Speciale Salone Internazionale del Mobile 2011

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museo del legno showroom Riva1920


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mostra

de lucchi “ michele modelli in legno massello di edifici

Inaugurazione Giovedì 7 Aprile 2011, h 21.00 Dove Museo del Legno – Riva 1920 Via Milano 110 22063 Cantù - Como

Orari di apertura Dal 7 Aprile 2011 al 7 Maggio 2011 Lunedì - Venerdì: 08.30-12.30 e 14.00-18.30 Sabato: 09.00-12.00 e 15.00-18.30

www.riva1920.it

La mostra resterà chiusa dal 22 Aprile 2011 al 25 Aprile 2011 inclusi

SAVE THE DATE Salone Internazionale del Mobile di Milano 2011 Dal 12 al 17 Aprile 2011 • Riva 1920, Padiglione 7, Stand D23 • Quartiere Fiera Milano, Rho • Orari di apertura: 9.30-18.30 Riva 1920 con Mario Botta • Tavolo in legno Kauri di 12 metri • Dal 12 Aprile 2011 al 12 Aprile 2012 • Triennale Design Museum, Viale Emilio Alemagna, 6, 20121 Milano • Orari di Apertura: Da Martedì a Domenica: 10.30-20.30 • Giovedì e Venerdì: 10:30-23:00 Riva 1920 con Renzo Piano • Tavolo in legno Kauri, progetto Ground Zero, dal 12 al 17 Aprile 2011 • Triennale, Viale Emilio Alemagna, 6, 20121 Milano Orari di Apertura: Da Martedì a Domenica: 10.30-20.30 • Giovedì e Venerdì: 10:30-23:00 Riva 1920 con Renzo Piano • Tavolo in Legno Kauri di 12 metri • Euroflora 2011, dal 21 Aprile all’1 Maggio 2011 Fiera di Genova, Piazzale J.F. Kennedy, 1, I - 16129 Genova • Orari di apertura: 8.00-23.00 Riva 1920 con Mario Botta - Installazione • Riva 1920 con Michele de Lucchi - Installazione Interni Mutant Architecture, dall’11 al 23 Aprile 2011 • Cortili dell’Università Statale degli Studi di Milano • Ca’ Granda-ex Ospedale Maggiore Via Festa del Perdono, 7 - Milano • Orari di apertura: 11-17 Aprile 2011: 9.00-24.00 • 18-22 Aprile 2011: 9.00-21.00 • 23 Aprile 2011: 9.00-16.00


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S O M M A R I O Salone Internazionale del Mobile, cinquant’anni di successi

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Mezzo secolo di Salone pensando al futuro

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Andrea Gibelli, assessore e architetto con un piede nel futuro

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In piazza San Fedele un trionfo di luce

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In Triennale “Le fabbriche dei sogni”

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Lusso & eleganza nel centro di Bormio

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In piazza Duomo la storia del design

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Per aiutare il FAI “la mano del grafico”

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Legno arredo in vetrina a Cantù

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Pininfarina - Il design? È qualità unita a funzionalità e fattibilità

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Davide Van De Sfroos, tra il lago e il tour

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Nespoli, non solo arredamento

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Tagliabue, oltre il giardino

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Le aziende canturine presenti al Salone

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Livio Ballabio - Il designer del classico

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A Como Boldini e la belle époque

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Tutti i numeri del Salone

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Federlegno accanto alle aziende per superare la crisi

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Euroluce, la qualità sotto un’altra... luce

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Torna l’ufficio per stupire ed emozionare

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I designer di domani al Salone Satellite

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D&E - una soluzione per ogni taglia

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Consonni International Contract: uniti per affrontare il mercato

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La storia dei Saloni attraverso le immagini

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Pubblicità: Publisette srl Testi: Isabella Preda

Inserto omaggio allegato al numero odierno dei seguenti settimanali:

GIORNALE di CANTÙ GIORNALE di ERBA GIORNALE di LECCO GIORNALE di MERATE

GIORNALE di SEREGNO GIORNALE di MONZA GIORNALE di DESIO GIORNALE di CARATE

Coordinamento: Ivan Venini e Fabio Tucci Grafica e Impaginazione: Giancarlo Favaro

Stampa: RDS Webprinting Arcore (Mi) Finito di stampare: Aprile 2011

GIORNALE di VIMERCATE GIORNALE di OLGIATE


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SALONE del MOBILE 2011 dal 12 al 17 Aprile 2011 PAD. 7 Stand E 30

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cinquanta anni di successi years young. Questa la frase scelta da Cosmit per pubblicizzare la cinquantesima edizione del Salone internazionale del mobile di Milano. La scritta campeggia a caratteri cubitali nella campagna pubblicitaria, dichiarando l’età dei Saloni in modo ironico, con un gioco di parole che ne sottolinea la natura e lo spirito, giovane e vivace. “50 anni portati bene se dai 12.100 visitatori che li hanno visitati nel 1961 si è arrivati ai 297.460 del 2010 e se i 328 espositori iniziali distribuiti su 11.000 metri quadrati sono diventati negli ultimi anni oltre 2.500 su più di 200.000 metri quadrati - spiegano proprio dall’ufficio stampa di Cosmit - Numeri importanti anche quelli delle presenze 2010 della stampa, 5.110 giornalisti da 65 Pae-

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si, e del pubblico, oltre 32.000 le persone che hanno visitato la manifestazione nella giornata di domenica. 50 anni che non vogliono essere autocelebrati ma che guardano soprattutto al futuro, ai prossimi 50 anni, attraverso un progetto articolato che accanto alle consuete manifestazioni fieristiche – il Salone Inter-

nazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, le biennali Euroluce e Salone Ufficio e il Salone Satellite – coinvolgerà la città di Milano per offrire uno spazio di riflessione sul design, sul mondo dell’industria che lo ha reso possibile, sulla creatività e sulla cultura”. Da martedì 12 a domenica

17 aprile, quindi, duplice appuntamento con i Saloni, in fiera e in città. Nel quartiere espositivo di Rho per vedere, toccare, provare il meglio che l’arredo domestico può offrire in tema di prodotti, di tipologie e di stile, oltre a ciò che detterà le tendenze di domani. Nuova ridistribuzione degli spazi assegnati alle aziende espositrici, con un’estensione del settore design del Salone Internazionale del Mobile ai padiglioni 16-20 e una nuova collocazione per Euroluce (nei 4 padiglioni monoplanari 9-11 e 13-15 collegati tra loro), e Salone Ufficio (ai padiglioni 22-24), strategicamente poste una di fronte all’altra e tra gli ingressi di Porta Ovest e Porta Sud. In città invece con un molteplice progetto di cultura che si svolge in alcuni luoghi storici.

Un’immagine della conferenza stampa di presentazione dei Saloni 2011, la cinquantesima edizione


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Mezzo secolo di Salone, pensando al futuro ezzo secolo di Salone Internazionale de Mobile di Milano da festeggiare. Eppure, nonostante l’importante anniversario, Cosmit e il suo presidente Carlo Guglielmi in testa, preferiscono non guardare il passato, ma concentrarsi sul futuro e i prossimi cinquant'anni...

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Siamo all’edizione 50 del Salone del Mobile. Cosa ha pensato quest’anno Cosmit per accompagnare un evento così importante? “Cosmit vuole celebrare il merito di quegli imprenditori illuminati che hanno voluto, cercato e realizzato questa manifestazione 50 anni fa, trovando in loro un’identità forte che si basa sul fervore e sulla voglia di novità. Questo anniversario è quindi contemporaneamente un omaggio al passato e una tensione, una proiezione verso nuove sfide: non solo prodotti innovativi ma anche progetti che possano segnare il futuro”. Ogni anno il Fuori Salone acquista importanza, diventando evento nell’evento... “In questa ottica, per la 50esima edizione del Salone del Mobile, allestiremo in piazza Duomo “Principia”, mostra evento ideata e curata da Denis Santachiara sui potenziali creativi che possono originarsi dai principi della scienza. Questo per illustrare il punto di partenza della creazione, la sorgente del fare artistico. Sempre in tema di innovazione, piazza San Fedele sarà un Theatrum Naturae che, attraverso suoni e luci, ricreerà le atmosfere magiche della natura venerata dai Celti che, nell’area coperta dalla piazza, svolgevano pratiche religiose all’interno di un bosco di alberi a loro sacri. “Cuorebosco” è il progetto polisensoriale pensato per i passanti, per creare un legame più profondo con la città che ospita il Salone ormai da 50 anni”. Altri appuntamenti da non perdere? “La voglia di coinvolgere le persone che saranno a Milano dal 12 al 17 aprile ci ha portato anche a collaborare con la Triennale che dedicherà la sua quarta edizione al design italiano, con un percorso straordinario tra le storie dei protagonisti. “Le fabbriche dei sogni – Uomini, idee, imprese e paradossi delle fabbriche del design italiano” è dedicata agli uomini, alle aziende e ai progetti che hanno contribuito a creare il sistema del design italiano dal dopoguerra a oggi, decretando anche il successo del Salone del Mobile nel mondo. Per guardare al futuro, vogliamo anche permettere ai giovani designer di emergere: la riedizione della mostra “Avverati – The Dream come True”, che avrà luogo in via Montenapoleone a cura di Beppe Finessi, esporrà come in un

museo a cielo aperto alcuni lavori di designer internazionali del Salone Satellite”. Il primo degli eventi, come sempre negli ultimi anni, è stata la presentazione del Salone. Soddisfatto della conferenza stampa-evento? “Un successo straordinario. E non parlo solo del tutto esaurito registrato nelle due serate di programmazione, ma anche della qualità espressa nel corso dell’intero spettacolo presso il Piccolo Teatro Expo. “Mani grandi, senza fine”, a cura dell’autrice, attrice e regista Laura Curino, è riuscito a rendere degno omaggio ai maestri del design: Achille Castiglioni, Vico Magistretti, Roberto Menghi, Ettore Sottsass, Vittorio Viganò e Marco Zanuso. Questo riscontro ci impone riflessioni sulla programmazione di prossime rappresentazioni in calendario in Italia e all’estero, per soddisfare i tanti che hanno richiesto di godere dello spettacolo. Quindi, possiamo dire che la conferenza di anteprima si conferma essere un momento di avvicinamento importante, che segna l’impegno continuo di Cosmit. E ci fa piacere che il nostro lavoro venga premiato da una partecipazione consistente di pubblico e stampa”. Torniamo alla fiera di Rho Pero. Soddisfatto della risposta delle aziende? “Come ogni anno, le aziende stanno dimostrando un interessamento nei confronti della manifestazione che supera le aspettative. Anche in un momento di crisi, la lista di attesa è lunga e molto qualificata ma i metri quadri non sono sufficienti ad esaudire tutte le richieste. La soddisfazione nasce dalla riprova continua che il Salone del Mobile non è soltanto una fiera ma un momento d’incontro importante per tutto il settore, in cui confrontarsi con i principali operatori. Al di là dei numeri, infatti, la partecipazione di produttori di grande importanza è la testimonianza che il Salone del Mo-


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bile è il principale appuntamento a livello mondiale in questo campo”. Quest’anno tornano anche Luce e Ufficio. Come è andata l’affluenza delle aziende in questo caso? “Il Salone Ufficio ed Euroluce tornano con il consueto entusiasmo, con i grandi nomi del settore a confermare la loro partecipazione. L’affluenza delle aziende si conferma positiva, con le due rassegne che rendono la vetrina sempre più completa: una corretta progettazione degli uffici implica infatti una contemporanea scelta di luci ad hoc. Per realizzare nuove sinergie abbiamo quindi avvicinato due appuntamenti puntando sulla qualità del servizio offerto e in generale della nostra manifestazione. Non posso che essere soddisfatto dell’energia e della passione espresse da tutti i soggetti coinvolti: dalle persone che stanno lavorando all’evento fino ai giornalisti, non dimenticando però i veri protagonisti della manifestazione, gli espositori”. Anche il Salone Satellite sta acquisendo sempre maggiore importanza. È d’accordo? “Con una manifestazione che si sta strutturando con iniziative culturali sempre di maggior respiro, anche il Salone Satellite può beneficiare della stessa vitalità. Questo riscontro positivo non può che farci piacere perché la rassegna permette annualmente a centinaia di nuovi designer di farsi conoscere, creando un ponte tra le nuove generazioni e il mondo dell’industria. È il nostro modo di guardare al futuro, puntando sul legame tra creatività e capacità industriale, tra progettisti e imprenditori”.

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cronimo di Comitato Organizzatore del Salone del Mobile Italiano, Cosmit è la società che organizza il Salone Internazionale del Mobile di Milano, avviato nel 1961 dall’intuizione di una piccola schiera di mobilieri, espressione dell’organismo di categoria Federlegno-Arredo, per promuovere le esportazioni italiane di mobili e presto divenuto l’evento più atteso a livello internazionale per il mondo dell’arredamento. Molto in fretta il Salone si è rivelato un appropriato strumento di marketing per un settore assai polverizzato (oltre 13mila aziende con 205mila addetti; un sistema distributivo nazionale articolato su 20mila punti vendita) che non avrebbe altri strumenti per esprimere il proprio potenziale complessivo. Oltre al Salone Internazionale del Mobile, che si svolge a Milano ogni anno in aprile, Cosmit organizza le biennali Euroluce e SaloneUfficio (anni dispari), Eurocucina e il Salone Internazionale del Bagno (anni pari) e gli annuali Salone Internazionale del Complemento d'Arredo e SaloneSatellite. Tutti insieme questi eventi chiamati “i Saloni” – aperti agli operatori di settore e nella giornata di domenica anche al pubblico – occupano una superficie espositiva netta di quasi 230.000 metri quadrati all’interno di Fiera Milano a Rho, rappresentano la produzione di oltre 2.500 fra le più dinamiche e creative aziende del mercato internazionale e dei circa 700 giovani designer del SaloneSatellite e sono visitati da oltre 290.000 operatori all’anno, dei quali più del 50% provenienti da 160 Paesi di tutto il mondo. Su esplicita richiesta di un nutrito gruppo di storici espositori dei Saloni milanesi, a partire dal 2005 Cosmit ha dato avvio all’organizzazione all’estero de “i Saloni WorldWide. Furnishing Ideas Made in Italy”: a New York a maggio e a Mosca a ottobre. Dal 1997 Cosmit ha sede in Foro Buonaparte 65, in un palazzo storico del centro di Milano, insieme a FederlegnoArredo, a Fondazione Cosmit e Fondazione Cosmit Eventi, quest'ultima attiva nel campo della comunicazione e dell’organizzazione degli eventi collaterali. Cosmit è associato a Icsid (International Council of Societies of Industrial Design) e Adi (Associazione per il disegno industriale).

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COSMIT e la storia del Salone

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Mariolina, imprenditrice

La mia banca. Artigiana, come me.

Cantù - Corso Unità d’Italia, 11 - Tel. 031.719.111 - Fax n 031.7377.800 - e-mail: info@cracantu.it n. di CASSAinlinea 840-008800 - www.cracantu.it Filiali in città: Vighizzolo - Mirabello - Cascina Amata - Pianella E a: Brenna, Bulgarograsso, Cabiate, Cadorago, Capiago Intimiano - Intimiano, Capiago Intimiano - Olmeda, Carimate, Carugo, Cermenate - Asnago, Cermenate centro, Cernobbio, Como centro, Como - Albate, Cucciago, Figino Serenza, Fino Mornasco, Lomazzo, Lurate Caccivio, Mariano Comense, Mariano Comense - Perticato, Novedrate, Olgiate Comasco, Solbiate, Sondrio, Vertemate con Minoprio, Villa Guardia.


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Andrea GIBELLI assessore e architetto con un piede nel er lavoro, per politica, ma anche per passione. Andrea Gibelli conosce bene il mondo del legno arredo. Laurea in architettura, assessore regionale all’Artigianato (che in Brianza è spesso sinonimo proprio di legno arredo) e anche un interesse personale per l’arredamento e tutto ciò che riguarda la casa. Gibelli è anche nel pieno di un tour tra le aziende artigiane della Lombardia, che lo ha portato pure in alcune realtà del legno arredo.

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Come sta andando il progetto di Artigianato itinerante? “Molto bene. Abbiamo organizzato questo viaggio, che ha voluto essere assolutamente meno seminariale e tecnico del solito, ma invece molto emotivo. Ciò che mi premeva capire era soprattutto come viene percepita l’istituzione in queste importanti realtà economiche lombarde”. E cosa ha percepito? “Il grande orgoglio di fare impresa. La Lombardia non è il luogo della finanza, ma il luogo dove fare impresa”. Sono emerse anche criticità? “Certo. La maggior parte di quelle che mi sono state presentate sono legate alla troppa burocrazia cui le aziende devono sottostare. Tanti imprenditori mi hanno detto che ci sono troppi interlocutori per gli adempimenti formali. La Regione Lombardia viene percepita quasi ovunque come un ente positivo, ma difficile da individuare. Ci sono dei difetti di riconoscibilità”. Altri aspetti negativi emersi? “Sicuramente la carenza di infrastrutture, l’alto costo dell’energia e l’appesantimento del carico fiscale. Tutte le volte che ho incontrato un'azienda, ciò che mi è stato chiesto è di non essere lasciati da soli. In realtà poi gli imprenditori non hanno nulla di concreto da chiedere, ma vogliono qualcuno che resti al loro fianco”. È stato anche in tre aziende erbesi e canturine, ricorda qualcosa in particolare di quella visita? “È venuto a galla un concetto che mi ha molto colpito. È stato infatti sottolineato come nel passato siano sempre stati i clienti a cercare le aziende, mentre oggi sono le aziende che si devono muovere. Ecco, penso che Regione Lombardia debba imparare ad accompagnare le aziende dai clienti. Proprio a Cantù, poi, alla Emmemobili Daniele Tagliabue ha detto un'altra cosa che mi è rimasta nella mente: “Come Murano è famosa in tutto il mondo per il vetro, anche la Brianza deve diventarlo per il legno”. Questa considerazione mi ha fatto partorire l’idea del brand territoriale. La nostra Regione non deve essere conosciuta per ragioni di insieme, ma per aree vocazionali. Da qui l’idea di fare una vera e propria mappa delle eccellenze territoriali. Impresa, tec-

È da mesi in tour nelle aziende lombarde: “Voglio capire come viene percepita la Regione dagli imprenditori”

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Nella pagina precedente, l’assessore regionale Andrea Gibelli accanto alla sua collezione di vasi. In questa pagina, nel suo tour tra le aziende. nologia e innovazione sono clonabili ovunque sul piano puramente umano. Ciò che non è assolutamente clonabile, però, è il rapporto tra impresa e territorio”. Come ha visto la crisi dall’interno delle aziende? “Molti sono fermi, ma tanti continuano a lottare. Ora gli imprenditori sono divisi in due gruppi: chi ha continuato a investire senza temere la crisi, e chi non ha potuto o voluto farlo. Questi ultimi sono i veri eroi. Il vero deterrente alla delocalizzazione sono i contoterzisti, la vera innovazione sta nel loro lavoro, nella loro esperienza umana. Alcuni imprenditori ci hanno detto: “Andrei in Polonia o in Svizzera, dove potrei risparmiare molto, ma non troverei la manodopera che c'è qui”. Il nostro compito, anche con le misure studiate appositamente per le filiere, è proprio quello di aiutare chi non può innovarsi”. In un momento così difficile per l’economia mondiale, però, la Lombardia dopo tutto tiene ancora bene. Nel suo tour ha scoperto qualche “segreto”? “Nel “faccio tutto io” lombardo credo ci sia la spiegazione di ogni cosa. l’individualismo, inteso come “uomo che si è fatto da solo” ha fatto la fortuna di questa Regione. Oggi, però, credo sia fondamentale per tutti entrare in una rete di imprese: anche Regione Lombardia deve capire che la cultura d'impresa sta cambiando”. Ha mai fatto visita al Salone internazionale del mobile di Milano? “Sinceramente no. Ma quest'anno sicuramente non mancherò!”. Da architetto, però, ci può svelare qualche segreto sulla sua casa. Innanzi tutto, ha scelto lei l’arredamento? “Sì, ho scelto quasi tutto io, facendo un mix tra mobili moderni in stile giapponese e alcuni pezzi d'epoca”.

C'è in casa sua un oggetto d'arredo cui tiene particolarmente? “Ho una vetrinetta di inizio ‘900, un primo esempio di vetro curvato, nella quale ho messo la mia collezione di vasi. In ogni posto al mondo che ho visitato ho acquistato un vaso e ora ne ho una bella raccolta. Ritengo che i vasi siano oggetti davvero interessanti perché hanno in sé il concetto di futuro. Quando sono comparsi i primi vasi, infatti, sono stati creati come luogo dove conservare i ricordi e trasferirli nel futuro. Acquistando un vaso in ogni Paese che visito, vedo quindi come ogni cultura declina il concetto di conservazione, di vita, di morte”. C'è una parte della casa in cui sta più volentieri? “Sicuramente il soggiorno. Nella mia casa non ho mai avuto uno studio e quindi faccio ogni cosa in soggiorno. Anche quando ero bambino i compiti non li ho mai fatti in camera, ma in cucina vicino a mia mamma, e mi è rimasta questa abitudine”. Le piace una casa spoglia o ricca di oggetti, quadri e tappeti? “Ricca, sicuramente ricca, anche se non ho oggetti di valore. Ho molti quadri, ma almeno la metà sono delle mie bambine. Mi sono affidato alla loro arte. Hanno fatto esperimenti con il colore e io mano a mano che disegnavano ritagliavo punti di colore dei loro disegni, con i quali ho fatto diversi quadri”. Ha qualche oggetto di design in casa? “No, costano troppo. Preferisco andare per mercatini, amo il vintage. Ho una serie di oggetti e di lampade di moto e macchine davvero strana. Sono riuscito anche a trovare il disegno originale dell’Agip, il cane a sei zampe, che è nato a Lodi nel '57 o nel '58. Però mi piace unire queste cose un po' vecchie e cose più moderne. Credo che non esista una separazione netta, che non ci sia un momento dopo il quale si può parlare di modernità: non c'è mai un prima e un dopo, la cultura è continua...”.


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50years young. Salone Internazionale del Mobile Euroluce, Salone Internazionale dell’Illuminazione SaloneUfficio, Biennale Internazionale dell’Ambiente del Lavoro Salone Internazionale del Complemento d’Arredo SaloneSatellite Fiera Milano, Rho, 12/17.04.2011 Cosmit spa Foro Buonaparte 65 20121 Milano, Italia

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In occasione di Euroluce, piazza San Fedele a Milano “magnifica” la luce

In piazza San Fedele

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di luce

n occasione di Euroluce 2011, ecco un progetto che magnifica la luce e che manifesta la sua capacità principe: quella di creare mondi. Un progetto dedicato anche alle origini di Milano e per ricordare il 50° anniversario del Salone Internazionale del Mobile. In piazza San Fedele a Milano, dal 12 al 17 aprile, tutte le sere. La città di Milano ha avuto due cuori ben definiti, che hanno contribuito a formare la sua peculiare identità. “Il primo è il cuore celtico, che corrisponde all’attuale zona piazza della Scala-piazza San Fedele. Lì, dove il suolo era lievemente più alto, gli antichi Celti veneravano un piccolo bosco che creava una radura protetta da alberi, a loro sacri. Il secondo è il più ben noto cuore romano, che coincide con l’attuale zona intorno alla Pinacoteca Ambrosiana: il foro – incrocio tra cardo e

decumano – centro commerciale, amministrativo e giudiziario della città. Dal XII secolo, Milano è poi inesorabilmente e progressivamente cresciuta intorno a un centro geometrico che si colloca in piazza Mercanti, perfettamente baricentrico a questi due nuclei di origine”, spiegano da Cosmit. Il progetto intende far rivivere il primo di questi due nuclei d’origine, o cuori della città, ossia trasformare piazza San Fedele in un luogo che riecheggia il suo immaginifico passato. “CuoreBosco”, questo il titolo dell’installazione multimediale ideata da Attilio Stocchi, ricrea proprio quell’antico bosco sacro. “Lo spettatore si confronterà dunque con un nuovo visionario Theatrum Naturae che farà rinascere gli alberi, avvolti nella nebbia padana, e ricreerà quello straordinario mondo sonoro prodotto dalle specie volatili che lì stanziavano: cardellini, codibugnoli, upupe, codirossi, ballerine bianche... Grazie a una sofisticata sincronizzazione di immagini, luci e suoni verrà realizzato un ambiente che lo spettatore potrà attraversare percorrendo sei episodi che fanno rivivere alcuni momenti della giornata, dall’alba alla notte – ed essere partecipe ai dialoghi fra il codirosso e la ballerina bianca, al tambureggiare del picchio seguito dalla ghiandaia, assistere alla gara fra la famiglia dei turdidi e quella dei fringillidi e trasalire alle grida della civetta in un punteggiare di lucciole. Si cercherà di calare lo spettatore in un’esperienza coinvolgente, attraverso un gioco di trasformazione di luce in suono e viceversa: il sonogramma delle voci animali interagirà con le scale cromatiche di tutti i verdi della foresta. I visitatori si troveranno in una natura fatta di nebbia, che avvolge ma esalta il canto degli uccelli, come nelle esalazioni di una creazione che non si è ancora conclusa. La storica piazza milanese immersa nella nebbia e nel canto degli uccelli emergerà da questo mondo a creare stupore. Un omaggio alla luce quale miraggio e quale creazione”.

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Fino a febbraio 2012 “Le fabbriche dei sogni” è visitabile in Triennale

“Le fabbriche dei sogni”

e fabbriche dei sogni. Uomini, idee, imprese e paradossi delle fabbriche del design italiano". In occasione del cinquantesimo anniversario del Salone del Mobile, Triennale Design Museum dedica la sua quarta edizione agli uomini, alle aziende e ai progetti che hanno contribuito a creare il sistema del design italiano dal dopoguerra a oggi e a decretare il successo del Salone del Mobile nel mondo (visitabile fino al 26 febbraio 2012).

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Attraverso una carrellata di oggetti iconici, si sviluppa un racconto che vuole, da una parte illustrare la peculiare attività e la natura profonda di quelle che Alberto Alessi definisce “Fabbriche del Design Italiano”, che si muovono lungo una linea che oscilla tra valore funzionale, valore segnico e valore poetico delle cose prodotte, dall’altra raccontare la grande capacità e abilità di questi “laboratori di ricerca” tali da attrarre anche i designer stranieri, che scelgono di lavorare in Italia riconoscendone l’eccellenza nella produzione. "Il percorso della mostra oscilla fra due poli: da un lato un

pensiero teorico preciso e approfondito, che deriva dalle riflessioni portate avanti dal curatore su questi temi negli ultimi anni; dall’altro una modalità di trattazione poetica, artistica e favolistica che attinge all’immaginario di Lewis Carroll e Antoine de Saint-Exupéry – spiegano gli organizzatori - Il progetto di allestimento di Martí Guixé è concepito come una delle avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie: gli oggetti entrano in dialogo con i progettisti e le storie dei grandi uomini di impresa si intrecciano con le loro biografie personali in un’atmosfera giocosa e ricca di emozioni e suggestioni. Un’occasione straordinaria per scoprire attraverso nuovi punti di vista alcuni fra i più celebri oggetti del design italiano. Dopo aver risposto alla domanda Che Cosa è il Design Italiano? con Le Sette Ossessioni del Design Italiano, Serie Fuori Serie e Quali cose siamo, Triennale Design Museum, il primo museo del design italiano, conferma la sua natura di museo dinamico, in grado di rinnovarsi continuamente e di offrire al visitatore percorsi inediti e diversificati. Un museo emozionale e coinvolgente. Un organismo vivo e mutante, capace ogni anno, attraverso la sua innovativa formula, di mettersi in discussione, smentirsi e interrogarsi”.

Direttore: Silvana Annichiarico Cura scientifica: Alberto Alessi Progetto di allestimento: MartÍ Guixé Main partner: Cosmit Catalogo: Electa


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Lusso&eleganza nel centro di Bormio primi sorti in Valtellina, rivive oggi e si pone come eccellenza in ambito ricettivo, riqualificando tra l’ altro un'importante area nel centro storico del paese stesso”.

emozione di far rinascere qualcosa che era nella memoria". In questa frase di Giorgio Pozzi, capo cordata della società che ha generato l’operazione, si può sintetizzare ciò che è stato all’origine del progetto Sottovento Luxury Hospitality. A spiegarci come è nata questa ambiziosa struttura e come poi è diventata realtà è però il designer, mente e cuore del progetto: Iriam Bettera.

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Quale l’idea che sta alla base di Sottovento Luxury Hospitality? “Intervenire in modo sostanziale su una struttura inserita nel cuore di Bormio. Un albergo ormai chiuso da anni, uno dei

A quale fascia di pubblico è destinato? “Luxury Hospitality. Non ci nascondiamo certo. l’ospite di Sottovento è persona attenta ai particolari, che ama un ambiente assolutamente ricercato, dove tutto è pensato allo scopo di rendere il soggiorno il più raffinato ed elitario possibile. Ogni unità abitativa è suddivisa in camera da letto e zona giorno, sempre separate e complete di pranzo, divano e cottura. Il bagno, lussuoso e sempre luminoso, è spazioso e provvisto di vasca, idromassaggio o doccia di grandi dimensioni”. Quali sono state le scelte riguardanti l’arredamento? “Siamo partiti da un concetto base molto semplice: tratti puliti e rigorosi a definire gli spazi, sottolineatura dei volumi importanti con abbinamento di materiali diversi, grande attenzione ai tessuti e ai tendaggi. In pratica rigore di linee e ricchezza di materiali”.

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Nello specifico di che materiali si tratta? “Abbiamo usato essenzialmente legno di castagno selvaggio trattato termicamente per quanto riguarda gli elementi d'arredo, i rivestimenti in parete e i ribassi a soffitto. Per i pavimenti sempre castagno termico abbinato al porfido. Per quanto riguarda le parti comuni ci siamo addentrati in scelte legate alla memoria utilizzando materiali quali il larice antico di prima patina, le pietre locali a spacco e in blocco, il ferro nella sua forma più minimale, pellami anticati e tessuti battuti a mano”. Altri spazi comuni? “All’interno della struttura trova spazio una SPA dotata di una serie di docce emozionali, sauna finlandese, hammam con cromoterapia, una minipiscina con idromassaggio, area relax e un percorso di trattamento estetico e rilassante personalizzato. Inoltre abbiamo pensato a locali di intrattenimento fortemente caratterizzati come la Stube, un ambiente caldo e accogliente, completamente in legno vecchio e pietra, dove attorno al grande camino contiamo di ricreare siAtmosfere accoglienti e confortevoli vi attendono per un pieno relax tra le Alpi lombarde che circondano Bormio

tuazioni legate alla più genuina tradizione alpina, per trascorrere serate gustando i prodotti tipici valtellinesi, magari sorseggiando un bicchiere di Sforzato...”. Notavo un locale particolare, la cioccolateria... “È uno dei valori aggiunti. Cioccolato artigianale purissimo e dolci della tradizione preparati da uno dei pasticceri più rinomati”. Esternamente che tipo di scelte sono state fatte? “Una rivisitazione della storica facciata dell’allora Hotel Everest in chiave conservativa di quelli che sono i valori dell’architettura di montagna. Dovendoci chiaramente, e giustamente, confrontare con quelli che sono i vincoli ambientali per la conservazione del paesaggio, siamo intervenuti con serramenti in larice dotati di triplo vetro, balconi e rivestimenti in legno di larice asciato, pareti in pietra e lattonerie in rame. Il risultato è uno stabile perfettamente inserito nel contesto urbano alpino, che comunica ospitalità ad altissimo livello. Siamo convinti di aver fatto un ottimo lavoro, anche grazie al sostegno della Società che ci ha permesso di fare scelte radicali, non sempre facili da accettare a livello concettuale”.


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l Salone del Mobile è sempre stato fin dalle sue origini portavoce di innovazione. Ed è proprio all’innovazione che è dedicato il grande evento collaterale che accompagna i 50 anni della manifestazione che ha sempre guardato al futuro, in questa specifica occasione quello dei prossimi 50 anni. Una mostra che non si accontenta delle opere d’arte in sé, ma le precede guardandoci dentro, andando all’origine dei loro principi generatori. Dal 12 aprile all’1 maggio, nella suggestiva cornice di piazza Duomo. “Anche per questa edizione importante dei Saloni prosegue la tradizione di affiancare alla manifestazione prettamente commerciale degli eventi collaterali che abbiano una precisa valenza culturale di forte impatto e di alto valore – spiegano da Cosmit - La storia degli eventi collaterali del Salone del Mobile inizia molto presto, nel 1965 soli quattro anni dopo il suo avvio, quando venne organizzata la “Mostra retrospettiva per una documentazione sul design del mobile in Italia dal 1945 a oggi”. l’ambizioso progetto 2011, intitolato “Principia. Stanze e sostanze delle arti prossime”, ideato e curato da Denis Santa-

I

Fino all’1 maggio in piazza Duomo sarà in mostra la storia del design

In piazza Duomo LA STORIA DEL DESIGN Verrà allestito un padiglione “molecolare” suddiviso in otto stanze

chiara in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti prevede la realizzazione in piazza Duomo di un padiglione “molecolare” suddiviso in 8 stanze – ognuna delle quali esprime un principium originato dalla scienza, come motore per realizzare opere sonore, visive, architettoniche e di arti industriali. “La volontà è trasmettere come i principia nel contemporaneo si siano moltiplicati e attraversino i sensi della percezione umana. Alle 8 stanze di “Principia” si accede attraverso uno spazio introduttivo che evidenzia i rapporti della produzione delle arti storiche con i principi matematici, geometrici, ottici, magnetici, elettrici ed elettronici che hanno caratterizzato la storia dell’arte. Se in passato Giotto è entrato in rapporto con il principio del punto luce che dona tridimensionalità alle figure, Brunelleschi e Leonardo con il principio del punto di fuga e la pro-

spettiva, Canaletto e Guardi con il principio della camera oscura reso poi nelle loro straordinarie vedute, o se si pensa al caleotipo e dagherrotipo e alla fotografia di Nadar e all’Impressionismo, al principio della sequenza di figure, alle animazioni ottiche, al Futurismo e Dadaismo che hanno portato al cinema, o al Rotorilievo di Duchamp e Man Ray da cui il principio della visione e l’Optical Art o, ancora, a Tinguely con il principio del caos meccanico… Sarà interessante vedere cosa sta accadendo nella nostra contemporaneità e come gli artisti possono utilizzare i nuovi principia per esprimere la propria arte. Giovani e importanti artisti e scienziati esporranno infatti nelle 8 stanze opere d'arte che utilizzano un principium riconducibile essenzialmente alle ultime e più avanzate tecnologie. Fra i nomi, Marina Abramovic, Ludovico Einaudi, Marta de Menezes, Luca Pozzi, Karin Sander, Pablo Valbuena. La storia dell’arte ha una sua storia. E questa storia si è affermata ed evoluta attraverso i suoi principia. Non foto dunque, ma fotoni; non video ma frequenze elettromagnetiche; non effetti 3D ma algoritmi; non motori elettrici, ma piuttosto flussi elettronici, non peso, ma assenza di gravità, non il visibile tecnico ma l’invisibile sensoriale. Pertanto le stanze spazieranno dalle nano tecnologie – un grande scultore che propone grandi sculture si confronta con opere infinitamente piccole, visibili solo al microscopio - ad artisti che lavorano con il neon creando opere attraverso i principi delle alte frequenze per trasmettere elettricità senza fili; e ancora l’algoritmo come principio per creare nuovi scenari urbani oppure i principi che sfidano la gravità, per arrivare ad artisti che sfruttano per le loro installazioni il principio del suono spazializzato 3D, solo per citare alcuni esempi”. “Principia” non è una mostra incentrata sul rapporto arte/scienza, ma l’accento viene messo sui potenziali creativi attraverso i principi della scienza come sorgente del fare artistico. Fine ultimo è l’innovazione del linguaggio come stupore estetico, il riemozionarsi come davanti a una delle vedute di Canaletto senza necessariamente comprenderne tutti i principi generatori della prospettiva. “Principia” è l’arte, il design, l’architettura, la musica, la moda che potrebbero essere, non è un punto d’arrivo della creazione ma il suo punto di partenza.


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Villa Necchi Campiglio. Sarà possibile acquistare tutti i restanti disegni, tramite vendita diretta o in aste successive – spiegano gli organizzatori - Il ricavato sarà utilizzato per sostenere interventi di manutenzione a Villa Necchi Campiglio, proprietà della Fondazione nel cuore di Milano, e in parte sarà dedicato al restauro di alcuni antichi testi della biblioteca storica del Castello di Masino, bene monumentale del Fai in Piemonte. Negli ultimi anni le sfide del mondo della progettazione grafica sono senza dubbio state imponenti. Se architetti e designer hanno dovuto confrontarsi con nuovi metodi di progettazione, i grafici hanno addirittura dovuto affrontare una radicale rivoluzione dei supporti con cui progettavano, arrivando a interrogarsi sul futuro della carta stampata. “La mano del grafico” vuole essere un dietro le quinte di questa rivoluzione, raccontando il lavoro che precede il progetto di comunicazione visiva: dal disegno di una lettera al layout di una pagina di giornale, dalla progettazione di una mappa allo schizzo di una microscopica icona, da un manifesto a un sito web, dalla segnaletica di un ufficio postale all’interfaccia di un programma per computer”. La mostra, dunque, presenta una raccolta di lavori che mette in

Per aiutare il FAI “LA MANO DEL GRAFICO”

enerdì 8 aprile 2011 ha aperto al pubblico “La mano del grafico”, mostra organizzata dal Fai - Fondo Ambiente Italiano e alterstudio partners. Saranno esposti 367 disegni e schizzi autografi di 107 fra i più autorevoli grafici italiani e internazionali, donati al Fai. l’iniziativa - lanciata dopo il grande successo dell’edizione 2009 de “La mano dell’architetto” e de “La mano del designer” del 2010 - è ideata e curata da Francesca Serrazanetti e Matteo Schubert, e si avvale della supervisione scientifica di Pietro Corraini, esperto di grafica: 107 fra i più grandi grafici contemporanei di tutto il mondo hanno risposto positivamente all’appello, donando disegni e schizzi autografi dei loro progetti per supportare il FAI. “Una selezione di disegni esposti sarà la base di un’asta battuta da Sotheby’s che si terrà giovedì 12 maggio a

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evidenza l’ampiezza di tecniche utilizzate nei bozzetti: dall’abilità nell’utilizzo di penne e matite dei maestri Italo Lupi, Giancarlo Iliprandi, Erik Spiekermann e Matthew Carter, agli inchiostri e pennini del calligrafo James Clough, dalla matericità dei colori di Alek Jordan ai collage di Atelier Vostok, dai giochi di carta di Fanette Mellier agli schizzi digitali di Esther Lee; ma anche e soprattutto l’estrema varietà che caratterizza il complesso e multiforme mondo della grafica. Un mondo che si cela sotto la superficie di prodotti, applicazioni, strumenti di comunicazione urbana. “La mano del grafico” chiude il ciclo di mostre che il Fai ha voluto dedicare al mondo della progettazione: l’architettura nel 2009 con “La mano dell’architetto”, che ha visto partecipare 110 architetti con 378 disegni donati, ben 110.000 euro raccolti grazie a vendite e a un’asta di raccolta fondi, 6.000 visitatori e 7.000 copie del catalogo vendute; e il design nel 2010 con “La mano del designer”, cui hanno aderito 150 designer con 462 disegni donati, 60.000 euro raccolti finora (le aste e vendite sono ancora in corso) 7.000 visitatori e 3.000 copie del catalogo stampate finora. “La mano del grafico” è una iniziativa Fai - Fondo Ambiente Italiano e alterstudio partners (www.alterstudiopartners.com), ideata e curata da Francesca Serrazanetti e Matteo Schubert con la supervisione scientifica di Pietro Corraini e la collaborazione di Moleskine e Sotheby’s. l’iniziativa gode del fondamentale contributo di Pirelli, del patrocinio della Regione Lombardia – Cultura, della Provincia di Milano, del Comune di Milano, dell’Aiap - associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva, dell’Adi – Associazione per il Disegno Industriale, di Cosmit e di Fondazione Cosmit Eventi. Informazioni: La mostra è gratuita. Sede della mostra: Villa Necchi Campiglio, via Mozart 14, Milano - Tel. 02 76340121 Orari: mercoledì-domenica 10 –18. Durante la mostra sarà possibile visitare Villa Necchi Campiglio. Le visite sono guidate e soggette alla disponibilità di posti e orari, da verificare in biglietteria al momento dell’acquisto del biglietto. Sito internet: www.lamanodelgrafico.it

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SAN ZENO srl e EDIL 3 srl costruiscono e vendono direttamente a Carugo - Via Magenta Fronte Stazione FNM (da Milano ferrovie in 40 minuti)

APPARTAMENTI di varie metrature ATTICI - UFFICI - NEGOZI

Un nuovo insediamento residenziale in centro a Carugo, poco distante dalla stazione delle Ferrovie Nord Milano. Un centinaio di appartamenti accuratamente rifiniti, in quattro palazzine che per favorire il mantenimento del verde circostante, in sintonia con le direttive dell’amministrazione comunale, sono state sviluppate in altezza: «Intendiamoci - spiega l’architetto Turco, socio dell’impresa costruttrice. Nonostante i nove piani saranno comunque quattro edifici che si inseriranno armonicamente nel contesto circostante riqualificando con la loro presenza tutta l’area fino alla chiesetta di san Zeno». Palazzine rispettose del centro abitato, dunque, ma anche dell’ambiente: «Puntando ad esaudire le richieste di chi compra casa al giorno d’oggi - spiega il professionista - Abbiamo voluto pensare a quattro edifici che, grazie a importanti accorgimenti, rientrano in classe “A” di efficienza energetica. Negli appartamenti, totalmente personalizzabili dal bilocale all’attico, avremo pannelli radianti a pavimento, ventilazione forzata, impianto geotermico, predisposizione per il fotovoltaico, serramenti ad alto isolamento termico e acustico. Pregio di queste palazzine senz’altro quello di aver annullato, grazie alle tecnologie di ultima generazione, il ricorso al gas persino per cucinare.In ogni alloggio, infatti, il riscaldamento sarà effettuato grazie all’impianto geotermico con sonda che sfrutta il calore costante della terra per estrarre da esso, attraverso la pompa di calore opportunamente dimensionata, riscaldamento d’inverno e raffrescamento d’estate. In questo modo i costi della bolletta energetica si riducono del 40%. La cucina, invece, sarà operativa grazie a piastre elettriche di ultima generazione che, sfruttando il fenomeno dell’induzione, ridurranno al minimo i consumi in bolletta. Qualora si realizzasse l’impianto fotovoltaico anche la bolletta elettrica potrebbe essere tagliata ai minimi termini. Infine, vero e proprio passaporto per ottenere la classe “A” di efficienza energetica sarà la ventilazione forzata, meccanismo di ventilazione meccanica controllata, costante per 365 giorni all’anno senza l’esigenza di aprire le finestre». A completare il tutto ecco box, cantine e aree verdi: futuro e natura s’incontrano in centro a Carugo rivolgendosi a chi vuole mantenere la miglior qualità dell’abitare in Brianza.

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LEGNO ARREDO in vetrina a Cantù giunta alla quarta edizione la manifestazione ideata e fortemente voluta dall’assessore alle Attività produttive di Cantù, Massimo Cappelletti, che negli ultimi quattro anni, appunto, ha dato lustro e prestigio alle aziende del legno arredo canturino ma anche alle attività commerciali del centro città. l’idea è allo stesso tempo semplice e geniale: nel periodo del Salone internazionale del mobile di Milano le aziende forniscono ai negozi alcuni oggetti d'arredo particolari che arricchiscono e impreziosiscono le vetrine del centro.

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Come è nata questa idea? “l’obiettivo era quello di creare attenzione in città nel periodo in cui a Milano andava in scena il Salone. Tutte le aziende leader del settore si preparano per questo evento durante tutto l’anno, ci piaceva fare in modo che anche i canturini venissero a conoscenza di questo grande impegno. Una volta in città c'erano le esposizioni permanenti, che davano lustro al settore. Abbiamo voluto riportare una delle eccellenze canturine in vetrina. Il risultato è stato obiettivamente centrato e in più abbiamo anche migliorato il decoro delle vetrine, sfruttando le capacità di allestimento dei nostri imprenditori, che devono studiare la disposizione anche per i loro stand in fiera”. E il successo dell’evento negli anni è aumentato... “Lo dicono anche i numeri. Nel 2008 abbiamo avuto 50 adesioni, diventate 80 l’anno dopo e 100 quello ancora successivo. Per la quarta edizione abbiamo già avuto il sì di 150 realtà, tra negozi e aziende”. Il successo è stato notato anche al di fuori dei confini canturini. “Noi abbiamo creduto subito nella bontà dell’iniziativa, tanto che abbiamo registrato il marchio. Poi molte altre città hanno preso spunto da noi e la Regione Lombardia ha anche proposto Shopping & Design come esempio virtuoso per i distretti del commercio. Recentemente anche il distretto mantovano ha realizzato un evento simile, ovviamente mettendo in vetrina i prodotti della loro terra”. A Shopping & Design, però, non partecipano solo le aziende che prendono parte al Salone. “No. Si tratta di un'iniziativa di marketing per tutto il settore legno arredo canturino, per cui diamo la possibilità di mettersi in vetrina per 15 giorni anche alle aziende più piccole, che poi non partecipano alla fiera”. Per il 2011 c’è un tema particolare? “Il sottotitolo della manifestazione è “Il commercio e l’artigianato canturino nel 150esimo dell’unità nazionale”. Ci è sembrato giusto mettere in evidenza questo importante appuntamento nazionale”. Quest'anno, poi, è stata organizzata una grande festa finale. Ci può anticipare qualcosa?

“La premiazione verrà effettuata nello splendido scenario del Casinò di Campione d'Italia, il 2 maggio. Verranno premiate le vetrine e le aziende votate dalla giuria di qualità, formata dagli studenti del liceo artistico Melotti di Cantù”. Quest'anno, infine, la città di Cantù sarà protagonista di un altro grande evento, alla Triennale di Milano, organizzato da Qualità Cantù in collaborazione con Regione Lombardia. La manifestazione, ancora in fase di allestimento, metterà in contatto diretto le realtà produttive canturine con i grandi designer scandinavi, visto che nel 2012 Helsinki sarà città del design. Ora, però, l’appuntamento è con il Salone di Milano. Sarà presente anche quest'anno? “Sicuramente, non posso più mancare...”.

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“Nella stanza dove lavoro sono circondato da elementi in legno di Riva 1920”

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Il design? È qualità unita a fu n pezzo di Cantù nel “cuore” del design. Paolo Pininfarina - attuale presidente di Pininfarina spa e in passato presidente di Pininfarina Extra (società del gruppo operante nei settori del disegno industriale, dell’arredamento, dell’architettura, della nautica e dell’aeronautica), nonché membro del comitato scientifico dell’istituto europeo del Design di Torino – confessa con piacere il suo legame con la Brianza: “La stanza in cui lavoro è un po' un mondo a sé e ha un approccio molto “domestico”. In pratica sono circondato da elementi in legno di Riva 1920 made in Brianza!”. Un grande attestato di stima, dunque, da parte di un personaggio che senza dubbio nel nostro Paese rappresenta il design.

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Ma cosa è per lei un oggetto di design? “Un oggetto di design può essere definito come un manufatto di qualità che traduce requisiti di funzionalità e fattibilità in un prodotto di forte personalità estetica”. Ha lavorato nei più svariati campi. Qual è la maggiore differenza, se esiste differenza, nella creazione di un oggetto piccolo e di un oggetto molto grande? “Avendo la Pininfarina una eredità culturale di design automobilistico, è evidente che siamo a nostro agio nel progettare oggetti di dimensioni abbastanza generose. La nostra attività è comunque molto variegata: si passa da un orologio che viene disegnato in scala 10:1 a una imbarcazione

che può anche essere disegnata in scala 1:50. Nel caso degli elementi di arredo ci sentiamo allineati con le nostre dimensioni tradizionali”. Personalmente preferisce lavorare su progetti piccoli o su progetti di ampio respiro? “Non ho particolari predilezioni; mi piace la creatività a 360° e mi appassiono a tutti i progetti di design in cui sono coinvolto”. Preferisce lavorare da solo o in equipe? “La Pininfarina è una squadra; i nostri progetti sono sempre il risultato di un lavoro di gruppo. Accade però che in alcuni casi ci sia un contributo personale particolare”. Come nasce un oggetto di design? Da dove trae ispirazione? “Sono tante le fonti di ispirazione. Mi vengono in mente tre tipologie che possono anche coesistere: le forme della natura, l’esaltazione di caratteristiche funzionali, i grandi designs Pininfarina del passato”.


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Esiste un luogo dove riesce a lavorare meglio che in altri? “Sicuramente in ufficio. Nel tempo libero amo distrarmi con altre attività”. Secondo lei designer si nasce o si diventa? “Non è giusto generalizzare, ogni designer ha la sua storia. La mia famiglia mi ha predisposto al design ma ho studiato inge-

gneria e sono diventato designer gradualmente, grazie alla mia applicazione nel lavoro”. È possibile definire il suo stile oppure cerca di adattare il suo stile alle esigenze delle aziende per cui sta lavorando? “Certamente non si può prescindere dalle aziende per cui si lavora. Allo stesso tempo ritengo che il nostro stile debba es-

a funzionalità e fattibilità

L’ingegner Paolo Pininfarina, designer di fama mondiale, e alcuni dei suoi prodotti

sere sempre contraddistinto da caratteristiche di innovazione, essenzialità ed eleganza che devono tradursi chiaramente nei progetti che sviluppiamo. Di qui nasce probabilmente la forza del nostro Marchio che però non vuole mai prevalere sull’identità del committente”. Qual è la sua opera che le ha dato maggiori soddisfazioni o che comunque ricorda per una storia particolare? “In ambito non automobilistico la cucina Ola per Snaidero, agli inizi degli anni ’90, perché è stato il primo mio progetto di design che ha avuto un grande rilievo internazionale, è rimasto nel catalogo per vent’anni ed è stato recentemente riproposto in una nuova linea, la Ola 20, che è centrale nella gamma Snaidero di oggi. In ambito automobilistico l’ultima

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Lavora con le maggiori aziende al mondo. Che differenza esiste tra quelle italiane e quelle straniere? “Le aziende italiane hanno un approccio più passionale ai progetti di design e, per natura, prediligo queste collaborazioni. Il processo di design per le aziende straniere è generalmente un po’ più freddo e razionale: le scelte sono maggiormente dettate da logiche di tipo commerciale”. Con quali aziende lavora invece in Brianza? “In Brianza lavoro con successo da oltre dieci anni con Riva 1920 a Cantù. Insieme abbiamo realizzato quasi tutti i possibili elementi di arredo in legno: tavoli, sedie, poltrone, letti, armadi, comodini, librerie, etc., ma ogni anno al Salone del Mobile ci divertiamo a presentare una nuova linea di prodotti. Il nostro catalogo si allarga continuamente e così cresce l’importanza della nostra collaborazione”. Come è nata la sua collaborazione nel settore del legno arredo? “Il primo progetto con Riva, nel 1998, riguardava gli allestimenti in legno della mostra Pininfarina Extradesign che fu realizzata per festeggiare i primi dieci anni di attività della Pininfarina Extra”. Crede che la Brianza sia ancora un punto di riferimento in questo settore? “Assolutamente sì, ed è indispensabile che il territorio resti il più possibile legato alle proprie radici. Le competenze non possono e non devono in alcun modo andare disperse”. La crisi economica secondo lei ha cambiato qualcosa nel mondo dell’arredamento e più in generale del design? “Sicuramente con la crisi del 2008 è emersa sempre di più l’esigenza di sostenibilità, sia economica che ecologica. In questo desiderio di leggerezza, essenzialità e annullamento del superfluo ci ritroviamo perfettamente”. Esistono mode anche nel campo dell’arredamento? Qual è la tendenza più “in” del 2011? “Penso che la nuova tendenza degli ultimi anni sia stata nella riscoperta della natura, in termini di forme, colori e materiali. Questa tendenza si intensifica ulteriormente nell’offerta del Salone del Mobile 2011”. Come sono arredati la sua casa e il suo ufficio? “In casa non voglio essere ossessionato dalla presenza di oggetti di design contemporaneo, né mio né di altri; prediligo l’inserimento di alcun elementi (pochi) di design in un contesto di tipo tradizionale, slegato dalla mia attività. Il mio ufficio invece è parte di un progetto di interior design abbastanza avanzato sviluppato da Pininfarina Extra nel 2004. Però la stanza in cui lavoro è un po’ un mondo a sé ed ha un approccio molto “domestico”. In pratica sono circondato da elementi in legno di Riva 1920 made in Brianza!”.

Nato a Torino il 28/08/1958. Laureato in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Torino, nel 1982 ha iniziato la propria attività presso la Pininfarina e nel 1983 ha sostenuto uno stage negli Stati Uniti presso la Cadillac a Detroit e successivamente in Giappone presso la Honda. Dal 1984 al 1986 è stato Responsabile Qualità ed Affidabilità nel programma Allanté per la Cadillac. Dal 1987 al 1989 è stato Program Manager nel programma di Engineering GM 200 per la General Motors. Nel 1987 viene nominato Presidente e Amministratore Delegato della Pininfarina Extra s.r.l., società del Gruppo Pininfarina operante nei settori del disegno industriale, dell’arredamento, dell’architettura, della nautica e dell’aeronautica. Dal 1999 al 2004 è stato membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Europeo di Design di Torino. Nel 2001 diviene “Partecipante Fondatore Emerito” della “Fondazione ADI per il Design Italiano”. Sotto la sua direzione, Pininfarina Extra ha sviluppato in vent’anni circa 400 progetti e consolidato collaborazioni prestigiose con aziende internazionali quali Alenia Aeronautica, Jacuzzi, Juventus, Lange, Lavazza, Motorola, Packard Bell, Primatist, Snaidero, 3M. Nell’ambito della Capogruppo Pininfarina S.p.A., dal 1988 è membro del Consiglio di Amministrazione, dal 2002 è membro del Comitato di Direzione e, sempre a partire dal 2002, in qualità di responsabile Direzione Sistema Qualità, contribuisce al conseguimento della certificazione ISOTS/16949 della Società, avvenuta nel luglio del 2003. Il 12 maggio 2006 viene nominato Vice Presidente di Pininfarina S.p.A.. Dal 12 agosto 2008 è Presidente di Pininfarina S.p.A..

Paolo Pininfarina

Ferrari, la FF, il cui design è stato definito rivoluzionario, e al cui sviluppo ho potuto dare un importante contributo personale”.

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SFROOS Dal Festival di Sanremo alla sua casa sul lago di Como: il cantautore laghée si confessa...

al cuore del lago di Como a Sanremo, passando attraverso una serie di successi che lo hanno reso famoso dapprima nel nostro territorio e poi in tutta la Penisola. Davide Van De Sfroos è reduce da un periodo che definire fortunato lo sminuirebbe: quarto posto al Festival di Sanremo, terzo posto tra i singoli più venduti, pubblicazione del suo nuovo album e immediato primo posto nella classifica degli album più scaricati su iTunes. Difficile chiedere di più... E infatti il cantautore laghée pare soprattutto godersi questo momento magico. “Ho imparato ad aspettarmi di tutto, quindi non posso dire di essere rimasto sorpreso dal successo immediato del mio album Yanez. Sono arrivato quarto al Festival, sono stato terzo in classifica con il singolo, il mio forum è stato letteralmente preso d’assalto dai fans... Non vorrei passare per poco modesto o menefreghista, ma guardando freddamente quello che stava accadendo intorno a me posso certamente dire che un po’ ci speravo!”.

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Insomma, soddisfatto per la fortuna che sta avendo la tua nuova raccolta di brani? “È anche il risultato di una rivoluzione culturale che sta interessando i giovani negli ultimi anni. Se a questo aggiungiamo il fatto che sono stato a Sanremo e che da ormai due anni non pubblicavo più nulla, penso che la ricetta sia servita. Certo, potevo anche rimanere deluso... Sicuramente la cosa che mi aspettavo di meno era quello di arrivare quarto a Sanremo: mi aspettavo che la canzone potesse avere successo tra il pubblico, meno tra i giornalisti e gli esperti della giuria demoscopica”.


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Cosa ricordi maggiormente dell’esperienza al Festival? “Mi ha colpito molto il fatto che ti devi preparare psicologicamente al grande battage mediatico cui sei sottoposto. In pratica vivi una settimana intera in televisione, radio e sui giornali. Sei davvero tranquillo solo quando dormi e quando canti. Dall’altro lato, però, devo anche dire che il Festival non è quel grande mostro che credevo. Si respira un'atmosfera abbastanza tranquilla... In questo caso credo che il merito sia tutto di Gianni Morandi, che ha saputo creare un grande gruppo, lavorando in modo onesto e con un grande spirito”. Come è stato il rapporto con gli altri cantanti in gara? “Tanti li conoscevo già, quindi eravamo quasi amici, ma con tutti si è instaurato davvero un bel rapporto. Non ho sentito nessun tipo di “prurito” nemmeno da parte di chi magari è più famoso o conosciuto”. Il Festival di Sanremo, dunque, è stata un'esperienza del tutto positiva? “Senza dubbio. La cosa che mi è piaciuta di più, però, è stato il trionfo a livello di paese e territorio. Dalle mie parti la mia partecipazione a Sanremo è stata vissuta come una partecipazione alle Olimpiadi e credo che anche a livello turistico l’esplosione pubblicitaria sia stata notevole...”. Davide Van De Sfroos ha appena pubblicato il nuovo album e ora è in pieno tour

È partito da Locarno “Yanez tour 2011”, il tour che vedrà impegnato Davide Van De Sfroos in diverse tappe in tutta la Penisola. Dopo aver toccato anche Milano, Bergamo, Bologna, Roma e Firenze, infatti, il cantautore laghèe andrà a Varese (15 e 16 aprile), Verona (19 aprile), Cremona (20 aprile), Cuneo (21 aprile), Como (28 e 29 aprile), Saint Vincent (30 aprile), Genova (3 maggio), Rimini (6 maggio), Ascoli (7 maggio), Sassari (12 maggio), Palermo (13 maggio), Catania (14 maggio) e Rende (16 maggio). Queste sono però solo le prime date del tour, che verranno comunque costantemente aggiornate sul sito www.davidevandesfroos.com. A suonare con il cantante di Mezzegra ci sono gli stessi musicisti di sempre: Davide “Billa” Brambilla (fisarmonica, tastiere e tromba), Angapiemage Galliano Persico (violino), Maurizio “Gnola” Glielmo (chitarre), Paolo Legramandi (basso) e Marcello “Bread” Schena (batteria)

Non che il posto dove vivi abbia bisogno di gran pubblicità... Sei nato a Monza ma vivi e parli sempre del tuo lago e di Mezzegra. Ci racconti come è la tua casa? “Vivo in un appartamento in un residence che domina il lago. Diciamo che la casa in sé è una casa normalissima, ma ciò che la rende unica e speciale è la vista di cui possiamo godere. Da casa mia posso vedere il paesaggio da Bellagio a Lezzeno e questo rende tutto incredibile”. All’interno come è arredata la tua casa? “Confesso che mia moglie è architetto, quindi spesso ha pensato lei all’arredamento, anche perché in quel periodo ero spesso in torunèe. Comunque abbiamo optato per una casa molto etnica e molto calda, con un notevole rapporto tra legno e cemento: c’è per esempio un’enorme scala a chiocciola in legno che porta alle camere di sopra, e grandi travi in legno che partono dal camino del soggiorno. È una casa molto semplice, comunque, senza soprammobili di lusso... Abbiamo preferito raccogliere oggetti etnici o sciamanici e negli ultimi anni parte dell’arredamento è stata anche imposta dall’arrivo dei figli. Con tre bambini è ovvio che la casa venga un po’ “paciugata” da loro e noi abbiamo lasciato che aggiungessero colore all’appartamento, evitando che potesse trasformarsi in un museo”.


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Qual è la stanza che vivi di più? “Sicuramente il soggiorno. Lì c'è concentrato tutto quello che ci serve: la televisione, il divano, il computer... È la stanza più pulita e accogliente e spesso anche quando suono la chitarra lo faccio proprio lì”. C’è qualcosa che caratterizza la tua abitazione rispetto ad altre? “Noi crediamo che la casa debba essere stagionale e mutevole, quindi ogni tanto cambiamo totalmente la disposizio-

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ne di tutti gli armadi e di tutta la mobilia. Lo facevo anche quando ero ancora single: le mura devono solo essere un contenitore, poi all’interno tutto è in continuo cambiamento”. Esiste nella tua casa una stanza della musica? “Ho tentato più volte di realizzarla, ma non ci sono mai riuscito, per cui uso un po’ tutta la casa. Da due anni a questa parte, però, ho anche un monolocale sotto la montagna dove vado quando devo lavorare”.

Altre immagini del cantautore comasco Davide Van De Sfroos


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Non solo arredamento uando un'azienda prepara lo stand per il Salone internazionale del mobile di Milano deve pensare anche al verde che farà da cornice. E quando un'azienda della Brianza pensa all’allestimento del verde nel suo stand, spesso decide di affidarsi alle mani esperte dell’azienda florovivaistica Nespoli di Nespoli Luca e F.lli di Carugo, che da anni collabora con l’architetto Piero Lissoni proprio per questo tipo di lavori.

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“Quando sta per arrivare il periodo del Salone del mobile di Milano, l’Arch. Lissoni ci chiama e ci dice che lavori dobbiamo fare – spiega Luca Nespoli, titolare dell’azienda insieme ai fratelli Andrea e Raffaella – Ci occupiamo dell’allestimento del verde degli stand che l’Arch. Lissoni progetta per eventi fieristici in Italia e all’estero. l’architetto ci dà l’input per i volumi che dobbiamo riempire e per le piante che dobbiamo utilizzare e noi cerchiamo di dare risposte concrete, anche in base alla stagione”. Quanto tempo vi tiene impegnati un lavoro come quello al Salone? “Solitamente curiamo almeno una decina di stand e tra preparazione delle piante e allestimento vero e proprio ci mettiamo circa due settimane. Poi interveniamo anche per la cura del verde durante il Salone stesso”.

Ovviamente vi occupate anche di altro. La vostra “specialità” sono i grandi giardini... “Ci occupiamo dei giardini dalla A alla Z. Partiamo dalle piante che coltiviamo nei nostri vivai, e poi facciamo un progetto completo, con l’illuminazione, la pavimentazione, l’impianto di irrigazione ed eventualmente la piscina”. Ricorda qualche lavoro particolare effettuato non per privati? “A Milano abbiamo progettato e realizzato il primo “raggio verde” voluto dal sindaco Letizia Moratti, che parte da piazza Einaudi: è stato fatto un regolamento secondo il quale tutte le piste ciclabili a Milano devono essere uguali. Abbiamo realizzato un filare di Pyrus Chanticleer, con arbusti di Miscanthus. È molto riconoscibile e tutti i cittadini possono in questo modo visualizzare facilmente le piste ciclabili”. E per i privati? “Abbiamo seguito un cantiere di 80 ville a Spotorno, con un giardino di circa 30mila metri quadrati: dalla fase progettuale a quella realizzativa”. Esistono delle mode anche nel campo del florovivaismo? “Sicuramente. In questo momento sono

In alto, Luca Nespoli e il suo vivaio. Nelle altre immagini, alcuni stand “verdi” al Salone

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molto richiesti gli ulivi, i sugheri, i bamboo ed alcune piante mediterranee. Purtroppo da noi vengono usate pochissimo le piante autoctone ed è un grande errore. Molti clienti ci chiedono di riempire i giardini di sempreverde, che poi tendono a chiudere molto lo spazio. Se possiamo cerchiamo di porre in atto soluzioni migliori”. Ricevete anche richieste strane? “Soprattutto ci richiedono l’utilizzo di piante che non hanno alcuna affinità con il luogo dove le vorrebbero. Cerchiamo

sempre di consigliare secondo la nostra esperienza”. Per chiudere, svela qualche segreto per chi non ha propriamente il pollice verde? “Prestare particolare attenzione all’innaffiagione. l’acqua è essenziale: non deve mancare ma neanche abbondare. E poi ancora informarsi presso le tante aziende qualificate del settore che sapranno indicare le tecniche, i prodotti, le modalità e le tempistiche migliori per un armonioso sviluppo dei propri spazi a verde, dai grandi parchi ai piccoli terrazzi”.

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Altri due allestimenti curati da Nespoli per aziende del legno arredo


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TAGLIABUE, oltre il giardino Passione e innovazione tecnologica per l’azienda di Erba certificata UNI EN ISO 9001:2000 • Realizzazione e manutenzione del verde • Ripristini e recuperi ambientali • Idrosemine • Interventi fitotecnici • Impianti di irrigazione • Impianti sportivi • Addobbi floreali per ogni evento ono molteplici i progetti realizzati da Grandi Lavori Tagliabue srl sia per committenti pubblici che privati. La caratteristica che contraddistingue tutto lo staff dell’azienda è che la stessa passione, la stessa dedizione e la stessa intensità professionale, viene profusa in egual misura per il grande progetto come per la semplice composizione. Sintetizzando i progetti ed evidenziando i campi di competenza è possibile realizzare una carrellata veloce, partendo dalle grandi opere di recupero e ripristino di cave e miniere sia esaurite che ancora in attività e proseguire con la realizzazione, gestione e manutenzione di impianti sportivi, giardini, verde pubblico e riqualificazione di aree verdi. Gli allestimenti floreali per eventi e manifestazioni rappresentano la componente artistica e creativa del gruppo, ottenendo ogni volta consensi e riconoscimenti di alto livello. Grandi Lavori Tagliabue srl ha fatto dell’innovazione tecnologica e dell’alto livello professionale dei propri tecnici, selezionati tra i migliori professionisti del settore, un elemento fondamentale per lo sviluppo del proprio marchio. l’azienda è specializzata in rinverdimenti mediante idrosemina, ovvero un metodo che permette di rinverdire le scarpate rocciose o molto ripide, non altrimenti raggiungibili. Dispone inoltre di ettari di tappeto erboso di altissima qualità pronto all’utilizzo, di effetto immediato e subito calpestabile, di facile e semplice manutenzione, per giardini privati, terrazzi, allestimenti per fiere o stand scenici e fotografici. l’azienda può fornire anche il personale per la posa e la manutenzione. Il 27 mag-

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gio 1998 la nostra azienda ha ottenuto prima fra le aziende del nostro settore la certificazione UNI EN ISO 9001:2000 del proprio sistema qualità relativo a realizzazione e manutenzione del verde, ripristini e recuperi ambientali, idrosemine, interventi fitotecnici, impianti di irrigazione e impianti sportivi. Grandi Lavori Tagliabue srl 22036 Erba (CO) - Via Manara, 23 tel. 031 611010 - fax 031 611015 email: info@gltagliabue.it


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Le aziende canturine presenti al Salone Ampelio Gorla Arredamenti snc di Gorla Lino,Luciano e Carlo Cantù (Co) - www.ampeliogorla.it Merceologia: Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie BBM di Boschini Marino e Giovanni snc Cantù (Co) - Merceologia: Imbottiti Boiserie Italia srl Cantù (Co) - www.boiserieitalia.com Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Borghi Giuseppe & Figli di G. Borghi & C. sas Cantù (Co) - www.borghicantu.it Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie Cantaluppi srl Cantù (Co) - www.cantaluppimobili.it Merceologia: Camere da letto; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Cappelletti srl Cantù (Co) - www.cappellettisrl.com Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie Cattaneo Fratelli snc di Bruno Virginio & C. Cantù (Co) - www.cattaneo-flli.191.it Merceologia: Imbottiti Cattaneo srl Cantù (Co) - www.exde.it Merceologia: Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie Creazioni Cantù (Co) Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Imbottiti D.B.F. di Dal Bello Florian & C.snc Cantù (Co) - www.dbfcantu.com Merceologia: Camere da letto; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Tavoli e sedie; Imbottiti

De Baggis srl Cantù (Co) - www.debaggis.it Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili per bambini e ragazzi; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Desalto spa Cantù (Co) - www.desalto.it Merceologia: Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie Dexo Orsenigo srl Cantù (Co) - www.dexo.it Merceologia: Mobili singoli; Tavoli e sedie F.lli Orsenigo srl Cantù (Co) - www.orsenigo.com Merceologia: Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie Former Industria per l’Arredamento spa Cantù (Co) - www.former.it Merceologia: Camere da letto; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie Francesco Nesa snc di Roberto & Ivan Vighizzolo di Cantù (Co) www.nesa-mobili.it Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Tavoli e sedie; Imbottiti Galimberti Mario di Galimberti Massimo & C. snc Mirabello di Cantù (Co) www.galimbertimario.it Merceologia: Letti singoli; Imbottiti JC Passion srl Cantù (Co) - Italia www.jcpassion.it Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Jumbo Collection srl Cantù (Co) - www.jumbo.it Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili per bambini e ragazzi; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti

Longoni Bruno Atelier d'Arredamento snc Cantù (Co) - www.laurameroni.com Merceologia: Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti M.A.B. di Marelli Dario, Galimberti Luca & C. snc Cantù (Co) - www.mabcantu.com Merceologia: Camere da letto; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Tavoli e sedie Manzoni Luigi e Figlio di Stefano Manzoni & C. snc Cantù (Co) - www.manzoniluigi.it Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie Marac srl Cantù (Co) - www.marac.it Merceologia: Mobili singoli; Imbottiti Miazzo Elite Italia srl Cantù (Co) - www.miazzo.it Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Mobili da giardino; Imbottiti Mice di Rugiano Domenico & C. snc Vighizzolo di Cantù (Co) www.miceversailles.com Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Oak Industria Arredamenti spa Cascina Amata di Cantù (Co) www.oak.it Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Rampoldi Creations srl Cantù Loc. Vighizzolo (Co) www.rampoldi.it Merceologia: Camere da letto; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie Riva Industria Mobili spa Cantù (Co) - www.riva1920.it Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Mobili singoli; Tavoli e sedie

Roberto Ventura Collezioni d'Arredo Furnishing Collections Cantù (Co) - www.robertoventura.it Merceologia: Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Tavoli e sedie; Imbottiti Silik spa Vighizzolo di Cantù (Co) www.silik.com Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Smiam Salotti di Bianchi e Montorfano snc Cantù (Co) - www.smiam.it Merceologia: Tavoli e sedie; Imbottiti Swan Italia srl Vighizzolo di Cantù (Co) www.swanitaly.com Merceologia: Imbottiti Tagliabue Alberto e Alessandro snc Cantù (Co) - www.aeatagliabue.it Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Tavoli e sedie; Imbottiti Tagliabue Daniele di Luciano Tagliabue & C. snc Cantù (Co) - www.emmemobili.it Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Tettamanzi e Erba di Tettamanzi Simone, Tonetto Gianni & C. snc Mirabello di Cantù (Co) www.tettamanzierba.it Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie Viganò srl Cantù (Co) - www.viganocantu.it Merceologia: Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti


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Livio Ballabio il designer del classico

“Il nostro concetto di design è legato al concetto di riconoscibilità”

uando una passione diventa lavoro spesso ti porta a eccellere nel tuo campo. È quello che è successo a Livio Ballabio, 47 anni di Mariano Comense, cresciuto con un padre falegname (“di quelli che amavano fare tutto da soli. Un artista più che un falegname...”) e con il profumo del legno dell’azienda di famiglia (“ho respirato i trucioli sin da piccolo e ho imparato questo mestiere provando a dipingere, a intagliare e a realizzare diversi prodotti”). Ora Ballabio è direttore artistico della Jumbo, una delle aziende canturine del legno arredo più conosciute al mondo, senza dubbio la più conosciuta nel settore classico.

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Da dove è partita la sua carriera? “Quando ho potuto scegliere cosa fare nella vita ho deciso di iscrivermi all’istituto d'arte di Cantù e sicuramente è stata una delle esperienze più belle della mia esistenza. Ero iscritto alla sezione di ebanisteria, una sorta di liceo con annessa falegnameria. Ho incontrato personaggi molto importanti per il mio futuro, tanto che, conclusa la scuola, ho anche insegnato lì per quattro anni. Annualmente mi veniva assegnata la cattedra e intanto studiavo all’università di Architettura. Nel restante tempo che avevo a disposizione lavoravo nell’azienda di mio padre, a Carugo”.


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Come è nato, invece, l’amore per lo stile classico? “Quando facevo l’università ho incontrato Paola Navone e con lei e Giulio Cappellini abbiamo dato vita al progetto “Mondo”, che doveva portarci a recuperare i gusti di tutti i Paesi del mondo e riproporli in chiave moderna”. E l’incontro con Jumbo? “Mi sono laureato e sposato lo stesso giorno, poi ho deciso di dedicarmi all’azienda di famiglia. Un giorno sono venuto a contatto con la Jumbo, che allora era un'azienda prettamente commerciale. Insomma, noi eravamo bravi a fare e loro a vendere, quindi la partnership è venuta abbastanza spontaneamente. È nata Jumbo collection, la seconda azienda in Italia per la vendita dei mobili classici”. Non ha mai pensato sia un po' limitativo lavorare solo nel settore classico? “Lavoro in un'azienda che fa questo, ma sono nato in una scuola che faceva tutt'altro e per un certo periodo ho lavorato an-

che nel mondo del moderno. Credo che l’importante sia essere capaci di fare cultura con il proprio prodotto, classico o moderno. Quando si vuole andare oltre la razionalizzazione del prodotto, sostanzialmente classico e moderno sono molto simili. Si parla tanto di design, ma il design può essere tutto o nulla. Può esistere l’industrial design o design può essere inteso solo come artigianalità, ma quando uno vuole fare un prodotto emozionale diventa sempre design. La discussione può essere aperta sulla democraticità del prodotto, sul fatto che sia unico oppure no, ma credo che alla fine il tentativo di tutti sia quello di fare cose belle”. Cosa distingue il lavoro di un architetto nel settore classico e moderno? “Nel settore del mobile classico l’architetto difficilmente disegna direttamente il pezzo. Solitamente io raccolgo gli stimoli e li traduco in pezzi. Gli stimoli possono venire dalla gente che compra o direttamente dall’ambiente esterno, quindi da cose che vedo. Ultimamente uno stimolo molto importante è arriva-

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Alcuni prodotti Jumbo firmati dall’architetto Livio Ballabio


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LA QUALITÀ DEL COLORE • THE QUALITY IN COLOUR

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Alcuni ambienti creati da Jumbo to da una nostra visita a Capodimonte, dove abbiamo “scoperto” le porcellane che abbiamo inserito nella nostra ultima collezione. È nato tutto quasi per gioco, per andare un po' fuori dagli schemi, e ne sono venuti fuori dei mobili davvero incredibili”. Secondo lei, quindi, è possibile parlare di design anche nel suo campo? “Il nostro concetto di design è legato al concetto di “riconoscibilità”. Cartesio diceva: “Penso dunque sono”. La capacità di riconoscere in un prodotto la sua storia e sentirsi rappresentati da questo prodotto lo rende di sicuro un prodotto di design”.

LIVIO BALLABIO Nato a Mariano Comense (Como) nel 1964, si è laureato in architettura nel 1994 presso il Politecnico di Milano. Dal 1994 al 2006 ha all’attivo prestigiose collaborazioni con importanti aziende del mobile, fra le quali Cappellini International, Jumbo Gruppo Italia, Mondo srl, Ballabio di Ballabio. Nel 2003 ha fondato, insieme ad altri partner, la JUMBO Collection, di cui è tuttora direttore artistico. Dal 2006 ha quindi sviluppato diverse divisioni aziendali nel settore del mobile classico, tra cui Jc Kitchen e Jc Contract. È tra i soci fondatori di JC Passion,

azienda nel settore del mobile “neo moderno”. Ed oggi è la figura di riferimento in qualità di Direttore Creativo per tali linee. È stato inoltre professore di Disegno professionale presso l’Istituto Statale d’Arte di Cantù ed ha insegnato presso la Facoltà di Architettura di Milano, Ha partecipato alla pubblicazione di “Design e Territorio”, edito da Abitare Segesta, a cura del Politecnico di Milano. Ha collaborato con un Comune della Provincia di Como in qualità di assessore alle Opere pubbliche.


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A Como oldini e la belle époque». Questo il titolo dell’edizione 2011 della Grandi Mostre di Como. Oltre 120 opere per una rassegna monografica e tematica al tempo stesso, che presenta 60 capolavori del pittore ferrarese, a fianco di 60 opere dei più importanti artisti di fine Ottocento italiano, da De Nittis a Corcos, da Zandomeneghi a Signorini, in grado di ripercorrere l’evoluzione del gusto pittorico che rappresentò quel periodo storico conosciuto come la Belle Époque. Si tratta del settimo anno consecutivo in cui la città di Como può vantare una mostra di questo calibro, grazie all’impegno fattivo dell’assessore alla Cultura Sergio Gaddi, che è anche curatore dell’evento insieme a Tiziano Panconi, fra i maggiori esperti della pittura italiana dell’800. «Il mito della Belle Époque si intreccia con il genio di Giovanni Baldini - spiega l’assessore Gaddi - L’energia creativa e la fiducia ottimistica che rivoluzionano la storia tra Ottocento e Novecento vengono esaltate dalla velocità guizzante di

«B

BOLDINI e la belle époque una pennellata inconfondibile, che esprime la bellezza e la gioia di vivere. Letteratura e moda, musica e lusso, arte e bistrot si confondono nel ritmo sensuale del can can e producono una straordinaria rinascita sociale e civile. Parigi è il teatro privilegiato delle esperienze culturali internazionali, ma il fenomeno si allarga alle capitali europee e negli eleganti ambienti delle città italiane, con Milano, Venezia, Napoli e Firenze in primo piano. Sono gli anni nei quali lo sviluppo della tecnologia rivoluziona i modi di vivere, creando una prosperità e un benessere individuali prima sconosciuti. Cambiano i costumi e si impone la forza di attrazione sensuale della donna, consapevole di un

fascino non più solo domestico che cresce di pari passo al suo ruolo sociale. L’immensa popolarità di Boldini arriva fino in America, e i suoi modi aristocratici, la vocazione per la mondanità, il numero altissimo di liason galanti e la frequentazione di ambienti borghesi ne fanno un punto di riferimento per un significativo gruppo di artisti». La mostra sarà aperta fino al 24 luglio a Villa Olmo, con i seguenti orari: da martedì a giovedì, dalle 9 alle 20, da venerdì a domenica, dalle 9 alle 22. Lunedì chiuso. Informazioni e prenotazioni allo 031 571979, al fax 031 3385561 oppure sul sito www.grandimostrecomo.it.

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Tutti i numeri dei Saloni 2011 Luogo: Fiera Milano, Rho Data: martedì 12 - domenica 17 aprile 2011 Orari: dalle 9.30 alle 18.30. Ingresso riservato agli operatori del settore. Domenica 17 aprile ingresso aperto anche al pubblico. SaloneSatellite: aperto al pubblico tutti i giorni della manifestazione dalle 9.30 alle 18.30 Totale espositori: 2.720 compresi i partecipanti al SaloneSatellite Superficie netta espositiva: 210.500 metri quadrati Superficie lorda espositiva: 530.000 metri quadrati Salone Internazionale del Mobile 50a edizione nazionale – 33a internazionale Salone Internazionale del Complemento d’Arredo 25a edizione Prodotti esposti: camere da letto, letti singoli, armadi, sale da pranzo, tinelli e soggiorni, mobili da ingresso, mobili per bambini e ragazzi, mobili singoli, tavoli e sedie, mobili in giunco, midollino e rattan, mobili da giardino, imbottiti. Elementi complementari, oggettistica, elementi di decoro,

tessili. Associazioni ed enti di settore. Giornali, riviste e pubblicazione di settore. Espositori: 1.450 Padiglioni: 1-2-3-4-5-6-7-8-10-1214-16-18-20 Superficie netta espositiva: 150.500 metri quadrati Galleria della Stampa: Corso Italia / Reception pad. 5-7/9-11 Periodicità: Annuale Euroluce 26a edizione Prodotti esposti: Apparecchi per l’illuminazione da esterni, da interni, a uso industriale, di spettacoli / eventi, per usi speciali e del settore ospedaliero. Sistemi di illuminazione. Sorgenti luminose. Aziende di software e consulenza per le tecnologie della luce. Associazioni ed enti di settore. Giornali, riviste e pubblicazioni di settore. Espositori: 450 Padiglioni: 9-11-13-15 Superficie netta espositiva: 41.000 metri quadrati Galleria della Stampa: all’interno dei Padiglioni Periodicità: Biennale

SaloneUfficio 15a edizione Prodotti esposti: Arredamenti per ufficio, banche e istituti assicurativi, uffici postali, ambienti pubblici e comunità. Sedute per ufficio e comunità. Partizioni interne e rivestimenti. Impianti di sicurezza per ufficio, banche e comunità. Riscaldamento e condizionamento d’aria per ufficio. Complementi d’arredamento per ufficio. Tecnologie audio-video. Servizi. Associazioni ed enti di settore. Giornali, riviste e pubblicazioni di settore. Espositori: 120 Padiglioni: 22-24 Superficie netta espositiva: 14.500 metri quadrati Galleria della Stampa: all’interno dei Padiglioni Periodicità: Biennale SaloneSatellite 14a edizione Progettisti attesi: 700 designer inclusi gli studenti delle 20 scuole internazionali di design Padiglione: 22-24 Superficie occupata: 4.500 metri quadrati Periodicità: Annuale


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FEDERLEGNO accanto alle aziende per superare la crisi orna il segno + davanti al numero che mette in evidenza il fatturato alla produzione del macrosistema legno arredo. Questo il dato più interessante che emerge dal Centro Studi Cosmit e FederlegnoArredo per quanto riguarda i preconsuntivi dei primi otto mesi del 2010. Il fatturato, che nello stesso periodo del 2009 era stato di 32.664 milioni di euro, è passato a 33.254 milioni di euro, segnando quindi un +1,8%, che ben fa sperare per uscire dalla crisi economica. Positivi anche i dati riguardanti le esportazioni, con un beneaugurante +4,9%. Era da qualche anno, ormai, che il fatturato alla produzione non faceva segnare un incremento, dopo gli anni del boom. Segnali positivi, dunque, che danno una spinta a tutte le aziende che partecipano al Salone internazionale del mobile di Milano, da sempre tappa fondamentale per gli addetti

T

del settore. Interessanti anche i dati relativi ai Paesi dove si esporta maggiormente. Il dato generale, come detto, è molto positivo. Da segnalare che la nazione dove arrivano in maggior numero i mobili italiani è la Francia, che importa per 1.242 milioni di euro, con un incremento sull’anno precedente del 9,3%. Seguono Germania e Regno Unito, per sottolineare come l’Europa rimanga il mercato di maggior interesse per il nostro sistema legno arredo. In forte calo, invece, il mercato dell’est europeo. La Russia, quarta nella classifica degli importatori con 466 milioni di euro, ha speso però il 7,2% in meno dello scorso anno. Da segnalare la continua risalita della Cina, nel 2010 giunta al 14esimo posto con 92 milioni di euro di spesa e un incremento in percentuale del 49,2%, segno che, forse, non fa più così paura.

Macrosistema Legno-Arredo (Valori in milioni di Euro a prezzi correnti) 2009 2010* Var. % 10/09 Fatturato alla produzione (a) 32.664 € 33.254 € 1,8% Esportazione (b) 11.025 € 11.564 € 4,9% Importazione (c) 3.780 € 4.409 € 16,6% Saldo (b-c) 7.245 € 7.155 € -1,2% Consumo interno apparente (a-b+c) 25.420 € 26.085 € 2,6% Export/fatturato (% b/a) 33,8% 34,8% 3,0% Addetti 396.964 389.646 -1,8% Imprese 73.618 73.548 -0,1% (*) Preconsuntivi 2010 elaborati a dicembre 2010 Fonte: Centro Studi COSMIT/FEDERLEGNO-ARREDO

Macrosistema Arredamento (Valori in milioni di Euro a prezzi correnti) 2009 2010* Var. % 10/09 20.932 €

21.260 €

1,6%

9.851 €

10.231 €

3,9%

Importazione (c)

2.066 €

2.353 €

13,9%

Saldo (b-c)

7.784 €

7.878 €

1,2%

13.383 € 48,1% 222.456 33.140

1,8% 2,3% -2,1% -0,01%

Fatturato alla produzione (a) Esportazione (b)

Consumo interno apparente (a-b+c) 13.148 € Export/fatturato (% b/a) 47,1% Addetti 227.227 Imprese 33.145 (*) Preconsuntivi 2010 elaborati a dicembre 2010 Fonte: Centro Studi COSMIT/FEDERLEGNO-ARREDO

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Macrosistema Legno-Arredo (Valori in milioni di Euro a prezzi correnti) ESPORTAZIONI ITALIANE PER DESTINAZIONE Periodo: Gennaio-Agosto 2010 Var.% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. - Dati 2010 rettificati, 2009 rettificati. FONTE: elaborazioni CENTRO STUDI COSMIT/FEDERLEGNOARREDO su dati ISTAT MACROSISTEMA LEGNO-ARREDAMENTO

I 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26

PAESE Mil. Euro Francia 1.242,13 Germania 905,41 Regno Unito 561,33 Russia 466,63 Stati Uniti 412,04 Spagna 344,12 Svizzera 341,65 Belgio 219,95 Grecia 186,78 Austria 166,82 Paesi Bassi 146,68 Emirati Arabi 126,31 Ucraina 99,02 Cina 92,45 Arabia Saudita 89,78 Polonia 86,89 Turchia 84,45 Slovenia 76,73 Svezia 74,60 Libia 71,54 Israele 70,68 Portogallo 69,34 Corea del Sud 66,56 Romania 64,97 Australia 64,12 Giappone 61,97

Var. % 9,3% 4,8% 4,7% -7,2% 9,6% 5,9% 2,2% -2,2% -12,9% -11,6% -3,7% -0,2% -10,1% 49,2% 2,6% 5,9% 20,3% 34,1% 20,0% -5,3% 25,0% 2,1% 41,5% -11,8% 23,2% 7,5%

Tonnell. Var. % 301.943 13,6% 308.833 17,9% 152.110 7,9% 44.629 -6,7% 91.336 22,3% 102.993 25,3% 93.158 5,8% 46.324 8,6% 60.889 2,3% 66.526 7,2% 29.417 8,3% 28.546 22,2% 10.117 -17,4% 26.017 9,0% 29.493 67,9% 28.196 -9,9% 31.399 163,0% 36.805 24,9% 33.110 32,4% 34.906 11,6% 41.350 78,0% 15.008 0,0% 8.345 51,2% 24.953 -2,5% 10.593 18,6% 15.124 37,4%

dide n e l p s e L e di dimor MOLTRASIO: In piacevole contesto residenziale, villa in fase di ultimazione. La villa di architettura contemporanea, è inserita in contesto residenziale gradevole. Sorge in posizione panoramica, soleggiata e molto tranquilla. Si sviluppa su due piani per un totale di circa 210 mq, oltre ad ampi terrazzi, giardinetti e locali accessori. Vista lago meravigliosa.

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PAESE Mil. Euro Var. % Tonnell. Var. % Canada 61,49 17,8% 12.511 17,9% Croazia 58,81 -24,4% 18.332 -11,6% Repubblica Ceca 53,41 3,8% 16.231 12,3% Danimarca 53,40 5,7% 15.319 22,5% India 48,21 66,1% 8.964 -22,3% Qatar 45,06 39,3% 4.894 38,8% Cipro 42,72 -4,5% 12.984 9,3% Ungheria 39,08 -2,9% 17.274 -1,4% Hong Kong 38,86 12,6% 4.703 14,7% Marocco 38,43 10,8% 16.942 -5,6% Singapore 35,53 36,9% 4.092 16,4% Tunisia 34,70 26,8% 25.174 39,0% Messico 33,68 33,1% 4.755 28,9% Libano 32,63 7,8% 44.166 107,0% Norvegia 30,63 -4,4% 4.186 6,2% Finlandia 27,88 12,5% 5.340 33,7% Malta 26,92 13,8% 7.613 15,9% Algeria 25,99 1,0% 21.454 -8,4% Irlanda 25,95 -10,6% 6.149 1,6% Egitto 25,36 4,2% 22.663 135,6% Nigeria 22,86 10,8% 3.824 -6,9% Bulgaria 22,68 -0,4% 8.555 38,2% Kuwait 22,05 9,9% 4.684 12,5% Azerbaigian 22,00 2,8% 1.325 -15,7% Altri 462,05 4,1% 125.769 3,7% TOTALE 7.523,35 4,7% 2.090.026 15,4%

P.za Roma n° 12 - 22010 Argegno (Co) Tel. 031.822024 E-mail: target-immobiliare@libero.it www.lagodicomo.net BRIENNO: Romantico appartamento, in antica casa di pescatori direttamente a lago con ccesso pedonale tramite una caratteristica stradina. Ogni finestra guarda sul lago ed il caratteristico terrazzo è ideale per piacevoli colazioni col rumore delle onde in sottofondo. È composto da : camera matrimoniale, soggiorno con angolo cottura, bagno con vasca, terrazzo.

SAN SIRO: Fr. Rezzonico: Rustico in sasso e legno piacevolmente ristrutturato, in posizione tranquilla e panoramica. Splendida vista lago. Si compone da ampio soggiorno, cucina abitabile, due camere, due bagni, ripostiglio, soppalco e spazioso terrazzo. Posto auto e giardinetto. Ideale per chi ama la natura ma vuole restare vicino ai servizi.

ARGEGNO: Sopra al paese di Argegno, in fase di ultimanzione, in elegante residence, spazioso appartamento composto da soggiorno con angolo cottura, camera e bagno. Ampio terrazzo di 50 mq. Dall’appartamento si gode di una vista lago spettacolare. Garage.

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FAGGETO LARIO: Uno spazio industriale dismesso recuperato e trasformato in abitazioni confortevoli, con finiture di eccellenza e di design, nel rispetto del risparmio energetico. Il progetto prevede ingresso privato per accedere all’area co-housing dedicata al fitness. 5 unità residenziali di grandi dimensioni, con doppio box e ascensore.

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Euroluce la qualità sotto un’altra... luce l Salone Internazionale dell’Illuminazione ritorna con un’ampia e innovativa offerta merceologica, in piena sinergia con i Saloni e in particolare, da quest’anno e per i futuri anni dispari, con SaloneUfficio, venendo così ad ampliare l’offerta del progetto e del contract.

I

Un appuntamento assolutamente da non perdere la 26ª edizione del Salone Internazionale dell’Illuminazione, nota più comunemente come Euroluce che, dopo i positivi riscontri delle scorse edizioni, ritorna in piena forma con quei contenuti e quelle peculiarità che ne fanno la fiera di riferimento della Luce nel calendario internazionale. “Euroluce 2011 esprime al meglio la propria maturità grazie alla completa offerta merceologica di altissima qualità a riconferma dell’originario interesse verso il decorativo successivamente apertosi verso altri settori quali l’illuminazione stradale, l’illuminotecnico, le sorgenti luminose e da quest’anno anche ai sistemi di controllo e dispositivi di ultima generazione – spiegano da Cosmit - A questi viene dedicata un’area apposita, una sorta di isola tecnologica, identificata da un allestimento unificato che presenterà tutto quello di cui la nuova luce ha e soprattutto avrà bisogno in un prossimo futuro: dai dispositivi di controllo alla componentistica”. Collocata quest'anno in una posizione strategica tra gli ingressi di Porta Ovest e Porta Sud, Euroluce 2011 presenta su 41.000 metri quadrati di sola luce ripartiti in 4 padiglioni monoplanari collegati tra loro – 9-11 e 1315 – con un impianto estremamente razionale che assicura agli operatori facilità di visita – per un totale di circa 450 espositori. E nel cinquantesimo anniversario del Salone internazionale del mobile di Milano, ecco la novità anche per Euroluce: “Oltre alla totale sinergia con il Salone, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e il SaloneSatellite, Euroluce 2011 può vantare anche l’abbinata con SaloneUfficio, la Biennale Internazionale dell’Ambiente del Lavoro, collocato negli antistanti padiglioni 22-24, ampliando così l’offerta, soprattutto per quanto riguarda progetto e contract e rispondendo alle sempre maggiori affinità che esistono oggi tra il mondo del lavoro e quello dell’illuminazione”. Euroluce, unica nel coinvolgere e attrarre un target vastissimo di visitatori (308.000 nell’ultima edizione), è l’appuntamento da non mancare per chi vuole anticipare la luce di domani e anche per festeggiare tutti insieme nel quartiere fieristico i 50 anni del Salone Internazionale del Mobile.

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Torna anche Euroluce, alla 26esima edizione


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ufficio per stupire ed emozionare

Torna l’

lla sua 15ª edizione, la biennale internazionale del mobile per l’ufficio si presenta quale imperdibile appuntamento per gli addetti ai lavori che scelgono la qualità come materia base del loro operare. A Fiera Milano, Rho, dal 12 al 17 aprile, nei padiglioni 22-24. “Dopo tre anni di assenza ritorna SaloneUfficio in un contesto unico, quello dei Saloni che raggruppano in un solo momento e in un solo spazio il Salone Internazionale del Mobile, Euroluce, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e il Salone Satellite: 4 rassegne leader a livello internazionale e strumento indispensabile dell’industria che trovano in questo aggregato uno straordinario veicolo di promozione – spiegano da Cosmit - Il binomio con Euroluce è determinante perché progettare uffici e luci è sempre più un pensiero complementare, un atto unico. Per enfatizzare questa nuova sinergia (si ricorda che questo è il primo anno in cui le due biennali si presentano insieme) che amplia così l’offerta del progetto e del contract le due biennali sono state poste una di fronte all’altra: Salone Ufficio nei padiglioni 22-24, Euroluce nei 9-11 e 13-15, una collocazione strategica perché tra gli ingressi di Porta Ovest e Porta Sud”. E per il cinquantesimo del Salone è stato progettato un elemento innovativo: “Valore aggiunto è la contiguità degli spazi espositivi con il Salone Satellite, che indicendo un concorso legato alle tipologie attinenti alle merceologie di Salone Ufficio facilita il contatto tra imprenditori e designer. Con 120 aziende partecipanti per un totale di 14.500 metri quadrati, Salo-

A

ne Ufficio si presenta quale vetrina incontestata della produzione d’eccellenza dei mobili e accessori per l’ambiente ufficio, banche, istituti assicurativi, uffici postali, ambienti pubblici e comunità oltre a soluzioni per l’home office e ambientazioni di lavoro”. Il tutto nella consapevolezza che l’ufficio sta assumendo sempre maggior valore nella vita delle persone: “l’importanza degli spazi di lavoro nell’economia moderna è sempre più centrale tanto per la produttività che per la comunicazione verso il mercato e verso i dipendenti, che nei criteri di valutazione utilizzati dalle persone per prendere o lasciare un posto di lavoro. Su tutti questi aspetti lo spazio di lavoro ha un impatto spesso non conosciuto, perché difficile da quantificare, ma molto significativo. l’ufficio è il luogo nel quale si produce la maggior quota di valore nell’economia moderna, l’azienda che realizza nuovi spazi di lavoro deve pensare più a un investimento che a un costo. Questo il messaggio in cui Salone Ufficio crede. Anticipatore di tendenze, Salone Ufficio presenta due aree esperienziali per vivere l’ufficio di domani. Anche per questa edizione di SaloneUfficio si rinnova l’accordo con IFMA Italia, il punto di riferimento per il mondo del facility management. In agenda (13 aprile, ore 10,30, sala Aquarius, Centro Congressi, Fiera Milano, Rho), il seminario “Il facility manager e l’evoluzione degli stili di lavoro” dedicato alla gestione strategica degli spazi di lavoro, non solo uffici "classici" ma anche strutture diverse, dalle sale conferenza agli istituti di credito”.

Alcuni stand dell’ultima edizione del Salone Ufficio


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I giovani trovano spazio a Rho-Pero grazie al Salone Satellite

I designer di domani al ltre alla abituale presentazione di progetti di giovani creativi, sull’onda del successo riscontrato lo scorso anno, il Salone Satellite ripropone il concorso per favorire contatti mirati tra gli under 35 e le aziende espositrici ai Saloni. E non manca uno sguardo al futuro, quello dei prossimi 50 anni per festeggiare il 50° anniversario dei Saloni”. Così Cosmit presenta l’annuale edizione del Salone Satellite, he sarà presente nei padiglioni 22-24. “Il rito della creatività giovanile viene celebrato con entusiasmo anche quest’anno. Dopo il successo della passata edizione, il Salone Satellite vuole ancora una volta essere sempre più vicino al mondo dei giovani e a quello degli imprenditori di settore, di cui è il massimo portavoce. Molti dei pezzi presentati nelle tredici edizioni come prototipi sono stati messi in produzione e molti dei designer che vi hanno partecipato – oltre 6.000 e 191 scuole – sono diventati importanti presenze nello star system, da Front (Svezia) a Lorenzo Damiani, Carlo Contin, Paolo Ulian (Italia), Stefan Diez (Germania) e Sean Yoo (Usa)”. Questa 14ª edizione prevede dunque un regolamento che chiede ai partecipanti di presentare in aggiunta ai loro prototipi uno o più progetti attinenti alle merceologie delle manifestazioni biennali che affiancano il Salone Internazionale del Mobile, nello specifico, per l’edizione 2011, Euroluce e Salone Ufficio. Decisione che potrebbe sembrare un freno alla creatività, ma che in realtà intende non disperderla ma incanalarla in maniera mirata, facendo sì che i prodotti rientrino tra le tipologie presenti nei cataloghi delle aziende espo-

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sitrici dei Saloni. Si tratta, dunque, di un ulteriore passo per facilitare il contatto tra domanda e offerta, tra imprenditori e designer, tra creatività e produzione. 700 i giovani designer partecipanti e 20 le scuole di design. Una giuria – composta da personalità di rilievo internazionale nel mondo del design, della progettazione e della produzione – sceglierà i 3 progetti migliori dei 2 settori rappresentati ai Saloni, Luce e Ufficio che otterranno un premio in denaro. Ai vincitori si garantirà anche un servizio di consulenza e ufficio stampa, al fine di garantire la massima diffusione del prodotto vincitore. “Anche l’allestimento in occasione dei 50 anni dei Saloni, avrà un concept innovativo collegato a questa importante data – continuano gli organizzatori – Sette giovani architetti/designer e tre università internazionali di design che hanno partecipato al Salone Satellite nelle passate edizioni interpreteranno ciascuno con una propria installazione

“50+50 projects – Designing the Future”, il tema del Salone Satellite 2011 il cui allestimento generale è affidato all’architetto Ricardo Bello Dias”. Nell’ambito della sua filosofia di sostegno dei giovani che si affacciano al mondo del design, il Salone Satellite propone ancora una volta un accordo con l’Adi (Associazione per il Disegno Industriale) di supporto a chi intende proteggere i propri lavori attraverso l’iscrizione al Registro Progetti. La protezione dei disegni è valida solo in Italia. Il SaloneSatellite come sempre si conferma un appuntamento imperdibile per chi vuole giocare d’anticipo sul futuro del progetto.

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una soluzione per ogni taglia na soluzione per ogni tipo di appartamento e per ogni “taglia”. Come per la scelta di un capo di abbigliamento, anche per l’arredamento è necessario fidarsi di mani esperte. Quest'anno, dunque, abbiamo chiesto l’aiuto di architetti e designer fidati per mettere insieme quattro soluzioni “brillanti e innovative” per quattro modalità di appartamento diverse tra loro, soprattutto dal punto di vista della metratura. A fornirci le idee, dunque, è stata una equipe giovane ma molto matura. DESIGNANDEVENTS, con la competenza di un collaudato staff di professionisti - architetti, designer, creativi e grafici - si concretizza nella progettazione, nel coordinamento e nella realizzazione di spazi temporanei e permanenti, showroom, progetti di comunicazione visiva, product design, Yacht design, allestimenti fieristici. I particolari stilistici ed emozionali uniti dal concetto di Ecosostenibilità sono il filo conduttore del mondo DESIGNANDEVENTS. DESIGNANDEVENTS affronta ogni progetto mettendosi a disposizione del cliente, in modo da ottimizzare creatività, efficienza e costi per definire proposte personalizzate esclusive e uniche. Forte del proprio background, garantisce qualità di elevato livello senza rinunciare alla flessibilità e all’approccio tipici delle realtà artigianali. DESIGNANDEVENTS attraverso la scelta dei materiali, tradizionali ed innovativi, il gusto della personalizzazione, l’immagine coordinata e le scelte di comunicazione, progetta, realizza e coordina i bisogni e i sogni della vostra azienda.

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spazioabitare Quando la casa è molto piccola sembra più difficile trovare uno spazio per tutto. Ecco dunque le soluzioni studiate dall’equipe D&E di Cantù per un appartamento che non ha grandi spazi da offrire ma che comunque risulta piacevole

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È sufficiente una bella scala per cambiare gli spazi all’interno di un appartamento e dare movimento all’arredo. Ecco la soluzione designandevents per un appartamento di medie dimensioni


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Grandi finestre che si aprono sul paesaggio. Designandevents vede in questo modo un appartamento di piÚ grandi dimensioni, che può sfruttare anche una vista di una certa importanza

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Come arredare 200 metri quadri di appartamento? Sembra facile, ma è necessario avere buon occhio per riempire tutto l’ambiente. Ecco la soluzione designandevents

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Consonni International Contract Uniti per affrontare il mercato niti per diventare più forti e conquistare nuovi mercati anche in tempi di crisi. È questo il concetto che sta alla base della riorganizzazione della Consonni di Cantù Asnago. Proprio in questi giorni, infatti, è nata la Consonni International Contract, con sede sempre in via Rienti, che può ora vantare tre divisioni altamente specializzate: residenziale, hotel e yacht (o più in generale sistema navale). Si tratta di una riorganizzazione globale del gruppo, il cui obiettivo era quello di mettere insieme tante piccole società che unite possano affrontare meglio il mercato in questo momento di crisi economica per continuare a crescere come avviene ininterrottamente da 40 anni. Accanto alla divisione contract navale e contract alberghiero, dunque, il know how del gruppo si è arricchito con l'ingresso di Erre Studio con i suoi responsabili Renato Riedo e Giovanni Ronchi, che si occuperanno di gestire il contract re-

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sidenziale di tutto il gruppo. “In questo modo abbiamo creato un gruppo forte, con circa 100 addetti e un fatturato previsto per il 2011 di quasi 30 milioni di euro. Questa riorganizzazione ha una spiegazione semplice: volevamo fare un passo avanti e crescere, quindi abbiamo creato nuove sinergie, rafforzando anche la struttura manageriale del gruppo facendoci affiancare da manager di primissimo piano della Accord Management; Stefano Banfo, Gianluca Bolla e Vittorio Riccardi tutti e tre elementi con esperienze a carattere sia industriale che finanzario su scala internazionale,che sicuramente daranno un grande supporto per raggiungere il nostro obiettivo. La previsione parla di un piano di sviluppo importante per i prossimi 35 anni, con aperture di nuove sedi in tutti i continenti”. Attualmente, infatti, la Consonni International Contract ha la sua sede a Cantù Asnago e altre sedi operative in Sviz-

In alto, la sede della Consonni International Contract di Cantù Asnago. Il nuovo assetto societario garantisce l’apporto di un centinaio di dipendenti circa. Amministratore delegato di tutto il gruppo rimane Marco Consonni


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La ditta Consonni nasce alla fine del 1800 come bottega artigiana grazie a Giuseppe Consonni, che poi lascia l’azienda al figlio Felice. Ma è con la terza generazione, quella di Emilio Consonni, che la ditta canturina comincia la sua grande crescita, avviando la produzione in piccola serie di arredi contemporanei. E proprio il filone “moderno” ha fatto la fortuna dell’azienda, aumentando costantemente il volume di affari. La grande occasione è giunta nel 1966, quando Emilio Consonni si trovava negli Emirati Arabi per fornire serramenti. Le richieste cominciarono ad aumentare a dismisura, tanto che Consonni cominciò a fornire anche uno dei principi arabi, Kaled, che da lì a poco divenne re. Da quel giorno la ditta canturina divenne la fornitrice della Casa reale, costruendo la sua fortuna su queste solide basi. E proprio l’impegno nei Paesi arabi, faticoso ma certamente lungimirante, ha fatto grande la Consonni. Successivamente l’azienda di Cantù Asnago è passata nelle mani dei quattro figli: Marika, Marco, Giorgio e Alessandro. Di questi giorni, poi, l'ultimo sviluppo aziendale.

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zera e Medio Oriente: “L’anno prossimo è prevista l’apertura nel Regno Unito, dove siamo già presenti con un ufficio di rappresentanza e poi anche in Brasile e India, dove contiamo di arrivare entro tre anni”. Tutto questo grazie a un mercato che per la Consonni non è mai andato in crisi: “Nonostante fossimo impegnati in questa importante operazione, siamo riusciti a promuovere per garantirci il lavoro anche per il prossimo anno: per il 2011 il portafoglio commesse è già nella condizione di garantire il totale rispetto del budget e oltre, facendo si che anche il 2012 possa essere affrontato con discreta serenità. Questo è il frutto probabilmente del costante presidio di più mercati, incremento dell’offerta dei nostri servizi esasperandone il concetto qualitativo”. Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Consonni International Contract, dunque, vede ora la presenza di Marco Consonni come amministratore delegato del gruppo, affiancato dal fratello Giorgio e da Stefano Banfo (in passato già ad. di Bic, Malerba,Yomo), Gianluca Bolla (già ad.di Barilla) e Vittorio Riccardi (Barclays Capital, UBS Capital).

Alcune delle realizzazioni Consonni nel mondo. L’azienda di Cantù può ora vantare tre divisioni altamente specializzate: residenziale, hotel e yacht (o più in generale sistema navale)


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Un’immagine spesso dice molto di più di mille parole. Ecco dunque una carrellata di immagini che racconta i primi 50 anni di storia del Salone internazionale del mobile di Milano. Sono alcuni dei manifesti che nell’ultimo mezzo secolo hanno accompagnato e pubblicizzato ogni edizione della fiera. Si tratta di un pezzo di storia del legno arredo italiano, ma anche di un pezzo di storia dell’economia del nostro Paese. Il tutto raccontato attraverso splendide immagini

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