www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59
ETO’O-ICARDI STORIE DI GOL E STRANI INCROCI Il camerunese per la prima volta affronta i nerazzurri dopo il Triplete, l’argentino sempre a segno contro la sua ex squadra: Samp-Inter è anche questo BIANCHI, DALLA VITE, GRIMALDI, TAIDELLI PAGINE 9-10-11
BATTUTO IL CAGLIARI: PIPPO RESPIRA
MILAN LA FRANCE
Due reti di Menez e una di Mexes davanti alla curva vuota per protesta. Nel 2015 vittorie solo contro le ultime 3. Non c’era il rigore del 3-1. Zeman: «Episodio decisivo»
12
ROMA SENZA TOTTI TONI CONTRO KLOSE SFIDA ALLA BAVARESE
BIANCHIN, BOCCI, D’ANGELO, FROSIO, OLIVERO, PASOTTO DA PAGINA 2 A PAGINA 5
IL COMMENTO di Luca Calamai
Garcia a Cesena per il rilancio e la difesa del secondo posto. Lazio col Verona per il sorpasso. Di fronte l’ex coppia del Bayern
28
CANCELLARA-SAGAN KRISTOFF-CAV VIA ALLA ROULETTE
Mark Cavendish, 29 anni, ha vinto la Sanremo 2009 GHISALBERTI, GIALANELLA, PASTONESI E UN COMMENTO DI BETTINI ALLE PAGINE 28-29-31
L’ANALISI di Pier Bergonzi 21
UNICA PERCHÉ IMPREVEDIBILE Il cielo promette pioggia e il gruppo non ha ombrello. La nostra Milano-Sanremo apre oggi la stagione delle gare che valgono una carriera con il pronostico che lascia aperte le porte, o almeno una finestra a tutti. Si torna al traguardo classico di Via Roma e la logica dice: Volatona... L'ARTICOLO A PAGINA 21
21 35
MA LA STRADA È ANCORA LUNGA
ARCHETTI, CIERI, PUGLIESE, STOPPINI ALLE PAGINE 12-13
L’ASSO DEL BASKET NBA
Super Nash dice basta Si ritira il play perfetto
L'ARTICOLO A PAGINA 21
14
CHINELLATO A PAGINA 35
CON L’ATALANTA E A UDINE
Il Napoli s’affida al San Paolo La Fiorentina balla sulle punte
LE STORIE DA NON PERDERE
G. MONTI, SARDELLI, SPINI, VELLUZZI A PAGINA 14
1
Nazionale più oriunda Dentro Eder e Vazquez Debutta pure Valdifiori
Paloschi stende il Palermo Il Chievo avvicina la salvezza IERI CHIEVO-PALERMO 1-0 MILAN-CAGLIARI 3-1 OGGI (ORE 20.45) EMPOLI-SASSUOLO (1-3) 12.30 JUVENTUS-GENOA (0-1) 15 CESENA-ROMA (0-2) LAZIO-VERONA (1-1) NAPOLI-ATALANTA (1-1) PARMA-TORINO (0-1) SAMPDORIA-INTER (0-1) UDINESE-FIORENTINA (0-3)
JUVENTUS ROMA LAZIO NAPOLI FIORENTINA SAMPDORIA MILAN*** GENOA* INTER TORINO
64 50 49 46 45 45 38 37 37 36
PALERMO*** 35 UDINESE* 32 SASSUOLO 32 VERONA 32 CHIEVO*** 32 EMPOLI 30 ATALANTA 25 CESENA 21 CAGLIARI*** 21 PARMA** (-3) 9
*Una gara in meno ** Due gare in meno ***Una gara in più
Jérémy Menez, 27 anni AFP
LICARI A PAGINA 16
2
Boxe: Giacon super Conquista il titolo silver e ora guarda lontano
BIANCONERI ALLE 15 CONTRO IL GENOA
Allegri: «Se la Juve va nel G4 Pogba magari vorrà restare»
ARCOBELLI A PAGINA 36
3
Pericoli, la Divina festeggia 80 anni «Il tennis, amore vero»
DA RONCH, DELLA VALLE, GRANDESSO ALLE PAGINE 6-7
MARTUCCI A PAGINA 37
18
Rinnova in sicurezza, ti regaliamo l’ABS!
LA PARTITISSIMA
Barça per la fuga Real per il rilancio Messi e compagni sembrano avanti in tutto Ancelotti spinge Ronaldo Al Camp Nou alle 21 RICCI ALLE PAGINE 18-19
DALLE 19
Prima il volley poi il calcio di A e il Clasico
w
IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI Si aggrava la posizione di Lupi. Pare sia stato lui a consigliare Doumbia alla Roma.
L’offerta é valida fino al 30 aprile 2015.
9 771120 506000
50 3 2 2>
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
RISULTATI & CLASSIFICA 28a GIORNATA
ROTTAMA
9
GRANDE CICLISMO CON LA SANREMO
& RINNOVA
LA VOLATA PER LA ZONA CHAMPIONS
domenica 22 marzo 2015 anno LXXI - numero 12 euro 1,40
2
Serie A R Anticipi 28a giornata
Menez e Mexes danno sollievo al povero Milan Cagliari nei guai 1In un desolato San Siro terza vittoria del 2015 dopo quelle contro Parma e Cesena. Il rigore è un omaggio, ma si sente il rientro di De Jong MILAN
CAGLIARI
3 1
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Menez (M) al 21’ p.t.; Farias (C) al 2’, Mexes (M) al 4’, Menez (M) al 33’ s.t. MILAN (4-3-3) Diego Lopez; Abate, Paletta, Mexes, Antonelli; Poli, De Jong (dal 43’ s.t. Essien), Van Ginkel; Honda (dal 25’ s.t. Cerci), Destro (dal 28’ s.t. Pazzini), Menez. PANCHINA Abbiati, Gori, Muntari, Albertazzi, Suso, Bonera, Bocchetti, Alex, Mastalli. ALLENATORE Inzaghi. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MEDIO 51,4 METRI ESPULSI nessuno. AMMONITI De Jong per gioco scorretto. CAGLIARI (4-3-3) Brkic; Gonzalez (dal 1’ s.t. Joao Pedro), Ceppitelli, Diakite, Avelar; Donsah, Crisetig, Ekdal; Farias, Sau, Mpoku (dal 21’ s.t. Cossu). PANCHINA Colombi, Cragno, Murru, Conti, Longo, Pisano, Rossettini, Dessena, Husbauer, Cop. ALLENATORE Zeman. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO BASSO 50,4 METRI ESPULSI nessuno. AMMONITI Crisetig, Gonzalez e Ceppitelli per gioco scorretto; Farias per proteste. ARBITRO Tagliavento di Terni. NOTE paganti 11.244, incasso di 218.443,10 euro; abbonati 19.504, quota di 453.906,11. Tiri in porta 8-3 (con una traversa). Tiri fuori 3-6. In fuorigioco 10. Angoli 10-5. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
PRIMO TEMPO 5’ San Siro in silenzio, il Cagliari parla... Zeman parte forte: cross violento di Avelar, Sau controlla saltando Paletta ma calcia fuori da buona posizione 21’ ... anzi, urla Ancora Zeman. Cross da sinistra, Mexes in scivolata salva tutto anticipando Farias 21’ Menez zittisce tutti All’improvviso, il Milan. Menez, trovato a sinistra, si sposta la palla sul destro saltando Donsah e calcia sul secondo palo: 1-0 25’ Sinistra progressista Cambio di gioco di Honda, Antonelli liberato in area a sinistra calcia di collo. Brkic para in uscita disperata ma è una conferma: Gonzalez da quella parte soffre 35’ Un déjà vu Il Cagliari perde palla nella sua trequarti, palla ancora a sinistra per Menez che punta e scarica su Van Ginkel. Azione simile a quella del gol ma esito diverso: tiro alto 38’ Un po’ di Cagliari Avelar dal nulla: sinistro da lontano, largo
SECONDO TEMPO 2’ Il lato oscuro di Mexes Ekdal recupera palla davanti alla sua area, trova Sau che lancia Farias. Dribbling su Mexes e tiro a incrociare: 1-1 4’ Il meglio di Mexes Angolo da sinistra di Menez, Mexes si coordina e trova il secondo palo con un tiro al volo che tocca terra: riscatto, 2-1 11’ Tempo di contropiede Squadre lunghe. Van Ginkel apre il contropiede ma Honda spreca rientrando a sinistra per usare il mancino. San Siro lo fischia 12’ Marco Van, quasi Menez dentro per Destro, che gira al centro per Van Ginkel. Palla imprecisa, Brkic la blocca in uscita 13’ C’è anche il Cagliari Farias sugli sviluppi di un angolo da sinistra inventa un tiro-cross di esterno, troppo alto 30’ Qui gira la partita Incrocio dei pali di Joao Pedro, trovato a centro area da Farias 33’ Menez ringrazia Tagliavento Ceppitelli in scivolata ferma Cerci fuori area ma Tagliavento fischia il rigore. Menez spiazza Brkic: 3-1 46’ Milan in contropiede / 1 Cerci fa il generoso e, invece di tirare, tocca al centro per Pazzini che riesce a farsi parare il tiro da Brkic 47’ Milan in contropiede / 2 Cerci questa volta non serve Pazzini, non salta Brkic e tira. Il portiere del Cagliari devia in angolo
Alex Frosio MILANO
L’
impresa non è eccezionale. Terza vittoria del 2015 per il Milan, nove punti ottenuti contro le ultime tre della classifica. I rossoneri non sono da retrocessione, casomai a qualcuno fosse venuto il dubbio analizzando i numeri del nuovo anno. Non può dirsi però nemmeno guarita, la squadra di Inzaghi. Il test con il Cagliari — peggior difesa del campionato — assume contorni relativi, perché gira tutto giusto: gol sbagliato dagli altri in avvio, subito il raddoppio dopo l’1-1, traversa che evita il nuovo pareggio, rigore sgraffignato per evitarsi il solito finale di sofferenza e fischi. Il successo sarà servito a Inzaghi per protrarre l’avventura rossonera magari fino a fine stagione, ma il contesto — lo stadio praticamente vuoto — conta quasi più del risultato: questo è lo stadio (e la tifoseria) che si riempiva di 60mila persone per vedere il Diavolo, molto più povero di questo, perdere in casa con la Cavese in B. Passione, ecco tutto. Ha vinto una partita, il Milan, ma ormai ha perso quella. E a recuperarla non basteranno i gol di Menez — nuovo capocannoniere con Tevez, ma con un attaccante
con questi numeri aumentano solo i rimpianti — o tre punti con la penultima in classifica. I MOTIVI Il pressing alto del Cagliari in avvio ingigantisce le ombre in fondo alla caverna del Milan, che non riesce a passare la metà campo. Ma dura dieci minuti, il tempo che Sau spari appena fuori il controllo e tiro in area al 6’: con la curva piena, probabilmente, sarebbero arrivati fischi che avreb-
RFra gli ospiti si
intuiscono appena le trame di Zeman: poca tecnica per tenere quei ritmi
bero inibito ancora di più il timido Milan. E invece, nell’eco del Meazza interrotto soltanto dalla voce dei bambini delle scuole calcio sistemati sotto la curva Nord (loro sì con una passione ancora da coltivare), bastano un paio di cambi di gioco — e in questo Mexes e De Jong hanno un buon piede per allargare il campo, verso Abate e Antonelli che sprintano alle spalle dei terzini sardi — per abbassare il Cagliari di venti metri e invertire la pressione. Così sono i centrocampisti di
Zeman ad andare in difficoltà, accentuata dal ringhiare di Poli e, per una volta, di Van Ginkel, non proprio sbocciato ma almeno germogliato. Nasce proprio così il primo gol: pressione di Poli su Crisetig e palla a Re Mida Menez. TAGLI ZEMANIANI Il proverbiale calcio zemaniano si intuisce appena, letto dietro il movimento a rientrare di Sau per giocare di sponda e favorire i tagli interni di Farias e Mpoku. Avelar è l’unico terzino a spingere, ma anche a soffrire di conseguenza, mentre dall’altra parte Gonzalez dura 45’, poi Zeman azzarda subito l’arretramento di Donsah. E la prima volta che può realmente sfruttare spazi davanti, il Cagliari colpisce con Farias, attivato da Sau e poi bravo a «bersi» Mexes prima di fulminare Diego Lopez. Che sia serata di grazia per il Milan, persino accademico in certe giocate del primo tempo, si vede dal destro al volo di Mexes che sbatte in terra e sorvola Brkic due minuti dopo l’1-1: gran gol, Milan di nuovo avanti. Ed è qui che si intuiscono i leggeri miglioramenti dei rossoneri. Il rientro di De Jong si sente eccome: l’olandesone, oltre a dirigere con discreto ordine sul corto e sul lungo, ripiega in aiuto alla difesa e soprattutto spezza le linee di gio-
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
PRIMO GOL Jérémy Menéz, 27 anni (a destra nel tondino) ha scoccato il tiro che porta in vantaggio il Milan contro il Cagliari
porta. Importa il prodotto di questa partita: vittoria, allenatore garantito, sosta serena. «Il risultato di Firenze è stato un peccato, avevamo fatto la partita - racconta Menez a fine gara -. Stavolta volevamo vincere e ce l’abbiamo fatta. Ci aiutiamo tutti, continuando così possiamo fare belle cose. Mancano dieci partite, non bisogna mollare perché non si sa mai. Io faccio sempre il massimo, anche quando non segno. Ci metto tutto me stesso per questa squadra. Vincere così è bello».
fI PROTAGONISTI
LA CRESTA E LO CHIGNON
Jérémy sul trono del gol e il riscatto di Philippe Douce France rossonera
ACCUSA In realtà Jérémy dopo il primo gol non sembrava particolarmente felice: faccia scura, occhi bassi e quel dito a indicare l’orecchio destro. Si pensava fosse a causa del deserto di San Siro. Invece no: «Quel gesto è per la stampa, che parla di me senza sapere nulla». Frase di moda per un film già visto. Come in fondo lo è anche la prova di Mexes. Ieri ha riscattato nel migliore dei modi lo scivolone con cui ha spalancato la porta a Farias. Sull’angolo di Menez - e non ci può essere gol in salsa francese più di questo - Philippe si è coordinato come il più esperto degli attaccanti e ha calciato al volo infilando una traiettoria impossibile per Brkic. Poi ha esultato liberando tutta la sua gioia. Un’esultanza vera, perché fare polemica quando si vince un po’ guasta la festa.
1La coppia francese regala tre punti importanti a Inzaghi. E la punta raggiunge la vetta della classifica marcatori
MILANO
L
o insegna la storia: le colonizzazioni vanno a ondate, a seconda del periodo storico. Anche quelle sportive. Nell’era Berlusconi al Milan c’è stata quella olandese. Poi quella brasiliana. Adesso tocca a quella francese. Se Inzaghi riesce finalmente a trascorrere un paio di settimane senza le scintille sotto la panchina, può ringraziare quello spicchio di squadra che arriva dall’altra parte delle Alpi. co centrali del Cagliari, troppo poco tecnico per permettersi il ritmo ad alta velocità che servirebbe ai movimenti zemaniani. DIFENDI BASSO E SOFFRI Eppure il Cagliari preme e avvicina di nuovo il pareggio in pressione (traversa di Joao Pedro). Il Milan è squadra da contropiede - sai che impresa creare occasioni in questo modo contro Zeman... - ma al contempo soffre se si abbassa troppo. Torna in mente il Verona e quel 2-2 preso all’ultimo. Stavolta, ultimo segnale di benevolenza, arriva il rigorino su Cerci. Il fallo di Ceppitelli è abbondantemente fuori area, Tagliavento manda Menez sul dischetto e lo trasforma nel capocannoniere del campionato: 3-1 e niente patemi. E IL CENTRAVANTI? Resta misterioso come nella squadra di Inzaghi, attaccante come ce ne sono pochi, abbia così poca importanza il centravanti. Destro resta sempre ai margini, perché la manovra si sviluppa sugli esterni ma sfocia pochissimo nel cross. Pazzini, invece, entra nel finale e fa in tempo a sbagliare praticamente a porta vuota, come Cerci nel recupero. Di certo, a Inzaghi non capitava. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA MOVIOLA di VINCENZO D’ANGELO
CHE PASTICCIO SUL RIGORE: CERCI STESO FUORI AREA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA COPPIA AI RAGGI X
1Philippe Mexès, 32 anni, e Jérémy Ménez, 27, sono stati gli uomini che hanno deciso coi loro gol la
PHILIPPE MEXES
JEREMY MENEZ
TOCCHI PER ZONA
TOCCHI PER ZONA
Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla
Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla
ATTACCO
ATTACCO
1
L’episodio chiave della partita arriva al 31’ della ripresa, col risultato sul 2-1: Cerci s’invola in contropiede, Ceppitelli può solo metterlo giù, ma prima di affondare il tackle fa un passo avanti per «regalare» una punizione dal limite. Idea giusta, non fosse che arbitro e guardalinee, incredibilmente, giudicano in area il contatto tra i due, che è invece ben al di fuori dell’area di rigore. Male dunque Tagliavento, ma malissimo il primo assistente Costanzo, al quale chiede chiaramente aiuto tramite auricolare. Sull’1-1 Cagliari, Sau intercetta il passaggio di Abate col fianco; sul 2-1 di Mexes, invece, leggero e furbo blocco di De Jong (ai limiti del fallo) su Diakitè.
IN CIMA Jérémy e Philippe invece non hanno bisogno di studiare l’italiano. Non più. Il nostro campionato è loro territorio da anni e ormai sanno come calpestarlo. Altrimenti non si spiegherebbe ciò che sta combinando Menez: con la doppietta di ieri sera ha toccato quota 15 gol. E non parliamo di record personale: quello l’aveva già infranto da tempo. Semplicemente, il francese si è arrampicato fino al primo gradino sul podio della classifica marcatori, raggiungendo Tevez e Icardi. Che ovviamente dovranno giocare oggi, e magari Jérémy sarà re per una sola notte. Ma che im-
Menez+Mexes, Jérémy+Philippe: et voilà. In attesa che prenda corpo il progetto italiano sbandierato da Berlusconi, quando le cose si mettono male, si può provare a cantare la Marsigliese. Spesso funziona. Aveva funzionato nella super vittoria sul Napoli (gol di Menez e diga tirata su in difesa da Rami e Mexes), aveva funzionato contro il Verona due settimane fa (gol di Menez e autogol propiziato da Mexes) e ha funzionato anche ieri. Gli attori protagonisti sono sempre loro e magari da oggi Inzaghi imparerà qualche parola di francese in più.
Marco Pasotto
3
3 1
4
sfida di San Siro contro il Cagliari. Il difensore, oltre alla rete del 2-1, ha vinto tutti i contrasti e recuperato quattro palloni mentre l’attaccante è stato il più propositivo dell’intero reparto offensivo rossonero
2
2
2
3
4
1
9 10
5
1
4
2
6
1
3
2
1 1
2
1
1
1
3
1
1
6
1
2
PALLE RECUPERATE 1
4
1
5
4
2
6
1
2
6
5
2
1
OCCASIONI CREATE
4
MINUTI GIOCATI RECUPERO
13
2
3
1
1
1
1
MINUTI GIOCATI
1
RECUPERO
4’ PASSAGGI POSITIVI
4’ PASSAGGI POSITIVI
90’
90’
38
39
CONTRASTI
TIRI NELLO SPECCHIO
1
VINTI
TIRI NELLO SPECCHIO
2
2
100% LANCI POSITIVI
2
7 PERSI
0
DRIBBLING POSITIVI 3
50%
SPONDE
6
5 NEGATIVI 3
Serie A R Anticipi 28a giornata
4
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
LE PAGELLE di G.B. OLIVERO MILAN
CAGLIARI
6
6
BRAVO MEXES PAZZINI SCIUPA MALE PALETTA DE JONG RINGHIA IL TECNICO INZAGHI
6 I primi dieci minuti sembrano la prosecuzione della partita di Firenze. Poi la squadra si riprende e stavolta è anche fortunata. Honda non va, per il futuro meglio riprovare in avanti Bonaventura.
IL MIGLIORE MENEZ
7 Non una partita scintillante, però la timbra con un bel gol, il corner del raddoppio e il rigore che chiude il discorso. Ha già segnato 15 reti. Testone, anarchico ed egoista, ma imprescindibile.
HONDA
5 «Stadio vuoto, stasera non mi fischiano» avrà pensato. Ma giocando così prenderebbe fischi nel deserto del Sahara. Un paio di buone giocate, ma anche tantissimi errori e una sensazione di gran leggerezza. ● TIRI 2 ● SPONDE 0 ● DRIBBLING 3
MILAN
5,5
6,5
PALETTA Il piede è poco educato, gli errori in palleggio moltissimi. Buca all’alba della gara, Sau non sfrutta ma poi se lo incarta e genera l’1-1.
MEXES Balla sempre tra la prodezza e il disastro. Una bella rovesciata, un’ottima chiusura, si fa scherzare da Farias, poi segna al volo.
● PARATE 0 ● RINVII 11 ● PRESE ALTE 1
● CONTRASTI 2 ● CROSS 6 ● PASSAGGI 25
● CONTRASTI 1 ● LANCI 6 ● PASSAGGI 34
● CONTRASTI 2 ● LANCI 7 ● PASSAGGI 38
6
6,5
6,5
6
DE JONG Le tredici palle recuperate sono lo specchio della sua gara: grande protezione sulla trequarti, corre in aiuto dei compagni. Fondamentale, specie in avvio.
VAN GINKEL Pian piano esce dal guscio. Dà continuità alla discreta prova di Firenze anche se sparisce un po’ nella ripresa. Perde 13 palloni, un po’ troppi.
● CONTRASTI 1 ● CROSS 3 ● PASSAGGI 22
● TIRI 0 ● RECUPERI 6 ● PASSAGGI 37
● TIRI 0 ● RECUPERI 13 ● PASSAGGI 42
● TIRI 1 ● RECUPERI 6 ● PASSAGGI 30
5
SUPER JOAO PEDRO BRKIC SI SALVA BUIO GONZALEZ DONSAH È TIMIDO IL TECNICO ZEMAN
POLI Il gol nasce dalla sua caparbietà in pressing. È come il ciclista che all’improvviso tira su i compagni con un’accelerazione. Prezioso come sempre.
6
6,5
6
ANTONELLI Sonnecchiante in avvio, poi comincia a fare le ripetute sulla fascia. Gonzalez non lo disturba, Brkic gli chiude la porta mentre sta già per esultare.
5
IL PEGGIORE
5
ABATE Probabilmente è un appassionato lettore di Dumas. Così, quando si trova protagonista del duello AbateFaria(s) si confonde. Perde la palla del pareggio.
● TIRI 2 ● SPONDE 5 ● DRIBBLING 3
4
5,5
DIEGO LOPEZ Il Cagliari non lo stuzzica molto e va bene così perché quando ci riesce segna e prende la traversa senza che lui possa fare nulla.
Il Cagliari non è fortunato, ma l’impressione è che la fortuna non se la vada nemmeno a cercare. Ottimo avvio nei due tempi, poi molto buio e poche combinazioni in verticale. Però quella traversa...
IL MIGLIORE FARIAS
6,5 Gli piacciono i doppi passi: ne fa una dozzina. All’improvviso diventa concreto: si fa una spremuta di Mexes e segna l’1-1 in bello stile. Poi trova Joao Pedro che va a un centimetro dal 2-2.
DESTRO E’ tempo di Quaresima, faccia un fioretto e magari prima o poi gli arriverà un pallone. Nel frattempo, però, se li vada a cercare: chi cerca trova...
CERCI Il rigore è un omaggio, forse per premiare il dribbling su Ceppitelli che è il primo guizzo dell’avventura rossonera. Poi spreca un’occasione.
PAZZINI Destro digiunerebbe tre giorni per avere una palla come quella che lui spreca tremendamente nel recupero.
ESSIEN Pochi minuti per aggiungere un gettone al lungo elenco di partite della sua carriera.
● TIRI 0 ● SPONDE 1 ● DRIBBLING 0
● TIRI 1 ● SPONDE 0 ● DRIBBLING 1
● TIRI 1 ● SPONDE 4 ● DRIBBLING 0
● TIRI 0 ● RECUPERI 0 ● PASSAGGI 1
GONZALEZ
4,5 Come quei buttafuori gentili che davanti alle discoteche fanno entrare senza problemi chiunque lo chieda. E non controlla nemmeno il dress code. Naturalmente Zeman lo sostituisce all’intervallo. ● CONTRASTI 1 ● CROSS 1 ● PASSAGGI 8
TAGLIAVENTO Dà un rigore con fallo fuori area di circa un metro. La valutazione era semplice, si vedeva dalla tribuna. Costanzo non lo aiuta.
5,5
CEPPITELLI Contiene Destro con l’aiuto dei milanisti che ignorano il loro centravanti. Poi Cerci lo salta secco a prescindere dall’errore arbitrale.
AVELAR Vola all’inizio e manda Sau vicino al gol dopo 6’. Crossa sette volte, ma l’energia si esaurisce in fretta. E nell’intervallo non si ricarica.
● PARATE 4 ● RINVII 7 ● PRESE ALTE 2
● CONTRASTI 0 ● LANCI 0 ● PASSAGGI 28
● CONTRASTI 3 ● LANCI 1 ● PASSAGGI 36
● CONTRASTI 4 ● CROSS 7 ● PASSAGGI 25
5,5
5
6
6
DONSAH Concede troppo spazio a Menez sul primo gol. Scala a fare il terzino nella ripresa, ma è molto timido in fascia come a centrocampo.
CRISETIG Sa far girare la squadra, ma è lui a sbagliare prima dell’1-0 di Menez. Da quel momento va in tilt: 19 passaggi negativi, 22 palle perse.
EKDAL Primo tempo pessimo. Ma poi cresce moltissimo: avvia l’azione del pareggio, fa le due fasi, diventa propositivo pur sbagliando tanto.
SAU Poteva indirizzare la partita in modo diverso, ma sbaglia dopo pochi minuti. Arretra spesso per lanciare gli esterni: il gol nasce così.
● TIRI 0 ● RECUPERI 5 ● PASSAGGI 19
● TIRI 0 ● RECUPERI 5 ● PASSAGGI 49
● TIRI 0 ● RECUPERI 9 ● PASSAGGI 35
● TIRI 1 ● SPONDE 3 ● DRIBBLING 0
5
IL PEGGIORE
5,5
DIAKITÈ Ha il cuore d’oro e i piedi di ghisa, così regala un assist a Menez che non ne approfitta. Molta imprecisione in disimpegno e marcatura.
● TIRI 4 ● SPONDE 1 ● DRIBBLING 2
s.v.
5
BRKIC Prende tre gol senza colpe particolari. Ne evita altrettanti uscendo bene su Antonelli e spegnendo il sorriso sui volti di Pazzini e Cerci.
6,5
5,5
MPOKU Fa poku poku, eppure avrebbe spazi e opportunità. Entra raramente nel gioco, non cerca mai la profondità e non va in pressione su nessuno.
JOAO PEDRO Con lui il Cagliari è molto più incisivo: presenza costante e pesante, colpisce la traversa, preoccupa i difensori avversari.
COSSU Solo una bella giocata, con dribbling a rientrare e tiro di sinistro fuori di poco. Non riesce a inventare nulla.
● TIRI 1 ● SPONDE 0 ● DRIBBLING 0
● TIRI 1 ● DRIBBLING 2 ● SPONDE 0
● TIRI 1 ● RECUPERI 3 ● PASSAGGI 5
CERVELLERA 6 DI PAOLO 6
COSTANZO 4 VIVENZI 6
CAGLIARI
BASSO 50,4 metri
BARICENTRO
83
OCCASIONI CREATE
11 31 5 34
23 29
67
POSSESSO PALLA
7 9 10
51,9%
57
TIRI NELLO SPECCHIO
20
BARICENTRO
LANCI
DRIBBLING
MEDIO 51,4 metri
388
PALLE RECUPERATE
74,4%
73,2%
2 37
30
17 25
8 7
7 1
48,1%
426 PASSAGGI RIUSCITI
37
21 16
PASSAGGI EFFETTUATI
8
40 20
44
4 32 8
GAZZETTA DELLO SPORT - DATI OPTA
fLA PARTITA AI RAGGI X
tro Joao Pedro con lo spostamento di Donsah in difesa. Un passo avanti.
Luca Bianchin @lucabianchin7
ZEMAN: SAU ARRETRA E il Cagliari? Il Cagliari l Cagliari certe sere è un Luna Park. Zeman spesso ha sbattuto contro De Jong, che non sarà non pressa altissimo e purissimo come un mai Pirlo ma saprà recuperare palla e giocarla a tempo però i meccanismi difensivi sono tut- cinque metri anche a 50 anni. Il conto dell’olanto tranne che perfetti. Negli ultimi minuti si so- dese a fine partita: 42 passaggi positivi, 13 recuno visti tre contro tre e tre contro due - quasi un peri, 6 palloni intercettati. In tutte le voci, è sta«garbage time» all’americana - ma il Milan ave- to il migliore del Milan. Il Cagliari gli ha dato va costruito molto più del solito anche nel primo fastidio con i movimenti di Sau, per lunghi mitempo. Nel calcio ci sono partite «belle» e partite nuti in versione «centravanti arretrato»: partiva «belle», nel senso che l’aggettivo può cambiare da (falso) 9 ma spesso rientrava, si spostava in significato. Milan-Cagliari ha avuto una bellez- posizione di trequartista per suggerire i tagli za semplice, istintiva: tante occadalle fasce di Mpoku e Farias o gli sioni, tanti ribaltamenti di fronte. inserimenti di Ekdal. Movimenti Guardate le cifre: 25 tiri, oltre 110 IL NUMERO da squadre di Zeman. Da queste palle recuperate, segno che la palsituazioni non sono arrivati gol la ha cambiato proprietario spesma qualcosa si è visto: per Sau 3 so. Certo, non ha avuto la bellezza sponde, una occasione creata, sofisticata che piace agli appasquel tiro sul fondo e 15 passaggi. sionati. Troppi errori per diventaDestro, che aspetta e non viene inre un libro di tattica lungo 90 mi- Le palle intercettate contro per giocare la palla, ne ha nuti. avuti meno della metà. e i contrasti vinti
Milan, quanti lanci: 83 I E se De Jong recupera, il contropiede fa male 1L’olandese leader per palle intercettate (6) e passaggi (42) Il Cagliari vive dei movimenti di Sau, centravanti... per finta LA MOSSA TATTICA MENEZ: dribbling 3 ANTONELLI: cross 3 VAN GINKEL: passaggi corretti 30 Antonelli 1 FARIAS Van Ginkel
Menez
Antonelli 2 GONZALEZ
PASSAGGIO MOVIMENTO
Prendere il Cagliari in contropiede non è la missione più complicata del mondo. Il Milan ci è riuscito sfruttando le fasce. Nel primo tempo sono state efficaci le avanzate di Antonelli a sinistra, favorite dalla capacità di Van Ginkel di far correre il pallone e dalle giocate di Menez. Gonzalez, senza i rientri di Farias, è stato spesso preso in mezzo GDS
0
INZAGHI: LANCI E FASCE Un dato di Farias, non AIUTATELI Il gol merita di essere colpisce più degli altri: 32 lanci esattamente un’ala rivisto. Ekdal recupera palla e Sau positivi a 13. Il numero è alto per- da fase difensiva fa la cosa migliore della serata: ché il Milan spesso ha mosso la dilancio per Farias. Nell’azione c’è fesa tagliando il campo in verticale o in orizzon- un pezzo di partita condensato: un contropiede tale. Soprattutto nel primo tempo ha dato fasti- - se ne sono visti tanti, anche con squadre spesso dio al Cagliari sulle fasce. Abate a destra e Anto- lunghe -, una giocata individuale e una chiusura nelli a sinistra spesso hanno trovato strada con i tempi sbagliati. Paletta non ha fermato Sau libera. Antonelli sull’1-0 ha avuto anche una oc- e ha aperto la strada al contropiede. In situaziocasione da gol: è arrivato in area perché Farias ni affini, hanno sbagliato anche i giocatori del non è il tipo che lo seguirebbe per 50 metri. Ave- Cagliari, magari Diakite e Ceppitelli lasciati soli re Van Ginkel e Menez sulla stessa fascia aiuta. dai terzini, che spingono tanto e non altrettanto Marco Van gioca semplice, non fa il fenomeno tornano. È successo più spesso che mai negli ulma fa correre la palla. Jeremy invece è l’invento- timi minuti, con il Cagliati tutto avanti e il Milan re della squadra, conosce i tempi, sa gestire i due rapido a ripartire. Zeman si lamenta dell’arbicontro due. Zeman all’intervallo ha cambiato tro, non senza ragione, ma senza un passo avananche per questo: fuori Alejandro Gonzalez, che ti nelle transizioni difensive non ci si salva. da terzino destro aveva sofferto tantissimo, den© RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R Anticipi 28a giornata
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Alessandra Bocci
5
HANNO DETTO
MILANO
N
on è finita finché non è finita. La celebre frase di Yogi, che non è l’orso, ma Yogi Berra, un titolatissimo giocatore di baseball, va bene per il Milan, per il suo allenatore Inzaghi, per il suo amministratore delegato Galliani e per il presidente Berlusconi. Dovrebbe andar bene anche per i curvaioli rossoneri, che venerdì hanno emesso un comunicato duro, hanno incassato in qualche modo l’appoggio dei Milan club e ieri se ne sono stati fuori dallo stadio e dal loro giardinetto di cemento, salvo fare capolino dopo il secondo vantaggio del Milan. Non è finita finché non finisce questa storia ultracentenaria di discese e di risalite, di stagioni disgraziate e di eurodeliri. Nel maggio 1998 il Milan guidato dal senatore rossonero Fabio Capello era decimo in campionato, proprio come il Milan di Inzaghi prima della gara col Cagliari. Pareggiò con il Parma e si ritrovò assediato dagli ultras, prima e dopo una partita surreale interrotta per sette minuti e conclusa in qualche modo. Quel giorno Paolo Maldini decise che mai e poi mai avrebbe dimenticato l’affronto e molti sottolinearono la memoria corta dei tifosi militanti. Il Milan aveva passeggiato in Europa per anni e aveva vinto un cospicuo numero di scudetti. In un ristorante del centro milanese un tifoso apostrofò Costacurta. L’incidente si chiuse senza danni, ma non senza cicatrici. COLPEVOLI E NO Ci sono segni che restano, come le coppe e l’argenteria in bacheca. In quella annata sciagurata il centravanti era Patrick Kluivert, presunto erede di Van Basten annichilito da varie situazioni. Ave-
«INZAGHI CI METTE L’ANIMA. DOBBIAMO DARE DI PIÙ» IGNAZIO ABATE DIFENSORE MILAN La curva sud di San Siro lasciata deserta dai tifosi rossoneri durante la sfida di ieri contro il Cagliari in segno di protesta verso la il club ANDREOLI
San Siro di gelo e silenzio È un divorzio all’italiana
1Tifano solo i bambini delle scuole calcio, appello della Sud in sciopero: «Salvate il Milan». Galliani: «Ma Berlusconi prese il club in tribunale»
va 21 anni, segnava pochissimo e a San Siro non gli davano pace. «I veri tifosi non fischiano», disse, il che ovviamente non facilitò i rapporti con i fan. Ieri nella curva blu e immensamente vuota riempiva lo spazio uno striscione «Game over» e sotto, per via che il Milan è un club internazionale e i suoi ultras pure, un invito in inglese: «Insert coin&#SaveACMilan», hashtag che è inutile tradurre. In questa babele di aspiranti acquirenti, thailandesi, cinesi, americani e chissà cos’altro, la Curva, entità filosofica e metafisica, ha pensato di trovare il bandolo della
matassa. Via Berlusconi, che lasci a sua figlia. Galliani, l’amministratore con delega al settore capri espiatori, ha sottolineato che non è la prima volta che il Milan dell’era Berlusconi si trova in questa situazione. «E’ già successo e ci siamo risollevati. Ricordo che il presidente ha preso il club quando c’erano i libri in tribunale». VOCI Lo sanno tutti, ma dirlo ancora non serve. Perché sono passati troppi anni, troppe coppe, troppi affari sbagliati o mancati d’un soffio, e ormai il passato è una terra straniera.
L’ALLENATORE DEL MILAN
ORGOGLIO INZAGHI: «DA FIRENZE È TORNATO IL MIO MILAN. ORA DIECI FINALI: DARÒ TUTTO»
Marco Pasotto MILANO
A
forza di ultime spiagge ormai stava arrivando al bagnasciuga. Ma adesso Pippo Inzaghi può tornare nell’entroterra, dove le onde non possono arrivare. Nemmeno le più cattive. Que-
sta per il tecnico rossonero è stata quasi certamente la vittoria che lo accompagnerà sino al termine della stagione. La società gli aveva chiesto successo e spirito. Li ha avuti entrambi, anche se la malattia del Milan è stata troppo lunga e debilitante per pensare di uscire dalle sabbie mobili in due sole partite. Ora intanto c’è la sosta, che assume tutt’altro aspetto: poteva essere il momento della riflessione solenne sulla guida tecnica, e invece sarà una manciata di giorni buona per continuare a lavorare su questa strada e recuperare qualche infortunato illustre.
RNonostante la
vittoria ormai il popolo rossonero si è abbandonato all’indifferenza
RGli ultras chiedono che la società passi a Barbara. E invocano un investitore forte
SODDISFAZIONI A fine partita Pippo si dirige come al solito verso il centrocampo, ma stavolta non deve indirizzare i giocatori sotto la curva (che peraltro non c’è) a chiedere scusa: è il momento delle pacche sulle spalle e dei cinque dati con forza e affetto. Lo stesso con cui aveva parlato di lui Galliani nel prepartita: «Non c’è un dopo Inzaghi, c’è un Inzaghi che ha un contratto anche per l’anno prossimo. Dobbiamo far bene in queste undici partite, questo è chiarissimo a tutti. Non abbiamo nessun accordo con nessun altro allenatore. La speranza di Berlusconi, come del sottoscritto, è far sì che i risultati
Ormai il clima è inacidito, nessuno si fida più di nessuno, Galliani è un mestierante del calcio mercato, Berlusconi un uomo che nulla può. Allenatore e giocatori vivono in una bolla di indifferenza, il che è sempre meglio delle arance e delle uova che finirono sui piedi di Maldini e altri vecchi leoni. San Siro è vuoto e mette tristezza, non c’è stato bisogno di picchetti ultrà per tenere fuori la gente. Ci sono i bambini delle scuole calcio a cantare e tifare per riempire il buco, ma l’età dell’innocenza è finita da un pezzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
della parte finale della stagione siano tali da consentire a Inzaghi di ricominciare il prossimo luglio». E allora diciamo che uno è stato messo in cassaforte anche se ormai Inzaghi non si sbilancia più oltre concetti generici come «possiamo prenderci qualche bella soddisfazione», mentre Galliani è molto più calcolatore: «Mi auguro che Fiorentina o Napoli possano vincere l’Europa League. Se la vincessero, nella posizione di classifica in cui sono in questo momento, ci sarebbe posto anche per una settima squadra italiana nelle coppe europee».
fAREA TECNICA
«Sento la fiducia di tutti. Berlusconi e Galliani mi sosterranno finché potranno». L’a.d.: «Nessun accordo con altri allenatori»
«TOCCA A NOI RIPORTARE I TIFOSI ALLO STADIO»
UTOPIA Proiezioni che per ora sono solo auspici. Mentre la realtà dice che finalmente il Milan ha concluso con una vittoria una partita in cui era incappato nell’ennesima rimonta. Magari è un segno anche questo. «Sono contento per la squadra, perché abbiamo raccolto meno di quanto meritato riflette Pippo -. Ero convinto che ripetendo la stessa gara di Firenze saremmo tornati al successo. Abbiamo creato 7-8 occasioni, questo è il Milan che piace a me. Per riconquistare tifosi poche parole e molti fatti». Che hanno una data e una città: «A Firenze per noi è iniziato un nuovo campionato. E io so che devo dimostrare il mio valore. Il Milan ha puntato su tecnico giovane in un momento difficile, era utopistico pensare di non soffrire. Io comunque sento la fiducia di tutti, e tutti i giorni. Berlusconi e Galliani mi sosterranno finché potranno. Cercherò di far bene fino a quando mi sarà data la possibilità». © RIPRODUZIONE RISERVATA
LUCA ANTONELLI DIFENSORE MILAN
«UNO COME ME NON PUÒ SBAGLIARE QUEL GOL» ALESSIO CERCI ATTACCANTE MILAN
fAREA TECNICA
L’ALLENATORE DEL CAGLIARI
RABBIA ZEMAN: «RIGORE DECISIVO PER LA SCONFITTA» Il fallo di Ceppitelli su Cerci: il contatto avviene fuori area ANSA
«Il fallo era fuori area e a quel punto eravamo ancora in partita. Per una squadra che deve salvarsi sono episodi determinanti» MILANO
L
a salvezza è una missione complicata. Lo era la settimana scorsa quando ha accettato di tornare sulla panchina del Cagliari e lo è ancora di più adesso dopo l’unico punto conquistato in due partite. All’esordio bis in Sardegna Zdenek Zeman ha raccolto un solo punto contro l’Empoli, ma ha potuto dare la colpa alla sfortuna, perché la sua squadra almeno per mezz’ora era stata scintillante. A San Siro ha creato ma non abbastanza: lo stato di crisi del Milan non è bastato a superare il gap con una squadra abituata ai piani alti. Il Cagliari resta ancorato in acque pericolose e il cambio di allena-
tore non ha prodotto un cambiamento di rotta. Zeman però si è arrabbiato per il rigore che ha portato il Milan sul 3-1. Una decisione arbitrale errata (il fallo di Ceppitelli era fuori area) che secondo il tecnico boemo ha tagliato le gambe alla sua squadra. «Più che arrabbiato sono dispiaciuto, per una squadra che deve salvarsi questi sono episodi decisivi. Sul 2-1 abbiamo provato a riportarci sotto, poi è arrivato quel rigore ed è saltato tutto. Un problema di moviola, si è visto che quel fallo era fuori area. Purtroppo chi doveva vedere ha deciso diversamente. Eravamo ancora in partita a quel punto, avevamo preso una traversa, c’era da giocarsela ancora, ma logicamente prendendo il terzo gol è saltato tutto. Dobbiamo giocare sulle nostre forze, non guardo i risultati delle altre. Purtroppo non siamo riusciti a fare punti, spero che nelle prossime dieci partite si faccia meglio». al.bo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
6
Serie A R I primi della classe
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
LA FRECCIATA
clic
Allegri: «Visto? Pure noi seduti al ristorante delle grandi»
EUROPA LEAGUE, RUGBY E NAZIONALI: OGGI 6 PARTITE ALLE 20.45 ● Giornata strana, con sei gare alle 20.45. Oggi alle 15 si giocherà solo Juve-Genoa. Si spiega con l’incrocio tra coppe e nazionali. Roma, Napoli, Inter, Fiorentina e Torino, impegnate in Europa League, in altre settimane avrebbero giocato al lunedì, data vietata perché la prossima sarà una settimana per le nazionali. Le 20.45 garantiscono il massimo recupero. Lazio-Verona invece è stata posticipata per il Sei Nazioni di rugby.
I bianconeri in festa ANSA
Fernando Llorente, 30 anni, oggi titolare LAPRESSE
Dal Genoa al Genoa Lo scudetto della Juve è iniziato da quel k.o. 1Un girone fa a Marassi Allegri conobbe l’unica sconfitta in
campionato e l’aggancio della Roma: in 5 mesi ha preso il volo Antonini al 94’ segna il gol della vittoria del Genoa sulla Juventus: oggi è fuori rosa. Sotto, Max Allegri, 47 anni
PERCHÉ VEDERE JUVENTUS-GENOA Sapete chi sono i due migliori della A per i voti Gazzetta? Tevez e Perin. Ecco. Poi tattica al top: Gasp aggredisce tutto quello che si muove, Allegri vive di palleggio. Bella. Juventus Stadium, ore 15
Fabiana Della Valle INVIATA A VINOVO (TORINO) @FabDellaValle
S
embra passata un’eternità, invece era solo un girone fa. Per la precisione era il 29 ottobre, turno infrasettimanale giocato a Marassi contro il Genoa. E’ successo tutto a pochi secondi dalla fine: un gol di Antonini (uno che negli anni rossoneri con Massimiliano Allegri non ha mai avuto un gran rapporto) costrinse il tecnico bianconero ad assaggiare il sapore amaro della prima sconfitta in campionato con la Juventus. Era la nona giornata e la Roma, battendo il Cesena, raggiunse i bianconeri in vetta. Inizio della crisi? Macché. Da allo-
ACTION IMAGES/FORTE
ra la Juventus non ha mai più perso in campionato e su quella sconfitta ha costruito la sua stagione straordinaria. Partita dopo partita, mese dopo mese. Un passo per volta, fino a mettere in cassaforte lo scudetto e conquistare i quarti di Champions League. Per questo oggi l’Allegri band affronta il Genoa con tutto un altro spirito. E non solo perché Antonini, messo fuori rosa da Preziosi, non ci sarà. NOVEMBRE: CONTE ADDIO La svolta arriva in Champions League ma porta benefici anche in campionato: Allegri in casa vara per la prima volta il 4-3-1-2, mettendo da parte il 35-2 di contiana memoria (che però verrà riutilizzato in futuro), e ottiene una vittoria im-
portantissima in Europa. Da lì arrivano quattro successi di fila in campionato. DICEMBRE: AGLI OTTAVI! Il mese comincia con lo 0-0 di Firenze e prosegue con un altro pari senza gol in Champions con l’Atletico, che però garantisce la qualificazione agli ottavi di Champions. In più allo Stadium arriva la Samp, Gabbiadini segna l’1-1 e interrompe la striscia di vittorie casalinghe bianconere dopo 25 partite. In totale tre pareggi e anche la sconfitta in Supercoppa (ai calci di rigore) contro il Napoli a Doha. Certo, non è il modo migliore per chiudere l’annata, ma Allegri è fiducioso grazie ai tre punti di vantaggio sulla Roma in campionato.
GENNAIO: CON POGBA A +7 La Befana non porta bene ai bianconeri: 1-1 in casa con l’Inter ma soprattutto Roma che si porta a -1. Passate le feste però si sveglia Pogba: il centrocampista segna 4 gol in 5 partite (tra campionato e Coppa Italia) e permette alla Juventus di portarsi a +7 sulla Roma. FEBBRAIO: GARCIA ARRANCA Mese delicato, perché i bianconeri devono preparare la gara di andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Borussia e il campionato inevitabilmente ne risente. La Juve spreca due occasioni per aumentare il vantaggio sulla Roma, prima a Udine e poi a Cesena: due trasferte, due punti. I bianconeri sono giù fisicamente e si vede, perché per la Supercoppa hanno dovuto posticipare il richiamo della preparazione. In più l’obiettivo è arrivare al top per la Champions. Poi però la Juve trova la vittoria contro l’Atalanta e il clima si rasserena: i bianconeri arrivano alla sfida con la Roma con 9 punti di vantaggio più lo scontro diretto a suo favore. Mica male. MARZO: LA JUVE DILAGA Il big match dell’Olimpico finisce 1-1 e la Juve conserva i 9 punti. Sarebbe già un bel bottino, ma i bianconeri approfittano dei continui passi falsi della Roma per prendere il largo. Con la vittoria di Palermo si portano a +14, quanto basta per sentirsi al sicuro. Ecco perché il Genoa adesso fa meno paura, anche se Allegri fa di tutto per tenere alta l’attenzione: «Il Genoa ha fatto 20 punti in trasferta, ci ha battuto e 7 volte ha ribaltato lo svantaggio», ammonisce il tecnico, che vorrebbe che la sconfitta di Marassi rimanesse l’unica della stagione.
1Il tecnico replica così a una
domanda sulla frase di Conte Marchisio ok, Llorente con Tevez
INVIATO A VINOVO
«I
l calcio italiano non è così scarso come viene descritto, le tre squadre ancora in corsa in Europa lo dimostrano. Noi però ci facciamo prendere dalla depressione. Nelle cose bisogna fare un passo alla volta e crescere piano piano. Forse non riusciremo a mangiare piatti costosi in un ristorante da 100 euro, ma ci possiamo sedere. Lo abbiamo dimostrato, è solo un punto di partenza». Massimiliano Allegri risponde così alla domanda di un giornalista in conferenza stampa, che non cita Antonio Conte ma fa chiaramente riferimento a una frase dell’ex allenatore bianconero. Il risultato è una frecciatina all’attuale c.t., probabilmente involontaria, ma che comunque non passa inosservata. Di Conte si era già parlato all’inizio, in riferimento a una possibile convocazione di Barza«NON SI ENTRA gli in Nazionale: «Il c.t. non mi ha chiaCON 10 EURO mato — ha detto AlIN UN legri — Barzagli ha RISTORANTE fatto due ottime gaDA 100 EURO» re, anche se è stato fermo 9 mesi. Io soANTONIO CONTE no sempre felice se i miei giocatori ven- EX TECNICO JUVE gono convocati». Poi il sorteggio: «Tutti dicono che siamo stati fortunati a pescare il Monaco, ma io rovescerei le cose: magari dopo aver visto le nostre due partite col Borussia sono state le altre a tirare un sospiro di sollievo per non averci incontrato». MARCHISIO OK, TORNA LLORENTE Intanto oggi si pensa al campionato: Marchisio è guarito dall’influenza e ci sarà, Sturaro andrà in panchina, Pirlo rientrerà dopo la sosta. In attacco con Morata squalificato, toccherà a Llorente in coppia con Tevez. «Che Dio ce lo conservi», ha chiosato Allegri sull’argentino. f.d.v.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GIALLO
«Pogba, c’è l’offerta Psg». Ma i club smentiscono 1Le Parisien riporta una presunta frase
di Nedved. Allegri: «Se dovessimo entrare nel G4 in Champions, credo vorrà restare»
Fabiana Della Valle Alessandro Grandesso
D
i lui si parla sempre, anche quando non gioca. Paul Pogba è infortunato ma il suo nome continua a rimbalzare sui giornali, soprattutto per questioni di mercato. Ieri è stato il turno del francese «Le Parisien», secondo il quale Pavel Nedved avrebbe rilasciato la seguente dichiarazione: «Per Pogba abbiamo già un’offerta
del Psg». La frase è stata smentita dall’ufficio stampa bianconero: Nedved non avrebbe mai detto quelle parole al giornale. Un piccolo giallo che ha animato la vigilia di Juventus-Genoa. RETROSCENA Secondo i francesi invece lo scambio sarebbe avvenuto poco prima dei sorteggi Champions, venerdì, a Nyon, con Pavel Nedved avvicinato nella hall dal giornalista che, già identificabile dal cartellino «Media» spillato alla
Paul Pogba, 22 anni, terza stagione con la maglia della Juventus ANSA
giacca, si è presentato come inviato del quotidiano Le Parisien. La conversazione, in inglese, è iniziata sull’infortunio di Pogba, passando rapidamente alla notizia dell’incontro avvenuto a Montecarlo, qualche giorno fa, tra il presidente del Psg e il giocatore bianconero. Un botta e risposta rapido ma chiaro. Nedved ha precisato di essere stato tenuto al corrente dell’incontro, ben prima che uscisse sui giornali. E a domanda precisa sull’eventuale offerta parigina, il ceco ha confermato ricordando inoltre che su Pogba c’è l’interesse anche di altri grandi club. Tra i nomi quindi suggeriti dal giornalista quelli scontati del Real Madrid
e Barcellona, avvallati con un secco «yes» dal bianconero. ORGOGLIO ALLEGRI L’incontro tra Pogba e il presidente Al Khelaifi c’è stato a Montecarlo e la Juve lo sapeva, ma ufficialmente è stato casuale: i due si trovavano nello stesso posto. Anche il Psg ha smentito che ci sia stata un’offerta: «Non è vero», ha ribattuto il d.s. Letang. Allegri invece ha commentato: «Non abbiamo ancora parlato del futuro di Pogba, ma la Juventus ora è tra le prime 8 d’Europa e speriamo che arrivi tra le prime 4, credo che tutti vorrebbero rimanere e venire qui da noi». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R L’intervista
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
7
Perotti: «Juve, prima ti batto e poi...»
1L’argentino nel mirino bianconero: «Vivo per sfide così. Porto il Genoa in Europa, per il futuro c’è tempo» e io quel giorno ho imparato qualcosa».
Alessio Da Ronch
U
n mirino speciale, con effetto specchio. Diego Perotti punta la Juventus, per ripetere l’impresa della sfida di andata e rilanciare il Genoa. I bianconeri, invece, guardano l’ala rossoblù, inseguita nel 2011, quando fecero un’offerta di 14 milioni al Siviglia, bramata adesso, come ha ammesso anche Preziosi. «Ricordo - racconta Perotti - il contatto con la Juve ai tempi del Siviglia, stavolta non so nulla e non ci faccio caso. Sono tranquillo, penso al campionato e al nostro obiettivo che da domenica è un po’ più lontano. Noi, però, non ci arrendiamo. Qui mi fanno sentire importante, mi danno quello di cui ho bisogno: fiducia e affetto. Quando la serie A finirà vedremo cosa sarà meglio per il Genoa e per me. Intanto imparo: da sempre ho preferito giocare a sinistra. Gasperini mi ha fatto provare un cosa nuova: giocare al centro, nel ruolo che in Argentina chiamiamo enganche e mi sono divertito tantissimo. Ora devo fare più gol e sto già lavorando per questo».
DIEGO PEROTTI NATO A MORENO (ARGENTINA) IL 26 LUGLIO 1988 RUOLO CENTROCAMPISTA ALTEZZA 179 CM PESO 70 KG
Certo che Tevez fa paura. Lei lo conosce bene? «Ho giocato con lui una volta in nazionale. I gol di Dortmund li può fare solo uno così, ma non è soltanto gol: Tevez fa giocare tutta la squadra».
Figlio d’arte (il padre Hugo, attaccante, vinse un campionato col Boca), è cresciuto tra Boca Jrs e Deportivo Moron prima di sbarcare in Europa nel 2007 con il Siviglia. Tra squadra B e prima squadra, resta in Spagna fino a fine 2013, vincendo una Coppa del Re e partecipando alla stagione conclusa col trionfo in Europa League. Nell’inverno 2014 torna al Boca Jrs dove, frenato da malanni fisici, gioca solo 2 gare in campionato. La scorsa estate l’ingaggio del Genoa. Ha collezionato 2 presenze con l’Argentina tra 2009 e 2011.
Anche lei è cresciuto nel Boca: era un suo idolo? «Io ero piccolo, lui esordì giovanissimo e fece subito la differenza. Era proprio il momento in cui io lasciavo il club. Bastarono due o tre partite per far capire che era un giocatore di un altro livello». Chissà l’amarezza quando partì. «Uno così forte era normale che partisse subito. L’amarezza, semmai, l’ho provata lo scorso anno, quando sono andato al Boca per giocare col mio idolo Riquelme ma ho fatto solo due partite».
TEVEZ È DI UN ALTRO PIANETA. MA IO QUI SONO RINGIOVANITO
Lei alle amarezze è abituato, fu scartato giovanissimo dal Boca, poi massacrato dagli infortuni... «Da ragazzino ci stava, non è semplice capire se un tredicenne può diventare giocatore. Io non DIEGO PEROTTI mi arresi perché avevo un sogno: Già il Parma. Chissà cosa penserà CENTROCAMPISTA GENOA giocare in Europa. Gli infortuni di questa serie A? invece... Facevo tutto per essere «Certo, la vicenda Parma è sconcertante. In gene- al 100%, ma il corpo non rispondeva e nessuno rale c’è un calcio diverso rispetto alla Spagna, ma sapeva perché. Pensavo a mio padre, che ha mi trovo bene. Eppoi sono stato fortunato: il Fer- smesso per lo stesso motivo a 26 anni. Ora ho raris è sempre pieno. Io vengo dall’Argentina e iniziato un’altra vita, è come se avessi di nuovo qui a Genova mi sono subito sentito a casa». 20 anni. La maledizione è finita». L’Europa non è stata cancellata dalla doppietta di Paloschi? «È stato un colpo difficile da digerire, ma noi dobbiamo recuperare la partita con il Parma».
L'IDENTIKIT
Qualcosa avrà imparato anche guardando la Juventus in Champions contro il Borussia? «Hanno fatto una partita incredibile su un campo non facile. Lì vinci solo se sei squadra. Per battere una Juve così dovremo essere un blocco unito».
LA CARRIERA NEI CLUB DEPORTIVO MORON 2006-2007 SIVIGLIA ATLETICO 2007-2008 SIVIGLIA 2008-2013 BOCA JRS febbraio-giugno 2014 GENOA da luglio 2014
Diego Perotti, 26 anni, 3 gol nel Genoa in questa stagione LAPRESSE
Anche quando, dopo Genoa-Roma, si è visto infliggere 4 giornate di squalifica? «Quattro giornate furono troppe, ma io ho commesso un errore. Uno deve far tesoro del passato
A Barcellona ricordano una supercoppa in cui fece ammattire Dani Alves. Certe sfide entusiasmano? «Uno gioca a calcio per partite così, come quella di stasera: scoprirò lo Stadium. Un anno fa non
potevo neanche immaginare una sfida simile e di farlo con un Genoa al di sopra delle aspettative. Andremo a viso aperto contro i più forti». Forse ci sarà anche Tino Costa, altro suo compagno in nazionale, bloccato da un infortunio. «Ha piede, tiro ed esperienza. Noi siamo giovani, ci aiuterà molto. A proposito di giovani: in allenamento ho scoperto Laxalt, una grande sorpresa». © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA CARRIERA IN NAZIONALE ARGENTINA (2 presenze) 2009-2011
8
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Serie A R
9
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
LA CORSA CHAMPIONS
CONTENUTO PREMIUM
IL CAMMINO DA QUI ALLA FINE DEL CAMPIONATO ROMA
PT. 50 Giornata
LAZIO
NAPOLI
FIORENTINA
SAMPDORIA
28ª
29ª
30ª
31ª
32ª
CESENA
Napoli
TORINO
Atalanta
INTER
Verona
CAGLIARI
Empoli
JUVENTUS
Chievo
Atalanta
ROMA
Fiorentina
CAGLIARI
UDINESE
Sampdoria
NAPOLI
Inter
FIORENTINA
MILAN
34ª
33ª SASSUOLO
35ª
38ª
37ª
36ª
Genoa
MILAN
Udinese
LAZIO
Palermo
Parma
ATALANTA
Inter
SAMPDORIA
Roma
NAPOLI
Sampdoria
EMPOLI
Milan
PARMA
Cesena
JUVENTUS
Lazio
Verona
Cagliari
JUVENTUS
Cesena
EMPOLI
Parma
PALERMO
Chievo
Cesena
NAPOLI
Verona
Juventus
UDINESE
Lazio
EMPOLI
Parma
49
46
45
45
BAROMETRO STATO DI FORMA:
scarso
buono
ottimo
facile
DIFFICOLTÀ:
media
In MAIUSCOLO le gare in trasferta
difficile
Un’Europa per creativi SALAH, FELIPE, CALLEJON & CO. SARA’ UNO SPRINT DI FANTASIA Fabio Bianchi twitter @fabiowhites
P
arola alle traiettorie della fantasia. Parola, in ordine sparso, alla danza rock di Felipe Anderson, agli strappi feroci di Mohamed Salah, ai guizzi improvvisi di Ljajic, alle rasoiate di Callejon, alle serpentine di Eder. E per fortuna che c’è la corsa alla Champions, più viva che mai. E per fortuna ci sono dentro loro, a renderla più spettacolare. Altrimenti sai che noia da qui alla fine del campionato. La Roma s’è persa e chissà se riuscirà a tornare. Addio scudetto e il secondo posto a forte rischio. Dietro spinge come una forsennata la Lazio, forse la squadra più in forma del momento. Un solo gradino la separa dalla Roma e alla penultima di campionato ci sarà il derby. Il Napoli è ancora lì, pronto a riprendersi il terzo posto, nonostante il periodo no. La Fiorentina è in netta crescita ma anche la Sampdoria, in gran forma, è rientrata prepotente nella lotta. La sfida con l’Inter di stasera già ci potrà dire quanto ci crede. PROSPETTIVE Il cammino verso la Champions è ancora lungo: mancano 11 giornate. Un cammino che si potrebbe analizzare da diverse angolature: il calendario delle pretendenti, la forma fisica, l’influenza di Europa League e coppa Italia, l’armonia del gioco, la vena dei goleador. Ma poi ci sono loro: quelli che prendono strade alternative, imprevedibili e sconosciute ai più. Quelli che con un colpo di bacchetta magica ti possono capovolgere la situazione. Loro sono la fantasia. E’ l’angolatura più stuzzicante per analizzare la corsa alla coppa con le orecchie. Quale sarà la fantasia che andrà al potere?
I TURBO FANTASIA Non c’è alcun dubbio che il turbo a Lazio e Fiorentina l’abbiano messo Felipe Anderson e Mohamed Salah, le più belle sorprese del campionato. Il brasiliano di Pioli è sbucato quest’anno dal-
Salah godono dei compagni e del gioco delle loro squadre, ma non sarà un caso se Lazio e Fiorentina hanno inserito il turbo quando loro hanno cominciato a volare.
l’anonimato. La stagione scorsa faceva piangere, ora fa sognare. Sembrava destinato a lasciare presto l’Italia, è diventato un uomo mercato. La Lazio si è affrettata giustamente a blindarlo. E’ proprio di ieri la notizia del prolungamento del contratto dal 2018 al 2020. Con un ingaggio annuo quasi triplicato: da 600 mila euro a 1,5 milioni bonus compresi. Se li merita tutti. Felipe è il tocco in più perfetto nella macchina stra organizzata e offensiva di Pioli. Se Klose è il terminale, lui l’assolo fuori dallo spartito. E’ l’eleganza a cento all’ora che spariglia le carte. Ha solo 21 anni, Ander-
son, può solo crescere. Come Mohamed Salah, che ha solo un anno in più di Anderson. Non c’è alcun dubbio che sia l’acquisto di gennaio più azzeccato. E i Della Valle farebbero bene a non lasciarselo sfuggire, anche se il prezzo del riscatto al Chelsea non è esattamente a buon mercato. Salah ha dato alla Fiorentina quello che in parte doveva avere da Pepito Rossi: rapidità e fiuto sotto porta. Con Gomez sempre un po’ a mezzo servizio e Babacar ancora non del tutto sbocciato, lui non solo regala strappi furiosi e giocate di alto livello, ma anche concretezza. Certo, sia Anderson che
ADEM LJAJIC
FELIPE ANDERSON JOSE’ CALLEJON MOHAMED SALAH EDER
21 anni, Lazio
23 anni, Roma
Presenze 21
8
MEDIA PARTITA Reti
8
0,38
Assist 0,29 Tiri nello specchio Tiri fuori Occasione create Dribbling riusciti Verticalizzazioni
Presenze 25
28 anni, Napoli MEDIA PARTITA
Reti
0,62 0,95 3,19 7,1
Presenze 27
9
0,32
Assist 0,08
1
CALO DI IDEE Come non è un caso che dentro la crisona della Roma e la crisetta del Napoli ci siano anche i cali di forma e di idee di Adem Ljajic e Josè Callejon. Il serbo, con Totti, è stato la fantasia giallorossa dalle parti delle aree avversarie. Con i suo gol ha tenuto in piedi Garcia per un po’. E adesso, con Destro che se ne è andato, Totti che non può tirar sempre la ca-
22 anni, Fiorentina
MEDIA PARTITA Reti
retta e Doumbia che più che far gioire ha fatto sorridere... Beh, adesso la Roma si affida ancor di più alle sue intuizioni sotto porta per restare aggrappata al secondo posto. Il Napoli invece il podio l’ha lasciato alla Lazio a causa di un periodo no in campionato che si riassume così: nelle ultime 5 partite tre sconfitte, un pareggio e una vittoria. Distrazioni da Europa League, calo di forma di parecchi suoi uomini. Tra questi, Callejon. Con Hamsik spesso in panchina e Insigne k.o., lui ha portato avanti lo scettro della fantasia, anche se proprio fantasista non è. Ma quando c’è da
Presenze 5
3
0,33
Assist 0,04
0,72
Tiri nello specchio
Tiri fuori
0,52
Tiri fuori
0,89
Tiri fuori
Occasione create
1,4
Occasione create
1,48
Occasione create
Dribbling riusciti
1,16
Verticalizzazioni
Dribbling riusciti
5,8
Verticalizzazioni
0,74
Tiri nello specchio
0,41
Dribbling riusciti
8,26
Verticalizzazioni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Presenze 25
8
0,6
Assist 0,2
Tiri nello specchio
AZZURRO EDER Last but not least, Eder. Uno su cui Mihajlovic può invece fare sempre affidamento. Dribbling, rapidità, visione di gioco e mira precisa. Con Eto’o e Muller forma un tridente valido per far sognare i tifosi della Samp. Eder si gode il magic moment con la prima chiamata in azzurro. E avverte i pretendenti: ci siamo anche noi per la Champions.
28 anni, Sampdoria
MEDIA PARTITA Reti
segnare, idee ne ha in abbondanza: 9 reti finora. Ora Mertens è più in forma di lui ma per questa volata servono ancora i suoi tagli.
MEDIA PARTITA Reti
0,32
Assist 0,12
0,8
Tiri nello specchio
0,2
Tiri fuori Occasione create
2,2 1
Dribbling riusciti
5,8
Verticalizzazioni
0,96 1,2 0,96 1,2 4,84
ANDERSON RINNOVA CON LA LAZIO FINO AL 2020, EDER MOTORE SAMP , LA ROMA ASPETTA LJAJIC: DIETRO LA JUVE DECIDERA’ IL TALENTO
10
Serie A R
Samp-Inter, Eto’o-Icardi La sfida dei gol incrociati
TUFFO NEL PASSATO
1Il Re Leone del Triplete alla prima partita da avversario degli ex
compagni. Mauro segna sempre ai blucerchiati con cui è cresciuto
CHI HA FATTO LA STORIA NERAZZURRA E CHI E’ ESPLOSO DA SAMPDORIANO 1
2
4
Roberto Mancini, 50 anni, allenatore dell’Inter BOZZANI
Mancini scherza «Sinisa più di me ha soltanto l’età» 1Torna a Marassi dopo 7 anni
contro Mihajlovic: «Felice se viene al Milan, ci vedremo spesso» Luca Taidelli INVIATO AD APPIANO GENTILE (COMO) @LucaTaidelli
«C
os’ha Mihajlovic più di me? L’età, essendo più giovane. Se andasse al Milan? Per lui sarebbe una grande opportunità. E’ un fratello e gli auguro il meglio. Anche perché potremmo vederci molto più spesso». Sarà l’imminente ritorno nella sua Genova («Quindici anni stupendi, ma anche l’Inter ormai è un pezzo della mia vita»), ma Roberto Mancini ritrova al volo sorriso e battute dopo l’amarezza di Coppa.
3
Matteo Dalla Vite
L
a differenza - oltre ai dodici anni che li separano e a un curriculum agli antipodi - è che uno verrà applaudito dai suoi ex tifosi e l’altro probabilmente fischiato. Lo dice la storia: di Eto’o e Icardi. Questa è anche la loro gara, certamente un passo indietro rispetto alla sfida Mancini-Mihajlovic ma sicuramente una battaglia fra due che hanno vissuto l’altra maglia lasciando chi un Triplete col mantello da imperatore e chi un evidente fastidio. Ecco Samuel e Mauro. Due tipi qualunque proprio no. L’ULTIMO TITULO Samuel (all’Inter dal 2009 al 2011) è quello che ha santificato la maglia nerazzurra in due anni di soli... tituli. Eto’o era arrivato portando la propria infinita classe e milioni nelle casse di Moratti:
ha trascinato, esultato, segnato, giocato da ala molto... tornante, da centravanti, semplicemente da killer. Ha vinto tutto, lasciando impresso il proprio nome anche sull’ultimo trofeo alzato dall’Inter, la Coppa Italia del 2011, doppietta al Palermo, solito andazzo di chi ha solo portato stelle filanti. Poi, Samuel si è messo a fare il giro del mondo: Anzhi (a 20 milioni all’anno), Chelsea (per dimostrarsi ancora all’altezza), Everton (per restare nel giro) e infine qui, alla Samp. Il suo nuovo sbarco in Italia è datato 27 gennaio, ovvero 6 giorni dopo Inter-Sampdoria 2-0 di Coppa Italia (con gol di Icardi). La Prima Volta venne sfiorata allora: ci sarà oggi. E l’applausometro dei tifosi interisti impazzirà: la riconoscenza non conosce sonnolenza. LAVATRICE DI FISCHI Cosa opposta, invece, succederà a Mau-
rito (che alla sua ex squadra segna sempre, gara d’andata compresa). Il fastidio dei doriani nei confronti di Icardi (blucerchiato dal gennaio 2011 all’estate 2013) è emerso rumoroso una stagione fa. Vero è che dall’altra parte c’era Maxi Lopez e tutta la tiritera legata a Wanda Nara, ma quel 13 aprile fu paragonabile a un virtuale Far West a Marassi: dal momento del riscaldamento fino alla doppietta che Maurito fece nella porta blucerchiata e passando alla stretta di mano negata da Maxi, beh, successe quasi di tutto. L’Inter, in quel 4-0, andò in vantaggio proprio con Icardi che - faccia tosta e glaciale - si mise ad esultare con il gesto del «non vi sento» sotto la curva blucerchiata. E giù... decibel, diciamo così. Quel giorno del suo primo ritorno a Marassi fu vissuto dentro una lavatrice di fischi e insulti. Quesito: ma il motivo scatenante dell’antipatia dei tifosi nei
confronti di Icardi qual è? L’aver scelto l’Inter dopo che la Samp lo aveva coccolato, cresciuto e, soprattutto, dopo quei mesi di rinvii davanti all’ipotesi di rinnovo contrattuale: glielo aveva offerto l’allora n°1 Garrone; ma lui posticipava, trascinava i «forse», fiutava il Grande Salto e poco alla volta l’allora presidente capì che quell’esitazione muta sapeva di...Inter. E la gente non gliel’ha perdonata. PALPITAZIONI Insomma: stasera l’uomo che ha fatto la storia dell’Inter se la vedrà col ragazzo che la storia dell’Inter vorrebbe farla. Una bacheca vuota per l’uno e ricchissima per l’altro, ma conteranno anche le palpitazioni dei due: a naso né Eto’o patirà il suo primo approccio contro l’Inter e né Icardi si metterà a tremare davanti al muro del Ferraris. Quindi? Decideranno i gol: il loro mestiere.
● 1. Samuel Eto’o, 34 anni, alla Samp dal 27 gennaio 2. L’ Eto’o interista ha vinto uno scudetto, una Champions, un Mondiale per club, 2 coppe Italia e una Supercoppa italiana 3. Mauro Icardi, 22, in magliaSamp: una promozione in A 4. Icardi interista: 15 gol in A ACTION/LAPRESSE/ CANONIERO
SESTO POSTO E POI SCUDETTO L’ultima a Marassi risale al 24 febbraio 2008. Samp-Inter 1-1, griffata Cassano e Crespo. Ma il Mancio allenatore nelle altre 12 sfide da avversario non ha mai perso contro i blucerchiati: 8 vittorie e 4 pareggi. Ora però i nerazzurri arrancano, l’avversario vola (+8) e occupa proprio quel sesto posto che a furia di toppare è diventato lo «scudetto» nerazzurro. «Con 33 punti ancora in palio può succedere di tutto - il mantra di Mancini -. Come dice anche Thohir, che con i suoi messaggi tiene su di morale lo spogliatoio, dobbiamo entrare assolutamente in Europa League, che ci potrà portare in altre competizioni. Sono sicuro che in estate la società troverà le risorse per portare qui giocatori che aiutino quelli che già abbiamo. Potremo lavorare dal ritiro estivo e sono convinto che l’anno prossimo lotteremo per lo scudetto». QUALCOSA IN PIÙ Un Mancio ottimista e da qualcuno accusato di essere troppo buono, visto che anche stavolta ripete che la squadra dà sempre il massimo. «Ma ogni tanto mi arrabbio anch’io - chiarisce il tecnico -. E contro il Wolfsburg è vero che sull’1-1 mi aspettavo che i ragazzi tirassero fuori qualcosa in più. Io stesso ho fatto degli errori, la bacchetta magica non esiste. Quando cambi tanto serve tempo, ma ora dobbiamo dare il massimo. E magari, come successo quando col Manchester City vincemmo lo scudetto in rimonta sullo United, una volta che vengono meno certe pressioni la squadra andrà molto meglio». © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TUTTI CONVOCATI
Shaqiri è pronto. E si rivede Bonazzoli, futuro doriano PERCHÉ VEDERE SAMPDORIA-INTER
Approccio matematico: due dei tre migliori di marzo per le pagelle, Eto’o e Viviano. Emozionale: Eto’o-Inter e MihaMancini. Calcistico: Shaq&Muriel, inventori con pallone. Marassi, ore 20.45
INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)
S
ono partiti in 25, ma a rubare l’occhio tra i convocati sono Shaqiri e Bonazzoli. Come dei piccoli Mancini, anche loro hanno la Samp
nel destino. Con un gran sinistro, il 21 gennaio lo svizzero bagnò la prima da titolare eliminando i blucerchiati dalla coppa Italia. Un’elongazione alla coscia lo aveva messo fuori giovedì col Wolfsburg, ma ieri ha fatto un ottimo allenamento e tutto fa pensare che stasera tornerà titolare. «Ci sono possibilità di vederlo in campo - aveva detto Mancio prima della rifinitura -. Kovacic? Solo una botta, nulla di preoccupante». Shaq dovrà riaccendere un attacco in cui dovrebbe riposare il cecchino Palacio (7 gol nelle ultime 8 gare), per fare spazio a Icardi e Podolski. BONA... IN PRESTITO Ma le fa-
Xherdan Shaqiri, 23 anni, e Federico Bonazzoli, 17 EPA/PEGASONEWS
tiche (mentali e fisiche) di Coppa costringeranno il tecnico a un’ultima verifica stamattina. E giustificano l’inserimento di tre Primavera, oltre al solito Puscas. Con Dimarco e Camara, aggregati già da venerdì, c’è appunto Bonazzoli. Che torna in lista dopo un mese e mezzo (Napoli-Inter di Coppa, il 4 febbraio) proprio contro la squadra che in gennaio lo ha comprato in un’operazione che prevede il prestito fino a giugno e il diritto di recompra. Tornato con i pari età, che ha subito trascinato alla conquista del Viareggio, Bonazzoli infatti rimane un punto fermo dell’Inter futura. Ma al momento servivano i soldi garantiti dalla Samp.
IL DERBY DI PALACIO Come detto, dopo aver giocato le ultime 4 da titolare, l’ex genoano Palacio stasera potrebbe partire dalla panchina. Anche se è tra i più in forma e, come spiegato a Inter Channel, «la caviglia fa meno male. A livello personale infatti sono contento, perché sto migliorando. Due anni fa segnai a Genova, ma poi mi stirai. Speriamo di vincere ancora, così prendiamo fiducia e poi finiamo l’anno nel modo migliore. Vogliamo raggiungere l’Europa pensando gara dopo gara. Questo è uno scontro diretto. E poi ci saranno altre dieci gare». lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
11
fL’INTERVISTA
IL PORTIERE DELLA SAMP
Un tir chiamato Viviano «Anch’io amo Mihajlovic Fra noi nessun segreto» 1«Abbiamo caratteri simili, e poi ci fa divertire. Ha preso la squadra penultima, ora pensiamo all’Europa: per forza ci fidiamo di lui»
Emiliano Viviano, 29 anni, alla Samp ha battuto la concorrenza del vicecampione del mondo Romero PEGASO
Filippo Grimaldi INVIATO A BOGLIASCO (GE)
I
l titolo, basterebbe quello: «La ricerca della felicità». In un giorno ormai lontano — inizio ottobre: non era la prima volta, non è stata l’ultima —, Sinisa Mihajlovic ha riunito i suoi ragazzi (terribili) nella sala-video del «Mugnaini». Niente tattica, per una volta, ma la proiezione di un film con Will Smith protagonista e Gabriele Muccino in regia. Un grande gruppo come il vostro, Viviano, può nascere anche da episodi come questo. «Eccome. Due frasi mi sono rimaste impresse di quel film. La prima: “Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa”. La seconda: “Se hai un sogno, lo devi proteggere”. Entrambe raccolgono la storia di tutti noi che facciamo questo mestiere. Tanti iniziano con il calcio, ma a volte arriva in alto non il più talentuoso, ma chi ha maggiore convinzio-
ne e tenacia. Non solo: era anche un messaggio e un invito a non darsi mai per vinti, perché spesso la vita offre una seconda possibilità». Lei ha avuto momenti difficili, ma si è sempre rialzato. L’apoteosi, lunedì all’Olimpico: «Viviano non è un portiere, ma un tir». Firmato: Massimo Ferrero. «Ringrazio il presidente, era contento per la vittoria e per la prestazione. Abbiamo consolidato la nostra posizione, ora dobbiamo tenercela stretta». Lei si è ripreso il posto da titolare dopo lo stop per l’infortunio, nonostante la concorrenza con Romero, vicecampione del mondo. Non proprio un’impresa facile. «Fra noi il rapporto è ottimo, credetemi. Sergio è un ragazzo d’oro. E’ successo a lui di non giocare, ma pure al sottoscritto, e non ci siamo lamentati. Certo, allenarsi e non scendere in campo dispiace a tutti, ma la nostra competizione è stimolante e positiva»
I dissidi (chiariti?) fra Zamparini e Ferrero potrebbero rallentare la trattativa per la sua riconferma a Genova? «Di queste cose inizieremo a parlare più avanti. Io resto concentrato sulla Samp: vorrei rimanere qui non perché mi manchi la voglia di fare rientro a Palermo, ma per il fatto che la società ed io abbiamo fatto scelte diverse. Poi, lo sapete, non è noto ciò che accadrà, esistono le leggi del mercato». L’alchimia fra lei e Mihajlovic è a dir poco particolare. «Ciò che mi accomuna al mister è che per entrambi non ci sono segreti. Questo aspetto del mio carattere, di essere sempre diretto, talvolta mi ha creato problemi, ma faccio fatica a non dire ciò che penso. Mihajlovic è un uomo aperto. E poi, ha il merito di tenere sempre molto alta l’asticella in gruppo. Io sono arrivato in una situazione di spogliatoio già consolidata, ma il mister prese la squadra penultima in classifica. Normale, da parte nostra,
L’INTER E’ STATA PER ME UN AMORE BREVE, MA L’AFFETTO E LA GRATITUDINE RESTANO GRANDI» EMILIANO VIVIANO PORTIERE DELLA SAMPDORIA
VIVIANO NON È UN PORTIERE MA UN TIR: CONTRO LA ROMA HA PARATO TUTTO MASSIMO FERRERO PRESIDENTE DELLA SAMP
avere grande fiducia in lui. E poi stiamo bene insieme, ci divertiamo. Tutti, compresi quelli che trovano meno spazio, anche se sono fortissimi: penso a Bergessio o a Correa». Emergono molte analogie con il gruppo della Sampd’oro (tricolore) del 1990-’91. Anche allora l’elemento-ambiente fu determinante. «La componente ambientale e psicologica aiuta, eccome. Il mister e Osti hanno fatto un gran lavoro a monte: so per certo che prima di prendere un nuovo giocatore, valutano anche il tipo di persona. Se uno è ambizioso e vuole giocare sempre, oppure no. Il gruppo nasce così, l’entusiasmo fa il resto». Stasera affronta una parte del suo passato. Lei è stato a lungo di proprietà dell’Inter, pur giocandovi poco. «Ricordo quell’esperienza con grande affetto (ricambiato). Semplicemente, a un certo punto la società fece scelte di-
verse. Io andai a Firenze, coronando il mio sogno, e l’Inter ebbe la possibilità di prendere Handanovic. Ai nerazzurri posso solo dire grazie, dopo l’infortunio mi garantirono le migliori cure. Ausilio, poi, è un uomo molto competente». Lei pensa a un futuro prossimo della Samp in Europa? «Lo ripeto da due settimane. Per quello che mi dice l’esperienza, riparliamone a metà aprile. Sa saremo ancora lassù, sarà lecito provarci davvero». Ora il Ferraris è casa sua, ma lei era fra i pali dell’Italia la notte di Ivan il terribile, contro la Serbia a Genova. «Non penso mai a quella partita, in cui non provai mai veramente paura. Ovvio, non dovrebbero mai accadere certi episodi, ma il nostro benessere economico è figlio in gran parte della passione dei tifosi. Sogno un’Italia con stadi tipo Germania e Inghilterra. Affetto tanto, casini mai». © RIPRODUZIONE RISERVATA
www.citizen.it
PURA LUCE, PURA ENERGIA.
12
Serie A R I personaggi
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Klose-Toni: brindisi e gol sulle ali del divertimento
QUI FORMELLO
1La maglia scambiata al Mondiale 2006, l’intesa al Bayern,
le scommesse e il lancio dei coltelli: Lazio-Verona alla bavarese PERCHÉ VEDERE LAZIO-VERONA I migliori attacchi delle ultime tre giornate, la squadra più tonica e il giocatore del momento: Felipe Anderson. Volete fare gli originali? Ok, seguite Hallfredsson: sta benissimo Olimpico, ore 20.45
Pierfrancesco Archetti
Q
uattordici minuti. Bastò così poco per entrare in sintonia: era la prima giornata di Bundesliga, agosto 2007; era la prima seria occasione della partita. Attaccanti come Gerd Müller, Paolo Rossi, Pippo Inzaghi e altri avrebbero tirato, perché la porta era vicina e il portiere in uscita troppo piccolo per coprirla. Invece Miro Klose passò di esterno a Luca Toni, che usò il sinistro come una mazza da golf per infilare il suo primo gol tedesco. Willkommen Luca, benvenuto, fu il significato del gesto del capocannoniere del Mondiale. Pure lui era un nuovo acquisto del Bayern come l’italiano, ma rivelò subito la sua natura. «Klose ha grandi qualità, non è egoista, ci integriamo, farebbe bene anche in Serie A», disse l’azzurro. Più che un complimento, era una premonizione. SEMPRE PROTAGONISTI «Non devo andare nella sua camera per trovare l’armonia, e lui non deve venire nella mia. Ci capiremo sul campo», raccontava Klose prima del debutto in cui lui, dopo l’assist, timbrò una doppietta. Si stimavano già da prima. Ma nel 2006, quando si scambiarono la maglia dopo la semifinale Germania-Italia 0-2, avrebbero reagito con una risata se avessero detto loro che quasi 9 anni dopo sarebbero stati ancora fra i protagoni-
sti della Serie A. Cioè, risata: Luca Toni avrebbe sghignazzato rumorosamente; Miro Klose avrebbe invece allungato le labbra, il massimo dei suoi sorrisi; perché un modenese e uno slesiano comunicano la gioia in modo differente, anche se pensano alla stessa maniera. Due attaccanti che andavano verso i trenta forse non avrebbero puntato su un altro decennio ad alto livello, ma l’incontro di oggi sarà un’altra occasione per ricordare un legame basato sull’ammirazione e sul rispetto. CIRCO E SCOMMESSE A Toni non andava troppo bene, all’Europeo 2008: aveva infilato 39 gol nella prima stagione, appena conclusa, con il Bayern, ma in giugno sembrava aver perso i poteri. Con Miro, 21 centri con il club, aveva in ballo una scommessa: «Una sfida a chi segna di più. Ma spero che vinca lui, come al Mondiale. A me basta la coppa, come nel 2006», aveva confidato. Quando Miro passò in vantaggio per 1-0, non esultò: «Ci scambiamo dei messaggi, è un po’ giù per come va il torneo. Mi ha detto che ha problemi con il suo miglior amico: “E’ il pallone, non fa più quello che dico io”». Klose, che poi vinse una cena, mostrò nel raccontare l’aneddoto una smorfia divertita. Non estrema però come quella volta al circo: era dicembre 2008, il Bayern partecipò a una serata benefica nel tendone più famoso della Germania. Klose fece un paio di foto con i clown e pure gli artisti sembravano seri. Toni invece andò sulla pista, volontario, per lo show del lancio dei coltelli. Si sussurrò che il lanciatore fosse tifoso del Bayern, quindi rimase largo di mira, però quando partirono asce e altre lame, anche Noah e Luan, i due gemelli di Klose, trattennero il fiato. Figurarsi Hoeness.
LA BIRRA E LE ESULTANZE IN GERMANIA 1
Stefano Pioli, 49 anni, allenatore della Lazio ANSA
Pioli ora ci crede «Lazio ambiziosa Vinciamole tutte» 1In 40 mila all’Olimpico per
spingere i biancocelesti al sorpasso-Champions sulla Roma Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA)
I
n 40 mila per il sogno sorpasso. L’Olimpico laziale torna a riempirsi come non succedeva da tempo. C’è da dare il sacrosanto tributo ad una Lazio che è tornata a far innamorare il suo pubblico; c’è soprattutto da spingerla ad un successo che (se la Roma non vince a Cesena) consentirebbe ai biancocelesti di scavalcare i giallorossi e isolarsi al secondo posto.
2
ITALIANI Da quando Miro è alla Lazio, anche su consiglio dell’amico, Toni ha segnato quattro volte contro di lui. La doppietta con l’Hellas nel dicembre 2013 determinò anche l’esonero di Petkovic: prima della bufera i due attaccanti uscirono abbracciati raccontandosi le vecchie storie bavaresi: i gavettoni di Ribery, le scenate di Van Gaal che li mise in un angolo, le cene con i tifosi a fianco dopo le partite delle
eurocoppe, i brindisi all’Oktoberfest. Idem all’andata, ottobre scorso, ma Miro aveva una coppa del mondo da descrivere. Oggi prima del via si faranno i complimenti: 5 reti di Klose, 7 di Toni nelle ultime 8 di campionato. Non ci avrebbero scommesso, il 4 luglio di 9 anni fa. Ma visto che è andata così, perché non farsi un sorriso d’intesa. E Miro il romano non vorrà sembrare il più serio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
● Luca Toni, 37 anni, e Miroslav Klose, 36, all’Oktoberfest (1) con Franck Ribery. I due al Bayern, quando li chiamavano Kloni e vinsero una Bundesliga e una coppa di Germania (2)
AMBIZIOSI Stefano Pioli non si nasconde dietro a un dito: «Siamo convinti di fare grandi cose, quando dico di voler vincere tutte le partite, vuol dire che siamo ambiziosi. Solo che dobbiamo esserlo pensando ad una partita alla volta. I traguardi intermedi non contano nulla, conta solo l’obiettivo finale. L’entusiasmo della gente può solo farci bene, non ci condizionerà». Non cita la Roma, il tecnico. Nè parla apertamente di attacco al secondo posto. Ma il progetto è nei fatti. Non tanto e non solo per stasera, quanto per il 31 maggio, giorno in cui terminerà il campionato. A TRAZIONE ANTERIORE Il tutto, però, tenendo i piedi per terra. Perché ogni partita presenta le sue insidie. «Il Verona - avverte Pioli -, ha fermato squadre importanti. Sa chiudersi bene e ripartire. E ha un Toni in più. Dovremo esser bravi a non dar loro punti di riferimento». Per questo il tecnico ha deciso di tornare al 4-2-3-1, lo stesso modulo utilizzato nella partita con la Fiorentina di due settimane fa. Ne fa le spese Cataldi, che si accomoderà in panchina dopo che negli ultimi due mesi ha giocato tutte le partite da titolare tranne quella di Udine. Squadra a trazione anteriore, quindi, con la coppia Parolo-Biglia a centrocampo e il trio di trequartisti Candreva-Mauri-Anderson alle spalle di Klose. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PARMA-TORINO
Donadoni: «Giusto che Manenti paghi, e non solo lui» 1La prima volta in Serie A di una squadra fallita. I curatori del club emiliano: «Confidiamo di finire il campionato con i 5 milioni della Lega» PERCHÉ VEDERE PARMA-TORINO Non bella, non di alta qualità: il bel calcio è altrove. Però nostalgica un anno fa valeva l’Europa - e soprattutto unica. Dove altro gioca una squadra fallita? Tardini, ore 20.45
Andrea Schianchi INVIATO A PARMA
N
on c’è nulla di normale, non lo sono le parole e nemmeno i gesti. Né potrebbe essere diversamente, visto che si sta parlando di una squadra dichiarata fallita dal tribunale che, prima volta in
Serie A, si prepara a scendere in campo per una partita di campionato. Tutto è straordinario, eccessivo, forse pure esasperato. E a conferma di questo clima c’è un episodio: prima della conferenza stampa di Roberto Donadoni, davanti a taccuini e microfoni si presentano Alberto Guiotto e Angelo Anedda, cioè i due curatori fallimentari nominati per garantire l’esercizio provvisorio fino al termine della stagione. Dicono i professionisti: «Il nostro compito è cercare di capire se la gestione da qui alla fine sarà sostenibile, se i costi di gestione sono superiori o meno ai 5 milioni di euro della Lega. Entro il 15 aprile dovremo comunicare se il Parma è in grado di concludere il campionato, ma siamo
Donadoni con Ghirardi e Leonardi: «Parma raggirato da gente indegna» GETTY
ottimisti». E’ partita la caccia a nuovi sponsor che possano garantire introiti extra per soddisfare i creditori. Al termine di queste procedure, e dopo l’udienza del 21 maggio, il club verrà messo all’asta: se un
acquirente verserà i 74 milioni di euro di debiti sportivi allora il Parma potrà iscriversi alla Serie B, altrimenti finirà in Serie D. FUORI DAL CALCIO A Donado-
ni, che pochissimo parla della sfida di stasera contro il Torino, viene chiesto se lo staff tecnico e i giocatori sono disponibili a negoziare il loro credito. Chiara la risposta: «Non prendiamo soldi dall’inizio della stagione, quindi un accordo è già stato fatto... A questo punto, però, non è un problema di euro. Io, in ogni caso, sono disposto a fare sacrifici per salvare il futuro del Parma». Il discorso prosegue con tono fermo: «Sono state dette tante bugie, a questo punto dalle ceneri bisogna tirare fuori qualcosa: può essere un inizio. Dal punto di vista umano è stata una grossissima delusione per me. E’ triste pensare che in questi mesi siamo stati circondati da opportunisti, gente che ha badato agli interessi perso-
nali. Questo mi ha ferito e disgustato. Chi ha sbagliato è giusto che paghi. Oggi ci si rende conto che siamo stati raggirati. Non solo da Manenti, che ora sta dove è giusto che sia. Questa gente non è degna di stare nel mondo dello sport. E’ indispensabile che si creino delle regole affinché tutto inizi a funzionare come si deve». GIOCATORI IN FEDERCALCIO Proprio per questo motivo Lucarelli e una delegazione di giocatori del Parma, domani, sarà a Roma a discutere con i vertici della Federcalcio: chiederanno che la riforma delle norme di iscrizione ai campionati sia inserita nell’ordine del giorno del Consiglio Federale del 26 marzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R Dentro la crisi giallorossa
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Garcia ora va alla guerra con Radja, Florenzi e Ljajic Totti no, è rimasto a Roma
13
DENTRO LA CRISI
1Da Cesena il francese darà spazio solo a chi dimostrerà coraggio Nainggolan è l’esempio, per il capitano stop ai flessori della coscia PERCHÉ VEDERE CESENA-ROMA
GLI UOMINI DI FIDUCIA
La partita perfetta per chi studia psicologia: la Roma merita un saggio breve. Più prosaicamente, molto importante per secondo posto e salvezza, magari pure divertente: se Defrel e Gervinho accelerano... Manuzzi, ore 20.45
Rudi Garcia, 51 anni, allenatore francese della Roma ANSA
La carica di Rudi «Il mio futuro? Conta solo Cesena» 1Dall’allenatore anche un richiamo ai tifosi
«Noi li rispettiamo, ora mi aspetto lo stesso»
Andrea Pugliese ROMA
Davide Stoppini
D
a stasera si capirà chi sono i guerrieri, gli uomini veri, quelli che Rudi Garcia ha scelto o su cui comunque si sente di poter contare. E si capirà anche chi ha personalità, dignità e orgoglio. È l’ultima carta del tecnico francese, quella che da oggi spariglierà un po’ tutti i piani. Gioca non solo chi se lo merita, ma chi ha coraggio ed attributi. E chi, come detto dallo stesso Garcia dopo la batosta con la Fiorentina, «sarà uomo vero e avrà voglia di venire in guerra con me». Considerando che i guerrieri a cui Garcia è più legato sono ai box (Castan, Maicon, Strootman e Keita), da Cesena si affiderà a Florenzi, Nainggolan e Ljajic. Che poi guerriero non lo è, ma con la voglia e l’applicazione — strada facendo — è diventato uno dei fedelissimi di Rudi.
go infortunio. «Abbiamo deciso insieme che era meglio non rischiare, la stagione non finisce ora — dice Garcia — Ci sono ancora due mesi e altre dieci partite, non voglio perdere il capitano per questo arco di tempo».
NIENTE CAPITANO Mancherà invece Francesco Totti (da oggi nei panni di James Bond in una nota pubblicità), il capitano, quello che la guerra doveva condurla in prima persona. Nonostante fosse nella lista dei convocati fino a ieri, alla fine è rimasto a Roma per un risentimento al flessore della coscia, un fastidio che gli aveva già impedito di giocare giovedì contro la Fiorentina, e che — comunque — non gli avrebbe permesso neanche stasera di essere in campo, a meno di non voler rischiare un lun-
I TRE GUERRIERI Ci sarà invece Radja Nainggolan, dopo la doppia squalifica contro Sampdoria e Fiorentina. Lui sì che è uno dei guerrieri di Garcia, uno che in campo sputa sangue e corre per tre. Magari farà anche un po’ di confusione, ma il cuore ce lo butta sempre. Ed è questo che vuole vedere da ora in poi il francese, un po’ anche quello che hanno reclamato i tifosi a fine partita, contro la Fiorentina. L’impressione è che da qui alla fine della stagione il ninja difficilmente salterà per scelta tecnica una
Radja Nainggolan (AP) è il combattente per antonomasia nello spogliatoio giallorosso. Stasera ritorna dopo la doppia squalifica con Sampdoria e Fiorentina
delle undici partite che mancano. In attesa di De Rossi (non convocato in nazionale), un po’ come Alessandro Florenzi, un altro su cui il tecnico giallorosso farà ancora più affidamento di prima. Perché lui la guerra la fa con il cuore, con la corsa, con il sudore ed il dinamismo. Senza mai risparmiarsi, senza mai tirare indietro la gamba. Ecco, anche questo vuole da oggi in poi Garcia, la voglia di vincere ogni contrasto, di sradicare i palloni, di ripartire. Qualità che non appartengono ad Adem Ljajic, ad esempio, che però ne ha altre. E che strada facendo ha conquistato Garcia con il lavoro, altro aspetto su cui punterà l’accento il francese. Per chi non lavorerà bene in settimana, niente guerra, ma solo tanta panchina.
Alessandro Florenzi (LAPRESSE) è tra i preferiti di Garcia per disponibilità e versatilità. In più il motorino romano corre e macina chilometri ovunque, in qualsiasi posizione giochi
Adem Ljajic (ANSA) per Garcia è l’esempio che dovrebbero seguire molti giocatori della Roma. Uno che era nelle retrovie e che con il lavoro ha guadagnato posizioni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CASO
sono più accettabili» Domani riunione all’Osservatorio Pallotta è furioso
Alessandro Catapano ROMA
«V
a bene il dialogo, ma in questo modo non è più accettabile»: il senso della ramanzina che il Viminale ha già fatto ai dirigenti della Roma per il dialogo a bordo campo tra giocatori e ultrà. Domani, nella riunione convo-
H
ai voglia a fuggire da un ambiente, perché tanto poi tutto intorno sa comunque di Roma: il nome dell’albergo come quello dell’aeroporto di Fiumicino, le sciarpe di un centinaio di tifosi — questi sì a caccia di foto e autografi — fuori dall’hotel, persino la Spa della struttura, «Dolce vita». Anche se qui di dolce c’è poco. C’è una squadra in cerca di serenità, andata via da Trigoria scortata dalla polizia, oltre che insultata da una trentina di tifosi. Così si spiega la presa di posizione di Garcia: «I tifosi hanno i nostri stessi obiettivi, la loro delusione è comprensibile. Però non devono mai superare il limite del rispetto. Rispetto che io ho, nei loro confronti: mi aspetto che sia lo stesso da parte loro verso la squadra». Parole non casuali, rivolte a chi il rispetto l’ha dimenticato nel post Roma-Fiorentina sotto la Curva Sud, durante il quale un accendino ha colpito alla testa Pjanic e altri giocatori sono stati oggetto di sputi e del lancio di un’asta di bandiera. Allontanarsi da un ambiente simile — via etere si sprecano gli insulti ai dirigenti, in arrivo azioni legali —, non può che aiutare. «Da un mo-
mento così si esce tutti insieme, avrei preferito partire un giorno prima anche per testare meglio il sintetico. Ora si vede la qualità di un gruppo». Gruppo risicato: Totti non c’è, Doumbia ha raggiunto il ritiro in tempo per la rifinitura, Ljajic è in dubbio per il solito dolore al piede. FUTURO Così comincia una volata da 50 milioni di euro, mica spicci. Il secondo posto è il limite che sposta tutto: senza Champions, sarebbe la società a cambiare guida tecnica. Con la qualificazione in tasca, sarebbe invece il francese a valutare se restare o no: «Il mio futuro è domani, non penso oltre Cesena. Ho fatto questo discorso ai giocatori, hanno capito», dice Garcia. Che poi precisa: «Sono qui per vincere, è sicuro che non sarà quest’anno, ma io voglio farlo in futuro. Poi non decido solo io». E intanto continuano le voci di allenatori accostati in serie alla Roma: l’ultimo è Spalletti — smentito un suo incontro a Miami con Pallotta — che in ogni caso non sarebbe entusiasta di tornare. «Ho sentito Pallotta dopo la Fiorentina, mi confronto ogni giorno con i dirigenti. Ora conta solo vincere, chi sia l’avversario conta poco». Anche perché quasi tutti hanno fatto meglio, nel girone di ritorno. Pure il Cesena, appunto: 12 punti contro 9. Roma brucia per questo. Qui non si vede il fumo, ma è come se si sentisse l’odore. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’EX CENTROCAMPISTA AZZURRO
Il Viminale è irritato per il dialogo con gli ultrà 1«Scene così non
INVIATO A CESENA
cata d’urgenza dall’Osservatorio per discutere del caso, il discorso sarà ancora più dettagliato: «Lo hanno spiegato ai giocatori della Roma come ci si comporta — si sono chiesti al ministero —? Se proprio vogliono dialogare con certa gente, lo facciano ufficialmente, anche a Trigoria, fornendo nomi e cognomi degli interlocutori. Ma basta con queste processioni a capo chino dagli incappucciati». ATTENZIONE Parole forti, che raccontano di un’irritazione crescente del Viminale per un comportamento che sta diventando consuetudine in Italia e che, oltretutto, viola le norme che hanno recentemente intro-
dotto nei club la figura del supporter liaison officer come l’unica deputata a dialogare con i tifosi. Nelle prossime ore le autorità monitoreranno con attenzione il comportamento dei tifosi romanisti (a Cesena, opportunamente, saranno presenti solo i possessori della Tes-
sera del tifoso): alla prima intemperanza di qualsiasi genere non è escluso che scaturirà un nuovo provvedimento di chiusura della curva Sud. Comunque la riunione di domani, cui parteciperanno anche rappresentanti di Figc e Lega di A, dovrà fermare l’andazzo prima che diventi malcostume. NOTA O NO? Quanto accaduto giovedì, ancora una volta, ha irritato, e non poco, James Pallotta. Il presidente ha pensato a lungo se dissociarsi dal comportamento di alcuni dei suoi tifosi attraverso una nota ufficiale (un po’ come fece dopo Roma-Juventus dello scorso anno). D’istinto, avrebbe dettato parole durissime già nel postpartita. E non è escluso che lo faccia nelle prossime ore, anche se col passare del tempo ha riflettuto sugli effetti deflagranti che questa mossa avrebbe sulla piazza romana. Meglio non aggiungere benzina sul fuoco. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tardelli, discorso all’Onu su doping e razzismo ● New York, palco dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite: «Come giudicate un uomo che urla in questa maniera? Un pazzo?». Sullo sfondo una foto di Marco Tardelli dopo il gol alla Germania, dietro al microfono l’ex azzurro. «Sì, ero pazzo di gioia (...) Quella notte mi sono sentito molto orgoglioso di aver fatto qualcosa per il mio Paese». È l’incipit dell’intervento in una delle aule più prestigiose del mondo. «Schizzo» all’Onu, sullo stesso palco da cui hanno parlato Kennedy e Mandela. Chiamato a ragionare di etica e sport di fronte ai duemila ragazzi di «Change the World», un forum internazionale che consente agli studenti di misurarsi con la complessità
della politica internazionale. Il grosso dell’intervento di Tardelli si è concentrato sui sacrifici necessari a costruire la sua carriera, con ricordi particolarmente affettuosi per Dino Zoff ed Enzo Bearzot. Non è mancato l’affondo sulle «zone d’ombra» dello sport. Su tutti razzismo e doping (definito «il contrario della vittoria, il nemico della meritocrazia»): «Se ci sono delle cose che non vi piacciono (...) voi potete cambiarle» l’esortazione ai ragazzi. A intervento concluso («è stato più semplice battere la Germania...» ha scherzato), Tardelli si è però mostrato pessimista: «Non credo che riusciremo a cacciare i teppisti dagli stadi, nessuno ha la volontà di farlo. E le società spesso fanno finta di non accorgersi di nulla». luc
14
Serie A R Il fattore chiave
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
San Paolo, pensaci tu La Champions passa da qui
QUI ATALANTA
Reja: «Giochiamo liberi di testa e andranno in crisi» 1Il tecnico ha
vissuto quasi quattro stagioni in azzurro. E De Laurentiis lo rivorrebbe in società
1 Napoli, in casa fatti 25 punti su 39
Monti-Spini
E ora 3 scontri diretti a Fuorigrotta PERCHÉ VEDERE NAPOLI-ATALANTA Partita da tutto o niente. Atalanta perfetta dietro più serataccia di Hamsik e Mertens? Ok, rischio noia. Gol subito e Napoli in vena? Ci si diverte, con effetti su secondo posto e salvezza. San Paolo, ore 20.45
Gianluca Monti NAPOLI
I
l Papa ieri a Napoli ha invocato San Gennaro (il cui sangue si è sciolto a metà) e riscaldato la città con le sue parole ai fedeli. De Laurentiis lo ha invitato a tornare per dare il calcio di inizio a una partita speciale: «È rivoluzionario come voglio esserlo io nel calcio. Organizzeremo un’amichevole Napoli-San Lorenzo dedicata al Santo Padre». Un evento che riempirebbe il San Paolo, il «protettore» cui si affiderà da stasera Rafa Benitez per riprendere la corsa verso la Champions, bruscamente interrotta nelle ultime cinque partite in cui la sua squadra ha racimolato appena quattro punti (unico successo proprio in casa contro il Sassuolo).
SPALLA A SPALLA Contro l’Atalanta, però, non ci sarà la solita cornice di pubblico (previsti circa 30.000 spettatori) anche perché la Curva A sarà riservata ai soli abbonati (dopo gli scontri di Napoli-Dinamo Mosca). La politica dei prezzi popolari non sempre raccoglie consensi: i fedelissimi sono molto arrabbiati con il club perché ormai comprare il biglietto per tutte le singole partite del campionato consente a fine stagione di risparmiare rispetto all’acquisto dell’abbonamento. Le polemiche, però, è meglio lasciarle da parte da qui a fine stagione. Serve andare avanti «spalla a spalla», come piace a Benitez, per centrare la rimonta e piazzarsi alle spalle della Juve. In tal senso, il calendario sembra essere favorevole perché tutti gli scontri diretti, a eccezione di quello con la Roma del 4 aprile, si disputeranno a Fuorigrotta. SPRINT FINALE Il fattore San Paolo, dunque, sarà determinante (in casa il Napoli giocherà anche il ritorno dei quarti di Europa League con il Wolfsburg e della semifinale di coppa Italia con la Lazio). Gli azzurri ospiteranno le rivali per la Champions in rapida successione: prima la Fiorentina, poi la Sampdoria e infine la Lazio
R
Gonzalo Higuain 27 anni, argentino, seconda stagione al Napoli AFP
con la quale si chiuderà il campionato e si tireranno le somme. Benitez, che ieri come al solito ha parlato a Kiss Kiss Napoli, si è detto fiducioso. Lo scorso anno il Napoli ha chiuso la stagione in crescendo e la preparazione è stata finalizzata proprio allo sprint che attende Higuain e compagni: «Avremo tante partite da giocare nel prossimo mese – ha spiegato Benitez -. In Spagna diciamo che se ad aprile semini bene di certo a maggio raccogli bene. E’ ciò che proveremo a fare noi». Il futuro è adesso anche perché del suo Benitez non parla. Pensa solo al presente, all’Atalanta. In campo il Pipita, Gabbiadini e De Guzman in ballottaggio con Callejon e Mertens. Rafa deve scegliere ancora a quali uomini affidarsi, ma può confidare nel San Paolo.
25
● i punti realizzati al San Paolo dal Napoli che ha vinto sette partite e ne ha pareggiate quattro con Empoli, Cagliari, Palermo e Inter
2
● Le sconfitte subite dal Napoli in casa contro il Chievo per 1-0 e contro la Juve per 3-1. Fuori casa, invece, la squadra di Benitez ha perso cinque volte
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ieccolo Edy Reja. A Napoli è lo «zio Edy». Un amico di famiglia non solo per De Laurentiis, dopo le quasi quattro stagioni sulla panchina azzurra, ma per tutti i tifosi del San Paolo. Scontata l’ovazione all’ingresso in campo, come scontata sarà l’emozione che Reja non riuscirà a nascondere tra le rughe del suo viso. Edy ha dato tanto al Napoli, lo ha portato dalla serie C all’Europa. Ha ricevuto tantissimo, ma anche una miriade di critiche che il suo amico Benitez neppure immagina e cui Reja ha sempre risposto con un sorriso. RAPPORTO SPECIALE Gli scontri di Reja con De Laurentiis erano frequenti (a placarli ci pensava un altro ex di stasera, Pier Paolo Marino), ma tra i due c’è stima e rispetto. Si sentono spesso, parlano di calcio e di vini. Reja ha un grande rapporto anche con Benitez, sin dai tempi di Rafa a Valencia. Lo scorso anno andò a salutarlo a Castelvolturno e gli diede pure qualche consiglio su come gestire il rapporto con De Laurentiis. Quest’ultimo continua ad insistere per far tornare Reja a lavorare in società, ma Edy si sente ancora uo-
AL FRIULI
Cena con un bis di 3-5-2: stesso sistema, due interpretazioni (e la Viola è una delle 5 più in forma d’Europa). Poi Pasquale vs Pasqual: sì, è quaresima Friuli, ore 20.45
Francesco Velluzzi Giovanni Sardelli
E’
la sfida tra i tecnici giovani e rampanti Stramaccioni e Montella, è la sfida tra grandi attaccanti: ne ha tanti la Fiorentina, ne ha uno che fa per tanti l’Udinese. L’Udinese non digerisce bene la Fiorentina che la eliminò lo scorso anno ai quarti di coppa Italia, con coda non certo piacevole negli spogliatoi, e che l’ha battuta all’andata con un secco 3-0. Ora la Fiorentina prova un altro tris, il terzo
exploit, dopo quelli con Inter e Roma. Va in Friuli senza tifosi., ma con tante punte. Solo Rossi e Bernardeschi non sono ancora a posto. IMBARAZZO DELLA SCELTA All’andata fu decisiva la doppietta di Babacar (finì 3-0), ma nonostante il senegalese sia il capocannoniere viola (7 gol in campionato, 8 complessivi), potrebbe toccare al rientrante Mario Gomez guidare l’attacco. Il tedesco, fuori dall’infortunio alla caviglia rimediato contro la Juve il 5 marzo, ha segnato 7 gol. Solo due però in campionato. Dietro al numero 33 ballottaggio aperto fra Ilicic e Salah. Con il primo leggermente favorito e il secondo in stato di grazia. Che parta titolare o entri a gara in corso, poco importa. Diamanti e Gilardino, sbarcati dalla Cina, sono un po’ più in affanno, anche se Alino ha già segnato dal ritorno in viola. A destra sfreccia lo stagionato spagnolo Joaquin. Da quando ha aggiunto corsa e
sacrificio allo spunto individuale, tenerlo fuori è quasi impossibile. «Con l’Udinese ci giochiamo qualcosa di importante in campionato e non vogliamo sbagliare – spiega Montella -. La squadra è maturata imparando a gestire la partita. Io mi diverto ad allenare questi giocatori e sono molto motivato. Abbiamo già scordato la vittoria di Roma e dobbiamo mantenere equilibrio. Questo è un gruppo che, come me, ha vinto poco in carriera rispetto alle proprie qualità. E per alcuni di loro quest’anno potrebbe essere l’ultima chance». ATTENTI A QUEI DUE L’Udinese non ha davanti l’abbondanza
RMontella può
scegliere e pensa di rilanciare Gomez. Udinese, poche alternative
EDY REJA ALLENATORE ATALANTA
mo di campo e vuole dimostrarlo a Bergamo. Il San Paolo da ex non gli ha mai portato fortuna: tre sconfitte ed un pareggio tra campionato e coppa Italia: «A Napoli ho lasciato tanti amici – ha detto ieri Reja —, con la gente si è creato un affetto reciproco. Voglio che l’Atalanta dia battaglia e che giochi più libera di testa. Se scendiamo in campo con un atteggiamento spigliato, abbiamo gli uomini per mettere in difficoltà il Napoli». Tra questi altre vecchie conoscenze azzurre: Cigarini, Stendaro e l’argentino Denis. Il Tanque, già sei gol in nove presenze contro il Napoli (in rete anche all’andata), sarà il terminale offensivo del 4-2-3-1 (terzo modulo di Reja in altrettante gare) con il rientrante Zappacosta sulla linea di Moralez e Gomez. © RIPRODUZIONE RISERVATA
TACCUINO
Gran ballo delle punte L’abbondanza è viola ma Strama ha Totò PERCHÉ VEDERE UDINESE FIORENTINA
«A NAPOLI HO LASCIATO TANTI AMICI, C’E’ AFFETTO RECIPROCO»
PRIMAVERA
Recuperi, fuga Inter ● Ieri recuperi di campionato. Nel girone B, Inter-Perugia 2-1: l’Inter stacca il Milan (+3) in testa; rinviata all’8 aprile Cagliari-Atalanta, mentre Lanciano e Brescia hanno anticipato: 3-1 per i lombardi; nel girone A Sampdoria-Trapani 1-0. La finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio si giocherà 24 aprile e 1 maggio.
EUROPEO UNDER 17
Fase Elite, Italia ok ● L’Under 17 batte 1-0 l’Ucraina nella fase Elite dell’Europeo, che porta alle finali. Domani c’è la Slovacchia, k.o. 3-0 con la Germania.
EURO CALCIO A 5 Mario Gomez, 29 anni ANSA
Antonio Di Natale, 37 anni LAPRESSE
di Montella. Stramaccioni invocò proprio Babacar la scorsa estate, a gennaio gli hanno dato Aguirre e Perica, due che devono ancora crescere, ma gli hanno tolto il ribelle Muriel che a Genova ha ripreso, stranamente, a danzare. Ma c’è sempre e solo Totò Di Natale che per Montella è un fratello. Totò ha segnato 10 gol, per la nona volta di fila è in doppia cifra. Sembra eterno, ma palloni gliene arrivano pochi. Lo supporta Thereau, 8 reti, letale fuori casa, ma che ultimamen-
te non parte titolare. C’è un’altra alternativa, lo spagnolo Gejio (finora una sola rete) che può fare la torre. Strama ci ha lavorato e ci conta. Ha capito che a Udine bisogna sapersi arrangiare. A ridosso delle punte giocano Kone, che fdin qui di numeri ne ha mostrati pochi, e Bruno Fernandes che può liberare il suo talento, ma deve diventare più continuo. Come l’Udinese che dopo due risultati utili di fila, Torino e Atalanta, prova pure lei a fare il tris. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Azzurri, tre su tre ● (m.cal.) L’Italia, già qualificata a Euro 2016 con un turno di anticipo, batte 6-3 ed elimina la Polonia padrona di casa. Chiuso il Main Round a punteggio pieno.
SERIE A DONNE
Verona forza 5 ● (m.cal.) Ventesima giornata: Verona-Orobica 5-0, San ZaccariaBrescia 3-1, Mozzanica-Cuneo 4-1, Firenze-Pordenone 2-1, TavagnaccoRoma 3-1, Como-Riv. Romagna 1-2, Bari-Torres 1-2. Classifica (prime): Verona 52; Brescia 48, Mozzanica 44; Torres 40.
Serie A R Anticipi 28a giornata
15
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Paloschi non si ferma più: Palermo k.o.
1L’attaccante va a segno (e sbaglia un rigore): il Chievo si avvicina alla salvezza. Rosanero spenti Guglielmo Longhi
CHIEVO
1
PALERMO
0
LE PAGELLE di G.LO.
INVIATO A VERONA
M
aran, che non ama i proclami, non lo ammetterà mai, ma a questo punto potrebbe anche annunciare che il suo Chievo è salvo o quasi salvo senza essere accusato di essere un millantatore. Lo dimostrano i numeri: una serie di due vittorie e due pareggi, quattro partite senza gol, il gioco che funziona e la gambe che corrono. Niente male, significa passare il sabato notte in serena attesa degli altri risultati. Iachini, invece, non ammetterà mai che il suo Palermo è già soddisfatto, colpa di un traguardo minimo raggiunto con abbondante anticipo. Però è evidente che qualcosa non funziona in una squadra che non segna da un mese, non vince da 5 settimane e che nelle ultime 4 gare ha strappato la miserie di due punti. RISCHIA POCO Il Chievo è solido in difesa e sta bene a livello fisico, e questa è la condizione necessaria e (forse) sufficiente per chiudere i conti con la paura di retrocedere. Il 4-4-2 disegnato da Maran è un’idea di calcio semplice ma efficace. La difesa ha sofferto pochissimo, alzando davanti a Bizzarri un muro solido. Gli esterni hanno corso, tanto e bene: più Schelotto di Birsa, che non è un esterno di ruolo, tanto è vero che le cose migliori, gol a parte, sono venute sulla fascia destra. Izco e Radovanovic si sono alternati a tenere d’occhio il temutissimo Vazquez, soprattutto quando è rimasto solo dietro Dybala dopo il cambio di modulo. L’obiettivo era stare corti e non regalare la profondità a Dybala. E i due davanti: Paloschi ha segnato il terzo gol in due partite chiudendo un’azione impreziosita da uno stupendo colpo di tacco di Meggiorini,
MEGGIORINI PENSATORE, BARRIERA BIZZARRI LEONE BARRETO, DYBALA SI ACCENDE TARDI
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Paloschi al 35’ p.t. CHIEVO (4-4-2) Bizzarri; Frey, Dainelli, Cesar, Zukanovic; Schelotto, Izco, Radovanovic, Birsa (dal 14’ s.t. Botta); Paloschi (dal 32’ s.t. Biraghi), Meggiorini (dal 29’ s.t. Pellissier). PANCHINA Bardi, Seculin, Gamberini, Sardo, Christiansen, Fetfatzidis, Cofie, Pozzi, Vajushi. ALL. Maran CAMBI DI SISTEMA dal 32’ s.t. 4-4-1-1 BARICENTRO MEDIO 50,8 metri ESPULSI nessuno AMMONITI Izco gioco scorretto PALERMO (4-3-2-1) Sorrentino; Vitiello (dal 30’ s.t. Rispoli), Andelkovic, Terzi, Daprelà (dal 24’ s.t. Lazaar); Rigoni, Maresca, Barreto; Quaison (dall’8’ s.t. Belotti), Vazquez; Dybala. PANCHINA Ujkani, Milanovic, Emerson, Bentivegna, Bolzoni, Della Rocca, Chochev, Jajalo, Joao Silva. ALLENATORE Iachini CAMBI DI SISTEMA dall’8’ s.t. 4-3-12 BARICENTRO BASSO 49,9 metri ESPULSI Andelkovic al 41’ s.t. per doppia ammonizione (comp.non regolamentare e gioco scorretto) AMMONITI Maresca g. scorretto ARBITRO Giacomelli di Trieste NOTE paganti e abbonati non comunicati. Tiri in porta 5-4. Tiri fuori 4-11. In fuorigioco 3-0. Angoli 58. Recuperi p.t. 0’, s.t. 4’
poi ha tirato malissimo il rigore che poteva chiudere la partita. Mettiamola così: era il primo in campionato per il Chievo e forse qualcuno si è dimenticato il manuale del bravo specialista... Maran, pensando che ci sarebbe stato da soffrire (come è poi avvenuto), ha deciso di togliere i due attaccanti, chiudendo con Pellissier unica punta e alle sue spalle Botta. PANCIA PIENA Iachini, che non ama piangersi addosso, ricorda un dato a prova di contestazione: con la traversa di Vazquez a
CHIEVO
7
10’ dalla fine, sono 13 i legni colpiti finora, 9 dei quali firmati proprio dal neo azzurro. Se la Lega s’inventasse un premio alla sfortuna, il Palermo avrebbe ottime possibilità di vincerlo. Ma certi alibi reggono fino a un certo punto e i problemi sono un po’ più seri: la squadra ha confermato di essere poco stabile dietro e di non aver assimilato il cambio di modulo. Col doppio trequartista, si è creato poco, a parte la paratona di Bizzarri su Dybala nel primo tempo. Quando Iachini è passato al 4-3-1-2 con Belotti in avanti e Vazquez unico trequartista, si è visto qualcosa di meglio complice anche la reazione rabbiosa avuta dopo il rigore sbagliato da Paloschi. Dettagli. L’impressione è che la squadra abbia esurito le scorte di furore agonistico e ora si senta con la pancia piena e la testa vuota. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA MOVIOLA di V.D’A.
RIGORE OK GIUSTO ANCHE IL ROSSO PER ANDELKOVIC Tre episodi, tutti nella ripresa. Paloschi (16’) prova il pallonetto su Andelkovic, che lo ferma col braccio largo: ok rigore e giallo. Zukanovic in scivolata rischia su Rigoni (41’), ma prende palla e sulla ripartenza Andelkovic ferma strattonando ripetutamente Botta: secondo giallo e rosso.
5
IL MIGLIORE
IL MIGLIORE
MEGGIORINI
BARRETO
7
Alberto Paloschi, 25 anni, ha segnato sette gol in campionato IPP
PALERMO
6,5
Lascia il segno nel gol con un colpo di tacco delizioso. Ma non solo: è al centro di ogni idea offensiva del Chievo dimostrando un’ottima intesa con Paloschi
Lotta su ogni pallone, da solo contro Izco e Radvanovic. La reazione migliore alle contestazione dei tifosi che non gli perdonano la firma con la Samp.
BIZZARRI 6,5 Si supera nel primo tempo su Dybala. FREY 6,5 Spinge sulla destra e firma 3-4 cross non banali. DAINELLI 6,5 Usa le maniere forti con Dybala, ma in generale rischia poco. CESAR 6,5 Sempre attento, sempre affidabile. ZUKANOVIC 6 Tiene la posizione per 45 minuti, esce dal guscio nel secondo tempo SCHELOTTO 6,5 Da scintille il duello con Daprelà. E’ anche preciso: 22 passaggi riusciti. IZCO 6 Ha il compito di limitare Vazquez, non sempre ci riesce. RADOVANOVIC 5,5 Play in crescita, perde troppi palloni: 12. BIRSA 6 Partita di contenimento, esce per una botta alla caviglia. BOTTA 6,5 Ottimo impatto con la partita: poco utilizzato, ha una gran voglia di far vedere quanto vale. Fa cacciare Andelkovic. PALOSCHI 6,5 Decide la gara, ma butta alle ortiche il rigore. Da mostrare alle scuole calcio: ragazzi, così non si fa. BIRAGHI 6 Si rivede anche lui, va a fare l’esterno di centrocampo quando Maran cambia modulo. PELLISSIER 6 Entra nel momento più delicato e fa l’unica punta. ALL. MARAN 7 Squadra combattiva e in salute che regala anche sprazzi di spettacolo.
SORRENTINO 6,5 Fischiatissimo ex, replica alla grande su Zukanovic. VITIELLO 5 Partita anonima: non spinge, non crea, resta ai margini. RISPOLI 6 Si consola con la gara numero 200 tra i professionisti. ANDELKOVIC 4 Male sul gol quando annaspa cercando di fermare Paloschi, provoca il rigore, ingenuo in occasione del rosso. TERZI 5 Concorso di colpa sull’1-0: Paloschi sfila via dalla sua parte. DAPRELÀ 5 Vale il discorso fatto per Vitiello: è anche colpa sua se il Palermo regala le fasce. LAZAAR 6 Iachini gli chiede la spinta mancata fino ad allora. RIGONI 5,5 Non è bello giocare con i fischi per 90’. Come dimenticare 7 campionati col Chievo. MARESCA 5 Gioca nel ruolo di Rigoni, si fa vedere solo per una punizione al 43’ p.t. QUAISON 5,5 Anche lui fresco di convocazione (con la Svezia), ma non è tra i protagonisti. Ci lascia un dubbio: quali erano i suoi compiti? BELOTTI 5,5 Entra col cambio di modulo, ma non sfrutta l’occasione. VAZQUEZ 6,5 Va da Conte, con una traversa e tanta rabbia in più. DYBALA 6 Dorme per un’oretta, si sveglia e fa capire perchè ha tanti occhi addosso. Non basta. ALL. IACHINI 6 Aver raggiunto la tranquilità non è certo una colpa, ma la squadra sembra aver perso le motivazioni di un mese fa.
7
GIACOMELLI Vede bene nei due episodi chiave di una partita non difficile: il rigore per il Chievo e l’espulsione di Andelkovic. PEGORIN 6-GIALLATINI 6; DOVERI 6-ROCA 6
Calciopoli R Domani la Cassazione
Moggi e gli altri: sentenza finale Ma ha già vinto la prescrizione Alessandro Catapano Valerio Piccioni
D
omani potrebbe essere scritta la parola fine sulla vicenda penale di Calciopoli con il pronunciamento della Cassazione. Ma sarà una fine che lascerà comunque diverse note a margine, capaci di ritardare i titoli di coda di una lunghissima storia. Per capire cosa è stata, ma soprattutto cosa non è stata Calciopoli, bisogna dare i numeri. Uno almeno, fondamentale: 3247 giorni trascorsi dalla pubblicazione sui giornali delle prime intercettazioni (2 maggio 2006) al pronunciamento della Cassazione, atteso domani sulle condanne dei processi d’Appello: 2 anni e 4 mesi a Moggi per associazione a delinquere (la frode sportiva era già prescritta), 2 anni a Mazzini e Pairetto, 1 anno a De Santis e 10 mesi a Dattilo e Bertini, che hanno rinunciato alla prescrizione, per frode sportiva; un anno e 8 mesi a Giraudo, l’unico condannato del rito abbreviato. Domani la 3a Sezione della Cassazione (presidente Aldo Fiale,
p.g. Gabriele Mazzotta) confermerà o meno se i reati, pur prescritti, sono stati effettivamente commessi (e quindi civilmente aggredibili). Ma solo le motivazioni ci diranno se i giudici della Suprema Corte hanno davvero condiviso l’impianto accusatorio d’Appello, oppure se si sono limitati a registrare la prescrizione, senza dilungarsi troppo sull’indice di colpevolezza dei prescritti, che a quel punto resterebbe, diciamo, «sospeso». LA DIFESA È lo 0-0 che si augurano Moggi e Andrea Agnelli, che così tornerebbe alla carica con la Figc su danni e scudetti. Di più, è difficile che ottengano. Anche se sulla competenza territoriale e l’uso di alcune intercettazioni, i ricorsi dei difensori dell’ex d.g. juventino picchiano duro per arrivare alla cancellazione. Il loro cavallo di battaglia è il «travisamento» dei fatti: sono state utilizzate conversazioni che non riguardavano il capo di imputazione (uno degli esempi citati: la condanna di Juve-Lazio con una telefonata di Samp-Juve, partita invece «assolta»).
Luciano Moggi, 77 anni, ex direttore generale della Juventus IPP
LE ANOMALIE Comunque andrà, dall’esplosione dello scandalo ci sono voluti quasi nove anni per avere una sentenza definitiva, per reati tutti prescritti, ormai da un anno (salvo che per i tre arbitri che vi hanno rinunciato). Indegno di un Paese civile, ma per qualcuno non del tutto casuale. Teresa Casoria, la contestatissima presidente della 9a Sezione del Tribunale di Napoli (perfino i pm tentarono di ricusarla), lo profetizzò prima ancora di firmare la sentenza di 1° grado (14 novembre 2011): «Vuoi fare le cose alla perfezione — disse in modo piuttosto colorito a un collega —, ma tanto qui finisce sempre tutto con dichia-
razioni di prescrizione». L’alterco le costò una censura dal Csm, ma alla fine ha avuto ragione lei. Il sospetto dei colpevolisti è che la Casoria ci abbia messo del suo. Per arrivare al primo grado, del resto, ci sono voluti due anni, sette mesi e tre settimane dalla prima udienza (24 marzo 2009). Il processo di primo grado ha accumulato ritardo come un treno per pendolari, fin dalle battute iniziali. Alla prima udienza il Tribunale decise l’esclusione delle parti civili, con Brescia, Bologna e Atalanta in testa (provvedimento che la Cassazione annullò in tre mesi, bollandolo come «abnorme»), e in loro assenza, assecondando una
richiesta dei difensori, ammise le famose intercettazioni bis (quelle che coinvolgevano l’Inter e altre squadre escluse dal processo sportivo). Anche la forbice fra la sentenza (colpevolista) e le motivazioni (quasi innocentiste) prese in contropiede molti. Dividendo i destini della Juventus e del suo ex direttore generale: la Casoria, in dieci scarne righe, assolse il club dagli oneri risarcitori, perché, in sostanza, il «potere personale di Moggi era così esorbitante da oltrepassare la sua appartenenza alla società». MISTERI Curioso. Come quello che è accaduto dopo la sentenza dell’appello ordinario (17 dicembre 2013) sul fronte risarcimento danni: compresi nel primo dispositivo, esclusi tre giorni dopo con un provvedimento di correzione; riapparsi nelle motivazioni della sentenza del 17 marzo 2014; tolti di nuovo, e stavolta definitivamente, con una nuova correzione al primo dispositivo. Anche su questo caos, su cui pende il ricorso delle parti civili, la Cassazione dovrà fare chiarezza. Come sul ricorso presentato dal p.g. Carmine Esposito contro le assoluzioni di Lanese, Dondarini, Pieri, Rocchi e Messina (questi ultimi due assolti già in primo grado). Anzi, Messina no: il nome dell’attuale designatore di A alla fine è scomparso dal ricorso. Strano, eh. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LE TAPPE Uno scandalo che ha travolto il calcio italiano MAGGIO 2006: L’INIZIO Vengono pubblicate telefonate tra i designatori (Bergamo e Pairetto), dirigenti di club (tra cui gli juventini Moggi e Giraudo) e i vertici Figc per pilotare le assegnazioni arbitrali in campionato. È l’inizio di Calciopoli. LE DIMISSIONI DI MASSA Nel giro di poche settimane si dimettono Moggi e Giraudo, il capo dell’Aia, Lanese, oltre a Carraro e Mazzini, presidente e vice della Figc. In federazione viene mandato un commissario, l’avvocato Guido Rossi. LE SANZIONI SPORTIVE Dopo vari gradi di giudizio, nell’ottobre 2006 si arriva alle definitive sentenze sportive. Alla Juve vengono tolti i titoli 2005 e 2006: i bianconeri vengono mandati in B. Penalità anche per Milan, Fiorentina, Lazio, Reggina e Arezzo. TUTTI ALLA SBARRA Nel 2008 si apre a Napoli il processo penale. Dopo tre anni arrivano varie condanne tra cui 5 anni e 4 mesi a Moggi (2 anni e 4 mesi in appello) e 3 anni e 8 mesi per Bergamo (annullati in appello per un vizio procedurale). L’ULTIMO CAPITOLO? Domani a Roma la Cassazione dovrebbe mettere la parola fine al procedimento penale. Ma restano aperti alcuni fronti civili tra cui una richiesta di risarcimento danni della Juve nei confronti della Figc.
16
Nazionale R Le scelte del c.t.
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Nuova Italia: Vazquez, Eder e Valdifiori
1Tre debuttanti per gli impegni con Bulgaria e Inghilterra. Conte chiama Gabbiadini e torna Barzagli 1
Fabio Licari
2
3
Gli azzurri da stasera a Coverciano
A
rrivano gli oriundi ma non sarà la Nazionale degli oriundi. Tutte le indiscrezioni degli ultimi tempi hanno avuto conferma: Vazquez e Eder sono stati convocati dal c.t. Conte per Bulgaria e Inghilterra. E con loro c’è un terzo debuttante azzurro, Valdifiori, mente dei meccanismi a orologeria dell’Empoli: approfitta degli infortuni di Pirlo e De Rossi ma anche con i «titolari» sarebbe stato convocato, perché lo merita. Quindi ecco Gabbiadini, l’attaccante più in condizione degli ultimi tempi. Infine Barzagli, rientro fondamentale per la difesa a tre. La lista del c.t. comprende 26 giocatori: all’ultimo sono rimasti a casa gli infortunati De Rossi e Bonaventura.
ORIUNDI NEL RADAR Dentro l’italo-argentino Vazquez (che ha mamma italiana) e l’italobrasiliano Eder. È stata una scelta tormentata ma alla fine giusta: Conte temeva che la sua Nazionale potesse essere identificat a come quella degli «oriundi». Detto che il mondo va in questa direzione, in fondo è da Trapattoni che gli oriundi sono tornati in azzurro, dopo essere stati defenestrati all’indomani della «Corea». Con un oriundo, Camoranesi, abbiamo vinto il Mondiale. E con Prandelli la lista s’era allargata. La Figc non ha niente in contrario, anzi ha svolto un’indagine per monitorare tutti i possibili azzurrabili in giro per il mondo. Ma deve
Il c.t. Antonio Conte, 45 anni GETTY ● 1 Mirko Valdifiori, 28 anni, mezzala dell’Empoli 2 Eder, 28, punta della Samp 3 Franco Vazquez, 26, trequartista del Palermo LAPRESSE/ANSA
LA LISTA Ecco i convocati del c.t. Antonio Conte per il doppio impegno degli azzurri contro la Bulgaria (Qual. Europee) e l’Inghilterra (amichevole). PORTIERI: Buffon (Juventus), Perin (Genoa), Sirigu (Paris Saint Germain); DIFENSORI: Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), Moretti (Torino), Ranocchia (Inter); CENTROCAMPISTI: Antonelli (Milan), Bertolacci (Genoa), Candreva (Lazio), Cerci (Milan), Darmian (Torino), Florenzi (Roma), Marchisio (Juventus), Parolo (Lazio), Pasqual (Fiorentina), Soriano (Sampdoria), Valdifiori (Empoli), Verratti (Paris Saint Germain); ATTACCANTI: Eder (Sampdoria), Gabbiadini (Napoli), Immobile (Borussia Dortmund), Pellé (Southampton), Vazquez (Palermo), Zaza (Sassuolo).
valerne la pena. E non ci sarà mai una Nazionale con undici oriundi. Con Conte almeno. PIRLO-DE ROSSI OUT Pesanti anche le assenze: Pirlo e De Rossi out, Giaccherini che sarebbe mezzala perfetta per gli schemi di Conte. Più El Shaarawy e De Sciglio, fino a Bonaventura. Assenze che influenzeranno le scelte tecniche. Conte comunque vuole chiarirsi le idee a Coverciano. Capire se Vazquez sarà più utile da seconda punta, come nel Palermo, o da mezzala, in un settore carente di qualità al punto da far pensare all’impiego di Giovinco e Insigne. Vedere se e come Eder potrà completarsi con Zaza, visto anche il momento-no di tanti attaccanti. Dare equilibrio alle fasce, magari privilegiandone una più offensiva e l’altra più coperta. E infine trovare, se possibile, una collocazione per Verratti, la cui statura internazionale non può essere negata.
MARCHISIO PLAY? Con il rientro di Barzagli la difesa sembra completata e sarà tutta bianconera: ci sono naturalmente Buffon, Bonucci e Chiellini. Sugli esterni, intoccabile Darmian, l’altra fascia dovrebbe toccare a Candreva. La chiave è in mezzo: Marchisio potrebbe essere la soluzione ideale come play, al suo fianco si candidano Verratti, Parolo e lo stesso Vazquez, a meno che Candreva non si accentri per dare spazio a Cerci o Pasqual ai lati. Dalla mediana discenderà anche l’attacco dove fino ad oggi il punto fermo è stato Zaza e, accanto, si sono alternati Immobile e Pellè. Oggi Gabbiadini ed Eder sembrano più in condizione. Naturalmente il primo obiettivo è la Bulgaria, dove non abbiamo mai vinto: 3 punti chiuderebbero in pratica il discorso qualificazione. Poi con l’Inghilterra qualche esperimento, ma non troppo perché, si sa, con Conte non ci sono «amichevoli». © RIPRODUZIONE RISERVATA
LE NOSTRE ANTICIPAZIONI ● La Gazzetta nei giorni scorsi ha anticipato le grandi novità nelle convocazioni del c.t. Conte per il doppio impegno azzurro: il 12 marzo l’annuncio dell’ingresso dell’attaccante Eder, tre giorni dopo quello del regista Valdifiori.
● Stasera a mezzanotte è fissato il raduno a Coverciano degli azzurri convocati da Conte in vista dei due impegni di marzo: Bulgaria-Italia (sabato 28 a Sofia, 20.45 ora italiana, qualificazioni a Euro 2016) e Italia-Inghilterra (martedì 31 a Torino, Juventus Stadium, 20.45, amichevole). ● PROGRAMMA Sono previsti due allenamenti al giorno. Gli azzurri resteranno a Coverciano fino a venerdì 27 quando è prevista la partenza per Sofia. Nella notte rientro a Torino, dove la Nazionale resterà fino a martedì 31. ● PROSSIMI IMPEGNI Poi liberi tutti fino a giugno quando l’Italia affronterà Croazia (il 12 a Zagabria) e Portogallo (il 16 in amichevole). E Conte spera sempre in uno stage nei primi giorni di giugno, dopo la fine del campionato.
Serie A R La guida OGGI Ore 20.45 Stadio Ferraris Genova Andata 0-1
OCCHI PUNTATI SU...
a
28
1 2.65 19. REGINI
Inter, nell’ultima fu un poker Ma la Samp è in forma super
2. VIVIANO
23. EDER
17. PALOMBO
29. DE SILVESTRI
99. ETO’O
30. ACQUAH
CLASSIFICA SQUADRE
JUVENTUS ROMA LAZIO NAPOLI FIORENTINA SAMPDORIA MILAN GENOA INTER TORINO PALERMO UDINESE SASSUOLO VERONA CHIEVO EMPOLI ATALANTA CESENA CAGLIARI PARMA (-3)
PT
13. GUARIN
64 50 49 46 45 45 38 37 37 36 35 32 32 32 32 30 25 21 21 9
PARTITE
RETI
V
N
P
F
S
27 27 27 27 27 27 28 26 27 27 28 26 27 27 28 27 27 27 28 25
19 13 15 13 12 11 9 9 9 9 8 8 7 8 8 5 5 4 4 3
7 11 4 7 9 12 11 10 10 9 11 8 11 8 8 15 10 9 9 3
1 3 8 7 6 4 8 7 8 9 9 10 9 11 12 7 12 14 15 19
54 38 49 46 39 36 41 37 42 30 38 29 33 33 21 27 22 25 34 21
14 21 27 35 29 28 35 32 35 30 41 34 40 46 30 29 37 48 53 51
INTER
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
PROSSIMO TURNO SABATO 4 APRILE, ore 15 ROMA-NAPOLI (ore 12.30) (0-2) ATALANTA-TORINO (0-0) CAGLIARI-LAZIO (2-4) GENOA-UDINESE (4-2) INTER-PARMA (0-2) PALERMO-MILAN (2-0) SASSUOLO-CHIEVO (0-0) VERONA-CESENA (1-1) FIORENTINA-SAMPDORIA (ore 18.30) (1-3) JUVENTUS-EMPOLI (ore 21) (2-0)
MARCATORI 15 RETI Icardi (3, Inter); Tevez (2, Juventus); Menez (8, Milan). 13 RETI Higuain (2, Napoli); Toni (3, Verona). 12 RETI Dybala (2, Palermo). 10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese). 9 RETI Callejon (Napoli). 8 RETI Felipe Anderson, Klose e Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Eder (1, Sampdoria); Berardi (4) e Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese). 7 RETI Paloschi (Chievo); Maccarone (1, Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (7 nel Genoa), Morata e Pogba (Juventus); Djordjevic (Lazio); Destro (Milan; 5 nella Roma); Vazquez (Palermo).
GAZZAWEB www.gazzetta.it
17
62 Pareggi
36
Ultimo pareggio in casa: 30/8/2008, Sampdoria-Inter 1-1 Ultima vittoria Inter fuori casa: 13/4/2014, Sampdoria-Inter 0-4
PUNTI Nelle ultime 4 giornate
105
10
Sampdoria
Inter
209 EMPOLI
(4-3-1-2)
SASSUOLO
(4-3-3)
OGGI Ore 12.30 ARBITRO Tommasi
5
Inter
(3-5-2)
CESENA
(3-4-3)
ROMA
11 CROCE 20 PUCCIARELLI
6 VALDIFIORI 5 SAPONARA
17 SANSONE
21 MARIO RUI 88 VECINO
10 ZAZA
15 ACERBI
25 BERARDI
10 TEVEZ 10 PEROTTI
19 TAIDER
31 PELUSO
18 BERGDICH
23 GAZZOLA
4 DE MAIO
PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 50 Somma, 2 Laurini, 8 Signorelli, 4 Dioussé, 18 Verdi, 25 Brillante, 18 Verdi, 27 Zielinski, 10 Tavano, 9 Mchedlidze. ALL. Sarri. BALLOTTAGGI PucciarelliTavano 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Maccarone, Tonelli. INDISP. Tonelli e Guarente (da valutare). PANCHINA 1 Pomini, 16 Polito, 20 Bianco, 27 Benucci, 31 Fontanesi, 32 Natali, 8 Biondini, 33 Brighi, 14 Donis, 30 Lazarevic, 83 Floro Flores, 99 Floccari. ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI Taider-Brighi 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Brighi, Missiroli. INDISPONIBILI Terranova e Antei (stagione finita), Pegolo (40 giorni), Cannavaro (20), Vrsaljko (da valutare), Chibsah (in nazionale). TV Sky Calcio 1 HD e Supercalcio HD X 3.10
93 LAXALT
91 21 BERTOLACCI EDENILSON
8 BURDISSO 1 PERIN
14 RONCAGLIA
1 1.30
X 4.75
(3-5-1-1)
OGGI Ore 20.45 ARBITRO Irrati
22 IACOBUCCI
31 KARNEZIS
22 AMAURI
89 PIRIS
5 BOVO
72 ILICIC BORJA VALERO KURTIC 23 5 17 20 16 PASQUAL BADELJ JOAQUIN 19 2 40 BASANTA GO. RODRIGUEZ TOMOVIC
30 PADELLI
1 NETO
PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret, 2 Wague, 18 Bubnjic, 21 Hallberg, 34 G. Silva, 8 B. Fernandes, 77 Thereau, 27 Geijo, 9 Perica, 94 Aguirre. ALL. Stramaccioni. BALL. Kone-Thereau 60-30%, PasqualeG. Silva 60-40%. SQUALIFICATI Badu (1). DIFF. B. Fernandes, Piris, Thereau, Kone, Heurtaux, Danilo. INDISP. Domizzi (7 giorni), Evangelista (stagione finita).
PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo, 19 Maksimovic, 3 Molinaro, 21 Silva, 32 Masiello, 4 Basha, 15 A. Gonzalez, 27 Quagliarella, 11 Maxi Lopez. ALL. Ventura. BALL. Bovo-Maksimovic 70-30%, Moretti-Silva 60-40%, AmauriQuagliarella 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Benassi, Quagliarella. INDISP. Vives (3 giorni), Farnerud (10), Jansson (da valutare).
PANCHINA 31 Rosati, 4 Richards, 28 Alonso, 6 Vargas, 14 Mati Fernandez, 10 Aquilani, 7 Pizarro, 38 Rosi, 18 Diamanti, 9 Gilardino, 30 Babacar, 74 Salah. ALL. Montella. BALLOTTAGGI Ilicic-Salah 60-40%, Kurtic-Aquilani 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Basanta, Ilicic. INDISPONIBILI Rossi (30 giorni), Bernardeschi (5), Savic (15), Tatarusanu (5).
TV Sky Calcio 6 HD; Premium Calcio 6
TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 5
X 3.25
26 RADU
20 BIGLIA 6 S. MAURI
7 F. ANDERSON
24 FLORENZI 35 TOROSIDIS
9 22 CHRISTODOULOPOULOS TONI
11 JANKOVIC
10 77 HALLFREDSSON TACHTSIDIS
8 OBBADI
3 2 18 E. PISANO GU. RODRIGUEZ MORAS
1 5.50
71 MARTIC
22 BENUSSI
X 3.55
2 1.65
11 MAGGIO
45 ANDUJAR 4 26 HENRIQUE KOULIBALY
5 BRITOS
19 88 DAVID LOPEZ INLER 7 17 14 CALLEJON HAMSIK MERTENS 9 HIGUAIN
10 A. GOMEZ
93 DRAMÉ
19 DENIS 11 MORALEZ
22 ZAPPACOSTA 8 21 MIGLIACCIO CIGARINI 33 2 13 CHERUBIN STENDARDO A. MASIELLO 57 SPORTIELLO
PANCHINA 77 Strakosha, 55 Guerrieri, 85 Novaretti, 27 Cana, 5 Braafheid, 23 Onazi, 39 Cavanda, 24 Ledesma, 32 Cataldi, 19 S. Lulic, 14 B. Keita, 34 Perea. ALL. Pioli. BALL. S. Mauri-Cataldi 60-40%. SQUAL. Berisha (fino al 29.3.2015). DIFFIDATI Basta, Cavanda, De Vrij, Onazi, Mauricio, Radu. INDISP. F. Djordjevic (40 giorni), Gentiletti (7), Konko (15), Pereirinha (7), Tounkara (7).
1 1.40
(4-2-3-1)
X 4.33
2 8.50
PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 16 Mesto, 44 Uvini, 18 Zuniga, 8 Jorginho, 24 Insigne, 23 Gabbiadini, 6 De Guzman, 91 D. Zapata. ALL. Benitez. BALL. Henrique-Mesto 6040%, Mertens-De Guzman 60-40%, InlerJorginho 60-40%, Callejon-Gabbiadini 6040%. SQUAL. Ghoulam, Albiol. DIFF. Inler, David Lopez. INDISP. Michu (40 giorni), Gargano (7), Strinic (7). PANCHINA 1 Avramov, 78 Frezzolini, 5 Scaloni, 20 Biava, 6 Bellini, 3 Del Grosso, 28 Emanuelson, 7 D’Alessandro, 16 Baselli, 99 Boakye, 9 Bianchi, 51 Pinilla. ALL. Reja. BALL. Cherubin-Biava 60-40%, A. MasielloBellini 55-45%. SQUAL. Carmona (1). DIFFIDATI Boakye, Denis, Moralez, Cigarini, Biava. INDISP. Raimondi (1 mese), Grassi (5 giorni) Estigarribia (7), Benalouane (5). TV Sky Calcio 3 HD; Mediaset Premium Calcio 2 e Calcio 2 HD 1 1.44
X 4.20
2 7.00
GIÀ 7 GARE SENZA K.O.
L’Empoli punta al record Il Sassuolo lancia Taider Giacomo Cioni Stefano Fogliani
10 DI NATALE
PANCHINA 91 Bajza, 36 Rossetto, 27 Santacroce, 58 Esposito, 28 Feddal, 37 Broh, 13 Prestia, 21 Lodi, 31 Mariga, 80 Jorquera, 5 Ghezzal, 17 Palladino. ALL. Donadoni. BALL. Galloppa-Mariga 55-45%, Belfodil-Palladino 55-45%. SQUAL. Mirante (1), Gobbi (1), J. Mauri (1). DIFF. Lodi, Mendes, Feddal, Costa, Lucarelli. INDISPONIBILI Biabiany (da valutare).
1 4.20
16 PAROLO
(4-2-3-1)
ATALANTA
33 M. GOMEZ
17 MARTINEZ
25 GLIK
5 DANILO
33 KONE
36 7 14 94 33 DARMIAN EL KADDOURI GAZZI BENASSI PERES 24 MORETTI
75 HEURTAUX
27 6 66 19 26 WIDMER ALLAN PINZI GUILHERME PASQUALE
10 BELFODIL
16 DE ROSSI
PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 6 Lucchini, 14 Volta, 8 De Feudis, 28 Gaiola, 20 Mordini, 28 Gaiola, 34 Cascione, 9 A. Rodriguez, 19 Succi, 32 Moncini. ALL. Di Carlo. BALL. Nica-Mordini 70-30%, Pulzetti-De Feudis 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFF. Carbonero, Renzetti, A. Rodriguez. INDISP. Yabré (50 giorni), Valzania (25), Tabanelli (15), Marilungo (10), Brienza, Renzetti e Magnusson (da valutare).
2 10.00
(3-5-1-1)
88 M. CODA
22 MARCHETTI 3 33 DE VRIJ MAURICIO
NAPOLI
OGGI Ore 20.45 ARBITRO Calvarese
TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 4
FIORENTINA
26 VARELA
(4-3-3)
11 KLOSE
7 ITURBE
44 MANOLAS
8 BASTA
87 CANDREVA
8 LJAJIC
23 ASTORI
(4-2-3-1)
VERONA
TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 1 e Calcio HD
UDINESE
14 23 GALLOPPA NOCERINO
3 COLE
LAZIO
TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD
(3-5-2)
3 LILA
4 NAINGGOLAN
PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 15 Vidic, 6 Andreolli, 14 Campagnaro, 26 Felipe, 10 Kovacic, 20 Obi, 88 Hernanes, 8 Palacio, 28 Puscas, 97 Bonazzoli. ALLENATORE Mancini. BALLOTTAGGI Juan Jesus-Vidic 60-40%, Shaqiri-Hernanes 60-40%, Podolski-Palacio 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Brozovic, Campagnaro, Dodò, Guarin, Icardi, Vidic. INDISPONIBILI Jonathan (stagione finita), Dodò (un mese), Nagatomo (5 giorni), Kuzmanovic (15).
PANCHINA 95 Gollini, 1 Rafael, 28 Brivio, 33 Agostini, 25 Marques, 5 Sørensen, 19 Greco, 30 Campanharo, 23 Ionita, 70 Fernandinho, 7 Saviola, 17 Nico Lopez. ALL. Mandorlini. BALL. Martic-Agostini 7030%, Christodoulopoulos-Ionita 70-30%. SQUAL. Sala (1), J. Gomez (1). DIFF. Martic, Tachtsidis, Christodoulopoulos, Nico Lopez, Valoti. INDISP. Marquez (da valutare).
(4-3-3)
15 COSTA
56 PULZETTI
7 CARBONERO 92 18 DEFREL DJURIC 27 GERVINHO
INTER (4-3-1-2)
PANCHINA 28 Skorupski, 1 Lobont, 25 Holebas, 2 Yanga-Mbiwa, 33 Spolli, 32 Paredes, 48 Uçan, 52 Pellegrini, 53 Verde, 19 Ibarbo, 88 Doumbia. ALL. Garcia. BALLOTTAGGI Ljajic-Paredes 70-30%, Astori-Yanga-Mbiwa 70-30%. SQUAL. Pjanic (1), S. Keita (1). DIFFIDATI Astori, S. Keita, Manolas, Maicon, Torosidis. INDISPONIBILI Strootman e Balzaretti (stagione finita), S. Keita (15 giorni), Maicon (10), Totti (5), Castan e Sanabria (da valutare).
TORINO
6 LUCARELLI
2 NICA
26 MUDINGAYI
21. SANTON
PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva, 5 Izzo, 2 També, 15 Marchese, 19 Pavoletti, 38 Mandragora, 16 Lestienne, 22 Borriello, 20 Tino Costa. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Roncaglia-Izzo 60-40%. SQUALIFICATI Iago (1), Rincon (1). DIFFIDATI Burdisso, Bertolacci, Kucka. INDISPONIBILI Ariaudo (10 giorni).
PARMA
4 MENDES
1. HANDANOVIC
OGGI Ore 20.45 ARBITRO Massa
26 DE SANCTIS
PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 19 Bonucci, 33 Evra, 24 Vitale, 7 Pepe, 27 Sturaro, 32 Matri, 11 Coman. ALL. Allegri. BALLOTTAGGI Llorente-Matri 70-30%, Chiellini-Bonucci 70-30%. SQUAL. Morata (1). DIFFIDATI Ogbonna, De Ceglie, Vidal, Lichtsteiner, Pereyra. INDISPONIBILI Asamoah (40 giorni), Romulo (40), Marrone (10), Pirlo (5), Caceres (45), De Ceglie (7), Pogba (50).
2 3.95
OGGI Ore 20.45 ARBITRO Mariani
5 GIORGI
14 LLORENTE
33 KUCKA
(4-3-3) 1 LEALI 25 15 CAPELLI KRAJNC
24 PERICO
3 CHIELLINI
11 NIANG
47 CONSIGLI
1 2.00
5 OGBONNA
MARCHISIO LICHTSTEINER PADOIN 23 37 26 20 8 VIDAL PEREYRA
7 MACCARONE
7 4 MISSIROLI MAGNANELLI 3 LONGHI
15 BARZAGLI
(4-3-1-2)
OGGI Ore 20.45 ARBITRO Damato
1 BUFFON
19 BARBA
23. RANOCCHIA
5. JUAN JESUS
PANCHINA 88 Frison, 33 Romero, 25 A. Coda, 6 Duncan, 8 Correa, 77 Wszolek, 32 Marchionni, 24 Muriel, 21 Soriano, 18 Bergessio. ALLENATORE Mihajlovic. BALLOTTAGGI Acquah-Soriano 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Regini, De Silvestri, Duncan. INDISPONIBILI De Vitis (3 mesi), Muñoz (15 giorni), Cacciatore (7).
GENOA OGGI Ore 15 ARBITRO Di Bello
18. MEDEL
77. BROZOVIC
SAMPDORIA (4-3-3)
JUVENTUS
33 SEPE 24 RUGANI
2 CASSANI
Se vuoi restare costantemente aggiornato sulle formazioni delle squadre, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare tutte le statistiche di ogni singolo giocatore e scoprire ogni segreto per vincere al fantacalcio, da quest’anno Gazzetta dello Sport mette a disposizione degli appassionati, gratuitamente sul nostro sito rosa, un’intera sezione dedicata al gioco più amato dai calciofili italiani. Su Fantanews potrai trovare infatti i voti il giorno dopo l’ultima partita di Serie A, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, e infine anche articoli dedicati ed esclusivi di presentazione della Magic giornata di campionato.
Ultima vittoria Sampdoria in casa: 26/9/2009, Sampdoria-Inter 1-0
RETI FATTE
Sampdoria
23 HYSAJ
11. PODOLSKI
LE ULTIME VOLTE
Girone unico Vittorie Sampdoria Vittorie Inter
115
33. D’AMBROSIO
91. SHAQIRI
PRECEDENTI IN SERIE A
G
2 2.70
9. ICARDI
9. OKAKA
SAMPDORIA
X 3.10
ARBITRO Valeri ASSISTENTI Posado-Marzaloni QUARTO UOMO Tasso ADDIZIONALI Guida-Gavillucci TV Sky Sport 1HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio 3
5. ROMAGNOLI 14. OBIANG
26. SILVESTRE
1I nerazzurri si affidano a Icardi, che ha realizzato due gol nel 4-0 del campionato scorso in casa dei blucerchiati. Mihajlovic però viene da tre vittorie consecutive e ha nel mirino il 3° posto
GIORNATA
17
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
2 1.90
1 3.35
X 3.10
2 2.25
S
arri ha scelto Pucciarelli. L’attaccante, che ha firmato il prolungamento del contratto venerdì (2017), sarà in campo con Maccarone, mentre Tavano si siederà in panchina. Tonelli, invece, non ce la fa e dovrebbe andare in tribuna. Col Sassuolo, il tecnico toscano chiede «testa libera, senza pensare che vincere domani ci possa già salvare». L’Empoli è a un passo dal superare il suo record di imbattibilità in A, già eguagliato con 7 partite senza k.o. (2 vittorie e 5 pari): gli azzurri non perdono dal’1-2 casalingo con l’Udinese del 26 gennaio. Una striscia così lunga si era verificata solo nel 2006-2007 e nel girone di andata di quella in corso, tra 11a e 17a giornata: sempre strisce da 2 successi e 5 pareggi. Sempre oggi sarà una gara da ricordare per Hysaj, che festeggia le 100 gare in azzurro. E lo fa anche
Le due novità: Manuel Pucciarelli, 23 anni, e Saphir Taider, 23 LAPRESSE
con una convocazione nell’Albania del c.t. De Biasi per la gara contro l’Armenia. QUI SASSUOLO Non ha mai perso in gare ufficiali contro l’Empoli, Eusebio Di Francesco, e ci
PERCHÉ VEDERE EMPOLI-SASSUOLO Perché ha la leggerezza dei pranzi di primavera. Doveva essere da salvezza, sarà partita tra squadre tranquille, che giocano la palla. Zoom: Rugani-Zaza è duello da Nazionale Castellani, ore 12.30
terrebbe a mantenere il trend. Vuole punti per dare continuità alla vittoria col Parma. «È uno scontro-salvezza: forse basteranno meno di 40 punti alla fine, ma né noi né loro abbiamo raggiunto il traguardo, quindi serve umiltà», detta il tecnico del Sassuolo, il cui 4-3-3 (privo di Vrsaljko) sarà lo stesso che ha battuto il Parma. Con Gazzola al posto del croato e Taider che la spunta su Brighi. Tre punti varrebbero un finale di stagione tranquillo, e il via al rebus sull’addio del tecnico, che dice: «Al futuro non penso. In testa ho solo la partita». © RIPRODUZIONE RISERVATA
18
Mondo R Spagna
82
● Le reti stagionali del tridente del Barça: 43 segnate da Messi, 26 da Neymar e 13 da Suarez
Suarez, 28 anni, Neymar, 23, e Messi, 27: il MSN del Barcellona ACTION/IMAGES
Barça euforico al Clasico Ma il Real sogna la grande notte 1Pesiamo le due sfidanti: i catalani
sembrano avanti in tutto. Luis Enrique prudente, Ancelotti rilancia: «CR7 al top» Bernabeu, Perez non lo vuole dare. Questo il menù del 230° Clasico della storia del calcio spagnolo.
Filippo Maria Ricci INVIATO A BARCELLONA
I
l Barcellona euforico con Luis Enrique pompiere: «Una possibile “manita”? Non sento parlare di queste cose nello spogliatoio». Il Madrid pieno di dubbi, insicuro e preoccupato ma allo stesso tempo, per dna, sfrontatezza e predisposizione mentale pronto a provare il colpaccio al Camp Nou: «Cristiano Ronaldo è al top, non firmo per il pareggio», dice convinto Ancelotti. Il Barça che ha vinto 17 delle ultime 18 partite, il Madrid una delle ultime 4. Il Barça che ha triturato il City e il Madrid sopravvissuto miracolosamente al piccolo Schalke e ora angustiato dai derby numero 7 e 8 della stagione con l’Atletico in Champions. Messi che da solo nel 2015 ha segnato quanto Bale, Benzema e Ronaldo messi insieme. Tutto dice Barça, ma il Madrid vuol dire la sua. E al margine, la polemica per lo stadio della finale della Copa del Rey tra Barça e Athletic: Bartomeu ha chiesto il
IL MOMENTO Barcellona 8 Dalla «storica» sconfitta di Anoeta, 1-0 con la Real Sociedad seguita dal succoso soufflé di polemiche per la panchina di Messi e Neymar, il Barça ha infilato 10 vittorie di fila, ha perso a sorpresa in casa col Malaga pensando alla trasferta a Manchester, poi altri 6 successi. Il parziale di queste 18 gare: 59-13. Real Madrid 6 Diamo la sufficienza per il recupero di Modric e Sergio Ramos, e per il lieve sussulto offerto dal 2-0 al Levante, balsamo obbligatorio dopo il pari col Villarreal e le sconfitte con Athletic e Schalke. Volato ben oltre l’orlo della crisi di nervi, il Madrid ha trovato terapia e pasticche: stasera sapremo se la cura è sufficiente per affrontare il ciclone psico-sportivo del Clasico. Piccolo vantaggio: dopo il 3-1 dell’andata un pareggio lascerebbe ad Ancelotti il vantaggio sui rivali in caso di arrivo a pari merito in classifica.
INGHILTERRA
IL CASO
Liverpool-United, in palio c’è un posto in Champions 1Nel «derby rosso», i Reds puntano al sorpasso sui Red Devils gli elogi di Pelé. Nello United, l’uomo del destino resta Rooney, che all’Anfield però ha segnato in carriera soltanto 1 gol in 10 gare. Falcao è a pezzi. Qualcuno ha parlato di lacrime dopo l’ultimo affronto di Van Gaal: sbattuto nella Primavera.
Stefano Boldrini CORRISPONDENTE DA LONDRA
I
l derby rosso per eccellenza: i Reds del Liverpool contro i Red Devils del Manchester United. È la sfida d’Inghilterra, la numero 191 di una storia cominciata il 28 aprile 1894: 2-0 per il Liverpool. Nel bilancio generale, lo United è in vantaggio: 75 successi, 51 pari e 64 vittorie dei Reds. Quello di oggi è tra i più suggestivi degli ultimi anni: se il Liverpool trionfa, scavalca la banda di Van Gaal e sale al 4° posto. È quello che prevedono in tanti: il Liverpool ha fatto 26 punti su 30 nel 2015, è il club più in forma della Premier. Non perde dal 14 dicembre 2014, quando fu abbattuto 3-0 dal Manchester United all’Old Trafford. ULTIME Van Gaal ha arbitrato
IL TRIDENTE Barcellona 8 Il «Messenger» blaugrana, MSN come Messi-Suarez-Neymar è in enorme spolvero. Grazie a Leo, ovviamente, ma non solo. Messi è il «pichichi» del Clasico, 21 gol in 29 sfide col Madrid, della Liga, 32-30 nei confronti di Ronaldo e della stagione, 43-41 sempre contro Cristiano. E nel 2015 ha segnato 20 gol, tanti quanti Bale, Benzema e Ronaldo insieme. Il problema per Ancelotti è che anche Suarez, che debuttò (perdendo) in Liga nel Clasico di andata, ha trovato la forma, 6 gol in 4 partite prima della secca con Eibar e City, e Neymar, a segno in una sola delle ultime 5 uscite ma già con 26 reti stagionali quando l’anno passato si è fermato a 15, mercoledì ha torturato la difesa di Pellegrini. E il Clasico pare metterlo a proprio agio: in 3 partite col Madrid ha fatto 2 gol, provocato un rigore e un’espulsione. Real Madrid 6 La BBC ha fatto gli ultimi 8 gol del Madrid, e 10 degli ultimi 11. Ronaldo ha 14 gol in 22 Clasicos e ben 8 in 10 al Camp Nou. Bale ha ritrovato la rete (due volte) col Levante dopo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Philippe Coutinho, 22 anni REUTERS
le partite in famiglia di questa settimana «per insegnare ai giocatori a controllare i nervi». La disciplina è un problema per lo United: 15 espulsioni stagionali. Rodgers ha scelto invece un’altra strada per rilanciare il Liverpool: «Ho lavorato tredici ore al giorno. Campo e ufficio. L’occasione è unica: se li battiamo, li scavalchiamo». Nel Liverpool, Henderson – 3 gol di fila – capitano e Coutinho su di giri dopo
30ª GIORNATA Ieri: Manchester City-West Bromwich Albion 3-0; Aston Villa-Swansea 0-1; NewcastleArsenal 1-2; Southampton-Burnley 2-0; Stoke-Crystal Palace 1-2; Tottenham-Leicester 4-3; West HamSunderland 1-0. Oggi: LiverpoolManchester United (ore 14.30); Hull-Chelsea (17); Qpr-Everton (17). CLASSIFICA Chelsea** 64; Manchester City 61; Arsenal 60; Manchester United* 56; Liverpool* 54; Southampton, Tottenham 53; Swansea 43; West Ham, Stoke 42; Crystal Palace 36; Newcastle 35; West Bromwich 33; Everton* 31; Hull*, Aston Villa 28; Sunderland 26; Burnley 25; Qpr* 22; Leicester* 19. *una partita in meno ** due partite in meno.
Il City riparte Che svista l’arbitro ● LONDRA (bold) Numeri impressionanti ed errori arbitrali. Manchester CityWBA finisce 3-0, ma è il resto che fa notizia, a cominciare dall’espulsione dopo 89 secondi di McAuley, giocatore del West Bromwich Albion: grave errore dell’arbitro Swarbirck perché il calciatore da allontanare era Dawson. La superiorità numerica spiana la strada al Manchester City, che trova l’10 con Bony al 27’. È il primo gol del centravanti ivoriano – pagato 35 milioni di euro a gennaio – con la maglia dei campioni d’Inghilterra. Il 2-0 di Fernando al 40’ fa la storia: è il millesimo in Premier del Manchester City. Il 3-0 di Silva chiude i giochi al 77’: lo spagnolo devia un rasoterra di Jovetic e per Manuel Pellegrini, reduce da un periodo difficile, la settimana finisce con il sorriso. Gli altri numeri record riguardano i tiri del City (43 in tutto) e il possesso palla: 78% nel segno dei campioni in carica, ora a – 3 dal Chelsea.
9 gare senza gol. Però i movimenti del trio del Madrid non sono votati all’altruismo, e la spaccatura tra attacco e resto della squadra ultimamente è stata evidente causa di problemi. Ronaldo è immusonito e avvelenato col Bernabeu, e ha imprecato per un’occasione sbagliata chiusa da un gol di Bale. Al gallese Ancelotti e il suo staff stanno facendo una testa così perché faccia 30 metri indietro per dare una mano ai centrocampisti e si sistemi in rampa di lancio per le palle lunghe a chi ci arriva prima, le sue preferite. Però Gareth è duro d’orecchi. Dalla sua applicazione tattica dipenderanno fortemente le sorti del Madrid. GLI ALLENATORI Barcellona 7 Dopo la lite post Capodanno con Messi «Lucho» ha capito che il reuccio argentino non si tocca, ha piegato il suo rigido modus vivendi per adattarlo al busto di Leo e ora il Barça vola. Gli orfani di Guardiola continuano a criticarlo, però tutti apprezzano l’eccezionale stato fisico
LA STORIA
Gomis, gol e festa dopo la paura ebbe un infarto nello stesso stadio, il White Hart Lane. Dopo un minuto di spavento, il saluto di Gomis dalla barella rasserenò tutti, a cominciare dai giocatori che si erano messi le mani tra i capelli. Le prime dichiarazioni dei medici e gli archivi fecero subito luce sull’accaduto: un problema vagale, che lo tormenta dal 2009. Gomis, 29 anni ACTION IMAGES CORRISPONDENTE DA LONDRA
S
tavolta stava per svenire di gioia: Bafetimbi Gomis ha firmato l’1-0 dello Swansea, permettendo ai gallesi di vincere in casa dell’Aston Villa. Un gol liberatorio, che chiude nel modo migliore una storia cominciata il 4 marzo, quando il centravanti francese ebbe un collasso in campo al 6’ del match con il Tottenham, facendo rivivere la grande paura del 17 marzo 2012, quando Fabrice Muamba, centrocampista del Bolton,
IL GOL Tornato a Swansea, Gomis ha effettuato una serie di esami clinici e i medici hanno dato l’ok: tutto sotto controllo. Lunedì scorso, ha giocato contro il Liverpool e ieri, all’87’, è arrivato il gol, dopo aver sprecato due occasioni. Una rete festeggiata con una corsa a perdifiato, prima di essere sommerso dall’affetto dei compagni. Per le statistiche, è il 6° gol stagionale, il secondo nel 2015. Per Gomis, elogiato da Garry Monk, allenatore dello Swansea («ha mostrato un gran carattere»), ha un altro valore: è quello della rinascita. L’ennesima. bold © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
77
19
LIGA
Segna Torres L’Atletico manda k.o. il Getafe
● I gol segnati nel 2014-2015 dal tridente del Real: 41 di Ronaldo, 20 di Benzema e 16 di Bale
INVIATO A BARCELLONA
Benzema, 27 anni, Bale, 25, e Cristiano Ronaldo, 30: la BBC del Real EPA
I
COSÌ IN CAMPO ALLE 21 AL CAMP NOU TV Fox Sports (Canale 382 Mediaset Premium e Canale 206 Sky) INTERNET gazzetta.it
ARBITRO Mateu Lahoz GUARDALINEE Cebrian Devis-Nunez Fernandez QUARTO UOMO Gil Coscolla 18. JORDI ALBA 13. BRAVO
24. MATHIEU 8. INIESTA
3. PIQUÉ
11. NEYMAR
14. MASCHERANO
22. DANI ALVES
11. BALE
9. SUAREZ
4. RAKITIC
19. MODRIC
9. BENZEMA
10. MESSI
8. KROOS 7. CRISTIANO RONALDO 23. ISCO
4. SERGIO RAMOS
BARCELLONA 4-3-3 ALLENATORE: Luis Enrique
15. CARVAJAL
3. PEPE
1. CASILLAS
REAL MADRID 4-3-3 ALLENATORE: Ancelotti
12. MARCELO
PANCHINA: 13 Keylor Navas, 17 Arbeloa, 2 Varane, 16 Lucas Silva, 24 Illarramendi, 20 Jesé, 14 Hernandez SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: Isco, Kroos, Illarramendi INDISPONIBILI: James Rodriguez, Khedira, Coentrao
PANCHINA: 1 Ter Stegen, 15 Bartra, 21 Adriano, 5 Busquets, 12 Rafinha, 6 Xavi, 7 Pedro SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: Mathieu, Mascherano, Busquets INDISPONIBILI: Vermaelen
GDS
che lui, triatleta serio, ha imposto alla squadra. Il momento è propizio. Real Madrid 6 Carlo sta mostrando una pazienza «gandhiana» nel tollerare i volubili umori del suo presidente e della piazza fischiatrice. Però sa che gli farebbe molto comodo la prima vittoria in carriera al Camp Nou. Sinora per lui 4 partite con Milan, Psg e Madrid, 2 pari e 2 sconfitte. Perez ha detto che anche in caso di caduta Carlo resterà al suo posto, la ferita però sarebbe sanguinosa.
Pepe, 32 anni, segna il gol del sorpasso nel Clasico d’andata (25 ottobre 2014): finirà 3-1 per il Real Madrid GETTY
LA CABINA DI REGIA Barcellona 7 Qui l’unico dubbio sulla formazione blaugrana. Busquets, infortunatosi il 4 marzo nella gara di Copa del Rey a Vila-Real, ieri si è allenato col gruppo. Da vedere se potrà giocare. In caso di risposta affermativa Mascherano tornerà in difesa con Piqué e Mathieu andrà in panchina. Se «Busi» non ce la fa il «Jefecito» si metterà tra Rakitic e Iniesta, come contro il City. Se la presenza di Mathieu o Mascherano in difesa dal punto di vista tattico non cambia nulla, quella di Mascherano o
Busquets in mezzo fa la sua differenza: perché l’argentino è un «pivote» fenomenale sul piano difensivo ma offre meno in costruzione, costringendo Rakitic e Iniesta, ma anche Messi e Neymar, a partecipare di più alla manovra. Busquets invece garantisce un respiro diverso al concetto di interdizione/costruzione. Real Madrid 6 È qui, nel cuore del motore blanco, che il meccanico Ancelotti rischia di più. Perché l’addio a Xabi Alonso è stato pesantissimo: Kroos al Bayern aveva sempre uno scudiero a dargli una mano, uno Schweini, un Javi Martinez, un Lahm pronto a correre, entrare e picchiare per lui. Al Madrid è solo. Stasera avrà con sè Modric e Isco: due trequartisti riciclati. E se il croato garantisce appoggio e dinamismo in quantità, lo spagnolo molto meno. In questi mesi Kroos è stato spremuto, e per la prima volta in carriera ha dovuto anche rinunciare alla pausa invernale. Carlo ha fatto un gran lavoro ricostruendo per due terzi un centrocampo fenomenale, stasera vedremo se la sua opera reggerà l’onda d’urto blaugrana.
I SOCIAL NETWORK Barcellona 9 Su As di ieri si sono divertiti a calcolare l’impatto dei due club spagnoli sui social network: followers su Twitter, Facebook e Instagram degli 11 teorici titolari di stasera. I catalani arrivano a 116,9 milioni, con Messi (assente su Twitter) a 89 e Neymar a 85,6. Poi Iniesta a 37,4 e Piqué a 29,9. Mathieu è l’unico dei 22 che non ha «vita sociale», Luis Enrique ha mezzo milione di follower su Twitter, tra i giocatori il meno seguito è Rakitic, appena a 1,1. Real Madrid 8,5 I blancos totalizzano qualcosa in meno dei rivali, 113,4 milioni di seguaci, ma hanno in campo il numero uno assoluto. Ronaldo ha 154,5 milioni di persone interessate a ciò che ha da comunicare. Bale è a 34,3, Ramos a 24,2, Benzema a 23,9. Modric è l’unico senza Twitter, ma i suoi 5,3 milioni di follower tra Facebook e Instagram non segnano il record negativo del Madrid: Carvajal è fermo a 2,7. Ancelotti surclassa Luis Enrique: per Carlo 4 milioni di seguaci.
FRANCIA
Il Nizza passa a Lione, il Psg torna solo in testa 1 Priva del capocannoniere Lacazette, l’ex capolista cade nel finale Alessandro Grandesso PARIGI Twitter @agrandesso
Q
uella di Blanc, tecnico del Psg, dopo il 3-1 di venerdì al Lorient, poteva essere interpretata come semplice scaramanzia. E invece si è rivelata come una profezia: «Da qui alla fine, nessuna delle pretendenti allo scudetto farà il pieno di punti disponibili». Ieri il Lione infatti se n’è lasciati sfuggire tre, in casa, regalando per la prima volta della stagione ai parigini il primo posto in classifica. Merito ovviamente del Nizza che, in dieci contro undici, ha ridisegnato il vertice. Ma anche di Ibrahimovic che nell’anticipo contro il Lorient aveva assicurato il sorpasso con una tripletta rabbiosa, mettendo fine a modo suo alle polemiche derivate dal suo sfogo nel turno
procedente, contro gli arbitri incompetenti e la Francia, «paese di m...». CHIACCHIERE In realtà, Ibrahimovic, convocato il 9 aprile in commissione disciplinare, ha tenuto aperto il discorso, celebrando il terzo gol facendo con le mani il gesto di chi chiacchiera troppo: «Non serve spiegare – ha precisato poi l’ex rossonero –, l’immagine è chiara e vale molto più di mille parole. Ma in campo ho fatto soltanto il mio mestiere di attaccante». E il Psg ringrazia perché il primo posto sembrava davvero diventato un tabù, sfatato invece dal passo falso del Lione. Uno stop inatteso, nonostante l’assenza del capocannoniere Lacazette, squalificato. Il Nizza infatti veniva da sette gare senza successi che avevano provocato l’ira dei tifosi venerdì, con interruzione dell’allenamento di rifinitura e lancio di fumoge-
ni in direzione dei giocatori. Il timore di finire nel precipizio della zona rossa è stato spazzato via però con una rete spettacolare di Eduardo, in rovesciata al 23’, e dal raddoppio di Eysseric al 41’ della ripresa su rigore, quando ormai il Nizza giocava in dieci da mezz’ora. Ovvero dall’espulsione di Palun, per il fallo su Fekir, tradotto in penalty del momentaneo pareggio da Gonalons (11’). Partita segnata anche dall’ennesimo infortunio di Gourcuff, uscito dal campo in avvio di ripresa senza avvertire il tecnico Fournier, contrariato dal comportamento del centrocampista in scadenza a giugno. In scia del Lione potrebbe inserirsi il Marsiglia di Bielsa che gioca oggi contro il Lens, allo Stade de France. © RIPRODUZIONE RISERVATA
La gioia di Eduardo, 25 anni ACTION
30ª GIORNATA Venerdì: Psg-Lorient 3-1. Ieri: Lione-Nizza 1-2; Bastia-Guingamp 0-0; Caen-Metz 0-0; EvianMontpellier 1-0; Rennes-Nantes 0-0; Tolosa-Bordeaux 2-1. Oggi: St EtienneLilla (14); Reims-Monaco (17); LensMarsiglia (21). CLASSIFICA Psg 59; Lione 58; Marsiglia 54; Monaco 50; Saint Etienne 49; Bordeaux 48; Montpellier 45; Lilla 41; Nantes 40; Guingamp, Rennes 39; Nizza, Bastia 37; Caen, Reims, Evian 35; Lorient 34; Tolosa 32; Lens 25; Metz 23.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
l primo gol di Fernando Torres in Liga tiene l’Atletico Madrid nella scia del Valencia. La squadra del ‘Cholo’ dopo un periodo di appannamento (un successo su 6 nelle varie competizioni) ha infilato la seconda vittoria di fila, 2-0 al Getafe dopo l’1-0 di martedì al Bayer Leverkusen, e si mantiene a -1 dal terzo posto (e a -6 dal Barcellona capolista, in capo stasera nel Clasico). Con Mandzukic infortunato e Griezmann a riposo Simeone è partito con Torres e il messicano Jimenez: il ‘Niño’, senza reti da 8 gare, si è sbloccato dopo 122 secondi con una bella torsione di testa su punizione da sinistra di Koke. Per Fernando, una rete in 10 apparizioni in Serie A, la prima rete in Liga dopo 8 anni arrivata al decimo tentativo (5 le presenze da titolare da quando è arrivato da Milano). Prima dell’intervallo il raddoppio dell’ex juventino Tiago, altro colpo di testa su altra punizione (stavolta da destra) di Koke. Marchio della casa di Simeone: calci piazzati e reti pesanti. Per Fernando 95 gol con l’Atletico, una in meno di quelle segnate da Forlan, 11° nel ranking dei marcatori del club. f.m.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA
8a GIORNATA Venerdì: Elche-Valencia 0-4. Ieri: Atl. Madrid-Getafe 2-0; Rayo-Malaga 1-0; Levante-Celta 0-1 Ath. Bilbao-Almeria (nella notte); Granada-Eibar (nella notte). Oggi: Deportivo-Espanyol (12); Villarreal-Siviglia (17); Real Soc.-Cordoba (19); Barcellona-Real Madrid (21). CLASSIFICA Barcellona 65; Real Madrid 64; Valencia 60; Atl. Madrid 59; Siviglia 52; Villarreal 49; Malaga 44; Ath. Bilbao 36; Rayo, Celta 35; Espanyol, Real Sociedad 33; Getafe 29; Eibar, Elche 27; Almeria, Deportivo, Levante 25; Granada 22; Cordoba 18.
GERMANIA
GRECIA CAOS
Il Dortmund si riscatta ad Hannover
L’Ofi Creta si ritira dal campionato
● Le prime due in campo oggi: il Bayern capolista a Moenchengladbach, il Wolfsburg eurorivale del Napoli in casa del Mainz. Ieri riscatto del Borussia Dortmund dopo l’uscita con la Juve: nel 32 a Hannover, doppietta di Aubameyang e centro di Kagawa. Un gol, quello del giapponese, da vecchio Borussia: da un’area all’altra prima dell’assist di Reus. Immobile in panchina. 26ª GIORNATA. Venerdì: AmburgoHertha 0-1. Ieri: ColoniaWerder 1-1; Friburgo-Augsburg 2-0; Hannover-Borussia Do. 23; Paderborn-Hoffenheim 0-0; Stoccarda-Eintracht 3-1; Schalke-Leverkusen 0-1. Oggi: Mainz-Wolfsburg (15.30); Bayern-Borussia M. (17.30). CLASSIFICA Bayern* 64; Wolfsburg* 53; Leverkusen 45; Borussia M.* 44; Schalke 39; Augsburg 38; Hoffenheim 37; Eintracht, Werder 34; Borussia D. 33; Colonia 30; Mainz* e Hertha 29; Hannover 27; Amburgo 25, Friburgo 25; Paderborn 24; Stoccarda 23. * una in meno.
● ATENE Situazione drammatica nel calcio greco: dopo il Niki Volou che aveva abbandonato il torneo alla fine del 2014, anche l’Ofi Creta è stato costretto a ritirare la squadra dal campionato a causa dei gravi problemi finanziari e societari che si stanno trascinando ormai a mesi. Problemi, che anche l’ex allenatore Rino Gattuso aveva cercato di risolvere, rimettendoci di suo oltre 50 mila euro prima di dare le dimissioni nello scorso mese di dicembre. La Super League, che originariamente aveva 18 squadre al via, dall’inizio della stagione ha quindi perso due pezzi, destinati allo scioglimento o a ripartire dalle serie minori. La seconda, pare sia la soluzione che ha in mente il presidente ed ex giocatore simbolo, Nikos Maxlas che annunciando il ritiro dell’Ofi ha spiegato che era l’unico modo per riuscire a tirarsi fuori da un calcio marcio e corrotto come quello ellenico. Alessandro Merchiori
20
Siamo in onda! R
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Volley+calcio: GazzettaTv accende la sera
1Alle 19 la sfida Busto-Modena, dalle 20.30 con Gazzetta Live aggiornamenti di campionato e Clasico clic
C
COME RISINTONIZZARE I VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59 ● Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando 2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV 5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca. Soluzione dei problemi Se avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key 1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare inviata la configurazione 3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK
I PROGRAMMI AVVENTURA E GLI AUTOGOL
Il Barça, con Lionel Messi che ha ritrovato la forma migliore, ha soltanto un punto in più dei madridisti di Carlo Ancelotti che vogliono riconquistare la vetta in un momento particolarmente delicato. Un altro appuntamento affascinante. Pensate che per il Clasico si prevede un ascolto di 400 milioni di telespettatori nel mondo e che sono accreditati 164 media di 35 Paesi diversi.
Gabriella Mancini ampionato in primo piano su GazzettaTv, canale 59 del digitale terrestre. Una giornata intensa, che promette emozioni, con sei partite alle 20.45, i commenti andranno in onda in diretta, su Gazzetta Live, e fino a notte fonda con Viviana Guglielmi, Paolo Condò e Nicola Cecere mentre dallo studio news intervengono Francesca Baraghini e Nino Morici. Ospite Pierluigi Casiraghi, vicecampione del mondo nel 1994 ed ex vice di Gianfranco Zola sulla panchina del Cagliari, e il comico Enrico Bertolino, appassionato tifoso nerazzurro. E, tra i vari incontri della 28a giornata riflettori puntati su Sampdoria-Inter e sulla sfida nella sfida tra gli allenatori Sinisa Mihajlovic e Roberto Mancini, per la prima volta in panchina da avversari. BARCELLONA-REAL Una giornata da rivivere insieme fino a notte, con tutti i gol della Serie A e gli aggiornamenti in diretta di Barcellona-Real Madrid: il nostro corrispondente Filippo Maria Ricci ci terrà informati minuto per minuto sul mitico Clasico.
MATTINA 7.05 Explorers 7.35 Explorers 8.05 Sport Science 9.00 Gazzetta News 9.15 Gazzetta News 9.30 Gazzetta News 9.45 Gazzetta News 10.05 Condò Confidential
PALLAVOLO La domenica di GazzettaTv vuol dire anche lo spettacolo della pallavolo femminile, lo sport più praticato dalle donne. Alle 19 trasmetterà in diretta Unendo Yamamay Busto Arsizio-Liu Jo Modena, 10a giornata di ritorno della Serie A1. La squadra di Busto Arsizio, l’unica italiana ancora impegnata in Champions, ha perso negli ultimi due turni contro Bergamo e Piacenza e dovrà dare il massimo per giocarsi il quarto posto. Da non perdere la sfida tra la trascinatrice Valentina Diouf, padre senegalese e madre italiana, e la croata Samanta Fabris, punto di forza delle emiliane. Il PalaYamamay si annuncia tutto esaurito, un altro show da non perdere su GazzettaTv. Valentina Diouf, 22 anni, gioca a Busto Arsizio dal 2014. In Nazionale dal 2013 GALBIATI
10.30 Magazine 11.05 Bomber 12.05 The SpeedGang 13.00 Gazzetta News 13.30 Gazzetta News POMERIGGIO 14.05 Campioni a confronto 14.30 Campioni a confronto
15.05 Sport Science 16.05 Pazzi per i derby 17.05 Explorers 17.35 Explorers 18.05 The Speedgang 19.00 Diretta Volley - Serie A1 femminile, 10agiornata di ritorno: Busto Arsizio-Modena
SERA 20.30 Gazzetta Live 23.30 Gazzetta Live 0.05 Gli Autogol 0.15 Gli Autogol 0.30 Gazzetta Live 1.00 Gazzetta Live
© RIPRODUZIONE RISERVATA
20.30 «Gazzetta Live» con gli ospiti Pierluigi Casiraghi ed Enrico Bertolino
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
OPINIONI La vignetta
21
www.gazzetta.it
TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO
JORGE LORENZO Pilota di MotoGP ● Oggi (ieri ndr) nasceva una leggenda! Ayrton Senna. Avrebbe 55 anni @lorenzo99
di Valerio Marini
ANA IVANOVIC Giocatrice di tennis ● Molto divertimento a @Miami OpenTennis. Amo la folla e l’energia! E vai... @AnaIvanovic
CAROLINA KOSTNER Campionessa di Ghiaccio ● Spegni anche tu il razzismo con un tweet! Scarica @tifopositivo @msKOSTNER
LEO CASTAN Calciatore della Roma ● Ho realizzato un sogno incontrare la leggenda del calcio, Ronaldinho 35 anni! @l_castan
CARLO MOLFETTA Olimpionico di taekwondo ● Primo tempo meraviglioso. Secondo disastroso!!! Non possiamo far bene sempre e solo un tempo!!! #Rugby @Molfettatkd
E Pippo resta un tecnico a termine
L’ex ministro e la passione per la maratona
MILAN, LA STRADA È ANCORA LUNGA IL COMMENTO MAI di LUCA CALAMAI email: lcalamai@rcs.it
H
a acquisito il diritto a giocarsi le ultime 10 partite di campionato sulla panchina rossonera. Pippo Inzaghi resta un allenatore probabilmente a termine. E il suo Milan un progetto ancora incompiuto. Ma qualche segnale positivo comincia a intravedersi. Stavolta, a esempio, la squadra non si è abbassata di colpo dopo il vantaggio, continuando ad appoggiarsi davanti a un ispirato Menez e a cercare di fare gol. E, intorno al guerriero De Jong, ha provato anche a fare possesso palla. Per carità, sono piccoli messaggi. Il Milan resta, comunque, un pianeta in ebollizione: basta pensare alla curva vuota, ai fischi che hanno accompagnato le uscite dal campo di Honda e Destro e al gesto polemico che Menez ha rivolto ai contestatori dopo il suo primo gol. Ma la vittoria sul Cagliari può essere un punto di ripartenza. Il Milan tiene vivo
l’obiettivo Europa League e, almeno per una notte, scavalca l’Inter in classifica. Stasera tocca a Mancini rispondere. Sampdoria-Inter è sicuramente la partita più intrigante di questo turno di campionato. Il tecnico nerazzurro, a differenza di Superpippo, non è a rischio. Ma ha bisogno, anche lui, di finire bene la stagione, magari conquistando un posto nelle Coppe, per convincere Thohir a dare il via libera a una vera e propria rivoluzione. Chi, invece, non ha pensieri è Sinisa Mihajlovic. L’allenatore più rock e più corteggiato del calcio italiano. Ma lui non ha fretta di proiettarsi nel futuro. Insieme a Eto’o, un altro ex nerazzurro, cercherà di dimostrare che la sua Samp può far saltare tutti i pronostici nella lotta al vertice. Già, mentre la Juve viaggia tranquilla alla conquista del quarto scudetto di fila, si infiamma la corsa-Champions. C’è grande curiosità per la prova della Roma. La squadra di Garcia non ha tempo per piangersi addosso dopo l’eliminazione dalla Coppa e contestazione dei tifosi. O riparte subito, o salta per aria. L’infortunio di Totti aumenta il senso di precarietà che
accompagna questo delicato momento. Così come la scelta del tecnico di lasciare in panchina Ibarbo, Doumbia e Spolli conferma il fallimento del mercato invernale. Cesena è una trasfertatrappola. La velocità di Defrel e la freschezza della formazione di Di Carlo sono minacce reali. La Roma deve vincere per evitare il sorpasso da parte di una lanciatissima Lazio, che ospiterà all’Olimpico il Verona. Un’ipotesi questa che renderebbe ancora più profonda la frattura con una tifoseria in stato di guerra. Un clima di tensione che si somma alle voci su possibili nuovi allenatori e nuovi ds. Tutti contro tutti, insomma. Non il modo migliore per uscire da una crisi profonda. Ben altro clima si respira in casa di Napoli e Fiorentina. Due realtà felici che lottano su tutti i fronti. Benitez stavolta riduce al minimo il turnover e chiede al solito Higuain di mettere in discesa la sfida casalinga con l’Atalanta dell’ex Reja. Montella, invece, è deciso a rilanciare Gomez. La Fiorentina ha bisogno dei gol di Supermario per alzare ancora l’asticella delle sue ambizioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Oggi la Classicissima di Primavera
SANREMO, UNICA PERCHÉ IMPREVEDIBILE
l cielo promette pioggia e il gruppo non ha ombrello. La nostra Milano-Sanremo apre oggi la stagione delle gare che valgono una carriera con il pronostico che lascia aperte le porte, o almeno una finestra, a tutti.
Francesco Moser, abbracciato al trofeo Senza Fine che lo ha proiettato per sempre nella Hall of Fame del Giro d’Italia, ha rispolverato venerdì il vecchio adagio della Sanremo come corsa roulette. Mai come quest’anno il luogo comunque avrebbe un senso. Ma proprio lo «sceriffo» dovrebbe ricordarsi che nei suo anni migliori Eddy Merckx ha vinto la Classicissima per sette volte e sempre in modo diverso. E nel 1984, il suo anno dei miracoli, anche Francesco giocò d’azzardo attaccando in discesa e si prese tutta la posta.
Si torna al traguardo classico di Via Roma e la logica dice: Volatona... Ma dalla cima del Poggio alla linea d’arrivo ci sono poco più di due chilometri. Un campione capace di fare il vuoto sul quel sacro colle con vista sul mare di Sanremo (Cancellara? Gilbert? Pozzato?) o un funambolo delle discese (Kwiatkowski? Nibali?) possono anticipare gli uomini jet. Altrimenti sarà il tradizionale sprint con il monumentale Kristoff che ha mezza stella di vantaggio su Cavendish.
La straordinaria bellezza della Sanremo sta nella sua imprevedibilità, ma quando il grande campione trova la giornata giusta può dare un calcio alla sorte per imporre la sua legge. Sfiorando i 300 chilometri, è la corsa più lunga dell’anno. Anche per questo motivo è appetibile per tutti, ma non è per tutti. Metà del gruppo vedrà spegnersi la luce dopo il 250 chilometri, per alcuni sarà buio sulla Cipressa o sul Poggio e a uno sguardo dal traguardo saranno soltanto pochi eletti a poter giocare la carta
L’ANALISI ZI di PIER BERGONZI email: pbergonzi@rcs.it twitter: @pierbergonzi
I
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015
PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri
vincente. Nibali fa bene a crederci. Da grande campione deve partire puntando al massimo risultato. Sempre. La logica, però, ci dice che Vincenzo non ha la forma dei momenti migliori e per le sue caratteristiche non gradisce la compagnia di corridori più veloci (e sono tanti...). Le possibilità degli italiani sono soprattutto nelle gambe di Cimolai e nell’estro di Pozzato. Chi vuol vincere dovrà guardare soprattutto le ruote di Cancellara e Sagan, due fuoriclasse che hanno gambe e fantasia per non aspettare lo sprint. Lo svizzero meriterebbe di fare ancora un gol (l’ha già vinta nel 2008) per tutti i pali e le traverse prese negli ultimi anni. Sagan dovrebbe ormai essere maturo per il fatidico e atteso salto di qualità. Le guardie di Kristoff, Cavendish, Degenkolb e Matthews proveranno a chiudere la porta sino al rettilineo finale. Le strategie per il Mondiale di Primavera sembrano facili. Sembrano.
RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA MILANO 20132 - Via A. Rizzoli, 8 - Tel. 02.62821 ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIR. COMMUNICATION SOLUTIONS - Via A. Rizzoli, 8 20132 Milano - Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 www.rcscommunicationsolutions.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LUPI, CORRERE PER DIMENTICARE NON SOLO CALCIO O UCCI di FAUSTO NARDUCCI
tempi da dedicare alla corsa, relegata alle sedute mattutine sul tapisroulant di casa.
email: fnarducci@rcs.it
C
hissà se Maurizio Lupi, ambasciatore nel mondo dei valori terapeutici del podismo, riuscirà veramente a sfogare la sua delusione nella corsa. D’altra parte per l’ex ministro delle infrastrutture, ultima vittima politica delle intercettazioni, impallinato dalle accuse di nepotismi e regali sospetti, la corsa è sempre stata più di un semplice hobby: con lo stesso impegno con cui si era fatto largo nella politica a partire dalla sua formazione ciellina, Lupi si era costruito negli ultimi anni anche una solida fama di maratoneta. Qui parlano i fatti: a 55 anni l’ex vicepresidente della Camera, eletto parlamentare nel 2001 e passato da Forza Italia al Nuovo Centro Destra, ha già corso sette volte a New York e sarebbe arrivato a otto se nel 2012 non si fosse messo di mezzo l’uragano Sandy ad annullare la sua ultima partecipazione. Sulle strade tortuose di Manhattan l’ex ministro ha mostrato miglioramenti costanti con una crescita inversa ai suoi cambi di categoria così da centrare in occasione del suo record personale del 2010 (3h45’42”) un ragguardevole 785° posto nella categoria M50. Non male per un podista della domenica che aveva cominciato per rilassarsi: «Mi ossigeno e spengo il telefonino per un po’» diceva. Ma poi ci aveva preso gusto e al ritmo di tre allenamenti alla settimana era approdato nel ‘99 a New York chiudendo a ridosso delle 5 ore (4h48’34”) per migliorarsi a ogni partecipazione. Poi nel 2011 era tornato sopra le 4 ore e, complice l’uragano, era cominciata qui la parabola podistica discendente del ministro Lupi avvistato soprattutto sui 21 km come nel test di metà percorso svolto a Firenze 2014 e nella Roma-Ostia del 1° marzo scorso dove aveva registrato il tempo di 1h50’19”. D’altra parte negli ultimi tempi, come lui stesso raccontava spesso con rammarico, gli impegni di ministro avevano ristretto sensibilmente i
EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.6282.8238 RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 RCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 Società Tipografica Siciliana S.p.A. Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA Tel. 095.591303 L’Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 Milkro Digital Hellas LTD - 51 Hephaestou Street - 19400 Koropi - Grecia BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet - 1400 NIVELLES (Belgio) Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus
Eppure ai tempi d’oro questo figlio di umili immigrati abruzzesi, orgoglioso di essere cresciuto nella periferia milanese e di aver conseguito la laurea in Scienze politiche, poteva considerarsi un maratoneta spinto. Non per niente era stato lui a costituire nel 2009 quel Montecitorio Running Club che era diventato una fucina di parlamentari-maratoneti, arrivati a una cinquantina di iscritti con in pole position il leghista Davide Caparini (3h23’). Peccato che il traguardo fisso rimanesse sempre e comunque New York, non proprio in linea con lo spirito nazionalistico richiesto ai politici italiani (perché non finalizzare la preparazione a Roma o a Milano, per esempio?). A Lupi va comunque ascritta grande opera di proselitismo e anche la finalità benefica dell’iniziativa destinata ogni anno a raccogliere fondi per istituti diversi. Nelle conferenze stampe italiane e nelle trasferte americane ci era capitato di vivere da vicino lo spirito di gruppo del Montecitorio Running Club, preparato e testato dall’Equipe del dottor Rosa. Maurizio Lupi non ne era soltanto il presidente onorario e il trascinatore ma anche il rappresentante più agguerrito, finché nel 2011 era toccato a Sandro Gozi del Pd precederlo in una sorta di goliardica sfida politica. Non che Lupi potesse passare inosservato nelle sue sgroppate a Villa Borghese e al Parco delle Cave di Milano, il suo terreno di allenamento preferito. Avevamo capito il perché nel settembre 2009 al campo XXV aprile quando proprio Lupi aveva fatto da «testimonial» di un test preagonistico del suo collega di partito Angelino Alfano, intenzionato a emularlo a New York in occasione del suo 50° compleanno. Progetto sfumato per l’attuale ministro dell’interno ma vedere Lupi arrivare al campo con la scorta per poi seminarla con i suoi ripetuti scatti sulla Montagnetta ci aveva fatto capire di che pasta fosse fatto l’uomo che, nella delusione di questi giorni, ha davanti a sé la strada della consolazione: quella che porta dal ponte di Verrazzano a Central Park.
PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: 403 357 279 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520
INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 420 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7952 DEL 9-2-2015
La tiratura di sabato 21 marzo è stata di 289.136 copie
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COLLATERALI * con DVD Il Grande Mazinga N. 1 3,39 - con The Walking Dead N. 1 6,39 - con Disney e i Nostri Amici Animali N. 3 9,39 - con Mimì N. 3 7,39 - con DVD Lucio Dalla N. 3 12,39 - con TopoStory N. 4 8,39 - con Beast Quest N. 5 7,30 - con Alpinismo N. 5 12,39 - con Rocky Joe N. 6 11,39 - con Magazine Violetta N. 8 3,90 - con Campionato Io ti amo 2015 N. 8 11,39 - con Disney English N. 10 11,39 - con Español da Zero N. 11 12,39 - con Jeeg Robot d’Acciaio N. 12 11,39 - con Asterix N. 12 7,39 - con Maserati Collection N. 8 14,39 - con The Beatles Collection N. 17 11,30 - con Speciali Go Nagai Robot N. 6 21,39 - con Il Teatro di Eduardo N. 21 12,39 - con DVD Poirot N. 21 11,39 - con I grandi del Tennis ai raggi X N. 22 6,39 - con Blueberry N. 30 5,39 - con Diabolik Nero su Nero N. 35 8,39 - con Robot Collection N. 61 14,39 - con Ferrari Build Up 11,39
ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail info@servizi360.it - fax 02.91089309 - iban IT 45 A 03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania 2,20; Argentina $ 31,00; Austria 2,20; Belgio 2,20; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro 2,20; Croazia Hrk 17; Francia 2,20; Germania 2,20; Grecia 2,50; Irlanda 2,20; Lux 2,20; Malta 2,20; Monaco P. 2,20; Olanda 2,20; Portogallo/Isole 2,50; SK Slov. 2,20; Slovenia 2,20; Spagna/Isole 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 700; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
22
Serie B R 32a giornata
L'ANALISI di NICOLA BINDA
LOMBARDIA E CATANIA LA CADUTA DEGLI DEI
I
protagonisti della settimana sono stati Tonino Gozzi e Christian Panucci. Il sabato li ha visti in vetrina, ma solo una era illuminata: quella del presidente dell’Entella, riabbracciato dai suoi tifosi dopo l’arresto di Bruxelles e il ritorno a casa. L’altra vetrina ha subito abbassato la serranda: il nuovo allenatore è partito male e ora il Livorno non può più pensare a prendere il Bologna (che va a sfidare sabato) ma deve difendere il posto nei playoff dall’assalto del Perugia. Sempre interessante la lotta per la promozione, per carità. Tanto di cappello al Carpi che non fa calcoli (quante capolista in comodo vantaggio abbiamo visto, in passato, accontentarsi del pareggino in trasferta...) e tanto di cappello al Vicenza che mette pressione al Bologna e toglie la verginità della difesa del Modena targata MelottiPavan. Vicenza e Carpi, le rivelazioni del torneo, di fronte sabato: oh yes. Stavolta però merita un approfondimento la zona retrocessione, spaccata dalle vittorie di Crotone, Cittadella, Pro Vercelli ed Entella. Il Brescia, dopo il -6 e il crollo di Crotone, non ha la faccia di chi si deve salvare ed è ultimo insieme al Varese, pure fresco di -1 ma in campo domani: serve un miracolo a un club che ha visto passare più dirigenti, manager e allenatori che giocatori, ma chissà che la carica del nuovo, multicliccato presidente Cassarà, non abbia effetto. In ogni caso la B rischia di restare senza Lombardia, come successo soltanto nel 2002-03. Sempre che l’Atalanta si salvi in A e il Pavia non vinca in Lega Pro... E poi c’è il Catania. La più grande delusione di questo torneo. Per la serie: come prendere sottogamba un campionato. E’ partito con una squadra di sudamericani che parlavano - in tutti i sensi un’altra lingua. Poi a gennaio ha speso una tombola per rifare la squadra, credendo che bastasse. Ha cambiato allenatori, preparatori e manager. Ma ha sempre fatto peggio. E ora è dura tirarsi fuori. Qualcuno, sul fondo, guarda con occhi da sciacallo a Parma. Se il club fallito non riuscirà a iscriversi in B ci sarà un ripescaggio, sempre che il Consiglio federale non faccia blocchi, ricordando la pagliacciata dell’estate scorsa. Il playout si gioca comunque, ma potrebbe essere inutile. Raggiungerlo è l’unica speranza del Catania per salvare la pelle, ma non la faccia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Panucci, partenza ad handicap Il Cittadella stende il Livorno 1Brutta partita
senza occasioni per il debutto del tecnico. Decide il rigore di Sgrigna Alessio Da Ronch INVIATO A LIVORNO
«O
ra dobbiamo dimenticare in fretta». Christian Panucci volta subito pagina, dopo un esordio da tecnico tremendo. Il suo Livorno perde una partitaccia, brutta e pure sfortunata, una sfida nella quale non si vede una sola occasione da rete creata su azione manovrata. Un rigore, di Sgrigna, la sblocca, una punizione nel finale, di Vantaggiato, di poco imprecisa, è l’unico sussulto di un Livorno all’inseguimento del pareggio. FISCHI DECISIVI A decidere la partita sono due falli di mano. Il primo, sul finire del primo tempo, è di Galabinov, arretrato in difesa per proteggere Mazzoni su una punizione di Sgrigna dal lato destro. Il secondo di Bernardini, a metà campo, che vale l’espulsione del difensore poco prima dello scoccare del 60’. Due decisioni dell’arbitro Sacchi determinanti: giusta la prima, dato che Galabinov salta davanti a Pellizzer con le braccia larghe piazzando piazza la mano davanti al pallone colpito di testa dal capitano dei veneti. La seconda esagerata e severissima, visto che il difensore del Livorno ha pure cercato di ritrarre il braccio, che l’azione ristagnava a centrocampo e che il tocco non in-
LIVORNO
0
CITTADELLA
1
PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORE Sgrigna su rig. 40’ p.t. LIVORNO (3-4-1-2) Mazzoni 6; Ceccherini 6 (dal 23’ s.t. Gonnelli 6), Bernardini 6, Lambrughi 6,5; Jelenic 6, Luci 5,5, Appelt 5, Djokovic 5,5; Vantaggiato 6; Galabinov 5, Jefferson 5 (dal 1’ s.t. Moscati 6). PANCHINA Bastianoni, Cipriani, Strasser, Belingheri, Gemiti, Empereur, Maicon. ALLENATORE Panucci 6. CITTADELLA (4-4-2) Pierobon 6; Cappelletti 6, Scaglia 6 (dal 27’ p.t. Camigliano 6), Pellizzer 6,5, Barreca 6; Bazzoffia 6,5 (dal 28’ s.t. Paolucci 6), Rigoni 6,5, Benedetti 5,5, Minesso 6; Sgrigna 6 (dal 32’ s.t. Coralli 6), Stanco 5,5. PANCHINA Valentini, Donazzan, Gerardi, Busellato, Pecorini, De Leidi. ALLENATORE Foscarini 6. ARBITRO Sacchi di Macerata 5. GUARDAL. Raparelli 6-Santuari 6. ESPULSI Bernardini (L) al 13’ s.t. per doppia ammonizione (g.sc. e c.n.r.). AMMONITI Appelt (L), Camigliano (C), Cappelletti (C) e Benedetti (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 968, incasso di 6.008 euro; abbonati 4.351, quota di 21.274,31 euro. Tiri in porta 3-2. Tiri fuori 5-2. In fuorigioco 2-0. Angoli 43. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 2’.
IL MIGLIORE
6,5 ● RIGONI
CENTROCAMPISTA CITTADELLA
Trapani sprecone Bologna in salvo Paura per Gomis Francesco Caruso
TRAPANI
0
BOLOGNA
0
INVIATO A TRAPANI
U
na questione di mira. Questo è l’unico motivo che permette al Bologna di salvare la pelle in Sicilia e conservare il secondo posto solitario. Per la stessa ragione a Cosmi non riesce l’en plein nei suoi primi 180 minuti sulla panchina del Trapani. Una mezza dozzina le opportunità sprecate dai granata, che dominano la ripresa mentre il Bologna resta a guardare e a controllare come può. Non a caso il migliore è proprio il portiere emiliano Da Costa, artefice di parate decisive, compresa quella sulla linea su inzuccata da distanza ravvicinata di Curiale. Anche se la maggior parte delle occasioni i siciliani le falliscono mandando direttamente fuori. In una decina di giorni Cosmi ha suonato la carica: ora dovrà sistemare anche la questione balistica.
CARICA Privo di Caldara (acciaccato) e Terlizzi (squalificato), il nuovo tecnico ridisegna la difesa con gli inserimenti di Martinelli e Pagliarulo. Peggio sta Lopez, senza ben 6 titolari, compreso l’ex Mancosu ancora infortunato e Ceccarelli, in panchina per un risentimento muscolare.
TRAPANI (4-3-1-2) Gomis 6 (dal 14’ s.t. Marcone 6); Perticone 6,5, Pagliarulo 6, Martinelli 6, Rizzato 6,5; Ciaramitaro 6, Zampa 6, Barillà 6,5; Aramu 5,5 (dal 36’ s.t. Basso s.v.); Abate 5 (dal 31’ s.t. Malele s.v.), Curiale 5,5. PANCHINA Daì, Scozzarella, Falco, Feola, Lombardi, Nadarevic. ALLENATORE Cosmi 6. BOLOGNA (4-3-1-2) Da Costa 7; Mbaye 5,5 (dal 15’ s.t. Morleo 6), Oikonomou 6, Gastaldello 6,5, Masina 6; Zuculini 6, Matuzalem 6,5, Buchel 6 (dal 15’ s.t. Laribi 6); Bessa 5,5; Cacia 5 (dal 38’ s.t. Improta s.v.), Sansone 5,5. PANCHINA Sarr, Perez, Calabrese, Troianiello, Ferrari, Ceccarelli. ALLENATORE Lopez 5,5. ARBITRO Baracani di Firenze 5,5. GUARDALINEE Di Francesco 5,5Paiusco 5,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Zampa (T), Pagliarulo (T), Sansone (B), Improta (B), Matuzalem (B) e Bessa (B) per gioco scorretto. NOTE paganti 3.804, incasso di 41.434,50 euro; abbonati 2.686, quota di 21.841,62 euro. Tiri in porta 6-4. Tiri fuori 7-5. In fuorigioco 0-1. Angoli 9-4. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 7’.
CLASSIFICA SQUADRE
PT
CARPI BOLOGNA (-1) VICENZA AVELLINO SPEZIA FROSINONE PESCARA LIVORNO PERUGIA LANCIANO BARI ENTELLA MODENA CITTADELLA PRO VERCELLI TRAPANI LATINA TERNANA CROTONE CATANIA VARESE (-4) BRESCIA (-6)
62 53 52 49 49 48 47 47 46 43 41 40 38 38 38 38 37 36 35 32 27 27
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
32 32 32 32 32 31 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 31 32
17 14 14 13 13 13 12 13 11 9 11 9 8 8 10 9 8 9 9 7 7 8
11 12 10 10 10 9 11 8 13 16 8 13 14 14 8 11 13 9 8 11 10 9
4 6 8 9 9 9 9 11 8 7 13 10 10 10 14 12 11 14 15 14 14 15
48 39 36 32 44 45 53 47 37 45 35 33 27 40 35 43 27 28 32 42 33 36
23 26 29 29 33 39 41 37 37 39 39 43 27 42 45 54 30 41 41 48 49 45
SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI
RISULTATI
Christian Panucci, 41 anni, allena il Livorno dopo Gautieri e Gelain LAPRESSE
terrompeva un’importante azione offensiva. RISCHIO Panucci ha avuto tre giorni di tempo e non dispone di Siligardi ed Emerson, i due elementi più tecnici, e neppure di Rivas, che quantomeno ha inventiva. Per questo vara un Livorno strano, con tre prime punte sparse in avanti, una, Vantaggiato, nella posizione di trequartista. Poi piazza Djokovic sul lato sinistro del centrocampo. Un rischio troppo grosso, probabilmente, che cerca di rimediare, e in parte vi riesce, nell’intervallo, passando al 44-1-1 che riequilibra il gioco sulle corsie laterali. Così riesce a rilanciare la squadra, che però perde presto la parità numerica trovando solo qualche punizione di Vantaggiato, da aggiungere ad uno spunto di Galabinov.
CERTEZZA Foscarini è ricco di certezze: gioca come sempre, con una difesa che ha in Pellizzer un pilastro perfetto per reggere il confronto fisico con Galabinov. Rigoni, in mezzo, è bravo a impostare e a contrastare Vantaggiato piazzato tra le linee. Due guide sicure per due reparti che si muovono in perfetta sincronia. Così l’episodio del rigore diventa determinante e poco importa se a corredo porta solo qualche scatto di Bazzoffia, qualche spunto di Minesso e qualche tocco di Sgrigna. Foscarini esulta e prende una boccata d’aria fuori dalla zona calda. Panucci resta a mani vuote ma sembra aver idee chiare: «Torno a casa con indicazioni importanti. Lunedì dobbiamo parlarci in faccia. La professione di calciatore è bella ma va fatta col cuore». © RIPRODUZIONE RISERVATA
AVELLINO-PERUGIA 1-2 CROTONE-BRESCIA 2-1 ENTELLA-CATANIA 2-0 LATINA-SPEZIA 1-2 LIVORNO-CITTADELLA 0-1 MODENA-VICENZA 1-2 PESCARA-BARI 0-0 PRO VERCELLI-LANCIANO 2-1 TERNANA-CARPI 0-1 TRAPANI-BOLOGNA 0-0 VARESE-FROSINONE domani, ore 20.30
PROSSIMO TURNO SABATO 28 MARZO ore 15 BOLOGNA-LIVORNO SPEZIA-PESCARA VICENZA CARPI ore 18 DOMENICA 29 MARZO ore 15 PERUGIA-CROTONE ore 12.30 BARI-PRO VERCELLI CATANIA-AVELLINO CITTADELLA-TERNANA FROSINONE-LATINA MODENA-VARESE LANCIANO-ENTELLA BRESCIA-TRAPANI ore 20.30
(2-3) (2-1) (0-1) (1-2) (0-3) (0-1) (1-1) (4-1) (1-2) (0-0) (2-3)
MARCATORI 16 RETI Granoche (5, Modena); Marchi (5, Pro Vercelli). 15 RETI Castaldo (5, Avellino); Calaio’ (5) e Maniero (Catania; 12 con 7 rigori nel Pescara). 14 RETI Cocco (1, Vicenza). 13 RETI Mbakogu (4, Carpi); Catellani (5, Spezia). 12 RETI Ciano (5, Crotone); Vantaggiato (1, Livorno). 11 RETI And. Caracciolo (6, Brescia); D. Ciofani (2, Frosinone); Falcinelli (3, Perugia); Melchiorri (Pescara); Curiale (Trapani; 9 nel Frosinone).
Nella ripresa si rivede così pure Morleo, dopo 3 mesi di assenza. I rossoblù al via danno l’impressione di poter far male ma esauriscono le energie nel primo tempo, sfiorando il gol con Bukel che spreca la migliore opportunità (salva Ciaramitaro), con Mbaye di testa e con Zucolini, il cui proiettile da fuori lambisce il palo.
Irresistibile Carpi Autogol da 3 punti Ternana contestata
TRAUMA CRANICO Nella ripresa il Trapani avvia la sua mitragliata a salve: due volte Curiale, una Aramu, un altro paio Abate e l’ultima di Pagliarulo che colpisce a botta sicura ma trova sulla linea il piede di Matuzalem. Brutto infortunio al portiere Gomis, che al quarto d’ora della ripresa in un contrasto con Masina resta a terra privo di sensi. Rianimato, tenta di rialzarsi prima di accasciarsi nuovamente. Viene allora accompagnato all’ospedale dove gli viene riscontrato un trauma cranico con stato commotivo e amnesia. Il senegalese sarà sottoposto alla tac e ha rinunciato a raggiungere la sua nazionale, in Francia per un paio di amichevoli.
Gaetano Imparato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
7 ● DA COSTA
PORTIERE DEL BOLOGNA
INVIATO A TERNI
C
olpaccio dei soliti... noti. Anche a Terni il Carpi sbanca: nelle ultime 11 trasferte 5 pari e 6 vittorie. Un blitz ipotecato nel primo tempo e legittimato nella ripresa. Col primo tiro in porta ospite si va al riposo 0-1 mentre la Ternana — con 3 palle gol (9’ Avenatti, 26’ Russo, 32’ Gavazzi) — raccoglie nulla. Angolo di Porcari, testa di Romagnoli (Avenatti non copre e Ferronetti si fa superare), palla sotto la traversa poi su braccio e spalla del portiere e in gol. MUTAMENTI È pur vero che si sfidavano la miglior difesa (Carpi) contro il terzo peggior attacco (Ternana), ma è un Carpi killer. Non è certo colpa di Castori se la mira umbra è da sagra di paese (in tutte le azioni gol, quasi mai il pallone finisce in porta) e nel secondo tempo il Carpi sboccia in tutto il suo splendore. Tesser cambia Viola (non al top e si vede), con Crecco e play diviene Russo: 3-5-2 intatto. Ma al 17’ incastona Falletti dietro le punte e vira sul 4-3-1-2, il tutto rafforzato da Bojinov per un Avenatti deludente, impreciso. Castori in-
serisce Mbakogu e si ravviva tutto (al 41’ subisce fallo in area, sospetto, al 43’ in contropiede prende il palo). Carpi vede la A mentre la Ternana, capace di 2 soli punti nelle ultime 7 gare, finisce contestata, coi giocatori e Tesser faccia a faccia a fine gara con un gruppo di tifosi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
TERNANA-CARPI 0-1 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORE autorete di Brignoli al 43’ p.t. TERNANA (3-5-2) Brignoli 6; Valjent 6, Ferronetti 6 (dal 17’ s.t. Falletti 5,5), Bastrini 6; Dianda 5, Russo 6, Viola 5,5 (dal 10’ s.t. Crecco 5), Gavazzi 6,5, Vitale 6; Avenatti 5 (dal 32’ s.t. Bojinov 5,5), Ceravolo 6. (Sala, Janse, Meccariello, Popescu, Palumbo, Dugandzic). All. Tesser 6. CARPI (4-4-1-1) Gabriel 6; Letizia 6,5, Romagnoli 7, Gagliolo 6,5, Poli 6,5; Molina 6 (dal 38’ s.t. Sabbione s.v.), Porcari 6,5, Bianco 6,5, Di Gaudio 7 (dal 50’ s.t. Modolo s.v.); Lollo 6,5; Lasagna 5,5 (dal 23’ s.t. Mbakogu 6,5). (Maurantonio, Torelli, Gatto, Laner, Pasini, Inglese). All. Castori 7. ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6,5. GUARDALINEE Colella 6-Prenna 6. ESPULSI il tecnico Castori (C) al 32’ s.t. per proteste. AMMONITI Bastrini (T), Bojinov (T) e Gagliolo (C) per gioco scorretto; Poli (C) e Bianco (C) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 1.957, incasso di 14.731,40 euro; abbonati 1.695, quota di 10.486,46 euro. Tiri in porta 3-4 (con due pali). Tiri fuori 3-3. In fuorigioco 2-3. Angoli 4-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Brilla il Vicenza e adesso Marino alza l’asticella Modena bucato 1Decide una perla
di Giacomelli. Il tecnico: «Puntiamo più in alto». Primi gol incassati da Melotti MODENA
1
VICENZA
2
PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Granoche (M) al 1’, Cocco (V) al 25’ p.t.; Giacomelli (V) al 18’ s.t. MODENA (4-3-3) Pinsoglio 6; Calapai 5,5, Cionek 6, Zoboli 5,5, Rubin 6; Martinelli 5,5 (dal 15’ s.t. Marsura 5), Schiavone 5, Nizzetto 5; Garritano 5 (dal 34’ s.t. Beltrame s.v.), Granoche 6,5, Fedato 5,5 (dal 43’ s.t. Acosty s.v.). PANCHINA Manfredini, Marzorati, Zucchini, Gozzi, Sakaj, Ferrari. ALLENATORI Melotti-Pavan 5,5. VICENZA (4-3-3) Vigorito 6; Sampirisi 6,5, Brighenti 6,5, Gentili 6, D’Elia 6; Moretti 6,5, Di Gennaro 6,5, Cinelli 6,5; Laverone 6, Cocco 6,5, Giacomelli 7,5 (dal 33’ s.t. Vita s.v.). PANCHINA Bremec, Camisa, Garcia Tena, Alhassan, Edge, Mancini, Spinazzola, Ragusa. ALLENATORE Marino 7. ARBITRO Pasqua di Tivoli 6. GUARDALINEE Di Iorio 6-Bindoni 6. AMMONITI Garritano (M), Martinelli (M), Moretti (V) e D’Elia (V) per gioco scorretto; Nizzetto (M) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 2.032, incasso di 18.832 euro; abbonati 3.621, quota di 25.281 euro. Tiri in porta 1-4. Tiri fuori 3-3. In fuorigioco 3-3. Angoli 2-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
Andrea Tosi INVIATO A MODENA
D
opo la frenata dei tre pareggi di fila, il Vicenza riprende a sua corsa verso la promozione (-1 dal Bologna secondo) vincendo in rimonta sul campo del Modena che veniva da 4 risultati utili di fila e ha preso gol dopo 385’ (la coppia melotti-Pavan era inviolata). Il gran gol di Giacomelli a metà ripresa certifica la superiorità della squadra veneta, più precisa nel palleggio e più reattiva negli scarichi con l’uomo libero e sulle seconde palle, che non si spaventa dopo il fulmineo vantaggio dei padroni di casa e prende subito a macinare gioco e avversari fino al pareggio e poi al gol del successo. Tanto che l’allenatore del Modena, replicando il fair play di Bologna, si toglie il cappello: «Abbiamo perso contro la squadra al momento più forte della B — argomenta Melotti, un gentleman della categoria — sicuramente questo Vicenza è migliore di Bologna e Frosinone che abbiamo affrontato da poco». Di contro il collega Marino ringrazia ma non si sbilancia, preferendo evidenziare la conquista aritmetica della salvezza: «Intanto possiamo sorridere per avere centrato con 10 giornate d’anticipo l’obiettivo stagionale — recita il tecnico — adesso abbiamo la testa libera per puntare ad un risultato più importante». Tradotto: almeno i playoff.
MODENA SVUOTATO L’effetto positivo del cambio di panchina in casa gialloblù sembra prolungarsi esaltando i tifosi quando, dopo 35”, Granoche di testa infila un assist di Rubin: stavolta non c’è un guardalinee «occhio di falco» ad annullare ingiustamente al Diablo un gol pulito. Ma il vantaggio non viene gestito a dovere per le lacune del centrocampo. La prodezza di Granoche è tutto quello che il Modena, apparso stanco e sulle gambe, riesce a produrre alla voce tiri nello specchio. I cambi non cambiano nulla, adesso la coppia Melotti-Pavan deve pensare solo ad evitare il playout. VICENZA A RULLO Imbattuto nel girone di ritorno, il Vicenza continua a dare lezione di calcio con qualità e consapevolezza dei propri mezzi. Lo 0-1 non lo smonta, anzi lo spinge ad alzare subito i ritmi. Il pareggio arriva su azione di Giacomelli, il match-winner, che punta l’area, e il suo tiro rimpallato diventa un assist per Cocco che tutto solo davanti al portiere firma il pari e il 14° centro personale. Nella ripresa il Vicenza aumenta il forcing e ottiene i tre punti col grande numero di Giacomelli che entra in area sulla sinistra, salta Calapai e con un destro a giro infila sul palo lungo di giustezza. Un gol così in serie A verrebbe celebrato per tutta la settimana. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
7,5 ● GIACOMELLI
ATTACCANTE DEL VICENZA
L’Avellino scatta ma non fa i conti con Falcinelli E’ colpo Perugia 1Trotta segna e
Massimiliano Ancona
poi sbaglia troppo. Camplone mette l’attaccante che fa due gol e vince AVELLINO
1
PERUGIA
2
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Trotta (A) al 28’ p.t.; Falcinelli (P) al 40’ e al 46’ s.t. AVELLINO (4-3-1-2) Gomis 5,5; Pisacane 6, Ely 5, Chiosa 5,5, Bittante 5,5; Kone 5,5, Arini 6, Zito 6,5 (dal 37’ p.t. Angeli 6); Sbaffo 6,5 (dal 22’ s.t. Almici 5,5); Trotta 6, Castaldo 5,5 (dal 31’ s.t. Mokulu s.v.). PANCHINA Frattali, Fabbro, Comi, Regoli, Soumarè, Schiavon. ALLENATORE Rastelli 5. PERUGIA (3-5-2) Koprivec 6; Goldaniga 6, Comotto 6, Mantovani 5,5; Faraoni 6, Lanzafame 7, Verre 6,5, Nicco 6,5 (dal 39’ s.t. Fazzi 6), Crescenzi 5,5 (dal 13’ s.t. Parigini 6,5); Ardemagni 5 (dal 1’ s.t. Falcinelli 8), Fabinho 6,5. PANCHINA Amelia, Lo Porto, Nielsen, Lignani, Baldan, Vinicius. ALLENATORE Camplone 7. ARBITRO Pairetto di Nichelino 6. GUARDALINEE Lo Cicero 6Pentangelo 6. ESPULSI Ely (A) al 42’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Kone (A), Sbaffo (A), Comotto (P) e Almici (A) per gioco scorretto. NOTE spettatori 9.000 circa; abbonati 2.796, paganti, incasso e quota abbonati n.c. Tiri in porta 35. Tiri fuori 2-6. In fuorigioco 4-1. Angoli 5-5. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 6’.
INVIATO AD AVELLINO
M
arcello Trotta, classe 1992, azzurro Under 21, fallisce per due volte il 2-0 per l’Avellino. E Diego Falcinelli, 24 anni, perugino di Marsciano, firma la rimonta vincente in sei minuti al tramonto di una gara che gli ospiti non avrebbero meritato di perdere. Finisce 2-1 per il Perugia al Partenio-Lombardi. Gli umbri di Camplone — cinque successi e un pari nelle ultime sette gare — conquistano la terza vittoria esterna (dopo Bari e Brescia) e si portano a un punto dai playoff. Mentre l’Avellino di Rastelli — quarto k.o. interno — fa mea culpa per una ripresa rinunciataria e subisce la seconda sconfitta di fila (dopo l’1-0 di Lanciano): ora è quarto con lo Spezia, a 3punti dal Vicenza, terzo, e 4 dal Bologna, secondo, in attesa che giochi il Frosinone.
23
no, con Sbaffo dietro Castaldo e Trotta, è in inferiorità numerica a centrocampo, si allunga e stenta a contenere il Perugia, che va al tiro più volte ma senza fortuna con Lanzafame. Così l’1-0 di Trotta che svetta su cross di Zito, il migliore tra i suoi, abile a saltare un «morbido» Faraoni sulla sinistra, giunge a dispetto di quanto accade. Ma viene legittimato fino all’intervallo dai padroni di casa, costretti a rinunciare a Zito per infortunio (37’) poco prima che Trotta si presenti tutto solo davanti a Koprivec (38’), bravo a respingere in uscita. RIPRESA In avvio l’Avellino non corre rischi nonostante l’ingresso di Falcinelli per uno spento Ardemagni. Così Camplone decide di osare. Inserisce Parigini per un non più brillante Crescenzi e passa al 4-3-3. Trotta fallisce di nuovo il 2-0 (21’) da due passi in mischia e subito dopo Rastelli toglie anche il trequartista Sbaffo (dentro Almici) per limitare gli avversari sulle fasce (22’). Finisce però per abbassare il baricentro della squadra (passata al 3-5-2) che subisce la prima doppietta stagionale di Falcinelli (11 reti). L’1-1 (40’) infilando una ribattuta di Gomis su tiro ravvicinato di Parigini. E l’1-2 poco dopo il 90’ su cross rasoterra di Faraoni approfittando di una difesa avversaria che ha appena perso il centrale brasiliano Ely (42’), alla quarta espulsione in campionato.
CHIAVE L’approccio del Perugia è migliore. Il 3-5-2 disegnato da Camplone con Lanzafame in mediana e l’esordiente (con gli umbri) Mantovani (ex Torino, Chievo, Palermo e Bologna) in difesa. La prima mezz’ora degli ospiti ha il solo limite di non trovare il gol. Squadra corta, buona circolazione di palla che esalta le qualità di Verre, Lanzafame e Nicco con Fabinho bravo nelle sponde. Il 4-3-1-2 dell’Avelli-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
8 ● FALCINELLI ATTACCANTE DEL PERUGIA
Blitz dello Spezia Un po’ di fortuna e super Catellani Piegato il Latina
Entella: Gozzi-day firmato Masucci Il Catania crolla: adesso sono guai
Crotone in festa Brescia a picco: è contestazione e Calori traballa
Pro Vercelli ok E Marchi diventa capocannoniere Lanciano, non va
Vincenzo Abbruzzino
Italo Vallebella
Luigi Saporito
Raffaella Lanza
LATINA
CHIAVARI (GENOVA)
CROTONE
VERCELLI
L
E
M
B
a fortuna dà una mano allo Spezia che raccoglie il massimo dagli episodi favorevoli, supera il Latina e aggancia l’Avellino al 4° posto. La buona sorte dei ligure sta nello scivolone di Alhassan, che consente a Catellani il servizio vincente per Giannetti a inizio partita, e nel palo colto da Valiani (85’) sul punteggio di 2-1. Nel mezzo tanto equilibrio e una prodezza di Catellani che, in apertura di ripresa controlla e calcia al volo una corta respinta della difesa. «Un gol che avrebbe potuto uccidere un elefante», dirà Iuliano. Non il Latina, che senza Viviani si piazza con il 4-2-4 e riapre la partita con Oduamadi. Bjelica mette dentro Piccolo, passa al 5-4-1 e regge.
ntella verso la salvezza, Catania verso il baratro. Una festa per il presidente Gozzi, dopo l’arresto di lunedì in Belgio e il ritorno a casa. L’Entella convince, il Catania dura poco. Giusto il tempo di vedere un tiro di Calaiò e un colpo di testa di Schiavi. Poi Masucci s’infila in una difesa troppo statica e segna due volte di testa: la prima in tuffo, forse aiutandosi con la mano, la seconda saltando più alto di tutti. Il Catania va in difficoltà. Rosina predica nel deserto e anche quando Marcolin mette dentro tutti gli attaccanti la musica non cambia. E al triplice fischio i sorrisi liguri sono l’altra faccia della medaglia, con l’immagine di Calaiò a colloquio coi tifosi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
omento drammatico al Brescia. Giocatori sotto la curva per la sfuriata dei tifosi che sabato vogliono la Primavera. Summit negli spogliatoio tra Sagramola e Castagnini: ora Calori rischia. Fibrillazione all’aeroporto con squadra e ultras che hanno viaggiato insieme. La partita? Brescia benino finché Caracciolo è stato in campo. Corvia, subentrato all’Airone, sbaglia in chiusura di tempo lo 0-1 (paratona di Cordaz). Dopo il riposo Calori perde H’Maidat e sale in cattedra Stoian, che si procura un rigore trasformato da Ciano (a quota 12) e segna il 2-0. Anche Quaggiotto getta la spugna mentre Torregrossa si fa cacciare e permette nel finale al Brescia di accorciare con Corvia (mani di Martella).
astano 3’ alla Pro Vercelli per battere il Lanciano. Dopo un digiuno di dieci partite, ecco tre punti che permettono alla squadra di Scazzola di uscire dai playout. I rossoneri di D’Aversa vedono invece i playoff allontanarsi. La Pro Vercelli si sblocca al 33’ con Di Roberto che di testa sfrutta un rimpallo favorevole in area. Raddoppia al 35’ Marchi, bravo a finalizzare una punizione di Scaglia: 16 gol per il bomber di Gubbio, ora capocannoniere solitario della B. Il Lanciano s’illude al 40’ con Paghera che accorcia, ma quando nella ripresa gli abruzzesi pressano, la Pro regge bene. Le chance di pari del Lanciano si spengono sulla trasversa colta da Amenta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LATINA-SPEZIA
1-2
PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Giannetti (S) all’8’ p.t.; Catellani (S) al 18’, Oduamadi (L) al 20’ s.t. LATINA (4-3-3) Di Gennaro 6; Ristovski 6, Brosco 5, Dellafiore 6, Alhassan 5,5; Ammari 6,5, Viviani 5,5 (dal 14’ s.t. Magni 6,5), Valiani 7; Oduamadi 6 (dal 42’ s.t. Litteri s.v.), Sowe 5, Bidaoui 6,5. (Farelli, Bruscagin, Bounha, Angelo, Paolucci, Olivera, Jaadi). All. Iuliano 6,5. SPEZIA (4-2-3-1) Chichizola 6,5; Milos 6, Valentini 6, Bianchetti 6,5, Migliore 5,5; Juande 5,5, Bakic 6; De Las Cuevas 6 (al 34’ s.t. Acampora s.v.), Catellani 7 (dal 29’ s.t. Piccolo 6), Situm 6; Giannetti 6,5 (dal 36’ s.t. Nenè s.v.). (Nocchi, De Col, Luna, Cisotti, Brezovec, Kvrzic). All. Bjelica 6,5. ARBITRO Abisso di Palermo 6. GUARDALINEE Valeriani 6-D’Apice 6. AMMONITI Juande (S), Brosco (L), Ammari (L), Sowe (L) e Migliore (S) per gioco scorretto; Viviani (L), Catellani (S), Ristovski (L) e Bakic (S) per comp. non regolamentare. NOTE paganti 1.157, incasso di 17.489 euro; abbonati 2.200, quota di 24.900 euro. Tiri in porta 5-4 (con un palo). Fuori 10-4. In fuorigioco 1-2. Angoli 10-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
ENTELLA-CATANIA
2-0
PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORE Masucci al 17’ e al 33’ p.t. ENTELLA (4-3-3) Paroni 6; Belli 6,5, Cesar 7,5, Ligi 7, Iacoponi 6,5; Volpe 7 (dal 40’ s.t. Troiano s.v.), Di Tacchio 6,5, Botta 6; Cutolo 7, Lanini 6 (dal 20’ s.t. Costa Ferreira 6,5), Masucci 7,5 (dal 25’ s.t. Rozzi 6,5). (Coser, Cecchini, Russo, Mazzarani, Lewandoski, Battocchio). All. Prina 7. CATANIA (3-4-1-2) Gillet 5,5; Schiavi 5, Ceccarelli 5, Capuano 5,5; Parisi 6 (dal 1’ s.t. Maniero 5,5), Escalante 6 (dal 23’ s.t. Rossetti 5,5), Rinaudo 5, Mazzotta 5; Rosina 7; Castro 5 (dal 34’ s.t. Sciaudone s.v.), Calaiò 5,5. (Terracciano, Barisic, Sauro, Piermateri, Jankovic, Di Grazia). All. Marcolin 5. ARBITRO Pinzani di Empoli 6,5. GUARDALINEE Bottegoni 6,5–Soricaro 6,5. ESPULSI Schiavi (C) al 47’ s.t. per doppia ammonizione (gioco scorretto e proteste). AMMONITI Cutolo (E), Iacoponi (E), Parisi (C) e Calaiò (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.311, incasso di 8.438 euro; abbonati 1.120, quota di 9.166,74 euro. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 4-7. In fuorigioco 2-4. Angoli 0-9. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.
CROTONE-BRESCIA 2-1 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Ciano (C) su rigore al 10’, Stoian (C) al 23’, Corvia (B) su rigore al 42’ s.t. CROTONE (4-3-3) Cordaz 7; Balasa 6, Cremonesi 6,5, Ferrari 6,5, Martella 6; Maiello 6,5, Matute 6,5, Suciu 6,5 (dal 45’ s.t. Gigli s.v.); Ciano 6,5 (dal 37’ s.t. Padovan 6), Torregrossa 5, Stoian 7,5 (28’ s.t. Ricci 6). (Stojanovic, Riggio, Galardo, Salzano, Saba, De Giorgio). All. Drago 7. BRESCIA (3-5-1-1) Arcari 6; Lancini 5,5, Budel 6, Di Cesare 6; Sestu 6, Quaggiotto 6 (dal 21’ s.t. Da Silva 5,5), Scaglia 6, H’Maidat 6 (6’ s.t. Bentivoglio 5,5), Zambelli 6,5; Sodinha 6; Caracciolo 6 (35’ p.t. Corvia 5,5). (Andrenacci, Bruno, Boniotti, Bertoli, Valotti, Cistana). All. Calori 5,5. ARBITRO Merchiori di Ferrara 6. GUARDALINEE Zivelli 6– Villa 6. ESPULSI Torregrossa (C) al 35’ s.t. per c.n.r. AMM. Caracciolo (B), Lancini (B) e Da Silva (B) per g.s. NOTE paganti 1.180, incasso di 4.105 euro; abbonati 3.002, quota di 15.372 euro. Tiri in porta 6-4. Tiri fuori 2-1. In fuorigioco 1-1. Angoli 6-7. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
PRO VERCELLI-LANCIANO 2-1 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Di Roberto (PV) al 33’ , Marchi (PV) al 35’, Paghera (L) al 40’ p.t. PRO VERCELLI (4-3-3) Russo 6,5; Germano 6, Coly 6,5, Milesi 6, Scaglia 7; Ardizzone 6,5, Castiglia 6,5, Scavone 6; Di Roberto 6,5 (dal 30’ s.t. Belloni 6), Marchi 7,5 (dal 44’ s.t. Luppi s.v.), Fabiano 6. (Viotti, Bani, Ferri, Liviero, Ronaldo, Emmanuello, Sprocati). All. Scazzola 6,5. LANCIANO (4-3-3) Aridità 5,5; Aquilanti 5,5, Troest 5, Amenta 6 (33’ s.t. Conti 5,5), Mammarella 6; Paghera 6, Bacinovic 6, Grossi 6,5 (16’ s.t. Gatto 5,5); Piccolo 6, Monachello 5 (16’ s.t. Cerri 6), Thiam 5,5. (Petrachi, Nunzella, Di Cecco, Agazzi, Pinato, De Silvestro). All. D’Aversa 5,5. ARBITRO Ros di Pordenone 6. GUARDALINEE Ceccarelli 6-Oliveri 6. AMMONITI Bacinovic (L), Paghera (L) e Fabiano (PV) per gioco scorretto; Monachello (L) per comportamento non regolament.; Castiglia (PV) e Cerri (L) per proteste. NOTE paganti 655, incasso di 14.300 euro; abbonati 1.775, quota nc. Tiri in porta 4-3 (con una traversa). Fuori 4-4. In fuorigioco 3-2. Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
24
Lega Pro R 31a giornata
GIRONE A
Como spietato con Le Noci e Ganz Pordenone steso
E’ bunker Novara Il primo posto è riconquistato 1In casa 5 vittorie di fila e imbattuto da 424’ Gonzalez ed Evacuo super: piegato il Renate
Cattaneo in gol Il Bassano vola Pro Patria stesa
PORDENONE
2
BASSANO
3
COMO
5
PRO PATRIA
2
MARCATORI Franchini (P) su rigore al 5’, Le Noci (C) al 22’ e al 36’, autorete di Cassetti (C) al 40’ p.t.; Ganz (C) all’8’ e al 26’, Fautario (C) al 42’ s.t. PORDENONE (3-5-2) Careri 6 (dal 1’ s.t. Bazzichetto 4); Rosania 6, Fissore 5,5, Placido 5,5; Simoncelli 6, Mattielig 4, A. Migliorini 6, Maracchi 5,5, Bertolucci 5,5 (dal 23’ s.t. Panzeri 5); Maccan 5, Franchini 5 (dal 16’ s.t. Bjelanovic 5). (Ghinassi, G. Migliorini, Buratto, Ravasi). All. Rossitto 5,5. COMO (3-4-1-2) Crispino 6,5; Lebran 5,5, Giosa 6,5, Cassetti 6; Casoli 6, Castiglia 6 (dal 34’ s.t. Scapuzzi s.v.), Berardocco 6, Fautario 6; Le Noci 7,5; Maritato 5 (dal 5’ s.t. De Sousa 6), Ganz 7 (dal 38’ s.t. Cristiani s.v.). (Falcone, Ambrosini, Corticchia, Defendi). All. Sabatini 7. ARBITRO Guccini di Albano Laziale 5,5. NOTE paganti 500, abbonati 120, incasso non comunicato. Espulso Mattielig al 12’ s.t.; ammoniti Rosania, Cassetti e Simoncelli. Angoli 5-5.
MARCATORI Candido (PP) al 7’, Semenzato (B) al 36’, Iocolano (B) al 44’ p.t.; Candido (PP) al 5’, Cattaneo (B) al 28’ s.t. BASSANO (4-2-3-1) Rossi 6,5; Toninelli 6, Priola 6, Zanella 6 (dal 6’ s.t. Ingegneri 6,5), Semenzato 7; Cenetti 7, Proietti 6; Furlan 5,5 (dal 25’ s.t. Spadafora 6), Iocolano 7 (dal 31’ s.t. Davì s.v.), Cattaneo 7; Pietribiasi 6. (Grandi, Stevanin, Casarini, Cortesi). All. Asta 6,5. PRO PATRIA (4-3-3) Melillo 6; Botturi 6 (dal 18’ s.t. Guglielmotti 6,5), Lamorte 6, Pisani 6, Taino 6; Arati 6 (dal 40’ s.t. Brunori s.v.), Calzi 6,5 (33’ s.t. Baclet s.v.), Bovi 5,5; Candido 7, Serafini 6,5, Terrani 6,5. (Perilli, Zaro, Romeo, Casolla). All. Montanari 6,5. ARBITRO Andreini di Forlì 6. NOTE spettatori 800 circa; paganti, abbonati, incasso n.c. Ammoniti Calzi, Botturi e Semenzato. Angoli 9-6.
MARCATORI Gonzalez al 1’ p.t.; Evacuo al 7’ s.t. NOVARA (3-5-2) Tozzo 6; Vicari 6,5, Gavazzi 6, Bergamelli 6; Dickmann 6, Faragò 7, Buzzegoli 6,5, Pesce 6, Garufo 6 (dal 35’ s.t. Foglio s.v.); Evacuo 7 (dal 30’ s.t. Corazza s.v.), Gonzalez 7,5. (Montipò, Beye, Miglietta, Bianchi, Adorjan). All. Toscano 6,5. RENATE (3-5-2) Cincilla 6; Di Gennaro 5,5, Malgrati 5,5, Riva 5,5; Adobati 6, Muchetti 5,5, Perini 5,5, Mantovani 5 (dal 23’ s.t. Scaccabarozzi 5,5), Iovine 5,5; Cocuzza 5 (dal 9’ s.t. Florian 5), Odogwu 6,5. (Vannucchi, Morotti, Chimenti, Radrezza, Spampatti). All. Boldini 5,5. ARBITRO Giua di Pisa 6. NOTE paganti 738, abbonati 3.140, incasso di 11.188 euro. Ammoniti Cocuzza, Muchetti, Di Gennaro e Pesce. Angoli 3-3.
● NOVARA Un gol per tempo e il Novara conquista la quinta vittoria interna consecutiva (12ª in 15 giocate in stagione al Piola) e la vetta solitaria al cospetto di un Renate spento e mai in partita. Decisivo l’ottimo approccio del Novara e il gol firmato, dopo appena 50 secondi, da Gonzalez con un gran sinistro a giro sugli sviluppi di un’azione d’angolo. Il Novara potrebbe raddoppiare al 35’ con Evacuo che però, da ottima posizione, calcia debole tra le braccia di Cincilla. Proprio l’attaccante campano firma il 2-0 concretizzando in avvio di ripresa l’invito in verticale di Gonzalez. La reazione degli ospiti è tutta in un diagonale di Adobati mal contenuto da Tozzo e poi allontanato da Vicari. Troppo poco per impensierire un Novara che, in casa, non prende gol da 424’, dalla rete di Rantier nel derby con l’Alessandria del 23 gennaio. Giuseppe Maddaluno
● PORDENONE La classe di Le Noci e l’opportunismo di Ganz - 10° gol e 2ª doppietta, entrambe con il Pordenone e il Como espugna il Bottecchia: l’8° risultato utile di fila tiene agganciati i lariani ai playoff. Il Como dilaga nella ripresa, complici anche il rosso a Mattielig e l’errore del portiere Bazzichetto che sbaglia un dribbling: Ganz ringrazia e insacca il 4-2. Alberto Francescut
BASSANO (Vi) Un sinistro velenoso nell’angolo di Cattaneo a poco più di un quarto d’ora dal gong, regala il quarto successo di fila per il Bassano, che torna a respirare l’aria salubre dell’alta classifica mentre alla Pro Patria, oltre alle giocate di Candido (doppietta) non basta una ripresa coraggiosa e una prestazione comunque tonica per strappare un punto salvezza. Nel finale annullato un gol a Guglielmotti. Vincenzo Pittureri
Giana: buon pari nel nuovo stadio Venezia a secco
La Cremo in 10 sa riprendere il Real Vicenza
Momenté+Offredi L’AlbinoLeffe va Südtirol rimontato
Lume e Monza un tempo a testa ma senza reti
NOVARA
2
RENATE
0
●
GIANA
0
CREMONESE
1
ALBINOLEFFE
2
LUMEZZANE
0
VENEZIA
0
REAL VICENZA
1
SÜDTIROL
1
MONZA
0
GIANA (4-5-1) Paleari 7; Perico 6,5, Polenghi 6, Montesano 6, Solerio 6; Rossini 6 (dal 31’ s.t. Spiranelli s.v.), Marotta 6,5, Biraghi 6,5, Pinto 6, Crotti 6 (dal 26’ s.t. Perna 5,5); Sinigaglia 5,5. (Ghislanzoni, Sosio, Bonalumi, Augello, Di Lauri). All. Albé 6. VENEZIA (4-3-3) Fortunato 6; Dell’Andrea 6, Capogrosso 6, Legati 6,5, Sales 6; Espinal 6, Giorico 6, Varano 6,5; Guerra 6,5, Magnaghi 6, Greco 6 (dal 31’ s.t. Peccarisi s.v.). (D’Arsié, Scanferlato, Esposito, Scialpi, Callegaro, Raimondi). All. Serena 6. ARBITRO Strippoli di Bari 6. NOTE paganti 1.699, non ci sono abbonati, incasso n.c. Ammoniti Sales, Magnaghi, Pinto, Giorico e Polenghi. Angoli 6-3. ● GORGONZOLA (Mi) In una cornice di pubblico da record e davanti al presidente Macalli della Lega Pro, la Giana ha inaugurato il suo nuovo stadio pareggiando con il Venezia. In campo poche emozioni, spettacolo tutto sulle tribune, entrambe gremite. I ragazzi di Albé ci hanno messo tanto impegno ma orfani di Gasbarroni, colpito da influenza alla vigilia, hanno fatto poco. Le occasioni migliori le ha avute il Venezia, con Guerra al 30’ ed Espinal al 40’, entrambe sventate da Paleari. Per la Giana comunque una serata che entrerà nella storia. Stefano Spinelli
MARCATORI Cristini (RV) al 10’, Pasi (C) al 27’ s.t. CREMONESE (3-5-2) Quaini 6,5; Gambaretti 6,5, Briganti 6,5, Bassoli 6,5; Marchi 5,5, Moroni 6,5 (dal 21’ s.t. Di Francesco 5,5), Jadid 6 (dal 41’ s.t. Crialese s.v.), Palermo 6,5, Favalli 6 (dal 15’ s.t. Pasi 7); Brighenti 6, Manaj 5. (Venturi, Campagna, Zielieniecki, Finazzi). All. Giampaolo 6,5. REAL VICENZA (3-5-2) Tomei 5,5; Beccaro 6 (dal 34’ s.t. Calcagnotto s.v.), Carlini 6, Solini 6; Malagò 6,5, Cristini 6,5, Dalla Bona 6,5, Lavagnoli 6 (dal 1’ s.t. Bardelloni 6,5), Vannucci 6; Bruno 6, Margiotta 6 (dal 19’ s.t. Quintavalla 6,5). (Bonato, Pavan, Caporali, Gomes). All. Marcolini 6,5. ARBITRO Colarossi di Roma 5,5. NOTE paganti 456, abbonati 2.494, incasso di 9.709 euro. Espulso Manaj al 22’ p.t.; ammoniti Malagò e Quintavalla. Angoli 5-5. ●
CREMONA Finisce 1-1 come all’andata, col Real Vicenza in vantaggio e poi ripreso. Si decide nella ripresa: al 10’ Cristini incorna in rete un cross di Bardelloni; al 27’ gran tiro di Pasi entrato da 12’. Ci sono state parecchie occasioni, soprattutto per Bruno, Margiotta e Gambaretti, ma è finita pari. Cremonese in dieci dal 22’ per la doppia ammonizione di Manaj in 6’: poco prima l’arbitro non aveva visto un mani di Solini in area. Giorgio Barbieri
MARCATORI Fischnaller (S) al 18’, Momentè (A) al 27’ e al 31’ s.t. ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi 7,5; Salvi 6, Moi 6,5, Ondei 6, Anghileri 6,5; Gazo 5,5 (dal 9’ s.t. Bradaschia 6), Spinelli 6,5, Bentley 5,5 (dal 27’ s.t. Vorobjovs 5,5); Maietti 6; Silva Reis 6,5, Momentè 7,5 (dal 39’ s.t. Pacifico s.v.). (Amadori, Cortinovis, Nichetti, Calì). All. Mangone 6,5. SÜDTIROL (4-3-3) Miori 5,5; Tait 6, Mladen 5 (dal 29’ s.t. Kiem 5,5), Tagliani 5,5, Martin 6 (dal 41’ s.t. Campo s.v.); Mazzitelli 6,5, Bertoni 6, Cia 6 (34’ s.t. Shekiladze s.v.); Marras 6,5, Novothny 5, Fischnaller 6,5. (Melgrati, Allegra, Peverelli, Furlan) All. Sormani 6. ARBITRO Sprezzola di Mestre 5,5. NOTE paganti 44, abbonati 1.014, incasso di 1.272 euro. Espulso il tecnico Mangone al 35’ s.t.; ammoniti Gazo, Mazzitelli e Bradaschia. Angoli 4-8. ● BERGAMO Momentè fa 13 con questa bella doppietta e l’AlbinoLeffe in rimonta torna alla vittoria dopo 7 turni. Al Südtirol resta il rimpianto di non aver assestato il colpo del k.o. dopo il vantaggio di Fischnaller (tap-in su assist di Cia), ma più per merito di Offredi, insuperabile già nella prima parte sullo stesso attaccante e prima ancora su Marras. Il portiere, sullo 0-1, si oppone anche a Mazzitelli prima che salga in cattedra Momentè, spietato in 5’ a ribaltare la situazione: al 27’ uno– due con Spinelli e colpo di testa vincente sull’uscita di Miori, al 31’ con un sinistro micidiale. Federico Errante
LUMEZZANE (4-3-2-1) Bason 6,5; Mogos 6, Belotti 6,5, Nossa 6, Pantano 6; Baldassin 6, Genevier 6, Pippa 6 (dal 34’ s.t. Franchini 6); Potenza 6 (dal 40’ s.t. Gatto s.v.), Varas 6,5; Sarao 6. (Furlan, Alimi, Biondi, Cruz, Monticone). All. Nicolato 5,5. MONZA (4-4-2) De Lucia 6,5; El Hasni 6,5, Giorgi 6, Martinez 6,5, Pugliese 6; Toskic 6 (dal 22’ s.t. Cojocnean 5), Conti 6,5, Uliano 6, Pessina 6 (dal 44’ s.t. Asante s.v.); Torri 6,5, Carbonaro 6 (dal 13’ s.t. Bernasconi 5,5). (Chimini, De Bode, D’Ambrosio, De Vita). All. Pea 5,5. ARBITRO Lacagnina di Caltanissetta 5,5. NOTE spettatori 300 circa; paganti, abbonati e incasso n.c. Espulsi Cojocnean e Genevier al 36’ s.t.; ammoniti Potenza, Toksic, Bernasconi e Varas. Angoli 4-7. ● LUMEZZANE (Bs) Primo tempo ai punti per il Monza, ripresa nel segno del Lumezzane. Finisce 0-0 il derby tra due squadre in difficoltà (il Monza non vince da metà dicembre, il Lumezzane era reduce da tre sconfitte di fila). Meglio nella prima parte i brianzoli, vicini al gol con Torri con un’inzuccata a colpo sicuro di Pessina sulla quale Bason compie un miracolo. Nella ripresa invece diventa protagonista De Lucia che al 21’ nega il gol a Varas e al 43’ salva il risultato sempre sullo scatenato Varas. Sergio Cassamali
GIRONE B
CLASSIFICA SQUADRE
PT
NOVARA ALESSANDRIA PAVIA (-1) BASSANO COMO FERALPI SALO' REAL VICENZA AREZZO SUDTIROL VENEZIA MANTOVA (-3) RENATE TORRES MONZA CREMONESE GIANA LUMEZZANE ALBINOLEFFE PRO PATRIA (-1) PORDENONE
60 58 58 58 54 47 46 42 42 42 40 39 36 36 36 35 29 27 24 21
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
31 30 30 31 31 31 31 30 31 31 31 31 30 31 31 31 31 31 31 31
17 16 17 16 16 12 11 11 11 12 12 10 9 9 8 9 7 6 5 5
9 10 8 10 6 11 13 9 9 6 7 9 9 9 12 8 8 9 10 6
5 4 5 5 9 8 7 10 11 13 12 12 12 13 11 14 16 16 16 20
50 44 50 46 39 39 40 28 35 37 31 32 29 32 35 25 27 20 33 23
28 24 34 30 28 37 32 26 32 34 25 42 33 33 39 30 43 41 55 49
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
COSÌ OGGI Ore 11 AREZZO (3-5-1-1) Benassi; Villagatti, Panariello, Guidi; Franchino, Gambadori, Carcione, Cucciniello, Sabatino; Erpen; Testardi. (Rosti, Crescenzi, Brumat, Coppola, Barusso, Yaisien, Montini). All. Capuano. ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi; Sosa, Morero, Sirri; Vitofrancesco, Valentini, Obodo, Mezavilla, Mora; Rantier, Marconi. (Poluzzi, Terigi, Sabato, Spighi, Nicolao, Iunco, Germinale). All. D’Angelo. ARBITRO Caso di Verona (LacalamitaSechi). (andata 0-1) Ore 14.30 TORRES (3-5-2) Testa; Aya, Marchetti, Migliaccio; Cafiero, Imparato, Cerone, Petermann, Ligorio; Maiorino, Scotto. (Costantino, Minarini, Bottone, Marinaro, Buonaiuto, Baraye, Barbuti). All. Bucchi. PAVIA (3-4-1-2) Facchin; Cristini, Biasi, Malomo; Ghiringhelli, Rosso, Pederzoli, Grbac; Cesarini; Marchi, Soncin. (Fiory, Angelotti, Cardin, Sabato, Sereni, Cogliati, Romanini). All. Maspero. ARBITRO Di Martino di Teramo (Margani-Raspollini). (1-1)
TROPHY CHALLENGE L’Italia Lega Pro in semifinali Mercoledì la sfida alla Turchia ● L’Under 21 di Lega Pro è arrivata alle semifinali dell’International Trophy Challenge e mercoledì a Caserta sfida la Turchia (inizio alle ore 15, diretta su Raisport) in una gara unica che vale la conquista della finale. Arbitra il tedesco Siebert. Questi i convocati del tecnico Bertotto: PORTIERI Bleve (Martina), Lagomarsini (Aversa Normanna) e Paleari (Giana). DIFENSORI Cristini e Ghiringhelli (Pavia), Migliorini (Juve Stabia), Mignanelli (Reggiana), Panzeri (Pordenone), Paparusso (Grosseto) e Silvestri (Messina). CENTROCAMPISTI Baldassin (Lumezzane), Esposito (Gubbio), Faragò (Novara), Proietti (Bassano) e Scaccabarozzi (Renate). ATTACCANTI Brunori (Pro Patria), Forte (Lucchese), Ganz (Como), Montini (Arezzo) e Perfetto (Pordenone).
La Lucchese è da derby Questo Pisa è da incubo LUCCHESE
2
PISA
1
MARCATORI Lo Sicco (L) al 15’, Arma (P) su rigore al 18’, Forte (L) su rigore al 39’ s.t. LUCCHESE (4-4-2) Di Masi 6; Calcagni 6, Espeche 6,5, Risaliti 6,5, Nolè 6,5; Ferretti 6 (dal 35’ s.t. Scapinello s.v.), Mingazzini 6,5, Lo Sicco 6,5 (dal 35’ s.t. Degeri s.v.), Pagano 6 (dal 42’ s.t. Pizza s.v.); Forte 7, Raicevic 6. (Pazzagli, Cazè, Calistri, Russo). All. Galderisi 7. PISA (4-3-3) Pelagotti 6; Mandorlini 6, Lisuzzo 5, Paci 5,5, Sini 5; Morrone 6, Caponi 6, Iori 5,5 (dal 26’ s.t. Misuraca 5.5); Arrighini 5,5 (dal 34’ s.t. Frediani s.v.), Arma 6,5, Floriano 6. (Moschin, Pellegrini, Ricciardi, Beretta, Napoli). All. Pillon 5. ARBITRO Pagliardini di Arezzo 6,5. NOTE paganti 3.711 (pagavano anche gli abbonati), incasso non comunicato. Espulso Sini al 38’ s.t.; ammoniti Caponi, Paci, Nolè, Pagano e Iori. Angoli 5-3.
COSÌ OGGI Ore 14.30 GUBBIO (4-3-3) Iannarilli; D’Anna, Rosato, Luciani, Caldore; Guerri, Loviso, Casiraghi; Mancosu, Regolanti, Tutino. (Citti, Bentoglio, Castelletto, Domini, Esposito, Cais, Vettraino). All. Acori. FORLÌ (4-3-3) Scotti; Catacchini, Bevitori, Drudi, Pastore; Pettarin, Cejas, T. Arrigoni; Castellani, Docente, Melandri. (Casadei, L. Arrigoni, Bisoli, Capellini, Rosafio, Morga, Gliozzi). All. Firicano. ARBITRO Rasia di Bassano (VitaloniPizzagalli). (andata 1-2) PRATO (4-3-2-1) Gazzoli; Bandini, Rinaldi, Dametto, De Agostini; Coccolo, Urso, Cavagna; Gabbianelli, Fanucchi; Bocalon. (Ivusic, Sorbo, Romanò, Tassi, Pasa, Santini, Rubino). All. Esposito. PISTOIESE (4-4-2) M. Ricci I; Golubovic, Di Bari, L. Ricci, Falasco; Calvano, Pacciardi, M. Ricci II, Vassallo; Falzerano, Romeo. (Olczak, Celiento, Piana, Mungo, Martignago, Coulibaly, Anastasi). All. Sottili. ARBITRO Rossi di Rovigo (BolognaGraziano). (1-2) SPAL (5-3-2) Menegatti; Lazzari, Gasparetto, Cottafava, Silvestri,Di Quinzio; Gentile, Capece, Togni; Zigoni, Finotto. (Albertoni, Aldrovandi, Giani, Gerbaudo, Landi, Rovini, Fioretti). All. Semplici. PRO PIACENZA (4-3-3) Alfonso; Ignico, Sall, Bini, Castellana; Silva, Bacher, Barba; Matteassi, Speziale, Alessandro. (Iali, Sane, Marmiroli, Schiavini, Mascolo, Caboni, Giovio). All. Franzini. ARBITRO Perotti di Legnano (TribelliBadoer). (1-0) Ore 16 ASCOLI (4-2-3-1) Lanni; Avogadri,
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Duccio Casini LUCCA
I
l derby finisce con la Lucchese a fare il giro del campo e a festeggiare la virtuale salvezza e il Pisa che viene processato dagli ultras inferociti. Un lungo faccia a faccia a faccia sotto la curva ospiti, con i 250 tifosi nerazzurri che rimproverano la squadra per la terza sconfitta consecutiva (la seconda della gestione Pillon), seguito da un’accoglienza tutt’altro che festosa di 400 persone allo stadio a Pisa. LA PARTITA Al Porta Elisa il Pisa invece di proporre gioco attende l’errore degli avversari e prova a colpire con azioni di rimessa. Ma il solo, generoso Arma non può bastare. Pillon accusa l’arbitro di aver regalato il rigore alla Lucchese e di aver fischiato due fuorigioco inesistenti che a suo dire avrebbero potuto portare al gol. Discorso diverso per la Lucchese, sempre più plasmata secondo il Galderisi-pensiero. Il primo tempo non è bello. La Lucchese è più propositiva, il Pisa appare nervoso. Solo un’emozione: al 23’ Ferretti con una mezza girata prende il palo. La sfida si accende nella ripresa. E’ il 15’ quando Forte scappa, entra in area, salta tre difensori e offre
GIRONE C
CLASSIFICA SQUADRE
PT
ASCOLI TERAMO REGGIANA PISA ANCONA PONTEDERA L'AQUILA LUCCHESE SPAL TUTTOCUOIO CARRARESE GUBBIO GROSSETO (-1) PISTOIESE SANTARCANGELO PRATO SAVONA FORLI' PRO PIACENZA (-8) SAN MARINO
58 58 52 47 45 44 42 41 40 38 38 36 34 33 31 31 31 30 28 26
PARTITE
RETI
G V N P
30 30 29 30 29 30 29 31 30 29 30 30 30 28 29 30 30 30 30 30
16 16 15 13 11 11 10 10 11 9 7 8 8 9 7 6 8 7 10 6
10 10 7 8 12 11 12 11 7 11 17 12 11 6 10 13 7 9 6 8
4 4 7 9 6 8 7 10 12 9 6 10 11 13 12 11 15 14 14 16
F
S
48 26 47 26 41 23 33 23 36 29 36 29 31 25 33 33 27 28 35 46 38 32 38 38 35 34 31 46 25 30 34 43 30 47 27 43 27 39 31 43
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
a Lo Sicco un assist al bacio. Ma al 17’ Pagano atterra Arrighini e il rigore trasformato da Arma che spiazza Di Masi sembra riaccendere il Pisa. La Lucchese però continua a premere. Sini (nell’occasione espulso per doppia ammonizione perché protesta con veemenza) si aggiusta il pallone con una mano ed è ancora tiro dagli 11 metri: Forte non perdona e fa volare la Lucchese. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Cinaglia, Mengoni, Dell’Orco; Addae, Gualdi; Chiricò, Grassi, Tripoli; Altinier. (Ragni, Mori, Barison, Carpani, Nardini, Mustacchio, Berrettoni). All. Petrone. REGGIANA (4-3-3) Feola; Andreoni, Spanò, De Giosa, Mignanelli; Parola, Vacca, Angiulli; Tremolada, Ruopolo, Siega. (Messina, Sabotic, Gueye, Messetti, Maltese, Alessi, Petkovic). All. Colombo. ARBITRO Fiore di Barletta (StaziArgentieri). (2-0)
Taugourdeau, Bisoli; Argeri; Falconieri, Graziani. (Lombardi, Adorni, Olivi, Possenti, Ballardini, De Respinis, Pedrabissi). All. Cuttone. ANCONA (4-3-1-2) Lori; Parodi, Dierna, Mallus, D’Orazio; Camillucci, Sampietro, Di Ceglie; Tulli; Paponi, Tavares. (Aprea, Cangi, Bambozzi, Bondi, Morbidelli, Lisai, Cognigni). All. Cornacchini. ARBITRO Sassoli di Arezzo (Bercigli-Li Volsi). (0-0)
CARRARESE (4-3-1-2) Zanotti; Berra, Sbraga, Massoni, Lancini; Brondi, Gnahoré, Galli; Gherardi; Cellini, Merini. (Anedda, Battistini, Maccabruni, Beltrame, Belcastro, Di Nardo, Ademi). All. Remondina. L’AQUILA (4-2-3-1) Zandrini; Scrugli, Zaffagnini, Carini, Pedrelli; De Francesco, Del Pinto; Triarico, Corapi, Sandomenico; Perna. (Cacchioli, Karkalis, Gotti, Perpetuini, Pacilli, Vella, Pozzebon). All. Zavettieri. ARBITRO Fiorini di Frosinone (SantoroSpensieri). (0-1)
SAVONA (4-3-1-2) Rossini; Antonelli, Marconi, Cabeccia, Carta; Demartis, Taddei, Giorgione; D’Amico; Scappini, Giovinco. (Addario, Galimberti, Bramati, Biondo, Morosini, Munarini, Frugoli). All. Riolfo. GROSSETO (3-4-1-2) Baiocco; Monaco, Ferraro, Legittimo; Formiconi, Onescu, Della Latta, Paparusso; Volpe; Fofana, Torromino. (Mangiapelo, Burzigotti, Boron, Okosun, Gambino, Lugo, Pichlmann). All. Silva. ARBITRO Rapuano di Rimini (Marques-Zingrillo). (0-3)
PONTEDERA (3-5-2) Anacoura; Madrigali, Vettori, Redolfi; Galli, Luperini, Bartolomei, Ceciarini, Gasbarro; Cesaretti, De Cenco. (Cardelli, Bennati, Disanto, Lombardo, Videtta, Francesa Gherra, Romiti). All. Indiani. TUTTOCUOIO (4-3-1-2) Morandi; Mulas, Falivena, Colombini, Ingrosso; Deiola, Gargiulo, Zanchi; Serrotti; Colombo, Tempesti. (Bacci, Balde, Gioè, Pacini, Vitale, Civilleri, Mancini). All. Alvini. ARBITRO Schirru di Nichelino (RizzatoRossini). (1-2) Ore 18 SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi; Traoré, Cola, Capitanio, Rossi; Garufi,
TERAMO (5-3-2) Tonti; Scipioni, Caidi, Speranza, Perrotta, Masullo; Di Paolantonio, Amadio, Cenciarelli; Lapadula, Donnarumma. (Narduzzo, Brugaletta, Diakite, Di Matteo, Milicevic, Petrella, Bucchi). All. Vivarini. SAN MARINO (4-3-2-1) Secco; Bregliano, Benassi, Cruz, Bangoura; Cuffa, Diawara, Magnanelli; Sensi, Baldazzi; Musetti. (Vivan, Farina, Demontis, Soligo, Bationo, Varone, La Mantia). All. Tazzioli. ARBITRO Fourneau di Roma (Colatriano-Mazzei). (2-1)
Matera sterile La Vigor Lamezia si merita il punto
Moscardelli show Il Lecce si rilancia verso i playoff 1L’attaccante fa doppietta e sale a quota 14
Di Gustavo la terza rete: Aversa Normanna k.o.
MATERA
0
VIGOR LAMEZIA
0
MATERA (3-4-3) Bifulco 6,5; Flores 6, Faisca 6, De Franco s.v. (dal 12’ p.t. Bernardi 5,5); Mazzarani 5,5, Iannini 6, Coletti 6,5, Di Noia 6; Letizia 5,5 (dal 21’ s.t. Pagliarini 5), Madonia 5 (dal 12’ s.t. Albadoro 5,5), Carretta 6,5. (Russo, D’Angelo, Ferretti, Ashong). All. Auteri 6. VIGOR LAMEZIA (4-4-2) Forte 6; Spirito 6, Kostadinovic 6, Gattari 6,5, Rapisarda 6,5; Battaglia 6,5, Scarsella 6,5, Voltasio 6 (dal 23’ s.t. Filosa 6,5), Di Marco 6 (dal 45’ s.t. Maglia s.v.); Del Sante 5,5, Montella 6. (Piacenti, Di Bella, Rossini, Catalano, De Giorgi). All. Erra 6,5. ARBITRO D’Apice di Arezzo 6. NOTE spettatori 3.000 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Montella, Kostadinovic, Madonia e Bernardi. Angoli 4-1.
MARCATORI Moscardelli al 13’ e al 44’ p.t.; Gustavo al 13’ s.t. LECCE (4-3-3) Caglioni 6; Beduschi 6, Diniz 6,5, Abruzzese 6, Di Chiara 6; Salvi 7, Papini 6,5, Herrera 7 (dal 29’ s.t. Mannini s.v.); Lepore 6,5, Moscardelli 7,5 (dal 41’ s.t. Miccoli s.v.), Gustavo 6,5 (dal 23’ s.t. Doumbia 6). (Scuffia, Vinetot, Filipe, Embalo). All. Bollini 7. AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini 5; Balzano 5,5, Esposito 5, Magliocchetti 5, Amelio 5; Catinali 5,5 (dal 26’ s.t. Giannusa 6), Geroni 5,5, Capua 5 (dal 1’ s.t. De Luca 5); Mosciaro 5 (dal 1’ s.t. Sassano 5), De Vena 5, Mangiacasale 5,5. (Despucches, Giannattasio, Scognamillo, Del Prete). All. Marra 5. ARBITRO Mainardi di Bergamo 6. NOTE paganti 1.093, abbonati 2.228, incasso di 20.284 euro. Ammoniti Di Chiara, Catinali, Papini e De Luca. Angoli 1-2.
● LECCE Moscardelli, con una doppietta (ora è a quota 14 reti), e Gustavo, autore di un bel gol, rilanciano il Lecce, reduce da due sconfitte consecutive. La squadra di Bollini batte 3-0 l’Aversa ma sarebbe stata una goleada se Herrera e Moscardelli non avessero centrato i pali e se Salvi, Lepore e ancora lo stesso barbuto attaccante avessero sfruttato tante altre occasioni. La formazione di Marra non ha saputo opporre resistenza. Già al 13’ il Lecce sblocca il risultato: Moscardelli difende palla fuori area e poi infila Lagomarsini, sorpreso dal tiro. Nel finale del primo tempo il suo bis: dopo un siluro di Salvi, ribattuto dal portiere, «Mosca» non perdona. In avvio di ripresa l’Aversa invoca un rigore (presunto fallo su De Vena), poi è ancora dominata dagli avversari, che al 13’ crollano sul 30, con un tocco elegante di Gustavo, lanciato da Salvi. Giuseppe Calvi
● MATERA Il Matera manca la grande occasione di agganciare il treno playoff. Solo uno 0-0 per l’undici di Auteri, che si fa ipnotizzare dalla buona organizzazione di gioco dei calabresi e non riesce mai a rendersi pericoloso nei 90’. Il primo tempo è tutto in un paio di conclusioni di Carretta che impegnano Forte. I ritmi restano bassi anche nella ripresa, e la supremazia territoriale dei biancazzurri di casa è sempre sterile. L’unica vera occasione in chiusura con Filosa, che al 43’ trova la grande risposta di Bifulco sul destro dalla distanza indirizzato all’incrocio. Nanni Veglia
La Reggina passa al fotofinish Melfi ribaltato
Brutto Messina Il Cosenza sciupa anche un rigore
Savoia-gol al 90’ Paganese, inutile ribaltone: è pari
LECCE
3
AVERSA NORMANNA
0
REGGINA
2
MESSINA
0
PAGANESE
2
MELFI
1
COSENZA
0
SAVOIA
2
MARCATORI Agnello (M) al 13’, Armellino (R) al 20’, Di Michele (R) al 47’ s.t. REGGINA (3-5-2) Kovacsik 6; Ungaro 6, Cirillo 6, Di Lorenzo 6; Gallozzi 5,5 (dal 19’ s.t. Di Michele 6,5 ), Armellino 6,5, Salandria 6, Maimone 6, Benedetti 6; Viola 7 (dal 36’ s.t. Balistreri s.v.), Insigne 6,5 (dal 48’ s.t. Camilleri s.v.). (Cetrangolo, Ammirati, Karagounis, Masini). All. Alberti 6. MELFI (4-4-2) Perina 6,5; Annoni 6, Di Filippo 6, Colella 5,5, Pinna 6; Agnello 6, Gallo 5, Nappello 6 (dall’11’ s.t. Tundo 5), Fella 6; Caturano 6, Tortori 6 (dal 45’ s.t. Giacomarro s.v.). (Gagliardini, Di Mercurio, Luparini, Cicerelli, Falomi). All. Bitetto 5,5. ARBITRO Formato di Benevento 6. NOTE paganti 790, abbonati 2.245, incasso di 17.210 euro. Amm. Pinna, Tortori, Maimone, Gallo, Di Lorenzo, Salandria e Fella. Angoli 4-6. ●
REGGIO CALABRIA La Reggina vince meritatamente (in casa non ci riusciva dal 31 gennaio) e lascia l’ultimo posto, mentre il Melfi si adagia dopo essere passato in vantaggio. Tutte le reti nella ripresa. Il Melfi passa al 13’ con Agnello che si trova sui piedi la palla sfuggita dalle mani di Kovacsik. Pareggia la Reggina con Armellino di testa. Poi è David Di Michele, solo davanti a Perina, nel recupero a stendere il Melfi Lorenzo Vitto
MESSINA (4-4-2) Berardi 7; Altobello 5,5, Pepe 5,5, Silvestri 6, Benvenga 5,5 (dal 46’ s.t. Rullo s.v.); Cane 5,5 (dal 25’ s.t. Mancini 6), Damonte 6, Nigro 5,5, Ciciretti 5 (dal 40’ s.t. De Paula s.v.); Corona 5,5, Orlando 5. (Scardino, Bortoli, Donnarumma, Bonanno). All. Di Costanzo 5,5. COSENZA (4-4-2) Ravaglia 6; Corsi 6, Tedeschi 6, Carrieri 6,5 , Ciancio 6; Criaco 6, Caccetta 6, Arrigoni 6, Statella 5,5 (dal 20’ s.t. Tortolano 6); Calderini 5,5 (dal 42’ s.t. Zanini s.v.), Cesca 6. (Saracco, Blondett, Novello, Fornito, Chidichimo). All. Roselli 6. ARBITRO Illuzzi di Molfetta 6. NOTE paganti 46, abbonati 1.779, incasso non comunicato. Ammoniti Nigro, Statella, Benvenga e Corona. Angoli 7-3. ●
MESSINA Non va al di là del pari il Messina contro il Cosenza. Il punto serve poco ai giallorossi, apparsi privi di grinta e non al meglio della condizione. Il Cosenza può recriminare per aver sbagliato un rigore (fallo di Pepe su Criaco dopo due minuti), che Calderini si è fatto parare da Berardi. Lo stesso attaccante alla mezzora ha fallito una favorevole occasione calciando a lato da pochi metri. Il Messina ha reclamato un rigore per un fallo subito da Orlando in area al 13’. Imbarazzante l’atteggiamento della squadra di casa nella ripresa. Orazio Raffa
MARCATORI Checcucci (S) al 3’, Tartaglia (P) al 28’ p.t.; Deli (P) al 10’, Saric (S) al 45’ s.t. PAGANESE (4-3-1-2) Casadei 5; Tartaglia 6,5, Perna 6,5, Moracci 6, Donida 6; Vinci 6,5, Bergamini 6 (dal 14’ s.t. Franco 6), Malaccari 6; Deli 7,5 (dal 25’ s.t. Djibo 5,5); Aurelio 6 (dal 36’ s.t. Russini 6), Girardi 6. (Novelli, Coulibaly, Longo, Biasci). All. Sottil 5,5. SAVOIA (3-4-3) Gragnaniello 6,5; Checcucci 6,5, Riccio 6, Vosnakidis 6 (dal 36’ s.t. Partipilo 5,5); Giordano 6 (dal 20’ s.t. Boilini 5,5), Saric 7, Pizzutelli 6, Verruschi 6; Leonetti 6,5, Ferrante 6 (25’ s.t. D’Appolonia 5,5), Scarpa 6. (Volturo, Mercadante, Cremaschi, Cornacchia). All. Papagni 6. ARBITRO Pelagatti di Arezzo 6. NOTE spettatori 800 circa; abbonati 256, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Bergamini, Ferrante, Saric e Aurelio. Angoli 2-7. ● PAGANI (Sa) Derby ricco di emozioni finito pari in extremis. Il Savoia parte bene e al 3’ passa in vantaggio con Checcucci che, sugli sviluppi di un cross di Scarpa, approfitta di un’indecisione della difesa e insacca. Il pari arriva al 28’ grazie a un’incornata ravvicinata di Moracci su punizione di Moracci. I locali passano in vantaggio al 10’ della ripresa con Deli che irrompe in area e insacca con un colpo sotto. Poi al 45’ Casadei smanaccia sui piedi di Saric che pareggia con un pallonetto. Antonio Campitiello
25
CLASSIFICA SQUADRE
PT
BENEVENTO SALERNITANA CASERTANA JUVE STABIA LECCE MATERA FOGGIA (-1) CATANZARO VIGOR LAMEZIA BARLETTA COSENZA MARTINA PAGANESE LUPA ROMA MELFI (-2) SAVOIA MESSINA REGGINA (-1) AVERSA NORMANNA ISCHIA
65 64 56 55 54 54 49 44 40 39 37 35 34 33 32 27 26 25 25 24
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
31 30 31 30 31 31 30 30 31 30 31 30 31 30 31 31 31 31 31 30
18 19 16 15 16 15 13 12 9 10 8 9 8 8 7 6 5 6 5 5
11 7 8 10 6 9 11 8 13 9 13 8 10 9 13 9 11 8 10 9
2 4 7 5 9 7 6 10 9 11 10 13 13 13 11 16 15 17 16 16
45 41 45 43 41 45 48 36 34 28 32 33 28 33 30 29 30 23 29 23
24 21 26 27 27 30 29 33 35 28 33 34 36 48 37 44 48 46 44 46
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
COSÌ OGGI Ore 12.30 CATANZARO (4-4-1-1) Bindi; Calvarese, Rigione, Ghosheh, Squillace; Giampà, Zappacosta, Giandonato, Mounard; Russotto; Razzitti. (Migani, Orchi, Ilari, Mancuso, Daffara, Sarr, Bernardo). All. Sanderra. SALERNITANA (4-3-3) Gori; Tuia, Lanzaro, Trevisan, Franco; Moro, Pestrin, Favasuli; Perrulli, Mendicino, Gabionetta. (Russo, Bocchetti, Penta, Tagliavacche, Bovo, Negro, Cristea). All. Menichini. ARBITRO Baroni di Firenze (RuggeriArgento). (andata 1-2) LUPA ROMA (3-5-1-1) Rossi; Pasqualoni, Conson, Cascone; Bariti, Cerrai, Capodaglio, Raffaello, Curcio; Margarita; Del Sorbo. (Santi, Martorelli, Frabotta, Santarelli, Mastropietro, Tajarol, Tulli). All. Cucciari. FOGGIA (4-3-3) Narciso; Loiacono, Potenza, Gigliotti, Bencivenga; Agnelli, Quinto, Minotti; Sarno, Iemmello, Cavallaro. (Addario, D’Angelo, Agostinone, D’Allocco, Barraco, Maza, Leonetti). All. De Zerbi. ARBITRO Piccinini di Forlì (FicarraSaia). (0-1) Ore 14 JUVE STABIA (4-4-2) Pisseri; Cancelotti, Polak, Migliorini, Contessa; Gammone, Burrai, Caserta, Carrozza; Ripa, Di Carmine. (Santurro, Romeo, Maiorano, Bombagi, Nicastro, Lepiller, Gomez). All. Savini. ISCHIA (4-3-1-2) Mennella; Finizio, Impagliazzo, Caso, Bruno; Bulevardi, Chiavazzo, Armeno; Alvino; Ciotola, Infantino. (Giordano, Formato, Gerevini, Massimo, Bassini, Millesi, Fumana). All. Maurizi. ARBITRO Capone di Palermo (Greco-Urselli). (2-1) COSI’ DOMANI Ore 20.45 Il programma della giornata sarà completato domani sera dal posticipo tra il Martina e il Barletta (andata 1-2). La partita verrà diretta da Baldicchi di Città di Castello: inizio alle ore 20.45.
26
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Motomondiale R Domenica in Qatar scatta la stagione
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
A TU PER TU CON...
27
CONTENUTO PREMIUM munque una impresa molto difficile».
CELLULARE&GUIDA ANDREA TESTIMONIAL ● Venti città, 100 laboratori nelle scuole per i ragazzi in età di patentino: Tim e Ducati si sono alleate nella campagna sull’uso consapevole del cellulare mentre si guida moto o auto e Andrea Dovizioso — che nella foto si fa un selfie a Parma con gli studenti —, è tra i testimonial. Ai ragazzi viene mostrato quanto sia facile perdere la concentrazione alla guida. Per promuovere la campagna è stato ideato l’hashtag #guardavanti
Dovizioso
«STONER NON AVEVA UNA DUCATI COSÌ»
«CASEY DOMINAVA MA QUELLA MOTO ERA MENO FORTE. IN QATAR PUNTO AL PODIO» L'IDENTIKIT
L’INTERVISTA di PAOLO IANIERI
ANDREA DOVIZIOSO
I
NATO IL 23/3/1986 A FORLIMPOPOLI (FORLÌ-CESENA) PESO: 67 KG ALTEZZA: 1,67 CM
2001 EUROPEO 125 Debutta nel Mondiale dopo aver vinto l’Europeo 125 con l’Aprilia. 2004 ARRIVA IL TITOLO Cinque vittorie in sella alla Honda e il titolo 125 è suo. 2008 AVVENTURA IN MOTOGP Dopo aver corso in 250 dal 2005 al 2007, debutta in MotoGP con la Honda. Nel 2012 passa alla Yamaha. Dal 2013 è in Ducati. Ha corso sinora 222 GP con 10 trionfi e 15 pole position.
maggiore, conosciamo di più i rischi che stiamo correndo, anche se non sempre è facile andare piano per strada».
INVIATO A PARMA
l professor Andrea Dovizioso è carico. Anzi, parole sue, «mai stato più pronto». Sorride, il Dovi, perfettamente a suo agio nei panni di grande protagonista annunciato con una Ducati rinata nel Mondiale che scatta la prossima settimana in Qatar. Così come nel ruolo di insegnante per un giorno. È suo, infatti, uno dei volti di #guardaavanti, la campagna sociale lanciata da Tim assieme alla Ducati, per l’uso consapevole, anzi, il non uso del telefonino quando si è al volante. E così, per qualche ora ecco Andrea sistemarsi su una sgabello davanti a qualche centinaio di studenti dei licei Bertolucci e Primo Levi di Parma per parlare di sicurezza stradale. «Sono stato ragazzo anch’io, e so che a quell’età cerchi di essere tra i più fighi. Ma correndo, capisci quanto la sicurezza sia importante. Alla vostra età ci si sente forti e invincibili, ma basta un niente perché le conseguenze siano gravi. Per te o per chi incontri sulla strada» è il messaggio. Abituato a superare i 300 orari in pista, in strada che conducente di auto o moto è Dovizioso? «Non sono mai stato uno che fa cavolate, anzi, odio chi si comporta così. Noi che corriamo in moto in pista abbiamo una sensibilità al rischio
Andrea Dovizioso in sella alla Ducati durante gli ultimi test in Qatar, dove domenica scatta il Mondiale con una gara in notturna (le 22 locali, le 19 in Italia) GETTY IMAGES
Se Dall’Igna è riuscito a fare questa moto, il merito in ogni caso è anche suo e di Andrea Iannone che avete dato certe indicazioni. «Un risultato a questo livelli non lo si può ottenere per merito di una sola persona. Un pilota non può riuscirci se non ha una squadra alle spalle, ma lo stesso vale per un ingegnere, se non ha sotto di lui persone che lavorano bene e un pilota che lo indirizza nella direzione giusta. Ci sono piloti più sensibili, bravi e meno bravi, ma se non hai alle spalle una struttura con persone che hanno una certa conoscenza e intelligenza nel lavorare insieme, non vai da nessuna parte». Tre parole per definire Dall’Igna. «Maturo. Competente e… (lunghissima pausa; n.d.r.) determinato». La prima cosa che gli ha detto a Sepang dopo il primo giro in sella alla GP15. «Cazzo, la moto gira. Ed era l’unica cosa che voleva sentirsi dire». Dovizioso in questo momento si sente rivalutato? «Ci tengo a rispondere a questa domanda. Perché quando tu difendi certi colori che hanno vinto tanto, automaticamente la gente pensa che quella sia la moto vincente. È stupido e sbagliato. Io credo di essere stato sottovalutato in certi anni passati, quando ho fatto buoni risultati ma non ho vinto. In Ducati, dove da tanto nessuno riusciva a vincere, facendo buoni risultati adesso sono invece rivalutato. Sì, sono maturato, gestisco meglio certe situazioni, ma non sono molto diverso dal passato. La verità sta come sempre nel mezzo». Di sicuro, dopo essere stata rifiutata da molti piloti nel passato, anche sull’esperienza del fallimento di Rossi, se confermerà le attese adesso questa Ducati farà gola a molti. «Sì ma io voglio restare qui. Se mi guardassi in giro significherebbe che non sto facendo i risultati che voglio, invece davanti abbiamo due anni assieme con un progetto buono. L’obiettivo è vincere, poi al futuro ci penseremo».
Da #guardaavanti a guardiamo avanti: tra una settimana si corre in Qatar e dopo un ottimo in- Iannone che cosa le dice della GP15? verno lei ha detto di non essere mai stato più «Lui ha un modo diverso di parlare e descrivere pronto di adesso. le cose. Alla fine i concetti sono gli stessi, ma in «È la realtà. Soprattutto quando tocchi il fondo. termini diversi. Ha avvertito le stesse sensazioDobbiamo dire la verità, il primo anno che ho ni, la moto funziona, non può certo dire che non fatto in Ducati,abbiamo toccava». to il fondo a livello di risultati e situazioni, considerando gli Il problema con la frenata è riobiettivi che ha sempre avuto solto? Ducati e che ho sempre avuto «No. Perché non abbiamo avuio. Quello è stato un anno molto tempo per lavorarci, ma il to, molto difficile, e ora questa Qatar non ti richiede questa situazione ci fa godere: perché stabilità come la Malesia. abbiamo lavorato e sofferto Quindi a Losail non è stato un tantissimo e adesso, dopo un grosso problema». lavoro fatto particolarmente bene e in modo intelligente, ci Parlava dei Fantastici Quattro. troviamo a essere competitivi. Lei dove si mette? Molto competitivi. Esserlo og«Io sento che quest’anno posso gi, finendo nei test in Qatar dainserirmi. Marquez ha qualcovanti a quelli che voi giornalisti sa in più e in questo momento il chiamate i Fantastici Quattro e livello è altissimo, in passato davanti a Honda e Yamaha è non ci sono mai stati così tanti una situazione indescrivibile. grandi piloti nello stesso moLo dico per me, ma anche per mento. In ogni caso, Marc, VaDall’Igna, per tutti gli ingegnelentino, Lorenzo e Pedrosa ri che hanno lavorato e sofferto hanno vinto più di me, quindi in questi anni, per Domenicali, sarebbe inutile dire che mi senCiabatti e tutta la squadra. È to alla loro pari. Però sento che già bello trovarsi in questa siposso farcela». tuazione, ma siamo talmente ANDREA DOVIZIOSO carichi che speriamo questo sia PILOTA DUCATI Quante gare passeranno prima solo l’inizio». che la Ducati cominci a dover fare a meno dei vantaggi di gomme e benzina riNon siamo ancora partiti ma ci sono stati mezzi servati alle Open? sussurri di Rossi, di Lorenzo, di Marquez… Sem- «Indipendentemente da quello che succederà, bra di essere tornati ai tempi di Stoner, quando le non ci condizionerà. Abbiamo realizzato una vittorie Ducati era spiegate con le gomme Bridge- moto competitiva, se ci toglieranno questi vanstone, la benzina nascosta nel telaio... Insomma, taggi non ci faranno tornare indietro». © RIPRODUZIONE RISERVATA in poche settimane la Ducati è tornata a far paura. «E io credo che noi oggi siamo più competitivi e forti. Allora Casey dominava, ma era soprattutto lui che faceva la differenza, infatti la secona da Ducati non gli è mai stata vicina. Vuol dire che la moto non era così competitiva. In questo momento, invece, la ● BURIRAM (Thailandia) — (p.g.) L’Aprilia ha GP15 è competitiva, è una moto sfiorato la pole con Leon Haslam in Thailandia, normale di base, che funziona. Ora dove si è corso nel primo mattino il secondo sta a noi lavorare sulle rifiniture per appuntamento iridato della Superbike. Il britannico, che non parte davanti dal 2010, ha fare la differenza e vincere». pagato appena 11 millesimi al nordirlandese Intende dire che si va in Qatar per vin- Jonathan Rea, al secondo centro di fila con la Kawasaki. Noale ha piazzato il deb Jordi Torres in cere? «No, andiamo in Qatar per fare il po- seconda fila (5o). Continua ad emozionare Troy dio. Nei test eravamo veloci. Però io Bayliss, quasi 46 anni, 7° tempo; con l’altra Ducati conosco benissimo quei quattro av- Chaz Davies è partito 6°. Intanto la Dorna versari, so che moto hanno, come conferma che anche la MotoGP sbarcherà in lavorano nei test e nei weekend Thailandia, forse già nel 2016. Le due gare su di gara. Fare il podio sarà co- Italia1 e 2 alle 7 (replica alle 14) e alle 10.30 (15).
DOPO IL PRIMO GIRO HO DETTO A DALL’IGNA: C..., LA MOTO GIRA
DA MARQUEZ A VALE, ORA I FANTASTICI 4 NON FANNO PAURA
Sbk in Thailandia: pole Rea Aprilia in 1 fila con Haslam
28
Ciclismo R Oggi la Classicissima numero 106
NUMERI E STELLETTE DEI 10 FAVORITI: FATE IL VOSTRO GIOCO
R a Ovad m 186
re igu vi L No m 196
118
AV E
31
Norvege se 27 anni Katusha 1° nel 20 14
Sic il 30 iano a Ast nni 3° n ana el 2 012
NIB AL I
KRISTOF F
1
Poggio m 160
20 MILANO - via dell a Chiesa R ossa
29
Pav ia m 63
essa Cipr 239 m
287
SANREMO
10
ta Ber
271
km 0
o Cap 0 m 13
241
km 283,8
5%
254
Inizio Poggio m 24
8%
Svizzero 34 anni ek Team Tr 08 1° nel 20
Il finale sul Poggio
3,700 km 30 curve 4 tornanti
ELLARA CANC
Corso Cavallotti
246
a R ma
km 293
km 287,5
t
241
vallo
DE GE N
N GA SA
km 290,7 orrs s Ca so
19 1
RaiSport2 dalle 14.30 Rai3 dalle 15.40 Eurosport dalle 14.30
223
231
Vicentino o Britannic 33 anni 29 anni Aus Lampreep tra St co ck Merida c ui x-Q Ori 24 a liano Pola anni ep Etix 1° nel 2006 ca l 2009 t ne 1° S 4 Gre nni 2 ick 14 7 u 8° n enE x-Q e 20 el 2 dge Te Etix . 2013 014 a Gi 26 des Rit lg ni a c Discesa Poggio e B an 5° nt-A ann o 1 c 3,100 km ne lp i SANREMO 29 Bm 201 l 2 ec 23 curve le 01 in n 7 tornanti Fine Ultimo Fine salita 2 9° discesa chilometro m 160
Via Roma ARRIVO m5
Ce R r m iale 8
MA TTH EW S
LB KO
VA N
T AE RM
171
POZZATO
rvo Ce po 1 Ca m 6 le Me 67 po m Ca
57
76
L’ARRIVO verso le 17 Sanremo – Via Roma
186
131
co vac Slo anni o 25 -Sax koff 13 Tin nel 20 2°
m 110
DISH CAVEN
KI WS KO AT I KW
LA PARTENZA ore 10.10 Via della Chiesa Rossa
Sav on m 13 a
143
102
101
IL RITROVO dalle 8.10 alle 9.45 Milano – Piazza Sempione
m 532 Turchino
134
95
a on rt 1 To m 12
Tutta la corsa in diretta su GAZZETTA.IT
Campo Ligure
km 293
La roulette della Sanremo: se vinci ti cambia la vita
1Pronostico incerto per la gara che vale una carriera: Kristoff-Cavendish per lo sprint, duello
Cancellara-Sagan, Nibali freme. Traguardo in via Roma. Occhio al vento in pianura e sul Poggio Luca Gialanella MILANO
M
ark ha già scelto un vino da imperatore per festeggiare: è il Klein Constantia, il bianco preferito da Napoleone. Ma chissà se Cannonball avrà superato i guai intestinali che gli ha lasciato la trasferta in Sudafrica, dove ha scoperto quei vitigni che risalgono alla fine del 1600. Mark è Cavendish, l’inglese che fino a tre settimane fa era il favorito della Milano-Sanremo: aveva battuto tutti, sei vittorie in un mese e mezzo, in autunno si era dedicato alla amatissima pista con due Sei Giorni per riabituarsi alle altre frequenze di pedalata. Però basta poco per inceppare il motore perfetto di queste macchine da fuoriserie che sono i professionisti. Oggi si corre la 106a edizione della Classicissima della Gazzetta, il Mondiale di Primavera. E per il ritorno al percorso classico, quello che ci piace di più, con arrivo in via Roma, dobbiamo girare la pallina sulla roulette per provare a indovinare il vincitore.
TATTICA All’opposto di Cavendish c’è Vincenzo Nibali, il re del Tour che è il più lento dei dieci favoriti. Pensate: la Sanremo è del 1907, eppure l’hanno vinta soltanto due corridori reduci, l’anno prima, dal trionfo alla Grande Boucle. Sono Gino Bartali (Tour 1938 e Sanremo IL NUMERO 1939) ed Eddy Merckx (Tour 1974 e Sanremo 1975). Già 3° nel 2012, il messinese vuole lasciare il segno: e in casa Doppiette consecutive: Astana si parla di la prima Costante un attacco in stile-Baracchi con Girardengo (1925-26), Scarponi sul Pog- l’ultima Erik Zabel gio per poi scate- (2000-01) narsi in discesa. Tattica che potrebbe ispirare anche il polacco Michal Kwiatkowski, campione del mondo: l’ultimo iridato a vincere la Sanremo fu Saronni nel 1983, e il traguardo era in via Roma. «Kwiato» è una
delle tre punte dello squadrone Etixx-Quick Step, con Cavendish e Stybar (1° alle Strade Bianche). «Il duello» è sicuramente Fabian Cancellara contro Peter Sagan, ma entrambi hanno un punto debole: lo svizzero, sempre sul podio nelle ultime
10
2014: Alexander Kristoff batte Cancellara e Swift BETTINI
quattro edizioni, deve arrivare da solo; lo slovacco non ha mai vinto una grande classica, e rischia di restare senza gregari nel finale. E i rivali? Nessun’altra gara è così aperta: in casa Italia può so-
gnare Davide Cimolai, spalleggiato da Bonifazio. Pozzato, sornione, è all’appuntamento di verifica della parte finale della carriera. E poi tra chi lancerà attacchi (Van Avermaet, Valverde, Gallopin, Boom, Battaglin, Gilbert, Boasson Hagen) e chi vuole la volata (Degenkolb, Matthews, Ciolek, Swift, il debuttante Bouhanni, Demare, Greipel, Nizzolo)... Ma per quanto ha dimostrato nell’ultimo anno il bis del norvegese Alexander Kristoff ha basi molto solide. TEMPO E il meteo? Non sarà bruttissimo. Più della pioggia, costringerà a una corsa stressante e dispendiosa già in pianura il vento che soffierà laterale da est (cioè dal lato sinistro del gruppo) a 24 km/h, fino al Turchino. Dopo, si sentirà meno perché l’Aurelia è protetta dalle montagne. Tornerà decisivo sul Poggio, perché soffierà da destra (ancora laterale) sul falsopiano del Santuario della Guardia. Poi i 2300 metri finali da fine Poggio a via Roma: meno di 6’. Con qualche goccia di poggia? Sì in partenza, ma ci potrebbe risparmiare nel pomeriggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
I MIGLIORI ISCRITTI AL VIA IN 200
KATUSHA (Rus) 1 Kristoff (Nor), 2 Guarnieri, 3 Haller (Aut), 4 Kolobnev (Rus), 6 Lagutin (Uzb), 7 Paolini, 8 Smukulis (Let) AG2R (Fra) 11 Nocentini, 12 Bakelandts (Bel), 14 Dumoulin (Fra), 16 Montaguti, 17 Riblon (Fra), 18 Van Summeren (Bel) ANDRONI (Ita) 21 Pellizotti, 22 Bandiera, 23 Dall’Antonia, 24 Frapporti, 25 Gatto, 26 Stortoni, 27 Tvectov (Rus), 28 Taborre ASTANA (Kaz) 31 Nibali, 32 Boom (Ola), 33 Bozic (Slo), 34 Grivko (Ucr), 35 Guardini, 36 Lutsenko (Kaz), 37 Scarponi BARDIANI-CSF (Ita) 41 Battaglin, 42 Barbin, 43 Boem, 44 Chirico, 45 Colbrelli, 46 Pirazzi, 47 Simion, 48 Zardini BMC (Usa) 51 Gilbert (Bel), 52 De Marchi, 53 Dillier (Svi), 54 Oss, 55 Quinziato, 56
Schaer (Svi), 57 Van Avermaet (Bel) BORA-ARGON 18 (Ger) 61 Barta (Cec), 62 Benedetti, 65 Huzarski (Pol), 66 Salerno, 67 Thurau (Ger), 68 Voss (Ger) CCC SPRANDI (Pol) 71 Bole (Slo), 72 Delle Stelle, 74 Kurek (Pol), 75 Marycz (Pol), 77 Paterski (Pol), 78 Samoilau (Bie) COFIDIS (Fra) 81 Bouhanni (Fra), 83 Laporte (Fra), 84 Lemoine (Fra), 85 Petit (Fra), 86 Rollin (Can), 88 Verhelst (Bel) COLOMBIA (Col) 91 Avila (Col), 92 Duarte (Col), 93 Molano (Col), 94 Quintero (Col), 97 Rubiano (Col), 98 Valencia (Col) ETIXX-QUICK STEP (Bel) 101 Kwiatkowski (Pol), 102 Cavendish (Gb), 103 Golas (Pol), 104 Renshaw (Aus), 105 Sabatini, 106 Stybar (Cec), 107 Vandenbergh (Bel), 108
Vermote (Bel) FDJ (Fra) 111 Demare, 112 Bonnet (Fra), 113 Se. Chavanel (Fra), 114 Ladagnous (Fra), 116 Offredo (Fra), 117 Pichon (Fra) IAM (Svi) 121 Sy. Chavanel (Fra), 122 Haussler (Aus), 123 Kluge (Ger), 124 Pineau (Fra), 125 Reynes (Spa), 127 Tanner (Aus) LAMPRE-MERIDA (Ita) 131 Pozzato, 132 Bonifazio, 133 Bono, 134 Cimolai, 135 Rui Costa (Por), 136 Mori, 137 Richeze (Arg), 138 Serpa (Col) LOTTO-SOUDAL (Bel) 141 Greipel (Ger), 143 Gallopin (Fra), 144 Hansen (Aus), 145 Roelandts (Bel), 146 Sieberg (Ger), 147 Vanendert (Bel), 148 Wellens (Bel) MOVISTAR (Spa) 151 Valverde (Spa), 152 Downsett (Gb), 153 J. Izaguirre (Spa), 154
Spartacus e Peter «Rivali, non nemici»
Lobato (Spa), 155 Malori, 156 Rojas (Spa), 157 Sutterlin (Ger), 158 Visconti MTN QHUBEKA (S.Af) 161 Ciolek (Ger), 162 Boasson Hagen (Nor), 163 Cummings (Gb), 164 Goss (Aus), 165 Janse Van Rensburg (Saf), 166 Pauwels (Bel), 167 Sbaragli ORICA (Aus) 171 Matthews (Aus), 172 Clarke (Aus), 173 Durbridge (Aus), 174 Hayman (Aus), 175 Hepburn (Aus), 176 Impey (S.Af), 178 S. Yates (Gb) CANNONDALE-GARMIN (Usa) 181 Navardauskas (Lit), 184 Hansen (Dan), 186 Langeveld (Ola), 187 Moser, 188 Villella GIANT-ALPECIN (Ger) 191 Degenkolb (Ger), 192 De Backer (Bel), 194 De Kort (Ola), 195 T. Dumoulin (Ola) LOTTO NL-JUMBO (Ola) 201 Tjallingii (Ola),
strada nasconde insidie. La Sanremo è molto stressante e bisogna tenere ogni energia per gli ultimi 50 chilometri. Per me più la corsa viene dura meglio è, e se piove viene dura per forza». Peter: «Corsa strana, difficile. Non sai mai quello che succede il metro dopo. Però in cima al Poggio si fa la conta e inizia un’altra gara, quella decisiva. Anche la discesa in caso di pioggia può fare la differenza. Però tutti i velocisti sono bravi discesisti. Lo devono essere per recuperare. Io? Non sono solo un velocista». IL TRAGUARDO Poi c’è il discorso via Roma, l’arrivo storico, più vicino di un chilometro alla fine della discesa del Poggio. «Cambia la corsa sicuramente dice Sagan -. Tutti si aspettano più attacchi, invece magari si presenta un gruppo più grande. Io vorrei solo avere vicino più compagni rispetto al passato. per questo sono molto felice che ci sia Bennati. Daniele in fondo ha perso un solo giorno. Per me lui può essere decisivo». «Discesa-arrivo, tutto attaccato, senza chicane e lungomare come prima — conclude Fabian —. Cambia la corsa e con questo traguardo tradizionale aumenta il suo fascino. Però importante è vincere. La cosa più bella sarebbe da solo. Aprire le braccia una liberazione, senti il gusto del trionfo».
LE CIFRE Fabian Cancellara, 34 anni, 8 Sanremo: 25° nel 2006, 1° nel 2008, 2° nel 2011 e 2012, 3° nel 2013 e 2° nel 2014. Peter Sagan, 25 anni, 4 Sanremo: 17° nel 2011, 4° nel 2012, 2° nel 2013, 10° nel 2014 FOTO ANSA/DAL ZENNARO
29
203 Hofland (Ola), 204 Leezer (Ola), 205 Lindeman (Ola), 206 Martens (Ger), 207 Tankink (Ola), 208 Wagner (Ger) NOVO NORDISK (Usa) 213 Lozano (Spa), 214 Megias (Spa), 215 Peron SKY (Gb) 221 Swift (Gb), 222 Eisel (Aut), 223 Fenn (Gb), 224 Nordhaug (Nor), 225 Puccio, 226 Rowe (Gb), 227 Stannard (Gb), 228 Thomas (Gb) TINKOFF-SAXO (Rus) 231 Sagan (Slk), 232 Bennati, 233 Boaro, 234 Bodnar (Pol), 235 Breschel (Dan), 236 Breschel (Dan), 237 Kreuziger (Cec), 238 Tosatto TREK (Usa) 241 Cancellara (Svi), 242 Alafaci, 243 Arredondo (Col), 244 Felline, 245 Nizzolo, 246 Povovych (Ucr), 247 Rast (Svi), 248 Roulston (N. Zel)
HANNO DETTO
«CON QUESTO PERCORSO È LA SANREMO PIÙ BELLA. IO NON DICO NIENTE, MA CI SONO» FILIPPO POZZATO VINCITORE NEL 2006
«IL FINALE È SIMILE A QUELLO DEL MONDIALE. MA QUI CI SONO PIÙ VELOCISTI» MICHAEL KWIATKOWSKI CAMPIONE DEL MONDO
«VIA ROMA? L’ARRIVO DOVE HO SEMPRE SOGNATO DI VINCERE. IL PRIMO SPRINT? AL RIFORNIMENTO»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
1Cancellara: «Sogno
un arrivo in solitario» Sagan: «In cima al Poggio faremo la conta» Claudio Ghisalberti
«L
ui un giorno sarà un grande. Anzi il migliore. Poi basta con questa storia che non ci sopportiamo. Noi siamo rivali, non nemici». Fabian Cancellara mentre parla sorride e allunga un braccio attorno alle spalle di
Peter Sagan. Boonen permettendo, qui assente per infortunio, il presente e il futuro delle classiche. Loro oltre a essere i più pericolosi rivali di Alexander Kristoff, ultimo vincitore, sono quelli che oggi calamitano le maggiori attenzioni del pubblico. La grande differenza è nel palmares. Spartacus vanta una Sanremo, tre Fiandre e al-
fL’ANGOLO TECNICO
V
ia Roma, naturalmente, perché lì c’è la linea d’arrivo. Ma c’è un punto lungo i 293 chilometri di gara che più di altri, a maggior ragione dopo che il percorso è tornato quello classico senza le Manie, può decidere la Sanremo. Quel punto è sul Poggio, a circa 700 metri dalla cima. In quei 200 metri alla massima pendenza, 8%, se un corridore ha la dinamite nelle gambe può far saltare la corsa. Non sarà facile perché rispetto al passato il livello dei corridori è mediamente più alto. Il treno del gruppo si allungherà in fila indiana, ma difficilmente si riuscirà a spezzare e fare la differenza. Ma chi passerà in cima con una decina di secondi di vantaggio avrà quasi vinto la Classicissima. Abbastanza difficile anche che cada il record stabilito da Giorgio Furlan: 5’46” nel 1994. Vuole dire che per affrontare i 3.700 metri (4 tornanti e 6 curve) al 3,7% di pendenza media ha viaggiato
trettante Roubaix oltre a quattro ori mondiali e uno olimpico nella crono. Nelle ultime quattro edizioni qui non è mai sceso dal podio. Peter, o Peto come lo chiamano in patria, non ha ancora centrato il successo che ti cambia la vita, però ha messo a segno già 66 vittorie in quattro anni e pochi mesi di carriera. Qualcuno che non vuole vedere il suo talento sostiene che non ha la distanza nelle gambe. Un errore, considerando che nel 2013 è stato secondo sia nella Classicissima che nel Fiandre. L’ANIMO Cancellara ti guarda in faccia sereno e sicuro: «Sono alla mia quindicesima stagione da pro’ e dal 2006 sono sempre in battaglia ai massimi livelli. Per questo in inverno ho voluto
girare pagina e tornare giovane. Voglio andare alle corse ed essere al via per divertirmi». Sagan sorride, forse per stemperare la tensione: «Mi viene da dire che la Sanremo è una corsa come un’altra, ma so benissimo che non è così. Questa è una corsa che ti cambia la vita non solo la carriera. Mi manca. Sto molto bene e sono favorito lo so. ma è da 5 anni che sono favorito, chissà che sia la volta buona». I RIVALI Gli avversari? «I soliti nomi che tutti conoscono», dice lo svizzero. «Tanti, più di quelli che si pensa. Poi negli ultimi anni si parlava di certi corridori e alla fine hanno vinto altri», ribatte lo slovacco. Il punto chiave? Fabian: «Ogni metro di
lo sai? E PETACCHI, RE NEL 2005, OGGI CORRE A PANAMA: 9000 KM DI DISTANZA ● Gli sarebbe piaciuto disputare la MilanoSanremo: la corsa della vita, che vinse nel 2005 in Via Roma. Invece Alessandro Petacchi, 41 anni, ha dovuto cambiare programma perché la Southeast non ha ricevuto l’invito per la Classicissima. E oggi lo spezzino corre una Gran Fondo a... Panama, 9000 chilometri da Sanremo.
MARK CAVENDISH VINCITORE NEL 2009
«LA SANREMO È LA CORSA PIÙ DIFFICILE DA VINCERE PER ME. PERÒ QUALCOSA PROVO A INVENTARE» VINCENZO NIBALI TERZO NEL 2012
LEGGI IL COMMENTO di Pier Bergonzi nella pagina delle Opinioni
Tubolari, che calcoli per la pressione Se piove maglie speciali e guanti da sub a quasi 38,5 di media. Fondriest e Jalabert l’anno successivo impiegarono 32” in più. A proposito di tempi: il record sulla Cipressa (5,65 km al 4,1%) è di Francesco Casagrande che nel 2001 impiegò 9’36” migliorando di 1” il tempo di Pantani ‘99. Nibali l’anno scorso ci mise 9’50”, mentre due anni fa, con la neve, il tempo dei migliori fu di 10’50”. Sul Poggio, Nibali 6’02” nel 2014, 6’30” i migliori nel 2013. LE BICI Vincenzo Nibali sarà in gara con la bici tradizionale con guarnitura da 53 e 39 denti, pacco pignoni 11-25. Stessa soluzione adottata dai favoriti della corsa: Sagan (il suo compagno Bennati invece userà corone da 54 e 42 denti), Cancellara, Cavendish, Kwiatkowski e Valverde. Kristoff, invece, punta sul 52-42. Per tutti ruote in carbonio a profilo alto, dai 44 ai 60 millimetri. Tra i tubolari la fanno da padrone quelli a 23
asciutto dovrebbe essere di 7 davanti e 7,5 dietro. Con il bagnato si scende a 6,5-7.
La Sanremo 2013 è stata divisa in due per neve BETTINI
millimetri di sezione, anche se le tre squadre equipaggiate Specialized montano il 24. Ben Swift, velocista inglese di Sky, ha quelli da 25. Il punto, considerando poi la decisiva discesa del Poggio, è trovare la pressione di gonfiaggio giusta anche tenendo conto della perdita di pressione dopo 7 ore di gara. Pressione che in caso di
ACCESSORI Tra gli accessori, Sky valuterà all’ultimo momento se usare il più classico casco Protone o l’Infinity che, con la calotta che si chiude, diventa più aerodinamico e ripara maggiormente dalla pioggia. Alta l’attenzione per i guanti impermeabili con una grande richiesta da parte dei corridori per quelli alti in neoprene. Non è da escludere che qualcuno usi quelli in gomma da lavapiatti (come Quintana al Giro 2014). In caso di bel tempo, la Tinkoff di Sagan userà uno speciale body Sportful. Viceversa, indispensabile la maglia impermeabile che, per comfort e aerodinamica, ha sostituito la mantellina. Quella nera conosciuta come Gabba o Fiandre. c. ghis. © RIPRODUZIONE RISERVATA
30
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
EXPOBICI PADOVA, da sempre manifestazione leader nel mondo della bici, ingrana la marcia dell’innovazione con un progetto di sviluppo triennale che ridefinisce il concetto di fiera, non più solo sinonimo di stand: uscire dai padiglioni della Fiera – e dai confini nazionali - per pedalare a fianco delle aziende e di un pubblico ancor più vasto di visitatori durante tutto l’anno a 360 gradi… questa è la nostra promessa!
All’interno dei padiglioni rinnovati di PadovaFiere, Active, Style e Green: ad ExpoBici le tre anime della bici saranno coprotagoniste. In Fiera l’eccellenza del mondo dello sport e lo stile, che fa delle bici degli oggetti “di tendenza” e del ciclismo un fenomeno di costume, si incontreranno con un’esposizione dei modelli più esclusivi e un Premio Speciale per la migliore applicazione dello stile, assegnato da una Giuria di designer, stilisti e sportivi. E per toccare con mano le “prestazioni” delle migliori e-bike, la nuova area test Green Air.
Test Your Passion: sui Colli Euganei, scenario ideale per il ciclismo e in generale per il turismo Slow con tappe culturali ed enogastronomiche, ma non solo, tre percorsi diversi suddivisi in due giornate di test per tutte le declinazioni della bicicletta da strada e fuoristrada, e un evento speciale nello scenario onirico di una cava dismessa, perché ciascuno, secondo il ritmo dei propri pedali, possa “sperimentare” la meraviglia delle due ruote. Inoltre, per valorizzare le potenzialità delle bici elettriche, “in pista” una gara di e-bike.
Un Fuorisalone come non l’avete mai visto: un grande evento cittadino durante la tre giorni di ExpoBici, con spettacoli di Freestyle, Salto e Trialbiking, e l’allestimento nel cuore della città di 50 vetrine dedicate alle aziende presenti in Fiera e ai loro prodotti di punta, con il coinvolgimento di negozi di tendenza e temporary store.
ExpoBici allarga i suoi orizzonti e – in vista del 2016 - pedala fino in Qatar. Non solo: a partire da quest’anno aderire ad ExpoBici significa accedere a condizioni speciali al circuito di eventi di GL Events - socio di maggioranza di PadovaFiere che opera in 19 Paesi e gestisce direttamente 40 siti fieristici e congressuali nel mondo - per approcciare in modo nuovo alcuni fra i più interessanti mercati emergenti.
Ciclismo R Oggi la Classicissima numero 106
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
I LUOGHI DELLO SPORT
31
CONTENUTO PREMIUM
LA STORIA Dal 1907 al 1948, l’arrivo era in corso Cavallotti. Nel 1949 ecco via Roma, e con Coppi inizia il mito. Dal 1986 al 1993 la Sanremo torna in corso Cavallotti; dal 1994 al 2007 via Roma, e dal 2008 al 2014 lungomare Calvino. Oggi ancora via Roma: per la 52a volta MARCO PASTONESI
Corso Raimondo
INVIATO A SANREMO (IMPERIA)
S
i chiamano «via Roma» perché tutte partono e portano a Roma, perché tutte vanno e vengono da Roma. Ma c’è una «via Roma» che un giorno all’anno sfugge alla regola, fa di testa sua, va in senso contrario. E porta a Sanremo. SAMBODROMO È il chilometro 668, da Roma, dell’antica via consolare Aurelia, la strada statale numero 1. Un chilometro cittadino, ma che sa sempre di mare, che sa ancora di lavanda, che sa anche di farinata. Macchine, moto, traffico, a doppio senso di circolazione. Però quel giorno all’anno la via Roma di Sanremo si trasforma in un senso unico, in un velodromo rettilineo, in un sambodromo ciclistico, viale del trionfo per chi vince e conquista, viale del tramonto per chi perde e abdica, viale della gloria per chi iscrive comunque nome e cognome nell’ordine d’arrivo, che vale come un libro di storia. La via Roma dei sogni sono i 440 metri che cominciano alla fontana e finiscono all’incrocio con via Mombello, dove sorge il monumento a Trento e Trieste, Prima Guerra Mondiale: «Di qui sempre / fin che ci sia luce divina / all’uomo il sacrificio / splendevano / i tuoi caduti per l’Italia / o Sanremo». Direzione ovest, levante, Francia. Leggerissima salita. Impercettibile a piedi, a 4 all’ora. Decisiva dopo 292,5 km a pedali, a 45 di media. Alle spalle della fontana: palme, papiri, banani. Guardando il traguardo, sulla destra il Caffè Zampillo, sulla sinistra l’Edicola dello Zampillo. «Il chiosco c’è da una ventina d’anni, noi siamo qui da nove — racconta Massimiliano Carretta, che ha fatto la sua Milano-Sanremo professionale con biglietto di solo andata, perché qui è rimasto a lavorare —. Finora, i corridori, ero io che andavo a
NUOVO ARRIVO Via Roma
Sanremo 1949, via Roma Fausto Coppi fa tris. A destra, Beppe Saronni 1983, l’ultimo iridato BETTINI
Via Roma
Fontana VECCHIO ARRIVO Lungomare Italo Cavino
QUEI 440 METRI TRA EROI E LIBRI PER LA 52a VOLTA LA SANREMO ARRIVA IN QUESTO TRATTO DELL’AURELIA. L’ABBIAMO FATTO A PIEDI: MONUMENTI AI CADUTI, LIBRERIE, NOVE NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO... vederli. Stavolta saranno loro a passarmi davanti». MEDAGLIE È già via Roma, ma sembra uno slargo, quasi una piazza: sulla destra i Giardini delle medaglie d’oro sanremesi, Seconda Guerra Mondiale. Il marconista Gino Vesci, morto nel Mediterraneo occidentale; il tenente pilota Mario Ingrellini, morto nel cielo del Mediterraneo; il tenente Willy Pasquali, morto nel Montenegro: il tenente alpino Andrea Gerbolini, morto sul fronte russo; e il capitano artigliere alpino Pio Viale, morto in India. Se sarà volata, i cinque vedranno impostare o preparare l’ultimo attacco. Se sarà contropiede, coglieranno le speranze del fuggitivo e l’ansia dei cacciatori. Sulla sinistra, l’edificio delle Poste e Telecomu-
nicazioni, monumentale nella sua architettura del Ventennio. Da lì in poi, la via Roma è una gigantesca pista da bob, protetta eppure assediata da una banca, un emporio, un albergo, nove negozi di abbigliamento di cui due sportivo, un ristorante giapponese e uno cinese, un’oreficeria-orologeria, una gelateria, due profumerie, due parrucchieri, cinque immobiliari, un ottico, un automotoricambi, tre gioiellerie, un punto di sigarette elettroniche, un altro di prodotti naturali e biologici, un tabacchi, un calzature, un cioccolataio, un self service alimentare, quattro bar. Due le cartolerie: «I corridori passavano — raccontano Antonella, Cinzia e Antonio, della Cartoleria Calcagno, qui dal 1940 – ma noi, più che vederli, li sentivamo». Due anche le libre-
rie: «Una vetrina dedicata al ciclismo — spiega Francesco Girondi della Mondadori, qui dal 2003 — perché il ciclismo è la passione di famiglia. Papà Diego per gli scalatori, mia sorella Ginevra per Cunego, io per Pantani, mamma Monica agnostica». Esposti libri su Bartali, Pantani, Armstrong, l’Eroica, il Giro d’Italia e, ovviamente, la Sanremo. «La mia fortuna — aggiunge Francesco — è che i miei genitori abitano in questo edificio, così prima mi godo l’arrivo dal balcone, poi scendo ad aprire la libreria». Intanto, a guardare le vetrine, a scrutare il cielo, ad annusare l’aria, anche i genitori di Daniele Bennati. SEGRETI La via Roma continua ad abitare e vivere perfino dopo il traguardo. Sulla destra, all’al-
Corso Cavallotti -1 km
IL FINALE SCATTA IL BETTO di PAOLO BETTINI
SE SEGUI IL MANUALE HAI GIÀ PERSO
N
tezza del civico 59, una targa in marmo, voluta dall’Amministrazione comunale, immortala «1907-2007 corsa ciclistica Milano-Sanremo in ricordo dei concittadini che la idearono M.Ameglio, G.B.Rubino e S.Sghirla». Sulla sinistra, gli alberghi che custodivano i segreti delle vittorie e i rimpianti delle sconfitte. Quella volta che il commendatore Giovanni Borghi, Ignis, lanciò una chiave a Miguel Poblet che, dopo la doccia, in strada trovò una Lancia cabriolet, infilò la chiave, la porta si aprì, era il premio per la sua vittoria. E quella volta che a lanciare la chiave fu Giorgio Perfetti, Brooklyn, a raccoglierla Roger De Vlaeminck, e a essere parcheggiata una Ferrari. Fiammante.
on c’è un’altra volata, come quella in via Roma, in nessun’altra corsa del mondo. Se segui il manuale del perfetto velocista hai già perso. Via Roma comincia alla fontana, e qui c’è il cambio di pendenza. La strada inizia a salire al 2%, e si sente. Non è una volata dove metti l’11 come rapporto, arrivi da 293 km, devi essere proprio lanciatissimo per usarlo, altrimenti ti pianti. Ti devi isolare in volata, guardare l’arrivo lì in fondo, fare di tutto per non farti chiudere e basta. Il vialone è largo, non ci sono i «treni» delle squadre. Questa volata la vinci se hai in testa la possibilità di perderla. E se sei lucido vedi tutto, capisci tutto. L’istinto e la lucidità mentale ti fanno vincere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
32
Rugby R Sei Nazioni
ITALIA
20
GALLES
61
MARCATORI: p.t. 1’ c.p. Haimona, 8’ c.p. Halfpenny, 11’ c.p. Orquera, 13’ c.p. Halfpenny, 19’ m. Roberts, 24’ m. Venditti tr. Orquera, 41’ c.p. Biggar; s.t. 7’ m. L. Williams tr. Biggar, 10’, 15’ e 20’ m. North tr. Biggar, 27’ m. Webb, 29’ m. Warburton tr. Biggar, 33’ m. S. Williams tr. Biggar, 80’ m. Sarto tr. Orquera. ITALIA: McLean; Sarto, Morisi (34’ s.t. Bacchin), Masi, Venditti; Haimona (5’ p.t. Orquera), Gori (34’ s.t. Palazzani); Vunisa (30’ s.t. Barbieri), Ma. Bergamasco, Minto; Furno, Biagi (11’ s.t. Geldenhuys); Castrogiovanni (11’ s.t. Chistolini), Ghiraldini (11’ s.t. Manici), Rizzo (11’ s.t. Al. De Marchi). All. Brunel. GALLES: Halfpenny (34’ p.t. S. Williams); North, J. Davies, Roberts, L. Williams (31’ s.t. Priestland); Biggar, Webb (31’ s.t. G. Davies); Faletau, Warburton, Lydiate (16’ s.t. Tipuric); A.W. Jones, Charteris (34’ s.t. Ball); Jarvis (34’ s.t. Andrews), Baldwin (16’ s.t. Owens), Evans (13’ s.t. Gill). All. Gatland. ARBITRO: Pollock (N. Zelanda). NOTE: p.t. 13-14, spett. 65.000 circa. Gialli: 13’ s.t. Masi, 25’ s.t. Geldenhuys. Calci: Haimona 1 su 1 (3 p.), Orquera 3 su 3 (7 p.); Halfpenny 2 su 3 (6 p.), Biggar 7 su 8 (15 p.). Penalità concesse: Italia 18, Galles 8. Mischie: Italia 7 (perse 0), Galles 6 (perse 0). Touche: Ita 9 (perse 3), Gal 15 (perse 0). Possesso: Ita 43%, Gal 57%. Territorio: Ital 37%, Gal 63%. Uomo del match: A.W. Jones. PRIMO TEMPO 1’ Sul calcio d’invio ostruzione gallese, Haimona a segno: 3-0 5’ Haimona a terra su placcaggio. Esce per frattura radio del braccio destro. Dentro Orquera 7’ Fuorigioco, Halfpenny 3-3 11’ Fallo Galles in touche. Orquera 6-3 12’ Velo azzurro dopo calcio di rinvio. Halfpenny 6-6 19’ Assist al piede di Jonathan Davies per Roberts, in meta. Halfpenny non trasforma 6-11 23’ Italia conquista calcio in mischia. Touche, la maul avanza, Venditti sfonda. Orquera tr. 13-11 31’ Bergamasco salva con un gran placcaggio su North. 32’ Halfpenny ferma Vunisa ma prende una ginocchiata: si rialza ma ricade a terra suonato. Esce. 35’ Con Rizzo, Ghiraldini e Castro la mischia azzurra domina: terzo calcio conquistato in chiusa 41’ Dopo due calci giocati in touche, Biggar va per i pali: 13-14 SECONDO TEMPO 7’ Webb gioca veloce un calcio per L. Williams. Meta, Biggar tr. 13-21 10’ Webb recupera calcio, volata e meta North. Biggar tr. 13-28 12’ Brunel cambia la prima linea, compreso il capitano Ghiraldini. Alla prima mischia Italia punita. 13’ Giallo a Masi. 15’ Touche italiana rubata. North fugge a Masi. Biggar tr. 13-35 20’ North sfonda rompendo tre placcaggi. Biggar converte velocemente. Frustrante 13-42 25’ Altro fallo, Geldenhuys giallo. 27’ Da maul Webb sfonda in chiusa. Biggar non tr, 13-47 29’ Un massacro: gran meta di Warburton. Biggar tr., 13-54 33’ Italia perde palla a 10 metri dalla meta, contrattacco Galles. Scott Williams schiaccia, tutto troppo facile. Biggar tr. 13-61 40’ Cavalcata di Sarto da metà campo. Orquera tr. 20-61
CLASSIFICA Pt G V N P IRLANDA
8
5
4 0
F
S Diff
1 119 56 63
INGHILTERRA 8
5
4 0
1 157 100 57
GALLES
8
5
4 0
1 146 93 53
FRANCIA
4
5
ITALIA SCOZIA
2
5
0 5
2
0 3 103 101 2
1
0 4
62 182 -120
0 0 5
73 128 -55
In caso di arrivo alla pari, conta la differenza punti fatti/subiti nell’arco del Torneo ULTIMA GIORNATA (IERI) ITALIA-GALLES SCOZIA-IRLANDA INGHILTERRA-FRANCIA
Allibiti: Michele Rizzo, l’infortunato Sergio Parisse, Martin Castrogiovanni, Leonardo Ghiraldini e George Biagi assistono al secondo tempo FAMA
20-61 10-40 55-35
IMPRESA DONNE: GALLES K.O. È LA TERZA VITTORIA NEL TORNEO L’Italia femminile chiude con una vittoria il più bel Sei Nazioni della sua storia: dopo le vittorie in Scozia e contro la Francia, ieri al Plebiscito di Padova, davanti a 3500 spettatori, le azzurre hanno battuto il Galles 22-5 (p.t. 10-5). In meta Severin, Barattin e Zangirolami, più due trasformazioni e un calcio di Veronica Schiavon. Beatrice Rigoni è stata eletta donna del match. Nessuna Nazionale azzurra aveva mai conquistato tre vittorie nella stessa edizione del Torneo. Oggi il Torneo femminile si chiude con Scozia-Irlanda.
Disfatta: l’Italia s’è persa «Ci serve uno psicologo» 1Primo tempo di coraggio, poi il Galles dilaga con 7 mete in 26 minuti
Brunel: «Umiliati». Castro: «Vergogna». Ghiraldini: «Crescere di testa»
Simone Battaggia ROMA
F
inisce come l’anno scorso, dopo l’11-52 dall’Inghilterra. La gente che sfolla dall’Olimpico serena, i bambini con il loro palloncino ovale che slalomeggiano tra le gambe dei genitori. Massì, va bene così. Hai perso 20-61 contro il Galles, hai preso sette mete in 26 minuti, 182 punti in cinque partite — solo nelle prime tre edizioni del Torneo andò peggio — e presto nel ranking mondiale sarai 15esimo, dietro anche alla Georgia, ma c’è il sole, l’aria di Roma è dolce, ci sono i bambini. Come fai a non sorridere? «Anche a me piace vincere — confida il presidente federale, Alfredo Gavazzi —. Eppure mi ha fatto molto più arrabbiare la sconfitta contro la Francia, rispetto a questa». E comunque abbiamo chiuso il Torneo quinti
e non sesti, e una posizione migliore in classifica 700.000 euro, e lo stadio era pieno, e la gente cantava, la banda suonava. Massì, va bene così. LA DERIVA Chiedetelo a Leonardo Ghiraldini, se va bene così. Il capitano che in conferenza stampa siede a fianco di Jacques Brunel, e che trattiene a stento un sorriso quando al c.t. viene chiesto perché, al 10’ della ripresa, abbia sostituito una prima linea fino ad allora dominante. «Dopo due mete subite c’era bisogno di gente che portasse freschezza», sintetizza il tecnico. «Sì, gli ho chiesto il perché di quella sostituzione - confida poi il tallonatore —. Da capitano dovevo farlo. Stavo bene, sarebbe stato grave se al 50’ avessi già finito le energie». Certo, è un dettaglio. L’Italia avrebbe comunque perso, ieri. Ma forse, ancorata a una delle sue poche certezze, non sareb-
47
● I punti subiti nella ripresa. Eguagliano quelli presi, sempre nel 2° tempo, dall’Inghilterra nel 2001 (80-23), record negativo per gli azzurri nel Sei Nazioni
61
● Mai l’Italia aveva preso 61 punti in casa nel Torneo. Nei match interni, andò peggio solo nel 1995 con gli All Blacks (6-70) e nel 1997 col Sudafrica (31-62)
be andata alla deriva in un modo desolante, poco degno di una partita del Sei Nazioni. E invece la mischia è crollata, la touche è esplosa, la difesa che nel primo tempo aveva retto si è squagliata, fino a concedere mete in prima fase, contrattacchi vincenti da pali a pali, tre mete in dieci minuti a North. Quaranta minuti da protagonisti — Orquera, Mauro Bergamasco, Venditti tra i più ispirati — e quaranta minuti semplicemente fuori dal campo. RISPOSTE Sul perché sia successo, sul perché — exploit in Scozia a parte — questa squadra non sia riuscita mai a stare in campo per più di un tempo, crollando di testa alla prima difficoltà, Brunel per ora non ha risposte. «Dobbiamo capire come abbiamo potuto giocare una ripresa così. Non credo che avrei potuto fare di più, nella preparazione del match. Anch’io ho
perso con la squadra. Anche per me è stata un’umiliazione». Brunel non si dimette, farlo prima del Mondiale non avrebbe senso. E l’esonero non fa parte del modo di pensare di Gavazzi. «Io gli allenatori sono abituato a sostenerli», dice. Eppure qualcosa dovrà cambiare. Ghiraldini non ha ricette, ma qualche risposta sì. «Perdere così è inaccettabile. Peccato, perché quando prendiamo fiducia siamo una bella squadra. Bisogna alzare il livello mentale, a iniziare da chi gioca in Italia, a Treviso e nelle Zebre. Non si può pensare di preparare il Sei Nazioni in ritiro. Il lavoro inizia prima. C’è una responsabilità personale che tutti dobbiamo prenderci». «Mi vergogno — dice Martin Castrogiovanni a Onrugby—, facciamo un errore e poi non sappiamo rientrare in partita. È successo per tutto il Sei Nazioni, ci serve uno psicologo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
fULTIMA VOLTA A ROMA
MAURO BERGAMASCO
Il commiato: «C'è un futuro Ma si vince tutti insieme»
CLIO CUP ITALIA 2015 SU 7 ROUND, IL VIA DA IMOLA
1Chiude la carriera nel Torneo da capitano:
«Non abbiamo mollato, ma la foga va gestita» Capitan Paul O’Connell, 35 anni, festeggia col trofeo del Sei Nazioni REUTERS
Nicola Melillo ROMA
È
il primo a passare in mixed zone. Come quasi sempre, in questi 16 anni di Sei Nazioni. Mauro Bergamasco ha chiuso così la sua avventura nel Torneo. Non in azzurro. «Almeno spero: mi restano 5 partite da giocare con le Zebre, poi se mi chiamano per la coppa del Mondo ok, altrimenti questa è stata la mia ultima maglia azzurra». È un giorno da ricordare, questo 21 marzo 2015. Perché nel pomeriggio nerissimo dell'Italia del rugby, c'è anche il commiato di una bandiera che saluta. EMOZIONI Mauro parla a voce bassa e sì, dice non è emozionato, ma poi in un attimo capisci che non è così: «Dispiace perdere così. La squadra non ha mollato mai. Mentalmente però bisogna lavorare. Perché la foga di raggiungere un obiettivo quando si va sotto deve tramutarsi in una prestazione di livello di squadra. Non di singoli. Però, voglio dire che questo gruppo ha un mix di qualità, talento e personalità con un grande futuro. Manca poco, bisogna colmare quel gap. In tanti gruppi in cui ho giocato questo è figlio del suo tempo per tecnica e organizzazione. In ogni caso un gran bel gruppo». CAPITANO L'ultima al Sei Nazioni, nel 102° cap, per l'unico superstite degli uomini di tutte le nazionali in campo nella prima edizione, quella del 2000, è stata anche la prima col grado di capitano. Mauro abbozza un sorriso: «Quando è uscito Ghiraldini e ha detto all'arbitro che il numero 7 era il nuovo capitano sono rimasto sorpreso. Poi ho ringraziato Leo, un grande amico. Un gesto che ho apprezzato. Che volete che dica...». Uno come Mauro, sempre mol-
to loquace, stavolta usa frasi brevi, secche. Fa strano, per il primo vero rugbista - assieme al fratello Mirco e a Lo Cicero - a diventare un personaggio mediatico. Uno che oltre che sul campo, il movimento l'ha aiutato pure fuori. LA PARTITA Il match di Mauro, il suo ultimo del Torneo, è stato da applausi: per 40' ha placcato anche le mosche, è stato onnipresente, ha cercato di tappare la falle quando possibile, poi...: «Faccio fatica a guardare alla mia partita. S'è perso troppo male. Alla fine ho radunato i compagni in circolo e ci siamo parlati, ci siamo detti quel che ci dovevamo dire. La mia dedica oggi va alle poche persone che mi sono vicine e quindi sanno che penso a loro». Lo chiamano per andare a festeggiare coi tifosi. «No, oggi non è giorno per festeggiare, dai». E via così. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Mauro Bergamasco, 35 anni FAMA
ATLETICA MARCIA IN SLOVACCHIA
Giorgi record Super 20 km in 1h26’46”
Eleonora Giorgi, 25 anni COLOMBO
● (si.g.) A Dudince (Slk), nella 4 tappa del Challenge Iaaf di marcia, vittoria col record italiano di Eleonora Giorgi nella 20 km in 1h26’46”, 19” meno del proprio precedente primato (Taicang, Cina; 3/5/14). I passaggi: 21’31” (5° km), 43’16” (10°), 1h05’11” (15°). Terzi posti per Marco De Luca e Antonella Palmisano, pb di Matteo Giupponi nella 50 km dove Matej Toth ha chiuso in 3h34’38”, terzo tempo mondiale all-time. Uomini. 20 km: Shange (Saf) 1h22’44”; Chocho (Ecu) 1h23’20”; De Luca 1h23’43”. 50 km: Toth 3h34’38”; Augustyn (Pol) 3h43’55”; Nowak (Pol) 3h44’53”; Heffernan (Irl) 3h48’44”; 8. Giupponi 3h49’52”; 20. Dessi 4h05’44”; 23. D Bari 4h17’42”. Donne. 20 km: Giorgi 1h26’46”; Olyanovska (Ucr) 1h28’18”; Palmisano 1h28’40”. a
Il Torneo è dell’Irlanda Inghilterra beffata Andrea Buongiovanni
C
osa c’è di più bello ed intenso del Sei Nazioni? Una giornata così resterà negli annali. L’intero Torneo, fatto di 15 partite, deciso all’ultima azione dell’ultimo match. Se l’Inghilterra, a Twickenham contro la Francia, avesse realizzato (e trasformato) quella meta che negli ultimi 5’ ha due volte sfiorato, ora festeggerebbe il titolo. Invece, a celebrare, è l’Irlanda che lo vince per la seconda volta consecutiva come, in solitaria, non le accadeva da 66 anni, dal 1949 (il successo del 1983 fu ex aequo con la Francia). Questione di differenza punti, la prima discriminante in caso di arrivo alla pari. ALTALENA Ci ha creduto il Galles, che a Roma, nel primo pomeriggio, ha spinto sull’acceleratore fino all’ultimo e che però, già dopo Scozia-Irlanda, per una questione di 10 punti, è rimasto fuori dalla corsa. Due ore più tardi ci hanno creduto i Verdi di Joe Schmidt, che a Murrayfield non erano mai passati con uno scarto così ampio (30 punti). In serata ci ha creduto (eccome!) il XV del-
la Rosa che, per portarsi a casa il Sei Nazioni, visti i risultati di giornata, avrebbe dovuto imporsi sui Galletti con uno scarto di 26 punti. Non è andata oltre i 20 (55-35). E non è bastato. I PIÙ FORTI Così, esattamente come dodici mesi in analoghe circostanze (grazie a un margine favorevole di 10 punti, sempre sull’Inghilterra) sorride largo l’Irlanda. Non a caso la squadra più forte d’Europa, terza nel ranking mondiale. Non a caso, al via, indicata dai più quale favorita (nonostante il ritiro di Brian O’Driscoll). Con tanti ringraziamenti a Paul O’Connell, a 35 anni il più anziano capitano della Nazionale, che ieri è tornato in meta in un test dopo nove anni. A Jamie Heaslip che, a 5’ dal termine, ha salvato una meta già fatta di Stuart Hogg. A a mister Jonny Sexton, autore di 18 punti al piede. Il bilancio? Quattro vittorie e una solo sconfitta, quella di Cardiff della scorsa settimana (23-16),come l’anno scorso anche se in questo, di anno, il calendario proponeva tre match in trasferta. Prove di Coppa del Mondo: l’Irlanda mai ha raggiunto le semifinali. Passando anche dal match contro l’Italia del 4 ottobre all’Olimpico di Londra, sarà l’obiettivo minimo dichiarato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MARATONA DI ROMA
WORLD CHALLENGE IAAF
E’ Kenya-Etiopia Fari su Pertile e la Toniolo
Rudisha fatica A Melbourne vince in 1’44”94
● (g.l.g.) Roma apre il ciclo delle grandi maratone internazionali con l’edizione numero 21 e la tradizionale sfida africana. Il keniano Komen e l’etiope Etana, con personali da 2h07’, sono i più accreditati. Alle loro spalle un largo gruppo nel quale trova spazio anche Ruggero Pertile. Esordio di Jamel Chatbi e test di 25-30 km per Andrea Lalli e Ahmed El Mazoury. Tra le donne favorite la russa Mayorova (2h23’52” di personale) e l’ucraina Burkovska (2h27’07”). Tra le migliori Deborah Toniolo. In tv: diretta RaiSport 2, ore 8.35. ● FARAH (d.m.) Oggi Mo Farah corre la veloce mezza di Lisbona.
● (si.g.) Progresso stagionale (1’44”94), ma vittoria un po’ sofferta per David Rudisha nel World Challenge Iaaf di Melbourne (Aus) su Riseley (1’45”29) in rimonta. Record oceanico nel peso del neozelandese Tom Walsh (21.37). Uomini. 200 (0.3): Edward (Pan) 20”65. 5000: Robinson 13’32”54. Donne. 3000 sp: Heiner 9’31”03; Masai (Ken) 9’38”17. 100 hs (+0.3): Pearson 12”93. Asta: Boyd 4.50. Giavellotto: Viljoen (Saf) 66.62; Mickle 66.57; Li Huihui (Cina) 64.59. ● GAY E TAMGHO Tyson Gay cambia coach: va dal guru John Smith. Ritorno di Teddy Tamgho: 16.78 indoor a Euabonne.
11 e 12 aprile: tenete a mente questa data, perché segnerà il via di una nuova ed avvincente sfida. A Imola entra nel vivo la stagione 2015 della Clio Cup Italia, che per il secondo anno vedrà protagoniste le veloci berline RS 1.6 turbo. Salgono a sette gli appuntamenti del calendario; 14 gare (350 minuti di “pure racing”) ed un montepremi del valore complessivo di oltre 100 mila euro, a cui va anche aggiunto il test-premio destinato al vincitore del campionato e al migliore rookie, al volante della RS01 Trophy, vettura protagonista del nuovo monomarca di Renault Sport Technologies. Ma tornando al calendario della Clio Cup Italia, riflettori puntati sui circuiti nazionali, con una trasferta all’estero. Dopo Imola, la serie tricolore approderà a Varano (26 aprile) e a seguire sul circuito austriaco del Red Bull Ring (24 maggio), sulle piste di Monza (5 luglio), Misano (19 luglio), Mugello (6 settembre) e per concludere ad Adria (25 ottobre), dove si disputerà anche una gara in notturna.
TANTE CONFERME E ALCUNE “NEW ENTRY”: PROTAGONISTI I TEAM
Un palcoscenico esclusivo: è quello della Clio Cup Italia, che si annuncia ancora una volta come il campionato di riferimento per alcune squadre di livello internazionale. È il caso del team Rangoni Corse, che dopo avere vinto il titolo la scorsa stagione con lo spagnolo Oscar Nogues, andando a segno anche nella serie europea, è intenzionato a riconfermarsi al “top”. La squadra emiliana si presenterà al via con diverse vetture, rinnovando una tradizione che ormai da tanti anni la vede protagonista nei monomarca Renault. Ed è guanto di sfida con la Composit Motorsport dei fratelli Ansaloni, che ha già annunciato i nomi di Franco Fumi, Luciano Gioia, Giuliano Lolli e Daniele Pasquali (a breve verrà definito anche il quinto pilota), con i quali punterà a riconquistare lo scettro che aveva fatto suo nel biennio precedente. Due punte per la Melatini Racing, una realtà consolidata nel panorama del monomarca targato Fast Lane Promotion, che guarda con interesse ai giovani: uno di questi è Alfredo De Matteo, 20 anni, al suo debutto con la compagine di Potenza Picena. Dopo avere fatto il proprio ingresso nella serie nel 2014, centrando subito il secondo posto nella classifica, la Essecorse porterà in pista tre RS 1.6 turbo. Tre punte anche per MC Motortecnica, che ha già annunciato due dei suoi piloti: Massimiliano Danetti e il nuovo arrivo Paolo Gnemmi. Atteso infine il debutto del giovane svizzero Christjohannes Schreiber, al via con il team gestito assieme al fratello Peter-Conradin.
www.renaultsportitalia.it
a cura di RCS MediaGroup Communication Solutions
33
34
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Basket R L’anticipo di Serie A
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
A Reggio basta un filo di gas Bologna non vede il canestro
1Derby alla Grissin Bon, spinta dai lituani. La Virtus chiude col 33% al tiro
Menetti: «Ero sicuro di vincere», Valli: «Ho visto poca qualità nei passaggi» aspetta qualche lettura di Gaddy in regìa che non arriva mai, fa peggio di Hazell che tira alla luna (1/10 da tre). Insomma, è una gara tra squadre che scavano sotto il minimo sindacale. Nel secondo quarto la Grissin prova a mordere con la difesa spingendo, sulle palle perse della Virtus, un 31-22 che con queste cadenze sembra un vantaggio importante, Bologna reagisce con Ray, l’unico a salire in doppia cifra (10) all’intervallo. Valli prova a scuotere i suoi con la zona ma avrebbe bisogno di una seconda punta offensiva, due triple di White ricuciono lo strappo. E’ già qualcosa in attesa della ripresa.
REGGIO EMILIA66 BOLOGNA
56
(15-14, 33-27; 52-42) GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Mussini 2 (1/1, 0/3), Kaukenas 14 (5/8, 1/2), Diener 9 (3/3, 0/6), Polonara 12 (5/7, 0/3), Pechacek 4 (2/2); Lavrinovic 10 (3/7, 1/2), Della Valle 3 (1/4, 0/1), Pini 4 (1/6), Cinciarini 8 (1/6, 1/1), Strautins (0/1). All.: Menetti. GRANAROLO BOLOGNA: Gaddy (0/2, 0/2), Hazell 9 (3/5, 1/10), Fontecchio 2 (1/2, 0/3), White 16 (4/10, 2/3), Reddic 4 (1/4); Imbrò 3 (0/2), Ray 18 (5/11), Mazzola 4 (2/2, 0/1), Cuccarolo, Benetti (0/1 da 3), Vercellino. All.: Valli. ARBITRI: Mattioli, Sardella, Attard. NOTE - T.l: RE 13/22, Bol 15/18. Rim: RE 40 (Diener 9), Bol 40 (White 8). Ass: RE 21 (Diener, Cinciarini 6), Bol 7 (Ray 2). Progr.: 5’ 10-8, 15’ 21-19, 25’ 41-31, 35’ 5646. F. tecn: Valli 15’57” (21-19). Spett. 3.500.
Andrea Tosi INVIATO A REGGIO EMILIA
I
l derby della via Emilia consolida il primato regionale di Reggio, mentre Bologna deve ancora aspettare e crescere prima di riprendersi lo scettro che le ha sottratto nel tempo il club del presidente Landi anche se i problemi non mancano per coach Menetti che deve di nuovo affrontare l’emergenza infortunati con Cervi e Silins fuori mentre Cinciarini è in precarie condizioni e deve cominciare dalla panchina. Il ds Frosini sta cercando un lungo rimbalzista per finire la stagione, la caccia è appena iniziata e il mercato non offre molto. Invece Bologna affonda tirando col 33% globale e col 15% da trepunti. Disastroso il trio Gaddy-Fontecchio-Imbrò che si annulla fatturando la pochezza di 5 punti,
non fa molto meglio la squadra di casa, ma il 40% complessivo con tre uomini in doppia cifra bastano per allungare le mani sulla decima vittoria casalinga di fila. Polonara regge contro i balzi di White, mentre Lavrinovic dà segnali di crescita dentro un sistema ancora incompleto. CRISI Al via Bologna cambia Hazell con Ray dopo 16” (il tavolo sbaglia a redigere il quintetto) mentre Reggio presenta l’ex virtussino Pechacek per fare l’asse col play Mussini. Subito si capisce che sarà una partita povera, non certo con l’at-
mosfera di due squadre che vogliono prepararsi per i playoff. Infatti i giocatori in campo, salvo qualche eccezione, spregiano i fondamentali con palle perse e tiri fuori ritmo. Tutti giocano ad ammaccare il canestro, Bologna non capisce l’occasione che le passa davanti contro un avversario ferito e anche in crisi di risultati. Ray e Diener almeno si fronteggiano in un duello vero, mentre i giovani di entrambe le sponde sono inutili comparse. Reggio attiva un po’ alla volta Lavrinovic e dà spazio al 17enne lettone Strautins. Invece Bologna
Darjus Lavrinovic, 35 anni, contro Okaro White (22). Per il Lituano di Reggio 10 punti, 4 rimbalzi e 2 assist CIAMILLO CASTORIA
SALUTE Ma al ritorno in campo dopo la pausa la musica non cambia. Reggio prova la prima fuga con un 8-0, la tripla di Kaukenas vale il +10 poi la partita galleggia tra gli errori. Bologna rientra a -6 ma poi nel quarto periodo Cinciarini tira fuori dal suo piccolo cilindro il colpo del 61-48 che chiude i giochi. «Non avevo dubbi che avremmo vinto questa partita — recita coach Menetti — perchè tutte le volte che siamo stati in difficoltà in questa stagione abbiamo sempre risposto alla grande. Ho letto di problemi di spogliatoio, nulla di vero. La mia squadra c’è e ci sarà fino in fondo anche se dobbiamo fronteggiare i problemi degli infortuni. Cinciarini deve fermarsi, il nostro obiettivo è ritrovare la salute entro un mese e arrivare bene nei playoff». Dall’altra parte il collega Valli prova a vedere il bicchiere mezzo pieno della sconfitta: «Non abbiamo avuto la qualità nei passaggi per battere una difesa fisica ed esperta come quella di Reggio — analizza l’allenatore virtussino —. In settimana non siamo riusciti ad allenarci bene, però dietro abbiamo tenuto e nel complesso la mia squadra ha fatto una buona prova». © RIPRODUZIONE RISERVATA
35
LA 23a GIORNATA Avellino, Green atto terzo Roma con la novità Curry Cantù: Sacripanti fa 500 in A Oggi l’8a giornata di ritorno, ore 18.15 BRINDISI-CANTÙ Arbitri: Martolini, Rossi, Ranaudo. (g.m.-p.t.) Brindisi al completo. Acqua Vitasnella in Puglia senza Damian Hollis: il giocatore ha deluso, il club vorrebbe transare il contratto e quindi non è stato nemmeno aggregato per la trasferta. Contro Brindisi, traguardo importante per Pino Sacripanti: il coach canturino arriva a 500 partite in Serie A (261 vittorie). ROMA-PISTOIA Arbitri: Chiari, Biggi, Aronne. (a.pit.-f.l.) Roma al completo con l’esordio del neo arrivato Curry e Dalmonte che è quindi alle prese col turnover: il candidato a restare in tribuna dovrebbe essere Morgan. Emergenza per la Tesi Group: Daniele Cinciarini deve star fermo 20 giorni a causa di uno stiramento di primo grado al polpaccio, ancora non è pronta l’ala americana Milbourne (dolore ad un piede). TRENTO-AVELLINO Arbitri: Begnis, Baldini, Morelli. (c.t.-l.z.) Trento al completo. Nella Sidigas debutto stagionale per Marques Green che ritrova la sua vecchia canotta numero 4. Al suo posto Vitucci dovrebbe rinunciare a Cadougan alle prese con un fastidio al polso. VARESE-CREMONA Arbitri: Sahin, Seghetti, Caiazza. (a.f.-a.r.) Varese col dubbio Diawara (problema muscolare alla coscia). Cremona, al completo, recupera Vitali, Mian ed Hayes colpiti lo scorso fine settimana da una forma virale. SASSARI-CAPO D’ORLANDO Arbitri: Taurino, Bettini, Borgioni. (g.d.-s.p.) Sosa è sempre out per una frattura al polso (tre settimane di stop, un paio almeno per rivalutarlo), Chessa ha invece ripreso ad allenarsi ed è disponibile. Il capitano Matteo Soragna unico assente nell’Upea, recuperati Nicevic e Pecile. CASERTA-VENEZIA (ore 20.30, Rai Sport 1) Arbitri: Mazzoni, Bartoli, Paglialunga. (l.b.-m.c.) Pasta Reggia con i dubbi Domercant e Vitali (problemi muscolari): si deciderà solo all’ultimo. Umana al completo: fiducia ancora a Nelson nella rotazione degli stranieri con Radic in tribuna. Il presidente Brugnaro ha presentato ieri mattina la sua candidatura a sindaco di Venezia. PESARO-MILANO (domani, ore 20, Rai Sport 1) CLASSIFICA Milano* 38; Venezia 34; Sassari, Reggio Emilia 32**; Trento, Brindisi 24; Bologna (-2)** 22; Cremona, Pistoia, Cantù* 20; Avellino, Roma, Capo d’Orlando 16; Varese, Pesaro 14; Caserta (-1) 7. * una gara in meno; ** una in più. A-2 GOLD La 26a giornata, ore 18: Torino-Agrigento; Mantova-Barcellona PdG; Jesi-Verona; Napoli-Trapani; Casalpusterlengo-Trieste; Biella-Casale Monferrato. Classifica: Verona 36 (18 vinte-4 perse); Brescia 34 (175); Casale, Torino 26 (13-9); Ferentino, Biella 24 (12-10); Agrigento 22 (11-10); Trieste 22 (11-11); Mantova 18 (9-13); Casalpusterlengo, Barcellona PdG, Trapani 16 (8-13); Napoli 12 (6-15); Jesi 10 (5-16). DONNE La 24a giornata, ore 18: Battipaglia-Cagliari; Vigarano-San Martino di Lupari; Schio-Umbertide; Lucca-Napoli; Parma-Orvieto; Ragusa-Venezia. Classifica: Ragusa* 38; Schio 36; San Martino 30; Venezia, Umbertide 28; Napoli 26; Lucca 24; Battipaglia* 16; Vigarano, Cagliari 14; Parma, Orvieto 10; Triestina* 2. * una gara in più. NBA Risultati di venerdì: Orlando-Portland 111-104; Philadelphia-New York 97-81; Brooklyn-Milwaukee 129-127 d3ts; Cleveland-Indiana 95-92; Miami-Denver 108-91; Chicago-Toronto 108-92; Oklahoma City-Atlanta 123-115; Dallas-Memphis 101-112; San Antonio-Boston 101-89; Sacramento-Charlotte 101-91; Golden State-New Orleans 112-96; LA Clippers-Washington 113-99.
NBA
Nash: «Grazie di tutto», si ritira il play perfetto 1Con 10.335 è terzo di sempre della classifica degli assist
19 stagioni tra Suns, Mavs e Lakers: «Il campo mi manca già» Davide Chinellato
«M
i ritiro. Grazie a tutti per l’affetto che mi avete dato in questi anni». Steve Nash se ne va in punta dei piedi, ma col suo addio l’Nba saluta uno dei più grandi playmaker della storia. Terzo nella classifica di sempre degli assist con 10.335 (uno in più di Mark Jackson, sorpassato nella sua ultima apparizione in regular season l’8 aprile 2014), due volte mvp nel 2005 e nel 2006. Otto volte All Star e un solo rammarico: non aver mai vinto un anello, non essere nemmeno mai arrivato alle Finals. Aveva scelto i Lakers proprio per questo nel 2012, per coronare una carriera che presto lo porterà nella Hall of Fame. Invece in gialloviola ha scritto il capitolo più buio della sua avventura, tormentato da una serie impressionante di infortuni. Il suo 2014-15 è finito prima ancora di cominciare, colpa della schiena che non riusciva più a stare al passo con una delle migliori menti che il basket abbia mai visto. «Questo sport mi manca già — ha scritto nella lettera pubblicata dal sito The Players Tribune con cui ha annunciato la fine della sua carriera lunga 1217 partite -, ma sono anche
contento di poter imparare a fare qualcosa di nuovo. Quando ripenso alla mia carriera, vedo un ragazzino che si innamora del suo pallone. E mi sento ancora così».
titolo mentre noi eravamo lì. Abbiamo avuto sfortuna, e mi chiederò sempre cosa avrei potuto fare di più». Nei suoi secondi 8 anni con i Suns, Nash è per 5 volte il miglior assistman della Nba. Ma ai playoff arriva al massimo in finale di conference. Nel 2012 IL CAPITOLO PIÙ BELLO Phoenix ne aveva fatto la vola a Los Angeles, sponda Lakers. Con lui ci sono 15ª scelta al draft 1996, dopo che il canadese nato a Kobe Bryant, Dwight Howard e Pau Gasol: una paJohannesburg, Sudafrica, aveva passato 4 anni al rata di stelle con cui inseguire il titolo. «Sognavo di college a Santa Clara. Dopo due stapoter far innamorare i tifosi dei gioni finisce a Dallas, dove sboccia Lakers nel mio ultimo capitolo Nba. IL NUMERO in compagnia di un altro che farà Invece alla seconda partita mi sono strada, Dirk Nowitzki. «Volevo solo rotto la gamba sinistra ed è cambiapassare, ma Don Nelson mi disse che to tutto». Il capitolo finale di Nash è dovevo essere dominante. E quella quello più triste: 32 partite saltate il maturazione per me cambiò tutto . primo anno, nonostante da novemRicordo ancora quando Dirk e io non bre ritrovi D’Antoni. Appena 15 gioeravamo nessuno, e ci allenavamo volte mvp in regular cate il secondo, nella peggior stagioall’infinito per migliorare». Con i season (2005 e ‘06) ne dei Lakers dal trasferimento in Mavs, Nash conquista i primi due All California, con quel problema croniUnico giocatore sotto Star Game della sua carriera, ma è co al nervo che gli tormenta la schiequando nel 2004 torna a Phoenix i 190 cm a centrare il na. Nash non ne vuole sapere di che diventa una superstar. E’ la men- prestigioso bis smettere: «Amo troppo questo giote dei Suns di Mike D’Antoni, quelli co» raccontava prima del training meravigliosi da vedere che fanno incetta di vittorie, camp, determinato a 40 anni suonati a giocare l’ulanche se solo in regular season. «Mike D’Antoni ha tima delle sue stagioni sotto contratto con i Lakers. cambiato per sempre la storia del basket – è il grazie Invece il 12 ottobre, dopo il primo quarto della sfida di Nash -. Non mi meraviglio che i migliori anni del- di preseason contro Golden State, chiede a coach la mia carriera siano stati quelli in cui ho giocato Scott di uscire. «Non ce la faccio più» sussurra amaper lui. Si merita un anello. Rimpiangerò per sem- ro lasciando il campo. Non ci tornerà più. © RIPRODUZIONE RISERVATA pre il fatto che i Phoenix Suns non abbiano vinto il
2
FENOMENO CANADESE Steve Nash è nato a Johannesburg (Sudafrica) il 7/2/1974 per poi trasferirsi in Canada. Per 5 volte miglior assistman della Lega, ha partecipato a 8 All Star Game. Un unico rimpianto: non aver mai giocato una finale Nba
36
Sci R Finali Coppa del Mondo a Meribel
Boxe R Superleggeri Wbc DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Giacon campione Il titolo Silver lo manda in orbita 1L’italo-spagnolo conquista il Mondiale con un Mikaela Shiffrin, 20, con la coppetta dello slalom e Marcel Hirscher, 26 anni, con quella di gigante EPA
crescendo spettacolare: demolito il belga Jamoye
Hirscher record Maze-Fenninger si decide solo oggi
tiene all’italiano che vive in Andalusia, il ventiseienne neo papà che con il titolo iridato silver diventa lo sfidante numero uno dei grandi della categoria. «Volevo dimostrare di essere il migliore e ci sono riuscito».
1Jansrud rinuncia allo slalom: Marcel quarta Coppa del Mondo consecutiva. Donne: c’è il gigante di fuoco Pierangelo Molinaro
M
ancano due gare alla fine della stagione di Coppa del Mondo e non ci sono ancora tutti i verdetti. Ma quelli arrivati ieri nelle finali di Meribel sono pesantissimi. Primo fra tutti la certezza di Hirscher, matematicamente arrivata solo a sera quando Jansrud ha rinunciato allo slalom, di conquistare per la 4a volta consecutiva la Coppa del Mondo generale. Impresa non riuscita a campioni come Thoeni, Zurbriggen, Maier e Girardelli. L’austriaco ha 60 punti di vantaggio su Jansrud, ma c’è ancora solo lo slalom, specialità che il norvegese frequenta solo in combinata. Ieri Hirscher, che la coppetta della specialità l’aveva in tasca già da una settimana, nella finale del gigante si è piazzato quarto sciando ben dentro i limiti di sicurezza. Jansrud era in pista, ha fornito una prova di talento e si è piazzato 11° raggranellando qualche punto, ma l’austriaco sapeva che il norvegese non avrebbe potuto superarlo. KRISTOFFERSEN A vincere è stato il norvegese Henrik Kristoffersen, 20 anni, che dopo essersi ritrovato una settimana fa nel gigante di Kranjska Gora, ha vinto domenica lo slalom davanti al nostro Razzoli. Ieri ha fornito ancora una prova maiuscola precedendo sul traguardo il tedesco Dopfer ed il francese Fa-
nara. Nani si è piazzato nono ed ancora una volta è stato il migliore degli azzurri. E alle sue spalle c’è Davide Simoncelli, che potrebbe essere al passo d’addio, ma che nella seconda manche ha dimostrato di poter essere ancora con i migliori. Eisath si è piazzato 14°, 22° Giovanni Borsotti. IL DUELLO Con il quarto posto nella finale del gigante femminile Tina Maze ha ripreso la vetta della classifica generale, ma non con quel margine che sperava di avere. Anna Fenninger era in pista ma non ha raccolto punti. Adesso la slovena ha un vantaggio di sole 18 lunghezze sull’austriaca, troppo poco per resistere all’attacco che la Fenninger porterà in gigante, specialità dove sta per vincere anche la coppa relativa. A Tina non basterà nep-
pure piazzarsi nelle prime 3 se Anna le arriverà davanti. Starà rimpiangendo i punti persi dopo i Mondiali nel gigante e nello slalom di Maribor, dove davanti alla sua gente avrebbe dovuto compiere lo scatto decisivo. Ieri la vittoria è andata alla statunitense Mikaela Shiffrin che a vent’anni ha così conquistato per il terzo anno consecutivo la coppetta dello slalom. Una prova in cui ha annichilito la svedese Hansdotter che l’aveva preceduta nella prima manche. AZZURRI Oggi all’Italia interessa però lo slalom maschile. Neureuther, ieri caduto in gigante, ha 55 punti di vantaggio nella specialità su Hirscher, ma noi aspettiamo Razzoli, in gran forma, e Gross ancora dolorante all’anca. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Luca Giacon, 26 anni, ieri ha centrato il 27° successo da pro’ BOZZANI
RAZZOLI NELL’ULTIMO SLALOM
Stefano Arcobelli
SLALOM DONNE: 1. Shiffrin (Usa) 1’34”08; 2. Hansdotter (Sve) a 5/100; 3. Zuzulova (Slk) 40/100; 4. Maze (Slo) 47/100; 5. Strachova (Cec) 93/100; 6. Noens (Fra) 97/100; 7. Mougel (Fra) 1”19; 8. Mielzynski (Can) 1”33; 20. Moelgg 2”3; 23. Fenninger (Aut) 2”77. Coppa del Mondo (31 prove): 1. Maze (Slo) p. 1471; 2. Fenninger (Aut) 1453; 3. Vonn (Usa) 1042; 13. N. Fanchini 428. Coppa slalom (finale): 1. Shiffrin (Usa) p. 679; 2. Hansdotter (Sve) 569; 3. Maze (Slo) 439; 15. Costazza 152. GIGANTE MASCHILE: 1. Kristoffersen (Nor) 2’17”36; 2. Dopfer (Ger) 79/100; 3. Fanara (Fra) 97/100; 4. Hirscher (Aut) 1”18; 5. Muffat Jeandet (Fra) 1”26; 6. Ligety (Usa) 1”33; 7. Haugen (Nor) 1”42; 8. Pinturault (Fra) 1”57; 9.
na parte del mondo è di Giacon. I superleggeri secondo Luca: benvenuto nel mondo silver Wbc. Arrivederci Jamoye, è stato bello. Dopo un match spettacolare, intenso - in un Principe gremito ed appassionato - ma dal verdetto inequivocabile dopo un dominio palesemente evidente, all’unanimità: la vacante corona di una categoria che è stata per l’Italia degli Arcari, Oliva e Parisi, adesso appar-
NANI 1”75; 10. SIMONCELLI 1”88; 14. EISATH 2”00; 22. Borsotti. Coppa del Mondo (36 prove): 1. Hirscher (Aut) p. 1348; 2. Jansrud (Nor) 1288; 3. Pinturault (Fra) 956. Coppa gigante (finale): 1. Hirscher (Aut) p. 690; 2. Pinturault (Fra) 487; 3. Ligety (Usa) 462; 10. Nani 214. OGGI SLALOM MASCHILE (manche ore 9/11.30). Coppa slalom (9 prove): 1. Neureuther (Ger) p. 569; 2. Hirscher (Aut) 514; 3. Kristoffersen (Nor) 427; 6. Gross 390. GIGANTE DONNE (10/12.30). Coppa gigante (8 prove): 1. Fenninger (Aut) p. 442; 2. Brem (Aut) 356; 3. Shiffrin 321; TV Dirette dalle ore 8.45 su RaiSport 1 ed Eurosport.
MILANO
U
Donne: la Torti k.o.t con la Hamadouche ● Sottoclou. Medi: Paraschiveanu (Rom, 7-0, kg 72,90) b. Milen-kovic (Ser, 7-7, kg 74,50) squalif. 2’27” del 5° (testata). Massimi leggeri: Rondena (3-0, kg 91,00) b. Petrovic (Ser, 0-4, kg 86,50) ko 1 (35”). Supermedi: Rasanen (Fin, 8-0, kg 78.50) c. Benzon (Cro, 10-10, kg 78.50) abb.4. Donne, Leggeri (cam. europeo, vacante): Maiva Hamadouche (Fra, 7-0, kg 60,00) b. Anita Torti (9-5, kg 60,50) kot a 28” del 5°.
TENNIS/ INDIAN WELLS
1Scozzese inesistente contro il n.1 al mondo. Roger lotta e supera Raonic
«A
ndy non c’è», dirige l’orchestra Novak Djokovic. Canta: Andy Murray. Per dirla con le canzonette la prima semifinale del torneo di Indian Wells racconta
Superleggeri (mondiale silver Wbc vacante): Luca Giacon (26-1, kg. 63,20) c. Steve Jamoye (Bel, 16-0-1, kg 62,90). Arbitro: Barrovecchio. Giudici: Van de Wiele (Bel) 116-111, Silvi (Ita) 119-109, Rafn (Dan) 118-109
DONNE contro Lopez, che invece imprecava contro le palline). Coach Amelie Mauresmo, sconsolata sulle tribune, ha ancora da lavorare sull’aspetto psicologico. «Sono entrato in campo con l’atteggiamento giusto - ha detto il serbo - e invece Andy ha commesso un sacco di errori. Pensavo sarebbe stata una battaglia, ma penso che oggi lui non abbia giocato al suo livello». Oggi revival della finale 2014 con RogerExpress a caccia della rivincita contro il serbo tre volte vincitore del torneo.
Djokovic annulla Murray La finale è con Federer Federica Cocchi
COLPO SU COLPO Un Mondiale sin dai primi incroci tambureggiante: e sono scambi violenti. Giacon è più completo, diversifica i colpi, Jamoye incassa ma trova qualche sinistro che pure Luca sente. Il round è però dell’italiano. Nel secondo il belga sprigiona la sua potenza e mette in difficoltà il rivale. Il match è aperto, a tratti cruento, esplosivo. Con sinistro , Luca prova a recuperare, muove il tronco ed è sufficiente a far sua la ripresa. L’italo-spagnolo cerca ancora la misura giusta, deve stare guardingo perché il belga è rapido a sfruttare ogni distrazione dell’avversario. Nel terzo, Giacon la spunta di misura. Al quarto un destro scuote Jamoye, Luca scarica anche il sinistro rapido e il belga subisce ancora. Un match intenso, pieno di brividi, con due contendenti capaci di estrarre il meglio dal rispettivo repertorio. Il vantaggio di 39-37 dopo 4 riprese gasa Giacon che può anche far sfogare il rivale costretto ad esporsi. Nel quinto il belga deve forzare per recuperare e va spesso fuori misura. Al settimo Luca riprende la rumba e trova i colpi al corpo: per il belga sono dolori, tanto da essere contato. Il segnale decisivo che il match ormai è nelle mani di Giacon. Che trova anche i ganci per far vacillare il rivale comunque dignitosamente reattivo. Giacon piace in questi frangenti per la capacità di tenere il ring, gestire gi scambi con lucidità. Ci sono 5 e 7 punti nello score dei giudici che manifestano il solco della differenza: un margine sufficiente per non rischiare più la corona. Giacon ora è preciso, pungente, a tratti spregiudicato. Segnale di sicurezza. Si sono divertiti tutti, al Principe, s’è affermato un nuovo principino del ring: Giacon.
di un tennista scozzese, Andy Murray, che non riesce a entrare in partita contro il numero 1 al mondo. Nella seconda semifinale Roger Federer e Milos Raonic giocano un match molto più intenso e combattuto ma l’esperienza e la classe dello svizzero hanno la meglio sul giovane ca-
nadese che nei quarti ha compiuto l’impresa di battere Nadal. ASSENTE Murray, contro Djoker, lascia andare il primo set 6-2 praticamente senza lottare, e dà qualche flebile segno di vita annullando un match point nel secondo, che perde tuttavia 6-3 insieme al match. A tratti distratto Murray, alla ricerca di una «giustificazione» come la telecamera spider che lo infastidiva (refrain già sentito nei quarti
Novak Djokovic, 27 anni EPA
Semifinali, uomini: Djokovic (Ser) b. Murray (Gb) 6-2 6-3; Federer (Svi) b. Raonic (Can) 7-5 6-4. Oggi: Djokovic (Ser) c. Federer (Svi). Tv: diretta Sky Sport 2 dalle 21. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serena forfeit Ma potrebbe essere a Brindisi ● «Non vedo l’ora di tornare». Così Serena Williams si è congedata da Indian Wells senza giocare la semifinale con Simona Halep. Ha un problema al ginocchio destro: «Nulla di grave — ha detto — ma ho bisogno di un paio di giorni per riprendermi». Dovrebbe essere pronta per Brindisi se dovesse giocare nel playoff di Fed Cup Italia-Usa del 18-19 aprile. Risultati, semifinali: Halep (Rom) b. S. Williams (Usa) rit.; Jankovic (Ser) b. Lisicki (Ger) 3-6 6-3 6-1. Oggi, finale dalle 19 diretta SuperTennis.
Tennis R Campionessa per sempre
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
I MITI DELLO SPORT
CONTENUTO PREMIUM Lea Pericoli, nata il 22 marzo 1935 a Milano, è stata protagonista indiscussa del tennis femminile italiano dalla fine degli anni 50 alla metà degli anni 70. Detiene il record dei titoli nazionali conquistati: 10 in singolare, 11 in doppio e 6 nel misto per un totale di 27. E’ stata numero 1 d’Italia per 14 volte tra il 1959 e il 1976. Negli Slam ha raggiunto per 3 volte gli ottavi di finale a Wimbledon (1965, 1967 e 1970) e 4 volte al Roland Garros (1955, 1960, 1964 e 1971). (lu.mar.)
Auguri Lea «AVREI VOLUTO LA PENNETTA COME FIGLIA» L’INTERVISTA di VINCENZO MARTUCCI
«C
om’ero forte!», mormora sospirando la signora Pericoli, la Lea, mentre con gli occhi chiama a raccolta tutte le sue cose e i suoi pensieri per gli 80 anni che festeggia oggi. «Ora sono forse più serena, forse ho trovato l’equilibrio, ma mi dimentico le cose. La memoria è quella che mi tradisce di più, faccio casino, scrivo continuamente dei bigliettini e poi li perdo per la casa». Spontanea, scanzonata, auto-ironica, elegante, intelligente. «La Divina», come la chiamarono il giornalista Mario Bellani e il gladiatore del tennis Fausto Gardini che la iscrissero a sua insaputa alle selezioni di «Miss Italia» a Cortina (vinse, ma disertò...), è anche buona? «Non lo so, spero di non aver mai fatto del male a nessuno, io almeno ci ho provato. Da 40 anni cerco di fare del bene per i bambini malati di cancro, con l’aiuto di belle persone come Diego Della Valle. Infatti, per il mio compleanno chiedo solo offerte per loro, in busta chiusa».
LOTTE E PAURE Lei è già ricca della vita: «Mi considero davvero una donna fortunata perché ho avuto davvero tanto, a cominciare dal tennis, il mio più grande amore. Infatti, dal 1975, quando ho vinto singolare, doppio e doppio misto, con Adriano (Panatta), ai campionati italiani, non ho più preso in mano la racchetta. Quando qualcosa finisce, finisce e basta! Mi sono anche dimenticata di aver giocato a tennis. Anche se le emozioni che provavo sono state intense e immediate come quel fantastico sport». La gente la ricorda come «quella dei pallonetti». Lea non se ne vergogna: «Come tennista sono stata davvero “un coniglio coraggioso”, come scrissero. Non avevo il coraggio di andare all’assalto, ma poi battevo angosce e paure, altrimenti non avrei vinto 27 titoli italiani. Io il Gardini delle donne? Che magnifico complimento! Diciamo che Adriano (Panatta) vinceva a rete le sue ansie, io coi pallonetti». La qualità agonistica che si riconosce? «La resistenza, che è fisico, ma riceve la spinta dalla mente, dalla volontà, credi e vuoi, sei forte dentro». Tanto forte da battere due volte il cancro: «I
tornei più importanti che ho vinto. Il male mi ha colpito all’utero e al seno, nel 1973 e due anni fa, quando nemmeno l’ho raccontato perché non dicessero: “Ma questa qui quanto rompe le scatole coi tumori?”. Veronesi mi chiese di pubblicizzare la mia situazione in un momento in cui non si parlava di queste cose, e sono diventata testimonial della Ricerca sul Cancro e della Lega Italiana per la lotta contro i Tumori. Poi ho conosciuto il professor Marco Alloisio: fantastica persona, siamo amici». AMICIZIA E AMORE «Io sono un ariete, impulsiva, ho preso delle cotte furibonde, alcune sono stata abile nel mascherarle, altre le ho vissute e ne ho ricavato quelle emozioni che fanno essere felici, nella vita. Ci sono tante forme d’amore, ma è una parola finita, nella mia testa, perché una donna dev’essere per forza bella, l’uomo può anche essere brutto, e ora che non c’è più la giovinezza... No, non mi diverte, sarebbe sconveniente». Da cui un pensiero in più, fra intelligente o sexy: «Penso di essere stata più intelligente. Se rinasco, scelgo di essere molto bella, sarebbe più facile sopravvivere». L’amore più grande? «Dico Guido Rocca». Scrisse «Una ragazza imprudente», magari Lea ci si identifica un po’. E Nicola Pietrangeli? «Fra noi non è mai successo niente: non eravamo niente male, tutti e due, ma io avevo sempre un altro e lui almeno due! Siamo stati complici, lui mi copriva, mi giustificava perché, pur avendo sempre un comportamento politically correct, non mi sono mai fatta mancare niente nelle mie passioni. Sembravamo due amanti perché io scivolavo nella sua stanza d’hotel, ma per giocare a carte, ore e ore a poker, in 4/5, o a ramino e scala 40 noi due. E siamo sempre amici. Come della Lazzarino, che doppi abbiamo fatto, insieme!». Chi era il più forte, all’epoca? «Il più grande per me è stato Hoad, con Rosewall; Laver era fortissimo, ma io i mancini non li ho mai capiti tanto. Oggi c’è Federer, talmente straordinario che a me sembra anche il più bello. Il primato della bellezza, ai tempi, ce l’aveva sicuramente Newcombe». Lo scandalo però lo fece lei, Lea Pericoli, con le sue mutandine di pizzo, a Wimbledon, nel 1955: «Fu la fine del mondo, sul
37
campo 4 giocavo contro Maria de Riba ma pensavano tutti soltanto ai vestitini di Ted Tinling. C’erano fotografi ovunque, distesi sull’erba per riprendermi dal basso...Persi e negli spogliatoi piansi come un vitello, venne da me Harry Hopman a consolarmi: “Non è successo niente, Lea, calmati, non ti preoccupare”. E mi invitò a cena con Hoad e Rosewall. Figurati, io stavo in un alberghetto, loro erano al Dorcester... Papà non mi fece più giocare a tennis per due anni, ma i vestitini sono esposti al Victoria and Albert Museum di Londra e ora al Roland Garros cercano di esibirne almeno le foto». LAVORO E PIACERE Papà le ha inculcato l’amore per l’Africa, dov’è cresciuta, fra Etiopia ed Eritrea: «Vivo fra Milano e Montecarlo, ma per me “casa” è Nairobi, e l’altopiano d’Etiopia al tramonto quando arriva l’ultimo soffio di vento caldo, il sole va giù e io sono davvero felice. Nella mia Africa ci torno almeno una volta l’anno». Rimpianti? «Solo gli stupidi non ne hanno». Rimorsi? «Non molti. Avrei voluto avere un figlio, sarei voluta essere la madre di Flavia Pennetta, è una donna affettuosa, magnifica, mi piace molto come persona, e si preoccupa sinceramente per me». Il tennis non le ha dato denari: «L’unico torneo Open che
riuscii a giocare, nel ‘75, a Roma, metteva in palio 400mila lire... Ho lavorato molto per guadagnarmi da vivere». La Lea è stata la prima donna a condurre un gioco a premi alla Tv italiana («Paroliamo»), e poi «La caccia al tesoro» con Jocelyn. E’ stata telecronista di tennis (a Telemontecarlo) e giornalista (al Giornale di Montanelli): «Ho preso dei calci in bocca, ma ne sono sempre venuta fuori». Ha scritto tre libri, ed è stata stilista: «Il mio amico Giorgio Armani, il campione del mondo della moda, mi veste sempre, mi ha appena detto: “Vai e scegli quello che vuoi metterti alla tua festa”». Oggi gioca tanto a golf: «Rincorro sempre una palla, avevo handicap 13, ma mi sono alzata, mi sono alzata, mi sono alzata fino a 18. E’ un gioco bellissimo, che puoi anche giocare da solo, e quindi io che ho la tessera gratuita del presidente della federazione, Franco Chimenti, gioco sempre e ovunque». E’ sempre forte, la Lea, coi suoi tailleur color pastello e gli occhiali fumé, quando imbraccia il microfono e, con la sua voce suadente, fa da fatina al tennis italiano: «Sono orgogliosissima delle nostre ragazze». E anche di sé, diversa, riconoscibile, unica, Pericoli: «I miei primi 80 anni? Magari. Sono innamorata della vita, ma dovrò lasciarla anch’io». © RIPRODUZIONE RISERVATA
GLI 80 ANNI DELLA PERICOLI: «SONO CRESCIUTA IN AFRICA, LÀ MI SENTO A CASA. CON PIETRANGELI MAI NULLA: IO AVEVO SEMPRE UNO, LUI... DUE»
38
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
TUTTENOTIZIE OGGI, ORE 18 LATINA-MACERATA (p.a.-m.g.) Entusiasmo a latina, dopo la vittoria su Modena: per il PalaBianchini si prevede il tutto esaurito. Macerata imbattuta da gennaio in campionato: Ricardinho, tesseramento lampo e due allenamenti, è a disposizione: Giuliani deciderà se impiegare lui o Monopoli. MONZA-PERUGIA (giu.ma.-an.me.) .) Per Monza ancora problemi a Elia (distorsione a una caviglia), indisponibile: al centro Gotsev e Vigil Gonzalez. Perugia punta al quarto: non sono al meglio Buti e Paolucci, comunque disponibili. MOLFETTA-RAVENNA (f.v.-s.cam.) Scontro probabilmente decisivo per il 7° posto che per i pugliesi sarebbe un traguardo storico. Per Ravenna inizia una settimana on the road, mercoledì sarà a Lisbona per l’andata delle semifinali di Challenge: Kantor potrebbe rilanciare Cester al centro (Ricci l’alternativa). In Tv: ore 17 diretta RaiSport 1 PIACENZA-PADOVA (m.mar.-ma.s.) Piacenza può solo vincere per mantenere la flebile speranza dei playoff. Solita formazione per Padova; Orduna-Giannotti, Volpato-Mattei, Quiroga-Rosso e Balaso libero. SANSEPOLCRO-MILANO (an.me.c.mus.) Sta superando i problemi alla caviglia l’opposto di Sansepolcro Baroti, ma gioca Maric, preferito a Teppan. Ballottaggio in regia tra Corvetta e Kaszap. Al centro prevista la staffetta tra Aganits e Franceschini. Alla banda Della Lunga preferito a Dolfo. Milano, che ha vinto l’ultima volta nella gara di andata, vuol lasciare l’ultimo posto, ma deve conquistare i tre punti. Maranesi: «Dobbiamo farlo soprattutto per noi stessi». Disponibili tutti i titolari. Riposa: VERONA CLASSIFICA Trento 56; Modena 54; 53; Macerata 51; Verona 44; Perugia 42; Latina 38; Ravenna 31; Molfetta 29; Piacenza 22; Monza 20; Padova 12; Sansepolcro 10; Milano 8.
1VOLLEY DONNE: BUSTO SU GAZZETTA TV Oggi (21ª, ore 18) Conegliano-Novara (17); Forlì -Bergamo; Busto-Modena (ore 19); Montich.-Urbino; Scandicci-Firenze. CLASS. Novara 52; Modena 45; Casalm. 44; Piacenza, Conegliano 35; Busto 34; Bergamo 31; Montich. 31; Firenze 23; Scandicci 21; Forlì 5; Urbino 4.
PALLAVOLO
Kaziyski inchioda Modena e il primato 1Trento trascinata dal bulgaro al successo che vale il primo posto: «Ora crediamo nella Champions» MODENA
1
TRENTO
3
(24-26, 18-25, 25-17, 24-26) PARMAREGGIO MODENA: Verhees 3, Bruno 3, Ngapeth 19, Piano 5, Vettori 17, Petric 21; Rossini (L), Boninfante, Casadei 1, Sala 1. N.e. Donadio (L), Ishikawa, Kovacevic. All. Lorenzetti. ENERGY T.I. DIATEC TRENTO: Solè 8, Nemec 9, Kaziyski 19, Birarelli 11, Zygadlo 1, Lanza 18; Colaci (L), Giannelli, Nelli 3, Fedrizzi, Mazzone. N.e. Thei (L), Burgsthaler. All. Stoytchev. ARBITRI: Saltalippi e Cipolla. NOTE Spett. 4820. Incasso 61.926. Durata set: 28’, 26’, 28’, 34’; tot. 116’. Parmareggio: b.s. 17, v. 2, m. 8, 2a l. 11, e. 25; Energy: b.s. 12, v. 5, m. 12, 2a l. 12, e. 21. T.Gazzetta: 6 Kaziyski, 5 Lanza, 4 Petric, 3 Birarelli, 2 Ngapeth, 1 Solè.
Gian Luca Pasini INVIATO A MODENA
S
orpasso con vista Champions League. Riavvolgendo il nastro della stagione e ricordando come erano le premesse di questa prima Superlega per Trento si può dire che la squadra di Rado Stoytchev ha fatto davvero un gran lavoro, se
PALLANUOTO
non si vogliono scomodare i miracoli. A maggior ragione analizzando il primo posto in classifica (a due gare dalla fine della stagione regolare) alla luce del successo del PalaPanini quello che consegna appunto alla Energy T.I. il primo posto in graduatoria con due punti di vantaggio su Modena anche grazie alla ispirata serata di Kaziyski in battuta e attacco. E quando il tiebreak sembrava cosa fatta pronto per scaldare ulteriormente i quasi 5000 del «tempio del volley», il bomber bulgaro mette la firma sulla partita, come aveva fatto già nel primo parziale. E con tre servizi scardina la ricezione modenese: la squadra di Lorenzetti si fa sorprendere, come già aveva fatto a inizio gara, proprio come quel velocista che si fa superare sul traguardo quando ha tirato negli ultimi 70 chilometri. Può succedere se a spingere la squadra avversaria c’è un tale Matey Kaziyski che ritira il premio come Mvp, dà la mano a Rado Stoytchev (espulso per proteste negli ultimi punti) e ammette.«Campo molto difficile, gara molto difficile. Siamo davvero contenti: non solo abbiamo vinto, ma abbiamo anche conquistato tre punti».
Anche per merito delle battute di Matey (che con il servizio ha chiuso il primo set e girato il quarto rimontando Modena)... «Oggi sono stato davvero bravo, ho avuto una giornata buona per la mia battuta che ha fatto parecchi danni. Non ho tenuto il conto, ma sono particolarmente contento del mio fondamentale in una gara così». In un certo senso si cancella quella partita della Coppa Italia, quando Modena aveva travolto Trento? «Non mi pare. Quella era una partita che valeva un trofeo, questa è solo una gara di campionato... Anche se in effetti vale tanto».
Recco, s’infortuna Figari Anche la Vis Nova in A-2 Oggi Acquachiara-Como
●
FINALE (m.l.) Al PalaBadminton di Milano oggi finale scudetto: BC Milano-SSV Bozen. Così ieri le semifinali: BC Milano-Kaltern 4-1; SSV Bozen-Novi 5-0.
N
POSILLIPO-PRO RECCO 3-11 (2-2, 0-2, 1-3, 0-4) Posillipo: Negri, Dolce 1, Briganti, Foglio, Klikovac, Radovic, Renzuto, Gallo 1, E.Russo, Bertoli, Mandolini, Saccoia 1. N.e. Caruso. All. Occhiello. Pro Recco: Tempesti, D.Pijetlovic 1, Prlainovic 1, Giorgetti 1, Felugo 1, Giacoppo 1, F.Di Fulvio 2, A.Fondelli 1, Aicardi 1, N.Gitto 2. N.e. Figari. All. Milanovic. Arbitri: Bianchi e Petronilli. Note: sup. num. Posillipo 8 (1 gol), Pro Recco 8 (5). (f.nap.) La Pro Recco difende il primato battendo in 10 il Posillipo: Figari si infortuna in allenamento (microfrattura al piede destro). BRESCIA-FLORENTIA 24-4 (5-0, 6-0, 7-2, 6-2) Brescia: Dian, Bruni 1, Guerrato 2, Pagani 2, Molina 3(1 rig.), Rizzo 3, Giorgi 2, Nora 1, N.Presciutti, Bodegas 3, D.Fiorentini 2, Napolitano 5, Del Lungo. All. Bovo. Florentia: Mugelli, Gambacorta 1, Generini, Coppoli, Panerai 1, Turchini, Brancatello 1, E.Calcaterra, Bosazzi, Gobbi 1, Ercolano, Gragnani. All. Vannini. Arbitri: Calabro e Fusco. Note: sup. num. Brescia 4 (2), Florentia 2 (2). Esp. Coppoli per proteste 3° t. (f.pe.) Prima gara giocata dall’inizio alla fine per il portiere Dian. CAN.NAPOLI-SPORT M. 5-7 (1-1, 1-0, 2-4, 1-2) Canottieri Napoli: Vassallo, Buonoco-
Class.: Pro Recco 57; Brescia 55; Acquachiara*, Sport M. 44; Savona 31; Posillipo 26; Can Napoli 23; Como*, Lazio 19; Bogliasco 18; Vis Nova 10; Florentia 4. (*una partita in meno) Pr. turno (11/4): Sport M.-Savona, Roma Vis Nova-Brescia, Bogliasco-Como, Florentia-Posillipo, Lazio-Can.Napoli, Pro ReccoAcquachiara. ●
WORLD LEAGUE L’8a giornata nel girone C: Montenegro-Croazia 11-12, Francia-Turchia 13-6. Class.: Croazia 21 (giocate 7); Italia 14 (6); Montenegro 7 (6); Turchia (6) e Francia (7) 3 p.
●
SETTEROSA A Roma, nell’amichevolecon gli Usa (incompleti), il Setterosa vince 11-9 con poker di Garibotti. E il c.t. Conti ha scelto le 13 che martedì ospitano l’Ungheria: Gorlero, Teani, C.Tabani, Garibotti, Queirolo, Pomeri, Aiello, Di Mario, Bianconi, Emmolo, A.Millo, Cotti e Palmieri.
● Ieri anticipo della 21ª CASALMAG.-PIACENZA 1-3 (21-25, 25-23, 15-25, 19-25) POMI’ CASALMAGGIORE: Ortolani 10, Skorupa 1, Gennari 10, Gibbemeyer 15, Stevanovic 8, Tirozzi 14; Sirressi (L); Bianchini 8, Agrifoglio. N.e. Klimovich, Quiligotti (L). All. Mazzanti. NORDMECCANICA PC: Sorokaite 31, Dirickx 2, Di Iulio 10, Leggeri 6, Van Hecke 12,
Coppa Cers: Follonica-Igualada (Spa) 1-0 (a. 2-4, q. Igualada). ● SERIE A-1 ( m.nan.) 23a giornata: Sarzana-Cgc Viareggio 3-6, Prato-Lodi 26, Correggio-Pieve 4-7. Classifica: Forte dei Marmi 57, Breganze e Cgc Viareggio 50, Valdagno 49, Bassano 41, Trissino 39, Follonica 33, Lodi 32, Pieve 31, Giovinazzo 24, Matera 23, Sarzana 19, Prato 8, Correggio 6.
Wilson 9; Cardullo (L); Valeriano, Borgogno 3, Caracuta, Kozuch 2. N.e. Vargas, Angeloni, Poggi (L). All. Gaspari. ARBITRI: Piluso e Lot. NOTE – Spett.3300. D.s.: 26’, 34’, 27’, 27’; tot. 114’. Pomì: bs. 8, v. 3, m. 7, sl. 3, e. 13. Nord-meccanica: bs. 4, v. 7, m. 10, sl. 6, e. 10. T.G.: 6 Sorokaite, 5 Van Hecke, 4 Leggeri, 3 Gennari, 2 Tirozzi, 1 Di Iulio.
PESI ●
ADDIO DOBREV Il campione olimpico (di Atene 2004) bulgaro di pesi, Milen Dobrev, è morto nella sua casa di Plovdiv a 35 anni. Le cause della morte non sono chiare ,non ci sono segni di violenza.
CANOA ●
re, Di Costanzo 2, Migliaccio 1, Da.Brguljan 2, Borrelli, Ronga, Campopiano, G.Mattiello, Velotto, Baraldi, Esposito. N.e. Turiello. All. Zizza. Bpm Sport Management: Volarevic, M.Luongo 1, Binchi, Zimonjic, D.Filipovic, A.Di Fulvio 1, B.Ivovic 1, C.Di Fulvio, M.Lapenna, Bini 1, Razzi 2, Sadovyy 1. N.e. Conti. All. Averaimo. Arbitri: Savarese e Scappini. Note: sup. num. Canottieri 10 (1), Sport M. 6 (4). Usc. 3 f. B.Ivovic 29’11’’. (f.nap.) La Sport Management aggancia momentaneamente l’Acquachiara al terzo posto. Brilla Volarevic. SAVONA-ROMA VIS NOVA 11-9 (1-2, 3-1, 6-3, 1-3) Carisa Savona: Antona, Alesiani 2, Damonte 3, Colombo 1, Ghibaudo, Giunta, Mistrangelo 1, Fulcheris 1, G.Bianco, Tomasic 1, Agostini 1, G.Fiorentini 1. N.e. Zerilli. All. Angelini. Roma Vis Nova: Bonito, Pappacena, Murro 1, C.Mirarchi 2, Banovac 3, Parisi, Spinelli 1, Innocenzi 2, Vitola, Rigo, Cuccovillo. All. Ruffelli. Arbitri: Centineo e Lo Dico. Note: sup.num. Savona 6 (2), Roma 9 (5). Esp. per reciproche scorrettezze a 23’51 G.Bianco e Parisi. (f.si.) Partita inequilibrio fino al 5-5, poi il decisivo break di 4-0 con Mistrangelo, Damonte, Agostini e Colombo.
Super Sorokaite, Piacenza vince
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TIRO A VOLO
La Stanco vince e si qualifica per Rio 2016
Matey Kaziyski, 30 anni: ieri 19 punti con il 58% in attacco TARANTINI
Vale tanto anche perché la Champions League (che compete a chi arriva prima in stagione regolare) adesso è un po’ più vicina... «Speriamo di mantenere questo posto anche per le prossime due gare (contro Monza e contro Piacenza, ndr)». Con un Kaziyski e un Trento così non ci dovrebbero essere troppi problemi. Quelli da ieri sera inizieranno a frullare nella testa di Modena, dopo due sconfitte consecutive...
BADMINTON
ella 9a di ritorno, aritmetica retrocessione della Vis Nova che raggiunge a Florentia. Acquachiara-Como si gioca oggi alle 13.30: i napoletani hanno chiesto il posticipo a causa della visita del Papa in città. L’anticipo di venerdì, Bogliasco-Lazio, è terminato 7-10: il tecnico romano Pierluigi Formiconi ha poi accusato un malore mentre era a cena ed è stato portato in ospedale.
39
MONDIALI (a.fr.) A Marrakech (Mar) l’ICF ha assegnato all’Italia i mondiali di canoa polo 2016 a Siracusa e di canoa slalom junior e under 23 2018 a Ivrea
GHIACCIO ●
Silvana Stanco, 22 anni ● Silvana Stanco vince la seconda tappa di Coppa del Mondo, a Al-Ain, negli Emirati, e si prende la carta olimpica per Rio 2016. La 22enne finanziera originaria di Sturno (Av), ma residente in Svizzera, a Winterthur, ha colto il secondo successo in carriera (dopo Nicosia 2013) con 72 nelle qualifiche, vincendo uno spareggio a quattro dopo aver fatto 13 in semifinale, e poi battendo la sammarinese (carta olimpica anche per lei) Alessandra Perilli in finale. Ancora male Jessica Rossi, che ha chiuso a 70, fuori dalla semifinale. Da questo quadriennio le carte disponibili per ogni Paese sono due, ma non sono nominali: sarà il c.t. Albano Pera a scegliere chi rappresenterà l’Italia a Rio 2016, ma adesso, insieme alle big, Jessica Rossi e Deborah Gelisio, c’è anche Silvana Stanco. Ieri due serie anche per gli uomini con Resca a 50/50, Pellielo a 49 e Grazini a 47. Fossa donne: 1. Stanco 72/75 - 13/15 (+6)-11/15; 2. Al. Perilli (Smr) 73-14-10; 3. Stefecekova (Slk) 71 - 13 (+5)- 12; 11. Caporuscio 70; 14. Rossi 70.
PISTA LUNGA Così a Erfurt (Ger) nella 1a giornata delle finali di Coppa del Mondo in pista lunga. Uomini. 500 (I): 1. Kulizhnikov (Rus) 34”71; 17. Nenzi 35”83. 1000: 1. Morrison (Can) 1’09”07. Classifica finale: 1. Kulizhnikov (Rus) 600. 5000: 1. Bergsma (Ola) 6’17”49; 10. Giovannini 6’29”67. Classifica finale: 1. Bergsma (Ola) 430; 11. Giovannini 138. Donne. 500 (I): 1. Richardson (Usa) 37”80; 15. Daldossi 39”42. 1500: 1. Bowe (Usa) 1’55”88. Classifica finale: 1. Leenstra (Ola) 410.
GOLF ●
TADINI 2° A MADEIRA Alessandro Tadini, secondo con 69 (-3) colpi, e Renato Paratore, decimo con 70 (-2), saranno in corsa per il titolo nel secondo e ultimo giro del Madeira Islands Open – Portugal – BPI (European Tour), al Clube de Golf do Santo da Serra (par 72), a Madeira (Por). A causa del maltempo il torneo è stato ridotto a 36 buche. In testa con 68 (-4) Joachim Hansen (Dan)
HOCKEY GHIACCIO FINALE ASIAGO-RENON (m.l.) La finale del campionato 81 è Asiago-Renon (gara-1 al meglio di 7 giovedì in Veneto). Ieri in gara-6 di semifinale, Renon-Val Pusteria 2-1 (20, 0-0, 0-1), serie 4-2.
HOCKEY PRATO ●
SERIE A-1 (g.l.g.) Roma al momento fuori dai play off (10ª giornata): Monfalcone-Amsicora 2-4, Tevere EURSuelli 0-3, Ferrini-De Sisti Roma 6-2, Cus Cagliari-Paolo Bonomi 2-4, San Vito-Bra 2-3. Classifica: Amsicora 26, Bra 23, Bonomi 18, Suelli 17, De Sisti 15, Tevere, Ferrini 14, Monfalcone 10, San Vito 4, Cus Ca 0.
● EUROLEGA (m.nan) Ritorno quarti di finale nelle coppe europee. Eurolega: Barcellona (Spa)-Valdagno 8-5 (and. 6-2, q. Barcellona), Forte dei Marmi-Breganze 4-4 (a. 2-5, Breganze qualificato alla final four).
CIOCCO (ant.gat.) Giandomenico Basso (Ford Fiesta R5 gpl) in testa al Ciocco, prima gara dell’italiano rally con 21’’5 su Alessandro Perico (Peugeot 208 T16 R5). Oggi conclusione.
RUGBY ●
IPPICA ●
IERI 4-5-7-3-10 A Torino (m 2060): 1 Ombretta d’Esi (G. Nuvoletta) 1.15.6; 2 Nello del Sile; 3 Rosella Valch; 4 Mindy Belle; 5 Rocciamelone; Tot.: 14,51; 3,74, 2,48, 4,13 (33,54). Quinté: 12.096,39. Quarté: 2.255,02. Tris 335,92. ● A NAPOLI Oggi ad Agnano il Maschio Angioino, ex gran premio riservato ai 3 anni e ora prova sul miglio con in palio 20.900 euro. Tra gli otto soggetti al via ben quattro figli di Varenne: Tony Gio (vincitore del Gran Criterium), Titti Jepson, Taurus Del Ronco e Tudor Dany Grif. ● OGGI SI CORRE A Trotto: Bologna (14.25), Napoli (14.30) e Montegiorgio (15.20). Galoppo: Milano (14.40), Roma (14.30) e Pisa (15).
JUDO ●
GWEND (e.d.d.) Altro 3° posto azzurro al Grand Prix di Tbilisi (Geo): Edwige Gwend nei 63 kg ha battuto Elisavet Teltsidou (Gre), Martyna Trajdos (Ger), Agata Ozdoba (Pol) e poi è stata sconfitta da Munkhzaya Tsedevsuren (Mgl).
PALLAMANO ●
HOCKEY PISTA
RALLY ●
PLAYOFF (an.gal.) I risultati della 3ª dei playoff. Girone A: Pressano-Bolzano 2329. Classifica: Bolzano 18; Pressano, Trieste 6; Cassano 3. Gir. B: CarpiRomagna 24-19; Estense-Ambra 24-23 (g. 18/3). Cl.: Carpi, Romagna 15; Estense, Ambra 3. Gir. C: Dorica-Fondi 27-26; Albatro-Fasano 22-21. Cl.: Fa-sano 15; Albatro 12; Fondi 9; Dorica 3.
ECCELLENZA (i.m.) Oggi (ore 15) il 14° turno d’Eccellenza. Programma: Viadana-Mogliano (diretta RaiSport 1); Lazio-Rovigo; San Donà-Calvisano; Padova-Prato; L’Aquila-F. Oro. Classifica: Rovigo, Calvisano 51; Mogliano 47; San Donà 39; Viadana 35; F. Oro 33; Padova 27; Lazio 22; L’Aquila
SPORT INVERNALI SCI ALPINO: TONETTI VINCE LA COPPA EUROPA (s.f.) A tre anni dall’ultimo successo ottenuto da Lisa Magdalena Agerer, la Coppa Europa ritorna in Italia grazie a Riccardo Tonetti. Il 25enne azzurro di Bolzano, dopo aver già conquistato la coppetta dello slalom, ieri ha concluso il penultimo superG delle finali di Grandvalira (And) con un ottimo 3° posto a 23/1000 da Schweiger (Aut) conquistando con un gara di anticipo il trofeo continentale maschile, 9 anni dopo Gufler. PITTIN SI DÀ AL FONDO ED È TERZO AGLI ASSOLUTI Ai tricolori di fondo ad Anterselva (Bz), la 15 km tl va a Sebastiamo Pellegrin su Giorgio Di Centa e sul combinatista argento mondiale Alessandro Pittin, che precede Clasa e Noeckler. Tra le donne vince Ilaria Debertoli su Giulia Stuerz e Sara Pellegrini. Trionfo Fourcade, Wierer 8a ● MOIOLI QUINTA A La Molina (Spa), nell’ultimo dei tre cross di Coppa di snowboard, Michela Moioli esce nella semifinale a 4: è quinta e lascia la Coppa alla francese Moenne Loccoz. Tra gli uomini, quarto Omar Visintin.
40
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
oppure nei giorni feriali presso l’agenzia:
Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).
ACQUISTIAMO, VENDIAMO, PERMUTIAMO
•OROLOGI MARCHE PRESTI-
GIOSE, gioielli firmati, brillanti, coralli. Ottime occasioni per Expo. www.ilcordusio.com 02.86.46.37.85
AIUTO contabile, impiegata commerciale con pluriennale esperienza offresi full/part-time. 366.42.67.679 AIUTO contabile, pluriennale esperienza contabilità generale, fatturazione attiva/passiva, gestione cassa, banca, valuta proposte preferibilmente part-time. 338.74.70.197 CONTABILE esperta sino al bilancio offresi. Milano cell. 333.32.41.005 RAGIONIERE pluriennale esperienza co.ge, cli/for, Iva, banche, bilanci. Offresi. 340.62.20.076 AGENTE di commercio valuta proposte concrete di proficua collaborazione. 347.73.12.582 ididdl@icloud.com
COMMERCIALE KEY ACCOUNT con esperienza vendita gdo vari settori merceologici offresi. Tel. 335.84.75.908 AUTISTA di fiducia, esperienza ventennale, referenziato, cerca lavoro anche part-time. 333.95.76.523
PRESTIGIOSA VINICOLA
SOCIETÀ d'investimento internazionale acquista direttamente appartamenti e stabili in Milano. 02.46.27.03
SANTA MARGHERITA LIGURE centro, privato vende: villetta indipendente 200 mq. commerciali, giardino mq. 350, ristrutturatissima. No agenzie. Ore pasti 335.57.29.788 VARAZZE privato vende ristrutturatissimo trilocale termoclimatizzato terrazzi vista mare, minime spese. Occasionissima 348.81.33.068
•SELEZIONA ambosessi dotati di
brillante comunicativa e reali capacità persuasive per vendita telefonica. Formazione gratuita, anticipo provvigioni, possibilità part time. Milano Pagano 02.48.00.54.15
A Milano ampliamento organico, azienda impiega 3 ambosessi per gestione clienti, ordini e bollettazione. 02.24.00.177 CERCASI custode 30/40 anni con esperienza per assunzione part-time senza alloggio - zona Città Studi - cell. 348.44.46.969 ore ufficio 9.00 -12.00
RESPONSABILE amministrazione, finanza e controllo con ventennale esperienza in bilancio, budget, cashflow, centri di costo, problematiche fiscali e-commerce world wide valuta proposte. Cell. 338.88.25.397 TEMPORARY export manager per progetti vendita mercati esteri offresi. info@primekey.it
ANDORA privato vende villetta, appartamenti vista mare, non lontano spiagge. Tel. 335.26.61.14 DIANO MARINA costruttore vende appartamenti. Rara eleganza. Palazzina trifamiliare, pannelli solari, no condominiali. 348.88.72.838/6 LOANO splendida occasione, direttamente da impresa, nuovo bilocale con box 230.000,00. CE: A. Tel. 019.66.99.72 - 339.18.95.414 PORTOFINO piazzetta splendido attico 80 mq circa , terrazzino, vista incantevole, perfetto, rara opportunità. Ottimo investimento possibilità parziale permuta con imbarcazione. 335.83.50.876 RAPALLO centro. Chicca, indipendente mq 75 terrazzo biservizi finemente ristrutturata arredata 350.000 rara opportunità 340.76.49.777 fotografie www.portofinoimmobiliare.it
GENOVA fronte Ikea prima fila 1600 mq commerciali con annesso parcheggio, finiture di pregio, unica opportunità affittasi/vendesi. 335.83.50.876 NEGOZI plurivetrine. V. Pisani, canne fumarie (bar tavola fredda). Affitto-riscatto. CE: G - IPE: 187,5 kWh/mca. 02.88.08.31. Cod. C03 - www.filcasaimmobili.it NEGOZIO angolare 7 luci, Sarpi. Ristrutturato, sottonegozio. CE: C - IPE: 61,79 kWh/mca. 02.88.08.31 cod. N13 filcasaimmobili.it UFFICI altissima rappresentanza, pieno centro, edificio storico, scaloni monumentali, affreschi, grandi spazi artisticamente restaurati. 900 mq. divisibili CE: D - IPE: 104,5 kWh/mca 02.88.08.31 - cod. C05 - filcasaimmobili.it VENDESI capannone industriale in Serbia. Assistenza italiana per lo start up. www.capannoneinserbia.rs 00381.63.23.93.30
Una nuova vetrina: ASPETTANDO EXPO MILANO 2015
APPARTAMENTO nuovo Archimede/Fiamma. Soggiorno-cottura, bicamere, biservizi, balcone. Termoautonomo. CE: B - IPE: 50,71 kWh/mqa 02.88.08.31 cod. T03 www.filcasaimmobili.it ATTICO. Terrazzo, nuovo, vista Castello - edificio epoca - ristrutturato box. CE: C - IPE: 65,85 kWh/mqa. 02.88.08.31 cod. P25 filcasaimmobili.it
EXPO 2015
B&B
Interpreti e traduttori
www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it
TRILOCALI nuova costruzione adiacenze Sempione, balconi/terrazzi, box. CE: B - IPE: 33,26 kWh/mqa. 02.88.08.31 cod. C09 www.filcasaimmobili.it
Alloggi
Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:
BARMAN premiato preparato anche per piccola cucina e piccola pasticceria raffinata. 345.76.29.136
ACQUISTIAMO CATTOLICA Hotel Savoia quattro stelle. 0541.96.11.74. Esclusivo con tutti confort. Grande piscina riscaldata. Idromassaggio. Giardino. Garage. Offertissima Pasqua. www.hotel-savoia.com PASQUA Rimini Hotel Glenn tre stelle - 0541.72.25.12 - 30 metri mare. Ogni conforts. Speciale 3 giorni pensione completa, pranzo pasquale, compreso bevande, parcheggio Euro 135,00 a persona - 1º maggio 120,00 - www.hotelglenn.it PORTO LOTTI Spezia, cedo posto barca 12x4 con auto vicino. 335.22.48.92
ACQUISTARE, vendere aziende, immobili, ricercare soci, joint-venture? Trentennale esperienza nazionale, internazionale, pagamenti garantiti. www.cogefim.com - 02.39.26.11.91 RIVENDITA monopoli/lotto interno importante centro commerciale hinterland Milano, alto reddito ideale gruppo famigliare cedesi. No perditempo. Tel. 02.84.63.033 ore 10/13
AVVOCATO non libero conoscerebbe scopo seria amicizia signora pari requisiti. titiato1122@gmail.com 60ENNE professionista imprenditore benestante divorziato amante viaggi presenza, conoscerebbe max 48enne non fumatrice presenza, inviare foto e recapito telefonico. Scopo affettuosa amicizia. Corriere 206-XZ - 20132 Milano
PUNTO D'ORO
agenzia.solferino@rcs.it
compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi prestigiosi, oro, diamanti. Sabotino 14 - Milano. 02.58.30.40.26
•AUTOMOBILI E FUORISTRADA, qualsiasi cilindrata. Passaggio di proprietà, pagamento immediato. Autogiolli, Milano. 02.89.50.41.33 - 327.33.81.299
EX-INTERPRETE presenza stile dinamica vedova (di top manager internazionale) estrazione settentrionale contatterebbe vedovo/divorziato 73/76enne distinto giovanile adeguati requisiti socio-economici preferibile laureato residente Milano/dintorni regioni limitrofe finalità amicizia eventuali sviluppi. Fermo posta Cordusio passaporto AA 1789164 - 20143 Milano. VEDOVO 75enne senza figli cerca signora 50/60enne, massima serietà, scopo convivenza. Corriere 209-XZ 20132 Milano
TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 1 Offerte di collaborazione: € 2,08; n. 2 Ricerche di collaboratori: € 7,92; n. 3 Dirigenti: € 7,92; n. 4 Avvisi legali: € 5,00; n. 5 Immobili residenziali compravendita: € 4,67; n. 6 Immobili residenziali affitto: € 4,67; n. 7 Immobili turistici: € 4,67; n. 8 Immobili commerciali e industriali: € 4,67; n. 9 Terreni: € 4,67; n. 10 Vacanze e turismo: € 2,92; n. 11 Artigianato trasporti: € 3,25; n. 12 Aziende cessioni e rilievi: € 4,67; n. 13 Prestiti e investimenti: € 9,17; n. 14 Casa di cura e specialisti: € 7,92; n. 15 Scuole corsi lezioni: € 4,17; n. 16 Avvenimenti e Ricorrenze: € 2,08; n. 17 Messaggi personali: € 4,58; n. 18 Vendite acquisti e scambi: € 3,33; n. 19 Autoveicoli: € 3,33; n. 20 Informazioni e investigazioni: € 4,67; n. 21 Palestre saune massaggi: € 5,00; n. 22 Chiromanzia: € 4,67; n. 23 Matrimoniali: € 5,00; n. 24 Club e associazioni: € 5,42.
AltriMondi R
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
1
IL FATTO DEL GIORNO L’ANATEMA DEL PAPA
2
3
rotta “spuzza”, non è cristiano chi si lascia corrompere. Tutti abbiamo la possibilità di essere corrotti, è uno scivolare verso lo sfruttamento. Quanta corruzione c’è nel mondo. Andiamo avanti nella pulizia perché non ci sia la spuzza della corruzione nella vostra città. San Gennaro interceda per voi. È tempo di riscatto per Napoli. […] Ai criminali e a tutti i loro complici la Chiesa ripete: convertitevi all’amore e alla giustizia! Lasciatevi trovare dalla misericordia di Dio!» Questo, che sia la misericordia a trovarci, è un altro dei passaggi epocali di Francesco. La misericordia, come un’ombra di lacrime vagante per il mondo in cerca di anime che implorano di essere trovate…
5 ● 1 Il Papa in piazza del Plebiscito a Napoli; 2 Il cardinal Sepe gli mostra il sangue di San Gennaro 3 “Assediato” dalle suore di clausura LAPRESSE/ANSA
Francesco fa il miracolo Ma che intenzioni aveva nel suo viaggio a Napoli? 1Durante la visita il sangue di San Gennaro si è sciolto, ma solo a metà Bergoglio contro i corrotti e il lavoro nero: «Convertitevi e ribellatevi»
Seguiamo il Papa in questo suo viaggio a Napoli.
1
Sì, seguiamolo. Naturalmente tutti parlano delle durissime parole contro i corrotti. E del fatto che a un certo punto, a Scampia, ha salutato in napoletano («‘a Maronna v’accumpagna»). E del sangue di San Gennaro che s’è sciolto benché il 21 marzo non sia una delle tre date prestabilite…
2
S’è mezzo sciolto. Sì, s’è mezzo sciolto. Nel pomeriggio Francesco è entrato nel Duomo di Napoli, ha preso con le sue mani la teca che contiene il sangue, e il sangue ha cominciato a sciogliersi. Ma, a metà strada, lo squagliamento s’è arrestato. Il cardinale Sepe ha detto: «San Gennaro vuole bene
al Papa e a Napoli. Il sangue si è sciolto a metà». Francesco ha commentato: «Il vescovo ha detto che il sangue è metà sciolto: si vede che il santo ci vuole bene a metà». Quando vennero Giovanni Paolo II (21/10/1979) e Benedetto XVI (21/10/2007) il sangue non si sciolse. Prima di ieri, s’era sciolto solo con Pio IX, in fuga dai rivoluzionari di Roma (novembre 1848). Pio IX regalò poi il famoso calice d’oro massiccio, uno dei pezzi pregiati del tesoro di San Gennaro. La Chiesa, a parte il cardinale Sepe che è di quelle parti, ci crede e non ci crede. A un certo punto tolse di mezzo, dalla categoria dei santi, San Gennaro. Di fronte alla rivolta napoletana, lo riammise come santo locale. Napoli rispose a questa degradazione facendo apparire sui muri la scritta: «San Genna’, futtetenne». Oltre tutto, per tradizione, San
Gennaro detesta la provincia di Napoli e sta solo con Napolicittà.
3
E il cardinale Sepe è della provincia di Caserta. E si vede che se era di Napoli, il sangue si sarebbe sciolto tutto.
4
Noi stiamo pazziann’, e intanto i camorristi si stanno facendo il segno della croce. Il Papa ha detto: «Cari napoletani, non lasciatevi rubare la speranza. Non cedete alle lusinghe di facili guadagni o di redditi disonesti. Reagite con fermezza alle organizzazioni che sfruttano e corrompono i giovani, i poveri e i deboli, con il cinico commercio della droga e altri crimini. […] La mancanza di lavoro ci ruba la dignità. E senza lavoro ciascuno di noi può scivolare verso la corruzione. Una società cor-
LA CORRUZIONE “SPUZZA” E CHI NE APPROFITTA NON È CRISTIANO CITTÀ NON FACILE, MA MAI TRISTE. ‘A MARONNA V’ACCUMPAGNA PAPA FRANCESCO AI NAPOLETANI
Aveva promesso che avremmo seguito il Papa in tutto il suo territorio. È andato prima a Pompei, poi in elicottero è atterrato nel campo sportivo di Scampia. Erano le 9 di mattina. La scelta di Scampia, una delle città di Gomorra, dice tutto sulle intenzioni profonde del viaggio. Francesco ha parlato anche degli immigrati, della loro domanda di essere riconosciuti come figli di Dio: «Ma è necessario arrivare a questo?». Dopo Scampia, il Papa è arrivato in piazza del Plebiscito a Napoli. Almeno 60 mila persone ad accoglierlo. Dopo la messa, è andato a pranzo a Poggioreale: maccheroni al forno, arrosto con patate, dolci napoletani, tutti cucinati dai prigionieri. A tavola anche dieci transessuali. Francesco non ha battuto ciglio. «I carcerati troppo spesso sono tenuti in condizioni indegne della persona umana, e dopo non riescono a reinserirsi nella società». Quindi il Duomo, col sangue di San Gennaro mezzo sciolto. Tutto l’itinerario è stato reso possibile dal lavoro di 1500 volontari, reclutati attraverso i social network. Sono state distribuite centomila bandierine, diecimila cappelli, diecimila foulard, diecimila mantelline antipioggia. Sui muri sono stati attaccati 15 mila manifesti. Migliaia di libretti per la messa, biglietti d’invito, badge, permessi stampati, 50 mila bottiglie d’acqua ecc. In carcere hanno fatto in modo che accanto a papa Francesco sedesse un detenuto argentino. © RIPRODUZIONE RISERVATA
41
LO SCONTRO NEL PARTITO
D’Alema tuona: «Con Renzi Pd arrogante» Orfini: «Offesi»
Massimo D’Alema, 65 anni ANSA
L’
ultimo dardo è partito ieri, alla convention della minoranza Pd a Roma: «Questo è ormai un partito a forte posizione personale e con un carico di arroganza», ha bastonato Massimo D’Alema, uno che al premier-segretario non risparmia mai critiche pesanti. Un’accusa su tutte, stavolta: «Matteo Renzi ha creato una macchina di potere che attira trasformisti». E rivolgendosi alla sinistra del partito, pure un consiglio: «Essere intransigenti per avere un peso», ha detto proponendo la costituzione di un’associazione, di «uno spazio di partecipazione», per chi non si riconosce nel Pd renziano. Parole «sacrosante», a sentire Bersani: «C’è tanta gente nel Pd che è in sofferenza e a disagio. Dobbiamo trovare il sistema per dialogare con questi mondi», il suo attacco. Eppure, prima di veder volare gli stracci, il capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, aveva gettato acqua sul fuoco del perenne scontro al Nazareno: «Chi pensa a scissioni o cose del genere sbaglia, non è nel nostro vocabolario. Ma è giusto che ci sia un confronto». In platea, i vari Gianni Cuperlo, Stefano Fassina, Pippo Civati e Rosy Bindi, strenui oppositori del premier. Ma pure il «turborenziano» Ernesto Carbone: «È della segreteria nazionale ed è giusto che sia qui ad ascoltare un punto di vista diverso», ha ribadito Speranza. Ma al fritto misto di frecciate, critiche e accuse, la maggioranza ha risposto senza scomporsi, quasi con sufficienza. «Renzi ha stravinto il congresso e portato il Pd al 41% per cambiare l’Italia dove altri non sono riusciti, qualcuno se ne faccia una ragione», ha tagliato corto con un tweet il vicesegretario Lorenzo Guerini. Più affilato il cinguettìo di Matteo Orfini, presidente del partito: «Dispiace che dirigenti importanti per la storia della sinistra usino toni degni di una rissa da bar. Così si offende la nostra comunità». cont. © RIPRODUZIONE RISERVATA
42
AltriMondi R
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
«DER SPIEGEL» PROVOCA
Merkel tra i nazisti Copertina shock aspettando Tsipras
N
Il fumo sopra Tripoli durante i combattimenti tra le forze governative di Tobruk e gli islamisti. A destra Renzi abbraccia i familiari delle vittime di Tunisi EPA/ANSA
Libia, battaglia per Tripoli Via ai raid sull’aeroporto
1Il governo attacca gli islamisti. Ma l’Isis minaccia: «Sirte come Falluja»
Intanto tornano in Italia le salme dei quattro morti nell’attentato di Tunisi
Filippo Conticello @filippocont
N
ella Libia dei due governi e delle troppe violenze, la terra in cui l’Isis vuole piantare la prima bandiera nel Nord Africa, la guerra potrebbe essere a un momento decisivo. Nonostante negoziati avanzati, ieri si sono alzati i caccia dell’aviazione fedeli al generale Khalifa Haftar, quello per cui tanti immaginano un futuro da Gheddafi, ed al parlamento di Tobruk, quello che la comunità internazionale riconosce: l’idea è di preparare una robusta offensiva di terra e poi riprendersi Tripoli dove, sfruttando il caos, comandano le milizie filo-islamiche di Fajr Libya. Mirati, i missili sono caduti attorno all’obiettivo strategico di ogni guerra, l’aeroporto internazionale, in questo caso l’unico ancora funzionante. Un alto ufficiale vicino ad Haftar ha garantito che alle truppe servirà poco tempo per «entrare nella capitale da diverse direttrici», ma ogni avanzata è stata
smentita dai nemici. Da parte sua, l’Onu ha condannato «nei termini più forti possibili» la ripresa dei combattimenti perché avranno «un impatto sul dialogo». Della stessa opinione il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: «Queste notizie di guerra rendono più urgente un buon risultato dei negoziati». Le parti in causa si parlano da un po’ a Rabat, Marocco, e a sentire l’inviato dell’Onu, Bernardino Leon, un accordo non è lontanissimo. Già oggi si potrebbero scrivere documenti sul governo di unità nazionale e il cessate il fuoco. A consigliare una soluzione svelta l’incubo degli affiliati libici allo Stato islamico che dallo scorso anno controllano Derna e da oltre un mese pure Sirte, città natale di Gheddafi. «La trasformeremo in un inferno come Falluja», la minaccia in un video diffuso via social. «Misurata sarà la nostra Mosul», l’aggiunta come cupa previsione sulla terza città libica. LE SALME Oltre il confine libico, il cuore ferito della Tunisia: mentre le indagini sulla strage del Bar-
NOTIZIE TASCABILI GRANDE PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE
Bologna stracolma alla manifestazione per le vittime della mafia LAPRESSE
do (ieri è uscito anche un video dei terroristi all’assalto col i kalashnikov) procedono spedite con una raffica di arresti e ci si aspettano sviluppi sulla «mente» di tanta ferocia, la società civile si mobilita. La coincidenza che martedì, oltre al museo, prende il via anche il World Social Forum è stata colta al volo da chi non si arrende: «Tutti al Bardo» è una iniziativa lanciata in Rete, lì arriverà una marcia contro il terrorismo per la cerimonia d’apertura. In Italia, invece, sono arrivate le nostre quattro salme portate da un velivolo dell’Aeronautica militare: Renzi le ha accolte a Ciampino, si è stretto ai familiari e poi ha twittato di aver «portato il dolore e l’abbraccio di tutta Italia». Soltanto dopo l’autopsia, è ripreso il viaggio delle spoglie di Antonella Sesino, impiegata del Comune di Torino, Orazio Conte, tecnico informatico torinese, dell’ex autista novarese Francesco Caldara e della pensionata Giuseppina Biella, lombarda di Meda: sullo stesso aereo sono tornati tutti a casa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
on dev’essere stato bello per Angela Merkel ritrovarsi ieri nella prima pagina del settimanale Der Spiegel in mezzo a un gruppo di gerarchi nazisti del Terzo Reich, tutti in posa davanti al Partenone. Il titolo è «La superpotenza tedesca» ed è dedicato a come l’Europa vede la Germania. Di sicuro si sa come la vede la Grecia, anche se in un momento delicato della trattativa come questo è bene restare composti. L’Europa è in fibrillazione per l’incontro di domani a Berlino tra la Merkel e Tsipras che dovrebbe comunque segnare importanti passi avanti nella ricerca di un’intesa che chiuda la crisi greca. Già oggi nella capitale tedesca arriverà il ministro degli Esteri ellenico Nikos Kotzias, per discutere con il collega Frank-Walter Steinmeier. Dopo il mini-summit di
Bruxelles, l’Eurogruppo aspetta che nei prossimi giorni Atene prepari e presenti un nuovo pacchetto di riforme completo delle informazioni necessarie per valutarne l’impatto sui conti pubblici e allontanare la prospettiva di un’uscita della Grecia dall’euro.
La Merkel tra i nazisti sulla copertina del magazine tedesco «Der Spiegel»
Yemen, 142 vittime E gli Stati Uniti ritirano 100 uomini ● Sono 142 le vittime nell’attentato alle moschee di venerdì in Yemen. A dare le cifre il presidente Abed Rabbo Mansour Hadi, che si è rifugiato ad Aden quando i ribelli sciiti hanno preso il controllo di Sanaa: «Vogliono trascinare il Paese nel caos, nella violenza e nella guerra civile», ha detto. E proprio ieri i miliziani sciiti Huthi hanno ricevuto 185 tonnellate di armi da una nave iraniana attraccata nel porto di Salif sul Mar Rosso. Gli Stati Uniti, che formalmente appoggiano il presidente, hanno intanto deciso di evacuare 100 militari delle forze speciali dalla base aerea di Annad, nei pressi della cittadina al Huta, appena conquistata dai qaedisti che avevano ucciso una ventina di militari governativi.
IN CELLA I PAPÀ INDIANI ACROBATI ● Cosa non si fa per i figli... Circa 300 persone sono state arrestate nello Stato indiano nord-orientale di Bihar per aver tentato di aiutare i loro ragazzi impegnati negli esami di Stato per l’ammissione al liceo. Ma, come si può vedere dalla foto (Ap), per riuscirci in tantissimi si sono addirittura arrampicati sul muro esterno dell’edificio. Le immagini hanno fatto il giro del mondo, spingendo il governatore del Bihar a intervenire per stroncare questa pratica che «sta gettando nel ridicolo il nostro Stato». Ieri dunque sono scattati gli arresti.
INCHIESTA GRANDI OPERE
PROTESTA CONTRO LA RISTRUTTURAZIONE DELLA RETE
Il caso Incalza I pm: «Ecco i pacchi con carte e soldi»
Sos benzina il 31 marzo e il 1° aprile Scatta lo sciopero in autostrada
● Nell’inchiesta Grandi Opere pure 5 foto scattate a Roma, di fronte alla Green Field, società definita «camera di compensazione» per far arrivare soldi pubblici a Ercole Incalza. Si vedono i collaboratori Pacella e Pica scaricare pacchi sospetti: vista la frase («5 per ello, toto per me»), per i pm si tratta di «denaro», in parte per Incalza.
Pacella e Pica con il pacco sospetto
L’INDAGINE A GENOVA
NEW YORK: DUE IN SALVO
Bologna, 200 mila con Libera «La politica colpisca la mafia»
Bancarotta, chiesta Brooklyn, sette l’archiviazione bambini uccisi per il padre di Renzi da un incendio
● Oltre duecentomila persone hanno sfilato ieri a Bologna nella manifestazione organizzata da Libera per ricordare le vittime della mafia e per la verità. Nel suo discorso Don Ciotti ha parlato anche di corruzione: «Nella lotta alla mafia la politica deve avere più coraggio. C’è bisogno di una nuova Resistenza etica, sociale e politica. In un momento in cui si parla tanto di riforme ricordiamoci che la riforma più importante è quella delle coscienze. Chi non vuole una legge sulla corruzione fa un favore ai mafiosi, la corruzione è la più grave minaccia per la democrazia. Purtroppo sento parlare di assurde prudenze e di un valzer di pressioni e ipocrisie. Ma la corruzione è l’avamposto delle mafie, sono due facce della stessa medaglia».
● Tiziano Renzi, padre del premier Matteo, ha detto che se l’aspettava. La procura di Genova ha chiesto l’archiviazione per l’inchiesta che lo vedeva accusato di bancarotta fraudolenta, dopo la cessione della società di distribuzione di giornali e volantini Chil post. Per i pm, a causare l’illecito sarebbero stati i 2 amministratori subentrati a Renzi dopo la vendita nel 2010.
● Un violento incendio scoppiato nella notte in un’abitazione di Brooklyn, New York, ha ucciso sette fratellini tra i 5 e i 15 anni. A innescarlo probabilmente una piastra elettrica di quelle utilizzate dalle famiglie di fede ebraica per tenere caldo il cibo nel giorno dello Shabbat. Si sono salvate solo la madre e la figlia di 14 anni, che si sono gettate dalla
● Niente pieno in autostrada il 31 marzo e il 1° aprile. Scatta, infatti, la 2a tornata dello sciopero dei gestori degli impianti di carburanti aderenti a Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio contro «il sistema ministeriale di protezione degli interessi dei concessionari autostradali». Le tre sigle sono sul piede di guerra da tempo contro il piano di ristrutturazione delle rete delle aree di servizio al quale sta lavorando il ministero delle Infrastrutture con quello dello Sviluppo economico. L’atto definitivo ancora non c’è, forse anche a causa del terremoto che ha travolto l’ex ministro Lupi, ma una riunione con i gestori potrebbe essere messa in agenda col viceministro De Vincenti, per scongiurare il nuovo sciopero. I primi giorni di stop, con «grandissima adesione» per le tre sigle, si sono svolti il 4 e 5 marzo.
SCANDALO NEL CUNEESE
Vigile in malattia faceva l’istruttore di sub: licenziato La casa del rogo a New York EPA finestra e sono ricoverate in gravi condizioni, mentre il padre era fuori città per lavoro. «Una tragedia incredibile», ha commentato il sindaco di New York, Bill De Blasio, che si è recato sul luogo dell’incendio.
● La polizia municipale di Mondovì (Cuneo) lo credeva a letto per una forte lombalgia, lui invece se ne stava ad Alassio, in Liguria, a fare l’istruttore di sub. Per questo un vigile del comune piemontese è stato licenziato e rinviato a giudizio per truffa aggravata. A scoprirlo la Guardia di finanza di Albenga durante accertamenti sul lavoro nero.
AltriMondi R
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
FAUSTO BRIZZI
SHOWBIZ
ÂŤMi sento un boy scout e rottamo finti giovaniÂť
DA OGGI GLI SCATTI INEDITI DI BROCKLEBANK
U2 from 1978 to 1981 è il titolo della mostra sulla band irlandese
Gli esordi degli U2 a Dublino nelle foto in mostra ad Asti
1Il regista torna con il secondo
â—? I primi U2 come ancora non si erano visti in Italia. Sono i protagonisti della mostra fotografica ÂŤU2 from 1978 to 1981Âť, da oggi ad Asti a Palazzo Ottolenghi con il patrocinio dell’ambasciata d’Irlanda. Decine di scatti scelti tra i centinaia inediti del pluripremiato fotografo Patrick Brocklebank che documentano gli esordi di Bono e soci, accompagnati da aneddoti. Si vedono i locali del periodo, uno spaccato della scena di Dublino tra la fine degli Anni ‘70 e l’inizio degli ‘80, fino al biennio successivo segnato dal ÂŤSunday Bloody SundayÂť.
libro: ÂŤRacconto la depressione con ironia. La salvezza? Gli amiciÂť Elisabetta Esposito
F
austo Brizzi, classe 1968 (non siamo poco cortesi, ma in quest’intervista l’età conta dunque è meglio partire preparati), un libro appena uscito (Se mi vuoi bene, edito da Einaudi) e un film che inizierà a girare proprio stamattina. Partiamo dal libro, il secondo dopo Cento giorni di felicità . Il primo è stato un successo, è arrivato in 40 paesi, ad agosto sarà anche negli Stati Uniti e presto diventerà una serie tv con Flavio Insinna. Quindi mi sono rimesso a scrivere. Tra l’altro per me è anche terapeutico: ogni romanzo è un viaggio con me stesso, autentica autoanalisi. A proposito, questo libro racconta di un depresso che reagisce tentando di aiutare gli altri. Spesso ci scarichiamo la coscienza con la beneficenza, basta un Iban per sentirsi meglio. Poi però trascuriamo chi ci è vicino: io vorrei passare piÚ tempo con i miei genitori che non sono piÚ giovanissimi e con gli amici di una volta. Mai stato depresso? Non ancora... Ma mi sono documentato moltissimo. Un depresso su tre è invisibile, non lo dice, ma solo parlando se ne può uscire. In questo gli amici
sono fondamentali. Io sono stato scout e ho capito quanto sia importante vivere in gruppo e aiutarsiÂť. Ăˆ stato scout? Come Renzi... ÂŤLĂŹ ho conosciuto quelli che considero ancora i miei veri amici, insieme a quelli con cui facevo sport, atletica leggera e tennis. Ero un velocista, io do tutto ma per poco tempo. Anche a scuola: al liceo ero presente solo nei giorni dei compiti in classe e delle interrogazioni. LĂŹ però contano anche i professori, una delle categorie piĂš importanti della nostra societĂ : dovrebbero essere piĂš formati, piĂš pagati e avere il piacere di insegnare. Io con i miei avevo un pessimo rapporto, come si può intuire da Notte prima degli esami...Âť. Ecco, parliamo di cinema. Oggi inizia a girare il suo nuovo film, ÂŤForever youngÂť. ÂŤIn realtĂ oggi giro la scena finale, le riprese cominceranno soltanto a giugno. Ma questa era un’occasione imperdibile: gireremo prima e durante la Maratona di Roma, concentrandoci sulla partenza. Teo Teocoli, uno dei protagonisti, sarĂ in prima fila. Ăˆ un bel rischio perchĂŠ dev’essere necessariamente buona la prima e una maratona proprio non la controlli, ma siamo prontiÂť.
A ROMA: LO RIFAREMO CON FERILLI E RENGA Fausto Brizzi, 46 anni, regista e sceneggiatore: è al suo secondo romanzo ANSA
OGGI INIZIO IL NUOVO FILM: ALLA MARATONA DI ROMA CON TEOCOLI PRENDO IN GIRO LE MILF MA ANCHE CHI NON VA MAI IN PENSIONE... FAUSTO BRIZZI REGISTA E SCRITTORE
CONSIGLI
21/4 - 20/5 TORO
21/5 - 21/6 GEMELLI
22/6 - 22/7 CANCRO
23/7 - 23/8 LEONE
24/8 - 22/9 VERGINE
7
7
6,5
6
6
6,5
Stamane tutto si incastra nel modo giusto, tutto contribuisce a rendervi sereni. Il pomeriggio, invece, forse stanca. O è solingo. E si fornica malino.
Un po’ per l’insonnia, un po’ per stanchezza, in mattinata potreste esser tutt’altro che freschi come rose. Pomeriggio di gioie e suine corresponsioni.
Mattina bella, garante di successo e di buonumore. Il pomeriggio potrebbe però virare verso lo sfigopendulo. Pure fornicatorio. State su, don’t lament.
Paranoie e intralci caratterizzano forse la prima parte della giornata. Pomeriggio, invece, fattivo, con amici e col vigore suino bello baldanzosino.
23/9 - 22/10 BILANCIA
23/10 - 22/11 SCORPIONE
23/11 - 21/12 SAGITTARIO
22/12 - 20/1 CAPRICORNO
21/1 - 19/2 ACQUARIO
20/2 - 20/3 PESCI
6+
5,5
7
6+
6,5
7,5
Contrasti e impicci potrebbero rendervi nervosi e maldestri. Ma la fornicazione sembra voler celare sorprese gradite all’ormone e all’umore. Soldi OK.
Fino a metà giornata dovrete probabilmente rendervi disponibili ad occuparvi anche di ciò che proprio non vi va giÚ. Serata un cicinÏn tesa, suinally too.
Giornata tendenzialmente produttiva e fortunata. Ma le polemiche saranno inutili come una sentinella in piedi. Evitate. Si fornica primaverilmente.
In giornata arrancherete un po’, fors’anche per via di una stanchezza atavica. Pomeriggio di fulgore suino: ogni progetto riesce e vi rende felici.
� Gli ex occupanti del Cinema America sono scesi ieri dal tetto, dove per due giorni hanno organizzato iniziative culturali contro il silenzio dell’amministrazione comunale alle loro richieste di una sistemazione dopo lo sgombero della sala a Roma. Ma i ragazzi non mollano e annunciano: Saliremo sui tetti delle quarantadue sale dismesse nella Capitale.
Una donna direttore del Guardian Ăˆ la prima volta da quasi 200 anni â—? Per la prima volta in quasi 200 anni di storia, il Guardian di Londra ha un direttore donna. Kath Viner (foto), 44 anni, prende il posto di Alan Rusbridger alla guida del quotidiano vincitore del Pulitzer. Laureata a Oxford, era a capo dell’edizione Usa. Con gli altri candidati che avevano risposto all’annuncio postato sul sito, a gennaio aveva presentato il piano editoriale alla redazione che l’ha scelta. Poi, ieri, la decisione finale dell’editore.
Mattina idonea ai viaggi, al relax, agli svaghi, con la fortuna vicina ai vostri glutei santi. Poi lo zebedeo caracollerĂ . E si fornicherĂ cosĂŹ cosĂŹ.
La mattina vi vede realizzativi, pragmatici e panzer, il pomeriggio sancisce il successo su ogni fronte. Anche suino. E ve ne compiacete.
LO SPORT IN TV
LA LEGGENDA DEL PIANISTA...
ECCO LA FAVOLA DELICATA DI NOVECENTO Lemmons detto Novecento (Tim Roth) cresce su una nave, impara a suonare il piano, diventa l’attrazione dell’orchestra di bordo e non ne scende mai. E quando la nave in disuso sta per essere demolita il suo amico Max è convinto che sia ancora a bordo... Tratto da un monologo teatrale di Alessandro Baricco, questo film di Giuseppe Tornatore è una favola delicata e magica, sempre bella da rivedere. DA VEDERE STASERA SU IRIS ALLE 21
â—? Nella puntata di ÂŤAmiciÂť di ieri, attraverso un videomessaggio, Renato Zero ha annunciato che farĂ parte della giuria del programma di Maria De Filippi, che dall’11 aprile inizierĂ la fase “seraleâ€?. ÂŤSarò imparziale. Un giudice che non dimenticherete mai. Parola di ZeroÂť, ha detto il cantautore romano. Con lui ci saranno anche Sabrina Ferilli e Francesco Renga.
LA VINER GUIDAVA L’EDIZIONE USA DEL QUOTIDIANO
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
21/3 - 20/4 ARIETE
Venere chez vous fa squillare le trombe dell’amore. Anche in senso suino, a dire il vero. La mattinata è forse stanca, ma tutto fila alla granderrima.
Ăˆ vero che cambia genere? ÂŤDopo una serie di commedie romantiche che parlavano d’amore facendo ridere, qui prendo in giro i finti giovani, quella categoria - diffusissima in Italia - di persone che non vogliono crescere perchĂŠ hanno paura di invecchiare. Avete presente quei genitori che sentono la musica dei figli? E le cougar? Le milf? Gli invasati di sport? Nel film c’è tutto. Teocoli è proprio uno di questi maniaci della forma fisica che cerca di coinvolgere il genero, Stefano Fresi. Ormai dai 30 ai 60 anni c’è una sola fascia di etĂ . Del resto anch’io gioco a tennis come fossi a Wimbledon e tutte le mattine compro i fumetti...Âť.
Cinema America C’è anche Zero Scesi dal tetto in giuria ad Amici gli ex occupanti Sarò imparziale
Dunque questi finti giovani li perdoniamo o li rottamiamo? ÂŤOvviamente tra le categorie che massacro ci sono anche quelli attaccati alla poltrona. Vi siete accorti che nessuno vuole andare in pensione? Ma basta, fate spazio, riposatevi!Âť.
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI
Mattinata ansiosina, ma tutto sommato proficua, pomeriggio di svaghi sereni. Le finanze reggono, il sudombelico è a proprio agio ovunque.
43
)! &
) #! ) / ) !0!* .
)! & & /$ *"! .
) #! ) /
! / & . /$ *"! . )!
& & )!
.
)!
- .
)!
)!
)!
.
!
.
)! # * !"
&
-
. -
* %/)
" %"%# # * !" ( & #( )! " ) $ ! & ! $, ##!$!" ( & #( & . " %"%# # * !" ( . #( & . ! $, ##!$!" ( . #( &
"! , ,! $!,!
.
/' )" # * !" &
44
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
SPECIALE
49A EDIZIONE VERONA 22-25 MARZO 2015
Gazza Golosa
QUALITÀ E PREZZO: LE MIGLIORI 50 BOTTIGLIE DOMINA IL SUD! La giuria di Gazza Golosa, guidata da Luca Gardini (già campione mondiale dei sommelier) ha scelto i 50 vini sotto i 15 euro che ci sono piaciuti di più. Vince un bianco pugliese. Sul podio anche un Cirò calabrese e un Cannonau sardo
FILIPPO CASSANO, pugliese e di talento come l'Antonio del calcio, rileva nel 2000 la masseria che diventerà il cuore di POLVANERA
FIANO MINUTOLO POLVANERA (PUGLIA)
1
Inserto a cura di: BERGONZI, FRANCESCHINI, GAMBARINI, GARDINI, GRIGNAFFINI, MENETTO E TONELLI
O
ggi a Verona si apre al 49a edizione del Vinitaly, la più prestigiosa fiera italiana dedica al mondo del vino e dintorni. Fino a mercoledì oltre 150 mila operatori o semplici appassionati gireranno tra gli stand fino ad ubriacarsi (in senso figurato...) di stanchezza e di assaggi. Come lo scorso noi di Gazza Golosa vi proponiamo la nostra particolarissima classifica dei migliori 50 vini italiani sotto 15 euro. E’ un contributo per gli appassionati del buon vino. E’ il nostro modo per dirvi che si può degustare del gran vino senza necessariamente spendere molto. Per la stragrande maggioranza delle persone una bottiglia intorno ai 10 euro è già un impegno. Grazie a Luca Gardini e alla super giuria di Gazza Golosa vi diamo qualche dritta che vale la pena di seguire. Ma in questo inserto troverete anche i consigli per non perdere gli assaggi di vini (senza limite di prezzo) indimenticabili.
CIRÒ VOLVITO CAPARRA E SICILIANI (CALABRIA)
LA GIURIA
CANNONAU DULE
2
GABBAS (SARDEGNA)
Così abbiamo scelto i vini italiani più Pop
I
l primo passo è quello più impegnativo. E lo abbiamo affidato a Luca Gardini, il più talentuoso dei comunicatori di vino italiani. Luca ha selezionato per noi Gazza Golosa circa 150 cantine che hanno mandato le loro migliori bottiglie sotto i 15 euro. Impresa titanica perché in Italia ci sono migliaia di aziende che producono vino (Oltre 4000 sono presenti al Vinitaly). All’inizio di marzo, a Milano abbiamo radunato la giuria composta da Luca Gardini (nella foto), Pier Bergonzi, Andrea Grignaffini, Alessandro Franceschini, Federico Menetto e Marco Tonelli e abbiamo degustato le selezioni di Gardini, secondo lo schema classico: prima le bollicine, poi i bianchi i passiti e infine i rossi. Quella che troverete nelle prime due pagine di questo inserto è la nostra classifica dei 50 migliori vini italiani che risultano eccezionali cce o a nel e rapporto appo pp to qualità.prezzo. Come tutte utte le tere. graduatorie farà discutere. le Ci troverete alcune delle re e vostre bottiglie del cuore lamenterete l’assenza di alhe tre. Noi assicuriamo che vqueste sono buone. Davvero buone! Mercoledì, nella Sala Tulipano, (10.30-13) li potrete degustare (entrata libera). Alle 12 la premiazione.
3
FABRIZIO CIUFOLI Enologo dell’azienda calabrese CAPARRA&SICILIANI nata nel 1963 dall’unione di due famiglie che avevano una lunga tradizione agraria e vinicola
Caparra e Siciliani La forza della famiglia ai bordi del mar Ionio ● Trovare al secondo posto un vino della Calabria non dovrebbe stupire. La pratica perseverante, in questo caso a base di uva Gaglioppo, ha portato all’eccellenza. Il merito va anche al fatto che questa varietà ha trovato il suo habitat d’elezione sulla costa ionica, nella zona di Cirò. Qui negli anni ’60 nasce la Caparra & Siciliani. Non fatevi ingannare dal binomio, ché l’azienda oggi è formata da una rete di soci che gestiscono con passione oltre 200 ettari di vigneto. In cantina lo stile predilige lo sviluppo della tipicità varietale, ottenuta attraverso un uso intelligente del legno: solo dove serve e per periodi mai troppo prolungati. Per questo il Volvito esprime maggiormente quel timbro maturo e speziato del Cirò che ricorda la ciliegia, il cacao e la noce moscata. A tavola sposa alla perfezione gli arrosti, ma si esalta con un piatto di pappardelle alla lepre.
Polvanera Il volto profondo della terra pugliese ● Cassano deve essere un cognome che appartiene a quelli dotati di talento. Filippo, pugliese anche lui, acquista all’inizio deli anni 2000 una masseria, chiamata Marchesana, costruita sul finire dell’800 a Gioia del Colle (Bari). Il nome dell’azienda deriva dalla terra, quelli bravi la definirebbero argillo-calcarea, dall’inconfondibile colorazione bruna. Sui 13 ettari di vigneto dimorano cinque varietà differenti, quantitativamente parlando dominate dal Primitivo, completate da quel Fiano Minutolo che ricava il proprio nome dalle piccole, minute appunto, dimensioni di grappolo e acino. Filippo Cassano, enologo innanzitutto per passione, lo ‘traduce’ nella sua cantina letteralmente affondata nella roccia –siamo a 10 metri sottoterra- in maniera lineare. La volontà, ribadita poi durante l’assaggio, è quella di lasciare il più possibile intatto il ricco patrimonio aromatico del vitigno. Per questa etichetta la vinificazione è realizzata esclusivamente ricorrendo all’acciaio. In bocca ha garbo floreale, succosità fruttata e un finale che ricorda il sale e le erbe aromatiche. Perfetto tanto con un crudo di scampi quanto con un croccante fritto di alici.
GIUSEPPE GABBAS comincia a lavorare alle vigne dedicate all'uva CANNONAU negli Anni 70. Il particolare clima della zona assicura una buona escursione termica, con positivi effetti sul colore e sul profilo aromatico delle uve
Gabbas Il cuore della Sardegna figlio della precisione ● Il cuore è il volano di tutto. Cuore innanzitutto d’isola visto che la cantina Gabbas sorge alle pendici del complesso montuoso del Supramonte, a pochi chilometri da Nuoro. Ma cuore anche di Giuseppe Gabbas che, dagli Anni 70, comincia a lavorare con passione le sue vigne dedicate all’uva Cannonau. Il Dule deriva dal vigneto omonimo, successivamente vinificato in quella cantina, altro cuore pulsante dell’azienda, grazie a pratiche enologiche semplici quanto precise. Il Dule riposa in legno per 12 mesi, poi ne attende altri 12, questa volta in bottiglia, prima di essere venduto. In bocca è potente, elegante, merito di un’evidente sapidità, molto facile da abbinare a tavola. Da agnello al forno ma anche da scorfano in guazzetto.
II
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Top 100 Mondo di Luca Gardini e i 100 italiani con il Corriere
BIANCHI, ROSSI ROSE’, MOSCATI... ECCO I PIÙ BUONI FIANO MINUTOLO
CIRÒ ROSSO CLASSICO
POLVANERA 9 EURO
CAPARRA&SICILIANI 8,50 EURO
GABBAS 15 EURO
Colore rosso rubino, profumo intenso e armonico (Pad./Hall 7 – Stand E3)
Prodotto dall'alta concentrazione aromatica (Pad./Hall 8 – Stand A3, C7)
1
2
50
3
Gardini per Sport Week.. In edicola con il Corriere della Sera trovate invece (euro 12,90) il volume sui 100 migliori vini d’Italia presentati ieri da Wine Spectator a Opera Wine.
Il Prosecco di Astoria Le bollicine del campione «volano» in maglia rosa ● Maglia rosa è sudore, sforzo, salite. Ma anche baci delle miss, fotografi e... prosecco a fiumi! Quale? Ma Astoria ovviamente, compagno fedele di ogni campione che riesca a salire sul palco e vestire la maglia più ambita del Giro d'Italia. I fratelli Paolo e Giorgio Polegato, che producono lo spumante Cold Wine 9.5 dedicato al Giro, accoglieranno gli ospiti di Vinitaly con la confermata qualità dei loro Prosecchi, in particolare il Cartizze Arzanà. Ma farà il suo esordio anche «Gaggiandre», il primo Prosecco DOC biologico dell'azienda.
Subito giù dal podio ci sono un intenso Primitivo e un Sangiovese che mette allegria. Mercoledì nella Sala Tulipano dalle 10.30 alle 13 li potrete degustare
DULE CANNONAU DI SARDEGNA
Profumi di tiglio e fresche note agrumate (Pad./Hall 11 – Stand C5)
● Due librettini imperdibili. Dal sito Gazzetta.it, nel blog di Gazza Golosa (lo trovate in home page) potete scaricare gratuitamente il pdf del volumetto con i 100 migliori vini del mondo scelti da Luca
Vincenzo Nibali, con Astoria, al Giro 2013 BETTINI
PRIMITIVO DI GIOIA
CACIARA SANGIOVESE
L'ECLISSE LAMBRUSCO
INSOLIA PRINCIPI DI BUTERA
FURORE ROSATO
CUVÉE IMPERIALE
VERDICCHIO SAN PAOLO
FATALONE 9 EURO
ENIO OTTAVIANI 5 EURO
CANTINA PALTRINIERI 8 EURO
ZONIN 1821 4 EURO
MARISA CUOMO 12 EURO
BERLUCCHI 12 EURO
PIEVALTA 13 EURO
Profumo di frutta matura, finale mandorlato (Pad./Hall 11 – Stand E3/E4-42)
Gradevole al naso, fresco e corposo al palato Pad./Hall 1 – Stand A4, B4)
Frizzante e morbido, fermentato in bottiglia (Pad./Hall 1 – Stand D1)
Giallo paglierino e note di frutta esotica (Pad./Hall 4 – Stand F5)
Profumo floreale. In bocca? Un'esplosione di freschezza (Pad./Hall B)
Spuma soffice, bouquet ricco e sapore pieno (Palaexpo – Stand B, C15)
Sentori di pesca, albicocca ed erbe aromatiche (Palaexpo - Stand D16/17)
4
5
6
7
16 PINOT BIANCO di Niklas Weingut - 10 euro (Pad./Hall 6 – Stand A2, A3)
23 BARBERA di Marchesi di Barolo - 13 euro (Pad./Hall 5 – Stand D1)
30 LAGREIN di Donati Marco - 10 euro (Pad./Hall 3 – Stand E3)
17 VERDICCHIO di Felici Andrea - 9 euro (Pad./Hall 8 – Stand G7)
24 ALTEMASI BRUT di Cavit - 13 euro (Pad./Hall 3 – Stand B3)
31 CHIANTI di Vigna di Pallino - 9 euro (Pad./Hall 9 - Stand D14)
11 ROSSESE DI DOLCEACQUA di Terre Bianche - 15 euro (Pad./Hall 12 - Stand B4)
18 CLASSICO di Kelleri Cantina Terlan - 11 euro (Pad./Hall 6 - Stand C3)
25 FRIULANO di Princic (Pad./Hall 7Stand B4, B5)
32 ROSE' FERRARI Cantine FERRARI (Pad./Hall 3 – Stand C3)
12 CINZIA NEBBIOLO di Travaglini Giancarlo - 8 euro (Pad./Hall 10 – Stand G1)
19 COCOCCIOLA di Tenuta Ulisse - 11 euro (Pad.Hall 12 – Stand C2)
26 SALICE SALENTINO di Vinicola Resta - 10 euro (Pad./Hall 11 – Stand H2-33)
33 FRIULANO DOC di Ronco del Gelso 12 euro (Pad./Hall 6 – Stand C6)
13 BLANC DE MORGEX di Ermes Pavese - 14 euro (Pad./Hall 12 - Stand B3/C3)
20 SANGIOVESE di Cesari - 10 euro (Pad./Hall 7 – Stand E7, E8)
27 VERDICCHIO di La Monacesca - 9 euro (Pad./Hall 7 – Stand D9)
GLI ALTRI 40 IN CLASSIFICA
14 CAREMA NEBBIOLO di Produttori di Carema - 11 euro (Pad./Hall 10 – Stand 4, D3 )
21 RIPASSO di Sartori - 9 euro (Pad./Hall 7 – Stand E2)
28 MONTEPULCIANO di Torre dei Beati - 10 euro (Pad./Hall 12 – Stand E3/4, F3/4, G3/4)
15 CABERNET di Colli Euganei - 6 euro (Pad./Hall 5 – Stand F7)
22 FRAPPATO di Valle dell'Acate - 9 euro (Pad./Hall 2 – Stand 94F)
29 GUTTURNIO di Santa Giustina - 8 euro (Pad./Hall 1 – Stand D4)
34 VERMENTINO di Giogantinu - 6 euro (Pad./Hall 8 – Stand A3, C7) 35 FRASCATI di Principe Pallavicini - 4 euro (Pad./Hall 7 – Stand C5) 36 CHIANTI PEPPOLI di Marchesi Antinori - 15 euro
8
(Pad./Hall 7 – Stand D2) 37 SHARIS di Livio Felluga - 11 euro (Pad./Hall 6 – Stand B6) 38 CIURI di Terrazze dell'Etna - 10 euro (Pad./Hall 2 – Stand 43C) 39 ETNA ROSSO di Terre Nere - 15 euro (Pad./Hall 2 – Stand 67D, 69E) 40 LAMBRUSCO di Chiarli - 9 euro (Pad./Hall 1 – Stand A7) 41 GARGANEGA di Stella Anselmi - 13 euro (Pad./Hall 6 – Stand B5) 42 K'UN di Clara Marcelli - 13 euro (Pad./Hall 7 - Stand C6/C9)
9
10
43 LAMBRUSCO di Fattoria Moretto - 10 euro (Pad./Hall 1 – Stand D1) 44 SOAVE di Tamellini - 13 euro (Pad./Hall 10 – Stand B2, C2) 45 MOSCATO Di Ca' del Gal - 15 euro 46 BARBERA di Cascina delle rose - 15 euro 47 FIANO PIAN DI STIO di San Salvatore - 10 euro (Pad./Hall B) 48 PROSECCO DIRUPO di Andreola - 8 euro (Pad./Hall 6 – Stand D4) 49 MOSCATO di Mongioia - 12 euro 50 CHIANTI di Monsanto - 13 euro (Pad./Hall 9 – Stand D9)
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Vino a canestro L'Aquila Basket Trento ospite di Cavit
GLI ASSAGGI CHE NON DOVETE PERDERE
12
A1-A2
10 12
6 6 3 4-5-8
I «must taste»
ENO
1 9-D
8
LIT
7
A
12
8 B
VERONA
Stadio Bentegodi
F
Stazione EC H
Fiera
BASILICATA MOLISE SARDEGNA UMBRIA VENETO
11 8
8
Centro servizi delle Erbe Centro servizi “Castelvecchio”
8
PIEMONTE 2
10
Centro servizi “Bra” Centro servizi dei Signori
MARCHE
ABRUZZO VALLE D’AOSTA LIGURIA
FERMATA NAVETTA CITTADELLA DELLA GASTRONOMIA
TRENTINO
5
3
Centro servizi Arena
TOSCANA
SERVIZI IGENICI
VENETO
7
12 FRIULI VENEZIA GIULIA
PUGLIA
SICILIA
VENETO
ALTO ADIGE
11
9
I
TOSCANA
D
6 CAMPANIA
4
B
2 LAZIO IRPINIA
A
POLIZIA DI STATO
EMILIA ROMAGNA
1
VININTERNATIONAL MIPAAF Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
SOL & AGRIFOOD
C
A2
Ingresso SAN ZENO
LOMBARDIA PALAEXPO
A1
Palazzo uffici
Ingresso CANGRANDE
Non solo vino Al Sol i migliori oli del mondo poi aree per birra, formaggi, caffè ● Non solo vino. Gli appassionati di cibo di qualità vadano a dare un’occhiata anche al Sol&Agrifood (padiglione C) che si svolge in contemporanea. Ci sono i migliori oli italiani (quindi del mondo...), c’è una bella area dedicata alla birra, ci sono assaggi e degustazioni di formaggio e caffè con Cheese Experience e A Taste of coffee. Tra gli appuntamenti domani alle 12, alla Sala Mantegna, c’è la degustazione guidata da Marino Giorgetti degli oli che hanno vinto il Sol. Tanti i cooking show all’Agorà: oggi alle 14 Peppe Guida, stellato di Vico Equense, si esibisce su olio e pasta di Gragnano.
OLIO DOP MONTI IBLEI di Terraliva
Domani (ore 15), i campioni dell'Aquila Basket Trento Davide Pascolo, Tony Mitchell e Isaiah Armowood saranno ospiti allo stand di Cavit (nella foto l’Altemasi Brut). Manager e giocatori brinderanno con sponsor e tifosi.
Ecco la nostra guida ragionata agli assaggi che non dovete perdere.
La nostra personalissima guida per andare alla ricerca delle migliori bottiglie in assoluto. Dal leggendario Giulio Ferrari al Brunello Tenuta Nuova di Casanova di Neri, dal Monprivato di Mascarello al Duemani di Luca D’Attoma
SALELLA CILENTO DOP di Pietrabianca
LOMBARDIA ARCIPELAGO MURATORI (Pad. 7, B5) Franciacorta e non solo. Villa Crespia e Cisiolo. La novità è «Millè»: cambia la concezione del millesimato. AR.PE.PE. (Palaexpo ABCD/1) Summa della Valtellina. Provate Rocce Rosse e Grumello Buon Consiglio BELLAVISTA (PAD. 7, A2/B3-B4) Spumanti d’eccezione. Andrà in scena la rarità di millesimati tra il 1988 e il 2002. E spiccherà anche il leggendario Vittorio Moretti 2004. BERLUCCHI (Palaexpo, B/C 15) Si festeggiano gli 80 anni di Franco Ziliani, il fondatore, con il lancio di Cellarius Franciacorta per sottolineare il legame col territorio. CA' DEL BOSCO (Palaexpo, D17/18) Sempre Franciacorta. L’azienda guidata da Maurizio Zanella propone grandissimi spumanti, dall’icona Annamaria Clementi al Cuvee Prestige che sta avendo grande successo. MONTE ROSSA (Pad. 6, B6) Emanuele Rabotti riesce sempre a sorprendere. Questa volta l’azienda di Franciacorta nota per il Cabochon, lancia il Flamingo, un nuovo, spettacolare rosè. EMILIA ROMAGNA CANTINA DELLA VOLTA (Pad. 1, D1) Particolare il lambrusco Brut Rosè CLETO CHIARLI (Pad. 1, D1) Riferimento del Lambrusco. Andate sul sicuro con Vecchia Modena. CESARI (Pad. 7, E7/E8) Sangiovese di Romagna. Provate il Tauleto e il Liano. SICILIA COS (Pad. 12, A5/D6/23) Giusto Occhipinti e i suoi vini nelle anfore. Provate il Phitos, il Cerasuolo di Vittoria e il Frappato. DONNAFUGATA (Pad. 2, stand 187H) Non saprete cos’è un passito di Pantelleria se non provate il Ben Ryè. DUCA DI SALAPARUTA (P. 2, S. 22/B) Chiedete del Duca Enrico e del Colomba Platino. VALLE DELL'ACATE (Pad. 2, 94F) Gaetana Jacono vi guiderà nella magia del Frattato (super!), ma anche del Grillo e del Cerasuolo di Vittoria. TRENTINO ALTO ADIGE FERRARI (Pad. 3, C3) I Lunelli raccontano l’eccellenza del Trento Doc. Provate il Perlè 2006 e, se siete molto fortunati, il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2004. FORADORI (Pad. 12, A5/D6/75) Elisabetta Foradori è maestra del Teroldego. Il Granato è spaziale. VENETO ALLEGRINI (Pad. 6, E5) La famiglia Allegrini eccelle per ospitalità. Provate tutte le sfumature del Valpolicella e l’Amarone. ZONIN 1821 (Pad. 4, F5) Provate il Solatio di Castello d’Albola e il Primitivo di Masserie Altemura. LAZIO TERRE DEI PALLAVICINI (Pad. 7, C5) Frascati e Cesanese del Piglio CAMPANIA
CELLARIUS FRANCIACORTA Berlucchi (Palaexpo, B15)
FLAMINGO Franciacorta Monte Rossa (Pad. 6, B6)
VECCHIA MODENA di Cleto Chiarli (Pad. 1, D1)
BEN RYÈ Passito di Donnafugata (Pad. 2, 187H)
IL SOLATIO Castello D’albola, Zonin (Pad. 4, F5)
MARISA CUOMO (Pad. B) Il suo Fiorduva è miglior bianco d’Italia. Ma assaggiate anche il Furore rosso. QUINTODECIMO (Pad. 7, C4) La mano felice di Luigi Moio su Aglianico, Taurasi e Falanghina. FRIULI VENEZIA GIULIA CASTELVECCHIO (Pad. 6, D6) Leo e Mirella Terraneo sono appassionati produttore di Sagrado. Provate Merlot di Leo e Pinot Grigio. LIS NERIS (Pad. 6, E7) Ottimi il Sauvignon il Pinot Grigio e il nostro amato Confini LIVIO FELLUGA (Pad. 6, B6) Terre Alte e Sharis! MARCHE CIÙ CIÙ (Pad 7, stand 7) Il trionfo dei vitigni autoctoni: Passerina, Pecorino e Offida. FELICI ANDREA (Pad. 8, G7) Verdicchio dei Castelli di Jesi Bio. VILLA BUCCI (Pad. 7, C1) Il Villa Bucci è il Verdicchio! CALABRIA ‘A VITA (Pad. 12, A5/D6/94) Cirò riserva e Rosato. SARDEGNA ARGIOLAS (Pad. 7, A5) Il Turriga, bandiera dell’Isola. PIEMONTE GIOVANNI BOROLI (Pad. D, C2) Provate il barolo Villero. G. MASCARELLO E FIGLIO (P. 10, F3) Il Monprivato è un barolo speciale! Ma assaggiate anche la Freisa di Mauro Mascarello: unica. MARCHESI DI BAROLO (Pad. 5, D1) Grandi Baroli, ma anche Barbera e Nebbiolo di qualità. TENUTA SANTA CATERINA (P.10, C1.) Grignolino e Freisa (ferma come da tradizione) e ottimi Barbera. VAJRA (Pad. 10, G4) Barolo Bricco delle Viole. Ma anche Riesling e Moscato spettacolari. VILLA SPARINA Pad 12, Stand C.4) Il miglior Gavi, anche Spumante Brut ABRUZZO MASCIARELLI (Pad. 7, D9) il Montepulciano Marina Cvetic TENUTE ULISSE (Pad. 12, C2) Cococciola, Pecorino e Nativae. TOSCANA ANTINORI (Pad. 7, D2) Solaia e Tignanello: i Supertuscans... CASANOVA DI NERI (Pad. 9, A5) Il Brunello tenuta Nuova è tra i migliori vini del mondo in assoluto! CASTELLO DEL TERRICCIO (P. 9, C7) Il Tassinaia e il grandissimo Lupicaia. CASTIGLION DEL BOSCO (Pad. 9, C10) Brunelli di qualità (Campo del Drago) e provare il Prima Pietra. C. PICCOLOMINI D’ARAGONA (P.9, C6) Brunelli d’eccezione. Provate il Pianrosso DUEMANI (Pad. 9, C4) Luca D’Attoma è uno dei migliori enologi italiani: Duemani e il Suisassi valgono il viaggio. MAZZEI (Pad. 9, C15) Chianti Castello di Fonterutoli e il Doppiozeta Zisola di Sicilia. PHILARMONICA (Pad. 9, C17) Guido Folonari può proporvi le tre grande B (Barolo, Brunello, Bolgheri). SETTE PONTI (Pad. 9, D14) Antonio Moretti fa crescere i suoi vini e ora l’Oreno è tra le migliori bottiglie del mondo. Provate anche Grillo e Saia di Feudo Maccari. TENUTA SAN GUIDO (Pad. 7, D3) Basta la parola: Sassicaia! PUGLIA TAURINO COSIMO (Pad. 11, C3/C4) La leggenda del Patriglione.
PASSERINA autoctono di Ciù Ciù (Pad. 7, 7)
MONPRIVATO di Mascarello e figlio (Pad. 10, F3)
BAROLO BRICCO di Vajra (Pad. 10, G4)
LUPICAIA Castello del Terriccio (Pad. 9, C7)
ORENO di Tenuta Sette Ponti (Pad. 9, D14)
OGNI SOSTA, UN TRAGUARDO. III° GRAN FONDO DEL GALLO NERO 2015 Gara competitiva e cicloturistica sulle strade del Chianti Classico www.granfondodelgallonero.it
III
20 SETTEMBRE
IV
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
320 OUI, MONSIEUR È PROSECCO! SUPERATO LO CHAMPAGNE Grande vittoria per le bollicine made in Italy: nel 2014 esportati 320 milioni di spumanti, Francia ferma a 307. La crescita è da capogiro: +263% negli ultimi dieci anni. E il Prosecco diventa un fenomeno planetario di Alessandro Franceschini
Sopra, le splendide vigne che danno vita alle bollicine italiane, vincitrici sullo champagne nel 2014. A destra, i cinque prosecchi top selezionati dal già campione mondiale di sommelier Luca Gardini
S
ignorilità ed eleganza. Due tratti che innegabilmente appartengono a Verona, città che si lascia ancora guardare, vivere, passeggiare con piacevolezza, restando a misura d’uomo nonostante la chiara vocazione internazionale. La città di Romeo e Giulietta, dell’Arena, del Vinitaly è un blend di bellezza e ricchezza che seduce pupille e papille. In quest’ottica, avrebbe potuto forse chiamarsi diversamente il pandoro, il dolce veronese per antonomasia? A deliziare gourmet e appassionati, c’è una cucina che rispecchia la terra e la cultura del Nord: centralità a riso e polenta piuttosto che alla pasta secca. Meglio gli gnocchi di patate. Salsa emblematica per i bolliti della tradizione è la «pearà» cioè «pepata» (a base di midollo di bue, pane grattugiato, pepe, Parmigiano e olio). Interessante la rilevanza della carne di cavallo, celebrata in primis nella «pastisada» (stracotto aromatizzato da vino e spezie). L’eccellenza si beve pure in tazzina. Torrefazioni tra le più rinomate (una su tutte Giamaica Caf-
● Tante sono le milioni di bottiglie di spumante tricolori esportate nel 2014 , contro le poco più di 307 milioni di nobili bollicine francesi. I numeri parlano di un aumento del 14,2% a valore e del 18,2% a volume
P
iace agli americani, sempre di più agli inglesi, come sempre ai tedeschi. Ma a leggere i recenti dati Istat circa le vendite degli spumanti italiani all’estero nel 2014, è difficile trovare un Paese che non ami le bollicine italiane e che non abbia incrementato le sue importazioni. I numeri parlano di un aumento del 14,2% a valore e del 18,2% a volume. Se poi allarghiamo la finestra temporale agli ultimi dieci anni, si arriva a cifre da capogiro: +263% a volume e +241% a valore. E ovviamente, come capita sempre quando si parla di bollicine, lo sguardo si volge subito ai cugini d’Oltralpe. E loro? Come è andato lo Champagne? Un derby che, così come per il calcio, anche nel mondo del vino non terminerà mai. Crescono (+0,7%) anche loro, anche se decisamente meno rispetto all’italia. Nel confronto Spumante vs Champagne, quindi, il numero di bottiglie esportate ci vede primeggiare: 320 milioni di spumanti tricolori contro poco più di 307 milioni di nobili bollicine francesi. Peraltro, come sottolineava Coldiretti, è curioso notare che i francesi hanno esportato in Italia, sempre nel 2014, 5,8 milioni di bottiglie di Champagne, mentre, viceversa, l’Italia ne ha spedite in terra francese ben 9,8 milioni. QUALCHE DISTINGUO Dopo questa sbornia di numeri, tutti a nostro favore, un’evidenza è però necessaria. Così come i critici e gli osservatori sportivi amano poco i confronti tra grandi atleti di epoche differenti - meglio Pelè o Maradona? Baggio o Tevez? -, anche nel mondo del vino si alza sempre qualche sopracciglio tra esperti e degustatori quando si paragonano due universi, e due storie, così profondamente differenti come quella francese e italiana. A nordest di Parigi, la regione della Champagne, oltre ad avere una storia plurisecolare, vende le sue bottiglie all’estero ad un prezzo medio di quasi 15 euro, quelle made in Italy arrivano a circa 4 euro. Le differenze non finiscono certamente qui se consideriamo che Champagne significa solo e
ANDREOLA DIRUPO VALDOBBIADENE
1
SILVANO FOLLADOR VALDOBBIADENE BRUT NATURE
2
PERLAGE PROSECCO VALDOBBIADENE COL DI MANZA
3
BELLENDA VALDOBBIADENE BRUT SAN FERMO
4
CASA COSTE PIANE PROSECCO FRIZZANTE
ELEGANZA E SIGNORILITÀ LA VERONA A TAVOLA DA PERBELLINI AL POMPIERE La città di Romeo e Giulietta seduce tutti, dai gourmet agli appassionati. Ristoranti stellati e trattorie, ecco i nostri consigli per mangiare bene di Andrea Grignaffini
fè del «maestro» Gianni Frasi) e caffetterie pregevoli sono ad ogni angolo. I CONSIGLI Nel cuore di Verona, per officiare un rituale gastronomico all’insegna di sapori tipici, con opulenti carrelli dei bolliti (e salse ad hoc) e degli arrosti, immersi nel fascino d’antan di boiserie e suppellettili c’è la Locan-
V
La cucina di Casa Perbellini, in piazza San Zeno 16
5
soltanto metodo classico, vale a dire rifermentazione in bottiglia, e di una determinata zona, mentre all’interno della voce un po’ indistinta dei cosiddetti Spumanti si sommano territori molto diversi (Prosecco in Veneto e Friuli Venezia-Giulia, Asti in Piemonte, Franciacorta in Lombardia, giusto per citare i tre numericamente più importanti) e metodi alquanto distinti: si va del metodo Franciacorta, pressoché identico a quello dei cugini d’Oltralpe, alla rifermentazione in autoclave (Charmat o Martinotti) dei prosecchisti e dell’Asti, quest’ultimo addirittura da sempre dolce. IL FENOMENO Al di là delle distinzioni, questa trionfale cavalcata dello spumante italiano all’estero porta soprattutto un nome: Prosecco. Un tempo nome anche dell’uva, poi solo del vino prodotto dalle uve Glera, lo spumante prodotto nel Nord-Est della Penisola è il vero campione di vendite della categoria, nettamente in fuga rispetto al gruppo. Al Prowein, l’evento fieristico di Düsseldorf in Germania che precede Vinitaly, il presidente del Consorzio del Prosecco Doc, Stefano Zanette, ha mostrato numeri davvero impressionanti, che ben illustrano un fenomeno oramai planetario. Poco più di 199 milioni di bottiglie sono volate all’estero nel 2014: 55 milioni nel Regno Unite, primo paese importatore in assoluto con una crescita del 60%. La Germania, amante del Prosecco, ne ha importate 42 milioni, terzo posto agli Stati Uniti (37,6 milioni), mercato vivace e in grande crescita (+34,2%).Quello del Prosecco, in realtà, è un universo molto più complesso e sfaccettato: oltre alla zona di produzione Doc (un tempo classificata come Igt), dal 2009, anno della riorganizzazione, dobbiamo distinguere anche l’Asolo Prosecco Superiore Docg, il Conegliano Valdobbiadene Superiore Docg e, infine, al vertice della piramide produttiva, il Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg. Un mondo di bollicine che arriva alla cifra di 330 milioni di bottiglie e un superficie vitata di oltre 6500 ettari. Dal prosecco di collina, con il suo cru più famoso, il Cartizze, a quello di pianura, è presente un caleidoscopio di etichette, tipologie, areali di produzione, grandi produttori insieme a realtà più contenute, in continua ascesa nelle preferenze dei consumatori sia italiani che, soprattutto, stranieri, e che è riuscito a intercettare gusti e palati di Paesi e ceti sociali completamente differenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
da di Castelvecchio (Corso Castelvecchio 21/ a; Tel. 045.8030097); per una panoramica di piatti anche di cucina regionale -dalla «pastisada» al baccalà alla vicentina, senza rinunciare a un’ampia selezione di salumi e caci italiciecco la storica Trattoria Al Pompiere (Vicolo Regina d'Ungheria 5; Tel.045.8030537), tappezzata di foto in bianco e nero. Incastonato in un palazzo quattrocentesco, il raffinato Il Desco (Via Dietro San Sebastiano 5/7; Tel. 045.595358) tra i cui must spiccano le pappardelle lievi e sottili alle lumache, trae i passi dalla cucina veneta e dal territorio, per incamminarsi verso suggestioni più ampie. Cucina d’autore, a vista e per di più aperta al centro di un ambiente informale e chic al contempo: è la nuova formula dello chef Giancarlo Perbellini, approdato con tanti dei suoi piatti classici da Isola Rizza a Verona, col suo ristorante Casa Pe r b e l l i n i ( P i a z z a S a n Z e n o 16 ; Tel.045.8780860). Di casa a Verona è anche una pizza, in stile napoletano, con cornicione in evidenza, lievitata lungamente e cotta sapientemente a forno a legna dopo aver accolto farciture di qualità: la si trova al Du de Cop, coloratissimo e accogliente (Galleria Pellicciai 10; Tel.045.595562). © RIPRODUZIONE RISERVATA
VI
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
VII
Sartori gioca in casa... L’azienda di Negrar presenta la serie dei suoi vini della Valpolicella al Padiglione 4 nello stand 2. Provate l’Amarone «I Saltari», ma anche il Ripasso Valdimezzo o il suadente Recioto.
«Sempre meglio grazie ai nostri grandi chef. La cucina italiana è la più apprezzata in assoluto. I cuochi italiani hanno imparato a prendere la valigia e dentro ci mettono le nostre bottiglie. Sono loro i grandi ambasciatori del vino italiano. Per valorizzare i nostri vini del sud, ho pensato a una cena stellare che offriremo domani sera a Villa del Quar di Pedemonte. Per l’occasione abbiamo convocato 4 fuoriclasse: l’abruzzese Niko Romito, il campano Nino Costanzo, il pugliese Pietro Zito e il siciliano Pino Cutaia».
VALENTINO SCIOTTI «IL MONTEPULCIANO E I VINI DEL SUD VOLANO NEL MONDO» Parla il numero uno della Farnese che ha 7 cantine ed esporta in 78 Paesi oltre il 90 per cento della sua immensa produzione (14 milioni di bottiglie)
di Pier Bergonzi
C’
è un’azienda abruzzese che è un vero caso. Si chiama Farnese Vini, ha sede ad Ortona, in provincia di Chieti, ma il suo tetto è il mondo. La dirige Valentino Sciotti, manager con la passione per lo sport (ciclismo in particolare: è sponsor della Nippo-Vini Fantini di Damiano Cunego) e lo sguardo aperto alle dinamiche internazionali. È uno dei pochi che riesce davvero a lavorare per il «locale» pensando al «globale». Alessandro Benetton, con la sua 21 Investimenti, ha rilevato circa il 60% della società,
Valentino Sciotti, amministratore delegato della Farnese Vini
ma ha lasciato che a guidarla fosse Valentino Sciotti. Nel 2014 il gruppo Farnese ha prodotto (nelle sue 7 cantine) circa 14 milioni di bottiglie e oltre il 90% è finito sulle tavole straniere. Leader del vino nel Centro-Sud, la Farnese Vini è il numero uno degli ambasciatori dei vini d’Abruzzo (Montepulciano e Trebbiano in particolare). Il Vinitaly è l’occasione per scambiare qualche parola con Valentino Sciotti. «Sono in partenza per Verona - dice l’ad di Farnese Vini -, e come ogni vigilia di Vinitaly ho portato a termine il mio rituale propiziatorio... O vado a cogliere asparagi nei boschi o faccio 20 km a piedi. E siccome di asparagi non ce
ne sono, mi sono fatto una camminata dalla mia abitazione di Orsogna fino all’ufficio di Ortona».
prezzo praticamente imbattibile. Il Montepulciano e i vini del Sud in genere hanno grandi margini».
Voi siete i primi esportatori di Montepulciano nel mondo. I numeri del vino simbolo d’Abruzzo continuano a crescere. Perché? «Perché è un vino che piace a tutti. Ha un profumo fruttato, un colore spettacolare e quei tannini morbidi che convincono. E poi ha un rapporto qualità
Quali sono i mercati in crescita? «Germania, Nord America e soprattutto l’Asia. Nei prossimi anni i veri incrementi si faranno in Cina e dintorni». Lei gira il mondo da 30 anni ed esporta in 78 Paesi. Come viene percepito il vino italiano?
«La cucina italiana, in questo momento, è la più apprezzata e i grandi chef sono i nostri migliori ambasciatori. Vini abruzzesi imbattibili nel rapporto qualità-prezzo»
Come vanno i conti? «Incrociando le dita per quello che avverrà in futuro e con un po’ di imbarazzo posso dire che negli ultimi due anni abbiamo incrementato il nostro fatturato del 50 per cento e anche nel 2015 chiuderemo con un segno più in doppia cifra». Nella Galassia Farnese ci sono oltre 100 etichette.Per una cena tra amici quale sceglie? «Il Fantini Montepulciano base oppure il nostro Montepulciano Opi Biologico delle colline Termane. Due vini che non tradiscono mai». E se dovesse scegliere due bottiglie di produttori concorrenti? «Faccio fatica... In Abruzzo ce ne sono stati bravissimi. Dico Colle Frisio e Tenuta Ulisse perché sono i miei vicini di casa. So come lavorano e quanta passione ci mettono». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Enosocial Il vino fa rete: nasce l'app dell'eno-turismo
● Sei una cantina oppure un eno-turista? Il vino lo produci o ti «limiti» a berlo, gustarlo, venerarlo? Per l'una o l'altra opzione, la tecnologia approda anche qui. Nasce Enosocial, l'applicazione destinata a diventare un must per gli appassionati di vino ed enologia. Enosocial dà ai produttori la possibilità di essere conosciuti e raggiunti dai turisti. Tutto qui? Certo che no: sull'app le cantine possono infatti comunicare gli eventi in programma, le nuove presentazioni e infine vendere (online o direttamente in cantina) i propri prodotti senza alcuna commissione. Vantaggi anche per chi sta «dall'altra parte», ossia i consumatori: oltre a quanto già detto, è possibile costruire una rete di eno-turisti, con commenti, consigli e fotografie dei vini degustati. Per tutte le informazioni: www.enosocial.com
VIII
DOMENICA 22 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA