Broadcast & Production - Numero 3/2014

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EDIZIONE ITALIANA DI RADIO WORLD & TV TECHNOLOGY Anno XVI - Numero 3 - Estate 2014

È successo a Roma!

OPENHOUSE ARET miete consensi a Milano e a Roma

ULTRA HD RAI ed Eutelsat per un test “doc”



Sommario

Presidente Steve Palm Vice Presidente Carmel King Direttore Vendite Eric Trabb Direttore Responsabile e Publisher B&P Andrea Rivetta Vendite Italia e CEO Raffaella Calabrese Produzione e diffusione Dagmar Hänle Stampa e Fotolito Tipografia Sady Francinetti di L. e S. Francinetti snc (MI) NewBay Media Italy srl S. Felice - Prima Strada, 12 I 20090 Segrate (MI) Tel. 02 92884940 broadcast@broadcast.it World Headquarters NewBay Media LLC 5285 Shawnee Road, Ste 100 Alexandria - VA 22312 USA Iscrizione al R.O.C. nr. 16523 del 23/10/2007 Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 275 del 16 aprile 1999 Copyright NewBay Media Italy Srl. Tutti i diritti diriproduzione e traduzione sono riservati. Gli elaborati inviati, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

OPINIONI&RUBRICHE I segnali impossibili 04 EVENTI&EXPO RadioTv Forum di Aeranti-Corallo 2014 10 I seminari e gli workshop 20 VI Seminario SMPTE 22 Interferenze internazionali 31 Le Aziende dell’area Expo 36 FLASH&NEWS ARET, produzione al top 64 RAI ed Eutelsat per l’Ultra HD 4K 66

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

INDICE INSERZIONISTI Aldena Telecomunicazioni ARET AVID Bel Power Europe BitOnLive Blackmagic Design BLT Italia Blueshape Broadcast Solutions BT Monitoring BV Media DB Elettronica Diem Technologies Elle Erre Elettronica

pag. 9 pag. 62 pag. 13 pag. 25 pag. 33 pag. 5 pag. 29 pag. 51 IV cop. pag. 45 pag. 39 pag. 61 pag. 15 pag. 66

Eurotek Eutelsat Italia Eutelsat Italia JVC Lemo Italia Lupo Light M-Three Satcom Midiware Network Electronics Prase Engineering Rohde & Schwarz Siat Installazioni Sitel Tedes

II cop. pag. 7 pag. 63 III cop. pag. 55 pag. 11 I cop. pag. 47 pag. 49 pag. 35 pag. 17 pag. 43 pag. 23 pag. 21

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O&R

Signore e signori, si cambia!

SEGNALI IMPOSSIBILI IOPINIONI&RUBRICHE

Una soluzione ci sarebbe. Si chiama “service following”: siccome le radio veicolari DAB sono praticamente tutte dotate di ricevitore FM con relativo tuner dedicato, è sufficiente che il sintonizzatore FM “agganci” la stazione che in FM trasmetta lo stesso PI (Program Identifier) del programma che si sta ascoltando in DAB, e la tenga costantemente sintonizzata. Quando la copertura DAB scende a livelli non soddisfacenti la radio commuta sull’analogo programma trasmesso in FM, per ritornare al DAB non appena il segnale digitale ritorna ad un buon livello.

Il DAB sta ottenendo in Europa un successo L’UOVO DI COLOMBO? QUASI. interessante, Il programma che esce in formato analogico dalla messa in ed essendo un sistema onda di una emittente viene consegnato a due catene distinte: una analogica, che alimenta la rete di trasmettitori completamente digitale FM. Una digitale, dove il programma viene dapprima ha con sé dalla nascita campionato, poi compresso, inviato ad un head-end, multiplato con altri programmi, distribuito da una rete digitale tutti gli anticorpi (magari satellitare) per raggiungere alla rete di trasmettitori necessari a garantire DAB che magari opera in SFN. In parole povere: le emissioni omologhe DAB ed FM non sono mai sincronizzate, e vi un ascolto in viaggio possono essere fino ad “alcuni” secondi di ritardo. Quindi, per evitare un ascolto a passo di pellegrino, prima di piacevole e rilassato. commutare fra DAB ed FM (e viceversa) è necessario che il Finché c’è copertura. ricevitore sincronizzi i due segnali. C’è un solo modo di farlo: un buffer che memorizza il segnale E poi? che arriva per primo (sempre l’FM, che non attraversa multiplexer, interleaver e mappatori di simbolo) e al momento di commutare da DAB a FM commuta non sul segnale in diretta ma sul punto corrispondente del contenuto memorizzato dinamicamente nel buffer.

TEORICAMENTE SEMPLICE. Praticamente molto difficile. Dove deve essere il buffer? Nel chip di decodifica o in un chip a parte? Provate poi a mettere

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Punti di fissaggio per piastre di montaggio batteria V-Lock o Anton Bauer

Audio meters con controllo livelli integrato

Facile accesso alle connessioni standard di trasmissione senza cavi proprietari

Regola le impostazioni della fotocamera e gli strumenti di monitoraggio con controlli touchscreen avanzati

Push button per la selezione dei menu per la messa a fuoco, iris e altro

Maniglia estraibile con molteplici punti di fissaggio

Connettori XLR con alimentazione phantom per microfoni esterni professionali

HD-SDI video out e 12V per il monitoraggio

Esclusivo sensore aggiornabile dall’utente e torretta con attacco lenti

Supporto per lenti di grandi dimensioni integrato, matte boxes e altro

Compatibile con tripod dotati di sgancio rapido

Vi presentiamo URSA di Blackmagic, la prima camera 4K al mondo per film digitali aggiornabile! Blackmagic URSA è la prima fotocamera digitale di fascia alta al mondo progettata per rivoluzionare il workflow sul set. Costruita per gestire l’ergonomia delle grandi troupe cinematografiche nonché per l’uso singolo, URSA ha tutto incluso, tra cui un grande monitor da 10 pollici pieghevole, un sensore di imagini 4K Super 35 con global shutter aggiornabile dall’utente, 12G-SDI, e registratore internal RAW e ProRes. Sensore Super 35 URSA è una vera camera digitale professionale con sensore 4K, global shutter e un’incredibile gamma dinamica a 12 stops. L’ampia gamma dinamica spazza via le videocamere tradizionali o le telecamere broadcast, anche di fascia alta, poichè si ottengono immagini notevolmente migliori che assomigliano ad un vero cinema digitale. Il grande sensore Super 35 permette creativa profondità di campo nelle riprese e con RAW e ProRes si ottiene una qualità incredibile! Doppio registratore Blackmagic URSA dispone di registratori doppi quindi non è necessario interrompere la registrazione per cambiare supporto. Questo è fondamentale se si sta riprendendo un evento storico, un’importante intervista o dove non si può smettere di riprendere! Basta caricare una scheda CFast vuota nel secondo registratore e quando la scheda corrente è piena, la registrazione continuerà sulla seconda scheda, il che consente di cambiare la scheda completa e continuate a registrare!

Sensore aggiornabile dall’utente Blackmagic URSA è dotata di un corpo macchina modulare che può essere aperto svitando 4 semplici bulloni! La parte frontale della camera include i sensori, attacco lente e connessione di controllo delle lenti e può essere aggiornata in futuro, quando si svilupperanno nuovi tipi di sensori. Questo significa che la prossima fotocamera sarà una frazione del costo di acquisto di una nuova macchina! Scegli il PL mount professionale oppure il più diffuso EF mount e ancora di più! On Set Monitoring integrato! Dite addio agli ingombranti on set monitors perché con URSA di Blackmagic avete un grande schermo pieghevole da 10 pollici integrato, il che lo rende il più grande viewfinder al mondo! Lo schermo è super luminoso e dotato di un angolo di visualizzazione ultra wide. URSA comprende anche due extra touch screen da 5’’ su entrambi i lati della camera che mostrano le impostazioni come il formato, il frame rate, l’angolo dell’otturatore più scopes per controllare i livelli, l’audio e il focus!

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O&R d’accordo i broadcaster di tutto il mondo sullo sfasamento massimo che ci può essere fra le emissioni FM e DAB. Al meglio riceverete due dita negli occhi. Ci ha provato anche l’EBU, ma non è andata oltre una “raccomandazione”, e anche poco vincolante. Per finire, il livello audio di emissioni DAB e FM omologhe è spesso diverso. Roba da lasciar perdere prima ancora di provarci. E invece abbiamo trovato qualcuno che ha fatto una scelta coraggiosa e impegnativa. Diversa da tutte le altre. Forse l’unica possibile. E funziona.

L’AUTO C’È! “La macchina sarà a nostra disposizione alle 14 di martedì. Riesci a venire?” L’invito ha la tipica precisione teutonica, ma l’occasione era davvero troppo bella per lasciarsela scappare. Alle 13:45 di un martedì ci presentiamo in Max-Diamand-Strasse 25, a Monaco di Baviera. Un gentile addetto apre la porta carraia e la nostra auto, unica non tedesca fra tutte le altre, varca la soglia del Centro Ricerca e Sviluppo di BMW Group. Bertram Hock è il responsabile sviluppo per i ricevitori broadcast di bordo per tutto il gruppo BMW. “La radio DAB assicura una ottima qualità del suono, ma dovevamo assicurare che il piacere dell’ascolto proseguisse anche quando la copertura DAB diventa insufficiente. Ci siamo però accorti che non potevamo garantire un funzionamento perfetto del sistema di service following se avessimo scelto di dipendere dalle scelte di altri: in particolare le differenze di ritardo fra FM e DAB che si riscontrano considerando trasmettitori diversi appartenenti alla medesima rete, le differenze di livello, e le imprecisioni dei broadcaster nell’attribuire i nomi (PI) alle stazioni. Allora abbiamo scelto di far sviluppare un ricevitore su nostre specifiche.” BMW ha fatto una scelta raffinata per il service

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following: il cuore del sistema è un DSP, un processore digitale di suono. I ricevitori DAB e FM funzionano in parallelo. Non appena il guidatore seleziona una stazione (scegliendo il nome, non se cercarla su DAB o FM) il sistema verifica se quella stazione trasmette in simulcast DAB/FM. In caso affermativo vengono sintonizzate entrambe le emissioni, il segnale viene demodulato, e la relativa forma d’onda viene analizzata con algoritmi di fingerprinting. Il sistema è quindi in grado di determinare il ritardo preciso fra le due emissioni, e l’emissione FM viene ritardata intenzionalmente di un tempo pari allo sfasamento fra le due emissioni. Il sistema comprende più di un tuner per ogni tecnologia, così mentre il tuner principale riceve il segnale destinato all’ascolto quelli ausiliari costruiscono la mappa precisa di quello che accade nel resto dei segnali ricevibili. Il sistema è così in grado di commutare fra DAB ed FM in modo completamente trasparente, perché è il sistema stesso a determinare con la massima precisione (attraverso il fingerprinting delle forme d’onda) lo sfasamento che in quel luogo e in quell’istante si verifica fra le due emissioni. Il DSP provvede poi a riallineare il livello sonoro e prova anche a riallineare la timbrica. Lo stesso accade dopo che la copertura DAB è tornata ad un livello soddisfacente.

NON RESTAVA CHE PROVARLO. L’auto cui si riferiva l’invito è una 535i GranTurismo. Sei cilindri “tremila” turbo benzina, più di trecento cavalli. Ma non siamo qui per questo. Il traffico di Monaco si dirada rapidamente, e viaggiamo sull’autostrada A9 per Ingolstadt; quando si va piano siamo a 150 km/h (non ci sono limiti su quel tratto). Bertram Hock è al volante, e ci illustra il funzionamento del sistema. Il display di bordo dell’auto riporta accanto al nome della stazione un simbolo che permette di capire se il “service following” si è attivato. E tutto funziona in modo impressionante. Non un fruscio, non un cric, non il minimo rumore accompagnano il passaggio fra DAB ed FM e fra FM e DAB. Non ci fosse l’indicatore sul display, non ci accorgeremmo di nulla, anche il volume è esattamente lo stesso e idem la timbrica.

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O&R Percorriamo dei tratti a velocità intorno ai 200 km/h, ma la ricezione rimane perfetta e le commutazioni pure. Torniamo in sede, e le prove al banco confermano i risultati del test su strada. Proviamo a simulare la mancanza di copertura semplicemente staccando il connettore dell’antenna DAB. Il passaggio a FM è istantaneo e totalmente inavvertibile. Connettendo di nuovo l’antenna DAB, il sistema ritorna alla ricezione DAB dopo dieci/quindici secondi, il tempo tecnico di sintonizzare il bouquet, estrarre il segnale, analizzarlo e sincronizzare le forme d’onda dell’audio analogico. Bertram Hock ci osserva soddisfatto mentre facciamo le nostre prove. Ci congediamo che è ormai buio. Uno dei mille prototipi camuffati che animano il piazzale avvia il motore, ed è un urlo lacerante, pieno, possente. Anche questo è suono. Essere qui fa un effetto strano: in un tempio dei motori, ma ad occuparci di radio. Non abbiamo idea se altri costruttori d’auto abbiano deciso di intraprendere una strada così radicale ma così efficace. O qualcosa di diverso, ma che comunque funzioni. Certo che una cosa del genere andrebbe provata su strada in Italia. Voi che ne dite?

I SEGNALI IMPOSSIBILI “I Segnali Impossibili" è l’evoluzione di un progetto di Davide Moro, realizzato in collaborazione con Telecomunicazioni Aldena per le antenne.

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E&E EVENTI&EXPO

RadioTv Forum 2014: ancora un successo, per dire sì alla ripresa

Oltre 2500 presenze all’evento, durante il quale Aeranti-Corallo chiede al governo un serio progetto politico che, nel riaffermare il ruolo dell’emittenza locale, garantisca certezze alle imprese che intendono continuare a investire. L’anno prossimo edizione numero dieci!

Da sinistra: Antonio Preto, Marco Rossignoli, Antonello Giacomelli e Luigi Bardelli all’avvio della manifestazione

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Grande successo del RadioTv Forum 2014 di AerantiCorallo, nonostante il momento di difficoltà che sta attraversando il comparto a causa della contrazione dei ricavi pubblicitari, derivante dalla recessione in atto e dalla concorrenza delle nuove piattaforme, e a causa delle inaccettabili scelte legislative e regolamentari assunte, negli ultimi anni, che ha generato una situazione di incertezza permanente, che ha impedito, e sta impedendo, qualsiasi programma-

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zione aziendale. Le presenze all’evento, nel totale delle due giornate, sono state oltre 2.500. Come ogni anno, sono stati organizzati convegni, seminari e workshop, ed è stata allestita una ampia area expo con circa sessanta tra enti e aziende. Il RadioTv Forum ha preso il via con il tradizionale taglio del nastro, da parte del Sottosegretario allo Sviluppo Economico Antonello Giacomelli e del Commissario Agcom Antonio Preto. Ha avuto, quindi, inizio l’incontro di apertura, con la relazione annuale di Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo e Presidente Aeranti, cui sono seguiti gli interventi di Luigi Bardelli, componente dell’esecutivo Aeranti-Corallo e Presidente Corallo, del Sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli, del Commissario Agcom Antonio Preto, del Presidente del Coordinamento nazionale dei Corecom, Filippo Lucci e del Segretario generale Fnsi Franco Siddi.

RELAZIONE ANNUALE Nella propria relazione annuale, Marco Rossignoli ha lamentato che la mancanza di un progetto governativo strut-

CREDITI Questo amplissimo report dedicato all’evento nazionale del broadcast italiano è stato curato da Andrea Rivetta, Michele Fazzalari, Davide Moro e Fabio Carera. La quasi totalità delle foto del servizio è stata realizzata da Simona Scarano (simonascarano@gmail.com).

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E&E

Marco Rossignoli

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turale per l'emittenza locale e il continuo cambiamento delle regole ha generato una situazione di incertezza permanente, che ha impedito, e sta impedendo, qualsiasi programmazione aziendale da parte delle imprese. Rossignoli ha proseguito evidenziando che per evitare un drastico ridimensionamento del comparto è necessario che il Governo dia vita a un serio progetto politico che, nel riaffermare il ruolo dell'emittenza locale, definisca, in un'ottica di salvaguardia del pluralismo sul territorio, prospettive e percorsi che diano certezze alle imprese che intendono continuare a investire nel settore. Il coordinatore Aeranti-Corallo si è quindi soffermato sui temi particolarmente critici del settore televisivo locale; in particolare, sul tema della compatibilità radioelettrica degli impianti di trasmissione con impianti operanti negli Stati esteri confinanti, ha sollecitato il Governo, a fronte della responsabilità derivante dall’assegnazione di frequenze che oggi si vorrebbero revocare, ad adottare, senza indugio, iniziative finalizzate alla risoluzione della problematica, nell'ottica della compatibilizzazione tra gli impianti eserciti in Italia e quelli dei Paesi confinanti. Nello specifico, Rossignoli ha chiesto che il Ministero segnali all'Agcom, ai fini della ripianificazione che la stessa deve attuare, esclusivamente le frequenze oggetto di situazioni interferenziali non eliminabili. In tale ottica, Rossignoli ha quindi lanciato la proposta che il Ministero avvii tavoli tecnici, con il coinvolgimento anche delle Regioni interessate e di rappresentanti delle Amministrazioni estere. Sul tema dei contributi per il diritto di uso delle frequenze, Rossignoli, evidenziando che l'Agcom ha recentemente avviato una specifica consultazione pubblica, ha espresso il giudizio assolutamente critico di Aeranti-Corallo sul relativo schema di provvedimento, in relazione al fatto che i criteri ivi previsti generano importi assolutamente insostenibili per l'emittenza locale. Ha poi sottolineato che lo schema di provvedimento disattende il contenuto dell'art. 17, c. 2 del Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Ra-

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E&E

L’applicazione agli operatori di rete anche di diritti amministrativi per l’autorizzazione generale di cui sono titolari: gli importi previsti da tale norma, oltre a non essere calati nella realtà del settore, sono insostenibili per l’emittenza locale

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diofonici, in base al quale l'Autorità avrebbe dovuto uniformare gli importi previsti per le diffusioni su frequenze terrestri in tecnica analogica a quelli previsti per le diffusioni in tecnica digitale. Rossignoli ha poi rilevato che l’art. 34 del Codice delle Comunicazioni elettroniche prevede l’applicazione agli operatori di rete anche di diritti amministrativi per l’autorizzazione generale di cui sono titolari, e che gli importi previsti da tale norma, oltre a non essere calati nella realtà del settore, sono insostenibili per l’emittenza locale. Passando alla radiofonia, Rossignoli ha sollecitato maggiore attenzione alle istanze del comparto, troppo spesso trascurato. Ha quindi ricordato che, in tema di radiofonia digitale, l'Agcom ha recentemente esteso alla provincia di Bolzano il progetto pilota avviato in provincia di Trento per le trasmissioni radiofoniche digitali terrestri, nell’ambito del quale l’emittenza locale ha attivato tre mux. Tale progetto, ha poi aggiunto Rossignoli, sarà fondamentale per verificare tutte le problematiche che presenta l'avvio della nuova tecnologia e, in particolare, le modalità di realizzazione delle reti; la capacità delle emittenti di realizzare contenuti specifici per il nuovo contesto digitale; lo sviluppo del mercato dei ricevitori; la funzionalità del modello della società consortile definito dall'Autorità per lo svolgimento dell'attività di operatore di rete. Rossignoli ha, infine, toccato il tema della rilevazione degli indici di ascolto radiofonici, evidenziando che proseguono i lavori del tavolo tecnico istituito dall’Agcom, dove Aeranti-Corallo ha rimarcato l’esigenza di una governance cui la radiofonia locale partecipi in misura almeno proporzionale ai propri ascolti. Il tavolo tecnico ha inoltre previsto una sperimentazione per la rilevazione degli ascolti attraverso i meter e, al riguardo, ha ricordato Rossignoli, Aeranti-Corallo, pur condividendo l’opportunità di ricerche tecnicamente sempre più avanzate, evidenzia l’esigenza che le stesse siano economicamente sostenibili e, allo stesso tempo, capaci di rilevare, in forma comparata e nel dettaglio, i dati dell’emittenza locale e di quella nazionale.

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E&E PROBLEMI SUL TAPPETO

Luigi Bardelli

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L’intervento di Luigi Bardelli, componente dell’esecutivo Aeranti-Corallo e Presidente Corallo, ha preliminarmente rimarcato il ruolo insostituibile delle emittenti radiofoniche e televisive locali sul territorio. Bardelli ha poi sottolineato la preoccupazione delle tv locali riguardo alla questione delle frequenze interferenti con gli Stati esteri confinanti e ha, quindi, chiesto che vengano attuate dal Governo tutte le misure necessarie alla risoluzione delle problematiche senza ingiustificate penalizzazioni al comparto. Bardelli ha quindi rimarcato che l’emittenza radiofonica e televisiva locale presenta specificità e ruolo insostituibili e ha lamentato di come non ci sia mai stato un disegno politico globale, che tenesse conto del sistema radiofonico e televisivo nel suo complesso, sottolineando che, per tale ragione, oggi ci troviamo questa eredità. Quella che è stata definita l’anomalia italiana, ha aggiunto Bardelli, è, invece, un grande valore: nel comparto radiofonico e televisivo locale operano, infatti, migliaia di lavoratori e tutto il settore garantisce pluralismo informativo e dà voce ai territori. Bardelli ha poi evidenziato che l’emittenza radiofonica e televisiva locale racconta ogni giorno i fatti dei territori ed è una specificità tutta italiana e, per tale ragione, è importante che il Governo si faccia carico di preservare a livello europeo la singolarità del nostro Paese

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E&E

Antonello Giacomelli

in ambito informativo. Sulla questione dei contributi per il diritto di uso delle frequenze, Bardelli ha affermato che gli importi previsti dallo schema di delibera dell’Agcom sono assolutamente insostenibili per il settore televisivo locale e che nessuna emittente sarebbe in grado di corrispondere gli importi previsti. Infine, ha auspicato che si attivi una collaborazione sinergica tra Agcom e Ministero al fine di risolvere in maniera organica le problematiche dell’emittenza locale.

RISPOSTE ISTITUZIONALI

Antonio Preto

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Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Antonello Giacomelli ha rilevato che la mancanza di una visione strategica complessiva del settore abbia determinato l’incertezza come caratteristica con cui fare i conti ogni giorno: “senza una chiara definizione di politiche, ha affermato Giacomelli, il comparto rischia di pagare un prezzo altissimo, e se lo paga l’emittenza locale, lo paga l’Italia”. Giacomelli ha detto di ritenere che le emittenti locali svolgano una funzione di interesse pubblico decisiva e utile per le comunità locali. Per il Sottosegretario occorre mettere fine all’idea dell’incertezza e dell’ambiguità: l’attuale situazione frequenziale non può essere tollerata e deve essere affrontata in termini risolutivi, di intesa con l’Autorità, al fine di poter dimostrare che imprenditori e istituzioni italiani vogliono stare pienamente dentro il sistema internazionale. Il punto finale, ha poi detto Giacomelli, non può che essere il pieno coordinamento internazionale delle frequenze e l’iscrizione a Ginevra di tutti i mux nazionali e locali. Il Sottosegretario ha quindi annunciato di voler avviare nel mese di luglio, assieme al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Luca Lotti, gli Stati generali dell’editoria, per fare il punto della situazione complessiva. Giacomelli ha inoltre dichiarato di voler intervenire sulle risorse destinate alle emittenti locali, offrendo garanzia di finanziamenti pluriennali alle imprese. Il Sottosegretario ha, infine, manifestato la volontà di voler “sincronizzare” la liberazione della banda 700 Mhz al passaggio al Dvb-t2 e ha manifestato la disponibilità a rispettare il terzo del mux complessivi previsti dalla legge per le emittenti locali. Il Commissario Agcom Antonio Preto, nel suo intervento, ha affermato di ritenere opportuno che, al fine di sanare il contenzioso in essere, il primo piano Lcn di cui alla delibera n. 366/10/CONS venga recepito in legge. Al riguardo, ha evi-

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E&E denziato che tale piano di numerazione, attualmente vigente, ha aiutato gli utenti a familiarizzare con il nuovo sistema e ha dato certezza agli operatori per coordinare i propri business model. Sulla questione della revisione del piano delle frequenze per la tv digitale terrestre, il Commissario Preto ha affermato che non si possono mettere in discussione gli obiettivi, ma si può ragionare sulle modalità di attuazione, mantenendo, comunque, la riserva di un terzo delle frequenze prevista dalla legge a favore delle tv locali. Relativamente, invece, alla questione dei contributi e dei diritti amministrativi che gli operatori di rete saranno chiamati a corrispondere, Preto ha rilevato che l’Agcom ha agito in ossequio alla legge 44 del 2012, ma che la stessa Agcom è pronta a valutare tutti i contributi che verranno dalla consultazione pubblica. Il Presidente del Coordinamento nazionale dei Corecom Filippo Lucci ha lamentato le difficoltà da tempo in essere nel dialogo tra i Corecom e il Ministero dello Sviluppo economico e ha auspicato che gli Stati generali annunciati per luglio offrano l’opportunità per aprire un tavolo di confronto permanente con il Ministero sulle problematiche comuni. Lucci ha poi parlato di spending review dei Corecom, citando il fatto che gli organismi regionali abbiano, nel tempo, ridotto il numero dei componenti. Infine ha auspicato un accordo quadro con il Ministero per specificare chiaramente il ruolo dei Corecom nell’attività istruttoria per le domande relative alle misure di sostegno per le tv locali. Il Segretario generale della Fnsi -Federazione Nazionale della Stampa Italiana Franco Siddi, si è soffermato sui problemi occupazionali del settore legati alla pesante crisi economica che ha toccato tutti i comparti, compreso quello dell’editoria radiofonica e televisiva locale. Siddi ha riconosciuto gli enormi sforzi messi in campo dalle imprese radiotelevisive locali e ha chiesto uno sforzo collettivo per preservare un comparto che garantisce pluralismo informativo.

Team NewBay Media Italy e RadioTv srl. Da sinistra: Andrea Rivetta, Elena Porta, Raffaella Calabrese e Aldo Besozzi

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E&E

Occasioni di crescita, sapere e condividere

EVENTI&EXPO

L’edizione 2014 del RadioTV Forum di Aeranti-Corallo è stata caratterizzata da una agenda particolarmente ricca di convegni, seminari e workshop

Da sinistra: Davide Moro, Marco Rossignoli e Marco Ricchiuti

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La copertura dell’articolato settore radiotelevisivo è stata pressoché completa, e spaziava dalle materie giuridiche agli aspetti tecnici, passando per le analisi di mercato e per la formazione dei conduttori. Questa edizione ha visto infatti l’esordio di una collaborazione con Radiospeaker.it, una grande Radio Community italiana che è riuscita nel tempo a diventare un punto di riferimento online per professionisti e appassionati di Radio. Solo conferme, invece, dal Seminario SMPTE sulle Tecnologie Emergenti: come tutte le precedenti, anche la sesta edizione (2014) si è tenuta all’interno degli spazi e del programma ufficiale del RadioTV Forum di Aeranti-Corallo, a testimoniare una condivisione di spirito e intenti, ma anche l’elevatissimo livello dei visitatori che animano il Forum. Riflettori accesi sulla strettissima attualità nel conve-

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E&E gno dedicato ad approfondire le tematiche delle interferenze che alcuni impianti trasmittenti italiani starebbero recando oltreconfine al segnale irradiato da emittenti estere su frequenze assegnate dai trattati internazionali a queste ultime. Sempre in linea con l’attualità anche il seminario sulla diffusione di contenuti televisivi e radiofonici dell'emittenza locale anche attraverso le nuove piattaforme (fra cui il web), l'interazione con i social network e le possibilità di sfruttamento pubblicitario. Ricordiamo poi l’incontro-dibattito su un tema insolito, ma di grande attualità (vista l’imminente scadenza della convenzione tra lo Stato e la Rai), ovvero “Realizzare il servizio pubblico con l'emittenza locale?” e il tradizionale appuntamento dedicato a formare una visione d’insieme sui punti di forza della radiofonia locale e del relativo mercato pubblicitario. A seguire, riepiloghiamo in dettaglio gli aspetti salienti di due di questi molti e interessanti eventi.


E&E VI Seminario SMPTE sulle Tecnologie Emergenti

Lo staff SMPTE Italia

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È ormai la sesta edizione, ma l’interesse suscitato ogni anno da questo incontro è in costante crescita. I temi non sono facili, ma i relatori che nelle diverse edizioni si sono avvicendati sul palco sono sempre riusciti nell’intento di coinvolgere il pubblico, illustrando e divulgando con un approccio al tempo stesso comprensibile ma rigoroso argomenti e sfumature realmente sulla cresta dell’onda della tecnologia di ogni anno. Sembra una precisazione scontata, ma la tecnologia sta procedendo negli ultimi anni ad una velocità vorticosa, e le tendenze di mercato fanno anche peggio: nulla garantisce che ciò che l’anno scorso era considerato il punto di arrivo inevitabile di un comparto sia ancora il faro all’orizzonte. La Society of Motion Picture and Television Engineers è stata fondata nel 1916 come associazione di tecnici per coordinare gli standard della cinematografia (chiamandosi appunto, Society of Motion Picture Engineers , in difetto della Televisione). Nel 1950 l’aggiunta di una “T” alla sigla dà vita alla denominazione attuale, accogliendo fra le competenze di interesse le tecnologie televisive. Il Seminario SMPTE

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E&E di Roma si pone come costante obiettivo l'aggiornamento dei tecnici e degli esperti di motion imaging sulle tecnologie che stanno emergendo nel settore del mondo della comunicazione e dell'intrattenimento. Di fatto, una preziosa occasione di incontro per gli addetti ai lavori nel mondo delle tecnologie dei media, presentando una rassegna dei punti di vista dei principali broadcaster italiani e di esperti di quelle tecnologie che stanno guidando l'evoluzione della comunicazione. Seguendo l’evoluzione tecnologica, l'attenzione degli addetti ai lavori si è andata spostando negli ultimi anni dal film elettronico e dalla televisione ad alta definizione (HDTV) a forme di riproduzione a risoluzione piĂš elevata, quali il cinema digitale a 2D e a 3D, tutti ormai entrati nella pratica corrente, fino ai livelli avanzati della Ultra HDTV, puntando con decisione a penetrare tutte le reti disponibili, da quelle televisive terrestri e satellitari a quelle del web. Su questi temi i relatori del Seminario hanno esposto i propri punti di vista, valutando i traguardi giĂ conseguiti e prefigurandone i possibili sviluppi. Dopo l’introduzione di Franco Visintin, Presidente Emerito della SMPTE - Italy Section, che ha dato il benvenuto agli intervenuti, e di Alfredo Bartelletti, Presidente della Italy Section, hanno avuto inizio gli interventi dei relatori. Giorgio Dimino, Centro Ricerche ed Innovazione Tecnologica di RAI, ha illustrato tutto quanto vi è nei sistemi di visione Ultra High Definition ‌al di lĂ della risoluzione piĂš elevata. Il suo intervento, dal titolo ‘UHDTV: the competitive “H’sâ€?’ è stato infatti dedicato a spiegare come disporre di una immagine composta da un numero piĂš elevato di pixel è di per sĂŠ un punto di partenza, e non di arrivo. Il fine principale di ogni avanzamento della tecnologia video deve essere infatti assicurare una migliore

Il Seminario SMPTE di Roma si pone come costante obiettivo l'aggiornamento dei tecnici e degli esperti di motion imaging sulle tecnologie che stanno emergendo nel settore

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Alfredo Bartelletti e Franco Visintin

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esperienza di visione agli spettatori: i quali sono oggi (e a ragione) molto più esigenti che in passato. Inseguire quindi un avanzamento meramente formale o di facciata aprirebbe le porte ad un sicuro insuccesso commerciale. Per Dimino la chiave del successo della tecnologia UHDTV saranno tre “H” (High Resolution [HR], High Frame Rate [HFR], High Dynamic Range [HDR]) e una “G” (Extended Colour Gamut). Per la particolare natura psicopercettiva del sistema sensoriale umano, limitarsi ad incrementare la risoluzione del fotogramma (a parità di ogni altro parametro) peggiorerebbe la qualità di visione in ogni scena che comprenda un minimo di movimento. Per quanto riguarda lo spazio colore, la Raccomandazione ITU-R BT.2020 prevede un campionamento digitale a 10 o 12 bit per componente cromatica (resta invariato il sistema a tre componenti R-G-B), rispetto agli 8 o 10 bit previsti per il formato HD dalla corrispondente ITU-R BT.709. La distanza di visione sarà come sempre un parametro chiave; diversamente da quanto si potrebbe comunemente pensare, all’aumentare della risoluzione corrisponde una diminuzione della distanza ottimale di visione, a parità di dimensioni dello schermo. L’apparente contraddizione discende dalla fisiologia dell’occhio umano: il sistema di coni e bastoncelli disposto sulla nostra retina, infatti, è in grado di “risolvere” (cioè percepire come distinti) due punti differenti quando l’angolo di visione che sottende i due punti è maggiore di un valore limite, che è proprio del sistema di visione umana. Chiameremo “angolo minimo di visione” questo valore limite. Se le dimensioni dello schermo rimangono invariate, al crescere della risoluzione aumenta il numero totale dei pixel, e quindi diminuisce la dimensione di ciascun pixel. Con essa diminuisce anche l’angolo di visione che sottende due pixel adiacenti. Se con una risoluzione HD mi ero posto esattamente ad una distanza dallo schermo tale da far coincidere l’angolo di visione che sottende ciascun pixel con l’angolo minimo di visione, aumentare il numero di pixel non produce alcun effetto visibile: se al posto di quel singolo pixel in HD ne avessi ora quattro, otto, o sedici l’occhio “vedrebbe” comunque un macro pixel equivalente, di dimensioni pari a quello dell’HD. Fatica sprecata, quindi. Le soluzioni sono due: mi avvicino allo schermo, così da far coincidere nuovamente l’angolo minimo di visione con l’angolo che sottende ciascun pixel (a parità di dimensioni dello schermo, se aumenta la risoluzione i

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E&E pixel sono più piccoli), oppure aumento la dimensione dello schermo. Le statistiche dicono che la distanza tipica di visione è pari a 2,1 m. A nostro parere nella realtà italiana questo valore è decisamente superiore, specie in abitazioni che dispongono di grandi schermi a pannello piatto. In ogni caso: non è pensabile che i consumatori modifichino radicalmente la posizione dei mobili della propria casa per avvicinare il punto di visione allo schermo UHDTV. È quindi ragionevole pensare che andrà aumentata la dimensione dello schermo. Dimino prevede che per apprezzare in pieno le caratteristiche del sistema UHD 4K, con le distanze di visione medie che si riscontrano nelle diverse abitazioni sia necessario aumentare le dimensioni dello schermo fino a 100 (cento!) pollici. L’aumento dello spazio colore a 10 o 12 bit è al momento inteso come garanzia di compatibilità per il futuro: non esistono infatti dispositivi di visione consumer in grado di visualizzare correttamente i livelli che ne deriverebbero. Tuttavia l’evoluzione prima o poi lo renderà possibile: garantire la corretta valorizzazione di un contenuto prodotto oggi richiede di realizzare contenuti ad un livello di qualità tale da poter reggere il confronto con quanto verrà realizzato

Non è pensabile che i consumatori modifichino radicalmente la posizione dei mobili della propria casa per avvicinare il punto di visione allo schermo UHDTV


E&E negli anni a venire. Per i non addetti ai lavori è difficile capire perché sia necessario aumentare la cadenza di ripresa al crescere della risoluzione. Ma è sufficiente assistere ad alcune prove per abbandonare ogni dubbio. I risultati sperimentali ottenuti dai giapponesi di NHK, veri pionieri dell’8K ci dicono che con una risoluzione 8K è necessario superare le 100 immagini al secondo per garantire una visione fluida, ma il tempo dell’otturatore deve essere inferiore a 1/320 di secondo. Quello che è purtroppo certo è che anche con l’UHDTV non sarà possibile definire un’unica cadenza di ripresa utilizzabile in tutto il mondo. Infatti la tensione di rete viene erogata a 50 Hz in alcuni Paesi e a 60 Hz in altri. Per evitare problemi di interferenza visiva con le luci ad incandescenza o a fluorescenza (“flickering”) è necessario utilizzare un numero di immagini al secondo che sia “parente” della frequenza a cui le suddette luci si accendono e spengono ogni secondo. Certo, lo fanno in modo impercettibile, ma basta pensare allo stroboscopio di un giradischi per rendersi immediatamente conto dei problemi che si verrebbero a creare in caso di sorgenti non allineate. Per cui (con ogni probabilità) esisterà sempre un set di cadenze standard per i Paesi a 50 Hz e un diverso set per Paesi a 60 Hz. Poter disporre di un più elevato range dinamico è materia che finora ha diviso in due gli esperti. C’è chi ritiene che una maggiore gamma dinamica possa (da sola) esercitare un maggiore appeal sugli spettatori rispetto al puro aumento della risoluzione, perché è visibile da più lontano. Altri, come NHK, ritengono che gli spettatori possano essere turbati o infastiditi da uno schermo che raggiunge livelli di brillantezza molto più elevati degli attuali. In ogni caso la discussione è quanto mai aperta, e anche le specifiche su questo punto sono tuttora oggetto di di-

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E&E battito. Dove invece sono tutti concordi è sulla velocità con la quale il 4K conquisterà il mondo della produzione audiovisiva: ci metterà molto meno di quanto ci si potrebbe aspettare, ed in ogni caso il passaggio sarà molto più rapido del corrispondente passaggio da SD ad HD. Per quanto riguarda la distribuzione agli utenti finali, alcuni broadcaster stanno iniziando a sposare il concetto “No more-pixels but better-pixels”, ritenendo quindi preferibile migliorare la qualità delle proprie immagini a pari risoluzione. Aldo Scotti, Direttore Innovazione Certificazione e Sperimentazione Radioelettrica di Rai Way, ma qui presente come delegato del consorzio BNE (Broadcast Networks Europe) ha fatto come ormai consuetudine il punto sugli usi e sulle allocazioni (attuali e previste) dello spettro radioelettrico per le diverse finalità e per le diverse tipologie di operatori. BNE è l’associazione che raduna i principali operatori di rete europei avente l’obiettivo di garantire un sistema regolamentare europeo e le condizioni operative per gli Operatori di Rete Radiotelevisivi tali da assicurare che i cittadini europei possano continuare ad accedere in modo libero e gratuito ad una vasta area di programmi radiotelevisivi così come ad altri servizi. L’architettura proposta da BNE per assicurare agli spettatori di tutto il mondo una esperienza di visione al passo con i tempi si chiama IBB: Integrated broadcast-broadband system. Nell’attuale panorama dei ricevitori disponibili presso le abitazioni dei cittadini, la quota di mercato dei ricevitori ibridi (o “connessi”) è in rapida espansione. Questo offre la possibilità di sviluppare una serie di applicazioni e di modalità integrate di fruizione che possano attirare gli spettatori più tecnologici o che già fanno un massiccio uso degli strumenti web (social network in primis) nella propria quotidianità. L’obiettivo finale è in ogni caso garantire una esperienza di visione più piacevole, coinvolgente e stimolante per il pubblico. La differenza principale fra la piattaforma IBB ed i servizi di fruizione video basati su interfaccia puramente web è la possibilità di combinare fra loro i contenuti ed i servizi resi possibili dalle due tecnologie, per ottenere alcune funzionalità completamente nuove. L’architettura IBB, pur basandosi su dispositivi di ricezione per la televisione digitale terrestre “connessi”, e richiedendo quindi la simultanea disponibilità di rete broadcast e broadband, è pilotata dai broadcaster, che possono quindi proseguire a sfruttare in pieno i vantaggi dell’approccio a palinsesto, che ovviamente conoscono molto bene. Anche i “second screen” potrebbero essere integrati con successo all’interno di questa architettura, come strato successivo di fruizione: con appositi access point Wi-Fi il segnale broadcast ricevuto dal te-

Il punto sugli usi e sulle allocazioni (attuali e previste) dello spettro radioelettrico per le diverse finalità e per le diverse tipologie di operatori

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Prospettive di evoluzione dei servizi TV su rete broadband. Questa modalità di distribuzione opera inevitabilmente a cavallo di due mondi

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levisore potrebbe essere diffuso ai diversi dispositivi (tablet, smartphone) connessi al medesimo access point. Da non dimenticare la piena integrazione fra le piattaforme social ed i contenuti televisivi lineari: in una apposita area dello schermo, ad un livello selezionabile di trasparenza, possono essere visualizzati gli “avatar” delle persone appartenenti ad un “gruppo” che stanno in quel momento seguendo il medesimo programma, e altrove gli ultimi commenti postati da queste persone a proposito del programma stesso. Marco Pellegrinato, vice presidente HD Forum Italia, ha parlato delle prospettive di evoluzione dei servizi TV su rete broadband. Questa modalità di distribuzione opera inevitabilmente a cavallo di due mondi (broadcast: la sorgente dei contenuti; broadband: il veicolo che reca il contenuto al televisore dello spettatore) che a livello di infrastrutture fisiche operano e ragionano in modi difficilmente compatibili. Vengono quindi al pettine una serie di nodi. È nota ad esempio la spensieratezza con cui il mondo IT conia nuovi acronimi, equiparando con facilità soluzioni proprietarie o auto referenziate a standard riconosciuti. Racconta Pellegrinato: “pochi mesi fa proposi ad un noto operatore OTT (Over The Top, indica i servizi televisivi erogati attraverso infrastrutture broadband, N.d.R.) di partecipare ad una dimostrazione tecnica con contenuti in Ultra-HDTV (4K), da presentare ad un evento pubblico. Era una stimolo orientato al futuro, ma anche una sfida per il presente. Mi risposero: proposta interessante, ma noi necessitiamo di un qualcosa di nuovo da subito, di una nuova proposizione commerciale per la nostra Customer base. E mi parlarono del Super-HD. Mi chiesi cosa fosse, il Super-HD. Digitando ”Super HD” su Google si viene indirizzati ad una sorta di integratore alimentare: nulla a che vedere con la televisione, quindi. Nella letteratura tecnica invece alla parola HDTV corrisponde una chiara definizione, e oggi la tecnologia HDTV comprende formati video, che differiscono sia per la risoluzione effettiva sia per le modalità di scansione dell'immagine. Conclusione: il Super-HD non esiste, è solo una proposizione commerciale”. I servizi OTT sono invece una realtà con un potenziale reale. Attualmente vengono erogati con risoluzione “HD Ready” (720p), non sempre all’altezza della tecnologia, e Pellegrinato si è soffermato sulle prospettive future di questo settore dalle prospettive aperte. Dalle verifiche effettuate il passaggio a Full HD (1080p) risulta possibile malgrado un incremento di costi per la maggiore richiesta di banda (dal 30 al 50 per cento) dovuto alle maggiori dimensioni del fotogramma e per il maggior volume di storage richiesto dalle maggiori dimensioni del file,

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Al fine di ridurre gli impatti sui costi e sui tempi di lavorazione, il suggerimento è quindi di utilizzare il solo formato Full-HD

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con riflessi quindi sui costi di consegna (CDN). I contenuti disponibili negli archivi broadcast sono tipicamente in formato Full HD a 25 fotogrammi al secondo, formato che si presta perfettamente alla distribuzione 1080p e rende superfluo il down-scaling a 720p (HD Ready) attualmente richiesto. Inoltre la risoluzione 1080p/25 migliora la resa complessiva dell’immagine perché evita i circuiti di rescaler dei televisori con pannello Full HD. Anche i materiali cinematografici disponibili in archivio sono compatibili con il processing di immagini progressive, malgrado siano tipicamente memorizzati in formato interlacciato a 50 semi quadri (field). Al fine di ridurre gli impatti sui costi e sui tempi di lavorazione, il suggerimento è quindi di utilizzare il solo formato Full-HD in alternativa a quello attuale. Va però rilevato che la maggiore richiesta di banda richiesta dai contenuti 1080p/25 potrebbe determinare criticità su connessioni broadband poco performanti. In soccorso arriverà a breve il codec HEVC, che sarà disponibile sui decoder commerciali dal 2015/16: il fabbisogno di banda per il formato 1080p si ridurrebbe ai valori attuali, se non addirittura minori. Federico Savina, consulente di sonorizzazione cinematografica, ha presentato gli ultimi sviluppi delle tecnologie audio sulle quali il cinema contemporaneo può contare. Chi si occupa tipicamente di video fa forse fatica ad immaginarlo, ma va detto che la proliferazione di standard, formati, protocolli e altre fonti di incompatibilità che sta affliggendo da anni il settore video sta mietendo vittime anche nel settore dell’audio. L’audio cinematografico, ad esempio, è un classico esempio di produzione che deve tenere conto da subito di una quantità di esigenze. La colonna sonora di un film va rilasciata in una moltitudine di formati diversi, perché altrettanti saranno i sistemi audio in dotazione alle sale dove i film verranno proiettati. Passando poi alla visione domestica, il numeri di sistemi sonori si amplia ancora, e così via. Le tendenze del settore, che dopo lo spetta-

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E&E colare 22.2 utilizzato dalla giapponese NHK per le proiezioni 8K sta ora annoverando anche un iperbolico formato 48.1, sembra ci stiano portando a rilasciare una singola colonna sonora, in un formato da cui sia possibile estrarre tutte le modalità di volta in volta richieste: 5.1, 7.2, stereo, 2.1, mono, eccetera. Un apposito gruppo di lavoro si è posto il traguardo di arrivare a definire un formato unico entro i prossimi dodici mesi. Angelo D’Alessio, SMPTE Regional Governor, ha infine parlato dei diversi aspetti del processo di standardizzazione, con le necessarie implicazioni in termini di interoperabilità, compatibilità e rispetto di leggi e regolamenti, ad esempio in termini di diritto d’autore, protezione anticopia e facilità di interscambio fra formati e destinazioni di impiego dei diversi materiali. Ricordiamo anche il significativo intervento di Stefano D’Agostini, Centro Televisivo Vaticano, che ha esposto ai presenti i dettagli di pianificazione, realizzazione e produzione del primo evento di portata mondiale ripreso e trasmesso in diretta UHD 4K: la cerimonia di canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II svoltasi in Vaticano il 27 aprile 2014. La scelta di utilizzare la tecnologia più avanzata ad oggi disponibile per la produzione di questo evento nasce dalla volontà di preservarne nel tempo, e nel migliore dei modi, l’indubbio valore di testimonianza storica. Il processo di produzione ha visto il coinvolgimento di una task force operativa e diffusiva di livello assoluto, e la partecipazione di alcuni fra i maggiori nomi del panorama broadcast planetario, fra cui Sony ed Eutelsat.

La scelta di utilizzare la tecnologia più avanzata per la produzione di questo evento nasce dalla volontà di preservarne nel tempo e nel migliore dei modi l’indubbio valore di testimonianza storica

Interferenze internazionali: scenario, metodo e strumento Era una bomba ad orologeria, e adesso sta per esplodere. Il tema delle interferenze internazionali causate da impianti italiani che stanno operando nel pieno rispetto delle leggi vigenti è costato all’Italia una procedura di infrazione internazionale, che va necessariamente sanata entro il 31 dicembre di quest’anno. Ma come si è arrivati a tanto? Per prima cosa, l’Italia agli incontri internazionali che hanno portato alla definizione e alla ratifica dell’accordo di Ginevra 2006 sulle frequenze si è fatta vedere poco e male. E ci siamo presi gli avanzi degli altri. Poi, allo scopo di ottenere un numero il più

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Marco Ricchiuti

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possibile elevato di frequenze da assegnare, il Piano Nazionale delle Frequenze è stato compilato in modo molto aggressivo, con un piano SFN e le soglie di servizio costruiti secondo il principio della coperta corta. Faceva parte di questo impianto complessivo l’assegnazione ad emittenti italiane di frequenze che in realtà erano state assegnate dal piano di Ginevra alle nazioni confinanti. Nessun problema se quelle stesse frequenze vengono utilizzate all’interno del nostro territorio nazionale: ma se quelle stesse frequenze vengono assegnate ad impianti che “guardano” il mare e che di fronte a se hanno proprio la nazione cui quella frequenza è stata assegnata in un’ottica di coordinamento internazionale, allora prima o poi qualcuno se ne accorge, e di solito si arrabbia. “Italia osservata speciale”, è il saluto con cui il “nostro” ingegner Davide Moro, moderatore del seminario per le imprese televisive tenutosi il giorno 29, ha salutato la platea. Aggiungendo poi: “non è una ‘sparata’ generica, lo ha detto ieri il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli proprio qui, all’apertura dei lavori del Radio Tv Forum di Aeranti Corallo. Che ha poi aggiunto: ‘L'Italia ha l'obbligo di eliminare entro fine anno il problema delle interferenze che le nostre emittenti locali provocano nei paesi confinanti. Non ci sono altre vie d'uscita, per tornare nel consesso internazionale in tema di frequenze.’ Su Broadcast&Production scriviamo da diversi anni (e con toni sempre più preoccupati) che non esistono le porte tagliafuoco per la radiofrequenza, e da un certo punto di vista è bene che i nostri governanti se ne siano finalmente accorti. Dico governanti perché credo che sarebbe ingiusto addossare alle autorità e ai dipartimenti che si sono in questi anni occupati di gestire l’assegnazione delle frequenze l’intera responsabilità per avere agito in questi anni come se la radiofrequenza, viaggiando sul mare, prima o poi si stancasse, e cadesse in acqua da sola.” Il seminario è stato articolato in due parti. Nella prima parte, Marco Rossignoli ha svolto un ampio intervento toccando le principali problematiche del settore. In particolare si è soffermato sui seguenti temi: la situazione della regolamentazione LCN; contributi e diritti amministrativi dovuti dagli operatori di rete per l'uso delle frequenze; disattivazione degli impianti interferenti con stazioni estere; il nuovo Piano di assegnazione delle frequenze e la misurazione dei Punti di Verifica. È quindi seguito l'intervento di Marco Ricchiuti, (Direzione reti e servizi di comunicazione elettronica, Ufficio disciplina risorse scarse dell'Agcom), che ha parlato di struttura e significato dei vincoli del piano di assegnazione delle

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E&E frequenze sui punti di verifica nazionali ed esteri. Dopo aver compiuto nella prima parte l’anamnesi e la diagnosi del tema in discussione, nella seconda parte (dedicata al tema "Segnali digitali On Air, come gestire test e misure, planning e monitoring") ci si è occupati della “cura”. Le aziende più titolate e attive nel settore test e misure e dei sistemi di pianificazione, verifica e monitoraggio di reti hanno presentato le proprie soluzioni e alcuni case study concreti. A presentare le relative soluzioni si sono succeduti relatori di Anritsu, Telecomunicazioni Aldena, Rohde & Schwarz, BT Monitoring, Sedicom e DGQoS. Punto focale, richiamato più volte dal moderatore all’attenzione dei diversi relatori è stato il concetto che “risolvere un problema di interferenza” non significa “spegnere un trasmettitore”. La tecnologia mette fortunatamente a disposizione una serie di strumenti di rilevazione, di misura, di calcolo e di pianificazione che, se impiegati correttamente consentirebbero di risolvere gran parte dei problemi di interferenza che si sono verificati intervenendo sui siti trasmittenti (in primis sulle antenne) senza perdere quote di copertura sul territorio italiano. “L’Italia è da tempo la culla della radiofrequenza, che è riuscita ad esportare verso il mondo intero. In Italia vi sono competenze eccezionali sul broadcast e sulla radiopropagazione, c’è capacità di progettare ed ingegnerizzare soluzioni, c’è passione: vorrei che tutti uscissimo di qui convinti che lo spegnimento di un impianto sia l’extrema ratio, cui rassegnarsi solo dopo aver messo in campo tutte le soluzioni e le alternative che gli strumenti e la tecnologia di oggi ci mettono a disposizione” ha concluso Moro.

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PER OGNI LAVORO IL GIUSTO STRUMENTO. L’IMMAGINE DETTAGLIATA DEL SUONO. Un valore che Shure ha imparato da oltre 85 anni nella produzione di dispositivi professionali e che ha contribuito alla ripresa delle più leggendarie performance al mondo. Questo è il motivo per cui Shure continua a fornire agli ambienti del broadcast e delle produzioni radiotelevisive tutto il necessario per emergere nelle condizioni di lavoro sempre più esigenti al giorno d’oggi. Dalle soluzioni portatili ai microfoni e headset per applicazioni specifiche fino agli avanzati sistemi wireless progettati per affrontare le sfide più ardue. Perchè ora, come sempre, il mondo è in ascolto.

Prase Engineering S.p.A. Via Nobel, 10 30020 Noventa di Piave (Ve) • Italy Tel.: +39 0421 571411 Fax :+39 0421 571480 www.prase.it


E&E

Le aziende in expo a Roma quest’anno

EVENTI&EXPO

Vi accompagniamo in un’ampia visita riepilogativa delle centinaia di novità presentate al mercato italiano. Una visita organizzata per aree di interesse e che non dovete assolutamente mancare di leggere. Infatti il 100% delle soluzioni qui proposte è già disponibile, specificamente per il mercato italiano: questo è il punto di forza dell'Expo del RadioTv Forum di Aeranti-Corallo!

SOLUZIONI VIDEO 3D STORM - NEWTEK Presentate le nuove funzioni del TriCaster, tra le quali: i virtual set sferici che consentono l’utilizzo di immagini a 360° da usare come set virtuali; il supporto per le telecamere PTZ che consente di creare dei preset combinando e comandando da remoto le telecamere in combinazione con i virtual set; l’introduzione dell’ingresso di uno streaming (utilizzando un indirizzo RTMP su IP) di una telecamera direttamente nel mixer del TriCaster. Nuova la gamma di prodotti 3Play con workflow molto migliorato e immediato per l’instant replay e nuove funzioni per gli effetti, mutuate dal TriCaster. Di grande impatto i nuovi prodotti della linea LiveXpert, come il LiveCG BroadCast multi-channel logo e generatore di grafica, il LiveCG Football, la soluzione dedicata alle produzioni sportive live, e il LiveMixer che consente il controllo remoto del mixer audio del TriCaster Audio Mixer. Tutti sistemi complementari al mondo NewTek.

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E&E 3G ELECTRONICS Focus sui prodotti consolidati della famiglia Matrox focalizzati sullo streaming e sull’estensione del segnale video, quale il Monarch HD: un box che permette di fare registrazioni in formato H264 e contemporaneamente streaming senza dover utilizzare un PC. In abbinamento con l’MC-100 si può avere una micro regia e lavorare su eventi live a costi bassissimi. Per necessità più robuste, accoppiando al PC la scheda Matrox VS4 dotata di 4 ingressi SDI, utilizzando l’applicativo Wirecast di Telestream, si ha la possibilità di acquisire e registrare i 4 segnali in ingresso quindi, oltre a poter effettuare lo streaming, c'è la possibilità di registrare in alta qualità tutti gli input per un successivo montaggio video. Centrato alle esigenze dei nuovi mercati il Matrox Maevex che si potrebbe definire un extender HDMI su IP. Senza l’uso di cavi cat 5 o fibra, si può avere una connessione punto punto utilizzando Maevex come encoder/decoder posizionando, per esempio, l’encoder sul furgone e il decoder in sede per ricevere il segnale. O, in caso di eventi, utilizzando un encoder e più decoder, tramite la rete, si possono gestire più monitor. Di rilievo il Matrox AVIO, un extender su fibra di fascia alta, che - oltre a trasferire mouse, tastiera e audio - consente il trasferimento su fibra di due segnali video in alta qualità.

BDS BROADCAST DIGITAL SERVICE La nuova sfida di BDS, partita agli inizi del 2014, consiste nella nuova piattaforma cross mediale espressamente dedicata alle notizie Meteo. Il progetto riguarda la fornitura di news meteo in formati video di alta qualità. In azienda è stato allestito uno studio di registrazione attrezzato con tecnologie Orad e Crystal Vision allo scopo di fornire a tutte le emittenti sia locali che nazionali un prodotto finito pronto per la messa in onda integrato con le grafiche dell’emittente. Il punto di forza di BDS è l’offerta che comprende lo studio di registrazione tecnologicamente all’avanguardia ed espressamente dedicato (con evidente riduzione di costi per le emittenti), speaker professionali, diverse grafiche full HD 2D e 3D (locali, nazionali e continentali), aggiornamento automatico attraverso sistemi di automazione progettati da BDS. Il servizio è disponibile attraverso diverse tipologie di abbonamento che consente di scaricare giornalmente i servizi meteo “cuciti” sulle esigenze dei clienti. Lanciato per il web il portale www.chetempofa.tv che consente di poter vedere le previsioni meteo in formato broadcast.

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E&E BLACK BOX NETWORK SERVICES Multinazionale presente in 141 Paesi, era presente per la prima volta al RTVF attraverso la filiale italiana, nata nel 1988. Leader quando si parla di infrastrutture dati, servizi voce e tecnologie di convergenza, l’azienda e in grado di offrire prodotti e servizi per il networking integrato. I prodotti, le soluzioni e i servizi dedicati al mondo broadcast sono innumerevoli; principalmente possiamo citare i progetti di networking, le connessioni, i sistemi di remotizzazione dei segnali, gli splitter per i segnali video, i convertitori di interfaccia. Al RadioTv Forum il focus è stato sui sistemi di remotizzazione, sugli splitter e i convertitori per la creazioni di ambienti completamente digitalizzati. In rilievo le soluzioni ServSwitch Keyboard/Video/Mouse, core business di Black Box. In particolare sono state presentate le funzionalità broadcasting della soluzione KVM DKM, che ora può essere usata come interfaccia seriale digitale SDI, HD-SDI, 3G-SDI e HDMI. Si attendono a breve nuove feature per la parte di estensione del segnale video.

BLT ITALIA Durante le giornate del RTVF è stato possibile toccare con mano l' innovativo sistema SportTouch di BLT, che integra il VideoServer SMS-2U, il Pannello di controllo RUS-Color ed il nuovo RUS-TAB. Il sistema SportTouch consente ad operatori replay ed on-air-talent in studio o sul campo, di controllare direttamente, in modo semplice ed intuitivo, i contributi da mandare in onda con la possibilità sia di controllare la velocità di riproduzione, sia di evidenziare aree dell'immagine in particolari momenti spettacolari, sovrapponendo anche effetti grafici come la lente digitale. Il tutto in tempo reale, utilizzando un' uscita del VideoServer per la messa in onda, in Full HDTV, in vista della ormai imminente integrazione del formato 4K.

BROADCAST SOLUTIONS Di grande impatto gli innumerevoli prodotti che si potevano testare nel grande spazio espositivo riservato da Broadcast Solutions ed allestito come un'intera filiera produttiva di una stazione broadcast o di una società di produzione. Solo per motivi di spazio qui citiamo solo alcuni degli innumerevoli prodotti e sistemi che ci sono stati presentati, a cominciare dalla Nvision 8576 di Grass Valley in tecnologia ibrida, il multiviewer Kaleido X di Miranda, il robusto Server K2 Summit (che può essere utilizzato sia come playout, sia come infra-

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E&E struttura di acquisizione e replay per la parte live studio). Per la parte produzione, notevole l'importante console Lawo mc2, attualmente una delle console più avanzate sul mercato; la generazione e il controllo dei segnali di test è stato garantito dall’utilizzo di Wohler AMP2-16M che consente il monitoraggio della sorgente video, di quella audio e dei metadati. Nuova in expo la soluzione SPG8000 di Tektronix per la parte di generazione dei sincronismi e dei segnali di test in abbinamento al nuovo palmare FM 2003. Passando alla parte di trasmissione, nuovi i modulatori e i demodulatori della Teamcast che hanno già installato anche il DVB-T2sx. Molto evolute le tecnologie di compressione di Ateme che ha proposto uno dei primi encoder full 4k in anteprima mondiale durante gli internazionali di Tennis di Francia.

JVC PROFESSIONAL EUROPE Molte le novità messe in campo da JVC per dare risposte concrete alle esigenze dei nuovi mercati, come le nuove telecamere da spalla serie 800 dotate di live streaming per produzioni mobili e per le news. Di grande impatto l’allestimento del mezzo mobile esterno al Conference Center, arricchito dai collegamenti in fibra utilizzati per le soluzioni da studio. Sistemi in fibra che JVC sta spingendo molto sul mercato con significative operazioni commerciali. Direttamente dal NAB è stata presentata la nuova linea di prodotti Super-35 4K, in diversi formati, con ottiche intercambiabili. A riprova delle attenzioni che JVC ha verso la clientela consolidata è stato rilasciato a maggio l’upgrade del firmware (versione 3.0) destinato alle videocamere portatili GY-HM600 e GYHM650. L'aggiornamento consente: registrazioni 1080p 50Mbps 4:2:2 in modalità Extreme-High Quality (XHQ), che è come dire registrazioni H.264 virtualmente senza perdite con alti tassi di bit di 50Mbps; sistema di messa a fuoco automatica con la selezione dell'area di messa a fuoco; funzioni avanzate di streaming tra cui la tecnologia di trasferimento dati ZIXI e bitrate supplementari in diverse risoluzioni. L’immediato futuro vedrà la presentazione di due nuovi prodotti Wi-Fi streaming: uno entry level ed uno di fascia superiore.

NETWORK ELECTRONICS Molte le novità come ormai è consuetudine nello stand di Network Electronics; tra queste, la dimostrazione delle incredibili capacità del sistema della Lynx Technik per il trasporto in fibra ottica, conversione, embedded, up e down converter fino a 40km di distanza con capacità trasmissive

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E&E bi-direzionali davvero incredibili. Sempre della Lynx sono presto attese interessanti novità in funzione del 4K. Sempre di grande qualità i nuovi monitor Albiral e molto interessanti gli strumenti di misura per segnali analogici, digitali fino al 3G provvisti di un ingresso che riconosce automaticamente il tipo di segnale presente. Presentato al mercato italiano l’OTM 1000 Omnitek che effettua analisi e generazione di segnali digitali e, sempre da Omnitek, il 4K Tool Box che effettua analisi e generazione di segnali fino al 4K. Infine da segnalare la matrice Onyx della Ogden Technologies 16x16, espandibile a 32x32.

ROHDE & SCHWARZ ITALIA Allo stand era presente, accanto alla tradizionale trasmissione, anche il Videoserver con capacità di effettuare l’ingest di segnali provenienti da diverse sorgenti, di eseguire il transcoding (codificando diversi tipi di file) ed il playout. Infine il sistema Multiviewer BMM 810 di Rohde & Schwarz che ha la caratteristica di poter accettare sia segnali su IP, sia segnali ASI SD-SDI che HDSDI, e consente la visualizzazione del contenuto video e un’analisi dell’audio secondo l’ETSI TR 101 290. Tra gli strumenti all’avanguardia il generatore analizzatore di segnali video dallo standard analogico fino al 4K.

SIAT INSTALLAZIONI Nata nel 1979, l’azienda romana si occupa prevalentemente di telecomunicazioni ed energia. Con 8 sedi in Italia e oltre 100 dipendenti ha consolidato nel tempo il ruolo di System Integrator e di EPC Contractor. La Divisione Telecomunicazioni e la Divisione Energia offrono al cliente soluzioni chiavi in mano per il settore delle TLC, del networking, del broadcasting e delle energie rinnovabili, e in particolare per l’ efficientamento energetico (anche con modalità E.S.Co.) e, più recentemente, per le Smart Solutions. Per il mondo broadcast Siat si è occupata di sistemi audio-video, progettazione, installazione e manutenzione di studi televisivi e radiofonici; sale di regia fisse e mobili anche in HD, impianti fissi di ripresa, impianti terrestri/satellitari, equipaggiamento di sale per videoconferenza, ponti radio, costruzioni meccaniche/interfacce, impianti elettrici e luci sceniche. Siat ha da decenni realizzato impianti audio e video per RAI; tra le ultime realizzazioni citiamo gli studi del TG3 e del TG1, digitalizzati in tecnologia full HD.

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E&E SONY Tre le principali novità nell'ampio stand di Sony, che saranno disponibili dal prossimo mese di settembre. La prima è la PDW-850 che sostituisce il modello 700 e la F800; la 850 è dotata di un nuovo sensore 2/3" e monta di serie tutti gli elementi che erano considerati opzionali nel modello 700, pur mantenendo lo stesso prezzo. La seconda novità è rappresentata dal camcorder semi-palmare (peso circa 1,5kg) PXW-X180, con 3 sensori da 1/3” CMOS multicodec, che consente di registrare in formato XAVC, in MPEG Long GOP 4:2:2 e in AVCHD. La terza novità è la PMW-300, con 3 sensori da 1/2” XAVC e ottica intercambiabile. Un'altra presentazione ha visto protagonista l’ODA (Optical Disk Archive), un sistema di archiviazione con tecnologia XDCAM che risponde alle esigenze sempre più pressanti di quei clienti che avendo un archivio storico in formati ormai vetusti cercano il modo di preservarli prima che il tempo renda definitivamente illeggibili i supporti magnetici. I contributi convertiti in formato HD-SDI salvati sui supporti ODA sono garantiti 50 anni.

SOLUZIONI AUDIO AEV Tra le novità, il rinnovo progressivo e completo di tutte gli apparati AEV definito con la nuova linea Evolution. Dell’ormai consolidato mixer digitale ACUO 908, presentato a Roma nel 2013, sono stati consegnati 125 esemplari al mercato estero; già senza rivali per via del prezzo, che è il più basso tra tutti i concorrenti (a listino soli 2.900 euro), si evolve oggi con l’introduzione di due interfacce USB per svincolare le automazioni dall’utilizzo di schede audio dedicate. Presentata anche l’apprezzata predisposizione per il montaggio degli ibridi telefonici. Infine è da citare uno degli articoli da abbinare al mixer più apprezzato dai DJ (anche per il prezzo di soli 250 euro): lo "sfumino" che consente allo speaker di gestire i 4 ingressi microfonici del mixer sfumando tutte le altre sorgenti e così svincolandosi dal tecnico o dal regista. La funzione call back permette di parlare direttamente con la regia e di ricevere avvisi di comunicazioni private, indipendentemente dalla messa in onda. Della nuova linea Evolution è stato presentato il nuovo scambiatore che è equipaggiato con due change over (sia L/R, sia MPX). In anteprima citiamo

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Professionalità , qualità , flessibilità , esperienza ed evoluzione continua: sono questi i concetti che riassumono la filosofia di SIAT. 'DO FRQ VHGL D OLYHOOR QD]LRQDOH H FLUFD GLSHQGHQWL RSHULDPR QHOOœDPELWR GHOOH 7HOHFRPXQLFD]LRQL GHO %URDGFDVWLQJ H GHOOœ(QHUJLD FRPH 6\VWHP ,QWHJUDWRU HG (3& &RQWUDFWRU RIIUHQGR DO &OLHQWH VROX]LRQL ³FKLDYL LQ PDQR´ 1HOOœDPELWR GHOOH QXPHURVH DWWLYLWj FKH 6LDW ,QVWDOOD]LRQL VYROJH TXRWLGLDQDPHQWH GD anni, si segnala un grande Know How nel campo delle installazioni audio e video, la cui ultima esperienza è stata la realizzazione integrale dei nuovi impianti di produzione in HD di TG1 e TG3, che hanno consentito di conseguire un importantissimo patrimonio professionale.

$77,9,7$Âś Broadcasting: Sistemi Audio-Video. Telecomunicazioni: Rete fissa, Rete Mobile, BTS, Ponti Radio Reti Lan & Networking. Energia: Impianti Fotovoltaici ed Efficienza Energetica. CONTATTI: Telefono: 06 931691 Fax: 06 93169202 Mail: info@siatinstallazioni.it Sito web: www.siatinstallazioni.it Direzione Generale: Via dei Piani di Monte Savello 48/D, Pavona di Albano Laziale (Roma)


E&E l’uscita a breve del nuovo processore digitale ADSP, l’estensione a 12 fader del mixer ACUO 912 e il sostituto del piccolo mixer BSM che si chiamerà BSM Evolution e che sarà equipaggiato con 6 fader, 2 interfacce telefoniche, 4 ingressi microfonici, 3 Bus di uscita e 2 interfacce USB; quest'ultimo sarà anch'esso proposto ad un prezzo estremamente aggressivo (1.600 Euro di listino).

ART NEWS Tra le novità annunciate c’è quella che riguarda il raggiungimento della copertura dell’informazione 7 giorni su 7. Inoltre, per scelta strategica, il servizio offerto non prevede nessun vincolo contrattuale. Si tratta infatti di un servizio pre-pagato mese per mese e che non si rinnova automaticamente. Tuttavia, qualora il prodotto fosse di gradimento, sono previsti pacchetti di 3, 6 o 12 mesi con sconti crescenti. Altra novità è che i radiogiornali prodotti non sono mai condotti da un solo giornalista, ma da un anchorman che lancia dei servizi. Per cui nei 3 minuti medi di durata di un radiogiornale si potranno ascoltare le voci di tre o quattro giornalisti differenti. La produzione, che vede impegnati oltre 40 collaboratori, attualmente è attestata su 13 edizioni giornaliere, con una cadenza durante la fascia diurna di uno all’ora. Per gli abbonati è previsto un benefit in termini di rubriche che si possono scaricare gratuitamente e che trattano argomenti vari, quali la cucina, il viver bene, l’hi-tech, i motori, lo sport ecc.

EXHIBO Sempre molti e di grande interesse i marchi e i prodotti distribuiti da Exhibo. Per quanto riguarda Sennheiser in primo piano il sistema Digital 9000 che consente trasmissione di audio in modalità non compressa, garantendo così una pulizia assoluta della trasmissione del suono. Del brand Rycote proposti i nuovi antivento innovativi per registrazioni ENG: si chiamano Super Shield e Super Softie. Di AEQ sono state presentate due novità: Stratos, il codec audio che funziona sia su ISDN che su IP, e Sonata, il primo processore a quattro bande prodotto da AEQ che si chiama. Di Neumann in mostra TLM107, un microfono da studio a diaframma largo con 5 differenti diagrammi polari selezionabili.

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E&E MIDIWARE Midiware, tramite la sua divisione Midiware Pro, si occupa anche del settore audio professionale e broadcast da quasi 30 anni. Tra le principali novità presentate a Roma, i monitor Genelec8010 derivati dal progetto 6010: sono le più piccole casse della serie 8000. L’8010 è equipaggiata con connettore XLR professionale, amplificazione in classe D con un nuovo driver per le basse frequenze, la funzione ISS di stand-by e come tutta la serie 8000 il cross over attivo e un amplificatore per ogni altoparlante. Un altro dei punti di forza di Genelec è la possibilità di controllare la risposta della cassa nell’ambiente in cui la si utilizza, attraverso un sistema di calibrazione manuale, o per quelle digitali, via software. Di Solid State Logic è stato presentato il Network I/O, un apparato alloggiabile in un'unità rack in grado di convertire in maniera bidirezionale e altamente professionale i segnali MADI in segnali per il network audio IP Dante.; è provvista di della funzione di monitoring tramite un'uscita cuffia atta a monitorare uno qualunque dei canali che stiamo utilizzando. La completa ridondanza di tutte le sue componenti ne fanno

Tieni d’occhio la tua rete

Ti p piacerebbe controllare le tue reti diffusione FM e DTT in tempo di d rreale, eale ovunque ti trovi, con una semplice connessione a Internet? sem Ti p piacerebbe ricevere una e-mail o un sms ogni volta che uno dei tuoi impianti non trasmette corr correttamente? Visita il sito www.dvb-monitoring.it o www.bt-monitoring.it per chiedere una demo online del servizio oppure scrivici a info@bt-monitoring.it


E&E un apparato di qualità broadcast. Presentato infine il remote controller tramite Ipad del JoeCo BlackBox Recorder una macchina che permette di registrare fino a 64 canali.

PRASE Prase è il distributore in esclusiva per il mercato italiano del marchio Shure, leader mondiale nel mercato dell’audio broadcast. Tra le novità presentate, la linea di microfoni VP83 espressamente dedicati alle telecamere e alle macchine fotografiche professionali che possono anche produrre video. I microfoni possono essere equipaggiati con una scheda di registrazione mini SD. Molto interessante Axient, il sistema di gestione dei radiomicrofoni Shure. Axient può essere considerato il sistema di gestione più evoluto, infatti è l’unico al mondo che con un analizzatore di spettro incorporato può sistematicamente analizzare e ricercare le frequenze libere in ambiente, catalogarle, creare le frequenze di utilizzo e, nel momento in cui le frequenze di utilizzo venissero disturbate, cambiarle automaticamente in meno di un millisecondo, quindi in modo non udibile dall’orecchio umano. Axient è un sistema di gestione separato rispetto ai microfoni wireless, quindi può essere utilizzato anche abbinato ad altri marchi. Axient è anche in grado di gestire automaticamente i body pack; qualora, per esigenze di diretta, lo speaker non fosse raggiungibile per molto tempo, ma fosse dotato di due body pack, il sistema commuterebbe in automatico e sempre in un millisecondo da uno all’altro quando il livello delle batterie scendesse sotto la soglia di tolleranza. Anticipiamo che a settembre uscirà QLX, un nuovo sistema di radiomicrofoni digitale con criptazione AS3, ad un prezzo che si preannuncia molto competitivo

RADIOSPEAKER.IT Due le sedi, a Roma e Milano, per questo portale che si occupa principalmente di emittenza radiofonica, offrendo una sezione dedicata agli annunci di lavoro, alle vendite, alla formazione, un ampio data base con moltissimi profili di professionisti operanti nel settore della radio e che in una sorta di community si scambiano idee e allacciano collaborazioni. Da poco, il gruppo ha aperto il portale programmiradiofonici.it che si occupa espressamente di veicolare la produzione di programmi radiofonici messi sul mercato a costi decisamente anti crisi. I programmi possono naturalmente essere personalizzati nonché concessi in esclusiva territoriale. Tra i programmi per il futuro segnaliamo lo sviluppo dei corsi

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GENELEC 8010 – ENJOY THE SMALL THINGS IN LIFE! La famiglia di diffusori Genelec della serie 8000 trova largo impiego in ambiti broadcast e televisivi, produzione musicale e post-produzione e rappresenta lo standard di riferimento a livello mondiale. Il modello ultimo arrivato 8010 è perfetto in spazi piccoli, quali OB Van e location recording. WWW.GENELEC.COM - WWW.MIDIWAREPRO.COM


E&E di formazione all’estero, già avviato con la versione in lingua inglese e rappresentata dal portale radiobroadcasters.org, e un potenziamento del festival dedicato alle web-radio.

YAMAHA Presentato il QL5, nuovo mixer Yamaha della serie QL e derivato dalla prestigiosa Serie CL. Il QL5 è dotato di 64 canali mono, 8 canali stereo, 16 Mix Out, 8 Matrici, I/O a bordo 32 MIC/Linea, 16 out, configurazione fader 32+2, scheda Dante integrata. Una delle caratteristiche più innovative del banco è l’integrazione del processore di Automix Dan Dugan che permette di gestire fino a 16 canali microfonici di automixing in maniera completamente automatica.

EDITING & MAM AVID Presentata per la prima volta al mercato italiano la piattaforma Avid Everywhere, lanciata in occasione del NAB2014. Soluzione pensata per rompere gli schemi e i "muri fisici", oltrepassando l’idea dell’hardware così come è inteso per raggiungere il mondo del clouding. Un cloud, però, che può essere stand alone: si può avere una struttura centrale che coordina tutti gli attori che concorrono al processo End to End nella creazione di un media. Se prima si era vincolati a un link fisico, occorreva cioè essere sulla stessa infrastruttura, oggi con Avid Everywhere puoi connetterti al sistema da remoto, potendo effettuare tutte le operazioni di editing dei contenuti, consultazione, indicizzazione, e il delivery dei contenuti verso "n" piattaforme. Tutto in maniera automatizzata. L’accesso all’applicativo è installato sul server ed è garantito tramite il front-end web MediaCentral-UX a cui è possibile accedere da remoto, utilizzando il client Media Composer installato nel computer dell’operatore. Al MediaCentral-UX è possibile accedere anche tramite browser.

AXEL TECHNOLOGY Soundtrack Studio rappresenta il nuovo applicativo entry level dell'automazione radiofonica. Rivisitato, aggiornato e ricco di nuove funzioni destinate particolarmente alle piccole emittenti radiofoniche e alle web-

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E&E radio, dispone di un client web per consentire la visualizzazione del palinsesto da remoto. Interessante il nuovo sistema di registrazione continua fornito a Media Broadcast, del gruppo TDF; si tratta del DML Digital Media Logger che permette di loggare fino a 1700 stream audio in tempo reale. All’operatore internazionale sono stati anche consegnati i primi 1000 apparati Monitoring FM che consentono la misurazione in aria della qualità FM in tutti i suoi componenti. Il sistema, che verrà presto portato a 2000 unità sul campo, è integrato con il NMS Network Management Service. Per il settore televisivo, presentato You Play, prodotto già integrato in RAI, playout di contribuzione multiformato con possibilità di gestire più canali contemporaneamente oltre la messa in onda. You Play si integra perfettamente con il MAM. Tra gli ultimi acquirenti citiamo CNN latina. In fase di uscita l’Encoding audio over IP che tramite web service consente di connettere punto-punto due postazioni e un nuovo mixer digitale audio per la messa in onda FM.


E&E BITONLIVE BitOnLive è un riconosciuto sviluppatore di applicativi per sistemi di automazione Radio e Tv dalle performance di tutto rilievo. Presentata la nuova versione del software per l’automazione radiofonica che completa la suite dei prodotti FluO che riguardano l’automazione multimediale quindi sia audio che video. Nel nuovo applicativo destinato alla radiofonia sono state aggiunte alcune funzionalità importanti come la completa gestione di tutti i mixaggi audio con la possibilità di modificare fino all’ultimo minuto i fade, i mix e i punti di stacco dei vari contributi. Inoltre è possibile impostare per ogni singolo studio un numero illimitato di jingle machine, cart machine e di recorder, quindi è possibile avere sotto controllo un numero elevato di registrazioni e di hot keeper per gestire l’effettistica nonché le cart machine per poter gestire i contributi per i notiziari o i programmi. La suite è completata dal consolidato Filo Media Manager. Lo sviluppo dei prossimi mesi sarà dedicato al completamento dello sviluppo dal punto di vista gestionale ed amministrativo il software dedicato alla pubblicità Zelos.

CLASSX Presentato il plug-in ContentPlayout, un prodotto destinato sia alle piccole sia alle grandi emittenti televisive, che consente di creare delle play list video a cui sincronizzare automaticamente la grafica. Tutto rigorosamente live e in real time. In collaborazione con NewTek è stata ulteriormente sviluppata l’integrazione con il TriCaster attraverso il quale adesso è possibile, con un solo operatore ed utilizzando una sola interfaccia grafica, controllare direttamente il software LiveBoard prodotto da ClassX. Si ottiene così un risparmio notevole dei costi operativi, avendo la possibilità nello stesso tempo di schedulare prima della diretta i contenuti attraverso il LiveBoard e, successivamente, comandare e controllare la loro messa in onda con il TriCaster. In via di definizione c'è la release 6 (oggi siamo alla 5) degli applicativi; tale evoluzione si presenterà con una nuova interfaccia grafica, full HD, supporto per risoluzioni 4K con nuovo driver e nuove schede video. Novità in arrivo anche per i software SocialServer e SocialPlayer.

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E&E ETERE Dopo l’anteprima nell’edizione del 2013, Nunzio, il sistema di Newsroom completo sviluppato da Etere, rappresenta ormai un sicuro punto di riferimento. Completato il MERP, ora si ha la possibilità di gestire completamente la struttura anche dal lato risorse umane e per progetti. Assegnando le risorse ai progetti, le stesse troveranno l’agenda completata con gli impegni e sarà il sistema, a quel punto, a dare lo status delle risorse, degli apparati, dei mezzi e degli studi disponibili. Così facendo si tengono sotto stretto controllo i costi di produzione di ogni singolo progetto e si possono inviare in automatico i dati in amministrazione per le fatturazioni. Nei prossimi mesi verrà portato avanti lo sviluppo della newsroom per integrare il MOS (Media Object Servers) Protocol in modo da poterlo utilizzare qualora il cliente sia già dotato di un Newsroom Computer System e voglia comunque utilizzare il MAM, l’HSM o il news playout di Etere. Infine il MERP verrà ulteriormente sviluppato per consentire all’editore di poter gestire sempre più capillarmente la sua redazione.


E&E XDEVEL Proposte nuove soluzioni per i network radiofonici, le web radio, le radio integrate con la Tv. Per quest’ultima novità il conosciuto playout Xautomation è stato integrato con un motore video che consente alla radio di andate anche in Tv sulle varie piattaforme disponibili (DVB-T, Sat, Web, mobile). In particolare per il web è stata presentata l’applicazione StreamSolution che utilizza il Wowza Media Engine, considerato uno dei motori per streaming più potenti al mondo per tutti i device fissi e mobili connessi al web. Nuova la piattaforma custom personalizzata per verificare e analizzare i dati di ascolto delle radio e delle Tv che trasmettono in streaming in tempo reale, attraverso il monitoraggio delle utenze che accedono. I dati possono essere discriminati per fornire una moltitudine di informazioni che vanno dal modello di smartphone utilizzato per l'ascolto alle analisi geolocalizzate. Xdevel ha proposto anche la sua matrice audio che consente di gestire "n" input e "n" output oltre a soluzioni di splittaggio, anche complesse, attraverso il software gestionale che è interfacciabile, naturalmente, con Xautomation. Nuovi, infine, il tool RDS che aggiunge la possibilità di mandare i titoli dei pezzi e il processore audio con client streaming integrato per il trasferimento del segnale radiofonico senza l’uso di ponti radio, adatto a risolvere problemi di coperture in piccole zone o in zone poco accessibili. Il processore è equipaggiato per mantenere allineato il ritardo di trasmissione.

SOFTWARE CREATION Dalle continue analisi dei feed-back dei clienti nasce la nuova suite chiamata Zeus che presenta applicativi ingest, edit e playout più dinamici e veloci e svariate funzioni innovative. Tra le nuove funzioni, la suite - in base al formato video che deve riprodurre - si comporta come un sistema intelligente e scarta i formati video non compatibili con i settaggi oppure, se possibile, li converte nel formato video scelto. Con questi automatismi si eliminano gli eventuali errori in cui possono incappare gli operatori nella fase di gestione di molte clip in arrivo. Provato con successo durante la fiera il nuovo zainetto, destinato ad una fascia di mercato importante, per dirette televisive e in streaming che con due sole SIM riesce a trasmettere con una bassa disponibilità di banda e pochissima latenza. Presentati infine gli applicativi per la suite destinati alla gestione dei Social Network che saranno sul mercato a partire dal mese di giugno.

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E&E TRASMISSIONE & SEGNALI BT-MONITORING Come dice il nome stesso, l’azienda svolge un servizio di monitoraggio da remoto in tempo reale degli impianti di diffusione radiofonici e televisivi. Per la rete radiofonica sono state installate oltre 320 stazioni di rilevamento presenti su tutto il territorio nazionale e che tengono sotto controllo circa il 70% degli impianti di diffusione attivi nel nostro Paese. Gli editori che si abbonano al servizio di BT ricevono in tempo reale, con sms o email, tutte le comunicazioni sugli eventuali disservizi relativi ai loro impianti e, tramite un web browser dedicato, possono accede in un’area riservata del sito che consente il controllo generale della rete, delle misure e la consultazione dello storico degli allarmi in web streaming. Più recentemente, con la stessa filosofia è stata realizzata la rete di controllo dei segnali televisivi con l’installazione sul campo di 120 stazioni di monitoraggio disseminate in tutte le Regioni. Durante il Forum è stata presentata la nuova release dell’applicativo web, che vanta una rinnovata veste grafica e più informazioni relative ai siti, per migliorare la qualità della navigazione e rendere il servizio più agevole da utilizzare. Ultima novità che riguarda la rete televisiva è l’implementazione del monitoraggio dei segnali DVB-T2.

DB ELETTRONICA Presentata la nuova linea di trasmettitori FM Mozart che presentano un'efficienza superiore al 70%. Le innovazioni della linea Mozart, raffreddata sia a liquido sia ad aria, sono già state trasferite ai trasmettitori FM di alta potenza. A Roma è stato possibile vedere il 6kW compatto con eccitatore da 50W che ha vinto il premio “Best of Show” al NAB 2014. Per l’immediato futuro il lavoro di DB Elettronica è incentrato sulla nuova linea Tv e, nello specifico, sui nuovi amplificatori più compatti, con nuovi moduli più efficienti in tecnologia Doherty “potenziata” ad alta efficienza in banda larga.

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E&E DELO INSTRUMENTS La novità principale è data dalla possibilità di avere anche il DAB sul misuratore di campo Sefram 7876 che completa così le sue capacità, che già comprendevano DVB-T e DVBT2, il DVB-C, il DVB-S e DVB-S2, l’MPEG2 e l’MPEG4 (H264), GPS, TS-ASI. Riguardo al misuratore Sefram è iniziata la collaborazione con la Se.Di.Com per fornire al software di pianificazione le misure di campo raccolte dal 7876; questo consente di raffrontare i dati simulati con quelli reali e di verificare le eventuali discrepanze. Sempre per i misuratori di campo, è in uscita il modello per il 4K.

DGQOS Presentata una soluzione completa per il monitoring dei segnali dal lato dell'end user, con una gamma di prodotti destinati inizialmente al mercato televisivo DVB-T e oggi anche a quello radiofonico FM e del transport stream. Il fulcro del sistema è un server centralizzato che raccoglie informazioni da sonde installate in punti cardine della rete così da poter fornire in tempo reale parametri utili al broadcaster o al fornitore di contenuti. Una delle prime sonde è stata la DQM 120 per analizzare la RF, il MER, il BER e gli echi utili per l’SFN. Il DQM 130 ha poi aggiunto il video server e l’analisi del transport stream. L’approccio alla FM è relativamente recente, così come recente è lo sviluppo della sonda che si occupa di questo monitoraggio. In parallelo per il monitoring dei segnali e stata studiata un’altra soluzione che si chiama EQoS applicata all’energia. Le sonde vengono installate presso i centri trasmittenti e rilevano i consumi di energia. I dati raccolti vengono inviati ad un sistema di gestione che li rende immediatamente consultabili, fornisce una analisi storica dei consumi ed effettua previsioni, anche accoppiate a dati relativi al miglioramento dell’uso dell’energia.

DIEM TECHNOLOGIES La DIEM Lounge è stata uno dei luoghi più frequentati del RadioTv Forum di Aeranti-Corallo 2014. Un seminario tra quelli proposti è stato “La Visione Ericsson: i Media nel 2020” che ha presentato le analisi del trend dei consumatori e dei mercati sviluppata attraverso il monitoraggio costante di 46 Paesi. Analisi che Ericsson annualmente condivide con i Partner, i clienti e i fornitori (trovate il documento sul sito: www.ericsson.com/televisionary/mediavision-2020). Lo studio evidenza i numeri dell’evoluzione di

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tutti i device mobili, ma anche una decisa tenuta della Tv tradizionale. In molti Paesi si è anche constatata una trasformazione dei broadcaster in produttori di contenuti per poi affidare ad altri soggetti la distribuzione sulla rete. Altro seminario è stato “La Visione Net Insight: qualità broadcast, ovunque, su rete internet pubblica”. Di grande interesse l’evoluzione delle tecniche di compressione video e di protezione del contenuto video nell’ambito della rete. Il processo di distribuzione dei contenuti su rete IP si è evoluto in maniera esponenziale tanto che oggi è possibile veicolare su rete IP pubblica contenuti in qualità broadcast. A supporto del seminario è stato proposto un cartoon in full HD trasmesso live dalla Svezia attraverso una normale ADSL pubblica. Il film era protetto e “incapsulato” sfruttando alcune caratteristiche del formato H264. Questo consente un abbattimento dei costi, soprattutto in fase di contribuzione punto-punto, perché non occorre più avere una connessione dedicata. Sempre di Net Insight è stata presentata la nuova tecnologia “Time transfer” che consente di allineare i segnali SFN senza l’utilizzo del GPS, attraverso un segnale di referenza trasmesso in rete e gestito dalla rete stessa.


E&E ELENOS Consolidata la linea di prodotti FM, dai 50W ai 5kW compatti e fino al 100kW; durante la due giorni romana è stata presentata anche la nuova linea per la radio digitale FM e DAB. La nuova linea DAB comprende macchine che vanno dai 100W ai 2kW disponibili sia per OEM sia quali soluzioni chiavi in mano per l’utente finale. Ottime le prestazioni della linea di trasmettitori digitali FM per l’alta definizione nel trattamento audio. Nell’immediato futuro sono in arrivo nuovi trasmettitori DAB con potenze fino a 5kW, mentre sempre più ricco e completo si fa il catalogo dei servizi offerti da Elenos ai sui clienti, includendo la telesorveglianza, il monitoring, le installazioni, le manutenzioni e i corsi.

ENRICO PIETROSANTI Presentati gli analizzatori di spettro fino a 43 GHz portatili della Anritsu, gli analizzatori vettoriali fino a 40 GHz sempre portatili e il nuovo Site Master, anch'esso Anritsu, fino a 20 GHz; tutti gli apparati sono estremamente leggeri (circa 2 kg) con alte prestazioni e sono estremamente veloci nell’eseguire le misure. Interessanti i nuovi apparati della Deva broadcast per il monitoraggio da remoto delle radio FM, quelli per il trasferimento del segnale audio su rete IP, e, per la prima volta, gli apparati per il trasferimento dei contributi video sempre su rete IP. Dalla Aldena interessanti le novità per i sistemi di antenna per FM e TV e la nuova release del software Emlab di simulazione dei sistemi radianti. Infine abbiamo potuto ammirare le radio destinate al consumer che invece di avere la classica antenna ricevono i segnali tramite accesso Wi-Fi o con cavo ethernet dal web. La radio effettua tramite un portale una ricerca tra quelle memorizzate quindi si collega direttamente alla fonte streaming del network.

EUROTEK Tra i prodotti visti quest’anno al RadioTv Forum alcuni spiccavano più di altri: EK-ODP/1 era sicuramente uno di questi prodotti. Si tratta di una scatola stagna che può essere installata in quelle aree dove non esistono postazioni radiotelevisive vere e proprie e che al suo interno vede alloggiato un gap filler completo di tutte le sue componenti: dal ricevitore che può essere satellitare, microonde o UHF, al trasmettitore, ai filtri, agli alimentatori. Il sistema può essere multicanale, DVB-T e DVB-T2, provvisto di schede ridondate, e telecontrollabile da remoto via Wi-Fi, Ethernet o GPRS. Per la sezione dei ponti radio è stato presentato l'Electronic News Gathering System in modalità

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E&E Auto-Tracking, oltretutto fornito a RAI per la copertura del Giro d’Italia. Al sistema è accoppiato un nuovo trasmettitore in versione “fly” molto leggero, alloggiato in contenitori di alluminio. Per la funzionalità e la sicurezza dei sistemi leggeri Eurotek ha brevettato due software: il primo al fine di evitare i furti, sfruttando la geolocalizzazione dell’apparato e bloccando l’apparato nel caso lo stesso venga spostato dalla sua posizione originale; il secondo in relazione al transport stream ASI e grazie al quale i ponti radio si bloccano immediatamente se il segnale veicolato non è quello proprietario.

M-THREE SATCOM Continua e si espande verso il Medio Oriente e il nord Africa, attraverso nuovi satelliti NileSat e Eutelsat 7 e 8 west, l’attività dei servizi di teleporto già internazionalmente riconosciuta nel 2013 dalla World Teleport Association. Con riferimento al parco mezzi per le applicazioni outdoor, l’attività principale riguarda il loro costante aggiornamento così da offrire ai clienti di fascia medio alta mezzi per trasmissioni in diretta che siano sempre tecnologicamente inappuntabili. Per la fascia più economica e per i piccoli operatori continua lo sviluppo del Ka-Sat specialmente come collettore dei segnali attraverso i teleporti di Roma e Milano. A dimostrazione dell’impegno in questo settore i primi di giugno a Lucca M-Three Satcom ha presentato una dimostrazione di streaming Ka-Sat.

NAUTISAT Prima volta al RTVF per l’azienda romana che da 20 anni progetta e costruisce sistemi di antenna stabilizzati per la nautica. Dall’esperienza maturata nasce il sistema di antenna portatile Nautifly 75, motorizzata auto-puntante in banda KA contenuta in una fly case IP67 che si può tranquillamente caricare in stiva nei viaggi aerei. Per contenere il peso complessivo, che è di soli 32 chilogrammi, nulla è stato lasciato al caso: dal disco in fibra di carbonio, alle componenti strutturali in alluminio, al decoder ultra compatto. L’antenna è anche dotata di trasmettitore/ricevitore Wi-Fi per connessioni wireless sul campo, al controllo del sistema di puntamento motorizzato provvisto di GPS, bussola e un cavo di 15 mt per controlli a distanza. Il sistema può essere aperto e reso operativo in 5 minuti e può sopportare raffiche di vento fino a 70km/h. Entro breve saranno disponibili nuovi attacchi per stabilizzare l’antenna anche in presenza di raffiche oltre i 70km/h, nuove guarnizioni e nuova alimentazione a 12V, con pacco batterie che consenta 3 ore di autonomia.

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E&E OPEN SKY Attraverso il satellite in banda Ka di Eutelsat, il provider fornisce ai clienti broadcast una banda garantita, unitamente a soluzioni a basso costo (in fiera, per l’acquisto di un pacchetto da 1000 euro di traffico in trasmissione veniva fornito gratis il kit hardware). Il sistema fornito da Open Sky è completamente flessibile alle esigenze dei clienti e consente accessi ovunque e senza il bisogno di ulteriori credenziali o permessi. Può essere utilizzato anche da una persona sola, gestito in totale autonomia attraverso un portale web e anche utilizzando dispositivi mobili come smart-phone e tablet e infine offre, senza sovrapprezzi, l’assistenza dedicata 24/7. Per l’immediato futuro Open Sky sta sviluppando una rete di partner tra i contractor di produzioni televisive; l'iniziativa sarà promossa tramite un nuovo portale web, sul quale saranno concentrate le competenze disponibili e le best practice, raccontate direttamente dagli utilizzatori, così da facilitare la fruizione dei sevizi offerti da parte di nuovi operatori.

ROHDE & SCHWARZ ITALIA Rohde & Schwarz ha presentato diverse novità dal nuovo trasmettitore 800W della famiglia TMV9: DAB in tecnologia Doherty con rendimenti fino al 50%, alla nuova serie di trasmettitori FM THR9 serie 9000 con una efficienza fino al 75% basati su moduli di amplificazione da 5kW con eccitatore multistandard che può montare diversi tipi di firmware a seconda del tipo di applicazione e, nel caso dell’FM è predisposto per accettare un modulo HD Radio con standard Ubiquiti.

RVR Presentati con successo i trasmettitori DAB Green Lineil Tex 2500 trifase, che promette un ragguardevole 75% di rendimento. Sempre della linea Green per fine anno è prevista l’uscita del Tex 1200, trasmettitore contenuto in due unità da rack dedicato al mercato italiano e che verrà proposto al prezzo imbattibile di un 100W! Di rilievo i nuovi sistemi di controllo da remoto, sia per i trasmettitori radio sia per quelli televisivi e per i sistemi audio digitali. Molto lusinghiero il successo che sta avendo in tutto il mondo la linea di trasmettitori plug-in ad altissimo rendimento da 5 a 60 kW combinati, equipaggiati di alimentatori in tecnologia PFC (Power Factor Correction) di ultima generazione. Alimentatori che, come tutte le parti degli apparati RVR, vengono interamente prodotti in-house.

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E&E SE.DI.COM. Durante il RTVF Sedicom è stata protagonista di un workshop dove ha presentato l’analisi fatta per il Ministero dello Sviluppo Economico sulle interferenze relative al segnale DVB-T in Liguria. Sedicom ha presentato anche la soluzione al problema resa possibile tramite il simulatore WinRPT che ormai rappresenta una delle soluzioni di riferimento per il Ministero. Il tool consente di gestire un data base dove sono registrate le campagne di misura effettuate dagli operatori e permette di avere un riscontro delle simulazioni con la realtà.

SEMATRON ITALIA Oltre all’offerta in banda Ka e a tutti i prodotti Teradek, come l’encoder H264 full HD Wi-Fi su reti cellulari 3G e 4G e bonding su rete cellulare, è stata presentata tutta una serie dei nuovi droni multirotore della DJI a 4, 6 e 8 rotori. I droni, in abbinamento ai trasmettitori della Teradek, consentono di disporre di un ritorno video in tempo reale in Full HD. In preparazione le applicazioni con le nuove codifiche H265.

SES Pietro Guerrieri, Direttore Generale di SES Astra Italia, si è detto sorpreso della visione tradizionalista espressa dal Commissario Agcom Antonio Preto al RTVF, il quale - pur in un discorso condivisibile di innovazione del settore – ha però prefigurato il mantenimento dello status quo del sistema tv attuale, basato essenzialmente sul digitale terrestre. E ha proseguito notando come “nei Paesi europei più avanzati e più innovativi in campo televisivo (come la Germania e l'Inghilterra) la Tv di qualità, in HD e presto anche in Ultra HD, si fa sul satellite”. Guerrieri ha infine espresso apprezzamento per l'intervento del Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, notando che “Giacomelli ha dimostrato grande lungimiranza e un'inedita presa di coscienza degli elementi chiave per uno sviluppo sistematico del settore televisivo italiano".

SIELCO Quest’anno, oltre alle consolidate linee di trasmettitori che ben rappresentato l’impegno di Sielco nel settore, ha fatto la sua apparizione nello stand una piccola scheda dalle peculiarità estremamente interessanti. Si chiama SexC30RemC. Si tratta di una scheda di controllo remoto che può essere connessa al centro di controllo via Ethernet o GSM. La scheda può essere collegata a tutti i trasmettitori della Sielco delle linee GT e GX. e ne consente il controllo attraverso un comune browser WEB

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E&E (PC, tablet e smartphone) e può essere raggiunta con i più comuni sistemi operativi: Android, iOS, Windows Phone 7/ Windows Mobile, Symbian ecc. La procedura di installazione viene supportata da un completo manuale.

SIRA Novità presentata al RadioTv Forum 2014 è stata la Temperature Monitoring Unit. Si tratta di una linea di sensori che vanno ad integrare la linea di Power Measurement And Monitoring Unit. Le applicazioni di questo apparato vanno dal monitoraggio delle temperature dei filtri, dei combinatori o sulle linee coassiali, al fine di monitorare i parametri standard e verificare in tempo reale oscillazioni anomale. In uscita i filtri e i combinatori per il Digital Audio Broadcasting. In questo momento una delle attività principali di Sira riguarda il mercato americano e inglese dove è in atto un “compattamento” dell’intera banda UHF.

TECNORAD ITALIA Da 30 anni Tecnorad si occupa di progettazione e realizzazione di infrastrutture per telecomunicazioni. Attività svolta per i propri siti, visto che ne ha 100 di proprietà, ma anche su siti di terzi, come dimostrano la partecipazione allo sviluppo di Vodafone Italia e i lavori effettuati per Tim, Wind e H3G. Attualmente Tecnorad sta impegnando il suo settore R&D sul controllo remoto, sul miglioramento dell’efficienza e per il risparmio energetico di infrastrutture per telecomunicazioni utilizzando il know-how acquisito negli anni, oltre che nel settore della building automation. Per i propri siti Tecnorad ha sviluppato un progetto di controllo remoto delle infrastrutture con controllo degli accessi, vigilanza, monitoraggio energetico, riarmo interruttori, sistema di controllo che una volta rodato intende immettere sul mercato a disposizione di terzi. Attualmente l’azienda sta anche sviluppando, in collaborazione con una società di ricerca pubblica, una procedura di verifica delle esposizioni del lavoratore ai campi elettromagnetici presso i siti di trasmissione.

TELESPAZIO Prima partecipazione di Telespazio al RTVF e per l'occasione ha proposto al mercato broadcast la sua veste più competitiva in termini di servizi, ma anche di prezzi. L’offerta è probabilmente la più ampia presente sul mercato: dai servizi per il DTH - attraverso il satellite Hotbird posizionato a 13° est - sino alle 6 piattaforme presso il centro spaziale del Fucino, una delle quali espressamente dedicata al DVB-S2 Sono piattaforme utilizzate sia da clienti nazionali sia internazionali. ma si ricordano anche

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E&E l’ampia offerta di Mobile Satellite Services, attraverso Inmarsat, Iridium e Thuraya, e la recente attività di progettazione di sistemi misti per applicazioni che possono lavorare su reti di telefonia mobile in 3G, 4G LTE e in banda Ka per produzioni live "leggere". Oltre alla storica e duratura attività sviluppata congiuntamente con RAI, Telespazio ha progettato, fornito e si occupa della manutenzione degli impianti di Sky a Roma e Milano. Inoltre può vantare una consolidata collaborazione con EI Towers del gruppo Mediaset, sia a supporto delle contribuzioni provenienti dai mezzi mobili, sia del DVB-T.

SERVIZI VARI TISCALI Tiscali.it rappresenta un unicum nel panorama editoriale italiano in quanto è la sola realtà in grado di produrre ed unire contenuti, tecnologia e design. Nato nel 1998 come portale di servizi web, Tiscali.it unisce oggi un vero e proprio giornale online realizzato

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E&E da una redazione giornalistica che produce ogni giorno centinaia di contenuti multimediali originali ed aggrega quelli forniti da partner esterni. Tiscali è una testata online indipendente e completa, in grado di comunicare le notizie con trasparenza e senza conflitti di interesse. La redazione, composta da 20 giornalisti, produce ogni giorno 250 contenuti originali ed aggrega oltre mille aggiornamenti provenienti da agenzie nazionali (ANSA, TM News, ADN, LaPresse, AP). La linea editoriale copre tutte le aree dell’attualità e racconta gli eventi con format innovativi: format live con la partecipazione di personaggi tv e blogger, 6 TG con cadenza oraria, una video rassegna stampa quotidiana, inchieste originali, webseries, etc...). Tiscali dedica grande attenzione all’informazione locale e produce un notiziario per ogni regione italiana. Una rete di collaboratori diffusa sul territorio realizza ogni giorno articoli. In questo modo l’informazione che nasce dal territorio diventa il punto di partenza per comprendere e raccontare gli ecosistemi per lo sviluppo: innovazione, cultura, startup, green economy.

TIVÙSAT Ormai sono quasi 1.800.000 le famiglie italiane che hanno acquisito il ricevitore satellitare. Le novità per gli utenti emerse nell’ultimo periodo circa i servizi offerti possono essere riassunte nel nuovo bollino che identifica uno dei decoder Tivùsat di nuova generazione: Tivùon! che consente l’accesso ai servizi interattivi sia broadcast che broadband attraverso la connessione ADSL. Con un ricevitore tivuon si accede a contenuti privilegiati che possono essere gratuiti o a pagamento protetti da un sistema di sicurezza digitale (denominato DRM); si possono bloccare contenuti violenti o pornografici, si possono visualizzare contenuti on demand anche in caso di connessioni ADSL non particolarmente veloci grazie all’Adaptive Streaming che consente il caricamento e la visualizzazione di video anche in caso di banda fino a 2-3 Mbit/s.

TRADECOM Tradecom è un fornitore di energia promosso dalla Confcommercio che ha presentato agli associati di Aeranti Corallo una proposta per l’erogazione di energia elettrica a tariffe agevolate. Tradecom opera su tutto l territorio italiano con più di 50 dipendenti distribuiti nelle due sedi di Roma e Torino e un fatturato approssimativo di circa 300 milioni di euro. Tra le novità dei prossimi mesi Tradecom presenterà nuovi servizi in termini di efficienza energetica, analisi dei consumi volti a fornire tariffazioni sempre più adatte ai singoli clienti.

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ARET: produzione al top anche per budget limitati Aret Audio and Video Engineering a Giugno ha realizzato un doppio evento, prima all’Hotel studios di cologno Monzese (Milano) e poi all’ Hotel clodio di roma. Visitatori molto qualificati e interesse per le molte originali novità. nel corso di un’interessante open house sono state dimostrate numerose novità relative ad alcuni dei molti e prestigiosi marchi distribuiti dalla ditta di Zibido s. Giacomo per i mercati broadcast, video service e per la post produzione. "Questo evento ha rappresentato, in particolare, un'opportunità per i professionisti interessati alle nuove tecnologie di produzione tv, e ha consentito di vedere e provare quello che aret ha da offrire, di porre domande e soddisfare dubbi e curiosità ha dichiarato Alessandro Asti, vice presidente -. L'open house è stata un'ottima occasione "concentrata" per esplorare le opzioni che l'attuale situazione della produzione televisiva impone per essere competitivi, offrendo

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numerosi vantaggi in termini di interoperabilità e conseguente risparmio di costi." ricordiamo che aret vanta oltre 40 anni di esperienza, con più di 400 oB-Van realizzati e venduti nel mondo, e che propone servizi e sistemi integrati video e audio per le aree broadcast, satellite, produzione, post produzione e mobile tv, con soluzioni su misura. aret distribuisce in esclusiva per l'italia otre 20 noti marchi broadcast.

ERECA IN CAMPO CON STAGE RACER Questa ditta francese - al suo esordio in italia - ha presentato Stage Racer, un nuovo e potente box in grado di gestire tutti i segnali

da gestire tra punti di ripresa e oB van. con un compatto e robusto contenitore da 1 ur è possibile la trasmissione ottica di numerosi segnali: audio, analogici e digitali, Giga ethernet, rs232/422/485, GP io, oltre a 12 segnali video Hd/3G, e funziona tanto in Hd, quanto in 4K. come ci ha confermato Olivier Stockemer, ceo ereca, "banchi di prova superati con successo sono state le riprese curate da euronews per il roland Garros di tennis (test in 4K) e il GP di Formula uno di Monaco, con riprese Hd gestite tra tre diverse unità di produzione verso la regia e una unità per gestire il transfer da quest’ultima al centro di contribuzione".

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CALREC ORA A PORTATA DI TASCA

PICCOLO E POTENTE COBHAM

Particolari soddisfazioni dal nuovo mixer audio di calrec, Summa: lanciato al naB show 2014, si rivolge alla fascia media di mercato, pur garantendo gli standard di eccellenza della marca. summa mantiene le caratteristiche di piena ridondanza e di affidabilità tipiche di calrec, ma unite a una nuova superficie intuitiva di tipo tattile. equipaggiato con 130 o 180 dsP, incorpora una matrice router 4096 x 4096 ridondata e "networkabile" con tutti i mixer della famiglia calrec; il tutto, finalmente, a meno di 100mila euro.

GRASS VALLEY AL RALLENTATORE in evidenza le nuove telecamere LDX pensate per riprese slo-mo, disponibili anche in versione compatta sostanzialmente delle box camera. un aspetto da sottolineare è che queste telecamere si abbinano con i sistemi GV K2 dyno replay system e K2 summit 3G Production client; questi, forti della tecnologia AnySpeed, assicurano una riproduzione fluida a qualsiasi velocità nel range da 0 al 200%, rendendo particolarmente spettacolare i replay.

cobham ha riproposto le sue radio-camere in tutte le configurazioni e, soprattutto, un nuovo micro trasmettitore che è ideale per le produzioni sportive, usandolo in accoppiata con le micro camere di tipo "action".

ROSS VIDEO ross Video integra ora molti apparati sotto una dashboard di controllo gratuita: robotica, mixer, character generator ed il virtual studio, tutti i Modulars openGear, le matrici, il master control, oltre a molte terze parti. una soluzione che rende la produzione semplice, immediata, meno costosa e gestibile anche con operatori meno esperti. in bella evidenza il nuovo mixer video Carbonite (che ora può lavorare nel formato 3G e fino a 2,5 Mix effect), il server Blackstorm e i modular esterni al mixer.

VSN Vsn ha proposto soluzioni integrate e complete, forte di oltre 50 software proprietari per la produzione tv con workflow non lineare, ingest, MaM, la produzione in the cloud e la distribuzione di contenuti multi piattaforma. da notare la soluzione che utilizza il Cloud come spazio condivisibile per qualsiasi forma di media management e di editing condiviso, con possibilità di costruzione di workflow personalizzati e facilmente riconfigurabili, con l’assegnazione dei vari livelli di competenza e di settaggio delle funzioni disponibili per ciascun membro del team.

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Broadcast & Production • estate 2014

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F&N FLASH&NEWS

Il progetto Ultra HD 4K di Rai con Eutelsat

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tecnologiche rai Luigi Rocchi (nella foto). L’ad di eutelsat italia, Renato Farina, conferma che “eutelsat conti-

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“roma, napoli, Venezia… in un crescendo rossiniano” è il documentario diretto da Lina Wertmüller in tecnologia ultra Hd 4k sulle bellezze artistiche e culturali delle tre grandi città d’arte italiane, prodotto dalla Rai in collaborazione con Eutelsat. il progetto ha sperimentato l’innovativo standard tv 4k con una definizione di immagine pari a 4 volte quella dell’attuale Hd e in grado di portare su schermi tV sempre più grandi la qualità del cinema digitale.“L’iniziativa si inquadra nel percorso di innovazione tecnologica che rai ha posto tra gli obiettivi prioritari e nell’attività di sperimentazione di nuovi sistemi di ripresa con contenuti d’autore - ha detto il direttore strategie

nuerà a mettere in campo l’esperienza e le risorse per favorire l’evoluzione dell’ultra Hd ad ogni livello della catena di produzione e trasmissione. dopo aver lanciato il primo canale europeo in ultra Hd via satellite nel 2013, abbiamo collaborato con i principali player del settore per supportare il 4K. La partnership con rai riflette questa strategia e arricchisce la library dei contenuti con un’opera eccezionale, offrendo agli spettatori un’esperienza di visione immersiva”.


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