La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59

sabato 21 marzo 2015 anno 119 - numero 68 euro 1,90

L’INTERVENTO di Franco Arturi

A SAN SIRO (ORE 20.45) C’È L’ESAME ZEMAN PER IL TECNICO ROSSONERO

Pippo balla, curva Milan in sciopero

25

LA GOGNA DAI TIFOSI MEDIOEVO ALLO STADIO Per evitare guai peggiori. La scusa ufficiale è questa. La gogna dei giocatori davanti agli ultrà, dentro gli stadi o nei centri di allenamento, ha avuto un altro capitolo penoso da parte di molti romanisti dopo la mazzata del 3-0 della Fiorentina. Si era già visto in Coppa Italia. L'ARTICOLO A PAGINA 25

L’OPINIONE di Beppe Bergomi 25

PERCHE’ MANCINI HA FALLITO (IN PARTE) Ha chiesto troppo a chi aveva a disposizione, la squadra doveva essere meno bella e più incisiva. La rivoluzione di Roberto Mancini, impostata dal giorno del suo ritorno nel novembre scorso, in parte non è riuscita. E i motivi sono più di uno. L'ARTICOLO A PAGINA 25 RISULTATI & CLASSIFICA 28a GIORNATA

Chievo-Palermo alle 18 Domani sei notturne OGGI CHIEVO-PALERMO (0-1) ORE 18 MILAN-CAGLIARI (1-1) ORE 20.45 DOMANI (ORE 20.45) EMPOLI-SASSUOLO (1-3) ORE 12.30, JUVENTUS-GENOA (0-1) ORE 15 CESENA-ROMA (0-2) LAZIO-VERONA (1-1) NAPOLI-ATALANTA (1-1) PARMA-TORINO (0-1) SAMPDORIA-INTER (0-1) UDINESE-FIORENTINA (0-3) JUVENTUS 64 PALERMO ROMA 50 UDINESE* LAZIO 49 SASSUOLO NAPOLI 46 VERONA FIORENTINA 45 EMPOLI SAMPDORIA 45 CHIEVO GENOA* 37 ATALANTA INTER 37 CAGLIARI TORINO 36 CESENA MILAN 35 PARMA** (-3)

Inzaghi rischia se farà una brutta figura contro il Cagliari. E il tifo organizzato diserta Filippo Inzaghi, 41 anni, prima stagione alla guida di una panchina di A PEGASO

CHAMPIONS: PESCATO IL MONACO

GRAN PREMIO JUVE Morata e Tevez, protagonisti a Dortmund

35 32 32 32 30 29 25 21 21 9

Dall’urna dei quarti esce la squadra di Montecarlo, è andata bene di La L semifinale vale un tesoro: 73,2 milioni di premi Uefa

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

LICARI, CONDO’, DELLA VALLE DA PAGINA 2 A PAGINA 4

DALLE ORE 20

DERBY ATLETICO-REAL SUPER PSG-BARCELLONA 13

CRISI ROMA

ATLETICO-REAL (AND. 14/4 RIT. 22/4) JUVENTUS-MONACO (AND. 14/4 RIT. 22/4) PSG-BARÇA (AND. 15/4 RIT. 21/4) PORTO-BAYERN (AND. 15/4 RIT. 21/4)

9 771120 506000

LEAGUE 6

VAI FIORENTINA C’E’ LA DINAMO NAPOLI, ATTENTO AL WOLFSBURG La Viola favorita contro gli ucraini L’attacco di Benitez può decidere CALAMAI, G. MONTI, SARDELLI ALLE PAGINE 6-7

LE INTERVISTE Sinisa: «Batto l’Inter e porto a cena Mancio» Mihajlovic, tecnico Samp: «Se il Milan pensasse a me mi farebbe piacere» DI CARO A PAGINA 10

Sportiello: «Io poeta Ma bocciato a scuola»

DA NON PERDERE 1 Nazionale, boom in tv Rai e Uefa verseranno 134 milioni per 4 anni

Sabatini e Garcia delusi e turbati Ipotesi Branca, Mazzarri o Emery CECCHINI, PUGLIESE A PAGINA 13

Il n° 1 del Barça: «Messi resta Pogba? Vedremo» Il presidente Bartomeu: «Clasico importante, non decisivo. Braida farà bene» RICCI A PAGINA 23

A PAGINA 5

50 3 2 1>

EUROPA

ELEFANTE ALLE PAGINE 14-15

*Una partita in meno **Due partite in meno

Grande basket Non perdetevi Reggio-Bologna

OLIVERO, PASOTTO ALLE PAGINE 8-9

2 Alonso potrà tornare a correre in Formula 1 se supererà tre visite CREMONESI A PAGINA 30

3 Rugby: ecco il Galles In 70mila all’Olimpico per l’onore dell’Italia BATTAGGIA, MELILLO A PAGINA 35

28

CICLISMO La freccia Cimolai può stupire Sanremo Giro: Moser fra i Miti GIALANELLA, PASTONESI, SCOGNAMIGLIO ALLE PAGINE 28-29

w

IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI Probabilissimo record di partecipanti nella maratona di Roma di domani: Garcia farà da lepre.


2

Champions League R Il sorteggio

LA CORSA VERSO IL TROFEO, GLI ALTRI TRE MATCH DEI QUARTI E LE NOSTRE PREVISIONI IL TABELLONE DEI QUARTI

ATLETICO MADRID - REAL MADRID

Atletico Madrid

45%

55%

Real Madrid

Juventus

70%

30%

Monaco

I PRECEDENTI

L'ATLETICO MADRID IN COPPA DEI CAMPIONICHAMPIONS LEAGUE VITTORIE 0 FINALI 2 SEMIFINALI 4 QUARTI DI FINALE 6

Andata: 14 aprile - Ritorno: 22 aprile

Vittorie Atletico 1

IL REAL MADRID IN COPPA DEI CAMPIONICHAMPIONS LEAGUE

Vittorie Real 3

4

13

25

Pareggi 0

10

VITTORIE FINALI SEMIFINALI QUARTI DI FINALE

31

Andata: 15 aprile - Ritorno: 21 aprile MOYA

Psg

35%

65%

Barcellona

Porto

20%

80%

Bayern Monaco

ANSALDI KOKE

GODIN TIAGO

MIRANDA GABI

JUANFRAN

SEMIFINALI

ARDA TURAN

SORTEGGIO IL 24 APRILE Andata: 5-6 maggio - Ritorno: 12-13 maggio

GRIEZMANN

MANDZUKIC RONALDO

FINALE

JAMES RODRIGUEZ

OLYMPIASTADION DI BERLINO 6 giugno

Arda Turan Ar

MARCELO ALL. SIMEONE

Probabilità di passaggio del turno

BALE MODRIC

BENZEMA KROOS

CARVAJAL

PEPE

SERGIO RAMOS CASILLAS

Ronaldo ALL. ANCELOTTI

Fiuuu, Juve: ti gere 73,2 milioni di premi Uefa. Con il Monaco sembra un precedente favorevole: sconfitto nelle semifinali 1998. Il ritorno è nel Principato, ma anche con il Borussia la seconda era in trasferta.

DOPPIA SFIDA 14 E 22 APRILE JUVENTUS - MONACO LA JUVENTUS IN COPPA DEI CAMPIONICHAMPIONS LEAGUE VITTORIE 2 FINALI 7 SEMIFINALI QUARTI DI FINALE

I PRECEDENTI Vittorie Juventus 1

IL MONACO IN COPPA DEI CAMPIONICHAMPIONS LEAGUE 0 VITTORIE 1 FINALI 3 SEMIFINALI QUARTI DI FINALE 4

Vittorie Monaco 1

2 10

15

Pareggi 0 BUFFON CHIELLINI (Bonucci) BARZAGLI

LICHTSTEINER LIC IC VIDAL

EVRA (Chiellini) MARCHISIO

PIRLO PEREYRA MORATA

TEVEZ

DIRAR MOUTINHO

BERBATOV

MARTIAL KONDOGBIA

TOULALAN

FABINHO

RAGGI

CARVALHO SUBASIC

KARL-HEINZ RIEDLE mostra il biglietto con il nome della Juve e poi quello con il nome del Monaco AFP

Tevez Teve

KURZAWA ALL. ALLEGRI

Moutinho ALL. JARDIM GDS

Tutti Allegri: Monaco Altro derby a Madrid C’è il Psg per Messi 1Evitate le big, la strada verso Berlino è più agevole

E se la Juve centra la semifinale 73,2 milioni dalla Uefa

Fabio Licari

«R

oad to Berlin spianata», parafrasando lo slogan della finale, è un’immagine sicuramente eccessiva: ma il confine tedesco è molto più vicino dopo il sorteggio dei quarti di Champions. Considerati soprattutto gli scampati pericoli. Tutti volevano il Monaco e il Monaco è finito alla Juve, bella a Dortmund e fortunata a Nyon. Tutto può succedere nella coppa dei dettagli, copyright Mourinho, e tra i dettagli c’è anche il maledetto infortunio di Pogba: ma che i bianconeri siano superiori, e più «carichi», dei francesi non è in discussione. Allegri insomma. Nessuno stupore se dovessero raggiungere le semifinali, traguardo mancante dal 2003, in compagnia delle potenziali favorite delle altre sfide: Bayern (come temere il Porto?),

Barcellona (il Psg ha Ibra e Verratti a mezzo servizio) e Real Madrid (ma il derby con l’Atletico è sempre una sofferenza). Poi sai che spettacolo. ASSALTO JUVENTUS Con Dortmund negli occhi non c’è chi possa più sottovalutare la Juve. Dimensione europea, personalità nella gestione della gara, difesa a tre blindata (da non sottovalutare, benché il tecnico prediliga i quattro dietro) e quei fuoriclasse che possono fare la differenza, da Tevez a Morata, aspettando Pirlo. Nel 2003 l’ultima semifinale, con lo splendido 3-1 al Real Madrid: macchiato però dall’ammonizione a Nedved, futuro Pallone d’oro, che costò finale e successo contro il Milan a Manchester (eventualità esclusa perché, da quest’anno, i gialli saranno cancellati). Da allora tre volte nei quarti (2005 Liverpool, 2006 Arsenal e 2013 Bayern) e tre volte fuori. La semifinale significa raggiun-

UNA SFIDA DURA, IL MONACO È PERICOLOSO, LO HA DIMOSTRATO CONTRO L’ARSENAL... MASSIMILIANO ALLEGRI TECNICO DELLA JUVE

NESSUNO HA ESULTATO, RESTIAMO BEN CONCENTRATI, È UNA SFIDA 50 E 50 ARTURO VIDAL CENTROCAMPISTA DELLA JUVE

INDICATORI MONACO Secondo le statistiche Uefa, il Monaco è tra i club meno solidi del torneo: appena 4 successi (e 2 sconfitte), soltanto 7 gol segnati (la Juve 12), più falli commessi (117, dietro solo il Leverkusen) e una media di 8,6 tiri a partita (la peggiore escluso l’Apoel). Unico dato positivo: appena 4 gol subiti (la Juve 5), 3 dei quali dall’Arsenal con il quale ha rischiato dopo il 3-1 dell’andata. Finalista 2004 a sorpresa, fu distrutto dal Porto (3-0): «zero tituli» in Europa. L’ultimo della Juve risale invece alla Champions 1996, poi tre finali perse (1997, 1998 e 2003). PANZER BAYERN L’altro club abbordabile del sorteggio, benché superiore al Monaco, era sicuramente il Porto: l’ha centrato il Bayern, con in testa la finale quasi in casa. Dopo l’impressionante dimostrazione di superiorità nel ritorno contro lo Shakhtar non può esserci gara, benché il possesso palla dei portoghesi (attacco brillante, difesa chiusa) non lasci presagire goleade. Ogni tanto i tedeschi hanno avuto cali di tensione (con il City, in Ucraina) ma ora il gioco è per i duri.

IL NUMERO

12

Gli anni dall’ultima semifinale di Champions della Juve: nei quarti del 2003 eliminò il Barça per trovare (e battere) il Real

BARÇA E CONTI APERTI Il confronto più divertente potrebbe essere quello tra Barcellona e Psg. Adesso che Messi è tornato Messi non ce n’è quasi per nessuno (e infatti il Barça è l’unico ad aver vinto i due ottavi come la Juve). A Parigi mancheranno gli squalificati Ibra, ex mai amato al Camp Nou, e Verratti, due pedine che non si possono concedere con leggerezza. Però, dopo la rivincita sul Chelsea (giustiziere nei quarti 2014), ci sono conti in sospeso anche con i catalani (avanti nei quarti 2013 con due pareggi). A ranghi completi: Allegri, 47 anni, predica calma ANSA Suarez-Messi-Neymar contro Lavezzi-Ibra-Cavani, lo 0-0 non è quotato. E Pastore nei big-match è sempre incantevole. DERBY MADRID, NON PIÙ FINALE Qui siamo in zona brivido, o equilibrio. Sulla carta non ci sarebbe gara tra le individualità del Real e il gruppo Atletico un po’ meno ossessivo. Però con Simeone si soffre, si pensi all’ultima drammatica finale di Champions: biancorossi avanti 1-0 al 93’ e poi ribaltamento (4-1) nei supplementari. Dopo la «Decima» Ancelotti punta a un altro record che pare ormai una maledizione: essere il primo a vincere due volte di fila la Champions (è l’ultimo a esserci riuscito da giocatore, con il Milan ‘89 e ‘90, quand’era ancora Coppa Campioni). Il terrore vissuto contro lo Schalke non induce all’ottimismo. D’altra parte non è il torneo più bello del mondo anche per questo? © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

PSG - BARCELLONA

PORTO - BAYERN

I PRECEDENTI

IL PSG IN COPPA DEI CAMPIONICHAMPIONS LEAGUE VITTORIE 0 FINALI 0 SEMIFINALI 1 Q QUARTI DI FINALE 3

Vittorie Psg 2

Vittorie Barcellona 2

7

14

Pareggi 3

SEMIFINALI QUARTI DI FINALE*

I PRECEDENTI

IL PORTO IN COPPA DEI CAMPIONICHAMPIONS LEAGUE VITTORIE 2 FINALI 2 SEMIFINALI 3 QUARTI DI FINALE 8

Vittorie Porto 1

5

IBRAHIMOVIC

RAKITIC

SUAREZ BUSQUETS

NEYMAR INIESTA

DANILO DANI ALVES

TELLO ROBBEN

J. MARTINEZ LEWANDOWSKI

HERRERA

MULLER

BRAHIMI PIQUÈ RIBERY

JORDI ALBA ALL. BLANC

RAFINHA

XABI ALONSO BOATENG

SCHWEINSTEIGER BADSTUBER

MASCHERANO

NEUER

TER STEGEN

Cavani Cava

FINALI SEMIFINALI QUARTI DI FINALE

TORRES

MAICON CASEMIRO

MESSI

10

SANDRO

MARCANO

PASTORE

CAVANI

16

IL BAYERN IN COPPA DEI CAMPIONICHAMPIONS LEAGUE VITTORIE 5

25

FABIANO

MATUIDI

THIAGO SILVA MOTTA

Vittorie Bayern 2

Pareggi 2

MAXWELL

DAVID LUIZ

MARQUINHOS VERRATTI

IL BARCELLONA IN COPPA DEI CAMPIONICHAMPIONS LEAGUE VITTORIE 4 7 FINALI

17

SIRIGU

3

Messi

Martinez

ALL. LUIS ENRIQUE

Neuer

ALABA ALL. LOPETEGUI

ALL. GUARDIOLA GDS

è andata bene fLA SFIDA TATTICA

Pirlo è la chiave per domare il boa del Principato 1Il Monaco ama raccogliersi e mordere in ripartenza: l’Arsenal ne sa qualcosa. Andrea può decidere creando superiorità in mezzo Paolo Condò Twitter @PaoloCond

C’

è una partita precisa a segnare un prima e un dopo nella stagione del Monaco. È il debutto in Champions del 16 settembre, in casa contro il Bayer Leverkusen: i monegaschi ci arrivano dopo che il cataclisma del mercato – James Rodriguez al Real Madrid, Falcao al Manchester United, Abidal all’Olympiacos, Riviere al Newcastle, Obbadi al Verona – ha prodotto un avvio in campionato da incubo, con 4 punti in 5 giornate e il conseguente diciannovesimo posto in classifica. Trattandosi di Montecarlo, il Monaco è un giocatore di baccarat che si è visto rifilare due figure come prime due carte: valore zero, per chi non conoscesse le regole del più bel gioco da casinò. Terreo in volto, Leonardo Jardim – il tecnico succeduto a Ranieri con i buoni uffici di Jorge Mendes, figura chiave nella gestione del club monegasco – chiama la terza carta, l’ultima:

IL DUELLO In mezzo al campo una sfida-chiave, dal punto di vista fisico, sarà quella tra il cileno Arturo Vidal e il francese Geoffrey Kondogbia

e la sera del Bayer gli arriva un bell’8 (il massimo sarebbe 9, ma con 8 vinci quasi sempre), il numero di maglia di Joao Moutinho, che segna ai tedeschi il gol vincente cambiando totalmente l’inerzia della stagione. MONACO SENZA PAURA La Juventus è la logica favorita del confronto, perché è più forte, più

esperta e più motivata ad avanzare dopo le sber- re del Torino). Sarà pure la più debole del lotto, le subite in Europa negli ultimi anni. Però il Mo- ma di soddisfazioni se ne è tolte. naco è un rivale complesso da maneggiare perché – parafrasando il concetto scritto sulle fa- LA CENTRALITÀ DI PIRLO Sia la Juve che il Moscette de «Il danno», il bel romanzo di Josephine naco trovano nel centrocampo la loro leadership Hart – le squadre che hanno subìto un danno so- tecnica. Perduto Pogba, il recupero di Pirlo dino pericolose, sanno di poter sopravvivere. Il venta ancora più imprescindibile per avviare il Monaco aveva praticamente liquidato la sua sta- traffico in superiorità numerica (o per costringere Berbatov a sfiancarsi in cogione a metà settembre, ripiepertura). I duelli chiave in mezgando verso l’anonimato dopo IL NUMERO zo al campo saranno quello aver pianificato per un anno un molto fisico tra Vidal e Kondogfuturo da Psg o Chelsea; il fatto bia e quello più tecnico fra Mardi aver fermato l’emorragia chisio e Moutinho: Toulalan è il nella sera in cui tutti attendevaperno sapiente del 4-3-3 di Jarno la resa definitiva ha inferto dim, scontato che sia Pereyra a alla squadra una scossa elettripressarlo in prima battuta per ca impressionante. Le vecchie Sono due le Champions recuperare palla in zona alta. Lì stelle, da Moutinho a Berbatov, vinte in carriera da Morata e Tevez dovranno risulda Carvalho a Toulalan, hanno Andrea Pirlo, entrambe tare molto temibili per fare in smesso di maledire il momento con la maglia del Milan, modo che i terzini Fabinho e in cui erano rimaste in riviera; i Kurzawa – assalitori di buon ligiovani talenti hanno realizza- nel 2003 e nel 2007 vello – escano di casa il meno to l’occasione unica che gli si possibile. presentava davanti, hanno messo giù la testa e si son messi EVRA, COMPITO DURO Il cona pedalare. Essendo un protetto tropiede monegasco, gestito da di Mendes, potete immaginare una boa tecnicamente nobile a quale stirpe di allenatori apcome Berbatov, vive sulle accepartenga Jardim: Mourinho lerazioni delle ali: ultimamente molto più di Villas Boas, nel giocano soprattutto Dirar e senso di squadra corta, comMartial (il più promettente), patta e protetta che cerca di rima l’uomo del destino all’Emipartire a grande velocità per rates è stato Ferreira-Carrasco, trovare la difesa avversaria e qualcosa ci dice che Evra – un spettinata. Se non ci fosse il ex – dovrà fare attenzione soprecedente degli ottavi, magari Andrea Pirlo, 35 anni LAPRESSE prattutto a lui. Il fatto che l’Arla Juve correrebbe il rischio di sottovalutare i monegaschi. La lezione dell’Arse- senal nel ritorno del Principato abbia sfiorato la nal, invece, assomiglia a un salvavita: Wenger ha grande rimonta, facendosela bloccare sul più mandato i suoi a tastare alla cieca dentro la ce- bello dai miracoli del portiere Subasic, ribadisce sta, e si è fatto mordere tre volte dal serpente che che con una concentrazione adeguata la Juvenvi stava acquattato. Allegri comanderà il gioco, tus dovrebbe passare il turno senza eccessive sofma premurandosi di usare i guanti: fra le elimi- ferenze. Se avete a mano un evidenziatore, però, nate illustri del Monaco quest’anno ci sono pure passatelo sulla parola «concentrazione»: male il Benfica (che l’anno scorso vietò alla Juve la fi- non farà. © RIPRODUZIONE RISERVATA nale di Europa League) e lo Zenit (fresco vincito-

2

DAL PROSSIMO ANNO

Caccia all’Inghilterra nel ranking. E pioggia di milioni

J

uve, Fiorentina e Napoli lotteranno per le loro coppe ma anche per le altre italiane. La situazione del ranking Uefa si fa molto interessante adesso che l’Inghilterra è out (non può più prendere punti). Per quest’anno non c’è niente da fare, ma dal prossimo gli scenari possono essere rivoluzionati. E il 2015-16 è anche la stagione dei nuovi contratti, con aumenti del 30-40% per i club. Iscriversi alle coppe sarà sempre più un «affare». RANKING Il sogno è recuperare la quarta italiana in Champions tornando tra le prime tre

del ranking. La classifica del 2015 (che designa i posti per le coppe 2016-17) non è più modificabile. A fine stagione, dopo Berlino, sarà però «tagliato» l’anno più vecchio, il 2011-12. E grazie all’eccellente risultato stagionale — soltanto la Spagna ha fatto più punti di noi — il distacco da inglesi e tedeschi si ridurrà decisamente. Adesso siamo virtualmente a -6 (vedi grafico): la Germania però ha due club in corsa, l’Inghilterra zero. Raggiungerla è quasi impossibile, ma ridurre il distacco si può. E il prossimo anno si partirebbe con un obiettivo concreto. Il sorpasso.

PREMI TOTALI: 1,6 MLD! Nuovo triennio (2015-18) e nuovi contratti. Il calcio tira che è un piacere: i ricavi aumentano e i premi economici Uefa ai club di conseguenza. Con molte novità. Fino a quest’anno la Champions valeva 900 milioni (tra risultati e market pool) e l’Euroleague 200 circa. Totale: 1,1 miliardi. Si svolta: il montepremi diventa globale per le due coppe, più solidarietà quindi, e arriva a quasi 1,6 miliardi (circa +50%). Di questi, 1,2 per i club di Champions e 350 milioni all’Euroleague. DISTRIBUZIONE Altra novità:

il market pool si riduce in termini relativi. Per chiarire: del montepremi totali, il 60% andrà ai risultati e il 40% al market pool (prima era 5545). Conseguenza: in Champions i premi per risultati saranno 720 milioni (erano 500), il «mp» 480 (era 410). Anche l’Euroleague varrà molto di più. E aumentano i soldi anche per chi esce ai playoff. Domani l’Esecutivo Uefa darà l’okay al queste misure. ECA: 209 MILIONI! Intanto la Fifa ha raggiunto un accordo storico con l’Eca: la partecipazione agli utili dei club per i

RANKING UEFA 2015 1° Spagna 96,142 2° Inghilterra 80,391 3° Germania 78,558 4° ITALIA 67,676 61,049 5° Portogallo 6° Francia

52,250

RANKING UEFA 2016 1° Spagna 77,928 2° Germania 62,892 3° Inghilterra 62,034 4° ITALIA 56,105 5° Portogallo 42,249 6° Francia 41,500

convocati al Mondiale arriva a 209 milioni per Russia 2018 e Qatar 2022 (erano 70 per Brasile 2014): eguaglia la cifra distribuita alle federazioni. L’accordo, cui hanno lavorato anche gli italiani Agnelli e Gandini nel board Eca, «aiuta» i club ad accettare Qatar 22 a dicembre. Inoltre l’Eca avrà voce sul calendario internazionale. DATE 2018 La Fifa ha anche ufficializzato le date di Russia 2018 (14 giugno-15 luglio) e della Confederations 2017 (17 giugno-2 luglio). E la possibilità di un Mondiale con più di 32 squadre si avvicina: il 30 maggio è fissato un Esecutivo straordinario per questo motivo. f.li. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Champions League R

4

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Juve, è Pereyra l’uomo in più E senza Pogba Allegri dosa Pirlo

BRUTTE NOTIZIE

Marchisio ha la febbre Emergenza in mezzo MILANO

L’

emergenza continua, soprattutto a centrocampo. Dopo Pogba, ieri si è fermato anche Marchisio. Il centrocampista ieri ha saltato l’allenamento per influenza, Allegri spera di recuperarlo per la partita di domenica con il Genoa ma non ci sono certezze. Se Marchisio non ce la farà, il tecnico bianconero dovrà inventarsi qualcosa in mezzo, dove ha gli uomini contati: oltre a Pogba, anche Sturaro è infortunato e Pirlo, appena recuperato dopo lo stop per il problema muscolare al polpaccio, dovrebbe al massimo andare in panchina. A quel punto Allegri potrebbe optare per un 4-3-3, con Padoin insieme a Vidal e Pereyra e Pepe nel tridente. Di sicuro in attacco non ci sarà Morata, squalificato. La punta però può sorridere per la convocazione in nazionale: Del Bosque l’ha chiamato per le prossime due partite della Spagna, la gara di qualificazione a Euro 2016 contro l’Ucraina e l’amichevole con l’Olanda. Morata aveva debuttato con la nazionale maggiore in autunno. «E’ il futuro della Spagna», ha dichiarato il c.t.

1Max deve «proteggere» l’altra star per la Champions così El tucumano diventa fondamentale in campionato

BUFFON LICHTSTEINER BARZAGLI CHIELLINI EVRA (BONUCCI) (CHIELLINI) VIDAL

PIRLO

MARCHISIO

PEREYRA MORATA

TEVEZ GDS

CON IL 3-5-2 BUFFON BARZAGLI

BONUCCI

CHIELLINI

LICHTSTEINER VIDAL PIRLO MARCHISIO EVRA

MORATA

sio, Lichtsteiner, Tevez, Buffon e Chiellini hanno giocato più partite. Tra Allegri e il suo omonimo c’è una buona intesa: Pereyra era abituato allo stile di GiudoCON PIRLO AI QUARTI Risorsa lin, Allegri è uno che tiene meno preziosa, perché garantisce di- le distanze e a Pereyra non diverse soluzioni anche a gara in spiace il suo modo di rapportarsi corso. La partita di Dortmund è ai giocatori. Il tecnico avrebbe la sintesi della sua stagione: due voluto un trequartista di ruolo a ruoli interpretati con la stessa gennaio, ma quando ha capito intelligenza tattica, l’assist per il che non sarebbe arrivato non si compagno di nazionale Carlitos è perso d’animo: sapeva già che (tutti e due sono stati convocati Pereyra dietro alle punte poteva per le prossime amichevoli del- essere un’ottima alternativa a l’Argentina, il 29 marzo e 1° Vidal. Il cileno ieri ha parlato a aprile contro El Salvador ed Sky: «La vittoria di Dortmund Ecuador: partiranno lunedì può aiutarci molto in campionaprossimo). Pereyra è un jolly e to e in Champions. Io sentivo Allegri lo sta molto la partita, sfruttando al soprattutto almassimo, come l’inizio, poi è anLA CHIAVE dimostrano le 34 A Dortmund data meglio. Abpresenze fino a biamo giocato la Pereyra ha giocato questo momento. gara perfetta. Il Nell’ultimo mese in due ruoli e fatto campionato? Noi ha sostituito nu- l’assist per Carlitos vogliamo vincere mericamente Piril quarto scudetlo e nei prossimi Grazie alla Juve ha to, dobbiamo due sarà ancora pensare solo a più importante, conquistato la questo. Dobbianazionale: lui e Tevez vista la lunga asmo battere il Gesenza di Pogba. sono inseparabili noa». Sarà fondamentale anche recuperare Pirlo, per- CRESTA ALTA Vidal e Pereyra ché la Juve, dopo aver perso il hanno in comune il parrucchiefuoriclasse francese, non potrà re, Marco di Nichelino, e anche permettersi di andare ai quarti il rito di farsi sistemare i capelli di Champions senza un altro il giorno prima delle partite imcampione. Per questo Pirlo, che portanti. Domani torna il camè pronto per tornare in campo pionato e le due creste ci sarandopo lo stop di un mese per l’in- no di sicuro, anche perché Allefortunio al polpaccio, andrà do- gri ha gli uomini contati a centrocampo. Max ha segnato solo sato in campionato. due gol quest’anno, tutti e due al INTESA AL MAX Quindi spazio Verona (uno in Coppa Italia e a Pereyra, che a 24 anni di sicuro l’altro in campionato) e allo Stanon sente la stanchezza. Un an- dium. L’allenatore lo pungola no fa il suo sogno era la Cham- spesso, ricordandogli che dopions, adesso la sta giocando da vrebbe centrare la porta un po’ protagonista, figuriamoci se di più. Chissà se dopo l’assist a vuole riposarsi. Investimento Tevez contro il Borussia, con il azzeccatissimo, perché il ragaz- Genoa arriverà anche un altro zo che viene da Tucuman, pro- gol. Sempre con la stessa dedivincia a nordovest dell’Argenti- ca: per la fidanzata Carolina, na, è il settimo giocatore della che in Germania non c’era ma a rosa bianconera per numero di Torino non mancherà. © RIPRODUZIONE RISERVATA presenze. Solo Bonucci, Marchi-

verse posizioni: mezzala all’inizio, trequartista nel momento in cui Allegri ha deciso di cambiare modulo.

CON IL 4-3-1-2

TEVEZ GDS

Fabiana Della Valle MILANO @FabDellaValle

L

a festa è iniziata in Germania ed è finita la mattina dopo all’aeroporto di Caselle, quando ha riabbracciato la fidanzata Carolina. Max Pereyra è a Torino soltanto da 8 mesi, ma è già riuscito a costruirsi un suo microcosmo: la famiglia che fa avanti e indietro, Carolina, il fidato Alex, che non l’ha lasciato solo neanche a Dortmund e ha brindato con lui in albergo dopo la qualificazione, i compagni di squadra che sono già diventati amici inseparabili: Tevez, Morata, Caceres. Il periodo di apprendistato di Pereyra è finito da un pezzo: arrivato per fare la riserva, ci ha messo poco a diventare un titolare aggiunto. Merito della sua capacità di adattarsi in di-

Ricardo Maximiliano Pereyra, 24 anni, prima stagione nella Juve FORTE

I SUOI DATI IN CAMPIONATO TOCCHI PER ZONA Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla

TIRI NELLO SPECCHIO 5

1

5

3

15 15 12 14 15

7

3

1

10

8

12 22 19 12

8

2

2

16 19 32 31 32 14

6

2

7

15 29 38 35 40 21

4

6

11 23 45 40 58 71 24 36

5

14 34 42 42 100 83 57 43

PALLE RECUPERATE

RETI 1 FALLI COMMESSI 20

LANCI

106

19

PALLE PERSE 251 PASSAGGI POSITIVI 663

OCCASIONI CREATE 29

DRIBBLING 84 CENTIMETRI

SEMIFINALE PER POGBA In difesa invece sembra rientrato l’allarme Bonucci, che era tornato da Dortmund con un problema alla spalla. In ogni caso il centrale verrà rimonitorato oggi e se non ce la farà non sarà un problema, perché le alternative in difesa non mancano: Barzagli dopo tanto tempo fermo vuole solo giocare e anche Ogbonna è un sostituto affidabile. Ieri Bonucci ha twittato dopo il sorteggio: «Una semifinale da conquistare per Paul Pogba. Sarà un quarto di finale difficile, al contrario di quello che tutti…». Anche Pavel Nedved, presente al sorteggio, ha detto la sua: «Dobbiamo essere concentrati e dimostrare quanto di buono si è visto col Borussia. Il Monaco ha fatto due grandi partite con l’Arsenal. Allegri ha azzeccato tutte le scelte sin dall’inizio. Ha preso la squadra in mano e sta gestendo il gruppo in maniera perfetta». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’Italia piace in tv Il nuovo contratto vale 134 milioni 1Un +10% per il quadriennio 2015-18: 60 milioni dalla Rai e 74 dall’Uefa. Perché è il top per audience e spot CONVOCAZIONI Vazquez, Valdifiori e Eder in attesa della chiamata del c.t. (f.li.) La lista dei convocati per Bulgaria-Italia (28/3) e ItaliaInghilterra (31/3) sarà comunicata stasera dopo Chievo-Palermo, con Vazquez diretto interessato (difficile che la chiamata dipenda dall’ultima partita). Dovrebbe essere il giorno dei nuovi oriundi (anche Eder in ballo): nelle ultime ore però Conte pare preoccupato da eventuali reazioni mediatiche negative. Ma una cosa è una Nazionale di soli oriundi, un’altra con paio di innesti (da Trap in avanti ci sono sempre stati). E anche la Figc non vede la cosa negativamente: anzi sta monitorando la situazione di tutti gli «azzurrabili» nel mondo. Da domani sera ritiro a Coverciano. I probabili: PORTIERI Buffon, Sirigu, Perin DIFENSORI Barzagli, Bonucci, Chiellini, Ranocchia, Moretti (Ogbonna) CENTROCAMPISTI De Rossi, Valdifiori, Verratti, Marchisio, Parolo, Bertolacci, Soriano, Florenzi, Bonaventura, Candreva, Cerci, Pasqual, Darmian, Santon (Antonelli) ATTACCANTI Zaza, Gabbiadini, Pellè, Immobile, Vazquez, Eder (Destro, Quagliarella)

Conte ha il record di 10,1 milioni di telespettatori contro la Croazia ANSA

Fabio Licari

E

alla fine l’Italia è sempre l’Italia. Per i tifosi e per le televisioni, anche se i risultati recenti non sono certo memorabili. Dopo l’aumento degli accordi di marketing, infatti, è imminente la firma del nuovo contratto tv della Nazionale. Questione di ore e dettagli. Un totale di 134 milioni per il quadriennio 2015-18, cioè 13,5 milioni più del precedente

(120,5), oltre il 10% di aumento: niente male, considerata anche la riduzione delle amichevoli (da 22 a 18). Un successo della gestione Tavecchio-Uva che incrocia l’interesse primario della Rai di trasmettere un evento (le partite dell’Italia) che con Sanremo è il top di audience e spot pubblicitari. SUPER AUDIENCE Ci sono dati che spiegano inequivocabilmente l’appeal tv. Prendiamo l’audience media degli ultimi 4

anni (quella degli anni pari è più alta perché ci sono Mondiali ed Europei): 6,9 milioni (2011); 11,2 milioni (2012); 7,6 milioni (2013) e 9,1 milioni (2014), con un’audience media che può arrivare al 45%. E con vertici tipo Italia-Germania, semifinale di Euro 2012, da 20 milioni di telespettatori (ma anche Italia-Uruguay in Brasile ha fatto 16 milioni con il 68% di share). Non è difficile parlare di affare reciproco. UEFA 74-RAI 60 La cifra finale, 134 milioni, va però spiegata: si compone di due voci, 74 e 60 milioni. 1) Intanto per la prima volta non paga soltanto la Rai, che anzi risparmia: l’Uefa organizza le qualificazioni a Euro e Mondiale centralizzando i diritti tv; alla Figc darà 74 milioni per i prossimi 4 anni. 2) Con la Rai sarà chiuso un contratto «a valorizzazione»: nel senso che i 60 milioni sul piatto sono il massimo; dipenderà poi dalla Figc organizzare amichevoli di prima fascia per raggiungere il top. Pianificando fin da subito il calendario. AMICHEVOLI: NO QATAR In realtà la pianificazione è cominciata e riguarderà anche giovanili e Under 21. Italia-Inghilterra è la prima amichevole, il 31 marzo. Il 16 giugno si prosegue con Portogallo-Italia, sfida da 5 milioni (di cui 2,5 già contrattualizzati): non più Doha, Qatar, perché non ha più senso testare uno stadio «raffreddato», visto che si gioca d’inverno. Si giocherà tra Londra, Parigi, Ginevra e Bruxelles. Poi a novembre, toccando ferro per eventuali playoff, due date libere: si parla di una tournée. A marzo 2016 (il 26 e il 29) doppia grande sfida contro Spagna e Francia. Sul taccuino federale anche Germania e Brasile. © RIPRODUZIONE RISERVATA

FRANCIA

Ibra, 3 gol Il Psg batte il Lorient ● PARIGI (a.g.) Al Psg i problemi li risolve sempre, o quasi, Ibrahimovic. Domenica scorsa, non era bastata rifilare una doppietta al Bordeaux per evitare il tonfo da post Champions (3-2). Contro il Lorient, lo svedese fa quindi di più: tripletta. Due rigori e fucilata finale. A giustiziare un Lorient velenoso. Vittoria che vale pure il primato in classifica, in attesa del risultato del Lione, in campo oggi contro il Nizza. In ogni caso, il Psg nelle serate complicate come quella di ieri, non può fare a meno del suo leader, gelido dagli undici metri (4’ p.t. e 38’ s.t.), spietato al 91’ quando valorizza il lancio perfetto di Verratti. Il centrocampista tra l’altro gioca senza sbavature una partita da play, alla Pirlo, davanti alla difesa. Esperimento da riproporre. Magari direttamente in azzurro. 30/a GIORNATA Psg-Lorient 3-1. OGGI Lione-Nizza; Bastia-Guingamp; CaenMetz; Evian-Montpellier; Rennes-Nantes; TolosaBordeaux. DOMANI St Etienne-Lilla; Reims-Monaco; Lens-Marsiglia. CLASSIFICA Psg 59; Lione 58; Marsiglia 54; Monaco 50; St Etienne 49; Bordeaux 48; Montpellier 45; Lilla 41; Nantes 39; Guingamp, Rennes 38; Bastia 36; Reims 35; Caen, Lorient 34; Evian 32; Tolosa 29; Lens 25; Metz 22.

5

TACCUINO GERMANIA

Wolfsburg a Mainz ● In Bundesliga, il Wolfsburg prossimo avversario del Napoli nei quarti di Europa League, fa visita al Mainz. 26ª GIORNATA. Ieri: Amburgo-Hertha 0-1. Oggi (ore 15.30): Colonia-Werder; Friburgo-Augsburg; HannoverB. Dortmund; PaderbornHoffenheim; StoccardaEintracht; Schalke-Bayer L. (18.30). Domani: MainzWolfsburg (15.30); BayernBorussia M. (17.30) CLASSIFICA Bayern 64; Wolfsburg 53; Borussia M. 44; Bayer L. 42; Schalke 39; Augsburg 38; Hoffenheim 36; Eintracht 34; Werder 33; Borussia D. 30; Mainz, Colonia e Hertha 29; Hannover 27; Amburgo 25; Paderborn 23; Friburgo 22; Stoccarda 20.

INGHILTERRA

C’è City-Wba ● Domani ad Anfield il clou della giornata di Premier tra Reds e Red Devils. 30ª GIORNATA Oggi (ore 16): Man. City-Wba (13.45); A. VillaSwansea; Newcastle-Arsenal; Southampton-Burnley; StokeC. Palace; Tottenham-Leicester; West Ham-Sunderland (18.30). Domani: Liverpool-Man. United (ore 14.30); Hull-Chelsea (17); Qpr-Everton (17). CLASSIFICA Chelsea 64; Man. City 58; Arsenal 57; Man. Utd 56; Liverpool 54; Southampton, Tottenham 50; Stoke 42; Swansea 40; West Ham 39; Newcastle 35; Palace, Wba 33; Everton 31; Hull, Aston Villa 28; Sunderland 26; Burnley 25; Qpr 22; Leicester 19.


6

Europa League R

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Siviglia, Bruges e... Italia: le favorite

1Il clou dei quarti in Wolfsburg-Napoli, ma spagnoli e belgi sono da semifinale. La Viola con la Dinamo Kiev QUATTRO PER DUE POSTI IN SEMIFINALE

IL PROGRAMMA

1

2

3

4

IL TABELLONE OTTAVI Andata: 16 aprile - Ritorno: 23 aprile Dinamo Kiev

35%

65%

Fiorentina

Bruges

60%

40%

Dnipro

Siviglia

55%

45%

Zenit

Wolfsburg

45%

55%

Napoli

SEMIFINALI SORTEGGIO IL 24 APRILE Andata: 7 maggio - Ritorno: 14 maggio

FINALE STADIO NAZIONALE DI VARSAVIA 27 maggio Probabilità di passaggio del turno GDS

Luca Calamai

C

hissà se Hecking, allenatore del Wolfsburg, ha sorriso anche stavolta quando ha scoperto il prossimo rivale di Coppa. La sfida con l’Inter non lo aveva spaventato. Anzi. Il tecnico dei biancoverdi di Germania era sicuro di far fuori la squadra di Mancini. E ha avuto ragione visto che il confronto è finito con uno schiacciante 5-2. Ora tocca al Napoli di Rafa Benitez. E, almeno in partenza, è tutta un’altra storia. Wolfsburg-Napoli è l’incrocio più intrigante dei quarti

di Europa League. I tedeschi sono forti. Non a caso in Bundesliga hanno davanti solo il Bayern. E a metà aprile potrebbero avere uno Schürrle più in forma e più inserito negli schemi di Hecking. Però il Wolfsburg nel doppio confronto con l’Inter ha evidenziato chiari li-

RPossibili fattori

chiave: il doppio ritorno in Italia, la forma di Iborra, le amnesie di Hulk

● 1 Vicente Iborra, 27 anni, già 2 gol per il Siviglia AFP 2 Neto, Villas Boas e Hulk: tre chiavi dello Zenit AFP 3 La festa Bruges col portiere Ryan: Besiktas eliminato REUTERS 4 Gol di Konoplyanka, anima del Dnipro AP

miti nella fase difensiva. Tamponati da una serie di prodezze dell’esperto portiere Benaglio. FATTORE SAN PAOLO Il Napoli è una macchina da gol. Higuain è il bomber più titolato di questa Europa League e al suo fianco ha attaccanti del valore di Callejon, Gabbiadini, Mertens, Hamsik e anche Insigne. Un ritorno prezioso per Rafa. C’è «materiale» in abbondanza per mettere in difficoltà Knoche e Naldo (Klose è un’alternativa), la coppia difensiva centrale del Wolfsburg, non fenomenale. Il Napoli dovrà anche limitare Luiz Gustavo, la mente e il

braccio del centrocampo tedesco. Operazione non riuscita all’Inter di Mancini. Il pronostico è, naturalmente, in equilibrio ma la possibilità di giocare in ritorno con al fianco i 60.000 del San Paolo regala a Higuain e compagni un piccolissimo vantaggio. FIORE, GOMEZ E... Più semplice, sulla carta, il compito per la Fiorentina. La Dinamo Kiev risveglia bei ricordi. Una lontana vittoria in Coppa dei Campioni con qualificazione ai quarti nel 1969-70 (gol di Chiarugi e Maraschi) e un prezioso successo nell’allora Uefa 1989-90 (gol di

IL NUMERO

10

Il Siviglia ha in rosa 10 giocatori in campo nella finale di Europa League ‘14: Beto, Pareja, Carriço, Coke, M’Bia, Vitolo, Reyes, Bacca, Gameiro, Figueiras. Se ne sono andati Fazio, Alberto Moreno, Rakitic, Marin

Baggio). E a quei tempi non era semplice far fuori l’armata del colonnello Lobanowski. La squadra di Montella è più forte. Non si eliminano per caso Tottenham e Roma. E a metà aprile i viola dovrebbero avere anche il miglior Gomez e i primi passi del «nuovo» Pepito Rossi. La Dinamo Kiev di Rebrov, vecchio compagno d’attacco di Shevchenko, è ai quarti dopo aver travolto l’Everton. L’ultimo baluardo inglese nelle Coppe. Ha giocatori interessanti come Dragovic, Yarmolenko e due vecchie conoscenze della A: Antunes e Miguel Veloso. Ma la Fiorentina ha qualcosa in più in tutti i reparti, sta imparando in fretta a vivere «da grande» e avrà il vantaggio del ritorno in casa. Insomma, Salah e compagni hanno le carte in regola per approdare alle semifinali. EXTRA ITALIA Negli altri due quarti il fresco a talentuoso Bruges parte favorito sul Dnipro mentre è tutta da gustare la sfida tra i campioni uscenti del Siviglia e uno Zenit che ha lasciato interdetti per come ha affrontato la gara di ritorno col Torino. Un inno al non-calcio. La squadra di Villas Boas può crescere dal punto di vista atletico visto che il calcio russo sta ripartendo dopo lo stop invernale ma la sua stella, il brasiliano Hulk, continua a essere un corpo estraneo nella realtà di San Pietroburgo. Quindi leggero vantaggio per la formazione di Emery e occhio alla coppia Iborra-Bacca. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Europa League R

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

7

Il miglior attacco è la difesa I VIOLA

Il gol di Gonzalo Rodriguez alla Roma su rigore. E’ già a quota 6 gol ANSA

Alla Fiorentina la nuova moda degli stopper goleador 1Rossi k.o. e Gomez a lungo fermo

Ci pensano quelli dietro: finora 17 reti Con la Dinamo tocca ancora a loro? Giovanni Sardelli FIRENZE

I L’accoglienza dopo il tris di Roma

«LA DINAMO STA BENE, LA PROVA È LA RIMONTA ALL’EVERTON. MA MI FA PIACERE EVITARE IL NAPOLI» VINCENZO MONTELLA ALLENATORE FIORENTINA

grandi allenatori spiegano da tempo che l’evoluzione del calcio moderno porta gli attaccanti a essere i primi difensori. La Fiorentina è al passo successivo, l’evoluzione dell’evoluzione. Un progresso al quadrato che capovolge il concetto. I primi attaccanti sono i difensori. Lo «stopper-bomber» va di moda in casa viola e Gonzalo Rodriguez con sei reti stagionali guida un reparto ultra prolifico. Sono ben 17 i gol messi a segno da chi dovrebbe pensare a evitarli più che realizzarli. Un tesoro di centri, e punti, che ha contribuito al magic moment della squadra di Mon-

tella. In un’annata scivolata via (per ora) senza Giuseppe Rossi e con Gomez spesso ai box (2 gol del tedesco in campionato, 7 totali), serviva inventarsi altro. Le 8 reti complessive di Babacar (capocannoniere viola) hanno aiutato, così come i 21 marcatori diversi stagionali. Ma sono proprio i 17 centri arrivati da 6 difensori che hanno fatto la differenza. Il 3-0 di due sere fa all’Olimpico, tanto per fare un esempio, è totalmente griffato dalla retroguardia. E’ Gonzalo Rodriguez a guidare questa classifica con 6 reti totali, 5 delle quali in campionato. Festeggiate spesso con il gesto della «schitarrata», rock come l’argentino. Segue un connazionale, Basanta (a 4), specializzatosi nei colpi di testa vincenti. Ha sempre usato il sinistro invece capitan Pasqual (3 gol in stagione). Chiudono l’infortunato Savic (2), fermo per almeno un paio di settimane causa fibrosi al bicipite femorale sinistro, e Alonso. Il cui unico acuto è arrivato proprio con la Roma. All’appello manca solo Richards. Ha poco più di due mesi di tempo per rimediare. POST ROMA, PRE DINAMO La notte di Roma è ancora presente nel pianeta viola. «Bravi, se continuiamo a crederci con umiltà e determinazione non ci ferma nessuno – ha detto nello spogliatoio dell’Olimpico Diego Della Valle alla squadra, prima di aggiungere: «Ogni domenica sarà una storia nuova, metteteci gli attributi». A partire da Udine, domani sera. Proseguendo ad aprile, mese denso di impegni validi per tre competizioni. Compresa la gara di Kiev in una Nazione, l’Ucraina, che ha vissuto e sta vivendo (soprattutto in altre città) momenti complicati. «Hanno giocatori di qualità – ha commentato Montella fermandosi al puro sport –, sono una squadra ben strutturata e forte fisicamente. L’insidia ulteriore potrebbe essere legata al clima, ma ci faremo trovare pronti: soprattutto spero di avere tutti i giocatori a disposizione». Questa sì che sarebbe una novità. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DINAMO KIEV

quattro gol in dieci sfide di Europa League.

GLI AZZURRI

Una fase difensiva, dove si eleva Britos. del Napoli contro la Dinamo AFP

Napoli incerto in campionato ma in Europa è in cassaforte 1Soltanto otto gol subiti in dodici gare

Dopo il tracollo di Bilbao chiusi i varchi E col Wolfsburg, Koulibaly sarà in forma Gianluca Monti NAPOLI

D «IL WOLFSBURG È UNA DELLE FAVORITE, PUÒ VINCERE LA COPPA. MA QUELLO È ANCHE IL NOSTRO OBIETTIVO» MAREK HAMSIK CENTROCAMPISTA NAPOLI

ue facce dello stesso Napoli. Quello europeo ha dimostrato anche giovedì a Mosca una solidità difensiva che in campionato è invece una chimera. I numeri certificano la differenza del rendimento della retroguardia azzurra tra la competizione internazionale ed il nostro torneo (dove il Napoli ha beccato 35 reti in 27 turni). Tra il preliminare di Champions e le gare di Europa League, prima Rafael e poi Andujar hanno incassato appena otto gol in dodici partite. Addirittura, il Napoli ha subito una sola rete nelle ultime sette partite europee e in totale

EQUILIBRIO Benitez, che da sempre è un allenatore molto attento alla fase difensiva, ma che al Napoli non è riuscito in due anni a dare equilibrio, può essere soddisfatto del rendimento di Albiol e compagni in giro per l’Europa. Dopo il tracollo di Bilbao, la retroguardia ha serrato le fila e soltanto in una circostanza, in casa dello Young Boys, gli azzurri hanno incassato due reti in novanta minuti. Il Napoli è volato ai quarti di finale di Europa League con una formula semplice: alla qualità dei suoi attaccanti ha abbinato la solidità di un reparto, quello arretrato, che fin qui è spesso finito sotto accusa. A proposito, anche con il Wolfsburg, micidiale sulle palle inattive che sono il tallone d’Achille del Napoli, sarà importante riuscire a concedere pochi spazi agli avversari se si vorrà accedere alle semifinali. FORTINO E COLABRODO Ma perché in Europa il Napoli è un fortino ed in Italia un colabrodo? Innanzitutto, va detto che fin qui il valore degli avversari incontrati in campo internazionale è apparso davvero modesto, ma a questo aspetto bisogna aggiungere che tatticamente il nostro campionato propone alla squadra di Benitez situazioni spesso intricate. Difficilmente in Europa League il Napoli ha affrontato squadre chiuse che sfruttavano l’arma del contropiede, come ad esempio ha fatto in modo magistrale il Verona e come si appresta a fare domani al San Paolo l’Atalanta del grande ex Edy Reja. Addirittura, nelle ultime 5 partite di campionato il Napoli ha preso otto gol. Con Palermo, Torino ed Inter si sono visti i soliti errori: praterie lasciate alle ripartenze avversarie, disattenzioni sui calci piazzati ed errori dei singoli. Adesso Rafa deve fare i conti anche con l’emergenza: Albiol e Ghoulam sono squalificati, Strinic invece è infortunato. Per fortuna, però, Koulibaly ha recuperato e sarà della partita con al suo fianco uno tra Henrique e Britos. Quest’ultimo è in ballottaggio anche con Mesto per la fascia sinistra. Insomma, per domani Benitez ha gli uomini contati...e neppure una sfida europea sulla quale poter fare affidamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA

WOLFSBURG

Fisico, gol e il caso razzismo L’Inter insegna: i lupi fanno male La chiave però è Yarmolenko E occhio a Bendtner, in crescita

P

iedi buoni, corsa, testa, e se si spegne la luce anche qualcuno in grado di accenderla. Chiedere all’Everton, arrivato a Kiev bello coperto e trapassato a fil di lama da Yarmolenko con un gol favoloso e l’assist per il 2-1. Ecco, Yarmolenko, la star: parte largo a destra, si accentra, dribbla, punta la porta e fa quasi sempre la cosa giusta. Il contratto gli scade nel 2016, l’estate scorsa la Dinamo rifiutava offerte da 18-20 milioni, in questa l’approdo in una big è pronosticabile. Ma è da tutta la Dinamo che Montella dovrà guardarsi. Rebrov, ex gemello del gol di Sheva, ha la squadra in mano da neanche un anno e l’ha già plasmata a immagine dei suoi scrittori preferiti: questa Dinamo ha il carattere dei personaggi di Dostojevskij e i meccanismi di una trama di Aga-

tha Christie. Gioca di pressing e ripartenze, il 4-2-3-1 gira attorno a Veloso, che innesca un attacco veloce (Yarmolenko, ma anche Lens), fantasioso, col mirino laser (6 gol su 19 da fuori) e prolifico: Mbokani viene da un infortunio

L’11 ATTUALE SHOVKOVSKY VIDA DANILO SILVA DRAGOVIC ANTUNES RYBALKA

VELOSO

YARMOLENKO BELHANDA

LENS

MBOKANI CENTIMETRI

ma è fior di centravanti, in sua assenza ha fatto bene Kravets. Poi sono usciti dalla pausa in ottime condizioni, e in campionato sono a +7 dallo Shakhtar. Pregi? Organizzati, fisici, forti sulle palle inattive, motivatissimi. Punti deboli? Dietro un filo lenti e a volte ingenui, e nel bene o nel male vanno dove li porta Veloso. E poi c’è l’Uefa, che ieri ha aperto un’inchiesta per il comportamento razzista di parte dei tifosi ucraini, ripetutosi con l’Everton dopo che già con il Guingamp alcuni settori dell’Olimpico erano stati chiusi per lo stesso motivo: c’è il rischio di sanzioni pesanti, insomma. Quanto al campo, però, alla Fiorentina poteva andare meglio. g.d.f © RIPRODUZIONE RISERVATA

A

ncora il Wolfsburg. I «lupi» che hanno sbranato l’Inter, ringhiano e mostrano i denti anche al Napoli. «Buon sorteggio, andare in Italia è molto meglio che andare in Ucraina», il commento del tecnico Hecking. Spavaldo lo è sempre stato e per ora ha dimostrato di averne i motivi. La sua squadra è come lui, del tutto trasparente: le si leggono pregi e difetti. L’attacco è stellare: nessuno nel campionato tedesco è più coinvolto nei gol di De Bruyne. Nove reti le ha segnate, 17 le ha fatte fare. Perfino Robben (17 gol, 8 assist) e Müller (12 e 13) gli stanno dietro. In difesa però il Wolfsburg concede: in campionato è la nona retroguardia più battuta in trasferta (20 reti in 12 partite).

Questo sia a causa della loro filosofia di gioco molto offensiva (hanno vinto a Brema e a Leverkusen subendo 7 gol complessivi) sia per alcuni errori individuali. Naldo e Knoche possono andare in difficoltà con la velo-

L’11 ATTUALE BENAGLIO VIEIRINHA

NALDO

KNOCHE RODRIGUEZ

GUILAVOGUI L. GUSTAVO CALIGIURI

DE BRUYNE

PERISIC

DOST CENTIMETRI

cità di Higuain, Mertens e Callejon. Rispetto alla sfida con l’Inter, il Wolfsburg guadagnerà Perisic, che ha recuperato dal problema agli adduttori. Si giocherà il posto con Schürrle, che, per sua stessa ammissione è arrivato dal Chelsea fuori forma. In attacco Bendtner sta recuperando su Dost, a secco da 5 gare. Hecking, prima di San Siro, aveva dichiarato: «Il periodo di Bas non poteva durare in eterno e Nicklas si muove bene. L’attaccante non deve solo segnare». Klaus Allofs, amministratore delegato dei tedeschi, si è detto preoccupato: «L’atmosfera al San Paolo è molto più calda che a San Siro. Non sarà facile». Per nessuna delle due. el.ber. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R

Inzaghi e gli esami infiniti «Penso a chiudere bene»

IL RIVALE

1In caso di brutta figura del Milan oggi contro il Cagliari il tecnico rischia l’esonero: «Conta solo giocare al meglio queste 11 partite» PERCHÉ VEDERE MILAN-CAGLIARI

PER PIPPO GIÀ 3 RISCHI

A prima vista: Zeman per la salvezza, Inzaghi per la panchina. In secondo piano: Cagliari a S. Siro dopo il 4-1 all’Inter. Sullo sfondo: Mpoku. Con forza e corsa, può fare bene. Meazza, ore 20.45

Zdenek Zeman, 67 anni, vive un Cagliari-bis LAPRESSE

Il Cagliari sfida il tabù Diavolo: dal ‘99 solo k.o. 1Zeman spiega: «Uno contro uno siamo perdenti anche se non ci sono più Baresi e Van Basten...»

G.B. Olivero Mario Frongia

INVIATO A MILANELLO (VA)

CAGLIARI

C

omincia stasera l’ultimo campionato del Milan. In questa stagione i rossoneri ne hanno giocati almeno tre. Il primo, quello della speranza: partenza buona, senza pressione ma solo con l’obiettivo di iniziare un percorso nuovo per scoprire solo in seguito dove avrebbe portato. Il secondo, quello dell’illusione: alcune belle prestazioni, altre deludenti, ma in generale la sensazione che la squadra avrebbe potuto inseguire un piazzamento europeo fino a maggio. Il terzo, quello dell’incubo: i rossoneri sono entrati nel tunnel a gennaio e prima ancora di uscirne hanno capito che anche l’anno prossimo guarderanno le coppe in tv. Stasera contro il Cagliari il Milan inizia il quarto campionato. Quello dei bilanci e dei giudizi, che ovviamente riguarderanno soprattutto Pippo Inzaghi. Non ci sono più obiettivi, traguardi, ambizioni. Certo, si può sempre credere che vincendo quasi tutte le partite da qui a fine stagione si possa ancora centrare l’ultimo posto utile per qualificarsi all’Europa League. Ma la realtà è diversa e lo si intuisce facilmente a Milanello, dove con il tecnico si parla molto più del suo futuro che del presente e di un incontro che poi per Inzaghi vale tanto. In caso di brutta figura il rischio dell’esonero è alto, anche se nessuno tra Arcore e Casa Milan vuole davvero prendere in considerazione l’idea di togliere subito la panchina a Pippo affidandola magari a Brocchi. A fine stagione molto probabilmente In-

MILAN-CESENA 2-0 Quinta di ritorno, Milan reduce dal k.o. con la Juve e dal pari con l’Empoli. Inzaghi vince (nella foto il gol di Bonaventura) e si mette al riparo

Pippo Inzaghi, 41 anni, è alla prima esperienza in Serie A. In precedenza aveva allenato una stagione gli Allievi nazionali rossoneri, e l’annata successiva la Primavera. I problemi sono iniziati nel 2015: nelle undici partite disputate, il Milan ha conquistato soltanto dieci punti LAPRESSE

zaghi chiuderà quest’avventura, ma adesso non se ne cura, almeno a parole, e forse è il modo migliore per esorcizzare il rischio: «A Firenze si è visto che la squadra mi segue. Mi auguro di restare a lungo, sarà la società poi a decidere il mio futuro valutando i risultati». POSSESSO PALLA Berlusconi non c’è, il rito del venerdì è svanito insieme agli obiettivi. «Ma io ho sentito Berlusconi due giorni fa. Era dispiaciuto per la sconfitta di Firenze, mi ha ribadito che sarebbe servito più possesso palla nel finale». Già, ma con quali uomini? Oggettivamente il Milan non può fare possesso palla, soprattutto nella sua versione di Firenze. «E io avevo inserito Cerci al posto di Honda proprio per chiudere la partita con il secondo gol. L’alternativa era mettere un difensore in più, ma mi avreste dato del catenacciaro». E’ la dura

legge del mister, Pippo: «Ma a me piace, allenerò per 30 anni. Io devo pensare solo a far giocare bene il Milan. Dobbiamo comandare il gioco nelle prossime 11 partite. A Firenze siamo stati una squadra vera, giocando spensierati. Non voglio scaricare le colpe su altri. Io sono l’allenatore e quindi sono il primo responsabile. Fino a gennaio abbiamo visto un bel Milan, poi è successo quello che tutti sanno. Ora pensiamo a finire bene la stagione, poi vediamo cosa succederà. Quando alleni il Milan sai a cosa vai incontro. Non potevo non pensare di soffrire visto che è la mia prima esperienza e visto che soffrono grandi tecnici di altri club prestigiosi. Sono molto sereno, la squadra mi sta dando risposte importanti, quindi vado avanti per la mia strada». Però stasera quella strada presenta un bivio.

MILAN-LAZIO 0-1 Quarti di Coppa Italia, il Milan viene eliminato ma a fine partita Berlusconi chiama Galliani e si decide di andare avanti con Pippo

FIORENTINA-MILAN 2-1 Ottava di ritorno, il Milan perde a Firenze (nella foto il gol di Joaquin) ma dà segni di risveglio e la società decide di dargli ancora fiducia

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Filippo Di Chiara

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atti a fidare dei tifosi. In Serie A il Milan ha un supporter eccellente, Giorgio Squinzi, che della sua fede rossonera non ha mai fatto mistero. Chi conosce bene il patron del Sassuolo racconta in maniera non troppo scherzosa che il recente successo sull’Inter di Mancini sia stato per lui una delle gioie maggiori dal suo ingresso nel mondo del calcio. Ma il numero uno di Confindustria ha deciso di fare uno scherzetto di mercato pro-

prio al Milan dell’amico Silvio Berlusconi, perché Squinzi ha dato il via libera per soffiare ai rossoneri il centrocampista Baselli. CONTESO Sì, proprio lui. Daniele Baselli, il regista dell’Atalanta e della Nazionale Under 21, che a inizio febbraio è stato davvero a un passo dal Milan ed è uno dei primi nomi della prossima rifondazione rossonera. Nell’ultimo giorno della sessione invernale Galliani aveva provato l’operazione Bonaventura-bis (ovvero il colpo last minute andato a segno la

scorsa estate) ma non era riuscito a trovare l’accordo col club della famiglia Percassi. L’incontro tra Milan e Atalanta si era concluso con una stretta di mano e un gentleman agreement: una sorta di impegno dell’Atalanta a sentire il Milan in caso di offerte da parte di altre squadre. LE CIFRE E la proposta, seria, concreta, di un altro club, è già arrivata a Zingonia: il Sassuolo ha messo sul piatto 5 milioni più bonus mentre l’Atalanta è ferma su una richiesta di 6,5 più bonus. Non proprio schermaglie, tutt’altro. Il Sassuolo è intenzionato a chiudere in fretta perché sul regista potrebbero fiondarsi anche Fiorentina e Sampdoria. Ma ora è dal Milan che è attesa (e anche in fretta) una risposta.

Daniele Baselli, 23 anni, all’Atalanta dal 2013 FORTE

SACRIFICIO E adesso è caccia al poker di successi nella città della Madonnina: negli ultimi due anni il boemo ha infatti collezionato tre vittorie. Ma mai col Milan. Anzi, il ruolino del Cagliari con i rossoneri è da incubo: l’ultimo punto dei sardi risale al 1999. Per il resto, ha brindato solo il Diavolo. Per Zeman si può invertire la rotta: «Il Milan non è quello di Baresi, Van Basten e Gullit ma individualmente sono superiori. Dobbiamo dare il massimo per fare risultato. Da qui alla fine serve lavoro, applicazione e sacrificio. Devo convincerli che devono fare con più continuità le cose che aiutano la squadra, hanno delle pause che non capisco». Il tecnico di Praga entra in sala stampa fischiettando. Sa che può colpire al cuore una squadra incerottata e in panne. «Il Milan va affrontato da squadra. Se giochiamo uno contro uno siamo perdenti». Con Sau e Crisetig inamovibili al centro del tridente e in regia, per il resto le opzioni si sprecano. Inevitabile il passo indietro alla gara d’andata: 1-1, Ibarbo e Bonaventura. Al tecnico del Cagliari brillano gli occhi: «Mi piacerebbe rifare una gara del genere. Dobbiamo stare concentrati, evitando di trovarci uno contro uno perché saremmo perdenti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’INTRIGO

Sassuolo all’assalto di Baselli Il «milanista» Squinzi ci prova

A

marcord e suggestioni: nel tempio del calcio Zdenek Zeman vola da sempre leggero. Fin dal 1° settembre 1991. Il boemo debutta in A con il Foggia neo promosso. Con una pattuglia di sconosciuti sfida a San Siro l’Inter di Orrico. Ci sono Zenga, Bergomi e i tedeschi campioni del mondo, Brehme, Klinsmann e Matthaus. I pugliesi non deludono: segna Baiano, pareggia Ciocci. Zemanlandia si apre così. Con una striscia che vede il Meazza, con l’Olimpico di Roma, stadio preferito per le migliori performance dei club guidati dal maestro del 4-3-3. «Le mie squadre a San Siro hanno sempre fatto bella figura sul piano del gioco, anche quando si è perso. A Milano sono abituati a vedere un calcio di livello, per questo mi hanno sempre rispettato», ricorda l’allenatore rossoblù.

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TORNA L’ITALIA 2006 CON ODDO E ZAMBROTTA ● Grazie a «Fshow» (ieri conferenza con gli ex milanisti Oddo e Zambrotta) il 3 giugno al Meazza si rigioca Italia-Germania 2006. I ricavi saranno devoluti in beneficenza.


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Marco Pasotto

DA MILANELLO

MILANO

Van Ginkel favorito su Poli

L’

asticella è salita ancora e adesso è al massimo. Perché oltre Silvio Berlusconi non si può andare. Il presidente, dopo qualche anno di relativa tranquillità, è tornato nel mirino dei tifosi. E attenzione: per tifosi non si intendono solo gli ultrà. Ma l’intero popolo rossonero, che ieri ha fatto fronte comune nella protesta, partita in mattinata con un lungo e duro comunicato della Curva Sud in cui il cuore del tifo rossonero ha puntato il dito sulla proprietà del club e invitato «tutti a disertare lo stadio» in occasione della partita di stasera. Il filo conduttore è nell’hashtag che conclude il comunicato: #saveAcMilan. CHIAREZZA Che cosa significa disertare lo stadio? Semplice, oggi la curva – che ormai da tempo è l’unico settore in cui c’è affluenza – resterà sostanzialmente vuota. Di certo lo sarà il secondo anello, dove si piazzano gli ultrà, che entreranno prima della partita per sistemare alcuni striscioni «a tema» e poi usciranno dal Meazza. Rimarrà probabilmente un presidio davanti agli ingressi della Sud, ma il grosso tornerà a casa o andrà a vedersi la partita altrove. Dalla curva precisano che l’invito a disertare sarà, appunto, solo un invito: chi vorrà entrare potrà ovviamente farlo liberamente. Entrando nello specifico del comunicato, viene tirata in ballo pesantemente la presidenza a causa «di una situazione assurda da troppo tempo», in cui «è venuta a mancare la chiarezza». E a Berlusconi vengono rivolte cinque domande: 1) Perché per anni ci avete buttato fumo negli occhi promettendo un pronto ritorno ai fasti del passa-

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cato in cui spiega che non esporrà i propri striscioni, allo scopo di «ottenere dalla proprietà chiarezza sul futuro del Milan». Ieri Inzaghi in conferenza ha detto che «i tifosi dobbiamo riportarli allo stadio con buone partite e risultati», ma intanto stasera San Siro rischia di essere semi-desertico. Più del solito. Non il massimo per un allenatore che si gioca la panchina.

● La difesa e l’attacco non cambiano, una novità a centrocampo dove c’è anche un dubbio legato alle condizioni fisiche di Bonaventura. Il Milan che sfida stasera il Cagliari sarà molto simile a quello che ha perso a Firenze. Davanti a Diego Lopez giocheranno Abate, Mexes, Paletta e Antonelli. A inventare soluzioni offensive a favore di Destro ci saranno Honda e Menez. Il giapponese sembra aver vinto il ballottaggio con Cerci, che anche nei pochi minuti giocati a Firenze non ha mostrato confortanti passi avanti nella ricerca della migliore condizione atletica. In mezzo rientra De Jong, guarito dall’infortunio muscolare, mentre Van Ginkel è favorito su Poli per il ruolo di mezzala destra. Bonaventura dovrebbe essere confermato a centrocampo: il condizionale è legato a un fastidio al ginocchio, ma l’impressione è che Jack riesca a recuperare e a scendere in campo dall’inizio. Poli sarebbe escluso nonostante le ultime buone prestazioni: a Firenze si è sentita la sua mancanza (era squalificato) soprattutto nella fase finale della gara. Andrea, comunque, sarà utile durante la partita, visto che lo stesso Inzaghi ha sottolineato ieri l’importanza di avere qualche cambio all’altezza della situazione. gb.o.

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L’ultima «diserzione» (comunque parziale) degli ultrà rossoneri in Curva Sud risale al 16 marzo 2014, Milan-Parma: restò vuota metà del secondo anello FORTE

I tifosi entrano in sciopero «Berlusconi, solo fumo»

1Oggi curva vuota e l’invito per tutti a disertare San Siro. Dagli ultrà

cinque domande a Silvio. L’Associazione Milan Club: «Niente striscioni» to, salvo iniziare tanti progetti poi abbandonati? 2) Quanto c’è di vero nelle voci di una cessione, parziale o totale delle quote societarie? 3) Quanta voglia ha ancora di riportarci sul tetto del mondo? E se non ne ha voglia, perché prolungare l’agonia di questa mediocrità? 4) Vuole portare avanti la storia della sua famiglia, legandola ancora al Milan? 5) E’ sicuro di amare ancora questa squadra come il primo giorno?

SOLITUDINE In merito alla domanda numero 4 la posizione della Curva è quella nota: lasciare «la società in mano a sua figlia senza l’impedimento di terze persone che hanno fatto il loro tempo e interessi (Galliani, ndr)». Ma nell’invito alla diserzione, in realtà, ci vanno di mezzo anche gli interessi di Lady B visto che gli ultrà chiedono alla gente di «evitare di acquistare ogni tipo di merchandising ufficiale, evitando Casa

Milan e ogni genere di iniziativa per questa giornata: dovranno restare completamente soli, come hanno fatto sentire noi troppe volte in questi anni». La novità, dicevamo, è rappresentata dal fatto che la protesta è stata estesa a tutti. E condivisa. Gli ultrà chiedono infatti a chi deciderà di entrare l’astensione dal tifo e da striscioni e bandiere: bene, ieri pomeriggio l’Associazione Italiana Milan Club (Aimc) ha diffuso un comuni-


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Serie A R L’intervista

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A TU PER TU CON...

CONTENUTO PREMIUM

L’INTERVISTA di ANDREA DI CARO

«A

spetto questa partita come fosse una finale». Beh non è una novità, lei presenta tutte le partite come fossero finali. «E forse è proprio questo il segreto, non crede? Trovare in ogni gara le massime motivazioni possibili. Se poi si parla di sfidare l’Inter, essendo in corsa per l’Europa, se a qualcuno dei miei mancano le motivazioni, allora gli consiglio di cambiare mestiere. E se me ne accorgo invece che al Ferraris domenica lo mando a giocare ai giardinetti». Sinisa Mihajlovic è un martello, non molla di un centimetro, ma al contrario di altri tecnici che sfociano nella maniacalità e diventano indigesti al gruppo, lui dai giocatori è amatissimo. «Perché non fingo, parlo chiaro e chiedo il rispetto delle regole, ma so anche scherzare con i miei ragazzi. Ho giocato al calcio qualche anno (ride, ndr) conosco la mentalità dei giocatori. E metto a disposizione la mia esperienza. Ho giocato nella nazionale della ex Jugoslavia che veniva chiamata il Brasile dei Balcani, eravamo fenomeni ma non vincemmo nulla. Perché ognuno faceva quel che voleva. Quella lezione l’ho imparata bene… Non è vero che il talento può fare a meno delle regole. Anzi è quando ci si attiene e ci si sacrifica che da talento si diventa campione». Il Mihajlovic degli ultimi anni è cresciuto e cambiato quasi quanto la sua Sampdoria. «Da quando ho cominciato la carriera di allenatore non ho mai smesso di studiare, aggiornarmi, mi confronto con colleghi stranieri, leggo tanto. Mi è servito tutto, anche qualche esperienza meno fortunata. Non si finisce mai di crescere. Vale per me come per la mia squadra». Qual è adesso l’obiettivo della Samp? «A inizio anno ho detto che volevamo stare nella parte sinistra della classica, ora dico che ci piacerebbe finire tra le prime sei e conquistare l’Europa. Per riuscirci la gara contro l’Inter è uno snodo fondamentale».

Mihajlovic «CARO MANCIO, VINCO E POI TI OFFRO LA CENA»

Che squadra è oggi la sua? «Quando tutto funziona è una squadra organizzata, orgogliosa, ambiziosa, che lotta e sa sfruttare la qualità dei suoi giocatori di maggiore talento».

no tempo, pedine giuste e fiducia». È la prima volta che vi incontrate da avversari in panchina. «Magari ci verrà da ridere. Possiamo essere avversari solo per 90 minuti, ci lega affetto, stima e da parte mia riconoscenza. Ma domenica voglio i tre punti».

Come Muriel ed Eto’o: per loro ha cambiato la Samp. «Un allenatore deve saper variare moduli anche durante la stessa partita, fa parte del nostro lavoro. Avevamo una fisionomia ben precisa, poi il mercato di gennaio ha scombussolato un po’ le cose e c’è voluta qualche settimana per ricreare nuove alchimie. Però sia chiaro: Muriel l’ho voluto fortissimamente io, era l’unica alternativa a Gabbiadini. Sapevo che potevamo rilanciarlo, siamo solo all’inizio…». Ed Eto’o? «Eto’o non si discuteva per tutto quello che ha fatto e ha vinto. E per la classe cristallina che non conosce il tempo. Il problema era semmai la condizione fisica e la sua disponibilità a calarsi in una realtà diversa per i suoi standard come la Samp e con un tecnico esigente come me… Il tempo di abituarsi e sta diventando il valore aggiunto che speravamo potesse essere». Qualche scontro c’è stato, ora sembrate unitissimi. «Dopo la sfida di Roma in cui ha fatto anche il terzino mi ha detto sorridendo: mister, mi sto sacrificando come ai tempi dell’Inter… E io lo apprezzo perché con Mourinho aveva 29 anni, ora ne ha 34». E poi ci sono Eder e Okaka. «E poi ci sono Palombo, Romagnoli, Silvestre, Viviano… Ci sono tutti, perché siamo un gruppo unito». Lo sa che vincendo con l’Inter manderebbe in crisi il suo amico Mancini? «Un amico vero sa perdonare, Mancio lo è... Se dovessi batterlo poi lo rincuorerò offrendogli una cena». Più che una cena ultimamente avrebbe avuto bisogno di digestivi per superare le amarezze. «Il percorso è forse più difficile di quanto non avesse previsto, ma Mancini ha le qualità per rilanciare l’Inter. Servo-

Lei ha spiato anche l’Inter a San Siro contro il Wolfsburg: impressioni? «Il gol iniziale ha condizionato la partita, l’Inter ha perso sicurezza ed è stata tutta una salita».

Stagione 2002-2003: Roberto Mancini, allenatore della Lazio, dà consigli a Sinisa Mihajlovic. Domani sera si troveranno contro al Ferraris AP

lante anche convincere chi magari è prevenuto o vuole metterti alla prova. Pensate ad Allegri, a inizio anno non lo voleva nessuno a Torino e ora... La soddisfazione per lui sarà doppia. Niente nemici, ma le sfide sì, quelle mi esaltano sempre». Però allenare al «calduccio», come con la Samp, sta pagando. «La Samp è casa mia, sono tornato come un figlio che doveva aiutare sua madre. Sta andando tutto bene, ma non sempre si è profeti in patria. Anzi a volte un eccesso di sentimento può far perdere lucidità. Mentre non essere emotivamente coinvolti può farti scegliere meglio. Io mi ritengo un fortunato perché sono caldo nel cuore, ma freddo nella testa».

I fischi di San Siro le hanno fatto effetto? «Una squadra fischiata dal proprio pubblico fa sempre effetto. Ma quando le cose non vanno è così dappertutto: i tifosi hanno il diritto di «ALLENARE L’INTER? esprimere la propria delusioA CHIUNQUE PIACEREBBE ne». In passato quando parlava dell’Inter era tutto un insieme di parole dolci, ricordi enfatici, dichiarazioni d’amore. Ora sembra più contenuto. «L’Inter resta una parte importante della mia vita di uomo, calciatore e tecnico, lo sanno tutti. Ma è il passato: sono concentrato solo sulla Samp».

GUIDARE LA SQUADRA IN CUI HA GIOCATO E VINTO. MA ASPETTO ANCHE ALTRO»

«SE MI CHIAMASSE IL MILAN MI FAREBBE PIACERE, VUOL DIRE CHE STO LAVORANDO BENE. LE VOCI NON MI DISTRAGGONO»

Se il Mihajlovic di 30 anni sentisse questo di 46… «Non c’è alcuna contraddizione. È lo stesso uomo, in fasi diverse. Da giocatore sei solo, puoi scegliere la bandiera. Da allenatore devi scegliere i progetti, perché non sei solo: alleni e guidi un gruppo di uomini che dipendono da te, ma anche tu dipendi da loro. Hai il dovere di farli rendere al massimo. Insegnando, fissando regole, caricandoli, facendogli sentire l’onore di appartenere al club, ma restando sempre lucido e razionale. Altrimenti non sei un buon tecnico».

Ma allenarla resta sempre il SINISA MIHAJLOVIC suo sogno? «Il mio sogno è vincere e ALLENATORE SAMPDORIA Domanda delle mille pistole: affermarmi come tecnico. Poi credo che a tutti piacerebbe un gior- quindi se la chiamasse il Milan… no allenare una squadra dove si è giocato e «Il mio discorso, naturalmente, vale per qualsiasi vinto. Ma se aspettassi solo Inter o Lazio, club». oltre al rischio di diventare vecchio, limiterei Ma che effetto le fa vedere il suo nome accostato la mia crescita di uomo e allenatore». alla panchina del Milan? «Prima era Montella, la settimana scorsa Sarri, Una volta non parlava così. «Quando ero più giovane avevo perennemente adesso io... Sono curioso di sapere chi sarà il tecbisogno di dividere il mondo in “noi” e gli “al- nico del Milan la settimana prossima! Le voci non tri”. Mi caricava. Alcuni storici lo definiscono bi- mi distraggono: penso solo alla prossima partita. sogno del nemico. Oggi non ho bisogno di nemi- Se poi un grande club, e il Milan lo è, pensasse a ci. Ho 46 anni, non vivo più per esclusione ma me, certo mi farebbe piacere: vorrebbe dire che per accumulo di esperienze. Non rinnego nulla sto lavorando bene. In ogni caso di mercato fino a di ciò che ho vissuto, ma mi piace scoprire fine stagione non intendo parlare». anche tutto ciò che non conosco. E se farsi amare da chi già ti ama è facile, trovo stimo- Il suo presidente Ferrero però non vorrà perderla, ha detto che la ama. «Non corro rischi, ha moglie e tanti figli come me. Lui è più estroverso, ma stima e affetto sono reciproci. Abbiamo lo stesso obiettivo, portare in Europa la Samp. Sa che darò il 120 per cento fino all’ultima giornata, poi parleremo di futuro. Ora battiamo l’Inter…».

IL TECNICO BLUCERCHIATO CONTRO IL SUO AMICO ROBERTO: «MAGARI CI VERRA’ DA RIDERE. L’INTER E’ PARTE DI ME, MA ORA LA SAMP È CASA MIA»

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MIHAJLOVIC AL MILAN? MA CHISSENEFREGA, VADA DOVE DEVE ANDARE. È BRAVO, MA VADA DOVE LO PORTA IL CUORE MASSIMO FERRERO «AL GRAND HOTEL CHIAMBRETTI»


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Inter, strigliata a quattro voci: Europa, provateci

DAL CAMPO

Passi avanti per Shaqiri Guarin: «Svoltiamo» MILANO

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l giorno successivo a una sconfitta (e a un’eliminazione) è quello peggiore. Perché devi rimetterti a lavorare pensando al domani quando la mente è divorata dal passato. Ieri mattina Mancini non ha spremuto il gruppo. Dopo il discorso di cui vi riferiamo a parte, ha svolto lavoro di scarico con chi ha giocato contro il Wolfsburg. Per gli altri, allenamento completo, con Camara e Dimarco che sono stati aggregati. Per Shaqiri mezzo allenamento di scarico e mezzo lavoro personalizzato. Oggi la valutazione sul suo possibile impiego di Genova.

1Dagli sms di Thohir al dopo Wolfsburg, nerazzurri sotto torchio: vantaggio? No, le coppe convengono Luca Taidelli INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

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l dubbio non deve nemmeno venire. Partecipare alla prossima Europa League conviene. Anzi, rimane un obbligo. Anche entrandoci dalla porta di servizio, con conseguente riduzione delle vacanze estive. Rialzarsi dopo i cazzotti del Wolfsburg olfsburg non è facile per una squadra dra che si ritrova con pochi punti ti ma tante rezze. Due mollezze e insicurezze. ono sfumati obiettivi stagionali sono za striglia la e ora tutta la dirigenza nale di stasquadra perché il finale gione non diventi unaa via crucis to le giorin undici tappe. Giusto la fine del nate che mancano alla campionato.

PER CERTI VERSI PUÒ ESSERE UN VANTAGGIO NON FARE LE COPPE, MA DOBBIAMO COMUNQUE DARE IL MASSIMO ROBERTO MANCINI ALLENATORE INTER

FFP E PIANO B Il dubbio bbio che non partecipare alle coppe la prossima stagione facilitestruzione rebbe la grande ricostruzione aldo Roberlo aveva avanzato a caldo to Mancini. «Dipende anche dalle rplay finansanzioni legate al fairplay rsi potrebbe ziario e per certi versi essere un vantaggio - aveva spiegato il tecnico nella conferenza deschi -, ma post sconfitta con i tedeschi que cercare noi dobbiamo comunque di fare il massimo». L’accenno al tto che mulFFP si giustifica col fatto ta da 7-8 milioni e limitazione o congelate della rosa sarebbero na in Eurofinche l’Inter non torna etrina contipa. Ma per il club la vetrina rescindibile. nentale rimane imprescindibile. Sia per rientrare neii paletti del piano economico sia per sperare in un aumento dei ricavi. cavi. E state certi che Erick Thohirr non si preoccupa certo che un preliminare a inizio agosto (questo to il destino di chi arriva sesto) possa ossa far saltare la lucrosa tournée née asiatica.

Anche perché è pronto un piano B che prevede vacanze corte, ritiro a Brunico anticipato a inizio luglio e viaggio light in Oriente, con un’amichevole in meno. MORATTI E THOHIR Ma la testa come detto deve rimanere sul presente. E su questo tasto hanno battuto lo stesso ET e Massimo Moratti. Il presidente - che ha fatto i comp complimenti ad Agnelli, De Laurentiis e Della Valle per il passaggio del turno in Europa - è cominim arrabbiato con i giome minimo catori, ma in piena sintonia col ch ha cercato di rincuotecnico, che vis del finale di stagione rare in vista c e della costruzione di un’Inter davve nella prossima annache davvero pe alzare un trofeo. Preta lotti per sente allo stadio, l’ex patron invece ha parl parlato con Mancini a quatsi prima che dopo il matr’occhi sia tch col Wolfsburg e nello spogliatoi a tutta la squadra, cui spogliatoio ha detto di avere apprezzato lo sforzo ma che ora serve dare molto di più. SUMMIT E GIALLO Le presenze tangib però restano quelle più tangibili M del dg Marco Fassone e del ds Piero Aus Ausilio. I due sono rimasti Manc per quasi un’ora giocon Mancini vedì notte a San Siro per analizzare la sco sconfitta, fare ulteriori vap il futuro e delineare lutazioni per la strategi strategia per l’immediato. Che inna passa innanzitutto dallo scuotere un gruppo che contro i tedeschi si sarà anche anch impegnato, ma non ha avuto il i sangue agli occhi che la situazione situazio - e i 42mila accorsi a San Siro, capaci all’inizio di creare un’atm un’atmosfera d’altri tempi - richiedeva. chiedeva L’assenza del sacro fuoco è testimoniata da un dato: una sola ammonizione, quella di d Medel.

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Sopra Erick Thohir, 44 anni. A sinistra Roberto Mancini, 50 BOZZANI

LA STRIGLIATA Ieri mattina la squadra si è ritrovata ad Appiano per il defatigante. Ma prima ha ricevuto una strigliata a quattro voci (anche se quella di Thohir stava in un sms da Giacarta) che recitava più o meno così: «Non è facile rialzarsi dopo una serata simile, ma non potete essere così molli. Bisogna reagire subito, se no il rischio è di accettare la sconfitta come un’abitudine. L’Europa rimane possibile e imprescindibile». Mancini a Inter Channel ha aggiunto: «Dobbiamo tutti meritarci di rimanere qui. Ci sono gare in cui più della tecnica conta il cuore. E noi non l’abbiamo messo al 100%». La Samp, domani, dirà se batte ancora.

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● sola ammonizione (Medel) in una gara, quella col Wolfsburg, in cui l’Inter avrebbe dovuto sputare sangue. Un dato che non è sfuggito a Thohir e ai dirigenti

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● le reti subite dall’Inter nelle ultime 5 gare (Fiorentina, Napoli, Cesena e doppio Wolfsburg) in cui i nerazzurri non hanno mai vinto

GUARO&POLDI «Con Mancini alcune cose sono cambiate in maniera negativa (la sconfitta di ieri sera e l’eliminazione, ndr), altre in positivo. Dobbiamo credere nel lavoro e nel progetto. Scudetto l’anno prossimo? Siamo noi che dobbiamo pensare così. Ora abbiamo due mesi di campionato e dobbiamo lasciare un’altra immagine». Così si è espresso ieri Guarin durante un evento promozionale con Oknoplast in Fiera. «I tifosi sono lì per aspettare il meglio di noi, si attendevano una vittoria ha aggiunto il colombiano -. Ai tifosi non ho nulla da dire, si aspettavano un po’ di più. Con forza e intelligenza dovremo svoltare: dobbiamo credere di più in noi stessi». C’era anche Lukas Podolski: «Abbiamo le possibilità di cambiare il destino. Il mio futuro? Non ci penso adesso, sono concentrato sull’Inter». Chiusura per Palacio che ha ricordato l’aria dopo il Wolfsburg: «Nello spogliatoio dopo la gara c’era silenzio». m.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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IL FUTURO

Vidic parte, arriva Murillo, Shaq punto fermo 1Il centrale serbo litiga con Mancini: in estate partirà. Handanovic via per fare cassa, e se arriva l’offertona per Icardi o Guarin... INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

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on serviva certo l’eliminazione dall’Europa League per tracciare le linee guida dell’Inter che verrà. Roberto Mancini si confronta di continuo con Fassone e Ausilio. Ma l’ennesimo esame fallito ha reso ancora più definiti i contorni di quella che per la prossima stagione si delinea come una rivoluzione, soprattutto in difesa. RIVOLUZIONE E VIDIC Dei tre portieri potrebbe rimanere soltanto la chioccia Berni. Handanovic andrà in scadenza nel 2016 e per fare cassa va ceduto a giugno. A Carrizo è stato proposto un contratto annuale, ma senza Coppe avrebbe ben poco spazio. Via in tanti anche in difesa, dove arriverà il colombiano Murillo. Certi di rimanere solo capitan Ranocchia, Santon e D’Ambrosio. In forse Dodò, Felipe e Andreolli, che ha diverse offerte e potrebbe accettarle,

visto che in nerazzurro trova poco spazio. Malgrado i continui errori di Juan Jesus (che si cercherà di vendere) e Vidic. Uomo più pagato della rosa, il serbo tra l’altro dopo l’andata con i tedeschi aveva reagito in malo modo davanti ai compagni alle critiche del Mancio, che peraltro ne aveva avute per tutti. Un atteggiamento lontano parente di quello di Osvaldo, gestito però in modo diverso se è vero che giovedì il serbo ha relegato in tribuna Andreolli e domani potrebbe prendere il posto di JJ. Via anche Campagnaro, Jonathan - a fine contratto e forse anche Nagatomo. LAVORI IN CENTRO Poche certezze anche a centrocampo: Brozovic e Medel. Più Guarin, rinato col Mancio ma potenziale uomo cassa se arrivasse l’offertona. Dovrebbe invece restare Kovacic, spesso messo in croce malgrado i 20 anni ma che dovrebbe fare di più per aiutarsi. Idem per Hernanes, che anche col Wolfsburg è apparso

CHI PARTE

IN FORSE JUAN PABLO CARRIZO MARCO ANDREOLLI DODÒ FELIPE FREDY GUARIN JOEL OBI MAURO ICARDI GEORGE PUSCAS

Il difensore serbo Nemanja Vidic, 33 anni, prima stagione all’Inter REUTERS

SAMIR HANDANOVIC JONATHAN JUAN JESUS HUGO CAMPAGNARO NEMANJA VIDIC ISAAC DONKOR YUTO NAGATOMO ZDRAVKO KUZMANOVIC HERNANES RODRIGO PALACIO LUKAS PODOLSKI FEDERICO BONAZZOLI

troppo leggero. Se arrivasse l’offerta giusta, anche il primo acquisto di Thohir saluterà.

stato ceduto alla Samp. Anche se l’Inter mantiene il diritto di recompra.

CHI RESTA

OBIETTIVI

SHAQ E... In attacco l’unico certo di rimanere è Shaqiri. Icardi viene ritenuto un cardine della futura Inter e con Mancio è cresciuto molto, ma se arrivasse la proposta indecente la società potrebbe non essere nella condizione di rifiutarla. Podolski tornerà all’Arsenal per fine prestito. Puscas potrebbe andare a farsi le ossa, mentre Bonazzoli è

OBIETTIVI Poi arriveranno tante facce nuove. Il cui peso dipenderà da diversi fattori. Tra gli altri, nel mirino ci sono Yaya Tourè, Toulalan, Mandanda, Gignac, Darmian, Perin, Lavezzi, Babacar, Milner e Sportiello. Ma prima l’Inter deve correre per riguadagnarsi l’Europa. lu.tai.

TOMMASO BERNI DAVIDE SANTON ANDREA RANOCCHIA DANILO D’AMBROSIO MATEO KOVACIC GARY MEDEL MARCELO BROZOVIC XHERDAN SHAQIRI

J. MURILLO (D, GRANADA, PRESO) JEREMY TOULALAN (C, MONACO) YAYA TOURÈ (C, MAN. CITY) STEVE MANDANDA (P, MARSIGLIA) ANDRÉ-P. GIGNAC (A, MARSIGLIA) MATTEO DARMIAN (D, TORINO) MATTIA PERIN (P, GENOA) EZEQUIEL LAVEZZI (A, PSG) KHOUMA BABACAR (A, FIORENTINA) JAMES MILNER (C, MAN. CITY) MARCO SPORTIELLO (P, ATALANTA)

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Da Garcia a Sabatini, Roma trema 1I due a giugno potrebbero dimettersi. Piacciono Mazzarri ed Emery. Si pensa a Branca Massimo Cecchini ROMA

TRA PRESENTE E PIANI PER IL FUTURO 1

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o spirito del tempo, a Roma, in questi giorni spinge a voltarsi indietro. La voglia di epurazione (prima) e di rivoluzione (poi) è così forte da mettere in discussione anche figure fino a poche settimane fa fortissime come Rudi Garcia e il d.s. Walter Sabatini. Tre considerazioni sono doverose, e fra parentesi mettiamo il controcanto: nelle prime 4 stagioni statunitensi i successi finora sono zero. I tifosi si aspettavano altro (la prima vulgata, però, parlava di un piano a 5 anni), la Roma non avrà avuto una bacheca ricchissima, ma dal 2000 – prima di DiBenedetto & Co. – aveva vinto uno scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane ed era arrivata 6 volte seconda in campionato: non cose banali (la vecchia proprietà, però, era apparentemente senza futuro). Nell’era Garcia la squadra non è mai scesa sotto il secondo posto: non poco (a inizio stagione, però, l’obiettivo era di vincere almeno un trofeo). PALLOTTA DELUSO Con queste premesse, nessuna meraviglia che il presidente Pallotta sia deluso dalla china presa, e di tutto questo ha parlato con la dirigenza, ribadendo la centralità della partecipazione alla prossima Champions League (quest’anno ha portato al bilancio 49,2 milioni). Idea giusta, anche perché nel cuore più duro della tifoseria prende sempre più piede l’ipotesi che il legame di Pallotta con la Roma sia dovuta solo alla volontà di portare avanti il business del nuovo stadio, per il quale sbarcherà lunedì a Roma il suo braccio destro, Mark Pannes. Non è un caso, in fondo, che nel faccia a faccia avuto da Sabatini ieri con un gruppetto di tifosi fuori dai cancelli di Trigoria il concetto sia emerso forte e chiaro: «Dello stadio non ce ne frega un c..., vogliamo i giocatori». Il d.s. ha chiesto «di stare vi-

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● 1 Rudi Garcia, 51 anni, allenatore francese della Roma, alla seconda stagione in giallorosso. Ha un contratto fino al 2018 rinnovato da pochi mesi ANSA 2 Walter Mazzarri, 53 anni, è stato allenatore dell’Inter fino al 14 novembre scorso, quando è stato esonerato per far spazio a Roberto Mancini LAPRESSE 3 Marco Branca, 50 anni, ex responsabile dell’area tecnica dell’Inter, con cui ha risolto il contratto l’8 febbraio 2014 LIVERANI

cino a questa c... di squadra» e di darle «ancora un mese» (l’invito non ha sortito molte adesioni), sottolineando come sia «ancora seconda». E a chi gli chiedeva chi restituisse i soldi ai tifosi delusi, Sabatini replicava con un enigmatico: «Andateli a chiedere a chi dico io», indicando il centro sportivo alle sue spalle.

IL D.S. AI TIFOSI «DATECI UN MESE» ● Contestazione in tono minore in una Trigoria blindata. Solo una trentina di tifosi hanno apostrofato qualche giocatore. Il confronto c’è stato col d.s. Sabatini, a cui è stato rimproverato il mercato invitandolo al «frustateli tutti». Il d.s. ha chiesto «un mese» ANSA

BRANCA & CO. È indubbio comunque che l’autocritica fatta dal dirigente alla fine del match con la Fiorentina («Ho sbagliato il mercato di gennaio»), abbia messo anche lui nella lista di quelli pronti a dare le dimissioni (al licenziamento da parte di Pallotta crediamo poco). Radio mercato parla già di un contatto indiretto con Marco Branca, ex d.s. dell’Inter, che sembra tra

l’altro essere un estimatore di Garcia. Nell’ambiente, poi, si parla anche di Sean Sogliano, d.s. del Verona, mentre c’è chi ipotizza anche un ritorno di Daniele Pradé, ora alla Fiorentina, qualora non rinnovasse il contratto. EMERY E DI FRANCESCO Un altro col futuro incerto, a questo punto, è lo stesso Garcia. Il francese è rimasto turbato dal disamore che si è creato su di lui e a questo punto nello spogliatoio c’è chi ipotizza che a fine stagione possa dimettersi (anche qui, dopo averlo definito «il nostro Ferguson», difficile che Pallotta lo scarichi). Il problema è che ha un ricco contratto (2,7 milioni a stagione) fino al 2018 e rinunciare a così tanti soldi non è faci-

Ritiro a Trigoria Ma quanta fatica per deciderlo... ● Anche il ritiro deciso ieri a Trigoria non ha trovato unanimi consensi. Chiesta già giovedì sera, dopo il k.o., la disponibilità ai calciatori, Rudi Garcia avrebbe voluto partire già ieri per Cesena, ufficialmente per evitare eventuali contestazioni. Il tempo, però, era troppo poco per organizzare il tutto, anche perché c’era un parziale sciopero aereo fino alle 18 e occorreva la disponibilità del Cesena per allenarsi sul sintetico. Quindi la partenza è stata rinviata ad oggi, con conferenza a Cesena. Sabatini però non era entusiasta sulla necessità del ritiro. Queste le parole del d.s. sul tema solo 48 ore fa. «Non ne vedo la necessità. Una volta era utile perché i giocatori lo vivevano insieme facendo gruppo, mentre ora sarebbe un isolamento perché tutti hanno i cellulari, gli iPad e nessuno si incontrerebbe mai. Non è con i ritiri che si raddrizzano le situazioni». Garcia ha idee diverse.

le. Ma con chi sostituirlo? Anche se la sua idea di calcio è lontana da quella di Sabatini, è molto stimato Walter Mazzarri per le sue doti tattiche e di «domatore di uomini». Tutto diverso per Di Francesco, ma con il pregio (e per qualcuno il difetto) di conoscere perfettamente l’ambiente giallorosso, avendovi lavorato come calciatore e team manager. L’ultima voce riguarda un vecchio pallino come Unai Emery (Siviglia). I titoli di coda sono per gli scherzi del destino. Domani la Roma giocherà a Cesena, città che nel 2012 rappresentò il capolinea di Luis Enrique e l’ufficializzazione della caccia a Montella prima del brusco addio. Chissà cosa sarebbe successo se... © RIPRODUZIONE RISERVATA

TRA MERCATO E FUTURO

Via i flop, idee e rivoluzioni: così cambierà la rosa 1Iturbe e Doumbia hanno deluso, Astori, Holebas e Yanga-Mbiwa non sono da Roma. Milner, Pereira e Johnson le trattative avviate Andrea Pugliese ROMA

C

i sono tre passaggi chiave nelle dichiarazioni postFiorentina di Walter Sabatini. Quando dice che non ha mai sbagliato prima una sessione di mercato come successo a gennaio, quando sostiene che prima di gennaio non ha da rimproverarsi nulla e quando si fa prendere dall’idea delle dimissioni dopo aver concluso il prossimo mercato. Già, perché il d.s. giallorosso sta lavorando sulla squadra del prossimo anno e gli scenari si stanno delineando. Anche se poi la qualificazione o meno alla Champions può cambiare un po’ tutto: per gli equilibri economici del club e per il futuro tecnico dell’organico. QUANTI ERRORI In realtà, a conti fatti, il mercato della Roma a oggi risulta fallimentare anche per le operazioni effettuate la scorsa estate. Ed è un po’ un paradosso, perché al-

l’epoca la Roma sembrava la regina delle trattative. Ma Iturbe, che doveva essere il fiore all’occhiello, si è dimostrato una delusione diventata flop in considerazione del suo costo. Anche se il peccato capitale è stato cedere Mehdi Benatia: per l’importanza che aveva in campo e nello spogliatoio e per il suo rapporto con uno come Pjanic. Poi, otto mesi più tardi, si sono dimostrati fallimentari anche gli acquisti di Cole, Astori, Yanga-Mbiwa, Uçan e Holebas. Tutta gente non da Roma, tutti destinati presto altrove. Per non parlare poi — appunto — del mercato di gennaio: 14,4 milioni per Doumbia, 2,5 per il prestito di Ibarbo (più 12,5 per l’eventuale riscatto) e 1,5 per quello di Spolli (per il suo riscatto «solo» 1,5). A conti fatti un fiume di denaro buttato via, almeno per quanto visto finora. SCENARI FUTURI E allora cosa succederà ora? Che se davvero resterà Garcia, ci dovrà essere un’epurazione. E che la Roma,

CHI PARTE

IN FORSE

DAVIDE ASTORI FEDERICO BALZARETTI ASHLEY COLE GIANLUCA CURCI LEANDRO PAREDES LUKASZ SKORUPSKI NICOLAS SPOLLI SALIH UÇAN

DANIELE DE ROSSI SEYDOU DOUMBIA GERVINHO JOSÈ HOLEBAS VICTOR IBARBO SEYDOU KEITA ADEM LJAJIC MAPOU YANGA-MBIWA RADJA NAINGGOLAN MIRALEM PJANIC ANTONIO SANABRIA

CHI RESTA

OBIETTIVI

LEANDRO CASTAN MORGAN DE SANCTIS ALESSANDRO FLORENZI MANUEL ITURBE BOGDAN LOBONT MAICON KOSTANTINOS MANOLAS KEVIN STROOTMAN VASILIS TOROSIDIS FRANCESCO TOTTI DANIELE VERDE

CARLOS BACCA (A, SIVIGLIA) ANGEL CORREA (C, SAN LORENZO) MATTEO DARMIAN (D, TORINO) PAUL DYBALA (A, PALERMO) GLEN JOHNSON (D, LIVERPOOL) MANUEL LANZINI (C, AL-JAZIRA) JAMES MILNER (C, M. CITY) MAXI PEREIRA (D, BENFICA) BRUNO PERES (D, TORINO) EZEQUIEL PONCE (A, NEWELL’S)

Gervinho e Doumbia, i due ivoriani della Roma nell’occhio del ciclone LAPRESSE

nel caso non entrasse in Champions, sarà costretta a vendere per coprire in altro modo quei circa 40 milioni già messi a bilancio. L’indiziato numero uno è Nainggolan, anche considerando la comproprietà ancora da risolvere col Cagliari. Ma ci sono anche Pjanic e Ljajic, due cessioni sui cui a Trigoria ragionano, anche in considerazione di alcune perplessità manifestate dai ragazzi. In dubbio poi il futuro di De Rossi e Gervinho, che in due guadagnano quasi 10

milioni netti a stagione. POSSIBILI ARRIVI Nel frattempo, Sabatini lavora da un po’ su alcune piste. Le prime due portano in Inghilterra: da tempo la Roma sta sull’esterno Milner (City), mentre Glen Johnson (Liverpool) è praticamente in mano ai giallorossi. Che per il ruolo però lavorano pure su Maxi Pereira, Darmian e Bruno Peres. Poi c’è il sogno Dybala, ma è tutto un altro discorso. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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A CARTE SCOPERTE CON...

Sportiello

«POETA PER AMORE MA A SCUOLA MI BOCCIARONO» IL PORTIERE DELL’ATALANTA DOMANI PROVERÀ A FERMARE HIGUAIN, AL QUALE HA GIÀ PARATO UN RIGORE «EPPURE IN SERIE D PENSAVO DI ESSERE UN FALLITO... » INTERVISTA ESCLUSIVA di ANDREA ELEFANTE

«La sensazione che ricordo della mia prima volta è la paura. Anche che mi venissero a cercare per picchiarmi, sì, perché lei era fidanzata; ma soprattutto sentivo dentro lo stomaco l’impressione di essere inadeguato, anche perché lei era più grande di me: per fare il figo le avevo detto che non ero al debutto, ma aveva capito benissimo, non ci voleva molto. Avevo 16 anni: fino ai 18 ho combattuto con la timidezza facendo una fatica pazzesca poi, single per scelta, fino ai 21 ho fatto un macello. E ho scoperto quello che qualcuno di noi fa finta di negare, chissà poi perché: la strada più breve per avvicinare un calciatore è il sesso e le ragazze stupide la attraversano senza farsi problemi. Poi con Sara è stata un’altra prima volta: mi sono innamorato e mi sono reso conto che farlo con la donna che ami non ha niente a che fare con il sesso. E a quel punto sei tu che scegli quando è il caso, non il tuo allenatore»

INVIATO A ZINGONIA (BERGAMO)

HA DETTO

LE HA SCOPERTE COSÌ «MA SESSO NON L’HO SCARTATA?» 4-4-1-1 RELIGIONE La forza di Padre Antonio

SCUOLA Che imbarazzo lì in piedi

SESSO Ho rischiato le botte

PAURA Una carezza e un morso

QUANDO ALL’ANDATA GLI PARAI UN RIGORE, LE GAMBE SI MOSSERO DA SOLE: DISORDINATO ANCHE QUANDO PARO...

SOCIAL NETWORK NON SI CHIACCHIERA PIÙ E CI SI RIMBAMBISCE

SU GONZALO HIGUAIN ATTACCANTE DEL NAPOLI VECCHIAIA Più padre che nonno

DESTINO Benedetta Serie D ALTRI SPORT La mano e la racchetta

L’HO USATO PER RIMORCHIARE E SE CI RIPENSO MI SENTO RIDICOLO: QUANTE IDIOZIE HO SCRITTO SU FACEBOOK E I SOCIAL «PERICOLOSI»

SESSO DICIAMOLO: LE RAGAZZE CI AVVICINANO COSÌ

SOCIAL NETWORK Ma che foto mettete?

LO SCHERZO Una lucertola nelle scarpe ADOLESCENZA Che gruppo di matti

MOMENTO BUIO Quelle otto panchine

Marco Sportiello è nato a Desio, il 10 maggio 1992. Dal settore giovanile dell’Atalanta, nel 2010 è andato al Seregno, poi ha giocato con Poggibonsi e Carpi, prima di tornare all’Atalanta nel 2013 FOTOSERVIZIO BOZZANI

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e questa intervista fosse stata fatta fra un anno, forse Marco Sportiello non avrebbe scartato neanche «politica» e «arte»: la forte impressione è che nel frattempo Sara gli schiuderà anche quei mondi. Sara Abbiati ha tre anni più di Sportiello, ma ci sta: il portiere è da sempre circondato - dal migliore amico ai compagni di squadra - di gente più grande di lui. A Anche questo deve aver inciso, come forse avere una compagna che è agente Fifa: «Ma non è la mia procuratrice: un giorno, chissà». Di sicuro lo ha fatto diventare un campione di sms e lettere d'amore: «Mi ha insegnato il valore delle parole, sa usarle così bene da riuscire a “manipolare” le persone. Ora se le scrivo sembro un poeta: non l’avevo mai fatto tanto in vita mia». La prossima missione è disciplinare l’innato disordine di Marco («Dove passo io, casa o spogliatoio, c’è il caos: montagne di vestiti o cose che crescono ovunque»), altra faccia del suo essere calciatore dalla carriera regolarissima: «Dalla D alla A, tutte le categorie: ho saltato solo la B». Pare che il Liverpool gli abbia messo gli occhi addosso («Ma va’... A me sembra già tanto fare il titolare nell’Atalanta») e stasera, se servirà, Sportiello li rimetterà addosso a Higuain: «Quando all’andata gli presi quel rigore, le gambe si mossero da sole: v volevo buttarmi a destra, andai a sinistra. Ogni tanto sono disordinato anche quando paro, sa?».

«Io quelli che sono ancora dentro lo spogliatoio e già scrivono “Grande partita, ragazzi” mica li capisco: perché lo fanno? Perché così arrivano subito cento commenti e si sentono importanti? E che bisogno c’è di mettere certe foto così private, di dire sempre a tutti dove sei e cosa fai? Un giorno mi sono fatto queste domande da solo, perché ero anch’io così: è il brutto degli smartphone, ci si rimbambisce con gli occhi sempre sul telefono, socializzare diventa scriversi quattro parole a ripetizione invece di fare una chiacchierata. Quando ero sui social dalla mattina alla sera li usavo soprattutto per rimorchiare: adesso mi sentirei ridicolo, eppure ho scritto una marea di idiozie a ragazze che manco conoscevo. L’unica cosa a cui serve davvero Facebook? A trovare gente che non senti da una vita: certi compagni delle elementari non li avrei mai ribeccati in un altro modo»

RELIGIONE LA VERA PREGHIERA È AIUTARE IL PROSSIMO

DESTINO DOPO QUELLO 0-4 NON DOVEVO USCIRE...

«Vai ad ascoltare una sua messa, ne vale la pena». Il papà di Sara aveva ragione: a quella messa di suo cugino, Padre Antonio Zanotti, rimasi sbalordito e da quel giorno è cambiato il mio rapporto con la fede. Credevo anche prima, ma oggi ho una percezione diversa di quel qualcuno che sta sopra di noi; a volte andavo in chiesa anche prima, oggi ci vado solo per una sua messa. Le prime volte Padre Antonio mi ha quasi messo in soggezione: ti entra nella testa, con lui è come se non potessi più avere segreti perché sa tutto di te anche se non glielo hai raccontato. Non legge il vangelo e però scende in mezzo ai banchi e si mette a parlare delle cose che avrebbe dovuto leggere. Non mi ha chiesto di confessarmi e però un giorno mi ha fatto andare sull’altare con Sara a distribuire la comunione e mi sono sentito un altro, con una pace dentro, una voglia di sorridere alla vita, che non avevo mai avvertito. Non mi ha mai detto “Prega” e però mi ha detto un sacco di volte “Ricordati dei poveri e ogni volta che puoi aiutali”. Che come preghiera forse funziona meglio»

«Se nell’amore non esistesse un destino io non avrei conosciuto la donna che me l’ha cambiato, perché quella sera né io né Sara dovevamo uscire: lei non ne aveva voglia e venne a quella festa solo perché c’era un suo amico a Bergamo, io avevo perso 4-0 in casa con il Parma e di solito sono tipo da “Se perdo sto a casa”. E poi l’ultima cosa che avevo in testa in quel periodo era di accettare un legame, pensavo solo a divertirmi. Al destino nel lavoro credo di meno: magari certe cose sono già scritte, ma devi essere tu a farle succedere. Se quando il mio preparatore Massimo Biffi mi disse “Cosa ci stai a fare in Primavera? Vai a giocare” io non avessi accettato, e avessi preferito fare il titolare in Primavera, probabilmente sarei rimasto un immaturo. O comunque sarei cresciuto meno in fretta, perché niente ti fa crescere come la Serie D. E poi, sì, devo un grazie a quel bambino che nel gennaio 2014 attaccò la varicella a Consigli, ma se non fossi stato pronto a debuttare in A, quella partita con il Cagliari non me la sarei giocata bene. E magari oggi non sarei qui»


SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CONTENUTO PREMIUM HA DETTO

fLE RREGOLE DEL GIOCO 25 CART CARTE, 3 CAMBI, 11 ARGOMENTI A cart carte scoperte si gioca così. Mazzo da 25 argomenti, rigo rigorosamente extracalcio: dagli altri alt mestieri all’arte, dallo sstress alla cattiva strada. L’in L’intervistato ne pesca 11 e, come un allenatore, può camb cambiarne tre. Poi li mette in c campo, a carte scoperte. E si scopre anche lui

LO SCHERZO SEDUTO SUL WATER MA NON LO SAPEVO

PAURA LA MORTE, I PETARDI E I CANI GROSSI

«Solo della morte, dei cani grossi e dei petardi. In realtà della morte ho proprio il terrore, e la cosa strana è che ogni tanto me la immagino come se si potessero avvertire ancora sensazioni: l’impossibilità di aprire gli occhi, il buio. Diffido dei cani da quando, a 7 anni, feci una carezza a un pastore tedesco e per poco non mi staccò un dito. Poi a 17 sono dovuto salire su una panchina per scappare da un dobermann, mentre il padrone continuava a ripetere “Non fa niente”. Non fanno niente un cavolo, i cani sentono la paura e mordono le mani, la cosa più importante per il mio lavoro: è per quello che quando sento di gente che allo stadio o a Capodanno perde un braccio per sparare mortaretti mi vengono i brividi. Per il calcio invece no, neanche la notte prima dell’esordio in A. Avevo dormito bene, ma forse perché ero molto stanco: l’avevo saputo quasi in extremis e le sere prima ero uscito abbastanza...»

«Una figura di m..., ma nel senso letterale del termine: di quelle che se sei piccolo ti senti più umiliato che preso in giro. Che oggi, se ci ripenso, mi vergogno ancora. Dunque, sono al circo con mia sorella, vogliono tre persone dal pubblico: urlo “Io, io, io”, e mi ritrovo lì con due ragazze, più grandi e pure belle. Era strapieno di gente, mi sentivo molto figo. C’è da fare un quadro umano e quello che sta sul palco con il microfono mi dice di piegarmi sulle gambe, tipo seduto. Sto lì un po’, poi mi giro a sinistra e una ragazza mi indica ghignando, mi giro a destra e l’altra fa smorfie terribili stringendosi il naso con le dita. Quando comincio a capire, stanno già urlando “Non sforzarti troppo, eh?”, e io nel frattempo non sono diventato rosso, ma direttamente bordeaux. Roba che quando Frezzolini mi ha messo una lucertola dentro una scarpa e io l’ho infilata senza accorgermene mi è sembrata una passeggiata»

SCUOLA FREGATO DAI PROF E BOCCIATO DUE VOLTE

ALTRI SPORT SOLO LA PALLAVOLO CI SI BUTTA ANCHE LÌ

«Altro che periodo della grande spensieratezza, per me era il contrario e l’ho capito l’altro giorno accompagnando un amico in università: ho messo dentro la testa e vedere tutti quei ragazzi con i libri in mano mi ha fatto tornare l’ansia. Come quando mi interrogavano in inglese e non spiccicavo una parola, perché stare in piedi davanti a tutta la classe non lo sopportavo. E come quando la prof di lettere mi sbatteva sempre fuori, perché con ‘sto vocione mi beccava appena aprivo bocca. Mi piaceva studiare solo scienze e geografia e alla fine ho mollato quando mi hanno bocciato per la seconda volta al secondo anno dell’istituto tecnico per il turismo. Mi ha fregato il rapporto con i prof, i primi a farmi passare la voglia sono stati loro: ero alle elementari, andavo da Milano a Bergamo ad allenarmi e non sapevano far altro che ripetere “Hai in testa solo il calcio”. A un bambino di 10 anni, ma vi pare normale?»

Sportiello ha vestito la maglia dell’Under 21 in una amichevole non ufficiale. La sua compagna, Sara Abbiati, è agente Fifa BOZZANI

«Mi sono messo in mezzo a due alberi che avevo sei anni, di fronte c’era mio cugino che con i piedi se la cavava bene. Io per niente, ero già alto e molto scoordinato: un po’ come adesso, insomma. Fosse stato per gli zii che erano lì a guardare mi sarei dovuto dare alla pallavolo, ma non per quello è l’unico altro sport che mi piace tantissimo: è che anche lì c’è sempre da buttarsi per “salvare” qualcosa. Oddio, mi piacerebbe anche il tennis, ma ogni volta tiro la pallina con il braccio invece che con la racchetta e allora lascio stare. Invece a pallavolo, a scuola, me la cavavo, ma ormai era tardi: a sette anni mi ero iscritto a una scuola calcio, tifavo Milan, avevo in testa Seba Rossi e non mi aveva scoraggiato neanche la prima partita, fango fino alle ginocchia e sconfitta per 11-3. Alla fine, a prescindere dal risultato, si tiravano sempre dei rigori e ne avevo parati quattro: mi sembrava abbastanza per insistere»

DEVO DIRE GRAZIE A QUEL BAMBINO CHE GLI ATTACCÒ LA VARICELLA, MA EVIDENTEMENTE ERO PRONTO AL SALTO SU ANDREA CONSIGLI EX COMPAGNO NELL’ATALANTA

ADOLESCENZA LA NOSTRA CANZONE: ERAVAMO 8 AMICI AL BAR

«Rispetto alla canzone cambia solo il numero: eravamo otto amici al bar e lo siamo ancora, solo che da quando sono fidanzato ci si vede un po’ meno. Cosa vuole che si facesse in un paesino come Nese? Lunghe partite a pallone, grandi uscite la sera, la prima vacanza tutti insieme a 16 anni, a Bibione in tenda. Una cricca nata quando avevamo 10 anni, a scuola e poi giocando a calcio, ma di quello si parla il meno possibile. Ci siamo sempre completati bene: a parte me, che sono «lo Spo», c’è lo sfigato, perché capitano sempre tutte a lui; il ciccione, che però ora è dimagrito un sacco; l’effeminato, che è fidanzatissimo ma dovreste vedere come accarezza i cani; il mascellone che ha la faccia quadrata; il pugile perché fa boxe e il macellaio perché ha due cosce da paura e quando gioca fa entrate da paura. E poi il paranoico, Luca, che ha un anno più degli altri ed è anche il mio migliore amico. Un bel gruppo di matti, mi creda»

VECCHIAIA L’ETÀ DELLA SERENITÀ? MEGLIO SERENO ADESSO

MI HA MESSO GLI OCCHI ADDOSSO? MA VA’, A ME SEMBRA GIÀ TANTO FARE IL TITOLARE NELL’ATALANTA... SUL LIVERPOOL E UN INTERESSE DI MERCATO

MI HA INSEGNATO IL VALORE DELLE PAROLE: CI “MANIPOLA” LA GENTE E IO PER LEI SONO DIVENTATO POETA SU SARA ABBIATI LA SUA COMPAGNA

«Non mi piace pensare che diventerò vecchio perché non mi piace il tempo che passa: più che altro non mi piace che passi così in fretta. Mi sembra ieri che avevo 16 anni e non può essere un caso se tutti quelli che hanno una certa età ti dicono: goditi questi anni, perché dai trenta in su la vita vola. Da vecchi si è più sereni? Può darsi, ma io in realtà cerco di essere sereno adesso, di vivermi questi anni godendomeli senza sperperarli, e insomma più che nonno mi vedo bene padre, magari di tanti bambini. A proposito di nonni, ho raccontato una mezza balla: avevo detto che il numero 37 di maglia era dedicato all’anno di nascita di mio nonno Pasquale, il padre di mio padre, ma in realtà l’avevo scelto solo perché mi piaceva, visto che amo tutti i numeri con il 7. Però il 57 che ho adesso l’ho scelto anzitutto per Sara, che è nata il 5 luglio. E spero che invecchiare con lei mi starà un po’ meno sulle scatole».

MOMENTO BUIO VIA GRAZIE AL CALCIO DALLE CATTIVE STRADE

«Nei paesi piccoli è più facile cascarci: non hai un cavolo da fare, di droga ne gira tanta, rischi di farti tirare dentro da qualche cattiva compagnia. Ci sono andato vicino quando ho anche mollato la scuola: vedevo gli amici studiare e io non avevo certezze neppure sul mio futuro calcistico. Però dalla strada mi ha portato via proprio il calcio: andavo ad allenarmi e scacciavo le cattive tentazioni. Ne ho avute di altro genere quando ho lasciato le coccole di Bergamo e sono andato a Seregno, in Serie D. Per giocare, ma le prime otto partite me le sono viste dalla panchina. Mi buttavo giù un sacco: “Marco, la tua carriera è già finita”. Non sono stato tentato di smettere, ma avevo smesso di credere di poter essere all’altezza: mi chiudevo in casa, non parlavo neppure con i due compagni di appartamento e non mi andava di tornare a Bergamo, troppa paura che mi facessero domande. Come un bambino, ma avevo solo bisogno del mio giocattolo: bisogno di giocare»


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SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Magic +3 R Campionato

1Doppio ex da giocatore: «Con i due club anni

fantastici». Quattro mesi fa Campedelli gli ha tolto la panchina gialloblù: «Meritavo più credito»

GIORNATA IL PROGRAMMA OGGI Chievo-Palermo (0-1) ore 18, Milan-Cagliari (1-1) ore 20.45 DOMANI Empoli-Sassuolo (1-3) ore 12.30, Juventus-Genoa (0-1) ore 15, Cesena-Roma (0-2), Lazio-Verona (1-1), Napoli-Atalanta (1-1), Parma-Torino (0-1), Sampdoria-Inter (0-1), Udinese-Fiorentina (0-3) ore 20.45

CLASSIFICA PT

JUVENTUS ROMA LAZIO NAPOLI FIORENTINA SAMPDORIA GENOA INTER TORINO MILAN PALERMO UDINESE SASSUOLO VERONA EMPOLI CHIEVO ATALANTA CAGLIARI CESENA PARMA (-3)

64 50 49 46 45 45 37 37 36 35 35 32 32 32 30 29 25 21 21 9

PARTITE

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Corini, emozioni: «Il miracolo Chievo, la A col Palermo...»

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SQUADRE

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Francesco Caruso

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er Eugenio Corini Chievo-Palermo è un pugno nello stomaco e un tuffo nei ricordi. Torna a parlare l’allenatore licenziato 4 mesi fa dal club veneto proprio in occasione della «sua» partita: non ce n’è un’altra che potrebbe racchiudere meglio la sua storia calcistica.

RETI

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19 13 15 13 12 11 9 9 9 8 8 8 7 8 5 7 5 4 4 3

7 11 4 7 9 12 10 10 9 11 11 8 11 8 15 8 10 9 9 3

1 3 8 7 6 4 7 8 9 8 8 10 9 11 7 12 12 14 14 19

54 38 49 46 39 36 37 42 30 38 38 29 33 33 27 20 22 33 25 21

14 21 27 35 29 28 32 35 30 34 40 34 40 46 29 30 37 50 48 51

Corini, si aspettava l’esonero dopo 7 partite? «Proprio no. Avevamo compiuto un percorso importante, venivamo da 2 salvezze molto intense e avevamo intrapreso un nuovo percorso, con 15 giocatori nuovi e un avvio molto complicato contro Juve, Napoli, Milan, Sampdoria, Roma, mica una passeggiata. Eppure eravamo tutti lì in gruppo,

R«Non mi aspettavo

l’esonero: avevo 15 giocatori nuovi e il calendario non era favorevole»

«Immagino una bella partita, aperta a qualunque risultato fra 2 squadre che possono dirsi tranquille». Come definirebbe il suo passato palermitano? «Sono stati 4 anni portentosi. Avevo appena vissuto la famosa parentesi del miracolo Chievo e a 33 anni sentivo l’esigenza di un cambiamento. Capii che stava per aprirsi un ciclo importante e non mi sbagliavo. Indimenticabili i giorni della promozione, il ritorno in A dopo oltre 30 anni è stato un’esaltazione collettiva». Lei in Sicilia inoltre ha anche trovato la sua seconda moglie. «Sì, Aurelia è di Palermo e insieme ai nostri 2 bimbi, Sofia di 4 anni e Carlotta di 6 mesi e ai miei 2 figli più grandi, Alessan-

SABATO 4 APRILE, ore 15 ROMA-NAPOLI (ore 12.30) (0-2) ATALANTA-TORINO (0-0) CAGLIARI-LAZIO (2-4) GENOA-UDINESE (4-2) INTER-PARMA (0-2) PALERMO-MILAN (2-0) SASSUOLO-CHIEVO (0-0) VERONA-CESENA (1-1) FIORENTINA-SAMPDORIA (ore 18.30) (1-3) JUVENTUS-EMPOLI (ore 21) (2-0)

MARCATORI 15 RETI Icardi (3, Inter); Tevez (2, Juventus). 13 RETI Menez (7, Milan); Higuain (2, Napoli); Toni (3, Verona). 12 RETI Dybala (2, Palermo). 10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese). 9 RETI Callejon (Napoli). 8 RETI Felipe Anderson, Klose e Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Eder (1, Sampdoria); Berardi (4) e Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese).

GAZZAWEB www.gazzetta.it Se vuoi restare aggiornato sulle formazioni, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare tutte le statistiche di ogni singolo giocatore e scoprire i segreti per vincere al fantacalcio, da quest’anno Gazzetta dello Sport mette a disposizione degli appassionati, gratuitamente sul sito rosa, un’intera sezione dedicata. Su Fantanews trovi i voti il giorno dopo l’ultima partita di campionato, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, articoli esclusivi di presentazione della Magic giornata.

Un domani potrebbe invece allenare il Palermo? «Chi lo sa, per ora tanto di cappello a Iachini per il gran lavoro che sta portando avanti. Era normale che la squadra che inizialmente pagasse dazio, ma poi si è ripresa, anche per le esplosioni di Dybala e Vazquez, ma non solo». Per chi farà il tifo oggi ?

Eugenio Corini, 44 anni, ha giocato nel Chievo e nel Palermo ANSA

sieme. E fu esattamente così. In rosanero rammento la prima vittoria con la Juve con gol di Brienza e quando in agosto battemmo l’Inter al Moretti e già a notte fonda a Palermo si crearono le file fuori dai botteghini per comprare l’abbonamento. Ma oggi guarderò la partita senza pensare a nulla». Sarà vero?

13. IZCO 69. MEGGIORINI

ETO’O Incrocio fascinoso con l’Inter, ma Samuel è davvero in forma

43. PALOSCHI 9. DYBALA

20. VAZQUEZ

CHIEVO 4-4-2

2 3.00

8. RADOVANOVIC

21. FREY

29 PUNTI

X 3.00

ARBITRO Giacomelli ASSISTENTI Pegorin-Giallatini IV Nicoletti ADD. Doveri-Roca PREZZI da 21 a 64 euro TV Sky Supercalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD

23. BIRSA

12. CESAR 2. DAINELLI

DAMMI IL 5 LE SICUREZZE

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87. ZUKANOVIC

1. BIZZARRI

compresi Sassuolo e Palermo. Avrei meritato più credito». Stavolta si è rotto definitivamente il filo che la legava al Chievo? «Mai dire mai, anche perché sono ancora sotto contratto, ma credo che sia finita».

I ricordi che la legheranno per sempre al Chievo e al Palermo? «Da allenatore, le 2 salvezze in gialloblù, soprattutto quella dello scorso anno. Da giocatore non dimentico quando dal Verona passai al Chievo e accusavo ancora problemi al ginocchio, andai a pranzo con il presidente Campedelli e gli dissi: “Guardi, se vuole posso anche andare via e stracciamo il contratto”. Lui mi rispose di pensare a guarire perché avremmo fatto un bel pezzo di strada as-

1 2.50

24. SCHELOTTO

PROSSIMO TURNO

E di Chievo cosa le è rimasto, a parte la recente delusione? «Mi sento fortemente riconoscente al club che mi ha permesso di diventare allenatore professionista».

Oggi ore 18 a Verona STADIO Bentegodi Andata 0-1

* 3 PUNTI DI PENALIZZAZIONE

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

dra di 23 e Filippo di 13 torniamo tutte le estati».

8. E. BARRETO

33. DAPRELÀ

PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 5 Gamberini, 34 Biraghi, 10 Christiansen, 14 Cofie, 11 Vajushi, 18 Feftatzidis, 31 Pellissier, 9 Pozzi, 19 Botta. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Dainellli-Gamberini 65-35%, Izco-Christiansen 55-45%. SQUALIFICATI Hetemaj (1). DIFFIDATI Meggiorini, Birsa. INDISPONIBILI Mattiello (stagione finita), Hetemaj (da valutare). ALTRI Puggioni, Anderson. DRITTE SÌ Paloschi NO Izco

21. QUAISON 27. RIGONI

28. JAJALO

2. VITIELLO

19. TERZI

F. ANDERSON In questo momento non c’è di meglio in A

DARMIAN Che sostanza: con lui andate sul sicuro

MARIO RUI Da 7 partite prende sempre almeno 6...

BIZZARRI Imbattuto da 3 gare: Dybala non fa paura

35 PUNTI 4. ANDELKOVIC

70. SORRENTINO

PALERMO 4-3-2-1 PANCHINA 1 Ujkani, 5 Milanovic, 22 Ortiz, 3 Rispoli, 7 Lazaar, 13 Emerson, 25 Maresca, 15 Bolzoni, 14 Della Rocca, 18 Chochev 10 Joao Silva, 99 Belotti. ALLENATORE Iachini. BALLOTTAGGI Quaison-Belotti 60-40%, Jajalo-Maresca 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Dybala, Daprelà, Bolzoni, Morganella. INDISPONIBILI G. Gonzalez (da valutare), Morganella (stagione finita). ALTRI Fulignati, Bentivegna, Makienok, Monteleone. DRITTE SÌ Vazquez NO Daprelà

5 DA PAURA IL RISCHIATUTTO

BORRIELLO Prima da titolare proprio contro la Juve: poteva andargli meglio...

GERVINHO Ufficiale: si è perso in coppa d’Africa...

MORALEZ Rientrato dall’infortunio, non è al top

GUILHERME Non è proprio un tipo da fantacalcio

ABATE Firenze ci ha detto che deve ritrovare ritmo


18

Magic +3 R Campionato

Oggi ore 20.45 a Milano STADIO Meazza Andata 1-1

1 1.80 31. ANTONELLI 23. DIEGO LOPEZ

34. DE JONG

20. ABATE

17. FARIAS

9. DESTRO

21. VAN GINKEL

21. MARIO RUI 33. SEPE

88. VECINO 24. RUGANI 6. VALDIFIORI 5. SAPONARA

23. HYSAJ

7. MACCARONE

37. DIAKITÈ

MILAN 4-3-3

21 PUNTI

Domani ore 20.45 a Roma STADIO Olimpico Andata 1-1

1 1.40 26. RADU

3. DE VRIJ 11. JANKOVIC

6. S. MAURI 11. KLOSE

PANCHINA 1 Pomini, 16 Polito, 20 Bianco, 32 Natali, 6 Chibsah, 8 Biondini, 19 Taider, 14 Donis, 30 Lazarevic, 83 Floro Flores, 99 Floccari. ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI Brighi-Taider-Biondini 50-30-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Brighi, Missiroli. INDISPONIBILI Pegolo (45 giorni), Terranova e Antei (stagione finita), Cannavaro (15), Vrsaljko (da valutare). ALTRI Fontanesi, Celeste, Sereni, Lodesani. DRITTE SÌ Berardi NO Longhi

Domani ore 20.45 a Napoli STADIO San Paolo Andata 1-1

1 1.44 5. BRITOS

88. INLER

14. MERTENS

4. HENRIQUE 19. D. LOPEZ 17. HAMSIK

11. MAGGIO

9. HIGUAIN

7. CALLEJON

71. MARTIC

20. CHRISTODOULOPOULOS

18. MORAS

2. GU. RODRIGUEZ

32 PUNTI

13. A. MASIELLO

19. DENIS

PORTIERI MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

ABBIATI (MIL) AGLIARDI (CES) ANDUJAR (NAP) AVRAMOV (ATA) BAJZA (PAR) BARDI (CHI) BASSI (EMP) BENUSSI (VER) BERNI (INT) BIZZARRI (CHI) BRESSAN (CES) BRKIC (CAG) BUFFON (JUV) CARRIZO (INT) CASTELLAZZI (TOR) COLOMBI (CAG) COLOMBO (NAP) CONSIGLI (SAS) DE SANCTIS (ROM) DIEGO LOPEZ (MIL) FRISON (SAM) GOLLINI (VER) HANDANOVIC (INT) IACOBUCCI (PAR) ICHAZO (TOR) KARNEZIS (UDI) LAMANNA (GEN) LEALI (CES) LOBONT (ROM) MARCHETTI (LAZ) MERET (UDI) NETO (FIO) PADELLI (TOR) PERIN (GEN) POLITO (SAS) POMINI (SAS) PUGLIESI (EMP) RAFAEL C.B. (NAP) RAFAEL D.A. (VER) ROMERO S. (SAM) ROSATI (FIO) RUBINHO (JUV) SCUFFET (UDI) SECULIN (CHI) SEPE (EMP) SKORUPSKI (ROM) SOMMARIVA (GEN) SORRENTINO (PAL) SPORTIELLO (ATA) STORARI (JUV) STRAKOSHA (LAZ) UJKANI (PAL) VIVIANO (SAM)

6.00 6.17 5.88 6.17 5.75 5.96 6.31 6.05 6.41 7.00 5.50 6.12 6.10 6.28 6.75 6.27 5.25 6.33 6.25 5.92 6.07 6.29 6.03 6.54 6.50 5.87 6.08 6.35 6.15 5.75 6.22 6.40 6.00 6.38

5.63 5.00 5.25 6.00 5.13 2.50 3.92 5.35 4.88 5.77 4.00 2.25 4.50 5.50 5.30 4.50 5.15 4.63 5.15 3.50 4.46 4.77 4.95 4.94 5.63 5.00 4.23 4.29 5.70 5.25 2.50 4.12 5.61 5.50 5.81

1175 656 1053 944 474 634 965 511 220 780 693 -170 950 1016 1150 1204 780 405 928 796 918 786 1488

61 60 83 57 70 61 61 76 65 71 73 80 79 83 47 59 37 51 83 77 62 83

R a a a a a a R a R a S a a a a a S S a a a a R a R a R a a a S a S a a a S a a a a a a a a a a a a a a R

DIFENSORI GIOCATORE

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

ABATE (MIL) ACERBI (SAS) AGOSTINI (VER) ALBERTAZZI (MIL) ALEX (MIL) ALONSO (FIO) ANDELKOVIC (PAL)

6.03 6.14 5.53 5.65 5.47 5.62

6.20 6.40 5.27 5.38 5.47 5.52

5.88 5.63

6.00 6.91 5.14 5.40 5.72 5.50

600 680 619 795 560

69 65 49 72 46 69

R R R a R S S

2. STENDARDO

46 PUNTI

10. A. GOMEZ

VERONA NAPOLI 4-3-3 4-2-3-1

ANDREOLLI (INT) ASTORI (ROM) AVELAR (CAG) BARBA (EMP) BARZAGLI (JUV) BASANTA (FIO) BASTA (LAZ) BELLINI (ATA) BIANCO (SAS) BIAVA (ATA) BIRAGHI (CHI) BOCCHETTI (MIL) BONERA (MIL) BONUCCI (JUV) BOVO (TOR) BRAAFHEID (LAZ) BRITOS (NAP) BRIVIO (VER) BUBNJIC (UDI) BURDISSO (GEN) CAMPAGNARO (INT) CANA (LAZ) CAPELLI (CES) CASSANI (PAR) CASTAN (ROM) CAVANDA (LAZ) CEPPITELLI (CAG) CESAR (CHI) CHERUBIN (ATA) CHIELLINI (JUV) CODA (SAM) COLE (ROM) COSTA (PAR) DAINELLI (CHI) D'AMBROSIO (INT) DANILO (UDI) DAPRELA' (PAL) DARMIAN (TOR) DE MAIO (GEN) DE SILVESTRI (SAM) DE VRIJ (LAZ) DEL GROSSO (ATA) DIAKITE (CAG) DRAME' (ATA) EDENILSON (GEN) EMANUELSON (ATA) EMERSON (PAL) EVRA (JUV) FEDDAL (PAR) FELIPE (INT) FREY (CHI) GABRIEL SILVA (UDI) GAMBERINI (CHI) GASTON SILVA (TOR) GAZZOLA (SAS) GLIK (TOR) GONZALEZ ALE. (CAG) HENRIQUE (NAP) HEURTAUX (UDI) HOLEBAS (ROM) HYSAJ (EMP) IZZO (GEN) JANSSON (TOR) JUAN JESUS (INT) KOULIBALY (NAP) KRAJNC (CES) LAURINI (EMP) LAZAAR (PAL) LICHTSTEINER (JUV) LONGHI (SAS)

5.83 5.88 5.64 6.14 6.00 5.77 5.97 5.70 5.25 6.08 5.46 5.60 5.79 6.17 6.09 5.80 5.45 5.65 5.00 5.88 5.50 5.57 5.61 5.50 5.50 6.04 5.59 5.89 5.68 6.11 6.00 5.59 5.70 6.00 5.67 6.13 5.71 6.07 6.00 5.98 6.06 5.72 5.75 5.62 6.02 6.00 5.62 5.91 5.06 5.27 5.79 5.36 5.83 6.00 5.66 6.31 5.50 5.33 5.73 5.72 5.87 6.22 5.58 5.61 6.02 5.50 5.71 5.89 6.02 5.83

5.83 5.84 5.93 6.64 5.50 6.07 5.94 5.50 4.75 6.19 5.27 5.50 5.58 6.29 5.91 5.65 5.32 5.65 5.50 5.81 5.31 5.37 5.43 5.67 5.50 5.83 5.50 5.66 5.68 6.04 6.00 5.50 5.83 5.81 5.67 6.30 5.58 6.17 5.87 6.22 5.96 5.83 5.75 5.57 6.10 6.07 5.62 6.03 5.25 5.32 5.69 5.44 5.80 6.00 5.53 7.00 5.40 5.25 5.80 5.84 5.83 6.50 5.33 5.43 6.00 5.45 5.71 6.11 6.29 5.75

5.33 4.75 8.00 5.33 6.00 5.67 4.75 5.67 6.00 6.25 6.00 5.75 5.25 5.67 5.83 6.50 6.00 5.83 5.75 5.75 5.00 6.00 5.75 5.50 5.88 5.50 6.25 5.88 7.75 6.38 5.75 5.50 6.13 6.38 6.00 6.00 6.00 5.50 5.33 7.75 5.50 5.25 5.00 6.00 6.00 6.00 4.83 6.00 6.00 5.63 5.50

6.00 6.11 6.68 7.30 5.50 6.25 5.80 4.50 6.00 5.00 5.25 6.08 6.62 5.38 5.30 6.50 5.58 6.06 5.25 5.19 5.59 5.75 5.50 6.10 5.61 5.46 5.79 6.32 6.00 4.88 6.20 5.89 5.64 6.42 5.57 6.05 5.91 6.04 6.14 5.58 5.59 6.05 6.00 5.50 6.39 5.80 4.90 5.85 5.30 5.60 6.00 5.61 6.15 5.25 5.20 6.10 5.50 5.88 6.83 4.33 5.38 6.40 5.67 5.90 5.81 6.82 5.83

740 990 498 1058 621 770 997 687 -11 136 189 632 603 1020 885 506 460 -4 360 634 328 -60 1196 232 796 611 1151 920 741 687 844 585 541 777 1090 1094 687 923 457 815 42 803 1102 208 426 73 488 1213 351 488 186 869 938 137 596 694 814 811 599 699 656 394

71 55 86 65 74 52 42 61 70 74 80 46 73 47 40 45 57 47 79 50 75 50 75 66 45 75 60 66 69 75 49 71 76 33 55 43 69 44 39 82 67 57 90 51 51 67 79 38 59 80 67 72 65 56

R a a S R R a R a R R a S a a a S a a S S a a S a a S R R a a a S a R a a S a a a a R a S a R a S a R R R R R R a a a S a S S a a a a S R R

PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 16 Mesto, 96 Luperto, 18 Zuniga 8 Jorginho, 6 De Guzman, 23 Gabbiadini, 24 Insigne, 91 D. Zapata. ALLENATORE Benitez. BALLOTTAGGI Henrique-Mesto 60-40%, Mertens-De Guzman 60-40%, Inler-Jorginho 60-40%, Callejon-Gabbiadini 60-40%. SQUALIFICATI Ghoulam e Albiol (1). DIFFIDATI Inler, D. Lopez. INDISPONIBILI Strinic (7 giorni), Michu (30), Gargano (7). ALTRI Uvini. DRITTE SÌ Higuain NO Maggio

LUCARELLI (PAR) LUCCHINI (CES) MAGGIO (NAP) MAGNUSSON (CES) MAKSIMOVIC (TOR) MANOLAS (ROM) MARCHESE (GEN) MARIO RUI (EMP) MARQUES (VER) MARTIC (VER) MASIELLO (TOR) MASIELLO A. (ATA) MAURICIO (LAZ) MESTO (NAP) MEXES (MIL) MILANOVIC MILAN (PAL) MOLINARO (TOR) MORAS (VER) MORETTI (TOR) MURRU (CAG) NATALI (SAS) NICA (CES) NOVARETTI (LAZ) OGBONNA (JUV) ORTIZ (PAL) PALETTA (MIL) PASQUAL (FIO) PASQUALE (UDI) PEDRO MENDES (PAR) PELUSO (SAS) PERES (TOR) PERICO (CES) PIRIS (UDI) PISANO E. (VER) PISANO F. (CAG) RADU (LAZ) RANOCCHIA (INT) REGINI (SAM) RENZETTI (CES) RICHARDS (FIO) RISPOLI (PAL) RODRIGUEZ GON. (FIO) RODRIGUEZ GUI. (VER) ROMAGNOLI (SAM) RONCAGLIA (GEN) ROSI (FIO) ROSSETTINI (CAG) RUGANI (EMP) SANTACROCE (PAR) SANTON (INT) SARDO (CHI) SCALONI (ATA) SILVESTRE (SAM) SOMMA (EMP) SORENSEN (VER) SPOLLI (ROM) STENDARDO (ATA) TAMBE (GEN) TERZI (PAL) TOMOVIC (FIO) TONELLI (EMP) TOROSIDIS (ROM) VIDIC (INT) VITIELLO (PAL) VOLTA (CES) WAGUE (UDI) ZAPPACOSTA (ATA) ZUKANOVIC (CHI) ZUNIGA (NAP)

5.61 5.62 5.76 5.55 5.75 6.07 6.00 6.00 5.64 5.62 6.00 5.60 5.93 5.00 5.64 5.73 5.86 6.08 5.33 5.62 5.50 5.97 5.73 6.12 5.67 5.68 5.58 6.11 5.67 5.78 5.50 5.36 5.89 5.87 5.61 6.06 6.00 5.62 5.96 5.79 5.95 5.81 5.75 5.77 6.15 5.45 6.25 5.70 5.75 6.08 5.75 5.50 5.97 5.67 5.74 6.02 5.85 5.43 6.21 5.62 6.10 5.95 5.95 5.42

5.58 5.57 5.67 5.50 5.75 5.90 6.40 6.04 5.43 5.50 6.00 5.60 5.71 4.75 5.32 5.54 5.96 6.12 5.17 4.88 5.33 5.87 5.59 6.67 5.50 5.64 5.39 6.35 5.46 5.71 5.20 5.32 5.72 6.00 5.47 5.97 5.92 5.59 6.30 5.71 6.00 5.59 5.75 5.81 6.48 5.46 6.25 5.67 5.75 6.00 5.50 5.38 6.21 6.00 5.58 5.85 6.45 5.88 5.47 6.21 5.44 6.50 6.40 6.02 5.75

6.00 5.50 5.00 6.00 5.25 5.67 6.38 6.00 5.63 5.50 5.00 6.00 5.83 4.75 6.50 5.83 5.75 6.00 5.75 5.25 5.67 5.83 5.88 6.00 5.75 5.63 5.50 7.33 6.50 5.88 5.25 5.50 5.67 6.75 5.38 6.00 5.75 6.25 7.25 5.63 5.33 6.00 5.50 5.50 6.33 5.50 7.00 5.63 -

5.83 5.71 5.68 5.38 5.73 5.78 6.88 5.96 5.56 5.36 6.00 5.83 5.33 6.00 5.38 6.23 6.04 6.00 5.00 5.00 6.30 5.42 5.67 5.50 5.79 5.50 6.10 5.57 5.77 4.80 5.25 5.63 6.19 5.69 6.31 5.88 5.50 6.31 4.83 6.44 5.42 6.00 5.71 6.43 5.71 6.33 5.50 5.50 6.31 5.50 5.33 6.13 5.33 5.79 6.29 5.64 4.86 6.25 5.56 7.25 6.59 6.40 6.00

539 462 838 939 793 1128 1128 49 203 817 832 83 825 391 567 879 775 171 732 855 951 420 668 768 615 815 794 482 1037 920 815 718 525 199 1286 523 793 493 301 532 1204 284 902 438 988 76 770 619 682 630 549 1054 877 326 1095 37 778 -

25 PUNTI

8. MIGLIACCIO

22. BENUSSI

PANCHINA 95 Gollini, 1 Rafael, 33 Agostini, 25 Marques, 28 Brivio, 5 Sorensen, 19 Greco, 30 Campanharo, 23 Ionita, 70 Fernandinho, 7 Saviola, 17 N. Lopez. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Martic-Agostini 60-40%, Christodoulopoulos-Ionita 70-30%. SQUALIFICATI Sala (1), J. Gomez (1). DIFFIDATI Martic, Tachtsidis, Valoti, Christodoulopoulos, N. Lopez. INDISPONIBILI Marquez (da valutare). ALTRI Valoti, Cappelluzzo, Fares. DRITTE SÌ Toni NO Martic

GIOCATORE

21. CIGARINI

20. BIAVA

3. E. PISANO

PANCHINA 77 Strakosha, 55 Guerrieri, 85 Novaretti, 27 Cana, 5 Braafheid, 39 Cavanda, 23 Onazi, 24 Ledesma, 32 Cataldi, 19 S. Lulic, 14 B. Keita, 34 Perea. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI S. Mauri-Cataldi 60-40%. SQUALIFICATI Berisha (fino al 29 marzo). DIFFIDATI Basta, Cavanda, De Vrij, Mauricio, Onazi, Radu. INDISPONIBILI F. Djordjevic (40 giorni), Gentiletti (7), Konko (15), Pereirinha (7), Tounkara (7). ALTRI Ciani, Ederson, Sculli. DRITTE SÌ F. Anderson NO Radu

2 7.00

22. ZAPPACOSTA

11. MORALEZ

10. HALLFREDSSON

LAZIO 4-2-3-1

X 4.20

ARBITRO Calvarese ASSISTENTI Stefani-Di Fiore IV Stallone ADD. Orsato-Ghersini PREZZI da 5 a 35 euro TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 2, Calcio 2 HD

45. ANDUJAR 26. KOULIBALY

77. TACHTSIDIS

49 PUNTI

SASSUOLO 4-3-3

8. OBBADI

9. TONI

87. CANDREVA

2 8.50

47. CONSIGLI

3. LONGHI

PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 50 Somma, 26 Tonelli, 2 Laurini, 8 Signorelli, 4 Diousse, 25 Brillante, 18 Verdi, 27 Zielinski, 9 Mchedlidze, 20 Pucciarelli. ALLENATORE Sarri. BALLOTTAGGI Tavano-Pucciarelli 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Maccarone, Tonelli. INDISPONIBILI Guarente (da valutare). ALTRI Biggeri, Piu. DRITTE SÌ Mario Rui NO Tavano

ARBITRO Massa ASSISTENTI Di Liberatore-De Pinto IV Musolino ADD. Rizzoli-Abbattista PREZZI da 18 a 150 euro TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 4

7. F. ANDERSON

20. BIGLIA

X 4.33

32 PUNTI

7. MISSIROLI

44. BRKIC

PANCHINA 1 Colombi, 27 Cragno, 14 F. Pisano, 2 Ale. Gonzalez, 3 Murru, 15 Rossettini, 5 Conti, 22 Husbauer, 30 Donsah, 7 Cossu, 90 Cop, 9 Longo. ALLENATORE Zeman. BALLOTTAGGI Dessena-F. Pisano 60-40%, Joao Pedro-Donsah 70-30%, Farias–Cossu 60-40%. SQUALIFICATI Balzano (1). DIFFIDATI Ceppitelli, Longo. INDISPONIBILI Capuano (7 giorni). ALTRI Cragno, Barella, Carboni, Caio Rangel, Muroni. DRITTE SÌ Sau NO Dessena

22. MARCHETTI 33. MAURICIO

31. PELUSO

30 PUNTI

CAGLIARI EMPOLI 4-3-3 4-3-1-2

PANCHINA 1 Abbiati, 66 Gori, 25 Bonera, 33 Alex, 19 Bocchetti, 14 Albertazzi, 16 Poli, 15 Essien, 4 Muntari, 8 Suso, 22 Cerci, 11 Pazzini. ALLENATORE Inzaghi. BALLOTTAGGI Van Ginkel-Poli 55-45%, Bonaventura-Poli 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Alex, Bonaventura, Menez. INDISPONIBILI Agazzi (stagione finita), El Shaarawy (40), Mastour (35), De Sciglio, Rami, Zaccardo, Armero, C. Zapata e Montolivo (10). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Destro NO Honda

4.63 6.00 5.13 5.50 4.00 5.67 4.38 4.88 4.67 4.83 5.17 5.63 5.25 6.38 5.17 5.88 5.25 5.75 5.50 5.25 6.25

23. GAZZOLA 4. MAGNANELLI

15. ACERBI

8. AVELAR

5.12 4.83 4.62 6.00 5.25 3.25 4.50 5.44 4.45 5.98 4.00 2.67 4.70 5.38 4.89 4.75 5.29 4.43 5.15 6.17 4.34 5.05 6.00 5.29 5.10 5.48 5.50 4.57 4.38 5.40 6.00 6.00 5.24 4.25 6.00 4.72 5.20 5.50 5.42

33. BRIGHI

10. ZAZA

17. SANSONE 32. CEPPITELLI

2 3.95

25. BERARDI

11. CROCE 10. TAVANO

10. JOAO PEDRO

X 3.10

ARBITRO Tommasi ASSISTENTI Faverani-Caliari IV Manganelli ADD. La Penna-Minelli PREZZI da 20 a 150 euro TV Sky Supercalcio HD, Calcio 1 HD

19. BARBA

4. CRISETIG

35 PUNTI

16. PAROLO

1 2.00

16. DESSENA

40. MPOKU

8. BASTA

Domani ore 12.30 a Empoli STADIO Castellani Andata 1-3

20. EKDAL

25. SAU

10. HONDA

2 4.33

ARBITRO Tagliavento ASSISTENTI Costanzo-Vivendi IV Cariolato ADD. Cervellera-Di Paolo PREZZI da 21 a 341 euro TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD

29. PALETTA 28. BONAVENTURA 7. MENEZ

5. MEXES

X 3.55

ATALANTA 4-2-3-1

93. DRAMÈ

60 59 77 69 77 74 31 83 38 41 73 69 51 81 49 75 70 56 63 64 74 67 63 47 39 73 67 62 68 61 80 64 41 56 86 53 68 56 69 64 73 62 66 57 41 76 -

S a a a S a a a R R a R a R S a a R a a a a a S a R R R S R S R R R a a a a a S R R R R a R a a S a a S a a S a R a a a a R a a a R R a a

57. SPORTIELLO

PANCHINA 1 Avramov, 5 Scaloni, 33 Cherubin, 95 Grassi, 6 Bellini, 3 Del Grosso, 28 Emanuelson, 7 D’Alessandro, 16 Baselli, 99 Boakye, 9 Bianchi, 51 Pinilla. ALLENATORE Reja. BALLOTTAGGI Biava-Cherubin 60-40%. SQUALIFICATI Carmona (1). DIFFIDATI Boakye, Denis, Moralez, Cigarini, Biava. INDISPONIBILI Raimondi (30 giorni), Estigarribia (7), Benalouane (3). ALTRI Frezzolini, Rosseti, Kresic. DRITTE SÌ A. Gomez NO Dramé

CENTROCAMPISTI GIOCATORE

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

ACQUAH (SAM) 5.69 ALLAN (UDI) 6.08 ANTONELLI (MIL) 6.06 AQUILANI (FIO) 5.89 BADELJ (FIO) 5.50 BARRETO E. (PAL) 6.18 BASELLI (ATA) 5.93 BASHA (TOR) 6.00 BENASSI (TOR) 5.88 BERGDICH (GEN) 5.75 BERTOLACCI (GEN) 6.19 BIGLIA (LAZ) 6.31 BIONDINI (SAS) 5.83 BIRSA (CHI) 5.92 BOLZONI (PAL) 5.83 BONAVENTURA (MIL) 6.18 BORJA VALERO (FIO) 6.00 BRIGHI (SAS) 5.81 BRILLANTE (EMP) 4.50 BROZOVIC (INT) 6.17 CAMPANHARO (VER) 5.95 CANDREVA (LAZ) 6.34 CARBONERO (CES) 5.33 CASCIONE (CES) 5.94 CATALDI (LAZ) 5.94 CHIBSAH (SAS) 6.00 CHOCHEV (PAL) 5.86 CHRISTIANSEN (CHI) 6.00 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 6.00 CIGARINI (ATA) 5.93 COFIE (CHI) 5.77 COMAN (JUV) 6.38 CONTI (CAG) 5.72 CORREA (SAM) 5.00 COSSU (CAG) 5.97 COSTA T. (GEN) 5.50 CRISETIG (CAG) 5.83 CROCE (EMP) 6.21 D'ALESSANDRO (ATA) 5.79 DAVID LOPEZ (NAP) 5.78 DE FEUDIS (CES) 5.86 DE GUZMAN (NAP) 5.65 DE JONG (MIL) 5.86 DE ROSSI (ROM) 5.81 DELLA ROCCA (PAL) 5.75 DESSENA (CAG) 5.90 DIAMANTI (FIO) 6.00 DONSAH (CAG) 6.33 DUNCAN (SAM) 5.93 EKDAL (CAG) 6.22 EL KADDOURI (TOR) 5.89 ESSIEN (MIL) 5.35 FELIPE ANDERSON (LAZ) 6.53 FERNANDES (UDI) 5.82 FERNANDEZ M. (FIO) 6.32 FETFATZIDIS (CHI) 6.17 FLORENZI (ROM) 6.04 GALLOPPA (PAR) 5.54 GAZZI (TOR) 6.02 GIORGI (CES) 5.76 GOMEZ (ATA) 5.83 GONZALEZ ALV. (TOR) 5.80 GRASSI (ATA) 6.00 GRECO (VER) 5.80 GUARIN (INT) 6.07

5.42 6.19 6.46 5.79 5.45 6.45 5.90 6.00 6.09 5.80 6.32 6.55 5.77 5.90 5.73 6.64 6.25 5.69 4.50 5.92 5.77 7.11 5.38 5.67 5.69 6.00 5.71 6.00 6.31 5.83 5.75 6.62 5.59 5.00 6.08 5.50 5.71 6.25 5.68 5.76 5.72 6.12 5.97 5.78 5.50 6.05 6.33 6.88 5.83 6.65 5.93 5.20 7.95 6.07 6.76 7.00 6.30 5.56 5.82 5.57 5.92 5.80 6.00 5.67 7.00

6.00 5.63 5.75 5.50 6.00 4.83 5.25 6.67 5.75 5.88 7.38 5.67 5.50 7.00 5.75 5.17 8.67 5.83 6.50 5.50 7.00 5.75 5.67 6.00 5.25 5.13 5.88 5.33 6.50 5.50 5.50 6.00 5.83 10.83 5.50 6.00 6.38 5.63 6.00 5.33 6.50 5.67 6.25

5.50 6.38 6.46 5.70 5.36 5.86 6.07 6.17 5.75 6.08 6.85 5.69 5.96 5.44 6.83 6.39 5.79 5.75 5.63 7.95 5.08 5.65 6.38 6.00 5.33 6.70 5.68 5.63 8.00 5.25 5.85 5.73 6.12 5.50 5.80 5.94 6.22 6.11 5.80 5.00 6.23 5.75 7.50 5.83 7.59 6.15 5.30 7.13 6.10 6.86 7.88 5.83 5.44 5.65 5.50 6.50 5.67 5.72 6.60

996 811 769 670 995 471 608 297 477 182 1375 1584 487 668 1170 1310 379 716 1349 601 249 967 133 536 491 207 1065 239 1061 305 755 962 907 246 918 613 412 1188 691 645 569 535 440 1421 702 659 2162 331 1149 313 751 517 576 809 651 151 1216

61 59 68 57 62 59 46 67 49 84 47 68 52 76 69 46 36 84 52 50 42 52 58 58 54 56 72 40 69 55 62 75 59 52 56 54 68 70 64 97 51 68 61 54 67 55 50 38 61

a a a a a S a R a a a a S a S a R a a S a a R S a a R R S a a R a S a a R a a a a S a a a R S S S a S R a R R a a a R R R S a S S


Magic +3 R Campionato

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Domani ore 15 a Torino STADIO Juventus Stadium Andata 0-1

1 1.30 33. EVRA 1. BUFFON

37. PEREYRA 10. TEVEZ

23. VIDAL 26. LICHTSTEINER

Domani ore 20.45 a Cesena STADIO Manuzzi Andata 0-2

1 5.50

15. KRAJNC 56. PULZETTI

25. CAPELLI 26. MUDINGAYI 24. PERICO

7. CARBONERO

32. PAREDES

10. TOTTI

35. TOROSIDIS

91. BERTOLACCI 16. DE ROSSI

14. RONCAGLIA

10. PEROTTI

64 PUNTI

37 PUNTI

33. KUCKA 8. BURDISSO

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 3 Chiellini, 5 Ogbonna, 21 Pirlo, 32 Matri, 11 Coman. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Llorente-Matri 70-30%. SQUALIFICATI Morata (1). DIFFIDATI Ogbonna, De Ceglie, Vidal, Lichtsteiner, Pereyra. INDISPONIBILI Asamoah (40 giorni), Romulo (40), Marrone (10), Caceres (45), De Ceglie (10), Sturaro (10), Pogba (50), Marchisio (da valutare). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Tevez NO Padoin

GENOA CESENA 3-4-3 4-3-1-2 PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva, 2 Tambè, 5 Izzo, 15 Marchese, 20 T. Costa, 38 Mandragora, 93 Laxalt, 16 Lestienne, 19 Pavoletti. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Borriello-Laxalt 60-40%, Kucka-Mandragora 70-30%. SQUALIFICATI Iago (1) e Rincon (1). DIFFIDATI Bertolacci, Burdisso, Kucka. INDISPONIBILI Ariaudo (5 giorni). ALTRI Antonini, Prisco, Falou, Ghiglione, Panico, Soprano, Parente. DRITTE SÌ Perotti NO Kucka

Domani ore 20.45 a Parma STADIO Tardini Andata 0-1

1 4.20 15. COSTA

10. BELFODIL

14. GALLOPPA

2. CASSANI

88. M. CODA

3. LILA

X 3.25

2 1.90

PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 2 Nica, 6 Lucchini, 14 Volta, 17 Magnusson, 8 De Feudis, 34 Cascione, 9 A. Rodriguez, 19 Succi, 32 Moncini. ALLENATORE Di Carlo. BALLOTTAGGI Renzetti-Magnusson 60-40%, Pulzetti-De Feudis 55-45%, Carbonero-Succi 65-35%, Djuric-A. Rodriguez 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Carbonero, Renzetti e A. Rodriguez. INDISPONIBILI Marilungo (10 giorni), Tabanelli (15), Yabre (50), Valzania (25), Brienza e Zé Eduardo (da valutare), Cazzola (5). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Defrel NO Carbonero

PANCHINA 1 Lobont, 28 Skorupski, 33 Spolli, 25 Holebas, 2 Yanga-Mbiwa, 48 Uçan, 24 Florenzi, 96 Sanabria, 53 Verde, 7 Iturbe, 19 Ibarbo, 88 Doumbia. ALLENATORE Garcia. BALLOTTAGGI Astori-Yanga-Mbiwa 60-40%, Torosidis-Florenzi 60-40%, Paredes-Verde 70-30%. SQUALIFICATI S. Keita (1), Pjanic (1). DIFFIDATI Astori, Keita, Manolas, Maico e Torosidis. INDISPONIBILI Yanga-Mbiwa (da valutare), S. Keita (15 giorni), Maicon (10), Strootman e Balzaretti (stagione finita). ALTRI Curci. DRITTE SÌ Totti NO Cole

Domani ore 20.45 a Genova STADIO Ferraris Andata 0-1

1 2.65 19. REGINI 2. VIVIANO

14. OBIANG 17. PALOMBO 29. DE SILVESTRI

33. PERES

99. ETO’O

30. ACQUAH

94. BENASSI

5.69 5.83 5.95 5.68 5.91 5.70 5.80 5.67 6.07 5.94 5.83 5.75 5.68 6.31 5.46 5.86 5.68 5.83 5.93 5.53 5.71 5.80 5.94 5.43 5.82 6.00 5.42 6.16 5.90 7.00 5.50 6.00 5.58 6.28 5.94 6.00 5.79 5.95 6.00 6.10 6.17 6.00 5.38 6.43 5.62 6.20 5.62 6.17 5.80 5.83 6.08 5.75 6.06 6.00 6.21 6.36 5.95 6.10 6.00 5.98 6.00 6.25 5.92 6.11 6.60 5.93 5.66 6.06 5.83 6.02

5.66 5.75 6.15 6.44 6.28 6.59 5.90 5.77 6.33 6.29 5.67 6.00 6.21 6.84 5.29 5.95 5.61 6.42 6.00 5.67 5.79 5.67 6.33 5.29 5.96 6.75 5.62 6.66 5.76 6.50 5.50 5.96 5.56 7.38 5.78 7.43 6.02 6.05 6.37 6.82 6.58 5.75 5.65 6.70 5.93 6.10 5.94 6.40 5.65 5.71 6.12 6.38 6.62 6.00 6.40 6.75 5.68 6.90 6.05 6.38 6.43 7.33 5.90 6.61 8.40 6.14 5.63 6.50 6.33 6.07

5.88 7.38 7.00 5.17 5.75 5.83 6.33 5.83 5.88 6.50 6.83 7.50 6.00 5.50 6.50 5.63 5.00 5.50 7.00 6.00 5.67 5.50 5.83 7.00 6.38 6.38 4.83 6.67 6.63 6.13 5.75 5.50 5.63 6.00 5.67 6.13 7.50 5.75 6.25 6.00 6.00 6.00 6.00 5.67 6.00 8.67 5.88 6.00 5.83 5.67

5.58 6.00 6.30 7.13 5.75 6.27 6.31 5.94 6.15 6.55 5.33 5.40 6.25 6.50 5.38 6.20 5.63 6.42 6.14 5.94 5.90 5.25 6.30 5.50 5.67 6.00 5.50 6.44 5.65 5.50 6.00 5.75 8.50 5.73 7.79 6.40 6.00 6.21 6.45 5.75 5.75 6.21 6.68 5.69 6.08 6.25 6.31 5.83 5.80 6.14 6.50 7.14 6.00 6.45 6.85 5.83 7.29 6.23 6.46 6.17 7.88 5.50 6.40 8.67 6.50 5.60 6.75 9.50 6.08

57 56 75 48 63 62 72 49 69 44 57 63 56 49 53 58 36 58 48 42 28 47 59 54 60 76 61 76 63 48 55 50 68 63 53 43 61 63 60 80 60 47 59 79 72 64 67 66 70 56

R a a a a a S R R R S a R R R S a a a S a R S a a a R S a a S a R S a a a R S R R a a a a R R a S R a S R R R R a R R a S S a R S a R a S R R

SUSO (MIL) TACHTSIDIS (VER) TAIDER (SAS) UCAN (ROM) VAJUSHI (CHI) VALDIFIORI (EMP) VAN GINKEL (MIL) VARELA (PAR) VARGAS J. (FIO) VAZQUEZ (PAL) VECINO (EMP) VERDI (EMP) VIDAL (JUV) VIVES (TOR) WIDMER (UDI) WSZOLEK (SAM) ZIELINSKI (EMP)

5.98 6.00 6.36 5.40 5.67 5.88 6.35 6.12 5.95 6.18 5.68 5.88 4.75 6.03

6.13 6.44 6.00 6.48 5.20 5.75 6.25 7.15 6.34 6.05 6.84 5.79 6.16 4.75 5.93

5.75 5.88 6.50 5.88 5.75 6.38 7.25 6.17 5.83 7.25 5.88 5.67

5.92 6.56 6.54 5.25 5.75 5.75 7.50 6.08 6.00 7.63 5.90 6.17 6.17

791 619 1090 400 444 560 1148 1308 335 893 1103 769 165 372

48 50 76 73 79 64 60 76 58 64

a a R a a a R S a S R S a R a S S

23. RANOCCHIA

5. JUAN JESUS

21. SANTON

PANCHINA 88 Frison, 33 Romero, 25 A. Coda, 6 Duncan, 8 Correa, 77 Wszolek, 32 Marchionni, 24 Muriel, 21 Soriano, 18 Bergessio. ALLENATORE Mihajlovic. BALLOTTAGGI Acquah-Soriano 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Regini, De Silvestri, Duncan. INDISPONIBILI Cacciatore (7 giorni), Mesbah (3), Munoz (15), De Vitis (90). ALTRI Ivan, Massolo, L. Djordjevic, Lulic, Rizzo. DRITTE SÌ Viviano NO Regini

1. HANDANOVIC

INTER 4-3-1-2

PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 15 Vidic, 6 Andreolli, 14 Campagnaro, 26 Felipe, 10 Kovacic, 17 Kuzmanovic, 20 Obi, 88 Hernanes, 8 Palacio, 28 Puscas. ALLENATORE Mancini. BALLOTTAGGI Juan Jesus-Vidic 60-40%, Shaqiri-Kovacic 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Brozovic, Campagnaro, Dodò, Guarin, Icardi, Vidic. INDISPONIBILI Jonathan (stagione finita), Nagatomo (5 giorni), Dodò (30). ALTRI Bonazzoli, Donkor. DRITTE SÌ Icardi NO Juan Jesus

Domani ore 20.45 a Udine STADIO Friuli Andata 0-3

1 3.35 89. PIRIS

31. KARNEZIS 5. DANILO 2. WAGUE

26. PASQUALE

19. GUILHERME

66. PINZI

10. DI NATALE 17. JOAQUIN

6. ALLAN 77. THEREAU

27. WIDMER

AGUIRRE (UDI) AMAURI (TOR) BABACAR (FIO) BELFODIL (PAR) BELOTTI (PAL) BERARDI (SAS) BERGESSIO (SAM) BIANCHI (ATA) BOAKYE (ATA) BORRIELLO (GEN) BOTTA (CHI) CALLEJON (NAP) CERCI (MIL) CODA M. (PAR) COP (CAG) DEFREL (CES) DENIS (ATA) DESTRO (MIL) DI NATALE (UDI) DJURIC (CES) DOUMBIA (ROM) DYBALA (PAL) EDER (SAM) ETO'O (SAM) FARIAS (CAG) FERNANDINHO (VER) FLOCCARI (SAS) FLORO FLORES (SAS) GABBIADINI (NAP) GEIJO (UDI) GERVINHO (ROM) GHEZZAL (PAR) GILARDINO (FIO) GOMEZ M. (FIO) HARASLIN (PAR) HIGUAIN (NAP) IBARBO (ROM) ICARDI (INT) INSIGNE (NAP) ITURBE (ROM) JOAO SILVA (PAL) KEITA B. (LAZ) KLOSE (LAZ) LJAJIC (ROM) LLORENTE (JUV) LONGO (CAG) MACCARONE (EMP) MARTINEZ (TOR)

5.50 5.90 6.17 5.25 6.02 6.27 5.77 5.54 5.50 6.00 5.82 5.89 5.43 6.30 5.75 6.02 5.44 5.92 6.27 5.71 4.50 6.50 6.26 6.42 5.68 6.00 5.83 5.84 6.22 5.83 6.08 5.42 5.60 5.53 6.00 6.10 6.27 6.02 5.85 5.88 5.50 5.82 5.98 6.09 5.73 5.62 6.08 5.64

5.75 6.03 7.17 5.28 6.76 7.16 6.05 5.50 5.91 6.00 5.59 6.91 5.71 6.73 6.17 6.76 5.73 6.97 7.61 6.05 4.50 8.02 7.24 7.00 6.03 6.00 6.23 5.94 7.70 6.62 6.50 5.61 5.80 5.67 6.00 7.46 6.65 7.84 6.35 6.09 5.00 5.75 7.21 7.07 6.41 5.53 7.06 6.07

5.75 4.67 6.00 6.00 6.88 5.33 6.00 5.38 5.00 6.13 5.25 6.88 5.17 6.67 6.88 5.75 4.75 6.63 7.17 7.83 5.67 5.50 5.50 5.25 6.00 5.67 6.00 6.83 8.25 5.50 5.75 9.13 5.75 6.50 5.83 7.75 5.50

5.75 7.50 5.50 7.11 7.45 5.80 5.17 6.15 6.00 5.50 6.96 5.63 6.67 5.50 6.95 5.50 7.40 8.77 6.15 5.00 7.63 8.04 7.75 6.14 6.00 6.21 6.06 7.56 5.00 5.79 5.90 5.83 5.13 6.00 8.13 7.17 6.88 7.38 6.31 5.00 5.86 7.63 6.95 7.15 5.44 7.19 6.58

334 310 848 159 933 160 288 353 704 280 462 220 908 492 558 752 521 235 1025 1089 975 884 257 562 424 97 761 390 1040 1076 639 608 1165 577 567 609 1121 320

63 57 70 56 71 50 37 45 66 73 64 68 51 74 72 56 78 82 65 52 57 68 63 49 44 85 51 72 60 62 76 96 62 63 57 88 63

S R S R a S S a a R S a S a S a R a S S S a a a a a R R S R a a R a a a a a a a a R a S a R a a

2 2.25

ARBITRO Irrati ASSISTENTI Tonolini-Longo IV Gava ADD. Mazzoleni-Pezzuto PREZZI da 20 a 180 euro TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 5

10. AQUILANI 72. ILICIC 40. TOMOVIC

5. BADELJ MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

X 3.10

74. SALAH

ATTACCANTI GIOCATORE

37 PUNTI

77. BROZOVIC

TORINO SAMPDORIA 3-5-2 4-3-3 PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo, 19 Maksimovic, 25 Glik, 3 Molinaro, 21 Gaston Silva, 32 S. Masiello, 4 Basha, 15 Alv. Gonzalez, 20 Vives, 27 Quagliarella, 11 M. Lopez. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Benassi, Quagliarella. INDISPONIBILI Farnerud (da valutare). ALTRI P. Barreto. DRITTE SÌ Gazzi NO El Kaddouri

748 1171 1096 423 534 247 925 1019 806 658 739 586 916 736 492 1013 550 825 405 158 387 484 1006 481 351 901 1195 1166 463 678 922 710 1221 674 849 915 435 439 910 336 443 824 729 1297 670 990 1093 702 2179 1004 326 185 621 627 805 1131 647 848 659 751 594

45 PUNTI

30. PADELLI 24. MORETTI

PANCHINA 91 Bajza, 27 Santacroce, 28 Feddal, 13 Prestia, 21 Lodi, 31 Mariga, 80 Jorquera, 17 Palladino. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Galloppa-Mariga 55-45%, Belfodil-Palladino 55-45%. SQUALIFICATI Mirante (1), Gobbi (1), J. Mauri (1). DIFFIDATI Lodi, Mendes, Feddal, Costa, Lucarelli. INDISPONIBILI Biabiany (da valutare). ALTRI Broh ed Esposito. DRITTE SÌ Mendes NO Nocerino

GUILHERME (UDI) HALLBERG (UDI) HALLFREDSSON (VER) HAMSIK (NAP) HERNANES (INT) HONDA (MIL) HUSBAUER (CAG) ILICIC (FIO) INLER (NAP) IONITA (VER) IZCO (CHI) JAJALO (PAL) JANKOVIC B. (VER) JOAO PEDRO (CAG) JOAQUIN (FIO) JORGINHO (NAP) JORQUERA (PAR) KONE (UDI) KOVACIC (INT) KUCKA (GEN) KURTIC (FIO) KUZMANOVIC (INT) LAXALT (GEN) LAZAREVIC (SAS) LEDESMA (LAZ) LESTIENNE (GEN) LILA (PAR) LODI (PAR) LULIC (LAZ) MAGNANELLI (SAS) MANDRAGORA (GEN) MARCHIONNI (SAM) MARESCA (PAL) MARIGA (PAR) MAURI S. (LAZ) MEDEL (INT) MENEZ (MIL) MERTENS (NAP) MIGLIACCIO (ATA) MISSIROLI (SAS) MORALEZ (ATA) MPOKU (CAG) MUDINGAYI (CES) MUNTARI (MIL) NAINGGOLAN (ROM) NOCERINO (PAR) OBBADI (VER) OBI (INT) OBIANG (SAM) ONAZI (LAZ) PADOIN (JUV) PALOMBO (SAM) PAREDES (ROM) PAROLO (LAZ) PEPE (JUV) PEREYRA (JUV) PEROTTI (GEN) PINZI (UDI) PIRLO (JUV) POLI (MIL) PUCCIARELLI (EMP) PULZETTI (CES) QUAISON (PAL) RADOVANOVIC (CHI) RIGONI (PAL) SALAH (FIO) SAPONARA (EMP) SCHELOTTO (CHI) SHAQIRI (INT) SIGNORELLI (EMP) SORIANO (SAM)

16. MEDEL

36 PUNTI

18. JANSSON

2 2.70

33. D’AMBROSIO

91. SHAQIRI

11. PODOLSKI

5. BOVO

36. DARMIAN

PARMA 4-3-3

9. ICARDI 13. GUARIN

9. OKAKA

14. GAZZI 7. EL KADDOURI

23. EDER

26. SILVESTRE

X 3.10

ARBITRO Valeri ASSISTENTI Posado-Marzaloni IV Tasso ADD. Guida-Gavillucci PREZZI da 25 a 100 euro TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio 3

5. ROMAGNOLI

22. AMAURI

9 PUNTI

26. DE SANCTIS

ROMA 4-3-3

17. MARTINEZ 26. VARELA

50 PUNTI

3. COLE

ARBITRO Mariani ASSISTENTI Ranghetti-Bianchi IV Padovan ADD. Gervasoni-Ripa PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 6 HD; Premium Calcio 6

6. LUCARELLI 23. NOCERINO

4. MENDES

44. MANOLAS 4. NAINGGOLAN 23. ASTORI

4. DE MAIO

22. IACOBUCCI

27. GERVINHO

21 PUNTI

1. PERIN

18. BERGDICH

JUVENTUS 4-3-3

2 1.65

5. GIORGI

21. EDENILSON

22. BORRIELLO

7. PEPE

8. LJAJIC

18. DJURIC

92. DEFREL

X 3.55

ARBITRO Damato ASSISTENTI Meli-Vuoto IV Preti ADD. Banti-Nasca PREZZI da 25 a 90 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 1, Calcio HD

33. RENZETTI 1. LEALI

11. NIANG

14. LLORENTE

20. PADOIN

2 10.00

ARBITRO Di Bello ASSISTENTI De Luca-Barbirati IV Galloni ADD. Rocchi-Maresca PREZZI da 30 a 70 euro TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD

19. BONUCCI

15. BARZAGLI

X 4.75

19

32 PUNTI

20. BORJA VALERO

1. NETO

23. PASQUAL

UDINESE 3-5-2

5.97 5.74 5.71 5.98 6.00 6.33 5.88 6.10 5.67 5.50 5.92 5.83 5.40 6.08 5.50 5.86

7.22 6.08 5.67 6.33 6.85 7.20 6.78 6.54 6.36 5.97 6.67 6.10 5.70 6.88 5.50 6.00 6.28

5.75 5.25 6.63 8.13 7.00 6.88 8.67 6.00 7.63 5.75 6.17 5.67 5.25

6.13 6.40 5.67 6.32 6.33 7.00 6.56 6.65 6.06 5.90 6.11 6.20 6.00 7.57 5.44

516 255 651 926 830 746 918 1229 890 199 428 428 -55 481

FIORENTINA 3-5-2

19. BASANTA

PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret, 75 Heurtaux, 18 Bubnjic, 34 Gabriel Silva, 21 Hallberg, 8 Fernandes, 33 Kone, 94 Aguirre, 82 Geijo, 9 Perica. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Piris-Heurtaux 60-40%, Pasquale-Gabriel Silva 60-40%. SQUALIFICATI Badu (1). DIFFIDATI Danilo, Fernandes, Heurtaux, Kone, Piris, Thereau. INDISPONIBILI Evangelista (stagione finita), Domizzi (7 giorni). ALTRI Jadson, A. Zapata, Bochniewicz. DRITTE SÌ Allan NO Widmer MATRI (JUV) MAXI LOPEZ (TOR) MCHEDLIDZE (EMP) MEGGIORINI (CHI) MONCINI (CES) MURIEL (SAM) NIANG (GEN) NICO LOPEZ (VER) OKAKA (SAM) PALACIO (INT) PALLADINO (PAR) PALOSCHI (CHI) PAVOLETTI (GEN) PAZZINI (MIL) PELLISSIER (CHI) PEREA (LAZ) PERICA (UDI) PINILLA (ATA)

45 PUNTI

2. GO. RODRIGUEZ

47 68 62 77 77 55 59 76 75 48 82 36 67 71 51

a a R R a a S R a a S R S S a S a a

PANCHINA 31 Rosati, 24 Lezzerini, 4 Richards, 28 Alonso, 6 Vargas, 14 Fernandez, 16 Kurtic, 38 Rosi, 18 Diamanti, 9 Gilardino, 30 Babacar, 33 M. Gomez. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Ilicic-Babacar 60-40%, Tomovic-Richards 60-40%. INDISPONIBILI Rossi (30 giorni), Bernardeschi (5), Savic (da valutare), Tatarusanu (5), Pizarro (3). SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Basanta, Ilicic. ALTRI Lazzari, Lupatelli, El Hamdaoui, Bagadur, Octavio. DRITTE SÌ Salah NO Aquilani PODOLSKI (INT) POZZI (CHI) PUSCAS (INT) QUAGLIARELLA (TOR) RODRIGUEZ (CES) SANABRIA (ROM) SANSONE N. (SAS) SAU (CAG) SAVIOLA (VER) SUCCI (CES) TAVANO (EMP) TEVEZ (JUV) THEREAU (UDI) TONI (VER) TOTTI (ROM) VERDE (ROM) ZAPATA D. (NAP) ZAZA (SAS)

5.33 5.50 6.00 6.35 5.86 6.00 5.98 6.03 5.79 5.50 5.62 6.62 6.00 6.20 6.03 6.10 6.14 5.90

5.33 5.75 6.00 7.48 6.61 6.00 6.58 6.69 6.36 6.75 5.93 8.46 6.82 7.57 6.92 6.50 7.50 6.86

5.17 7.17 7.50 8.17 5.75 5.17 7.00 5.67 9.75 6.13 5.50 8.00 5.25

5.10 5.50 6.00 7.42 6.79 6.00 6.13 6.85 5.83 9.00 5.55 8.96 6.67 6.93 6.50 7.17 8.33 6.55

736 101 871 469 982 459 516 1162 356 1202 835 380 820 631

56 80 58 71 56 67 82 57 75 67 82 59

a a a a a S R S a a a a a a a S R R

Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anche della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana.


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Serie A R Il caso

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Parma, sequestri e perquisizioni Anche da Ghirardi

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I

Pronta una cordata per la D: Parmalat sponsor INVIATO APARMA

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erquisizioni,sequestri di documenti e computer, altri indagati. Dopo il fallimento dichiarato dal tribunale giovedì pomeriggio, un’altra giornata sotto i riflettori per il Parma Football Club. La società gialloblù e alcuni dirigenti sono stati oggetto di una maxioperazione coordinata dalla Procura di Parma, alla quale hanno partecipato una settantina di uomini dei carabinieri e della Guardia di Finanza. E’ il filone penale dell’inchiesta che prosegue, sulla base del reato di bancarotta fraudolenta avanzato dai magistrati. E c’erano anche gli agenti dell’Antimafia, ieri mattina al centro sportivo di Collecchio: dovevano controllare, verificare, portare via materiale scottante. Alla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna stanno indagando, sempre in stretto contatto con i colleghi di Parma, perché le vicende del club emiliano s’intrecciano pericolosamente con alcuni perso-

naggi e alcuni episodi che rientrano nel perimetro dell’infiltrazione mafiosa sul territorio. Uno scenario davvero inquietante, ma ormai non c’è più da stupirsi di nulla: in questa storia, a vario titolo, sono già entrati un faccendiere (Paolo Signifredi) a suo tempo arrestato assieme a Massimo Ciancimino, un ex ergastolano (Eugenio De Paolini Del Vecchio) che vantava amicizie altolocate in città, una banda di hacker che stava progettando un piano di sottrazione e riciclaggio di denaro e un imprenditore (così si definiva Giampietro Manenti) divenuto presidente del club con la modica spesa di un euro, e ora finito in carcere a Milano. C’è materiale per un romanzo. DOCUMENTI Ieri mattina è scattata l’operazione di perquisizione voluta dalla Procura. Allo stadio Tardini, al centro sportivo di Collecchio, a casa dei dirigenti Corrado Di Taranto (responsabile organizzativo) e Marco Preti (direttore finanziario), nell’abitazione di Carpenedolo, in provincia di Brescia, dove vive l’ex presi-

dente Tommaso Ghirardi, e nella casa di Monterotondo, vicino a Roma, dove risiede l’ex amministratore delegato Pietro Leonardi. Tutti e quattro sono iscritti nel registro degli indagati: Ghirardi per bancarotta fraudolenta e gli altri per concorso nel medesimo reato. A Collecchio, nel piazzale davanti alla palazzina che ospita gli uffici della società, c’era anche il pm Paola Dal Monte. Osservava gli uomini della Guardia di Finanza e dei carabinieri che entravano e uscivano dalla sede con plichi di documenti, carte, borse e computer. Negli stessi minuti gli agenti dell’Antimafia sequestravano materiale informatico rinvenuto negli uffici di Parma Brand, a pochi metri di distanza dalla sede centrale. Ad alcuni uffici sono stati messi i sigilli giudiziari. Anche dalle abitazioni di Ghirardi e Leonardi sono stati prelevati elementi utili alle indagini. A Carpenedolo, inoltre, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno fatto visita alla Leonessa, l’azienda di famiglia dove l’ex presidente ha la sua attività principale. I magistrati cercano di capire come

IL PRESIDENTE DEL CESENA

Lugaresi: «Non vedo un solo innocente»

1 Finanza a casa e in azienda dall’ex presidente Andrea Schianchi

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2

3

● 1 Gli uomini della Guardia di Finanza davanti alla Leonessa, l’azienda di Ghirardi ● 2 Tommaso Ghirardi, ex presidente del Parma ● 3 Pietro leonardi, ex amministratore delegato del club emiliano

sia stato possibile arrivare ad accumulare un debito lordo di 218 milioni di euro. FUTURO Il sindaco Pizzarotti, su Facebook, scrive: «Un buco di 218 milioni, un debito sportivo di 74 milioni. Questo vuol dire aver vissuto al di sopra delle proprie possibilità. Vivere con più umiltà non vuol dire essere poveri, ma essere veri». Alessandro Lucarelli entra nel dettaglio e spiega: «Mi auguro che Manenti sia stato il primo a pagare e che a ruota ce ne siano altri. Non è fallito il Parma, non sono falliti i tifosi, nè la città e nemmeno la squadra: è fallito Tommaso Ghirardi. Se il Parma ha fatto 218 milioni di euro di

l presidente del Cesena Giorgio Lugaresi a tutto campo nel programma Calciomarket su Gazzetta Tv. Caustico sul Parma. «Mi dà quasi fastidio chiamare Manenti presidente, mi era sembrato subito inaffidabile e non mi ero sbagliato. Immaginavo la situazione drammatica, ma non catastrofica. I metodi di controllo non sono adeguati ai tempi, in questa situazione innocenti totali non ce ne sono. Il campionato? Non voglio definirlo irregolare per non fornire alibi ai miei, ma qualcosa di anomalo è successo, basti dire che alcuni giocatori se ne sono andati a stagione in corso».

debiti qualcuno ha sbagliato, e deve prendersi la responsabilità di questo. Taci e Manenti sono danni collaterali, alla base c’erano altre persone». Il futuro, in assenza di imprenditori che rilevino il titolo sportivo per la Serie B, è finire nei Dilettanti. E in Serie D ci sarebbero industriali del territorio disposti a formare una cordata. Come sponsor sarebbe già stata contattata la Parmalat, ora di proprietà dei francesi di Lactalis. Sarebbe la chiusura del cerchio: dalla Parmalat di una volta alla Parmalat di oggi. Se non ci fossero di mezzo fallimenti, frodi e bancarotta sarebbe anche una storia romantica.

CAPITOLO CESENA «Vorrei arrivare almeno quart’ultimo», continua, ed elogia i suoi ragazzi: «Magnusson? Spero che non torni alla Juve e rimanga con noi se manteniamo la Serie A, lo stesso discorso vale per Leali. Defrel è pronto per una big, dite che vale dieci milioni? Non è così caro — sorride — lo seguono anche club stranieri. Anche Kranjc, in comproprietà con il Genoa, ha grandi qualità. Adesso pensiamo alla Roma, sospinti dal nostro bel pubblico, mi rifiuto di pensare a una squadra dimessa. E’ un buon periodo per noi, ma tocco ferro».

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Mondo R L’intervista

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A TU PER TU CON...

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CONTENUTO PREMIUM

Bartomeu

«MESSI RIMARRA’ AL BARCELLONA POGBA? VEDREMO» Filippo Maria Ricci INVIATO A BARCELLONA

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l Barcellona è al centro del mondo. Per questioni sportive, il momento è decisamente propizio, e non: il caso Neymar è aperto, la Fifa ha bloccato il mercato blaugrana, la politica non molla il club. Mille i motivi per parlare con Josep Maria Bartomeu, presidente del Barcellona. Iniziamo dal calcio. E dalla Champions. «Ci è toccato il Psg per la terza volta in due anni. Squadra complessa, che sta crescendo e gioca bene. Sarà dura».

squadra ci sono frizioni tra giocatori e allenatore. È normale. Succede in ogni ambito lavorativo. Una buona squadra cresce sul binomio conflitto-soluzione». Avete convocato elezioni anticipate: un’inchiesta di Catalunya Radio dice che, se si presenta, Joan Laporta vince a mani basse. «Abbiamo convocato le elezioni perché attorno al club c’era un gran rumore e avevamo paura potesse condizionare la squadra. E abbiamo chiesto a tutti di concentrarsi solo sul tema sportivo. Non tutti lo fanno, e la cosa non mi piace. Non censuro, ma insisto che bisognerebbe pensare solo alla stagione in corso. Dopo faremo inchieste, valutazioni, bilanci, critiche».

E la Juventus? «Un club che negli ultimi anni ha fatto un la- Come mai avete chiamato Ariedo Braida? voro eccellente per tornare al suo posto, so- «Io lo conoscevo da tempo, un amico mi ha prattutto in Europa. Conosco bene i suoi diri- consigliato di prenderlo. Persona onesta, genti, lavorano con discrezione ed energia e gran lavoratore, ottimo professionista: ho hanno messo su una squadra pensato che la coppia Braispettacolare. La Juve è il peda-Rexach, uno per il cacio ricolo occulto della competiinternazionale e l’altro per PERSONA ONESTA, zione: avanza piano piano, quello nazionale, poteva GRAN PROFESSIONISTA senza far rumore. La vedo in funzionare». E LAVORATORE: semifinale, col Monaco è faIN COPPIA CON REXACH vorita». La situazione però è anomala: PUO’ FUNZIONARE potete comprare ma non Domani c’è il Clasico. iscrivere giocatori. «Importante, ma non decisi«L’idea è acquistare e lasciavo, mancano ancora tante SU ARIEDO BRAIDA re i giocatori nel proprio giornate. Basta pensare al NUOVO D.S. BLAUGRANA club fino a gennaio». nostro calendario in aprile: Siviglia fuori, andiamo a Parigi, riceviamo il Le faccio un solo nome, Paul Pogba. Valencia, poi il Psg e quindi abbiamo il derby «No comment. Ha un contratto con la Jua casa dell’Espanyol. E dovremo andare al ve, club per il quale abbiamo massimo rispetCalderon. C’è molta Liga dopo il Clasico». to. Posso dire che Paul è un grande giocatore, poi bisognerà chiedere alla Juve se lo voSi può vendere Leo Messi? gliono vendere. E capire la strategia di Raio«Impossibile. Chi lo dice lo fa per destabiliz- la». zare. Leo è cresciuto qui al Barça e qui al Barça si ritirerà. Penso sia anche il suo obiet- La sentenza Fifa. tivo». «La Fifa ha delle regole molto chiare. Il Barça ha un progetto di reclutamento nel mondo e E la crisi tra Messi e Luis Enrique? offre ai ragazzi borse di studio. In questi anni «È stata incredibilmente esagerata. In ogni la federazione catalana e quella spagnola ci

IL PRESIDENTE DEL BARÇA A TUTTO CAMPO: «LA JUVENTUS E’ IL PERICOLO OCCULTO DELLA CHAMPIONS LEAGUE»

Josep Maria Bartomeu, 52 anni, presidente del Barcellona dal gennaio 2014: ha preso il posto del dimissionario Sandro Rosell, coinvolto nel cosiddetto caso Neymar. Nella foto sotto il 23enne fuoriclasse brasiliano, al Barça dal 2013 AFP

hanno sempre dato l’ok per la registrazione dei giovani. Da li la nostra sorpresa per una sanzione molto ingiusta. La Fifa non deve proibire i trasferimenti quanto controllare che i ragazzi stiano bene. Per me la Fifa agisce contro la legge, e non vorrei che si trovasse di fronte a un nuovo caso Bosman. Lo potremmo chiamare un “caso Barça”, nel quale i genitori di un ragazzo denunciano la Fifa alla Comunità Europea perché impedisce a loro figlio di giocare». Caso Neymar. Il Mundo Deportivo è arrivato a dire che il pm potrebbe chiedere la sospensione del Barça dalla Liga. «Sarebbe una sorpresa spettacolare. Faccio fatica a pensarci. La nuova legge permette di paralizzare l’attività di un’azienda nel caso si dimostri che l’entità è stata creata per delinquere. Ma il Barça oltre 115 anni fa non è stato creato per delinquere... Non capisco perché vogliano sanzionarci penalmente per un eventuale delitto fiscale». In caso di indipendenza della Catalogna il Barça dove giocherebbe? «Sono solo speculazioni. Il Barça è un club catalano e catalanista, attaccato alla propria terra, con la stragrande maggioranza dei suoi 150.000 soci catalani e a loro ci rimettiamo. La decisione spetterebbe a loro». © RIPRODUZIONE RISERVATA

AZIONE IMMEDIATA

Domani sera al Camp Nou contro il Real ● Il Valencia passa a Elche (3-0 gol di Gomes e Alcacer, autogol di Roco) e consolida il terzo posto allungando sull’Atletico Madrid (+4). LIGA 28a giornata. Ieri: ElcheValencia 0-3. Oggi: Atletico Madrid-Getafe, Rayo Vallecano-Malaga, LevanteCelta, Granada-Eibar, Athletic Bilbao-Almeria. Domani: Deportivo-Espanyol, Villarreal-Siviglia, Real Sociedad-Cordoba, Barcellona-Real Madrid. Classifica: Barcellona 65, Real Madrid 64, Valencia 50, Atletico Madrid 56, Siviglia 52, Villarreal 49, Malaga 44, Athletic Bilbao 36, Espanyol, Real Sociedad 33, Rayo Vallecano, Celta 32, Getafe 29, Eibar, Elche* 27, Deportivo, Levante 25, Almeria, Granada 22, Cordoba 18. *Una partita in più


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OPINIONI La vignetta

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ARIANNA ERRIGO Olimpionica di scherma ● Non penserete mica che saranno dei piccoli malanni di stagione a fermarmi @aryerri

DIEGO OCCHIUZZI Campione di scherma ● Sfortunati ma si può fare...dai #Napoli abbiamo poi il ritorno a casa #WolfsburgNapoli @diegoocchiuzzi

Gli ultrà padroni

Segnali di rinnovo nel calcio

GOGNA DAI TIFOSI: MEDIOEVO ALLO STADIO l’Olimpia EA7: la geografia di queste ordalie della vergogna copre l’Italia intera.

L’INTERVENTO URI di FRANCO ARTURI email: farturi@gazzetta.it ta.it twitter: @arturifra

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er evitare guai peggiori. La scusa ufficiale è questa. La gogna dei giocatori davanti agli ultrà, dentro gli stadi o nei centri di allenamento, ha avuto un altro capitolo penoso da parte di molti romanisti dopo la mazzata del 3-0 della Fiorentina. Si era già visto in Coppa Italia. Passa per essere un trucco diplomatico per mantenere l’ordine pubblico, ma in realtà si tratta ormai di una liturgia diffusa del modello tribale che governa le curve. Le maglie tolte dei genoani, gli incontri agitati dei milanisti con la frangia più rabbiosa dei tifosi (che ieri hanno invitato a uno sciopero di spettatori), il plateale dramma della Nocerina a Salerno, l’incontro-scontro degli interisti a Reggio Emilia con i loro sostenitori, perfino un episodio nel basket, l’anno passato per

In realtà è proprio questo consegnarsi al tifo più impresentabile il guaio peggiore. Sottomettersi agli autodafè in versione moderna è un rituale molto simile a quelli mafiosi. Le parole non devono spaventare, così come accadde quando Fabio Capello espresse una verità dura, ma evidente: in Italia comandano gli ultrà e il loro ricatto su molte società è sotto gli occhi di tutti. Il Borussia Dortmund è passato in uno-due anni da una finale di Champions e da una grande rimonta sfiorata nei quarti all’ultimo posto in campionato. Problemi con i tifosi? Il minimo (compreso un confronto civile con i medesimi), e certamente niente a che fare con l’inquisizione delle curve nostrane e le minacce all’italiana. Tutta Europa ha visto la foto del tecnico Klopp solo soletto con la sua borsa in spalla, uscendo dallo stadio dopo il bruciante 3-0 della

Juve. Immaginate qualcosa del genere a un povero giallorosso sotto accusa nella notte vicino a Ponte Milvio: sceneggiate voi l’ipotetico incontro, con il Tevere e lo zainetto come muti testimoni. La caccia alle streghe deve proseguire sempre e comunque. Non esiste possibilità di giocare male, entrare in crisi. Può accadere soltanto agli altri. Idiozie fulminanti: da che mondo è mondo esistono grandi cadute e flessioni che non sono imputabili ad altro che alle leggi dello sport. Non saranno gli americani alla Pallotta né gli indonesiani alla Thohir, come abbiamo visto, né probabilmente i cinesi o i thailandesi nel futuro del Milan a salvarci dal nostro malcostume calcistico. Avremo sempre investitori di terza fascia e un futuro ancora più scadente se il nostro campionato e i suoi protagonisti si piegheranno al Medioevo che domina nelle curve. Ma il coraggio di dirigenti e giocatori è per ora come quello di don Abbondio: invisibile. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’Inter fuori da tutto

PERCHE’ MANCINI HA FALLITO (IN PARTE) L’OPINIONE di BEPPE BERGOMI

H

a chiesto troppo a chi aveva a disposizione, la squadra doveva essere meno bella e più incisiva. La rivoluzione di Roberto Mancini, impostata dal giorno del suo ritorno nel novembre scorso, non è riuscita. E i motivi sono più d’uno. Roberto voleva portare la mentalità e il gioco che aveva proposto al Manchester City. Lo si capisce anche da come parla, a tutte le volte che fa riferimento alla sua esperienza inglese, l’ultima quando parlò della rimonta ai danni del Manchester United di Ferguson che lo portò al titolo in Inghilterra. Voleva una squadra con una linea difensiva alta, capace di giocarsi gli uno-contro-uno e di comandare le operazioni. Invece si è ritrovato tra le mani un gruppo che fatica a

reagire alle difficoltà. Forse, visto il materiale che aveva a disposizione, era meglio puntare sulla solidità difensiva in maniera tale da abbassare il livello di vulnerabilità. Mancini continua a parlare di errori da limare, di concentrazione da ricercare. Eppure l’errore di Juan Jesus sul primo gol del Wolfsburg giovedì sera è banale, non centra l’insegnamento di cui parla il tecnico interista. E poi Campagnaro esterno ha dimostrato ancora una volta di avere difficoltà. Non ha la gamba per seguire avversari che sono svelti nei cambi di direzione e nell’attaccare la profondità. Nel campionato italiano conta di più non prenderle, la storia lo dimostra. Allora perché insistere nel lasciare i difensori centrali all’uno-contro-uno? Perdono tranquillità e di conseguenza tutto il reparto va in difficoltà. Ecco perché a gennaio sarebbe stato più utile cercare un centrocampista centrale con caratteristiche mirate a proteggere il reparto. Brozovic va bene, ma è un interno. Non si può

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contestare quasi nulla a Medel, dà tutto. Ma lì in mezzo servono altri giocatori. A questo punto però restano 11 partite, la stagione ruoterà tutta intorno a questo finale di campionato. Secondo me Mancini non deve pensare alla prossima stagione, ma deve provare a dare un buon messaggio alla squadra e ai tifosi. L’Inter deve rimanere in Europa per il blasone e perché conviene restare in un torneo continentale. Conviene, anche passando dai preliminari, perché il terreno continentale è nel suo Dna. Con il senno di poi questa squadra aveva bisogno di tenersi stretta certi meccanismi basilari. E in questo Mancini ha in parte fallito inseguendo un’idea di calcio che non è mai appartenuta a questo gruppo. Un’analogia con Mazzarri, su tutte: la difficoltà a reagire quando le cose vanno male. Difficile inculcare la filosofia. Meglio andare incontro al materiale che si ha a disposizione.

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TRA CALCIOPOLI E REGOLE D’ISCRIZIONE PALAZZO DI VETRO di RUGGIERO PALOMBO

C

assazione atto secondo e forse ultimo, lunedì prossimo. Calciopoli compie nove anni ed è un bel (pessimo) record di longevità. Come abbiamo già scritto il 17 gennaio, probabile una pioggia di «non luogo a procedere» causa sopraggiunta prescrizione. Che non vuol dire assoluzione, anche se per capire che cosa ne pensa di tutta la vicenda l’ultimo grado della giustizia ordinaria (che non è quella sportiva, è anche questo sarà utile ricordarselo perché i reati non sono sempre sovrapponibili) bisognerà aspettare le motivazioni e dunque altro tempo. Carlo Tavecchio farà passare quello necessario alla disputa nello Juventus Stadium di Italia-Inghilterra il 31 marzo, poi chiamerà Andrea Agnelli. I due sono fermi a un incontro riservato ma non troppo, complice il loquace Malagò, nella sede della Federcalcio e a una successiva stretta di mano a Torino, lunedì scorso. La richiesta Juve di risarcimento alla Figc di 443 milioni di euro è sempre in piedi, non ancora calendarizzata (anzi, «in sonno» perché tutti, incluso chi ricorre, sembrano non avere una gran fretta) presso il Tar che potrebbe anche cestinare il tutto. Forte di questa convinzione e del fatto che i verdetti della giustizia sportiva non si toccano, Tavecchio intende chiudere la questione in modo amichevole, per uno 0-0 non facilissimo da digerire dalla controparte, già avvertita che le richieste di risarcimento danni (lite temeraria) potrebbero diventare anche due. Agnelli, che con tutto il rispetto e l’attenzione che riserva alla propria tifoseria non può oggettivamente sperare di riaprire la questione scudetti revocati, ha però ottimi motivi per tornare a discutere del caso Inter e d’uno scudetto a tavolino che in realtà, parola di Palazzi ma fuori tempo massimo, non doveva essere assegnato. In tempi di rivisitazione storica della vecchia federcalcio di Abete, quella della cancellazione dei parametri per le iscrizioni ai campionati e d’un

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Consiglio federale «non competente» a mettere mano al caso Inter, un piccolo sforzo, se non di fantasia almeno di realpolitik, andrebbe tentato. Tavecchio, sul quale è ricominciato il tradizionale tiro al piccione, gioca peraltro la sua partita più importante giovedì, giorno del Consiglio federale delle regole d’iscrizione ai campionati post caso Parma, le prime con le quali si trova ad avere a che fare da presidente federale e non dei Dilettanti, che su queste cose non hanno mai avuto voce in capitolo. Usciti dalla porta nel 2007 con la scusa della certificazione dei bilanci («Una delle prese per i fondelli dell’economia moderna» parola di Franco Carraro) e d’un complice silenzio assenso dei Calciatori cui bastava la garanzia degli stipendi pagati, i parametri rientrano dalla finestra otto anni dopo con il nome di «indicatori». Sarà un rientro graduale, spalmato su tre anni, perché altrimenti al prossimo campionato si iscriverebbero al massimo (e sottolineiamo massimo) dieci squadre e la cosa preoccupa anche l’attuale Governo, che ne fa un problema di ordine pubblico (a proposito: se Delrio diventa ministro delle Infrastrutture al posto del dimissionario Lupi, lo sport potrebbe finire, questa volta «ufficialmente», nelle mani del sottosegretario Luca Lotti, braccio destro di Renzi). La priorità immediata sarà quella delle garanzie, relative a club, patron e presidenti: chi comincia il campionato deve essere finanziariamente in grado di terminarlo. E se qualcuno strada facendo mostra di avere il fiato grosso, la prima misura, a partire da gennaio (e purtroppo non da luglio, ma non si poteva fare altrimenti) sarà quella di bloccare il mercato in entrata. Si potrà spendere soltanto quello che si ricava da altrettante cessioni. Tavecchio non si illuda, non scrosceranno gli applausi. Ma se dopo le nuove regole arriverà entro giugno anche la riforma dei campionati, beh, forse sarà arrivata l’ora di dargli atto che qualcosa nel magmatico e assai compromesso mondo del calcio italiano ha preso finalmente a muoversi.

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26

Serie B R L’anticipo della 32a giornata

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Al Pescara manca un rigore Bari, è un pari che serve poco 1Non punito un fallo su Melchiorri. E Nicola non riesce ad avvicinarsi ai playoff PESCARA

0

0

BARI

Giuseppe Calvi

IL MIGLIORE

INVIATO A PESCARA PESCARA (4-4-2) Fiorillo 6; Pucino 6, Salamon 6,5, Zuparic 6, Rossi 5,5; Pasquato 5,5 (dal 17’ s.t. Caprari 6), Memushaj 6, Brugman 6, Bjarnason 6; Sansovini 5,5 (dal 35’ s.t. Pettinari s.v.), Melchiorri 6. PANCHINA Aresti, Vrdoljak, Fornasier, Venuti, Abecasis, Paolucci, Torreira. ALLENATORE Baroni 6.

BARI (4-3-3) Guarna 6; Sabelli 6, Rinaudo 5,5, Contini 6,5, Calderoni 5,5 (dal 22’ s.t. Defendi 6); Schiattarella 6,5, Romizi 6,5, Bellomo 6,5; Galano 6,5, Caputo 6 (dal 33’ s.t. Ebagua s.v.), Boateng 5 (dal 18’ s.t. De Luca 6). PANCHINA Donnarumma, Salviato, Filippini, Benedetti, Rada, Donati. ALLENATORE Nicola 6.

ARBITRO Fabbri di Ravenna 5. GUARDALINEE Peretti 5–Tolfo 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Sabelli (B), Romizi (B), Melchiorri (P) e Bjarnason (P) per gioco scorretto; Guarna (B) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 7.109, incasso di 63.299 euro; abbonati 3.580, quota di 17.273 euro. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 4-7. In fuorigioco 1-2. Angoli 2-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.

AVELLINO

CLASSIFICA SQUADRE

PT

CARPI BOLOGNA (-1) VICENZA AVELLINO FROSINONE LIVORNO PESCARA SPEZIA LANCIANO PERUGIA BARI MODENA LATINA TRAPANI ENTELLA TERNANA CITTADELLA PRO VERCELLI CATANIA CROTONE BRESCIA (-6) VARESE (-4)

59 52 49 49 48 47 47 46 43 43 41 38 37 37 37 36 35 35 32 32 27 27

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

16 14 13 13 13 13 12 12 9 10 11 8 8 9 8 9 7 9 7 8 8 7

11 11 10 10 9 8 11 10 16 13 8 14 13 10 13 9 14 8 11 8 9 10

4 6 8 8 9 10 9 9 6 8 13 9 10 12 10 13 10 14 13 15 14 14

47 39 34 31 45 47 53 42 44 35 35 26 26 43 31 28 39 33 42 30 35 33

23 26 28 27 39 36 41 32 37 36 39 25 28 54 43 40 42 44 46 40 43 49

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

PROSSIMO TURNO SABATO 28 MARZO ore 15 BOLOGNA-LIVORNO SPEZIA-PESCARA VICENZA CARPI ore 18 DOMENICA 29 MARZO ore 15 PERUGIA-CROTONE ore 12.30 BARI-PRO VERCELLI CATANIA-AVELLINO CITTADELLA-TERNANA FROSINONE-LATINA MODENA-VARESE LANCIANO-ENTELLA BRESCIA-TRAPANI ore 20.30

(2-3) (2-1) (0-1) (1-2) (0-3) (0-1) (1-1) (4-1) (1-2) (0-0) (2-3)

OGGI ore 15

uando uno 0-0 può risultare un piatto sostanzioso oppure un insipido brodino. Eppur si muove il Pescara, che per una notte aggancia il Livorno al sesto posto e stacca lo Spezia. Il Bari inseguiva un successo per sgommare nella rincorsa alla zona playoff; così, il pari potrebbe servire a poco. La squadra di Baroni, che reclama, forse a ragione, un rigore nella ripresa, comincia e chiude bene ma la pattuglia di Nicola (chiede un penalty nel primo tempo) è più incisiva, con Caputo, Bellomo e Galano.

CROTONE

(4-3-3)

ENTELLA

(4-3-3)

LATINA

(4-3-3)

BRESCIA

(4-3-2-1)

CATANIA

(3-4-1-2)

SPEZIA

(4-2-3-1)

ANDATA 1-5

OGGI ore 15

ANDATA 0-0

OGGI ore 15

ANDATA 1-2

5 ELY

27 20 CHIOSA BITTANTE 4 18 ARINI SCHIAVON 11 SBAFFO 30 29 MOKULU TROTTA

17 FAZZI

2 FARAONI

1 PARONI

30 5 13 BALASA CREMONESI FERRARI

24 MARTELLA

2 IACOPONI

27 LIGI

ANDATA 1-1 22 DI GENNARO

16 CESAR

24 BELLI

13 RISTOVSKI

23 BROSCO

17 MAIELLO

6 DI TACCHIO

23 BOTTA

18 VALIANI

7 VIVIANI

28 9 39 CIANO TORREGROSSA STOIAN

31 CUTOLO

20 LANINI

19 MASUCCI

35 ODUAMADI

21 SOWE

9 CARACCIOLO 19 34 SESTU SODINHA

19 CASTRO

6 DEZI

14 MATUTE

43 MAZZOTTA

9 CALAIÒ

10 ROSINA

21 RINAUDO

8 ESCALANTE

28 PARISI

18 SITUM

1 KOPRIVEC

1 ARCARI

1 GILLET

1 CHICHIZOLA

AVELLINO Non convocato D’Angelo, influenzato, ritorna Kone, Sbaffo agirà da trequartista. Davanti possibile riposo per Castaldo. PANCHINA 1 Frattali, 6 Fabbro, 14 Regoli, 25 Almici, 23 Angeli, 3 Zito, 15 Soumarè, 9 Comi, 10 Castaldo. ALL. Rastelli. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Sbaffo, Fabbro, Pisacane, Castaldo, Schiavon.

CROTONE Difesa in emergenza per le assenze di Dos Santos, Zampano e Modesto. Torna Cremonesi titolare. Stoian in vantaggio su De Giorgio e Ricci. in avanti PANCHINA 22 Stojanovic, 2 Riggio, 23 Gigli, 4 Galardo, 20 Salzano, 21 Suciu, 7 Ricci, 10 De Giorgio, 18 Padovan. ALL. Drago. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Ferrari.

ENTELLA Sforzini squalificato, c’è Lanini. Ballottaggio davanti tra Cutolo (favorito) e Mazzarani. Agli assenti si aggiunge anche Staiti. PANCHINA 36 Coser, 3 Cecchini, 5 Russo, 8 Troiano, 30 Lewandowski, 17 Costa Ferreira, 32 Battocchio, 10 Mazzarani, 19 Rozzi. ALLENATORE Prina. SQUALIFICATI Sforzini. DIFFIDATI Iacoponi.

LATINA Rientra Valiani, però non c’è lo squalificato Crimi, sostituito da Ammari. Per il resto Iuliano conferma gli uomini di Brescia. PANCHINA 12 Farelli, 3 Bruscagin, 6 Angelo, 9 Paolucci, 19 Olivera, 11 Litteri, 19 Doudou, 26 Macciucca, 28 Jaadi. ALLENATORE Iuliano. SQUALIFICATI Crimi DIFFIDATI Alhassan, Bruscagin, Figliomeni, Milani, Oduamadi, Viviani.

PERUGIA Infortunati Giacomazzi, Rizzo, Hegazy e Taddei. Al centro della difesa gioca Comotto. In mediana Verre o Nielsen per sostituire lo squalificato Fossati. A sinistra torna Crescenzi. PANCHINA 32 Amelia, 20 Baldan, 3 Lo Porto, 33 Vinicius, 4 Nielsen, 14 Lignani, 28 Lanzafame, 9 Falcinelli, 27 Parigini. ALLENATORE Camplone. SQUALIFICATI Fossati. DIFFIDATI Fazzi, Falcinelli, Parigini.

BRESCIA Ballottaggi a centrocampo: Bentivoglio, Budel, Quaggiotto e H’Maidat sono in lizza per tre maglie. In attacco Sodinha e Andrea Caracciolo favoriti su Da Silva e Corvia., Chance dall’inizio per Lancini. PANCHINA 22 Andrenacci, 16 Bruno, 31 Boniotti, 18 H’Maidat, 26 Bertoli, 28 Valotti, 7 Corvia, 11 Da Silva, 30 Tognazzi. ALLENATORE Calori. SQUALIFICATI Benali. DIFFIDATI Morosini, Tonucci.

CATANIA Rosina a ridosso delle punte, Escalante per lo squalificato Odjer. Maniero e Sciaudone in panchina, Del Prete nemmeno convocato. PANCHINA 22 Terracciano, 15 Sauro, 44 Sciaudone, 27 Jankovic, 25 Piermarteri, 14 Barisic, 30 Di Grazia, 34 Rossetti, 7 Maniero. ALLENATORE Marcolin. SQUALIFICATI Odjer. DIFFIDATI Ceccarelli, Del Prete, Gyomber, Rosina, Sciaudone.

SPEZIA In trasferta Bjelica si è portato tutti e 26 i giocatori disponibili. Datkovic sostituito dal rientrante Piccolo. Possibile avvicendamento in attacco Giannetti-Nenè. PANCHINA 22 Nocchi, 2 Madonna, 11 Luna, 26 Valentini, 23 Stevanovic, 29 Bakic, 32 Kvrzic, 9 Giannetti, 14 Cisotti. ALLENATORE Bjelica. SQUALIFICATI Datkovic. DIFFIDATI De Col, Canadjija, Milos.

ARBITRO Pairetto di Nichelino. GUARDALINEE Lo Cicero-Pentangelo. TV Sky Calcio 5 HD. PREZZI 15-30 euro.

ARBITRO Merchiori di Ferrara. GUARDALINEE Zivelli-Villa. TV Sky Calcio 12. PREZZI 10-55 euro.

ARBITRO Pinzani di Empoli. GUARDALINEE Bottegoni-Soricaro. TV Sky Calcio 7 HD. PREZZI 5-18 euro.

ARBITRO Abisso di Palermo. GUARDALINEE Valeriani-D’Apice. TV Sky Calcio 10. PREZZI 12-85 euro.

5 BIANCHETTI

(3-5-2)

MODENA

(4-3-3)

PRO VERCELLI

(4-3-3)

TERNANA

(4-3-1-2)

TRAPANI

(4-4-2)

VICENZA

(4-3-3)

LANCIANO

(4-3-3)

CARPI

(4-4-1-1)

BOLOGNA

ANDATA 0-2

OGGI ore 15

ANDATA 1-3

OGGI ore 15

1 MAZZONI

10 LUCI

38 APPELT

24 VANTAGGIATO

28 DJOKOVIC

20 JELENIC

16 GALABINOV

10 SGRIGNA

31 STANCO

11 MINESSO

16 BENEDETTI

8 RIGONI

3 BARRECA

5 PELLIZZER

13 SCAGLIA

OGGI ore 15

12 PINSOGLIO

17 4 11 CECCHERINI BERNARDINI LAMBRUGHI 23 MAICON

ANDATA 2-0

13 GOZZI

6 MARZORATI

25 CAPPELLETTI

15 CIONEK

33 RUBIN

8 25 23 NIZZETTO MARTINELLI SCHIAVONE 38 32 GARRITANO GRANOCHE 10 GIACOMELLI

23 PAOLUCCI

22 RUSSO

8 CINELLI 3 D'ELIA

19 COCCO

39 FEDATO 27 LAVERONE

21 4 DI GENNARO MORETTI

23 GENTILI

7 31 BRIGHENTI SAMPIRISI

3 GERMANO

26 COLY

6 MILESI

25 SCAGLIA

17 21 ARDIZZONE CASTIGLIA

8 SCAVONE

30 9 DI ROBERTO MARCHI

10 FABIANO

9 8 THIAM MONACHELLO

10 PICCOLO

23 GROSSI

24 DI CECCO

25 BACINOVIC

3 6 MAMMARELLA AMENTA

5 TROEST

2 AQUILANTI

1 PIEROBON

22 VIGORITO

1 ARIDITÀ

LIVORNO Non ce la fanno Siligardi e Emerson, che si aggiungono agli infortunati Biagianti e Rivas. Panucci parte con il 3-5-2, in attacco a Galabinov e Vantaggiato. PANCHINA 39 Bastianoni. 22 Cipriani, 3 Gemiti, 18 Jefferson, 8 Moscati, 21 Gonnelli, 7 Belingheri, 2 Strasser, 6 Empereur. ALLENATORE Panucci. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Siligardi, Vantaggiato, Moscati, Mazzoni, Jelenic, Ceccherini.

MODENA Tornano Cionek e Calapai, ma non ci sarà Salifu (problema muscolare). Rientra Schiavone che ritrova una maglia titolare insieme a Martinelli. PANCHINA 1 Manfredini, 28 Zoboli, 16 Zucchini 2 Calapai, 11 Sakaj, 24 Marsura, 7 Acosty 19 Beltrame, 9 Ferrari. ALLENATORI Melotti-Pavan. SQUALIFICATI Signori. DIFFIDATI Nizzetto, Zoboli.

PRO VERCELLI Torna Ronaldo, dopo l’intervento al crociato di novembre: andrà in panchina. In difesa Milesi preferito a Bani. In attacco Fabiano e Di Roberto con Marchi. PANCHINA 1 Viotti, 4 Bani, 29 Ferri, 20 Musacci, 19 Ronaldo, 14 Emmanuello, 16 Sprocati, 7 Luppi, 18 Belloni. ALLENATORE Scazzola. SQUALIFICATI Cosenza. DIFFIDATI Ronaldo, Castiglia, Ferri, Ardizzone, Belloni, Coly.

6 MECCARIELLO 7 GAVAZZI 20 AVENATTI

10 VIOLA

3 VITALE

23 RUSSO 9 CERAVOLO

(4-3-1-2) (4-3-1-2) ANDATA 1-2

15 4 19 29 PERTICONE PAGLIARULO MARTINELLI RIZZATO 14 6 CIARAMITARO ZAMPA 9 ABATE 11 SANSONE

15 LASAGNA 20 LOLLO

28 ARAMU

21 LARIBI

17 BARILLÀ 11 CURIALE 9 CACIA

17 PORCARI

31 MOLINA

29 5 14 BUCHEL MATUZALEM ZUCULINI

5 POLI

3 LETIZIA

25 2 28 32 MASINA OIKONOMOU GASTALDELLO CECCARELLI

TERNANA Probabile ritorno al 4-3-1-2. Dubbio Viola che ieri si è infortunato alla caviglia: oggi provino decisivo. In caso di forfeit, gioca Valjent. Tornano Brignoli e Avenatti dal 1’. PANCHINA 1 Sala, 2 Janse, 5 Ferronetti, 4 Valjent, 17 Popescu, 24 Dianda, 26 Crecco, 19 Dugandzic, 15 Bojinov. ALL. Tesser. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Fazio, Falletti.

TRAPANI Al posto di Terlizzi (squalificato) e di Caldara (infortunato) spazio a Pagliarulo e Martinelli. Tornano disponibili Basso, Citro e Scozzarella. PANCHINA 22 Marcone, 3 Daì, 5 Scozzarella, 7 Basso, 20 Falco, 21 Feola, 25 Lombardi, 26 Nadarevic, 31 Malele. ALLENATORE Cosmi. SQUAL. Terlizzi. DIFFIDATI Aramu, Curiale, Daì, Lo Bue, Perticone, Nadarevic e Rizzato. BOLOGNA Lopez conferma Da Costa in porta e richiama Oikonomou in difesa e Buchel in mediana. Rebus Sansone: gioca titolare o va ancora in panchina? PANCHINA 12 Sarr, 3 Morleo, 24 Ferrari, 7 Mbaye, 15 Perez, 23 Bessa, 17 Calabrese, 19 Troianiello, 33 Improta. ALLENATORE Lopez. SQUALIFICATI Casarini. DIFFIDATI Abero, Garics, Maietta, Masina. ARBITRO Baracani di Firenze. GUARDALINEE Di Francesco-Paiusco. TV Sky Calcio 3 HD. PREZZI 10-27 euro.

11 DI GAUDIO

8 BIANCO

6 GAGLIOLO

21 ROMAGNOLI 22 GABRIEL

CITTADELLA Out Kupisz e Schenetti, operato all’adduttore sinistro. Benedetti favorito su Busellato, più Paolucci di Bazzoffia per Kupisz. PANCHINA 22 Valentini, 18 Donazzan, 32 Camigliano, 9 Gerardi, 7 Coralli, 17 Busellato, 4 De Leidi, 20 Bazzoffia, 2 Pecorini. ALLENATORE Foscarini. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Coralli, Sgrigna, Benedetti.

VICENZA Torna Cocco, in difesa conferma per Gentili con Brighenti. Out Manfredini, Petagana e Sciacca. Circa 1.000 i tifosi al seguito. PANCHINA 1 Bremec, 26 Camisa, 14 Garcia Tena, 6 Alhassan, 20 Sbrissa, 16 Vita, 34 Mancini, 11 Spinazzola, 28 Ragusa. ALL. Marino. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Ragusa, Sciacca, Laverone, Cinelli, D’Elia, Petagna, Di Gennaro, Garcia Tena.

LANCIANO La squalifica di Vastola potrebbe riportare tra i titolari Di Cecco anche se Paghera scalpita. Out Turchi e Ferrario. PANCHINA 22 Petrachi, 18 Conti, 21 Nunzella, 20 Paghera, 29 Agazzi, 32 Pinato, 27 Cerri, 15 De Silvestro, 28 Gatto. ALL. D’Aversa. SQUAL. Vastola. DIFFIDATI Ferrario, Di Cecco, Bacinovic, Grossi.

CARPI Lasagna favorito su Inglese, torna dopo 6 gare Mbakogu per la panchina. Uno fra Poli e Gagliolo al centro, scelta da cui dipende la fascia di utilizzo di Letizia. PANCHINA 12 Maurantonio, 2 Modolo, 32 Pasini, 4 Sabbione, 18 Pugliese, 28 Laner, 14 Gatto, 9 Inglese, 10 Mbakogu. ALLENATORE Castori. SQUALIFICATI Struna, Pasciuti. DIFFIDATI Poli, Letizia.

ARBITRO Sacchi di Macerata. GUARDALINEE Raparelli-Santuari. TV Sky Calcio 4 HD. PREZZI 9-80 euro.

ARBITRO Pasqua di Tivoli. GUARDALINEE Di Iorio-Bindoni. TV Sky Calcio 6 HD. PREZZI 12-75 euro.

ARBITRO Ros di Pordenone. GUARDALINEE Ceccarelli-Oliveri. TV Sky Calcio 11. PREZZI 10-60 euro.

ARBITRO Manganiello di Pinerolo. GUARDALINEE Colella-Prenna. TV Sky Calcio 9. PREZZI 7-35 euro.

IL CASO

Oggi l’Entella ritrova Gozzi: «Corruzione? No, fregatura»

25 MILOS

1 GOMIS

16 BASTRINI

11 FALLETTI

31 PICCOLO

OGGI ore 15

22 BRIGNOLI 13 FAZIO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

24 BIDAOUI

21 5 29 QUAGGIOTTO BUDEL BENTIVOGLIO 8 6 2 15 SCAGLIA DI CESARE LANCINI ZAMBELLI

17 MIGLIORE

SPINA GALANO In apertura di ripresa sale in cattedra Galano, che impegna da fuori area Fiorillo e nel secondo tentativo sfiora la traversa. Baroni passa al 4-3-3, allargando Melchiorri e Pasquato (poi Caprari) sulle corsie esterne e tenendo Sansovini al centro. Ora il Pescara è più rapido e imprevedibile, al 10’ reclama un rigore: Melchiorri sfonda a destra, supera Rinaudo e finisce a terra, toccato da Contini. La partita è sempre viva, pur senza emozioni in zona-tiro. Il finale è di marca abruzzese, però sulle conclusioni di Bjarnason e Caprari si fa trovare pronto Guarna. Finisce pari e patta, ora Pescara e Bari devono attendere notizie dalle dirette concorrenti.

NENÈ

44 25 6 MANTOVANI COMOTTO GOLDANIGA

24 45 5 CAPUANO CECCARELLI SCHIAVI

Rossi e poi da Salamon e al 42’ ritenta trovando ancora l’ostacolo Rossi. I biancazzurri attendono il momento propizio per impostare qualche ripartenza: al 39’ Melchiorri punge con un tiro-cross, in chiusura di tempo un bolide di Memushaj è respinta da Romizi.

10 7 CATELLANI DE LAS CUEVAS 8 30 JUANDE BREZOVEC

CITTADELLA

ANDATA 1-1

14 ALHASSAN

20 AMMARI

21

LIVORNO

OGGI ore 15

15 DELLAFIORE

4 VOLPE

45 11 ARDEMAGNI FABINHO 7 VERRE

OGGI ore 15

1 CORDAZ

21 KONE

8 15 CRESCENZI NICCO

ATTACCANTE DEL BARI

Dribbling, scatti e finte per prepararsi a esplodere il sinistro: fa ballare spesso il suo marcatore Rossi e impegna il portiere Fiorillo

(3-5-2) 22 GOMIS

19 PISACANE

6,5 ● GALANO

(4-3-1-2)

PERUGIA

31 31 31 31 31 31 32 31 31 31 32 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31

Q

ALTALENA All’Adriatico la sfida è sentitissima tra le due tifoserie, l’intera curva Sud è riservata ai 2.041 supporters baresi. Per ricostruire la catena di destra (squalificati Zampano, Politano e Gessa), Baroni sceglie Pucino per la linea arretrata e Pasquato offensive, a supporto di Melchiorri-Sansovini. Nicola decide di premiare la formazione che aveva sconfitto il Varese: conferma tutti, tranne Donati, che va in panchina (inizialmente resta out anche Ebagua, disponibile dopo la squalifica) sostituito da Romizi, più votato all’interdizione. Il Pescara ha un avvio deciso, prova subito ad alzare il ritmo; pur tenendo sotto pressione il Bari, però, mai riesce a impegnare Guarna. Dopo un quarto d’ora, il Bari prende coraggio e comincia a macinare gioco, cercando spesso il terminale Caputo, abile non solo a concludere da fuori area ma anche nel fare sponda per Galano e Boateng. Dopo un tentativo di Bellomo (Zuparic si oppone col corpo, i pugliesi invocano il rigore), è proprio Caputo il più pericoloso: al 36’ è murato da

1 DA COSTA

Antonio Gozzi, 60 anni ANSA

T

onino Gozzi oggi sarà al suo posto in tribuna per vedere la sua Entella contro il Catania: biglietti dimezzati, iniziative per i tifosi e grande festa. E’ stata una settimana durissima per il presidente, dopo l’arresto di lunedì a Bruxelles per una presunta corruzione in Congo. Una vicenda i cui contorni - a tratti romanzeschi - ha voluto chiarire a Milano. Gozzi ha premesso che la Duferco (il colosso dell’acciaio del quale è Ceo) non c’entra: «Persone che conoscevo mi hanno proposto un affare legato a una società che gestisce le lotterie, ho coinvolto alcuni investitori, anche soci di Duferco, e ci siamo fidati. L’affare non è andato in porto, ci abbiamo rimesso una decina di milioni e siamo stati fregati. Questa storia mi ha insegnato che se si esce dal proprio ambito bisogna avere grande attenzione, soprattutto in un paese complicato come l’Africa». Sull’arresto ha aggiunto: «A parte il magistrato, sono stati tutti gentili. Potevo anche telefonare e, oltre alla famiglia, l’Entella mi è stata vicina. Al prossimo direttivo di Federacciai chiederò se è il caso se resti alla presidenza; questa vicenda potrebbe avere conseguenze anche per la mia reputazione. E aspetto che qualcuno mi dica chi, quando e dove avrei corrotto qualcuno». ni.bin. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lunedì il posticipo Varese-Frosinone ● Il programma della giornata sarà completato lunedì sera dal posticipo tra Varese e Frosinone (andata (1-1). La partita sarà arbitrata da Saia di Palermo.


Serie B R Oggi la 32a giornata

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Di Vaio sa come si conquista la A «Bologna, devi rischiare di più» 1Da giocatore ha

ottenuto quattro promozioni e ora fa il club manager: «Tocca ai veterani»

Andrea Tosi BOLOGNA

P

rotetto dal secondo posto, il Bologna rimane sospeso tra risultati strabilianti in trasferta e deludenti in casa. La squadra rossoblù gioca oggi a Trapani senza gli infortunati Coppola e Maietta (rispettivamente fuori 40 e 10 giorni), forte del suo ruolino di 5 vittorie di fila lontano dal

Dall’Ara dove invece non segna da 5 partite. Marco Di Vaio, oggi dirigente del Bfc col ruolo di club manager, ha il profilo giusto per dibattere il momento del Bologna guardando al suo passato di grande bomber con all’attivo quattro promozioni in A con Verona, Bari, Salernitana e Genoa: «Ho vissuto quattro esperienze completamente differenti tra loro. A Verona ero il giovane uscito per la prima volta di casa, arrivato dalla Lazio mi infortunai subito. Giocai poco ma in tempo per segnare a Lucca un gol pesantissimo, andammo su vincendo molti scontri diretti. A Bari salimmo con un prodigioso rush nelle ultime 12 giornate. A Salerno invece dominammo il campionato dall’inizio e io divenni capocannoniere. A Genova fu una

● DA GIOCATORE... Marco Di Vaio ha giocato in A nel Bologna dal 2008 al 2012 ANSA

● ...E DA DIRIGENTE Marco Di Vaio, 38 anni, oggi è il club manager del Bologna LAPRESSE

corsa folle per rimanere agganciati a Juve e Napoli, così staccammo la quarta di 10 punti evitando i playoff. Non c’è una regola precisa. In B bisogna giocare una partita alla volta e

dare sempre il cento per cento». C’è una qualità più importante delle altre per andare in A? «Nel finale di stagione è importante avere certezze dietro,

perciò dico la solidità difensiva. E aggiungo la personalità dei giocatori più esperti, nel nostro caso Cacia, Matuzalem, Gastaldello, Maietta». La maggioranza dei tifosi contesta Lopez. Come lo spiega? «Diego ha rovesciato la media inglese: vince fuori e pareggia dentro. Avesse fatto il contrario, nessuno fiaterebbe perchè le vittorie in casa hanno più valore per chi viene allo stadio». Come si può risolvere la sterilità dell’attacco in casa? «La pressione e la voglia di strafare ci stanno bloccando. Questi problemi si risolvono lavorando sugli schemi e forzando qualche giocata. Per vincere bisogna anche rischiare». Chi teme tra le inseguitrici? «Il Frosinone è l’avversario più quadrato. Ma tutto dipende da noi: il calendario ci propone cinque scontri diretti, può essere un vantaggio perchè vincendo non dovremmo fare calcoli sulle altre». © RIPRODUZIONE RISERVATA

27

Sodinha scuote il Brescia del -6 «Ci vuole allegria» ● BRESCIA (g.p.l.) La nuova società targata Profida si è mossa per tempo: ha annunciato ricorso contro la maxipenalizzazione figlia della precedente gestione (-6), è pronta a combattere per la restituzione dei punti e perché la norma che punisce le inadempienze diventi più equa per tutti. La proposta lanciata è la seguente: una sola scadenza a fine campionato per verificare chi è in regola e chi no, con pene da scontare nel torneo successivo). Ma il principale problema ora è il campo. «La squadra deve reagire già a Crotone - dice il tecnico Calori - servono i fatti, non le parole. Mi aspetto più coraggio». L’arma in più la indica Sodinha: «Giochiamo con il sorriso, serve più allegria. Soltanto così possiamo salvarci».

Lega Pro R Gli anticipi della 31a giornata

Casertana e Benevento a zero Nel derby vincono solo i tifosi Lucio Bernardo CASERTA

F

inisce in parità il derby molto atteso fra Casertana e Benevento, nessun gol ma con la cornice di pubblico delle grandi occasioni. Stadio Pinto gremito nei soli posti disponibili, tribune e distinti, con oltre 700 tifosi ospiti nell’unico spicchio di curva agibile. Padroni di casa subito pericolosi: al 2’ Mancosu vince un contrasto, si invola verso la porta avversaria e lascia partire un tiro preciso che Pane devia in angolo, mentre al 6’ è Cisse a

GIRONE A IL NOVARA SI PREPARA AL SORPASSO Ore 15 LUMEZZANE (4-3-1-2) Bason; Bagnai, Belotti, Nossa, Pantano; Gatto, Genevier, Alimi; Varas; Sarao, Potenza. (Furlan, Mogos, Biondi, Pippa, Franchini, Baldassin, Cruz). All. Nicolato. MONZA (3-5-2) De Lucia; Giorgi, Martinez, El Hasni; Pugliese, Conti, Pessina, Uliano, Cojocnean; Torri, De Vita. (Chimini, De Bode, D’Ambrosio, Toskic, Asante, Bernasconi, Carbonaro). All. Pea. ARBITRO Lacagnina di Caltanissetta (Bianchini-Vono). (andata 0-3) PORDENONE (3-5-2) Careri; Placido, Fissore, Rosania; Simoncelli, Mattielig, A. Migliorini, Maracchi, Bertolucci; Maccan, Franchini. (Bazzichetto, Ghinassi, Panzeri, Buratto, G. Migliorini, Bjelanovic, Ravasi). All. Rossitto. COMO (3-4-1-2) Crispino; Lebran, Giosa, Cassetti; Casoli, Castiglia, Berardocco, Fautario; Le Noci; Ganz, Maritato. (Falcone, Ambrosini, Corticchia, Rolando, Cristiani, Scapuzzi, De Sousa). All. Sabatini. ARBITRO Guccini di Albano Laziale (Locatelli-Affatato). (1-3) Ore 16 ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi; Salvi, Ondei, Moi, Anghileri; Gazo, Spinelli, Maietti; Corradi; Silva Reis, Momentè. (Amadori, Pacifico, Cortinovis, Nichetti, Bentley, Vorobjovs, Bradaschia). All. Mangone. SÜDTIROL (4-3-3) Miori; Tait, Kiem, Mladen, Martin; Mazzitelli, Bertoni, Branca; Marras, Novothny, Fischnaller. (Melgrati, Allegra, Peverelli, Zullo, Cia,

far saltare tutti con la traversa colpita con un bolide da fuori area. Gli ospiti si vedono all’8’ con una punizione di D’Agostino deviata dalla difesa di casa, replica un minuto dopo Mancosu con tiro piazzato e palla preda di Pane. Dopo 15’ Campilongo perde Rajcic per infortunio e manda in campo De Liguori. Al 26’ ed al 28’ ci provano per la Casertana Bianco e Cunzi ma entrambe le conclusioni sono alte, poi sono gli ospiti nel finale di tempo a rendersi pericolosi al 43’ con Alfageme il cui tiro è respinto da Mattera ed al 44’ con Marotta liberato da Eusepi al limite dell’area la cui conclu-

sione va al lato. Nella ripresa è Campagnacci nei secondi iniziali a tirare da buona posizione ma Fumagalli para senza problemi, subito replica Cunzi, ma la sua conclusione è fuori misura. All’8’ Eusepi sottoporta costringe Fumagalli alla respinta in angolo, poi dopo varie occasioni dei locali non concretizzate, al 23’ un pericoloso tiro di Campagnacci viene deviato sul palo da Fumagalli e poi libera la difesa. Al 29’ punizione centrale di Bianco parata da Pane che non trattiene il bolide di Cisse al 30’, bloccandolo in due tempi. Grande occasione per il Benevento al 35’ con Eu-

Campo, Shekiladze). All. Sormani. ARBITRO Sprezzola di Mestre (CinquiniSgheiz). (1-1)

Crotti, Spiranelli, Perna). All. Albé. VENEZIA (4-3-3) Fortunato; Capogrosso, Legati, Sales, Dell’Andrea; Scialpi, Giorico, Espinal; Varano, Raimondi, Guerra. (D’Arsié, Peccarisi, Esposito, Callegaro, Scanferlato, Magnaghi, Greco). All. Serena. ARBITRO Strippoli di Bari (CartainoLombardi). (1-2)

Ore 17 BASSANO (4-2-3-1) Rossi; Toninelli, Priola, Zanella, Semenzato; Cenetti, Proietti; Furlan, Iocolano, Cattaneo; Pietribiasi. (Grandi, Ingegneri, Stevanin, Davì, Nolè, Cortesi, Spadafora). All. Asta. PRO PATRIA (4-3-3) Melillo; Botturi, Lamorte, Pisani, Taino; Arati, Calzi, Romeo; Candido, Serafini, Terrani. (Perilli, Guglielmotti, Zaro, Cannataro, Casolla, Baclet, Brunori). All. Montanari. ARBITRO Andreini di Forlì (BandettiniNovellino). (2-2) CREMONESE (3-5-2) Quaini; Gambaretti, Briganti, Castellini; Marchi, Jadid, Palermo, Crialese, Favalli; Di Francesco, Manaj. (Venturi, Campagna, Bassoli, Moroni, Finazzi, Ciccone, Brighenti). All. Giampaolo. REAL VICENZA (3-5-2) Tomei; Beccaro, Solini, Carlini; Lavagnoli, Cristini, Dalla Bona, Malagò, Vannucci; Bruno, Bardelloni. (Bonato, Quintavalla, Chiarello, Caporali, Ungaro, Margiotta, Gomes). All. Marcolini. ARBITRO Colarossi di Roma (DefinaMoraglia). (1-1) Ore 19.30 GIANA (4-4-2) Paleari; Perico, Polenghi, Montesano, Solerio; Rossini, Marotta, Biraghi, Pinto; Sinigaglia, Gasbarroni. (Ghislanzoni, Bonalumi, Augello, Di Lauri,

Felice Evacuo, 32 anni (Novara)

NOVARA (3-5-2) Tozzo; Vicari, Gavazzi, Bergamelli; Dickmann, Faragò, Buzzegoli, Pesce, Garufo; Gonzalez, Evacuo. (Montipò, Beye, Miglietta, Bianchi, Foglio, Corazza, Della Rocca). All. Toscano. RENATE (3-5-2) Cincilla; Adobati, Malgrati, Riva; Bonfanti, Muchetti, Perini, Scaccabarozzi, Iovine; Radrezza, Cocuzza. (Vannucchi, Di Gennaro, Morotti, Chimenti, Mantovani, Odogwu, Spampatti). All. Boldini. ARBITRO Giua di Pisa (Bertasi-Zanetti). (3-1) COSI’ DOMANI Ore 11 Arezzo-Alessandria (andata 0-1): Caso di Verona. Ore 14.30 Torres-Pavia (1-1): Di Martino di Teramo. LA CLASSIFICA Alessandria e Pavia (-1) p. 58; Novara 57; Bassano 55; Como 51; Feralpi Salò* 47; Real Vicenza 45; Südtirol e Arezzo 42; Venezia 41; Mantova* (-3) 40; Renate 39; Torres 36; Monza e Cremonese 35; Giana 34; Lumezzane 28; AlbinoLeffe e Pro Patria (-1) 24; Pordenone 21. (*una partita in più).

● LA GIANA TORNA A CASA La Giana, dopo quasi sette mesi di esilio al Brianteo di Monza, debutta nel suo stasera a Gorgonzola stasera con il Venezia. Sono arrivati il via libera da tutte le commissioni e quindi questo è un giorno storico per la città in provincia di Milano I costi di realizzazione dell’impianto, dotato di 3.840 posti tutti a sedere e chiamato «Città di Gorgonzola», sono stati interamente sostenuti dal presidente Oreste Bamonte, da trent’anni al comando della Giana.

sepi il cui tiro è respinto da Marano. Un minuto dopo Fumagalli devia oltre la traversa il bolide che il centravanti giallorosso fa partire dal limite. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CASERTANA-BENEVENTO

0-0

CASERTANA (4-3-3) Fumagalli 6,5; Idda 6,5, Rainone 6,5, Mattera 6,5, Bianco 6; Marano 6,5 (dal 35’ s.t. De Marco s.v.), Rajcic 6 (dal 16’ s.t. De Liguori 6), Mancosu 6; Cunzi 5,5, Cisse 6, Mancino 6 (dal 26’ s.t. Caccavallo 5,5). (B. D’Agostino, D’Alterio, Tito, Diakite). All. Campilongo 6. BENEVENTO (4-4-2) Pane 6; Celjak 6, Lucioni 6,5, Scognamiglio 6,5, Pezzi 6; Alfageme 5,5, Vitiello 6,5, G. D’Agostino 6, Campagnacci 6; Eusepi 6, Marotta 6 (dal 24’ s.t. Mazzeo 6). (Piscitelli, D’Angelo, Porcaro, Donninelli, Allegretti, Kanoute). All. Brini 6. ARBITRO Marini di Roma 6. NOTE spettatori 5.500 circa; paganti, abbonati e incasso n.c. Ammoniti Scognamiglio e Alfageme. Angoli 3-4.

GIRONE B LUCCA APRE I TRE DERBY DI TOSCANA Ore 14.30 LUCCHESE (4-4-2) Di Masi; Espeche, Risaliti, Calistri, Nolè; Ferretti, Mingazzini, Lo Sicco, Pagano; Forte, Raicevic. (Pazzagli, Calcagni, Cazè, Pizza, Scapinello, Degeri, Benedetti). All. Galderisi. PISA (4-3-3) Pelagotti; Pellegrini, Lisuzzo, Paci, Sini; Morrone, Caponi, Iori; Arrighini, Arma, Floriano. (Moschin, Costa, Mandorlini, Misuraca, Beretta, Napoli, Frediani). All. Pillon. ARBITRO Pagliardini di Arezzo (Imperiale-Cipressa). (andata 0-0) COSI’ DOMANI Ore 14.30 Gubbio-Forlì (andata 1-2): Rasia di Bassano. Prato-Pistoiese (12): Rossi di Rovigo. Spal-Pro Piacenza (1-0): Perotti di Legnano. Ore 16 Ascoli-Reggiana (2-0): Fiore di Barletta. Carrarese-L’Aquila (0-1): Fiorini di Frosinone. PontederaTuttocuoio (1-2): Schirru di Nichelino. Ore 18 Santarcang.-Ancona (0-0): Sassoli di Arezzo. Savona-Grosseto (0-3): Rapuano di Rimini. Teramo-San Marino (2-1): Fourneau di Roma. LA CLASSIFICA ● Ascoli e Teramo p. 58; Reggiana* 52; Pisa* 47; Ancona* 45; Pontedera 44; L’Aquila* 42; Spal 40; Tuttocuoio*, Carrarese e Lucchese 38; Gubbio 36; Grosseto (-1) 34; Pistoiese** 33; Prato, Savona e Santarcangelo* 31; Forlì 30; Pro Piacenza (-8) 28; San Marino 26. (**due gare in meno; *una in meno). ● IL CASO PISCITELLA Il Tribunale nazionale antidoping ha dato 40 giorni di squalifica a Piscitella (Pistoiese), che prima della partita a Piacenza aveva assunto uno spray nasale contenente il Tuaminoeptano, un prodotto ritenuto dopante.

Feralpi, è un altro 0-0 Al Mantova va benone FERALPI SALO’

0

MANTOVA

0

FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 6,5; Tantardini 6, Leonarduzzi 6, Ranellucci 6, Broli 6; Cavion 7, Pinardi 6,5, Palma 6 (dal 35’ s.t. Juan Antonio s.v.); Bracaletti 5,5, Romero 6 (dal 45’ s.t. Gullotta s.v.), Galuppini 5,5 (dal 30’ s.t. Gulin s.v.). (Proietti Gaffi, Carboni, Ragnoli, Codromaz). All. Scienza 6. MANTOVA (3-4-3) Zima 6,5; Trainotti 6, Siniscalchi 6,5 (dal 28’ s.t. Todisco 6), Marchiori 6; Tavanti 6 (dal 15’ s.t. Gonzi 6), Raggio Garibaldi 6,5, Paro 7; Pondaco 6; Boniperti 6, Caridi 5,5, Gyasi 5 (dall’8’ s.t. Said 5,5). (Festa, Blaze, Zammarini, Beleck). All. Juric 6. ARBITRO Fanton di Lodi 6. NOTE spettatori 700 circa; paganti, abbonati e incasso non

GIRONE C IL MATERA ALL’ASSALTO DEI PLAYOFF Ore 14.30 MESSINA (4-4-2) Berardi; Benvenga, Altobello, Pepe, Silvestri; Bonanno, Damonte, Nigro, Ciciretti; Corona, Orlando. (Scardino, Cane, Rullo, Bortoli, Donnarumma, Mancini, De Paula). All. Di Costanzo. COSENZA (4-4-2) Ravaglia; Corsi, Tedeschi, Carrieri, Ciancio; Fornito, Arrigoni, Caccetta, Statella; Calderini, Cesca. (Saracco, Blondett, Zanini, Novello, Criaco, Chidichimo, Tortolano). All. Roselli. ARBITRO Illuzzi di Molfetta (Monetta-Opromolla). (andata 0-0) PAGANESE (4-3-1-2) Casadei; Tartaglia, Perna, Moracci, Donida; Vinci, Bergamini, Malaccari; Deli; Aurelio, Girardi. (Novelli, Cancelloni, Djibo, Franco, Longo, Russini, Biasci). All. Sottil. SAVOIA (3-4-3) Gragnaniello; Riccio, Checcucci, Sirigu; Giordani, Saric, Pizzutelli, Verruschi; D’Appolonia, Ferrante, Scarpa. (Volturo, Cremaschi, Mercadante, Boilini, Leonetti, Vosnakidis, Cornacchia). All. Papagni. ARBITRO Pelagatti di Arezzo (Granci-Mariani). (1-0) Ore 15 MATERA (3-4-3) Bifulco; De Franco, Faisca, Flores; Di Noia, Iannini, Coletti, Mazzarani; Madonia, Letizia, Carretta. (Russo, Pagliarini, Ashong, Bernardi, Ferretti, Albadoro, Azzariti). All. Auteri. VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Piacenti; Spirito, Rapisarda, Gattari, Kostadinovic; Voltasio, Battaglia, Scarsella; Catalano, Del Sante, Montella. (Forte, Di Bella, Filosa, Di

comunicati. Ammoniti Tantardini, Marchiori e Siniscalchi. Angoli 7-5. ● SALO’ (Bs) La Feralpi Salò frena di nuovo in casa, costretta dal Mantova al secondo 0-0 consecutivo dopo quello di domenica con l’Arezzo, e vede allontanarsi il sogno playoff. Per il Mantova, invece, un buon punto che allunga la serie positiva e dà valore alle speranze di salvezza. In una serata che offre poche occasioni da gol, la Feralpi Salò si eclissa ben presto, mostrando un attacco non più brillante come in passato che non impensierisce mai seriamente Zima. Più determinato il Mantova, che si fa pericoloso due volte con Siniscalchi e una con Boniperti, anche se è troppo poco per impensierire l’attenta retroguardia della Feralpi Salò, l’unico reparto della squadra di Scienza a non aver tirato del tutto i remi in barca. Giulio Tosini

Marco, Rossini, Maglia, De Giorgi). All. Erra. ARBITRO D’Apice di Arezzo (VingoPancaldo Trifirò). (0-1) Ore 16 LECCE (4-3-3) Caglioni; Beduschi, Diniz, Abruzzese, Lopez; Salvi, Papini, Herrera; Lepore, Moscardelli, Gustavo. (Scuffia, Vinetot, Di Chiara, Mannini, Embalo, Doumbia, Miccoli). All. Bollini. AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini; Balzano, Cossentino, Magliocchetti, Amelio; Catinali, Geroni, Capua; Mangiacasale, Mosciaro, De Vena. (Despucches, Esposito, Sassano, Giannattasio, Giannusa, De Luca, Scognamillo). All. Marra. ARBITRO Mainardi di Bergamo (Robilotta-Manzolillo). (1-0) REGGINA (3-5-2) Kovacsik; Ungaro, Cirillo, Di Lorenzo; Gallozzi, Salandria, Armellino, Maimone, Benedetti; Insigne, Viola. (Cetrangolo, Mazzone, Camilleri, Velardi, Balistreri, Masini, Di Michele). All. Alberti. MELFI (4-3-1-2) Perina; Annoni, Di Filippo, Colella, Pinna; Agnello, Tundo, Fella; Nappello; Caturano, Tortori. (Gagliardini, Chiumarulo, Giacomarro, Gallo, Luparini, Cicerelli, Falomi). All. Bitetto. ARBITRO Formato di Benevento (Piazza-Bernabei). (0-2) COSI’ DOMANI Ore 12.30 Catanzaro-Salernitana (andata 1-2): Baroni di Firenze. Lupa Roma-Foggia (0-1): Piccinini di Forlì. Ore 14 Juve Stabia-Ischia (2-1): Capone di Palermo. COSI’ LUNEDI’ Ore 20.45 Martina-Barletta (1-2): Baldicchi di Città di Castello. LA CLASSIFICA ● Benevento* p. 65; Salernitana 64; Casertana* 56; Juve Stabia 55; Matera 53; Lecce 51; Foggia (-1) 49; Catanzaro 44; Barletta e Vigor Lamezia 39; Cosenza 36; Martina 35; Lupa Roma e Paganese 33; Melfi (-2) 32; Savoia 26; Aversa Normanna e Messina 25; Ischia 24; Reggina (-1) 22. (*una partita in più).


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Ciclismo R Domani la Classicissima numero 106 Domani la 106A Milano-Sanremo è il primo «Monumento» della stagione. Saranno 293 chilometri con il percorso classico: Turchino, i Capi (Mele, Cervo, Berta), Cipressa e Poggio. Dalla fine della discesa mancano 2,7 km all’arrivo

LA GUIDA 25 SQUADRE 200 CORRIDORI

PARTENZA: ARCO DELLA PACE Oggi punzonatura a Milano dalle 14.30 alla Scuola Nazionale di cinema (ex Manifattura Tabacchi), in viale Fulvio Testi 121. Domenica ritrovo in Piazza Sempione-Arco della Pace dalle 8.10.

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Alle 9.45 sfilata, la partenza alle 10.10 da Via della Chiesa Rossa. Arrivo a Sanremo in Via Roma verso le 16.30 CINQUE TEAM ITALIANI Al via 25 team di 8 corridori. I 17 del World Tour partecipano di diritto: sono Ag2r (Fra),

Astana (Kaz), Bmc (Usa), Etixx-Quick Step (Bel), Fdj (Fra), Iam (Svi), LampreMerida (Ita), Lotto-Soudal (Bel), Movistar (Spa), Orica (Aus), Cannondale-Garmin (Usa), GiantAlpecin (Ger), Katusha (Rus), Lotto Nl-

Jumbo (Ola), Sky (Gb), Tinkoff-Saxo (Rus), Trek (Usa). Le 8 invitate: AndroniSidermec (Ita), Bardiani-Csf (Ita), Bora-Argon 18 (Ger), CCC Sprandi (Pol), Colombia (Col), Nippo-Fantini (Ita), Southeast (Ita), Unitedhealthcare (Usa)

NOTIZIE DIRETTA SUL CANALE 59

Gazzetta Tv oggi dalle 14 Video esclusivo di Nibali Più Cancellara e Sagan

Guardate la grinta e la concentrazione di Davide Cimolai bambino: qui ha 8 anni. Categoria G3, correva per il Fontanafredda: è ai Tricolori a San Benedetto del Tronto del settembre 1998. In alto, la vittoria del 25enne friulano alla Parigi-Nizza. Pro’ dal 2010, prime due stagioni alla Liquigas prima della Lampre FOTO BETTINI

Lo riconoscete? E’ Cimolai L’Italia per stupire a Sanremo

1Prima il Laigueglia; poi il friulano, 25 anni, ha battuto Matthews, Bouhanni e

Kristoff alla Parigi-Nizza. «Fino a un mese fa non ero nessuno, ora me la gioco» con Colbrelli reduce dalla febbre, Modolo out, Viviani infortunato, Pozzato da verificare, quella di Cimolai è perlomeno una suggestione.

Ciro Scognamiglio cscognamiglio@gazzetta.it twitter@cirogazzetta

F

ino a un mese fa non era nessuno. E non è un insulto. Se lo dice da solo. «Sì, è così — Davide Cimolai riflette a voce alta —. Ma negli ultimi trenta giorni è cambiato parecchio e ora non mi resta molto da fare, se non restare tranquillo e crederci. Perché la Milano-Sanremo non si inventa. La vince un corridore che è andato forte o alla Parigi-Nizza, o alla Tirreno-Adriatico…». PROSPETTIVE Cimolai rientra alla perfezione in questa categoria. Per preparare la Classicissima ha scelto la Francia e lì, dopo aver sbancato il Laigueglia a febbraio, sul traguardo della quinta tappa ha sverniciato Coquard, Matthews, Bouhanni, Kristoff. Questo di certo non fa del 25enne friulano della Lampre-Merida un favorito del Mondiale di primavera, ma basta per ritagliarsi un ruolo da outsider. Oltre a incuriosire l’Italia ciclistica:

STORIA Cimolai è quello che qualche anno fa, rifiutando il posto fisso alle Fiamme Azzurre dopo gli ottimi risultati in pista, ha fatto saltare mamma e papà dalla sedia. «Un impiego così non si rifiuta a cuor leggero in effetti. Ma io sono determinato, testardo. Avevo deciso che sarei diventato un ciclista professionista». La «colpa» è di Odorico, il nonno materno. A trovare il nipotino ci andava in bici: solo dieci chilometri, ma abbastanza per farlo apparire un eroe agli occhi del piccolo Davide, che ha così deviato dalle passioni calciofile della famiglia. Una famiglia umile e concreta. «Papà Lindo fa l’operaio, il verniciatore del legno. Mamma Rossana la maestra d’asilo. Io mi sono diplomato geometra e sono cresciuto (assieme al fratello Edoardo) con il valore di restare sempre con i piedi per terra, e di guadagnarsi tutto con fatica e impegno».

TATUAGGI Il legame con la famiglia è anche nelle iniziali dei genitori e del fratello che si è tatuato sulla pelle. Di tatuaggi ne ha altri due: uno è il nome Greta, la sua ragazza, conosciuta un paio di anni fa dal parrucchiere. «Lavora a Pordenone in una società di brokeraggio. Mi ha calmato, nel senso che prima di incontrarmi con lei ero un discotecaro convinto, naturalmente a ottobre e novembre. Ora mi sono tranquillizzato… ma mi è rimasta la passione per la musica. Techno, house, elettronica».Il terzo tatuaggio è composto da

E BONIFAZIO CUCINA I GAMBERI Niccolò Bonifazio, 21 anni, compagno di Cimolai, è di San Lorenzo al Mare, ai piedi della Cipressa. La Sanremo gli passa da casa BOZZANI

tre stelle. Tre come i sogni sportivi di Davide. «La MilanoSanremo, il campionato del Mondo, una tappa al Tour». Diviso tra la residenza croata di Novigrad, Vigonovo di Fontanafredda e Sacile, il friulano si fa seguire nella preparazione da Claudio Cucinotta ed è convinto che con quella benedetta vittoria al Laigueglia abbia svoltato. «Nel ciclismo non ti inventi nulla. Io quest’inverno ho lavorato molto bene, mi aveva destabilizzato solo un po’ la bronchite presa dopo il Down Under, ma ho recuperato al meglio». Ma nella Lampre di Rui Costa e Pozzato, che schiera anche il giovanissimo (e talentuoso) Bonifazio, che ruolo potrà avere Cimolai? «Rui Costa e Pippo sono due jolly che possono inventare. Se poi passo bene il Poggio e si arriva in una situazione di corsa che mi è favorevole, cioè una volata... Finora nei tre sprint che ho puntato quest’anno, ho fatto due primi e un secondo. La Sanremo è un’altra cosa. Ma se arrivassi a giocarmela, allora non firmerei per un piazzamento».

Gareggiando con il diabete alla Milano - Sanremo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

● Oggi, dalle 14 alle 14.30, sintonizzatevi su Gazzetta Tv, canale 59 del digitale terrestre. Va in onda lo Speciale Sanremo, ricco di contenuti esclusivi. In studio Andrea Berton, la voce del ciclismo. Gli appassionati si potranno gustare un video esclusivo di Vincenzo Nibali, il re del Tour de France che alla Sanremo è arrivato terzo nel 2012: vedrete, le immagini vi stupiranno. E poi parlano due dei grandi favoriti della Classicissima di domani: Fabian Cancellara e Peter Sagan. In più, il pronostico di Francesco Moser, ospite ieri dei nostri studi per la consegna del premio Hall of Fame del Giro

Peter Sagan, 25 anni, 2° alla Sanremo 2013 BETTINI

CASO LICENZA

Astana: Commissione Uci deciderà il 2 aprile ● E’ attesa per giovedì 2 aprile la decisione della Commissione Licenze sul caso Astana: l’Uci, la federazione internazionale, ha chiesto la revoca della licenza World Tour per la squadra di Vincenzo Nibali e Fabio Aru dopo l’audit stilato dall’Istituto Superiore dello sport di Losanna. Il team kazako ha presentato il dossier difensivo (aveva tempo fino a ieri) e adesso la palla balza all’organo che si riunirà, salvo sorprese, giovedì 2 aprile a Ginevra (Svizzera). La decisione è appellabile al Tas, il Tribunale d’arbitrato sportivo.

TINKOFF-SAXO

Bennati ha recuperato Ci sarà anche Tosatto ● «I grandi favoriti siamo noi». Peter Sagan non ha dubbi all’antivigilia della grande sfida. A dare ulteriore morale al talento slovacco la presenza di Daniele Bennati, che ha recuperato dopo l’infortunio al tallone che l’aveva costretto al ritiro alla Tirreno-Adriatico. Quando ieri i due si sono incontrati nella sede italiana della Citroen, dove è stata presentata la squadra (Sagan, Bennati, Bodnar, Boaro, Breschel, Kreuziger, Juul, e Tosatto), un caloroso abbraccio ha sigillato quello che potrebbe essere un vero e proprio patto.

team novo nordisk

Il Team Novo Nordisk é la prima squadra al mondo composta esclusivamente da ciclisti professionisti con diabete.

Andrea Peron Ciclista professionista del Team Novo Nordisk, Borgoricco, Italia “Ho iniziato a pedalare quando avevo 10 anni. Sei anni dopo mi fu diagnosticato il diabete, ma questo non mi ha fermato.” Follow Team Novo Nordisk at: teamnovonordisk.com

#ChangingDiabetes


Ciclismo R

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I MITI DELLO SPORT

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CONTENUTO PREMIUM

Moser LO SCERIFFO PIÙ AMATO ORA E’ ROSA PER SEMPRE L'ANALISI di LUCA GIALANELLA

UN LAVORO? NO, GRAZIE IL CICLISMO ERA PASSIONE

A

distanza di decenni, perché corridori come Francesco Moser hanno la rara capacità di tenerti attaccato alla sedia con le parole? Con un buon bicchiere di vino in mano, staresti ore a sentire aneddoti e racconti. Francesco il contadino, che mamma Cecilia non voleva salisse in bici perché nei campi di Palù di Giovo sarebbe mancata una pala nella terra. Francesco che dice, a quasi trent’anni dall’ultima corsa (1987), che lui voleva e vuole vincere sempre. Quando si incontrano personaggi di così alto livello, che all’estero (e lo possiamo testimoniare, statene sicuri) sono anche più amati che in Italia, capisci che dietro lo sportivo c’erano uomini dalla tempra unica. E i campioni del passato, purtroppo, sono tutti così. Nel senso che il vuoto che ti lasciano dentro è pari ai trionfi e alle emozioni di cui hanno seminato la strada. La parola passione, per loro, non era certo uguale a chi la pronuncia adesso. Perché passione significava dare tutto per lo sport, dal primo all’ultimo giorno dell’anno, vivere per le classiche e i grandi giri, i criterium, le Sei Giorni. Un altro ciclismo e un altro mondo, è indubbio, ma quando vedi Francesco con i fratelli Aldo, il capostipite, e Diego, capisci perché in un paesino di 525 abitanti in Val di Cembra è stata scritta una delle pagine più particolari della storia del ciclismo mondiale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA STORIA di MARCO PASTONESI

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hissà se è stato Francesco Moser a scegliere il ciclismo o il ciclismo a scegliere Francesco Moser. Lui racconta che è stato suo fratello Aldo — Aldo il primo e Francesco il terzultimo dei 12 fratelli Moser — a dargli la prima bicicletta da corsa: «Ma siccome in quel momento servivo più ai campi come contadino che alla strada come corridore, i miei genitori chiedevano ad Aldo di rimandare il più in là possibile quel momento». Quel fatale momento. Perché, una volta in bici, ci sono voluti più di 20 anni prima che Francesco tornasse alle viti e ai meli. ELETTO Francesco Moser nella Hall of Fame del Giro d’Italia. Il quarto eletto — dopo Eddy Merckx, Felice Gimondi e Stephen Roche — nel paradiso della bicicletta. Ieri, a Milano: prima una visita nel cuore del giornale, poi una chiacchierata e una LA CHIAVE bicchierata (con i Moser è inevitabile: il vino è il sangue della terra) nel bike cafè Upcycle. A ruota libera. A cuore aperto. A spirito sciolto. Sulla prima corsa («Forato ma le sue vittorie: 3 Roubaix rientrato»), sulla seconda corsa («Vinta»), sul primo allena(1978, ‘79, ‘80), 2 Giri di dietro i fratelli («In saliLombardia, Sanremo ‘84, mento ta non mi staccai dalla loro ruoMondiale ‘77, Giro ‘84; ta, se ne stupirono, poi ammi57 maglie rosa e 23 tappe sero che qualche qualità dovevo pur averla»), sul primo Giro d’Italia («Nella Filotex, ma più che la Filotex era la Moser: Enzo direttore sportivo, Aldo, Diego e io corridori»), sul Tour de France («Merckx mi accusa di avere aiutato Thevenet a vincerlo, ed è vero, ma Thevenet mi chiese di aiutarlo, e Merckx no, se me lo avesse chiesto avrei aiutato lui»), su Merckx («Era il campione, il campionissimo, il Cannibale, vinceva Francesco Moser in rosa MOSNA quando voleva, e lo voleva sempre, finché nel 1975 anche lui cominciò a tramontare»), su Beppe Saronni («La nostra rivalità faceva parlare e scrivere, non ci piacevamo, e solo un anno fa, per la prima volta, ha acconsentito di venire ospite a casa mia per la presentazione di un libro di Beppe Conti su noi due, ma è sempre difficile sapere come Saronni la pensi veramente»), su Bernard Hinault («Selezionava le corse e, quando ne battezzava una, fosse anche la Parigi-Roubaix che pure odiava, non c’erano santi»), sugli altri corridori («Da Gavazzi a Baronchelli, da Contini a Panizza, si lamentavano perché i giornali li trascuravano per fare spazio a me e a Saronni, una volta ci fu anche uno sciopero con partenza ritardata di 10 minuti per protesta»), sui gregari («Coppa Bernocchi, fuga a due di Palmiro Masciarelli, mio gregario, e Maurizio Piovani, gregario di Saronni. A quello che mi risulta, tirò sempre Masciarelli perché Piovani faceva come Saronni, succhiava le ruote. Vinse Masciarelli. Il giorno dopo, sui giornali: ‘Guerra di gregari: vince Moser’»), anche sulla Milano-Sanremo («La corsa più affascinante e incerta, io la lascerei così com’è, l’unica alla portata di tutti, almeno alla partenza. Quando piove, premia il coraggio, quindi più gli attaccanti che non i velocisti. E via Roma le restituisce un finale più diritto, più aperto e

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● CON GINO E FAUSTO Francesco Moser, 63 anni, in visita alla Gazzetta, davanti alla storica foto di Gino Bartali e Fausto Coppi. Il trentino ha in mano il Trofeo Senza Fine che spetta al re del Giro ROBERTO BETTINI

DOPO MERCKX, GIMONDI E ROCHE, ANCHE IL TRENTINO ENTRA NELLA HALL OF FAME DEL GIRO D’ITALIA mo proprio Fignon, poi 3” a chilometro più veloce di Fignon, l’ingresso nell’Arena, la gente scandisce i secondi, infine il boato. E pensare che la prima persona che incontrai dopo l’arrivo, nel porticato dove ci fermavamo, fu Teofilo Sanson, che era stato mio sponsor: per un attimo quasi m’imbarazzai a portare sulla maglia la scritta, quella della Gis gelati, di un suo concorrente. E Fignon ci rimase male, se la prese, tirò fuori anche la storia dell’elicottero, che non aveva senso». Il Giro è l’Italia che salta in bici, è la primavera che pedala, è la storia che corre: «Il bello del Giro è che lo si vince o lo si perde tutti i giorni, tutte le tappe, tutti i chilometri».

● CON MAGLIA E BICI ORIGINALI Francesco Moser ha portato maglia rosa e bici originali del Giro 1984: sopra, in diretta a GazzettaTv BETTINI/MOSNA

più duro. Il mio favorito? Ancora Kristoff»). LENTICOLARI Soprattutto, in Moser, c’è quel Giro d’Italia del 1984: «Il cronoprologo a Lucca, ruote lenticolari, difficoltà a carburare, vittoria e maglia rosa. Subito dopo la cronosquadre, vittoria e maglia rosa per Laurent Fignon. Poi il Block Haus, Fignon in crisi, io a tutta, poco o niente aiutato dagli altri, ma di nuovo in rosa. Fino al tappone dolomitico, Fignon vola e io arranco, Fignon in rosa e io a cercare di riguadagnare secondi anche in volata, a Treviso chiedo a Bontempi e Rosola, superiori allo sprint, di lasciarmi vincere, non solo non mi lasciano vincere, ma stretto fra loro due rischio di volare, comunque terzo e qualcosa rosicchio. Poi la crono di Verona, ruote lenticolari decise all’ultimo momento del riscaldamento, quando incrocia-

RUGHE E VANGHE Moser, guai a chi ce lo tocca. Con quelle rughe che sembrano parenti lontane del porfido della Val di Cembra e parenti strette della Parigi-Roubaix, con quelle mani più adatte a brandire vanghe che a impugnare manubri, con quell’aria più da maestro di sci in relax che da maestro di vini in casual, con quella semplicità più da uomo della strada (asfalto e sterrati, pavé e muri) che da specialista della pista (eppure ore da record all’aperto e al chiuso, a superficie del mare e a livello del cielo), con quel realismo di chi ne ha vinte (primatista fra gli italiani: 273 vittorie su strada) ma anche perse, più con quella pratica del fare che con quella teoria del programmare, e sempre con quella sconfinata voglia di conoscere, provare, curiosare. «Era un altro ciclismo. Si correva dal Laigueglia al Lombardia, in linea, a tappe, i circuiti, poi le Sei Giorni e magari anche i cross. Si correva per vincere: erano sfide, lotte, combattimenti, battaglie, guerre, vendette, imboscate. Con il trascorrere degli anni, quando mi scoprii più buono, pensai che non ne valesse più la pena». Chissà se quel giorno fu Francesco Moser a lasciare il ciclismo o il ciclismo a lasciare Francesco Moser. Il ciclismo, non la bicicletta. Perché quella, il vecchio Sceriffo, non la lascerà mai. «Sono appena stato in Giappone, in un’isola, 100 chilometri il perimetro. E mi sono divertito da matti». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Formula 1 R Verso la Malesia

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA SPARATA

Andrea Cremonesi

I

l conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli e per Fernando Alonso ora è il momento degli esami. Dopo aver ripreso gli allenamenti nel suo rifugio di Dubai, aver seguito in collegamento satellitare le (pessime) prestazioni della McLaren-Honda a Melbourne, lo spagnolo è tornato in Inghilterra, al quartier generale di Woking dove mercoledì si è rimesso al volante del simulatore: l’unica cosa che in quella occasione non ha potuto provare e la resistenza al caldo umido che troverà a Sepang. O potrebbe trovare. Il condizionale è ancora d’obbligo perché anche se si sente ormai in forma,non è detto che lo spagnolo

Barrichello: «Schumi? È mio uno dei suoi titoli»

L’

RNon è scontato

che Fernando ottenga il via libera: allertato Magnussen Fernando Alonso, 33 anni, al volante della McLaren-Honda: lo spagnolo potrebbe di nuovo calarsi nell’abitacolo in Malesia se avrà il sì della Fia CANONIERO

possa davvero essere in pista nel secondo appuntamenti iridato fissato per il 29. RIFLESSI Prima di avere il via libera, Alonso deve superare alcuni esami, tre per la precisione, sotto la supervisione della Federazione internazionale dell’auto: il primo, che dovrebbe avvenire in queste ore (ma potrebbe anche essere già effettuato perché sono stati tenuti segreti sia il luogo sia la data) ha per protagonista un computer. Di che cosa si tratta? Qualche giorno fa Fernando aveva twittato un video mentre davanti a un pannello luminoso inseguiva delle luci intermittenti, spiegando che stava allenando i riflessi. L’esame dovrebbe consistere in un esercizio simile che serve a dimostrare di aver recuperato in pieno le proprie capacità reattive e cognitive. Questo è un esame a cui tutti i piloti iscritti al Mondiale si sottopongono prima dell’avvio della stagione, viene stilato per ciascuno un punteggio e ogni anno viene ripetuto. Il punteggio ottenuto non deve discostarsi di molto da quello ottenuto in precedenza. In caso di incidenti come quello subito il 22 febbraio a Montmelò dallo spagnolo, che ha comportato un trauma cranico, l’esame va ripetuto.

Alonso, le tre prove per tornare a correre

1Dopo un esame al computer per i riflessi, domani tre specialisti lo visiteranno a Cambridge, giovedì a Sepang l’ultimo ostacolo CAMBRIDGE Domani invece Alonso sarà all’Università di Cambridge. Lì sarà sottoposto a una dettagliata visita da parte di tre specialisti indipendenti ma ingaggiati dalla Federazione per l’occasione. A loro spetterà probabilmente valutare l’efficenza dei «nervi craniali», come vengono definiti dai medici. Una batteria di test dall’analisi dei riflessi della pupilla a quelli sulla «memoria breve» e «lunga» attraverso una serie di domande che possono apparire persino banali come la richiesta di pronunciare il proprio nome o la data di nascita. PARTENZA Se supererà questo passaggio, Fernando staccherà il biglietto per la Malesia, dove dovrebbe sbarcare mercoledì

dopo una sosta nella «sua» Dubai. E lì, al circuito di Sepang, lo spagnolo affronterà giovedì prossimo l’ultimo scoglio: l’esame definitivo sotto la regia di Jean Charles Piette, il delegato medico della Fia. L’esame probabilmente sarà più complesso di quello dei sette secondi (il tempo che un pilota deve impiegare per slacciarsi le cinture, togliere il volante, scendere dall’abitacolo e rimettere il volante al proprio posto). Sarà una visita rigorosa perché l’ultima parola sulla idoneità di Fernando ad affrontare i 56 giri nella serra di Sepang spetterà proprio al delegato medico federale. Per questa ragione, la McLaren ha già comunque pre allertato Kevin Magnussen, che da terzo pilota sarebbe comunque andato in Malesia.

MOTIVI In ogni caso nel prossimo fine settimana è lecito attendersi qualche colpo di piccone alla riservatezza con la quale è stato trattato il caso e che venga fatta un po’ di chiarezza su quanto è avvenuto sul circuito catalano ormai un mese fa: la Fia ha condotto una indagine, non è obbligata a renderne noti i risultati ma, visto il clamore, sarebbe un passo falso non farlo. Intanto, dal canto suo la McLaren fa sapere di sostenere al 100 per cento lo sforzo di Alonso di voler rientrare (stupirebbe il contrario), mentre dall’entourage del pilota giungono secche smentite su un deterioramento dei rapporti con il team di Woking che vengono, invece, definiti «squisiti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mercedes e Vettel, è stato cancellato il vostro GP di casa! ● Germania addio. Il Consiglio Mondiale della Fia ha rivisto ieri il calendario del Mondiale di F.1, eliminando l’appuntamento del 19 luglio dopo che Hockenheim e il Nürburgring sono stati costretti ad alzare bandiera bianca di fronte alle richieste eccessive di Bernie Ecclestone. Il calendario dunque scende a 19 gare. Certo, anche se la notizia era nell’aria, fa scalpore la cancellazione della gara di casa della Mercedes campione del mondo e del ferrarista Sebastian Vettel. Ma ormai in questa F.1 in piena crisi non ci si stupisce di niente!

MONDIALE SUPERBIKE

Rea prenota il GP di Thailandia Ma Bayliss ferma il tempo: 7° 1Nelle libere Lowes

1°, ma la Kawa ha il passo. Troy vola e si beve 2 birre: «Ho soli 4 kg in più del 2008»

Paolo Gozzi BURIRAM (THAILANDIA)

T

roy Bayliss ha fermato il tempo e si è ripreso la Ducati lasciata sette anni fa da triplice campione del Mondo. A quasi 46 anni ha in testa di tornare fenomeno, e può farcela. Nel battesimo della Superbike in Thailandia sul piatto, ma intrigante tracciato di Buriram il mitico australiano ha ricominciato con un promettente 7° tempo, ad un secondo dal

britannico Alex Lowes, 24 anni, quasi coetaneo del maggiore dei tre figli di Troy. Nella gara di casa a Phillip Island il Mito aveva corso al posto dell’infortunato Davide Giugliano, senza aver mai provato la Panigale né le Pirelli di oggi. Una follia che ci sta restituendo un fuoriclasse assoluto, l’unico ad aver sbancato nello stesso anno (2006) la Superbike e una tappa MotoGP. Il compagno di squadra Chaz Davies, 3° tempo, è già nel mirino ma sono alla portata anche l’iridato Sylvain Guintoli (Honda) e l’Aprilia capolista Mondiale di Leon Haslam. Solo lo strepitoso Jonathan Rea, jolly Kawasaki velocissimo sul passo, pare avere qualcosa in più in vista delle due gare più calde della storia: 39° l’aria e 61°C sull’asfalto. «Non ho sofferto affatto, anzi mi sono divertito come ai vecchi tempi» ha sorriso appena sceso dalla moto, neanche tan-

Troy Bayliss, 46, nelle libere sotto lo «sguardo» del re Rama IX, 87 ALEX PHOTO

to sudato e con una birra ghiacciata in mano. «Un paio me le posso ancora permettere, sono a 4 chili dal peso forma del 2008, li butterò giù in una settimana». E’ scontato che Bayliss stia già pensando alle prossime due gare (Aragon, 12 aprile e Assen sette giorni dopo), poi al

rientro del titolare alla Ducati si porrà il problema di schierare una terza moto. Impossibile lasciare a piedi il pilota più carismatico e amato della Superbike. «Al mattino (14° tempo a 1”9 da Rea, ndr) spingevo ma non sentivo la mia moto. Nella pausa abbiamo replicato la

mossa tecnica cui ricorrevamo in passato, funziona pure adesso.» GP d’Australia compreso, questo era il 4° giorno dal rientro, solo 630 km contro avversari preparati da precampionato lunghissimo: differenza enorme per un distacco sottilissimo. «Phillip era stata solo un assaggio (13° e 16°, gomme finite, ndr) serviva qualche giro in più per riprendere gli automatismi e capire dove mettere le mani. Ma avevo capito subito che posso andare forte». ● Risultati combinati delle 2 sessioni di ieri del GP Thailandia, 2° round del Mondiale (4.554 m): 1. Lowes (GBSuzuki) 1’34”685 media 173,808 km/h; 2. Rea (GB-Kawasaki) 1’34”893; 3. Davies (GB-Ducati) 1’35”288; 4. Haslam (GBAprilia) 1’35”288; 5. Sykes (GB-Kawasaki) 1’35”457; 6. Guintoli (Fra-Honda) 1’35”570; 7. Bayliss (Aus-Ducati) 1’35”690; 8. Baiocco (Ita-Ducati) 1’35”913; 9. Torres (Spa-Aprilia) 1’35”943; 10. Salom (Spa-Kawasaki) 1’36”055; 11. Mercado (Arg-Ducati) 1’36”105; 12. Van der Mark (Ola-Honda) 1’36”218; 13. De Puniet (Fra-Suzuki) 1’36”263; 14. Barrier (Fra-BMW) 1’36”308; 15. Terol (Spa-Ducati 1’36”391; 16. Camier (GB-Suzuki) 1’36”940; 18. Canepa (Ita-EBR) 1’37”692; IN TV: Italia1 trasmette il GP in diretta: ore 6.30 (gara-1), 8.10 Supersport e 10 (gara-2). © RIPRODUZIONE RISERVATA

uscita appare fuori tempo massimo, perché si parla di avvenimenti che sono accaduti ormai una decina di anni fa, e assume pure un sapore sgradevole se si tiene conto delle condizioni in cui si trova Michael Schumacher, dopo l’incidente di Meribel. Ma nemmeno le disgrazie riescono a cancellare certe ruggini del passato. Così Rubens Barrichello, che del campionissimo è stato compagno di squadra per sei stagioni (2000-2005), intervenendo al talk show dell’emittente brasiliana Tv Bandeirantes, non ha saputo trattenersi. «Tante volte ho aiutato Schumacher a vincere e uno dei suoi sette titoli mondiali avrebbe dovuto essere mio». ZELTWEG Una considerazione un po’ esagerata perché il brasiliano, seppure avesse (non ufficialmente) lo status di numero 2 (lui arrivò a dire di sentirsi un «1-bis»), non è mai sembrato davvero in grado di tenere testa al campionissimo nell’arco di una stagione. Ma è vero che in alcuni casi è stato frenato per favorire il compagno di squadra. Il più clamoroso fu quello del GP d’Austria 2002, passato alla storia per il perentorio ordine di scuderia lanciato via radio da Todt: «Rubens, let him pass for the championship» (fallo passare per il campionato, alla sesta gara dell’anno!). «Non volevo farlo — spiega Barrichello — però ricordo che mentre correvo mi era arrivata una comunicazione via radio che mi aveva fatto pensare alla mia famiglia. Allora ho deciso di alzare il pedale del gas. Sono convinto che il 99% dei brasiliani avrebbe fatto lo stesso se fosse stato nei mei panni. Se avessi rifiutato la mia carriera in F.1 sarebbe probabilmente finita quel giorno». © RIPRODUZIONE RISERVATA

TACCUINO

MOTOGP

Il casco di Marquez ● Marc Marquez ha presentato la nuova grafica del casco che userà in gara. Sulla sommità c’è sempre la formica, in bianco e nero su sfondo rosso. La mentoniera è invece blu. Dietro alla nuca, in grande evidenza, c’è il 93.

TRICOLORE RALLY

C’è il Ciocco ● (an.gat.) L’otto volte campione italiano Paolo Andreucci (Peugeot 208 T16 R5) difende da oggi il titolo nell’apertura della stagione al Ciocco. Giandomenico Basso (Ford Fiesta R5 Gpl) e Umberto Scandola (Skoda Fabia S2000) i rivali. Sono 14 le speciali per 158 km cronometrati, 12 oggi.


Tennis R A Indian Wells

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IL SINGOLARE

Servizio e velocità Federer dà lezione Berdych s’inchina 1Roger in stato di

grazia schianta il n. 6 del mondo: semifinale col canadese Raonic che batte Nadal

Fabio Fognini (a sinistra) e Simone Bolelli esultano AFP

Flavia Pennetta delusa dopo la sconfitta dei quarti REUTERS

Fabio-Flavia, si cambia: lui sorride e lei piange

1Fognini-Bolelli (11 su 11 nel 2015) riportano un doppio italiano in finale a un Masters 1000 dopo 26 anni. Pennetta k.o. dopo 3 match point

Vincenzo Martucci @VinceMartucci

M

iami-Indian Wells, Flor ida-Califor nia. Che staffetta, giovedì, fra i due doppi azzurri e Flavia Pennetta. Le «Cichi» hanno sepolto il nome d’arte e insieme il numero 1 del mondo della classifica Wta col quale hanno chiuso le ultime tre stagioni, e sono tornate a scindersi in due entità separate, Sara Errani e Roberta Vinci, alla ricerca di nuova gloria in singolare. Invece i «Chicchi» o i «Fichis» (se vincono), come si sono scherzosamente autodefiniti Fabio Fognini e Simone Bolelli, quando a gennaio si sono aggiudicati gli Australian Open, adesso si sono qualificati per la prima finale Masters 1000. Alla staffetta partecipa anche Flavia Pennetta che, per una volta, lascia il sorriso al fidanzato, «Fogna». Sconta la rimonta contro Maria Sharapova, mancando tre match point sul 5-4 del terzo set ed arrendendosi a Sabine Lisicki: non difende il titolo di 12 mesi fa, così, dal numero 16 del mondo scivolerà al 28. «Peccato, sono arrivata davvero vicina a un al-

tro importante traguardo. Comunque sono contenta del torneo. Se continuo a giocare così posso avere altre opportunità». La prossima settimana, nuova occasione a Miami, quindi passerà sulla terra: il 18-19 aprile al CT Brindisi per lo spareggio di Fed Cup contro gli Stati Uniti. EQUILIBRIO «Siamo felici», dicono gli sguardi del miglior doppio azzurro maschile da Camporese-Nargiso, anche più forte, come risultati. E più italiano che mai, poiché Nicola Pietrangeli che, con Orlando Sirola aveva vinto l’ultimo Major nostrano, al Roland Garros ‘59, era nato a Tunisi. Tecnicamente, umanamente e tatticamente Simo e Fogna si integrano alla grande: col bolognese che serve e picchia duro da fondo, e il ligure che si esalta in difesa e a rete, come un gatto. Tutti e due incostanti, di notevoli qualità tecniche ed estreme ambizioni, si esaltano sulle ribalte più importanti. Come dicono le semifinali degli Us Open 2011 degli Australian Open 2013. Poi si sono fermati per la diversa programmazione di Simone dopo la seconda operazione al polso.

2695

● i punti Atp di Simone Bolelli e Fabio Fognini, numeri 1 nella Race di doppio. Rojer-Tecau, secondi, sono distanzati di 1100 punti (1595).

28

● la classifica di lunedì di Flavia Pennetta (da 16): quasi 1000 punti da Sara Errani che sarà n° 13 o 14 a seconda del risultato della Jankovic (lu.mar.)

Forti però di due titoli Atp di specialità sulla terra, a Umago 29011 e Baires 2013, oltre che dell’amicizia. Così, quando si sono ritrovati, l’anno scorso in Davis, hanno battuto, in Argentina, Schwank e Zeballos, e, in Svizzera, ChiudinelliWawrinka, rilanciando il progetto-Masters. SCATENATI E in questi primi mesi del 2015, hanno fatto faville: a gennaio, hanno fatto saltare il banco sul cemento di Melbourne; ai primi di marzo, in Kazakistan, hanno piegato

Golubev e Nedovyesov, che avevano piegato gli olimpionici Federer e Wawrinka; a Indian Wells, hanno fatto fuori gli affiatati francesi Benneteau e Roger Vasselin (campioni del Roland Graros 2014), il fuoriclasse della specialità, Leander Paes, accoppiato a Klaasen, poi Rafa Nadl che faceva da chioccia all’altro spagnolo Carreno Busta, e quindi il solido binomio Dodig-Melo, 2 del torneo. Salvando tre palle-break su tre, chiudendo la contesa in appena un’ora, ancora senza perdere il servizio, e mettendosi in tasca già 134mila euro (da dividere per due) che diventeranno 274mila, in caso di successo. Da sbandierare insieme alle 11 partite vinte su 11 disputate quest’anno. Che significa aumentare il bottino attuale di 2095 punti nella classifica di doppio, verso il Masters di fine stagione, e quella individuale di specialità: Fognini è 19, Bolelli 26. Aggiungendo un’altra perla di prima qualità: l’ultima coppia italiana in una finale Masters 1000 era stata quella di Paolo Canè e Diego Nargiso, a Montecarlo 1989 (k.o. contro Smid-Woodforde). © RIPRODUZIONE RISERVATA

Che non è un signor nessuno, ma il numero 6 del mondo, pericolosissimo sulle superfici dure. Tanto che aveva superato il numero 2 in cinque degli ultimi nove duelli, inclusi Wimbledon 2010 e Us Open 2012. Stavolta, però, la partita proprio non c’è perché RogerExpress è più veloce e fluido che mai. E, aldilà del formidabile servizio (93% con la prima nel set iniziale, l’88% totale), che in 4 partite non gli ha fatto concedere alcuna palla-break, danza per tutto il campo come se avesse 20 anni e non quasi 34 (li compirà l’8 agosto), frastornando l’avversario con la varietà dei colpi, tirando da ogni posizioni e volando a rete, per risolvere gli scambi più in fretta possibile. Come da diktat di coach Stefan Edberg. Peraltro favorito dal comportamento di Berdych che s’abbatte e si autopunisce spegnendosi già con la sua arma-base, il servizio (appena il 61% di punti con la prima). v.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Roger Federer, numero 2 AFP

R

oger Federer è ancora disarmante col suo tennis champagne e ubriaca la lineare potenza di Tomas Berdych nei quarti di Indian Wells. Così, dopo un primo set con un solo break, nel secondo, il Magnifico umilia l’avversario rifilandogli un impressionante 6-0, col quale firma il successo numero tredici in diciannove confronti col ceco.

Il combined event di Indian Wells è in diretta tv: gli uomini su SkySport 2 alle 19 e alle 21.30, le donne su SuperTennis all’una UOMINI. Singolare, quarti: Federer (Usa) b. Berdych (R.Cec) 6-4 6-0; Raonic (Can) b. Nadal (Spa) 4-6 7-6 7-5 doppio, semifinali: BOLELLI-FOGNINI b. Dodig-Melo (Cro-Bra) 6-4 6-3; quarti: Pospisil-Sock (Can-Usa) b. Bob e Mike Bryan (Usa) 6-4 6-4; Matkowski-Zimonjic (Pol-Ser) b. InglotMergea (Gbr-Rom) 4-6 6-3 10-3. DONNE. Quarti: Lisicki (Ger) b. PENNETTA 6-4 6-7(3) 7-6(4); Jankovic (Ser) b. Tsurenko (Ucr) 6-1 4-1, rit.

«I campioni ai raggi X» n. 22 In edicola Errani & Vinci ● Sara Errani e Roberta Vinci, sono le protagoniste del numero 22 dei «Campioni ai Raggi X», l’opera della Gazzetta dello Sport questa settimana in edicola al costo di 4,99 euro più il prezzo del quotidiano. Sara, finalista al Roland Garros 2012, è stata numero 5 del mondo, Roberta è arrivata all’11, insieme hanno rappresentato il doppio femminile più vincente del tennis italiano, con 22 titoli (5 Slam), chiudendo le ultime tre stagioni al numero 1 del mondo.


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Siamo in onda! R

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il derby emiliano accende Gazzetta Tv

1Dalle ore 20 sul nostro canale in diretta l’anticipo della 8 di ritorno di serie A di basket tra Reggio e Bologna a

Massimo Oriani

S

ulla via Emilia, alla ricerca di un basket perduto ma più vicino al passato glorioso di quanto non lo fosse anni fa. Reggio Emilia-Bologna è l’anticipo della ottava giornata di ritorno del campionato di serie A di basket, ed è anche il fiore all’occhiello della giornata di Gazzetta Tv, con la diretta dalle ore 20 dagli studi di via Rizzoli e palla a due dal PalaBigi alle 20.30 col commento tecnico di coach Dan Peterson. Senza dimenticare la replica di «Sottocanestro» (12.30 e 18.05) che ha visto ospite il presidente federale Gianni Petrucci. Domani poi, nel corso di Gazzetta News delle 23.15, gli highlight di tutte le altre partite della giornata. DIFFICOLTÀ Alla vigilia dell’avvio della stagione, Reggio era una delle candidate per dar fastidio a Milano. Nonostante un quarto posto con 6 punti di vantaggio sulla quinta che di fatto la mette al riparo da rischi (pur con 8 giornate ancora da disputare), la Grissin Bon sta attraversando un momento difficile.

I PROGRAMMI SOTTOCANESTRO BIS ALLE 12.30

no vinto 9 gare in fila, dopo aver ceduto il passo a Cremona al debutto. Non sarà quindi facile per la Virtus colpire una Reggiana pur ferita.

clic

COME RISINTONIZZARE I VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59 ● Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando 2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV 5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca Soluzione dei problemi Se avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key 1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciar avviata la configurazione 3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK

Questa la programmazione odierna di Gazzetta Tv MATTINA Dalle 7 alle 9 Gazzetta News Ore 9 11X90 Ore 9.05 Sport Science Ore 10 11X90 Ore 10.05 Bomber

Ha perso 3 delle ultime 4 gare di campionato e deve fare i conti con i tanti infortunati (Cervi, Silins, Cinciarini rimesso insieme con lo scotch per stasera) e con un Drake Diener che non sta confermando la stagione da mvp dell’anno scorso con Sassari. Ma in casa i reggiani han-

Ore 11 11x90 Ore 11.05 Pazzi per i derby Ore 12 11X90 Ore 12.05 +3 Fantanews Ore 12.30 Sottocanestro (replica) POMERIGGIO Ore 13 Gazzetta News Ore 13.30 Gazzetta News

Jeremy Hazell (Bologna) contro Drake Diener (Reggio) nel derby d’andata CIAM

Ore 14 Gazzetta News Ore 14.30 Magazine - Marzo Snowboard Ore 15 11X90 Ore 15.05 The Speedgang Ore 16 11X90 Ore 16.05 Explorers - Avventure pericolose Ore 16.30 Le nuove forze del calcio

CIFRE Il duello chiave potrebbe essere quello tra due difese che hanno entrambe punti deboli. Quella di Menetti concede il 34.7% da tre (decima in A), quella di Valli oltre il 50% (52.1) da due (12°). Bologna tira col 35.7% dall’arco (5°), Reggio col 53% da due (3°). Quindi il tallone d’Achille di entrambe coincide col punto di forza degli avversari. «Per vincere dovremo limitare i loro esterni – dice coach Valli – Cinciarini, Diener e Kaukenas. Dobbiamo sfruttare quel piccolissimo vantaggio che potremmo avere sotto canestro, vista l’assenza di Cervi. Difesa, palla dentro l’area e cercare di giocare con molti passaggi ogni possesso sono le cose che ci siamo ripromessi di fare». E proprio per supplire alla assenza del centro azzurro, Reggio sta guardandosi attorno alla ricerca di un lungo a gettone. Appuntamento alle 20 su Gazzetta Tv per scoprire come andrà a finire. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ore 16.45 Tuttogol (replica) Ore 17 11X90 Ore 17.05 Campioni a confronto Ore 17.30 Campioni a confronto Ore 18 11X90 Ore 18.05 Sottocanestro (replica) Ore 18.30 Condò Confidential (Di Francisca), replica Ore 19 Gazzetta News

LA GUIDA Grissin Bon senza Cervi e Silins e con Cinciarini acciaccato (f.p.-l.a.) Il derby tra Reggio Emilia e Bologna (arbitri Mattioli, Sardella, Attard) è l’anticipo in diretta su GazzettaTv della 23a giornata di Serie A. Reggio senza Cervi e Silins entrambi k.o. per problemi ad un polpaccio. Il pivot azzurro dovrà stare fuori un mese, mentre l’ala resterà ai box ancora una settimana. In difficoltà anche Cinciarini che da alcuni mesi soffre per un’infiammazione ai muscoli peronei. Il play reggiano stringerà i denti per giocare il derby, ma poi si fermerà per almeno 10 giorni saltando la trasferta a Capo D’Orlando. Virtus al completo: Hazell e Gaddy hanno avuto problemi a una caviglia negli ultimi giorni ma saranno regolarmente in campo. Domani, ore 18.15: Brindisi-Cantù; Roma-Pistoia; Trento-Avelino; VareseCremona; Sassari-Capo d’Orlando; Caserta-Venezia (ore 20.30, diretta Rai Sport 1). Lunedì: Pesaro-Milano (ore 20, diretta Rai Sport 1). CLASSIFICA: Milano* 38; Venezia 34; Sassari 32; Reggio Emilia 30; Trento, Brindisi 24; Bologna (-2) 22; Cremona, Pistoia, Cantù* 20; Avellino, Roma, Capo d’Orlando 16; Varese, Pesaro 14; Caserta (-1) 7. * una gara in meno.

Ore 19.30 Gazzetta News SERA Ore 20 Basket: aspettando la partita (live) Ore 20.30 Basket, Reggio EmiliaBologna (live) Ore 22.30 Condò Confidential (replica) Dalle 23 alle 24 Gazzetta News


Basket R Top 16 Eurolega

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Milano spaventa il Fener La beffa arriva da Vitoria

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LA NOVITA’

1I turchi in fuga nel 4° periodo. I baschi vincono, EA7 quasi fuori

Banchi: «Mi è piaciuto il messaggio, manteniamo questa durezza» FENERBAHCE

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MILANO

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LA GUIDA Giovedì al Forum con gli spagnoli

(22-14, 42-45; 65-61) FENERBAHCE ISTANBUL: Zisis 5 (1/3, 0/1), Cetin, Bogdanovic 25 (5/6, 3/6), Bjelica 13 (2/2, 1/2), Savas 10 (5/7); Hickman 10 (1/1, 1/2), Goudelock 9 (3/6, 1/3), Erden 3 (1/1), Vesely 14 (6/8), Preldzic 7 (3/6), Yurtseven 2 (1/1), Mahmutoglu (0/1 da 3). All.: Obradovic.

In un girone dove le prime tre fanno corsa a parte (Cska Mosca, Fenerbahce e Olympiacos, già certe dei quarti di finale), l’aritmetica tiene ancora in vita Milano. Che però ha due vittorie in meno di Efes e Vitoria, attualmente al quarto posto, ultimo utile per qualificarsi ai playoff. A tre giornate dalla fine, all’EA7 non resta però che sperare di vincerle tutte e puntare su almeno 2 k.o. di spagnoli e turchi, battendoli intanto negli scontri diretti e magari ribaltando la differenza canestri con l’Efes (-2, all’andata al Forum). Tenendo inoltre conto che in corsa c’è anche Nizhny (che ha il vantaggio della differenza canestri sull’Olimpia). Insomma, serve un miracolo.

EA7 MILANO: Hackett 8 (2/4, 1/3), Gentile 19 (5/11, 0/2), Cerella (0/1), Melli 6 (2/5 da 3), Samuels 7 (3/5); Ragland (0/2, 0/1), Brooks 21 (6/9, 3/9), Moss 3 (0/1, 1/1), Kleiza 8 (1/3, 2/3), Elegar 5 (2/3): N.e.: James, Gigli. All.: Banchi. ARBITRI: Radovic (Cro), Conde (Spa), Jasevicius (Lit). NOTE - T.l. Fen 24/29, Mil 12/19. Rim.: Fen 36 (Bjelica, Vesely 9), Mil 28 (Kleiza, Samuels 4). Ass.: Fen 20 (Bjelica 6), Mil 16 (Brooks 5). Usc. 5f.: Kleiza 37’27” (86-74) con antisportivo e tecnico. Progr.: 5’ 93, 15’ 33-27, 25’ 53-53, 35’ 77-69. Spett.: 12.687.

Girone E Stella Rossa BelgradoBarcellona 73-77; Maccabi Tel AvivZalgiris Kaunas 79-72; Alba BerlinoGalatasaray 75-68. Ieri: Panathinaikos-Real Madrid 85-69 (Pappas 22, Nelson 16; Carroll 16, Fernandez 12). Classifica: Real Madrid 9 vinte-2 persa; Barcellona 8-3; Maccabi 7-4; Panathinaikos 6-5; Alba Berlino 5-6; Zalgiris Kaunas 4-7; Stella Rossa 3-8; Galatasaray 2-9. Girone F Efes Istanbul-Nizhny Novgorod 79-75; Unicaja Malaga-Cska Mosca 77-95. Ieri: Fenerbahce-Milano 98-77; Vitoria-Olympiacos Pireo 74-73. Classifica: Cska, Fenerbahce 9-2; Olympiacos 8-3; Efes, Vitoria 5-6; Nizhny, Milano 3-8; Malaga 2-9. Prossimo turno: Milano-Vitoria (26/3); Fener-Malaga; Olympiacos-Efes; Nizhny-Cska. * ai quarti le prime 4 di ogni girone.

Vincenzo Di Schiavi

P

iù che il Fenerbahce fa male l’Olympiacos. Che a Vitoria perde in volata, condannando Milano a un’impresa disperata. Ora i baschi e l’Efes hanno due vittorie in più. Anche un filotto nelle ultime tre partite probabilmente non basterebbe. E non sarebbe un’eresia ipotizzarlo se Milano fosse quella dei primi 30 minuti di Istanbul. Perchè il Fenerbahce, al momento, è il meglio che c’è in Europa. Ma lo si è visto solo negli ultimi 10 minuti, quando dietro ha alzato un muro, Bogdanovic ha infilato le triple spaccagambe, Bjelica è scivolato via a chiunque e Vesely ha distrutto Samuels. Davanti a questo Fener si devono ancora presentare Efes e Vitoria. Possibile che facciano la stessa fine. Ma, forse, per Milano è troppo tardi. «Abbiamo interpretato bene la partita, con maturità — dice Banchi —, controllando bene l’area e giocando un gran primo tempo contro una squadra di grande consistenza. Alla lunga

Alessandro Gentile, 22 anni e 22 punti di media nelle ultime tre gare di Eurolega: è il miglior realizzatore di Milano in Europa a 17 di media AFP

la stanchezza ha tolto qualità al nostro gioco e soprattutto alle scelte di tiro. Ma abbiamo mandato un buon messaggio». NOVITÀ Cerella in quintetto non è l’unica novità. Ce ne sono altre più sostanziali: Milano regge l’impatto fisico del match ed è più pimpante a rimbalzo offensivo. Tirasse anche bene, povero Fener. E invece i 6 rimbalzi là davanti vengono congelati da un 0/8 al tiro, che diventa 1/10 prima che Bogdanovic sganci le due triple del +12 (17-5). Sono passati 8 minuti, sembra il de profundis e invece, da questo momento, comincia un’altra partita. Milano aggiusta la mira, scopre Elegar, final-

mente un lungo da Eurolega oltre a Samuels, si mette nelle mani dei sui bomber (Gentile e Brooks) e sfrutta un Hackett da battaglia. Spiazzando i turchi. Si procede a spallate: l’EA7 piazza un 9-0 timbrato dal punto numero 11 di Gentile in 12’; il Fener risponde con un 8-0 prodotto col quintetto pesante; Milano controreplica con un 12-1 segnato dalle penetrazioni di Hackett e le invenzioni di Brooks che, in uno contro uno sembra quello che si vede in Serie A. La tripla di Moss vale il primo vantaggio (34-35) che sale a +5 (40-45). Hackett ha 2 falli e va gestito. Ragland è falloso e inutile, così Banchi punta sull’inedito binomio in regia:

Brooks e Gentile a portar palla. Milano chiude il secondo quarto con un 31-20 di parziale. Si balla. L’EA7 c’è, eccome. Almeno fino a quando Melli infila la tripla del 58-60, ultimo vantaggio acceso dai numeri di Brooks (21 punti in 27’). Poi si torna alla realtà. E Milano scorge l’abisso. I turchi infilano un break di 12-1 che dà il +10 (73-63), mentre l’EA7 abusa del tiro da tre. Ne infila due il pallido Kleiza, mentre dietro il Fener ha già piantato le proprie insegne nell’accampamento milanese coi suoi lunghi. Termina in goleada con 33 punti della banda Obradovic nell’ultimo quarto. E forse, l’Europa si ferma qui, © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente Petrucci, 69, ieri a Gazzetta TV

Basta sorteggio Petrucci torna al designatore 1Il presidente della Fip ospite

di Gazzetta Tv annuncia la mossa per la prossima stagione

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l presidente della Fip, Gianni Petrucci, ospite di Gazzetta Tv, ha lanciato in diretta la sua prossima mossa: «Proporrò l’abolizione del sorteggio arbitrale — ha detto il n.1 Fip —. Devo tutelare la categoria, sono stanco che si attacchino sempre gli arbitri. La Fip li deve difendere, non posso sopportare che i presidenti li indichino come colpevoli delle sconfitte. Il sorteggio non ci deve essere, lo dice la storia, il buonsenso, non aiuta a migliorare la categoria arbitrale, solo un tecnico, capace di valutare le singole qualità e li deve mandare a certe partite. Non ci si fida del designatore? Frasi vecchie, nemmeno più originali... La Federazione ha il diritto di abolire il sorteggio e tornare alle designazioni, lo eserciterò in accordo con la Lega, parlando con tutti i presidenti. Mi auguro che questa novità possa già entrare in vigore la prossima stagione». EMERGENZA Siamo d’accordo col Presidente che sia meglio designare gli arbitri. Purtroppo, l’introduzione del sorteggio fu una decisione di emergenza, presa nel 2012 dall’allora presidente Dino Meneghin, per dare un taglio ad un periodo nero del basket italiano, con sospetti, intercettazioni e mancate inchieste da parte della Procura federale, designazioni inspiegabili e con punti interrogativi anche sul modo stesso di giudicare gli arbitri. Il sorteggio ha rasserenato l’ambiente: non ci sembra che ci siano state particolari critiche e polemiche in questi anni. Però se il ritorno al designatore, che sarà solo federale e non una coppia con un rappresentante della Lega, servirà anche per sancire il ritorno alla normalità, ci deve essere un taglio netto con uomini e metodi del passato. TRE OBBIETTIVI Petrucci, oltre a trattare i temi caldi, giocatori italiani, Nazionale, struttura dei campionati ha parlato dei suoi obbiettivi nella seconda parte del mandato: «Voglio portare serenità per gli imprenditori che devono credere nel basket. Poi un risultato sportivo che serve per far crescere il nostro sport. E infine la cultura sportiva, del gruppo che lavora per il bene comune che c’era ai tempi di Porelli senza conflitti interni: è l’etica dello sport che deve sempre vigere». chiabo

NBA

Durant, stagione finita. Addio ai Thunder? 1Il dolore al piede non passa, in estate potrebbe essere ceduto. Intanto l’ex Harden ne segna 50 contro Gallinari Massimo Oriani

D

iciamo la verità: ce lo aspettavamo. Kevin Durant non tornerà a giocare per i Thunder nella stagione in corso, molto probabilmente neppure se Oklahoma City dovesse riuscire a restare all’8° posto a Ovest e centrare i playoff. Pur senza annunciarlo ufficialmente, il gm Sam Presti ieri ha parlato di «stop a tempo indeterminato» visti i mancati progressi al piede operato il 23 febbraio per rimpiazzare una vite già inserita in un precedente in-

tervento. Il silenzio attorno al rientro dell’mvp aveva sollevato dubbi sul fatto che potessimo rivederlo in campo in tempi brevi. E per una squadra che dovrà fare a meno anche di Serge Ibaka per oltre un mese, il colpo è durissimo. FUTURO E apre scenari per il futuro che non sono certo tranquillizzanti per i tifosi di Okc. Durant ha ancora un anno di contratto (a 21 milioni), Westbrook senza di lui sta viaggiando a una tripla doppia di media (34 punti, 10 rimbalzi e 10 assist nelle ultime 10 gare), insie-

me hanno centrato una finale in 7 anni ma l’impressione è che uno tolga spazio all’altro. Forse Presti farebbe bene a tastare il mercato e capire cosa potrebbe ottenere in cambio di Durant in estate. Investimento peraltro a rischio perché, nonostante il talento smisurato, il problema al piede è molto delicato e non offre garanzie per un futuro senza ricadute. Basti pensare a Bill Walton. DESTINAZIONI Dove potrebbe andare Durant? Washington è casa sua, in molti fanno due più due e parlano dei Wizards come

favoriti. La Grande Mela resta sempre attraente, ma il macello di quest’anno dovrebbe metter paura a chiunque. Boston ha talento, scelte da cedere a go go e spazio sotto il tetto salariale: con lui e un altro mezzo big potrebbe essere da titolo nel 201516. BARBA E i Thunder? Pagano la scelta di Presti di cedere Harden per tenere Ibaka. Considerato una delle menti più brillanti della nuova generazione dirigenziale, ha scommesso sulla coppia Westbrook-Durant, perdendo. Certo, a posteriori è fa-

cile dirlo, ma i fatti dipingono questo quadro. Giusto per gettare sale nella ferita, Harden giovedì notte, mentre l’attenzione dell’America dei canestri era concentrata sul torneo Ncaa, ne ha messi 50 (con 22/25 ai liberi) contro i Nuggets di Gallinari (10 punti), riaccendendo il dibattito sul premio di mvp. Qualcuno ha da tempo incoronato Steph Curry come il n.1, vista la straordinaria stagione dei Warriors, che dovrebbero chiudere comodamente primi a Ovest (se non in assoluto). C’è anche chi inserisce LeBron nella conversazione. Lo meriterebbero tutti e tre. Ma se Harden continua così... © RIPRODUZIONE RISERVATA

Kevin Durant, 26 anni, resterà ancora a lungo in borghese REUTERS

Risultati: New York-Minnesota Timberwolves 92-95 dts (Bargnani 14); Houston-Denver 118-108; Phoenix -New Orleans 74-72; Lakers-Utah 73-80.


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Rugby R Le azzurre dell’ovale

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL FENOMENO

CONTENUTO PREMIUM di trovare ragazze da mandare in campo era un altro limite, e lo stigma dello sport «da uomini» faceva il resto. In Italia c’erano una decina di squadre, radicate soprattutto in Veneto. «Ora non è più così — prosegue Tonna —. Abbiamo creato una Coppa Italia di rugby a 7. Si gioca su metà campo, perché gli spazi più stretti invogliano anche le ragazze già grandi a provare. E’ stato un successo: oggi all’attività partecipano 80 squadre, di tutto il Paese». Non solo in Veneto: Lombardia e Toscana sono tra le regioni leader di questo format tutto italiano. E poi, per la prima volta, in Nazionale si sta facendo avanti la generazione delle rugbiste «native». «Penso a Beatrice Rigoni — racconta la capitana, Silvia Gaudino —. E’ un’atleta completa, tecnicamente molto preparata». «Ha 19 anni, gioca a Padova e ha fatto tutte le giovanili — aggiunge Tonna —. Da ragazzina, al Topolino, aveva vinto per un paio di volte il trofeo “Grillotalpa”. Strappava un sacco di palloni dalle braccia dei maschietti. Grazie a ragazze come lei, ora c’è più competizione in Nazionale».

Il centro Beatrice Rigoni, il pilone Awa Coulibaly, il tallonatore Melissa Bettoni e il centro Michela Sillari festeggiano la vittoria contro la Francia FAMA

L’IMMAGINE Le azzurre non vivono di rugby. Sono tutte lavoratrici. O studentesse, come Sofia Stefan, Melissa Bettoni e Awa Coulibaly, che giocano e frequentano l’università a Rennes. «Siamo stati noi a spingerle all’estero, per un’esperienza di vita — continua Tonna —. Fanno dei sacrifici, come tutte. Però amano il rugby, e non rinunciano alla loro femminilità. É finito il tempo dello stereotipo della rugbista grossa e sporca di fango. Il rugby delle donne è attraente e tecnicamente valido almeno quanto quello degli uomini. È ora che si investa, anche a livello di immagine». «Vedere le nostre partite è bello — aggiunge Silvia Squadre campionato di rugby a 15 ( le città) Gaudino —, il pubblico sta crescendo e le ragazze FRIULI Squadre coppa Italia di rugby a 7 sono sempre più invogliate a provare». La via è VENEZIA quella giusta. Oggi alle 18.30, per Italia-Galles si TRENTINO GIULIA LOMBARDIA apriranno le porte del Plebiscito di Padova (diret3 PIEMONTE ta streaming su federugby.it). Le azzurre cercano 5 la terza vittoria nel Sei Nazioni, impresa mai riu18 6 scita a una nostra Nazionale. Mille biglietti sono stati venduti in prevendita, oggi si spera di strap1 1 Treviso parne almeno altrettanti. Perché il futuro delCasale l’ovale italiano è sempre più rosa. Padova

Rugby rosa DONNA FELICITÀ L’ITALIA VINCE E SBOCCIANO CLUB LA STORIA di SIMONE BATTAGGIA

B

adia è terra di rugby. Lì, nel cuore del Polesine, la palla ovale non è la quarta scelta dopo calcio, basket e pallavolo, ma la prima. Qualche tempo fa, però, è successa una cosa strana. Dopo una serie di allenamenti nelle scuole, al campo si sono presentate più bambine che bambini. E il club ha dovuto adeguarsi, mettendo in piedi un settore giovanile in rosa. Non è un caso, forse, che nello stesso paese, sabato scorso, la nazionale femminile abbia battuto 17-12 la Francia, la vittoria più importante della sua storia. DA 1000 A 7000 Era già successo due anni fa, di battere le Bleues. Anche allora era successo nel Sei Nazioni e anche allora in casa, a Rovato. Finì 13-12. La vittoria di sabato, però, ha un peso specifico maggiore. Le francesi venivano da tre successi consecutivi e puntavano al Grande Slam. Nell’autunno scorso avevano chiuso al terzo po-

sto il Mondiale disputato in casa — l’Italia non si era qualificata —, un torneo memorabile per qualità del gioco e per coinvolgimento popolare. Le partite del campionato femminile, in Francia, vengono trasmesse in tv. Ma anche in Italia, il rugby femminile è in crescita. Con numeri diversi, ma con la stessa vitalità. Maria Cristina Tonna, molto più che un’ex azzurra, è responsabile del settore rosa della Fir. «Dieci anni fa le giocatrici erano poco più di 1000, ora siamo oltre le 7000 — racconta —. Di certo la visibilità dell’Italia maschile ha influenzato il boom, ma la parte più importante l’hanno fatta i successi delle ragazze. Tra l’altro, siamo l’unica nazionale azzurra ad aver vinto in Galles. A cambiare però è stata la mentalità. Oggi una bambina che si avvicina al rugby vede un futuro da sportiva davanti a sé».

Riviera del Brenta

Monza Torino

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6

VENETO

2

MARCHE

4

Colorno Bologna

2 LIGURIA EMILIA ROMAGNA

8

2

1

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UMBRIA

Perugia

TOSCANA

6

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IN TUTTA ITALIA Fino a pochi anni fa non era così. Le poche bambine coinvolte nel minirugby lasciavano a 12-13 anni ed erano perse, perché non esistevano campionati giovanili. La necessità

SABATO IL TRIONFO SULLA FRANCIA, OGGI IL GALLES: «IL NOSTRO È UN GIOCO DIVERSO, PIÙ ATTRAENTE»

Frascati

ABRUZZO

1

MOLISE

2

PUGLIA

4

SICILIA

Artena Benevento

CAMPANIA

5

4

L’Aquila Roma

LAZIO

SARDEGNA

1

12

5

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LA MAPPA ITALIANA

CALABRIA

1


Rugby R Sei Nazioni

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Venditti-North arieti contro Italia, in 70.000 per l’onore CLASSIFICA Pt G V N P

PER LA VITTORIA FINALE

Inghilterra e Irlanda in pole Ai Bleus resta la matematica

A ROMA ALLE 13.30 TV DALLE 12.40 SU DMAX (CANALE 52 DEL DIGITALE) F S Diff

INGHILTERRA

6 4 3 0

1 102 65

37

IRLANDA

6 4 3 0

1 79 46

33

GALLES

6 4 3 0

1 85 73

12

FRANCIA

4 4 2 0 2 68 46

22

ITALIA SCOZIA

2 4

-79

1 0 3 42 121

ITALIA

GALLES 11 VENDITTI

ULTIMA GIORNATA ITALIA-GALLES OGGI ORE 13.30 SCOZIA-IRLANDA OGGI ORE 15.30 INGHILTERRA-FRANCIA OGGI ORE 18

14 NORTH 6 MINTO

0 4 0 0 4 63 88 -25

In caso di arrivo alla pari, conta la differenza punti fatti/subiti nell’arco del Torneo

ALLENATORE: Brunel

12 MASI

9 GORI

15 MCLEAN

3 JARVIS

10 HAIMONA

7 WARBURTON (CAP.) 5 A.W. JONES

4 BIAGI 2 2 GHIRALDINI BALDWIN (CAP.)

8 VUNISA 13 MORISI

A DISPOSIZIONE: 16 Manici 17 Al. De Marchi 18 Chistolini 19 Geldenhuys 20 Barbieri 21 Palazzani 22 Orquera 23 Bacchin

1 RIZZO

13 J. DAVIES 15 HALFPENNY

8 FALETAU 4 CHARTERIS

5 FURNO

10 BIGGAR

1 3 7 MA. BERGAMASCO CASTROGIOVANNI EVANS

9 WEBB

12 ROBERTS

6 LYDIATE 11 L. WILLIAMS

14 SARTO Arbitro: DOYLE POLLOCK (Nuova Zelanda)

ALLENATORE: Gatland

A DISPOSIZIONE: 16 Owens 17 Gill 18 Andrews 19 Ball 20 Tipuric 21 G. Davies 22 Priestland 23 S. Williams RCS

L’AZZURRO

IL RIVALE

Giamba, l’uomo della felicità «Il Galles è tosto Ma ci rifaremo» 1«Hanno i trequarti più forti, ma

non sarà un’altra Francia» Olimpico esaurito, spinta in più per gli azzurri Simone Battaggia ROMA

V Giovanbattista Venditti, 26 caps azzurri, compirà 25 anni il 27 marzo LIVERANI

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engono per vincere, ovviamente. E vengono per sommergerci di mete. Sono stati loro, sabato, a riaprire il Torneo battendo l’Irlanda e vogliono essere loro, oggi, a prenderselo. Anche per fare uno sberleffo al Comitato del Sei Nazioni, che ha mandato copie del trofeo a Edimburgo e a Londra, ma non a Roma. Ai gallesi serve segnare tanto, e concedere poco o nulla all’Italia. Che però non può, non deve replicare lo 0 contro la Francia. Per rispetto verso sè stessa, per il buono che ha mostrato nel Torneo, e per i 70mila che anche oggi riempiranno l’Olimpico.

IL TALISMANO Servirà la mischia, innanzitutto. Per quanto la Francia sia forte davanti, non esiste che il pacchetto azzurro prenda carrettini da 10 metri. E poi serviranno fiato e muscoli, per sfidare trequarti esplosivi in attacco e impermeabili in difesa. Caratteristiche che non mancano a Giovanbattista Venditti. Nei giorni di gioia vissuti dall’Italia negli ultimi anni, c’è sempre stato il suo zampino. Italia-Francia 2013: scaraventa in touche Fall nell’ultimo assalto e al fischio finale celebra il 23-18 con un urlo alla Tardelli. ItaliaIrlanda 2013: si intrufola tra le maglie verdi e sfonda per la sola meta del 22-15, sancita dal Tmo. Scozia-Italia 2015: cattura il rimbalzo del calcio spedito

sul palo da Haimona e trova lo spazio per appoggiare la palla sulla linea: è la meta della riscossa azzurra, anche questa assegnata dal Tmo. «Io di mete chiare non ne faccio — scherza il 24enne trequarti ala abruzzese delle Zebre, al 27° cap —. In realtà a Murrayfield ho avuto anche tanta fortuna. Due centimetri da una parte, o dall’altra, e tornavamo con tre punti oppure senza nulla, e invece quel palo ci ha aiutato. Io però nei calci parto sempre davanti agli altri, vado a caccia, più che altro per mettere pressione agli avversari in caso di errore del calciatore, per non dare alla difesa un possesso facile. Lì è andata bene». I DETTAGLI Contro il Galles Venditti ha giocato una sola volta, nel 2013. A Roma finì 926. «Non fu la nostra miglior partita di quel Torneo. Il Galles di oggi mi piace la completezza dei trequarti. Di così completi non ne ho mai visti. Sono veloci, grandi, grossi, placcano duro e sfidano le difese. North sarà il mio avversario diretto. È imponente, esuberante, forte nei palloni alti e fa sempre la scelta giusta». Resta la necessità di lasciarsi alle spalle lo 0-29 preso dalla Francia, e i tanti possessi sprecati per banali errori di controllo dell’ovale. «Ho toccato 6-7 palloni — riprende — e non tutti sono stati di buona qualità. Abbiamo commesso tanti errori individuali, la pioggia non ha aiutato ma noi abbiamo dedicato poca attenzione ai dettagli. Comunque abbiamo avuto poco tempo per pensare a quella sconfitta. C’era un giorno in meno per preparare il match, i carichi sono stati diversi, abbiamo cercato di gestire lo stress e la stanchezza che alla fine del Sei Nazioni si sentono. Di certo, rispetto alla Francia faremo tutt’altra partita».

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● Mete azzurre di Venditti, tutte nel Torneo: Inghilterra e Scozia 2012, Irlanda 2013, Scozia 2015

Big George: 40 m alla Bolt Una super ala tra i giganti

praffina e velocità mostruosa: copre i 40 metri in 4”97. Per intenderci: Usain Bolt li copre in 4”65. Non c’è rimedio: i Warren boys vanno fermati prima possibile, altissimi e ben schierati. E in attacco contro di loro il gioco non è meno complicato: l’Irlanda è stata battuta anche con una giocata che ha segnato il match: 49 fasi irlandesi prima del turnover.

1Ha un torace da 121 cm e alza 186

PANE E RUGBY George, 22 anni, viaggia spedito, vista l’età, verso il record di mete gallesi, ora del grande Shane Williams con 58. George è a 21 dopo 51 caps: il 50° cap è arrivato contro la Francia ad appena 22 anni e 320 giorni, altro record. In quel match il gigante gallese era rientrato dopo le polemiche: due colpi alla testa contro l’Inghilterra, al primo era intontito, i medici tardarono a farlo uscire e il rischio fu alto. Lui glissa: «Non gioco a ping pong. Questo è rugby. Dunque?» Una malattia di famiglia, l’ovale: nel 2013 allo Stade de France, dopo la meta di George un uomo invase il campo precipitando dalla decima fila. Placcato e allontanato finché George non spiegò: «È mio padre». North senior, ex pilota della Raf, non ha perso un match di George: è atteso all’Olimpico.

kg: è il simbolo di una squadra che sa demolire i rivali a sportellate Nicola Melillo ROMA

I George North, 51 caps, 23 anni il 13 aprile GETTY

n Galles la chiamano Warrenball: su 15 uomini in campo il più possibile devono essere grandi, grossi, potenti e veloci. Per prendere a sportellate la difesa rivale e vincerla per sfinimento o creando buchi dove far passare le frecce. Il tutto condito da grandi qualità tecniche che rendono l’onda rossa difficilmente arginabile. «Warrenball», da Warren Gatland, tecnico neozelandese che dal 2007 guida i Dragoni: con lui una semifinale mondiale e tre Sei Nazioni vinti. Oggi è caccia al quarto. ARIETE Gatland è un uomo fortunato, potendo pescare in un bacino di giocatori spaziali, ma anche coraggioso. Perché si affidò a un drappello di ragazzi terribili, venendo ripagato. Nel 2010 convocò e schierò titolare George North, che aveva all’attivo appena sei match con gli Scarlets, contro il Sudafrica. Lui stupì con due mete a 18 anni e 214 giorni: record. In quella squadra, il cui ciclo in nazionale potrebbe esaurirsi con la coppa del mondo 2015, North era, ed è tuttora, l’astro più splendente. Un ariete (anche come segno zodiacale) all’ala: 110 chili distribuiti su 193 cm, 121 cm di torace, alza 186 kg, il 29 giugno 2013 placcò l’australiano Folau lanciato ovale in mano, lo alzò da terra e lo portò indietro, tecnica so-

VELOCE George va veloce anche con l’amore: è fidanzato con Becky James, campionessa mondiale di ciclismo su pista e keirin. A casa, hanno confessato i due in tv «si parla tantissimo delle nostre rispettive attività agonistiche». Sempre sul pezzo, come i campioni. Per North la maglia rossa, anche ora che vive e gioca in Premier con Northampton, è magia: «Voglio onorare chi ha indossato quella maglia, voglio che chi verrà dopo di me senta la responsabilità e la pressione di prendermi il posto». Il terrore delle difese altrui mette pressione anche ai compagni…

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● Le mete di North in 51 match con Galles e Lions. Ma nessuna nei tre precedenti contro l'Italia

Paul O’Connell, 100 caps LAPRESSE

S

ono quattro le squadre in corsa per la vittoria, nel supersabato che chiude il Torneo: oltre a Inghilterra, Irlanda e Galles, appaiate a 6 punti, c’è anche la Francia a 4, che però dovrà espugnare Twickenham con il margine più ampio possibile e sperare nelle sconfitte del Galles in Italia e dell’Irlanda in Scozia. In caso di arrivo alla pari, il titolo andrà a chi ha la miglior differenza punti fatti/subiti nel Torneo; non dovesse bastare questo criterio, si conteranno le mete fatte, dopodiché il titolo sarà assegnato ex aequo. I CASI L’Inghilterra parte da +37, giocherà per ultima (ore 18, diretta DMax) e conoscerà quindi il margine necessario per prendersi il Torneo, ma ha anche l’impegno sulla carta più duro. La Francia cerca una prestazione che dia un senso a un Torneo finora incolore. «The Crunch» è storicamente serrato, per la Rosa una vittoria con ampio margine non è scontata. L’Irlanda parte da +33 e affronta la Scozia a Edimburgo (ore 15.30, dir. DMax), alla caccia della prima doppietta dopo quella del 1948 e 1949. Il Cardo vuole evitare il cucchiaio di legno, ma ha perso le ultime 5 partite a Murrayfield e non segna una meta ai Verdi dal 2012. Il Galles parte da +12, e dovrà quindi battere l’Italia di almeno 26 punti per sperare di spuntarla in una volata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Beffa under 20 Il Galles vince allo scadere ● A Rovereto (Tn), beffa per la Nazionale under 20, sconfitta dai peri età del Galles nell’ultima giornata del Sei Nazioni di categoria 2320 (p.t. 10-7). A decidere, allo scadere, una meta tecnica accordata ai Dragoni dopo che gli azzurrini di Alessandro Troncon erano stati in vantaggio per lunghissimi tratti della partita. Per l’Italia mete di Giammarioli e Dallavalle e 10 punti al piede di Minozzi. ● BISEGNI, 5-6 MESI Ieri il centro azzurro e delle Zebre Giulio Bisegni è stato operato per la ricostruzione del crociato del ginocchio sinistro. ● CREDITO SPORTIVO Firmata ieri la convenzione tra Fir e Credito Sportivo per la costruzione e la ristrutturazione di impianti per il rugby: 75 milioni di euro messi a disposizione dei club a tassi competitivi.


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Boxe R La notte del Principe

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Giacon, la verità a Milano è mondiale

1Stasera il titolo vacante Silver dei superleggeri Wbc contro Jamoye: «E’ il momento di dimostrare chi sono» Stefano Arcobelli

T

ra la cintura di pelle di serpente ispirata al suo nickname (Black Mamba) per animare la scena alle operazioni di peso, e quella vera, Silver dei superleggeri Wbc, Luca Giacon deve stasera risolvere un match cruciale per la sua carriera mondiale. Deve battere Steve Jamoye, un belga dal palmares nazionale di tutto rispetto ma senza quei match spesso infuocati all’estero che, ad esempio, ha vissuto lui a Panama. Dove il record del cosfidante italiano ha cominciato a impreziosirsi, ricco di 26 vittorie e con una sola vera macchia, la sfida a Emanuele Marsili persa due anni fa a Civitavecchia. Il titolo iridato silver è un’anteprima, è la chiave di tutto: se la vinci, ogni prospettiva ambiziosa si può immaginare. Se la perdi, ogni speranza di diventare un vero grande svanisce. Perciò, Giacon racchiude negli ultimi pensieri il senso di questa opportunità quasi unica che Milano gli offrirà stasera al Principe: «Dovrò metterci tutto, è arrivato il momento di dimostrare che sono un campione mondiale». Giacon capirà nei primi round le qualità di un avversaro che reclama di avere la boxe nel sangue senza bisogno di urlare e che punta dritto al cuore mentre visita le magnificenze del Duomo («sarà una magnifica battaglia»). Luca picchia, sa incassare, ha testa e una mentalità da sfide cruente sudamericane: «Come Mayweather, è nato per fare questo lavoro» si sbilancia Franco Cherchi che di pugili all’angolo ne ha seguiti. STORIA Essere superleggero significa confrontarsi con un passato glorioso, memorabile: da Arcari a Parisi. E tutta questa responsabilità Giacon prova a dissimularla mantenendo la calma

I NUMERI

23

● Sono i match vinti per k.o. (26 vittorie) da Luca Giacon, italiano che vive in Spagna. Una sola sconfitta (contro Emanuele Marsili) oltre a un no contest

16

● Le vittorie del belga Steve Jamoye (2 per k.o.) con un pari. Per il cosfidante si tratta del primo match all’estero con una corona in palio.

5

● Italiani campioni mondiali nei superleggeri: Duilio Loi (‘61-62), Sandro Lopopolo (‘66-67), Bruno Arcari (‘70-75), Patrizio Oliva (‘86-87), Giovanni Parisi (‘96-98)

IL PROGRAMMA Il programma (primo match alle ore 20) della riunione organizzata dalla Opi2000 dei Cherchi al Teatro Principe di viale Bligny 52 a Milano. Medi, 6 t.: Paraschiveanu (Rom, 6-0, kg 72,90) c. Milenkovic (Ser, 7-6, kg 74,50). Massimi leggeri, 4 t.: Rondena (2-0, kg 91,00) c. Petrovic (Ser, 0-3, kg 86,50). Supermedi, 6 t.: Rasanen (Fin, 7-0, kg 78.50) c. Benzon (Cro, 10-9, kg 78.50); Superleggeri (mondiale silver Wbc vacante), 12 t.: Luca Giacon (26-1, kg. 63,20) c. Steve Jamoye (Bel, 16-0-1, kg 62,90). Donne, mosca 4 t.: La Notte (debutto, kg 50,00) c. Barudzic (Ser, 1-4, kg 49,00). Leggeri (cam. europeo, vacante), 10 t.: Anita Torti (9-3, kg 60,50) c. Maiva Hamadouche (Fra, 6-0, kg 60,00). BIGLIETTI Biglietteria aperta dalle ore 19. Balconata euro 25, sedia vip 40. TV Differita Italia 1 all’1.15.

del forte, del favorito, di chi non potrà avere alcun dubbio e temere il ritmo di un avversario più dinamico alle corde che al centro del ring. Non può sbagliare se vorrà vedersi aperte le porte di sfidante al titolo più nobile di una categoria però aperta rappresentata dal portoricano Danny Garcia. Che match sarà? Per Alessandro Duran, che lo commenterà su Italia 1, «sarà molto tecnico e Giacon non potrà sbagliarlo, a patto che dimostri i progressi fatti vedere in questi anni. Per Luca è un passaggio importante verso Mondiali “veri”, non un punto di arrivo per un pugile di classe, tecnicamente abile come lui. Aveva delle lacune in difesa e le ha pagate duramente contro Marsili. Avrà imparato la lezione e mi aspetto un grande match anche perché deve riprendere la tradizione di una categoria che ha dato tanto all’Italia, l’ultimo è stato un certo Giovanni Parisi, per non parlare di Bruno Arcari, il più rappresentativo, e di Patrizio Oliva che assomigliava al milanese Sandro Lopopolo, concedeva poco allo spettacolo e divideva la platea in tv. Per Milano sarà una serata che dovrà aiutare la boxe a rilanciarsi, anche una vittoria di Giacon può aiutare a riconquistare il pubblico». Ed anche per le donne, l’Europeo che Anita Torti contende alla parigina Maiva Hamadouche nei leggeri, può aiutare un movimento in crescita e sempre più coinvolto. IMPORSI Imporre il suo stile, per risolvere il match: dopo il peso, Giacon si allontana per entrare nella parte di chi ha gli occhi di tutti addosso. Senza divismo, è pronto a tutto: a una serata che ne esalti le qualità stilistiche oppure il pugno che fa male. Milano come Panama. Purché il mondo sia col serpente rapido a caccia di gloria. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L'ANALISI di FAUSTO NARDUCCI

PER UN POSTO ALLA CORTE DEI GRANDI

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I due cosfidanti ieri al peso: Steve Jamoye (a sinistra), 23 anni, belga, record 16-0-1, n. 22 Wbc, e Luca Giacon, 26 anni, rec. 26-1 (23 k.o), n. 11 Wbc BOZZANI

imentichiamo per un attimo MayweatherPacquiao. Perché nella storia della boxe, italiana e mondiale, spesso è proprio nei superleggeri che accadono le cose più importanti. Una categoria che ha incoronato 5 leggende nostrane (Loi, Lopopolo, Arcari, Oliva e Parisi)e che attualmente assegna la corona Wbc all’imbattuto Danny Garcia che un anno e mezzo fa tolse il titolo all’altro fenomeno Lucas Matthysse, rifattosi proprio col titolo Silver. Questa corona (passaporto per l’elite della specialità) oggi potrebbe calare sulla testa di Luca Giacon, italiano per caso (scoperto leggendo un articolo su un giornale panamense) di cui si è parlato come una specie di salvatore della patria fin da quando approdò alla colonia Cherchi nel 2010. Un incidente di percorso (la sconfitta con Marsili) ne ha rallentato l’ascesa e in effetti qualche dubbio sulle sue doti difensive rimane. Ma se oggi vincerà partirà subito la campagna Usa a caccia del Mondiale vero. Crediamoci.

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Pallavolo R L’anticipo della 24a giornata di Superlega

Bruninho e la missione di Modena «Adesso blindiamo la Champions» 1Il regista: «Trento precisa e fastidiosa

Ricardo invece se lo ritrova da avversario. In Nazionale ci sono stati anche momenti di rivalità (Bruno fu al centro di polemiche per le scelte del c.t. suo padre). «In realtà quando c’era Ricardo io ero il terzo palleggiatore e molte polemiche sono state create sui media. Con lui è rimasto un bellissimo rapporto. Sono felice del suo arrivo che alza anche il livello del campionato italiano. Non vedo l’ora di sfidarlo nell’ultima di campionato»

Ricardo a Macerata? Felice che sia qui»

Valeria Benedetti

P

rima contro seconda, un solo punto a dividerle e tante motivazioni in mezzo. Modena-Trento, un anticipo da finale scudetto a tre giornate dalla fine della stagione regolare per Bruno, palleggiatore degli emiliani che non voglio mollare la vetta. «Vogliamo il primo posto per la Champions - spiega il brasiliano leader anche della Nazionale verdeoro -. È il momento decisivo del campionato, il momento in cui bisogna arrivare al risultato» Trento si è avvicinata a -1 e sarà una sfida già all’ultima palla (la prevendita ha superato comodamente i 4000 biglietti). «Trento è una squadra precisa, regolare in tutti i fondamentali, il che la rende fastidiosa da giocarci contro, e con un fuoriclasse come Kaziyski».

La sconfitta inaspettata con Latina ha complicato i programmi «Ci è mancata un po’ di lucidità. personalmente sono scontento delle scelte che ho fatto. però bisogna rendere merito a Latina che è un’ottima squadra e in casa gioca benissimo». Si avvicinano i playoff e le squadre crescono e cambiano: Macerata ha preso Ricardo, a Perugia arriva Anderson. Troverete squadre diverse da quelle del campionato. «Ricardo è un fuoriclasse che ha cambiato la pallavolo moderna con la sua velocità di gioco e sicuramente vorrà fare bella figura. Ma Macerata era forte anche con Baranowicz, è la favorita da inizio campionato. Riguardo Anderson, non so come Perugia lo farà giocare ma è sicuramente un attaccante forte e alzerà il livello degli umbri che sono da finale». Ricardo che a 39 anni torna in Italia mentre in Brasile Gustavo smette di giocare. Due campio-

di volley. Gustavo è un grande leader e ora che ha smesso può dare il suo contributo alla commissione di cui fanno parte anche Heller, Fofao ed Emanuel (tutti grandi giocatori, ndr) per contribuire a rimettere in ordine le cose».

Bruno Mossa de Rezende, 28 anni, palleggiatore di Modena e della nazionale brasiliana. È figlio del c.t. Bernardo e dell’ex giocatrice Vera Mossa TARANTINI

ni con cui ha giocato in Nazionale. «L’oro non basta, è stata una generazione di diamanti - sorride Bruno, figlio del c.t. Bernardo -.Gustavo con la sua leadership è stato un esempio e un onore è stato giocare con lui. È stato il centrale più forte del mondo e ora spero che fuo-

ri dal campo sia altrettanto decisivo per la pallavolo». Si riferisce alle inchieste che hanno sconvolto il volley brasiliano? «È tutto molto triste. vedi club che affogano nei debiti e poi scopri che ci sono persone che hanno sottratto soldi a chi vive

Campionato che ora a arriva al dunque con Modena protagonista. «A ottobre io avevo già fiducia nel talento di questa squadra ma poi è il lavoro giorno per giorno che fa la differenza. Abbiamo un allenatore bravissimo e uno staff che ci fa lavorare al meglio. Vincere la Coppa Italia è stata un’emozione fortissima per noi, per tutta la società e per i tifosi che sono fantastici e adesso vogliamo tantissimo arrivare alla finale e andare in Champions League». Trento permettendo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ALLE 17.30 Recupera pure Solè Trento completo Palapanini pieno (p.r. - ni.ba.) Modena vuole blindare il primo posto per l’accesso alla Champions. Si va verso il tutto esaurito. Lorenzetti continua il turnover degli schiacciatori anche se N’Gapeth e Petric dovrebbero essere i titolari. Stoytchev recupera Solè dopo il problema all’indice della mano sinistra e l’argentino sarà al centro in diagonale a Birarelli, confermati Zygadlo in regia, Nemec opposto, LanzaKaziyski schiacciatori e Colaci libero. Ore 17.30 diretta RaiSport. CLASSIFICA Modena 54, Trento 53, Macerata 51, Verona 44, Perugia 42, Latina 38, Ravenna 31, Molfetta 29, Piacenza 22, Monza 20, Padova 12, Sansepolcro 10, Milano 8. A-1 DONNE Stasera alle 20.30 (dir. Raisport) anticipo della 21a. Casalmaggiore Piacenza. Classifica: Novara 52, Modena 45, Casalmaggiore 44, Piacenza e Conegliano 35, B.Arsizio 34, Bergamo e Montichiari 31, Firenze 23, Scandicci 21, Forlì 5, Urbino 4. WORLD LEAGUE 2015 (a.a.) L’Fivb ha diramato il calendario ufficiale della World League 2015. L’Italia esordisce ad Adelaide il 29 e 30 maggio con l’Australia di Santilli. Per poi ospitare il 5 e 7 giugno a Pesaro e Bologna la Serbia di Grbic e Placì, il 12 e 14 giugno l’Australia a Jesolo e Verona e il 19 e 21 giugno a Roma e Firenze il Brasile. Il 26 e 28 giugno sarà impegnata a Novi Sad e Belgrado con la Serbia e il 2 e 3 luglio a Cuiabà con il Brasile. Finale a Rio dal 15 al 19 luglio.


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TUTTENOTIZIE

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1 TANIA ANCORA KO (al.f.) Dopo il passo falso a Pechino, Tania Cagnotto si ferma in semifinale dai 3 m a Dubai. Pur non avendo commesso errori gravi, il punteggio della bolzanina (330.45, 14) non le consente di qualificarsi alla finale. Il podio: 1. Shi Tingmao (Cin, 398.70), 2. He Zi (Cin,377.50) 3. Abel (Can, 366.90).

SCI / FINALI COPPA

ATLETICA /PISTA

Il Team Event è svizzero Il Challenge oggi comincia Slalom Fenninger-Maze con Rudisha a Melbourne 1L’Italia quarta

1Il keniano ha

B

E’

nella gara a squadre ma scopre il giovane Maurberger

attendo in finale la Svezia, la Svizzera si è aggiudicata il Team Event grazie ai migliori tempi. L’Italia si è piazzata quarta, battuta nella finalina dall’Austria 3-1, ma ha scoperto un ragazzo di 20 anni nei quadri della nazionale C che è un vero specialista del parallelo. Simon Maurberger, fisico alla Paris, nelle due discese effettuate ha battuto prima lo svizzero Schmidinger e poi l’austriaco Noesig, atleti più esperti di lui. IL DUELLO Stamane sono in programma le finali dello slalom femminile e del gigante maschile. Se nella classifica dello slalom donne per la Shiffrin dovrebbe essere una pura formalità conquistare la Coppetta (+90 punti sulla Harsdotter), continua la sfida per la

IPPICA: AUSTRALIA

già corso nel 2015 in 1’45”01. Attesa anche per la Pearson

Anna Fenninger (sin,) e Tina Maze sul podio superG con la Vonn (centro) AP

coppa generale fra Fenninger e Maze, staccate di 32 punti. E’ il giorno favorevole alla slovena, che per sperare ancora deve puntare ai primi tre posti e sorpassare l’avversaria prima del gigante, terreno della Fenninger. Poca storia nel gigante maschile dove la coppetta è già assegnata a Hirscher. Ma l’austriaco ha l’occasione di dare nella classifica generale il colpo definitivo alla concorrenza di Jansrud. La squadra azzurra sarà in pista con 4 atleti: Roberto Nani, Florian Eisath, Davide Simoncelli e Giovanni Borsotti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

NUOTO / AI GIOVANILI

TEAM EVENT Finale: Svizzera b. Svezia 2-2 (tempi). Finale 3°: Austria b. Italia 3-1. Semifinali: Svezia b. Austria 2-2; Svizzera b. Italia 3-2. Quarti: Svezia b. Francia 3-1; Svizzera b. Germania 2-2; Italia b. Slovenia 3-1. OGGI SLALOM DONNE (ore 9/11.30), Coppa del Mondo (30 prove): 1. Fenninger (Aut) p. 1453; 2. Maze (Slo) 1421; 3. Vonn (Usa) 1042; 13. N. Fanchini 428. Coppa slalom (8 prove): 1. Shiffrin (Usa) p. 579; 2. Hansdotter (Sve) 489; 3. Maze (Slo) 389; 15. Costazza 130 GIGANTE MASCHILE (ore 10/12.30). Coppa del Mondo (35 prove): 1. Hirscher (Aut) 1298; 2. Jansrud (Nor) 1264; 3. Pinturault (Fra) 924; 6. Paris 745. Coppa gigante (8 prove): 1. Hirscher (Aut) p. 640; 2. Pinturault (Fra) 455; 3. Ligety 422; 9 Nani 185. TV Diretta su RaiSport 1 ed Eurosport

David Rudisha la stella del meeting di Melbourne, che in Australia apre oggi la serie delle 12 tappe del Challenge Iaaf che si concluderà il 13 settembre a Rieti. Un appuntamento importante per il primatista mondiale degli 800, reduce da un paio di stagioni difficili (nonostante i tempi centrati) dopo l’incredibile record nella finale olimpica di Londra 2012, quando tutto solo e senza lepri volò in 1’40”91. Il keniano, in questa stessa riunione, esordì nel 2010 con un grande 1’43”15, ma erano altri tempi, quelli di un campione integro. Ora invece deve verificare il suo motore. Una settimana fa a Sydney ha vinto in 1’45”01. Nemmeno stavolta avrà avversari in grado di impensierirlo: a stimolarlo sarà la sua lepre di sempre, Sammy

PALLANUOTO BOXE

Cobalto doping Trainer sospeso per 15 anni!

Lungo stop per Darren Smith ● Da mesi il galoppo australiano è alle prese con decine di casi doping al cloruro di cobalto, un sale che viene somministrato in dosi massicce ai cavalli per ottenere l’aumento dei globuli rossi e ottenere gli effetti simili a quelli procurati dall’Epo, quindi una maggior resistenza alla fatica. Coinvolto con diversi casi anche Peter Moody, allenatore della fenomenale Black Caviar (imbattuta in 25 corse in carriera) ma risultata pulita dopo la ripetizione di un test. Moody rischia però una pesante squalifica, visto che la prima inflitta per i casi al «cobalt» è davvero pesante. Al trainer Darren Smith sono stati inflitti 15 anni di squalifica, dopo l’accertamento di 42 positività (una soglia di cloruro di cobalto superiore a quella consentita). Smith ha annunciato ricorso. ● PEACE TERZA A PARIGI Ieri sera a Vincennes terza Peace of Mind (Nivard) nel Prix Maia (m 2850) vinto da Verzee Carisaie (Raffin) davanti a Monas Invercote.

Rana: Castiglioni 1’05”68 nei 100 seconda italiana (al.f.) Dopo aver abbassato il suo limite in vasca lunga, Arianna Castiglioni vince i 100 rana cadetti ai giovanili di Riccione (25 m) in 1’05”68, 2° crono italiano alltime (a pari merito con la Plos). La portacolori del Team Insubrika e delle Fiamme Gialle vince anche i 200 misti in 2’12”25 (p.) e la 4x200 sl, 2’01”88 (p.) in prima frazione. Donne. Cad: 50 sl Biondani 25”14; 400 sl Caponi 4’06”62 (p.); 50 do Sarti Cipriani 28”17; 200 fa Tarzia 2’10”39. Jun ‘99: 50 sl Francometti 25”79; 400 sl Schiazzano 4’12”20; 50 do Menotti 28”62; 100 ra, 200 mx Cusinato 1’08”67, 2’11”48; 200 fa Vidal 2’11”48. Jun 2000: 50 sl Martinelli 25”87; 400 sl Berton 4’17”20; 50 do Fresia 29”00; 100 ra Fanfoni 1’10”27; 200 fa Romei 2’14”90; 200 mx, 400 sl Pirovano 2’13”90, 4’13”11. ● EFIMOVA (al.f.) La russa Yuliya Efimova dopo i 16 mesi di squalifica per doping: oggi e domani sarà al via di 100-200 rana e 200 mx a Mission Viejo (Usa). In gara anche Morozov, Lobintsev e Sukhorukov (Rus), Snyders (Nzl), Pereira (Bra).

Arianna Castiglioni, 17 anni

Nell’anticipo la Lazio passa a Bogliasco

Antonio Vittorioso (Lazio) AP ● (a.fe.) Nell’anticipo della 9 di ritorno, la Lazio vince grazie a un’ottima difesa. BOGLIASCO-LAZIO 7-10 (2-3, 1-2, 2-2, 2-3) Bogliasco: Prian, De Trane 2, A. Di Somma, Ravina, Monari, Guidaldi, Deserti 2; E.Di Somma 3, Loomis, Boero, Gavazzi, Bianchi, Pellegrini. All. Bettini. Lazio: Vespa, Samuels 1, Africano 1, Gianni 1, Vittorioso 2, A.Calcaterra 3, Maddaluno; Leporale, Sacco, Colosimo 2, Di Rocco, Mele, Correggia. All. Formiconi. Arbitri: Collantoni e Colombo Note: s.n. Bogliasco 7 (2 gol), Lazio 10 (4). U. 3 f. Boero 26’’. a

Class.: Pro Recco 54; Brescia 52; Acquachiara 44; Sport Management 41; Savona 28; Posillipo 26; Can.Napoli 23; Como, Lazio* 19; Bogliasco* 18; Roma Vis Nova 10; Florentia 4. (*una in più). Oggi: Brescia-Florentia, Can. Napoli-Sport Management (ore 18); Posillipo-Pro Recco, Savona-Roma Vis Nova (19.30, dir. RaiSport 2). AcquachiaraComo domani. ● DONNE Alle 16.30, al Foro Italico, amichevole tra il Setterosa e gli Stati Uniti.

WORLD SERIES: ITALIA IMPEGNATA A PORTORICO (r.g.) L’Italia, nel 10° turno dei play off delle World Series, impegnata oggi a S. Juan (Por) contro il Portorico, battuto nell’andata 5-0 a Palermo. 52: Cintro c. Barotti; 60: Rosario-Cosenza; 69: Flaz c. Nolan (Irl); 81: Vega c. Manfredonia; +91: Clayton c. Vianello. Domani 14.30 su Sportitalia. Nell’anticipo, il Marocco batte 3-2 la Gran Bretagna a Londra. Oggi: Algeria-Messico, Venezuela-Usa, Argentina-Polonia, Kazakistan-Azerbajan. ● MONDIALE MEDIOMASSIMI (r.g.) A Rostock (Ger) nei mediomassimi Wba, Braehmer contro Robin Krasniqi. ● PER SIMONA (r.g.) A Buenos Aires (Arg), la vincitrice tra Paola Yudica (9-02) e Lorena Taborda (8-3) per il mondiale mosca Ibf, affronterà Simona Galassi in Italia a maggio. ● A PADOVA (i.m.) Stasera a Padova prova generale del nuovo campionato italiano neopro. I match, su 4 round: piuma Rigoldi c. Galici; leggeri Vignoli c. Redrezza; superleggeri Festosi c. Lomasto; supermedi Esposito c. Zito.

GHIACCIO ●

PISTA LUNGA Oggi e domani, a Erfurt (Ger), finali della Coppa della Mondo in pista lunga. Oggi, per l’Italia, Nenzi (500), Giovannini (5000) e la Doldossi (500).

HOCKEY GHIACCIO MATCH POINT RENON (m.l.) Oggi (ore 19.30) si gioca gara-6 (al meglio di 7) della semifinale scudetto: il Renon tricolore, che conduce la serie 32, riceve il Val Pusteria con a disposizione il primo match point per la finale già raggiunta dall’Asiago. ● EBEL, BOLZANO ADDIO Il Bolzano abdica: i campioni in carica, a Linz (Aut), perdono gara-7 dei quarti 4-3 ed escono dalla Ebel. Linz-Bolzano 4-3 (1-2, 2-0, 1-1). Reti Bolzano: p.t. 1’18” M. Insam (1-0), 3’45” Keller (2-1); t.t. 8’04” Keller (3-3). Semifinali: Salisburgo-Klagenfurt; LinzVienna.

HOCKEY PISTA ●

CAMPIONATO E COPPE (m.nan) Serie A-1, ore 20.45: Sarzana-Viareggio, PratoLodi, Correggio-Pieve. Già giocate Valdagno-Bassano 6-5, FollonicaGiovinazzo 6-3, Forte dei Marmi-Matera

David Rudisha, 26 anni, suoi i 3 più veloci 800 di sempre REUTERS

Tangui. Il meeting è costruito su atleti di casa, neozelandesi, altri dell’area del Pacifico ed europei e nordamericani che si stanno allenando al clima di fine estate in Australia. Attesa sui 100 hs per l’oro olimpico Sally Pearson, in questa stagione già 12”74. Sui 200 il panamense Alonso Edwards e nel giavellotto l’esordio della sudafricana Senette Viljoen. E’ pure in programma la prima tappa del Challenge Iaaf del martello che quest’anno si articolerà in undici tappe, con finale a Rieti. Silvio Garavaglia © RIPRODUZIONE RISERVATA

10-5, Breganze-Trissino 2-1. Eurolega, quarti: ore 19 Barcellona-Valdagno (and. 6-2), ore 21 Forte dei Marmi-Breganze (a. 2-5); coppa Cers: ore 21 Follonica-Igualada (Spa), (a. 2-4).

HOCKEY PRATO ●

VIA AL RITORNO (g.l.g.) Prima di ritorno: Fincantieri Leyline Monfalcone-Amsicora; Tevere EUR-Suelli, Ferrini-De Sisti Roma, Cus Cagliari-Paolo Bonomi, San Vito Romeo GigliBra.

IPPICA ●

IERI FOGGIA QUINTE’ (m 1600): 1 Puma di Girifalco (F. Fiore) 1.12.9; 2 Granito; 3 Rio Jet, 4 Naxos del Ronco; 5 Pontebba; Tot.: ; 2,21, 2,28, 5,60 () Quinté 15-11-5-16-6 non vinto. Quarté euro 441,55. Tris 230,94. ● OGGI TORINO (ore 18.30, inizio 15.10) Handicap sulla media distanza per 12 nel quinté. I primi 6 a 2060 m, gli altri a 2080. Indichiamo Rebus degli dei (11), Reine du Zack (12), Ombretta d’Esi (4), Naora Bi (8), Missouri car (9), Mindy Belle (3). ● ANCHE Gal.: Milano (14.35), Siracusa (14.55), Treviso (15). Tr.: Roma (14.30), Aversa (14.45).

JUDO ●

GIUFFRIDA (e.d.d.) Nel GP a Tbilisi (Geo), Odette Giuffrica, 20 anni, romana, è terza.

PALLAMANO ●

PLAYOFF (an.gal.) Oggi la 3a dei playoff. Girone A: ore 19 Pressano-Bolzano; 20.30

Golf: buca in uno di Giulia Molinaro a Phoenix (Lpga)

● Buca in uno alla 17 (par 3, yards 148), con un ferro otto, di Giulia Molinaro, al 55° posto dopo 9 buche del 1° giro a Phoenix, Arizona, dell’Lpga Tour, boicottato dalla pioggia.

MARCIA IN SLOVACCHIA SFIDA GIORGI-PALMISANO (si.g.) Oggi a Dudince (Slk), nel Challenge Iaaf di marcia, in gara De Luca (20 km), Giupponi, Dessì, Di Bari (50 km con Toth e Heffernan) e Giorgi e Palmisano (20 km donne) con anche la ceca Drahotova e l’ucraiana Olyanovska, medagliate europee. PRIMO BOLT Usain Bolt il 19 aprile correrà un 100 a Rio (Bra), sull’ormai tradizionale pistino approntato sulla spiaggia di Copacabana. PISTA MONDO (si.g.) Giovedì a Sasolsburg (Saf) il 18enne del Qatar Abdalleleh Haroun ha corso i 400 in 44”68 (6° jr mondiale all time). A Stoccolma, un mese fa, fece 45”39 indoor. Uomini. 400 hs: Van Zyl 49”26. Giavellotto: Vadlejch (R.Ceca) 83.07.

Cassano Magnago-Trieste. Gir. B: 18 Carpi-Romagna. Gir. C: 18.30 DoricaFondi; 19 Albatro-Fasano.

PENTATHLON ●

COPPA (g.l.g.) A Il Cairo Coppa del Mondo: nelle qualifiche uomini, Fabio Poddighe è in finale (1147) con Riccardo De Luca (1140) e Nicola Benedetti (1126). Colasanti out: 24° con 1043 punti.

PESI ●

BULGARI DOPATI Undici bulgari tra cui 3 campioni europei Demirev, Markov e Filev) sono risultati positivi (anabolizzanti).

SCHERMA ●

SPADA A Budapest qualificati in Coppa del Mondo di spada, E.Garozzo, Pizzo, Fichera, Bino, Ferraris, Tagliariol.

SPORT INVERNALI BIATHLON: WIERER QUINTA La finlandese Kaisa Makarainen vince l’ultima sprint stagionale e la Coppa di specialità va a Darya Domracheva (Bie), terza a Khanty-Mansysk (Rus). Un solo errore al tiro sia per Dorothea Wierer che per Karin Oberhofer che alla fine si piazzano al 5° e 7° posto con 32”5 e 36”2 di ritardo dalla finlandese. Oggi individuale (10.30 e 13.45, Eurosport). Donne. Sprint: 1. K. Makarainen (Fin) 19’49”1 (1); 2. L. Dahlmeier (Ger) a 14”2 (1); 3. D. Domracheva a 15”5 (2); 4. V. Vitkova (R.Cec) a 18”0(1): 5. D. Wierer a 32”5 (1); 7. K. Oberhofer a 36”2 (1); 60. N. Gontier a 3’24”7 (5). Coppa sprint (finale: 1. Domracheva 416; 2. Makarainen 364; 3. Vitkova 347; 4. Wierer 333. CdM: 1. Domracheva 1005; 2. Mäkäräinen 996; 6. Wierer 686. SNOWBORD: VAI MOIOLI Oggi a La Molina (Spa), l’ultimo dei tre cross di Coppa del Mondo di cross con Michela Moioli, ieri prima nelle qualifiche, impegnata per la classifica generale: ha 1400 punti contro i 1600 della francese Loccoz e i 1500 della canadese Maltais. Eliminati Leoni e Godino. In tv: su Eurosport 2 dalle 12.15, su RaiSport 2 dalle 13.30. ● COPPA DI SALTO Lo sloveno Peter Prevc vince dall’hs200 di Planica raggiungendo i 248,5 metri: 2° Tepes (Slo) 461.9, 3° Kraft (Aut) 461.8; 4° Freund leader di Coppa del Mondo (1693) con 44 punti su Prevc. Bresadola è 37° (165.3)


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Speciale R La miniserie sul fenomeno italiano dell’atletica

Il mito Mennea sprinta nelle serate di Rai Uno Riondino: «Un esempio» 1L’interprete pugliese del Giovane Montalbano racconta come è entrato nel nuovo personaggio: «Pietro ti avvicinava all’atletica, Bolt ti allontana» PIETRO MENNEA LA FRECCIA DEL SUD La fiction coprodotta da Casanova Multimedia e Rai Fiction sarà trasmessa da Rai 1 il 29 e 30 marzo. Regia di Ricky Tognazzi. Luca Barbareschi nella parte del professor Vittori

Valerio Piccioni

M

ichele Riondino s’è preso Pietro Mennea e non vuole più lasciarlo. Ne ha studiato smorfie, espressioni, falcate, pensieri. Prima ha imparato a correre e a «sporcare la corsa». Poi ha girato da protagonista le due puntate che Rai 1 manderà in onda domenica 29 e lunedì 30 marzo: «Pietro Mennea La Freccia del Sud», coprodotto da Casanova Multimedia e Rai Fiction. Il giovane Montalbano è diventato il primatista del mondo di Messico e l’olimpionico di Mosca, e ora ha una grande voglia di raccontare la sua isola del tesoro. Perché Mennea è stato per lui passione, scoperta, crescita professionale. «Non avrei lasciato a nessuno dei miei colleghi la possibili-

tà di interpretarlo». C’erano troppe cose che l’avvicinavano a Pietro. Prima di tutto, la Puglia. Taranto al posto di Barletta. Poi l’andar via, restando però attaccatissimo alla propria terra. VELOCITA’ E SENTIMENTI L’atletica è sempre stata dentro il suo immaginario. «L’alto, il lungo, mi piacciono i salti. Da studente ho vinto anche qualcosa,

800 metri, corsa campestre, ma in realtà a me la corsa di fondo...Insomma, meglio la velocità. Sulla velocità ho sognato tanto, anche di correre vicino a Pietro. La velocità è bella. I 100, che come diceva lui, sono istinto, e i 200 strategia. Recitare in una manciata di secondi un sentimento è una bella scoperta anche per un attore». S’è immerso dentro il pianeta Mennea

Michele Riondino nei panni di Pietro Mennea seguito da Luca Barbareschi che interpreta il professor Vittori LAPRESSE

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

da tutti i punti di vista, Riondino. Ad aiutarlo Roberto Piscitelli, lo storico allenatore di Marco Torrieri, ancora in pista con un bel po’ di anni sulle gambe, amico di Mennea, che fu suo testimone di nozze. Storie che si incrociano. AGASSI E IACOVONE Non ha l’età per aver visto Mennea in diretta. Sono passati tanti anni e tanta atletica. «Vederlo correre ti dà il senso di una vicinanza, della possibilità di dire “posso farcela anche io”. Bolt è il contrario, Bolt misura una distanza infinita: Mennea accorcia le distanze fra il ragazzo e il campione, Bolt le allarga». Così sognare diventa più difficile. E sogno è una parola che Riondino usa spesso: «Volevo diventare una rockstar, ma forse il vero sogno è poi quello che ho cercato di realizzare con tutto me stesso». Insomma, fare l’attore. Ma gli idoli sportivi da ragazzino quali erano? «Agassi. Ho visto molto tennis». E il calcio? «Amo il calcio, sono tifoso del Taranto. Il Taranto bistrattato, ora in serie D, ma con lo stadio pieno». Lo Iacovone. «Ecco Iacovone, un altro idolo». Il centravanti che morì in un incidente quando stava facendo tanti gol. «Centravanti di sfondamento». UN MENNEA, OGGI Riondino non ha finito: «Se nascesse un altro Mennea oggi, lo riconosceremmo? Lui aveva grandi valori, noi viviamo in un mondo dove alcuni dirigenti vogliono cambiare le regole della serie A per non farci salire qualcuno, mirando soltanto ai soldi dei diritti tv». Ha nostalgia del Mennea vero, quello che un tumore ci ha portato via due anni fa. «Non c’è più rispetto per l’avversario, oggi prima di sfidarlo vorremmo metterlo sotto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

IERI AL CONI

Da sin. Riondino, Tognazzi, Malagò e Barbareschi

Malagò: «Ho fatto il tifo per questa fiction»

O

ggi sono due anni che non c’è più Mennea. Ieri la fiction che lo racconta ha vissuto un doppio battesimo fra Rai e Coni. Mancava il professor Vittori, fermato ad Ascoli da un incidente fisico. «Peccato, avrebbe voluto davvero esserci», ha detto Luca Barbareschi che ha interpretato il mitico tecnico di Mennea sul set. C’era, invece, Giovanni Malagò: «Ho fatto da subito il tifo per questo film. Mennea è stato il più grande atleta nella storia dello sport italiano», ha detto il presidente del Coni che dopo aver incontrato mezz’ora il numero 1 della Figc Tavecchio, ha fatto da padrone di casa al Foro Italico, nello stesso salone d’onore del Coni che ospitò l’ultimo saluto al campione. Ricky Tognazzi, il regista, racconta il suo anno e mezzo «faticoso e bellissimo». Simona Izzo, che ha firmato la sceneggiatura con lo stesso Tognazzi e con Fabrizio Bettelli, cita l’«introverso che fuggendo sa tirarsi dietro tutti, un seduttore involontario che amava moltissimo le donne e che correva perché sua madre gli dicesse bravo». Madre interpretata da Lunetta Savino. Elena Radonicich è Manuela, lo stesso nome della moglie, che però Pietro conobbe molto più tardi, a carriera finita. D’altronde il copione fugge spesso e volentieri dalla biografia. Barbareschi stoppa le polemiche sulla contrarietà verso la fiction di uno dei fratelli di Pietro: «Non ha alcun diritto, abbiamo la liberatoria della Fondazione».


AltriMondi R

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spirituale delle tribù Houthi.

LA MAPPA DI UN PAESE DIVISO Gruppi tribali

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Prevalenza sunnita

Prevalenza sciita

ARABIA SAUDITA

OMAN

Al Murra

YEMEN Al Rashid

Ismaili Sa'iar

Zaydi

Kathiri

Bani Yam

SANA’A Yafa'i Hanis

Ka'aiti SAYHUT

Wahidi

Zaranik

AL MUKALLA

Amiri

IL FATTO DEL GIORNO L’ALTRA FACCIA DELL’ORRORE

N

ADEN

Popolazione Superficie 24 milioni 527.970 km2 Gruppi religiosi

Disoccupazione 40%

Musulmani sciiti 46%

PIL pro capite 1.367 $

Inflazione 20%

Musulmani sciiti 53,9%

Altri 0,1%

ANSA/CENTIMETRI-GDS

L’Isis fa strage di fedeli in Yemen La vera guerra è dentro l’Islam? 1Nel giorno della preghiera kamikaze nelle moschee della capitale: almeno 140 vittime

I sunniti del Califfato rivendicano gli attacchi riaprendo il sanguinoso conflitto con gli sciiti di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Ieri a mezzogiorno due uomini sono entrati nella moschea Badr di Sana’a, la capitale dello Yemen. C’era gran folla perché era venerdì, e il venerdì a mezzogiorno i musulmani si riuniscono per pregare insieme. Ma uno dei due uomini entrati nella moschea aveva indossato abiti-bomba, e si è fatto saltare in aria. Mentre la massa di fedeli fuggiva, anche il secondo uomo s’è fatto saltare in aria, in modo che il numero di morti fosse il più alto possibile. Mezz’ora dopo, altri due shahid (“martiri”) sono entrati nella moschea di al Hashush, sempre a Sana’a, e anche lì hanno fatto scoppiare le loro cinture, uccidendo decine di uomini, donne e bambini. Questi due attentati devono esser veri, perché abbiamo le foto orrende che li rappresentano: uomini che puliscono per terra in mezzo alle colonne dei templi, e quello che ramaz-

zano via è sangue. I morti contati o ipotizzati ieri sera erano 140, i feriti 250. Di un terzo attentato non siamo sicuri. Ne riferisce la televisione al Masirah, che è di parte sciita: un quinto shahid si sarebbe immolato all’interno della moschea di Sa’dah, città che si trova nel governatorato omonimo, tra le montagne del Nord-Ovest. In quest’altro attentato i morti sarebbero sedici.

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Perché questi martiti dell’Islam si vanno a sacrificare per far morire quelli che credono nel loro stesso Dio? È la guerra tra sunniti e sciiti. Tutta l’enorme carneficina a cui stiamo assistendo impotenti è in realtà una guerra tra sunniti e sciiti e qualche volta, all’interno della comunità sunnita, tra le due fazioni del terrore, l’Isis e al Qaeda. I martiri, quando ammazzano a Parigi o a Tunisi, dicono a tutti gli altri: siamo noi i più forti, siamo noi i predestinati al dominio del mondo, siamo noi che pianteremo sulla cima di San Pietro

NOTIZIE TASCABILI IL MINISTRO FRANCESCHINI TAGLIA IL NASTRO

Gli affreschi della Villa dei Misteri di Pompei, riaperta dopo il restauro ANSA

«Pompei, si volta pagina» Riapre la Villa dei Misteri ● Questa volta le notizie che arrivano da Pompei sono buone. Ieri ha infatti riaperto le porte al pubblico dopo due anni di restauri e tre mesi di chiusura per i lavori sui pavimenti la Villa dei Misteri, domus suburbana della zona archeologica, nota per i meravigliosi affreschi ispirati al culto di Bacco. «Qui a Pompei abbiamo voltato pagina», ha detto il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, al taglio del nastro. «È un giorno davvero importante — ha aggiunto — l’Italia restituisce al mondo altre meraviglie. Abbiamo chiuso tre cantieri, altri tredici sono aperti, abbiamo assunto 85 persone. I visitatori nel 2014 sono aumentati di 200 mila e in programma ci sono tante iniziative in occasione dell’Expo. Per questo faremo nuove richieste alla Ue».

la bandiera di Allah. In questo modo attirano dalla loro parte migliaia di fedeli, convinti anche attraverso Internet. A Sana’a, e forse a Sa’dah, vediamo, nuda e cruda, la guerra tra sciiti e sunniti. Lo scorso gennaio un colpo di stato ha rovesciato, a Sana’a, il presidente Abd Rabbih Mansur Hadi, sunnita. Gli sciiti della tribù Houthi hanno il potere, il sunnita Hadi è fuggito ad Aden, nel Sud del Paese. È la spaccatura del Paese tra Nord e Sud (co-

LA CHIAVE

Gli Usa dubitano che al Baghdadi sia in grado di coordinare attentati in diversi Stati L’Onu chiede di cessare le azioni ostili e invita una nazione divisa a ritrovare la pace

m’era un tempo), è un’altra guerra civile. Gli iraniani appoggiano i golpisti sciiti, i sauditi finanziano (e riconoscono) il governo in esilio di Aden. La maggioranza degli yemeniti è sunnita. Gli shahid di ieri sono sunniti che hanno portato la morte in un tempio sciita. L’Isis – sunnita — ieri ha chiamato le due moschee «covi».

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C’è una rivendicazione dell’Isis? Sì. A rivendicare è la filiale yemenita dello Stato islamico (Wilajat al-Yemen): «Cinque cavalieri del martirio con le loro cinture esplosive si sono lanciati in una operazione benedetta da Allah che l’ha resa possibile. Quattro di loro si sono infilati nei covi dei Rafidah (“apostati”, termine per indicare gli sciiti, ndr) Houthi nella provincia di Sana’a, facendo saltare per aria le loro sedi di Badr e al Hashush. Abbiamo raccolto le teste degli imam». Nell’attentato alla moschea Badr è rimasto ucciso lo sceicco Murtaza al-Mahturi, guida

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IL MASSACRO DI TURISTI

Ma allora non è vero che questi gruppi si organizzano da sé e si limitano a proclamarsi filiali dell’Isis e alzare una bandiera. Abbiamo tutti letto questo quando si è parlato delle conquiste libiche dello pseudo-califfo. Invece pare che siano effettivamente coordinati da al Baghdadi. Gli americani dicono di no, e hanno dubbi su questa rivendicazione. «L’Isis — dicono alla Casa Bianca — non ha la capacità di coordinare gli attacchi nei vari Paesi. Stiamo in ogni caso verificando se l’Isis ha una struttura di comando e di controllo in grado di coordinare gli attacchi».

Tunisi, allarme del Viminale: «Italia a rischio emulazioni»

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Sara Balestrieri, tra gli ostaggi al Bardo, riabbraccia i suoi ANSA

Si combattono guerre per interposta persona, sciiti contro sauditi oppure Iran contro Arabia. La Siria non esiste più, forse non esiste più nemmeno l’Iraq, e non esiste la Palestina nemmeno nella visione di al Baghdadi, che la considera terra sua, terra da conquistare. Dati molto recenti mostrano che l’Arabia Saudita è il principale acquirente al mondo di armi, per ogni sette dollari spesi in questo commercio, uno è suo. E gli americani sono i più importanti venditori del pianeta. Le guerre in corso vanno capite anche attraverso la lente di questi dati generali.

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L’Onu ha condannato gli attacchi in Yemen? Sì, per voce del segretario generale, Ban Ki-moon, che ha anche lanciato un appello a tutte le parti nel Paese a «cessare immediatamente le azioni ostili ed esercitare la massima moderazione». Parole da politico, inviti a mettersi intorno a un tavolo: «Tutte le parti devono rispettare gli impegni presi per risolvere le divergenze con mezzi pacifici e dovrebbero impegnarsi in buona fede nei negoziati facilitati dalle Nazioni Unite, al fine di raggiungere un accordo». Da aggiungere che l’Onu, alla fine di febbraio, ha approvato una risoluzione per estendere fino al 26 febbraio 2016 le sanzioni contro l’ex presidente yemenita, Ali Abdullah Saleh, e due figure di spicco del movimento Houthi.

L

e salme dei quattro italiani uccisi nell’attentato di Tunisi arriveranno in patria soltanto oggi, con un volo dell’Aeronautica Militare che atterrerà a Roma fra le 11 e le 13 alla presenza di Renzi. Quindi, dopo alcune indispensabili attività della magistratura, il viaggio riprenderà nel pomeriggio con destinazione Torino. Sono invece già tornati a casa i turisti italiani a bordo della Costa Fascinosa coinvolti nell’attentato. La paura ha lasciato il segno. Sono scossi, in lacrime, fanno fatica a raccontare ai giornalisti che cosa sia successo quel maledetto mercoledì pomeriggio. Roberta, che faceva parte della comitiva del Cral comunale di Torino, ammette solo: «Eravamo convinti che il terrorismo non ci avrebbe toccato. Ma è molto più vicino a noi di quello che pensavamo». PAURA Ed è proprio questo il punto su cui adesso bisogna intervenire. Mentre in Tunisia è caccia aperta ai complici dei terroristi del massacro (dieci gli arrestati al momento), il Viminale lancia l’allarme: l’attentato del Bardo potrebbe scatenare gesti emulativi in Italia. E ancora: non da escludere «che si organizzi un finto naufragio, o un naufragio vero, dove a bordo del barcone ci sono degli esaltati con cinture esplosive», dice il capo di Stato Maggiore della Marina, l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi. E il premier Matteo Renzi: «Il terrorismo è una minaccia globale, è ora di prendere decisioni importanti».

IL MESSAGGIO

LA COPPIA ASSASSINATA: LUI ERA UN PESISTA

Il Papa condanna la pena di morte «È inammissibile»

Giallo di Pordenone, c’è una nuova pista Si indaga nel mondo degli anabolizzanti

● Parole dure da Papa Francesco sulla pena di morte: «È inammissibile, per quanto possa essere grave un delitto commesso da un condannato. Per uno stato di diritto rappresenta un fallimento. E l’ergastolo, visto che non permette di progettare un futuro, si può considerare una pena di morte nascosta».

Trifone Ragone, 29 anni ANSA

L’EPIDEMIA IN AFRICA

IN CELLA PADRE E FIGLIO

● Nel giallo di Pordenone c'è una nuova pista che riguarda il traffico di anabolizzanti. Trifone Ragone - il militare assassinato in auto, martedì scorso, con la fidanzata, Teresa Costanza — era infatti un appassionato di pesistica. Ma si indaga anche nella vita privata dei due: lei avrebbe lavorato in alcuni locali notturni, dove forse ha attirato attenzioni pericolose. «Stiamo analizzando ogni fotogramma della vita di questa coppia — spiegano gli inquirenti — : avevano un’esistenza variegata e intensa e per questo motivo appare arduo risalire a ogni contatto». Si lavora su email, sms, telefonate, testimonianze. L’autopsia ha confermato che l’uomo è stato colpito da tre proiettili, la donna, subito dopo, da due. Arriva anche l’appello della Procura: «Chi ha visto qualcosa, parli e aiuti le indagini».

VIA DA PIAZZA AFFARI

Ebola, l’allerta Fu ucciso in casa partì in ritardo nel Milanese Oms nella bufera Confessano i vicini ● Mentre in Liberia si registra un nuovo caso di Ebola dopo settimane di stop, scoppia la polemica sull’Oms. Secondo una serie di email ottenute dall’Associated Press l’Organizzazione avrebbe rinviato di due mesi l’annuncio dell’epidemia. «Non bisogna confondere la risposta operativa con la dichiarazione di emergenza», si difende l’Oms.

● Hanno confessato gli assassini di Stefano Epis, il pregiudicato ucciso in casa con tre coltellate il 13 marzo a Rozzano, nel Milanese. La squadra mobile ha fermato nella notte due suoi vicini di casa, Gaetano e Mattia Teofilo, padre e figlio incensurati di 46 e 18 anni. I due hanno raccontato di aver agito in un momento di esasperazione, usando un martel-

Pirelli ai cinesi Tronchetti resta fino al 2021 Il cadavere della vittima FOTOGRAMMA lo e un coltello che avevano sottomano. La famiglia veniva da anni di insulti e minacce da parte dell’uomo, un alcolizzato più volte querelato: di recente se l’era presa con il figlio di 3 anni di Gaetano perché piangeva la notte.

● Pechino si prepara a entrare anche nella Pirelli: il colosso statale della chimica cinese ChemChina rileverà la maggioranza della società fondata a Milano nel 1872. Pronta un’Opa da 15 euro per azione, poi l’uscita dalla Borsa. Marco Tronchetti Provera resterà comunque alla guida della Pirelli fino al 2021.


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SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’autodifesa di Lupi «Lascio a testa alta» Renzi, interim breve 1Il ministro conferma le dimissioni alla Camera dopo il caso Grandi Opere: «Ma non sono accusato» Filippo Conticello @filippocont

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n centinaio di deputati o poco più ieri alla Camera mentre Maurizio Lupi salutava e gonfiava il petto: «Lascio il governo a testa alta», ha detto, confermando le dimissioni da ministro delle Infrastrutture anticipate da Vespa giovedì sera. E aprendo una corsa serrata alla successione: dalla carta Cantone alla “promozione” di Delrio, diverse le opzioni sul tavolo di Matteo Renzi. Intanto, il premier ha spedito a Lupi un ringraziamento gelido: «È un gesto di grande dignità e non ci sarà nessuna conseguenza di natura politica per il governo». Poi, ecco la previsione sul futuro: «Andremo avanti con il percorso di riforme cui darà una mano anche Lupi come parlamentare», l’aggiunta del premier che assume l’interim ma solo «per qualche giorno». Ne discuterà lunedì con Mattarella, un incontro atteso per ridisegnare l’esecutivo: all’orizzonte c’è pure la nomina di un ministro per gli Affari regionali. Di certo, la bufera attorno a Lupi, non indagato ma presente in abbondanza tra le carte dell’inchiesta Grandi Opere, rischia di lasciare cicatrici sparse. E non solo dentro al governo: una parte del Nuovo Centrodestra non perdona Alfano di non aver tenuto testa a Renzi, il più deciso dietro le quinte nel chiedere la testa del ministro. Tanto che Matteo Salvini ha subito fiutato l’odore del sangue: «Ci sono diversi esponenti in uscita da Ncd che credono nel nostro progetto. Se si sono resi conto che Alfano è un nulla, sono pronto a ragionare con chiunque». INFORMATIVA Orgogliosa e farcita di qualche inciampo lingui-

I ministri Maurizio Lupi, 55 anni, e Angelino Alfano, 44, ieri alla Camera ANSA

RAlta tensione

dentro a Ncd Il premier: «Niente conseguenze sul governo»

stico per l’emozione, l’autodifesa di Lupi è ruotata attorno a due concetti: «Non sono qui a difendermi da accuse che non mi sono state rivolte. Sono qui per rivendicare il ruolo decisivo della politica nella guida del nostro Paese». L’informativa sullo scandalo appalti è diventata così l’occasione per alzare lo scudo davanti a pagine e pagine di intercettazioni scomode. E, sempre sull’inchiesta di Firenze che ha terremotato il ministero, è arrivata la risposta alle principali contestazioni: la mancata rimozione di

Ercole Incalza, l’ex dominus del dicastero finito agli arresti, e una «raccomandazione» di troppo al suo Luca: «Incalza non ha subìto alcuna condanna e hon ho mai fatto pressioni per un lavoro a mio figlio. Ho proposto a lui la possibilità di incontrare una persona di grande esperienza che potesse consigliarlo. Ho agito come un padre e lascio anche per tutelare la mia famiglia». Qualche parola pure su Stefano Perotti, l’ingegnere pigliatutto, re delle direzioni lavori e prodigo di regali al ministro: « Credo sia evidente e inverosimile che un amico di famiglia da 40 anni abbia potuto accreditarsi a me con un vestito». Difesa piaciuta soprattutto a chi gli sedeva accanto: durante l’informativa, Alfano si è fatto rubare dai flash un biglietto. C’erano scritte tre parole, «onesto, sincero, concreto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA CIRCOLARE INPS

Pensioni, cambia l’età Dal 2016 gli uomini via a 66 anni e 7 mesi 1Scatta l’incremento

di quattro mesi per adeguare la vita media Le donne nel privato lasceranno a 65 e mezzo

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n passo alla volta, il traguarda agognato si sposta sempre un po’ più in là. Così, da gennaio 2016 aumenta ancora l’età per andare in pensione, perché – come previsto dalla legge – l’anno prossimo scatta il nuovo adeguamento di quattro mesi in base agli incrementi della speranza di vita. Più nel dettaglio, tra il 2016 ed il 2018, gli uomini andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e sette mesi. Differenziata, invece, l’età fissata per le donne. A indicare le nuove «soglie» è, comunque, l’Inps che in una circolare ieri ha chiarito quanto

Con una circolare l’Inps ha rivisto al rialzo i requisiti per la pensione

disposto da un decreto del ministero dell’Economia di fine 2014 sull’aumento dei requisiti legati alla speranza di vita media. L’adeguamento era stato, comunque, già introdotto da un provvedimento del 2010. CAMBIAMENTI Per il 2019 si

fisserà un nuovo adeguamento alla speranza di vita che però, proprio a partire da quell’anno, non sarà più triennale ma, sempre in base alla legge Fornero, avverrà ogni due anni. Gli uomini, dunque, quelli del settore privato e del settore pubblico oltre agli autonomi, dal primo gennaio 2016 e fino a fine 2018 andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e sette mesi. Ragionamento più complesso per le donne: quelle del settore privato andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni e sette mesi (66 anni e sette mesi nel 2018), mentre le lavoratrici autonome prenderanno l’assegno di vecchiaia a 66 anni e un mese (66 anni e sette mesi nel 2018). E, ancora, per le dipendenti pubbliche vale la stessa età dei colleghi uomini (66 anni e sette mesi). Sono comunque richiesti almeno 20 anni di contributi. Per gli uomini, poi, la pensione anticipata dal 2016 rispetto all’età di vecchiaia si potrà percepire con 42 anni e 10 mesi, per le donne con 41 anni e 10 mesi. In ogni caso, nel complesso, da quando l’adeguamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita è stato introdotto, l’età pensionabile è finora salita di sette mesi.

VERTICE A BRUXELLES

L’Ue alla Grecia «Ora le riforme e dopo gli aiuti» ● Hanno fatto i conti: ogni tedesco deve alla Grecia, come danni di guerra, 875 euro. E così, due turisti tedeschi hanno versato i soldi al comune di Nauplia. Ma intanto, per risolvere i guai della Grecia (300 miliardi di debito), a Bruxelles è andata in scena una lunga riunione con il premier di Atene Tsipras, il numero uno della Bce Mario Draghi, i leader tedesco e francese Merkel e Hollande e i vertici Ue. Ne emerge che Atene dovrà rispettare l’accordo del 20 febbraio con la Ue, che prevedeva il prolungamento degli aiuti per altri 4 mesi (7,2 miliardi) in cambio di riforme. Quelle che la Grecia presenterà forse venerdì e che potranno essere diverse rispetto al governo precedente, a patto che abbiano lo stesso effetto e siano finanziariamente sostenibili. La Merkel è netta: «Nuovi aiuti non potranno essere versati prima che gli impegni saranno stati rispettati». E l’Europa ha fretta, vuole i fatti. Tsipras replica che «non ci sono scadenze su riforme decise da Atene né ulteriori misure di austerità». La Commissione Ue, riconoscendo come sia in atto «una crisi umanitaria», intanto versa 2 miliardi destinati a occupazione e coesione sociale. Il tempo sta scadendo: molti economisti pensano che a fine marzo Atene non avrà i soldi per pagare stipendi pubblici e pensioni. I mercati sono però fiduciosi su un’intesa AteneUe: Milano sopra soglia 23 mila punti, ai massimi da febbraio 2011.

Alexis Tsipras, 40 anni AFP

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LA SCOPERTA SHOCK

Orrore in Francia Cinque neonati uccisi e congelati 1La madre avrebbe nascosto a tutti la gravidanza. Ora è in ospedale, fermato il marito

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mpossibile comprendere che cosa possa spingere una madre a uccidere un figlio. Ma quello che è accaduto in Francia, in una casa di Louchats, borgata di 700 abitanti, 50 km a sud di Bordeaux, va oltre l’umano e sprofonda nell’orrore. La polizia ha trovato infatti i corpi di cinque neonati congelati. A dare l’allarme, giovedì, un uomo di 40 anni, il marito della madre dei piccoli senza vita, che ha scoperto uno dei cadaveri in una borsa frigo. Subito dopo ha chiamato la gendarmeria che, facendo un’ispezione in quella che la Francia ha già ribattezzato «la casa degli orrori», ha trovato altri quattro corpicini all’interno del congelatore. I FATTI Da una prima ricostruzione degli inquirenti sembra che l’atroce delitto sia stato compiuto dalla madre dei piccoli, una 35enne che è stata immediatamente ricoverata nel centro ospedaliero universitario Pellegrin di Bordeaux, dove si trova sotto stretto controllo. La donna avrebbe nascosto al marito la gravidanza, avrebbe partorito da sola e poi nascosto i neonati, ancora non si sa se nati morti o uccisi subito dopo essere venuti al mondo. «Non capisco», continua a ripetere l’uomo che da giovedì sera è in stato di fermo. La coppia, che lavora nel settore agricolo, ha due figlie di 13 e 15 anni. Nel paese ne parlano come di una famiglia assolutamente normale, senza particolari

La villetta degli orrori di Louchats, dove sono stati trovati i corpi AFP

disagi o difficoltà economiche: «Lui è un ragazzo gentile, che sa il fatto suo. Lei non la si vedeva spesso in giro, non l’abbiamo mai vista incinta». I PRECEDENTI Per la Francia non si tratta del primo drammatico infanticidio. Il più grave risale al 2010 quando a Villers-au-Tertre, nel nord del Paese, Dominique Cottrez ha ucciso i suoi otto neonati nascondendoli poi nel freezer. La donna, attualmente libera e in attesa di giudizio, si era difesa spiegando di essere certa che quei bambini fossero nati da una relazione incestuosa di cui era stata vittima. Nel 2006 poi il francese Jean-Louis Courjault scoprì nel suo congelatore di Seul, in Corea del Sud, dove l’uomo lavorava, due corpicini. La moglie Veronique, che confessò anche un precedente infanticidio avvenuto nel ‘99, venne condannata a otto anni di carcere nel giugno 2009 e liberata nel maggio del 2010. In questi casi le donne coinvolte sono state riconosciute affette da «negazione di gravidanza», come probabilmente accadrà alla mamma di Louchats. Restano però cinque vite spezzate e due adolescenti costrette a convivere con il peso di avere una madre malata e assassina.

Acqua come oro: in bolletta più cara di quella minerale ● Aumenta la bolletta dell’acqua degli italiani, fino a costare più di quella minerale. Ad aumentare notevolmente (+74%), rileva l’Istat, è stata la spesa media mensile effettiva delle famiglie per «l’acqua nell’abitazione principale», da 12,16 euro del 2008 a 21,18 euro del 2013. La spesa media mensile delle famiglie per l’acquisto di acqua minerale, invece, si è attestata nel 2013 a 11,42 euro, il 4,5% in meno del 2012. In pratica, la metà di quella sostenuta per il servizio di acqua per la propria abitazione. L’istituto statistico ha diffuso i dati in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’Onu e celebrata domani. Lì si scorgono altri dati interessanti: nel 2012 il prelievo nazionale di acqua a uso potabile è ammontato a 9,5 miliardi di metri cubi. La quota di famiglie che lamentano irregolarità nel servizio è passata dal 14,7% nel 2002 all’8,6% nel 2014. In calo chi dichiara di non fidarsi a bere dal rubinetto: dal 40,1% 2002 al 28% ‘14.

IL SOLE NERO HA STREGATO TUTTI ● Naso all’insù in tanti Paesi del mondo per l’eclissi di sole (nella foto Afp) che in Italia è stata un fenomeno solo parziale ma ha radunato appassionati di ogni età. Su Twitter, l’hashtag #eclipse2015 era gettonatissimo. L’eclissi ha raggiunto il culmine alle 10.30: dalle isole Svalbard, in Norvegia, sono invece arrivate le foto dell’eclissi totale. A Roma, intanto, almeno sei persone sono finite in ospedale per problemi alla vista. Per Qualenergia.it, il blocco del fotovoltaico durante l’eclissi, voluto da Terna (la società che trasmette l’energia) ha fatto salire la bolletta dell’elettricità: 9 milioni di euro di costo in più.


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SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ăˆ INIZIATA LA STAGIONE DEI GRANDI CONCERTI

Da Fedez a Liga La primavera si festeggia live

GAZZAWEEKEND a cura di FRANCESCO RIZZO

L’Italia nasconde tesori Il Fai aiuta a scoprirli asta scegliere. Agli occhi del pubblico si schiudono la Sala dei Mappamondi a Palazzo Chigi, a Roma e la Cattedrale romanica di Matera, aperta ai visitatori dopo quindici anni di chiusura per lavori di restauro; l’archivio storico della Ricordi a Milano e la Scuola Grande di San Marco o la Sala di S.Domenico a Venezia; l’Attrezzeria Rancati, di Cornaredo (Mi) che dal 1864 produce spade, corone, armature e gioielli utilizzati a teatro e poi in tv e nel cinema (da Braveheart a Il gladiatore); la millenaria Abbazia di Cerrate, nel cuore del Salento e l’ex Ceramica Vaccari, a Santo Stefano di Magra (Sp), fucina dell’arte futurista, negli Anni ‘50 la piĂš grande fabbrica di

Fedez debutta questa sera al Forum di Assago: domani il bis

il via al tour a Roma E adesso tocca a Mannoia, Negrita e Spandau Ballet

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a primavera arriva a tempo di musica. Sono tanti, tantissimi i concerti che da adesso in poi infiammeranno l’Italia. Ieri ha iniziato Francesco De Gregori in un PalaLottomatica di Roma tutto esaurito, prima tappa delle trenta del suo Vivavoce Tour che lo porterà anche lunedÏ al MediolanumForum di Assago e mercoledÏ al Mandela Forum di Firenze. Oggi e domani, sempre ad Assago, tocca a Fedez con le due attesissime tappe milanesi del suo Pop-Hoolista Tour. Per il rapper si tratta del debutto assoluto in questo tempio della musica: si presenterà al pubblico con uno spettacolo che si avvicina al teatro canzone, affrontando tematiche politiche e di critica sociale, abbinando alla sua musica video e monologhi, grazie anche al contributo di una voce cult come quella di Francesco Pannofino. ETERNO LIGA Continua tra sold out e palazzetti anche il Mondovisione Tour di Ligabue: dopo aver fatto impazzire lo stragettonato Forum di Assa-

go, questo weekend approderĂ nella sua regione, per l’esattezza al 105 Stadium di Rimini, per un travolgente doppio appuntamento. Il tour è iniziato un anno fa, ha fatto il giro del mondo ed è tornato in Italia, ma Liga ha assicurato: ÂŤPer i palazzetti le scalette saranno decisamente diverse da quelle degli stadi, recupereremo un po’ di canzoni che abbiamo suonato poco negli ultimi anniÂť, compresa una ÂŤperla nascostaÂť scelta dai fan sul web. PURE GLI SPANDAU E martedĂŹ tornano in Italia gli Spandau Ballet con il Soul Boys Of The Western World Tour: si parte — neanche a dirlo — dal Forum, per poi spostarsi a Torino (Pala Alpitour), Padova (Palafabri), Firenze (Mandela Forum) e Roma (PalaLottomatica). Tante pure le voci femminili da ascoltare dal vivo: da Fiorella Mannoia ad Annalisa, da Ornella Vanoni a Alice e Noa. Spazio anche ai gruppi: tornano in tour gli Alan Parsons Project, i Negrita, la Pfm e i Club Dogo. Nomi da non dimenticare: Gino Paoli e Danilo Rea (sono stasera al Blue Note di Milano) e J-Ax (oggi sold out a Treviso). Benvenuta primavera. e.e. Š RIPRODUZIONE RISERVATA

ASSAGGI GRATUITI

Verona torna capitale del vino

� Un “campionato� fra 15 pasticcerie lombarde “giocato� a colpi di colomba e uova di cioccolata, i tipici dolci pasquali: tutti prodotti artigianali. Il giudizio spetta agli assaggi gratuiti del pubblico. In aggiunta: un laboratorio per giovanissimi golosi, uno showcooking realizzato con avanzi “dolci� e un focus dedicato al cioccolato. L’UOVO E LA COLOMBA, VIA SAN BARNABA 48, OGGI, GRATUITO

� A Siena tutti pazzi per il cioccolato artigianale. In Piazza del Campo fino a domani la quarta edizione di CiocoSi, la festa del cioccolato artigianale: un’ampia mostra-mercato con ogni variazione sul tema per ogni tipo di palato. In agenda molti eventi tra spettacoli, animazione, showcooking e menÚ a tema. CIOCOSI FESTA DEL CIOCCOLATO ARTIGIANALE. FINO A DOMANI IN PIAZZA DEL CAMPO A SIENA

â—? Per gli addetti ai lavori Vinitaly prosegue fino a mercoledĂŹ, ma il grande evento dedicato al vino arriva nel cuore di Verona. Ăˆ Vinitaly and the City, un “FuoriSaloneâ€? che dalle 18 alle 23 (fino a lunedĂŹ) si apre al pubblico: proposte 300 etichette di vini da tutt’Italia, poi assaggi e musica. Biglietto degustazione da 10 euro. VINITALY AND THE CITY FINO A LUNEDI’, DALLE 18 ALLE 23, NEL CENTRO DI VERONA

CONSIGLI

LO SPORT IN TV

22/6 -22/7 CANCRO

23/7 - 23/8 LEONE

24/8 - 22/9 VERGINE

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8

6

Che fatica. Switchate il pensiero da negativo a positivo, perchÊ sennò la sfiga soffia come la bora. Un sabato un cicinÏn sfigomoscio, suinally too.

Luna, Marte e Giove fanno sÏ che lavoro/i e svaghi filino lisci. Grazie anche all’arrivo di probabili aiuti esterni. Il sudombelico coltiva molte Pr.

23/9 - 22/10 BILANCIA

23/10 - 22/11 SCORPIONE

23/11 - 21/12 SAGITTARIO

22/12 - 20/1 CAPRICORNO

21/1 - 19/2 ACQUARIO

20/2 - 20/3 PESCI

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5,5

7+

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Passata l’eclissi, recuperate in gioia e chiarezza d’idee, anche se c’è rammarico per qualcosa o qualcuno di perduto. Splende il sudombelico!

Famiglia e lavoro creano una fricassea di zebedei. Vostri. Inserite il tollerante automatico! Si staglia pure un cicinĂŹn di grigiore suinoamoroso.

IN CENTRO A VERONA

A Siena la festa del cioccolato

21/5 - 21/6 GEMELLI

Sabato forse con qualche intralcio. Che vi fa sclerare un cicinĂŹn. Calmatevi, siate obiettivi e curate i dettagli, utilissimi. C’è pigrizia suina nell’aere.

L’EVENTO GOLOSO

GIORNATE FAI, OGGI E DOMANI IN TUTTO IL PAESE, INGRESSO A OFFERTA LIBERA, INFO: GIORNATEFAI.IT

La colomba, dolce nato a Milano ANSA

21/4 - 20/5 TORO

Raccogliere le provocazioni e star dietro all’umore altrui, serve solo a vomitare ritmicamente il fegato. A cubetti. Evitate. E fornicate, chĂŠ è piĂš piacevole.

ceramica d’Europa. Sono solo alcuni dei 780 luoghi in 340 localitĂ del nostro Paese che saranno visitabili oggi e domani grazie alle Giornate di Primavera organizzate dal Fondo Ambiente Italiano. L’obiettivo non è solo permettere di scoprire

AGENDA COSĂŒ BOTERO IMMAGINA LA PASSIONE DI CRISTO

� La passione di Cristo raffigurata con lo stile inconfondibile del pittore colombiano Fernando Botero, che ha volutamente mescolato verità storiche e alcune libertà : a Palermo, fino al 21 giugno, l’unica tappa italiana di una mostra con 27 dipinti a olio e 17 disegni, distribuiti nelle sale Duca di Montalto a Palazzo Reale. VIA CRUCIS, A PALERMO, INGRESSO 10/12 EURO, DOMANI SOLO FINO ALLE ORE 13

I SEGRETI DI BOLOGNA PER GRANDI E BAMBINI â—? Una “caccia al tesoroâ€? per le vie di Bologna alla ricerca dei simboli che caratterizzano la cittĂ , anche quelli piĂš misteriosi e nascosti: dal Complesso di Santo Stefano a Piazza Maggiore, una passeggiata insolita per grandi e piccoli. E all’arrivo c’è una merenda “bioâ€?. I SIMBOLI DI BOLOGNA DOMANI ALLE 15.30, INFO: MAMMACULT.IT

21/3 - 20/4 ARIETE

Sa di stress, il vostro sabato. E famiglia e lavoro vi fanno venire l’eritema canino da quanto rompono. Fornicazione dai tanti sapori, però, letterally.

L’Abbazia di Cerrate in Salento

(con visite guidate) chiese, ville, borghi, parchi, aree archeologiche, biblioteche ed esempi di architettura moderna: il Fai consente infatti di entrare in luoghi aperti solo per questa specifica occasione. Ma nell’elenco ci sono anche i “luoghi del cuoreâ€?, tesori italiani che sono stati riscoperti grazie al censimento del Fai, come il Convento dei Frati Cappuccini a Monterosso al Mare, in Liguria. Gli ingressi sono a contributo libero: alcune visite sono riservate ai soci Fai, ma si può effettuare la sottoscrizione sul posto. Tra oggi e domani sono previste anche escursioni in bicicletta, mentre in alcuni dei luoghi Fai verranno proposti aperitivi e concerti. Per scoprire orari e indirizzi, basta cliccare sulla mappa interattiva disponibile sul sito giornatefai.it.

Uova e colombe Viva il cioccolato Un ÂŤFuoriSaloneÂť A Milano la sfida Quello artigianale per gli amanti tra pasticcerie fa impazzire Siena del buon vino

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

Il fiuto vi aiuta a raggiungere i vostri scopi. Ogni inaugurazione va bene, lavoro e svaghi premiano, ormone genere Big Bang: bienvenida primavera!

“carburare� nel fine settimana in cui il Fondo Ambiente Italiano apre i tesori d’Italia.

OGGI E DOMANI 780 PROPOSTE DA NORD A SUD

B

1De Gregori dĂ

1Tre appuntamenti con la buona tavola per

Il sabato vi fa vincere su tutta la linea. Specie in fatto di viaggi, lavoro e sport. Aleggiano recuperi amorosi balsamici e fornicazione multiforme.

Sabato di ÂŤmovimentiÂť utili. In ogni ambito. E se anche avvertiste un po’ di stanchezza, non vi fermerete. L’amor s’appanna, ma c’è mucha baldanza suina.

I vostri nervi appaiono tesi, il lavoro arranca, il sabato paventa impiccetti. Ma l’amor compensa. E clandestinità suine sapiderrime intrigano.

Lo stress, oggi, vi deriva da obblighi che proprio non vi vanno a genio. Serviranno pazienza e metodo. Il comparto finanziario e quello suino consolano.

IL GATTO CON GLI STIVALI

LE AVVENTURE DI UN SEDUTTORE FUORILEGGE ÂŤIl Gatto Con Gli StivaliÂť (la voce negli Usa è di Antonio Banderas) è un vero eroe: in questo spin-off d’animazione Dreamworks, tratto dalla serie ÂŤShrekÂť, il noto combattente, seduttore e fuorilegge, si imbarca in un’avventura con la tosta e intelligente gattina di strada Kitty Zampe Di Velluto (Salma Hayek) e il cervellone Humpty Dumpty. A complicargli le cose, tra una risata e l’altra, occhio pure ai fuorilegge Jack e Jill. DA VEDERE STASERA SU ITALIA 1 ALLE 21.20

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I MURALES DI TORINO SCOVATI IN BICICLETTA � Alla scoperta della street art e dei murales che colorano Torino, con un’escursione in doppia versione: oggi pomeriggio a piedi, domani nella parte settentrionale della città e in bici. Iscrizioni: streetartourtorino@gmail.com. STREET ART TOUR TORINO OGGI E DOMANI, INFO: BLOG.CONTEMPORARYTORINOPIEMONTE.IT

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Speciale R Maratona

SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1 NEW BALANCE sponsor tecnico per il secondo anno di fila della Maratona di Roma,

GAZZA LOOK

arrivata alla 21a edizione. Ecco la scarpa special edition (130 euro) e lo zainetto con il disegno dello skyline della Capitale che è nel pacco gara con la maglietta tecnica.

Il ritorno di Pertile «A Roma 11 anni dopo ignorando i keniani»

DOMANI

In 15.456 dai Fori per 42 km

1Il veterano azzurro alla Maratona italiana più popolare

«Sono in forma, punto a 2h11’. Poi a Pechino, ma in gruppo»

Fausto Narducci

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n fatto di numeri la maratona di Roma guarda sempre avanti anche se per stavolta è mancato il record di iscritti (15.546). Ma quando si tratta di scegliere un azzurro per cui tifare ecco che bisogna affidarsi alla vecchia guardia. Dopo lunga trattativa toccherà infatti al veterano Ruggero Pertile, quarantenne padovano di Camposanpiero, difendere l’onore di un’Italia che sulle lunghe distanze non riesce a trovare ricambi. Allora, Ruggero: a 40 anni sarà ancora lei il numero 1 della maratona italiana numero 1. «Ci tenevo a tornare a correre nella maratona che avevo vinto ben 11 anni fa (2h10’13”) e in cui non ero più tornato. Per que-

sto mentre ero in Kenya in raduno ho tenuto i contatti che alla fine sono andati a buon fine». Resta in generale il problema dei montepremi ridotti e degli ingaggi riservati ai maratoneti italiani. «Sì, mi faccio portavoce della protesta del movimento. Basterebbe portare qualche keniano in meno visto che dal punto di vista della visibilità contano solo quelli che si avvicinano al record. Capisco che i budget a disposizione degli organizzatori sono sempre più esigui ma noi azzurri di punta meritiamo più attenzione». Ma quanto vale oggi Pertile, dopo aver smaltito l’infortunio che l’ha frenata prima degli Europei di Zurigo? «Nonostante i 7 mesi di stop per i dolori al tendine

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d’Achille destro agli Europei ho rimediato un 7° posto che mi ha soddisfatto in pieno anche se sono rimasto sopra le 2h14’. Ma ora che sto bene penso di valere sulle 2h11’, soprattutto se non commetterò l’errore di inseguire i keniani che faranno un passaggio folle alla mezza. Conto di transitare intorno ai 65 minuti». Com’è andato lo stage a Eldoret e dintorni insieme a Meucci? «Ho faticato più del previsto, forse perché era difficile tenere i ritmi di un talento come Daniele. Poi però al ritorno in Italia sono riuscito a tradurre i lavori in risultati e i tre test agonistici a Santa Margherita, Udine e Treviso mi hanno confermato che sono in forma». E’ difficile convivere con un campione europeo in

PER LUI

ascesa come Meucci? «No, perché Daniele è uno che ascolta, in gara e fuori. Siamo sempre andati d’accordo. E’ un esempio e anche un amico». E’ un esempio anche il supermercato Alì che continua a sponsorizzarla. «Non smetterò mai di ringraziare i miei datori di lavoro, ai cui banchi ho lavorato fino al 2003. Da allora usufruisco di un’aspettativa retribuita, sono un privilegiato. Se posso sognare di arrivare fino a Rio devo ringraziare i miei capi e mia moglie Chiara che insieme alla piccola Alice di 5 anni mi seguirà anche stavolta a Roma. I Mondiali di Pechino? Se ci sarà una squadra azzurra forte e posso prepararli in gruppo mi candido. Altrimenti farò altre scelte». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ruggero Pertile, 40 anni, personale di 2h09’53” (2009)COLOMBO

● Fra gli oltre 15.456 iscritti — 54 per cento di italiani e 46 di stranieri, 80,2 di uomini e 19,8 di donne — della maratona di Roma ci sarà anche Deborah Toniolo, l’azzurra più attesa al via. Il percorso romano sarà invece un test per Lalli ed El Mazoury, che dovrebbero fermarsi dopo 25-30 chilometri. Da segnalare poi l’impresa prenotata da Giorgio Calcaterra, che dopo aver finito la maratona, ne correrà un’altra sullo stesso percorso. Alle 8.45, 5 minuti prima degli altri (c’è anche la diretta su Rai Sport 2, dalle 8.35 alle 11.45), partiranno dai Fori anche i 68 atleti paralimpici (per la prima volta senza Zanardi, dopo quattro anni). Il tracciato è lo stesso dell’altro anno con San Pietro, piazza Navona, piazza di Spagna, piazza del Popolo fra i punti più suggestivi. Il finale dovrebbe spingere i maratoneti: dopo il Traforo, una bella discesa verso il traguardo. Si parte e si arriva ai Fori Imperiali, con il Colosseo negli occhi e non più alle spalle. C’è anche chi ne approfitterà per un primo ciak: il regista Fausto Brizzi, infatti, comincerà a girare in partenza le riprese del suo nuovo film.

PER LEI Il nuovo tubino è WR.UP® by Freddy

TIMEX OROLOGIO dotato di tecnologie per gli atleti ● 199 euro

KALENJI DA DECATHLON CANOTTA in tessuto tecnico con zip ● 25,95 euro

CALVIN KLEIN JEANS GIACCA in vintage denim ● 189 euro

ASICS T-SHIRT in tessuto tecnico che aiuta a sostenere le spalle ● 65 euro

NEW ERA CAPPELLINO con visiera stampata ● 24 euro

LE COQ SPORTIF CANOTTA in tessuto tecnico ● 41 euro

REEBOK PANTALONI in tessuto tecnico e antimicrobico ● 65 euro

NORTH SAILS SHORTS in tessuto tecnico ● 77 euro (kit con tshirt)

DIADORA SCARPE con tomaia in nylon air mesh e plantare anatomico ● 140 euro

GEOX RESPIRA GIACCA in nylon con cappuccio e zip ● 139,90 euro

ADIDAS ULTRABOOST SCARPE con alto ritorno di energia ● 180 euro

GORE RUNNING WEAR PANTALONCINI in tessuto tecnico ● 49,95 euro

STONE ISLAND GIUBBINO con membrana interna anti acqua e anti vento ● 325 euro

TRU TRUSSARDI GIACCA antivento con stampa geometrica ● 295 euro

BROOKS TRASCEND 2 SCARPE protettive e comode per una 42,195 ● 170 euro

LOTTO SHORTS in tessuto tecnico con dettagli a contrasto ● 35 euro

PUMA SCARPE che massimizzano il ritorno di energia du-rante l‘appoggio ● 110 euro

H&M BRACCIALE porta smartphone ● 9,99 euro

A CURA DI FABRIZIO SCLAVI gazzalook@gazzetta.it

● Ha 90 anni ma non ha perso fascino. Il tubino, sdoganato dalla Moda anni 20, ha un posto d’onore da sempre nell’armadio delle star, dalla Duchessa di Windsor a Audrey Hepburn, da Madonna a Michelle Obama: tutte ne hanno almeno uno. Il vestito più sexy di sempre torna in versione WR.UP®, l’innovativa tecnologia brevettata Freddy che dopo i leggins punta tutto sul tubino in jersey stretch che sostiene ed esalta la silouette. Lo hanno scelto già Rocío Muños Morales e le Farfalle della Ritmica.


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SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


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