inserto redazionale - Marzo 1999

1998-1999: traguardi e progetti di Luci sull'Est 3.000.000 di focolari

hanno ricevuto l'anno scorso l' immagine della Santa Vergine in formato grande, che le famiglie hanno potuto intronizzare nelle loro case. Un importante traguardo raggiunto dalla campagna Maria Regina dei Cuori, Maria Regina delle Famiglie, che spe1iamo possa essere superato quest'anno.

100.000 le famiglie

Sono già che hanno ricevuto il cofanetto contenente il rosario e il relativo libricino col metodo pratico per recitarlo, prima tappa della campagna Recitiamo il Rosario in onore della Madonna. Per il '99 la nostra meta è raggiungere dalle I 00.000 alle 150.000 famiglie.

Nuove edizioni di libri religiosi:

SOMMARIO

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1998-1999: traguardi e progetti di Luci sull'Est

Cina comunista: persecuzione dei cattolici I lettori ci scrivono La Madonna non s i stanca di anda re a trovare i s uoi figli per l'Ita lia 4e Il segreto di Giacinta, l'ammirevole veggente di Fatima 6, 7 e

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a motivo dell'enorme richiesta da parte del pubblico, sono state stampate e diffuse altre edizioni del libro sul messaggio di Fatima e sul Rosario. Per il 1999, vedranno la luce ulteriori edizioni del libro su Fatima, sia quello tradizionale sia quello nuovo per i bambini; sarà così anche per il Libro della Fiducia , nonché p er gli altri libri religiosi in russo e in altre lingue dei paesi del blocco ex-sovietico. Data la sua importanza, merita una speciale menzione la divulgazione della famosa opera di S. Luigi Mari a Grignon da Montf01t, il Trattato della vera devozione a Maria , che Luci sull'Est intende pròmuovere a partire da quest'anno. Voglia la Madonna benedire quanto già è stato realizzato, ciò che in corso di realizzazione e tutti coloro che hanno collaborato per rendere possibile questa opera ut adveniat regnum tuum !


Cina comunista: persecuzione dei cattolici

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I famoso detto «il sangue dei martiri è seme di cristiani» trova un esempio illuminante nella perseveranza dei cattolici «sotterranei» cinesi, cioè quelli non riconosciuti dal governo, e nel loro incremento numerico.

«Oltre la tortura l' infarnia» Nei primi giorni di gennaio l' autorevole agenzia Fides, legata alla Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, ha diffuso la seguente notizia: «Padre Li Qinghua, 3 1 anni, sacerdote della diocesi di Yixian (Hebei, reg ione attorno a Pechino), dal 29 novembre è tenuto prig ioniero nella contea di Xushui, vicino a Baoding. Secondo informazioni ricevute da Fides, egli è stato sottoposto a una serie di interrogatori e torture fisiche e psicologiche ad opera di una " unità speciale" forniata da uomini e donne. Il personale femminile è costituito da prostitute che cercano in tutti i modi di avere rapporti intimi col sacerdote. Una videocamera dentro la prig ione filma tutto quanto accade per accumulare materiale da usare per ricattare il sacerdote, farg li confessare i suoi rapporti con altri preti della Chiesa sotterranea e costringerlo a iscriversi ali ' Associazione Patriotica (NdR: "chiesa" creata dal governo comunista). Secondo le informazioni di Fides, altri preti hanno subito lo stesso trattamento ne i mesi scors i. ( ... ) «Da alcuni anni il governo provinciale dell ' Hebei ha stabilito a Xushui una " unità speciale" per "cambiare il pensiero" dei sacerdoti. I preti delle comunità sotterranee arrestati in tutto l' Hebei vengono prima o poi portati a Xushui in una casa trasformata in prigione. I corridoi su cui 2 - Marzo 1999

si affacciano le stanze sono chiusi da grig lie di ferro, rendendo impossibile la fuga. ( ...) «Il tentativo di distruggere la moralità dei sacerdoti non è nuovo in C ina : durante la Rivoluzione Culturale preti e suore erano obbligati a convivere e sposars i. «La pressione esercitata sui preti è continua. Quelli che resistono fino alla fine vengono mandati nei lager per la " rieducazione attraverso il lavoro" o rimandati alla stazione di polizia che li aveva arrestati».

«L'eliminazione dei

cattolici sotterranei» La reazione del governo comunista alla diffusione di questa notizia non si è fatta attendere. Il portavoce del ministero deg li Esteri, Zhu Bangzao, qualifica l' informazione come « irresponsabile» negando che il governo abbia un piano per persuadere i sacerdoti catto lic i a entrare nella chiesa cosidetta patriottica. in C ina «non esistono chiese clandestine», ha affennato Zhu. Tuttavia rapporti ufficiali e interni del governo comunista - citati sul numero di settembre-ottobre di China and the Gospel, una pubblicazione del China Ministries lnternational e menzionati dal dossier di Fides del 24 ottobre 1997 intito lato : «Cina: l'eliminazione dei cattolici sotterranei» - confermano l' offensiva tesa ad eliminare le «forze cattholiche sotterranee» nella provincia dell ' Hebei. E nel lo stesso tempo, membri delle forze d i sicurezza affermano che le «atti vità illegali» di cattolici e protestanti «sotterranei» nel Liaoning ed Henan sono d ivenute così imponenti da dover essere soppresse.

L'Avvenire (5- 1-99), a proposito della persecuzione ai sacerdoti, pubblica un servizio dal titolo eloquente «Cina, o ltre la tortura l' infamia». In esso il quotidiano dei vescovi italiani asserisce che «(C'è) una diabolica persecuzione per i sacerdoti in Cina, ma che sembra non risparmiare nemmeno i semplici fedeli. Infatti la po lizia - secondo quanto rivelato dall ' Ansa - ha fermato tra il 22 e il 23 dicembre sette persone nel villagg io di Hangpu nella regione del Jiangxi (Cina centrale) mentre, per celebrare una messa, si recavano nell ' abitazione del vescovo Tommaso Zeng Jing mu, appartente alla "Chiesa clandestina", che ha scontato 32 anni di carcere per la sua fede. Dalla vigilia di Natale per 24 ore il villaggio è stato pattug liato da una ventina di agenti che impedivano ai cattolici di avvicinars i alla casa del vescovo. Sei dei fermati sarebbero stati subito rilasciati, mentre l'ultimo è ancora detenu to. «In C ina i cattolici sono circa una decina di milioni, di cui o ltre la metà della Chiesa " non ufficiale", ossia fede le a Ro ma». Così, almeno finora, nella Cina rossa i cattolici autentici non sono oggetto di nessun tipo di «mano tesa» da parte del governo cinese.

Spunti Trimestrale di collegamento con gli associati al progetto «Luci sull'Est» Direttore responsabile: Alberto Carosa Anno IX, n' 40 • Marzo 1999 Redazione e amministrazione: Via Castellini, 13/7 · 00197 ROMA Te!.: 06/807.63.95 • Fax: 06/8068.72.27 C.C.P. 955005 Aut. trib. Roma n• 495 del 21-8-1991 Sped. in Abb. Postale Comma 20/C art. 2 Legge 662/96 - Filiale Padova Abbonamento annuo: L. 10.000 Stampa: AELLE SNC Via Valsugana, 15 - 20139 Milano


I lettori ci scrivono «Ragazzi pronti ad accogliere e diffondere il messaggio della S. Vergine»

Da Myanmar scrive una infaticabile suora ...

Da una ragazza quindicenne che ha ricevuto il libro Fatima, Messaggio di tragedia o di speranza?:

Come posso ringraziarvi sufficientemente? Posso ripagarvi con la mia quotidiana preghiera e uno speciale rosario ogni giorno. La mia povera gente qui ama molto la vostra immagine ... In questa parrocchia io e mia consorella portiamo di casa in casa la Statua della Madonna durante i mesi di maggio e di ottobre tutti gli anni ... Vorrei poter dare (la vostra inunagine) in ogni casa della parrocchia. Per favore, per favore, abbiamo tanto bisogno che ce ne inviate molte altre ancora. - Suor H.Q., Mandalay Myanmar.

Probabilmente si starà chiedendo come una ragazza giovane come me abbia voluto avvicinarsi alla vostra Associazione e al messaggio di Maria: forse solo semplicemente per scoprire la verità su questo mondo fa lso ed ipocrita. Basta guardarci intorno per vedere sangue, fame, povertà, crisi morale e religiosa, crisi della famiglia, fallimento di matrimoni, aborti, pornografia, droga, alcool... e sopratutto la purezza dei bambini che viene contaminata da abusi sessuali. (... ) Qualche volte mi fa schifo vivere in questo mondo, non sai mai con chi hai a che fare, anche i tuoi amici ti deludono e pensi: «A cosa serve vivere?» Ed è per questo che capisco il dolore di Maria. Forse la mia è solo una presunzione di sapere qualcosa su di Lei ma le Sue lacrime non sono, forse, le lacrime di un ' innocenza pura e dolce corno quella di un neonato o di un bambino che ti tende la mano per chiederti aiuto??? Non mi sono affato stupita quando lei ha affermato che i vo lontari della vostra Associazione sono dei giovani che (... ) potevano benissimo essere altrove, in vacanza, in discoteca, con gli amici, eppure hanno scelto questo camm ino di fede. (...) Vorrei che sapessero che li appoggio al loro intento, perché hanno avuto il coraggio e la convinzione di intraprendere questa scelta di vita.( ... ) Penso che sia anche vero (e/o lo spero fermamente) che in qualche parte dell' Universo ci siano ragazzi come me che sono pronti ad accogliere e diffondere il messaggio della S. Vergine. li mio cuore è sempre con vo i. A.S. - Lucera (FG).

NdR.: Con piacere facc iamo notare la differenza fra una gioventù tutta apparenza e poca sostanza - in bal ìa

delle mode stravaganti o immorali come foglia secca al vento- e un 'altra gioventù seria, con principi elevati, illuminata dalla fede e in grado di entusiasmarsi per un ideale. Questi ragazzi fanno un po' come la Veronica, che asciugò il Santo Volto del Signore e attirò su di sé grazie e benedizioni da parte di Gesù e della sua santa Madre. Ci è altrettanto gradito informare di altri giovan i che svolgono in altri paesi un compito simile a quello di luci sull 'Est in Italia. Un amico di Luci sull'Est promuove cerimonia di riparazione

Grazie di tutto. Il vescovo della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo, Mons. Luca Brandolini, ed il paiToco Don Antonio Sacchetti, hanno benedetto i cofanetti del Rosario (inviati da luci sul! 'Est) e poi li hanno fatti distribuire. (... ) Ancora grazie ed auguri per la vostra cristiana attività. A.F. (Aree). 11 nostro corrispondente ci invia in allegato un ritaglio di Avvenire del 25 ottobre u.s., edizione regionale per il comprensorio Sora-AquinoPontecorvo, con una significativa notizia di cui riportiamo alcune fras i: «Aree. Dono generoso di un fedele e benedetta dal Vescovo - La

nuova immagine della Madonna del Rosario. Grande gioia, ad Aree, tra i devoti della Madonna del Rosario: una sua immagine, tutta nuova, è stata ricollocata sull 'altare a lei dedicato nella chiesa parrocchiale, nel posto lasciato vuoto dal furto sacrilego della notte tra il 2 e 3 settembre scorso.( ... ) La sua realizzazione costituisce un encomiabile gesto riparatore al sacrilegio che aveva turbato profondamente la comunità ecclesiale e civile di Aree. (... ) «L' iniziativa di ridonare alla comunità arcese una nuova inunagine della Madonna è stata presa dal ragionier Antonio Fraioli che ha voluto testimoniare la sua fede mariana con un gesto di grande generosità. La benedizione dell' immagine sacra è stata impartita dal vescovo diocesano, Mons. Luca Brandolini, venerdì 16 scorso, durante una solenne celebrazione eucaristica cui hanno partecipato numerosissimi fedel i. ( ... ) Al termine della celebrazione il rag. Fraioli ha donato ai presenti un cofanetto dell 'associazione luci sul! 'Est, che conteneva la corona del Rosario e un opuscolo per guidarne la recita: un chiaro invito a testimoniare concretamente la devozione alla Madonna con la preghiera che le è particolarmente gradita».

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Dagli ospedali alle scuole, dalle parrocchie ai conventi e ai focolari...

La Madonna non si stanca di andare a trovare i suoi figli per l'italia ove sta l' immagine della Madonnina di Fatima? Vorrei tanto che venisse a visitare la mia famiglia!» - «Grazie a voi, la Nostra Mamma celeste è venuta a visitarci anche se solo per qualche ora. Ho provato tanta gioia insieme alla mia famiglia!» - «Dopo che se ne è andata, è rimasto il vuoto ... Ritornate presto!» Queste sono parole che frequentemente ascoltiamo a viva voce o leggiamo nel le lettere che ci scrivono gli «Apostoli di Fatima» ed i sostenitori di Luci su/! 'Est. Così, con la benedizione di Maria Santissima, la carovana di Luci sul! 'Est continua il suo pellegrinaggio per tutta l' Italia, esaudendo nella misura del possibile le richieste di visite che ci arrivano. Palermo, Bagheria, Tem1ini Imerese, Lercara Friddi, Ficuzza, Prizzi, Paceco, Marsala, Petrosino, Ribera, Agrigento, Enna, Acireale, Floridia, Siracusa, Piscopio (Vibo Valentia), Roma, Todi, Perugia, Milano, Varese: ecco l'elenco delle città v isitate dall ' Immagine della Madonna di Fatima dai primi di novembre fi no alla chiusura della presente edizione. Non c'è lo spazio per un resoconto dettagliato su queste visite. Ne racconteremo soltanto qualche fatto significativo. «Chiedo soltanto una cosa: che la Madonna mi dia una buona morte»

A Termini Imerese gli amici di Luci sufi 'Est sono rimasti colpiti quando un apostolo di Fatima, che ospitava la Madonna, ha suggerito di portarla da una giovane signora, madre di due figli, malata termina le di cancro. La statua viene introdotta nella camera della malata, dove la giovane madre non poteva guardarla 4 - Marza 1999

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Siracusa: visita in ospedale.

perché una maschera di ossigeno le rendeva difficile muovere la testa. Uno dei presenti le ha comunicato che la Madonna di Fatima era venuta a visitarla, aggiungendo: «Noi abbiamo già chiesto alla Madonna che le restituisca la salute. Chieda anche lei questa grazia, chieda il miracolo». A queste parole segue un grande silenzio. l' inferma dice con grande serenità, ma non senza difficoltà: «Io chiedo soltanto una cosa: che la Madonna mi dia una buona morte». Non sappiamo se la Provvidenza ha già chiamato a Se questa buona signora. Comunque la raccomandiamo alle vostre preghiere. così come anche noi saremo grati a quelli che ci hanno ricordato nelle loro. La Madonna non dimenticherà questo sincero gesto di cristiana fraternità. Dai primi momenti dell'esistenza

sotto la sguardo di Nostra Signora

Come si fa di solito quando c'è l'autorizzazione dei responsabili, la statua della Madonna di Fatima ha vi-

sitato alcuni ospedali corsia per corsia. A certi malati vengono regalate stampe, ad altri corone e divers i articoli religiosi a conforto della loro sofferenza. Fin dove è possibile, la Madonna si avvicina al reparto dei neonati e li accompagna con la sguardo; noi eleviamo insieme una preghiera raccomandandole queste vite appena sbocciate. E' veramente commovente vedere come in una stessa visita la Madonna accordi la sua protezione sia a coloro che emettono i primi vagiti, che a quanti si accingono ad entrare nell ' eternità. I nostri dedicati «apostoli di Fatima» hanno chiesto, un po ' ovunque siano andati, di portare la statua della Madonna nelle diverse scuole. E' stato possibile raccontare ai giovani il messaggio che Nostra Signora diede al mondo a Fatima, messaggio più attuale che mai secondo Giovanni Paolo II. Perché allora dovremmo nasconderlo ai ragazzi? A loro si chiede di diventare, nella misura delle proprie possibilità, collaboratori del trionfo del Cuore Immacolato della


Vergine: trionfo certamente impossibile da raggiungere con le sole forze umane, ma non impossibile per Dio. E proprio per rivolgerci a Dio abbiamo lì, davanti a noi, Maria Mediatrice che ci ottiene energie nuove nelle fatiche, aiutandoci a perseverare non solo tra le pareti di una Chiesa, ma in ogni ambiente della v ita sociale. Condiv idere momenti di devozione mariana con giovani insidiati dai mille pericoli del mondo odierno, è per moi un compito particolarmente gratificante. Questi stessi concetti si ripetono agli adulti con tutti gli opportuni adattamenti.

Omaggi a/Ila Madonna di Fatima: confessioni, rosari, adorazioni solenni al Santissimo Sacramento

I pellegrinaggi organizzati dai parroci, come è naturale, hanno qualcosa in comune fra di loro. Ognuno cerca di far onorare la statua della Madonna dal maggior numero di persone possibile, cercando di accrescere il fervore dei suoi fedeli. Raccontiamo qui uno di questi pellegrinaggi. Un pmrnco di paese ha invitato g li alunni delle elemenatari e delle medie ad accogliere la Mado1ma, cominciando la visita con la recita del rosario. Ogni ragazzino o ragazzina diceva un' Ave Maria. Dopo aver spiegato che Maria è la via facile e sicura per arrivare a Gesù, ha in seguito organizzato una so lenne adorazione nella sua parrocchia. Un grande nu mero di fedeli ha voluto riconciliarsi con D io; il confessionale è diventato così affollato che il nostro buon parroco vi è rimasto fino alla mezzanotte ... e ha dovuto chiede re l' aiuto ad un altro sacerdote per le funzioni in C hiesa!

«Chi non è di carattere serio e profondo non è capace di nulla» Gli amici ed i sostenitori di Luci sull ' Est meritano complimenti per la sollecitudine, manifestata in diverse maniere, con cui collaborano all ' apostotalo svolto da ll 'associazione. A l fi ne di motivare ulteriom1ente tale sollecitudine, riportiamo di seguito alcuni brani scelti da un 'omelia de l fondatore dei Padri Sacramentini, San Pietro Giuliano Eymard, alla conclusione di u n ritiro spirituale: «Però, quel che più vi desidero è un fondo di carattere serio, in tutto e sempre. Chi non è d i carattere serio e profondo non è capace di nulla; è colui che viene chiamato un uomo o uno spirito superficia le. Non contate sulle sue parole. «Chi non riflette avrà un g iudizio necessariamente mancato. Poichè il giudizio è il risultato delle idee paragonate le une alle altre. Mal ' uomo superficiale non si applica a questo sforzo. «La virtù richiede combattimenti in cui dobbiamo essere prndenti, abi li e vig ilanti. Abbiamo davanti a noi un nemico sempre nuovo, che cambia i suoi attacchi all ' infinito. Se avremo verso di lui soltanto pietà e sentimento, non riusciremo a eludere i suoi inganni. «Lo spirito serio è quel che vive della verità di Dio e delle cose; permane nella verità, nella realtà e non nei sentimenti» (La Divine Eucharistie - Extraits des écrits et des sermons du Vénérable Piene-Julien Eymard, 4ème. série - l 'Eucharistie et la perfection chrétienne, 8ème ed., Bureau du «Petit Messager du T.-S.Sacrement», Tourcoing, 1891 , pp. 42 1-422).

Diversi altri parroci, che avevano accolto la statua della Madonna, ci hanno scritto delle belle lettere di ringraziamento. Anche no i di luci sul 'Est li ringraziamo dell ' opportunità che ci hanno dato di onorare Maria assieme ai loro parrocchiani, facendo conoscere in misura sempre maggiore il suo messaggio d i Fatima. Alcuni momenti della visita in una scuola di Floridia (Siracusa) e in una chiesa (in alto) di Palermo.

Nel congedare la Madonna Pellegr ina, ha esortato i suoi panocchiani a recitare ogni g iorno il Rosario: «So che non per tutti è possibile fa rlo. Ma vedo che la Madonna ha attirato persone che da tempo si erano allontanate dai Sacrame nti. A questi rivolgo un 'esortazione: pregate almeno dieci Ave Maria al g iorno». Dall'atmosfera di calorosa devoz ione di quella g iornata, si può desumere che probabilmente molti non sono rimasti sordi a queste accorate parole del sacerdote . Mar~o 1999 - 5


Il segreto di Giacinta, l'ammirevole veggente di Fatima Giacinta era bambina quando le apparve la Madonna. Entra nella Storia a sette anni, precisamente all'età che abitualmente viene indicata come l'inizio della vita cosciente e della ragione. In quale misura una creatura di questa età è capace di praticare la virtù, e di praticarla in modo eroico? La storia della spiritualità cattolica possiede sorprendenti esempi di santi in giovane età: Santa Maria Goretti, martirizzata a undici anni e pienamente cosciente di quel che faceva ; San Domenico Savio, che morì quando ne aveva quindici. Le virtù eroiche di Giacinta - e suo fratello Francesco - furono riconosciute dopo un rigoroso processo a Roma, tanto che potevano essere venerati in privato come santi. Qual è il segreto della santità di Giacinta? Si tratta di un argomento di costante attualità per i cattolici e quindi merita di essere portato all'attenzione dei nostri lettori.

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ai visto, in quel luogo, qualcosa di simile: 70.000 persone, venute da tutte le parti del Portogallo, sono riunite, sotto la pioggia, nel luogo chiamato Cova da !ria. Che cosa era successa? E' il 13 ottobre 19 17. Con enormi diffi coltà, i tre pastorelli tentano di aprirsi un passaggio tra la folla avviandosi alle loro casette ad Aljustrel. La più piccola tra loro - la nostra Giacinta - è condotta per una scorciatoie da un soldato che la protegge dalle manifestazioni di entusiasmo della gente che vuole vederla e dirle qualche parola. Migliaia di domande, richieste di preghiere e di intercessioni. Conversioni, lacrime di gioi a... I bambini - Lucia, Francesco e Giacinta - non prestano attenzione alla foll a, che aveva appena presenziato al miracolo del sole alla fine dell ' ultima appari zione. Le loro menti sono rapite dalla sublimità e dallo splendore di quello straordinario accadimento soprannatura le ap6 - Marzo /999

pena contemplato. La Signora del Cielo, con la quale avevano parlato per ben sei volte, aveva da poco realizzato il miracolo promesso ...

Distacco dalle adulazioni umane Giacinta Marto, a soli sette anni , è dotata di notevole serietà. La fronte corrugata indica una profonda preoccupazione. Gli occhi, che riflettono ancora in modo meraviglioso la luminosità di quel che avevano ammirato, sono contratti ma calmi, indicando un 'anima inclinata al raccoglimento. Che dire di questa fisionomia? Forse Giacinta si sta ricordando dei penosi sentieri percorsi in precedenza attraverso il disprezzo, gli improperi e persino le percosse di coloro che adesso si trovano in mezzo alla folla. No, l'allegria di quel momento non la impressiona poichè conosce bene l' incostanza dello spirito umano. La sua volontà è posta 111 Dio, nell ' a-

dempimento della Sua volontà, a tal punto che, dopo le apparizioni, trascorse veramente la vita di una grande santa. La Congregazione per la Causa dei Santi constatò: la sua volontà era interamente sottomessa a quella di Dio. Come sarebbe utile, specialmente nei nostri giorni, conoscere la vita di questa bambina.

Verso la santità Nel periodo tra i sette e i dieci anni, in cui sopportò eroicamente il peso della malattia che l' avrebbe condotta alla morte, Giacinta so lcò il cammino della santità. G ià in quella così precoce età conobbe profo ndamente la rea ltà della vita. La sua esistenza fu breve, ma colma di eventi straordinari e persino affascinanti. La loro descrizione sorpasserebbe i limiti di questo articolo. Dobbiamo attenerci ai tratti rilevanti della sua anima, ad alcune scene della sua vita, menzionando qualche testimonianza.


La via della santità, a cui ci siamo già riferiti, fu percorsa in tal modo da questa bambina che i suoi genitori e i suoi parenti giunsero ad esclamare su di lei e gli altri due veggenti: «E' un mistero che non si può capire. Sono bambini come tutti gli altri. Tuttavia si nota in loro qualcosa di straordinario! » In effetti, che cosa vi era di straordinario in quei bambini che la gente (a tutt'oggi! ) non riesce a capire? Chi fu Giacinta Marto? Fu l' ultima di una numerosa prole, nata I' 11 marzo del 191 O. Soave di natura, era una bambina come le altre. Giocava, cantava, aveva i suoi difetti più o meno grandi, il suo carattere e, nall.1ra lmente, le sue preferenze ... fino a quel I 3 maggio 19 I7.

Preghiere e sacrifici redimono i peccatori Dopo quel dì, Giacinta intraprese un profondo cambiamento interiore, una conversione della sua vita come gliel'aveva chiesta la Madonna. Le parole di Maria Santissima le impregnarono in modo indelebile l'anima e divennero il contenuto, l' ideale della sua vita. Inoltre, mise questo ideale in pratica. «Fate penitenza per i peccatori! Molti vanno all ' inferno perchè nessuno prega e si sacrifi ca per loro.»Tali parole incontrarono una profonda risonanza in Giacinta. E con quale incrollabile vo lontà faceva penitenza! Citiamo qui alcuni esempi di questa giovane, eppur già grande, santa. Non esitava a digiunare frequentemente anche per un giorno intero, senza mangiare o bere nulla, dando al legramente il suo pane ai bambini poveri. fn altri giorni, prendeva come cibo proprio quel che più detestava. Per penitenza si cingeva con una corda. Nulla, nessun sacrific io le pareva troppo grande quando si trattava di salvare le anime!

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Il peccato e il Cielo nella sua spiritualità Infatti, si può affern1are che la spiritualità di Giacinta si basa sulle richieste fonnulate dalla Madonna. Questa spiritualità contiene due aspetti importanti: I) un chiaro concetto del peccato; 2) una nozione molto definita della bellezza soprannaturale del Cielo. Sono esattamente due punti dai quali la nostra epoca si trova immensamente distante. Non si parla mai di peccato. Questa parola viene omessa nella catechesi e bandita dalla mente delle persone. Ma non basta, in quanto è la stessa idea di Dio che si vuole eliminare! Poichè, di cos" al tro si tratta se non dell ' onore divino offeso dal peccato? Strettamente in rapporto con questo pensiero viene il secondo punto, cioè la chiara nozione della bellezza soprannaturale del Cielo. Quanto più intensamente un' anima possiede questa nozione del soprannaturale celeste, tanto più è facile la sua corrispondenza alle sollecitazioni della Madre di Dio. Giacinta è un esempio concreto e affasc inante di tale corrispondenza. li senso ultimo della sua vita è un invito irresistibile a riconoscere questi aspetti de l Messaggio della Madonna e a farne l'asse che orienta le nostre vite.

Enormi penitenze salvarono molte anime Profondamente impress ionata dalla visione dell' infe rno e dal mistero dell'eternità, Giacinta non risparmiò nessun sacrificio per la conversione dei peccatori. Durante la sua malattia - una t11bercolosi che la condusse alla morte - offriva in modo speciale le sue sofferenze: «Sì, io soffro, ma soffro tutto per i peccatori , per riparare l' Immacolato Cuore di Maria. O Gesù, adesso puoi salvare molti peccatori perchè questo sacrificio è molto grande.»

Tutti coloro che conoscevano Giacinta nutrivano un ce110 rispetto verso di lei. Lucia, sua cugina, scrive: «Giacinta era pure colei a cui, mi pare, la Santissima Vergine abbia dato la maggior pienezza di grazie, di conoscenza di Dio e di virtù. Lei sembrava riflettere in tutto la presenza di Dio.» Anche nella sua dolorosa malattia si rivelava sempre paziente, senza lagnanze, senza alcuna pretesa. Una condotta che non corrispondeva al suo carattere naturale. Cos"è che permetteva a questa bambina di dare prova di tale forza e di un simile comportamento? Giacinta stessa risponde a questa domanda esclamando: «Voglio tanto bene a Nostro Signore e a Nostra Signora che mai mi stanco di dire che Li amo. Quando lo dico molte volte, mi pare di aver un lume nel petto, ma non mi brucia!» l'amore ardente a Gesù e Maria! Questo fu 1' amore che trasformò Giacinta e che fece di lei una copia fedele delle virtù della Santissima Vergine.


Ultimo sacrificio: nella morte, l'isolamento Tanto fu eroica la vita di Giacinta, quanto lo fu la sua morte, del tutto sola in quell' ospedale di Lisbona. Questo fatto fu, d ' altronde, oggetto di una delle ultime previsioni della Madonna ricevute da Giacinta. Con quale coraggio la bambina conservò questo pensiero! Lasciamole narrare questa profezia, da lei confidata a Lucia: «Nostra Signora mi ha detto che andrò a Lisbona, in un'altra osp.edale; che non rivedrò te e neanche i miei genitori; che dopo aver sofferto molto morirò sola; ma che non dovrò aver paura perchè Lei mi porterà d i lì verso il Cielo.» Infatti, la Madonna annunciò pure il giorno e l'ora in c ui G iacinta sarebbe morta. Quattro g iorni prima, la Vergine Santissima le tolse tutti i do lori. Dato che nessuno era presente in quel grandioso momento, si può soltanto immag inare la scena. Come sarà stata l' accoglienza data a questo pi ccolo gig lio in Cielo? Dinanzi alla Madonna quel viso ve rginale non sarà stato più contratto dalla sofferenza, bensì risplendente nella presenza di Colui che fu il Fonda me nto della sua v ita. «Se io potessi, porre i nel cuore d i tutti il lume che ho qui dentro nel petto, per farli amare tanto dal Cuore di Gesù e da l Cuore d i Maria!» Possiamo dedurre dalle dichiarazioni del postulatore delle Cause d i Beati ficazione d i Giacinta e d i suo fratell o Francesco, in quale modo la conoscenza della sua vita opera sulle an ime: «Mai nella Storia del la Chiesa due bambini furono tanto conosciuti e stimati q uanto Francesco e Giacinta. Loro stanno avviando innumerevoli anime al cammi no de lla perfezione.» Aug uriamoci che la vita d i Giacinta abbia una grande divulgazione per la salvezza delle anime e il prossimo trionfo del Cuore Immacolato di Maria ! 8 - Marzo 1999

Proclamate le virtù di Giacinta da un decreto .della Santa Sede Il J 3 m aggio 1989 un decreto della Congregazione per la Causa dei Santi, firmato dal Cardinale Angelo Felici, d ichiarò l'eroicità delle virtù della Serva di D io G iacinta Marto. Il documento, ricordando le parole di Nostro Signore «Se non diventerete come i bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli» (Mt. 18,3), afferma che Giaci nta «corrispondendo senza riserve alla grazia divina, realizzò rapidamente una grande perfezione nell' imitazione d i Cristo e consumò volontariamente la sua breve esistenza per la g loria d i Dio, cooperando alla salvezza delle anime mediante la fervorosa preghiera e-l'assidua penitenza.» Dopo aver riassunto la sua vita, il decreto dichiara che «i l suo abbandono alla volontà di Dio fu totale», lo sforzo «per corrispondere all ' amore e alle grazie di Dio fu costante», dando prove di «possedere in alto grado le virtù teologali e le virtù della prudenza, g iustizia, temperanza, um iltà, sincerità e modestia.» Nella stessa data, la Santa Sede proclamò le virtù del Servo d i D io Francesco Marto, fratello di Giacinta.

All'esame del corpo di Giacinta da parte del Dr. Luis Fisher, il 12 settembre 1976, il viso resultò incorrotto. In basso: nell'ultima apparizione la Madonna si accomodò su questa sedia per confortar Giacinta poco prima della sua morte.

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Ins erto redazionale - Calendario 1999

Carovane in Ucraina, Polonia e paesi baltici:

Una buona semina

per il Regno di Maria

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ervirti, o Signora, è regnare!»: questa frase potrebbe essere la molla che spinge i collaboratori ed amici di luci sul 'Est ad intraprendere lunghi viaggi fino alle lontane regioni del vasto ex-impero sovietico. Infatti, come insegna il grande apostolo San Luigi Maria Grignon di Montfort, colui che si dedica alla Madonna, la Madonna gli si dedica. Consci di questa verità, la scorsa estate i nostri col laboratori, in due diverse carovane, si sono recati fino in Ucraina, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia. La carovana, com'è ormai tradizione, trasporta un' immagine della Madonna di Fatima e diffonde copiosamente libri, pieghevoli, immaginette e altra letteratura religiosa. Questa volta si è aggiunta una novità: la distri buzione di · un ' immagine del Sacro Vo lto della Sindone (20x 14 cm), corredato sul retro da un testo . espli cativo del la preziosa reliquia. Allo scopo

Lituania: processione con la statua della Madonna.

La devozione alla Madonna d i Fatima cresce sempre di pi ù in Ucraina (sopra) .


erano state stampate duemila copie in estone, diecimila in lituano, altrettante in russo, quindicimila in lettone e uno stesso numero in italiano. Intendiamo dar qui un breve resoconto delle abbondanti grazie elargite dalla Madonna durante questi pellegrinaggi all 'Est.

A Kovel, prima citt à visitata dai nostri apostoli, i cattolici sono pochi. Con grande zelo, i sacerdoti del posto hanno affi sso manifesti per annunciare la venuta della statua della Madonna, con eccellenti risultati. Nell ' unica chiesa cattolica sono accorse a venerare la Madonna molte persone mai viste prima. I sacerdoti sono rimasti molto colpiti e contenti, commentando con entusiasmo che si trattava sicuramente di scismatici, e persino di atei! Pure i cattolici di Kovel sono rimasti impressionati da queste presenze tanto inattese. Secondo le testimonianze di alcuni abitanti, l' unica cosa che è cambiata dopo il crollo del comunismo è la piccola targa sulla scri vania del segretario locale del partito: prima diceva segretario, ora dice sindaco. La persona è la stessa, è cambiata solo l'etichetta ... Era un sabato sera quando la carovana si è trovata a passare per Czervonograd. Felice coincidenza: nella chiesa si dovevavo ce lebrare più matrimoni. Così, dopo che la Madonna aveva presieduto alla cerimonia, il parroco invitava gli sposi a consacrarsi a Nostra Signora di Fatima. Sono state visitate diverse chiese a Lviv, dove la Madonna s i è trattenuta una notte in un monastero di religiose. La chiesa di Santa Olga e Santa Elisabetta - un tempio in bello stile medieva le che fino qualche tempo era audibita da magazzino - è stata affoll ata in due giorni da circa quattromila pellegrini, in altre vi sono


state officiate diverse cerimonie, più una veglia notturna di preghiera. A mò di saluto finale all' Immagine, è stata organizzata una processione intorno alla Chiesa. La gente per la strada si fermava a guardare con compiacimento. Alcuni hanno pianto al passaggio della Madonna e altri si mettevano in ginocchio, mentre un buon numero di adolescenti si è affacciato fin dentro al pulmino per dare gli ultimi saluti . Tappa successiva è stata la chiesa di Sant' Onofrio. Uno dei presenti , commosso, ha detto che l' Immagine aveva un sguardo così espressivo da sembrare che la Madonna fosse realmente fra loro.

intonare gli inni e molti sono rimasti tutta la notte a pregare. I bambini hanno recitato alcuni versi composti da loro stessi. Le cerimonie che onoravano la presenza della statua si sono moltiplicate a K.rakovia, nella chiesa di Santo Stefano . A Radom abbiamo sentito il pubblico, che per fare festa alla Madonna era venuto anche dai villaggi circonstanti a cavallo e in bicicletta, dire: «arrivederci a presto!» Prima di lasciare la Polonia, la carovana si è diretta al Santuario di Jasna Gora, a Czestochowa, per ringraziare la Regina Poloniae delle straordinarie grazie ricevute dai suoi volontari in questo loro apostolato. Lituania: sotto la statua della Madonna di Fatima, una bambina mostra la stampa del Sacro Volto distribuita durante questa carovana.

A Przemysl, il parroco ed i fedeli avevano fi ssato la cerimonia di accoglienza per le 18:00, mentre la Madonna si era trattenuta in un monastero di carmelitane. Verso le 16:00 si erano già radunate circa 3.000 persone, per quasi una buona metà giovani fra i 14 ed i 30 anni. Tutti attendevano l'immagine pellegrina con grande raccoglimento, in un clima di preghiera. Non appena si è formato il corteo d'ingresso, la gente si è inginocchiata e ha incominciato a intonare i bei canti popolari mariani . li parroco aveva fatto montare un sorta di palco per la statua, provvedendo anche a organizzare una veglia notturna. Alla presenza del vescovo, di molti sacerdoti e religiose, la sera è partita una processione con 7.000 persone. Dalle finestre piene di fiori pendevano anche piccoli tappeti: davvero una manifestazione di grande fede! La polizia fermava il traffico per far scoITere meglio la processione. C'erano alcuni che, di ritorno dal lavoro, scendevano dagli autobus e si univano al co1teo. Un sacerdote ci ha detto che anche vari giovani sono rimasti a pregare per tutta la notte davanti alla Madonna di Fatima. Da Przemys l a Pelagow, piccola parrochia di campagna. Quanti segni di sofferenza sui volti dei contadini, dopo il lungo inverno comunista! Subito dopo l' ingresso della Madonna nell 'atrio della Chiesa, la gente ha cominciato a

t La devozione dei fedeli polacchi venerano la Madonna di Fatima.

I

.... La tradizionale process ione al santuario m ariano di Siluv a, dove si venera la Patrona della Lituani a.


Come si sa, le popolazione dei paesi baltici (Estonia, Lituania e Lettonia) furono le ultime ad essere evangelizzate in Europa, nel Duecento. Dopo appena qualche secolo, furono investite dall 'ondata luterana e calvinista, il che ridusse grandemente il numero di cattolici soprattutto in Estonia e Lettonia. Nel nostro secolo, poi, queste nazioni furono vittime del nazismo e molto più a lungo del comunismo. Vitautas Landsbergis, primo presidente della Lituania independente parla ai fideli reuniti di fronte alla Madonna.

Lituania: le croce piantate sul «monte delle croci» dai membri della carovana, a nome degli aderenti di Luci sull'Est.

Però, nella «Terra di Maria», come Pio XI chiamò la Lituania, la fede si è dimostrata più fo11e dei caITi am,ati. Fu questa infatti la nazione che, dichiarando la propria indipendenza, diede il via allo smantellamento di quel grande moloch sovietico che già manifestava i primi sintomi della disgregazione. Tale fatto merita di essere ricordato in questi nostri giorni di strane amnesie indotte da un nuovo moloch, quello di certi 111ass-111edia, che rovesciandoci adosso immagini e informazioni in modo caotico ed apparentemente senza nessun ordi ne di importanza, ci fa dimenticare fatti essenziali, quelli che realmente fanno la storia. Visto che in passato abbiamo sempre trattato diffusamente delle carovane in queste eroiche nazioni, qui ci limiteremo soltanto ad elencare le città visitate: Tallin (capitale dell'Estonia); Riga (capitale della Lettonia) ; Siauliai (Lituania); Kelme (Lituania), Klaipeda (principale porto lituano); Plunge (Lituania); Siluva (dove si trova il santuario mariano nazionale della Lituania) e Alytus (anch 'essa in Lituania). In alcuni giorni del pellegrinaggio, alla carovana si è unito Mario Trematore, l'eroico pompiere che a suo tempo ha salvato la Sacra Sindone dalle fiamme, divempate nella Cappella del Guarini a Torino. Trematore era venuto a dare una testimonianza im prima persona della sua impresa.

Lituania: venerazione della statua in una parrocchia dell' interno.

Il vescovo di Kelme (Lituania) attorniato dai fedeli.

Come sempre, prima di chiudere, un grazie di cuore a tutti quelli che si sono adoperati spiritualmente e materialmente per rendere possibile queste iniziative di apostolato nei paesi dell'Est europeo.

Il pompiere Mario Trematore, che salvò la Sindone, firma autografi in Lituania.

Visita della statua all 'unica scuola ufficialmente cattolica a Klaipeda (principale porto lituano).


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