www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59
mercoledì 4 marzo 2015 anno 119 - numero 53 euro 1,40
FORMULA 1 IL 15 GP D’APERTURA
IL CASO I MEDICI: «TROPPI RISCHI»
Voti Marchionne «Ferrari da 7,5»
Alonso non parte: salta l’Australia
Il presidente: «La Mercedes merita 10, ma ho fiducia: per noi il peggio è passato»
La resa di Fernando: «Dura, ma capisco» A Melbourne lo sostituirà Magnussen
ALLIEVI A PAGINA 28
CREMONESI A PAGINA 29 E UN COMMENTO DI ZAPELLONI A PAGINA 23
FEBBRE MILAN PROCESSO E RIVOLUZIONE
INTER-UEFA, ARIA DI STANGATA: 6-7 MILIONI, ROSA RIDOTTA, POCO MERCATO Pronta la sanzione per il fair play finanziario: anche la Roma è in attesa di conoscere il verdetto da Nyon
Erick Thohir
BERLUSCONI DELUSO: GALLIANI CERCA LE CURE
9
CECCHINI, DALLA VITE A PAGINA 9
4
SCUDETTO AL DEBUTTO: ALLEGRI CON LA JUVE VERSO IL BIS MAI VISTO Il tecnico può diventare l’unico a vincere subito il titolo con i bianconeri e con il Milan. Borussia: si ferma Reus, Immobile fa 2 gol DELLA VALLE, GRAZIANO A PAGINA 4
6
SEMIFINALE A ROMA, 20.45
Benitez anti-Lazio: «Napoli, assalto a Coppa Italia e 2° posto»
Check upp dell’a.d. a Milanello: Inzaghi g e il suo staff si difendono ma è partita p la rifondazione. Caccia al nuovo allenatore, mezza squadra a rischio taglio, Baselli primo mattone OLIVERO, PASOTTO ALLE PAGINE 2-3
LO SCANDALO
Parma, un guaio tira l’altro Indagati due finanzieri: omissione di atti d’ufficio CATAPANO, SCHIANCHI A PAGINA 10
CANDIDO DAY
TEVEZ, MARZIANO NELL’OLIMPO JUVE
C’è Bomber su capitan Totti
Se fosse venuto da Marte non sarebbe stato accompagnato da maggiore diffidenza. È sei chili sovrappeso, è un attaccabrighe, è rotto, è sopravvalutato, è finito, è indisciplinato, è una riserva: se ne sono dette tante. Il fatto poi che Mancini lo avesse emarginato nel Manchester City e Sabella non lo convocasse nella nazionale...
IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi Gesto di umiltà di Renzi. Ieri ha rinunciato all’elicottero di Stato e ha viaggiato sull’aeroplanino di Montella.
Rinnova in sicurezza, ti regaliamo l’ABS!
1 Chiambretti vulcano: «Un Toro da impazzire e Ventura è super» MANCINI A PAGINA 12
L'ARTICOLO A PAGINA 23
w
DA NON PERDERE
Il nostro direttore Andrea Monti con Franca e Alessandro Cannavò
2 Serie B, grande Carpi e l’Avellino si arrende Bologna, ancora un pari SERVIZI ALLE PAGINE 24-25-27
Ora a Catania 3 Pascucci, messaggio c’è una piazza da Houston: «Gentile nel nome di Cannavò da Nba, quando vuole» PASINI E REDAELLI A PAGINA 36
PRATESI A PAGINA 31
ROTTAMA
36
23
& RINNOVA
L’INTERVENTO di Sandro Veronesi
ALLE 21.05
VELLUZZI A PAGINA 22 9 771120 506000
10
L’offerta é valida fino al 30 aprile 2015.
50 3 0 4>
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
DI CHIARA, MALFITANO, G. MONTI, VERNAZZA PAG. 6-7
2
Primo piano R La crisi rossonera
Milan malato: che Galliani a Milanello dà la caccia al virus e cerca la medicina 1L’a.d. ha parlato con Inzaghi e tutto lo staff, ora studia
Adriano Galliani, 70 anni. Sotto c’è Pippo Inzaghi, 41 BOZZANI/LAPRESSE
la rivoluzione partendo dal primo punto: il nuovo tecnico
G.B. Olivero INVIATO A MILANELLO (VA)
I
l Milan è malato e non riesce a guarire. La febbre è diventata cronica e ogni volta che sembra esserci un piccolo miglioramento puntualmente arriva una ricaduta. Il Milan è malato e ieri a Milanello si è presentato un dottore speciale: Adriano Galliani ne ha viste tante e nulla lo spaventa, però stavolta c’è una cosa che non lo fa dormire la notte. Non ha ancora capito il motivo del crollo del Milan nel 2015. Per la verità non l’ha capito nessuno, perché una sola risposta probabilmente non c’è. Inzaghi non ha l’esperienza necessaria per guidare la squadra? La rosa è mediocre? Gli infortuni incido-
no? Tutto vero, ma il Milan ha pur fatto 14 punti nelle prime 7 giornate, ha battuto il Napoli e pareggiato con la Roma. E allora Galliani ieri ha vestito i panni del dottore e ha passato la giornata a Milanello per affrontare una serie di colloqui con tutte le componenti dello staff. Ha parlato con Pippo Inzaghi e Mauro Tassotti di aspetti tecnico-tattici, con Daniele Tognaccini della preparazione atletica, con l’osteopata Marco Cesarini della prevenzione degli infortuni e con Rodolfo Tavana della situazione medica. IL GRANDE NODO Il check-up di ieri è servito a ricordare che per uscire prima possibile da questa crisi serve il massimo impegno da parte di tutti. Ma la realtà è che il Milan è già nel futuro.
L’A.D. E L’ALLENATORE
Galliani, sebbene sia stato molto propositivo, ieri ha messo ciascuno di fronte alle proprie responsabilità. D’ora in poi sono tutti sotto osservazione: da Inzaghi fino all’ultimo membro dello staff passando ovviamente dalla squadra al completo. Questa è la seconda stagione consecutiva buttata via: un terzo disastro non sarebbe accettabile. Il Milan, soprattutto in un momento di crisi economica, non può più permettersi alcun errore. E la scelta più delicata, oltre che la prima in ordine cronologico, è quella che riguarda l’allenatore. Inzaghi sa di avere pochissime possibilità di essere confermato, forse nessuna: l’unica speranza è una qualificazione europea che al momento è utopica. Il Milan non può perdere tempo nella
costruzione della nuova squadra, che sarà probabilmente rivoluzionata. E per pianificare le operazioni di mercato deve decidere a chi affidare la guida tecnica. Nelle ultime settimane sono emersi i nomi di Spalletti (ma non convince dal punto di vista caratteriale), di Conte (che sarebbe la prima scelta, ma è ovviamente legato alla Nazionale e l’ipotesi del doppio incarico non sembra percorribile) e soprattutto di Montella (che sta facendo benissimo a Firenze, ha sposato il progetto della società viola e comunque ha una clausola di 5 milioni). La scelta dell’allenatore sarà il passo cruciale di una rifondazione che è iniziata ieri, quando il dottor Galliani è andato a visitare il Milan malato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’A.D. E IL PREPARATORE
L’A.D. E I MEDICI
Berlusconi è deluso da schemi e decisioni E Pippo si difende
I numeri garantiscono Troppi infortuni, che la squadra corre più prevenzione Ma qualcosa non quadra e l’esempio di Conte
P
N
erché il Milan gioca male? La domanda di Adriano Galliani a Pippo Inzaghi è quella che qualunque tifoso rossonero farebbe all’allenatore. Galliani ha parlato con Silvio Berlusconi durante e dopo la trasferta sul campo del Chievo e non ha potuto fare a meno di constatare la delusione del presidente. A Verona il Milan non ha tirato mai in porta dopo un’azione manovrata. L’unica conclusione pericolosa è stata effettuata da Honda con un’estemporanea soluzione da lontano. Non c’è stata nessuna combinazione veloce e solla. Come prattutto nessuno si muove senza palla. se la squadra non sapesse cosa fare. Come se oprattutto non ci fosse un copione da seguire soprattutto nei momenti difficili, quelli in cui vaii a memoaltà in alria per trovare una scappatoia. In realtà e volte ai lenamento Inzaghi fa ripetere mille la vigilia giocatori certi schemi offensivi, alla della partita ha buone sensazioni, ma poi in campo quasi sempre la squadra non si esprime su buoni livelli sorprendendo negativato le difmente il tecnico. Pippo ha sottolineato atori, ha ficoltà caratteriali di alcuni giocatori, el 2015 spiegato che i numerosi infortuni del e la forlo hanno costretto a cambiare sempre mazione proprio quando credeva di aver unto le trovato la formula ideale, si è assunto proprie responsabilità difendendo comunliani ha que l’impegno della squadra. Galliani a e di dichiesto al tecnico di dare una scossa nto i dirimostrare le qualità che avevano spinto ghi è apgenti ad affidargli la panchina. Inzaghi onista: parso troppo buono e poco decisionista: una cosa che ha preoccupato i vertici del club e che potrebbe costargli la panchina già in caso di brutta figura sabato contro il Verona. o. gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA VATA
Mattia Destro, 23 anni, è arrivato in prestito dalla Roma FORTE
el calcio non basta correre. Bisogna correre bene. E una squadra come il Milan, i cui giocatori hanno caratteristiche fisiche particolari e non sono per costituzione portati a stritolare atleticamente gli avversari, ha necessità di accorgimenti particolari: i rossoneri devono gestire il ritmo con attenzione, devono sapere quando alzare l’intensità e quando abbassarla per non rischiare di restare senza benzina all’improvviso. Nel suo colloquio con Galliani, Daniele Tognaccini ha mostrato i dati delle ultime partite, i famosi «match analysis» che tanto vengono studiati dagli allenatori e dai loro staff. In base a questi dati il Milan non corre meno degli avversari, anzi i chilometri percorsi nella gara con il Chievo sono stati identici a quelli percorsi dagli avversari, mentre l’intensità prodotta dai rossoneri è stata superiore. La squadra corre, quindi, e sa anche sacrificarsi: la partita atleticamente migliore, sempre a livello di chilometri percorsi, è stata quella contro il Torino, giocata malissimo e per un tempo in inferiorità numerica. Insomma, Galliani ha cercato di capire se il Milan ha problemi atletici, ma l’analisi dei dati (che a un appassionato di statistiche come l’a.d. rossonero piace molto) ha fornito risposte migliori di quelle che si aspettava. L’impressione, maturata dal club, è che Inzaghi non riesca a imporre la sua linea e che questo abbia delle ripercussioni anche sulle prestazioni atletiche. E comunque, se anche i dati danno risposte confortanti, è sotto gli occhi di tutti che i giocatori del Milan non si muovono senza palla. E nel calcio moderno se aspetti di ricevere il pallone tra i piedi o sei Messi o non vai da nessuna parte. gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA
A Keisuke Honda, 28 anni, ha il contratto in scadenza nel 2017 FORTE
gennaio, su richiesta di Inzaghi, lo staff medico del Milan si è allargato. Sono arrivati due professionisti molto stimati: il fisioterapista Fabrizio Ragusa e l’osteopata Marco Cesarini. Quest’ultimo, soprattutto, ha il compito di lavorare per prevenire gli infortuni, compito storicamente complicato se non impossibile. Cesarini è stato sfortunatissimo, perché proprio in coincidenza del suo arrivo è iniziato il periodo dei guai fisici per molti giocatori. Gli infortuni traumatici sono tanti, quelli muscolari tantissimi. Cesarini non ne è responsabile, è appena arrivato e staa ancora studiando la situazione. Ieri Gallianii ha comunque voluto parlare con lui e con Rudi Tavana, responsabile dello staff medico,, perché l’elevato numero dei problemi fisici haa condin. Nel zionato le ultime settimane del Milan. colloquio è emerso che per prevenire gli inero alfortuni muscolari in partita servirebbero lenamenti più intensi con uno sforzo massimo da parte dei calciatori. In pratica il fisico ortisdei giocatori, allenato a sopportare fortisstire sime sollecitazioni, riuscirebbe a gestire che meglio lo stress della partita in cui anche nte un contatto fortuito e un conseguente movimento improvviso e imprevisto posare. sono generare una lesione muscolare. ntoQuesto è uno dei concetti basilari di Antonio Conte: a Vinovo lui pretendeva che tlenegli allenamenti prevalentemente atletici i giocatori andassero al 110%, in mopordo che in partita fossero pronti a soppornte, tare situazioni estreme. La Juve di Conte, infatti, ha avuto pochissimi infortuni muscolari e stupiva per l’intensità dellee sue an del prestazioni per tutti i 90 minuti. Il Milan futuro ha quest’esempio da seguire. o. gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA TA
Nigel de Jong, 30 anni, rientrerà dall’infortunio dopo la sosta LAPRESSE
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
eck up, poi i tagli IL BORSINO QUATTRO VOCI PER L’ESTATE ● Trentuno giocatori in rosa, di cui sette in scadenza e quattro a fine prestito. Più altri otto in procinto di tornare alla base dai prestiti, e una comproprietà (l’ultima rimasta) da definire. E’ questo il complicato scenario del mercato estivo del Milan, in base al quale abbiamo diviso i giocatori in quattro categorie
CHI RESTA Giocatore Abate Abbiati
CHI VA Situazione fine contratto
INCERTI Situazione
Situazione
Bocchetti
fine prestito
Gabriel
fine prestito
Destro
fine prestito
Matri
Bonaventura
De Jong
fine contratto
El Shaarawy
Niang
Essien
fine contratto
Mastour
Nocerino
Cerci
Mexes
fine contratto
Rami
Robinho
De Sciglio
Muntari
Suso
Saponara
Diego Lopez
Pazzini
fine contratto
Zapata
Vergara
Honda
Van Ginkel
fine prestito
Menez
Zaccardo
In comproprietà
Montolivo
Verdi (col Torino)
Paletta Poli
L’ordine è sfoltire: pochissimi rinnovi e via alla rivoluzione A partire da Baselli
sien, Mexes, Pazzini) dovrebbero rinnovare soltanto tre: Abate sicuramente, ottime probabilità per Abbiati e Bonera, senatori utili nello spogliatoio a prescindere dall’impiego in campo. Poi ci sono i fine prestito: Van Ginkel tornerà al Chelsea, Armero all’Udinese, su Destro pendono i milioni del riscatto e per Bocchetti c’è incertezza. A proposito di incerti: nell’ottica di un rinnovamento difensivo, saranno da valutare le posizioni di Alex, Rami e Zapata, mentre in avanti El Shaarawy non è più l’intoccabile di un tempo (ed è uno dei pochi giocatori con cui il Milan potrebbe monetizzare come si deve).
1Abate, Menez e Montolivo tra i punti fermi
VIA VAI Alla voce uscite, oltre a coloro che non rinnoveranno, porte aperte per Agazzi, Albertazzi, Zaccardo e Muntari. Sia perché per loro non c’è spazio, sia perché alcuni comportamenti (Muntari) non sono piaciuti per nulla. Resta allora un piccolo zoccolo duro da cui ripartire, individuabile facendo un mix tecnico-caratteriale. Abate, Abbiati e Bonera i senatori storici; Bonaventura, Montolivo e Poli gli altri italiani di «peso»; Cerci e Paletta i neo acquisti su cui puntare; Antonelli (per cui c’è obbligo di riscatto) e De Sciglio i rossoneri doc; Diego Lopez, Honda e Menez gli stranieri da valorizzare ulteriormente. Infine, c’è il corposo capitolo relativo ai prestiti che rientrano alla base (oltre alla definizione della comproprietà di Verdi col Torino). Ci sono anche nomi illustri come Matri e Robinho. E ancora: Niang, Nocerino, Saponara, Birsa, Gabriel, Vergara. La rivoluzione sembra quasi d’obbligo.
Ma 31 in rosa sono troppi. Incertezza su Destro L’atalantino nome caldo per la prossima stagione
Marco Pasotto MILANO
L’
allarme era stato lanciato qualche settimana fa da Tassotti (l’unico ad aver provato, in mezzo a mille «non so», a dare qualche spiegazione concreta alla crisi), che aveva ammonito: «Non si può ripartire sempre da zero». Il riferimento era alla pianificazione estiva, che l’ultima volta è stata una vera rivoluzione: 12 acquisti e 18 fra cessioni, fine prestiti e fine contratto. Eppure, con buona pace del Tasso, la prossima estate si prospetta simile. Forse anche più dirompente. Per forza: quando le cose non funzionano occorre cambiare. E sicco-
(fine prestito)
Giocatore Birsa
Armero fine contratto
Albertazzi
CHI TORNA
Giocatore Alex
Antonelli Bonera
fine contratto
Giocatore Agazzi
me al momento non ci sono segnali che possano indurre a considerare un cambio di marcia del Milan, i tifosi si interrogano su che cosa succederà da giugno ad agosto. LIQUIDITÀ Ipotizzare un borsino a 13 giornate dalla fine del campionato è complicato, ma si può provare a disegnare uno scenario. Iniziamo col dire che diversi giocatori ballano in funzione del nome dell’allenatore. Nel caso in cui restasse Inzaghi – al momento probabilità vicina allo zero – acquisti e cessioni seguirebbero i parametri indicati da Pippo. La realtà però dice che a pronunciare la parola rivoluzione si fa in fretta; ma metterla in pratica è molto più
complicato. Perché servono soldi. E ne servono molti. Il Milan è una squadra che necessita di una rifondazione pressoché totale in mediana (Baselli è l’unica pista al momento davvero praticabile), di rinforzi al centro della difesa e di capire per esempio chi sarà il centravanti: Destro piace parecchio, ma per il suo riscatto occorre sborsare sedici milioni. Ovviamente c’è sempre la strada dei parametri zero, ma è impensabile costruire un intero mercato sulla gratuità delle operazioni. INCERTEZZE Ad ogni modo la rosa attuale è di 31 elementi e quindi andrà comunque sfoltita. Dei sette in scadenza (Abate, Abbiati, Bonera, De Jong, Es-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ANTONELLI Il terzino sinistro è in prestito con obbligo di riscatto (4,5 milioni) dal Genoa. Sarà lui uno dei capisaldi da cui partirà il nuovo corso Milan
EL SHAARAWY Stephan è molto legato al Milan, con cui ha un contratto fino al 2018. Ma è anche uno dei pochi con cui il club potrebbe monetizzare bene
MEXES Il francese non aveva grandi chance di rinnovo, ma la sceneggiata con Mauri a Roma gli ha chiuso anche le ultime possibilità
4
Tra Serie A e Coppa Italia R
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Juve, come Allegri non c’è nessuno 1Scudetto subito al Milan e ora +9 su Garcia: l’accoppiata al debutto in A sarebbe un record Mirko Graziano TORINO
L
ui l’approccio non lo sbaglia mai. Sì, Massimiliano Allegri ci mette poco ad ambientarsi, ovunque. E solitamente è una sentenza al suo primo anno sulle varie panchine. Nel 2007-2008 vinse il campionato di C1, regalando la Serie B al Sassuolo. L’anno successivo ecco l’esordio in A: 53 punti e lato sinistro della classifica alla guida del Cagliari. Quindi, il «timbro» che cambia una carriera: scudetto 2011 col Milan, titolo che interrompe la lunga dittatura dell’Inter di Massimo Moratti. E da lunedì sera (tifosi juventini liberi di attaccarsi a qualsiasi oggetto in ferro) Max ha messo le mani anche sull’attuale campionato, il primo gestito da juventino. Subito sul trono con Milan e Juventus: roba da grandi, roba mai vista in Italia. Il leggendario Arpad Weisz, infatti, vinse con l’Ambrosiana Inter nel 1929-30 e poi con il Bologna nel 193536, ma sulla panchina dei nerazzurri c’era già stato fra il 1926 e il 1928. Fabio Capello? Nel 1991-92 esordì trionfando con il Milan, e lo stesso fece appena arrivato alla Juve nel 2004-2005, scudetto però poi revocato, come quello della stagione successiva, nell’ambito di Calciopoli. PRATICO Viene dalla gavetta Max, quella vera: ha frequentato ogni grado di scuola, prima della laurea. Tesi consegnata all’università di Milanello. Ora il Master a Vinovo. Moderno sì, legato comunque ai principi dei grandi vecchi del nostro calcio, Trapattoni, Capello e Marcello Lippi su tutti: zero integralismo tattico; squadra costruita rispettando totalmente le caratteristiche della rosa; forte personalità nella gestione dello spogliatoio, senatori compresi; infine, un certo gusto per la tattica. Già, il livornese è un vero gio-
Carlitos Tevez, 31 anni batte il cinque a Massimiliano Allegri, 47, dopo la punizione-gol contro la Roma ANSA
Elkann: «Roma? Meglio vincere Però adesso il titolo è più vicino» ● GINEVRA Accompagnato dall’a.d. Sergio Marchionne, il presidente della Fiat Fca John Elkann ha assistito al lancio della Ferrari 488 GT al Salone dell’Auto di Ginevra e alla presentazione della 500 realizzata, nel design del colore e degli interni, dal fratello Lapo. La visita però è stata anche l’occasione per scambiare qualche battuta sul big match di lunedì sera che ha mantenuto la Juventus a 9 punti sulla Roma con l’1-1 dell’Olimpico. «L’ho vista, è stata una buona partita
soprattutto nel secondo tempo – ha detto – ma avrei preferito vincere, soprattutto per come si erano messe le cose. Comunque complimenti a tutte due le squadre, per lo scudetto è stato un passo avanti». E poi si è proiettato sulla Champions e il ritorno col Borussia: «Abbiamo cominciato bene il turno ad eliminazione diretta, giocando un’ottima partita, ma ora in Germania sarà impegnativo. Comunque sono fiducioso». Riccardo Crivelli © RIPRODUZIONE RISERVATA
catore di scacchi, studia attentamente chi ha di fronte, e ama confrontarsi sul campo a suon di alchimie, mosse, invenzioni mirate a depotenziare il più possibile l’avversario. Insomma, colpire e raggiungere il traguardo con il minimo dei rischi. E’ così che in Italia si resiste a lungo sulle panchine di lusso, perché in un grande club non è necessario vincere attraverso lo spettacolo, è obbligatorio vincere subito, e basta. L’estetica arriva eventualmente col tempo, ma inseguirla è impossibile senza aver prima messo qualcosa di pesante in bacheca. MA NON BASTA... Gode oggi Max, forte di un vantaggio di
L’UNICA NOTA DOLENTE
1Nelle ultime 5 gare la Juve ha preso 6 gol: 3 sugli sviluppi di angoli o punizioni
Fabiana Della Valle MILANO
l calcio non è mai tutto rose e fiori, neanche quando hai 9 punti di vantaggio sulla seconda, sei in semifinale di Coppa Italia e sei in piena corsa per i quarti di Champions. Lo sa bene Allegri, che ieri non è riuscito a godersi un pari che vale oro in prospettiva scudetto. Colpa dell’1-1 di Keita, che oltre a rimettere la Roma in partita ha riaperto recenti ferite. Le reti su calci piazzati sono la nota dolente degli ultimi due mesi. Lo dicono i numeri: la Juve ha subìto 6 reti nelle ultime 5 gare e 3 sono arrivati in seguito ad angoli o
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I SUOI NUMERI CON IL MILAN SCUDETTO
STAGIONE 2010-11 Punti a partita
Vinte
2,16
Perse
24
4
PARTITE
Pari
38
10
PANCHINE
DAL 2010 AL 2014
38
Vinte 51,1%
91
178 49
Perse 21,3% Pari 27,6%
TITOLI Campionato 2010-11
Supercoppa italiana 2011
CON LA JUVENTUS SCUDETTO
STAGIONE 2014-15 Dopo 25 giornate Punti a partita
Vinte
2,32
Persa
17
1
PARTITE
Pari
7
25 PANCHINE Vinte 65,7%
STAGIONE 2014-15
3 23
35 9
Perse 8,6% Pari 25,7%
GDS
COPPA DI GERMANIA
Ma la difesa è in sofferenza: i calci piazzati preoccupano
I
nove punti e scontro diretto a favore rispetto alla Roma, prima inseguitrice: solo 39 i punti ancora in palio. L’anno scorso, di questi tempi, Antonio Conte aveva già toccato quota 66 (+6 sulla banda Garcia). Impossibile tenere il ritmo dell’ultima Juventus del Mourinho italiano, per nulla scontato invece portare a casa questo scudetto, avventura iniziata fra mille polemiche e dure contestazioni. Oggi la Juventus è totalmente una creatura di Allegri. Un percorso saggio, intelligente, graduale: dal furibondo 3-5-2 tutto pressing e schemi di Antonio Conte, a un 3-5-2 più riflessivo e votato al possesso palla, fino all’attuale «rombo», col quale si è potuto sfruttare al meglio il mostruoso potenziale del centrocampo, il vero oro bianconero grazie ai vari Pogba, Pirlo, Vidal, Marchisio e Pereyra. L’ultima virata tattica è datata 4 novembre 2014: JuventusOlympiacos 3-2. Da allora, e non è probabilmente casuale, i bianconeri sono imbattuti sul campo (la sconfitta in Supercoppa italiana con il Napoli è infatti maturata ai calci di rigore): una striscia aperta di 23 gare. Non basta però: Allegri lo sa. E’ la dolce condanna di chi è in testa alle truppe di un esercito prestigioso e storicamente vincente. Agli occhi dell’esigente popolo bianconero, un’eventuale eliminazione in Champions League contro il Borussia Dortmund finirebbe quasi certamente per «annacquare» anche lo storico quarto scudetto consecutivo. Ed è per questo che il tecnico bianconero ha mostrato i pugni nello spogliatoio dopo l’1-1 dell’Olimpico. Troppe distrazioni e cali di tensione nelle ultime gare, errori che non verranno perdonati nella rumorosa e quasi inespugnabile tana dei gialloneri di Klopp. Allegri ha «fame» e la sua stagione perfetta prevede scudetto, Coppa Italia e almeno i quarti di finale nell’Europa che conta.
La rete dell’1-1 segnata da Keita in Roma-Juve di lunedì sera KOMUNICARE
punizioni. Era successo con il Milan, è ricapitato con l’Atalanta e infine all’Olimpico. DISTRAZIONI Strano per una squadra che nel girone d’andata aveva fatto della difesa il suo punto di forza. La Juve è ancora la meno battuta (14 gol subiti), ma le disattenzioni sono aumentate. I bianconeri avevano preso 9 reti nel girone d’andata, nel ritorno siamo già a 5. Un campanello d’allarme che Max non vuole ignorare, anche
perché una distrazione che in campionato può essere solo un peccato veniale (perché non pregiudica la vittoria, come è successo con Milan e Atalanta) in Champions invece può diventare letale. Senza quella rete contro il Dortmund, la Juve affronterebbe il ritorno degli ottavi con uno spirito diverso. BLOCCHI MALEDETTI Più che un problema di schemi pare una questione di attenzione. Lo si capisce andando a rivede-
re gli episodi incriminati. La Juve difende a uomo e con due elementi (di solito) piazzati a zona. Con il Milan, sull’1-1 di Antonelli, è Vidal a perdere l’avversario: angolo battuto da destra e su un blocco Antonelli anticipa il cileno di testa. Scena simile in Juventus-Atalanta: altro angolo battuto da destra e Caceres si lascia sfuggire Migliaccio sempre su un blocco, che segna di testa. Caceres è «colpevole» anche in RomaJuve: punizione dalla fascia e capocciata vincente di Keita. Strano, perché l’uruguaiano è un ottimo colpitore di testa. Anche il precedente pericolo giallorosso era arrivato da calcio da fermo: punizione di Florenzi e testa di Manolas, che costringe Buffon a una gran parata. VERSO LA COPPA Intanto domani si torna in campo contro la Fiorentina per la semifinale d’andata della Coppa Italia: Max farà un po’ di turnover. Sturaro ha smaltito l’infortunio e potrebbe giocare titolare, il tecnico potrebbe dare spazio anche a Barzagli, ormai pronto. In attacco Llorente e Coman si candidano per una maglia da titolare, ma occhio a Matri. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Borussia, paura per Reus Immobile fa doppietta ● Una doppietta di Immobile porta il Dortmund ai quarti della Coppa di Germania. Segna con un vistoso cerotto sul viso per aver subito una gomitata da Hefele che poi, con un clamoroso svarione, lo mette davanti al suo portiere. Il centravanti si muove molto e nel finale si fa trovare puntuale su un bell’assist di un Blaszczykowski finalmente in campo dal primo minuto. Gran spavento invece per Reus che deve uscire zoppicante al 24’ dopo un contrasto apparentemente innocuo con Erdmann. La prima diagnosi parla di una forte contusione e la Juve non sembra in pericolo. Ma bisogna attendere gli esami per saperne di più. Gianluca Spessot D. Dresda-B. Dortmund 0-2 MARCATORI Immobile (B) al 5’ed al 45’s.t.; D. DRESDA (4-4-1-1) Wiegers; Teixeira, Erdmann, Hefele, Vrzogic; Kreuzer (dal 21’s.t. Stefaniak), Moll, J. Müller (dal 25’s.t. Fiel), Tekerci; Andrich (dal 9’s.t. Dürholtz); Eilers. B. DORTMUND (4-2-3-1)
Langerak; Kirch, Subotic, Hummels, Schmelzer; Gündogan, Kehl; Blaszczykowski (dal 46’s.t. Bender), Kagawa (dal 22’s.t. Ramos), Reus (dal 24’p.t. Mkhitaryan); Immobile. PANCHINA Weidenfeller, Papastathopoulos, Dudziak, Kampl. ALLENATORE Klopp ARBITRO Welz NOTE spettatori 30.500; ammoniti: Vrzogic, Fiel, Blaszczykowski COPPA DI GERMANIA, OTTAVI. IERI Leverkusen-Kaiserslautern 2-0 dts; Aalen-Hoffenheim 0-2; FriburgoColonia 2-1; Dresda-Dortmund 0-2. OGGI RB Leipzig-Wolfsburg; Bielefeld-Werder; OffenbachBorussia Moenc; BayernBraunschweig.
Ciro Immobile, 25 anni ACTION
Tra Serie A e Coppa Italia R
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Gomez re di Coppa con la Signora ha un conto aperto
AEROPLANINO IN PANCA Vincenzo Montella, 40 anni, è alla terza stagione sulla panchina viola: per lui due quarti posti in campionato. In Serie A ha allenato pure a Roma e Catania
1Il tedesco è rinato dopo i guai fisici : la Fiorentina
si affida a lui a Torino, dove segnò in Europa League
Duccio Zoccolini FIRENZE
A
ncora a Torino, un anno dopo. Gomez domani sera giocherà nello stadio in cui è tornato Super Mario. Il campione da più di 200 gol in carriera. Quello fortemente voluto, atteso e ora finalmente tornato. In quella sera del 13 marzo la Fiorentina europea di Montella sfidava la Juventus di Conte nel derby di Europa League, vinto poi al ritorno dai bianconeri a Firenze grazie ad una magia di Pirlo. Ma nella gara d’andata, allo Stadium, il protagonista fu proprio il tedesco. Lancio perfetto di Ilicic, stop di prima e destro preciso sotto la pancia di Buffon. Un gol che valeva il pareggio e una speranza. Era tornato, Mario, ma dopo pochi giorni il ginocchio fece ancora crack, costringendolo ad un altro stop. Ancora problemi, tanto che quel gesto tecnico allo Juventus Stadium rimase l’unica bella fotografia del Gomez-viola in una prima stagione maledetta.
TACCUINO IL GIUDICE SPORTIVO
Squalificati in 11 Zaza, niente prova tv Il giudice sportivo di Serie A ha squalificato 11 giocatori, tutti per una giornata, dopo il 25° turno. Questo l’elenco: Torosidis (Roma), Aquilani (Fiorentina), Capelli (Cesena), Conti (Cagliari), Gazzola (Sassuolo), Joao Pedro (Cagliari), Hysaj (Empoli), Parolo (Lazio), Rispoli (Palermo), Stendardo (Atalanta) e Yanga Mbiwa (Roma). Niente prova tv, invece, per Simone Zaza: il contatto tra l’attaccante del Sassuolo e il laziale Radu era stato visto e non sanzionato dall’arbitro. Multe per Roma (30mila euro), Juventus (8mila) e Atalanta (3mila) per il comportamento dei tifosi.
DA DOMANI
Finale di Champions Biglietti in vendita Saranno messi in vendita da domani e fino alle ore 18 di lunedì 23, sul sito Uefa.com, i biglietti per la finale di Champions League 2015, in programma sabato 6 giugno all’Olympiastadion di Berlino (ore 20.45). L’Uefa ha stanziato per la vendita al pubblico un totale di 46 mila tagliandi su una capacità dello stadio di 70.500 posti: i biglietti rimanenti saranno dati al comitato organizzatore, alle istituzioni calcistiche, agli sponsor. Per quanto riguarda i tifosi, invece, le due finaliste riceveranno 20mila biglietti ciascuna mentre i restanti 6 mila tagliandi saranno venduti sul sito dell’Uefa: i prezzi vanno da 70 a 390 euro.
RINASCITA Ora però infortuni e dubbi sono finalmente spariti. Ci ha pensato Mario stesso. Grazie a quello che ha sempre fatto in carriera (232 reti in totale) e aiutato anche da una squadra che in questo momento passa e travolge tutto quello che incontra, proprio come un panzer tedesco. In campionato il numero 33 gigliato è fermo a soli due gol, ma è in Coppa che sta dimostrando di essere il campione che tutti stavano aspettando. Il valore aggiunto. Uomo di Coppa. Già decisivo in Coppa Italia con due doppiette (è il capocannoniere insieme a Totò Di Natale) e assoluto protagonista nella notte dell’Olimpico di un mese fa. Quando con due prodezze ha elimina-
2
● Le doppiette di Mario Gomez in questa edizione della Coppa Italia: con l’Atalanta e la Roma
to la Roma, permettendo alla Fiorentina di giocarsi, per il secondo anno consecutivo, l’accesso alla finale di Tim Cup. Ora l’ostacolo è ancora più difficile da superare e Vincenzo Montella sa benissimo quello che Gomez può dare a tifosi e compagni, soprattutto nelle partite da vincere in tutti i modi. Quelle che valgono una qualificazione o un trofeo. Per questo contro l’Inter in campionato non è stato nemmeno convocato. ESPERIENZA D’altronde nella rosa viola è uno dei più esperti delle competizioni internazionali (nel 2013 ha vinto la Champions League con la maglia del Bayern Monaco) e l’Aeroplanino vuole sfruttare proprio la sua abitudine a giocare partite così decisive. Come ha fatto anche in Europa League, la settimana scorsa. Una rete da Mario Gomez e (grazie anche al guizzo di Salah) Tottenham eliminato. Quello che Firenze ha sempre aspettato e coccolato, fin dal 16 luglio del 2013, quando sotto il sole erano in 20 mila
5
GETTY
VIOLA DAL 2013 Mario Gomez, 29 anni, alla Fiorentina dall’estate 2013 dopo 4 stagioni col Bayern Monaco LAPRESSE
ad accoglierlo al Franchi. Aveva un debito e lui lo sta ripagando, con gol belli e pesanti. Proprio come quello che segnò nel marzo di un anno fa. Domani avrà l’opportunità di replicare, grazie anche ad un tridente offensivo che spaventa e non poco la difesa della Juventus di Allegri. Mohamed Salah è l’uomo perfetto per giocare accanto ad uno come Gomez e Joaquin garantisce l’equilibrio giusto ad una squadra abituata adesso anche a soffrire. «Nella Fiorentina tutti corrono e giocano per il compagno», dicono i calcia-
tori della Viola. Grazie anche all’esempio di un campione che nel momento più difficile della carriera non ha mai pensato di arrendersi. «Vincere è il motivo per cui gioco a calcio», ha detto Mario Gomez durante un’intervista di pochi giorni fa alla Gazzetta. Per farlo però è necessario segnare anche a squadre come la Juventus. Come? Stop al volo e destro preciso sotto la pancia del portiere, per esempio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Riecco Borja Valero Mati e Basanta Pizarro affaticato ● FIRENZE Buone notizie per Montella che nell’allenamento di ieri ha avuto nuovamente a disposizione Borja Valero, Mati Fernandez e Basanta. I tre hanno svolto quasi tutta la seduta con il resto dei compagni anche se solo oggi l’allenatore deciderà se convocarli o lasciarli a Firenze per un completo recupero in vista della gara contro la Lazio di lunedì. Al momento però l’impressione è che tutti e tre possano comunque partire per Torino e Basanta addirittura giocare dal primo minuto accanto a Gonzalo Rodriguez. In difesa, infatti, la Fiorentina ha gli uomini contati (Savic e Tomovic sono out per infortunio) e il recupero dell’argentino è fondamentale per poter schierare la difesa a quattro da opporre alla Juve. La girandola dell’infermeria viola però non si è fermata nemmeno ieri, tanto che dopo l’allenamento Pizarro è stato costretto ad alcuni esami approfonditi. Fortunatamente dall’esito negativo. Non è stata riscontrata nessuna lesione muscolare ma solo un affaticamento che sarà valutato meglio nella rifinitura odierna. In caso di forfait a centrocampo è comunque pronto Badelj, in crescita nell’ultimo periodo. CON NETO In porta giocherà ancora Neto, mentre nel tridente del 4-3-3 ci saranno Salah e Joaquin sugli esterni e Mario Gomez al centro. Out sicuramente Babacar, che dovrà stare fermo ancora due settimane. Capitolo tifosi: a Torino saranno circa 1700, pronti a sostenere Gomez & co. nella semifinale d’andata. d.z. © RIPRODUZIONE RISERVATA
6
Coppa Italia R Andata semifinali
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Benitez trova nuovi nemici e rilancia: «Napoli in corsa»
1Frecciata a Mauro: «Non parlo con esperti di golf», poi guarda al futuro: «Credo ancora nel 2°posto e nelle coppe, pronti per la Lazio» COSÌ IN CAMPO A ROMA, ORE 20.45 LAZIO 4-3-3
NAPOLI 4-2-3-1
26 RADU
16 MESTO 16 PAROLO
7 F. ANDERSON
23 GABBIADINI
33 MAURICIO 1 BERISHA
88 INLER 20 BIGLIA
11 KLOSE
32 CATALDI
87 CANDREVA
3 DE VRIJ
8 BASTA
ALLENATORE Pioli
26 KOULIBALY
45 ANDUJAR 8 5 JORGINHO BRITOS
9 6 HIGUAIN DE GUZMAN
14 MERTENS 31 GHOULAM
ALLENATORE Benitez
PANCHINA: 22 Marchetti, PANCHINA: 1 Rafael, 15 Colombo, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 4 Henrique, 33 Albiol, 3 Strinic, 19 39 Cavanda, 5 Braafheid, 23 Onazi, Lopez, 7 Callejon, 17 Hamsik, 91 Zapata 24 Ledesma, 10 Ederson, 14 Keita, SQUALIFICATI: nessuno 34 Perea, 70 Oikonomidis DIFFIDATI: Jorginho, Mesto, Strinic, Gargano SQUALIFICATI: Cana DIFFIDATI: Cavanda, Keita, INDISPONIBILI: Maggio, Gargano, Pereirinha Zuniga, Insigne, Michu INDISPONIBILI: Djordjevic, Gentiletti, Lulic, Pereirinha, Tounkara, Konko, Mauri, Ciani ARBITRO Damato di Barletta GUARDALINEE Nicoletti-Padovan QUARTO UOMO Massa TV TV RAI 1 e RAI HD CENTIMETRI
Mimmo Malfitano INVIATO A CASTELVOLTURNO (CE)
U
n accenno di sorriso e ancora tanto sarcasmo nelle risposte: Rafa Benitez s’è dovuto sforzare parecchio per apparire rilassato. Due giorni dopo la sconfitta di Torino, l’allenatore del Napoli è tornato sulla sceneggiata, di cui è stato attore protagonista, nella sala stampa dell’Olimpico, al termine della partita. Ha provato a trovare una giustificazione a quanto da lui stesso provocato nel dopo gara, quando ha rinunciato al contraddittorio con la critica, rispondendo a monosillabi alle domande dei giornalisti e degli opinionisti. Alla vigilia della gara d’andata della semifinale di coppa Italia, contro la Lazio, Benitez ha tentato di chiarire il motivo della sua arrabbiatura e di quell’atteggiamento che tanto ha fatto discutere in questi giorni. «Ero arrabbiato, perché avevamo perso e non m’era piaciuto quanto visto in campo. Ho ritenuto che sarebbe stato più importante parlare alla squadra che non coi giornalisti, ma l’ho dovuto fare perché sono obbligato», ha spiegato il tecnico spagnolo che ha continuato la polemica con Massimo Mauro. «Se devo parlare di calcio,
Rafael Benitez, 54 anni ANSA
preferisco non farlo con un esperto di golf o di politica e per di più tifoso della Juve». CONFRONTO TESO Resta la delusione per un comportamento dai più ritenuto irriguardoso nei confronti soprattutto dei tifosi che dalle sue parole avrebbero voluto capire il motivo di quella prestazione priva di senso. «Noi analizziamo sempre la prova sostenuta, nel bene e nel male e l’abbiamo fatto anche
ieri (lunedì, ndr). L’approccio non è stato buono, il gol che abbiamo subito, anzi regalato, mi ha fatto arrabbiare. La testa è la prima cosa. Mi spiace vedere certi errori quando si ripetono. Vuol dire che dovremo lavorare ancora di più. Quando parlo della squadra parlo anche di me, io ne faccio parte», ha risposto quando gli è stato chiesto se nella sconfitta di Torino ha intravisto anche qualche sua responsabilità. Probabilmente, avrà messo in discussione le sue stesse scelte, considerato che è rimasto deluso dall’atteggiamento avuto in campo da alcuni dei giocatori più rappresentativi: Hamsik, Albiol e Callejon su tutti.
I BIANCOCELESTI
E Pioli punta sulla forma di Anderson
TENSIONE CRESCENTE Sa bene, Benitez, che la gara di stasera potrà avere risvolti importanti. La Lazio è tra le squadre più in forma del momento e, inoltre, non ha impegni europei. Dunque, potrebbe avere una maggiore freschezza atletica così come ha dimostrato pure a Reggio Emilia, contro il Sassuolo. «Due giorni mi sono bastati per ricaricarmi. Sono pronto per questa sfida di coppa Italia che stiamo preparando al meglio. Abbiamo già vinto due titoli e dopo Doha abbiamo un bilancio di 10 vittorie e 3 sconfitte. L’aspetto positivo è che siamo in gioco ancora per tre obbiettivi. Si, perché noi nel secondo posto ci crediamo ancora, i 4 punti che ci separano dalla Roma possiamo recuperali». Resta il fatto che, finora, ogni qualvolta il Napoli ha avuto l’opportunità di fare i salto di qualità, ha sempre fallito. «Vincere costa e per farlo è importante avere calciatori di carattere e qualità», ha ribattuto l’allenatore del Napoli mettendo, così, in discussione l’organico attuale.
● ROMA Le tre vittorie di fila in campionato caricano la Lazio per la gara d’andata della semifinale col Napoli. All’Olimpico, i biancocelesti inseguono la sedicesima vittoria di fila in Coppa. Al di là dei numeri, la squadra di Pioli sta vivendo un bel momento. In campionato si è riavvicinata al terzo posto, a due punti proprio dal Napoli, avversario su due fronti in questo finale di stagione. Stasera, si candida per un ruolo da protagonista, Felipe Anderson. Il 21enne brasiliano è tornato in vetrina domenica nel successo sul Sassuolo: una rete, il proprio tocco anche sugli altri due gol e tanti colpi d’artista. Pioli conferma il 43-3 ma deve rinunciare all’infortunato Mauri. Squalificato Cana. Marchetti è stato recuperato all’ultimo tra i convocati, ma tra i pali andrà Berisha, sempre titolare nelle 4 gare di Coppa di queste stagione. In difesa torna Basta. A metà campo, ballottaggio fra Cataldi e Onazi, che potrebbe entrare in scena per un ricambio di energie. In avanti, con Felipe Anderson, riecco Candreva e Klose, che domenica sono partiti dalla panchina per un turnover in vista di stasera. In rampa, Keita, riemerso a buoni livelli contro il Sassuolo. Prevendita a quota 22 mila: trasferta vietata ai residenti in Campania. Nicola Berardino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Coppa Italia R Andata semifinali
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
Klose-Higuain alla «bella»
1Il tedesco ha battuto il Pipita nella finale del Mondiale, l’argentino ha segnato
il gol decisivo a gennaio contro la Lazio in campionato. Il loro futuro è aperto a tutto guain resta un bel vedere.. Due veri nove, senza falsità.
IL LAZIALE HA GIÀ VINTO Klose con la Coppa del Mondo, vinta battendo l’Argentina di Higuain AP
Sebastiano Vernazza @GazzaVernazza
A
ncora loro, Miroslav Klose e Gonzalo Higuain. I due centravanti, il tedesco e l’argentino. Riassunto delle puntate precedenti. Luglio 2014, Klose alza la Coppa del Mondo in faccia a Higuain, Germania-Argentina 1-0. Gennaio 2015, ultima giornata del girone d’andata dell’attuale campionato: a Roma il Napoli batte la Lazio con gol di Higuain. In teoria stasera all’Olimpico c’è la «bella», Lazio-Napoli andata delle semifinali di Coppa Italia. In pratica no, perché un Mondiale fa storia a sé, non può essere accomunato a competizioni nazionali. Di fatto Klose vs Hi-
L’argentino Gonzalo Higuain, 27 anni, e il tedesco Miro Klose, 36 INSIDEFOTO
COSA SARÀ DI MIRO Tra i due la discriminante è l’età. Ballano quasi dieci anni. Higuain uain è del dicembre ‘87, Klose del el giugno ‘78. Miro va per i 37 anni, nni, li compirà a giugno, e 37 anni ni sono troppi per promettersi il futuro nel calcio. Non si sa a quel che sarà di Klose. Il tedesco sco di origini polacche ha un contratntratto aperto, deve decidere re se esercitare o meno l’opzione zione per la prossima stagione. Il tetto delle 20 presenze - condiziodizione per il prolungamento - l’ha raggiunto e superato, e Miroslav può fare di sé ciò chee vuole. C’è chi pronostica un ritorno in Germania, chi gli accredicredita un finale di carriera nella Mls, la lega americana. L’inforinfortunio di Djordjevic gli ha restituito la titolarità del ruolo olo e l’intesa con l’allenatore è alta. Stefano Pioli lo ha convinto to a giocare di più per la squauadra, a non vivere soltanto in attesa dell’attimo giusto per er il gol. Non si smette mai di crescere, neppure a 36 anni, quasi 37. Non molte le reti realizzate, sei in cammpionato, l’ultima domenica ca col Sassuolo, e due in Copppa Italia, ma ci sta che sia ia andata così, nella prima ma parte dell’annata giocava di più il serbo ex del Nantes..
to non segna seg da cinque giornate, gli ult ultimi gol alla prima di ritorno contro il Genoa. A seco guire l’astinenza, stemperata l’as dalle reti iin Coppa Italia contro l’Inter e in Europa League a Trebisonda. Trebisond Higuain è ombroso dalla fine fi dell’estate scorsa, quando il i Napoli uscì dalla Champions Champion al preliminare per mano dell’Athletic Bilbao. In de questa sta stagione, per lunghi periodi, si è visto un Pipita teso, agitato coi compagni. g Non si capisce bene n che cosa gli passi per p la testa. Di certo non sopporterebbe n l’idea l’ide di un’altra stagione senza Champions, ma non è Ch chiaro se nel caso gli basterà il terzo posto pos e un altro giro alla roulette del preliminare. La Premier League lo corteggia e da mesi Gonzalo ripensa a quella dichiarazione di Leo d Messi durante il Mondiale in du Brasile: «Vorrei Higuain con me al Barcellona». La situaB zione è fluida, non è neppure f sicuro che ch Messi rimanga in Spagna. COSA CI ASPETTA OGGI Nell’attesa, godiamoci il faccia a g faccia di stasera. Higuain ha segnato di d più: 12 gol in campionato, 4 in Europa compreso preliminare prelimina di Champions, 2 in Supercoppa Supercop italiana, 1 in Coppa Italia. Totale 19, a fronte deT gli 8 di K Klose. Altri indicatori dicono però pe che la distanza tra i due non è poi così grande. An-
COSA SARÀ DEL PIPITA A Higuain è nervoso, in campionaiona-
LE CIFRE DI GONZALO TOCCHI PER ZONA 9
17
22
25
19
12
17
30 30
18
21
18
39
56
43
24
59
TOCCHI PER P ZONA
12
47
37
44
45
32
13
19
45
40
16
12
Precisione
15
17
12
20
14
11
Cross
3
Sponde
2
Falli subiti
1
3
3
2
3
1
3
6
6
6
2
2
titolare del ruolo, Higuain vuole la Champions a ogni costo
differenza d’età. Klose cammina sul Sunset Boulevard, la sua parabola è al tramonto. Higuain si trova nel pieno delle sue facoltà tecnico-fisiche. Novanta minuti però costituiscono un tempo breve, per 90 minuti la voragine è colmabile, la «bella» di stasera all’Olimpico è apertissima. Con modi e numeri diversi,tutti e due sono la dimostrazione che nel calcio il «falso nueve» può essere eccezione, non regola. Prenda nota chi pensa che del vero centravanti si possa fare a meno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GOL
3
10 1
21
15
8
2
2
11
16
16
11
5
11
14
20
34
18
13
Tiri in porta (1,25 a partita)
27
RKlose è ritornato
...E QUELLE DI MIRO
GOL
8
zi. Alla voce assist, per esempio, meglio Klose, 5 contro 4, 0,23 di media contro 0,17, cifra che conforta quel che si diceva prima sulla maggior partecipazione del tedesco alle trame. Oppure le «spizzate», 44 a 32 per il tedesco, in media 2 a gara contro 1,33. Identica la precisione al tiro, 56 per cento ciascuno. Migliore Higuain in diverse altre voci come dribbling riusciti (20-5), occasioni create (31-13), sponde (81-17). I paragoni sono condizionati dal tempo, tra i due scorre troppa
30 56%
18
14
23
40
29
22
4
13
40
22
13
7
Precisione
4
12
10
6
1
10
4
5
2
5
3
3
Cross 8 (0,36) Sponde 17 (0,77) Falli subiti 12 (0,55) Dribbling 5 (0,23)
22 (0,92)
2
81 (3,38)
28 (1,17) Dribbling 20 (0,83)
6 Tiri in porta (0,45 a partita) 10
1
56%
IL MERCATO DEL NAPOLI
Valdifiori il regista dei sogni Venerdì incontro con l’Empoli 1Bigon ha messo gli occhi su di lui. Costa sei milioni. E pure Jorginho verrà riscattato
Filippo Di Chiara Gianluca Monti
U
n’estate intera a rincorrere centrocampisti di valore, un inverno per innamorarsi di Mirko Valdifiori. Il Napoli ha un nuovo obiettivo per il centrocampo, dopo che lo scorso anno è stato ad un passo da due big: Maxime Gonalons e Christoph Kramer. Profili diversi, come diversi sono stati i mo-
tivi che alla fine hanno convinto entrambi a non accettare la maglia azzurra. Così, Benitez ha ripiegato su David Lopez e ha riscoperto Gargano. Soluzioni di emergenza o quasi. Già, perché alla fine l’assenza di quel regista inseguito vanamente sul mercato si è fatta sentire. Come si è visto anche a Torino, resta l’esigenza di prendere un giocatore che detti i ritmi della manovra, che sappia cambiare fronte di gioco e verticalizzare. CARATTERISTICHE AD HOC Gente così è merce rara, specie nel nostro campionato. Il mirino di Riccardo Bigon ha puntato dritto su Empoli. Lì gioca Mirko Valdifiori, l’uomo che il prossimo anno potrebbe diventare il fulcro del centrocampo azzurro. Ventinove anni da
compiere ad aprile, è una delle rivelazioni della squadra di Sarri e ha tutte le caratteristiche che piacciono al Napoli. Nonostante l’età è un emergente e poi ha la fame di chi si vuole confrontare in un grande club e un ingaggio relativamente basso. Inoltre, è italiano: un aspetto da non trascurare visto che il prossimo anno sarà obbligatorio avere almeno 4 italiani in organico. APPUNTAMENTO IN AGENDA Bigon e il ds toscano Marcello Carli ne hanno già parlato e tra domani e venerdì è in agenda un nuovo incontro. La valutazione di Valdifiori si aggira sui sei milioni. Il ragazzo sarebbe felice di misurarsi in una piazza come Napoli e di avere finalmente la chance di
Mirko Valdifiori, 28 anni LAPRESSE
giocare in campo internazionale. In tal senso, l’Empoli non negherebbe mai a Valdifiori la possibilità della consacrazione. In Toscana dal 2008, Mirko ha collezionato 236 presenze con l’Empoli: è legato all’ambiente, ma sarebbe la classica occasione da non lasciarsi sfuggire. INLER E JORGINHO Del resto, il ruolo di Valdifiori nel centrocampo del Napoli sarebbe di primo piano a prescindere da quello che sarà il tecnico degli azzurri. Infatti, l’unico giocatore con caratteristiche simili a quelle dell’empolese, vale a dire Gokhan Inler, è destinato ad andar via visto che non sta trovando spazio. Jorginho, invece, verrà riscattato dal Verona per altri 4,5 milioni di euro. Il Napoli crede in lui e chissà che proprio vicino a Valdifiori, magari in un centrocampo a tre, l’italo-brasiliano non possa esprimersi a grandi livelli. Ipotesi. L’unica certezza è che al Napoli piace Valdifiori. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SEPE, IL RINNOVO C’È IL FUTURO È AZZURRO ● NAPOLI (g.m.) Il presente ad Empoli, il futuro a Napoli. Nei giorni scorsi Luigi Sepe ha firmato il rinnovo di contratto con il club azzurro fino al 2019 (ieri l’ufficialità con tanto di foto sul sito). Sepe sta facendo le fortune dei toscani, che hanno la difesa meno battuta del campionato nel 2015. L’anno prossimo il 23enne nato a Torre del Greco tornerà a casa. Difficile dire oggi se si giocherà il posto con Andujar e Rafael. Il loro destino, infatti, è ancora tutto da definire.
8
Serie A R Gli indispensabili
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
fIL RETROSCENA
Poldi e Kovacic chance sprecata E così adesso Mancini si pente
Lukas Podolski, 29, con Roberto Mancini, 50 GETTY
Shaqiri & Guarin È sempre di più Inter-dipendenza 1Se girano loro, tutto decolla: il colombiano
è il re degli assist, lo svizzero crea come nessuno Matteo Dalla Vite MILANO
L’
Onnipresente e l’Imprescindibile. Così, con le maiuscole in evidenza: perché Fredy Guarin e Xherdan Shaqiri hanno il timbro di chi (con Mancini) mai è mancato e di chi d’ora in poi difficilmente dovrà mancare. La gara persa contro la Fiorentina ha evidenziato quanto segue: girano loro, gira tutto. E quando Icardi è in regime di «non pervenuto», sono loro a dover dare la sterzata. MALEDETTI PALI Guarin è a quota 6 gol: tutti pesanti. Shaqiri ne ha fatti 3 (distribuiti fra campionato, Coppa Italia ed Europa League): entrambi sono accomunati da un legno colpito che avrebbe potuto cambiare due gare, o quantomeno facilitarle. Il colombiano scheggia il palo della porta di Neto ancora sullo 0-0, nel primo tempo; lo svizzero incoccia quello del Sassuolo (a Reggio Emilia) quando l’Inter è sotto di due gol ma ha
ancora la forza di premere, quella che poi porterà all’inutile gol di Icardi per il 3-1 sul finale. La storia di Fredy e Xherdan ha avuto uno stop anche qui, ma è una storia che va avanti. Soprattutto perché i due hanno cambio di passo e intraprendenza, requisiti basilari per velocizzare i temi del Mancio. SHAQ CREA OCCASIONI Perché anche Mancini – colpito dai ripensamenti – ha poi ammesso che sarebbe stato meglio puntare subito su Shaqiri contro i viola. Shaq è entrato e ha cambiato la gara: ha concluso, spaiato, dribblato, inciso. E non è un caso che da quando è arrivato all’Inter sia l’uomo che ha creato più occasioni da gol per la squadra: 17, almeno 9 in più di tutti gli altri compagni di squadra. Un dato che è sottolineatura piena. Un numero che si accompagna anche alla qualità di cercare e trovare cross importanti: 46 (inclusi i corner) ma traversoni mai banali, di quelli tagliati o realizzati dopo aver saltato l’uomo e creato la difficoltà agli
5
● i gol di Fredy Guarin in campionato (più uno in Europa League, al Celtic) e gli assist vincenti del giocatore colombiano in questa stagione
17
● le occasioni da gol create da Xherdan Shaqiri da quando veste la maglia dell’Inter: lo svizzero ha realizzato 3 reti, uno in ogni competizione
29
● le conclusioni in porta di Guarin fino ad oggi: alla stessa voce, assieme a lui, guida la testa della classifica interista Mauro Icardi, superbomber
altri. Xherdan, oggi, è il titolare è Kovacic l’alternativa: Mancini li alternerà sempre, ma adesso come adesso nella sua testa lo svizzero ha il «visto» per partire da subito. ASSIST E CONCLUSIONI In un centrocampo in cui Medel a volte di sdoppia e triplica, in cui – solo con la Fiorentina – Brozovic si è un po’ eclissato, Hernanes non incide e i cambi sono Kuzmanovic e Obi, ecco che l’impero costruito con continuità da Guarin è diventato fondamentale: Mancini non ha mai messo in discussione il colombiano. «Il rapporto con Mancini – ha detto Guarin –? È sempre stato di poche parole, conta la fiducia che mi ha dato, contano i fatti». La sua storia di uomomercato è ormai stata scritta cento volte; quella di un giocatore che ormai veste i panni di Infallibile da interno nel centrocampo a tre è evidente a tutti. E in quella zolla (sapendosi spostare anche vicino a Medel nel 4-2-3-1) ha costruito 5 assist, è diventato il giocatore (nell’Era Mancio) che tenta più volte la conclusione (29, come Icardi) e il passaggio filtrante nella zona di trequarti. Fa tutto Guaro: vede gli altri e vede la porta.
Lo svizzero Xherdan Shaqiri, 23 anni, e il colombiano Fredy Guarin, 28, trascinatori dell’Inter nelle ultime uscite LIVERANI
Mateo Kovacic, 20 anni LAPRESSE
Luca Taidelli @LucaTaidelli
N
on lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura, ma Roberto Mancini si è pentito di aver voluto dare una chance a Mateo Kovacic e Lukas Podolski contro la Fiorentina. Una decisione maturata all’ultimo, ma che non ha dato i frutti sperati. Visto che poi ci sarebbe stata una settimana per recuperare, il tecnico infatti aveva stabilito di affrontare la Viola con gli attuali «titolarissimi», quelli che dopo Reggio Emilia (1° febbraio, Sassuolo-Inter 3-1) avevano invertito la rotta della barca nerazzurra. Domenica invece Mancio ha cambiato idea al fotofinish – formazione annunciata a 90’ dal fischio d’inizio, con qualcuno perlomeno perplesso – e ritenuto che puntando su Kova e Poldi potesse scapparci il doppio coniglio dal cilindro: far rifiatare Shaqiri e Palacio e recuperare definitivamente i due «balbettanti» che a Cagliari non gli erano spiaciuti. IMPALPABILI E CRITICATI Invece per un’ora abbondante l’Inter ha sofferto l’organizzazione della Fiorentina. La luce (a sprazzi) l’hanno accesa prima Shaq e poi il Trenza, entrati proprio al posto degli impalpabili compagni. Solo nel finale l’Inter ha creato occasioni da gol. Oltre a quelle di Mancini nel dopo gara («Lukas e Mateo devono e possono dare molto di più»), che volevano cercare di stimolare ulteriormente i diretti interessati, sono arrivate tante critiche. «Alle persone piace vedere quando uno va male ed è a terra – ha commentato il tedesco –. Vorrei il gol, ma ora non arriva». Al croato invece è indirizzata la puntura di Dejan Savicevic: «Credevo che Kovacic fosse un futuro campione. Ora non sono più convinto che sia un grandissimo giocatore, gli manca qualcosa».
TIMBRO EUROPEO Morale: Guarin e Shaqiri sono diventati fondamentali per questa Inter che non ha gol dai subentranti dalla panchina (uno, Icardi, appunto a Reggio Emilia) e che a volte pecca di fragilità caratteriale. Hanno, soprattutto, un tatuaggio molto importante, trascinante: l’esperienza europea che, abbinata alla fisicità e alla resistenza, li rende fondamentali. Anche Podolski ce l’avrebbe, ma questa è tutta un’altra storia.
CONTRASTO IMBARAZZANTE Per ora a Mateo manca la continuità dei big, mentre a Poldi deve scattare qualcosa nella testa. Perché Mancio sa che dopo la naftalina con l’Arsenal il campione del Mondo ha bisogno di giocare. La condizione è in lieve crescita, ma lui fa poco per aiutarsi. E Mancini inizia a temere che il pedaggio turnover rischi di essere troppo salato. Il contrasto con una Fiorentina che è venuta a vincere a San Siro senza otto titolari del resto è stato davvero imbarazzante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R La società LE TAPPE DELLA VICENDA
IL WARNING UEFA In settembre la Uefa avvisa Inter e Roma (oltre ad altri cinque club, tra cui il Liverpool) che ha aperto un’indagine per il debito di 180 milioni (giallorossi a -100) maturato nel triennio 2011-’14. Il massimo tollerato è -50.
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL VIAGGIO A NYON Il 6 e 7 novembre scorsi, Roma e Inter vanno nel quartier generale Uefa a Nyon per spiegare la loro posizione e come intendono porre rimedio. Nella delegazione nerazzurra c’è pure il presidente Thohir, che incontra Platini
GLI EFFETTI DEL MERCATO In attesa delle sanzioni, Inter e Roma hanno operato sul mercato di gennaio aggiornando l’Uefa. I nerazzurri hanno chiuso con un +9,6 milioni (ma con diversi «pagherò» che peseranno da giugno. Giallorossi a -24,7 milioni.
L’UEFA NELLA SEDE DELL’INTER Nell’ultima settimana di febbraio, alcuni tecnici dell’Uefa sono stati a Milano per verificare i conti dei nerazzurri dopo l’ultimo mercato. L’Inter fa sapere che anche dell’arrivo di Mancini l’Uefa era a conoscenza.
Thohir, botta Uefa Multa, rosa ridotta e mercato limitato Massimo Cecchini Matteo Dalla Vite
C
omunicazione imminente. Forse già oggi. Secondo i sussurri provenienti da Nyon, sede della Uefa, Inter e Roma verranno ben presto a conoscenza delle sanzioni inerenti al Financial Fairplay (il progetto introdotto dall’Esecutivo UEFA nel settembre 2009 utile a far estinguere i debiti contratti dalle società calcistiche portandole a un regime di autofinanziamento). Situazione debitorie diverse, quelle dei due club italiani, e diverse saranno le sanzioni: più dura quella per l’Inter, più morbida per i giallorossi. LA RIUNIONE E L’INVITO L’avviso, imminente, è figlio di una
riunione che si è tenuta sul finire della scorsa settimana: il Panel (commissione inquirente) ha verificato nuovamente tutto in base anche al mercato di gennaio, alle entrate e alle uscite, ai segni più e meno sul bilancio, e ha deciso il provvedimento che, appunto, verrà reso noto in queste ore. La comunicazione conterrà anche l’invito a recarsi nuovamente a Nyon dopo la prima visita, al più presto: in questo nuovo incontro il massimo organo calcistico continentale conta di chiudere la vicenda immaginando l’accettazione o il patteggiamento da parte dei due club. In tutti i casi precedenti, le società calcistiche hanno appunto patteggiato, consce del fatto che andare a giudizio darebbe un inasprimento notevole della pena.
180
● I milioni di deficit dell’Inter ai fini del fair play Uefa sommando gli esercizi delle stagioni 201112, 2012-13 e 2013-14. Si sta tentando il risanamento.
100
● I milioni di rosso della Roma, stimati in base ai parametri Uefa, aggregando i dati nell’ultimo triennio. Anche Pallotta architetta la svolta.
IN ARRIVO LE SANZIONI Ogni momento è buono per la comunicazione da Nyon. Poi i due club andranno in Svizzera dove decidere se patteggiare oppure (mai successo prima) se affrontare la Commissione, col rischio di guai peggiori
ne, ecco che l’Inter avrebbe l’obbligo di inserire più giocatori cresciuti nel proprio vivaio rispetto a quelli arrivati nell’ultimo anno di mercato. A proposito di mercato: potrebbe diventare un obbligo-Uefa ciò che l’Inter sta già facendo da tempo, ovvero che potrà comprare solo in base alle entrate economiche per le cessioni.
1In arrivo le sanzioni per il fair play finanziario:
per l’Inter saranno più dure, a Roma c’è ottimismo
9
Erick Thohir, 44 anni, indonesiano, presidente dell’Inter ANSA
MULTONA, LISTA, MERCATO L’Inter (ieri in sede c’erano sia il dg Marco Fassone e sia il CEO Michael Bolingbroke) ha costantemente tenuto i contatti con la Uefa ed è pronta a partire verso Nyon per il secondo incontro che potrebbe avvenire anche all’inizio della prossima settimana: al primo incontro, il 7 novembre, era presente anche il numero1 Erick Thohir; al prossimo ci saranno Fassone e Bolingbroke ma probabilmente pure il direttore dell’area amministrativa Michael Williamson (presente anch’egli al primo... round). La pena prevista? Pecuniaria prima di tutto, per una cifra che dovrebbe attestarsi sui 6-7 milioni; poi, la riduzione della rosa per la Lista Uefa, riduzione che sarebbe da 24 a 21 (o 23) unità. Se invece non dovesse esserci la riduzio-
James Pallotta, 56, presidente Roma
TRANQUILLITÀ ROMA Situazione diversa invece quella che riguarda la Roma. Per il club giallorosso non è ancora alle viste «la sentenza» Uefa riguardo il «financial Fairplay», ma qualcosa anche per loro si è mosso. A breve, infatti, i rappresentanti della società saranno di nuovo a Nyon per approfondire meglio la loro posizione, ovvero il percorso virtuoso che stanno cercando di portare avanti a partire dal loro insediamento, nel 2011. La convocazione, comunque, non è prevista per questa settimana, senza contare che nei giorni scorsi – in occasione del sorteggio per gli accoppiamenti di Europa League – il «global Ceo» Italo Zanzi aveva approfittato del blitz per parlare della situazione. In ogni caso, la posizione della Roma appare significativamente più lieve rispetto a quella dell’Inter e quindi, al di là di una possibile ammenda, pare difficile che si possa arrivare alla limitazione della rosa in vista degli impegni europei della prossima stagione. Insomma, a Trigoria non sembrano preoccupati per le vicende. © RIPRODUZIONE RISERVATA
10
Serie A R Un club sull’orlo del baratro
LE TAPPE DELLA VICENDA
7 DICEMBRE 2014 Ghirardi lascia: spunta Doca Tommaso Ghirardi cede il Parma. Mistero sulla nuova proprietà: russi, ciprioti, albanesi? Il 16 dicembre spunta il nome del presidente: Pietro Doca, imprenditore di origini albanesi.
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
26 GENNAIO 2015 Cassano saluta: si salvi chi può Cassano e il Parma si accordano per la risoluzione del contratto. Prima il barese aveva minacciato la messa in mora per gli arretrati. Rescinde anche Felipe, lasciano De Ceglie e Paletta.
9 FEBBRAIO 2015 Il club passa a Manenti Giampietro Manenti, titolare della Mapi Group (con capitale di 7.500 euro) diventa presidente e annuncia: «Salvo il club». Ma i bonifici per pagare il pregresso non arrivano.
20 FEBBRAIO 2015 Rinviata la partita con l’Udinese La Figc rinvia la gara di campionato con l’Udinese, che per il Prefetto andava giocata a porte chiuse, vista l’assenza degli steward. Il 27 viene rinviata anche la gara con il Genoa.
Parma, si avvicina l’ora della verità Indagati 2 finanzieri
21 FEBBRAIO 2015 L’ipotesi del fallimento pilotato Si pensa al fallimento pilotato per consentire al Parma di finire il campionato. Il 6 marzo l’Assemblea di Lega discuterà il piano di salvataggio, il 19 ci sarà l’udienza in tribunale
1
Ma domenica con l’Atalanta si giocherà? «Solo al 50%» INVIATO A PARMA
U
1Rischio di custodia cautelare per gli amministratori Ipotesi di omissione di atti d’ufficio per gli ufficiali Andrea Schianchi INVIATO A PARMA
N
on è più una questione di calcio: ciò che sta accadendo a Parma, e al Parma, entrerà presto nelle aule di tribunale. I magistrati hanno dato un’accelerazione alla loro attività e a breve si aspettano sviluppi clamorosi che potrebbero portare anche alla richiesta di custodia cautelare per gli amministratori del club: secondo gli inquirenti, che ieri hanno tenuto una lunga riunione, sussisterebbero il pericolo di fuga e il rischio di inquinamento delle prove. Intanto il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Danilo Petrucelli, e il capo del Nucleo di polizia tributaria, il tenente colonnello Luca Albanese, ufficialmente in ferie, sarebbero sotto inchiesta per omissione di atti d’ufficio. Secondo la Procura avrebbero ritardato l’inizio dell’inchiesta sul dissesto del Parma Football Club. La polveriera Parma rischia di esplodere e qui non c’è più in ballo soltanto il campionato di Serie A, la sua regolarità o il pagamento degli stipendi arretrati. STIPENDI Il dissesto ormai conclamato della società, secondo i magistrati, è attribuibile all’eccessiva azione di compravendita dei giocatori: sono addirittura 140 i calciatori sotto contratto con il club gialloblù. Tutti questi tesseramenti, fatti per
creare spesso plusvalenze fittizie e regolarizzare il bilancio, hanno provocato un incremento del monte-stipendi cui va aggiunta l’abitudine (divenuta una regola) di allungare il contratto ai giocatori in attività «spalmando» su più anni il debito. Ma, alla lunga, la valanga è rotolata a valle. Inoltre il Parma ha stipulato con alcuni calciatori accordi al limite. Spieghiamo: parte degli stipendi venivano saldati dalla società come diritti d’immagine, senza tuttavia che lo sfruttamento di
RNel mirino gli
stratagemmi usati per eludere la Covisoc e l’ipotesi di evasione fiscale
questi diritti d’immagine fosse giustificato. In questo modo si eludevano i parametri della Covisoc, che ogni tre mesi controlla il regolare pagamento degli stipendi. Esempio: il club deve dare al calciatore X un «fisso» mensile di 50 mila euro (netti), ne versa 10 mila come stipendio regolare (e su questa somma paga le tasse) e il restante viene accreditato al dipendente come «prestito infruttifero» (non soggetto a imposte). Su questa ipotesi i magistrati stanno lavorando. GIOCHI FINANZIARI L’altro
fIL RETROSCENA
aspetto sul quale si sta concentrando l’attività della Procura riguarda i cosiddetti «incentivi all’esodo» dati ai calciatori. Proprio ieri l’ex capitano del Parma Stefano Morrone ha dichiarato: «Io sono ancora legato al Parma contrattualmente. Il famoso incentivo all’esodo non lo prendo da due anni». L’incentivo all’esodo è una pratica legale nel rapporto tra azienda e dipendente. Secondo la Procura, tuttavia, il ricorso massiccio a questo «escamotage» consente al club di sottrarsi agli obblighi trimestrali della Federcalcio, e quindi si ipotizza l’evasione fiscale e contributiva (la tassazione per l’incentivo all’esodo è inferiore rispetto allo stipendio normale). Un esempio di «incentivo all’esodo» messo in pratica dal Parma riguarda Hernan Crespo. L’argentino ha smesso di giocare nel gennaio 2012, ma aveva ancora un credito piuttosto pesante con il club. I dirigenti gli hanno proposto di usufruire dell’incentivo all’esodo. Come? Lo hanno tesserato come allenatore degli Allievi, dopo una settimana lo hanno licenziato e, in questo modo, ha avuto diritto all’incentivo. Una volta divenuto allenatore della Primavera, nel 2014, ha rinunciato a questo tipo di contratto senza tuttavia aver mai ricevuto alcun euro. E’ su questa strana architettura finanziaria che il Parma gioca la sua ultima partita. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L
ATTENZIONE MASSIMA Intanto, il dato è che mai come in queste ore il calcio italiano è finito sotto la sorveglianza dei vertici dello sport e del governo del Paese. Da giorni e nei prossimi mesi ogni decisione della Lega di A e ogni mossa della Figc saranno studiate, valutate, soppesate, al Coni e a Palazzo Chigi.
2
3
● 1 L’attuale presidente, Giampietro Manenti ● 2 Hernan Crespo, uno dei principali protagonisti di incentivi all’esodo, con l’ex presidente Ghirardi ● 3 Il centro sportivo di Collecchio CAVICCHI/GETTY/ANSA
n milione e 150 mila euro. A tanto ammonta il debito del Parma nei confronti del Comune (o meglio, di tre società partecipate: Tep, Parma Infrastrutture e Parma Gestione Entrate). L’assessore al Bilancio Marco Ferretti dichiara: «Stiamo ipotizzando azioni legali penali soprattutto in relazione a quanto messo in campo negli ultimi mesi dalla società». Un’altra tegola arriva da Bologna, per la precisione dal Tribunale Ordinale, sezione imprese, che ha accolto il ricorso di Energy T.I. Group, socio di minoranza del Parma, nominando curatore speciale della società gialloblù il dottor Mauro Morelli. REPLICA L’attuale presidente Manenti ieri era a Collecchio con due collaboratori per scrivere il piano di risanamento da presentare alla Procura entro il 12 marzo. «Chi è seriamente interessato ad acquistare il club può rivolgersi a me o ai professionisti che lavorano per me. Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti non è il proprietario del Parma Fc e non ha alcun tipo di mandato per trattare la cessione della società», ha dichiarato Manenti che, tuttavia, non ha ancora portato le necessarie garanzie finanziarie. Ora si vedrà se riuscirà a coprire le spese per la gara di domenica al Tardini contro l’Atalanta. Ieri, dopo l’incontro tra il sindaco e Damiano Tommasi presidente dell’Aic, nessuna schiarita: «Si giocherà al 50 per cento». Un po’ poco. a.s. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Lotito, Parma e Lega Pro: i tre fronti caldi su cui vigila il Coni. E Delrio vede Agnelli...
Alessandro Catapano a notizia non è tanto che Coni e Governo abbiano ricominciato a vigilare, ma con quanta pressione lo stiano facendo. La moral suasion ripartita negli ultimi giorni è evidente e condivisa: i contatti, ormai frequentissimi, tra Malagò e Delrio, gli interventi duri del presidente del Coni, le visite istituzionali di Andrea Agnelli, il grande capo dell’opposizione. Lunedì a colloquio con Malagò, stamattina con Delrio a Palazzo Chigi: «Incontri di cortesia, nel rispetto delle istituzioni», secondo la vulgata protocollare. Ma non è la prima volta che si incontrano. In realtà, nell’attivismo del presidente della Juventus si nasconde il tentativo (condiviso con il proprietario della Roma James Pallotta) di trovare un varco per attaccare il governo del calcio italiano. Impresa che resta difficilissima, anche alla luce delle ultime penose vicende.
IL SINDACO E TOMMASI
sario per le riforme del calcio, appena sottratte dal- veli un comportamento improprio della Lega, a prole competenze di Lotito ma ancora esposte al rischio posito del famoso paracadute da 15 milioni, in parte che il presidente della Lazio ci metta comunque le già riconosciuto al Parma (e non ad altri). Cosa acmani. Ipotesi indigeribile per il Governo, che a que- cadrebbe, ad esempio, se fosse riconosciuta a Beretsto punto si aspetta uomini e scelte inattaccabili, e ta e al resto della governance una grave violazione possibilmente tempestive. Ad esempio, l’annuncio amministrativa? Si potrebbe chiedere a Tavecchio dell’introduzione di criteri di iscrizione ai campio- di commissariare la Lega? nati più restrittivi in futuro è stata salutata positivaTAVECCHIO SPIEGHI Sul fronte mente, ma è arrivata troppo tarLotito, invece, il Coni vuole vedi, «quando — per dirla con Maderci chiaro, e non solo sulla relagò — i buoi erano già scappati». Appuntamento golarità giuridica delle mosse di L’altro obiettivo, finale, non nuoquesta mattina Lotito. È l’opportunità «politica» vo, ma ancora praticamente irdel comportamento del presidenraggiungibile: commissariare a Palazzo Chigi. te federale che potrebbe finire l’intera Figc. E stasera Iodice sotto la lente di ingrandimento: OCCHIO, LEGA Ce ne sarebbero presenta l’esposto nelle prossime ore ci si aspetta gli estremi solo se si dimostrasse che Tavecchio fornisca maggiori il «non regolare svolgimento del dettagli su come e perché abbia campionato di A»: un’ipotesi difficilmente percorri- concesso, e con una procedura d’urgenza, la deroga bile anche se i club, venerdì, si rifiutassero di aiuta- a Lotito, e quali «gravi ragioni di opportunità» lo re il Parma, abbandonandolo al suo destino, cioè abbiano spinto stavolta e non in passato per casi ben l’esclusione dal campionato. Ciò non toglie che l’as- più eclatanti. Stasera il d.g. dell’Ischia Pino Iodice semblea di Lega sarà seguita come un momento consegnerà un dettagliato esposto sulla vicenda alcruciale: Coni e Governo valuteranno non solo il de- la Procura Federale e a quella Generale del Coni. stino del Parma e di questo campionato, ma anche Quali responsabilità accerterà è presto per dirlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA l’eventualità che l’assemblea, sviscerando il caso, ri-
R
Carlo Tavecchio, 72 anni, presidente della Figc ANSA
L’attenzione è massima, i fronti aperti (e molto pericolosi) sono tre: il destino del Parma e il regolare svolgimento del campionato; gli strascichi giuridici e le conseguenze politiche del caso Lotito-Iodice; le nuove evoluzioni del grande caos della Lega Pro dopo l’istanza di 12 club al Collegio di garanzia del Coni. Gli obiettivi di tanta vigilanza, nel caso in cui almeno uno dei tre fronti esplodesse, sono facilmente intuibili. Uno, intermedio, considerato percorribile: affiancare a Carlo Tavecchio un commis-
Serie A R L’intervista
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
11
Asprilla: «Mi sembra il Sudamerica»
1«Certi scandali qui sono normali, a Parma no: in Europa dovrebbero vigilare organi onesti e competenti» Adriano Seu
M
entre a Parma si vive con il fiato sospeso in attesa dell’assemblea di Lega di dopodomani e della decisione del tribunale, che il 19 marzo dovrà pronunciarsi sull’istanza fallimentare del club, oltreoceano c’è chi è pronto a tutto per dare una mano in nome di un «amore smisurato per la città, per quella maglia e per i suoi tifosi». Si tratta di Faustino Asprilla, indimenticato idolo degli anni 90 e simbolo dell’epoca dorata che, con la bellezza di cinque titoli conquistati (in due tappe) tra il 1993 e il 1999, contribuì a creare il mito della cosiddetta «isola felice». Un mito distrutto, che Tino vorrebbe riscattare con tutte le sue forze. Che effetto le fa vedere il Parma sull’orlo del baratro? «Un dolore immenso, ho il cuore a pezzi: il club e la città sono rimasti nel mio cuore, a loro devo tutto. Affetto, successi, gioie, soldi e fama. Il Parma mi ha donato la felicità e non posso dimenticarlo» Dopo il crack della famiglia Tanzi sembrava che a Parma si potesse ripartire, e invece... «E invece il club è caduto in mano di altri malintenzionati e incompetenti. E’ inammissibile che tutto sia accaduto in un calcio che, si presume, dovrebbe essere controllato da organi onesti e competenti. Posso capire che certe cose si vedano qui in Sudamerica, ma in Europa è davvero uno scandalo». E’ vero che lei ha intenzione di aiutare il club. «Assolutamente sì. E’ giusto che chi ama davvero il Parma si faccia avanti e provi a fare qualcosa per cercare di salvarlo. Io ho lanciato un’iniziativa su internet (una raccolta fondi tramite change.org, ndr) nella speranza di aiutare il Parma almeno a portare a termine la stagione» Ha chiesto appoggio anche a qualche ex compagno? «Ho già parlato con Apolloni e il 22 marzo sarò a Parma. Sono determinato e parlerò anche
Arbitri addizionali in A Oggi riunione decisiva C’è anche Collina ● (cen) Potrebbe essere deciso oggi il futuro degli arbitri addizionali per la prossima stagione di A. E’ in programma a Roma una riunione allargata tra i rappresentanti della Lega (Fassone, Lotito, Marotta, Gandini, Marino, Baldissoni e Chiavelli), la Figc e l’Aia. Ci sarà anche Pierluigi Collina, capo degli arbitri Uefa, proprio per spiegare quali siano i vantaggi dei giudici di porta e sgomberare l’equivoco legato alla tecnologia anti gol fantasma, che l’Italia introdurrà in A dalla prossima stagione. Pesa il nodo economico: tagliare gli addizionali porterebbe un risparmio di quasi un milione e mezzo di euro, ma secondo l’Aia sarebbe un taglio alla qualità. Insomma, un autogol. La scelta di Lega e Figc potrebbe arrivare già in giornata. Alla riunione sarà presente pure il designatore della A Domenico Messina. A proposito: dovrebbe incontrare tecnici e dirigenti di A il prossimo 23 marzo a Milano in quello che di solito era un appuntamento fisso al termine dell’andata. Meglio tardi che mai...
con Osio e Crespo per capire se e cosa si possa fare insieme. In un momento del genere c’è bisogno di tutti». Che vita conduce oggi nella sua Tuluà? Nostalgia del calcio? «Sono felicissimo. Alleno i ragazzini e mi diverto a giocare partite d’esibizione con ex compagni della nazionale. Ma nessuna nostalgia, perché ho avuto tutto dal calcio. Il Parma è stato davvero la mia isola felice».
«AMO QUELLA CITTÀ E QUELLA MAGLIA: IL 22 SARÒ LÌ. INTANTO FACCIO UNA COLLETTA PER FINIRE LA STAGIONE» FAUSTINO ASPRILLA EX ATTACCANTE PARMA
Qual è stato il giocatore più forte con cui ha giocato? «Senza dubbio Gianfranco Zola, un fenomeno assoluto. Ogni allenamento con lui era un insegnamento. Adesso ha iniziato una nuova, difficile avventura sulla panchina del Cagliari, ma sono sicuro che farà una grande carriera».
ovunque abbia giocato e sicuramente farebbe bene non solo alla Juve ma in qualsiasi squadra. Resta tra i primi cinque attaccanti al mondo».
Cosa ne pensa del suo connazionale Duvan Zapata? «E’ fortissimo, un attaccante potente, giovane e con grandi margini di miglioramento. Il Napoli se lo goda perché ha un gioiello tra le mani». Con l’aria che tira a Manchester, Falcao potrebbe tornare nell’orbita di qualche club di A: farebbe bene in Italia? «Falcao deve solo giocare nel suo ruolo, in area di rigore. Ha dimostrato di essere un crack
Faustino Asprilla, 45 anni, con l’a.d. Pietro Leonardi in occasione del ventennale della conquista della Coppa delle Coppe a Wembley GETTY
Tempo fa fece notizia una presunta offerta che le venne fatta per recitare in un film porno e, più di recente, la decisione di lanciare una linea di preservativi. Cosa c’è di vero? «La storia del film è una balla, non c’è mai stato nulla. L’iniziativa della marca di preservativi invece è vera. L’ho fatto per sensibilizzare i tanti giovani che prendono il sesso alla leggera, rischiando malattie e sfornando figli a ripetizione. Sono consapevole che posso sfruttare la mia notorietà per aiutare gli altri, mettendo la mia esperienza al servizio di tante persone meno fortunate». © RIPRODUZIONE RISERVATA
12
Calcio R
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
A TU PER TU CON...
CONTENUTO PREMIUM
Chiambretti «VENTURA SUPER QUANTO È BELLO IL MIO TORINO» L’INTERVISTA di GABRIELLA MANCINI
H GRANATA DA SEMPRE Piero Chiambretti è nato ad Aosta il 30 maggio 1956 ed è cresciuto a Torino. Conduttore, show-man e imprenditore, ha debuttato in tv nel 1983, su Rai 1, con il programma «Forte fortissimo TV top». Ha lavorato a La7 e dal 2009 è uno dei volti di Mediaset ANDREOLLI
a il cuore granata dalla scomparsa di Gigi Meroni, quella tragica sera di ottobre del 1967. Piero Chiambretti aveva 11 anni, abitava proprio lì, in corso Re Umberto, e rimase scioccato. «Mi precipitai all’ospedale e nella camera mortuaria, dopo un quarto d’ora, mi accorsi di aver vegliato la persona sbagliata. In quel momento scoppiò la scintilla, cominciai a tifare per il Torino. Tutti i ragazzini stavano per Juve o Inter, che andavano forte. Quando giocavo mi chiamavano Suarez, ma io sono sempre stato controcorrente: non so se è una benedizione o una maledizione».
Come sta vivendo questo periodo d’oro del Toro? «Con grande entusiasmo. Dimostra che nel calcio, come nella vita, tutto è relativo: tre ore prima sei un bidone, tre ore dopo una rivelazione». L’aspetto che la fa riflettere di più? «All’inizio della stagione c’era una squadra e adesso ce n’è un’altra. E tutti giù a fare pronostici al via del campionato! Ma su che cosa?». I tifosi si chiedono, ancora una volta: quanto durerà? «Non c’è una risposta. Spero sia l’inizio di un ciclo».
Che cosa l’ha stupita di più? «L’aver conquistato più punti di tutti nel 2015. Incredibile! Merito di Gianpiero Ventura, è da sempre un grande maestro. Pensa più alla squadra che ai singoli. Non bastano i fenomeni per vincere. Lui studia bene gli avversari in televisione e prima di entrare in campo i giocatori sanno perfettamente quello che devono fare. È la filosofia di Sacchi: meglio l’orchestra del solista. A parte i risultati, il Toro è bello da vedere, certi gol allo scadere, come quello di Moretti a San Siro, ti fanno capire che la temperatura è giusta. Ventura meriterebbe una squadra di rango superiore». Che cosa sarebbe disposto a fare pur di vedere il Torino nella finale di Europa League a Varsavia? «Andrei a vederlo guidando al volante della mia 500 granata». Un messaggio al suo presidente? «Cairo, se non vuoi comprare, almeno non vendere!». Ogni venerdì sera conduce su Canale 5 il programma «Grand Hotel Chiambretti»: finora sono passati a trovarla Icardi e Chiellini: quando un granata? «La Juve docet, il Torino è nel cuore. Vedremo». Se l’aspettava il rendimento di Maxi Lopez?
«È esploso proprio quando Icardi ha partecipato al mio programma. Sembra una favola con happy end». Lei ha vissuto a Parma: come commenta il crac? «A Parma è nata mia figlia. Sono dispiaciuto. E’ un segnale, nel calcio il rischio di un default è prevedibile. Se ci tolgono il calcio e ci aumentano le tasse quali prospettive abbiamo?». Se le dico Glik? «Un simbolo. Speriamo che rimanga». Darmian? «Corre così forte che rischiamo di perderlo... quello va a Roma, Milano, Napoli... speriamo che Ventura lo trattenga fino alla bandierina del calcio d’angolo». Quagliarella? «Sta vivendo la terza giovinezza e si avvia verso la quarta. È stato in tanti club, ormai quando segna non festeggia più». È vero che Ventura le ha consigliato una dieta? «Sì, ma ero ingrassato sette chili. Poi però, a forza di soffrire per il Toro li ho tolti». Molti sfottò con i cugini bianconeri? «No. Noi, che abbiamo la sede in corso Agnelli, ci riteniamo di Torino, loro si dividono tra Venaria e Vinovo: la squadra della città siamo noi. Detto ciò, sono sportivo, due squadre ai vertici della classifica sono l’orgoglio della città, la vera rivalità c’era quando un derby era decisivo per lo scudetto». Lei ha tre ristoranti, a Torino. Che fa quando entrano i giocatori juventini? «Il cliente ha sempre ragione. Una volta ho visto Ibrahimovic che mangiava certi piatti di pasta... altro che dieta mediterranea! Sono passati un po’ tutti. Vengono spesso i giocatori granata, a cominciare dal tecnico, l’altro giorno ho incrociato Maxi Lopez. Buffon è cliente fisso di un altro nostro locale. Io, quando vedo i calciatori, offro sempre pranzo e cena». I momenti indimenticabili? «Lo scudetto del 1976, nel corteo per caso incontrai anche mia madre. La processione di tifosi a Superga per festeggiare il tricolore. Io bambino che tagliavo la scuola per seguire gli allenamenti di Pulici, Graziani, Agroppi, Cereser, Fossati, con Giagnoni in panchina: li fotografavo e li stampavo nella mia camera oscura, che era il mio armadio. Siamo i tifosi della memoria, ma adesso vogliamo pensare al futuro».
IL SUO SHOW SU CANALE 5
E al «Grand Hotel» venerdì arriva il c.t. azzurro Conte ● (man) Dopo Maurito Icardi e Giorgio Chiellini, il «Grand Hotel Chiambretti» ospiterà Antonio Conte. L’appuntamento è per venerdì, su Canale 5 in seconda serata. Gente che va, gente che viene e personaggi che si confessano. «Tra i prossimi ospiti avremo anche Mancini e Allegri — dice Chiambretti — figure che uniscono attualità e leggenda». Nel mirino del conduttore anche campioni che giocano all’estero e «duetti» particolari, tipo Rino Gattuso in studio e Carlo Ancelotti collegato da Madrid.
«GLIK UN SIMBOLO. DARMIAN CORRE COSÌ FORTE CHE RISCHIAMO DI PERDERLO. QUAGLIA NON ESULTA PIU’...» «CAIRO, SE NON VUOI COMPRARE, ALMENO NON VENDERE! E’ ARRIVATA L’ORA DI PENSARE AL FUTURO» PIERO CHIAMBRETTI CONDUTTORE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CONDUTTORE-TIFOSO: «SPERO CHE SIA COMINCIATO UN CICLO. SE ANDIAMO IN FINALE IN EUROPA LEAGUE VADO A VARSAVIA CON LA 500 GRANATA»
Serie A R La speranza giallorossa
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
SOCIETÀ E DINTORNI
L’ANNUNCIO DI ALFANO
«Proporrò il Daspo europeo a Bruxelles» ● Una montagna di chiacchiere, ma il rischio concreto che abbiano partorito (almeno per quello che riguarda il calcio) un topolino: «Il 12 marzo proporrò al Consiglio europeo dei ministri dell’Interno l’introduzione di un Daspo europeo», annuncia il titolare del Viminale Angelino Alfano al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato con il sindaco Marino dopo i fatti di Roma-Feyenoord. Troppo poco, comunque una strada poco percorribile (e dai tempi incerti) per risolvere una volta per tutte la gestione dell’ordine pubblico nella Capitale, ormai da troppo tempo messa a dura prova (con le inevitabili conseguenze sui cittadini) dagli appuntamenti calcistici più caldi, soprattutto quelli che coinvolgono la Roma e i romanisti. Ciro Esposito, le puncicate, le molotov, la caccia alle forze dell’ordine: a cosa è servito il Daspo finora?
Pallotta e dirigenti vertice anti-crisi Spogliatoio agitato «Ma Garcia resta» 1Si lavora al
rinnovo di Keita, che prende tempo A breve incontro per Nainggolan
Davide Stoppini ROMA
U
Juan Manuel Iturbe, 21 anni, argentino, prima stagione alla Roma. LIVERANI
Iturbe formato Europa «Roma, guai a mollare»
1Col calo fisico di Totti e il k.o. di Doumbia, il ritorno della punta può aiutare Garcia nelle sfide continentali e a blindare la Champions
Massimo Cecchini ROMA
T
utto sommato, nella culla della cristianità, da un lunedì di Quaresima era difficile aspettarsi una giornata carnevalesca. Per questo in fondo, nella notte della Juve, il sorriso più bello alla Roma – più che il gol di Keita – lo ha regalato la semestrale, che alla voce «Champions League» ha fatto registrare un introito complessivo pari a 49,2 milioni di euro. Con queste premesse, pur vedendo la Juventus lontana, l’obiettivo prioritario per la società giallorossa adesso diventa blindare per la prossima stagione l’Europa che conta. CARTA ITURBE Per farlo, la buona notizia per Garcia è il ritorno sempre più a tempo pieno di Manuel Iturbe, gioiello da 23,6 milioni a bilancio. Se già nella trasferta di Rotterdam, al suo rientro, aveva dato interessanti segnali di vita, contro la Juve ha quasi fatto rimpiangere il suo
13
mancato utilizzo dal primo minuto, anche se la condizione non gli avrebbe consentito di disputare l’intero match. Per questo, anche in vista degli impegni di Europa League, è proprio l’argentino di origine paraguaiana (finora a quota 3 gol totali) che ha suonato la carica ad un gruppo un po’ sfiduciato. «Siamo una squadra forte, dobbiamo crederci, sappiamo che è difficile ma noi non molleremo – ha detto –. Noi andiamo in campo per vincere le partite, siamo compatti e abbiamo una voglia immensa di fare delle buone gare. Certo, penso che la Roma non stia giocando bene adesso, ma nel futuro lo farà perché ha dei calciatori che possono fare la differenza. Un voto alla mia stagione? Non lo so, agli infortuni do 10, però penso che quando potrò giocare di più con i compagni lo farò bene». E a chi gli chiede notizie in chiave giallorossa di Dybala, con cui condivide una bella amicizia ed il procuratore, risponde speranzoso: «È forte, vedremo cosa succede l’anno prossimo».
TOTTI SPREMUTO D’altronde CASO DOUMBIA Il superlavoro pare chiaro come in attacco del capitano, poi, conduce di diqualcosa non funzioni. Contro ritto anche alla situazione di la Juventus uno dei capri espia- Doumbia. Arrivato in giallorostori è stato capitan Totti, che in so, l’attaccante ivoriano ha coeffetti non ha affatto brillato. minciato ad accusare una sciaMa una dato va sottolineato. In talgia che lo renderà indisponiquella che doveva essere la sta- bile anche per domenica prossigione della sua m a a Ve r o n a «gestione», ovvecontro il Chievo INTROITI ro del suo utiliz(così come Maizo nelle occasiocon: atteso da ni più importanuna nuova visita ti, si scopre che il a Barcellona dal numero dieci professor Cugiallorosso – a gat). Non solo. quasi tre mesi i milioni di euro Dopo le due pridalla fine degli incassati dalla Roma me malinconiche impegni – ha già prestazioni, a giocato più mi- per la Trigoria si specipartecipazione alla nuti della intera fica come Doumscorsa annata: Champions League bia abbia bisogno 1868 minuti condi riatletizzarsi, e tro 1840. Insomma, tenendo per questo non vogliono fissare conto che Totti ha un anno in date sul suo rientro, così come più sulle spalle, qualcosa non quello dell’infortunato Ibarbo. quadra, anche se c’è da dire che Morale? C’è disperatamente bigli infortuni hanno penalizzato sogno dell’Iturbe ritrovato. La il turnover di Garcia, che co- Roma che insegue l’Europa, munque ha impiegato poco gio- d’altronde, ha bisogno di enervani di talento come Verde e Sa- gia fresca. © RIPRODUZIONE RISERVATA nabria.
49,2
n punto contro la Juve, un altro ieri in pieno centro. Studio Tonucci, casa Roma, tutto il management giallorosso riunito per un vertice. Chiamatelo pure vertice anti-crisi, di sicuro si è parlato un po’ di tutto. Perché James Pallotta ha voluto sapere tutto della Roma, indicando le linee guida del prossimo futuro prima di rientrare a Boston (accadrà oggi). Così ha riunito con sé l’intera dirigenza: il d.g. Mauro Baldissoni, il d.s. Walter Sabatini, il responsabile commerciale Sean Barror, quello del progetto media Guido Fienga, l’uomo del progetto stadio Mark Pannes. Società ma anche squadra: il presidente ha spiegato cosa intende fare della Roma nei prossimi mesi, garantendo la continuità del progetto, ma ribadendo come il raggiungimento del secondo posto, con conseguente qualificazione immediata alla Champions, sarebbe vitale per il prossimo futuro giallorosso. «Ma tengo molto anche all’Europa League, siamo abbastanza bravi per eliminare la Fiorentina», aveva detto nella pancia dell’Olimpico lunedì notte, prima di confermare la fiducia a Rudi Garcia: «Le voci su di lui sono ridicole, perché non dovrebbe essere ancora il nostro allenatore? Ha avuto a che fare con tanti infortuni». OGGI LJAJIC Sottolineatura non banale, se è vero che l’aria intorno al tecnico francese non è (più) serena. Come al solito saranno i risultati ad orientare il futuro. Come, peraltro, già orientano gli umori dello spogliatoio, rinfrancato dal pareggio in extremis contro la Juventus, ma non al punto di cancellare
EUROPA LEAGUE? NOI ABBASTANZA FORTI PER BATTERE LA FIORENTINA IL TECNICO? VOCI RIDICOLE, PROBLEMI PER I TANTI INFORTUNI JAMES PALLOTTA PRESIDENTE ROMA
tutti i malumori. La lite De Sanctis-Manolas è solo una spia. E così continuano a filtrare indiscrezioni di giocatori scontenti: chi perché non trova spazio, chi perché messo in disparte all’improvviso, chi perché scettico sui metodi di allenamento. Non resta allora che aggrapparsi all’Europa, oltre che al secondo posto. E in questo senso la Roma attende buone notizie dall’Uefa, che oggi esaminerà il caso Ljajic e la presunta provocazione nei confronti del tifosi del Feyenoord dopo il gol. KEITA-NAINGGOLAN Non una provocazione, ma una priorità è il rinnovo di Seydou Keita: il suo manager, lo stesso di Garcia, è a Roma. La società ha già offerto al maliano il rinnovo, il giocatore ha preso tempo: ha offerte dalla Premier League, alla Roma sono comunque ottimisti. Un rebus, invece, è quello legato a Nainggolan: anche il suo agente è nella capitale e nelle prossime ore vedrà Sabatini. Ma l’accordo con il Cagliari è tutto da trovare: chissà che Pallotta non abbia dato indicazioni anche su questo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
14
Partecipare non è difficile come segnare un gol a Gigi! Sino al 31 maggio prossimo basta acquistare almeno un bicchierino da 200 ml di SanThé Sant’Anna o di SanFruit Sant’Anna: per ogni prova d’acquisto spedita, unitamente alla cartolina* compilata con i propri dati, si potrà indicare la scuola o il Comitato Genitori a cui assegnare il proprio voto. Più prove d’acquisto mandi, più possibilità hai di far vincere chi scegli tu! In più, le scuole e i Comitati Genitori che ricevono più voti nella propria categoria vinceranno 1.500 Euro in materiale didattico e parteciperanno a settembre alla “partitona” con Gigi Buffffon sul campo della Carrarese Calcio! Regolamento completo e aggiornamento classifiche sul sito www.santanna.it Regolamento completo e aggiornamento classifiche sul sito www.santanna.it
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
UNA OLA PER I NOSTRI PRIMI 5 CAMPIONI! Ecco i primi vincitori di “Vota la tua scuola del cuore”: 1.000 Euro in materiale didattico per ciascuno.
SCUOLA DELL’INFANZIA LA GIOSTRA Castel d’Azzano VR SCUOLA PRIMARIA DI RETORBIDO Retorbido PV SCUOLA MEDIA PARISI DE SANCTIS Foggia COMITATO GENITORI I.I.S. VARALLI Milano COMITATO GENITORI C. VILLA Cinisello Balsamo MI
Vota la tua scuola del cuore e vinci la “partitona” finale a settembre con Gigi Buffon sul campo della Carrarese Calcio!
*La cartolina è reperibile sul sito www.santanna.it nella sezione dedicata alle promozioni. È possibile comunque inviare i propri dati anche su un foglio. Manifestazione a favore di Enti o Istituzioni a carattere pubblico con finalità sociali/ benefiche svolto in applicazione all’art. 6 DPR 430/2001 punto 1 comma e) - Esclusioni da Manifestazioni a premio.
15
16
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Calcio R
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL BLOG DELLA SERIE A
1Il Verona, reduce dalla vittoria di Cagliari (che ha portato a 8 i punti sulla zona salvezza), si prepara in vista dell’attesa sfida contro il Milan. Sono rientrati in gruppo Rafael e Fernandinho. Palestra e cure fisioterapiche per Ionita, Saviola, Valoti ed Evangelos Moras
IBORRIELLO PRONTOI IORA GASPERINII IPROVA LO SPRINTI IPER L’EUROPAI
1L’allenatore ha
un’alternativa in più. E con Bergdich ok anche Marchese può tornare a far cross GENOA
Alessio Da Ronch GENOVA
L
Marco Borriello, 32 anni, è arrivato al Genoa nel mercato invernale, ceduto dalla Roma LAPRESSE
INASCE IL «COMITATOI ICALCIOSCOMMESSE»I II TIFOSI VOGLIONOI IUN RISARCIMENTOI ATALANTA
IEMERGENZA TOTALEI IPER DI FRANCESCOI ISENZA GOL E DIFESAI ICOSÌ ARRIVA NATALII SASSUOLO
Cristiano Doni ai tempi del calcioscommesse
Il neoacquisto Cesare Natali, 35 anni FORTE
Matteo Spini
Stefano Fogliani
BERGAMO
SASSUOLO
I
T
l danno, più che al portafogli, è al cuore. Inteso non in senso medico, ma con il significato di amore tradito: quello per la propria squadra, l’Atalanta, coinvolta nell’inchiesta Last Bet. Gli atalantini delusi hanno intenzione di costituire in sede legale un comitato di presunte vittime: si chiamerà, per l’appunto, Comitato Calcioscommesse e comprenderà tutti coloro che si sono sentiti in qualche modo danneggiati dalla combine delle partite. Avendo buttato via i soldi di un biglietto, di un abbonamento televisivo, della benzina per una trasferta o chissà che altro, ma anche soltanto avendo subito un danno morale. Una sorta di class action, come quella partita nel 2012 contro Cristiano Doni e poi accantonata in attesa di sviluppi, ma che assume in questo caso un significato maggiore: il comitato, nella fattispecie, si apre a qualcosa di più ampio, mirando a costituirsi parte civile nel processo di Cremona, toccando tutti i capi di imputazione. Per questo, possono partecipare non solo gli atalantini, ma anche tutti quei tifosi che si sono sentiti danneggiati dalle combine delle partite: la quota di adesione dovrebbe assestarsi intorno ai 30 euro, necessari per coprire le spese legali e di costituzione davanti al notaio. Un precedente c’è ed è quello che riguarda Bari-Lecce del 2011, il derby dell’autogol di Masiello: in quel caso, gli imputati furono obbligati a risarcire i 260 tifosi (due terzi dei quali del Lecce, gli altri del Bari) che si erano costituiti parte civile nel processo (il filone barese dell’inchiesta), con un indennizzo di 400 euro a testa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
17
re stop consecutivi, 4 punti nel girone di ritorno, una sola vittoria nelle ultime 7 gare e due nelle ultime 12. Di crisi, visto che il Sassuolo sta attraversando il campo minato di un calendario terribile (ha perso con Fiorentina, Napoli e Lazio, e lunedì c’è la Juve), nemmeno a parlarne, ma non si può dire che gli uomini di Di Francesco non abbiano rallentato dopo aver lasciato intravvedere, un mese fa dopo la vittoria sull’Inter, potenzialità (anche) europee. Da lì in avanti giusto un pareggio (a Marassi contro la Samp) e poi un tris al buio: zero punti, 8 reti al passivo e una all’attivo a gonfiare un deficit che non si riflette sulla classifica (dopo l’Inter la zona salvezza era a 11 punti, oggi a 9) ma scrive un empasse forse atteso, ma non del tutto indolore. Perché il Sassuolo di queste settimane ha già perso, nel ritorno, tanto quanto perse all’andata (4 gare), e i risultati sono figli di un reparto difensivo in costante emergenza, che ha visto Antei, Terranova (stagione finita) e Cannavaro (rientro previsto tra un mese, se va bene) aggiungersi a Vrsaljko e Peluso. Sani solo Longhi, Acerbi e il 37enne Bianco (Gazzola squalificato). Sassuolo obbligato a tappare la falla con l’ingaggio di Natali, ufficiale da ieri. Contemporaneamente si è inceppato il tridente meraviglia. Dopo l’apoteosi con l’Inter è arrivato il black out: da allora ad oggi solo due neroverdi in gol in 4 gare (e un solo attaccante, Berardi) e pessime sensazioni in vista del monday night a casa dell’ex Allegri, cui pure i neroverdi all’andata imposero il pareggio. Stupire ancora? Mission impossibile, o quasi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
e idee aiutano a vincere, ma sicuramente avere a disposizione il maggior numero di giocatori possibile, a patto che siano di qualità, può rendere una squadra vincente più a lungo. Gian Piero Gasperini non è tipo da spaventarsi di fronte ad un problema. Il tecnico del Genoa si è ritrovato senza centravanti, poi, sempre a causa del mercato, senza esterni di sinistra, eppure è riuscito a ricreare un Genoa capace di sorprendere.
MOSSA C’è un momento, in particolare, in cui l’ingranaggio rossoblù ha ritrovato scorrevolezza: l’ultima sfida di gennaio, quella contro la Fiorentina, terminata in parità, ma a lungo dominata dal Genoa. Quel giorno Gasperini sistemò la squadra con due mosse, all’apparenza strane: Perotti centravanti, con Niang ala, ed Edenilson esterno sinistro. L’attacco ritrovò efficacia, il centrocampo trovò il modo di fare a meno di Antonelli. Pochi giorni dopo arrivò dalla Roma Marco Borriello. NOVITÀ Per il centravanti l’inizio non è stato semplice. Mentre il Genoa vinceva e convinceva, lui faticava a ritrovare il ritmo partita. I miglioramenti, però, sono arrivati, evidenti, e ora Borriello è pronto per diventare una carta importante per Gasperini. Con lui sta crescendo pure Marchese, infortunatosi al menisco a fine dicembre, tornato a forzare in allenamento la settimana scorsa, rientrato in gruppo da ieri,
quando la squadra ha ripreso gli allenamenti dopo lo stop per il rinvio della sfida in programma con il Parma. Nel Genoa, nel frattempo, ha fatto le prime apparizioni Bergdich, positivo in particolare in fase offensiva, ancora migliorabile in quella difensiva. Per questo pure Marchese, che da tempo era impiegato solo come centrale difensivo, potrebbe tornare presto al suo vecchio ruolo di esterno di spinta. NORMALITÀ Borriello più Marchese, due carte per rendere normale la corsa veloce del Genoa. Due possibilità per far sì che Gasperini non debba per forza ricorrere alla sua fantasia e alle invenzioni per cancellare i problemi. Quando gli avversari avranno trovato l’antidoto alle sue ultime mosse, ecco che il tecnico del Grifone potrà tornare a sorprenderli con la forza di Borriello e i cross mancini di Marchese: la normalità potrebbe essere la prossima mossa vincente. © RIPRODUZIONE RISERVATA
EMPOLI
Pucciarelli «Il rinnovo non è un caso» ● Nessun caso Pucciarelli a Empoli. «Sono stupito che sia stato montato un caso sul mio conto, dopo 14 anni a Empoli (e questo dovrebbe fugare ogni dubbio sul mio attaccamento). Detto questo sono pronto a riprendere la trattativa sul contratto fin da subito, senza aspettare la fine del campionato come vuole la società». Il centrocampista classe 1991, già tre gol nel primo campionato in Serie A, chiarisce così la sua posizione dopo la mancata convocazione per la trasferta di domenica a Palermo. «Per la prima volta – continua il talento cresciuto nell’Empoli – mi trovo nella condizione di poter svolgere una normalissima trattativa per il rinnovo, che peraltro scadrà il 30 giugno 2016. Ho espresso la volontà di rimandare tale trattativa a fine campionato perché così le parti potessero avere una visuale completa della mia stagione per trovare un punto di incontro che rendesse tutti contenti. Voglio rassicurare Sarri, lo staff e i tifosi che questa trattativa non incide minimamente sulla mia serenità e concentrazione». Pucciarelli ribadisce di essere disposto a riprendere subito la discussione: «Anche perché vedendo in maniera positiva la reazione dell’Empoli mi fa intuire di essere, come ha dichiarato il d.s. Carli, una risorsa importante. Confido nella saggezza di persone più grandi di me perché venga smontato un caso che non è mai esistito». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Manuel Pucciarelli, 23 anni, è nato a Prato. Arrivato nelle giovanili dell’Empoli, è in prima squadra dal 2012 LAPRESSE
IIELLA MORGANELLA:I ISTAGIONE FINITAI IE ANCHE IL RINNOVOI IDEVE SLITTARE I Michel Morganella, 25 anni, dal 2012 gioca nel Palermo LAPRESSE
1Crac del ginocchio
destro per lo svizzero I tempi di recupero sono molto lunghi: si parla di 6-7 mesi PALERMO
Fabrizio Vitale Giovanni Di Marco PALERMO
S
tagione finita per Michel Morganella. L’infortunio al ginocchio destro rimediato contro l’Empoli si è rivelato molto più grave del previsto. La risonanza magnetica di iri ha evidenziato la lesione del legamento crociato posteriore e il distacco della punta d’angolo del menisco destro. Inevitabile l’intervento. I tempi di recupero variano tra i 6 e i 7 mesi. L’operazione verrà eseguita a Novara dall’équipe del professor Battistella. Singolare e sfortunata la dinamica dell’incidente: Morganella verso la mezzora del primo tempo ha subito un’energica spallata da Mario Rui. La spinta lo ha mandato a sbattere a terra sul sintetico davanti alla panchina aggiuntiva dell’Empoli, sotto gli
occhi di Sarri. Il giocatore del Palermo ha provato a riprendere il gioco, ma pochi minuti dopo è stato costretto ad abbandonare il campo per il dolore. Un vero peccato per Morganella, quest’anno tra le note più liete del Palermo di Iachini. Nelle ultime settimane, in particolare, il suo rendimento era stato un continuo crescendo. Proprio ieri, tra l’altro, Morganella avrebbe dovuto firmare il rinnovo del contratto in scadenza a giugno. L’accordo raggiunto prevede un quadriennale che a questo punto verrà sottoscritto la prossima settimana, quando Michel rientrerà a Palermo. Anche l’anno scorso lo svizzero si era fermato a causa di un grave infortunio subito in seguito a un violento scontro aereo con lo sloveno del Cesena Krajnc: riportò 7 microfratture al viso rischiando addirittura di perdere un occhio. DYBALA A NUOTO Intanto, è tornato a parlare Paulo Dybala, intervistato da Radio Belgrano: «Al Barcellona andrei a nuoto – ha scherzato rispondendo a un imitatore di Messi –. Si tratta solo di attraversare il Mediterraneo». E sulla Nazionale: «L’Italia? Erano solo voci. Il mio sogno resta l’Argentina, nazionale del mio Paese, e farò di tutto per riuscirci». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Magic +3 R Campionato
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Romero e Viviano Alla Samp nessuno è messo alla porta 1Con Mihajlovic convivono due portieri «titolari»: l’abbondanza sta facendo le fortune dei doriani
25a GIORNATA
Filippo Grimaldi GENOVA
L’
Emiliano Viviano, 29 anni, prima stagione alla Sampdoria LIVERANI
abbondanza (di talenti e portieri buoni) fa la Samp ricca. Chiedetelo ad Andrea Sardini, uno che ha vissuto da protagonista, dal 2011 a oggi, l’atmosfera della Samp costretta a riemergere dal purgatorio della Serie B sino ai nuovi fasti della stagione in corso con vista sull’Europa. Una convivenza perfetta, a dispetto dei numeri, che raccontano di un Emiliano Viviano sin qui in testa con sedici presenze all’attivo, mentre il vicecampione del mondo Sergio Romero è fermo a quota dieci, dopo venticinque giornate di campionato (a Cagliari, infatti, l’argentino sostituì l’attuale numero uno finito k.o.).
PROTAGONISTI Secondo le pagelle della «Gazzetta», fra i blucerchiati con almeno un terzo delle gare disputate, Romero ha ottenuto sin qui la miglior media-voto stagionale (6,33), davanti a Eder (6,28) e proprio a Viviano (6,27), a un passo dal bomber di Mihajlovic. Voti alti anche per Muriel (6,33 di media), ma la sua avventura è appena iniziata. RIFLESSI D’ORO E’ una strana storia, quella dei portieri sampdoriani. Riassumendola: Viviano titolare a inizio stagione, con Romero reduce dai fasti del Mondiale arrivato in ritardo a Genova, e alla fine accasatosi di nuovo a Bogliasco, nonostante la speranza del club di Corte Lambruschini che un portiere del suo calibro (e del suo ingaggio) avrebbe trovato nuovi orizzonti. Niente da fare. Mihajlovic ha fatto le sue scelte, fino a quando — complice l’intervento al menisco sinistro di fine ottobre dopo il k.o. di Cagliari — è tornato fra i pali Romero, che si è preso la maglia di numero uno sino alla pausa natalizia. Gennaio non ha portato novità per lui dal mercato, ma dopo questo breve (e felice) interregno è toccato di nuovo a Viviano, rimasto titolare sino a oggi e decisivo su Bertolacci nel derby e poi
IL NUMERO
28
I gol subiti dalla Samp in questo campionato: 16 da Viviano in 16 gare e 12 da Romero in 10 presenze
ancora a Bergamo su Denis, nella vittoria che ha rilanciato le ambizioni dei blucerchiati. RISPETTO Sardini, classe ‘67, mantovano, rimanda ogni merito ai suoi due allievi per la gestione perfetta di una coabitazione solo apparentemente complicata: «La verità è che ho due ragazzi eccezionali. Uomini veri, prima ancora che due ottimi portieri. Da loro c’è sempre stata la massima disponibilità. Io li alleno, ma il nostro rapporto è fraterno. Di noi tre, insomma, quello fortunato sono io. La verità è che dovrebbero giocare entrambi titolari in due grandi club». BENE COMUNE E qui si chiude il cerchio, perché torniamo a un concetto caro a Mihajlovic, che ha applicato la stessa politica anche al resto della squadra. Esclusi illustri? Okaka ed Eto’o, gli ultimi della lista. Sardini, dopo l’esonero ai tempi di Atzori, è tornato alla base con Delio Rossi, grazie ai buoni uffici di Edoardo Garrone e, guardate un po’, proprio di Romero e Da Costa, che avevano esplicitamente chiesto il suo reintegro, «nonostante li avessi allenati solo per tre mesi». Samp felice, dunque, a patto di non parlare di Zamparini. La polemica a distanza fra presidenti ha fatto registrare ieri una nuova puntata firmata dal numero uno della Samp: «Davanti a ripetute provocazioni, non si può e non si deve far finta di nulla». Di qui l’appello a Zamparini «ad occuparsi esclusivamente delle vicende riguardanti il Palermo. Ho sempre portato rispetto a un veterano del calcio, invece lui ha pensato e parlato troppo di me. Lo invito a occuparsi del suo giardino».
sta creando problemi pure alla Magic: gli scenari possibili da qui a fine torneo
I
n principio fu la neve. Era il 7 febbraio, vigilia di ParmaChievo. Il prato del Tardini era colorato di bianco, impossibile renderlo verde per le 15 della domenica. Risultato? Rinvio al mercoledì, troppo tardi per la Magic. E primi 6 politici del campionato 2014-15. Dalle calamità naturali a quelle finanziarie il passo è breve. La neve purifica le strade, non i bilanci. Il 21 febbraio la Lega di Serie A
avvisò che Parma-Udinese non si sarebbe giocata, perché la società di casa non aveva i fondi per garantire la sicurezza dello stadio durante il match. Altri 6 politici, l’inizio della fine. Perché in settimana i giocatori gialloblù avevano atteso vanamente che Manenti sbloccasse la situazioni stipendi. E dopo sette giorni, gli stessi annunciarono che non si sarebbero presentati in campo per Genoa-Parma del
primo marzo. Detto, fatto. Sei politico per la terza volta in un mese e una situazione paradossale, per tifosi e fantallenatori. Tornerà mai a giocare il Parma? LO SCENARIO Al momento regna l’incertezza. Non vogliamo fare previsioni, solo abbozzare uno scenario. Finché il Parma resta in corsa in campionato, noi di Magic abbiamo le mani legate. Non possiamo far altro che applicare il regolamento e assegnare d’ufficio i 6 politici quando non scende in campo. Ma se il Parma dovesse essere estromesso dal campionato? Sarebbe una situazione senza precedenti nella storia del fan-
IL MESE NERO DI HIGUAIN: IL PIPITA È SENZA ORO
L
o chiamavano Pipita, perché tutti i palloni che toccava li trasformava in oro. Al cambio Magic, ogni pepita era un +3. Perché usiamo il passato? Semplice, Gonzalo Higuain ha perso il tocco. Il 26 gennaio le ultime magie: Napoli-Genoa 2-1, doppietta dell’argentino. Poi un febbraio da incubo in campionato.
tacalcio. E, precisiamolo, per prima cosa servirebbe una comunicazione ufficiale della Lega di Serie A. A quel punto, i giocatori del Parma risulterebbero svincolati e quindi, di fatto, non più tesserati a una squadra di A. Alla Magic, sarebbero così disattivati. I fantallenatori potrebbero poi sostituirli, senza sprecare un cambio in sede di mercato e ricevendo tanti crediti quanto valgono i giocatori disattivati nella sua rosa. E le avversarie di giornata del Parma? L’unica soluzione logica resta il 6 politico. Uno scenario triste, per tifosi e Magic allenatori. Ma purtroppo possibile.
Passi il 6,5 senza bonus in casa del Chievo, ma il tris di fanta-insufficienze con Udinese, Palermo e Torino, intervallato dal weekend da squalificato col Sassuolo... No, Pipita, così non va. Anche perché i fantallenatori avevano già mal sopportato il tremendo inizio di stagione. Zero reti nelle prime sette gare del campionato, con il rigore fallito in casa col Chievo come goccia a far traboccare il vaso. Higuain aveva ricominciato a dispensare +3 all’8a: dodici gol in tredici partite. Una raffica, che si è di nuovo interrotta all’improvviso. Che fare al fantacalcio? Solo aspettare. Presto l’argentino girerà il suo sequel, prodotto dal presidente De Laurentiis. Magari domenica sera contro l’Inter, già punita in Coppa Italia a inizio febbraio. Le locandine sono già in stampa... continuavano a chiamarlo Pipita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
E se il Parma davvero non giocasse più? 1La confusione in seno al club emiliano
MAGICAMENTE di MARCO GUIDI
Gonzalo Higuain, 27 anni ACTION IMAGES
18
Alessandro Lucarelli, 37 anni ANSA
CLASSIFICA SQUADRE
JUVENTUS ROMA NAPOLI LAZIO FIORENTINA SAMPDORIA GENOA TORINO INTER MILAN PALERMO SASSUOLO UDINESE EMPOLI VERONA CHIEVO ATALANTA CAGLIARI CESENA PARMA (-1)
PT
58 49 45 43 42 39 36 36 35 34 34 29 28 28 28 25 23 20 19 10
PROSSIMO TURNO
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
25 25 25 25 25 25 24 25 25 25 25 25 24 25 25 25 25 25 25 23
17 13 13 13 11 9 9 9 9 8 8 6 7 5 7 6 5 4 4 3
7 10 6 4 9 12 9 9 8 10 10 11 7 13 7 7 8 8 7 2
1 2 6 8 5 4 6 7 8 7 7 8 10 7 11 12 12 13 14 18
52 38 44 43 37 32 36 28 39 35 38 29 26 25 29 18 22 32 24 20
14 19 31 27 24 28 29 25 32 30 39 38 32 27 44 30 37 47 47 47
* 1 PUNTO DI PENALIZZAZIONE
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
SABATO 7 MARZO SAMPDORIA-CAGLIARI ore 18 MILAN-VERONA ore 20.45 DOMENICA 8 MARZO, ore 15 CESENA-PALERMO ore 12.30 CHIEVO-ROMA EMPOLI-GENOA PARMA-ATALANTA UDINESE-TORINO NAPOLI-INTER ore 20.45 LUNEDÌ 9 MARZO LAZIO-FIORENTINA ore 19 JUVENTUS-SASSUOLO ore 21
(2-2) (3-1) (1-2) (0-3) (1-1) (0-1) (0-1) (2-2) (2-0) (1-1)
MARCATORI 15 RETI Tevez (2, Juventus). 14 RETI Icardi (2, Inter). 12 RETI Menez (6, Milan); Higuain (2, Napoli); Dybala (2, Palermo). 10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Toni (2, Verona). 9 RETI Callejon (Napoli); Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese). 8 RETI Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Eder (1, Sampdoria); Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese). 7 RETI Maccarone (1, Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (Juventus; 7 nel Genoa); Djordjevic (Lazio); Vazquez (Palermo); Berardi (3, Sassuolo).
Magic +3 R Campionato
25
a
GIORNATA
CLASSIFICA SETTIMANALE POS. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
NOME PARTECIPANTE CHIAVEGATO ALBERTO FANTONI PAOLO BIAGGIO CHRISTIAN VARALDO VALERIO CESARE PASQUALE CACCIA MARIAGRAZIA AMOROSO GIANFRANCO PIERI SANDRA VALLELONGA ANTONIO RUSSO FRANCESCO ALESSANDRIA SERGIO PASCUCCI ANGELO MORANDINI DANIELE MAGI MATTEO CUTRONE NICOLA ALESSANDRIA SERGIO CARBONE GIANNI
PROV. LT PI MS VA SV NA AN NA AV FI PT RC NA TO PU UD FC BA TO MT
SQUADRA MORMORA4 DIGAGIULIA2 ZAGOR03 THE LEGEND OF THE WOLF 96 VES 39 NAPOLI81 LARISCOSSA SUPERDANIEL RAYDONY FIRENZUOLINA 10 AQUILA84 TUTTI DIETRO 031 SIRIO 17 FREGUGGIA_8 SPARTA24 NESTOR SENSINI AC CESENA 5 LE VERONIQUE VIOLA FREGUGGIA_3 SHELDON CITY
PUNTI 87,5 86,5 86,5 86,5 86,0 86,0 86,0 85,5 85,5 85,5 85,5 85,5 85,0 85,0 85,0 85,0 84,5 84,5 84,5 84,5
CLASSIFICA GENERALE POS. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
NOME PARTECIPANTE CHIAVEGATO ALBERTO FANTONI PAOLO BIAGGIO CHRISTIAN VARALDO VALERIO CESARE PASQUALE CACCIA MARIAGRAZIA AMOROSO GIANFRANCO PIERI SANDRA VALLELONGA ANTONIO RUSSO FRANCESCO ALESSANDRIA SERGIO PASCUCCI ANGELO MORANDINI DANIELE MAGI MATTEO CUTRONE NICOLA ALESSANDRIA SERGIO CARBONE GIANNI
PROV. LT PI MS VA SV NA AN NA AV FI PT RC NA TO PU UD FC BA TO MT
SQUADRA MORMORA4 DIGAGIULIA2 ZAGOR03 THE LEGEND OF THE WOLF 96 VES 39 NAPOLI81 LARISCOSSA SUPERDANIEL RAYDONY FIRENZUOLINA 10 AQUILA84 TUTTI DIETRO 031 SIRIO 17 FREGUGGIA_8 SPARTA24 NESTOR SENSINI AC CESENA 5 LE VERONIQUE VIOLA FREGUGGIA_3 SHELDON CITY
PUNTI 87,5 86,5 86,5 86,5 86,0 86,0 86,0 85,5 85,5 85,5 85,5 85,5 85,0 85,0 85,0 85,0 84,5 84,5 84,5 84,5
PORTIERI CODICE GIOCATORE 101 ABBIATI (MIL) 102 AGAZZI (MIL) 103 AGLIARDI (CES) 104 ANDUJAR (NAP) 105 AVRAMOV (ATA) 175 BAJZA (PAR) 106 BARDI (CHI) 107 BASSI (EMP) 109 BENUSSI (VER) 110 BERISHA (LAZ) 111 BERNI (INT) 112 BIGGERI (EMP) 113 BIZZARRI (CHI) 114 BRESSAN (CES) 115 BRKIC (CAG) 116 BUFFON (JUV) 117 CARBONI (CAG) 118 CARRIZO (INT) 171 CASTELLAZZI (TOR) 119 COLOMBI (CAG) 120 COLOMBO (NAP) 121 CONSIGLI (SAS) 122 CRAGNO (CAG) 124 DE SANCTIS (ROM) 168 DIEGO LOPEZ (MIL) 126 FREZZOLINI (ATA) 176 FRISON (SAM) 127 FULIGNATI (PAL) 130 GOLLINI (VER) 131 HANDANOVIC (INT) 132 IACOBUCCI (PAR) 177 ICHAZO (TOR) 166 KARNEZIS (UDI) 134 LAMANNA (GEN) 135 LEALI (CES) 136 LOBONT (ROM) 137 LUPATELLI (FIO) 138 MARCHETTI (LAZ) 165 MASSOLO (SAM) 170 MERET (UDI) 140 MIRANTE (PAR) 141 NETO (FIO) 143 PADELLI (TOR) 144 PEGOLO (SAS) 145 PERIN (GEN) 146 POLITO (SAS) 147 POMINI (SAS) 148 PUGGIONI (CHI) 174 PUGLIESI (EMP) 149 RAFAEL C.B. (NAP) 150 RAFAEL D.A. (VER) 172 ROMERO S. (SAM) 151 ROSATI (FIO) 152 RUBINHO (JUV) 153 SCUFFET (UDI) 154 SECULIN (CHI) 155 SEPE (EMP) 156 SKORUPSKI (ROM) 173 SOMMARIVA (GEN) 157 SORRENTINO (PAL) 158 SPORTIELLO (ATA) 160 STORARI (JUV) 161 STRAKOSHA (LAZ) 162 TATARUSANU (FIO) 164 UJKANI (PAL) 167 VIVIANO (SAM)
MAGIC PUNTI 0 0 0 5 0 6 0 0 5,5 0 0 0 6 0 3,5 5,5 0 0 0 0 0 3,5 0 5 6,5 0 0 0 0 5 6 0 5 6 5,5 0 0 7 0 0 6 7,5 6,5 0 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7 0 6 6,5 3 0 0 0 0 5,5
MEDIA QUOT. 5,12 5 0 2 4,83 4 5,75 1 0 1 6 1 5,25 4 3,25 4 4,35 5 4,79 6 0 1 0 1 5,31 10 0 1 4,56 6 5,98 25 0 1 4 1 0 1 2,67 1 0 1 4,65 14 3,82 4 5,43 21 5,03 15 0 1 0 1 0 1 4,75 1 5,33 20 4,58 1 0 1 5,1 15 6,17 1 4,22 11 0 1 0 1 4,89 16 0 1 6 1 4,2 14 5,44 13 5,27 13 0 4 5,54 21 0 1 5,5 4 6 3 0 1 4,57 14 4,38 7 5,4 5 0 1 0 1 6 3 6 1 5,26 16 4,25 1 6 1 4,66 15 5,1 13 5 1 0 1 4,56 8 0 1 5,19 10
CAMPIONATO MEDIA P. V. G. VOTO 9 -7 6 0 0 0 3 -4 6,17 2 6 -1 6,25 0 0 0 0 0 0 9 -15 6,17 4 -10 5,75 10 6,5 -15 5,9 7 -8 5,93 0 0 0 0 0 0 16 6 -15 6,28 0 0 0 8 5,5 -13 6,19 24 6,5 -13 6,41 0 0 0 1 -1 7 0 0 0 3 -8 5,5 0 0 0 23 6,5 -35 6,11 14 -26 5,68 23 6 -16 6,13 17 6,5 -23 6,31 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 -4 6,75 24 6 -31 6,27 3 -6 5,17 0 0 0 24 6 -32 6,29 2 -3 6,25 23 5,5 -43 5,89 0 0 0 0 0 0 19 7 -19 6,03 0 0 0 0 0 0 20 -41 5,98 17 7,5 -13 6,26 13 6,5 -11 5,96 0 0 0 23 -26 6,57 0 0 0 3 -3 6,5 0 0 0 0 0 0 23 -30 5,87 13 -25 6,08 10 -12 6,35 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 21 7 -17 6,17 2 -3 5,75 0 0 0 25 6,5 -39 6,24 25 5 -37 6,4 1 -1 6 0 0 0 6,19 8 -11 0 0 0 16 7 -16 6,27
R. 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 3 0 0 1 1 2 0 0 0 0 0 1 0 1 0 1 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0
ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 1/1 0/0 0/0 1/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 1/1 0/0 0/0 1/5 0/0 0/0 0/3 0/2 0/2 0/0 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2
MAGIC PUNTI 0 6 6 0 5 4,5 0 6 0 0
MEDIA QUOT. 6,25 7 6,45 12 5,27 3 0 3 5,5 8 5,38 8 5,47 4 5,52 6 5,9 4 5,79 4
CAMPIONATO P. V. G. 14 0 0 19 6 3 15 6 0 0 0 0 23 5 0 16 5 0 19 0 0 22 6 0 5 0 0 8 0 0
R. 3 0 0 0 1 0 2 0 0 0
ESPAMM 0/1 1/4 0/4 0/0 0/6 0/3 0/4 0/4 0/0 0/2
DIFENSORI CODICE GIOCATORE 201 ABATE (MIL) 202 ACERBI (SAS) 203 AGOSTINI (VER) 204 ALBERTAZZI (MIL) 205 ALBIOL (NAP) 206 ALEX (MIL) 207 ALONSO (FIO) 208 ANDELKOVIC (PAL) 209 ANDREOLLI (INT) 210 ANTEI (SAS)
MEDIA VOTO 6,07 6,13 5,53 0 5,59 5,65 5,47 5,61 5,9 5,93
19
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
211 ANTONINI (GEN) 212 ARIAUDO (GEN) 213 ASTORI (ROM) 214 AVELAR (CAG) 424 BAGADUR (FIO) 215 BALZANO (CAG) 216 BALZARETTI (ROM) 217 BARBA (EMP) 218 BARZAGLI (JUV) 219 BASANTA (FIO) 220 BASTA (LAZ) 221 BELLINI (ATA) 223 BENALOUANE (ATA) 227 BIANCO (SAS) 228 BIAVA (ATA) 229 BIRAGHI (CHI) 429 BOCCHETTI (MIL) 410 BOCHNIEWICZ (UDI) 230 BONERA (MIL) 231 BONUCCI (JUV) 232 BOVO (TOR) 398 BRAAFHEID (LAZ) 233 BRITOS (NAP) 234 BRIVIO (VER) 235 BUBNJIC (UDI) 236 BURDISSO (GEN) 237 CACCIATORE (SAM) 238 CACERES (JUV) 239 CAMPAGNARO (INT) 241 CANA (LAZ) 243 CANNAVARO (SAS) 244 CAPELLI (CES) 402 CAPUANO (CAG) 245 CASSANI (PAR) 246 CASTAN (ROM) 247 CAVANDA (LAZ) 248 CEPPITELLI (CAG) 249 CESAR (CHI) 250 CHERUBIN (ATA) 251 CHIELLINI (JUV) 253 CIANI (LAZ) 254 CODA (SAM) 255 COLE (ROM) 258 COSTA (PAR) 259 DAINELLI (CHI) 260 D'AMBROSIO (INT) 261 DANILO (UDI) 262 DAPRELA' (PAL) 263 DARMIAN (TOR) 264 DE CEGLIE (JUV) 265 DE MAIO (GEN) 266 DE SCIGLIO (MIL) 267 DE SILVESTRI (SAM) 268 DE VRIJ (LAZ) 403 DEL GROSSO (ATA) 433 DIAKITE (CAG) 271 DODO' (INT) 272 DOMIZZI (UDI) 405 DONKOR (INT) 274 DRAME' (ATA) 275 EDENILSON (GEN) 278 EMANUELSON (ATA) 414 EMERSON (PAL) 279 EVRA (JUV) 281 FEDDAL (PAR) 282 FELIPE (INT) 285 FREY (CHI) 286 GABRIEL SILVA (UDI) 287 GAMBERINI (CHI) 289 GASTON SILVA (TOR) 290 GAZZOLA (SAS) 411 GENTILETTI (LAZ) 291 GHOULAM (NAP) 292 GLIK (TOR) 293 GOBBI (PAR) 294 GONZALEZ ALE. (CAG) 417 GONZALEZ G. (PAL) 296 HENRIQUE (NAP) 297 HEURTAUX (UDI) 419 HOLEBAS (ROM) 298 HYSAJ (EMP) 300 IZZO (GEN) 301 JANSSON (TOR) 302 JONATHAN (INT) 303 JUAN JESUS (INT) 304 KONKO (LAZ) 305 KOULIBALY (NAP) 306 KRAJNC (CES) 307 LAURINI (EMP) 308 LAZAAR (PAL) 309 LICHTSTEINER (JUV) 310 LONGHI (SAS) 311 LUCARELLI (PAR) 312 LUCCHINI (CES) 313 MAGGIO (NAP) 314 MAGNUSSON (CES) 315 MAICON (ROM) 316 MAKSIMOVIC (TOR) 413 MANOLAS (ROM) 319 MARCHESE (GEN) 320 MARIO RUI (EMP) 321 MARQUES (VER) 399 MARQUEZ (VER) 322 MARTIC (VER) 324 MASIELLO (TOR) 426 MASIELLO A. (ATA) 428 MAURICIO (LAZ) 326 MESBAH (SAM) 327 MESTO (NAP) 328 MEXES (MIL) 329 MILANOVIC MILAN (PAL) 330 MOLINARO (TOR) 406 MONTELEONE (PAL) 331 MORAS (VER) 332 MORETTI (TOR) 333 MORGANELLA (PAL) 335 MUNOZ (SAM) 336 MURRU (CAG) 338 NAGATOMO (INT) 436 NATALI (SAS) 340 NICA (CES) 341 NOVARETTI (LAZ) 342 OGBONNA (JUV) 430 ORTIZ (PAL) 343 PALETTA (MIL) 404 PARENTE (GEN) 345 PASQUAL (FIO) 346 PASQUALE (UDI) 347 PEDRO MENDES (PAR) 348 PELUSO (SAS) 420 PERES (TOR) 349 PERICO (CES) 400 PIRIS (UDI) 352 PISANO E. (VER) 351 PISANO F. (CAG) 354 RADU (LAZ) 355 RAIMONDI (ATA) 356 RAMI (MIL) 357 RANOCCHIA (INT) 358 REGINI (SAM) 359 RENZETTI (CES) 421 RICHARDS (FIO) 360 RISPOLI (PAL) 362 RODRIGUEZ GON. (FIO) 363 RODRIGUEZ GUI. (VER) 364 ROMAGNOLI (SAM) 365 RONCAGLIA (GEN) 366 ROSI (FIO) 367 ROSSETTINI (CAG) 368 RUGANI (EMP) 371 SANTACROCE (PAR) 432 SANTON (INT) 372 SARDO (CHI) 373 SAVIC (FIO) 374 SCALONI (ATA) 375 SILVESTRE (SAM) 418 SOMMA (EMP) 376 SORENSEN (VER) 434 SPOLLI (ROM) 377 STENDARDO (ATA) 427 STRINIC (NAP) 431 TAMBE (GEN) 380 TERRANOVA (SAS) 381 TERZI (PAL)
6 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5,5 5,5 5 0 0 6,5 0 6 6,5 6,5 0 0 0 0 6 0 5,5 5,5 0 0 5,5 0 6 0 7 0 6 0 5 0 0 0 6 6,5 0 4,5 5,5 6 0 6 0 6 6 0 5 0 0 0 6,5 6 6,5 0 5,5 6 0 0 0 0 0 4,5 0 0 10,5 6 5 6 0 4,5 5 5,5 6 0 0 4,5 0 5 6 0 0 6 5 6 0 4,5 6 0 0 6,5 6 6 0 6,5 0 0 0 6,5 0 0 0 0 0 0 6,5 6 6 0 4,5 0 0 0 0 0 0 0 6 6,5 6 6 0 6 5,5 0 6 0 7 0 0 0 5 0 0 5 6 0 5,5 6 0 5,5 5 6 6 0 6,5 0 5,5 0 0 0 8,5 4,5 6 0 6
6,29 5 5,96 5,95 0 5,69 0 6,33 0 6,23 5,93 5,5 5,61 4,75 6,29 5,27 5,62 6 5,55 6,31 5,94 5,65 5,4 5,65 5,5 5,87 5,72 6,45 5,31 5,37 5,54 5,41 5,8 5,69 5,5 5,83 5,44 5,65 5,67 6,07 5,83 6 5,6 5,83 5,84 5,7 6,28 5,6 6,16 6,27 5,88 5 5,86 5,89 5,83 5 5,64 5,89 5 5,63 6,08 6,2 5,62 6 5,25 5,32 5,7 5,36 5,79 6 5,5 6,5 5,88 7,1 5,48 5,33 6,14 5,4 5,8 5,9 5,82 6,56 5,2 6,25 5,48 5 6 5,31 5,83 6,11 6,34 5,75 5,55 5,55 5,67 5,39 6,12 5,79 5,95 6,4 6,02 5,38 5,4 5,5 6 5,5 5,6 5,55 5,5 5,28 0 5,71 0 5,98 6,12 5,98 6,21 5,25 5,39 0 4,88 5 5,87 0 5,39 6 6,9 5,5 5,58 5,34 6,45 5,4 5,71 5 5,32 5,69 6,62 5,86 6,02 5,41 5,97 5,9 5,56 6,16 5,4 6 5,62 5,8 5,78 6,52 5,59 6,38 5,67 6,18 5,5 5,94 5,5 5,38 0 6,22 5,8 6 5,67 5,6
4 3 8 8 1 4 4 5 4 9 9 3 6 3 8 4 6 1 5 15 5 4 4 5 3 9 4 7 4 5 6 5 5 5 4 6 4 6 4 14 4 3 5 7 9 5 13 4 13 5 9 4 10 12 5 4 7 5 1 5 10 6 4 10 1 4 7 4 6 3 5 4 7 20 6 4 9 4 9 7 9 8 3 3 6 4 8 4 4 10 16 5 8 6 7 3 11 8 10 7 9 4 6 4 4 3 7 4 4 3 3 7 1 10 12 9 8 4 7 4 2 4 7 3 4 1 13 5 5 4 13 4 7 4 4 7 4 10 12 5 8 5 5 16 4 7 7 5 9 15 4 8 4 11 2 7 1 3 6 10 6 4 6 5
7 2 14 21 0 16 0 9 0 13 15 9 18 2 12 12 4 0 12 24 10 11 12 10 1 18 10 10 10 15 16 22 12 6 1 14 16 16 9 21 7 1 10 15 19 12 24 13 22 11 21 13 21 22 10 1 19 8 2 19 19 6 7 16 9 11 20 7 15 1 15 2 13 20 19 9 18 7 22 15 25 11 6 2 21 2 19 9 6 19 22 10 20 20 21 9 14 19 20 9 23 15 20 13 1 3 5 12 3 9 0 13 0 23 24 20 14 3 10 0 6 2 17 0 9 0 12 15 10 16 22 12 18 8 11 16 6 19 21 18 17 6 18 22 5 18 19 9 23 25 9 4 5 20 1 17 1 9 0 16 5 1 9 10
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5,5 5,5 5,5 0 0 6,5 0 6 6,5 6,5 0 0 0 0 0 0 5,5 5,5 0 0 6 0 0 0 7 0 6 0 5,5 0 0 0 0 6,5 0 5 6 6 0 0 0 6 6 0 5 0 0 0 5,5 0 6,5 0 6 0 0 0 0 0 0 5 0 0 7,5 0 5 6 0 5 5 6 0 0 0 5 0 5,5 6 0 0 6 5,5 0 0 5 6,5 0 0 6,5 0 6 0 6,5 0 0 0 6,5 0 0 0 0 0 0 6,5 6 6 0 5 0 0 0 0 0 0 0 0 6,5 6 0 0 6 6 0 6,5 0 7 0 0 0 5,5 0 0 5,5 6 0 5,5 0 0 5,5 5 0 6 0 6,5 0 5,5 0 0 0 6 4,5 0 0 6
1 0 1 4 0 0 0 1 0 2 0 0 1 0 1 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 2 0 1 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 6 0 0 1 0 1 1 0 1 0 0 0 0 1 0 0 1 3 0 1 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1 2 0 0 0 0 4 0 1 0 0 2 3 0 0 0 2 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0
5,92 4,75 5,96 5,6 0 5,72 0 6,06 0 5,85 5,93 5,72 5,75 5,25 6,12 5,46 5,75 0 5,77 6,19 6,17 5,8 5,5 5,65 5 5,92 5,83 6,2 5,5 5,57 5,82 5,59 5,9 5,5 5,5 6,04 5,53 5,88 5,67 6,14 5,83 6 5,7 5,7 6 5,7 6,1 5,75 6,05 5,59 6 5,31 5,88 6 5,72 5 5,61 6 5,5 5,68 6 6,1 5,62 5,88 5,06 5,27 5,8 5,25 5,82 6 5,63 6,5 5,81 6,38 5,53 5,44 6,08 5,5 5,73 5,77 5,86 6,25 5,5 6,25 5,64 5 6,03 5,38 5,83 5,89 6,02 5,85 5,55 5,6 5,76 5,44 5,92 5,76 6,12 6 6 5,62 5,58 5,62 6 5,5 5,8 5,59 5,5 5,61 0 5,75 0 5,87 6,08 5,95 6,07 5,5 5,5 0 5,62 5,25 5,97 0 5,56 0 6,2 5,62 5,61 5,56 6,19 5,65 5,78 5,38 5,36 5,84 6,25 5,78 5,86 5,56 6,06 6 5,59 5,91 5,5 5,91 5,87 5,8 5,74 6,16 5,56 6,38 5,7 6,12 5,5 6,06 6 5,5 0 5,97 5,6 0 5,67 5,7
0 0 0 2 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 3 0 1 0 2 0 0 2 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 0 0 0 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 2 0 1 0 1 0 1 1 0 2 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 2 0 0 0 0 0 2 1 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 2 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0
0/1 0/1 0/6 0/7 0/0 0/3 0/0 0/1 0/0 0/2 0/2 1/2 1/9 0/2 0/2 0/2 0/1 0/0 2/1 0/6 0/4 0/1 0/4 0/0 0/0 1/6 1/0 0/1 0/3 1/4 1/6 0/8 0/2 0/0 0/0 1/3 0/3 0/4 0/0 0/5 0/0 0/0 0/2 0/3 0/4 0/4 0/3 0/3 0/1 0/3 0/5 1/2 0/7 1/3 0/0 0/0 0/3 1/0 1/0 0/6 0/1 0/1 0/0 0/2 0/3 2/1 0/6 0/0 0/1 0/0 0/4 0/0 0/2 0/7 0/7 0/2 0/4 0/2 1/3 0/4 0/4 0/0 1/1 0/0 0/7 0/0 1/5 0/1 0/0 0/2 1/6 0/2 0/10 0/8 0/6 0/1 0/3 0/1 2/3 0/2 0/5 0/2 2/3 0/3 0/0 0/0 0/2 0/1 0/0 1/4 0/0 0/1 0/0 0/1 0/6 0/7 0/2 0/1 1/0 0/0 0/2 0/1 0/3 0/0 0/3 0/0 0/0 0/4 0/3 1/5 0/5 0/5 0/3 0/2 0/1 0/5 0/1 0/5 0/5 1/3 0/3 0/1 0/4 1/5 0/1 0/5 2/6 0/0 0/10 0/0 0/5 0/0 0/1 1/4 0/0 0/4 0/1 0/2 0/0 0/4 0/0 0/0 0/0 0/2
382 TOMOVIC (FIO) 383 TONELLI (EMP) 384 TOROSIDIS (ROM) 435 UVINI (NAP) 386 VIDIC (INT) 388 VITIELLO (PAL) 389 VOLTA (CES) 390 VRSALJKO (SAS) 391 WAGUE (UDI) 422 YANGA MBIWA (ROM) 392 ZACCARDO (MIL) 394 ZAPATA C. (MIL) 395 ZAPPACOSTA (ATA) 396 ZUKANOVIC (CHI) 397 ZUNIGA (NAP)
6,5 5,5 4 0 5 6,5 0 0 6 5 0 0 0 5,5 0
6 6,45 5,88 0 5,47 6,2 5,41 6,12 5,75 5,69 7,5 5,59 6,4 6 5,75
9 13 6 2 8 4 4 10 3 7 5 4 12 9 4
16 21 12 0 15 6 17 17 3 18 2 11 21 20 6
6,5 5,5 5 0 5,5 6,5 0 0 6 5,5 0 0 0 5,5 0
1 4 1 0 1 0 0 0 0 0 1 0 3 2 0
5,84 6,02 5,83 0 5,43 6,2 5,59 6,12 5,83 5,75 6 5,82 5,95 5,92 5,42
1 0 0 0 0 0 0 3 0 1 0 1 1 2 2
0/3 2/2 1/3 0/0 1/3 0/0 1/4 1/4 0/1 0/4 0/0 1/1 0/2 0/5 0/0
MEDIA VOTO 5,65 6,11 6,11 5,94 5,25 5,92 5,44 5,88 0 6,25 5,93 0 5,82 6 6,2 5,5 6,21 5,82 5,98 5,83 6,2 6,05 6,21 5,79 4,5 6,3 5,88 5,95 6,29 5,18 5,84 5,94 5,83 0 6 5,86 0 6 6 5,77 6,38 5,72 5 5,94 5,5 5,84 6,25 5,81 5,86 5,88 5,69 5,86 5,81 0 5,75 5,92 6,1 6,33 5,93 5,75 6,22 5,88 5,33 5,83 5,25 6,04 6,41 5,86 6,39 6,17 6,04 5,54 6,17 6,05 5,79 5,77 5,8 6 5,79 0 6,08 5,66 5,83 5,92 5,7 5,9 5,98 5,8 0 6,17 5,88 5,58 6,04 5,94 0 5,62 5,69 5,59 6,27 5,46 5,86 6,36 5,66 5,87 5,97 5,62 5,73 5,8 5,94 0 5,43 5,82 0 5,42 6,16 5,89 7 5,5 6,46 6,09 5,6 0 0 6,33 5,9 6,28 5,89 6 5,76 6 5,95 5,33 6,13 6,38 5,75 5,5 0 6,5 5,7 6,12 5,62 6,2
R. 0 3 1 0 1 0 0 1 0 3 2 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 2 2 0 0 0 0 0 7 1 0 0 1 0 0 0 0 4 2 0 1 0 0 1 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 2 0 0 0 4 5 1 3 0 3 1 1 0 0 1 0 0 1 0 5 0 0 4 4 1 0 2 0 2 0 0 0 1 0 0 0 2 2 0 1 0 3 1 0 0 1 0 1 0 0 2 0 1 2 1 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 1 2 0 1 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 1
ESPAMM 1/7 0/6 0/6 0/4 1/1 0/1 0/1 0/3 0/0 2/1 0/5 0/0 0/6 0/0 0/5 0/0 0/4 0/2 0/1 0/3 0/3 0/6 0/1 0/3 0/0 0/2 0/0 0/4 0/3 0/3 0/8 0/6 0/2 0/0 0/0 0/2 0/0 0/2 1/6 0/1 0/0 1/8 0/0 0/3 0/1 0/5 0/4 0/3 0/3 0/5 0/1 0/8 1/5 0/0 0/1 0/2 0/2 0/1 0/3 0/1 0/4 1/5 1/1 0/1 0/0 0/1 0/4 0/3 0/1 0/0 0/4 1/4 0/6 0/7 0/7 0/0 0/1 0/0 0/6 0/0 0/2 0/2 0/1 1/5 0/0 0/2 0/6 0/1 0/0 0/3 0/2 0/3 0/3 0/2 0/0 0/1 0/1 0/4 0/1 0/5 0/1 0/2 1/6 1/2 0/3 0/1 0/0 0/2 0/1 0/0 0/2 0/2 0/0 0/3 0/6 0/8 0/0 0/0 0/6 0/1 0/2 0/0 0/0 0/0 0/3 0/4 1/6 0/2 1/3 0/4 0/2 0/1 0/3 0/1 0/2 0/5 0/0 0/7 0/1 0/1 0/1 0/8
CENTROCAMPISTI CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 501 ACQUAH (SAM) 5,5 5,38 5 504 ALLAN (UDI) 5 6,23 14 506 ANTONELLI (MIL) 5 6,54 16 507 AQUILANI (FIO) 6 5,83 11 508 ARMERO (MIL) 0 5,19 3 509 ASAMOAH (JUV) 0 5,83 4 743 BADELJ (FIO) 6,5 5,38 4 510 BADU (UDI) 5 5,85 8 725 BARELLA (CAG) 0 0 1 512 BARRETO E. (PAL) 0 6,58 14 513 BASELLI (ATA) 5,5 5,9 8 514 BASHA (TOR) 0 0 4 517 BENASSI (TOR) 0 5,89 8 763 BERGDICH (GEN) 6 6 6 519 BERTOLACCI (GEN) 6 6,39 14 520 BIABIANY (PAR) 6 5,88 4 521 BIGLIA (LAZ) 6,5 6,32 11 522 BIONDINI (SAS) 5,5 5,75 7 523 BIRSA (CHI) 6,5 6 11 524 BOLZONI (PAL) 0 5,73 7 6 6,7 19 525 BONAVENTURA (MIL) 526 BORJA VALERO (FIO) 0 6,32 16 527 BRIENZA (CES) 8,5 7,08 17 528 BRIGHI (SAS) 5,5 5,67 7 529 BRILLANTE (EMP) 0 4,5 3 759 BROZOVIC (INT) 5 6,1 10 532 CAIO RANGEL (CAG) 0 5,88 4 736 CAMPANHARO (VER) 0 5,77 4 534 CANDREVA (LAZ) 5,5 6,98 22 738 CARBONERO (CES) 5 5,14 4 536 CARMONA (ATA) 5,5 5,66 8 537 CASCIONE (CES) 6 5,67 6 538 CATALDI (LAZ) 6,5 5,5 4 539 CAZZOLA (CES) 0 0 4 540 CHIBSAH (SAS) 0 6 4 541 CHOCHEV (PAL) 5,5 5,71 4 755 CHRISTIANSEN (CHI) 0 6 4 542 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 0 6,35 12 543 CIGARINI (ATA) 6,5 5,9 11 544 COFIE (CHI) 0 5,75 5 545 COMAN (JUV) 0 6,62 4 546 CONTI (CAG) 8,5 5,59 8 751 CORREA (SAM) 0 5 4 548 COSSU (CAG) 0 6,08 9 749 COSTA T. (GEN) 6 5,5 8 549 CRISETIG (CAG) 0 5,71 6 551 CROCE (EMP) 6 6,29 12 553 D'ALESSANDRO (ATA) 0 5,73 6 740 DAVID LOPEZ (NAP) 4,5 5,83 8 554 DE FEUDIS (CES) 6 5,72 6 731 DE GUZMAN (NAP) 5,5 6,22 11 555 DE JONG (MIL) 6,5 5,97 10 556 DE ROSSI (ROM) 4,5 5,78 10 557 DE VITIS (SAM) 0 0 1 558 DELLA ROCCA (PAL) 0 5,5 3 559 DESSENA (CAG) 5,5 6,08 10 754 DIAMANTI (FIO) 6 6,5 16 563 DONSAH (CAG) 0 6,88 11 5,82 7 564 DUNCAN (SAM) 6 566 EDERSON (LAZ) 0 7 4 567 EKDAL (CAG) 5,5 6,65 14 568 EL KADDOURI (TOR) 6 5,95 13 571 ESSIEN (MIL) 0 5,17 3 572 ESTIGARRIBIA (ATA) 0 6,25 4 737 EVANGELISTA (UDI) 0 5,4 4 573 FARNERUD (TOR) 8 6,5 10 574 FELIPE ANDERSON (LAZ) 11,5 7,65 20 575 FERNANDES (UDI) 5,5 6,11 14 576 FERNANDEZ M. (FIO) 0 6,86 16 577 FETFATZIDIS (CHI) 6 7 8 578 FLORENZI (ROM) 7,5 6,35 16 580 GALLOPPA (PAR) 6 5,61 5 581 GARGANO (NAP) 4,5 6,03 8 583 GAZZI (TOR) 7 5,87 8 584 GIORGI (CES) 0 5,61 7 745 GOMEZ (ATA) 6,5 5,86 10 585 GONZALEZ ALV. (TOR) 0 5,8 5 586 GRASSI (ATA) 0 6 1 587 GRECO (VER) 5,5 5,64 6 590 GUARENTE (EMP) 0 0 4 591 GUARIN (INT) 6,5 7,08 19 592 GUILHERME (UDI) 5,5 5,63 7 722 HALLBERG (UDI) 0 5,75 4 593 HALLFREDSSON (VER) 9 6,11 12 594 HAMSIK (NAP) 4,5 6,39 19 595 HERNANES (INT) 0 6,3 13 596 HETEMAJ (CHI) 7 5,83 9 597 HONDA (MIL) 6 6,78 12 753 HUSBAUER (CAG) 0 0 4 715 IAGO (GEN) 6 7,13 18 598 ILICIC (FIO) 7 6,04 9 600 INLER (NAP) 5 5,69 7 601 IONITA (VER) 7 6,36 7 712 IZCO (CHI) 6 6,31 9 603 JADSON (UDI) 0 6 2 760 JAJALO (PAL) 6 5,5 4 605 JANKOVIC B. (VER) 5,5 6 5 744 JOAO PEDRO (CAG) 5,5 5,97 8 606 JOAQUIN (FIO) 6 6,57 13 607 JORGINHO (NAP) 0 5,29 8 608 JORQUERA (PAR) 6 5,95 5 609 KEITA S. (ROM) 10 6,67 13 723 KONE (UDI) 5 5,62 8 610 KOVACIC (INT) 4,5 6,48 15 613 KUCKA (GEN) 6 6,05 11 615 KURTIC (FIO) 5,5 5,81 8 616 KUZMANOVIC (INT) 0 5,82 6 618 LAXALT (GEN) 6 5,67 4 619 LAZAREVIC (SAS) 6 6,33 6 620 LAZZARI (FIO) 0 0 4 621 LEDESMA (LAZ) 0 5,29 4 741 LESTIENNE (GEN) 6 5,96 10 750 LILA (PAR) 6 6 5 734 LODI (PAR) 6 5,62 10 622 LULIC (LAZ) 0 6,66 11 623 MAGNANELLI (SAS) 0 5,76 8 747 MANDRAGORA (GEN) 6 6,5 1 626 MARCHIONNI (SAM) 0 5,5 4 627 MARCHISIO (JUV) 5,5 6,72 20 628 MARESCA (PAL) 0 6,05 6 746 MARIGA (PAR) 6 5,57 3 629 MARRONE (JUV) 0 0 4 632 MASTOUR (MIL) 0 0 2 748 MATTIELLO (CHI) 7 6,25 1 634 MAURI J. (PAR) 6 5,98 7 633 MAURI S. (LAZ) 5,5 7,5 21 720 MEDEL (INT) 6 5,72 9 635 MENEZ (MIL) 4,5 7,44 25 636 MERTENS (NAP) 0 6,05 17 637 MIGLIACCIO (ATA) 0 6,11 6 639 MISSIROLI (SAS) 5,5 6,24 12 642 MONTOLIVO (MIL) 5 5,28 3 643 MORALEZ (ATA) 0 6,89 19 761 MPOKU (CAG) 6,5 7 11 765 MUDINGAYI (CES) 5,5 5,25 5 646 MUNTARI (MIL) 0 5,79 7 724 MURONI (CAG) 0 0 1 649 NAINGGOLAN (ROM) 6 6,81 17 652 NOCERINO (PAR) 6 6,04 8 653 OBBADI (VER) 0 6,06 4 654 OBI (INT) 0 5,94 4 655 OBIANG (SAM) 0 6,48 14
CAMPIONATO P. V. G. 17 5,5 0 23 5 1 23 5,5 4 19 6,5 0 8 0 0 6 0 0 9 6,5 0 16 5 0 0 0 0 20 0 2 17 5,5 0 1 0 0 15 0 1 2 0 0 22 0 2 1 0 0 19 6,5 1 17 5,5 0 24 6,5 0 19 0 0 23 6 4 19 0 2 19 7,5 5 15 5,5 0 3 0 0 5 5,5 0 5 0 0 11 0 0 22 5,5 4 13 5 0 23 5,5 0 19 6 1 7 6,5 0 2 0 0 4 0 0 8 5,5 0 1 0 0 18 0 1 21 6,5 0 14 0 0 10 0 0 16 6 1 2 0 0 18 0 2 2 0 0 19 0 0 24 6 1 16 0 0 21 4,5 0 17 6 0 19 5,5 3 18 6,5 2 16 5 1 0 0 0 2 0 0 19 5,5 1 5 6,5 1 16 0 2 16 6 0 2 0 1 23 5,5 4 21 6,5 2 11 0 0 6 0 1 4 0 0 15 7 1 19 7,5 6 23 5,5 2 19 0 2 7 6 2 23 6,5 2 13 0 0 17 5 0 20 7 0 19 0 0 13 6,5 0 6 0 0 1 0 0 15 6 0 1 0 0 19 6,5 5 22 5,5 0 3 0 0 19 7 1 23 4,5 4 16 0 2 23 7 0 20 6 6 0 0 0 19 0 6 14 7 1 13 5 1 16 7 2 16 6 2 0 0 0 5 6 0 8 5,5 1 18 6 3 16 6 1 17 0 0 7 0 0 19 7 2 18 5 0 24 4,5 5 21 0 1 15 5,5 1 13 0 0 5 0 0 11 6 1 0 0 0 9 0 0 13 0 0 0 0 0 19 0 1 16 0 3 23 0 0 2 0 0 1 0 0 24 6 2 11 0 0 5 0 0 0 0 0 0 0 0 3 7 0 20 0 1 18 5,5 8 23 6 0 25 5 12 20 0 2 10 0 1 22 5,5 2 10 5 0 19 0 5 4 6,5 1 2 6 0 15 0 2 0 0 0 23 6,5 3 10 0 1 10 0 0 10 0 1 22 0 3
656 OCTAVIO (FIO) 657 ONAZI (LAZ) 658 PADOIN (JUV) 659 PALOMBO (SAM) 660 PAREDES (ROM) 661 PAROLO (LAZ) 662 PEPE (JUV) 663 PEREIRINHA (LAZ) 664 PEREYRA (JUV) 666 PEROTTI (GEN) 667 PINZI (UDI) 669 PIRLO (JUV) 670 PIZARRO (FIO) 671 PJANIC (ROM) 672 POGBA (JUV) 673 POLI (MIL) 674 PUCCIARELLI (EMP) 733 PULZETTI (CES) 675 QUAISON (PAL) 677 RADOVANOVIC (CHI) 681 RIGONI (PAL) 714 RINCON (GEN) 682 RIZZO (SAM) 757 RODRIGUEZ C. (PAR) 683 ROMULO (JUV) 684 SALA (VER) 762 SALAH (FIO) 686 SAPONARA (EMP) 688 SCHELOTTO (CHI) 752 SHAQIRI (INT) 690 SIGNORELLI (EMP) 691 SORIANO (SAM) 693 STROOTMAN (ROM) 694 STURARO (JUV) 756 SUSO (MIL) 695 TABANELLI (CES) 696 TACHTSIDIS (VER) 697 TAIDER (SAS) 698 UCAN (ROM) 764 VAJUSHI (CHI) 699 VALDIFIORI (EMP) 700 VALOTI (VER) 726 VALZANIA (CES) 742 VAN GINKEL (MIL) 758 VARELA (PAR) 701 VARGAS J. (FIO) 702 VAZQUEZ (PAL) 703 VECINO (EMP) 704 VERDI (EMP) 705 VIDAL (JUV) 706 VIVES (TOR) 707 WIDMER (UDI) 709 WSZOLEK (SAM) 727 YABRE (CES) 713 ZAPATA A. (UDI) 710 ZE' EDUARDO (CES) 711 ZIELINSKI (EMP)
0 0 0 6 0 9,5 0 0 6,5 6 0 0 0 5 0 6 0 0 0 0 6 6 0 6 0 6 10,5 6,5 6 6,5 0 0 0 0 0 0 6,5 5 0 0 6,5 0 0 0 6 6 7 5,5 6 6 0 5 0 0 0 0 5,5
0 5,61 5,71 6,11 7 6,6 6 5,25 6,5 6,8 5,61 6,9 6,22 6,39 7,36 6,05 6,4 6,6 7,8 5,86 6,68 6,03 6,18 6 7 6,7 9,12 6,4 5,56 6,83 6,4 6,08 6 5,75 0 5,25 6,21 6,43 0 6 6,52 8 5,25 5 5,75 6,25 7,27 6,22 6,02 6,97 5,78 6,15 4,75 0 6 5,67 5,96
3 5 4 11 6 19 3 4 15 16 4 18 13 17 25 11 11 6 8 7 16 8 5 8 4 7 18 6 6 21 6 12 7 6 5 4 12 9 4 6 14 2 1 3 9 11 23 12 10 21 7 11 3 1 4 5 8
MAGIC PUNTI 0 0 6 0 6 6 0 6 0 0 0 5,5 0 6 0 5 0 0 6 6 6,5 5,5 6 5,5 0 0 6,5 0 6 0 0 0 6,5 0 6 0 0 0 6 0 5,5 6 0 0 9 6 5 0 5,5 0 6,5 0 6 9 5,5 0 5 6 0 0 5 0 6 0 5 0 0 5 10 6 0 10,5 6,5 6 6 6 6 5 6 0 0 6 4 0 0 6 10 0 0 0 5,5 0 0 0 0 5,5 10 5 10 5 0 0 0 5
MEDIA 5,75 6,08 7,26 0 5,18 6,78 0 7,1 6,05 5,9 5,5 5,97 5,75 6 5,59 7,02 0 6 6,82 6,17 6,69 5,76 6,85 7,57 7,08 0 6,12 4,5 8,23 7,35 7,5 6,43 6,25 0 6,09 6 6,25 5,93 7,82 6,62 6,66 5,61 6,33 5,67 6,28 6 7,44 6,65 7,76 6,35 6,25 5 5,79 6,84 7,21 6,52 5,5 7,18 5 6,62 6,15 7,22 6,15 5,73 6,18 5,5 0 7,18 6,59 7,12 6,63 6,62 6 5,97 6,42 6 6,17 5,83 6,95 5,5 6 6,38 5,19 5,75 6 7,38 6,73 0 0 6 6,33 6,81 6,36 0 6,75 5,98 8,65 6,85 7,26 7,12 0 7,17 7,75 7
QUOT. 4 13 19 4 7 20 1 26 15 4 7 10 3 5 5 24 1 21 4 12 17 16 22 29 18 4 10 19 32 28 4 15 22 1 10 9 13 12 27 5 16 4 19 15 11 1 33 9 32 4 16 4 11 22 23 22 10 23 3 4 11 16 14 7 13 3 1 23 11 11 14 19 20 10 18 1 10 13 14 6 7 15 14 4 1 28 13 4 4 4 16 14 13 2 4 13 41 20 30 24 4 3 18 21
0 12 13 24 6 24 4 3 22 19 8 15 19 23 21 24 22 5 10 19 20 16 13 4 2 6 4 5 17 6 8 20 6 13 0 3 24 18 1 0 24 5 2 5 4 13 24 23 20 19 19 22 2 0 1 9 17
0 0 0 6 0 7 0 0 6,5 0 0 0 0 5,5 0 6 0 0 0 0 6 0 0 0 0 6 7,5 6,5 6 6,5 0 0 0 0 0 0 6,5 5,5 0 0 6,5 0 0 0 0 6 7 6 6 6,5 0 5 0 0 0 0 6
0 0 0 1 1 6 0 0 1 3 0 3 0 3 6 1 3 1 2 1 5 0 1 0 0 1 3 1 0 1 1 1 0 0 0 0 3 2 0 0 0 1 0 0 0 1 7 1 1 6 1 2 0 0 0 1 0
0 5,78 5,83 6,04 6,17 6,02 6 5,25 6,26 6,37 5,81 6,1 6,22 6,07 6,48 5,98 5,98 6 6,5 5,89 6,12 6,06 6 6,25 7 6,2 6,88 6,1 5,59 6,25 5,8 6,02 5,7 6,04 0 5,25 5,94 6 0 0 6,38 6,5 5,5 5,12 5,62 5,88 6,38 6,11 5,92 6,24 5,67 5,84 4,75 0 0 5,33 6,04
0 0 1 1 0 0 0 0 2 2 0 3 2 2 2 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 2 2 0 0 0 1 2 0 0 6 1 0 0 0 0 6 2 0 1 1 3 0 0 0 1 0
0/0 0/3 1/2 0/5 0/1 0/8 0/0 0/0 0/1 0/4 0/4 0/0 0/4 0/7 0/3 0/3 0/1 0/0 0/1 1/5 0/8 0/3 0/2 0/0 0/0 0/1 0/0 1/1 0/1 0/1 0/0 0/8 0/1 1/5 0/0 0/0 0/7 0/5 0/0 0/0 1/3 0/3 0/1 0/1 0/1 0/0 0/5 0/5 0/2 0/7 0/4 0/4 0/0 0/0 0/0 0/2 0/2
MEDIA VOTO 5,5 5,88 6,21 0 5,12 6 0 6,25 5,77 5,8 5,54 5,53 5,75 6 5,82 5,92 0 5,6 6,31 5,75 6 5,46 5,91 6,3 5,95 0 5,74 4,5 6,56 6,28 6 6,07 6,12 0 5,68 6 5,82 5,83 6,24 5,83 6,19 5,42 6 5,53 5,94 6 6,08 6,27 5,96 5,85 6 5,5 5,88 5,84 6,14 5,78 5,6 6,11 5 6,25 5,69 5,97 5,76 5,77 5,89 5,67 0 6,32 5,95 6,43 5,83 6,15 5,55 5,5 5,85 0 5,88 5,5 6,09 5,5 0 5,91 5,19 5,5 6 6,32 5,92 0 0 6 5,91 6,06 5,79 0 5,5 5,65 6,63 6 6,12 6,12 0 6,5 6,25 5,92
R. 0 0 1 0 0 1 0 4 0 1 0 0 0 0 0 1 0 2 1 0 2 0 0 2 1 0 1 0 5 2 0 3 1 0 0 0 0 0 2 0 2 0 1 0 1 0 4 2 1 2 1 0 0 2 2 0 0 4 0 0 0 3 1 0 0 0 0 1 1 1 1 2 3 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 2 1 1 0 0 1 3 0 2 4 0 2 1 1
ESPAMM 0/0 0/1 0/2 0/0 0/2 0/1 0/0 1/8 0/0 0/1 0/1 1/2 0/1 0/0 1/3 0/1 0/0 0/0 0/1 0/1 0/5 0/3 0/4 0/4 0/1 0/0 0/1 0/0 0/2 0/3 0/1 0/2 0/1 0/0 0/4 0/0 0/0 0/4 0/4 0/0 0/1 0/0 0/0 0/2 0/3 0/0 0/3 1/4 0/3 0/0 0/1 0/1 0/2 0/2 0/1 0/0 0/3 0/3 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 0/2 0/7 0/1 0/0 1/3 0/1 0/2 0/2 0/5 0/1 0/1 0/2 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/4 0/0 0/0 0/0 0/3 0/3 0/0 0/0 0/0 1/1 0/2 0/1 0/0 0/1 0/1 0/3 0/3 0/1 0/4 0/0 0/0 0/2 0/9
ATTACCANTI CODICE GIOCATORE 801 AGUIRRE (UDI) 803 AMAURI (TOR) 805 BABACAR (FIO) 807 BARRETO P. (TOR) 809 BELFODIL (PAR) 810 BELOTTI (PAL) 912 BENTIVEGNA (PAL) 812 BERARDI (SAS) 905 BERGESSIO (SAM) 813 BERNARDESCHI (FIO) 907 BIANCHI (ATA) 814 BOAKYE (ATA) 919 BONAZZOLI (INT) 815 BORRIELLO (GEN) 816 BOTTA (CHI) 817 CALLEJON (NAP) 916 CAPPELLUZZO (VER) 819 CERCI (MIL) 917 CODA M. (PAR) 928 COP (CAG) 823 DEFREL (CES) 824 DENIS (ATA) 825 DESTRO (MIL) 826 DI NATALE (UDI) 827 DJORDJEVIC (LAZ) 922 DJORDJEVIC L. (SAM) 828 DJURIC (CES) 935 DOUMBIA (ROM) 829 DYBALA (PAL) 830 EDER (SAM) 923 EL HAMDAOUI (FIO) 831 EL SHAARAWY (MIL) 932 ETO'O (SAM) 915 FARES (VER) 908 FARIAS (CAG) 929 FERNANDINHO (VER) 833 FLOCCARI (SAS) 834 FLORO FLORES (SAS) 835 GABBIADINI (NAP) 925 GEIJO (UDI) 837 GERVINHO (ROM) 838 GHEZZAL (PAR) 931 GILARDINO (FIO) 841 GOMEZ M. (FIO) 842 GOMEZ T. (VER) 934 HARASLIN (PAR) 844 HIGUAIN (NAP) 846 IBARBO (ROM) 847 ICARDI (INT) 848 INSIGNE (NAP) 849 ITURBE (ROM) 924 JOAO SILVA (PAL) 850 KEITA B. (LAZ) 851 KLOSE (LAZ) 853 LJAJIC (ROM) 854 LLORENTE (JUV) 855 LONGO (CAG) 856 MACCARONE (EMP) 914 MAKIENOK (PAL) 857 MARILUNGO (CES) 858 MARTINEZ (TOR) 859 MATRI (JUV) 860 MAXI LOPEZ (TOR) 861 MCHEDLIDZE (EMP) 862 MEGGIORINI (CHI) 863 MICHU (NAP) 911 MONCINI (CES) 864 MORATA (JUV) 865 MURIEL (SAM) 867 NIANG (GEN) 868 NICO LOPEZ (VER) 869 OKAKA (SAM) 870 PALACIO (INT) 871 PALLADINO (PAR) 872 PALOSCHI (CHI) 918 PANICO (GEN) 874 PAVOLETTI (GEN) 875 PAZZINI (MIL) 876 PELLISSIER (CHI) 877 PEREA (LAZ) 936 PERICA (UDI) 878 PINILLA (ATA) 927 PODOLSKI (INT) 880 POZZI (CHI) 933 PUSCAS (INT) 881 QUAGLIARELLA (TOR) 886 RODRIGUEZ (CES) 910 ROSSETI (ATA) 887 ROSSI (FIO) 890 SANABRIA (ROM) 892 SANSONE N. (SAS) 893 SAU (CAG) 921 SAVIOLA (VER) 920 SERENI (SAS) 895 SUCCI (CES) 896 TAVANO (EMP) 897 TEVEZ (JUV) 898 THEREAU (UDI) 899 TONI (VER) 900 TOTTI (ROM) 901 TOUNKARA (LAZ) 930 VERDE (ROM) 903 ZAPATA D. (NAP) 904 ZAZA (SAS)
CAMPIONATO P. V. G. 3 0 0 16 0 1 18 6 7 1 0 0 13 0 0 25 6 5 1 0 0 20 6 7 17 0 1 5 0 0 15 0 0 17 5,5 3 3 0 0 1 0 0 11 0 0 25 5 9 0 0 0 8 0 0 9 0 2 7 6 1 21 6,5 5 25 5,5 4 20 6 6 21 5,5 9 20 0 7 1 0 0 18 6,5 2 2 0 0 24 6,5 12 23 0 8 3 0 1 15 0 1 5 7 0 1 0 0 17 6 3 2 0 0 18 0 2 18 0 1 20 6 10 5 0 1 17 5,5 2 7 0 0 3 0 0 15 0 2 17 6,5 2 1 0 0 24 5 12 13 0 2 24 5,5 14 11 0 1 15 6,5 1 1 0 0 14 6,5 0 22 6 6 23 5,5 8 21 0 5 19 5 0 22 6 7 4 0 0 8 0 1 16 5 2 16 0 7 19 6 2 18 0 0 19 5,5 3 3 0 0 0 0 0 20 5,5 6 14 7 2 10 0 2 17 0 4 24 7 4 22 6,5 3 15 0 2 24 6 4 0 0 0 11 0 1 14 5 1 16 6 3 2 0 0 2 0 0 19 6 4 8 4 0 3 0 0 1 0 0 25 6,5 9 15 7 4 0 0 0 0 0 0 2 0 0 23 5,5 3 16 0 4 10 0 1 0 0 0 3 0 1 22 5,5 2 23 7 15 24 5 8 25 7 10 19 5 5 0 0 0 5 0 0 14 0 5 19 5 8
20
Mondo R Inghilterra
Pellegrini scaccia l’incubo Guardiola «Al City resto io»
IERI TRE ANTICIPI
Chelsea, dalla festa al test West Ham Southampton ok CORRISPONDENTE DA LONDRA
O
ggi il piatto forte con le «big» in campo, ma l’antipasto di ieri non è stato leggero: in Hull-Sunderland sfiorata la rissa tra i due allenatori, Steve Bruce e Gus Poyet. Il Sunderland sta vivendo un momento delicato: Adam Johnson, arrestato lunedì per presunti rapporti sessuali con una ragazza di 15 anni e sospeso dal club, è stato rilasciato dopo il pagamento della cauzione. Il Southampton è tornato al successo superando 1-0 il Crystal Palace (Mané all’83’). Saints quinti, ma Pellé nervoso dopo il cambio.
1Il tecnico: «Pressione? No, c’è un progetto di 5 anni» Ma per i tifosi sarà esonerato se non vince la Premier Stefano Boldrini CORRISPONDENTE DA LONDRA
S
embra un film già visto: la squadra balbetta in Europa, in campionato è in netto svantaggio nella volata per il titolo – due stagioni fa in testa c’era il Manchester United, stavolta il Chelsea – e in Inghilterra sono già pronti a fare lo scalpo all’allenatore. Le uniche differenze sono che al posto di Roberto Mancini c’è Manuel Pellegrini e che rispetto ad un mercato al risparmio come quello dell’estate 2012, l’ultimo con il manager italiano grande capo della squadra, il City è tornato ad investire in modo pesante, alla faccia delle sanzioni in materia di fair play finanziario: 40 milioni di euro per Mangala e 35 per Bony, tanto per citare due affari recenti. Ora siamo alla resa dei conti. La stampa inglese non ha dubbi: o Pellegrini vince il titolo – le speranze di continuare la corsa in Champions passano per un’impresa stratosferica a Barcellona -, oppure bye bye. Lo sceicco Mansour ha tre nomi
nella lista: Diego Simeone, Jurgen Klopp e Pep Guardiola. Il primo è il favorito. Il secondo è l’outsider. Il terzo è il sogno. SUGGESTIONI Guardiola ha il glamour per oscurare i rivali. Il suo sbarco in Inghilterra riproporrebbe il duello con Mourinho. Barcellona-Real Madrid trapiantata Oltremanica: una suggestione e una manna per i media, che non a caso stanno pompando da qualche giorno, complici i k.o. del City con Barcellona e Liverpool, il nome di Guardiola. Ieri però sono intervenuti sulla questione i diretti interessati ed è arrivata la comprensibile frenata: «Non ho bisogno di vincere trofei per salvare il posto – le parole di un infastidito Pellegrini -. Non sento alcuna pressione. L’unica pressione che posso avvertire è quella della mia squadra quando non gioca bene. Quando ho firmato il contratto, nessuno mi ha chiesto di vincere 5 titoli in 5 anni. Queste sono state le parole dell’a.d., Ferran Soriano. Ci sono diversi modi di analizzare le cose. Vincere i trofei è solo una parte del programma. La cosa
INDOSSA MAGLIA NEWCASTLE: TRAVOLTO E UCCISO DA ZEBRA ● Safari tragico per un tifoso del Newcastle: è stato ucciso calpestato da una zebra, probabilmente attirata dalla maglietta a strisce bianconere indossata dall’uomo (John Kearsley, 38 anni, arrivato in Tanzania con la mogli per festeggiare il decimo anniversario del matrimonio) che in modo imprudente è sceso dalla Jeep per cercare un contatto con l’animale, un esemplare maschio. Il tifoso è morto a causa delle ferite riportate.
TACCUINO INGHILTERRA
Adam Johnson è stato rilasciato ● LONDRA Adam Johnson, il 27enne centrocampista del Sunderland arrestato lunedì con l’accusa di aver fatto sesso con una minorenne, è stato rilasciato su cauzione fino al prossimo 18 marzo. Lo riporta la BBC. Il Sunderland, finché le indagini saranno in corso, ha sospeso il giocatore.
SPAGNA
Eccesso di velocità, Benzema dal giudice ● BARCELLONA Il difensore del Barcellona, Gerard Piquè, dovrà pagare 10.500 euro per gli
insulti alla polizia municipale della città catalana lo scorso 16 ottobre. Piquè perse la testa all’uscita della discoteca Catwalk quando la Guardia Urbana multò il fratello per aver parcheggiato l’auto nella corsia dell’autobus.
BRASILE
Penalizzati i club che non pagano ● RIO Ai club brasiliani verranno revocati dei punti per il ritardo nei pagamenti degli stipendi. Lo ha deciso la Cbf, la federcalcio brasiliana. La proposta ha ottenuto il sostegno unanime da parte dei rappresentanti dei club nel corso di un incontro con i funzionari della federazione a Rio de Janeiro.
più importante per me è mantenere il nostro stile di gioco». La cosiddetta piazza la pensa però diversamente. Secondo un sondaggio del Manchester Evening News, 3 tifosi del City su 5 ritengono che se Pellegrini non vincerà il titolo, sarà esonerato. RETROSCENA Pellegrini ha nominato uno degli uomini chiave della rivoluzione che portò nel maggio 2013 all’addio di Mancini e allo sbarco di Pellegrini: Soriano. L’altro è Txiki Begiristain, ex d.s. del Barcellona. I due sono stati chiamati da Mansour per fare del City una specie di Barcellona d’Oltremanica e con l’eventuale arrivo di Guardiola si ricomporrebbe il cerchio magico. Ma c’è un’altra scuola di pensiero che in questa vicenda non può essere ignorata: una stagione da zero tituli potrebbe costare cara ai due dirigenti ex Barça. Soriano sarebbe stato già convocato a rapporto da Mansour. PEP Guardiola smentisce le voci inglesi: «Sono molto contento al Bayern. È escluso che vada via a breve. Ho un contratto,
TERRY Il Chelsea torna in campo tre giorni dopo la conquista della Coppa di Lega: derby bollente in casa del West Ham. Mourinho annuncia il nuovo contratto di Terry. Il capitano dei Blues rinnoverà fino al 2016: «Prima della fine del campionato, Terry firmerà. Garantisco al cento per cento che giocherà con noi un’altra stagione».
non ho ricevuto offerte, né mi aspetto di riceverle. Sono molto felice qui, sto lavorando per questo fantastico club ed è l’unica cosa a cui penso. Il futuro? Posso rimanere 4, 5 o 6 anni, dipende da quello che vuole la società e dalla mia situazione. Ne parleremo in estate». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Pep Guardiola 44 anni. Il tecnico del Bayern è indicato come possibile nuova guida del City
CECH Più nebulosa la situazione del portiere ceco, nel radar di diversi club, compresi italiani. Mourinho fa capire che non sarà facile convincere Cech a restare al Chelsea: «Vorrei che ci pensasse bene prima di decidere e sarei felice se rimanesse con noi, ma non sprecherò il mio tempo per persuaderlo a restare. Se dovesse scegliere di andarsene, gli direi che è uno dei portieri più forti al mondo e deve farsi pagare bene». bold ANTICIPI Aston Villa-WBA 1-1, Hull-Sunderland 1-1, Southampton-C.Palace 1-0. OGGI Man City-Leicester, Newcastle-Man Utd, QPR-Arsenal, Stoke-Everton, Tottenham-Swansea, West HamChelsea, Liverpool-Burnley. CLASSIFICA Chelsea 60, Man City 55, Arsenal 51, Man Utd 50, Southampton 49, Liverpool 48, Tottenham 44, Swansea 40, West Ham, Stoke 39, Newcastle 35, C.Palace 30, WBA 30, Everton 28, Hull 27, Sunderland 26, A.Villa 23, QPR, Burnley 22, Leicester 18.
Mondo R Spagna
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Copa del Rey, l’Espanyol sogna il derby col Barça
1I “periquito” oggi con l’Athletic Bilbao dopo l’1-1 del San Mames, i blaugrana difendono il 3-1 dell’andata sul campo del Villarreal Filippo Maria Ricci CORRISPONDENTE DA MADRID
E
ssere dell’Espanyol a Barcellona è un atto di fede, e rappresenta un generoso e coraggioso gesto di rottura. Provate voi a dire a vostro figlio che è meglio tifare per Stuani e Caicedo e dimenticarsi di Messi, Neymar e Suarez. Ci vogliono parole sagge e convincenti, passione autentica, serietà da tifo non negoziabile. Essere ‘periquito’ a Barcellona vuol dire soffrire, farsi sfottere, ingoiare polvere dei potenti e non vincere quasi mai. IL RICORDO L’ultimo trofeo dell’Espanyol è una Coppa del Re datata 2006, vinta al Bernabeu contro il Saragozza grazie a una squadra i cui eroi si chiamavano De la Peña e Tamudo, Kameni e Zabaleta, Luis Garcia e Dani Jarque, compianto capitano morto in Toscana. Il Barça quell’anno vinse la Champions League, trofeo che mancava ai blaugrana dal 1992, per cancellare irrimediabilmente la coppetta dei cugini. Da allora mentre i dirimpettai strabiliavano il mondo con Guardiola l’Espanyol non ha rimediato più nulla. BARCELLONA STRARIPANTE A livello calcistico ma anche citta-
Un duello tra Felipe Caicedo, 26 anni, dell’Espanyol e Leo Messi, 27 anni, star del Barcellona LAPRESSE
dino, regionale, politico. L’esercito disarmato della Catalogna secondo la definizione di Vazquez Montalban, braccio sportivo dell’indipendentismo gridato per anni dal presidente Joan Laporta e oggi dai tifosi del Camp Nou ad ogni minuto 17 di entrambi i tempi di ogni partita. L’Espanyol continua a pagare
ataviche colpe politiche, riassunte nella presenza della parola Real nel suo nome. E viene bellamente discriminato, o nelle migliori delle ipotesi non considerato, nella quotidianità catalana. E allora a Cornellà, sede del club, sognano, e in grande. Vogliono una finale di Copa del Rey contro il Barcellona, e la vogliono gioca-
RLa squadra di
Sergio Gonzales vuole giocare all’Olimpico, forse il 26 maggio
re allo stadio Olimpico, ex Montjuic, 56.000 spettatori. SENZA UNA LIRA Casa dell’Espanyol per tanti anni, quando si stava costruendo lo stadio attuale, il bel catino chiamato Power8. Perché l’Espanyol, in continua e disperata ricerca di fondi, il nome dello stadio l’ha venduto prima del Barça. E deve fare i salti mortali per arrivare a fine anno, cercando poi di vendere ciò che può, comprare a costo zero o rimediare prestiti. E provare a competere con gli scarti degli altri. Stasera a Cornellà arriva l’Athletic, dopo l’1-1 di Bilbao. I baschi non vincono la coppa dal 1984 ma hanno giocato le ultime due delle loro 36 finali nel 2009 e nel 2012: gente di coppa. L’allenatore dell’Espanyol Sergio Gonzalez, nato a Barcellona e cresciuto nel vivaio biancoblu prima di passare al SuperDepor, da giorni sta toccando le corde del cuore, alla gente e ai suoi ragazzi. L’Espanyol vuole la decima finale e la vuole col Barça, anche se forse col Villarreal sarebbe più facile. La squadra di Luis Enrique difende in trasferta il 3-1 dell’andata: il Villarreal nella sua storia ha giocato 3 semifinali, tutte in Europa e tutte perse. Il Barça, 26 Coppe del Re in bacheca, cerca la quarta finale in 5 anni, 37a complessiva.
21
IL FENOMENO
Odegaard, è già ora di esordire in Champions? CORRISPONDENTE DA MADRID
D
DATA E SEDE Se derby sarà, andranno negoziate data e sede: all’Olimpico di Barcellona il 30 maggio, giorno fissato per il match, ci sono gli AC/DC: si parla di un possibile anticipo della finale al 26, per evitare la costosa trasferta ai tifosi. All’Espanyol una sola certezza: vogliono la finale, vogliono il derby, vogliono l’Olimpico. Per poter provare a spiegare con un successo sul Barça perché a Barcellona si può tifare per qualcun altro.
all’invidia all’ammirazione, dalla curiosità all’apprezzamento. In meno di un mese e con 4 partite col Castilla di Zidane Martin Odegaard ha fatto capire di essere qualcosa in più di un semplice ragazzo prodigio, trasformato in precoce fenomeno da baraccone dalla stampa del suo paese. Il ragazzo, 16 compiuti il 17 dicembre, è atterrato a Valdebebas con un gran sorriso e le idee chiare. Il capitano del Castilla, il 22enne Sergio Aguza, lo ha accolto così: «Mi piacerebbe guadagnare ciò che dicono guadagni Odegaard». Un mese dopo non solo Aguza ma tutti i suoi compagni sono stati conquistati dall’unica arma a disposizione del norvegese: la qualità sul campo. Domenica il Castilla ha perso 1-0 a Leioa, campo basco ridotto a un acquitrino: Zizou resta primo, il biondino ha superato con lode il battesimo del fango e della rudezza Odegaard si allena 3 giorni a settimana col Madrid di Ancelotti e il partito di chi lo vorrebbe convocato per la gara di Champions di martedì prossimo con lo Schalke è in grande crescita. Carlo ha altri pensieri, ma la pressione è forte: al Madrid hanno voglia di mostrare al mondo le qualità dell’ultimo gioiello arrivato a Valdebebas. f.m.r.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
NEW LOOK
Maradona a Tele Sur: Diego mette il rossetto?
D
iego Armando Maradona new look. Che l’argentino, anni 54, si sia sottoposto ad un lifting del volto è ormai cosa nota. Il risultato però, ogni volta che il campione riappare in pubblico, continua a lasciare a bocca aperta. Diego è apparso durante la trasmissione che l’ex pibe de oro è tornato a condurre a Caracas su Tele Sur, De Zurda. Quelle labbra gonfie, quelle rughe spianate, quel volto ringiovanito e assai diverso dal normale, hanno suscitato più di un’ironia. E il web, come spesso succede in questi casi, s’è scatenato, chiedendosi anche se l’ex Pibe de Oro va in tv truccato con il rossetto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Maradona prima (in alto) e dopo il lifting (qui sopra)
COPPA DI FRANCIA
Il St Etienne in semifinale Oggi il Psg col Monaco ● PARIGI (a.g.) Stavolta in ballo non c’è l’eventuale vetta in classifica, ma un posto in semifinale di coppa di Francia. Trofeo comunque di valore per un Psg sempre in corsa in tutte le competizioni e che ritrova tre giorni dopo il Monaco. Ma in casa. E con l’obiettivo di andare oltre lo zero a zero di domenica a Montecarlo. Blanc deve rinunciare ancora a Ibrahimovic, squalificato, e a Motta, infortunato che cede il posto a Luiz. E poi c’è il nodo Lavezzi a cui ad inizio stagione veniva chiesta
più concretezza sotto porta, ma che ormai il tecnico non considera più un vero bomber. Status che pesa invece sulle spalle di Cavani che può mettersi in vetrina visto che il Monaco fa i conti con l’indisponibilità di quattro centrali. Tra questi l’infortunato Raggi che il tecnico Jardim spera di recuperare per il ritorno di Champions contro l’Arsenal. Così tocca a Toulalan scalare di nuovo in difesa. Ieri sera intanto il St Etienne ha conquistato la semifinale battendo il Boulogne dopo i rigori (4-5).
22
Siamo in onda! R
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Totti e Vidal, gol e numeri solo sul 59
1Stasera su GazzettaTv c’è Bomber, col capitano romanista. Venerdì il cileno si confessa a Condò Confidential 1
2
DA NON PERDERE
COME RISINTONIZZARE I VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59
Brindisi-Cremona: sabato ritorna la Serie A di basket Oggi, ore 21.05 BOMBER - TOTTI Francesco Totti dopo Totò Di Natale. Il docufilm che racconta le migliori stagioni dei bomber della Serie A questa settimana è dedicato al capitano della Roma e al campionato 2006-2007, con i giallorossi che chiudono al secondo posto e lui che vince la classifica dei marcatori con 26 gol. Domani, ore 14.15 SOTTORETE Rubrica dedicata al volley condotta da Sara Castellana con Gianluca Pasini e Mario Salvini. Venerdì, ore 14.15 SOTTOCANESTRO Rubrica dedicata al basket condotta da Michele Gazzetti con Luca Chiabotti. Venerdì, ore 21.35 CONDÒ CONFIDENTIAL - VIDAL Il nostro Paolo Condò incontra Arturo Vidal, centrocampista cileno e stella della Juventus e della nazionale del suo Paese. Un’intervista confidenziale alla scoperta di tutti i segreti del campione bianconero. Sabato, ore 20.30 BASKET: BRINDISI-CREMONA Ritorna la Serie A di basket. Alle 20 comincia col prepartita in studio con Michele Gazzetti, Luca Chiabotti e Franco Casalini. Alle 20.30 la partita con la telecronaca in diretta da Brindisi di Massimo Oriani e Dan Peterson.
clic
3
● 1 Il capitano della Roma Francesco Totti, 38 anni, protagonista della puntata di Bomber 2 Arturo Vidal, 27 anni, è l’ospite della puntata di Condò Confidential, in onda venerdì sera 3 Lo studio di Gazzetta Live, la trasmissione della domenica sulla Serie A PEGASO/LIVERANI/BOZZANI
Francesco Velluzzi
I
gol sono il sale del calcio, e stasera di gol, e che gol, n e vedremo parecchi. Ben 26. Sono quelli che Francesco Totti ha segnato nella stagione 2006-2007 che lo consacrò capocannoniere del torneo e anche Scarpa D’Oro, ovvero il giocatore più prolifico in Europa. Un trofeo conteso fino all’ultimo con l’olandese Ruud van Nistelrooij. Il numero 10 e capitano della Roma è il protagonista della seconda puntata di Bomber, in onda stasera su Gazzetta Tv alle 21.05. Non ha mai segnato così tanto nel club in cui gioca dal 1992 il leader giallorosso. Quella stagione, terminata con la Roma seconda alle spalle dell’Inter campione
d’Italia, fu sicuramente la più bella del Capitano, che arrivava dal Mondiale vinto con l’Italia di Marcello Lippi a Berlino nel giugno 2006. Eppure non era cominciata nel migliore dei modi per Totti che arrivava da un brutto infortunio. Una volta sbloccatosi non si fermò più e firmò reti spettacolari soprattutto con Milan e Sampdoria, due autentici capolavori. Totti oggi racconta quella stagione con aneddoti, curiosità e l’ironia che lo contraddistingue . IL GUERRIERO E visto che parliamo di campioni, rimaniamo in tema con Arturo Vidal, la stella cilena della Juventus che venerdì sera (ore 21.35) si racconta nel corso di Condò Confidential. Il centrocampista cileno, definito il guerriero. rac-
IL NUMERO
2
le puntate settimanali di Calciomarket, la rubrica di GazzettaTv sul calciomercato: martedì e venerdì alle 19
conta la sua infanzia difficile, la grande povertà in cui è vissuto e poi la trasformazione, una volta che è diventato un calciatore famoso. Alle sue nozze lo scorso dicembre c’era anche la presidente della repubblica Michelle Bachelet. SPECIALI In settimana i soliti appuntamenti con le rubriche dedicate al volley e al basket. Domani alle 14.15 c’è Sottorete, venerdì alla stessa ora tocca a Sottocanestro, C’è molta attenzione sul basket anche perché il venerdì è l’antipasto che precede il piatto forte della diretta del sabato alle 20.30. Questa settimana tocca a Brindisi-Cremona. Poi domenica grande abbuffata di calcio dal pomeriggio alla notte. © RIPRODUZIONE RISERVATA
● Se non vedi Gazzetta Tv sul canale 59 puoi eseguire le seguenti procedure Se possiedi un TV o un Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando 2. Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK per accedere alla configurazione dei canali. 4. Impostare la Modalità di sintonia dei canali su DTV 5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca dei canali. Se possiedi una Sky Digital Key 1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciar invariata la configurazione 3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
OPINIONI La vignetta
23
www.gazzetta.it
TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO
CHRISTIAN VIERI Ex calciatore ● IL CAPITANO, BOMBER SHEVA, BOBO A NEW YORK... @vieri_bobo
di Lorenzo Castellani
RAFA NADAL Campione di tennis. ● Un po’ di vacanza prima di tornare a viaggiare per Indian Wells: grande torneo! @RafaelNadal
ELISA DI FRANCISCA Olimpionica di scherma ● In Italia ogni 3 giorni 1 donna viene uccisa da 1 uomo. FermaLaStrage SMS45502 @ElisaLovesJesi
MARC MÁRQUEZ Iridato di MotoGP ● Buona uscita in bici con i miei amici ciclisti spagnoli!. @marcmarquez93
MARCO ORSI Azzurro di nuoto ● Ho male ai denti, una cosa insopportabile maledetto dente del giudizio @bomber_orsi
L’argentino sempre più decisivo
Lettere alla Gazzetta
TEVEZ, UN MARZIANO NELL’OLIMPO JUVE L’INTERVENTO TO di SANDRO VERONESI Su www.gazzetta.it it
S
e fosse venuto da Marte non sarebbe stato accompagnato da maggiore diffidenza. È sei chili sovrappeso, è un attaccabrighe, è rotto, è sopravvalutato, è finito, è indisciplinato, è una riserva: se ne sono dette tante. Il fatto poi che Mancini lo avesse emarginato nel Manchester City e Sabella non lo convocasse nella nazionale argentina veniva servito come la prova che i nove milioni di euro sborsati dalla Juventus per il suo cartellino, anziché un cifra ridicola per un ventinovenne con il suo palmarès, erano soldi buttati via. Come sia andata da lì in poi, cioè dalla prima partita ufficiale disputata con la maglia della «Sciuve», il 18 agosto 2013 all’Olimpico di Roma, nella finale della Supercoppa Italiana (gol del
4-0 al 56’), se-guita una settimana dopo dalla prima partita di campionato al Luigi Ferraris contro la Sampdoria (gol-vittoria al 58’), è cosa nota a tutti: Carlos Tevez si è imposto come il giocatore più forte e decisivo e continuo del campionato italiano – con qualità di goleador e contemporaneamente di lottatore che risultano, quelle sì, decisamente «marziane». Ed ecco che, dopo un anno e mezzo di meraviglie, sfociate nella magica punizione di lunedì sera, al tifoso della Juventus si presentano due dilemmi da risolvere: il primo è dove collocare Tevez nell’Olimpo dei fuoriclasse che hanno vestito la maglia bianconera; il secondo è come reagire alla sua dichiarata intenzione di non rinnovare il contratto, in scadenza l’anno prossimo, per tornare a giocare nell’amato Boca Juniors. Quest’ultimo dilemma è il più semplice: nonostante la certezza che ci vorranno anni prima di ritrovare un attaccante come lui, il tifoso della Juventus ha l’obbligo di lasciarlo andare senza protestare,
perché è là, a Buenos Aires, che Carlitos deve finire una carriera che sembra concepita a quattro mani da Osvaldo Soriano e Sylvester Stallone, con ogni tipo di disgrazia bonaerense durante l’infanzia e una gloria sempre più esemplare e internazionale e giusta nel corso della sua carriera. Uno che è rimasto così attaccato al quartiere di Fuerte Apache e che esulta mostrando con orgoglio la scritta «Ciudad Oculta» è là che deve tornare, e noi dobbiamo soltanto cospargere di gigli la sua strada. Il primo dilemma, invece, è di difficile soluzione: dove lo mettiamo, Tevez, nella storia della Juventus? Dove ha diritto di stare? Be’, la posizione precisa è impossibile da stabilire, ma una cosa credo che si possa dire: quando ci capiterà di pronunciare i nomi di Boniperti, Sivori, Platini, Baggio, Del Piero, Trezeguet, Pirlo, Paolo Rossi e Zidane, ricordiamoci di prendere abbastanza fiato per poterci aggiungere le due sillabe del suo cognome. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il mistero dell’incidente
SU ALONSO LA F.1 CI DICA TUTTA LA VERITÀ L’ANALISI di UMBERTO ZAPELLONI email: uzapelloni@rcs.it @rcs.it
F
ernando Alonso sta così bene che il primo gran premio della stagione se lo vedrà alla televisione. Ha preferito azzerare il rischio che avrebbe potuto comportare un secondo incidente meno di 21 giorni dopo la commozione cerebrale che ha accusato a Barcellona. Ha fatto bene. La salute prima di tutto. Chi invece continua a non farsi del bene è la Formula 1 che preferisce non raccontare tutta la verità. Ancora, infatti, non sappiamo esattamente che cosa abbia provocato l’incidente di Alonso, escludendo che l’ipotesi del colpo di vento sia credibile fino in fondo. Quello che la McLaren aveva frettolosamente descritto come un normale incidente di corsa, si è
trasformato in uno spiacevole mistero con la salute dell’ex ferrarista al centro di tutto. Assurdo che nel 2015 nessuno abbia ancora raccontato la verità. Gli esami clinici a cui è stato sottoposto Fernando prima in ospedale, dove è rimasto tre notti, poi, l’altro giorno nel momento di prendere la decisione definitiva, raccontano che qualche preoccupazione c’era e continua a esserci, nonostante ufficialmente insistano a raccontarci che gli esami sono tutti okay e Fernando sta benissimo. La Formula 1 che si è già scandalosamente distinta per una vergognosa inchiesta sull’incidente di Jules Bianchi, dovrebbe smetterla di prendere in giro i suoi tifosi (quelli che non è ancora riuscita ad allontanare) e incominciare a raccontare la verità. Alonso è stato vittima di un problema meccanico della sua McLaren? Alonso è stato colpito da una inaspettata scarica elettrica?
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015
PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri
Alonso ha avuto un malore improvviso? Raccontate al mondo che cosa è successo, per favore. Serve ai tifosi per credere ancora che dietro al business ci sia uno sport. Serve a tutti gli altri perché i misteri non fanno bene a nessuno se non ai giallisti. Continuare a lasciare questa nebbia fitta sulla verità non solo è dannoso: rischia di diventare pure ridicolo. La Formula 1, come raccontava ieri Sergio Marchionne a Ginevra: «Costa alle case automobilistiche l’ira di Dio». Non può permettersi di non essere più credibile, non può permettersi di diventare come uno dei tanti misteri che macchiano la storia del nostro Paese. Capiamo la privacy, comprendiamo la riservatezza se in ballo c’è la salute di un ragazzo seppur campione, ma nascondendo la verità non si aiuta proprio nessuno. Meno di tutti Alonso sul quale altrimenti continueranno a fiorire leggende metropolitane.
RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA MILANO 20132 - Via A. Rizzoli, 8 - Tel. 02.62821 ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIR. COMMUNICATION SOLUTIONS - Via A. Rizzoli, 8 20132 Milano - Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 www.rcscommunicationsolutions.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COSA SCRIVEREBBE CANNAVÒ OGGI PORTO FRANCO O TURI di FRANCO ARTURI email: farturi@gazzetta.it ta.it twitter: @arturifra
«...Sulla Gazzetta di Candido Cannavò queste cose non sarebbero mai uscite: si starà rivoltando nella tomba...» Lettere firmate Sì, proprio lettere, al plurale. Sono diversi i lettori che talvolta ci lanciano questa invettiva. Nel giorno del sesto «Candido Day», di cui leggete le cronache in altra pagina del giornale, mi piace dedicare questa rubrica all’ex direttore della Rosea. Con il fine di smentire quest’accusa, palesemente infondata. Nessuno può usare il lascito morale di una persona come arma impropria. La verità è che lo spirito libero, la militanza dalla parte delle regole e l’indipendenza di giudizio sono tuttora in pieno patrimonio di questo giornale, garantito dai successori di Candido. Cui non a caso abbiamo, tutti insieme, intitolato una Fondazione che continua, come potete constatare anche oggi, la sua militanza nel sociale e nella solidarietà. Non si può essere d’accordo con tutti: e se le scelte e le posizioni della Gazzetta qualche volta non sono condivise, evocare Candido è un’ingenuità, prima che una scorrettezza. Scendendo su un piano più giocoso, mi diverto affettuosamente a immaginare che cosa avrebbe scritto Candido su temi e personaggi di attualità. Un intervento dei suoi, credo, l’avrebbe dedicato a due notizie che avrebbero destato la sua curiosità in chiave metaforica. La prima: ricercatori dell’università di Basilea hanno appena scoperto in Italia, sull’Appennino abruzzese, una nuova specie d’insetto, denominata «Italianische Bergzikade» (Cicadetta sibillae): è un tipo particolare di cicala di cui non si era mai avuto notizia. La seconda: una ricerca dell’americano «Reputation Institute» condotta nei primi 55 Paesi del mondo per Pil, stabilisce
EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 RCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 Società Tipografica Siciliana S.p.A. Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA Tel. 095.591303 L’Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 Milkro Digital Hellas LTD - 51 Hephaestou Street - 19400 Koropi - Grecia BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet - 1400 NIVELLES (Belgio) Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus
che gli italiani sono il popolo che pensa peggio di se stesso in rapporto al giudizio che ne danno gli stranieri. Un distacco di 15,2 punti dal buon 65,8% di consensi che ci assegnano in giro per il pianeta. Una cicala, pensate. E proprio in Italia. Simbolo dell’imprevidenza e della mancanza di lungimiranza del calcio italiano sia nel caso Parma che su molti altri terreni. Candido ci avrebbe ricamato con la sua classe. Ma allo stesso tempo si sarebbe scagliato contro gli autofustigatori di professione, rivendicando per noi stessi una capacità di orgoglio, lavoro, onestà e serietà. Magari per difendere il sogno e il programma della candidatura romana all’Olimpiade del 2024. Ci mancano, certamente, quei fendenti sferrati nelle bellissime rubriche «Fatemi capire». Che cosa, per esempio, avrebbe pensato di Andrea Agnelli? Forse che il presidente della Juve è l’unico fra i dirigenti del calcio italiano a proporre discorsi di serietà programmatica, di profondità di analisi e di necessità di fare sistema. Ma probabilmente lo stangherebbe per non riuscire a buttare a mare una certa eredità del moggismo. Di certo Candido avrebbe «pianto» alla sua maniera per la rottura rumorosa fra Marchionne e Montezemolo: in Casa Ferrari lui non avrebbe tollerato questo tipo di divorzi. Sul Milan e sull’Inter Cannavò avrebbe perso la forza di sorridere, rifugiandosi probabilmente in amarcord gloriosi, usandoli sottilmente come pesantissimi «j’accuse». E della festa della sua Catania di oggi si sarebbe commosso, lui che dagli scogli davanti a quella piazza si tuffava in mare da ragazzo. Ma si sarebbe ripreso per ricordare agli astanti: «Vi ricordate che per anni non ho potuto tornare in questa città per le minacce ricevute? Avevo solo dovuto scrivere che la squalifica della mia e vostra prediletta squadra di calcio era giusta. Ed era giusta. L’amore, concittadini, non può renderci ciechi». E se ti ho male interpretato, direttore, scusa: è solo colpa mia.
PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: 403 357 279 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520
INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7693 DEL 18-12-2013
La tiratura di martedì 3 marzo è stata di 288.041 copie
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COLLATERALI * con Disney e i Nostri Amici Animali 5,39 - con Mimì N. 1 3,39 - con DVD Lucio Dalla N. 1 12,39 - con TopoStory N. 2 8,39 - con Beast Quest N. 2 7,30 - con Alpinismo N. 2 12,39 - con Rocky Joe N. 4 11,39 -con Magazine Violetta N. 6 3,90 - con Campionato io ti amo 2015 N. 6 11,39 - con Disney English N. 8 11,39 - con Español da Zero N. 9 12,39 - con Jeeg Robot d’Acciaio N. 9 11,39 - con Asterix N. 10 7,39 - con Maserati Collection N. 7 14,39 - con The Beatles Collection N. 15 14,30 - con Speciali Go Nagai Robot N. 5 21,39 - con Il Cane N. 16 11,39 - con Il Teatro di Eduardo N. 18 12,39 - con DVD Poirot N. 19 11,39 - con I grandi del Tennis ai raggi X N. 20 6,39 - con Blueberry N. 28 5,39 - con Diabolik Nero su Nero N. 33 8,39 - con Robot Collection N. 58 14,39 - con Ferrari Build Up 11,39 con Passione Rally N. 98 14,39
ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail info@servizi360.it - fax 02.91089309 - iban IT 45 A 03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania 2,20; Argentina $ 15,50; Austria 2,20; Belgio 2,20; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro 2,20; Croazia Hrk 17; Francia 2,20; Germania 2,20; Grecia 2,50; Irlanda 2,20; Lux 2,20; Malta 2,20; Monaco P. 2,20; Olanda 2,20; Portogallo/Isole 2,50; SK Slov. 2,20; Slovenia 2,20; Spagna/Isole 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 700; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
24
Serie B R 29a giornata
L'ANALISI di NICOLA BINDA
Questo è un Carpi da impazzire Si arrende un grande Avellino
SE LA JUVE È TRICOLORE 1Castori ritrova ABBIAMO GIÀ i gol con Lollo UN CLUB IN A e Lasagna e tiene
S
e la Juventus ha già vinto lo scudetto, il Carpi è già promosso in Serie A. In due giorni le classifiche dei principali campionati nazionali hanno visto una colata di cemento armato blindare le prime posizioni. Ok, il campionato è ancora lungo e fino a quando l’aritmetica bla bla bla... Però ci sbilanciamo anche per la B, così come è opinione diffusa che al piano di sopra il tricolore non si muova da Torino. Il bello di questa certezza è che sono due mondi opposti ad averla raggiunta. La Juve è di un altro pianeta per chiunque. Il Carpi è invece una stella polare che tutti dovrebbero seguire. Perché se si vuole davvero cambiare il calcio, bisogna imparare a fare progetti seri (non solo annunciarli...). Basta con le gestioni acrobatiche tarate sulle plusvalenze più che sulla tecnica calcistica. Se il Carpi ha la A in tasca è per questo. E non si dica che il modello non è proponibile in grandi piazze: cambiano i contesti, non le strategie. I riflettori ora si spostano sulla battaglia in corso per trovare l’altra squadra che andrà su diretta. Una battaglia che si interseca con quella per arrivare ai playoff (e nella posizione migliore, preferibilmente): significative le vittorie di Frosinone, Pescara e Spezia, visto il mini-solco creato dietro. E soprattutto con quella per la salvezza. È normale, certo, ma fino a un certo punto. Perché anche questa giornata ha dimostrato che tutti possono battere tutti e non ci sono mai certezze. La storia dice che in 42 giornate i periodi-sì e i periodi-no si possono alternare spesso, ma siamo al rush finale. Chi trova uno scivolo può andare lontano, chi s’infila in un tunnel rischia di non uscirne più. Per questo tutte le società hanno le antenne dritte e valutano tutte le possibilità per risolvere i problemi. A mercato chiuso, la soluzione più diffusa è quella del cambio di allenatore. Appesantendo il bilancio, ma lasciando nulla di intentato. Al Varese, visto il debutto di Dionigi, il problema forse non era quello. Ma piano a dire che quello del Modena fosse Novellino. Prina si è salvato, forse anche Gelain. Oggi è un giorno decisivo per Lopez: il Bologna in casa non sa più vincere e non si può permettere un rendimento simile; se il secondo posto è ancora rossoblù, è solo perché il Vicenza ha pareggiato e l’Avellino ha perso. Magra consolazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
la porta blindata con super Gabriel Roberto Pelucchi INVIATO A CARPI (MODENA)
D
opo quattro zero a zero di fila - e quattro pali in 90 minuti - il Carpi ha sfornato una prestazione da grande squadra, ingigantita dal valore dell’avversario: un Avellino che era reduce da una striscia positiva di quattro vittorie e un pari e che ha messo paura alla capolista fino all’ultimo. Castori torna a rivedere le stelle: + 8 sul Bologna e +9 sul terzo posto. Soprattutto, la sua squadra di lotta e di governo ha dato l’ennesima prova di affidabilità. SPETTACOLO Se serviva una conferma che Carpi e Avellino meritano di stare in alto, è arrivata proprio nello scontro diretto, nobilitato dalle squadre con una partita spettacolare per intensità del gioco, emozioni, idee, occasioni. Il Carpi, nel primo quarto d’ora, ha tenuto inchiodato l’Avellino davanti a Gomis con la vivacità di Pasciuti e Di Gaudio. Ma la prima grande occasione del match l’ha avuta l’Avellino, al 23’: destro di Regoli e splendida deviazione in angolo di un sempre più sicuro Gabriel. Castaldo, poi, si è divorato l’1-0 con un colpo di testa che è finito fuori dallo specchio. La partita non ha avuto un attimo di pausa: belle giocate, velocità e
CARPI
2
AVELLINO
0
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Lollo al 43’ p.t.; Lasagna al 50’ s.t. CARPI (4-4-1-1) Gabriel 7,5; Struna 6,5, Romagnoli 6,5, Poli 6, Letizia 6,5; Pasciuti 7 (dal 27’ s.t. Molina 6), Bianco 7 (dal 39’ s.t. Sabbione s.v.), Porcari 6,5, Di Gaudio 7; Lollo 7; Inglese 6 (dal 27’ s.t. Lasagna 6,5). PANCHINA Maurantonio, Modolo, Pasini, Pugliese, Laner, Gatto. ALLENATORE Castori 7,5. AVELLINO (3-5-2) Gomis 6; Pisacane 6,5, Fabbro 7 (dal 34’ s.t. Trotta s.v.), Chiosa 6; Regoli 7, D’Angelo 6 (dal 1’ s.t. Zito 6,5), Arini 6,5, Schiavon 6,5, Bittante 6,5; Comi 6 (dal 24’ s.t. Mokulu 6), Castaldo 6,5. PANCHINA Frattali, Almici, Kone, Angeli, Sbaffo, Soumarè. ALLENATORE Rastelli 7. ARBITRO Gavillucci di Latina 5,5. GUARDALINEE Di Vuolo 6Mondin 6. AMMONITI Letizia (C), Regoli (A), Porcari (C) e Chiosa(A) per gioco scorretto; Di Gaudio (C) per c.n.r. NOTE paganti 2.460, incasso di 25.000 euro; abbonati 1.179, quota di 10.203 euro. Tiri in porta 7 (con quattro pali)-6. Tiri fuori 6-4. In fuorigioco 2-3. Angoli 5-9. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.
IL MIGLIORE
7,5 ● GABRIEL
PORTIERE DEL CARPI
Il Perugia gioca Il Frosinone tira segna e vince Gennaro Bozza
FROSINONE
2
PERUGIA
1
INVIATO A FROSINONE
D
ieci giocatori su 11 sono gli stessi della squadra di Lega Pro. In più c’è Dionisi, il migliore in campo con un gol, un rigore invocato, un assist per un palo e un altro per il raddoppio. Mettiamoci che anche il protagonista del secondo gol, Frara, fa parte della formazione arrivata dalla Lega Pro «a miracol mostrare» e si capisce quanto questo Frosinone sia un prodigio della B. Anche il Perugia, rinato con 3 vittorie consecutive, si deve inchinare, battuto al di là del punteggio, perché il Frosinone crea le occasioni migliorie più numerose. LA CHIAVE Il paradosso è che il Perugia ha un maggior controllo di palla all’inizio, ma le azioni non trovano uno sbocco al tiro, sia per la buona opposizione dei ciociari, sia per l’assenza di passaggi decisivi. Si distinguono solo Vinicius, con cross da sinistra, e Rizzo, che prova a centrare la porta da lontano. Il Frosinone, al contrario, è più efficace, con i lanci lunghi e le azioni personali. Ed è proprio su una iniziativa solitaria che arriva il gol, al 15’. Dionisi prende la palla a una ventina di metri dal-
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Dionisi (F) al 27’ p.t.; Frara (F) al 33’, Faraoni (P) al 38’ s.t. FROSINONE (4-4-2) Zappino 6; M. Ciofani 7, Russo 6, Blanchard 6,5, Crivello 6; Paganini 5,5 (dal 1’ s.t. Carlini 6,5), Gori 6,5, Gucher 7 (dal 43’ s.t. Sammarco s.v.), Soddimo 6 (dal 26’ s.t. Frara 6,5); D. Ciofani 6,5, Dionisi 7,5. PANCHINA Pigliacelli, Cosic, Fraiz, Pamic, Santana, Lupoli. ALLENATORE Stellone 6,5. PERUGIA (3-5-2) Koprivec 6; Goldaniga 5,5, Giacomazzi 5 (dal 1’ s.t. Baldan 5,5), Comotto 5,5; Faraoni 6,5, Rizzo 6,5, Taddei 5, Verre 5,5 (dal 36’ s.t. Parigini s.v.), Vinicius 6,5; Falcinelli 5, Fabinho 6 (dal 16’ s.t. Ardemagni 5,5). PANCHINA Amelia, Lo Porto, Nielsen, Nicco, Fossati, Crescenzi. ALLENATORE Camplone 5,5. ARBITRO Maresca di Napoli 5,5. GUARDALINEE Peretti 6-Santoro 6. AMMONITI Gori (F), Soddimo (F), Rizzo (P), Vinicius (P) e Taddei (P) per gioco scorretto; Zappino (F) per comportamento non regolamentare NOTE paganti 2.528, incasso di 24.296,40 euro; abbonati 3.060, quota id 18.041,01 euro. Tiri in porta 6 (con un palo)-4. Tiri fuori 24. In fuorigioco 3-1. Angoli 2-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
CLASSIFICA SQUADRE
PT
CARPI BOLOGNA (-1) FROSINONE VICENZA AVELLINO LIVORNO SPEZIA PESCARA LANCIANO PERUGIA BARI TERNANA CITTADELLA LATINA PRO VERCELLI TRAPANI MODENA ENTELLA BRESCIA CATANIA VARESE (-3) CROTONE
56 48 47 47 46 44 42 42 39 39 37 36 34 34 34 34 33 33 32 29 28 28
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 28 29 29 28 29 29
15 13 13 13 12 12 11 11 8 9 10 9 7 7 9 8 7 7 8 7 7 7
11 10 8 8 10 8 9 9 15 12 7 9 13 13 7 10 12 12 8 8 10 7
3 6 8 8 7 9 9 9 6 8 12 11 9 9 13 11 9 10 13 13 12 15
45 36 42 32 29 44 37 49 43 32 32 25 38 24 31 39 25 26 34 40 32 29
21 25 35 26 26 32 30 38 37 34 37 33 40 26 41 51 25 39 41 44 43 40
SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI
RISULTATI
L’esultanza dei giocatori del Carpi dopo il gol segnato da Lollo IPP
brividi a ogni discesa. L’indiavolato Di Gaudio si è visto stoppare il tiro al 30’, mentre poco più tardi la sua elegante mezza rovesciata ha sorvolato la traversa. Si sono ammirati (e applauditi) sprazzi di grande calcio e se per vedere un gol si è dovuto aspettare il tramonto del primo tempo è stato soltanto un caso. Sfortunatissimo il Carpi al 37’, quando una capocciata perfetta di Poli si è stampata sul palo alla sinistra di Gomis; la palla ha danzato sulla riga bianca e ha centrato anche il palo opposto. Ma il gol del meritato vantaggio è arrivato al 43’: ennesimo cross di Di Gaudio per il liberissimo Lollo, che a due passi dalla porta si è tuffato spedendo di testa in rete (niente fuorigioco). Il Carpi è tornato così a festeggiare una rete dopo un digiuno di 415 minuti. la porta, salta Giacomazzi e dal limite fa partire un tiro che viene deviato alla disperata da Goldaniga, in scivolata, col risultato di farlo diventare un perfetto pallonetto che beffa Koprivec. FRENESIA CIOCIARA Nemmeno quando deve rimontare, però, il Perugia riesce a diventare pericoloso. Alla fine, trova il gol con Faraoni, al 38’ della ripresa, su mischia susseguente a calcio d’angolo, dopo averlo sfiorato con Verre al 15’, pochissimo a lato, e fallito con Falcinelli al 25’, colpo di testa sciagurato quando è solo davanti alla porta. Il resto è un festival gialloblù, con Dionisi che chiede un rigore per un braccio di Goldaniga che preme sulla sua spalla e lo manda a terra, poi regala un palla a Carlini al 18’, tiro a volo e palo, e apre il campo al 33’ per Frara che cavalca fino al tiro del 2-0. Mettiamoci anche un gol sbagliato da Soddimo al 10’, steccata a 5 metri dal portiere, e si capisce a quali traguardi possa aspirare il Frosinone. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
7,5 ● DIONISI
ATTACCANTE DEL FROSINONE
ERRORE ARBITRALE L’Avellino ha caricato a testa bassa e in avvio di ripresa ha protestato (con qualche ragione) per un contatto Poli-Comi in area: il rigore non sarebbe stato uno scandalo. Match sempre in bilico, ma sfortuna parente stretta del Carpi, che al 12’ ha colpito il terzo palo (di testa, con Inglese). Dalla parte opposta, Gabriel non ha sbagliato niente e ha portato l’imbattibilità a 537 minuti. Il portiere, in campo anche dopo un infortunio muscolare, ha tolto dall’incrocio una conclusione di Bittante, poi si è ripetuto su Comi e Zito, impedendo agli irpini di ottenere un pari lungamente cercato. Dopo aver centrato il quarto palo, Lasagna in contropiede e a porta vuota ha messo la ciliegina (Gomis era nella metà campo avversaria). © RIPRODUZIONE RISERVATA
BARI-CATANIA BOLOGNA-LATINA BRESCIA-MODENA CARPI-AVELLINO CITTADELLA-VARESE FROSINONE-PERUGIA PESCARA-CROTONE SPEZIA-PRO VERCELLI TERNANA-ENTELLA TRAPANI-LIVORNO VICENZA-LANCIANO
1-1 0-0 0-1 2-0 3-0 2-1 2-1 5-2 0-1 0-0 2-2
PROSSIMO TURNO SABATO 7 MARZO (ore 15) CATANIA-SPEZIA (0-3) CROTONE-TRAPANI (1-3) LATINA-CARPI (1-2) LIVORNO-TERNANA (4-0) MODENA-FROSINONE (0-2) PERUGIA-LANCIANO (1-1) PESCARA-VICENZA (1-2) PRO VERCELLI-BRESCIA (1-2) VARESE-BOLOGNA (0-3) AVELLINO-BARI (ore 18) (2-4) LUNEDÌ 9 MARZO ENTELLA-CITTADELLA (ore 20.30) (1-0)
MARCATORI 15 RETI Castaldo (5, Avellino); Granoche (5, Modena); Marchi (5, Pro Vercelli). 14 RETI Calaio’ (5) e Maniero (Catania; 12 con 7 rigori nel Pescara). 13 RETI Mbakogu (4, Carpi). 12 RETI Vantaggiato (1, Livorno); Cocco (1, Vicenza). 11 RETI Ciano (4, Crotone); Catellani (5, Spezia).
Brodino Livorno: ora Gelain respira Il Trapani protesta Fabrizio Vitale TRAPANI
U
na gara scialba, priva di emozioni consente al Livorno di interrompere la striscia di due sconfitte consecutive e soprattutto a Gelain di restare aggrappato alla panchina. Il Trapani continua a non vincere (l’ultimo successo della squadra siciliana risale al 24 dicembre contro l’Avellino) e centra il terzo pareggio consecutivo in casa. Boscaglia lancia la bella gioventù a metà campo con Zampa e Feola, entrambi classe ‘92. Gelain si affida al tridente, con Jelenic sulla stessa linea di Vantaggiato e Siligardi. Ma di offensivo c’è poco. Attacchi sterili su entrambi i fronti. CHE GOMIS La prima conclusione del Livorno arriva al minuto 31 con una punizione da venti metri di Vantaggiato, Gomis compie un miracolo. Il Trapani già al 3’ si era reso pericoloso con Terlizzi la cui girata di testa era terminata poco alta. L’imprecisione è una costante, da una parte e dell’altra. Nella ripresa il Trapani prova ad alzare la pressione, gli amaranto ci provano in con-
tropiede. Al 15’ però Vantaggiato si mangia un’occasione e spara a lato. Il tecnico Gelain prova con Djokovic e Galabinov che appena entrato non arriva su un cross di Jelenic. Boscaglia risponde con un doppio cambio: Lombardi e Malele. Per quest’ultimo forse l’ingresso in campo è troppo tardivo. L’inerzia della partita non cambia. Il pari alla fine è il risultato più giusto eil Trapani protesta (espulso il d.s. Faggiano). © RIPRODUZIONE RISERVATA
TRAPANI-LIVORNO 0-0 TRAPANI (4-4-2) Gomis 6,5; Perticone 6, Caldara 6, Terlizzi 6, Lo Bue 6,5; Falco 6, Zampa 5,5, Feola 6, Nadarevic 5,5 (dal 43’ s.t. Malele s.v.); Abate 5,5, Curiale 5 (dal 25’ Lombardi 5). (Marcone, Daì, Pagliarulo, Martinelli, Rizzato, Ciaramitaro, Aramu). All. Boscaglia 5. LIVORNO (3-4-3) Mazzoni 6; Ceccherini 6, Bernardini 6,5, Lambrughi 6; Maicon 6 (dal 37’ s.t. Gonnelli s.v.), Appelt 5, Biagianti 6, Gemiti 5,5; Siligardi 6 (dal 17’ s.t. Djokovic 5), Vantaggiato 5,5 (dal 30’ s.t. Galabinov s.v.), Jelenic. (Bastianoni, Moscati, Rafati, Belingheri, Rivas, Jefferson). All. Gelain 5. ARBITRO Pairetto di Nichelino 5,5. GUARDALINEE Caliari 5–Intagliata 5. AMMONITI Maicon (L), Terlizzi (T), Djokovic (L) e Ceccherini (L) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.046, incasso di 18.254,50 euro; abbonati 2.686, quota di 21.841,62 euro. Tiri in porta 0-2. Tiri fuori 4-5. In fuorigioco 2-5. Angoli 3-5. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Bologna, altra X Fenucci sicuro: «Lopez rimane» Bene il Latina 1Nemmeno il
Andrea Tosi
ritorno allo stadio dell’ex presidente Gazzoni riporta i 3 punti: ecco i fischi BOLOGNA
0
LATINA
0
BOLOGNA (4-3-1-2) Coppola 6,5; Mbaye 5,5, Gastaldello 5,5, Maietta 6, Masina 6; Zuculini 6, Matuzalem 5,5, Buchel 5,5 (dal 38’ s.t. Improta s.v.); Laribi 5,5; Cacia 5 (dal 22’ s.t. Mancosu 5), Sansone 6. PANCHINA Da Costa, Oikonomou, Ceccarelli, Ferrari, Garics, Casarini, Troianiello. ALLENATORE Lopez 5,5. LATINA (3-5-2) Di Gennaro 6,5; Brosco 6,5, Dellafiore 6,5, Bruscagin 6; Ristovski 6,5, Crimi 6, Viviani 6,5, Valiani 6,5, Alhassan 6 (dal 38’ s.t. Angelo s.v.); Sowe 6 (dal 45’ s.t. Litteri s.v.), Oduamadi 5,5 (dal 34’ s.t. Bouhna s.v.). PANCHINA Farelli, Figliomeni, Jaadi, Ammari, Paolucci, Bidaoui. ALLENATORE Iuliano 6,5. ARBITRO Saia di Palermo 6. GUARDALINEE Bolano 6Borzomì 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Matuzalem (B), Crimi (L), Viviani (L) e Laribi (B) per gioco scorretto NOTE paganti 4.556, incasso di 27.819 euro; abbonati 9.571, quota di 62.549 euro. Tiri in porta 6 (con una traversa)-3. Tiri fuori 26. In fuorigioco 1-2. Angoli 8-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
BOLOGNA
N
on serve a questo Bologna riportare l’ex presidente (oggi onorario) Gazzoni al Dall’Ara dove non metteva piede da 10 anni, per spingere i rossoblù al successo interno che manca dal 19 gennaio. L’anziano dirigente non si rivela il portafortuna di Tacopina, perché anche l’ultima preghiera di Sansone, in pieno recupero, si stampa sulla traversa lasciando ancora Lopez a bocca asciutta e sempre alle prese coi problemi di gioco e di sterilità offensiva. Così il Bologna spreca un’altra gara casalinga come le tre precedenti senza segnare lo straccio di un gol. La classifica rimane uguale, il vantaggio sulle due terze è sempre di un punto, ma la squadra esce sotto i fischi della tribuna. Nel dopo partita l’a.d. Fenucci ribadisce la fiducia all’allenatore, si tratta di capire se lo scudo è totale e non a termine. Oggi Tacopina rientra negli Usa, nessuno vuole decidere a caldo, la trasferta di Varese, sul campo di una squadra disperata, può diventare l’esame per tutti, squadra e club. BOLOGNA CAMBIATO Alla vigilia Lopez aveva chiesto alla squadra di cambiare passo, intanto tocca a lui cambiare la formazione col sospirato ritorno a tempo pieno di Zuculini insieme a Sansone per dare a Cacia un partner con qualità diverse da quelle di Mancosu. In avvio
Mbaye, confermato dopo la brutta prova di venerdì, cerca subito la porta con un destro dal limite deviato da Di Gennaro. I rossoblù si muovono a strappi. Il diffidato Matuzalem, appena rientrato dall’influenza, si fa ammonire e dovrà fermarsi di nuovo per squalifica. Almeno su punizione, con lo specialista Sansone, il Bologna si avvicina al gol, il pubblico esulta per l’illusione ottica poi è ancora Di Gennaro a contenere il tentativo dell’ex doriano. Nella ripresa il Bologna non cresce. Laribi e Buchel non si trovano. Cacia scompare e l’innesto di tutte le punte produce solo la traversa finale di Sansone. Troppo poco per ritrovare i tre punti e scacciare le voci negative. LATINA DINAMICO L’ex Iuliano accorcia la sua squadra con un la difesa a tre che diventa a cinque in fase di non possesso. La mediana apre e chiude il campo con molto dinamismo. Davanti Sowe fa il debutto da titolare. Lentamente il Latina carbura e prende campo. Anche gli ospiti hanno la loro occasione su punizione, Viviani prova a beffare Coppola come aveva fatto Moretti 4 giorni prima, ma stavolta il portiere può scongiurare la minaccia con una parata in tuffo. Nel secondo tempo il Latina prende campo, sente di potere vincere ma non trova il colpo anche se Viviani ci va vicino con un tiro che esce di poco. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
6,5 ● VIVIANI
CENTROCAMPISTA DEL LATINA
Vicenza, un pari che sa di vittoria Tanti applausi anche al Lanciano 1Marino fallisce la 7a vittoria di fila e strappa nel finale un punto d’oro e con un gol dubbio VICENZA
2
LANCIANO
2
PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Amenta (L) al 37’ p.t.; Brighenti (V) all’8’, Piccolo (L) su rigore al 29’, Cocco (V) al 42’ s.t. VICENZA (4-3-3) Vigorito 6; Sampirisi 6, Brighenti 7, Manfredini 5,5, Garcia Tena 6 (dal 42’ s.t. Petagna s.v.); Moretti 6 (dal 36’ s.t. Vita s.v.), Di Gennaro 7, Cinelli 6 (dal 36’ s.t. Sbrissa s.v.); Laverone 5,5, Cocco 6,5, Giacomelli 6. PANCHINA Bremec, Spinazzola, Gentili, Camisa, Alhassan, Mancini. ALLENATORE Marino 6,5. LANCIANO (4-3-3) Aridità 6,5; Aquilanti 6, Troest 6, Amenta 6,5, Mammarella 5,5; Vastola 6 (dal 10’ s.t. Paghera 6), Bacinovic 5,5, Grossi 6; Piccolo 6,5, Thiam 6 (dal 45’ s.t. Nunzella s.v.), Gatto 6 (dal 33’ s.t. Cerri 6). PANCHINA Petrachi, De Silvestro, Conti, Di Cecco, Agazzi, Pinato. ALLENATORE D’Aversa 6,5. ARBITRO Aureliano di Bologna 6. GUARDALINEE Carbone 5,5Cangiano 6. ESPULSI Manfredini (V) al 29’ s.t. per doppia amm. (g. sc. e proteste) e Mammarella (L) al 41’ s.t. per doppia amm. (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Aquilanti (L), Amenta (L), Grossi (L) e Mammarella (L) g.s. NOTE paganti 3.836, incasso di 53.316 euro; abbonati 5.411, quota di 16.272 euro. Tiri in porta 7-3. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 12. Angoli 6-5. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.
Matteo Pierelli INVIATO A VICENZA
C’
era l’atmosfera dei tempi belli, la curva che cantava a squarciagola dall’inizio alla fine. Una squadra in grande forma spinta da una città intera: potenzialmente un effetto micidiale. Ma tanta passione, come spesso succede, non produce gli effetti sperati. E infatti il Vicenza si blocca: niente settima vittoria consecutiva (sarebbe stato record) e niente secondo posto. Merito di un Lanciano quadrato, sempre sul pezzo, che si merita il pareggio con una partita ordinata. Tanta corsa (soprattutto nel primo tempo), pressing asfissiante e due esterni veloci come Piccolo e Gatto. PARTITA DA APPLAUSI Certo il Vicenza, che comunque è terzo, ha da mangiarsi le mani. La traversa di Giacomelli, il rigore sbagliato da Cocco e l’ispirazione di Di Gennaro (il migliore) non bastano a sfondare il muro degli avversari. Ma niente male. La squadra di casa esce tra gli applausi alla fine di una partita bellissima. Marino parte con la stessa squadra che ha sbancato Bologna. L’entusiasmo mette le ali alla sua squadra e dopo 12 minuti Giacomelli prende la traversa. Poi arriva il rigore (netto il fallo di
25
Aquilanti che allarga il braccio) che Cocco sbaglia malamente: tiro fiacco e centrale. Poco dopo, secondo la regola non scritta del calcio, arriva il gol del Lanciano col piattone di Amenta deviato da Moretti. DOPPIO ROSSO Nella ripresa il Lanciano cala leggermente. Vastola, Bacinovic e Grossi non garantiscono più il filtro del primo tempo e il Vicenza avanza il baricentro. E così arriva il pareggio, con il tap-in di Moretti dopo il cross di Laverone. La partita non ha un attimo di respiro. Il Vicenza spinge ancora, ma il Lanciano in contropiede è sempre pungente. A un quarto d’ora dalla fine l’episodio che sembra decidere il match: cross dalla destra di Paghera, Manfredini in scivolata intercetta il pallone in area: rigore ed espulsione sacrosanta. Dagli 11 metri Piccolo non si lascia intimorire. Il Vicenza in 10 non si arrende. Di Gennaro prende per mano la squadra e alla fine arriva il pareggio. Mammarella lascia i suoi in 10 a cinque minuti dal 90’ (doppia ammonizione) e subito dopo arriva il 2-2: gran tiro di Di Gennaro respinto dalla traversa e sul prosieguo dell’azione tap-in vincente di Cocco. Gol probabilmente da annullare per la posizione di Sbrissa, che sembra disturbare la visuale di Aridità. Ma alla fine gli applausi sono per tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
7 ● DI GENNARO CENTROCAMPISTA DEL VICENZA
Rigore generoso Modena sorride Il Brescia in 10 non sa rimediare
Solito Sansovini Vola il Pescara Il Crotone cade ma a testa alta
Sforzini segna e Paroni sventa Riscatto Entella La Ternana è k.o.
Cittadella di lusso Dionigi, la prima è un vero incubo Il Varese affonda
Gian Paolo Laffranchi
Orlando D’Angelo
Massimo Laureti
Simone Prai
BRESCIA
PESCARA
TERNI
CITTADELLA (PADOVA)
U
È
A
B
n errore dell’arbitro Abisso spiana la strada al Modena: rigore ed espulsione, una mazzata per il Brescia che non trova la forza di rimontare. Melotti debutta vincendo grazie a una condotta di gara attenta. L’episodio clou arriva al termine di un primo tempo dai due volti, con il Modena subito all’assalto. Ma le occasioni latitano, da una parte e dall’altra. Anche quando il Brescia cresce e guadagna metri. Poi, al 45’, mischia in area emiliana, Zambelli e compagni chiedono il rigore, Pinsoglio rinvia, Arcari esce su Garritano toccando il pallone; l’arbitro Abisso, distante dall’azione, indica il dischetto ed espelle il portiere. Granoche spiazza Andrenacci. © RIPRODUZIONE RISERVATA
BRESCIA-MODENA 0-1 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORE Granoche su rigore al 46’ p.t. BRESCIA (3-4-2-1) Arcari 6; Tonucci 6, Budel 5,5 (dal 21’ s.t. Scaglia 5,5), Di Cesare 6; Sestu 5,5, Quaggiotto 6, Benali 6,5, Zambelli 6; Da Silva 6 (dal 46’ p.t. Andrenacci 6), Corvia 6 (dal 30’ s.t. Sodinha 6); And. Caracciolo 5,5. (Lancini, H’Maidat, Gargiulo, Ntow, Morosini, Bentivoglio). All. Calori 5,5. MODENA (4-3-3) Pinsoglio 6,5; Calapai 6, Gozzi 6,5, Cionek 6, Rubin 6; Schiavone 6 (1’ s.t. Salifu 6), Martinelli 6, Signori 6,5 (36’ s.t. Beltrame s.v.); Garritano 7, Granoche 6,5 (21’ s.t. Acosty 6), Fedato 6. (Manfredini, Ferrari, Sakaj, Zucchini, Marsura, Guidiala). All. Melotti-Pavan 6,5. ARBITRO Abisso di Palermo 5. GUARDALINEE Tolfo 5,5-D’Apice 5,5. ESPULSI Arcari (B) per gioco scorretto al 44’ p.t. AMMONITI Corvia (B), Martinelli (M), Fedato (M), Calapai (M) e Acosty (M) per gioco scorr.; Budel (B) per .n.r. NOTE paganti 2.477, incasso di 13.040 euro; abbonati 6.200, quota non comunicata. Tiri in porta 8-3. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 3-4. Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
ancora Marco Sansovini l’uomo partita dell’Adriatico. Nel finale, raccoglie l’invito di Caprari e da fuori area la piazza nell’angolino. Il colpo da biliardo del bomber nega al Crotone un pari meritato. A inizio ripresa Sansovini recupera un pallone a metà campo, servendo Memushaj a sinistra per il cross che manda nel panico i calabresi: Ferrari stende Bjarnason e il capitano del Delfino riscatta l’errore di Latina spiazzando Cordaz. È un Crotone vivissimo, che al 14’ pareggia con Ciano servito dall’ex Martella. Poi la prodezza che regala la terza vittoria consecutiva a Baroni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
nche l’Entella passa al «Liberati»: per la Ternana è la settima sconfitta interna stagionale. Prina salva la panchina sull’unica azione d’attacco: cross di Masucci da destra e testa di Sforzini. La Ternana, largamente rimaneggiata, perde anche il suo migliore attaccante, Avenatti toccato duro da Ligi, e fatica a farsi pericolosa. Un paio di conclusioni da fuori, qualche mischia e niente più. Nel secondo tempo reclama un rigore per una trattenuta su Meccariello ma perde per espulsione Fazio e Popescu. Allo scadere però arriva l’occasione migliore: rigore generoso sciupato da Vitale, che si fa parare il tiro da Paroni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PESCARA-CROTONE 2-1 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Memushaj (P) al 6’ su rigore, Ciano (C) al 14’, Sansovini (P) al 34’ s.t. PESCARA (4-4-2) Fiorillo 6; F. Zampano 6, Zuparic 5,5, Salamon 6, Rossi 6; Politano 6,5 (dal 29’ s.t. Caprari 7), Selasi 6 (dal 43’ p.t. Brugman 6), Memushaj 6,5, Bjarnason 6,5; Melchiorri 6,5, Sansovini 7,5 (dal 42’ s.t. Gessa s.v.). (Aldegani, Pucino, Boldor, Abecasis, Pettinari, Paolucci). All. Baroni 6. CROTONE (4-3-3) Cordaz 6,5; G. Zampano 5,5, Dos Santos 5,5 (dal 29’ s.t. Gigli s.v.), Ferrari 6, Martella 6,5; Matute 5 (36’ s.t. Padovan s.v.), Maiello 6,5, Dezi 6; Ciano 7, Torregrossa 6, Stoian 5,5 (17’ s.t. Ricci 6). (Stojanovic, Galardo, Saba, De Giorgio, Rabusic, Balasa). All. Drago 6. ARBITRO Ros di Pordenone 6. GUARDALINEE Calò 6-Ceccarelli 6. ESPULSI Bjarnason (P) al 40’ s.t. per doppia ammonizione (comportamento non regolament. e gioco scorretto). AMMONITI Maiello (C), Brugman (P), Memushaj (P) e Dezi (C) per gioco scorr.; Matute (C) e Rossi (P) per c.n.r. NOTE paganti 2.841, incasso di 20.823 euro; abbonati 3.580, quota di 17.273 euro. Tiri in porta 6-4. Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 3-0. Angoli 6-10. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
TERNANA-ENTELLA
0-1
PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORE Sforzini al 15’ p.t. TERNANA (4-3-1-2) Sala 6; Fazio 5,5, Meccariello 5,5, Bastrini 6, Popescu 6; Russo 6, Viola 6, Crecco 5,5 (dal 14’ s.t. Vitale 4,5); Milinkovic 5,5 (dall’11’ s.t. Gavazzi 5,5); Avenatti 5,5 (dal 27’ p.t. Dugandzic 5,5), Ceravolo 6. (Gava, Janse, Ferronetti, Palumbo, Dianda). All. Tesser 6. ENTELLA (4-3-3) Paroni 7; Iacoponi 6, Cesar 6, Ligi 6, Belli 6; Staiti 5,5, Di Tacchio 5, Volpe 5 (dal 34’ s.t. Troiano s.v.); Masucci 5,5 (dal 37’ s.t. Cutolo s.v.), Sforzini 6,5, Mazzarani 5 (dal 20’ s.t. Botta 5,5). (Ayoub, Battocchio, Costa Ferreira, E. Lanini, S. Lanini, Rozzi). All. Prina 6,5. ARBITRO Chiffi di Padova 5. GUARDALINEE Citro 6-Marinelli 6. ESPULSI Fazio (T) al 13’ s.t. e Popescu (T) al 31’ s.t. per doppia ammonizione (tutte per gioco scorretto). AMMONITI Sforzini (E) per gioco scorretto; Troiano (E) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 2.269, incasso di 18.044 euro; abbonati 1.695, quota di 10.486 euro. Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 3-0. In fuorigioco 0-0. Angoli 7-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
asta un tempo al Cittadella per mettere al sicuro il risultato con il Varese: tre gol e tre occasioni non concretizzate in 45’. La squadra di Foscarini va avanti presto: sponda di petto di Coralli per Stanco, destro rasoterra. Il 2-0 e il 3-0 sono arrivati di conseguenza. Sul secondo gol, grande discesa di Kupisz. E il Varese? Meglio nella ripresa, ma tira in porta solo al 28’ con Capezzi: parata di Pierobon. Male quindi il primo 3-4-3 di Dionigi, che ha tanto lavoro davanti. «Non riusciamo a sostenere le tre punte», ha detto il nuovo tecnico alla fine. La difesa a tre ha ballato e sofferto due esterni rapidi come Minesso e Kupisz. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CITTADELLA-VARESE 3-0 PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Stanco al 12’, Coralli al 30’, Minesso su rigore al 41’ p.t. CITTADELLA (4-4-2) Pierobon 6; Cappelletti 6,5, Scaglia 6,5, Camigliano 6,5 (dal 13’ s.t. De Leidi s.v.), Barreca 6,5; Kupisz 7, Rigoni 6,5, Paolucci 6,5 (dal 20’ s.t. Busellato s.v.), Minesso 7; Coralli 7, Stanco 7 (dal 36’ s.t. Gerardi s.v.). (Valentini, Benedetti, Donazzan, Schenetti, Bazzoffia, Sgrigna). All. Foscarini 7. VARESE (3-4-3) Perucchini 6; Rea 5, Borghese 5, Simic 5; Fiamozzi 5,5, Corti 6, Capezzi 6, Cristiano 5,5 (dal 25’ s.t. Jakimovski s.v.); Forte 5 (dal 1’ s.t. Barberis 5,5), Miracoli 5 (dal 1’ s.t. Kurtisi 5,5), Falcone 5,5. (Birighitti, Luoni, De Vito, Blasi, Zecchin, Culina). All. Dionigi 5. ARBITRO Ghersini di Genova 6,5. GUARDALINEE Lo Cicero 6-De Troia 6. AMMONITI Corti (V), Borghese (V), Rigoni (C), Minesso (C) e Fiamozzi (V) per gioco scorretto; Cristiano (V) per proteste. NOTE paganti 596, incasso di 3.712 euro; abbonati 1.573, quota di 5.806 euro. Tiri in porta 5-1. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 0-1. Angoli 2-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
26
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Serie B R 29a giornata
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
De Luca salvezza di Bari Catania, che sorpresa il giovanissimo Rossetti 1Marcolin accarezza i tre punti, la squadra di Nicola rimedia
Pareggio scontato ma che serve a poco. Cori contro l’ex Gillet BARI
1
CATANIA
1
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Rossetti (C) al 38’, De Luca (B) al 45’ s.t. BARI (4-3-3) Guarna 6; Sabelli 6 (dal 40’ s.t. Caputo s.v.), Benedetti 6, Rada 5, Calderoni 6; Schiattarella 6, Donati 6, Bellomo 6; Galano 6,5 (dal 47’ s.t. Salviato s.v.), Ebagua 6,5, Boateng 6 (dal 12’ s.t. De Luca 7). PANCHINA Donnarumma, Salviato, Filippini, Camporese, Defendi, Minala, Romizi. ALLENATORE Nicola 6. CATANIA (3-4-1-2) Gillet 6,5; Sauro 5,5, Ceccarelli 6, Capuano 6; Sciaudone 6, Odjer 6,5, Rinaudo 6, Mazzotta 6; Chrapek 5,5 (dal 30’ s.t. Rossetti 7); Rosina 7 (dal 48’ s.t. Barisic s.v.), Castro 5. PANCHINA Terracciano, Del Prete, Lovric, Parisi, Jankovic, Piermarteri, Di Grazia. ALLENATORE Marcolin 6,5. ARBITRO Candussio di Cervignano 6. GUARDALINEE Bellutti 6-Gori 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Boateng (B), Schiattarella (B) e Benedetti (B) per gioco scorretto; Castro (C) per proteste. NOTE paganti 13.711, incasso di 62.914 euro; abbonati 11.019, quota di 81.099 euro. Tiri in porta 6-4. Tiri fuori 4-2. In fuorigioco 1-1. Angoli 5-4 . Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.
Mattia Rossetti, 18 anni, esulta dopo il primo gol in Serie B LAPRESSE
Gaetano Imparato INVIATO A BARI
IL MIGLIORE
L’
inizio è tutto nella fine, visto che in 7’ – a gara quasi conclusa – succede quanto non era accaduto prima. Sì, perché l’effetto scoppiettante di Bari-Catania dura solo i 20’ iniziali, con Boateng e Ebagua a graffiare un po’, Gillet a parare incurante dei cori di «venduto, mercenario, sei come Masiello...» che hanno sottolineato ogni suo intervento da ex caduto nelle trame di
7 ● DE LUCA
ATTACCANTE DEL BARI
27
calciopoli. Accade tutto quando Marcolin manda in campo Rossetti – classe 1996 – per tentare il colpo: Rosina impiega poco a trovare un corridoio dove infilare un assist al ragazzo (che poco prima aveva sbagliato un colpo di testa con fallo su un difensore), bravo a beffare Guarna. Inesorabile.
Spezia pazzesco Va sotto di due gol e poi ne fa cinque
LA SVOLTA A 7’ dal termine, e dopo avere fatto poco o nulla (solo un pallone che a inizio gara Rosina piazza sull’esterno anche se da ottima posizione) sembra un epilogo da teatro dell’assurdo. Ci pensa De Luca a inventarsi il pareggio. Da sinistra scatto breve, finta per mettere a sedere l’ex Sciaudone, e palla sul destro per la rasoiata con palla a pelo d’erba per l’1-1 nell’ultimo minuto regolare. Pareggio, definitivo, giusto, viste le lunghe fasi da sbadiglio, di passaggi e tocchetti senza sbocchi.
Marco Magi
LA CHIAVE Del resto, il Catania falcidiato (senza Calaiò-Maniero, ben 7 titolari sono fuori), s’arrangia come può. S’inventa il 3-4-1-2 con Chrapek dietro le punte Rosina e Castro, anche se il furetto va e gioca dove gli pare. I difetti strutturali (tenuta sbilenca, il nuovo preparatore Neri nemmeno ha preso le chiavi dell’armadietto) compaiono ma il Bari commette l’errore di accelerare poco. Un primo tempo volenteroso, fiammate iniziali. Galano ispirato, Bellomo sui suoi standard, 3 palle gol nei primi 45’ ma tutto poi retrocede a un andamento lento che cala poco per volta. Ebagua brilla di suo (girata e rovesciata su cross di De Luca), ma è la rasoiata dello scugnizzo calabro-varesotto a fissare un pareggio giusto e noioso. Ma che serve ben poco a tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA SPEZIA
N
ei minuti finali i tifosi dello Spezia cantano euforici e urlano di voler vedere segnare anche il portiere Chichizola. I liguri, in realtà, se la sono vista brutta contro la Pro Vercelli: sono andati sotto 0-2 per poi rialzare la testa e mettere cinque palloni alle spalle di Russo. In mezzo le due espulsioni, tra gli ospiti, di Fabiano e Cosenza. CAPOCANNONIERE Lo Spezia attacca e la Pro punisce. Questo accade in avvio quando Marchi appoggia in porta la prima rete. I padroni di casa protestano per un fallo di mano in area di Cosenza che si distende davanti alla porta per respingere il tiro di Nenè. Per Minelli è tutto regolare. E così, su una ripartenza, il rigore arriva dall’altra parte: Marchi non ha pietà del para-rigori Chichizola. Aspetta che si tuffi e l’appoggia dall’altra parte, diventando capocannoniere a 15 gol con Castaldo e Granoche. IL RIBALTAMENTO Il doppio vantaggio dura 2’: dopo uno, Datkovic rifinisce di testa il corner di Brezovec, altri sessanta secondi e Situm realizza in diagonale il 2-2. Lo Spezia dà la sensazione di dominare e il secondo giallo
a Fabiano è un aiuto in più. Ospiti in dieci e poi in nove, con l’espulsione diretta di Cosenza che colpisce Nenè a palla lontana. Sulla punizione Brezovec sigla il sorpasso. Ma con la Pro in 9 è tutto facile per gli spezzini e così segnano De las Cuevas e Catellani su rigore. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SPEZIA-PRO VERCELLI
5-2
PRIMO TEMPO 2-2 MARCATORI Marchi (PV) al 14’ e su rigore al 38’, Datkovic (S) al 39’, Situm (S) al 40’ p.t.; Brezovec (S) all’8’, De las Cuevas (S) al 10’, Catellani (S) su rigore al 33’ s.t. SPEZIA (4-2-3-1) Chichizola 6; Milos 6,5, Datkovic 6,5, Piccolo 6, Luna 6; Brezovec 7, Bakic 7; De las Cuevas 6,5 (dal 29’ s.t. Kvrzic s.v.), Catellani 6,5, Situm 7,5 (dal 36’ s.t. Juande s.v.); Nenè 6,5 (dal 18’ s.t. Giannetti 6). (Nocchi, Madonna, Acampora, Cisotti, Migliore, Valentini). All. Bjelica 7. PRO VERCELLI (4-3-3) Russo 5; Germano 5,5, Cosenza 4, Coly 6,5, Scaglia 6 (dal 12’ s.t. Liviero 5,5); Scavone 5,5, Castiglia 5, Belloni 5,5; Di Roberto 6 (dal 9’ s.t. Bani 5,5), Marchi 7 (dal 24’ s.t. Luppi 5,5), Fabiano 5. (Viotti, D’Alessandro, Milesi, Emmanuello, Sprocati, Beretta). All. Scazzola 5. ARBITRO Minelli di Varese 5. GUARDALINEE Liberti 5-Zappatore 6. ESPULSI Fabiano (PV) al 42’ p.t. per doppia ammonizione (comportamento non regolamentare e gioco scorretto) e Cosenza (PV) al 6’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Cosenza (PV), Milos (S) e Bani (PV) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.155, incasso di 10.700 euro; abbonati 4.313, quota di 23.398,40 euro. Tiri in porta 14-4. Tiri fuori 4-2. In fuorigioco 2-1. Angoli 12-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
Lega Pro R Girone A: la 28a giornata
Novara-Alessandria-Pavia Chi lo scioglie questo trio? I
l girone A apre la serie dei turni infrasettimanali di marzo: mercoledì 11 toccherà al girone C e mercoledì 18 al girone B. Oggi al Nord si gioca la 28a giornata con il trio di testa sempre compatto e atteso all’ennesima prova della verità: rischia più di tutti il Novara, in trasferta a Como, mentre Alessandria e Pavia sono in casa. Ecco come scendono in campo le venti squadre: ORE 15 PAVIA (4-3-1-2) Facchin; Ghiringhelli, Cristini, Marino, Malomo; Pederzoli, Rosso, Sereni; Cesarini; Soncin, Ferretti. (Fiory, Cardin, Sabato, Carraro, Cogliati, Grbac, Marchi). All. Maspero. LUMEZZANE (4-3-3) Bason; Mogos, Belotti, Nossa, Pantano; Baldassin, Genevier, Alimi; Ekuban, Sarao, Potenza. (Furlan, Biondi, Bagnai, Franchini, Meduri, Varas, Cruz). All. Braghin. ARBITRO Massimi di Termoli (GnarraRugini). (andata 0-1) VENEZIA (4-3-1-2) Fortunato; Sales, Capogrosso, Peccarisi, Giuliatto; Zaccagni, Giorico, Espinal; Bellazzini; Magnaghi, Guerra. (D’Arsié, Dell’Andrea, Scanferlato, Scialpi, Varano, Raimondi, Greco). All. Serena. AREZZO (3-5-2) Benassi; Villagatti, Panariello, Crescenzi; Franchino, Gambadori, Carcione, Cucciniello, Sabatino; Bonvissuto, Testardi. (Rosti, De Martino, Brumat, Coppola, Dettori, Barusso, Yaisien). All. Capuano. ARBITRO Maggioni di Lecco (LipizerBassutti). (2-0) ORE 18 REAL VICENZA (3-5-2) Tomei; Carlini, Polverini, Piccinni; Lavagnoli, Cristini, Dalla Bona, Malagò, Vannucci; Bruno, Bardelloni. (Bonato, Solini, Beccaro, Chiarello, Pavan, Margiotta, Gomes). All. Marcolini. ALBINOLEFFE (3-5-1-1) Amadori;
I giocatori del Como stasera aspettano il Novara capolista LAPRESSE
Marchetti, Migliaccio, Minarini; Marinaro, Petermann, Cerone, Foglia; Barbuti, Maiorino. (Costantino, Aya, Ligorio, Bottone, Buonaiuto, Baraye, Scotto). All. Bucchi. ARBITRO Pelagatti di Arezzo (Novellino-Lombardi). (2-0) COMO (4-2-3-1) Crispino; Marconi, Cassetti, Giosa, Fautario; Fietta, Berardocco; Casoli, Le Noci, Cristiani; Ganz. (Falcone, Ambrosini, Lebran, Castiglia, Rolando, De Sousa, Defendi). All. Sabatini. NOVARA (3-5-2) Tozzo; Martinelli, Vicari, Freddi; Garufo, Faragò, Buzzegoli, Bianchi, Garofalo; Corazza, Gonzalez. (Montipò, Bergamelli, Migliavacca, Miglietta, Foglio, Schiavi, Della Rocca). All. Toscano. ARBITRO Piccinini di Forlì (DessenaOpromolla). (0-4) MONZA (3-5-2) Chimini; De Bode, Martinez, El Hasni; Pugliese, Toskic, Pessina, Uliano, Giorgi; Torri, Valencic. (De Lucia, Corduas, Conti, Asante, Bernasconi, De Vita, Grandi). All. Pea. CREMONESE (3-5-2) Galli; Zieleniecki, Castellini, Bassoli; Marchi, Crialese, Jadid, Moroni, Favalli; Pasi, Manaj. (Battaiola, Marongiu, Campagna, Baschirotto, Finazzi, Ruci, Ciccone). All. Micarelli (Giampaolo squalificato). ARBITRO Candeo di Este (ImperialeSpensieri). (1-0)
Ondei, Moi, Allievi; Salvi, Gazo, Spinelli, Maietti, Anghileri; Corradi; Momentè. (Prandini, Pacifico, Nichetti, Bentley, Silva Reis, Vorobjovs, Bradaschia). All. Mangone. ARBITRO Schirru di Nichelino (Ruggeri-Affatato). (2-1)
Fissore, Salvatori; Simoncelli, Mattielig, A. Migliorini, Maracchi, Bertolucci; Maccan, Franchini. (Bazzichetto, Ghinassi, Rosania, Fortunato, Buratto, Paladin, Ravasi). All. Rossitto. ARBITRO Melidoni di Frattamaggiore (Zinzi-Loni). (3-2)
RENATE (3-5-2) Cincilla; Adobati, Malgrati, Riva; Bonfanti, Muchetti, Perini, Scaccabarozzi, Iovine; Odogwu, Cocuzza. (Vannucchi, Di Gennaro, Morotti, Mantovani, Chimenti, Florian, Spampatti). All. Boldini. GIANA (4-4-1-1) Paleari; Perico, Bonalumi, Polenghi, Solerio; Rossini, Marotta, Biraghi, Augello; Gasbarroni; Sinigaglia. (Ghislanzoni, Pinto, Di Lauri, Crotti, Perna, Spiranelli, Recino). All. Albé. ARBITRO Rasia di Bassano (RossiniRizzato). (0-3)
SÜDTIROL(4-3-3) Melgrati; Tait, Mladen, Kiem, Martin; Campo, Bertoni, Branca; Marras, Novothny, Fischnaller. (Miori, Peverelli, Allegra, Cia, Mazzitelli, Chinellato, Ientile) All. Sormani FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani; Tantardini, Ranellucci, Leonarduzzi, Broli; Fabris, Palma, Cavion; Bracaletti, Romero, Galuppini. (Proietti Gaffi, Carboni, Codromaz, Pinardi, Zerbo, Di Benedetto, Juan Antonio). All. Scienza. ARBITRO Dei Giudici di Latina (Cartaino-Dal Borgo). (1-4)
ORE 20.45 MANTOVA (3-4-3) Zima; Trainotti, Siniscalchi, Scrosta; Tavanti, Paro, Raggio Garibaldi, Blaze; Said, Beleck, Boniperti. (Festa, Marchiori, Pondaco, Di Santantonio, Zammarini, Zanetti, Gyasi). All. Juric. BASSANO (4-3-1-2) Rossi; Toninelli, Priola, Zanella, Semenzato; Cenetti, Davì, Proietti; Iocolano; Pietribiasi, Cattaneo. (Grandi, Ingengeri, Stevanin, Casarini, Trento, Cortesi, Spadafora). All. Asta. ARBITRO Guccini di Albano Laziale (Cassarà-Larotonda). (1-3) TV Diretta su Raisport 1.
ORE 20.30 ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi; Sosa, Morero, Sabato; Vitofrancesco, Cavalli, Obodo, Mezavilla, Nicolao; Iunco, Marconi. (Poluzzi, Terigi, Picone, Valentini, Germinale, Casula, Simone). All. D’Angelo. TORRES (4-4-2) Testa; Imparato,
CLASSIFICA Novara, Alessandria e Pavia (-1) p. 53; Bassano 46; Como 44; Feralpi Salò 42; Real Vicenza 41; Südtirol 40; Venezia 37; Arezzo* 36; Torres e Renate 35; Mantova (-3) e Monza 33; Cremonese e Giana 31; Lumezzane* 27; AlbinoLeffe 22; Pordenone 20; Pro Patria (-1) 17. (*una partita in meno).
ORE 19 PRO PATRIA (4-2-3-1) Melillo; Pisani, Zaro, Lamorte, Arati; Calzi, Bovi; D’Errico, Baclet, Candido; Serafini. (Perilli, Botturi, Cannattaro, Giorno, Casolla, Brunori, Moscati). All. Montanari. PORDENONE (3-5-2) Careri; Placido,
GIRONE B
GIRONE C
Savona, via Aloisi Oggi c’è L’Aquila: con il Pontedera il primo recupero
Salerno freme: già oltre 6.000 i biglietti venduti per il Benevento
●
Giancarlo Riolfo, responsabile del settore giovanile, è l’allenatore del Savona al posto di Aloisi, a sua volta subentrato a Di Napoli a dicembre facendo solo 5 punti in 10 gare. Sempre nel girone B oggi si gioca un recupero: L’Aquila (che deve recuperare anche la gara con il Tuttocuoio) riceve il Pontedera. Così in campo alle ore 14.30: L’AQUILA (3-4-3) Zandrini; Zaffagnini, Pomante, Carini; Scrugli, Corapi, Del Pinto, Pedrelli; Pacilli, Virdis, Sandomenico. (Cacchioli, Karkalis, Gotti, Djuric, Perpetuini, Vella, Perna). All. Zavettieri. PONTEDERA (3-5-2) Cardelli; Polvani, Redolfi, Gasbarro; Videtta, Ceciarini, Bartolomei, Settembrini, Galli; Disanto, Libertazzi. (Anacoura, Bennati, Lombardo, Romiti, Francesa Gherra, De Cenco, Segoni). All. Indiani. ARBITRO Ranaldi di Tivoli (VitielloMargini). (andata 0-0)
● Più di 6.000 biglietti (un migliaio per il settore ospiti) sono stati acquistati in due soli giorni di prevendita. Cresce l’attesa per il derby Salernitana–Benevento di sabato che vale il primo posto nel girone C. Sarà la giornata granata e all’Arechi sono annunciati circa 15mila spettatori con tifosi in arrivo anche dalle regioni del Centro-Nord. La Salernitana dovrà rinunciare agli squalificati Trevisan e Pestrin oltre all’infortunato Bocchetti, mentre è difficile il recupero di Bianchi e Negro. Nel Benevento, senza Djiby fermato dal giudice sportivo, è invece di nuovo disponibile Vitiello. Arbitra Serra di Torino.
COSI’ SABATO Ore 14.30 Pistoiese-Ancona (andata 0-0). Ore 16 Carrarese-Teramo (1-2). Ore 17 Forlì-Tuttocuoio (2-3), Pro Piacenza-San Marino (0-3) e Santarcangelo-Savona (0-2). Ore 19.30 Grosseto-Pisa (B, 2-1). COSI’ DOMENICA Ore 16 Pontedera-Gubbio (1-0). Ore 18 Ascoli-Lucchese (2-0) e Spal-Prato (0-1). COSI’ LUNEDI’ Ore 20.45 L’Aquila-Reggiana (1-1).
COSI’ SABATO Ore 14.30 Ischia-Catanzaro (1-2) e Savoia-Foggia (0-1). Ore 15 Salernitana-Benevento (0-0). Ore 16 Cosenza-Matera (3-2) e Melfi-Paganese (2-2). Ore 19.30 Barletta-Casertana (1-2).
CLASSIFICA Ascoli p. 53; Teramo 49; Reggiana* 45; Pisa* 44; Pontedera* e Ancona 39; L’Aquila** 38; Carrarese 36; Tuttocuoio* e Lucchese 34; Grosseto (-1), Spal e Pistoiese 33; Gubbio 32; Prato e Forlì 29; Savona e Santarcang. 27; Pro Piacenza (-8) 25; San Marino 23. (**due in meno, *una in meno).
COSI’ VENERDI Ore 19.30 Aversa NormannaMartina (andata 1-3). Ore 20.45 Lecce-Juve Stabia (1-1, su Raisport 1).
COSI’ DOMENICA Ore 14.30 Lupa Roma-Reggina (11) e Vigor Lamezia-Messina (0-1). CLASSIFICA Benevento p. 60; Salernitana 58; Juve Stabia 51; Lecce e Casertana 48; Matera 47; Foggia (-1) 46; Catanzaro 40; Barletta 36; Vigor Lamezia 33; Martina 31; Paganese e Lupa Roma 30; Cosenza 29; Melfi (-2) e Messina 25; Ischia 22; Aversa Normanna 21; Savoia 20; Reggina (-1) 19.
28
Formula 1 R Al Salone di Ginevra
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Le pagelle di Marchionne «La Mercedes merita 10 Ferrari, ti do 7 e mezzo» 1Il presidente del Cavallino: «Sono ottimista, ormai il peggio è passato
Il Mondiale? Prima del 2018: lo dobbiamo ai tifosi e a chi lavora con noi» Pino Allievi GINEVRA (SVIZZERA)
N
on c’è nessuno «tra i costruttori che espongono in questo Salone, capace di fare una macchina bella come la nostra 488 GTB»: Sergio Marchionne esordisce da presidente della Ferrari alla rassegna di Ginevra con una dichiarazione roboante, mentre rimira l’ultima nata di Maranello, la prima nata sotto la sua gestione. La 488 GTB è qualcosa di davvero speciale e unico, con la linea studiata dal team di Flavio Manzoni che affascina in quanto sa unire passato a futuro, un motore V8 turbo da 3902 cmc e 670 cavalli, aerodinamica ed elettronica diffusa che arrivano direttamente dalle piste di F.1 e delle corse GT. Quando
l’ingegner Amedeo Felisa, ad della Ferrari, l’ha scoperta davanti a un pubblico che tanto numeroso non si era mai visto, Marchionne si è quasi commosso: «Solo la Ferrari sa attrarre così tanta gente, è un fatto di cuore». Sul mercato nella prossima estate a un prezzo di 210 milioni inclusa Iva, la 488 ha una velocità massima di oltre 330 orari su un peso di soli 1370 kg. Dalle competizioni arrivano i dispositivi per ridurre la resistenza all’avanzamento e generare carico aerodinamico in curva. Marchionne, accompagnato dal collaudatore Dario Benuzzi, l’ha provata a Fiorano e ha detto: «Mi sono vergognato per come l’ho guidata, però l’ho fatto, la macchina c’è». LA F.1 C’è anche la SF15-T che debutterà nella prima gara
mondiale in Australia fra due domeniche. Sostiene Marchionne: «Arriviamo da annate di delusioni, io sono sempre stato un tifoso sfegatato Ferrari e spero di rimettere la vettura in carreggiata. In 4 mesi si è fatto un lavoro eccezionale, la situazione non era buona. Sì, sono ottimista, il peggio è passato». I test a Jerez e Barcellona sono stati incoraggianti e il presidente spiega: «Abbiamo girato senza problemi di affidabilità. Però prima del 15 marzo ogni discorso è superfluo. La Mercedes, che ha fatto un grande lavoro, è da 10, noi siamo da 7 e mezzo. Abbiamo due piloti gasati e tranquilli perché guidano qualcosa che a loro piace. Vettel? E’ razionale, preciso, equilibrato e non emotivo». Poi, quando gli è stato chiesto se da qui al 2018 (quan-
do potrebbe lasciare) arriverà il titolo, Marchionne ha risposto di slancio: «Assolutamente sì, ma speriamo prima. Un Mondiale è una cosa che dobbiamo ai tifosi, alla storia Ferrari, a chi ci lavora». Poi ha parlato dei rapporti con la Mercedes, che sembrano quanto mai distesi e propositivi: «Ho un grande rispetto di Mercedes e insieme abbiamo discusso di scelte future per contenere i costi della F.1. Ma questo non significa che non interromperei volentieri la luna di miele della Mercedes con le vittorie. Però sono contrario a qualsiasi artifizio per bloccare il loro potere. Dobbiamo batterli sul piano tecnologico, voglio competere alla pari, senza vantaggi». WALL STREET Chiaro, pronto a rispondere a ogni domanda,
Marchionne ha poi confermato che per dare la possibilità all’azienda di essere quotata (ricordiamo che andrà in Borsa il 10% o forse anche più «tecnicamente fattibile anche se è improbabile») potrebbe essere conveniente creare una holding con sede legale in Olanda. «Però — ha sottolineato — la Ferrari continuerà a produrre tutte le sue auto, a generare profitti e a pagare le tasse in Italia». A livello Fiat-Chrysler, Marchionne ha annunciato l’arrivo di un minivan ibrido da vendere in Usa già nel 2016 «ma per questi motori servono incentivi per renderli più accessibili ai consumatori». E servono anche partnership che Marchionne non ha escluso. Con chi? Nell’anteprima del Salone che apre domani si sono fatti due nomi: Volkswagen e Mercedes. Non è mancato un accenno all’idea di Apple di entrare sul mercato con un’auto elettrica: «Qualsiasi cosa faccia Apple – ha commentato Marchionne – non la prendo alla leggera: aiuterà tutti noi ad evolvere». Infine complimenti a Renzi per quanto sta facendo «ma deve girare con un’auto italiana, gli voglio vendere una Levante» e la promessa di nuovi posti di lavoro a Melfi e non solo, con l’avvento dei nuovi modelli Alfa e Maserati. Ovvero, c’è una parte d’Italia che guarda al futuro a breve e medio termine con ottimismo, basandosi sui fatti non sugli slogan. E se arrivassero anche le vittorie in F.1… © RIPRODUZIONE RISERVATA
SU VETTEL NUOVO PILOTA FERRARI
SU RENZI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Amedeo Felisa, Sergio Marchionne, John Elkann e Piero Ferrari con la 488 GTB ANSA
1I punti di forza della SF15-T stanno soprattutto nella parte anteriore: aerodinamica all’ennesima potenza a SF15-T, che dovrebbe essere la Ferrari della rinascita, rappresenta un taglio netto con il modello che ha deluso nella scorsa stagione. In più, ha avuto il grosso merito di far tornare il sorriso a Kimi Raikkonen. Il finlandese, al contrario di Alonso, non gradiva un avantreno poco preciso. Ed è proprio sull’avantreno che va focalizzata l’attenzione: la
L
a Ferrari che respira aria nuova ai box con Sebastian Vettel e torna a correre in pista, ha cambiato rotta anche nella politica. Certi cavalli di battaglia del passato ancora recente non sono più d’attualità. Così Maurizio Arrivabene, capo della Gestione sportiva dopo il breve interregno Mattiacci, ha voltato le spalle anche all’idea della terza macchina, auspicata per anni dall’ex presidente Luca di Montezemolo. «Nel caso in cui fossimo costretti si farebbe, ma non può essere la soluzione per la crisi che c’è attualmente in F.1 — ha dichiarato Arrivabene nei test al Montmelò —. Il nostro obiettivo è attirare altri grandi Costruttori, per avere una griglia sempre più competitiva». Non è un caso che alla Honda siano stati concessi alcuni sviluppi sulla power unit durante la stagione, anche se il regolamento non lo prevedeva.
SUPERBIKE
Avantreno più preciso: così il Cavallino è rinato
L
Arrivabene: «Stop all’idea della terza macchina»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA TECNICA
Giorgio Piola
Maurizio Arrivabene COLOMBO
ASSE La Ferrari, su temi come questo e il rapporto costispettacolo, si sta ponendo sempre più in linea con i rivali della Mercedes, a dispetto degli opposti interessi sulle regole 2017. Per esempio, la questione del futuro «sostenibile» per i piccoli team: «Tutti vogliamo più squadre possibili al via. Ma anche evitare che qualcuno entri in F.1 e poi dica “ciao” dopo due gare. Il team Haas nel 2016? Sarà un nostro cliente, come la Sauber, non gli costruiamo la macchina». Posizioni in antitesi con quelle di Bernie Ecclestone, che pur di tutelare il suo giocattolo, ha appena varato un piano di salvataggio da 14 milioni ciascuno per Force India, Sauber e Lotus. Che sia anche il segnale di una nuova alleanza per il futuro della F.1? lu.pe.
SEB È RAZIONALE, PRECISO, EQUILIBRATO E NON EMOTIVO
BRAVO MATTEO, MA USA UN’AUTO ITALIANA. TI VENDO LA LEVANTE
LA SVOLTA
tanto criticata sospensione a tirante, conservata per la quarta stagione di fila dalla Ferrari, è più integrata nell’avantreno. Per concentrare ancora di più i pesi in basso, le pinze dei freni sono anch’esse sistemate in basso. Non solo: sempre nell’ottica del massimo sfruttamento aerodinamico, è ritornato il soffiaggio verso l’esterno nella zona del mozzo ruota. Una soluzione che permette di alimentare il flusso d’aria che va verso la parte posteriore della monopo-
sto. Nuova è anche la forma del telaio, con un andamento a scendere della parte anteriore più morbido, senza il vistoso scalino della F14 T. SOTTO PELLE La vera rivoluzione, comunque, si apprezzerà solo a Melbourne, quando ai box le monoposto dovranno mostrarsi per forza senza camuffamenti. Di sicuro si sa già che è stata abbandonata la rivoluzionaria e poco redditizia disposizione del serbatoio dell’olio nella scatola del cambio: ora è tornato nella zona del serbatoio della benzina, come su tutte le altre monoposto. Inoltre l’installazione della power unit è più in linea con la concorren-
za, con turbina a compressore di maggiori dimensioni e scarichi che permettano di sfruttare al massimo il motore elettrico collegato al calore. È prematuro pensare che in un sol colpo sia riuscito l’aggancio alla MerceNOVITÀ OK Il braccio inferiore della sospensione anteriore stile Mercedes e, nel tondo, le pinze dei freni coricate stile Red Bull PIOLA
des. La SF15-T deve servire da banco di collaudo in prospettiva 2016, senza però perdere di vista l’obiettivo di Arrivabene. Ovvero vincere due gare già quest’anno © RIPRODUZIONE RISERVATA
Bayliss-Ducati per altri 3 GP Oggi l’annuncio ● (p.g.) Non poteva essere altrimenti: Troy Bayliss correrà con la Ducati anche i prossimi tre GP del Mondiale Superbike: Thailandia (22 marzo), Aragon (12 aprile) e Olanda (19 aprile). Oggi l’annuncio ufficiale. L’asso australiano ha già sostituito in Australia l’infortunato Davide Giugliano, fuori altri due mesi per la frattura di due vertebre lombari. Troy, 46 anni il 30 marzo, a Phillip Island era stato chiamato all’ultimo momento, ma dopo 7 anni di stop e senza aver mai provato moto e gomme. Aveva concluso 13° e 16°. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Formula 1 R Dopo la paura
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Alonso, niente Australia «Rischioso un altro botto»
29
5 DOMANDE A... MAURIZIO FORNARI NEUROLOGO
Le ossa del cranio sono spesse e dure e proteggono il cervello dalle ferite. Il cervello è, inoltre, circondato e protetto da alcuni strati di tessuto (meningi) che contengono il liquido cerebrospinale. Proprio per questa particolare conformazione, buona parte degli urti e dei colpi alla testa è attutita e non provoca danni rilevanti. Talvolta tuttavia traumi importanti possono avere conseguenze molto serie fino al coma e alla morte Quando si parla di trauma cranico si intende qualsiasi lesione al cranio o al cervello dovuta a un evento traumatico. I sintomi e le conseguenze dipendono dalla gravità del trauma
LA DINAMICA
CERVELLO
CUTE
PERIOSTEO
MATERIA GRIGIA
1
Subito dopo il botto, sviene dentro l’abitacolo
2
I medici lo sedano
3
Sull’elicottero che lo trasporta in ospedale, ha altri due mancamenti
4
In ospedale è sottoposto a numerosi esami: tutti hanno esito negativo. Ma persistono problemi di memoria
5
Viene dimesso dopo tre giorni di ricovero
CRANIO
MENINGI Fernando Alonso, 33 anni
1I medici dicono che sta bene ma lo
fermano. Lo spagnolo: «Dura, però capisco». A sostituirlo sarà Magnussen. Alesi: «Scuse McLaren imbarazzanti» Andrea Cremonesi
F
osse dipeso da lui, sarebbe andato in pista già...domenica scorsa, nell’ultima giornata di test a Montmelò: «Solo una decina di giri, non posso andare a Melbourne senza una conoscenza decente della macchina», supplicava Fernando Alonso, stimolato dal lavoro in pista dei colleghi. Gli hanno dovuto spiegare che non si poteva, che dovevano passare almeno due settimane prima di rimettersi al volante. E che il duplice scuotimento laterale della testa aveva messo a rischio anche la trasferta australiana. Esami su esami, gli ultimi lunedì, secondo quanto comunicato dalla McLaren, che hanno dato esito negativo: «Non ci sono segni di eventuali danni». Però pur essendo Fernando
«completamente sano dal punto di vista neurologico e cardiaco», i medici non se la sono sentita di autorizzarlo a partire (domenica prossima) per il primo GP stagionale. Troppo rischioso subire un’altra botta. Sarebbe bastato un tamponamento violento per provocare danni persino fatali. RESA Così suo malgrado il samurai ha dovuto deporre la katana e cedere la sua MP4-30 a Kevin Magnussen. «Sarà dura non essere a Melbourne, ma capisco le raccomandazioni», ha twittato il due volte iridato. La decisione dei medici è stata accolta con un sospiro di sollievo dal clan, considerato tra l’altro lo scarso livello di competitività della McLaren, che difficilmente concluderà il GP. L’obiettivo ora è di esserci in Malesia (29 marzo), un traguardo tutt’altro
Alonso saluta all’uscita dall’Hospital General de Catalunya REUTERS
«Giusto lo stop Per l’età escludo abbia sofferto di un’ischemia» I primi soccorsi a Fernando Alonso a seguito dell’incidente di domenica 22 febbraio al Montmelò: lo spagnolo della McLaren, svenuto subito dopo il botto, viene sedato dai medici COLOMBO-GETTY
che scontato, tengono a far sapere da Woking. Di certo Fernando, rimasto completamente a riposo come disposto dai medici, prima di partire dovrà dimostrare di essere ok non solo dal punto di vista fisico (cosa già certificata) ma anche di aver recuperato al 100% quei tempi di reazione che sono tipici dei piloti. MISTERO Il forfait australiano da parte di Alonso era prevedibile come lo è l’infittirsi del mistero perché la domanda su che cosa sia realmente accaduto il 22 febbraio alla curva 3 di Montmelò non ha ancora una risposta. La McLaren ancora ieri riconfermava che la macchina non ha sofferto alcun guasto «altrimenti ci saremmo sentiti in dovere di renderlo noto». E pare che lo stesso Andrea Stella, «emigrato» da Maranello a Woking e suo uomo di fiducia, abbia tranquillizzato Alonso. Allora Fernando si è davvero sentito male? E perché? Gli esami (ripetuti) tendono ad escluderlo. Intanto alla Mclaren nessuno si è strappato i capelli per lo stop imposto dai medici, perché, oltre a salvaguardare il pilota, eviterebbe qualsiasi pericolo per chi corre con lui, qualora si manifestasse qualche
defaillance. Questo fa supporre che nessuno sia in grado di garantire che non ci sia stato davvero un malore improvviso dietro l’incidente. A rendere ancora più difficile trovare le ragioni di quella strana uscita il fatto che Fernando non ricordi assolutamente alcunché: ieri in Germania scrivevano che era così confuso al punto da parlare in italiano, pensando di correre ancora per la Ferrari. Una tesi per la McLaren plausibile. Di certo al centro medico lo spagnolo stentava a mettere a fuoco chi lo circondava ma ha riconosciuto subito il padre. TESI «E’ una situazione assurda e preoccupante — sostiene Jean Alesi, che saltò due GP nel ‘94, Aida e Imola, ma per una duplice frattura vertebrale — “colpa” della bufala messa in giro dalla Mclaren, quando ha sostenuto che Alonso era uscito per colpa del vento. Una cosa che ha minato la credibilità dell’ambiente. Io di gare ne ho disputate un bel po’ e nulla mi toglie dalla testa che un incidente del genere sia legato a un problema meccanico. La scossa? Tutti i tecnici della F.1 lo dicono, fuorché quelli della Honda». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il professor Maurizio Fornari è responsabile dell’unità di neurochirurgia dell’Humanitas di Rozzano. ● Professor Fornari, come va letta la decisione dei medici di vietare ad Alonso di correre in Australia? «In linea di massima quando uno sviene, è consigliabile che per un po’ non si metta a guidare l’automobile. Un concetto ancora più vero se si tratta di un pilota che deve affrontare sollecitazioni importanti di 4,5 o 6 G. Direi che si tratta di una misura precauzionale corretta». ● Quello che ancora non si sa è perché Alonso sia finito contro quel muretto. «Ci può stare che abbia avuto un malore». ● Tipo una lieve ischemia? «Per un uomo della sua età, lo escluderei assolutamente. Ma io sono un medico e posso solo dare giudizi su fatti oggettivi, l’unica cosa certa è che ha subito un trauma cranico». ● Possibile che se si fosse trattato di un malore transitorio non ci sia traccia negli esami clinici successivi? «Sì è plausibile». ● Qualcuno sostiene che nello stato confusionale si sia messo a parlare in italiano, pensando di essere alla Ferrari. «Lascio queste cose ai giornalisti, io da medico mi baso sui fatti: ha subito un trauma commotivo, quanto importante lo capiremo quando potrà tornare in auto». a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA
30
Basket R Il personaggio
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Massimo Oriani
Cantù e Roma ottavi di Eurocup su SportItalia
INVIATO A CANTÙ
C
e ne fossero di persone come Keith Langford. In campo lo conosciamo benissimo, ma è lontano dal parquet che l’ex giocatore di Milano colpisce. Per l’educazione, l’eloquenza, il savoir faire, non certo tipici della maggioranza dei cestisti che arrivano dalle nostre parti, senza voler offendere nessuno. Stasera Keith gioca un piccolo derby, per lui, al Pianella con Kazan, forse il peggior avversario che potesse capitare alla FoxTown.
Keith Langford, 31 anni, sta realizzando 19 punti di media in Eurocup dopo essere stato il top scorer dell’Eurolega la scorsa stagione con Milano. Eccolo, a sinistra, con un altro reduce dell’Olimpia, Curtis Jerrells, a destra: in alto quest’anno con la maglia dell’Unics e, sotto, mentre festeggiano l’incredibile canestro vincente in gara-6 della finale scudetto 2014 di Jerrells CIAM-CAST
Mr. Langford, che effetto le fa tornare da queste parti? «Come sono sceso dall’aereo mi ha colpito un’ondata di emozioni. Girando per Milano mi sono tornate in mente tante cose. Ma essendo tutti bei ricordi mi ha fatto molto piacere». C’è mai stata la possibilità che rifirmasse per l’Olimpia?
R«Gentile? Lotta
come pochi. Ha solo bisogno di avere vicino gente che lo capisca»
«A inizio stagione Portaluppi mi aveva parlato chiaramente, dicendomi che la squadra sarebbe andata in un’altra direzione. Poi le cose sono cambiate e a un certo punto sembrava che potessi restare. Ma alla fine non è andata così». Ora ce lo può dire: ci sono mai stati veri problemi con Gentile? «Onestamente no. Eravamo arrivati a un punto in cui ci eravamo capiti. Forse all’inizio del primo anno c’erano state difficoltà, lui era giovane, stava ancora imparando tante cose, mentre io ero il veterano e volevo solo fargli capire di incanalare in modo positivo quello che stava cercando di fare. E’ un lottatore come ce ne sono pochi, ha solo bisogno di avere accanto qualcuno che lo capisca». Alessandro può giocare nella Nba? «Assolutamente sì. Gliel’ho detto dal primo anno, dipende solo da lui, da quanto è pronto a sacrificarsi. Ha più talento di qualsias altro giocatore della serie A, italiano o straniero». Sorpreso dal rendimento di Mila-
Langford: «Cantù e la mia Milano Che nostalgia...» 1La guardia di Kazan: «Al Pianella per me è derby
L’Olimpia? Sorpreso dalla sconfitta in Coppa Italia»
no in Euroelega? «In parte sì, pensavo ormai avessero svoltato, che l’inerzia dello scudetto vinto li spingesse. Ma allo stesso tempo ha perso due giocatori chiave come me, non per fare il gradasso, e Jerrells. Ci avevamo messo due anni per arrivare a quei livelli, è dura ripartire da zero o quasi. Forse se terranno questo gruppo intatto la prossima stagione potranno lottare ad alto livello
anche in Europa». Come giudica le due sconfitte con Sassari? «La prima ci può stare, era a inizio stagione, la seconda mi ha sorpreso. Ma è la conferma del gran lavoro che sta facendo Sacchetti». Spesso però viene criticato per lo stile di gioco della sua squadra. «Quelli della vecchia scuola, gli
storici della pallacanestro, magari storcono il naso ma per un giovane giocatore non c’è nulla di più attraente. La cosa importante è che prendano gente adatta a quel sistema. Logan, Dyson e Lawal sono perfetti ad esempio». Deludente anche la vostra eliminazione in Eurolega. «Molto, avevamo grandi aspettative. Ma in ogni caso c’è una
stagione da onorare, dobbiamo essere professionisti sino in fondo». Conosce bene coach David Blatt: come valuta il suo operato a Cleveland? «Ho sempre detto a tutti di avere pazienza. E infatti ora si vedono i risultati. Certo, avere LeBron in squadra aiuta. Credo arriveranno in finale Nba». E per il titolo? «Non mi spingo a dire che lo vinceranno i Cavs. L’Ovest è fortissimo. Da come andranno i playoff nella Western Conference credo nascerà o meno la necessità di cambiare il sistema di qualificazione, come ha già accennato il commissioner Silver». Suo fratellino al Paok sta andando alla grande. «Lo seguo da lontano ma sono molto felice per lui, sta disputando la sua miglior stagione da professionista». Cosa serve per battere Cantù? «Basto io (ride, ndr.)... Sono le mie partite, attaccherò sin dalla palla a due, sono eccitato dal-
A-2 GOLD
Verona insegue la Coppa Italia in fiera 1Weekend a Rimini con 101 eventi. Ramagli, coach della Tezenis: «Prodotto unico: al centro c’è il basket» Vincenzo Di Schiavi
Q
ualcosa di diverso. E di nuovo. Si chiama RNB Basket Festival. Da venerdì a domenica alla Fiera di Rimini. Un contenitore che trasuda basket con 101 eventi. Concerti, stand, convegni (interessante quello sull’impiantistica), fan zone, streetball, corsi di cheerleading, summit tra arbitri e tifosi, i clinic della Fip, il playground degli ultras, la scuola di tifo e tanto altro. Signori, è la fiera della pallacanestro. Dove si assegnerà la Coppa Italia di A-2 Gold e Silver, quella di Serie B, C e di A-2 femminile. Totale: 21 squadre per 18 gare in 3 giorni. Da Guinness. «E’ veramente un contenitore unico che sposa una filosofia diversa: al centro c’è l’evento e non solo la cop-
pa». Parole di Alessandro Ramagli, coach di Verona, una delle protagoniste della Final six: in semifinale sfiderà la vincente di Torino-Ravenna, mentre Brescia aspetta una tra Ferentino e Treviso. Domenica la finale, ore 18.15. Tutto in diretta su Sky. FASTI Cerchiata dai pronostici per il salto in A, Verona comanda, insieme a Brescia, un campionato bello e avvincente, nonostante le storture finanziarie. Ramagli squaderna un progetto che ha un approdo ambizioso: ridare al basket una piazza storica: «E’ l’obiettivo di società e sponsor. Che sono solidi e seri. Abbiamo due stranieri di valore come Umeh e Monroe, ma quelli li hanno tutti. La differenza la fa il blocco italiano: De Nicolao ha abbracciato la causa, Boscagin,
Reati e Gandini, rappresentano la continuità col passato, Ndoja l’esperienza e Giuri è il nostro jolly che esce dalla panchina. In città è tornata la passione che c’era negli Anni 90». Formula vincente, dunque. Anche se la concorrenza è agguerrita: «Brescia è la grande sorpresa — dice Ramagli — ma in corsa per la Serie A vedo pure Torino e Ferentino. Sono attrezzate per il salto». SERBATOIO Al piano di sopra, di questi tempi, ci s’interroga su un futuro meno esterofilo e più autoctono, guardando magari al potenziale serbatoio: l’A-2 Gold. Ma lo è davvero? «Sì - riflette Ramagli - e se non lo è abbastanza lo deve diventare. Al netto del difficile equilibrio finanziario di alcune realtà, questo è un torneo che esprime una buona qualità, alcune ec-
cellenze e ha un pubblico in crescita. Ma soprattutto ha una sua mission, quella di produrre giocatori che possano competere al vertice. Penso a Stefano Tonut: è già pronto per la A e non per scaldare la panchina, perché ha vissuto un’esperienza che lo ha formato. Potrei citare altri due o tre italiani come lui. L’obiettivo è quello di sfornarne di più. Questo campionato ha un senso e una sua visione. Vado oltre: club come Biella, Trieste o Casalpusterlengo, che attingono dal proprio vivaio perché costa poco, andrebbero incentivate in questo senso: non dovrebbero avere costi, ma sgravi già in partenza. E’ chiaro che se in Serie A si vuole un campionato con più italiani e competitivo, bisogna cominciare a lavorare adesso per produrli perché non ne abbiamo a sufficienza».
Alessandro Ramagli, 50 anni, allena Verona dal 2012 CIAMILLO
Sfide decisive per le italiane negli ottavi di Eurocup dove stasera alle 20.30, Cantù ospita l’Unics Kazan, una delle favorite, mentre alle 18 Roma visita i turchi del Banvit Bandirma (le 2 partite in diretta su SportItalia). SACRIPANTI « L’Unics è costruito con un budget notevole che ha ingaggiato tre dei migliori giocatori del campionato italiano della scorsa stagione, Langford, Jerrells e White — dice Sacripanti coach di Cantù —. Dovremo dimostrare tanta umiltà e ferocia per colmare il gap tecnico e atletico». DALMONTE «E’ inequivocabile che l’assenza di Gibson e Freeman ci imponga di stravolgere le abitudini consolidate — dice Dalmonte coach di Roma —. Avendo solo due guardie abili e arruolate, Stipcevic e D’Ercole, la chiave della gara è la nostra superiorità in ali e centri e la loro capacità di adeguarsi». ● OTTAVI DI FINALE (andata): Zenith S.Pietroburgo-Khimki, Parigi Levallois-Turow, BanvitRoma, Lietuvos Rytas-Karsiyaka, Bamberg-Lokomotiv Kuban, Cedevita Zagabria-Gran Canaria, Cantù-Kazan, Valencia-Bayern Monaco.
l’idea di tornare a giocare al Pianella». In questi giorni negli Usa si è scatenato il dibattito sul cyberbullismo. Voi atleti venite spesso insultati da chi si nasconde dietro un account Twitter o Facebook. «Fa parte del gioco. Certo, dà molto fastidio, ma essendo professionisti dobbiamo cercare di non perdere il self control. Vogliamo i soldi, la fama, ci fa piacere quando ci ritwittano, purtroppo dobbiamo accettare anche l’altra faccia della medaglia». Da afroamericano come giudica i problemi razziali negli Usa? «E’ una situazione molto difficile, ma sono decenni che li affrontiamo, non c’è nulla di nuovo. Ora che ho un figlio vorrei imparare da quello che sta succedendo per educarlo ed evitare che si ripetano gli stessi errori. Stiamo facendo progressi, pensate a 200 anni fa, o al fatto che abbiamo un Presidente nero o che in Germania c’è una donna Primo Ministro. Purtroppo la storia tende a ripetersi e ogni tanto ripetiamo gli errori del passato». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Offese a Conti? Basciano rettifica: «Mai pronunciate» ● Riceviamo da Pietro Basciano in merito in quanto apparso nella rubrica Bravi e Cattivi: «Come Presidente di LNP smentisco di aver attribuito i termini offensivi, da voi riportati, nei confronti di un tesserato della Pallacanestro Trapani, e di aver detto che “ruba lo stipendio”. Nel corso della conferenza stampa seguita alla gara contro Barcellona, ciò che ho dichiarato è che il giocatore “non è quello che vorrei io, quindi non da Trapani”. Senza aggiungere altro». Il patron di Trapani peraltro aveva già chiarito la vicenda, in una nota ufficiale del club, lunedì mattina: «Non era mia intenzione offendere alcuno dei nostri tesserati: né ho pronunciato frasi offensive nei confronti del nostro giocatore Francesco Conti. Se ciò è accaduto, o perché sono stato travisato o perché mi sono espresso in maniera poco congrua, me ne scuso».
Basket R Nba
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
FACCIA A FACCIA
31
CONTENUTO PREMIUM
Un italiano a Houston PASCUCCI SCOVA I FUTURI ROCKETS «GENTILE PUO’ GIOCARE IN NBA» L’INTERVISTA di RICCARDO PRATESI
L’
Nba targata Italia non è solo i Quattro Moschettieri, Belinelli, Gallinari, Bargnani e Datome. O Messina, braccio destro di Coach Popovich a San Antonio. Negli Houston Rockets c’è infatti un dirigente pesarese, Gianluca Pascucci. Vicepresidente of Player Personnel. E General Manager dei Vipers di D-League, la squadra affiliata ai Rockets nella Lega di Sviluppo giocatori. L’uomo che prima scova i talenti, poi li fa crescere. Lo incontriamo al Caffe Fellini, in centro a Houston. Arriva su una Fiat rossa da città. Reduce dall’ennesimo viaggio da osservatore di prospetti, tra Washington, Boston e New York. Partiamo dal suo lavoro sempre con la borsa da viaggio in mano, a caccia di talenti. Come funziona? «La nostra unità di mercato è composta da 7-8 persone. Facciamo scouting di college o internazionale. Il capo delle operazioni è Daryl Morey, il general manager. Io vedo circa 100 partite l’anno on the road, più le innumerevoli gare che visioniamo sul maxischermo in sede. Sono fuori citta 15-18 giorni al mese fra scouting e viaggi al seguito di Rockets o Vipers. Il picco da novembre a marzo, quando coincidono college, D-League e stagione regolare Nba».
Qual é il segreto per capire se un giocatore è da prendere? «Le valutazioni tengono conto di tre fattori: talento, doti atle-
«HARDEN E’ MIGLIORATO ANCHE IN DIFESA, SE LA GIOCA PER L’MVP. COACH MCHALE? I GIOCATORI LO ADORANO»
«NON VEDO A BREVE ITALIANI NELLE SCELTE. ALESSANDRO QUANDO LO VORRA’ PENSIAMO POSSA STARE TRA I PRO’» GIANLUCA PASCUCCI VP PLAYER PERSONNEL HOUSTON ROCKETS
D’Antoni per Denver? ● I Nuggets di Danilo Gallinari hanno licenziato coach Brian Shaw, col quale l’azzurro non ha mai avuto un grande rapporto. Denver (20 vinte, 39 perse) è stata affidata al vice Melvin Hunt ma per il futuro Mike D’Antoni è in testa alla lista dei sostituti con Avery Johnson e Alvin Gentry. Risultati: Philadelphia-Toronto 103-114, Brooklyn-Golden State 110-108, Miami-Phoenix 115-98, Minnesota-LA Clippers 105-110, Dallas-New Orleans 102-93.
tiche e testa. Se visioni un giocatore che declina al meglio queste qualità hai davanti un futuro All Star. Per gli altri prospetti cerchi di capire chi può essere un buon “incastro”, funzionare nella dinamica di squadra. La differenza la fa la situazione. Posto giusto e momento giusto».
stesso dal 1993: ha vinto 2 titoli. E avuto solo 4 allenatori: Tomjanovich, Jeff Van Gundy, Adelman e McHale». Houston punta al titolo. Giusto? «Siamo lì, lo dicono i risultati. Tutte le squadre che faranno i playoff di Western Conference hanno la possibilità di vincere il titolo. Le distanze sono minime. Ma Golden State ai playoff sarà la squadra da battere”.
Migliorare la squadra significa pure sviluppare talenti, grazie ai Vipers… «I leader tecnici dei Rockets sono Harden e Howard. Tra quelli carismatici dello spogliatoio, oltre al veterano Terry, c’è Beverley, il play. Preso da San Pietroburgo. Cresciuto anche grazie alla D-League. Che ha fatto bene pure a Jones e al lituano Motiejunas: partono in quintetto, ma hanno avuto bisogno di giocare con continuità quando in Nba non avrebbero potuto ancora farlo. Ora ai Vipers lavoriamo sullo svizzero Capela».
Con gli altri italiani riuscite a vedervi? «Sul parquet. Si arriva alle partite con ampio anticipo. 3 ore prima, il momento giusto per le chiacchiere. Con Messina ci siamo visti a Houston. Se sarà lui il primo capoallenatore non americano in Nba? Sarebbe un orgoglio, da italiano, lui toccherà legno. Ha esperienza, preparazione tecnica e gli viene riconosciuto lo sviluppo di giocatori Nba importanti». James Harden, 25, la stella dei Rockets e top scorer della Nba REUTERS
Com’e rapportarsi con un allenatore come Kevin McHale, leggendario coi Boston Celtics di Bird? «Kevin è spettacolare. I giocatori lo adorano. Sa come si vince. E insegna come si fa. E’ un ottimo partner di lavoro perché è stato un dirigente a Minnesota. Ha una prospettiva completa, vede la big picture».
La faccia dei Rockets è Harden. Sara l’anno del Barba? «E’ cresciuto tanto. Anche in difesa, era il tallone d’Achille. Se la gioca per l’Mvp, il premio di miglior giocatore. Quel che sta facendo lo vedono tutti..». Com’e la rivalità con San Antonio e Dallas, altre texane?
«Prova a chiedere alle squadre che vengono a giocare nel Triangolo del Texas, quanto è complicato... La rivalità c’è. Il tifo diventa più acceso. Se poi è sfida playoff… Cuban (proprietario Mavs) e Buford (g.m. Spurs) sono uno stimolo per migliorare per noi, come noi lo siamo per loro. Ci aiuta la stabilità: il proprietario, Alexander, è lo
LA SQUADRA TEXANA CHE PUNTA AL TITOLO NBA HA AFFIDATO LO SVILUPPO AL DIRIGENTE PESARESE
A proposito di Italia. La Nazionale, in chiave Europeo? «E’ arrivato il momento di concretizzare l’eccellente lavoro fatto. Oltre ai giocatori Nba, Gentile e Hackett possono dare un contributo chiave per strappare un posto per Rio 2016». Houston ha i diritti di Alessandro Gentile. Verrà in Texas la prossima stagione e ci sono altri azzurri papabili per l’Nba? «Per i prossimi 2-3 anni vedo difficile l’arrivo di nomi nuovi dall’Italia tramite il Draft. Gentile ha 22 anni e sta giocando a livelli eccellenti a Milano. Se e quando vorrà, noi pensiamo possa diventare un giocatore Nba». Lo aspettano… © RIPRODUZIONE RISERVATA
Rugby R Sei Nazioni
32
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Castrogiovanni ora è la terza scelta
1Brunel non lo convoca: confermati Chistolini e Cittadini, trionfatori in Scozia. Ma può rientrare al Mondiale Simone Battaggia
È
presto per dire che è la fine di un’era, ma la notizia fa comunque rumore. Martin Castrogiovanni non è tra i trenta convocati dal c.t. Brunel per le ultime due partite del Torneo, domenica 15 marzo contro la Francia e sabato 22 con il Galles, entrambe a Roma. Assente in Scozia per essere stato morso al naso da un cane — un incidente mai chiarito fino in fondo — il 33enne pilone destro questa volta è stato escluso per scelta tecnica. Nella lista degli atleti indisponibili per infortunio non c’è: compaiono solo Zanni, Campagnaro e Canale. Al suo posto sono stati confermati il 25enne Dario Chistolini, delle Zebre, e il 32enne Lorenzo Cittadini, da quest’anno ai London Wasps. Entrambi autori di un’ottima prova nella vittoria 22-19 a Murrayfield. LE PRIME PARTITE Castrogiovanni era partito titolare nelle pri-
me due partite del Torneo, perse contro Irlanda (3-26) e Inghilterra (47-17). In entrambi i casi l’insieme della mischia aveva sofferto, in chiusa ma soprattutto in rimessa laterale. Contro il Trifoglio aveva concesso due penalità, contro la Rosa tre. In entrambi i casi era stato sostituito da Chistolini dopo un’ora di gioco circa, un momento ormai standard, a livello internazionale, per la sostituzione delle prime linee. Le sue erano state prestazioni non trascendentali, lontane dagli standard di sei o sette anni fa, quando dominava in chiusa ed era una furia palla in mano, ma comunque in linea con il rend i m e n to d i molti altri compagni. Dieci giorni fa, dopo il famige-
rato morso del cane, Castrogiovanni era rimasto a Roma, in raduno con la squadra. Lo staff medico aveva fatto di tutto per recuperarlo, tant’è che il pilone aveva lasciato il centro «Onesti» solo mercoledì mattina, il giorno in cui Brunel aveva diramato le convocazioni per Edimburgo. I MOTIVI DI BRUNEL Dopo il trionfo, per il c.t. sarebbe stato difficile e ingiusto escludere due dei protagonisti — tutti confermati — della vittoria in Scozia per far posto al pilone del Tolone. Che, del resto, quest’anno sta giocando poco anche nel club. In 18 partite di Top 14 è partito numero 3 titolare due volte e in tre occasioni è entrato dalla panchina. In Champions è stato schierato tre volte, una delle quali dalla panchina, e per la prossima stagione si parla di un suo passaggio a Benetton. Con la fidanzata, Giulia Candiago, sta già cercando casa nella Marca. Do-
po nove logoranti stagioni all’estero — sette a Leicester, la prima delle quali, nel 2006-07, coronata dal titolo di miglior giocatore della Premiership, e due nel Tolone delle stelle — Castro sembra
RSta giocando poco anche nel club: viene escluso per scelta tecnica con Francia e Galles
quindi voler mettere radici. TERZA SCELTA Dopo 109 presenze, per la Nazionale resta una risorsa in un ruolo ad alta specializzazione, ed è certamente il giocatore più riconosciuto dal grande pubblico. Difficile pensare a una sua esclusione dalla Coppa del Mondo, nell’autunno in Inghilterra. Al momento, però, è terzo nella lista di Brunel. Scelta per certi versi rischiosa — la prima linea della Francia non è un cliente facile —, comunque chiara. Ieri, sera, sul profilo pubblico Facebook — quello privato ieri non era più attivo —, Castrogiovanni ha pubblicato un passo della poesia Invictus, chiuso con un «Forza azzurri, forza Jacques & tutto lo staff». Diplomazia. (ha collaborato Roberto Parretta) © RIPRODUZIONE RISERVATA
I piloni destri che lo hanno sostituito
DARIO CHISTOLINI 26 anni ZEBRE Nato in Sudafrica, arrivò al Petrarca Padova nel 2008. Poi anche due anni a Gloucester
Out Bortolami, tornano Geldenhuys e Masi ● Nel gruppo azzurro rientra anche Andrea Masi, che ha recuperato la profonda ferita a un polpaccio. Questi i 30, al lavoro da domenica a Roma. Piloni: Aguero, Chistolini, Cittadini, Al. De Marchi. Tallonatori: Ghiraldini, Manici. Seconde linee: Biagi, Furno, Fuser, Geldenhuys. Terze: Barbini, Ma. Bergamasco, Favaro, Minto, Parisse, Vunisa. Med. mischia: Gori, Palazzani, Violi. Aperture: Allan, Haimona. Trequarti: Bacchin, Bisegni, Masi, McLean, Morisi, Ragusi, Sarto, Venditti, Visentin.
Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).
AIUTO contabile, pluriennale esperienza contabilità generale, fatturazione attiva/passiva, gestione cassa, banca, valuta proposte preferibilmente part-time. 338.74.70.197 CONTABILE pluriennale esperienza, libera subito. Anche part-time. Contatti: inforete2014@gmail.com 338.23.90.087 CONTABILE ragioniera esperienza pluriennale clienti-fornitori, banche offresi. 331.15.45.485 IMPIEGATO 27enne ottimo standing e inglese esperienza amministrativa commerciale possesso requisiti assunzione tempo indeterminato sgravi contributivi 2015. Tel. 347.73.53.667 RAGIONIERE pluriennale esperienza co.ge, fornitori, banche, bilanci, adempimenti fiscali. Offresi. 340.62.20.076 SEGRETARIA anche studi medici, pluriesperienza pratiche ufficio, referenziata, organizzativa. Milano/limitrofi. 333.79.21.618 no perditempo. AGENTE di commercio valuta proposte concrete di proficua collaborazione. 347.73.12.582 ididdl@icloud.com AUTISTA di fiducia, esperienza ventennale, referenziato, cerca lavoro anche part-time. 333.95.76.523 CAMERIERE 37enne esperto, per trattoria/ristorante/bar, buon carattere, preciso. 02.45.25.531 347.22.73.684
ASSISTENZA disabili, italiano, autista, tuttofare, trasferimenti estero, ottimo spagnolo, presenza, serietà 338.64.68.647 AUTISTA privato abile solutore problemi a disposizione. Tel. 334.16.91.609 COLLABORATORE domestico srilankese offresi anche badante, custode, ottima presenza, ottime referenze. 388.93.06.393 PORTINAIO 46enne italiano con esperienza disponibilità immediata Milano/hinterland. Referenze controllabili. 346.08.02.729 RAGAZZO srilankese offresi come colf, badante, operaio, custode, giardiniere. Ottime referenze. 388.93.06.393
CONTABILE neopensionato, autonomo fino bilancio, adempimenti/dichiarazioni, inglese, tedesco/francese scolastici, reports, padronanza PC, offresi par-time/full-time 339.29.95.573 ESPERTA contabilità, bilancio, dichiarazioni, laureata economia, pluriennale esperienza, proponesi ad aziende/studi. 328.14.11.194 TRADUTTRICE madrelingua russa offresi. 348.47.62.862
A Milano azienda, per nuovo reparto, impiega 3 ambosessi per gestione clienti, assistenza e ordini. 02.24.00.177
SOCIETÀ di distribuzione quotidiani ricerca automuniti per lavoro di consegne notturne residenti Monza, Carnate, Usmate Velate, Vimercate, Brugherio e limitrofi. Tel. 039.88.16.25 COMMESSA esperta vendita abbigliamento-accessori uomo/donna, cercasi. Conoscenza inglese. info@maneramilano.it 377.46.47.451
TEMPORARY export manager per progetti vendita mercati esteri offresi. info@primekey.it
APPARTAMENTO grande rappresentanza mq. 420, adiacenze Brera, edificio storico, scaloni monumentali, affreschi, grandi spazi artisticamente restaurati. Fitness golf indoor. CE: D IPE: 104,5 kWh/mqa 02.88.08.31 cod. P05 filcasaimmobili.it ATTICO nuovo Giulio Cesare. Soggiorno, pranzo, cucina, bicamere, biservizi, terrazzo. CE: B - IPE: 34,78 kWh/mqa. 02.88.08.31. Cod. T30 www.filcasaimmobili.it BILOCALE nuovo Affori/Taccioli, corte d'epoca. CE: D - IPE: 111,1 kWh/ mqa. 02.88.08.31. Cod. M04 www.filcasaimmobili.it BILOCALI -trilocali nuovissimi viale Monza. Varie metrature, box. Da 2.760 euro/mq. CE: B - IPE: 33 kWh/ mqa 02.88.08.31 filcasaimmobili.it
BUONARROTI Correggio: piano alto, salone doppio, 4 camere, cucina, pluriservizi, ristrutturato, climatizzato, boxes. CE: F - IPE: 65 kWh/mqa. BEI 02.46.26.86 DIOCLEZIANO vendesi bellissimo bilocale 70 mq, quarto piano, signorile CE: G - APE: 321,86 kWh/mqa. Business Services 02.29.51.80.14 FORO BONAPARTE prestigioso quadrilocale mq. 160, mai abitato. Box. CE: C - IPE: 65,85 kWh/mqa. 02.88.08.31 cod. P23 filcasaimmobili.it ISOLA nuova ristrutturazione, confortevoli bilocali. CE: C - IPE: 86,40 kWh/ mqa. 02.88.08.31. Cod. TC01 www.filcasaimmobili.it VENDESI edificio Duomo del 1800 in Milano. Parzialmente da ristrutturare. Zona centrale. Trattative riservate. CE esente. info@proto-group.com. Astenersi agenzie.
SOCIETÀ d'investimento internazionale acquista direttamente appartamenti e stabili in Milano. 02.46.27.03
TRIBUTARISTA Milano zona Garibaldi offre ufficio o postazione lavoro in condivisione. Tel. 349.75.41.826
ACQUISTARE, vendere aziende, immobili, ricercare soci, joint-venture? Trentennale esperienza nazionale, internazionale, pagamenti garantiti. www.cogefim.com - 02.39.26.11.91
ACQUISTIAMO, VENDIAMO, PERMUTIAMO GIOIELLI FIRMATI, orologi marche prestigiose, coralli. Il Cordusio 02.86.46.37.85
PUNTO D'ORO
COLLINE PIACENTINE
•VAL TIDONE, ZIANO, 70 Km
da Milano, casa indipendente ristrutturata, 230 mq. Terrazzo. Autorimessa tripla. Cortile. Ampio giardino. Euro 218.000,00. www.collinepiacentine.it 335.20.66.40
compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi prestigiosi, oro, diamanti. Sabotino 14 - Milano. 02.58.30.40.26
ACQUISTIAMO
•AUTOMOBILI E FUORISTRALAGO MAGGIORE Vendesi lussuosi appartamenti in riva al lago. CE: A IPE: >50 kWh/mqa. www.laveno-realestate.it - Tel: 342.61.45.451
DA, qualsiasi cilindrata. Passaggio di proprietà, pagamento immediato. Autogiolli, Milano. 02.89.50.41.33 - 327.33.81.299
Una nuova vetrina: ASPETTANDO EXPO MILANO 2015
EXPO 2015
ABBANDONATEVI raffinato ed esclusivo centro italiano, massaggi olistici, promozioni in corso. 02.36.76.76.87 SAN BABILA raffinato centro benessere, personale esclusivamente qualificato, massaggi ayurvedici, professionalità, tranquillità. 02.39.68.00.71
MALIZIOSAMENTE insieme 899.60.44.50. Viziosa 899.60.44.51. Euro 1,30min/ivato. VM 18. Futura Madama31 Torino.
• BRILLANTI,
B&B
Interpreti e traduttori
oppure nei giorni feriali presso l’agenzia:
Martin Castrogiovanni, 33 anni, 109 presenze e 12 mete azzurre ANSA
Alloggi
Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:
www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it
LORENZO CITTADINI 32 anni LONDON WASPS A Calvisano nel 2005, dal 2009 al 2014 a Treviso. Già 15 presenze nei London Wasps
TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 1 Offerte di collaborazione: € 2,08; n. 2 Ricerche di collaboratori: € 7,92; n. 3 Dirigenti: € 7,92; n. 4 Avvisi legali: € 5,00; n. 5 Immobili residenziali compravendita: € 4,67; n. 6 Immobili residenziali affitto: € 4,67; n. 7 Immobili turistici: € 4,67; n. 8 Immobili commerciali e industriali: € 4,67; n. 9 Terreni: € 4,67; n. 10 Vacanze e turismo: € 2,92; n. 11 Artigianato trasporti: € 3,25; n. 12 Aziende cessioni e rilievi: € 4,67; n. 13 Prestiti e investimenti: € 9,17; n. 14 Casa di cura e specialisti: € 7,92; n. 15 Scuole corsi lezioni: € 4,17; n. 16 Avvenimenti e Ricorrenze: € 2,08; n. 17 Messaggi personali: € 4,58; n. 18 Vendite acquisti e scambi: € 3,33; n. 19 Autoveicoli: € 3,33; n. 20 Informazioni e investigazioni: € 4,67; n. 21 Palestre saune massaggi: € 5,00; n. 22 Chiromanzia: € 4,67; n. 23 Matrimoniali: € 5,00; n. 24 Club e associazioni: € 5,42. RICHIESTE SPECIALI Per tutte le rubriche tranne la 21, 22 e 24: Neretto: +20% Capolettera: +20% Neretto riquadrato: +40%
Ciclismo R La classica Gazzetta SI CORRE SABATO IN GARA ANCHE LE DONNE
Marco Pastonesi
N
e ha fatte di tutti i colori. Strade, s’intende. Verdi e gialle, marroni e rosse, in tonalità e sfumature a seconda delle stagioni e del tempo, più ovviamente quelle grigie d’asfalto, fatte e rifatte almeno in allenamento. Gli mancavano solo le strade bianche. Le avrà, finalmente, sabato, addirittura arricchite da due maiuscole: le Strade Bianche da San Gimignano a Siena, la classica del nord più a sud, la risposta italiana alla Roubaix, i muri del Fiandre ma piatti e orizzontali. Marco Aurelio Fontana, 30 anni, tricolore in carica di ciclocross, bronzo olimpico di mountain bike a Londra 2012 (e bronzo mondiale 2014), sarà alle Strade Bianche con la maglia della Nazionale: due ruote e una tavolozza di colori. Fontana, quando è nata l’idea delle Strade Bianche? «L’idea già da un paio d’anni. È una di quelle corse che guardo sempre in tv. Amo le classiche: come la Sanremo, così uguale e così diversa fino all’ultimo istante; come la Roubaix, così antica eppure così nuova; come il Fiandre, così storico e così popolare. Mi piacciono anche i grandi giri, ma io, abituato a corse in cui ci si gioca tutto in un’ora o due, sono più attratto dalle corse di un giorno». E la sua partecipazione alle Strade Bianche? «Parlandone con Davide Cassani. La prima volta al Giro d’onore, in dicembre, a Roma. La seconda volta ai Tricolori di ciclocross. Davide aveva pensato anche al Trofeo Laigueglia, ma in quei giorni ero in ritiro con la Nazionale di mountain bike. Così abbiamo puntato tutto sulle Strade Bianche, la più affascinante per i luoghi, la più importante per il cast dei protagonisti, la più originale per l’alternarsi di asfalto e sterrati».
● La 9a edizione della «Strade Bianche» si disputa sabato con partenza da San Gimignano alle 10.30 e arrivo in Piazza del Campo a Siena dopo 200 km, di cui 45,4 di sterrato. Primo vincitore della corsa Gazzetta, nel 2007, il russo Aleksandr Kolobnev; l’ultimo, un anno fa, il polacco Michal Kwiatkowski, campione del mondo in carica. Un solo italiano nell’albo d’oro: Moreno Moser, 1° nel 2013.
● Al via 20 squadre: 13 team di World Tour e 6 Professional con 8 corridori a testa più una selezione mista azzurra di 6 corridori guidata da Marco Aurelio Fontana (Cannondale). Gli altri convocati dal c.t. Davide Cassani sono: i fuoristradisti Luca Braidot e Nicholas Pettinà (Forestale), il pro’ Marco Canola (Unitedealthcare) e i dilettanti Seid Lizde (Colpack) e Simone Velasco (Zalf).
Fontana: «Alle Strade Bianche me la voglio godere»
● La novità quest’anno è rappresentata dalla prima edizione della «Strade Bianche» al femminile, in programma sempre nella giornata di sabato: da San Gimignano (il via alle 9) a Siena, 103 km di cui 18,4 di sterrato suddivisi in 5 tratti. L’indomani un’altra novità: Gran Fondo Strade Bianche per gli amatori, sullo stesso percorso della gara riservati ai professionisti
DIECI TRATTI STERRATI: 45,4 KM San Gimignano
Monteriggioni 10
9
Santa Colomba 1
Le strade bianche
1
San Leonardo 2,2 km
Castelnuovo Berardenga 8
Siena 7
TOSCANA
Rosia 2
2
Vidritta 2,1 km
3
Bagnaia 5,9 km
4
Radi 4,4 km
5
Str. Com. di Murlo 5,5 km
8
Monteaperti 0,8 km
6
Lucignano d’Asso 9,5 km
9
Colle Pinzuto 2,4 km
7
Monte Sante Marie 11,5 km
10 Le Tolfe
Asciano
3 4 Murlo
6
5
Pienza
Montalcino N
San Quirico d’Orcia
km
1,1 km
10 GDS
«L’ideale sarebbe stato affidarsi a uno come Luca Paolini, che sa guidarti come un tassista senza neanche essere dotato di GoogleMaps, ma tutto a memoria e sensibilità. Ma Jacopo Guarnieri, che considero un mio vicino di casa perché abita a 3 chilometri di distanza, e con cui questa settimana ho fatto un allenamento, mi ha detto che Paolini non ci sarà. Un’altra ruota giusta sarebbe quella di Fabian Cancellara, ma non credo che la mia sia un’idea originale, e certo quella ruota non la lasceranno — prego signor Fontana, si accomodi pure — a me, ultimo arrivato».
Sarà la sua prima volta fra i professionisti? «Il mio esordio con i pro’ in una corsa su strada. E ora che ci penso, è addirittura dal 2008 che non corro su strada: era successo in vista dei Giochi di
1Il bronzo olimpico
Marco Aurelio Fontana, 30 anni, azzurro del Team Cannondale, bronzo olimpico e iridato nella mtb AFP
Perciò? «Cercherò di tenere le antenne diritte e gli occhi aperti, galleggiando in testa. Meglio prendere un po’ d’aria davanti che sottoporsi agli elastici dentro il gruppo. Certi strappi duri arrivano subito dopo discese ripide. Ma chi sta davanti, metà strappo lo fa in velocità, chi sta dentro o dietro deve ripartire, magari evitando chi scivola, chi frena, chi cade. Sarebbe come ricucire ogni volta un distacco di una trentina di secondi. Alla fine ti stronca».
della mtb debutta nella Nazionale di Cassani: «Sarà fondamentale gestirsi bene»
Bicicletta? «Una Cannondale, ma molto diversa rispetto a quelle che uso nel fango o nei sentieri. Niente ruote grosse, ma tubolari da strada. Un po’ più larghi del solito, mi hanno sorpreso per tenuta e ‘grip’».
Pechino, però fra i dilettanti, e se non ricordo male, mi piazzai fra i primi 10. Ma stavolta sarà tutto diverso. Confesso che sono molto incuriosito, quasi elettrizzato. È come cominciare un nuovo viaggio, esplorare, scoprire. E naturalmente esplorarsi, scoprirsi. E arricchirsi, perché ogni corsa, come ogni viaggio, ti dà qualcosa in più».
Con lei, in azzurro, ci saranno anche Luca Braidot e Nicholas Pettinà. «Due biker, compagni di avventure e in Nazionale: Luca è un talento, Nicholas ha dalla sua la distanza. Sarà più facile e spontaneo aiutarsi, sostenersi, guardarsi negli occhi. Magari ci scapperà anche da ridere. Un’esperienza così è un privilegio, e bisogna godersela fino in fondo».
Per gli altri corridori la maggiore difficoltà sarà rappresentata dallo sterrato, per lei dall’asfalto. «Sì e no. Ho provato i tratti sterrati. Ce ne sono di interessanti, un po’ per le buche, un po’ per le pendenze. E poi mi sono allenato sull’asfalto per la distanza, perché 200 km non sono uno scherzo, soprattutto se con 3500 metri di dislivello. Sarà fondamentale capire come e quando muoversi, investire energie nei momenti giusti per non rischiare di finire, presto, in riserva o a secco». Insomma, bisogna saper scegliere la ruota giusta?
33
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Poi ricomincerà la sua vita da viandante? «Partirò domenica per la California, obiettivo la Us Cup. Poi scatta la Coppa del Mondo di mountain bike. Altre strade. Verdi, gialle, rosse, marroni…». Lo spettacolare passaggio dei corridori sugli sterrati delle Crete senesi BETTINI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GRANFONDO GIRO D’ITALIA
Mortirolo cronometrato, gli amatori sfidano i pro’ U na sfida nella sfida. Contro sé stessi, contro altri cicloamatori e persino contro i migliori professionisti. Il terreno di battaglia sono gli 11.850 metri del Mortirolo, la salita che più di tutte negli ultimi anni ha acceso la passione e scatenato la fantasia dei tifosi, sia lungo la strada, sia davanti a un televisore. MONTAGNA PANTANI Sì, perché la scalata della mitica montagna lombarda (1.289 metri di
dislivello, pendenza media del 10,1% e pendenza massima del 18) sarà cronometrata ufficialmente, sia in occasione del Giro d’Italia sia alla Gran Fondo Giro d’Italia, con i tempi che poi verranno pubblicati sui rispettivi siti internet. Sulle durissime rampe del Mortirolo, montagna Pantani di questa edizione del Giro, passerà prima la tappa regina della corsa rosa (la 16a, martedì 26 maggio): partenza da Pinzolo e arrivo ad Aprica dopo 175 km, scalando Campo
PINZOLO 816 m GPM
Campo Carlo Magno 1681 m
Passo del Tonale 1882 m
Dimaro 764 m
10 km 0 km
13,2
GPM
GPM
28,8
Aprica 1173 m
Edolo 688 m
55,3
84,8
Passo del Mortirolo 1854 m
Tirano 433 m
102,4
APRICA 1173m
GPM
118,9
Edolo 688 m
140,1
157,4
175
Carlo Magno, Tonale, Aprica, Mortirolo appunto prima di giungere sul classico traguardo valtellinese. Il 17 maggio la Gran Fondo Giro d’Italia offrirà invece due percorsi: quello di 175 km che ricalca la tappa del Giro e uno più breve, di 102 km, che prevede l’arrivo ad Aprica, escludendo quindi il Mortirolo e la seconda ascesa all’Aprica. Una sfida che, comunque vada, tra battute, polemiche e sfottò, non si esaurirà quel giorno.. © RIPRODUZIONE RISERVATA
34
Pallavolo R Champions League: andata quarti
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Falasca vuole cancellare l’Italia «Siamo il futuro»
LA GUIDA Per Grbic e i suoi è la gara dell’anno C’è il tutto esaurito (a.a. - an.me.) Un PalaEvangelisti gremito spingerà stasera (ore 20.30) la Sir Safety contro il PGE Skra Belchatow nella gara più attesa della stagione. Grbic può contare su tutti, avendo recuperato in pieno anche il libero Fanuli. Al centro Buti-Beretta, in banda Vujevic. Resterà fuori dai 12 il giovane opposto greco Tzioumakas. . I polacchi di Uriarte-Wlazly; KlosLisinak; Conte-Marechal (Winisrski in panchina) e Tille libero. Il ritorno mercoledì (ore 18) a Lodz. UOMINI (andata quarti) Oggi: Novosibirsk (Rus)-Resovia (Pol), (20.30) Sir Safety Perugia-Belchatow (Pol), Kazan (Rus)-Halkbank Ankara (Tur). Final Four a Berlino (GER), 28-29 marzo DONNE (andata quarti) Domani: Vakifbank Istanbul (Tur)-Fenerbahce Istanbul (Tur), Eczacibasi Istanbul (Tur)-Zurigo (Sui), (20.30) Unendo Yamamay Busto-Dinamo Mosca (Rus). Final Four a Stettino (POL), 4-5 aprile
1Il tecnico del Belchatow ha eliminato Macerata e stasera attacca Perugia: «Partiamo alla pari»
TECNICAMENTE SUPERLEGA E PLUSLIGA SI EQUIVALGONO, MA IN POLONIA IL MOVIMENTO E’ MIGLIORE MIGUEL ANGEL FALASCA ALL. SKRA BELCHATOW
Mario Salvini
D
ieci anni fa esatti, nel 2005, di questi giorni la Polonia nominava Raul Lozano c.t. della nazionale. E, raccontava lui ai tempi, si trattava di «un vero choc culturale, perché mai sarebbe stato immaginabile» che i polacchi si facessero guidare da uno straniero. Oggi la nazionale è campione del mondo con un francese in panchina, nella PlusLiga allenano quattro italiani, un belga e, alla squadra campione in carica, un argentino naturalizzato spagnolo: Miguel Angel Falasca. Uno che ha palleggiato 5 anni in Italia (sempre in Emilia: Bolo-
gna, Ferrara e Modena) e l’anno scorso è passato direttamente dal campo alla panchina del club più importante di Polonia, il Belchatow. Con cui quest’anno vuole cancellare l’Italia dalla Champions: dopo aver eliminato Macerata negli ottavi, stasera attacca Perugia.«Sarà una doppia sfida molto equilibrata, difficile per noi». In teoria, data la classifica, dovrebbe essere più facile che con Macerata, da voi spazzata via fin dall’andata… “Non credo proprio. Perugia e Macerata hanno caratteristiche diverse, ma alla fine secondo me si equivalgono. E noi non possiamo certo fare paragoni del genere, perché la Lube in casa ha avuto una serata no. Il divario tra noi e loro non è certo quello visto quella sera, lo si è capito al ritorno quando abbiamo lottato alla pari”. Al ritorno, anche con Perugia a Lodz, davanti a 12.000 spettatori scatenati.. «Uno spettacolo. Lì è tutto più bello, e a volte anche più facile: un pubblico così ti dà stimoli, e una carica fantastica”. La Polonia ha vinto una sola Coppa Campioni, nel 1978, senza russi (anche se non era anno olimpico), col Milowice guidato da
Alexander Skiba, si sente la pressione? “Non siamo obbligati a vincere nulla, ma vogliamo vincere tutto. I nostri dirigenti per la verità sono molto equilibrati. Ma è vero che tifosi e stampa, dopo la vittoria del Mondiale, dicono che possiamo farcela e che questa è un’occasione d’oro. Non siamo il Kazan, ma siamo in crescita. Anche l’anno scorso in campionato non eravamo favoriti… Diciamo che, se non subito, con questo gruppo giovane penso che alla Champions ci arriveremo”. Dieci anni fa Lozano fu uno choc, come ha fatto a cambiare così tanto la mentalità, in Polonia? «Il merito è proprio di Raul, dell’argento che la nazionale ha conquistato con lui al Mondiale 2006. Grazie a lui e a Daniel Castellani, arrivato proprio al Belchatow. I polacchi hanno visto i progressi. Prevedo anzi che di tecnici stranieri ne arriveranno sempre di più». Lei due anni fa era in campo e di punto in bianco è arrivato su una delle panchine più prestigiose al mondo. Come si fa? «Ero a Ufa, in Russia. A metà stagione ho detto che sarebbe stata l’ultima. Ero pronto a tornare in Spagna, a Malaga, ad allenare i ragazzini. Ha fatto tutto il mio
ALTRE COPPE (a.a.-s.cam) Challenge (and, quarti): stasera, uomini 18 Belgrado (Ser)-Ravenna (romagnoli senza Cester), donne 20.30 Igor Gorgonzola Novara-Schweriner (Ger). Cev (and. quarti) 20.30 Energy TI Diatec Trentino-Knack Roeselare (Bel).
Miguel Angel Falasca, 41 anni, nell’altra foro col suo 2°, l’italiano Fabio Storti
procuratore, Luca Novi. Ovviamente non ho avuto dubbi, era un sogno che si avverava, molto prima di quanto potessi pensare. Ed è andato subito tutto bene». Onestamente, pensa di poter vivere un giorno in panchina un’emozione come quella dell’Europeo 2007 quando con la Spagna vinceste l’oro a Mosca contro la Russia? «E contro il pubblico, e contro gli arbitri. Eravamo Rocky contro Ivan Drago. Io ero in campo con mio fratello (Guillermo, opposto, ndr), con il mio miglior amico, Moltò, con ragazzi con cui
sono cresciuto. Da questo punto di vista è stata una cosa irripetibile. Ma spero di vivere altre grandi emozioni, diverse» Se eliminate Perugia sarà sancito che la pallavolo polacca è meglio di quella italiana? «No, credo che il livello tecnico del campionato sia molto simile. Quello che è meglio in Polonia è il contorno: la considerazione, il pubblico, la stampa» . Possibilità di passaggio di turno? «Cinquanta e cinquanta, davvero». © RIPRODUZIONE RISERVATA
PIACENZA ESONERA RADICI VERONA PROLUNGA CON GIANI (m.mar) Mentre a Verona, Andrea Giani ha prolungato per due anni, Andrea Radici non è più il tecnico di Piacenza. E’ stato esonerato proprio nel giorno del suo compleanno e da ieri la squadra è affidata a Marco Camperi, fino a poche ore fa secondo allenatore, che si avvarrà della collaborazione di Marco Meoni. Nella storia del Copra si tratta del primo esonero nella massima serie; l’unico avvicendamento sulla panchina nei 13 anni di presidenza Molinaroli si era avuto nel 2012, ma allora fu Lorenzetti a dimettersi, sostituito da Monti. Radici lascia da signore: «Saluto e ringrazio tutta la famiglia Copra, che si merita un grande in bocca al lupo. Per adesso mi limito a questo, perché non è il momento di fare bilanci visto che mancano cinque gare importantissime alla fine della stagione e Piacenza ha l’obiettivo play off da raggiungere. Lascio con tanti bei ricordi, personali e professionali».
Atletica R Le nostre speranze
Godiamoci l’azzurro che verrà Le 15enni che ci fanno sognare
ra è ulteriormente cresciuta. Al 53”86 all’aperto della scorsa stagione, sabato a Lione ha aggiunto un 54”50 indoor, che non solo migliora il primato italiano allieve, ma dopo sedici anni anche quello junior. Milanese di Trezzano Rosa, gareggia per la Pro Sesto ed è allenata da Paolo Prestipino. In Europa, nel 2015 al coperto, è seconda allieva e sesta junior. MARTA ZENONI Compirà sedici anni lunedì: è la più promettente del lotto (in Europea, negli 800, è prima allieva e, con anche ragazze di quasi quattro anni più anziane, seconda junior!). Nelle ultime due settimane ha frantumato i primati italiani di categoria di 1000 (2’45”89, all’aperto vanta 1”65 in meno), 1500 (4’18”86, seconda agli Assoluti di Padova) e 800 (sabato a Lione, alla seconda esperienza sulla distanza, con un clamoroso 2’05”19 che cancella dopo vent’anni anche il limite junior). Di Ranica (Bg), è all’Atletica Bergamo, è seguita da Saro Naso.
ZAYNAB DOSSO 15 anni, Rubiera (Reggio Emilia) 7”38 sui 60 metri COLOMBO
Andrea Buongiovanni
I
l rischio è concreto: l’Italia, dagli Europei indoor in programma da domani a domenica a Praga, rischia di tornare a casa a mani vuote, senza medaglie. Toccherebbe uno dei punti più bassi della propria storia. Il presente del movimento, non si può negare, è grigio. Il fu-
ILARIA VERDERIO 16 anni, Trezzano Rosa (Milano) 54”50 sui 400 indoor COLOMBO
MARTA ZENONI 15 anni, Ranica (Bergamo) 2’05”19 sugli 800 indoor COLOMBO
SYDNEY GIAMPIETRO 16 anni, San Donato (Milano) 17.12 nel peso da 3 kg COLOMBO
turo, però, per fortuna presenta qualche possibile sfumatura di azzurro. Anzi, di rosa. Visto che a far sperare è un poker di ragazze. Categoria allieve, quindi 15enni o 16enni. Dai 60 al mezzofondo, dai 400 ai lanci: stanno facendo meraviglie. Sia molto chiaro: è decisamente prematuro dire se diventeranno campionesse. Né sarebbe corretto pretenderlo.
ZAYNAB DOSSO Ha compiuto 15 anni il 12 settembre: originaria della Costa d’Avorio, è di Rubiera (RE), ha un fisico nella norma e, allenata da Loredana Riccardi, gareggia per la Corradini Excelsior, storica società di Stefano Baldini. Nei 60, nella stagione in sala, ha compiuti progressi sbalorditivi, scendendo dieci volte sotto i 7”50, fino al 7”38 di sabato a Modena. Solo Audrey Al-
loh ha fatto meglio quest’anno in Italia. In Europa è la miglior allieva e sarebbe sesta junior. In attesa di cittadinanza (e di correre un primo 100), quando la otterrà (a breve?) riscriverà il libro dei primati tricolori. ILARIA VERDERIO E’ la sola 16enne del gruppo e all’attivo ha già un’Olimpiade giovanile (7ª a Nanchino 2014 nei 400). Da allo-
SYDNEY GIAMPIETRO Milanese di San Donato di mamma nigeriana e papà foggiano, allenata da Luigi Cochetti, gareggia per la Pro Patria Cus Milano. Altra primo anno allieva (è nata il 27 gennaio 1999), in gennaio a Schio ha lanciato il peso (da 3 kg) a 17.12, sua prima specialità (l’anno scorso aveva frantumato il primato italiano di categoria dopo 41 anni) e in febbraio a Lucca il disco a 48.13. Fisico imponente, frequenta il liceo scientifico. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DA DOMANI A PRAGA
Del Buono: Euroindoor a rischio ● (a.b.) In casa azzurra, in vista degli Euroindoor di Praga, piove sul bagnato: alle tante assenze, rischia seriamente di aggiungersi anche quella di una delle (pochissime) punte, Federica Del Buono. Dopo i 3000 degli Assoluti di Padova di dieci giorni fa, la portacolori della Forestale ha accusato una lesione al flessore dell’alluce sinistro. «Ho gareggiato indebolita dalla febbre dei giorni precedenti – spiega la 20enne vicentina – e può darsi che le mie difese organiche fossero limitate. Ora va meglio, ma non sono più riuscita a correre: parto comunque (oggi insieme al resto delle delegazione), ma sono demotivata e per nulla sicura di farcela. Proverò a essere al via dei 1500 di sabato, ma deciderò solo alla vigilia, dopo una verifica». Notizie migliori da Marzia Caravelli, che farà i 60 hs: «L’infortunio sotto il gluteo destro, che mi ha costretto a rinunciare agli Assoluti – dice – dopo una terapia d’urto, è quasi riassorbito. Mi mancano certi lavori specifici, ma ci sarò».
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
TUTTENOTIZIE
1TENNIS: SONDAGGIO BARTOLI Un anno e mezzo fa il clamoroso ritiro, all’indomani del trionfo a Wimbledon. Ora la francese Marion Bartoli, lancia un sondaggio su twitter: «Ditemi il vostro parere, torno o no al tennis?».
TENNIS
Biglietti Davis venduti in 13’ Djokovic fa aprire inchiesta «E’ stato un atto criminale» 1Il n. 1 del mondo infuriato. Quasi tutti i 3300 tagliandi di Serbia-Croazia spariti prima di transitare al botteghino: «Mi spiace per la nostra gente» Vincenzo Martucci @VinceMartucci
U
n capopopolo è un capopopolo. Forse la miracolosa caccia al biglietto dell’ambitissima Serbia-Croazia — primo turno del Gruppo Mondiale di coppa Davis 2015, da venerdì a domenica a Kraljevo, nel sud della Serbia —, sarebbe passata inosservata, come il tutto esaurito in appena 13 minuti. Sì, proprio 13 minuti! In Serbia però non succedono poi tante cose, nè ci sono tanti motivi di orgoglio nazionalistico, mentre i tennisti non sono solo idoli, sono veri e propri eroi. Inoltre è previsto il doppio ritorno, del numero 1 del mondo, Novak Djokovic e del suo grande amico, Victor Troicki, dopo un anno di stop per doping. E c’è pure in ballo lo storico antagonismo coi croati (peraltro privi del re degli Us Open, Ma-
PALLANUOTO
Champions: in tv alle 20.30 c’è Brescia-Recco Brescia e Pro Recco si ritrovano oggi nella sesta giornata dei preliminari di Champions League (ore 20.30, diretta RaiSport 2). Dopo le polemiche nella Final Four di Coppa Italia (il patron lombardo Marco Bonometti aveva minacciato di ritirare la squadra), si è deciso che i vertici degli arbitri incontreranno i rappresentanti delle società. Le altre sfida del girone sono Eger (Ung)-Radnicki Kragujevac (Ser) e Barceloneta (Spa)Olympiacos (Gre). Classifica: Pro Recco 15; Eger 7; Radnicki 6; Brescia, Barceloneta 5; Olympiacos 4. EURO CUP Oggi le semifinali di ritorno di Euro Cup: Posillipo-Steaua (Rom) alle 18.30 (andata 8-6); Mornar (Cro)-Carpisa Yamamay Acquachiara alle 19.30 (and. 11-15). DONNE Si gioca la settima di ritorno: Despar MessinaCosenza, Sis Roma-Rapallo (15), Orizzonte-Mediterranea Imperia (17), BogliascoPadova (19), Firenze-Prato (20).
Andrea Fondelli, 21, Pro Recco
Il n. 1 del mondo, il serbo Djokovic, stizzito coi dirigenti della federtennis AFP
rin Cilic, infortunato alla spalla). Tutto questo con appena 3300 posti disponibili: davvero pochini per i campioni della coppa Davis 2012. Quindi sarebbe stato anche comprensibile che i tagliandi fossero andati bruciati in un amen da parte delle centinaia di tifosi
che hanno passato all’addiaccio la notte fra giovedì e venerdì davanti ai botteghini. DENUNCIA Ma, c’è un ma. Djokovic è un numero 1 in tutto, è un leader, è un capopopolo. Il neo campione degli Australian Open è subito intervenuto ur-
IPPICA
lando al megafono del quotidiano Blic di Belgrado: «Sono davvero dispiaciuto. I biglietti non possono sparire in 13 minuti... A meno che non ne vengano messi in vendita appena 50. Alla fin fine la vendita non è mai nemmeno cominciata. Mi dispiace perché abbiamo scelto Kraljevo per portare l’evento proprio fra questa gente. E’ evidente che qualcuno ha commesso un atto criminale e dev’esserci un responsabile che danneggia la nostra federazione e la squadra nazionale». INCHIESTA Così la polizia ha aperto un’inchiesta, ed ha interrogato i dirigenti della Federtennis serba, come conferma il ministro degli Interni, Nebojsa Stefanovic. «Dopo le dichiarazioni di Novak Djokovic, abbiamo deciso di aprire un’inchiesta e di verificare ogni aspetto della vendita dei biglietti per determinare prima possibile se ci sono state violazioni alla legge». Mentre il presidente della TSS, Toplica Spasojevic, ha dichiarato alla tv RTS che 300 abbonamenti, del costo di 5000 dinari (41 euro), per i tre giorni di gara, sono stati venduti direttamente. E ha insistito che le operazioni di vendita sono state trasparenti e che i rimanenti biglietti sono stati distribuiti ai croati, alla Federazione mondiale (Itf), agli sponsor e alle autorità locali. Non certo al popolo che re Djokovic avrebbe tanto voluto richiamare per una volta alle partite di tennis. L’amaro destino dei capipopolo © RIPRODUZIONE RISERVATA
SCI VELOCITÀ
Texas: frusta elettrica in gara Fantino sospeso per 5 anni
La vittoria incriminata del fantino Roman Chapa in Texas e, nel riquadro, il dispositivo elettrico collegato alla frusta che si intravvede nella mano (m.f.) La commissione disciplinare delle corse di galoppo del Texas ha sospeso per 5 anni il 43enne fantino Roman Chapa, infliggendogli anche una multa di 25.000 dollari. La durissima sanzione è motivata dal fatto che il 19 gennaio Chapa aveva vinto una corsa al Sam Huston Race Park usando un dispositivo elettrico collegato alla frusta per infliggere piccole scariche e quindi stimolare ulteriormente il suo cavallo Quiet Acceleration. Con risultati positivi ma effimeri, vista la squalifica dalla corsa del purosangue e la violazione di 4 norme del regolamento, compresa quella sul maltrattamenti animali. Chapa ha tempo fino a domani per inoltrare ricorso e in tal caso rischia, in caso di rigetto, di vedere salire l'importo della multa fino a
35
100.000 dollari. La truffa è stata scoperta casualmente dal fotografo dell’ippodromo. Una volta immortalata la vittoria di Quiet Acceleration e postata la foto sul sito dell’ippodromo si è accorto della presenza del dispositivo nella mano sinistra di Chapa, insospettito dalla richiesta di rimozione dell’immagine da parte del fantino. Ma il bello (si fa per dire) di tutta questa storia è la recidività di Chapa: si era beccato già 5 anni di squalifica per lo stesso motivo nel 2007, in New Mexico. Anche in Italia esiste un precedente famoso. Nel maggio del 1996 a San Siro il fantino dominicano Augustin Herrera venne scoperto in flagrante con un congegno elettrico legato ad un polso mentre si apprestava a salire in sella a Puerto Escondido nella Coppa d’ Oro. Fu squalificato per 2 anni.
Dopo il titolo iridato, Greggio vince in Coppa ● Un’altra vittoria per Valentina Greggio a Pas de la Casa (Andorra). Dopo aver vinto, lunedì, il titolo mondiale dello sci di velocità, ieri la 23enne piemontese ha bissato imponendosi anche nella gara di Coppa del Mondo. Raggiungendo i 176,67 km/h, ha superato le svedesi Linda Baginski (173,42) e Lisa Hovland-Uden (172,93). Per l’azzurra, che tre anni fa si era imposta anche nel Mondiale della categoria «produzione», è la settima vittoria nel circuito iridato. Niente doppietta, invece, nella gara maschile. Dopo l’oro di Ivan Origone e l’argento del fratello Simone lunedì nell’evento iridato, ieri in Coppa del Mondo si è imposto l’austriaco Klaus Schrottshammer, che ha fatto toccare i 183,35 km/h. In casa azzurra, secondo posto per Ivan con 182,32 km/h e terzo per Simone con 180,88. Le prossime due tappe di Coppa del Mondo si disputeranno a Sun Peaks, in Canada, il 12 e il 13 marzo prossimi. Nella settimana successiva si andrà a Idre Fjaell, in Svezia.
●
ATLETICA ●
MONDO OUTDOOR (si.g.) A Ptuj (Slo). Donne. Giavellotto: Ratej 65.75. A Venissieux (Fra). Donne. Martello: Tavernier 71.45. A Jundiai (Bra). Uomini. Lungo: Lasa (Uru) 8.03 (+2.1). Donne. Lungo: Martins 6.65 (+1.0). A Kingston (Giam). Donne. Lungo: Thomas 6.63 (+0.6). 4x100: Technology Un. 43”13. ● LANCI ITALIA (si.g.) A Viterbo. Donne. Giavellotto: Bacciotti 51.61. Cadette: Visca 56.19. Ad Ancona. Uomini. Martello: Lingua 67.38. A Venissieux (Fra). Match FranciaGermania-Italia giovanile. Donne. Disco: 4. Basile 50.38. Martello: 4. Massobrio 61.90; 5. Prinetti (j) 60.32. Giavellotto. 4. Sinigaglia (j) 49.19. ● MARCIA RUSSA (si.g.) Nei campionati invernali russi di marcia su strada a Sochi, miglior tempo mondiale all time nei 20 km donne di Elmira Alembekova con 1h24’47”, risultato non omologabile perché mancavano i 3 giudici internazionali obbligatori. Uomini. 20 km: Ivanov 1h20’06”; Krivov 1h20’43”; Trofimov 1h20’53”; Strelkov 1h21’04”. 35 km: Ryzhov 2h25’54”. Donne. 20 km: Alembekova 1h24’47”; Pandakova 1h25’03”; Vasilyeva 1h25’04”; Sokolova 1h25’38”; Kirdyapkina 1h28’24”. ● A CONEGLIANO (a.fr.) Domenica a Conegliano (Tv), al 4° trofeo Giavellotti Trevigiani, cast tricolore con il bronzo Antonio Fent, le campionesse promesse Paola Padovan e junior Luisa Sinigaglia. Tra gli uomini anche Leonardo Gottardo, 4° ai tricolori, e lo junior Matteo Masetti, bronzo a Lucca.
BADMINTON ●
SERIE A (m.l.) Si è chiusa la regular season della serie A con Milano Tricolore, Bolzano, Novi e Kaltern ai playoff scudetto. La fase finale si giocherà al PalaBadminton milanese il 21 e 22 marzo. Classifica: Milano 43; Bozen 36; Novi, Kaltern 28; Malles 25; Acqui 22; Alba 15; Lazio 13; Frecce Azzurre Palermo 4.
BASEBALL ●
FLEMING A BOLOGNA (m.c.) È Marquis Fleming, 28enne californiano, il nuovo lanciatore straniero dell’Unipol Sai Bologna campione d’Italia. Fleming approda in Italia con un passato nelle Minors di Tampa Bay ed una buona stagione in Independent league con i Lincoln Saltdogs (10-3, 3.38 in 120 riprese).
GHIACCIO KOSTNER: IL TAS DI LOSANNA HA RICEVUTO I RICORSI Il Tribunale di arbitrato dello sport di Losanna (Tas) ha comunicato ieri di aver ricevuto due appelli contro la squalifica di 16 mesi inflitta dal Tribunale nazionale antidoping (Tna) alla pattinatrice Carolina Kostner nell’ambito del caso di doping riguardante il marciatore Alex Schwazer. Nel ricorso, la 28enne Kostner ribadisce di non aver commesso nessuna violazione delle norme antidoping. Un altro appello è stato presentato sempre al tribunale di Losanna anche dalla Procura antidoping del Coni per chiedere l’aumento della squalifica dell’atleta altoatesina a due anni. ● FIGURA Da oggi (coi corti di donne e coppie) a sabato, a Tallinn (Est), i Mondiali junior di figura. Per l’Italia, Matto Rizzo, Guia Tagliapietra, Bianca Manacorda-Niccolò Macii e, nella danza, Sofia Sforza-Leoluca Sforza.
OLIMPIADI GIOCHI 2024, PASSO INDIETRO DEL SUDAFRICA Passo indietro sudafricano per la candidatura ai Giochi del 2024. Il ministro dello Sport, Fikile Mbalula, ha parlato di un piano «abbastanza irrealistico. Per i Giochi se ne riparlerà più in là». Durban è tra le favorite a ospitare i Giochi del Commonwealth nel 2022.
RUGBY A TREVISO ARRIVA GUEMES COL PASSAPORTO ITALIANO (e.sp.) Innesto argentino per Treviso. Si è allenato per la prima volta ieri mattina con i non-convocati per Galway, e si aggregherà con l’intero gruppo quest’oggi in Ghirada il 24enne apertura Bautista Guemes, acquisito fino a fine stagione come «medical joker» per l’infortunato Campagnaro, un innesto su cui conta molto la società veneta che spera di poterlo confermare anche per le prossime stagioni. Un possibile futuro anche in chiave azzurra per questo numero dieci - bravo alla mano e al piede - che a breve (si parla di giorni, se non di ore) riceverà il passaporto italiano per via del nonno di origine siciliana. Se l’ultimo incartamento arriverà in Ghirada prima di venerdì, Guemes potrà già essere inserito nella rosa che sabato disputerà il match di Pro 12 contro Edimburgo. ● VECCHI CONDANNATA (i.m.) Il tribunale di Rovigo, giudice Silvia Varotto, ieri ha condannato in primo grado a sei mesi di reclusione (pena sospesa) per evasione fiscale Susanna Vecchi, 46 anni, ex presidente della Rugby Rovigo (2008-10), attuale consigliere federale con deleghe all’Eccellenza e al settore femminile. Il giudice ha stabilito che la Vecchi nel 2008 non ha versato allo Stato Iva per 106.619 euro relativa alla cooperativa che gestiva la Rugby Rovigo di cui lei era legale rappresentante.
SCHERMA ●
EUROPEI CADETTI Ieri, agli Europei cadetti e giovani di Maribor (Slo), argento per Roberta Marzani nella spada e per Francesco Bonsanto nella sciabola.
SPORT INVERNALI ●
COPPA EUROPA (s.f.) A Jasna (Svk) ultimi due giganti stagionali al francese Richard (9° Tonetti) e allo slovacco Zampa (10° Casse); Tonetti sempre 2° nella generale dietro Leitinger (Aut).
TIRO A SEGNO ●
EUROPEI Ad Arnhem, in Olanda, scattano gli Europei. Oggi e domani in linea gli Juniores, venerdì e sabato i seniores. Oggi postola uomini Jr. con Dario Di Martino, Fabrizio Lapenda, e Alessio Torracchi (finale alle 13) e carabina donne Jr. con Martina Ziviani, Maria Schiava, Alessandra Luciani (finale alle 16).
IPPICA ●
IERI SANGIOVANNI QUINTE’ (m 1600): 1 Santiago di Cielo (M. De Vivo) 1.15.2; 2 Sea Point Jbay; 3 Sharif dei Rum; 4 Sagunto; 5 Show di Casei; Tot.: 2,67; 1,63, 2,04, 3,51 (18,99) Quinté 14-109-11-5 non vinto. Quarté n.v. tris euro 98,60. Col ritirato (8) 36,63. ● OGGI TORINO (ore 18.30, inizio 15.30) In 14 sul miglio nella prova abbinata al quintè. Indichiamo Singapore (12), Soumillon (14), Solista d’Esi (7), Showmar (13), Sandy Roc (3), Solcio Zl (10). ● ANCHE Gal.: Grosseto (14.40). Tr.: Roma (14.30), Aversa (14.45).
NUOTO ●
Valentina Greggio, 23 anni
OLANDESE VOLANTE (al.f.) L’olandese Sharon Van Rouwendaal, allieva di Lucas, vince gli 200, 400, 800 e 1500 sl a Bordeaux (Fra) in 2’00”06, 4’11”72, 8’29”58 e 16’37”66. ● LE CLOS FONDISTA (al.f.) L’olimpionico Chad Le Clos ha partecipato al miglio di Abu Dhabi in acque libere: il sudafricano ha vinto in 20’42”. ● FERRETTI PAPÀ (al.f.) Il fondista della nazionale Luca Ferretti, sposato con l’ex sincronetta Federica Tommasi, è diventato papà: è nata Azzurra.
ORSI E BIANCHI (al.f.) A Forlì (25 m). Uomini: 50 sl, 100 fa Orsi 21”39, 52”59; 200 do Sabbioni 2’00”33. Donne: 50 sl, 50-100 fa Bianchi 25”53, 27”06, 59”31; 400 sl, 200-400 mx Polieri 4’13”44, 2’13”47, 4’45”63; 50 ra Carraro 31”53; 200 ra Celli 2’28”90.
TIRO A VOLO COPPA: ROSSI E GELISIO FUORI DALLA SEMIFINALE Niente da fare per le azzurre della fossa nella prima tappa di Coppa del Mondo, ad Acapulco, in Messico. Nessuna delle tre è arrivata in semifinale. Sia Jessica Rossi che Deborah Gelisio hanno pagato una bruttissima prima serie da 22, poi si sono riprese, ma entrambe hanno chiuso a 70, settima e ottava. Successo alla statunitense dell’Alaska Corey Cogdell, in finale sull’australiana Scanlan. Peccato per la sammarinese Arianna Perilli, semifinalista, ma esclusa dalla finalina allo spareggio. Nel maschile Massimo Fabbrizi dopo due prime serie perfette (50/50), nella terza è incappato in un 22, per poi tornare al 25 nella quarta. Fossa donne: 1. Cogdell (Usa) 71/75 – 12/15 (+10) – 13/15; 2. Scanlan (Aus) 73 – 14 – 9; 3. Rooney (N.Zel) ) 71 – 10 (+2) – 13; 5. Ar.Perilli (S.Mar) 72 – 10 (+1); 7. Rossi 70; 8. Gelisio 70; 27. Stanco 65.
36
L’iniziativa R Il sesto Candido Day
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
FAMILIARI E PICCOLI AMICI PER L’INAUGURAZIONE 1
2
3
● 1 La famiglia Cannavò accanto al murales dedicato a Candido e realizzato dall’artista Andrea Marusic: da sinistra i figli Marco e Marilisa, la moglie Franca e il figlio Alessandro ● 2 I ragazzi delle scuole catanesi impegnati nell’iniziativa «Io tifo Positivo» della Fondazione Cannavò. ● 3 La targa della piazza intitolata a Candido Cannavò, si tratta dell’ex piazzale Oceania un tempo luogo di degrado e ora recuperato PARRINELLO
Una piazza nel nome di Candido 1Catania ha ricordato il suo Cannavò, storico direttore della Gazzetta, intitolandogli un luogo strappato al degrado. Malagò: «Gesto di grande valore e importanza» zando l’esempio che ci ha lasciato in eredità».
A CURA di GIAN LUCA PASINI E DANIELE REDAELLI INVIATI A CATANIA
N
eanche a farlo apposta alla fine la festa sembra per lui, un cane a pelo raso bianco pezzato di marrone, un po’ zoppo. Si chiama Candido, come Cannavò, è un randagio. Piazzale Oceania era la sua casa, ma anche la casa di prostituzione e spaccio. Da ieri si chiama Piazzale Candido Cannavò. Le aiuole sono sistemate, tutto è ripulito, nella mattinata la piazza si è riempita di scolari accanto ai murales con il faccione sorridente di Candido e altri con disegni di atleti in azione. E’ il Candido Day, la sesta edizione, in memoria del nostro indimenticabile maestro per 19 anni, celebrato per la prima volta, come «QUI POSSIAMO ha ricordato il direttore della RICORDARE IL SUO Gazzetta Andrea Monti, in traIMPEGNO SOCIALE sferta «ma in realtà a casa di CHE CI HA INSEGNATO Candido, vicino al mare che aveE RESTA INDELEBILE» va accolto i suoi tuffi da ragazzo e vicino alla sua casa. Qui posANDREA MONTI siamo ricordare il suo impegno DIRETTORE DELLA GAZZETTA sociale che ci ha insegnato e resta nelle nostre corde, indelebile». E questo era indubitabilmente il suo mare «Una volta – racconta la moglie Franca – venne aggredito da una medusa e ferito al braccio sinistro: per questo portava l’orologio sulla destra». Andrea Marusic, l’artista dell’Accademia delle Belle Arti incaricato di realizzare i dipinti, ci ha lavorato per una settimana, giorno e notte, e spesso si è trovato accanto questo randagio, timidamente si è avvicinato, si è fatto accarezzare e coccolare ed è finito
Il nuovo piazzale intitolato a Candido Cannavò
adottato, col nome di Candido. Per la gioia di Franca in memoria delle tante battaglie di Cannavò contro l’abbandono estivo dei cani. PECCATO La decisione di riqualificare una zona della città degradata è riuscita indigesta a qualche povero di spirito che in consiglio comunale ha attaccato il sindaco, Enzo Bianco, ieri a Bruxelles con il presidente della Repubblica, reo di aver voluto dedicare a Cannavò una piazza in cui compaiono anche i colori rossazzurri della squadra di casa. Cannavò non meriterebbe un simile riconoscimento perché 22 (ventidue!) anni fa, quando il Catania calcio venne radiato dai campionati professionistici, Candido disse che alla luce dei fatti era giusto. Per 4 anni girò con la scorta, che spesso «dimenticava» sotto casa quando usciva in auto dal garage. Triste che qualche soggetto cerchi i suoi dieci secondi di celebrità, dimenticando i tanti meriti umani, sociali e giornalistici di un grande catanese. Il rischio di atti vandalici è concreto. Il presidente del Coni Giovanni Malagò si è invece complimentato col sindaco Bianco per l’iniziativa: «Grazie a questo gesto simbolico di grande valenza, la figura di Cannavò continuerà a illuminare il cammino di tutti gli appassionati, valoriz-
IN PIAZZA Accanto all’assessore allo sport, scuola e pari opportunità, Valentina Scialfa, regista della sobria cerimonia, tante testimonianze, oltre al saluto del sindaco via telefonica, da Nino Milazzo, ex vicedirettore del Corriere della Sera e oggi presidente del Teatro Stabile («eravamo come fratelli») a padre Antonio Fallico, uno degli indimenticabili «Pretacci» di Candido, («raccontava la madonna dell’Ognina come Giovanni Verga»), dal colonnello Enzo Parrinello, responsabile del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, («mi ha insegnato il ruolo di dirigente sportivo») a Fabio Pagliara, segretario generale della federatletica, («Una volta Candido mi disse: hai due obblighi, fare meglio degli altri e non dimenticare mai di essere catanese»), fino alla figlia di Liliana Pizzo, grande pallavolista catanese, che porta una lettera della madre, compagna di sport del giovane Candido. AL TEATRO Conclusa la cerimonia nel piazzale Candido Cannavò, ci si trasferisce nel non lontano teatro dedicato ad Angelo Musco, un grande attore addosso al quale Luigi Pirandello cucì opere teatrali come un vestito. Platea affollata, tanti studenti delle scuole impegnate nel percorso di Io Tifo Positivo, Franca in prima fila accanto ai figli Alessandro, Marco e Marilisa, testimonianze e filmati per presentare i progetti con Elio Trifari e Franco Arturi, anime della Fondazione Cannavò, a condurre sul palco. Il tempo scorre veloce tra emozioni e speranze: dal progetto di educazione al tifo a quello di attività nelle carceri, dallo sviluppo del progetto per il basket in carrozzina giovanile al sostegno della scuola di calcio etica antimafia di Gioiosa Jonica. E per concludere brindisi e arancini curati dalla Cooperativa Tre di Coppe, impegnata nel reinserimento e recupero di persone disagiate. Nel più autentico segno di Candido.
1La Fondazione
Cannavò opera su diversi fronti. «Io tifo positivo» e «Kids 4 basket» per i ragazzi
L
a Fondazione Cannavò opera su molti fronti, quasi tutti sono stati i cavalli di battaglia di Candido. CARCERI L’attenzione di Cannavò alle problematiche delle carceri italiane è stata sempre molto elevata. La Fondazione cerca di offrire condizioni di migliore vivibilità negli istituti penitenziari
anche attraverso lo sport, e una soluzione al dramma dei bambini che vi risiedono con i genitori. Tra i tanti progetti, si segnalano quelli a favore dei detenuti di Milano: a San Vittore un kit igienico-sanitario per tutti, campetti di calcio per l’ora d’aria, una palestra per la polizia penitenziaria e la ristrutturazione dell’area attrezzata per i bambini in visita, con la collaborazione di Fondazione Cariplo. Al carcere di Opera una palestra con corsi e attività di formazione, con il patrocinio di Edison; al carcere minorile Beccaria un’area multifunzionale e una palestrina, in collaborazione con Paddy Power. BARRIERE La Scuola Calcio di
Gioiosa Ionica è sorta nel 2006 su un terreno che, grazie all’Associazione Don Milani, all’Associazione Libera e al Csi, è stato sottratto alle mafie e riconsegnato ai cittadini. Questa scuola calcio quindi, non solo è un centro di educazione allo sport, ma è un importante simbolo di legalità. La Scuola Calcio di Gioiosa rappresenta una Scuola Calcio Etica dove comportamenti consapevoli, rispetto delle regole, educazione alla legalità e responsabilità sono il seme su cui far crescere e prosperare i giovani. REGOLE Il progetto IO TIFO POSITIVO Nel segno di Candido si svolge in collaborazione con le scuole, mira a educare i bambini
ALESSANDRO CANNAVÒ GIORNALISTA
«E’ un posto che lo rappresenta bene Le polemiche mi stupiscono» ● Qual è il significato dell’intitolazione di questa piazza a suo padre? «E’ una gioia immensa. Per questo tributo che la sua città natale gli fa, nel migliore dei modi possibile. Ci sono tutti quegli aspetti che lo ricordano in maniera più naturale, più vera. Proprio per come era mio padre».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LE INIZIATIVE
Carcere più umano disabili, educazione I temi a lui più cari
3 DOMANDE A...
alla conoscenza delle regole dello sport come sviluppo di un approccio corretto allo spettacolo sportivo. KIDS 4 BASKET Il movimento sportivo paralimpico legato al basket in carrozzina è in crescita. La proposta Kids 4 basket di Briantea84 UnipolSai Cantù è un progetto ragionato sull’opportunità di offrire un campus estivo dedicato a chi è nel diritto di potersi confrontare serenamente con l’altezza del canestro, la complessità del coordinamento carrozzina-palla e tutte le altre tecniche necessarie per un successivo inserimento nei roster dei tornei giovanili. © RIPRODUZIONE RISERVATA
● Anche un omaggio che riscatta un periodo in cui papà ha avuto problemi con la città, per la famosa vicenda del Catania Calcio di Massimino, 20 e più anni fa? «Io mi sorprendo sempre di queste memorie così solide per queste cose. E molto labili per altre, magari più importanti. Il passato è passato. Penso che mio padre abbia espresso un affetto e un’attenzione per questa città in molte altre maniere durante la sua carriera». ● Un legame indissolubile con la città. Vero? «E’ stato milanese, per via della Gazzetta dello Sport questo è certo. Ma è sempre stato catanese dentro. Un legame forte con questa città che ha mantenuto per tutta la sua vita».
AltriMondi R
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL FATTO DEL GIORNO ORDINARIA CORRUZIONE
Il presidente della Camera di commercio di Palermo Roberto Helg con Pietro Grasso (a sinistra) ANSA
Ma chi è questo paladino della legalità preso con la mazzetta in tasca? 1 A Palermo arrestato Helg per una tangente da 100 mila euro Presidente della Camera di commercio, guidava l’antiracket di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Non si sa se ridere o piangere di fronte al caso di Palermo: un imprenditore portato in palmo di mano perché capofila della lotta al racket beccato con una tangente da centomila euro e, a quanto si capisce, reo-confesso e forse terminale di sistemi corruttivi ancora più vasti, cupole, eccetera.
1
Sentiamo i fatti. C’è il titolare della pasticceria Palazzolo di Palermo che gestisce anche uno
spazio all’interno dell’aeroporto Falcone-Borsellino. La concessione di questo spazio, triennale, è venuta a scadenza, ed ecco Palazzolo che si dà da fare fin dallo scorso agosto per farsela rinnovare altri tre anni. Presenta domande, telefona, nessuno gli risponde. Si rivolge infine al vicepresidente della società che gestisce questi spazi, società che si chiama Gesap. È un signore introdottissimo, da nove anni presidente della Camera di commercio cittadina, dal 1997 a capo della Confcommercio di Palermo, il tipico imprenditore che ha nella manica anche l’asso di una
NOTIZIE TASCABILI IL DISCORSO DEL PREMIER ISRAELIANO
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu parla al Congresso Usa AP
quantità impressionante di relazioni. Le cariche che occupa fanno abbastanza gola, ma l’uomo non s’è mai fatto scalzare da nessuno. Fino a ieri.
2
Come si chiama? Si chiama Roberto Helg. Dunque Palazzolo si rivolge ad Helg, la cosa viene tirata abbastanza per le lunghe, ma venerdì scorso arriva la soluzione del problema: Helg dice a Palazzolo che per ottenere il rinnovo della licenza ci vuole una mancia di centomila euro, non si capisce se solo per sé, o per sé e per altri. Palazzolo esce dall’ufficio, secondo il suo
racconto, abbastanza sconvolto («proprio lui!») e corre dai carabinieri a raccontare tutto. I carabinieri lo imbottiscono di microspie e ieri pomeriggio lo rispediscono da Helg con 30 mila euro e un assegno in bianco come garanzia. Gli altri 70 mila euro saranno consegnati in rate da dieci. Lunedì pomeriggio Helg riceve il pasticcere e lo si sente far calcoli e spiegare come quella transazione sia conveniente, ci sono addirittura dei risparmi rispetto ad altri costi che si dovrebbero affrontare. L’uomo parla con la voce pacata del signore che ha in pugno la situazione, che ha in pugno cioè gli uomini e i mezzi. Senonché, appena uscito Palazzolo (sono le cinque del pomeriggio, siamo negli uffici della Camera di commercio) entrano i carabinieri. I 30 mila euro sono ancora sul tavolo, chiusi in una busta. Nella tasca della giacca Helg ha l’assegno in bianco. Benché il grand’uomo insista sulla propria innocenza e fornisca spiegazioni abbastanza lunari sulla presenza delle banconote e dell’assegno, lo portano al Pagliarelli, dove lo lasciano a meditare, tornando di tanto in tanto a martellarlo. Alle due del mattino, siccome quello non cede, gli fanno sentire la registrazione. Helg sbianca e ammette. Anzi parla in modo tale che agli inquirenti viene il sospetto di un raggiro con più corrotti. Del resto è abbastanza logico che la decisione di assegnare quello spazio aeroportuale evidentemente redditizio fosse presa da qualche comitato o consiglio d’amministrazione… Dunque, è pos-
LA CHIAVE
È stato denunciato dal titolare di una pasticceria Ora si indaga su un giro di corruzione più ampio Dopo aver confessato, si è giustificato: «Avevo bisogno di soldi, mi hanno pignorato la casa»
sibile che, nelle prossime ore, venga fuori qualcosa di più grosso, anche se Helg è già abbastanza grosso…
3
Mi diceva che questo signore era un campione della lotta al racket. Sì, si era battuto, tra l’altro, per l’apertura di uno «sportello legalità» al quale i commercianti si sarebbero potuti rivolgere per denunciare usura, estorsioni e quant’altro. La Camera di commercio, da lui presieduta, «ai sensi del proprio Statuto promuove la cultura della legalità come condizione necessaria per la crescita economica, in particolare, nel campo della lotta al racket delle estorsioni e dell’usura». Veniva invitato ai convegni dove diceva frasi come: «Racket e usura potranno essere sconfitti solo se le vittime denunceranno e collaboreranno con le istituzioni», «un apparato produttivo condizionato da pressioni e minacce non può produrre sviluppo, ma si mantiene in una situazione di marginalità e produce un inesorabile impoverimento della società», «bisogna creare attorno a chi ha denunciato un circuito virtuoso di sostegno concreto e di solidarietà» (così, per esempio, alla manifestazione 2014 del decimo premio intitolato a Libero Grassi, imprenditore che disse “no” alla mafia delle estorsioni e venne trucidato sotto casa a Palermo).
4
Che cosa rischia a questo punto? Mah. Ha 78 anni, ed è cardiopatico. Ha spiegato che i centomila euro gli servivano perché è in crisi, gli hanno pignorato anche la casa. Aveva una bella catena di negozi specializzati in articoli da regalo, ma gli sono falliti tutti.
5
Palermo sotto shock? Molto sotto shock, perché l’uomo era notissimo. Lo hanno già buttato fuori da tutte le cariche, Confcommercio, aeroporto, Camera di commercio. L’avvocato difensore, dopo aver chiesto i domiciliari, ha rinunciato all’incarico: difende già i commercianti vittime di estorsioni iscritti alla Confcommercio, era in conflitto d’interessi.
37
IL CASO DI ROMA
Vigili assenti: 100 mila euro di sanzione ai sindacati
A Capodanno assente l’83% dei vigili
A
rrivano le prime, pesanti, sanzioni per i vigili assenti nella notte di Capodanno a Roma. L’Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali ha deliberato infatti una sanzione di 100 mila euro a carico delle organizzazioni sindacali, in pratica 20 mila euro per ogni sigla. Il Garante ha sottolineato che le assenze di massa di quella notte per malattia sono state «una forma anomala di protesta, elusiva della disciplina dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, e che tale evento è riconducibile anche alla responsabilità delle stesse organizzazioni» di tutela dei lavoratori. Quindi ha invitato il Campidoglio a ricostruire «proficue relazioni sindacali» per evitare nuovi episodi del genere. Ma le sanzioni potrebbero non finire qui. L’Authority, che ha avviato un procedimento sulle defezioni il 15 gennaio, ha già fatto sapere che «si riserva di valutare, ai sensi di legge, la posizione individuale dei lavoratori o di altri responsabili coinvolti». LE REAZIONI Durissima la risposta dei sindacati. La Cgil parla di «atto grave e politico», la Cisl di «provvedimento inaccettabile e sommario. Una punizione che colpisce tutti a prescindere è un atto incompatibile con la democrazia e che offende i tantissimi agenti onesti». Insieme alle altre single hanno già annunciato il ricorso. E non è contento nemmeno il Codacons che, pur soddisfatto del provvedimento in sé, ritiene che l’importo della multa sia «assolutamente ridicolo».
NUOVI ATTACCHI
IL PRESIDENTE INCONTRA LE ISTITUZIONI UE
Salvini anti-Ue: «Fa anche peggio di Mussolini»
La visita di Mattarella a Bruxelles: «Immigrazione, un problema di tutti»
● Fanno discutere le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini, anche in risposta alle polemiche per la presenza di neofascisti alla sua manifestazione di Roma: «A Bruxelles c’è ben di peggio di Mussolini e del fascismo, non hanno camicia nera o olio di ricino ma hanno spread e finanza», ha detto a Radio Padania.
Mattarella a Bruxelles con Juncker
IL PRIMO AZIONISTA
MORTO A 83 ANNI
Netanyahu al Congresso Usa: «L’Iran una minaccia globale»
Elkann su Rcs: Addio a Vesigna, «Siamo fiduciosi, diresse «Sorrisi» si sta risanando» per oltre 20 anni
● «Sono qui per parlare di una questione, quella del nucleare in Iran, che minaccia l’esistenza di Israele»: il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha parlato, ieri, per la terza volta al Congresso Usa (dopo gli interventi nel 1996 — durante il suo primo incarico da primo ministro — e nel 2011). Solo lui e Winston Churchill hanno avuto questo onore, sottolineato dal busto del primo ministro inglese che gli è stato regalato. Il primo ministro ha criticato il possibile accordo Usa-Iran e ha rilanciato l’allarme: «Teheran è una minaccia non solo per Israele, ma per il mondo intero, sostiene il terrorismo». Freddo Obama, che non ha ascoltato l’intervento. «Nel suo discorso non c’è nulla di nuovo, non ha fornito delle possibili alternative».
● «In Rcs è in corso un’opera di risanamento portata avanti dal management. Siamo fiduciosi nell’aver visto come una società quasi fallita nel 2012, si sia risanata». Lo ha detto il presidente Fiat e primo azionista Rcs, John Elkann, ieri a margine del Salone dell’auto di Ginevra. D’accordo Sergio Marchionne: «L’a.d. Jovane ha fatto un lavoro adeguato».
● È morto all’età di 83 anni il giornalista Gigi Vesigna che per oltre 20 anni, dal 1973 al 1994, era stato direttore di «Tv Sorrisi e Canzoni». La famiglia ha deciso di diffondere l’annuncio della scomparsa (avvenuta venerdì) solo dopo i funerali. Il settimanale ricorda che «Vesigna ha portato Sorrisi, dove era arrivato nel 1967, a essere il giornale più
● Immigrazione («un problema di tutta l’Ue»), crisi internazionale, ripresa economica. Sono questi i principali temi toccati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ieri, nel corso della sua visita a Bruxelles. Mattarella ha cominciato la sua giornata europea incontrando il presidente del Parlamento, Martin Schulz. Poi ha parlato con l’Alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini, affrontando temi come le crisi in Libia, Ucraina, Siria e Iraq. Al termine della giornata c’è stato l’ultimo faccia a faccia con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker. A margine del colloquio, il presidente italiano ha dichiarato che «l’Europa deve stimolare la ripresa». Non è mancato un accenno ai flussi migratori nel Mediterraneo. Juncker ha ribadito «il sostegno agli sforzi italiani».
AD ALESSANDRIA
Si spara Ghisolfi, grande industriale della chimica Gigi Vesigna, morto a 83 anni venduto e più popolare d’Italia raggiungendo, con i numeri di Sanremo degli Anni 90, i tre milioni di copie». Nel corso della sua carriera, ha fondato e diretto «Ciak», il mensile di cinema, ed è stato direttore di «Forza Milan».
● L’industriale Guido Ghisolfi, 58 anni, vicepresidente della multinazionale Mossi& Ghisolfi di Tortona (seconda azienda italiana nella chimica), si è suicidato ieri nella sua auto, nell’Alessandrino, sparandosi un colpo di fucile. «Io ho perso un amico e l’Italia un grande imprenditore, un innovatore», ha detto il governatore del Piemonte Chiamparino.
38
Altri Mondi R
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Riforma della scuola «Nessun rischio per le assunzioni» 1Il governo rinuncia al decreto e fa slittare il ddl a martedì. Poi Renzi assicura: «I soldi ci sono» Daniele Vaira @danvaira
S
ulla riforma della scuola tutto finisce con un rinvio. Martedì il governo deciderà quale strumento legislativo usare per portare in porto in tempi ragionevoli la «Buona Scuola» promessa da Renzi a 8 milioni di studenti italiani e alle loro famiglie. Il premier ha voluto subito affrontare il tema scottante che aveva allarmato i precari e i sindacati. «Non c’è nessun rischio che slittino le procedure di assunzione del personale che lavorerà nelle scuole alla formazione dei ragazzi dal primo settembre 2015». I soldi ci sono: «Un miliardo subito che diventeranno tre nel 2016». E sulla decisione di rinunciare al decreto legge che aveva stupito lo stesso Ministero dell’Istruzione, il presidente del Consiglio ha affermato: «Si tratta di un dibattito surreale. Quando facciamo le cose da soli — ha puntualizzato — siamo dei dittatorelli, quando apriamo il dibattito siamo dei ritardatari». In Parlamento ci sono i tempi per farcela, è l’idea di Renzi, a meno che non siano le stesse Camere a valutare — e chiedere al governo — la necessità di un decreto. Un’ulteriore precisazione è arrivata dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini: «Decideremo contenuti e veicolo legislativo. Per noi le assunzioni sono una priorità e urgenza, quindi sarà uno strumento che consenta di ottenere questo risultato». LA BOZZA Ieri il Consiglio dei Ministri ha presentato, quindi, solo le linee guida della riforma. Tra i capisaldi l’alternanza
Matteo Renzi, il ministro Stefania Giannini e il sottosegretario Graziano Delrio
REsaminato ieri
il piano di sviluppo della banda larga: è un investimento da 6 miliardi
scuola-lavoro (400 ore negli istituti tecnici e 200 ore per i licei) e soprattutto la riforma della carriera degli insegnanti. «Si passa a un sistema di valutazione degli insegnanti innovativo e rivoluzionario per il Paese che finora ha visto la progressione di carriera legata solo all’anzianità», ha detto il ministro Giannini confermando che il 70% degli scatti sarà legato al merito. Nel disegno di legge finirà anche la riforma della scuola per l’infanzia , con un ciclo unico 0-6 anni. Critico il sin-
dacato Anief per lo slittamento di una settimana dell’iter: «C’è la copertura per la manovra, ci sono più 90 mila posti liberi, più i pensionamenti e l’organico funzionale da attuare. Perché si rimanda? Confermiamo lo sciopero del 17 marzo». LA TECNOLOGIA Ieri il Consiglio dei Ministri ha esaminato anche il piano programmatico per la banda larga. Un investimento da 6 miliardi per realizzare gli obiettivi dell’agenda digitale europea con una connessione a 100 megabit per il 50% della popolazione. «La cifra, se avrà un effetto moltiplicativo, spingendo i privati a investire a loro volta, permetterà all’Italia di superare gli obiettivi europei in questo campo», ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRA TRAGEDIA SFIORATA
In A4 scontro tra tir e pullman di studenti: 50 feriti e tanta paura
Sono circa 50 le persone coinvolte nello scontro di ieri sull’A4 ANSA
U
n altro incidente in autostrada. Un’altra scolaresca coinvolta. Lo scontro questa volta è avvenuto sull’A4, poco dopo la barriera di Milano est, direzione Torino, dove un pullman che trasportava quaranta studenti provenienti da un istituto tecnico di Verona è rimasto incastrato tra due tir. In tutto sono state circa cinquanta le persone coinvolte, ma una
sola è in gravi condizioni, gli altri sono soprattutto contusi. La situazione più critica sembrava quella di un 42enne di Saronno che si trovava alla guida di un tir: l’uomo, coinvolto nell’incidente, è rimasto a lungo incastrato nelle lamiere della cabina. Una volta estratto è stato subito trasportato con l’elisoccorso lo ha portato al San Raffaele di Milano. Inizialmente si
era parlato di codice rosso, ma arrivato in ospedale il codice è diventato giallo: secondo i medici le sue condizioni non sono preoccupanti. Tra gli studenti portati all’ospedale San Gerardo di Monza, la situazione più grave è quella di una ragazza che ha riportato un trauma serio al volto e ai denti. Ai compagni di gita sono stati diagnosticati «lievi traumi al rachide cervicale». I FATTI Secondo la prima ricostruzione della Stradale, il pullman con a bordo i ragazzi dell’istituto San Michele di Verona — due terze e una quinta classe che si stavano recando in visita al Museo del cinema di Milano — è stato tamponato da un tir poco prima della barriera di Milano Est, quindi è andato a urtare il camion che lo precedeva. Si tratta del secondo incidente in pochi giorni in cui è coinvolto un pullman di studenti. E il Codacons lancia l’allarme: «Un’altra tragedia sfiorata, la questione della sicurezza stradale torna in modo evidente alla ribalta. Servono più controlli non solo sui mezzi pesanti, ma anche sui conducenti, con verifiche periodiche e accertamenti costanti».
SULL’OFFERTA MEDIASET
Caso Rai Way, l’Antitrust: «Chiarimenti»
L’EX TERRORISTA
Battisti, visto negato «Sì all’espulsione in Francia o Messico» 1Il Brasile annulla
Mediaset vuole Rai Way ANSA ● Nuovi sviluppi sul caso Rai Way. Il Garante della Concorrenza si prepara infatti a chiedere chiarimenti a Mediaset sull’offerta pubblica d’acquisto che la sua controllata Ei Towers ha lanciato sulle antenne di Rai Way, società controllata dalla Rai. L’Antitrust crede che le informazioni al momento in suo possesso siano «gravemente incomplete» e «non idonee a consentire una compiuta valutazione dell’operazione», anche alla luce degli obblighi informativi che ricadono sull’acquirente. Per questo sta mettendo a punto una lettera in cui chiede ragguagli sull’operazione a cominciare dalla quota oggetto dell’offerta, ovvero il 66,67%: in sostanza vuole capire perché la richiesta di Ei Towers supera la percentuale che di fatto è sul mercato visto che il decreto del Consiglio dei Ministri del 2 settembre 2014 indica che il 51% deve rimanere alla Rai. Il Garante chiederà a Mediaset anche una ricognizione aggiornata delle quote di mercato non solo della società che detiene gli impianti e sulla copertura della popolazione, ma anche sulla pubblicità e sulle quote di audience per capire se l’eventuale aggregazione possa creare un’intesa restrittiva della concorrenza sul mercato della pubblicità. Qualche risposta potrebbe arrivare già oggi dall’a.d. di Ei Towers, Guido Barbieri, in audizione informale davanti alla commissione industria del Senato. E domani toccherà al presidente di Rai Way Camillo Rossotto.
lo stato di rifugiato politico. I legali: «Non c’è una data, faremo ricorso»
C
esare Battisti sarà espulso dal Brasile. La notizia, diffusa nel pomeriggio di ieri dal sito Estadao, ha fatto in un attimo il giro del mondo, scatenando reazioni forti soprattutto in Italia, ovviamente, dove il terrorista dei Pac (Proletari Armati per il Comunismo) è stato condannato in contumacia a due ergastoli per quattro omicidi compiuti durante gli anni di piombo. Il giudice federale di Brasilia, Adverci Rates Mendes de Abreu, ha accolto infatti la richiesta della Procura federale per considerare nullo l’atto del governo per la concessione dello status di rifugiato politico ricevuta nel 2009. Il magistrato ha quindi deciso che si può dare inizio alla procedura di espulsione verso la Francia o il Messico, Paesi che Battisti toccò dopo la fuga in Italia e prima di arrivare in Brasile. Per il giudice, trattandosi di «uno straniero senza documenti in Brasile, condannato in patria per un crimine», Battisti non ha il diritto «di rimanere qui o di ottenere un permesso di residenza» e quindi deve essere espulso. RICORSO «Siamo stati informati della decisione, ma non c’è ancora una data» ha dichiarato l’avvocato di Battisti, Igor Sant’Anna Tamasauskas, sottolineando poi che questa sentenza vuole «modificare una decisione del Tribunale Supremo federale e del presidente della Repubblica». Era stato infatti il presidente Lula, nell’ultimo giorno del suo mandato, a rifiutare tra le polemiche la ri-
Cesare Battisti, 60 anni EPA
chiesta di estradizione presentata dall’Italia. Ma come ha ribadito lo stesso giudice federale «gli istituti di espulsione e di estradizione sono due cose ben distinte». Gli avvocati dell’ex terrorista rosso hanno comunque intenzione di presentare ricorso. ESTRADIZIONE Ma in Italia la parola «estradizione» è la più gettonata. Alberto Torregiani, il figlio di una delle vittime di Battisti rimasto paralizzato nella sparatoria, commenta così la notizia: «Spero possa essere l’occasione per riaprire il caso di estradizione. Mi appello al governo e al premier Renzi affinché mostrino la giusta determinazione per far sì che sconti la sua pena». Un’idea condivisa anche da molti politici. «Che a distanza di tanti anni si sia giunti anche in Brasile alla conclusione che un assassino non va protetto è una buona notizia — ha sottolineato Maurizio Gasparri, Forza Italia —, ci saremmo tuttavia aspettati non una semplice espulsione in Francia o in Messico come si apprende, bensì l’estradizione nel nostro Paese». «L’estradizione di Battisti è un atto dovuto, un atto di giustizia verso tutte le vittime del terrorismo. È fin troppo tardi», ha detto il leader dei Moderati Giacomo Portas, eletto alla Camera nel Pd.
Inghilterra, trovata 16enne fatta a pezzi ● Non c’è ancora la conferma, ma sembra sia della 16enne Becky Watts il corpo fatto a pezzi ritrovato ieri dalla polizia inglese in una casa di Bristol. Per il rapimento e l’omicidio della ragazzina erano già stati arrestati un uomo di 28 anni e una donna di 21. Ieri sono finite in manette altre 5 persone, 4 uomini e una donna, tutti ventenni e complici del delitto. «Siamo sconvolti — ha dichiarato la famiglia di Becky, scomparsa il 19 febbraio — non capiamo perché qualcuno abbia voluto far male in un modo tanto brutale a nostra figlia».
MOSCA IN FILA PER L’ADDIO A NEMTSOV ● Mosca ha vissuto un nuovo giorno di cordoglio collettivo, ieri, con i funerali di Boris Nemtsov, il leader dell’opposizione assassinato nei pressi del Cremlino, venerdì sera. Davanti al centro Sakharov, luogo della camera ardente, si è formata una coda di un chilometro. La bara è stata sepolta nel cimitero di Troyekurovskoye, lo stesso dove riposa la giornalista Anna Politkovskaya, uccisa a Mosca nel 2006. Alla cerimonia non c’era Anna Duriskaya, la modella ucraina 23enne che era con Nemtsov la sera dell’assassinio. È tornata a Kiev. Sembra che i due, nel giorno del delitto, siano stati seguito da tre automobili.
La 16enne Becky Watts EPA
AltriMondi R
MERCOLEDĂŒ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL RITORNO IN ITALIA
Madonna, 56 anni, a destra, brinda con Fabio Fazio, 50, durante ÂŤChe Tempo Che FaÂť BAZZI
La preghiera di Madonna ÂŤCuori ribelli, fatevi trovareÂť
39
A BARCELLONA
Accessori fitness e smartwatch Ci “vestiremo� con la tecnologia 1Dal Mobile World la conferma:
prodotti sempre piĂš da indossare
1La regina del pop presenta il nuovo album
domenica in tv da Fazio: Canto i miei due lati, romantico e cattivo. Ma conta essere liberi Il Gear Vr Samsung e l’orologio Huawei GETTY/REUTERS
sto musicale e cerco di collaborare con persone che fanno musica rilevante oggi, come Diplo, Avicii e Kanye. Ma pure Mike Tyson, che si ascolta in Iconic, perchÊ volevo una persona che fosse sopravvissuta e cresciuta umanamente. Sembra parli di sÊ. Signora magnetica e un po’ rigida nell’abito nero con spacco firmato Martin Margiela, da Fazio spiega Devil Pray (l’idea che la droga dia piacere è un inganno)
Francesco Rizzo MILANO
I
l guaio di essere trasgressivi è che tutti si aspettano sempre il sasso nel vetro. Nello studio di Che Tempo Che Fa, Fabio Fazio stappa un rosso toscano per offrirlo a Madonna. Lei afferra la bottiglia e qualcuno freme: berrĂ senza bicchiere? No, legge l’etichetta. Il resto lo vedrete domenica su Rai 3, nel talk show che segna il ritorno della 56enne signora Ciccone nella tv italiana dopo 15 anni. E lancia il suo tredicesimo album dal 1983, Rebel Heart, che esce lunedĂŹ con tracce fra autobiografia (Joan of Arc, Veni Vidi Vici), provocazione (Holy Water), amore in una civiltĂ a pezzi (Ghosttown), sound di un tour che il 21 novembre arriva a Torino. Puntata registrata domenica nei blindatissimi studi Rai di Milano, in una selva di fan adoranti che urlano ÂŤsei bella!Âť pure quando tre assistenti si avventano sulla diva per rifarle il trucco. Lei canta, interroga il pubblico sui brani preferiti, giura di non sentire il peso di 32 anni di carriera. ÂŤĂˆ facile essere me, io sono io, chi altri dovrei essere? Con questo nuovo album volevo scrivere dei classici, canzoni forti, che puoi riascoltare fra cinque anni. Credo di avere un buon gu-
LA STRAGE DI PARIGI CI HA FATTO CAPIRE CHE DOBBIAMO ESSERE PIÙ TOLLERANTI e quel Rebel Heart, titolo-bandiera di un disco che mostra i due lati di me, la romantica e la trasgressiva. Spero troviate anche voi il vostro cuore ribelle. Ma non è fare la bad girl che rende liberi, il punto è non ripetere ciò che dicono gli altri. E un’artista può solo battersi contro bigotteria e discriminazioni. Anche negli Usa, dove l’eco della strage di Charlie Hebdo a Parigi ci ha fatto capire che la libertà non è scontata ma an-
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI 21/4 - 20/5 TORO
21/5 - 21/6 GEMELLI
22/6 - 22/7 CANCRO
23/7 - 23/8 LEONE
24/8 - 22/9 VERGINE
6+
6
6
7,5
7+
6,5
Idrofobia. Ve la causano in mattinata family, amore e lavoro. Calma, fate la tara alle impressioni. Pomeriggio sereno e suino, ben pianificato.
Mattina utile a trattare, viaggiare, vedere gente. Nel pomeriggio potreste sfigheggiare e abbattervi: evitate. Fornicazione pastosa.
Il pragmatismo vi fa stravincere. Anche in tema di soldi. Pomeriggio e serata ok per lavoro, vita sociale e viaggi. Sudombelico scottante.
Gli zebedei sono facilmente cedevoli, ma soldi, amore e lavoro appagano comunque. La fornicazione vi fa molto bene, come la vitamina C, antiossidante.
Mattinata di probabile scarsa resa un po’ a tutto campo. Poi, semine utili, intuizioni e successi vi risarciranno. Sudombelico conteso.
23/9 - 22/10 BILANCIA
23/10 - 22/11 SCORPIONE
23/11 - 21/12 SAGITTARIO
22/12 - 20/1 CAPRICORNO
21/1 - 19/2 ACQUARIO
20/2 - 20/3 PESCI
6,5
6
6+
7
6+
6-
Successi e umore in bolla fino a metĂ giornata. Poi la noia avanzerĂ e lo zebedeo penzolerĂ , in famiglia e sul lavoro. Mentre la fantasia suina scarseggia...
Fino a metĂ giornata produrrete forse poco e sclererete mucho. Pomeriggio di soddisfazioni concrete. Ma non fornicatorioamorose. Pazienza.
Lavoro, cose private e amore vi procurano piacere. Ma niente pessimismo: porta sfiga (pure suina) e vi rende brutti e scarsi come il Pil di casa nostra.
La mattina solleva questioni di soldi che sbrigherete con efficacia, il tardo pomeriggio vi vede vincere e mettere in ombra tutti. Sudombelico in forma.
Se stamane, al lavoro o in famiglia o nello sport, siete demotivati, nel pomeriggio vi sollevate. Fornicazione muy da birbe, spese scongiurate.
Non esporvi e non inserire il lamentoso automatico vi salva dalle brutte figure. Lavoro lievitazebedei, ma espletamenti suini senza infamia.
Filippo Conticello INVIATO A BARCELLONA
Q
ui nella Mecca dei telefoni, tra ali di iperesperti e iperappassionati, la tendenza si fa robusta: il Mobile World Congress di Barcellona, megafiera internazionale dedicata alla telefonia, conferma che la tecnologia finiremo per portarla addosso. Tra gli stand invasi da video e selfie, luccica ciò che chiamano wearable device: tutto “indossabileâ€?, dagli orologi agli accessori per il fitness. Occhio, allora, agli smartwatch, come il Watch Urbane LTE presentato in Catalogna da Lg che può diventare un novello walkie-talkie. HTC, invece, tiene alla (nostra) forma e il suo GRIP, braccialetto fitness compatibile sia con Android che iOS, traccia i percorsi grazie al GPS.
GABBIA Appollaiata sul bracciolo della poltrona, sfidando la sorte a pochi giorni dalla caduta ai Brit Awards, Madonna dice: All’inizio sapevo solo di vivere in una gabbia da cui avevo bisogno di evadere: la musica era una strada e ce l’ho fatta. E la Kahlo è stata una delle prime pittrici donne di successo in un mondo dominato dagli uomini, una che non era bella in modo convenzionale ma se ne fregava. Trecento milioni di dischi venduti piÚ tardi, la Ciccone può permettersi di tenere in casa anche un dipinto della polacca Tamara de Lempicka, ritratto di una donna incatenata, come mi sono sentita io crescendo, quale artista, quando non avevo la stessa libertà degli uomini. Eterosessuali, precisa dopo una pausa degna di un’icona gay. Gli uomini, già , che torneranno a regalare mimose l’8 marzo ma se non cambiano atteggiamento, non andremo avanti. Ma com’è, nella banale vita tutti i giorni, la pasionaria del pop? Prego ogni mattina con i miei bambini. Poi torno a dormire. Non si può trasgredire a qualsiasi ora.
MILLE E UNA NOTTE Anche i leoni cinesi di Huawei, quelli che rosicchiano voracemente quote di mercato, sono sbarcati in Europa per mostrare del fresco wearable: i nuovi TalkBand N1 e B2, braccialetti collegati ad auricolari Bluetooth, e il primo Huawei Watch con design da orologio classico. Su questo terreno sconfinato, però, sta per atterrare l’Apple Watch, il modello di Cupertino che terremoterà il mercato ad aprile. Per questo, Samsung, ferma al proprio Gear S, presenterà un altro smartwatch solo dopo. Adesso i sudcoreani coccolano altro, soprattutto il nuovo visore per realtà virtuale, il Gear Vr Innovator Edition, da usare col Galaxy S6. Per il resto, Barcellona ascolta il rumore della battaglia sugli smartphone e disegna il futuro dei giganti in campo: cosÏ, sappiamo che si userà sempre meno plastica e piÚ metallo e che le fotocamere saranno potenziate a misura di autoscatto. Il tutto, mentre dietro l’angolo risuona un numero da mille e una notte: non mastichiamo bene il 4G e già qui si disegna il 5G, rete del futuro da 5 Gigabit per secondo.
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
CONSIGLI
21/3 - 20/4 ARIETE Mattina ok per lavoro e vita sentimentale. Il pomeriggio chiede sprint e cura del dettaglio (pure fornicatorio). Senza palleggiar gli zebedei altrui.
che che dobbiamo diventare piÚ tolleranti. E visto che si può bere vino pure per ricordare, lei riavvolge il nastro al 1978, quando sbarcò a New York con 35 dollari e una cartolina di un quadro della pittrice Frida Kahlo.
IL TALK SHOW ÂŤLE INVASIONI.Âť
LA BIGNARDI OSPITA LA MUTI E SCAMARCIO Nuovo appuntamento con Le invasioni barbariche di Daria Bignardi. Ad aprire la puntata del talk show sarà il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. Si affronterà poi il tema dell’eutanasia legale con la testimonianza di Gessica Ametrano e con Emma Bonino. Protagonisti della serata saranno anche Ornella Muti, Riccardo Scamarcio, Valentina Lodovini e Flavio Insinna. DA VEDERE STASERA ALLE 21.10 SU LA7
LO SPORT IN TV
) ') &! ( % /# *! ') &! ( ) ') &! ( % $&& ! )0 "& $#* / ,, 0 # ! ') &! ( $&& ! )0
$&& ! )0
$&& , !
$&& )" #
. ) " ) /
) ') &! (
)!*)/ )" # ') &! ( .
, ,, " * ! *!$ $)0 ') &! (
/)$ /&
/)$ /& . /)$ /&
. /)$ /&
.
! ! $ .
/)$& # $/) ! ! # / ) ') &! ( /)$& # $/) $ ## * /) / ) ') &! (
"& $#* /
.
/)$& # "& $#* /& ') &! ( .
') &! (
%
40
MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT