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Registrazione n. 1715/2018 Tribunale di Pistoia - P.I. 2018 - Direttore responsabile Debora Pellegrinotti - Pistoia 31/7/2020 - Editore: (iN)Toscana srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 055.890390 - ISSN 2531-9957 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI
PISTOIA - I dati dell’Ispro scattano una fotografia delle gravi patologie più frequenti sul territorio
Più uomini che donne muoiono per tumore in provincia Ma gli ultimi rilevamenti confermano che i casi calano A PAGINA 2
Crescita esponenziale negli ultimi anni: evidentemente non siamo così poveri
Aldo Bendetti
CHIESINA UZZANESE
Ci sono oltre sei miliardi di euro sui conti correnti dei pistoiesi
Beve vino durante il consiglio comunale: Durante il lockdown una ulteriore impennata dei depositi ma si teme per i dati occupazionali scoppia la polemica A PAGINA 26-27
A PAGINA 39
SAN MARCELLO PITEGLIO
Ottime risposte da parte dei clienti in cerca dell’occasione giusta grazie agli incentivi
Bonus auto, forti sconti in concessionaria
I paesi di Crespole e Lanciole vogliono diventare pesciatini ABETONE CUTIGLIANO
PISTOIA Per far ripartire il
A PAGINA 43
mercato dell’auto mobi le, uno di quelli maggiormente in crisi dopo il lockdown, sono operativi una serie di incentivi particolarmente accattivanti per chi è in cerca di una occasione. Sconti che andranno avanti fino alla fine dell’anno e riguardano auto il cui prezzo non superi i 40mila euro, le agevolazioni possono arrivare anche fino a 10mila euro per le vetture “green” e massima attenzione anche alle elettriche o alle ibride. La risposta che arriva dai concessionari di vendita è buona mentre, sullo stessa tema, c’è da registrare una confermata lentezza nello smaltimento degli esami per il conseguimento della patente. A PAGINA 8
LIZZANO PISTOIESE
Gli abitanti non vogliono più ospitare i migranti: «Mai integrati con noi» A PAGINA 24
SERRAVALLE
Dramma in paese dove tutto chiude: «Così non si va»
CANDIDATURE REGIONALI
Resa dei conti nel Pd mentre Fdi è pronta La Lega in ritardo A PAGINA 6-7
LAMPORECCHIO
La Cooperativa Montalbano ha deciso: chiuso il frantoio
RIVOLUZIONE ELETTRICA? PISTOIA AVANTI PIANO Il presidente Giampiero Cardelli
MONTECATINI TERME
Il presidente: Sarà un agosto da “tutto esaurito” «Basket senza Petrucci: «La montagna di Toscana» soldi: serie C» A PAGINA 46
A PAGINA 25
Il simbolo del degrado in paese
A PAGINA 23
A PAGINA 36
MONSUMMANO TERME
Per chi ha il reddito di cittadinanza è il momento di iniziare a lavorare: tre progetti in rampa di lancio
«Tessera-sconto ma è una truffa»: ora è allarme
A PAGINA 19
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Eleganza automobili, a Montecatini un Concorso internazionale di successo Vico, Marliana e Avaglio, un percorso tutto da scoprire Il re delle Harley-Davidson? È un quarratino
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Sommario 3 7 11 15 18 21 25 29 33 45 47
Breschi: “Elettrico? Intanto puntiamo sull’Euro 6” di Saverio Melegari Se la ricarica diventa un’odissea di Matteo Baccellini Alfredo Spinetti, quando la passione per le auto storiche diventa un mestiere di Vito Genna La Prinz (pistoiese) che visse tre volte di Fabrizio Nucci Aci Pistoia e i bambini, una attività finalmente pronta a ripartire a cura di Aci Pistoia Kursaal Car Club, dove l’eleganza è di casa di Vito Genna Paperini – Gasperetti, un duello infinito di Alessandro Bugelli Una vita piena di “Good vibration” di Saverio Melegari Alla scoperta delle nostre colline: viaggiando tra Vico, Marliana e Avaglio di Matteo Bacellini Automodellismo, è il pistoiese Michelucci il nuovo campione italiano di Fabrizio Nucci Corrado Colombo, il campione che snobba le supercar di Saverio Melegari Inserto omaggio al numero odierno del Giornale di Pistoia e della Valdinievole Novembre 2021 Pubblicità: Publi (iN) Via Campi, 29/L - Merate (LC) Stampa: Color Art - Via Industriale, 24/26 - Rodengo-saiano (BS)
Buone notizie…
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a nascita di un nuovo giornale è di per sé una buona notizia, tanto più oggi con quel che abbiamo passato (e stiamo ancora passando). Nel caso di Pistoia Motori Magazine però la notizia è doppiamente positiva perché nasce un giornale davvero unico nel suo genere, frutto di una collaborazione molto originale tra un ente istituzionale come Automobile Club Pistoia e una testata giornalistica locale come il nostro Giornale di Pistoia e della Valdinievole. Insieme abbiamo deciso di raccontare la nostra terra da un angolo visuale molto particolare, quello di chi ogni giorno si muove sulle nostre strade: il grande tema della mobilità quindi declinato in chiave pistoiese ma non solo. L’universo dei motori infatti è anche un mondo di grandi passioni sportive, di collezionismo, di personaggi veramente tutti da raccontare. Ecco, raccontare. Il nostro obbiettivo è proprio questo: parlarvi dei grandi temi legati alla mobilità e
alla sicurezza stradale riferendoli al nostro territorio, al nostro vissuto quotidiano. Cominciamo subito affrontando il tema del giorno, quello della rivoluzione imposta dall’elettrico cercando di capire cosa sta avvenendo a Pistoia e nella sua provincia: scoprirete quante colonnine per il rifornimento abbiamo ma scoprirete anche la posizione di Aci Pistoia su questo tema grazie alla bella intervista che ci ha rilasciato il Presidente Antonio Breschi. Insomma non posso che augurarvi buona lettura e darvi appuntamento al prossimo numero di dicembre, non prima però di aver ringraziato Aci Pistoia nelle persone del Presidente Antonio Breschi e del direttore Giorgio Bartolini per aver creduto in un progetto innovativo come Pistoia Motori Magazine. La Direttrice del Giornale di Pistoia e della Valdinievole Debora Pellegrinotti
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Rivoluzione elettrica
Antonio Breschi, presidente di Aci Pistoia, spiega quelle che sono le maggiori problematiche e cosa si sta facendo a livello legislativo e di incentivi
Breschi: “Elettrico? Intanto puntiamo sull’EURO 6...”
Costi, benefici, consumi ed approvigionamenti: cosa c’è ancora che non va nel mercato auto post-pandemia di Saverio Melegari
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i fa un gran parlare della rivoluzione, che sembra sempre più imminente, per il mercato delle auto col passaggio, tutt’altro che graduale, all’energia elettrica come fonte di carburante per i mezzi a quattro ruote. Già da qualche anno, diversi marchi si sono gettati a capofitto nell’ibrido (far partire l’auto in modalità elettrica per poi passare a benzina dopo una certa velocità) ma gli aspetti ancora da migliorare e da valutare attentamente sono molteplici. Su questo fronte, nessuno meglio di Automobile Club d’Italia ha il quadro generale di quel che sta accadendo e come si sta muovendo il mercato (per il momento molto a rilento proprio per l’assenza di infrastrutture e per costi ancora decisamente alti): ecco perché ne abbiamo chiesto di più al presidente provinciale, Antonio Breschi. Il panorama mondiale legato all’elettrico sembra particolarmente complesso ed in forte evoluzione: cosa si sente di dire in qualità di presidente di Auto-
mobile Club d’Italia di Pistoia? «Non voglio parlare assolutamente di scetticismo perché così non è, ma dico soltanto che il problema di fondo è quello che bisogna migliorare l’impatto ambientale dei veicoli che sono tutt’ora in circolazione. Le statistiche ci dicono che gli Euro6, che essi siano a benzina o gasolio, sono impattanti in maniera minima ma devono crescere in quantità sia nel nostro territorio che in tutta Italia. Del resto, penso
Presidente Antonio Breschi
sia opportuno citare qualche numero: il 9% del parco auto è ancora “Euro 0” cioè si parla di mezzi che viaggiano quotidianamente sulle nostre strade non avendo la marmitta catalitica e, questo numero, nelle regioni del Sud arriva a raggiungere anche il 20%. Inoltre abbiamo 12 milioni di auto in Italia ante “Euro 4”, ovvero con almeno 15 anni di anzianità. Quello che sta facendo il Governo nell’incentivare la dismissione di queste auto è fondamentale ed è per questo che, probabilmente, in questa fase bisogna spingere maggiormente su questo aspetto. Da quel che vediamo e leggiamo, lo sbarco dell’elettrico sembra già pronto per domani ma tutti sappiamo bene che non è così». Dubbiosi, scettici ma ovviamente non contrari all’elettrico. Quali gap ci sono da superare principalmente? «Quello dei costi è dirompente, al momento. Sappiamo che l’autonomia massima garantita da un auto elettrica è intorno ai 600 chilometri: dovrei pensare ad un modo per andare e tornare senza trovare Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Rivoluzione elettrica
Centrale Sede ACI Pistoia
traffico prima di pensare a dove fare rifornimento. Anche perché, poi, sorgono altri problemi: il tempo di una ricarica varia dalle 4 alle 6 ore e, quindi, si capisce che un viaggio di media durata rischia di diventare particolarmente lungo. E poi ci sono i consumi: per una ricarica servono 50KW all’incirca, ovvero quello che una famiglia di quattro persone utilizza in una settimana all’interno della propria abitazione. E’ per questi motivi che bisogna andarci ancora cauti e vedere quello che è l’effettivo risparmio energetico con l’elettrico, oltre a pensare di dover produrre un energia che oggi non c’è. Non si può andare da Milano a Roma con una sola ricarica e questo sovraccarico di richieste si andrebbe a ripercuotere sul sistema di distribuzione normale per le famiglie e l’illuminazione pubblica: si vogliono lasciare le città al buio per far viaggiare le auto? Riflessioni che devono trovare risposta in poco tempo perché, da un lato, il mercato spinge a far passare tutti all’e4
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lettrico ma, dall’altro, mancano le infrastrutture per sostenerlo».
so sarebbe già un grosso passo avanti».
E, su questi aspetti, anche le case produttrici di componentistica – e non solo – ci vanno ancora coi piedi di piombo... «Serve tanto materiale e, di conseguenza, investimenti e fondi: il litio, fondamentale per costruire le batterie, si trova in minore quantità rispetto al petrolio, e di conseguenza il costo di estrazione è elevato. E’ per questi motivi che serve un piano mondiale, non certo della sola Italia, per capire come affrontare questa problematica. E già il fatto che Toyota e Bosch, tanto per citare due esempi, abbiano detto di non avere a disposizione l’energia sufficiente per costruire auto e batterie fa capire come la problematica sia decisamente più vasta, per non parlare infine di quello che sarà lo smaltimento di questi rifiuti, il loro costo e quello che sarà l’impatto ambientale. Lo ripeto, se intanto riuscissimo ad avere un parco auto con molte “Euro 6” pen-
Nel capitolo costi e scommesse per il futuro rientra anche il capitolo infrastrutture: cosa ne pensa? «Per poter pensare di arrivare ad un sistema importante, bisognerebbe che gli impianti di colonnine elettriche fossero diffusi e capillari come lo sono adesso quelli di carburante. Anche in questo caso è questione di numeri: con quattro punti di rifornimento si ricaricano quattro auto in quattro ore ciascuna, quindi quante auto riusciamo a ricaricare in una giornata? Se devo fare un viaggio, anche di lavoro, come posso pensare di andare e tornare da mattina a sera con queste tempistiche? C’è chi dice di dover riportare in auge il motore a idrogeno ma, attualmente, l’elettrico è una “moda” anche se la convenienza non c’è, nè per chi si muove per piacere nè per lavoro. Sul discorso infrastrutture, fra l’altro, c’è da inserire anche il tra-
Rivoluzione elettrica
sporto pubblico: così come per le auto, anche questi mezzi hanno un’età media abbastanza elevata e ci sono davvero tanti autobus e pullman che fanno servizio in queste condizioni. Se davvero si vuole parlare di transizione ecologica, bisogna essere consapevoli di ciò che si dice...». Al termine di questa approfondita disamina, quindi, si può riassumere cosa pensa Aci a riguardo? «Il nostro compito è quello di incentivare le campagne per far viaggiare i veicoli più performanti ed a basso impatto ambientale possibile. E questo lo si fa andando a trasformare radicalmente il parco circolante rendendolo più moderno e, da lì, si possono mettere le basi per tutto quello che può venir dopo, vale a dire l’elettrico con prezzi di acquisto più bassi e con costi sulle ricariche più calmierati. Ben vengano le iniziative e gli incentivi governativi, come per esempio la possibilità di far rientrare – nel Superbonus 110% per l’edilizia – anche l’installazione di una colonnina per la ricarica: certo, se uno ha spazio, un giardino o un grande piazzale tutto viene più facile ma chi vive in un condominio come può pensare una cosa del genere?».
9% É la percentuale di auto catalogate come "Euro 0" che ancora girano sulle nostre strade: si tratta di mezzi che non hanno marmitte catalitiche e, di conseguenza, contribuiscono in maniera importante all'immissione di gas di scarico nocivi nell'ambiente
Iniziative Una premiazione di Aci Pistoia
É davvero il futuro? Gli impianti, in provincia di Pistoia, sono ancora pochi e restano lunghi i tempi di approvigionamento
50KW
4H
É la quantità di energia che serve per effettuare una ricarica completa media di una auto elettrica. Per avere un termine di paragone, è ciò che consuma una famiglia di quattro persone di corrente in una settimana
É attualmente il tempo medio consigliato e comunicato per una ricarica di un’auto elettrica: si capisce quanto la durata sia fuori mercato, al momento, rispetto ai cinque minuti complessivi che ci possono volere per un rifornimento di carburante
12 MLN
Allerta consumi
É il numero di vettore che circolano in Italia definite “Euro 4” ovvero che ha una anzianità indicativa intorno ai 15 anni dal momento dell’immatricolazione
Un aspetto che non viene considerato è che, creando una rete capillare di ricariche, poi si toglie energia elettrica alle città: saranno pertanto lasciate al buio?
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Rivoluzione elettrica
Se la ricarica diventa un’odissea: a Pistoia e provincia solo 30 colonnine di Matteo Baccellini
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l passaggio alle auto elettriche è ancora...un work in progress: un’abitudine forse non troppo consolidata. Il decreto approvato nel 2020 dice che ne servirebbe una ogni mille abitanti: se tutta la provincia ne ha quasi 300mila vorrebbe dire averne 300, un numero assai lontano da quello attuale. Il futuro magari sarà questo (e in questo senso ci sono comuni che si stanno già attrezzando con bandi e manifestazioni di interesse, come Massa Cozzile e Larciano) ma il progresso paga ancora il prezzo della...pazienza e dell’adeguamento al mondo nuovo. Che è ancora, diciamo così, in buona parte da costruire con le strutture adeguate. Le statistiche ufficiali dicono che in Italia, secondo l’ultimo Smart Mobility Report, redatto da Energy&Strategy Group (della School of Management del Politecnico di Milano), a settembre 2021 c’erano 200mila veicoli elettrici: un boom di acquisti è arrivato proprio da gennaio con la metà di questi, centomila, venduti in tutto lo stivale. Il nostro viaggio non solo virtuale Abbiamo provato a scandagliare tutta la provincia, aiutati anche dai siti specializzati in mobilità...e da google maps per cercare di avere un punto della situazione il più aggiornato possibile: al momento in cui siamo andati in stampa possiamo raccontare di un numero che varia dalle 25 alle 30 colonnine sparse nei 20 comuni. Resta una grande scorta di pazienza, dunque, per chi deve fare il pieno...di energia con auto ibride o quelle solo elettriche. Quelle che ancora faticano a conquistarsi una fetta importante di mercato. E in questo
certamente la pandemia e tutto quello che ne ha conseguito non ha aiutato a correre...in concessionaria. La parte del leone o della lepre in fuga, nel conto numerico delle colonnine presenti, era facilissimo immaginarlo, la fa Pistoia: è la città più popolosa e ha quasi una decina di stazioni di ricarica, come confermato anche dal web (www.colonnineelettriche.it) La prima a risultare segnalata è quella del parcheggio della zona della nuova Esselunga, in via Coluccio Salutati: conosciuta, frequentata e quindi meta dei possessori delle auto in questione. Poi c’è quella sulla Ipercoop Massa e Cozzile Due postazioni al punto di ricarica dell’Ipercoop di Massa e Cozzile, in via Biscolla, anche se il comune ne metterà altre 8
Via Camporcioni Una colonnina è nel parcheggio a fianco del distributore Quattro Petroli
Montecatini e’ fast e’ La colonnina appena installata (ma non operativa) nel parcheggio De Zan di Montecatini, a ridosso del Palavinci: un’altra sempre più rapida a fianco del Palaterme Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Pistoia Quattro postazioni in tutto all’Esselunga di Porta Nuova: è l’unica location che ne ha così tante, le altre tutte due
via provinciale Pratese, nella sede Enel di Pistoia: è appunto “marchiata” Enel X. Stessa azienda e stessa colonnina si trova in viale Macallè, non lontano dalla vecchia Questura, mentre la EVWAY Charging Station, geolocalizzata in via Collegigliato, quindi a due passi da Villa Cappugi, copre la zona nord. E siamo a quattro. Procedendo in ordine, ci sono ancora nel capoluogo due colonnine Enel X: in via Vittorio Veneto 3, nel parcheggio della stazione e una a ridosso del parcheggio della Coop, in viale Adua 1. Esiste anche una colonnina Enel Charging Station in via Palmiro Foresi, dentro al parcheggio della Conad di Bottegone, confermando l’utilità della ricarica vicino alla grande distribuzione. Siamo a otto in tutto, momentaneamente, che diventano nove con l’ultima segnalata, di Lupi Auto Nissan, sempre a Bottegone. Il Comune ha lavorato da tempo ad accordi per un’implementazione che quindi porterà ad aumentare il numero. AGLIANA La ricarica di Enel X è praticamente nel parcheggio della Coop ed è l’unica al momento nel territorio comunale
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La situazione nella Piana Iniziamo il tour fuori Pistoia da Casalguidi, quindi nel comune di Serravalle, dove c’è un’unica stazione di
ricarica, in via Montalbano, sufficiente a coprire la richiesta dei casalini. Niente a Masotti al momento. Per quanto riguarda Quarrata c’è una doppia buona notizia: nel dicembre 2019 l’amministrazione Mazzanti inaugurò le attuali due nuove colonnine per la ricarica di auto elettriche, collocate esattamente in piazza Aldo Moro e in piazza Enrico Berlinguer. La selezione pubblica, allora, si era conclusa con l’individuazione dell’azienda Ener Mia, che come indicato dal Comune, si è fatta carico delle spese di fornitura, installazione e gestione delle postazioni. “Una scelta quella del Comune che va nella direzione di favorire la diffusione della cultura della green mobility”, ha ricordato il sindaco Mazzanti. Oltre alla città del Mobile, che con 26.648 abitanti, secondo l’ultimo censimento, è per distacco la seconda città della provincia per numero di residenti, c’è una unica possibilità di ricarica ad Agliana, una Enel Station in via Tommaso Campanella 4, non distante dalla Coop, comunque anche nella zona utile per i clienti di Media World. Risulta ancora scoperta invece Montale.
Rivoluzione elettrica
Anche la Montagna Pistoiese aveva un vecchio accordo del 2018, per il solo comune di Abetone-Cutigliano, con l’intento di “valorizzare il territorio, portando la mobilità elettrica nei più importanti e affascinanti borghi italiani”. Venne anche firmato il protocollo tra Enel X, che è la divisione del gruppo elettrico dedicata ai prodotti innovativi e digitali e l’associazione comuni Bandiera Arancione, tutti al di sotto dei 15mila abitanti. Ma al momento c’è una sola colonnina, nel comune di San Marcello Piteglio: è lungo la statale a Limestre di fronte a Dynamo Camp. Poco ma buono, si direbbe, in attesa di ulteriori sviluppi. La Valdinievole del futuro Al di là (o al di qua) del Serravalle negli ultimi anni non si è rimasti con le mani in mano, incentrando le nuove colonnine di ricarica nei centri di maggior densità o nelle zone dei supermercati. E’ il caso dell’Ipercoop di Massa Cozzile, via Biscolla per l’esattezza, dove esiste un punto Enel X con una colonnina per due posti complessivi, o della Coop di Monsummano, come vedremo più avanti. Mancano a dire il vero del tutto anche realtà, che si stanno attrezzando o che sono in procinto di farlo, come Larciano, Lamporecchio, Chiesina, Ponte Buggianese, Pieve a Nievole o Uzzano. C’è chi come Montecatini Terme, ha recentemente deciso di aumentare il proprio parco...colonnine per ricaricare le auto in sosta. In aggiunta a quella già esistente in via del Gallo, la stazione di ricarica Enel X, e sulla via Camporcioni, a due passi dal distributore Quattro Petroli, ne stanno per arrivare altre grigie con la scritta blu: quelle appunto che indicano Enel X e sono presenti da alcuni giorni in alcuni punti strategici della città. Emiliano Corrieri, l’assessore, le ha annunciate poche settimane fa con soddisfazione. “Con grande piacere annuncio l’inizio dei lavori da parte di Enel X, azienda leader a livello europeo per ben otto punti di ricarica, equivalenti a 16 posti auto, in tutta la città. La mia amministrazione continua a mettere l’ambiente al primo posto del per-
corso”. Le prossime due saranno di tipo Fast con ricarica rapida, una in viale da Vinci nel parcheggio di fronte a Casacolor, e l’altro in viale Foscolo, a fianco del Palaterme: al momento sono montate ma per l’operatività c’è da attendere ancora. Ne esiste una al parcheggio dell’Asl in via S.Marco e uno al largo Martinelli a Montecatini Alto. “L’intenzione è di ampliare l’offerta anche negli stalli blu, quindi a pagamemto, ma qui serve un passaggio con Montecatini Parcheggi: si tratta di via della Torretta davanti al Palazzo dei Congressi, al parcheggio Scalabrino, in piazza Battisti e in piazza D’Azeglio, a due passi dal Municipio”, ha chiuso Corrieri. Ma su quali colonnine può già contare la città? Alcuni alberghi ne sono provvisti privatamente: è il caso del Porsche Destination Charging al LHP Montecatini Palace di viale Puccini, e un altro, al Tuscany Inn di via Cividale. Così come esiste il Tesla Destination Charger di via Cavallotti 135. Postazioni di ricarica anche all’Esselunga nuova. Monsummano è il comune più popoloso della Valdinievole, il terzo in provincia: ha due ricariche al supermercato della Coop, in via Palestro 81, come detto sopra, ma altre sono in arrivo alla Conad a Cintolese. Numeri in espansione e confermati dalla presenza anche della stazione di ricarica in via Brogi, nell’area che superando Pozzarello arriva a lambire il Montecatini Golf Club della Pievaccia. E poi, da non dimenticare, c’è la parte di Valdinievole che da Buggiano va in direzione di Pescia: esiste il Be Charge Station di via Falciano 1 a Buggiano, così come una colonnina “collega” è in via Landini 88 e un’altra ancora è in Piazza del Mercato dei Foraggi. Non poco per un comune non così popolato. Chiusura con la città dei fiori, con tre postazioni: c’è un Enel Charging Station in piazza Leonardo da Vinci 1 e un punto di ricarica Enel X in via Curtatone e Montanara, così come esiste nel parcheggio pubblico della stazione. Siamo appunto oltre le 25, in attesa delle nuove: la mobilità elettrica passa da qui.
Asl di Via S.Marco Montecatini ha colonnine anche non fast come nel caso di questa a ridosso della Asl o a Montecatini Alto e in piazza d’Azeglio
Buggiano In via Landini ci sono altre due postazioni, è uno dei tre punti di cui è dotato attualmente Buggiano Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Alfredo Spinetti, quando la passione per le auto storiche si trasforma in mestiere di Vito Genna
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niziamo la rubrica alla scoperta dei garage dei nostri lettori con un nome che è una leggenda nell’ambiente delle auto d’epoca e di quelle di lusso: Alfredo Spinetti. Agli appassionati il nome farà sicuramente fare il collegamento col garage - oddio quanto è riduttivo definirlo “garage”, per gli appassionati è più una boutique o un atelier, come quelli di moda - “Auto Spinetti Grandi Marche”. Quindi in molti pensano ad Alfredo come a un commerciante, ma in realtà è anche un collezionista, ha delle auto alle quali tiene molto e dalle quali non si separerà mai. Auto di famiglia, e che macchine. Ma ne ha anche altre, alle quali tiene molto, che forse un giorno venderà, ma che comunque fanno battere forte il suo cuore, perché per fare un lavoro del genere la prima dote indispensabile è la passione per le belle auto. Passione che tra l’altro ha trasmesso già a suo figlio Cristiano. Siamo andati a conoscerlo nella sua sede di Corso Matteotti 143 a Montecatini Terme. Ci può dire come nasce la sua passione, che poi è diventata anche una professione? «Come molte cose che ci accadono tutto è cominciato quando ero ragazzo ed avevo solo 15 anni. Mio padre
faceva il demolitore di auto e io incominciai a salvarne qualcuna, rimettendola in marcia. Da lì è iniziata la mia avventura e mi dispiace averne salvate poche, o almeno meno di quante l’avessero meritato». Il commercio vero e proprio quando è nato? «Quando ho preso la patente e poi sono andato a fare il militare nel 1966. Lì ho iniziato a vendere auto a marescialli, capitani e graduati vari giù a Sabaudia». Nella sua lunga carriera qual è l’auto più particolare che si ricorda di aver comprato o venduto? «Nel 1980 ho comprato in Sicilia una Ferrari 166 Iter del 1950. Ero comodamente seduto nel mio ufficio insieme ad un mio amico collezionista di Empoli, squilla il telefono e all’altro capo del filo sento una voce lontanissima di una signora anziana che mi dice: “Io ho una vecchia Ferrari in garage che vorrei vendere. Si tratta di una 166 Iter che ha il numero 77 di telaio ed è la trentacinquesima prodotta”. Lì per lì rimasi un po’ spaesato, però mi feci lasciare il telefono e l’indirizzo per ricontattarla ed andare a vedere la macchina. Il giorno seguente l’ho chiamata e sono partito alla volta della Sicilia, più pre-
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Top Garage
Conosciutissimo Il salone Spinetti a Montecatini Terme
cisamente Siracusa, la settimana dopo. Sono arrivato di notte, la domenica, e dopo aver preso alloggio in albergo sono andato a vedere la casa che c’era all’indirizzo che mi avevano dato. Lo ricordo ancora, era in via Maestranza 2. Mi sono trovato di fronte a un grande palazzo molto vecchio, ma non vedevo dove potesse essere custodita l’auto, per la quale avevo fatto tanta strada. La mattina dopo, di buon’ora, mi sono presentato al portone ho suonato e mi hanno aperto. Mi ha ricevuto una signora molto anziana, penso avesse novant’anni, insieme abbiamo atteso che arrivasse suo marito, un barone che si chiamava Giovanni Boccadifuoco, il quale mi ha condotto in una vecchia cantina. Lì, sotto dei teli, completamente impolverata, c’era la Ferrari. Il barone mi invitò a metterla in moto, rimasi stupito della sua richiesta, perché l’auto era ferma da decine di anni. Ma, con mia immensa sorpresa, il motore si avviò al primo colpo. Quasi non ci credevo». Poi che fece? «Pagai il pattuito e portai via la macchina». Un viaggio molto lungo col carro attrezzi dalla Sicilia alla Toscana? «No, non ci siamo capiti. Quando ho detto che portai via la macchina vuol dire che la misi in moto e feci, dopo aver fatto cambiare l’olio al motore al primo distributore incontrato, tutto il viaggio di ritorno guidando la Ferrari. Una cosa incredibile, ma che ricordo con grande gioia a distanza di anni». 12
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Di padre in figlio. Alfredo e Cristiano Spinetti
Top Garage
La Ferrari a rimorchio che fece il giro del mondo di Vito Genna
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Un Mito Porsche-906
Una storia davvero bella ma lei adesso ha ancora quella Ferrari è la sua auto di famiglia, definiamola così o no? «No, in realtà le auto di famiglia che non venderemo mai sono una Ferrari F40 e un’altra Ferrari 275 GTB. Le ho parlato della Ferrari Inter 166 piuttosto che delle nostre auto di famiglia perché è quella con la storia forse più particolare. Tra l’altro legata a quella macchina e alle nostre due Ferrari 275GTB ed F40 ci sarebbe anche un altro episodio particolarissimo, ma questa è un’altra storia». Ci svela un segreto? Sappiamo che lei è un componente del Kursaal Car Club quindi ama le auto che vende, come riesce a separarsene? «Oltre che un componente sono stato un fondatore del Club. Detto questo, separarsi dalle auto è veramente difficile, però è il nostro lavoro e dobbiamo farlo. Al momento abbiamo, ad esempio, un paio di auto alle quali siamo particolarmente legati, una Lamborghini Diablo VT, del 1993 ed una Lancia Flaminia Zagato 2500 3C, del 1962, so che un giorno saranno vendute e la cosa un po’ mi rattrista, ma, come dicevo, questo è il nostro lavoro. Per evitare di “cadere in tentazione” per le due auto che abbiamo deciso di tramandarci di padre in figlio come cimeli di famiglia (F40 e 275 GTB) abbiamo deciso, a prescindere, di non dare ascolto a nessuna offerta. Quelle sono le macchine che amiamo e vogliamo che restino in famiglia, io le lascerò a mio figlio Cristiano e lui ai suoi figli».
entendo parlare di un altro aneddoto che lega la Ferrari 166 Inter del 1950 e la Ferrari della famiglia Spinetti la 275 GTB abbiamo chiesto spiegazioni ad Alfredo Spinetti ed è saltata fuori un’altra storia incredibile. Ci dicono che lei è finito sui giornali di mezzo mondo, ci racconta come ha fatto? «Fui invitato alla festa per i quarant’anni della Ferrari con la mia 166 Inter e per fare uno scherzo mi venne in mente di presentarmi in un modo, diciamo così, particolare. Presi la mia Ferrari 275 GTB ci misi un gancio di traino, poi presi un carrello Pedretti, anch’esso d’epoca, per trasportare la 166 Inter. Feci il viaggio con un fuoristrada che trainò fino ad un chilometro dal raduno il carrello con la 166 Inter, mentre un mio amico ci seguiva con la 275. Dopodiché, ad un chilometro dal casello di uscita dell’autostrada, sganciai il carrello della 166 dal fuoristrada e lo agganciai alla Ferrari 275GTB. In pratica mi presentai al raduno, con la massima nonchalance, con una Ferrari che ne trainava un’altra. La cosa fece talmente scalpore che sono finito sui giornali, tanto per citarne uno che tutti conosciamo la Gazzetta dello Sport dell’epoca, di mezzo mondo. Dovevate vedere quante foto ci hanno fatto. Tra l’altro ci hanno inserito anche nel volume per i quarant’anni della Ferrari». La Ferrari 275 l’avete tenuta come auto di famiglia, ma la 166 che fine ha fatto? «Ha fatto una bella fine. Dalla Ferrari mi invitavano spessissimo a tutti i raduni, però l’azienda la voleva a tutti i costi nel suo museo. Ovviamente ho detto loro che se l’avessi lasciata al museo non l’avrei più sentita mia. Così, dalla Ferrari mi hanno chiesto se ero disposto a venderla. Per farla breve, alla fine ci siamo accordati per uno scambio alla pari: la mia 166 Inter è finita nel museo, mentre a me hanno dato una F40 che era appena stata presentata».
La foto che ha fatto epoca Ferrari 275 GTB che traina su un carrello Pedretti una Ferrari 166 Inter del 1950 Novembre 2021 | Pistoia Motori
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La Prinz (pistoiese) che visse tre volte… L’incredibile storia della piccola utilitaria tedesca e della sua proprietaria: “Era l'auto che guidava mio nonno ed è certamente una delle più vecchie Pinz circolanti in Italia: sarà il regalo a mia figlia per i suoi 18 anni...” di Fabrizio Nucci
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accordo, la Prinz non è una di quelle auto destinate a passare alla storia per il suo design. Ma per chi ama le auto degli anni Sessanta quella vetturetta tedesca un po’ così suscita da sempre grande simpatia; e chi l’ha avuta quando ne vede passare una in giro sente un inevitabile tuffo al cuore. C’è però anche chi l’ha avuta e ha deciso di tenerla, facendone un vero e proprio cimelio di famiglia: è il caso di Claudia Capponi, stimata professionista pistoiese che proprio in queste settimane ha ultimato lo splendido restauro della sua Prinz: “Era la macchina del nonno Giulio – ci racconta – che la comprò nel 1962, una delle prima in Italia: il nonno era una persona molto creativa e amava le auto tedesche. Così quando uscì la Prinz decise di prenderla: credo proprio che a Pistoia sia stata una delle primissime ad essere in giro…”. In effetti una Prinz del 1962 con targa italiana originale è una vera rarità e adesso Claudia sta verificando se, proprio la sua sia la Prinz “italiana” più vecchia ancora in circolazione, dato che il 1962 fu il primo anno di importazione di questo modello dalla Germania. “Al di là del valore storico – prosegue Claudia Capponi - per me questa macchina ha un significato affettivo: quando avevo 20 anni la feci restaurare subito dopo aver preso la patente. Adesso l’ho fatta di nuovo rimettere a posto per poterla regalare a mia figlia per i suoi 18 anni: a
questa macchina sono legati tanti ricordi come l’Università, il primo lavoro come rappresentante di libri, i primi grandi amori come quello che un giorno mi spinse a prendere la mia Prinz e fare un viaggio tutto d’un fiato fino a Lucerna in Svizzera”. Insomma come sempre accade le nostre auto finiscono con l’essere anche pezzi della nostra vita, complici e testimoni delle nostre vicende personali e familiari. Claudia ha così deciso di riacquistare la Prinz NSU e questa utilitaria negli anni Novanta divenne l’auto decisamente originale di
SCHEDA
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isegnata da Claus Luthe ispirandosi alle linee della Chevrolet Corvair entrò in produzione negli stabilimenti NSU di Neckarsulm nel 1961. La sua esportazione in Italia cominciò nel 1962 con crescente successo: sarebbe rimasta in produzione fino al 1973. Prezzo (1962): £ 830.000 (una Bianchina costava £ 600.000, una Fiat 600 Multipla £ 775.000) Cilindrata: 598 cm Velocità massima: 123 km/h Accelerazione: 0 – 60 km/h in 10 secondi Consumo: 21 km con un litro di benzina (80 km/h) Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Targhe nere PT
una giovane studentessa universitaria. “Poi per vari motivi l’accantonai – conclude Claudia – e per lunghi anni l’ho conservata sotto i classici teloni: non è stata una bellissima idea perché quando ho pensato di rimetterla in moto era in condizioni disastrose. Comunque non mi sono persa d’animo e mi sono affidata a mani esperte per poterla far tornare come nuova e donarla a mia fi-
glia: la Prinz di nonno Giulio sarà la prima auto anche per lei. Restaurarla con i pezzi originali è stata una sorta di caccia al tesoro: gli amici dell’Officina Mg di Pistoia hanno fatto davvero un grande lavoro”. Dunque la terza vita della Prinz della famiglia Capponi sta per cominciare e a guidarla verso nuove avventure sarà una giovane millennial….
LA STORIA Chi viaggia con la Prinz si sente come un Re!
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a Nsu Prinz 4 ha appena compiuto sessant’anni: nacque infatti nel 1961 come “vettura compatta nuovo stile”. Già nel giugno 1963 uscì dalle catene di montaggio della Casa dio Neckersulm la centomillesima Prinz 4. Venne prodotta fino al 1973 in 625.032 esemplari, con pochissime modifiche estetiche e meccaniche. Di linea piacevole, con abitacolo e bagagliaio più spaziosi delle precedenti versioni I, II e III , riscosse un grande successo di vendite, specialmente in Italia, dove ottenne il titolo di vettura straniera più venduta. Dotata di un motore bicilindrico in linea di 598 centimetri cubi, aveva una potenza di 30 CV/DIN a 5.500 gir/min e raggiungeva la velocità di 120 km/h, ragguardevole per l’epoca. I primi esemplari erano omologati per quattro posti, ma successivamente la Prinz divenne una comoda cinque posti. Raffreddata ad aria, montava un cambio a quattro marce sincronizzate più retromarcia e aveva un rapporto pesopotenza di 18,8 kg/CV. La Prinz 4 montava quattro freni a tamburo che vennero sostituiti da un impianto misto con freni a disco anteriori, nella versione 4L. Era lunga 3440 mm, larga 1490 e alta 1360. Il suo peso a vuoto era di 565 kg, mentre il peso complessivo ammesso era di 1.000 kg. Il bagagliaio aveva una capacità di 337 litri, mentre il serbatoio conteneva 37 litri di benzina che consentivano alla piccola Prinz una grande autonomia. La NSU dichiarava per la Prinz 4 un consumo normalizzato di 5,7 litri per 100 km e proprio il consumo ridotto fu uno dei suoi punti di forza. Pochi gli accessori disponibili a richiesta tra cui il tetto scorrevole in acciaio, azionato mediante manovella. Una curiosità: la NSU Prinz 4 pagava una tassa di circolazione annuale di 7.660 Lire ed un premio annuo di assicura-
zione di 35.000/ 40.000 Lire che si traduceva in una spesa mensile di 3.720 Lire. Per saperne di più www.nsuclubitalia.org
Protagonista a Padova Lo stand del club NSU alla fiera automoto d’epoca
Ben accessoriata Gli interni della Prinz 4 erano confortevoli e ben curati per l’epoca Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Educazione stradale
Confermata la location di “Wonder Park” di Ponte Stella per svolgere le lezioni in sicurezza
Aci Pistoia e i bambini, un’ attività finalmente pronta a ripartire Dopo lo stop per la pandemia, già nel mese di novembre torneranno gli incontri dedicati all’educazione stradale a cura di Automobile Club Pistoia A cura di Aci Pistoia
Tutti a bordo Dopo due anni di stop, riparte l’attività di Aci Pistoia con le scuole grazie al connubio perfetto con la struttura “Wonder Park” di Ponte Stella che, fin dall’inizio, ha dimostrato appoggio e sensibilità all’iniziativa mettendo a disposizione i propri locali con l’allestimento di una vera e propria pista per le automobile a pedali per far conoscere le regole ed i segnali stradali ai tanti bambini che vi partecipano.
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e attività dell’A.C. Pistoia che hanno coinvolto bambini, ragazzi e adulti sono state regolarmente svolte da sempre. In particolare, durante gli anni scolastici dal 2015 ad oggi (con la parentesi covid) sono state organizzate attività in favore delle Scuole Superiori, che hanno partecipato a giornate di sicurezza stradale sulla neve, presso località della montagna pistoiese, con esercitazioni di montaggio pneumatici e catene da neve, prove di guida sicura su fondo stradale innevato e a corsi di sicurezza stradale in varie altre occasioni (AutoExpo, Ecomobility, ecc). I bambini più piccoli delle Scuole Primarie e di recente anche Scuole d’Infanzia sono invece stati accolti da nostro personale presso la struttura “Wonder Park” (ringraziamo Gianni Gensini per la collaborazione e l’accoglienza nella sua struttura di Ponte Stella) appositamente adibita con circuito e segnaletica stradale. Con gli alunni – circa 500 bambini ogni anno -- abbiamo
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attuato lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche su automobiline a pedali in circuito, alla presenza di agenti della Polizia Municipale. Siamo ad oggi in fase di ripresa delle attività per il corrente anno scolastico. Ringraziamo tutti i Comandi delle Polizie Municipali che hanno collaborato e le Scuole che hanno aderito. Solitamente le scuole pistoiesi e quelle di Casalguidi hanno partecipato in tutti gli anni scolastici. Di recente si è aggiunto al progetto il territorio della Valdinievole. Ringraziamo anche Marco Bresci che ci ha supportato nelle attività. Parallelamente all’attività per i più piccoli, c’è la stessa sensibilità anche per coloro che sono particolarmente grandi: per gli anziani e i patentati comunque di lungo corso abbiamo organizzato diversi corsi specifici, che contiamo di riprendere appena possibile. Iniziative che nel corso degli anni hanno davvero riscosso molto successo e che dovranno servire a dare già qualche
Educazione stradale
Obbligo di fermata Fra gli apprendimenti necessari per i bambini in questi appuntamenti, saper distinguere a cosa servono e cosa indicano i tre colori del semaforo
Ascolto e non solo Non si potranno più creare gruppi così numerosi di bambini come si vede nella foto, ma il fatto di poter riprendere l’attività con la collaborazione delle Polizie Municipali del territorio è fondamentale per il progetto di educazione stradale
dritta e qualche informazioni agli automobilisti del domani in tema di norme da rispettare e sicurezza. Ecco, pertanto, che con notevole orgoglio, l’A.C. Pistoia è lieto di annunciare ai propri soci, ed anche alla cittadinanza, che dal prossimo 16 novembre queste giornate di insegnamento, oltre che di divertimento, ritorneranno all’interno della struttura di “Wonder Park” a Ponte Stella (Serravalle Pistoiese): non smetteremo mai di ringraziare il titolare Gianni Gensini per la sensibilità dimostrata sul tema. Chiaramente, rispetto a quanto succedeva in passato, le normative anti-contagio ci costringono a rivedere quelli che erano i programmi noti. Pertanto, a fronte di un aumento delle richieste di adesione da parte delle scuole, dovremo accrescere anche il numero dei giorni durante i quali saremo presenti nella struttura. Anche perché la capienza massima, per rispettare distanziamento e divieto di assembramenti, è di 25 bambini per mattina: di conseguenza, gli appuntamenti sono di fatto raddoppiati rispetto a quanto accadeva nel pre-pandemia. Il debutto assoluto, come detto, sarà per martedì 16 novembre con la scuola primaria Don Lorenzo Milani di Ponte Buggianese che porterà a “Wonder Park” 54 bambini. Il 30 novembre, in due distinti momenti, sarà la volta sempre della scuola primaria Don Lorenzo Milani con 40 bambini ed a seguire la primaria di Casa Bianca con 31. L’ultimo appuntamento dell’anno, per il 16 dicembre, ancora con la “Don Milani” con 59 bambini. Si passa, poi, alla prima data del 2022 in programma per il 9 gennaio ed ancora la stessa scuola, ma stavolta del plesso di Chiesina Uzzanese, con 41 bambini e successivi appuntamenti per il 25 gennaio ed 8 febbraio. Al calendario va aggiunto, poi, l’Istituto Fermi di Casalguidi: le normative anti-contagio non consentono di far entrare 50 bambini come succedeva in passato ma soltanto fino a gruppi di 25 quindi rispetto al pre-pandemia le giornate sono raddoppiate.
Vigile Dopo gli insegnamenti collettivi e teorici, bisogna passare alla pratica: ecco perché si sale sulle automobiline a pedali e, sotto l’occhio attento degli agenti di Polizia Municipale, bisogna rispettare la destra, i divieti, le precedenze e non solo. Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Il Club
Kursaal Car Club, dove l’eleganza è di casa di Vito Genna
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ecentemente a Montecatini si è svolto un concorso di eleganza per auto d’epoca organizzato dallo storico Kursaal Car Club e patrocinato da Automobile Club Firenze e Automobile Club Pistoia. Un evento magnificamente riuscito che ci ha dato l’occasione per parlare con lo storico presidente Cesare Natali del concorso e dell’attività del Club. Partiamo dall’inizio lei è il presidente del Kursaal Car Club, da quanto tempo? «Dal 2014, riconfermato sempre senza interruzioni». Come è nata in lei la passione per le auto d’epoca? «Fui coinvolto, quasi per caso, da un amico appassionato di auto d’epoca: mi aprì le porte di un mondo per me subito affascinante e insieme con altri amici nel 2000 costituimmo il Club». Che differenza c’è, a livello emozionale, a guidare una macchina d’epoca o una macchina moderna? «Con quella d’epoca hai un contatto di piena padronanza del mezzo, l’auto è completamente nelle tue mani ed hai la vera sensazione della guida; seduto su una vettura d’epoca sei sopra un pezzo della nostra emozionante storia moderna».
no possedere un’auto storica alla stregua dei più anziani e per le stesse motivazioni. Semmai preferiscono più che l’uso amatoriale della gita o del raduno, il cimentarsi nelle gare di regolarità, perché dà loro il senso dell’avventura e della competizione, assomigliano un po’ ai Rally ma sono molto meno impegnative. Più che la velocità conta la precisione della guida e ricorda loro l’ebrezza delle gare di un tempo quando contava il pilota più che l’auto. Se poi uno lo fa sullo sterrato l’adrenalina sale. Prima il Club organizzava queste gare di regolarità, ma abbiamo dovuto smettere di farlo per i costi e le difficoltà burocratiche. Le persone un po’ anziane hanno spesso la possibilità di acquistare e guidare la macchina della propria gioventù, quella che vedevano passare e bramavano di possedere». Il Club invece come nasce e che tipo di attività svolge? «Come Le ho detto nasce da un gruppo di amici, quasi tutti clienti della Carrozzeria Giorgetti, che volevano fare qualcosa di più dinamico dei Club di auto storiche esistenti: met-
tere e tenere i contatti tra i soci e non, amanti di questo fantastico mondo, organizzare per tutti incontri, raduni, gite con tre obbiettivi: turismo, cultura e buona cucina e soprattutto diffondere la cultura del recupero e conservazione delle auto storiche. Ci occupiamo anche di assistere e supportare i soci nel risolvere i problemi tecnici, burocratici, assicurativi; insomma quando hanno un dubbio, una difficoltà, una emergenza sanno che noi ci siamo. A tutto ciò da qualche anno si è aggiunto il Concorso Internazionale di Eleganza Automobili di Montecatini Terme, una manifestazione che risale agli anni Trenta del secolo scorso e che in questi 90 anni, seppure a fasi alterne, ha conosciuto un grande splendore e rappresentato un vanto per la città termale. Abbiamo svolto un’attività lunga ed intensa per recuperare tutti i documenti della storia di questo concorso, riportando in vita un evento che oramai ha recuperato una notorietà unanimemente riconosciuta. Dopo l’edizione di rilancio del 2018 la piena consacrazione si è avuta lo scorso settembre con la 14° edizione, di alto
Le auto sono sinonimo di passione, quale auto l’appassionerebbe di più poter guidare? «Sogno, meglio spero di guidare presto una A.R. Giulia Tz 2, una Porsche Carrera 2.7 Rs, Una Fiat 8v Zagato» L’amore per le auto d’epoca è una cosa che contagia anche i giovani, oppure è riservato a persone che vogliono ritrovare le emozioni della loro gioventù? «Dalla mia esperienza i giovani ama-
FERRARI 250 GT TOUR DE FRANCE DEL 1957 VINCITRICE CAT. DOPOGUERRA Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Il Club
Il logo restituito dalla storia
Il ritrovamento di una vecchia targa ha dato origini a quello che adesso è il marchio con cui si identifica l’evento montecatinese
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l logo che viene usato per il concorso di eleganza del Kursaal Car Club ha una storia veramente particolare. Si tratta di una modernizzazione della targa che ha dato origine a tutta l’iniziativa. Nel 1934 fu rinvenuta, in un vecchio magazzino, una targa della prima edizione del “Concorso internazionale di eleganza automobili Montecatini Terme” dov’era raffigurata un’auto, con lo sfondo di una palma e le Terme. I soci del Kursaal Car Club hanno fatto una ricerca in proposito ed hanno scoperto che quello fu il primo della serie di concorsi di eleganza che si tennero negli anni Trenta (dal 34 al 37) prima e negli anni Sessanta (dal ’64 al ’69) dopo. L’auto raffigurata è una vecchia Rolls Royce, con lo sfondo delle Terme Regina. Quel logo è stato recuperato, ma anche modernizzato, e registrato
livello qualitativo. Oramai abbiamo al nostro fianco istituzioni importanti a livello internazionale e siamo già nella fase organizzativa della 15° edizione, riprogrammata per il 2023. Il 23 Ottobre è stata presentata ufficialmente alla fiera di Padova nello stand di Aci Storico, di cui siamo affiliati, la prossima edizione. Le do una primizia assoluta: l’evento si terrà il 23 e 24 settembre 2023 e viene confermata la squadra organizzativa già in atto. Squadra vincente non si cambia, per il mondo delle auto storiche, la Toscana e Montecatini» Quanti affiliati avete? «In quest’anno 170, pur con le difficoltà e le restrizioni provocate dalla pandemia». Quali sono gli atti più significativi del suo mandato? «Sicuramente l’inaugurazione della nuova sede di Monteca22
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come marchio da parte del Kursaal Car Club che l’ha usato come emblema del concorso del 2018, di quello del 2021 e sarà usato anche per il prossimo in calendario nel 2023 che è stato presentato proprio in questi giorni alla fiera di Padova. Oltre a quello di cui stiamo parlando, dalla targa è stato recuperato anche un altro logo a rombo derivante dal vecchio stemma reale visibile sopra all’effige dell’auto e delle Terme. Anch’esso riadattato ed usato dal Kursaal Car Club. Per dovere di cronaca va detto che di vecchie targhe del concorso degli anni Trenta ne esistono due una è quella in possesso del club termale, l’altra è stata rinvenuta attaccata alla plancia di una Lancia Augusta del 1933 di un senese che sta attualmente restaurando l’auto.
tini nel 2019, il raggiungimento prima del Covid dei 200 soci ed il recupero molto impegnativo del concorso appena terminato. Ma vorrei qui ricordare un’iniziativa realizzata in pieno lockdown nel novembre 2020: lanciammo la campagna tesseramento 2021, dichiarando però ai soci che avremmo devoluto una parte della quota sociale all’acquisto di apparecchiature per la lotta al Covid 19 da donare al reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Iacopo di Pistoia. Ebbene in quel periodo abbiamo realizzato quasi la totalità dei rinnovi; non solo, ma ogni socio ha aggiunto una sua offerta permettendoci d’acquistare un macchinario molto innovativo per la respirazione, sia in tempi di pandemia ma anche per le insufficienze respiratorie pediatriche. Questa è stata la mia più bella soddisfazione, vedere quanto i nostri Soci vivono il nostro Sodalizio, come era accaduto prece-
dentemente con iniziative a favore del Mayer e delle associazioni per l’assistenza agli affetti da displasia». Ci vuole parlare di più del bellissimo concorso che avete organizzato a Montecatini Terme? «Come le ho prima detto il concorso venne rilanciato prima nel 2018, ed ebbe già un successo importante sia di partecipanti sia di pubblico e media. Anche la città di Montecatini ebbe un buon ritorno di immagine: pensi che l’auto vincitrice venne esposta per tre giorni a Milano Auto Classica (oltre 70.000 visitatori da ogni parte d’Europa) con lo stemma del Club ed i colori della città termale toscana. Questo ci spinse ad impegnare maggiori risorse e ricercare più supporto da parte di Aci e Aci Storico e presentammo in quella occasione alla fiera di Rho a Milano la XIV° edizione. In quella occasione prendemmo contatti con importanti collezionisti di auto molto rare, concretizzando poi 26 iscrizioni, solo su nostro invito; infatti volevamo che le vetture raccontassero il tema del Concorso e cioè l’evoluzione del design nella storia dell’auto, tema anche di un convegno che abbiamo realizzato al Grand Hotel La
Il Club
Pace sede ufficiale della manifestazione. Tutte le auto erano state valutate da un importante esperto di auto storiche, che vagliò tutte le componenti tecniche dei veicoli. Purtroppo poi con la pandemia tutto fu rimandato al 2021. Nonostante fosse passato più di un anno tutti gli iscritti, escluso uno che ha rinunciò per ragioni tecniche, riconfermarono la loro presenza. Le auto premiate, sono state giudicate da una giuria di alto profilo: un nome su tutti il presidente dell’Aci l’ingegner Sticchi Damiani. A tutte è stato dato un motivato riconoscimento. Ecco quali auto abbiamo premiato: Categoria Anteguerra sino al 1945 Bugatti Ventoux 1934; Categoria dopoguerra fino al 1970 la Ferrari GT Tour de France 1957; Categoria Moderne sino al 1990. Ferrari 365 GT4 BB 1974; Categoria Touring Superleggera e Best Show Alfa Romeo &C 2500 SS Villa D’Este 1949; Coppa del Pubblico Lancia Dilambda Blue Shadow del 1930 (votata da 600 persone su 1600 votanti in tutto il mondo via internet). Si noti che dopo due settimane c’è stato il Concorso di Villa D’Este, il più importante al mondo. La coppa d’oro per la preferita dal pubblico è andata alla Bilambda premiata da noi, così come la Best of Show assegnata alla Ferrari Tour del France seppure del 1956. Abbiamo visto giusto». Le pubbliche amministrazioni come si pongono rispetto alle vostre iniziative? «All’inizio è un po’ difficile aprire le porte giuste e si trovano tanti vincoli burocratici, anche perché c’è un po’ d’inflazione di questi eventi; ma dopo che hanno visto come li organizziamo, la nostra precisione e affidabilità, le resistenze si allentano ed una volta verificati i ritorni sia in termini di immagine che economici spesso siamo sollecitati a ripetere gli anni successivi le manifestazioni. Ad esempio a Montecarlo sono oramai 19 anni consecutivi che organizziamo con il comune il Grand Tour che ha un elevato numero di partecipanti». Per il prossimo futuro, quali progetti avete intenzione di organizzare come Kursaal Car Club?
BUGATTI VENTOUX DEL 1934 Vincitrice categoria anteguerra
«Pensiamo che la situazione sanitaria vada verso una normalizzazione e quindi come ogni anno in novembre faremo il calendario 2022. Abbiamo già una lista di eventi che erano stati programmati e purtroppo annullati che avevano come mete Firenze, Roma, Rapallo e Bassano del Grappa e nuove idee che ci portano i Soci. Quindi avremo l’imbarazzo della scelta a selezionare i soliti 8 raduni per il 2022». Un sogno nel cassetto che desidererebbe realizzare ma che trova difficoltoso concretizzare? «Ho due obiettivi prioritari nel breve: uno condiviso con Automobil Club Italia di avere collezionisti europei al concorso di Montecatini, l’altro poter rifare una gara di regolarità turistica che duri due interi giorni ed il suo percorso sia disegnato nella so-
la provincia di Pistoia». Per tesserarsi al vostro club cosa bisogna fare e quali sono i contatti? «Per tesserare un aspirante socio prima cosa è che ci sia la passione dell’auto storica, poi meglio se l’auto d’epoca ce l’ha già, ma la macchina che uno possiede non ha importanza: i nostri soci possiedono varie centinaia di vetture di ogni marca, epoca e valore. Abbiamo Ferrari, Lamborghini, Fiat, Alfa Romeo, Porsche: anche una Fiat 500 va benissimo per coltivare e praticare questa passione. Per associarsi basta andare sul nostro sito e lì si trova la scheda di iscrizione e i numeri o l’email da contattare. Infine vorrei augurare per tutti che il 2022 sia l’anno in cui potremo incontrarci normalmente e fare una bella festa di libertà sulle nostre splendide vetture».
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Rally
Paperini - Gasperetti, un duello infinito Un avvincente Rally Città di Pistoia ha proposto uno scontro esaltante e spettacolare tra due grandi piloti, entrambi pistoiesi. Li abbiamo sentiti a mente fredda, ognuno “laurea” l’altro come il migliore. di Alessandro Bugelli
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n’edizione avvincente, il “Pistoia” targato duemilaventuno, ricco di aspettative e ricco anche di conferme, una volta accesi i motori. La gara era l’ultima prova della Coppa Rally di VI zona, il coefficiente maggiorato di punteggio era quello appetibile per cercare di staccare il cartellino per la finale nazionale di Modena, un argomento che ha certamente avuto il proprio peso nell’avere al via diversi ottimi piloti del “granducato” da corsa. Sul piano organizzativo, Pistoia Corse e ACI Pistoia hanno avuto ampi consensi per la proposta messa in campo come percorso e come logistica, un format che certamente non è quello di anni fa, purtroppo l’emergenza sanitaria costringe ad attuare una serie di restrizioni dalle quali non ci si può esimere, ma un format anche apprezzato da chi ha corso. Un percorso in parte rivisitato comunque ispirato alla tradizione ed un plateau di partenti di prim’ordine hanno chiuso il cerchio di un’altra edizione di successo. Un’edizione che ha segnato il bis di un pistoiese, Thomas Paperini, ancora con la Skoda, al termine di un dualismo con un altro pistoiese, il blasonato Federico Gasperetti, di nuovo anche lui al volante della Fabia. Un attacco deciso sulle prime due prove speciali ha consentito a Paperini di tentare il primo allungo, poi nella fase centrale del confronto un paio di prove disputate da lui con cautela per via della strada “sporcata” Gasperetti si era rimesso sotto, prima di vedere tornare con decisione in cattedra il leader che ha poi vinto. La cronaca spicciola del “Pistoia” è questa: il duello Paperi-
ni-Gasperetti ha lasciato tutto il resto della compagine dietro. I dubbi, per Paperini erano tanti: dal venire fuori da una lunga e dolorosa convalescenza dovuta ad un incidente in bicicletta sofferto all’inizio dell’estate, al dover cambiare copilota (il massese Gabelloni in luogo del fido Fruini, tenuto lontano da impegni personali) praticamente prima del via del rally e poi il rivale, Gasperetti appunto, uno dei piloti più vittoriosi in Italia, esperto del “Pistoia”, uno che non lascia nulla al caso. “Non avevamo la versione evoluta della Fabia – commenta Paperini ma avevamo comunque una vettura che si è rivelata perfetta, competitiva e affidabile, Pavel ci ha messo a disposizione un missile. Siamo partiti all’attacco, d’altronde con avversari come Gasperetti e diversi altri che erano al via non si poteva fare altrimenti. Il primo giro abbiamo preso un po’ di margine, non in sicurezza ma comunque abbiamo fatto
capire cosa volevamo fare. Nel secondo giro il nostro avversario ci aveva rosicchiato qualcosa e nel giro finale abbiamo di nuovo attaccato con determinazione andando a vincere” Per farla breve, la gara l’hai vinta tu o l’ha persa Gasperetti? “Alla luce dei risultati parziali l’ho vinta io, Non è stata una gara facile, abbiamo avuto avversari di tutto rispetto e vincere contro Gasperetti lo ritengo come un esame universitario passato con il massimo dei voti, è un grande pilota, parlano per lui i suoi trascorsi”. L’esperienza della prima parte dell’anno nel Campionato Italiano, dove ti sei distinto tra i migliori “under 25”, che peso ha avuto nel poter bissare a Pistoia? “Sicuramente il livello ed il ritmo che ti impone il Campionato Italiano hanno una forte azione formativa per un pilota ed un navigatore, è una dimensione totalmente diversa, gare più lunghe, che peraltro noi non avevamo mai fatto,
Sfondo suggestivo La Skoda di Paperini impegnata nel Rally Città di Pistoia 2021. Sullo sfondo la piana pistoiese. Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Rally
ti confronti con la serie A delle corse su strada, acquisisci una velocità di base più forte, ti impone di ragionare, ad avere un approccio alle gare mentalmente e tecnicamente diverso, a fare strategia, a non lasciare nulla al caso. Per me è stata un’esperienza formativa, purtroppo ho dovuto interromperla per via dell’incidente con la bicicletta”. Quindi tutto perfetto, la gara perfetta: “Secondo me abbiamo corso bene, come si doveva fare. Devo dire che il successo non è non solo mio, ma anche di Gabelloni, copilota perfetto, di Pavel Group, che mi ha fatto sentire “a casa” e coccolato come un professionista; è stato anche un successo di Pirelli, di Art Motorsport e Laserprom015, della mia famiglia e di tutti coloro che ci sostengono, sponsor, partner, amici”. Si impone adesso parlare con lo sconfitto, Federico Gasperetti. Uno che parla con sincerità e schiettezza, che non accampa mai scuse. “Che Thomas sia un pilota veloce – dice il pilota di Abetone - non lo scopriamo
certo adesso, e questo anno che ha fatto alcune gare dell’italiano si è quasi sempre piazzato molto bene, non distante dai migliori. Sicuramente le sue motivazioni, gara di casa secca senza nessun campionato da concludere, erano diverse dalle mie visto che dovendo disputare la finale di Modena non mi potevo permettere nessun errore. La gara è stata condizionata da una scelta di gomme per il primo giro di prove direi poco felice. Questo mi ha fatto accumulare un distacco che poi di fatto ci siamo portati fino alla fine. Nel giro centrale abbiamo aggiustato il tiro, ed ho provato, sempre in sicurezza, ad alzare il ritmo ma ho recuperato solo 8 decimi. A questo punto abbiamo continuato con il nostro passo, ma la vittoria poteva venire solo se Thomas faceva un errore”. Come è il feeling con la Fabia? “Quest’anno che sono riuscito finalmente a fare quattro gare ho
trovato una buona sintonia con la Skoda. Dopo anni di solo anteriore mi porto ancora dietro degli automatismi che non mi permettono di guidare con quella naturalezza che vorrei ma va bene così. La squadra poi, la GIMA Autosport, mi sta aiutando molto in questo”. Tornando al “Pistoia”, francamente, lo ha vinto Paperini o lo hai perso tu? “Chi vince lo fa generalmente sempre con merito!” E se invece di due Fabia aveste avuto due Clio Williams, vettura di cui sei stato un grande interprete a livello nazionale, tu e Paperini, come pensi sarebbe potuta andare? “Boh! chi lo sa . . . l’unica cosa che posso dire, è che riuscire ad andare sempre ad un alto livello con qualunque tipologia di macchina non è automatico e scontato. Ho visto tanti piloti andare forte con le due ruote motrici e poi non esprimersi agli stessi livelli sulle 4x4 e viceversa. Ad ogni modo, ora che mi ci fate ripensare…la rifarei volentieri una gara con Clio!”.
Vittoria bis Per Thomas Paperini al Città di Pistoia stavolta con il copilota massese Gabelloni
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Rally
Podio Eccoli i protagonisti del Rally Città di Pistoia 2021 nel momento fatidico della premiazione. Per Paperini e Gabelloni una grande soddisfazione.
Che grinta La Skoda Fabia di Federico Gasperetti che ha conteso la vittoria a Thomas Paperini: “Siamo stati condizionati da una scelta di gomme poco felice nel primo giro di prove – ha detto Gasperetti – e a quel punto potevamo vincere solo se Paperini avesse commesso un errore. Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Mondo due ruote
Nell’officina Automotor di Quarrata il quartier generale dei ricambi, e delle attività, di questo magico mondo in Toscana
Una vita piena di “Good Vibration”
Sono quelle che prova Marco Santini, e chi ha un Harley Davidson, una volta che sale in sella di Saverio Melegari
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ella vita, si sa, non bisogna mai fermarsi alle apparenze. Ecco perché, se nel nostro immaginario comune via Montalbano – ovvero la strada che collega il semaforo di Olmi all’incrocio con via Fiorentina – al centro di Quarrata è (anzi, bisognerebbe dire era) definita da tutti “la strada del mobile” non vuol dire che ci sia solo legno, letti, divani e sofà. Perché basta saper conoscere qualche segreto in più e, girato l’angolo, si possono aprire mondi sconosciuti ma, allo stesso tempo, affascinanti e ricchi di intrighi. Un po’ quello che succede se, dopo circa 200 metri dal semaforo di Olmi (sempre in direzione Quarrata), ci si affaccia al numero civico 412 andando a bussare la porta alla Officina Automotor S.A.S. fondata nel 2009 da Claurizio Santini. Può essere magica una autofficina? Cosa potrà raccontare oltre ad un filtro dell’olio piuttosto che una marmitta da cambiare o un pistone da controllare? Qui, in questa piccola realtà a con-
duzione familiare, c’è molto altro. Perché Claurizio, volto comunque notissimo a Quarrata ed oramai sulla breccia da diverso tempo – ancor prima dell’apertura dell’officina in proprio perché operante nello stes-
Prodotto finito Una delle creazioni più recenti realizzate da Marco Santini ad Olmi di Quarrata: emozioni indescrivibili per un “restauro” a regola d’arte (foto Gabriele Bellini)
so settore, e nello stesso stabile – si occupa della riparazione delle auto ma poi, subito dopo l’apertura, è stato affiancato dal figlio Marco, un vero vulcano di idee e iniziative che non si ferma un attimo. Ecco perché non è stato facile braccarlo nemmeno per questa intervista che, però, serve per farci conoscere un mondo unico, invidiato da molti e per niente banale: quello degli “harleisti”, ovvero coloro che passano il proprio tempo libero in sella del proprio bolide a due ruote timbrato Harley Davidson. Si, perché accanto all’attività di officina auto, c’è quella di riparazione, restauro e chi più ne ha più ne metta di questa storica, e straordinaria, moto che più che un mezzo di trasporto è una cosa sola: uno “status symbol”. Un qualcosa che, partito quasi per gioco, alla fine è diventato un vero e proprio lavoro per Marco tanto che lo spazio quarratino è diventato di riferimento per tutti gli “harleisti” che gravitano in un territorio che spazia dalla Versilia fino a Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Mondo due ruote
Firenze ma, a volte, ci si spinge anche oltre. Marco Santini, la prima domanda che ci viene in mente è, forse, fin troppo banale: ma chi gliel’ha messo in testa? «Mio padre ha sempre avuto la passione per le auto, io per le moto e in particolar modo per il marchio americano. Anche perché Claurizio su quell’oggetto a due ruote non ci è mai montato e quando gliene faccio vedere una sembra quasi rifiutarla: ma oramai ho imparato a conoscerlo, so come si comporta ed io faccio di conseguenza. Forse, anche per questo, ci compensiamo nel migliore dei modi». Quando è arrivata la prima Harley dalle parti della sua officina? «L’amore per questo marchio è innato dentro di me ma sapevo bene, fin
da ragazzo, che non avevo i soldi per poterla comprare. Così, a 21 anni, non ho potuto fare a meno di acquistare una due ruote ma era una moto da strada normale, perché per arrivare al sogno erano necessari parecchi sacrifici. Nonostante questo ho iniziato a frequentare un po’ gli “harleisti” ed è davvero un mondo a se stante anche se, a livello di guida, è una moto molto complicata da guidare e che si porta dietro tanti problemi: non lo dico io, lo dicono tutti, perché i ricambi non bastano mai». Poi, però, è scoccata definitivamente la scintilla... «Sono le “Good Vibration”: fai parte di una famiglia che è in tutto il mondo. Non serve conoscere troppe lingue o aver studiato: se sei un harleista lo sei a Quarrata come a New York, è un modo di essere. All’inizio
ho fatto parte di un club di motociclisti della zona, e ci sono rimasto per tre anni, poi però ne sono uscito e mi sono dedicato alla ristrutturazione della moto di un amico e devo dire che è venuta subito bene. In quei casi, c’è un solo metodo che funziona: il passaparola. E così, da quel momento in poi, sono entrato un po’ nel giro, riuscendo anche a rimettere in sesto una moto da zero. E’ stato il vero punto di svolta perché il tutto è stato pubblicato su di una rivista di settore e, quando riesci ad entrare in quel mondo lì, poi devi essere bravo a cogliere l’occasione e – soprattutto – a non uscirne più: è come se mi fossi trovato con una bomba a mano da dover far esplodere. A quel punto ho deciso di dedicarmi soltanto alle Harley. Perché? Non lo dico con presunzione o per esaltarmi, ma il ritmo che tengo io nel sistemare questo tipo di moto non lo tiene nessuno.
Qualche dettaglio su un marchio che ha fatto la storia
Braccia in alto e gambe piegate, che spettacolo queste Harley
Da oltre un secolo le due ruote più ambite, e maggiormente bramate, dagli appassionati di tutto il mondo
I
l marchio “Harley-Davidson” ha oramai superato il secolo di vita, visto che il primo modello costruito si fa risalire al 1903, e dobbiamo dire che gode decisamente di ottima salute. Un vero e proprio “modo di essere” perché un conto è essere “motociclisti” ed un conto è essere “harleisti”. Il marchio fu ufficialmente fondato nell’agosto del 1903 dopo che il primo esperimento fu fatto con un motore da poco più di 400 cc di cilindrata appoggiato su un telaio di bicicletta adattato. Un anno dopo fu aperta la prima concessionaria (siamo dalle parti di Milwaukee, Stati Uniti, per intendersi) e nel 1906 il primo stabilimento produttivo dove, tutt’oggi, c’è la sede principale dell’azienda. In quell’anno furono costruiti 50 modelli ma, nel giro di breve tempo, la produzione crebbe in maniera importante tanto da dover incrementare notevolemente lo spazio dello stabilimento. Fu grazie a questo marchio che gli Stati Uniti intervennero, sulle due ruote, all’interno della Prima Guerra Mondiale con ben 45.000 esemplari tanto che, nel 1920, era il marchio che produceva più mezzi in tutto il mondo. Superata, non senza problemi, la “depressione” americana, il rilancio della Harley si ebbe col secondo conflitto mondiale quando furono consegnati all’esercito ben 88.000 modelli. Fu il trampolino di lancio definitivo visto che, da vincitori, gli americani proseguirono nella loro influenza in Europa ed anche l’Harley giocò un ruolo importante. Gli anni Sessanta e Settanta furono molto complicati per il marchio, che arrivò davvero vicino alla bancarotta primi di aprirsi altre strade anche a livello di gare competitive, con vari titoli vinti in America. E’ l’inizio della ripartenza che riportò in alto un “modo di essere”, consolidato anche da importanti apparizioni cinematografiche (una su tutte, in Terminator 2), tanto da arrivare ad acquistare, e poi rivendere però dopo poco, il marchio italiano della MV Augusta. Nonostante qualche cambiamento, però, l’identità è rimasta sempre la
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stessa.
Tutti arancioni La particolarità delle Harley è che ne esistono di quantità incredibili di colori: da Automotor Sas sicuramente dà spettacolo questo modello in arancione
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Ho dovuto combattere, poi, coi fornitori perché devi farti voler bene dalla gente in questo mondo e devo dire che anche in questo ci sono riuscito. Oltre ad un altro aspetto fondamentale: avere sempre ricambi Harley a disposizione perché servono sempre». Di questi tempi è argomento decisamente spinoso quello di avere materiale a disposizione... «Purtroppo è vero, si!. Prima della pandemia, se ordinavi un ricambio ti arrivava al massimo entro 48-72 ore se era disponibile nei magazzini che, spesso, si trovano fra Francia e Germania. Adesso ci vuole anche una intera settimana e, se poi, devi ordinare qualcosa che in Europa non c’è e ti deve arrivare direttamente dalla casa madre si può arrivare anche oltre venti giorni. Ma non c’è problema perché, nel suo modo atipico di essere un motociclista, l’ “harleista” non ha fretta, semplicemente vuole la moto perfetta. Sono arrivati qui a Quarrata anche degli amici clienti provenienti dalla Svizzera e non mi hanno chiesto “fra quanto sarà pronta?” ma mi hanno soltanto detto “prenditi tutto il tempo che ti serve”». Qualcosa l’abbiamo già capito, però ci dici cosa caratterizza la vita di un proprietario di Harley Davidson? «Per queste persone la moto è come un figlio. Basti pensare che, in officina, magari vengono clienti che hanno l’auto e mi dicono di sistemare il minimo indispensabile per muoversi nei paraggi, poi però arrivano con l’Harley da rimettere in sesto e non badano a spese: per questo dico che siamo davvero un mondo a parte». Da quel che ci racconta, e dall’entusiasmo che nutre in ogni passaggio, ci viene da pensare che gli affari vanno decisamente bene, non è così? «Diciamo che ho avuto la fortuna di iniziare in un momento nel quale non c’era nessuno in zona, tanto che l’unico altro presente su Prato ha chiuso e viene da me a darmi una mano. Qui, poi, siamo andati oltre
l’idea di officina: in estate specialmente ci ritroviamo nel piazzale a bere una birra o fare quattro chiacchiere coi clienti che, poi, si conoscono fra di loro e nascono amicizie. A settembre, invece, siamo andati in Austria per l’European Bike Week. Ma una cosa deve essere chiara: quando ci ritroviamo, non è che ci sono le gare a chi arriva primo». E allora come passate il tempo? «Portando in giro i nostri bolidi e soprattutto con ricchi e gustosi pranzi. Scegliamo ristoranti delle nostre zone, perché ci piace la cucina tradizionale toscana, e magari andiamo in posti che hanno aperto da poco per far girare un po’ gli affari o da chi, visto il periodo, ha sofferto maggiormente le chiusure da pandemia. Del resto, ci presentiamo a gruppi di 100 persone, quindi i ristoratori sono sicuramente contenti di metterci a sedere. E poi ci occupiamo di eventi di beneficienza visto che, per esempio, in passato abbiamo fatto donazioni anche all’ospedale Meyer di Firenze ed altri sono in rampa di lancio, speriamo, nei prossimi mesi. Oramai che faccio questo lavoro a pieno regime sono cinque anni: l’auspicio è quello di migliorare sempre di più». Caro Marco, ci ha quasi fatto venire la voglia di montare in sella e fare un giro. E’ davvero un magico mondo.
Che esposizione Una panoramica di alcune delle splendide Harley che sono presenti nella sede di Officina Automotor Sas di via Montalbano ad Olmi di Quarrata
Tutti in fila La particolarità del “movimento” è che a Quarrata non si riparano soltanto le Harley ma, da qui, partono raduni e viaggi. Ovviamente tutti insieme, in pieno spirito motoristico
La coppia In mezzo alle moto Marco Santini (a sinistra) col padre Claurizio: è stato lui ad avviare l’attività e si occupa interamente di auto mentre a Marco toccano le due ruote (foto Gabriele Bellini) Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Percorsi Pistoiesi
Alla scoperta delle nostre colline: viaggiando tra Vico, Marliana e Avaglio di Matteo Baccellini
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a Valdinievole è terra di turismo, di buon cibo, di attrazioni, di storia e tradizione. Niente di più vero. Ma anche di paesaggi mozzafiato. Che spesso si aprono tra i tornanti dei nostri colli, quelli che congiungono i tanti borghi che dominano dall’alto Montecatini, ma anche Pescia e Monsummano. Per questo primo numero del nostro Pistoia Motori siamo andati alla scoperta di un itinerario molto interessante, che dalla Casina Rossa, storico e ultra conosciuto quartiere termale posto proprio al di sotto di Montecatini Alto, va a collegarsi, in un anello da percorrere tutto d’un fiato, a Vico, Marliana, Panicagliora e all’antico paesino di Avaglio per tornare poi nella Nievole. IN DIREZIONE DI MARLIANA Pronti, allora? Cinture allacciate, magari con il bel sole fuori, come è capitato a noi mentre percorrevamo la strada. Siamo partiti così in direzione di Vico, il primo colle che si incontra salendo verso Montecatini Alto: lì’ all’altezza del ristorante Il Bivio, la strada offre tre scelte diverse. Per chi sale da valle c’è la possibilità di proseguire la via maestra verso Montecatini Alto, oppure dopo la curva di scendere in “picchiata” in direzione della Nievole oppure ancora, ed è la scelta che abbiamo fatto, ecco la salita. Il cartello indica da sempre Marliana ed Abetone: l’altitudine non può che crescere, tornante dopo tornante iniziando ad offrire scorci suggestivi per chi guida, sia in auto che in moto (e non dimentichiamo i molti ciclisti). I valdinievolini che di questi tempi amano funghi e prelibatezze lo sanno bene: percorsi pochi chilometri c’è subito un doppio punto di ristoro, ovvero il ristorante Le Pru-
Il primo bivio Siamo all’altezza di Vico, qui la strada sale verso Marliana e Abetone: oppure scegliendo l’altra soluzione, si scende verso Nievole
Che panorama All’altezza del ristorante Montaccolle, il panorama sulla Valdinievole si estende anche oltre con un colpo d’occhio favoloso Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Percorsi Pistoiesi
necce e dall’altro lato della strada l’hotel-ristorante La Polveriera. Proseguendo oltre (del resto siamo appena partiti), abbiamo incontrato, percorse alcune centinaia di metri, il ristorante Montaccolle, sulla sinistra per chi sale, che offre già una visione panoramica da urlo. Qui siamo ancora nel territorio di Montecatini, esattamente sulla via Marlianese, e fatte alcune curve ci si addentra nel bosco che si apre ad un paio di location adesso chiuse (purtroppo) ma che un tempo erano molto conosciute. A destra c’è una catena per chiudere la via d’accesso a quella che era la discoteca Excalibur, chiusa da almeno 15 anni. A sinistra il ristorante Boschetto. Proseguiamo sotto l’ombra degli antichi alberi, per raggiungere poco dopo uno dei ristoranti più apprezzati per la sua specialità: la bistecca e la carne alla brace, della mitica Baita, in località Canfittori. Il contachilometri non mente: siamo quasi a 7,5 km dalla Casina Rossa. Ne serve un altro e mezzo, e quindi raggiungere i nove, per arrivare alla scritta Marliana. IL BORGO DI MARLIANA La piazzetta, lo scorcio con il campanile, la strada che sale: siamo ai 469 metri quadri del Comune della Montagna Pistoiese, un po’ conteso, non solo geograficamente, tra Valdinievole e Pistoia, stretto com’è tra le strade che vanno su e giù: Marliana è un centro da 3100 abitanti. La storia racconta che il comune di Marliana fosse stato attraversato da Annibale, durante la sua marcia verso Roma nel 217 A.C e che poi ci sia stato un passaggio anche dei bizantini. In età comunale Marliana per la sua posizione geografica, divenne l’avamposto pistoiese verso i territori lucchesi. Il castello nel 1177 venne assediato e quindi distrutto dalle schiere della vicina Montecatini. Nel 1319 i territori del comune di Marliana vennero occupati dalle milizie del condottiero lucchese Castruccio Castracani, per poi, alla morte di questi, passare a Pistoia, quindi a Firenze. Questa è un po’ la storia di Marliana, tra un bar, alcune attività che ancora resistono in piazzetta, una vita tranquilla dominando la valle. La superiamo, dopo alcuni scatti che conserveremo e che riproduciamo qui su queste pagine, prima di salire ancora più su in direzione di Goraiolo. 34
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Prima diMarliana Un cartello indica anche la strada dei colori e dei sapori dell’Appennino Pistoiese, proprio di fronte al ristorante la Baita
Il borgo prima dell’ingresso Marliana vista dalla strada poco prima dell’ingresso nella piazzetta: è un comune della Montagna Pistoiese
Gli ulivi Salendo verso Goraiolo gli alberi sono di diverso tipo, ma gli ulivi dominano la scena rendendo il panorama ancora più suggestivo
Percorsi Pistoiesi
IL BOSCO Passata Marliana la strada va in falsopiano in alcuni tratti per poi tornare decisamente a salire: l’obiettivo è il prossimo bivio, tra colori autunnali che incantano e strade da percorrere comunque a marce basse e frizione sempre a portata di piede...Il cartello Goraiolo, meta di molti turisti è passato il km 14 dalla nostra partenza: in appena 5 km, dalla piazza di Marliana siamo saliti ai 763 metri sul livello del mare. Temperatura un po’ più freschina, di questi tempi: Goraiolo è il classico bivio dove i coraggiosi ciclisti scattano i selfie...per celebrare l’approdo in vetta. E dove i posti dove mangiar bene, dalla locanda di Zacco all’omonimo e immancabile ristorante Goraiolo, invitano da sempre tanti clienti a farsi qualche chilometro in salita per mangiare. Una strada che si allarga adesso, in direzione di Panicagliora: ci arriviamo, il cartello è preciso, al km 16,5 del nostro mini tour che attraversa uno dei borghi più conosciuti. Panicagliora è a 791 metri sul livello del mare, un centro che nel tempo è divenuto meta di proprietari di seconde case o di amanti del fresco, senza essere costretti a viaggiare troppo in macchina: qui il crinale fa da spartiacque tra i bacini idrografici del torrente Nievole, a Sud, e del torrente Pescia, a Nord. Questa posizione a cavallo tra due versanti opposti e piuttosto ripidi fa del paese una sorta di terrazza naturale da cui si gode una vista a 360 gradi. Ci sono gli impianti sportivi sulla destra e un paio di ristoranti-ristoro piuttosto affollati nei mesi estivi, compreso l’alimentari. Curve e controcurve, asfalto pulito per chi vuole proseguire verso San Marcello. La strada adesso è bella e promette di addentrarsi sotto a molti alberi: prosegue per un paio di chilometri, finché compare il nuovo bivio che ci interessa. Proseguendo andremmo in direzione di di una successiva svolta per Macchia degli Antonini, di Prunetta e San Marcello Piteglio: invece decidiamo di tornare più in basso, svoltando a destra in direzione di Avaglio. Il cartello indica la via senza il minimo dubbio: abbiamo percorso 18,5 Km dal nostro via al mini tour, e l’asfalto diventa decisamente meno liscio: un chilometro e mezzo di leggera discesa
Al Goraiolo Poco dopo il bivio, che prendendo a sinistra porterebbe verso Vellano, lungo la strada principale c’è la Locanda Zacco, molto conosciuta
Abetone o Avaglio? Il cartello indica due possibilità, passato il centro abitato di Panicagliora: proseguire per San Marcello e Abetone o curvare verso Avaglio: noi abbiamo scelto questa opzione
Una curva panoramica: Un bellissimo scorcio della Valdinievole vista da una delle curve che precedono lo storico borgo di Avaglio Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Percorsi Pistoiesi
in mezzo ai colli e alla campagna, e allo scoccare del 20 Km eccoci ad Avaglio. DA AVAGLIO AL BIVIO PER NIEVOLE Avaglio è una piccolissima frazione del comune di Marliana, che si contraddistingue per le case raggruppate e un ristorante simbolo, da Sonia. C’è un campanile che svetta, le campane che risuonano e il piccolo parcheggio che consente a chi arriva di lasciare l’auto poter godere un po’ della quiete del posto. Siamo ai 721 metri sul livello del mare. L’area ove sorge Avaglio è coperta da soleggiati declivi, vaste aree coltivate e soprattutto da fitti boschi, prevalentemente di castagno ma anche di acacia, cerro, abete e acero. Una strada che però, riprendendo la marcia in discesa, per completare il nostro interessante giro, diventa stretta e sicuramente più complicata da guidare, sia per un qualsiasi normale patentato che per i rallysti che non di rado si trovano a provare curve e tornanti. E’ lunga la discesa: servono altri sette chilometri di curve strette per arrivare al prossimo incrocio: a destra si risalirebbe subito verso Marliana, a sinistra si prosegue invece per la frazione di Nievole, già nel comune di Montecatini. Al km 28,6 la strada ha una curva a 90 gradi verso destra: è proprio all’altezza del doppio ristorante nievolino che da sempre fa storia, Margherita da una parte, Pellegrino dall’altra. Ancora un chilometro poco più verso Nievole, e siamo all’altezza del locale Vannini, c’è il punto di svolta per chi vuol proseguire in direzione di Serravalle Pistoiese o per risalire, come nel nostro caso, verso Vico: alcuni tornanti decisi e ripidi e si arriva al camping Belsito e poi di nuovo al ristorante Il Bivio, da dove siamo passati quando siamo partiti, utilizzando in quel caso la salita per Marliana e Goraiolo. Siamo di fatto al termine del giro panoramico e non resta che goderci la bellezza delle ville che si trovano lungo la strada per Montecatini Alto e che incorniciano anche la discesa verso Montecatini Terme. Per chi volesse godersela con tutta calma, non c’è che il gusto del viaggio: non eccessivamente lungo ma da provare con il bel tempo. Ne vale la pena.
Avaglio Siamo al ristorante da Sonia, il simbolo della comunità di Avaglio proprio sotto al campanile che domina il borgo
Strada stretta È un percorso tortuoso in discesa, quello che da Avaglio arriva a congiungersi con la frazione montecatinese di Nievole Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Cieffe Odontoiatrica un punto di riferimento per i soci ACI Pistoia A Pistoia un centro d’avanguardia per la cura odontoiatrica: “La prima cosa per noi è il benessere del paziente”
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L’evento
L’impressione che il salone veneto dedicato alle auto d’epoca sia stato un punto di svolta è onfermata dai visitatori
Maurizio Farinella : «Padova è tornata quella che era prima della crisi da Covid-19» di Vito Genna
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l “Salone internazionale della passione per l’auto” che si è tenuto recentemente a Padova erano presenti molti pistoiesi. Tanti perché hanno la passione per l’auto, altri perché hanno saputo coniugare questo amore con la professione. Uno di loro è Maurizio Farinella, appassionato ed iscritto al Kursaal Car Club di Montecatini ma anche membro del consiglio direttivo del Registro Italiano Alfa Romeo col compito di occuparsi della comunicazione, nonché direttore de “Il Quadrifoglio” al quale abbiamo chiesto come gli è sembrata l’esposizione. Come le è parsa questa edizione? «A Padova ho partecipato sia come appassionato, sia come socio e componente del consiglio direttivo del Registro Italiano Alfa Romeo. Ciò premesso devo dire che ho avuto un’ottima impressione della fiera, nel senso che è tornata a d essere quella che era prima del Covid-19. Tantissima gente, nonostante per accedere fosse necessario il Green pass e la misurazione della temperatura, oltre a d indossare la mascherina quando ci si trovava in ambienti chiusi. L’afflusso di pubblico è stato veramente notevole, sia il giovedì, sia i giorni seguenti fino alla domenica». Novembre 2021 | Pistoia Motori
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L’evento
Un’edizione riuscita dunque? «A livello generale la sensazione è che siamo tornati “ai santi vecchi” come si usa dire da noi in Toscana, cioè Padova è tornata quella che era. Tante macchine in mostra, tantissima affluenza di pubblico e un discreto numero di auto vendute. L’impressione è che ci siamo, finalmente, messi alle spalle, almeno in questo settore, buona parte dei problemi del Covid-19, pur rimanendo l’obbligo delle mascherine e quant’altro». Quindi tutto come prima del Covid o quasi? «Sì, direi che è così. Ci sono state presentazioni a tutti i livelli. Per quanto riguarda la nostra provincia il Kursaal Car Club, di cui io faccio parte, ha presentato il riepilogo dell’edizione del concorso di eleganza che si è svolto quest’anno a settembre. La presentazione si è tenuta presso lo stand dell’Aci ed Aci storico. Per l’occasione è stato il presidente del Kursaal Car Club a illustrare, ad una folla oltremodo numerosa, quello che è stato il concorso di eleganza termale di quest’anno, quello che è stato in passato, partendo addirittura dagli anni Trenta, facendo un excursus lungo gli anni Sessanta per delinearne lo sviluppo, per poi arrivare ai giorni nostri parlando delle attuali manifestazioni. Eventi, gli ultimi concorsi, che sono ripresi dopo uno stop di diversi anni. Oltre a questo si è parlato di quello che sarà il futuro e quindi è stata tratteggiata l’edizione del 2023. È ancora da costruire però, molto probabilmente, si terrà conto di ciò che è stato il pregresso per impostare una nuova manifestazione che sicuramente sarà all’altezza della tradizione». Ci diceva che è un componente del consiglio direttivo del Registro Italiano Alfa Romeo, da quel fronte come ha valutato la manifestazione? «Sono stato una persona fortunata perché ho potuto vedere e osservare la mostra, grazie al mio ruolo, anche da addetto ai lavori. E pure in questo caso devo dire che siamo tornati ad una situazione di normalità, sempre parlando del mondo della auto d’epoca. Abbiamo avuto molte nuove iscrizioni e tantissimi soci
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L’evento
Padova, è stata la fiera della rinascita: tanto pubblico e vendite al top Angelo Sticchi Damiani (Presidente Automobile Club Italia): “Questa edizione ha sottolineato la centralità del nostro paese nello scenario mondiale dell’Automobile” di Vito Genna
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rande successo per la fiera Auto e Moto d'Epoca di Padova. Quattro giorni, 115mila mq, 1600 espositori, 4 mostre e più di 5mila macchine. Numeri da capogiro anche per i visitatori che hanno affollato gli 11 padiglioni della fiera con interesse e curiosità. Tante le presenze internazionali, sia di pubblico, che espositori. Oltre 800 i giornalisti accreditati con un ritorno delle presenze da tutto il mondo. Ben 32 i Paesi presenti in fiera a Padova, l'unica e la più grande del settore in Europa nel 2021. Vendite al di sopra di ogni aspettativa e la soddisfazione è davvero tanta. «Il successo di questa edizione misura l’attenzione e la passione degli italiani verso l’auto - ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile
Club d’Italia - ma non solo: i tanti stranieri che hanno scelto il salone italiano del motorismo storico sottolineano la centralità del nostro Paese nello scenario mondiale dell’automobile. La tradizione, la storia, lo stile e la continua innovazione che da sempre ci contraddistinguono devono però essere difesi al meglio per non perdere attrattività». Molto soddisfatto anche Alberto Scuro, Presidente dell’Automotoclub Storico Italiano che ha così commentato l’evento: «Auto e Moto d'Epoca 2021 ha dato a tutti un segnale forte e positivo. Passione e competenza vincono sempre, lo hanno dimostrato gli organizzatori del salone che hanno offerto al pubblico uno spettacolo che non si poteva perdere. Come ASI siamo contenti e orgogliosi di esserne sta-
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L’evento
ti protagonisti con i nostri contenuti, la mostra Universo Bertone e con i tanti personaggi che abbiamo ospitato all’ASI Village». Per concludere pubblico entusiasta e indiscussa la soddisfazione degli espositori che hanno ritrovato una fiera vivace, ricchissima e di alta qualità. “Questa è la più bella fiera degli ultimi dieci anni – ha commentato Mario Carlo Baccaglini, organizzatore di Auto e Moto D’Epoca -. La passione ha vinto su tutto. Oggi davvero possiamo dire che Auto e Moto d’Epoca è il punto di riferimento internazionale per tutti i settori dell’auto d’epoca, per gli espositori, i commercianti, per i collezionisti e gli appassionati in Italia e nel mondo. Un ringraziamento speciale alla squadra che per mesi ha lavorato perché tutto questo fosse possibile e ai tanti partner che ci hanno accompagnato in questo percorso». Una fiera, secondo gli espositori, preparata con tenacia e determinazione, che è stata capace negli anni di aggiornarsi e rinnovarsi per seguire i trend e le aspettative di un pubblico sempre più vario.
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CIRIE’. Bisca, 57 anni, era scomparso a fine luglio da località Borche Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro
VALPERGA Prima grana Montalto Dora
Il corpoNondisolo Maurizio gli spari:trovato La colletta per pagare la causa persa al Crist a pochia Castellamonte metri dalla sua casa
Se Unail posteggio petizione èper unsalvare privilegio... Buffo all’att acco l’ufficio postale
VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parMONTALTO residenti cheggio e ilDORA cortileI pieno di hanno persoUn’anomalia la pazienza e proautovetture. che mosso una petizione per gli non è passata inosservata. insostenibili malfunzionaA PAGINA 13 menti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17
Ivrea. Legambiente chiede aiuto dopo la sentenza
si è accesa la faida
IVREA Dopo la sentenza del
Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le4 espese processuali. ALLE PAGINE Maurizio Bisca, 57 anni, era scomparso di casa da luglio 5 «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la del ter- viene condotto in carcere IN CARCERE Alex Ficarra, 26 salvaguardia anni di San Giorgio, mentre A PAGINA 18 ritorio». A PAGINA 11 Marilisa Schellino
A scoprirlo, casualmente, è stato un sessantenne di Fiano che stava camminando lungo i terreni circolo agricolilocale CUORGNÈ Martedì
rea Triveri. Il funerale avrà luogo oggi, mercoledì 14 ottobre, presso la parrocchia di frazione Devesi diIvvia Stu dentessa L’immotravolta ndizia viene notte di paura nel dehor di una pizzeria dove buttatastrisce pure Mercoledì Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sononapoleonico stati colpiti sulle Il vecchio cimitero SAN MAURIZIO BORGARO. In prossimità sui marciapiedi alle gambe dai proiettili esposi dal giovanedidiuna Sanrotatoria Giorgio. l’acceso diverbio sfociato in una denuncia reciproca CUORGNE’ A 80 anni salì «Luoghi Ilnei sindaco: «Fatti estranei alladel città, non siamo il Bronx» cuore» del Fai sul campanile per un lavoro Lombardore VOvideosorveglianza LPIANO Ora è in prognosi a Torino A Forno il figlio picchia mamma per aiuto la droga. Violenze laanche a Favdeiriafatti e Ricon vaimmagini rolo di L’appello dellaladonna: «Chiedo per ricostruire dinamica o testimonianze» Eporediese Gli resta la gamba Strambino Un bambino di tre anni incastrata dentro Sarà una patronale BORGARO TORINESE Alluvione, volontari investito da una Vespa una mietitrebbia CORIO L’addio a Luigi CIRIE’. I soccorsi in via Vittorio tanti in prima linea LOMBARDORE L’ultimasenza corsaalcuna festa ALTO CANAVESE IVREA State attenti, «Perardi e Gresino», la protesta dei 100 EPOREDIESE fatta daSTRAMBINO «Gino il red carpet d’la corriera»
Attimi di apprensione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stata investita. A PAGINA 13 Addio al cavaliere Carlo Sormano
«Negra di m...», gli insulti poi i cazzotti ALLE PAGINE 4
e5
Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi A PAGINA 12
I rifiuti abbandonati Paura a Lombardore per un incistodente In sulpieno lavoro.centro Intorno rico sono di rifiuti alleci 16 disacchetti sabato 10 un abbandonati strada, agricoltore diper38 laanni è sui marciapiedi e pure fuori rimasto seriamente ferito. dei cestini o daiA PAGINA bidoni 20di Luigi ra ccoAudi lta. Bussio, ex autista di bus A PAGINA 9
San Benigno
Nel la giornata di domenica 11 ottobre una donna di 33 anni, di origini brasiliane ma da otto anni in città, sposata e con figli, si è recata alla StaL’episodio E’ stato un zione dei Carabinieri di Caweekend di violenza ai danni si è verificato selle Torinese per sporgere La festa Patronale di Ancheappena i gruppi Aib delle donne, l’ultimo l’8 ottobre denuncia contronei l'automobiStrambino quest’anno non sarà ricca dell’Eporediese scorsa settimana trascorso. Infatti, lanelle prepressi lista, residente a Borgaro, di eventi come sempre. Garantite solo sono stati impegnati per lunghi cedenti 24 ore i Carabinieri dell’abitazioche nel pomeriggio di venerdì 9 le giostre. Per il Covid annullata pure la giornistati negli interventi sono impegnati in di di-soccorso ne dove ottobre, in prossimità camminata dell’Ottobre Rosa. post interventi alluvione. per casi di versi il piccolo della rotatoria di vialeI volontari della A PAGINA 15 A PAGINA 19 La patronale (foto d’archivio) violenza tra le mura domelavoro riMartiri siede, al Libertà, prima l'avrebbe stiche e anche in strada. La in via Udine,inA PAGINA 2 sultata e poi colpita. Il scia dei maltrattamenti parte nell’area tutto per non essere subito La nostra azienda al femminile nasce ad Albiano d’Ivrea da Rivarolo Canavese, passa rePORZIONATO sidenzripariale E INCA tita, con la suaa sud auto, allo CIRIE’diSoccorsa sotto i porper Favria, per finire quindi a cinquant’anni fa con la Signora GARDA INES la prima tre stop. Insomma da uncittà banale ticialla di fivia MANO DA SEMPRE . Forno. Nel primo caso un giodella generazioni di casare, per poi passare il testimone gliaVittorio Emanuelitigio tra automobilisti si sale,ZANETTO la donna caduta, pasvane ha continuato a manZUFFO SILVANA e a fine anni novanta alla nipote IL SUO GUSTO , IL S rebbe passati all’insulto razsul tappeto rosso che tenere delle condotte perse- TOMA ALLE ERBE LUISA, che oggi insieme alla mamma, al maritosando FILIPETTO TOMA DI ALBIANO TOMA MACCAGNO - 1.8 KG SONO SINONIMO I due automobilisti cutorie VOLPIANO C’èzista. grande preoccupazione asiDI 800 G 1.8 KG PIERCARLO e 6 dipendenti cercano con grande copre passioneil dirifacimento della Formaggio grasso nei confronti della AROMATICHE RicettaVolpiano nostrana sono denunciati a vicenda pav i m e nt az i o n e. Formaggio semigrasso a pasta morbida, stagionato. donna. Negli altri due, inper la salute di un bambino di tre portare aventi questa tradizione ai giorni nostri. con 5 tipi di erbe a pasta dura, stagionato. A PAGINA 3 Per chi ama tanto di referti medici. Soccorsa dopo la caduta anni che nellacon serata di giovedì ottobre è creando Per chi8 preferisce i gustivece, delicati vittime sono delle ma- che si uniscono aromasui unico. A PAGINA 3 IN OSPEDALE foto pubblicata dalla un donna social gustisarebbe intensi La nostra produzione è specializzata in TOMA che varia in dri, che sonoLastate minacciate stato investito. Il piccolo isi algeneri forme e misure e BURRO, la lavorazione artigianale rispettivi figli. Fonda- BURRO lontanato TOMAdai AL PEPERONCINO ARTIGIANALE dalla mano del genitore per at800 G mentale l’intervento di fami- 250 G / traversare 500 G è il nostro principio base. La raccolta del latte nelle aziende la strada, ma sarebbe stato trail carattere piccante e incartato del canavese e la conoscenza personale con ogni agricoltore liari eil gusto delledelicato forze dell’ordine, aPorzionato da una Vespa che sopraggiungeva. non cancella manovolto da sempre FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresinodella manifestano il lorodel «no» pasta... suo gusto, A PAGINA 16 della sua A PAGINA 25 che hanno evitato il peggio. il.Ilsuo ci permette di avere la sicurezza tracciabilità prodotto Ottimo per tutti i palati colore sono A PAGINA 7 sinonimo di genuinità dall’origine e il vanto di lavorare SOLO latte di aziende del territorio. A PAGINA 17
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gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo Lascorso pianta pareva 28 settembre. ostruire il passaggio A PAGINA 19
LANZO Città nel caos... c’era pure la fiera
Tutti in coda per fare
Edizione di Giornale di Treviglio - Aut. n. 13 del 22/03/1997 Tribunale di Bergamo - Direttore responsabile Davide D’Adda - Treviglio 29/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0363.302290 - ISSN 2282-6653 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI
«Asm» in profondo rosso A PAGINA 47
L’amministratore Alberto Bonetti
Rivolta - Ripartenza nella nuova location: assembramenti e file chilometriche
Folla e caos al mercato L’appello del sindaco Calvi Mercoledì qualcosa non ha funzionato, il primo cittadino: «Non venite tutti alle 9» A PAGINA 45
Le code all’ingresso del mercato mercoledì mattina
VAILATE
Tagliate gomme a Palladini: intimidazione?
Pandino - Scempio ai danni della scuola casearia
SPORT
«Noi, invisibili» I lavoratori dello sport protestano
Ricengo
La mia odissea per riavere la patente A PAGINA 46
Estate senza eventi
Niente «Panda a Pandino» né «Gerundium» ALLE PAGINE 2-3
Rivolta Maria Di Guido e Antonella Rutigliano
Il sindaco Paolo Palladini
VAILATE (ctm) Tagliate le gomme del «Pick up» comunale utilizzato dal sindaco Paolo Palladini mentre era in servizio. Un gesto che ha fatto scalpore e che ha fatto pensare anche a un’intimidazione nei confronti del primo cittadino. «Mai, a Vailate, si erano registrati questi tentativi di intimidazione contro la Pubblica Amministrazione» ha commentato il vice Pierangelo Cofferati. A PAGINA 43
TREVIGLIO
Un’immagine del frutteto distrutto dai vandali alla scuola casearia di Pandino
Il frutteto dei ragazzi distrutto dai vandali
Il direttore Andrea Alquati ha sporto denuncia alla stazione dei carabinieri A PAGINA 47
(ddv) Sono tantissimi. Si sono organizzati su WhatApp, e questa mattina, venerdì, a San Siro, protesteranno pacificamente perché lo Stato si ricordi anche di loro: gli «invisibili» dello sport, una delle categorie più colpite dalla crisi legata al lockdown. Sono istruttori di nuoto, di fitness, di yoga, personal trainer. La storia di due professionisti cremasche. A PAGINA 33
Plateatici allargati e isola pedonale pro baristi A PAGINA 46
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Il «Deposito 62» chiude causa Coronavirus A PAGINA 44
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La Polizia Locale ha gestito la viabilità andata in tilt
Mauriziano hanno mandando in tilt tutta la viabilità lanzese. Per raggiungere il polo sanitario si era formata già nella prima mattinata di lunedì 12 ottobre una coda di auto che si snodava dalla strada provinciale. Cittadini infuriati. ALLE PAGINE 6 e 23
CERES E’ arrivato in piazza Della Stazione,
ha fatto inversione ed è ripartito senza caricare due studenti che, insieme ai loro genitori, sono rimasti senza parole. E’ successo con il bus Gtt delle 6,19 che ha lasciato a piedi i due studenti diretti a Torino. A PAGINA 25
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Il Nuovo Giornale di Como • Direttore responsabile: Davide Cantoni • Redazione: Piazza Duomo, 17 • Como • Tel. 031.2286980 • redazionecomozero@gmail.com • Editore: Media(iN) srl ROC 5392 • Tribunale di Como iscriz. 9/2018 del 21/12/2018 • Stampa: Litosud srl • Pessano con Bornago • Pubblicità: Publi(iN) srl • Como • Via dei Mille, 5 • Tel 031.243463 • Fax 031/262164
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Beve vino durante il consiglio comunale: Durante il lockdown una ulteriore impennata dei depositi ma si teme per i dati occupazionali scoppia la polemica A PAGINA 26-27
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Bonus auto, forti sconti in concessionaria
I paesi di Crespole e Lanciole vogliono diventare pesciatini ABETONE CUTIGLIANO
PISTOIA Per far ripartire il
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L:779.601pt A:170.996pt /OPI/Ads/0VDS0410282390456408* Il presidente Giampiero Cardelli
MONTECATINI TERME
Il presidente: Sarà un agosto da “tutto esaurito” «Basket senza Petrucci: «La montagna di Toscana» soldi: serie C» A PAGINA 46
mercato dell’auto mobi le, uno di quelli maggiormente in crisi dopo il lockdown, sono operativi una serie di incentivi particolarmente accattivanti per chi è in cerca di una occasione. Sconti che andranno avanti fino alla fine dell’anno e riguardano auto il cui prezzo non superi i 40mila euro, le agevolazioni possono arrivare anche fino a 10mila euro per le vetture “green” e massima attenzione anche alle elettriche o alle ibride. La risposta che arriva dai concessionari di vendita è buona mentre, sullo stessa tema, c’è da registrare una confermata lentezza nello smaltimento degli esami per il conseguimento della patente. A PAGINA 8
Il simbolo del degrado in paese A PAGINA 23
di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47
A PAGINA 34
L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea
MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46
L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47
CLAMOROSO IN CENTRO Fioccano i cartelli: “Si affitta solo a catene” In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano PROMOZIONI intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna) PER LE IL RACCONTO
ISCRIZIONI DI FEBBRAIO
Cronache (e storie) fra tragedia e farsa VIA LEONEal LEONI 7 - COMO tempo del Covid 19
ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI
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ACQUISTANDO 1 MENÙ GRANDE MY SELECTION 2020 A PAGINA 1 CAFFÈ O 1 12 DOLCETTO OMAGGIO!
L’INTERVchiusura ISTA dom/gio 23.30 - ven e sab 01.00 COMO CENTRO: RINASCITA Stefano Malosso, TAVERNOLA C. COMM. BENNET: chiusura dom/gio 23.30 - ven e sab 01.00 Le aziende agricole
ALLE PAGINE 28
e 29
ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9
A PAGINA 2
segue a pagina 46
- 13
CAPO DI PONTE
L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore
www.netweek.it
A PAGINA 8
di Giovanni Cominelli La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio.
6
DARFO Alessandro a pagina 46 Pedretti, il Covid, NUOVO NUOVO DOP le allucinazioniCHICKEN e ProASIAGO ssima PEPPER & BACON la sua rinascita Uscita HAMBURGER McDONALD’S MIGLIORI DI SEMPRE. inGLI musica
la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro
BRENO
Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose
5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS)
Quasi pronta la caserma per le donne carabiniere A PAGINA 27
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Netweek, presente in Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Toscana, è leader nell’informazione locale cartacea. Questo significa, prima di tutto, prossimità, conoscenza, interesse e passione per i territori trattati.
La forza della glocal communication
A PAGINA 36
MONSUMMANO TERME
«Tessera-sconto ma è una truffa»: ora è allarme
Com. Montana
© 2020 McDonald’s. Immagini puramente dimostrative. Nei ristoranti aderenti.
RITORNO A SCUOLA: MA COME?
La Cooperativa Montalbano ha deciso: chiuso il frantoio
A PAGINA 19
A PAGINA 25
CENTRO CUCINE
“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / Servizio a pagina per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere MaBASTIANICH sono state evitate LA NUOVA SELEZIONE DI JOE il galateo di una nuova era. le domande importanti segue a pagina 47 (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus
Resa dei conti nel Pd mentre Fdi è pronta La Lega in ritardo
Per chi ha il reddito di cittadinanza è il momento di iniziare a lavorare: tre progetti in rampa di lancio
QUARRATA
RIPARTIAMO INSIEME
di Piero Bonicelli
CANDIDATURE REGIONALI
A PAGINA 6-7
www.spadacinimobili.it
segue a pagina 47
Gli abitanti non vogliono più ospitare i migranti: «Mai integrati con noi»
LAMPORECCHIO
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di Aristea Canini
LIZZANO PISTOIESE
A PAGINA 24
SERRAVALLE
Dramma in paese dove tutto chiude: «Così non si va»
iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica
La mascherina appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.
A PAGINA 2
Ci sono oltre sei miliardi di euro sui conti correnti dei pistoiesi
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Registrazione n. 1715/2018 Tribunale di Pistoia - P.I. 2018 - Direttore responsabile Debora Pellegrinotti - Pistoia 31/7/2020 - Editore: (iN)Toscana srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 055.890390 - ISSN 2531-9957 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI
Pandino - Dibattito aperto in Consiglio comunale sui conti dell’azienda partecipata a in cattive acque
PER CONTATTARE LA REDAZIONE: redazione@inchiantisette.it 342.09.89.272 y(7HC5D2*KLTOKT( +z!z!"!%!# PER CONTATTARE LA REDAZIONE: redazione@giornaledipistoia.it - tel. 0573.1942963 - 350.53.16.418
IVREA Il Carnevale di Ivrea
Influenza
Rivarolo. Finisce la «guerra» Il vaccino in arrivo... L’Ad Foti chiama non perRostagno: tutti «Riapro
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San Giusto, maestra positiva e gli alunni tutti a fare il tampone
I soccorsi dopo l’incidente
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Fiorano. La candidatura presentata dal Comune A Leini calcio in quarantena
non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in IVREA Ennesimo incidente IVREA Vaccino antinRIVAROLO Dieci milioni di quelli delle 2,00 attività sulle strisce pedonali in corso fluenzale sì o no?n.Sta 40 • per Mercoledìprimis 14 Ottobre 2020 • Euro asfalto per 125 chilometri di commerciali. Per l’emergenza Massimo D’Azeglio nella iniziare la campagna strade e una promessa: la roEdizione dedi La Nuova Periferia - Aut. Tribunale di Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore responsabile Piera Savio - Ciriè 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 011.9211563 - ISSN 2464-8787 - Poste s.p.a - Spedizione A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art.anche 1 comma 1- DCB LO - MI sanitaria quella del mattina martedì, otdItaliane e l l’Asl To in4, mentre tonda all’incrocio che 13 devia RIVAROLO Finito L’incuboadel parcheggio di Ivrea, su 2021 non si farà. La notizia tobre.laAncora polemiche sul- CASTELLAMONTE Coda per il tampone ll’ospedale A PAGINA 5 A PAGINA verso «Pedemontana». 3 verrà ufficializzata tra questa la viabilità e i trasporti. disposizione della RegioALLE PAGINE 2 e 3 A PAGINA 5 sera e domani, dopo la riune Piemonte, a breve rianione prevista a Palazzo civico pr irà il repar to Conel tardo pomeriggio di oggi vid-19. A PAGINA 6 e 7 (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3
Non solo asfalto, pure il «rondò» per non morire
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Edizione de La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI
L’INCHIESTA Viabilità
DI CIONI SANDRO
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Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro
*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO
A Rivarolo il casolibero, delle a scuola a +"!"!"![!z pag.9 Tempo gli appuntamenti nel weekend a pagina 21y(7HB5J4*OLNNKT( +"!z!z!%!; y(7HB5J4*OLNKKM( +"!"!"![!z ROCCA. Al via l’abbattimento delle barrierescoppia architettoniche del mascherine cimitero a pag. 22y(7HB5J4*OLNOKS(
Giornale di Ivrea - Iscrizione ROC n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI
Ivrea
Pensionato investito sulle strisce
Campionato Aci
Automodellismo, è il pistoiese Michelucci il nuovo campione italiano Il giovane pilota ha vinto il titolo Aci nella categoria Off road. E nell’elettrico trionfo per il monsummanese Luca Lotti... di Fabrizio Nucci
V
entidue anni, barba da veterano e una passione infinita per l’automodellismo: è questo l’identikit di Christian Michelucci, il giovane pistoiese che si è appena laureato Campione italiano Aci Automodelli off road scala 1/8 (Categoria scoppio senior). Un successo maturato al termine di un appassionante testa a testa contro un rivale irriducibile come il lombardo Daniele Carraro che nel corso di tutte e quattro le gare del Campionato italiano ha sempre dato filo da torcere al pilota pistoiese: “E’ stato davvero un bel duello – racconta Christian Michelucci a Pistoia Motori – fin dalla prima prova svoltasi a Padova dove ho vinto con un distacco di mezzo secondo: alla fine lo scorso 18 e 19 settembre sempre a Padova sono riuscito a piazzare il distacco decisivo”. Il titolo italiano torna quindi a Pistoia vent’anni dopo il precedente e a rendere ancora più importante il successo di Michelucci c’è il fatto che per lui si trattava del primo anno in questa categoria: a completare il trionfo targato PT a Padova è arrivata anche la vittoria del monsummanese Luca Lotti nella Categoria elettrico (ma di lui parleremo sui prossimi numeri di Pistoia Motori). Per Christian insomma un gran bel successo che lo premia per una passione e un impegno nati quando era un bambino: “E’ vero – ci racconta – ho iniziato ad appassionarmi da piccolissimo perché mio padre Alessandro gestiva la pista di automodellismo a Pistoia Nord e io cominciai a pilotare i modelli ad ap-
CAMPIONE Christian Michelucci con il padre Alessadro dopo la vittoria di Padova E’ stato proprio Alessandro Michelucci a trasmettere al figlio la passione per l’automodellismo
Altro che modellini… sono piccoli gioielli di tecnologia
B
asta qualche caratteristica tecnica per capire subito che gli automodelli che gareggiano nei Campionati Aci sono un vero concentrato di tecnologia. I modelli in scala 1/8 sono dotati di quattro ruote motrici con tre differenziali e diverse rapportature in base al terreno di gara. Gli ammortizzatori funzionano tramite olio di silicone di diverse gradazioni per rendere la macchina più dura o più morbida aiutando così il pilota nella guida. Nei motori brushless alimentati a 7,4 V ci sono due servi comando, mentre sulle macchine a scoppio ce n’è uno per l’acceleratore e il freno e il secondo per lo sterzo: Il motore dei modelli a scoppio ha una cilindrata unica per tutti di 3,5 cc con 2,5 cavalli di potenza e arriva a un massimo di 36.000 giri per minuto (con una velocità che può toccare picchi di 60 km/h). Alimentato tramitre una miscela composta da alcool metilico, olio di ricino e nitrometano, il motore ha un serbatoio sull’avantreno che contiene 125 cc di miscela ed è collega-
to con due tubi (uno diretto al carburatore e l’altro collegato sulla marmitta di scarico per creare pressione dentro il serbatoio ed avere maggiore potenza). Per quanto riguarda la macchina elettrica, essa viene alimentata da una batteria lipo da 14,8 V collegata ad un regolatore di potenza di diverso amperaggio in base alla pista e allo stile di guida che spinge un motore brushless minimo di 1900 kv. Per il resto non c’è differenza tra scoppio ed elettrico, cambia solo la distribuzione del peso e l’alloggio dei vari componenti sul telaio. Le gomme sono di vari disegni e mescole che vanno in base al terreno e alla temperatura, con un cerchio di plastica di diverse durezze e aspetto: tra la gomma e il cerchio va un riempimento in neo prene di diversa durezza. La macchina viene guidata con un radiocomando con una frequenza digitaleche permette la trasmissione del segnale anche a lunga distanza. Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Campionato Aci
Bolide L’automodello con cui Christian Michelucci si è laureato Campione d’Italia
pazienza, di una cura maniacale per ogni dettaglio e soprattutto di una grande, grandissima passione”. E la passione non manca certamente a Christian Michelucci che mentre il nostro Pistoia Motori va in stampa sarà impegnato in una nuova sfida molto suggestiva: il campionato europeo che si svolgerà a Padova (una pista indoor che Christian conosce bene) alla fine di ottobre in prova
unica. “Sì, il campionato europeo è l’ultima grande sfida del 2021 – conclude Christian – poi naturalmente ci metteremo al lavoro per la stagione 2022: con l’occasione vorrei ringraziare moltissimo gli sponsor che rendono possibile tutto questo, 3 E Modellismo, Dembi Falegnameria e Autofficina San Marco che hanno supportato me e Luca Lotti per tutto il campionato”.
CAMPIONATO ITALIANO ACI 2021 - OFF ROAD 1/8 CATEGORIA “SENIOR” 23/05/2021 2a prova Castiglione
20/06/2021 3a prova Pesaro
19/09/2021 4a prova Padova Punti
Pos.
Pilota
Punti
Punti
Punti
TOTALE PUNTI
11/04/2021 1a prova Padova
SCARTO
pena quattro anni: dovevano mettermi sopra una cassetta perché ero più basso della balaustra e non vedevo la pista; da allora la passione è proseguita ed è cresciuta con me “. Dietro quei mini bolidi che sfrecciano a velocità impressionanti c’è ovviamente un grande lavoro: “Le macchine arrivano in scatole di montaggio – ci spiega Christian – c’è un setup e ognuno poi le personalizza adattandole al proprio stile di guida, cercando ovviamente di andare più forte possibile. Forse non ci crederete ma ogni piccolo particolare può avere un’importanza decisiva, dalle gomme al motore, alla miscela che utilizziamo come carburante. Il lavoro di messa a punto dell’automodello necessita di tanta
1°
MICHELUCCI CHRISTIAN
400
400
310
620
310
1420
2°
LIGGIERI MATTEO
180
340
250
800
180
1390
3°
ANIA ROCCO
340
250
340
680
250
1360
4°
CARRARA DANIELE
370
310
400
560
310
1330
5°
CAMPANELLI WILLIAM
220
220
370
740
220
1330
6°
CAVINATO THOMAS
280
180
500
0
960
370
280
0
790
200
200
0
400
7°
CERBAI ANDREA
8°
TENA STEFANO
140
9°
TARSI DANIELE
310
0
310
10°
ZANIN FRANCESCO
280
0
280
11°
TIBERTO TOMMASO
250
0
250
12°
GANGA DANIELE
0
220
0
200
0
180
220
13°
RUGGIANO ANTONIO
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CARLESI EMILIANO
200
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AMBROSIO DANILO
160
0
160
16°
CAVAGNIS ALESSANDRO
150
0
150
180
La graduatoria finale del Campionato Italiano Aci
La bellissima pista di Padova E’ qui che Michelucci ha vinto il titolo italiano e affronterà presto la sfida per l’Europeo
46
Novembre 2021 | Pistoia Motori
Auto & Vip
Corrado Colombo, il campione che snobba le supercar La raffica di domande a Corrado Colombo, ex capitano arancione, sul modo di approcciarsi che ha con il proprio mezzo di Saverio Melegari
H
a rincorso avversari in quasi tutte le categorie del calcio italiano e soprattutto, aspetto fondamentale per un attaccante, ha segnato quasi dappertutto. Il primo approdo per Corrado Colombo, ex calciatore di Serie A e non solo, a Pistoia risale al 1999 e, da quel momento, il legame è diventato indissolubile per quel ragazzo cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta visto che in città ha trovato l’amore e messo su famiglia. Ma di rincor-
rere le auto non ne ha mai voluto sapere. La prima domanda, Colombo, è semplice e complicata al solito modo: che rapporto ha con l’automobile? «Direi pessimo perché non ho mai avuto alcun tipo di passione: l’ho sempre intesa come un mezzo di trasporto per muovermi con la famiglia e per lavoro. Non sono mai stato appassionato, basta che mi consenta di viaggiare e
In arancione Corrado Colombo con la maglia della Pistoiese
Chi è il vip di questo numero? Tutto quello che c’è da sapere su Corrado Colombo
Q
uarantadue anni, professione attaccante di razza. Questo l’identikit di Corrado Colombo, protagonista del primo appuntamento della nostra rubrica “vip”. Nato a Vimercate il 3 agosto 1979, è cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, squadra con la quale ha esordito in Serie A. I nerazzurri, nell’estate 1999, lo mandarono in prestito alla Pistoiese in B a farsi le ossa dove segnò soltanto due reti ma una decisiva nello spareggio salvezza contro il Cesena al “Melani”. Da lì ha iniziato un lungo girovagare fra Sampdoria, Piacenza, Livorno, Ascoli, Brescia, Torino, Spezia, Pisa, Bari, Verona, Tuttocuoio per poi tornare alla Pistoiese e chiudere la carriera fra i professionisti con la maglia arancione con oltre cento reti segnate per poi continuare a divertirsi fra Quarrata, Amici Miei e PCA Hitachi. Sposato con Giada, due figli, ha una Academy legata al mondo del calcio oltre a far parte dello staff del settore giovanile del Tempio Chiazzano.
Colombo oggi al circolo Mcl di Valdibure che ha ripreso in gestione assieme alla moglie Giada e ad altri soci Novembre 2021 | Pistoia Motori
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Auto & Vip così non penso nemmeno a migliorarla».
«Nessuna, proprio per il rapporto che ho con le auto. Quando facevo il calciatore c’era da spostarsi e servivano mezzi spaziosi per i traslochi, le valigie ed i figli piccoli: l’importante è avere macchine sicure».
Quando ha preso la patente? «A diciott’anni e, visto che adesso si può dire, al primo esame teorico sono bocciato con un errore di troppo. La volta successiva l’ho ridato facendomi aiutare da una ragazza che avevo seduto di fianco a me: io son passato e lei no». Da ragazzino l’auto serviva già solo per trasporto o, magari, per farsi notare dagli amici e dalle ragazze? «Ho iniziato a prenderla l’ultimo anno delle scuole superiori: fino ad allora mio padre mi portava alla fermata dell’autobus ad Agrate e, da lì, con diversi cambi arrivavo a Bergamo. Dopo la patente, mi potevo muovere autonomamente per andare a scuola ed agli allenamenti dell’Atalanta per poi tornare a casa». E qual è stata la sua prima macchina? «La prima in assoluto la Fiat Bra-
La corsa senza la maglia del Livorno per festeggiare una delle reti più importanti della carriera che valse la vittoria contro il Milan
vo dei miei genitori, poi presi l’Opel Tigra ma solo perché avevamo un 25% di sconto dal concessionario in quanto giocatori». Ed oggi con che auto si sposta? «Abbiamo in famiglia una Fiat 500 L verde e mi ci trovo bene: è sicuramente comoda per spostarsi in città». Nella sua testa ha una macchina dei sogni? E, se si, quale?
L’auto del Vip Quello che c’è da sapere sulla Fiat 500L di Saverio Melegari
N
ella sua intervista, il vip di questo primo numero di “Pistoia Motori Magazine” ci ha parlato della sua auto attuale, ovvero la Fiat 500L. Al momento è sicuramente una delle automobili più vendute che si trovano in circolazione, complice i notevoli comfort a bordo, l’ampia visibilità, le sedute rialzate e la possibilità di avere anche la versione a sette posti. Non è al momento disponibile la versione ibrida ma ha una variante a benzina (1.4 da 95 cavalli) e due a gasolio (Multijet 1.3 da 95 cavalli e 1.6 da 120). Uno dei pochi difetti riscontrati dagli esperti è che, a differenza anche degli altri modelli di Fiat 500, risulta poco dinamica su una strada tutta curve però si addice al meglio al traffico cittadino.
48
Novembre 2021 | Pistoia Motori
C’è una strada che non digerisce di Pistoia ed una che invece fa spesso perché le piace? «Il traffico che c’è sul Viale Adua è allucinante, oramai a qualsiasi ora del giorno. E poi si prendono un sacco di multe sulla tangenziale anche se superi il limite di pochi chilometri orari. Non ho vie preferite, mi ricordo soltanto che quando ero a Torino era uno spasso fare i contro-viali a velocità sostenuta: c’era chi mi diceva di non guardare nemmeno i semafori rossi perché era uno spasso. E non ho mai fatto incidenti». E invece ha mai avuto una moto? «Assolutamente no! Non ho la passione per le auto, ne ho ancora meno per le moto. Al massimo lo scooter da ragazzino».
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