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sabato 14 marzo 2015 anno 119 - numero 62 euro 1,90
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JUVE A PALERMO PENSANDO A KLOPP PERÒ TEVEZ C’È ARCHETTI, DELLA VALLE, VITALE ALLE PAGINE 4-5
Carlos Tevez, 31 anni, argentino, bomber della Juve
IL COMMENTO di Alessandra Bocci 23
PER ALLEGRI TEST CHAMPIONS Warm up. Si dice nei motori, ma anche nella danza. Si scaldano le monoposto, ma anche le ballerine, così come tanti atleti in giro per il mondo. Warm up, termine che unisce carrozzerie rosse a scarpette rosa e che in questa giornata di campionato si addice soprattutto alla Juve, pronta ad andare in Germania mantenendo i motori caldi al punto giusto.
PARLA VERRATTI IL PIÙ FORTE GIOCATORE ITALIANO In questo momento il baby asso del Paris-Saint Germain non ha rivali, ma è fuori dalla Nazionale. «Caro Conte, sono pronto a fare il Pirlo»
IN AUSTRALIA PARTE LA CACCIA ALLA MERCEDES Domani alle 6 via al Mondiale F.1 Arrivabene: «Vettel si ricordi che corre in Ferrari». Massa: «Seb bravo» IANIERI, PERNA PAG. 26-27-29 Sebastian Vettel, 27 anni quattro volte campione del mondo COLOMBO
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LA NOTTE DI D’ANTONI ACCENDE MILANO CHE BATTE MALAGA CHIABOTTI A PAG. 32, COMMENTO DI ZAPELLONI A PAG. 23
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L'ARTICOLO A PAGINA 23
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A TAVOLA CON L’EMPOLI IL MILAN TENTATO DAL «MAGO» SARRI
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Mike D’Antoni, 63 anni, con la mitica maglia 8 LAPRESSE
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LE STORIE DA NON PERDERE 1
GOZZINI, LAUDISA, PASOTTO A PAGINA 10
Caso Lotito: deferito per le frasi su Iodice Indagine per la telefonata
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CATAPANO A PAGINA 16
IL K.O. DI WOLFSBURG
JUVENTUS ROMA LAZIO NAPOLI FIORENTINA SAMPDORIA GENOA* INTER TORINO MILAN
61 50 46 46 42 42 37 36 36 35
PALERMO UDINESE* EMPOLI SASSUOLO VERONA CHIEVO ATALANTA CAGLIARI CESENA PARMA** (-3)
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9 771120 506000
SCHIANCHI A PAGINA 17
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Sci: Fanchini seconda gigante alla Fenninger Nel biathlon bronzo Italia CRIVELLI, MOLINARO A PAGINA 36
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Tirreno-Adriatico, si sale occhi puntati su Nibali Parigi-Nizza: Cimolai show SERVIZI ALLE PAGINE 30-31
*Una partita in meno **Due partite in meno
Rinnova in sicurezza, ti regaliamo l’ABS!
GRANDESSO E LICARI ALLE PAGINE 2 E 3
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ORE 20.30
Una giornata a tutto basket con la diretta di Pistoia-Venezia DI SCHIAVI A PAGINA 35
IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI Salvini: «Mio figlio gioca meglio di Muntari». Galliani: «Se è un parametro zero parliamone».
L’offerta é valida fino al 30 aprile 2015.
OGGI PALERMO-JUVENTUS (0-2) 18 CAGLIARI-EMPOLI (4-0) 20.45 DOMANI (ORE 15) ATALANTA-UDINESE (0-2) GENOA-CHIEVO (2-1) SASSUOLO-PARMA (3-1) VERONA-NAPOLI (2-6) 18 INTER-CESENA (1-0) 20.45 LUNEDÌ FIORENTINA-MILAN (1-1) 19 TORINO-LAZIO (1-2) 19 ROMA-SAMPDORIA (0-0) 21
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Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
SITUAZIONE ALLA 27a GIORNATA CAGLIARI: VIA ALLO ZEMAN-BIS
Marco Verratti, 22 anni, titolare nel Psg dal 2012
Parma tolti altri 2 punti Chi sono i protagonisti di un giallo non risolto
ROTTAMA
DALLA VITE, TAIDELLI, TOSI ALLE PAGINE 8-9
«Io so che in azzurro potrei dare tanto davanti alla difesa. Mou resta un grande, ma che rivincita ci siamo presi!»
& RINNOVA
Inter sulla griglia col Mancio Bivio Europa in sette giorni
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Primo piano R
A TU PER TU CON TOCCHI PER ZONA
LA SUA STAGIONE S IN CHAMPIONS AI RAGGI GI X
Presenze 6
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Marco Verratti, 22 anni, nell’estate 2012 ha lasciato l’Italia: acquistato per 11 milioni dal Psg AP
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Gol
Verratti «CARO CONTE, ADESSO 43
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FAMMI FARE IL PIRLO» L’INTERVISTA di ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI
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ra i migliori, come sempre. Anche a Stamford Bridge. Marco Verratti è il valore in più di un Psg che, superata la crisi invernale, ha sbattuto fuori il Chelsea di Mourinho e ora punta alla conquista della Champions League. E il centrocampista azzurro continua ad accumulare maturità ed esperienza, da far valere in nazionale, nonostante gli schemi e le scelte di Conte.
Platini dice che il Psg è programmato per vincere la Champions. Già da quest’anno? «È il nostro obiettivo. Ce la metteremo tutta, ma è un torneo difficile. Il Psg è stato costruito per vincere in Europa. Ma anche se hai la squadra migliore puoi farti eliminare lo stesso. Se vincessimo quest’anno sarebbe quasi una sorpresa, visto che il progetto è cominciato poco tempo fa».
Deve essere stata una bella soddisfazione eliminare Mourinho che vi aveva preso sotto gamba. «Aveva detto che preferiva il Psg, ma stavolta è andata meglio a noi. La rivincita però era contro il Chelsea, non contro Mourinho che resta un grande allenatore»
Blanc prima della gara ha detto che il Psg era migliore. In cosa è migliorato invece Verratti? «L’anno scorso abbiamo avuto troppo rispetto e timore del Chelsea. Ma solo certe sconfitte ti insegnano a essere più cattivo. Quest’anno eravamo convinti di essere più forti. È strano, è un’energia che senti in spogliatoio. Anch’io mi sento migliore, sia nel preparare la partita che in campo. Non c’è un segreto: più giochi, più ti senti sicuro. E poi posso ispirarmi sia dai miei compagni, tutti grandi giocatori, che da avversari di valore».
E poi in ballo c’era anche un premio da 250mila euro a testa. Aiuta... «Quando giochi a questi livelli e sei uscito ai quarti per due anni di seguito senza perdere, pensi solamente a vincere. Certo, i soldi poi fanno comodo a fine stagione».
Tempo fa aveva promesso alla Gazzetta che avrebbe preso meno ammonizioni per proteste. Come siamo messi? «Non ne prendo da un po’. Nel ruolo in cui gioco però è più facile prendere gialli per fallo tattico».
Eliminare il Chelsea è stata una svolta inattesa per il Psg? «Era un ottavo dal valore di una semifinale o di una finale. L’abbiamo preparato con cura, meglio dello scorso anno. Questa vittoria ci dà molta fiducia per il resto della stagione»
Ibrahimovic invece ha deluso ancora. «Dal campo mi era sembrata un’entrata cattiva, poi con le immagini si è capito che il rosso era esagerato e ingiusto. Non si può giudicare su trenta minuti. E poi stiamo parlando di un grande giocatore». Adesso ci sono i quarti. Avversarie da evitare? «Bayern, Real Madrid e Barcellona sono le favorite, ma arrivati a questo punto non mi dispiacerebbe affrontarle subito. Sarebbero grandi partite»
IL C.T. MI PROVA IN VARI RUOLI, NON SO SE SONO L’IDEALE PER LUI
FORSE MI SERVE UN PO’ DI TEMPO PER CAPIRE COSA VUOLE DA ME VERRATTI E LA NAZIONALE IL RAPPORTO CON IL C.T.
Da tifoso bianconero tiferà la “sua” Juventus o il Borussia Dortmund del suo amico Immobile? «L’ultima volta ho detto Juve e lui mi ha mandato un messaggio per dirmi che sono scemo. Da italiano dico 2-2 con doppietta di Ciro, e passa la Juve». Psg-Juve non sarebbe male... «Sarebbe solo più emozionante perché giocherei contro tanti amici».
Appunto. Il 22enne Verratti gioca la Champions da titolare nel Psg, ma poi in Nazionale il posto sicuro non ce l’ha, nonostante i suoi concorrenti diretti arranchino tra cali e infortuni. Anomalia? «I giovani devono conquistarsi il posto. Per me
MERCATO
Il futuro? Il City prepara l’assalto, ma se Pogba... 1Sulle sue tracce c’è il d.t. Beguiristain,
però la Juve potrebbe averlo in tandem con Cavani se il francese finisse a Parigi Carlo Laudisa @carlolaudisa
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a Juventus è stato il suo primo amore, e quel feeling non si è mai appannato. Ma il presente di Marco Verratti è pieno di tante altre seduzioni. Ora che Parigi è sul virtuale tetto d’Europa le sue prestazioni inducono tanti in tentazione. Dopo il flirt estivo con il Real Madrid di Carlo Ancelotti, adesso sulle sue tracce
c’è anche il ricchissimo Manchester City, mentre il Barcellona cerca di guadagnare posizioni a dispetto del suo mercato chiuso per tutto il 2015. IMPRESA L’impeccabile prova a Stamford Bridge, con la clamorosa eliminazione del Chelsea, è solo l’ultima perla di una stagione ad altissimo livello. Il club parigino è stato previdente, affrettandosi a rinnovargli il contratto sino al 2019 con un congruo aumento dello stipen-
dio che ormai ha sfondato il muro dei 3 milioni di euro netti a stagione. Eppure il mercato dei top player non ha limiti economici. Si spiega così il sondaggio appena effettuato dal d.t. dei Citizen Beguiristain che si sta mettendo all’opera in vista dell’atteso rimpasto tecnico per la prossima stagione. L’ultima lusinga arrivata dalla Premier non ha sorpreso il suo agente Donato Di Campli, che due estati fa non ebbe dubbi nel giocarsi la carta francese. IL PASSATO Nell’estate del 2012 La Juve aveva di fatto raggiunto l’intesa con il Pescara per acquisire a titolo definitivo l’allora già promettente regista
della banda di Zeman, ma sul vialone d’arrivo non tutti i nodi vennero al pettine. Così il blitz di Leonardo scompigliò le carte bianconere.
Lo juventino Paul Pogba, 21 anni, ed Edinson Cavani, 28, dal 2013 nel Psg LAPRESSE-AFP
LO SCAMBIO Allora la Juve era frenata dalla possibile concorrenza con Andrea Pirlo. Certo, la questione è sempre d’attualità, ma anche Verratti è cresciuto tanto. E i campioni d’Italia ne sono consapevoli. Ecco perché lo scenario estivo con il Psg in pressing per Paul Pogba non può che rafforzare l’idea di un maxi-scambio. Di sicuro ad Allegri farebbe molto comodo Edinson Cavani, in uscita dichiarata. Sotto traccia, però, anche il nome di Verratti può
far molto comodo alla causa juventina. Siamo ancora ai preamboli. Le trame sono ancora tutte da scoprire, tuttavia anche la prossima campagna di trasferimenti vedrà molto gettonato il nome del centrocampista abruzzese. La Juve ancora una volta affila le armi, ma è concreta la possibilità che possa continuare il suo tour europeo. Sempre ad altissimo livello. Del resto le sue qualità sono ormai sotto gli occhi di tutti. E la quotazione cresce di conseguenza. Il Psg lo prese per 11 milioni di euro, ma ora chi lo tratta deve mettere nel conto che il suo prezzo non sia inferiore ai 35. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CONTENUTO PREMIUM è stato così anche qui a Parigi. E in Nazionale ci sono gerarchie da rispettare. Anche perché l’allenatore vede poco i giocatori e deve avere riferimenti certi. Davanti a me ci sono grandi giocatori. Ma se mi è data la possibilità di esprimermi, cerco di dare il massimo. Finora le occasioni Conte me le ha date. Spetta a me sfruttarle sempre» Ma lei si sente maturo per prendersi anche la Nazionale sulle spalle? «Nessun giocatore si dovrebbe sentire il solo a potersi prendere la responsabilità di squadra sulle spalle. Non spetta neanche a me farlo. Siamo un gruppo e Conte sta costruendo una grande squadra secondo una filosofia diversa, un calcio più particolare. Vogliamo fare un grande Europeo» Non si sente un incompreso quando un Vazquez arriva in azzurro e rischia pure di soffiarle il posto, a lei che è titolare nel Psg che elimina il Chelsea? «A parlare sono bravi tutti. Anch’io potrei allora dirne di cose. Ma sono soltanto chiacchiere, mentre la scelta vera alla fine la fa l’allenatore. Certo, anch’io vorrei giocare sempre, ma in campo si va in undici. Diciamo che sono problemi di Conte».
taccanti. Quindi non sono proprio le mie caratteristiche, però ci posso sempre provare. Mentre penso che potrei dare molto di più davanti alla difesa. Ma ripeto, le scelte le fa Conte». Davanti alla difesa però c’è un certo Pirlo. (ride) «Già, allora vorrà dire che giocherò panchina destra o panchina sinistra». Tra un anno c’è l’Europeo in Francia, che sarebbe come giocarlo in casa per lei. «Quando firmai per il Psg, mi dissi che venendo dalla provincia italiana sarei scappato dopo due mesi. Invece dopo tre anni sono ancora qui, e a Parigi è nato pure mio figlio. È la mia seconda patria. Ma non sono così lontano da casa» Cosa le piace di meno di Parigi? «Alla fine vado sempre a mangiare nei ristoranti italiani».
MOU RESTA UN GRANDE, MA CHE RIVINCITA CON IL CHELSEA
BAYERN, BARÇA O REAL? PER ME SAREBBE MEGLIO AFFRONTARLE ORA
Brillando nel Psg, anche le altre big d’Europa la corteggiano. Le fa piacere? «Solo perché significa che sto lavorando nel modo giusto. Ma sono voci di mercato che ignoro. Se un giorno invece il Psg non mi volesse più, le ascolterò con più attenzione». Fantacalcio: Verratti starebbe meglio al Manchester City o al Barcellona? «Premesso che da qui non mi muovo, quando scegli una squadra lo fai anche per il progetto complessivo e che hanno su di te. Comunque si tratta di due grandi squadre»
Il 3-5-2 però non sembra tagliato su misura di Verratti. «È vero, al Psg gioco in modo diverso. Anch’io, come Conte, ho poco tempo per dare il mas- MARCO VERRATTI simo in Nazionale, dove ven- CENTROCAMPISTA PSG gono chiesti movimenti precisi e collaudati. Forse di tempo ne serve un po’ an- Qui a Parigi si parla dell’arrivo imminente di Pogche a me per capire come il c.t. mi vuole in cam- ba, con ingaggio da top player. Concorrenza slepo». ale? «L’obiettivo è vincere la Champions e per farlo Con Conte ne ha parlato? servono grandi giocatori. Se non avessi voluto «No, lui mi prova in varie posizioni, poi non so la concorrenza non sarei venuto al Psg. E poi, se corrispondo al giocatore ideale per il suo tipo quando vinci non ti metti poi a contare le pandi gioco. Ma in Nazionale ci si deve adeguare, chine». anche se non posso neppure mettermi a fare da domani il difensore centrale» Si parla anche di uno scambio Pogba-Verratti. Cosa ne pensa? Allora, in che ruolo si sentirebbe più a «L’idea dello scambio non mi piace a priori. Se suo agio in questa nazionale? una squadra mi vuole davvero, mi prende e ba«Mezzala come a Parigi mi sembra dif- sta. Poi, se il Psg mi obbligasse ad andarmene ficile anche con l’Italia, perché i cen- via per far spazio a Pogba è tutto un altro ditrocampisti di Conte giocano sempre scorso. Comunque la questione non è sicurasenza palla, corrono molto e attaccano mente all’ordine del giorno». © RIPRODUZIONE RISERVATA la profondità, creando spazi per gli at-
DIPENDE DA PIRLO
L'ANALISI di FABIO LICARI
BUFFON RANOCCHIA
BONUCCI
VERRATTI DARMIAN
CHIELLINI VAZQUEZ
MARCHISIO ZAZA
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BISOGNA FARLO GIOCARE ECCO 2 SOLUZIONI PER IL C.T.
PELLÈ (Immobile)
SENZA LO JUVENTINO Con Marchisio play Verratti può fare la mezzala: già nel Psg gioca così in fase difensiva e si aggiunge a Motta nell’impostazione. BUFFON RANOCCHIA
BONUCCI
VERRATTI DARMIAN
CHIELLINI
MARCHISIO PIRLO
ZAZA
CANDREVA VAZQUEZ
CON LO JUVENTINO Se in regia c’è Pirlo Verratti potrebbe giocargli al fianco con Marchisio dall’altro lato e Darmian e Candreva a occupare le corsie esterne.
IL NUMERO
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Le presenze di Verratti con la Nazionale. Esordio il 15 agosto 2012: ItaliaInghilterra 1-2. Un gol, contro l’Olanda nel 2013
IL PARADOSSO DI MARCO, STELLA NEL PSG IN CHAMPIONS E RISERVA NELL’ITALIA: «SONO PROBLEMI DEL C.T., MA IO DAVANTI ALLA DIFESA POTREI DARE MOLTO DI PIÙ»
Andrea Pirlo e Marco Verratti durante un ritiro con la Nazionale
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on negli occhi la straordinaria partita di Londra – ritmo, intensità, personalità, idee da Champions, e mannaggia per la solita ammonizione – è impossibile non pensare Verratti in prospettiva Nazionale. D’altra parte mai Conte lo ha lasciato fuori dalla lista, pur non considerandolo titolare in nessuno dei ruoli di centrocampo. Il motivo? Intanto non sarebbe il prototipo di giocatore ideale per il play del suo 3-5-2: lì si richiede più «fisico» per scalare al centro della difesa in fase offensiva. Inoltre, da mezzala, non avrebbe quelle caratteristiche di incursore per aggiungersi sul fronte d’attacco, la famosa «gamba». Tutto comprensibile, ma qualcosa sembra cambiato: sia nella posizione di Verratti sia nelle scelte a disposizione di Conte. Visto che si dovrebbe ripartire con il 3-5-2, il c.t. dovrà eleggere il play. Ebbene: il De Rossi degli ultimi tempi, senza considerare l’infortunio di Firenze, non è proponibile. Di Pirlo siamo in attesa di notizie per il Borussia. Resta in piedi l’opzione Marchisio: sembra stanco, ma da vice Pirlo s’è mostrato integrato in un ruolo nel quale offre meno fantasia ma più movimento. In più bisogna considerare che Conte avrà anche Vazquez. Dove può stare allora Verratti? Suggeriamo un paio di opzioni, considerando che
con Marchisio sarebbe tutto tatticamente più facile. Prima possibilità: Marchisio play. La maglia di mezzala potrebbe andare a Verratti e Vazquez, con Darmian e Candreva esterni. Soluzione suggestiva: in fondo Verratti nel Psg si sdoppia, giocando da mezzala in fase difensiva (con Motta davanti alla difesa), e aggiungendosi all’italobrasiliano in fase d’impostazione (quasi subentrandogli). L’alternativa è spostare Vazquez seconda punta, inserendo al suo posto un’altra mezzala (l’infortunato Giaccherini sarebbe stato perfetto): così ci sarebbe più solidità ma meno fantasia. E da mesi Conte dice di aver bisogno di qualità in mezzo, al punto da pensare a Giovinco e Insigne mezzala. Seconda possibilità. Pirlo recupera da play. Ai suoi fianchi Verratti e Marchisio, esterni Darmian e Candreva. Con Vazquez alle spalle di Zaza. Qualità agli estremi e mediana solida. In entrambi i casi non sembrano due Italia da disprezzare. Di sicuro Conte ha altre soluzioni, senza dubbio migliori, che potrebbero coinvolgere Darmian tra i centrali, Cerci esterno offensivo, addirittura un 4-4-2 tipo quello con l’Albania. Sa come fare. Però a questo punto è giusto considerare Verratti un titolare, questo sì. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Serie A R Anticipo 27a giornata
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
In casa? Macché Mezzo Barbera non tifa Palermo
DAL CAMPO
Torna Lazaar Dubbio modulo 3-5-2 o 4-3-2-1?
TRADIZIONE I rosanero vogliono confermarsi squadra ferma grandi, soprattutto in casa. Dopo avere battuto il Napoli e costretto sul pari Inter e Roma. Anche per riannodare il filo con la tradizione positiva contro la Juve, interrotto nelle ultime due stagioni di Serie A con altrettante sconfitte. Nell’era Zamparini il Palermo in casa si è imposto sui bianconeri per ben quattro volte. Un ciclo avviato da Guidolin dieci anni fa (al primo anno di A), chissà che la matricola di Iachini non possa emularlo.
● PALERMO (f.v.) I dubbi vivranno fino all’ultimo. Iachini tiene tutti sulla corda e mischia le carte, in attesa anche di capire come si muoverà Allegri. Il Palermo per tutta la settimana ha lavorato su due moduli: albero di Natale e 3-5-2. Il tecnico può contare su entrambi i sistemi di gioco. Il rientro dalla di Rispoli gli consente anche di riproporre la difesa a tre, un’opzione che a Cesena gli era mancata per via di infortuni e squalifiche. E’ tornato tra i convocati anche Lazaar, dopo due settimane di stop per un problema all’adduttore, ma partirà dalla panchina. La sensazione che alla fine potrebbe spuntarla il 3-5-2. È il modulo più collaudato che consente anche di fronteggiare meglio la mediana bianconera per favorire le scorribande in avanti di Vazquez e Dybala. Rebus in mezzo al campo dove Jajalo e Maresca sono in ballottaggio, col croato in leggero vantaggio. Ad assistere alla gara tra Palermo e Juve ci sarà anche il presidente Zamparini che, per una volta contrariamente alle sue abitudini, vedrà la partita. Con lui ci saranno degli ospiti speciali: degli imprenditori russi con i quali è entrato in società per alcuni operazioni immobiliari. I manager erano già stati a Palermo per la gara col Verona, l’idea di Zamparini è di coinvolgerli in futuro anche nel Palermo.
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1Quasi metà dei presenti oggi è di fede juventina
Iachini: «Lo stadio pieno volevo vederlo altre volte» PERCHÉ VEDERE PALERMOJUVENTUS Il Palermo in casa ha già battuto il Napoli e pareggiato con Inter e Roma. La Juve è avvisata: meglio pensare al Dortmund in tarda serata. Barbera, ore 18
Fabrizio Vitale PALERMO
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l nero è in comune, il rosa e il bianco dividono. E la differenza si acuisce, anche se il Palermo gioca in casa. Arriva la Juventus e il Barbera va verso il tutto esaurito. L’aspetto curioso è che almeno metà dello stadio sarà di fede juventina. Che la Sicilia sia una roccaforte bianconera da sempre non è un mistero, ma questa volta il dato è amplificato dal fatto che Palermo è l’unica tappa utile al Sud, dopo Napoli, per vedere i bianconeri. La retrocessione del Catania ha diminuito le possibilità di assistere ad un match del-
la Vecchia Signora. Ecco, quindi, il boom di vendite al botteghino fin dai primi giorni della settimana. Fino a ieri erano stati venduti 19mila biglietti che sommati ai 9.730 abbonati portano, con ancora un giornata a disposizione per acquistare i tagliandi, a una proiezione che supera abbondantemente i 30 mila. L’ultima volta che al Barbera si era andati oltre a questa soglia risale a un Palermo-Milan semifinale di Coppa Italia nel 2011 che i rosanero vinsero 2-1 proprio ai danni di Allegri. In campionato bisogna fare un passo indietro di un anno per un Palermo-Sampdoria che valeva un posto in Champions. RECORD È stato già frantumato il record stagionale di presenze fatto registrare con l’Empoli di 22.352 spettatori. In quel caso si trattava di una partita caratterizzata da promozioni sui prezzi dei biglietti. La Juve, invece, per un giorno fa dimenticare la crisi ai propri fans, disposti a pagare 40 euro per una curva, per non parlare dei prezzi degli altri settori dello stadio. L’anticipo di questa sera non at-
clic IL «TRASLOCO» DEL 1997: IN SUPERCOPPA COL PSG OLTRE 35 MILA JUVENTINI ● Al Barbera la Juventus ha vinto la Supercoppa europea 1996 (giocata nell’inverno ’97), superando il Psg nella sfida di ritorno del 5 febbraio per 3-1, dopo aver strapazzato i francesi a domicilio per 6-1. La Palermo bianconera riempì lo stadio: oltre 35 mila spettatori esultarono alla doppietta di Ale Del Piero e alla rete al 90’ di Christian Vieri per il definitivo 3-1 (di Rai su rigori il gol parigino).
Del Piero con la Supercoppa
Lichtsteiner esulta dopo il gol partita (1-0) al Barbera il 9-12-2012: l’esterno svizzero è stato l’ultimo bianconero ad andare in gol a Palermo LAPRESSE
tirerà solo gente da tutta l’Isola (Trapani, Agrigento e Catania le provincie più attive), sono previsti, infatti, sostenitori bianconeri anche dalla Calabria e da Malta. Per gli uomini di Iachini sarà dunque la sfida nella sfida con l’obiettivo di ammutolire l’altra metà del Barbera. Il tecnico se ne fa una ragione, del resto i rosanero sono abituati a giocare davanti ad un pubblico esiguo. «Se il pubblico tiferà Juve non mi creerà tanti problemi, è bello avere lo stadio pieno, anche se mi avrebbe fatto più piacere vederlo altre volte. Faremo in modo di portare qualche tifoso in più allo stadio grazie anche alle prestazioni contro
squadre di un certo calibro».
Serie A R Anticipo 27a giornata
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Allegri frusta la Juventus Sì a Tevez, no al turnover
1Il tecnico avvisa: «Settimana decisiva per scudetto e Champions E chi è stanco non ha il motore per stare in una grande squadra» Fabiana Della Valle INVIATA A VINOVO (TORINO)
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oglietemi tutto, ma non il mio Carlitos. Massimiliano Allegri è salito sull’aereo per Palermo con la solita certezza: Tevez ci sarà, perché la pratica tricolore non è ancora archiviata. Il tecnico non pronuncerà la parolina magica (scudetto) fino a quando non avrà la certezza matematica di averlo conquistato. E anche se tutti continuano a ripetere che la Juve ha ammazzato il campionato, lui invece insiste nel predicare pazienza.
STAKANOVISTA Allegri non si fida, anche se la Roma è a -11. Per questo non si piega al turnover totale neanche a quattro giorni dal ritorno degli ottavi di finale di Champions. A Palermo un po’ di cambi ci saranno, ma non sarà rivoluzione totale. Soprattutto in attacco, dove l’argentino sarà costretto a fare gli straordinari. Perché Coman è ancora out per la botta presa alla tibia nella gara di Coppa Italia contro la Fiorentina, ma soprattutto perché Allegri non vuole lasciare niente in sospeso: il campionato va chiuso il prima possibile. Così ecco ancora Tevez titolare, lo stakanovista
Massimiliano Allegri, 47 anni, a sinistra, abbraccia Carlitos Tevez, 31, dopo una sostituzione BOZZANI
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● Le partite disputate in questa stagione da Tevez tra Serie A, Champions, Supercoppa italiana e Coppa Italia. Allegri non rinuncia volentieri alla sua stella
TACCUINO
Colonia a Dortmund, Klopp testa la difesa Immobile in panca? Pierfrancesco Archetti
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HOENESS AL BALCONE Domani l’ex presidente del Bayern apparirà al balcone di Marienplatz per mostrare il Meisterschale ai tifosi del Bayern. Non si tratta però di un anticipo di trionfo ma di una fiction sulle vicende giudiziarie del dirigente, che sarà impersonato da un attore che gli somiglia molto. Il Bayern vero oggi va a Brema senza Robben e Ribery.
del gol. Carlitos ha giocato 33 partite in questa stagione, di cui 24 in campionato segnando 15 gol. Con 6 reti è il miglior marcatore in trasferta di tutto il campionato (insieme a Matri, Gabbiadini e Toni). Logico che Allegri non se la senta di rinunciare a uno come lui,
Jürgen Klopp, 47 anni AFP
LÖW 2018 La federazione ha ufficializzato ieri il prolungamento del contratto del c.t. mondiale. Joachim Löw resterà fino al 2018, due anni oltre il precedente accordo. Il manager Oliver Bierhoff ha allungato fino al 2020 e diventerà anche responsabile del progetto dell’Accademia federale, il centro sportivo che dovrebbe nascere a Francoforte. © RIPRODUZIONE RISERVATA
25a GIORNATA Ieri: Leverkusen-Stoccarda 4-0. Oggi: Eintracht-Paderborn; Augsburg-Mainz; Hertha-Schalke 04; Hoffenheim-Aamburgo; WerderBayern; Borussia Do-Colonia. Domani: Wolfsburg-Friburgo; Borussia Moenc.-Hannover. CLASSIFICA Bayern 61; Wolfsburg 50; Leverkusen 42; Borussia Moenc. 41; Schalke 04, Augsburg 38; Hoffenheim, Werder 33; Eintracht 31; Borussia Do. 29; Colonia 28; Hannover 27; Mainz 26; Hertha, Amburgo 25; Paderborn 23; Friburgo 22; Stoccarda 20.
PRIMAVERA
L’Inter a Chievo ● GIRONE A Oggi, ore 14.30: Modena-Torino, Parma-Genoa, Spezia-Carpi; 14.45: Varese-Pro Vercelli. Domani, 11: JuventusFiorentina (Rai Sport 2); 14.30: Trapani-Entella. Rinviata Sampdoria-Bologna (28 marzo, 14.30). Classifica (prime): Fiorentina 45; Torino 40; Spezia 39; Juventus 38. GIRONE B Oggi, 11: PescaraCagliari; 14.30: BresciaSassuolo, Chievo-Inter, Cittadella-Atalanta, MilanVerona, Udinese-Cesena. Domani, 14.30: PerugiaLanciano. Class. Inter e Milan 43; Cesena 32; Chievo 30. GIRONE C Roma-Frosinone 40. Oggi, 11: Latina-Lazio, Ternana-Vicenza, NapoliCatania (Rai Sport 2); 11.30: Crotone-Bari; 12: PalermoAvellino; 14.30: Livorno-Empoli. Class.: Roma 46; Bari 45; Lazio 41; Catania 37.
ARCO DI TRENTO
Juve qualificata Il Parma sogna ● (f.o.) È la Juve l’unica certa delle semifinali al termine della seconda giornata del «Beppe Viola», categoria Allievi: nel 3-1 all’Atalanta ancora a segno Kean, classe 2000. Fiorentina e Verona sono a punteggio pieno e oggi si scontreranno, l’Inter rimonta a tempo scaduto con la Lazio e resta in corsa per la qualificazione. Nel girone D, il Parma è primo con gli stessi punti del Chievo, oggi affronterà un Milan quasi eliminato, alle 15 ad Arco. Con una vittoria la squadra di Fausto Pizzi, alla prese con le ben note difficoltà economiche del club, sarebbe in semifinale.
anche a così poca distanza da una partita tanto importante. STANCHEZZA BANDITA «Per fortuna ci siamo noi a pensare al campionato — ha ammonito Allegri —. Sarà una settimana decisiva per lo scudetto, che al contrario di quello che dite tut-
VERSO IL DEBUTTO
Prima volta per Sturaro Vidal riposa
condo scudetto con la Juve ma non solo: in ballo c’è anche il trono dei marcatori. Roba da numeri 10. L’ultimo juventino a vincere la classifica dei cannonieri è stato Del Piero nel 2008. È passato molto tempo. Tevez è pronto.
● VINOVO No al turnover, ma qualche cambio comunque c’è. Allegri si presenta a Palermo con il modulo di scorta (3-5-2) ma senza grosse rivoluzioni. La novità principale riguarda Sturaro, che sarà titolare a centrocampo. Per il ragazzo dell’Under 21 si tratta dell’esordio assoluto, perché non ha giocato neanche un minuto in bianconero. Sturaro sostituirà Pogba, squalificato, mentre Marchisio sarà costretto a fare gli straordinari vista l’assenza di Pirlo. Un turno di riposo per Vidal, che sarà fresco per la Champions. Al suo posto ci sarà Pereyra. In difesa invece con Chiellini e Bonucci rivedremo Barzagli, titolare dopo i pochi minuti col Sassuolo. «Affrontare il Palermo non sarà facile, dobbiamo evitare gli errori che abbiamo commesso nelle partite in cui abbiamo preso gol. Serviranno forze fresche. Le assenze di Asamoah, Romulo, Caceres e anche Pirlo per buona parte della stagione sono passate in cavalleria — ha detto Allegri —. Sono stati tutti forfeit molto importanti per noi. Andrea poi è fondamentale, per le giocate e per i calci da fermo». Per questo Allegri non si rassegna all’idea di non averlo a Dortmund: «Lo stiamo monitorando giorno per giorno», ha detto, anche se sa che non sarà semplice che il giocatore possa recuperare dal problema muscolare al polpaccio. f.d.v.
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L’EURORIVALE
ieci anni fa i boss del Borussia Dortmund avevano altro per la testa, non la Juve come adesso. Il 14 marzo 2005 il d.g. Hans-Joachim Watzke si incontrò all’aeroporto di Düsseldorf con i rappresentanti di un fondo immobiliare che garantirono il denaro per evitare il fallimento. Il Borussia riuscì così a salvarsi nonostante 180 milioni di debito. Altre brillanti operazioni finanziarie e sportive di Watzke hanno portato oggi i gialloneri dietro al Bayern, sia come risultati che come disponibilità economica. L’anniversario della mancata sparizione sarà celebrato ricevendo il Colonia alle 18.30 per continuare la risalita dopo 4 successi di fila e un pari. Il miglioramento più sensibile è avvenuto in difesa: soltanto 5 reti prese nel ritorno, seconda miglior difesa. Mancheranno Sahin e Ginter, oltre a Grosskreutz e Durm. Immobile è annunciato in panchina.
ti non è vinto, e anche per la Champions, perché ci giochiamo tutto in una partita da dentro o fuori. Non voglio sentir parlare di Dortmund e nemmeno di stanchezza. Abbiamo giocato 5 giorni fa, se siamo stanchi significa o che ci siamo allenati male o che non abbiamo il motore per stare in una grande squadra». Il messaggio è chiaro: tutti devono dare il massimo. Uno come Tevez non ha neanche bisogno di sentirselo dire. Fosse per lui giocherebbe tutte le partite. Ha già parzialmente riposato contro la Fiorentina in Coppa Italia, dove non è partito titolare. A Palermo giocherà molto probabilmente accanto a Llorente, che pare aver smaltito il fastidio all’anca e all’adduttore che l’aveva costretto a fare il differenziato giovedì. Allegri non vuole lasciare niente al caso e non vuole fare figuracce. La Juve è la squadra che ha segnato di più nei primi tempi (26 reti): sbloccare la partita subito è il suo obiettivo, poi magari nel secondo tempo ci potrà essere spazio anche per Matri, che ancora non ha giocato nemmeno un minuto. Prima però toccherà a Carlitos, che vuole il se-
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● Le reti in trasferta per Tevez in questo campionato. Oltre a essere il capocannoniere della A, è il migliore realizzatore fuori casa con Matri, Gabbiadini e Toni
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NOVE OVER 30... E UNO IN ARRIVO
Morgan DE SANCTIS 37 anni Ha rinnovato a dicembre il contratto fino al 2016
MAICON 33 anni Bersagliato dai guai al ginocchio, ha allungato il contratto fino al 2016
Vasilis TOROSIDIS 29 anni Arrivato a Roma nel gennaio 2013, il suo accordo scade nel 2017
Josè HOLEBAS 30 anni Doveva essere la riserva, la crisi di Cole lo ha lanciato titolare
Ashley COLE 34 anni È stato il flop del mercato: contratto fino al 2016
Seydou KEITA 35 anni È in scadenza, la Roma e Garcia vorrebbero trattenerlo
Federico BALZARETTI 33 anni È fuori da novembre 2013, il suo futuro è un rebus
Glen JOHNSON 30 anni È in scadenza col Liverpool, la Roma lo sta trattando
La linea verde non piace? La Roma sceglie l’esperto
1Anche nella prossima stagione saranno tanti gli ultratrentenni
a disposizione di Garcia. E il tifo si divide anche su Totti e De Rossi
Massimo Cecchini ROMA
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e autorevoli commentatori affermano che l’Italia non è un Paese per vecchi, possono esistere anche eccezioni che confermano la regola: la Roma, ad esempio, che anche in prospettiva pare oscillare tra una linea verde di grandi potenzialità e attempati «senatori» carichi di gloria e di anni. Insomma, a volte pare mancare quella «middle class» – soprattutto nel ruolo di esterni «bassi» – che coniughi dinamismo ed esperienza. CASO NAINGGOLAN D’altronde, non è un caso che ieri a Roma abbia fatto rumore l’esegesi delle parole di Radja Nainggolan a fine partita: «Si può vede-
re la vera Roma solo giocando in undici». Frase che da molti tifosi è stata interpretata come: in campo non tutti corrono come dovrebbero. Inutile dire che si è scatenata la caccia al colpevole, cosa che ha spinto il belga prima a un tweet e poi a un colloquio chiarificatore con De Rossi, che lo ha tranquillizzato ma ribadendogli le difficoltà dell’ambiente romano. TOTTI E L’ANNO SANTO Ne sa parecchio anche il centrocampista azzurro, finito nel mirino della tifoseria per l’ennesima prova opaca giocata contro la Fiorentina, al netto della piccola distorsione alla caviglia che lo ha costretto ad uscire prima. Al di là delle seduzioni di mercato, proprio De Rossi – insieme a capitan Totti (che ieri ha plaudito all’indizione dell’Anno
Santo – cominceranno la prossima stagione ovviamente con un anno in più. Domanda: sarà un problema per Rudi Garcia dover gestire i prossimi 32 anni di De Rossi e i 39 di Totti? DIFESA ANZIANA Ma le difficoltà arrivano anche su altri fronti. Pensiamo alla difesa. Da pochi mesi la Roma ha offerto il rinnovo di contratto al 38enne De Sanctis – ma il portiere è un ruolo anomalo, vedi Zoff – così come al 33enne Maicon, il cui ginocchio destro è usurato da mille battaglie trionfali. Non basta. A giugno Torosidis arriverà a 30 anni, così come Holebas che in estate sbarcherà a quota 31 anni. E poi c’è Cole, 34enne, che l’estate scorsa ha strappato un biennale utile a consentirgli di presentarsi ai nastri di partenza anche del
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● le partite stagionali giocate finora dalla Roma in cui non sono stati impiegati Maicon oppure Cole, sia per scelta tecnica che per infortuni
2017
● l’anno di scadenza di contratto di Daniele De Rossi, che attualmente è il calciatore più pagato del calcio italiano: guadagna 6,5 milioni con i bonus
FRANCESCO TOTTI E DANIELE DE ROSSI 38 anni e 31 anni Il capitano della Roma )a sinistra) ha il contratto in scadenza nel 2016, mentre il centrocampista azzurro l’anno successivo. Entrambi sono in dubbio per la Samp
prossimo campionato, a meno che il mercato estivo. Discorso diverso per l’attacco, dove semmai è da vedere se l’acquisto più oneroso della campagna d’inverno, ovvero Doumbia, possa in qualche modo giustificare l’investimento di 14,5 milioni. Insomma, la prima risposta da questo punto di vista dovrà essere fornito dall’infermeria e dalla preparazione. RINNOVO KEITA Sul fronte africano, comunque, non può mancare un accenno all’uomo della provvidenza calcistica degli ultimi tempi (vedi Juve e Fiorentina), Seydou Keita. La dirigenza da tempo gli ha proposto un rinnovo di contratto, ma il maliano temporeggia sia perché ha offerte prestigiose, sia perché vuole capire che cosa vorrà fare del suo futuro più avanti.
JOHNSON & ZAPPACOSTA Da quanto si apprende a Trigoria, comunque, non è un mistero che a Garcia piacciano soprattutto giocatori navigati. Anche per questo, forse, radio mercato dà per probabilissimo l’arrivo in giallorosso di Glen Johnson, 30 anni, esterno destro di difesa del Liverpool, libero a giugno. Una scommessa di sicuro più economica di quella che il club affronterebbe puntando su un giocatore sondato: Davide Zappacosta, 21 anni, terzino dell’Atalanta e della Nazionale Under 21, ma il cui cartellino non costa meno di 7-8 milioni. Insomma, come in tante cose della vita, le scelte sono fatte anche in base all’orientamento degli investimenti. E l’usato sicuro, d’altronde, ha sia pregi che difetti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
fIL PERSONAGGIO
LORENZO DE SILVESTRI
«Io, gli sci e Mihajlovic Con lui la Samp vola lo vedrà anche Garcia» 1L’ex esterno della Lazio: «Insieme a Sinisa giocai una partita
nel 2004, un sogno. Lunedì derby? No, ma nemmeno una gita»
Filippo Grimaldi INVIATO A BOGLIASCO (GENOVA)
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ei è un Piller Cottrer mancato. A dieci anni, signor De Silvestri — 24 gennaio 1999, Tesero —, ha vinto il Trofeo Topolino nello sci di fondo, categoria Cuccioli. Peccato per suo padre Roberto, grande appassionato della disciplina, che se ne sarà fatto una ragione. Con mamma Angela ha comunque cresciuto un ottimo terzino. «Gareggiavo per il Gruppo Sportivo Subiaco. Papà è abruzzese, ha partecipato alla Vasaloppet ed a varie edizioni della Marcialonga, oltre a tante maratone. Per lui lo sport è sinonimo di fatica e sofferenza. Appena ho avuto un po’ di equilibrio, papà mi ha messo sugli sci da fondo. I miei genitori mi hanno allevato così: ho praticato anche ginnastica artistica, nuoto ed atletica. Per lui il calcio non era una disciplina che richiedesse sacrificio, roba da femminucce. L’ho fatto ricredere».
Dieci anni fa il primo contratto da pro, ma non si è mai montato la testa. «La famiglia è stata fondamentale. Mi ha trasmesso valori sani, che mi porto dietro ancora oggi. La mia vita, le amicizie sono a Roma, quartiere Monteverde, villa Pamphili. Lì tornerò a fine carriera».
Ha vinto il pallone, insomma. «Era quello che mi piaceva di più, e poi volevo uno sport di squadra. Un giorno ho chiesto a papà: “Ti prego, iscrivimi a una società”. Ho iniziato con la Romulea, poi è arrivata la Lazio».
Mihajlovic continua a viaggiare a fari spenti. Lei aveva intuito, però, che questa potesse per la Samp una stagione da protagonista ? «Da quando è arrivato qui ha portato una ventata di novità, sia negli allenamenti che nel gruppo. Si era capito che qui sarebbe potuto nascere qualcosa di importante. Abbiamo superato momenti difficili, rimanendo tutti uniti, poi il mercato di gennaio ci ha aiutato molto. La nostra autostima è cresciuta gara dopo gara. Ecco spiegato perché oggi siamo ancora in corsa per obiettivi importanti».
Un talento vero: a 15 anni ha giocato una partita in difesa con Negro e Mihajlovic, 19 anni più grandi. «Non ho mai ricordato questo episodio al mister… Era il 19 maggio 2004, a Frosinone, la Lazio vinse 1-0 nella sfida che rappresentava la festa per il suc-
La sua squadra non conosce la paura. «È dovuto alla consapevolezza nei nostri mezzi. Qui tutti si sentono partecipi di un progetto importante, non importa quanto giocano. Gli allenamenti sono intensi, e poi la vita di gruppo continua anche fuori da Bogliasco».
cesso in Coppa Italia. Mancini mi mandò in campo con Sinisa, quasi a fine carriera. Ricordo che lui si fasciava tutto... Un sogno: ho appena raggiunto le duecento presenze in Serie A, a volte ci ripenso».
L’Europa è a un passo. Lei parla cinque lingue, potrebbe essere utile alla Samp. «Ho frequentato la scuola tedesca sino al secondo anno delle superiori, parlo bene anche inglese. Anche qui, dico grazie ai miei. Un giorno crescerò i miei figli con lo stesso modello sportivo e culturale che ho ricevuto».
Un laziale doc, ma non è diventato profeta in patria. Dispiaciuto? «A un certo punto ho fatto una scelta di vita, oltre che professionale e sono orgoglioso. Andare via da casa era l’unico modo per crescere diventare uomo». Lunedì, contro la Roma, sarà un derby? «Il derby è tale se hai una maglia indosso. La Lazio è come una seconda mamma per me, ma ora la stracittadina è quella con il Genoa».
DA PICCOLO SCIAVO PER PAPÀ IL CALCIO ERA UNO SPORT DA FEMMINUCCE: L’HO FATTO RICREDERE DAGLI SCI AL PALLONE DE SILVESTRI AL TROFEO TOPOLINO
Avete ancora potenzialità inespresse. «Ci manca qualche successo con le grandi. Ci attendono quattro sfide definite proibitive da molti, ma non andremo a Roma in gita. Vogliamo dei punti con i giallorossi, proveremo a prenderceli anche con l’Inter. Dicono che questa sarà l’occasione per dimostrare il nostro valore e capire chi siamo veramente. No, mi spiace. Di quale pasta sia fatta la Samp lo sappiamo già». Contro il Parma giocò la prima da titolare, e segnò pure il primo gol in A, ai tempi della Fiorentina. Cosa pensa di quanto sta avvenendo là?. «Sono sconvolto, perché dai ragazzi che la vivono in prima persona ho avuto notizia di una situazione ben più drammatica rispetto a quanto raccontato dai media. Ma perché in Italia, per capire le cose, bisogna sempre prima sbatterci la faccia?». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Daniele De Silvestri, 26 anni, romano, è cresciuto nella Lazio dove debuttò in prima squadra nell’Intertoto, luglio 2005. Alla Samp dal 2012 ANSA
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TRE TAPPE FONDAMENTALI PER NON VIVERE UNA STAGIONE DA ZERU TITULI
Roberto Mancini, 50 anni, all’Inter dal novembre scorso IPP INTER-CESENA, DOMANI ORE 20,45 Prima tappa contro il Cesena. All’andata finì 1-0 per i nerazzurri con rigore procurato da Palacio (sopra, ANSA) e realizzato da Icardi. In panchina c’era Mazzarri, in tribuna Mancini
INTER-WOLFSBURG, 19 MARZO, ORE 21,05 ottavi di Europa League contro il Wolfsburg: sopra, la punizione di De Bruyne che porta i tedeschi sul 31 L’Inter, per caricare i tifosi, ha preparato un popup sul proprio sito che ricorda le vecchie rimonte.
SAMPDORIA-INTER, DOMENICA 22 (20,45) Infine, ecco che l’Inter andrà a Genova, casaSamp: Roberto Mancini ritrova Mihajlovic dopo averlo battuto in casa in Coppa Italia. All’andata finì 1-0 per l’Inter, rigore di Icardi BOZZANI
A porta aperta e naif Inter blindata cercasi O l’Europa se la sogna 1Contro Cesena,
Wolfsburg e Samp serve la settimana perfetta. Mancini gasa la squadra: «Crediamoci, si può».
ciso (senza torturarsi, sia chiaro) di dire alla squadra quanto segue: che si-può-fare. Tutto. Ancora tutto. E ha aggiunto che bisogna proprio partire dal Cesena: batterlo per poi scatenare l’inferno giovedì coi tedeschi. «Crediamoci ragazzi - ha detto ai suoi il tecnico -: perché si può fare». Ragazzi che ieri (per compattarsi e non piangersi addosso) hanno pranzato a base di grigliata organizzata da tempo ad Appiano Gentile. Ma è ovvio che la... ciccia dell’Europa passerà dal non prendere gol.
co); l’incerta danza dei centrali (quando non sbaglia uno ecco che sbaglia l’altro o viceversa); Vidic che da ultracampione si è involuto. Lui doveva essere l’espertone che dà sicurezza ai due sopra. E che manca clamorosamente. L’impressione è che l’estate prossima la difesa subirà molti ritocchi: Vidic stesso, Campagnaro, Nagatomo, forse Andreolli (che giocherà contro il Cesena) e chissà Juan Jesus potrebbero salutare. Ma tutto - come dice Mancini - si deciderà da qui alla fine della stagione. Perché nel frattempo proseguono le valutazioni.
I NAIF E I GOL Già, perché adesso la domanda è: come farà questa squadra a prendersi la prossima TURNOVER E SCENARI Intanto la settimana-clou Europa con una difesa che - un protagonista alla parte dal Cesena: sottovalutazione uguale sberle, volta - vede qualcuno sbagliare sempre? Prima pas- si sa. Servirà turnover ma anche vincere: il treno sa un momento farlocco Ranocchia, poi quando il dell’Europa va preso a tutti i costi. Mancare l’obiettivo aprirebbe vari scenari. Ancapitano funziona ecco che c’è che quelli legati ai sussurri su Juan Jesus che scivola. O Vidic. Già, perché affinché il convoIeri per i giocatori Mancini. Il tecnico è tornato per costruire, ma i giocatori devono glio-Europa venga agganciato grigliata cominciare a mettere cemento. serve che la difesa passi da Naif Chiudendo la porta. Guada(tradotto: ingenua, cfr Mancini) alla Pinetina gnandosi il futuro. a coperchio sicuro, cattivo, affiper compattarsi dabile. Sui tre gol del Wolfsburg gli errori sono sì stati di Carrizo in vista del ritorno IL POP-UP DELLA REMUNTADA Poi, giovedì, il ritorno contro il (negli ultimi due), ma prima c’è Wolfsburg prima di andare a castata correità davanti all’argentino: nell’1-1, Santon non chiude su Caligiuri e da lì sa-Mihajlovic. Quello contro i tedeschi è l’appuntanasce l’angolo con Juan Jesus che poi non copre mentone sull’agenda. Crocevia. Dice Marcelo BroNaldo; sul 3-1 Vidic s’incespica e crea scioccamen- zovic: «Possiamo ancora vincere l’Europa League». te la punizione sulla quale Carrizo vagabondeggia. Fiducia. Quella che l’Inter infonde nei tifosi: in allegato a chi acquisterà on-line il biglietto per InterVALUTAZIONE E RIVOLUZIONE? Mancini sta la- Wolfsburg comparirà un pop-up impattante e adrevorando su questi uomini con insistenza: cuce, in- nalinico. Vengono ricordate le grandi rimonte segna, crea le coperture, poi nessuno è perfetto e (contro Strasburgo, Cagliari e Aston Villa) negli allora le topiche capitano. Sempre, però. I proble- anni in cui l’Inter ha vinto le 3 Coppa Uefa. Idea. mi sono un triste replay: la fragilità e gli stessi erro- Ma serve pur sempre la settimana perfetta. © RIPRODUZIONE RISERVATA ri (nelle triangolazioni a fondo-campo c’è il pani-
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Matteo Dalla Vite MILANO
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erve una settimana da... Dio. O sarà un mezzo inferno. Serve il percorso netto in tre passaggi: Cesena, Wolfsburg e Samp, un tris di tappe da svolta per non diventare tappi in una stagione piena di errori ma ancora raddrizzabile. L’Inter è davanti a 7 giorni da non sbagliare: il museo degli orrori individuali e di reparto deve chiudere. Nell’Era Mancio, solo in 6 gare (Chievo, Empoli, Palermo, Samp in Coppa Italia, Qarabag e Celtic in Europa) l’Inter non ha preso gol. Non benissimo.
MANCIO SCATENA E I RAGAZZI... GRIGLIANO Ieri Roberto Mancini ha radunato i ragazzi prima dell’allenamento e non ha sparso scintille né tirato legnate verbali e urticanti. Nonostante tutto. Il tecnico dell’Inter ha passato la notte a rimuginare su errori che purtroppo non mancano mai, poi ha de-
LA FRECCIATA DI LOTHAR
Matthäus: «Wolfsburg superiore in tutto» ● Che Matthäus non sia un grande fan di Lukas Podolski non è una novità. Opinionista per Sky Deutschland, negli ultimi anni Lothar ha più volte espresso le proprie perplessità sull’attaccante dell’Inter, che, in qualche caso, ha risposto a brutto muso. Con l’avventura di Poldi in nerazzurro il rapporto non è migliorato: «Sta giocando male – ha sentenziato Lothar alla Bild -. Mancini ha fatto bene a non inserirlo nella lista Uefa. Se non ci sarà un cambiamento drastico in lui, presto dovrà trovarsi un’altra squadra. Dopo il periodo all’Arsenal speravo facesse meglio». Non solo Podolski però, Matthäus ha detto la sua pure su Shaqiri: «Di lui l’Inter è soddisfatta, ma credo che non sia ancora al top». Per Lothar però l’Inter, rispetto a quando c’era lui, è cambiata parecchio: «Andai a giocare in Italia perché era il campionato migliore del mondo, c’era il top del calcio. I giocatori vogliono sfidare i grandi campioni che oggi però giocano in Germania, Inghilterra e Spagna. Benché all’Inter io sia stato bene, oggi sceglierei un altro campionato». Non è un caso che per Lothar fra Wolfsburg e Inter in questo momento non ci sia partita: «I tedeschi hanno i giocatori migliori, un migliore sistema di gioco e hanno maggiore qualità». Di solito, sugli ex, si è più diplomatici. Elmar Bergonzini © RIPRODUZIONE RISERVATA
ORA È AL CESENA
Mudi, ex senza rancore: «Io e CR7, vi spiego» 1«Dell’Inter solo bei ricordi, mi hanno penalizzato gli infortuni e il cambio Strama-Mazzarri. Cristiano Ronaldo gioca, io lavoro» Andrea Tosi INVIATO A CESENA
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lla vigilia di Inter-Cesena, il guerriero Gabi Mudingayi gioca in difesa anziché sguainare la spada della rivincita contro il club nerazzurro che l’ha liquidato dopo un lungo infortunio. «Non scriva che giocherò a San Siro col dente avvelenato - mette le mani avanti il 33enne mediano congo-belga perché io dell’Inter conservo solo bei ricordi e sono tuttora in ottimi rapporti coi miei ex compagni». Però la lingua batte dove il dente duole anche nel caso del centrocampista cesenate cresciuto a Kinshasa prima nel
mito di Mohammed Alì («io l’ho sempre chiamato Cassius Clay») poi in quello di Claude Makelele al quale si è ispirato in campo. Allora Mudi, perché con l’Inter è finita male? «Perché sono arrivato in un grande club a 31 anni ma non ho potuto godermi questa gioia a causa degli infortuni: prima una lesione legamentosa e poi la rottura del tendine d’Achille che mi ha messo fuori squadra per cinque mesi. Nel conto poi va messo il cambio dell’allenatore. All’Inter mi ha voluto fortemente Stramaccioni ma con Mazzarri è cambiato tutto. Lui aveva in testa una squadra nella quale non c’era posto per me.
Perché ha scelto Cesena? «Perché il dt Foschi cercava un centrocampista con le mie qualità. Accordo fino a giugno. Sono contento, qui c’è un ambiente molto sano. Dopo Torino, Lazio, Bologna e Inter, il Cesena è il mio quinto club italiano. Mia moglie e i miei figli sono italiani. Ormai questo è il mio Paese».
Dopo un confronto, mi disse che sarebbe arrivato anche il mio momento. Venivo dal secondo infortunio e davanti avevo Cambiasso. Ho lavorato tanto per avere una nuova chance che non mi è mai stata concessa». Nella stagione scorsa ha fatto solo una gara di campionato per 8’ totali. Quali sono stati i danni collaterali? «Ero svincolato e non giocavo da mesi, tutti in Italia pensavano che fossi finito. Così mi sono trovato in estate a fare la preparazione da solo. In novembre mi hanno chiamato gli spagnoli dell’Elche che poi non hanno potuto tesserarmi per problemi economici. A gennaio ero di nuovo a spasso».
Lei gioca sempre con un’ espressione arrabbiata. Perché? «Faccio il lavoro sporco e c’è poco da scherzare. Anche gli arbitri mi dicono di sorridere ogni tanto. Ma non ci riesco...». Gabi Mudingayi, 33 anni
Si può giocare senza divertirsi? «Guardi, nello stesso contesto
la differenza tra Ronaldo e Mudingayi è che CR7 va al campo a giocare, io a lavorare. Pure questo è il calcio». Una dura vita da mediano? «Mi ritrovo completamente nella canzone di Ligabue» C’è una strofa che recita “uno che si brucia presto perché quando hai dato troppo devi andare e fare posto”… «So quello che mi aspetta, ma non voglio mollare, sto bene e non mi sento vecchio». Come vede la sfida di San Siro e la corsa salvezza? «Dobbiamo dare il massimo. Sono ottimista per natura». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Mega bond congelato Thohir mette i soldi E attende la reazione 1ET crede al passaggio del turno. In aprile può dare
liquidità al club senza ricorrere al prestito da 230 milioni Luca Taidelli @LucaTaidelli
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6 33 ● le gare a porta inviolata con Mancini: Chievo, Empoli, Samp, Palermo, Qarabag e Celtic
● le reti segnate dall’Inter nelle 22 partite disputate con Mancini: 24 in A, 7 in EL, 2 in Coppa Italia
a testa è più che mai al campo, ma il prossimo mese sarà molto delicato anche a livello societario. Erick Thohir tornerà a Milano nella seconda metà di aprile e in agenda, oltre ai consueti meeting con i vari settori del club, ci sono alcuni temi cruciali. Intanto dall’Indonesia il presidente fa capire di attendersi una grande reazione nelle prossime sfide dopo la caduta di Wolfsburg. ET pretende una vittoria domani col Cesena per introdurre l’impresa nel ritorno contro i tedeschi, giovedì prossimo. PAGA THOHIR Il tutto per essere ancora in Europa League quando lui sarà di nuovo in Italia. A cercare appunto di sciogliere nodi fondamentali per il futuro del club. Il primo è quello finanziario. Entro maggio nelle casse devono entrare 40/50 milioni per l’ordinaria amministrazione. Le strade per ottenerli sono tre. L’aumento di capitale è la meno praticabile,
Erick Thohir, 44 anni, presidente dell’Inter dal novembre 2013 ANSA
anche perché coinvolgerebbe Massimo Moratti, che dovrebbe decidere se contribuire in proporzione al suo 29,5% del pacchetto azionario o se invece cedere una parte di quote. La seconda via sembrava la più scontata, con un bond da 230 milioni che permetterebbe di estinguere il prestito ottenuto la scorsa estate e appunto dare un po’ di liquidità al club. L’operazione finanziaria, cui si lavo-
RQuando tornerà,
il presidente dovrà pure sciogliere i nodi legati a Uefa, San Siro e Pirelli
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ra dallo scorso dicembre, da alcune settimane è però in standby. In attesa che il mercato offra le condizioni migliori, filtra dal club. Ma i tassi sono già molto bassi. Ed ecco perché prende corpo l’ipotesi che sia lo stesso Thohir a immettere liquidità sotto forma di prestito. Come avvenuto tra maggio e giugno scorsi, quando il presidente prestò 22 milioni all’Inter. CDA E UEFA Entro fine aprile si terrà anche un Cda che dovrà approvare la semestrale. Lo scorso board - oltre che nominare in quota ai Moratti Roberto Casati al posto di Carlo D’Urso, mancato a inizio febbraio infatti aveva approvato soltanto gli scostamenti di bilancio rispetto a quanto era stato comunicato all’Uefa. Quello del fairplay è un altro tema caldo, con la dirigenza che da un momento all’altro andrà a Nyon per patteggiare le sanzioni. Ora che ET sarà di nuovo a Milano, il quadro in vista della prossima stagione sarà molto più chiaro. Anche perché dall’ingresso o meno in Europa dipenderanno diverse strategie. Non soltanto sul mercato. SAN SIRO E PIRELLI Nel medio lungo termine andranno invece sciolti i nodi Pirelli e San Siro. Il contratto decennale con il main sponsor scade sì nel giugno 2016, ma una decisione sull’eventuale rinnovo va presa entro settembre. Ecco perché si può ipotizzare che dopo Pasqua Thohir ne parlerà con Marco Tronchetti Provera. Fissato invece per fine aprile l’incontro con il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Sul tavolo il futuro di San Siro che - con il Milan che progetta un impianto di proprietà - l’Inter intende ammodernare e ottenere in concessione per i prossimi 99 anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Milan a tavola con l’Empoli Nel menù il futuro di Sarri
LE ULTIME
1Domani Galliani vedrà Corsi. Si parlerà di Saponara e Verdi ma sarà
soprattutto l’occasione per informarsi sul tecnico che intriga i rossoneri
Carlo Laudisa Marco Pasotto
GLI OGGETTI DELLA DISCUSSIONE
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L'IDENTIKIT 2
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arà una due giorni toscana piuttosto piena quella di Adriano Galliani. Il focus ovviamente riguarda la sfida del Franchi di lunedì sera, con la conseguente nuova posizione di classifica e la conseguente nuova posizione di Inzaghi: come sarà messo Pippo alle 21 di dopodomani? L’a.d. rossonero nei giorni scorsi ha provveduto a chiarire che la partita di Firenze non sarà decisiva per l’allenatore, ma è evidente che se il Milan non dovesse muovere la classifica, o quantomeno dimostrare di aver cambiato atteggiamento, il destino del tecnico sarebbe di nuovo rimesso in discussione. Ma la Fiorentina non sarà l’unica tappa di Galliani, e l’altro appuntamento potrebbe presentare risvolti interessanti proprio a proposito della panchina.
ANSA/ LAPRESSE
be prendere in considerazione l’idea di sondare il terreno su uno degli allenatori italiani di maggior successo. Superfluo dire che il profilo di Sarri – nelle ultime settimane si è fatto sotto il Rubin Kazan – corrisponderebbe perfettamente alle esigenze di un club che vuole lanciare una linea giovane e italiana (e possibilmente vestita di azzurro). Poi, è ovvio, i nomi in cima alla lista rossonera restano Conte e Montella, ma visto l’altissimo coefficiente di difficoltà per arrivarci, la strada del tecnico nostrano low cost non è per nulla da scartare. SONDAGGIO La stima del Milan, peraltro, è evidente e nessuno ha fatto nulla per tenerla nascosta. Prima di Milan-Empoli Galliani si era raccomandato di usare massima concentrazione perché a San Siro «ar-
GLI ESORDI Cresciuto a Figline Valdarno, ha cominciato ad allenare nella provincia toscana. Dopo una lunga gavetta, questa con l’Empoli è la sua prima esperienza in Serie A.
Alessandra Gozzini
riverà la squadra più organizzat a del campionato». Complimenti ribaditi sulla porta dello spogliatoio anche al termine della partita, come aveva raccontato lo stesso Sarri: «Galliani si è complimentato con parole importanti. Mi ha detto che siamo la squadra che gioca il calcio migliore in Italia». Ha ragione il tecnico dei toscani: parole importanti, dette dopo un pareggio in cui l’Empoli aveva messo in seria difficoltà il Milan. L’a.d. rossonero probabilmente ha visto ciò che vorrebbe vedere col Milan. E, senza distrarre troppo Inzaghi, che deve ancora provare a risollevare la stagione, né corteggiando apertamente un allenatore altrui, magari si può davvero iniziare con un semplice sondaggio informale. a(ha collaborato Nicolò Schira) © RIPRODUZIONE RISERVATA
El Shaarawy toglie il tutore alla gamba Ma salterà il derby ● Ci sperava tanto, ma non sarà possibile: niente derby (19 aprile) per El Shaarawy. Ieri Stephan – «in linea con i tempi prestabiliti», riporta il Milan – si è fatto visitare al piede destro dal professor Van Dijk. «Gli esiti sono stati soddisfacenti e la frattura si sta consolidando», spiega il sito rossonero. Ma ElSha «dovrà effettuare un periodo di riposo e cure di circa un mese, al termine del quale sarà ricontrollato». In altre parole, Stephan non potrà riprendere la preparazione prima di una trentina di giorni, che saranno scanditi da cose come piscina e cyclette. Intanto, il tutore non c’è più.
è diventato subito un intoccabile: Inzaghi ha le fasce che sognava
MILANO
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a necessità di scalare la classifica spinge il Milan a rimettere le ali: era dall’inizio di gennaio che Inzaghi non si presentava in campo con due terzini di ruolo, dunque attrezzati sia per la copertura che per la spinta. Non che le prestazioni di De Sciglio (tantomeno Armero) autorizzassero grandi voli di fantasia, ma la caduta libera delle ultime settimane può essere, tra le tante altre cose, riconducibile anche alla contemporanea assenza degli uomini di fascia. Assente da quasi due mesi Abate è ora pronto a tornare in campo: l’ultima presenza, prima della lesione muscolare alla parte posteriore della coscia destra, fu nella sconfitta in casa della Lazio. Abate si era già fermato tra novembre e dicembre, complice stavolta un guaio al tendine, prima (e dopo) era stato uno dei punti fermi della squadra, e la sintonia di destra con Honda aveva anche autorizzato una serie di decolli. Abate ha del carburante segreto: «Vedere la squadra che non riesce a ottenere risultati importanti, mi ha messo una rabbia dentro che pochi conoscono - ha svelato a Milan Channel -. Siamo vicinissimi al nostro allenatore perché ci ha sempre sostenuto. Quest’anno contro le grandi ci siamo stati fisicamente e con la testa. Infatti, abbiamo fatto risultati sia contro il Napoli che contro la Roma». Abate-Honda proveranno a riallacciare il feeling già lunedì sera, evento che comporterà l’esclusione di Cerci, che con Firenze vanta invece uno scarsissimo affiatamento. SEMPRE CON ANTONELLI Senza Abate si sono schierati a destra sia Rami che Bonera, che per caratteristiche appartengono ad altre correnti, mentre a sinistra, con De Sciglio out, sono stati eletti Armero, Bocchetti e pure Albertazzi. Prima che a gennaio arrivasse dal Genoa Antonelli, da allora promosso a leader della zona. Da quando Antonelli è diventato rossonero Pippo non se n’è mai privato: ha rimediato due gialli ma mai una sostituzione. Ha pure segnato un gol pro-Milan allo Juventus Stadium, pareggiando il conto con il colpo di testa che a inizio dicembre aveva segnato la sconfitta rossonera in casa del Genoa. Rimesse le ali, Inzaghi si augura ora di riprendere quota.
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ESIGENZE Diciamo che il Milan, pur non intendendo «disturbare» il lavoro di un tecnico sotto contratto con un altro club (scadrà nel 2017), potreb-
1Uno rientra dopo 2 mesi, l’altro
CON L’EMPOLI Poi l’ingaggio a Empoli, club che nel maggio scorso ha guidato al secondo posto in classifica e quindi alla promozione in Serie A. ● 1 Filippo Inzaghi, 41 anni, prima stagione sulla panchina rossonera 2 Maurizio Sarri, 56, ha debuttato quest’anno in Serie A 3 Riccardo Saponara, 23, nel gennaio scorso è rientrato all’Empoli
Abate-Antonelli Pippo, rieccoti i tuoi terzini
NATO IL: 10 GENNAIO 1959 A: NAPOLI RUOLO: ALLENATORE PARTITE IN SERIE A: 26
LA CARRIERA Aveva invece esordito in Serie B alla guida del ripescato Pescara nella stagione 2005-2006. Dopo il 2006 e fino all’estate 2012, data del suo arrivo a Empoli, ha allenato Arezzo (squadra ereditata dall’esonerato Conte), Avellino (si dimise nell’agosto 2007 senza iniziare il campionato di B), Verona, Perugia, Grosseto, Alessandria e Sorrento.
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TENTATIVO? Domani sera, o al più tardi nelle prime ore di lunedì, l’a.d. ha in agenda un incontro col presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi. I motivi potrebbero essere tre. Quello ufficiale riguarda il futuro di Saponara e Verdi: il primo è in prestito a Empoli con diritto di riscatto, il secondo è in comproprietà fra Milan e Torino, ma se diventasse tutto rossonero non si potrebbe escludere una permanenza in Toscana. Il motivo ufficioso riguarda Valdifiori. Il Napoli in realtà è in pole position per chiudere con il regista dei toscani, ma il Milan potrebbe provare un tentativo disperato di inserimento all’ultimo minuto. Anche perché il giocatore piace parecchio e magari il club rossonero potrebbe ingolosire l’Empoli facendo leva su Saponara. Il terzo motivo di chiacchiera, che poi è quello dai contorni meno delineati, potrebbe riguardare Maurizio Sarri. Condizionale d’obbligo, ma ipotesi di lavoro plausibile.
MAURIZIO SARRI
Ignazio Abate e Luca Antonelli, 28 anni GETTY/FORTE
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Serie A R
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Firenze ora sogna con tre riciclati I migliori acquisti
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1Neto, Badelj e Ilicic. Ripudiati a gennaio, hanno ritrovato il posto da titolari e l’affetto dei tifosi Giovanni Sardelli FRENZE
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erano un croato scarso, un brasiliano traditore e uno sloveno odiato. Sembra l’inizio di una barzelletta, ma in realtà c’è poco da ridere. E molto, guardandola dall’ottica di Montella, da sorridere. Perché il mercato di gennaio ha portato a Firenze Salah, dimostratosi determinante e investito del ruolo di «mito» dopo quello che ha combinato contro la Juve, oltre a un Diamanti già utile e un Gilardino in rampa di lancio. Ma anche tre teorici nuovi acquisti, peraltro già presenti in rosa dall’estate. Perché quello che sta succedendo con Badelj, Neto e Ilicic è la dimostrazione vivente che il lavoro paga, la professionalità idem, e le storie di calcio hanno finali impensabili. SVOLTA Andando in ordine cronologico di resurrezione, quella di Badelj ha radici maggiormente profonde. Perché l’arrivo negli ultimi giorni di mercato estivo per 5 milioni di un possibile regista di qualità in alternativa a Pizarro, aveva fatto gioire molti. Le prime prestazioni dell’ex Amburgo hanno invece incupito tutti. Un trasferimento parso inconcepibile e tante opportunità (soprattutto in Europa League) gettate al vento dal croato. Lento, impacciato, quasi deriso dal pubblico viola. Incapace di comprenderne il senso. Lo scorso 3 febbraio a Roma (Coppa Italia), Montella lo mette al
Pizarro, lunedì niente Milan spera per la Roma ● FIRENZE Ci proverà. Ma tornare per la sfida di ritorno contro la Roma, in programma giovedì prossimo all’Olimpico (ore 19), non sarà semplice. Il guaio al bicipite femorale di David Pizarro non è grave, ma c’è. Gli accertamenti diagnostici eseguiti ieri sul regista hanno certificato una lesione di primo grado che necessita di una settimana di stop. I tempi sono quindi davvero stretti, ma la voglia del cileno potrebbe fare la differenza. Pizarro salterà la gara di lunedì contro il Milan, andando ogni giorno al centro sportivo viola per le terapie del caso. Mercoledì prossimo farà il punto con lo staff medico e tecnico: poi verrà presa una decisione. Una lotta contro il tempo che coinvolge anche Mario Gomez, il cui rientro in Europa League contro la Roma avrebbe del miracoloso, considerate le condizioni della sua caviglia sinistra giratasi nel match con la Juventus. Montella spera di poter recuperare almeno Savic (possibile che anche lui salti il Milan) e un Babacar al 100%. g.sar. © RIPRODUZIONE RISERVATA
fianco di Pizarro e non al suo posto. Genialata. Un lancio straordinario per Pasqual, che porterà al gol di Gomez, lo sblocca. Da allora non è più uscito di squadra. Rivelandosi peraltro il miglior recuperatore di palloni in mezzo. Non ha più sbagliato una partita. ESEMPLARI La storia di Neto non ha più segreti. Dal mancato rinnovo, il mondo viola gli
ha voltato le spalle. Fino a quando l’infortunio di Tatarusanu lo ha riportato titolare. Tottenham, Inter, Juventus: ha parato di tutto, compreso il rigore di Ljajic contro la Roma. Molti gli chiedono di ripensarci, non accadrà. Ma adesso può uscire di casa sapendo di venire applaudito. E rimpianto. Il romeno presto tornerà, ma scalzarlo sarà complicatissimo. Ilicic è andato oltre. Gli insulti
● 1 Il portiere brasiliano Neto, 25 anni; 2 L’attaccante sloveno Josip Ilicic, 27; 3 il centrocampista croato Milan Badelj, 26 PEGASO/LAPRESSE/ANSA
arrivati da qualcuno in tribuna li ha rispediti indietro con gesti non proprio da lord. Rottura inevitabile, trasferimento in altri lidi scontato. A gennaio Fiorentina e Bologna erano d’accordo su tutto. Lui ha detto no. Col senno di poi, una fortuna. Complice gli infortuni a raffica degli attaccanti, è prima tornato titolare. Poi con impegno e volontà ha riacciuffato applausi. Contro la Roma in Europa
League ha completato l’opera. Gol di destro, terzo stagionale, primo della nuova vita in viola. Di importanza capitale in attesa di andarci, nella capitale, per provare ad andare avanti in Europa League. MACIA VA, PASQUAL OK Parallelamente al campo, è già tempo di programmare il futuro. Che sarà senza Eduardo Macia. Il direttore tecnico (e
responsabile del Settore Giovanile) e la Fiorentina, si separeranno dopo quasi 4 anni. Nessuna rottura, ma palesi divergenze d’intenti. Resterà invece Manuel Pasqual. Mancano 5 presenze al capitano, che ieri ha compiuto 33 anni, per l’attivazione del rinnovo automatico del contratto. Che avverrà comunque a prescindere. Almeno per un altro anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Serie A R Il protagonista
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MESSI Barcellona
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I BOMBER NEI MIGLIORI TORNEI EUROPEI
coppe europee o internazionali coppe nazionali
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Gonzalo Higuain, 27 anni, seconda stagione a Napoli: è arrivato dal Real Madrid AP
Mirko Valdifiori, 28 anni, a Empoli da 7 LAPRESSE
De Laurentiis fa a modo suo: sì a Valdifiori
HIGUAIN Napoli
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1Incontra l’Empoli nei suoi
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uffici: il regista gli piace, anche se non è nella lista di Benitez
La scalata di Higuain nel club dei fenomeni Solo in 5 segnano di più 1Una flessione in autunno, poi il Pipita ha preso a fare gol a ritmi da top player: così il Napoli sogna la Champions Rafa Benitez, 54 anni, seconda stagione a Naploli ANSA
Gianluca Monti NAPOLI
N
ella tripletta di Gonzalo Higuain alla Dinamo Mosca è contenuta anche una brutta notizia. Il Pipita è semplicemente troppo forte per non giocare la Champions League, di conseguenza al Napoli tocca centrare questo traguardo, attraverso il campionato o grazie a un successo in Europa League, per trattenere in azzurro l’argentino. CHE NUMERI Fortuna, però, che c’è proprio Higuain a trascinare la squadra di Benitez nella rincorsa alla Roma e verso la finale di Varsavia. Obiettivi non facili da raggiungere, ma neppure impossibili se in squadra hai uno da 23 gol in 40 presenze. Numeri alla Cavani, visto che il Matador nell’ultimo anno
napoletano arrivò a quota 38. Higuain ha tempo e modo di raggiungerlo. Nella passata stagione l’argentino si fermò a 24 centri ma chiuse l’annata in anticipo per via di un infortunio contro l’Inter ed in prospettiva della finale di Coppa Italia e del Mondiale. Stavolta, invece, sembra più deciso che mai a proseguire nella sua striscia realizzativa. Intanto è arrivato a 47 reti in maglia azzurra: come Andrea Carnevale e a un solo centro da Lavezzi. Nessun calciatore del nostro campionato ha fatto meglio di lui in stagione (Tevez è a quota 21) mentre nei cinque campionati principali in Europa davanti al Pipita ci sono soltanto Messi (41), Ronaldo (41), Lacazette (27), Kane (26) e Neymar (26). Ventitre gol li ha segnati pure Aguero che, guarda caso, è il rivale di Higuain nell’Argentina guidata da Tata Martino.
15 MARZO 2015 SI APRE LA GRANDE STAGIONE DEL GALOPPO
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LEADER A PALERMO Eppure, l’inizio di stagione non era stato affatto positivo. Dopo il gol della speranza nel preliminare con l’Athletic Bilbao, il Pipita si era intristito. L’idea di non ascoltare più la celebre musichetta della Champions e il rischio di un campionato anoni-
Curva A semichiusa Contro l’Atalanta soltanto gli abbonati ● NAPOLI (g.m.) La Curva A del San Paolo sarà aperta solo agli abbonati per la sfida contro l’Atalanta in programma al San Paolo domenica prossima. Lo ha deciso il Prefetto di Napoli in seguito ai tafferugli avvenuti prima della gara di Europa League Napoli-Dinamo Mosca (tre denunciati per resistenza a pubblico ufficiale).
mo ne avevano condizionato il rendimento. In campionato era rimasto a secco a lungo, precisamente fino al 26 ottobre 2014 quando al San Paolo stese il Verona con una tripletta. Il suo primo hat-trick stagionale, bissato giovedì sera in casa contro la Dinamo Mosca (a proposito, tre tifosi napoletani sono stati denunciati dalla polizia per resistenza a pubblico ufficiale prima della partita). Così, un girone dopo Higuain si ritrova di nuovo contro la squadra di Mandorlini ma arriva a questa partita in condizioni diverse. E’ tonico ed è diventato il leader del Napoli nella sera della sconfitta di Palermo, quando pare si sia fatto sentire in maniera vivace nello spogliatoio con compagni e allenatore. FEELING Con Benitez c’è feeling, ma il tecnico dovrà decidere se essere ligio alla legge del turnover o se fare uno strappo alla regola e mandare Higuain in campo a Verona. Zapata dà garanzie ma viste le tante assenze cui Rafa dovrà far fronte, avere in campo il totem sarebbe importante. Koulibaly lamenta una distorsione alla caviglia, Strinic ha un affaticamento muscolare, Gabbiadini è in dubbio e Gargano è indisponibile: non mancheranno i consueti cambi di formazione. Tenere fuori Higuain, però, sarà dura. Potrebbe rifiatare in Russia, visto il risultato dell’andata. Lo avrebbe fatto di certo se il Napoli avesse trovato il quarto gol. Per quello Benitez si è arrabbiato. Higuain va sfruttato ma anche preservato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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aldifiori e...qualche spina. Aurelio De Laurentiis ha accelerato per il regista dell’Empoli. Si è incontrato nei giorni scorsi con il presidente Corsi e il ds toscano Carli e ha trovato una bozza di accordo a sei milioni. Attende che l’Empoli parli con il Milan: se i rossoneri non dovessero rilanciare, Valdifiori potrebbe vestirsi d’azzurro già la prossima settimana anche se poi ovviamente i contratti verrebbero scritti più avanti. ALTRI PROFILI Ma cosa c’è dietro la mossa del presidente? Innanzitutto, la stima nei confronti di Valdifiori. Sarebbe il regista che manca, ma non è il primo nome della lista di Benitez e Bigon (assente all’incontro avvenuto in FilmAuro). Il ds e lo scouting non hanno mai monitorato Valdifiori, a Castelvolturno non c’è neppure una relazione su questo calciatore perché si lavora su altri profili (tutti di spessore internazionale, in primis Javi Martinez del Bayern). In pratica, Bigon ed i suoi sono all’opera per costruire un Napoli conforme alle richieste di Benitez. De Laurentiis si è detto disposto ad accontentare il tecnico, ma in attesa di conoscere la decisione di Rafa va avanti per la sua strada. Difficile dire se la trattativa Valdifiori sia uno sfizio presidenziale o costituisca una sorta di invito all’allenatore a scegliere in fretta se restare o meno. OCCHIO AL MILAN A proposito di futuro, Bigon ha il contratto in scadenza nel 2016 e il suo profilo solletica l’attenzione del Milan. Bigon sta lavorando bene da anni, ha costruito un Napoli giovane e forte: Ghoulam, Mertens, Gabbiadini, Jorginho, Zapata e Koulibaly costituiscono un tesoro in prospettiva. Valdifiori, seppur tra i migliori registi in circolazione, sarebbe una mossa in controtendenza. De Laurentiis riuscirà a convincere Benitez (che in passato ha bocciato Antonelli e Astori) o arriverà Valdifiori e non troverà Rafa? Lo scopriremo presto. g.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Serie A R Il personaggio
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
LA PROCURA FEDERALE
L'IDENTIKIT
Lotito deferito Ma soltanto per le frasi su Iodice
STEFAN DE VRIJ NATO A OUDERKERK AAN DEN IJSSEL, OLANDA IL 5 FEBBRAIO 1992 RUOLO DIFENSORE
Stefan de Vrij è cresciuto nel vivaio del Feyenoord, squadra nella quale ha giocato per cinque stagioni. Ha esordito nella Eredivisie nel dicembre 2009. Con il club di Rotterdam ha collezionato secondi posti e finali perse in questi anni di dominio dell’Ajax di De Boer. Nell’estate scorsa ha deciso di accettare il trasferimento alla Lazio lasciando la squadra della quale stava diventando un uomosimbolo. Il pubblico internazionale ha scoperto De Vrij con il Mondiale brasiliano: a segno durante la storica partita contro la Spagna, remake della finale 2010, De Vrij è ormai un uomo cardine. Aveva esordito in oranje nell’agosto 2012 nell’amichevole contro il Belgio, inizio dell’era Van Gaal-bis
GITA E FOTO SULLA NEVE CON PAROLO ● Una gita sulla neve per Stefan De Vrij che mercoledì, nella giornata di riposo concessa da Pioli, è andato con Marco Parolo a Ovindoli, in Abruzzo. E su Facebook l’olandese ha postato una foto col compagno di squadra, sotto il sole di montagna.
Università Lazio De Vrij ha pronta la tesi di laurea 1All’arrivo disse: «La Serie A per un difensore
è il massimo per imparare». Missione compiuta
Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA)
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desso, sì. E’ lui il ministro della difesa laziale. Stefan De Vrij si è guadagnato i gradi un po’ alla volta, studiando, sgobbando, carpendo i segreti del mestiere dai compagni di squadra. Costruendo, insomma, passo dopo passo una evoluzione di giocatore che ora è sotto gli occhi di tutti. In una Lazio cresciuta a vista d’occhio è diventata (quasi) imperforabile pure la difesa che fino a non molto tempo fa è stata invece il tallone d’Achille della formazione di Pioli. E se la difesa si è elevata al livello degli altri reparti il merito è, soprattutto, dell’ascesa di Stefan De Vrij.
MAESTRO PIOLI E’ l’ennesima scommessa vinta da Stefano Pioli. Stefano e Stefan, accomunati non solo da un nome quasi identico, ma ancor di più dall’essere entrambi difensori. Già, perché molti se lo sono dimenticati, ma Pioli - da giocatore - è stato un ottimo difensore. Il suo unico torto è stato quello di far parte di una generazione in cui - in Italia - i difensori abbondavano ed erano tutti di grandissimo livello. Da allenatore Pioli predilige il gioco offensivo, come testimonia la sua Lazio a trazione anteriore. Ma quando c’è da dare qualche consiglio a un difensore Pioli si ricorda molto bene quello che è stato. De Vrij, ragazzo attento e molto intelligente, ha capito che il suo allenatore poteva essere una pre-
ziosissima fonte d’ispirazione. E si è regolato di conseguenza. Del resto, era esattamente ciò che voleva quando scelse il campionato italiano anziché altri tornei (ahinoi) più quotati. «Inghilterra? Spagna? No, per un difensore - disse De Vrij - l’Italia è l’ideale per crescere, per questo ho scelto la Lazio». IL COMPAGNO GIUSTO I fatti gli stanno dando ragione. Perché dopo un inizio stentato, nonostante fosse reduce da un Mondiale vissuto da protagonista, De Vrij ora sta pienamente giustificando l’investimento di 6,5 milioni fatto dal club di Lotito per strapparlo al Feyenoord. Fondamentale per l’orange è stato anche trovare il compagno giusto al momento giusto. Perso subito Gentiletti
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Massimo Meroi UDINE
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● Le gare saltate da Danilo in quattro stagioni a Udine: una nella prima stagione (2011-12), 6 nella seconda e 2 nella terza. E quest’anno le ha giocate tutte
OLANDESE «DE ROMA» In realtà, con l’italiano De Vrij è messo decisamente bene. Lo parla discretamente grazie alle lezioni prese. E lo ha affinato frequentando (nei limiti del possibile) la città. Con la fidanzata Marloes, con cui vive, ha già visitato i principali (e non sono pochi) siti archeologici della Capitale. Lo fa nei giorni di riposo e quando ha un po’ di tempo libero. Ultimamente, però, si è anche concesso un po’ di relax sulla neve, a Ovindoli, in Abruzzo, a un’ora di macchina da Roma. Una taccata e fuga da «romano» vero. Anche da questi piccoli particolari si capisce perché uno giocatore si è ambientato bene... © RIPRODUZIONE RISERVATA
porta sfiga». La telefonata col d.g. è ancora sotto indagine Alessandro Catapano ROMA
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eferito. Ma non per quello che si aspetta(va) mezza Italia. Il grosso della telefonata con Pino Iodice — i riferimenti alle eventuali promozioni di Carpi e Frosinone, il pressing a sostegno di Macalli, le continue allusioni al potere di decidere su questo e quello, tutto concentrato nelle sue mani — è oggetto di un’altra indagine (anche se l’indagato giura di non averne alcuna notizia) che produrrà, forse, prima o poi, un nuovo pronunciamento di Stefano Palazzi. Un altro deferimento? Un’archiviazione (qualora dovesse prevalere il carattere privato della conversazione)? Difficile dirlo. Intanto, il Procuratore federale ha deferito Claudio Lotito «per avere pubblicamente leso la reputazione e l’onorabilità di Pino Iodice». Più che del merito — la frase incriminata («Iodice porta sfiga») è abbastanza chiara, anche se Lotito nella memoria difensiva presentata in Procura tre giorni fa dall’avvocato Gentile si è appellato al diritto di cronaca — è interessante discutere della tempistica. Per dichiarazioni lesive, come da articolo 5 del nuovo Codice di giustizia sportiva, le indagini della Procura devono chiudersi entro 45 giorni, altrimenti cadono in prescrizione. Palazzi è stato perfino più rapido: ha impiegato «appena» un mese per valutare il tenore diffamatorio di quella frase, pronunciata il 13 febbraio scorso. Ecco perché ci si chiede che fine abbia fatto l’altra frase sotto indagine («Abodi è un cretino»), consegnata al Corriere della Sera appena due giorni do-
Claudio Lotito, 57 anni ANSA
LE SQUADRE CON CUI PINO IODICE HA LAVORATO, PRO PATRIA, NOCERINA, TARANTO, SONO TUTTE FALLITE CLAUDIO LOTITO CONSIGLIERE FEDERALE
po, eppure esclusa dal deferimento di ieri. E non si ha notizia nemmeno di eventuali deferimenti di Iodice (già gravato dei due per le frasi su Macalli e la Procura federale) per i termini riservati a Lotito successivamente alla pubblicazione della telefonata, quelle che hanno spinto il presidente della Lazio e consigliere federale a presentare alla Procura di Roma una denuncia per diffamazione (con ipotesi di calunnia), dopo aver ottenuto in 48 ore da Tavecchio la deroga alla clausola compromissoria (con relative polemiche). TANTO RUMORE PER... Se questo è il livello della partita, comunque, inutile aspettarsi chissà quali provvedimenti dal Tribunale federale nazionale (attesi intorno a metà aprile): Lotito non patteggerà (del resto lo ha già fatto per le frasi su Marotta), ma rischia poco più di una multa, al massimo 15 giorni di squalifica, comunque molti meno di quelli che servirebbero per farlo decadere da consigliere federale (135!). © RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO
Danilo, uno Stakanov che sogna l’azzurro
Danilo, 30 anni, dal 2011 a Udine FORTE
(con cui poteva nascere un tandem da sogno, ma l’argentino sta per rientrare), Pioli gli ha affiancato prima Ciani e poi Cana, ma con entrambi la scintilla non è scoccata. Da quando invece è arrivato l’ex Sporting Mauricio le cose sono sensibilmente migliorate: «Ho giocato con molti difensori, ma lui è diverso - ha detto ieri Mauricio di De Vrij -. E’ un grande giocatore, un ragazzo intelligente, lavora duramente ogni giorno e ha tutto per diventare il miglior difensore del mondo. Si tratta di un atleta che agisce su entrambi i lati e mi ha aiutato molto. Parlando un po’ di inglese e di italiano siamo in grado di capirci. Sono sicuro che possa crescere ancora».
1Disse: «Quello
rima Guidolin e poi Stramaccioni hanno usato le stesse parole per descriverlo: leader silenzioso. Danilo Larangeira, però, è anche una macchina da pallone nel senso che non si ferma mai. Il difensore brasiliano è assieme al compagno di squadra, il portiere Karnezis, e ad altri 3 - Sorrentino del Palermo, Rugani dell’Empoli e Sportiello dell’Atalanta - l’unico a non aver saltato nemmeno un minuto di campionato. Ai due bianconeri mancano i 90’ da recuperare col Parma, ma la capacità di esserci sempre, specialmente per
Danilo, è inequivocabile. Certo, domani a Bergamo il centrale dell’Udinese si presenterà da diffidato. Viene difficile immaginare che Danilo riesca a non prendere un giallo da qui a fine torneo. La continuità di rendimento e la pulizia del suo gioco comunque sono confermate dai fatti. In 3 anni e mezzo abbondanti di serie A Danilo in 3 stagioni ha saltato solo 9 partite e tutte per squalifica. Danilo a Udine è uno dei leader. Non ama le interviste, però dopo la vittoria di fine gennaio a Empoli ha confessato che gli piacerebbe indossare la maglia azzurra. Il passaporto doppio ce l’ha, se Conte ha bisogno lui è pronto. Preferisce giocare con la linea a 4, ma di fatto a Udine - a parte questa parentesi con Strama - ha sempre giocato a 3. Il suo mestiere è difensore, ma si fa valere in attacco: 2 reti quest’anno. Domani a Bergamo c’è Pinilla. Ci sarà da lottare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tifo, applausi e selfie Euro-k.o. meno aspro
Bruno Peres, 25 anni LAPRESSE
Francesco Bramardo TORINO
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issione fallita per gli 007 granata tornati comunque dalla Russia con amore. Nonostante la delusione per la
sconfitta con lo Zenit nella notte di giovedì alcune centinaia di tifosi hanno atteso all’aeroporto di Caselle il rientro della squadra da San Pietroburgo. Poco dopo le 2,20 quando si sono aperte le porte del terminal, la squadra è stata accolta da cori, fumogeni, applausi e abbracci. Nonostante l’ora tarda ed il lungo viaggio nessuno si è sottratto alle richieste di “selfie” . Il popolo granata sosterrà giovedì in un Olimpico tutto esaurito i propri beniamini per 90’ e più, se sarà necessario, poi, vada come vada. Congelato per 48 ore il tema Zenit, alla Sisport si torna a pensare al campionato. Incombe la sfida di lunedì con la Lazio, un osso duro in un momento delicato
con i granata reduci da due sconfitte consecutive (Udinese e Zenit) dopo un filotto di 12 risultati utili. Il rischio di ritrovarsi dall’euforia alla depressione è reale. Una nuova sconfitta contro la Lazio a 3 giorni dalla gara dell’anno aggiungerebbe problemi psicologici ai già non pochi problemi di formazione. Scelte obbligate contro l’undici di Pioli condizionate dalle assenze forzate in Europa League di Benassi (squalificato), Bruno Peres (fuori lista) e Vives, infortunato. Il centrocampista napoletano verrà sottoposto quest’oggi ad accertamenti clinici per valutare la gravità dello stiramento alla coscia sinistra. In attacco contro l’undici di Pioli spazio a Martinez e Maxi Lopez, che per motivi diversi hanno giocato poco a San Pietroburgo, possibilità di riscatto immediato per Benassi vista la coperta corta a centrocampo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Calcio R La crisi di una ex società modello
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
LA STORIA
CONTENUTO PREMIUM
GIALLO PARMA
RDI TOMMASO GHIRA 4 grida al Nella primavera 201 mancata complotto per la licenza concessione della 2014, Uefa. Nell'autunno de la ven iti, sommerso dai deb i e mezzo società dopo 7 ann to per aga Ind . di presidenza nta bancarotta fraudole
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gato, Amministratore dele le e direttore genera ato. erc o-m uom potentissimo mpatibiità Si dimette per inco l'idea del Sua . tale ambien pravendite. mega-giro di com corso Indagato per con nta dole in bancarotta frau
sognava Lo voleva la Lazio, ma. il Milan, resta a Par ito E scopre sub li deg rte safo che nella cas i i soldi. emiliani sono finit può, e com ia Si arrang e. ma non lascia la nav o L'anti-Schettin
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DA GHIRARDI SOMMERSO DAI DEBITI A MANENTI CHE NON HA UN EURO: TUTTI I PROTAGONISTI DI UN ROMANZO CHE HA SCONVOLTO IL NOSTRO CALCIO
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sta. Il capitano-sindacali po Passa più tem re a trattare e dialoga con le istituzioni nar che ad alle si. o la quale E' la bandiera sott ritrova una città intera e il suo spirito popolar
PIETRO «PETRIT» DOCA
REZART TAÇI , Acquista il Parma arire. ma non vuole app ka Ani ella sor Manda la hio, in missione a Collecc ò per piazza i suoi uomini, o. non tira fuori un eur ne vende E alla prima occasio bollente la patata
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ALESSANDRO LUCARELLI
NI ROBERTO DONADO
I PIETRO LEONARD
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elliere. Di professione gioi viene di Taçi Amico d'infanzia nte nominato preside in carica del Parma e resta tifica: gius Si no. gior un solo ». «Troppo stressante Non aveva ancora e... rar lavo a cominciato
FABIO GIORDANO , sostituisce Avvocato romano nte. Doca come preside pa In conferenza stam alta bre feb la si scusa per nunciare e non riesce a pro e della nom il e correttament con la società (Dastraso) ma il Par quale ha acquistato
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IL RACCONTO di ANDREA SCHIANCHI INVIATO A PARMA
L
a città color malva che Marcel Proust descriveva con tenerezza e rimpianto si è trasformata in un luogo popolato di ombre, dove strani personaggi salgono e scendono dal palcoscenico con la furbizia dei guitti, fanno affari discutibili e, soprattutto, accumulano debiti. Seguire la strada dei soldi, a Parma, in questo periodo è impossibile, perché di soldi non ce ne sono. Cassaforte vuota, un dissesto finanziario che sfiora i 200 milioni di euro (lordi): la gente è prigioniera della rabbia e della disillusione. Se non ci fossero di mezzo centinaia di famiglie che rischiano di trovarsi senza lavoro e senza futuro, questa sarebbe una storia comica e grottesca. Seguendo il filo delle azioni dei tanti personaggi che si alternano sulla scena, forse si può capire qualcosa di più di una vicenda che ha sconvolto il calcio italiano.
L’ATTO D’ACCUSA E’ la primavera del 2014 quando Tommaso Ghirardi si dimette da presidente del Parma, gridando al complotto perché non gli è stata concessa la licenza Uefa (per un mancato versamento di una quota Irpef). La sua squadra non potrà partecipare all’Europa League. «Io col calcio ho chiuso, voi vergognatevi per quanto avete fatto». Poco più di tre mesi dopo, Ghirardi ci ripensa e rimonta in sella. Siamo in autunno, in città si parla di fornitori che non vengono pagati, di problemi di liquidità, le voci corrono. Ghirardi si arrende: il 15 novembre non versa gli stipendi ai tesserati e il Parma, già messo male in classifica, verrà penalizzato (-2, ieri la sentenza).
ERMIR KODRA azzino. Il presidente-rag perto, Giovanissimo e ines diare si mette a stu le carte dei bilanci, ombre. ma ci sono troppe uisti Non autorizza acq ia sigl con e di giocatori a Taçi di vendere
IL BUCO
200
La cassaforte è vuota da tempo: il dissesto finanziario dei gialloblù sfiora i 200 milioni di euro lordi La partita si è ormai spostata in tribunale: il 19 marzo si discuterà l’udienza di fallimento avanzata dalla procura
GIAMPIETRO MANENTI
FIORENZO ALBORGHETTI
Manenti da Uomo di fiducia di le prime i volta o Mister Domani. Ogn o». cui si dissocia dop Doveva herò tutt pag ite. ni usc ma «Do vide : dice improv to fuori ere il top-manager. Non ha ancora tira Grup, ess pi usa l'aria un euro. La sua Ma ha un In pochi giorni ann nenti è «Ma sede a Nova Gorica, euro. e si defila. E dice: sanitario o ent capitale di 7.500 lle am tratt da alle spa obbligatorio» Sostiene di avere grandi investitori
LA MOSSA Ormai è chiaro: Ghirardi venderà il club. Lo cede al petroliere albanese Rezart Taçi che, tuttavia, non vuole apparire e nei posti di comando mette i suoi uomini di fiducia. Ufficialmente, però, il club viene acquistato dalla Dastraso Holdings Limited, una società con un capitale di 1.000 euro costituita all’inizio di novembre a Limassol, Cipro. Il legale rappresentante della Dastraso è Pietro «Petrit» Doca, un gioielliere di origini albanesi che vive a Lodi ed è amico d’infanzia di Taçi. Sarà lui il nuovo presidente del Parma. Ma resterà in carica soltanto per un giorno. Spaventato dal clamore mediatico, rifiuterà subito l’incarico. Al suo posto l’avvocato romano Fabio Giordano che esordisce in conferenza stampa scusandosi per la febbre alta, sbaglia più volte il nome della società che rappresenta (Dastrosa? Dasastro?) e afferma che non sono ancora stati controllati i conti economici del Parma. Giordano dice che dietro la Dastraso ci sono imprenditori russo-ciprioti. Confermato nel ruolo di direttore generale Pietro Leonardi che viene convocato a Tirana, negli uffici della Taçi Oil, e ottiene rassicurazioni: presto ci saranno i soldi. A Collecchio sbarca l’affascinante Anika Taçi, sorella di Rezart: una semplice visita, zero investimenti. E’ in questa fase che entra in scena un curioso personaggio: si tratta di Eugenio De Paolini Del Vecchio, due ergastoli per un triplice omicidio (pena finita di scontare qualche
OTO ALESSANDRO PR i ma Il finanziere «Vorre non posso». Manda pa, dice comunicati-stam il Parma, di voler comprare ma sotto incontra Manenti, arrosto. c'è non o il fum Consob a Condannato dalla di euro oni mili 4,5 pagare
anno fa). Nel 1974 ha ammazzato il patrigno e nel 1979 due cugini: non voleva che scoprissero che aveva sperperato il patrimonio di famiglia. De Paolini è l’uomo che ha il compito di convincere Taçi a tirare fuori i soldi. Si adopera affinché il petroliere albanese venga ricevuto nei salotti buoni della città. Il 20 gennaio organizza una cena al Palace Hotel Maria Luigia alla quale partecipano Taçi, Leonardi, il sindaco Pizzarotti, il direttore e il presidente dell’Unione degli Industriali. Nel frattempo, secondo quanto sostiene la Procura di Parma, De Paolini tenta di corrompere un ufficiale della Guardia di Finanza per ritardare l’analisi dei bilanci del club. E sempre in questo periodo, attorno alle vicende del Parma, si concentra l’attenzione di un altro soggetto noto alla magistratura: è Paolo Signifredi, faccendiere già arrestato nel 2013 assieme a Massimo Ciancimino. L’Antimafia lo arresta nell’ambito di una retata di ‘ndrangheta prima che possa «rendersi utile» alla causa del Parma. UN EURO Ermir Kodra, un ragazzino che pare venuto giù da Marte, succede a Giordano sulla poltrona di presidente, ma nulla cambia. Taçi non apre il portafoglio e, all’improvviso, cede la società a Giampietro Manenti, titolare della Mapi Grup, società con sede a Nova Gorica (Slovenia), capitale di 7.500 euro. Costo dell’affare Parma: un euro. Siamo alla farsa. Manenti si presenta al fianco del consulente di
NI EUGENIO DE PAOLI IO DEL VECCH delitti), Pluriomicida (tre scontato ergastolano che ha benefici ai la pena grazie tto di legge. Ben introdoma a Par negli ambienti dell za cene che conta, organiz ed è ad alto livello affida Taçi il consulente cui si
fiducia Fiorenzo Alborghetti e comincia a promettere: è il suo sport preferito. Si prodiga, dice che farà, che pagherà, che progetterà: tutto al futuro. In realtà, il 16 febbraio, giorno in cui dovrebbe versare gli stipendi ai tesserati e ai dipendenti, non scuce nulla. Sostiene che ci sono problemi tecnici per far arrivare il denaro dall’estero. Convocato dal sindaco Pizzarotti viene messo alla porta: non è credibile. I giocatori sono sul piede di guerra. La società non ha soldi per organizzare la partita contro l’Udinese al Tardini: rinviata. E quella successiva, a Marassi contro il Genoa, non si disputa perché la squadra di Donadoni si rifiuta di giocare. Capitan Lucarelli si traveste da sindacalista, chiede l’intervento delle istituzioni del calcio. Il presidente della Figc Tavecchio appronta un tavolo di discussione, la Lega mette sul piatto 5 milioni per proseguire regolarmente il campionato, i giocatori accettano pensando soprattutto ai dipendenti del Parma Football Club che da mesi non vedono lo stipendio. Ma ormai la vicenda è finita sul tavolo dei magistrati. Ghirardi indagato per bancarotta fraudolenta, Leonardi per concorso in bancarotta fraudolenta, a due ufficiali della Guardia di Finanza viene contestato il reato di omissione di atti d’ufficio, e il 19 marzo si discuterà la richiesta di fallimento del club avanzata dalla Procura. Questo, oggi, è il calcio a Parma. Più che in campo si gioca in tribunale. © RIPRODUZIONE RISERVATA
FEDERICO PIZZAROTTI Il sindaco «5 stelle» tativo è attivissimo nel ten ma e, di salvare il Par e della città nom il , utto ratt sop i scandali. già travolta da altr tavolo Mette attorno a un atori. gioc e Aic , Lega, Figc ò Non Manenti, per
LA DECISIONE
Caso stipendi Penalizzazione di altri 2 punti ● PARMA Altri due punti di penalizzazione e i deferimenti di quattro mesi a carico di Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi per il mancato pagamento degli stipendi fissato a metà novembre 2014. E’ la decisione della sezione disciplinare del Tribunale federale nazionale. Quindi il Parma, che aveva già un punto di penalizzazione, ora si ritrova in classifica con un meno 3. Ieri pomeriggio assemblea dei soci a Collecchio, presieduta da Giampietro Manenti. Roberto Giuli, presidente di Energy T.I. Group e socio di minoranza: «Manenti continua a dire che vuole aspettare il 19 marzo perché spera che il Tribunale non dichiari il fallimento della società, per poi presentare un piano nel quale ci saranno delle garanzie reali. Noi abbiamo votato contro, perché la ricapitalizzazione andava fatta oggi stesso. C’è una perdita di 56 milioni. Rispetto al 31 dicembre ci sono 7 milioni di euro in più di perdite, per cui la situazione è grave: non c’è denaro circolante, mancano anche quei pochi soldi per poter comprare il caffè».
Serie A R L’intervista
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Preziosi: «La Samp? Arriviamo prima noi»
1Il presidente del Genoa ospite di Gazzetta Tv: «Ferrero è partito bene, il tempo è galantuomo. Il futuro è di Mandragora e in casa ho il nuovo Messi...» Alessio Da Ronch
L
a sfida a Ferrero e alla sua Sampdoria, la rivelazione del nuovo fenomeno genoano, per lui «il nuovo Messi», poi l’aneddoto che avrebbe potuto salvare il Parma. Enrico Preziosi, ospite di «Gazzetta Tv» nella rubrica «Calciomarket», non ha fatto economia di sorprese e sorrisi. «Ferrero? Macché diffidenza: abbiamo giocato a carte in Lega, siamo pure andati a pranzo. Certo, lui dovrà dimostrare nel tempo quello che sa fare, ma sicuramente è partito bene. Quest’anno, però, arriviamo prima noi di sicuro». La sfida, insomma, continua, anche se è condita da ampi sorrisi. L’ottimismo nasce dagli ultimi risultato ottenuti dal Grifone e dal lavoro di Gasperini: «Ottimo come sempre, ma bravi anche noi a trovare i giocatori, con intuito e pazienza, in particolare con Milanetto e mio figlio Fabrizio». RINASCITA Preziosi ha ammesso di aver attraversato difficoltà non da poco nelle ultime stagioni, ma di aver invertito la rotta appena in tempo, evitando un tracollo simile a quello che ha sconvolto il Parma: «Abbiamo rinunciato a malincuore ad un sogno: quello di inseguire suc-
Enrico Preziosi, a destra, nello studio di Gazzetta Tv con Carlo Laudisa e Federica Migliavacca BOZZANI
cessi assurdi che ci avrebbero fatto rischiare molto. Abbiamo abbandonato le nostre ambizioni, riducendo il nostro debito del 65 per cento e il monte ingaggi dei giocatori da 54 milioni a meno di 30. A fine stagione pensiamo di raggiungere il pareggio di bilancio, se necessario con il mercato». Cioè, nel caso, al massimo con due cessioni. I GIOIELLI Su Perin , il presidente ha ammesso che «ci sono formazioni straniere su di lui, ma vuole restare e io non mando via nessuno». Per Bertolacci, «potremmo riscattare la metà della Roma». Iago non è
una scoperta, ma una conferma: «Vorremmo tenerlo ancora». Preziosi sembra poterli blindare tutti e tre, che dovrebbero divenire le colonne del Grifone prossimo venturo. L’argentino Perotti, viceversa, potrebbe essere l’uomo in vetrina: «Ma solo se arrivassero offerte importantissime. Sa ricoprire tanti ruoli: ala, punta, falso centravanti ed è sempre stellare. Lo seguono Roma, Juventus e Milan». Roncaglia, in prestito dalla Fiorentina, è destinato a rimanere: «Il riscatto è fissato a 4,5 milioni, troppi per noi, ma se trovassimo una contropartita o un accordo..».
ABBIAMO ABBANDONATO LE NOSTRE AMBIZIONI RIDUCENDO IL DEBITO DEL 65 PER CENTO PERIN VUOLE RESTARE E NON MANDO VIA NESSUNO. PEROTTI POTREBBE PARTIRE SOLO PER GROSSE OFFERTE ENRICO PREZIOSI PRESIDENTE GENOA
NUOVO MESSI Il futuro è di Mandragora: «Ha 18 anni, ma una testa da trentenne. Di lui si sono accorti tutti, ma credo sia bene che resti qui almeno un’altra stagione». Ma non solo: il domani appartiene anche a Pietro Pellegri, 14 anni da compiere (è nato il 17 marzo 2001), centravanti dei Giovanissimi che stanno collezionando successi e della Nazionale under 15. «Un giorno — ha ricordato Preziosi — fui a un passo dal prendere Messi, ma aveva problemi fisici e non investimmo i 50 mila dollari che servivano. Poi andò al Barcellona. Ora il nuovo Messi l’ho già in casa. E’ ligure, e spero non mi senta, sennò chissà...». UOMO AVVISATO Il presidente del Genoa ha sorriso ripensando a due estati fa, ai problemi superati e pure a quello che sta accadendo a Parma: «Purtroppo bisogna stare molto attenti agli investitori in arrivo dall’estero. Qualcuno, infatti, è farlocco. Uno l’ho conosciuto da vicino: Rezart Taci, proprio quello che poi ha preso il Parma. Mi contattò attraverso un avvocato e lo incontrai in un albergo di Roma. Aveva fretta, diceva che avrebbe pagato in dieci o venti giorni, che voleva fare grandi investimenti, un po’ come sento dire adesso da Manenti. Poi però rinviava sempre. Io ho l’obbligo e il dovere di lasciare eventualmente il Genoa in buone mani. Quando mi sono accorto che non aveva in mano niente, anzi non aveva neppure le mani, ho tagliato corto. Di questo ho avvertito Ghirardi, ma purtroppo non è servito. Sento tanto parlare di rottamazione, ma poi a finire nei guai è stato uno dei più giovani e mi dispiace davvero». © RIPRODUZIONE RISERVATA
CONTRO L’UDINESE
Moralez-Gom per sollevare l’Atalanta ● BERGAMO Che sia una salvezza di qualità. Per ottenere un obiettivo che si sta facendo complicato, l’Atalanta punta sul carattere e su due elementi potenzialmente fondamentali: contro l’Udinese, riecco i centrocampisti Maxi Moralez e Alejandro Gomez. Entrambi rientrano in campo dopo due infortuni: Maxi torna esattamente un mese dopo la partita contro l’Inter che l’aveva visto uscire all’intervallo per un problema al flessore, mentre il Papu ha saltato due degli ultimi tre incontri a causa di un paio di acciacchi muscolari. Gomez, peraltro, non è ancora riuscito a fare la differenza, per via dei tanti problemi fisici che hanno caratterizzato la sua stagione finora. Domenica,il tecnico Edy Reja si affida ai loro piedi eleganti per inseguire i tre punti contro l’Udinese di Stramaccioni: entrambi dentro in un modulo 4-2-3-1 o anche in un 3-4-2-1, una variante inedita e più improbabile. E, intanto, l’infermeria, per fortuna dei nerazzurri, si sta svuotando: il prossimo giocatore a rientrare sarà il difensore Davide Zappacosta, probabilmente già nella sfida al San Paolo contro il Napoli. Matteo Spini © RIPRODUZIONE RISERVATA
PURA LUCE, PURA ENERGIA.
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18
Magic +3 R Campionato
1Il boemo torna sulla panchina sarda, con il tabù
Sant’Elia ancora da sfatare e la speranza salvezza: «La prima parola detta ai giocatori? Buongiorno»
GIORNATA IL PROGRAMMA OGGI Palermo-Juventus (0-2) ore 18, Cagliari-Empoli (4-0) ore 20.45 DOMANI Atalanta-Udinese (0-2), Genoa-Chievo (2-1), Sassuolo-Parma (3-1) ore 15, Verona-Napoli (2-6) ore 18, Inter-Cesena (1-0) ore 20.45 LUNEDÌ Fiorentina-Milan (1-1), Torino-Lazio (1-2) ore 19 Roma-Sampdoria (0-0) ore 21
CLASSIFICA PT
JUVENTUS ROMA LAZIO NAPOLI FIORENTINA SAMPDORIA GENOA INTER TORINO MILAN PALERMO UDINESE EMPOLI SASSUOLO VERONA CHIEVO ATALANTA CAGLIARI CESENA PARMA (-3)*
61 50 46 46 42 42 37 36 36 35 35 31 29 29 29 26 24 20 20 9
PARTITE
19
Orgoglio Zeman: «Caro Cagliari, il nodo non ero io»
27a
SQUADRE
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
RETI
G
V
N
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F
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26 26 26 26 26 26 25 26 26 26 26 25 26 26 26 26 26 26 26 24
18 13 14 13 11 10 9 9 9 8 8 8 5 6 7 6 5 4 4 3
7 11 4 7 9 12 10 9 9 11 11 7 14 11 8 8 9 8 8 3
1 2 8 6 6 4 6 8 8 7 7 10 7 9 11 12 12 14 14 18
53 38 47 46 37 34 37 41 30 37 38 29 26 29 31 18 22 32 24 20
14 19 27 33 28 28 30 34 28 32 39 34 28 39 46 30 37 49 47 47
* 3 PUNTI DI PENALIZZAZIONE
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
PROSSIMO TURNO SABATO 21 MARZO CHIEVO-PALERMO ore 18 (0-1) MILAN-CAGLIARI ore 20.45 (1-1) DOMENICA 22 MARZO, ore 20.45 EMPOLI-SASSUOLO ore 12.30 (1-3) JUVENTUS-GENOA ore 15 (0-1) CESENA-ROMA (0-2) LAZIO-VERONA (1-1) NAPOLI-ATALANTA (1-1) PARMA-TORINO (0-1) SAMPDORIA-INTER (0-1) UDINESE-FIORENTINA (0-3)
MARCATORI 15 RETI Icardi (3, Inter); Tevez (2, Juventus). 13 RETI Menez (7, Milan); Higuain (2, Napoli). 12 RETI Dybala (2, Palermo). 11 RETI Toni (3, Verona). 10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese). 9 RETI Callejon (Napoli). 8 RETI Klose e Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Eder (1, Sampdoria); Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese). 7 RETI Maccarone (1, Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (7 nel Genoa) e Pogba (Juventus); Djordjevic (Lazio); Vazquez (Palermo); Berardi (3, Sassuolo).
GAZZAWEB www.gazzetta.it Se vuoi restare aggiornato sulle formazioni, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare tutte le statistiche di ogni singolo giocatore e scoprire i segreti per vincere al fantacalcio, da quest’anno Gazzetta dello Sport mette a disposizione degli appassionati, gratuitamente sul sito rosa, un’intera sezione dedicata. Su Fantanews trovi i voti il giorno dopo l’ultima partita di campionato, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, articoli esclusivi di presentazione della Magic giornata.
Mario Frongia ASSEMINI (CAGLIARI)
«
La prima cosa che ho detto ai giocatori? Buongiorno». Zdenek Zeman è tornato. Dopo 74 giorni, col solito filo di ironia. «Il mercato estivo? Avevo chiesto Cristiano Ronaldo». La ressa di operatori e cronisti è scossa da un sorriso. Faccia da capo Apache, lo sguardo che sfugge lontano. «Ci credevo prima, ci credo ora. Per la salvezza sarà difficile ma ci proveremo. Garanzie dalla società? No, non ho chiesto niente ma la squadra può farcela. Non la salvo io ma la dobbiamo salvare tutti». Pausa a effetto. «Dobbiamo migliorare, se non ci siamo scordati come si gioca. Voglio più applicazione, concentrazione e responsabilità. Il gioco
È pace con l’Empoli Pucciarelli rinnova e viene convocato ● (g.c.) Pace fatta, firma sul rinnovo e convocazione per Cagliari. Manuel Pucciarelli ha avuto un incontro con Marcello Carli giovedì sera. E’ lo stesso d.s. a chiudere il caso raccontando l’episodio prima della conferenza stampa di Maurizio Sarri. «Abbiamo raggiunto l’accordo e siamo felici di aver rinnovato fino al 2017. È stata un’incomprensione tra me e lui e tengo a precisare che non è stato un problema economico: anche io ho fatto un errore di valutazione e ora le cose si sono sistemate. Ieri siamo stati un’ora insieme, ci siamo venuti incontro e capiti». Pucciarelli avrebbe firmato in bianco. «Si riparte con un giocatore in più», ha chiuso Carli. Sulla stessa linea Sarri: «È un bene per noi, Manuel può tornare a essere un’arma importante come lo è stato per tutta la stagione».
c’era, con Atalanta, Milan e Genoa meritavamo la vittoria». Esonerato il 23 dicembre, dopo 3 vittorie e 3 pareggi in 16 turni, il tecnico ritrova il Cagliari dieci gare dopo a quota 20 con un punto in più di distanza dalla soglia salvezza. «Ho perso due mesi, non so la società», è la frase intrisa di rammarico. Si passa all’Empoli di Sarri. Al Castellani fu zemanlandia allo stato puro: 4-0 per i sardi con Avelar (2), Sau, Ekdal. «Rispetto l’Empoli ma non sono preoccupato. Vengono dai sei risultati utili di fila, mi piacciono per impostazione e organizzazione». LA FORMAZIONE Out Donsah, Gonzalez, Ekdal e Capuano più Cossu e Avelar, squalificati. «Husbauer? È un centrocampista, mentre Mpoku è un esterno. Brkic? Ha fatto bene». Per Sau,
citazione speciale: «Mi aspetto da lui tante cose». I ballottaggi riguardano difesa (Pisano e Murru) e mediana (Crisetig e Conti). Nel tridente Sau, Mpoku e Farias sono in pole. «Le avversarie? Pensiamo a noi, dobbiamo cercare sempre il risultato, con Juve o Cesena si gioca con la stessa intensità». Zeman riannoda il nastro: «In questi mesi li ho seguiti. Hanno fatto un calcio diverso ma purtroppo, i risultati non sono arrivati. L’ho detto ai tifosi, non ero io il responsabile. Scontri con i veterani? Sciocchezze. Mai avuto problemi. Se qualcuno li aveva con me, non me l’ha detto». Nella sala si sente solo il ronzare delle telecamere. Zeman si regge il mento con le mani a coppa. Si passa alle criticità. «Fase difensiva e linea alta? Su contropiede abbiamo preso gol solo con Ata-
Oggi ore 20.45 a Cagliari STADIO Sant’Elia Andata 4-0
Zdenek Zeman, 67 anni, è tornato sulla panchina del Cagliari LAPRESSE
lanta e Fiorentina. Si difende su se la palla è su e viceversa: facile, ma qualcuno non lo capisce per mentalità»: Si torna al club. «Non pensavo mi richiamassero. La costruzione della rosa? Alcuni li ho scelti io, altri la società». Infine, i tifosi: «Sono tornato per i sardi, voglio dare loro soddisfazione, a partire dalla prima vittoria in casa». © RIPRODUZIONE RISERVATA
1 2.40 21. BALZANO 44. BRKIC
40. MPOKU 4. CRISETIG
14. F. PISANO
25. SAU
16. DESSENA 17. FARIAS
X 3.10
2 3.00
ARBITRO Rizzoli ASSISTENTI La Rocca-Manganelli IV Pegorin ADD. Massa-Pasqua PREZZI da 10 a 30 euro TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD, Calcio 1 HD
37. DIAKITÈ 22. HUSBAUER
32. CEPPITELLI
23. HYSAJ
5. SAPONARA 8. SIGNORELLI
20 PUNTI
19. BARBA 88. VECINO
CAGLIARI 4-3-3 PANCHINA 1 Colombi, 27 Cragno, 3 Murru, 15 Rossettini, 5 Conti, 18 Barella, 10 Joao Pedro, 90 Cop, 9 Longo, 13 Caio Rangel. ALLENATORE Zeman. BALLOTTAGGI Ceppitelli-Rossettini 60-40%, F. Pisano-Murru 60-40%, Crisetig-Conti 60-40%, Husbauer-Joao Pedro 60-40%. SQUALIFICATI Avelar (1), Cossu (1). DIFFIDATI Balzano, Ceppitelli, Longo. INDISPONIBILI Donsah (2 giorni), Capuano (7), Ekdal (5). ALTRI Ale. Gonzalez, Carboni, Muroni. DRITTE SÌ Brkic NO Diakitè
SAU Il maestro è tornato, ora lui torni a fare il buon allievo a suon di +3
7. MACCARONE 11. CROCE
10. TAVANO
DAMMI IL 5 LE SICUREZZE
21. MARIO RUI
24. RUGANI
A. GOMEZ Il Papu sta recuperando la vena perduta
IAGO Magic anno: non aveva mai fatto 6 gol...
RANOCCHIA Bene a Napoli e a Wolfsburg: principesco
VRSALJKO Rientrato bene dall’infortunio, finalmente
29 PUNTI
33. SEPE
EMPOLI 4-3-1-2 PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 26 Tonelli, 50 Somma, 2 Laurini, 15 Piu, 4 Diousse, 25 Brillante, 18 Verdi, 27 Zielinski, 9 Mchedlidze, 20 Pucciarelli. ALLENATORE Sarri. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Valdifiori (1). DIFFIDATI Maccarone, Tonelli. INDISPONIBILI Guarente (da valutare). ALTRI Biggeri. DRITTE SÌ Maccarone NO Rigoni
5 DA PAURA IL RISCHIATUTTO
DESTRO Colpa dei compagni, sua o di Inzaghi? Cambia poco, pollice verso
PJANIC Aiuto, abbiamo perso Miralem. Sparito...
MARCHISIO Piccolo calo di forma, fatelo rifiatare
MAURICIO Non sta benissimo e già non è un fulmine
BENUSSI Domenica da brividi con il Napoli
20
Magic +3 R Campionato
Oggi ore 18 a Palermo STADIO Barbera Andata 0-2
1 4.75 70. SORRENTINO
4. ANDELKOVIC
19. TERZI 2. VITIELLO
8. E. BARRETO 9. DYBALA
27. RIGONI
Domani ore 15 a Bergamo STADIO Atleti Azzurri d’Italia Andata 0-2
1 2.35 93. DRAMÉ
21. CIGARINI 2. STENDARDO 17. CARMONA 13. A. MASIELLO
11. MORALEZ
10. A. GOMEZ
51. PINILLA
27. WIDMER 6. ALLAN
14. LLORENTE
35 PUNTI
37. PEREYRA
15. BARZAGLI
61 PUNTI
19. BONUCCI
PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 5 Ogbonna, 20 Padoin, 33 Evra, 23 Vidal, 7 Pepe, 9 Morata, 32 Matri. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Llorente-Morata 70-30%, Pereyra-Vidal 70-30%, De Ceglie-Padoin 70-30%. SQUALIFICATI Pogba (1). DIFFIDATI Vidal, De Ceglie, Morata, Ogbonna. INDISPONIBILI Romulo (20 giorni), Asamoah (60), Caceres (70), Coman, Pirlo e Marrone (da valutare). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Lichtsteiner NO Marchisio
1 4.20 33. AGOSTINI
10. HALLFREDSSON 11. JANKOVIC
77. TACHTSIDIS
9. TONI 9. HIGUAIN
26. SALA
X 3.50
2 1.83
1 1.35 22. DODÒ
77. BROZOVIC
23. RANOCCHIA
1. MEDEL 10. KOVACIC
33. D’AMBROSIO
11. PODOLSKI 92. DEFREL
9. ICARDI
11. MAGGIO
14. MERTENS
26. MUDINGAYI
46 PUNTI
88. INLER 5. BRITOS
VERONA 4-3-3
31. GHOULAM
PANCHINA 95 Gollini, 1 Rafael, 28 Brivio, 25 Marques, 71 Martic, 2 Gu. Rodriguez, 19 Greco, 8 Obbadi, 20 Christodoulopoulos, 70 Fernandinho, 7 Saviola, 17 N. Lopez. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Sorensen-Marques 60-40%, Jankovic-Christodoulopoulos 60-40%. SQUALIFICATI Ionita (1). DIFFIDATI Martic, Valoti, N. Lopez, J. Gomez. INDISPONIBILI Marquez e Valoti (da valutare). ALTRI Campanharo, Cappelluzzo, Fares. DRITTE SÌ Toni NO Jankovic
PORTIERI GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
ABBIATI (MIL) AGLIARDI (CES) ANDUJAR (NAP) AVRAMOV (ATA) BAJZA (PAR) BARDI (CHI) BASSI (EMP) BENUSSI (VER) BERISHA (LAZ) BERNI (INT) BIGGERI (EMP) BIZZARRI (CHI) BRESSAN (CES) BRKIC (CAG) BUFFON (JUV) CARRIZO (INT) CASTELLAZZI (TOR) COLOMBI (CAG) COLOMBO (NAP) CONSIGLI (SAS) CRAGNO (CAG) DE SANCTIS (ROM) DIEGO LOPEZ (MIL) FRISON (SAM) GOLLINI (VER) HANDANOVIC (INT) IACOBUCCI (PAR) ICHAZO (TOR) KARNEZIS (UDI) LAMANNA (GEN) LEALI (CES) LOBONT (ROM) LUPATELLI (FIO) MARCHETTI (LAZ) MERET (UDI) MIRANTE (PAR) NETO (FIO) PADELLI (TOR) PERIN (GEN) POLITO (SAS) POMINI (SAS) PUGLIESI (EMP) RAFAEL C.B. (NAP) RAFAEL D.A. (VER) ROMERO S. (SAM) ROSATI (FIO) RUBINHO (JUV) SCUFFET (UDI) SECULIN (CHI) SEPE (EMP) SKORUPSKI (ROM) SOMMARIVA (GEN) SORRENTINO (PAL) SPORTIELLO (ATA) STORARI (JUV) STRAKOSHA (LAZ) TATARUSANU (FIO) UJKANI (PAL) VIVIANO (SAM)
6.00 6.17 6.17 6.17 5.75 5.91 5.93 6.26 6.22 6.41 7.00 5.50 6.13 5.68 6.12 6.29 6.75 6.28 5.17 6.32 6.25 5.90 6.02 5.98 6.31 6.00 6.56 6.50 5.87 6.08 6.35 6.16 5.75 6.23 6.42 6.00 6.19 6.31
5.12 4.83 5.17 6.00 5.25 3.25 4.32 4.79 5.35 4.56 5.98 4.00 2.67 4.69 3.82 5.46 4.97 4.75 5.30 4.58 5.10 6.17 4.29 4.95 6.00 4.28 5.31 5.14 5.54 5.50 4.57 4.38 5.40 6.00 6.00 5.25 4.25 6.00 4.71 5.17 5.50 4.56 5.29
5.17 6.00 3.50 4.88 4.63 5.17 3.88 5.50 4.50 4.83 6.00 5.38 5.00 6.17 6.13 5.25 6.00 5.38 5.75 5.63 4.13 5.00 5.25
4.63 4.50 5.00 6.00 5.33 4.00 4.80 4.63 5.36 4.30 6.15 3.50 4.95 3.43 5.42 4.56 5.00 5.46 4.50 5.04 7.50 4.09 5.17 6.00 3.68 5.75 5.42 5.46 5.75 4.88 4.50 5.10 6.00 6.00 5.25 6.00 6.00 5.31 4.67 4.25 4.83
683 679 540 1865 683 782 635 965 624 403 721 656 601 759 1107 1383 1524 785 492 -446 830 842 799 786 906 1027
41 52 55 67 48 73 47 53 45 71 60 48 55 68 79 53 66 38 41 39 70 53 67 57
a a a a a a a a R a a a a a a a a a a a a a S a a R a a R a a a a R a R a S S a a a S a a a a a a a a a R R R a R a R
DIFENSORI GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
ABATE (MIL) ACERBI (SAS) AGOSTINI (VER) ALBERTAZZI (MIL) ALBIOL (NAP) ALEX (MIL) ALONSO (FIO)
6.07 6.15 5.53 5.58 5.65 5.47
6.25 6.45 5.27 5.50 5.38 5.47
5.88 4.25 5.38 -
6.50 5.89 5.38 5.27 5.38 5.22
581 115 759 373 888
36 82 51 60 46 72
a S S a S a a
36 PUNTI
56. PULZETTI
45. ANDUJAR
NAPOLI INTER 4-2-3-1 4-3-1-2 PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 16 Mesto, 18 Zuniga, 8 Jorginho, 6 De Guzman, 23 Gabbiadini, 91 D. Zapata. ALLENATORE Benitez. BALLOTTAGGI Higuain-D. Zapata 60-40%, Hamsik-De Guzman 60-40%, Inler-Jorginho 60-40%. SQUALIFICATI Henrique (1). DIFFIDATI Ghoulam, Lopez, Inler, Albiol. INDISPONIBILI Michu (35 giorni), Koulibaly (7) Gargano (15), Strinic (da valutare). ALTRI Uvini, Insigne. DRITTE SÌ Higuain NO Britos
ANDELKOVIC (PAL) ANDREOLLI (INT) ANTEI (SAS) ASTORI (ROM) AVELAR (CAG) BAGADUR (FIO) BALZANO (CAG) BARBA (EMP) BARZAGLI (JUV) BASANTA (FIO) BASTA (LAZ) BELLINI (ATA) BENALOUANE (ATA) BIANCO (SAS) BIAVA (ATA) BIRAGHI (CHI) BOCCHETTI (MIL) BONERA (MIL) BONUCCI (JUV) BOVO (TOR) BRITOS (NAP) BRIVIO (VER) BUBNJIC (UDI) BURDISSO (GEN) CACERES (JUV) CAMPAGNARO (INT) CANA (LAZ) CANNAVARO (SAS) CAPELLI (CES) CAPUANO (CAG) CASSANI (PAR) CAVANDA (LAZ) CEPPITELLI (CAG) CESAR (CHI) CHERUBIN (ATA) CHIELLINI (JUV) CODA (SAM) COLE (ROM) COSTA (PAR) DAINELLI (CHI) D'AMBROSIO (INT) DANILO (UDI) DAPRELA' (PAL) DARMIAN (TOR) DE CEGLIE (JUV) DE MAIO (GEN) DE SILVESTRI (SAM) DE VRIJ (LAZ) DEL GROSSO (ATA) DIAKITE (CAG) DODO' (INT) DONKOR (INT) DRAME' (ATA) EDENILSON (GEN) EMANUELSON (ATA) EMERSON (PAL) EVRA (JUV) FEDDAL (PAR) FELIPE (INT) FREY (CHI) GABRIEL SILVA (UDI) GAMBERINI (CHI) GASTON SILVA (TOR) GAZZOLA (SAS) GHOULAM (NAP) GLIK (TOR) GOBBI (PAR) HEURTAUX (UDI) HOLEBAS (ROM) HYSAJ (EMP) IZZO (GEN) JANSSON (TOR) KRAJNC (CES) LAURINI (EMP) LAZAAR (PAL) LICHTSTEINER (JUV) LONGHI (SAS) LUCARELLI (PAR) LUCCHINI (CES) MAGGIO (NAP)
5.63 5.90 5.93 5.90 5.64 5.72 6.15 5.75 5.97 5.70 5.76 5.25 6.12 5.46 5.60 5.79 6.18 6.10 5.50 5.65 5.00 5.89 6.20 5.50 5.57 5.82 5.59 5.91 5.50 6.04 5.53 5.88 5.70 6.11 6.00 5.59 5.70 6.02 5.73 6.12 5.77 6.05 5.59 6.00 5.93 6.04 5.72 5.00 5.61 5.50 5.65 6.00 6.00 5.62 5.91 5.06 5.27 5.80 5.36 5.82 6.00 5.63 5.81 6.31 5.55 5.73 5.77 5.86 6.22 5.50 5.50 5.71 5.89 6.02 5.86 5.60 5.62 5.76
5.54 5.90 5.79 5.90 5.93 5.69 6.70 6.07 5.97 5.50 5.63 4.75 6.29 5.27 5.50 5.58 6.30 5.90 5.40 5.65 5.50 5.82 6.45 5.31 5.37 5.54 5.41 5.82 5.69 5.83 5.44 5.64 5.70 6.05 6.00 5.50 5.83 5.85 5.73 6.29 5.64 6.16 6.27 5.89 6.05 5.93 5.83 5.00 5.64 5.00 5.60 6.08 6.08 5.62 6.03 5.25 5.32 5.70 5.44 5.79 6.00 5.50 5.88 7.00 5.50 5.80 5.90 5.82 6.50 5.20 5.44 5.71 6.11 6.33 5.77 5.57 5.57 5.67
5. GIORGI
11. BRIENZA
18. DJURIC
19. D. LOPEZ
6.00 5.50 4.83 5.00 6.75 5.38 4.83 4.75 5.63 6.00 5.88 5.83 5.83 6.00 5.50 5.50 5.67 6.00 6.50 6.17 5.67 5.17 5.67 6.25 5.88 5.67 5.50 6.00 7.00 6.25 5.67 6.38 6.25 5.83 6.00 5.83 5.17 7.00 6.00 5.25 6.50 5.83 6.00 8.25 5.38 5.17 6.00 5.33 5.17
5.58 5.88 5.75 5.58 5.18 5.31 6.10 6.64 5.69 5.20 5.89 5.00 6.58 5.50 6.50 5.08 5.96 6.25 4.93 5.75 5.50 5.64 6.70 5.50 5.57 5.75 5.23 5.75 5.63 5.64 5.21 6.00 5.50 5.77 5.86 5.38 5.82 5.88 6.15 5.75 6.25 5.13 5.86 6.05 5.75 6.33 5.00 5.72 6.00 5.61 6.10 6.17 5.75 5.63 4.70 5.67 5.55 5.67 5.89 5.33 5.50 7.77 5.18 5.58 6.50 5.75 6.00 6.50 5.00 5.25 6.32 5.88 5.70 5.27 5.39 5.65
702 -228 970 555 1271 201 647 1124 594 268 -11 591 862 934 1011 682 460 -4 527 840 787 17 355 637 858 1196 -80 618 346 1060 1061 746 859 431 752 569 869 901 965 969 496 295 823 711 781 814 82 320 180 284 330 1169 954 927 186 1210 1031 263 714 759 599 833 502 86 850 535 772
57 66 69 52 85 71 64 71 66 58 40 55 58 64 57 60 71 58 34 72 49 74 65 59 63 67 59 67 66 67 74 70 54 60 29 78 67 61 57 70 76 76 55 52 56 55 56 74 67 67 69 57 73 81 67 56 65 49 71 70 52 61
a a a a S a a R R S a R R a a a S S a a S a R a a R S S S a R a a a R a S a a a R R R a a a R R S a S a a a R S R S a S S S a S a a R R a a S a R R R R R a a a
5.50 5.76 6.00 6.00 5.64 5.62 5.62 5.92 5.59 5.50 5.70 5.73 5.83 6.08 5.50 5.62 5.50 5.97 5.60 6.09 5.64 5.65 5.59 6.14 5.68 5.76 5.44 5.36 5.88 5.89 5.59 6.00 5.59 5.91 5.58 5.92 5.88 5.80 5.77 6.15 5.60 6.30 5.70 5.50 6.06 5.75 5.50 5.97 5.58 5.73 5.74 6.02 5.83 5.43 6.25 5.62 6.15 6.12 5.75 6.00 5.82 5.95 5.95 5.42
5.45 5.79 6.40 6.00 5.43 5.50 5.62 5.67 5.55 5.50 5.40 5.54 5.94 6.12 5.25 4.88 5.33 5.87 5.45 6.73 5.50 5.62 5.38 6.39 5.45 5.70 5.11 5.32 5.74 6.05 5.44 5.90 5.56 6.16 5.50 5.97 5.64 5.80 5.81 6.50 5.62 6.30 5.67 5.50 6.00 5.50 5.38 6.22 5.75 6.00 5.64 5.85 6.45 5.88 5.47 6.25 5.44 6.15 6.60 5.69 7.50 5.59 6.40 6.02 5.75
6.00 6.38 6.00 5.83 5.75 5.00 5.63 6.00 5.25 5.00 5.75 5.83 6.13 5.63 5.33 5.50 5.38 6.00 6.25 5.50 5.50 6.33 5.38 5.63 5.63 6.88 6.00 6.25 6.13 7.00 5.00 6.13 5.33 6.17 5.25 5.50 6.50 5.50 6.63 5.25 6.25 5.63 -
5.50 5.88 6.08 6.04 5.25 5.70 5.00 6.00 5.60 5.50 4.80 5.80 5.59 6.19 4.50 4.50 6.00 5.65 5.50 8.00 5.50 5.42 5.21 6.63 5.25 5.61 5.50 5.40 5.83 5.83 5.22 6.00 5.61 5.94 6.17 5.60 5.94 5.50 5.92 6.58 5.50 6.25 5.75 5.75 5.50 5.50 6.31 5.75 6.00 6.00 5.90 6.67 6.20 6.00 6.25 5.31 6.38 6.17 5.85 5.00 5.38 6.17 5.68 5.63
1000 1042 1066 42 685 835 276 6 1116 391 205 842 731 199 776 571 643 753 216 918 602 815 671 640 304 1011 952 737 1145 79 1046 173 637 565 185 544 1153 942 1046 644 1016 76 -491 607 679 707 684 637 446 1054 941 326 506 938 1217 32 883 -
62 63 55 82 53 44 52 56 51 55 61 50 49 77 59 71 79 60 54 65 56 52 61 83 58 45 80 57 72 72 85 71 66 75 58 71 75 58 83 48 83 70 32 65 65 -
a a a a S a R R a S R a S S a a a a R R a R S S a R a R R R a R a R a R a R a S R R a R a a a a R a a R a S R S S S a R a R R a S a S S a
CENTROCAMPISTI GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
ALLAN (UDI) ANTONELLI (MIL) AQUILANI (FIO) BADELJ (FIO) BADU (UDI)
6.08 6.08 5.94 5.44 5.88
6.20 6.50 5.83 5.39 5.85
5.38 5.75 5.83 6.00 5.83
6.00 6.55 6.00 5.50 5.61
903 750 639 958 834
59 44 58 62 58
a S a S S
2 9.00
24. PERICO
25. CAPELLI
20 PUNTI
1. LEALI
CESENA 4-3-1-2
17. MAGNUSSON
PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 15 Vidic, 21 Santon, 26 Felipe, 54 Donkor, 17 Kuzmanovic, 88 Hernanes, 8 Palacio, 28 Puscas, 91 Shaqiri, 97 Bonazzoli. ALLENATORE Mancini. BALLOTTAGGI Dodò-Santon 55-45%, MedelKuzmanovic 70-30%, Kovacic-Shaqiri 60-40%. SQUALIFICATI Juan Jesus (1). DIFFIDATI Brozovic, Campagnaro, Dodò, Guarin, Icardi, Vidic. INDISPONIBILI Jonathan (stagione finita), Obi (da valutare), Nagatomo (10 giorni), Campagnaro (da valutare). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Guarin NO Dodò
MAGNUSSON (CES) MAKSIMOVIC (TOR) MARCHESE (GEN) MARIO RUI (EMP) MARQUES (VER) MARTIC (VER) MASIELLO A. (ATA) MAURICIO (LAZ) MESBAH (SAM) MESTO (NAP) MEXES (MIL) MILANOVIC MILAN (PAL) MOLINARO (TOR) MORAS (VER) MORETTI (TOR) MURRU (CAG) NATALI (SAS) NICA (CES) NOVARETTI (LAZ) OGBONNA (JUV) ORTIZ (PAL) PALETTA (MIL) PASQUAL (FIO) PASQUALE (UDI) PEDRO MENDES (PAR) PELUSO (SAS) PERES (TOR) PERICO (CES) PIRIS (UDI) PISANO E. (VER) PISANO F. (CAG) RADU (LAZ) RANOCCHIA (INT) REGINI (SAM) RICHARDS (FIO) RISPOLI (PAL) RODRIGUEZ GON. (FIO) RODRIGUEZ GUI. (VER) ROMAGNOLI (SAM) RONCAGLIA (GEN) ROSI (FIO) ROSSETTINI (CAG) RUGANI (EMP) SANTACROCE (PAR) SANTON (INT) SARDO (CHI) SCALONI (ATA) SILVESTRE (SAM) SOMMA (EMP) SORENSEN (VER) SPOLLI (ROM) STENDARDO (ATA) STRINIC (NAP) TAMBE (GEN) TERZI (PAL) TOMOVIC (FIO) TONELLI (EMP) TOROSIDIS (ROM) VIDIC (INT) VITIELLO (PAL) VOLTA (CES) VRSALJKO (SAS) WAGUE (UDI) YANGA MBIWA (ROM) ZACCARDO (MIL) ZAPATA C. (MIL) ZAPPACOSTA (ATA) ZUKANOVIC (CHI) ZUNIGA (NAP)
15. KRAJNC
X 4.50
ARBITRO Gervasoni ASSISTENTI Dobosz-Iori IV Di Fiore ADD. Tagliavento-Manganiello PREZZI da 25 a 305 euro TV Supercalcio HD, Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD
1. HANDANOVIC 6. ANDREOLLI
33. ALBIOL
29 PUNTI
UDINESE 3-5-1-1
89. PIRIS
PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret, 75 Heurtaux, 18 Bubnjic, 26 Pasquale, 7 Badu, 21 Hallberg, 8 Fernandes, 94 Aguirre, 77 Thereau, 82 Geijo, 9 Perica. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Piris-Heurtaux 60-40%, Gabriel Silva-Pasquale 55-45%, Di Natale-Thereau 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Badu, Danilo, Fernandes, Heurtaux, Piris, Kone, Thereau. INDISPONIBILI Domizzi (7 giorni), Evangelista (15). ALTRI Jadson, A. Zapata, Bochniewicz. DRITTE SÌ Allan NO Gabriel Silva
13. GUARIN
21. J. GOMEZ
31 PUNTI
5. DANILO
Domani ore 20.45 a Milano STADIO Meazza Andata 1-0
7. CALLEJON
17. HAMSIK
34. GABRIEL SILVA
PANCHINA 1 Avramov, 29 Benalouane, 20 Biava, 6 Bellini, 5 Scaloni, 3 Del Grosso, 8 Migliaccio, 95 Grassi, 16 Baselli, 99 Boakye, 9 Bianchi, 19 Denis. ALLENATORE Reja. BALLOTTAGGI Cherubin-Benalouane 70-30%, A. Masiello-Bellini 60-40%, Pinilla-Denis 55-45%. SQUALIFICATI D’Alessandro (1). DIFFIDATI Boakye, Denis, Moralez. INDISPONIBILI Estigarribia (60 giorni), Raimondi (60), Zappacosta (7). ALTRI Frezzolini, Rosseti, Kresic. DRITTE SÌ A. Gomez NO A. Masiello
ARBITRO Banti ASSISTENTI Musolino-Tegoni IV Faverani ADD. Peruzzo-Candussio PREZZI da 25 a 95 euro TV Supercalcio HD, Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD
18. MORAS
3. E. PISANO
19. GUILHERME
31. KARNEZIS
Domani ore 18 a Verona STADIO Bentegodi Andata 2-6
5. SORENSEN
24 PUNTI
JUVENTUS ATALANTA 3-5-2 4-2-3-1
3. CHIELLINI
PANCHINA 1 Ujkani, 5 Milanovic, 22 Ortiz, 7 Lazaar, 13 Emerson, 25 Maresca, 15 Bolzoni, 14 Della Rocca, 21 Quaison, 18 Chochev 10 Joao Silva, 99 Belotti. ALLENATORE Iachini. BALLOTTAGGI Jajalo-Maresca 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Daprelà, Bolzoni, Morganella. INDISPONIBILI G. Gonzalez (7 giorni), Morganella (stagione finita). ALTRI Fulignati, Bentivegna, Makienok, Monteleone. DRITTE SÌ Dybala NO Daprelà
22. BENUSSI
2. WAGUE
66. PINZI
1. BUFFON
17. DE CEGLIE
PALERMO 3-5-2
2 3.20
33. KONE
10. DI NATALE
28. EMANUELSON
27. STURARO 8. MARCHISIO
X 3.00
ARBITRO Rocchi ASSISTENTI Petrella-Gava IV Bianchi ADD. Irrati-Roca PREZZI da 14 a 205 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 2, Calcio 2 HD
57. SPORTIELLO 33. CHERUBIN
26. LICHTSTEINER
10. TEVEZ
20. VAZQUEZ
3. RISPOLI
2 1.80
ARBITRO Guida ASSISTENTI Cariolato-De Pinto IV Tonolini ADD. Damato-Mariani PREZZI da 40 a 275 euro TV Sky Supercalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD
33. DAPRELÀ
28. JAJALO
X 3.30
PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 2 Nica, 14 Volta, 29 Gabrielli, 7 Carbonero, 8 De Feudis, 34 Cascione, 9 A. Rodriguez, 19 Succi, 32 Moncini. ALLENATORE Di Carlo. BALLOTTAGGI Pulzetti-De Feudis 75-25%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Carbonero, Renzetti e A. Rodriguez. INDISPONIBILI Marilungo (10 giorni), Tabanelli (15), Cazzola (10), Yabre (50), Valzania (25), Renzetti (5), Lucchini (5). ALTRI Iglio, Mordini. DRITTE SÌ Pulzetti NO Leali
BARELLA (CAG) BARRETO E. (PAL) 6.21 BASELLI (ATA) 5.93 BASHA (TOR) BENASSI (TOR) 5.87 BERGDICH (GEN) 5.83 BERTOLACCI (GEN) 6.20 BIGLIA (LAZ) 6.30 BIONDINI (SAS) 5.82 BIRSA (CHI) 5.92 BOLZONI (PAL) 5.83 BONAVENTURA (MIL) 6.19 BORJA VALERO (FIO) 6.05 BRIENZA (CES) 6.22 BRIGHI (SAS) 5.81 BRILLANTE (EMP) 4.50 BROZOVIC (INT) 6.17 CAIO RANGEL (CAG) 5.88 CARBONERO (CES) 5.18 CARMONA (ATA) 5.85 CASCIONE (CES) 5.94 CATALDI (LAZ) 5.93 CAZZOLA (CES) CHIBSAH (SAS) 6.00 CHOCHEV (PAL) 5.86 CHRISTIANSEN (CHI) CHRISTODOULOPOULOS (VER) 6.00 CIGARINI (ATA) 5.95 COFIE (CHI) 5.77 CONTI (CAG) 5.72 CORREA (SAM) 5.00 COSSU (CAG) 5.97 CRISETIG (CAG) 5.82 CROCE (EMP) 6.24 DAVID LOPEZ (NAP) 5.84 DE FEUDIS (CES) 5.85 DE GUZMAN (NAP) 5.68 DELLA ROCCA (PAL) 5.75 DESSENA (CAG) 5.90 DIAMANTI (FIO) 6.00 DUNCAN (SAM) 5.93 EDERSON (LAZ) 5.75 EKDAL (CAG) 6.22 EL KADDOURI (TOR) 5.88 ESSIEN (MIL) 5.33 EVANGELISTA (UDI) 5.25 FARNERUD (TOR) 6.00 FELIPE ANDERSON (LAZ) 6.44 FERNANDES (UDI) 5.86 FERNANDEZ M. (FIO) 6.32 FETFATZIDIS (CHI) 6.17 FLORENZI (ROM) 6.04 GALLOPPA (PAR) 5.54 GAZZI (TOR) 6.02 GIORGI (CES) 5.75 GOMEZ (ATA) 5.77 GRASSI (ATA) 6.00 GRECO (VER) 5.79 GUARIN (INT) 6.08 GUILHERME (UDI) 5.65 HALLBERG (UDI) 5.83 HALLFREDSSON (VER) 5.87 HAMSIK (NAP) 5.73 HERNANES (INT) 5.91 HETEMAJ (CHI) 5.98 HONDA (MIL) 5.76 HUSBAUER (CAG) IAGO (GEN) 6.13 ILICIC (FIO) 5.79 INLER (NAP) 5.64 IZCO (CHI) 5.94 JAJALO (PAL) 5.80 JANKOVIC B. (VER) 5.61 JOAO PEDRO (CAG) 5.59 JOAQUIN (FIO) 6.27 JORGINHO (NAP) 5.46
6.50 5.90 6.10 5.88 6.35 6.55 5.75 5.92 5.73 6.67 6.32 7.05 5.69 4.50 5.92 5.88 5.14 5.67 5.67 5.64 6.00 5.71 6.00 6.35 5.86 5.75 5.59 5.00 6.08 5.70 6.28 5.82 5.71 6.18 5.50 6.05 6.33 5.82 7.00 6.65 5.95 5.17 5.40 6.50 7.61 6.11 6.76 7.00 6.31 5.60 5.82 5.55 5.86 6.00 5.64 7.05 5.62 5.75 6.03 6.52 6.28 5.81 6.69 7.05 5.93 5.75 6.29 5.60 5.89 5.97 6.57 5.29
5.17 5.50 6.67 5.88 6.88 7.25 5.50 5.88 7.38 7.63 5.67 5.50 4.75 5.50 6.38 5.75 5.75 6.67 6.17 5.50 6.25 5.25 5.88 5.67 5.63 5.63 6.00 6.00 6.83 5.75 6.67 7.83 5.67 5.50 6.00 6.50 5.83 6.00 5.33 6.00 5.33 8.25 5.75 7.13 7.13 6.00 5.75 5.00 7.63 5.83 5.75 6.75 5.83 6.33 5.33 5.75 -
7.20 5.75 6.00 6.00 6.68 6.25 5.83 5.86 6.07 6.50 6.25 6.17 5.58 4.50 6.25 5.83 5.20 5.55 5.69 4.67 6.00 6.00 6.00 5.86 6.05 5.81 5.80 5.00 6.33 5.67 6.46 5.83 5.44 6.15 6.00 5.83 7.50 5.81 5.00 5.79 5.77 5.00 5.75 6.29 8.00 6.13 6.63 5.83 6.79 5.79 6.00 5.60 5.63 6.00 5.50 7.50 5.67 5.67 5.72 5.92 7.17 5.85 7.15 6.77 5.42 5.40 5.93 6.00 6.50 5.69 6.64 5.25
579 532 153 560 211 1463 1498 598 655 555 1253 1088 364 845 311 748 355 858 133 424 704 1032 1011 368 769 780 1001 825 684 623 528 698 619 1407 882 280 675 1907 234 809 313 789 486 478 657 359 306 1562 640 1095 1084 371 907 507 339 1128 732 692 833 697 490 445 301 688
40 55 43 72 54 65 48 39 54 49 51 61 32 59 36 47 64 37 61 57 55 68 49 41 47 52 36 67 48 28 45 64 49 61 56 51 42 40 53 40 84 55 55 55 62 52 39 68 58 47 52 45 50 54 46
a S a a a R a R a a a R S a a S S a a a a R a R S a R R a a a R a a a a a a S S a a R S S a a R S S a a S a R S a S a a S a R R a S R a a a S a S a S R
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Domani ore 15 a Genova STADIO Ferraris Andata 1-2
1 1.85
21. EDENILSON
8. BURDISSO 91. BERTOLACCI
14. RONCAGLIA
11. NIANG
33. KUCKA 10. PEROTTI 24. IAGO
Lunedì ore 19 a Firenze STADIO Franchi Andata 1-1
4. RICHARDS 20. BORJA VALERO
72. ILICIC
PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 5 Gamberini, 21 Frey, 34 Biraghi, 10 Christiansen, 14 Cofie, 18 Feftatzidis, 19 Botta, 43 Paloschi, 9 Pozzi. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Birsa-Frey 60-40%, Pellissier-Paloschi 60-40%, Cesar-Gamberini 65-35%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Meggiorini, Hetemaj. INDISPONIBILI Mattiello (stagione finita). ALTRI Puggioni, Anderson, Vajushi. DRITTE SÌ Meggiorini NO Birsa
X 3.40
2 4.00
10. HONDA
PARMA 4-3-3 PANCHINA 22 Iacobucci, 91 Bajza, 4 Mendes, 27 Santacroce, 28 Feddal, 13 Prestia, 14 Galloppa, 21 Lodi, 3 Lila, 5 Ghezzal, 80 Jorquera, 17 Palladino. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Mariga-Galloppa 55-45%, Belfodil-Palladino 55-45%, Costa-Santacroce 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Mirante, Lodi, Mendes, Gobbi, Costa e J. Mauri. INDISPONIBILI Haraslin e Biabiany (da valutare). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ J. Mauri NO Gobbi
Lunedì ore 19 a Torino STADIO Olimpico Andata 1-2
1 3.00 30. PADELLI
24. MORETTI
14. GAZZI
11. M. LOPEZ
9. DESTRO
32. CATALDI 17. MARTINEZ
33. PERES
20. ABATE
11. KLOSE
29. PALETTA
5. MEXES
JORQUERA (PAR) KEITA S. (ROM) KONE (UDI) KOVACIC (INT) KUCKA (GEN) KURTIC (FIO) KUZMANOVIC (INT) LAXALT (GEN) LAZAREVIC (SAS) LAZZARI (FIO) LEDESMA (LAZ) LESTIENNE (GEN) LILA (PAR) LODI (PAR) LULIC (LAZ) MAGNANELLI (SAS) MANDRAGORA (GEN) MARCHIONNI (SAM) MARCHISIO (JUV) MARESCA (PAL) MARIGA (PAR) MAURI J. (PAR) MAURI S. (LAZ) MEDEL (INT) MENEZ (MIL) MERTENS (NAP) MIGLIACCIO (ATA) MISSIROLI (SAS) MORALEZ (ATA) MPOKU (CAG) MUDINGAYI (CES) MUNTARI (MIL) NOCERINO (PAR) OBBADI (VER) OBIANG (SAM) ONAZI (LAZ) PADOIN (JUV) PALOMBO (SAM) PAREDES (ROM) PAROLO (LAZ) PEPE (JUV) PEREIRINHA (LAZ) PEREYRA (JUV) PEROTTI (GEN) PINZI (UDI) PJANIC (ROM) PUCCIARELLI (EMP) PULZETTI (CES) QUAISON (PAL) RADOVANOVIC (CHI) RIGONI (PAL) RINCON (GEN) SALA (VER) SALAH (FIO) SAPONARA (EMP) SCHELOTTO (CHI) SHAQIRI (INT) SIGNORELLI (EMP) SORIANO (SAM) STURARO (JUV) SUSO (MIL) TACHTSIDIS (VER) TAIDER (SAS) UCAN (ROM) VAN GINKEL (MIL) VARELA (PAR) VARGAS J. (FIO) VAZQUEZ (PAL) VECINO (EMP) VERDI (EMP)
35 PUNTI
5.86 6.37 5.68 5.87 5.92 5.57 5.73 5.80 5.94 5.43 5.82 5.42 6.16 5.90 7.00 5.50 6.44 6.08 5.58 5.93 6.29 5.92 6.02 5.80 5.95 5.95 6.13 6.20 5.83 5.38 5.64 6.11 6.17 5.78 5.83 6.06 5.75 6.02 6.00 5.25 6.22 6.38 5.89 6.07 5.98 6.00 6.25 5.89 6.12 6.12 6.25 6.60 5.92 5.64 6.14 5.80 6.00 6.04 5.96 5.97 5.12 5.60 5.88 6.36 6.12 5.95
23. DIEGO LOPEZ
5.95 6.66 5.61 6.48 6.00 5.71 5.82 5.67 6.33 5.29 5.96 6.00 5.62 6.66 5.75 6.50 5.50 6.69 6.04 5.56 6.00 7.45 5.75 7.52 6.05 6.05 6.20 6.89 6.70 5.50 5.65 5.96 6.06 6.43 5.61 5.71 6.12 6.38 6.60 6.00 5.25 6.45 6.79 5.65 6.39 6.40 6.50 7.33 5.87 6.64 6.08 6.67 8.40 6.17 5.61 6.64 6.40 6.05 5.75 6.14 6.37 5.00 5.71 6.25 7.22 6.23 6.05
6.00 6.88 5.50 6.83 5.50 5.33 6.00 5.50 6.00 6.00 6.17 6.50 5.75 6.13 7.33 6.50 6.50 4.50 7.00 5.50 6.13 5.50 5.75 5.75 5.75 6.25 7.33 5.75 7.25 6.00 5.00 6.33 5.25 7.17 6.33 6.25 9.00 5.83 6.00 7.17 5.25 5.75 5.33 5.75 5.75 8.00 6.50 6.00
5.70 7.00 5.60 6.55 5.85 5.42 5.75 5.88 6.38 5.00 6.25 6.00 5.78 6.88 5.86 6.50 6.59 6.10 5.38 6.00 6.50 5.77 7.21 5.70 6.17 6.20 7.39 7.33 5.00 5.00 6.40 6.00 6.60 5.50 5.50 6.12 6.00 6.15 5.00 6.45 6.73 5.57 6.73 6.31 6.83 6.25 6.28 6.86 6.17 8.50 8.00 5.50 5.63 6.50 5.63 6.00 6.00 6.38 6.14 4.75 5.67 7.75 6.96 6.41 6.10
1249 492 916 805 956 258 616 158 387 172 156 973 160 1124 402 496 734 927 1228 1225 274 894 731 617 1067 720 849 324 381 1160 292 459 973 434 1120 371 758 1264 522 949 413 219 557 447 1026 923 886 1308 518 819 1166 139 409 762 412 199 631 560 1487 953 420
43 64 52 70 58 61 58 59 48 44 31 72 48 37 56 45 75 53 40 64 68 61 42 48 43 46 31 43 48 41 70 53 55 58 44 49 63 50 32 29 50 62 58 67 57
a a R R S a a a S a a S R a a a a a a R a R a a R S S a a a a a S R R S S R a a R a a a R S S R S S a S a a a a a S S a a S a a a a a a a S
46 PUNTI
MILAN TORINO 4-3-3 3-5-2 PANCHINA 32 Abbiati, 66 Gori, 33 Alex, 25 Bonera, 19 Bocchetti, 14 Albertazzi, 4 Muntari, 8 Suso, 22 Cerci, 11 Pazzini. ALLENATORE Inzaghi. BALLOTTAGGI Honda-Cerci 70-30%, Menez-Cerci 70-30%. SQUALIFICATI Poli (1). DIFFIDATI Bonaventura e Alex. INDISPONIBILI Agazzi (stagione finita), De Sciglio (14 giorni), Rami (7), Zaccardo (7), Armero (7), C. Zapata (7), De Jong (20), Montolivo (10), El Shaarawy (30), Mastour (35). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Menez NO Destro
VIDAL (JUV) VIVES (TOR) WIDMER (UDI) WSZOLEK (SAM) ZE' EDUARDO (CES) ZIELINSKI (EMP)
6.19 5.68 5.85 4.75 5.33 6.04
6.89 5.79 6.15 4.75 5.67 5.96
4.67 6.50 5.75 5.75 6.00
6.30 5.67 6.13 4.75 6.25 5.81
932 956 707 1069 684 547
42 48 57 42 59
a a R a R S
3. DE VRIJ
6. S. MAURI
36 PUNTI
33. MAURICIO
16. PAROLO
31. ANTONELLI
PANCHINA 31 Rosati, 24 Lezzerini, 35 Bagadur, 28 Alonso, 6 Vargas, 38 Rosi, 16 Kurtic, 32 Lazzari, 10 Aquilani, 17 Joaquin, 74 Salah, 30 Babacar. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Tomovic (1). DIFFIDATI Basanta. INDISPONIBILI Rossi (30 giorni), Bernardeschi (7), M. Gomez (7), Pizarro (7), Tatarusanu (5), Savic (3). ALTRI Lupatelli, Octavio, El Hamdaoui. DRITTE SÌ Ilicic NO Basanta
8. BASTA 20. BIGLIA
28. BONAVENTURA
22. MARCHETTI
LAZIO 4-3-3
26. RADU
PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 27 Cana, 5 Braafheid, 39 Cavanda, 23 Onazi, 24 Ledesma, 19 Lulic, 10 Ederson, 14 B. Keita, 34 Perea. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Klose-B. Keita 80-20%. SQUALIFICATI Candreva (1). DIFFIDATI Cavanda, De Vrij, Mauricio, Onazi. INDISPONIBILI F. Djordjevic (50 giorni), Gentiletti (20), Konko (7), Pereirinha (7), Tounkara (7). ALTRI Ciani, Sculli. DRITTE SÌ F. Anderson NO Mauricio
PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo, 19 Maksimovic, 18 Jansson, 21 Gaston Silva, 3 Molinaro, 4 Basha, 7 El Kaddouri, 27 Quagliarella, 22 Amauri. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Bovo-Maksimovic 60-40%, Martinez-Quagliarella 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Benassi, Quagliarella. INDISPONIBILI Alv. Gonzalez (15 giorni), S. Masiello (15), Vives (25). ALTRI P. Barreto. DRITTE SÌ Gazzi NO Martinez
Lunedì ore 21 a Roma STADIO Olimpico Andata 0-0
1 1.60 3. COLE 26. DE SANCTIS
16. PJANIC MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
AGUIRRE (UDI) AMAURI (TOR) BABACAR (FIO) BELFODIL (PAR) BELOTTI (PAL) BENTIVEGNA (PAL) BERARDI (SAS) BERGESSIO (SAM) BIANCHI (ATA) BOAKYE (ATA) BONAZZOLI (INT) BORRIELLO (GEN) BOTTA (CHI) CALLEJON (NAP) CAPPELLUZZO (VER) CERCI (MIL) CODA M. (PAR) COP (CAG) DEFREL (CES) DENIS (ATA) DESTRO (MIL) DI NATALE (UDI) DJORDJEVIC L. (SAM) DJURIC (CES) DOUMBIA (ROM) DYBALA (PAL) EDER (SAM) EL HAMDAOUI (FIO) EL SHAARAWY (MIL) ETO'O (SAM) FARES (VER) FARIAS (CAG) FERNANDINHO (VER) FLOCCARI (SAS) FLORO FLORES (SAS) GABBIADINI (NAP) GEIJO (UDI) GERVINHO (ROM) GHEZZAL (PAR) GILARDINO (FIO) GOMEZ T. (VER) HARASLIN (PAR) HIGUAIN (NAP) ICARDI (INT) ITURBE (ROM) JOAO SILVA (PAL) KEITA B. (LAZ) KLOSE (LAZ) LJAJIC (ROM) LLORENTE (JUV) LONGO (CAG) MACCARONE (EMP) MAKIENOK (PAL) MARILUNGO (CES) MARTINEZ (TOR) MATRI (JUV) MAXI LOPEZ (TOR) MCHEDLIDZE (EMP) MEGGIORINI (CHI)
5.50 5.86 6.21 5.19 6.02 6.24 5.77 5.54 5.50 5.75 6.00 5.82 5.92 5.42 6.28 5.75 5.98 5.46 5.91 6.31 5.72 4.50 6.54 6.25 6.00 6.07 6.30 5.67 6.00 5.82 5.83 6.24 5.83 6.15 5.42 5.88 5.94 6.00 6.12 6.00 5.97 5.50 5.92 5.92 6.14 5.79 5.62 6.09 5.00 6.25 5.69 5.97 5.75 5.77 5.90
5.75 6.04 7.26 5.23 6.76 7.05 6.05 5.50 5.91 5.75 6.00 5.59 6.98 5.75 6.75 6.17 6.64 5.76 6.85 7.70 6.08 4.50 8.14 7.27 7.50 6.43 7.00 6.06 6.00 6.25 5.93 7.82 6.62 6.59 5.61 6.12 6.32 6.00 7.54 7.85 6.20 5.00 5.85 7.18 7.16 6.50 5.53 7.11 5.00 6.62 6.15 7.22 6.11 5.73 6.18
7.83 5.75 6.00 6.88 5.33 6.00 5.25 5.38 6.00 5.33 6.50 5.33 6.83 6.88 7.00 4.50 7.25 7.50 8.00 5.75 5.50 6.67 5.25 6.00 6.17 6.63 6.00 6.83 8.50 6.00 6.13 8.75 6.00 6.83 5.83 8.75 5.67 5.88 6.63
5.75 6.42 7.00 4.93 6.50 6.60 6.25 5.75 5.57 6.00 6.00 5.70 7.00 6.00 6.83 6.50 6.32 6.04 6.07 6.17 6.00 4.00 8.62 6.36 6.80 6.50 5.93 6.29 5.75 8.05 7.17 7.15 5.25 7.00 6.07 6.00 7.00 8.83 6.07 5.83 6.50 7.36 5.91 5.64 7.00 6.13 5.79 8.31 5.75 5.80 6.00
61 185 990 627 186 1111 454 162 110 499 769 345 541 293 1021 265 527 922 825 287 1157 1074 959 828 147 341 535 748 276 836 987 1010 687 494 1108 773 572 481 1222 345 543 217 500
45 80 59 39 88 46 51 53 54 59 64 62 56 52 74 57 64 62 42 63 66 68 59 64 46 60 67 90 63 44 60 66 45 56 89 46 38 51 62 56
S a a R a a a a a S a a S a a S R S a a S R a a a a a a a R a R a S S S a a a S R a R S R a R R S R R a a a S a a R R
23. ASTORI
7. ITURBE
20. S. KEITA
24. FLORENZI
23. EDER
8. LJAJIC
32. PAREDES
29. DE SILVESTRI 17. PALOMBO
99. ETO’O
50 PUNTI
26. SILVESTRE
5. ROMAGNOLI
2. VIVIANO
SAMPDORIA 4-3-3
19. REGINI
PANCHINA 28 Skorupski, 33 Spolli, 44 Manolas, 35 Torosidis, 50 Calabresi, 48 Ucan, 53 Verde, 96 Sanabria, 88 Doumbia, 10 Totti ALLENATORE Garcia BALLOTTAGGI Florenzi-Torosidis 60-40% SQUALIFICATI Nainggolan (1 giornata). DIFFIDATI Maicon, Manolas, Torosidis e Pjanic INDISPONIBILI Strootman (stagione finita), Balzaretti e Castan (da valutare), Maicon (10 giorni), Ibarbo (10 giorni), De Rossi (4 giorni), Lobont (4 giorni). ALTRI Curci MONCINI (CES) MORATA (JUV) MURIEL (SAM) NIANG (GEN) NICO LOPEZ (VER) OKAKA (SAM) PALACIO (INT) PALLADINO (PAR) PALOSCHI (CHI) PANICO (GEN) PAVOLETTI (GEN) PAZZINI (MIL) PELLISSIER (CHI) PEREA (LAZ) PERICA (UDI) PINILLA (ATA) PODOLSKI (INT) POZZI (CHI) PUSCAS (INT)
42 PUNTI
14. OBIANG
ROMA 4-3-3
6.30 5.92 6.44 5.88 6.12 5.60 5.50 5.84 5.88 5.40 6.08 5.50 5.86 5.19 5.50 6.00
7.12 6.58 7.39 6.78 6.58 6.18 5.97 6.38 6.00 6.17 5.70 6.88 5.50 6.00 6.28 5.19 5.75 6.00
6.50 7.88 9.00 7.33 8.17 6.00 5.50 6.00 6.17 5.67 5.50 4.67 -
7.28 6.83 7.88 7.00 6.50 6.27 6.08 6.73 6.00 6.13 5.40 5.90 5.50 6.00 6.95 5.33 6.00 -
666 924 1426 524 1069 1097 182 424 265 547 428 141 -55 520 691 101
2 6.00
24. SORIANO
9. OKAKA
27. GERVINHO
X 3.60
ARBITRO Calvarese ASSISTENTI Passeri-Paganessi IV Posado ADD. Di Bello-Pairetto PREZZI da 35 a 120 euro TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD; Calcio 1 HD; Premium Calcio 1, Calcio 2 HD
2. YANGA-MBIWA
ATTACCANTI GIOCATORE
2 2.45
7. F. ANDERSON
94. BENASSI 21. VAN GINKEL
X 3.00
ARBITRO Orsato ASSISTENTI Preti-Vivenzi IV Stefani ADD. Mazzoleni-Abisso PREZZI da 20 a 250 euro TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 2
36. DARMIAN
8. FARNERUD
25. GLIK 5. BOVO
9. GILARDINO
7. MENEZ
FIORENTINA 4-3-2-1
83. MIRANTE
18. GOBBI
PANCHINA 1 Pomini, 16 Polito, 20 Bianco, 21 Fontanesi, 32 Natali, 6 Chibsah, 8 Biondini, 19 Taider, 14 Donis, 30 Lazarevic, 83 Floro Flores, 99 Floccari. ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI Vrsaljko-Gazzola 60-40%, Brighi-Taider 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Brighi, Missiroli. INDISPONIBILI Pegolo (35 giorni), Terranova e Antei (stagione finita), Cannavaro (20). ALTRI Celeste, Sereni, Lodesani. DRITTE SÌ Berardi NO Longhi
ARBITRO Russo ASSISTENTI Marrazzo-Crispo IV Meli ADD. Valeri-Fabbri PREZZI da 25 a 230 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio, Calcio HD
14. M. FERNANDEZ 18. DIAMANTI
15. COSTA
6. LUCARELLI
15. ESSIEN
42 PUNTI
2. CASSANI
9 PUNTI
CHIEVO SASSUOLO 4-4-2 4-3-3
19. BASANTA
5. BADELJ
8. J. MAURI 88. M. CODA
10. BELFODIL
29 PUNTI
2 5.75
24. VARELA
10. ZAZA
1. BIZZARRI
23. PASQUAL
2. GO. RODRIGUEZ
17. SANSONE
4. MAGNANELLI
11. VRSALJKO
X 3.60
ARBITRO Cervellera ASSISTENTI Schenone-Colella IV Vuoto ADD. Giacomelli-Di Paolo PREZZI da 20 a 65 euro TV Sky Calcio 3 HD
7. MISSIROLI
23. NOCERINO
1 1.90 1. NETO
31. PELUSO
15. ACERBI
31. MARIGA
26 PUNTI
87. ZUKANOVIC
PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva, 2 Tambè, 5 Izzo, 15 Marchese, 38 Mandragora, 93 Laxalt, 18 Bergdich, 16 Lestienne, 19 Pavoletti, 22 Borriello. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Burdisso-Izzo 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Iago, Rincon, Kucka, Burdisso. INDISPONIBILI T. Costa (10 giorni). ALTRI Ariaudo, Antonini, Prisco, Falou, Ghiglione, Panico, Soprano, Parente. DRITTE SÌ Iago NO Edenilson
47. CONSIGLI
25. BERARDI
2. DAINELLI
12. CESAR
56. HETEMAJ
1 1.60 3. LONGHI
24. SCHELOTTO
8. RADOVANOVIC
GENOA 3-4-3
Domani ore 15 a Reggio Emilia STADIO Mapei Stadium Andata 3-1
33. BRIGHI
13. IZCO
69. MEGGIORINI
37 PUNTI
23. BIRSA
31. PELLISSIER
88. RINCON
2 4.50
ARBITRO Doveri ASSISTENTI Fiorito-Stallone IV Giallatini ADD. Tommasi-Abbattista PREZZI da 11 a 101 euro TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1, Calcio HD
4. DE MAIO
1. PERIN
X 3.25
21
49 59 85 56 61 87 53 54 55 49 53 63 -
PANCHINA 88 Frison, 33 Romero, 25 A. Coda, 32 Marchionni, 6 Duncan, 77 Wszolek, 8 Correa, 18 Bergessio, 24 Muriel. ALLENATORE Mihajlovic. BALLOTTAGGI Okaka-Muriel 60-40%, Soriano-Duncan 60-40%. SQUALIFICATI Acquah (1). DIFFIDATI Duncan, De Silvestri, Regini. INDISPONIBILI De Vitis (4 mesi), Cacciatore (5 giorni), Munoz (15), Rizzo (5), Mesbah (5). ALTRI Ivan, Massolo, Lulic, L. Djordjevic. DRITTE SÌ Eder NO Okaka a S a a R a R S R a R a a a S R a a R
QUAGLIARELLA (TOR) RODRIGUEZ (CES) ROSSETI (ATA) SANABRIA (ROM) SANSONE N. (SAS) SAU (CAG) SAVIOLA (VER) SERENI (SAS) SUCCI (CES) TAVANO (EMP) TEVEZ (JUV) THEREAU (UDI) TONI (VER) TOTTI (ROM) TOUNKARA (LAZ) VERDE (ROM) ZAPATA D. (NAP) ZAZA (SAS)
6.35 5.86 6.00 5.90 6.03 5.79 5.50 5.62 6.62 6.00 6.13 6.06 6.38 6.25 5.92
7.48 6.61 6.00 6.27 6.74 6.36 6.75 5.93 8.54 6.85 7.35 7.00 6.88 7.75 6.92
6.63 7.50 5.17 5.75 5.38 7.17 5.50 9.63 6.33 6.00 8.25 5.13
7.54 6.43 6.42 6.57 6.75 4.50 6.35 8.13 7.04 7.83 7.50 6.00 6.88 7.30
843 466 164 538 616 466 1071 380 1073 771 450 614 504
61 51 72 60 66 60 62 72 66 62 73
R a a S a a S a a a S a a R a S a a
Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anche della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana.
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Mondo R Spagna
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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INGHILTERRA
Mourinho, rinnovo in vista fino al 2018 E arriva Varane Mimmo Cugini
N ● 1 Neymar da Silva Santos Junior, 23 anni, attaccante del Barcellona e della nazionale brasiliana ● 2 Josep Maria Bartomeu, 52 anni, presidente del Barcellona ● 3 Sandro Rosell, 51 anni, ex presidente del club catalano ai tempi dell’acquisto di Neymar dal Santos GETTY/AFP/EPA
Davide Longo
A
poco più di un anno dalle dimissioni del presidente Sandro Rosell, indagato per presunta frode fiscale legata all’acquisto del brasiliano Neymar, l’inchiesta della magistratura spagnola torna a far tremare il Barcellona. Ieri il giudice istruttore Pablo Ruz ha deciso il rinvio a giudizio per l’ex numero uno blaugrana e per il suo successore, Josep Bartomeu, subentrato a Rosell nel gennaio dello scorso anno. L’ACCUSA La vicenda è quella ormai nota dell’acquisto di Neymar, il grande colpo del mercato dei catalani nell’estate del 2013, un affare dalle cifre ballerine lievitate con il passare dei mesi, dai 57 milioni annunciati in un primo momento dal club (17,1 al Santos e 40 alla società N&N ovvero Neymar&Neymar, gestita dal calciatore e da suo papà) ai 95 emersi in un secondo momento quando sono state svelate altre voci, comprendenti, tra l’altro, un premio firma di 10 milioni al giocatore e varie commissioni per il genitore. Ed è proprio su quella differenza di 38 milioni che si è concentrata l’attenzione della magistratura spagnola che ha ipotizzato una frode fiscale di circa 9 milioni. Secondo l’accusa, il management del club avrebbe organizzato un labirinto di contratti per nascondere il costo reale del giocatore ed evadere le imposte sulla differenza. Un’accusa molto pesante – il codice spagnolo pre-
Bufera Barcellona Rinviati a giudizio Bartomeu e Rosell 1Il presidente in carica e l’ex numero 1 alla sbarra
per frode fiscale nell’acquisto di Neymar dal Santos vede una pena cha va dai due ai sei anni di carcere – sulla quale la magistratura ha indagato per mesi arrivando prima alla richiesta e poi alla decisione di rinviare a giudizio gli ultimi due presidenti. LA DIFESA Una decisione non del tutto inattesa – il Barcellona nei mesi scorsi aveva cercato di parare il colpo versando al fisco spagnolo 13,5 milioni di euro – alla quale il club ha reagito ieri con un comunicato di 4 punti nel quale, in sostanza, respinge l’accusa, annuncia ricorso contro il rinvio a giudizio, critica la gestione mediatica della vicenda da parte della procura e la velocità dell’inchiesta che non avrebbe rispettato le procedure riguardo ai diritti della difesa. Un duro comunicato che preannuncia una partita in tribunale altrettanto cruenta, nella quale essendo il Barcellona il
simbolo della Catalogna, «més que un club», avranno un peso anche questioni politiche. GLI EFFETTI La nuova tegola giudiziaria (che si aggiunge al blocco del mercato fino a gennaio 2016 deciso dalla Fifa per irregolarità nel tesseramento di giocatori minorenni tra il 2009 e il 2013) cade in un momento cruciale per la vita del club, che da mesi vive in una situazione di fibrillazione, sia dal punto di vista politico che sportivo. E se Luis Enrique che nei mesi scorsi era stato a un passo dell’esonero sembra aver ritrovato la rotta giusta (primo posto in Liga riconquistato e quarti di Champions a un passo) dal punto di vista dirigenziale le acque restano molto agitate, al punto che le elezioni per il nuovo presidente, previste a scadenza nel 2016, sono state anticipate al giugno di quest’anno.
Nessuna norma dello statuto del club impedirebbe a Rosell di ricandidarsi anche se rinviato a giudizio, ma la cosa si complicherebbe nel caso arrivasse una condanna per un reato così grave. LAPORTA Sullo sfondo resta l’antico numero 1, quel Joan Laporta che ha guidato il club dal 2003 al 2010, l’artefice del grande Barcellona di Rijkaard e Guardiola, il più desiderato dai tifosi secondo un sondaggio dei giorni scorsi di Radio Catalunja che gli attribuisce il 35 per cento dei consensi, davanti a un’ipotetica ma improbabile presidenza Guardiola (19%). Laporta nel 2010 non poteva ricandidarsi per un nuovo mandato, ora sarebbe di nuovo eleggibile e l’inchiesta della magistratura potrebbe rivelarsi per lui addirittura un assist. © RIPRODUZIONE RISERVATA
FRANCIA
Autogestione scacciacrisi Ora il Marsiglia sfida il Lione Alessandro Grandesso PARIGI Twitter @grandesso
L
a svolta c’è stata la settimana scorsa. Dopo un mese senza vittorie e tra litigi vari, il Marsiglia sembrava sul punto di implodere. Bielsa ha riunito la squadra per capire quale meccanismo si fosse inceppato dopo il travolgente girone d’andata chiuso al primo posto e dal confronto sono emerse incomprensioni su metodi e ritmi di lavoro. «El Loco» ha deciso di adattarsi, ma anche di responsabilizzare i propri giocatori, mettendoli di fatto in autogestione. Scelta ripagata con la vittoria travolgente a Tolosa (1-6), a cui il Lione ha replicato con il 5-1 a Montpellier, rendendo ancora più succulente lo scontro diretto previsto domani al Velodrome. GOURBLUFF La partita potreb-
Marcelo Bielsa, 59 anni, allenatore del Marsiglia AFP
be se non decidere, almeno condizionare la corsa per lo scudetto, visto che le due sfidanti si affronteranno conoscendo il risultato del Psg, impegnato poco prima a Bordeaux. Bielsa potrà contare sul bomber Gignac (16 reti), rigenerato da due partite iniziate in panchina che gli hanno fruttato due gol, e sul giovane Batshuayi, in costante ascesa (6).
Meno scontata la presenza dell’ex milanista Gourcuff, tornato decisivo nelle ultime settimane. Il Lione ne aveva comunicato il forfait per guai muscolari, ma le ultime indiscrezioni lasciano capire che potrebbe trattarsi di un bluff. BORSA Nel Lione ci saranno i gemellini del gol Fekir (11) e soprattutto il capocannoniere
on sarà una stagione da «zero tituli» perché la Coppa di Lega è già in bacheca, ma l’eliminazione dalla Champions League per mano del Psg fa ancora male eccome a Josè Mourinho. E le dichiarazioni del tecnico portoghese sono perfettamente in linea col suo stile. Prima la provocazione: «La Champions è un capitolo chiuso, se volete parlarne, dovete farlo con Wenger o Pellegrini (i due tecnici ancora in corsa). Sono loro a rappresentare ora l’Inghilterra, devono vincere la prossima partita e spero che ci riescano». Poi il rilancio: «Quello che possiamo fare noi è vincere il campionato, anche per essere teste di serie nella prossima Champions, siamo in una buona situazione e chiunque vorrebbe essere al nostro posto». E la sicurezza che gli viene dai cinque punti di vantaggio sul City con una partita in più da giocare: «Le persone che sono uscite fuori dalla Champions mercoledì sono le stes-
Lacazette (23) che lascia aperta la porta a un eventuale addio estivo: «Dipenderà dal presidente. Per me l’ideale sarebbe qualificarsi per la Champions, poi si vedrà. In ogni caso se il club ti fa capire che è meglio per le sue finanze che te ne vada, non ci puoi fare niente. È la realtà del calcio». Visione condivisa dai mercati dove volano le azioni del Lione, unico club francese quotato. Nel 2014 il titolo è rimasto sotto i tre euro, mentre da settimane flirta con i sei. Gli investitori valutano positivamente non solo l’inaugurazione del nuovo stadio, entro gennaio del prossimo anno, ma soprattutto il potenziale di una rosa di giovani formati in casa, garanzia di introiti e conti in ordine. © RIPRODUZIONE RISERVATA
29ª GIORNATA Ieri: Monaco-Bastia 3-0, Nizza-Guingamp 1-2. Oggi (ore 20): Metz-Saint Etienne (17); Lens-Tolosa; Lorient-Caen; Montpellier-Reims; Nantes-Evian. Domani: Lilla-Rennes (ore 14); Bordeaux-Psg (17); MarsigliaLione (21). CLASSIFICA Lione 57; Psg 56; Marsiglia 53; Monaco 50; Saint Etienne 46; Bordeaux 45; Montpellier 42; Lilla, Rennes, Guingamp 38; Bastia, Nantes 36; Reims, 35; Caen, Nizza 34; Evian 32; Lorient 31; Tolosa 29; Lens, Metz 22.
se che hanno vinto la Coppa di Lega e che vinceranno la Premier League». Cioè il suo Chelsea. «Il futuro adesso è provare e vincere la Premier e se chiuderemo vincendo campionato e coppa di Lega, sarà una splendida stagione. Vinciamo insieme e perdiamo insieme. Abbiamo undici partite da giocare, un vantaggio di cinque punti e una gara in meno. Non possiamo promettere che vinceremo tutte le partite ma siamo ottimisti». IL FUTURO Ha saldamente in mano la situazione Mourinho e Abramovich non ha nessuna intenzione di rinunciare a lui, anzi. Secondo il «Daily Star», a fine stagione gli proporrà il rinnovo. Il suo contratto scade nel 2016 ma sarà prolungato fino al 2018. E stando al «Sun», il portoghese avrà a disposizione in estate un budget da oltre 100 milioni di euro e il primo obiettivo potrebbe essere Raphael Varane, giovane difensore francese del Real Madrid che lo stesso Mou ha lanciato durante la sua esperienza in Spagna. TOCCA AL CITY Oggi intanto si riparte con la ventinovesima giornata e il City inseguitore è di scena sul campo del Burnley penultimo in classifica. Avversario più morbido del Southampton che i Blues affronteranno domani a Stamford Bridge, anche se la squadra di Koeman non è più quella di inizio stagione ed è scivolata al settimo posto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Josè Mourinho, 52 anni AFP
29ª GIORNATA Oggi (ore 16) Crystal Palace-Qpr (13,30); Arsenal-West Ham; Leicester-Hull City; SunderlandAston Villa; Wba-Stoke City; BurneleyManchester City (18,30). Domani: Chelsea-Southampton (14,30); Everton-Newcastle (17); Manchester United-Tottenham. Lunedì: Swansea-Liverpool CLASSIFICA: Chelsea 63; M. City 58; Arsenal 54; M. United 53; Liverpool 51; Tottenham 50; Southampton 49; Stoke 42; Swansea 40; West Ham 39; Newcastle 35; Crystal Palace e Wba 30; Everton 28; Hull City 27; Sunderland 26; Aston Villa City 25; Qpr e Burnley 22; Leicester 18.
TACCUINO RUSSIA
Criscito-Zenit fino al 2018 ● SAN PIETROBURGO Domenico Criscito ha rinnovato il contratto con lo Zenit San Pietroburgo fino al 2018. «Felicissimo di questa scelta», ha commentato il difensore sulle sue pagine social. Il giocatore, approdato allo Zenit nel 2011, ha siglato giovedì il gol del 2-0 nella vittoria della squadra russa sul Torino in Europa League.
OLANDA, AJAX
Picchiano poliziotta sospesi 3 giocatori ● AMSTERDAM Tre giocatori delle giovanili dell’Ajax sono stati sospesi in attesa dell’esito dell’indagine che li vede sotto accusa per aver picchiato una poliziotta in borghese. Si tratta di due 18enni, l’attaccante Zakaria El Azzouzi e il centrocampista Ashraf El Mahdioui, e di un 19enne, l’attaccante Samet Bulut. Secondo le prime ricostruzioni, la donna
avrebbe causato la loro spropositata reazione suonando il clacson della sua auto. I tre giovani calciatori sono stati interrogati e rilasciati ma solo per uno di loro è scattata fin qui l’incriminazione per aggressione.
SCOZIA
Brown ubriaco prima della finale ● GLASGOW Ubriaco, seduto sul marciapiede, mentre mangia qualcosa preso in un fast-food dopo una notte di follie. Scott Brown, capitano del Celtic, finisce nella bufera dopo le foto pubblicate dallo «Scottish Sun». Mercoledì sera, a pochi giorni dalla finale di Coppa di Lega in programma dopodomani contro il Dundee United, il giocatore è stato in giro per le strade di Edimburgo assieme a degli amici, facendo tappa in diversi locali di lap-dance. E a fine serata eccolo sul marciapiede a mangiare, visibilmente sotto gli effetti dell’alcol alla faccia del severo regime alimentare imposto dal tecnico Ronny Deila.
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
OPINIONI La vignetta
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SHAQUILLE O’NEAL Ex Cestita Nba ● Lavoro su un nuovo progetto che verrà lanciato tra qualche settimana. Amatelo @SHAQ
di Stefano Frosini
MAURO BERRUTO C.t. della pallavolo ● Pensano diverso, remano forte. Ora sfidano gli atleti “normali” @mauroberruto
ADAM HANSEN Ciclista australiano ● Oggi la mia mano ha baciato la terra. Addio vita sessuale per 1 settimana. @HansenAdam
FRANCESCA SCHIAVONE Campionessa di tennis ● Amo lo sport, vivo di tennis, mi alimento di competizione. No compromessi. @Schiavone_Fra
MIKE TYSON Ex pugile ● @iTunesMovies Ho vissuto la mia vita di alti e bassi, speriamo che le mie lotte possano aiutare gli altri @MikeTyson
Il campionato
Casa Coni
JUVE A PALERMO, CROCEVIA NON BANALE IL COMMENTO di ALESSANDRA BOCCI email: abocci@rcs.it twitter: @picobocci
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arm up. Si dice nei motori, ma anche nella danza. Si scaldano le monoposto, ma anche le ballerine, così come tanti atleti in giro per il mondo. Warm up, termine che unisce carrozzerie rosse a scarpette rosa e che in questa giornata di campionato si addice soprattutto alla Juve, pronta ad andare in Germania mantenendo i motori caldi al punto giusto. Vietato andare fuorigiri, però stare sulle punte non sarebbe appropriato. Per non sbattere contro il muro giallo del Borussia ci vorrà un furore ragionato, che Allegri prepara a Palermo mandando in campo la squadra con una dose minima di turnover. Lo scudetto è in una cassetta di sicurezza, anche se la scaramanzia impedisce al tecnico di dichiararlo pubblicamente. E’
difficile immaginare una aritmetica creativa che consenta alla Roma in timida ripresa di riavvicinarsi ai campioni d’Italia, però andare a Dortmund dopo una scivolata a Palermo potrebbe minare meccanismi e sicurezze che in Europa hanno ancora bisogno di consolidarsi. Perciò Palermo, turnover o no, è una tappa tutt’altro che banale. Magari vincere non aiuta a vincere, ma calma i nervi, parecchio. Warm up. Si scalda Zeman che torna in panchina con il Cagliari dopo la romantica parentesi vissuta dai sardi con Zola. Molta vita vissuta, pochi punti, e questa considerazione conduce fatalmente alla situazione del Milan che chiuderà la giornata contro la Fiorentina cercando di non sbarrare tutte le porte dell’Europa. Non sarà facile per i rossoneri e il loro giovane allenatore-vecchia gloria arrampicarsi fino all’Europa League, ma questo resta l’obiettivo di Inzaghi. Un obiettivo che, stando ai proclami della società, all’inizio
era il minimo sindacale, mentre adesso nessuno si avventura più sulla strada delle dichiarazioni avventate, terzo posto, Champions League o anche più su. Un’altra stagione di sberle dovrebbe avere un effetto positivo almeno in questo senso: prima il Milan smette di pensare alla bacheca, meglio è. Certo, il Milan non può trasformarsi nell’Empoli o nel Chievo: gli allenatori che fanno dichiarazioni da provinciali non sono mai stati graditi a Milanello. Ma il pragmatismo di Benitez, il low profile nuovo di zecca di Garcia o il tocco di fatalismo di Mancini potrebbero dare lo spunto. Per non parlare della pazienza di Firenze, della tela tessuta da Montella nonostante gli infortuni cronici e del bel gioco fornito da Fiorentina e Napoli in un periodo di oscuramento delle grandi del nord. Warm up e prova generale: il campionato è ancora caldo nonostante tutto, l’importante è focalizzarsi sull’obiettivo giusto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Basket
LA 8 DI D’ANTONI IN CALDO PER IL GALLO IL COMMENTO LONII di UMBERTO ZAPELLONI email: uzapelloni@rcs.it twitter: @uzapelloni
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utti in piedi con gli occhi lucidi e le mani che fanno male a furia di batterle. Ma Mike D’Antoni, l’Arsenio Lupin del basket, l’uomo che ha rubato il cuore di tanti tifosi dell’ Olimpia, merita questo e altro ancora. La sua maglia numero 8 sale lassù, accanto alla numero 18 di Arthur Kenney, un altro mito con le scarpette rosse ai piedi. Ritirate per essere onorate, osannate. Mike a Milano è diventato uomo, marito, padre e allenatore. Mike a Milano ha regalato tutto, fino a riportarla in cima all’Europa in una magica notte di Losanna 28 anni fa. Il suo bottino è stato impressionante: cinque scudetti, due Coppe dei Campioni, una Coppa Korac, due Coppe Italia. Se
Dan Peterson, il nostro amato coach, era il cervello di quella magica Olimpia, Mike D’Antoni era il suo braccio sul parquet. Nessuno poteva permettersi due allenatori, uno in panchina e l’altro in campo. L’Olimpia aveva quei due, più Casalini, a guidare la Banda Bassotti impreziosita via via da gemme regali come Bob McAdoo e Dino Meneghin. Agli avversari rimasero solo le briciole. D’Antoni è stato per l’Olimpia quello che Facchetti e Zanetti sono stati per l’Inter, quello che Rivera, Baresi e Maldini sono stati per il Milan, quello che Scirea, Platini e Del Piero sono stati per la Juve, quello che Totti è ancora per la Roma. Uomini bandiera. Oggi non sono più di moda. Una volta erano una regola. Prima di affidarla a D’Antoni (che aveva iniziato con la numero 5) la maglia numero 8 dell’Olimpia era stata sulle spalle di Sandro Gamba, poi è finita su quelle potenti di Danilo Gallinari che l’8.8.88 è venuto al mondo e
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altro numero non poteva chiedere. Ecco, vedendo la maglia di Mike salire lassù dove merita, ci viene voglia di chiedere un’eccezione: se un giorno Danilo dovesse tornare in Italia a chiudere all’Olimpia la sua carriera da stella Nba, beh quella maglia numero 8 ritirata per D’Antoni, meriterebbe di scendere dal tetto. Anche Mike sarebbe d’accordo… Lui che giocava con papà Vittorio, Danilo lo aveva conosciuto da bambino e poi lo aveva fatto diventare grande chiamandolo come sesta scelta assoluta della Nba a New York, quando era sulla panchina dei Knicks. Era il 2008, non poteva essere che un anno con quel numero. Se poi quel giorno sulla panchina di Milano ci fosse proprio lui… Perché non neghiamolo rivedere sulla panchina di Milano D’Antoni, oggi che è stato coach di Denver, Phoenix, New York e Los Angeles sarebbe la fine perfetta di una favola straordinaria.
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QUEI DUE TORMENTI CHE AGITANO MALAGÒ PALAZZO DI VETRO di RUGGIERO PALOMBO
L
a commissione d’appello della Federmedici ha confermato giovedì sera i due anni di squalifica per il dottor Luigi Simonetto, il presidente della Commissione Tutela della Salute del Ciclismo nonché membro della Cvd (commissione vigilanza doping) del Ministero della Salute, dove per inciso farebbero bene a cominciare a domandarsi se è il caso di tenerlo ancora lì. Questo verdetto annunciato è niente, tuttavia, rispetto a quanto deve ancora succedere nella ormai celebre guerra tra Federmedici e Federciclismo, ovvero tra Maurizio Casasco e Renato Di Rocco, destinata ormai a investire anche un (a quanto pare) recalcitrante Coni. Martedì scorso l’ex Procuratore federale del Ciclismo Giovanni Grauso, che aveva pronto un deferimento bis per Simonetto e si dimise a metà gennaio in evidente anche se non dichiarata polemica con Di Rocco cui quel deferimento piaceva poco, è stato ascoltato (oltre a lui anche chi scrive) dal Procuratore federale della Federmedici avvocato Luigi Fischetti. Una inchiesta bis tesa ad accertare molto più delle ulteriori eventuali responsabilità di Simonetto: presunte pressioni, reticenze, omissioni, insomma tutto quel che potrebbe avere ruotato intorno alla nota vicenda, che in un comunicato («sentenza stupefacente, presupposti pretestuosi») e poi in un’intervista a Tuttobici («gestione disciplinare che da me è davvero indipendente e di là e molto più “domestica”») Di Rocco aveva liquidato in un modo che non deve aver fatto la gioia degli organi di giustizia della Fmsi. C’era da vedere se all’atto dell’audizione Grauso, il supertestimone di tutta questa storia, avrebbe finito con il gettare benzina sul fuoco delle polemiche o se, come a quanto pare sarebbe piaciuto molto a Malagò e al capo della Superprocura Coni Cataldi, avrebbe ridimensionato il tutto fornendo un prezioso assist a Simonetto e Di Rocco. Ebbene, sembra proprio che i desiderata del presidente del Coni e del generale,
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sorprendentemente incline alla mediazione dopo avere mostrato in altra circostanza i muscoli con il calcio di Tavecchio e Palazzi, non siano stati assecondati. Anzi. Grauso si sarebbe presentato con fior di pezze d’appoggio che hanno lasciato basiti gli inquirenti. Morale: per il «sindaco», così qualcuno al Coni chiama Malagò, è in arrivo una nuova bella gatta da pelare. Proprio ora che l’ex (presunto) oppositore Di Rocco era entrato a far parte del suo «cerchietto magico». Ristorante Il Caminetto, martedì sera. L’eco della Giunta mattutina non si è ancora spenta e il fantasma di Barelli aleggia per l’aere. E’ lì che Malagò, con tre giorni di anticipo sul suo compleanno di ieri (auguri!), riunisce un po’ di presidenti di federazione, fedelissimi di ieri e di oggi: identificati Chimenti, Miglietta, Scarso, Leoni, Di Rocco, Gios. L’ospite d’onore è Tavecchio, nel cuore di Malagò nei giorni pari, un po’ meno in quelli dispari. Martedì è il 10, dunque a Tavecchio va bene, anzi benissimo. A Barelli no: il suo ricorso al Tar contro l’annullamento della squalifica di otto mesi di Malagò a cura del Collegio di garanzia «è un attacco all’intero Coni e non solo alla mia persona», Malagò auspica un fronte comune e poi va a fumarsi solo soletto il sigaro per strada. Nel frattempo il gip Sturzo continua a meditare sulla presunta truffa Federnuoto: archiviare come gli ha detto due volte il pubblico ministero o no? Prima o poi dovrà pronunciarsi. Ps1 Causa «improrogabili impegni» Franco Carraro si è dimesso da presidente del comitato promotore per la Ryder Cup 2022 al Marco Simone di Roma. Carraro resta membro del comitato, gli subentra alla presidenza il numero uno Federgolf Chimenti. Ps2 Possibile incontro-bis tra Agnelli e Tavecchio lunedì a Torino, in occasione della presentazione di ItaliaInghilterra allo Juventus Stadium il 31 marzo. Il 23 è prevista la Cassazione su Calciopoli, Agnelli ha ancora in piedi la richiesta di risarcimento alla Figc da 443 milioni, Tavecchio ne ha in mente una del doppio se la Cassazione va in un certo modo. Ma ci sarebbe voglia di intendersi, almeno a parole.
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24
Serie B R L’anticipo della 31a giornata
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Lo Spezia multinazionale vola con la spinta dei gol italiani 1A segno Giannetti e Catellani, chiude il croato Situm: il Livorno k.o. e contestato SPEZIA
3
LIVORNO
0
SPEZIA (4-2-3-1) Chichizola 6,5; Milos 6, Datkovic 6,5, Bianchetti 7, Migliore 6,5; Juande 7, Brezovec 7; De las Cuevas 7,5 (dal 33’ s.t. Bakic s.v.), Catellani 7,5, Situm 8 (dal 24’ s.t. Cisotti 6,5); Giannetti 7,5 (dal 42’ s.t. Kvrzic s.v.). PANCHINA Nocchi, Madonna, Luna, Nenè, Valentini, Canadjija. ALLENATORE Bjelica 7.
LIVORNO (3-5-2) Mazzoni 6,5; Ceccherini 5,5, Emerson 6 (dal 2’ s.t. Gonnelli 5), Bernardini 6; Moscati 5, Djokovic 5,5, Strasser 4,5 (dal 10’ s.t. Jelenic 6), Luci 6, Lambrughi 6; Siligardi 6, Vantaggiato 5. PANCHINA Bastianoni, Gemiti, Belingheri, Rivas, Galabinov, Jefferson, Maicon. ALLENATORE Gelain 5.
ARBITRO Maresca di Napoli 5,5. GUARDALINEE Bellutti 6-Avellano 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Lambrughi (L), Ceccherini (L), Juande (S), Datkovic (S) per gioco scorretto; Catellani (S) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 3.194, incasso di 39.716 euro; abbonati 4.313, quota di 28.329,38 euro. Tiri in porta 7 (con una traversa)-1. Tiri fuori 6-1. In fuorigioco 3-0. Angoli 7-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
CLASSIFICA SQUADRE
CARPI BOLOGNA (-1) AVELLINO VICENZA FROSINONE LIVORNO SPEZIA PESCARA LANCIANO PERUGIA MODENA BARI TERNANA ENTELLA PRO VERCELLI CITTADELLA LATINA TRAPANI BRESCIA CATANIA CROTONE VARESE (-3)
PT
59 51 49 48 47 47 46 43 40 40 37 37 36 36 35 34 34 34 33 31 31 28
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
30 30 30 30 30 31 31 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30
16 14 13 13 13 13 12 11 8 9 8 10 9 8 9 7 7 8 8 7 8 7
11 10 10 9 8 8 10 10 16 13 13 7 9 12 8 13 13 10 9 10 7 10
3 6 7 8 9 10 9 9 6 8 9 13 12 10 13 10 10 12 13 13 15 13
46 39 31 34 42 47 42 51 43 32 26 32 26 28 31 39 24 39 34 42 30 33
21 26 26 28 36 36 32 40 37 34 25 39 36 40 41 42 27 52 41 46 40 46
SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI
PROSSIMO TURNO VENERDÌ 20 MARZO, ore 20.30 PESCARA-BARI SABATO 21 MARZO, ore 15 AVELLINO-PERUGIA CROTONE-BRESCIA ENTELLA-CATANIA LATINA-SPEZIA LIVORNO-CITTADELLA MODENA-VICENZA PRO VERCELLI-LANCIANO TERNANA-CARPI TRAPANI-BOLOGNA LUNEDI’ 23 MARZO, ore 20.30 VARESE-FROSINONE
(1-1)
L’INIZIATIVA
Grazie all’Entella gli alunni portano i papà allo stadio ● CHIAVARI (a.d.r.) «Papà, ti porto allo stadio». Non è il mondo che si rovescia, più semplicemente lo slogan dell’ultima bella iniziativa studiata dall’Entella, con il supporto del Banco di Chiavari, e presentata ieri. La società ligure lotta per la salvezza, ma pensa sempre con grande attenzione, e fantasia, al futuro. Gli alunni dell’Istituto comprensivo di Cicagna, in Val Fontanabuona, che hanno inviato un loro disegno, o una fotografia, per testimoniare il legame con l’Entella (materiale che verrà esposto in una mostra), saranno premiati con un coupon valido per tutte le restanti partite in casa del campionato. In più ognuno di loro potrà portare un adulto e non necessariamente sempre lo stesso. Anche per i ragazzi di Chiavari sarà dedicata una iniziativa speciale: «Ragazzi, tutti al comunale». Ai giovani del Tigullio, tra i 14 e i 20 anni, basterà presentarsi in una delle filiali del Banco di Chiavari per avere il coupon valido per tutte le partite casalinghe dell’Entella.
a splendida coreografia della Curva Ferrovia, con il faro del golfo e l’azzurro del mare riprodotti sugli spalti, s’è trasformata in campo in un’ondata che ha spazzato via il Livorno. Quando nel secondo tempo lo Spezia ha attaccato verso il covo dei suoi ultrà non ha trovato argini a contenerlo. Con 20’ micidiali è stato affondato l’avversario, ma anche negli altri 70’ la superiorità è stata evidente. Nessun tiro in porta fino a 9’ dalla fine (parata di Chichizola su Jelenic), nessuna occasione reale per la squadra
(4-3-3)
BRESCIA
VARESE
(4-4-2)
LATINA
OGGI ore 15
ANDATA 1-2
(4-3-2-1) (4-3-3)
OGGI ore 15
ANDATA 1-1
8 RINAUDO
15 CONTINI
23 5 SCHIATTARELLA DONATI 10 GALANO
8 ● SITUM
ATTACCANTE DELLO SPEZIA
Propizia i primi due gol e segna il terzo, è una spina costante nel fianco del Livorno: ottimo giocatore
CARPI
(4-4-1-1)
PESCARA
27 CALDERONI
15 ZAMBELLI
33 BELLOMO
18 CAPUTO
ANDATA 5-0
9 MIRACOLI
23 CRISTIANO
28 CAPEZZI
8 CORTI
2 LUONI
19 REA
24 ZECCHIN
5 13 BORGHESE FIAMOZZI
6 DI CESARE
8 SCAGLIA
17 BENALI
7 CORVIA
CITTADELLA
(4-4-2)
CROTONE
(4-3-3)
OGGI ore 15
ANDATA 2-2 1 PIEROBON
13 STRUNA
5 POLI
6 GAGLIOLO
3 LETIZIA
31 MOLINA
17 PORCARI
20 LOLLO
11 DI GAUDIO
26 DA SILVA
19 PASCIUTI
25 CAPPELLETTI 30 KUPISZ
9 INGLESE
24 BIDAOUI
21 SOWE
35 ODUAMADI
20 AMMARI
7 VIVIANI
8 CRIMI
14 15 23 13 ALHASSAN DELLAFIORE BROSCO RISTOVSKI
1 PERUCCHINI
LA MANO DI BJELICA Il Livorno ha cercato di andare a bersaglio con azioni centrali, ma senza spostare Chichizola - due reti a gara subìte nelle ultime quattro - dalla sua poltrona di spettatore. Lo Spezia no. La manovra della squadra di Bjelica è stata avvolgente, costante, martellante, sempre in velocità. Due mediani spagnoli esperti a far girare la squadra e (soprattutto De las Cuevas) ad accelerare, i raddoppi sulle fasce dei terzini accanto gli attaccanti, le incursioni di Catellani e il movimento costante di Giannetti. E poi super Mario Situm, 22enne croato, uno dei tanti della pattuglia balcanica voluta da Bjelica: come un surfista, ha cavalcato l’onda travolgente e lo Spezia - che ha anche invocato due rigori non invisibili - ha vinto con un punteggio che poteva essere più rotondo.
22 GABRIEL
5 BUDEL
19 SESTU
7 BOATENG
18 CAPELLO
4 TONUCCI
21 QUAGGIOTTO
(4-4-2)
OGGI ore 15
1 ARCARI
1 GUARNA 2 SABELLI
IL MIGLIORE
L
BARI
42 SANSOVINI
22 DI GENNARO
15 13 SALAMON ZUPARIC 1 FIORILLO
11 ZAMPANO
23 PAOLUCCI
31 STANCO
7 CORALLI
3 BARRECA 11 MINESSO
17 MAIELLO
13 FERRARI
3 DOS SANTOS
30 BALASA
1 CORDAZ
CARPI Ancora rinviato il rientro fra i convocati di Mbakogu. Tornano Poli in difesa e Porcari in mediana, unico dubbio Pasciuti-Lasagna. PANCHINA 12 Maurantonio, 2 Modolo, 32 Pasini, 4 Sabbione, 18 Pugliese, 28 Laner, 14 Gatto, 15 Lasagna, 25 Palmieri. ALL. Castori SQUALIFICATI Romagnoli e Bianco. DIFFIDATI Pasciuti, Poli, Struna e Letizia
CITTADELLA Torna Pellizzer al centro della difesa, ma Foscarini perde Gerardi per l’influenza. C’è invece Rigoni. Il biglietto per la gradinata est costa 1 euro. PANCHINA 22 Valentini, 18 Donazzan, 16 Benedetti, 32 Camigliano, 10 Sgrigna, 17 Busellato, 4 De Leidi, 20 Bazzoffia, 2 Pecorini. ALL. Foscarini. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Coralli, Sgrigna, Benedetti.
VARESE Si torna al 4-4-2 e Bettinelli fa debuttare il giovane Capello, affiancandolo a Miracoli e preferendolo a Kurtisi. PANCHINA 22 Birighitti, 25 Simic, 3 De Vito, 6 Blasi, 21 Barberis, 15 Osuji, 7 Falcone, 32 Jakimovski, 17 Kurtisi. ALL. Bettinelli SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Falcone, De Vito, Neto Pereira, Osuji, Fiamozzi e Capezzi.
LATINA Incertezza sul sostituto di Valiani. Il favorito sembra Ammari, altrimenti tocca a Ristovski con Angelo in difesa. PANCHINA 12 Farelli, 3 Bruscagin, 6 Angelo, 9 Paolucci, 19 Olivera, 11 Litteri, 19 Doudou, 28 Jaadi, 29 Figliomeni. ALL. Iuliano.SQUALIFICATI Valiani.DIFFIDATI Alhassan, Bruscagin, Crimi, Figliomeni, Milani, Oduamadi.
PESCARA Melchiorri dovrebbe farcela, Politano (risentimento all’adduttore), rischia il forfait. In tal caso, l’ex Memushaj va a destra. PANCHINA 18 Aresti, 2 Pucino, 6 Fornasier, 17 Abecasis, 48 Paolucci, 20 Gessa, 10 Caprari, 19 Pettinari, 25 Pasquato. ALLENATORE Baroni SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Aresti, Bjarnason, Gessa, Politano, Selasi, Zampano.
CROTONE Balasa in forte dubbio: se non ce la f,a pronto Matute. Tornano Maiello e Dezi. In attacco conferma per la coppia gol formata da Ciano e Torregrossa. PANCHINA 22 Stojanovic, 5 Cremonesi, 23 Gigli, 8 Saba, 7 Ricci, 10 De Giorgio, 39 Stoian, 18 Padovan, 19 Rabusic). ALL. Drago. SQUAL. Galardo. DIFFIDATI Ferrari.
ARBITRO Chiffi di Padova GUARDALINEE Marinelli-Santoro TV Sky Calcio 7 HD. PREZZI 12-50 euro
ARBITRO La Penna di Roma GUARDALINEE Peretti-Disalvo TV Sky Calcio 10 PREZZI 5-80 euro
ARBITRO Pezzuto di Lecce GUARDALINEE Citro-Gori TV Sky Calcio 3 HD PREZZI 10-42 euro
ARBITRO Pinzani di Empoli GUARDALINEE Intagliata-Zappatore TV Sky Calcio 11 PREZZI 1-45 euro
(4-4-2)
LANCIANO
(4-3-3)
PERUGIA
(3-5-2)
TRAPANI
ENTELLA
(4-3-3)
AVELLINO
(3-5-2)
PRO VERCELLI
(5-3-2)
TERNANA
OGGI ore 15
ANDATA 2-2
1 ZAPPINO 4 6 3 RUSSO BLANCHARD CRIVELLO
13 M. CIOFANI 29 CARLINI
5 GORI
8 GUCHER
9 D. CIOFANI 19 MASUCCI
9 SFORZINI
16 CESAR
27 LIGI 1 PARONI
ANDATA 1-1 1 ARIDITÀ
18 CONTI
10 SODDIMO
2 AQUILANTI 24 DI CECCO
18 DIONISI
17 6 COSTA FERREIRA DI TACCHIO 24 BELLI
OGGI ore 15
6 AMENTA
3 MAMMARELLA
25 BACINOVIC
23 GROSSI
10 8 PICCOLO MONACHELLO 29 TROTTA
10 MAZZARANI 4 VOLPE 2 IACOPONI
FROSINONE Dopo 4 mesi torna Bertoncini, ma parte dalla panchina. Carlini esterno, in attacco Ciofani-Dionisi. PANCHINA 22 Pigliacelli, 2 Zanon, 30 Pamic, 21 Bertoncini, 15 Cosic, 7 Frara, 23 Sammarco, 11 Santana, 19 Lupoli. ALL. Stellone SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Blanchard, Gori, Soddimo. ENTELLA Rispetto all’ultima uscita staffetta in attacco tra Mazzarani e Cutolo e a centrocampo tra Staiti e Costa Ferreira (o Botta). Per il resto conferma della squadra che ha battuto il Cittadella. PANCHINA 34 Ayoub, 5 Russo, 30 Lewandowski, 7 Staiti, 32 Botta, 8 Troiano, 32 Battocchio, 31 Cutolo, 20 E. Lanini. ALL. Prina SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Iacoponi. ARBITRO Aureliano di Bologna GUARDALINEE Calò-Lo Cicero TV Sky Calcio 5 HD PREZZI 10-40 euro
3 ZITO
21 KONE 27 CHIOSA
4 ARINI
28 GATTO
9 COMI 8 D’ANGELO 5 ELY
20 BITTANTE
19 PISACANE
OGGI ore 15
ANDATA 0-0
1 KOPRIVEC 6 25 GOLDANIGA COMOTTO 17 FAZZI
11 FABINHO
45 ARDEMAGNI
9 MARCHI
7 LUPPI 21 CASTIGLIA
25 6 SCAGLIA MILESI
26 COLY
(3-5-2) ANDATA 2-1 1 GOMIS
5 HEGAZY
15 13 PERTICONE CALDARA
8 19 7 2 NICCO FOSSATI VERRE FARAONI
14 EMMANUELLO
(4-3-1-2
OGGI ore 15
33 TERLIZZI
17 BARILLÀ
11 CURIALE
20 FALCO
9 CERAVOLO
10 FABIANO 4 BANI
14 CIARAMITARO
3 GERMANO
3 VITALE
28 PALUMBO
29 RIZZATO 6 ZAMPA
26 NADAREVIC 15 BOJINOV
10 VIOLA
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POSTICIPO DI DOMANI
Per il Bologna altri 25 milioni C’è il Modena e ora fa paura
A
14 MATUTE
BRESCIA Corvia in ballottaggio con Andrea Caracciolo, mentre Tonucci dovrebbe prendere il posto di Antonio Caracciolo. PANCHINA 22 Andrenacci, 2 Lancini, 3 Antonio Caracciolo, 14 Ntow, 18 H’Maidat, 20 Gargiulo, 28 Valotti, 29 Bentivoglio, 30 Tognazzi. ALL: Calori. SQUALIFICATI Sodinha DIFFIDATI Benali, Morosini, Tonucci
FROSINONE
IL PROTAGONISTA Dunque, Situm. Strepitoso dopo che il Livorno ha perso Emerson per un guaio muscolare. Prima ha rubato palla al disorientato Strasser (pessimo debutto per l’ex milanista: non giocava da giugno) e ha scaricato un destro che Mazzoni ha respinto, ma il falco Giannetti (che nel primo tempo aveva costretto il portiere alla paratona, con palla contro la traversa) ha appoggiato in rete. Poco dopo a sinistra il croato si è fumato Moscati e ha messo in mezzo una palla che la difesa non è riuscita a rinviare, è nata una carambola con Catellani pronto alla girata vincente. E al minuto 20 lo stesso Situm ha voluto chiudere in gloria la sua partita con un diagonale perfetto che ha colpito il palo e firmato il 3-0 (quarto gol) facendo esplodere il Picco come nei giorni migliori. Aria pesante sull’altro fronte, con i giocatori del Livorno chiamati sotto la curva per un duro confronto con i loro 600 ultrà. Così anche i playoff sono a rischio.
BOLOGNA
9 28 TORREGROSSA CIANO
21 SUCIU 24 MARTELLA
5 PELLIZZER
8 RIGONI
6 DEZI
9 MELCHIORRI
8 16 32 7 BJARNASON BRUGMAN MEMUSHAJ POLITANO 29 ROSSI
13 SCAGLIA
BARI Nicola rilancia Caputo al posto dello squalificato Ebagua. Galano sta bene e ci sarà, Sabelli riprende posto sulla destra. PANCHINA 22 Donnarumma, 3 Salviato, 16 Filippini, 21 Rada, 24 Camporese, 25 Defendi, 14 Minala, 4 Romizi, 9 De Luca. ALL. Nicola SQUALIFICATI Ebagua. DIFFIDATI Caputo, Calderoni, De Luca, Camporese, Defendi.
(1-1) (0-0) (1-2) (1-5) (1-1) (1-1) (2-0) (0-2) (1-3) (1-2)
Nicola Binda INVIATO A LA SPEZIA
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Giannetti al 6’, Catellani al 9’, Situm al 20’ s.t.
di Gelain: vista la faccia del presidente Spinelli a fine gara (da signore, ha fatto i complimenti ai vincitori), la panchina del successore di Gautieri non sembra solida.
7 GAVAZZI
13 FAZIO
17 6 4 POPESCU MECCARIELLO VALJENT
22 GOMIS
22 RUSSO
1 SALA
LANCIANO Ii due centrali saranno Aquilanti e Amenta. Rientra Mammarella con Monachello che dovrebbe partire titolare. Thiam, Piccolo e Gatto si giocano i due posti come esterni. PANCHINA 22 Petrachi, 21 Nunzella, 20 Paghera, 17 Vastola, 29 Agazzi, 32 Pinato, 27 Cerri, 15 De Silvestro, 9 Thiam. ALL. D’Aversa SQUAL. Troest. DIFFIDATI Ferrario, Di Cecco, Bacinovic, Grossi, Vastola.
PERUGIA Mancheranno gli infortunati Giacomazzi e Rizzo. Al centro della difesa tocca ancora a Comotto. A centrocampo Nicco favorito su Nielsen. PANCHINA 32 Amelia, 20 Baldan, 44 Mantovani, 33 Vinicius, 4 Nielsen, 10 Taddei, 28 Lanzafame, 9 Falcinelli, 27 Parigini ALL. Camplone. SQUALIFICATI Crescenzi DIFFIDATI Fossati, Fazzi, Falcinelli, Parigini
TRAPANI Torna disponibile Ciaramitaro anche se non è al meglio. In forse Falco per una forte contusione ad una coscia. PANCHINA 22 Marcone, 3 Daì, 4 Pagliarulo, 9 Abate, 19 Martinelli, 21 Feola, 23 Lo Bue, 28 Aramu, 31 Malele. ALLENATORE Cosmi SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Aramu, Curiale, Daì, Lo Bue, Nadarevic, Rizzato e Terlizzi.
AVELLINO Sbaffo non è al top per un affaticamento muscolare, Rastelli pronto a tornare al 3-5-2. In attacco l’ex Comi fa rifiatare Castaldo. PANCHINA 1 Frattali, 6 Fabbro, 14 Regoli, 25 Almici, 11 Sbaffo, 18 Schiavon, 15 Soumarè, 30 Mokulu, 10 Castaldo. ALL,.Rastelli. SQUAL. nessuno. DIFF. Fabbro, Pisacane, Castaldo, Sbaffo.
PRO VERCELLI Problemi a centrocampo: Scavone è out per un affaticamento muscolare, Musacci ha la febbre alta, Ronaldo non in condizione. PANCHINA 1 Viotti, 11 Liviero, 29 Ferri, 2 D’Alessandro, 17 Ardizzone, 16 Sprocati, 18 Belloni, 30 Di Roberto, 32 Beretta. ALL. Scazzola. SQUALIFICATI Cosenza. DIFFIDATI Ronaldo, Castiglia, Ferri, Ardizzone.,Belloni.
TERNANA In difesa Popescu prende il posto di Bastrini, a centrocampo Palumbo per Russo. In attacco Bojinov è favorito per fare coppia con Ceravolo. Avenatti proverà prima del match. PANCHINA 12 Gava, 2 Janse, 5 Ferronetti, 23 Russo, 24 Dianda, 26 Crecco, 11 Falletti, 19 Dugandzic, 20 Avenatti ALL: Tesser. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Fazio e Falletti.
ARBITRO Minelli di Varese GUARDALINEE Alassio-Borzomì TV Sky Calcio 4 HD PREZZI 13-45 euro
ARBITRO Ghersini di Genova GUARDALINEE Bolano-Cangiano TV Sky Calcio 6 HD PREZZI 12-55 euro
ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore GUARDALINEE Mondin-Di Vuolo TV Sky Calcio 9 PREZZI 10-27 euro
lla vigilia del derby emiliano per eccellenza e per la storia coi suoi 102 anni di vita (il primo finì 1-0 per i rossoblù, il 10 novembre 1912), la nuova proprietà del Bologna ha deliberato nell’assemblea dei soci convocata ieri alla presenza del chairman Joey Saputo un aumento di capitale di 25 milioni che sarà sottoscritto e versato (probabilmente in diverse tranche) entro il 30 giugno. In giornata è atteso anche l’arrivo del presidente Joe Tacopina. PIENONE L’allenatore Lopez ridisegna la squadra coi rientri di Matuzalem e Laribi che surrogano l’assenza per squalifica di Buchel. Probabile il ritorno a tempo pieno di Sansone come partner d’attacco di Cacia e quello di Ceccarelli in difesa al posto di Mbaye. La prevendita sta tirando verso i 20 mila spettatori, di cui un migliaio caleranno da Modena. Il duo Melotti-Pavan, imbattuto dopo tre partite senza gol subiti, cerca un colpo che potrebbe rilanciare la squadra in zona playoff. Il Modena non vince a Bologna dal settembre 2005, anche allora era Serie B (1-2, gol di Bucchi e Colacone, l’andata è finita 0-0), dopodiché ha incassato tra campionato e Coppa Italia 4 k.o. su 4 uscite. Melotti conta sui rientri di Pinsoglio, Martinelli e del bomber Granoche mentre saranno fuori per squalifica Cionek e Calapai. L’unico ex in campo è l’esterno mancino Matteo Rubin che ha giocato nel Bologna in due periodi raccogliendo 39 presenze in A nel biennio 2010-12 a.to. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Lunedì il Vicenza ospita il Catania ● La 31a giornata di Serie B si completerà lunedì alle 20.30 con il posticipo Vicenza-Catania (andata 1-3), importante per la testa e la coda della classifica: arbitrerà Gavillucci di Latina.
Serie B R 31a giornata
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Carpi, 140 giorni da grande Se vince è meglio del Palermo 1Castori è in vetta
da 21 gare e se oggi batterà il Pescara avrà più punti dei siciliani un anno fa
Davide Setti CARPI (MODENA)
D
a Pescara al Pescara, 140 giorni sul cucuzzolo della Serie B. Il Carpi festeggia oggi un girone intero al comando del campionato ospitando proprio gli abruzzesi, sul cui campo quattro mesi e mezzo fa conquistò per la prima volta la vetta della classifica. Ventuno giornate col vento in poppa da quel 25 ot-
tobre per la squadra di Castori, le ultime 19 addirittura in solitaria. Quel clamoroso 5-0 dell’Adriatico fece scattare una scintilla e da allora i biancorossi hanno imposto il loro ritmo al campionato, sbriciolando col passare delle giornate quel poker che era in vetta dopo 10 gare, completato da Bologna (ora a -8), Frosinone (-12) e Trapani, scivolato addirittura addirittura a -25. E in caso di vittoria oggi, il Carpi farebbe più punti del Palermo un anno fa dopo 31 giornate (62 punti contro 60). BUNKER A 12 gare dalla fine Castori ha vietato ai suoi di fare conti, «dobbiamo continuare ad andare a manetta» ha ripetuto anche ieri alla vigilia di un match che mette di fronte il miglior attacco, quello di Baroni con 51 reti
segnate (9 nelle ultime 3 gare), e la miglior difesa, quella guidata da Gabriel, imbattuto da quasi 7 gare. L’ultimo che ha infilato il portiere brasiliano è stato Torregrossa su rigore, al 3 3’ di Carpi Carpiuccessivi 627 Crotone. Poi nei successivi minuti nessuno ci è più riuscito. 6 giornate il Ma c’è di più. Da 16 ol su azione. I Carpi non subisce gol numeri dicono che dal 12 ottormò l’1-0 per bre, quando Comi firmò l’Avellino (ultimo k.o. esterno arpi ha subidella capolista), il Carpi la a terra in to appena 2 gol palla 22 giornate, quello del ternano er i biancoCeravolo sul 3-0 per arreca del rossi e quello di Barreca Cittadella con la capolista avanti 2-0 (poi finì 5-2). Gli aln questi 5 tri 9 gol incassati in ti da palla mesi arrivano tutti inattiva, con 6 rigorii (3 segnati -3 di Breda Caracciolo nel 3-3
Fabrizio Castori, 60 anni, tecnico del Carpi capolista D’ANNIBALE
scia), una punizione (quella di Vantaggiato nella sconfitta col Livorno) e 2 azioni nate da calcio d’angolo. DERBY IN FAMIGLIA Castori dovrà ancora fare a meno del suo capocannoniere Jerry Mbakogu, che ha già saltato per il guaio al ginocchio rimediato a Trapani le ultime 5 gare. In sua assenza il collettivo ha fatto la differenza, se è vero che nelle 7 gare senza Mbakogu il Carpi ha comunque viaggiato a 1 1,85 di media (col nigeriano 23 gare g e 2 punti di meDall’altra parte, invece, i ridia). Dall’alt flettori oggi saranno tutti per Le68 gare e 16 reti dian Memushaj, Memus (9 l’anno scorso sco in B) in due stagioni col C Carpi e ora «faro» del Pescara. Quasi un anno fa, proprio in un Carpi-Pescara giocato con la maglia emiliana, il centrocampista albanes banese si ruppe il ginocchio. Oggi sfida il suo passato, dando vita al particolare derby in famiglia col frate fratello Erand, giardiniere dello stadio Cabassi, che qualche giorno gio fa lo ha reso zio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
25
Trapani, Cosmi va di fretta «Mou non ha l’ossessione di vincere? Io invece sì» ● TRAPANI «Mourinho dice di non avere l’ossessione di vincere? Io si!». E c’è da credere a Serse Cosmi. La sua nuova squadra, il Trapani, non vince da 10 giornate. Centrare il successo alla sua prima panchina con la squadra siciliana, per giunta contro la Ternana, per un perugino sanguigno come lui sarebbe il massimo. E perché ciò possa accadere ha cercato di fare quanto più possibile nei suoi primi tre giorni a Trapani: 5 allenamenti e tanto parlare con i giocatori. «Non una full immersion, ma anche di più. Di solito per fare un lavoro così occorrono venti giorni - dice stanco, ma soddisfatto –. Questa squadra però ha fatto anche bene, c’è da salvare parecchio». Top-secret il modulo che oggi farà attuare. Troppo poco, fra l’altro, il tempo per fare assimilare il suo 3-5-2: «Almeno per questa volta consentitemi di tenerlo per me», dice sorridendo. Poi sulla Ternana: «Se non avesse avuto tutti questi infortuni non avrebbe questa classifica. Gioca bene, fuori casa ha preso molti punti. Dovremo stare molto attenti. Non so come si schiererà in campo, dipende anche se giocherà con Avenatti o no». Franco Cammarasana
Lega Pro R Gli anticipi del girone A
Il Südtirol va in fuga con Mazzitelli Evacuo-gol riporta a galla il Novara SÜDTIROL-NOVARA
1-1
MARCATORI Mazzitelli (S) al 4’ p.t.; Evacuo (N) al 35’ s.t. SÜDTIROL (4-3-3) Miori 6; Tait 6, Kiem 5, Mladen 6,5, Martin 6 (dal 40’ s.t. Peverelli s.v.); Mazzitelli 6,5, Bertoni 6,5, Cia 6 (dal 21’ s.t. Tagliani 6); Marras 6,5, Novothny 6, Fischnaller 6,5 (dal 28’ s.t. Shekiladze 6). (Melgrati, Allegra, Ientile, Campo). All. Sormani 6. NOVARA (3-5-2) Tozzo 6,5; Vicari 6, Gavazzi 6, Bergamelli 5,5 (dal 21’ s.t. Evacuo 7), Garufo 5,5 (dal 28’ s.t. Dickmann 6), Bianchi 5,5 (dal 8’ s.t. Gonzalez 6,5), Buzzegoli 5, Pesce 5, Foglio 6; Corazza 5,5, Della Rocca 6,5 (Montipò, Schiavi, Faragò, Maglietta). All. Toscano 6.
ARBITRO Fiore di Barletta 6,5. NOTE spettatori 500 circa, abbonati 182, paganti e incasso con comunicati. Ammoniti Pesce, Vicari e Gavazzi. Angoli 1-4.
Francesco Bertagnolli BOLZANO
I
l Novara viene stoppato dal Südtirol nella corsa alla promozione diretta. Dopo un avvio in salita, i piemontesi cambiano la partita grazie agli i gressi di Evacuo e Gonzalez, non andando però oltre il pareggio. Novara tem-
GIR. A (30a) TESTACODA PER PAVIA E ALESSANDRIA Ore 16 ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi; Sosa, Morero, Sabato; Vitofrancesco, Rantier, Obodo, Mezavilla, Mora; Iunco, Germinale. (Poluzzi, Terigi, Sirri, Nicolao, Spighi, Valentini, Marconi). All. D’Angelo. ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi; Salvi, Moi, Allievi, Anghileri; Gazo, Spinelli, Maietti; Corradi; Silva Reis, Momentè. (Amadori, Ondei, Nichetti, Bentley, Vorobjovs, Pesenti, Bradaschia). All. Mangone. ARBITRO Capilungo di Lecce (Ceravolo-Zanardi). (0-2) PAVIA (4-3-1-2) Facchin; Ghiringhelli, Cristini, Marino, Malomo; Cogliati, Rosso, Carraro; Cesarini; Soncin, Marchi. (Fiory, Sabato, Biasi, Cardin, Sereni, Buongiorno, Grbac). All. Maspero. PORDENONE (3-5-2) Careri; Placido, Ferrani, Fissore; Panzeri, Fortunato, A. Migliorini, G. Migliorini, Bertolucci; Franchini, Maccan. (Bazzichetto, Rosania, Ghinassi, Pramparo, Buratto, Bjelanovic, Ravasi). All. Rossitto ARBITRO Rasia di Bassano (Dessena-Dal Borgo). (1-0) Ore 17 VENEZIA (4-3-1-2) Fortunato; Capogrosso, Legati, Cernuto, Sales; Zaccagni, Giorico, Espinal; Greco; Magnaghi, Guerra. (D’Arsié, Dell’Andrea, Scanferlato, Esposito, Scialpi, Varano, Raimondi). All. Serena. CREMONESE (3-5-2) Galli; Gambaretti, Briganti, Castellini; Campagna, Palermo, Jadid, Crialese, Favalli; Di Francesco, Manaj. (Quaini, Zieleniecki, Bassoli, Moroni, Finazzi, Ciccone, Pasi). All. Giampaolo. ARBITRO Bertani di Pisa (Biasini-Macaddino). (1-2) Ore 19.30 MONZA (3-5-2) De Lucia; De Bode, Martinez, El Hasni; Pugliese, Conti, Pessina, Uliano, Cojocnean; Torri, De Vita. (Chimini, Giorgi, D’Ambrosio, Acampora, Asante, Bernasconi, Grandi). All. Pea. MANTOVA (3-4-3) Zima; Trainotti, Siniscalchi, Scrosta; Tavanti, Raggio Garibaldi, Di Santantonio, Pondaco; Said, Caridi, Boniperti. (Festa, Todisco, Marchiori, Zammarini, Zanetti, Gyasi, Beleck). All. Juric. ARBITRO Luciano di Lamezia T. (Solazzi-Vettorel). (0-0) DOMANI Ore 14 Feralpi Salò-Arezzo (0-0): Pietropaolo di Modena. Ore 14.30 Torres-Bassano (0-0): Dei Giudici di Latina. Ore 16 Renate-Como (0-0): Fanton di Lodi. Ore 18 Pro Patria-Lumezzane (2-2): Serra di Torino. CLASSIFICA Alessandria e Novara* p. 57; Pavia (-1) 55; Bassano 52; Como 48; Feralpi Salò e Real Vicenza* 45; Südtirol* 42; Arezzo 41; Renate 39; Venezia 38; Mantova (-3) e Torres 36; Monza e Cremonese 35; Giana* 34; Lumezzane 28; AlbinoLeffe 23; Pro Patria (-1) e Pordenone 21. (* una in più).
poraneamente primo con l’Alessandria, ma stasera potrebbe ritrovarsi terzo. Pronti via e il Südtirol è subito in vantaggio: Fischnaller salta un paio di uomini sulla trequarti e serve in profondità per l’inserimento di Mazzitelli, il destro a seguire del centrocampista batte l’incolpevole Tozzo. Il Novara accusa il colpo e reagisce soltanto con il passare dei minuti. E’ Bianchi a colpire un palo esterno su invito di Pesce, poi è Garufo a impegnare Miori con un tiro da fuori. Il Novara mantiene il pallino del gio-
GIR. B (29a) FORLÌ A LUCCA CON L’ESORDIO DI FIRICANO Ore 14.30 LUCCHESE (4-4-2) Di Masi; Calcagni, Espeche, Risaliti, Nolè; Ferretti, Mingazzini, Degeri, Pagano; Raicevic, Forte. (Pazzagli, Cazè, Pizza, Santeramo, Scapinello, Lo Sicco, Strizzolo). All. Galderisi. FORLÌ (4-3-1-2) Scotti; Casini, Fantini, Drudi, Pastore; Hamlili, Cejas, Fantoni; Rosafio; Castellani, Melandri. (Casadei, Reato, Turi, Pettarin, Morga, Gliozzi, Capellini). All. Firicano. ARBITRO Proietti di Terni (DonvitoMartinelli). (andata 0-1) SAVONA (4-4-2) Rossini; Antonelli, Cabeccia, Marconi, Speranza; Eguelfi, Taddei, Giovinco, Giorgione; Scappini, Munarini. (Addario, Galimberti, Biondo, Bianconi, Morosini, D’Amico, Frugoli). All. Riolfo. PRO PIACENZA (4-3-3) Alfonso; Ignico, Rieti, Bini, Castellana; Barba, Schiavini, Porcino; Matteassi, Speziale, Alessandro. (Iali, Sane, Marmiroli, Bacher, Giovio, Mascolo, Caboni). All. Franzini. ARBITRO Formato di Benevento (Guglielmi-Colizzi). (1-0) TERAMO (5-3-2) Tonti; Scipioni, Caidi, Speranza, Perrotta, Masullo; Di Paolantonio, Amadio, Cenciarelli; Lapadula, Donnarumma. (Cappa, Brugaletta, Diakite, Di Matteo, Milicevic, Petrella, Bucchi). All. Vivarini. PISTOIESE (4-4-2) Ricci I; Celiento, L. Ricci, Falasco, Frascatore; Calvano, Pacciardi, Ricci II, Mungo; Falzerano, Anastasi. (Olczak, Golubovic, Di Bari, Piana, Martignago, Coulibaly, Romeo). All. Sottili ARBITRO Panarese di Lecce (Napolitano-Capaldo). (1-4) Ore 15 PRATO (4-3-2-1) Gazzoli; Dametto, Rinaldi, Sorbo, De Agostini; Coccolo, Urso, Grifoni; Gabbianelli,
co in mano, ma il ritmo imposto dagli uomini di Toscano è troppo lento per mettere alle strette i padroni di casa. Così l’occasione migliore capita al Südtirol poco prima del riposo: Fischnaller ruba palla a Gavazzi e s’invola tutto solo verso Tozzo; l’estremo difensore ospite respinge in due tempi la conclusione del bomber di casa. Nella ripresa Toscano passa al modulo con le quattro punte grazie agli inserimenti di Evacuo e Gonzalez. L’occasione più ghiotta per i piemontesi capita sui piedi di Pesce che spara a lato a porta spalancata. Poi, meritato, arriva il pareggio degli ospiti con Evacuo che batte di testa Miori su spiovente di Della Rocca. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fanucchi; Bocalon. (Ivusic, Bandini, Matteo, Pasa, Santini, Knudsen, Rubino). All. Esposito. PONTEDERA (3-5-2) Anacoura; Madrigali, Vettori, Redolfi; Videtta, Luperini, Bartolomei, Settembrini, Gasbarro; Cesaretti, De Cenco. (Cardelli, Polvani, Lombardo, Romiti, Ceciarini, Francesa Gherra, Disanto). All. Indiani. ARBITRO Forneau di Roma (MauroLombardo). (3-4) SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi; Traoré, Olivi, Capitanio, Possenti; Bisoli, Taugourdeau, Obeng; Argeri; Guidone, Falconieri. (Lombardi, Adorni, Cola, Garufi, Ridolfi, Berardino, Graziani). All. Cuttone. CARRARESE (4-3-1-2) Zanotti; Berra, Sbraga, Teso, Lancini; Gnahoré, Castagnetti, Galli; Gherardi; Cellini, Merini. (Anedda, Battistini, Brondi, Beltrame, Belcastro, Di Nardo, Ademi). All. Remondina.
PANCHINE
Juve Stabia: salta Pancaro Caos Barletta ● Dopo il deludente pareggio con il Cosenza, la Juve Stabia ha deciso di esonerare Pippo Pancaro. Ieri l’allenamento è stato guidato dal tecnico in seconda, Marco Savini, che andrà in panchina domani contro la Lupa Roma. Per la successione, oltre all’ipotesi Savini, molto gettonati il nome di Simonelli. A Messina, invece, Nello Di Costanzo ha preso il posto di Gianluca Grassadonia. Sempre più caos, intanto, a Barletta: ieri circa duecento tifosi hanno sostato attorno allo stadio manifestando solidarietà all’esonerato Sesia e alla squadra. Si attende l’annuncio di Corda come nuovo tecnico.
Tre gol al Real Vicenza Colpaccio della Giana REAL VICENZA-GIANA 1-3 MARCATORI Sinigaglia (G) al 18’, Rossini (G) al 35’, Bruno (RV) al 44’ p.t.; Spinarelli (G) al 19’ s.t. REAL VICENZA (3-4-3) Tomei 5,5; Carlini 5,5, Solini 5 (dal 22’ s.t. Ungaro 5,5), Piccinni 5,5; Lavagnoli 5, Dalla Bona 5,5, Malagò 5, Vannucci 5,5; Bardelloni 6, Bruno 6, Margiotta 5,5 (dal 14’ s.t. Gomes 5). (Bonato, Beccaro, Chiarello, Pavan, Caporali). All. Marcolini 5. GIANA (4-4-2) Paleari 6,5; Perico 6,5, Bonalumi 6,5, Montesano 6,5, Solerio 6,5; Rossini 6, Marotta 6,5, Biraghi 6,5, Pinto 6,5 (dal 45’ s.t. Augello sv); Sinigaglia 7 (dal 37’ s.t. Di Lauri 6), Gasbarroni 7 (dal 37’ s.t. Spinarelli 6,5) . (Ghislanzoni, Sosio,
ARBITRO Zanonato di Vicenza (Zancanaro-Angotti). (2-2) Ore 17 GUBBIO (4-3-3) Iannarilli; Rosato, Galuppo, Lasicki, D’Anna; Guerri, Loviso, Casiraghi; Mancosu, Regolanti, Tutino. (Citti, Manganelli, Caldore, Esposito, Domini, Cais, Vettraino). All. Acori. ASCOLI (4-2-3-1) Lanni; Nardini, Pelagatti, Mengoni, Dell’Orco; Pirrone, Addae; Mustacchio, Grassi, Tripoli; Perez. (Ragni, Avogadri, Carpani, Gualdi, Chiricò, Berrettoni, Altinier). All. Petrone. ARBITRO Morreale di Roma (GalettoBaccini). (2-2) SPAL (5-3-2) Menegatti; Lazzari, Gasparetto, Cottafava, Giani, Di Quinzio; Togni, Capece, Gentile; Fioretti, Rovini. (Albertoni, Aldrovandi, Nava, Landi, Gerbaudo, Finotto, Zigoni). All. Semplici. GROSSETO (4-4-2) Baiocco; Monaco, Biraschi, Burzigotti, Legittimo; Albertini, Della Latta, Volpe, Onescu; Torromino, Fofana. (Mangiapelo, Formiconi, Boron, Verna, Okosun, Lugo, De Feo). All. Stringara. ARBITRO Baldicchi di Città di Castello (Rugini-Gnarra). (3-2) Ore 19.30 ANCONA (4-3-3) Lori; Parodi, Dierna, Mallus, D’Orazio; Camillucci, Paoli, Di Ceglie; Morbidelli, Paponi, Tulli. (Aprea, Cangi, Gelonese, Sampietro, Bambozzi, Lisai, Tavares). All. Cornacchini. SAN MARINO (4-3-1-2) Secco; Bregliano, Benassi, Cammaroto, Bangoura; Cuffa, Diawara, Magnanelli; Sensi; La Mantia, Musetti. (Renzetti, , Fogacci, Farina, Soligo, Bationo, Baldazzi, Bangal). All. Tazzioli. ARBITRO Guarino di Caltanissetta (Di Monte-Saccenti). (1-0) DOMANI Ore 14.30 Pisa-L’Aquila (4-1): Lacagnina di Caltanissetta. Ore 16 Tuttocuoio-Reggiana (0-2): Amoroso di Paola. CLASSIFICA Ascoli p. 56; Teramo 52; Reggiana* 48; Pisa* 47; Pontedera 40; L’Aquila* e Ancona 39; Tuttocuoio* 37; Carrarese 36; Gubbio 35; Lucchese e Spal 34; Pistoiese* e Grosseto (-1) 33; Prato e Santarcangelo 30; Forlì 29; Pro Piacenza (-8) 28; Savona 27; San Marino 23. (* una partita in meno).
Crotti, Perna). All. Albè 7. ARBITRO Boggi di Salerno 5,5. NOTE paganti 33, abbonati 93, incasso di 293 euro. Ammoniti Piccinni, Biraghi, Bruno e Rossini. Angoli 3-6. ● VICENZA (m.b.) Un Real Vicenza spento soccombe alla Giana. Presa per mano da un ispirato Gasbarroni, la squadra di Albè passa al 18’ con il gol di Sinigaglia che infila la palla sotto le gambe di Tomei. Al 39’ episodio molto dubbio: Bruno conclude dalla distanza, il tiro si stampa sulla traversa e rimbalza a prima impressione oltre la linea, ma per la terna arbitrale non è gol. Sulla ripartenza arriva il 2-0: deviazione fatale di Carlini che mette Rossini davanti a Tomei. La squadra di Marcolini accorcia con Bruno, ma nella ripresa Spinarelli fissa il 3-1 finale.
GIR. C (30a) ISCHIA, ALTRA OCCASIONE PER MAURIZI Ore 15 ISCHIA (3-4-3) Mennella; Impagliazzo, Sirignano, Bassini; Bruno, Bulevardi, Gerevini, Armeno; Ciotola, Infantino, Millesi. (Giordano, Finizio, Schetter, Chiavazzo, Massimo, Alvino, Fumana). All. Maurizi. CASERTANA (4-3-3) Fumagalli; Idda, Mattera, Murolo, Tito; Marano, Rajcic, Mancosu; Caccavallo, Cisse, Cunzi. (D’Agostino, Bianco, Antonazzo, Carrus, De Marco, Kolawole, Ricciardo). All. Campilongo. ARBITRO Ranaldi di Tivoli (Berti-Trovatelli). (andata 1-3) SAVOIA (3-4-3) Gragnaniello; Riccio, Checcucci, Sirigu; Cremaschi, Saric, Boilini, Verruschi; D’Appolonia, Ferrante, Scarpa. (Volturo, Mercadante, Vosnakidis, Giordani, Leonetti, Pizzutelli, Di Piazza). All. Papagni. CATANZARO (4-4-2) Bindi; Daffara, Rigione, Ghosheh, Squillace; Mounard, Zappacosta, Sarr, Mancuso; Russotto, Razzitti. (Migani, Orchi, Calvarese, Giampà, Ilari, Caputa, Bernardo). All. Sanderra. ARBITRO Prontera di Bologna (Cantiani-Viola). (1-1) DOMANI Ore 11 Melfi-Martina (0-0): Dionisi di L’Aquila. Ore 12.30 Cosenza-Lecce (0-1): Tardino di Milano; Vigor Lamezia-Benevento (1-3): Lanza di Nichelino. Ore 14.30 Foggia-Messina (1-0): Melidoni di Frattamaggiore; Lupa Roma-Juve Stabia (0-2): Giovani di Grosseto. Ore 16 Aversa Normanna-Reggina (1-1): Paolini di Ascoli Piceno. Ore 18 Barletta-Paganese (1-2): Pillitteri di Palermo. LUNEDÌ Ore 20.45 Salernitana-Matera (2-1): Guccini di Albano Laziale. CLASSIFICA Salernitana p. 64; Benevento 61; Casertana 54; Juve Stabia 52; Lecce 51; Matera 50; Foggia (-1) 46; Catanzaro 44; Vigor Lamezia 39; Barletta 36; Martina 34; Lupa Roma, Paganese e Cosenza 33; Melfi (-2) 31; Aversa Normanna e Messina 25; Ischia e Savoia 23; Reggina (-1) 19. VIOLENZA SALERNO (r.g.) C’è anche una donna di 23 anni tra i 4 tifosi della Salernitana raggiunti da un Daspo emesso dal questore di Salerno. Sono coinvolti in episodi di violenza e ritenuti responsabili dei reati di minaccia, oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, istigazione a disobbedire alle leggi e ingiurie, commessi in occasione del derby con il Benevento giocato sabato all’Arechi.
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Formula 1 R GP Australia
IL CAPO E IL CAMPIONE Maurizio Arrivabene, 58 anni, bresciano, proviene dalla Philip Morris. A destra la Ferrari SF15-T di Sebastian Vettel, 27 anni, in azione a Melbourne: il tedesco, quattro volte iridato, ieri ha chiuso con il 3° tempo IPP
«Vettel ricorda, sei in Ferrari» 1 Arrivabene: «Eva? Si può dare un soprannome a tutto, ma questa è una rossa» Sul taglio dei costi: «Ok ma non trasformiamo la Champions in Europa League»
Luigi Perna INVIATO A MELBOURNE (AUSTRALIA)
«F
ate tutti attenzione, adesso vi do un titolo». Maurizio Arrivabene di solito non ci gira intorno. Si rivolge ai giornalisti per spedire messaggi, come fece al Montmelò quando andò a sedersi in tribuna fra gli spettatori e poi tirò un «sasso» a Bernie Ecclestone, rinfacciandogli di volere ridurre i pass per il paddock al GP d’Australia. Ha il gusto della provocazione (ipse dixit) e la tendenza a coniare frasi da uomo marketing, venendo da un passato recente di dirigente del colosso Philip Morris. Non è «politically correct». Ha una franchezza che lo fa sembrare burbero, ma che a volte è un pregio. ZERO SCONTI Ieri, per spiegare la situazione esistente fra la Ferrari e il team «fantasma» Manor, a cui Maranello dovrebbe fornire i motori, è stato eloquente: «Non confondiamo. Noi sia-
mo creditori rispetto alla vecchia Marussia (20 piacere o no, ma di sicuro effetto. Certamente milioni di euro circa per le power unit del 2014; diverso rispetto a quello più istituzionale di Sten.d.r.), questa è una nuova società. Però, con il fano Domenicali o addirittura distaccato di team principal Graeme Lowdon sono stato Marco Mattiacci, i predecessori. Forse anche chiaro: “Ragazzi, noi siamo pronquesto fa parte della rottura con ti ad aiutarvi. Però no money, no le vecchie gestioni. «Non voglio NUOVA ROTTA honey”». La sala stampa è esplosa parlare del passato. Ringrazio chi in una risata. Perché l’espressio- Franco e diretto, c’è stato — dice Arrivabene —, ne, usata da Arrivabene in senso ma ora abbiamo cominciato a cocolloquiale, ha in inglese anche il nuovo capo ha struire una squadra dove non voun altro significato, legato al ses- messo al bando glio più vedere divisioni. Si perde so. Tradotto, il concetto: niente la diplomazia e si vince tutti insieme. Al team ho soldi, niente motori. Lo stesso che raccomandato: piedi per terra e il capo della Gestione sportiva Avverte la Manor: nessuna distrazione». Per lui la aveva espresso poco prima in itasfida è inedita: «Devo imparare «No money, no liano: «Alla Ferrari ora c’è un’almolto degli aspetti tecnici, essere tra politica. Anche il caso Sauber honey». E così fa curioso, fare domande agli ingenon è il modo migliore per comin- ridere gli inglesi gneri. Non credo che la Ferrari ciare la stagione. Se i team clienti abbia perso la sua centralità: non pagano, chiuderemo i rubinetti. Prima ve- quanti sarebbero al via del Mondiale, se noi non dere soldi, poi dare cammello». ci fossimo? Però, come ha detto il presidente Marchionne, ci impegneremo per ottenere di POLITICA È uno stile di comunicazione che può più. Io lo seguo e sto facendo tesoro della sua
GRANDE ASSENTE
Alonso prova i riflessi e lunedì va al simulatore 1Gira la tesi di una scossa provocata dalla perdita dei radiatori ma è quasi impossibile
INVIATO A MELBOURNE
F
ernando Alonso tornerà a correre a fine mese in Malesia? L’intenzione sembra quella: giusto ieri lo spagnolo ha twittato un video dove sotto-
pone i propri riflessi a un test e dall’entourage trapela che da lunedì sarà a Woking per prepararsi al simulatore. La McLaren tuttavia non si sbilancia sulle possibilità di Fernando, che ha ripreso gli allenamenti a pieno ritmo, dopo l’incidente del 22 febbraio al Montmelò. «La raccomandazione era di osservare un periodo di riposo a casa, come ha fatto, per poi ricominciare l’attività fisica. Ora spetta ai dottori della Fia decidere per la Malesia», afferma il team principal Eric Boullier. RADIATORE Ma perché la
Fernando Alonso, 33 anni REUTERS
McLaren finora non ha dato informazioni attendibili? «Perché l’episodio si è verificato nei test. Le cartelle cliniche di Alonso sono a disposizione del nostro dottore, ma i contenuti non sono pubblici – spiega Boullier –. Le verifiche condotte sulla vettura non hanno trovato alcun guasto. Il resoconto è stato inviato alla Fia, che sta indagando». Resta il giallo sulle cause. Ieri l’ennesima ipotesi: acqua nell’abitacolo, persa da un radiatore, che avrebbe fatto da conduttore provocando una scarica elettrica. Alonso però sarebbe dovuto entrare in contatto con un cavo dell’alta tensione e i sistemi di protezione che staccano la batteria non avrebbero dovuto funzionare. Quasi impossibile, visto che l’abitacolo è isolato. lu.pe. © RIPRODUZIONE RISERVATA
esperienza, strategica per il team e l’azienda». Sulla riduzione dei costi attacca: «D’accordo la F.1 più accessibile, ma questo è il vertice dell’automobilismo. Se vuoi giocare in Serie A, devi avere una squadra da Serie A. Possiamo anche pensare a un tetto di spesa o al fair play finanziario, ma non a trasformare la Champions nell’Europa League». FRECCIATA Dai cappellini firmati in mezzo al pubblico, all’aggettivo «sexy» appioppato alla presentazione della SF15-T di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, la svolta Arrivabene non è passata inosservata. Però meglio che gli altri non esagerino. E così al manager di fede juventina, sotto la cui ala protettrice in Philip Morris sono passati Andrea Agnelli e oggi Michele Giraudo, non è piaciuto troppo che Vettel abbia chiamato Eva la sua nuova monoposto, come faceva con le Red Bull: «Si può dare un soprannome a tutto, ma ricordo che questa è una Ferrari». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Rosberg-Hamilton: è 2-0 nel derby delle prime libere ● MELBOURNE — (p.i.) Si riparte da dove si era finito. Ovvero con la Mercedes in fuga e gli altri a inseguire. Una superiorità disarmante, quella mostrata da Nico Rosberg, il più veloce in entrambi i turni, e Lewis Hamilton, col solo Sebastian Vettel capace di contenere il distacco entro il secondo. Kimi Raikkonen, 4o con la seconda rossa ha chiuso a 1”1. Se per i campioni del mondo le cose sono iniziate al meglio, lo stesso non si può dire per altri protagonisti. Daniel Ricciardo ha sofferto di un problema alla power unit che gli ha fatto saltare il turno pomeridiano e lo ha costretto a utilizzare un
secondo esemplare per le qualifiche. Stop anche per Felipe Massa, che ha sofferto di una perdita d’acqua sulla sua Williams, appena 6 giri al pomeriggio per Max Verstappen per un problema alle batterie. Ma la Toro Rosso, con Carlos Sainz 4° al mattino e 7° al pomeriggio, si conferma ottima monoposto. Giornata difficile per la McLaren-Honda. Al mattino Jenson Button e Kevin Magnussen hanno messo assieme appena 7 tornate, chiudendo in fondo. Il pomeriggio il danese ha perso il controllo della MP4-30 dopo appena 4 giri, andando a sbattere contro le barriere e rompendo la sospensione anteriore. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
I TEMPI DEL VENERDÌ LIBERE 1 POS PILOTA 1. ROSBERG
NAZ GER
2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16.
GB FIN SPA GER OLA BRA FIN VEN AUS RUS MES GER GB DAN FRA
TEMPO DISTACCO 1'29"557 media 213,169 km/h Mercedes 1'29"586 a 0"029 Williams-Mercedes 1'30"748 a 1"191 Toro Rosso-Renault 1'31"014 a 1"457 Ferrari 1'31"029 a 1"472 Toro Rosso-Renault 1'31"067 a 1"510 Williams-Mercedes 1'31"188 a 1"631 Ferrari 1'31"310 a 1"753 Lotus-Mercedes 1'31"451 a 1"894 Red Bull-Renault 1'31"570 a 2"013 Red Bull-Renault 1'32"073 a 2"516 Force India-Mercedes 1'32"247 a 2"690 Force India-Mercedes 1'32"261 a 2"704 McLaren-Honda 1'34"542 a 4"985 McLaren Honda 1'34"785 a 5"228 Lotus-Mercedes 2'17"782 a 48"225
POS PILOTA 1. ROSBERG
NAZ GER
TEAM Mercedes
2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16.
GB GER FIN FIN RUS SPA VEN FRA GER BRA MES GB OLA SVE DAN
HAMILTON BOTTAS SAINZ VETTEL VERSTAPPEN MASSA RAIKKONEN MALDONADO RICCIARDO KVYAT PEREZ HÜLKENBERG BUTTON MAGNUSSEN GROSJEAN
TEAM Mercedes
LIBERE 2
CAVALLINO GETTONI RISPARMIATI La Ferrari avrebbe conservato 10/12 gettoni per lo sviluppo delle power unit. Renault e Mercedes ne avrebbero usati di più. I tedeschi sarebbero già a quota 25
HAMILTON VETTEL RAIKKONEN BOTTAS KVYAT SAINZ MALDONADO GROSJEAN HÜLKENBERG NASR PEREZ BUTTON VERSTAPPEN ERICSSON MAGNUSSEN
TEMPO DISTACCO 1'27"697 media 217,690 km/h Mercedes 1'27"797 a 0"100 Ferrari 1'28"412 a 0"715 Ferrari 1'28"842 a 1"145 Williams-Mercedes 1'29"265 a 1"568 Red Bull-Renault 1'30"016 a 2"319 Toro Rosso-Renault 1'30"071 a 2"374 Lotus-Mercedes 1'30"104 a 2"407 Lotus-Mercedes 1'30"205 a 2"508 Force India-Mercedes 1'30"473 a 2"776 Sauber-Ferrari 1'30"755 a 3"058 Force India-Mercedes 1'30"980 a 3"283 McLaren-Honda 1'31"387 a 3"690 Toro Rosso-Renault 1'31"395 a 3"698 Sauber-Ferrari 1'32"303 a 4"606 McLaren-Honda 1'33"289 a 5"592
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.303 M GIRI: 58 DISTANZA GARA: 307,574 KM CURVE: 16 PRIMO GP: 1996 GIRO RECORD: 1’24”125 (M.SCHUMACHER 2004)
IL MESSAGGIO
Montezemolo al «suo» team: «Tifo per voi»
LA GUIDA Domani all’Albert Park di Melbourne (5.303 m) è in programma il GP Australia, prima prova (su 20) del Mondiale 2015 di Formula 1. Sono previsti 58 giri, per un totale di 307,574 km. Tutto in diretta su Sky Sport F1 HD. Questi gli orari italiani (-10 ore rispetto a Melbourne).
DOMANI LA GARA Diretta alle 6, differita alle 14 Gara alle 6; differita su Rai 1 alle 14. GAZZETTA.IT Tutto sul nostro sito Tempo reale, notizie, foto e curiosità sul nostro sito. MESCOLE MEDIE E SOFT Le scelte della Pirelli In Australia la Pirelli ha portato mescole medie e soft.
Luca di Montezemolo, 67 anni AFP
OGGI LE QUALIFICHE Diretta su Sky alle 7 Le terze libere si sono svolte nella notte; differita alle 8.30 su Rai Sport 1. Qualifiche alle 7 con differita alle 13.55 su Rai 2.
● L’ex presidente Ferrari, Luca di Montezemolo, ha inviato un messaggio di auguri al nuovo team principal Maurizio Arrivabene. «A Lei, ai piloti, ai tecnici, ai meccanici e a tutti i collaboratori della Gestione Sportiva il mio più affettuoso in bocca al lupo per questa importante stagione con l'augurio di vedere premiato il lavoro di voi tutti. Vi seguirò con affetto, nostalgia e con tutto il mio entusiasmo di tifoso».
Sebastian Vettel, 27 anni, firma autografi ai tifosi LAPRESSE
PROSSIMA GARA Tra due settimane a Sepang Il 29 marzo è in programma il GP Malesia a Sepang.
Mercedes studia un anello per proteggere la testa Giorgio Piola MELBOURNE
L
a Fia cerca costantemente di migliorare la sicurezza delle monoposto ed in queste ultime stagioni si è avvalsa anche della collaborazione delle squadre per mettere a punto soluzioni che garantiscano maggiore protezione ai piloti. Due anni fa, in vista del 2014, era stata la Red Bull a studiare strutture deformabili a lato dei telai. Adesso è stato affidato alla Mercedes il compito di mettere a punto una struttura che salvaguardi la testa dei piloti nel caso in cui una
Nel disegno la nuova soluzione a confronto con la vettura odierna
monoposto atterri su un’altra come accadde nel 2012, quando Romain Grosjean finì sopra Fernando Alonso o in quello in cui alcuni oggetti possano colpire il pilota come accadde in
Ungheria 2009 con la molla di Rubens Barrichello che centrò Felipe Massa. NIENTE CACCIA Scartata la soluzione del cupolino chiuso, ti-
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Manor ferma ai box Sauber con tre piloti è ormai Formula Caos 1Van der Garde con la tuta di Ericsson ma senza la superlicenza
Force India e Lotus hanno pagato solo mercoledì le gomme 2014
MAGNUSSEN CHE BOTTO
Paolo Ianieri INVIATO A MELBOURNE
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L’
orchestrina continua a suonare. Mentre avvinghiati ai parapetti di prua, i passeggeri del transatlantico Formula 1 guardano con disinvolta incoscienza l’iceberg sempre più vicino. «Faremo, cambieremo» ripetono da anni. Solo che i cambiamenti fatti, più che al rilancio del «pinnacolo del motorsport», per dirla alla Maurizio Arrivabene, sembrano preludere al suo crollo. Liti tra i team, incapaci di accordarsi anche sulle cose più semplici per il futuro. Decisioni nel nome del contenimento dei costi (meno test, i motori passati da 5 a 4, con macchine ferme ai box per risparmiare chilometri per la gioia del pubblico…), dopo rivoluzioni tecniche complicatissime che portano a un salasso finanziario. Macchine derubate del suono. Team che scompaiono, che riappaiono, che vengono fatti salvare dai soliti noti. Minacce di non fornire materiale tecnico se non vengono saldati i conti: Lotus e Force India solo mercoledì hanno estinto il debito di 2 milioni nei confronti della Pirelli. Hotel cambiati all’ultimo per evitare pagamenti anticipati. Un campione del mondo come Hamilton che davanti a microfoni e telecamere risponde con un’arroganza esagerata. SPORT DIMENTICATO Benvenuti a una nuova edizione della Formula Caos, che anche quest’anno promette di non fare annoiare. Domani, nel verde dell’Albert Park, davanti a un pubblico meraviglioso (giovedì gli spettatori, paganti, sono stati 47 mila, ieri 70 mila!), si apre il Mondiale 2015, ma in questa vigilia, invece di discutere della caccia alla Mercedes, della ricostruzione Ferrari affidata a Sebastian Vettel, dell’astro nascente Daniel Ricciardo, del debutto di baby Max Verstappen, l’attenzione è fagocitata dall’affaire giudiziario tra la Sauber e Giedo van der Garde, dal ritorno (sui cavalletti) della Marussia rinata Manor, che forse correrà davvero tra tre o quattro gare. po caccia, la Mercedes ha proposto una struttura ad anello che non impedisce la visione laterale e soprattutto non crea angoli cechi.Ne è scaturita una forma quasi a ferro di cavallo incernierata con un sottile ma robusto sostegno verticale. Il progetto è al vaglio della Fia e del gruppo tecnico di lavoro. PASSATO In qualche modo questa soluzione ricorda la March 721 Eifelland di Rolf Stommelen che aveva un inusuale retrovisore centrale montato con un supporto verticale. Ovviamente favorevole Massa che con una simile struttura forse se le sarebbe cavata con poco a Budapest, contrario invece il decano dei piloti Jenson Button: teme che nelle giornate di sole questa struttura possa creare fastidiosi effetti di ombre e luci. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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● 1 Il box della Manor: le due monoposto non sono scese in pista ieri: 2-3 Kevin Magnussen, sostituto di Fernando Alonso, nella sessione pomeridiana è uscito di pista, andando a sbattere: sulla sua McLaren sospensione anteriore sinistra k.o. COLOMBO-LIVERANI-LAPRESSE
DISASTRO SAUBER Aveva minacciato guerra, Van der Garde, e lo ha fatto. Forte del contratto che gli garantiva un sedile per il 2015 a scapito di uno tra Felipe Nasr e Marcus Ericsson, dopo la causa in Svizzera, tra mercoledì e giovedì il pilota olandese ha vinto anche il giudizio di primo grado e l’appello davanti alla giustizia australiana, che ha ordinato alla Sauber di metterlo in macchina. Ma il team principal Monisha Kaltenborn ha continuato a non voler riconoscere alla CRB, la commissione Fia deputata a verificare la legalità dei contratti, la validità dell’accordo, rendendo impossibile, per Giedo, ottenere la superlicenza. TUTA IN PRESTITO Al mattino l’olandese si è presentato nel paddock, restando a lungo fuori perché senza pass. Raggiunta l’area Sauber, ha indossato la tuta di Ericsson, ma quando si è recato nel box a provare il sedile, i meccanici, tranne tre, sono usciti in segno di protesta. Nel frattempo, in una nuova udienza in tribunale, il legale di Van der Garde affondava i colpi, arrivando a chiedere il sequestro di auto e materiale e l’arresto della Kaltenborn, qualora le
Sauber fossero scese in pista. Cosa che in effetti non è avvenuta nella prima sessione; mentre nel pomeriggio, con la Kaltenborn ancora davanti al giudice, Nasr ed Ericsson hanno finalmente aperto la stagione. Nella notte italiana, altra sessione in tribunale: in mancanza di accordo, la Sauber rischia il sequestro delle auto dopo il GP, con la perdita dell’aereo Fom che lunedì porterà il materiale in Malesia. E il team svizzero dovrebbe trovare altri soldi per organizzare il trasporto. NIENTE DIMISSIONI In questo caos, stona l’arrogante tranquillità dell’avvocatessa austriaco-indiana, alla quale Peter Sauber nel 2012 ha ceduto il team. «Dimettermi? Mai pensato. Quello che succede non ha nessun effetto sul modo in cui lavoriamo», ribadisce la Kaltenborn. Ma inquietano ancor più le risposte dei team principal delle altre squadre: «Non sappiamo cosa succede, se queste notizie sono vere o meno» è la tesi ripetuta da Arrivabene, Toto Wolff, Eric Boullier e Claire Williams. L’orchestrina suona la sua musica allegra, e la nave va. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MOTOGP: OGGI AL VIA I TEST A LOSAIL
Marquez: «Non pensavo da bimbo di battere Vale» ● LOSAIL (Qatar) — A due settimane dal via, la MotoGP è già in Qatar per l’ultimo test precampionato. Nelle tre sessioni in notturna, da oggi a lunedì, Yamaha e Ducati cercano i decimi che mancano per agguantare la Honda di Marc Marquez. L’iridato, intervistato da Giacomo Agostini per Sky, ha confessato che «da bambino non credevo che un giorno avrei battuto Vale. Era il mio idolo. Dentro di me pensavo: “Quando arriverò in MotoGP, lui si sarà già ritirato”. E invece siamo qua, a combattere fino all’ultimo giro». Proprio Rossi e Jorge Lorenzo sperano ora di
colmare il divario su un tracciato più adatto alla M1, anche grazie al nuovo cambio seamless. «Ha migliorato la prima fase dell’ingresso in curva, è ok ma ancora non basta», è stato il primo responso di Vale. In Ducati aspettano conferma del potenziale della GP15 che ha ben impressionato al primo esame. Resta da migliorare la frenata, specie sul fronte Dovizioso, che in Malesia ha preso 7 decimi dal compagno Iannone. Il d.t. Dall’Igna vorrebbe che la GP15 fosse già pronta per il debutto iridato, altrimenti si correrà con la GP14.3. Per l’Aprilia, la priorità è recuperare Marco Melandri. Paolo Gozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Formula 1 R GP Australia
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A TU PER TU
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CONTENUTO PREMIUM
Massa
HA DETTO
«VETTEL BRAVO MA SCHUMI PIU’ COMPLETO»
TRISTE CHE PER CAMBIARE SIA DOVUTO SERVIRE UN DRAMMA SU JULES BIANCHI IN COMA DOPO L'INCIDENTE
«TUTTI E DUE ROMPIBALLE SUI DETTAGLI NON È STATO FACILE CORRERE CON ALONSO PERÒ MI HA RESO PIÙ FORTE E IL TITOLO...» L’INTERVISTA di LUIGI PERNA
rò io non sono più lì, sono felice alla Williams e non ho rancori. Non sputo dove ho mangiato».
HA PRESO LA SCOSSA? PER I MIEI TECNICI È IMPOSSIBILE
INVIATO A MELBOURNE (AUSTRALIA)
H
a visto la morte in faccia. Non ricorda nulla di quell’incidente di sei anni fa in Ungheria. Ma c’è una cicatrice sulla tempia sinistra a dire che Felipe Massa è un sopravvissuto. «La paura? Non ne ho in macchina, ma ci sono situazioni che mi spaventano. Quello che è successo a Jules (Bianchi; n.d.r.) a Suzuka per esempio. Perché un pilota che va a sbattere contro un trattore è impotente. Semplicemente, non deve succedere. È triste vedere che per cambiare le regole sia stato necessario questo dramma». Che idea si è fatto dell’incidente nei test di Fernando Alonso? Ha ragione Nico Rosberg a dire che è comico non sapere che cosa sia successo? «Bisogna vedere se qualcuno lo sa. Forse neppure loro hanno idea. La dinamica è stata strana, così come è strano essere ricoverati tre giorni in ospedale dopo un urto così. Per noi piloti, però, è importante solo che si sappia se è stato un problema alla vettura. Magari non lo è stato. Ma è il punto chiave, se discutiamo di sicurezza. Io mi sento sicuro, perché sono tranquillo su quello che fa la mia squadra. Gli ingegneri mi hanno detto che è impossibile prendere una scarica elettrica, se non c’è contatto con il terreno». Secondo Ivan Capelli, l’ambiente ha dimostrato omertà. «Questo succede tante volte in F.1. Però c’è da capire se si sta nascondendo davvero qualcosa. Io non metterei la mano sul fuoco, ma non conosco i dettagli. Per me, alla fine, conta la salute di Fernando. Gli ho scritto un messaggio dopo l’incidente, chiedendogli: “Come stai?”. Mi ha risposto che sta bene». Che rapporto è rimasto fra voi dopo gli anni alla Ferrari? «Non era facile convivere con Fernando, è stata un’esperienza di vita che mi ha rafforzato. Ma è rimasto un buon rapporto. Sono capitati vari episodi, non solo quello famoso in Germania, e forse le cose stanno cambiando solo adesso. Pe-
L’anno scorso, di questi tempi, la sua scelta sembrava il ripiego di un pilota ormai al tramonto. Crede di avere vinto una scommessa? «Ho sentito molte volte sparare giudizi sul mio conto. E poi si è sempre verificato il contrario. Io credevo nella scelta, perché la Williams si stava attrezzando, tanto che ora ci troviamo in una posizione diversa. Sono sicuro di poter dimostrare ancora molto. Vincere il Mondiale resta il mio grande sogno. Non so se si avvererà, ma voglio tornare a lottare per il podio e le gare».
SU FERNANDO ALONSO EX COMPAGNO IN FERRARI
Il momento più triste che ha vissuto? «Il GP di Germania del 2010 (con l’ordine di squadra di far passare Alonso; n.d.r.). Fu un’ingiustizia per me e per sport. La gente ha visto e capito, ma il torto è rimasto. Poi l’altro momento triste, umanamente, l’incidente di Jules». Prega? «Per la salute e la protezione mia e della famiglia. Non ho mai chiesto a Dio una vittoria. Solo la forza per correre. Mi sento un privilegiato. Dalla vita ho avuto molto più di quello che immaginavo». Fra Vettel alla Ferrari e Alonso alla McLaren chi ci ha guadagnato? «Vettel. E anche il suo compagno Kimi Raikkonen… (ride; n.d.r.). Fernando invece per quest’anno ci ha perso». Seb riuscirà a ripetere i trionfi di Schumi? «Posso solo dire che entrambi sono dei rompiballe sui dettagli, ma diversi come guida e carattere. Michael era più completo, Vettel è più aperto». Ha corso con Schumi e Alonso. Rispetto a loro, Bottas di che pasta è fatto? «Stessa categoria, un altro con il talento per vincere
Felipe Massa, 33 anni, si rilassa giocando a football australiano. Sotto in azione sulla Williams FW37 GETTY-AFP
gare e titoli. Per me è un grande stimolo». E come giudica il debutto del minorenne Max Verstappen? «Niente contro di lui, è un fenomeno e sarà veloce da subito, ma a 17 anni non è corretto guidare una F.1, quando non si ha nemmeno la patente. Significa bruciare le tappe. Io arrivai ai GP a 20 anni, però avrei fatto meglio a entrare dopo l’anno da collaudatore in Ferrari, quando ero più pronto, avrei fatto meno cavolate». Perché non ci sono più in giro piloti con il carisma di Lauda, Hunt, Prost e Senna? «Ce ne sono anche oggi: Alonso, Hamilton, Rosberg, forse io. Ma, rispetto al passato, è il mondo intorno a noi a essere cambiato, si nota anche nel calcio. Abbiamo molte più regole e obblighi». E lei alla Ferrari ci tornerebbe? «Boh! Mai dire mai, le cose mutano in fretta in F.1. Per ora, sto bene dove sono». © RIPRODUZIONE RISERVATA
HA LA STOFFA DEI GRANDI: BELLO STIMOLO PER ME SU VALTTERI BOTTAS COMPAGNO ALLA WILLIAMS
SBAGLIATO SALIRE IN F.1 SENZA AVERE LA PATENTE SU MAX VERSTAPPEN GIÀ TITOLARE A 17 ANNI
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Ciclismo R La 50a edizione della corsa Gazzetta: 3a tappa ad Arezzo
L’ex portiere va in gol Van Avermaet, è una perla
1Tirreno-Adriatico Finale da classica: il fiammingo, già promessa del calcio, batte
Sagan, Stybar, Pozzato, Cancellara ed è leader. Ma in Belgio lo accusano di doping nel 2011 IL NUMERO
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i secondi posti (contro 5 vittorie) di Peter Sagan da quando, un anno fa, vinse ad Arezzo alla Tirreno-Adriatico disperata rimonta di Sagan è buona solo per l’ennesimo rimpianto. Mentre Pippo Pozzato centra un risultato che vale, quasi, più di una vittoria. Da quel secondo posto al Fiandre 2012, il vicentino della Lampre non annusava più l’aria di un test vero, di una giornata da protagonista.
Greg Van Avermaet, 29 anni, vince ad Arezzo (sopra) e festeggia BETTINI/SIROTTI
Luca Gialanella INVIATO AD AREZZO
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reg il portiere ha fatto gol. E che rete. Forse la più bella della carriera, lui che in Belgio è stato sempre considerato un predestinato. A 17 anni già portiere di riserva del Beveren, in serie A. Poi un infortunio e la bicicletta come rieducazione. Due volte premiato con il Trofeo Flandrien, migliore corridore di una nazione in cui correre in bici è lo sport nazionale. E ieri ad Arezzo, davanti al Duomo, in una tappa vera, disputata come una classica, Van Avermaet ha battuto Sagan, Stybar, Pozzato e Cancellara. Il meglio.
FIAMMINGO Tappa e maglia, così si dice. Greg ha la bici nel Dna. Il papà era professionista, nonno Aimè ancora di più: corse ai tempi di Fausto Coppi e fu 10˚ nel Lombardia 1956, quello della vittoria di Darrigade e delle lacrime del Campionissimo. Lui, fiammingo di Lokeren, può vincere qualsiasi classica, anche se finora ne ha centrata una sola: la Parigi-Tours 2011. Ma i numeri sono lì: 5° al Mondiale 2010 e 2014;
9° alla Sanremo 2011; 2° al Fiandre 2014; 4° alla Roubaix 2013; 3° alla Gand-Wevelgem 2013; 7° alla Liegi-Bastogne-Liegi 2011. Secondo alle Strade Bianche sabato scorso, staccato da Stybar nel finale, Van Avermaet sul rettilineo al 5% davanti alla Cattedrale si impone di potenza. E con gli abbuoni, il leader della Bmc toglie la maglia azzurra a Malori. CALORE La Tirreno-Adriatico numero 50 si infiamma nella prima delle tre giornate che decideranno la corsa Gazzetta. Oggi tappa appenninica a Castelraimondo, domani il Terminillo: 6300 metri di dislivello in 48 ore. Ieri l’aperitivo. I cinque giri del circuito di Arezzo spaccano le gambe. E davanti si trovano gli uomini da classiche. La Tinkoff-Saxo di Sagan trasforma la tappa in parata, anche Basso diventa supergregario. Ma lo slovacco resta senza uomini negli ultimi due chilometri, e le spallate con il russo Tsatevich ai 250 metri sono il segno della resa. Damiano Caruso pilota alla grande Van Avermaet, che si lancia ai 200 metri in testa. «Non ho voluto nemmeno alzare le braccia perché altrimenti celebrare troppo presto mi avrebbe fatto peggio — racconta Van Avermaet, 29 anni, pro’ dal 2007 —. È stato un bel giorno, è bello vedere tutti quei ragazzi importanti alla mia ruota». La
«POTEVO ANCHE VINCERE. DA UN PAIO D’ANNI NON ERO COSÌ PIMPANTE, SONO MOTIVATO» «LA CONDIZIONE È BUONA, E QUESTO MI DÀ MOLTO MORALE. PER COME STO, VOGLIO RIPROVARCI SUBITO» FILIPPO POZZATO 33 ANNI, LAMPRE-MERIDA, 4°
PROBLEMI Van Avermaet non può festeggiare però fino in fondo. E diventa l’ennesimo esempio di questo ciclismo che guarda al futuro ma resta impigliato nelle maglie sporche del passato: proprio nel giorno in cui l’Uci fa sue le raccomandazioni della Commissione di indagine (Circ), in particolare sui controlli notturni. A Bruxelles ieri era atteso dalla Commissione disciplinare della federciclismo belga per ascoltarlo su una storiaccia: la frequentazione, nel 2011, del medico Chris Mertens, al centro di un giro di presunto doping e di un’indagine penale. Il medico lo avrebbe sottoposto a sedute di ozonoterapia per accelerare il recupero. Il caso si allarga ai crossisti Wellens (4 volte iridato, già ritiratosi) e Meeusen, e al calciatore Karel Geraerts (gioca nello Charleroi). Per difendersi, Van Avermaet ha ingaggiato l’avvocato Maesschalck, uno dei più noti in ambito sportivo, già legale di Vandenbroucke. «È normale pensare a quello, ma l’unica risposta che posso dare è vincere. Il caso sta andando avanti, io non ho niente da nascondere, e sono fiducioso che la verità alla fine emergerà». L’udienza è stata rinviata al 16 aprile. Il nodo è l’ozonoterapia sul sangue: i globuli rossi vengono arricchiti con l’ozono, un gas, e poi reinfusi. L’ozono aumenta l’ossigenazione e ha anche un effetto antiinfiammatorio, quindi migliora il recupero a livello muscolare. Per l’agenzia mondiale antidoping, qualsiasi trattamento o manipolazione del sangue è doping, sanzionato con almeno 2 anni di squalifica. In più, dal 2011 l’Uci ha introdotto la «no-needle policy», cioè non si può effettuare alcuna iniezione o usare aghi neppure per scopi terapeutici. Negli ultimi anni, i casi di Alessandro Ballan, fermato per due anni (ma il trevigiano si era sospeso dall’attività per curare un citomegalovirus), e del tedesco Marcel Kittel: nel 2007 e 2008 fu sottoposto a trattamento del sangue con raggi ultravioletti, per migliorare il passaggio dell’ossigeno. Il Tas (tribunale dello sport) lo scagionò solo perché la pratica è doping dal 2012. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
QUARTA TAPPA INDICATORE (Arezzo) 256 m GPM Foce dello Scopetone 524 m Città di Castello 285 m
km 10 13,4 0
44,1
TV TV Gubbio 490 m Fabriano 490 m
94,6
PARIGI-NIZZA
QUINTA TAPPA
130,2
GPM
CASTELRAIMONDO 310 m GPM
Crispiero 583 m (2 volte) Poggio San Romualdo 934 m
148,5
207,2
ESANATOGLIA 422 m GPM Passo Sallegri 1017 m
226
km 10 0
32,6
31
TERMINILLO 1675 m TV
GPM Le Arette 1113 m
Triponzo 405 m
Pieve Torina 472 m
51,9
TV Castelfranco 624 m
Forca di Arrone 509 m
72,4
105,7
147,6
RCS
178,1
197 RCS
Adesso il gioco si fa duro E Nibali è pronto a giocare
1Oggi tappa appenninica «spaccagambe», domani il Terminillo.
Il siciliano: «Piedi per terra, ma sto bene». Contador: «Finale divertente» inseguire per una foratura, sembra più in palla di quanto ci si potesse attendere. «Resto con i piedi per terra, ma sto bene — sostiene —. Piuttosto questo finale è stato un po’ convulso, troppi pericoli. La volata vera e propria è stata fatta ai -3 per prendere le posizioni e devo dire che ho avuto compagni molto bravi. Castelraimondo? Una tappa molto dura. Vediamo giorno dopo giorno. Magari farò più fatica sul Terminillo perché su una salita lunga il chiletto o due che ho ancora in più potrei sentirli. Però se dovesse far freddo non vanno neanche male. Mi riparano». Ride. Alberto Contador, 32 anni, e Vincenzo Nibali, 30 ANSA
Claudio Ghisalberti INVIATO AD AREZZO
E
sus, il dio celtico della guerra, sarebbe — almeno secondo la leggenda — all’origine del nome del fiume Esino, sulle cui rive in età romana si presume sia sorto il primo insediamento di Aesa, l’attuale Esanatoglia, borgo di poco più di duemila anime. Siamo nell’entroterra marchigiano e da qui, domani, inizierà la guerra che, con la battaglia sul Terminillo, probabilmente deciderà la 50a edizione della TirrenoAdriatico. Ma prima, cioè oggi, i corridori devono affrontare una tappa dura, ricca di insidie. Una «vera tappa» da Tirreno. SPACCAGAMBE Da Indicatore (Arezzo) a Castelraimondo (Macerata) sono 226 chilometri (frazione più lunga della corsa) spaccagambe. Sulla carta i
Gpm sono quattro: Foce dello Scopetone, Poggio San Romualdo e doppio passaggio sul Crispiero. Ma di pianura ce n’è poca, tanto che i metri di dislivello sono circa 3000. A decidere potrebbe essere l’ultimo passaggio sul Crispiero. La salita è di 3.100 metri al 9,3%, ma poco prima della cima ci sono 300 metri, su strada stretta, al 15%. Dalla cima, mancano 6 km al traguardo, ci si tuffa a capofitto in una picchiata velocissima, ma su asfalto usurato, che potrebbe decidere forse più della stessa salita. La discesa termina a 500 metri dal traguardo, tutti leggermente all’insù. «Da quello che si vede sulla cartina è la classica tappa all’italiana — dice Contador con il sorriso sulle labbra —. Finale complicato, ma divertente, se hai buone gambe». Vincenzo Nibali, che ieri ha corso sempre nelle prime posizioni, ma che a circa 30 km dal traguardo è stato costretto a
SCATTA IL BETTO di PAOLO BETTINI
VIVIANI, PAOLINI E POZZATO: ECCO PERCHÉ MI SONO PIACIUTI
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i è piaciuta molto la tappa, e voglio sottolineare tre aspetti.Il primo riguarda Elia Viviani. Il giorno prima era caduto a 70 all’ora in volata, ieri era in testa al gruppo, tutto incerottato, a tirare per la squadra e per se stesso, per ritrovare il morale. È come il mal di gambe: se le ascolti, ti stacchi. E lo stesso vale per le botte, non devi ascoltarle. Elia è stato un esempio di professionalità per tutto il gruppo.
Il secondo pensiero lo dedico a Luca Paolini e riguarda l’importanza dei gregari. Lo so, direte, Luca è mio amico. Ma a una certa età, ne ha 38, è stato impeccabile nella funzione di gregario per il suo compagno, in questo caso il russo Tsatevich. Paolini è stato lucidissimo per infilarsi nella porta che conduceva al finale di Arezzo, prendendosi i giusti rischi. L’ha fatto per un compagno ed è proprio quello che è mancato a
VERSANTE Già, il Terminillo. La montagna laziale verrà affrontata dal versante classico, cioè da Vazia: 16,1 km al 7,3% di pendenza media e punte al 12%. I metri di dislivello totale saranno 3.300. Si arriva a 1.675 metri ed è lo stesso traguardo dove nel 2010, al Giro, vinse Chris Sorensen. «Ci aspettano due giorni in cui bisogna stringere il manubrio anche con i denti», commenta sorridendo un Ivan Basso che sembra rinato. Ieri intanto, prima del via, il rappresentante sindacale dei corridori e tre senatori del gruppo si sono incontrati. Tema della discussione: le previsioni meteo per domani, le percentuali di possibilità di nevicate, lo zero termico... La tappa si farà regolarmente. Gli organizzatori, in più, hanno predisposto al traguardo delle tende riscaldate dove i corridori potranno cambiarsi. Intanto, un pronostico per oggi? Nibali. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Sagan, che ha perso perché troppo solo, troppo indietro all’ultima curva, e ha dovuto fare spallate per trovare la traiettoria giusta. Uno come Luca è fondamentale per fare la differenza: il compagno sveglio ti tira fuori dai problemi e dalla confusione, così puoi concentrarti soltanto sul tuo lavoro. Il terzo pensiero è per Pippo Pozzato: su un arrivo impegnativo e tosto mi ha fatto piacere rivederlo davanti con tutti i più forti. Era lì, purtroppo anche lui senza compagni di squadra, però questo è un risultato prestigioso. Non è così lontano dalla migliore condizione, quella che lo porterà presto alla vittoria. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GUIDA Battaglin 11° Colbrelli si ritira: ha la febbre ARRIVO: 1. Greg VAN AVERMAET (Bel, Bmc) 203 km in 4.58’17”, media 40,833, abbuono 10”; 2. Peter Sagan (Slk, Tinkoff-Saxo), abbuono 6”; 3. Zdenek Stybar (Cec, Etixx-Quick Step), abbuono 4”; 4. Pozzato; 5. Cancellara (Svi); 6. Geschke (Ger); 7. Martens (Ger); 8. Grivko (Ucr); 9. Uran (Col); 10. Poels (Ola); 11. Battaglin; 12. Tsatevitch (Rus); 13. Haas (Aus); 14. Losada (Spa); 15. Janse Van Rensburg (Saf); 16. Nibali; 17. Nocentini; 18. Pozzovivo; 19. Quintana (Col); 20. Konig (Cec); 21. G. Caruso; 22. D. Caruso; 23. Rubiano (Col); 24. Rodriguez (Spa); 25. J. Vanendert (Bel); 26. D. Martin (Irl); 27. Scarponi; 30. Contador (Spa); 31. Santaromita; 33. Puccio; 39. Pinot (Fra); 48. Formolo; 49. Malori; 68. Visconti a 18”; 79. Moser a 23”; 107. Basso a 48”; 125. Hesjedal (Can) a 1’13”; 156. De Marchi a 3’18”; 168. Betancur (Col) a 6’25”. Non partito Pelucchi, ritirato Colbrelli (febbre). CLASSIFICA GENERALE: 1. Greg VAN AVERMAET (Bel, Bmc) 396,5 km in 8.34’31”, media 46,222; 2. Peter Sagan (Slk, Tinkoff-Saxo) a 2”; 3. Adriano Malori (Spa, Movistar) a 8”; 4. Cancellara (Svi) a 9”; 5. Brandle (Aut) a 10”; 6. Navardauskas (Lit) a 13”; 7. Cummings (Gb) a 14”; 8. Castroviejo (Spa) a 16”; 9. Boasson Hagen (Nor); 10. Grivko (Ucr) a 17”; 11. Geschke (Ger) a 18”; 12. Stybar (Cec); 13. Uran (Col); 14. Nibali a 19”; 15. Poels (Ola); 16. Morabito (Svi); 17. Westra (Ola); 18. Herrada (Spa); 19. Saramotins (Let) a 20”; 20. Pinot (Fra) a 21”; 21. Kiryienka (Bie) a 22”; 22. Kreuziger (Cec); 23. Konig (Cec) a 23”; 24. Mollema (Ola); 25. Martens (Ger) a 24”; 30. Pozzato a 26”; 32. Contador (Spa) a 27”; 39. Quintana (Col) a 29”; 40. Scarponi a 30”; 42. Pozzovivo; 44. Villella a 31”; 49. Formolo a 35”; 57. Rodriguez (Spa) a 39”; 62. Visconti a 46”; 64. Moser a 47”; LE ALTRE MAGLIE: Rossa (a punti) e Bianca (giovani): Sagan. Verde (montagna): Danilo Wyss (Svi, Bmc). COSÌ OGGI Quarta tappa, la più lunga: Indicatore (Arezzo)Castelraimondo (Macerata), 226 km. Diretta RaiSport 1 dalle 14.50, Eurosport 2 dalle 15, Raitre 16.30.
Nairo Quintana, 25 anni BETTINI
La vittoria di Davide Cimolai, 25 anni, pro’ dal 2010 BETTINI
È turbo Cimolai «Per la Sanremo ci sono anch’io» 1Gran numero
del friulano che bissa il Laigueglia: battuti Coquard e Matthews Ciro Scognamiglio cscognamiglio@gazzetta.it @cirogazzetta
S
della Lampre-Merida — e per me è stato meglio perché sono meno veloce di gente come Greipel e Demare, mi conviene che allo sprint arrivino stanchi. Ero nella posizione giusta, ma quando Coquard è partito in quel modo ho pensato di averla persa. Però gli ultimi metri erano in leggera salita: ho cominciato lo sprint col 13, son passato al 12 e ho vinto. Con quel colpo al Laigueglia (il primo da pro’, ndr), mi sono sbloccato. E questa, guardando chi ho battuto, è una vittoria pesante».
embrava dovesse essere il giorno del belga Thomas De Gendt, PROSPETTIVE Già. Alle spalle, l’uomo che vinse sullo Stelvio dopo Coquard, gli sono finiti al Giro 2012: niente, inghiot- Matthews, Bouhanni, Rojas, tito dal gruppo a 300 metri Kristoff, Breschel. Abbastanza dalla linea bianca dopo un per cominciare il ragionamento giorno in fuga. Poi l’illusione in chiave Milano-Sanremo. Ciè toccata allo sprinter france- molai è della zona di Pordenose Brian Coquard, partito co- ne, ha cominciato con ottimi rime una scheggia. Invece no. sultati in pista e rifiutò l’offerta È stato un bravissimo Davide del posto fisso delle Fiamme AzCimolai a mettere d’accordo zurre per vincere su strada. Ma tutti a Rasteau, traguardo più di tutto il resto, adora la della quinta tappa della Pari- Classicissima. L’anno scorso gi-Nizza (192 km). Braccia scollinò ottavo sul Poggio, poi tialzate, secondo urlo di gioia rò la volata a Modolo. E adesso? dopo quello del Laigueglia il Se lo stesso Modolo non sembra 19 febbraio, al massimo, la una certa inLampre-Merida credulità ma LA FRASE ha comunque diallo stesso «La Classicissima? verse carte da tempo una digiocare: Pozzato, screta consa- Questo successo Rui Costa e anche chiarisce le idee pevolezza: Bonifazio, oltre a « No n s o n o un po’ a tutti» Cimolai. «Penso mai stato così che questa vittobene. E alla Sanremo (22 ria possa aiutare a chiarire le marzo, ndr) non manca mol- idee un po’ a tutti — è la signifito…». cativa risposta di Davide —. Poi il giorno della gara è importante CORSI E RICORSI Un italia- avere più carte da giocare, ma no che vince alla tappa alla ciò che più conta è l’onestà». La Parigi-Nizza. Non capitava scelta della Parigi-Nizza, in da otto anni, dal 13 marzo chiave Sanremo, è stata tutt’al(sì, stesso giorno) 2007, tro che casuale: «Avevo sempre quando brindò Franco Pelli- fatto la Tirreno-Adriatico, ma zotti, friulano come Cimolai volevo cambiare perché consi(già 2° mercoledì dietro a dero importanti i due giorni in Matthews). Adesso arrivano più di recupero che ci sono prile due giornate decisive a ma della Sanremo» L’occasione Nizza e dintorni (oggi su Eu- è propizia per annusare da vicirosport 2 alle 16.15): c’è sem- no lo stato di forma di alcuni dei pre leader Kwiatkowski brac- rivali più quotati: «Kristoff e Decato dal duo Sky (1” su Porte genkolb mi sembrano sotto le ate 3” su Thomas, Aru 12° a tese. Mentre mi sta impressio53”). Ma oggi tocca celebrare nando Matthews, che tiene in Cimolai. Se lo merita. salita ed è molto veloce…». E il bello è che questo sta cominGIORNATA «La tappa è venu- ciando ad essere il ritratto anche ta dura, con 2500 metri di di- di Davide Cimolai. slivello — racconta il 25enne © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Basket R Eurolega
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
C’è D’Antoni. E Milano torna a sperare
1Dopo la festa per Mike, un parziale di 11-0 lancia l’EA7 contro Malaga: Gentile e Hackett i leader MILANO
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Luca Chiabotti
MALAGA
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iccome siamo romantici, vi raccontiamo la storia di quando, nella ripresa, sospesa la maglia n.8 di Mike D’Antoni sul cerchio di metà campo, l’Olimpia Milano ha ricevuto le onde positive della grandezza del suo mitico playmaker, dando la spallata decisiva alla partita, con un 11-0 e il 3/3 da tre di MarShon Brooks, che D’Antoni lo ha avuto da allenatore nei Lakers. Bella. Ma inverosimile. Più prosaicamente, l’EA7 s’è presentata a inizio ripresa, dopo la celebrazione dantoniana, col miglior quintetto, con Brooks e Melli assieme a sistemare attacco e difesa, e promettenti sguardi, e passaggi, di intesa con scambi di assist tra Gentile, il migliore in campo, e l’americano. Così, complici le 5 sconfitte complessive nelle ultime 6 partite di Efes e Vitoria, si è creato un gruppone di quattro squadre in 2 punti a 4 giornate dalla fine in lotta per il quarto, e ultimo, posto disponibile per i playoff.
(21-22, 43-45; 67-60) EA7 MILANO: Hackett 11 (5/5, 0/4), Gentile 23 (6/10, 3/5), Moss 3 (1/1), Melli 8 (1/2, 2/4), Samuels 19 (7/9); Ragland 2 (1/4, 0/3), Brooks 17 (2/5, 4/4), Cerella, Kleiza 3 (1/3 da 3), Elegar 4 (2/2). N.e.: James, Gigli. All.:Banchi. UNICAJA MALAGA: Markovic 5 (1/1, 1/4), Toolson 15 (3/5, 3/7), Suarez 4 (2/2), Thomas 4 (2/3), Golubovic 6 (2/5); Gabriel (0/1), Granger 14 (3/5, 1/5), Vazquez 4 (2/5), Kuzminskas 11 (1/3, 2/5), Green 22 (5/7, 2/3). N.e.: Karahodzic, Stefansson. All. Plaza. ARBITRI: Pukl (Slo), Nuran (Tur), Foufis (Gre). NOTE - T.l.: Mil 10/13, Mal 17/23. Rim.: Mil 33 (Samuels 8), Mal 22 (Granger 6). Ass.: Mil 22 (Hackett 6), Mal 24 (Granger 9). Prog.: 5’ 98, 15’ 33-35, 25’ 58-49, 35’ 80-74 Tec.: Gabriel 32’13” (74-64). Ant.: Hackett 15’42” (33-37), Samuels 37’24” (82-77). Spettatori 9200.
LA GUIDA
S
STIMOLO Conquistarlo resta difficile, ma Milano non è più spacciata: ora dipende da lei. Banchi è sincero con chi gli chiede se la squadra abbia avvertito la presenza di D’Antoni: «No. Sono felice, però, perché abbiamo contribuito
L’Efes k.o. a Mosca Olimpia a una vittoria dal quarto posto
Alessandro Gentile, 22 anni, ieri miglior marcatore di Milano con 23 punti, 6 su 10 da 2 e 3 su 5 da tre CIAM/CAST
modestamente a una celebrazione storica del club. E che Mike, come ha detto anche alla squadra, sia stato felice di riassaporare il gusto del basket europeo, le emozioni di Milano. E’ arrivata l’agognata vittoria casalinga nelle Top16 contro la capolista della Liga spagnola, con una partita consona. Ora c’è il derby con Varese». E’ difficile giocare in condizioni simili, quando la famosa scimmia sulla spalla, la pressione che per tanti anni ha accompagnato e attanagliato i giocatori che hanno vestito la maglia di Milano è li in carne e ossa, anzi in tante carni e ossa, quanti erano i molti giocatori della storia di Milano, non tutti
campioni come Mike D’Antoni, presenti a bordo campo. Milano prova a scuotersi, tra una buona aggressività e disattenzioni che Malaga trasforma in un 4/5 da tre nei primi 10’. LA MAGLIA Coi cambi, l’EA7 balla un po’ troppo in difesa, Brooks risponde male a una sostituzione ingenerosa di Banchi, e Malaga con l’ingresso di Vazquez piazza l’8-0 che gela il Forum (26-33). Gentile è bravo a prendere la partita per i capelli, duetta col rientrato Brooks, e con un bel 14-6 Milano risorpassa scaldando i tifosi per la cerimonia di metà partita. Finita la quale, con la maglia
n.8 sospesa sul campo, l’EA7 produce un 11-0 e tocca il +10 grazie ai 14 punti di Brooks nel terzo quarto. La situazione resta complicata, perché l’ex sassarese Calebb Green gioca la sua miglior partita in Eurolega col career high, ma c’è la maglia di Mike appesa. Gentile e, alla fine, anche Hackett giocano da leader e quando Malaga con la tripla di Toolson a 21” dalla fine torna a -2, c’è l’angelo custode: Brooks raddoppiato telefona un passaggio a Melli che Green riesce solo a sfiorare con la punta delle dita. La palla resta all’Olimpia, Gentile mette in ghiaccio la vittoria. Grazie Mike. © RIPRODUZIONE RISERVATA
La sconfitta dell’Efes a Mosca tiene ancora aperte le speranze dell’Olimpia, che ora è a una sola partita di distanza dal quarto posto occupato in coppia proprio dai turchi e dal Vitoria. Ai milanesi, nelle ultime quattro giornate, potrebbero però non bastare tre successi, anche se l’obiettivo primario è vincere sistemando pure la differenza canestri. GIRONE E Galatasaray Istanbul-Stella Rossa Belgrado 68-91; BarcellonaMaccabi Tel Aviv 89-71; Real Madrid-Alba Berlino 93-62. Ieri: Zalgiris KaunasPanathinaikos 76-70 (Cherry 18; Pappas 21). Classifica: Real Madrid 9 vinte-1 persa; Barcellona 7-3; Maccabi 6-4; Panathinaikos 5-5; Alba Berlino, Zalgiris Kaunas 4-6; Stella Rossa 3-7; Galatasaray 2-8. GIRONE F Nizhny Novgord-Vitoria 89-85. Ieri: Cska Mosca-Efes Istanbul 88-83 (Teodosic 20; Draper, Perperoglu 14); Milano-Malaga 90-86; Olympiacos PireoFenerbahce Istanbul 64-73 (Lafayette 14; Goudelock 24). Classifica: Olympiacos, Cska, Fenerbahce 8-2; Efes, Vitoria 4-6; Novgorod, Milano 3-7; Malaga 2-8. ADRIATIC LEAGUE (mc.) L’Umana Venezia femminile va a caccia dell’Adriatic League: stasera (ore 19.30) semifinale della Final Four contro le padrone di casa dell’Athlete Celje, in precedenza Radivoj Korac Belgrado-Volvano Buducnost Podgorica. Domani le finali.
IL FILM DI UN EVENTO SPECIALE
La festa non può essere completa senza la famiglia al fianco: la moglie Laurel e il figlio Michael ricevono l’ovazione dal Forum LAPRESSE
Assist di D’Antoni, canestro di Meneghin: sul loro asse, Milano ha costruito la sua leggenda. Ecco l’abbraccio tra due giganti Olimpia CIAM/CAST
Uno era la mente in panchina, l’altro l’esecutore sul parquet: Mike D’Antoni e Dan Peterson si scambiano ancora opinioni CIAM/CAST
Mike D’Antoni parla alla gente del Forum e dietro di lui scorre la storia dell’Olimpia con i campioni che hanno giocato con lui CIAM/CAST
f RITIRATA LA MAGLIA NUMERO 8 DEL PLAY
LA NOTTE DI MIKE
Orgoglio e leggenda «Senza i miei compagni non sarei stato nulla» 1La storia dell’Olimpia schierata per celebrare il campione
Meneghin: «Semplicemente, con lui siamo diventati grandi» Mike D’Antoni, 63 anni, col numero 8; sotto, con Giorgio Armani CIAM/CAST
Vincenzo Di Schiavi
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ike Night. Tenera è la notte col suo refolo di storia, orgoglio, scudetti e Coppe Campioni. La maglia numero 8 di D’Antoni sale lenta verso le volte del Forum, accompagnata dall’occhio lucido di chi porta i capelli grigi e il compunto rispetto dei ragazzi vestiti con la t-shirt «Red shoes are back», griffe dell’era Armani ma che riecheggia una storia gonfia di trionfi e grandi miti. Quello forse più amato di tutti spiega, col suo baffo inimitabile, che «non ho mai fatto niente da solo. Chiedo ai miei compagni di venire vicino a me». Sfilano tutti, mentre il vessillo
s’inerpica, e Mike li celebra con grande semplicità: «Sono gli uomini migliori che abbia mai conosciuto. Non ho mai fatto un passo senza di loro», invece di celebrare se stesso. Riconoscenza. I grandi, sappiatelo, ragionano così. SPECIAL ONE Nasi all’insù. Anche quelli di chi ha contribuito a creare l’aurea celestiale del grande Mike. Tony Cappellari è l’uomo che lo ha portato all’Olimpia su segnalazione di Jim McGregor: «Accompagnai Bogoncelli a vederlo in amichevole: dopo 5 minuti lo firmò. Poi Mike ha scritto la storia dell’Olimpia. Vedere la sua maglia ritirata mi gonfia il cuore di emozioni perché con lui ho
un rapporto che va oltre il basket: ogni giorno veniva in sede, viveva il club a 360 gradi, logico che nascesse qualcosa di speciale. Il suo segreto? Rendere semplici le cose che non lo erano. E una leadership innata. Oggi (ieri, ndr) ha compiuto 70 anni Ossola. Ecco, di gente che gestiva una squadra come hanno fatto Mike e Aldo, non ne ho più vista». E poi c’è l’uomo che lo ha guidato dalla panchina: «Ribaltiamo il concetto — dice Dan Peterson — lui era il mio uomo in campo. Milano gli ha tributato il riconoscimento che meritava per quello che ha fatto da
giocatore e allenatore. Ha vinto tutto e perso qualcosa, ma sempre insieme al gruppo». Mike ridacchia: «Sì, in effetti 5 scudetti e due Coppe dei Campioni sono poche, potevo fare di più...». FRATELLO E MITO Si è mai visto un playmaker migliore di Mike? Peterson parte in quarta e non ammette repliche: «No, forse solo Steve Nash è al suo livello». Vittorio Gallinari, il fratellino dei primi anni italiani, trasuda adorazione: «Per un anno abbiamo vissuto assieme, leggeva continua-
mente, divorava libri, riviste, di tutto. Per me è stato un numero uno in tutti i sensi. Un leader in campo, mentre fuori mostrava la disponibilità di uno qualunque e non della star quale era. La sua crescita è stata unica: difensore, grande regista e poi anche un fenomenale attaccante. Penso però che il suo lato umano fosse superiore anche all’immenso talento». Che comunque faceva venire i brividi: «Specie a noi giovani — spiega Gallinari — Il suo istinto nel rubare i palloni ci terrorizzava. In allenamento, prima di passare la palla, guardavamo dove fosse piazzato». L’altra standing ovation della serata se la prende Dino Meneghin quando mette piede dentro al Forum. Meneghin-D’Antoni-McAdoo: trittico sublime. Per i più, inarrivabile: «Ma la nostra Milano — precisa il grande Dino — era anche altro: Premier, Gallinari, Schoene, Carroll. Mike? Semplicemente il playmaker che ha reso grandi tutti noi». Adriano Galliani, a.d. del Milan, storico tifoso Olimpia, non sta nella pelle: «Ho i lacrimoni per i 13 anni meravigliosi che ci ha regalato. Nei finali punto a punto era la nostra certezza: palla a Mike e il gioco era fatto. Ricordo tante vittorie in volata con lui in campo e non era un caso. D’Antoni è la storia di questo club, il simbolo. Li amiamo tutti quei grandi miti, ma Mike, per i tifosi, è un gradino sopra a chiunque». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Basket R Nba
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Irving 57, fa vincere LeBron «Ma io mi ispiro a Bryant»
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TENNIS A INDIAN WELLS
1Il play di origini australiane batte gli Spurs e fa volare i Cavs: «Ogni volta che il mio gomito è orientato verso il canestro, penso di segnare. L’ho imparato da Kobe»
Miraggio Giorgi fa 18 doppi falli ed è subito fuori
Riccardo Pratesi @rprat75
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o c’ero. L’impresa sportiva di Kyrie Irving contro i San Antonio Spurs, i 57 punti segnati nel successo dopo un supplementare in Texas contro i campioni dei suoi (e di LeBron, dai) Cleveland Cavaliers è di quelle che sei felice di poter dire di aver visto dal vivo. Di quelle che non scordi presto, forse mai. Stropicciandoti gli occhi. Tutto vero: 57. In una vittoria contro la squadra che resta da battere, in Nba, a prescindere dal record. E che a marzo non perdeva dal 2013. Sì, 57. Con LeBron vicino, nonostante LeBron vicino. La faccia di Tim Duncan, che nella gloriosa e infinita carriera ne ha viste parecchie, dopo la tripla che ha portato la partita al supplementare, proprio sulla sirena, diceva tutto: «Really?». Davvero. L’AT&T Center della città dell’Alamo, chiassoso come mai finora in stagione, era prima incredulo e poi ammutolito, alla fine. Il più felice di tutti? Proprio LeBron, che a notte inoltrata continuava a postare foto sui social network di lui e Irving, complimentandosi con il «ragazzo». Con un (quasi) 23enne così vicino difficile non immaginare una scorpacciata di successi nel futuro immediato e pure prossimo. L’Est è ufficialmente nei guai. Per parecchio tempo. MENTALITA’ VINCENTE Irving non è nuovo a serate cosi. Aveva già segnato 55 punti in stagione. Contro Portland. Allora mancava LeBron, acciaccato. E dunque Cleveland giocava per lui. Stavolta l’attenzione iniziale era sul duello, splendido, James-Leonard. Poi Parker ne ha stuzzicato l’orgoglio, con i suoi 31 punti. Lui si è esaltato nel duello col francese e cosi è andato in trance agonistica: 27 punti tra 4° quarto e supplementare; 7/7 da 3 punti, 10/10 ai liberi, 20/32 complessivo. Un mostro. Prima di compiere 23 anni solo altri 2 giocatori hanno avuto multiple partite con 50 punti: Barry e LeBron. Ma non vi aspettate sceneggiate alla Westbrook, alla fine. Non ha voluto neppure il pallone ricordo a fine gara. Irving vuole di più. Titoli individuali e di squadra,
Camila Giorgi, 23 anni, è numero 33 del mondo
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amila Giorgi non può cercare attenuanti per il mese di stop e l’influenza: l’eliminazione k.o. d’acchito nel primo torneo Masters 1000 dell’anno a Indian Wells (Usa, 5 milioni di euro, cemento) fa davvero male. Perché la picchiatrice di Macerata si suicida con 18 doppi falli, fra addirittura 54 errori gratuiti, regalando una bella fetta dei 78 punti dell’inglese Heather Watson, che aveva battuto nell’unico precedente di Pechino 2012. La miglior giovane azzurra dilapida il 3-1 iniziale, si eclissa per 10 punti di fila fra la fine del primo e l’inizio del secondo set, e poi esce completamente dal match fino allo 0-5. Finché, coi suoi famosi fendenti alla «o la va o la spacca», rimonta a sorpresa fino all’insperato 5-5. Peccato che poi paghi lo sforzo col nuovo break e si arrenda col duplice 7-5. E’ davvero un risultato che fa male, anche in prospettiva classifica per la numero 33 del mondo, che così non difende gli ottavi raggiunti l’anno scorso sul cemento della California, dopo essere partita dalle qualificazioni, e perderà ancora posizioni nel computer.
Kyrie Irving, 22 anni, è già stato eletto mvp dell’All Star Game 2014 e dell’ultimo Mondiale in Spagna vinto dagli Usa REUTERS
GIOVEDI’ NOTTE
Kyrie-James coppia d’oro Bargnani 16 con i Lakers ● I 57 Kyrie Irving sono la miglior prestazione stagionale della Nba e il record nella storia dei Cavs (precedente, 56 di LeBron James nel 2005). E’ anche la migliore prestazione nella stagione regolare Nba dai 61 punti di LeBron del 3 marzo 2014. I Cavs hanno la coppia più produttiva della Nba: James e Irving, terzo e nono della classifica realizzatori, realizzano assieme 48.1 punti a partita, più del duo di Golden State CurryThompson (45.4). Ai 57 punti di Irving, e i 31 di LeBron, hanno risposto i 31 di Tony Parker. In ombra Belinelli: 4 punti in 22’, con 0/4 da tre. Giovedì notte c’è anche la triste sfida tra New York e Lakers, 30 vittorie in due. Vince Derek Fisher, al suo ritorno a Los Angeles, grazie anche a 16 punti in 33’ (con 8/10 ai liberi) di Andrea Bargnani. RISULTATI: San Antonio-Cleveland 125-128 dts; LA Lakers-New York 94-101; Indiana-Milwaukee 109103; Washington-Memphis 107-87; Utah-Houston 109-91.
da aggiungere all’Mvp all’All Star Game 2014. E all’Mvp del Mondiale 2014, alla medaglia d’oro conquistata in Spagna agli ordini di Coach K — il suo allenatore pure al college, a Duke, nel suo unico anno universitario — per la nazionale americana. Kyrie ha una fiducia enorme nei suoi mezzi. Il suo pensiero prima della tripla del pari a fine tempi regolamentari? «Ogni volta che il mio gomito è orientato verso il canestro, penso di avere un’ottima possibilità di segnare. L’ho imparato da Bryant». AUSTRALIANO D’AMERICA Il resto l’ha imparato da papà Frederick, giocatore di pallacanestro professionista, in Australia. Dove Kyrie, che ha la doppia cittadinanza, è nato. Papà l’ha tirato su da solo: Irving ha perso mamma Elizabeth a soli 4 anni. Ha imparato ad affrontare le difficoltà della vita. All’high
school era considerato ottimo, non eccellente, sino all’ultimo anno. Il fenomeno nel New Jersey era considerato il suo compagno di squadra, Kidd Gilchrist. Al college ha incantato, ma un infortunio patito contro Butler aveva fatto dubitare qualcuno, anche dopo la scelta al numero 1 al Draft 2011. Fragile. Sopravvalutato, dopo solo 11 partite da poter giudicare? Poi i numeri pazzeschi a Cleveland. In 3 stagioni. Ma tante sconfitte, niente playoff. Altre critiche. Ma ora, con LeBron accanto, sa che può vincere un titolo. E consacrarsi finalmente nell’Olimpo Nba. Senza se e senza ma. Ah, volete sapere come festeggerà i 57 agli Spurs? Una visita a Disney World, a Orlando, prima della sfida coi Magic di domenica pomeriggio. Lui non lo sa, ma in tanti si sono sentiti a Disney a vedere le sue magie contro gli Spurs… © RIPRODUZIONE RISERVATA
PENNETTA Subito eliminata in doppio con la nuova compagna, Hsieh, Flavia Pennetta, campionessa in carica, 16 del mondo e 15 del torneo, fa l’esordio direttamente al 2° turno contro Madison Brengle (Usa, n. 46), con la quale ha perso nel 2007 a Los Angeles. Debutta anche Sara Errani, 12 Wta e 11 del tabellone, contro la giovane cinese Lin Zhu che ha rimontato la Schiavone. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Primo turno, donne: Watson (Gbr) b. GIORGI 7-5 7-5; Karatantcheva (Bul) b. Pironkova (Bul) 7-5 6-1; Hercog (Slo) b. Zvonareva (Rus) 6-1 6-1; Townsend (Usa) b. Mattek (Usa) 6-4 5-7 7-5; Makarova (Rus) b. Vesnina (Rus) 6-4 6-0; A. Radwanska (Pol) b. Riske (Usa) 6-3 6-1; uomini: Dolgopolov (Ucr) b. Dancevic (Can) 6-2 7-5; Klizan (Slo) b. Andujar (Spa) 7-6(4) 6-3;Harrison (Usa) b. Fish (Usa) 6-4 4-6 7-6 (3); Mannarino (Fra) b. Zverev (Ger) 6-4 6-4; Kokkinakis (Aus) b. Struff (Ger) 7-6 (3) 6-3; Coric (Cro) b. Haider-Maurer (Aut) 6-4 6-4; Duckworth (Aus) b. Thiem (Aut) 7-6 (5) 6-1; Ramos (Spa) b. Troicki (Ser) 6-4 6-4. BRINDISI POPOLARE Prezzi popolari per i biglietti dello spareggio di Fed Cup, Italia-Usa, del 18-19 aprile sulla terra di Brindisi, la città di Flavia Pennetta, nella regione della tarantina Roberta Vinci. Sul circuito Ticketone e nelle prevendite abituali, abbonamenti per la 2 giorni da 33 a 77 euro; gli under 16 ne pagano 25: ai primi 400 in regalo una T-shirt azzurra per colorare gli spalti. SHARAPOVA A SOCHI Dopo il 1° turno di Fed Cup contro la Polonia, Maria Sharapova giocherà anche nelle semifinali con la Germania del 18-19 aprile a Sochi, dove la siberiana si trasferì con la famiglia per sfuggire al disastro di Chernobyl. «Sochi, sto per tornare, stavolta con il mio equipaggiamento da tennis», ha scritto su twitter Masha, che un anno fa nella città sul Mar Nero ha commentato i Giochi invernali per la Nbc ed ha portato la fiaccola olimpica. L’altra semifinale è Repubblica CecaFrancia (castigatrice dell’Italia a Genova).
Pallavolo R SuperLega: anticipo della 23ª giornata
Piacenza ultima chance per i playoff: oggi o mai più 1Scontro diretto a casa di Molfetta E intanto grande colpo di Perugia: preso Anderson
Marchetti - Verdesca - Menconi
U
ltima chiamata per Piacenza, che deve assolutamente vincere lo scontro diretto con Molfetta (17.30 diretta RaiSport 1) per continuare a sperare nei play off. «Per noi è una finale – spiega Hristo Zlatanov, capitano del Copra – ma lo era anche domenica scor-
sa e comunque saranno decisive tutte le gare fino al termine della stagione regolare». Tornare dalla Puglia con tre punti permetterebbe agli emiliani di dimezzare a soli 3 punti lo svantaggio proprio su Molfetta ottava, e a quel punto i playoff sarebbero ancora raggiungibili. Camperi, alla seconda gara da capo allenatore nella massima serie, non si sbilancia ma con la buona prova di domenica scorsa è probabile che Massari si sia conquistato il posto a scapito di Papi. Per il resto: Tavares-Poey, Alletti-Ostapenko, Zlatanov in banda, con Mario Junior libero. Per contro per Molfetta è la grande occasione. In caso di successo da 3 punti, l’accesso ai
play off sarebbe praticamente certo con tre giornate d’anticipo, perché volerebbe a quota 30 punti, +9 della Copra Piacenza. In tribuna il c.t. Mauro Berruto che ha seguito anche l’allenamento di ieri . Di Pinto schiererà Torres opposto, in banda Sket e Noda Blanco, come palleggiatore Hierrezuelo, centrali Candellaro e Bossi, Romiti libero. ANDERSON Sarà a Perugia entro i primi di aprile, direttamente da Berlino dopo la final four di Champions League, lo schiacciatore statunitense Matthew Anderson (28 anni), ex Modena ed attualmente allo Zenit Kazan, con cui la Sir Safety ha raggiunto un accordo per i
play off.Sansepolcro prova il libero dell’Australia, Luke Perry, dal Rovaniemi (Fin).
Camperi e Meoni TARANTINI
CLASSIFICA Modena 54; Trento 50; Macerata 48,; Verona 44; Perugia 42; Latina 35; Ravenna 28; Molfetta 27; Piacenza 21; Monza 18; Padova 12; Sansepolcro 10; M ilano 7 PER MACERATA (m.g.) Macerata monitora il mercato estero per cercare il sostituto di Baranowicz. “I registi italiani all’estero (Travica, Falaschi, Saitta, Carletti. Vermiglio no, perché quest’anno ha già giocato in Italia) –dice il diesse Recine- non sono raggiungibili perché impegnati nei playoff. Quindi, se ci sarà l’occasione ci guardiamo intorno per uno straniero. Ferma restando la massima fiducia in Nat Monopoli”. Intanto dalla prossima settimana arriverà un palleggiatore almeno per gli allenamenti,
Serie A-1 donne a Bergamo arriva Novara ● Oggi alle 20.30 anticipo della 20ª di A-1 donne Bergamo-Novara. CLASSIFICA Novara 49, Modena 42; Casalmaggiore 41; Conegliano 35; Busto 34; Piacenza 32; Bergamo 31; Montichiari 28; Scandicci 21; Firenze 20; Forlì 5; Urbino 4. CLUB ITALIA Ieri in un hotel romano incontro tra i vertici federali (Magri e il c.t. Bonitta) e di Lega per l’inserimento del Club Italia nella prossima A-1. I club sono d’accordo, ma ci sono ancora aspetti da valutare.
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SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Siamo in onda! R
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Venezia, l’esame va sul canale 59
1Oggi il grande basket: nell’anticipo (20.30) su GazzettaTv contro Pistoia deve difendere il 2° posto 1
clic
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LA GUIDA Le notizie dalle 7 Motori, Tuttogol e il Fantacalcio
COME RISINTONIZZARE I VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59 ● Se non vedi GazzettaTv sul canale 59 puoi eseguire le seguenti procedure Se possiedi un Tv o un Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando 2. Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK per accedere alla configurazione dei canali 4. Impostare la Modalità di sintonia dei canali su DTV 5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca dei canali Se possiedi una Sky Digital Key 1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciar inviata la configurazione 3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK
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● 1 Ariel Filloy (28 anni) al tiro, contrastato da Julyan Stone (26) nella gara di andata tra Venezia e Pistoia 2 Dan Peterson, 79 anni, commenterà la sfida del PalaCarrara insieme a Davide Chinellato 3 Mike D’Antoni, 63 anni, circondato dalle giovanili dell’Olimpia CIAMILLO-CASTORIA/IPP
Vincenzo Di Schiavi
A
Pistoia riuscirà anche quest’anno la scalata playoff? E’ la Venezia di Recalcati, seconda in classifica da sola, la vera antagonista di Milano? Eccovi alcuni temi che renderanno croccante la sfida tra Giorgio Tesi Group e Umana, anticipo della 7a giornata di ritorno di Serie A, in diretta su GazzettaTv alle 20.30. A raccontare la gara del PalaCarrara un binomio già ben rodato nelle dirette web di Gazzetta.it: Davide Chinellato e Dan Peterson. Insomma sul canale della Rosea, il sabato sta diventando sempre più il giorno del grande basket. Pistoia-Venezia sarà infatti condita da un pre (dalle ore 20) e post gara in cui ver-
ranno trattati i temi più intriganti, non solo della partita ma del momento, con interviste e commenti dallo studio di via Rizzoli. Un format condotto da Michele Gazzetti, con la partecipazione del nostro Luca Chiabotti e Franco Casalini. MENÙ Le emozioni del ritiro della maglia numero 8 di D’Antoni e la Convezione fimata da Lega e Fip lunedì scorso a Milano. Vi riproporremo gli eventi più pregnanti della settimana con un’intervista al grande Mike e al presidente federale Gianni Petrucci, che anticipa alcune novità scaturite dall’accordo con la Lega. Ma il piatto forte rimane la sfida del PalaCarrara dove la Pistoia di Moretti (2 vinte e 3 perse il bilancio personale con Recalcati) ha
LA CLASSIFICA L’anticipo di Gazzetta Tv è l’antipasto della 7 giornata che domenica prevede Cremona-Trento, Capo d’Orlando-Pesaro, Avellino-Sassari, Milano-Varese, Cantù-Caserta, Bologna-Brindisi (20.30 RaiSport1) e il posticipo di lunedì Roma-Reggio Emilia (20, RaiSport 2). CLASSIFICA: Milano 36; Venezia 32; Sassari, Reggio Emilia 30; Brindisi 24; Trento* 22; Cremona, Bologna (-2) 20; Pistoia*, Cantù 18; Avellino, Capo d’Orlando 16; Roma, Varese 14; Pesaro 12; Caserta (-1) 7. * una gara in meno.
l’obbligo di riscattare la sconfitta di Bologna di due settimane fa, dopo lo stop forzato dovuto all’inagibilità del proprio palasport. Venezia invece deve mandare un segnale di continuità che, tra l’altro, consentirebbe di centrare il record di vittorie in regular season (sarebbero 17), scavallando quello stabilito nel 2012-’13. Recalcati recupera Peric, Ruzzier, Goss e manda una carezza ai suoi: «Tranne il primo giorno della settimana hanno lavorato tutti, compreso Goss anche se non è ovviamente ancora al 100 per 100. Ho visto i ragazzi giustamente contenti ma senza eccessiva euforia. Mi piace sempre di più come la squadra affronta il lavoro e ogni situazione con lo spirito giusto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
MATTINA 7 Gazzetta News 7.15 Gazzetta News 7.30 Gazzetta News 7.45 Gazzetta News 8-8.45 Gazzetta News 9 11X90 9.05 Sport Science 10 11X90 10.05 Bomber 11 11X90 11.05 Pazzi per i derby 12 11X90 12.05 +3 Fantanews 12.35 Gazzetta News Sottocanestro 13 Gazzetta News 13.30 Gazzetta News POMERIGGIO 14 Gazzetta News 14.30 Magazine Snowboard 15 11X90 15.05 The Speedgang - La banda dei motori 16 11X90 16.05 +3 Fantanews 16.30 Tuttogol 17.00 11X90 17.05 Campioni a confronto 17. 30 Campioni a confronto 18 11X90 18.05 Gazzetta News Sottocanestro 18.30 Condo’ Confidential 19-19.30 Gazzetta News SERA 20 Aspettando la partita 20.30 Basket Diretta 22.30 Condo’ Confidential 23 Gazzetta News 23.30 Gazzetta News
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Sport invernali R Sci: coppa del Mondo ad Are
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Nadia Fanchini, sei gigante Più forte anche del dolore
MONDIALI JUNIORES
1E’ seconda dopo due anni: «Ho preso antidolorifici, non riuscivo a stare in piedi». Quattro azzurre nelle 10. La Fenninger vince e supera la Maze
Henri Battilani, valdostano di Gressan PENTAPHOTO
Battilani oro nella discesa La Delago terza
Pierangelo Molinaro
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eppure lei alla fine ci credeva e si è messa a piangere prima di salire sul podio. Nadia Fanchini non vedeva il panorama da lassù dal febbraio 2013, quando conquistò l’argento della discesa ai Mondiali di Schladming, in Coppa del Mondo addirittura dal gennaio 2010, quando si piazzò seconda nella discesa austriaca di Haus im Ennstal. Cinque anni fa stava volando verso l’Olimpiade di Vancouver, dove sognava medaglie, ma nell’ultima gara prima di partire, a St. Moritz, si fracassò entrambe le ginocchia e persino il prosieguo della carriera fu messo in dubbio. Da allora non ha una vita facile, le ginocchia continuano a farle male ed è costretta a dormire con un cuscino fra le due articolazioni, sennò il dolore non la lascerebbe addormentare. IL CAPOLAVORO Anche ieri non ci credeva molto. «Avevo un gran dolore, faticavo a stare in piedi diritta – racconta Nadia – tanto che fra le due manche ho dovuto assumere un antidolorifico». Ma quel dolore quando si è affacciata al cancelletto se l’è dimenticato e nel giorno in cui l’austriaca Fenninger ha superato la slovena Maze in vetta alla classifica generale di Coppa del Mondo (+45 punti), Nadia ha espresso il meglio del suo repertorio, utilizzando al meglio quei piedi con cui, come ha detto l’allenatore della Vonn, Riml,«Potrebbe suonare anche il violino». Quinta alla fine della prima manche su una neve molle che non l’ha mai vista emergere, si è scatenata nella seconda e solo la Fenninger nella somma finale del tempi ha fatto meglio di lei. Ma Nadia in questa seconda discesa le ha rifilato 33/100. «Sono contenta
1Henri è figlio di un maestro di
tennis. Nicole ispirata dalla Sosio Stefano Fiorucci
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perché quasi non ci credevo più – afferma la finanziera bresciana –altre volte, anche in questa stagione stavo andando forte, ma poi qualcosa è sempre girato storto». Ma che la Fanchini fosse in forma lo si era capito già la scorsa settimana quando si era piazzata quarta nel superG di Garmisch. «Voglio dedicare questo podio al mio ragazzo, Devid Salvadori, allenatore della squadra B. Se sono qui è perché lui ha sempre creduto in me e mi ha seguita anche nei momenti più difficili». GLI SCI Ma c’è un piccolo particolare tecnico che ha aiutato Nadia, gli sci che usa. «Con le mie ginocchia – spiega – non potevo utilizzare sci troppo rigidi, e quelli che uso vanno molto meglio su questa neve
primaverile». Ma tutta la squadra ha lavorato su questo particolare negli ultimi giorni ed il risultato si è visto: 4 atlete nelle prime 10 ci permettono di portarne la prossima settimana ben 5 alle finali di questa specialità a Meribel (Fra). Ieri sesta si è piazzata Federica Brignone (secondo tempo per lei nella seconda manche), che ha preceduto di 2/100 la ventenne Marta Bassino. Questa ragazza è arrivata di corsa dai Mondiali juniores che si sono conclusi ieri ad Hafjell, in Norvegia, ed anche in questa occasione ha lanciato lampi di classe non comuni. Ha talento da vendere, deve sono mettere ordine nella sua gara e presto vedremo anche lei suo podio. Decima Manuela Moelgg. In classifica anche Francesca Marsaglia (15a), Irene Curtoni (16a)
che ha preceduto la sorellina Elena. Sette atlete in classifica su 9 al via. Un premio al lavoro svolto da Livio Magoni, un tecnico fra i migliori al mondo che da due stagioni lavora duramente con queste ragazze per ridare loro fiducia e mettere ordine nella loro tecnica. Complimenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Nadia Fanchijni, 28 anni, in Coppa del Mondo vanta una vittoria nel superG di Lake Louise 2009 e 10 podi AP
ell’ultima giornata dei Mondiali jr di Hafjell (Nor). l’Italia incrementa il bottino nella discesa con l’oro fra gli uomini di Henri Battliani ed il bronzo di Nicole Delagofra le donne. Il valdostano ha preceduto il norvegese Monsen e lo svizzero Hintermann. L’altoatesina è stata battuta dalle norvegesi Holtmann e Tviberg. Battilani, 21enne ragazzone di 1.80 per oltre 90 kg, già 6° mercoledì in superG a 15/100 dal podio, è al settimo cielo: «Questo risultato viene a in una stagione che avevo iniziato bene con l’esordio in Coppa del Mondo, a Lake Louise e che si era però complicata – spiega – per un’infiammazione tendinea». Poi gradualmente è tornata la forma e con essa anche i risultati: due ori, in superG e discesa ai Tricolori giovani di Pila, sulle piste di casa (vive a Gressan); lì ha iniziato a sciare, ma non sotto la guida del padre, come spesso accade. Papà Gianluca infatti è sì allenatore, ma di tennis, bolognese arrivato in Val d’Aosta per sposare mamma Elena, che invece è maestra di sci. Henri ha un diploma da geometra per ora «dimenticato» nel cassetto. Dopo 5 gare stagionali in coppa del Mondo ora come iridato junior lo aspetta la discesa delle finali di Meribel. DELAGO Anche la 19enne Nicole Delago ha esordito in questa stagione nel massimo circuito, a St. Moritz. Nicole, gardenese, abita a pochi passi dall’arrivo della mitica Sasslong; i fratelli della madre, Karla e Oscar, hanno entrambi un passato in nazionale. E’ felicissima: «Ho cercato di dare il meglio, ero andata bene nelle prove, ma poi la gara è sempre un’altra cosa. Sono contenta per la squadra (ieri la Gasslitter 7a, la Sosio 9a) e anche per l’oro della Sosio in super G (è la sua compagna di camera, n.d.r.). Quella vittoria - ammette Nicole - mi ha motivato». © RIPRODUZIONE RISERVATA
BIATHLON: MONDIALI
Italia, sono sempre bellezze di bronzo 1Staffetta donne ancora sul podio: che Vittozzi al lancio, poi Oberhofer, Gontier e la leader Wierer completano l’opera Riccardo Crivelli
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agazze con la carabina. Senza paura. E nel Far West del biathlon, dove bastano millimetri per ritrovarsi all’inferno e servono cuore freddo e mani calde, le italiane che sciano e sparano si fanno rispettare, eccome, al cospetto del mondo. Lisa, Karin, Nicole e Dorothea, bellezze di bronzo. Due anni dopo Nove Mesto, la staffetta femminile tricolore è di nuovo sul podio iridato, una continuità che profuma di talento e consapevolezza.
GIOVANE E FORTE Un gruppo solido, compatto, che ha metabolizzato l’addio della guida storica Ponza e può affidare il lancio a un’esordiente di vent’anni, la sappadina di radici friulane Lisa Vittozzi. E lei risponde con una prova senza errori al tiro e due giri con gli
sci a contatto con il resto del gruppo: «Nel primo non ho voluto forzare per non arrivare scoppiata ed è stata la scelta giusta, al poligono mi sono sentita bene e non ho avvertito pressioni». Mentre la tensione tritura alcune delle squadre favorite, dalla Repubblica Ceca sempre sul podio in Coppa in stagione (con tre vittorie) alla Bielorussia della sempre più ammaccata Domracheva, fino alla Polonia e alla Norvegia, l’Italia rimane sempre là davanti, padrona della situazione. La Oberhofer, addirittura, chiude in testa la seconda frazione: «Forse avrei potuto sparare meglio nella seconda serie, li ho visti anche bene ma ho accorciato i tempi tra un colpo e l’altro, sugli sci ho provato a recuperare. Questa medaglia è anche per gli skiman, che hanno fatto un lavoro eccezionale e ci hanno consentito di essere davvero veloci».
Da sinistra Dorothea Wierer, 24 anni , Nicole Gontier, 21, Lisa Vittozzi 20 e Karin Oberhofer, 29: l’Italia bissa il bronzo dei Mondiali 2013 AFP
LEADER Nella terza frazione, con la Gontier che resiste con i denti e l’orgoglio nonostante una condizione non al top, la Germania prende il comando trascinata dalla Hinz, ex fondista da juniores che è un fulmine sugli sci e non sbaglia un colpo e la Russia, sulle ali della Yurlova che ha appena vinto
l’individuale, si installa al secondo posto. Italia terza, Francia, addirittura con la diciottenne Breisaz, quarta. E’ una questione solo tra di loro, nell’ultima frazione entrano in scena le big ad eccezione della Russia, che infatti paga cara la tremarella della Shumilova, che si fuma mezzo mi-
nuto di vantaggio e all’ultimo poligono non può più tenere il passo delle azzurre e delle francesi. La Germania con la Dahlmeier va a prendersi un oro che mancava dai tempi della Neuner, a dimostrazione che la new generation di una nazione obiettivamente troppo più ricca di potenziali talenti rispetto alla altre può costruire di nuovo le fondamenta da cui dominare i prossimi anni; la Francia, con la Dorin Habert sempre in stato di grazia, si prende il piccolo vantaggio per l’argento, ma la Wierer, da vera leader, tiene lontana la russa e infilza il bronzo come già accadde due anni fa: «Nella gara a squadre, riusciamo sempre a dare qualcosa di più. Sono stata intelligente, sapevo che la Shumilova era dietro di me di poco, ma non potevo arrivare un’altra volta quarta». E adesso chiamatele Calamity Jane. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GUIDA Gigante maschile e slalom femminile: diretta tv dalle 9.15 GIGANTE DONNE (Are): 1. Fenninger (Aut) 2’24”20; 2. N. FANCHINI a 71/100; 3. Brem (Aut) 1”07; 4. Shiffrin (Usa) 1”09; 5. BRIGNONE 1”11; 6. BASSINO 1”13; 7. Hector (Sve) 1”33; 8. Barioz (Fra) 1”49; 9. Gut (Svi) 1”52; 10. MOELGG 1”58; 15. MARSAGLIA 1”97; 16. I. CURTONI 1”98; 17. E. CURTONI 2”06. Non qual. II m.: Agnelli e S. Fanchini. Coppa del Mondo (27 prove): 1. Fenninger (Aut) p. 1341; 2. Maze (Slo) 1296; 3. Vonn (Usa) 842; 13. N. Fanchini 404. Coppa gigante (6 prove): 1. Fenninger (Aut) p. 442; 2. Brem (Aut) 356; 3. Shiffrin (Usa) 321; 5. Brignone 237. OGGI Gigante maschile a Kraniska Gora (Slo, manche ore 9.30/12.30). Coppa gigante (6 prove): 1. Hirscher (Aut) p. 560; 2. Ligety (Usa) 372; 3. Pinturault (Fra) 355; 9. Nani 149. Slalom donne ad Are (10.30/13.30). Coppa slalom (7 prove): 1. Shiffrin (Usa) p. 479; 2. Hansdotter (Sve) 449; 3. Maze (Slo) 374; 14. Costazza 118. TV Dirette su Raisport 1 ed Eurosport dalle ore 9.15. BIATHLON Donne, staff. 4x6 km: 1. Germania 1h11’54’6 (0+6); 2. Francia a 1’00”3 (1+9); 3. ITALIA (Vittozzi, Oberhofer, Gontier, Wierer) a 1’06”1 (0+9); 4. Russia a 1’16”8 (0+7); 5. Norvegia a 1’24”6 (0+10). Oggi (16.30, Eurosport): staff. 4x7.5 uomini (De Lorenzi, Hofer, Bormolini, D. Windisch).
Rugby R Sei Nazioni
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
«Sfidare la mia Francia ormai non mi emoziona più»
TOTAL ENERGY SHOT: PER TUTTI I VERI SPORTIVI E NON SOLO
1Il c.t. Brunel: «Dopo la prima volta, un match come gli altri»
Luca Morisi, 24 anni, il giocatore che più soddisfa Jacques Brunel, sotto FAMA
DOMANI ORE 16: TRE CAMBI PER L’ITALIA *tra parentesi i titolari in Scozia
14 SARTO (Visentin)
7 VUNISA (Favaro)
12 MASI (Bacchin)
10 HAIMONA
9 GORI
5 FURNO
11 VENDITTI
6 MINTO
8 PARISSE
3 CHISTOLINI
La Francia, però, ha appena perso in casa col Galles, le due ultime volte è tornata da Roma sconfitta, in trasferta ha vinto una delle ultime dodici partite disputate e Planet Rugby dice che vinceremo di 4 punti... «Guardate il ranking mondiale: la Francia era e resta favorita. E ha una gran difesa: in tre match ha subito due mete».
15 MCLEAN
13 MORISI
4 BIAGI 2 GHIRALDINI
1 AGUERO RCS
Nonostante i recuperi di Masi e Sarto, non ha avuto la tentazione di insistere su Bacchin e Visentin? «Cercavo maggior esperienza, soprattutto al centro».
ROMA
N
el giorno in cui in Italia, dalle pagine di un libro d’inchiesta, rimbalzano le accuse mosse nei suoi confronti da Olivier Lambert, nel 2007 per alcuni mesi vice del responsabile medico del suo Perpignan («Mi chiedeva di far entrare in campo dei morti, di dare il via libera a giocatori infortunati e più volte ha tentato di impedirmi di far uscire chi era k.o.»), Jacques Brunel appare sereno. Il c.t. azzurro, tramite i media francesi, ha già risposto («Davanti alla stupidità e al narcisismo di un personaggio in cerca di notorietà, avrei optato per l’indifferenza, ma sottolineo solo che la sua collaborazione è terminata in seguito a comportamenti che minavano l’unità dello staff e oltrepassavano le sue competenze») e si dedica alla sua Italia.
Nei giovani, comunque, ha ben dimostrato di credere: nelle 35 partite della sua gestione (9 vinte-26 perse) ha fatto esordire 29 giocatori... «Il problema è sempre lo stesso: una base non sufficientemente allargata. E le esperienze internazionali sono spesso minime. Serve ottimizzare in poco tempo. E anche una certa dose di coraggio».
STARÒ IN AZZURRO FINO AL GIUGNO 2016, POI VORREI UN NUOVO CLUB. CASTRO? NON GUARDO AL NOME DEI GIOCATORI
Brunel, come si tiene a bada l’euforia del dopo Edimburgo? «La vittoria ci ha trasmesso en-
JACQUES BRUNEL C.T. ITALIA
● (ro.pa.) A Twickenham (ore 18, diretta DMax) match da non fallire per l’Inghilterra contro la Scozia: deve vincere per restare in corsa per il titolo. Gli ospiti han perso le ultime 5 sfide e non passano a Londra dal 1983. Due cambi nel XV inglese: estremo torna Brown, dopo la lesione subita con l’Italia, in seconda linea prima presenza nel Torneo per Lawes al posto di Kruis. Tante novità per Cotter: all’apertura, scontata la squalifica, torna Russell, primo cap 2015 per il n. 8 Denton (dopo un infortunio a un polpaccio e preferito a Beattie), Fife e Scott al posto degli infortunati Sean Lamont e Dunbar, Hamilton in seconda per Swinson.
G 6 4 4 2 2 0
V N P 3 3 0 3 2 0 3 2 0 3 1 0 3 1 0 3 0 0
Non ha timori nemmeno nel giubilare senatori... «Castrogiovanni non è convocato per queste due partite, non è stato giubilato. In ogni caso guardo al campo, non al nome che portano i giocatori». Non è curioso che contro la sua Francia si decideranno i destini azzurri nel Sei Nazioni e in Coppa del Mondo? «E’ possibile accada, anche se le due partite saranno molto diverse e la prima non condizionerà la seconda. L’emozione di sfidare la mia ex Nazionale c’è stata la prima volta, ora non più». Il rugby italiano è cresciuto nei sui quattro anni tricolori? «Per certi versi sì, ma le difficoltà restano molte. Soprattutto pensando a franchigie e Accademie». Di chi è la colpa della scarsa crescita? «Di tutti, anche dei media. La copertura è estemporanea. E’ un fatto di tradizione e cultura sportiva. Sapete quanti telespettatori, in Francia, hanno assistito a Scozia-Italia? Due milioni». Cosa farà da grande? «Ho intenzione di rispettare il contratto che mi lega alla Fir fino a dopo il tour estivo 2016. Poi, sebbene i due lavori siano ben diversi o forse proprio per questo, mi piacerebbe tornare in un club». Durante la partita con la Francia, dicono le previsioni, pioverà: meglio o peggio? «Sono tifoso del bel rugby: sotto l’acqua non è facile giocare, a prescindere».
L’INFORTUNIO
Inghilterra-Scozia CLASSIFICA Pt IRLANDA INGHILTERRA GALLES FRANCIA ITALIA SCOZIA
Chi l’ha più soddisfatta? «Morisi, tornare ai vertici dopo quel che gli è successo dice di che pasta sia fatto. Arriverà lontano».
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ORE 18 A LONDRA
Galles-Irlanda Se i Verdi vincono Twickenham ipotecano il titolo inviolata dal 1983 ● (ro.pa.) Il Galles, a Cardiff (ore 15.30 italiane, diretta DMax), si gioca l’ultima chance di restare in corsa per il titolo, l’Irlanda (a punteggio pieno) con una vittoria metterebbe una pesante ipoteca sul trionfo finale. I Dragoni rinunciano al tallonatore Ken Owens, recuperato dall’infortunio e tornato in campo col club (il Leinster) nello scorso weekend. Il c.t. Warren Gatland conferma Scott Baldwin titolare e manda Richard Hibbard in panchina. L’Irlanda recupera invece Jamie Heaslip, dopo l’infortunio alla schiena riportato nella partita di Parigi e Jared Payne che, dopo la concussione, tornerà a far coppia al centro con Robbie Henshaw.
Com’è maturato il trionfo di Edimburgo? «Grazie alla mischia e al lavoro in penetrazione, dopo che a Twickenham avevamo fatto bene al largo». Haimona e Allan sono sani? «Avremo una conferma a ore».
Andrea Buongiovanni
ORE 15.30 A CARDIFF
tusiasmo e ha confermato la bontà del nostro lavoro. Ma restiamo concentrati, senza pensare troppo agli avversari».
F 0 1 1 2 2 3
S 63 77 62 39 42 50
Diff 23 40 52 25 57 5 46 -7 92 -50 63 -13
QUARTA GIORNATA Galles-Irlanda Oggi, ore 15.30 Inghilterra-Scozia Oggi, ore 18 ITALIA-Francia domani, ore 16 QUINTA GIORNATA ITALIA-Galles sabato 21, ore 13.30 Scozia-Irlanda sabato 21, ore 15.30 Inghilterra-Francia sabato 21, ore 18
Bisegni k.o. Sarà operato a un ginocchio ● Lesione del crociato anteriore del ginocchio sinistro per Giulio Bisegni, 22enne centro frascatano delle Zebre (2 caps), in seguito a una distorsione riportata in allenamento mercoledì. Probabile la necessità di un intervento e conseguente lungo stop. ● UNDER 20 K.O. Ieri sera a San Donà (Ve) l’Italia under 20 di Alessandro Troncon è stata sconfitta dai pari età della Francia 40-10 (21-10), 5 mete a 2 (quelle azzurre, entrambe firmate di Luus). ● DONNE Oggi (ore 18) a San Donà (Ve), Italia-Francia per il torneo femminile: le azzurre sono reduci dal successo in Scozia.
Per gli sportivi che hanno bisogno di carica per lo sprint finale verso il traguardo, per tutti gli studenti bisognosi di energia in vista di esami, e ancora, per i lavoratori che devono affrontare un tour de force oppure un lungo viaggio in auto e non vogliono correre il rischio di addormentarsi durante la guida: Total Energy Shot di Namedsport è la giusta risposta a tutte queste esigenze grazie al suo effetto prolungato fino a sei ore. Total Energy è uno shot energetico a base di Caffeina, Guaranà e Taurina, arricchito con Estratto di Sambuco e Vitamine C e B2, ideale per fornire un’immediata ricarica di energia istantanea. Total Energy Shot, oltre ad essere ideale negli sport di endurance e negli sprint finali, contrasta efficacemente stanchezza ed affaticamento, incrementa rapidamente i livelli di energia e migliora la capacità di concentrazione e di focalizzazione. Oggi, molti atleti, professionisti e non, si mettono in gioco e superano i propri record scegliendo i superfoods di Namedsport, frutto di oltre 25 anni di ricerca nel campo della nutrizione e della medicina naturale. Una continua evoluzione in termini di ricerca e sviluppo che può contare sulla collaborazione di preparatori atletici, medici sportivi, fisioterapisti, nutrizionisti tra i più noti e sull’esperienza diretta dei campioni dello sport. Namedsport ha aperto il 2015 diventando fornitore ufficiale di supplements pre, during e post-allenamento di alcuni grandi campioni del momento e di team sportivi: Astana e Vincenzo Nibali l’hanno scelto per affrontare il prossimo Tour de France, Pro Tour Team Lampre-Merida per correre il Giro d’Italia e l’Olimpia Milano EA7 (Emporio Armani) per vincere le sue prossime sfide. “Il supporto da parte di Namedsport alla squadra, per soddisfare tutte le esigenze degli atleti, è stato impeccabile - ha spiegato il dottor Carlo Guardascione, responsabile dello staff sanitario di Pro Tour Team Lampre-Merida, sempre in prima linea al Giro e al Tour - Questo ha permesso ai nostri corridori di evitare qualsiasi problema di reintegro o di alimentazione, inoltre, grazie all’utilizzo di prodotti quali Immun’Age e Vibracell Sport, è stato possibile contrastare significativamente l’insorgenza di malanni stagionali. C’è un valore aggiunto di grande importanza, relativo alla collaborazione con Namedsport, la grande disponibilità dell’azienda di Lesmo ad accogliere i suggerimenti del team con lo scopo di sviluppare prodotti di qualità sempre più elevata. Il cammino percorso con Namedsport, negli ultimi due anni, ha permesso a Lampre-Merida di poter impostare, per i propri atleti, un programma di integrazione nutrizionale di alto livello e una corretta prevenzione”. Oltre a Total Energy Shot, Namedsport propone una gamma completa di integratori pre, during e post-workout anche per tutti coloro che non sono professionisti ma amano praticare lo sport: Star Whey per un apporto di proteine purissime 100% isolate da siero del latte e Soy Protein, invece, per un apporto di proteine isolate della Soia ad elevato profilo aminoacidico e ridotto apporto di grassi. Ideale per reintegrare i sali minerali persi sono 4Fuel ed HydraFit; Maltonam, invece, è un mix di carboidrati semplici e complessi, utile per un apporto energetico supplementare. E ancora: GelNam Carbo e Sprint per un’efficace azione energetica, Aminonam Sport, con aminoacidi ramificati e vitamina B6, per favorire il recupero e Wobenzym plus, con enzimi e rutina, per “spegnere” l’infiammazione. Tutti i natural supplements sono di altissima qualità formulati con principi attivi purissimi, per coprire a 360° le esigenze degli sportivi professionisti ed amatoriali e per aiutarli ad ottenere sempre il massimo della performance con risultati eccellenti durante gli allenamenti, in gara e durante la frenetica vita quotidiana. Per ulteriori informazioni visitare il sito: www.namedsport.it
a cura di RCS MediaGroup Communication Solutions
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Triathlon R L’incidente in Sudafrica
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SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Addio Linda, ragazza d’acciaio
1E’ morta la Scattolin, la disperazione della compagna e allenatrice Edith. Gli organi saranno donati Mario Salvini
L
inda aveva deciso che davvero si rinasce a 40 anni. Nell’età in cui gli altri smettono di essere atleti, lei aveva scelto di fare il grande salto. Di diventare professionista. E già questo racconta molto di che donna fosse, del suo entusiasmo. Del modo in cui interpretava la vita, lei ricercatrice universitaria che trovava il tempo e la voglia di essere anche volontaria dei Vigili del Fuoco e persino bagnina. Linda Scattolin era andata in Sudafrica ad inseguire i suoi limiti. E laggiù è morta giovedì, a 39 anni, cinque giorni dopo l’incidente stradale di cui era rimasta vittima insieme alla sua compagna e allenatrice, Edith Niederfriniger. Cinque giorni in cui era stata tenuta in coma farmacologico. L’INCIDENTE Sabato scorso lei e Edith si stavano allenando. Linda veniva dal 12° posto in un Half-Ironman di metà gennaio in Sudafrica, e stava preparando le distanze intere, per l’Iron del 29 marzo alla Mandela Bay di Port Elizabeth. Pedalavano lungo la R45 del Franschhoek Pass tra Stellenbosh e Villiersdorp, quando il pullman che trasportava la squadra di rugby del Franschhoek in trasferta verso Grabouw, probabilmente per la rottura dei freni, le ha investite, prima di scartare di lato e cappottarsi. Due giocatori, Russel Riffel, 23 anni, Denzil
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● L’altoatesina Edith Niederfriniger, anche lei ferita nell’incidente, ieri sottoposta a un intervento di ortopedia, e Linda Scattolin (a destra). Linda aveva 39 anni ed era nata a Forlì, ma risiedeva a Ponte San Nicolò (Padova), dove mercoledì in sua memoria sarà organizzata una fiaccolata. Era ricercatrice al dipartimento di Territorio e Sistemi Agro-forestali dell’Università di Padova. Nell’altra immagine il bus che le ha investite ANSA
clic ANCHE PIETRO FERRERO MORÌ IN BICICLETTA IN SUDAFRICA ● Linda ha avuto un destino simile a quello di Pietro Ferrero, figlio del recentemente scomparso Michele, patron dell’omonimo colosso alimentare. Nel 2011, a 48 anni, Pietro è stato vittima di un malore mentre si allenava in bicicletta a Camps Bay, vicino a Città del Capo.
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Boozier, 20, e un loro accompagnatore, Abraham Lybrand, 62, sono morti. Altri 26 sono rimasti feriti. Edith ha riportato fratture a una clavicola e a una gamba, e una ferita all’addome. E’ tuttora ricoverata, per fortuna non grave. Molto peggio è andata a Linda. L’impatto le ha causato la frattura della vertebra C6, alla base del collo, oltre a numerose fratture al volto. GLI INTERVENTI Al Groote Schuur Hospital di Città del Capo è stata sottoposta a un primo intervento mercoledì. Ugualmente le sue condizioni restavano gravi: la parte destra
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del suo corpo aveva perso la funzionalità. E i medici avevano programmato una seconda operazione, molto costosa. Per la quale in Italia c’era stata una piccola mobilitazione. La Padova Nuoto Triathlon, società in cui Linda era rimasta tesserata fino all’anno scorso, i Vigili del Fuoco di Padova e tanti altri gruppi e amici si erano messi a raccogliere fondi. Bisognava arrivare almeno a 35.000 dollari. Che ormai non serviranno più. Giovedì Linda si è aggravata, una emorragia cerebrale l’ha portata via. Come aveva lasciato detto lei, le sono stati espiantati gli organi, per la donazione. E, sempre se-
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condo le sue volontà, sarà cremata. Mamma Eleonora e papà Giovanni, volati a Città del Capo, dove sono stati assistiti da Caroline Koll e da altre triatlete sudafricane amiche di Edith e Linda, ieri hanno chiesto a tutti gli amici e i gruppi di sospendere la raccolta fondi, hanno voluto aggiungere che restituiranno tutto quanto donato finora e che, qualora non fosse possibile, vorrebbero costituire un fondo per atleti vittime di incidenti stradali. Mentre Edith, prima di entrare in sala operatoria per un intervento di ortopedia, ha postato la sua disperazione sul gruppo Facebook «Edith & Linda» .
SORRIDENTE Linda che «sorrideva sempre», come racconta sua cugina Simona Scattolin. Che «Era positiva, solare, ottimista», come ripete commosso Leonardo Beggio, presidente della Padova Nuoto Triathlon. Lei era rimasta tesserata con la sua società fino all’anno scorso, quando aveva deciso di lasciare le gare degli amatori, le AgeGroup, dove aveva già vinto, era stata campionessa italiana S3, cioè della categoria tra i 30 e 35 anni. Voleva diventare professionista, e l’ha fatto, col club di Edith. Perché, come aveva detto in un’intervista, «Un atleta per inseguire il suo sogno deve poter rinunciare a tutto, tranne all’amore e al rispetto». Linda cercava i suoi limiti. Lo aveva fatto fin dal 2008, quando aveva scoperto il triathlon, lei che aveva la muscolatura di chi viene dall’atletica di velocità e non sembra portato per la lunga fatica. Eppure si era buttata sulle prove più estreme. Aveva vinto la Ultrabericus, 65km su per i monti di Vicenza. Si era tatuata sul braccio destro la scritta «Believe». Credici. Lei ci credeva, e ci riusciva. Come quando l’anno scorso non ha mollato il suo progetto di professionismo nemmeno quando una fascite e poi una frattura da stress l’hanno costretta alle stampelle. O come quando ha deciso di andare dall’altra parte del mondo, in Sudafrica, per inseguire la qualificazione alla mecca dei triatleti, l’Ironman della Hawaii. E laggiù ha trovato il più bastardo dei destini.
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SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
TUTTENOTIZIE
1 VELA: MICELI NAUFRAGA, SALVO (r.ra.) L’Eco 40, lo scafo col quale Matteo Miceli stava
facendo il giro del mondo, si è rovesciato in Atlantico, quando si trovava a 600 miglia dalle coste del Brasile. Miceli è stato recuperato da un cargo e raggiungerà Salvador (Bra) martedì.
NUOTO: A MILANO
LA GUIDA
Paltrinieri nei 1500 è sempre in vetta Pellegrini battuta 1Dal Messico a un ottimo 14’58”49: «Non mi basta»
Nei 200 Heemskerk su Fede (1’57”49): «Sono in carico»
Stefano Arcobelli
I
l tempo di Greg. La stagione mondiale azzurra in vasca lunga si accende a Milano come si era chiusa a dicembre: nel segno di Gregorio Paltrinieri, il reuccio del mezzofondo che punta a difendere la vetta del mondo (14’39”93) in rotta su Kazan. Il primo tuffo è sempre il più difficile, soprattutto al rientro dal Messico: dal 5° meeting di Milano il campione e primatista europeo dei 1500 sl pesca un 14’58”49, che raggiunge subito al 2° posto l’ucraino Mikhail Romanchuk nel ranking guidato in 14’55”76 dall’australiano Mack Horton. Uno col quale Greg s’allenato ad ottobre.
PALLANUOTO
Sotto carico, ad un mese dalle selezioni mondiali di Riccione, l’allievo di Morini sta costruendo qualcosa che possa migliorare il bronzo di 2 anni fa a Barcellona. «Abbattere altri 10”? Pure di più»: Greg rende l’idea di quali siano le sue prospettive crono, le ambizioni di medaglia per l’estate. Alla piscina Mecenate si vedeva da lontano come si divertisse a duellare col segugio Gabriele Detti, capace di resistere sino ai 900 metri. Poi a Gregorio (passato 3’57”19, 7’58”33, 9’58”68 e 12’58”95) è bastato accelerare per lasciare a 2” il «gemello» livornese. «E’ stata dura, ma è importante provare in condizioni difficili, sono venuto qui per registrare l’effetto-carico». ANNO CRUCIALE Dall’«anno
ATLETICA
più bello della mia vita», l’indimenticabile Europeo di Berlino, ad un anno in cui avrà tutti i riflettori addosso. Ma questo Greg non pare preoccuparsi più di tanto: «I risultati arrivano, la fiducia aumenta e i miglioramenti si vedono. Sto costruendomi un grande futuro». Anche Federica Pellegrini sa bene che nei 200 sl, non potrà da adesso in avanti far pesare la sua storia sul blocco, visto che Femke Heemskerk si presenta sfrontata al cospetto dell’azzurra e batterla «è un segnale importante, vale doppio». L’olandese stampa 1’56”68 e dà quasi 2” ai cento ad una Fede che si accende nella seconda parte, reagisce da guerriera (28”27, 58”15, 1’28”09) per raccogliere un 1’57”49 (ottavo crono del 2015, la prima è Katie Ledecky in
Gregorio Paltrinieri, 20 anni, bronzo mondiale, oro e primatista europeo IPP
1’56”16, la seconda è l’australiana McKeon in 1’56”32, quindi la tulipana) che può essere un ottimo punto di partenza in vista dei lavori qualitativi e di scarico: «Sto facendo un gran lavoro di braccia con le palette». Sta aggiustando un po’ tutto della sua nuotata programmata da Matteo Giunta, contento anche per la vittoria di un
Willy Molina, 31 anni CASTORIA ● Si decide il primato nella stagione regolare. Nell’8a di ritorno, quart’ultima giornata, si ritrovano Pro Recco e Brescia, con i lombardi avanti di un punto e che all’andata si sono imposti 7-6 grazie al gol di Molina allo scadere (ma i campioni erano in formazione rimaneggiata). Dopo le recenti polemiche sulle direzioni arbitrali, la designazione è caduta su Gomez e Severo. Curiosamente, prima e seconda si sfidano anche in A1 donne (Padova-Messina). Il programma: ComoPosillipo (ore 15); Carpisa Yamamay AcquachiaraBogliasco, Florentia-Carisa Savona, Bpm Sport Management-Lazio, Roma Vis Nova-Canottieri Napoli (18); Pro Recco-Brescia (19.30, dir. RaiSport 2). Class.: Brescia 52; Pro Recco 51; Acquachiara 41; Sport M.38; Savona 25; Posillipo 23; Canottieri Napoli 22; Como 19; Bogliasco 18; Lazio 16; Roma Vis Nova 9; Florentia 4. DONNE L’8a di ritorno (ore 15): Prato-Orizzonte, RapalloFirenze, Padova-Despar Messina, Cosenza-Sis Roma, Bogliasco-Mediterranea Imperia.
Rio: 7 già sicuri Schwazer fuori ma non del tutto ● (v.p.) Un po’ il contrario dei Trials. L’atletica italiana sceglie la linea del dare serenità e fiducia agli atleti che hanno dato dimostrazione di affidabilità negli ultimi mesi. Ecco allora la preselezione di sette azzurri per Rio 2016: i maratoneti Daniele Meucci, Valeria Straneo e Anna Incerti; i marciatori Marco De Luca, Giorgio Rubino, Eleonora Giorgi e Antonella Palmisano. E con la stessa filosofia, una preselezione è stata ufficializzata anche per i Mondiali di Pechino. 34 atleti guidati dai sette top (che diventeranno presto otto con Federica Del Buono): Donato, Giorgi, Greco, Grenot, Meucci, Straneo, Trost. Ma c’era attesa anche per verificare il «rimbalzo» delle decisioni del Consiglio federale sulla posizione di Alex Schwazer. «Nessuna novità, sono stati confermati i criteri già definiti a dicembre», spiega il presidente Alfio Giomi. Gli altri marciatori saranno scelti entro il 31 ottobre (i maratoneti entro il 30 novembre). Considerando che la squalifica per doping di Schwazer scade il 29 aprile 2016, porta sbarrata? Non del tutto. In ogni caso saranno scelti atleti per i quali «ipotizzare un piazzamento entro il sedicesimo posto in classifica». Se non ci fossero tre azzurri in grado di offrire questa affidabilità, i giochi per i Giochi si riaprirebbero. Intanto oggi (staffette) e domani (Assoluti e Societari) c’è la festa del cross a Fiuggi : in palio tutti gli scudetti della corsa campestre.
Gianluca Maglia rilanciatosi a Verona a fianco di Fede e Magnini (oggi atteso nei 100 come l’olimpionica, anche nei 400). «Queste sfide mi piacciono, servono» fa una Pellegrini serena e asciutta, segno che durante i lavori in corso non sono i podi che contano, quanto le sensazioni. I 200 sono la gara in cui concentrerà tutta se stessa ver-
RISULTATI (50 m) Uomini. 200 sl: 1. Maglia 1’49”45, 2. Magnini, 3. Lestingi 1’51”12. 1500 sl: 1. Paltrinieri 14’58”49; 2. Detti 15’00”83. 200 dorso: 1. Turrini 2’01”11, 2. Balog (Ung) 2’02”18, 3. Sabbioni 2’04”67. 200 rana: 1. D. Gyurta (Ung) 2’22”54, 2. Pizzini 2’14”40, 3. Fossi 2’16”33. 200 farf.: 1. Pavone 1’59”80, 2. Pelizzari 2’00”12, 3. D’Angelo 2’01”20. Donne. 200 sl: 1. Heemskerk (Ola) 1’56”87, 2. Pellegrini 1’57”49, 3. Musso 2’00”37 (p.). 800 sl: 1. Ponsele’ 8’32”75, 2. Carli 8’37”03, 3. Caramignoli 8’43”76. 200 dorso: 1. Panziera 2’14”07, 2. Meloni 2’16”18, 3. Bau’ 2’17”13. 200 rana: 1. Celli 2’30”43, 2. Verona (’99) 2’30”47, 3. Nijhuis (Ola) 2’31”62. 200 farf.: 1. Jakabos (Ung) 2’08”07, 2. Pirozzi 2’09”77, 3. Polieri 2’11”67, 4. Albenzi 2’12”59. Oggi: dalle 9.30 e dalle 15.30 (dir. 17 Rai Sport 2). HACKETT (al.f.) Grant Hackett, 34 anni, che non gareggia dai Giochi di Pechino, oggi torna sui blocchi a Brisbane (Aus): farà 200-400 sl. «Voglio fare 1’47” ai Trials». BRUNI RADDOPPIA (al.f.) Rachele Bruni vince ancora la 10 km di Coppa del Mondo ad Abu Dhabi in 2h07’31” su Yan Siyu (Cin) e Payne (Gb); 12a Franco. Uomini: 1° Reymond (Fra, 1h57’52”); 6° Furlan, 23° Bolzonello.
so i Mondiali di Kazan, dove punterà a raggiungere un altro dei suoi record: salire sul podio ininterrottamente dal 2005. Dieci anni di fatiche e medaglie. La Heemskerk ha dato ieri la conferma a Fede che quest’anno persino 1’55” potrebbe non bastare ad agosto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IPPICA ATLETICA
Recco-Brescia la grande sfida per il primato
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Coneygree chiude il festival di Cheltenham
Coneygree nella Gold Cup ACTION ● L’8 anni Coneygree (Nico de Boinville) ha chiuso alla grande il festival dei saltatori di Cheltenham, conquistando la Gold Cup (m 5300), la corsa più sentita della 4 giorni inglese. Coneygree, allenato da quel Mark Bradstock che ha in training solo una ventina di cavalli, era reduce da tre vittorie consecutive tra cui una a Kempton di 40 lunghezze (!) il giorno di Santo Stefano. Quello finito ieri (68.918 spettatori in tribuna, nei 4 giorni 248.521) è stato l’ultimo meeting del mitico Tony McCoy (19 volte champion jockey) che ha colto una sola vittoria in questi 4 giorni, quella di giovedì nel Ryanar Chase con Uxizandre, mentre ieri nella corsa a lui intitolata è finito solo quarto in sella a Ned Buntline. Ma questo è stato soprattutto il festival del trainer irlandese Willie Mullins, arrivato con i due di ieri a otto successi nel meeting: è il nuovo record, battuto di una lunghezza il precedente di Nicky Handerson nel 2012. ● POTENZA SECONDA Buon secondo di Potenza Om (P. Gubellini) ieri sera a Cagnessur-Mer nel Grand Prix de Vincennes (m 2925) vinto da Chapeau (Martens) in 1.15.3.
DA OGGI A FIUGGI TRICOLORI DI CROSS (g.l.g.) Con le staffette iniziano oggi a Fiuggi i Tricolori. Tranne Daniele Meucci, in allenamento in altura, tutti i migliori azzurri sono presenti, da De Nard a Lalli a El Mazury, fino a Yeman Crippa recente vincitore del titolo europeo juniores. Domani dalle 13 alle 15 diretta RaiSport 2. ● LANCI EUROPA (si.g.) Sono 17 gli azzurri oggi e domani nella 15a Coppa Europa invernale dei lanci a Leiria (Por), guidati da Nicola Vizzoni (martello). In pedana anche Secci (peso), Bonvecchio (giavellotto), Chiara Rosa (peso) e Silvia Salis (martello). ● DEBUTTO RUDISHA (si.g.) Oggi a Sydney (Aus) esordio stagionale di David Rudisha (Ken) negli 800.
GOLF ●
MOLINARI TERZO Edoardo Molinari, a -8 (66 66) è terzo dopo il 2° giro dello Tshwane Open (European Tour) a Pretoria (Saf). Marco Crespi è 24° con -3 (67 70). In testa a -11 il 23enne spagnolo Adrian Otaegui. Fuori al taglio Paratore, 133° a +7 (73 74) e Manassero, 146° a +10 (75 75). ● CHICCO AMERICANO Al Valspar Championship, torneo Pga a Palm Harbor (Usa), Francesco Molinari è 38° con -1. In testa Davis (Ing) a -6.
HOCKEY GHIACCIO ●
SEMIFINALI GARA-3 (m.l.) Oggi gara-3 (su 7) delle semifinali. Ore 19.30: Val Pusteria-Renon (serie 1-1). Ore 20.30: Asiago-Milano (serie 2-0).
HOCKEY PISTA BOXE WSB: L’ITALIA OSPITA GLI USA (r.g.) Nel secondo turno di ritorno delle Wsb , a Roseto degli Abruzzi (Te), rientra il massimo Fabio Turchi, fermo dal 17 gennaio. Questi gli accoppiamenti (il primo pugile è il titolare dei Thunder): kg 49 Barnes (Irl) c. Melik; 56: Conlan (Irl) c. Martinez; 64: Mangiacapre c. Pettis; 75: Cavallaro c. Campbell; 91: Turchi c. Temple. Diff. Italia1 dalle 00.45.
FOOTBALL ●
IFL Il 2° turno. Oggi, ore 18 Seamen Milano-Lions Bergamo, 21 Giaguari Torino-Panthers Parma. Domani 14.30 Dolphins AnconaAquile Ferrara; Giants BolzanoRhinos Milano, 16 Marines LazioGrizzlies Roma; 16.30 Warriors Bologna-Briganti Napoli.
GHIACCIO MONDIALI SHORT TRACK FONTANA TRE PROMOZIONI Ottimo esordio di Arianna Fontana ai Mondiali di short track di Mosca: passa direttamente alle fasi finali di 500 (quarti), 1000 (quarti) e 1500 (semifinali), al pari di Tommaso Dotti (1000), Yuri Confortola ed Elena Viviani (1500). Oggi finali di 500 e 1500 e semifinali staffette (Italia con anche Peretti ed Arianna Valcepina).
● VENTIDUESIMA (m.nan) La 22a in A-1 alle 20.45: Viareggio-Breganze, Correggio-Bassano, Matera-Follonica (ore 21, diretta Raisport 2), TrissinoForte dei Marmi, Giovinazzo-Prato, Pieve-Sarzana, Lodi-Valdagno.
IPPICA ●
IERI 6-4-8-3-5 A Roma (m 1600): 1 Old West (L. Maniezzi); 2 Country Format; 3 Quiz Evolution; 4 Mujahidofcaffeina; 5 Matrioska; Tot.: 7,78; 2,40, 2,29, 1,99 (52,38). Quinté: 3.627,30. Quarté: 363,82. Tris: 159,23. ● OGGI QUINTÉ A Bologna (inizio alle 15.10) scegliamo Padania Zeta (14), Putnik d’Aghi (15), One Love (13), Nadira (10), Naxos (3) e Picolit (7). ● SI CORRE ANCHE Trotto: Roma (14.25) e Torino (15). Galoppo: Siracusa (14.40) e Treviso (15).
PALLAMANO ●
PLAYOFF (an.gal.) Oggi il 2° turno playoff. Girone A: ore 19 PressanoCassano Magnago; Bolzano-Trieste. Gir. B: 18 Carpi-Estense; 18.30 RomagnaAmbra. Gir. C: 19 Fasano-Fondi.
RUGBY ●
ECCELLENZA (i.m.) Oggi alle 15 il 13° turno d’Eccellenza. Clou RovigoCalvisano (dir. RaiSport 1). Altre: Fiamme Oro-Lazio, Prato-San Donà, Mogliano-Petrarca, Viadana-L’Aquila.
SPORT INVERNALI DE FABIANI A HOLMENKOLLEN Oggi (ore 14.15, dir. Eurosport e Rai Sport 2) si conclude a Holmenkollen (Oslo) la Coppa di fondo, già vinta da Sundby. Francesco De Fabiani, reduce dalla vittoria di Lahti nella 15 km tc, ci prova nella 50 km in alternato. In gara anche Clara. ● SALTO DONNE Conclusa ieri a Holmenkollen la Coppa di salto. Hs 100: 1. Takanashi (Gia) 263.8; 2. Hendrickson (Usa) 257.1; 3. Henrich (Can) 250.4. CdM (finale): 1. Iraschko (Aut) 1007; 2. Takanashi (Gia) 973; 36. Insam 29; 37. E.Runggaldier 23. ● VELOCITÀ AZZURRA A Sun Peaks (Can), nella gara di Coppa del Mondo di velocità, vittorie degli iridati Ivan Origone (sul fratello Simone) e di Valentina Greggio. ● SNOWBOARD Oggi alle 12 a Veysonnaz (Svi), cross di Coppa. Con l’iridato Matteotti anche Godino, Visintin, Leoni, Perathoner, Cordi e Sommariva. Donne: Moioli e Brutto. Dir. Eurosport 2 h.12.30. ● SKICROSS: PIXNER SESTA Così a Megeve (Fra), nello skicross di Coppa del Mondo. Oggi altra gara (tv: su Eurosport 2 dir. ore 11). Uomini: 1. Miaillier (Fra); 20. THANEI. Donne: 1. Holmlund (Sve); 6. PIXNER; 7. WOLFSGRUBER.
TIRO A VOLO ●
FALCO TORNA Anche il 47enne Ennio Falco (skeet) la prossima settimana in Coppa a Al-Ain (Eau).
TUFFI ●
ORA DI TANIA (al.f.) Oggi alle World Series di Pechino, Tania Cagnotto gareggia dai 3 m.
VARIE ●
RICORSO PISTORIUS I legali di Oscar Pistorius hanno presentato ricorso contro l’appello, presentato dall’accusa, che potrebbe inasprire i cinque anni ricevuti in primo grado dall’ex atleta per l’uccisione della fidanzata Reeva Steenkamp. ● POKER DELTAPLANO (a.fr.) In Messico l’Italia ha vinto il Mondiale a squadre (Ciech, Selenati, Oppici, Guiducci, Gervasoni e Baù) per la quarta volta di fila, e l’individuale con Christian Ciech.
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SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Come mai Francesco ha voluto un Giubileo straordinario?
1Il Papa ha deciso che il tema della Misericordia sia messo al centro dell’attività
della Chiesa. Ma ha anche previsto, a sorpresa, che il suo pontificato durerà poco
IL FATTO DEL GIORNO AL VIA L’8 DICEMBRE di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
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l Papa torna a occupare la ribalta annunciando: un Giubileo straordinario a partire da questo Natale e fino al novembre dell’anno prossimo; la sensazione (solo la sensazione, dice lui) che il suo pontificato sarà breve.
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Io partirei da questa seconda cosa, anche se, chiaramente, il Giubileo è un fatto enorme. Francesco ha dato un’intervista a Valentina Alazraki, della tv messicana Televisa. Intervista chiesta in occasione dei due anni dal Conclave che l’ha eletto, con una quantità di spunti, ma quello più clamoroso riguarda la durata del suo pontificato. «Quattro o cinque anni. Non lo so, o due, tre. Ben due sono passati da allora. È come un piccolo, va-
si impossessarono di quella tradizione, a partire da Bonifacio VIII e dal famoso giubileo del 1300. All’inizio si mutuò anche la tradizione dei 50 anni, ridotti a 25 dal 1475. S’è poi ammesso che possano esserci dei giubilei speciali, che cadono tra un venticinquennale e l’altro, per ragioni particolari. Wojtyla ne indisse uno nel 1983. Ora c’è questo del 2016, messo in mezzo tra quelli, regolari.
go sentimento. Una sensazione». Potrebbe ritirarsi per questioni di età, così come ha fatto Benedetto XVI?, chiede a questo punto l’intervistatrice. E Francesco risponde di non pensare alle dimissioni. «Il papato è una grazia speciale».
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Dunque, ci sono problemi di salute. Non corra. Certo, questioni di salute devono esserci. Oltre tutto, dal quel primo giorno del 2013, il Papa s’è appesantito, ha preso una quindicina di chili. E nel 2016 compirà 80 anni. Ma perché dare un annuncio così enorme? Forse è l’ennesima forma di understatement di questo pontefice che grida e nello stesso tempo fa professione di umiltà, di modestia, anche in questa intervista se la prende con la corte di Roma («l’ultima rimasta al mondo») e però ammette che viaggiare gli costa fatica, «non mi piace viaggiare». In settembre andrà a Filadelfia.
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Veniamo al Giubileo. Intanto: che cos’è? Giubileo, o anno santo. Era una tradizione ebraica: gli ebrei tenevano un giubileo ogni cinquant’anni, annunciandolo con trombe fatte di corno di montone chiamate “jobel”. Nel XXV Libro del Levitico leggiamo: «L’anno cinquantesimo sa-
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Papa Bergoglio ieri nella basilica di San Pietro per il rito penitenziale ANSA
rà per voi un giubileo: non seminerete, non mieterete le biade nate dopo il raccolto dell’anno, né vendemmierete l’uva della vite non potata: poiché è un giubileo, sarà per voi una cosa sacra». Nell’anno del jobel, ogni israelita tornava in possesso della terra dei padri (se era stato costretto a venderla per bisogno), i debiti venivano cancellati, gli schiavi liberati. I papi
ENIGMA A MOSCA
RESTERÒ PAPA 4 O 5 ANNI. È UN VAGO PRESENTIMENTO PAPA FRANCESCO PONTEFICE DAL 2013
LOTTA ALLA JIHAD
Stallo a Tikrit L’Iraq assedia le forze Isis
L’incontro fra Putin e Lebedev: per “Business Insider” non è avvenuto ieri ma nell’ottobre scorso EPA
Putin, otto giorni di assenza Dubbi sul filmato del ritorno 1Difficoltà politiche,
malattia o il parto della fidanzata: tante le voci. Il video diffuso ieri non convince
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he fine ha fatto Vladimir Putin? Non compare in pubblico da circa una settimana, l’ultimo leader incontrato è l’italiano Matteo Renzi, il 5 marzo, ha disertato anche il periodico vertice operativo con gli alti ufficiali dei servizi segreti. O meglio: ieri il Cremlino ha fatto circolare foto e video di un incontro tra Putin e il presidente della Corte suprema Viaceslav Lebedev ma Business Insider e non solo fanno notare come le immagini siano (troppo)
simili, a quelle di un colloquio avvenuto in ottobre. GINNASTA E così, sull’assenza del leader russo, si affollano mille ipotesi: fra gli osservatori di cose moscovite, molti pensano che l’omicidio dell’oppositore politico Boris Nemtsov possa averlo messo in difficoltà. La pista seguita dagli investigatori è quella dell’omicidio organizzato per screditare l’amministrazione e destabilizzare il Paese, ma il blogger anti Putin Alexiei Navalni punta l’indice sull’entourage del leader ceceno Kadyrov, luogo tenente di Putin a Grozny. Nel frattempo Ilya Yashin, attivista vicino a Nemtsov, dichiara che l’opposizione sta continuando l’inchiesta sul reale ruolo dell’esercito di Mosca in Ucraina. E se il leader russo fosse malato? Il portavoce
smentisce e allora la pista più gustosa è quella di una presunta paternità di Putin. Che, a 62 anni, avrebbe avuto una figlia (la terza?) dalla ex ginnasta Alina Kabaeva, oro ad Atene 2004, 32 anni, partorita in una clinica vicino a Lugano. Ma, secondo la stampa ticinese, tutto risalirebbe a due settimane fa. E quindi non è collegabile all’assenza dalla scena pubblica di Putin. Mentre il Cremlino smentisce tutto. Ma annuncia che per lunedì è in agenda un incontro a San Pietroburgo tra Putin e il presidente del Kirgizistan, Almazbek Atambayev mentre, alla fine della prossima settimana, si recherà in Kazakistan. Visita che ieri è stata rimandata per problemi di salute del presidente russo. Il mistero resta. f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA
● Fase di stallo nell’attacco delle forze irachene e delle milizie sciite a Tikrit, città a circa 180 km a nord da Baghdad: la più ampia operazione di terra contro l’Isis osserva una pausa in attesa di rinforzi per l’esercito iracheno. Metà della città di Tikrit resta in mano ai jihadisti. Che in Libia, invece, consolidano il controllo di Sirte. Intanto gli Usa, che con un drone hanno eliminato in Somalia Adan Garar, ritenuto la mente dell’attacco al centro commerciale Westgate Mall di Nairobi nel settembre 2013, segnalano anche dai Caraibi la partenza di aspiranti terroristi verso la Siria. Mentre cinque persone sono state arrestate in Bosnia: tentavano di portare un ordigno in Scandinavia. E il premier italiano Matteo Renzi avverte dal Forum economico di Sharm el-Sheikh: «Bisogna intervenire in Libia prima che le milizie dell’Isis occupino una parte del Paese. E la stabilità dell’Egitto è la nostra stabilità».
Un civile iracheno a Tikrit REUTERS
Come si giustifica questa iniziativa straordinaria? Il Papa l’ha annunciata ieri, nel corso del rito penitenziale nella Basilica di San Pietro. «Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della Misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Questo Anno Santo inizierà nella prossima solennità dell’Immacolata Concezione e si concluderà il 20 novembre del 2016, domenica di Nostro Signore Gesù Cristo, re dell’universo e volto vivo della misericordia del Padre. Affido l’organizzazione di questo Giubileo al Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangeliz-
zazione, perché possa animarlo come una nuova tappa del cammino della Chiesa nella sua missione di portare a ogni persona il vangelo della Misericordia». Perché «nessuno può essere escluso dalla Misericordia di Dio — ha proseguito il Pontefice — tutti conoscono la strada per accedervi e la Chiesa è la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. Le sue porte permangono spalancate, perché quanti sono toccati dalla grazia possano trovare la certezza del perdono». Il Giubileo, infatti, comincia con l’apertura della Porta Santa (un miliardo e mezzo di spettatori davanti alla tv 15 anni fa).
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C’è una qualche connessione con la crisi? Credo di sì, anche se capiremo meglio nei prossimi giorni. Il Giubileo, stimolando tanti pellegrini a muoversi dai loro paesi per venire a Roma, e spingendo l’Italia e la sua capitale a organizzarsi per l’accoglienza, può dare un contributo importante allo sviluppo. Senta che cosa scriveva l’Istat tirando le somme del 2000: «Il prodotto interno lordo (pil) è aumentato del 2.9%, e il suo rapporto col deficit è sceso all’uno e mezzo per cento (nel 1999: 1.8%; nel 1985: 14.7%). Nello stesso anno, la pressione fiscale è sensibilmente diminuita, passando dal 43% del pil del 1999 al 42.4%. In calo anche il rapporto tra debito pubblico e pil, passato dal 114.5% del 1999 al 110.3% del 2000. L’occupazione è in crescita (+1.5%), e anche il reddito medio dei lavoratori dipendenti è aumentato del 4,5%. I consumi interni, anche grazie al grande afflusso di stranieri in occasione del Giubileo, sono cresciuti del 3.3%...».
IL PRESIDENTE USA
L’ironia di Obama Legge in televisione i tweet contro di lui 1Ospite della Abc
accetta le critiche degli spettatori «Sentiste che cosa mi dicono in Senato»
«C’
è un modo di spedire Obama su qualche campo di golf dall’altra parte del mondo e lasciarcelo?». Oppure: «Come fai a far brillare gli occhi di Obama? Gli punti una torcia in un orecchio». Perfidi tweet sull’uomo più potente del mondo. Che il presidente americano ha accettato di leggere in tv. È successo al Jimmy Kimmel Live, sulla Abc, dove è consuetudine che gli ospiti commentino messaggi che li riguardano pescati dai social. E Obama è stato al gioco, anche davanti ad attacchi come «i suoi capelli sembrano più grigi in questi giorni. Non capisco perché, visto che non sembra preoccupato neanche un po’ per tutto quello che sta succedendo». Anzi, l’inquilino della Casa Bianca ha replicato: «Non erano poi battute così cattive, dovreste vedere quello che il Senato dice di me...». KENYA Ospite di Jimmy Kimmel (conduttore e comi-
Obama in tv con Kimmel REUTERS
co di madre italiana e con un pubblico, secondo una recente indagine, di orientamento liberal), Obama ha però trattato anche temi seri. Per esempio la sparatoria avvenuta mercoledì notte a Ferguson, nel Missouri, durante le proteste razziali, nella quale sono rimasti feriti due poliziotti. «Quello che è successo a Ferguson era degno di protesta ma non ci sono scuse per gli atti criminali», ha detto Obama, augurandosi che «le forze dell’ordine che fanno un durissimo lavoro e le persone che non vogliono essere fermate e maltrattate a causa della loro razza, possano trovare buone risposte». Ma non è facile restare seri in uno show in cui il conduttore ti presenta come «il primo musulmano socialista nato in Kenya che sia diventato presidente»...
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SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Da Berlusconi alle Olgettine «Due milioni in quattro anni»
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NOTIZIE TASCABILI ORIGINARIO DEL MANTOVANO, AVEVA 55 ANNI
1L’accusa dei pm negli atti dell’inchiesta Ruby Ter depositati al Riesame Salvini ora lo scarica: «Non guida più il centrodestra». E Tosi si candida Filippo Conticello
Renzi all’Expo «Questa sfida è solo l’inizio»
@filippocont
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agazze, non posso più aiutarvi», scrisse improvvisamente Silvio Berlusconi. Sentita lettera di congedo alle ospiti delle sue feste ad Arcore: è finita nel mare magnum degli atti dell’indagine Ruby Ter, ora depositati al Tribunale del Riesame in vista della prossima udienza. Martedì, infatti, si deciderà sulla richiesta di dissequestro dei soldi trovati a due delle giovani perquisite il 17 febbraio. In ogni caso, dopo l’assoluzione definitiva dell’ex Cavaliere nel processo numero uno, i magistrati hanno chiesto una proroga delle indagini per poter analizzare la «mole» di indizi sul caso. E nel calderone c’è anche la missiva finale, quella spedita da un ex premier magnanimo ma preoccupato: nel dicembre 2013 diceva di dover chiudere i rubinetti che avevano pompato denaro perché ogni suo gesto di generosità sarebbe stato interpretato «in termini negativi» e avrebbe portato «guai per tutti». Prima, però, un ultimo sforzo, una buona uscita di 25 mila euro per 14 ragazze. I CONTROLLI Stavolta è presunta corruzione in atti giudiziari: nel Ruby Ter si accusa Berlusconi in concorso con 21 ragazze delle quali avrebbe comprato silenzi e reticenze. A spulciare gli atti, ecco allora documentato il continuo flusso di denaro dal 2010 al 2014: si possono fare i conti e scoprire che, tra assegni e bonifici, le ragazze (esclusa la «Rubacuori») avrebbero ricevuto in totale 2 milioni e 150 mila euro. Con un particolare in più: non sono documentate loro fonti di reddito «non riconducibili in modo diretto e indiretto a Berlusconi». Gli accertamenti bancari sono stati disposti sui conti correnti di una ventina di Olgettine, e particolare attenzione si è concentrata sul ragioniere Giuseppe Spinelli, l’uomo che smistava gli «aiuti» sentito come persona informata
Renzi con gli operai dell’Expo
Silvio Berlusconi, 78 anni: è indagato per corruzione in atti giudiziari ANSA
sui fatti: nel verbale diversi «omissis» e il racconto di quelle ragazze «in difficoltà economiche» mentre intascavano gli assegni. Spinelli ha parlato di un budget di 2.500 euro mensili: nel caso in cui avessero chiesto altro, serviva però il benestare del capo. Certo, se le notizie di martedì dalla Cassazione avevano ridato sprint all’ex Cavaliere, un ipotetico nuovo ruolo politico non piace
«IL RITORNO DI BERLUSCONI? BISOGNA TENERE CONTO DEI CONTESTI SOCIALI E POLITICI» ANGELO BAGNASCO PRESIDENTE DELLA CEI
alla Chiesa. Il nuovo schiaffo, ieri, è arrivato dalla Cei: «Un suo ritorno? Faccia i conti con il contesto», ha detto Bagnasco. BAGARRE VENETA L’intervento della Cei è stato definito «inopportuno» in quota Forza Italia, ma niente in confronto alla rottamazione firmata Matteo Salvini: «Berlusconi non è il leader del centrodestra», la sentenza. Ora il segretario della Lega preferisce rivolgere attenzioni a Renzi: «Ha paura di perdere ma se vinciamo nelle regioni rosse, va a casa». E al centro rimangono sempre la sfida in Veneto e il patatrac nel partito dopo l’uscita del sindaco di Verona, Flavio Tosi, ieri ufficialmente candidatosi alle regionali: «Eravamo amici, ora mi dice di tutto. Con lui ho finito le guance da porgere, ma al massimo arriva al 6-7%». Secondo i suoi pronostici, Zaia «non perderà mai» e, per spiegarsi meglio, ha azzardato un paragone calcistico: «Ipotesi irrealizzabile, come la Juve che perde lo scudetto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
● Ieri mattina, prima di partire per l’Egitto per discutere di Isis, Matteo Renzi è tornato a far visita ai cantieri milanesi dell’Expo per dare la carica agli operai che lavorano sette giorni su sette per arrivare pronti all’attesissima inaugurazione. «Dobbiamo presentare l’Italia come terra che non ha solo un passato ma anche un futuro. È una sfida meravigliosa, la vera sfida per il 2015 — ha detto il presidente del Consiglio — ma non si tratta di un punto di arrivo. Dopo questo, nulla sarà finito, anzi, finalmente l’economia italiana sta ripartendo e potremo reinvestire nel settore delle infrastrutture». Quindi ha fatto i complimenti a chi sta portando avanti i lavori: «Vedere l’Expo così è un tuffo al cuore. È la dimostrazione che, quando l’Italia rema tutta dalla stessa parte, le cose si realizzano sul serio. Stiamo costruendo una grande cattedrale laica e sono sicuro che ce la faremo, magari facendo un po’ di corse alla fine, ma ce la faremo, con buona pace dei gufi. Alla fine venderemo dieci milioni di biglietti».
LA SAGA GIUDIZIARIA
Paolo Moschini, 55 anni, nell’ultima foto postata su Facebook
Un giallo a Santo Domingo Italiano aggredito e ucciso ● È mistero sulla morte di Paolo Moschini, il 55enne originario del Mantovano morto a Santo Domingo intorno alle 2 di notte dell’11 marzo dopo aver denunciato un’aggressione subita circa 24 ore prima. Su Facebook aveva scritto infatti: «In due mi hanno aggredito alle spalle mettendomi un sacco nero in testa, volevano rapinarmi ma ho reagito colpendone uno e l’altro è scappato. Ora vado dai militari». Per i media locali si tratta di morte per «intossicazione da alcol»: le autorità hanno disposto l’autopsia.
TITOLO A -4,59%
DURANTE LA MALATTIA
Eni giù in Borsa Apple, Cook su Jobs dopo il taglio «Volevo donargli del dividendo il fegato: disse no» ● Tonfo in Borsa di Eni che ieri, dopo la sospensione del titolo, ha chiuso la seduta con un -4,59%. A determinare la caduta, la decisione di ridurre il dividendo agli azionisti e lo stop del programma di buyback, dopo il crollo del prezzo del petrolio. «È una scelta giusta in una logica a lungo termine», ha detto l’a.d. Claudio Descalzi.
● A più di tre anni dalla morte di Steve Jobs emergono particolari sulla sua vita. Nel gennaio 2009, il fondatore di Apple stava male e Tim Cook, attuale Ceo del gruppo, si offrì di donargli parte del fegato per guarirlo dal cancro. «Tagliò corto prima ancora che avessi finito di parlare, scattò sul letto e mi disse no, non ti permetterò mai di farlo», racconta Cook in un libro su Jobs in uscita il 24 marzo.
DICHIARAZIONI SHOCK DELLA CANTANTE
Madonna: «Denunciare uno stupro? Non ne vale la pena ed è umiliante»
Madonna, 56
● Negli Usa in cui, secondo il Dipartimento di giustizia, il 68% delle violenze sessuali non sono denunciate, fanno scalpore le parole della pop star Madonna. Che, riferendosi allo stupro subito a New York quando aveva 19 anni, ha detto a una radio: «Non vale la pena denunciare la violenza sessuale, è troppo umiliante». Madonna non si rivolse alla polizia: «Avrei dovuto fare visite mediche e andare in tribunale. Un’altra violenza».
SULLA CNN LE FOTO DEL NASCONDIGLIO DI BIN LADEN
Giallo Battisti, arrestato e subito libero 1L’ex terrorista
in Brasile rilasciato giovedì notte Il ministro Orlando: «Tornerà in Italia»
I
n una notte colpo di scena e contro colpo di scena, rilascio ed arresto. E il tutto, mentre qualcuno vorrebbe mettere una pietra sopra alla dolorosa faccenda. La lunghissima vicenda giudiziaria di Cesare Battisti si è allungata con un altro episodio controverso giovedì notte: l’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo è stato arrestato dalla polizia federale brasiliana nella sua casa di Embru das Artes, entroterra dello stato di San Paolo, e poi trasferito nella capitale paulista in attesa dell’espulsione come stabilito il 26 febbraio. Allora, la giudice federale Mendes de Abreu aveva respinto la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno in Brasile in
Cesare Battisti, 60 anni, rilasciato a San Paolo dopo l’arresto giovedì notte AP
quanto «straniero senza documenti e con condanne per gravi reati nel suo Paese». Improvvisamente, in Italia in tanti pensavano di inchiodarlo ai propri crimini, viste le condanne in via definitiva all’ergastolo per quattro omicidi negli Anni di Piombo. Ma le manette sono durate poco attorno ai polsi: il legale di Battisti, Igor Tamasauskas, ha presentato un ricorso urgente e il presidente del tribunale regionale federale di Brasilia, Candido Ribeiro, ha concesso la garanzia dell’ha-
beas corpus prevista nei casi di ingiusto arresto. Grande, enorme tempismo vista l’ora tarda. E LA FRANCIA Poco dopo la mezzanotte locale, l’avvocato ha prelevato il 60enne ex terrorismo da una caserma e lo ha infilato in un taxi: ad aspettarlo – e non è un caso – anche l’ex senatore Eduardo Suplicy, amico di lunga data di Battisti nonché fedelissimo dell’ex presidente Lula. È l’uomo che negò l’estradizione in Italia scatenando una mezza crisi diplo-
matica. Ma Roma non vuole mollare la presa nella saga giudiziaria: «Assumeremo nuove iniziative per ribadire una volontà politica chiara: assicurarlo alla giustizia italiana ed eseguire la pena», ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. E sull’arresto, effettuato in collaborazione con la nostra polizia, l’intervento del ministro dell’Interno, Angelino Alfano: «Sono in contatto con la nostra polizia in Brasile. Si stanno ora approfondendo gli aspetti giuridici: deve rientrare in Italia e non smetteremo di batterci per questo obiettivo». A entrambi, però, è arrivata una risposta inattesa dalla Francia, proprio il Paese (insieme al Messico) a cui la giudice Mendes de Abreu vorrebbe consegnare Battisi. Per l’ex presidente Nicolas Sarkozy «la società italiana deve voltare pagina rispetto agli anni del terrorismo». Del resto, nel suo Paese Battisti ha vissuto, lì pare avere ancora tanti amici. cont. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Una delle foto di Bin Laden, nel rifugio di Tora Bora, pubblicate dalla Cnn
Così era il rifugio di Osama Tra kalashnikov e libri ● Tanti libri, tante armi, la neve e una casa fatta di fango e pietra. Ecco uno dei rifugi in cui si è a lungo nascosto Osama Bin Laden, a Tora Bora, tra le montagne orientali dell’Afghanistan. Le fotografie sono venute alla luce durante il processo al
luogotenente di Bin Laden, Khaled al Fawwaz, che si è tenuto a Manhattan e sono state pubblicate dalla Cnn. Il leader di al Qaeda appare sereno, con il suo kalashnikov sempre a portata di mano, spesso insieme a un altro uomo conosciuto come Abu Musab al Suri.
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AltriMondi R
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL CASO IN RETE
Il marito tradito si sfoga sul giornale Ma è solo pubblicitĂ
La lettera pubblicata sul Corriere e il conduttore di Real Time Enzo Miccio
1La lettera scatena i social, poi la veritĂ :
è il lancio virale di uno show su Real Time
Elisabetta Esposito
A
prima vista, anzi primissima, qualcuno avrĂ pensato pure ÂŤpoveraccioÂť. PerchĂŠ quella pagina di pubblicitĂ acquistata - a caro prezzo - sul Corriere della Sera strappava sorrisi di solidarietĂ e di sentito dispiacere. Ma bastava soffermarsi per piĂš di trenta secondi sulle parole usate, gli input lanciati, i colori
della lettera e la pagina Facebook appositamente creata, per rendersi conto che qualcosa di poco chiaro (e sincero) c’era. Del resto già i nomi dei due protagonisti della vicenda marito tradito, Enzo e Lucia, hanno un che di già sentito... FENOMENI Fatto sta che per tutta la mattina i social network hanno fatto rimbalzare la lettera di addio di Enzo alla moglie (anzi ex moglie) Lu-
cia, colpevole di averlo tradito un po’ con chiunque. Fino a quando, lentamente, è emersa la verità : si tratta dell’ennesima — bella — trovata pubblicitaria. Questa volta dietro alla rabbia per l’amore strappato c’è il canale Real Time, che con questo azzeccato esempio di viral marketing ha voluto promuovere la trasmissione di Enzo Miccio che parte lunedÏ. Il titolo? Alta Infedeltà ... Il conduttore smentisce, ma nell’ambiente le conferme arrivano eccome. E poi, se si legge con attenzione il testo della lettera, ecco apparire una serie di riferimenti ad altri programmi di Real Time, da Fuori menÚ a I colori dell’amore, da Io e la mia ossessione a Vita segreta di mogli imperfette fino ad Amici. Tutto come previsto, per chi è del mestiere. La gente si sarebbe dovuta incuriosire, pensare, ipotizzare, capire. CosÏ l’hashtag #enzoelucia è stato per l’intera giornata di ieri nei trend topic di Twitter. Andrea Palma, docente di marketing alla Luiss e partner della Apload comunicazione ed eventi, spiega: In questi casi assistiamo a due fenomeni, uno diretto in cui la gente legge e ne parla e uno indiretto, fatto di passaparola mirato. In pratica chi ha ideato la campagna ha chiesto a determinati opinion leader, soprattutto blogger, di discutere il caso sui social network rendendolo virale, in modo che si moltiplicassero like e condivisioni. Ha funzionato.
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI 21/4 - 20/5 TORO
21/5 - 21/6 GEMELLI
22/6 - 22/7 CANCRO
23/7 - 23/8 LEONE
24/8 - 22/9 VERGINE
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Tensioni e paranoie sembrano aleggiare, anche per ragioni finanziarie. O per via di spese inevitabili. Godetevi il sabato: tutto è ok. Fornicatorially too.
Gli zebedei caracollano, i rapporti sociali sbroccano, gli impegni vi chiedono di farvi un sedere esagonale. Sabato faticoso, dunque. E suinoprivo, forse.
La cura del dettaglio premia, anche se strema. E forse dovete faticare, sgrossare, tollerare certi fallocefali. Sembra però che andrete in rete suina. Bene.
La Luna vi aiuta ad esprimere nel modo migliore la vostra creativitĂ : nel lavoro, negli svaghi del sabato, in casa. E suinally too. Lavoro e love ok.
23/9 - 22/10 BILANCIA
23/10 - 22/11 SCORPIONE
23/11 - 21/12 SAGITTARIO
22/12 - 20/1 CAPRICORNO
21/1 - 19/2 ACQUARIO
20/2 - 20/3 PESCI
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Viaggi, idee e loquela vi fanno gioco, sia nel privato sia nel lavoro. Pure la vostra sfigocupezza innata cala. E’ il sudombelico ad essere tignosetto.
COSĂŒ A ROMA SI LEGGE E SI TORNA A SCUOLA
La fiera Fa’ la cosa giusta! è arrivata alla dodicesima edizione
Mille sfumature green vanno in scena a Milano � Produrre in casa dentifrici, cosmetici, detergenti e detersivi, ma anche yogurt e ricotta; realizzare borse, gioielli e accessori con materiali di recupero grazie all’aiuto di designer e artigiani; scoprire come risparmiare sulle bollette di luce e gas; ma anche parlare di mobilità a basso impatto, arredamento green, giochi e proposte sostenibili per l’infanzia, turismo che rispetta luoghi e culture. Questo e molto altro a Fa’ la cosa giusta!, che torna a Milano con 13 sezioni tematiche, corsi, incontri e spettacoli. FA’ LA COSA GIUSTA! A FIERAMILANOCITY, BIGLIETTO 7 EURO, INGRESSO GRATIS PER GLI UNDER 14, FINO A DOMANI ALLE ORE 20
LA VISITA A VARESE
� Fino a domani all’Auditorium Parco della Musica di Roma si legge di gusto: Libri come, la Festa del libro e della lettura — tra presentazioni, mostre, laboratori — ha come tema la scuola. Notevole la presenza di autori da tutto il mondo: tra gli altri, James Ellroy (foto), Emmanuel Carrère, Zadie Smith, Francesco Piccolo e Daniel Pennac. LIBRI COME FESTA DEL LIBRO E DELLA LETTURA LA SCUOLA, ALL’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA DI ROMA FINO A DOMANI
LA PROPOSTA A BOLOGNA L’ARTE DI MODIGLIANI
Tutti i segreti Scoprire le stelle dell’Apollo 16 in un weekend che toccò la luna per i piÚ piccoli
IN MOSTRA A TORINO
� Alla scoperta di Amedeo Modigliani, uno dei massimi interpreti della pittura del Novecento e della “Scuola di Parigi� (gli artisti non francesi a Parigi durante la I guerra) in una mostra con 90 opere, 60 dal Centre Pompidou. E nomi come Chagall e Picasso.
Le news vi sollevano, i ritmi sono placidi, il lavoro appaga, vi fa attirare stima e simpatia. E gli svaghi del sabato, pure fornicatori, riescono muy bien.
La Luna nel vostro segno è causa di soddisfazione. PerchÊ fa iniziare e procedere bene ogni cosa. E fantasie suine (attuate) v’esaltano non poco. Sabatone.
L’Apollo 16 “originale� sulla Luna
Domani è la Giornata dei planetari
� Casper, riproduzione in scala 1:1 del modulo di comando della missione Apollo 16 (che nel 1972 arrivò sulla Luna) si può visitare al Volandia di Somma (Va): è una proposta collegata alla Settimana della Scienza di Gallarate, che prevede, il 21 marzo, la possibilità , per i bambini di cimentarsi con un simulatore di volo.
� Domani si celebra la Giornata internazionale dei planetari, con iniziative in diverse città italiane: a Bologna, l’Osservatorio Astronomico propone un weekend di astronomia nel Parco della Montagnola, con spettacoli e laboratori (ingresso a offerta libera) e programmi studiati per i piÚ piccoli, dai 4 anni in su.
SETTIMANA DELLA SCIENZA A GALLARATE FINO AL 24/3, INFO SETTIMANADELLASCIENZA.IT
UN CIELO PER TUTTI A BOLOGNA, INGRESSO LIBERO, INFORMAZIONI: MONTAGNOLABOLOGNA.IT
NAPOLI SOTTERRANEA SOPRA UNA ZATTERA � In zattera a quaranta metri sotto il cuore di Napoli, alla scoperta di un tunnel voluto da re Ferdinando II nel 1853 come percorso militare rapido per collegare il Palazzo Reale con piazza Vittoria. L’escursione dura un’ora e venti. Su prenotazione. IN ZATTERA SOTTO NAPOLI INFO: 081/7645808
LO SHARE DI IERI LO SPORT IN TV
21/3 - 20/4 ARIETE
Giornata un cicinĂŹn in salita. Ma non sfigatissima. Anzi, dietro le rogne possono celarsi piĂš vantaggi. Fornicazione gonfiazebedei: urge piĂš fantasia.
AGENDA
MODIGLIANI E LA BOHĂˆME DI PARIGI AL GAM DI TORINO, FINO AL 19 LUGLIO 2015
â—? La tentazione irresistibile di dire “io c’eroâ€? contagia anche le star di Hollywood: ai Prince’s Trust Awards, un evento benefico a Londra, l’attore Kevin Spacey si scatta un selfie proprio mentre, alle sue spalle, sfila il principe Carlo d’Inghliterra. Protocollo violato ma grande successo su Twitter per il protagonista di ÂŤHouse of CardsÂť...
Il vostro fiuto e la vostra autorevolezza crescono, un colpetto di glutei sistema certe cose. Viaggi proficui, lavoro e fornicazione al top. O quasi.
APPUNTAMENTO CON FA’ LA COSA GIUSTA!
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
Câ€™Ăˆ UN PRINCIPE NEL SELFIE DI MR. SPACEY
Strategia, autocontrollo e furbizia servono. E don’t romp se sorgessero obblighi. A sud dell’ombelico sembrano esserci temporanee assenze e astinenze.
GAZZAWEEKEND
a cura di Francesco Rizzo
Un po’ di solitudo l’avvertite. Ma non è giustificata: guardatevi attorno, sfoderate gli zebedei e vi ricrederete. Fornicazione per certi versi alternativa.
Le amicizie vi consolano, vi sorreggono, vi amano. La vostra motivazione cresce a tutto tondo, ma occhio al vostro dispotismo incombente. Pure suino.
CHE DEBUTTO PER LO SHOW SKY
“ ITALIA’S GOT TALENTâ€? BOOM SERATA A RAI 1 Debutto record per ÂŤItalia’s got talentÂť su Sky Uno, con un milione e 113 mila spettatori medi (2,5% di share) per la prima puntata di audizioni “giudicateâ€? da Claudio Bisio, Luciana Littizzetto, Frank Matano e Nina Zilli. Da venerdĂŹ, il talent andrĂ in onda anche in chiaro su Cielo. Nella tv generalista vince la fiction di Rai 1 ÂŤUn passo dal cielo 3Âť, 6,9 milioni di spettatori (21,08%) davanti alla soap ÂŤIl segretoÂť su Canale 5 (4,2 milioni, 16,04%).
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Speciale R Ginnastica
SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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«La mia vita L in palestra Saltando verso Rio»
Fausto Narducci
1Erika Fasana è la nuova stella
del corpo libero: «Studio turismo di sera e ho detto no alla tv, meglio vincere una medaglia»
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a notizia è arrivata sabato scorso dalla prestigiosa American Cup: l’Italia della ginnastica non ha più una sola leader, ma due. Alla campionessa del mondo Vanessa Ferrari, in recupero dagli infortuni e buona sesta, si affianca la compagna di squadra della Brixia Brescia, Erika Fasana che dopo il podio più importante della sua carriera a Dallas, oggi farà passerella nella 3a giornata del campionato di Serie A a Firenze. Un salto di qualità che per la 19enne comasca era atteso fin dalla partecipazione all’Olimpiade di Londra, ma era stato frenato dalla microfrattura alla tibia che l’aveva bloccata per un anno a cavallo del 20132014. Quel che conta ora è che Enrico Casella, direttore tecnico della Nazionale, ha ritrovato quel gioiello che aveva pescato già a 6 anni dalla Polisportiva Fino Mornasco e aveva sgrezzato
alla Brixia Brescia accanto alla veterana Ferrari. «Scoperta anche grazie a Laura Rizzoli, è un’atleta completa che eccelle al corpo libero. In America è riuscita a sorprendere anche me perché, al cospetto delle migliori del
«IL PODIO ALL’AMERICAN CUP HA SORPRESO PURE ME. ORA EUROPEI E POI OLIMPIADE: NESSUN TRAGUARDO È PROIBITO» ENRICO CASELLA D.T. NAZIONALE GINNASTICA
mondo, pensavo come traguardo massimo al quarto posto. Il podio la lancia verso una medaglia agli Europei di aprile a Montpellier e alla qualificazione olimpica per Rio dove nessun obiettivo è proibito». CARATTERE Ma che tipo è questa graziosa stellina azzurra che nell’ambiente tutti chiamano vezzosamente Fagianella? Casella la descrive come schiva ma determinata, riservata ma grintosa, molto diversa dalla «dura» Vanessa. È proprio Erika a presentarsi, mostrandosi tutt’altro che timida: «Studio di sera, sono all’ultimo anno dell’Istituto turistico, la mia passione sono le lingue; inglese, francese e spagnolo. Ma la mia vita è tutta ginnastica: da quando mia madre mi ha portato in palestra, perché ero sempre in movimento, non l’ho lasciata più. Vanessa? È un mito e un’amica, ci completiamo a vicenda con i nostri caratteri così diversi». REALITY E come la Ferrari, Erika si tiene ben lontana dal reality «Ginnaste, vite parallele» che da lunedì su Mtv rinnoverà quel bagno di popolarità con le giovani tifose che ha creato il fenomeno Ferlito, assente in questa edizione. Scelte individuali secondo Casella, che però ammette il problema «distrazioni»: «Ho lasciato le mie atlete libere di decidere, ma sono contento che possano concentrarsi solo sulla palestra. Non nego che la tv abbia dato nuova popolarità al nostro sport ma per rimanere a certi livelli bisogna sudare lontano dai riflettori». È così, forse, che possiamo sognare di avere a Rio 2 finaliste al corpo libero.
Oggi passerella nella 3a giornata di Campionato ● Oggi al Mandela Forum di Firenze, che il 22 novembre scorso ha ospitato il Grand Prix della Ginnastica 2014, va in scena la terza delle quattro giornate del Campionato Italiano di Serie A. La tappa finale è in programma il 9 maggio a Pesaro, ma prima il calendario della Nazionale si ferma per due appuntamenti. Il 28 e 29 marzo (diretta streaming sul canale You Tube della federginnastica) l’8ª edizione del Trofeo Città di Jesolo, in programma al Pala Arrex di Piazza Brescia: oltre all’Italdonne, in gara le olimpioniche Usa (Biles, Douglas, Skinner, Ross, Baumann, Key, Raisman e Desch) e le formazioni di Canada, Francia e Australia. Biglietti su www.bookingshow.it. Dal 13 al 19 aprile, invece, a Montpellier (Fra) gli Europei individuali riservati al concorso generale e agli specialisti dei singoli attrezzi. I Mondiali qualificanti per Rio sono in programma a Glasgow dal 24 ottobre al 2 novembre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PER LEI ERIKA FASANA GINNASTA Nata a Como il 17 febbraio 1996, è stata la prima italiana a presentare il Chusovitina (un doppio salto teso con avvitamento)
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SABATO 14 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT