Spunti 90 novembre 2010

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Spunti Novembre 2010

UCRAINA

Intenso e fruttifero pellegrinaggio di Luci sull’Est


UCRAINA:

Visita della Madonna di Fatima P. Pavlo Vyshkovskyy OMI L’autore dell’articolo è noto ai nostri lettori per la sua opera Il martirio della Chiesa in Ucraina (ed. Luci sull’Est). I suoi doni di ardente missionario fra i giovani ucraini di oggi rivaleggiano con i suoi rilevanti talenti per narrare la persecuzione ai cattolici ucraini di ieri. Ecco un resoconto del pellegrinaggio da lui organizzato e diretto nel mese di agosto.

 28 parrocchie in

di Fatima in missione fra persone che tanto hanno sofferto.

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Molte sono state le parrocchie che hanno chiesto di avere la statua della Madonna, e così il pellegrinaggio è stato molto faticoso e intenso.

una settimana!

nche quest’anno, dal 21 al 30 agosto, è stata presente di nuovo in mezzo a noi la Madonna di Fatima, portata dai giovani volontari dell’Associazione Luci sull’Est che hanno scelto di dedicare le loro vacanze a un’importante attività: portare la Madonna 2

Spunti – Luci sull’Est

In una settimana abbiamo raggiunto ventotto parrocchie,

molto distanti l’una dall’altra. La Madonna ha protetto e guidato la carovana e tutto è andato per il meglio, con grande seguito di gente e fedeli. Abbiamo avuto un solo ritardo, la sera del nostro arrivo a Murafa. La gente del paese aspettava la Madonna da più di due ore e mezzo ma nessuno è tornato a casa.


Quando siamo giunti con la statua, stavano tutti pregando ed erano illuminati dalla gioia profonda di poter vedere la Madonna. Murafa è una parrocchia ben nota per la sua resistenza nella fede durante le persecuzioni del regime comunista. La venerazione della statua della Madonna è proseguita per un giorno e una notte, senza sosta.

 «Il Cielo diventa

per noi più vicino»

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empre, nelle parrocchie dove arrivavamo con la statua di Maria, c’era ad attenderci una grande moltitudine di gente. Tutti lanciavano fiori al passaggio della statua fino a formare un tappeto multicolore che giungeva all’ingresso della chiesa. Dalle nostre

parti, qui in Ucraina, questo è il periodo della raccolta delle patate che impegna tutte le famiglie ad accantonare questo cibo prezioso per il sostentamento durante i lunghi inverni. Ciò non ha però impedito a molta gente di lasciare tutto – campi, patate e badili –, per venire in chiesa a venerare la Madonna. A tutti, alla fine della messa, abbiamo donato un picNovembre 2010

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colo ricordo della visita della Madre di Dio, una medaglietta e una foto grande della Madonna. Le persone pregavano con fede la Madre di Dio confidandole tutte le loro preoccupazioni e i loro problemi, le gioie e le tristezze della loro esistenza. Nei cuori della gente Maria ha portato serenità, pace, amore e santità. Un signore mi ha confidato: «È come se, con l’arrivo della Madonna nella nostra parrocchia, il cielo per noi sia più vicino».  Nostra Signora ci

apre la strada sbarrata

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n episodio commovente ci è capitato mentre stavamo per attraversare una passaggio a livello. Andavamo di fretta perché avevamo ancora tre parrocchie da visitare in quella giornata, e proprio davanti a noi abbiamo visto le sbarre del passaggio a livello chiudersi. Ci siamo preoccupati per il ritardo che la cosa poteva comportare, ma pochi secondi dopo si è avvicinata la signora che controlla le sbarre e ci ha detto che aveva chiuso solo perché desiderava avere anche lei il quadro della Madonna che era stato distribuito al mattino nella sua parrocchia e che lei a causa del lavoro non aveva ricevuto. Così quando ci ha visto arrivare da lontano ha chiuso il passaggio a livello. Noi le abbiamo donato con molto piacere il quadro e subito ci ha aperto le sbarre.  La Madonna di

Fatima fra i giovani

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artedì 24 agosto, giorno dell’Indipendenza dell’Ucraina, si svolgeva anche la decima giornata della gioventù della Diocesi di Kamyanets-Podilskyi a Khmelnytskyi. Alla manifestazione erano presenti più di 600 giovani. Anche in quell’occasione la Madonna di Fatima ha desiderato incontrarli ed è stata presente in mezzo a loro. È

stata portata in processione solenne fino alla chiesa e una donna che se ne stava sul marciapiede e guardava l’avvenimento ha detto: «Io non sono credente, ma guardando questa statua mi pare di vedere Maria che sta correndo con i propri piedi verso i giovani che, con i loro cuori aperti, la salutano con amore e affetto».

Messaggio fondamentale di questo pellegrinaggio della Madonna nel nostro Paese è stato di «lottare con il coraggio della fede per i nostri bambini».

Ringraziamo l’Associazione Luci sull’Est per aver regalato a tanta nostra gente la possibilità di godere della presenza della statua della Madonna di Fatima e per le medagliette regalate ai bambini e ai giovani.

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 In una Chiesa

profanata

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n grazie particolare per la visita fatta, nonostante la tarda serata, al santuario di Tyvriv, andato profanato e distrutto, fatto diventare una fabbrica di materiale plastico e dove per molto tempo, sull’altare principale, sono addirittura stati sistemati i bagni. Ora si sta recuperando con fatica questo santuario. I giovani delle parrocchie dei Missionari Oblati di Maria Immacolata in Ucraina, sentono davvero il bisogno di farlo rivivere e lo stanno pian piano ristrutturando durante i loro fine settimana.

 La missione

della Madonna presso i bambini aria è apparsa a Fatima a dei bambini, due dei quali sono già stati proclamati beati e quindi il messaggio della Madonna per l’Ucraina non poteva che essere: «difendete i bambini». In questi tempi dove anche l’Ucraina è inquinata da aborti e dalla demoralizzazione dei bambini, dove abbonda impurità e immoralità anche sugli schermi televisivi, dove è la televisione e non i genitori a educare i bambini, diventa molto attuale il richiamo della Madonna per difendere la santità dei nostri piccoli. Il Pellegrinaggio con la statua della Madonna di Fatima ha ricordato ai genitori di educare i propri bambini alla fede. Oggi numerosi ucraini vanno all’estero per trovare lavoro e cambiano le loro abitudini e le loro priorità di vita: questi genitori dicono che non vogliono che i loro bambini crescano in Ucraina. La cosa non Novembre 2010

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Le testimonianze dei giovani volontari della carovana in Ucraina:

Credevo di andare a insegnare… ho imparato

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va bene, perché bisogna educarli nella fede ma anche nella fiducia verso la propria Patria.  La devozione

mariana esalta la dignità femminile Un altro fatto importante che ho potuto notare durante il pellegrinaggio della Madonna è il crescente interesse e rispetto della gente verso la donna e la sua dignità. Da sempre la nostra nazione ha sviluppato una grande devozione mariana. Questo rispetto che la gente ha dimostrato verso la Madonna durante il pellegrinaggio comincia ora a riversarsi anche su ogni donna. Noto sempre di più e con grande piacere questa importante presa di coscienza e questo rispetto per la dignità femminile. Credo che la Madonna abbia influenzato questo nuovo modo di pensare e di comportarsi, ed anche per questo Le siamo davvero grati.  6

rano circa quindici anni che desideravo fare un’esperienza di volontariato ma per vari impedimenti non ci ero riuscito. E oggi eccomi qua, in Ucraina. Credevo per mia scelta, ma con il trascorrere dei giorni ho capito sempre più chiaramente che ho fatto quest’esperienza per volontà della Madonna. È stata Lei a scegliermi, non perché lo meritavo ma perché ne avevo un disperato bisogno! Credevo di portare io qualcosa alle persone… credevo di poter insegnare io qualcosa alla gente… ma poi, mi sono ricreduto. Le persone che ho incontrato mi hanno dato tanto! Mi hanno

insegnato l’adorazione e il rispetto per la Santissima Eucarestia e a venerare la Vergine Maria. La loro fede tanto intensa e rispettosa, mi ha trasmesso una luce che mi permette di vedere le cose sotto un aspetto nuovo, finora sconosciuto.  Sono molto

segnato, voglio fare solo la sua volontà Questo «pellegrinaggio» con la Madonna mi ha segnato molto e sono consapevole che non a caso sia accaduto in questo particolare momento della mia vita (la mia conversione è iniziata quattro anni fa). Esso vuol segnare una svolta decisiva nel mio cammino. L’unico desiderio che ho è quello di fare la Sua Santa volontà, qualsiasi cosa essa significhi.


 Mai visto in Italia

tanto rispetto eucaristico

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no stupore immenso ha invaso la mia mente nel vedere tutta una folla di persone, giovani, vecchi e bambini, inginocchiarsi per strada sulle pietre al passaggio della Madonna; per non parlare poi di quando li ho visti tutti inginocchiati durante la consacrazione dell’Eucarestia, dentro e fuori dalla chiesa. Che rispetto! Che sottomissione! che adorazione!!! Mai in Italia ho visto una cosa del genere! In una delle tante chiese a cui la Vergine Maria ha fatto visita si è avvicinato un fedele che parlava un po’ di italiano, ringraziandomi per tutti i chilometri percorsi e scusandosi per il disagio causato dalle strade piene di buche. Ma il sacrificio della lunga strada percorsa (circa 6000 km) è poca cosa rispetto alla gioia che ci hanno trasmesso le persone, specie nella piccola chiesa del villaggio di Berezdiv. La chiesa era addobbata in modo molto semplice ma allo stesso tempo bello e di un’eleganza particolare, con dei lenzuoli bianchi sui banchi e dei rami messi sullo sfondo dell’altarino preparato per la Madonna, che davano nell’insieme un’immagine celestiale della chiesa.

 Ragazzi che piangono

da Maria, quanti piccoli e silenziosi miracoli sono accaduti!

Che momenti indimenticabili ho vissuto, nel ripensarli provo ancora commozione. Ho ancora impressi i visi delle persone segnati dalle sofferenze di una vita dura e travagliata, dai dolori della persecuzione eppure, nonostante tutto, con un luce intensa negli occhi carica d’amore verso la Madonna e verso Gesù. Una fede tenace, fatta di sacrifici.

Ringrazio di cuore la Beata Vergine Maria che mi ha permesso di partecipare a questa missione. Ringrazio di cuore P. Paolo, suor Marcellina e P. Giovanni oltre a Michelangelo, Roberto e Carlo, perché mi avete regalato momenti indimenticabili. Peccato solo che non capivo le catechesi (in ucraino, ovviamente) di P. Paolo. Vi porto sempre nel mio cuore e so per certo che ci incontreremo o in questa vita o nell’altra che ci aspetta perché DIO è MISERICORDIA.

ai piedi di Maria

All’incontro diocesano a Khmelnytskyi quanti ragazzi ho visto piangere ai piedi della Madonna… quanti cuori toccati

Ferdinando Busiello

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Da Lourdes a Fatima Adesso capisco. Otto anni dopo vedo che la mano di Dio Padre provvidente e della sua Figlia prediletta, la Vergine, mi hanno preparato per questa missione dal 2002. Fu nel Santuario di Lourdes (Francia) dove, pregando davanti alla Vergine, Le ho domandato cosa voleva fare di me. Uno sposo cristiano? Un laico consacrato? Un sacerdote? Un missionario? In quel preciso momento ho aperto gli occhi e ho visto davanti a me un rosario con un’immagine della Vergine di Fatima e i tre pastorelli. E sono divenuto missionario per la Vergine di Fatima.

Odio comunista alla Chiesa cattolica

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La epopea delle anziane

Oggi, nel 2010, mi hanno invitato a partecipare a un pellegrinaggio portando la Vergine di Fatima in un paese praticamente sconosciuto: l’Ucraina. Subito sono andato a cercarlo sulla mappa. È un paese molto grande. Mi sono interessato alla sua storia, ma è quella più recente che mi colpisce. È un paese che ha sofferto molto sotto l’oppressione del regime comunista. Ma c’è una parte dei suoi cittadini che ha sofferto di più le conseguenze di questo sistema: i cattolici. E perché loro? La risposta è semplice: non c’è una religione che con la forza della fede in Dio, la speranza e la carità sia più pericolosa per un sistema basato nell’ateismo più feroce, sull’indottrinamento delle coscienze e sull’egoismo più patologico. La libertà dei figli di Dio è il maggiore nemico di qualsiasi regime totalitario. Durante tutti gli anni del regime comunista le sue chiese sono state profanate e trasformate in fabbriche, uffici, discoteche, sale di riunione… Ma non basta, i cattolici sono stati perseguitati e martirizzati. Dicono che il sangue dei martiri sia seme di nuovi cristiani. E dev’essere così.

Le «vecchiette», che avrebbero potuto sembrare più deboli, sono quelle che hanno dimostrato in questo caso, che la forza non si misura dalla massa muscolare ma dalla fede incrollabile e da una perseveranza fuori dell’ordinario. Sono state loro a incoraggiare figli e nipoti a vivere la fede cattolica senza piegarsi dinanzi a nessun sistema, anche a rischio della sua vita. E tutto perché nella loro semplicità avevano capito quello che altri intellettuali, con la loro sapienza mondana, non avrebbero mai capito: che in questa vita siamo di passaggio e che la cosa importante è la vita eterna. Il Signore ha voluto regalarmi questa esperienza attraverso il pellegrinaggio che ogni anno organizza l’Associazione Luci sull’Est. La cosa che mi ha impressionato di più in questi giorni è la gioia di tutta questa gente nel ricevere alla Madonna di Fatima. La sua pietà, la sua gratitudine, il suo amore. Ringrazio Dio perché per una settimana ho visto con gioia la carità dei cattolici ucraini: mi hanno offerto da mangiare e da bere le cose migliori che avevano, e mi hanno ospitato nella loro casa. Proprio come i primi cristiani.

Spunti – Luci sull’Est

La fede e l’entusiasmo di oggi

Ho visto bambini, giovani e grandi ricevere la Vergine con entusiasmo. Li ho visti pregare e anche piangere di gioia, emozione e speranza davanti alla Signora di Fatima che, ne sono sicuro, ha raccolto tutte le loro preghiere. Per me sono stati giorni di una testimonianza molto intensa: ho ascoltato il racconto della vita dei più grandi non solo durante il comunismo, ma anche adesso che patiscono gli ostacoli del governo e delle altre religioni. Mi hanno insegnato quanto valore ha per loro l’Eucaristia, perché camminano per chilometri sotto il sole, la neve o la pioggia per arrivare alla Messa domenicale. Mi hanno insegnato il valore della preghiera, della fede e della perseveranza anche nei momenti più duri. Ho apprezzato la testimonianza di giovani come Viktor, un ragazzo di 19 anni, e di altri ragazzi della sua parrocchia venuti da un paese a 85 chilometri di distanza in bicicletta per partecipare alla giornata diocesana di gioventù. Ricordo con affetto le persone che si avvicinavano per ringraziarci di avere portato da loro la Madonna e anche i sacerdoti che ci chiamavano apostoli, cioè «inviati». Con tutta l’umiltà e semplicità di cui sono capace, devo dire che anch’io mi sono sentito come un apostolo eletto per l’incarico di portare la Madonna di Fatima e il suo messaggio ai cattolici ucraini. Ringrazio Dio per avermi affidato questa missione, nonostante conosca meglio di me le mie miserie. Per finire, vorrei pregare la Madonna di Fatima per i cattolici ucraini, per i laici, i sacerdoti e i consacrati. Che Lei possa intercedere e ottenere da Dio le grazie e le benedizioni che tanto ardentemente hanno chiesto. Che loro crescano in numero e santità perché il Cuore Immacolato di Maria trionfi. Juan Carlos Pérez


Atto di cieco abbandono e di amorosa confidenza nella dolce Vergine Maria Nel formulare gli auguri di un 2011 sotto la protezione di Maria Santissima e del Suo Divin Figlio, per lei e tutti i suoi cari, vi proponiamo questa bellissima preghiera (*):

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dolce Vergine Maria, mia augusta Sovrana, mia amabile Signora, mia buonissima e amabilissima Madre, o dolce Vergine Maria, io ho riposto in te tutta la mia speranza e non sarò deluso. O dolce Vergine Maria, credo fermamente che dall’alto del Cielo tu vegli giorno e notte su di me e su quelli che sperano in te; sono profondamente convinto che mai si può essere privi di qualcosa quando si spera ogni bene da te e sono risoluto a vivere d’ora in poi senza nessuna apprensione affidando a te tutte le mie inquietudini. O dolce vergine Maria, tu mi hai confermato nella più incrollabile fiducia: grazie e ancora grazie per un dono così prezioso. 9


Rimarrò d’ora in poi in pace nel tuo cuore così puro. Non desidero altro che amarti e obbedirti mentre tu – o buona Madre – ti occupi dei miei più cari interessi. Dolce Vergine Maria, fra i figli degli uomini alcuni si attendono la felicità dalle loro ricchezze, altri la cercano nei loro talenti, altri ancora si affidano alla loro innocenza o al rigore della loro penitenza, o al fervore delle loro preghiere, oppure al gran numero delle loro buone opere. Ma io, o Madre mia, io spererò soltanto in te dopo Dio; e tutto il fondamento della mia speranza sarà la mia fiducia nella tua materna bontà. O dolce Vergine Maria i cattivi mi possono togliere la reputazione e il poco di bene che possiedo; le malattie possono togliermi le forze e la facoltà materiale di servirti; io stesso – ahimè – mia tenera Madre, posso perdere le tue buone grazie a causa del peccato. Però non perderò mai la mia amorosa fiducia nella tua materna bontà, ma la conserverò, questa incrollabile fiducia, fino al mio ultimo respiro! Tutti gli sforzi dell’inferno non me la ruberanno! Io morirò, o buona Madre, ripetendo mille volte il tuo nome benedetto, facendo riposare nel tuo Cuore Immaco-

lato tutta la mia speranza! E sono così fermamente sicuro di sperare sempre in te, perché tu stessa me lo hai insegnato, o dolcissima Vergine; tu che sei tutta misericordia e nient’altro che misericordia. Io sono perciò sicuro, o buonissima e amabile Maria, di invocarti sempre perché sempre tu mi consolerai; di ringraziarti sempre perché sempre tu mi sosterrai; di servirti sempre perché sempre tu mi aiuterai; di amarti sempre perché sempre tu mi amerai; di ottenere sempre tutto da te perché sempre il tuo grande amore oltrepasserà la mia speranza. Sì, è da te soltanto, o dolce Vergine, che, nonostante le mie mancanze, io spero e attendo l’unico bene che desidero, l’unione con Gesù nel tempo e nell’eternità; è da te soltanto,

perché tu sei colei che il mio Divino Salvatore ha scelto per dispensare tutti i suoi favori e condurmi sicuramente a Lui. Sì, sarai tu, o Madre mia, che dopo avermi insegnato a unire le mie sofferenze con le umiliazioni e le sofferenze del tuo Divin Figlio, m’introdurrai nella sua gloria e nelle sue grazie per lodarlo e benedirlo presso di te e con te nei secoli dei secoli. Amen Questa è la mia più grande fiducia e tutta la ragione della mia speranza: haec mea maxima fiducia, haec tota ratio spei meae! (San Bernardo) 

(*) Cfr. « Le Livre d’Or – Manuel complet de la parfaite dévotion à la très Sainte Vierge d’après S. Louis-Marie de Montfort », 6e. édition, Pères Montfortains, Louvain, 1960, pag. 689-692.

– Spunti – Trimestrale di collegamento con gli associati al progetto «Luci sull’Est» Anno XIX, n° 6 – Novembre 2010 Numero chiuso in redazione il 30 settembre 2010. Direttore responsabile: Sergio Mora Redazione e amministrazione: Via Savoia, 80 – 00198 Roma Tel.: 06 85 35 21 64 Fax: 06 85 34 52 31 – www.lucisullest.it E-mail: luci-rm@lucisullest.it C.C.P. 955005 (intestato a Luci sull’Est) Aut. trib. Roma n° 495 del 21-8-1991 Sped. in Abb. Postale Art. 2 Comma 20/C Legge 662/96 Filiale Padova Abbonamento annuo: 10 € Stampa: IVAG spa, Via Parini 4 – 35030 Caselle di Selvazzano PD

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Spunti – Luci sull’Est


luci-rm@lucisullest.it

 

Devoti libretti e belle corone

Mi è doveroso inviare questo mio semplice scritto per ringraziare di cuore per i devoti libretti e le belle corone che mi ha spedito. Mi sono tanto care e recito il Santo Rosario. Mi sono giunti i suoi scritti belli di una saggezza profonda e sentita. Iddio non abbandona nessuno con fiducia. T. P. (Cairo Montenotte – SV) 

Prego per la Chiesa, per il Papa

Grazie della bella corona che mi avete mandato! Ringrazio il Signore che quest’anno riesco a mandarle un’offerta quasi tutti i mesi. (...) Le mando tutto ciò che ho. Sono sicura che la Madonna è contenta. Prego anche 4 rosari al giorno, di giorno e di notte, anche con Radio Maria. Prego per la Chiesa, per il Papa, per Luci sull’Est, per lei e la sua famiglia. Preghi anche lei per la mia salute. Mi sia permesso di chiederle un’altra corona da donare. Madre P. (Cremona)

«La divina parola non muore e resterà sempre luce di verità» 

Stupendo e stimolante è Spunti dell’Associazione Luci sull’Est dell’Agosto 2010, che ricorda «Fatima, una finestra aperta del cielo». Purtroppo satana sta operando intensamente per sconvolgere questa illusa e sconvolta umanità. Ma la «divina parola» non muore e resterà sempre luce di verità. Padre S.A. S.I. (Roma)

I lettori ci scrivono Lavoro con passione e devozione 

Sono un vostro fedele da anni e mi complimento per il vostro lavoro che svolgete con passione e devozione. Inoltre vi ringrazio per il materiale che periodicamente mi inviate. Le scrivo per informarla che ho cambiato domicilio. Pertanto le comunico il mio nuovo indirizzo. F.F. (Carovigno – BR). 

Vince sempre il bene!

Sono una vostra devota. Ricevo con piacere le vostre missive, perché sono tutte veritiere. (...) Questa volta vi voglio mandare un contributo perché dobbiamo festeggiare per 3 motivi: 1) sono riuscita a far sposare mia figlia e ora è in dolce attesa di un bimbo. Sarà benvenuto perché è una vita che manda il Signore. 2) Io sono devotissima al Santo Rosario. Anche di notte, lo

porto da una vita; lo tengo sotto il cuscino. 3) Vince sempre il bene!!! Ho donato due cose a mia figlia quando si è sposata: la Sacra Bibbia e un vostro Rosario. Non ho altro ma spero che con lei ci sia sempre Maria a farle da guida. Il vostro ultimo Rosario sarà il mio preferito e lo tengo gelosamente. A.L. (Genova)

Il Santo Rosario della Beata Vergine di Lourdes 

Con immenso piacere ho ricevuto il Santo Rosario della Beata Vergine di Lourdes. La ringrazio tantissimo perché per me è veramente molto prezioso e questa volta lo custodirò gelosamente. Provvederò oggi a fare un piccolo versamento. Nell’augurio di poter continuare a far parte della vostra Associazione e di poter avere un giorno la possibilità di conoscerla personalmente. Ringraziandola, la saluto cordialmente nel cammino di preghiere, T.F. (Roma)

 Ringraziamento da Mosca Voglio ringraziare di cuore gli amici di Luci sull’Est per aver aiutato ancora una volta la crescita della pastorale universitaria a Mosca. Quest’anno il vostro contributo è stato ancora più generoso e ha permesso la realizzazione di un duplice progetto. Da una parte, abbiamo potuto ristrutturare la casa d’incontri e di esercizi che si trova appena fuori Mosca, che viene utilizzata da diversi gruppi della diocesi e in particolare dai nostri studenti, russi e stranieri, che trovano lì un riposo spirituale dalla stressante e dispersiva vita della metropoli. Abbiamo potuto rifare la parte esterna, che ripara dalle temperature estreme che stiamo affrontando in questi ultimi anni, sia d’inverno che d’estate. L’altra parte della somma ricevuta è stata destinata, come gli altri anni, alla realizzazione di un pellegrinaggio estivo per studenti. Quest’anno il Signore ci ha regalato la possibilità di visitare le parrocchie cattoliche di varie città siberiane, dove il nostro gruppo di studenti di Mosca ha potuto rimanere ammirato dalla santità e generosità di preti, suore e laici che danno la propria vita in questi posti difficili e lontani. Abbiamo visitato diverse città sulla linea ferroviaria transiberiana fino ad arrivare al lago Bajkal, dove abbiamo contemplato l’opera d’arte più bella dell’autore più grande: la natura che nostro Padre Dio ci ha regalato con tanto amore e che qui possiamo ancora ammirare intatta. Eravamo un gruppo di 22 persone, con un sacerdote e due suore, studenti russi, ma anche brasiliani, polacchi e italiani. Siano rese grazie al Signore che fa dei regali così belli ai suoi giovani per mezzo della vostra generosità! – Padre D.S. (Mosca) Novembre 2010

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Sopra: a Campi Salentini, Lecce. A destra, a Solofra (AV) gli alievi di una scuola secondaria di 1° grado insieme alla Madonna di Fatima.

ITALIA E LITUANIA

Sotto: in occasione del 20° anniversario della proclamazione della independenza di questo paese baltico, durante il recente pelegrinaggio a Siauliai.

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