Spunti 2004 febbraio

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Pakistan India Medio Oriente Indonesia

Cina Vietnam Colombia Venezuela

eranza


La Madonna di Fatima a Castel dell'Ovo La Madonna di Fatima a Castel dell'Ovo, per il convegno promosso dall'Associazione Luci sull'Est nel posto forse più significativo del capoluogo partenopeo: il porto di Santa Lucia . Intitolato «Fatima, luce del terzo millennio», l'incontro svoltosi in questo bellissimo quadro è stato seguito da un pubblico attento e devoto che ha riempito la sala più capiente del castello. Al centro, sotto un imponente baldacchino, la statua della M adonna di Fatima, già pellegrin a in Russia e nei paesi dell'Est.

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I convegno, va sottolineato, è stato in tegralmente programmato e realizzato dal gruppo degli Apostoli di Fatima di Napoli, confermatosi come uno dei più dinamic i ed efficienti. Sono intervenuti come relatori Padre Alessandro Apollonia , superiore dei Francescani dell'I mmacolata a Cassino, il prof. di sc ienze re li g iose Corrado Gne rre, d i Benevento, e il sig. Giuli o Loredo, del! ' Associazione Luci sul/ E st; il breve intervento conclu sivo è stato d i don Andrea Monaco, parroco di Casapull a (CE). In apertura, è stato spiegato che il convegno era la rea lizzazione di un sogno: venera re la Madonna di Fati ma regina dei cuori sull ' iso la dove è nata la città, a conferm a della stretta unione fra la Madre Celeste e il popolo napoletano. Un giorn o vedremo Maria reali zzare un altro sogno, questo sì veramente decisivo, il tri onfo del suo Cuore Immacolato mediante la con fo rmazione dei cuori di tutti g li uomi ni al suo e, di conseguenza, a quello del suo Divin Fig lio. Più che un sogno, una certezza morale, di cui non dobbiamo dubitare, perché è stata la Madonna stessa che a Fatima ha promesso questo trionfo. Anche se le appare112e sembran o anelare in

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Spunti, febbraio 2004

d irezione opposta, sappiano che «non preavalebunt», e che prima o poi la Madonna sarà universalm ente acclamata come «Regina dei cuori». E' questa la speranza che contraddistingue il nostro apostolato.

La devozione al Cuore

Immacolato di Maria E' toccato a Padre Alessandro Apollonio il compito di sviluppare il senso teologico della devozione al Cuore Immacolato d i Maria, particolarmente nella prospettiva di Fatima. Tutto scaturisce, secondo lui, eia quel brano evangelico ri ferito alla Madre di Dio: «Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose med itandole nel suo cuore» (Luca, 2, 19).

Il cuore di Maria è dunque il posto dove si raccolgono, com e in un vaso sacro, tutte le perfez ioni, le verità, le bellezze cli Dio e dell a creazione. E' il cuore che, in modo part icolare, ha raccolto le parole e i gesti del Verbo Incarn ato. Il cuore è, d ' altronde, sede dell ' amore. Avere devozione al Cuore Immacolato impli ca essere amato dalla Madonna come nessuna madre amò mai un fi g li o. La Madonna è nostra Madre per eccellenza, e nel suo Cuore possiamo attingere tutto l' amore di Di o. Qualcun o, con spirito protestante, potrebbe dire che questa devozione allontana da Gesù. E' vero esattamente il contrario. li Cuore Immaco lato d i Maria è così intima-


mente unito al Sacro Cuore di Gesù che S. Giovanni Eudes parlava del «Sacro Cuore di Gesù e Maria». Padre A lessandro ha poi letto diversi brani di grandi santi e dottori che si sono occupati della devozione a i Sacri Cuori di Gesù e Maria, da S. Francesco di Sales a S. Giovanni Eudes. Quest'ultimo, in particolare, proponeva uno «scambio di cuori» fra il devoto e la Madonna, quasi ad assumere la Sua volontà perfettissima. Nell ' ultima parte de l suo intervento, Padre Alessandro ha ana li zzato il messaggio di Fatima in ciò che riguarda la devozione al Cuore Immacolato. In modo spec iale, s i è soffermato sull a seconda apparizione, nella quale Maria Santissima afferma di essere venuta al mondo per stabilire questa devozione, che così costituisce in un certo senso I'essenza del messaggio di Fatima.

Fatima e la crisi dei nostri giorni Ma la Madonna non è venuta a Fatima per trattare argomenti teorici, né per decidere su problemi dottrinali o teologici. Ell a è apparsa per illuminare l' umanità ci rca la dilagante, terribil e cris i. Ha denunciato l' immoralità, ha parlato degli «errori della Russia», ha mostrato l' inferno. Q uali sono i lineamenti di questa cris i? Q ual è la sua soluz ione? Per rispondere a queste domande, il p rof. Gnerre ha sottolineato che le apparizioni dell a Madonna, sebbene

costitui scano rivelazioni private, non hanno lo scopo di rivelare dottrine nuove, ma servono ai fedeli come guida per gli atti umani. La scelta del luogo non è fortuita. Fatima ci riporta al la lotta dei cristiani medievali contro i musulmani che avevano occupato la penisola iberica. Fatima promette oggi il trionfo del Cuore Immacolato, come

convegno

Fatima: Luce del Terzo Millennio Castel dell'Ovo - Napoli sabato 18 ottobre, ore 17

già nel Medioevo Covadonga - la fa mosa battaglia che mi se fine a ll ' invasione musulmana della penisola iberica, dando il via a lla «Reconquista» - presagiva la vittori a dei cristiani. In questo senso, l'appariz ione costituisce una sorta di «Covadonga del secolo XX».

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La serata si è conclusa con la recita del Santo Rosario in onore dell a Madonna di Fatima. A turno, cinque Apostoli di Fatima s i sono alternati nella recita di ogni decina, intercalata da canti mariani intonati da un soprano. Dopo le litanie lauretane, il pubblico ha pronunziato ins ieme l' atto di consacrazione a l C uore Imm acolato di Maria, congedando l' immag ine dell a Madonna cli Fatima in mezzo ad un festoso sventolio di fazzoletti e al grido di «viva Maria!»


FRATTAMAGGIORE (NA) A destra, cinque gemellini con la sorella sono affidati alla speciale protezione della Madonna.


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Le Carovane della Madonna di Fatima portano in tutta l'Italia il messaggio di salvezza che la Madonna ci ha fatto conoscere a Fatima, distribuendo rosari, medaglie e stampe in chies~, scuole, ospedali .. e carcen.

Spunti, febbra io 2004 , ,s


Sopra a destra: commossa partenza dalla chiesa di Santo Spirito ( Firenze ).

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Della rete degli ÂŤApostoli di FatimaÂť e delle ÂŤAvanguardie di FatimaÂť fanno parte devoti di Maria impegnati in modo speciale a realizzare incontri di preghiera e di formazione, avvicinandosi a coloro che hanno bisogno, con la distribuzione di materiale e letteratura religiosa.


«Proprio come sta scritto: per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello» (Rm 8, 36)

Spunti ritiene necessario tornare a parlare di situazioni generalmente dimenticate dai grandi mass media, che riguardano il calvario dei cristiani in diverse parti del mondo. Si tratta così di aiutare a mantenere risvegliata la solidarietà morale dei lettori per i molti fratelli nella fede che patiscono una dura realtà, lontani mille miglia dal comfort con la quale noi possiamo praticarla in Italia. Nella giungla delle mille informazioni frammentarie che oggi riceviamo, molte volte atte solo a distrarci dai punti nodali, il presente articolo vuole almeno offrire un quadro d'insieme, che certo non esaurisce quest'ampia realtà. Sarebbe infatti impossibile elencare tutti questi tragici accadimenti.

Copertina e foto a fianco: COLOMBIA - Chiesa cattolica nella città di Bojaya distrutta dalle Fare. Vi sono state decine di morti, donne e bambini nella sua maggioranza. (AP) 8 • Spunti, febbra io 2004


Scompare la croce in terre dell'Islam, a volte affogata

nel sangue

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n un documentato studio pubblicato sul!' autorevole ri vista La Civiltà Cattolica, Padre Giuseppe de Rosa S.l. traccia un quadro della sorte capitata alle comunità cristiane in quei paesi dove, nel corso dei secoli, ha prevalso l' Islam. Parlando non tanto della violenza fisica esercitata contro queste popolazioni, ma soprattutto del regime di graduale soffocamento civile al quale venivano sottoposte anche quando tollerate, il noto gesuita afferma: «La condizione di inferiorità civile, che impediva ai cristiani di accedere alle cariche pubbliche, e la condizione di inferiorità religiosa, che li chiudeva in una vita e una pratica relig iosa asfittica e senza nessuna possibilità di sviluppo, poneva i cristiani nella necessità o di emigrare o, più frequentemente, di passare a •·slam >. 1 •,

Così, secondo l' autore, «fiorenti comunità cristiane», ricche di santi, compresi Padri e Dottori della Chiesa, esistenti nel Nord Africa e nel Medio Oriente, sono andate inesorabilmente cancellate dalla mappa, o si sono ridotte «a piccole isole in uno sterminato m are islamico» . Qualcuno potrebbe pensare che si tratti di un processo concluso da secoli, del quale non bisogna interessars i più di tanto, perché irreversibilmente compiuto. Padre de Rosa invece c i parla non solo della storia,

ma anche dell' attua lità: « L' islamismo radicale, il quale propone che in ogni Stato is lamico sia instaurata la sharia (NdR: ossia, la legislazione coranica), sta prendendo piede in molti paesi islamici in cui sono presenti gruppi d i cristiani. E ' evidente che l' instaurazione de lla sharia re nderebbe assai difficile la vita dei cristiani e la loro stessa esiste nza sarebbe in continuo pericolo. Di qui l'emigrazione massiccia dei cri stiani dai Paesi islamici verso i Paesi occidental i ... ».

«"Fiorenti comunità cristiane", ricche di santi, Padri e Dottori della Chiesa, esistenti nel Nord Africa e nel Medio Oriente, sono andate inesorabilmente cancellate dalla mappa, o si sono ridotte "a piccole isole in uno sterminato mare islamico"»


PAKISTAN Un ufficiale di polizia davanti alla scuola missionaria cristiana di Karachi. (AP)

L'articolista avverte di non sottovalutare tuttavia, accanto al quadro di soffocamento civ ile delle cristianità arabe e afi-icane che ha caratterizzato invariabilmente la penetrazione dell ' islam, gli episodi di sangue contro cristiani avvenuti in Algeria, Pakistan, Nigeria, in più isole dell 'arcipelago indonesiano, ma soprattutto nel Sudan: «La situazione più tragica - e pu1troppo dimenticata dal mondo occidentale - è quella del Sudan, dove il Nord è arabo e musulmano e il Sud è nero e cristiano e, in parte, animista. (... ) Il Nord si serve di tutta la sua potenza militare - finanziata dalle esportazioni di petrolio in Occidente - per distruggere i villaggi cristiani», uccidendo e in cendiando, razziando anche le ragazze per violentarl e ed in seguito venderle come concubine ad arabi anziani. Così, trascrivendo testualmente il Rapporto annua le di Amnesty lnternational, il noto gesuita ci fa sapere che «alla fine del 2000, la guerra civile era costata la vita a quasi due milioni di persone ed era stata la causa di sfollamento fo rzato di allTi 4.500.000.» 2 Ora si parla anche di penetrazione massiccia dell 'estremi smo islamista sulla scia dei disordini che hanno sconvolto per un lungo periodo la Liberia3.

Due modalità strategiche, un solo obiettivo A complemento dell ' importante articolo di Padre de Rosa, va sottol ineato che nella strategia dell' Islam radica le la differenza fra islamizzazione violenta e rapida e islamizzazione graduale ma inesorabile, risiede di sicuro nei metodi ma non nel 1O • Spunti, febbraio 2004

«Alla fine del 2000, la guerra civile (in Sudan) era costata la vita a quasi due milioni di persone ed era stata la causa di sfollamento forzato di altri 4. 5 00. 000. » risultato fina le. Per quest' ultimo modusfacendi optano, per esempio, quasi tutte le associazion i islamiche legate al potentissimo mov im ento dei Fratelli M11s11l111ani, cioè, per intenderci , quelle che controllano la maggioranza delle moschee in Italia. In un interessantiss imo servizio sul Corriere della Sera, ecco quanto scrive Guido Oli mpo: «U na mappa del mondo a colori stampata in Pakistan. ( ... ) In basso un riquadro intitolato «dopo cento anni», e sotto il planisfero completamente verde per

islamica e gli strumenti per svilupparla. ( ... ) I musulmani in Europa devono insistere sul reclutamento. ( ... ) La frate llanza (. .. ) vuole creare uno «Stato dentro lo Stato», con moschee, pred icatori e scuole. L' islamizzazione della società deve precedere quella del lo Stato.»-1 Talvolta per ignoranza, altre volte per uno smisurato desiderio di quieto vivere, gli esponenti dei gruppi organizzati sotto l' ombrello dei <irate/li» vengono sbrigati vamente spacciati da importanti personalità occidentali come moderati, perché opportunamente condannano attentati come quello cieli ' 11 settembre o episodi controproducenti per la causa, come quello del crocifisso di Ofena. Ma ciò non comporta minimamente una rinuncia alla radicale pretesa islamista, cioè all ' estensione prima o poi cieli ' islam ica «area verde» a tutta la Terra. 5

PAKISTAN: «L'Occidente si gira dall'altra parte» L'inviato del Corriere della Sera, Goffredo Buccini, scrive: «Infermi ere, preti, assistenti socia!i, donne, bambini, più di sessanta sono caduti sotto il fuoco e le bombe degli estremisti islamici da due anni a oggi.( ... ) L' ultimo sacerdote ucciso, il 4 luglio di quest'an no, si chiamava George Ibrah im e insegnava all a scuola cattolica di Renala Kot. ( ... )A Lahore, nel periodo più ca ldo degli assalti, la polizia ha consigliato il parroco di armare i fede li durante la Messa. «Ma nessun o di no i

«Infermiere, preti, donne, bambini, più di sessanta sono caduti sotto il fu oco e le bombe degli estremisti islamici da due anni a oggi. » significare la conquista del mondo. ( ... ) Un disegno elaborato dal movimento dei Fratelli Musulmani. ( . .. ) Che ora vuole darsi una immagine la meno oltranzista possibile adattando il suo profi lo al clima socia le europeo.( . .. ) E' stato quindi elaborato un progetto, «11 programma, dottrinale» . Secondo il progetto le comunità musulmane devono integrarsi pol iticamente, socialmente ed economicamente in quel le e uropee, conservando però la loro identità

accetterebbe una cosa simile», ha risposto per tutti Joh n Rooney, uno dei preti di Nostra Signora di Fatima. ( .. . ) Tuttavia andare a Messa la domenica( ... ) è un po ' come entrare in un aeroporto dopo I' I I settembre». 11 parroco della stessa Chiesa, John Nevin, spi ega : «Il problema è la legge sulla blas femia, introdotta negli anni ottanta( . .. ). Basta lasciare cadere a terra, per caso, per sbag lio, un Corano ed essere accusati da almeno due musulm ani osservan-


ti, per rischiare - in teoria - fino alla pena di morte». E l' inviato aggiunge: «Ma l'Occidente si gira dall 'altra parte. E la legge sull a blasfemia continua a essere usata, in via ordinaria, per spogliare i cristiani dei loro scarsi averi.»6 Su Corrispondenza Romana, che riprende un lancio dell ' agenzia vaticana Fides, leggiamo che gli attacchi di «provocatori islamic i» ai dan ni dei cristiani di Kasur, nella diocesi di Lahore, hanno come scopo confessato pubblicamente dal leader radicale Ahmed Ali Tolu, di «emarginare i cristiani, rifiutando loro il lavoro nelle campagne, e negandog li persino la vendita di derrate alimentari e di prima necessità». 7

MEDIO ORIENTE: i cattolici nell'altalena Se è vero che persino nelI' occide ntalizzato Egitto aumentano a macch ia d 'oli o g li arresti con tanto di torture e violenze sessuali ai danni di musulmani «apostati», cioè passati al cristianes imo 8, e nella filo-occidentale Arabia Saud ita non si può girare neppure con una crocina sotto la camic ia, in altri posti, sicuramente più piccoli e meno decisivi nel vasto panorama islamico, come il Bahrein e il Kuwait, si aprono spiragli di libertà. Lo stesso sembra s uccedere in lrak. Anche i cattolici caldei risentono del la instabi lità generale, ma si notano sviluppi che inducono a spe-

rare in una maggiore libertà. Da un lato ecco la denuncia di Padre N izar Seeman, che dich iara a lla Fides: «Noi cristiani siamo preoccupati per la crescita del fondamental ismo islamico, specialmente nella zona di Mosul. E' un fenomeno presente fra i musulmani sciiti ma anche fra i sunniti, dove si fa strada la corrente wahabita finanziata dall 'Arabia Saudita».9 Ma d'altro canto ecco quanto di chiara il vescovo cattoli co di rito caldeo di Kirkuk, Mons. Louis Sako, all a ri vista Mondo e Missione: «(L' lrak) è una nazione che sta emergendo dopo 35 ann i di dittatura, in cui la gente è stata privata di tutto, persino de ll 'aria da respirare ( ... ) In poch i mesi si sono formati 80 nuovi partiti poli tici, fra cui 5 cristiani. ( ... ) Persino alcune delle stazioni TV arrivate alla zona di Mosul sono cristiane». 10 Invece dall ' Indonesia ven iamo a sapere che «l' uccisione di 12 cristiani, avvenuta a lcune settimana fa, è da attribu ire al gruppo della Jemah lslamiah (JI ), legato ad Al Qaeda. Lo ha affermato in una conferenza stampa il capo della polizia indonesiana, gen. Da ' i Bachtiar, lo scorso 1 novembre, definendo il gruppo terro ri stico «molto armato e ben organizzato»».11

CINA: il doppio gioco La Cina diventa sempre più «superstar» fra politic i e im prend itori dell 'Occidente per la sua capacità di imporsi come la «fabbrica de l 111011-

«Finché rimane quel regime (comunista), non credo che la Chiesa cattolica avrà altro futuro in Cina che la persecuzione. La Cina vuole controllare tutto. Anche le religioni. Le notizie lo confermano» do», ove produrre beni di consumo a basso costo. Tralasciando qui le ripercussioni negative sul piano economico, di cui ormai soffrono le conseguenza paesi che giustamente non possono né vogliono sottopagare gli operai, g uardiamo in vece al paradosso della situazione. Nessuno mette nel minimo dubbio che il Partito Comunista contro lli con mano di ferro questo strano processo di «socialismo capitalista». «La Cina è in preda a grandi cambiamenti e modernizzazioni che lasciano indenne il potere de l Partito Comunista», ha detto su Avvenire del 29 ottobre scorso padre Bernardo Cervellera, sacerdote del Pime, forse il più importante studioso italiano di quel paese. Le autorità sembrano dire a i c inesi : «Puoi arricchirti, se ce la farai a restare a galla nel mare tempestoso di quest'economia moderna in salsa com unista. Ma al minimo sgarro, dovrai affrontare il plotone di esecuzione». Così la gente pare inebriata da un mi sto di euforia e tetTore, abil-


mente dosato dal Partito. Ma il mare è talmente mosso che questo sistema ha prodotto in poco tempo 170 mili oni di disoccupati , privi di «sussidi, di sanità, di scuole e di case». 12 E in questa Cina che si esegue 1'80 per cento delle pene capitali del pianeta: per l'esattezza nel solo 2002 niente meno che 3. 138 ! Quasi sempre per supposti delitti economici. I contadini , i meno favoriti dal «new dea!», possono avere l' usufrutto della terra, ma assolutamente non il titolo di proprietà in questo singolare comuno-capitalismo. Tutto insomma, dalla vita al pane quotidiano, arriva per gentil e concessione governativa e, naturalmente, tutto si può perdere in un batter d'occhio. Ma come al solito, specialmente a livello delle autorità politiche e dei grossi imprenditori, in Occidente si pratica ancora una volta la politica dello struzzo, ci si gira dall 'altra parte per non dover vedere quanto di anomalo avviene in Cina. Il vescovo emerito di Macao, Mons. Rodrigues da Costa, ad un convegno a Fatima organizzato alla fine di novembre dai Missionari del Verbo Divin o e dall 'A iuto alla Chi esa che soffre, afferma: «Finché rimane quel regime (comunista), non credo che la Chi esa cattoli ca avrà altro futuro in Cina che la persecuzione. La Cina vuole controllare tutto. Anche le religioni . Le notizie lo confermano». 13 In questo contesto di arbi trio, non possono sorprendere le continue difficoltà dei cattolici fedeli a Roma, visti da lle autorità comuniste come fum o negli occhi : «La polizia di Hebei sta passando a rastrello le case di sacerdoti e seminari sti sotterranei (NdR: cioè, in comunione col Papa) per costringerl i ad aderire all 'Associazione Patriottica (NdR: controllata dal partito). Se non lo fanno, vengono picchiati, vanno in prigione, sono confinati nel lager o in lontani isolamenti. Solo una settimana fa dodici tra preti e sem inaristi sono stati arrestati per aver svolto esercizi spirituali in un luogo non controllato da l governo». 14 A settembre era fi nito in galera Padre Chi Huitan , de ll a diocesi di Baoding, per aver dato lezioni di catechismo «turbando l'ordine pubblico». Impressionante l'apparato poli 12 • Spunti, febbraio 2004

- Venezuela: «Giù il Papa, su il Che». Secondo il presidente Chavez, «la Chiesa è un cancro per la società». - Colombia: "Tra il 1984 e il 2002 sono stati uccisi più di 50 uomini di Chiesa, tra vescovi, sacerdoti, missionari e seminaristi. Ci sono stati 17 sequestri e 38 ecclesiastici sono stati minacciati di morte o di rapimento. ziesco al momento dell 'arresto: 35 macchine con oltre I 00 guardie della pubblica sicurezza. 15 li 2 1 giu-

gno invece era stata data alle fia mme una chiesa di Hebei, soltanto due settimane dopo che era stata completata. Il crimine imputato: accogl iere 150 fedeli , la maggior parte dei quali neo convertiti al cattolicesimo.16 Una relativa buona notizia è stata a metà novembre il ritrovamento in ospedale de l vescovo Giacomo Su Zhimin, perché è «un miracolo che sia vivo». Sequestrato nel '97 dalla polizia per essersi sempre rifiutato di aderire ali ' Associazione Patriottica, al momento della sua apparizione «era circondato da almeno 20 poliziotti». Già nel passato Mons. Su fu sequestrato e torturato. «Attualmente, secondo stime di AsiaNews, vi sono almeno 50 vescovi e preti in arresto o impediti nel lavoro pastorale». 17 Intanto il governo ha emanato nuove dispos izioni, ordinando ai media rad iotelevisivi la promozione dell 'ateismo, con l' obbligo di denunciare le «credenze devianti». Così, secondo Suor Beatrice Leung Kit-fun, professoressa di sociologia a Hong Kong, il governo cerca di correre ai ri pari, non rasseg nandosi all a rea ltà per cui «il co-

munismo in Cina è in bancarotta e il popolo cinese non ha una ideologia alla quale aderire». 18 Intanto, l' agenzia delle Missioni Straniere di Parigi ( 16/ 11 /03) informa che una cristiana di 33 anni della Provincia di Shandong è stata picchiata a morte dall a pol izia, dopo che la sua famiglia si era rifiutata di pagare i 3.000 yuan (330 euro) della condizionale, in seguito al suo arresto per partec ipazione ad «attività rel igiose illegal i». Grave anche la situazione nella provincia di Zhej iang, dove 392 fra chiese cristiane e templi buddisti sono stati chiusi dalle autorità, in alcuni casi confiscati e in altri completamente distrutti, secondo il Centro per i dirilli umani e la democrazia di Hong Kong. L'accusa: non essere un culto ri conosc iuto dall a legge. Nel caso dei cattolici, non appartenere ali' Associazione patriottica, ma conservare la comu. 111one co I p apa. 19 Serve una notizia per un esame di coscienza da parte di imprenditori occidentali a caccia di produzioni a basso costo? Eccone una che fa riflettere, anche perché non è la prima del genere. Secondo lo stesso istituto di Hong Kong, tre persone sono state prelevate dall e loro case nello scorso apri le nell a Contea di Xil in,


AMERICA LATINA: pesanti ombre sul continente cattolico

«Chi va contro Dio e i santi, non ha né anima né cuore»

provincia di Guangxi, per aver svolto «attività religiose illegali» e condannate a 18 mesi in un campo di lavoro gestito da una azienda. Di imprenditori occidentali? La notizia non lo di ce. Ma non dobbiamo meravigliarci molto se poi vediamo manufatti cinesi così competitivi.20

VIETNAM: ancora ci si gira dall'altra parte Anche il Vietnam strizza l'occhio agli investitori occidentali , ma il popolo continua ad essere gestito con pugno ferreo dal PC. E la situazione per i credenti è pess ima. li parlamento europeo ha votato a metà novembre una risoluzione in cui dice che la libertà di culto è «estremamente preoccupante». Paolo Mieli ha scritto sul Corriere della Sera: «Ai miei occh i c'è in quel paese una seconda tragedia peggiore della prima», perché, secondo lui , «il Vietnam fu unificato con la violenza e sottoposto ad un regime dittatoriale che fece scorrere sangue in proporzioni non minori a quell e del

precedente conflitto», ma soprattutto perché «tutti coloro che avevano versato lacrime in grande quantità per le vittime innocenti prodotte dalla g uerra del Vietnam, d' in canto hanno smesso di piangere e hanno voltato la testa da un 'altra parte, come se a morire non fossero gli stessi identi ci esseri umani di pri ma. Magie dei sistemi comunisti.»

«G iù il Papa, su il Che. Accade in Venezuela dove il primo lugl io sono scomparsi un busto di Giovanni Paolo II e la targa commemorativa della sua seconda visita nel paese nel 1996. Presto a sostituirli ( ... ) dovrebbe sorgere una statua di Ernesto Che Guevara.»22 Come stupirsi se il presidente Chavez già ha pubblicamente detto di ritenere la Chiesa «un cancro per la società»? E se dalle parole si passa ai fatti? El Universo/, il più grande giornale del Venezuela, ci riferisce: «"Chi va contro Dio e i santi, non ha né anima né cuore", ha affermato una signora ( ... ) vedendo il risultato degli atti vandalici perpetrati dai dimostranti (pro Chavez) mentre sfilavano lungo I' avenida Bolivar. I danni più grossi sono stati inflitti alle immagini della Vergine. Quella più grande è stata verniciata con uno spray rosso, vi hanno simu lato atti osceni e l' hanno persino cosparsa con i loro bisogni . La Rosa Mi stica è stata decapitata. Hanno portato via una Madonna di Coromoto e una Madonna della Carità del Cobre, patrona di Cuba, un Bambino Gesù e un'altra repli ca su tela della Rosa Mistica». 23 Dove la guerriglia guevarista ha fatto un vera strage di cattolici passata in genere sotto silenzio è la Colombia: «Tra il 1984 e il 2002 sono stati uccisi più di 50 uomini di Chiesa, tra vescovi, sacerdoti, missionari e seminaristi. Ci sono stati 17 sequestri e 38 ecclesiastici sono stati mi-

«Tutti coloro che avevano versato lacrime in grande quantità per le vittime innocenti prodotte dalla guerra del Vietnam, d'incanto hanno smesso di piangere e hanno voltato la testa da un 'altra parte» Questo ce lo dice Mieli per riferirci una notizia atroce: Kok Ksor, leader in esi lio dei montagnard, cioè cristiani dell 'altopiano centra le, in un recente viaggio a Roma ha esibito prove «che le più recenti uccisioni di vietnamiti cristiani sono state ottenute «con un' iniezione letale di una sostanza sconosciuta che porta alla morte attraverso convulsioni»».21

nacciati di morte o di rapimento. Tra le vittime si contano il vescovo di Arauca nel 1989 e l'arcivescovo di Cali nel 2002. Negli ultimi otto anni sono stati assassinati 48 sacerdoti, tre religiosi, due missionari e un seminarista; 13 sacerdoti e un missionario sono stati rapiti e 7 feri ti.» 24 L' ultimo della tragica lista sembra essere Padre José Rubin Rodriguez, parroco di La Salina, ritrovato motto Spunti, febbraio 2004 • 13


il 21 novembre dopo che era stato sequestrato da guerriglieri delle F ARC (Forze armate rivoluzionarie 25 della Co lombia - guevaristi). Nei riguardi dell'assassi nato arcivescovo di Cali , Mons. lsaias Duarte, sembra che finalmente si stia per fare giustizia, giacché il pubblico ministero ha accusato uffic ialm ente Pablo Catumbo, capo del fronte occidentale delle FARC, di essere l'autore de ll ' assassinio del coraggioso presule colombiano.

INDIA - l'arcivescovo di Delhi: «Abbiamo avuto martiri» In India un sacerdote cattolico è stato brutalmente assassinato il 7 ottobre scorso da fondamentalisti indù, che lo avevano ripetutamente minacciato. Non a caso, recentemente l' arc ivescovo di De lhi , Vincent M. Concessao, si è ri volto a Giovanni Paolo 11 con le seguenti parole di denuncia sulla difficile situazione dei cattolici in India: «Abbiamo avuto martiri che hanno perso le loro vite e altri che sono stati brutalmente percossi, imprigionati e costretti a vivere sotto costante minaccia e nel pericolo di essere aggrediti, specie nelle zone rurali isolate delle nostre diocesi dove i cattolici sono poverissimi e pochi di numero. ( ... ) Contro la Chiesa si scagli ano false accuse di conversioni forzate e la campagna d ' odio arriva fin nelle zone sperdute delle nostre diocesi».26 Dopo questa denuncia, l'estremismo induista sembra aver accentuato la sua ferocia contro i cattolici e i cristiani in genere. Nello stato de ll ' Orissa, i fondamentalisti «han-

Un altro Cardinale martire denuncia le complicità dell'Occidente

Il

no sem inato violenza e distruzione, attaccando chiese, terrorizzando i fedeli», ci racconta la Fides, aggiungendo che il 2 1 novembre «hanno devastato e bruciato una chiesa cattolica a Deogahrn. Precedentemente, ne l villaggio di Rajamunda «hanno fatto irruzione in una chiesa e hanno violentato una suora in servizio presso la parrocchia». 27 Mons. Dominic Jala, arcivescovo di Shillong, ha detto a lla Fides che nella sua regione la violenza ha colpito alcuni studenti cattol ic i, come Eldrin Tasso, studente di teologia, che ha subito percosse e bruciature, ed altri sono stati costretti a fuggire dalla zona.28 Ecco, questi perseguitati sono i più poveri fra i poveri. Quando da noi si parla di solidarietà con i poveri, ci si dovrebbero r icordare in prim is di loro, anche perché è la loro sofferenza che ci ottiene ogni giorno grazie per la nostra perseveranza. E' un dogma, quello della Comunione dei santi.

Note: 1. Giuseppe de Rosa S.I., I Cristiani nel Paesi /siamiei, La Civiltà Cattolica, n• 3684, 18-10-03. 2. Id. 3. Agenzia Ftdes, 25-11-03 4. Guido Olimpo, I Fratelli musulmani alla riconqu/. sta dell'Europa, Corriere della Sera, 23-10-03 5. Angelo Panebianco, La Scuola laica e Il Corano, Corriere della Sera,

Corriere della Sera, 14-10-2003 7. Corrispondenza Romana, 10-9-03 8. Camille Eid, Manette in Egitto per 22 convertiti, Awenire 23-11-03

9, Fides, 9-10-03 1O. Agencia Catolica de lnformacion-ACI, 2-11-03 11. Agenzia Asia News, 3-11-03 12. P. Bernardo Cervellera, Avvenire, 18-10-03 13. Radio Vaticano, 28-11-03

3-11-2003 6. Goffredo Buccini, Noi, i cristiani del Pakistan col metal detector in Chiesa' , ,

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14. P. Bernardo Cervellera, Vuoi un mercato meno ingessato? Apri alla libertà religiosa, Awenlre, 31-10-03

15. B. Cervellera, Arrestate quel prete colpevole di catechismo, Awenire, 7-9-03 16. Misna, 28-10-03 17. B. Cervellera, ' Vescovo arrestato ricompare 6 anni dopo·, Awenire 21-11-03 e Radio Vaticana, Intervista a Padre Cervellera, 20-11-03 18. Zenit, 14-11-03

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19. Misna, 11-11-03 20. Misna, 25-11-03 21. Corriere della Sera, 24-11-03 22. Andrea Morigi, L"amico di Fide/ apre la caccia ai vescovi, Libero Quotidiano, 4-7-2003 23. El Un/versai, Caracas, 8-12-03 24. Il Regno, 612003 25. Fides, 22-11-2003 26. Osservatore Romano, 7-9-03 27. Fides, 25-11-03 28. Fides, 24-11-03

cardinale Kazimierz Swiatek, arcivescovo di Minsk in Bielorussia, 89 anni, ha raccontato la sua vita davanti a una platea commossa di laici dell 'ex Unione sovietica riunitasi a Kiev. Questa autentica '·quercia dello spirito" ha resistito alle persecuzioni comuniste. Arrestato una prima volta nel 194 1 a motivo del suo lavoro pastorale, nel 1944 fu condannato a IO anni di lavori forzati. due passati nel gulag di Mari nsk, sette nelle miniere di Yorkuta, sul circolo polare artico. quindi nella taiga siberiana. Liberato nel 1954 divenne parroco di Pinsk. Nel 199 1, Giovanni Paolo 11 lo ha nominato arcivescovo di Minsk e nel 1994 gli impose il berretto cardinalizio. Riportiamo di seguito alcune frasi del suo intervento. «Ai tempi di Stalin t.ut10 il territorio dell' Unione Sovietica 11011 era altro se non un enorme gulag( ...) dove migliaia di reclusi nei vari singoli lager morivano a causa delle disumane condizioni d'esistenza e di lavoro. (...) Dopo essere stato incarcerato per due volte nelle prigioni sovietiche (...) venni mandato al lager dei lavori forzati a regime speciale. Sono stato recluso in un estremo isolamento e ciò non mi ha permesso né d' incontrare alcun sacerdote cattolico né d'amministrare il sacramento del la confessione. Soltanto negli ultim i anni di lager sono riuscito ad avere l'ostia e il passito per celebrare di nascosto (...). «Per dieci anni sono rimasto completamente isolato dalla realtà del mondo(...). Con un accanimento davvero satanico venivano perseguitati tutti quelli che credevano in Dio (...). E chi (... ) perseverava nella fede si sentiva abbandonato e indifeso. L'Occidente, pur conoscendo la situazione de lla Chiesa nell' Unione Sovietica, spinto da certe ragioni, forse anche politiche, non è intervenuto in difesa dei credenti, oppressi e perseguita ti dal regime. Eppure la

Chiesa in Bielorussia, pur senza le sue strutture ecclesiastiche, sofferente. talvolta anche sanguinante, rimaneva viva ed attiva.( ... )


I (ettori ci scrivono «La parrocch ia (d i Pinsk) veniva visitata da fedeli residenti a migliaia di chilometri. Nelle campagne e nei villaggi i fedeli si radunavano nelle case, con le persiane chiuse, per celebrare insieme la Messa. Sempre di sera si radunavano al cimitero per cantare i canti religiosi, ma senza alzare troppo la voce. ( ... ) li più delle vo lte recitavano il rosari o coi grani fatt i di pane.( ... ) «È a loro che dobbiamo essere grati per la fede che non è scomparsa per sempre da queste terre così pesantemente oppresse.( ... ) Dopo il 199 1, con l' incarico di Arc ivescovo, mi sono messo a percorrere lo sterminato territorio della Bielorussia. (... ) In una parrocchia mi venne incontro un giovane sacerdote. ( ... ) La chiesa era un edifi cio semidistrutto, senza tetto né porte. Davanti alla parete frontale c 'era un gruppo di circa 20 don ne (che) si buttarono per terra ai mi ei piedi. lo ne ero sconvolto: per la prima volta nella loro vita incontravano un vescovo cattol ico proprio davant i alla loro chiesa distrutta( ... ) hanno intonato un canto mariano. Potevo io vescovo trattenere le lacrime vedendo questa testimonianza di fede ltà verso Dio e verso la Chiesa?( ... ) «Era l' ultimo giorno della mia permanenza nel lager. Sono stato condotto sotto scorta nell ' ufficio del KGB. (... ) L' uffici ale esaminava con attenzione un incartamento voluminoso.( ... ) Giunto all ' ultima pagina mi chiese: "come hai fatto a sopportare tutto ciò e a rim anere in vita?". Lui non riusciva a comprenderlo, le regole del KGB erano semplici: per uno come me non andava sprecata la pallotto la che serviva al fronte, erano suffi cienti una fa tica sovruma na e le condizioni del lager per eliminarmi. Da qui il suo immenso stupore. La mia risposta fu chiara e ferma: "capitan o maggiore, la vita io la devo alla mi a incrollabile fede in Dio. È stato Lui a salvarmela". ( ... ) Rimase per lungo tempo a rifl ettere. Era da quest' uomo che dipendeva la decisione della mia sorte. lo, fermo al muro, pregavo Dio di aiutarmi ( ...) . Dopo una lunga rifl essione il maggiore mi guardò con aria di benevolenza (era la prima volta che uno del KGB mani festava un tale atteggiamento nei miei confronti), prese la penna e con gesto Jaroo appose la sua firma. Poi, con fare ;entile, disse semp licemente: "siete libero"». (Cfr. Luig i Geninnazi, Avvenire, 11 -11 -03, n · li)

Dal Vescovo di Lugoj (Romania): non si è spenta l'eco della visita della statua della Madonna di Fatima portata dai volontari di «Luci sull'Est»

Con grande g ioia e riconoscenza ci ricordiamo la storica ed emozionante visita che avete fatto a Lugoj e nelle altre città della Nostra Diocesi Greco-Cattolica, accompagnando la statua della Beata Vergine Maria di Fatima nel mese d'agosto di quest ' anno (2003). L 'eco di questa visita, di questa benedetta occasione per pregare assieme a tutti i fedeli che sono accorsi per vedere questa statua, implorando tutti Dio, per l' intercessione della Beata Vergine Maria, non si è spenta ancora.

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Siamo molto riconoscenti a Lei e ai suoi accompagnatori per lo sforzo che avete fatto durante il soggiorno in Romania e s iam o sicuri che l'Onnipotente Dio e la Santissima Madre di Dio vi ripagherà. Di grande effetto ed aiuto per la vita spirihiale de i nostri fedeli sono stati i piccoli regali che avete offerto: la coroncina, le immagini della Verg ine Maria. Molti fedeli ci hanno chiesto ancora di offrire loro coroncine ed immagini della Vergine. Per rispondere a questa domanda, a Nostra volta vi ch iediamo cortesemente di inviarci delle coroncine e delle immagini come quelle che avete regalato a i fede li in Romania, ed anche alc uni ca le ndari del 2004 editi dalla vostra associazione. Ringraziandovi anticipatamente, vi trasmettiamo i Nostri più cordiali augu ri di bene in Cristo nostro Sig nore. Con vescovile be nedizione, + Alexandru Mesian. « Visitando il vostro sito web sono rimasto piacevolmente sorpreso nel trovare una sezione in romeno e non solo, ma addirittura due libri tradotti in romeno»

Sono un diacono romeno, membro di una fraternità sacerdotale ita1iana. Apprezzo il vostro apostolato e seguo con interesse le vostre attività tramite la rivista Spunti che ricevo in comunità. Visitando il vostro sito

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web sono rimasto piacevolmente sorpreso nel trovare una sezione in romeno e non solo, ma addirittura due libri tradotti da voi in romeno. Desidero quindi ricevere se possibile (in cartaceo) una copia di Rivoluzione e Contro-Rivoluzione e una copia di «Fatima - Messaggio di tragedia o speranza?», ambedue in romeno. Vi ringrazio ancora per quanto state facendo, Dio vi benedica! In Cristo, D.D.P. (Filetto - MS) Gli Apostoli di Fatima della Sicilia distribuiscono 4.000 copie di «Spunti»

A Siracusa noi Apostoli di Fatima abbiamo avuto la gioia di distribuire ai pellegri ni della Sicilia, durante i festeggiamenti del 50° anniversario della lacrimazione della Madonna, più di quattromila copie del g iornalino Spunti che riportava l'articolo del!' evento prodig ioso. Ci teniamo a dire che la Madonna a Fatima parlò perché non si diffondessero g li errori del comunismo nel mondo. Awenuta la tragica profezia, nell ' immediato dopo guerra, anno 1953, a Siracusa la Madonna non parlò più, pianse, pianse in casa di una coppia di coniug i residenti in un «quartiere rosso». Sostenuti dalle vostre preghiere teniamo nel cuore la speranza del trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Saluti cordiali da noi httti - Apostoli di Fatima (Si-

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cilia) « Vi ringrazio infinitamente per tutte le notizie che m i inviate»

Vi ringrazio infinitamente per h1tte le notizie che mi inviate (tramite la mailing list) e che trovo quando scarico la posta e lettronica. Maria vi be nedica e vi conceda di trascorrere un Avvento santo in preparazione a lla venuta del suo Fig lio Gesù.

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Quando avete coroncine o altro materiale che potrà essere utile per il nostro apostolato o per le missioni, v i sarei riconoscente se poteste inv iarm elo . Grazie ancora anche del be lliss imo cale ndario. Suor V.L.M. (Verona) Spunti, febbraio 2004 • 15


I fetton ci scnvono «Vi ammiro con tutto il cuore per quello che fate per diffondere ovunque le parole d'amore e di speranza della Madonna e di Gesù»

I ="I Carissimi

CALENDARIO 2004 in russo. Grazie all'impegno dei suoi sostenitori, Luci sull'Est ha regalato per il secondo anno consecutivo un bel calendario ai fedeli cattolici in Russia. Tema di quest'anno: dodici fra le più note icone mariane che si venerano nella città di Roma. Da Mosca, San Pietroburgo, Novosibirsk e altre località della diaspora cattolica in Russia, come era già accaduto l'anno scorso, siamo stati tempestati da richieste di questo artistico calendario. A nome dei cattolici russi diciamo «grazie» ai nostri lettori italiani. •...•...•••.....•••......•..............•.......•...............................• ....• Luci sull'Est ha fatto pervenire a 750.000

persone la Medaglia M iracolosa, con un pieghevole che ne racconta la meravigliosa storia, così mirabilmente riassunta nella promessa della Madonna: « Tutte le persone che porterann o questa Medaglia riceveranno grandi grazie». Spunti - Trimestrale di collegamento con gli associati al progetto «Luci sull'Est» -

Direttore responsabile: Alberto Carosa Anno Xlii. n' 1. febbraio 2004 - Numero chiuso in redazione il 19 dicembre 2003 Redazione e amministrazione: Via Castellini, 13/7 • 00197 ROMA- Tel.: 06/807 63 95-Fax: 06/8068 72 27 w1Wi.lucisullest.it - E-mail: luci-rm@lucisullest.it C.C.P. 955005 (intestato a Luci sull'Est) - Aut. trib. Roma n' 495 del 21-8-1991 Sped. in Abb. Postale Art. 2 Comma 20/C Legge 662/96 Filiale Padova • Abbonamento annuo: 10 € - Stampa: IVAG spa, Via Parini 4 - 35030 Caselle di Selvazzano PD

16 • Spunti, febbraio 2004

di Luci sull'Est, vi ammiro con tutto il cuore per quello che fate per diffondere ovunque le parole d'amore e di speranza della Madonna e di Gesù, vorrei richiedervi qualche medaglia miracolosa affinché possa distribuirla e contribuire anche io a diffondere la devozione per la nostra Madre Celeste. Che il Signore illum ini sempre il vostro cammino, vi saluto caramente - D.E. (Rocca di Cambio (AQ) «Lei non finisce di stupirmi! Sono dawero felice dei calendari e del libretto» 0

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Lei davvero non fini-

sce di stupim1i! Sono davvero felice di ciò che mi ha mandato: i calendari e il libretto che ho graditi con gioia. La Madonna sarà grandemente onorata con la recita del Santo Rosario quotidiano e con la novena in preparazione alla solennità dell 'Immacolata Concezione. Il mistero dell' Incarnazione, di w1 Dio umanato, mi induce a meditare la povertà che Gesù ha scelto per arricchire noi, elevandoci alla dignità di figli di Dio. Poteva Dio fare di più? Gesù viene ogni giorno nella nostra vita, bussa alla porta del nostro cuore e se gl i apriamo rimane con noi. Fortunati noi se sapremo riceverlo! Con questi sentimenti le i:inoovo il mio grazie e le porgo i più calorosi auguri di un lieto Natale e un felice Anno Nuovo insieme ai suoi collaboratori . - D.M. (Salerno)


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