Turismo 2020_ Maggio

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TURISMO 2020 In vacanza nel Paese più bello del mondo

Lombardia Patrimonio di arte, cultura e bellezze naturali

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LARA MAGONI: “Venite a scoprire la Lombardia, abbiamo tanto da offrire”

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a Lombardia deve ripartire dalle sue eccellenze. Il lockdown è terminato e l’obiettivo è tornare ad una lenta e faticosa normalità. Da un punto di vista turistico, abbiamo il dovere di rilanciare il settore, vitale per l’economia del territorio. Stiamo parlando di numeri eccezionali: oltre 56mila pubblici esercizi, quasi 3mila alberghi, più di 2mila agenzie di viaggio e oltre e oltre 7mila strutture ricettive non alberghiere, alle quali si aggiungono le numerose soluzioni abitative per soggiorni turistici brevi. Strutture che danno lavoro a migliaia di persone che ora hanno bisogno di rivedere la luce. Un percorso virtuoso, teso alla valorizzazione delle bellezze e peculiarità della Lombardia, che va intrapreso in stretta sinergia: solo dalla collaborazione tra istituzioni, territori, associazioni di categoria e operatori professionali, potremo individuare misure e strategie condivise per rialzare la testa. In attesa della riapertura delle frontiere, per il prossimo futuro dovremo puntare ad un turismo di prossimità, invitando i lombardi e gli italiani a scoprire la Lombardia. Abbiamo tanto da offrire, dai laghi alle nostre splendide montagne e borghi caratteristici. Senza dimenticare i nostri 14 siti Unesco, veri e propri tesori d’arte, e percorsi enogastronomici di notevole interesse, in grado di svelare le identità dei territori. In particolare, le montagne avranno un ruolo fondamentale: saranno un luogo riabilitativo “naturale” per ritemprare il fisico e il morale dopo la malattia. In tal senso, il “turismo active” risponde perfettamente anche alla necessità di “distanziamento sociale” con cui dobbiamo convivere. Tutti obiettivi che possono essere raggiunti grazie ad una promozione condivisa della Lombardia, elevando la reputazione del territorio, nel rispetto dei più rigorosi parametri di sicurezza. Dobbiamo far passare il messaggio che la nostra regione è attrattiva ai massimi livelli, in totale sicurezza.

l territorio della Lombardia, simbolo di modernità e sviluppo, presenta bellezze naturali di grande fascino, esaltate da un patrimonio artistico-culturale di notevole valore e dalle innumerevoli possibilità di praticare sport all’aria aperta. Laghi e montagne che offrono paesaggi mozzafiato, uno spettacolo della natura incomparabile. Città d’arte e borghi unici che conservano straordinari tesori da scoprire, tanto da annoverare ben dieci località riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, a cui si aggiungono tre patrimoni immateriali. La Lombardia è tutto questo e ancora di più. E’ gusto, con prodotti e piatti della tradizione che possono soddisfare il palato dei più esigenti gourmet; per non parlare dei suoi vini che hanno fatto conoscere la Valtellina e la Franciacorta in tutto il mondo. E’ uno scrigno di fede e spiritualità, testimoniate da monasteri, chiese e santuari ricchi di capolavori.

LA REGIONE DEI LAGHI Con i suoi rinomati specchi d’acqua che riflettono bellezza ad ogni angolo, questa è la regione dei laghi per eccellenza: 4 i maggiori, 80 i più piccoli oltre a un’infinità di laghetti alpini che si scoprono camminando sulle Alte Vie. Luoghi ideali per rilassarsi, passeggiare, rinfrescarsi nelle splendide acque, praticare sport immersi in un ambiente da favola. Il Lago di Garda, che vanta il miglior microclima Lago di Como, villa Monastero

Lara Magoni Assessore Regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda

Strade del Vino e dei Sapori 1.500 km tra prodotti unici Lombardia è anche un viaggio enogastronomico, grazie alle tante Strade del Vino e dei Sapori: dodici itinerari del gusto che si snodano tra le Alpi e il Po, per un totale di 1.500 chilometri e una grande quantità di prodotti tipici. I formaggi prodotti sono di quasi 60 tipi diversi, e si conta il maggior numero di produzioni Dop. La Robiola e il Taleggio hanno origini in Valsassina, a Lodi si produce il Grana Padano e il Mascarpone. Quello che più si fa ricordare, però, è il Gorgonzola, dal

gusto intenso e inconfondibile, che prende il nome dall’omonima cittadina poco fuori Milano. Il panorama dei salumi è altrettanto vasto: bisognerà sicuramente assaggiare la Bresaola della Valtellina e i salami di Brianza e di Varzi. Chi è in cerca di prodotti insoliti, può provare gli insaccati preparati con l’oca della Lomellina. Elemento essenziale della cucina regionale è il riso, prodotto in grandi quantità nella provincia di Pavia. L’ideale sarà abbinarlo agli ortaggi tipici di queste terre, come la zucca mantovana o gli asparagi bianchi di Cilavegna. Accompagnate tutto con il vino giusto: dalle famose bollicine del Franciacorta, fino ai rossi intensi della Valtellina o il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese.

Lago di Garda,Toscolano Maderno

Lago di Garda, Sirmione

d’Europa, è meta perfetta per una vacanza slow, all’insegna del wellness, del buon cibo e di una natura magnifica e incontaminata. Sulla sponda lombarda, dirigendoci da sud verso nord, meritano sicuramente una visita Sirmione, con la sua Rocca Scaligera e le Grotte di Catullo, famosa villa romana, i castelli di Padenghe, di Moniga del Garda e di Manerba che si incontrano dirigendosi verso Salò: delizioso passeggiare sul suo lungolago. Il tratto di riviera incastonato tra Salò e Limone sul Garda è davvero spettacolare: ovunque si scorgono ulivi e limonaie su terrazzamenti a picco sul lago. Bellissimi i borghi che si attraversano, da Gargnano dove vivono ancora gli ultimi pescatori, a Tremosine sul Garda, riconosciuto come uno dei borghi più belli d’Italia e dove i nuclei abitati sono incastonati tra poggi, collinette e pianori ricoperti di olivi, prati e pini. Da non perdere una visita al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, la famosa cittadella del poeta Gabriele D’Annunzio. Il Lago Maggiore, con i suoi magnifici paesaggi, ha da sempre colpito l’immaginazione di artisti, letterati e poeti. A Laveno Mombello si respira un’atmosfera fiabesca racchiusa tra l’azzurro del cielo e il verde delle colline. Da visitare la Rocca di Angera, una delle più importanti testimonianze medievali ancora oggi ben conservata, e l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, monastero risalente al XIV secolo a strapiombo sulle acque del lago. Il Lago di Iseo è un luogo di rara bellezza sulle cui sponde si affaccia una miriade di borghi pittoreschi come Lovere, i cui splendidi palazzi fanno da secoli da cornice alla piazza del porto. Ad Iseo si può prendere


Un Patrimonio dell’Umanità

Milano, il Cenacolo

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ggi in Italia ci sono 55 siti riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, di cui 10 si trovano in Lombardia. L’Arte rupestre della Valle Camonica è stato il primo sito italiano a ottenere il riconoscimento, nel 1979. Le incisioni della Valle dei Segni rappresentano un immenso giacimento di arte e cultura preistorica: qui si trova in numerosissimi esemplari la “Rosa Camuna”, simbolo della Lombardia. All’interno del Convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie a Milano (a cui lavorò anche il Bramante) Ludovico il Moro commissionò a Leonardo da Vinci una delle rappresentazioni più classiche dell’iconografia cristiana: l’Ultima Cena. Il Villaggio operaio di Crespi d’Adda fu realizzato a cavallo tra Ottocento e Novecento dalla famiglia Crespi: accanto al proprio opificio tessile, venne realizzata “la città ideale del lavoro” per alloggiare i dipendenti e le loro famiglie. I Sacri Monti sono gruppi di cappelle e santuari eretti fra il XVI e il XVII secolo. In Lombardia, in posizione panoramica, si trovano due dei nove sacri monti di valore universale: ad Ossuccio il Santuario della Madonna del Soccorso; a Varese il Santuario di Santa Maria del Monte.

A cavallo fra Lombardia e Svizzera si trova la Ferrovia Retica, Patrimonio dell’Umanità nel 2008. La linea del Bernina, il famoso “trenino rosso”, collega Tirano in Valtellina a Saint Moritz in Engadina, superando le impegnative salite del passo del Bernina a 2.256 metri di quota. Mantova e Sabbioneta costituiscono due tappe significative della pianificazione territoriale e degli interventi urbanistici intrapresi dai Gonzaga. La progettazione urbanistica di queste due città rappresenta in modo esemplare le due tipologie di fondazione urbana rinascimentale. I siti del Triassico lombardo, i cui fossili Il villaggio operaio di Crespi d’Adda furono scoperti nella prima metà del XIX secolo a Monte San Giorgio, costituiscono il più spettacolare complesso di vertebrati marini conosciuto al mondo per quel periodo, coprendo circa 12 milioni di anni di evoluzione faunistica. I siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino comprendono ben 111 insediamenti, databili dal 5.000 al 500 a.C., presenti in Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia. Dieci solo in Lombardia: sul Lago di Varese ci sono le strutture più antiche, mentre sul Lago di Garda si trova la maggiore concentrazione di palafitte. Il sito seriale “I longobardi in Italia” comprende le più importanti testimonianze monumentali longobarde esistenti sul territorio italiano. In Lombardia troviamo il complesso monastico di San Salvatore-Santa Giulia a Brescia e a Castelseprio (VA) si trova l’area del castrum, trasformato dai Longobardi prima in una stazione commerciale e successivamente in un luogo di preghiera. La Ferrovia retica Le Mura Veneziane di Bergamo vennero realizzate tra il 1561 e il 1588: le imponenti fortificazioni venete si estendono per più di 6 km, con un’altezza che in alcuni punti raggiunge i 50 metri, e presentano 4 porte monumentali. A questi siti si aggiungono tre patrimoni immateriali (la liuteria cremonese, l’arte dei muretti a secco in Valtellina, la transumanza alpina), tre Mab (le riserve della biosfere Valle del Ticino, Valle Camonica-Alto Sebino e Po Grande) e 2 città creative (Milano per la Letteratura e Bergamo per la Gastronomia).

Parco dello Stelvio, i laghi di Cancano

Valtellina, La strada del vino e dei sapori il battello che in circa venti minuti consente di raggiungere Montisola, l’isola lacustre più grande d’Europa, che si può percorrere a piedi seguendo un caratteristico percorso circolare o in bicicletta, alla scoperta dei suoi angoli più suggestivi. Sul Lago di Como sono imperdibili Cernobbio con Villa d’Este, che ha ospitato personaggi illustri, da Giuseppe Verdi a Bruce Springsteen; Tremezzo con Villa Carlotta, che a maggio presenta la spettacolare fioritura delle 150 specie di azalee dei suoi giardini; Lenno con Villa Balbianello che sorge su un promontorio, uno degli angoli suggestivi del Lario. Al centro del lago c’è Bellagio, con Villa Melzi d’Eril e Villa Serbelloni, mentre sulla sponda lecchese segnaliamo Varenna con Villa Monastero.

In Alta Valle Camonica, Vezza d’Oglio regala un incantevole panorama capace di sorprendere il turista in ogni periodo dell’anno. Da qui si arriva all’imponente ghiacciaio di Pietra Rossa e si possono raggiungere i Laghi Seroti: diciassette laghetti alpini, dalle più svariate forme e dimensioni. La Val d’Intelvi, situata in provincia di Como, è una terra ricca di paesaggi montani mozzafiato che danno la possibilità di scoprire il proprio lato sportivo o avventuroso o, al contrario, dedicarsi al relax più assoluto, tra la Valle dei Mulini o l’antica Via San Rocco.

Uno degli itinerari più suggestivi, fra la montagna e la sponda orientale del Lago di Como, è quello che oggi viene chiamato il Sentiero del Viandante: si tratta di un percorso che costeggia tutta la sponda lecchese del lago, di circa 48 km, da Abbadia Lariana a Colico. La Via Francigena è uno dei più importanti itinerari storico culturali, un percorso lungo oltre duemila chilometri dall’Inghilterra fino a Roma. La tratta lombarda attraversa, nei suoi 120 chilometri, i territori di Pavia e di Lodi, e si snoda quasi interamente in Lomellina, terra di acque, risaie, deliziosi paesi,

TRA NATURA E STORIA Gli straordinari paesaggi lombardi, estremamente diversificati tra pianura collina e montagna, sono ancora più belli da percorrere a piedi o in bicicletta. Lontane dalle rotte turistiche ma vicine alla Valle Seriana si aprono le piccole Val Vertova, Val Sedornia e Val Sanguigno, dove la natura incontaminata è ricca di ruscelli, torrenti, cascatelle e pozze tutte da gustare durante rilassanti passeggiate adatte a tutta la famiglia.

Monza, la Villa Reale

castelli, ville e cascine storiche. Appena fuori le mura di Mantova si sviluppa una terra ricca di cultura e sapori, attraversata dal fiume Po: la zona è ideale per il turista che apprezza i ritmi lenti, i paesaggi aperti e tranquilli e la buona cucina. Da visitare i piccoli e graziosi borghi cittadini. La Strada delle Abbazie è un itinerario storico immerso nella natura, che passa tra le Abbazie di Chiaravalle, Mirasole, Morimondo, Viboldone, la Basilica di Santa Maria in Calvenzano e le chiese di San Lorenzo in Monlué e di San Pietro in Gessate. La Villa Reale di Monza offre in un colpo solo una maestosa Reggia, dei bellissimi Giardini all’inglese in cui si trovano rare piante monumentali, il magnifico Roseto con oltre 4.000 varietà di rose da tutto il mondo e il Parco recintato più grande d’Europa. La Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina è un’affascinante strada panoramica, lunga 67 km, tra i terrazzamenti vitati e i produttori del Nebbiolo delle Alpi. E’ un percorso che collega Ardenno a Tirano e si snoda tra borghi antichi, santuari immersi nel verde e resti di antichi castelli. La Valganna ha una natura meravigliosa e al contempo regala occasioni e percorsi per scoprirla a fondo: laghi e ruscelli, piccoli borghi immersi nel verde, tracce di storia e religiosità. In estate le Cascate della Valganna offrono una sosta refrigerante per gli escursionisti.


TURISMO 2020 In vacanza nel Paese più bello del mondo

Valle d’Aosta

Dove natura e storia sono protagonisti

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anorami mozzafiato e prodotti unici, della cucina e dell’artigianato locale. Sport adrenalici e passeggiate nella natura. Castelli incantati e funivie modernissime che ti portano a sfiorare il cielo. La Valle d’Aosta è tutto questo e molto di più. Molte di queste bellezze si possono già ammirare, altre appena ci sarà data la possibilità. Cominciamo, come dire, a conoscerle e a “farci venire l’acquolina”!

IMMERSI NELLA NATURA Zaino in spalla, scarponcini ai piedi e via! Per chi ama la natura, la Valle d’Aosta è uno scrigno da aprire: grandi parchi, riserve naturali, vette imponenti e panorami indimenticabili. Chi ama il trekking ha di fronte a sé un regno tutto da scoprire, ma molte di queste località sono raggiungibili anche in auto o con i mezzi pubblici. Partiamo da quello che della Valle d’Aosta è un vero emblema, il Parco Nazionale del Gran Paradiso, 70.000 ettari di territorio di alta montagna, tra gli 800 metri di fondo valle e i 4.061 metri del Gran Paradiso, tra pascoli alpini, vette imponenti, specchi d’acqua

Il Castello di Fénis

incantevoli e boschi rigogliosi. È la “casa” di straordinari animali che è facile incontrare: dallo stambecco, simbolo del Parco e specie protetta fin dai tempi di re Vittorio Emanuele II che volle salvarlo dall’estinzione, alle marmotte, dai camosci fino alle meravigliose aquile reali e al gipeto. Da non perdere nel periodo estivo il Giardino Botanico Alpino Paradisia di Cogne, che ospita oltre mille specie vegetali, il villaggio di Pellaud, in Val di Rhêmes, che ancora oggi conserva l’architettura rurale tipica delle montagne valdostane, o la Valsavarenche con il piccolo specchio d’acqua del pianoro di Plan Borgnoz, raggiungibile dopo un’impegnativa camminata. Ma di grande interesse naturalistico sono anche il Parco Naturale del Mont Avic, la Riserva Naturale del Mont Mars, nella parte bassa della Valle del Lys, che incanta con la presenza di laghi alpini raggiungibili con escursioni giornaliere di media difficoltà, le valli del Gran San Bernardo sono perfette per godere di panorami suggestivi e selvaggi, a cominciare dall’omonimo colle, noto per i cani San Bernardo che dal 1800 sono ufficialmente la razza allevata dai canonici dell’Ospizio del Colle, e che si fa apprezzare anche

Il Lago blu e, sullo sfondo, il Cervino

Tanto sport, per tutti i gusti La Valle d’Aosta è anche terra di sport. Soprattutto quelli più vicini alla natura. Trekking e due ruote la fanno da padroni, ma acquistano sempre più interesse l’hydrospeed o il rafting, e ci sono luoghi di elezione per il climbing. Senza dimenticare che il tutto si può praticare in luoghi affascinanti. Insomma, uno spettacolo! Per gli amanti del trekking, la Valle d’Aosta offre oltre 2.000 sentieri ben tracciati che conducono a laghi alpini, valichi mon-

da chi lo raggiunge in moto o in bicicletta. E poi non possiamo fare a meno di pensare alle sue cime, il Monte Bianco, il Monte Rosa e il Cervino che il poeta e scrittore inglese John Ruskin definì “Il più nobile scoglio d’Europa”. Infine, non perdetevi l’area di Aosta e dintorni, che non è solo storia e cultura, ma anche un territorio di grandi bellezze naturali. I laghi di Chamolé, di Arbolle o delle Laures, a monte di Pila e Brissogne, rappresentano una meta escursionistica particolarmente suggestiva. Le Riserve Naturali di Tsatelet, sulla collina di Aosta e Côte de Gargantua a Gressan, rappresentano luoghi di interesse naturalistico a due passi dalla città.

TRA RESTI ROMANI

E CASTELLI MEDIEVALI Chi meglio della Valle d’Aosta può offrire un così vasto patrimonio storico, artistico ed etnografico in uno spazio tanto ristretto e, quindi, visitabile in tempi brevissimi? Ecco un altro plus di questa piccola regione che offre tracce dei romani, castelli medievali, borghi da favola e musei etnografici che permettono una full immersion nella vita rurale del passato e nelle tradizioni di montagna. Cominciamo da Aosta, un concentrato di storia visitabile in una giornata. Il punto di partenza non si discute, l’Arco di Augusto all’entrata di Aosta. Da qui si raggiunge il noto complesso ecclesiastico di Sant’Orso dove, oltre all’imponente campanile romanico, è possibile visitare la basilica paleocristiana di San Lorenzo (V secolo d.C.) e il meraviglioso chiostro. Poco più avanti troviamo l’imponente Porta

tani, bivacchi e rifugi nel silenzio di paesaggi maestosi. Alcuni compongono dei veri e propri itinerari di più giorni. Che si preferisca la bici da strada o la mountain bike, poco cambia: la Valle d’Aosta ha percorsi e itinerari intriganti per tutti! Su strada, si può pedalare sui dolci pendii, tra vigneti e castelli, oppure faticare risalendo verso i grandi valichi alpini. Per i freerider più esperti, il downhill e l’enduro sono gli sport perfetti per vivere emozioni indimenticabili: tantissimi gli itinerari da scoprire, tra i quali quello che da Pila conduce direttamente ad Aosta. E poi golf, equitazione, pesca… E nelle acque bianche della Dora Baltea e dei torrenti alpini ci si può divertire con il rafting a bordo di gommoni, oppure praticando l’hydrospeed.

Pretoria alla destra della quale si trova il famoso Teatro Romano. E non si può abbandonare Aosta senza aver visitato un luogo ricco di testimonianze, anche preistoriche: l’area megalitica di Saint-Martinde-Corléans, uno dei più interessanti siti archeologici in Europa con significative testimonianze di quasi cinque millenni di storia, dai momenti finali del Neolitico ai giorni nostri. Nel resto della regione, incorniciati tra vigneti e castagneti, simboli di epoche affascinanti e icone di borghi suggestivi, troviamo numerosi castelli. Dell’imperioso Forte di Bard si parla nel box. Dei tanti altri, citiamo almeno il più visitato e scenografico maniero medievale della regione, il castello di Fénis, un tempo appartenuto alla potente casata degli Challant, quello di Verrès, l’antica Vitricium, costruito fra il 1361 e il 1390 da Ibleto di Challant sulle rovine di un’antica fortezza, il castello di Issogne, con la celebre fontana del melograno in ferro battuto, le pitture dell’androne e del portico che riproducono scene di vita del Quattrocento, la magnifica sala baronale adorna di pitture parietali e la cappella, e il maniero di Sarre che i Savoia usavano per i soggiorni di caccia nella regione e ha una splendida sala decorata con centinaia di corna di camosci e stambecchi, trofei di caccia del re.


Assolutamente da non perdere

La Valle d’Aosta è una terra che sorprende e regala emozioni uniche. Come, per esempio, ritrovarsi senza alcuno sforzo al cospetto di vette imponenti, considerate tra le più spettacolari meraviglie della natura nel mondo, grazie alla capillarità delle sue funivie, oppure avvicinarsi alle stelle, oppure ancora immergersi completamente in atmosfere medioevali.

OSSERVATORIO ASTRONOMICO E PLANETARIO DI LIGNAN Ancora più in alto! Arrivati vicini alle grandi vette, perché non aspirare a guardare ancora più in alto, fino alle stelle? In Valle d’Aosta si può! Infatti, a Lignan, frazione montana del comune di Nus, a oltre 1.600 metri di altitudine nel vallone di Saint-Barthélemy, hanno sede l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta e il Planetario. Il parco degli strumenti presso l’Osservatorio è tra i più ampi d’Europa: il Laboratorio Eliofisico per l’osservazione di gruppo del Sole in sicurezza per la vista, la Terrazza Didattica con sette telescopi Cassegrain da 25 cm di apertura, il Teatro delle Stelle per l’osservazione del cielo a occhio nudo con l’utilizzo di speciali puntatori laser.

IL FORTE DI BARD Rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento. Oggi è il nuovo polo culturale delle Alpi Occidentali che fonde all’interno di un’unica struttura, spazi e servizi innovativi; oltre al Museo delle Alpi, si trovano le Prigioni, che ospitano un percorso tematico multimediale sulla storia del Forte di Bard e vari spazi in cui trovano posto importanti mostre temporanee. Un percorso pedonale che si sviluppa fra possenti muraglioni, parte dall’interessante borgo medievale di Bard a lato del parcheggio e sale toccando i tre principali corpi di fabbrica, fino al grande cortile quadrangolare della Piazza d’Armi dove si collocano gli spazi dedicati alle mostre temporanee.

SKYWAY MONTE BIANCO La spettacolare funivia Skyway Monte Bianco è un vero e proprio capolavoro ingegneristico. Si sale dai 1.300 metri di Pontal d’Entrèves (Courmayeur) al Pavillon du Mont Fréty (2.200 metri) e quindi a Punta Helbronner (3.466 m), tre stazioni realizzate in spazi protetti di vetro e acciaio, inseriti armoniosamente nell’ambiente circostante. Le cabine della funivia ruotano su sé stesse, per offrire ai passeggeri una vista completa sulle vette circostanti lungo tutto il percorso, che copre circa 2.200 metri di dislivello in una decina di minuti. Alla stazione intermedia del Pavillon du Mont Fréty, grazie alle grandi superfici vetrate, si può godere di uno straordinario panorama sui versanti contrapposti della Val Veny e della Val Ferret. Qui si trova Hangar 2173, uno spazio espositivo sulla storia della funivia e all’esterno si può visitare il giardino botanico Saussurea e, per i più piccoli, giocare nel parco Skyway for kids. All’arrivo a Punta Helbronner (3.466 m), un’ampia terrazza panoramica circolare, di 14 metri di diametro, regala una straordinaria vista a 360 gradi su buona parte dei “quattromila” delle Alpi Occidentali: il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino, il Gran Paradiso e il Grand Combin.

Il castello Sarriod de La Tour

TERRA PER BUONGUSTAI Chi non ha mai sentito parlare del Lard d’Arnad o della Fontina, due tra i diversi prodotti Dop che la Valle d’Aosta può vantare? E dei suoi vini di Denominazione di origine controllata? Ben diverso, però, è poterli assaporare, ancor meglio se proprio dove vengono prodotti. Ecco perché un viaggio in questa re-

Passerella panoramica Pré-Saint-Didier

Magazzino Fontina di Valpelline

gione può diventare anche un indimenticabile itinerario dei profumi e dei sapori. Partiamo proprio dal “principe”, il Lard d’Arnad, dal 1996 unico lardo d’Europa a denominazione di origine protetta (DOP), un gustoso e profumato salume sottoposto a stagionatura con sale, spezie e aromi di montagna che, se abbinato alla dolcezza del miele e alla croccantezza del pane di segale, diventa una preliba-

tezza indimenticabile. Da queste parti, poi, è d’obbligo un assaggio anche della tipica motsetta prodotta dai salumifici locali, un antico salume costituito da un pezzo di carne di muscolo o di coscia essiccata e debitamente insaporita con erbe e spezie locali. Di queste parti è anche la celebre Micòoula, un pane dolce, e il salignön, una ricotta dalla consistenza cremosa e grassa, dal colorito rosato e dal sapore piccante e speziato. Per i vini citiamo almeno il Vallée d’Aoste Donnas, il primo vino valdostano ad aver ottenuto la Doc, definito “il fratello montano del Barolo”: è un vino secco e vellutato che si abbina bene alle carni di camoscio e alla selvaggina in genere, ma anche ai formaggi di lunga stagionatura. Se ci si sposta a nord di Aosta, tra la Valle del Gran San Bernardo e la Valpelline, si entra nel regno dei formaggi (e non solo), in particolare della Fontina Dop, il più famoso dei prodotti caseari valdostani. Se si è da quelle parti si consiglia di puntare su Valpelline, la località da cui ha origine la celebre Seupa à la Vapelenentse, zuppa gratinata al forno a base di pane e, appunto, fontina. Da queste parti sono grandi protagonisti anche i salumi, in particolare il Jambon de Bosses, un prosciutto crudo speziato con erbe di montagna. E con tutto questo ben di Dio, cosa bere?

Visti i prodotti in questione, in questo caso si consiglia di assaporare una delle birre artigianali prodotte nei birrifici valdostani. Chiudiamo citando altre due eccellenze valdostane: le mele, il frutto più coltivato in Valle d’Aosta, e il prelibato miele valdostano protagonista nell’ultima domenica di ottobre della Sagra di Châtillon, località che per l’occasione si trasforma nella capitale di questa dolcezza.


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