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Napoli
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«C'era la folla delle grandi occasioni, ieri pomeriggio. nel centro storico di Napoli ( ... ) per assistere all'ani\'O dal Cielo di una delle sta· tue della ~fadonna di Fatima pellegrina. Alle 15:30 l' clicmtcro dei Vigili del Fuoco atterra nel pian.aie del Primo Policlinico( ... ), la sagoma bia nca attira immediatamente l'attenzione ( ... ) , è fotte· la commozjone tra i duemila devoti, mentre inbda la procc$$ÌOne ( ...) . Un ruolo fondamentale nella trasferta napoletana è stato svolto dall' A$socia7.ionc Luci sull'f4 t», ha ricordato Il Mattino di Napoli nella sua cronaca della domc-nica 16 febbraio.
la stampa partc-nopei. hanno vif10 una grande afflusso di pellegrini.. lo presenza del rettore della Sccooda Uo.ivc-rsita di Napoli, A. Grella, e del presidente della circoscrizione San Lorenzo Vicaria. G. Tonora. la scatua della Madonna inizia la sua visita tra i pieco1i pazienti affetti da leucemia nel reparto di Oncologia pediatrica del Policlinico. lo segui· to, la processione si avvierà per ,•ia dei Tribunali fra l'allegro frastuono dei fuochi e gli inni mariani. giun· gcndo infine all'affollatissima cb.iC* sa gotica di S. Lorenzo Maggiore., dove era attesa dal Cardinale Giordano.
I quau.ro giorni a San Lorenzo
n porporato prega Nostra Sig,io,. rn di Fa1ima di ?(mare pace. in u11a
Maggiore, dj eui si è oe<::upata tutta
giomat1t intensamente segnata dagli avvenimenti intc-maz.ionali e daJle m1trce che allraversano le città in quel giorno, ricordando tuttavia op· portunamcnte che la pace de-Ile armi parte dalla pace dei cuori, e che que· stil non può esistere dove non ven-gono rispettati i comandamenti della legge di Dio. Perciò, im-ita tutti ad avvicinarsi alla Madonna con un sincero atto di contrizione: «ho mol· to peccato in pensieri, parole, opere e ommissioni». Inoltre, nel ricapito. lare l'essenziale degli avvenimenti di Fatima, h.a affermato che la ~fa. donna è. apparsa ai pastorelli per ch.icdere preghiera, penitenza e con· versione. Ed ba insistito c-he sono l1t preghiera e la penitenza che muovo· no Dio e fanno cambiare il cuore delle persone. Riferendosi specificamente alla preghiera del Rosario, ha de:110 ,ceto)>. biamo riprendere in mano la corona che Maria ha dato ai tre pastorelli. Q,1esaa è- la vera crociata contro i mali del mondo» B in conclusione ha ri· voho all'immagine della Madonna la be.Ua antifona: <cSOC1o la rua p(O(eiio-ne oerclùamo rifugio, Sama Madre di Dio, non disprezzare le suppliche di noi che siamo neUa prova e Uberaci da ogni pedcolo, O Vergine gloriosa e be1ledena!>t Nei giorni successivi, la grande nav1tta della Ch.icsa si è riempita frc. quentcmcnte di pellegrini, molti dei quali sono andati pure ad affollare i confessionali. Le scolaresche sono affiuite una dietro Pah.a, condotte da maestri e professori; le bambine della scuola di Santa Patrizia sono venule a canlare il bellissimo inno AJwtistos. Alla partenza una fiacco. lata ba accompagnato la Madonna fino al piw.zate del Policlinico, in un nuovo tripudio molto napoletano di fuochi, inni e fazzoletti al vento.
Arienzo e San Felice a Cancello «La statua della M0001ma di Fa• 1ima - ci informa L 'Ossen'(Jtore R<>-m(mfJ del 26 febbraio - è ..entrata" Junedl 24 febbraio all'interno della casa Circondariale di Arienzo per portare la sperarrui cristiana che non
delude i reclusi. Trasportala in elkot· lrn>, la venerata immagine mariana è stata accoha ed incoronata nel piazzale dell1t struttura carceraria dal vescovo di Aoc:mi, Mons. Giovarmi Rinaldi. Dopo la cerimonia, svoltasi alla presenza di autorità religiose, ci-vili e militari, la Madonna pellegrina è stata affidata ad alcuni detenuti. Si è cosi svolta WUl suggestiva proces· sione dal cortile alla cappella dc:lla Casa Circondariale. Al termine si C svolto l'atto di consacrnzione al Cuo-re Immacolato di Mari1t. Nel pomcrig!Po gli ospiti hanno potuto partecipare 1tlla preghiera del Santo Rosario, mentre saoctdoti barnabiti, cappucci-ni, oblati di Maria Immacolata e i parroci della foranla animavano le confe.'isionì.»
Un giovane detenuto ba letto, a nome di rutti, una preghiera di saluto a Maria; ~Nei nostri gemiti tu ci h..1i ascoltato; neUe nostre aftliz.ioni., ci hai consolato; nelle nostre angustie-, ci b.ai ridonato la pace, Ora con la 1ua presenza in mezzo a noi. ci porti fiducia ed entusiasmo per il nostro vivere di oggi e di domani( .. ,). O madre, imploro per i tn.iei ftate Ui dj pena dal tuo Figlio Divino. miseri~ cordia e perdono. e mostrati a noi, Madre nostra, nostra avvocata e no• slra speraaza ( ... ). Ti prego a nome di mna la gioventù di Italia. salvaci dalla polvere che semina mone bianca.» La stampa locale ha dato ampio risalto aWawenimento. La Madonna, ponata dal carcere di Arienzo con l'ormai consueto cli· cottcro, è andata ad atterrare li-UI
La Madont\l. di Falim.a nelt• tttad• del cen• tro di Nap,oli e, aot:to, il Card.. Giordano h• Iuta U t1ppl'8MnY nt• di LIXi • vll'Est,
campo di calcio di un grande oratorio per ragazzi, tenuto dai padri bar,.
nabiti di San Felice al Cancello. Pri· ma di arrivare, l'clicouc:-ro ha fatto un giro sopra l'ospedale, lanciando una simbolica pioggia di petali. li superiore barnabita ha incoronato la Madonna e ei si è avviati in proc:es. sione verso la vicina chiesa, dove j ragazzi delror1ttorio hanno animato una veglia notturna d i preghiera. Nc1 corso dei d\1e- giorni dj visita, a dj. \'ersi gruppi delle scuole locali è sta· to presentato l'audiovisivo sulla vita dei beati Francesco e Giacinta.
Casalnuovo Anche ìn questa città la statua della Madonna è arrivata in elicottero per quattro giorni di pellegrinaggio, che hanno segnato un momento di grande devozione per i cittadini di Casalnuo\'O. Invitata dal sindaco A. Pc:luso e dal parroco, don Pietro Orditura, la Madonna di F atima ha visto un grande c-o involgimcnto delle a.~sodar.ioni e delle scuole locali nella sua visita alla parrocchia di Santa Maria dcli' Arcora. I c ittadini sono
accorsi a decine di migliaia a rivolgere fer lenti preghiere alla Madonna pci- i loro problemi particolnri e per i convulsi giorni odierni. D parroco affenna va di vede re in una simile affluenza un regalo della Prowidmza per iJ suo ministero di SO anni in quel luogo. Nei giorni dd pellegrinaggio ha voluto lasciare la c hiesa aperta fmo a notte fonda, per non negare a nessuno la possibilità di ricorrere all' intcrocssione di Maria.
non si.amo senza colpa. La nostra vita non è 01dina,a secondo gl i inse.. gn.amenli della fede del Vangelo. Ooinenh~.a. 23 rebbraio: Prima Troppa vani1à, ttoppa ricerca del che l'etioonero atterrasse i1, questa piacere, troppa dimenticanu dei no.. cinà, due picooli aeri civili hanno stri eterni destini, troppo auacca.. lane-iato migliaia di volantini, a mo' mento a ciò che passa,. troppi peocati di coriandoli azzurri, con la scritta hllnòo giustamente fatto gravare su «Regina del Rosa.rio, prega per di t'IOi la mano di Dio... Ottienici iJ noi!,i,, Davanti a Wl3 folJ a di tremila perdooo dei nostri peccati e donaci persol)e la sum1a di Nosua Signora pane e lavoro. Tranquillilà per i nodi Fatima. non appena arriva1a. vie~ focolari imploriamo dal cuo ne prima incoronata dal vescovo di stri CUore materno ... Si. o Vergine sanNardò Gallipoli, Mons, Calandro e ta, trionfa nei nostri cuori e facci de.. poi riceve dal sindaco le chiavi della gni di cooperare ai trionfi del mo città, ti parroco di Maria SS, A.Mun.. CUore btuhJcolato nel mondo.>t zia1a, Don EmaJ)Ue1e r asanisi, ha preparalo la geme coo una ,.,eglia di Don Pa.sanisi, anima del pcllepreghiera. conclusasi oon una «sup.. g.rin.aggio che si è protratto per una plica alla Madonna di Fatima>>, intera sea:imma ed è stato concluso Eccone alcu1ii brani: «:Vergine dall'arcivescovo e nunz.-io Mons. lnunaco1ata. apparendo a Fatima a Alberto Tricarico, ha doevuto un te.. tre innooenù ~s1orelli, li presen1asù legramma dal Cardinale Angelo So.. come la Madre de1 Rosario e dicesti dano, Segreurio di S1a10: «Occasio. di essere vent1ta dal cielo per esooa.. ne chiusun peregrinatio Maria.e re i cristiani a cambiare vita, a far st.atua Madonna Fatima Sommo penitenza dei peccali e a reci1ate: be.. Pontefice rivolge ai fed eli di Toglie ne il rosario, .. O madre nos1.ra, nel cC>rdialc pensiero tsprimendo comruo messaggio e-i hai prevenuti: ..un., piacimento per iniziativa pastorale pt0pagatlda empia diffonderà i suoi et mentre fom,ula voti che es~ voJ. errori, suscitando guerre e persecu.. g.a ad ine:rementare autentica devozioni alla Cb.iesa. Molti buoni saran.. zione a Vergine Sa.ntissimn su.sc:ilan• no martirizzati. li santo Padre avrà do crescente tt:Stin\oniaoza e-.·angelfoa molto da soffrire, varie nazioni sa.. invoca dal Signore per inrercessioue ranno annientate", Tono purtroppo Madre del redentore abbondanti gra.. si va tris1emen1e verificando, La zie celesti et invia di cuore a lei colSanta Chiesa, nonosuune le immen.. laboratori peUegrini et presenti tutti se effusioni di carità suJle Ln.iserie s.,cro ri10 implorata bened izione aCC\.lmtdate dalle guetre e dall'odio. UPoStolica».
Tuglie
viene combam.11a, oltraggiata. rana
oggeno di schen>o. impedi1a nena
sua divina mis.siooe,
Felline e Ugento
«.O Ma dre benigna se J·um.unità si è allontanala da Dio, se errori col· pt.\•olì e perversioni morali hanno provocato la divina giust.i:Lia, noi
Sempre in Puglia, la statua dcli.a Madonna di Fatima C stata ponata nella parrocchia di San Leudo a J,'elline, dopo essere stata trattenuta da due. fam iglie nei giorni preceden-
ti. Don Canani, il parroco, ha parl2:·
to diverse volte sul messaggio e. soprattutto, ha incentivato i fedeli a ripre ndere la devozione al RO$ario, ricordando la forza decisiva di que-
sta devozione a Lepanto e dopo la Il Guerra Mondiale in Austria. Un apostolo di Faòma ha offcno ai pre· se-nti una testimonianza; ~ Mi stavo allcmtando dalla Chiesa ... Un giorno ricevetti un bu.,;ta grande con dentro l'Immagine della Madonna di Fari-
ma e una lettera scritta da J,,uci
B Vìnce117..o Panlini su la Nazirr ne (22/3/03) ha aggiunto: «Un invito alla preghiera e alla penitenza, che g.ià aveva fatto molti anni prima S. Gemma Galgani, che per diversi aspetti anticipa Fatima. Nella letlera 85, che scrive aJ suo direttore spiri· tualc, racconta di come C.rcsU le ri•,e· la quanto il suo Cuore divino sia affiitto a causa dei peccati degli uomini, e per placare: la gilLWI ira del Padre suo cerca anime vittime; per questo vuole che si dia principio aJ monastero delle passionisle in Lucca. <((, •.) Crl:sto tlicè a S. Gemma: ''Figlia mia, quanta ingratitudine e malizia vi è nel mondo! I pcoeatori continuiUlò a VÌ\'Cre neUa loro pè:rUnacc ostina:Lionc dei peccati!. .. Le anime fen•eoti a p(>Co a poco si i.ntie. pidiSCòno!" Sono frasi e ammonizioni che rilroviumo nello stesso mosaioo del segreto di Fatima ( ... ). Non è quindi un caso tile la Madonna pellegrina \•enga a Lucca, città del Volto Santo e città di S. GemltlA)t.
.)·ull'E.rt. Da quel giorno la Santissima Verg.ine ha voluto bussare aJla mia porta ... Da quel gioroo ho aumentato la mia preghiera oon la reci• ta del S. Rosario, per il bene della mia famiglia e del mondo intero». Da Fclline la statua della ~1a· donna ! andata in un corteo di mac• chine a Ugento, dove è rimasta alla parrocchia dj San Giovanni Bosco. Nel secondo giorno, il parroco don Stefano ha invitato il vescovo Mons. Vito De Orisantis a eoocludere una speciale giornata dedicata ag.li am. malati. Il presule ha csorta.to e.on toccanti parole i pazienti dell'ospe· dalc a non lasciarsi abbattere daJla sensazione di inutilità dovuta alla loro condizione e, indicando il ero· cifisso sull'aJtare della Chiesa, ha domandato loro {(Quando il Redcn· tore ha fano di più per il genere umano? Proprio quando era immobili7.7Ato con mani e piedi inchiodati alla crooe,n
Lucca Esattamente un secolo fa si spe-
gneva una delle anime mistiche più straQrdinarie dcli.a storia: Santa Gemma Galgani, di cui abbiamo parlatn nel numero di ottobre 2002. Proprio nell'arco delle celebrazioni del cen-
tenario della santa lucchese, le monache p3$.'iinnistc che reggono il $\!O sanruario hanno organiv,ato il pellegrinaggio della Madonna di Fatima.
Suor Paola, superiora del mooa.. siero, traccia il pttallelo fra Fatima e Sama Gemma: «I due avvenimenti sono sueuamente uniti nell'identico messaggio alla penjienza e alla coo.. versione e indicano l'amore oblativo come unica fonna capace di cambia.,. re il cu0<e dell'uomo. La giovane mistica di Lucca, come i pastorelli dj Fatima, ha saputo unirsi aUa crooe dj Cri~o. per la redenziooe del mon• do e superando il tormento del pec.. calo hanno reso possibile la graz;ia dj OiO)) (// Tirreno, 2213/03),
Una venti e continua moltitudine si è reca1a dal 22 al 28 marzo al S.ml\lario della santa Jucche.çe per ricor• rere alla intercessione dello. Madonna di Fatima: «sorprendente 111 presenza (...) d; ianti giovani e bambuù, madri ooi figli in braccio, coppie di glovan.i sposi commosse di fronte alla saert1 itnmagin.,. (La Nozione, 23/3/03). «L'ini2.iativa è portala a'\•aoti dal movimento luci Null'Esl, niuc, con lo scopo di aiucare le chiese dell'ex Unione Sovie,iC11, n messaggio di Fatima irruppe nella Storia quando il mondo, per la prima volta, si trovò coinvolto nella grande guerrn che segnò gli inizi del secolo scorSo. ..L'appello alla conversione e alla peWtenza dichiara suor Paola, superiora delle passioniste rinnovato con for.ta nella fiunosa tetta parte del segreto, rimane di drammatica nttualità e s'impooe aJJa riflessione di P.lt· li, proprio in queste ore in cui lo. p;l(:eu-a le nazioni è nuovwneutt in crisi,.» (li Tirr,no, 2V3/03).
Per esaudire le numerose richieste dei fedeli, due sacerdoti sonori· masti si.multaoeamenre per runo l 'arco del peUegrinaggio oei cootessioll3li del Sanw.ario. dove eandato a celebrare la Messa anche l'arcivescovo, Mons. Bruno Toro.masi. • Spunti,glugno2003, s
Altre attività nella terra tanto amata dalla Madonna di Fatima
Nel cuore di Mosca, una blblloteca rellglosa Jcan-François Thirry, direttore del Centro CuturaJe «.BibLioteca dello Spirito)>di Mosca, ci ringrazia mollo caldamanc dcU'aiu10 otteno per l'acqui-
sto di una nuova e grande sede in un
palazzo storico nel cuore della capitale NSsa (\'Cdi roto): ((Con
la presente penanro deside•
riamo esprimere la nosua più profonda gratitudine per il consistente e tempestivo sostegno e-éònomjco ricevuto dall'A ssocltulone Luci :-11/l'Est. ln es• so ci è sembrato di potervi leggere un .segno di stima e fi ducia che nasce lad-
dove c:i si riconosce mossi dal comune desiderio di servire la Chiesa per amo-, re.di Cristo. In un momento in cui nel mondo sembrctebbc prevalere il seco-
larismo e la negaz.ione di ogni senso, l'opera che il Centro Culrurale sta av• \'iando anche gra7.ic a l vostro aiuto, desidera testimonia.re come Cristo ri-
mane l'unica risposta alfe auese del cuore delJ'uomo, <(Rinnoviamo quindi i nostri ringraziamenti alla !lua Associazione e ai
suoi Donatori per aver accettato di partec-ipare a questa &,trandc awenlura,
Vi auguriamo che, con l'intercessione della Madonna di 1~alima, il Signore vi colmi di grazie.» 6 • Spunll, giugno 2003
n altro progetto jo cui LtJci sul 'Est s-i vede im· _pegnat:3 è con il progetto del giornale diocesano moscovita Svet Ev<mgelta (Luce del Vaogelo) per la prossima apparizione di un volume suJJa storia mu.l· tisecolare delle parrocchie in Russia, in controtendeoz.a alla voce diffusa che la presenza dei canolici sul terrilorio sarebbe una sorta di invenzione di fresca d.ua. Aocbe io ques10 progetto i noslri collaboratori banno risposto con grande pun1ualità, per cui adesso Uringraziamo. Ad enuambi ; progetti russi di Luci suU '& , si aggiunge il proficuo aiuto che finora abbiamo potuto inviare al Cen-uo per la FamigHa di Mosca, impegnato in prima linea neU'educaUone ai valot'i moraH che sostengono questa fondatn emaJe istitltui.ione contro le insidje passate e pre,. seali che la minacciano vi1almente, dal divoczio all'abono all' educazione al Ubeninaggio morale, Ci scri"e il soo di• rettore. Mons. S1eckiewi~ «grazie del vostro supporto che aveie 0001.llluamente offerto al Ceolro per Ja Famiglia, Nelle nostre preghiere vi raece>-
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mandiamo alla protezione della SMhl Madre di Dio. Ella beoedi• ca voi e jJ vostro
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Croazia: Nuova edlz.lone del libro su Fatima
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Abbiamo raggiunto glà le SO.ODO copie in croato del libro flfatima, messaggio d i tragedia o di speran• za?~ d i Antonio Borelli. Cosl quest'opera supera la soglia dei 4 milioni di esemplari nelle 18 lingue in cui è stato diffuso.
Il traguardo croato è stato ragglun· to por via della edizione, frese.a di stampa di 11 .000 esemplari
(vedi foto), che come al solito trova il suo fautore nel nostro attivis.simo amico dl Zagreb, Marijo ZlvkO'vlc.
A 30 km. da Kiev, nella martoriata Ucraina, un aiuto per ricostruire la Chiesa cattolica Un'altra lettera riceviamo da Pa· dre Paulo V')'shkovskyy, oblato d i Ma·
rii) lmm:icolilta: «nel nome della no· stra delegazione in Ucraina vorrei cordialmente ringraziare tutta l'Associazione per il contributo per la costruzione della Chiesa di Obuchlv». In quèsta parte deJl'UcraJna, come pure neUe altre, la Chiesa era praticamente stata soppressa all'epoca del comunlsmo e I tempi! erano stati tr•· sformati in fabbriche, quando non furono completamente distrutti.
A Slluva, presso la Patrona lituana, un centro per la formazione spirituale dei giovani
N
el cuore della Liluania sorge iJ santuario di Si)u\•a, dove la Madonna apparve nel xvn secolo a una ragazza appartcocte ad una comunità calvi.njsta, la quale divenne in seguito wtta cattolica. Al detto santuario si indirizza annualmente) b'lil dall'epoca comwiista nonostante i g.-rossi rischi che si corrt"Yano allora, il grande pelJegri. naggio nazionale che si S\•olge in coincidenza con la Na1ività dc11a Madoona. DalJ'inizio della st,1a alUvità, Luci sull'E.fl si è legata a questo pellegrinaggio inviando ogni anno una delegazione. S.E. Mons. Sigitas Tàlllke\•icius, un temp0 prigioniere p0litico dei sovietici e oggi presiden1e de1 vescovi lituani in quruno ar• civescovo di Kaunas, dioccsj alla q03lc Sih.iva appar· tiene, ha avuto la buona idea dj voler costruire un grande centro spirituale accanto a l Santuario, desl"inato
specialmente all:t fonnazione dei giovani. Abbiaml) p<>1uto collaborare ooo il progetto nena misura della ge:nerosirà dei nostri buoni amici sparsi w, po' dappernutto in balia. ai quali Mon$. Tam.kcvidui. scrive «Vi ringm1:i.amo di cuore e \'l promettiamo le nostre preghiere!» (nella foto, Mons. Ta.mke-.•icius fa visita alla sede di luci .rull'Est a Roma).
S
ul numero dJ febbraio abbiamo parlato della polt!'ttta del R~rio, anche come valido aJuto per risolvere le situailon1 più comples$e . . mondo. Gli lncireduli magari sorridono davanti ad affermazioni dei gentu!, ma non intendiamo, a lmeno in qu• ste brevi righ@, d imo,o-trare loro nuUa. Constatiamo solo éhe d sono ambiti della realtà che sfuggono a dd non ha fede. Ma a quanti la fede non difetta. o et.. ad essa si aprono, bi.sogna far ca-pire l'Importanza d i riscoprite, incoraggiaJe e diffondere questà antica dtivozione, rendendola di nuovo spiritualmente attraente.
~, questo motivo, Lud sulfEst si~ impegnata a diffondere gratuitamente con il SO· stegno del suol amici altte 100.000 «confe• r.lonl ~ Rosario~, Ja scatolotta contenente una corona in legno e un fibrldno che spiicga come s.l recita questa preghk,ta, con una bel· la lllustrarlone ~, ogni
mlite.ro. La motb di
questo quantitativo sati destinato al giovani In una conftzionc, fatta apposUi per k>ro e Il tutto andrà dlJtribulto nell'arco dell'anno del Rosario Indetto da Giovanni Paolo 11. Queste confeozionl vanno cosi ad aggiungersi alle al· tre 250,000 gl.à diffuse in Italia.
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Attenzione: l'Illustrazione det mistero può essere motto utile. Non ~ solo un e lemento decora· tivo per rendere la pubblicazione più pregevok!. In un dotto commef(to, ma di semplice e g radevole lettura. a lla Rosarlum Vlrglnls Marlae e in generale alla pratica della preghiera del Rosario, don Cristoforo Charamsa afferma che per meditare ogni mistero bisogna servirsi della concentrazione, eia@ della tiguardia deHa men1e. delle idee e delle preoccupazioni che volano». A questo scopo sono necessari due e lementi: primo, •da chiara enunciazione del mistero~ e, secondo, un •elemento visivo e immaginativo•. secondo Il metodo di composizione di luogo insegnato da Sant'lgnazio di Loiola, il che si ottiene piU facilmente guardando un"icona di ciò che si deve meditare. Cosi. aprendo uno uscenarion d avanti ad ogni mistero, anche i sensi cl a iutano a penetrare pii.I facilmente nella contemplazione.
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1[
Il Rosario più lo si rec ita, p iù lo si rec ita be ne Dopo aver esortato a recitare i1 Rosario allontaniitldo le deformazioni de] culto descritte da San Luigi Grign.ion de Monlfort nel telebre Trallatò della Vera De,•(Jzione o
Maria, don Charamsa spiega il perehé il Rosario de·.,.e essere un:,, esercizio <:ootinuo di c0ntemplaziooe di Ges\J Cristo con gli occhi di Sua Madrt-, un vero alleruimento spirituale per diventare afttr Chris1i. Infatti, come dice San Tommaso d'Aquino, «contemplare significa guardare uasformandosi in ciò c he si vede, e come-tale, esso è il fine di tutta la vita umana e cristianM. Ma, come avviene con ogni e sercizio, il ~nsario pili. lo si recita e più si riesce. a farlo bene. È vero c he apparente> mente questa preghiera è qualcosa di semplice, tuttavia man mano c he ci addentriamo nella sua pratica, vi si scoprono sempre nuove ricchezze e modi di petfezionarla. Dunque, si può dire c:he «il Rosario è una pre ghic.ra fac.ile e di fficile allo stesso tempo», ma che comunque non ri chiede doti panicolati a nessuno. 4
Un altro paradosso, si l\04a nello studio, è che il Rosario~ pur essendo una orazione di popolo, ba un profondo significt1to teologico, e perciò è SlaU, praticata da papi e da samj nel corso dei secoli, con brillanti risulrnti di rrasformazioni interiori e esteriori, e cioè: oon solo coii effeni
tiginosi ritmi della civiltà del lavoro e degli affari, sonopos1i ncUo svago Ili bombardamento di inuniigini che oon aiuLano a pensare, ma solo a subire informazioni e dcfonnazioni, PQssono trovare un3 ouova dimensione della realtà nella meditazione e nella preghiera del Santo Rosario, B scoprendo questa realtà, potranno scoprire (o riscoprire) se stcs:sì, il lo-
ro Creatore e Redeotore·, la Chiesa s ulle proprie vie della pcrfc,:ionc, ma anche e.on grandi interventi provvidc:n?:iale nelle società. Un esempio ci viene offerto da un grande apostolo laico, i l beato Banolo Longo, il fondatore del sanruario della Madonna del Rosario di Pompei morto nel 1926, che mediante: la pratica persona le e la diffusione di questa preghiera lasciò dapprima l'anticlericalimm e lo spiritL'lmo, per praùcare in seguito eroicamente le virtu e trasformarsi nel motore di una grande tra.oiformazione, morale e sociale, delle popolazioni dcli.a cctebrc va.llata campana.
Valore della contemplazione nell'agitazione odierna 1J RoSflrio ci può anche ttiutare contro le defonnaz:ioni dj una diffu. sa mentalità pratica dei nosui gjomi, per cuj «inta solo l'attività concceta.
da Lui fondata per la loro salve-aa~ l'intercessione dolcissima di Maria, la vera gerarchia dei loro interessi e bisogni, Potranno 6nanco scoprire,
come insegrta. proprio Ootn Chau. tard, che anche il loro operare concreto diventerà piU fruttuoso e ordioato in funzione di ciò che deve stare al primo posto e e-be veramente importa, la gloria d.i Dio. «L' anima della contemplazione è la meraviglia - dice P. Ma uro Coggi O .P. - è lo stupore. l'ancggiamento dei bambini che "si ineantano" :id os.ser.·are anche i denag.)i più insignificanti di ciò che li circonda. E come possiamo contemplare se. ci siamo lasciati contagiare dal virus ••anticontemplacivo", o meglio, "antimc tafisico", con la tracotanza di coloro c he credono di sapere già tutto, paralizzati da1la superbia della
roen1e e dalla durezza del c00<e?
non la contemplazione e la «guardia del cuore», come la chiamava quel
«.Come ricrovare quella capac-ità
maestro di vita spiri1uaJe e-be ru
di s tupirci e quella purtua ìnteriore
l'abate trappista Dom C hau1ard. J
con1emporanei, immetSi nell'ag.ita•
perse a causa del peccalo origina le, dei nostri peccati e d i tale "conta-
zione e dissipazione Uldoua dai ver-
gio"'/» (Rjvista Ro,arl•m, 1/2003)
Nonostante lo spessore della fede che ei mostra la vera devozione. del Rosario, non ci deve poi meravigliare quanto aggiunge Don C ha ramsa: «Il Rosario si inserisce in quelle pratiche che aiutano a conservare nella vita di fede la frcsche-72ll della fiducia e della semplicità d-ci bimbi , - - - - - - - - che sono le disposizioni per l'ace~ glicnz.a del Regno di Dio. Non è casuaJe il fatto che i primi e semplici destinatari delle apparizioni nelle quali I.a Madonna raccomandava la preghiera del Rosa rio fosse-ro i ;~ bambini:Soubirou.c; Bcma r- .__ _ -_ ·dette _... ___ _,. ( 1844-1879) a Lourdes e i piccoli G iac.inta (1910-1920) e Frane» soo Mano (1908- 1919) con Lucia de Jcsus (1907) a Fatima .» (li Rn..ta,io, Crlc;tofuro Charamsa, Liberia Editrice Vaticana, 2003)
Chiedete il ripristino deUa nostra capacità di stupirci davanti aJ vero. al buono ed al bello. un aneggiruncnto
li piO fedele possibile all'in11oceoza banesimale, nou è infantilismo o in· geuuità, ma la inarura consapevolez· za dj chi sa t.i.Je tesoro dei vantaggi dj ogni età, Questa disposizione d'animo ci darà la pace ioteriore che
eil J)(esupposto necess.vio di q\1eUa
esteriore, oggi tamo invocata. Ed il Rosario è uno scrumento provvidenzi.ale per ottenerla. • Spunti,glugno2003, 9
Fatima è un caso not evolissimo ma non
Isolato nella storia
C
OISì come nei cortei il per· sonaggio principale C preceduto da quelli minori. la
Madre di Dio apparsa a Fatima è St.'l-ta preceduta da santi e beati. spcciail· mente milRki., che con i loro doni profetici banno lascUlto dei messaggi analoghi a quello della Cova da !ria. Nel oostro numero di marto 2001 abbiamo pubblicato l'anicolo intitolalo «Vic-issitudini e trionfo finale
della Santa Chiesa-Doni profetici dj sa,nti e beati io armonia col Mcssag· gio della Madonna a Fatima>>, corredandolo con una si.otesj dell'ioscgna-mco10 della Chiesa in merito alla condona da t.cncrc di fronte alle rivclaDoni particolari.
Allora avevamo appena ae<:,en• nato alJa Be11ta Elisabetta Caoori Mora (1774,. 1825), Interessa qui
,nenere a fooco le coincidenze fra le rivelazioni di questa misiica e queJJe delJa Madonna nel 1911, BHsabena le scrisse di suo pus.no in centinaia di pagine indiriua1e al suo confes,. sore. che sono oggi cusl0di1e dai pa-dri uinitari spagooli della Chiesa di San Carlino a Ro1na (Manoscrino MS - 132). Nel 1996 furono stam• J)ate in versione integrale dalla Li~ breria EdHrice Vati~a con l'impri• 1natur della diocesi di Roma («Là
Un'antesignana di Fatima La Beata Elisabetta Canori Mora 10 • Spunti, giugno 2003
mlfJ vlw nel CucJre ,kllu Tr ln/r(} Diar io dellfJ 8C(llb Elisabetta Ctmorl Mora, sposa e mòdre~. 165 pp,), I suoi scrilti potrebbero destare mo-
niviglia., ma anche in quei passasgj che avrebbero poruto suscitare mag,. g.iore perplessità, J>aucorità ecclesia• sciea djch.ia.rò che non concenevano «nie1.He contrario alla rede ed ai buoni coscwni, come pure non vi si tto"'a nessuna donrina innova1rice o pellegrina, o aliena al modo di senti• re comune e cot1suetudinario della Nostra Santa Madre Chiesa.>) Essa, tuttavia, osserva che si poirebbero avanzare obiezioni nei riguardi di «certe visfoni e rivelaiion.i che ri• guardano SJ)ecialmente J)(ela1i maggiori o minori di Ro,na, in c.ui awa• iono descritti con colori assai foni e in proporzioni che sembrerebbero proprie a scandalizzare i fedeli e alJe
quali parrebbe oon\'cnin: la qualifica di mal sonanti od offensive a i pii uditi». Ma subito dopo ricorda che ielamcntazioni di questo genere, espresse a volte con linguaggio persino più vibrante:., non costituiscono assolutamente ncs..,una novità negli scrit-
ti dei Servi di Dio, per cui se era doloroso vedere la corruzione nel popolo, certamente lo C'f8 molto di più dover deplorarla nei ministri de.I santuario»1•
la moglie santa che
converte Il marito Elisabetta Canori era fi. glia di due romani: Tommaso. gra.nde proprieUlrio teniero, e la nobildoMa Teresa Primoli. Dopo uoa raffinala educaziooe. sposò il ricco avvocato Crisroforo Mora nel 1796, di cui ebbe quattro tiglie. due di loro morte molto giovani. Tutto sembrava indicare un brillante futuro, ma Cristoforo si diede alla crapula. e sedotto cl3 uoa donna di facili costumi, abbandonò la famiglia ooo senza prima rovinarla economjcamente. Preso dalla polizia pontificia. finl in galera e poi venne. rinchiuso in un con"ento. Nonostante giurasse di cambiate vita, dopo il ritorno a casa tentò diverse volte di assassinare la moglie Elisabetta, che ciononostante gli dimostrò una eroica fede ltà. Per lui feoe degli enormi sacrifici, profecizzaodo che sarebbe mono sa.cerclo· ce e cosl fu. Dopo la morte cklla mo-, glie· nel 182S. Cristoforo si fece religioso, condusse una vita di penitenza e pri.Lna di morire ottenne di essere ordjna10 presbitero. Abbaudona1a dal marito e in· compresa dai fam.iliari, Elisabetta Stitebbe caduta nella miseria se non fosse stata aiutata da alcuni benefattori. specialmente alcuni prelati romani che raccontarono a Pio VII il suo straordinario eroismo. Lo stesso pontefice. ritenendosi beneficiato dalle preghiere e Stie-riilci di Elisabetta, coocesse privilegi poco oomuni per la cappella privata della sua wnile caSti, La sua (';3US3 di befltit'icazione Fu imrodona nel 1874, du~ rame il pomificato òel Beato Pio IX.
La tombi diEliubetu
C&nort MOf'I ed aleunl
•uoi oggetti p,ersooaD,
li lettore detlderoto di ton0$C.Orelld>lario• del l.l BN\il Elfs1betu Canori Mora, pu6 fame rlc.hlqt. alla U brc:rta Edltrke Vaticana oppu. re alla Chiesa d i Sa n C,,tlno al t. Qv,attro Fontanit • Romt (Via del Quirinale, 2:l - 00187 Rom<1 I Ttl: 064N3109 Fax: 06"817301), o 111c.ora dlA1ttamonto tni.:mi.
te il sito, Su qu.&to 1lto d~ Tl'il'lit.ari dedJceto
•alr arto di Frane.neo Borromlnl» e •alll Beata EJisabelta canon Morn al può fa.re II ncho une dielta vlrtuate• aU1 Chiesa dei padri trinitari d i San Cartino, e.osi fr1,ti-
quentaia dalla BNla EH~ s1.betta e dove riposano
lt w. rellq1,1ie,
+
Pio Xl approvò il decn:10 di eroiciti delle virtù ne.I 1928 e Giovanni Paolo a la beatificò il 24 aprile 1994.
Come a FaUma, l a denuncia
del peccato A Fatima, la Madonna preparò a poco a poco i pastorelli per la rh,clazionc dcll'immensita dei peccati nel mondo e la portata della pc.niten1.a che veniva a soll«:itarc. Analogamente Dio agi nei riguardi di Elisabetta.. Nel Natale 18 13 viene rapita in estasi in un locale inondato di luce dove innumerevoli santi anomiavano una culla. Da essa il 13ambincllo la chi.amava dolcemente: «Il solo pcn.sarlo mi ra orrore! Mi avvicino dunque alla sacra culla.. e con sommo mio stupore, la vedo cutia piena di sangue. Do in dirotto pianto, per vedere il mio caro Gesù appena nato rutto intriso nel proprio sangue, L,•• J per parte di intclligcn1.a conobbi qual fosse la cagione di tanto spargimento di sangue di quC$tO divino lr:ifante, appena nato. l···l I.a cattiva condona di tanti sacerdoti, secolari e regolari, di tante religiose che non s.i portano secondo il loro stato; la cattiva educazione che si dà ai figli dai padri e madri, come ancora da quelli a cui spc:tta si.mile obbligazione. Siccome queste $(lf'H) le persone che per parte del loro buon esempio devono aumentare nel cuore. degli altri lo Spirito del S ignore.. Questi, invece, appena nato nel cuore dei s uddcui, viene da questi perseguitato a mort'c con la IOfo cattiva condotta, e cattive massimo?.
«Tutto Il mondo era In scompigli on Il 16 gennaio 181 S gU aogeH le fecero vedere 1({.lnti ecclesiasti ci. che so«o mMto di bene. perseguita• no Ges\l c-roc:i.fisso e il suo sacuo Evangelo». e che <ccome lupi arrnb• biati, macchinavano di sbalzare il capo delJa Chiesa dal suo crono))>, A11ora viene <«raspottata a vedere il crudo soempio che è per fare la giu• stiria di Dio di qu.esti mise-ri: con sommo mio cerrore vedevo da ogni in1omo balenare i fulmini dell'irrita• 1a giustizia. [ .. ,] Le c-ittà, Je intere provincie.. tllno il mondo ern in scompiglio: non aJtro si udi\·a che
12 • Spunti. giugno 2003
flebili vocil che imploravano la misericordia» . T uttavia, ciò e-b e la impressionò di più fu vedere: l'indignazione divina. In un luogo altissimo e isolato vide Dio <<.<;otto l'immagine.di forte gigante adirato al sommo, contro quelli che lo perseguitano. Le s ue mani onnipotenti c-rano piene di fulmini, il suo voho aa ripieno di sdegno: la sola sua vista bastava ad incenerire l 'intero mondo. Non vi erano né Angeli né santi che lo circondassero, ma solo il suo sdegno lo circondava da Ob,'TI.i intomo»5 • Tale visione durò appena un istante, pc-rehé secondo Elisabetta, «:se a ltro momento fosse d urata, io sicuramente. sarei morta»6• Questa descrizione non può non ricordare l'angelo «con una spada di fuoco nella ma no sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incc.n diare il mondo», della tera parte dc.I Segreto di Fatima1, nonché il teno.re che aveva causato nei tre pastorelli la precedente visione dell'Inferno. In queste visioni non sembra che
il disegno divino coincida con quella mentalità ogsi tanto diffusa che evita sistematicamente e.erte , ·erita per non dispiacere asti ascoltatori. An1:i, sembra che- e-iò che in esse viene ribadito come valido per tutti, in ogni tempo e luogo, è l'avvertimento frequentemente ripetuto m:tle Sacre Scritture che il timore di Dio è l'inizio della sapienza e che <(chi riprende a viso apc:.r to procura pace mentre chi chiude un occhio causa dolore» (Pro,·erbi IX, 10 e anche I, 7, XV, 33). Non ci deve sorpn::nderc che la Dh•ina Provvidenza insista sul tema con queste visioni.
I pec cati portano desolazlone all' umanità A Fatima nel 1917 la Madonna mostrò ai tre p;mocelli il s uo cuore lmm-acolato circondato da spine. che simboleggiava gli «oltraggi dai pec• ca,j dell'umanità». Analogameu1e, ae l Na1ale 1816 Elisabena vide Ma~ ria Santissima «mesta e dolente'» e le chiese aUora il perché. «La divina Madre a me ri"olta, cosl mi dice: "Mira, o tigHa, mira la grande em• pie1à!", A queste parole \·edo che at•
ditamente tentano i nostri apostati di strappargli arditamente e temerariamente il s uo santissimo Figliolo daJ s uo purissimo seno, da1Je sue santissime braccia. A questo grande attentato la divina Madre ncm pili chiedeva misericordia per il mondo, ma giustizia chiedeva all'eterno di\•in Padre; il quale, rivestito della sua inesorabile b'tustizllt e pieno di sdegno, si ri•;olsc verso iJ mondo. 1n quel momento si sconvolse tulla la natura, e il mondo perdette il suo giusto ordine, e si fonnò sulla terra la più grande infelicità che mai possa dirsi né immaginarsi. Cosa cosi llu.Time\•ole e affitti\•a che rendenì il mcmdo all'ultima desolazione»1. Nella festa dei SS, Pietro e Paolo l)el 1820. la beata contemplò i1 principe degli apostoli, rives.tito dei paramenti pontifici, sceodere da) c-ielo attornja10 da una legione di angeli. Col) il pastotale tnicciò una va•
questi iniqui, pcnneUcndo alla pote· stà delle tenebre di sortire daJl'infer· no, e queste grandi legioni di dcm~ ni scorreranno tutto il mondo, e per me7.7.0 di grandi rovine eseguiranno gli ordini della divina g.iustizia, a cui questi maligni spiriti sono soggetti, sicché. né più né meno di quanto lo pcnncttcrà Dio potranno danneggia· re gli uomini e le loro soslan7..e, Jc. loro famig.lie, i loro poderi, villaggi, città, case e palazzi, e ogni a ltra cosa che sussisterà sopra la terra. [•..) «Permetterà Dio che siano castigati questi uomini iniqui dalla cnt· deità dei fieri demoni, pere.bé \'olorr tariamcnte aJJa potestà del demonio si soggettarono, e con loro si confe• dcrarono a dunneggiare la santa Chiesa cattolica.[ ...] Devasteranno tutti quei luoghi dove Dio è stato ed è oltraggiato, profanato, idolatrato e sacrileg:umcnte trauato: tutti questi luogh.j saranno demoliti, rovinati, e perderanno ogni loro vestigio» 10•
Mi rabile trionfo futuro della Chi esa Cosi oon1e a Fatìrna la Madonna ha parlato di un Uionfo del suo Cuore ltimu)col:ito, che sarebbe awenu. to dopo le terribili pro\•e annunciate. per l'umanità, anche queste rorti itu~ magilli rivelate alla Beata Elisabetta stissima croce sulla terra, nei cui estremi nacquero quattro alberi \'C·f · deggianti, anch'essi in forma di ero· ce, circondati da un·aura brillaotissi· ma. Sotto rimanevano ~rifugiati e Jjbe.r i dal tremendo cutigo» tutti i buoni fedeli, religiosi e reHgiose. «Ma guai a quei religiosi e rc:Jigio.se inosserv anti, che djsprezzarono le sante regole, guai, guai, perché tutti periranno sotto iJ terribile Oagello. Così dico di lutti [ ...] che si danno in preda aJ libertinaggio e vanno dietro alle false massime della riprovata fi. losofia presente»' .
Dio punisce i nemici della
Chiesa In segui10 Eli.sabeua narra che Sai1 Pidro toma in cielo. mentre nella term cdl cielo si ammantò di ~roso azzurro. che il solo m.inl'lo faceva
1errore. Wl caliginoso -..,ento con I' i.mpeiuoso suo somo dappert\lrto si
fa~u sc:ntin:, con l'impetuoso e tciro suo fuchio urlando ndl 'uria qual fiero leone col suo fiero ruggito l'orrido suo eco per tutta la terra faceva ri~
"'"''· «Il terrore, I<> s-ptivtnto poneva rutti gli uomini e mui gli animali in sommo spavento, ruuo il inondo sarà in rivolta.(, .. ] Lti mano vendica-
trice di Dio sarà s0pra questi infelici, e con Ja sua onnipotenza punirà iJ
loro orgoglio e la loro cemerarietà e sfacciata baldanza, si servirà Dio della potes1à delle tenebre per sterminare questi settari. uomini iniqui e scellerati, che p.receodono di anenure, dj sradicare dalle sue profonde radici, di buuar già dai suoi più pro· fondi fondamenti la nostra santa ma-
dre Cltiesa cauolica. [...] «Dio si riderà di l0to e della loro maliz;ia, e con un solo cenno della sua desu-a ma.oo onnipo1ente punirli
si concludono con la previsione di
una fu t\lra, mfr.1bile affenn~z-icmedella Chiesa. Nella stessa visione del 29 giugno 1820, dop<l che San Pietro è salito in Cielo, vede sceiidore cor:i grande pompa San Paolo che«scorreva rutto il mOlldoi t. inauena• va rutti quel maligni spiriti infernali,
e li conducev~ avanti aJ santo apostoJo, il quale con jJ suo :iutorevole comando li tornò a confinare nelle tenebrose caverne, donde ne erano
usciti, Al oorua.ndo del santo apos10lo san Pietro rutti tornarono nel ba· ratro deU'infemo. A1 ruomt:nto si vi. de sulla terra apparire un bello splendore., che aiuiunzi.ava Ja ricou~ ciliu ioue di Dio con gli uomini» 11 • Un piec-010 gregge di fedeli, ri-
fugiat.osi sono gJi alberi sopra descritti, viene gujdato davanti al trooo di San Pietro: •~Fu riordinata tona la Chiesa secondo i veri denami del samo Evan,gelo, si ristabiJirono gli ordini rel.~giosi. e rune le case dei Sp.inn.giugoo2003, 13
cristiani divennero tante case ~Hgiose, tanto era i l fervore, lo zelo della gloria di Dio, che tutto era ordinato all'amore di Dio e del prossimo. In questa maniera si formò in un momento il trionfo, la gloria, l'onore della Chiesa cattolica: da tutti era acclamata, da t utti stimata, da tutti venerata, lutti si diedero alla soguela di essa, riconoscendo tutti il "icario 12 di C risto, il sommo ponte6ce» •
«Cinque eresie infestano il mondo» Agli inizi del 1821 i] S ignore di:sse a Elisabeua: «Io riformerò il mio popolo e la mia C hiesa. Manderò zelanti lla.C-<:-r doti 11 predicare la mia fede, fonnerò un nuovo apostolato, mandero iJ mio di,,mo Spirito a rinnovare la terra. Riformerò gli Ordini religiosi per meuo di nuovi riformatori santi e doni, e tutti possede.r anno lo spirito del mfo dìleuo figlio 11,'Da:t.Ìo dJ Loyola. Darò un nuo\'O pastore alla mia ChiCSll, dotto e santo, ripieno del mio spirito, con iJ s uo santo :Lelo riformerà iJ gregge di Gesù Cristo..»0 • E dopo la mistica aggiwise: «Jt.1i diede a conoscere molte ahre cose concemcnli questa riforma, vari sovrani che sostemmno Ja s wita Chiesa cattolica e saranno veri cattolici. Depositando i loro se.curi e corone ai piedi del Santo Padre, vicario di Gesù Cristo. vari regni lascenmno i loro errori e torneranno nel seno della cattolica fede. lntere popola:t.ioni si com•e.rliranno e riconosceranno per vera reli_g,ione la fede di Gesù Cristo» u.
Dio le aveva fauo pure vedere una splendida nave quale simbolo della Chiesa resiaurata. ti I Ogennaio 1824 però la mistica vede il princi• pale ostacolo alla conclusiol)e dei lavori di restauro. Si tratta pure qui di c ioque alberi giganti: «osservai che questi cinque alberi con le loro radici alimentavano e producevano u.n foltissimo bosco di milioni di piante sterili e selvatiche)), ed Elisa• beua dice di aver capito che questi alberi enigl)iatici rappresent.1no «Je cinque eresie ~be inrenano il mondo in questi nostri temph.•15, 14 • Spunti, giugno 2003
Le «false massime», cio è, la Rivoluzione Riferendosi a q uesti alberi, la Beata Blisabdta Canora Mori scrive il 22 gennaio 1824: «Queste misere piante sono riguardate da) divino padrone non solo per sterili, ma per nocive e pessime, meritevoli di essere ge-ttate. nel fuoco etemo» 16• La mistica romana identi6c.ava le «false: massime delJa fil050fia del nostro tempo~ con i movimenti rivoluzionari sorti dalJa Rivoluzione Francese, che cercavano di sovvertire sia l'ordine socio-politico c he quello coclesiastico. Tutto ciò non può non ricordare la diffUSione degli errori della Russia annuncìato da Nostra Signora ai pastorcJJi di Fatima. Infatti, sappiamo che tutti i ~'fandi mentori del comunismo, da Marx Il Lenin. hanno rivendicato la loro filiazione dalla Rivoluzione Fntnc:ClSC. Possiamo quindi affermare dJ trovarci nella cornice di un ~'fande processo storico plurisecolare il qunJe, di metamorfosi in metamorfosi, dal vecchio impresent11.bile comunismo è approdato oggigiorno a nuove modalità. come quelle del «pacifismo»
fondamentalista, dei movimenti ncolltlarchi ci, dei <(disubbidienti», dei fautori della distruzione dell'istituto familiare e \•ia dicendo. Questo grande quadro storico è stato descritto magistralmente da P linio Corrèa de Oliveira, che l'ha dcnomi-
nato semplicemente Rivoluzione-, con la R maiuscula (cfr. <<ki-..,oluzi~ ne e Contro- Rivoluzione», Parte I, Capitolo VU, I, E - Ed. Luci .ml/'Est, Roma, 1998, p. 58).
La beata Elisabetta mori il S febbraJO 182S, quasi un secolo prima della gloriosa manirestàz.ione dèlla Madre di Dio a Fatima. Eppure, ne] oonté$tOdi Fatima, le sue rivt.lazioni acquistano una impressionante attualitll. La promessa «Infin e n mio trionfo de.I C uore Immacolato trionferà),') brilla quindi di una speranza ancora maggiore, che può e deve aiutarcì a s.uperare Jc vicissitudini della Rivoluzione anticristiana con la massima confidenza nei disegni della Divina ProV\·idenza. •
-
1-Sacrilf!lll,IJffl~ - -.e.ei,~,.~
NtlllKM \'en. Sen• O.i Elsablth C.uori t.lon:I. Mli# P0Sffll a:,p« ~ Ex T 1 ~ Pordfda b
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l • p.257. 4-i"l~
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14 • ileklm,
15 . p.100.
,1 -p.rot,
Quaresima 2003: diffuse 105.000 Via Crucis Grazie alla generositi dei suoi collaboratori, anche quest'anno I.ud 511/IEst ha potuto proporre a un grande numero di famiglie e istituti la pratica di questa pia devozione, la V"ea Crucis. instaurata a suo tempo da San Leonardo da Porto Maurizio, ma che resta pili che mai attuale. I mezzi scelti sono un CD e un libretto lllustrato sul doloroso cammino del Calvario di Nostro Signore con le ormai celebri meditazioni del prof. ,tinio Conèa de Oliveira.
~
Atft,ftC/ A Bod, Ed. ltd d"E.sl, 200'2, p. J.2.
...
Via Cruci~
F Ol'lC mai t<Jme ~d~:Sll il pm• bkma dcUa paoe è stato 00$Ì al cenlJ'O delle auenzionl gml-nll. Ciii 1t.d loota.tl<J 1917 C$$O a-vev. CQ!ltiu..Oto JI fil o coodunore del messaggio dclJa MadDllnà II Fatlm.a. Pruna della Mndoma, 01 m pn,, storelli apparve f Astgclo dtl!u. Pact~ ainm-0nmdolì: ('.0fl'.ri!e a Diù~fìc:i m atto di rip11tAlione per i pcççun eon cui è offcJO e di supplica per la conrtNl-Ont de.i petelltl)ri. Attuale oo.si sulJo vostra p11tria tu ptl()C...
Ncll-a prima aw,ari:donc. il Il mitgj;Ì(\ la ltdSa Mlldomia ndiU1m11:
i ,-ewnu1«Rcc:h11u: il rosario llltti i giomi per onct1erc. la pace per il mondo e 111 fine della gucirnu;. Sue;,, ecs11ivamco1e. Ella ripete qucs1a richiesta In qiw:i tutte- le ll,"lpati.1Joiti, p;u1jCQ111nn-eo1c nella .soc;ouda: «Voglio che continuiate a rtciturc rutti i giam.l il ro!mrio in mw)rc della ~fadoon, dc:I Ro51lrio per ottcnc:re l11 pocc del moDOO e la fme della gut:1Ta'il.
Il 13 luglin la Madònna prorneu.e: tc.lnfinc il mio Cuore lmmuçolato trionferà ( ...) e sarà co,,ccsso al moitdu un tcrnpu d1 pucc,,.
Rimane però ® iaro che Maria Santissima subordina l'aoqu.isaione d.::llll JliSICC allu tOl!Vm'$ion.e degli l.tl>o mi:ru: «La gu,cm ( 191 S-19181~a per finire, ina se 1)C)i1 s,1:1t11en1i 1M> di orfeoilcre Oio nel tqJllO di rio Xl ue oomincenìwl'altte pc_ggjore. (-) Scsi tieòltcmmo le mi~ richleJae la Riaù si C\'!llVCl'tri e si a,'ri puçc. dlvcrsamcntc. djffoodctà i suoi mori 1,c) mòndo, prl'xnOO\·éndo guerre e pe:r.à> çu:zioni». Non di~mmente, in ~ swua. soooano le parok della beata (.iiudni. di t·a1.1m~. nd periodo ddla sua deg.c:D1.a in ospedale: d.c gocrr,c noo sono altt<t olie il Ctitiso ptf i pecicnd ckl molle.lo, OU<Jp far reni• tenze. Se gli uomini oon si cmend~ r.ani». la Madtm..a in-.•illrl! ti moodo 110 ~ q1111Jc non.,,; vide mnP>. Queste oonsidenWoni ci CODd'u· le guarc lwmo per c111is,; primn i peccttl degli uomini, perché. come spiega l'f:nelcl~ia Cattolica: •Al (ondo della c;onçctior.c cat1olica della COtl{I Al C\lt'lre del pr(lbk-ma:
guerru sia.
i:1dubbiamcnle, l'idea del pcooa?o originale. del quale è una do)orosa CO!Uqµlt:tll.a». Rm1111eià:'C a pdon alJ'uso dtlla ro,u,. in picoola o grande misura. in qual11i1111ì clmiAc11t12.a, s i11. a liwllo ili nzjooc: di polizio che di azione miti~. oome ,•orrtbbt:ro i (l)uda.-ncnl> listi padfisri CimpUcitrunCBtc ncgan: <:he 11 pec;cato originali.'. produce e produrri le sue conseguenze luogo luUa 111 ,L<wia degli uomini, Quìndi.
si tratterebbe: nient'altro che. di 1m'utwi11. P1:T quc,l.l,), :sernp«1111:1:o..., do l'Encidopcdia Cattolica: «la concc-,:t0n.e c:ri,1i.ma ti C tcr.itta qiu;il. mcnte lon'!a.-ia(...) dell'umanitarismo e del pacif:bm., fu<Jri (I.alla nmJtil., Ncsswia cooce;,ioi,c è-pi~ 11marta di quella cftlh11nn. e 11,1uavia i woi piU gcouini sosteoitori non si sMo Ja.s,cialJ illudere du cs;igenui scnli.mffi. Ltl.isml.. U pliCC è 1111 gtal) bcoc, 111W il piUgrnn bene ,crreoodclJ'umaniui, al eu.l ma:ruci:11111eitto d,..<>v e e;sert OC'dino.111. LI vita soçialc. Non Cperò un l>eiw da manb.'tli.'t'S.Ì ad <18JlÌ cosao ool .Aerific:io dc:Ua giusriria e del dirit10, che ,•unno vlu1tostt1 protéttl e di(c!lL (,.,) La dottrina cattolica è pacifica 1nà 110n pacifìf;tu».
Quesu. clowin.t semplice e logica. in pcrfe11.1:mcntc cocremn e coo$0(latl1.4 coo la fede, è stau ribadita n,ci documenti rcocmi, come il Cali> thill'lto ddl3 Ch.iesa. CattolJl'a. AJlom. ,·og]iamo da'V''tro 111 p,cc71mpcgitian,oei t1ell'a_«>Stol1110 per la dilfus-iooc dello ckwozkmc al Cuore ll'llll'l~OIIIIO d i Màti&, preghlanio il rosario tutti i giorni. Cocci.mo pcnitcnu. Lo croce e il ros11tlo: toto le oosttc bandiere! U c;(Jn qu~c n11or:sc Jpirhuiali, la\·oriamo anc:ltt pct rim1,0vcre le c11uiic dì trcmcodc: injq,uill e lil)II\--COtMI peccali ifl tuuo il moDdo. a partire dlii .SO lllllioni dt b.wbini nbonita ogni !IMO, che mfotooo plù vittime~ e Mle innoceno, di q1,1n)sUlsi g1>em1 Q\!00 cgsiata. E eos-1 facendo ci saromo merilali In pace.
J
Dafla Utuanla: «il calrndario s.,rA un buon aiuto per vivere l'anno del Rosario con Maria•
I: 'I Ringruio
del
prezioso
dooo «365 giomi sono losguar. do di Maria». Conservavo ancora i.I calendario [ di Luci sull'Est] del 2002 perohé er> con I> Madooua di Monte Serico (sono
oaUì e ctesciuta a Vi<:en7.il!). Ora
so ooule sostiruir1o e aggiornar• lo, Gnuie!Co11 le sorelle Jituatle, abbiamo proposte> di vivere l'aMo del Rosario ooa. Maria, O calendario ci sarà di buon aiuto. È un anno p.uticohue perooi. per questa prona Fondazione(...) in Lituania. Se saremo oon Maria uoo a.vremotimore. Grazie ance,. ral Per lei la nostra pteghiera. Cori saluti ed auguri di ogni ben,. - s.C.M. (Krtl!og• - U· tuania) La « Via Cruds»: .n~ bellissima e già fho mandata In onda
a.nche qves~anr>0»
@
La « Via Crucis» di Plinio Cormi de Oliveira è bclliss.ima e vi ringrazio ancora w,a \i'Olta per avermela inviata: l'ho già mandata in onda anche quest'anno sulla ftcquenza di Radio C,. l'l-:..Oittcnu:
«Entusiasmo e risvcgllo di fudt!» susdtati In carc~rt! dalla Màdonna di Fatima
I: 'I NelleJ)O!)Olaziolli[deloascr•
1ano], l'arrivo delJa Madonrut t &iato l'inWodi molteplici iniziati• ve commoventi ,,erso questa nostra Mamma celesle. degne dav• vero di reoderte manifes(o, Ho
pensato di sviluppru"e 1ale eorusia--
smo di fede 1,el prossimo mese di maggio, rioorrendo anche l\utno del Rosario. e di pc,nare la della M.idonna di Fatima in pellegrinaggi in 1uue le case delb't diocesi, do,•e recitare ogni sera il san10 Rosario in OOIUWW: per poi c<letnre l'Eucaristia.(.•.) La ringrazio per avermi as.. soci;uo all'Associazione Luci !.'Ull'Esr. quale Apostolo di Fati• ma, e mi rendo conto ebe biso-gna assolutamente Javorare per• ché, al più preslo, trionfi nel mondo imero il Cuore immaco-
s""""
la10 di Maria. Svolgo il mio apostolato
qooJe cappellano oelJe carceri dì Ariemo (Caseffll). dove la Ma•
dorula è giunta in elicottero iJ 24 febbraio u.s.• e ha riportalo nei miei cagazzi un tale entusiasmo
cd un risveglio di fede geouina da far meravigliare dirigenti e diocesana di cui !iClOO rcsponsabi· corpo di guardia.(... ) le. Fratoni, cordiali saluti e vivisLa pennanenza della Ma• simi auguri per la ,,nura, Mis.siodonna in ques1a zona del caser-""· - P.D.V. (E6ni- NU) tano ba susciuuo molra gioia: gli episodi e le man.ifesta• KENYA - • Opera zioni di fede. verso la Ma• dittl'amo,n, fondai. dal dre di Dio, non si possono rnlulonarlo Tldlno z.. nel.la, ha accolto con g raMk g ioi• li dono di
n• 8tal"8 dellA hlll.do nna
di Fatima per eclttlnala cl1 ~fT-J bambini• giovani, Sono staù aneh• don.liti d•I rosari, medaglie e eartolino.
descrivere essendo le parole inadeguate in confrooto alla fe.. de dimonrnta dai fedeli e l'entusiasmo espresso con uuua sempUci1à da runi coloro che sono accorsi a salut..1re e a pre• gare la dolce Vergine di Fatima. ( .. ,) Perché queste manifesta• z.ioni verso la santissima Verg.i• ne di Fa1ima non sia.no dimenli• ca1e, ho in1enzione di por1are aJcuni detenu1i del carcere di Arienzo a Fatima.(•..) Chiedo. per costoco, materiale da diffondete graruitameme: libri, riviste, rosari, immagini.(. , .) Non sose è possibile uovace qualche per,, sona cari1a1evole in modo da veoire incontro alla richiesta di questi ragazzi per condurli a l~alima. ( •.. ) J ragazzi sono stati anche con l'lspencn-e generale dei cap,pellMi. Mons. Caniato, e h.nnno pranzato in Vaticano. Questi 111• gazzi nel ri1omo in sede hanno 1enu10 un.a condotta icreprensibi1e, alcuni, dopo pochi mesi sono usciti in libertà, ritornati alle loro famiglie, - P.F.O.A. (San FeUce - CaW1a) Richiesta dal Togo (A frica)
( e.•I <<TI Rosario C la mia preghiera preferita» ha detto il Papa Giovanni Paolo Il In questo tempo di QWU'Cs.ima, che è lempo di conversione e di perdono, vi chiedo il favore di inviarmi
immagini e altri materiali per la distribuzione nel nostro aposter lato.-K.D.K(wme-TOGO)