Spunti, Roma, Giugno 2018

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Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abb.to Postale D.L. 353/2003 (conv. In L.27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 2, DCB-PD – Trimestrale di collegamento con gli associati al progetto «Luci sull’Est»

In questo numero anche:

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- L’Osservatorio sulla Cristianofobia - Fatima - Il Santo Rosario

La Madonna di Loreto articolo pagina

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Il miracolo della Santa Casa di Loreto di Federico Catani

dando così inizio alla Redenzione dell’umanità. Occorre specificare che l’abitazione di Gesù, Maria e Giuseppe era quella tipica della gente comune dell’epoca in Palestina: tre pareti addossate ad una grotta. Questo spiega il perché dell’assenza di un quarto muro.

➤“Bruna sono ma bella, o figlie di Gerusalemme, come le tende di Kedar, come le cortine di Salomone. Non state a guardare se sono bruna, perché il sole mi ha abbronzato” (Ct 1,5-6).

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ella notte tra il 9 e il 10 maggio 1291 avvenne un fatto straordinario in Palestina. Erano i giorni in cui si stava approssimando la fine della presenza crociata in Terra Santa. Di lì a poco, con la sconfitta di San Giovanni d’Acri, le forze maomettane avrebbero ripreso pienamente il controllo dei luoghi dove Nostro Signore era nato, vissuto, morto, risorto e asceso al Cielo. In quella notte di maggio a Nazareth, del tutto inspiegabilmente, nella Basilica dell’Annunciazione sparì la preziosissima reliquia ivi custodita da secoli, una delle più importanti della Cristianità: la Santa Casa in cui la Madonna aveva ricevuto l’annuncio dell’angelo e dove il Verbo si era fatto carne,

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Ebbene, chiunque fosse andato a Nazareth il 10 maggio 1291 non avrebbe più trovato le tre pareti della dimora della Sacra Famiglia, presenti invece fino al giorno prima. Cosa era accaduto? Come era stato possibile far sparire la Santa Casa? E soprattutto, che fine aveva fatto?

della sua presenza in terra croata, nel luogo dove si era posata venne costruito un santuario, ancora oggi uno dei principali del Paese. Le tre pareti consacrate dalla presenza della Santa Famiglia, quelle tre pareti che avevano visto Gesù crescere e lavorare, giunsero in Italia, nelle Marche, all’epoca territorio appartenente allo Stato Pontificio. Storicamente la sua presenza è accertata in tre luoghi prima di giungere dove ancora possiamo venerarla. Ad Ancona (attuale località di Posatora) e nel territorio di Loreto, dapprima in pianura (attuale località di Banderuola), poi nel campo di proprietà

Traslazioni miracolose della Santa Casa La mattina di quello stesso giorno, in un bosco dalle parti di Tersatto (oggi un quartiere della città di Fiume, in Croazia), alcune persone videro proprio tre pareti. Incuriosite e non sapendo di cosa si trattasse, andarono dal parroco del luogo, in quel momento gravemente malato, al quale proprio quella notte era apparsa in sogno la Madonna. Nella visione, la Madre di Dio gli aveva annunciato l’arrivo della sua Santa Casa e per dargliene conferma lo aveva miracolosamente guarito. Da quel momento, l’insigne reliquia divenne meta di pellegrinaggi e di devozione. Il tutto durò tre anni. Poi, la notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294, la Santa Casa sparì miracolosamente così come era arrivata. Ma in ricordo

Navata centrale della Basilica di Loreto. Sul lato sud del rivestimento della Santa Casa c’è l’altare maggiore, con la finestra dell’Annunciazione al centro.

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Luci sull’Est ha pubblicato e sta diffondendo “Il Miracolo della Santa Casa di Loreto”, scritto dal direttore di Spunti Federico Catani.

di due fratelli (grosso modo di fronte all’attuale santuario). Infine, nel dicembre 1296, la Santa Casa si posò nel luogo in cui ancora si trova. Non a caso diciamo “si posò”. Infatti le traslazioni di cui abbiamo parlato avvennero tutte miracolosamente, secondo la tradizione (immortalata in innumerevoli dipinti e sculture) ad opera degli angeli. L’Italia ha il grande privilegio di ospitare questa preziosissima reliquia della Cristianità. Purtroppo però, molti oggi tendono a dimenticare Loreto o a considerarlo un santuario tra i tanti. Eppure Giovanni Paolo II lo ha riconosciuto come il «primo Santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine e, per diversi secoli, vero cuore mariano della Cristianità».

Un miracolo permanente Dato ancor più grave, in troppi oggi ignorano la storia del San-

tuario Lauretano o prestano fede a manipolazioni della verità. In effetti, da alcuni decenni, se almeno ufficialmente nessuno nel mondo cattolico mette in dubbio che a Loreto vi sia la vera Santa Casa di Nazareth, la Traslazione angelica della stessa è stata derubricata a una mera leggenda. Ma è credibile pensare che il trasporto delle sante pareti sia avvenuto per mezzo degli uomini? Come spiegare ad esempio così tanti spostamenti? Sarebbe stato tecnicamente possibile trasportare per nave così tante volte delle pietre che poi sono state perfettamente risistemate? E ancora: perché collocare definitivamente la Santa Casa nel mezzo di quella che all’epoca era una strada pubblica dove, secondo la legge locale, nulla si doveva costruire, pena l’abbattimento coatto? L’architetto Federico Mannucci, in una relazione del 1923, ebbe a scrivere che «è assurdo solo pensare che il sacello possa essere stato trasportato con mezzi meccanici» e rivelò pure che «è sorprendente e straordinario il fatto che l’edificio della Santa Casa, pur non avendo alcun fondamento, situato sopra un terreno di nessuna consistenza e disciolto e sovraccaricato, seppure

parzialmente, del peso della volta costruitavi in luogo del tetto, si conservi inalterato, senza il minimo cedimento e senza una benché minima lesione sui muri». Anche l’architetto Giuseppe Sacconi constatò che «la Santa Casa sta parte appoggiata sopra l’estremità di un’antica strada e parte sospesa sopra il fosso attiguo», ragion per cui non può essere stata fabbricata o rifabbricata, come è, nel posto in cui si trova. C’è pure un altro elemento da rilevare. La malta con cui le sante pietre sono murate proviene dalla Palestina. Come può questo dato essere compatibile con una ricostruzione successiva al trasporto su nave? E come è possibile che, a seguito di tanti spostamenti e di molteplici riedificazioni, non si sia minimamente alterata la perfetta geometria della Santa Casa, che combacia esattamente con le dimensioni delle fondamenta rimaste a Nazareth? La Santa Casa di Loreto infatti non ha fondamenta. Per trovare queste bisogna spostarsi proprio a Nazareth. Recentemente inoltre è stata acclarata la falsità storica del Chartularium culisanense, documento Giugno 2018

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spesso citato perché proverebbe il trasporto umano delle pietre della dimora nazaretana per mezzo della famiglia Angeli o De Angelis (da cui poi sarebbe sorta la “leggenda” degli angeli…). Il testo in questione però risalirebbe al 1294, tre anni dopo il primo miracoloso trasporto della Santa Casa a Tersatto. E poiché è attestato che nel 1294 questa non era più a Nazareth ma in Dalmazia, la famiglia Angeli non avrebbe potuto portar via nulla direttamente dalla Palestina, come invece si è detto. Inoltre, vi si parla dell’asporto di alcune pietre e non delle tre pareti integre, come sempre si è detto e si è inteso. Quindi quella del trasporto umano della Santa Casa è una mera ipotesi, senza alcuna prova, che produce solo l’effetto di minare la fede dei semplici e contraddice secoli di studi e dimostrazioni.

L’approvazione della Chiesa Peraltro, in tutti i luoghi in cui la Santa Casa si è posata furono costruite delle chiese a testimonianza dell’evento prodigioso. È mai possibile che le autorità ecclesiastiche, sempre così prudenti, abbiano edificato luoghi di culto in ricordo del “miracolo” senza mai essere smentite da nessuno? Se davvero il trasporto fosse avvenuto per mano umana, perché la gente avrebbe dovuto accettare la versione miracolosa dei fatti? Non possiamo poi ignorare che lungo i secoli i Papi hanno sempre ribadito sia l’autenticità della Santa Casa sia il suo arrivo prodigioso in Italia. Basti pensare, solo per citarne alcuni, a Paolo II, Giulio II, Leone X, Pio IX e Leone XIII. Inoltre, per essere precisi, il 10 dicembre ricorre liturgicamente la festa della miracolosa Traslazione della Santa Casa, non quella della 4

Madonna di Loreto. Benedetto XV, poi, nel dichiarare la Beata Vergine Lauretana Patrona degli aviatori nel 1920 riconobbe come autentico il “volo miracoloso” della Santa Casa. Senza contare infine le rivelazioni private avute al riguardo da numerosi santi. E l’enorme quantità di miracoli (guarigioni e conversioni) avvenuti all’interno della dimora della Sacra Famiglia. Vi è poi la tradizione folcloristica popolare a contrastare le ipotesi razionaliste degli ultimi decenni. Non a caso da secoli nelle Marche, la sera del 9 dicembre, si celebra la “Venuta” della Santa Casa con l’accensione di falò, come per illuminare la strada alla Vergine che arriva nei cieli con la sua dimora. Attorno ad essi si recita il S. Rosario e alle tre di notte un tempo si suonavano le campane per segnalare l’avvenuto arrivo della Santa Casa. Proprio per far conoscere meglio questa perla che abbiamo l’onore e la grazia di ospitare nel nostro Paese, Luci sull’Est ha deciso di pubblicare e diffondere un libro che, in maniera sintetica ma esaustiva, parla della storia della Santa Casa di Loreto e della sua importanza per la fede cattolica.

Loreto baluardo contro Islam Tra gli aspetti forse più ignorati c’è anche il ruolo decisivo svolto dal Santuario Lauretano nella preservazione dell’Europa cristiana. Infatti è alla Madonna di Loreto che i Papi e i condottieri si sono rivolti prima di affrontare - tra le altre - le due battaglie più decisive e celebri contro l’islam: quella di Lepanto (1571) e quella di Vienna (1683). In entrambe, la vittoria dell’esercito cristiano si è dovuta all’intervento della Beata Vergine Maria.

Prima dello scontro navale di Lepanto, Marcantonio Colonna, comandante della flotta pontificia, si recò a Loreto con la sposa per mettere nelle mani di Maria Santissima la sorte della guerra. E dopo la sconfitta della flotta maomettana, tornò nella città mariana per ringraziare la Madre di Dio, insieme a tutta l’armata papale. Peraltro i prigionieri cristiani liberati dalla schiavitù cui erano stati sottoposti dagli ottomani, in segno di riconoscenza verso la Virgo Lauretana donarono al santuario le loro catene, che vennero fuse per costruire porte e cancelli della Santa Casa e delle varie cappelle laterali della chiesa. Anche dopo la battaglia di Vienna, il re polacco Giovanni Sobieski volle celebrare la Madonna di Loreto. Uno stendardo con la sua immagine venne portato trionfalmente in processione per le vie della capitale asburgica da padre Marco d’Aviano. Sobieski lo fece poi collocare nella sua cappella e ogni giorno faceva celebrare dinanzi alla Santissima Vergine la Santa Messa e cantare le Litanie Lauretane.

La schiavitù mariana L’auspicio è che il libro offerto da Luci sull’Est aiuti ad accrescere la nostra devozione mariana e la consapevolezza della grandiosità della Santa Casa di Loreto. Non va peraltro dimenticato che il Santuario Lauretano è il luogo per eccellenza della schiavitù mariana, così come insegnata e predicata da San Luigi Maria Grignion de Montfort, che proprio fra quelle pareti ebbe l’ispirazione di scrivere il Trattato della Vera Devozione a Maria. Del resto, è nella Santa Casa che lo stesso Gesù, come insegna il santo francese, si fece schiavo di sua Madre, chiudendosi nel suo grembo santissimo.

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L’Osservatorio sulla Cristianofobia di Luci sull’Est in difesa del diritto dei cattolici di non essere oltraggiati di Silvio Dalla Valle

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a notizia di questa incredibile vicenda ha fatto scalpore ed è finita su tutti i giornali negli ultimi mesi. Perché c’è di mezzo il sacro diritto che ogni cristiano ha di tutelare e di non vedere oltraggiati e vilipendiati i simboli e le persone che sono la ragione d’essere del Cristianesimo: per prima la figura del Figlio di Dio, Gesù; e per seconda quella della sua Santa e

Immacolata Madre, Maria, che è anche nostra Madre e mediatrice di tutte le grazie. Ecco quanto è successo. Tutto è cominciato nel 2013 in Lituania.

Lui in jeans e tatuato, lei con un vestito bianco e una collana di perline, anche lei tatuata, accompagnati dalle frasi “Gesù, che pantaloni!”, “Maria, che vestito!” e “Gesù e Maria, che stile!”

Sekmadienis, una società che produce vestiti di dubbio gusto, ha deciso di utilizzare per una sua campagna pubblicitaria la foto di un uomo e di una donna con l’aureola.

Naturalmente e giustamente i cattolici lituani si sono sentiti oltraggiati nei loro sentimenti religiosi e hanno protestato vivamente contro questa pubblicità malvagia.

➤ Per rispetto alla figura del Divino Maestro, pubblichiamo la foto della pubblicità tagliata, non nella sua integralità.

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Questo ha innescato l’intervento dell’Agenzia per la difesa dei diritti dei consumatori la quale, dopo aver consultato la Conferenza episcopale lituana, ha ritenuto che la pubblicità non rispettasse la religione, imponendo all’azienda una multa di 580 euro. L’azienda non ha gradito l’intervento dell’Agenzia per i diritti dei consumatori e ha fatto ricorso alla giustizia perdendo in tutti i gradi nelle corti lituane. Almeno per una volta, fin qui, tutto nella normalità. Ma ecco il colpo di scena! L’azienda Sekmadienis si è rivolta all’Europa, specificamente alla Corte europea dei diritti umani. E qui ha trovato orecchie pronte ad ascoltarla. La Corte europea, che dovrebbe tutelare i diritti umani e religiosi dei cattolici che si sono sentiti oltraggiati per tale pubblicità, ha dato invece ragione all’azienda lituana. E per di più, all’unanimità!!! Secondo i giudici, anche alla pubblicità si dovrebbe applicare lo stesso principio della libertà di espressione. E così la Lituania è stata condannata a rimborsare alla ditta la multa pagata oltre ad ogni altro danno pecuniario subito. I giudici europei, pur riconoscendo che le autorità lituane hanno un ampio margine di manovra su questioni simili, in particolare in casi che riguardano un uso commerciale dei simboli religiosi, hanno detto che la pubblicità “non sembra essere offensiva”. Peccato che i cattolici lituani non la pensino così. Sempre secondo i giudici europei, la Lituania è tenuta a fornire ragioni sufficienti sul perché questa pubblicità debba essere considerata offensiva. 6

A loro avviso, le ragioni offerte dalle autorità lituane “sono vaghe e non spiegano con sufficiente esattezza perché il riferimento a simboli religiosi nelle pubblicità è da ritenersi offensivo”. Ma se c’è bisogno di spiegare a dei giudici perché quella pubblicità risulta blasfema – qualsiasi persona di buon senso lo capirebbe al volo – soprattutto in un paese dove la stragrande maggioranza della popolazione è cattolica, abbiamo veramente un problema. La sentenza della Corte europea diventerà definitiva se le parti non faranno appello. E qui sono entrati in gioco i 3.025 membri e sostenitori dell’Osservatorio sulla Cristianofobia, che si sono mobilitati e hanno scritto una petizione di protesta ai giudici della Corte europea dei diritti umani, facendo notare che la decisone da loro presa è assolutamente sbagliata e confonde in maniera palese libertà di espressione con libertà di offendere e di oltraggiare. Tutto ciò ha umiliato gravemente il sentimento religioso dei cattolici lituani. Normalmente, è un fatto raro protestare riguardo ad una decisione di giustizia tramite una petizione. Ma qui la decisione della Corte Europa è talmente sbagliata ed è talmente palese che i diritti dei cattolici lituani di non vedere oltraggiate le figure di Gesù e Maria sono stati feriti, che una protesta era un atto dovuto.

nofobia hanno anche inviato una mozione di appoggio al governo lituano, ai membri dell’Agenzia di Difesa dei Consumatori, alle corti di giustizia della Lituania e ai cattolici lituani per quanto hanno fatto. La mozione è stata consegnata lo scorso 21 aprile all’On. Žygimantas Pavilionis, membro di spicco del Parlamento lituano, che a nome del popolo lituano ha ringraziato i membri dell’Osservatorio per il sostegno dato (vedere box accanto). Tanto di capello al popolo lituano che ha gagliardamente e vigorosamente difeso quanto di più sacro noi cattolici abbiamo, le figure di Gesù e Maria. Per il momento i loro sforzi sono venuti meno – ci sarà ancora sicuramente un appello – a causa di una corte straniera, quella europea dei diritti umani. Adesso che la piccola Lituania, chiamata anche Terra di Maria, ci ha dato l’esempio, seguiamola. Hanno fatto quello che noi – in virtù di tutte le pubblicità blasfeme che vediamo in Italia e in Europa – dovevamo fare e purtroppo non abbiamo fatto. Basta con le offese ai simboli cristiani! È ora che i cattolici agiscano.

Le petizioni dei membri e sostenitori dell’Osservatorio sulla Cristianofobia sono state regolarmente consegnate alla Corte europea dei diritti umani, che fino al momento in cui questo numero di Spunti è stato chiuso non si è degnata di rispondere. Inoltre, i membri e sostenitori dell’Osservatorio sulla Cristia-

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Consegna della petizione al popolo lituano o scorso 18 aprile, il rappresentante dell’Osservatorio sulla Cristianofobia in Lituania, Francesco Saidl, è stato calorosamente ricevuto dall’On. Žygimantas Pavilionis, deputato al Parlamento lituano e membro della Commissione per gli affari esteri, che ha ricevuto e ringraziato, a nome del popolo lituano, la petizione

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“Il mio appoggio al popolo e alle autorità lituane”, firmata da 3.025 membri e sostenitori dell’Osservatorio sulla Cristianofobia. Da parte sua, il rappresentante dell’Osservatorio Francesco Saidl ha fatto i complimenti all’Agenzia per la difesa dei diritti dei consumatori, alle corti lituane che hanno dato ragione all’Agenzia e alla

Conferenza episcopale lituana che ha appoggiato la decisione dell’Agenzia. Inoltre, ha deplorato la scandalosa decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che si è rifiutata di dare ragione alle Corti lituane. Il caso non è ancora chiuso, perché c’è la possibilità di appello alla decisione della Corte Europea.

➤ A destra l’On. Pavilionis mentre riceve le petizioni dalle mani del nostro rappresentante, Francesco Saild che ha ribadito che “di mezzo c’è la tutela del diritto che ogni cristiano ha di non vedere oltraggiati e vilipendiati i simboli e le persone che sono la ragione d’essere del Cristianesimo: per prima, la figura del Figlio di Dio, Gesù; e per seconda quella della sua Santissima Madre, Maria”.

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Fatima: un discorso ormai superato? di Julio Loredo

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l 13 maggio scorso è iniziato il 101° anniversario delle apparizioni di Fatima. Nell’omelia pronunciata al Santuario portoghese, il 13 maggio 2010, Papa Benedetto XVI aveva manifestato un suo desiderio: «Tra sette anni ritornerete qui per celebrare il centenario della prima visita fatta dalla Signora “venuta dal Cielo”, come Maestra che introduce i piccoli veggenti nell’intima conoscenza dell’Amore trinitario e li porta ad assaporare Dio stesso come la cosa più bella dell’esistenza umana. Possano questi sette anni che ci separano dal centenario delle apparizioni affrettare il preannunciato trionfo del Cuore Immacolato di Maria a gloria della Santissima Trinità». Sembra evidente che egli avesse un grande progetto apostolico, per presentare e spiegare il messaggio della Madonna ai fedeli, rendendolorilevante per i nostri giorni, verso il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Sette anni dopo constatiamo, non senza rammarico, che di quel grande progetto poco si è concretato. E adesso non mancano voci che sostengono che Fatima sia un discorso ormai superato. Un’analisi del messaggio stesso dissiperà questo malinteso. Lo stesso Papa Ratzinger ammoniva: «Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa. Qui rivive quel disegno di Dio che interpella l’umanità sin dai suoi primordi: “Dov’è Abele, tuo fratello? […] La voce del sangue di tuo fratello grida a me

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dal suolo!” (Gen 4, 9). L’uomo ha potuto scatenare un ciclo di morte e di terrore, ma non riesce ad interromperlo…»

Un messaggio profetico “Fatima è senza dubbio la più profetica delle apparizioni moderne”. Queste parole, contenute nel documento «Il messaggio di Fatima», con cui nel 2000 il Vaticano diede l’assenso definitivo alle apparizioni della Madonna in Portogallo, e poi ripetute a Fatima da Papa Benedetto XVI il 13 maggio 2010, definiscono perfettamente la loro sostanza: sono apparizioni profetiche. Parlare di “profeta” o di “profezia” fa venire subito in mente la figura di qualcuno che, ispirato da Dio,

predice il futuro. In realtà, la predizione del futuro è solo un aspetto della missione profetica. Il primo compito del profeta, spiega S. Paolo nella I Lettera ai Corinzi, è di “edificare, incoraggiare e confortare” il Popolo di Dio. In situazioni di grande afflizione spirituale, o di grave smarrimento nella Fede, quando rischia di insinuarsi la tentazione di pensare che Dio si sia dimenticato di noi, Egli manda profeti per ricordarci che è sempre in mezzo a noi, accompagnando e guidando amorevolmente ogni passo del nostro travagliato cammino. All’inizio del secolo XX, la situazione spirituale del mondo era talmente grave, che Dio inviò non un profeta, bensì la Sua Santissima Madre per dirci: “Non abbiate paura! Sono la Regina del Rosario”. Un secolo dopo, la situazione era precipitata così in basso che,

➤ Il 19 agosto, alle quattro di pomeriggio, la temperatura si abbassò, il sole sembrava d’argento.

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➤ “Era

una Signora tutta vestita di bianco, più splendente del sole”.

proprio a Fatima, Papa Giovanni Paolo II ammonì: “L’umanità è giunta a un bivio: può fare del mondo un giardino oppure ridurlo a un cumulo di macerie”. Di fronte a tale immane prospettiva, non poche anime tremano, vacillano, ripiegano… Proprio per loro, per noi, è venuta la Madonna a esortare: “Non abbiate paura! Non scoraggiatevi! Non vi lascerò mai!”. Quale peso dare a queste parole? Nella prima apparizione, il 13 maggio 1917, Lucia chiese alla Signora: “Di dove è Vostra Signoria?”. Indicando il cielo con la mano destra, Ella rispose: “Sono del Cielo”. Sono, dunque, parole venute dal Cielo, cioè da Dio stesso: parole illuminanti e rasserenanti, atte a darci forza e coraggio nelle tribolazioni odierne. Il profeta, continua l’Apostolo S. Paolo, è anche colui che svela i misteri dei cuori. La mente del profeta è illuminata da Dio, la sua conoscenza è soprannaturale. Egli vede, per così dire, con gli occhi di Dio, e giudica con la mente di Dio. Perciò il profeta è capace di fare una “diagnosi” precisa dello

stato spirituale delle singole anime e delle società. A Fatima, la Madonna fece una diagnosi pesantemente negativa del mondo moderno: “Molte anime vanno all’inferno perché non vi è chi si sacrifichi e preghi per loro”. E anche della società moderna. All’epoca delle apparizioni, la Madonna indicò la situazione del mondo come estremamente pericolosa. L’empietà e l’impurità avevano a tale punto preso possesso della terra, che per punire gli uomini era esplosa quella autentica ecatombe che fu la Grande Guerra del 1914-1918. Questa conflagrazione sarebbe terminata, e i peccatori avrebbero avuto il tempo di emendarsi, secondo il richiamo di Fatima. Se questo appello fosse stato ascoltato, l’umanità avrebbe conosciuto la pace. In caso contrario, sarebbe venuta un’altra guerra ancora più terribile. E, se il mondo fosse rimasto sordo alla voce della sua Regina,

una suprema ecatombe, di origine ideologica e di portata universale, implicante una grave persecuzione religiosa, avrebbe afflitto tutti gli uomini, portando con sé grandi prove per il Romano Pontefice: “La Russia diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. Il Santo Padre dovrà soffrire molto. Intere nazioni saranno annientate”. Come siamo arrivati a questa situazione? A causa dell’apostasia delle anime, risponde la Madonna: “Se l’umanità non smetterà di offendere Dio, verrà un castigo quale non si è mai visto”. In altre parole, si tratta fondamentalmente di una crisi morale e spirituale, che poi si riverbera nel campo sociale, culturale, politico, economico e via dicendo. Il carisma di profezia, insegna infine S. Paolo, è dato per il bene degli uomini. Il profeta non si limita a confortare e a diagnosticare, egli fa un richiamo alla conversione e indica una via di soluzione, promettendo l’aiuto divino a chi prenderà la buona strada. Giugno 2018

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A Fatima, la Madonna ha rivolto un forte richiamo alla conversione: preghiera, penitenza, Comunione riparatrice, recita quotidiana del Santo Rosario, devozione al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria: “Se ascolteranno le mie richieste la Russia si convertirà e si avrà pace”. A chi ascolterà le Sue parole, la Madre di Dio ha promesso di stargli vicino: “Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio”. Forse mai nella storia l’umanità era caduta spiritualmente così in basso. Più l’uomo pecca, però, più Dio gareggia per superare la malvagità umana con una sovrabbondanza di misericordia. Se in passato Egli aveva inviato santi e profeti per raddrizzare le vie dell’umanità, nella nostra epoca Egli si è degnato di inviare la Sua Madre Santissima. Prima alla Rue di Bac (1830), poi a La Salette (1846), ancora a Lourdes (1858) e finalmente a Fatima, nel 1917. Fatima si presenta come il sigillo dell’intervento divino nei giorni nostri, appunto come “la più profetica delle apparizioni moderne”. Un messaggio

certamente di tragedia e di castigo, ma soprattutto di coraggio e di speranza.

E la conversione? A questo punto ci chiediamo: è avvenuta la conversione richiesta dalla Madonna? La risposta è, purtroppo, no. Anzi. Il peccato non fa altro che aumentare. E tocca anche la Chiesa di Dio. Diceva Benedetto XVI a Fatima: «Le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall’interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa. Anche questo si è sempre saputo, ma oggi lo vediamo in modo realmente terrificante: che la più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori». Finché non avvenga questa profonda conversione di cuore richiesta dalla Madonna – conversione personale e conversione sociale – non possiamo dire che Fatima sia un discorso ormai superato. Chiudiamo citando le parole di uno dei più grandi devoti del-

la Madonna di Fatima nel secolo scorso, il prof. Plinio Corrêa de Oliveira: “È bene che, al termine di queste riflessioni, il nostro spirito indugi nella considerazione delle prospettive ultime del messaggio di Fatima. Oltre la tristezza e le punizioni sommamente probabili, verso le quali avanziamo, abbiamo davanti a noi le luci sacrali dell’alba del Regno di Maria: “Infine, il mio Cuore Immacolato Trionferà”. È una prospettiva grandiosa di universale vittoria del Cuore regale e materno della santissima Vergine. È una promessa pacificante, attraente e soprattutto maestosa ed entusiasmante”. Dopo aver celebrato, l’anno scorso, il centenario delle apparizioni, possano quegli eventi penetrare la nostra anima, lenendo le nostre angosce, confortandoci con la forza soprannaturale della grazia divina e, soprattutto, spronandoci all’impegno di conversione richiesto dalla Madonna a Fatima. La ricompensa sarà il Regno di Maria sulla terra, e la felicità eterna nel Cielo.

➤ “La Madonna disse che nel mondo ci sono molte guerre e discordie. Le guerre non sono altro che il castigo per i peccati del mondo”.

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Nuova campagna di Luci sull’Est: il Sodalizio del Rosario D

al prossimo mese di settembre, Luci sull’Est darà vita al Sodalizio del Rosario, una nuova sezione dell’Associazione dedicata in particolare alla devozione della pratica del Rosario, secondo quanto ha chiesto la Madre di Dio a Fatima: “Voglio che preghiate il Rosario tutti i giorni per ottenere la pace nel mondo!”. Come primo passo, il progetto ha l’obiettivo di distribuire 100.000 corone del Rosario, quest’anno sulle orme di Padre Pio, nel 50° anniversario della sua morte. Il Sodalizio del Rosario andrà incontro alle tante persone in grave disagio spirituale e anche materiale, bisognose di soccorso. E tale soccorso può venire soltanto dal Cielo.

che non possa essere risolto col Rosario. Non c’è nessun problema, vi dico, che noi non possiamo risolvere con la preghiera del Rosario!” Inoltre, è stata la Madonna stessa a dare al Rosario il potere di ottenere grandi grazie, Lei stessa ci ha promesso: “A tutti coloro che reciteranno il mio Rosario prometto la mia specialissima protezione; e chi confiderà in me, col Rosario, non sarà oppresso dalle avversità”. E anche: “Chiunque reciterà devotamente il Santo Rosario, con la meditazione dei Misteri, tutto ciò che chiederà, l’otterrà”.

Il Sodalizio del Rosario avrà particolarmente cura dei giovani. Tanti di loro hanno di sicuro un buon cuore, e vorrebbero fare le cose per bene, ma a volte non riescono semplicemente perché non trovano nessuno che tenda loro una mano amica. Il Sodalizio andrà anche incontro alle famiglie, specialmente quelle in maggiore difficoltà. E sarà ugualmente accanto agli anziani, tante, tantissime volte, soli o ammalati, trascurati dai loro cari. Su questo progetto Luci sull’Est terrà informati i suoi membri e sostenitori tramite le lettere del Presidente Nelson Fragelli.

Infatti, se a volte siamo tentati di scoraggiarci davanti a questa disastrosa crisi economica, alla crescente perdita di Fede, alla crisi morale e religiosa, ai tanti drammi familiari che ci colpiscono, all’avvilimento della politica, alla feroce, barbara e sanguinaria persecuzione dei cristiani nei paesi di matrice islamica è perché ci dimentichiamo che la soluzione ai nostri mali esiste, ce l’abbiamo, è alla portata delle nostre mani, ci è stata data direttamente dalla Madre di Dio: è la preghiera del Rosario. Sul potere straordinario del Rosario, ecco cosa dice Suor Lucia, la veggente che ha visto la Madonna a Fatima: “La Santissima Vergine ha dato un’efficacia tale alla recita del Rosario che non c’è nessun problema, non importa quanto difficile possa essere, sia temporale o soprattutto spirituale,

➤ Il progetto ha come obiettivo la distribuzione di 100.000 corone del Rosario, quest’anno sulle orme di Padre Pio, nel 50°anniversario della sua morte.

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Il Santo Rosario e la bomba atomica F

u nel 1945 che venne sganciata la bomba atomica su Hiroshima. La piccola comunità situata in una canonica distante solo 8 isolati dallo scoppio della bomba, rimase miracolosamente illesa insieme alla casa, mentre non scampò alcuna persona nel raggio di un chilometro e mezzo dal centro dell’esplosione. Per un giorno intero i quattro gesuiti della comunità furono avvolti da una specie di inferno di fuoco, di fumo e di radiazioni. Nessuno di loro fu contaminato dalle radiazioni atomiche, e la loro casa rimase in piedi, mentre tutte le altre case intorno furono distrutte e ridotte ad un cumulo di macerie incenerite. Nessuno dei duecento medici americani e giapponesi seppero mai spiegare come mai, dopo 33 anni dallo scoppio dell’atomica, nessuno di loro aveva mai sofferto o aveva riportato conseguenze da quella esplosione atomica e continuavano a vivere in ottima salute. Perplessi, hanno avuto tutti sempre la stessa risposta alle loro tante domande: “Come missionari abbiamo voluto vivere nel nostro paese il messaggio della Madonna di Fatima e perciò abbiamo pregato tutti i giorni il Rosario”. Ecco il messaggio pieno di speranza di Hiroshima: la preghiera del Rosario è più forte della bomba atomica! Oggi, nel centro della città ricostruita di Hiroshima, si trova una chiesa dedicata alla Madonna. Le 15 vetrate mostrano i 15 misteri del Rosario, che si pregano in questa chiesa giorno e notte.

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Un miracolo simile avvenne anche a Nagasaki, dove un convento francescano, il “Mugenzai no Sono” (Giardino dell’Immacolata), fondato da San Massimiliano Kolbe, rimase illeso come a Hiroshima. Dal giorno in cui le bombe caddero, i gesuiti superstiti furono esaminati più di 200 volte dagli scienziati senza giungere ad alcuna conclusione, se non che la sopravvivenza degli otto gesuiti all’esplosione fu un evento inspiegabile per la scienza umana.

portoghese e mi venne sott’occhio l’immagine della Madonna di Fatima. Mi sembra che questa si muovesse, dicesse qualcosa. “All’improvviso una luce abbagliante, vivissima mi ferì le pupille. Rimasi impietrito. Era accaduto il cataclisma. Il cielo si era oscurato, una nuvola di polvere bruna aveva coperto la città. La biblioteca bruciava. Gli uomini bruciavano. I bambini bruciavano. L’aria stessa bruciava. Io non avevo portato la minima scalfittura. Il segno del miracolo era evidente.

La testimonianza del prof. Hikoka Vanamuri sopravvissuto di Hiroshima

“Non riuscivo tuttavia a spiegare quello che era successo. Ma il miracolo ha una spiegazione? Non riuscivo nemmeno a pensare. Solo l’immagine della Madonna di Fatima mi splendeva su tutti i fuochi, sugli incendi, sulla barbarie degli uomini.

Hikoka Vanamuri, già professore all’Università di Tokio in filosofia, è stato intervistato in occasione del suo pellegrinaggio a Fatima, e così ha risposto:

“Senza dubbio ero stato salvato perché portassi la testimonianza della Vergine su tutta la terra. Il dott. Keia Mujnuri, un amico dal quale mi recai quindici giorni dopo, stabilì attraverso i raggi X che il mio corpo non aveva sofferto scottature. La barriera del mistero si frantumava.

“Non tornerò in Giappone. Dopo anni di studi, dopo anni di meditazione ho compreso che la vita nell’atmosfera viziata di Buddha è rimasta un’inacidita testimonianza storica di paganesimo vociferante e mi sono convertito alla religione cattolica. “La decisione l’ho presa dopo lo scoppio della bomba atomica su Hiroshima. Ero a Hiroshima per una ricerca storica. Lo scoppio della bomba mi trovò in biblioteca. Consultavo un libro

“Cominciavo a credere nella bellezza dell’amore. Imparai il catechismo ma sul cuore tenevo l’immagine di Lei, il canto soave di Fatima. Desideravo il Signore per confessarmi, ma lo desideravo per mezzo di Sua Madre».

riassunto tratto da http://www.novena.it/ miracolo_santo_rosario/miracolo_Hiroshima.htm

Spunti – Luci sull’Est

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Cosa vogliono e cosa pensano i membri e sostenitori di Luci sull’Est I

l Presidente Nelson Fragelli ha fatto una inchiesta presso i membri e i sostenitori di Luci sull’Est chiedendo di condividere le loro opinioni circa le prossime attività che l’associazione dovrà intraprendere.

pensano i membri e i sostenitori dell’Associazione.

I loro pareri sono infatti di fondamentale importanza per la realizzazione di un efficace apostolato mariano in Italia e non solo.

- Il 77% trova molto importante la diffusione della preghiera del Rosario, attraverso la distribuzione della coroncina del rosario insieme al libretto che ne guida la preghiera;

Le risposte aiuteranno Luci sull’Est a prendere delle decisioni vitali che avranno un impatto diretto sulle prossime azioni dell’associazione. Perché, in fin dei conti, sono i membri e i sostenitori che decidono dove meglio impiegare le risorse ottenute da Luci sull’Est. Innanzi tutto, è molto rincuorante constatare che la stragrande maggioranza degli amici di Luci sull’Est, il 98% per essere precisi, condivide la convinzione che è ancora attualissimo il richiamo alla preghiera e alla conversione del messaggio di Fatima, come via per la salvezza delle anime, nell’attesa della promessa della Madonna: “Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà!” Questo veramente rassicura Luci sull’Est e la incoraggia ad andare avanti nella sua missione, che è anche quella dei suoi membri e sostenitori. Andiamo dunque nello specifico, illustrando ciò che

Riguardo all’importanza dei metodi per diffondere e rispondere al richiamo di conversione di Maria a Fatima:

- Per il 68% degli amici di Luci sull’Est, sono da implementare le campagne Internet per la diffusione del messaggio della Madonna di Fatima e per la diffusione della preghiera del Rosario; - Per il 65% dei sostenitori, è da privilegiare la diffusione della devozione al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, attraverso la distribuzione di un’immagine con la preghiera di consacrazione ai Santissimi Cuori di Gesù e Maria; - La metà dei sostenitori, il 50%, trova invece molto importante la distribuzione di materiale editoriale (pieghevoli, DVD e libri – fra cui il noto volume “Fatima: messaggio di tragedia o di speranza?”), al fine di diffondere il messaggio di Fatima e la Fede cristiana; - Invece, soltanto il 40% di voi trova molto importante organizzare conferenze e convegni sui temi della Fede.

Quello che ha invece sorpreso, e questo sarà fondamentale per guidare le prossime azioni di Luci sull’Est, è che per il 98% dei sostenitori è molto importante che l’Associazione organizzi azioni di sensibilizzazione, denuncia e sostegno concreto alle comunità cristiane vittime di persecuzione. Soprattutto se consideriamo che negli ultimi anni si sono moltiplicati i casi di persecuzioni, fisiche e non, ai danni dei cristiani. Questi episodi riguardano paesi come Siria, Iraq, Afghanistan, India, Cina, Pakistan, Nigeria, ma anche numerosi paesi occidentali. Riguardo alle singole azioni, il 19% dei sostenitori privilegia la diffusione del Rosario, il 18% le campagne digitali tramite Internet rivolte alle nuove generazioni, il 14% la formazione di gruppi di preghiera, il 13% la visita della Statua della Madonna di Fatima di Luci sull’Est, il 12% sceglie programmi radiofonici e/o TV; il 10% la pubblicazione di libri e pieghevoli e il 6% le conferenze e i convegni sui temi della Fede. Adesso è dunque il momento di rimboccarci le maniche. La strada da percorrere insieme nei mesi a venire è già stata tracciata. Così, l’associazione organizzerà nei prossimi mesi: 1) una campagna per invitare le famiglie e consacrarsi ai Cuori Immacolati di Gesù e di Maria; Giugno 2018

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2) una campagna, tramite Internet, indirizzata alle nuove generazioni, esortando il maggior numero di giovani a pregare il Rosario, invitandoli a richiedere una coroncina del Rosario con un metodo pratico per recitarlo; 3) una campagna di diffusione della preghiera del Rosario tramite annunci su riviste; 4) a settembre, una grande campagna nazionale di diffusione del Rosario. 5) inoltre, l’Associazione si impegnerà per sviluppare le sue azioni in difesa dei cristiani perseguitati.

➤ Sono le risposte dei sostenitori che aiuteranno Luci sull’Est a prendere delle decisioni vitali che avranno un impatto diretto sulle prossime azioni dell’associazione.

Perché diventare membro dell’Alleanza di Fatima È

da quasi 15 anni che faccio il direttore del progetto Alleanza di Fatima di Luci sull’Est. Un progetto che mi dato tanta soddisfazione perché non passa giorno senza che io riceva lettere, email o semplice chiamata telefonica dove mi raccontano le straordinarie grazie ricevute da coloro che aderiscono a questo progetto. I membri dell’Alleanza di Fatima di Luci sull’Est sono quei figli e figlie di Maria che – persuasi dal messaggio che Ella ci ha dato a Fatima, lo ritengono la chiave per la soluzione delle nostre difficoltà, sia individualeiche a livello di nazione – hanno deciso

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di collaborare in maniera stabile affinché Luci sull’Est possa portare in tutta Italia le parole di speranza della Madonna di Fatima. Ognuno dei membri dell’Alleanza di Fatima ha un ruolo del tutto speciale nella diffusione del messaggio della Madonna perché permettono in maniera stabile – tramite una piccola offerta mensile – la diffusione delle parole di Maria tese a salvare l’umanità conducendola al Suo Divin Figlio. I membri dell’Alleanza Fatima sono convinti che, malgrado la tremenda crisi morale in cui

viviamo e le sue conseguenze nelle nostre vite, “alla fine il Cuore di Maria trionferà!”, come ci ha promesso la Madonna a Fatima. Infatti, a Fatima, la Vergine ci ha fatto vedere il Suo Cuore Immacolato oltraggiato dai peccati dell’umanità, ci ha chiesto sacrifici e la recita del rosario per ottenere la pace del mondo e la conversione dei peccatori. E ci ha mostrato la minaccia di una paurosa catastrofe che lascia il mondo quasi in rovina, ma, alla fine, viene profetizzato il grande riavvicinamento delle anime a Dio e il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

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Alleanza di Fatima Luci sull’Est Questa speranza, anzi questa certezza, è per tutti i membri dell’Alleanza di Fatima la bussola che li guida, la luce che fa loro intravedere il ritorno dell’umanità a Dio. In due parole, la missione del programma Alleanza di Fatima è portare, in maniera stabile, in tutta Italia le parole di speranza della Madonna di Fatima. Perché l’Italia ha oggi più che mai bisogno di dire “sì!” al messaggio di Fatima. Un “sì!” per non rischiare di essere fra le nazioni che la Madonna ha detto che “saranno annientate”. È in virtù del sostegno dei membri dell’Alleanza di Fatima che Luci sull’Est ha potuto fare, e continua a farle, tante attività: la carovana della Madonna di Fatima che percorre l’Italia, visitando parrocchie, ospedali, scuole, carceri; la diffusione della preghiera del Rosario, l’invito alla Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, e tanti, tanti altri progetti. Come risultato, persone e famiglie che si trovavano lontane dalla religione si sentono adesso spinte a rispondere all’appello di preghiera della Madonna. I membri dell’Alleanza di Fatima sono stati strumenti della Madonna per tante

grazie, conversioni e cambiamenti di vita. Questo ci obbliga ad andare sempre più avanti, e a non fermarci. Perché sono ancora tante le famiglie che non conoscono gli appelli della Madonna di Fatima alla preghiera, alla penitenza, al cambiamento di vita. Sono ancora tante le anime in angoscia che ancora non hanno sperimentato la meravigliosa efficacia del Rosario, che ha già aiutato molti ad ottenere le grazie di cui hanno bisogno. Sono ancora tante le anime lontane da Dio che, se venissero a conoscenza del messaggio di speranza di Maria, avrebbero la possibilità di ritornare sulla buona strada.

Sì, perché se vogliamo agire in modo continuo, se vogliamo far fruttare il seme già sparso, bisogna costituire un gruppo di sostegno regolare per garantire l’esecuzione di progetti che non possono essere condizionati da ostacoli ed interruzioni. Per diventare dell’Alleanza di Fatima è sufficiente un contributo mensile, piccolo, ma stabile. Una piccola offerta, alla portata di tutti.

Tutte queste anime ci aspettano!

I membri dell’Alleanza di Fatima ricevono tanti benefici, il più importante penso sia quello di natura spirituale, il fatto di avere il loro nome inscritto nella messa settimanale che è celebrata, sempre il lunedì, per le loro intenzioni private e quelle dei loro familiari, tra i quali anche gli ammalati delle loro famiglie.

È per questo che il nostro presidente Nelson Fragelli vorrebbe invitare oggi tutti i sostenitori di Luci sull’Est a diventare, anche loro, membri dell’Alleanza di Fatima.

Inoltre, i membri dell’Alleanza di Fatima beneficiano delle preghiere delle suore di un monastero che hanno generosamente deciso di unire le loro intenzione a quelle dei membri dell’Alleanza.

Si tratta di un invito a far parte di un gruppo di sostegno regolare che, con una piccola offerta mensile renderà possibile raggiungere questi obiettivi che, per la loro natura, hanno bisogno di un preventivo stabile.

Se oggi, dopo aver letto questo articolo, qualcuno volesse diventare membro dell’Alleanza di Fatima, lo potrà fare seguendo le istruzioni del tagliando di adesione che si trova accanto a questo bollettino. Giugno 2018

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Le intenzioni di preghiera dei membri e sostenitori di Luci sull’Est Abbiamo ricevuto molte intenzioni di preghiera da parte dei membri del’Associazione Luci sull’Est. Di seguito ne abbiamo estrapolate alcune molto significative che vogliamo condividere con i nostri sostenitori.

@ Marcello - Prego la Vergine Maria di guarire mia moglie e mia madre donando loro pace e salute per il resto della loro vita terrena.

@ Marco - La Vergine Madre di Cristo ci doni la pace del cuore e la pace laddove vi sono guerre e divisioni.

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Marzia - Beata Vergine Maria benedicimi sempre , mi consacro al tuo Cuore Immacolato.. ti dono me stessa .. proteggimi sotto al tuo manto.. tante sono le grazie che Gesù mi ha concesso.. guidami, proteggimi, insegnami a pregare.. voglio offrire tutto a Gesù e non offenderlo .. sono misera.. CONFIDO NELLA TUA GRAZIA E NELLA GRAZIA DI GESU’ ... proteggimi, difendimi e liberami da ogni male... e fà che il mio cuore si apra all’Amore di Dio. Che il mio cuore , la mia anima , la mia mente e il mio corpo siano liberi da ogni male! Ti affido la mia anima, la mia vita, tutto ciò con cui verrà a contatto..ti chiedo, non essendo degna, di potere avere la salvezza eterna 16

e di venire un giorno in Paradiso. Dio abbi Misericordia di noi tutti! La tua Misericordia è infinita, Gesù tu puoi tutto! Ti affido la mia famiglia e tutte le nostre sofferenze! Grazie per le tante grazie!!!!

@ Nicola. - O Vergine Benedetta,ascolta le nostre preghiere,ditribuisci anche a noi i doni della Tua tenerezza e rendici partecipi dell’abbondanza di Grazie di cui Tu sei piena.L’Arcangelo ti saluta e ti chiama “Piena di Grazia”,tutte le Nazioni ti chiameranno Beata,tutte le gerarchie celesti ti benedicono,e noi,che siamo relegati sulla Terra,anche noi così ti declamiamo: “Salve,o piena di Grazia,il Signore è con te”

@ Claudia. - Ti prego Maria perchè nella mia vita sia fatta la volontà di Dio, ti prego apri le mie orecchie perchè possa sentire la sua voce. Ti prego per la conversione dei miei familiari. Che un giorno possiamo tutti insieme dar lode al Signore e riconoscere che tutto è dono suo. Grazie madre celeste che non abbandoni mai i tuoi figli manda il tuo spirito, manda i tuoi angeli nella mia vita in ogni situazione. Grazie

@ Linda - Madonnina prega per la conversione dei peccatori e liberarci dal male

@ Claudia - Vergine Maria, metto nelle tue mani i problemi di questo mondo in crisi. Ti prego

per i bambini, per gli anziani, per i peccatori, gli atei, i malati. Pensaci Tu!

@ Teresa - Aiuta tutta l’umanità a confidare sempre più in te, solo così unitamente alla recita del Santo Rosario formeremo quella catena che unirà a te. Proteggici sotto il Tuo celeste manto...Noi confidiamo in te.

@

Ermanno - Perchè non prevarichi l’idea della inutilità dei bambini con grossi problemi psicofisici per i quali la morte assistita o no diventa un obbligo ed una coercizione da parte dello stato (vedi caso Alfie in Inghilterra)

@

Maria Concetta - Madonnina, intercedi per me, dammi la grazia e il dono della maternità. Fai che questa volta proceda tutto bene, che il bambino/a sia sano/a e che io possa diventare madre. Non mi fare provare più la bruttissima esperienza dell’aborto. Grazie Maria, madre mia. Amen

– Spunti – Trimestrale di collegamento con gli associati al progetto «Luci sull’Est» Anno XXVII, n° 2 – Giugno 2018 Direttore responsabile: Federico Catani Redazione e amministrazione: Via Savoia, 80 – 00198 Roma Tel.: 06 85 35 21 64 www.lucisullest.it E-mail: segreteria@lucisullest.it C.C.P. 955005 (intestato a Luci sull’Est) Aut. trib. Roma n° 495 del 21-8-1991 Spedizione in abb.to Postale D.L. 353/2003 (conv. In L.27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 2, DCB-PD Abbonamento annuo: 10 euro Stampa: Everprint srl Via G. Rossa n°3 - 20061 Carugate (Milano)

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