PISTOIA MOTORI | Dicembre 2021

campionato provinciale sportivo aci pistoia 2021

ECCO I VINCITORI

Sicurezza stradale, sfida infrastrutture per Pistoia Passione 4x4: il Leopard Club e il Raduno delle Colline Pistoiesi “Vespisti pistoiesi” pronti all’avventura

Rivista ufficiale

PROSSIMA

APERTURA

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tel. 0573 308986 Via Niccolò Machiavelli, 20 - Zona “La Vergine”

Sommario 3 5 7 11 13 15 17 20 23 27 31 35 39 45 47

“Sicurezza? Dal PNRR le risorse per migliorare le nostre strade” La provincia che paga dazio per le vittime della strada “Il vero nemico? La distrazione da cellulare” Via libera in centro storico per i veicoli oltre 40 anni ACI Pistoia Photo Contest, dieci anni di successo “Diesel addio, vi racconto la mia esperienza...elettrica” L’Ardea pistoiese che si è fermata… a Termoli Nozze di diamante a quattro ruote A Pistoia fuoristrada fa rima con Leopard Club 4x4 Pavel Group, campioni pistoiesi di esportazione Campionato Provinciale Aci, tempo di premiazioni “Vespisti Pistoiesi” pronti all’avventura Dal Museo della Carta di Pietrabuona fino a San Quirico, Sorana e alla ex cartiera Magnani Luca Lotti, la passione per il modellismo…nella nuova versione elettrica Lisa Amidei, la sindaca che ama le auto Inserto omaggio al numero odierno del Giornale di Pistoia e della Valdinievole Dicembre 2021 Pubblicità: Publi (iN) Via Campi, 29/L - Merate (LC) Stampa: Color Art - Via Industriale, 24/26 - Rodengo-saiano (BS)

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La grande occasione

dati annuali sulla sicurezza stradale nella nostra provincia di Pistoia hanno riservato una sorpresa.

Amara. Il numero degli incidenti è sì molto diminuito come era lecito attendersi in un anno in cui giocoforza il traffico è stato molto limitato. Ma il numero delle vittime della strada è preoccupante: meno incidenti insomma ma molti più morti. Un dato macroscopico sul quale il Direttore di Aci Pistoia Giorgio Bartolini nella bella intervista che pubblichiamo a pagina 3 fa una riflessione che ci sentiamo di condividere profondamente: non c’è da lavorare solo sull’educazione stradale e sui comportamenti di chi guida (la distrazione da telefonino è diventata ormai un flagello); c’è anche da guardare oltre e da pensare seriamente a come migliorare le nostre infrastrutture viarie adesso che con il PNRR arrivano risorse probabilmente irripetibili. Siamo quindi davanti ad una grande occasione per ammodernare e rendere più sicure, oltre che più funzionali, le nostre strade; un’occasione assolu-

tamente da non perdere anche perché potrebbe non ricapitare. Il dato drammatico dei nostri morti sulla strada è lì ad ammonirci che non c’è più tempo da perdere. L’augurio quindi è quello che si sappia davvero cogliere fino in fondo l’opportunità offerta dal PNRR e noi nel nostro piccolo continueremo a parlare di questi temi e a cercare di tenere alta l’attenzione su una questione fondamentale come quella della sicurezza stradale anche sui prossimi numeri di Pistoia Motori Magazine.

Non posso che concludere ringraziando tutti della bella accoglienza che ha ricevuto il nostro primo numero e facendo a tutti auguri veri per le prossime festività e un 2022 che ci conduca finalmente fuori dal tunnel.

La Direttrice del Giornale di Pistoia e della Valdinievole Debora Pellegrinotti

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Sicurezza stradale

L’intervista al direttore di Automobile Club Italia di Pistoia, Giorgio Bartolini

“Sicurezza? Dal PNRR le risorse per migliorare le nostre strade” I dati annuali segnalano un preoccupante incremento del numero delle vittime in provincia di pistoia di Saverio Melegari

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l tema della sicurezza stradale e delle infrastrutture che tutti i giorni dobbiamo testare sul nostro percorso stanno decisamente a cuore all’Automobile Club Italia di Pistoia e, di fronte ai dati emersi dall’ultimo report annuale sull’argomento, è doveroso ed opportuno fare una chiacchierata a tutto tondo col direttore Giorgio Bartolini per avere il punto della situazione ma, soprattutto, capire come poter provare ad agire per arginare il fenomeno degli incidenti gravi, come purtroppo successo nel 2020.

La pubblicazione del consueto report annuale, curato da Aci insieme ad Istat, sulla sicurezza stradale e gli incidenti ci consegna un primato poco invidiabile: la provincia di Pistoia, nel 2020, ha fatto registrare il maggior numero di incidenti mortali in Toscana. Qual è il pensiero di Aci su questi dati, alla luce anche del fatto che, comunque, la provincia è invece ai minimi per quanto riguarda il numero di incidenti complessivi?

«I primi dati sulla incidentalità provinciale sono caratterizzati da segnali contrastanti: in sintesi si può affermare che sono diminuiti in valore assoluto il numero degli incidenti ma è sensibilmente cresciuta la loro gravità: a fronte di un calo di 301 sinistri dobbiamo purtroppo registrare la crescita del numero delle vittime che sono arrivate a 13 con ben 11 incidenti mortali. Se da un lato il primo dato è ascrivibile quasi sicuramente alla riduzione complessiva degli spostamenti dettata dalle mi-

sure di contenimento della diffusione del contagio Covid-19, dall’altro la crescita del numero delle vittime è probabilmente dovuta a fattori diversi quali la maggiore velocità, la distrazione, e più in generale il mancato rispetto delle norme del codice della strada. Ciò è tanto più vero se si considera che nei mesi del “lockdown” più rigoroso (aprile e maggio) non si sono registrate vittime. Il genere maschile registra il maggior numero di decessi il che smentisce una volta per tutte un vecchio adagio privo di fondamento.

Anche l’analisi dei decessi per fascia di età riserva qualche sorpresa: i giovani, spesso sul banco degli imputati per comportamenti poco virtuosi, ne escono riabilitati visto che nella fascia al di sotto dei 30 anni registriamo un solo decesso. Il mezzo a due ruote (motociclo, ciclomotore o bicicletta) resta il veicolo più pericoloso nonostante si stia riducendo progressivamente la platea

Al lavoro Un primo piano del direttore di Aci Pistoia, Giorgio Bartolini, all’interno del proprio ufficio di via Ricciardetto: la direzione gestisce un “pacchetto soci” in provincia che arriva a quota 16.000.

degli utilizzatori, almeno a giudicare dalla riduzione dei mezzi a due ruote commercializzati nell’anno».

Quanto incidono, secondo lei, su questi numeri delle infrastrutture viarie che sembrano accusare il passo rispetto ad altre province o regioni d’Italia? Proprio sul fronte della rete stradale, soprattutto per i collegamenti veloci, qual è l’idea di Aci Pistoia in termini di investimenti da fare e priorità del territorio in questo momento?

«Indubbiamente la rete infrastrutturale è stata progettata in tempi in cui le necessità di spostamenti erano molto inferiori rispetto al momento attuale. Inoltre, negli anni, si sono adottati criteri progettuali la cui priorità era la soddisfazione delle istanze locali di mobilità trascurando ogni riflessione riferita a bacini territoriali più ampi e alle esigenze dei flussi di persone e merci provenienti da perimetri più ampi. Vi è poi una cronica carenza in termini di interventi manutentivi dell’esistente. Appare macroscopico il danno determinato dal tentativo di abolizione delle Province: la fotografia attuale è di un ente che conserva ancora le attribuzioni in termini di presidio di intere reti viarie ma spogliato delle risorse per poterle efficacemente manutenere. Di conseguenza l’attuale pressione del traffico veicolare non trova adeguato sbocco sulle reti viarie esistenti. È quindi auspicabile, se non addirittura necessario, porre al centro dell’attenzione il tema della progettazione infrastrutturale coniugata secondo Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Sicurezza stradale

criteri che tengano in debita considerazione tale principio. Oltretutto il territorio appenninico e sub-appenninico complica in modo rilevante la possibilità di coniugare le molteplici esigenze presenti. Per scendere nel concreto, è auspicabile che in futuro la pianificazione delle infrastrutture provinciali faccia come minimo riferimento al territorio compreso fra le province di Firenze e Lucca, Prato e Pistoia; non si può inoltre trascurare una riflessione sui flussi orizzontali verso i porti di Livorno e La Spezia, senza trascurare i valichi appenninici verso la pianura padana. Abbiamo di fronte una occasione unica: le risorse del PNRR andranno utilizzate con intelligenza e capacità partendo da questo presupposto».

In questo contesto, ritiene che il lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine sia sufficiente oppure andrebbe incrementata la presenza nei principali snodi viari della provincia o, al contrario, riscontra che manchi anche una cultura della sicurezza?

«Le forze dell’ordine svolgono il loro lavoro in modo davvero encomiabile e spesso suppliscono con risorse ed energie proprie a carenze in termini di dotazioni e di organico. Le difficoltà non sono poche, anche in considerazione della complessità del territorio in buona parte montuoso.

Segnalo inoltre una particolare sen-

sibilità degli agenti di Polizia Stradale e Polizie locali varie ad affiancare l’Aci nei molti interventi sull’educazione stradale che da anni svolgiamo a beneficio di giovanissimi, giovani e meno giovani. Questo è emblematico per una vocazione indirizzata alla formazione di automobilisti capaci e competenti piuttosto che alla repressione».

Qual è, invece, l’impegno che Aci porta avanti quotidianamente per quanto concerne la sicurezza stradale?

«E’ un impegno costante che risponde a una precisa “mission” istituzionale contemplata dall’art. 4 dello statuto. A Pistoia, Aci si impegna con particolare determinazione in attività di formazione a beneficio dei bambini delle scuole materne ed elementari e proseguendo ai ragazzi delle superiori. In questi contesti veicoliamo le fondamentali regole vigenti sulla strada; come detto in questa nostra missione ci avvaliamo della preziosa collaborazione delle Forze dell’ordine. In questo modo i ragazzi imparano ad apprezzare il ruolo della divisa non solo nella sua veste repressiva di comportamenti sanzionati ma anche in quanto artefici di un preciso percorso formativo e di crescita. Non è secondario in tala senso anche il ruolo educativo dello sport automobilistico: anche in questo ambito si vince solo se si ri-

spettano le regole e le norme di comportamento dettate dal regolamento di gara».

Nei numeri pubblicati dalla ricerca, c’è anche la panoramica generale per quanto concerne i nuovi veicoli viaggianti: nel corso del 2020 la provincia di Pistoia si attesta su numeri abbastanza bassi anche se emerge il primato per il minor numero di motocicli immessi in strada. Come si spiega questo dato?

«Una premessa è doverosa: non possiamo leggere i dati di questi ultimi due anni senza tenere in debita considerazione il contesto scatenato dalla pandemia! Una analisi completa di questi dati sarà possibile farla più avanti quando potremo dire di essere tornati ad una situazione quanto più simile ad una parvenza di normalità. Per quanto riguarda l’aspetto legato al minor numero di motocicli immessi in circolazione credo che almeno in parte ciò sia ascrivibile ad un fatto ormai consolidato consistente nella mutazione di alcune priorità: la generazione a cui appartengo (ho 53 anni…) al compimento del quattordicesimo anno vedeva il motorino come fondamentale strumento di emancipazione e indipendenza; i nostri figli conquistano la loro indipendenza attraverso percorsi diversi riuscendo ad abbattere le distanze in altro modo».

I numeri della provincia di Pistoia 9.123

VEICOLI NUOVI

E’ la cifra complessiva, secondo le rilevazioni fatte da Aci in collaborazione con Istat, dei veicoli che sono stati immatricolati in provincia di Pistoia nel corso del 2020: i pistoiesi si piazzano sotto metà graduatoria in Toscana (7°) mettendosi alle spalle comunque la vicina, ma ben più popolosa, Prato.

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719

MOTOCICLI

Scorporando il dato dei nuovi veicoli emerge un quadro sicuramente curioso: con 719 motocicli immessi sulle strade nel 2020, Pistoia è la provincia col valore più basso di “due ruote” nuove negli ultimi 12 mesi: una trentacinquina in meno di Prato, mentre tutti gli altri territori arrivano agilmente sopra quota mille.

193.236 AUTO PER

LE STRADE

La sensazione che i pistoiesi hanno muovendosi nel traffico quotidiano è confermata dai numeri: ci sono molte più auto che in tanti altri territori (Massa, Prato, Siena e Grosseto) a discapito di pochi mezzi pubblici e di motocicli. Una provincia, quindi, decisamente...a quattro ruote

291

INCIDENTI TOTALI

Complice il lockdown che ci ha tenuti rinchiusi per due mesi, i numeri dei sinistri sulle strade sono ovviamente diminuiti in tutta Italia (e nel mondo). Però Pistoia ha comunque fornito il proprio contributo ed anche in maniera particolarmente grave

13

MORTI

E’ il dato che inquieta maggiormente, purtroppo: con tredici vittime, la provincia di Pistoia nel 2020 è quella che ha fatto registrare il valore più alto in Toscana davanti a Livorno (9) e Firenze (7): un numero sul quale effettuare profonde riflessioni

Sicurezza stradale

Nonostante il calo di traffico dovuto ai mesi di lockdown, i sinistri mortali sono cresciuti

La provincia che paga dazio per le vittime della strada I numeri diffusi dall’indagine Istat-Aci consegnano ai pistoiesi un triste primato registrato nel 2020 di Saverio Melegari

C

i lasciamo alle spalle un 2020 che ha cambiato completamente la nostra vita, le abitudini ed il modo di essere ma non solo. E’ stato un anno di minori spostamenti, di due mesi di “clausura” forzata durante il lockdown, di viaggi più brevi dopo la ripartenza ma, purtroppo per la provincia di Pistoia, anche il primato di essere il territorio che maggiormente ha pagato dazio per le vittime sulla strada.

A certificare tutto questo è l’indagine annuale effettuata da Istat, in collaborazione con Aci, che suddivide tutti gli incidenti che si sono registrati in ogni provincia. E, nel 2020, se è vero che a Pistoia ci sono stati in tutto 291 sinistri, di questi ben 11 sono risultati mortali con 13 vittime nel complesso. Un bilancio indubbiamente tragico se si confronta a province ben più grandi della nostra. Questa, infatti, la non lusinghiera classifica: Pistoia 13, Livorno 9, Firenze 7, Pisa 5, Prato 3, Carrara ed Arezzo 2, Massa, Lucca e Grosseto 1, Siena 0 per un totale di 44 decessi. I numeri complessivi, questo va detto, sono risultati minori al 2019, come confermato anche nell’intervista dal direttore di Aci Pistoia Giorgio Bartolini, ma indubbiamente questo numero fa stare tutti sull’attenti e drizzare le antenne. Sono stati, invece, complessivamente 350 i feriti mentre il maggior numero di incidenti riguarda, ovviamente, il capoluogo regionale per una maggiore vastità di territorio con 1.493 davanti a Livorno con 612 per un totale complessivo toscano di 4.831. E’, anche da qui, che si riparte col lavoro di prevenzione e di educazione stradale che non deve mai venire meno, soprattutto nelle scuole e mirato a coloro che saranno i guidatori del futuro.

Incidente Vigili del Fuoco che si accertano delle condizioni dell’auto dopo aver estratto chi era all’interno dell’abitacolo

I mezzi per strada Fra i meandri dei tantissimi numeri analizzati dall’indagine c’è anche la fotografia di quello che è, attualmente, il parco veicolare in provincia di Pistoia che annovera complessivamente poco meno di 250.000 mezzi circolanti (a fronte di una popolazione di circa 300mila anime). Di questi, 193.236 sono auto (ne abbiamo più di massesi, pratesi, senesi e grossetani), 368 autobus e pullman, poco meno di 24mila autoarticolati, 637 tir e 28.111 motocicli. E’ questa voce che merita un particolare approfondimento visto che, peggio di Pistoia, in Toscana fa soltanto Prato (24.631) in una panoramica che vede il nostro territorio, nel 2020, all’ultimo posto per l’immissione in strada di nuovi mezzi a due ruote con 719. Non sembra davvero esserci l’abitudine alla mobilità più veloce ed istantanea del motorino, o della moto, a queste latitudini.

La situazione del traffico In attesa di conoscere quelli che saranno i numeri 2021, è opportuno segnalare anche un aspetto di non poco conto: come pubblicato poche settimane fa sul “Giornale di Pistoia e della Valdinievole”, dopo la pandemia il traffico sulle strade

della nostra provincia è aumentato, in media, del 20% rispetto al movimento di auto e mezzi pesanti che c’era fino al gennaio 2020 secondo i dati raccolti da Enelx Mobility. A guidare la classifica degli aumenti sia sul pre-lockdown sia sullo scorso anno - quando l’intera provincia era in “Zona Rossa” - è Larciano che ha rispettivamente un +53% ed un +54%: un primato che, al momento, non sembra essere messo in discussione visto che le più vicine che inseguono sono Montale e Pistoia col +40% e Quarrata col +39%: in pratica, eccezion fatta per la cittadina del Montalbano, tutta la piana pistoiese ha visto un incremento medio del 40% di veicoli sulle strade nel corso di un anno.

Rispetto al lockdown, invece, l’incremento maggiore di traffico riguarda il comune capoluogo che registra addirittura un +261% in una classifica che vede molti comuni oltre il +200% e quasi tutti sopra quota cento. Complessivamente, quindi, le percentuali maggiori di incremento sono per la piana pistoiese mentre Valdinievole e Montagna si dissociano da questa tendenza: Montecatini e Buggiano, per esempio, hanno un traffico per strada, oggi, soltanto superiore dell’8 e 9% rispetto al pre-pandemia.

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Sicurezza stradale

“Il vero nemico? La distrazione da cellulare” il comandante della polizia municipale di Montecatini: “La vita frenetica ci porta a fare una cosa mentre ne pensiamo altre cinque di Matteo Baccellini

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arlare di sicurezza stradale e non coinvolgere uno dei massimi esperti del nostro territorio nel settore, avrebbe potuto assomigliare davvero...a un’infrazione del codice della strada. Di quelle che Domenico Gatto conosce fin troppo bene. Comandante della Polizia Municipale a Montecatini, è quotidianamente in cerca della massima sicurezza sulle strade.

Comandante Gatto, qual è il primo aspetto relativo alla sicurezza stradale che oggi si sente di rimarcare?

“Allo stato attuale tutto è legato sicuramente alla grande distrazione, molto diffusa, durante la guida.

Di questo ci accorgiamo dall’uso esagerato del cellulare, che ormai è diventato, fatemelo dire, “una protesi della mano”. Se dovessi ricordare le segnalazioni di incidenti anche anomali arrivati negli ultimi anni, penso che l’uso del cellulare in modo improprio sia davvero di-

ventato preponderante. Purtroppo”.

E invece la velocità in città o in certe strade?

“La velocità non sempre commisurata alla strada che viene percorsa porta certamente a una sinistrosità elevata nei vari territori. Montecatini sia per una strutturazione della viabilità che per il fatto che il comune non è attraversato da strade di grande percorrenza non ha grossi episodi. Qui la maggior parte di incidenti avvengono agli incroci che precedono le rotonde, tipo al largo Caduti e al termine di via Foscolo: niente a che vedere, per fortuna, con quello che capita ai miei colleghi, come nel caso della Camporcioni, oppure la stessa tangenziale di Pistoia, o ancora la via Romana verso Altopascio, per non dimenticare la Bientinese, o la Valdinievole, da Chiesina in direzione di Fucecchio”.

In alta uniforme Il Comandante Domenico Gatto durante una manifestazione ufficiale

Chi é Domenico Gatto

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a 55 anni, è montecatinese purosangue. Sposato con Francesca, ha due figli, Matteo e Martina. E’ in carica come comandante della Polizia Municipale di Montecatini Terme dal 2017: in precedenza ha lavorato per 25 anni ad Altopascio, dove è stato comandante dal 2007 al 2017, mentre dal 1992 è stato vice comandante sempre ad Altopascio.

Laureato in Criminologia alla Facoltà di Scienze investigative all’Università degli Studi di Milano, vive da molti anni a Buggiano.

In carica dal 2017 Domenico Gatto è Comandante della Polizia Municipale di Montecatini da quattro anni Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Sicurezza stradale

Quindi la maggior parte degli incidenti nel suo territorio è causata proprio da comportamenti legati alla distrazione durante la guida.

“E’un aspetto che ritroviamo nelle dichiarazioni fatte dai conducenti sentiti dopo l’incidente, durante il rilievo.

Quasi sempre la frase principale è ”Non l’ho visto”, pur trattandosi di incroci con ampia visibilità. Ciò sta a testimoniare che non c’è massima attenzione durante la guida. Si fa altro, si telefona, magari si è arrabbiati, si guida senza rendersene quasi conto. Per quanto ci riguarda l’indirizzo dato alla pattuglie della Polizia Municipale sul territorio è quello dei controlli accurati anche per chi usa cellulari alla

guida. E’ vero che sono consentiti l’auricolare oppure il blooetooth in macchina...

Ma mi piacerebbe ricordare che è sempre una tipologia di azione che va a spostare l’attenzione dalla guida, attività principale in quel momento. Hai le mani libere ma l’attenzione comunque è rivolta ad altro. E così scattano incidenti evitabili, tipo i tamponamenti…”

Comandante, abbiamo dati riferiti agli ultimi tempi che certificano un po’ questa tendenza?

“Certamente. Solo negli ultimi dieci mesi, abbiamo fatto 28 accertamenti fatti sull’uso non corretto del cellulare, con violazioni e sanzioni. Come agenti ma prima

ancora come persone non è che non ci rendiamo conto di quel che viviamo tutti i giorni. La vita frenetica ci porta a essere eccessivamente multitasking, a fare una cosa mentre ne pensiamo altre cinque. Sarebbe davvero importante dedicarsi alla guida quando ci mettiamo al volante. Lo stress non ci fa essere lucidi”.

E tra le altre casistiche di controlli sulle strade?

“L’efficienza dei veicoli stessi è al primo posto. Noi abbiamo sempre fatto un’attività di controllo capillare e le cose si sono intensificate con l’acquisto delle nuove apparecchiature posizionate sul territorio, come i portali per il controllo delle targhe dei veicoli in transito. In questo senso ci sono stati 86 accertamenti fino a ottobre 2021, per mancata revisione del mezzo (ogni quattro anni da immatricolazione e poi ogni due). Così con i controlli incrociati e immediati con la Motorizzazione riusciamo a contestare immediatamente la mancata revisione con successiva interdizione alla circolazione del mezzo, fino a che il proprietario non fa la revisione”.

Controllo del territorio Assiduo il controllo da parte della Polizia Municipale di Montecatini

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Sicurezza stradale

E la mancanza di Rc Auto?

“E’ un fenomeno “attenzionato”, come si dice sempre più spesso. E’ un problema che di per sé non è legato all’efficienza (come per la mancata revisione) ma in caso di sinistro, porta ad avere grandi difficoltà nel risarcimento del danno per la persona che ha subito danno. In questo caso il veicolo viene fermato e confiscato.

Anche per questo episodio a Montecatini abbiamo avuto 37 casi”.

I controlli sulla strada dopo il periodo del Covid sono ripresi a pieno ritmo, comandante?

“Diciamo che già dalla scorsa primavera siamo ripartiti come e prima del Covid. Un grande rilievo l’abbiamo dato da subito al controllo della guida in stato d’ebbrezza alcolica: il comando è dotato di etilometro e precursore, in orario serale e nei posti della movida, dove c’è un discreto afflusso di persone che potenzialmente sono consumatrici di sostanze alcoliche. Un aspetto positivo è l’organizzazione che hanno messo su i giovani: chi guida spesso non assume alcool, mentre chi è a fianco o dietro sì, ma ovviamente quello non è un

reato...Negli anni ho notato rispetto a prima che oggi i giovani tendono ad affidarsi all’autista più coscienzioso”.

Proprio partendo dai giovani si possono fare passi avanti per l’educazione stradale?

“Bisogna investire sui giovani e intendo dire dalle prime classi delle elementari. Ci ho sempre creduto ad Altopascio dove personalmente andavo a fare educazione nelle scuole.

Attualmente anche qui, a parte la pausa pandemia, sono stati fatti progetti interessanti, per sensibilizzare la sicurezza sin da ragazzi e per far conoscere le regole: come utilizzatori della strada, come camminare come pedoni, come muoversi con le biciclette, anche col motorino, pensando anche al trasportato, all’obbligo di seggiolino per bambini e all’obbligo di cinture...”

E in questi incontri nelle scuole cosa emerge?

“Ho sempre notato personalmente e da quello che raccontano gli agenti che i ragazzi sono molto interessati.

Lo vediamo da come reagiscono durante gli incontri, da come interagi-

scono con un collega in divisa che dà indicazioni precise sul come comportarsi...La parte più importante è quando diamo compiti a casa, per controllare i genitori alla guida quando li portano in giro. I racconti che poi ci fanno i bambini a volte fanno sorridere ma fanno anche pensare alla leggerezza che domina quando si è al cellulare, al mancato utilizzo delle cinture, alle discussioni al volante tra babbo e mamma…”.

Cosa c’è nel futuro per la sicurezza, comandante?

“Vorrei riprendere gli incontri per sensibilizzare argomenti fondamentali. Il mio obiettivo è il rilascio di una “patente” del ciclista o del pedone ai ragazzi che terminano il ciclo di incontri sull’educazione, per le classi terze, quarte, quinte. Fino a 5-6 anni fa si facevano anche corsi di preparazione nelle scuole per l’utilizzo del ciclomotore. Ora è cambiata la legge e si deve andare a scuola guida: prima quel tipo di insegnamento si faceva noi, instaurando un rapporto di insegnamento ma anche di appartenenza e di identità molto bello tra agente di Polizia Municipale e giovane”.

Le infrazioni dei Montecatinesi

86

28

73

37

E’ il numero di violazioni accertate dalla Polizia Municipale per mancate revisioni del mezzo. Le sanzioni vanno da 173 a 695 euro fino alla sospensione della circolazione (art. 80 Codice della Strada)

Negli ultimi dieci mesi a Montecatini sono state tante le multe dei vigili urbani per uso improprio del cellulare durante la guida: in questo caso si va dai 165 a 661 euro con 5 punti i meno sulla patente e alla seconda violazione scatta il ritiro

Moltissimi anche i casi di guida senza cintura di sicurezza allacciata, secondo i dettami dell’art.

172 del Codice della Strada: da 83 a 333 euro di sanzione per l’inosservanza della legge: con due violazioni scatta il ritiro della patente

Tante situazioni pericolose di assenza di Rc Auto e quindi di assicurazione non pagata mentre si circola liberamente: sanzioni molto pesanti, dagli 868 ai 3471 euro per chi viaggia sprovvisto delle garanzie necessarie. Possibile anche la confisca del mezzo e la decurtazione di 5 punti sulla patente Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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P

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Auto storiche

Via libera in centro storico per i veicoli oltre 40 anni E’ questa la richiesta di Anci, Aci e Aci storico... di Alessandro Bugelli

L’

argomento delle auto storiche, della loro circolazione in un mondo che guarda sempre più al “green” è quanto mai attuale ed ha diversi risvolti. Un argomento dunque da doverne parlare e per questo, Automobile Club d’Italia, ACI Storico e ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), ritengono importante che le auto storiche con almeno 40 anni di anzianità possano circolare nei centri urbani, senza necessità di ulteriori riconoscimenti che si aggiungano alla già presente definizione e disciplina europea in materia di veicoli storici. Infatti, come è noto a tutti, è da tempo che al compimento del 30° anno di vita i veicoli entrano di diritto ed a pieno titolo nell’area della storicità.

Se a questa considerevole soglia di anzianità - già ampiamente riconosciuta e condivisa sia a livello nazionale che europeo ai fini della qualificazione dei veicoli come storici - si aggiungesse un ulteriore decennio (dal 30° al 40° anno di età del veicolo) per ragioni prudenziali di contenimento della loro numerosità, si arriverebbe a definire una categoria che non necessiterebbe di ulteriori accertamenti per poter circolare nei centri urbani.

Parlando di veicoli ultraquarantennali, si fa riferimento a veicoli di età considerevole che circolano pochissimo e solo per esigenze di manutenzione o di partecipazione ad eventi o iniziative di motorismo storico, iniziative che arricchiscono l’ambiente urbano di valori culturali della nostra tradizione automobilistica. Le auto storiche, difatti sono da considerarsi pagine di storia, di costume, di impatto sociale ed è

per questo che si sente la necessità di dare al comparto norme più agevoli e semplici che non alimentino nuove forme di inutile ed ingiustificabile burocrazia in modo tale da rendere possibile la circolazione, già di per sé limitata e circoscritta, dei veicoli ultraquarantennali nei centri urbani.

A che serve e a chi giova appesantire queste prestigiose e bellissime signore del mondo automobilistico ed i loro appassionati proprietari, che si sobbarcano l’onere di custodirle e tramandarle come insostituibili testimonianze della nostra storia?

Una storia che affascina sempre più le nuove generazioni. Basta burocrazia e forche caudine, quindi, si deve aiutare il motorismo storico ed i veri appassionati a godere di questa sana passione, che fa bene alla cultura ed al territorio, anche urbano, in pieno equilibrio con il doveroso rispetto dell’ambiente. Questo risultato può essere raggiunto senza inutili appesantimenti, certificazioni o qualunque altra invenzione che complichi la vita ai cittadini.

Come rendere possibile questo progetto? L’ACI potrebbe fornire a costo zero e in modo automatico alle Amministrazioni locali ed ai Corpi di Polizia Locale tutti i dati necessari, anche in presenza di varchi elettronici e senza necessità di controlli a campione e, men che meno a tappeto, per individuare in modo semplice i veicoli abilitati all’accesso ed alla circolazione.

L’ANCI da parte sua ritiene che basterebbe avvalersi della collaborazione istituzionale e della banca dati dell’ACI per individuare, senza alcun onere o procedura burocratica a carico dei cittadini, i veicoli con anzianità di oltre 40 anni che potrebbero essere ammessi a circolare nei centri urbani.

Si auspica quindi che questa idea, sposata da ACI e ANCI, possa portare nel più breve tempo possibile ad una soluzione del problema, che riguarda tante e tante persone. E poi, francamente, cosa c’è di più bello, del vedere un’auto “storica” parcheggiata o circolante nelle vie dello “struscio” domenicale?

Centro storici off limits Aci e Aci Storico chiedono a gran voce di autorizzare il transito alle “vecchie signore” ultraquarantenni Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Concorso

CONCORSO NAZIONALE DI FOTOGRAFIA

CINQUE CATEGORIE Ritratto | Urban | Paesaggio | Colore Tema Libero | “Il moto è causa di ogni vita”

Regolamento, info, contatti e iscrizione

www.aciphotocontest.pt.it Iscrizione: 18 ottobre 2021 - 31 gennaio 2022 Valutazione: da febbraio 2022 Premiazione: primavera 2022

PRIMO PREMIO ASSOLUTO 5 PREMI DI CATEGORIA 1 SUPERPREMIO ACI Patrocini

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DIcembre 2021 | Pistoia Motori

Partner

Concorso

ACI Pistoia Photo Contest, dieci anni di successo Al via la nuova edizione del Concorso che ha ormai un rilievo nazionale di Fabrizio Nucci

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ono già in corso le iscrizioni per la decima edizione di ACI Pistoia Photo Contest, il prestigioso concorso di fotografia che negli anni ha saputo assumere un valore sempre maggiore anche a livello nazionale. “Nel 2012 siamo partiti con l’intento di aprire il Palazzo di Aci Pistoia e richiamare pubblico con la mostra – spiega Angelo Fragliasso, ideatore e curatore di ACI Pistoia Photo Contest – poi però il numero di iscritti è andato via via ampliandosi e allargandosi ben oltre le mura della città fino ad assumere il rilievo

odierno, con la presenza di fotografi affermati e di addetti del settore da tutta Italia”. Del resto la presenza in giuria di fotografi di chiara fama come Luca Bracali, Alberto Ghizzi Panizza e Fabrizio Antonelli è lì a dimostrare l’altissimo livello ormai raggiunto da ACI Pistoia Photo Contest.

“Quest’anno – spiega ancora Angelo Fragliasso – la categoria concettuale che abbiamo proposto richiama Leonardo da Vinci: “Il moto è causa di ogni vita”, un tema davvero stimolante che sono convinto i partecipanti sapranno declinare al meglio”.

I partecipanti saranno impegnati su 5 categorie: Ritratto, Urban, Paesaggio, Colore e Tema Libero (lo scorso anno gli iscritti sono stati ben 752).

Lo scopo principale del concorso è promuovere e sostenere la fotografia quale forma di espressione e arte, attraverso una selezione di opere, valutate da una giuria tecnica di alto prestigio a cui il concorso riesce a dare visibilità attraverso i suoi canali social e la stampa. Nella pagina promozionale a fianco trovate tutte le specifiche e le informazioni necessarie per l’iscrizione.

Foto vincitrice prima edizione 2012 Autore Fenzo Ferrari Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Rivoluzione elettrica

“Diesel addio, vi racconto la mia esperienza...elettrica” Emanuele Pace, noto imprenditore Valdinievolino, spiega la sua scelta: “Ideale su percorsi cittadini e spostamenti brevi” di Matteo Baccellini

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a perché scegliere l’elettrico? E’ una domanda che in molti si stanno ponendo, parlando con gli amici di un’auto nuova magari, confrontando prezzi o pensando semplicemente al futuro della propria famiglia. E della mobilità che cambia e che impone anche una certa serie di riflessioni.

“Io l’ho fatto perché la macchina diesel che avevo mi stava sinceramente costando troppo di manutenzione e di pezzi da cambiare – ci ha confidato Emanuele Pace, nostro affezionato lettore e titolare dell’omonima azienda di Pieve a Nievole, Pace appunto – così a fine 2021, sfruttando anche una serie di incentivi davvero interessanti ho scelto di prendere una Nissan Leaf a 40 kilowatt”.

Motivazioni iniziali puramente economiche (e ci mancherebbe) ma che hanno trovato in fretta un riscontro nei confort trovati nella nuovissima Nissan. “E’ un acquisto indovinatissimo che consiglio a tutti coloro che decidono di puntare sull’elettrico. Innanzitutto è un’auto silenziosa e praticamente tutta automatica: dal cambio, ai sedili riscaldati, che ha zero costi di manutenzione se non fosse per la inevitabile spesa di ricarica settimanale.

Una spesa che in un caso può essere anche abbattuta: basta infatti fare spesa all’Esselunga, dove durante il periodo degli acquisti al supermercato, si può lasciare l’auto in ricarica gratuita, riprendendola dopo un’ora completamente carica”.

viaggi lunghi. Alla ricerca di una colonnina elettrica che anche in provincia di Pistoia, come abbiamo visto nel nostro servizio nel primo numero di Pistoia Motori, si rischierebbe di non trovare comodamente. “C’è l’app ad hoc anche per un viaggio di tre-quattro ore con un’auto elettrica che ti consente di studiare le varie soste, i punti di ricarica a seconda del tipo di viaggio e di percorrenza, ma finora ho preferito usare la mia Nissan su percorsi cittadini o per spostamenti meno lunghi”.

Per il resto è un acquisto da consigliare. “Anche l’impatto ambientale è un aspetto fondamentale da considerare di questi tempi in cui inquinamento e costi esorbitanti delle materie prime stanno cambiando così rapidamente le nostre vite. Il primo anno con l’elettrico è stato però una piacevole sorpresa: anche a livello di guida e di come mi sento al volante”. Insomma, un acquisto da provare magari avendo anche un occhio di riguardo agli incentivi che arrivano per chi punta sulla mobilità sostenibile.

Un’auto che forse Emanuele Pace non consiglierebbe per

Elettrica La Nissan Leaf 40 kilowatt

Conosciutissimo Emanuele Pace, titolare della Pace La Palagina Ceramiche di Pieve a Nievole Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Una storia di amore per i radiatori

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Targhe nere PT

L’Ardea pistoiese che si è fermata… a Termoli

La storia della splendida utilitaria Lancia partita da Pistoia nel 1949 e arrivata sulle rive dell’Adriatico di Fabrizio Nucci

In vetrina Da oltre dieci anni l’auto è in mostra presso l’Autoscuola Viotti di Termoli che iniziò la propria attività proprio con un’auto come questa

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ella è bella, non c’è niente da dire. La Lancia Ardea è una di quelle automobili stile anni Trenta che sono rimaste protagoniste delle strade italiane fino agli anni Sessanta, quando linee, design e tecnologie cambiarono definitivamente e anche l’Ardea cedette il passo alla sua erede ufficiale, l’Appia. Estimatori dell’Ardea però ce n’erano eccome anche nella nostra Pistoia e il caso ha voluto che durante una delle mie zingarate motoristiche sul web mi sia imbattuto in uno splendido esemplare di Lancia Ardea immatricolato nel 1949 a Pi-

stoia. In vendita. Non ve lo nascondo: a colpirmi è stata prima di tutta quella fantastica targa nera originale PT 1... che mi ha fatto subito tornare alla mente la Fiat Millecento bianca di mio nonno che sfoggiava un PT 2… rimasto indelebile nella mia memoria di bambino. Non ho resistito, così ho provato ad approfondire la storia della Lancia Ardea targata PT 1… e grazie all’annuncio di vendita ho scoperto subito un sacco di cose interessanti. La prima è che l’Ardea pistoiese è ancora in ottimo stato di salute come testimoniano inequivocabilmente le foto a

corredo dell’annuncio. “Di regolare e periodico utilizzo da parte del proprietario – recita il web – regolari tagliandi ordinari e interventi mirati a preservarne la funzionalità, l’utilizzabilità e la sicurezza. Negli ultimi dieci anni esposta nell’Autoscuola Viotti di Termoli”. Eccolo l’indizio che cercavo e un minuto dopo eccomi al telefono con il gentilissimo Teresio Viotti, titolare di una storica autoscuola termolese nonché proprietario dell’Ardea. Mi spiega che l’ha comprata anni addietro perché negli anni Cinquanta la sua autoscuola ebbe come prima auto di scuolaguiDicembre 2021 | Pistoia Motori

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Targhe nere PT da proprio un’Ardea identica a quella “pistoiese”. Da lì la decisione di comprarla e di farne un po’ la mascotte dell’Autoscuola, sempre in bella mostra in vetrina. Non solo, il gentilissimo Viotti dopo un po’ mi ha inviato anche un paio di pagine del libretto di circolazione originale, quelle della prima immatricolazione dove sono scritti i nomi dei proprietari a partire dal 1960 ovvero la signora Pierina Petracchi cui l’automobile venne intestata nel febbraio 1960 e il signor Annibale Baldi che ne entrò in possesso 12 anni dopo, nel 1972: entrambi residenti proprio a Pistoia, in via Gora e Barbatole, a due passi da via Dalmazia, un pezzo di vecchia Pistoia. Probabilmente si trattò di un passaggio di proprietà in famiglia o di una successione. Figuratevi se non sono andato subito in via Gora e Barbatole per sapere se qualcuno si ricordava della Pierina e di Annibale (nato addirittura a Buenos Aires nel 1909) ma non ho avuto fortuna e non ho potuto scoprire altre cose sulla storia di questa splendida Ardea e di come abbia potuto cominciare la lunga traversata d’Italia che l’avrebbe condotta a quasi 600 chilometri da Pistoia, a due passi dal ridente porto di Termoli, l’unico porto del Molise. Di certo è stata un’auto fortunata e sempre tenuta in buone mani, comprese quelle di Teresio Viotti, una persona che di auto se ne intende ed è proprio a lui che sono tornato ad appellarmi per finire la mia ricerca. Così, ecco che da Termoli mi sono arrivate tutte le informazioni che cercavo: la nostra Ardea rimase di proprietà del signor Baldi molto a lungo, per circa trent’anni e fu nelle sue mani che divenne “auto d’epoca” sfuggendo al destino di demolizione riservato a tante sue consorelle. Nel 2002 passò di mano allontanandosi poco da Pistoia per finire qualche tempo a Empoli e poi essere rivenduta ad un nuovo proprietario fiorentino. Nella città del Giglio però la vecchia Ardea di Annibale rimase pochissimo e venne rivenduta adunsignore di Guardare-

gia, in provincia di Campobasso. Fu così che l’Ardea targata PT 1… si s p o s t ò sull’Adriatico, d o v e qualcuno inrealtà era già alla ricerca di lei: “Nel 2007, avendo acquistato un nuovo e più ampio locale per l’autoscuola portata avanti dalla mia famiglia da oltre settant’anni – ci racconta Teresio Viotti – mi sono messo alla ricerca del primo modello di autovettura utilizzata da mio nonno, quando diede inizio all’impresa, per metterla in esposizione in vetrina.

Dopo nove mesi di inutile ricerche su internet, trovai il veicolo a 100 chilometri da casa e, per un fatal destino , era del colore identico a quella che al tempo acquistò mio nonno”. Insomma il cerchio si chiuse intorno a questa auto così particolare, destinata adesso ad una nuova vita… in vetrina. Del resto la Lancia Ardea non è un’auto qualunque. Quando uscì, nel 1939, era considerata un vero e proprio gioiellino, una sorta di auto di lusso in scala ridotta: in pratica era stato concepita guardando alla sua splendida sorella maggiore, l’Aprilia, per essere riprodotta come utilitaria. Come potete immaginare però il destino anche commerciale

dell’Ardea venne inghiottito nel buco nero dello scoppio della guerra e solo nel dopoguerra conobbe il giusto successo anche se a contrastarla c’era la concorrenza spietata della Fiat Millecento che costava anche un po’ meno. Nel 1949 venne varata la Terza serie dell’Ardea che presentava la grandissima novità della quinta marcia, per la prima volta montata su un’auto che era appena 900 di cilindrata: la signora Pierina Petracchi insomma si comprò una gran bella macchina, dalle prestazioni brillanti e dalle soluzioni estetiche decisamente di categoria superiore che giustificavano anche il prezzo (un milione e 330mila lire nel 1949) non proprio popolarissimo. E pazienza se il nome Ardea ricordava ancora le grandi opere del regime (Lancia aveva dedicato gran parte delle sue auto ai nomi dei comuni dell’Agro Pontino fondati o bonificati durante il fascismo): con quella sua linea anni Trenta, il confort e la praticità di una moderna utilitaria, la Lancia Ardea targata PT 1… girò a lungo per le strade di Pistoia, prima di iniziare il pellegrinaggio che l’avrebbe condotta nella mani del signor Viotti a Termoli. Adesso però quegli annunci su internet segnalano che sta per aprirsi un nuovo capitolo nella lunga vita dell’Ardea pistoiese. E chissà che a qualcuno leggendo quest’articolo e vedendo le foto non venga voglia di riportarla proprio a Pistoia…

La curiosità Quando in Italia si guidava (anche) a destra…

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na delle particolarità della Lancia Ardea è quella di avere la guida a destra. Non si tratta però di una cosa insolita per l’epoca. A suggerire la guida a destra erano soprattutto motivi di sicurezza: nelle strade strette e tortuose degli anni Trenta e Quaranta, guidare a destra significava tenere d’occhio il bordostrada evitando magari di finire in un fossetto; del resto il problema del sorpasso, dato il traffico inesistente, praticamente non si poneva. Altro punto a favore della guida a destra: la praticità nello scendere direttamente sul marciapiedi.

Con l’evoluzione della mobilità, l’allargarsi delle strade e l’intensificarsi del traffico, la guida a destra è praticamente scomparsa, anche se su alcuni camion è stata installata fino agli anni Sessanta.

Targa inconfondibile Eccola qua la “targa nera” originale che rende ancora più affascinante questa Lancia immatricolata nel 1949 Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Top Garage

Nozze di diamante a quattro ruote Silvano Cecchi e le auto, un amore che va avanti da sessant’anni di Vito Genna

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el cuore produttivo di Pistoia, nella zona industriale di Sant’Agostino, a fianco di nuovi e accattivanti capannoni dove si vendono le macchine dei colossi tedeschi, c’è un’officina che, grazie alla competenza e le capacità del suo fondatore e titolare Silvano Cecchi, rappresenta una garanzia di qualità per tutti coloro che vogliono affidare la propria auto a mani esperte. Questo perché Silvano Cecchi non è solo un titolare di officina, ma è anche un vero e proprio amante delle quattro ruote ed ha un suo personale garage, nel quale custodisce cinque gioielli d’epoca.

Cinque automobili che sembrano essere appena uscite dalla concessionaria e che non dimostrano affatto il peso degli anni. Siamo andati a conoscere Silvano ed a chiedergli come è nato questo suo grande amore.

tish la importò in America. La terza è una X19 1500 cinque marce del 1980. Si tratta di una delle ultime concepite e la si riconosce dai paraurti americanizzati. Poi abbiamo la Escort RS 1600 turbo. È un’auto del 1987 ed è stata una delle prime auto che venivano allestite come primi Gruppi 2. A questa è stata tolta il Rollbar perché altrimenti non potrebbe circolare sulle strade normalmente. Infine abbiamo una 128 Coupè 1300 con meccanica derivata dal 128 Rally, tenuta molto bene.

Guardandola si vede subito che dentro è un vero e proprio salotto, eppure l’auto è del 1989».

Una bella collezione, ma come è nata la passione per le auto d’epoca?

«Sono sessant’anni che “mangio” pane e automobili, quindi questa passione ce l’ho un po’ nel mio Dna.

Poi è successo che tanti anni fa mi rimase in officina una vecchia Cinquecento che non piaceva più alla sua padrona, l’abbiamo rimessa a nuovo spendendo un capitale, e da lì è scattata la scintilla e adesso siamo al livello che avete visto».

A quale auto è maggiormente affezionato?

La “Barchetta” è quella che ha sicuramente più fascino. Non lo dico io ma lo affermano un po’ tutti, specie gli stranieri. Partecipo regolarmente a molte manifestazioni ad invito e incontro molte persone italiane e straniere. Ebbene, a detta di tutti loro le “Barchette” hanno il loro fascino, anche perché richiamano quella che era la Mille Miglia e le competizioni, in poche parole le competizioni e la storia dell’auto.

Detto questo non posso dire che amo un’auto di più ed un’altra di

Salve vedo che ha una bella officina, da quanto siete aperti?

«Ho aperto l’officina sessant’anni fa. Per un certo periodo abbiamo avuto come marchio ufficiale quello della Citroen, poi siamo passati con Ford e attualmente siamo Ford».

Nel suo garage quali e quante auto storiche ci sono?

«Al momento ho una Citroen Sport del 1961. Si tratta di una macchina concepita per le corse in salita ed ha una meccanica quasi esclusivamente Citroen, con motore bialbero.

E un telaio tubolare e scocca in alluminio. Poi ho una MGA 1600 del 1960 1588 Roadster è una macchina con colore originale e viene dagli stati Uniti, più precisamente dall’Ohio, ed è stata rimessa nelle condizioni originali di quando la Bri20

DIcembre 2021 | Pistoia Motori

Citroen Sport del 1961 Uno dei gioielli del garage di Silvano Cecchi

Top Garage

meno. Per me sono tutte belle, sono un po’ come i figli si amano tutti, non se ne ama uno più dell’altro.

Fate delle gare con queste auto, ad esempio di regolarità?

«Sì ne facciamo di regolarità storica tipo il “Nuvolari” o le mitiche sport su a Bassano, gare di un certo livello, anche perché poi c’è sempre la casa madre, parlando di Citroen, che una mano ce la dà» Quale auto le piacerebbe avere oltre a quelle che già possiede?

«In questo momento pretendere di avere un’altra macchina sarebbe uno sproposito perché avere un gruppo di macchine e non farle vivere vuol dire non voler bene alle auto.

Questo è il concetto di base. Poi, dopo un certo periodo subentra un aspetto affettivo perché sai che su quella determinata auto appena giri la chiave parte al primo colpo, perché ti ha portato in determinati posti o ti ha fatto divertire. Noi collezionisti di auto d’epoca siamo un po’ come i ciclisti che hanno la bici alla quale sono affezionati: c’è chi ha una Pinarello, chi una Colnago e gli piace girare con quelle». È affiliato a un Club?

«Sono associato al Kursaal Car Club di Montecatini Terme, col quale mi trovo benissimo» Quanto tempo dedica a questa sua passione?

«Durante il giorno non c’è tempo

Dettaglio rivelatore Un particolare della splendida Mga 1600 del 1960

quindi ci dedichiamo, io e un mio amico, il sabato alle auto. A volte anche solo per pulirle perché non si tratta di mezzi che si possono lavare con l’idropulitrice, vanno lavate a mano e con cura. E poi dedichiamo loro tutti i ritagli di tempo possibile.

Però questa cosa è ripagata perché ogni volta che siamo tornati a casa abbiamo avuto il sorriso sulle labbra».

Collezionare auto ha però un costo come riesce a sostenere le spese?

«Grazie alla mia officina, non la avessi sarebbe stato tutto molto più complicato. Poi, ogni tanto, si dà via un’auto perché viene fatto di cambiare».

In famiglia c’è qualcuno che ha la sua stessa passione o no?

«Io ho mio figlio che costruisce auto da corsa e quest’anno una sua auto è arrivata quarta alla 24 Ore di Le Mans. La scuderia Podium in Val d’A-

Nel suo “covo” Un Silvano Cecchi sorridente nell’ufficio del suo garage

osta ha realizzato due auto per conto del marchio Glickenhaus di un americano. Certamente è stato un bellissimo risultato per tre motivi.

Per prima cosa era la prima volta che partecipava alla 24 Ore di Le Mans ed essere arrivati alla fine della gara è già un successo. La seconda ragione sta nell’essere riusciti a portare a termine la gara, cosa niente affatto scontata a Le Mans. E per terzo ed ultimo motivo il risultato davvero ottimo di essersi piazzati ai piedi del podio. C’è di che essere felici».

Che differenza c’è tra guidare un’auto d’epoca ed una macchina moderna?

«Diciamo questo: per quanto riguarda il motore la risposta delle auto storiche è molto più lenta di quelle moderne; con l’avvento del servosterzo non siamo noi che mettiamo la macchina dove si vuole ma si mette dove va. Poi c’è tanta elettronica al giorno d’oggi che come si piega leggermente lo sterzo i molti cavalli a disposizione vengono tagliati automaticamente. E ciò vale per tutti i marchi, senza distinzioni.

Le faccio un esempio, noi abbiamo una Ford Fiesta con ben 200 cavalli, ma come tocca lo sterzo a destra o a sinistra questi cavalli vengono tagliati. Come si rimette dritto lo sterzo tornano i cavalli. In breve, guidando una moderna è l’elettronica che decide cosa far fare alla macchina, come nella Formula Uno mentre per le auto storiche è l’uomo che decide».

Fiat X19 Una sportiva che fa ancora sognare tanti estimatori Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Il Club

A Pistoia fuoristrada fa rima con Leopard Club 4x4 Il punto di riferimento per tutti gli amanti dell’off road è senza dubbio il circolo guidato da Maurizio Breschi di Vito Genna

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n posto particolare, nel vasto mondo degli amanti delle quattro ruote lo hanno i fuoristrada che, forse più di altre auto, rappresentano lo spirito di libertà e la voglia di avventura dei loro proprietari. Ovvio che riscuotano un grande successo e che i loro proprietari ne siano fieri. I club dedicati a questo tipo di auto sono molti, sparsi lungo lo stivale italico ed anche Pistoia ha il suo.

Stiamo parlando del “Leopard Club 4x4”, che è un’associazione in attività dal 1982, quindi vicina a tagliare il traguardo dei quarant’anni di vita. Ad oggi conta più di 200 iscritti. Grazie all’esperienza e alla passione dei Soci storici e all’entusiasmo e la dinamicità delle nuove generazioni, il Leopard club riesce, anno dopo anno, ad organizzare molte attività di club e non solo.

Per capire meglio il mondo delle 4x4 e cosa fa il club abbiamo scambiato due parole col presidente Maurizio Breschi.

Ci dice cosa fa la sua associazione?

«Il Club promuove e sostiene i corsi di guida sicura in fuoristrada della Federazione Italiana Fuoristrada, che aiutano ad avere padronanza delle tecniche di guida specifiche, sia per attività ludico-ricreative, sia per famiglie, sia per attività professionali, potendo vantare più di dieci Istruttori e assistenti federali al proprio interno.

Sostiene ed educa i propri iscritti al rispetto dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio, organizzando corsi di avvicinamento e

di formazione ai propri soci e collaborando anche attivamente con la Protezione Civile, sia locale che nazionale».

All’interno della federazione la vostra è una voce autorevole?

«In seno alla Federazione Italiana Fuoristrada abbiamo espresso per ben due volte il Presidente Federale, carica che dal 2013 è tuttora ricoperta dal nostro vice-presidente Marco Pacini. In seno alla Scuola Federale FIF ci sono altri iscritti Leopard che ricoprono cariche di rilievo, tra cui io stesso quale Coordinatore degli Istruttori della Toscana nonché Coordinatore nazionale dei Coordinatori Regionali di tutta Italia».

Ci risulta che siete molto attivi sul fronte organizzativo, ci parla di quale evento spicca sugli altri?

«In questi ultimi anni il Leopard Club si è impegnato nell’organizzazione e nella realizzazione di numerose attività fra cui, nel marzo del 2019, un tour nel deserto Tunisino e nel suo territorio interno, a cui hanno aderito oltre 20 equipaggi.

In dieci giorni di viaggio, nei quali abbiamo percorso oltre 2500

km, i partecipanti hanno avuto occasione di sperimentare diverse tecniche: la guida su sabbia, la navigazione con GPS, la cartografia tradizionale e l’esplorazione di una zona aspra ma affascinante, dove la capacità di guida e lo spirito di gruppo sono degli ingredienti indispensabili. Inoltre, fino al 2020 (prima dello scoppio della pandemia) il Club ha organizzato vari eventi di oltre un giorno, sempre per i propri soci, nella Tenuta “Andia Paradiso” con annessa camminata fino al Lago Scaffaiolo; la visita guidata alle Cantine di Capezzana, vari Tour eno-gastronomici nell’entroterra senese e nella maremma grossetana, oltre a visite presso altri Club federati in altre Regioni italiane».

Come vi trovate con gli altri club?

«Sosteniamo e rafforziamo il buon rapporto con gli altri Club del territorio toscano, anche grazie alla biennale “Pistoia-Mare”, realizzata in collaborazione con il l’Off-Road Club Versilia, in cui entrambe le Associazioni curano una parte di percorso che, durante i due giorni di evento, portano i partecipanti da Pistoia a Torre del Lago percorrendo antichi e desueti tratturi di montagna: un e v e n t o molto atteso e sentito all’interno Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Il Club

di entrambi i sodalizi. Con la stessa filosofia del buon rapporto con altri Club, il Leopard ha stretto un gemellaggio con il Jumbo club 4x4 di Verona. Questa nuova amicizia ha portato, all’inizio di febbraio 2020, i Soci a gustare e visitare i territori della Valpolicella in due bellissime giornate, alternando visite nelle cantine della zona a escursioni off-road e degustazioni dei prodotti tipici della zona. Evento concluso con grande successo, portando entusiasmo in entrambi i Club e la creazione di nuove amicizie, che testimoniano il clima di vivacità sociale e che rappresentano il sale di ogni sodalizio. Ci siamo impegnati anche nel supportare la rinascita del Master 4x4 FIF in Toscana (una manifestazione non agonistica simile ai “giochi senza frontiere” del fuoristrada) cui abbiamo sempre partecipato con diversi equipaggi fin dalle origini della competizione e che, nella passata edizione, ha vi-

sto tre nostre squadre sul podio, fra cui una totalmente femminile, vincitrice della categoria per due anni consecutivi. Sosteniamo la partecipazione alle fiere di settore e abbiamo partecipato con un nostro spazio espositivo alla Fiera Internazionale Fuoristrada dal 15 al 17 ottobre 2021 a Viareggio/ Massarosa, il maggior evento fieristico italiano del settore».

Ma qual è l’evento a cui tenete di più?

«L’impegno in tutte queste attività non distoglie l’attenzione dall’evento più atteso, Il Raduno Nazionale delle Colline Pistoiesi, da poco rinominato con l’acronimo #RNCP, che quest’anno è giunto alla 40° edizione e si è svolto come sempre nel mese di novembre.

Un appuntamento irrinunciabile per oltre 250 equipaggi provenienti da tutta Italia e, recentemente, anche da alcuni Stati esteri, con una presenza di oltre sei-

cento persone che alimentano anche l’indotto economico locale fin dal sabato precedente. La riuscita di questa grande manifestazione si deve alla partecipazione, attiva ed entusiasta, di tutti i Soci del Club che, mettendosi a completa disposizione, contribuiscono alla creazione di vari percorsi con differenti caratteristiche e perciò adatti ad ogni tipo di appassionato e ad ogni tipo di veicolo. Sono scrupolosamente ottimizzate tutte le fasi organizzative e promozionali dell’evento, non risparmiano energie per mesi pur di garantire l’ottima riuscita dell’intera manifestazione. La diversità tecnica dei tracciati, a disposizione dei partecipanti, consente di avere un raduno adatto e fruibile da tutti: dal novizio al più esperto, dal proprietario del veicolo storico a quello appena uscito di fabbrica fino al più preparato, una giornata dove il Club garantisce ad ogni edizione un’esperienza unica e in

Percorsi nel bosco Un suggestivo momento dell’edizione 2021 del Raduno delle Colline Pistoiesi

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DIcembre 2021 | Pistoia Motori

Il Club

cui grazie alla capillare assistenza lungo il percorso, il partecipante ha la certezza di essere seguito, aiutato e supportato costantemente».

Chi si vuole iscrivere alla vostra associazione cosa deve fare?

«Le porte del Club sono aperte ogni venerdì sera a tutti i nuovi appassionati, gli interessati e anche solo ai curiosi del mondo del fuoristrada, automuniti o meno, che vogliano approcciare in maniera corretta e cosciente questa affascinante e coinvolgente disciplina. Si possono seguire le nostre attività sul sito web www.leopard4x4.it e sui social: Instagram, YouTube, Facebook, Twitter, Linkedin, TikTok. La nostra sede è in via Pratese, 542, 51100 Pistoia (PT) e la nostra mail è la seguente: info@ leopard4x4.it».

Scorci suggestivi Raggiungibili solo con un buon 4x4

Il Raduno delle colline pistoiesi è stato un successo L’evento organizzato dal club Leopard 4x4 è andato oltre ogni più rosea previsione della vigilia di Vito Genna

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l 14 Novembre 2021 si è tenuta la 40esima edizione del “Raduno Nazionale delle Colline Pistoiesi”, in acronimo #RNCP40. Un traguardo per il Club Leopard 4x4 che l’ha organizzato e per i suoi oltre 220 Soci. Un’edizione speciale alla quale hanno potuto partecipare ben 347 equipaggi distribuiti su sei diversi tracciati e tour; diversi i gradi di difficoltà e l’approccio dei vari percorsi, studiati per accontentare tutti gli appassionati: dal neofita in cerca di una passeggiata con la famiglia, magari con il 4x4 appena comprato, al passionista scafato in cerca di emozioni, il tutto nella cornice delle meravigliose colline pistoiesi, vestite a festa nel fogliame autunnale.

L’introduzione del percorso Bianco, in anteprima per questa edizione, è stata una vera rivelazione, raccogliendo un inaspettato successo di turisti provenienti anche da molto lontano. La caratteristica di questo tour, testato nei mesi scorsi con auto storiche e suv di nuova generazione per garantirne la piena fruibilità per tutti, è appunto la facilità di approccio ad un percorso in fuoristrada caratterizzato da ampi tratturi e pendenze miti che lo rendono adatto anche al principiante, un fondo non troppo sconnesso tale da rendere gradevole la guida per tutta la famiglia e perché no, anche ai nostri beniamini a quattro zampe. Insomma è stato un successone.

La partenza, con uno stringente protocollo sanitario che vietava agli equipaggi di scendere dalle auto durante l’accreditamento, è avvenuta, come ormai da tradizione, dalla Coop di Agliana, comune che patrocina e supporta l’evento da alcune edizioni.

Oltre 100 i soci dislocati in assistenza tra logistica, iscrizioni, sui percorsi e come guide dei tour, tre i punti di ristoro previsti, due ristoranti ed un truck food, per soddisfare ogni esigenza del gran numero di persone, si stima oltre mille, accorse a Pistoia, alcuni fin da giovedì, approfittando dell’evento per organizzare una vera e propria vacanza nel nostro territorio.

«Possiamo dirci molto soddisfatti di questa edizione, e l’entusiasmo

dei partecipanti, provenienti da tutta Italia a partire dalla Sicilia e fino all’arco alpino - hanno detto gli organizzatori - oltre alle decine di messaggi di complimenti ricevute, ci confermano l’ottima riuscita dell’evento. I propositi per il futuro sono di ampliare ulteriormente la gamma di percorsi e l’offerta turistico culturale annessa, in modo da farci sempre più promotori, oltre che della nostra specifica passione, del nostro meritevole territorio».

Meritato riposo.

Un momento di pausa per alcuni partecipanti al Raduno delle Colline Pistoiesi Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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di LENZI

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Rally

Pavel Group, campioni pistoiesi di esportazione Il team dei fratelli Lenzi ha conquistato in Romania il suo primo alloro internazionale di Alessandro Bugelli

In azione Splendida immagine della Skoda Fabia R5 Pavel Group di Sebastian Barbu in piena gara

P

avel Group, nata dalla passione per le corse dei fratelli Andrea e Simone Lenzi, si sta imponendo in ambito continentale nelle corse su strada. Quest’anno è arrivato il primo alloro internazionale, il secondo posto nel Campionato Rally di Romania.

Serravalle Pistoiese – C’è una Pistoia che lavora. Che lavora e che vince. Lo fa nel motorsport, Pavel Group, una pratica che a molti ancora pare un solo divertimento, a mezza via tra la passione e lo sport. E’ un mix di tutto questo, Pavel Group, nata nel 2014, appunto dalla passione e da un’idea che vede al centro Andrea e Simone Lenzi, entrambi ex ciclisti di livello in gioventù, poi passati alle auto da corsa.

Proprio la loro passione per le corse su strada li ha portati a gestire vetture da competizione, a creare una struttura al fianco della loro attività imprenditoriale, che è quella della carrozzeria.

Ha iniziato dal basso, Pavel Group, con le vetture “piccole” o comunque con quelle meno impegnative sia nella preparazione che nella gestione, poi lo scorso anno è stato deciso il grande passo, quello di acquistare una ”super car”, nello specifico una Skoda Fabia R5. E’ la vettura del momento, nella categoria delle vetture di vertice, la vettura boema, quella più diffusa al mondo grazie ad un politica lungimirante del costruttore ceko di Mlada Boleslav.

Tra i ricordi memorabili vi sono il

mondiale di Monza dello scorso anno, tra la neve, con Paolo Moricci, i successi al Ciocco “nazionale” 2020 , poi al “Carnevale” di quest’anno con altri due “argenti” sempre al Ciocco ed a Lucca di Luca Panzani ma soprattutto c’è il secondo posto quest’anno nel Campionato Nazionale Rally in Romania con il pilota locale Sebastian Barbu, in coppia con il copilota Bogodan Iancu. Una stagione sugli scudi, in un campionato sempre molto combattuto sul campo e caratterizzato, per il team ed il suo staff, da trasferte sfiancanti, ovviamente via terra, con tutte le problematiche connesse alla pandemia, un lavoro non certo facile.

Sei gare, dalla primavera all’autunno, sempre sul podio, con una vittoria assoluta all’ultima gara, dove c’era da Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Rally

Emanuele Danesi Per lui tanti ottimi piazzamenti in stagione

Al lavoro L’officina Pavel Group impegnata nella messa a punto della Skoda Fabia

difendersi dall’attacco di chi seguiva in classifica, poi tre secondi posti e due al terzo. Un ruolino di marcia invidiabile, fatto certamente di competitività del pilota ma anche dalla competitività della vettura, affidabile.

“Cerchiamo di dare un servizio, al cliente sportivo – dice Andrea Lenzi – io e mio fratello abbiamo avviato l’attività di piloti noleggiando le vetture da strutture come adesso abbiamo la nostra, per cui sappiamo cosa cerca da noi il pilota, sappiamo le sue aspettative perché anche noi le abbiamo vissute sulla nostra pelle. In più guardiamo molto al mantenimento in perfetta efficienza delle vetture.

Le nostre Fabia, ad esempio, da quando le abbiamo acquisite non hanno mai registrato un ritiro per guasto e dire che di gare ne hanno fatte. Cerchiamo di fare le cose come devono essere fatte nel ripetto massimo di chi si affida a noi per soddisfare la propria voglia di rally”.

Proprio con la Fabia R5 Pavel Group ha inanellato una serie di risultati di spessore che l’hanno portata alla ribalta nazionale ma soprattutto convinta all’acquisto di un secondo esemplare, viste le richieste. Un parco vetture che oltre alle due Fabia vede anche disponibile una Renault Clio R3, l’esemplare che proprio nel 2019 portò lo stesso Panzani al secondo posto nel Trofeo Renault Clio.

Ci sono stati poi altri piloti, che hanno soddisfatto le aspettative, come ad esempio il marlianese Emanuele Danesi, rivelatosi da un paio di stagioni uno dei piloti più redditizi in Toscana con le vetture a due ruote motrici.

Recentemente passato all’ultima nata di casa Peugeot, la 208 Rally4, Danesi si è distinto durante la stagione con diversi piazzamenti di vertice, spesso anche insidiando le vetture a trazione integrale. Oppure come l’esperto Leonardo Pucci, che alterna la amata Renault Clio RS alla Peugeot 106 Gruppo A sempre con risultati di vertice e non manca poi anche il tocco “rosa” con le saltuarie apparizioni in gara di Giulia Serafini, una che guarda in faccia i colleghi piloti maschi, o come la giovane e promettente copilota Miriana Gelasi, da poco salita a leggere le note sulle supercar e già definita molto professionale.

Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Campionato Aci

Campionato Provinciale Aci, tempo di premiazioni Trionfo di Matteo Boccardi nella classifica assoluta piloti di Fabrizio Nucci

C’

era grande attesa per le classifiche ufficiali del Campionato Provinciale Aci Pistoia Memorial Roberto Misseri e venerdì 26 novembre è arrivato il momento delle premiazioni. La cerimonia si è svolta presso Valerio Ricevimenti a Quarrata con una gran bella cornice di pubblico (tutto in rigorosa osservanza delle regole anti Covid naturalmente). A fare gli onori di casa sono stati il Presidente di Aci Pistoia Antonio Bruschi e il Direttore Giorgio Bartolini che hanno sottolineato l’ottima riuscita della manifestazione insieme agli organizzatori delle tre gare del campionato ( Rally Valdinievole e Montalbano, Rally degli Abeti e Rally Città di Pistoia) Cinzia Chiti (Jolly Racing Team), Francesco Andreotti (Abeti Racing) e Alessandro Giannini (Pistoia Corse). In queste pagine riportiamo il dettaglio ufficiale di ogni classifica ordinato per gruppo: a trionfare nella classifica assoluta piloti è stato Matteo Boccardi con 49,5 punti, seguito a 3 punti di distacco da Antonio Ilari e a quota 43,5 da Massimo Gori. Davvero particolare la situazione che si è venuta a creare nella classifica dei navigatori che ha visto un ex aequo al primo posto addirittura tretre concorrenti ovvero Gianni Melani, Jasmine Morelli e Marco Guidetti, tutti attestati a

Grande serata Fausto Livi sul palco intervista il Presidente Antonio Bruschi e il Direttore Giorgio Bartolini

I vincitori Eccoli tutti insieme i primi tre della Classifica assoluta piloti e della Classifica assoluta navigatori CLASSIFICA ASSOLUTA PILOTI

Data Coefficiente CONDUTTORE

Pos

CLASSE

08-09 Maggio 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

05-06 Giugno 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

PUNTI TOTALI

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

PUNTI VALIDI

02-03 Ottobre 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

CLASSIFICA ASSOLUTA NAVIGATORI

1 BOCCARDI

MATTEO

N2

10

1

10

1

10

1

33

1,5

49,5

2 ILARI

ANTONIO

A5

10

1

10

1

8

1

31

1,5

46,5

3 GORI

MASSIMO

N1

8

1

10

1

8

1

29

1,5

43,5

4 MORICCI

PAOLO

R5

10

1

8

1

6

1

27

1,5

40,5

5 PETTA

ANDREA

R2B

10

1

8

1

4,8

1

25,8

1,5

38,7

6 NEVISCHI

SILVIO

A5

8

1

8

1

6,4

1

25,4

1,5

38,1

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

7 MASI

GIANFRANCO

S1600

8

1

8

1

6

1

25

1,5

37,5

1 MELANI

GIANNI

A5

10

1

10

1

8

8 ARTINO

LUCA

R5/A7

8

1

5

1

1

16

1,5

24

1 MORELLI

JASMINE

N2/A0

10

1

10

1

8

9 GASPERETTI

FEDERICO

R5

10

1

10

1

22

22

1 GUIDOTTI

MARCO

N2

8

1

10

1

10

9 CORTI

EMANUELE

N3

10

1

10

1

22

22

4 PANELLI

RICCARDO

N1

8

1

8

1

11 BROZZI

PIERPAOLO

N2

8

1

8

1

18

18

5 PELLEGRINI

ALESSIO

N2/N1

6

1

10

11 CIARDI

ALESSANDRO

R3C

10

1

6

1

18

18

6 GABELLONI

ANDREA

R5

8

1

13 ZELKO

FEDERICO

R3C/R5

8

1

4

1

14

14

7 GARAVALDI

PAOLO

R5

10

13 SCARTABELLI

ALESSANDRO

K10

6

1

6

1

14

14

8 FERRARI

RITA

A7

15 SILVESTRI

DANIELE

R2B

1

10

1

12

12

9 CATALANO

ARIANNA

N3

15 VACCAI

MASSIMO

N1

1

10

1

12

12

15 ROSSI

LEONARDO

A7

10

1

18 BARTARELLI

ANDREA

A0

10

1

18 GIORDANO

DAVIDE

R5

18 AGOSTINI

DANIEL

R2B

21 GUIDI

ANDREA

N1

22 LULLI

PAOLO

R3C

23 PINELLI

FABIO

R5

8

1 4

1

10

1

8

1

5

1 1

1 8

1

Pos

CONDUTTORE

8

1

27

1,5

40,5

6

1

10

1

27

1,5

40,5

1

8

1

5

1

26

1,5

1

10

1

10

1

23

23

10

1

10

1

22

22

10

1

22

22

8

1

10

1

20

1

10

1

20

20

11

11

11 FERRARI

FEDERICO

R5

10

1

8

1

20

20

11

11

14 FIORENZA

GIADA

N2

8

1

6

1

16

16

10

10

15 BECUCCI

DAVIDE

K10

6

1

6

1

14

14

9

9

16 CERBAI

ANDREA

R3C/R5

8

1

3

1

13

9

9

17 MARRACCINI

LEONARDO

R2B

1

10

1

12

12

SARA

A7

11

11

R5

ANDREA ALESSIO

R3

ALESSANDRO

R5

1

1

1

22 BUGELLI

ANTONIO

R5

10

1

39

8

21 VIVARELLI

N3

43,5

1

R3

20 MIGLIORATI

MASSIMILIANO

1,5

A0

18 GIORDANO

26 DANESI

29

R2B

4

A7

1

FRANCESCO

1

MARCO

46,5

10

MICHELANGELO

9 MAGRINI

1

26 TAMBURINI

46,5

1,5

RICCARDO

7 1

46,5

1,5

31

11 MANCINI

1

1

1,5

31

1

11 GIOVANNINI

7

1

3

N2

31

1

12

1

6

R5

SARA

1

11

4

R5

MIRKO

26 VESTRUCCI

PUNTI VALIDI

02-03 Ottobre 1

12

1

STEFANO

25 BALDACCI

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

05-06 Giugno 1

11

18 VESTRUCCI

24 BIZZARRI

PUNTI TOTALI 08-09 Maggio 1

Data Coefficiente

10

1

6,4

1

5

4

1

1

20

13

4

1

11

11

1

8,4

8,4

6

1

7

7

5

5

Dicembre 2021 | Pistoia Motori

31

Campionato Aci quota 46,5 punti. Per quanto riguarda gli Under 25, vittoria al femminile per Sara Vestrucci, mentre le “matricole” hanno visto il trionfo di Andrea Petta e il premio speciale auto storiche è andato a Adelchi Gasperetti. Per ogni Gruppo si è proceduto alla premiazione sotto la guida sapiente della conduzione di Fausto Livi che con la competenza e la professionalità di sempre ha intervistato tutti i protagonisti (molto apprezzati anche gli intermezzi musicali di Atacama Band). Nel corso della serata, alla presenza anche della moglie e del figlio, Antonio Bruschi e Giorgio Bartolini hanno ricordato la figura di Roberto Misseri, Commissario sportivo e grande protagonista del motorosport nazionale prematuramente scomparso due anni fa lasciando un grande vuoto nella grande famiglia del motorismo pistoiese e non solo.

CLASSIFICA GRUPPO R PILOTI

Data Coefficiente CONDUTTORE

Pos

CLASSE

08-09 Maggio 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

05-06 Giugno 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

PUNTI TOTALI

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

PUNTI VALIDI

02-03 Ottobre 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

1 MORICCI

PAOLO

R5

10

1

8

1

6

1

27

1,5

40,5

2 PETTA

ANDREA

R2B

10

1

8

1

4,8

1

25,8

1,5

38,7

3 ARTINO

LUCA

R5

8

1

5

1

15

1,5

22,5

4 GASPERETTI

FEDERICO

R5

10

1

10

1

22

22

5 CIARDI

ALESSANDRO

R3C

10

1

6

1

18

18

6 ZELKO

FEDERICO

R3C/R5

8

1

4

1

14

14

7 SILVESTRI

DANIELE

R2B

1

10

1

12

12

8 GIORDANO

DAVIDE

R5

4

1

5

1

11

11

10

1

11

11

9

9

8

1

9

9

DANIEL

R2B

10 LULLI

PAOLO

R3C

10 PINELLI

8 AGOSTINI

FABIO

R5

12 BIZZARRI

STEFANO

R5

6

1

7

7

13 BALDACCI

MIRKO

R5

3

1

4

4

8

1

CLASSIFICA GRUPPO R NAVIGATORI 08-09 Maggio 1

Data Coefficiente

Pos

05-06 Giugno 1

PUNTI TOTALI

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

PUNTI VALIDI

27

1,5

40,5

26

1,5

02-03 Ottobre 1

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

R5

8

1

6

1

10

1

PAOLO

R5

10

1

8

1

5

1

MICHELANGELO

R2B

8

1

10

1

20

R3

8

1

10

1

20

CONDUTTORE

1 GABELLONI

ANDREA

2 GARAVALDI 3 MANCINI 3 GIOVANNINI

RICCARDO

39 20 20

3 FERRARI

FEDERICO

R5

10

1

8

1

20

20

6 CERBAI

ANDREA

R3C/R5

8

1

3

1

13

13

1

10

1

5

1

4

1

11

11

1

8,4

8,4

1

7

7

5

5

7 MARRACCINI

LEONARDO

R2B

8 GIORDANO

ANDREA

R5

9 MIGLIORATI

ALESSIO

R3

10 VIVARELLI

ALESSANDRO

R5

11 BUGELLI

ANTONIO

R5

6,4

1 6 4

1

12

12

CLASSIFICA GRUPPO A PILOTI

Data Coefficiente CONDUTTORE

Pos

CLASSE

A5

08-09 Maggio 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

1 ILARI

ANTONIO

2 NEVISCHI

SILVIO

3 MASI

GIANFRANCO

4 SCARTABELLI

ALESSANDRO

K10

5 ROSSI

LEONARDO

A7

10

1

6 BARTARELLI

ANDREA

A0

10

1

7 ARTINO

LUCA

A7

8 TAMBURINI

MARCO

A7

05-06 Giugno 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

PUNTI TOTALI

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

PUNTI VALIDI

02-03 Ottobre 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

10

1

10

1

8

1

31

1,5

46,5

A5

8

1

8

1

6,4

1

25,4

1,5

38,1

S1600

8

1

8

1

6

1

25

1,5

37,5

6

1

6

1

14

14

12

12

1

11 1 1

1

11 1,5

1

1,5 1

CLASSIFICA GRUPPO A NAVIGATORI 08-09 Maggio 1

Data Coefficiente

Pos

CONDUTTORE

1 MELANI

GIANNI

A5

2 MORELLI

JASMINE

A0

3 FERRARI

RITA

A7

4 MAGRINI

FRANCESCO

A0

5 BECUCCI

DAVIDE

K10

6 VESTRUCCI

SARA

A7

05-06 Giugno 1

PUNTI TOTALI

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

PUNTI VALIDI

02-03 Ottobre 1

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

10

1

10

1

8

1

31

1,5

46,5

10

1

8

1

20

1,5

30

10

1

10

1

23

23

10

1

22

22

6

1

14

14

11

11

1 10

1 6

10

1

1

CLASSIFICA GRUPPO N PILOTI

Data Coefficiente CONDUTTORE

Pos

Serata ben riuscita Alcuni altri momenti della cerimonia di premiazione svoltasi il 26 novembre

32

DIcembre 2021 | Pistoia Motori

CLASSE

08-09 Maggio 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

05-06 Giugno 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

PUNTI TOTALI

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

PUNTI VALIDI

02-03 Ottobre 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

1 BOCCARDI

MATTEO

N2

10

1

10

1

10

1

33

1,5

49,5

2 GORI

MASSIMO

N1

8

1

10

1

8

1

29

1,5

43,5

3 CORTI

EMANUELE

N3

10

1

10

1

22

4 BROZZI

PIERPAOLO

N2

8

1

8

1

18

5 VACCAI

MASSIMO

N1

1

10

1

12

12

6 GUIDI

ANDREA

N1

1

10

10

7 CIARDI

ALESSANDRO

N1

1

7

7

8 VESTRUCCI

SARA

N2

1

1

1

9 DANESI

MASSIMILIANO

N3

1

1

8

1 6 1

22 18

Campionato Aci

CLASSIFICA GRUPPO N NAVIGATORI 08-09 Maggio 1

Data Coefficiente

Pos

05-06 Giugno 1

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

N2

8

1

10

1

10

CONDUTTORE

PUNTI TOTALI

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

PUNTI VALIDI

02-03 Ottobre 1

1

31

1,5

46,5

2 PANELLI

RICCARDO

N1

8

1

8

1

10

1

29

1,5

43,5

3 PELLEGRINI

ALESSIO

N2/N1

6

1

10

1

8

1

27

1,5

40,5

4 CATALANO

ARIANNA

N3

10

1

10

1

22

5 MORELLI

JASMINE

N2

6 FIORENZA

GIADA

N2

8

1

6

1

16

1 GUIDOTTI

MARCO

10

1

22

11

1,5

16,5 16

CLASSIFICA FEMMINILE PILOTI PUNTI TOTALI Data Coefficiente CONDUTTORE

Pos

1 VESTRUCCI

08-09 Maggio 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

05-06 Giugno 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

PUNTI VALIDI

02-03 Ottobre 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

SARA

1

1

1

CLASSIFICA FEMMINILE NAVIGATRICI 08-09 Maggio 1

Data Coefficiente

Pos

CONDUTTORE

1 MORELLI 2 FERRARI

GIADA

5 VESTRUCCI

SARA

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

PUNTI VALIDI

PUNTEGGIO PARTENZA

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

PUNTEGGIO GARA

PUNTEGGIO PARTENZA

10

1

10

1

8

1

31

1,5

46,5

1,5

34,5

RITA ARIANNA

4 FIORENZA

PUNTI TOTALI 02-03 Ottobre 1

PUNTEGGIO GARA

JASMINE

3 CATALANO

05-06 Giugno 1

1

10

10

1

10

1

23

10

1

10

1

22

8

1

6

1

16

16

11

11

1

L’Assessore Sabella: “Tradizione rallystica, un patrimonio da valorizzare”

A

rappresentare il Comune di Pistoia alla premiazione del Campionato Provinciale Sportivo Aci del 26 novembre c’era l’Assessore allo sport Alessandro Sabella con cui abbiamo scambiato alcune impressioni sulla serata: “Sono davvero contento di esserci – ci ha detto – perché la tradizione rallystica pistoiese è veramente qualcosa di particolare: credo che tre rally così longevi concentrati in un territorio così piccolo siano un caso unico in Italia. Per questo credo sia giusto promuovere e far conoscere il più possibile questa realtà a livello mediatico anche con iniziative

nuove come ad esempio mostre e convegni dedicati al mondo rallystico. In questo senso il Comune di Pistoia è sicuramente pronto a fare la propria parte”.

Assessore allo sport Alessandro Sabella

22

CLASSIFICA UNDER 25 PILOTI PUNTI TOTALI Data Coefficiente CONDUTTORE

Pos

1 VESTRUCCI

08-09 Maggio 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

05-06 Giugno 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

PUNTI VALIDI

02-03 Ottobre 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

SARA

1

1

1

CLASSIFICA UNDER 25 NAVIGATORI

Data Coefficiente CONDUTTORE

Pos

08-09 Maggio 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

1 MORELLI

JASMINE

10

1

1 VESTRUCCI

SARA

10

1

05-06 Giugno 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

10

PUNTI TOTALI

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

PUNTI VALIDI

31

1,5

46,5

02-03 Ottobre 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

1

8

1

11

11

MATRICOLA RALLY 2021

Data Coefficiente CONDUTTORE

Pos

CLASSE

08-09 Maggio 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

05-06 Giugno 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

1 PETTA

ANDREA

R2B

10

1

8

1

2 MAGRINI

FRANCESCO

A0

10

1

3 BROZZI

PIERPAOLO

N2

8

1

4 FIORENZA

GIADA

N2

8

1

5 AGOSTINI

DANIEL

R2B

10

1

PUNTI TOTALI

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

PUNTI VALIDI

1,5

38,7

02-03 Ottobre 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

4,8

1

25,8

10

1

22

8

1

18

18

6

1

16

16

11

11

22

PREMIO SPECIALE SETTORE STORICHE PUNTI TOTALI Data Coefficiente CONDUTTORE

Pos

CLASSE

08-09 Maggio 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

05-06 Giugno 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

COEFF. 1,5 BONUS 3 GARE

PUNTI VALIDI

02-03 Ottobre 1 PUNTEGGIO PUNTEGGIO GARA PARTENZA

1 GASPERETTI

ADELCHI

1

1

1

2 LULLI

PAOLO

1

1

1

Per la discriminante vista la parità di punteggio viene premiato colui che ha percorso più prove speciali

Premi per tutti I primi classificati nelle varie graduatorie sono stati premiati con coppe e targhe Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Mondo due ruote

L’intervista al presidente, Matteo Daddi, fra viaggi passati e programmi futuri

“Vespisti Pistoiesi” pronti all’avventura La storia e le emozioni della Asd che è partita con un gruppo di amici e si trova, oggi, con oltre cento soci di Saverio Melegari

Tutti in sella Escursione pomeridiana in provincia di Pistoia per i “Vespisti”: spirito di squadra e voglia di stare all’aria aperta i capisaldi, come sempre

L’

obiettivo di ogni vero “Vespista” che si rispetti è sempre lo stesso: avere un mezzo pronto per l’uscita domenicale, progettare escursioni non proprio dietro casa almeno una volta all’anno e, soprattutto, vivere appieno lo spirito di gruppo da cementificare tutti quanti a tavola davanti ad un bel piatto di tagliatelle o una bistecca.

Ed a Pistoia c’è una bella realtà, oramai consolidata, che mette insieme proprio queste caratteristiche per portare avanti la passione per la due ruote più invidiata d’Italia, quella Vespa Piaggio che è stato il simbolo della ripartenza del Belpaese dopo la Seconda Guerra Mondiale e che, tutt’oggi, rappresenta un mito in tutto il mondo, un vero e proprio status symbol.

Questa bella realtà si chiama “Vespisti Pistoiesi”, nati nell’ottobre 2014 che, col passare del tempo, si sono trasformati da gruppo di amici ad Associazione Sportiva Dilettantistica con ben 103 soci che si ritrovano e progettano gli eventi nella sede di Pontelungo all’in-

terno del circolo Arci. Per capire cosa c’è alla base di questo successo ne abbiamo parlato col giovanissimo presidente Matteo Daddi, 23 anni, che ha preso il testimone dal padre per guidare il gruppo di amici.

I “Vespisti Pistoiesi” e la città: un rapporto che parte quando e come?

«La base del nostro gruppo proveniva da una precedente esperienza che andava avanti da tre anni ma, per una serie di motivi, abbiamo deciso di fondare un altro club: in tutto eravamo una quindicina di appassionati e adesso siamo arrivati alla soglia dei 103 soci, ultimo dato aggiornato.

Considerando che in provincia esiste anche un altro club, direi che il risultato che stiamo ottenendo è davvero molto importante. Un aspetto da considerare è che ci sono, con noi, tesserati che magari hanno anche altri interessi come auto, motoclub o Lambretta: diciamo che siamo inclusivi al massimo».

Dal 2014 al 2017 presidente era suo padre, adesso lei: in cosa si contraddistingue la vostra attività?

«Siamo sempre a disposizione per gli eventi che animano la nostra città anche se gli ultimi due anni è ovvio che siano stati particolarmente difficili visto che tutto si è fermato o, perlomeno, rallentato. Abbiamo fatto la staffetta per la Coppa della Collina, collaboriamo spesso e volentieri con il Club Fiat 500 al quale facciamo le operazioni di staffetta anche a loro. E poi cene sociali, raduni, esposizioni ed uscite sul territorio. Per non parlare di una esperienza particolarmente bella di questi anni che c’è stata con lo stand a “Pistoia Auto Expo” organizzato da Aci e Pistoia Corse alla Cattedrale ex Breda, un momento particolarmente aggregativo».

Domanda semplice e, allo stesso tempo, difficile: come si diventa vespisti?

«Tendenzialmente perché qualcuno in famiglia ha avuto una Vespa. Parliamo, nel caso, dei nostri nonni o dei nostri padri che negli anni della grande crescita italiana avevano in casa un esemplare ed hanno tramandato la passione e la voglia di vivere a pieno il mondo Vespa di generazione in generazione. Per esempio, io a 3 anni ero già a bordo ed è stato normale, appena possibile, guidarla. Certo è che, col passare del tempo, il “fenomeno Vespa” è cambiato radicalmente visto che oggi viene vissuto sempre di più come una moda ed anche molto costosa visto che le cifre di acquisto stanno salendo costantemente. Invece, il vero “vespista” è tendenzialmente un collezionista che si ritrova con garage abbastanza pieni di esemplari e, soprattutto, cerDicembre 2021 | Pistoia Motori

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Mondo due ruote

Un pezzo della storia italiana

Brevettata nel 1946, ha reso celebre il marchio Piaggio di Pontedera

U

na eccellenza dell’Italia nel mondo nata, cresciuta e sviluppata nella nostra Toscana, non troppo lontana dalla provincia di Pistoia. Il quartier generale è Pontedera, il marchio Piaggio, il nome unico e magico: Vespa.

E l’intuizione che ebbe Enrico Piaggio, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale quando il mondo doveva ripartire, fu semplice nella sua complessità: progettare una due ruote che niente avesse a che fare con una moto e si affidò all’ingegner Corradino D’Ascanio, definito “uomo che detestava le motociclette” per andare a progettare quello che poi è diventato il mito.

Presentata per la prima volta nel marzo 1946 alla Mostra

della Meccanica di Torino, il marchio fu depositato un mese dopo per poi iniziare la sua avventura. La prima Vespa aveva una cilindrata di 98 cm³, motore a due tempi, tre marce, accensione a volano magnete, potenza mas-

sima di 3,2 cavalli a 4500 giri al minuto, che consentivano una velocità massima di 60 km/h e il superamento di pendenze del 20%. Il primo lotto della “Vespa 98” fu messo in vendita al prezzo di 55mila lire e, nel primo anno, ne furono prodotte 2.500 che poi divennero già oltre

10mila nel 1947. Quello fu l’inizio della grande crescita, con la produzione che si espanse anche altrove, arrivando anche a produrre oltre 170mila esemplari nel giro di dodici mesi. Rigorosamente funzionante a miscela (benzina ed olio), è sempre stata allestita con varie cilindrate dai 50 ai 125 arrivando ai 200 cm³ per le versioni adeguate al transito in autostrada.

Già negli anni Cinquanta, e fino al 1971, iniziò in Italia il grande dualismo con la Lambretta della Innocenti che divise gli appassionati. E si giunge, così, ai giorni nostri con tutte le nuove versioni (le ultime anche con batterie elettriche) per raggiungere complessivamente i 19 milioni di esemplari.

ca di ritrovare modelli che magari aveva da ragazzino per sentirsi di nuovo come in quei giorni».

Ovviamente non mancano le escursioni anche lunghe però viene da chiedersi come sia possibile farle con mezzi che consumano abbastanza e non hanno certamente serbatoi capienti?

«Fino al pre-pandemia l’escursione domenicale era d’obbligo, ora è più complesso ma in qualche modo portiamo avanti la nostra attività: spesso collaboriamo col Vespa Club Lucca col quale abbiamo un bel rapporto e cerchiamo, quando possibile, di poter realizzare qualcosa anche fuori Toscana. Non è vero che la Vespa non è adatta per viaggi lunghi: basta avere tanta pazienza, il bagaglio che serve per una settimana, qualche pezzo di ricambio, la cartina e si parte. Ovviamente non possiamo andare in autostrada avendo cilindrata bassa e quindi non ci vuole fretta: con un pieno si fanno meno di 200 chilometri visto che con un litro si possono coprire sui 23-24 chilometri».

Come potrà essere la vostra attività nel post-pandemia e quali difficoltà ci sono al momento?

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DIcembre 2021 | Pistoia Motori

Al fresco In una delle ultime “spedizioni” dei Vespisti Pistoiesi si è deciso di esplorare la Svizzerae la strada migliore è stata individuata dal Passo dello Stelvio: qui foto ricordo a Bormio, in Valtellina

Mondo due ruote

Gli eventi Nello scatto una delegazione dei “Vespisti Pistoiesi” durante un evento in città assieme a 500 Club Italia Pistoia e Banda Borgognoni, associazioni con le quali esiste collaborazione oramai storica

«Sono convinto che la tradizione della Vespa non andrà a scomparire proprio per quel che dicevo prima: è una passione che si tramanda all’interno delle famiglie. Vedremo come ripartirà tutto il settore quando si potrà tornare ad una vita diciamo normale: gli eventi non mancano e, durante la stagione buona, di fatto ce n’è almeno uno ogni weekend al quale poter partecipare. Resta il problema delle restrizioni di ingresso alle città: essendo tutti mezzi Euro 0, nei centri storici l’accesso è vietato e quindi bisogna comportarsi in altro modo.

Per quanto ci riguarda, infine, sullo sfondo vediamo già il 2024 con la ricorrenza del nostro decennale che vorremmo organizzare al meglio mentre, per l’immediato, saremo in centro a Pistoia per alcune esposizioni durante il periodo natalizio».

Ed i “Vespisti Pistoiesi” possono annoverare fra le proprie fila un vero maratoneta di viaggi sulla sua due ruote: parliamo di Enzo Romiti, vivaista, che ha collezionato qualsiasi meta con la propria “motoretta”.

Qualche traguardo? Salire fino alla Croce Arcana su terreni che sono più da motocross, per rimanere vicini, oppure fare il tour dei Santuari da

Lourdes a Fatima, fino a Santiago di Compostela o l’impresa di qualche anno fa partendo da Pistoia ed arrivando a Capo Nord con ritorno passando dalla Polonia per un viaggio di

“soli” 8.500 chilometri. E poi Portogallo, Germania, Francia, Svizzera. Un vero e proprio eroe pronto a partire con la Vespa ed affrontare qualsiasi tipo di avversità.

Il presidente Non poteva che essere a bordo della sua Vespa Matteo Daddi, presidente della Associazione Vespisti Pistoiesi Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Percorsi Pistoiesi

Dal Museo della Carta di Pietrabuona fino a San Quirico, Sorana e alla ex cartiera Magnani di Matteo Baccellini

N

on c’è che dire passare Pescia, attraversare il fiume e tenerselo alla propria destra e salire piano piano verso la montagna, la parte da sempre ribattezzata Svizzera Pesciatina oppure ancora Valleriana, è un bel girovagare. Di questi tempi è terra di castagne, di gite fuori porta (tempo permettendo, il che non è sempre facile) alla ricerca di nuovi sapori e borghi storici da riscoprire. Ma anche di un po’ di aria buona e di ...uscita dal tran tran quotidiano.

Stavolta nel nostro secondo tour sulle strade della provincia (dopo quello di Goraiolo-Avaglio-Marliana e Nievole della puntata precedente…) siamo partiti da Pietrabuona all’altezza dello storico ristorante Da Nerone, conosciutissimo per tutti i pesciatini e non solo: poco prima dell’incrocio che si trova salendo proprio verso Fibbialla, Aramo, Medicina, c’è lo slargo che introduce anche verso il noto Museo della Carta: è del resto questa zona densa di cartiere, vista vicinanza alla Pescia, e di produttori del settore.

LA STORIA DELLA CARTA Il Museo della Carta di via Mammianese a Pescia fa capo all’Associazione Museo della Carta di Pescia ETS, che ne ha promosso il progetto e di cui attualmente fanno parte 68 soci fra privati, associazioni ed enti pubblici.

Lo scopo principale del Museo è preservare e tramandare l’antica arte della lavorazione e fabbricazione della “carta a mano” e far conoscere l’importanza e l’evoluzione della produzione della carta,

Ristorante Da Nerone Un simbolo per Piatrabuona ma non solo: l’inizio del tour ha avuto il via proprio di fronte a Nerone

Il museo della carta La tradizione della Valleriana, la lavorazione della Carta: da molti anni il Museo della Carta racconta tutta la vita e la storia di questa bellissima tradizione Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Percorsi Pistoiesi

attività che sul territorio pesciatino è presente dalla fine del secolo XV. Nel 2004 l’Associazione, come si legge dal sito, “ha acquisito l’antico opificio della cartiera Le Carte appartenuto alla famiglia Magnani e sede operativa del Museo. Il Museo, che nel tempo è diventato punto di riferimento prezioso per restauratori, studiosi e bibliofili di tutto il mondo, protegge e tramanda un sapere universale dell’uomo, condiviso nel tempo e nello spazio: fare la carta”.

Passato appena un chilometro dal prelibato Nerone, ecco il bivio che già ci costringe alla prima decisione.

Svolta sulla sinistra, in direzione di San Quirico o Castelvecchio o a destra, verso Vellano, Macchino e Sorana dall’altro versante. Noi puntiamo subito la freccia a sinistra, iniziando una lenta ma costante salita. E’ una strada che già introduce verso un bosco, con colori che solo novembre e la fase autunnale possono offrire: siamo nello stretto, ma nemmeno troppo. Al km 3 dal nostro avvio c’è un’ulteriore opzione: a sinistra la curva in direzione di Fibbialla. Noi invece proseguiamo ulteriormente in quello che anche lungo la strada via definito itinerario de LE DIECI CASTELLA. VERSO SAN QUIRICO La strada sale ulteriormente, non può che essere così: si intravede già un bel panorama lungo le curve che salgono tornante dopo tornante e ci portano alla possibile deviazione per Aramo, stavolta sulla destra e poi successivamente al km 6,7 al primo cartello San Quirico. E’uno dei borghi più noti e frequentati, soprattutto per il fresco estivo, da proprietari di seconde case ma anche da semplici curiosi e amanti del genere: l’altezza qui è di 534 metri sul livello del mare per appena 200 abitanti che dormono sotto lo stesso tetto tutto l’anno. San Quirico c’è e si fa apprezzare per il ristorante sulla terrazza e per la deliziosa piazzetta.

San Quirico Valleriana è una specie di “mantra” che ricorre in molti segnali stradali come quello che richiama la Pieve di San Quirico, storica chiesa che domina il borgo.

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DIcembre 2021 | Pistoia Motori

Il cartello La Svizzera Pesciatina, inizia praticamente da qui: le Dieci Castella che salgono da Pietabuona rappresentano la suggestiva Valleriana

Il primo bivio Verso Medicina, Fibbiala, Aramo a sinistra, oppure a destra direttamente per Vellano, Macchino o Sorana?

Il bosco I colori autunnali incantano lungo la salita che dal primo bivio porta fino a San Quirico e poi a Castelvecchio

Percorsi Pistoiesi

Procediamo oltre, e c’è un altro bivio: dopo Fibbialla, Medicina, Aramo, stavolta potremmo salire ulteriormente fino a Stiappa (ad altri 3 chilometri e mezzo più su) o addirittura Pontito (7 chilometri). Un’escursione che rimandiamo volentieri a un prossimo appuntamento, dispiacendoci assai non arrivare fino ai 745 metri di altitudine, altro borgo di origine medievale, arroccato su di un colle caratterizzato da una forma urbana “a campana”, ricavata in conformità alle caratteristiche della collina su cui è sorto.

INIZIA LA DISCESA Al chilometro 8,2 dal nostro avvio, inizia per noi una discesa per Castelvecchio, la nostra successiva destinazione così come Ponte di Castelvecchio. Ci lasciamo sulla destra uno spazio verde con armature e oggetti in rame allestiti proprio sull’erba dalla Pro Loco: poi superiamo anche il pub e intravediamo già il grazioso paesino di Castelvecchio dai vari tornanti. Un tour che adesso è tutto per discese da percorrere a marce basse, visto che la carreggiata si restringe e che passato il centro abitato (439 metri sul livello del mare) ci dirigiamo in direzione di Sorana.

Sostanzialmente stiamo per arrivare allo stesso traguardo che avremmo raggiunto se all’altezza del primo bivio, avessimo curvato a destra per poi deviare verso Sorana dall’altro lato del monte. La discesa è ripida ma piuttosto breve: alcuni rettilinei ed eccoci all’altezza del famosissimo laghetto di Sorana, dove da decenni c’è il ristorante da Carla. Un luogo di ritrovo e di cibo casereccio per tanti lavoratori della zona (a pranzo) ma anche per i frequentatori, come i pescatori del lago.

Sorana è zona tipicamente estiva, dove il campetto da calcio e il fiume che scorre in mezzo al bosco diventa da sempre ...teatro di grandi merende e di giochi all’aria aperta per i bambini (e non solo): di fronte c’è l’altro ristorante che si divide clienti e gusti nel territorio. Stiamo parlando di Sandrino, uno dei posti di carne, ragù e cinghiale più caratteristici dell’intera Valdinievole, non solo

Sotto San Quirico Siamo sotto al borgo incantato di San Quirico, poco dopo il bivio per Aramo: è uno dei centri più frequentati in estate

Altro bivio Scendendo verso castelvecchio ecco la possibilità di salire ulteriormente verso Stiappa e Pontito, borghi ormai un po’ isolati

Eccoci da Carla e Sandrino Dopo essersi lasciati alle spalle Castelvecchio, eccoci al mitico ristorante Da Carla, al laghetto di Sorana e sulla strada per Sandrino Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Percorsi Pistoiesi

della Valleriana.

E’ una strada che percorriamo all’imbrunire, piena di fascino: sono passati 11 chilometri e mezzo di saliscendi dal momento della nostra partenza. Abbiamo anche lasciato alle nostre spalle il bivio per un altro possibile tour, quello che porta al paese alto di Sorana e ancora alcuni chilometri più in alto, a Montaione, dove da decenni la famiglia Moretti gestisce il ristorante omonimo e l’agriturismo da menu fisso.

E’ una strada senza sfondo, quella, mentre la nostra, ha una direzione precisa: tornare verso Ponte Di Sorana e poi curvare in direzione di Pietrabuona.

ED ECCOCI AL BIVIO Al chilometro numero tredici, eccoci al restringimento più evidente da quando siamo partiti: passa una macchina appena sul piccolo ponticello: i cartelli veso sinistra rispetto al nostro senso di marcia indicano Lanciole a 7,5 Km. E’ la via che proseguendo ulteriormente ci porterebbe verso Calamecca e anche ai mille metri della Macchia degli Antonini. Invece noi, come detto, andiamo a destra: alle spalle lasciamo il fresco di Sorana. Al km 14,3 arriviamo a Calamari, frazione di Pietrabuona e alla storica ex cartiera Magnani.

Posto denso di tradizione e di storia, oggi chiuso, ma che racchiude moltissimo di quello che è stata la maggiore produzione cartaria della zona: ultimamente da qui sono passati anche i carabinieri per porre i sigilli e evitare lo scarico in loco di rifiuti tossici (si era a dicembre 2020). Dopo averla sorpassata, al bivio successivo potremmo risalire verso Vellano, patria della nota festa delle castagne, o ancora verso Macchino (non troppo lontano da Goraiolo).

Sono passati appena sedici chilometri...tutti vallerianesi: costeggiamo la Pescia, tenendocela stavolta sulla sinistra e poco prima del diciassettesimo chilometro incontriamo nuovamente il primo bivio. E’ il segno che il nostro tour andata e ritorno dal Museo della Carta, è concluso….Alla prossima.

A Calamari, alla ex cartiera Magnani Il nostro tour si avvia verso la fine: eccoci a Calamari all’ex storica cartiera che oggi è chiusa ma rappresenta un pezzo di storia Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Campionato Aci

Luca Lotti, la passione per il modellismo…nella nuova versione elettrica di Matteo Baccellini

C

hi lo conosce bene e ha avuto modo di apprezzarlo dice che “Luca ha un grande dito”. Nel gergo dell’automodellismo significa aver la sensibilità giusta per comandare al meglio le macchine che dominano la sua vita fuori dal lavoro di tutti i giorni.

Il modellismo è una cosa seria, del resto. E dopo l’apprendistato nelle piste della zona (a Pistoia, vicino allo zoo) e a quella storica ma ormai chiusa a Monsummano, fin dai suoi 22/23 anni (come si legge nella sua storia nel box ha iniziato verso i 19) ha iniziato a mettersi in mostra nelle tante gare che quasi ogni fine settimana si disputano sui vari circuiti e sulle piste dedicate.

“Le prime gare che ricordo erano quelle con modelli a scoppio, cioè a benzina, quelle più diffuse forse – ricorda oggi a distanza di oggi il monsummanese Luca Lotti – solo che mi accorsi subito di una serie di problemi che io avrei dovuto affrontare e che certo non potevo risolvere nell’immediato. La passione e forse un po’ di talento sono arrivati da subito, questo non posso negarlo e anzi mi rende orgoglioso. Mancava però la parte economica: non potevo permettermi le auto RTR, ovvero le macchinine a scoppio. Eppure riuscivo a mettere insieme a fatica le 300 euro per comprare all’epoca appena il telaio, escluso dunque gomme, benzina, motore, elettronica: poi c’era la spesa principale per la radio, ovvero per il telecomando”.

Solo quello ancor oggi costa alme-

no 500 euro, mentre una macchina professionale, esclusi gli accessori, ne vale almeno 600, nei casi più economici. “E in più c’era da spendere per un’altra risorsa importante, il meccanico, colui che segue appunto tutta la parte che non riguarda solo la conduzione del mezzo, che spetta appunto a me.

Spese che erano davvero insostenibili anni fa”.

E così, un po’ forzato dagli eventi, un po’ per la voglia di non mollare, Lotti, ha puntato tutto sull’automodellismo elettrico. “In questo caso si fa tutto da soli. C’è un grandissimo risparmio sia sui pezzi che sull’organizzazione, abbandonando lo scoppio. Le prime gare che ricordo? A Lucca, ma presto mi sono espanso arrivando fino a Rosignano, San Miniato e Padova. “Sei bravo, sei bravo davvero in questo sport, m ti manca il meccanico” gli dicevano.

Un campione Monsummanese DOC

V

entinove anni, sposato e con un figlio maschio in arrivo tra poche settimane (si chiamerà Dario, congratulazioni), Luca Lotti è un monsummanese doc: si è appassionato al’automodellismo dieci anni fa, all’incirca tra il 2011 e il 2012: proprio sotto casa sua c’era un negozio che ora purtroppo ha chiuso, dal nome piuttosto chiaro, ovvero “Il covo modellistico”, in via Cavour. Lì si affacciava a guardare le macchinine e lì un ventenne Luca ha sognato per la prima volta di poterle “guidare” con un telecomando. Nei suoi successi ha avuto un peso preponderante anche un altro posto che oggi nno esiste più: è la pista per modellismo al Fossetto, sempre a Monsummano, gestita da Marcello Lenzi. Oggi è un campione affermato che vanta successi a ripetizione nello speciale settore del modellismo elettrico.

E invece...le cose non sono andate

Le piccole creature I modellini delle gare sembrano tutti uguali, ma non lo sono specialmente nella differenza tra motori a scoppio e auto elettriche

Luca Lotti sta per diventare babbo Sposato da pochi anni, tra pochi mesi diventerà anche babbo di un bambino che si chiamerà Dario Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Campionato Aci

male come a un certo punto si poteva temere. “Senza il meccanico mi sono sentito subito a mio agio: tutto diciamo dipende da me, è un tipo di gara nel modellismo improntato anche al futuro, c’è una batteria che è fondamentale per l’elettrico e poi tutto è nelle tue mani, in ogni senso. Il destino non dipende da un’altra persona e nemmeno da pezzi più o meno performanti e costosi”.

cronologico è arrivata a Padova (dove il suo grande amico Michelucci ha trionfato nello scoppio) la vittoria nel campionato italiano 2021.

Due anni fa c’era stata anche la vittoria nel regionale tosco-umbro. In attesa di un 2022 che potrebbe regalargli ancora più soddisfazioni.

“Al di là della famiglia, sempre fondamentale e che mi sta per regala-

re la più grande gioia con l’arrivo di un figlio, voglio fermarmi un attimo e poi ripartire per allenarmi in vista di gare importanti. Come sempre un grandissimo grazie va alla pista OFF ROAD vicina allo zoo di Pistoia, ma anche al negozio 3EModels di Giacomo Vignali e Samuele Lenzi dove trovo sempre i pezzi che servono per la mia grandissima passione”. In bocca al lupo Luca.

Una batteria determinante ma che non può durare mezz’ora tanto che infatti le gare sono sempre in tre tempi distinti (con le pause in mezzo) da dieci minuti ciascuna, proprio per questo motivo: i tempi migliori, volta per volta servono a determinare chi vince. “Con questi pochi pezzi e la bravura sei a posto diciamo”. E poi ci sono alcuni sponsor che lo aiutano.

Nel corso di questi anni Lotti ha dominato e scalate spesso le classifiche, vincendo il 70, 80% delle gare in Toscana: l’ultima però in ordine

Luca sul podio Il trionfo al termine di un’ottima performance personale: per questo Lotti ha ringraziato tante persone

La pista di Padova Dove da poche settimane il monsummanese Lotti si è laureato campione italiano 2021 della sua categoria

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Auto & Vip

Lisa Amidei, la sindaca che ama le auto Per motivi di lavoro la prima cittadina di Larciano gira con un Fiat Scudo del 2005, ma sogna una Volvo XC 40 e non dimentica il suo primo amore, una Y10 Avenue di Vito Genna

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n Valdinievole, ma possiamo tranquillamente dire in tutta la provincia di Pistoia, il personaggio del momento è il sindaco di Larciano Lisa Amidei. Questo perché nelle ultime elezioni amministrative, che si sono tenute pochi mesi fa, non solo è riuscita a vincere ma ha stravinto, restando nel gergo della strada potremmo dire che ha letteralmente asfaltato i suoi avversari politici, conquistando il 75% delle preferenze. Una vittoria che somiglia a un plebiscito e una conferma nel ruolo assai lusinghiera perché quando fu eletta la prima volta a sindaco prese “solo” il 55% delle preferenze, aver conquistato un altro 20%, dopo cinque anni di mandato, non è da tutti, vuol dire che a Larciano è sicuramente apprezzata ed amata. Anche lei, per i tanti impegni politici che la portano in giro, e a causa del suo lavoro privato, utilizza come mezzo di trasporto principale la macchina. Siamo andati a conoscerla ed a cercare di capire come vive questa sua “dipendenza” dal mezzo a quattro ruote.

Entriamo subito in argomento: qual è il suo rapporto con l’automobile?

«Posso affermare che la macchina è uno strumento molto importante della mia vita, sia per lavoro avendo un’attività per conto mio, sia nella routine quotidiana della famiglia».

Quando ha preso la patente? All’esame di guida è filato tutto liscio o no?

«Ho preso la patente nel 1993 a quasi 19 anni. Non ho avuto nessun problema sia all’esame di teoria che di guida» Una volta presa la patente, l’auto serviva per necessità o come mezzo per farsi notare dagli amici?

«La patente serviva per le necessità di una ragazza di 19 anni, sicuramente per essere più indipendente dai miei genitori ai quali così non dovetti più chiedere di portarmi ovunque».

Qual è la sua macchina attuale?

«Attualmente ho due veicoli: una golf sport Van del 2016 Cge in verità la usa per lo più mio marito ed un Fiat Scudo del 2015 che utilizzo prevalentemente per fare tutto, a volte diventa in pratica quasi la mia casa».

Qual è, se c’è, l’auto dei suoi sogni e perché?

Confermata Lisa Amidei è stata recentemente rieletta sindaco di Larciano

«Confesso che a me piacciono un po’ tutte le macchine attuali. Ma se dovessi scegliere, la macchina che se potessi comprerei oggi sarebbe la Volvo XC40: elegante, comoda, moderna; insomma una signora automobile».

C’è un’auto in particolare alla quale è più affezionata?

«Sicuramente la mia prima macchina, la Y10 modello Avenue. Aveva gli interni in alcantara ed il tettino apribile. Era color verde acqua metallizzato. Ma certamente la cosa che più di tutte la rende particolare ai miei occhi è che la comprai da sola. A parte l’anticipo dei miei genitori, la pagai da sola grazie ai primi lavori dopo le superiori. Quindi per me quella è stata la prima esperienza da adulta ed è legata ai primi approcci con l’indipendenza».

Come si guida l’auto a Larciano?

«A Larciano ci sono tante strade extraurbane, tutte Dicembre 2021 | Pistoia Motori

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Auto & Vip percorribili abbastanza bene, adeguate al contesto nel quale sono immerse, tranne alcune in collina che sono perlopiù sterrate».

Qual è la strada che detesta e quella che preferisce a Larciano?

«Parto rispondendo alla seconda parte del quesito. La strada che preferisco è sicuramente via Cecinese o Sp 28 che dir si voglia. Ci sono tante curve e molti punti in cui dobbiamo cambiare marcia. È una strada relativamente stretta, da fare in modalità “guida scattante”. Per quanto riguarda la prima parte della domanda, confesso che strade che non mi piacciono in verità non ce ne sono. Hanno tutte un loro perché» Ha mai avuto la moto?

«Non ho mai avuto la moto. In verità neanche il motorino, perché i miei erano abbastanza timorosi. Credo che sia una paura che molte famiglie condividono, infatti se ci fate caso a molti giovani oggigiorno le famiglie che se lo possono permettere comprano le minicar, ai miei tempi c’era chi comprava l’Ape, specie ai ragazzi»

SP28 É la strada che Lisa Amidei preferisce a Larciano

Come valuta il traffico a Larciano?

«A Larciano le strade sono molto trafficate essendoci tante aziende, di piccole e medie dimensioni, le scuole dell’istituto comprensivo e diversi servizi. C’è un traffico molto vario, composto da autoarticolati, furgoni, auto e moto. Non ci sono orari di punta come nelle città, ma alcune zone come le scuole all’entrata e all’uscita diventano una zona caotica.

C’è, in provincia, una strada o un percorso che ama fare particolarmente?

«Essendo sempre di fretta, dovendomi dividere fra i mille impegni politici e di lavoro, di gran lunga preferisco strade come la via Cecinese, che ho già ricordato e il San Baronto.

Anche questa è una strada di collina con tante curve, stavolta bella larga dove si possono azzardare anche dei sorpassi».

L’auto del Vip

Quello che c’è da sapere sul Fiat Scudo di Vito Genna

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l Fiat Scudo è un veicolo commerciale leggero, prodotto dalla FIAT in collaborazione con il gruppo PSA Peugeot Citroën a partire dal febbraio 1996 nello stabilimento Sevel Nord di Valenciennes in Francia. Lo Scudo era proposto in tre varianti di carrozzeria, rispettivamente in versione lunga o corta: con un abitacolo a doppia cabina con sei posti a sedere e una portata di carico di fino a 500 kg, come furgone con tre posti a sedere e una portata di fino a 850 kg e come monovolume con cinque o otto posti. A seconda dello scopo di utilizzo, sia come taxi extralarge o come veicolo commerciale compatto, era disponibile con diverse varianti di motorizzazione. La gamma di motori, quando fu lanciato, comprendeva quattro esemplari, tre diesel e una versione a benzina. Nel 2004 lo Scudo ha subito una rielaborazione che gli ha fruttato, fra l’altro, un fronte anteriore più dinamico. Nel 2012 è strato sottoposto ai crash test dell’ente Euro NCA totalizzando il punteggio complessivo di tre stelle; in particolare l’ente valuta una sicurezza per gli adulti pari al 59%, protezioni bambini pari all’86%, investimento pedoni 26% e dispositivi di sicurezza 26%. L’anno successivo sono state riviste le motorizzazioni composte dal nuovo 2,0 litri HDI diesel di produzione PSA serie DW; si trattava di un 4 cilindri common rail a 16 valvole (potenza da 120 e 136 CV) con turbo a geometria variabile, intercooler, ricircolo dei gas di scarico e due catalizzatori ossidanti. Il 2.0 era disponibile anche con il filtro antiparticolato FAP. Oltre al 2.0 era disponibile anche il piccolo 1.6 HDI diesel serie DV6ATED4, altro motore di produzione francese,

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che eroga 90 cavalli e si posiziona come motorizzazione d’accesso. I motori furono identificati dalla sigla Multijet ma in realtà erano privi del sistema di iniezione sviluppato dalla Fiat essendo tutti motori di produzione francese. Nel 2016, in virtù di un accordo tra FCA e Renault, il FIAT Scudo è stato sostituito dal nuovo Talento, versione leggermente modificata della terza generazione del Renault Trafic.

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