CASAAdolce casa CAS
La mia
Anno I | Numero 1 Ottobre 2020
Inserto omaggio allegato al numero odierno di Giornale di Erba, Giornale di CantĂš
Arredamento Colori neutri e armonici in un gioco di contrasti Riscaldamento Comfort abitativo a prova di sprechi Outdoor Giardini d’inverno da vivere con stile
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COMFORT E ARMONIA, È UNA QUESTIONE
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L’Oms stabilisce le linee guida per scegliere le temperature negli ambienti domestici durante i mesi invernali
A
ppena le temperature si abbassano si innesca la battaglia per il controllo di termostati e termosifoni. Da una parte ci sono i freddolosi per natura, pronti a indossare pullover e pile non appena la temperatura sfiora i 18 gradi. Dall’altra chi del caldo non può sentir parlare. Ciò che è certo è che ognuno ha la propria percezione del benessere termico, ma se si vive sotto lo stesso tetto la questione si complica. Ci ha pensato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a dare delle linee guida, fissando degli standard oggettivi che identificano il microclima domestico più adatto per la nostra salute. Rispettarli comporta un aumento delle difese immunitarie dell’organismo, la riduzione della probabilità di sviluppare patologie respiratore e permette di prevenire la formazione della muffa.
Un limite per ogni ambiente
La temperatura ideale si aggira intorno ai 21 gradi, ma può variare in base alle stanze. In salotto, dove si trascorre la maggior parte del tempo, non ci si dovrebbe mai discostare da questo limite. In cucina, il calore generato dai fornelli permette di scendere fino ai 18-19 gradi. In camera da letto, invece, il termometro può arrivare fino a 16 gradi.
Non solo temperatura: l’umidità ha un ruolo di rilievo nel microclima domestico
20 RiscaldaRe con stile
LE ALTERNATIVE IL CALORE ECO-FRIENDLY PROVIENE DAL SOTTOSUOLO Gli impianti geotermici sono la soluzione più sostenibile, quando si parla di riscaldamento: sfruttano la temperatura del sottosuolo per riscaldare, ma anche per raffrescare e produrre acqua calda sanitaria. Sono soluzioni amiche dell’ambiente e un ottimo strumento di efficienza energetica. Per portare il calore in profondità o in superficie si adottano sonde geotermiche in modo da estrarlo e cederlo a una pompa di calore cui
spetta il compito di distribuirlo all’edificio attraverso pannelli radianti a pavimento o a parete. Abbinando a questo sistema un impianto fotovoltaico è possibile fornire ulteriore energia alla pompa di calore, riducendo ancora consumi e costi. Un impianto di questo genere contribuisce ad aumentare la classe energetica dell’immobile e il suo valore sul mercato. L’investimento è importante, ma alla lunga conviene,
IRRADIAZIONE OMOGENEA CON GLI IMPIANTI A PAVIMENTO Il sistema di riscaldamento a pavimento o “a pannelli radianti” funziona grazie a tubazioni (nel caso di impianto ad acqua a circuito chiuso) o resistenze elettriche (nel caso di impianto elettrico), disposte sotto il suolo ed appoggiate a pannelli isolanti. Queste emettono calore in modo uniforme e ottimale nelle stanze, dal basso verso l’alto. La dispersione per irraggiamento supera il limite dei sistemi tradizionali, che è quel-
lo di concentrare il caldo nelle zone più vicine alla fonte di emissione (cioè il termosifone). Prima di optare per un impianto del genere occorre tenere in considerazione i vantaggi che ne derivano. A fronte di una spesa superiore rispetto all’impegno economico richiesto dai termosifoni, il riscaldamento a pavimento permette di ammortizzare l’investimento sul lungo periodo, con un vantaggio economico ed ambientale.
La corretta gestione del clima aiuta ambiente, salute e portafoglio
EFFICIENZA A PROVA
di sprechi L
a nostra salute trae importanti benefici dalla corretta gestione del microclima domestico, ma non è la sola. Utilizzare al meglio gli impianti di riscaldamento, infatti, consente di ottenere un certo risparmio energetico, che si riflette sul bilancio familiare e sull’ambiente. L’Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) dispensa qualche utile consiglio, per evitare gli sprechi e limitare le emissioni di CO2 e altri gas nocivi nell’atmosfera.
I consigli da seguire
La normativa prevede una temperatura fino a 22 gradi, ma 19 gradi permettono di raggiungere già il comfort necessario: occorre ricordare che ogni grado in più sul termostato comporta consumi di energia significativi, con conseguente aggravio in bolletta. In un’abitazione efficiente, inoltre, non è necessario tenere acceso l’impianto di riscaldamento per tutto il giorno. Utilizzare valvole termostatiche o soluzioni tecnologiche innovative - come la possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale - consentono di non superare la temperatura stabilita, garantendo un ulteriore risparmio energetico. Al fine di ridurre gli sprechi è altrettanto essenziale eliminare le dispersioni. Gran parte del calore prodotto nell’ambiente domestico viene disperso da muri, porte, finestre e tetti non correttamente isolati, per questo vale la pena fare un check-up dell’immobile e testarne le prestazioni energetiche e gli eventuali interventi da fare.
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28 FocUs Fai da te
Trasformare un bancale in un tavolo: ecco i consigli da seguire
Personalizzare l’abitazione usando materiali di scarto è possibile. Basta solo usare un po’ di fantasia e il gioco è fatto. Una delle idee più interessanti consiste nel trasformare un bancale in un tavolino di design. Per realizzarlo occorrono alcune attrezzature, tra le quali una sega a lama, un trapano avvitatore, una chiodatrice, morsetti, viti e un pennello.
Dallo smontaggio alla verniciatura
Il primo passaggio consiste nello smontare il pallet, staccando le assi e successivamente tagliandole con la sega o, in alternativa, con una più pratica troncatrice. È necessario pensare anche alle gambe del tavolino: per questo si consiglia di tenere da parte quattro assi massicce, di circa 90 centime-
tri di lunghezza, a sezione cubica. Se si desidera rinforzare la parte superiore del mobile fai da te è preferibile conservare altre quattro assi, due lunghe circa 1 metro e 20 centimetri e le altre due intorno ai 60. I pezzi più piccoli andranno invece disposti a spina di pesce e incollati su un pannello in legno. In questo caso non è necessario scegliere un materiale pregiato: è sufficiente un MDF (medium-density fibreboard, pannello di fibra a media densità) di buona qualità. Dopo aver fatto seccare la colla arriva il momento di usare una levigatrice per appiattire le assi, con l’obiettivo di eliminare eventuali schegge residue. Il passaggio seguente consiste nel montaggio delle gambe, affidandosi a un trapano avvitatore. Non resta infine che un ultimo procedimento: la verniciatura, da effettuarsi scegliendo colori per legno. A questo punto il tavolino fai da te è pronto per essere utilizzato.
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DA UN BIDONE NASCE UN VASO chi ha detto che i secchi di plastica o i vecchi cestini rotti debbano essere gettati, quando non si utilizzano più? Affidandosi al fai da te e sfogando la propria creatività è possibile ottenere risultati davvero sorprendenti. I bidoni, per esempio, si adattano perfettamente a essere trasformati in vasi per i fiori da interno. È infatti sufficiente tinteggiarli e, se si desidera, ricoprirli con un pezzo di tessuto in iuta.
se si abita in un’abitazione dallo stile rustico le soluzioni fai da te per abbellire gli ambienti sono davvero molte. alcuni spunti interessanti possono arrivare semplicemente sistemando una vecchia soffitta, vera e propria “isola del tesoro” per chi ama il bricolage. Una slitta dei nonni, inutilizzata da generazioni, può essere utilizzata come porta pentole. Basta solo capovolgerla e agganciarla al soffitto con alcune corde. a questo punto si possono appendere le suppellettili da cucina, usando appositi gancetti.
ITALIANI INNAMORATI DI
hobby
Il segmento nel nostro Paese vale oltre 12 miliardi di euro. Molte le persone che si dedicano a giardinaggio e bricolage
I
l fai da te non è solo una passione che coinvolge moltissimi italiani, ma anche un segmento economico attivo e vivace, come dimostrato anche dai numeri. Secondo il recente Rapporto Internazionale Edra, GHIN e Fedyma, in particolare, il comparto Do it yourself (DOY) vale, nel nostro Paese, 12,4 miliardi di euro, classificandosi al quarto posto in Europa, dopo Germania, Gran Bretagna e Francia. Inoltre è in ottava posizione nel mondo. Una passione davvero coinvolgente nella Penisola: quattro italiani su dieci, infatti, effettuano lavori di manutenzione - in senso lato - nel loro tempo libero. All’interno di questo ambito rientrano anche il giardinaggio, il bricolage propriamente detto e i lavori di decorazione. A dedicarsi a questo tipo di attività sono soprattutto gli uomini.
Nei mercatini dell’usato
Non solo: si calcola che il 65 per cento della popolazione italiana ha frequentato nel 2019 i mercatini dell’usato presenti nella Penisola, spesso organizzati all’aperto. Un modo per scegliere quale visitare è il passaparola: parlare con altri appassionati aiuta a capire dove trovare gli oggetti ricercati e a chi rivolgersi, in modo da ottimizzare al meglio i tempi.
Online Sono moltissimi gli italiani che si informano sul fai da te seguendo i tutorial in rete
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32 RistRUttURaRe
idea PeR il BaGno
LE LAMINAZIONI ADESIVE nelle stanze da bagno l’usura rappresenta uno dei principali nemici delle piastrelle. Niente paura, però, se l’aspetto estetico di queste ultime è compromesso: basta un po’ di manualità per rendere più bello e funzionale l’ambiente. Ciò è possibile grazie all’utilizzo di speciali laminazioni adesive, che possono essere incollate sopra le piastrelle consumate. si tratta di una soluzione di sicuro impatto, che presenta un vantaggio notevole: quello di non dover affrontare lavori di muratura, con tempi (e costi) dilatati.
UNA CASA PIÙ BELLA IN POCHISSIME mosse Ristrutturare non vuol dire sempre intervenire in modo radicale: ecco alcuni semplici lavori per regalare un nuovo look all’abitazione
C
hi ha detto che per donare un nuovo volto alla propria casa è necessario intervenire in modo radicale? Molto spesso bastano infatti un po’ di manualità e di fantasia per ottenere risultati davvero soddisfacenti. Il fai da te, quindi, può regalare davvero enormi soddisfazioni in ambito domestico.
Sotto una nuova luce... e non solo
Il lampadario è simbolo di eleganza e di stile. Tenere lo stesso accessorio per anni può però risultare noioso, oltre che fuori moda. Uno degli interventi che può essere realizzato anche se non si è esperti di ristrutturazioni consiste proprio nella sostituzione del lampadario obsoleto con uno dal design più moderno. Per portare a termine questa operazione è però essenziale non sottovalutare l’aspetto sicurezza: bisogna infatti procurarsi una sca-
la resistente e, prima di tutto, staccare la corrente di casa. Per non correre rischi è però meglio richiedere l’aiuto di un’altra persona. Un ulteriore intervento utile per cambiare il look dell’abitazione è tinteggiare le pareti. La scelta dei colori è fondamentale: devono essere abbinati alle tinte dei mobili, in modo da creare armonia all’interno della casa. Se la parete non è uniforme, si può intervenire con carta vetro e stucco.
Mensole e ripiani
Gli amanti del fai da te si possono poi cimentare nell’installazione di mensole e ripiani. Si tratta di un lavoro che, da un lato, consente di avere a disposizione spazi più funzionali e, dall’altro, regala un nuovo look alle stanze. Dal salotto al bagno, senza dimenticare la camera da letto, questi accessori possono essere installati un po’ ovunque.
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LA CASA RINASCE CON I GIUSTI in erventi t Riqualificare gli ambienti interni conviene anche a livello economico
P
olvere, operai, rumore. E ancora, costi elevati, tempi lunghi e una vita quotidiana in condizioni spesso precarie. A ben vedere, scegliere di ristrutturare il proprio appartamento porta con sé una serie di grattacapi per gli inquilini che lo abitano. Si tratta di inconvenienti di non poco conto, che possono stravolgere il normale corso dell’esistenza, almeno per un po’ di tempo. Perché mai, allora, bisognerebbe prendere questa decisione, contattare un’impresa edile e mettere mani al portafogli? E, soprattutto, perché sono sempre più numerosi gli italiani che scelgono di farlo? La risposta è tanto semplice quanto convincente: ristrutturare conviene. Il motivo? Non solo nuovi spazi abitativi e maggiore comfort, ma anche un ritorno economico che fa gola, grazie all’aumento significativo del valore dell’immobile.
I vantaggi a tutto tondo
A confermare i vantaggi della ristrutturazione non sono le considerazioni vaghe e imprecise di qualche realtà attiva nel settore, ma uno studio statistico che ha preso in esame 104 capoluoghi di provincia in tutta Italia. Nei territori sotto la lente d’ingrandimento dell’indagine si registra un plusvalore del 3,6% e un guadagno netto di circa 5mila euro, considerando un costo di ristrutturazione medio di 30mila euro e uno sconto del 24,3% circa. Nella “top ten” dei capoluoghi italiani per il plusvalore ottenuto al termine del processo di ristrutturazione di un immobile si collocano, in particolare, Roma, Napoli, Firenze, Milano, Bologna, Venezia, Bergamo, Brescia e Torino. In generale i vantaggi non riguardano solo le grandi metropoli, ma anche i capoluoghi di provincia, accomunati dagli stessi vantaggi.
RistRUttURaRe 35
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VALORE A 360 GRADI Ristrutturare la propria abitazione significa ridare valore economico e bellezza estetica alla propria casa o a un particolare ambiente domestico. Uno degli interventi più gettonati è il rimodernamento delle singole stanze.
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LE GIUSTE CROMIE il bianco, accostato ai colori pastello, conferisce allegria e vita al soggiorno. l’aspetto cromatico è uno dei fattori chiave da valutare nel caso in cui si voglia dare alla zona living un’atmosfera più moderna, originale e ariosa.
COME UN OPEN SPACE il classico soggiorno può diventare un open space in modo davvero semplice. e un vecchio camino, nella sua nuova versione, si trasforma in un elemento hi-tech grazie alle funzionalità smart e al design accattivante.
PAVIMENTI “CALDI” spesso nella case datate si possono trovare pavimenti in cotto o con piastrelle poco eleganti. in questo caso un’ottima soluzione è ricoprirli con il parquet, per rendere l’ambiente “caldo” e ancora più accogliente.
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LAVORI PRECISI Gli spazi in cucina Quando si decide di ristrutturare la cucina bisogna prepararsi a intervenire in modo preciso. Per prima cosa bisogna studiare lo spazio che si ha a disposizione. Gli angoli vanno allora sfruttati al 100%, dando la possibilità di guadagnare centimetri preziosi per muoversi liberamente intorno al piano di lavoro. da tenere presente anche l’apporto di luce. se la stanza è piccola e si vogliono inserire delle tende, meglio optare per quelle bianche: lasceranno filtrare più luce, allargando visivamente lo spazio.
RIVESTIMENTI ADEGUATI Il piano di lavoro la scelta dei rivestimenti per le pareti della cucina ha molto a che fare con il suo aspetto finale, ma anche con la resistenza all’umidità e alla sua manutenzione. Per lungo tempo le classiche piastrelle in ceramica sono state le protagoniste del rivestimento della cucina, ma oggi le opzioni sono molto più variegate. anche la scelta dei materiali è un punto delicato per quanto riguarda il piano di lavoro della cucina. Questo deve essere lavabile con facilità, resistente agli sforzi e, soprattutto, durevole nel tempo.
PRIMA DOPO
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DETRAZIONI
Superbonus al 110 per cento: ristrutturare casa conviene
L’AGEVOLAZIONE AD HOC PENSATA PER LE AREE VERDI Istituito nel 2018, il bonus verde è stato confermato anche per quest’anno grazie all’inserimento del decreto Milleproroghe. La detrazione, più nel dettaglio, è pari al 36 per cento fino a una spesa massima di 5.000 euro per immobile per la sistemazione a verde di aree scoperte private, impianti di irrigazione o pozzi, coperture a verde e, infine, giardini pensili. Secondo quanto sottolineato anche sul portale dell’Agenzia delle Entrate, hanno diritto all’agevolazione in questione coloro che possiedono o detengono l’immobile
sul quale sono effettuati gli interventi e che hanno sostenuto le relative spese. Attenzione però: il pagamento degli interventi effettuati deve avvenire attraverso strumenti che ne consentano la tracciabilità (come, per esempio, bonifico bancario o postale).
LA MISURA PER LE FACCIATE LA TINTEGGIATURA È INCLUSA Tra le novità del 2020 c’è il bonus facciate: è una detrazione fiscale del 90 per cento sulle spese per il recupero o il restauro della facciata esterna di edifici situati nei centri storici o nelle aree urbanizzate. Secondo quanto riportato dal portale dell’A-
genzia delle Entrate, “sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi”. La detrazione riguarda in particolare gli immobili presenti delle zone A e B individuate dall’articolo 2 del decreto n. 1444/1968 del Ministro dei lavori pubblici. Sono inclusi anche gli interventi di semplice pulitura e tinteggiatura, oltre ai lavori sulle grondaie e i pluviali, su parapetti e cornici. Si ricorda infine che nella detrazione fiscale sono incluse le spese correlate.
Ristrutturare casa conviene, grazie alle tante agevolazioni pensate per riqualificare la propria abitazione. E da quest’anno c’è una novità in più: come spiegato in una guida dell’Agenzia delle Entrate, in seguito all’emergenza da Covid-19, il decreto Rilancio ha varato il Superbonus, con una detrazione del 110 per cento per le spese sostenute dallo scorso primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per quanto riguarda alcuni interventi di efficienza energetica. Queste agevolazioni si aggiungono alle detrazioni del 50 e dell’85 per cento - già operative prima della pandemia - relative alla riqualificazione energetica degli edifici (il cosiddetto ecobonus) e al recupero del patrimonio edilizio (come gli interventi di riduzione del rischio sismico). I lavori principali - detti trainanti - coperti dal Superbonus sono quattro: interventi di isolamento termico sugli involucri; sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari oppure sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti; infine, interventi antisismici. Oltre a questi lavori, nel Superbonus rientrano le spese per alcuni interventi eseguiti insieme ad almeno uno dei principali, come gli interventi di efficientamento energetico, l’installazione di impianti solari fotovoltaici, le infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. La detrazione al 110 per cento viene suddivisa in cinque quote annuali di pari importo. Oltre alla fruizione diretta, si può scegliere il contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori di beni e servizi o la cessione del credito.
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Molte specie necessitano di cure e attenzioni particolari per sopravvivere al freddo e fiorire di nuovo in primavera
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on l’arrivo dalla stagione fredda è necessario mettere al riparo le piante più fragili che adornano il giardino o il balcone. Per proteggerle dal freddo esistono numerose tecniche, che dipendono dal grado di resistenza delle singole specie. Ad esempio le piante tropicali avranno bisogno di attenzioni particolari e andranno trasferite in casa, dove la temperatura si aggira intorno ai 20 gradi. Quelle che meglio si adattano ai rigori invernali, invece, possono rimanere all’esterno, magari coperte da un telo di plastica trasparente.
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Le piante in vaso soffrono maggiormente il freddo rispetto a quelle coltivate nel terreno. Infatti il suolo riesce naturalmente a mantenere la temperatura mite e costante, assicurando un clima adeguato alle radici, che rappresentano la parte più fragile della pianta. Generalmente tronco e rami riescono ad adattarsi anche all’aria più fredda senza compromettere la salute dell’arbusto. Al contrario, una gelata improvvisa può intaccare le radici apportando danni irreparabili. Se possibile, la soluzione più rapida e pratica consiste nel porre i vasi all’interno della casa oppure in apposite serre. Presso i negozi di giardinaggio si possono trovare strutture di diversa tipologia e fascia di prezzo. Chi apprezza i lavori manuali può realizzare anche in autonomia una serra perfetta, utilizzando semplici tubi in metallo e teli trasparenti. In alternativa, si possono acquistare vivai da appoggiare alle pareti di casa oppure da tenere sul balcone o sul terrazzo. Se si decide di portare i vasi dentro casa, bisogna fare attenzione a non metterli troppo vicini al termosifone o al caminetto, che rendono l’aria eccessivamente secca. In ogni caso, che si abiti in un condominio oppure in una villetta con giardino, esiste sempre una buona soluzione per aiutare le piante a superare la stagione fredda. Quando non si possono utilizzare queste tecniche, conviene avvolgere i vasi in vecchi giornali, stracci o materiali per imballaggio, allo scopo di creare uno strato isolante. Non bisogna dimenticare di proteggere anche il terriccio distribuendo sulla superficie corteccia o paglia secca. In questo modo le radici verranno tutelate e la pianta potrà arrivare in buone condizioni sino alla primavera successiva.
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aspettando il natale La mia CASA, dolce CASA
via libera alla fantasia in attesa del natale I CONSIGLI DA SEGUIRE PER UNA CASA VESTITA “A FESTA”
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SCEGLIERE UN COLORE DOMINANTE Una casa natalizia è prima di tutto una casa colorata. il rosso, l’oro e l’argento non mancano mai, ma anche il bianco e il verde. per un risultato più elegante il consiglio è quello di scegliere un’unica nuance per un total look d’effetto.
ABBINARE L’ALBERO AGLI ARREDI addobbare l’albero di natale è un momento divertente ma deve essere fatto con criterio per evitare un risultato finale eccessivo o sgradevole. l’ideale è scegliere decorazioni dello stesso colore dei mobili e dei complementi d’arredo.
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NON DECORARE SOLO IL SALOTTO il salotto con l’albero e la tavola imbandita è il vero fulcro dell’arredo natalizio. occhio, però, a non trascurare le altre stanze: basta un alberello, una stella luminosa o una ghirlanda di fiori per ricreare l’atmosfera in tutta la casa.
OSARE CON LE LUCI perché accontentarsi delle lucine sull’albero? per un ingresso d’effetto non può mancare qualche punto luce sulla porta di casa. se si ha un giardino, un’idea è quella di creare un percorso luminoso con luci e decorazioni su cespugli e siepi.
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PARETI DECORATE A REGOLA Ripensare gli ambienti domestici per trasformarli in una galleria: bastano creatività e buon gusto
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on è necessario essere artisti per allestire una galleria. Le ultime tendenze in fatto di arredamento raccontano di piccoli musei domestici: dal corridoio fino alle camere da letto, ogni stanza diventa il luogo adatto per esibire oggetti d’arte e di design. Abbellire la propria casa con quadri, stampe e cornici non è solo un modo per migliorarne l’estetica. Circondarsi di bellezza ha benefici per chi abita gli spazi e per tutti gli ospiti.
Tra tradizione e modernità
I quadri tradizionali, ad olio, hanno sempre il loro fascino, ma è il caso di riservarli a dimore storiche o il cui arredamento è caratterizzato da mobili d’antiquariato e da uno stile che richiama le epoche passate. Se si preferisce qualcosa di più originale, però, è forse il caso di pensare alle stampe di design. Le si può scegliere in bianco e nero e dalle forme geometriche, se si preferisce
d’ arte un mood minimale, oppure coloratissime e in stile fumetto, se si vuole creare un ambiente vivace e giocoso. L’importante è che non siano in contrasto con gli arredi della stanza che le ospitano.
Spazi intimi e condivisi
Ogni ambiente domestico può essere trasformato in galleria. Se si preferisce tenere riservate le proprie opere, allora è il caso di disporle nello studio o in camera da letto. I luoghi più indicati per metterle in bella mostra, invece, sono il corridoio e il soggiorno, o anche la parete delle scale, qualora non si abbiano a disposizione spazi ampi. In quest’ultimo caso il consiglio è di creare una linea che segue la diagonale dei gradini. Lo stesso dinamismo si può replicare in anticamera e in salotto, scegliendo soggetti diversi. L’importante è che i colori di fotografie e stampe riprendano quelli della stanza.
l’idea in PiÙ
LARGO ALL’ORIGINALITÀ in una galleria tradizionale non ci sono solo quadri. allo stesso modo in un museo domestico si può giocare con la creatività e fissare alle pareti accessori che si ispirano alle arti applicate. In cucina, ad esempio, si possono appendere taglieri, piatti e vassoi dall’aspetto artigianale e decorati in modo originale. Per dare eleganza a un bagno minimal, invece, si può pensare di decorare la parete del lavandino con specchi, le cui cornici dovranno essere elaborate per contrastare con il carattere semplice ed essenziale della stanza.
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