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domenica 29 marzo 2015 anno LXXI - numero 13
euro 1,40
PREZZO VALIDO SOLO PER L’ITALIA
SEPANG ORE
DOVIZIOSO
QATAR ORE
20
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VETTEL
Un lampo nel deserto: Ducati parte in pole Rossi soltanto ottavo
Una tigre in Malesia: Ferrari in prima fila Ma Kimi litiga col team
FALSAPERLA, IANIERI, ZAMAGNI ALLE PAGINE 28-29
CREMONESI, PERNA ALLE PAGINE 24-25
EURO 2016: IN BULGARIA L’ITALIA ACCIUFFA IL 2-2. I TORMENTI RIMANGONO
L’ORIUNDO E’ CON...TE Eder, al debutto, entra e salva una brutta Nazionale. Verratti delude Tavecchio: «Il c.t. si sente vilipeso, ma resta». L’addio però è possibile
Dopo le polemiche tra Conte e la Juve, gli azzurri giocano la peggior partita della nuova era. Il tecnico: «Più offeso o deluso? Fate voi». E martedì c’è l’Inghilterra. Proprio a Torino
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IL CASO
Marchisio sabato già in campo Il dubbio di Castellacci. Il medico della prima risonanza «Mai parlato di operazione Forse problemi Juve-Figc»
CECCHINI, FROSIO, GRAZIANO, LICARI, MAURO SCHIANCHI, VERNAZZA ALLE PAG. 2-3 E DA PAG. 6 A PAG. 9
L’EDITORIALE di Andrea Monti 19
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
OCCASIONE D’ORO ALLO JUVE STADIUM Per fortuna che Eder c’è. L’abbraccio dell’oriundo azzurro, fortemente voluto tra molte polemiche, trasporta un Conte assai torvo nella dimensione minimale in cui può ritrovare un po’ di pace: un pareggino che non chiude le porte dell’Europeo. Degno suggello di una settimana da dimenticare. Al netto di una brutta serata di calcio ripresa per la coda, la tendenza resta quella di farsi male da soli. E non parliamo tanto del povero Marchisio quanto del mondo che gli sta intorno...
BROZO-GOL CI ASPETTA UNA CROZIA DA PAURA
È sola in vetta: l’interista trascinatore, 5-1 alla Norvegia. Huntelaar al 92’ risolleva l’Olanda contro la Turchia (1-1)
L’esultanza di Eder (abbracciato da Conte) dopo la rete del pareggio ACTION IMAGES
BOCCI, BREGA ALLE PAGINE 8 E 11
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L’Under diventa grande Da Kane a Draxler sarà un Europeo di stelle BIANCHIN A PAGINA 13
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CAPELLO: «COSTRETTI DALL’UEFA A GIOCARE IN MEZZO AL CAOS» Il c.t. accusa: «Montenegro-Russia andava sospesa subito»
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BOLDRINI A PAGINA 10
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Basket: è Mettamania A Pistoia in coda per lui E Brindisi gela Varese DI SCHIAVI, ORIANI ALLE PAGINE 32-33
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Fabio Capello, 68 anni, c.t. della Russia
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SERIE B
Carpi in volo Oggi e domani su Rai 1 Vince anche Vicenza la fiction su Mennea Risveglio Bologna da Barletta alla leggenda D’ANGELO, TOSI PICCIONI A PAGINA 40
GRAZIANO, LICARI A PAGINA 5
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IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI Vendetta di Conte. Ieri ha costretto gli azzurri della Juve a leggere tutti i libri di Alain Elkann.
L'ARTICOLO A PAGINA 19
STORIE E PERSONAGGI DA NON PERDERE
L’infortunio di Claudio Marchisio venerdì sul campo di Coverciano
ALLE PAGINE 20-21
Un mare di news E dalle ore 20 c’è l’iridata di spada Rossella Fiamingo
È scattata l’ora legale Vi siete ricordati di spostare le lancette avanti di un’ora? 11 12 1 10 9 8
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Nazionale R Il caso
Muro attorno a «Attacchi mai visti Si sente vilipeso ma non ci lascerà» 1Tavecchio ieri ha incontrato e rincuorato il c.t.: ora
farà di tutto per evitare le sue dimissioni e trattenerlo squadra italiana e la più importante nel ranking europeo. E poi finisce lì: ci sono altre 19 squadre nel campionato italiano».
Sebastiano Vernazza INVIATO A SOFIA (BUL) @GazzaVernazza
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SCENARI Incombe l’amichevole con l’Inghilterra, martedì sera allo Juventus Stadium di Torino. Appuntamento di per sé già difficile perché arriva una settimana dopo la sentenza della Cassazione su Calciopoli, verdetto che ha certificato l’esistenza di un’associazione a delinquere che faceva capo a Moggi e Giraudo (reato estinto per prescrizione). Sarebbe stato comunque complicato per la Nazionale entrare allo Stadium, e con la deflagrazione del «Marchisio-gate» la cosa è diventata improba. Le due vicende si accavallano e potrebbero attivare un cortocircuito pazzesco, rischio già corso per una presunta frase attribuita a Tavecchio («Conte è stato minacciato di morte»): in realtà solo un equivoco, visto che il presidente Figc non l’ha mai pronunciata, anche se sui social qualche idiota ha augurato al c.t. di morire. Tavecchio HA DETTO spera solo che prevalga il buon senso, che lo Stadium si appresti a vivere «Antonio non è per quello che è, sereno e questo non Italia-Inghilterra una festa, un’amichevole di alto lici piace. Tranquilli: vello, e che nessuno ci speculi sopra, farà l’Europeo» ma in Figc mettono in conto fischi e contestazioni, anche se una cosa sono i social, Twitter e Facebook, coi «A Elkann non dico da tastiera dei tifosi o presunti nulla: rispettiamo la deliri tali, e un’altra le dinamiche delle tiJuve e stop, ci sono foserie negli stadi.
on te. Anzi, con Conte. La federazione fa muro attorno al commissario tecnico, che nella cupa conferenza stampa della vigilia di Bulgaria-Italia era sembrato incavolato (ci sta) e abbandonato a se stesso (non ci sta). Unico «federale» seduto al tavolo della sala dello stadio Levski il capo ufficio stampa Paolo Corbi. Il presidente Carlo Tavecchio aveva rimediato a tarda sera, con una dichiarazione scritta pro Conte. Ieri mattina Tavecchio ha «convocato» il professor Enrico Castellacci, responsabile dello staff medico, e il c.t. Prima si è confrontato coi due in tandem sulla vicenda Marchisio, poi si è appartato con Conte e gli ha rinnovato la sua stima e fiducia. A seguire, il presidente della Figc ha così parlato ai media.
VILIPESO «Facciamo gli auguri a Marchisio per una pronta guarigione, ma il problema della Nazionale non va messo in secondo piano. Mi pare che su un incidente fortuito si stia costruendo un castello che non ha motivo di essere. Da tanto seguo la Nazionale, ho visto numerosi incidenti anche gravi, ma non ho mai visto attaccare l’allenatore come in questo caso. Non capisco questo accanimento. Non credo proprio che altre 19 squadre» Conte ci lascerà: state tranquilli, farà CONTRATTO SPONSOR A giorni sal’Europeo. Antonio è il meglio che potevamo pren- rà ufficializzato il rinnovo del contratto tra la Naziodere per la Nazionale, è un bene per il nostro movi- nale e il suo sponsor tecnico, la Puma. Accordo promento. Stiamo risalendo il ranking Fifa e stiamo ot- lungato fino al 2022, l’anno del Mondiale in Qatar. tenendo la qualificazione all’Europeo, eppure siamo La Puma contribuisce al ricco ingaggio di Conte e le capaci di farci del male da soli. Sono stato vicino a eventuali dimissioni creerebbero un danno alConte venerdì sera, ho parlato con lui a lungo oggi l’azienda tedesca, che ha investito molto sulla figu(ieri per chi legge, ndr). Non è sereno e questo non ci ra dell’attuale commissario tecnico. Però ci sarebbe fa piacere. Tutti questi fatti hanno provocato tensio- modo di uscirne, ci penserebbero gli avvocati e via, ni, sui social network si sono scatenati. Lui si sente liberi tutti. Non c’è contratto che non si possa risolvilipeso per una colpa che non ha». Chiusura su John vere. Tavecchio farà il possibile per trattenere ConElkann, il presidente di Fca (Fiat-Chrysler) protago- te, ma nessuno resta contro la sua volontà. La partinista venerdì del botta e risposta con Conte: «Non ho ta è aperta e col senno di poi viene da pensare che appelli da fare a Elkann, una persona sufficiente- Italia-Inghilterra di martedì sarebbe stato meglio mente corretta da capire che cosa vuole comunicare. fissarla altrove. Col senno di poi. Chi l’avrebbe mai Stiamo lavorando per restituire alla federazione il immaginato che a Sofia si sarebbe scatenata una siprestigio che merita e questo ci basta. Noi abbiamo mile bufera? rispetto e considerazione della Juventus, la prima © RIPRODUZIONE RISERVATA
CINQUE MESI DIFFICILI
Da Balotelli al no agli stage I mal di pancia di Antonio c.t. Da novembre a marzo, tutti i mal di pancia di Conte da c.t. 9 NOVEMBRE 2014 Convoca Balotelli che sta giocando poco e male e si insinua che lo faccia per pressioni della Puma. La replica: «Sciocco anche solo pensarlo» 18 NOVEMBRE J’accuse di Conte: «Tutti dicono che bisogna cambiare, ma la Nazionale viene vista come un fastidio». Ma in tanti gli ricordano che «quando allenava la Juve non era felice se la Nazionale chiamava i suoi» 16 DICEMBRE C o n t e incontra
a Milano i tecnici di Serie A, ha un battibecco con Allegri, chiede più collaborazione nel lavoro settimanale (che vorrebbe più intenso, per migliorare la condizione dei giocatori) e soprattutto almeno uno stage a inizio febbraio e l’anticipo della fine della prossima Serie A. 18 DICEMBRE La Lega lascia ai club impegnati nelle coppe europee la facoltà di concedere i propri giocatori per il richiesto stage di febbraio. 3 FEBBRAIO 2015 La Figc, su indicazione di Conte, annulla lo stage di inizio febbraio. «Viste le risposte ricevute - dice il c.t. abbiamo scelto di non procedere con un raduno che rischiava di non essere utile né alla Nazionale né ai club». 6 FEBBRAIO Il Consiglio di Lega concede di anticipare la fine del prossimo campionato al 15 maggio 2016, ma non la certezza dell’anticipo della finale di Coppa Italia. Conte fa trapelare la possibilità di lasciare l’incarico, poi nega questa ipotesi. 27 MARZO L’infortunio di Marchisio fa scoppiare un’altra lite fra Conte e la Juve. Elkann: «Perché li fa lavorare tanto?». Il c.t.: «Perché non diceva queste cose quando allenavo la Juve?».
«NON CAPISCO TANTO ACCANIMENTO NEI SUOI CONFRONTI, CI SI FA MALE DA SOLI» Carlo Tavecchio, 71 anni, è stato eletto presidente della Figc l’11 agosto 2014: è sua la scelta di Conte c.t. azzurro GETTY
Antonio Conte, 45 anni, è c.t. della Nazionale dal 19 agosto 2014, dopo tre stagioni sulla panchina della Juve GETTY
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
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Conte: terrà?
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le partite di Conte sulla panchina della Nazionale: due amichevoli e cinque gare di qualificazione all’Europeo. Bilancio complessivo: cinque vittorie, e due pareggi
Figc e giocatori con lui però l’addio è possibile 1Conte: «Chiedo solo di essere lasciato in pace ma alcune cose
non possono scivolare via così. E io ho la memoria di un elefante» Massimo Cecchini INVIATO A SOFIA (BULGARIA)
S
otto la pioggia, allargando le braccia e urlando al cielo. Per Antonio Conte il pari di Sofia è sì il ritrovare la sana adrenalina del calcio giocato, ma anche un graffio alle certezze tecniche maturate finora. Il c.t. è lapidario: «Il primato nel girone della Croazia non mi fa innervosire perché ha dimostrato di essere più forte dell’Italia: lavoreremo per colmare il gap». Per ora quindi il futuro resiste, anche se incrinato. La cerimonia degli addii,
d’altronde, è arte più complessa rispetto a quella repentina dell’innamoramento, anche se il gusto finale che ne resta è spesso quello di una sconfitta di coppia. Così in effetti apparirebbe se il rapporto tra il c.t. e la Nazionale dovesse interrompersi. Chi gli è stato vicino in questa «due giorni» bulgara, racconta di non averlo mai visto così letteralmente furioso. Al netto delle presunte minacce del web, Conte si sente «sotto attacco permanente», crede di non avere neppure un giornalista dalla sua parte, ritiene che gli attacchi della dirigenza juventina siano un modo di riscri-
vere la storia quasi orwelliano, fatto cioè per cancellare le radici, così da schierargli contro il bacino di tifo più grande del calcio italiano. Perciò non ci si può sorprendere che le dimissioni siano uno scenario da considerare almeno fino a giugno, quando l’Italia affronterà la partita forse decisiva contro la Croazia. E non è un caso che il c.t. dica: «Alcune cose non possono scivolare: rimangono e feriscono. Io ho sempre lavorato sodo e duro, a volte ho portato risultati. Chiedo di essere lasciato in pace. Non voglio subdole affermazioni. Quelle non scivolano, e poi io ho la memoria di elefante»: Elkann è servito. «VOGLIO PACE» Tre comunque sono le sue certezze di fondo: la Federazione (anche se debole) è dalla sua parte; i giocatori sono tutti schierati con lui (Buffon è stato chiaro, e Conte aggiunge «la squadra con me è abituata ad avere intorno casino»); il suo appeal di allenatore non è scalfito, e sotto traccia possono esserci almeno due club pronti ad accoglierlo qualora le cose andassero in un certo modo: Milan e Psg. Attenzione però ai meteoriti. Un mese fa il p.m. di Cremona, Roberto Di Martino, ha chiesto il rinvio a giudizio per frode sportiva, su cui il g.u.p. - tra giugno e settembre dovrà decidere. Al netto dei 4 mesi già patteggiati con la giustizia sportiva, forse è proprio la tutela dell’immagine a far credere a Conte che il ruolo di c.t. (per definizione sempre sotto assedio) non sia il migliore per proteggersi. Anche se certi atteggiamenti sopra le righe l’ultima l’intervista Rai di due giorni fa, in cui l’allenatore si è allontanato dopo domande non certo cattive - non lo agevolano, così come farebbero riflettere le seconde dimissioni in meno di un anno.
«PIÙ OFFESO O PIÙ DELUSO DOPO QUESTE 24 ORE COSÌ TORMENTATE? FATE VOI LE VOSTRE CONSIDERAZIONI» Proprio alla vigilia della gara di ieri in Bulgaria, Conte si è ritrovato al centro di polemiche con il suo ex club. Ed è tornata attuale l’ipotesi di un addio anticipato alla Nazionale GETTY
GUIDOLIN, ZAC E GIOVANI Al netto dell’accordo con la Puma, modulato anche in funzione dell’ingaggio di Conte, la Federazione potrebbe dover pensare anche a un piano B qualora Conte andasse via. E allora tornano a galla due nomi, che incarnerebbero quel ruolo di tutor gradito a Tavecchio: Guidolin e Zaccheroni. Nomi d’esperienza, utili a far rinascere quella (economica) scuola federale che vedrebbe in prima fila uno tra Antonio Cabrini e Gigi Di Biagio pronti dal 2016 al grande salto. A cancellare questo progetto potrebbe essere Luciano Spalletti, ma è possibile
HA DETTO
«Per le occasioni create dovevamo vincere: abbiamo giocato a una porta e raccolto il minimo» «La Croazia per ora dimostra di essere più forte di noi, lavoriamo per colmare il gap» che club di prima fascia lo seducano più di un progetto azzurro in effetti ricco d’incognite. Come un po’ si è visto anche a Sofia. «Dispiace - ha detto ancora Conte - perché per lo sforzo fatto e le occasioni create avremmo meritato la vittoria. La squadra mi è piaciuta sotto tutti i punti di vista: abbiamo giocato a una porta e costruito diverse occasioni, ma abbiamo raccolto il minimo». Il finale è amaro. «Più offeso o deluso dopo queste 24 ore tormentate? Fate voi le vostre considerazioni». Diremmo un bella miscela di entrambe. E per sapere se sia esplosiva o meno dovremo aspettare ancora un po’. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL RITORNO DEL C.T.
Lo Stadium era casa sua: martedì sarà freddissimo 1Attesi anche i fischi per Antonio: gli ultrà
non saranno molti però sono i più risentiti Zoff: «È una bandiera, per lui solo applausi»
Alberto Mauro TORINO
C’
eravamo tanto amati. Ma ora come ora sono altri i sentimenti che animano la maggioranza dei tifosi juventini nei confronti di Antonio Conte, a poche ore dal suo ritorno allo Stadium, in veste di c.t.: l’accoglienza di una parte degli juventini sarà piuttosto fredda, qualche fischio non mancherà, e il raffreddarsi
dell’amore pare reciproco. «Che accoglienza mi aspetto a Torino? L’abbraccio di mia figlia». Antonio Conte ha tagliato corto, i rapporti con l’universo bianconero hanno iniziato a farsi difficili dopo l’abbandono estivo, le continue polemiche tra Nazionale e club (con la questione degli stage in primis) hanno inasprito ulteriormente i toni. I più scatenati sono gli ultrà, molti non hanno digerito il «tradimento» di metà luglio, ma la maggioranza
dei gruppi organizzati non sarà allo Stadium per Italia-Inghilterra. LA CURVA I tifosi si sfogano sui social network: «Conte è strapagato, dia il massimo e si lamenti di meno», twitta un tifoso. «Ma che cosa vuole? Che gli si dica che è bravo, bello e sa tutto lui?». «Qualcuno ha il video del tackle di #Conte su Marchisio?», scherza un altro, «Gli abbiamo dato tutto, ha vinto tanto, ma esagera». Inqualificabili e vigliacche, invece, le minacce di morte recapitate al c.t. via web. L’EX COMPAGNO Alessio Tacchinardi è pessimista. «Conte
meriterebbe solo applausi per quello che ha fatto, i fischi sarebbero immeritati. Purtroppo, però, le polemiche degli ultimi giorni hanno peggiorato le cose. Mi aspetto un’accoglienza neutra, senza applausi o fischi, ma se la situazione dovesse peggiorare nei prossimi giorni, i fischi non mancherebbero». IL MONUMENTO Dino Zoff ha fiducia nel popolo juventino. «Credo che le ultime polemiche non possano cancellare i tre scudetti e i successi di Conte giocatore. Era e rimane una bandiera bianconera, le bandiere non si fischiano, riceverà gli applausi che merita».
Conte acclamato dallo Juventus Stadium ai tempi dei trionfi bianconeri IPP
LA TIFOSA ILLUSTRE Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio di Torino, vota Antonio. «Sono sua amica da quasi venti anni, confido in un’accoglienza più che affettuosa da parte della città. A Conte noi
juventini dobbiamo tantissimo. Le polemiche? Non voglio entrare nel merito. I suoi metodi funzionano, come quelli di Massimiliano Allegri. Lo abbraccio». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Nazionale R Il caso
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Marchisio è già abile E Castellacci ha un dubbio
IL DOTTOR FANFANI
«Mai parlato di operazione Forse problemi tra Juve e Figc» 1Il medico della
1Lo juventino in campo sabato. Il
prima risonanza: «Lesione parziale. Comunicato Juve non ineccepibile»
medico azzurro: «Non è detto che il primo referto sia del tutto sbagliato» Mirko Graziano INVIATO A SOFIA
C
laudio Marchisio lavora già a Vinovo. Terapie e carichi parecchio leggeri, anche per testare la tenuta del ginocchio destro: legamento crociato parzialmente lesionato per la clinica di riferimento dello staff medico azzurro, assolutamente a posto invece per la Juventus. Un giallo che di fatto continua nelle dichiarazioni dei protagonisti, e che sui social ha scatenato polemiche e ironie a non finire. Il campo sembra però dare ragione al club bianconero. Ulteriori controlli svolti nel pomeriggio di ieri, hanno infatti confermato l’ottimismo emerso venerdì notte a Torino, al termine della maratona di esami alla clinica Fornaca. Di fatto, il Principino è disponibile addirittura per la
RIl dottore: «Ci sono
lesioni croniche o recenti, tante cose possono celarsi dietro pareri diversi»
gara di sabato prossimo, contro l’Empoli. Poi, toccherà naturalmente a Massimiliano Allegri gestire la situazione, di certo con un occhio di riguardo per i primi novanta minuti della sfida di Champions col Monaco, in programma il 14 aprile a Torino. Sette giorni prima, a Firenze, ci sarà la semifinale di ritorno di Coppa Italia, altro trofeo al quale tengono molto in corso Galileo Ferraris. Arrivano intanto notizie piuttosto confortanti anche dal ritiro della nazionale svizzera: Stephan Lichtsteiner, uscito al 78’ di Svizzera-Estonia 3-0 (qualificazioni europee), ha riportato solo una botta. Niente di preoccupante, fanno sapere da Torino. Insomma, in poche ore sono tornati sorriso e serenità in casa Juve. CHIARIMENTO «Non devo
Claudio Marchisio, 29 anni, cresciuto nella Juventus. Ha giocato a Empoli nel 2007-2008 In Nazionale 51 gare e 4 gol SYNC
giustificare lo staff azzurro, perché sull’estrema correttezza e linearità del nostro comportamento non c’è nessun dubbio - ha detto ieri il professor Enrico Castellacci a proposito del caso Marchisio -. Ho profonda stima per i colleghi radiologi, quelli di Torino e quelli di Firenze. I referti sono diversi, è vero, un po’ di dubbio consentitemi però di mantenerlo: se il secondo referto dice una cosa, non è detto che il primo sia completamente sbagliato. Io non ho comunque mai parlato di lesione o operazione, ho solo reso pubblico il referto dell’ospedale Fanfani». LA DINAMICA Ecco i fatti secondo il responsabile medico azzurro: «Il giocatore si è procurato da solo l’infortunio, fuori allenamento, con un movimento maldestro. Essendo un ginocchio già operato ed essendoci dei timori, era nostro compito mandare il ragazzo a fare un controllo, cosa che è avvenuta nel giro di dieci minuti. Il referto radiologico parlava di lesione subtotale. Lo abbiamo comunicato alla Juve, chiedendo e ottenendo il permesso di divulgarne il contenuto ai media. È paradossale che ne nasca una polemica». E ancora: «Ci possono essere lesioni recenti o croniche, tante cose possono nascondersi dietro pareri diversi, serve estrema serenità. Se Marchisio soffre meno, se la lesione è inferiore al previsto o se non c’è proprio, se ha avuto qualcosa nel passato non evidenziato finora, siamo solo felici. Vorrà dire che Claudio rientrerà prima, o che perlomeno si seguirà una terapia che gli consenta di non cadere più in e p i s o d i sciocchi. Perché lui, venerdì, un trauma distorsivo l’ha avuto».
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Dall’alto: il dottor Enrico Castellacci, 64 anni; la foto postata da Claudio Marchisio su Instagram per ringraziare tifosi e amici ANSA
IRONIA Castellacci è stato uno dei bersagli principali dell’ironia sul web. Va allora ricordato che siamo in presenza di un fior di professionista, dell’artefice principale, per esempio, del recupero lampo di Gattuso a Germania 2006. In prossimità della partenza, Ringhio era di fatto fuori causa per un brutto guaio muscolare, Lippi non voleva però rinunciarci e trovò in Castellacci prima un “complice” nel nascondere ai media la reale entità dell’infortunio, e poi un vero mago nel rimettere in gruppo uno dei grandi protagonisti di quella fantastica cavalcata. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fabio Licari INVIATO A SOFIA
«N
ella nostra diagnosi sul ginocchio di Marchisio non c’è errore. L’hanno valutata quattro specialisti esperti che ne confermerebbero anche oggi il contenuto: una risonanza non è soggettiva. Però precisiamo: mai parlato di lesione totale. Mai. Soltanto parziale, una forte sollecitazione. Cosa molto diversa. Ma certo non poteva giocare in Bulgaria». Al telefono da Firenze risponde il professor Fabio Fanfani, alla cui clinica si rivolge la Figc per gli infortuni. Così è stato venerdì, quando a Marchisio s’è girato il ginocchio. Poi, però, in serata è arrivato il comunica-
to della Juve. Com’è possibile la differenza tra i due comunicati? «Quello della Juve è inconsueto, di medico ha poco, non starebbe né in cielo né in terra. Due righe alle 11 di sera per dire che il crociato non è da operare. Ma nessuno aveva parlato di intervento». Quindi... «Quindi restiamo della nostra opinione, non c’è ombra di dubbio. Non abbiamo mai sbagliato, non dipendiamo da nessuno, neanche dalla Figc. Siamo liberi professionisti». La Juve dice anche che «non c’è lesione».
«La Juve ha altri specialisti, ma non è detto che abbiano ragione e noi torto. Come possiamo dire che l’esame non è negativo? Ci sono le immagini della risonanza e la Juve le conosce. Forse c’è qualche problema con la Figc e la forma non è stata ineccepibile: potevano usare altre parole. Noi non ci siamo mai comportati così». Ma Marchisio può tornare subito in campo? «Se fosse stata lesione totale, no: quella totale, più facile da vedere, obbliga a uno stop di 4-6 mesi. Quella parziale, o subtotale come l’ha definita Castellacci, è diversa e va quantificata: sotto il 50%, il ginocchio può tenere. Sopra, meglio operare». Insomma, voi avete «visto» una lesione. «Noi svolgiamo un primo esame veloce, una risonanza che richiede test clinici. Non è anomalo che dai test poi arrivino precisazioni. Ma non si può dire che non sia successo nulla». Come sta Marchisio? «Sono contento che il ginocchio sia stabile: se la lesione è minima può bastare un po’ di riposo per recuperare. Potrebbe aver avuto qualche problema lì, in passato: non abbiamo le sue cartelle. Ma se, dopo la nostra, a Torino hanno fatto due risonanze, non tutto era chiaro neanche per loro…». Un «non» caso allora? «Forse se il giocatore non si fosse chiamato Marchisio sarebbe andata diversamente. Stamattina (ieri, ndr) un quinto radiologo ha rivisto la risonanza e non ci sono stati dubbi neanche per lui».
Il dottor Fabio Fanfani
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Nazionale R Qualificazioni Euro 2016
Oriundo, salvaci tu! Eder entra e risolleva una brutta Italia 1Poche idee: contro la Bulgaria c’è la peggiore prova
dell’era Conte. Il pari in rimonta però allontana la Norvegia BULGARIA
ITALIA
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PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI aut. Minev (B) al 4’, Popov (B) al’11, Micanski (B) al 19’ p.t.; Eder (I) al 39’ s.t. BULGARIA (4-2-3-1) Mihaylov; Manolev, Aleksandrov, Bodurov, Minev; Gadzhev, Dyakov; Milanov (dal 43’ s.t. V. Vasilev), Popov (dal 39’ s.t. Slavchev), Alexandrov; Micanski (dal 28’ s.t. Bojinov). PANCHINA Mitrev, Stoyanov, Bandalovski, Stoychev, Terziev, Malinov, Chochev, Tonev, R. Vasilev. ALLENATORE Petev. CAMBI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO BASSO 41,9 METRI ESPULSI nessuno. AMMONITI Dyakov per gioco scorretto. ITALIA (3-5-2) Sirigu; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Darmian, Candreva, Verratti, Bertolacci (dal 27’ s.t. Soriano), Antonelli (dal 32’ s.t. Gabbiadini); Zaza (dal 13’ s.t. Eder), Immobile. PANCHINA Marchetti, Moretti, Ranocchia, Cerci, Valdifiori, Parolo, Pellè, Vazquez. ALLENATORE Conte. CAMBI SISTEMA 3-4-3 dal 32’ s.t BARICENTRO MOLTO ALTO 59,7 METRI ESPULSI nessuno AMMONITI Immobile per c.n.r., Soriano e Darmian per gioco scorretto.
PRIMO TEMPO 1’ Subito Italia La Bulgaria dietro è tutt’altro che solida: Alexandrov scivola e lascia Immobile solo davanti al portiere: tiro di destro deviato in angolo da Mihaylov. 4’ Azzurri in vantaggio Cross dalla sinistra di Bertolacci, Minev nel tentativo di anticipare Zaza spedisce goffamente la palla nella propria rete con il petto. 11’ Pareggio inaspettato Alla prima azione la Bulgaria pareggia: Manolev serve Popov che con un gran diagonale dai 25 metri batte Sirigu. 19’ Bulgaria avanti Il secondo gol dei bulgari arriva ancora dalla destra: Milanov crossa per Micanski che con perfetto colpo di testa anticipa Barzagli e infila il pallone nell’angolo alla destra di Sirigu. 36’ Popov incubo degli azzurri Punizione dai 25 metri per i padroni di casa: ancora Popov pericolosissimo: traversa. 46’ Pressione italiana Tiro-cross di Immobile, la palla attraversa tutto lo specchio della porta bulgara ma si spegne sul fondo.
SECONDO TEMPO 23’ Senza sbocchi Immobile recupera palla e tenta un destro dal limite dell’area dopo un doppio dribbling: conclusione centrale respinta da Mihaylov. La palla finisce a Bertolacci che di prima non trova la porta. 39’ Ci pensa il debuttante Italia salvata dall’oriundo Eder: Chiellini dalla sinistra serve al limite il sampdoriano che con uno strepitoso destro a giro infila il pallone nell’angolo alla sinistra di Mihaylov. 41’ Gabbiadini noooo Su cross dalla destra di Barzagli, Immobile di testa prolunga il pallone in mezzo a Gabbiadini che, tutto solo, in girata col sinistro manda il pallone a sfiorare il palo. Italia vicinissima al gol vittoria.
ARBITRO Skomina (Slovenia). NOTE spettatori 20mila circa. Tiri in porta 4-5. Tiri fuori 0-10. Angoli 1-17. In fuorigioco 2-2. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’.
L’esultanza degli azzurri dopo l’autogol del bulgaro Minev EPA
Fabio Licari INVIATO A SOFIA (BULGARIA)
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on la forza della disperazione. E con il gol dell’oriundo che oscura la prima polemica pretestuosa di questo giro, non l’unica naturalmente. Eder fa il «brasiliano» ed entra come meglio non potrebbe nella storia della sua Nazionale: un gran gol a giro, da fuori, nel finale. Acchiappando così un 2-2 che vale tantissimo in classifica – visto il 5-1 della Croazia alla Norvegia che allontana la terza (e l’eventuale playoff) –, ma un po’ meno dal punto di vista del gioco e dello sviluppo di questa squadra. Al 39’ del secondo tempo sembrava ormai finita, dopo la peggior partita del ciclo Conte: squadra scombinata, con un centrocampo senza collegamenti, colpa dei nuovi interpreti ma non solo, e con una serie di errori individuali e collettivi, anche in attacco, da non crederci. Una partita da chiudere nel primo quarto d’ora e invece in bilico fino alla fine. In più, la delusione Verratti, investito di un ruolo che, almeno in Nazionale, non sembra pronto a ricoprire. E noi, con molta umiltà, ritorniamo all’idea di una posizione da mezzala, come nel Psg. Lì sì e qui no? CHE ERRORI! Mai vista comunque un’Italia così sperduta, senza linee di passaggio, tatticamente scoordinata. E con tanti errori individuali così decisivi. Errori tipo quello di Bonucci che, in uscita, spiana la strada all’irresistibile Popov che tira da fuori (1-1). Errori come quello di Zaza, che perde palla a centrocampo, e poi di Barzagli che sul veloce con-
clic EURO QUALIFICAZIONI: ITALIA 2a NEL GIRONE DOPO QUASI 8 ANNI ● L’Italia con il pari di ieri in Bulgaria è stata superata dalla Croazia (prima del match era a pari punti). E questo non accadeva da quasi 8 anni: infatti l’Italia era in testa ai gironi europei di qualificazione dal 17 novembre 2007, quando con Donadoni c.t. vincendo in Scozia per 2-1 (Toni e Panucci), superò gli scozzesi: 25 punti Italia, 24 Scozia.
tropiede bulgaro si fa beffare, di testa, da Micanski (2-1). Errori che coinvolgono la difesa non più tutta juventina, vista la febbre di Buffon che lancia Sirigu, e non più blindata: il portiere è l’ultimo dei responsabili, mentre Bonucci sembra deconcentrato e Barzagli risente della lunga assenza. Di pari valore, però, i problemi in attacco: Immobile due volte si trova palloni da appoggiare dentro, più facile che sbagliarli, e invece fallisce il 2-0 e il 2-2. Troppi in 45’. Cancellando così il suo gran movimento. Errori che fanno rabbia, considerata la bella partenza, come doveva essere: Italia aggressiva, prepotente, a spaventare rivali sull’orlo di una crisi (di risultati e gioco). Non
Antonio Conte, 45, allenatore dell’Italia dall’estate 2014 REUTERS
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
7 #
39’ S.T. Eder, 28 anni, corre ad abbracciare il c.t. Antonio Conte, 45, dopo aver segnato il 2-2 EPA
Il destro a giro di Eder che si andrà a infilare alle spalle del portiere bulgaro Mihaylov: è il 2-2 RAMELLA
fIL PERSONAGGIO
EDER
«Sono felice per il gol La mia dedica va a chi non ci vuole in azzurro» 1 L’attaccante della Samp però smorza subito la polemica
sugli oriundi in Nazionale: «Non è il caso di continuare a litigare» Mirko Graziano INVIATO A SOFIA (BULGARIA)
R
è un caso che il gol immediato, al 3’, sia un autorete di Minev su Zaza in arrivo. Bastava spingere un po’ di più e restare compatti. Invece no. EQUIVOCO VERRATTI Errori e, purtroppo, equivoci: il primo dei quali coinvolge naturalmente Verratti, play designato dopo la «caduta», in rapida successione, di Pirlo, De Rossi e Marchisio, sì, proprio lui, la cui assenza si sapeva sarebbe stata drammatica. A centrocampo lo juventino era l’unico in grado di aiutare Verratti, un po’ come succede nel Psg dove il «piccolo» del Parco dei Principi si piazza mezzala in fase difensiva e poi, quando c’è da impostare, gestisce il gioco protetto da Thiago Motta. Qui
LA SITUAZIONE GRUPPO H ● PARTITE GIOCATE AZERBAIGIAN-BULGARIA CROAZIA-MALTA NORVEGIA-ITALIA BULGARIA-CROAZIA ITALIA-AZERBAIGIAN MALTA-NORVEGIA CROAZIA-AZERBAIGIAN MALTA-ITALIA NORVEGIA-BULGARIA AZERBAIGIAN-NORVEGIA BULGARIA-MALTA ITALIA-CROAZIA AZERBAIGIAN-MALTA CROAZIA-NORVEGIA BULGARIA-ITALIA
1-2 2-0 0-2 0-1 2-1 0-3 6-0 0-1 2-1 0-1 1-1 1-1 2-0 5-1 2-2
CLASSIFICA
PT
G
V
N
P
GF GS
CROAZIA ITALIA NORVEGIA BULGARIA AZERBAIGIAN MALTA
13 11 9 5 3 1
5 5 5 5 5 5
4 3 3 1 1 0
1 2 0 2 0 1
0 0 2 2 4 4
15 8 7 6 4 1
●LE PROSSIME PARTITE CROAZIA-ITALIA MALTA-BULGARIA NORVEGIA-AZERBAIGIAN
2 4 8 7 11 9
12/06/15 12/06/15 12/06/15
Simone Zaza, 23 anni, esulta dopo l’1-0 azzurro, al 4’ del primo tempo GETTY
invece è tremendamente solo, spesso «tagliato» dalle linee di passaggio dei tre centrali juventini, e oltretutto lontanissimo dalle mezzali che si tengono così larghe da creare il vuoto nel quale le ripartenze della Bulgaria sembrano trascinate da Messi e CR7 (benché Popov sia un signor numero 10). Di più: Verratti soffre in costruzione ma anche in copertura, visto che Popov, di cui non regge il ritmo, sarebbe suo. Deficit di personalità, ma anche tipo di gioco diverso dal play cui Pirlo, ma lo stesso Marchisio, ci hanno abituati (mentre De Rossi ha altra prestanza fisica). I CAMBI DI CONTE Poi, mentre ci si chiede se Conte stia perdendo troppo tempo per il cambio, ecco spuntare Eder a un quarto d’ora dalla fine, per Zaza lontanissimo dagli standard di inizio ciclo (ma vicino a quelli del Sassuolo oggi). Sembra andar peggio, perché almeno Zaza tornava a prendere palla, mentre il sampdoriano resta in attesa: Conte se ne accorge e ci mette nel suo in questo pari, inserendo Soriano (per l’enigmatico Candreva) e Gabbiadini (per Bertolacci) e trasformando il 35-2 in un 3-4-3 che costringe finalmente la Bulgaria, a subire. Un assedio che potrebbe sublimarsi in un 3-2 se Gabbiadini non fallisse un’occasione ancora più facile. E tanta rabbia per un portiere avversario davvero di seconda categoria: occasione persa. Da novembre 2013 l’Italia non subiva 2 gol, da quasi 8 anni (novembre 2007) non perdeva il primo posto in un gruppo per l’Europeo. Restiamo imbattuti con Conte, qualificarsi non sarà un dramma, ma la fase di costruzione continua. A strappi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ingraziamo il bisnonno di Éder Citadin Martins, con buona pace di chi fatica a digerire l’ingresso degli oriundi in Nazionale. Il 29enne italobrasilaino ha salvato la baracca e lo ha fatto con un capolavoro di tecnica e precisione: controllo spalle alla porta, finta rapida e destro a girare dal limite dell’area. Gol da manicomio, gol alla Eder, ormai si può dire. Questo ragazzo dalla distanza fa malissimo e raramente non centra la porta . Pochi giorni fa aveva mandato a casa l’Inter con una fucilata impressionante. Gelato proprio quel Mancini che aveva contestato (educatamente, va detto) l’idea di giocatori in azzurro senza essere nati in Italia. Ebbene, anche al Mancio ieri non sarà sfuggito il cuore con cui Eder è entrato nella mischia. Poco più
LA SUA GARA AI RAGGI X
di mezz’ora a rincorrere ogni pallone, a rientrare, a chiedere palla, a suggerire e a prendere scarpate. Il tutto fino alla magia del 39’ e a quella corsa verso una panchina che lo ha travolto d’amore e gratitudine con un abbraccio. «Sì — commenta — sono l’uomo più felice del mondo. Una gioia incredibile, sono contento di aver aiutato il gruppo, e dopo il mio pareggio c’è stata anche l’occasione di andare a prenderci i tre punti. Esordire col gol è un qualcosa che tutti sognano, e quando sono entrato ero sicuro di poter fare la mia parte. La polemica sugli oriundi? Io non avevo detto niente a Mancini, una polemica inutile. In ogni modo non è stato per nulla difficile entrare nel gruppo azzurro. Ringrazio tutti per come mi hanno accolto». E poi una stoccata: «Il gol è per tutti quelli che non sono contenti degli oriundi in nazionale. Rispetto le opinioni di tutti, non credo che chi è contrario cambierà idea dopo stasera, ma d’altra parte ci sono tanti favorevoli. Non mi sembra il caso di litigare ancora». Certo è che
ATTACCO
1
attaccante della Sampdoria. In Italia ha giocato anche con Empoli, Frosinone, Brescia e Cesena
9
1
Giocatori a segno con Conte
1 2
2
1
1 1
3
Con il gol di ieri di Eder sono nove i giocatori andati a segno nell’era Conte. Gli altri sono Immobile, De Rossi, Zaza, Bonucci, Chiellini, Pellé, Candreva e Okaka
PASSAGGI POSITIVI 9 PASSAGGI NEGATIVI
1
2
I tiri in porta di Eder
PALLE PERSE
Eder ieri sera ha trovato il gol che ha permesso all’Italia di pareggiare con il primo tiro in porta effettuato con la maglia della Nazionale
2
IL CHIELLO Non proprio impeccabile a dire il vero pure la nostra retroguardia, colpevole (con Bonucci) sul primo gol bulgaro, non perfetta nemmeno sul secondo. «E’ stata una vigilia tormentata — spiega Chiellini —, l’allenatore e la squadra non si meritano questa situazione. Tutti ci devono aiutare a crescere in un percorso comune». Per quanto riguarda la gara «dico che il gruppo deve migliorare, ma il cambio di generazione c’è, serve però una mano anche dall’ambiente attorno a noi, media compresi. Antonio Conte è il nostro primo capitano, credo che possa far benissimo anche in Nazionale come alla Juventus, che era rinata proprio grazie a lui. Faccio un appello anche al pubblico di Torino: qualsiasi strascico va messo da parte per il bene comune del calcio italiano».
1 Eder Citadin Martins, 28 anni,
TOCCHI PER ZONA Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla
Eder ha portato una ventata di aria fresca là davanti, dove invece hanno deluso Immobile e Zaza, generosi, ma non certo killer nell’area avversaria.
GAZZETTA DELLO SPORT - DATI OPTA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nazionale R Qualificazioni Euro 2016
8 #
LE PAGELLE di SEBASTIANO VERNAZZA ITALIA
BULGARIA
5
6
SIRIGU ASSOLTO IMMOBILE SPRECA GABBIADINI CHE ERRORACCIO IL C.T.
SIRIGU Piglia due gol su cui poco può combinare. Per capirci, pensiamo che li avrebbe incassati anche Buffon. Per il resto inattivo e contemplativo.
5,5 BARZAGLI Le immagini lo inchiodano sulla scena del 2-1: è lui a commettere su Micanski l’ultimo errore di una sciagurata filiera. Rientrante sofferente.
CONTE
5 BONUCCI Lo sbilanciamento della mediana lo costringe a uscite spensierate, così la miglior difesa del mondo (ipse dixit) imbarca acqua a ogni ondata.
6 CHIELLINI Il più positivo dei tre dietro, perché non va di cesello come Bonucci, ma usa il martello e stop, anche se pure lui è coinvolto nel 2-1.
6 POPOV CI FA ANCORA MALE MIHAYLOV VA A FARFALLE IL C.T. PETEV
5
6
Troppe tensioni e l’assenza di Marchisio a scombiccherare il centrocampo. Buona Italia all’inizio e verso la fine. Nel mezzo confusione e preoccupazione. Da metter via soltanto il risultato in rimonta.
IL MIGLIORE EDER
7 Siamo messi proprio male se per salvare la ghirba in Bulgaria dobbiamo aggrapparci al tiro a giro di un brasiliano. Grazie Eder, oltre al passaporto un giorno le daremo un cavalierato, che in Italia non si nega a nessuno.
5 DARMIAN Non manda impulsi, Damian in modalità off. L’anonimato come scelta di gioco. La controfigura dell’esterno travolgente visto a Bilbao.
5 IL PEGGIORE CANDREVA
5 Sicuri che sia al posto giusto, mezzala in un 3-5-2? Tende ad allargarsi, non si stringe a Verratti e così si creano le correnti ascensionali pro Popov. Inesistente in fase di spinta e al tiro, le sue specialità.
ZAZA Nervosetto, fallosetto. Forse i bulgari lo provocano, forse capisce che la trippa scarseggia. Perde il pallone da cui origina il 2-1. No Zaza.
5 VERRATTI Lasciato in balia di Popov, nessuno lo aiuta e però lui in verità poco si aiuta. Non è Pirlo, ma forse lo stesso Pirlo avrebbe fatto molta fatica.
5 IMMOBILE Quel che la squadra crea, lui lo spreca: devolve un paio di gol in beneficenza. Gli sbagli lo condizionano, gli tolgono baldanza.
6 BERTOLACCI Capisce che la mediana è assemblata male e si vota al puro sacrificio. A sinistra fa discreta comunella con Antonelli, suo ex compagno al Genoa.
6 ANTONELLI A sinistra soffriamo, Milanov si incunea, ma quella è anche la fascia in cui spingiamo di più. Una sufficienza algebrica. Calante nella ripresa.
6 SORIANO Più utile di Candreva, forse perché a maggiore agio nel ruolo. Con Soriano il piano inclinato si rovescia, la Bulgaria si appiattisce e l’Italia cresce.
5 GABBIADINI Sbaglia un gol clamoroso: solo davanti a Mihaylov mette a lato il pallone del 2-3. Vale il metro applicato a Immobile: gol sbagliato, voto ribassato.
SKOMINA Non ci possiamo lamentare dell’arbitraggio. Di solito è un classico ma con lo sloveno, che parla italiano, stavolta la Uefa non ci ha remato contro. Anzi...
Se organizza meglio la fase difensiva e cambia il portiere, può riportare la Bulgaria a un livello decente. Discreto giropalla, cura delle palle inattive e ripartenze ben congegnate. Sì, è un allenatore.
IL MIGLIORE POPOV
7 Lo conoscevamo, ci aveva infastidito nelle qualificazioni per Brasile 2014, eppure ci ha fatto male lo stesso. Per un tempo imprendibile e molto bello a vedersi: elegante, prestante, galoppante. Che Popov di giocatore. (Slavchev s.v.)
IL PEGGIORE MIHAYLOV
5 Portiere svolazzante e sfarfallante, il che accresce il rammarico. Con un portiere così incerto di fronte, dovevamo tirare e crossare di più. Suo padre è stato il grande numero 1 della Bulgaria di Usa ’94, lui non ne è all’altezza PRAPROTNIK 6 VUKAN 5,5
MANOLEV 6 Piede lesto Manolev arretrato a terzino. Nelle precedenti puntate faceva l’ala, ora l’hanno arretrato. Se la cava, ma non spinge più come una volta. A. ALEXANDROV 5,5 Pronti via, da un suo liscio clamoroso sgorga la più clamorosa delle palle gol: peccato che Immobile, sorpreso da tanto ben di Dio, vada in confusione. BODUROV 6 Compito facilitato dalla giornata no dei nostri attaccanti, Eder a parte. Traballante in coda, quando l’Italia va all’assalto, ma Bodurov la sfanga. Y. MINEV 6 Forse Petev gli ha fatto una testa così sulle doti da incursore di Darmian. Lui non fa altro che aspettare come il tenente nel Deserto dei Tartari. GADZHEV 6 Petev piazza due poliziotti davanti alla difesa. Lui è quello buono, propositivo, quello che fa girare di più e meglio il pallone. DYAKOV 6 Dei due mediani interpreta la parte dell’agente cattivo, quello che più pressa e più si dedica al recupero del pallone. Una coppia affiatata. MILANOV 6,5 Dal suo piede partono diverse iniziative che nel primo tempo mettono in difficoltà il nostro fianco a sinistro. Un’ala di raccordo vecchio stile, che si sdoppia tra attacco e ripiegamenti. (V. Vasilev s.v.) M. ALEXANDROV 6 Meno visibile di Milanov, l’«altro» Alexandrov disbriga però importanti funzioni tattiche. Le cose migliori la Bulgaria le fa vedere in questo quadrilatero offensivo. MICANSKI 7 Gran rompiscatole, portatore sano di dosi massicce di pressing alto. Bellissimo il gol di testa. Mica male, ‘sto Micanski. BOJINOV 5,5 Entra nel momento sbagliato, quando la Bulgaria entra in stand by. Non si vede, non si sente. Più che altro sfortunato, se fosse partito dall’inizio… (ma Micanski ha strameritato il posto da titolare)
L’ALTRA PARTITA
La Croazia ha il vero Brozovic Anche in 10, manita alla Norvegia 1A Zagabria si vede la bella copia dell’interista: suo il primo dei 5 gol agli scandinavi Rosso a Corluka ma Odegaard & co. combinano poco e sbagliano anche un rigore 5
NORVEGIA
1
Matteo Brega INVIATO A ZAGABRIA (CROAZIA)
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Brozovic (C) 30’ p.t.; Perisic (C) 9’, Olic (C) 21’, Tettey (N) 36’, Schindelfeld (C) 42’, Pranjic (C) 48’ s.t. CROAZIA (4-2-3-1) Subasic; Srna, Corluka, Vida, Pranjic; Brozovic, Modric; Olic (dal 25’ s.t. Kramaric), Rakitic (dal 31’ s.t. Schindelfeld), Perisic; Mandzukic (dal 43’ s.t. Badelj). PANCHINA Kalinic, Vargic, Vrsaljko, Halilovic, Pjaca, Rebic, Sharbini, Mitrovic, Leovac. ALLENATORE Kovac. ESPULSO Corluka (doppia ammonizione, entrambe per gioco scorretto) al 29’ s.t. AMMONITI nessuno. NORVEGIA (4-4-1-1) Nyland; Linnes, Nordtveit, Forren, Hogli; Skjelbred (dal 19’ p.t. Samuelsen), Tettey, Johansen, Daehli (dal 16’ s.t. Nielsen); Elyounoussi (dal 35’ s.t. Abdellaoue); Odegaard. PANCHINA Grytebust, Hansen, Hovland, Gabrielsen, Henriksen, Hedenstad, Singh, Konradsen. ALLENATORE Hogmo. ESPULSI nessuno. AMMONITI Linnes, Elyounoussi per proteste; Nordtveit, Samuelsen per gioco scorretto. ARBITRO Velasco Carballo (Spa) NOTE Spettatori 23.912. Tiri in porta 5-5 (un palo). Tiri fuori 3-1. In fuorigioco 1-1. Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.
FORTE
JUG 6 VINCIC 6
KOVAC AL PRIMO POSTO
CROAZIA
Marco Verratti, 22 anni, ieri ha giocato regista al posto di Pirlo
L
a scacchiera del Maksimir si muove compatta. Prima nel caricare la squadra di Niko Kovac, poi nel fischiare il presidente federale Davor Suker entrato in campo per premiare il «centenario» Ivica Olic. A Zagabria è così, per una volta si può anche pensarla tutti insieme allo stesso modo. Anche perché poi il campo va in soccorso della scacchiera croata. ASSE DI CLASSE Kovac ha la fortuna di poter schierare la batteria dei piedi buoni, quell’asse da Clasico che viaggia sulla linea Madrid-Barcellona. Modric e Rakitic hanno tutta un’altra storia da disegnare con quelle estremità. Attorno al loro pensiero basterebbe metterci intelligenza tattica per goderne. E’ quello che fa per lunghi tratti Marcelo Brozovic. Al netto del fumo, i segni lasciati sul taccuino portano tutti la sua firma nel primo tempo. Il gol del 30’ è l’autografo che gli viene meglio. Sponda di Rakitic e destro d’interno che supera Nyland. Ci aveva provato altre due volte con la stessa tecnica. Palla bassa che viene centrifugata nel mezzo, apertura sull’esterno per le corse di Olic e Perisic e ritorno all’interno. Brozovic, prima del gol,
Marcelo Brozovic, 22 anni, in azione contro la Norvegia EPA
IL MIGLIORE
IL PEGGIORE
7 ● BROZOVIC A chi serve un Brozovic? Medicinale efficace che passa inosservato. Va miscelato con i simili per valorizzarlo.
5 ● ODEGAARD Eleganza, tocchi di classe, visione di gioco. Ma quando deve arrotolarsi le maniche, sparisce. La strada è lunga.
raccoglie due corner e tanti applausi. L’interista sembra un altro rispetto a Milano. O meglio, sembra la prima versione interista, quella di Napoli in Coppa Italia per esempio. Qui con certa gente in mediana la sua natura di interno che legge benissimo ogni situazione, emerge. Se trova anche il gol, si fa tombola. LEZIONE NELLA RIPRESA L’impressione è che la Croazia non metta mai fino in fondo la Norvegia con le spalle al muro. Hogmo, nel suo 4-4-1-1, mostra subito le intenzioni di coprirsi attendendo le briciole delle ripartenze. Un piano semplicistico che finisce per disperdere anche le qualità di Odegaard (16 anni, il titolare più giovane nella storia delle qualificazioni europee) troppo solo per qualsiasi cosa. La qualità croata decide di chiudere la pratica a inizio ripresa. Un pallone innocuo gestito da Rakitic finisce a Perisic che rientra sul sinistro e a giro ancora una volta supera Nyland. Ma non è festa completa, perché il Maksimir chiede da oltre un’ora un gesto al venerato Olic. Quel cross dalla sinistra del 21’ è nella terra di nessuno. Hogli e Nyland giocano a bandiera, Olic li anticipa in scivolata. Nel romanzo popolare di un 3-0 a senso unico manca l’emozione del rigore contro. Corluka si mostra ancora acerbo quando spinge Elyounoussi in area. Rigore che lo stesso 10 norvegese stampa sul palo. Il Maksimir si ammutolisce solo quando Tettey indovina il destro giusto. E’ il 3-1, non c’è timore di perdere nonostante l’espulsione di Corluka. Ma i croati, sulle tribune, si spengono. La perfezione non esiste. I gol finali di Schindelfeld e Pranjic restituiscono questo piacere alla scacchiera che gode di una manita buona per il morale. Questa Norvegia non è un vero esame. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Azerbaigian ok con Prosinecki Malta battuta ● La serata di gloria dei croati è andata in scena anche più a est di Zagabria. Robert Prosinecki, fantasista croato negli Anni Novanta, debuttava infatti sulla panchina dell’Azerbaigian al posto del tedesco Berti Vogts, e lo ha fatto vincendo subito: 2-0 a Malta del c.t. italiano Ghedin, con un gol in apertura e uno in chiusura di partita. Gli azeri non conquistavano tre punti in una partita ufficiale dal settembre 2011, quando nelle qualificazioni all’Europeo sconfissero il Kazakistan. A Malta non è bastato il debutto dall’inizio (dopo i 12’ in amichevole con la Georgia) di Effiong, 30enne nazionale nigeriano naturalizzato maltese, Paese in cui gioca da ormai dieci anni. AZERBAIGIAN-MALTA 2-0 MARCATORI Huseynov al 4’ p.t.; Nazarov al 47’ s.t. AZERBAIGIAN (4-1-4-1) Agayev; Medvedev, Guseynov, Sadygov, Dashdemirov; Qarayev; Alaskarov (dal 22’ p.t. Gurbanov), Amirguliyev, Huseynov, Ismayilov (dal 25’ s.t. Nazarov); Nadirov (dal 36’ s.t. Israfilov). All. Prosinecki. MALTA (4-4-1-1) Hogg; Caruana, Camilleri (dal 36’ p.t. Z. Muscat), Agius, Bezzina (dal 1’ s.t. Pisani); P. Fenech, Borg, Schembri (dal 36’ s.t. R. Fenech), R. Muscat; Briffa; Effiong. All. Ghedin. ARBITRO Ozkahya (Tur). NOTE ammoniti Amirguliyev (A), Nazarov (A), Caruana (M).
9
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
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fLA PARTITA AI RAGGI X
1Il regista azzurro del Psg non ha la personalità del bianconero e deve assimilare la posizione nel 3-5-2. Perde 15 palloni: troppi LA MOSSA TATTICA
CHIELLINI: passaggi sbagliati 11 IMMOBILE: palloni persi 7 ZAZA: palloni toccati 21 BONUCCI
CHIELLINI IMMOBILE
BARZAGLI
ZAZA
PASSAGGIO MOVIMENTO
L’Italia cerca di sfruttare i movimenti in profondità degli attaccanti per mettere in difficoltà la difesa della Bulgaria. Importante, in questo senso, il possesso-palla dei tre difensori centrali che evitano il pressing avversario e poi lanciano in verticale. Immobile e Zaza si alternano: uno va incontro e l’altro si butta nello spazio. Spesso le punte azzurre vanno all’uno-contro-uno GAZZETTA DELLO SPORT
L
a qualità del gioco non è figlia del possesso-palla, spesso inutile, ma della capacità di vedere prima degli altri (compagni e avversari) la soluzione vincente. Andrea Pirlo, della materia, è professo-
re a livello mondiale. Marco Verratti, stando a quello che si è visto a Sofia, più che salire in cattedra ha ancora bisogno di prendere lezioni. Schierato nella classica posizione di regista, imposta poco, non detta i tempi e, soprattutto, si fa trovare fuori posizione sui frequenti contropiede dei bulgari. Quan-
L’AMICHEVOLE DI TORINO
L’Inghilterra perde altri pezzi Out Welbeck, Milner e Sterling 1 Hodgson costretto
a convocare Bertrand: con lui ha soltanto 17 giocatori. In attacco ci sarà Kane dall’inizio
U
na comoda vittoria per 4-0 – la quinta in altrettante gare del gruppo – che blinda la qualificazione alla fase finale di Francia 2016 e il gol del predestinato, Harry Kane, appena 78 secondi dopo il suo ingresso in campo, che rappresentava anche l’esordio assoluto con la maglia dei Leoni. Il day after dell’Inghilterra è
all’insegna della celebrazione, e le uniche notizie negative per Roy Hodgson arrivano dall’infermeria. A TORINO IN 17 Nell’amichevole di martedì a Torino contro l’Italia, il c.t. inglese dovrà infatti fare a meno di diversi giocatori, usciti acciaccati dal match, primo fra tutti l’attaccante dell’Arsenal Danny Welbeck, migliore in campo contro i lituani, che ieri ha lasciato il ritiro a causa di un infortunio al ginocchio subito nel secondo tempo. Oltre a Welbeck, Hodgson dovrà fare a meno anche dell’attaccante Sterling (Liverpool) e del centrocampista Mil-
ner (Manchester City). Fuori causa anche l’esterno Baines (Everton). A disposizione di Hodgson restavano così soltanto 16 giocatori, circostanza che ha costretto l’ex allenatore dell’Inter a correre ai ripari convocando il difensore Bertrand del Southampton. Vista anche l’assenza di Sturridge, in attacco dovrebbe esserci l’esordio dal primo minuto di Kane, celebrato ieri con grande evidenza dai media di Sua Maestà: «Non ci sono parole per descrivere come mi sento», ha twittato Kane che con il gol segnato ai lituani ha raggiunto la quota complessiva di 30 reti in stagione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
OPERAZIONE INGHILTERRA
EUROPEO, FASE ELITE
Nella notte il rientro in Italia A Torino gli azzurri trovano Santon
U19, altro pari Ora si fa dura
● SOFIA La comitiva azzurra ha fatto ritorno nella notte in Italia, atterrando direttamente a Torino, dove oggi pomeriggio svolgerà una leggera seduta di allenamento, in vista dell’amichevole in programma martedì contro l’Inghilterra allo Juventus Stadium. A Torino gli azzurri troveranno l’interista Davide Santon, convocato in extremis da Conte per compensare le defezioni degli ultimi giorni. Domani Buffon sarà impegnato insieme al presidente Tavecchio nella presentazione del nuovo accordo con la Puma, main sponsor della Nazionale, che sarà della durata di 4-5 anni. Il programma torinese, poi, sarà
● A Lindabrunn (Austria), l’Under 19 ha pareggiato 0-0 con la Scozia nella seconda gara della Fase Elite di qualificazione all’Europeo. Dopo il 2-2 al debutto con la Croazia (che ieri ha perso 20 con l’Austria), per l’Italia di Alessandro Pane ora la qualificazione si fa durissima. Alla Fase Finale accede solo la vincente del girone: gli azzurrini nell’ultima giornata dovranno vincere contro l’Austria (a Vienna martedì alle ore 13) sperando che la Scozia non batta la Croazia. La classifica attuale: Scozia 4 punti; Austria 3; Italia 2; Croazia 1.
arricchito anche dalla iniziativa federale coordinata da Fiona May: «I razzisti? Una brutta razza», che prevede un incontro al Teatro Regio con i settori giovanili. Alla iniziativa (17.30) saranno presenti, tra gli altri, anche Walter Veltroni e Gianluca Pessotto con Mauro Berruto, Cristian Molinaro, Vittorio Oreggia, Kossi Komla Ebrì e la stessa Fiona May. Dopo la tappa di Torino l’iniziativa continuerà in tutto il Paese per cercare di coinvolgere migliaia di ragazzi, su temi importanti quali l’integrazione, l’accettazione della diversità e la piaga del razzismo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ITALIA
BARICENTRO MOLTO BASSO 41,9 metri
Verratti alla Pirlo? Non è ancora pronto Manca di leadership
Andrea Schianchi
BULGARIA
gli azzurri vanno in apnea.
do si gioca con la difesa a tre, come l’Italia di Conte, il contributo del mediano in fase difensiva è fondamentale: se non c’è lui a fare da schermo, è costretto a uscire uno dei «centraloni» lasciando pericolosi varchi davanti al portiere. Troppe volte Verratti viene saltato in velocità dalle sgommate dei bulgari e
POCHI DUETTI Se la cosiddetta «pars destruens» non gli riesce benissimo, Verratti non brilla nemmeno nella «pars construens». Il numero 10 dovrebbe prendere per mano la squadra, guidare i compagni, inventare la manovra, tocchettare e lanciare. Non si vede nulla di tutto ciò. Anche perché Conte gli mette ai fianchi due mezzali che mezzali non sono, come Candreva e Bertolacci, e il ragazzo del Psg fatica a calarsi nella parte. Pochissimi duetti, pochissimi triangoli, pochissimi smarcamenti, troppi lanci imprecisi e troppe soluzioni cervellotiche. Verratti tocca 106 palloni, effettua 8 lanci positivi, ma ne sbaglia parecchi, perde 15 volte la sfera e questo dato, per uno che gioca nella sua posizione, è un handicap. Da sottolineare i 10 recuperi e i 4 palloni intercettati. A UOMO I margini di miglioramento ci sono, ci mancherebbe altro, ma l’impressione è che lui non sia un regista classico e, di conseguenza, si debba cambiare qualcosa a livello d’impostazione tattica. Pirlo va incontro al pallone, lo reclama, lo pretende; Verratti no, non è ancora un condottiero e, probabilmente, non ne ha le caratteristiche. Un regista, in fase di disimpegno, ha l’obbligo di farsi vedere dai compagni, di offrirsi al passaggio, di pensare allo sviluppo dell’azione. Lui, invece, si nasconde e i bulgari non fanno fatica a marcarlo (con il trequartista o con l’attaccante centrale). Pirlo viene servito anche quando è seguito a uomo da un avversario, Verratti ancora no. Evidentemente non gli riconoscono la leadership che un regista deve possedere. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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7
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13 23
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17 11 ANGOLI
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17 POSSESSO PALLA
29,5%
70,5%
TIRI NELLO SPECCHIO
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3 PALLE PERSE
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130 FALLI COMMESSI
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14 CONTRASTI
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11 PASSAGGI EFFETTUATI
247
557 PASSAGGI RIUSCITI
68,8% BARICENTRO
87,6% MOLTO ALTO 59,7 metri 15
4 6 9
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GDS - DATI OPTA
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Euro 2016 R Qualificazioni
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Capello accusa la Uefa: «Costretti a giocare nel caos» 1Il c.t. della Russia dopo la sospensione della
gara con il Montenegro: «Andava chiusa prima» Stefano Boldrini
L
a prima cosa, la più importante, è che Igor Akinfeev, 28 anni, portiere della nazionale russa e del Cska Mosca, sta bene dopo essere stato colpito alla testa con un fumogeno acceso dopo ventidue secondi della gara disputata venerdì sera a Podgorica, Montenegro, e sospesa a metà del primo tempo dopo un lancio di oggetti che ha costretto l’arbitro tedesco Ayketin a interrompere definitivamente il match. Akinfeev è rientrato a Mosca con il resto della squadra. PROTESTE Il referto dell’ospedale di Podgoriça, dove è stato trasportato subito dopo l’incidente, parla di ustioni al collo e trauma cranico. Ieri mattina Akinfeev ha rilasciato una dichiarazione: «Ringrazio tutti per il sostegno che ho ricevuto. Adesso sto meglio. Mi auguro che episodi come questo non accadano più». La federazione russa ha scritto una nota di protesta all’Uefa. Il presidente della federazione russa, Nikolaj
Il razzo che ha colpito il portiere russo Igor Akinfeev col Montenegro. Sotto, il c.t. della Russia Fabio Capello, 68 anni
Toltstych, ha raccontato: «Bisognava fermare la partita subito. Non si doveva continuare dopo l’incidente del nostro portiere. Il delegato Uefa era con noi in tribuna e ha visto tutto». «Spero solo che le sanzioni non siano troppo pesanti, i russi pareva non aspettassero altro per potersi lamentare con l’arbitro», fa la stella montenegrina Jovetic.
il tifoso montenegrino che ha fatto circolare il video, aveva i colori della Nato. E come spesso accade nelle cose, c’è anche il risvolto comico: nella cartella stampa diffusa dall’Uefa prima della gara, al posto della scheda di Fabio Capello c’è quella di Dick Advocaat, ex ct della Serbia, attuale manager del Sunderland. Con Fabio Capello ovviamente si parla d’altro.
INTERROGATIVI Qui si aprono due gialli. Il primo riguarda la linea dell’Uefa, che ha cercato in tutti i modi di far giocare il match. Il delegato inglese Barry Bright ha ordinato di tornare in campo dopo una prima sospensione di trentacinque minuti e anche dopo l’inizio ritardato della ripresa, sempre per il lancio di oggetti, ha provato a condurre in porto la gara. Solo al 22’ della ripresa si è arreso. Il messaggio di continuare sarebbe arrivato dall’alto: Bright avrebbe parlato con il presidente dell’Uefa, Michel Platini, durante la prima sospensione. L’altro mistero riguarda una presunta bandiera bruciata nel settore dei tifosi russi: secondo
La sua valutazione su quanto è accaduto? «La partita andava sospesa subito, dopo il lancio del fumogeno che ha colpito il nostro portiere. Il delegato Uefa non ha però voluto sentire ragioni». Perché l’Uefa ha cercato in tutti i modi di portare avanti il match? «Non lo so, è una domanda da rivolgere a Platini. Pochi giorni fa ha parlato di rigore contro la violenza e poi alla prima occasione si sceglie questa linea». Ha avuto paura? «No, paura no, anche perché l’atmosfera dentro lo stadio poco prima del match è stata molto bella. Le tifoserie hanno ap-
plaudito gli inni dei due paesi. Purtroppo c’è sempre qualche scemo che rovina tutto lo spettacolo». Qual è stato il comportamento dei giocatori e dei dirigenti del Montenegro durante il caos? «Tutti i calciatori erano dispiaciuti per l’episodio. Vedere un loro collega colpito e costretto a uscire dal campo è stato doloroso per tutti. Dejan Savicevic, il presidente della federazione montenegrina, non voleva più giocare». Ha pensato a possibili questioni politiche? «Ma non diciamo sciocchezze. Tutto quello che è accaduto a Podgorica, dal lancio del fumo-
IL NOSTRO PORTIERE È STATO COLPITO A TRADIMENTO. ANCHE SAVICEVIC VOLEVA LO STOP FABIO CAPELLO SUGLI INCIDENTI DI VENERDI’
geno che è arrivato addosso al nostro portiere a quello degli oggetti ripreso nel finale della partita, fa parte del solito teppismo da stadio. Non c’erano neppure precedenti tra le due squadre. Era la prima volta che le due nazionali si affrontavano». Akinfeev è tornato con voi. Quali erano le sue condizioni subito dopo l’episodio? «Akinfeev è stato colpito a tradimento, senza avere la possibilità di proteggersi e ciò significa che ha subito in pieno la botta. Akinfeev era stordito e non sentiva una parte del corpo, è stato trasportato in ospedale e si è ripreso. Alla fine quindi si può dire che sia andato tutto bene, ma è stato un episodio davvero molto brutto». Qual è la situazione attuale del vostro portiere? «È tornato a casa e ora riposerà qualche giorno. Anche gli altri giocatori sono liberi perché per l’amichevole con il Kazakhstan di martedì proverò diversi ragazzi della Under 21». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Euro 2016 R Qualificazioni OLANDA
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TURCHIA
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#
LA SITUAZIONE GRUPPO A ● PARTITE GIOCATE
PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Yilmaz (T) al 37’ p.t.; Huntelaar (O) al 47’ s.t.
KAZAKISTAN-LETTONIA REP. CECA-OLANDA ISLANDA-TURCHIA LETTONIA-ISLANDA OLANDA-KAZAKISTAN TURCHIA-REP.CECA KAZAKISTAN-REP.CECA ISLANDA-OLANDA LETTONIA-TURCHIA OLANDA-LETTONIA REP. CECA-ISLANDA TURCHIA-KAZAKISTAN KAZAKISTAN-ISLANDA REP.CECA-LETTONIA OLANDA-TURCHIA
OLANDA (4-3-3) Cillessen; Van der Wiel, De Vrij, Martins Indi (dal 32’ s.t. Willems), Blind; Wijnaldum (dal 1’ s.t. Narsingh), De Jong (dal 18’ s.t. Dost), Sneijder; Afellay, Huntelaar, Depay. PANCHINA Krul, Vermeer, Janmaat, Veltman, Bruma, Clasie, Klaassen, Promes, L. De Jong. ALLENATORE Hiddink. ESPULSI nessuno. AMMONITI Van der Wiel. TURCHIA (4-4-2) Babacan; Gonul, Aziz (dal 24’ s.t. Gulum), Balta, Erkin; Tufan, Topal, Inan, Tore; Yilmaz (dal 34’ s.t. KazimRichards), Sen (dal 16’ s.t. Calhanoglu). PANCHINA Gunok, Tekin, Ozabayraki, Belozoglu, Altintop, Ekici, Bulut, Erdinc, Sahan. ALLENATORE Terim. ESPULSI nessuno. AMMONITI Tore. ARBITRO Bryck (Ger). NOTE spettatori 55 mila circa.
Alessandra Bocci
C’
è sempre lui quando passa l’ultimo tram, quello che di solito si chiama desiderio. C’era lui l’estate scorsa al Mondiale quando l’Olanda di Van Gaal stava per salire sull’aereo e tornare a casa, così come c’era lui a guidare la rimonta sul Brasile in Sudafrica. Wesley Sneijder, l’ultimo dei mohicani se avesse la cresta. Wesley Sneijder e Klaas Jan Huntelaar, che completò la rimonta sul Messico a Fortaleza e che ieri contro la Turchia ha messo la testa sulla traiettoria di un imperioso tiro del numero dieci oranje. Il pareggio con la Turchia, in vantaggio a lungo con un gol di Yilmaz, compagno di squadra di Sneijder al Galatasaray, non vale quanto quella di qualche mese fa, ma consente di conservare il terzo posto in un gruppo equilibrato.
SCARSA LUCIDITA’ Robben a casa infortunato, come Van Persie, Van Bommel a casa perché non più in attività, Nigel de Jong in panchina nella fase finale, Stekelenburg non pervenuto. Dei leoni oranje vicecampioni del mondo nel 2010 è rimasto giusto Wesley Sneijder, di nuovo capitano e leader. Chi contestava la mancanza di ortodossia di Van Gaal all’ultimo Mondiale sarà forse soddisfatto del 4-3-3 del c.t. di ritorno
GRUPPO B ● PARTITE GIOCATE 0-0 2-1 3-0 0-3 3-1 1-2 2-4 2-0 1-1 6-0 2-1 3-1 0-3 1-1 1-1
PT
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GF GS
CLASSIFICA
PT
G
V
N
P
GF GS
13 12 7 5 3 1
5 5 5 5 5 5
4 4 2 1 0 0
1 0 1 2 3 1
0 1 2 2 2 4
11 6 12 2 11 6 6 8 2 11 4 13
GALLES ISRAELE BELGIO CIPRO BOSNIA ANDORRA
11 9 8 6 5 0
5 4 4 5 5 5
3 3 2 2 1 0
2 0 2 0 2 0
0 1 0 3 2 5
7 2 9 5 12 1 9 10 5 6 2 20
12/6/15 12/6/15 12/6/15
GRUPPO C ● PARTITE GIOCATE
Brivido Olanda Huntelaar al 92’ salva Hiddink 1La Turchia sfiora il colpaccio: avanti con Yilmaz, resiste fino al recupero. Arancioni terzi nel girone Hiddink. Peccato che sia servito a poco di fronte a un altro c.t. di ritorno, Fatih Terim, che con la sua Turchia stava per prendersi tre punti all’Amsterdam Arena. L’ultima volta a Amsterdam i turchi avevano combattuto ma perso, invece questa volta sono usciti imbattuti. La differenza è nella posizione in classifica degli oranje, che a differenza di quello che è accaduto nell’ultimo decennio in varie qualificazioni non è buona: l’Olanda ha fatto flop all’ultimo Europeo, ma anche nel biennio che portava in Ucraina e Polonia aveva galoppato, ora arranca. Hiddink aveva chiesto battaglia contro la Turchia e di battaglia se n’è vista poca: molto possesso palla,
cercando la prima qualificazione alla fase finale del torneo europeo e in Israele gli assi del tecnico Chris Coleman non sbagliano. Gli ospiti vanno in vantaggio al 46’ del primo tempo con un colpo di testa di Aaron Ramsey. Il giocatore dell’Arsenal viene servito sempre di testa di Gareth Bale. Nella ripresa arriva poi la doppietta del madridista che al 5’ segna un gran gol su punizione, poi al 32’ fissa il risultato sul definitivo 0-3 con una volata delle sue. Da rilevare anche che il giocatore madridista aveva fatto espellere il difensore israeliano Tibi, costretto al fallo da rosso per fermarlo. Dietro però salgono anche Belgio e Bosnia. Con una tripletta di Dzeko i bosniaci passano ad Andorra (3-0), mentre i belgi stendono Cipro (5-0): doppietta di Fellaini, gli altri gol di Benteke, Hazard e Batshuayi.
poca verve, poca incisività e molta confusione. LA CHIAVE L’inserimento continuo di attaccanti e presunti creativi ha costretto Sneijder ad agire lontano dalla sua posizione naturale, così come gli accadeva in estate nell’abbottonatissima nazionale di Van Gaal. Ma ieri come allora Wes ha fatto di testa sua, come
39
● i gol di Huntelaar con la nazionale olandese in 70 presenze. L’attaccante ha debuttato con gli oranje il 16 agosto 2006 (4-0 all’Irlanda)
spesso gli capita, e ha trovato la zampata nel finale disperato. Ordinata più di quanto sia lecito aspettarsi da una squadra allenata da Terim, la Turchia stava per compiere l’impresa che avrebbe condannato l’Olanda a rincorrere anche la posizione play-off: un pasticcio della solita evanescente linea difensiva di Hiddink ha consentito a Yilmaz di battere un non impeccabile Cillessen e regalare tranquillità ai compagni per gran parte del match. Poi è arrivato Sneijder. Quello che di solito riporta l’Olanda alla fermata del tram giusto. Ma la strada per la Francia è ancora lunghissima, e piena di buche. © RIPRODUZIONE RISERVATA
TACCUINO A LONDRA
OLIMPICA
Vidal e Medel sfidano il Brasile
Felipe Anderson ok contro il Paraguay
LONDRA La sconfitta contro l’Iran ha lasciato il segno. Stavolta il c.t. Sampaoli non potrà abusare con il turnover. Per il Cile la sfida contro il Brasile è un test fondamentale in vista della prossima Coppa America. Probabile quindi l’impiego di Vidal e Medel. Quattro-cinque novità, invece, nel Brasile, reduce dal 3-1 alla Francia. Probabile che Dunga dia spazio all’ex interista Coutinho e a Robinho, sempre protagonista contro la Roja. Così a Londra, ore 16. BRASILE (4-2-3-1) Jefferson; Danilo, Miranda, Thiago Silva, Marcelo; Fernandinho, Luiz Gustavo; Robinho, Coutinho, Neymar; Firmino. All. Dunga. CILE (4-3-3) Bravo; Isla, Medel Jara, Cornejo; Vidal, Pizarro, Valdes; Aranguja, Sanchez, Vargas. All. Sampaoli. ARBITRO White (inghilterra).
CARIACICA (m.can.) Il Brasile olimpico travolge il Paraguay: 4-1. Buona partita del laziale Felipe Anderson, anche se non sfrutta due palle gol; bravi anche Maicon (Livorno) e Ely (Avellino). Lucas Silva, Vitinho (doppietta) e Talisca in rete per il Brasile.
AMICHEVOLE
L’Uruguay va con Cavani Vittoria dell’Uruguay nel test in Marocco: 1-0, gol di Cavani su rigore.
MERCATO
Xavi all’Al Sadd Ora è ufficiale L’Al Sadd ha ufficializzato di aver raggiunto un accordo con Xavi: il regista del Barcellona giocherà in Qatar dalla prossima stagione
1-2 1-2 (RINV. 31/3/15) 6-0 1-2 0-0 1-4 1-1 2-1 0-0 5-0 3-0 0-3 5-0 0-3
REP. CECA ISLANDA OLANDA TURCHIA LETTONIA KAZAKISTAN
KAZAKISTAN-TURCHIA ISLANDA-REP.CECA LETTONIA-OLANDA
Un tackle del turco Serdar Aziz sull’olandese Klaas Huntelaar, autore del gol del pareggio con una deviazione REUTERS
ANDORRA-GALLES BOSNIA-CIPRO ISRAELE-BELGIO BELGIO-ANDORRA CIPRO-ISRAELE GALLES-BOSNIA ANDORRA-ISRAELE BOSNIA-BELGIO GALLES-CIPRO BELGIO-GALLES CIPRO-ANDORRA ISRAELE-BOSNIA ANDORRA-BOSNIA BELGIO-CIPRO ISRAELE-GALLES
CLASSIFICA
●LE PROSSIME PARTITE
Galles su con Bale e Ramsey Islanda: Bjarnason due gol ● Nelle altre gare del gruppo A, quello dell’Olanda, pareggio a sorpresa per la capolista Repubblica Ceca in casa con la Lettonia: 1-1 con gli ospiti in vantaggio dopo mezz’ora con Visnakovs, abile a finalizzare un contropiede su un errore di Plasil nella metà campo avversaria. La capolista riesce a recuperare soltanto al 90’ con Pilar che infila approfittando di una respinta del portiere Vanins. I cechi rimangono primi ma vengono avvicinati dall’Islanda che passa in Kazakistan per 3-0. Il 36enne Gudjohnsen torna al gol dopo il rientro in nazionale (nel novembre 2013 aveva dato l’addio, poi ci ha ripensato), ma il protagonista è Bjarnason del Pescara. Per lui una doppietta con un colpo di testa e un tiro deviato. ● GRUPPO B Vittoria e sorpasso. Il Galles passa 3-0 ad Haifa e scavalca Israele portandosi al primo posto del girone B. I gallesi stanno
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DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
LUSSEMBURGO-BIELORUSSIA SPAGNA-MACEDONIA UCRAINA-SLOVACCHIA BIELORUSSIA-UCRAINA MACEDONIA-LUSSEMBURGO SLOVACCHIA-SPAGNA UCRAINA-MACEDONIA BIELORUSSIA-SLOVACCHIA LUSSEMBURGO-SPAGNA LUSSEMBURGO-UCRAINA MACEDONIA-SLOVACCHIA SPAGNA-BIELORUSSIA MACEDONIA-BIELORUSSIA SLOVACCHIA-LUSSEMBURGO SPAGNA-UCRAINA CLASSIFICA
PT
G
V
N
P
GF GS
SLOVACCHIA SPAGNA UCRAINA BIELORUSSIA MACEDONIA LUSSEMBURGO
15 12 9 4 3 1
5 5 5 5 5 5
5 4 3 1 1 0
0 0 0 1 0 1
0 1 2 3 4 4
11 2 14 3 6 2 4 10 5 12 3 14
UCRAINA-LUSSEMBURGO BIELORUSSIA-SPAGNA SLOVACCHIA-MACEDONIA
14/6/15 14/6/15 14/6/15
GRUPPO E ● PARTITE GIOCATE ESTONIA-SLOVENIA SAN MARINO-LITUANIA SVIZZERA-INGHILTERRA INGHILTERRA-SAN MARINO LITUANIA-ESTONIA SLOVENIA-SVIZZERA ESTONIA-INGHILTERRA LITUANIA-SLOVENIA SAN MARINO-SVIZZERA SVIZZERA-LITUANIA INGHILTERRA-SLOVENIA SAN MARINO-ESTONIA INGHILTERRA-LITUANIA SLOVENIA-SAN MARINO SVIZZERA-ESTONIA CLASSIFICA
PT
G
V
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P
INGHILTERRA SVIZZERA SLOVENIA LITUANIA ESTONIA SAN MARINO
15 9 9 6 4 1
5 5 5 5 5 5
5 3 3 2 1 0
0 0 0 0 1 1
0 15 1 2 11 3 2 10 4 3 3 10 3 1 5 4 0 17
ESTONIA-SAN MARINO SLOVENIA-INGHILTERRA LITUANIA-SVIZZERA
12/6/15 12/6/15 12/6/15
GEORGIA-IRLANDA GERMANIA-SCOZIA GIBILTERRA-POLONIA IRLANDA-GIBILTERRA SCOZIA-GEORGIA POLONIA-GERMANIA GIBILTERRA-GEORGIA POLONIA-SCOZIA GERMANIA-IRLANDA GEORGIA-POLONIA GERMANIA-GIBILTERRA SCOZIA-IRLANDA
1-2 2-1 0-7 7-0 1-0 2-0 0-3 2-2 1-1 0-4 4-0 1-0
CLASSIFICA
PT
G
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N
P
POLONIA IRLANDA SCOZIA GERMANIA GEORGIA GIBILTERRA
10 7 7 7 3 0
4 4 4 4 4 4
3 2 2 2 1 0
1 1 1 1 0 0
0 15 2 1 10 3 1 5 4 1 7 4 3 4 7 4 0 21
●LE PROSSIME PARTITE GEORGIA-GERMANIA SCOZIA-GIBILTERRA IRLANDA-POLONIA POLONIA-GEORGIA IRLANDA-SCOZIA GIBILTERRA-GERMANIA
GF GS
OGGI OGGI OGGI 13/6/15 13/6/15 13/6/15
GRUPPO F ● PARTITE GIOCATE 1-0 0-2 0-2 5-0 1-0 1-0 0-1 0-2 0-4 4-0 3-1 0-0 4-0 6-0 3-0
●LE PROSSIME PARTITE
ANDORRA-CIPRO BOSNIA-ISRAELE GALLES-BELGIO
GRUPPO D ● PARTITE GIOCATE 1-1 5-1 0-1 0-2 3-2 2-1 1-0 1-3 0-4 0-3 0-2 3-0 1-2 3-0 1-0
●LE PROSSIME PARTITE
●LE PROSSIME PARTITE
GF GS
14/6/15 14/6/15 14/6/15
UNGHERIA-IRLANDA DEL NORD ISOLE FAR OER-FINLANDIA GRECIA-ROMANIA ROMANIA-UNGHERIA FINLANDIA-GRECIA IRLANDA DEL NORD-ISOLE FAR OER ISOLE FAR OER-UNGHERIA FINLANDIA-ROMANIA GRECIA-IRLANDA DEL NORD GRECIA-FAR OER UNGHERIA-FINLANDIA ROMANIA-IRLANDA DEL NORD CLASSIFICA
PT
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ROMANIA IRLANDA DEL NORD UNGHERIA FINLANDIA FAR OER GRECIA
10 9 7 4 3 1
4 4 4 4 4 4
3 3 2 1 1 0
1 0 1 1 0 1
0 1 1 2 3 3
●LE PROSSIME PARTITE
IRLANDA DEL NORD-FINLANDIA ROMANIA-FAR OER UNGHERIA-GRECIA FINLANDIA-UNGHERIA FAR OER-GRECIA IRLANDA DEL NORD-ROMANIA
1-2 1-3 0-1 1-1 1-1 2-0 0-1 0-2 0-2 0-1 1-0 2-0 GF GS
6 6 4 4 2 1
1 3 3 5 6 5
OGGI OGGI OGGI 13/6/15 13/6/15 13/6/15
GRUPPO G ● PARTITE GIOCATE
GRUPPO I ● PARTITE GIOCATE
RUSSIA-LIECHTENSTEIN AUSTRIA-SVEZIA MONTENEGRO-MOLDAVIA LIECHTENSTEIN-MONTENEGRO MOLDAVIA-AUSTRIA SVEZIA-RUSSIA AUSTRIA-MONTENEGRO RUSSIA-MOLDAVIA SVEZIA-LIECHTENSTEIN AUSTRIA-RUSSIA MOLDAVIA-LIECHTENSTEIN MONTENEGRO-SVEZIA LIECHTENSTEIN-AUSTRIA MOLDAVIA-SVEZIA MONTENEGRO-RUSSIA
4-0 1-1 2-0 0-0 1-2 1-1 1-0 1-1 2-0 1-0 0-1 1-1 0-5 0-2 SOSPESA
DANIMARCA-ARMENIA 2-1 PORTOGALLO-ALBANIA 0-1 ARMENIA-SERBIA 1-1 ALBANIA-DANIMARCA 1-1 DANIMARCA-PORTOGALLO 0-1 SERBIA-ALBANIA 3-0 A TAVOLINO PORTOGALLO-ARMENIA 1-0 SERBIA-DANIMARCA 1-3
CLASSIFICA
PT
G
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N
P
AUSTRIA SVEZIA RUSSIA MONTENEGRO LIECHTENSTEIN MOLDAVIA
13 9 5 5 4 1
5 5 4 4 5 5
4 2 1 1 1 0
1 3 2 2 1 1
0 10 2 0 7 3 1 6 3 1 3 2 3 1 11 4 2 8
●LE PROSSIME PARTITE LIECHTENSTEIN-MOLDAVIA RUSSIA-AUSTRIA SVEZIA-MONTENEGRO
GF GS
14/6/15 14/6/15 14/6/15
CLASSIFICA
DANIMARCA PORTOGALLO ALBANIA SERBIA* (-3) ARMENIA
PT
G
V
N
P
GF GS
7 4 2 1 1 6 4 6 3 2 0 1 2 1 4 3 1 1 1 2 4 1 3 1 1 1 5 4 1 3 0 1 2 2 4 *PENALIZZATA PER SENTENZA UEFA
●LE PROSSIME PARTITE ALBANIA-ARMENIA PORTOGALLO-SERBIA RIPOSA DANIMARCA ARMENIA-PORTOGALLO DANIMARCA-SERBIA RIPOSA ALBANIA
OGGI OGGI 13/6/15 13/6/15
IL REGOLAMENTO
In Francia le prime 2 di ogni girone più la migliore 3a e le 4 dai playoff ● Le nove vincitrici dei rispettivi gironi, le nove seconde classificate e la migliore terza si qualificheranno direttamente per la fase finale dell’Europeo, che si disputerà in Francia nel 2016. Le rimanenti otto terze classificate parteciperanno agli spareggi, di queste solo quattro passeranno il turno. Questo il regolamento per i playoff del prossimo autunno: le quattro squadre con il miglior coefficiente
Uefa saranno nominate teste di serie con un sorteggio, che determinerà gli accoppiamenti e l’ordine delle sfide da giocare in casa e trasferta. Le partite di andata saranno giocate il 12, 13 e 14 novembre 2015, mentre quelle di ritorno il 15, 16 e 17 novembre. La Francia, qualificata di diritto perché Paese ospitante, si unirà alle 23 squadre qualificate, con le nazionali suddivise in sei gironi da quattro. La fase finale dell’Europeo si disputerà dal 10 giugno al 10 luglio 2016
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DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Calcio R Under 21
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
PICCOLI MA GRANDI
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CONTENUTO PREMIUM
Se l’Under si fa Over GERMANIA 4-2-3-1 INGHILTERRA 4-4-2 SERBIA 4-2-3-1 TER STEGEN KORB
MUSTAFI GEIS
MEYER
BUTLAND
GINTER
DURM
CHAMBERS
DMITROVIC
STONES
SHAW
PANTIC
SPAJIC
STERLING
BARKLEY
BERARDI MARKOVIC
KANE
BERAHINO
CENTIMETRI
CENTIMETRI
● GÖTZE (3 giugno 1992) Con la nazionale di Löw (42 presenze) ha segnato il gol nella finale in Brasile
● STERLING (8 dicembre 1994) L’ala (13 gare con l’Inghilterra) è una delle star del Liverpool e della Premier
ZAPPACOSTA BIANCHETTI RUGANI
DE SCIGLIO
JOJIC
WILSHERE OXLADE C.
DRAXLER
VOLLAND
PERIN
NASTASIC PETROVIC
CAUSIC
LEITNER GÖTZE
JONES
ITALIA 4-4-2
PESIC
STURARO VERRATTI EL SHAARAWY
KOSTIC BELOTTI
MITROVIC CENTIMETRI
TROTTA CENTIMETRI
● MITROVIC (16 settembre 1994) Per il centravanti dell’Anderlecht quest’anno 2 reti in Champions
DA KANE A DRAXLER E’ IN ARRIVO UN EUROPEO DI STELLE LE FINALISTE DI GIUGNO HANNO TANTI BIG IN ETÀ DI CONVOCAZIONE, ITALIA COMPRESA L’ANALISI di LUCA BIANCHIN INVIATO A BENEVENTO Twitter @lucabianchin7
«A
s» ieri lo ha scritto in corpo XL in prima pagina: «¡GOL DE MORATA!», nel caso qualcuno non si fosse accorto che la Roja ha evitato il processone grazie al ragazzo col gel. Il Guardian invece ha iniziato il suo articolo su Kane con due parole: «Oh, Harry». Altro stile, very british. E a proposito di frasi eleganti, questa è pertinente: «Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco, che in un anno di conversazione». Lo diceva Platone ma va bene per Harry Kane: con lui bastano due minuti. Venerdì è entrato in InghilterraLituania e ha segnato dopo 78’’, confermando la tendenza del fine settimana: in Europa c’è una generazione di giovani attaccanti pronta a salire di livello. BARNSLEY CAPITALE L’Italia U21 nelle stesse ore pareggiava 2-2 in trasferta contro la Germania e il nostro attaccante da titolo era Marcello Trotta, che non giocherà mai col 10 ma di sicuro è piaciuto al pubblico di Paderborn. A suo modo, è un attaccante di culto: mette sempre il fisico, dà fastidio a tutti e vive per l’Under 21. «Ho firmato all’Avellino per giocarmi l’Europeo», ha detto ieri, ribadendo un concetto antico. La Repubblica Ceca è il suo primo obiettivo e l’unica competizione al mondo in cui Trotta può guardare Kane alla pari. Uno è capocannoniere in Premier, l’altro ha vissuto l’Inghilterra di Barnsley, in terza serie. Di Biagio giovedì mattina ragionava di convocazioni: «Bisognerà fare le scelte giuste, non sarà semplice». Sa che potrebbe chiamare
Nastasic, un tre per uno che vale una cinquantina di milioni. La stessa squadra che ha perso a Pescara però ha negato il visto d’ingresso all’Europeo alla Spagna, eliminata in due partite: impressionante. La federcalcio serba un paio di mesi fa ha fatto sapere che all’Europeo ci saranno tutti i fenomeni. Nel dubbio, occhio a Kostic e Pesic, bravi anche contro l’Italia, e a Dmitrovic, il portiere. Gioca poco nel Charlton e la partita di Pescara ha lasciato un indizio: se c’è un punto debole, è lui.
Perin, El Shaarawy e De Sciglio. Per questo metterà sulla bilancia vantaggi e svantaggi. Potrebbero destabilizzare il gruppo? Chi sarebbero gli esclusi? Il problema è comune perché l’Europeo di giugno sulla carta è un torneo cinque stelle. Possono essere chiamati quelli nati dopo il 1 gennaio 1992, tutte le nazionali favorite hanno un mazzo con due o tre jolly e devono decidere se usarli. INGHILTERRA Gli inglesi potenzialmente sono impressionanti. Kane e Berahino, due dei primi sette nella classifica marcatori di Premier. Un giocatore da 30 milioni come Wilshere. Luke Shaw, l’esterno più caro al mondo: è stato sopravvalutato ma, come dicono loro, money talks, i soldi parlano. Sterling, che un anno fa dominava con il Liverpool. Jones e Stones, coppia centrale quotata. In più, dalla panchina, Shelvey, Tom Ince, Caulker, Zaha.
● EL SHAARAWY (27 ottobre 1992) Per il milanista 11 presenze e una rete con la Nazionale maggiore FORTE
GERMANIA Qui arriva il jolly. Teoricamente Hrubesch potrebbe convocare Götze, che 8 mesi fa decideva la finale mondiale. Poi Geis e Leitner, i due centrocampisti centrali, che venerdì hanno comandato la prima mezz’ora contro l’Italia. Davanti tre trequartisti come Meyer, Götze e Draxler. O Goretzka, un altro pezzo del futuro dello Schalke che piaceva tanto anche alla Juve. In omaggio, due centrali campioni del mondo come Mustafi e Ginter. In porta andrebbe benissimo la seconda scelta: Ter Stegen è il portiere di coppa del Barça, Leno il titolare al Bayer Leverkusen. SERBIA Il nome ha meno impatto ma se non sono i favoriti dell’Europeo, i serbi ci vanno vicino. Contro l’Italia a settembre non c’erano Markovic, Mitrovic e
● PERIN (10 novembre 1992) Il genoano ha esordito in Nazionale il 18 novembre 2014 contro l’Albania
LE ALTRE Repubblica Ceca, Danimarca, Svezia e Portogallo hanno meno dubbi, meno scelta. Il Portogallo è più quotato ma la Danimarca potrebbe fare il grande salto. Eriksen è in età ma non andrà con l’Under 21: troppo forte per gli standard danesi. Hojbjerg, il ’95 dell’Augsburg che ha già giocato 17 partite con il Bayern in Bundes, quasi sicuramente ci sarà. Resta in dubbio Fischer, passato in un campionato da prossimo fenomeno dell’Ajax a infortunato cronico. E L’ITALIA? Un Europeo con Wilshere, Götze e Fischer è irreale ma indicativo: in Repubblica Ceca non li vedremo ma fanno capire che il calcio corre. A meno di 23 anni, sono già decisivi. Ter Stegen, forse Berahino e Hojbjerg ci saranno, per Kane e i serbi ci sono possibilità. L’Italia deve pensarci su – Verratti non andrà con Di Biagio e al momento non è probabile nemmeno un ingresso di Perin o El Shaarawy – e come sempre giocherà contro la matematica. Contiamo le presenze in Serie A delle formazioni ipotizzate: Inghilterra 203, Germania 189, Serbia e Italia 180. Eppure alla fine facciamo partita pari con tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Marco Verratti (5 novembre 1992) ha 10 presenze e 1 gol nella Nazionale maggiore. Ha esordito il 15 agosto 2012 nel match contro l’Inghilterra LIVERANI
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Serie A R Il nodo
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Cerci, ora o mai più Se ti prendi il Milan, lui poi prenderà te
Alessio Cerci, 27 anni, al Milan da gennaio
A PALERMO Nel frattempo, anche se nei soliti minuti finali, contro il Cagliari ha dato segnali di risveglio: puntando Zeman in contropiede ha prima portato alla figuraccia Pazzini, che ha sprecato da due passi, e poi il guardalinee che ha concesso il rigore dopo averlo visto cadere su fallo (fuori area) di Ceppitelli: in mezzo anche lui non ne è uscito benissimo sparando su Brkic. Resta l’impegno messo anche da subentrato, dopo le voci su uno scontro sul tema con Inzaghi e dopo il parere espresso dalla fidanzata Federica («Ha senso farlo entrare solo nel finale?»), che recentemente è tornata sulla famosa uscita «del calcio che conta» chiedendo pubblicamente la cortesia di non tirarla più in ballo. Alla ripresa, nella trasferta di Palermo, verrà invece richiamato in causa Cerci: l’utilizzo è probabile considerato che Honda, dopo la partita contro la Tunisia (un assist e un gol) giocherà anche martedì in Giappone contro l’Uzbekistan, per poi rientrare in Italia a poco più di quarantotto ore dal campionato. Dopo le lodi, Suso si propone per entrare al massimo in ballottaggio mentre Cerci, conclusa a Torino la parentesi azzurra, si ripresenterà rincuorato a Milanello. Volando a Sud potrà iniziare la personale risalita.
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1L’azzurro finora non ha brillato: deve convincere il club a confermarlo, intanto Suso chiede spazio Alessandra Gozzini MILANO
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l prossimo sorpasso a destra potrebbe essere il più pericoloso: se anche Suso si portasse avanti sarebbe poi difficilissimo per Cerci riconquistare la pole nelle scelte di Inzaghi. Suso è sfrecciato a Reggio Emilia dove in amichevole ha segnato due gol pregevoli: certi gesti hanno valore anche quando la partita non ne ha. Per Cerci, che è stato titolare indiscusso nel breve periodo in cui non c’erano troppi avversari in carreggiata, è un ostacolo in più: l’ex Atletico è rimasto per sole due volte in campo novanta minuti, contro Parma e Juventus, cioè nelle gare successive all’infortunio di El Shaarawy. E aveva giocato dall’inizio con l’Atalanta, quando Honda era a giocarsi la Coppa d’Asia, e poi di nuovo contro il Verona a inizio marzo, dopo un tris consecutivo di panchine. Per dirla con i numeri sono undici le presenze rossonere in campionato, sette da subentrato, per un totale di 453 minuti
giocati: sull’ultimo dato (non) pesano tutte le volte in cui è entrato dall’ottantesimo in poi, 5,5 la media voto generale. ACCORDO Cerci è stato uno degli innesti gratuiti di gennaio, arrivato in prestito da Madrid per diciotto mesi: la trattativa che lo ha portato in rossonero ha coinvolto anche Torres, tornato in Spagna, ed è stata dunque articolata e complessa, oltre che difficilmente rivedibile.
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● le presenze in campionato di Cerci, di cui solo quattro da titolare: 453 i minuti giocati, nessun gol all’attivo e nessuna ammonizione rimediata.
5,5
● la media voto generale di Cerci in questi primi tre mesi di esperienza rossonera: per il finale di campionato Inzaghi e il Milan pretendono di più.
Non che il Milan avesse definitivamente corretto il tiro: entusiasta per la vittoria nel derby di mercato con l’Inter a inizio gennaio e ora già sgomento. Cerci resta un nazionale azzurro ed è netta la sensazione di poterlo recuperare in pieno alla causa: nel giudizio potrà semmai pesare la scelta dell’eventuale nuovo allenatore. Da Ventura a Mihajlovic, per Cerci, ci sarebbe una bella differenza.
DALLA NAZIONALE
Neymar, 23 anni, con Robinho, 31, sul volo per Londra TWITTER
Robinho: «Pippo non arrenderti Futuro? Voglio stare al Santos» 1L’attaccante è in prestito: «Parlerò
con Galliani e troveremo un accordo: ci sono già tante punte di valore» Luca Calamai INVIATO A LONDRA
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nzaghi sta soffrendo ma non deve arrendersi. Caro Pippo, ricordati che noi attaccanti siamo capaci di far gol anche all’ultimo secondo. Ho visto la classifica della Serie A. Il Milan se finisce alla grande può ancora conquistare l’Europa». Qualche filo bianco tra i capelli non cambia l’aria da eterno ragazzino. Robinho è sempre Robinho, un’esplosione di simpatia. O Rei do Drible sta vivendo in Brasile una seconda giovinezza. E il Santos è il suo elisir. Sei gol in 17 partite e continui numeri da funambolo. Un percorso che ha convinto Dunga a richiamarlo in nazionale. Del resto, Robinho è sempre stato il figlioccio del c.t. fin da quando vinsero la Coppa America 2007 in Venezuela. «Sono orgoglioso di aver indossato la maglia del Milan» spiega nella zona mista dell’Emirates Stadium. «Al momento giusto parlerò con Galliani. Ma il Santos è la mia casa. Se sono tornato ad esibirmi a certi livelli lo devo a Dio, alla mia famiglia e ai giocatori del Santos». Robinho ha un contratto che lo lega al club rossonero fino al giugno 2016. Ma non ha nessuna intenzione di tornare. Il suo agente Marisa Ramosa ha incontrato qualche settimana fa i dirigenti della Balena Bianca. La strategia è chiara: cercare di allungare di un anno il prestito. O Rei do Drible non ha più voglia di vivere con la valigia. Negli ultimi mesi ha rifiutato offerte dagli Stati Uniti e anche da un paio di club europei. «Non italiani, però». Lui vuole chiudere la carriera nel Santos. «Ma non ci sarà guerra. Troveremo un accordo, il Milan ha tanti attaccanti di valore. Ho visto le immagini di alcuni gol di Menez, fa la differenza». CONTROPARTITE Il problema è come «coprire» l’ingaggio. Robinho guadagna 3 milioni netti. Una cifra fuori
dalla portata della Balena Bianca. E allora il club brasiliano potrebbe proporre a Galliani un’opzione su due-tre talenti di Vila Belmiro. Due i nomi nel mirino: il centrocampista Lucas Lima e il bomber Gabriel, o meglio, «Gabigol». «Sono grandi talenti – osserva Robinho – ma la A è dura. Bisogna arrivarci al momento giusto. Il Milan segua il Santos con attenzione». Gabigol è l’astro nascente. Classe ’96, il gol nel sangue, il dna del campione. Non a caso i dirigenti gli hanno consegnato la maglia numero 10, quella dei fuoriclasse. E per dare un’idea del personaggio, è stato appena blindato con una clausola rescissoria da 50 milioni di euro. La stessa cifra fissata, a suo tempo, per Neymar. Robinho è il padre putativo. La settimana scorsa Gabriel gli ha chiesto
LO SCENARIO
Binho: «Se il Milan chiude alla grande, può davvero conquistare l’Europa. Menez fa la differenza» Per averlo nuovamente i brasiliani potrebbero offrire un’opzione sui talenti Lima e Gabriel pubblicamente di restare al Santos per aiutarlo a diventare un fuoriclasse. Lucas Lima,24 anni, centrocampista con attitudini offensive, è già stato a un passo dall’Europa. Inseguito dal Benfica e, l’estate scorsa, anche dal Torino. Pare che il Porto abbia offerto 12 milioni per il cartellino. Il Milan cominci a studiarli. E si prepari a dire addio a Robinho, un talento che non è riuscito a dimostrare in rossonero tutto il suo valore. O Rei do Drible considera la A il passato. Il futuro, invece, è già oggi, l’amichevole col Cile. Dunga è tentato di promuoverlo titolare visto che contro la Roja ha numeri da paura: 7 partite, 7 vittorie, 9 gol. Robinho non vuole interrompere la tradizione positiva anche perché deve convincere il c.t. a convocarlo per la prossima Coppa America. Dove o Rei do Drible vuole andarci da giocatore del Santos. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R Le strategie nerazzurre
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Inter, bottino da 25 milioni per prendere Vida e Dragovic
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LA RIPARTENZA
1Gli addii di Alvarez, Pereira, Schelotto e Mbaye, oltre all’ingaggio risparmiato se Mazzarri trovasse un altro club: ecco come arrivare alla coppia di difensori
Matteo Dalla Vite
IN CINQUE VALGONO UN TESORETTO DORATO
Roberto Mancini, 50 anni LAPRESSE
INVIATO A APPIANO GENTILE
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he poi, volendo, si può «leggere» anche così: l’Inter tifa un po’ qua, un po’ là e pure per qualcuno che diventi un fan di Walter Mazzarri, ancora a libro paga. Concretamente proiettata al raggiungimento di un posto in Europa, il club nerazzurro ha sparso il proprio tifo silenzioso a tutte le latitudini. La sostanza è presto detta: se tutto va a dama, l’Inter a giugno potrebbe incassare 25,3 milioni di euro. E dare l’attacco a due difensori: Dragovic e Vida, colossi titolari della Dinamo Kiev per i quali avrebbe offerto un pacchetto fra i 15 e i 18 milioni.
GLI 11 IN BILICO Con ordine. I soldi di cui sopra sono tutti accordi presi dal ds Ausilio in sede di cessioni estive. Così come l’Inter ha i «pagherò» di alcuni giocatori (da Shaqiri a Dodò), così anche gli altri club hanno lo stesso impegno nei confronti dei nerazzurri. Il bottino più ingente riguarda Ricky Alvarez: l’estate scorsa è stato ceduto al Sunderland in prestito con riscatto obbligatorio a 11 milioni in caso di salvezza. Il tifo dell’Inter per i Black Cats è intenso: in questo momento il club inglese è ai limiti della zona rossa con 26 punti; dietro, nel cono-retrocessione, ecco il Burnley a 25, il Qpr a 22 e il Leicester a 19. SCHELOTTO A MENO 5 Poi eccoci, in Italia: la vittoria del Bologna di ieri ha rinfrancato un po’, perché il riscatto di Ibrahima Mbaye è legato alla promozione degli uomini di Lopez e porterà 3 milioni nelle casse nerazzurre. Alvaro Pereira: 11 gare per lui da titolare, dovrà raggiungere il 20% degli impegni totali stagionali e saranno 5 milioni obbligatori che l’Estudiantes pagherà all’Inter. Verona, ora: su Schelotto gli step sono due, perché se da una parte c’è in ballo la salvezza del Chievo ecco che dall’altra
1Senza coppe, il preparatore
Carminati mira al recupero della brillantezza per 10 gare sprint
INVIATO A APPIANO GENTILE
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NOEL GALLAGHER
«Mancio al City ha più chance degli Oasis uniti» ● Noel Gallagher, ex membro degli Oasis e grande tifoso del M.City, non crede che Yaya Touré lascerà i Citizens pur abbracciando idealmente il «suo» ex allenatore Mancini. «Roberto - dice il cantante a Sky — un po’ mi manca: Pellegrini è bravo ma un po’ noioso, Mancini è anche “selvaggio”, salta, grida, si agita. Touré all’Inter? Non succederà. Il futuro? Penso ci siano più possibilità che Mancini torni ai Citizens che gli Oasis tornino insieme». Si vedrà.
servono almeno 25 presenze. Oggi Ezequiel ha 20 «caps», nelle prossime 10 ne basterà la metà oltre alla permanenza in A. WM: O TROVA O RISOLVE E Mazzarri? Gira: è stato da Ancelotti a Madrid, assieme allo staff a Barcellona, attende una chiamata ma la vuole con progetto di livello. Anche in Europa, ed è per questo che prende quelle lezioni di inglese che non approfondì all’Inter. L’intenzione è quella di tornare in panca, ma se non arrivasse un disegno gradito potrebbe restare ancora fermo. E il contratto di 3,3 milioni? A quel punto, post 30 giugno, l’Inter gli offrirà una risoluzione contrattuale.
Icardi è scatenato: due gol e due assist Camara, che numeri
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n una forma splendida, Maurito Icardi: 2 gol, 2 assist ma soprattutto il pensiero che contro il Parma mancherà perché squalificato. Scattante, preciso e in gol anche Rodrigo Palacio, ma i più forti colpi di luce li ha sparsi il diciottenne guineano Gaston Camara, segnando pure un gol con dribbling e astuzia annesse. Il Torino, si sa, lo vorrebbe per l’anno prossimo.
DUE 4-3-3 MISTI Ieri mattina (l’amichevole è cominciata alle 10), Roberto Mancini (assieme al tecnico della Primavera Vecchi e davanti agli occhi di Mario Corso), ha schierato due squadre miste secondo un doppio 4-3-3. La prima: Carrizo; D’Ambrosio, Vidic, Juan Jesus, Felipe; Hernanes, Gnoukouri, Obi; Camara, Icardi, Palacio. La seconda: Berni; Donkor, Campagnaro, Andreolli, Santon; Delgado, Tchaoulé, Rocca; Correia, Rapaic, Baldini. Ha vinto la prima per 4-0 con
PROFETA OK, E FELIPE... Non male alcuni spunti di Hernanes, il tutto mentre Nagatomo continua il suo recupero a parte e Felipe prosegue verso il raggiungimento del ritmo da gara: magari uno spezzone contro il suo ex Parma ci sarà. «Ora - dice Felipe a Interchannel - abbiamo tutte finali, credo che si possa ancora centrare l’obiettivo di entrare in Europa. San Siro? Uno stadio che ti dà sensazioni pazzesche, giocare con l’Inter lì sarebbe incredibile. Mi sto allenando per questo. La prossima gara? Il Parma ha dimostrato finora di avere tanta voglia, li conosco personalmente e so che cercheranno di fare la partita». m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PROGRAMMAZIONE Perché adesso l’Inter non può più nemmeno sbagliare una virgola: Erick Thohir vuole almeno uno spicchio d’Europa per l’anno prossimo, e le 10 partite che restano da qui alla fine del campionato dovranno essere catapulta per un finale di stagione fulminante. La domanda molto semplice è: adesso che gli impegni di coppa sono esauriti, come torna ad essere il lavoro quotidiano della squadra? Abbraccia vari aspetti: naturalmente c’è la parte tattica ma anche quella atletica, ancor più basilare oggi perché la squadra ha modo di programmare meglio.
Erick Thohir, 44 anni, presidente indonesiano dell’Inter
GPS PER TUTTI E programmare significa approfondire quel lavoro che veniva «rubato» dagli impegni infrasettimanali. Per andare nel dettaglio, l’Inter fa svolgere ogni allenamento col Gps, un sistema (inserito in una sorta di custodia dietro la schiena) che racconta nel dettaglio tutti i dati (metri percorsi, diverse velocità) di ogni giocatore. Questi numeri permettono a Carminati e al proprio staff (e ovviamente anche a Mancini) di avere un panorama preciso e completo lungo l’arco delle settimane dell’attività dei singoli. Il tutto viene raccolto in una banca-dati.
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IL DUO DINAMO Il bottino, quindi, potrebbe essere di 25,3 milioni di euro (11+3+3+5+3,3). Non male. Di certo una parte andrebbe reinvestita, per esempio per un’idea che frulla nella testa di Mancini: quella di chiedere alla Dinamo Kiev sia l’austriaco Alexandar Dragovic (centrale difensivo) e sia il croato Domagoj Vida (laterale destro col club, centrale in nazionale). Un pacchetto per il quale l’Inter è disposta a offrire fra i 15 e i 18 milioni. Se il tesoretto entra, il doppio colpo si potrà fare. Puntando poi anche al centrale cinese Zhang Linpeng (Guangzhou), nel mirino da due mesi.
10 AL MASSIMO E i dati, da un po’ di tempo, raccontano che l’Inter (nonostante i risultati non arrivino) viaggia a velocità identica e a volte anche superiore a molte squadre di A. Un dato confortante, il tutto mentre la squadra aumenta i carichi (senza eccesso) lavorando su forza, resistenza ma soprattutto sulla brillantezza fisica per la volatona finale. Perché è quello l’obiettivo: 10 giornate al massimo. «Da Inter» sussurrano in Pinetina. m.d.v © RIPRODUZIONE RISERVATA
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QUI PARMA gol di Palacio, Icardi, Camara e ancora Icardi.
van Carminati, fra i più navigati preparatori atletici del mondo del calcio, conosce Mancini da anni. Sa cosa vuole e insieme sanno (come hanno sempre saputo) che a un certo punto l’Inter deve mettersi a sprintare, volare. E quel... punto è adesso.
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● Ecco i protagonisti del tesoretto: 1. Ricky Alvarez, 26 anni, ora al Sunderland. 2. Alvaro Pereira, 29 anni, in prestito all’Estudiantes. 3. Se Walter Mazzarri, 53 anni, trova squadra, l’Inter risparmia 3,3 milioni. 4. Ezequiel Schelotto, 25 anni, ora al Chievo. 6. Ibrahima Mbaye, 20 anni, Bologna. ANSA LAPRESSE LIVERANI
TEST IN FAMIGLIA
INVIATO A APPIANO GENTILE
Sedute gps e intensità per decollare
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Presidio ultrà anti Ghirardi a Carpenedolo ● PARMA (s.p.) Pullman e auto private, con tanto di autorizzazione richiesta alla Questura di Brescia: i tifosi del Parma oggi saranno a Carpenedolo, il paese di Tommaso Ghirardi, per contestare il vecchio presidente del club e dare visibilità alla situazione fallimentare in cui ha lasciato il Parma. I tifosi del Parma, organizzati (Coordinamento e Boys) e non, avevano chiesto di sfilare in corteo per le strade ma le autorità hanno dato loro il via libera per un semplice presidio in Piazza Martiri della Libertà. Partenza da Parma alle 10.
CLASSIFICA SQUADRE
PT
JUVENTUS ROMA LAZIO SAMPDORIA NAPOLI FIORENTINA TORINO MILAN GENOA INTER PALERMO UDINESE EMPOLI SASSUOLO CHIEVO VERONA ATALANTA CAGLIARI CESENA PARMA (-3)
67 53 52 48 47 46 39 38 37 37 35 33 33 32 32 32 26 21 21 9
PROSSIMO TURNO
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
28 28 28 28 28 28 28 28 27 28 28 27 28 28 28 28 28 28 28 26
20 14 16 12 13 12 10 9 9 9 8 8 6 7 8 8 5 4 4 3
7 11 4 12 8 10 9 11 10 10 11 9 15 11 8 8 11 9 9 3
1 3 8 4 7 6 9 8 8 9 9 10 7 10 12 12 12 15 15 20
55 39 51 37 47 41 32 41 37 42 38 31 30 34 21 33 23 34 25 21
14 21 27 28 36 31 30 35 33 36 41 36 30 43 30 48 38 53 49 53
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
SABATO 4 APRILE, ore 15 ROMA-NAPOLI (ore 12.30) (0-2) ATALANTA-TORINO (0-0) CAGLIARI-LAZIO (2-4) GENOA-UDINESE (4-2) INTER-PARMA (0-2) PALERMO-MILAN (2-0) SASSUOLO-CHIEVO (0-0) VERONA-CESENA (1-1) FIORENTINA-SAMPDORIA (ore 18.30) (1-3) JUVENTUS-EMPOLI (ore 21) (2-0)
MARCATORI 16 RETI Tevez (2, Juventus). 15 RETI Icardi (3, Inter); Menez (8, Milan). 13 RETI Higuain (2, Napoli); Toni (3, Verona). 12 RETI Dybala (2, Palermo). 10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese). 9 RETI Felipe Anderson (Lazio); Callejon (Napoli); Eder (1, Sampdoria). 8 RETI Klose e Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Berardi (4) e Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese). 7 RETI Paloschi (Chievo); Maccarone (1, Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (7 nel Genoa), Morata e Pogba (Juventus); Djordjevic (Lazio); Destro (Milan; 5 nella Roma); Vazquez (Palermo).
Serie A R La tendenza
Il Napoli è al lavoro per un futuro made in Italy
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
L’OGGI E IL DOMANI
IL CERVELLO VIOLA
Da Firenze al Cile Pizarro no stop: addio rimandato Giovanni Sardelli FIRENZE
A
1Lottatori e «nostrani»: da Zaza
a Valdifiori, De Laurentiis li vuole così
Gianluca Monti NAPOLI
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i sono poche certezze a Castelvolturno in proiezione futura: il Napoli ha un allenatore con il contratto in scadenza e una classifica che non permette di fare troppi programmi. Si naviga a vista, si lavora su piani diversi. Il gruppo scouting (in scadenza di contratto, al pari di Benitez) e il ds Bigon non sono però fermi al palo. Anzi, stanno provando a costruire la squadra per il prossimo anno in base alle recenti chiacchierate con Rafa. Logico che sia così, meno logico che il tecnico spagnolo non abbia ancora deciso il dà farsi. Dal canto suo, De Laurentiis sta portando avanti una strategia che per certi versi sembra discostarsi un po’ da quella di chi opera in campo e sul mercato. Il presidente ha contattato in via informale qualche allenatore libero
(Spalletti in primis) e sta riflettendo sul budget per la prossima campagna acquisti. Ovviamente, molto dipenderà dall’ingresso in Champions, che sarebbe la migliore medicina anche per evitare un’emorragia di nomi eccellenti. SCHIZZINOSI Tuttavia, un punto di incontro tra le parti c’è: il Napoli del prossimo anno punterà di più sull’Italian style, non solo perché lo impongono le nuove normative federali. Che in panchina ci sia Benitez o qualcun altro, non cambierà molto. Così De Laurentiis (che ieri ha partecipato ai funerali di Pasquale D’Angelo, leader della Curva B morto di infarto durante Dinamo Mosca-Napoli) si è mosso per Valdifiori, una delle rivelazioni della Serie A nonostante il regista dell’Empoli non sembri adatto al 4-2-3-1 di Rafa. Per un torneo lungo e stressante servono giocatori che sappiano lottare anche sui cam-
Presente e (forse) futuro del Napoli made in Italy: in alto Manolo Gabbiadini, 23 anni, azzurro da gennaio; sotto, Mirko Valdifiori, 28, e Luigi Sepe, 23: i due empolesi potrebbero arrivare questa estate LAPRESSE
pi di provincia, dove spesso gli schizzinosi stranieri hanno sbagliato approccio alla gara. EX JUVENTINI Valdifiori non avrà il profilo internazionale di Javi Martinez (il sogno di Benitez) ma viene dalla gavetta e questo piace al presidente. Non è giovanissimo, ma non importa. La linea verde andrà avanti a prescindere, anche questa all’insegna del made in Italy. Zaza e Darmian sono due vecchi pallini di Bigon. Il primo è stato già vicino al Napoli quando gio-
cava nell’Ascoli ed ora c’è la possibilità di soffiarlo alla Juventus, un po’ come è successo con Gabbiadini che tante soddisfazioni sta regalando al pubblico del San Paolo. Darmian, invece, rappresenta da tempo il sostituto ideale di Maggio (in scadenza al pari di Mesto). Certo, il prezzo è alto: circa 15 milioni. Questo è l’unico problema che presenta l’idea autarchica. Comprare vicino casa costa tanto, ma potrebbe valerne la pena. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ddio rimandato. David Pizarro, che compirà 36 anni l’11 settembre, ha troppa voglia di pallone per dire basta fin quando il fisico regge. Continuerà a giocare, questo è indubbio. A Firenze? Forse. Le variabili sono infinite e difficilmente una decisione verrà presa prima del termine della stagione. Da quando veste viola è sempre stato così. Prima si pensa al campo, poi al contratto. La Fiorentina ne conosce pregi e difetti alla perfezione. Soprattutto grazie alla coppia MontellaPradè, che con il Pek hanno vissuto anche l’esperienza di Roma. E proprio l’eventuale conferma di tecnico e d.s. nella prossima stagione, agevolerebbe un quarto anno al momento difficile da pronosticare. Una cosa è cer-
David Pizarro, 35 LAPRESSE
ta: la rinascita viola del 2012 è nata con l’idea del centrocampo di qualità. In mezzo lui, cervello di una squadra con la voglia di proporre gioco. L’allenatore ne conosce il valore e ha sempre accettato l’idea di correre dei rischi. Perché non gettare via la palla comporta anche la possibilità di perderla. Montella dixit: «David ha una controindicazione: quando ce l’hai in squadra, non puoi più farne a meno». Del resto la ricerca viola di un vice Pizarro è sempre naufragata. Meglio trovare centrocampisti con caratteristiche diverse. ROJA Ventotto le partite giocate in stagione dal regista (con l’86% di passaggi riusciti), 20 delle quali da titolare. Ottimo numero anche se il mese di marzo lo ha portato a fermarsi spesso per problemi muscolari. Lo stesso mese però l’ha visto tornare in nazionale. Rapporto complicato quello del Pek con il Cile. Prima le gioie, con l’esordio nel 1999 e il bronzo olimpico a Sydney 2000. Poi il ritiro nel 2005 e 8 anni di assenza dalla Roja. Fino al rientro del giugno 2013. Durato un lampo e niente convocazione per il Mondiale in Brasile. Adesso ci riprova. Ventisette minuti in campo contro l’Iran qualche giorno fa, possibile titolare oggi a Londra contro il Brasile. Una terza giovinezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PURA LUCE, PURA ENERGIA.
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Serie A R Il personaggio
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
La Roma ha il mal di gol Garcia si affida a Ibarbo
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STRATEGIE
1Nel ritorno peggio solo il Parma tra reti e percentuale realizzativa
L’allenatore pensa al colombiano, che dice: «Voglio farmi riscattare»
Davide Stoppini
Rio Mavuba, 31 anni, e Lucas Digne, 21: Garcia ha allenato entrambi AFP
ROMA
Nostalgia del Lilla Il tecnico punta Mavuba e Digne
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i è sparita la Roma. Mi è sparito l’attacco. Rudi Garcia legge questa tabella e si spaventa: penultimo reparto del girone di ritorno, 7 reti in 9 partite, peggio in Serie A ha fatto solo il Parma, che oggettivamente ha problemi ben più seri da affrontare. È un crollo verticale, neppure troppo annunciato, se è vero che al termine del girone d’andata le reti segnate erano 32, quarto attacco del campionato. E non è finita. Dice Garcia: «Arriviamo a conquistarci tante occasioni da gol, significa che non abbiamo un problema di gioco». Come a dire: sono gli attaccanti a dover segnare. E un’altra tabella dà ragione all’allenatore. La Roma era prima nel girone d’andata per percentuale realizzativa, ovvero il rapporto tra tiri e gol segnati: 17,02%, contro il 17% netto della Juventus. Nel ritorno, dunque nelle ultime 9 giornate, la squadra è crollata al penultimo posto: oggi segna solo il 7,07% delle occasioni che arriva a crearsi. Così, a questa andatura, come riuscire a centrare la Champions League? Impossibile. SI CAMBIA Serve un’inversione di rotta, magari pure a U. Tanto non si offende nessuno, perché nessuno ne ha il diritto. Non ce l’ha Iturbe, l’uomo del sogno estivo ma pure degli incubi invernali. Non ce l’ha Gervinho, che è rimasto in Africa a festeggiare la Coppa e ha spedito a Roma il fratello, quello che tanto Garcia lo manda in campo comunque, filosofia che ha creato scompiglio pure nello spogliatoio di Trigoria. Non ce l’ha in fondo neppure Doumbia, già divorato da giudizi tranchant, tanto che oggi scommettere su un suo futuro a Roma — lui che è arrivato da un mese e mezzo — non è poi così semplice. L’inversione a U è doverosa. E porta il faccione
1Il primo è in scadenza, avviati i contatti
Il laterale è scontento al Psg: Rudi «chiama»
ROMA
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Victor Ibarbo, 24 anni, colombiano, è alla Roma in prestito dal Cagliari: in Italia è arrivato nel 2011 MANCINI
di Victor Ibarbo, il rinforzo del mercato di gennaio pronto ad esplodere con l’ora legale, sotto Pasqua. L’infortunio-choc appena arrivato in giallorosso è dimenticato. I pochi minuti disputati a Cesena hanno dato la sensazione di un attaccante pronto a giocarsi tutte le chance di una conferma a Roma. «Sono qui per fare grandi cose, non solo per 4 mesi — ha detto a Roma Radio —. Voglio vincere titoli, trofei, voglio giocare in Champions». Per farlo, deve convincere la Roma a versare 12,5 milioni di euro a giugno al Cagliari, dopo i primi 2,5 già pagati per il prestito. La vita è adesso, l’occasione sta per arrivare. Perché Garcia è tentato di lanciarlo dal primo minuto contro il Napoli, sabato prossimo. In settimana il colombiano si è allenato bene, ha guadagnato punti praticamente su
tutti: Totti è ai box per i postumi di un problema muscolare, Iturbe è ora nelle retrovie, gli altri sono in giro per il mondo con le nazionali. Ibarbo no. «Vorrei giocare da esterno, ma se Garcia ha bisogno faccio anche il centravanti — ha detto ancora il colombiano —. Dobbiamo fare di tutto per qualificarci alla Champions, il momento è difficile, i tifosi non credono più in noi. Ma con allegria, umiltà e sacrificio se ne esce». Ricetta semplice, come pure quella di un tridente formato da lui, Ljajic e Totti. Sarebbe un inedito. Ma in fondo di cose sconosciute ha bisogno la Roma. Le strade battute non sono quelle giuste. Ibarbo è il piano d’emergenza. Con qualche mese di ritardo, ma ancora in tempo per l’ultima svolta Champions.
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● le reti di Ibarbo con il Cagliari nella prima parte di questo campionato, prima della cessione alla Roma: una al Napoli, l’altra al Milan
12,5
● i milioni di euro che la Roma dovrà versare al Cagliari a giugno, se vorrà riscattare il cartellino di Ibarbo. Il prestito è già costato 2,5 milioni
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e lo conosci, lo ricompri. Rudi Garcia ha una debolezza che il d.s. Walter Sabatini fatica un po’ a digerire: si innamora dei suoi giocatori. Al punto di non staccarsene più, quantomeno a livello di contatti. Se poi i contatti portano a ritrovarsi insieme, magari in un altro club, meglio ancora. È stato così con Gervinho, poteva essere e non è stato per un soffio con Basa. Magari accadrà con Rio Mavuba e Lucas Digne, centrocampista e difensore che Garcia ha allenato al Lilla e che potrebbero essere due facce della rivoluzione giallorossa alle viste in estate. IL CENTROCAMPISTA Prendi il centrocampista: è più di un nome sul taccuino. Con Garcia i contatti sono frequenti, l’ha ammesso lo stesso Mavuba in una recente intervista. Il suo cartellino è in scadenza a giugno, con il Lilla le trattative per il rinnovo si sono interrotte da tempo. Per la Roma è un’occasione a parametro zero, i contatti sono già stati avviati. Non è un affare chiuso, non può esserlo almeno fino a quando non si chiariranno al meglio le strategie della Roma a centrocampo. Reparto che è tutto un rebus: il
fLA COLONNA
Nicola Berardino INVIATO A FORMELLO (ROMA)
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on lo sceriffo non si passa più. L’arrivo di Mauricio ha completato la difesa della Lazio. Anzi, numeri alla mano, l’ha proprio blindata visto che nelle ultime sei gare, quelle del ritorno del brasiliano da titolare, è stato incassato appena un gol, mentre la classifica è decollata con sei vittorie di fila. Non ha, ovviamente, la bacchetta magica il 26enne arrivato a gennaio dallo Sporting Lisbona, dove si era meritato il soprannome di «sceriffo» non solo per il suo volto che potrebbe andare benissimo in un film we-
stern, quanto piuttosto per la sua efficacia a protezione della difesa. La Lazio diventata una fortezza difensiva fa parte di un processo di crescita collettiva. Ma con l’innesto di Mauricio, Pioli ha trovato la tessera giusta per il suo mosaico. E non fa niente se l’unico gol incassato nelle sei partite d’oro della Lazio sia scaturito da uno svarione del brasiliano che ha innescato il guizzo di Dybala del Palermo. IMPATTO Mauricio ha affiancato De Vrij al centro del pacchetto arretrato. Il suo apprendistato nel calcio europeo in una stagione e mezza in Portogallo dopo tanto Brasile tra Palmeiras, Portuguesa, Victoria e Recife. A
Roma è arrivato con entusiasmo. Il suo connazionale Cesar, ex biancoceleste, lo ha aiutato anche a trovare casa. Mauricio è un tipo che fa gruppo. Ha sempre un sorriso per tifosi. Sta imparando l’italiano, ma sa già molte frasi colorite, in romanesco compreso. Così alcuni giorni fa in un’intervista a un sito brasiliano, ha definito una «figata» la Lazio a un solo punto dal secondo posto della Roma. Sogna di riassaporare quella Champions già vissuta con lo Sporting. Il suo idolo è Hernanes, non per il ruolo (diversissimo), quanto per i trascorsi laziali e per la maglia della nazionale indossata in Coppa del Mondo. La Selecao è il suo gran-
IL LATERALE L’altro affare è più complesso. Perché Digne piace a parecchi. Per esempio all’Arsenal, che su di lui ha messo gli occhi da un po’. Al Psg il terzino sinistro, che Garcia al Lilla ha lanciato in prima squadra, ha trovato meno spazio di quanto immaginasse, di quanto il prezzo pagato per il suo cartellino — 15 milioni di euro nell’estate 2013 — facesse pensare. E poi il recente rinnovo di Maxwell non ha fatto che aumentare i dubbi di Digne, oltre che le tentazioni di Garcia. In fondo, non è un mistero che una delle priorità della Roma che verrà è la ricerca di due laterali. Lì dove Maicon e Cole vanno considerati al capolinea (si cercherà di convincerli a strappare i loro accordi fino al 2016 con una buonuscita), lì dove il d.s. Sabatini ha messo nel mirino anche Bruno Peres del Torino. Uno che Garcia non ha allenato, ma che ha imparato lo stesso ad apprezzare da avversario. Magari più di Johnson, altro parametro zero da Liverpool: a Trigoria si sono già scottati con Cole. Meglio fidarsi di altri. Di chi si conosce già, per esempio. stop-zuc © RIPRODUZIONE RISERVATA
TACCUINO
COL BRASILIANO 6 VITTORIE DI FILA
La Lazio si gode Mauricio lo sceriffo della difesa
riscatto di Nainggolan, il rinnovo di Keita, il futuro di De Rossi, la stessa situazione di Pjanic, i dubbi vanno sciolti. E solo dopo, semmai, sarà possibile concludere l’operazione Mavuba.
AMICHEVOLI SERIE A
de obiettivo da cercare di conquistare proprio attraverso l’esperienza della serie A, da lui ritenuta un vero test sul piano tattico per un difensore di certi livelli. CHANCE Da tempo il d.s. Igli Tare lo seguiva. Poi la svolta improvvisa per portarlo a Roma (contratto sino al 2019). Ingaggiato per puntellare un reparto in perenne emergenza dopo l’infortunio di Gentiletti (due giorni fa stiramento quando era vicino al rientro dopo sei mesi di stop, mentre ieri ha ripreso un altro difensore, Radu). Intanto, Mauricio, «lo sceriffo», si è piazzato in difesa e dalle sue parti non si passa. Ha esordito subentrando nel successo col Milan.È stato poi travolto nel naufragio di Cesena, ma ha saputo rialzarsi con tutta la squadra. «È la mia opportunità», cosi ha definito il suo arrivo a Roma. Lo sceriffo sa che non deve mai abbassare la guardia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Chievo, altro show ● Due gol di Paloschi (più Pellissier), il Chievo batte 3-0 il Nova Gorica (A slovena). Poker Cagliari al San Teodoro (Eccellenza), bis di Avelar più Cop e Joao Pedro. Atalanta a valanga (7-0) sull’Aurora (D), tris Moralez. L’Empoli ne fa 11 alla Gallianese (1a Categoria), poker per Tavano e Saponara.
CALCIO A 5
Oggi derby d’Abruzzo (m.cal.) Kaos ok (3-1) sul Latina. Oggi: Rieti-Sestu (16), PescaraAcqua&Sapone (18), LuparenseLazio (19.30, RaiSport 2). Mauricio, 26 anni LAPRESSE
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● il gol subito dalla Lazio nelle ultime sei partite, che hanno rivisto Mauricio titolare finito in panchina nella gara persa contro il Genoa
DONNE
Poker Brescia (m.cal.) La 21a giornata: TorresTavagnacco 0-1, Pordenone-Como 0-0, Roma-Firenze 2-2, Orobica-Bari 1-1, Brescia-Verona 4-2, Riv. Romagna-Mozzanica 0-2, CuneoSan Zaccaria 2-1. Class. (prime): Verona 52; Brescia 51; Mozzanica 47.
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Siamo in onda! R
PRIMA SERATA C’E’ BENITEZ DA CONDO’
MATTINA 7.05. Explorers: avventure pericolose 7.35.Explorers: avventure pericolose 8.05.Sport Science 9 Gazzetta News 9.15 Gazzetta News 9.30 Gazzetta News 9.45 Gazzetta News 10.05 Condo’ Confidential
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
10.30 Magazine Sci Alpino 11.05 Bomber 12. 05 The Speedgang 13 Gazzetta News 13.30 Gazzetta News POMERIGGIO 14.05 The Speedgang 15.05 The Speedgang
16.05 The Speedgang 17.05 The Speedgang 18.05 The Speedgang SERA 19.05 Campioni a confronto 19.30 Campioni a confronto 20 Gazzetta News 20.30 Gazzetta News
21.05 Condò Confidential 21.35 The Speedgang 22.30 Campioni a confronto 23 Gazzetta News 23.30 Gazzetta News 0.05 +3 Fantanews 0.30 Gazzetta News 1 Gazzetta News 1.30 Gazzetta News
2 Gazzetta News 2.30 Gazzetta News 3. Gazzetta News 3.30 Gazzetta News
Fiamingo, la scherma si fa bella in tv
1L’iridata di spada ospite di Gazzetta News dalle 20. E nel pomeriggio la maratona di The Speedgang
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na campionessa del Mondo di scherma ospite della nostra tv. Rossella Fiamingo, oro nella spada individuale (e bronzo nella gara a squadre) alla rassegna iridata di Kazan del 2014, sarà infatti negli studi di Gazzetta News nell’edizione delle 20. La fuoriclasse catanese, che alla straordinarie doti tecniche e agonistiche in pedana abbina qualità fisiche da miss, parlerà della stagione appena avviata, delle ambizioni per questo 2015 e del sogno della vittoria olimpica da inseguire dopo il settimo posto di Londra. A TUTTO COULTHARD Ma oggi è anche il giorno della maratona televisiva di The Speedgang, dalle 12.05 alle 18.05. L’ex campione di F1 David Coulthard cercherà di trasformare i suoi leggendari amici Mark Webber, Sebastian Vettel, Sebastian Loeb, Walter Röhrl e Heinz Kinigadner in una banda che si muove a tutta velocità. Tra duelli selvaggi all’ultima sgommata e prove di veicoli straordinari ci si ritroverà subito in un mondo di avventure mozzafiato, tra appassionati di auto e piste da capo-
clic
COME RISINTONIZZARE I VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59
Rossella Fiamingo, 23 anni, al mare e in pedana REUTERS
giro da affrontare con il pedale dell’acceleratore sempre schiacciato. Adrenalina pura per un appuntamento che si ripeterà alle 12.05, 14.05, 15.05, 16.05, 17.05 e 18.05. In prima serata, alle 21.05, GazzettaTv ripropone invece la puntata di Condò Confidential con l’allenatore del Napoli Rafa Benitez. L’occasione per rivedere uno degli allenatori più vincenti e preparati di questa epoca raccontarsi in una confessione a
tutto campo e senza segreti. SOGNI DI MEZZANOTTE Cinque minuti dopo la mezzanotte andrà in onda invece la rubrica di fantacalcio «+3 Fantanews» in versione Best of, che ripercorrerà tutti gli highlights delle puntate della settimana. A quell’ora, non è proibito sognare lo scudetto per la squadra creata dalla propria fantasia. r.s. © RIPRODUZIONE RISERVATA
● Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando 2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV 5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca. Soluzione dei problemi Se avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key 1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare inviata la configurazione 3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK
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OPINIONI
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Dopo le polemiche tra bianconeri e Conte
La vignetta
Educazione fisica
OCCASIONE D’ORO ALLO JUVE STADIUM
di Lorenzo Castellani
SPORT E AGONISMO NON SONO NEMICI
L'EDITORIALE LE di ANDREA MONTI
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er fortuna che Eder c’è. L’abbraccio dell’oriundo azzurro, fortemente voluto tra molte polemiche, trasporta un Conte assai torvo nella dimensione minimale in cui può ritrovare un po’ di pace: un pareggino che non chiude le porte dell’Europeo. Degno suggello di una settimana da dimenticare. Al netto di una brutta serata di calcio ripresa per la coda, la tendenza resta quella di farsi male da soli. E non parliamo tanto del povero Marchisio quanto del mondo che gli sta intorno. Il calcio italiano sembra afflitto da autolesionismo cronico, una sindrome che sfiora la nevrosi. Dopo la farsa di venerdì, ieri la replica con nuovi colpi di teatro. Contrastanti dichiarazioni dei medici, pareri di luminari, ipotesi radiologiche assortite. In una società che ossequia la privacy sanitaria fino a mettere un pazzo suicida ai comandi di un Airbus, il ginocchio di un calciatore, cioè il suo strumento di lavoro, diventa oggetto di pubblico dibattito. Intanto, tra una discussione legamentosa e l’altra, si registrano nell’ordine: l’intervento duro di Tavecchio a difesa della Nazionale e del suo allenatore, le voci insistenti di un possibile abbandono del Conte «vilipeso» e infine le indiscrezioni da Torino che danno il Principino risorto addirittura pronto per la prossima partita. Il tutto mentre la premiata BBC - Bonucci, Barzagli e Chiellini («la difesa più forte del mondo») balbetta mettendo a rischio la qualificazione. Molière incontra Tafazzi: spettacolo surreale. Visto che il giocatore sta bene, l’intero caso Marchisio potrebbe anche essere derubricato alla stregua di un diversivo. Il calcio langue? Proviamo col varietà. Ma il pasticciaccio costruito sul nulla nasconde tensioni profonde che vanno affrontate e risolte in fretta. Per il bene della Nazionale e della nazione.
Evidentemente, Conte e la Juve si sono lasciati male e procedono ancor peggio nell’era Allegri («con me i punti di vantaggio sarebbero venti»). Altrettanto sicuramente i rapporti tra la Federcalcio e la dirigenza bianconera rimangono ai minimi termini, gravati da un contenzioso legale da 443 milioni di euro. Sullo sfondo l’idea che i metodi d’allenamento del c.t. siano troppo rudi e che la Juve rischi di pagare un tributo pesante alla Nazionale proprio nell’anno in cui ha una grande occasione in Champions. La materia è incandescente e stimola la natura pugnace dei protagonisti. Elkann gioca di fioretto ma la lama è affilata e può far male. Conte, al posto di schivare, risponde a sciabolate. C’eravamo tanto amati: il fascino cinematografico del duello rischia però di farci perdere di vista due fatti fondamentali. Conte è l’allenatore vincente a cui la Federazione ha affidato il compito di risollevare la bandiera azzurra dopo il disastro brasiliano, il che fa di lui l’amministratore delegato del nostro patrimonio calcistico. La Juve è la più forte squadra italiana e quindi della Nazionale è, piaccia o non piaccia, l’azionista di riferimento. Azionista e amministratore possono non amarsi. Ma devono trovare una sintonia perché l’eventuale abbandono del c.t. segnerebbe la sconfitta di tutti. Nonostante il clima teso, crediamo che l’intelligenza, l’esperienza e gli interessi dei protagonisti finiranno per convergere. Martedì sera, a Torino, il destino ha apparecchiato un’occasione d’oro: la Nazionale incontrerà l’Inghilterra allo Juventus Stadium. I tifosi bianconeri, per passione e lealtà, sono lontani anni luce dagli odiatori seriali dei social network: facciano sentire a Conte la riconoscenza per le gioie e la dedizione che ha dispensato alla loro squadra. E Conte risponda con un gesto, possibilmente due o tre, di gratitudine per tutto quanto ha ricevuto dalla Juve e dai suoi dirigenti. Dopo tanto amore, non è difficile tornare amici.
affermato tecnico della marcia. Un discorso che dovrebbe essere diffuso in tutte le scuole per scardinare la pericolosa deriva della categoria verso quelle parole che nessuno osa pronunciare: «abolizione dell’agonismo».
NON SOLO CALCIO ARDUCCI di FAUSTO NARDUCCI email: fnarducci@rcs.it @rcs.it twitter: @Ammapp1 p1
ELISA SANTONI Ex ginnasta azzurra ● #marathon #key #sombrero @elysantoni
CLEMENTE RUSSO Pugile azzurro ● Fine allenamento. Buona domenica delle Palme amici miei! @valentino_mirko e il grande #GianfrancoRosi @ClementeRusso
MAURO ICARDI Attaccante dell’Inter ● SeaLife Aquarium Family Tour @wandaicardi @MauroIcardi
ALESSANDRO DEL PIERO Leggenda della Juve ● Alle volte si può essere molto, molto felici per un errore... @ClaMarchisio8 @delpieroale
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l tema degli Stati generali dell’Educazione Fisica, che si sono tenuti a Milano in due giornate davanti a 350 insegnanti, non si è discostato dalle argomentazioni che accomunano le assemblee dei professori della materia: alla fine sono stati approvati due documenti ufficiali che dovrebbero servire a sviluppare il disegno di legge sulla «Buona Scuola». Il progetto del governo Renzi prevede l’inserimento dell’educazione fisica nelle scuole elementare ma in maniera limitata: un’ora alla settimana dalla terza in poi. Capdi ed Edumoto, associazioni di docenti e laureati, chiedono invece di arrivare a due ore settimanali a partire dalla prima classe, in linea col resto d’Europa. Eppure quello che ci ha colpito di più assistendo al dibattito che ha chiamato in causa dirigenti, giornalisti e politici all’Auditorium Tortora di Milano è lo scontro fra le due anime del movimento: da una parte quelli che vedono la materia soprattutto come sviluppo psicofisico («le menti senza corpo» del Cyber-Circus), dall’altra quelli che affidano l’insegnamento dell’educazione motoria anche alla creazione dei campioni del domani. Nell’occasione Bruno Mantovani, storico divulgatore in rappresentanza di Edumoto, ha cavalcato gli umori degli insegnanti rilanciando l’idea di uscire dal Coni, in pratica aprendo la strada a una pratica sportiva al di fuori delle federazioni. Posizione evidentemente condivisa dalla platea che lo ha applaudito a lungo ma stoppata in maniera articolata e appassionata da Antonio Latorre, advisor tecnico della Fidal e consulente del Coni, che ha parlato non solo nella sua veste di docente universitario ma anche di
Sull’argomento abbiamo sentito di tutto: che è proprio l’agonismo (non nella sua esasperazione, badate bene, ma nella sua essenza) il nemico dell’educazione fisica e che è giusto far svolgere in ambito scolastico tornei e partite estemporanee rigorosamente senza punteggi. Come se il male fosse tutto lì: nello scegliere un vincitore e uno sconfitto. E chi volesse provare a sognare le Olimpiadi? Che vada il pomeriggio a fare pratica nelle società sportive, tenendosi lontano da quel luogo eletto e sacro che è la scuola. Come ha giustamente sottolineato Latorre, richiamandosi anche alla Gazzetta, non solo questa guerra all’agonismo toglierebbe linfa al nostro sport di vertice già in grave crisi di risultati proprio in coincidenza con l’abolizione dei Giochi della Gioventù a partire dal 2000, ma lo sport a pagamento gli toglierebbe la sua democraticità: molto calzante l’esempio degli studenti meno abbienti (spesso extracomunitari) che, mentre i compagni vanno in palestra, dopo la scuola restano a casa davanti al computer ad aspettare i genitori che tornano dalle fabbriche. Lo sappiamo, noi della Gazzetta siamo di parte, ma ci sembrava un concetto acquisito quello della povera ginnastica scolastica come avvio di un percorso naturale che può portare (in casi selezionati) all’agonismo. Questi professori chiusi nella torre d’avorio in cui si diffondono asetticamente «sani stili di vita» ci sembrano tanti Don Chisciotte che combattono contro i mulini a vento. Togliere a un ragazzo la gioia e il dolore, l’adrenalina e l’emozione del risultato equivale a escludere ogni stimolo e ogni divertimento. E’ come invitarli a non fare più sport. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MotoGP e Formula 1
LA POLE DUCATI, LA FERRARI... IN PRIMAVERA SI PORTA IL ROSSO IL COMMENTO di VITO SCHEMBARI email: vschembari@rcs.it twitter: @VitoSchembari
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are essere proprio il rosso, il famoso rosso Italia, il colore di moda in questo inizio del 2015 nel Motorsport. Perché se i tifosi della Ferrari festeggiano il ritorno
con Sebastian Vettel in prima fila dopo 37 GP, non sono da meno quelli della Casa di Borgo Panigale (una quarantina di km da Maranello) dopo la pole position straordinaria ottenuta ieri da Andrea Dovizioso sotto i riflettori del circuito di Losail, in Qatar. Un risultato atteso dagli addetti ai lavori dopo gli straordinari test pre stagionali, ma che pareva destinato a essere ancora rimandato vista la verve mostrata nel deserto da Marc Marquez e Dani Pedrosa e data la gioventù del progetto GP15: appena 8
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giorni in pista, meno di 1500 km di sviluppo. In realtà questa pole ha radici lontane. Il progetto di rilancio iniziato con l’acquisizione da parte del gruppo Audi ha avuto una svolta nel febbraio 2014 con l’arrivo come d.g. di Gigi Dall’Igna, artefice di tanti successi mondiali con l’Aprilia. Il matrimonio con Valentino era stato uno tsunami. Ci sono stati momenti di empasse, risultati opachi, ma mai scoramento. Piuttosto impegno, in pista come in fabbrica. E
EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.6282.8238 RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 RCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 Società Tipografica Siciliana S.p.A. Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA Tel. 095.591303 L’Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 Milkro Digital Hellas LTD - 51 Hephaestou Street - 19400 Koropi - Grecia BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet - 1400 NIVELLES (Belgio) Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus
adesso se ne raccolgono i frutti con Andrea Dovizioso, forlivese onesto, maniacale nella messa a punto, mai contento di se stesso, con una classe che in carriera forse avrebbe meritato di più. Accanto a lui l’altro Andrea, Iannone. Abruzzese di Vasto, coraggioso, talentuoso: uno col carattere da Ducati insomma. La coppia giusta e un team diretti da un grande tecnico. Se la rifondazione non è completata, poco ci manca. Il tempo è galantuomo. E uno sport individualista come il motociclismo applaude stavolta non un asso (Marquez, Valentino...), ma una squadra. Brava Ducati, comunque vada stasera.
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COLLATERALI * con DVD Il grande Mazinga N. 2 7,39 - con The Walking Dead N. 3 6,39 - con Disney e i Nostri Amici Animali N. 3 9,39 - con Mimì N. 4 7,39 - con DVD Lucio Dalla N. 4 12,39 - con TopoStory N. 5 8,39 - con Beast Quest N. 6 7,30 - con Alpinismo N. 6 12,39 - con Rocky Joe N. 7 11,39 - con Magazine Violetta N. 9 3,90 - con Campionato Io ti amo 2015 N. 9 11,39 - con Disney English N. 11 11,39 - con Español da Zero N. 12 12,39 - con Asterix N. 13 7,39 - con Maserati Collection N. 9 14,39 - con The Beatles Collection N. 18 14,30 - con Speciali Go Nagai Robot N. 6 21,39 - con Il Teatro di Eduardo N. 22 12,39 - con DVD Poirot N. 22 11,39 - con Blueberry N. 31 5,39 - con Diabolik Nero su Nero N. 36 8,39 - con Robot Collection N. 62 14,39 - con Ferrari Build Up 11,39
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20
Serie B R 33a giornata
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Lopez cambia, il Bologna vince Playoff a rischio per il Livorno 1Il tecnico passa al 3-5-2 e ritrova il gol in casa dopo 521’: altra sconfitta per Panucci BOLOGNA
2
0
LIVORNO
BOLOGNA (3-5-2) Da Costa 6; Oikonomou 7, Gastaldello 6, Maietta 6 (dal 24’ s.t. Ferrari 6); Casarini 6, Zuculini 6,5 (dal 38’ s.t. Bessa s.v.), Matuzalem 6,5, Laribi 5,5, Morleo 6 (dal 31’ s.t. Masina s.v.); Cacia 5,5, Sansone 7. PANCHINA Coppola, Ceccarelli, Perez, Buchel, Troianiello, Improta. ALLENATORE Lopez 7.
LIVORNO (3-5-2) Mazzoni 4,5; Ceccherini 6, Emerson 5, Lambrughi 5,5; Jelenic 5,5, Moscati 5, Appelt 5, Djokovic 5,5, Gemiti 5,5 (dal 31’ s.t. Luci s.v.); Vantaggiato 5,5 (dal 28’ s.t. Galabinov 6), Siligardi 5. PANCHINA Bastianoni, Rafati, Jefferson, Belingheri, Gonnelli, Empereur. ALLENATORE Panucci 5.
ARBITRO Ghersini di Genova 6. GUARDALINEE Lo Cicero 6-De Meo 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Vantaggiato (L) e Jelenic (L) per gioco scorretto. NOTE paganti 5.460, incasso di 44.757 euro; abbonati 9.571, quota di 62.549 euro. Tiri in porta 4-3 (con un palo). Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 1-0. Angoli 6-2. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 4’
CLASSIFICA SQUADRE
PT
CARPI BOLOGNA (-1) VICENZA FROSINONE SPEZIA AVELLINO PESCARA LIVORNO PERUGIA LANCIANO BARI ENTELLA MODENA CITTADELLA PRO VERCELLI TRAPANI LATINA TERNANA CROTONE CATANIA BRESCIA (-6) VARESE (-4)
65 56 52 51 50 49 48 47 46 43 41 40 38 38 38 38 37 36 35 32 27 27
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
33 33 33 32 33 32 33 33 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32
18 15 14 14 13 13 12 13 11 9 11 9 8 8 10 9 8 9 9 7 8 7
11 12 10 9 11 10 12 8 13 16 8 13 14 14 8 11 13 9 8 11 9 10
4 6 9 9 9 9 9 12 8 7 13 10 10 10 14 12 11 14 15 14 15 15
50 41 37 49 46 32 55 47 37 45 35 33 27 40 35 43 27 28 32 42 36 34
24 26 31 40 35 29 43 39 37 39 39 43 27 42 45 54 30 41 41 48 45 53
SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI
PROSSIMO TURNO MERCOLEDÌ 1 APRILE, ore 20.30 CARPI-BOLOGNA GIOVEDÌ 2 APRILE, ore 20.30 AVELLINO-MODENA CROTONE-SPEZIA ENTELLA-PERUGIA LATINA-CITTADELLA LIVORNO-LANCIANO PESCARA-BRESCIA PRO VERCELLI-VICENZA TERNANA-BARI TRAPANI-FROSINONE VARESE-CATANIA
(0-0) (2-1) (1-2) (1-2) (1-1) (0-1) (3-1) (1-2) (1-0) (1-4) (1-2)
Andrea Tosi
IL MIGLIORE
BOLOGNA
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Oikonomou al 15’, Sansone al 33’ s.t.
I
l Bologna non fallisce la partita della verità, come era stata dipinta la sfida col Livorno dopo un digiuno di gol e di vittorie al Dall’Ara che durava dal 19 gennaio: il gol di Oikonomou in mischia su paperissima di Mazzoni chiude a 521’ la carestia offensiva nelle partite interne. I rossoblù ritrovano la vittoria con una ripresa all’attacco, complici gli errori della squadra toscana, sempre più in caduta libera e con un i playoff a rischio: se oggi il Perugia vince, gli amaranto sono fuori. La cura Panucci non fun-
7 ● SANSONE
ATTACCANTE DEL BOLOGNA
Riesce a spezzare l’equilibrio guadagnando la punizione che innesca il primo gol e poi chiude il match firmando il raddoppio
PERUGIA
(3-5-2)
BARI
(4-3-3)
CATANIA
(4-3-3)
CROTONE
(4-3-3)
PRO VERCELLI
(4-4-2)
AVELLINO
(3-5-2)
OGGI ore 12.30
ANDATA 1-2
OGGI ore 15
ANDATA 0-3
1 KOPRIVEC 5 HEGAZY
25 44 COMOTTO MANTOVANI
19 15 FOSSATI 28 CRESCENZI 8 NICCO LANZAFAME
2 FARAONI
11 FABINHO
9 FALCINELLI
39 STOIAN
18 PADOVAN
28 CIANO
21 SUCIU
17 MAIELLO
14 MATUTE
24 MARTELLA
13 FERRARI
OGGI ore 15
1 GUARNA
3 DOS SANTOS
30 BALASA
ANDATA 0-1 22 TERRACCIANO
23 8 15 27 SCHIATTARELLA RINAUDO CONTINI CALDERONI
18 45 DEL PRETE CECCARELLI
15 SAURO
43 MAZZOTTA
4 ROMIZI
5 DONATI
33 BELLOMO
44 SCIAUDONE
21 RINAUDO
39 ODJER
10 GALANO
17 EBAGUA
9 DE LUCA
10 ROSINA
9 CALAIÒ
7 MANIERO
9 MARCHI
9 COMI
30 DI ROBERTO
10 20 8 2 FABIANO MUSACCI SCAVONE D’ALESSANDRO 25 SCAGLIA
5 COSENZA
1 CORDAZ
3 GERMANO
6 MILESI
10 CASTALDO
21 KONE
3 ZITO
8 4 D’ANGELO 20 ARINI BITTANTE
27 CHIOSA
19 PISACANE
6 FABBRO
22 RUSSO
22 GOMIS
PERUGIA Mancheranno gli azzurri Goldaniga (Under 21) e Parigini (Under 19), oltre agli infortunati Lo Porto e Rizzo. Recuperati Giacomazzi, Hegazy e Taddei. PANCHINA 32 Amelia, 20 Baldan, 29 Giacomazzi, 33 Vinicius, 10 Taddei, 7 Verre, 4 Nielsen, 17 Fazzi, 45 Ardemagni. ALL. Camplone. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Falcinelli, Fazzi, Nicco e Parigini.
BARI Nicola deve rinunciare a Sabelli, via con l’Under 21 azzurra. Al suo posto arretra Schiattarella. PANCHINA 22 Donnarumma, 3 Salviato, 16 Filippini, 21 Rada, 13 Benedetti, 25 Defendi, 14 Minala, 7 Boateng, 18 Caputo. ALLENATORE Nicola. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Caputo, Calderoni, De Luca, Camporese, Defendi e Sabelli.
CROTONE Assente Torregrossa per squalifica, toccherà a Padovan giocare centravanti. Torna Dos Santos, in dubbio Dezi. PANCHINA 22 Stoianovic, 5 Cremonesi, 23 Gigli, 4 Galardo, 6 Dezi, 20 Salzano, 7 Ricci, 10 De Giorgio, 19 Rabusic. ALLENATORE Drago. SQUALIFICATI Torregrossa. DIFFIDATI Ferrari.
PRO VERCELLI Coly out per un problema muscolare: in difesa rientra Cosenza. Ballottaggio tra D’Alessandro e Ardizzone. Di Roberto spalla di Marchi. PANCHINA 1 Viotti, 4 Bani, 11 Liviero, 29 Ferri, 19 Ronaldo, 17 Ardizzone, 14 Emmanuello, 16 Sprocati, 7 Luppi. ALLENATORE Scazzola. SQUALIFICATI Castiglia. DIFFIDATI Ronaldo, Fabiano, Ferri, Ardizzone e Belloni.
CATANIA Marcolin torna al tridente, con Maniero titolare e Castro in panca; a centrocampo rientra Odjer dalla squalifica. Gillet in nazionale: in porta c’è Terracciano. PANCHINA 12 Ficara, 24 Capuano, 28 Parisi, 8 Escalante, 25 Piermarteri, 19 Castro, 14 Barisic, 30 Di Grazia, 34 Rossetti. ALLENATORE Marcolin. SQUALIFICATI Schiavi. DIFFIDATI Ceccarelli, Del Prete, Gyomber, Rosina e Sciaudone.
ARBITRO Minelli di Varese. GUARDALINEE Marinelli-Oliveri. TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD e Calcio 1 HD. PREZZI 12-55 euro.
ARBITRO Gavillucci di Latina. GUARDALINEE Borzomì-Intagliata. TV Sky Calcio 3 HD. PREZZI 12-50 euro.
AVELLINO Rastelli deve fare a meno degli squalificati Sbaffo ed Ely. Indisponibile anche Trotta, con l’Under 21. Zito è ok. PANCHINA 1 Frattali, 12 Bavena, 14 Regoli, 25 Almici, 23 Angeli, 26 Filkor, 18 Schiavon, 15 Soumarè, 30 Mokulu. ALL. Rastelli. SQUAL. Ely e Sbaffo. DIFFIDATI Fabbro, Pisacane, Castaldo, Schiavon e Almici. ARBITRO Baracani di Firenze. GUARDALINEE Segna-Prenna. TV Sky Calcio 2 HD. PREZZI 9-79 euro.
CITTADELLA
(4-4-2)
LANCIANO
(4-3-3)
MODENA
(4-3-3)
BRESCIA
(3-5-1-1)
TERNANA
(3-5-2)
ENTELLA
(4-3-3)
VARESE
(4-1-4-1)
TRAPANI
(4-3-1-2)
ANDATA 1-2
OGGI ore 20.30
OGGI ore 15
ANDATA 1-1
OGGI ore 15
1 PIEROBON 25 32 4 3 CAPPELLETTI CAMIGLIANO DE LEIDI BARRECA 30 KUPISZ
8 RIGONI
17 11 BUSELLATO MINESSO
31 STANCO
7 CORALLI
9 20 CERAVOLO AVENATTI 3 VITALE
26 CRECCO
17 POPESCU
10 VIOLA
ANDATA 0-0
OGGI ore 15
12 NICOLAS
7 GAVAZZI
13 FAZIO
16 6 BASTRINI MECCARIELLO
2 AQUILANTI
5 TROEST
12 PINSOGLIO
6 3 AMENTA MAMMARELLA 23 GROSSI
26 SIGNORI
9 THIAM
8 MONACHELLO
28 GATTO
38 GARRITANO
19 MASUCCI
9 SFORZINI
31 CUTOLO
23 BOTTA
6 DI TACCHIO
4 VOLPE
3 CECCHINI
16 CESAR
27 LIGI
28 ZOBOLI
33 RUBIN
23 25 SCHIAVONE MARTINELLI 32 GRANOCHE
15 ZAMBELLI 19 SESTU
30 CULINA
15 OSUJI
3 DE VITO
14 ROSSI
6 BLASI
CITTADELLA Foscarini non ha la coppia difensiva Scaglia-Pellizzer per infortunio. Al loro posto Camigliano e De Leidi. Convocato Signorini dopo tre mesi. PANCHINA 22 Valentini, 18 Donazzan, 9 Gerardi, 23 Paolucci, 20 Bazzoffia, 2 Pecorini, 10 Sgrigna, 6 Signorini. ALLENATORE Foscarini. SQUALIFICATI Benedetti DIFFIDATI Barreca, Coralli e Sgrigna.
LANCIANO Con Bacinovic squalificato, Paghera torna titolare. Vastola, Di Cecco e Grossi per due posti a centrocampo. In avanti Monachello al centro e Thiam a destra se Piccolo non recupera. PANCHINA 1 Aridità, 18 Conti, 19 Ferrario, 21 Nunzella, 24 Di Cecco, 32 Pinato, 15 De Silvestro, 10 Piccolo, 27 Cerri. ALLENATORE D’Aversa. SQUAL. Bacinovic. DIFFIDATI Ferrario, Di Cecco, Paghera, Grossi e Conti.
5 BORGHESE
7 CORVIA 11 CURIALE 17 BARILLÀ
13 FIAMOZZI
1 PERUCCHINI
MODENA Senza Fedato e Cionek, sono in nazionale, e con Salifu infortunato, scelte obbligate in difesa (Gozzi favorito su Calapai). PANCHINA 1 Manfredini, 16 Zucchini, 2 Calapai, 27 Manfrin, 11 Sakaj, 31 Besea, 7 Acosty, 19 Beltrame, 9 Ferrari. ALLENATORI Melotti-Pavan. SQUALIFICATI Nizzetto. DIFFIDATI Fedato, Schiavone e Zoboli
ENTELLA Rientra Sforzini. A centrocampo in dubbio Botta. In difesa probabile utilizzo dal primo minuto di Cecchini. PANCHINA 36 Coser, 5 Russo, 15 Zigrossi, 7 Staiti, 17 Costa Ferreira, 8 Troiano, 10 Mazzarani, 20 E. Lanini, 19 Rozzi. ALLENATORE Prina. SQUALIFICATI Iacoponi DIFFIDATI Cutolo.
VARESE Bettinelli conferma il 4-1-4-1 ma mette davanti alla difesa Capezzi invece di Barberis. De Vito favorito su Jebbour. PANCHINA 22 Birighitti, 2 Luoni, 27 Jebbour, 21 Barberis, 23 Cristiano, 7 Falcone, 32 Jakimovski, 17 Kurtisi, 18 Capello. ALL. Bettinelli SQUALIFICATI Corti. DIFFIDATI Falcone, De Vito, Neto Pereira, Capezzi, Borghese e Miracoli.
ARBITRO Abbattista di Molfetta. GUARDALINEE Avellano-Zappatore. TV Sky Calcio 6 HD. PREZZI 13-45 euro.
ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore. GUARDALINEE Disalvo-Santuari. TV Sky Calcio 5 HD. PREZZI 12-75 euro.
18 5 8 H'MAIDAT BUDEL SCAGLIA 34 SODINHA
24 ZECCHIN
28 CAPEZZI 24 BELLI
6 3 DI CESARE ANT. CARACCIOLO
17 BENALI
24 MARSURA
9 MIRACOLI
1 PARONI
ARBITRO Nasca di Bari. GUARDALINEE Bellutti-Calò. TV Sky Calcio 7 HD. PREZZI 12-45 euro.
6 MARZORATI
20 PAGHERA
22 BRIGNOLI
TERNANA Modulo obbligato per la Ternana, che ha perso per infortunio Falletti. In difesa tornano Meccariello e Popescu con Bastrini. PANCHINA 1 Sala, 2 Janse, 5 Ferronetti, 14 Gagliardini, 23 Russo, 24 Dianda, 33 Tascone, 19 Dugandzic, 31 Milinkovic. ALLENATORE Tesser . SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Fazio, Falletti, Bastrini e Bojinov.
13 GOZZI
17 VASTOLA
ANDATA 2-3 1 ARCARI
29 RIZZATO
28 ARAMU
9 ABATE
6 14 ZAMPA CIARAMITARO
33 4 15 TERLIZZI PAGLIARULO PERTICONE 1 GOMIS
BRESCIA Di Cesare, Antonio Caracciolo e H’Maidat sono recuperati. Biglietti a metà prezzo. PANCHINA 22 Andrenacci, 2 Lancini, 4 Tonucci, 24 Coly, 21 Quaggiotto, 29 Bentivoglio, 9 And. Caracciolo, 11 Da Silva, 28 Valotti. ALLENATORE Calori. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI And. Caracciolo, Morosini e Tonucci. TRAPANI Domis dopo l’infortunio di sabato scorso giocherà con una maschera protettiva. Si è bloccato Nadarevic. PANCHINA 22 Marcone, 3 Daì, 5 Scozzarella, 7 Basso, 19 Martinelli, 20 Falco, 21 Feola, 25 Lombardi, 31 Malele. ALLENATORE Cosmi. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Aramu, Curiale, Daì, Lo Bue, Nadarevic, Perticone, Rizzato e Zampa. ARBITRO Maresca di Napoli. GUARDALINEE Citro-Santoro. TV Sky Calcio 3 HD e Premium Calcio. PREZZI 1-35 euro.
ziona, il terzo allenatore cambiato dal presidente Spinelli deve incassare il secondo k.o. in due partite della sua gestione. «La mia squadra è bloccata mentalmente - ha detto l’ex difensore - e fatica a giocare perché non ha brillantezza. Ma sono certo che entreremo nelle prime otto». Funzionano invece i cambi di sistema e di uomini voluti da Lopez che all’improvviso rinnega la difesa a 4, da sempre il suo baluardo, e il trequartista, chiamando Laribi nella mediana a cinque, per mettersi a specchio con l’avversario e riproponendo il capitano Morleo nella formazione titolare. «Non mi piace giocare con la difesa a tre. Mi sono adattato alle qualità dei miei giocatori in una situazione d’emergenza, l’idea di gioco è rimasta uguale» ha spiegato l’allenatore uruguaiano. BOLOGNA CORRETTO La scelta di rivoltare la squadra ripaga Lopez, infatti sono i giocatori che erano stati declassati in panchina a decidere la partita: dapprima Zuculini dà la carica
giocando uno contro tutti, poi Oikonomou sblocca il risultato nel secondo tempo appoggiando in rete una palla sfuggita a Mazzoni su punizione di Laribi. Infine Sansone va a siglare il raddoppio col suo mancino tagliente. Per il difensore greco si tratta del quarto sigillo stagionale, per l’attaccante arrivato dalla Samp a gennaio è il terzo. Volendo, il primo gol è molto casuale, come sottolinea con onestà Lopez, ma a questo punto della stagione non è il caso di essere troppo sofisti. LIVORNO SBAGLIATO Gli ospiti si rivelano l’avversario migliore che oggi il Bologna potesse affrontare per tornare al successo. Il Livorno infatti è vivo solo nel primo tempo, mentre si affloscia senza reagire dopo lo svantaggio. Da Costa fa solo una parata su Vantaggiato prima della pausa, nel finale Galabinov colpisce il palo con un colpo di testa. Panucci dovrà lavorare tanto per rianimare una squadra che sembra spenta e con la testa altrove. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CASO
Frosinone-Latina: il derby è rinviato E tutti sono delusi 1La capienza ridotta
dello stadio e il clima hanno fatto decidere il Prefetto per lo stop. Lega e club polemici
Maurizio Di Rienzo FROSINONE
T
anta attesa per niente. Oggi si sarebbe dovuto giocare il derby tra il Frosinone e il Latina, ma i cancelli del Matusa non apriranno. La partita non si gioca per disposizione del prefetto Emilia Zarrilli, per gravi motivi di ordine pubblico. La decisione è arrivata al termine di una riunione del Comitato per la sicurezza. Per i fatti accaduti nella gara con l’Entella, il giudice sportivo aveva sanzionato il Frosinone con l’obbligo di disputare due gare con tribuna centrale e distinti chiusi. Nel ricorso del club è stata bocciata la richiesta di sospensiva, ma venerdì la Corte d’Appello ha ridotto la sanzione a una sola gara. Il derby si sarebbe dovuto giocare in un Matusa semivuoto, con circa 2.000 tifosi del Latina sugli spalti e non più di 3.500 (anziché 7.000) del Frosinone. Proteste a non finire. «O tutti o nessuno» l’eloquente striscione apparso in vari punti della città e clima andato surriscaldandosi con il passare dei giorni. Il Prefetto quindi ha rinviato il derby «perché gli animi ritrovassero la serenità». Ma ha scontentato tutti. LE REAZIONI «Ci dissociamo, non siamo per niente contenti, anzi riteniamo che la decisione possa danneggiarci, oltre a costituire un pericoloso precedente - commenta il presidente Maurizio Stirpe - mi ero impegnato a tranquillizzare i tifosi e la Questura era pronta per salvaguardare la sicurezza. In questa vicenda sono stati commessi molti errori». Deluso Andrea Abodi, presidente della B: «E’ una decisione che rispetto anche se non la condivido. Pensavo prevalesse il buonsenso, credevamo che bastassero le garanzie espresse dal Questore e la volontà di giocare dei
Maurizio Stirpe, 57 anni JPEG
due club, ma così non è stato». Ironico Pasquale Maietta, presidente del Latina: «Il Frosinone ha ottenuto tutto ciò che voleva. Neanche in un campionato dilettanti si sarebbe permesso tanto. A differenza di Latina, a Frosinone hanno fatto quadrato». Poi in una nota il club «ritiene inaccettabile che le istituzioni non siano state in grado di garantire la sicurezza in una gara di serie B. Si è creato un pessimo precedente, le istituzioni non hanno saputo opporsi al comportamento minaccioso dei tifosi. Gli ultrà hanno vinto con le minacce. Il Latina calcio si ritiene danneggiato e la nostra tifoseria si era mobilitata acquistando i biglietti e noleggiando numerosi pullman, sostenendo costi che nessuno ora andrà a risarcire». Per Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone, «non è la migliore delle decisioni, ma il rinvio era diventata l’unica soluzione praticabile». IL RECUPERO Singolare, nell’ordinanza del Prefetto, la richiesta di recuperare la gara «in un congruo lasso temporale non inferiore ai 15 giorni», quando già lo prevede il regolamento della B. La richiesta del Prefetto però è tesa a far giocare prima la gara interna del Frosinone col Pescara (sabato 11), in modo che venga scontata la sanzione. In ogni caso la Lega parlerà con le società e deciderà, ricordando che il 21 al Matusa ci sarà l’Under 20 con la Germania. Abodi conclude: «L’imposizione dei tempi del recupero va a incidere in maniera significativa sulla regolarità del torneo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie B R 33a giornata
Lasagna per due Il Carpi s’abbuffa Vicenza furibondo 1Castori a +13 sul
terzo posto, i veneti accusano l’arbitro VICENZA
1
CARPI
2
PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Lasagna (C) al 3’ e al 16’ p.t.; Cocco (V) al 6’ s.t. VICENZA (4-3-3) Vigorito 5,5; Sampirisi 6, Brighenti 5, Gentili 5, Garcia Tena 5 (dal 1’ s.t. Vita 6); Moretti 5,5 (dal 32’ s.t. Ragusa s.v.), Di Gennaro 6, Cinelli 6; Laverone 6, Cocco 6, Giacomelli 6,5. PANCHINA Bremec, Edge, Alhassan, Spinazzola, Manfredini, Camisa, Mancini. ALLENATORE Marino 6. CARPI (4-4-1-1) Gabriel 7; Struna 5,5, Romagnoli 6,5, Gagliolo 7, Letizia 6; Pasciuti 6 (dal 36’ s.t. Sabbione s.v.), Porcari 6,5, Bianco 6,5 (dal 41’ s.t. Modolo s.v.), Di Gaudio 6; Lollo 6; Lasagna 7,5 (dal 24’ s.t. Mbakogu 6). PANCHINA Maurantonio, Inglese, Gatto, Torelli, Laner, Pasini. ALLENATORE Castori 7. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 5,5. GUARDALINEE Valeriani 6-Liberti 5,5. AMMONITI Moretti (V) e Cocco (V) per comportamento non regolamentare; Sampirisi (V), Di Gennaro (V), Pasciuti (C), Sabbione (C) e Lollo (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 10.019, incasso di 111.339 euro; abbonamenti non validi. Tiri in porta 8-4. Tiri fuori 43. In fuorigioco 2-5. Angoli 8-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 7’.
Vincenzo D’Angelo INVIATO A VICENZA
C
laudio Lotito se ne faccia una ragione. Difficile immaginare oggi la prossima Serie A senza il Carpi. E non soltanto per lo scatto – forse decisivo – in classifica dopo il successo di Vicenza, che ha portato la squadra di Castori momentaneamente a più tredici dal terzo posto in attesa del Frosinone. Il Carpi è squadra vera, capace di riflettere in campo l’anima del suo allenatore: umile, feroce, organizzatissima e con una fame di vittoria fuori dal comune. Il Vicenza veniva da undici risultati utili, ma i soli due punti nelle ultime tre gare interne hanno rallentato la grande rincorsa al vertice dei ragazzi di Marino, che fino a ieri, sotto la sua gestione, avevano ottenuto addirittura un punto in più della capolista. Il k.o. del Vicenza è figlio di un avvio sciagurato in fase difensiva, della straordinaria forza fisica di Lasagna – bravo a costruirsi da solo in velocità due gol in soli 16’ – e delle parate di Gabriel, decisivo su Cocco prima e su Giacomelli poco dopo il 2-1 veneto. Il Vicenza recrimina un arbitraggio non all’altezza, eppure Marino deve guardare il bicchiere mezzo pieno: la reazione dei suoi nella ripresa è stata da grande squadra e il ritorno di Ragusa a cinque mesi dalla rottura del crociato gli regala un jolly pre-
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
zioso in vista della volata finale. LA GARA L’avvio del Carpi è disarmante. Due tiri, due gol, con due ripartenze che rischiano di far prendere a Lasagna una multa per eccesso di velocità. Sul primo gol (3’) è anche aiutato da tre errori della difesa del Vicenza: Gentili si fa saltare a metà campo da uno stop a seguire di petto della punta, che poi si beve in velocità Brighenti (in ritardo nel raddoppio) e fulmina Vigorito (uscita timida). Vicenza frastornato e Carpi spietato: Porcari (16’) trova dalla sua metà campo il corridoio per Lasagna, che raddoppia. Il Vicenza reagisce più di pancia che di testa, ma Gentili in mischia calcia debolmente e Cocco esalta Gabriel. Nella ripresa Marino arretra Laverone terzino inserendo Vita nel tridente, trovando vivacità. Cocco riaccende la speranza su assist involontario di Di Gennaro (messo giù da Gabriel in uscita, senza il tocco di Cocco sarebbe stato rigore e rosso per il portiere), ma quando Gabriel vola a mettere in angolo un grande giocata di Giacomelli il messaggio è chiaro. Il Carpi è pronto per il grande salto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
7,5 ● LASAGNA
ATTACCANTE DEL CARPI
Pescara, 2 scatti Lo Spezia è salvo anche in dieci 1L’espulsione di
Alessio Da Ronch
Giannetti pesa: pari e tante emozioni SPEZIA
2
PESCARA
2
PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Melchiorri (P) al 33’, Brezovec (S) al 46’ p.t.; Brugman (P) all’11’, Stevanovic (S) al 35’ s.t. SPEZIA (4-2-3-1) Chichizola 5; Milos 6, Datkovic 5,5, Valentini 5,5, Luna 5 (dal 22’ s.t. Nenè 6,5); Brezovec 6,5, Juande 5,5; De las Cuevas 6 (dal 31’ s.t. Kvrzic 6,5), Catellani 6,5, Situm 6 (dal 27’ s.t. Stevanovic 6,5); Giannetti 5. PANCHINA Nocchi, Madonna, De Col, Cisotti, Gagliardini, Piccolo. ALLENATORE Bjelica 6,5. PESCARA (4-4-2) Fiorillo 6; Pucino 5,5, Salamon 6, Fornasier 6, Rossi 5,5 (36’ s.t. Pasquato s.v.); Politano 6 (dal 27’ s.t. Gessa 6), Zuparic 6, Brugman 7, Zampano 5,5; Sansovini 6 (dal 20’ s.t. Pettinari 5,5), Melchiorri 6,5. PANCHINA Aresti, Caprari, Abecasis, Selasi, Torreira, Paolucci. ALLENATORE Baroni 6. ARBITRO Candussio di Cervignano 5. GUARDALINEE Del Giovane 6Carbone 6. ESPULSI Giannetti (S) al 2’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Juande (S), Salamon (P), Brugman (P) e Gessa (P) per g.sc.; Catellani (S) per c.n.r. NOTE paganti 2.464, incasso di 24.967 euro; abbonati 4.313, quota di 6.777 euro. Tiri in porta 5-4 (con un palo). Fuori 2-2. Juorigioco 0-2. Angoli 5-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
INVIATO A LA SPEZIA
S
e il coraggio farà la differenza in questa B, difficilmente lo Spezia non lotterà fino all’ultimo per la promozione. La squadra di Bjelica pareggia con il Pescara, lo fa soffrendo per un tempo, ritrovandosi in inferiorità numerica per più di 45’ e rimontando due volte. Soprattutto lo fa attaccando sempre, senza paura, anche con un uomo in meno. Anzi, proprio la voglia di imporre il gioco anche in dieci ha rischiato di tradire i liguri, che hanno subito il 2-1 facendosi trovare scoperti.
LA MOSSA DI BARONI La sfida mostra due volti, parecchi errori e tante emozioni. Lo Spezia palleggia, il Pescara chiude tutti i varchi, anche perché deve fare a meno di Memushaj e Bjarnason, sostituiti con Zuparic e Zampano, due difensori, a centrocampo. Appena però può la formazione ospite scatta con lanci lunghi a scatenare gli attaccanti. Questo fino ai primi minuti del secondo tempo e all’espulsione di Giannetti, che commette due falli da giallo su Zuparic. Il risultato, a quel punto, è sull’1-1, con Fiorillo capace di stop-
21
pare Giannetti e Fornasier abile nel ribattere la conclusione seguente di Catellani. Con la rete di Melchiorri, dopo errore di Juande: assist di Brugman e giocata rapida di Melchiorri, che anticipa Datkovic. E il pari di Brezovec, con una punizione perfetta dal limite dopo un fallo di Rossi su De las Cuevas. CORAGGIO BJELICA L’espulsione cambia le carte in tavola. Lo Spezia reagisce con rabbia e si getta in avanti, sfiorando la rete don Datkovic, ma subendo il 2-1, con Melchiorri lanciato alla perfezione da Sansovini, bloccato in uscita da Chichizola, ma lucido quando basta per innescare Brugman in maniera letale. Il Pescara va due volte vicino al colpo del k.o.: Politano colpisce di testa su angolo ma vede la palla finire sul palo, poi Melchiorri sbaglia un gol incredibile (su cross di Zampano anticipa uno sciagurato Chichizola, ma a un passo dalla porta vuota fallisce l’impatto col pallone). Lo Spezia trasforma la sfida in assedio, anche grazie ai cambi azzeccati e coraggiosi di Bjelica, e trova il pari con Stevanovic, che tocca in rete per rendere perfetta una conclusione sporca di Nenè. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
7 ● BRUGMAN CENTROCAMPISTA PESCARA
22
Lega Pro R 32a giornata
GIRONE A
È grande Giana Pavia, arriva un’altra frenata GIANA
0
PAVIA
0
GIANA (4-4-1-1) Paleari 7; Perico 6,5, Bonalumi 6, Montesano 6,5, Solerio 6,5; Rossini 7, Marotta 6,5, Biraghi 6,5, Pinto 7; Gasbarroni 6,5 (dal 20’ s.t. Perna 6); Sinigaglia 6 (dal 33’ s.t. Spiranelli s.v.). (Ghislanzoni, Di Lauri, Augello, Crotti, Recino). All. Albé 7. PAVIA (4-2-3-1) Facchin 7; Cardin 7 (dal 42’ s.t. Ghiringhelli s.v.), Biasi 6, Marino 6, Sereni 6; Pederzoli 6,5, Rosso 6; Cogliati 6,5 (dal 46’ s.t. Abbate s.v.), Cesarini 6,5, Grbac 6,5; Soncin 5,5 (dal 25’ s.t. Marchi 6). (Fiory, Angelotti, Carotti, Sabato). All. Maspero 6,5. ARBITRO Paolini di Ascoli 6. NOTE paganti 1.831, non ci sono abbonati, incasso di 16.123 euro. Ammoniti Gasbarroni, Cardin, Solerio e Cogliati. Angoli 4-10. ● GORGONZOLA (Mi) Una ottima Giana, davanti a un bel pubblico, mette i brividi a un buon Pavia e lo costringe al pareggio. Bellissima gara, ricca di azioni e occasioni. La Giana aveva segnato al 6’ della ripresa con Montesano di testa, ma l’arbitro ha annullato per un fallo del difensore. Facchin impegnato da Sinigaglia e Rossini; Paleari bravo a volare sui tiri di Grbac e Cardin. Nella ripresa respinta una girata di Rossini. Stefano Spinelli
La Pro Patria ferma l’Arezzo Furia Capuano
BASSANO
3
ALESSANDRIA
2
MARCATORI Cattaneo (B) al 18’, Morero (A) al 46’ p.t.; Pietribiasi (B) 16’ e 20’, Vitofrancesco (A) al 25’ s.t. BASSANO (4-2-3-1) Rossi 6; Toninelli 6,5, Priola 7, Bizzotto 7, Semenzato 7; Cenetti 7, Davì 6,5; Furlan 6,5, Iocolano 7,5 (dal 42’ s.t. Zanella s.v.), Cattaneo 7 (dal 26’ s.t. Proietti 6); Pietribiasi 7,5 (dal 33’ s.t. Nolè s.v.). (Grandi, Stevanin, Cortesi, Spadafora). All. Asta 7. ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi 6; Sosa 6 (dal 34’ s.t. Spighi s.v.), Sirri 6, Morero 6,5; Vitofrancesco 6,5, Mezavilla 6, Obodo 6,5 (dal 35’ s.t. Valentini s.v.), Rantier 6, Mora 6 (dal 22’ s.t. Sabato 6); Germinale 6, Iunco 6. (Poluzzi, Cavalli, Terigi, Picone). All. D’Angelo 6. ARBITRO Rapuano di Rimini 6. NOTE spettatori 2.100 circa; paganti, abbonati e incasso n.c. Ammoniti Toninelli, Rantier, Iunco e Mora. Angoli 7-5. ●
BASSANO (Vi) Pietribiasi è il braccio e Iocolano la mente del Bassano, al comando in attesa del Novara. Un’inzuccata di Cattaneo propizia l’1-0 e nel recupero del primo tempo Morero approfitta di un’uscita fuori tempo di Rossi inchiodando la parità. Nella ripresa si scatena Pietribiasi, autore di una doppietta: sono 13 reti in tutto per lui. Vitofrancesco da un passo accorcia rapido e nel finale Rossi si riabilita murando Germinale e sventando il 3-3. Vincenzo Pittureri
Suicidio Venezia L’AlbinoLeffe rimonta tre reti
Di Francesco-gol La Cremonese indigesta al Como CREMONESE
1
COMO
0
MARCATORE Di Francesco al 37’ s.t. CREMONESE (3-5-2) Galli 6,5; Gambaretti 6, Briganti 7, Castellini 6,5; Marchi 5,5, Moroni 6 (dall’11’ s.t. Di Francesco 7), Palermo 7,5, Jadid 6 (dal 46’ s.t. Finazzi s.v.), Crialese 6; Brighenti 5,5, Pasi 6 (dal 22’ p.t. Ciccone 6,5). (Quaini, Zieleniecki, Campagna, Bassoli). All. Giampaolo 6,5. COMO (4-3-1-2) Crispino 6,5; Marconi 6, Giosa 6, Cassetti 5, Fautario 5; Casoli 6, Fietta 6, Berardocco 5,5; Le Noci 6 (dal 42’ s.t. Cristiani s.v.); De Sousa 6,5 (dal 31’ s.t. Defendi s.v.), Ganz 6 (dal 44’ p.t. Lebran 5,5). (Falcone, Castiglia, Ambrosini, Maritato). All. Sabatini 5,5. ARBITRO Baroni di Firenze 6. NOTE paganti 598, abbonati 2.494, incasso non comunicato. Espulsi Cassetti al 41’ p.t. e Fautario al 41’ s.t.; ammoniti Gambaretti, Marchi, Berardocco e Lebran. Angoli 4-1. ●
CREMONA La Cremonese si conferma bestia nera del Como. I grigiorossi, dopo avere vinto 3-1 all’andata si ripetono sotto il Torrazzo. Decide un bolide di Di Francesco al 37’ della ripresa sugli sviluppi di un angolo battuto da Jadid e palla respinta dalla difesa fuori dall’area. Di Francesco ha infilato Crispino con un tiro centrale ma potente. Il Como, in dieci dal 41’ p.t. (doppia ammonizione a Cassetti) ha resistito fino a metà ripresa per poi cedere metri sotto gli attacchi dei padroni di casa. Nel finale i lariani sono rimasti in nove per l’espulsione di Fautario (anche lui doppio giallo). Giorgio Barbieri
Südtirol, punto che fa comodo Lume rassegnato
AREZZO
2
ALBINOLEFFE
3
LUMEZZANE
0
PRO PATRIA
2
VENEZIA
3
SÜDTIROL
0
MARCATORI Terrani (PP) al 4’, Panariello (A) al 16’, Yaisien (A) al 18’ p.t.; Lamorte (PP) al 2’ s.t. AREZZO (3-5-1-1) Benassi 6; Villagatti 5,5, Panariello 6, Guidi 5 (dal 23’ s.t. Padulano s.v.); Franchino 5,5, Cucciniello 6, Carcione 6, Gambadori 6, Sabatino 6,5; Yaisien 6,5 (dal 1’ s.t. Erpen 5,5); Montini 5,5 (dal 9’ s.t. Bonvissuto 6). (Rosti, Crescenzi, Dettori, Brumat). All. Capuano 6. PRO PATRIA (4-3-3) Melillo 6,5; Guglielmotti 6, Lamorte 6, Pisani 6, Taino 6; Giorno 6 (dal 31’ s.t. Bovi s.v.), Calzi 6,5, Arati 6; Candido 6,5, Serafini 6, Terrani 6 (dal 20’ s.t. D’Errico s.v.). (Perilli, Zaro, Panizzi, Brunori, Baclet). All. Montanari 6. ARBITRO Prontera di Bologna 5,5. NOTE paganti 852, abbonati 1.093, incasso non comunicato. Ammoniti Giorno, Pisani, Arati, Cucciniello e Calzi. Angoli 8-3. ●
Pietribiasi lancia il Bassano in alto Alessandria k.o.
AREZZO E’ un Arezzo strano e insolito quello che ha fa infuriare Capuano: «Nel secondo tempo siamo rimasti negli spogliatoi, qualcuno dovrà dare spiegazioni». Ospiti in vantaggio al 4’ con Terrani complice una difesa imbambolata. Gara ribaltata tra il 16’ e il 18’: pari di Panariello e sorpasso di Yaisien. La Pro è alle corde, ma a inizio ripresa arriva il pari di Lamorte per un’altra amnesia difensiva. Stefano Brandini Dini
MARCATORI Greco (V) al 1’ p.t.; Bellazzini (V) al 5’, Magnaghi (V) al 20’, Bradaschia (A) al 31’, Pesenti (A) al 33’, Momentè (A) su rigore al 47’ s.t. ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi 6; Salvi 6, Moi 6, Allievi 6, Anghileri 6; Bentley 6 (dal 19’ s.t. Pesenti 7), Spinelli 6,5, Maietti 6,5; Girasole 6 (dal 37’ p.t. Bradaschia 7,5); Momentè 6,5, Silva Reis 6. (Amadori, Ondei, Cortinovis, Nichetti, Calì). All. Facciolo 6,5 (Mangone squalificato). VENEZIA (4-3-1-2) Fortunato 6; Capogrosso 6, Cernuto 6, Legati 6, Sales 6; Zaccagni 6, Giorico 6, Bellazzini 7 (dal 24’ s.t. Esposito 6); Guerra 7,5; Magnaghi 7, Greco 7,5 (dal 26’ s.t. Varano 6). (D’Arsiè, Dell’Andrea, Callegaro, Panfilo, Espinal). All. Serena 6. ARBITRO Catona di Reggio C. 6,5. NOTE paganti 84, abbonati 1.014, incasso di 1.684 euro. Ammoniti Guerra, Giorico, Salvi, Zaccagni, Fortunato e Spinelli. Angoli 9-7. ● BERGAMO L’AlbinoLeffe non finisce mai, approfitta del masochismo del Venezia, passa da 0-3 a 3-3 negli ultimi 16’ e trova un punto insperato. I gol di Greco, Bellazzini e Magnaghi non bastano: l’AlbinoLeffe scopre d’avere una panchina letale: Bradaschia dà il via alla rimonta proseguita da Pesenti e conclusa da Momentè su rigore. Federico Errante
LUMEZZANE (4-3-3) Bason 6; Mogos 6,5, Belotti 6, Biondi 6,5, Pantano 6,5; Baldassin 6, Gatto 6 (dal 39’ s.t. Meduri s.v.), Pippa 6 (dal 21’ s.t. Franchini 6); Varas 6,5, Sarao 6, Potenza 6 (dal 29’ s.t. Ekuban 6). (J. Furlan, Bagnai, Cruz, Monticone). All. Nicolato 6. SUDTIROL (4-3-3) Melgrati 5,5; Peverelli 6, Mladen 6 (dal 2’ s.t. Kiem 6,5), Tagliani 6, Martin 5,5; Tait 6, Bertoni 6,5, Cia 6 (dal 17’ s.t. A. Furlan 6); Marras 6, Novothny 6, Fischnaller 6,5 (dal 30’ s.t. Campo 6). (Miori, Ientile, Allegra, Shekiladze). All. Sormani 6. ARBITRO Piscopo di Imperia 6,5. NOTE spettatori 250 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Espulso Martin al 47’ s.t.; ammoniti Biondi, Novothny, Tagliani, Kiem, Martin e Meduri. Angoli 5-5. ●
LUMEZZANE (Bs) Un gol annullato a Kiem del Südtirol per fallo di mano a inizio ripresa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e un tiro di Ekuban del Lumezzane finito sull’esterno della rete nel finale: sono tutte qui le emozioni di una partita nella quale hanno prevalso i tatticismi e la paura di perdere rispetto ai contenuti tecnici. Il punto fa, comunque, più felice il Südtirol che vede più vicina la salvezza, mentre con ogni probabilità il Lumezzane dovrà giocarsela ai playout. Sergio Cassamali
GIRONE B
CLASSIFICA SQUADRE
PT
BASSANO NOVARA PAVIA (-1) ALESSANDRIA COMO FERALPI SALO' REAL VICENZA AREZZO VENEZIA SUDTIROL MANTOVA (-3) RENATE CREMONESE TORRES GIANA MONZA (-2) LUMEZZANE ALBINOLEFFE PRO PATRIA (-1) PORDENONE
61 60 60 59 54 47 46 44 43 43 40 39 39 37 36 34 30 28 25 21
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
32 31 32 32 32 31 31 32 32 32 31 31 32 31 32 31 32 32 32 31
17 17 17 16 16 12 11 11 12 11 12 10 9 9 9 9 7 6 5 5
10 9 10 11 6 11 13 11 7 10 7 9 12 10 9 9 9 10 11 6
5 5 5 5 10 8 7 10 13 11 12 12 11 12 14 13 16 16 16 20
49 50 50 47 39 39 40 31 40 35 31 32 36 29 25 32 27 23 35 23
32 28 34 28 29 37 32 29 37 32 25 42 39 33 30 33 43 44 57 49
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
COSÌ OGGI Ore 11 PORDENONE (3-5-2) Careri; Salvatori, Ferrani, Fissore; Placido, Fortunato, A. Migliorini, Maracchi, Bertolucci; Simic, Maccan. (Bazzichetto, Ghinassi, Panzeri, G. Migliorini, Bjelanovic, Franchini, Ravasi). All. Rossitto. MANTOVA (3-4-3) Zima; Trainotti, Marchiori, Scrosta; Gonzi, Paro, Raggio Garibaldi, Blaze; Said, Caridi, Boniperti. (Festa, Todisco, Di Santantonio, Zammarini, Pondaco, Beleck, Gyasi). All. Juric. ARBITRO Di Ruberto di Nocera Inf. (Abruzzese-Lombardo). (andata 0-1) Ore 12.30 TORRES (4-3-3) Testa; Imparato, Marchetti, Migliaccio, Ligorio; Buonaiuto, Cerone, Foglia; Baraye, Scotto, Maiorino. (Costantino, Aya, Schiavino, Bottone, Marinaro, Petermann, Barbuti). All. Bucchi. MONZA (3-5-2) De Lucia; Giorgi, Martinez, El Hasni; Pugliese, Conti, Pessina, Uliano, D’Ambrosio; Torri, Carbonaro. (Chimini, De Bode, Corduas, Toskic, Asante, Bernasconi, Grandi). All. Pea. ARBITRO Capilungo di Lecce (De Rubeis-D’Alberto). (0-3) Ore 16 FERALPI SALO’ (4-3-3) Branduani; Tantardini, Ranellucci, Leonarduzzi, Broli; Fabris, Pinardi, Cavion; Bracaletti, Romero, Galuppini. (Proietti Gaffi, Carboni, Palma, Juan Antonio, Gulin, Di Benedetto, Gullotta). All. Scienza. RENATE (3-5-2) Cincilla; Adobati, Malgrati, Riva; Muchetti, Mantovani, Perini, Scaccabarozzi, Iovine; Odogwu, Florian. (Vannucchi, Di Gennaro, Morotti, Chimenti, Florian, Radrezza, Spampatti). All. Boldini. ARBITRO Maggioni di Lecco (Bandettini-D’Annibale). (2-1) Ore 18 NOVARA (3-5-2) Tozzo; Vicari, Gavazzi, Bergamelli; Dickmann, Faragò, Buzzegoli, Pesce, Foglio; Evacuo, Gonzalez. (Montipò, Beye, Freddi, Bianchi, Garufo, Corazza, Della Rocca). All. Toscano. REAL VICENZA (3-5-2) Tomei; Carlini, Polverini, Piccinni; Lavagnoli, Cristini, Dalla Bona, Malagó, Vannucci; Bruno, Bardelloni. (Bonato, Beccaro, Solini, Quintavalla, Pavan, Margiotta, Gomes). All. Marcolini. ARBITRO Formato di Benevento (Zinzi-Ceravolo). (0-3)
La Reggiana gioca Il Teramo spaventa Manca solo il gol... 1Donnarumma e Lapadula, stavolta è un flop
Oggi la capolista attende la risposta dell’Ascoli REGGIANA
0
TERAMO
0
REGGIANA (4-3-1-2) Feola 6,5; Andreoni 6, Spanò 7, Sabotic 6,5, Mignanelli 6,5; Parola 6 (dal 1’ s.t. Messetti 6), Vacca 6,5, Angiulli 6,5; Alessi 6,5; Petkovic 6, Ruopolo 6 (dal 37’ p.t. Maltese 6). (Messina, Gueye, De Biasi, Vernocchi, Tremolada). All. Colombo 6. TERAMO (5-3-2) Tonti 6; Scipioni 6, Caidi 6,5, Speranza 6,5, Perrotta 6, Masullo 6 (dal 26’ s.t. Di Matteo 6); Di Paolantonio 6,5 (dal 45’ s.t. Fiore s.v.), Amadio 6,5, Cenciarelli 6 (dal 35’ s.t. Petrella s.v.); Lapadula 5,5, Donnarumma 5. (Narduzzo, Diakite, Brugaletta, Bucchi). All. Vivarini 6. ARBITRO Dei Giudici di Latina 6. NOTE paganti 4.775, abbonati 1.176, incasso di 38.685 euro. Ammoniti Perrotta, Petkovic e Caidi. Angoli 7-3.
Grande Baiocco e segna Fofana: Grosseto esulta
REGGIO EMILIA
L
a Reggiana lascia a secco l’attacco atomico formato dalla coppia Lapadula-Donnar umma (33 reti in due, miglior bottino di tutti i campionati professionistici), ma il Teramo colleziona il ventiduesimo risultato utile e tiene così gli uomini di Colombo a debita distanza (otto punti), lasciando di fatto all’Ascoli il ruolo di unica inseguitrice per il primo posto. Va detto che la prestazione dei padroni di casa è stata fortemente condizionata dai forfait per problemi muscolari di Francesco Ruopolo e Andrea Parola, due cardini della formazione granata, costretti ad ar-
Savona, colpo che fa sperare San Marino giù
GROSSETO
1
SAN MARINO
1
PONTEDERA
0
SAVONA
2
MARCATORE Fofana al 29’ s.t. GROSSETO (3-4-1-2) Baiocco 7,5; Monaco 6, Biraschi 6,5, Legittimo 6,5; Formiconi s.v. (dal 23’ p.t. Albertini 6), Onescu 5,5, Della Latta 6, Paparusso 6; Gambino 5,5 (dal 19’ s.t. Volpe 5,5); Fofana 6,5 (dal 34’ s.t. Pichlmann s.v.), Torromino 7. (Mangiapelo, Burzigotti, Boron, Okosun). All. Silva 6,5. PONTEDERA (3-5-2) Cardelli 6,5; Romiti 6, Madrigali s.v. (dal 7’ p.t. Ceciarini 6), Redolfi 6; Videtta 6, Lombardo 5,5 (dal 31’ s.t. Cesaretti s.v.), Bartolomei 6, Settembrini 6,5, Galli 6; De Cenco 5,5, Disanto 5,5. (Anacoura, Bennati, Francesa, Giordani, Segoni). All. Indiani 6. ARBITRO Vailante di Nocera Inf. 5. NOTE paganti 267, abbonati 460, incasso di 6.031 euro. Ammoniti Romiti e Videtta. Angoli 5-8. ●
Francesco Pioppi
GROSSETO Il Grosseto sbatte per due volte sul palo, ma alla fine ritrova il successo che mancava dall’8 febbraio (2-0 a Pistoia). I maremmani sono stati inesistenti per 35’, poi hanno iniziato a creare occasioni (con i legni di Torromino e Onescu), prima di trovare il gol partita con Fofana, l’ultimo a toccare una palla partita da Paparusso e spizzata di testa da Onescu. Il Pontedera recrimina per un paio di occasioni gettate al vento e per le parate di Baiocco. Maurizio Caldarelli
MARCATORI Marconi (Sav) al 9’, Cicarevic (SM) al 34’ p.t.; Scappini (Sav) su rigore al 28’ s.t. SAN MARINO (4-3-1-2) Secco 5; Bregliano 5,5 (dal 32’ s.t. Bangal s.v.), Benassi 6, Cammaroto 6, Cruz 6; Magnanelli 5 (dal 1’ s.t. Varone 6), Diawara 6, Cuffa 5; Cicarevic 6 (dal 19’ s.t. Baldazzi 5); Musetti 6, La Mantia 5. (Vivan, Bangoura, Fogacci, Soligo). All. Tazzioli 5. SAVONA (3-4-1-2) Rossini 5,5; Antonelli 6, Galimberti 6 (dal 45’ p.t. Marchetti 6,5), Marconi 6,5; Giorgione 6, Taddei 6, D’Amico 6,5, Cabeccia 6,5; Demartis 7 (dal 38’ s.t. Carta s.v.); Scappini 6, Giovinco 6 (dal 17’ s.t. Frugoli 5,5). (Addario, Morosini, Tonon, Munarini). All. Riolfo 6,5. ARBITRO Cifelli di Campobasso 6. NOTE spettatori 200 circa; paganti, abbonati e incasso n.c. Ammoniti Magnanelli, Cammaroto, La Mantia, Diawara e Rossini. Angoli 3-5. ●
SAN MARINO Il Savona prende 3 punti pesanti per la salvezza e lascia all’ultimo posto il San Marino. Savona avanti con Marconi, abile a sfruttare la torre di Cabeccia sul corner di Demartis. Al 34’ Musetti innesca Cicarevic (forse con un braccio) che segna l’1-1. A decidere la sfida ci pensa Scappini, che trasforma il rigore concesso per fallo di Bregliano su Marchetti. Giorgia Bertozzi
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
rendersi durante i primi 45’ di gioco. Nonostante il pari a reti inviolate le occasioni non sono mancate, con il Teramo che ha sfiorato il colpo del k.o. due volte negli ultimi due minuti, prima con Lapadula e poi con Donnarumma. Le altre chance nel primo tempo al 14’ e al 26’ per la Reggiana, che con Ruopolo non è fredda quanto basta per portarsi in vantaggio. Al 20’ e al 40’ sono invece gli uomini di Vivarini a sprecare, prima con un tiro a colpo sicuro di Di Paolantonio (bravo Feola) e poi con Donnarumma, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo mette clamorosamente alto sopra la traversa dopo la torre di Speranza. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GIRONE C
CLASSIFICA SQUADRE
PT
TERAMO ASCOLI REGGIANA PISA L'AQUILA ANCONA PONTEDERA SPAL LUCCHESE TUTTOCUOIO GUBBIO CARRARESE GROSSETO (-1) PRATO SAVONA SANTARCANGELO PISTOIESE FORLI' PRO PIACENZA (-8) SAN MARINO
62 59 54 48 48 45 44 43 41 41 39 38 38 35 35 34 33 30 28 26
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
32 31 31 31 31 30 32 31 31 31 31 31 32 32 32 30 29 31 31 32
17 16 15 13 12 11 11 12 10 10 9 7 9 7 9 8 9 7 10 6
11 11 9 9 12 12 11 7 11 11 12 17 12 14 8 10 6 9 6 8
4 4 7 9 7 7 10 12 10 10 10 7 11 11 15 12 14 15 15 18
49 49 42 33 34 36 36 31 33 36 40 39 36 36 32 26 32 28 27 32
26 27 24 23 26 30 31 28 33 47 39 34 34 44 48 30 48 45 43 47
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
COSÌ OGGI Ore 12.30 L’AQUILA (4-2-3-1) Zandrini; Scrugli, Pomante, Zaffagnini, Pedrelli; De Francesco, Perpetuini; Pacilli, Corapi, Sandomenico; Virdis. (Cacchioli, Carini, Karkalis, Djuric, Triarico, Pozzebon, Perna). All. Zavettieri. SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi; Traoré, Cola, Capitanio, Rossi; Obeng, Taugourdeau, Bisoli; Argeri; Guidone, De Respinis. (Lombardi, Olivi, Possenti, Garufi, Ballardini, Pedrabissi, Graziani). All. Cuttone. ARBITRO Capraro di Cassino (Grossi-Vettorel). (andata 1-0) Ore 14.30 ANCONA (3-4-3) Lori; Dierna, Mallus, Paoli; Parodi, Sampietro, Di Ceglie, D’Orazio; Morbidelli, Tavares, Tulli. (Aprea, Cangi, Camillucci, Lisai, Paponi, Bondi, Cognigni). All. Cornacchini. SPAL (5-3-2) Menegatti; Lazzari, Gasparetto, Cottafava, Giani, Nava; Gentile, Capece, Di Quinzio; Zigoni, Finotto. (Albertoni, Aldrovandi, Filippini, Togni, Gerbaudo, Fioretti, Rovini). All. Semplici. ARBITRO Viotti di Tivoli (TrovatelliMacaddino). (0-0) PISTOIESE (4-3-3) M. Ricci I; Golubovic, L. Ricci, Di Bari, Frascatore; Calvano, Mungo, Vassallo; Falzerano, Romeo, Martignago. (Olczak, Celiento, Piana, Falasco, M. Ricci II, Coulibaly, Anastasi). All. Sottili. LUCCHESE (4-2-3-1) Di Masi; Calcagni, Espeche, Calistri, Nolè; Mingazzini, Pizza; Ferretti, Lo Sicco, Scapinello; Forte. (Pazzagli, Risaliti, Cazè, Degeri, Santeramo, Strizzolo, Raicevic). All. Galderisi. ARBITRO Marinelli di Tivoli (StasiLanotte). (2-1) Ore 16 FORLI’ (4-3-1-2) Scotti; Casini, Catacchini, Drudi, Pastore; T. Arrigoni, Pettarin, Fantoni; Rosafio; Melandri, Docente. (Casadei, Fantini, Turi, Capellini, Morga, Castellani, Gliozzi). All. Firicano. ASCOLI (4-2-3-1) Lanni; Avogadri, Cinaglia, Mengoni, Dell’Orco; Addae, Gualdi; Nardini, Berrettoni, Chiricò; Tripoli. (Ragni, Mori, Pelagatti, Barison, Mustacchio, Giovannini, Minnozzi). All. Petrone. ARBITRO Serra di Torino (Benedettino-Barbetta). (0-4)
Ore 18 PRO PIACENZA (4-3-3) Alfonso; Ignico, Sall, Bini, Castellana; Silva, Bacher, Barba; Matteassi, Speziale, Alessandro. (Iali, Sane, Marmiroli, Schiavini, Mascolo, Caboni, Giovio). All. Franzini. CARRARESE (4-4-2) Zanotti; Berra, Sbraga, Teso, Lancini; Belcastro, Gnahoré, Castagnetti, Gherardi; Cellini, Merini. (Anedda, Massoni, Beltrame, Disabato, Brondi, Di Nardo, Ademi). All. Remondina. ARBITRO Mantelli di Brescia (Meozzi-Scarpa). (0-4) TUTTOCUOIO (3-5-2) Bacci; Colombini, Falivena, Balde; Ingrosso, Deiola, Serrotti, Vitale, Zanchi; Tempesti, Gioè. (Micheli, Agrifogli, Mancini, Bachini, Civilleri, Gelli, Gargiulo). All. Alvini. GUBBIO (4-3-3) Iannarilli; Luciani, Manganelli, Rosato, D’Anna; Guerri, Loviso, Casiraghi; Vettraino, Regolanti, Tutino. (Citti, Lasicki, Caldore, Domini, Castelletto, Bentoglio, Cais). All. Acori. ARBITRO Sprezzola di Mestre (Saccenti-Biasini). (0-4)
INFRASETTIMANALE Lunedì non c’è il posticipo Si gioca mercoledì e giovedì ● La 32a giornata della Lega Pro non prevede il posticipo al lunedì perché il prossimo turno, a causa della Pasqua, è stato anticipato a mercoledì e giovedì, con le 30 partite del calendario divise 15 e 15 nelle due giornate, in più fasce orarie tra le 14.30 e le 20.45; mercoledì alle 20.45 in diretta su Raisport sarà trasmessa la delicatissima sfida LecceBenevento. MERCATO Pro Piacenza e Pordenone: arrivano due svincolati ● Due squadre di Lega Pro in difficoltà di classifica in settimana sono corse ai ripari ingaggiando due calciatori svincolati. La Pro Piacenza ha tesserato il difensore Cristopher Petrini, classe 1994, l’anno scorso alla Lucchese, mentre al Pordenone è arrivato l’attaccante croato Marko Simic, classe 1988, reduce da un’esperienza con il NK Inter Zapresic nella seconda serie della Croazia.
Brivido Insigne Poi la Salernitana ritorna in testa SALERNITANA
2
REGGINA
1
MARCATORI Insigne (R) al 28’, Moro (S) al 31’, Negro (S) al 37’ p.t. SALERNITANA (4-3-1-2) Gori 6; Colombo 6, Tuia 6,5, Trevisan 5, Bocchetti 5,5; Moro 7, Pestrin 5,5, Favasuli 5,5 (dal 24’ s.t. Bovo 6); Caetano 5,5 (dal 22’ s.t. Gabionetta 5,5); Negro 7, Cristea 6,5 (dal 44’ s.t. Mendicino s.v.). (Russo, Penta, Tagliavacche, Perrulli). All. Menichini 6,5. REGGINA (3-5-2) Kovacsik 5,5; Ungaro 6, Cirillo 5,5, Di Lorenzo 6; Ammirati 6 (dal 27’ s.t. Balistreri 6), Armellino 6, Salandria 6, Maimone 6 (dal 36’ s.t. Karagounis s.v.), Benedetti 6; Viola 6,5 (dal 14’ s.t. Di Michele 6), Insigne 6,5. (Cetrangolo, Masini, Mazzone, Scionti). All. Alberti 6. ARBITRO Di Martino di Teramo 6. NOTE paganti 7.260, abbonati 2.950, incasso n.c. Espulso Cirillo al 46’ s.t.; ammoniti Trevisan, Ammirati e Pestrin. Angoli 7-5.
Abusivi in curva e gara ritardata Vince il Matera SAVOIA
0
MATERA
2
MARCATORI Iannini al 5’, Diop al 48’ s.t. SAVOIA (3-4-3) Gragnaniello 6; Riccio 6, Checcucci 6 (dal 14’ s.t. Mercadante 6), Sirigu 6; Giordani 5,5 (dal 19’ s.t. Leonetti 5,5), Saric 6, Pizzutelli 6, Verruschi 6; D’Appolonia 5,5, Di Piazza 5,5 (dal 27’ s.t. Boilini 5,5), Scarpa 6. (Volturo, Cremaschi, Vosnakidis, Partipilo). All. Papagni 6. MATERA (3-4-3) Bifulco 6; D’Aiello 6, Flores 6, Mucciante 6,5; Ferretti 6, Iannini 7 (dal 41’ s.t. Faisca s.v.), Coletti 6,5, Mazzarani 6; Carretta 6,5, Letizia 6 (dal 31’ s.t. Diop 6,5), Madonia 6 (dal 23’ s.t. Di Noia 6). (Russo, Albadoro, Ashong, Bernardi). All. Auteri 6,5. ARBITRO Piccinini di Forlì 6. NOTE ingresso consentito solo ai 260 abbonati, quota di 2.260 euro. Amm. Pizzutelli, Di Piazza, Scarpa, Flores e Mazzarani. Angoli 6-7. ●
Il Lecce resta in 8 domina ma perde Gode il Catanzaro CATANZARO
2
LECCE
1
MARCATORI Razzitti (C) al 5’ p.t.; Mancuso (C) al 27’, Lepore (L) su rigore al 42’ s.t. CATANZARO (4-4-2) Bindi 7; Daffara 5,5, Rigione 6, Ghosheh 6, Squillace 6; Mancuso 6, Giandonato 6 (dal 34’ s.t. Sarr s.v.), Zappacosta 6, Ilari 5,5 (dal 25’ s.t. Giampà 5,5); Razzitti 6,5, Bernardo 6 (dal 35’ p.t. Mounard 5). (Migani, Orchi, D’Orsi, Caputa). All. D’Urso 6 (Sanderra squalificato). LECCE (4-3-3) Caglioni 5; Beduschi 6 (dal 33’ s.t. Gustavo s.v.), Diniz 6, Vinetot 5, Lopez 6; Mannini 4, Filipe 5,5 (dal 1’ s.t. Embalo 5), Salvi 6,5; Lepore 5, Moscardelli 5, Miccoli 6,5 (dal 10’ s.t. Doumbia 5,5). (Scuffia, Abruzzese, Di Chiara, Herrera). All. Bollini 6,5. ARBITRO Lanza di Nichelino 5. NOTE paganti 611, abbonati 1.760, incasso di 23.150 euro. Espulsi Moscardelli al 9’ p.t., Di Chiara dalla panchina all’11’ p.t., Mannini al 38’ s.t. e Lepore al 44’ s.t.; ammoniti Beduschi, Diniz, Razzitti e Rigione. Angoli 3-5.
● SALERNO Vince in rimonta la Salernitana e torna prima. Contro la volenterosa Reggina, la squadra di Menichini soffre nella prima mezz’ora e va anche sotto di un gol (bravo Insigne), ma la reazione è immediata: vittoria costruita con i gol di Moro e Negro e poi amministrata nella ripresa. Roberto Guerriero
TORRE ANNUNZIATA (Na) La decisione del prefetto di consentire ai soli abbonati l’ingresso allo stadio ha scatenato indignazione e proteste. «Così muore il calcio e muoiono le società», ha detto Auteri. La gara è iniziata con 28’ di ritardo per permettere alla polizia di sgombrare la curva dove si erano introdotti abusivamente un centinaio di tifosi. In campo vittoria meritata del Matera, che ora rivede i playoff, con i gol di Iannini e Diop e palo di Carretta. Vincenzo Pinto
● INVIATO A CATANZARO Bastano due tiri in porta – testa di Razzitti e destro di Mancuso – e il Catanzaro stende per 2-1 il Lecce (finale rigore di Lepore). La squadra di Bollini chiude in 8 per le espulsioni di Moscardelli, Mannini e Lepore (più Di Chiara dalla panchina e il team-manager Lillo). I salentini hanno dominato, colpendo due traverse (Diniz e Mannini) e sprecando con Mannini, Beduschi, Miccoli e Lopez. Lite Mounard-Razzitti per un mancato passaggio del francese al compagno. Giuseppe Calvi
Super Caturano Barletta spento e il Melfi dilaga
De Vena sbaglia Botta e risposta per l’inutile pari
Gioia Pasqualoni all’ultimo minuto Ischia, che beffa
MELFI
3
AVERSA NORMANNA
1
ISCHIA
1
BARLETTA
0
MESSINA
1
LUPA ROMA
1
MARCATORI Caturano all’8’ e all’11’ p.t.; Tortori al 6’ s.t. MELFI (4-3-1-2) Perina 6; Annoni 6,5, Dermaku 6,5 (dal 36’ s.t. Di Mercurio s.v.), Di Filippo 6,5, Colella 6,5; Agnello 7, Spezzani 6,5, Gallo 6,5 (dal 33’ s.t. Giacomarro s.v.); Tortori 7; Caturano 7,5 (dal 41’ s.t. Falomi s.v.), Fella 6,5. (Gagliardini, Luparini, Nappello, Cicerelli). All. Bitetto 6,5. BARLETTA (3-5-2) Liverani 6,5; Zammuto 5, Stendardo 5, Radi 5; Meola 5,5, Branzani 5 (dal 1’ s.t. Rizzitelli 5), Quadri 4,5, Cortellini 5,5 (dal 26’ s.t. Kiakis 5,5), Guarco 5,5; Fall 5, Turchetta 5,5 (dal 39’ p.t. Ingretolli 5). (Demartino, Core, Sokoli, Giannarelli). All. Corda 5,5. ARBITRO Pietropaolo di Modena 6,5. NOTE spettatori 1.000 circa; abbonati 500, paganti e incasso n.c. Espulso Quadri all’8’ s.t.; ammoniti Branzani, Colella, Fella e Zammuto. Angoli 4-2. ● MELFI (Pz) Il Melfi riscatta la sconfitta con la Reggina e ritorna al successo battendo uno spento Barletta. All’8’ Caturano supera di sinistro Liverani, che all’11’ deve arrendersi nuovamente al bomber gialloverde (14 gol). Gli ospiti ci provano con Meola e Cortellini, ma a inizio ripresa Tortori porta il Melfi sul 3-0 e Quadri viene espulso. Gianluca Tartaglia
MARCATORI Mosciaro (AN) al 38’, Nigro (M) al 40’ s.t. AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini 4,5; Del Prete 6, Cossentino 5,5, Magliocchetti 5,5, Amelio 6,5; Catinali 5,5, Geroni 5, Castellano 5,5 ( dal 12’ s.t. Capua 5,5); Mangiacasale 6, De Vena 4,5 (dal 31’ s.t. Personè s.v.), Sassano 5 (dal 10’ s.t. Mosciaro 7). (Despucches, Scognamillo, Esposito, Giannusa). All. Marra 5,5. MESSINA (4-4-2) Berardi 6; Silvestri 5,5, Pepe 5,5, Stefani 6, Benvenga 6; Cane 5,5 (dal 21’ s.t. Corona 6), Damonte 6, Nigro 6,5, Mancini 5,5 (dal 29’ s.t. Ciciretti s.v.); Izzillo 6, Orlando 6 (dal 43’ s.t. Bonanno s.v.). (Scardino, Donnarumma, Altobello, De Paula). All. Di Costanzo 6. ARBITRO Marini di Roma 6. NOTE spettatori 800 circa; abb. 150, paganti e incasso n.c. Amm. Cossentino, Geroni, Mancini, Pepe, Castellano, Benvenga, Cane, Damonte e Stefani. Angoli 3-3. ● AVERSA (Ce) Pareggio che non serve a nessuno tra Aversa e Messina, gara degli ex. Nel primo tempo De Vena si fa parare un rigore, nella ripresa occasioni per entrambe, poi le due reti: prima Mosciaro di testa su cross di Amelio e poi il pari immediato di Nigro sempre di testa su corner. Giovanni Aruta
MARCATORI Infantino (I) al 24’, Pasqualoni (L) al 45’ s.t. ISCHIA (4-3-1-2) Giordano 6; Finizio 6, Impagliazzo 6, Sirignano 6, Bruno 6; Bulevardi 6,5, Massimo 5 (dal 24’ s.t. Chiavazzo 6), Millesi 6; Schetter 5 (17’ s.t. Alvino 5,5); Infantino 6,5, Ciotola 6 (33’ s.t. Armeno s.v.). (Ioime, Formato, Gerevini, Verachi). All. Maurizi 6. LUPA ROMA (3-5-2) Rossi 6,5; Martorelli 6 (dal 34’ s.t. Margarita s.v.), Pasqualoni 6,5, Cascone 6,5; Bariti 6, Capodaglio 6, Cerrai 5,5, Raffaello 6, Faccini 6 (dal 12’ s.t. Celli 6); Del Sorbo 5 (dal 46’ s.t. Frabotta s.v.), Tulli 5,5. (Di Mario, Prevete, Santarelli, Scibilia). All. Cucciari 6. ARBITRO Mastrodonato di Molfetta 6. NOTE spettatori 1.000 circa; abbonati, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Massimo, Martorelli, Millesi, Armeno e Infantino. Angoli 7-0. ●
ISCHIA (Na) Un gol in mischia del difensore Pasqualoni gela l’Ischia, pronto a festeggiare il ritorno alla vittoria che sarebbe stata meritata. La squadra di Maurizi ha sfiorato il gol nella ripresa due volte con Bulevardi, prima di testa sbagliando da due passi e poco dopo Rossi si è superato. Poi al 24’ Infantino ha sfruttato una giocata di Ciotola per insaccare di destro. Allo scadere però una corta respinta della difesa isolana ha consentito a Pasqualoni di piazzare il tap-in che tiene la Lupa Roma in zona salvezza. Giovanni Sasso
23
CLASSIFICA SQUADRE
PT
SALERNITANA BENEVENTO MATERA JUVE STABIA CASERTANA LECCE FOGGIA (-1) CATANZARO BARLETTA VIGOR LAMEZIA COSENZA MARTINA MELFI (-2) LUPA ROMA PAGANESE MESSINA SAVOIA AVERSA NORMANNA ISCHIA REGGINA (-4)
70 68 57 56 56 54 50 47 42 40 37 35 35 35 34 27 27 26 26 22
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
32 32 32 31 31 32 31 32 32 31 31 31 32 32 32 32 32 32 32 32
21 19 16 15 16 16 13 13 11 9 8 9 8 8 8 5 6 5 5 6
7 11 9 11 8 6 12 8 9 13 13 8 13 11 10 12 9 11 11 8
4 2 7 5 7 10 6 11 12 9 10 14 11 13 14 15 17 16 16 18
45 47 47 44 45 42 49 39 29 34 32 33 33 35 28 31 29 30 25 24
23 24 30 28 26 29 30 36 31 35 33 35 37 50 38 49 46 45 48 48
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
COSÌ OGGI Ore 14.30 FOGGIA (4-3-3) Narciso; Bencivenga, Potenza, Gigliotti, Agostinone; Agnelli, Quinto, Minotti; Sarno, Iemmello, Cavallaro. (Addario, D’Angelo, Loiacono, D’Allocco, Barraco, Maza, Leonetti). All. De Zerbi. JUVE STABIA (4-4-2) Pisseri; Cancelotti, Polak, Migliorini, Liotti; Nicastro, Burrai, La Camera, Carrozza; Ripa, Di Carmine. (Santurro, Romeo, Maiorano, Bombagi, Caserta, Lepiller, Gomez). All. Savini. ARBITRO Amoroso di Paola (Camillucci-Costantini). (andata 2-2) Ore 16 VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Piacenti; Spirito, Rapisarda, Gattari, Malerba; Puccio, Battaglia, Scarsella; Improta, Del Sante, Montella. (Forte, Di Bella, Filosa, Voltasio, Papa, Catalano, De Giorgi). All. Erra. COSENZA (4-4-2) Ravaglia; Corsi, Tedeschi, Carrieri, Ciancio; Criaco, Arrigoni, Caccetta, Tortolano; Calderini, Cesca. (Saracco, Zanini, Blondett, Fornito, Statella, Cori, De Angelis). All. Roselli. ARBITRO Ranaldi di Tivoli (PepeAnnunziata). (0-2)
IL RINVIO Martina: danni allo stadio, anzi no Con la Casertana si gioca il 15 ● MARTINA FRANCA (Ta) Sono stati i danni provocati dal maltempo nei giorni scorsi a una delle torri dell’impianto di illuminazione dello stadio Tursi ad indurre il Prefetto di Taranto a vietare la disputa della gara Martina-Casertana prevista per questo pomeriggio. Alla base della decisione ci sono soprattutto alcuni pannelli in metallo rimasti in bilico e ritenuti, dopo una ispezione dei vigili del fuoco, pericolosi ai fini dell’agibilità dell’impianto. La vicenda però è diventata un giallo, perché ieri sera è arrivata la comunicazione di revoca dell’ordinanza di divieto di giocare il match. Comunque la Lega Pro, opportunamente informata della decisione, aveva già disposto l’immediato rinvio della gara stabilendo il suo recupero per il pomeriggio (ore 15) di mercoledì 15 aprile.
24
Formula 1 R GP Malesia
Podio, prima fila... Vettel è partito meglio di Schumi
I TEMPI QUALIFICHE 1 1. HAMILTON
1’39”269
2. ROSBERG
1’39”374
3. VETTEL
1’39”814
4. SAINZ
1’39”814
5. BOTTAS
1’40”249
6. GROSJEAN
1’40”303
7.
ERICSSON
1’40”340
8. MALDONADO
1’40”361
9. RAIKKONEN
1’40”415
10. RICCIARDO
1’40”504
11. MASSA
1’40”543
12. KVYAT
1’40”546
13. VERSTAPPEN
1’40”793
14. HÜLKENBERG
1’40”830
15. PEREZ
1Seb 2° in qualifica a un soffio da Hamilton: erano 37 GP
1’41”036
ELIMINATI: 16. NASR
1’41”308
17. BUTTON
1’41”636
18. ALONSO
1’41”746
19. MERHI
1’46”677
20. STEVENS
che una Ferrari non stava così avanti in griglia. Michael nel ‘96 iniziò più cauto, ma a fine anno contò tre vittorie
-
QUALIFICHE 2 1. ROSBERG
1’39”377
2. VETTEL
1’39”632
3. BOTTAS
1’40”650
4. RICCIARDO
1’41”085
5. GROSJEAN
1’41”209
6. MASSA
1’41”230
7.
1’41”430
VERSTAPPEN
8. HAMILTON 9. KVYAT
INVIATO A SEPANG (MALESIA)
1’41”665
10. ERICSSON
1’41”748
S
ul podio alla prima ma gara, in prima fila alla seconda. el SchuNeppure Michael macher era riuscito a ottenere el al suo quanto Sebastian Vettel ri. Aveva debutto con la Ferrari. dovuto aspettare un gran prere così in mio in più, per arrivare alto nelle classifiche. Era un anno di rifondazione come ui la questo, l’epoca in cui Williams dominava la F.1 ecome fa oggi la Mercedes, e anche allora laa rossa veniva da stagioni amarissime. Sembrava difficile scommettere su una resurrezione immediata, inel vece Schumi in quel orie 1996 colse tre vittorie olo do(compresa Monza) e solo dici mesi dopo lottava con Jacques Villeneuve per il titolo nare che mondiale. È lecito sognare il passato ritorni?
ELIMINATI: 11. RAIKKONEN
1’42”173
12. MALDONADO
1’42”198
13. HÜLKENBERG
1’43”023
14. PEREZ
1’43”469
15. SAINZ
1’43”701
QUALIFICHE 3 1. HAMILTON
1’49”834
2. VETTEL
1’49”908
3. ROSBERG
1’50”299
4. RICCIARDO
1’51”541
5. KVYAT
1’51”951
6. VERSTAPPEN
1’51”981
7.
MASSA
1’52”473
8. GROSJEAN
1’52”981
9. BOTTAS
1’53”179
10. ERICSSON
1’53”261
IL D.T. ALLISON: «SEB HA TIRATO FUORI FINO ALL’ULTIMO CENTESIMO DALLA SUA VETTURA»
CHE GIRO Seb è il primo mo a crefiorato la derci. Ieri, dopo aver sfiorato pole position sotto la pioggia «con un giro da paura» (copyriene), ha ght Maurizio Arrivabene), seminato speranze perr la gara. ecimo da «C’è mancato solo un decimo mo una Hamilton. Ma abbiamo macchina che va benee sul bagnato e sull’asciutto – assicura Vettel –. Questo non è un episodio isolato. Possiamo rendere edes». La dura la vita alle Mercedes». rima fila rossa era a digiuno di prima da 37 GP: l’ultima voltaa era capitato a Felipe Massa nel 2013, sempre in Malesia. C’èè senz’altro molto del talento di Vettel
Lunghezza pista: 5.543 m Giri: 56 Distanza gara: 310,408 km Curve: 15 Prima edizione del GP: 1999 Giro record: 1’34”223 (Montoya 2004)
40
● Pole di Hamilton, 4° nella classifica all time. Al 3° posto c’è Vettel, a quota 45
presidente Sergio Marchionne e del team principal Maurizio Arrivabene. Resta solo da capire quando Sebastian Vettel farà la prima pole position e coglierà la prima vittoria. Ma non sembra più impossibile che accada già quest’anno, considerando le qualità della SF15-T. Una vettura, in pieno stile Allison, che martella sul passo gara grazie al consumo contenuto delle gomme e va forte anche in qualifica, come non succedeva alle rosse da anni. Insomma, senza difetti. Seb è abituato a scalare le montagne. Una volta, in gita con gli amici sul Vesuvio, spaventò i compagni di cordata scavalcando le recinzioni, per essere il primo ad arrivare sulla cima del cratere. Tutti pensavano che avrebbe dovuto fare lo stesso alla Ferrari, affrontando una salita impervia. Ma quest’inizio, finora, gli ha regalato piacevoli sorprese.
nell’impresa («Seb ha tirato fuori fino all’ultimo centesimo dalla macchina», ha confessato il d.t. James Allison). Ma non è tutto qui.
IL FERRARISTA: «CI MANCA UN DECIMO DAL LEADER, MA ORA LA MACCHINA VA BENE SEMPRE»
Luigi Perna
1’41”517
In alto e a sinistra Sebastian Vettel, 27 anni. Sopra, con Lewis Hamilton, 30, iridato in carica LAPRESSE-COLOMBO
RIVINCITA Proprio come diciannove anni fa, quando Schumi sbarcò a Maranello, l’aria che tira è cambiata. Si avverte la stessa voglia di rivincita, impersonata oggi come allora da un tedesco campione del mondo capace di trascinare il team con la grinta e la ferocia sul lavoro. Bastava guardare la carica che ieri Vettel trasmetteva nell’abbracciare dopo le qualifiche il d.s. Massimo Rivola, i sorrisi e le strette di mano con i suoi meccanici fuori dal garage. E anche quello che succede dietro le quinte somiglia alla svolta che si realizzò a quei tempi sotto la direzione di Jean Todt. Con una figura chiave al comando (ieri era Ross Brawn, ora Allison) e un enorme sforzo economico profuso dai vertici dell’azienda per tornare a vincere. «Vi meravigliate del nostro inizio di stagione? Forse dimenticate – dice Allison – che in fabbrica ci sono centinaia di persone che hanno lavorato duramente per mesi».
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LA GUIDA Oggi a Sepang (5.543 m) si corre il GP Malesia, 2a tappa (su 19) del Mondiale 2015. Previsti 56 giri per 310,408 km. Programma Gara alle 9 italiane in diretta su Sky Sport F1 HD, che prevede anche due repliche alle 12.30 e 16.30. Differita alle 14.15 su Rai 1. Classifiche Piloti: 1. Hamilton 25 punti; 2. Rosberg 18; 3. Vettel 15; 4. Massa 12; 5. Nasr 10; 6. Ricciardo 8; 7. Hülkenberg 6; 8. Ericsson 4; 9. Sainz 2; 10. Perez 1. Costruttori: 1. Mercedes 43; 2. Ferrari 15; 3. Sauber 14; 4. Williams 12. Gazzetta.it Tempo reale, notizie, risultati, foto e curiosità da Sepang. GazzettaTv Approfondimenti da studio e collegamenti con i nostri inviati in Malesia.
PROGETTI Per questo Vettel è convinto che il podio di Melbourne e la prima fila di Sepang siano solo l’inizio. Seb sa bene che cosa si muove a Maranello. È rimasto colpito dal primo giorno, visitando la fabbrica, osservando i nuovi banchi prova per le power unit e i simulatori di cui la Ferrari si è dotata nell’ultimo anno, ascoltando i progetti a lungo termine del
LA GARA ALLE 9 DIRETTA SKY, DIFFERITA RAI 1 ALLE 14.15, LIVE SU GAZZETTA.IT, COLLEGAMENTI SU GAZZETTATV 1ª FILA
2ª FILA
3ª FILA
4ª FILA
5ª FILA
6ª FILA
7ª FILA
8ª FILA
9ª FILA
10ª FILA
HAMILTON
ROSBERG
KVYAT
MASSA
ERICSSON
RAIKKONEN
HÜLKENBERG
SAINZ
BUTTON
MERHI**
Mercedes
Mercedes
Red Bull-Renault
Williams-Mercedes
Sauber-Ferrari
Ferrari
Force India-Mercedes
Toro Rosso-Renault
McLaren-Honda
Manor MarussiaFerrari
44
6
1 1’49”834
19
26
3 1’50”299
5 1’51”951
9
7 1’52”473
27
7
9 1’53”261
11 1’42”173
22
55
13 1’43”023
15 1’43”701
98
17 1’41”636
19 1’46”677
Media: 181,681 km/h
VETTEL
RICCIARDO
VERSTAPPEN
BOTTAS
GROSJEAN*
MALDONADO
PEREZ
NASR
ALONSO
STEVENS***
Ferrari
Red Bull-Renault
Toro Rosso-Renault
Williams-Mercedes
Lotus-Mercedes
Lotus-Mercedes
Force India-Mercedes
Sauber-Ferrari
McLaren-Honda
Manor MarussiaFerrari
5 2 1’49”908
3 4 1’51”541
33 6 1’51”981
77 8 1’53”179
*retrocesso di 2 posizioni per non aver rispettato l’ordine di uscita dalla pit lane nella Q2
8 10 1’52”981
13 12 1’42”198
11 14 1’43”469
**ammesso alla gara anche se non ha rispettato il limite del 107% del miglior tempo (Q1)
12 16 1’41”308
14 18 1’41”746
28 20 -
***ammesso alla gara nonostante non abbia fatto segnare alcun tempo in qualifica METEO: RISCHIO TEMPORALI. TEMPERATURA SUI 26°
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
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IL CASO SUI SOCIAL
Rosberg ha ostacolato il compagno? 1Scenetta del tedesco che si finge 3
giornalista con l’inglese: «Nico ti ha bloccato?». «Chiedetelo a lui» INVIATO A SEPANG
«C ● 1. Sebastian Vettel sulla SF15-T ● 2. Il podio del sabato: da sinistra Rosberg (3°), Hamilton (1°) e Seb (2°) ● 3. Il team principal della rossa Maurizio Arrivabene si complimenta col pilota tedesco LAPRESSE-AP-COLOMBO
L’altra faccia del Cavallino Frizione Kimi-Arrivabene
1Il finlandese, eliminato nella Q2, attacca: «Mandato in pista troppo tardi»
Ma il team principal lo striglia: «Si concentri». Poi smussa: «Visioni differenti» vantaggio grazie alla Mercedes, mentre Raikkonen aveva davanti la Sauber motorizzata con la stessa power unit di Maranello e quindi altrettanto veloce sui rettilinei. «Raikkonen doveva decidere se lasciare spazio fra sé ed Ericsson, con il rischio di trovare pioggia nella parte opposta del circuito, oppure avvicinarsi, per accorciare i tempi», aggiunge Allison.
INVIATO A SEPANG
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a prima crepa in un rapporto? Magari no. Ma è certo che ieri fra Kimi Raikkonen e il team principal Maurizio Arrivabene c’erano vedute parecchio contrastanti sull’episodio costato al ferrarista l’esclusione dai primi dieci posti. Kimi ha dato la colpa alla squadra: «È stato commesso un errore. Avrebbero dovuto farmi uscire prima dai box». Cosa che aveva esclamato anche via radio all’ingegnere Dave Greenwood: «Mi avete mandato in pista troppo tardi». Ma Arrivabene non ha avuto dubbi, sostenendo il contrario: «Nessun errore. Kimi è uscito dai box in quarta posizione, aveva davanti Ericsson e dietro Hamilton, che sono entrambi passati in Q3, quindi fate voi…».
A CALDO Come se non bastasse, il capo della Gestione sportiva ha tirato le orecchie al finlandese: «Kimi deve concentrarsi di più». Salvo smussare la polemica più tardi, nel co-
municato ufficiale della Ferrari, in cui ha ribadito la stima manifestata molte altre volte per il pilota: «Non credo alla fortuna o alla sfortuna riguardo all’episodio di Kimi. A caldo ci possono essere versioni contrastanti, ma ora voltiamo pagina». Fatto sta che Raikkonen è rimasto sempre sulla sua versione, ritenendosi danneggiato dalla strategia: «È stata una scelta di tempo sbagliata. Ho cercato di superare Ericsson,
senza riuscirci, allo stesso tempo non potevo rallentare più di tanto per lasciare strada fra me e lui, perché dietro c’erano altre macchine che spingevano». PASSO O NO? D’accordo, si può ribattere come Arrivabene che Hamilton è riuscito a passare sia Kimi sia Ericsson, mentre il ferrarista ha dormito un po’. E magari è vero. Ma è anche vero che sull’asciutto Lewis poteva contare su parecchi decimi di
Kimi Raikkonen, 35 anni, nel box Ferrari, sembra nascondersi al passaggio di Ecclestone COLOMBO
ome parte la Ferrari? Francamente non ricordo, è tanto tempo che non bazzica dalle mie parti!!!». La battuta di Lewis Hamilton dà la misura di quanto fosse inaspettata la presenza di Vettel in prima fila a spezzare il monopolio della Mercedes dopo dieci gare. Ma è lo stesso campione del mondo a ribadire un concetto già stato più volte espresso prima ai test e poi in Australia: «La Ferrari è cresciuta, ha un ottimo passo gara e nelle passate stagioni scattava pure bene. La tengo in considerazione eccome per la gara e sono contento che ci sia un quattro volte iridato al mio fianco al via. Sarà interessante vedere che cosa accadrà alla prima curva». E Nico Rosberg che solo 15 giorni fa invocava una rossa più vicina per lo show e ora se la ritrova persino già davanti? «Beh, se do ascolto al mio ego, dovrei essere felice solo quando ho una macchina che sia 1” più veloce, ma per lo spettacolo mi auguro davvero una Ferrari competitiva, anche se…non troppo. Il piano? Scavalcare Vettel e affiancare subito Hamilton. Se rimanessi dietro Seb sarebbe un problema perché noi abbiamo ancora un leggero vantaggio sul passo gara».
LA QUALIFICA In qualifica invece qualcosa è andato storto: «Non abbiamo capito – afferma Toto Wolff – che la gomma intermedia durava un solo giro e noi, col secondo treno, abbiamo insistito nel farne due». L’obiettivo era restare in pista, sfruttando il progressivo asciugarsi del tracciato, ma non ha funzionato. Lewis si è salvato grazie a un primo giro eccezionale nel Q3, Nico si è visto scavalcare appunto da Vettel. «È sempre difficile – spiega Lewis alla seconda pole consecutiva – quando giri sul bagnato senza riferimenti, devi stare attento a non rischiare troppo, però un tempo lo devi mettere in cassaforte».
POVERO KIMI Una situazione confusa e non facile da gestire, negli attimi concitati delle qualifiche, in cui sarebbe stato meglio che Raikkonen non finisse. Per la rossa, che a Melbourne era stata troppo prudente, utilizzando due treni di mescole morbide già in Q2, è un altro episodio che pesa. E lo stesso vale per il povero Kimi, ritirato a Melbourne per un dado sfilettato nel primo pit stop e ancora costretto a una gara di rincorsa qui in Malesia, dove il suo passo era uguale se non addirittura migliore di quello di Vettel. lu.pe.
GIALLO IN RETE C’è stato poi anche un piccolo giallo durante le qualifiche, esploso sui social network: ovvero un presunto «ostruzionismo» di Rosberg ai danni di Hamilton. Un episodio che ha dato il pretesto a una scenetta durante il question time serale. «Sorry, è vero che Nico l’ha bloccata?», ha chiesto il tedesco, confondendosi tra i giornalisti, dal fondo della sala. «Deve chiederlo a lui», è stata la furba replica del poleman, suscitando una risata generale. Un episodio marginale, ma che mostra come il rapporto tra i due galletti Mercedes resti sempre precario e sospettoso. E tutto ciò può fare molto comodo a Vettel e alla Ferrari da qui alla fine del campionato. a.cr.
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IL PUNTO SULLE PROVE
Sul bagnato volano i campioni: Lewis e Seb 1Williams a picco. La Red Bull risorge:
Ricciardo 4°, Kvyat 5°. Solo la proroga alle Manor salva Alonso dall’ultimo posto
mento della monoposto) con un giro super, Nico no. È la differenza che passa tra il buon pilota e il campione. Discorso che vale pure per Vettel.
provato sulla propria pelle Kimi Raikkonen e anche chi dispone di una macchina super può sbagliare valutazione: è il caso del campione del mondo e di Rosberg che col secondo set di intermedie hanno temporeggiato, attendendo un miglioramento della pista e sottovalutando il degrado delle coperture. Hamilton ne è uscito alla grande (considerato che i guai avuti venerdì lo hanno penalizzato nel bilancia-
CRESCITA Detto della pioggia, è giusto sottolineare come la Ferrari abbia fatto, però, un figurone pure sull’asciutto confermandosi nettamente la seconda forza del campionato. Vettel in Q2, ad esempio, era a meno di tre decimi da Rosberg. E con un ultimo guizzo ha scavalcato Nico: in fondo sino al 2013 non era il re del sabato? Pilota, squadra e una rossa in grado di sfruttare al massimo pure le gomme da bagnato: un mix promettente. Certo non
Andrea Cremonesi INVIATO A SEPANG
L
a pioggia ci ha messo lo zampino perché il divario tra Mercedes e Ferrari non è cosi sottile come sembrano indicare quei 74 millesimi che separano Sebastian Vettel da Lewis Hamilton, ovvero dalla gloria della pole. Quando la pista diventa viscida tutto si complica come ha
tutto è ancora perfetto come dimostra un Raikkonen incerto nel gestirsi quando si è trovato dietro la Sauber di Ericsson e la pioggia stava incombendo al punto da prendersi una tirata d’orecchie da Maurizio Arrivabene. Ma si può cominciare a sognare.
Lewis Hamilton, 30 anni, due volte iridato LAPRESSE
COINCIDENZE Proprio su questo circuito due anni fa Felipe Massa aveva regalato l’ultima prima fila ferrarista. Anche allora si arrivava da un podio - il secondo posto di Alonso a Melbourne – e il dominio Red Bull sembrava vacillare. Poi cambiarono le gomme e le cose andarono diversamente, ma stavolta, chissà.
ALTRI Naufragate sul bagnato le Williams («stesse difficoltà di un anno fa», ha riconosciuto Massa 7°), il sabato ha segnato la resurrezione della Red Bull con Ricciardo 4° e Kvyat 5°, bravi a sfruttare una situazione che ha ridotto il gap di macchina e motore dai primi. E che dire di Verstappen che a soli 17 anni non ha sbagliato nulla, premiandosi con la terza fila? ALONSO Il sorriso stirato di Alonso contrasta con quello radioso di Vettel: il tedesco mai amato è là davanti, lui in fondo e solo la proroga concessa alle Manor gli ha risparmiato l’onta di partire ultimo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Formula 1 R GP Malesia
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Renault su Toro Rosso «Ma senza progetti lasciamo il Mondiale» 1 Il d.g. Cyril Abiteboul sul futuro dei francesi: «La Casa
emiliana? Sarebbe un buon affare per noi. Però valutiamo diverse possibilità, come passare a un’altra categoria» Andrea Cremonesi INVIATO A SEPANG (MALESIA)
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ettembre, prima o subito dopo Monza. È la data che Renault Motorsport fissa per stabilire il proprio destino nel mondo dei GP dove ha conquistato 35 vittorie e 4 Mondiali da costruttore più altri come fornitore della Williams. Ventiquattro ore dopo Cyril Abiteboul, il responsabile della Casa francese, ribadisce che la exit strategy non è una minaccia campata in aria, frutto degli attriti con la Red Bull. «Prima di tutto abbiamo un accordo con Red Bull sino a fine 2016 e il nostro obiettivo è quello di tornare a vincere con loro. E sono certo che accadrà». Già qui ci sono stati diversi progressi. «Basta guardare le prestazioni in qualifica sull’asciutto. Abbiamo guadagnato 7 decimi.
Dobbiamo lavorare ancora, ma ora siamo dove dovrebbe essere la Renault».
bilità. Abbiamo un piano aggressivo, a Montecarlo saremo a posto».
In quali aree avete recuperato? «Abbiamo ottimizzato le mappature, risolto certi guai di affidabilità che ci costringevano a girare a regime ridotto e soprattutto migliorato la guida-
E allora i propositi di ritiro? «Per investire abbiamo bisogno di un progetto a lungo termine. È tutto aperto: da una relazione ancora più stretta con un team o alla sua acquisizione. Oppure impegnarci in un’altra categoria del motorsport. Ci sono diverse opzioni».
FAENZA HA UN BUDGET CHE È LA METÀ DI QUELLO RED BULL, EPPURE È LÌ DAVANTI: FANTASTICO PER INVESTIRE ANCORA IN QUESTA CATEGORIA ABBIAMO BISOGNO DI UN PROGETTO A LUNGO TERMINE CYRIL ABITEBOUL CAPO RENAULT SPORT F1
Cyril Abiteboul, 37 anni, a sinistra, e Christian Horner, 41, team principal della Red Bull GETTY
Sappiamo che emissari della Renault sono già stati alla Toro Rosso. «Beh, per la verità ci andiamo spesso, visto che siamo fornitori. Però posso dire che l’acquisto sarebbe un buon affare, Red Bull a Faenza ha fatto investimenti importanti, le strutture sono di prim’ordine. Toro Rosso ha un budget che forse è metà dei loro «fratelli» e ha pure due piloti giovanissimi, eppure è lì davanti. Un lavoro fantastico».
Ma cosa è cambiato da quando avete deciso di vendere Enstone per tornare eventualmente con un team? «Tanto. Eravamo nel 2009, c’era stato il crashgate di Singapore, Alonso alla Ferrari, Briatore fuori e la crisi economica. E poi c’è un altro aspetto: noi, per la verità, volevamo fare solo un passo indietro e vendere soltanto il 25% del team a Genii. Poi le cose non hanno funzionato con loro e abbiamo preferito uscire del tutto». E oggi anche volendo non potreste di nuovo acquistare la vecchia squadra per via dell’accordo con la Mercedes. «Sì, loro (come la Force India; n.d.r.) hanno firmato una intesa con i tedeschi (sino al 2020, ultimo anno della formula ibrida con le regole attuali; n.d.r.) e possono correre solo con quei motori (anche se il team dovesse cambiare proprietà ha sottolineato Toto Wolff; n.d.r.)».
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IL GOMMISTA
Le idee di Pirelli «Rimettere i piloti al centro di tutto» 1Hembery: «Ai tifosi interessano
le gesta dei campioni, non le auto E le decisioni siano più rapide»
Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli LAPRESSE
Parlava di crisi ma questa c’è ancora: tutti si lamentano degli alti costi delle Power Unit, la gente fatica a vedere la F.1. È così appetibile tornarci? «Sì perché rispetto a quando lasciammo, la Fom ora dà più soldi». Crede davvero che la Red Bull possa farsi un proprio motore o fornirsi altrove? «Non so. Se fossi loro mi guarderei attorno anche se non credo che possano ricevere forniture da Mercedes e Ferrari». Può chiarire qual è il ruolo di Mario Ilien? «Semplicemente abbiamo un contratto di fornitura con la sua Illmor, parti che riguardano la camera di combustione». © RIPRODUZIONE RISERVATA
INVIATO A SEPANG
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imettiamo i piloti al centro del villaggio. L’appello parte da Paul Hembery, che al termine della settimana in cui il pacchetto di maggioranza della Pirelli è passato nelle mani di ChemChina, conferma l’intenzione della propria azienda di restare in F.1 a medio e lungo termine. Ma non a tutti i costi: «Uno degli obiettivi è rimettere i piloti al centro dell’attenzione – spiega il capo della Motorsport milanese – e su questo ha ragione Ecclestone, l’unica vera superstar è Lewis Hamilton. Ma alla gente al bar non interessa tanto la macchina, quanto chi la guida. La gente si ricorda le gesta dei campioni, non la Williams dell’81». Idee al proposito, suggerisce Hembery ce ne sono tante: «Io ad esempio porterei i piloti sullo schieramento prima di calarsi nell’abitacolo». Il guaio è che anche i progetti intelligenti vengono bloccati. E qui parte una seconda richiesta da parte del fornitore degli pneumatici: «Ma ci piacerebbe che le decisioni venissero prese più velocemente. Credo che sia giusto chiedere a tutti i protagonisti un parere, ma ogni volta che c’è una strategia viene bloccata. Così si mina la stabilità, c’è poca chiarezza e non si incentiva chi vuole entrare». a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Temperature elevatissime e rischio disidratazione Quante insidie per Lewis&Co ● Disidratazione e mancanza di riflessi. Il clima umido e le alte temperature della Malesia (fino a 40°) possono costituire un serio problema per i piloti. Come spiega l’esperto - il dottor Massimo Corbascio della Clinica Mobile Superbike - lo sforzo della gara metterà a dura prova il fisico di Hamilton e compagni: pulsazioni fino a 180 battiti, salivazione aumentata. In queste condizioni sarà fondamentale idratarsi molto e curare l’alimentazione. Per correre a Sepang, insomma, serve un fisico bestiale...
RITORNO DELUDENTE
La triste commedia di Fernando «La McLaren sta migliorando» 1In crisi di risultati,
Alonso si mostra sorridente con Dennis: «Avanti così, andremo in pole» Luigi Perna INVIATO A SEPANG
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a foto che Fernando Alonso ha postato su twitter ieri notte racconta di una cena di Teppanyaki nel ristorante giapponese del suo albergo assieme a un Ron Dennis sorridente. La realtà però non corrisponde al cliché iconografico
messo in rete dallo spagnolo e dal gran capo della McLaren. Tutti nel paddock sanno quanto sia stata tesa la situazione dopo il misterioso incidente di Alonso nei test al Montmelò (sembra che Lewis Hamilton abbia chiesto la verità al delegato Fia Charlie Whiting durante la riunione dei piloti, mentre Alonso taceva) e non serve molto a immaginare il disappunto di Dennis quando dovette chiedere scusa per certe dichiarazioni sull’episodio che non erano piaciute all’entourage dello spagnolo. FRECCIATA DA EX Ma il matrimonio deve andare avanti – se non altro per i contratti in ballo – e così meglio fingere disten-
Fernando Alonso, 33 anni, iridato 2005 e 2006 GETTY
sione e voltare pagina. Lo stesso Alonso per ora si è calato nella parte. Tanto da elogiare i progressi della McLaren rispetto alla gara di Melbourne, stendendo un velo pietoso sul fatto che le vetture motorizzate Honda anche ieri siano finite ultime nelle qualifiche (Manor escluse) con distacchi abissali di circa 2”5 sull’asciutto. «Abbiamo migliorato tantissimo. Se continuassimo così, saremmo in pole position fra tre gare», ha detto Alonso per rendere il senso. Fernando si era ritrovato tanto indietro solo al primo anno in F.1, quando correva con la Minardi. Difficile non fargli notare come Sebastian Vettel sia in prima fila, con una Ferrari rinata. «Ma io voglio essere primo, non secondo – replica Alonso –. Per battere la Mercedes, non basta copiare, bisogna inventarsi qualcosa di speciale. C’è molta strada da fare, ma ho fiducia. Quando alla fine torneremo sul podio, proveremo più gusto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SANGUE AL NÜRBURGRING MORTO UNO SPETTATORE ● (an.gat.) Uno spettatore è morto e diversi sono rimasti feriti in un incidente durante una gara di Endurance sul circuito del Nürburgring in Germania. L’incidente ha visto protagonista la Nissan GT-R Nismo GT3 del pilota Jann Mardenborough (illeso): l’auto si è capovolta e dopo un volo di 30 metri è finita sugli spalti scavalcando le recinzioni.
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Motomondiale R GP Qatar
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
LA GARA ALLE 20 DIRETTA SU SKY SPORT MOTOGP HD, LIVE SU GAZZETTA.IT, DIFFERITA ALLE 23 SU CIELO 1ª FILA
2ª FILA
3ª FILA
4ª FILA
5ª FILA
6ª FILA
7ª FILA
8ª FILA
9ª FILA
DOVIZIOSO
IANNONE
SMITH
P. ESPARGARO
M. VIÑALES
DI MEGLIO
E. LAVERTY
MILLER
MELANDRI
Ita-Ducati
Ita-Ducati
GB-Yamaha
Spa-Yamaha
Spa-Suzuki
Fra-Ducati
Irl-Honda
Aus-Honda
Ita-Aprilia
25
63
43
33
4
29
1 1’54’’113
38
4 1’54’’521
44
13 1’55’’246
16 1’55’’729
PEDROSA
HERNANDEZ
V. ROSSI
A. ESPARGARO
REDDING
HAYDEN
ABRAHAM
BAZ
Spa-Honda
Col-Ducati
Ita-Yamaha
Spa-Suzuki
GB-Honda
Usa-Honda
R.Cec-Honda
Fra-Yamaha Forward
26
68
46
41
45
69
2 1’54’’330
7 1’54’’732
5 1’54’’675
10 1’55’’004
50
8 1’54’’851
11 1’55’’035
14 1’55’’428
19 1’55’’848
22 1’56’’287
17
17 1’55’’756
25 1’57’’934
76
20 1’55’’892
23 1’56’’454
M. MARQUEZ
LORENZO
PETRUCCI
CRUTCHLOW
BARBERA
BRADL
BAUTISTA
DE ANGELIS
Spa-Honda
Spa-Yamaha
Ita-Ducati
GB-Honda
Spa-Ducati
Ger-Yamaha Forward
Spa-Aprilia
Rsm-Art
93 3 1’54’’437
99 6 1’54’’711
9
35
9 1’54’’876
12 1’55’’123
8 15 1’55’’604
6 18 1’55’’791
19 21 1’56’’187
15 24 1’56’’793 METEO: POCO NUVOLOSO, TEMPERATURA SUI 22°
MOTO2 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24.
S.LOWES (SPEED UP) 1’59”423 MEDIA 162,1 KM/H ZARCO (KALEX) 1’59”755 RABAT (KALEX) 1’59”813 CORTESE (KALEX) 1’59”845 FOLGER (KALEX) 1’59”938 SIMEON (KALEX) 2’00”232 LUTHI (KALEX) 2’00”284 MORBIDELLI (KALEX) 2’00”396 RINS (KALEX) 2’00”479 CORSI (KALEX) 2’00”584 PONS (KALEX) 2’00”593 A.MARQUEZ (KALEX) 2’00”604 L.ROSSI (TECH 3) 2’00”605 CARDUS (TECH 3) 2’00”713 L.SALOM (KALEX) 2’00”791 KALLIO (KALEX) 2’00”844 SCHROTTER (TECH 3) 2’00”948 NAKAGAMI (KALEX) 2’00”985 SYAHRIN (KALEX) 2’01”000 BALDASSARRI (KALEX) 2’01”030 SIMON (SPEED UP) 2’01”112 WEST (SPEED UP) 2’01”267 SHAH (KALEX) 2’01”397 KRUMMENACHER (KALEX) 2’01”465
MOTO3 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 21. 23. 29. 30. 33.
MASBOU (HONDA)
2’06”170 MEDIA 153,5 KM/H I.VIÑALES (HUSQVARNA) 2’06”237 ANTONELLI (HONDA) 2’06”245 BAGNAIA (MAHINDRA) 2’06”253 MCPHEE (HONDA) 2’06”254 QUARTARARO (HONDA) 2’06”293 LOCATELLI (HONDA) 2’06”323 OLIVEIRA (KTM) 2’06”378 KENT (HONDA) 2’06”426 VAZQUEZ (HONDA) 2’06”465 LOI (HONDA) 2’06”551 NAVARRO (HONDA) 2’06”574 B.BINDER (KTM) 2’06”729 HANIKA (KTM) 2’06”815 ONO (HONDA) 2’06”829 AJO (KTM) 2’06”891 FENATI (KTM) 2’07”099 DANILO (HONDA) 2’07”195 GARDNER (MAHINDRA) 2’07”235 BASTIANINI (HONDA) 2’07”308 TONUCCI (MAHINDRA) 2’07”325 MIGNO (KTM) 2’08”350 FERRARI (MAHINDRA) 2’08”497 BEZZECCHI (MAHINDRA) 2’09”757
16
● Pole di Andrea Dovizioso nel Motomondiale: 9 in 125, 4 in 250, 3 in MotoGP (Giappone 2010, Giappone 2014 e Qatar 2015)
3
● Ducati nelle prime cinque posizioni, a testimoniare la forza di Borgo Panigale: Dovi in pole, Iannone quarto ed Hernandez quinto.
Dovi, un lampo nel deserto La Ducati mette tutti in fila 1Pole del romagnolo che rifila due decimi a Pedrosa e tre a Marquez. In ritardo i piloti Yamaha penalizzati dalla moto: Lorenzo è 6°, Rossi 8°
Soprattutto perché entrambi mai sono riusciti a trovare il ritmo giusto e sono in crisi con la gomma posteriore. In particolare Valentino, perché la media quest'anno è cambiata ed è più morbida sulla destra. Il Dottore pensa che questo potrebbe metterlo in difficoltà a fine gara. Tutti lasciano una porta aperta alla «resurrezione», perché sia Jorge, sia Vale su questa pista sono andati sempre forte. Ma serve la moto, e finora non sembra che la M1 voglia assecondarli.
Filippo Falsaperla INVIATO A LOSAIL (QATAR)
F
errari seconda? Si può fare di più! E la Ducati ci riesce in un sabato sera da febbre rossa. Andrea Dovizioso meglio di Sebastian Vettel a Sepang, soprattutto davanti alle Honda di Dani Pedrosa, per una volta esplosivo, e Marc Marquez, per una volta un po’ impacciato, ma solo nel momento della qualifica. E poi è un festival di Desmosedici: Andrea Iannone è il primo della seconda fila e subito dietro di lui c’è Yonny Hernandez con la GP14.2, mentre il suo compagno di squadra Danilo Petrucci (GP14) fa sognare dominando la Q1. Poi, con la prima gomma nella Q2, prende la scia di Pedrosa per un 2° posto che ha fatto sognare il suo box per un bel po’. E, per non farsi mancare nulla, ecco il miglior tempo di Hector Barbera (15°) tra le Open. ORGOGLIO Praticamente un trionfo che Gigi Dall’Igna, capo delle corse di Borgo Panigale, si gode con un sorriso mai visto: «Pensare che questa GP15 è passata dall’esordio di Sepang (soltanto 33 giorni prima! n.d.r.) alla pole position: è un sogno. Adesso vediamo cosa succederà, ma in ogni caso per noi è la conferma che siamo sulla strada giusta e che questa moto è quello che cercavamo». RISPETTO La gara di questa sera non è nuovo esame, ma forse è l’incoronazione. Lo dice Marquez, che se ne intende e, in ogni caso, rimane il favorito numero uno per la vittoria. Se ai test di due settimane fa Marc aveva assicurato che «questa Ducati può puntare al podio, soprattutto con Dovizioso», ieri ha reso omaggio alla rossa, dicendo preoccupato: «Mi devo guardare più da loro che dal mio compagno di squadra».
RESTO La gara sarà senza sorprese: già ce ne sono abbastanza nel «pacchetto di mischia» di cui sopra. La Suzuki aveva le sue carte migliori da giocarsi in prova, ma lo specialista Aleix Espargaro è soltanto 11°, dietro al fratello Pol, che non sembra aver fatto il salto in avanti dopo un anno di apprendistato. Discreto per l’Aprilia il 21° posto di Alvaro Bautista. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GUIDA Andrea Dovizioso, 29 anni MILAGRO
SUPER Il campione incassa: nell’ultima gara del 2014 a Valencia aveva perso la pole per mano di Valentino Rossi, l’anno nuovo è invece cominciato con Dovi che gli ha fatto lo scherzetto. Lo stesso gesto che Andrea era riuscito a fare la scorsa stagione a Motegi. Una prestazione di forza: 4 decimi meglio della pole 2014 di Marquez e a soli 2 dalla migliore prestazione assoluta di Lorenzo su questa pista. Ma in quella occasione c’erano le gomme da qualifica. E nessuno oggi può
dire che la pole sia solo merito della gomma morbida. La GP15 è solida, come ha dimostrato soprattutto l’ultimo turno di libere, con Andrea Iannone più veloce di tutti e Andrea Dovizioso in scia. Ma il forlivese nell’ideal time (il giro perfetto in base agli intermedi) era stato il più veloce e anche il più costante, vicino e forse perfino meglio di Marquez. CONTROLLO Oggi la verifica, unico dubbio di Andrea. Perché questa Ducati, sia con lui,
sia con Iannone, non ha mai avuto il tempo di fare una simulazione di gara e nemmeno di portare a fine vita (22 giri) la gomma posteriore. Un’incognita tutta da scoprire, soprattutto contro i molossi che gli scatteranno dietro. INCERTEZZE La vera incognita è la Yamaha. Questa doveva essere la pista sua e dei suoi piloti, che invece sono stati quelli più in difficoltà. Il 6° posto di Lorenzo e l’8° di Valentino non prospettano nulla di buono.
Oggi a Losail (5.380 m) si corre in notturna il GP Qatar, prima prova (su 18) del Motomondiale 2015. Tutto in diretta su Sky Sport MotoGP HD. Questi gli orari italiani (-1 ora rispetto a Losail). Programma Warm up: 14.50-15.10 Moto3; 15.25-15.45 Moto2; 16-16.20 MotoGP. Gare: alle 17 la Moto3 (18 giri, 95,8 km); alle 18.20 la Moto2 (20 giri, 107,6 km); alle 20 la MotoGP (22 giri, 118,4 km). Differite alle 20.15, 21.35 e 23 su Cielo. Gazzetta.it Tempo reale, notizie, risultati, foto e curiosità. GazzettaTv Approfondimenti da studio e collegamenti con i nostri inviati a Losail.
Motomondiale R GP Qatar
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
LA TECNICA di FILIPPO FALSAPERLA
LA FRIZIONE APRILIA, «STRADALE» E INADEGUATA
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LE ALTRE CLASSI
Antonelli 3° e Bagnaia 4°: è grand’Italia in Moto3 Giovanni Zamagni LOSAIL
V
olano gli italiani in Moto3 con Niccolò Antonelli 3°, Pecco Bagnaia 4° e Andrea Locatelli 7°, solo 30 centesimi più lento del nuovo potenziale fenomeno Fabio Quartararo, splendido debuttante nel motomondiale. Faticano Romano Fenati (17°) e Enea Bastianini (19°), per una rimonta che si annuncia complicata. Tutta la Ducati festeggia Dovizioso MILAGRO
La frizione dell’Aprilia MILAGRO
«Ora Marc ci teme? Accettiamo la sfida, mi va bene un podio» 1Dovizioso esulta per il risultato della Desmosedici:
«Merito di Gigia e Azzurra, così chiamo le mie moto» Paolo Ianieri INVIATO A LOSAIL
«A
bbiamo fatto la pole, messo tre Ducati nei cinque, siamo i primi tra le Open e anche tra i team satellite. Direi che come inizio non è stato per niente male e per la gara potremo far sorridere i ducatisti». Gigi Dall’Igna sembra fluttuare mentre con un’aria beata va in parco chiuso ad abbracciare Andrea Dovizioso. In quegli stessi minuti, all’aeroporto di Doha è atterrato Claudio Domenicali. «Andiamo in hotel?», gli chiede l’autista. «Circuito» è la risposta secca dell’a.d. Ducati dopo la telefonata di Paolo Campinoti, proprietario della Pramac. GODIMENTO La giornata magica delle rosse italiane, iniziata con il secondo posto di Sebastian Vettel e la Ferrari in Male-
sia, si è chiusa sotto le luci di Losail con il giro perfetto del Dovi. «Fare quello che vuoi, aprire il gas, mettere la moto lì e vedere che ci resta… sono sensazioni che non provi spesso. Me la sono proprio goduta - racconta felice Andrea -. Io la sognavo questa prestazione. Con 5 giorni di test alle spalle provare queste sensazioni è speciale, soprattutto battere un Marc che fa record su record. Quindi il futuro lo vedo bene, ogni volta che salgo in sella provo sensazioni buone che so che non si cancelleranno». Se Vettel ha chiamato Eva la sua SF15-T, Dovizioso non è da meno: nel box può scegliere se salire sulla Gigia («il nome è in onore di Gigi») o su Azzurra («perché siamo un team molto italiano»), con risultati che in ogni caso sa che saranno d.o.c. «In passato sul giro secco andavamo fortissimo, ma poi sapevamo che in gara non avremmo avuto possibilità. La velocità
adesso ce l’abbiamo anche sul passo, anche se l’ultimo punto interrogativo lo toglierà solo la gara. Ma questa moto un mese fa non aveva ancora fatto un metro, dopo 5 giorni di test ci siamo presi la pole, vuol dire che c’è margine. Quanto grosso non lo sappiamo ancora, ma combattiamo contro Honda e Yamaha, non dimenticatelo». CONTRO MARC Per Marquez, il Dovi sarà l’avversario sul quale fare la gara. E Andrea accetta la sfida: «Se guardiamo al passo delle quarte libere non posso che rispondere di sì. Ma la realtà della gara sarà diversa, gli altri si avvicineranno. In ogni caso, più che la pole, per me è molto, molto, molto più importante quello che ho fatto vedere in FP4: ho avuto un passo esagerato, come quello di Marquez, il terzo era lontano parecchi decimi». Centrata la pole, il podio adesso potrebbe persino
risultare stretto? «Il podio è possibile, ma non facile. E comunque non sarebbe stretto, perché so benissimo cosa possono fare gli altri» conclude Dovi. Lanciato però in orbita anche da Andrea Iannone, 4° con l’altra GP15. «Soprattutto con Dovizioso stiamo dimostrando di poter stare avanti - spiega l’abruzzese -, io sono a 3-4 decimi da lui e Marc, proverò a migliorare nel warm up. La prima fila sarebbe stata meglio, ma la moto non era perfetta, avevo troppa potenza e non avevo mai provato la gomma morbida: la qualifica è stata una sorpresa. Abbiamo lavorato molto per la gara, forse un po’ troppo perché in qualifica non eravamo così pronti. Ma sono molto tranquillo, la moto ha un gran potenziale. Posso giocarmi il podio». PRAMAC OK, YAMAHA GIÙ La gran serata di Borgo Panigale si completa con il 5° tempo di Yonni Hernandez («Sono felicissimo, abbiamo fatto un gran passo avanti») e il 9° di Danilo Petrucci: «Ero nella scia di Marquez, ma un errorino alla curva 9 mi è costato due decimi. Ma per la mia prima vera gara in MotoGP è un bell’inizio». Più deluso il duo della Yamaha. Jorge Lorenzo assicura che «se guido molto bene posso puntare al podio», Valentino Rossi si fa meno illusioni: «Marc e Dovi hanno qualcosa in più, io son lì con Iannone, Lorenzo e Pedrosa. Mi sento più veloce che nel 2014, ma allora avevo una gomma posteriore che sulla destra mi piaceva molto. E soprattutto ci sono le Ducati. Non siamo più in quattro ma in sei». © RIPRODUZIONE RISERVATA
A
ltro che «2001 Odissea nello Spazio», come assicura il presidente Roberto Colaninno. L’Aprilia MotoGP è indietro come tempi e come idee. La Rs-Gp è l’unica con la frizione in bagno d’olio e comando a filo, non a secco/idraulico, come le altre. «Come utilizzo – spiega Jan Witteveen, ex dt di Gilera, Cagiva e Aprilia – se è ottimizzata non c’è gran differenza». Ma le differenze ci sono. «Il cavo ha i limiti di un sistema meccanico. È più difficile trovare i giusti passaggi lungo il suo percorso. Ma è anche più delicato nei confronti degli elementi atmosferici e l’usura dei componenti può alterare la sensibilità nell’utilizzo». Ancora più anacronistico il discorso sul sistema in bagno d’olio. «Il punto negativo della frizione a secco è che risulta un po’ più larga, perché serve un paraolio di separazione dal carter. Però è più piccola e leggera. Il sistema ad olio, richiede più lubrificante nel motore, con problemi di sbattimento. Poi il pacco deve essere più grande perché l’olio riscaldato fa perdere efficacia. Ma l’olio diminuisce anche la capacità del materiale d’attrito, che deve essere più grande o con più dischi: se in una frizione in bagno d’olio ne servono 10, per una a secco ne bastano 7».
SPERANZE Ma Antonelli e Bagnaia fanno sognare, specie per il passo gara. «Ero sotto di 0”364 al T3 – racconta euforico Antonelli – quando ho dovuto rallentare per il traffico: sono pronto». Decisamente più sereno rispetto al 2014, Niccolò può finalmente puntare al podio che insegue da tre anni, così come Bagnaia: il passaggio alla Mahindra del team Martinez lo ha rigenerato. «Ho un anno in più di esperienza, conta molto: sarà una gara di gruppo» dice Pecco, staccato di appena 0”083 dalla pole di Alexis Masbou, con Isaac Viñales a completare la prima fila. Ma la più bella sorpresa è quella di Locatelli: nel 2014 il suo miglior risultato in qualifica era stato 20°. «Sono messo bene anche per la gara» gioisce il 18enne Andrea. In Moto2, prima, pole per Sam Lowes, con l’italiana Speed Up di Luca Boscoscuro. 8° Franco Morbidelli, 10° Simone Corsi, 20° Lorenzo Baldassarri. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Cross in Argentina Cairoli davanti dopo le qualifiche ● NEUQUEN (Arg) — (m.z.) Un Tony Cairoli (Ktm) in gran spolvero precede Ryan Villopoto (Kawasaki) nella manche di qualifica del GP Argentina, terza tappa del Mondiale cross MxGP. Il leader iridato Clement Desalle (Suzuki) è 4°. In Mx2 la spunta Jeffrey Herlings (Ktm). Oggi Italia 2 trasmette in diretta le due corse MxGP (18.10 e 21.10) e gara-2 Mx2 (20.10).
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Motori R L’iniziativa
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
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MADE IN ITALY
I primi anni del Motomondiale sono stati segnati dai trionfi di Moto Guzzi, Gilera e Mondial Tra l’era di Agostini e quella di Rossi, solamente Lucchinelli e Uncini si sono imposti in 500
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PAGINE MONDIALI Il 15° titolo di Ago (25 agosto 1978), il primo di Lucchinelli (17 agosto ‘81) e il 9° di Vale (26 ottobre 2009) sulla Gazzetta
● 1. Valentino Rossi, 36 anni e 9 titoli mondiali vinti (1 in 125, 1 in 250, 1 in 500 e 6 in MotoGP) ● 2. Giacomo Agostini, 15 volte campione del mondo nelle classi 350 e 500 con MV Agusta e Yamaha ● 3. L’inglese Mike Hailwood (1940-1981) ha vinto nove titoli in carriera: 3 in 250, 2 in 350 e 4 in 500 ● 4. L’australiano Mick Doohan, mattatore della 500 tra il 1994 e il 1998, quando ha vinto cinque mondiali di fila EPA/GUIDETTI
Passione Motomondiale Gli angeli delle due ruote: Vale, Ago & co.
1Settant’anni di vittorie, sconfitte, gioie e dolori raccontati attraverso le prime pagine della Gazzetta Nel libro la storia dello sport e dei piloti che lo hanno reso leggendario. A forza di pieghe e staccate
Marco Gentili @marcogentili80
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a domanda è oziosa ma fino a un certo punto. Chi è il più grande motociclista di tutti i tempi? La risposta dipende molto dall’età. Gli appassionati più datati diranno sicuramente Geoff Duke, l’inglese che ha portato in trionfo Norton e Gilera negli anni ‘50. Altri invece opteranno per un altro grandissimo delle due ruote, quel Mike Hailwood soprannominato «the Bike» per il suo straordinario feeling con le moto. Altri ancora propenderanno invece per Giacomo Agostini, il più titolato di tutti i tempi con i suoi 15 successi iridati ottenuti in 350 e 500 con MV Agusta e Yamaha. Moltissimi invece tifano per Valentino Rossi, perché ha vinto tantissimo «e in anni in cui correre era davvero più difficile». I più lungimiranti invece potrebbero guardare in prospettiva e dire senza ombra di dubbio Marc Marquez, il 22enne spagnolo che ha dominato con apparente facilità e la sicurezza del campione consumato le ultime due stagioni della MotoGP. QUESTIONE DI CUORE Tutto qui? No, perché nel giudizio su chi sia stato il migliore conta molto l’affezione a questo o quel pilota. Chi è cresciuto negli anni ’80 e ’90 non può prescindere dai grandi americani. A cominciare dal primo, quel Kenny Roberts che sconvolse le regole del gioco col suo stile di guida rivoluzionario, che nasceva sulle piste di dirt track statunitensi e sfrutta-
STORIA SU DUE RUOTE Si chiama «Motociclismo! L’epopea della moto» il libro della Gazzetta dello Sport in vendita in libreria a 39,90 euro
va le gomme lisce allo spasimo. Passando per «cavallo pazzo» Freddie Spencer, Eddie Lawson e Wayne Rainey. Per finire poi al re incontrastato degli anni ’90, quel Mick Doohan che di titoli ne ha vinti cinque di fila. In questa discussione si inserisce anche la Gazzetta dello Sport. Che non pretende di dare delle risposte, ma solamente di mettere a disposizione uno strumento utile a fare chiarezza su che cosa è stato il Motomondiale. Alla vigilia della 67a edizione, la Gazzetta pubblica «Motociclismo! L’epopea della moto». Si tratta di un volume-strenna che racconta la grande storia delle due ruote da un osservatorio privilegiato. Ovvero quello delle pagine rosa, su cui il Motomondiale è stato seguito con attenzione sin dai suoi primi vagiti. L’OPERA Una collezione di oltre 200 tra prime e pagine interne attraverso cui raccontiamo l’evoluzione, i personaggi, la storia e le curiosità di uno sport che ha sempre visto gli italiani e le moto tricolori protagoniste. Si parte dagli anni d’oro, quelli in cui Gilera, Guzzi e Mondial dominavano le tre classi fino al loro ritiro nel 1957, passando per i protagonisti che hanno segnato la storia dello sport. Ognuna delle quattro sezioni del volume (in vendita in libreria a 39,90 euro) racconta una storia. Si parte da quella di Valentino Rossi, il nove volte iridato capace di vincere con Aprilia, Honda e Yamaha in 125, 250, 500 e MotoGP. Si prosegue poi col grande Giacomo Agostini (che per l’occasione ha anche firmato la prefazione del volume), per finire all’epoca dei grandi stranieri che hanno dominato
gli anni ’80 e ’90 delle due ruote sulle scalpitanti e spesso ingestibili 500 a due tempi, oltre all’ondata spagnola che ha travolto tutto e tutti negli ultimi anni. LACRIME E TALENTO Senza però dimenticare gli altri piloti italiani che, tra alterne fortune, hanno scritto pagine indelebili di quello che una volta si chiamava Continental Circus: lo sfortunato talento di Renzo Pasolini (morto in pista insieme all’alIL NUMERO tra grande promessa Jarno Saarinen nel tragico GP delle Nazioni che si corse a Monza del 1973), Walter Villa, Marco Lucchinelli e Franco Uncini, che fino all’esplosione di Valentino Rossi per lunghi anni Le edizioni del sono stati gli ultimi iridati della Motomondiale disputate 500. E ancora, i campioni made in Italy come Max Biaggi, re dal 1949 al 2015 della 250, e Loris Capirossi. Il (compresa quella volume non dimentica però che sta per iniziare) uno dei piloti più amati dal pubblico, Marco Simoncelli, tragicamente scomparso a Sepang nel 2011. Per molti sarebbe stato l’erede di Valentino Rossi. Di lui ci resta non solo il ricordo del sorriso e la sua esuberante fisionomia, ma soprattutto la grande passione per il mestiere che faceva. La stessa passione che, come una sottile linea rossa, unisce tutti i campioni che hanno dato vita al Circus dal 1949 a oggi.
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Ciclismo R Il tema
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
1 - IN BELGIO 77a GAND-WEVELGEM ● Scatta alle 11.20 la classica belga con 9 Muri (tra cui Cassel e Kemmel): 240 km. Favorito Degenkolb (1° nel 2014), re della Sanremo; poi Kristoff, Sagan e Cavendish. Tv: Bike Channel alle 14.15
DOMENICA CON 5 GARE!
2 - IN SPAGNA CATALOGNA: PORTE-POZZOVIVO ● Oggi gran finale sul Montjuich, a Barcellona. Ieri vittoria del russo Chernetski (Katusha). Classifica: guida Porte (Aus, Sky) con 5” su Pozzovivo e 7” su Contador. Tv: Eurosport, 12.45
3 - IN CORSICA CRITERIUM: PERAUD-PINOT ● Sfida tra uomini da Tour: oggi tappa decisiva con arrivo in salita al Col L’Ospedale (14,1 km al 6,2%) dopo altri 5 colli. Sfida tra Péraud (1° nel 2014) e Pinot. Tv: Eurosport, 15.30
4 - IN ITALIA COPPI&BARTALI IN SALITA ● Oggi conclusione con la tappa più dura: Pavullo-Roccapelago, km 141, metri 1050. In classifica comanda il britannico Ben Swift (Sky) con 41” sul croato Kvasina. Tv: RaiSport 2 alle 17.45
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5 - DONNE COPPA DEL MONDO A CITTIGLIO ● Il 17° Trofeo Alfredo Binda è la seconda prova di Coppa del Mondo donne: 123 km da Laveno Mombello a Cittiglio (Varese). Tutte le big per il Mondiale di primavera. Tv: sintesi su RaiSport 1 a mezzanotte
Il pavé ha perso i re: e adesso? 1Dal 2002, uno tra Boonen e Cancellara c’era sempre stato. Nelle classiche la stella sarà Wiggins. Ma incombe la generazione di Degenkolb e Sagan: già oggi alla Gand Boonen e Cancellara padroni del pavé: 13 trionfi in 20 edizioni tra Fiandre e Roubaix dal 2005 a oggi
Tom Boonen
Fabian Cancellara
(Bel), 34 anni
(Svi), 34 anni
Roubaix
Roubaix
3
4
3
Dal 2005 al 2014 7 (altri)
Fiandre
3
Fiandre
F - Giro delle Fiandre R - Parigi-Roubaix
2002 24º Assente
F
R
3º Assente
R
24º Ritirato
R
9º 4º
R
1º 8º
R
2º 1º
R
6º 19º
R
1º 2º
R
1º 48º
R
5º 1º
R
Ritirato 2º
R
1º Assente
R
Assente 1º
R
10º 3º
2003 25º 73º
F
25º 42º
F
1º 62º
F
2004 2005
I
l pavé è senza re e anche il principe sta poco bene. La parafrasi di Woody Allen rende bene l’idea della situazione nella quale ci si avvicina alle classiche del Nord, introdotte oggi dalla Gand-Wevelgem. Tom Boonen, dio del ciclismo fiammingo, è fuori causa per le conseguenze della caduta nella prima tappa della Parigi-Nizza: lussazione di terzo grado dell’articolazione acromioclavicolare della spalla sinistra (operato) e frattura del gomito (ingessato), ora è alle prese con la riabilitazione e mettere una data per il suo rientro agonistico è impossibile. Lo stesso discorso vale per Fabian Cancellara, caduto venerdì ad Harelbeke con la diagnosi di frattura di due vertebre lombari. LA STORIA TornadoTom e Spartacus sulle pietre del Nord hanno scritto la storia del ciclismo dominando gli anni Due-
2006 1º 6º
F
2007 12º 53º
F
2008 17º 23º
F
2009 20º Ritirato
F
2010 2º 1º
F
2011 4º 3º
F
2012 1º Ritirato
F
2013 Ritirato 1º
F
2014 7º 1º
F
che-monumento non riesce a sbloccarsi. Alla Sanremo s’era trovato in una comoda posizione ma ha sbagliato la volata e se n’è assunto la responsabilità. Kreuziger e Breschel, che hanno la stessa maglia, non si sono dati molto da fare. Venerdì ad Harelbeke era nella situazione ideale, in fuga con Stybar e Thomas, ma a 4 km dal traguardo gli si è spenta la luce, come gli era già capitato alle Strade Bianche. In inverno i tecnici della Tinkoff-Saxo gli hanno cambiato, in peggio, la posizione in sella: troppo alto e spostato in avanti con una pedalata ancora più ovale che in passato. Ma il suo è anche un problema tattico. Peter ha una voglia pazzesca di vincere e questo gli fa commettere errori tanto che sembra in involuzione. Avrebbe anche bisogno, nel finale, di avere vicino un compagno forte e scaltro, uno che lo aiuti tatticamente. Paolini sarebbe il suo uomo perfetto.
Claudio Ghisalberti
IL CONFRONTO
GDS
LA CHIAVE
Sagan per consacrarsi deve vincere una corsa monumento. Più da Fiandre che da Roubaix Wiggins concluderà la carriera alla ParigiRoubaix: il suo ultimo grande sogno su strada mila. Il belga si è rivelato al mondo nel 2002, da neopro’ in maglia Us Postal, proprio con un terzo posto nella Roubaix. Un segno del destino per quello che è diventato il più grande interprete del pavé di tutti i tempi. Spianando Muri e volando sul porfido, ha messo nel suo palmares 4 Roubaix, 3 Fiandre, 5 Harelbeke e 3 Gand. Mostruoso. Lo svizzero, che ha trionfato in 3 Fiandre (tra cui le ultime due edizioni) e altret-
tante Roubaix e Harelbeke, è stato «il» rivale. Ricordate la devastante accelerazione sul Grammont al Fiandre 2010 con la quale staccò, o umiliò, Boonen? Si parlò pure di bici con il motorino (argomento tornato di moda alla Sanremo, ma con altri corridori nel mirino). E l’anno prima quando sul Koppenberg ruppe la catena, se la mise al collo e salì a piedi con la bici in spalla? Gladiatore. Riassumendo: in due hanno tota-
lizzato 13 vittorie nelle ultime 20 edizioni delle due classiche. L’EREDE E veniamo al principe. In gruppo c’è un corridore che, per caratteristiche tecniche e carisma, potrebbe raccogliere l’eredità dei due: Peter Sagan. Lo stesso Cancellara, sotto il podio della Tirreno-Adriatico, lo aveva investito dell’eredità: «E’ un grande, sarà il numero 1 delle classiche». Talento lo slovacco ne ha, ma nelle classi-
FORTI COME PIETRE Questa foto del 2008 è il simbolo di una generazione: da sin. Fabian Cancellara e Tom Boonen, entrambi 34 anni ROBERTO BETTINI
IN AGGUATO In questa situazione sono in tanti a volere prendersi la scena. Il primo nome sulla lista è quello di John Degenkolb, vincitore domenica della Sanremo, che venerdì ad Harelbeke ha saputo nascondersi bene; poi Geraint Thomas, al successo proprio ad Harelbeke, quindi Zdenek Stybar, Alexander Kristoff e Sepp Vanmarcke, già più volte vicino al colpaccio. La condizione di Niki Terpstra, conquistatore dell’ultima Roubaix, non sembra al top, anche se qualcuno sostiene si stia nascondendo. A seguire c’è Greg Van Avermaet, che ha tutta la Bmc per lui anche se l’uomo nettamente più in forma è il nostro Daniel Oss. Ma nella settimana santa del ciclismo, tutti gli occhi saranno su Sir Bradley Wiggins, in gara già oggi prima di Fiandre e Roubaix: domenica 12 aprile, nel velodromo, concluderà la sua magica carriera ad altissimo livello su strada. Con un asso nel manica. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL BORSINO DEGLI EREDI
DEGENKOLB tedesco, 26 anni 1° Sanremo 2015 1° Gand, 2° Roubaix ‘14 ● SÌ VELOCE ● NO SQUADRA
SAGAN slovacco, 25 anni 4° Sanremo 2015 e 2° Fiandre 2013 ● SÌ TALENTO ● NO TATTICA
THOMAS inglese, 28 anni 1° Harelbeke 2015 7° Roubaix 2014 ● SÌ FORMA ● NO SKY PER WIGGO
KRISTOFF norvegese 27 anni 1° Sanremo 2014, 5° Fiandre 2014 ● SÌ VELOCE ● NO I MURI
STYBAR ceco, 26 anni 7° Sanremo 2014, 5° Roubaix 2014 ● SÌ TECNICA ● NO PRESSIONE
COPPA DEL MONDO
«Iridata e donna» Ferrand Prevot stella di Cittiglio COPPI&BARTALI SI RIVEDE CHICCHI
CRITERIUM IN CORSICA FELLINE A CRONOMETRO
● (al. conti) «E’ stata una liberazione». Francesco Chicchi (Androni) definisce così la vittoria in volta a Crevalcore (Bologna) nella 3a tappa della Coppi&Bartali. Il 34enne lucchese, iridato under 23 a Zolder 2002 il giorno prima di Cipollini, batte Manuel Belletti (Southeast) e Daniele Colli (Nippo–Fantini): fino a gennaio era senza contratto. Oggi conclusione in salita con la Pavullo-Roccapelago, km 141, la più dura. In classifica guida l’inglese Swift (Sky) con 41” sul croato Kvasina FOTO BETTINI
● Quinta vittoria da pro’, ma sicuramente la più importante. Fabio Felline, piemontese della Trek, 25 anni oggi, ha centrato la crono di 7 km nella giornata inaugurale del Criterium International in Corsica. Con 9’11” ha battuto di 1” il lussemburghese e compagno di squadra Bob Jungels e di 2” Manuele Boaro (Tinkoff-Saxo). In classifica guida l’americano Benjamin King (Cannondale Garmin), primo nella semitappa in linea: è il primo successo stagionale per il team di Vaughters BETTINI
Ciro Scognamiglio INVIATO A TERNATE (VARESE) cscognamiglio@gazzetta.it
«S
i può essere campionesse senza rinunciare alla propria femminilità». Parola di Pauline Ferrand Prevot. La francese guarda il lago di Comabbio e riflette a voce alta. Il movimento femminile non potrebbe avere volto migliore di questa 23enne francese di Reims, che l’anno scorso a Ponferrada fece saltare il ban-
co: era dal 2009 che il Mondiale lo vincevano o le italiane o Marianne Vos. Poi è arrivata Pauline ed è cambiato tutto. Oggi, al Trofeo Binda di Cittiglio, seconda prova di coppa del Mondo (preceduta dal Trofeo Da Moreno, internazionale per junior), sfoggia la maglia iridata in linea e la specificazione non è causale, visto che nel frattempo si è presa anche quella del ciclocross. PERSONAGGIO «Fare una sola disciplina non fa per me — dice il capitano della RabobankLiv, stessa squadra della Vos
che oggi è assente—. Ogni specialità si completa con le altre e mi aiuta a migliorare. Il mio pallino, oltre alla strada, è la mountain bike e ho lasciato il mio vecchio allenatore perché non pensava che potessi fare entrambi ad alto livello. Io invece ai Giochi di Rio, l’anno prossimo, inseguirò la doppia medaglia. Non a caso sull’avambraccio sinistro ho fatto il tatuaggio dei cinque cerchi olimpici». Pauline ama l’Italia (sarà anche al Giro donne, a differenza della Vos) e al Trofeo Binda ha partecipato altre volte senza però mai lasciare il segno. Il numero uno sulla schiena la obbliga almeno a provarci anche se la concorrenza — in tutto 138 atlete di 24 team — è qualificatissima: e c’è anche la nostra Elisa Longo Borghini, la piemontese che fu regina a Cittiglio sotto il diluvio nel 2013. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Basket R Serie A: il personaggio
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
E’ scoppiata la Mettamania A Pistoia tutti in fila per lui
1L’effetto Artest sul campionato: tutto esaurito al PalaCarrara per il posticipo di domani Cantù dovrebbe spostare al PalaDesio il derby con Milano del 16 aprile (su Gazzetta Tv)
● Sopra: la coda ai botteghini del PalaCarrara per acquistare i biglietti della sfida con Cantù. Sotto, Metta World Peace durante il primo allenamento con l’Acqua Vitasnella CIAMILLO
Massimo Oriani
E
ffetto Metta. Uno tsunami che ha travolto la pallacanestro italiana, sollevandola da un lungo sonno, mettendo in un angolino – almeno per qualche giorno – le beghe di cortile. Tutti insieme, appassionatamente, ad applaudire Cantù (come ha fatto anche il presidente Fip Gianni Petrucci ieri in Consiglio Federale) per aver portato da noi il Personaggio con la P maiuscola. Non sarà il più forte americano mai visto in serie A (il sondaggio di Gazzetta.it è un plebiscito per Bob McAdoo, che si prende il 50% delle preferenze, ma World Peace è secondo col 10.8%, precedendo di un soffio Dominique Wilkins, 10.2%), ma di certo è quello che più di ogni altro ha colpito la fantasia collettiva, non solo quella degli appassionati. PISTOIA Guardate la foto che pubblichiamo sopra. Se domani al PalaCarrara, ovviamente esaurito, si fosse giocato il posticipo tra Pistoia e Cantù senza l’ex Ron Artest, senza nulla togliere agli altri protagonisti, non ci sarebbe certo stata una fila infinita per accaparrarsi i biglietti della partita. Ci fossero stati i tempi tecnici, c’era l’idea di spostare
La trionfale accoglienza che il Pianella ha riservato a Metta. Il debutto casalingo avverrà sabato su Gazzetta Tv contro Capo d’Orlando CIAM
NIENTE PANDA
Sulla maglia n.37 ci sarà il nome World Peace e non «Panda’s Friend». La Fip non ammette soprannomi Ma ci sono i precedenti di Giovannoni (Guy), Vidili (Bip) e della Virtus a cui ci si potrebbe appellare
World Peace o Panda’s Friend?
la partita a Firenze. Tutti vogliono vedere all’opera colui che ha non solo vinto un titolo Nba, ma è stato un protagonista unico per il suo modo di essere, a volte purtroppo anche in negativo, e che oggi, cresciuto e maturato, conquista grandi e piccini con la sua semplicità. Le pizze portate in spogliatoio al primo allenamento con l’Acqua Vitasnella, sono solo un esempio, ma raccontano chi sia davvero «The Panda’s Friend». DAGLI USA C’è chi dagli Stati Uniti chiede come poter acquistare merchandising della Pallacanestro Cantù, ovviamente la maglia numero 37 di Artest. Lui stesso consiglia ai suoi seguaci di salire in aereo e venire a vederlo giocare: «Siamo a soli 25 minuti d’auto da Milano e altrettanti dalla Svizzera!». L’Ente di promozione turistica locale dovrebbe farne il suo portavoce... Nella sede dei brianzoli
intanto le maglie numero 37 vanno a ruba, tra grandi e piccini. PIANELLA E poi c’è l’aspetto strettamente logistico, ma che è inevitabilmente influenzato dalla sua presenza. Povero Pianella: quasi non bastava a contenere l’entusiasmo dei tifosi biancoblù venuti solo per vedere due giri di campo di Metta. Parliamo di uno scatolone costruito nel 1974 che dopo 41 anni è praticamente identico e che Cantù già riempie di suo. Ora diventa giocoforza inadeguato. Al punto che l’Acqua Vitasnella
16
● Numero con cui Artest è stato scelto, dai Chicago Bulls, al draft del ‘99 dopo aver giocato al college con la maglia di St. John’s (a New York)
sta pensando di trasferirsi al PalaDesio per le sfide con Milano (giovedì 16/4) e Cremona (lunedì 19/4). Oggi più che mai c’è il rimpianto per quel dannato palazzetto mai sorto e ora in macerie. Così come i tanti progetti mai diventati realtà. Il problema, come testimonia la coda di Pistoia, c’è anche in trasferta. Cantù, dopo il posticipo toscano di lunedì, andrà ancora a Venezia, Reggio Emilia e Roma, tutti impianti non certo da 10.000 posti. La Rai ha poi rinunciato a Bologna-Pesaro per mandare Metta in tv contro Cremona lunedì 20 aprile. TWEET Lui intanto continua a twittare, entusiasta: «Mettalini (sì, proprio così, il nomignolo italiano che si è scelto, ndr.) arriva a Pistoia. Eccitato dall’idea di giocare della grande pallacanestro contro e con squadre di talento». Siamo solo all’inizio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Basket R Serie A: 9a giornata di ritorno Vincenzo Di Schiavi INVIATO A VARESE
D
enmon e Mays non sanno proprio cosa sia il bon ton e prendono a schiaffi, nella gara numero 2000 in Serie A, una delle dame più aristocratiche del nostro basket. Scherzi a parte, Brindisi espugna Masnago con merito perché, negli ultimi 5’, non sbaglia nulla in difesa e in attacco. Merito soprattutto dei due americani: la guardia è incontenibile davanti, mentre il pivot piantona le due aree nel finale e chiude con una possente doppia doppia (23 punti, 14 rimbalzi): «E’ la sua quinta quest’anno – ricorda Bucchi –. Purtroppo ci è mancato a lungo durante la stagione causa infortuni. Ora si allena con continuità e potete constatare tutti che razza di giocatore sia». CHIARO Mays infatti mette subito in chiaro le cose con Jefferson per un 2-7 che Varese ribalta in 5’ con un 11-2 timbrato proprio dal pivot ex Mantova e dalle folate di Eyenga, lanciato dal solito Maynor padrone degli assist (13 alla fine). Il +5 (24-19) Varese però non vuol dire nulla perchè Pullen e Denmon castigano le lente chiusure difensive dei lombardi e il +2 (24-26) della prima sirena potrebbe essere più corposo se l’Enel non si incaponisse dalla lunga (2/8 in 10’) ma coinvolgesse i lunghi come ad inizio match. Quando Harper imbuca il +6 (27-33), Caja fa bene a ributtare nella mischia Maynor ed Eyenga ed è fortunato a trovare 2 triple dell’ottimo Kangur che dà la nuova parità (3333). Chi può dunque tirare una scudisciata su questo godibile equilibrio? Pare Denmon, la cui tripla vale il +7 Brindisi (36-43) e il punto numero 17
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Super Denmom e Mays Il gran finale di Brindisi rovina la festa di Varese
Marcus Denmon, 25 anni, 29 punti in 28 minuti contro Varese CIAM
1Niente successo
nella gara n.2000 La guardia segna 29 punti, il lungo ne fa 23 con 14 rimbalzi.
per la guardia dell’Enel che non sbaglia quasi nulla (6/8 al tiro e 4/4 ai liberi). Il+9 (4352) di Mays sa di spallata pesante e invece Varese si mette a zona (2-3) e risale con il poderoso Eyenga e la tripla di Kangur. Quando l’ala varesina può correre in transizione diventa devastante. L’estone invece sembra nelle percentuali (solo due errori) il freddo killer dei tempi di Siena. Facile poi vedere il canestro se il gioco lo met-
Franco Cammarasana
netti è privo di Cinciarini ma in regia Mussini fa cose strepitose. Dienier gli da una mano e così, pur soffrendo non poco nell’ultimo quarto, la squadra biancorossa fa sua la partita. L’Orlandina, reduce dalle due sconfitte con Pesaro e Sassari, scende sul parquet del neutro di Trapani eccessivamente contratta e paga subito dazio.
TRAPANI
L’
onda lunga della vittoria nel derby con la Virtus spinge sempre più in alto Reggio Emilia che affonda ulteriormente l’Orlandina. Me-
BRINDISI
93
OPENJOBMETIS VARESE: Maynor 11 (5/11, 0/5), Rautins 17 (2/4, 3/8), Eyenga 27 (8/13), Kangur 14 (2/3, 3/4), Jefferson 8 (3/5); Lehto, Callahan (0/2 da tre), Diawara 5 (0/1, 1/4). N.e.: Casella, Balanzoni, Pietrini, Lepri. All.: Caja. ENEL BRINDISI: Pullen 14 (4/4, 2/6), Denmon 29 (3/6, 5/12),Turner 9 (375, 1/5), James 3 (0/1, 1/4), Mays 23 (9/14); Harper 2 (1/2, 0/2), Cournooh (0/1), Eric 5 (1/1), Zerini 8 (1/1, 1/2). N.e.: Bulleri, Morciano, De Gennaro. All.: Bucchi. ARBITRI: Begnis, Baldini, Borgioni. NOTE – T.l. Var 21/27, Bri 19/23. Rim.: Var 31 (Maynor, Jefferson 6), Bri 39 (Mays 14). Ass.: Var 17 (Maynor 13), Bri 4 (quattro con 1). Tecn.: Eyenga 16’23” (34-35), Pullen 24’22” (52-57), panchina Brindisi 34’35” (73-78), Maynor 36’24” (7684). Antisp.: Maynor 22”31’ (71-67) . Usc. 5f.: James 23’09” (73-71) . Progr.: 5’ 13-11, 15’ 30-33, 25’ 52-57, 35’ 74-78. Spett.: 3925.
te in piedi uno come Maynor. E’ la triade che dà a Varese l’illusione (71-67) di poter vincere. Prima che Brindisi la riporti sulla terra:«Siamo rimasti in partita per 35 minuti – spiega Caja –. Poi Brindisi ha meritato di vincere perché nel finale ha sbagliato meno di noi. Abbiamo fatto uno buona gara, forse con qualche palla persa di troppo (19, ndr.). Per portarla a casa la dovevamo fare perfetta». © RIPRODUZIONE RISERVATA
C. D’ORLANDO 67
Polonara trascina Reggio Emilia Capo d’Orlando lotta ma cade punti e 16 rimbalzi, Grissin Bon subito a +16, l’Upea torna a -1 ma fallisce il sorpasso
82
(24-26, 43-47; 66-67)
A TRAPANI
1L’ala chiude con 18
VARESE
HUNT Ci vogliono più di 4’ perché Hunt metta a segno il 1° canestro dei suoi. Il primo vero accenno di reazione nel 2° quarto, con un 8-0, quando però gli emiliani erano già a +16
(12-28 al 13’). Nella ripresa 2 triple di Archie e Hunt (37-44) ridanno speranza all’Upea che accorcia ancora (55-57) con Nicevic). Reggio Emilia perde lucidità, trema, ma rimane in piedi con un super Polonara. «Davvero bravi i miei a vincere nelle condizioni in cui siamo. Abbiamo sofferto solo quando Capo d’Orlando ha aumentato l’intensità» dirà Menetti. «Nel secondo tempo abbiamo fatto ciò che dovevamo fare per 40 minuti – dice da parte sua Griccioli – Abbiamo avuto un avvio troppo soft». © RIPRODUZIONE RISERVATA
REGGIO E.
73
(10-20, 28-41; 50-57) UPEA CAPO D’ORLANDO: Archie 13 (4/6 , 1/5), Henry 16 (4/10, 1/2), McGee 12 (3/4, 2/11), Hunt 11 (5/11) Campbell 2 (1/1, 0/2); Basile (0/1, 0/1), Nicevic 11 (3/4), Pecile 2 (0/1, 0/2). N.e.: Bianconi, Karavdic, Munastra. All.: Griccioli. GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Mussini 7 (1/4, 1/3), Polonara 18 (6/9, 1/3), Lavrinovic 8 (3/6, 0/3), Della Valle 5 (2/2, 0/2) Pechacek 3 (0/1, 1/1); Pini 2 (1/1), Kaukenas 14 (2/7, 2/4), Silins 3 (1/1 da 3), Diener 13 (2/4, 3/7). N.e.: Cinciarini e Rovatti. All.:Menetti. ARBITRI: Lanzarini, Vicino, Morelli. NOTE – T.l.: Orl 15/24, Re 12/16. Rimb.: Orl 34 (Archie 6), Re 42 (Polonara 16). Ass.: Orl 11 (Henry 5), Re 14 (Mussini 5). Usc 5f.: Nicevic 37’44”(62-66), Diener 39’51” (64-71), Mussini 39’43” (6471) . Progr.: 5’ 4-8, 15’ 20-33, 25’ 37-48, 35’ 58-63 . Spett.: 3200.
ORE 18.15 Stasera (20.30) il big match Milano-Sassari MILANO-SASSARI (Ore 20.30, RaiSport 1) Arbitri: Seghetti, Sahin, Caiazza. (g.d.) Milano al completo. Ancora ai box Edgar Sosa, Kadji ha smaltito l’attacco influenzale che lo aveva colpito in settimana e sarà abile e arruolato. CREMONA-ROMA Arbitri: Di Francesco, Lamonica, Lo Guzzo. (a.r.-a.p.) Cremona con il dubbio Hayes, colpito da un malore nella notte di giovedì. Una decisione definitiva sul suo impiego verrà presa nella tarda mattinata. Recupera invece Daniel, fermo ai box ad inizio settimana a causa di una forma influenzale. Acea al completo, per il turnover resterà fuori Morgan. TRENTO-CASERTA Arbitri: Aronne, Sardella, Quarta. (c.t.-l.b.) Trento, al completo. Il PalaTrento darà il via all’abbraccio collettivo, iniziativa simbolica da record di Aquila Basket For No Profit. Pasta Reggia Caserta al completo, recuperato Henry Domercant. AVELLINO-BOLOGNA Arbitri: Chiari, Biggi, Weidmann. (l.z.-l.a.) Esordio in panchina per Fabrizio Frates dopo la risoluzione con Vitucci. Sidigas al completo, con Cadougan in tribuna per scelta tecnica. Virtus al completo, Gaddy ha saltato un paio di allenamenti a inizio settimana per una botta alla coscia destra rimediata a Reggio Emilia ma ha poi ripreso regolarmente e sarà in campo. VENEZIA-PESARO Arbitri: Martolini, Rossi, Attard. (m.c.-cam.ca.) Consultinvest senza Raspino, la cui broncopolmonite è in via di miglioramento PISTOIA-CANTU’ (Domani, ore 20, RaiSport 1). CLASSIFICA Milano* 40; Sassari, Venezia 34; Reggio Emilia 32; Brindisi 28 Trento 26; Bologna (-2) 22; Cremona, Pistoia, Cantù* 20; Roma 18; Capo d’Orlando, Varese, Avellino 16; Pesaro 14; Caserta (-1) 9. * una gara in meno. A-2 GOLD Ieri l’anticipo della 27a giornata Verona-Casalpusterlengo 96-82. Oggi, ore 18: Casale Monferrato-Ferentino; TrapaniBiella; Barcellona PdG-Torino; Agrigento-Brescia; Napoli-Jesi 7674 (25/3). Classifica: Verona 40 (20 vinte-4 perse); Brescia 34 (175); Torino 28 (14-9); Casale, Biella 26 (13-10); Ferentino 24 (12-10); Agrigento 22 (11-11); Trieste 22 (1112); Mantova 20 (10-13); Casalpusterlengo (9-14), Trapani 18 (9-13); Barcellona PdG 16 (8-14); Napoli 14 (7-16); Jesi 10 (5-18). DONNE Ultima giornata di regular season: Orvieto-Umbertide 41-69; Vigarano-Cagliari 79-81; ParmaSan Martino di Lupari 62-72; Lucca-Venezia 51-62; RagusaTrieste 78-51; Schio-Napoli 91-60. Classifica: Schio 42; Ragusa 40; San Martino, Venezia 34; Umbertide 32; Napoli, Lucca 26; Cagliar, Battipaglia 18; Parma 14; Vigarano (-3) 13; Orvieto 10; Trieste 2. La griglia playoff (dal 3/4): Schio-Cagliari; Ragusa-Lucca; San Martino-Napoli; VeneziaUmbertide.
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NBA
Lotta a cinque a Est per gli ultimi due posti playoff
Gigi Datome contro i Knicks AP
A
poco più di due settimane dal via dei playoff (15 aprile), la stagione regolare offre ormai pochi spunti. Golden State, dominando a Memphis, è ora aritmeticamente testa di serie n.1 a Ovest. Atlanta è quasi certa di esserlo a Est, con Cleveland seconda. Chicago e Toronto si contendono 3° e 4° posto, Washington difficilmente li insidierà, coi Bucks sesti. ULTIME DUE Ma per il 7° e 8° posto c’è invece lotta vera. Miami (33-39) col k.o. ad Atlanta, si è fatta avvicinare da Boston (32-40) vittoriosa a NY. Entrambe sono tutt’altro che sicure di centrare i playoff, con Brooklyn (3140) in grande rimonta col miglior Brook Lopez della stagione (21 e 9 di media nelle ultime 10 gare), Indiana (31-41) ancora lì, e Charlotte (30-41)che invece perde colpi. La verità è che la mediocrità di queste cinque squadre dimostra come sia necessario rivedere il sistema, dato che a Ovest New Orleans (38-34) e Phoenix (38-35) resteranno fuori dalla postseason, essendo i Thunder (41-31) difficilmente raggiungibili. Restando a Ovest, chi fa paura son gli Spurs (12-3 nelle ultime 15) che stanno giocando come nelle finali 2014. Sempre più probabile però uno derby texano con Houston al 1° turno. Ci sarebbe da divertirsi.
Risultati: Orlando-Detroit 97-111; Philadelphia-LA Clippers 98-119; Washington-Charlotte 110-107 d2ts; Atlanta-Miami 99-86; Brooklyn-Cleveland 106-98; New YorkBoston 92-96 (Bargnani 25; Datome 0 in 5’); Toronto-LA Lakers 94-83; Houston-Minnesota 120110; Memphis-Golden State 84-107; New Orleans-Sacramento 102-88; San Antonio-Dallas 94-76 (Belinelli 4); Denver-Utah 107-91 (Gallinari 13); Phoenix-Portland 81-87.
Ippica R La corsa da 10 milioni di dollari
Dubai Cup a Prince Bishop Atzeni niente gloria: penultimo Matteo Pierelli
B
uona parte dei 10 milioni di dollari in palio resteranno a casa. La 20ª edizione della Dubai World Cup è andata a sorpresa a Prince Bishop, l’8 anni (è il vincitore più vecchio) travestito da Godolphin che ufficialmente porta i colori del 32enne Hamdan Al Maktoum, campione del mondo in carica di endurance e uno dei 12 figli di Sheikh Mohammed, il padrone di casa che sul
traguardo si è stretto in un lungo abbraccio con il giovane erede. La famiglia reale del Dubai ha fatto piangere gli americani. Il favorito California Chrome (V. Espinoza) è finito secondo a quasi tre lunghezze dopo un percorso impossibile, al largo in quarta corsia dal primo metro, con Lea al terzo posto. E Andrea Atzeni? Il suo Side Glance era tra gli outsider (33/1), è apparso subito in difficoltà ed è finito ottavo e penultimo, lontanissimo dai primi. Non è stato un esordio fortunato. In tutt’altro
modo è andata a William Buick: James Doyle ha scelto il re del 2014 African Story (ieri sesto) lasciandogli Prince Bishop. Che è stato alla finestra durante la prima parte di gara violentissima e in retta d’arrivo ha sorvolato tutti. Per Buick, nato in Norvegia, è la prima vittoria nella Dubai World Cup, mentre Saeed bin Suroor è addirittura al settimo trionfo. Forse il più inaspettato: il figlio di Dubawi era addirittura al 4º tentativo: 10° nel 2011, 7° nel 2012 e 9° nel 2014.
Oggi il Premio Pisa Tutti contro Brex
Dubai Cup: Prince Bishop (W. Buick) domina California Chrome ACTION
VINCE OWEN Nel convegno alcuni piazzamenti per i fantini italiani: Cristian Demuro è finito terzo nello Sheema Classic con il giapponese One and Only. Stesso piazzamento per Dettori nello Sprint e nel Turf. L’ex calciatore Michael Owen ha vinto la Gold Cup (gr. 2, m
3200) con Brown Panther del quale è allevatore e comproprietario. Dubai World Cup - gr. 1 - $ 10.000.000, m 2000: 1 Prince Bishop (W. Buick); 2 California Chrome; 3 Lea; 4 Candy Boy; Tot. in Italia: 9,11; 1,83, 1,25, 1,67 (7,58) Trio 155,25
A Pisa c’è la 125ª edizione del Premio Pisa (ore 18, listed, metri 1600). Il favorito è Brex Drago (con Christian Demuro, in arrivo dal Dubai) 4° nel Gran Criterium e primo nel Criterium di Pisa. ● IERI 10-9-5-12-8 A Torino (m 1600): 1 Sybylle Inn Ronco (G. Casillo) 1.16.1; 2 Sandy Roc; 3 Samyr Taba; 4 Sultano del Rio; 5 Silventony Like; Tot.: 3,83; 1,97, 1,89, 2,42 (21,38). Quinté: 4.283. Quarté: 354,89. Tris: 60,47 ● OGGI SI CORRE Galoppo: Milano (14.45), Roma (14.35) e Pisa (15). Trotto: Bologna (14.40), Napoli (14.40) e Trieste (15.20). ● RIECCO NESTA Oggi a Trieste c’è il GP Giorgio Jegher (m 1660) in cui rientra Nesta Effe. Louvre e Real Mede Sm gli avversari.
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Pallavolo R Coppa Cev: semifinale
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Trento ritrova l’aria della finale E aspetta Zaytsev
SUPERLEGA Modena e Macerata scontro a distanza per il secondo posto
1Battuti anche al ritorno i polacchi dello Zaksa
Ora si decide con la Dinamo Mosca dell’azzurro
Nicola Baldo
TRENTO
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ZAKSA
1
TRENTO
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a Trentino Volley torna a respirare l’aria di una finalissima. L’ultima volta che giocò per una coppa era gennaio, atto conclusivo della Coppa Italia contro Modena, poi persa. Per ritrovare una finalissima vinta bisogna tornare all’ottobre 2013, con la Supercoppa Italiana vinta in casa contro la Lube Macerata con Serniotti allenatore. Ora arriva anche una «new entry», una finalissima che mancava, quella della Coppa Cev che la Energy T.I. si è conquistata ieri sera dopo una combattuta semifinale di ritorno contro i polacchi dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle. Alla fine i trentini la spuntano in quattro set, andando così a raggiungere nell’atto conclusivo della seconda coppa europea la Dinamo Mosca di Ivan Zaytsev, vittoriosa 3-0 sull’Asse-Lennik. Una finalissima che prenderà il via al PalaTrento il prossimo 7 aprile, con ritorno in Russia sabato 11 aprile. Un traguardo che mancava nella storia della Trentino Volley, giunta con questa a qualcosa come 24 finali: ma il precedente in Coppa Cev era amaro. Perché oltre un decennio fa, quando sulla panchina sedeva ancora Silvano Prandi, la squadra trentina fu eliminata prematuramente per mano dell’Halkbank Ankara, con cui poi la storia di Trentino Volley si sarebbe intrecciata negli anni seguenti.
stagione ed inviolabilità mantenuta. Ora per poter disputare, dopo Pasqua, questa finalissima di Coppa Cev la squadra di Stoytchev dovrà rinviare la propria gara-1 dei quarti di finale playoff, mentre mercoledì sera si recupererà la gara interna non disputata ovviamente quest’oggi contro Monza.
FORTINO PALATRENTO Trento che può aggiornare le statistiche delle sue partecipazioni alle finali ed anche la striscia vincente del PalaTrento: 17esima vittoria in altrettanti incontri in questa
CHE BATTUTE Una semifinale, quella di ieri sera, che ha fatto vedere, una volta in più, quanto battuta e ricezione siano ormai fondamentali nel volley moderno. Oltre al discorso di sbagliare
(25-17, 23-25, 25-22, 25-18) ENERGY T.I. DIATEC TRENTINO: Zygadlo, Lanza 10, Solè 15, Nemec 17, Kaziyski 19, Birarelli 10; Colaci (L), Fedrizzi, Giannelli, Nelli. N.e: Burgsthaler, Mazzone. Allenatore: Stoytchev. ZAKSA KEDZIERZYN-KOZLE: Ruciak 2, Gladyr 8, Van Dijk 17, Kooy 14, Rejno 6, Zagumny 1; Zatorski (L), Abdel-Aziz 8, Witczak 1, Loh 7, Kazmierczak. Ne: Zaplacki. Allenatore: Swiderski. ARBITRI: Geukes (Ger) e Mylonakis (Gre) NOTE- Spett. 2310. Durata set: 24’, 29’, 29’, 28’; tot. 110’. Energy T.I.: b.s. 10, v. 13, m. 11, s.l. 9, e. 23. Zaksa: b.s. 16, v. 7, m. 5, s.l. 9, e. 39.
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● Le finali giocate da Trento. Che mai però era arrivata a quella di Cev: nell’unica partecipazione era stata eliminata dall’Halkbank Ankara
poco: i trentini sono stati meno fallosi dello Zaksa. Quando riescono a mettere una grande pressione addosso ai polacchi, per almeno un set e mezzo, i ragazzi di Stoytchev hanno le redini dell’incontro in mano. Quando, però, Swiderski indovina il cambio inserendo Abdel-Aziz – positivo in regia ed al servizio – ecco che lo Zaksa riesce a rialzare la testa. Alla fine la Energy T.I. per vincere si aggrappa al proprio talismano PalaTrento ed al duo Kaziyski-Nemec. SAN KAZIYSKI Il bulgaro si porta a casa il premio di Mvp chiudendo a terra 18 punti con il 45% in attacco, un muro e qualcosa come 8 ace. Lo slovacco se ne intasca 17 con il 56% in attacco e due ace, ma ottima prestazione anche per Sebastian Solè, con il centrale argentino che chiude con 15 punti e l’astronomico 89% in attacco e ben 6 muri. Il primo set Trento se lo risolve con un marchio di fabbrica da anni ormai: la battuta. Nemec e Kaziyski fanno quattro ace che spaccano il parziale a favore dei padroni di casa. Il secondo parziale rappresenta il grande rammarico per i padroni di casa: avanti 16-12 e con il set in mano la ricezione trentina inizia a scricchiolare. Abdel-Aziz in battuta ed in regia cambia il volto dello Zaksa, che in un tiratissimo finale vince il set e riapre l’incontro. Nel terzo venticinque è battaglia palla su palla e punto su punto ed il colpo di reni sotto lo striscione del traguardo è dei polacchi. Nel quarto venticinque il canovaccio dell’incontro non cambia, con i due sestetti a braccetto fino alla fine. Quando Trento si dimostra più cinica © RIPRODUZIONE RISERVATA
Matey Kaziyski, 31 anni, ieri sera mvp con ben 8 battute punto TRABALZA
La finale di Champions League oggi a Berlino è Kazan-Resovia ● (a.a.) A Berlino oggi la finale di Champions League sarà Zenit Kazan (Rus)-Resovia (Pol). Ieri nelle semifinali i russi hanno battuto i padroni di casa del Recycling Berlino 3-1 (26-24, 2125, 25-22, 25-15), mentre i polacchi hanno vinto il derby con lo Skra Belchatow di Falasca e Conte per 3-0 (25-23, 25-23,
25-22). Finale oggi alle 15.45. CHALLENGE (s.cam) Oggi alle 18 a Forlì ritorno della semifinale di Challenge tra Ravenna e Benfica. All’andata a Lisbona i portoghesi si sono imposti 3-0, stasera quindi i romagnoli devono vincere 3-0 o 3-1 per andare al golden set. Ingresso unico a 10 euro.
Oggi alle 18, la 25ª e penultima giornata VERONA-MODENA (r.pu.-p.r.) Verona non batte Modena al PalaOlimpia dal 2010, ma Calzedonia in casa, quest’anno, ha battuto Trento, Macerata e Perugia e vuole il poker contro le grandi oltre a tenere viva la speranza di un quarto posto in classifica nel caso di passo falso di Perugia. Giani ha tutti a disposizione. . Lorenzetti abbandona turn over e dovrebbe scegliere Ngapeth e Petric come martelli titolari e Kovecevic in panchina. Tutti presenti gli altri, tranne Ishikawa tornato in Giappone. In tv: ore 17 diretta RaiSport 1 MACERATA-MOLFETTA (m.g.-f.v.) Lube a caccia del decimo successo consecutivo in Superlega che eguaglierebbe la serie dalla squadra di Giuliani nel 2013. Organico che torna al completo, con sia Kurek che Bonacic assenti nell’ultima trasferta di Latina. Sarà anche la prima di Ricardinho davanti ai suoi nuovi tifosi. Unico assente nel Molfetta Rolando Despaigne che non ha recuperato. Di Pinto schiererà Torres opposto, in banda Sket e Noda Blanco. . Prima della gara si rinnoverà a pranzo il gemellaggio tra le due tifoserie PERUGIA-SANSEPOLCRO (an.me.) Tutti a disposizione per Grbic, che ha recuperato anche Paolucci, assente domenica a Monza. Ballottaggio al centro tra Barone e Beretta. Per sansepolcro non ancora recuperato Baroti (caviglia). Come opposto è previsto il ballottaggio tra Maric e Teppan. All’inizio dovrebbero giocare Corvetta-Maric, Mazzone-Aganits, Della Lunga-Randazzo, Tosi libero. PADOVA-LATINA (ma.s.-p.a.) .) Ingresso unico a 5 euro per l’ultima partita in casa della stagione della Tonazzo. Baldovin partirà con OrdunaGiannotti, Volpato-Mattei, RossoQuiroga e Balaso libero. Latina senza Semenzato appena operato agli occhi. Il tecnico Blengini dovrebbe iniziare l’incontro con Sottile-Starovic, Van de Voorde-Rossi, Skrimov-Urnaut, liberi che si alternano Manià e Tailli. MILANO-PIACENZA (c.mus.-m.mar.) Ultima in casa per Milano, Maranesi schiera tutti i titolari per cercare di allontanare l’ultimo posto e salutare al meglio i propri tifosi. Nel Piacenza problema al tendine rotuleo per Alletti, che si è allenato a singhiozzo e oggi dovrebbe partire in panchina lasciando spazio a Kohut. Anche Ter Horst non è al massimo (dolore alla spalla), ma l’inserimento di un centrale straniero limiterebbe comunque il suo utilizzo. TRENTO-MONZA Si gioca mercoledì 1° aprile Riposa: RAVENNA CLASSIFICA Trento 56; Modena 54, Macerata 54; Perugia 45; Verona 44; Latina 38; Ravenna 32; Molfetta 31; Piacenza 22; Monza 20; Padova 15; Milano 11; Sansepolcro 10.
DONNE
Casalmaggiore passa a Modena e la sorpassa 1Le lombarde vincono al tie-break e si
prendono il secondo posto. Conegliano davanti a Montichiari per le vittorie
clic DA SABATO I QUARTI PIACENZA TROVA BUSTO NOVARA CON BERGAMO ● Questi gli accoppiamenti dei quarti: Novara (1)Bergamo (8); Piacenza (4)Busto Arsizio (5); Casalmaggiore (2)Montichiari (7); Modena (3)Conegliano (6). I quarti al meglio delle 3 iniziano sabato alle 20.30, con gara-2 prevista sabato 11 ed eventuale bella in programma martedì 14; le semifinali al meglio delle 5 inizieranno venerdì 17 aprile; finale al meglio delle 5 da sabato 2 maggio.
C
olpi di scena finali e arrivi a pari merito. Con la vittoria al tiebreak di Casalmaggiore a Modena le cremonesi e le emiliane chiudono con gli stessi punti, 46, ma le lombarde sono secondo perché hanno 2 vittorie in più (16 contro 14) . Discorso simile per assegnare il 7° posto tra Conegliano e Montichiari, entrambe con 37 punti: le venete hanno 13 vittorie, le bresciane 12. Alla pari, in fondo, anche Forlì e Urbino: ha deciso il quoziente set. NOVARA-FORLI’
3-0
(25-16, 25-14, 25-16) IGOR GORGONZOLA NOVARA: Chirichella 8, Signorile 2, Hill 10, Bonifacio 8, Barun 18, Klineman 13; Sansonna (L), Kim, Alberti, Zanette 3, Partenio 2, Schirò. All. Pedullà. VOLLEY 2000 FORLI’: Stoltenborg 5, Aguero 6, Neriotti 12, Koleva 4, Ventura 2, Nazarenko 3; Filipova (L),
Lancellotti, Potokar 1, Guasti, Ferrara. All.: Vercesi. ARBITRI: Florian e Fretta. NOTE Spett. 2200 circa. D.s. .: 24’, 22’, 22’. tot.: 68’. Igor Novara: battute sbagliate 9, vincenti 5, muri 9, errori 3. Volley 2000 Forlì: b.s. 4, v. 2, m. 5, e. 7. T.G. 6 Barun, 5 Bonifacio, 4 Neriotti, 3 Chirichella, 2 Signorile, 1 Hill. (a.cri. PIACENZA-CONEGLIANO
3-0
(25-22, 26-24, 25-20) NORDMECCANICA REBECCHI PIACENZA: Dirickx 2, Sorokaite 20, Leggeri 1, Kozuch 15, Di Iulio 6, Wilson 10; Cardullo (L), Valeriano, Caracuta. Ne: Van Hecke, Borgogno, Angeloni e Poggi (L). All. Gaspari IMOCO CONEGLIANO: Fiorin 1, Adams 14, Glass, Ozsoy 14, Barazza 3, Nikolova 3; De Gennaro (L), Nicoletti 2, Barcellini 5. N.e. Furlan, Arimattei, Katic e Boscoscuro (L). All. Chiappini ARBITRI: Bartolini e Boris NOTE: Spett. 2500, incasso 13000. Durata set: 28’, 29’, 26’; tot. 83’. Nordmeccanica: b.s. 9, v. 4, m. 8, e. 24. Imoco: b.s. 6, v. 2, m. 6, e. 22. T. G.: 6 Sorokaite, 5 Kozuch, 4 Adams, 3 Wilson, 2 Cardullo, 1 Ozsoy (m.mar.
FIRENZE–BUSTO
1–3
(18-25,25-17,16-25, 15–25) IL BISONTE FIRENZE : Negrini 7, Calloni 11, Turlea 12, Pietrelli 2, Mastrodicasa 7, Petrucci 1 ; Parrocchiale (L). Vingaretti 2, Pascucci 7, Poggi, Savelli (L). N.e. Liliom, Bertone. All. F. Vannini. UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO : Wolosz 2, Havelkova 14, Pisani 2, Diouf 11, Degradi 16, Lyubushkina 7 ; Leonardi (L). Aelbrecht 1, Perry 14, Camera 1, Marcon, Michel 1. All. C. Parisi. ARBITRI : Luciani e Turtù NOTE Spettatori 1800. Durata set: 22’, 25’, 25’, 19’: tot. 91’. Il Bisonte: b.s. 8, v. 0, m. 7, e. 23. Unendo Yamamay: b. s. 19, v. 6, m. 6, e. 24. Trofeo Gazzetta : 6 Degradi, 5 Havelkova, 4 Calloni, 3 Vingaretti, 2 Perry, 1 Diouf. (a.pr.) URBINO-SCANDICCI
2-3
(25-16, 15-25, 19-25, 28-26, 10-15) ROBUR TIBONI URBINO: Agostinetto 3 Santini 16 , Walker 8, Fresco 13,Lestini 17, Vujko 1, Bruno (L) , Giacomel Zecchin 16 Spelman 16 ne.Leggs All. De Brandt SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Lipicer 15, Garzaro 2 , Vanzurova 2, Perinelli 3, Stufi 11, Vincourova 2, Lussana (L), Usic 13 ,Muresan 21,Ruzzini L Menghi 7 , Scacchetti, All. Bellano.
ARBITRI: Oranelli e Frapiccini NOTE Spettatori 412, incasso 884 Durata set: 22’, 24’,25’, 30’ 16’ tot. 117’. Zeta System: battute sbagliate 7, bv.3 , muri , 4ª linea 12, errori 15 Savino Del Bene b.s. 7 b.v. 3 muri 15 2ª linea 12, e. 18 Trofeo Gazzetta: 6 Spelman 5 Lipicer, 4 Santini, 3 Muresan, 2 Lestini, 1 Garzaro (m.n.f.) BERGAMO-MONTICHIARI
1-3
(25-18, 23-25, 17-25, 18-25) FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Paggi 6, Radecka 3, Loda 11, Melandri 11, Plak 24, Blagojevic 11, Merlo (L), Sylla 6, Mori, Mambelli. Non entrata: Deesing. All. Lavarini. METALLEGHE MONTICHIARI Dalia 3, Brinker 11, Olivotto 11, Tomsia 15, Vindevoghel 13, Gioli 14, Carocci (L), Saccomani, Milani, Serena. Non entrate: Alberti, Mingardi, Zampedri. All. Barbieri Arbitri: Pozzato e Goitre NOTE : spettatori 2000, incasso 16.758 euro. Durata set: 27’, 32’, 25’, 27’ totale 111’. Foppapedretti: battute sbagliate 8, vincenti 3, muri 13, errori 25, seconda linea 4. Igor: battute sbagliate 2, vincenti 2, muri 13, errori 11, seconda linea 5. Trofeo Gazzetta: 6 Olivotto 5 Brinker 4 Tomsia 3 Gioli 2 Plak 1 Merlo. (f.err.)
MODENA-CASALMAGG.
2-3
(25-27, 20-25, 25-13, 25-20, 8-15) LIU-JO MODENA: Rosseaux 15, Heyrman 3, Ferretti 2,Piccinini 15, Folie 11, Fabris 30, Arcangeli (L), Ikic 2, Maruotti, Crisanti 7, n.e. Petrachi (L2), Kostic; all.: Beltrami. POMI’ CASALMAGGIORE: Gennari 13, Gibbermeyer 11, Ortolani 9, Tirozzi 23, Stevanovic 11, Skorupa 5, Siressi (L1), Bianchini 4, Klimovic, n.e. Quiligotti (L2), Agrifoglio; all: Mazzanti ARBITRI: Sampaolo e Longo NOTE - Spett. 1.500; Durata set 29’ 28’ 20’ 26’ 14’ per un totale di 157’. Liu-Jo: b.s. 9, v. 3, m. 8, s.l. 10, e. 15. Pomì: b.s. 5, b.v. 3, muri 14, s.l. 10, e. 11. Ammonito Mazzanti per proteste. T. Gazzetta: 6 Fabris, 5 Tirozzi, 4 Stevanovic, 3 Gibbermeyer, 2 Piccinini, 1 Siressi. (p.r.) CLASSIFICA Novara 56; Casalmaggiore 46, Modena 46; Piacenza 41; Busto 40; Conegliano 37; Montichiari 37; Bergamo 34; Scandicci 26; Firenze 23; Forlì, Urbino 5. AZZURRINE (a.a.) Comincia nel migliore dei modi l’Europeo Under 18 donne: le ragazze di Marco Mencarelli hanno superato 3-0 (25-18, 25-12, 25-13) la Slovenia,
Ghiaccio R Si chiudono i Mondiali di figura
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
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ATLETICA R Cross Javier Fernandez, 23 anni, durante il libero di ieri, è stato campione europeo negli ultimi tre anni REUTERS
MONDIALI IN CINA
Il ghiaccio diventa caliente Fernandez show Storica prima della Spagna Andrea Buongiovanni INVIATO A SHANGHAI (CINA)
V
amos, Javier! Uno spagnolo in cima al mondo. Inaudito, senza precedenti. Javi Fernandez, 23enne di Madrid, in chiusura della rassegna iridata n. 106, regala al proprio Paese un oro che profuma di storia. Sia chiaro, il ragazzo non arriva così in alto dal nulla: nel curriculum vantava già due bronzi mondiali, a London 2013 e a Saitama 2014 e gli ultimi tre trionfi europei consecutivi, come non accadeva dal 1987-1989 col sovietico Alexander Fadeev. Ma l’impresa con un punteggio di 273.90 ha lo stesso del clamoroso. Il campione olimpico e iridato uscente, il giapponese Yuzuru Hanyu (271.08) deve accontentarsi dell’argento, il bronzo va al kazako Denis Ten (267.72), secondo due stagioni fa e qui vincitore del libero. Il tutto di fronte a un Oriental Sports Center incandescente ed esaurito da oltre 14.000 spettatori. FENOMENO Il miracolo di Fernandez è il miracolo di Brian Orser. Il canadese argento a cinque cerchi a Sarajevo 1984 e a Calgary 1988, dopo aver guidato l’immensa sudcoreana Yu-Na Kim, oggi allena lo spagnolo, allena Hanyu e, splendido quinto, pure il connazionale Nam Nguyen, coi suoi sedici anni l’uomo più giovane di tutta la manifestazione. Il luogo del destino si chiama Cricket, Skating and Curling Club e ha sede a Toronto: è la società presso la quale lavora la squadra dei sogni. E’ lì che Fernandez, dopo una parentesi con il russo Nikolai Mo-
RIl giapponese 2°
a 271.08 dopo un anno travagliato
RSono entrambi
allievi del tecnico canadese Orser
Lo stupore di Javier Fernandez
rozov, si è trasferito nella primavera 2011. E’ lì che il suo sconfinato talento è definitivamente sbocciato. Javier, oltre a tanto altro, è l’uomo dei quadrupli. Nel suo esuberante «Barbiere di Siviglia» ne propone tre (più sette tripli) e, caduto sul primo salchow, gliene riescono due. A precederlo nella «tripletta», riuscitagli la prima volta alla finale di Grand Prix di Quebec City 2011, solo lo statunitense Tim Goebel (1999) e il francese Brian Joubert (2006). LA SFIDA Javier, secondo dopo il corto con un ritardo su Hanyu di 2.46 punti, sfrutta al meglio la serata imperfetta dell’amico nipponico sulle note del Fantasma dell’opera (il quadruplo salchow è solo doppio, sul toe-
Kamworor-Tirop Doppietta Kenya Ma l’Etiopia c’è 1Impresa dell’uomo dei quadrupli
273.90 di punteggio per battere il fenomeno nipponico Hanyu, con cui condivide l’allenatore: «Un sogno. Dopo tanto lavoro»
loop cade) e si spinge là dove in Spagna forse nemmeno immaginavano si sarebbe spinto: il Paese, nella disciplina, non ha alcuna tradizione. Benché ai Giochi di Sochi 2014 proprio a lui avesse affidato il ruolo di portabandiera e la prossima stagione, per il secondo consecutivo – è notizia di ieri – organizzerà a Barcellona la finale di Grand Prix. «Non riesco a credere a quel che ho realizzato – dice il fidanzato della giapponese Miki Ando, ex campionessa del mondo – ho lavorato tanto per arrivare sin qui, ma mi sembra un sogno. Yuzuru ed io siamo compagni di squadra, ci aiutiamo, tra noi c’è però una sana rivalità ed essere riuscito a precederlo in un’occasione così è un onore enorme». LO SCONFITTO Hanyu, un bacino largo come quello di una zanzara, non ha avuto una stagione facile, con una buona parte trascorsa a casa, in Giappone, con Orser ad allenarlo via e-mail... Prima un infortunio alla schiena, con la rinuncia al Finlandia Trophy, prevista gara d’esordio. Poi, in novembre, lo scontro col cinese Han Yan nel riscaldamento del corto della Cup of China, proprio sulla pista iridata. Quindi, pur dominata la finale del Grand Prix (in Spagna, appunto...) e stravinto i campionati nazionali, un intervento in artroscopia per rimuovere una rara cisti alle vie urinarie e uno stop di cinque settimane. Al ritorno un guaio a una caviglia. Insomma: non poteva essere al massimo. E Fernandez ne ha approfittato. In patria diventando, per qualche ora, popolare come un giocatore del Barça o del Real Madrid. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GUIDA Tuktamysheva completa l’opera: oro Oggi gala di chiusura L’oro donne è russo: Elizaveta Tuktamysheva, dopo il corto con quel triplo axel da annali, non sciupa l’occasione. Il libero, su musiche orientaleggianti, è un concentrato di cose belle. Per lei, che un anno fa pareva persa, è l’ottavo successo stagionale in dieci gare. E per il 74enne coach Alexei Mishin, camicia a scacchi colorati, il quarto titolo iridato dopo i tre conquistati con Evgeny Plushenko. La Russia torna in vetta dopo il trionfo di Irina Slutskaya a Mosca 2005. L’argento va alla 17enne giapponese Satoko Miyahara, il bronzo alla 16enne russa Elena Radionova. Roberta Rodeghiero scivola dal 17° al 20° posto, Giada Russo resta al 24°. Uomini. Finale: 1. (2.2.) Fernandez (Spa) 273.90; 2. (1.3.) Hanyu (Giap) 271.08; 3. (3.1.) Ten (Kaz) 267.72; 4. (6.5.) Brown (Usa) 84.32; 5. (9.4.) Nguyen (Can) 242.59; 6. (8.7.) Ge (Uzb) 234.89; 7. (16.6.) Kovtun (Rus) 230.70; 8. (11.8) Rippon (Usa) 229.71; 9. (7.11.) Amodio (Fra) 229.26; 10. (5.13) Han Yan (Cina) 229.15; 25. Righini 63.05. Donne. Finale: 1. (1.1.) Tuktamysheva (Rus) 210.36; 2. (3.4.) Miyahara (Giap) 193.60; 3. (2.6.) Radionova (Rus) 191.47; 4. (8.2.) Gold (Usa) 188.96; 5. (11.3.) Wagner (Usa) 181.01; 6. (5.5.) Hongo (Giap) 184.58; 7. (4.8.) Murakami (Giap) 179.66; 8. (7.7.) Edmunds (Usa) 177.83; 9. (6.11.) Zijun Li (Cina) 165.22; 10. (12.10.) Meite (Fra) 162.75; 20. (17.21.) Rodeghiero 134.74; 24. (24.24.) Russo 120.11. Medagliere: 1. Canada, Russia 1 oro e 1 bronzo; 3. Francia, Spagna 1 oro; 5. Giappone 2 argenti; 6. Cina 1 argento e 1 bronzo; 7. Stati Uniti 1 argento; 8. Kazakistan 1 bronzo. Oggi (orario italiano) - Ore 8: Gala (Cappellini-Lanotte). In tv: diff. RaiSport 1, ore 13; diretta Eurosport, ore 8.
Geooffrey Kamworor, 22 anni, ha 2h06’12” sulla maratona GETTY
Fausto Narducci
C
ambiano gli scenari ma il copione resta lo stesso. A Guiyang in Cina, con caldo quasi torrido e terreno ondulato, Etiopia e Kenya si danno battaglia come sempre e possono legittimamente sentirsi vincitori: la prima con tre titoli a squadre su quattro (manca solo quello junior maschile), il Kenya con la doppietta individuale seniores, cioè con i due titoli più prestigiosi. Yeman Crippa e la squadra junior, unici rappresentanti dell’Italia, si confermano leader europei come avvenuto in Bulgaria nell’ultima rassegna continentale ma a questi livelli devono accontentarsi rispettivamente del 20° e dell’8° posto. DOMINATORE Il cross senior laurea secondo pronostico il 22enne Geoffrey Kamworor, iridato di mezza maratona a Copenaghen 2014 e di cross junior 4 anni fa, che si invola insieme all’altro favorito keniano Bedan Karoki Muchiri dopo aver piegato per ultime le resistenze dell’etiope Muktar Edris, vecchia conoscenza italiana reduce dalla vittoria alla Cinque Mulini. Ma nella classifica senior è beffa per i keniani che a parità di punti (20) vengono scavalcati dall’Etiopia per il miglior piazzamento del 4°: 7° Tsegay e 12° Lagat. Ma era proprio il caso di relegare al ruolo di riserva
l’iridato uscente Japhet Korir? DONNE L’unica vittoria in solitudine della giornata arriva nella gara seniores femminile da Agnes Tirop, 19enne keniana già argento junior nel 2013 e due volte bronzo mondiale under 20 nei 5000 in pista, che diventa la più giovane campionessa iridata di cross da quando, nel 1985, fu Zola Budd a vincere. Anche qui, però, per soli due punti il titolo a squadre va all’Etiopia. Nelle gare juniores spicca invece l’impresa dell’etiope Yasmin Haji, già argento mondiale juniores dei 5000 la scorsa estate a Eugene, che dopo una gara attendistica nel plotone keniano, a 250 metri dalla fine infila Korir. Fra le junior, poco prima, neanche un errore finale di percorso aveva fermato la 17enne Letesenbet Gidey, capofila delle dominatrici etiopi. Per il 2017 appuntamento a Kampala in Uganda. © RIPRODUZIONE RISERVATA
JUNIORES. Donne (km 6): 1. Gidey (Eti) 19’48”. Squadre: 1. Eti 11; 2. Ken 33; 3. Bahrain 52. Uomini (km 8): 1. Haji 23’42; 20. CRIPPA 24’52”; 33. CHIAPPINELLI 25’44”; 46. ETTADY 26’07”; 77. GIACOBAZZI 26’59”; 82BOUIH 27’15”; 92. COLOMBINI 27’29”. Squadre: 1. Ken 19; 2. Eti 33; 3. Eritrea 52; 8. Italia 176. SENIORES. Donne (8): 1. Tirop (Ken) 26’01”; 2. Teferi (Eti) 26’06”; 3. Gudeta (Eti) 26’11”. Squadre: 1. Eti 17; 2. Ken 19; 3. Uganda 101. Uomini (12): 1. Kamworor (Ken) 34’52”; 2. Muchiri (Ken) 35’00”; 3. Edris (Eti) 35’06”; 4. Gebrhiwet (Eti) 35’15”; 5. Barsoton (Ken) 35’24”; 6. Tola (Eti) 35’33”; 7. Tsegay (Eti) 35’47”; 8. Kibet (Uga) 35’53”. Squadre: 1. Eti 20; 2. Ken 20; 3. Bahrain 54.
BOXE R World Series a Milano
Mangiacapre guida l’en-plein italiano con l’Argentina 1Alcatraz ancora esaurito: il casertano
domina Sanchez e spiana la strada al 5-0 che vale il terzo posto dei Thunder
Riccardo Crivelli
I
l sabato dell’Alcatraz è il giorno delle grandi star. Dalla musica alla boxe, il passo è breve, in un altro appuntamento delle Wsb che riempie il tempio meneghino delle note fashion: perciò non può che essere Vincenzo Mangiacapre, il capitano dei Thunder e bronzo olimpico dei welter, a portare in dote all’Italia il terzo punto della vitto-
ria contro i Condor argentini. FESTIVAL Un incrocio sulla carta semplice, perché i sudamericani sono ultimi nel gruppo B con una sola vittoria e invece i nostri, con il successo, tornano al terzo posto davanti agli Usa Knockout, sempre in cerca di un posto al sole per i playoff. Eppure lo spettacolo non manca, e in fondo insieme ai tre punti era questo che si chiedeva ai ragazzi di Damiani e Bergamasco, anche perché i
Condor saranno un po’ spennacchiati ma da tradizione dei gauchos con i guantoni, non mollano un centimetro. Mangiacapre è brillante per quattro round, scattante con il marchio di fabbrica del montante e rapido a portare colpi in serie quando riesce ad inquadrare il bersaglio del coraggioso Sanchez. Certo, a Murzyv non si può chiedere di rinunciare a qualche guasconata di troppo, e quindi gli si devono perdonare i 30 secondi a metà del 5° round in cui, a guardia abbassata, subisce un destro e rimane in balia di un paio di sventole successive, prima di ricomporsi. Prima di lui, festival irlandese con i due punti ottenuti da
Barnes, piuttosto opaco, e da Conlan, invece assai pimpante con la sua boxe varia e sempre in spinta offensiva. Il cappotto è completato dai successi del medio Munno e del massimo Turchi, figli d’arte cui è affidato il difficile compito di rinnovare un decennio azzurro sempre al top. Che la forza sia con loro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Un diretto destro di Vincenzo Mangiacapre, 26 anni, colpisce Sanchez BOZZANI
ITALIA THUNDER-ARGENTINA CONDORS 5-0. Kg 49: BARNES (Irl) b. L. Zarate 3-0 (50 45, 50-45, 50-45); 56: CONLAN (Irl) b. Perrin 3-0 (50-45, 50-45. 50-45); 64: MANGIACAPRE b. Sanchez 3-0 (50-45, 50-45, 50-45); 75: MUNNO b. C. Zarate 3-0 (50-45, 49-46, 49-46); 91: TURCHI b. Alcapan 3-0 (50-45, 50-44, 50-45)
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DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Tennis R A Miami
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Come sta il ginocchio? Serena balla sui dubbi
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RUGBY: PRO 12
Rincorse inutili Treviso e Zebre sempre più sole 1I veneti fanno
fuggire i Dragons, bianconeri mai in gara dagli Ospreys Restano ultimi
1Sette giorni dopo il forfeit, rientro da dominatrice contro Niculescu
Spironello-Pia Giuseppe Nigro
E
rano bastate le movenze aggressive e felpate del suo balletto apparse sul sito di Vogue a far capire che il ginocchio destro di Serena Williams infortunato una settimana fa a Indian Wells ora sta benissimo. La numero uno al mondo lo ha confermato sui campi di casa, a un’ora e mezzo di macchina dalla sua Palm Beach Gardens: la difesa del torneo di Miami, vinto sette volte in carriera, è cominciata domando senza esitazioni fisiche in un’ora e 21 minuti 6-3 6-1 la 27enne romena Monica Niculescu, numero 70 al mondo, battuta con molto più pathos con un doppio 7-5 due settimane fa proprio nel commosso match in cui tornava a Indian Wells dopo 14 anni di assenza. Una settimana dopo nel tabellone californiano era arrivato il forfeit prima della semifinale con l’altra romena Simona Halep, poi vincitrice del torneo, per un infortunio al ginocchio destro. Ma la numero uno ha
L’IDEA
Dall’anno prossimo si pensa al tie-break al 5° set di Davis ● Le quasi sette ore di match tra il brasiliano Joao Souza e l’argentino Leonardo Mayer, che ha lasciato il campo per andare in ospedale, hanno colmato il vaso: stop agli interminabili quinti set in Coppa Davis, si passa al tie-break. «L’idea è di introdurlo il prossimo anno», ha detto al quotidiano La Nacion il presidente della federazione internazionale Francesco Ricci Bitti. Ad approvare il cambio dovrà essere l’assemblea generale della Itf che si riunirà a settembre in Cile.
detto che sarebbero bastati un paio di giorni di riposo, e così è stato, anche se la pioggia di venerdì aveva rinviato il rientro sul cemento di Key Biscayne. Tra l’altro, Serena deve ancora decidere se partecipare alla sfida di Fed Cup del 18-19 aprile a Brindisi contro l’Italia per la permanenza in Serie A. ORA CICI Combattuto il primo set fino al break sul 5-3 soprattutto per i meriti della romena, il secondo set è filato sul velluto col momento simbolo sul 3-1: nonostante quattro risposte sbagliate, Serena è sempre rimasta in controllo grazie alle sue giocate, chiudendo il gioco, il set e il match, infastidita più dal vento che da difficoltà tecniche. E men che meno fisiche, come esibito poche ore prima danzando a ritmo di tennis sulle note di «7/11» di Beyonce, filmato con una GoPro fissata sulla racchetta e postata sul sito di Vogue dopo l’annuncio del servizio di copertina a lei dedicato sul numero di aprile del magazine glamour americano. «Adoro giocare qui, è casa mia, bello essere qua», ha commentato Serena il successo di ieri senza grossi slanci dialettici, attesa oggi al terzo turno del torneo in Florida dallo scontro generazionale con CiCi Bellis. La quindicenne statunitense rivelatasi al mondo l’anno scorso agli Us Open, dove è stata la più giovane vincitrice di una partita dal 1986, ci arriva dopo aver battuto 6-2 6-1 proprio la kazaka Zarina Diyas che allora la eliminò al secondo turno a Flushing Meadows. Sempre in ottica Fed Cup, ieri Sloane Stephens ha vinto 6-2 6-2 lo scontro stelle e strisce con la 20enne Madison Keys. Per Flavia Pennetta si delinea invece per oggi una sfida al terzo turno con la bielorussa Victoria Azarenka, che ha sorpreso 6-1 6-1 la serba Jankovic. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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● 1 Serena Williams, 33 anni, tornata in campo ieri dopo il forfeit per l’infortunio al ginocchio a Indian Wells AFP ● 2 Sara Errani, 27, ha battuto Pavlyuchenkova EPA ● 3 Simone Bolelli, 29, fuori con Trojcki EPA
LA GUIDA Errani va avanti, fuori Fognini e Bolelli Eliminati Fabio Fognini e Simone Bolelli, le sole soddisfazioni di ieri arrivano nel tabellone femminile, dove Sara Errani segue Giorgi e Pennetta al terzo turno con il 6-1 7-6(5) sulla russa Anastasia Pavlyuchenkova alla ripresa del match sospeso venerdì sul 4-1 nel 2° set: trova ora la spagnola Muguruza. Perso il 1° set al tie-break, Fognini è crollato 6-1 nel 2° in un’ora e 18’ con l’americano Sock. Bolelli ha ceduto 7-5 3-6 6-4 in due ore e 11’ al serbo Trojcki. A Miami (Usa, 5.381.235 $, cem.). Uomini, 2° turno: Ferrer (Spa) b. Delbonis (Arg) 6-1 6-1, Falla (Col) b. Karlovic (Cro) 6-4 6-2, Monfils (Fra) b.Krajinovic (Ser) 3-6 6-2 7-6(4), Isner (Usa) b. Rublev (Rus) 6-3 6-4, Trojcki (Ser) b. BOLELLI 7-5 3-6 6-4, Tsonga (Fra) b. Smyczek (Usa) 6-4 3-6 6-3, Sock (Usa) b. FOGNINI 7-6(4) 6-1,
Monaco (Arg) b. Gulbis (Let) 6-2 6-4, , Simon (Fra) b. Kukushkin (Kaz) 6-3 67(5) 6-0, Rosol (R.Cec) b. Zverev (Ger) 7-6(0) 6-3, Nishikori (Giap) b. Youzhny (Rus) 6-2 6-1; Nadal (Spa) b. Almagro (Spa) 6-4 6-2, Wawrinka (Svi) b.Berlocq (Arg) 6-7(9) 7-5 6-2. Donne, 3° turno: Williams (Usa) b. Niculescu (Romania) 6-3 6-1, Gavrilova (Rus) b. Nara (Giap) 6-0 7-6(5), Petkovic (Ger) b. Mladenovic (Fra) 6-0 6-2, Wozniacki (Dan) b. Kanepi (Est) 46 6-1 6-3, Suarez (Spa) b. Cornet (Fra) 6-0 6-4, Makarova (Rus) b. Svitolina (Ucr) 6-0 6-4. 2° turno: Kerber (Ger) b. Watson (Gb) 7-5 3-6 6-4, Maria (Ger) b. Bouchard (Can) 6-0 7-6(4), ERRANI b. Pavlyuchenkova (Russia) 6-1 7-6(5); Ivanovic (Ser) b. Falconi (Usa) 7-5 6-7 (4) 6-3, Azarenka (Bie) b. Jankovic (Ser) 6-1 6-1.
ragons corsari con bonus a Monigo ma i trevigiani — con il c.t. iridato Eddie Jones a bordocampo dopo il primo periodo di stage in Ghirada — rimpiangono una gara giocata nella metà campo avversaria restando però 47’ senza segnare. Quattro mete, due di queste con volate coast to coast sul finire dei due tempi. Un primo tempo in cui Treviso vantava un altissimo minutaggio nella metà campo avversaria ma lo chiudeva sotto 17-0. Il calcio di Prydie a inizio ripresa dava il 20-0 che sembrava chiudere il match, ma il Benetton con Gori recuperava 17 punti con le mete di Bacchin e la tecnica ottenuta dalla mischia. Ma sul più bello un ribaltamento con Tovey fruttava la marcatura di Prydie che poco dopo otteneva la quarta meta. SOLO OSPREYS Si può dire sia durata 7’ la sfida di Swansea tra Ospreys e Zebre. Quanto è bastato ai gallesi per andare sul 14-0 con la meta di Baker sull’errore in fase di disimpegno al piede della franchigia e con la facile marcatura di Matavesi sugli sviluppi di una mischia ai 5 metri. Su questo vantaggio gli Ospreys hanno costruito la partita controllando con una solida difesa le sfuriate delle Zebre. Saranno 7 le mete gallesi; l’intercetto di Toniolatti e la marcatura di Chillon hanno reso meno ampio il divario. TREVISO – DRAGONS 17-32 MARCATORI: p.t. 19’ m. Evans tr. Prydie, 33’ c.p. Prydie, 40’ m. Amos tr. Prydie; s.t. 3’ c.p. Prydie, 7’ m. Bacchin tr. Hayward, 15’ m. tecnica Treviso tr. Hayward, 26’ c.p. Hayward, 31’ m. Prydie, 39’ m. Prydie tr. Prydie. TREVISO: Hayward; Ragusi, Cam-
Nitoglia placcato da Prydie BREGANI pagnaro (5’ s.t. Pratichetti), Bacchin, Nitoglia; Christie, Lucchese (1’ s.t. Gori); Luamanu, Minto, Barbini (35’ p.t. Budd); Van Zyl (37’ s.t. Swanepoel), Pavanello (6’ s.t. Fuser); Harden, Giazzon (8’ s.t. Anae), Zanusso (20’ s.t. Acosta). All. Casellato. DRAGONS: Tovey (27’ s.t. Meyer); Prydie, Leach (12’ s.t. Morgan), Dixon, Amos; D. Jones, Evans; Crosswell (25’ s.t. Griffiths), Benjamin, J. Thomas; Hill (25’ s.t. Faletau), Coombs; Harris (40’ s.t. Buckley), Rhys Thomas (27’ s.t. Gustafson), Price (22’ s.t. Way). ARBITRO: Davies (Galles) NOTE: p.t. 0-17, spett. 3413. Calci: Hayward 3/3 (7 p.); Prydie 5/7 (12). OSPREYS-ZEBRE 53-22 MARCATORI: p.t. 2’ m. Baker tr. Davies, 7’ m. Matavesi tr. Davies, 10’ c.p. Garcia, 16’ e 22’ c.p. Davies, 35’ m. Baldwin tr. Davies, 40’ m. Berryman; s.t. 11’ m. Baker tr. Davies, 23’ m. Webb tr. Davies, 28’ m. Toniolatti tr. Mi. Bergamasco, 31’ m. tecnica tr. Biggar, 34’ m. Dirksen, 38’ m. Chillon tr. Mi. Bergamasco. OSPREYS: Evans; Grabham, Spratt, Matavesi (18’ s.t. John), Dirksen; Davies (27’ s.t. Biggar), Habberfield (14’ s.t. Webb); Baker, Tipuric (20’ s.t. Lydiate), King; Ardron, Peers (27’ s.t. Jones); Jarvis (10’ s.t. Arhip), Baldwin (20’ s.t. Otten), Bevington (1’ s.t. Smith). All. Tandy. ZEBRE: Palazzani; Berryman (2’ s.t. Visentin), Mi. Bergamasco, Garcia (22’ s.t. Pratichetti), Toniolatti; Orquera (22’ s.t. Chillon), Leonard; Vunisa (16’ s.t. J. Sarto), Cristiano, Bernabò; Bortolami (18’ s.t. Mahu), Geldenhuys; Redolfini (16’ s.t. Romano), Fabiani (18’ s.t. Manici), De Marchi (27’ s.t. Leibson). All. Jimenez. ARBITRO: Clancy (Irlanda). NOTE p.t. 27-8, spett. 6545. Gialli: s.t. 31’ Visentin. Calci: Davies 7/8 (16 p.), Biggar 1/2 (2); Garcia 1/1 (3), Orquera 0/1, Mi. Bergamasco 2/2 (4). Altre: Leinster-Glasgow 34-34; UlsterCardiff 36-17; Scarlets-Edimburgo 15-26; Munster-Connacht 42-20. Classifica: Glasgow 60; Ulster, Munster 58; Ospreys 56; Leinster 52; Connacht, Edimburgo 43; Scarlets 40; Dragons 32; Cardiff 30; Treviso 18; Zebre 14.
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TUTTENOTIZIE HOCKEY GHIACCIO
1BAGNO TRAGICO (si.g.) Un 24enne velocista canadese, Daundre Barnaby, è annegato a St.
Kitts e Nevis, dove si stava allenando. Entrato in mare per un bagno, è stato trascinato al largo dalla corrente. Di origini giamaicane, 45”47 di pb nei 400 (2013), aveva partecipato a Londra 2012
PALLANUOTO ARCO
Asiago super: espugna Renon e rimette in pari la serie finale ● (m.l.) Il Renon Tricolore non riesce a bissare in casa il successo di gara-1 in trasferta. Ieri gli altoatesini sono stati battuti 4-3 in gara2 dall’Asiago che rimette in parità la serie di finale (al meglio delle 7). A Collalbo (Bz) i vicentini fanno valere il peso dell’attacco più forte del torneo: Layne Ulmer realizza la doppietta decisiva e vanno a segno anche Sean Bentivoglio e Anthony Nigro. I padroni di casa avanti 2-1 nel primo periodo con i gol di Simon Kostner (fratello minore di Carolina) ed Emanuel Scelfo subiscono il ritorno degli ospiti. Quindi è il portiere Marozzi a chiudere la gabbia dell’Asiago fino al pareggio in power play dell’ex Nhl Patrick Rissmiller. Un’illusione perchè Ulmer indossa i panni del match winner e chiude i conti. A pesare nelle file del Renon le assenze per squalifica di Luca Ansoldi e Markus Spinell. Gara-2: Renon-Asiago 3-4 (2-3, 0-0, 1-1). Marcatori: p.t. 6’00” Bentivoglio (A), 7’09” S. Kostner (R), 14’40” Scelfo (R), 16’05” Ulmer (A), 17’22” Nigro (A); t.t. 5’54” s.n. Rissmiller (R), 9’43” Ulmer (A). Serie 1-1. Gara 3: martedì ad Asiago (ore 20, diretta RaiSport 2).
NUOTO: A NOVARA
Pellegrini, test nei 400 sl e 200 dorso
Federica Pellegrini, 26 LAPRESSE A Novara (piscina Terdoppio, 50 m) si svolge il 21o trofeo Biancorosso organizzato dal Team Insubrika. A sorpresa Federica Pellegrini ha deciso di partecipare per un ultimo test prima delle selezioni mondiali di Riccione dal 14 aprile. Fede e’ iscritta nei 400 sl e 200 dorso, mentre Filippo Magnini e Gianluca Maglia nuoteranno nei 100 e 200 sl. Ai campionati open spagnoli (50 m) di Malaga, Marco Orsi ancora in evidenza col terzo crono mondiale del 2015 (21”96”). A Malaga (50 m). Uomini. 50 sl Orsi 21.96; Czerniak (Pol) 22.14; 100 ra Alvarez Caraballo 1:02.04; Puig Garrich 1:02.68; Pizzolla 1:02.76; 200 fa Quah (Sin) 1:56.85; Quintanilha (Por) 1:57.55; 200 do Turrini 2:00.29; Gonzalez de Oliveira 2:00.93; Tsmyh (Bie) 2:01.00; Donne. 50 sl Herasimenia (Bie) 24.98; Touretski (Sui) 25.52; 100 ra Vall Montero 1:07.62; Scarcella 1:08.21; De Ascentis 1:11.69; 200 fa Belmonte 2:05.86 (rec.camp); 200 do Costa Schmid 2:10.25; Panziera 2:10.83. A Copenaghen (Dan), 50 sl Govorov (Ucr) 22”10 (10o t. 2015).
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Euro Cup, è pareggio in gara-1 Posillipo-Acquachiara per 4.000 IN A-1 Recco batte Como e va a +5 sul Brescia che gioca venerdì
Amaurys Perez (Acquachiara), 39 anni, argento olimpico LAPRESSE
Fabrizio Napoli NAPOLI
D
ifese allo stremo, tanti errori, mani addosso, ma grande correttezza. La finale d’andata di Euro Cup tra Posillipo e Acquachiara si risolve in un derby che riempie all’inverosimile la Scandone (presente anche il c.t. Campagna), addobbata come ai tempi dei trionfi rossoverdi, e regala un finale spettacolare oltre che un risultato che lascia tutto aperto per il ritorno dell’11 aprile. Posillipo più in partita nella prima parte, ma Caprani tiene
SCI ALPINO
Assoluti: discesa a Marsaglia Paris solo quinto ● (s.f.) Agli Assoluti di Tarvisio-Sella Nevea (Udine) discesa maschile (senza Innerhofer) con i primi 13 racchiusi in un secondo. È Matteo Marsaglia a conquistare il suo secondo titolo italiano nella specialità, in volata su Klotz; bronzo per Heel, lo scorso anno oro ex aequo con Fill (ieri ottavo) mentre Paris ha chiuso quinto dietro a Varettoni. Nel gigante femminile primo, netto successo tricolore nella specialità per Nadia Fanchini, al terzo podio in tre gare nell’edizione di quest’anno dopo l’oro in superG e l’argento in discesa, davanti a Irene Curtoni e a Marta Bassino, campionessa uscente; fuori Federica Brignone. Oggi sipario con superG e combinata uomini e slalom donne. Discesa uomini: 1. Marsaglia, 1’05”86; 2. Klotz a 4/100; 3. Heel a 27/100; 4. Varettoni a 39/100; 5. Paris a 40/100; 8. Fill a 67/100. Gigante donne: 1. N. Fanchini, 2’07”73; 2. I. Curtoni a 72/100; 3. Bassino a 96/100; 8. Marsaglia a 2”24; 10. E. Curtoni a 2”38; Brignone rit.
Matteo Marsaglia, 29 anni EPA
in gara l’Acquachiara, che nel finale rimonta e sorpassa. Di Perez, a 1’26’’, l’ultimo vantaggio: Klikovac agguanta il pari in superiorità a 2” dalla fine.
(si.cle.) Due gare del 18 aprile vengono anticipate per gli impegni di Champions. Ieri è toccato alla Pro Recco che ha dilagato, venerdì il Brescia ospiterà la Sport Management. COMO-PRO RECCO 7-17 (2-4, 1-5, 3-3, 1-5) Como: Oliva, Fusi, Krizman, Susak, Busilacchi, Ferraris 1, Milakovic 3, Jelaca 3, Pozzi, Pellegatta, Gaffuri, Cesini, Garancini. All. Stritof. Pro Recco: Tempesti, D.Pijetlovic 2, Prlainovic 2 (1 rig.), Figlioli 1, Giorgetti, Felugo, Giacoppo 5, F. Di Fulvio 3, Figari 2, A.Fondelli 1, Aicardi, Gitto 1, Pastorino. All. Milanovic. Arbitri: Calabro e Pascucci. Note: sup. num. Como 6 (1 gol), Pro Recco 6 (2).
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POSILLIPO-ACQUACHIARA 6-6 (1-0, 1-1, 1-3, 3-2) Posillipo: Negri, Dolce, Foglio, Klikovac 2, Radovic 1, Renzuto 1, Gallo, E.Russo, Bertoli 2, Mandoli, Saccoia. N.e. Briganti, Caruso. All. Occhiello. Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez 2, Rossi, Paskvalin 1, Scotti Galletta, Petkovic 2 (1 rig.), Lanzoni 1, Marziali, S.Luongo, Valentino, Astarita, M.Gitto. All. De Crescenzo. Arbitri: Franulovic (Cro) e Galindo (Spa). Note: sup. num. Posillipo 9 (2 gol), Acquachiara 11 (1). Usc. 3 f. Bertoli 28’14’’, Lanzoni 31’31’’. Caprani para un rigore di Radovic al 16’49’’. Spett. 4.000.
Class.: Pro Recco* 60; Brescia 55; Acquachiara 47; Sport M. 44; Savona 31; Posillipo 26; Can.Napoli 23; Como*, Lazio 19; Bogliasco 18; Roma Vis Nova 10; Florentia 4. (*una partita in più) ● DONNE Si è chiusa la stagione regolare: Despar Messina-Bogliasco 14-7, Sis Roma-Padova 0-12, FirenzeCosenza 10-11, Mediterranea ImperiaPrato 10-7 ,Orizzonte-Rapallo 10-8 (venerdì). Class.: Padova 49; Imperia, Messina 44; Bogliasco 27; Rapallo 25; Orizzonte 24; Prato 23; Cosenza 13; Roma* 7; Firenze* 4. (* in A-2). Playoff: Padova e Imperia alle semifinali; nei quarti (1, 18, ev. 19/4) Orizzonte-Messina e Rapallo-Bogliasco.
GINNASTICA
A Jesolo Biles svetta sulla Douglas Fasana si conferma regina azzurra: non è mai scesa sotto i 14 punti
Lo squadrone americano con 3 elementi della squadra olimpionica ● (i.b.) Grande spettacolo a Jesolo nell’VIII Trofeo Internazionale che ha visto lo strapotere delle americane che hanno occupato i primi quattro posti dell’All-Around davanti a Erika Fasana, leader azzurra. Pazzesco il 62,100 con cui l’iridata Simone Biles si è aggiudica l’ambito dragone jesolano davanti a oltre 3.500 appassionati: prima in tutti gli attrezzi ha ottenuto al volteggio e al corpo libero un incredibile 15.950. E’ andata a lei la prima sfida con l’olimpionica connazionale Gabrielle Douglas che al 4° posto (58,900) è stata preceduta anche da Key (59,500) e Raisman (59,100). «Per me è stato un ottimo inizio di stagione - ha detto la Biles - ma voglio sottolineare il 2° posto di Baile Key, la mia junior preferita». Gabrielle Douglas si associa per la Key: «Ma il grande acquisto per le Fierce Five è proprio Simon. Amo l’Italia e questo Trofeo». Fra le azzurre Erika Fasana che non è mai scesa sotto i 14 punti migliorando di due decimi la sua routine al corpo libero: «Al corpo libero ho aumentato la nota di
partenza, con l’aggiunta dello Tsukahara avvitato che a Dallas non avevo portato. Al volteggio ho fatto il mio esercizio, la parallela un po’ più imprecisa del solito ma è andata bene. Trave: finalmente un punteggio sopra al 14». In chiave Europei Martina Rizzelli sostituirà l’infortunata Enus Mariani mentre Arianna Rocca è in preallarme per l’acciaccata Ferrari. Confermata invece Carlotta Ferlito, terza azzurra dopo Fasana (57,550) e Rizzelli (55,500) con 13,900 alla trave nonostante una caduta. Nella classifica per Nazioni gli Usa (241,300) precedono Italia (224.350) Canada (221.750), Francia (219.650) e Australia (171.100). Oggi le finali di specialità junior e senior. RITMICA Le Farfalle, alla prima uscita internazionale hanno vinto il Concorso generale della Coppa del Mondo di Lisbona. Nonostante il programma tecnico rinnovato (ai 5 nastri e a 6clavette e 2cerchi) rispetto al 2014, Pagnini, Stefanescu, Patriarca, Lodi, Maurelli e Centofanti hanno concluso una gara impeccabile, senza errori, in vista dei Mondiali di settembre a Stoccarda. Class: 1. Italia p. 34,650; 2. Israele 34,000; 3. Spagna 34,000.
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GRAND PRIX (gu.l.g.) L’Italia chiude il Grand Prix di Maratona (Gre) sbancando il podio olimpico.Nelle finali individuali Claudia Mandia si impone su Sara Violi 7-1. Terzo posto per Guendalina Sartori che supera Elena Tonetta 6-2. È secondo Pasqualucci superato allo spareggio da Ivashko (Ucr): 7-10. Bronzo per Morello che ha la meglio su Max Mandia per 7-3.
ATLETICA ●
DIBABA MAMMA (si.g.) Tirunesh Dibaba, 29 anni, la più vincente delle tre sorelle etiopi, è diventata mamma del piccolo Natan Seleshi ad Atlanta (Usa), al Northside Hospital. ● MARCIA TRICOLORE (si.g.) Oggi a Cassino (Fr) si assegnano i titoli italiani dei 20 km di marcia su strada. Tra i favoriti Tontodonati e Stano tra gli uomini, Trapletti e Curiazzi tra le donne. ● PISTA MONDO (si.g.) Due mpm ‘15 venerdì ad Austin (Usa) nelle Texas Relays, 10”02 (-0.1) in batteria nei 100 di Trayvon Bromell e 48”44 di Michael Stigler nei 400 hs. A Buenos Aires (Arg) primo più 80 stagionale nel martello del polacco Fajdek (80.13). ● BELLUNO-FELTRE(d.m.) Oggi la 30 km Belluno-Feltre (ore 9.30). Al via il marocchino Lahcen Mokraji, i keniani Daniel Kipkirui Ngeno e Julius Kipngetich Rono , Said Boudalia e Giorgio Calcaterra. Fra le donne in gara la marocchina Hanane Janat. ● UNESCO MARATHON (m.m.) Oggi (ore 9.30) la 3a Unesco Cities Marathon da Cividale del Friuli, passaggio a Palmanova e arrivo ad Aquileia, circa 1500 iscritti (570 nella 42 km) in un percorso che unisce due città patrimonio dell’Unesco.
BASEBALL SORPRESA AL PRIMO TURNO PADOVA PASSA A BOLOGNA (m.c.) Un grande slam di Massimiliano Sartori regala al Padova una sorprendente vittoria sul campo del Bologna campione d’Italia nella gara d’apertura. 1° turno, gara-1: BolognaPadova 4-6 (v. Quevedo, p. Fleming; hr Sartori 4p. al 5°), Parma-Godo 4-3 (10°, hr Sanchez 1p al 4°), a Roma: Nettuno2-San Marino 1-4, Rimini-Città di Nettuno 5-2.
BOXE TRICOLORE SUPERWELTER DELLA ROSA BATTE DI FIORE (g.l.g.) Il Tricolore dei superwelter è andato a Della Rosa dopo un incontro bello all’inizio poi caotico nelle ultime riprese con il romano che aveva problemi alla mano destra, a partire dalla quarta ripresa non riusciva ad affondare i colpi e aveva anche una lieve ferita al sopracciglio sinistro nelle ultime tre riprese. Il successo è comunque meritato. Risultati – Welter: Geografo (1-0-0) b. Marongiu (0-3-0) p 4. Superwelter: Diego Di Luisa (2-0) b. Feher (Ung 3-4) k.o. 1. Leggeri femminili: Monica Gentili (4-2) b. Bogucanin (Tur 2-3) p 6. Superpiuma: Boschiero (36 (18 ko)-3-1) b. Fiko (11-10 kot 1 t. Massimi leggeri: Sinacore (10-0-0) b. Oleg Fedotov (Let 19-20) p 8. Superwelter (campionato italiano): Della Rosa (35-2) b. Di Fiore (17-120-3) p. 10. Arbitro: Poggi. Giudici: Cardullo 97-93, Paolucci 96-94, Massimi 93-97.
CANOTTAGGIO ●
SECONDA TRIO Seconda giornata di finali per la TRio 2016, che ha visto impegnati a Piediluco gli atleti di interesse nazionale nelle barche lunghe, quattro di coppia e otto. Nel quattro di coppia femminile, vittoria per l’armo pesante di Gobbi, Schiavone, Bertolasi e Magnaghi, con il secondo posto per l’equipaggio leggero di Pollini, Sancassani, Sala e Masserano. Nel quattro di coppia maschile Agamennoni, Battisti, Fossi e Cardaioli battono il quadruplo leggero di Luini, Miani, Micheletti e Ruta. L’otto va a Ferrarese, Abbagnale, Abagnale, Di Costanzo, Lodo, Montrone, Vicino, Castaldo, tim. Riva.
EQUITAZIONE ELEZIONI FISE: CISI SI RITIRA Restano in quattro in corsa per l’elezione del presidente Fise (domani a Roma): Amos Cisi ha ritirato la propria candidatura. Restano dunque in corsa Massimo Arcioni, Marco Di Paola, Alessandro Galeazzi e Vittorio Orlandi.
GOLF ●
MANASSERO SCENDE Dopo il terzo giro del Trophée Hassan II, torneo dell’European Tour in corso ad Agadir, in Marocco (par 72), Matteo Manassero è sceso dal 33° al 42° posto con -1 (72 71 72). Al comando con -7 il francese Wattel e gli scozzesi McArthur e Ramsay; inseguono a -6 Grillo (Arg), Kjeldsen (Dan), gli inglesi Horsey e Bland, i sudafricani Van Zyl e Coetze e l’irlandese Phelan. Oggi ultimo giro dalle 15 su Sky Sport Plus.
HOCKEY PISTA ● PER FORTE (m.nan) Sarà Jorge Valverde il tecnico dell’Alimac Forte dei Marmi fino alla fine della stagione. L’allenatore spagnolo, ex giocatore del Forte negli anni ‘80, prende il posto dell’esonerato Roberto Crudeli.
HOCKEY PRATO ●
AMSICORA K.O. (g.l.g.) Nella 2a di ritorno, la capolista Amsicora perde in casa contro la penultima e neopromossa San Vito ed è agganciata dal Bra in vetta: AmsicoraSan Vito 0-1; Monfalcone-Bra 0-3; Bonomi-Tevere EUR 0-0; De Sisti Roma-Cus Cagliari 1-0, Suelli-Ferrini 12. Classifica: Amsicora, Bra 26; Bonomi 19; De Sisti Roma 18; Ferrini, HC Suelli 17; Tevere Eur 15; Monfalcone 10; San Vito 7; Cus Cagliari 0.
JUDO ●
EUROPEAN CUP JUNIOR (e.d.d.) Brilla il primo posto di Giovanni Esposito nei 66 kg dell’European Cup Junior a Lignano Sabbiadoro, torneo con 416 atleti da 25 nazioni.
PALLAMANO ●
BOLZANO E FASANO OK (an.gal.) dopo la 4a giornata dei playoff, Bolzano e Fasano hanno conquistato la semifinale con 2 giornate di anticipo. Girone A: Trieste-Cassano Magnago 31-23; Bolzano-Pressano 33-21. Classifica: Bolzano 21; Trieste 9; Cassano Magnago, Pressano 6. Gir. B: Ambra-Estense 25-27; Romagna-Carpi 22-21. Cl.: Romagna 18; Carpi 15; Estense 6; Ambra 3. Gir. C: FasanoAlbatro 29-13; Fondi-Ancona 26-22 (g. il 25/3). Cl.: Fasano 16; Albatro 12; Fondi 9; Dorica 3.
RUGBY ●
ROVIGO IN TESTA (i.m.) Nel 15° turno di Eccellenza Rovigo fa il bonus mete a differenza del Calvisano e vola da solo in testa. Oggi alle 15 (dir. RaiSport 1) spareggio per l’ultimo posto play-off Fiamme Oro-San Donà. Risultati: Rovigo-Viadana 32-22, Calvisano-Petrarca 16-6, MoglianoL’Aquila 53-8, Prato-Lazio 7-52. Classifica: Rovigo 61; Calvisano 60; Mogliano 58; San Donà 39; Fiamme Oro, Viadana 37; Petrarca 33; Lazio 27; L’Aquila 5; Prato 0. ● UNDER 18 CON LA GEORGIA (i.m.) L’Italia under 18 martedì in semifinale all’Europeo in Francia sfiderà la Georgia che ha battuto l’Irlanda ai calci (3-1) dopo l’8-8 dei tempi regolamentari. Altri quarti: Inghilterra-Portogallo 85-5, FranciaScozia 22-10. ● RECORD (i.m.) A Wembley, prestato per un giorno dal calcio, nuovo record mondiale di spettatori per un match di club: 84.068 in Saracens-Halequins 42-14 di Premiership inglese; a Marsiglia, in 64.819 per Tolone-Tolosa 24-34, record per il Velodrome.
SCHERMA ●
SCIABOLA DI COPPA Un solo eliminato tra gli azzurri nella fase di qualificazione di Coppa del Mondo di sciabola a Seul. Alle già ammesse Gregorio e Vecchi si sono aggiunte Sinigaglia, Petraglia, Bianco, Lucchino e Gulotta. Nella prova maschile. a Montano, Berrè e Samele si sono aggiunti Repetti, Curatoli, Murolo, Nuccio, Marino, Giani e Miracco.
TIRO A VOLO ●
SKEET Nella seconda prova di Coppa del Mondo di skeet a Al-Ain (Eau), dopo il trionfo al femminile, azzurri fuori dalla semifinale. Vittoria al francese Terras. Skeet: 1. Terras (Fra) 122/125 (+10) – 16/16 – 15/16; 2. Hansen (Dan) 124 – 16 – 13; 3. Chasikos (Cip) 122 (+10) – 15 – 15; 19. Cassandro 120; 28. Tazza 119; 53. Falco 117.
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DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
UN MITO IN TV
CONTENUTO PREMIUM OGGI E DOMANI SU RAI 1 LA FICTION ISPIRATA AL CAMPIONE PUGLIESE: DA BARLETTA AL RECORD MESSICANO, DAL PRIMO AVVERSARIO AI TRIONFI. LA MOGLIE: «RICORDAVA TUTTO»
Mennea
LA NOTTE PRIMA Si tratta di una fiction, non di una biografia, meglio chiarirlo subito. Le «licenze» spettacolari sono svariate. Ma quella notte, il 16 ottobre del 1968, Città del Messico, finale dei 200 metri, unisce i due percorsi e si merita il ruolo di scena madre del racconto, così umano e così unico. Perché avvenne proprio così. Alla vigilia delle gare di Termoli, 300 metri e 4 x 100, gli occhi di Mennea furono rapiti dalla tv, dove andavano in scena la rimonta e l’arrivo a braccia alzate di Smith. Poi sarebbe arrivato il guanto nero sul podio per prendere a schiaffi il razzismo in mondovisione. Pietro aveva 16 anni. «Io non sapevo niente della sua storia sportiva, l’ho conosciuto quando aveva già smesso di gareggiare. Ma a lui piaceva raccontare dell’atletica, attraverso di me parlava anche con se stesso. Il ricordo, però, non era mai fatto di nostalgia o di tristezza», dice ancora Manuela.
Michele Riondino, 36 anni, interpreta Pietro Mennea nella miniserie di Rai 1 in onda questa sera e domani
IL VOLO DI PIETRO DA PALLAMOLLA A TOMMIE SMITH VALERIO PICCIONI
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tasera Pietro Mennea correrà fra Salvatore Pallamolla e Tommie Smith. A due anni e otto giorni dalla sua morte, l’olimpionico tornerà in prima serata su Rai 1. L’itinerario della miniserie Pietro Mennea - La freccia del Sud», parte e arriva a Mosca, il giorno dell’oro, e attraversa a lungo Formia, la casa dei suoi allenamenti, i mille «compiti» in pista assegnati dal professor Vittori. Ma ci sono due luoghi che scatenano un’emozione speciale: la più grande delle megalopoli e un pezzo di Sud italiano, quello che il professor Franco Mascolo, il suo primo allenatore (dopo che Pietro era stato «scoperto» a scuola dal suo insegnante, Alberto Autorino), definisce l’«humus senza il quale non ci sarebbe stato Mennea». Barletta, insomma. Dove tutto cominciò con quel primo, all’inizio imbattibile avversario dal cognome curioso, fra il cortile di scuola e il velodromo che faceva le veci della pista.
IL MITO E IL VIAGGIO Barletta che a un certo punto diventa Città del Messico. Le sfide notturne alle auto sono state sostituite dal bambino portafortuna che Mennea aveva conosciuto allo Stadio Universitario. Il sogno è diventato realtà. Ma il tragitto è stato lunghissimo. «Ne parlava sempre di quella notte di Tommie Smith, il modo in cui l’aveva seguita, in trasferta per una gara, l’esserne rimasto affascinato, la domanda “chissà se un giorno…”, poi la cabala dell’11, gli anni e i centesimi che dividono il record di Tommie Smith dal suo». Chi racconta è Manuela Olivieri Mennea, la moglie di Pietro, che ha collaborato e seguito l’impresa tv. Michele Riondino, l’attore tarantino che stasera e domani vedremo con il dito alzato e gli occhi sempre in cerca di un traguardo, è stato a lungo con lei per cercare di entrare il più possibile dentro il personaggio e il suo carattere. Manuela, però, non ama la ribalta. Stasera lei non sarà davanti alla tv: è all’estero, in vacanza. «Ma era tutto già prenotato, io l’ho già vista», spiega con dolcezza. Forse un modo per proteggersi dall’emozione.
Una doppia serata: Riondino nei panni del grande sprinter ● «Pietro Mennea - La Freccia del Sud» andrà in onda su Rai 1 questa sera e domani alle 21.10. La regia è di Ricky Tognazzi che ha scelto per interpretare l’italiano più veloce di sempre il tarantino Michele Riondino. Per diventare Mennea si è allenato tre ore al giorno per quasi tre mesi, rispettando una dieta ferrea. Il professor Carlo Vittori, altro personaggio chiave per il successo di Mennea, ha il volto di Luca Barbareschi, che con Casanova Multimedia è anche produttore di questa miniserie Rai.
LA MITICA STAFFETTA Tommie Smith si mischia con i suoi primi compagni di atletica. Da una parte c’è il poster sul podio, che somiglia a un giuramento. Dall’altra, una compagnia simile a una filastrocca da tv dei ragazzi. «Pallamolla, Gambatesa, Acquafredda, Mennea. Pietro mi raccontava sempre che quando lo speaker annunciava la formazione dell’Avis Barletta tutti morivano dal ridere per quei quattro cognomi. Non perse di vista i suoi compagni, li ha rivisti anche negli ultimi anni». Come Tommie Smith, che un giorno a Roma, alla Casa del Cinema di Villa Borghese, presentò proprio il libro che Pietro Mennea aveva intitolato al record del mondo strappato. NUOVI SOGNI La Manuela della fiction non è naturalmente la Manuela che Pietro Mennea sposò a Santa Prisca, nel cuore dell’Aventino, nel giorno del suo quarantacinquesimo compleanno. Anche se certe volte la ricorda, anticipando l’incontro agli anni dell’atletica e risucchiandola nell’agitata storia dell’Italia di allora. In fondo deve essere stata una prova pure quella, una delle tante vissute in questi anni di dolore e di celebrazione. «Ogni giorno che passa mi sorprendo a scoprire l’affetto che circonda Pietro, anche di persone che non lo conoscevano da vicino, o lontane dal suo ambiente. Sapete che dei musicisti, che non l’hanno mai visto correre, si sono ispirati a lui? Mi hanno scritto una lettera molto carina, quasi scusandosi…». Il brano si chiama «Il nuovo viaggio» di Mista B & Gionathan. Ma ecco, non c’è stato in questo tempo il rischio di rimanere schiacciata dalla potenza del ricordo, da un’invasione pubblica quotidiana? I progetti della Fondazione, i libri, i film, le gare, le intitolazioni. «Porto avanti il sogno di Pietro, è stato lui a chiedermelo quando mi diceva “se non dovessi farcela”. Ma ho la mia vita. È stato un privilegio stare accanto a lui tutto questo tempo, se ci fosse una possibilità su un miliardo che tornasse mi chiuderei in un buco ad aspettarlo. Però bisogna andare avanti: me l’ha detto sempre, fino all’ultimo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il record del mondo di Mennea, quel 19”72 sui 200 del 1979, è rimasto imbattuto per 17 anni. È ancora oggi record europeo
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
no un consenso — ha detto Landini — Vi ricordate di tutti quegli anni in cui ci raccontavano che avrebbero tolto i diritti a qualcuno per darli a qualcun altro? Oggi siamo di fronte alla prova provata che la precarietà nel lavoro è servita unicamente per togliere diritti a tutti. C’è una svalorizzazione del mondo del lavoro che non ha precedenti. Noi invece vogliamo riunire tutto il lavoro, questa è la proposta che facciamo, abbiamo un’idea di futuro, non stiamo qui a difendere cose che non ci sono più, pensiamo di avere più consenso di quello che ha il governo, daremo battaglia sui luoghi di lavoro e sul territorio». Landini ha parlato anche della Legge Fornero: «Dobbiamo riaprire la battaglia: dobbiamo ottenere al riduzione dell’età pensionabile e ripristinare le pensioni di anzianità» e chiesto di ragionare sulla riduzione degli orari di lavoro.
IL FATTO DEL GIORNO IL SABATO DELLE TUTE BLU
Il bacio di Maurizio Landini, 53 anni, al leader della Cgil Susanna Camusso, 59: ma fra i due è gelo ANSA
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Ma è vero che Landini ha più consensi di Renzi? Gli ultimi sondaggi davano Renzi saldamente al 36%. Ma Landini adopera la parola «consenso» in un senso diverso dal nostro perché non vuole portare “Coesione sociale” alle elezioni. Non vuole fondare l’ennesimo partitino e bacchetta severamente chi lo insinua (praticamente tutti).
Ma Landini può davvero creare problemi a Renzi con il suo movimento? 4
1Metalmeccanici in piazza a Roma con la Cgil contro il Jobs Act
Il leader Fiom punta a scalare il sindacato ed a unire la sinistra Pd di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Ieri a Piazza del Popolo, a Roma, c’erano 15 mila persone (secondo la questura), molte di più secondo gli organizzatori, anche se gli annunci della vigilia avevano un suono mirabolante: 300 pullman da tutt’Italia, bandiere rosse, un obiettivo dichiarato di cinquantamila manifestanti.
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Stiamo parlando della manifestazione del leader della Fiom, Landini. Sì, una manifestazione per
questo nuovo movimento, da lui fondato, che si chiama “Coesione sociale” e che non vuole trasformarsi in partito, ma solo mobilitare le associazioni e i gruppi che nella società conducono battaglie per il lavoro e la democrazia («i diritti»). Facciamo un piccolo elenco: Libera, Arci, Anpi, Articolo 21, Gino Strada per Emergency che ha parlato attraverso un video. Quelli di Libertà e Giustizia (Zagrebelsky, la Bonsanti) hanno fatto sapere che loro stanno con Landini. E sta con Landini pure Rodotà che ha fatto dal palco tutto un discorso sui diritti («garantire l’esisten-
NOTIZIE TASCABILI IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA A FIRENZE
Sergio Mattarella ieri a Palazzo Vecchio per «Expo delle Idee» EPA
Mattarella ”benedice” l’Expo «Mostriamo un’Italia diversa» ● Quella dell’Expo è «una sfida che non può andare delusa». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha caricato l’ambiente intervenendo nel Palazzo Vecchio di Firenze a «Expo delle Idee». «Non è, e non potrebbe essere, un appuntamento di routine — ha continuato —. Si tratta di una grande responsabilità: il compito che ci siamo assunti va esercitato con il massimo impegno. L’Italia intera guarda ad Expo 2015, che può essere paragonato ad un grande convoglio che fa irruzione sulla scena nazionale, e mondiale, per disseminare intorno a sé messaggi positivi, come una pubblica amministrazione tenace e trasparente». Sui ritardi, il commissario Sala ha detto: «C’è sempre un po’ questo concetto del rush finale, ma ci stiamo rimettendo a posto».
za dignitosa è un obbligo costituzionale»).
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Piattaforma di Landini? Ha gridato dal palco: «Siamo stanchi di spot e slide, Renzi è peggio di Berlusconi. Se vuoi risolvere i problemi, devi fare milioni di assunzioni, il problema non sono quelle di gennaio e di febbraio», alludendo alle 76 mila stimolate dal Jobs Act, la nuova legge sul lavoro che promette di togliere per tre anni l’onere dei contributi alle imprese che assumono a tempo indeterminato. «Noi abbiamo delle proposte molto precise e che han-
Questo l’ho capito: vuole unire i lavoratori. Ma per unire i lavoratori non basterebbe la Cgil? Intervistato dai cronisti in piazza, Landini ha, senza citarla, attaccato la Cgil: «Noi
LA CHIAVE
Duro attacco al governo: «Siamo stanchi di spot e slide, questo premier è peggio di Berlusconi» Poi arriva la replica dei democratici: «Loro parlano di consenso, noi parliamo di contratti»
stiamo pagando anche i nostri errori. La precarietà, la frantumazione del mondo del lavoro noi l’abbiamo sottovalutata e non l’abbiamo affrontata adeguatamente». Dopo di che, sul palco, ha baciato la Camusso, appena arrivata dalla Calabria e che ha concordato sul fatto che in questo momento i discorsi del sindacato hanno più presa sugli italiani di quelli che fa Renzi.
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CARICHE SUGLI ATTIVISTI
Torino, scontri al corteo anti-Salvini Otto i fermati
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Come si colloca questa vicenda, e sia pure con la manifestazione non oceanica di ieri, all’interno della discussione e dei conflitti che avvengono alla sinistra di Renzi? Innanzi tutto il primo obiettivo di Landini è conquistare la Cgil. Quindi, programma da stilare entro aprile, convention a maggio e poi scalata in qualche modo del sindacato. Intanto saranno aperte alcune sedi regionali e se qualcuno, autonomamente, vorrà candidarsi avendo come retroterra “Coesione sociale” ben venga. C’è poi, di sicuro, il progetto di fornire comunque un approdo ai dissidenti del Pd, del tutto divisi al loro interno. Renzi li ha chiamati alla battaglia annunciando che la legge elettorale andrà al voto prima delle Regionali. È una mossa che rischia di polverizzare una volta per tutte bersaniani, dalemiani, civatiani, cuperliani e tutto il resto. Ieri, alla manifestazione, c’erano Fassina, la Bindi, Aldo Tortorella, il leader del movimento no-global Luca Casarini. Se le correnti di sinistra dem non riusciranno a modificare in qualche punto l’Italicum e a riportarlo al Senato (dove potrebbero avere i numeri per farlo cadere o stravolgerlo), la loro sconfitta sarà pressoché definitiva. Landini potrà essere, allora, il punto di raccolta di questi profughi? Il Pd sembra preoccuparsene pochissimo: «Loro parlano di consenso, noi parliamo di contratti», tuona la Serracchiani. E Renzi, alla vigilia, ha detto: «Una manifestazione di Landini contro il governo? Non è una notizia». Va capito: se andasse alla battaglia elettorale avendo come principali competitor Salvini della Lega Nord a destra e Landini a sinistra, sarebbe a cavallo, e per molto tempo.
Gli scontri di ieri a Torino LAPRESSE
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etardi, bombe carta, fumogeni, scontri e momenti di tensione si sono vissuti ieri in centro a Torino durante la manifestazione anti-Lega «Mai con Salvini». Il corteo è stato organizzato dagli antagonisti e dagli antirazzisti, in risposta alla manifestazione «Chiamparino a casa», organizzata dal leader del Carroccio Matteo Salvini per chiedere le dimissioni del Presidente della Regione. Gli attivisti hanno cercato di avvicinarsi alla zona di piazza Solferino dove era stato allestito il palco, forzando il cordone degli agenti. La polizia ha risposto con una carica di alleggerimento. Sono stati usati scudi e manganelli. Negli scontri due persone sono rimaste ferite: si tratta di un manifestante e di una passante scivolata nella concitazione. Otto, invece, le persone fermate e accompagnate in questura per accertamenti. LA RISPOSTA Dal canto suo, Salvini ha commentato gli scontri, durante il comizio: «Spero che i fermati restino in carcere qualche settimana così la prossima volta ci pensano prima di manifestare violentemente». Prima, il leader del Carroccio si era lamentato perché il palco del comizio era circondato e protetto dalla polizia: «È una cosa triste dover manifestare protetti da grate di ferro. Ho girato piazze difficili senza problemi — ha aggiunto Salvini —, ma non è possibile che a Torino finisca sempre così».
FI E LE AMMINISTRATIVE
REGGIO CALABRIA: L’UOMO ERA A BORDO DI UN’AUTO
Milano, la sfida di Berlusconi: «Sarà nostra»
Paura al convegno col ministro Orlando Uno squilibrato spara in aria: arrestato
● Silvio Berlusconi, intervenendo, telefonicamente alla convention di Forza Italia a Milano, ha dato, ieri la carica ai militanti azzurri in vista delle Amministrative del 2016. «Dobbiamo riconquistare Palazzo Marino con un sindaco emblema della nostra storia, io sarò con voi e vinceremo». Il partito, intanto, rimane diviso.
L’automobile dell’aggressore ANSA
NELLA VIA CRUCIS
VIA AL VERTICE SULL’ISIS
● Per sparare due colpi di pistola in aria a 20 metri dal teatro Cilea, dove si svolgeva il congresso di Magistratura democratica, Fausto Bortolotti, sessantunenne di Cene (Bergamo) residente a Ventimiglia (Imperia), ha viaggiato in auto fino a Reggio Calabria. Restando a bordo, ha fatto fuoco verso il cielo con un’arma detenuta illegalmente, in mezzo agli agenti in servizio di vigilanza, mentre al congresso partecipava il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Bortolotti sarebbe uno squilibrato; ubriaco, viaggiava su un’auto che gli investigatori hanno definito «una cuccia», con resti di cibo e profilattici. Potrebbe aver sparato per protesta: l’uomo è già noto alle forze dell’ordine per furto e danneggiamento. «Era solo un poveraccio che è stato trovato in stato di alterazione mentale», ha detto Orlando.
CATENA AEROPORTUALE
Il Papa pregherà Terrore in Egitto : per il perdono al Cairo bomba da vittime di abusi davanti alla metro ● Nella Via Crucis del Venerdì Santo il Papa pregherà anche per le vittime degli abusi, a partire dai bambini, invocando il loro perdono: «Tu ci spingi a chiedere perdono a quanti subiscono questi oltraggi e a pregare perché finalmente si svegli la coscienza di chi ha oscurato il cielo nella vita delle persone», recita il testo preparato per lui.
● Grande paura ieri al Cairo, dove una bomba è esplosa proprio davanti a una stazione della metro dell’Università di Giza facendo otto feriti, tra cui quattro poliziotti. L’attentato è avvenuto proprio alla partenza del vertice della Lega Araba di Sharm El Sheikh, dove si è discusso di Isis e di Yemen. Per il presidente iracheno Fuad Masum «i terroristi
Via i Benetton, la Duty Free diventa svizzera Il n.1 Onu Ban Ki-moon a Sharm EPA saranno eliminati in un anno». Il leader egiziano al Sisi ha parlato di «necessità di una forza d’intervento congiunta». Il re saudita Salman ha detto che «l’operazione in Yemen continuerà fino al ritorno della stabilità».
● Un’altra azienda italiana finisce in mani straniere: la svizzera Dufry si è infatti comprata World Duty Free, catena di negozi degli aeroporti con un giro di 3,6 miliardi di euro. I Benetton hanno raggiunto un accordo vincolante per cedere al gruppo di Basilea la propria partecipazione (50,1%). Si parla di un corrispettivo di 1,3 miliardi (10,25 euro per azione).
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DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
NEI TOUR A PALERMO
IN VAL D’AOSTA
Gioca sulla neve Bimbo di 7 anni cade e muore
Il figlio di Provenzano racconta la mafia ai turisti americani
S I parenti delle vittime davanti alla lapide eretta a Le Vernet, sulle Alpi francesi, nella zona della tragedia. A destra, Andreas Lubitz REUTERS/AFP
Il soccorso alpino al lavoro
Lubitz, nuovi indizi «Problemi agli occhi Rischiava il posto» 1Il copilota dell’Airbus temeva di non poter più volare
A una sua ex confidò: «Tutti ricorderanno il mio nome» Francesco Rizzo
C’
è chi, come il signor Michael, scovato dalla Bild, si interroga sul pericolo scampato. Era sull’airbus della Germanwings martedì mattina, ma nel volo di andata da Dusseldorf a Barcellona e ha visto il comandante andare in bagno. Il copilota Andreas Lubitz avrebbe potuto far schiantare il jet già in quel momento, invece lo ha fatto poche ore dopo, tornando in Germania: «Perché?», si chiede Michael. E chi come Frank Woiton, pilota della stessa compagnia, ha volato accanto a Lubitz, che gli raccontava «quanto fosse felice» e parlava «del fatto che volesse diventare comandante». Un sogno che però, secondo una ex fidanzata di Andreas, a sua volta intervistata dalla Bild, era «irrealizzabile a causa dei suoi problemi di salute». Insomma, la pista della personalità del copilota — assicura la Gendarmeria
francese — non è la sola nelle indagini sullo schianto dell’Airbus Germanwings, martedì scorso sulle Alpi, eppure continuano a sgorgare indizi che rimandano ai problemi del copilota 27enne. Che, secondo la ex fidanzata — Maria, hostess 26enne — era frustrato («Troppo poco denaro, paura per il contratto, troppa pressione») e si svegliava di notte gridando «stiamo precipitando!». L’uomo sarebbe stato sotto trattamento psichiatrico e, a dar retta a un investigatore, «soffriva di forte sindrome da stress soggettiva». PRIVACY Ma, secondo il New York Times, che ha raccolto indiscrezioni in Germania, Lubitz avrebbe avuto anche problemi alla vista, compromettenti per la sua carriera. E che potrebbero essere stati di natura psicosomatica: l’uomo era stato visitato in febbraio in un ospedale di Dusseldorf (che, per ragioni di privacy, non fornisce dettagli), ma non lo ha riferito alla com-
e andate a visitare Palermo, non perdete Palazzo dei Normanni, il Teatro Massimo e il mercato della Vucciria. Se poi venite dagli Stati Uniti e vi appoggiate a un tour operator di Boston, potete anche chiedere di inserire nella vostra gita siciliana un bell’incontro con Angelo Provenzano. Già, il figlio 39enne del superboss di Corleone da mesi incontra decine di turisti americani ogni settimana per raccontare le sua vita e il suo rapporto con il padre Bernardo.
pagnia aerea. Lufthansa, nella bufera, chiarisce: «Non conosciamo le malattie dei piloti, certifichiamo l’idoneità al volo con visite annuali». La prossima, per Lubitz, sarebbe stata in giugno ma l’azienda ora potrebbe verificare passate responsabilità su mancati controlli. E mentre in Germania si riflette sul «mito della sicurezza tedesca ormai caduto» (Der Spiegel), in Francia centinaia di persone lavorano nell’area dove l’aereo è caduto. Ieri, davanti alla lapide in memoria delle vittime a Le Vernet, sono arrivati anche i parenti del pilota dell’Airbus Patrick Sonderheine, che ha cercato di fermare il collega. Mentre a Dignes-les-Bains, a 50 km di distanza, è stata celebrata una messa, con 150 candele accese. Una anche per Lubitz, l’uomo che — svela la sua ex — diceva «un giorno farò qualcosa che cambierà completamente il sistema, e tutti conosceranno il mio nome e se lo ricorderanno». © RIPRODUZIONE RISERVATA
● Il piccolo Lorenzo Bacci aveva appena concluso la gara di sci «Diamo una manche a Telefono Azzurro» sulle piste di La Thuile, in Val d’Aosta. Piste che conosceva bene, perché lui, un bimbo milanese di appena sette anni, veniva qui con la sua famiglia da sempre. Ma ieri la sua montagna l’ha tradito. Dopo la gara Lorenzo è rimasto con i suoi amichetti in fondo al tracciato per giocare un po’ con la neve, come ogni bambini di sette anni ama fare. Poi il gruppetto si è spostato senza gli sci di qualche centinaio di metri. Secondo le prime ricostruzioni, il bambino sarebbe rimasto, per qualche motivo ancora da chiarire, da solo e sarebbe poi precipitato in un ripido bosco: una caduta di circa 40 metri tra rami, rocce e alberi, prima di un brusco stop contro un paravalanghe, in cui è rimasto incastrato. Una volo del genere non lascia scampo: Lorenzo è morto a causa delle gravi lesioni riportate. Sul posto è intervenuto il soccorso alpino valdostano, ma è stato chiaro da subito che per il bambino non c’era nulla da fare. Sul punto del ritrovamento anche la polizia, che sta indagando su questa tragica scomparsa. Il corpo del piccolo Lorenzo già ieri è stato trasportato ad Aosta dove, se le condizioni lo permetteranno, gli verranno espiantati gli organi. Un ultimo dono generoso di un bambino che voleva soltanto giocare con la neve.
UN VERO SUCCESSO Queste riunioni decisamente particolari iniziano con una breve storia della mafia illustrata da uno degli organizzatori. Poi tocca ad Angelo che, rispondendo alle decine di domande dei turisti, racconta quanto sia stato difficile chiamarsi Provenzano e gli aspetti più insoliti della vita del padre. Gli incontri, orga-
nizzati come si diceva da un tour operator di Boston, sono partiti con una fase «sperimentale» a settembre per poi essere inseriti come tappa fissa nella visita di Palermo. E quando arriverà l’estate, le riunioni da una a settimana diventeranno due. Il successo è infatti enorme: sono centinaia le persone, generalmente professionisti e intellettuali da ogni parte degli Stati Uniti, che chiedono di prendere parte all’incontro. E Provenzano jr sembra molto soddisfatto dell’iniziativa: «Per me si tratta di una opportunità lavorativa importante in un settore, quello turistico, nelle cui potenzialità ho sempre creduto — ha commentato Angelo —. E poi confrontarmi con una cultura diversa dalla nostra e scevra da pregiudizi mi pare un’avventura molto stimolante. Resta il fatto che vorrei una vita più normale possibile. Ma mi rendo conto che non c’è speranza». e.e. © RIPRODUZIONE RISERVATA
NIGERIA, ELEZIONI NEL SANGUE ● Sotto gli occhi di 360mila agenti, si vota anche oggi in Nigeria (nella foto Ap, la fila in una sezione a Yola), decisione presa ieri in seguito a problemi tecnici per l’iscrizione ai seggi: aumenta l’attesa per le elezioni presidenziali nel Paese più popoloso e leader economico dell’Africa. Favoriti l’attuale leader Goodluck Jonathan, cristiano e Muhammadu Buhari, musulmano. Hanno diritto al voto 46 milioni di persone. Ma intanto, per contrastare il voto, i terroristi islamici di Boko Haram hanno ucciso 24 persone nello Stato di Borno.
IL DELITTO DI MEREDITH
La gioia di Amanda e Raffaele: «Torniamo alla vita» 1Assolti in via definitiva, potrebbero chiedere un risarcimento. La famiglia Kercher: «Siamo sotto shock. Nostra figlia merita rispetto» Daniele Vaira
LE REAZIONI
@danvaira
La stampa estera «Indagini sbagliate»
S
orpresa, rabbia, incredulità. Il giorno dopo l’assoluzione di Amanda e Raffaele è stato il tempo delle parole a mente fredda e delle emozioni. I familiari di Meredith, 22enne uccisa a Perugia nel 2007, non hanno gridato il loro dolore. Si sono detti «scioccati», ma hanno scelto il silenzio. A spiegare la loro forza d’animo è stato uno dei legali di parte civile, l’avvocato Francesco Maresca. Dopo la sentenza della Cassazione di venerdì, la famiglia ha ora «bisogno di tempo. Per elaborare e ricordare Meredith, la vittima al centro di tutto questo», ha concluso l’avvocato. Per Raffaele Sollecito, invece, si apre ora la possibilità di «vivere la sua vita», ha spiegato il padre Francesco. «Noi siamo stati messi alla gogna per questa storia. Un risarcimento non si potrebbe nemmeno quan-
Dopo il verdetto i media divisi
Amanda Knox, 27 anni, sorride con il fidanzato dopo l’assoluzione nella sua casa a Seattle. A destra, Raffaele Sollecito, 31 anni, ieri all’uscita da un hotel di Bari ANSA
tificare». «Sono felice, ma non seguitemi più, è stata, invece, la richiesta ai giornalisti del figlio, ora libero. Gioia anche a Seattle, a casa di Amanda Knox. La 27enne ha ripetuto la sua «gratitudine per la giustizia e il sostegno ricevuto. Sono grata di poter tornare a vivere». Intanto la giovane potrebbe chiedere un ri-
sarcimento per un anno di ingiusta detenzione. Ne ha scontati 4 (tre dei quali per calunnia). IL NODO A giocare un ruolo decisivo nell’assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito sarebbero stati i dubbi sulla validità dei test del Dna eseguiti durante le indagini. A criticare le
● L’assoluzione di Amanda ha avuto risalto sulla stampa e sui siti internazionali, in particolare in Gran Bretagna. Il Mirror punta sullo shock della famiglia di Meredith. Un verdetto «drammatico» per l’Independent. Negli Usa il Washington Times ha criticato gli errori nelle indagini. Usa Today cita, invece, le parole di Amanda: «Sono fortunata».
conclusioni degli investigatori italiani, ricorda la rivista New Scientist, sono stati diversi esperti su entrambe le sponde dell’Atlantico. In particolare ad incriminare i due erano state tracce di Dna trovate su un coltello nell’appartamento di Sollecito, sul cui manico c’era materiale genetico di Amanda
mentre sulla lama c’era quello di Meredith. Su un ferretto del reggiseno della ragazza uccisa c’era invece il Dna di Sollecito. Nel 2009 un’associazione di esperti statunitensi aveva scritto una lettera alla corte mettendo in dubbio le conclusioni dei test. Alcuni hanno ipotizzato che i campioni fossero contami-
nati, perché l’analisi è stata condotta con altri reperti. L’unico colpevole del delitto di Perugia rimane così Rudy Guede condannato a 16 anni per omicidio «in concorso». Per la Cassazione l’omicidio è stato frutto del «contributo di più persone». Il mistero, dunque, rimane. © RIPRODUZIONE RISERVATA
AltriMondi R
DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
NANNI MORETTI
SHOWBIZ
Gran talento per il cinema non ce l’ho... Sono ironico
L’INIZIATIVA DEL WWF IN TUTTO IL MONDO
La celebrazione dell’Ora della Terra ieri sera a Berlino AFP
L’Ora della Terra spegne le luci per l’emergenza clima
1La lezione del regista a Bari
� Ieri sera alle 20,30 i monumenti piÚ importanti d’Italia, e non solo, sono rimasti al buio per un’ora. Merito dell’iniziativa del Wwf Earth Hour, l’Ora della Terra, in cui tutti sono stati invitati a spegnere le luci di case, monumenti ed edifici pubblici per 60 minuti per sensibilizzare il mondo ai problemi ambientali: lo slogan è infatti Change climate change, cambia il cambiamento climatico. Al buio sono rimasti luoghi simbolici e importanti come la Tour Eiffel a Parigi, il Golden Gate a San Francisco e il Colosseo a Roma.
Com’è difficile scrivere un film
Claudia Catalli BARI
N
essuna domanda. NÊ dal pubblico, nÊ dalla stampa. A differenza dei maestri che l’hanno preceduto alle Lezioni di cinema del Bari International Film Festival, da Alan Parker a Costa Gavras, Nanni Moretti non si è concesso alle curiosità della platea di un gremito Teatro Petruzzelli. Ha preferito un monologo a due con l’amico critico francese Jean Gili, per poi ritirare in serata il Fellini Platinum Award per l’eccellenza artistica. Curiosa la sua dichiarazione sul regista de La dolce vita: Una delle poche cose di cui vado fiero è non aver mai invitato nÊ costretto Fellini a vedere un mio film: era totale il suo disinteresse per i film altrui. La sua dimensione di spettatore cinematografico era inesistente, al contrario dell’enorme dimensione di lettore. Parlava forse di me come personaggio, non come regista. Lui stesso, nel rileggere appunti stilati durante la lavorazione di Caro Diario, il film a episodi del 1993, confessa di aver dubitato delle proprie capacità : Spesso penso che non ho grande talento per fare questo mestiere. Supplisco con ironia, lavoro molto sulla recitazione, tento di non fare film pretenziosi, eppure qualche qualità credo di averla.
LA FESTA DEL TENORE Nanni Moretti, 61 anni, ieri a Bari; a sinistra, con Margherita Buy, 53, in una scena di ÂŤMia MadreÂť, ultimo film di Moretti, che esce il 16 aprile
Sono passati quattro anni dal suo ultimo lavoro, Habemus Papam, in cui profetizzava le dimissioni del Papa e il nuovo Mia madre, che lo rivede accanto a Margherita Buy, è pronto. Il trailer ufficiale è disponibile in rete, l’appuntamento al cinema è per il 16 aprile e i piÚ ipotizzano il passaggio a Cannes, festival che ha sempre dimostrato di amare il regista de Il caimano che, neanche a dirlo, si guarda bene dal farne cenno. Gli incontri servono anche a preservare il mistero di un regista, chiosa complice Gili, Moretti annuisce e intanto spiega come il tempo tra un film e l’altro gli sia necessario: Un film esaurisce, scarica. Per alcuni miei colleghi è un lavoro automatico, finisce un film e ne fanno subito un altro. Io devo ricaricarmi prima di affrontare il successivo.
ÂŤQUANDO SONO SUL SET LAVORO MOLTO SULLA RECITAZIONE, TENTO DI NON FARE NULLA DI PRETENZIOSOÂť ÂŤNON HO MAI COSTRETTO FELLINI A VEDERE UNA MIA OPERA: NON ERA INTERESSATO AI LAVORI DEGLI ALTRIÂť NANNI MORETTI ATTORE E REGISTA
PIZZERIA Non ama (piÚ) scrivere da solo, da La stanza del figlio in poi si circonda di sceneggiatori: La scrittura è il
I CONSIGLI
21/3 - 20/4 ARIETE
21/4 - 20/5 TORO
21/5 - 21/6 GEMELLI
22/6 - 22/7 CANCRO
23/7 - 23/8 LEONE
24/8 - 22/9 VERGINE
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7,5
7+
5,5
Potreste vincere il campionato dei rompizebedei piÚ abili, oggi. Non polemizzate con chiunque, riflettete. Il suino inside you è bravo, ma si pone malino.
Domenica briosa, con incontri e vita sociale interessanti. Sport e attività fisica vi giovano, a sud dell’ombelico c’è un mix di fantasia e operosità .
Il senso pratico e l’utilizzo dell’esperienza vi fanno ottenere molto, oggi, anche in fatto di soldi, volendo. Tutto si avvia verso il trionfo, pure suino.
Il vostro intuito non ha pari, il lavoro rende. Ma concentratevi di piĂš e niente scleri. Forma fisica OK, ormoni come uova di cioccolata, con sorpresa.
Staccate la spina, se potete, anche perchÊ nessuno v’aiuta e voi v’affatichereste troppo. Siate pure cauti alla guida. Goffaggine a sud dell’ombelico.
23/9 - 22/10 BILANCIA
23/10 - 22/11 SCORPIONE
23/11 - 21/12 SAGITTARIO
22/12 - 20/1 CAPRICORNO
21/1 - 19/2 ACQUARIO
20/2 - 20/3 PESCI
7+
5,5
7+
6
6-
6+
Il morale è festosino, voi potete rilassarvi, le vostre idee sono vincenti. Amici e squadra, poi, cooperano, vigore e ardore suino crescono non poco.
Sport, lavoro e viaggi stentano, gli zebedei vi girano come ruotine col criceto dentro. UssignÚr, prendetevi una pausa, fornicate: è domenica!
Gestirete bene ogni impegno, privato, sportivo, lavorativo. Le soluzioni piĂš adeguate ai problemi si stagliano, ma il sudombelico immagina e non fa.
Lavoro e soldi chiedono concentrazione, grinta, volontĂ . Se siete a casa pensate a oziare. E a fare i suini, perchĂŠ rendete meglio del solito.
momento piĂš difficile: una traversata personale, non solo professionale. Non scrivere da solo è anche piacevole: persino nei momenti piĂš dispersivi, tra noia e chiacchiere, può arrivare un’ideaÂť. E, tra una traversata e l’altra, si impegna su piĂš fronti: ÂŤProduttore, distributore, esercente, direttore di festival (a Torino per due anni, ndr), ho attraversato i mestieri del cinema non per dovere, ma per piacere. Mi sembrava un bel modo di completare la mia figura di registaÂť. L’attenzione ai giovani non manca: oltre a organizzare la ÂŤrassegna di esordienti che promuovoÂť (“Bimbi belliâ€?, all’Arena Nuovo Sacher di Roma), confessa di restare ogni volta stupito che un ragazzo gli si avvicini ÂŤin pizzeriaÂť e pronunci ammiccando ÂŤparole che non capiscoÂť. Sono battute di suoi film che Nanni non ricorda. Ironia della sorte, fu proprio lui a insegnarlo: le parole sono importanti.
Evitate i frontali nei rapporti, applicatevi e relaxatevi, almeno oggi. L’amore chiede decisioni, la fornicazione è meravigliosamente indecorosa.
Domenica stressantina. Ma se fate la tara alle rogne e date lo stop al rotear degli zebedei ottenete risultati concreti, nel lavoro e suinamente.
IL TALENT ÂŤHAIRÂť
ECCO LA SFIDA CHE TI CAMBIA ACCONCIATURA Una sfida tra giovani aspiranti hair stylist, tutti accomunati da un talento creativo straordinario, fondamentale per aggiudicarsi il titolo di Miglior parrucchiere amatoriale d’Italia. Debutta su Real Time ÂŤHair - Sfida all’ultimo taglioÂť, il talent condotto da Costantino della Gherardesca, Charity Cheah e Adalberto Vanoni. In ogni puntata la prova creativa, la tecnica e quella “showâ€?. DA VEDERE STASERA SU REAL TIME ALLE 21.10
Ăˆ MORTO A 85 ANNI
Il maestro Muti Milano, addio per Pavarotti: a Buccellati, dirige il concerto il re dei gioielli � Sarà Riccardo Muti a ricordare Luciano Pavarotti, il prossimo 12 ottobre: il maestro dirigerà l’orchestra giovanile Luigi Cherubini di Ravenna da lui fondata e i cantanti dell’Accademia Pavarotti, nell’ottantesimo anniversario della nascita del tenore. L’evento si svolgerà al Teatro Comunale di Modena, intitolato a Pavarotti.
â—? Ăˆ morto a 85 anni, a Milano, Gianmaria Buccellati, simbolo dell’alta oreficeria italiana ed erede di una delle piĂš note famiglie di gioiellieri. La notizia è arrivata dalla Reggia di Venaria, dove è in corso una mostra dedicata proprio alle sue creazioni. Quarto di cinque fratelli, Gianmaria seguĂŹ la carriera del padre Mario, orafo di D’Annunzio e di Eleonora Duse.
IL NUOVO EPISODIO ESCE IL 6 NOVEMBRE
Atmosfere “darkâ€? nel prossimo 007 Il promo di ÂŤSpectreÂť arriva sul web â—? Atmosfere decisamente dark per il nuovo film della saga di 007, ÂŤSpectreÂť, il cui debutto nelle sale del film è previsto per il prossimo 6 novembre. Almeno stando al lancio pubblicitario, da ieri online, che mostra l’agente muoversi in ambienti cupi e tra architetture geometriche. Ma l’ultima immagine ci ricorda che sarĂ pur sempre un film d’azione. Nel cast, accanto a Daniel Craig (a sinistra), Lea Seydoux e Monica Bellucci.
Š RIPRODUZIONE RISERVATA
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI
Un bottino piuttosto ricco di successi (in ogni ambito) vivacizzano la domenica. E in fatto di fornicazione siete avanti, come un’ora legale. Grandi.
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DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA