Inserto omaggio allegato al numero odierno di Giornale di Erba, Giornale di Cantù
Anno IV | Numero 3 Novembre 2023
RELAX Divani belli e colorati CASA DI UN VIP Pecco Bagnaia e Domizia Castagnini in cucina STILI D’ARREDO L’inno alle forme sinuose ILLUMINAZIONE La luce giusta in ogni stanza
Il cuore della casa Nuove tendenze per una cucina accogliente
IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIALI E CIVILI CONTABILIZZAZIONE CALORE ANTINCENDIO IMPIANTI IDROSANITARI MANUTENZIONE E CONDUZIONE INPIANTI IMPIANTI FOTOVOLTAICI VIDEOISPEZIONE ALBAVILLA (CO) - TEL. 031 62 75 65
Sommario 2 6 14 20 26 CUCINA
32 38 40
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LE TENDENZE IN CUCINA...
IL NATALE
NEL NATALE 2023 L’ALBERO È TOTAL GREEN
CHEF IN CUCINA
CUCINA
CHEF IN CUCINA
CASA DI UN VIP
ELETTRODOMESTICI DI DESIGN
ILLUMINAZIONE
NUOVA LUCE IN CASA GRAZIE A SOLUZIONI INTEGRATE
STILI D’ARREDO
L’INNO DEL DESIGN ALLE FORME SINUOSE
COMFORT
DIVANO CHE PASSIONE
A CASA DEGLI CHEF: ISPIRAZIONI PER I MENU DEL 25
CHEF IN CUCINA
I CONSIGLI DELLO CHEF DEL RISTORANTE LA BERGAMINA
MISE EN PLACE DI ANNA
LA SEMPLICITÀ DI FILIPPA LAGERBACK
CASA DI UN VIP
PECCO, UN CAMPIONE ANCHE AI FORNELLI
EVENTI
L’AGENDA MERCATINI DI NATALE
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CUCINA La mia CASA, dolce CASA
LE TENDENZE IN CUCINA... Sempre più persone oggi preferiscono per la propria casa uno spazio unico unito al living, ma qual è la scelta migliore tra open space e stanza separata? Ecco pro e contro
Lo stile americano
Open space o cucina separata dalla zona living? È questo uno dei dilemmi principali quando si devono progettare e arredare gli spazi di casa. In Italia la tradizione vuole la stanza dedicata alla preparazione (ed eventualmente al consumo) dei cibi divisa dal resto dell’abitazione. Ma negli ultimi decenni si è affermato anche alle nostre latitudini uno stile di impronta americana, basato su cucina,
zona pranzo e living in un solo spazio. Questa tendenza diventa quasi una necessità per chi ha pochi metri quadri a disposizione: eliminare le pareti divisorie consente di recuperare spazio e di aumentare la libertà di movimento in casa. Dunque: open space sì o no? La risposta non può essere univoca e dipende dai gusti e dal tipo di abitazione. Di certo, questa soluzione porta con sé alcuni indiscutibili vantaggi.
LUMINOSITÀ E ARIOSITÀ
ORDINE E PULIZIA
L’open space è sinonimo di luminosità e ariosità anche in spazi all’apparenza angusti, soprattutto se si punta su colori chiari o sul total white. Favorisce inoltre momenti di socialità con familiari o amici anche mentre si cucina, per non parlare della possibilità di tenere d’occhio i bambini mentre giocano o studiano.
Una cucina separata permette di evitare che odori e rumori “invadano” l’area soggiorno. In un open space, inoltre, pentole e utensili alla rinfusa, per non parlare di briciole o piatti sporchi, saranno sempre esposti all’occhio di possibili ospiti. D’altro canto, una cucina separata aiuta a mantenere l’ordine e la pulizia.
Elegante se si punta su colori chiari o sul total white, in grado di valorizzare anche gli spazi più angusti.
Raccolta e ordinata, permette di nascondere pentole e piatti sporchi alla vista degli ospiti.
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CUCINA 5
Un unico spazio, mille possibili utilizzi: l’isola multitasking
L’
isola è divenuta sempre più il cuore delle cucine moderne, l’elemento protagonista assoluto nelle soluzioni open space capace di annullare le distanze tra chi si cimenta ai fornelli e gli ospiti, segnando comunque una linea di demarcazione tra zona operativa e living room. Ma siccome lo spazio in casa, e soprattutto in cucina, non è mai abbastanza, oggi l’isola si fa sempre più multitasking e diventa sinonimo di massima versatilità.
Versatilità al potere
Come? Concentrando in sé diverse funzioni che nella cucina tradizionale sono deputate ad aree diverse. L’isola multifunzionale può essere configurata in base alle esigenze e alle abitudini di ogni persona. Chi spesso si diletta a cucinare, può
attrezzarla con fuochi di cottura, cappa a soffitto e un ampio piano di lavoro, integrando magari anche il lavello e una rastrelliera freestanding per avere sempre a portata di mano padelle, pentole e attrezzature varie. Ma l’isola può fungere anche da vera e propria dispensa, implementando ante a battente, ante scorrevoli e cassettoni estraibili, che permettono di ampliare notevolmente lo spazio contenitivo a disposizione. Infine, chi non vuole (o non può, per ragioni di metratura) affidarsi al tradizionale tavolo da pranzo con sedie, può attrezzare l’isola almeno per metà come un vero bancone per la colazione o anche per il pranzo, dotato di sgabelli alti che danno un tocco di modernità. In ogni caso, la chiave resta la stessa: compattezza e versatilità dell’isola consentono di sfruttare al meglio gli spazi e le potenzialità della cucina moderna.
SPUNTINI E APERITIVI
UN PIANO SNACK COME AL BAR La cucina con isola snack è oggi sempre più diffusa: permette di ricreare in casa l’atmosfera di un bar. Lo spazio destinato a colazioni, spuntini o aperitivi con gli amici può comprendere l’intera isola oppure essere allestito come piano di prolungamento a sbalzo abbassato o rialzato. Per arrivare fino ai piani estraibili, dotati di meccanismi di scorrimento: una perfetta soluzione salvaspazio.
CARATTERISTICHE
LE DIMENSIONI CONTANO Quali sono le dimensioni ideali dell’isola cucina? Non ci sono valori precisi, piuttosto un range variabile in base al tipo di allestimento che si intende scegliere. La lunghezza può andare da un minimo di 90 cm se si punta su un semplice piano di lavoro e appoggio, fino ai 2 metri nel caso l’isola sia dotata di fuochi o lavello. La profondità può spaziare dai 60 cm al metro, mentre per quanto riguarda l’altezza il consiglio è di non superare mai il metro, restando attorno agli 85/90 cm se si vuole utilizzarla anche come tavolo per mangiare.
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12 CUCINA
TAPPETI ESTETICA E FUNZIONALITÀ NELLE AREE CONVIVIALI
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La scelta di un tappeto con le giuste caratteristiche può contribuire realmente ad aumentare la percezione di calore all’interno di una stanza. Per sua natura, questo complemento d’arredo aiuta a ridurre le dispersioni di calore, influendo sulla temperatura domestica. Ma il caldo che offre non è solamente di natura fisica: un tappeto rende immediatamente più accogliente e confortevole l’ambiente nel quale viene inserito, riscaldando l’animo degli abitanti della casa e dei loro ospiti. Tuttavia, quando la stanza al quale è destinato è la cucina, occorre qualche accortezza in più; si tratta infatti di un complemento d’arredo che può contribuire a proteggere il pavimento dagli schizzi, prevenendo la formazione di macchie, e diventare anche un’area di sicurezza antiscivolo. Fatte le dovute premesse, non resta che scegliere dove posizionare il tappeto e quali siano le tipologie più indicate per questo angolo di casa. Posto accanto o sotto al tavolo da pranzo, oppure nella zona bar, permette di creare un’area confortevole nella quale godere al meglio dei momenti di convivialità insieme alla propria famiglia e agli ospiti. Per quanto riguarda i materiali, è meglio prediligere i modelli realizzati in PVC antiscivolo: offrono una superficie morbida e calda sulla quale camminare in sicurezza, nonché una valida protezione per il pavimento. E per quanto riguarda i colori e le fantasie vale la pena optare per motivi geometrici dalle tonalità calde, oppure per morbidi e sinuosi pattern orientaleggianti, a patto che siano di nuance calde, come rosso e arancione. Via libera anche a tappeti a tinta unita bordeaux oppure marrone, che aggiungono un tocco di eleganza all’ambiente.
UN TOCCO IN PIÙ
di calore Per rendere più confortevole la cucina è possibile “giocare” con i complementi d’arredo, soprattutto quelli tessili
N
ei mesi freddi la casa può diventare un rifugio ancora più caldo e accogliente, con i giusti accorgimenti. Non è necessario stravolgere l’arredamento: basta rinnovare i complementi tessili per riscaldare una stanza e renderla ancora più confortevole. In cucina, in particolare, si possono cambiare le tende, prediligendo quelle dai colori caldi. Particolarmente utili se si dispone di ampie finestre, le giuste tende donano una sensazione di calore e garantiscono la privacy. L’unica regola in fase di scelta è che siano resistenti all’umidità e facili da pulire.
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ILLUMINAZIONE La mia CASA, dolce CASA
NUOVA LUCE IN CASA GRAZIE A SOLUZIONI Grande risparmio. Optando per luci a led si risparmia anche in bolletta. Queste soluzioni, infatti, consumano meno elettricità e permettono di utilizzare in misura minore lampadari e piantane più potenti.
integrate Applicando una striscia led a mobili e complementi si crea un’illuminazione ottimale che trasforma ogni ambiente
L’
illuminazione si sta ritagliando un ruolo sempre più centrale nel valorizzare l’arredamento e l’atmosfera in ogni stanza della casa. Con la luce giusta, infatti, è possibile dare un’impressione di ampiezza anche agli ambienti più piccoli, oltre a migliorare l’umore di chi vive quotidianamente queste stanze. L’illuminazione integrata è un nuovo alleato in questo processo: attraverso soluzioni installate direttamente all’interno di mobili e complementi d’arredo, infatti, può trasfomare ogni ambiente.
Dagli armadi alle mensole
Come sottolineano gli esperti, l’illuminazione degli interni di casa dovrebbe essere funzionale e di design. Ecco perché l’idea di installare luci a led integrate all’interno degli stessi mobili, proprio nei punti meno luminosi, garantisce risultati ottimali e allo stesso tempo spese minori in bolletta. Via libera, dunque, a strisce applicate a mensole, lavabi, librerie, armadi e attorno agli specchi. Con la giusta gradazione e il posizionamento corretto, la luce finisce per arredare in maniera inaspettata gli interni di casa. Il risultato sono giochi di luce sorprendenti, capaci anche di favorire atmosfera e relax, regolando calore e intensità dei led.
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ILLUMINAZIONE 19
QUANDO LA LUCE È
smart
Controllare l’illuminazione attraverso la tecnologia permette di abbattere i consumi in bolletta
L’
illuminazione smart rappresenta una svolta per le nostre abitazioni. Grazie ai sistemi che consentono alle luci di accendersi e spegnersi in base a una programmazione preventiva, diventa possibile risparmiare tempo e soldi, riducendo i consumi. Quella che era una tecnologia ancora poco utilizzata fino a qualche anno fa, ora è all’ordine del giorno. Secondo uno studio realizzato da Doxa, il 54% degli italiani ritiene che le lampadine smart siano fondamentali: facili da installare e ottime per risparmiare energia.
COME FUNZIONA I VANTAGGI DI UN SISTEMA AL PASSO CON I TEMPI
800 battute
Grazie all’illuminazione smart, è possibile gestire in maniera molto semplice l’accensione, lo spegnimento e l’intensità direttamente dall’app dedicata, scaricabile su pc, smartphone o tablet, anche quando si è fuori casa. Con l’illuminazione smart è inoltre possibile programmare gli orari di accensione o spegnimento in base alle proprie necessità. Non si tratta però degli unici vantaggi: grazie a questi sistemi è possibile creare situazioni d’atmosfera e di relax semplicemente regolando la luminosità, il colore e la temperatura delle luci. L’illuminazione connessa può essere realizzata attraverso l’utilizzo di lampadine led, lampade da tavolo o da terra sempre con led integrato, strisce led ma anche lampade a sospensione o faretti a incasso. Le lampadine smart hanno lo stesso attacco di quelle non smart. Le più utilizzate sono quelle con attacco E27 e E14 con diametro un po’ più piccolo, ci sono poi quelle con attacco GU10, pensate soprattutto per i faretti. Adattandolo alla domotica della casa, il sistema di illuminazione smart può essere controllato anche attraverso gli assistenti vocali, come Amazon Alexa e gli smart speaker di Amazon Echo, oppure mediante Google Assistant e gli altoparlanti intelligenti Google Home e Nest. Un modo comodo e semplice per spegnere e accendere la luce, senza doversi alzare dal letto o dal divano. Non stupisce quindi che siano sempre di più gli italiani oggi a scegliere un’illuminazione smart per la propria casa, puntando su comodità e risparmio.
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22 STILI DI ARREDO
Un investimento ecosostenibile per ogni ambiente dell’abitazione
L’
attenzione per la sostenibilità conquista anche le stanze della casa. Un numero crescente di persone sceglie di utilizzare materiali d’arredo provenienti dal riciclo e dalle biomasse, avendo quindi un occhio di riguardo per l’ambiente. A discapito, però, del portafoglio. Gli addetti del settore, infatti, se da un lato incentivano l’acquisto di questa tipologia di prodotti, dall’altro evidenziano come i costi all’origine siano ancora elevati. Il giusto approccio? Comprare in un’ottica di investimento a lungo termine sia per l’economia domestica sia per l’ecosistema.
Rivestimenti da imballaggi
Sul mercato esistono già diversi esempi virtuosi: la sedia realizzata con reti da pesca recuperate e riciclate o il tavolo da posizionare davanti al di-
vano costruito con imballaggi alimentari, cannucce e tappi delle bottiglie di plastica, che altrimenti sarebbero andati ad accumularsi nelle discariche quando non abbandonati in giro. O, ancora, il vetro proveniente dagli elettrodomestici obsoleti che viene trasformato in piastrelle. Inoltre, gli scarti dell’industria della pelle, i fogli di carta di giornale incollati (pressati e tagliati attraverso un’apposita lavorazione che li rende simili al legno) sono due soluzioni innovative e convincenti che possono essere utilizzate per i rivestimenti delle sedie e dei divani. L’intramontabile legno - materiale già di per sé presente nelle abitazioni, specie se in stile rustico o country - può diventare una testiera del letto o una cassettiera, dopo essere stato pedana di pallet; oppure, trasformarsi in libreria e lampadari moderni in salotto.
VADEMECUM
ZERO IMPATTO, COME SI OTTIENE Per essere definito “eco sostenibile”, un prodotto d’arredo deve presentare alcune caratteristiche imprescindibili. In primo luogo, deve durare nel tempo; deve essere realizzato con materiali atossici e a bassa emissione di formaldeide; di conseguenza, deve contenere materiali naturali, riciclati o riciclabili. Infine, l’ecosostenibilità si concretizza anche in un packaging alla consenga ridotto, con cartone riciclato e senza plastica.
I MATERIALI
DAL LEGNO AL BAMBÙ Oltre al classico legno, sono diversi i materiali ecologici che si prestano agli arredi di casa, specialmente in cucina. Tra questi la pietra lavica, ideale per chi è alla ricerca di rivestimenti curiosi e inediti. Estratto principalmente dalle cave siciliane dell’Etna, si tratta di un materiale interamente ecosostenibile. Di ampio utilizzo è poi il sughero: 100% ecologico, è leggero, ignifugo e un perfetto isolante termico e acustico. Da non dimenticare, infine, il bambù, perfetto per chi desidera arredi che durano a lungo.
24 STILI D’ARREDO
LA BELLEZZA DEI SOPRAMMOBILI
D
ecorare casa non significa solo scegliere il colore delle stanze e i materiali più adatti alle varie superfici: un fattore importante nel renderla unica lo giocano i soprammobili. Si tratta di oggetti immancabili che danno un tocco in più a un salotto, una camera, un bagno e anche a una cucina. Ma come si scelgono per dare una certa continuità decorativa all’ambiente senza cadere nel kitsch?
IL SEGRETO
Le armonie delle linee dei mobili e dei complementi d’arredo presenti nella stanza devono essere rispettate: la scelta di ogni soprammobile segue infatti l’impostazione estetica definita dal contesto. Occhio, poi, a non eccedere. Il numero degli accessori, per non creare un effetto sgradevole alla vista, deve essere limitato e misurato all’ambiente. Da evitare, poi, quelli che presentano forme o colori troppo eccentrici.
1
DISPOSIZIONE A TRIANGOLO Disporre i soprammobili in modo armonioso vuol dire lavorare sulle altezze: la regola dice che devono ricreare una forma di un triangolo. Quelli più piccoli alla base, mentre quelli più alti al vertice. Si crea così un equilibrio visivo.
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COMPOSIZIONE DINAMICA La composizione dei soprammobili in soggiorno deve essere dinamica. E questo dipende anche dai materiali: sì quindi ad oggetti che mixano legno e vetro, argento e cristallo in modo da allontanare la noia visiva.
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SUL TAVOLINO LESS IS MORE Il tavolino del soggiorno è perfetto per accogliere i soprammobili. Vige tuttavia il principio del “less is more”. Mai caricarlo con troppi oggetti o questi perdono il loro senso: bastano infatti qualche libro e una candela.
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30 COMFORT
NEL DETTAGLIO TOPPER, SPESSORE GETTONATO PER UNA NOTTE PIÙ RILASSANTE Chi, almeno una volta, ha guardato la trasmissione “4 Hotel”, l’ha sentito nominare dal presentatore Bruno Barbieri come elemento imprescindibile per la preparazione del letto. Si tratta del topper, un accessorio per il riposo sempre più diffuso: un coprimaterasso di spessore compreso tra i tre e gli otto centimetri, che viene collocato tra il materasso e le lenzuola. Questo elemento, in lattice, piuma oppure
in memory foam, serve principalmente per migliorare il comfort durante le ore di sonno e per raggiungere lo spessore ideale in caso di materasso più basso; inoltre, viene utilizzato per uniformare un supporto matrimoniale composto dall’unione di due materassi singoli. Attenzione: il topper non serve a rendere più performante un letto vecchio e logoro, il cui destino è semplicemente quello di essere sostituito.
LA STRUTTURA CHE MEMORIZZA LA FORMA DEL NOSTRO CORPO Per un relax impareggiabile ed ergonomico, la risposta è il materasso memory. La schiuma viscoelastica con la quale viene realizzato, infatti, possiede la capacità di reagire al calore del corpo, offrendo un sostegno che si adatta a quest’ultimo e, in particolare, alla curvatura della schiena. La schiuma infatti permette di non trattenere la memoria della forma del corpo, dunque il materasso ritorna, in brevissimo
tempo, alla sua struttura originaria. I benefici di questo materasso si possono ottenere sia dormendo supini sia su un fianco, perché in questo caso lo strato in memory accoglie le spalle e il collo mantenendo allineata la colonna vertebrale. Posto che il materasso deve possedere le stesse misure della rete, questo tipo di modello è compatibile con le reti motorizzate usate da chi ha difficoltà motorie.
Per affrontare al meglio la giornata, è fondamentale riposare bene
SCEGLIERE IL
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assiamo un terzo della nostra vita dormendo. Per godere di un sonno davvero ristoratore e rigenerante, il materasso gioca un ruolo fondamentale. Come districarsi però nella vasta offerta disponibile sul mercato?
L’evoluzione del modello a molle
Prima dell’acquisto, bisogna ponderare alcune caratteristiche, quali il comfort, la possibilità che duri a lungo nel tempo, il materiale, la capacità di adattarsi al corpo. Quest’aspetto è rilevante: gli esperti sconsigliano il materasso in lattice se il peso supera i 90 chili (quest’indicazione vale anche per i matrimoniali), appannaggio di un modello a molle. A tal proposito, quello più moderno e gettonato è a molle insacchettate (da un minimo di 800 a un massimo di 1.600), cioè indipendenti l’una dalle altre, ciascuna cucita all’interno della propria tasca di tessuto. Questo genere di materasso ha il vantaggio di essere maggiormente ergonomico rispetto al materasso a molle tradizionali, offrendo un sostegno maggiore e la scomparsa dei fastidiosi cigolii. Sono inoltre particolarmente indicati per i letti matrimoniali, in quanto gli spostamenti del partner non si estendono per l’intero materasso ma restano, proprio grazie alle molle, confinati in una o nell’altra zona. Le misure sono un altro aspetto importante: il materasso deve essere compatibile con la rete a doghe. Per una maggiore praticità, conviene infine orientare la scelta verso un modello con la copertura traspirante e sfoderabile, che consente di lavarla all’occorenza.
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IL NATALE 33
Dal rosso al marrone, le alternative di decoro CLASSICO O PIÙ ORIGINALE: A OGNUNO IL SUO STILE
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IL RE DELLE FESTE Intramontabile ed elegante, il rosso resta il re delle feste proprio per il suo immediato effetto caldo e accogliente. Ghirlande, nastri e palline sulle tonalità del rosso regaleranno subito un’atmosfera natalizia agli ambienti di casa.
SFUMATURE DI BLU Il blu incanta in quanto fin da subito rievoca i paesaggi invernali. Abbinato al bianco o all’argento è in grado di creare un’atmosfera rilassante. Di grande classe le palline color blu notte, turchese o blu vapore.
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ATMOSFERA “MISTERIOSA” Per un tocco di mistero, senza venir meno all’eleganza, ecco che il viola diventa la cromia perfetta per decorare l’albero di Natale. Un’ottima idea di decoro sono le sospensioni in lavanda, che donano un tocco profumato all’ambiente.
UN EFFETTO RUSTICO Nella tavolozza di colori del Natale non manca il marrone. Toni come il caffè, lo zenzero e il marrone rame sono perfetti per donare una nota calda agli ambienti di casa. Unendoli al legno si ottiene un perfetto effetto rustico.
36 IL NATALE
NATURA RAMI D’ABETE, PIGNE E CANDELE MIGLIORANO LA MISE EN PLACE Ogni anno la tavola è protagonista delle festività natalizie. Ad evitare il rischio di ripetere sempre la stessa mise en place, viene in aiuto la natura. Attraverso la raccolta di piccoli e semplici rami d’abete è infatti possibile abbellire la tavola con un occhio di riguardo alla sostenibilità. Ma come procedere alla realizzazione del centrotavola? Anche qui viene in aiuto qualche semplice regola “green”, come il ricorso al fondo di
una scatola di cartone avanzata da utilizzare come base di supporto. Una volta sparsi sulla superficie, i rami possono essere incollati ed essere arricchiti di pigne e altri materiali, ad esempio arance essiccate, bastoncini di cannella, fiocchi e candele. È ideale realizzare il lavoretto già a inizio dicembre, in modo da poterlo “gustare” per tutto il periodo di attesa che precede il Natale.
BASTONCINI E FIORI SECCHI, IL TELAIO DELLA GHIRLANDA C’è un altro modo di utilizzare i doni della natura per rendere la propria abitazione addobbata a festa. Si tratta della ghirlanda, ottimo strumento per annunciare l’arrivo del Natale ma anche per accogliere al meglio gli ospiti in occasione dei momenti di convivialità organizzati. Via libera alla fantasia per quanto riguarda gli “scarti” da raccogliere: dai rametti ai gusci delle noci, dalle foglie ai fiori secchi, ogni cosa assume un
ruolo speciale quando bisogna realizzare una ghirlanda. Per dare inizio a questo semplice lavoretto, lo step numero uno consiste nell’intrecciare i rametti con del filo di ferro in modo da creare una sorta di intelaiatura circolare. Su questa struttura portante andranno fissate le decorazioni, dai fiori alle foglie, ai gusci. Per dare un tocco di colore in più può essere utile intrecciare alla struttura qualche vecchio nastro colorato.
Pasta di sale e pezzi di recupero per un’atmosfera natalizia più etica
LAVORETTI
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green
ell’era dell’economia circolare gli addobbi natalizi ecologici assumono un significato ancora più nobile. Dai pacchi regalo alle decorazioni da appendere all’albero, le idee sostenibili sono tantissime, e hanno come protagonisti ingredienti di cucina, rami di piante caduti, nastri, vecchi cartoni e tanti materiali di riciclo rimasti per troppo tempo nel cassetto.
La ricetta casalinga per decorare l’albero
Farina, sale, acqua, olio di semi e colla. È questa la ricetta per realizzare bellissime decorazioni in pasta di sale che appassioneranno sicuramente anche i piccini di casa. Una volta lavorata la pasta con le mani, infatti, si può procedere con la produzione delle forme desiderate, magari servendosi degli stampini per biscotti: angioletti, stelle, abeti, spazio alla fantasia. Se andranno appesi all’albero, è bene ricordare di creare il forellino per il nastro prima di infornare le decorazioni. La temperatura ideale di cottura è di 50-60°. Arriva a questo punto una delle fasi più amate dai bimbi, ma accattivante anche per gli adulti che amano mettere alla prova la propria creatività, ovvero il momento di dipingere. Acquerelli alla mano, il consiglio è di preferire i colori tipici della tradizione, dal rosso al verde, dall’oro al giallo, ma anche blu e argento. L’importante è divertirsi e riempire di emozioni natalizie l’atmosfera casalinga.
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CHEF IN CUCINA La mia CASA, dolce CASA
A CASA DEGLI CHEF: ISPIRAZIONI PER I MENU Dalle tavole imbandite di grandi nomi della cucina italiana arrivano idee stellate per ogni gusto
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re chef, tre anime. Alessandro Borghese, Simone Salvini e Bruno Barbieri in comune hanno una capacità culinaria unica in Italia, ma amano cose diverse: a testimoniarlo è il banchetto che sono soliti proporre il 25 dicembre. “Un pranzo luculliano”: il re di “4 ristoranti” Alessandro Borghese descrive così il classico momento del banchetto natalizio, che a casa sua viene curato in ogni dettaglio, dall’allestimento floreale alla playlist di sottofondo. Protagonista di casa Borghese è la carne, con la gallina padovana, la minestra ammaritata e il fusillo calabrese al ragù. A seguire cappone ripieno, verdure pastellate e broccoli, accompagnati da varietà di pane fatto in casa. Dulcis in fundo? Panettone farcito e l’immancabile tiramisù.
A rendere speciali i tradizionali tortellini in brodo di cappone è la gustosa fonduta di parmigiano, che dà carattere al piatto.
del 25
Per chi invece festeggia “vegetariano”, Simone Salvini è lo chef da seguire: il suo menù prevederà, oltre all’amatissima insalata russa a base di maionese al latte di nocciole, una pasta integrale con ragù di lenticchie. Legumi protagonisti insieme alle verdure anche per i secondi, senza mai mancare di fantasia; una dote che per lo chef si riflette pure nei dolci, con la preparazione del pan di Spagna al profumo di spezie. E per chi, infine, vuole stupire? A casa del giudice di Masterchef Bruno Barbieri il menu è tipico bolognese, ma da “sette stelle”. La proposta si apre con una crème caramel di cipolle, salsa di fegato grasso, zenzero e prosciutto d’oca, seguita dagli immancabili tortellini in brodo di cappone, passati in una gustosa fonduta di parmigiano.
ALBESE CON CASSANO | ALBAVILLA | CESANA BRIANZA | LIPOMO
40 CHEF IN CUCINA
AD ARCORE
Due appetitose proposte per i giorni delle feste, con i consigli di chef Pineda del ristorante La Bergamina
Le ricette:
LASAGNE DI CREPES AL RAGÙ DI SALSICCIA Lo chef Marlon Pineda
• 150 ml di latte • 1 uovo • 60 gr di farina • 20 gr di burro • 100 gr di salsiccia • 70 gr di salsa di pomodoro • 30 gr di vino bianco • cipolla, carote, sedano • 200 gr circa di besciamella • olio evo, sale q.b.
PROCEDIMENTO
Eleganza e ospitalità Antica cascina ristrutturata, immersa nel verde di Arcore (MB) ma a pochi passi dalle principali vie di comunicazione, nelle vicinanze di Monza, Villa Reale, Parco e Duomo, La Bergamina è un ristorante e hotel quattro stelle dove regna l’eleganza e l’ospitalità. Dotato di tre sale contigue e 40 camere, è il luogo ideale per ricevimenti di nozze (possibile anche svolgere cerimonie con valore legale), meeting aziendali e team building. Una location molto frequentata anche durante i principali eventi milanesi, come il Salone del Mobile, e in occasione del Gran Premio di Formula 1.
INGREDIENTI
Preparare le crepes sbattendo le uova con il latte e la farina. Cuocerle un mestolo alla volta in padella con una noce di burro. Passare al ragù: preparare il soffritto, aggiungere la salsiccia e sfumare con il vino bianco. Unire la salsa di pomodoro e cuocere per mezz’ora. Montare il piatto alternando strati di crepes, besciamella e ragù, poi infornare a 200° per 25 minuti. Una ricetta furba sotto le feste, perché può essere preparata anche il giorno prima.
ORECCHIETTE BROCCOLI, GAMBERI E POMODORINI INGREDIENTI
• 350 gr di orecchiette • 1 kg di broccoli • 250 gr di pomodorini pachino • 400 gr di code di gamberi • 1/2 bicchiere di vino bianco • olio evo, aglio, peperoncino, sale q.b.
PROCEDIMENTO
Pulire i broccoli, dividerli in cimette e farli cuocere in acqua per 5 minuti dal momento dell’ebollizione. Lavare e sgusciare le code di gamberi. In un’ampia padella fare soffriggere uno spicchio d’aglio e un peperoncino, quindi aggiungere i gamberi, sfumare con il vino bianco e unire le cime dei broccoli e i pomo-
dorini tagliati a spicchi. Cuocere le orecchiette nell’acqua dei broccoli, scolare la pasta e aggiungerla nella padella con il condimento, facendo saltare per un paio di minuti. Avete un ospite vegetariano? La variante senza gamberi con l’aggiunta di una spolverata di peperone crusco è un’alternativa appetitosa.
COSA NON PUÒ MANCARE IN CUCINA La polenta è un alimento naturalmente veg e gluten free che si presta a tante ricette, dall’aperitivo, servito come finger
food, al dolce, per un morbido risveglio. Insomma, un ingrediente povero e versatile da tenere a portata di mano.
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EVENTI La mia CASA, dolce CASA
MERCATINI DI NATALE Dalla Baviera a Verona
Il centro storico di Verona accoglie nella suggestiva piazza dei Signori il caratteristico mercatino di Norimberga: scenografiche casette in legno ospitano un centinaio di espositori.
Il primato di Asti
L’ agenda 1 Restructura
23-25 NOVEMBRE 2023 Lingotto Fiere, Torino Tra poche settimane torna a Torino Restructura, da 35 anni appuntamento di riferimento per i professionisti del mondo dell’edilizia.
2 Homi Milano
11 - 14 GENNAIO 2024
Manufatti artigianali e prodotti deliziosi si alternano nel mercatino natalizio allestito ad Asti, l’unico in Italia a essere stato inserito nella top ten di European Best Destinations.
Fiera Milano (Rho) Dedicata agli appassionati di complementi d’arredo e di oggettistica, Homi Milano è una nuova esperienza fieristica che si rivolge a un pubblico B2B.
A Bolzano è una festa
II mercatino di Natale di Bolzano viene considerato una festa per tutti i sensi: tra profumo di spezie, abeti decorati e canti tradizionali, l’atmosfera diventa davvero magica.
Quelli viennesi sono secolari
3 Mercante in fiera
MARZO - OTTOBRE 2024 Fiere di Parma
Proposto in primavera e in autunno, Mercante in Fiera è il posto giusto in cui lasciarsi stupire da pezzi di antiquariato e collezionismo.
4 Salone del Mobile 16-21 APRILE 2024
I mercatini di Natale di Vienna sono un’istituzione dalle radici secolari. Le loro origini risalgono infatti al tredicesimo secolo, grazie alla concessione dell’imperatore Albrecht I.
Fiera Milano (Rho)
Cuore pulsante di sperimentazione e nuove idee, il Salone del Mobile è il luogo ideale in cui riflettere sulle nuove tendenze nel mondo del design.
A passeggio a Bruges
La poetica Bruges, in Belgio, acquisisce ulteriore fascino con l’allestimento dei mercatini, ricchi di piccole meraviglie artigianali e di specialità gastronomiche del periodo.
5 Cersaie
23-27 SETTEMBRE 2024 BolognaFiere Nell’edizione 2023 Cersaie, il salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredo bagno, ha sfiorato i 100mila visitatori.
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CURIOSITÀ
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La mia CASA, dolce CASA
I migliori progetti di Gaudì Quattro a Barcellona e una a nord della Spagna: ecco le residenze che il maestro catalano ha realizzato e che ancora oggi incantano per la loro unicità e bellezza.
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CASA MILÀ Nota anche come La Pedrera, si caratterizza per la sua architettura accogliente: pareti, soffitti, serramenti e ogni più piccolo dettaglio si sviluppano in onde, curve e linee morbide. Il tema degli ornamenti e delle decorazioni rievoca il mare. Immagini di flora e fauna marina sono incise o in rilievo.
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CASA BATLLÓ L’edificio è stato dichiarato nel 2005 patrimonio dell’umanità dell’Unesco. La famosissima facciata è alla base in pietra arenaria grigia a motivi vegetali. Salendo si sviluppa una facciata policroma iridescente, leggermente ondulata. Il mosaico conta 200 dischi di ceramica di tre diverse dimensioni e spessori.
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FINCA GÜELL In periferia di Barcellona Gaudì progettò il parco, la casa del custode e un edificio per ospitare una scuderia e un maneggio di cavalli, intorno a un edificio costruito dall’architetto Juan Martorell Monte.
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CASA VICENS La sua prima dimora borghese è situata in Calle de Las Carolinas. La vasta residenza coperta da motivi floreali si sviluppa su tre piani. Le piastrelle sono state disegnate da Gaudì seguendo come modello i fiori presenti nel giardino della casa.
CASA CALVET Gaudì fu incaricato dai figli dell’industriale tessile Calvet di realizzare una casa residenziale, rispettando regole ben precise. L’artista decise di arricchirla, realizzando una facciata a creste arrotondate, in perfetto stile barocco.
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