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sabato 11 aprile 2015 anno 119 - numero 85 euro 1,90
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ECCO LA SVOLTA: GRANDI NUMERI INSEGUENDO IL TRIPLETE OCCHIO DI FALCO PER LA FINALE DI COPPA ITALIA
EUROSTAR 70
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PROGETTO DELLA LEGA PARTITE ALL’ESTERO NELLA SERIE A 2016-17 Tante idee per promuovere il nostro calcio. De Laurentiis: «Prima giornata in 10 città del mondo». Ma è più probabile l’«opening game»
IL COMMENTO di Ruggiero Palombo 21
9 771120 506000
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Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
CAMPIONATI, RIFORMA VICINA Eppur si muove. E’ la riforma dei campionati, la madre di tutte le battaglie, come l’ha battezzata Carlo Tavecchio, intenzionato a portarla a casa entro il termine di questa stagione, così da renderla operativa tra due anni. Il punto d’arrivo è una Serie A a 18 squadre, una B a 20 e una Lega Pro più magra rispetto ai 60 club attuali, processo graduale legato al blocco dei ripescaggi. L'ARTICOLO A PAGINA 21
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IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi Traffico bloccato a Londra. Mourinho stava facendo il trasloco della sua autostima
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A PAGINA 7
Carlos Tevez, 31 anni, argentino leader della Juve. Oggi a Parma non giocherà: una cautela in vista della Champions di martedì col Monaco LAPRESSE
Le rosse di Maranello appaiono calde per il bis. La Mercedes è preoccupata. Vettel: «Dobbiamo crescere piano». In realtà finge ALLIEVI, CASADIO PAG. 24-25 COMMENTO DI CREMONESI PAG. 21
MOTOGP DOMANI A AUSTIN
Fra pioggia, caldo e pure un cane è dominio Marquez
Sono i punti in classifica: tra le grandi in Europa solo il Barça è avanti con 74
BREGA A PAGINA 6
Hamilton c’è Ma le Ferrari premono sul gas
Sono i gol subiti: solo il Bayern ha fatto meglio con 13. Conte chiuse a quota 20
E’ il numero di Triplete riusciti. Inter e Bayern le ultime squadre a centrarlo
Prima giornata di prove negli Usa con qualche inconveniente. Dovizioso bene sull’acqua, ma sull’asciutto lo spagnolo è primo. Occhio a Vale FALSAPERLA, ZAMAGNI ALLE PAG. 26-27
LE STORIE DA NON PERDERE 1
El Shaarawy torna Preziosi gioca col Milan «Lo riprenderei subito» GOZZINI, PASOTTO A PAGINA 10
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Spietata, rocciosa, prolifica: la squadra di Allegri gareggia per risultati con Barça, Bayern e Chelsea. E stasera (ore 18) test a Parma senza i big, tenuti a riposo
Furia Miha sulla Samp I titolari prendono gol e lui annulla l’allenamento GRIMALDI A PAGINA 10
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Chiusura della curva: la Roma non fa ricorso I tifosi protestano CATAPANO, STOPPINI A PAGINA 12
Trento raddoppia sul video con volley e basket live
BIANCHIN, DELLA VALLE, SCHIANCHI ALLE PAGINE 2-3-4-5
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PROGRAMMA & CLASSIFICA 30a GIORNATA
TONI E ICARDI GEMELLI DEL GOL SENZA ETÀ
OGGI GENOA-CAGLIARI (1-1) ORE 18 PARMA-JUVENTUS (0-7) ORE 18 VERONA-INTER (2-2) ORE 20.45 DOMANI (ORE 15) CESENA-CHIEVO (1-2) ORE 12.30 ATALANTA-SASSUOLO (0-0) LAZIO-EMPOLI (1-2) NAPOLI-FIORENTINA (1-0) TORINO-ROMA (0-3) UDINESE-PALERMO (1-1) MILAN-SAMPDORIA (2-2) ORE 20.45 JUVENTUS ROMA LAZIO FIORENTINA SAMPDORIA NAPOLI TORINO MILAN GENOA* INTER
70 56 55 49 48 47 42 41 38 38
*Una partita in meno
PALERMO SASSUOLO UDINESE EMPOLI VERONA CHIEVO ATALANTA CESENA CAGLIARI PARMA* (-3)
35 35 34 33 33 32 26 22 21 13
Stasera Verona-Inter. I due attaccanti, entrambi a quota 15 e divisi da quasi 15 anni, puntano al titolo di capocannoniere. Mancini avverte: «Kovacic dia di più» FONTANA, TAIDELLI ALLE PAGINE 8-9
Rinnova in sicurezza, ti regaliamo l’ABS! ROTTAMA
Il sistema per la tecnologia del «gol fantasma» prevede l'uso di 7 telecamere per porta (Goalcontrol-4D,Hawk-eye): queste registrano la posizione del pallone e la elaborano graficamente, segnalando in tempo reale all’arbitro quando supera la linea di porta
JUVE
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L’offerta é valida fino al 30 aprile 2015.
All’Olimpico con Juve-Lazio parte l’era tecnologica sul gol-fantasma. Il presidente della Lega Beretta: «Su tutti i campi nel torneo 2015-16»
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Primo piano R Signora grandi statistiche
e v u J e l l e t s
Allegri sulle tracce di Mou e Pep E in Italia può battere 5 primati
tra le
Luca Bianchin @lucabianchin7
L’
Carlos Tevez, 31 anni, capocannoniere della Juve con 25 gol stagionali. A destra, Massimiliano Allegri GETTY
1I bianconeri hanno la seconda difesa migliore
d’Europa, a una rete dal Bayern, e 70 punti come Real e Chelsea, 4 meno del Barça. A 3 giorni dal Monaco, le cifre di Max in A danno la spinta: i 20 gol presi sono un obiettivo, il sogno è il Triplete
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gol segnati
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subiti
PUNTI
Barcellona (Spagna) Media punti 2,47 In corsa per il triplete
dati relativi al campionato
allenatore fissato con i record è l’altro. Ha preso la borsa, il completo con la cravatta scura ed è andato a Coverciano: c.t. della Nazionale. Allegri ha un altro approccio rispetto a Conte, spigoloso più che duro, concreto più che maniacale. Non considererebbe i 102 punti più importanti dell’Europa League, infatti quel record è come il Brasile del ‘70: non si batte. La Juve può arrivare a 97 ma la sua stagione a qualsiasi cifra resta di egri ha esalaltissimo livello. Allegri tato Pogba, elevato Tevez a anciato capocannoniere e lanciato rtite ha Morata. Dopo 29 partite 70 punti e nei cinquee ograndi campionati sohe lo il Barça è qualche passo più avanti: 74.. Real e Chelsea no, fer-artita in me a 70 con una partita n è a 67 più, mentre il Bayern no. Non con due gare in meno. econda solo, Allegri ha la seconda Europa miglior difesa dell’Europa nobile, a tanto così daa Guardiola (14 gol presi contro o 4 volte 13) e ha segnato solo
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Juventus (Italia) Media punti 2,41 In corsa per il triplete
20 La Juventus ha un record di 20 gol subiti nella stagione 2011-12. Avanti con questa media, si fermerebbe a 18
meno di Mourinho. A tre giorni dal Monaco, tutto questo conforta: la Juve ovviamente parte sfavorita con Bayern, Real e Barça ma per le cifre è all’altezza delle grandi europee. PRIMATI DI SQUADRA La Juve in Italia ha il miglior attacco e la miglior difesa: facile. Alziamo il livello di difficoltà del quiz. Livello medio. Qual è la squadra di Serie A che concede meno tiri in porta? Quale segna di più da fuori area? Chi è riuscito a mettere in fila più passaggi nella metà campo avversaria? Livello difficile. Qual è l’unica squadra che in attacco comple completa 8 passaggi su 10? Chi crea pi più occasioni da palla ferma? Se non n si fosse capito, la risposta comincia sempre per J. Allargare A i confini all’Euro l’Europa permette di tornare ccol pensiero al Monaco. La difesa impressiona perch perché la Juve ha dazi dogana ganali da Medioevo: fa pass passare poco e a caro pre prezzo. Buffon ha visto arr arrivare solo 65 tiri in po porta, il minimo del contine continente, e per 17 volte è tornato a casa imbattuto. Meglio di llui, solo Neuer e il
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Bayern con 18. L’attacco conforta perché la Juventus è sesta, non ventiseiesima, per tiri totali. Il Real è primo a 434, la Juventus a 363, il Monaco molto più giù (dati Opta). PRIMATI INDIVIDUALI Carlos Tevez è il giocatore migliore del campionato. Non il più forte – ognuno ha i suoi gusti e sia Higuain sia Pogba restano candidature valide –, ma il migliore. Primo per media voto Gazzetta, ov-
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2 27 Real Madrid (Spagna) Media punti 2,33 Eliminato dalla Coppa del Re dall’Atletico
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PUNTI SULLA SECONDA La Juve è a +14 sulla Roma, che non sembra avere la forma di Bolt ai Giochi di Pechino: il divario può crescere. Il top in Italia restano i 22 punti dell’Inter di Mancini, che nel 2006-07 lasciò
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63 26
SCUDETTO IN ANTICIPO Il Grande Torino, la Fiorentina ‘56 e l’Inter 2007 mandarono tutti al mare: scudetto con cinque giornate di anticipo. I 14 punti di vantaggio attuali ne garantirebbero quattro alla Juve, che tra l’altro ha lo scontro diretto a favore con la Roma. Allegri qui sorride per un paio di motivi. Conte non è mai andato oltre i tre turni di anticipo e le finali di Champions e Coppa Italia, spinte a giugno avanzato, fanno venir voglia di chiudere tutto presto. Possibilità di battere il record: alte. Chiavi: continuare con un ritmo simile all’attuale.
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Nel 2006-07 l’Inter vinse lo scudetto con 22 punti sulla Roma, record assoluto. La Juve è a +14: missione possibile
viamente primo per gol segnati, primo per tiri in porta. Ha vinto 20 partite in questi sette mesi e mezzo: come lui solo Bonucci e Marchisio. Basta primati da difendere, ora i primati da battere.
deve essere al titanio. Bastano 10 minuti di distrazione per prendere due gol in fila.
Il triplete è riuscito 7 volte, a Celtic, Ajax, Psv, Manchester United, Barcellona, Inter e Bayern Monaco. E se la Juve…
la Roma su un altro fuso orario: 97 punti contro 75. La Juventus di Conte, nel 2013-14, chiuse a +17, Allegri può fare meglio di lui e puntare il Mancio. Possibilità di battere il record (dell’Inter): basse. Chiavi: l’efficacia del turnover, che sarà inevitabile, e il rendimento delle romane. Se la Lazio vince sempre, addio +22. DIFESA MENO BATTUTA Conte era unico per la capacità di
concedere nulla agli avversari. I 20 gol subiti del 2011-12 («Sono 21», direbbe Galliani ricordando Muntari) sono il minimo per i campionati a 20 squadre. Allegri è a 14, in media per chiudere a 18, e potrebbe anche fare strike, battendo i primati per gol concessi in casa (9, ma è già a 7) e in trasferta (8, anche qui è a 7). Possibilità di battere il record: buone in assoluto, molto basse per casa e trasferta. Chiavi: la tenuta mentale, che
67 Chelsea ea lterra) (Inghilterra) Media punti 2,33 ato Eliminato mpions in Champions up e Fa Cup
LA DOPPIETTA Campionato più Coppa Italia. Il giochino alla Juve è riuscito solo due volte, nel 1960 e nel 1995. Lo scudetto è praticamente vinto, la Coppa a un passo: finale contro la Lazio. Possibilità di riuscita: 55%, la Juve sarà favorita anche fuori casa. Chiavi: arrivare alla finale con la testa giusta, preparare la partita come all’andata (Lazio-Juve 0-3) e trovare un modo per fermare quel 7 che va a velocità doppia.
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IL TRIPLETE Scudetto più Coppa Italia più Champions: il nirvana degli allenatori. È riuscito 7 volte, a Celtic ‘67, Ajax ’72, Psv ‘88, Man United ‘99, Barça 2009, Inter 2010 e Bayern 2013. Il particolare non sarà sfuggito: succede sempre più spesso. Possibilità di riuscita: basse. Chiavi: sì, il Monaco si può battere. Però serviranno anche un sorteggio gentile, una doppia semifinale di altissimo livello e un po’ di fortuna, come dice Mou. È molto difficile, ma niente come il Triplete arricchirebbe l’animo degli juventini, l’autostima di Allegri e lo Juventus Museum. P.s.: il museo si è portato avanti. A novembre è arrivato a 400mila visitatori, diventando uno dei 10 più visitati d’Italia: primato personale battuto, con sei mesi di anticipo.
58 30 Psg (Francia) a) Media punti 2 In corsa perr ei quattro trofei Bayern Monaco (Germania) Media punti 2,48 In corsa per il Triplete
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LA RIVALE DI CHAMPIONS
Anthony Martial abbraccia Bernardo Silva: un gol il 19enne, due il 20enne. Alle loro spalle, c’è Moutinho se la ride AFP
Il Monaco vola Ma è sfortunato Toulalan va k.o. 1Tre gol al Caen
e terzo posto Il centrocampista esce: danno alla coscia da valutare
Alessandro Grandesso PARIGI
P
rove tecniche di Champions. E il Monaco brilla per efficacia, spietata. Raccoglie tre punti a Caen con un secco 3-0. Vittoria che vale il momentaneo terzo posto in classifica. Scavalcato il Marsiglia di Bielsa, domani impegnato a Bordeaux. Il club del Principato però perde pezzi pregiati. Il capitano Toulalan si è fatto male alla coscia sinistra, su uno scatto, uscendo in avvio di ripresa. Da valutare il danno: l’immagine del centrocampista che si tiene il retro della coscia è abbastanza eloquente ma il Monaco minimizza. Se anche saltasse la Juve, Jardim agli ottavi aveva sbancato l’Emirates (1-3) piazzando Fabinho al posto del francese squalificato. Alternativa riproposta anche ieri. Ma il tecnico monegasco fa i conti anche con gli acciacchi del 36enne Carvalho, al rientro, ma uscito a metà ripresa con il ginocchio destro dolorante. La difesa quindi si è ricomposta con il giovane Wallace che ultimamente ha offerto garanzie. Come Raggi che sfoggia grande duttilità. Ieri, l’italiano ha giocato da terzino destro, ruolo ricoperto al solito con mestiere, finendo poi la gara da capitano. A sinistra per Torino si candida Kur-
CAEN
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MONACO
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PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Martial al 29’ p.t.; Bernardo Silva al 19’ e al 39’ s.t. CAEN (4-3-3) Vercoutre 6; Appiah 5, Da Silva 5,5, Saad 5 (dal 38’ s.t. Yahia 6), Imorou 5; Kanté 5, Seube 5, Feret 5; Nangis 5 (dal 18’ s.t. Lemar 6), Sala 6, Bazile 5 (dal 27’ s.t. Benezet 6). PANCHINA Perquis, Adeoti, Privat, Koita. ALLENATORE Garande 5. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Bazile per gioco scorretto, Imorou per proteste. MONACO (4-2-3-1) Subasic 6,5; Raggi 7, Carvalho 6 (dal 24’ s.t. Wallace 6), Abdennour 6,5, Echiejile 5,5; Toulalan 7 (dal 5’ s.t. Fabinho 6,5), Kondogbia 6,5; Bernardo Silva 7, Moutinho 6, Carrasco 7 (dal 41’ s.t. Kurzawa 6); Martial 7,5. PANCHINA Stekelenburg, Dirar, Berbatov, Matheus. ALLENATORE Jardim 7. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI Nessuno. AMMONITI nessuno. ARBITRO Chapron 6. NOTE Spettatori 20mila circa. Tiri in porta 2-4. Tiri fuori 3-4. In fuorigioco 1-2. Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
zawa, entrato nel finale. LA MEGLIO GIOVENTÙ Il Monaco in ogni caso si gode la meglio gioventù. Il 19enne Martial, innanzitutto, che sblocca la gara raccogliendo l’elegante assist del 21enne Carrasco. Che a sua volta duetta con il 20enne Silva per il raddoppio: percussione dal corner con doppio tunnel in area. Prima di siglare il tris, servito splendidamente da Martial. Sotto tono Moutinho. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Primo piano R Tra mercato e campionato
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Zamparini frena la Juve «Dybala? Sì... a 40 milioni» 1Bianconeri in pole ma fermi a 25 Marotta e Paratici: ufficiali i rinnovi l messaggio è forte e chiaro e arriva da chi in questo momento ha il pallino del gioco in mano: Juve, se vuoi mettere le mani su Paulo Dybala devi alzare l’offerta. Perché l’attaccante argentino naturalizzato italiano piace a tanti e il Palermo intende venderlo al miglior offerente.
ni vuole alzare il prezzo, la Juventus però non sembra intenzionata a partecipare a nessuna asta. I bianconeri infatti fanno sapere che Dybala piace e rientra tra gli obiettivi, ma non a quelle cifre. Il club di Agnelli non ha mai offerto 35 milioni, ha sempre ragionato sulla base di 25 milioni e di sicuro non arriverà a 40 milioni. E non ha tutta questa fretta di chiudere l’affare nel giro di una settimana.
OBIETTIVO ASTA La versione rosanero è quella snocciolata da Maurizio Zamparini a France Football: «In questo momento per Dybala è in pole position la Juve, che vuole concludere l’affare in una settimana. Io invece attendo, perché naturalmente vorrei la migliore offerta possibile. Dybala è all’asta. I bianconeri mi hanno offerto 35 milioni, ma io ne voglio 40 o di più. Il Psg ha chiesto informazioni all’agente di Dybala, sa che il giocatore è sul mercato. Si sono interessati anche Arsenal, Manchester City, Inter, Roma e Napoli». Zampari-
GRADIMENTO Insomma, il classico tira e molla che probabilmente andrà avanti ancora a lungo. Che Dybala piaccia alla Juve non è una novità. E l’interesse è reciproco. I bianconeri si sono mossi per tempo e hanno avuto frequenti contatti con il procuratore del giocatore, Pierpaolo Triulzi. Marotta e Paratici stanno già preparando il terreno per la successione a Tevez: l’attaccante è in scadenza nel 2016 e non pare intenzionato a rinnovare. Anzi, sono sempre più frequenti le voci di un ritorno in Argentina al termine di
Fabiana Della Valle INVIATA A VINOVO (TORINO)
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LE ULTIME
Tevez recuperato però resta a casa Out anche Buffon PERCHÉ VEDERE PARMA-JUVE
Paulo Dybala, 21 anni, in questa stagione ha segnato 13 gol ANSA
LE TRE STELLE SULLA MAGLIA PER IL 2015-16 ● Tre strisce e tre stelle. Todosobrecamisetas.com ha pubblicato quella che potrebbe essere la divisa bianconera per il 2015-16, inizio dell’era Adidas. Sul petto le 3 stelle: a differenza di quanto fatto quest’anno, il club sembra voler celebrare i 30 scudetti (destinati a diventare 31 a breve)
questa stagione. Così per l’argentino più giovane (21 anni e 13 gol stagionali) è pronto un contratto da 2 milioni a stagione più premi. Ma la Juve non vuole spendere 40 milioni per un attaccante che andrà in scadenza nel 2016. ZAZA E BERARDI Giovanni Carnevali, a.d. del Sassuolo, ha parlato a Calciomarket, su Gazzetta Tv, del futuro di Zaza e Berardi: «Per Simone il Tottenham ci ha offerto una cifra importante (18 milioni, ndr), più di quanto dovrebbe investire la Juve per riacquistarlo. Noi non abbiamo necessità di venderlo. E se i bianconeri spendono tutto per Dybala, poi diventa difficile riacquistare Zaza...Per Berardi ci sono interessamenti dall’estero, in particolare dalla Premier. E’ in comproprietà con la Juve, decideremo insieme». Intanto, come già anticipato dalla Gazzetta, la Juve ha deciso di rinnovare il contratto a Beppe Marotta, Fabio Paratici e a tutto lo staff. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Si sperimenta. Pepe, De Ceglie, Jorquera, Coda e Belfodil insieme: bella questa amichevole. Ah, è partita vera? Beh, non chic ma originale Tardini, ore 18
INVIATA A VINOVO
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evez c’è, anzi no. Massimiliano Allegri aveva tirato fuori una tale sicurezza in conferenza stampa sull’argentino da far sembrare certo l’utilizzo di Carlitos a Parma: «È al meglio e non vedo perché non dovrebbe giocare – aveva detto –, ha già riposato con la Fiorentina. Un giocatore non è una macchina, più sta fermo e più ha difficoltà poi a entrare in partita». Allegri deve aver cambiato idea dopo l’allenamento, visto che Carlitos non è stato convocato. Lui e Pirlo stanno bene, ha fatto sapere la Juve attraverso il suo sito, ma hanno svolto lavoro fisico personalizzato per arrivare al meglio alla sfida di Champions di martedì. Evidentemente Tevez, che ha saltato la Fiorentina per un problema muscolare, non è al top ed era meglio
non rischiarlo con il Parma: l’andata col Monaco è ben più importante. Più utile rimanere ad allenarsi a Vinovo, con Pirlo, la cui non convocazione era già stata annunciata in conferenza. BUFFON K.O. Di fatto il turnover ci sarà, anche se Allegri ripete che questa parola non gli piace e che la formazione che manda in campo è sempre la migliore. Mancherà pure Buffon, out per un virus intestinale, oltre a Barzagli (affaticamento muscolare: spera di farcela per il Monaco). Recuperato Lichtsteiner, che dovrebbe partire titolare, con Padoin che si sposterebbe a sinistra. In difesa potrebbe riposare Bonucci con Ogbonna titolare. Il modulo dovrebbe essere il solito 4-3-1-2, con Pereyra dietro a Llorente e Coman (favorito su Morata). L’alternativa è il 4-3-3 con l’aggiunta di Pepe nel tridente. A centrocampo confermato Sturaro, con Marchisio regista. «Vincendo a Parma possiamo portarci a casa un altro pezzettino di scudetto – ha detto Allegri –. Il triplete? Bisogna mantenere l’equilibrio, perché adesso è pericoloso cadere. La Champions resta un sogno, ma quest’anno stiamo già facendo qualcosa di straordinario. Al Monaco penseremo da domenica». Piccola bugia: se così fosse, Tevez non sarebbe stato tenuto a riposo. f.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
MACCHINA DEL TEMPO
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CONTENUTO PREMIUM
Valeva lo scudetto amare quel signore dallo sguardo severo che sedeva in panchina e rispondeva al nome di Nevio Scala.
GRANDI SFIDE Il famoso gesto di Dino Baggio, espulso in un Parma-Juventus, e che gli costò la nazionale. In basso: la squadra che sfidò per la prima volta i bianconeri in A. Sotto: Nevio Scala
PARMA-JUVE QUANDO GLI ULTIMI ERANO I PRIMI IL RACCONTO di ANDREA SCHIANCHI INVIATO A PARMA
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migliori anni della sua vita il Parma li ha passati a battagliare con la Juve: sfide memorabili in coppa e in campionato, polemiche infuocate, golnon-gol, dubbi, sospetti, una rivalità che più accesa non potrebbe essere. Dal 1990, quando gli emiliani sbarcarono in A, a oggi è una tormentata storia di passione e di gloria. E adesso che la fine dell’avventura sembra molto vicina, perché i conti non tornano e i debiti sono esplosi, la nostalgia si unisce alla rabbia ripensando a quel 9 settembre 1990
quando tutto cominciò: una banda di sconosciuti sfidava la Juve di Roberto Baggio e Schillaci, entrambi reduci dalle notti magiche di Italia 90. Finì come doveva finire, cioè con la vittoria dei bianconeri per 2-1, tuttavia quel giorno si capì che a Parma il grande calcio non sarebbe stato una semplice parentesi, ma un lungo discorso. I tifosi esposero uno striscione in Curva Nord: «Ne faremo di tutti i colori». Il pubblico del Tardini, più di 18 mila spettatori (record di allora), applaudì e si fece trascinare da Melli e Osio, da Zoratto e Minotti, da Grun e Brolin, da Taffarel e Apolloni, e cominciò ad
LA FIONDA Venticinque anni dopo non sarà la stessa rappresentazione. La Juve è sempre la Juve, ancora più forte e più vincente di allora, e il Parma è costretto ad aggrapparsi alla storiella di Davide e Golia, sperando che i magistrati non abbiano pignorato anche le fionde e che il gigante si faccia impallinare. A ripensarci, però, anche nella primavera del 1992 si parlava di piccoli e grandi, di plebe e nobiltà (calcistica, s’intende): si doveva disputare la doppia finale di Coppa Italia. La Juve di Trapattoni favorita. E invece la fionda di Davide funzionò e il gigante fu abbattuto: Melli e Osio ribaltarono il risultato, il trofeo andò al Parma, in tribuna si godeva lo spettacolo il cavalier Calisto Tanzi, padrone del vapore senza ancora «bond» per la testa. Si disse che quella sera molti parmigiani si svestirono definitivamente delle loro maglie bianconere. E tre anni dopo, stagione 1994-95, erano tutti a sostenere la squadra di Scala che si giocava campionato, Coppa Italia e Coppa Uefa contro la Juve di Lippi. 8 gennaio 1995, scontro al vertice al Tardini, Dino Baggio portò in vantaggio gli emiliani, poi fu una sinfonia bianconera: Paulo Sousa e doppietta di Ravanelli. La Juve vinse lo scudetto e la Coppa Italia, ma il Parma le impedì il «triplete» mettendo in bacheca la Coppa Uefa. IL GESTO A Parma si sentiva spesso ripetere che mai i gialloblù avrebbero vinto lo scudetto, non glielo avrebbero permesso i poteri forti del calcio, e così si alimentò quella cultura del sospetto che ancora domina nell’ambiente. Un esempio su tutti, era il gennaio del 2000. Al Tardini la Juve dominò. A Dino Baggio saltarono i nervi, dopo un fallo venne ammonito e lui, per reazione, fece un segno inequivocabile all’arbitro Farina: strofinò il pollice e l’indice come a dirgli «ti hanno pagato, eh?». Espulso. Per quella sciocchezza si giocò la Nazionale e la convocazione agli Europei. La partita, invece, finì clamorosamente in parità, perché il Parma ridotto in 9 segnò con Crespo. Con il passare degli anni il Parma si fece sempre più piccolo e la Juve sempre più grande. Ma se si va a fare una gita nella sala dei trofei di Collecchio si scopre che l’ultima coppa i gialloblù l’hanno vinta contro i bianconeri: era il maggio 2002, Coppa Italia, rete di Junior, in panchina quel galantuomo di Carmignani. E ora che un altro galantuomo, Donadoni, guida gli emiliani, chissà che gli ultimi non diventino i primi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL DEBUTTO IN A PROPRIO CON LA JUVE AL TARDINI. VINSERO I BIANCONERI MA NEGLI ANNI SUCCESSIVI GLI EMILIANI TOLSERO AI RIVALI TRE COPPE
fI PROTAGONISTI DEGLI ANNI D’ORO
Dal «sindaco» Osio agli spari di Asprilla L’isola felice che fu e le sfide ai bianconeri ca al giardinaggio. PARMA
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er tanti anni, quando parlava del Parma, si usava la definizione «isola felice». Ma chi abitava su quell’isola? Pensando alle sfide contro la Juve vengono in mente tanti nomi. Proviamo a scegliere la Top 10 tra coloro che hanno fatto la storia di questi duelli. 1) ALESSANDRO MELLI E’ suo il primo gol in A del Parma, 9 settembre 1990. Un rigore contro la Juve. E’ suo uno dei due che regalano la Coppa Italia, sempre contro la Juve, nella primavera del 1992. Oggi è il team manager del Parma e sulla sua pagina Facebook non ha perso occasione per attaccare l’ex presidente Tommaso Ghirardi e l’ex a.d. Pietro Leonardi colpevoli del dissesto finanziario che ha portato al fallimento. E’ il paladino della parmigianità.
5) DINO BAGGIO Quando il Parma lo acquistò dalla Juve (estate 1994) l’avvocato Agnelli dichiarò: «A volte vendere latte è più redditizio che vendere automobili». Dinone segnò gol pesanti per la vittoria della Coppa Uefa del 1995 (proprio contro i bianconeri) e diventò un idolo del Tardini quando, a gesti, disse all’arbitro che era un venduto. Oggi vive nel Padovano e allena una squadra di ragazzini. 6) HERNAN CRESPO E’ suo il gol più incredibile nella storia di Parma-Juve. Con gli emiliani in nove (espulsi Torrisi e Dino Baggio), i bianconeri in vantaggio per 1-0, due minuti oltre il 90’ l’argentino si buttò su un lancio di Walem, sbilanciò due difensori della Juve e segnò una rete impossibile. Era il gennaio del 2000. Oggi allena la Primavera del Parma.
7) FAUSTINO ASPRILLA Capodanno 1995, Tino è in Colombia a festeggiare. Scala lo recla2) MARCO OSIO Il Sindaco, ma, c’è da preparare la sfida perché tutti lo con la Juve. Lui, hanno sempre come al solito, richiamato coCHI ERANO tarda. E questa sì. Gli sono Hanno scritto volta la combina pure st ate grossa: durante i consegnate le la storia del club festeggiamenti chiavi della e sono rimasti spara diversi colcittà e ieri è legatissimi alla città pi di pistola in stato accolto aria e i poliziotti in Municipio L’ex presidente lo arrestano. Ogdal primo citgi fa l’imprendiPedraneschi rimase tadino Federitore in Colombia co Pizzarotti. 6 anni: ora si dedica e allena i giovaDi Osio, oltre al giardinaggio ni. al gol nella finale di Coppa Italia ‘92 con- 8) LUCA BUCCI Se il Parma portro la Juve, si ricorda un ge- ta a casa la Coppa Uefa nel sto bellissimo: i tifosi della 1995 gran parte del merito va a Roma gli lanciarono contro Luca Bucci: il portiere si tuffa quattro mele, lui ne prese sui piedi di Torricelli lanciato in una, sorrise e, prima di bat- contropiede e sventa il gol che tere un angolo, se la mangiò. avrebbe regalato il trofeo alla Oggi fa l’allenatore. Juve. Oggi fa il preparatore dei portieri del Parma. 3) NEVIO SCALA Creò una squadra perfetta disegnan- 9) DANIELE ZORATTO Se quel do il 5-3-2. Molti lo copiaro- grande Parma è esistito fu perno. Lui vinse e, come Cincin- ché un piccolo grande uomo, in nato, si ritirò in campagna. mezzo al campo, dirigeva le Oggi fa il contadino e coltiva operazioni come un metronoil tabacco nella sua tenuta mo. Si chiama Daniele Zoratto. agricola di Lozzo Atestino, Svelto di testa, Sacchi gli regalò in provincia di Padova. C’è anche una convocazione in nachi lo vorrebbe presidente zionale. Oggi ha un incarico fedel nuovo Parma che nasce- derale con le giovanili. rà. Non si sa mai, a volte ritornano... 10) LORENZO MINOTTI -Il capitano dei capitano. E’ lui ad alza4) GIORGIO PEDRANESCHI - re i trofei, la coppa Italia nel Dirigente della Parmalat di 1992, la Coppa delle Coppe nel Tanzi, diventò presidente 1993, la Supercoppa Europea nel 1990 e rimase in carica nel 1994, la coppa Uefa nel fino al 1996. Con Scala e il 1995. Guida in campo e fuori, è direttore generale Pastorello stato anche dirigente del Parformava una perfetta triade. ma nell’era Tanzi e subito dopo. Uno dei suoi grandi meriti? a.s. Scoprì Asprilla. Oggi si dedi© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lorenzo Minotti 48 anni, è stato lo storico capitano del Parma. Ha poi ricoperto il ruolo di dirigente, nell’era Tanzi e subito dopo
Faustino Asprilla 45 anni, personaggio in campo (per i gol) e fuori (per le trovate). Oggi è imprenditore in Colombia e allena i giovani
Luca Bucci 46 anni, è stato il portiere di quel grande ciclo di successi. Finita la carriera, ha continuato come preparatore dei portieri
Hernan Crespo 39 anni, suo l’incredibile gol dell’1-1 contro la Juventus con il Parma ridotto in 9. Oggi allena la primavera dei gialloblù
Daniele Zoratto 53 anni, era il metronomo di quel grande centrocampo. Oggi ha un incarico federale con le squadre giovanili
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Serie A R La novità
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Juve-Lazio con l’occhio di falco 1La finale di Coppa Italia darà il via ufficiale alla nuova tecnologia sul gol fantasma SARANNO UTILIZZATE SETTE TELECAMERE PER PORTA QUANDO È GOL L’arbitro convalida il gol quando il pallone ha varcato completamente la linea di porta
PALLONE, LINEA DI PORTA E MARGINE D’ERRORE SONO IN DIMENSIONI REALI
TELECAMERE NO NO GOL
COM’È OGGI
Il sistema più diffuso per la tecnologia del «gol fantasma» prevede l'uso di 7 telecamere per porta (Goalcontrol-4D, Hawk-eye): queste registrano la posizione del pallone e la elaborano graficamente, segnalando in tempo reale all’arbitro quando il pallone supera la linea di porta
TELECAMERE
SENSORI E CHIP L'altro sistema prevede chip nel pallone e sensori. C’è un chip nel pallone che suona quando la palla ha superato la porta. E ci sono sensori sui pali, collegati a un sistema di telecamere, per stabilire se la palla ha superato la linea di porta
GUARDALINEE
GIUDICE DI PORTA
1,5 cm
MARGINE D’ERRORE Gli attuali strumenti tecnologici non danno la certezza che il responso sia corretto quando il pallone è a 1,5 cm o meno dalla linea di porta (all'esterno o all'interno)
TELECAMERE ARBITRO CHIP
GIUDICE DI PORTA QUARTO UOMO
GUARDALINEE
In Italia, a supporto dell’arbitro, sono stati introdotti i giudici di porta ma la parola finale spetta sempre all’arbitro
SENSORI
12 CM SPESSORE DELLA LINEA DI PORTA GDS
Matteo Brega MILANO
U
n mese fa Maurizio Beretta lo aveva anticipato: «Cerchiamo di stringere i tempi, il nostro obiettivo sarà di debuttare nella finale di Coppa Italia a Roma il 7 giugno». Ieri, il presidente della Lega Serie A ha mantenuto la parola: «La tecnologia dell’Hawk-Eye debutterà per la finale tra Juventus e Lazio. Poi verrà applicata all’intero campionato 2015-16». Basta gol fantasma, basta polemiche, spazio alla tecnologia per togliere qualsiasi dubbio. L’assemblea di ieri avrebbe dovuto solo registrare un aggiornamento dello stato dei lavori, invece si è arrivati alla decisione di partire. E di farlo subito, nella prima partita utile. Impossibile nel campionato in corso (per motivi anche legati alla logistica), ecco dunque che la prima occasione buona sarà la finale della Coppa Italia in un unico atto. La presenza di Carlo Tavecchio ieri in via Rosellini era dovuta alla Fondazione per la mutualità generale negli sport professionistici a squadre. Ma visto che il presidente della Figc è stato il vero regista dell’introduzione, non va escluso che ci sia stata l’ultima e decisiva accelerata. SOLDI NECESSARI Da oggi si comincerà a parlare di soldi necessari per dotare gli stadi della tecnologia necessaria. Dovrebbero servire circa 5-6 milioni di euro per coprire tutti gli stadi, risorse che la Lega cercherà attraverso i suoi canali. Andiamo a vedere cosa servirà per dotare tutti gli impianti della Serie A degli strumenti indispensabili per applicare l’Hawk-Eye. Vengono posi-
zionate sette telecamere per porta che memorizzano la posizione del pallone segnalando all’arbitro quando ha oltrepassato completamente la linea. In questo modo un doppio segnale (sonoro e visivo) sull’orologio renderà il direttore di gara partecipe del gol, togliendo ogni dubbio. Quasi ogni dubbio, perché gli attuali strumenti tecnologici non garantiscono la certezza assoluta se il pallone si trova a meno di 1,5 centimetri dalla linea di porta. Insomma, il margine di errore resterà, ma sarà sottilissimo. E comunque toglierà ogni responsabilità dall’occhio umano che così potrà concentrarsi di più su quel che accade lì vicino in area: le situazioni delicate, i falli di mano, le trattenute, i rigori, gli angoli. ITALIA COME PREMIER E BUNDES L’Italia si allinea così ai maggiori campionati esteri, la Premier League (già in uso) e la Bundesliga (verrà
GOL ASSEGNATI DAL MONDIALE ALLA PREMIER
introdotta anche lì dalla prossima stagione). A questo punto bisogna chiedersi quale futuro attenderà la figura dell’assistente di porta. Secondo Tavecchio risparmiando sugli assistenti si rientrerà in certe spese. Vero anche, come abbiamo detto poco fa, che il sistema dell’HawkEye dovrà comunque essere supportato economicamente, non verrà regalato. E poi c’è l’aspetto politico di tutta la vicenda. Un aspetto da non trascurare. Anche perché si inserisce in una visione differente che già esiste tra Fifa e Uefa. La prima (con Blatter) ha scelto la tecnologia e rifiuta gli arbitri di porta; la seconda (con Platini) fa esattamente l’opposto. Vero però che il sistema tecnologico affiancherà l’occhio umano all’Europeo 2016. Una decisione resa possibile grazie al fatto che verrà applicata solo a dieci stadi, quelli interessati per le partite del campionato continentale. 1
SERIE A, SI PARTE «La tecnologia non può restare fuori dal calcio, gli strumenti sono affidabili» - aveva dichiarato Tavecchio qualche tempo fa. E così da ieri si sono spalancate le porte dell’Hawk-Eye per tutta la A 2015-16. L’esperimento dell’Olimpico di Roma per la finale JuventusLazio sarà interessante. La curiosità, ovviamente, prende il sopravvento sulla praticità del sistema. «Formalizzeremo il tutto nei prossimi giorni - ha chiuso ieri Beretta - Saremo pronti per la nuova stagione. “Occhio di falco” è la stessa tecnologia già utilizzata dalla Premier League, e che dal prossimo anno sarà adottata dalla Bundesliga». Il caso di Muntari in Milan-Juventus non si ripeterà più, come altri visti sui campi di mezzo mondo tra cui quelli del Mondiale. Mai più gol fantasma, mai più polemiche legate al «gol-non-gol». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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● 1 Francia-Honduras al Mondiale 2014 , il gol francese convalidato dall’occhio di falco 2 Il gol di Astori in Uruguay-Italia nella Confederations del 2013 convalidato col goalcontrol 4-D 3 Il gol di Dzeko in Manchester City-Cardiff, il primo in Premier League assegnato con l’occhio di falco il 21 gennaio 2014
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Serie A R La proposta
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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DA TRIPOLI A NEW YORK, DA PECHINO A DOHA: LE ITALIANE IN GIRO PER IL MONDO
2002: JUVENTUS-PARMA A TRIPOLI Supercoppa italiana tra Juventus-Parma, finita 2-1 a Tripoli nel 2002. Nella foto il pareggio di Di Vaio dopo il vantaggio di Del Piero, che poi segnerà la rete decisiva LAPRESSE
2003: JUVENTUS-MILAN A NEW YORK Supercoppa tra Juventus e Milan nel 2003 a NewYork: finisce 1-1 dopo i tempi supplementari, i bianconeri vincono 5-3 ai rigori. Arbitro Collina, nella foto con Gattuso e Del Piero OMEGA
2012: JUVENTUS-NAPOLI A PECHINO Supercoppa 2012 a Pechino. Juve-Napoli finisce 4-2 dopo i supplementari tra le polemiche e gli azzurri, in segno di protesta contro l’arbitro Mazzoleni non partecipano alla premiazione AP
2014: JUVENTUS-NAPOLI A DOHA Supercoppa a Doha, in Qatar, nel dicembre scorso, con la rivincita del Napoli che batte la Juve 6-5 ai rigori (ai supplementari 2-2). Decisiva la parata di Rafael su Padoin LAPRESSE
Sarà un campionato da esportazione
1Prende piede l’opening game: una sfida di cartello da giocare all’estero dalla stagione 2016-2017 Matteo Brega MILANO
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er farsi apprezzare, bisogna farsi conoscere. E visto che non si può portare il Mondo in Italia, l’idea è quella di portare una fetta dell’Italia calcistica in giro per il Mondo. Così ieri a margine dell’assemblea di Lega i 20 club di A hanno dato vita a un incontro con MP Silva, l’advisor che gestisce i diritti internazionale del campionato.
LE IDEE L’obiettivo era quello di trovare strade, idee e proposte per aumentare la visibilità all’estero della nostra A. Sul tavolo, a fine riunione, sono rimaste decine di idee. Quella più percorribile risulta essere un «opening game», un evento costruito intor-
no al match di cartello della prima giornata da far giocare fuori dall’Italia (Nord America, Oriente e Brasile i più interessati). Si parlerebbe della stagione 201617 perché non va scordato che i diritti casalinghi sono stati già venduti e nell’assegnazione sono stati indicati gli orari da rispettare. Allora meglio puntare alla stagione successiva, anche per motivi logistici (viaggi, centri d’allenamento, stadio). La dichiarazione di Aurelio De Laurentiis aveva lasciato stupiti tutti: «In Lega stiamo decidendo di giocare la prima giornata di campionato del prossimo anno in 10 città diverse nel Mondo». Parole cariche di entusiasmo e allo stesso tempo povere di concretezza. Perché un turno intero di campionato fuori dall’Italia deve sottostare a diverse licenze, l’ultima delle quali (e
RDe Laurentiis
vorrebbe di più: «La prima giornata in 10 città del mondo»
RAlla Rai i diritti per la Coppa Italia nel triennio 20152018. Diritti tv di B: c’è il bando
la più importante) è quella della Fifa. Lo stesso ente che da anni sta respingendo la medesima richiesta della Premier League, il campionato più visto nel Mondo. Una scelta, quella della Fifa, che va anche a «proteggere» i campionati nazionali minori in Paesi dove le tv preferirebbero trasmettere i tornei esteri piuttosto che quello locale innescando una spirale pericolosa. COPPA ITALIA E LEGGENDE Tornando invece alla concretezza, la Lega di A sta vagliando le possibilità concrete. Abbiamo detto di un match della prima di campionato 2016-17, ma esiste anche la possibilità di sceglierne una inserita nella giornata che riapre il campionato dopo la pausa invernale o addirittura proporre di giocare il turno degli ot-
tavi, dei quarti o la finale di Coppa Italia. Ecco, questa ultima idea, se dovesse germogliare, potrebbe anche andare in scena nella prossima stagione visto che saremmo già nell’anno solare 2016 e si avrebbe una maggior forbice di tempo per organizzare tutto anche con la Rai che si è aggiudicata proprio ieri i diritti per trasmettere la competizione anche nel triennio 2015-18 (in tutto 66 milioni). A corollario di tutti c’è anche la proposta di far scendere in campo le squadre «Legends», gli assi del passato di ciascun club. I top club italiani ovviamente vedono positivamente tutte queste iniziative, spinti anche da quanto sostengono i proprietari stranieri di Inter e Roma (Erick Thohir e James Pallotta) che appoggiano l’apertura verso nuovi mercati. Il prossimo appunta-
mento è per il 4 maggio, quando si tornerà a discutere di questo tema. IL BANDO DELLA B Si andrà a trattativa privata per i diritti del campionato di A (sempre 201518) rimasti invenduti, ovvero quelli delle prime interviste e delle immagini nel tunnel degli stadi e negli spogliatoi. In corsa Mediaset e Sky. Intanto ieri è stato pubblicato il bando per la vendita dei diritti del campionato di B 2015-18. La base d’asta è di 10,5 milioni medi annui. Spunta la novità di una finestra in chiaro facoltativa (anticipi e posticipi) per chi acquisirà i diritti. Si tratta di un tentativo della Lega di B di stimolare la concorrenza tra Sky e Mediaset, i due operatori più interessati. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Serie A R La sfida TUTTI I LORO GOL AI RAGGI X TONI
ICARDI PRESENZE
29
27 GOL TOTALI
di sinistro 8
di destro 7
15
15
di testa 2 di destro 8 di sinistro 5
14
IN AREA 3
3
SU RIGORE
9
10
IN CASA IN TRASFERTA
6
9
5
6
1° TEMPO
9
2° TEMPO
6
3 DOPPIETTE 2 0 TRIPLETTE 1 INCIDENZA DEI GOL SULLA CLASSIFICA 12/33 punti Luca Toni, 37 anni, è alla seconda stagione con la maglia del Verona AP
9/38 punti GDS
Mauro Icardi, 22 anni, seconda stagione con l’Inter ITALY PHOTO PRESS
Toni-Icardi, gol senza età Ora il vero obiettivo è Tevez
1Verona-Inter è il duello fra un vecchietto e un ragazzino divisi da 15 anni ma uniti dalle 15 reti segnate quest’anno, che li tengono in corsa almeno per il trono alle spalle di Carlitos
Matteo Brega MILANO
Q
uando Luca Toni alzava la Coppa del Mondo nel cielo azzurro di Berlino, Mauro Icardi aveva 13 anni e continuava ad accatastare gol nel Vecindario di Las Palmas. Alla fine, nel 2008, arrivò a 384 in sei anni. Oggi si sfidano due generazioni differenti di attaccanti che tengono in piedi Hellas e Inter con i loro gol.
L’INCIDENZA I numeri non dicono sempre tutto, ma in questa occasione dicono moltissimo. Toni e Icardi finora hanno segnato entrambi 15 gol, a sole due lunghezze dal capocannoniere Tevez, e hanno inciso in maniera profonda sull’andamento delle rispettive squadre. I nerazzurri hanno realizzato 43 gol (il 35% proviene dall’argentino), i veneti 36 (il 41% porta la firma di Luca). Oggi, soprattutto, gli occhi saranno puntati su Icardi che torna dopo la squalifica scontata contro il Parma. E Roberto Mancini conta di poggiare anzitutto su di lui le speranze concrete di ripartire per questo finale di stagione. Maurito ha saltato solo due partite di campionato. Se la prima volta
l’assenza era passata inosservata (vittoria per 4-1 coppe), lo dice a ragion veduta. Ecco perché il contro l’Atalanta a Bergamo, il suo forfeit per un rinnovo del contratto resta uno dei temi più cari attacco febbrile patito la notte precedente), la se- alla società in questo periodo. Più lui di Kovacic, conda si è sentita. Eccome. Il infatti, è imprescindibile per il Mancio ha tentato la carta Pufuturo prossimo di questa squascas, mettendogli a fianco Paladra. Per ufficializzare il rinnovo cio e Shaqiri. Carta che non ha bisognerà aspettare ancora un lasciato grandi segni, ma diffipo’, forse la fine del mese di cilmente il ragazzo romeno ● le partite in cui Toni è stato aprile. I dettagli non sono il proavrebbe potuto fare di più in un decisivo ai fini del risultato blema, semmai lo è la volontà pomeriggio definito dal d.t. Pie- nelle 12 in cui ha segnato i suoi dell’entourage del giocatore di 15 gol. La sua media voto ro Ausilio indegno. far partire i benefici economici per la Gazzetta è 6.38 immediatamente, piuttosto che IMPRESCINDIBILE Oggi a Vedal prossimo primo luglio. rona torna Icardi: con lui, o meBONUS-PONTE La soluzione saglio con i suoi gol, l’Inter si è rebbe un «bonus-ponte», una portata a casa 9 punti dei 38 racsorta di riconoscimento per colti finora. Contro Sampdoria, Cesena e Cagliari i nerazzurri ● le partite in cui Icardi è stato quanto fatto finora in attesa dell’entrata in scena del nuovo acnon avrebbero vinto senza i suoi decisivo ai fini del risultato cordo. L’inserimento della claugol e in altre tre occasioni un sulle 11 in cui ha segnato i suoi sola rescissoria, invece, è un tesuo centro ha permesso di pren- 15 gol. La sua media voto ma per ora affrontato in maniedersi un punto. Quando il Man- per la Gazzetta è 6.23 ra marginale dalle parti. Il cio dice che è difficile privarsi di un attaccante da 20 gol all’anno (esattamente la motivo è presto spiegato. Quello che conta per la cifra raggiunta da Icardi finora tra campionato e società, è la volontà di Icardi. Inserire una clauso-
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la per potersi liberare (a qualsiasi cifra, dai 40 milioni in su) non significherebbe trattenerlo per forza, anzi. Potrebbe semplicemente irrigidire Mauro che invece ha mostrato sempre apertura e disponibilità a rimanere all’Inter al di là dei soldi. Sullo sfondo non vanno tralasciate le pretendenti reali, quelle squadre di Premier o Liga che si sono avvicinate e che hanno mostrato interesse per lui. IL «RAGAZZINO» Non va a caccia di un nuovo contratto milionario Toni, semmai a caccia di singole tappe di gioia. E anche a quasi 38 anni i suoi gol pesano, eccome. I suoi 15 gol di campionato hanno portato al Verona 12 punti su 33, una media straordinaria per un ragazzino come lui. Ha segnato in 12 partite e in 8 di queste è stato decisivo portando la vittoria o raddrizzando la partita. Il saggio contro l’esuberanza giovanile. Lo scontro sarà anche questo. Toni ha segnato 9 gol nelle ultime 8 partite giocate in campionato. Mauro invece non segna dall’8 marzo: si è fermato a quel cucchiaio di Napoli che regalò un punticino in rimonta al San Paolo con il laser dei tifosi campani negli occhi. E’ l’ora di tornare a bussare, è l’ora di farlo contro chi non bada al tempo che passa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Mancini, macché soft «Kovacic dia di più E gioca dove dico io» PERCHÉ VEDERE VERONA-INTER
INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO) @LucaTaidelli
S
THOHIR E KOVACIC Discorso che va a toccare anche Kovacic, che vive un momento non facile. «Se Mateo darebbe di più da mezzala - fa un Mancio perentorio anche nelle risposte -? Decido io dove può giocare. E’ giovane ma deve anche iniziare a dare di più. A volte in allenamento lo provo anche davanti alla difesa, ma serve tempo. Con Brozovic in
Un’immagine di San Siro tutto esaurito per un derby FOTOGRAMMA
Mandorlini, primo sgarbo al suo passato?
Luca Taidelli
i piega. S’incavola. Ma non si spezza e non perde l’ottimismo. Roberto Mancini riparte da Verona, dove ha già vinto contro il Chievo, e chiude un cerchio. Proprio il pareggio allo scadere di Nico Lopez, all’andata, aveva di fatto condannato Walter Mazzarri e creato i presupposti per il clamoroso ritorno. Il Mancio bis non sta andando come l’interessato e i tifosi si auguravano, ma le ultime nove giornate di campionato serviranno a gettare basi importanti per il futuro. Serve però una risposta immediata dopo l’encefalogramma piatto visto col Parma. «E sento che arriverà - spiega il tecnico - , che torneremo a giocare come contro la Samp. Se dalla modalità zen sono passato a quella “furibondo”? Avevo un approccio diverso e i giocatori si sono sempre impegnati. Questa settimana è stata più dura, i giocatori hanno capito che certe gare le vinci più col carattere che con la tecnica. Purtroppo in questo momento non sono tranquilli, ma credo che debbano prendersi delle responsabilità e dare di più. In allenamento sono straordinari, ma devono fare altrettanto anche in partita».
PRESIDENTE IN ARRIVO
IL TECNICO DEL VERONA
L’Inter nelle ultime 5 partite ha fatto meno punti di Mainz, Friburgo, Burnley, Elche, Eibar: un caso di studio. Un po’ come Toni: segna più gol ora che a 25 anni. Bentegodi, ore 20.45
Roberto Mancini, 50 anni, è tornato all’Inter lo scorso novembre
1«Io via per un grande club?
Sono già in un grande club... Sento che al Bentegodi arriverà una risposta dalla squadra» un 4-2-3-1 invece non lo vedo. Thohir avrebbe detto che Kovacic resta e che Tourè non arriva? Non ne abbiamo parlato. Ma non sono d’accordo che sul nostro rendimento pesi la lontananza fisica del presidente. Altrimenti le squadre inglesi, i cui proprietari non si vedono, non vincerebbero mai. Thohir, come tutti i dirigenti, sta lavorando duramente per fare una grande Inter. Anche se qui non serve una rivoluzione che porti 25 nuovi giocatori». GRANDE INTER Il dubbio semmai è come attrarre alcuni top player che ha in testa il tecnico, con una squadra fuori dalle Coppe e con dei paletti di bilancio. Tema che si lega al dubbio che se arrivasse un’offerta da una big europea, lui potrebbe salutare. «Ma io sono già in un grande club - Mancio parte
con un contropiede dei suoi -. Credo che si possa tornare a essere competitivi. E l’Inter esercita ha sempre un grande fascino sui giocatori. Star fuori dalle Coppe non è un dramma, si può costruire un gruppo più forte. Ma ora penso al finale di stagione. Fare bene ci permetterebbe di gettare basi importanti». SORPRESA DIFESA? Intanto c’è da battere il Verona. Senza Santon, fermato da un affaticamento, e con il rischio squalifica nel derby per Guarin, Medel e Brozovic. «Infatti uno dei tre potrebbe partire dalla panchina» conclude Mancini. Che aveva un prurito di difesa a tre. Alla... Mazzarri. Ma senza Santon puntare su Nagatomo, out da tanto, rischia di essere un rischio eccessivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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● VERONA La pazza idea di Andrea Mandorlini è riuscire in quel che non ha mai fatto: «Il mio cuore è sempre stato nerazzurro. Nell’Inter ho giocato, ho grandi ricordi. Ma oggi alleno il Verona. E voglio vincere questa partita». Contro il suo passato di calciatore, il Mandorlini tecnico non l’ha mai spuntata. Certo, all’andata pareggiò per 2-2 allo scadere (Nico Lopez fatale), e fu Walter Mazzarri a farne le spese, con l’esonero scattato poi in settimana. Sull’altra panchina, ora, c’è Mancini. «Hanno cambiato tanto, anche a gennaio sono arrivati nuovi innesti. C’è un tempo di adattamento, non so se riusciranno a rimettersi in piedi. Francamente, mi auguro lo facciano dopo aver giocato con noi». Se l’Inter è finita in castigo dopo l’1-1 col Parma, pure il Verona ha dovuto ammortizzare la beffa del 3-3 – era in vantaggio per 3-0 – con il Cesena, nell’ultimo turno. Maurizio Setti, il presidente, ha chiesto uno sprint che porti oltre la salvezza, a cominciare dalla partita con l’Inter: «Ha ragione a pretendere sempre di più», taglia corto Mandorlini, che è in attesa di ricevere indicazioni sul contratto in scadenza. Dice: «Ne parleremo quando saremo salvi. Pensiamo all’Inter, intanto». Matteo Fontana © RIPRODUZIONE RISERVATA
Andrea Mandorlini, 54 anni GETTY
AZIONE IMMEDIATA
San Siro e un derby già per 60 mila Thohir punta Touré «Uno da prendere» 1Si gioca il 19, con
il tutto esaurito: c’è il Salone del mobile, 10 mila biglietti venduti a stranieri
A
lla faccia della squadra in difficoltà e del derby di basso profilo. A una settimana abbondante dalla sfida contro il Milan, San Siro è già quasi pieno. Tra abbonati e botteghino, per la sfida del 19 aprile sono già stati venduti oltre 60mila biglietti. La concomitanza con il Salone del mobile, evento di design che annualmente porta a Milano tantissimi stranieri, farà anche sì che sia un derby ancora più internazionale di quanto già non siano le rose rossonerazzurre. Diecimila dei tagliandi venduti infatti sono stati acquistati da non italiani.
TRIS D’ASSI Una risposta molto importante per l’Inter e per Erick Thohir, che sbarcherà a Milano la mattina stessa della partita e poi assisterà anche al successivo big match interno, il 25 contro la Roma. Il calendario infatti ha collocato in coda ad una stagione non facile le tre gare con cui di solito scatta il tutto esaurito. Il 17 maggio infatti, nella terz’ultima di campionato, al Meazza sarà di scena la Juventus, che per allora probabilmente si sarà già laureata campione d’Italia. I tifosi insomma non abbandonano l’Inter, malgrado a San Siro non vedano una vittoria in campionato dall’8 febbraio (3-0 al Palermo) e la striscia
senza successi con l’imbarazzante pareggio contro il Parma si sia allungata a sette. Da ricordare che in questa stagione al massimo si erano raggiunte le 40mila presenze abbondanti. SIPARIETTO THOHIR Un motivo di soddisfazione per Thohir, al termine di una settimana non facile. Da Giacarta, l’azionista di maggioranza in un’intervista radiofonica ha parlato anche di Inter, riavvolgendo il nastro sino al primo contatto: «Mi chiamarono dagli Stati Uniti chiedendomi se fossi interessato a investire in un club europeo di fama mondiale: era l’Inter, non ci potevo credere, perché avevo sempre seguito la Serie A e soprattutto la squadra nerazzurra. Non potevo che essere interessato! L’Inter è un brand globale, riconosciuto in tutto il mondo. All’inizio di questa avventura pensai che il presidente dovesse essere Angelomario Moratti ma Massimo Moratti mi disse di no, che ero io l’azionista di maggioranza e che era giusto fossi io il presidente. Davvero un onore, i tifosi nerazzurri sono fantastici e si meritano il meglio. Lavoriamo per accontentarli». Magari prendendo Tourè... Come da siparietto finale. Un tifoso gli chiede di non vendere Kovacic e Thohir scherzando gli risponde: «E invece Tourè non dovrei prenderlo...?». lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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● i big match interni dell’Inter che garantiscono sempre il pienone. Dopo il derby (19 aprile) arriveranno Inter-Roma il 25 aprile e Inter-Juve il 17 maggio
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Serie A R Il personaggio
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
El Shaarawy si rivede e fa sognare pure Preziosi
LA COPPIA FRANCESE
1Okay anche l’ultima visita, la punta del Milan può ricominciare
ad allenarsi. Il presidente del Genoa sorride: «Lo riprenderei subito» ARMERO VA AL FLAMENGO
Marco Pasotto
Van Ginkel okay Bonaventura: si decide oggi
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● MILANO La prima buona notizia è arrivata: ieri Marco van Ginkel ha effettuato tutto l’allenamento assieme ai compagni e quindi è ristabilito dall’infiammazione al ginocchio. Questo risolve un grosso problema in mediana, dal momento che Bonaventura è ancora in dubbio, Montolivo ed Essien sono certamente indisponibili e il destino di Muntari sino a fine stagione sarà quello di allenarsi da solo a Milanello quando i compagni giocano (ma la gara di domani potrebbe fare eccezione). Van Ginkel, quindi, dovrebbe andare a comporre la mediana assieme a De Jong e Poli. Usiamo il condizionale perché l’obiettivo è recuperare anche l’altra mezzala acciaccata, e cioè Bonaventura. Ieri Jack ha lavorato ancora a parte, ma nella rifinitura di oggi c’è più di una possibilità di vederlo in gruppo. A quel punto Pippo potrebbe permettersi addirittura un ballottaggio. Saluta invece ufficialmente Milanello Pablo Armero, che ha concluso la non entusiasmante parentesi in rossonero passando al Flamengo. Il colombiano, che era arrivato in prestito dall’Udinese, non è mai riuscito a lasciare il segno. Infine, ieri gradita rimpatriata a Casa Milan del grande ex Fabio Capello, che ha visitato la sede e il museo Mondo Milan. m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CALVARIO DI STEPHAN
Menez: «Inzaghi deve restare» Mexes: «Tenetemi»
MILANO
a prima parte di frase è assolutamente seria: «El Shaarawy? Lo riprenderei subito». C’è da crederci. La seconda un po’ meno: «Adesso ne parlo con Galliani...». Qui invece i dubbi sono legittimi e abbondanti, anche perché Enrico Preziosi conclude il concetto sorridendo, il che smorza l’effetto sorpresa. E fa capire che la strategia appartiene alla lista delle missioni più o meno impossibili. Galliani, peraltro, non fa nulla per tenere in vita la questione e quando esce dalla Lega bofonchia un «siamo seri...» che la dice lunga sulla fattibilità (e sulla credibilità) dell’operazione. E’ chiaro che lo scenario sarebbe piuttosto suggestivo: un ritorno alle origini (senza andare oltre il prestito, s’intende), che gioverebbe parecchio al tasso tecnico del Genoa e permetterebbe a Stephan di ritrovarsi – ma ritrovarsi davvero – in un ambito che conosce alla perfezione, che di lui ha una stima immensa, e senza la pressione dell’ambiente rossonero.
Da sinistra Jeremy Menez, 27 anni, e Philippe Mexes, 33 LAPRESSE
1L’attaccante:
«Meglio l’Europa League che il titolo di capocannoniere» Alessandra Gozzini
Stephan El Shaarawy, 22 anni, è al Milan dalla stagione 2011-12 ANSA
MILANO
stito secco». Prestito che il Milan non è intenzionato a rinnovare, dal momento che il Genoa farà tornare alla base un giocatore ritrovato (e rivalutato).
M
RAMMARICO Ma, appunto, di suggestioni si parla, sebbene Galliani e Preziosi si sentano un giorno sì e un giorno no, e assieme siano in grado di dar vita più o meno a qualsiasi affare. In realtà di questi tempi c’è altro di cui discutere. Ad esempio del futuro di Bertolacci, che è in comproprietà fra Genoa e Roma e che il Milan ha messo nel mirino: giovane, italiano e azzurro. E sul piatto c’è pure Niang, a proposito del quale Preziosi ieri si è rammaricato: «Ottima operazione, peccato sia solo in pre-
SOLO ESTERO Tornando a El Shaarawy, al di là delle suggestioni genovesi, una cosa è certa: di fronte a un buon affare il Milan non lo chiuderebbe a chiave a Milanello e – qui sta la novità –, anche lui rispetto a un paio d’anni fa non vede più il proprio futuro dipinto esclusivamente e obbligatoriamente di rossonero. Per Stephan, quindi, le ipotesi di lavoro percorribili sono essenzialmente due: provare a ritrovarsi al Milan, oppure tentare un’avventura all’estero. Perché Preziosi senza dubbio lo riprenderebbe con sé, ma il fratello-agente del Faraone ha già chiarito che se davvero si chiudesse l’avventura al
SETTEMBRE 2013 Stephan riporta prima una lesione al bicipite femorale destro, quindi una microfrattura al quarto metatarso del piede sinistro. Fra coppe e campionato salta 16 gare e resta circa due mesi e mezzo lontano dai campi
DICEMBRE 2013 Si ferma di nuovo a causa di un’infiammazione al piede sinistro, nella stessa zona della microfrattura. Viene operato e sta fuori 4 mesi e mezzo (fuori 24 partite). Bilancio a fine stagione: 9 presenze e un gol
Milan, sarebbe soltanto per una squadra estera. Ad ogni modo ElSha in questo momento ha altri pensieri, che riguardano la sua salute. E ieri è arrivata una bella notizia: come riporta il sito rossonero, Stephan è stato «sottoposto a esami strumentali e clinici dal professor Van Dijk, che ha certificato l’avvenuta guarigione della frattura composta alla base del quinto osso metatarsale del piede destro. E’ stato quindi dato il benestare per la ripresa dell’attività fisicoatletica». In altre parole: ennesimo calvario finito, da oggi in avanti El Shaarawy potrà pensare soltanto a recuperare tono muscolare, fiato e confidenza col pallone. Quando lo rivedremo? Probabilmente nelle ultime tre giornate di campionato, e chissà che non sia lui a portare il Milan in Europa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GENNAIO 2015 Durante Lazio-Milan riporta la frattura composta del quinto metatarso del piede destro. Fin qui ha saltato dieci partite e il bilancio complessivo della sua stagione parla di 16 presenze e un gol (alla Samp)
enez, attaccante che al Milan ha scoperto numeri da bomber, solidarizza con Inzaghi, ex collega d’area. Jeremy: «Deciderà la società, ma io vorrei tanto che Pippo restasse». Dopo avergli salvato il posto di lavoro con sedici gol, somma che fa di Menez il vice cannoniere della A, ora il francese vorrebbe che il contratto dell’allenatore fosse rispettato anche nella prossima stagione. Se una possibilità esiste questa passa dall’Europa, strada complicata ma più sgombra rispetto a qualche settimana fa, quando gli ostacoli parevano insormontabili. Menez a dire il vero ci credeva anche quando davanti c’era una salita ripidissima: «Dobbiamo fare il massimo per arrivare in Europa League. A livello personale questa è in assoluto la mia stagione più bella, ma preferivo segnare qualche gol in meno per avere qualche punto in più in classifica. Meglio l’Europa che il titolo di capocannoniere: il tempo per recu-
perare c’è. E se serviranno i miei gol, io spero comunque di farne altri». Mexes, l’altro francese del gruppo, presente con Jeremy all’evento di ieri al Milan Store (decine di tifosi in fila anche per lui: evento che a inizio stagione non sarebbe stato così scontato), ribadisce: «All’Europa crediamo più di prima, ora è anche più semplice perché arriviamo da due vittorie di fila. Se continuiamo così ce la faremo. Il posto del Milan è lì, in Europa. Eravamo partiti bene, poi il momento difficile da cui non siamo usciti facilmente, perché quando manca fiducia poi diventa dura. Ma dico che abbiamo sbagliato solo noi giocatori, perché in campo andiamo noi e non l’allenatore o la società. Così come sentiamo le voci di cessione del club ma continuiamo a pensare solo al nostro mestiere». MILAN, TIENIMI! Che è appunto quello di giocare a calcio, professione che Mexes vorrebbe continuare a svolgere nel Milan. Se l’appello di Menez era pro-Pippo, quello di Philippe ha un tornaconto personale: «Ormai sono a fine contratto anche se io mi auguro di restare ancora un po’, so che dipende solo da me meritarlo e per questo voglio dare ancora di più. Non ne abbiamo ancora parlato, aspetto: offerte ne ho ma non mi muovo solo per soldi, voglio divertirmi». Mexes ha una busta paga da quattro milioni di euro netti all’anno: «Cosa risponderei al Milan se ci fosse da abbassare le pretese? Hai voglia!». © RIPRODUZIONE RISERVATA
QUI SAMPDORIA
Sinisa, furia pre-addio I titolari prendono gol e lui annulla la seduta 1E Ferrero sul futuro senza Mihajlovic: «Sarà bellissimo»
Panchina: oltre a Di Francesco e Ventura, spunta Paulo Sousa Filippo Grimaldi GENOVA
D
a qui bisogna partire: dal Sinisa grande affabulatore, perché il rompete le righe anticipato di ieri a Bogliasco, dopochè la squadra dei titolari aveva subìto un gol nella partitella con le seconde linee blucerchiate, è soprattutto figlio del comportamento di uno stratega che vuole arrivare domani sera a San Siro con la squadra caricata a mille per gio-
care la partita perfetta, contro una delle sue possibili pretendenti per il campionato che verrà. Guai, però, a sostenere che Mihajlovic fosse nervoso per le voci sul suo imminente addio: sarebbe un clamoroso errore. FUTURO GIA’ SCRITTO Nessun collegamento fra la sfuriata di Mihajlovic (peraltro rientrata poco dopo) e il futuro del tecnico, che sarà al novantanove per cento lontano dalla Sampdoria. Di questo, almeno, tutto l’ambiente blucerchiato (e pure a
Corte Lambruschini) sono assolutamente convinti. I fatti di ieri ricalcano quasi esattamente quello che era già accaduto il giorno precedente al «Mugnaini». Pure in quell’occasione, riserve in gol e fervorino finale del tecnico a capitan Palombo e ad Eto’o, presente lo staff tecnico. Ieri il bis, sotto gli occhi dei tifosi. Nessuna frattura, nessuna scenata postuma. Un paio di urla in campo, giusto per movimentare la mattinata, partitella interrotta e stop. Anche se è ovvio che Sinisa non abbia gradito
Sinisa Mihajlovic, 46 anni, tiene a rapporto la squadra in allenamento ANSA
RCarnevali,
a.d. Sassuolo: «Contattati da Ferrero per il nostro tecnico»
l’errore di posizione sul campo che ha portato i titolari a subire il gol, soprattutto pensando al Milan di Inzaghi, prossimo avversario domani sera a San Siro sulla strada dell’Europa.
MADE IN ITALY L’arrivo del presidente Ferrero al «Mugnaini», anzi, ha poi contribuito a riportare grande serenità ed allegria: «La punizione di Sinisa? Ha fatto bene», il commento del numero uno blucerchiato. Poi, sul probabile futuro senza Mihajlovic: «Lo vedo bello, meraviglioso. Sinisa al Milan? Non me ne frega nulla». Un’ulteriore prova di quanto la società blucerchiata stia ormai guardandosi intorno (preferendo gli allenatori di casa nostra) arriva dalle parole di Giovanni Carne-
vali, a.d. del Sassuolo, pronunciate proprio ieri sera a Gazzetta TV: «Di Francesco? La Sampdoria ci ha chiesto informazioni direttamente tramite il presidente Ferrero. Il nostro mister è una persona eccezionale e prima di lasciarlo andare ci penseremo bene. E’ lui l’artefice maggiore del nostro progetto di crescita». Ma non è l’unico nome, questo, per la Samp che verrà. Piace, eccome, anche Giampiero Ventura (nonostante Ferrero non sembri amare i cavalli di ritorno), anche se il diesse Carlo Osti, prima di muoversi ufficialmente, aspetta di incontrare Mihajlovic. Il limite massimo scadrà a fine aprile, ma è pressochè scontato che le parti possano incontrarsi anche prima. CHE IDEA Nelle ultime ore è spuntata anche la candidatura di Paulo Sousa, che ha però la controindicazione di non avere mai allenato nel nostro campionato. Osti lo conosce dai tempi dell’Atalanta, perché il portoghese era molto amico di Alessandro Ruggeri. Ma da qui a ipotizzarne lo sbarco a Genova, il passo è ancora troppo lungo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
De Laurentiis-Napoli Adesso va in scena il grande freddo 1Ritiro punitivo, allenatore in partenza, tifosi
delusi dal presidente: l’Europa è l’ultima spiaggia Mimmo Malfitano
C’
NOTTI BRAVE Restano le responsabilità del club, di chi ha sottovalutato il comportamento dei giocatori e di chi non è intervenuto in tempo debito per mettere in riga quelli delle notti brave. Fino a quando Higuain è
ULTIMA CHANCE Resta l’Europa League, giunta ai quarti. E il doppio confronto col Wolfsburg darà maggiori indicazioni sulle possibilità che avrà la squadra per poter ambire a questo trofeo. «Sarà una sfida molto importante. Il Wolfsburg è
NESSUNA PUNIZIONE: HO PENSATO CHE IL GRUPPO, STANDO ASSIEME, POTESSE RITROVARE ENTUSIASMO
INVIATO A CASTELVOLTURNO (CE)
è poco entusiasmo nel ritiro del Napoli. La clausura non piace a nessuno, Rafa Benitez compreso. Ma, pur controvoglia, squadra e tecnico hanno obbedito all’ordine impartito da De Laurentiis. «Ricreare lo spirito di gruppo»: l’ha giustificata così la decisione di rinchiudere i suoi tesserati a Castelvolturno, il presidente, anche se ha sminuito il senso del ritiro, intervenendo a radio Kiss Kiss Napoli. «No, non è una punizione. Mi sono reso conto che qualcosa non andava e che sarebbe stato meglio stare tutti insieme per ritrovare entusiasmo». Può darsi, ma squadra e tecnico non l’hanno presa bene, c’è grande contrarietà nel gruppo.
De Laurentiis. Probabilmente, gli investimenti fatti non corrispondono alle velleità del suo progetto. E, soprattutto, buona parte dei 380 milioni investiti nei suoi dieci anni di Napoli li hanno sborsati i tifosi, riempiendo il San Paolo e determinando in maniera concreta la spartizione dei diritti televisivi, sottoscrivendo migliaia di abbonamenti per le pay tv.
AURELIO DE LAURENTIIS SUL RITIRO DECISO MERCOLEDÌ
Aurelio De Laurentiis e Rafa Benitez, presidente e allenatore del Napoli ANSA
stato continuo sottorete, così come Callejon; fino a quando Hamsik ha assicurato quel talento ormai sconosciuto, allora anche le scappatelle notturne sono passate inosservate. Adesso le accuse si sprecano, mentre con l’allenatore pare che si sia giunti alla resa dei conti. CONTESTAZIONE Ma a essere
contestato è stato proprio lui, De Laurentiis. «Meritiamo di più», gli hanno urlato a lungo le due curve, stanche di sostenere un progetto poco competitivo per lo scudetto e per potersi confrontare con le grandi del calcio europeo. «I tifosi vogliono vincere sempre tutto e subito. Io investo ogni anno per rinforzare la squadra», ha spiegato
secondo in classifica, ma avremo il vantaggio di giocare il ritorno in casa», ha osservato De Laurentiis, che ha riservato la chiusura a Pepe Reina. La convinzione generale è che il portiere sia voluto andare via per una questione d’ingaggio, mentre il presidente ha spiegato la sua verità: «Ha accettato il compenso maggiore che gli è stato offerto dal Bayern, col quale non possiamo competere perché ha un fatturato tre volte e mezzo superiore al nostro. E poi la moglie non voleva stare a Napoli». Pronta la replica del portiere spagnolo: «Non scherziamo, non c’è mai stato un problema familiare, mia moglie e io amiamo Napoli». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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fOGGI COME NEGLI ANNI 80
Dal Paradiso di Diego al Gravina di Higuain È movida tentatrice Gianluca Monti NAPOLI
C’
erano una volta la Cachaca a via Petrarca e la Stangata a via Martucci. C’era e c’è ancora l’hotel Paradiso, dove Diego Armando Maradona trascorreva gli allegri dopocena prima di rientrare nella vicina casa di via Capece. La Napoli «rapace» cui De Laurentiis ha fatto riferimento mercoledì sera quando ha mandato in ritiro la squadra esisteva già negli Anni Ottanta. Epoca di scudetti e di gossip che si rincorrevano in giro per la città. Careca ballava la lambada in campo per festeggiare una rete e poi nei night (però lo sapevano in pochi). FOTO E VIDEO Ora è tutto diverso, ma gli azzurri di oggi sono molto attenti. Del resto, Higuain prima di venire a Napoli è stato indottrinato a dovere da Lavezzi. Mai farsi «beccare» come è accaduto a lui in più di una circostanza. Celebre lo scatto che ritraeva Lavezzi, Navarro e Zalayeta al largo di Capri in barca con birre al seguito. Il Pocho era di casa nei locali del centro (soprattutto alla Mela) e sul Lungomare, da Regina Mar-
gherita, dove nel privée è passato alla storia un party abbastanza allegro prima di una clamorosa sconfitta a Catania. CENE ELEGANTI De Laurentiis ha spesso accusato Lavezzi per le notti brave, ma il club non si è mai strutturato per tenere d’occhio i calciatori lontano da Castelvolturno, e spesso si affidano a tassisti e factotum che diventano poi indispensabili. Il gruppo attuale è composto da molti scapoli e questo facilita le uscite di gruppo. Poche discoteche e molte cene eleganti, specie a casa Mertens sulla collina di Posillipo. Per i sudamericani il quartier generale è a Pozzuoli, complesso turistico Phoenix (Zuniga, Gargano, Britos e Zapata sono ospiti fissi con le loro famiglie). NUOVO FLIRT Higuain non si vede quasi mai. Sta tanto in casa, nello stesso parco dove abita ancora la ex moglie di Cavani, e pare abbia un flirt con una starlette dell’etere locale. I tempi della gita a Capri con scivolone su uno scoglio sono lontani, al massimo partecipa a qualche festa al Gravina 13 di Portici (la presenza ha creato il caos e gli abitanti della zona hanno chiamato i Carabinieri). Da mercoledì, però, anche lui è in clausura a Castelvolturno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
La Roma sorride Totti prepara l’ennesima magia
Napoli. Adesso la rincorsa di Totti riparte proprio da qui, dal Torino, con 9 partite davanti a sé per aiutare la Roma a riconquistare la Champions League e difenderla dall’assalto della Lazio, sorpasso che — dovesse succedere — avrebbe tutta una serie di conseguenze nefaste sull’ambiente giallorosso. Ma anche nove partite per provare ad accorciare le distanze da Silvio Piola, anche se quel traguardo, ogni mese che passa, è sempre più lontano.
1Il capitano giallorosso torna a disposizione di Garcia
SCELTE E SOLUZIONI Garcia ci sta pensando su, oggi deciderà se rimetterlo dentro o meno già da domani pomeriggio, al Comunale di Torino. Il passato, del resto, insegna che quando ha avuto a disposizione il suo capitano, il tecnico francese difficilmente ci ha rinunciato. Un po’ per la sua qualità, un po’ per le giocate, un po’ per la fantasia infinita che riesce a garantire anche a quasi 39 anni. Ed in una Roma che fa una fatica enorme a costruire gioco ed a segnare (appena 4 gol nelle ultime 7 partite), avere l’estero di Totti può essere di certo un’arma in più a disposizione di Garcia. Tra l’altro, giocando il Torino con una difesa a tre l’utilizzo di Francesco sarebbe importante per cercare di «smagliare» la difesa granata. Totti, infatti, gioca spesso a «risucchio», abbassando il suo baricentro, spesso quasi a ridosso dei centrocampisti. E così facendo può costringere ad uscire uno dei centrali o almeno ad allungare la difesa, aprendo così anche spazi interessanti per gli inserimenti dei centrocampisti stessi, Nainggolan su tutti. Ecco perché Garcia non ci vuole rinunciare, anche se viene da quasi un mese di inattività. Padelli, nel caso, è avvisato. Il Torino gli ricorda soprattutto quella rete pazzesca, da collezione dei gol...
Nel 2002 ai granata una delle reti più belle in carriera
Andrea Pugliese ROMA
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on è né il Parma né la Sampdoria, le sue vittime predilette. Ma resta comunque una squadra che gli sta a cuore, non fosse altro per quel capolavoro del 6 gennaio 2002: finta e palla «pastellata» in corsa su Bucci, altra finta su Delli Carri e gol decisivo per il titolo di campione d’inverno. Francesco Totti quel gol al Torino l’ha messo nella sua collezione privata, quella del box dove conserva le perle tra i 240 gol già segnati in Serie A. «Ha avuto il coraggio di fare una giocata straordinaria, da fuoriclasse assoluto, un gol alla Mazzola — disse quel giorno Fabio Capello, all’epoca allenatore giallorosso — Solo i grandi campioni osano così tanto, di questo gol se ne parlerà a lungo».
DIFESA CHAMPIONS Vero, tanto che se ne parla ancora oggi («Un gol che è nei piedi e nella testa di pochissimi giocatori al mondo», commentò lo stesso Bucci tempo fa), oltre 13 anni
È il 6 gennaio 2002, Francesco Totti supera Bucci con una «pastellata»
dopo. Come oggi Francesco Totti riprendere la sua corsa in campionato, tornando ufficialmente a disposizione di Rudi Garcia a distanza di quasi un mese dalla sua ultima gara, quel Roma-Sampdoria 0-2 che ha sancito ufficialmente la crisi giallorossa. Poi sono arrivati i forfeit contro la Fiorentina (in Europa League), il Cesena e il
UNA GIOCATA SUPER, ALLA MAZZOLA. SOLO I GRANDI CAMPIONI OSANO COSÌ TANTO. SE NE PARLERÀ A LUNGO... FABIO CAPELLO ALLENATORE ROMA 2001-02
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AVVISO A PAGAMENTO
AVVISO IMPORTANTE SULLA SICUREZZA ALLARME PER MONOSSIDO DI CARBONIO KÖNIG Codice articolo: SAS-CA100 e SEC-CA10
König chiede urgentemente a chiunque abbia acquistato, nel periodo tra gennaio 2012 e marzo 2015, uno o più prodotti tra quelli sopra menzionati, di interromperne immediatamente l’utilizzo e di restituirli al punto vendita. L’importo verrà interamente rimborsato. Esiste il rischio che l’allarme non risponda in tempo (entro l’intervallo di tempo necessario che va da 60 a 90 minuti con un livello di monossido di carbonio pari a 50 ppm). L’inalazione prolungata può provocare sintomi quali emicrania, nausea, vertigini e, in casi estremi, perdita di conoscenza sino a situazioni ancora più gravi. König ha deciso di ritirare questi prodotti dal mercato poiché ha a cuore la sicurezza della vostra salute. Per ulteriori informazioni, contattate il rivenditore di zona o visitate il sito www.konigelectronic.com Ci scusiamo per eventuali inconvenienti.
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IL CASO
Chiusura curva: nessun ricorso Tifosi contrariati 1Il popolo giallorosso protesta online ma il club ha preferito la via... politica Davide Stoppini ROMA
A
fare il ricorso comincia tu. Di sicuro non comincia la Roma, che la patata bollente l’ha tenuta a lungo per le mani e dopo 72 ore ha deciso che no, non s’ha da fare, appello non ci sarà contro la chiusura della curva Sud per gli striscioni di Roma-Napoli. E pazienza se mezza città, certamente la parte più rumorosa, ha protestato con telefonate in diretta radio, sms, tweet e messaggi su facebook, il tutto con toni molto duri nei confronti di James Pallotta e della sua decisione. Tanto la storia è sempre la stessa, un motivo per dire no lo trovi comunque. La Roma allora tira dritto, ben conscia del fatto che in ogni caso — ricorso sì, ricorso no — sarebbe stata una decisione scomoda. I MOTIVI Ma scomodità per scomodità, tanto vale prendere una posizione politica e strategica ben definita. Meglio — hanno pensato a Trigoria — dissociarsi con forza dal tenore di quegli striscioni e dai «fucking idiots». Perché un ricorso, la cui eventualità e fattibilità è stata comunque studiata a lungo dai legali, avrebbe comunque «rischiato» di avvicinare la posizione del club a quella di chi ha esposto gli striscioni, anche solo nel tentativo di entrare nel merito della decisione del giudice sportivo Tosel. E poi, a voler allargare il raggio d’azione, è anche politicamente corretto restare fermi a guardare. In un senso o nell’altro, si è creato un precedente. E adesso, proprio in ragione del mancato ricorso, la Roma potrà permettersi massima atten-
zione su quello che accadrà altrove. Ragionamento che non ha convinto i contestatori — c’è pure chi sui social network ha avviato una campagna per non rinnovare l’abbonamento — e che rischia di scatenare altre reazioni a catena. Ma la Roma ha preferito guardare oltre. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL COMMENTO di ALESSANDRO CATAPANO
UNA SCELTA CORAGGIOSA
N
on sappiamo se segnerà una svolta nei rapporti col tifo, come si augura il Viminale, che ha fatto pervenire alla Roma tutto il proprio apprezzamento. Di sicuro è un segnale di civiltà e una scelta coraggiosa, anche perché impopolare. E come tale da sostenere e applaudire. Oltretutto perché condivisa da Pallotta con i propri dirigenti. Ricorrere contro la chiusura della curva Sud avrebbe avuto un senso, non solo giuridico, anche di appartenenza: avrebbe tutelato i diritti di tutti gli abbonati — la grande maggioranza di 14 mila persone — che non hanno nemmeno letto lo striscione contro la Leardi (quindi non potevano disapprovarlo). Ma in pochi fuori dal Raccordo lo avrebbero capito, con gli inevitabili effetti sull’immagine del club. Meglio rinunciare, dunque. E guadagnarci in rispettabilità.
TRIGORIA IN FERMENTO
Nuovo incontro per Ayew De Rossi vuole stringere i denti ● ROMA È sempre mercato. Anche ieri, per un ulteriore incontro sull’affare Ayew. Il centrocampista del Marsiglia, in scadenza di contratto, piace parecchio a Trigoria (come pure all’Inter): nessuna decisione, l’affare resta in stand-by, le parti si riaggiorneranno. Anche perché fatalmente le priorità sul mercato della Roma sono strettamente collegate al raggiungimento della qualificazione alla Champions League,
possibilmente con il secondo posto. E domani contro il Torino il passaggio diventa fondamentale. Garcia è «corto» a centrocampo: Keita non ha recuperato, Uçan è reduce da un problema muscolare, De Rossi convive con una microfrattura alla vertebra.E proprio le condizioni del numero 16 preoccupano il tecnico francese: probabile che l’azzurro vada in campo comunque, anche grazie agli antidolorifici. pug
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SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
ROMA
0
CHELSEA
4
DA ESTERNI A GOLEADOR
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Colkett al 2’, Solanke al 4’ e all’11’, Abraham al 38’ s.t. MESSI Barcellona Fu Guardiola ad avanzarlo e farlo accentrare
ROMA (4-3-3) Marchegiani 5,5; Paolelli 5, Calabresi 5,5, Marchizza 5, Anocic 5 (dal 44’ s.t. Ciavattini s.v.); D’Urso 5, Machin 5, Pellegrini 5,5; Verde 5,5, Sanabria 5 (dal 1’ s.t. Vestenicky 5), Di Mariano 5 (dal 32’ s.t. Ndoj s.v.). PANCHINA Pop, De Santis, Adamo, Soleri. ALLENATORE De Rossi 5,5.
La Lazio ha bisogno anche dei suoi gol
La delusione dei giocatori della Roma dopo la sconfitta MANCINI
1Resiste un tempo il sogno Youth League
I Blues fanno 4 gol in 45’: lunedì ultimo atto
INVIATO A NYON (SVIZZERA)
N
elle favole che si rispettano c’è sempre un lieto fine. Stavolta no. Perché la strega cattiva, vestita di blu e con l’accento inglese, s’è rivelata fuori portata dei comuni mortali che l’hanno affrontata. E non ha avuto bisogno di pozioni o sortilegi per conquistarsi un posto in finale (lunedì sempre a Nyon alle 16). E’ bastato mettere in evidenza il suo infinito talento e la straripante forza fisica. Resta da favola, però, il cammino della Roma Primavera di Alberto De Rossi in questa Youth League, che ha visto i giallorossi eliminare Bayern Monaco e Cska Mosca nella fase a gironi, l’Ajax negli ottavi e il Manchester City nei quarti. Probabilmente stavolta non sarebbe bastata nemmeno la gara perfetta. Il Chelsea è sembrato da subito di un altro pianeta. La Roma ha avuto il merito di restare viva per 45’ e andare all’intervallo con il sogno ancora intatto. Poi la sveglia è suonata, sfortunatamente troppo presto. E la Roma ha dovuto arrendersi alla realtà. DI FISICO In Italia poche squadre hanno la qualità e la struttura della Roma, che al cospetto del Chelsea è sembrata Pollicino. I Blues sono una macchina quasi perfetta. Squadra corta, compatta, capace di giocare a ritmi altissimi per 90’. Non c’è stata una sola palla vagante finita nei piedi di un giocatore della Roma. La velocità del Chelsea era doppia. Eppure gli inglesi un difetto ce l’hanno: si piacciono troppo. Così ogni volta che la Roma sembrava barcollare, le hanno dato una mano a restare in piedi. A giocare col fuoco spesso ci si brucia. Ma il diagonale di Pellegri-
MENEZ Milan Ala creativa nella Roma, ora bracca Tevez...
1Pioli lo sposta al centro dell’attacco
Troppo tenera la baby Roma Tornado Brown Chelsea in finale Vincenzo D’Angelo
PALACIO Inter Più assist che gol, dal Genoa in poi ha chiuso il cerchio
Nuovo ruolo vecchi progetti Keita insegue la svolta buona
CHELSEA (4-2-3-1) Collins 6; Aina 7 (dal 44’ s.t. Tomori s.v.), Christensen 7, Clarke-Salter 6,5, Dasilva 7; Loftus-Cheek 6,5, Colkett 7; Brown 7,5, Musonda 8 (dal 30’ s.t. Abraham 7), Boga 7,5 (dal 26’ s.t. Palmer 6,5); Solanke 7,5. PANCHINA Thompson, Ugbo, Suljic, Scott. ALLENATORE Viveash 8. ARBITRO Gil Manzano (Spa) 6. AMMONITI Pellegrini, Di Mariano, Clarke-Salter, Anocic per gioco scorretto. NOTE Spettatori 1.500 circa. Tiri in porta 3-12. Tiri fuori 1-5. In fuorigioco 0-1. Angoli 5-11. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.
C. RONALDO Real Madrid Valanghe di gol dopo la metamorfosi
L’ALTRA SEMIFINALE
Sorpresa Shakhtar Anderlecht rimontato ● NYON (v.d’a.) Nel segno di Kovalenko. Lo Shakhtar a sorpresa elimina l’Anderlecht in rimonta (3-1), grazie al suo talento migliore, che entra con i suoi sotto di un gol e ribalta la storia con due gol e un assist per l’altro subentrato Arendaruk. Meglio l’Anderlecht - avanti con Bourard - per 75’, poi grande Shakhtar: solido, organizzato e cinico.
ni sul finire di primo tempo è uscito di pochi centimetri, graziando il Chelsea. La partita, forse, poteva girare lì. NUMERI E invece nella ripresa è iniziato l’incubo. Settanta secondi sono bastati a Colkett per sbloccare la gara e mettere fine alle speranze giallorosse. Con la strada in discesa, le velocissime frecce inglesi hanno aumentato ancor di più i giri del motore, travolgendo gli avversari. Boga, Musonda e Brown tra le linee sono stati imprendibili, e quando il capocannoniere Solanke s’è svegliato, colpendo a morte due volte (al 4’ e all’11’) la preda ferita, non c’è stato più nulla da fare. Viveash ha poi pescato dalla panchina altra energia dominante. Parker (assist) e Abraham (gol) hanno infierito nel punteggio e nell’orgoglio della Roma, che s’è affacciata un paio di volte con Verde nell’area avversaria, senza lasciare il segno. Troppo Chelsea per questa Roma, che s’è arresa alla più forte. Lo dicono i numeri: miglior attacco (33 reti fatte) e miglior difesa (4 subite). Allo Shakhtar l’arduo compito di smentirli. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA)
A
desso tocca a lui. In una Lazio in cui ogni singolo sta facendo cose egregie c’è un solo elemento che - almeno fino a questo momento ha reso meno di quanto ci si aspettasse. E’ Balde Keita, il «predestinato» arrivato dalla cantera del Barca che, dopo una prima positiva stagione (la scorsa) nel calcio dei grandi, era quest’anno atteso al definitivo salto di qualità. Un passaggio ritenuto peraltro sicuro un po’ da tutti gli osservatori. Se l’estate scorsa c’era un giovane biancoceleste sulla cui esplosione gli addetti ai lavori erano pronti a scommettere era proprio lui. E non Felipe Anderson. LA SVOLTA BUONA? Poi le cose sono andate esattamente nella maniera opposta. Il brasiliano è diventato la grande rivelazione dell’intero campionato, lo spagnolo è rimasto fermo al palo. Ma in una Lazio guidata da un tecnico, Pioli, che in questo momento è una sorta di re Mida, perché tutto ciò che tocca si trasforma in oro, anche Keita pare pronto a ritagliarsi un ruolo di primattore. Le avvisaglie c’erano state già nelle settimane scorse, poi sabato a Cagliari
PRIMAVERA
TOCCHI PER ZONA Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla ATTACCO
3
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5 7 GDS
Keita Balde, 20 anni
il giovane attaccante di origini senegalesi ha finalmente lasciato il segno. Il suo ingresso a mezzora dal termine è stato determinante per far arrivare a sette la striscia di vittorie consecutive della Lazio. Keita si è procurato due rigori. Il primo è servito a riportare la Lazio in vantaggio, il secondo a lasciare gli avversari in dieci. E’ mancato solo il gol all’ex Barca, tutta colpa del cagliaritano Balzano capace di sventare sulla linea quello che sarebbe stato il suo primo gol in questo campionato (l’anno scorso ne fece cinque, più uno in Europa League). E così Keita è rimaso ancora a secco (in Coppa Italia ha invece realizzato 3 gol). LA METAMORFOSI Ci riproverà domani con l’Empoli, lo spagnolo. Le chance di rompere il ghiaccio sembrano buone. Innanzitutto perché Keita giocherà titolare. L’ultima volta, in campionato, era accaduto il 1° marzo a Reggio Emilia col Sassuolo. E in assoluto le sue presenze dal primo minuto, sempre in campionato, sono state soltanto cinque. Il ritorno nel blocco dei titolari, la possibilità di restare in campo per 90 minuti sono buoni argomenti per credere nella fine del digiuno. Ancor di più lo è il ruolo che Pioli gli ha ritagliato negli ultimi tempi e nel quale lo impiegherà domani. Da attaccante esterno l’ex Barca è stato trasformato in punta centrale. A Cagliari ha giocato proprio in quella posizione. Ed era accaduto anche nei precedenti spezzoni di gara concessigli. La metamorfosi tattica è uno dei motivi (il principale, probabilmente) dell’inversione nel rendimento stagionale di Keita. Un cambio di ruolo che, prima di Keita, hanno vissuto altri calciatori nati come attaccanti esterni e diventati poi punte centrali. Magari atipiche, ma pur sempre punte centrali. Il caso più noto è quello di Messi che, a inizio carriera, era attaccante esterno prima che Guardiola lo mettesse al centro (dell’attacco, del Barca, di tutto). Ma anche il suo eterno rivale Cristiano Ronaldo ha fatto lo stesso tragitto (specie negli ultimi tempi con lo United) per poi tornare di nuovo sulla fascia. Pure l’interista Palacio ha vissuto qualcosa di simile, mentre il caso più recente è quello del milanista Menez. Tutti hanno beneficiato della trasformazione. Adesso tocca a Keita. © RIPRODUZIONE RISERVATA
TRIBUNALE DI TREVISO
Udoh-gol: la Juve vince al 92’ La Fiorentina con Bernardeschi
Federico Bernardeschi, 21 anni
COME SI MUOVE
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a Juve ha vinto l’anticipo col Bologna grazie a un gol di Udoh al 92’. Almeno fino a oggi pomeriggio - col Torino impegnato a Parma - i bianconeri saranno al 2° posto con i granata. Oggi in tv l’Inter (a Sassuolo). Sorride la Fiorentina che ritrova Bernardeschi dopo il k.o.: giocherà a Varese con la Primavera in attesa del rientro nel gruppo di Montella.
L
GIRONE B - Oggi (ore 11): Cittadella-Lanciano, Perugia-Cagliari, Sassuolo-Inter (Rai Sport 1), Pescara-Cesena (ore 15). Domani: Chievo-Verona (ore 11, Rai Sport 1), AtalantaBrescia (ore 11.30). Classifica: Inter 47; Milan 45; Udinese 37; Cesena 33; Atalanta, Chievo 32; Verona 30; Sassuolo 29; Pescara 25; Perugia 23; Cagliari 22; Brescia 20; Cittadella 18; Lanciano 6.
GIRONE A - Juventus-Bologna 2-1 (ieri). Oggi (ore 15): Parma-Torino (ore 14.30), Modena-Spezia, Pro VercelliCarpi, Varese-Fiorentina. Domani (ore 11): Entella-Sampdoria, Genoa-Trapani. Classifica: Fiorentina 48; Torino, Juventus 44; Spezia 43; Sampdoria 39; Entella 35; Parma 34; Pro Vercelli 33; Bologna 25; Carpi 17; Trapani 16; Modena 15; Genoa 13; Varese 6.
GIRONE C - Oggi (ore 15): Vicenza-Frosinone (ore 11), CataniaBari (ore 11.30), Crotone-Palermo (ore 12), Lazio-Livorno, Napoli-Avellino, Ternana-Empoli. È stata rinviata al 6 maggio (ore 15) Latina-Roma, per l’impegno dei giallorossi in Youth League. Classifica: Roma 49; Bari 46; Lazio 45; Catania 38; Empoli 37; Napoli 34; Palermo 33; Latina 27; Livorno 26; Frosinone 20; Vicenza 19; Ternana 18; Crotone 14; Avellino 7.
Amministrazione Straordinaria n. 1/13 NORTH EAST SERVICES s.p.a. - NES Attività di trasporto valori Amministrazione Straordinaria n. 1/14 ISTITUTO VIGILANZA COMPIANO s.r.l. Attività di vigilanza e sorveglianza Amministrazione Straordinaria n. 4/14 AUTOCOM s.r.l. Attività di commercio e noleggio di autoveicoli e motoveicoli Fallimento n. 103/14 LA SICUREZZA s.r.l. in liquidazione Attività di progettazione, costruzione, vendita, installazione, manutenzione e noleggio di impianti di sicurezza, telefonici e di controllo AVVISO D’ASTA L’Istituto Vendite Giudiziarie comunica che GIOVEDI’ 23 APRILE 2015 alle ore 15:30 in Silea (TV) Via Internati n. 30, presso la propria sede, procederà alla vendita per lotti di: • n. 29 autocarri: n. 12 Fiat Ducato blindati o adibiti a trasporto valori, n. 1 Iveco Magirus 260S/E4 blindato, n. 6 Fiat Panda, n. 9 Fiat Punto, n. 1 Fiat 900; • n. 1 imbarcazione modello DP9 Sport, anno 1981, n. 2 motori Volvo Penta AQ AD 40A /280. • n. 3 autovetture: n. 1 Volvo V50, n. 1 Citroen C5, n. 1 BMW 320d; • Autoveicolo Porsche 911 GT3 CUP da competizione, telaio WP0ZZZ99Z3S698117, non targata, con n. 2 chiavi; • Autoveicolo Daimler Benz V8 250, tg. PD 429999, anno 1968, iscritto all’A.S.I. con n. 9778, con n. 2 chiavi, sprovvisto di documenti; Successivamente, MERCOLEDI’ 29 APRILE 2015 alle ore 10:30 in Silea (TV) Via Internati n. 30, presso la propria sede, procederà alla vendita per lotti di: • N. 60 penne/stilografiche in sorte per modelli e marche (Waterman Paris - Visconti Firenze - Bugatti - Montegrappa - Omas - ecc.), oggettistica in argento; Successivamente, MERCOLEDI’ 06 MAGGIO 2015 alle ore 15:30 in Silea (TV) Via Internati n. 30, presso la propria sede, procederà alla vendita per lotti di: • Contamonete/contabanconote, cassaforti, mobili, quadri ed arredi in sorte; Per Maggiori Informazioni, Condizioni Generali di Vendita e Appuntamenti per Visione, previo richiesta scritta via fax al n. 0422/298830 o mezzo e-mail astefallimenti@ivgtreviso.it, rivolgersi all’I.V.G. di Treviso tel. 0422/435022 - 0422/435030 e nel sito internet www.ivgtreviso.it.
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SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Magic +3 R Campionato
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Bertolacci c’è Gasperini ritrova il suo senatore
a 30
1Il centrocampista torna dopo l’infortunio
in Nazionale e si riprende le chiavi della mediana del Genoa. Con gli occhi del Milan addosso...
GIORNATA PROGRAMMA OGGI Ore 18 Genoa-Cagliari (1-1), Parma-Juventus (0-7) Ore 20.45 Verona-Inter (2-2) DOMANI Ore 12.30 Cesena-Chievo (1-2) ore 15 Atalanta-Sassuolo (0-0), Lazio-Empoli (1-2), Napoli-Fiorentina (1-0), Torino-Roma (0-3), Udinese-Palermo (1-1) Ore 20.45 Milan-Sampdoria (2-2)
CLASSIFICA SQUADRE
PT
JUVENTUS ROMA LAZIO FIORENTINA SAMPDORIA NAPOLI TORINO MILAN GENOA INTER PALERMO SASSUOLO UDINESE EMPOLI VERONA CHIEVO ATALANTA CESENA CAGLIARI PARMA (-3)
70 56 55 49 48 47 42 41 38 38 35 35 34 33 33 32 26 22 21 13
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
29 29 29 29 29 29 29 29 28 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 28
21 15 17 13 12 13 11 10 9 9 8 8 8 6 8 8 5 4 4 4
7 11 4 10 12 8 9 11 11 11 11 11 10 15 9 8 11 10 9 4
1 3 8 6 5 8 9 8 8 9 10 10 11 8 12 13 13 15 16 20
57 40 54 43 37 47 34 43 38 43 39 35 32 30 36 21 24 28 35 23
14 21 28 31 30 37 31 36 34 37 43 43 38 32 51 31 40 52 56 54
Filippo Grimaldi GENOVA
V
acillare, mai. Però ci fu un momento, all’inizio dell’estate scorsa, in cui Andrea Bertolacci si trovò davvero a un bivio. Da una parte, l’idea (allettante) di tornare a casa, a Roma, dove Sabatini gli aveva fatto capire che lui sarebbe rientrato nel nuovo progetto giallorosso. Dall’altra, la possibilità (ben più concreta) di far coincidere la sua permanenza al Grifone per il terzo anno consecutivo con il definitivo salto di qualità. E, in questo senso, va dato merito a Gasperini di avere compreso in anticipo come, conquistata la piena maturità fisica, anche quella tattica del centrocampista rossoblù fosse vicinissima a sbocciare. Hanno
avuto ragione in due. Il tecnico ha toccato i tasti giusti, ma meglio di tutti è stato in grado di cogliere come il miglior Bertolacci è quello che si muove nella zona centrale del campo, capace com’è di coprire egregiamente entrambe le fasi di gioco. DOPPIO CENTRO Il resto è venuto di conseguenza, e sono state conquiste naturali. Nell’ordine: un posto nel gruppo di Conte, dopo che Andrea aveva fatto parte del listone dei 40 prescelti prima dell’ultimo Mondiale, e la conferma di essere davvero uno dei giovani senatori del blocco di Gasp. Pure qui, successo pieno, certificato da numeri che lo indicano, fra i rossoblù scesi in campo almeno nella metà delle gare di campionato, è il terzo miglior genoano (voto medio: 6 in 25 partite), dietro a
23. LAMANNA 8. BURDISSO 14. RONCAGLIA 88. RINCON
(2-1)
MARCATORI 17 RETI Tevez (2, Juventus). 16 RETI Menez (8, Milan). 15 RETI Icardi (3, Inter); Toni (3, Verona). 13 RETI Higuain (2, Napoli); Dybala (3, Palermo). 11 RETI Quagliarella (2, Torino). 10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Di Natale (Udinese). 9 RETI Felipe Anderson e Klose (Lazio); Callejon (Napoli); Eder (1, Sampdoria); Berardi (5, Sassuolo); Thereau (Udinese). 8 RETI Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Zaza (1, Sassuolo).
GAZZAWEB www.gazzetta.it Oggi su Gazzetta.it trovi tutte le ultime info dai ritiri delle 20 squadre di Serie A, i consigli su chi schierare al fantacalcio, le formazioni aggiornate ora dopo ora. Se sei un fantallenatore, non potrai perderti poi la nuova app gratuita per cellulari FantaNews, scaricabile da Apple Store e Play Store: all’interno articoli esclusivi e dedicati, servizi come il Viceallenatore o il MyLive Score (una sorta di alert che ti segnala qualsiasi notizia su di un giocatore della tua lega). E naturalmente tutti i contenuti della sezione online.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
18. BERGDICH 91. BERTOLACCI
10. PEROTTI
22. BORRIELLO
16. DESSENA
15. ROSSETTINI 20. EKDAL 32. CEPPITELLI
PANCHINA 39 Sommariva, 4 De Maio, 2 Tambè, 15 Marchese, 33 Kucka, 38 Mandragora, 16 Lestienne, 19 Pavoletti, 11 Niang, 93 Laxalt, 40 Prisco. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Izzo-De Maio 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Burdisso, Roncaglia, Kucka. INDISPONIBILI Perin (15 giorni), Ariaudo (40 giorni), T. Costa (20 giorni). ALTRI Franchetti, Ghiglione, Parente, Falou, Soprano, Panico, Antonini. DRITTE SÌ Borriello NO Bergdich
21. BALZANO
4. CRISETIG
40. MPOKU
GENOA 3-4-3
2 3.85
17. FARIAS 25. SAU
38 PUNTI
X 3.50
ARBITRO Russo ASSISTENTI Dobosz-Bianchi IV Faverani ADD. Guida-Abbattista PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 2, Calcio HD
5. IZZO
24. IAGO
PROSSIMO TURNO
(1-0) (1-1) (2-0) (1-1) (2-1) (3-3) (1-1)
NOMEN OMEN Per uno che si chiama come il profeta Zaccaria, però... Le indagini proseguono, anche se ieri Gasp è stato cauto su una vicenda avvenuta in ambito privato, preferendo focalizzarsi sul Genoa, intenzionato a tornare a vincere: «Non ci sono cali di tensione, ma non possiamo pensare alla disperazione del Cagliari».
1 1.90
21. EDENILSON
(1-1) (3-0)
Perotti (6,1 in 23 presenze) e a Perin, primo della classe (6,2 in 26 presenze). Adesso, smaltito l’ultimo guaio accusato in Nazionale, con gli occhi del Milan addosso, è pronto a riprendersi il centrocampo rossoblù, in un gruppo un po’ turbato dall’episodio di cui è rimasta vittima la compagna di Bergdich, denunciato per maltrattamenti in famiglia.
Oggi ore 18 a Cagliari STADIO Sant’Elia Andata 1-1
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
SABATO 18 APRILE SAMPDORIA-CESENA ore 18 JUVENTUS-LAZIO ore 20.45 DOMENICA 19 APRILE, ore 15 SASSUOLO-TORINO ore 12.30 CHIEVO-UDINESE EMPOLI-PARMA PALERMO-GENOA ROMA-ATALANTA CAGLIARI-NAPOLI ore 18 INTER-MILAN ore 20.45 LUNEDÌ 20 APRILE, ore 20.45 FIORENTINA-VERONA
15
8. AVELAR
44. BRKIC
21 PUNTI
CAGLIARI 4-3-3
PANCHINA 1 Colombi, 27 Cragno, 2 Ale. Gonzalez, 33 Capuano, 3 Murru, 5 Conti, 18 Barella, 22 Husbauer, 10 Joao Pedro, 90 Cop, 9 Longo. ALLENATORE Zeman. BALLOTTAGGI Crisetig-Conti 70-30%, Dessena-Joao Pedro 60-40%. SQUALIFICATI Diakitè (1). DIFFIDATI Avelar, Longo, Crisetig, Rossettini, Ale. Gonzalez. INDISPONIBILI Donsah (7 giorni), F. Pisano (5), Cossu (5). ALTRI Carboni, Caio Rangel, Muroni. DRITTE SÌ Sau NO Ceppitelli
Andrea Bertolacci, 24 anni, centrocampista del Genoa LAPRESSE
QUI CAGLIARI
Cossu ancora out Zeman: «Beretta non mi riguarda» ● ASSEMINI (CA) «La squadra sa bene in che situazione siamo e sa che deve fare di più. Col Genoa mi aspetto gioco, dobbiamo costruire meglio e commettere meno errori. Ottimista? Sì, ci credo, perché questa squadra ha mezzi». Lo Zeman pensiero sta in cinque righe. «Cossu? Non si è allenato bene per un problema fisico. Mpoku? Deve partecipare di più al gioco di squadra. Conti? Ho 22 giocatori, qualcuno è affaticato più mentalmente che fisicamente». Sul momento no, il boemo precisa: «Sono triste, non arrabbiato. La ricetta per uscirne? Fare più vittorie di Cesena e Atalanta». Zeman riannoda i fili: «All’andata col Genoa dovevamo chiudere la gara ma l’abbiamo buttata al vento. Giocano un discreto calcio con buone individualità. Non vincono da un po’? Non so se sia meglio o peggio». Arriva anche la domanda su Mario Beretta, chiamato per il vivaio. «È una questione tra lui e il presidente. Se ha deciso di seguire le giovanili vuol dire - dice Zeman che ha rinunciato ad allenare. Io spero di rimanere con il Cagliari in Serie A». Mario Frongia
DAMMI IL 5 LE SICUREZZE
KEITA B. In decisa crescita e con l’Empoli dovrebbe pure partire dal 1’
ICARDI Torna Maurito, senza di lui l’Inter soffre
PEREYRA È l’uomo in più d’Allegri da un po’ di tempo
BRIENZA La salvezza del Cesena passa dai suoi piedi
MANOLAS Ha cancellato Higuain ed è tornato muro
5 DA PAURA IL RISCHIATUTTO
CALLEJON Abbiamo quasi perso le speranze: un gol nelle ultime 19 giornate
ZAZA Altro in crisi: non segna da due mesi...
JAJALO Iachini insiste col croato, voi non imitatelo
BERGDICH Non sarà sereno dopo le ultime vicende
MESBAH Sfida da brividi con gli ex compagni
16
Magic +3 R Campionato
Oggi ore 18 a Parma STADIO Tardini Andata 0-7
1 12.00 28. FEDDAL
83. MIRANTE
80. JORQUERA 11. COMAN
88. CODA
8. J. MAURI
23. VIDAL
3. CHIELLINI
70 PUNTI
PANCHINA 34 Rubinho, 77 Audero, 19 Bonucci, 33 Evra, 17 De Ceglie, 39 Marrone, 24 Vitale, 7 Pepe, 9 Morata, 32 Matri. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Ogbonna-Bonucci 60-40%, Lichtsteiner-De Ceglie 70-30%, Pereyra-Pepe 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Bonucci, De Ceglie, Ogbonna, Lichtsteiner, Pereyra, Vidal. INDISPONIBILI Asamoah (40 giorni), Romulo (50), Caceres (stagione finita), Pirlo (2), Barzagli (2), Tevez (2), Buffon (2). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Pereyra NO Sturaro
1 1.48 19. LULIC
32. CATALDI
7. F. ANDERSON
20. BIGLIA 14. B. KEITA
24. RUGANI
PORTIERI GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
ABBIATI (MIL) AGLIARDI (CES) ANDUJAR (NAP) AVRAMOV (ATA) BAJZA (PAR) BARDI (CHI) BASSI (EMP) BENUSSI (VER) BERISHA (LAZ) BIZZARRI (CHI) BRESSAN (CES) BRKIC (CAG) CARRIZO (INT) CASTELLAZZI (TOR) COLOMBI (CAG) CONSIGLI (SAS) CRAGNO (CAG) DE SANCTIS (ROM) DIEGO LOPEZ (MIL) FRISON (SAM) GOLLINI (VER) HANDANOVIC (INT) IACOBUCCI (PAR) ICHAZO (TOR) KARNEZIS (UDI) LAMANNA (GEN) LEALI (CES) LOBONT (ROM) MERET (UDI) MIRANTE (PAR) NETO (FIO) PADELLI (TOR) POLITO (SAS) POMINI (SAS) PUGLIESI (EMP) RAFAEL C.B. (NAP) RAFAEL D.A. (VER) ROMERO S. (SAM) ROSATI (FIO) RUBINHO (JUV) SCUFFET (UDI) SECULIN (CHI) SEPE (EMP) SKORUPSKI (ROM) SOMMARIVA (GEN) SORRENTINO (PAL) SPORTIELLO (ATA) STORARI (JUV) STRAKOSHA (LAZ) UJKANI (PAL) VIVIANO (SAM)
6.00 6.17 5.92 6.17 5.75 5.96 5.93 6.30 6.08 7.00 5.50 6.15 5.68 6.15 6.25 6.75 6.25 5.40 6.32 6.50 5.91 6.00 6.31 6.03 6.50 5.87 6.08 6.35 6.18 5.75 6.17 6.38 6.00 6.37
4.25 4.38 6.13 3.63 5.13 5.75 4.38 4.88 3.75 5.25 7.75 4.75 4.83 4.75 4.63 5.00 4.75 5.38 6.25
5.63 5.00 5.17 6.00 5.33 4.00 4.79 5.00 5.50 4.60 4.00 2.25 4.40 4.21 5.54 5.27 5.00 5.14 4.50 5.07 6.83 4.50 4.83 4.95 5.29 5.00 4.23 4.50 5.10 6.00 5.13 2.50 6.00 4.21 4.68 5.00
467 933 1049 479 746 855 394 554 150 893 1134 843 618 831 629 758 662 1156 786 1562
53 59 75 56 70 46 61 54 55 78 66 54 51 55 37 41 40 46 57 81 71
a a S a a a a a a a a R a a a R a R S a a a R a a a S a a R S S a a a a a a a a a a a a a S a a a a a
DIFENSORI GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
ABATE (MIL) ACERBI (SAS) AGOSTINI (VER) ALBIOL (NAP) ALEX (MIL) ALONSO (FIO) ANDELKOVIC (PAL) ANDREOLLI (INT) ASTORI (ROM) AVELAR (CAG)
5.94 6.09 5.53 5.58 5.65 5.53 5.56 5.83 5.94 5.62
6.06 6.30 5.27 5.46 5.38 5.53 5.42 5.83 5.92 5.90
5.17 5.63 5.17 4.67 5.75 5.50
5.94 6.71 5.38 5.77 5.40 5.72 5.29 6.00 6.15 6.58
712 803 686 1539 666 740 1070 536
58 71 38 51 43 61 55 62 59
R R S a S R a a a a
5.72 6.12 5.82 5.76 5.25 6.00 5.50 5.60 5.79 6.14 6.08 5.82 5.54 5.62 5.00 5.89 5.57 5.87 5.60 5.88 5.44 6.04 5.58 5.92 6.12 5.83 6.00 5.59 5.82 6.02 5.65 6.13 5.65 6.06 5.54 6.00 5.31 5.98 6.10 5.72 5.59 6.00 6.00 5.94 5.28 5.38 5.80 5.50 5.78 5.65 5.70 6.33 5.60 5.41 6.08 5.29 5.72 5.82 6.22 5.58 5.60 6.02 5.42 5.71 5.88 6.02 5.79 5.61 5.74 5.79
5.64 6.54 6.09 5.63 4.75 6.10 5.32 5.50 5.58 6.23 5.92 5.68 5.38 5.62 5.50 5.83 5.37 5.60 5.42 5.79 5.55 5.83 5.47 5.71 6.06 5.83 6.00 5.50 5.92 5.84 5.62 6.27 5.54 6.14 6.17 6.00 5.00 6.20 6.00 5.83 5.54 6.07 6.07 6.06 5.41 5.38 5.72 5.55 5.72 5.53 5.73 7.09 5.52 5.27 6.13 5.21 5.81 5.79 6.50 5.33 5.42 6.00 5.33 5.71 6.07 6.27 5.71 5.54 5.63 5.79
5.25 7.00 5.63 5.33 5.75 5.83 5.33 5.50 5.63 5.50 5.75 5.00 5.75 6.00 6.00 6.75 5.83 5.33 6.17 5.33 6.00 6.63 8.00 6.63 5.13 6.00 5.75 6.50 5.83 6.00 5.25 5.75 4.75 7.00 5.83 5.00 4.75 5.33 5.50 5.00 6.00 5.38 5.75 5.88 5.63 5.50 5.25 5.75
6.06 6.00 5.56 5.89 4.50 6.19 5.50 5.25 6.08 5.96 6.21 5.30 6.25 5.70 5.62 5.19 5.38 5.58 5.90 5.50 6.10 5.55 6.00 5.79 6.00 4.88 6.23 5.75 5.56 6.36 5.50 6.27 5.10 6.08 5.50 6.38 6.17 6.33 5.50 6.13 6.13 5.63 5.80 4.90 5.54 5.42 5.77 5.60 6.13 7.77 5.82 5.00 5.72 5.17 5.55 5.71 6.00 6.33 5.38 6.36 5.57 5.25 5.83 5.85 5.71 5.69 5.63 5.78
986 824 830 481 463 313 -77 161 1059 1020 477 852 144 -4 480 1026 373 274 112 425 742 1385 941 738 636 776 723 670 379 609 934 1061 1104 921 569 757 1313 797 668 993 306 522 644 882 1025 601 184 449 641 627 812 217 440 835 623 670 599 584 1101 453 472 925 729
66 48 48 67 66 56 50 80 62 63 55 43 64 51 73 56 54 42 55 56 66 86 54 58 64 56 74 56 51 68 74 42 61 78 72 67 86 55 51 69 64 60 66 54 65 53 49 54 52 44 60 56 53 61 56 81 63 58 55 56
S a S R a S a a S S a a R a S a R a R a S a S a a R a a a a S R a a S a a a a a a a a a R R R a R R R a a a R S a S a a a a a a a R R R R a R
PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 6 Andreolli, 26 Felipe, 55 Nagatomo, 10 Kovacic, 13 Guarin, 20 Obi, 27 Gnoukouri, 11 Podolski, 28 Puscas, 97 Bonazzoli. ALLENATORE Mancini. BALLOTTAGGI Vidic-Felipe 60-40%, Hernanes-Guarin 60-40%, Hernanes-Nagatomo 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Brozovic, Guarin, Medel, Dodò, Ranocchia, Campagnaro. INDISPONIBILI Dodò e Jonathan (stagione finita), Kuzmanovic (20 giorni), Santon e Campagnaro (da valutare). ALTRI Berni, Donkor, Dimarco. DRITTE SÌ Icardi NO Juan Jesus
24. INSIGNE
19. D. LOPEZ 33. ALBIOL 88. INLER
23. GABBIADINI
30. BABACAR
18. DIAMANTI
16. KURTIC 40. TOMOVIC
74. SALAH
5. BADELJ
14. M. FERNANDEZ
19. BASANTA
2. GO. RODRIGUEZ
FIORENTINA 4-3-2-1
PANCHINA 31 Rosati, 15 Savic, 4 Richards, 28 Alonso, 6 Vargas, 7 Pizarro, 10 Aquilani, 20 Borja Valero, 17 Joaquin, 72 Ilicic, 9 Gilardino, 33 M. Gomez. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Salah-Ilicic 60-40%, Go. Rodriguez-Savic 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Basanta, M. Gomez, Kurtic, Diamanti, Go. Rodriguez. INDISPONIBILI Rossi (30 giorni), Lezzerini (30). ALTRI Rosi, Bernardeschi, Tatarusanu, Lazzari, Bagadur, Lupatelli, Octavio, El Hamdaoui. DRITTE SÌ Badelj NO Kurtic
PANCHINA 1 Rafael, 16 Mesto, 4 Henrique, 5 Britos, 31 Ghoulam, 77 Gargano, 8 Jorginho, 18 Zuniga, 17 Hamsik, 16 De Guzman, 14 Mertens, 91 D. Zapata. ALLENATORE Benitez. BALLOTTAGGI Insigne-Mertens 60-40%, Gabbiadini-De Guzman 60-40%, Gabbiadini-Hamsik 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI D. Lopez, Maggio. INDISPONIBILI Michu (25 giorni). ALTRI Uvini, Colombo. DRITTE SÌ Andujar NO Albiol
5.98 6.40 6.00 5.40 5.46 6.00 5.42 5.55 4.75 5.65 5.67 5.91 6.13 6.17 5.17 5.39 6.00 4.88 5.33 5.91 5.50 6.62 5.50 5.69 6.26 5.46 5.70 5.25 5.86 5.96 5.86 5.58 6.28 5.44 5.95 5.60 5.76 6.36 5.46 5.67 6.10 5.75 5.95 5.50 6.13 5.75 6.00 5.54 5.81 6.45 5.47 6.00 5.44 6.69 5.62 7.50 5.59 6.34 6.00 5.75
6.17 5.88 5.33 6.50 5.50 5.50 6.17 5.75 5.67 5.50 6.00 5.25 5.63 5.63 5.75 5.63 5.75 5.67 7.17 5.50 5.75 5.50 5.50 5.38 4.75 6.00 5.67 5.33 4.25 5.75 7.63 5.17 5.75 6.00 -
5.80 6.08 6.00 5.17 5.70 5.00 5.60 6.58 5.80 5.62 6.19 5.79 6.00 5.83 5.00 5.00 5.65 5.36 5.71 5.50 5.75 6.54 5.56 5.75 5.67 5.55 6.18 5.88 5.56 6.25 6.00 5.63 5.86 5.71 6.46 5.71 5.75 6.17 6.00 5.71 5.50 6.15 5.75 6.00 5.29 5.69 6.67 4.94 5.83 5.56 7.83 5.44 10.00 5.71 6.15 5.69 6.00
1303 739 130 611 48 743 780 571 997 -131 818 293 732 1281 796 837 406 622 536 588 688 572 838 827 404 1252 430 756 631 302 732 284 365 231 899 76 702 600 843 348 -142 889 690 362 1103 486 210 777 -
66 54 45 37 44 35 61 56 51 62 36 83 59 49 66 53 52 60 71 51 43 59 52 59 51 66 54 44 44 42 54 70 59 36 31 56 56 48 43 63 66 -
a a S S a a S S a S a a a a R a a R S a R a a a a a S a a R a a R R a a a a S a a a S a a a a a S a R S S a a a a S a a R S a
CENTROCAMPISTI GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
ACQUAH (SAM) ALLAN (UDI)
5.71 6.07
5.45 6.18
6.00 5.88
5.33 6.36
49 PUNTI
1. NETO
23. PASQUAL
6.13 6.00 5.98 5.58 5.58 6.00 5.50 5.59 5.00 5.73 5.77 5.81 6.09 6.03 5.33 5.50 6.00 5.62 5.50 6.00 5.65 6.12 5.67 5.73 6.06 5.64 5.77 5.50 5.78 5.86 5.93 5.61 5.98 5.61 5.93 5.83 5.74 6.12 5.45 5.70 6.05 5.75 6.02 5.75 5.92 5.58 5.62 5.69 6.02 5.47 6.06 5.62 6.07 5.67 6.00 5.82 5.95 5.94 5.42
2 3.75
9. HIGUAIN
47 PUNTI
MANOLAS (ROM) MARCHESE (GEN) MARIO RUI (EMP) MARQUEZ (VER) MARTIC (VER) MASIELLO (TOR) MASIELLO A. (ATA) MESBAH (SAM) MESTO (NAP) MEXES (MIL) MILANOVIC MILAN (PAL) MOLINARO (TOR) MORAS (VER) MORETTI (TOR) MUNOZ (SAM) MURRU (CAG) NAGATOMO (INT) NATALI (SAS) NICA (CES) NOVARETTI (LAZ) OGBONNA (JUV) ORTIZ (PAL) PALETTA (MIL) PASQUAL (FIO) PASQUALE (UDI) PEDRO MENDES (PAR) PERES (TOR) PERICO (CES) PIRIS (UDI) PISANO E. (VER) RAMI (MIL) RANOCCHIA (INT) RICHARDS (FIO) RISPOLI (PAL) RODRIGUEZ GON. (FIO) RODRIGUEZ GUI. (VER) ROMAGNOLI (SAM) RONCAGLIA (GEN) ROSSETTINI (CAG) RUGANI (EMP) SANTACROCE (PAR) SARDO (CHI) SAVIC (FIO) SCALONI (ATA) SILVESTRE (SAM) SOMMA (EMP) SPOLLI (ROM) STENDARDO (ATA) STRINIC (NAP) TAMBE (GEN) TERZI (PAL) TOMOVIC (FIO) TONELLI (EMP) VIDIC (INT) VITIELLO (PAL) VOLTA (CES) WAGUE (UDI) YANGA MBIWA (ROM) ZACCARDO (MIL) ZAPATA C. (MIL) ZAPPACOSTA (ATA) ZUKANOVIC (CHI) ZUNIGA (NAP)
X 3.45
ARBITRO Damato ASSISTENTI Barbirati-Marzaloni IV Petrella ADD. Di Bello-Mariani PREZZI da 20 a 100 euro TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1, Calcio HD
26. KOULIBALY
EMPOLI NAPOLI 4-3-1-2 4-2-3-1
BALZANO (CAG) BALZARETTI (ROM) BARBA (EMP) BASANTA (FIO) BENALOUANE (ATA) BIANCO (SAS) BIAVA (ATA) BIRAGHI (CHI) BOCCHETTI (MIL) BONERA (MIL) BONUCCI (JUV) BOVO (TOR) BRAAFHEID (LAZ) BRITOS (NAP) BRIVIO (VER) BUBNJIC (UDI) BURDISSO (GEN) CANA (LAZ) CANNAVARO (SAS) CAPELLI (CES) CAPUANO (CAG) CASSANI (PAR) CAVANDA (LAZ) CEPPITELLI (CAG) CESAR (CHI) CHIELLINI (JUV) CIANI (LAZ) CODA (SAM) COLE (ROM) COSTA (PAR) DAINELLI (CHI) D'AMBROSIO (INT) DANILO (UDI) DAPRELA' (PAL) DARMIAN (TOR) DE CEGLIE (JUV) DE MAIO (GEN) DE SCIGLIO (MIL) DE SILVESTRI (SAM) DE VRIJ (LAZ) DEL GROSSO (ATA) DRAME' (ATA) EDENILSON (GEN) EMANUELSON (ATA) EVRA (JUV) FEDDAL (PAR) FELIPE (INT) FREY (CHI) GABRIEL SILVA (UDI) GAMBERINI (CHI) GAZZOLA (SAS) GHOULAM (NAP) GLIK (TOR) GOBBI (PAR) GONZALEZ ALE. (CAG) GONZALEZ G. (PAL) HENRIQUE (NAP) HOLEBAS (ROM) HYSAJ (EMP) IZZO (GEN) JANSSON (TOR) JUAN JESUS (INT) KOULIBALY (NAP) KRAJNC (CES) LAURINI (EMP) LAZAAR (PAL) LICHTSTEINER (JUV) LONGHI (SAS) LUCCHINI (CES) MAGGIO (NAP) MAKSIMOVIC (TOR)
INTER 4-3-1-2
3. STRINIC 45. ANDUJAR
33. SEPE
PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 50 Somma, 26 Tonelli, 2 Laurini, 8 Signorelli, 4 Diousse, 25 Brillante, 16 Piu, 27 Zielinski, 9 Mchedlidze, 10 Tavano. ALLENATORE Martusciello (Sarri squalificato). BALLOTTAGGI Barba-Tonelli 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Maccarone, Tonelli, Mario Rui. INDISPONIBILI Guarente (da valutare), Verdi (15 giorni). ALTRI Biggeri. DRITTE SÌ Saponara NO Hysaj
PANCHINA 77 Strakosha, 55 Guerrieri, 2 Ciani, 85 Novaretti, 5 Braafheid, 23 Onazi, 17 Pereirinha, 24 Ledesma, 10 Ederson, 6 S. Mauri, 11 Klose, 34 Perea. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Cana-Ciani 60-40 %, Lulic-Braafheid 70-30%, Candreva-S. Mauri 70-30%. SQUALIFICATI Basta (1), Mauricio (1). DIFFIDATI Cavanda, De Vrij, B. Keita, Onazi, Radu. INDISPONIBILI F. Djordjevic (20 giorni), Gentiletti (20), Konko (15), Marchetti (10), Radu (7). ALTRI Sculli, Tounkara. DRITTE SÌ F. Anderson NO Cana
1. HANDANOVIC
1 1.95
19. BARBA
21. MARIO RUI
38 PUNTI
Domani ore 15 a Napoli STADIO San Paolo Andata 1-0
7. CALLEJON
33 PUNTI
11. CROCE
5.12 4.83 4.75 6.00 5.25 3.25 4.36 4.79 5.48 4.25 4.00 2.67 4.72 3.82 5.48 4.90 4.75 5.27 4.38 5.12 6.80 4.30 6.00 4.28 5.31 5.12 5.50 4.57 4.38 5.40 6.00 6.00 5.22 4.25 6.00 4.67 5.14 5.50 5.40
2 7.00
23. HYSAJ
5. SAPONARA 6. VALDIFIORI
LAZIO 4-3-3
X 4.00
15. VIDIC
23. RANOCCHIA
5. JUAN JESUS
11. MAGGIO 88. VECINO
55 PUNTI
77. BROZOVIC
2 2.15
33. D’AMBROSIO
91. SHAQIRI
PANCHINA 95 Gollini, 1 Rafael, 33 Agostini, 71 Martic, 2 Gu. Rodriguez, 28 Brivio, 30 Campanharo, 19 Greco, 20 Christodoulopoulos, 70 Fernandinho, 7 Saviola, 17 N. Lopez. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Marquez-Gu. Rodriguez 70-30%, E. Pisano-Brivio 70-30%, Obbadi-Martic 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Martic, Gu. Rodriguez, Hallfredsson, Tachtsidis, Christodoulopoulos, Valoti, N. Lopez. INDISPONIBILI Ionita (da valutare). ALTRI Marques, Sorensen, Valoti, Cappelluzzo, Fares. DRITTE SÌ Toni NO Marquez
20. PUCCIARELLI
87. CANDREVA 7. MACCARONE
88. HERNANES
9. ICARDI
33 PUNTI
ARBITRO Peruzzo ASSISTENTI Preti-Posado IV Costanzo ADD. Banti-Roca PREZZI da 18 a 150 euro TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 2, Calcio 2 HD
27. CANA
16. PAROLO
8. PALACIO
30. STORARI
Domani ore 15 a Roma STADIO Olimpico Andata 1-2
39. CAVANDA
9. TONI
8. OBBADI
JUVENTUS VERONA 4-3-3 4-3-3
PANCHINA 22 Iacobucci, 91 Bajza, 27 Santacroce, 15 Costa, 58 Esposito, 13 Prestia, 3 Lila, 21 Lodi, 40 Erlic, 17 Palladino, 5 Ghezzal. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Coda-Belfodil 55-45%, Coda-Palladino 55-45%, Feddal-Costa 55-45%. SQUALIFICATI Lucarelli (1). DIFFIDATI Lodi, Mendes, Feddal, Costa. INDISPONIBILI Galloppa, Mariga e Biabiany (da valutare). ALTRI Rossetto, Broh e Haraslin. DRITTE SÌ Varela NO Jorquera
3. DE VRIJ
11. JANKOVIC
77. TACHTSIDIS
18. MEDEL
20. PADOIN
1. BERISHA
10. HALLFREDSSON 4. MARQUEZ
X 3.40
ARBITRO Tagliavento ASS. Marrazzo-Pegorin IV Schenone ADD. Cervellera-Manganiello PREZZI da 14 a 95 euro TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD
18. MORAS
8. MARCHISIO
27. STURARO
PARMA 3-5-2
3. E. PISANO 22. BENUSSI
21. J. GOMEZ
5. OGBONNA
13 PUNTI
1 3.20
26. LICHTSTEINER
37. PEREYRA
14. LLORENTE
Oggi ore 20.45 a Verona STADIO Bentegodi Andata 2-2
26. SALA
10. BELFODIL
26. VARELA
2 1.28
ARBITRO Gervasoni ASSISTENTI Galloni-Longo IV Gava ADD. Orsato-Nasca PREZZI da 15 a 150 euro TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1, Calcio HD
18. GOBBI
23. NOCERINO
4. MENDES 2. CASSANI
X 4.75
655 731
44 S 69 S
ANTONELLI (MIL) 6.06 AQUILANI (FIO) 5.90 BADELJ (FIO) 5.58 BADU (UDI) 5.88 BARELLA (CAG) BASELLI (ATA) 5.94 BENASSI (TOR) 5.85 BERGDICH (GEN) 5.50 BERTOLACCI (GEN) 6.18 BIGLIA (LAZ) 6.35 BIONDINI (SAS) 5.88 BIRSA (CHI) 5.93 BOLZONI (PAL) 5.83 BORJA VALERO (FIO) 6.00 BRIENZA (CES) 6.31 BRIGHI (SAS) 5.82 BRILLANTE (EMP) 4.50 BROZOVIC (INT) 6.00 CAMPANHARO (VER) 5.95 CANDREVA (LAZ) 6.35 CARBONERO (CES) 5.43 CARMONA (ATA) 5.80 CASCIONE (CES) 5.95 CATALDI (LAZ) 6.00 CAZZOLA (CES) CHOCHEV (PAL) 5.81 CHRISTIANSEN (CHI) 6.00 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 5.97 CIGARINI (ATA) 5.94 COFIE (CHI) 5.77 COMAN (JUV) 6.38 CONTI (CAG) 5.72 CORREA (SAM) 5.00 CRISETIG (CAG) 5.76 CROCE (EMP) 6.23 D'ALESSANDRO (ATA) 5.80 DAVID LOPEZ (NAP) 5.76 DE GUZMAN (NAP) 5.66 DE JONG (MIL) 5.92 DE ROSSI (ROM) 5.83 DELLA ROCCA (PAL) 5.75 DESSENA (CAG) 5.91 DIAMANTI (FIO) 6.14 DUNCAN (SAM) 5.93 EDERSON (LAZ) 5.75 EKDAL (CAG) 6.20 EL KADDOURI (TOR) 5.88 ESTIGARRIBIA (ATA) 5.83 FARNERUD (TOR) 6.00 FELIPE ANDERSON (LAZ) 6.57 FERNANDES (UDI) 5.80 FERNANDEZ M. (FIO) 6.31 FETFATZIDIS (CHI) 6.17 FLORENZI (ROM) 6.07 GARGANO (NAP) 6.17 GAZZI (TOR) 6.07 GIORGI (CES) 5.80 GOMEZ (ATA) 5.77 GONZALEZ ALV. (TOR) 5.83 GRASSI (ATA) 6.00 GRECO (VER) 5.75 GUARIN (INT) 6.07 GUILHERME (UDI) 5.71 HALLBERG (UDI) 5.83 HALLFREDSSON (VER) 5.95 HAMSIK (NAP) 5.69 HERNANES (INT) 5.91 HETEMAJ (CHI) 5.98 HUSBAUER (CAG) IAGO (GEN) 6.10
6.43 5.80 5.54 5.86 5.91 6.03 5.57 6.29 6.57 5.78 5.91 5.73 6.23 7.29 5.71 4.50 5.81 5.77 7.19 5.68 5.58 5.68 5.78 5.69 6.00 6.26 5.84 5.75 6.62 5.59 5.00 5.61 6.30 5.70 5.74 6.09 6.00 5.92 5.50 6.09 6.79 5.83 7.00 6.60 5.94 6.25 6.50 8.00 6.04 6.71 7.00 6.33 6.03 5.86 5.63 5.77 5.83 6.00 5.62 7.04 5.70 5.75 6.11 6.46 6.28 5.81 6.91
5.75 5.50 5.88 6.67 5.25 5.50 7.75 6.00 5.38 5.67 9.25 6.00 5.33 8.67 7.67 5.00 6.33 5.50 5.50 5.13 6.38 5.50 5.25 5.50 6.25 7.00 6.17 7.50 6.00 5.88 9.50 5.25 5.83 6.25 5.83 5.75 5.25 5.50 6.88 6.13 6.13 7.00 5.67 5.50
6.43 5.70 5.44 6.13 5.75 6.00 5.63 6.58 6.86 5.69 5.85 5.44 6.30 7.77 5.79 4.50 5.80 5.86 8.13 5.07 5.38 5.65 6.38 5.33 6.00 5.81 5.96 5.81 6.17 5.25 5.00 5.63 6.39 6.10 5.77 6.15 6.10 6.42 5.00 6.23 5.75 5.83 9.00 7.46 5.75 5.83 6.29 7.50 6.05 6.83 5.83 5.88 6.31 6.00 5.55 5.72 6.00 6.00 5.50 6.59 5.69 6.00 5.95 7.12 5.75 5.83 6.58
957 957 1211 183 302 571 559 1179 1722 399 768 995 1443 636 950 72 1317 1122 624 543 815 195 469 353 1001 826 1044 361 992 514 807 1045 770 847 315 210 788 1165 381 1875 385 685 876 768 875 793 355 549 1381 888 750 1080 408 546 247 660
55 46 51 60 60 45 74 81 60 56 41 48 75 64 42 77 63 64 53 45 71 45 40 53 45 62 54 47 54 55 54 39 56 53 42 86 61 44 51 42 48 58 67 47 64 70 53 59 46 53 66
R R R S a a a R a a a a a a R R a R R a R S R a a S a a a a S S S a a R a S a a a a R S a S R a S a R S S a S a a a a a R R a a S R S S a a
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Domani ore 12.30 a Cesena STADIO Manuzzi Andata 1-2
1 2.62 2. NICA 1. LEALI
5. GIORGI 34. CASCIONE 11. BRIENZA
24. PERICO
Domani ore 15 a Bergamo STADIO Azzurri d’Italia Andata 0-0
1 2.10 93. DRAMÉ 57. SPORTIELLO
24. SCHELOTTO
22. ZAPPACOSTA
92. DEFREL 8. RADOVANOVIC
17. CARMONA 21. CIGARINI 11. MORALEZ
56. HETEMAJ
CESENA 4-3-1-2
12. CESAR
32 PUNTI
Domani ore 15 a Torino STADIO Olimpico Andata 0-3
1 2.80
25. GLIK
7. EL KADDOURI 11. M. LOPEZ
27. QUAGLIARELLA
42 PUNTI
6.56 5.90 6.00 5.33 6.92 6.28 6.44 5.38 5.92 6.11 6.42 5.88 5.83 5.88 6.30 5.50 6.25 5.67 5.50 6.39 6.50 6.58 5.81 6.00 8.25 5.75 8.20 6.27 5.90 6.12 7.23 5.50 5.67 6.21 6.67 5.61 5.90 6.25 6.46 5.83 5.50 6.07 6.50 7.13 6.00 5.50 6.36 6.62 5.63 6.17 6.08 7.80 6.25 6.25 7.40 6.23 6.32 6.14 5.88 7.25 8.00 5.75 5.80 6.60 5.70 6.00
861 1305 775 659 794 929 1162 832 676 905 741 507 852 131 33 279 578 352 1179 594 866 818 1329 1639 904 503 904 816 775 660 849 941 490 636 883 364 746 866 474 1497 327 407 1092 1124 651 615 953 1905 793 749 443 889 700 774 1108 957 1137 778 849 836 699
47 61 58 56 58 55 51 44 73 50 62 44 60 33 56 75 50 50 66 62 72 54 63 69 70 52 52 40 50 49 55 48 78 74 75 66 43 52 90 54 39 60 54 70 34 58 54 45
a R R a R S R R a R a a a a S S S R a S a a a a a a R R R R a a R S a a R R a a a a R a S a R S a a a a a R a S a R a a a a R a a a a a a
27. RIGONI
18. CHOCHEV
STURARO (JUV) SUSO (MIL) TACHTSIDIS (VER) UCAN (ROM) VALDIFIORI (EMP) VAN GINKEL (MIL) VARELA (PAR) VARGAS J. (FIO) VAZQUEZ (PAL) VECINO (EMP) VIDAL (JUV) VIVES (TOR) WIDMER (UDI) WSZOLEK (SAM) ZAPATA A. (UDI) ZE' EDUARDO (CES) ZIELINSKI (EMP)
6.00 6.00 5.94 6.00 6.37 5.57 5.75 5.88 6.29 6.11 6.17 5.70 5.94 5.17 5.33 6.00
2. VITIELLO
5.75 6.00 6.09 5.50 6.48 5.43 5.90 6.25 7.04 6.31 6.76 5.80 6.24 5.17 6.00 5.67 5.91
5.75 5.17 6.17 6.00 6.13 5.63 6.88 5.88 6.00 6.75 5.67
5.92 6.35 5.50 6.42 5.50 5.70 5.75 7.42 6.58 6.27 5.67 6.23 5.17 5.20 5.75
409 293 540 907 1107 681 781 206 1002 1146 1091 1153 882 152 425
62 49 46 46 60 47 73 53 72 33
R R S a a a R S a a R R R a a a a
ATTACCANTI GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
AGUIRRE (UDI) AMAURI (TOR) BABACAR (FIO) BELFODIL (PAR) BELOTTI (PAL) BENTIVEGNA (PAL) BERARDI (SAS) BERGESSIO (SAM) BIANCHI (ATA) BOAKYE (ATA) BONAZZOLI (INT) BORRIELLO (GEN) BOTTA (CHI) CALLEJON (NAP) CERCI (MIL) CODA M. (PAR) COP (CAG) DEFREL (CES) DENIS (ATA) DESTRO (MIL) DI NATALE (UDI) DJURIC (CES) DOUMBIA (ROM) DYBALA (PAL) EDER (SAM) ETO'O (SAM) FARIAS (CAG) FERNANDINHO (VER) FLOCCARI (SAS) FLORO FLORES (SAS) GABBIADINI (NAP) GEIJO (UDI) GHEZZAL (PAR) GILARDINO (FIO) GOMEZ M. (FIO) GOMEZ T. (VER) HIGUAIN (NAP) IBARBO (ROM) ICARDI (INT) INSIGNE (NAP) ITURBE (ROM) JOAO SILVA (PAL) KEITA B. (LAZ) KLOSE (LAZ) LJAJIC (ROM) LLORENTE (JUV) LONGO (CAG)
5.50 5.88 6.17 5.38 6.02 6.25 5.71 5.50 5.50 5.75 5.75 5.88 5.84 5.61 6.21 5.75 6.00 5.44 5.82 6.26 5.69 4.62 6.52 6.28 6.38 5.71 6.00 5.82 5.83 6.18 5.88 5.50 5.60 5.68 6.05 6.07 6.27 6.02 5.85 5.88 5.50 5.91 6.00 6.10 5.71 5.62
5.75 5.97 7.17 5.39 6.70 7.19 5.96 5.47 5.91 5.75 5.70 5.69 6.79 6.17 6.60 6.17 6.68 5.70 6.78 7.58 6.00 4.62 8.04 7.28 6.81 6.14 6.00 6.18 5.92 7.52 6.50 5.64 5.80 6.12 6.53 7.32 6.65 7.75 6.35 6.09 5.00 5.81 7.26 7.00 6.33 5.53
5.50 6.13 6.17 7.63 5.50 6.25 5.38 6.38 6.00 6.63 5.00 6.33 7.67 5.50 4.75 6.88 6.88 7.38 6.38 5.83 5.83 5.67 5.75 5.00 9.50 7.83 6.63 7.67 5.33 5.88 9.25 5.88 5.38 -
6.36 7.50 5.61 6.95 7.25 6.07 5.67 5.57 5.50 6.00 5.75 6.86 5.70 6.50 5.50 6.79 5.96 7.18 8.64 6.14 5.00 7.50 6.31 6.50 6.38 6.06 6.05 7.40 5.50 5.83 5.83 5.94 6.56 7.92 7.17 6.77 7.38 6.31 5.00 5.88 7.50 6.92 5.79 5.44
468 233 842 264 1037 141 210 304 262 360 600 686 394 96 977 512 496 646 414 402 1033 1073 1183 827 496 363 535 198 573 279 1487 784 962 252 911 128 738 709 1324 580 458 771
40 45 48 50 80 38 60 60 53 54 41 62 64 53 76 48 67 58 61 65 63 55 42 69 63 64 46 68 50 49 61 79 49 59 58
a R a a R a a R R R a a a a R a S a a a a a a a a a a a R a a a S a a a a a R R R a a a a a R
35 PUNTI
12. G. GONZALEZ 70. SORRENTINO
7. LAZAAR
ROMA UDINESE 4-3-3 3-5-2
PALERMO 3-5-2
4. ANDELKOVIC
PANCHINA 1 Ujkani, 5 Milanovic, 22 Ortiz, 19 Terzi, 33 Daprelà, 15 Bolzoni, 25 Maresca, 14 Della Rocca, 21 Quaison, 96 Bentivegna, 10 Joao Silva, 99 Belotti. ALLENATORE Iachini. BALLOTTAGGI Jajalo-Maresca 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Jajalo, Dybala, Daprelà, Bolzoni, Morganella. INDISPONIBILI E. Barreto (20 giorni) Emerson (da valutare), Morganella (stagione finita). ALTRI Fulignati, Makienok, Monteleone. DRITTE SÌ Dybala NO Jajalo
PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret, 18 Bubnjic, 26 Pasquale, 21 Hallberg, 7 Badu, 33 Kone, 8 Fernandes, 13 A. Zapata, 94 Aguirre, 9 Perica, 82 Geijo. ALLENATORE Stramaccioni BALLOTTAGGI Guilherme-Kone 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Fernandes, Guilherme, Kone, Wague, Heurtaux, Thereau. INDISPONIBILI Heurtaux (30 giorni), Domizzi (da valutare), Evangelista (stagione finita). ALTRI Bochniewicz, Jadson DRITTE SÌ Di Natale NO Guilherme
Domani ore 20.45 a Milano STADIO Meazza Andata 2-2
1 1.90 31. ANTONELLI
23. DIEGO LOPEZ 29. PALETTA
21. VAN GINKEL
5. MEXES
7. MENEZ
34. DE JONG 20. ABATE
23. EDER
9. DESTRO 9. OKAKA
16. POLI 22. CERCI
24. SORIANO
99. ETO’O
MILAN 4-3-3
MACCARONE (EMP) MARTINEZ (TOR) MATRI (JUV) MAXI LOPEZ (TOR) MCHEDLIDZE (EMP) MEGGIORINI (CHI) MONCINI (CES) MORATA (JUV) MURIEL (SAM) NIANG (GEN) NICO LOPEZ (VER) OKAKA (SAM) PALACIO (INT) PALLADINO (PAR) PALOSCHI (CHI) PAVOLETTI (GEN) PAZZINI (MIL)
2. VIVIANO
SAMPDORIA 4-2-3-1
3. MESBAH
6.06 5.64 5.97 5.79 5.75 6.02 6.32 5.97 6.18 5.82 6.09 5.63 5.50 5.93 5.83 5.38
6.96 6.07 7.15 6.24 5.93 6.39 7.18 6.70 6.92 6.68 6.52 6.26 5.94 6.62 6.10 5.62
5.75 6.63 6.67 7.38 7.17 7.00 6.50 7.00 5.67 7.50 7.88 5.00
6.79 5.69 8.31 5.72 5.64 6.32 7.50 7.00 7.17 7.00 6.42 6.00 5.86 7.19 6.00 5.83
599 184 569 539 572 999 622 742 449 435 446 1156 135 1083 189 361
48 PUNTI
14. OBIANG
PANCHINA 32 Abbiati, 66 Gori, 2 De Sciglio, 81 Zaccardo, 25 Bonera, 13 Rami, 17 C. Zapata, 19 Bocchetti, 36 Mastalli, 4 Muntari, 8 Suso, 11 Pazzini. ALLENATORE Inzaghi. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Alex, Bonaventura, Menez. INDISPONIBILI Agazzi (stagione finita), El Shaarawy (30 giorni), Mastour (20), Honda (15), Essien e Montolivo (7), Bonaventura (1). ALTRI Albertazzi. DRITTE SÌ Menez NO Paletta
2 4.00
29. DE SILVESTRI
17. PALOMBO
5. ROMAGNOLI
X 3.40
ARBITRO Rocchi ASSISTENTI Giallatini-Di Fiore IV Paganessi ADD. Giacomelli-Fabbri PREZZI da 23 a 355 euro TV Sky Sport 1 HD; SuperCalcio HD; Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD
26. SILVESTRE
41 PUNTI
2 3.30
3. RISPOLI
20. VAZQUEZ
34 PUNTI
26. DE SANCTIS
PANCHINA 1 Lobont, 28 Skorupski, 33 Spolli, 3 Cole, 2 Yanga-Mbiwa, 42 Balzaretti, 32 Paredes, 48 Uçan, 52 Pellegrini, 19 Ibarbo, 88 Doumbia, 53 Verde. ALLENATORE Garcia. BALLOTTAGGI Florenzi-Yanga-Mbiwa 70-30%, Totti-Ibarbo 70-30%, De Rossi-Paredes 65-35%. SQUALIFICATI Torosidis (1). DIFFIDATI Astori, De Rossi, Keita, Maicon e Manolas. INDISPONIBILI Strootman (stagione finita), Gervinho (10 giorni), S. Keita (7), Maicon (7), Castan (da valutare). ALTRI Curci, Sanabria. DRITTE SÌ Manolas NO Holebas
PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo, 5 Bovo, 18 Jansson, 3 Molinaro, 32 S. Masiello, 20 Vives, 8 Farnerud, 15 Alv. Gonzalez, 17 Martinez, 22 Amauri. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Basha (1). DIFFIDATI Amauri, El Kaddouri, Padelli e Quagliarella. INDISPONIBILI Gaston Silva (20 giorni). ALTRI P. Barreto. DRITTE SÌ Quagliarella NO Peres
10. DI NATALE
77. THEREAU
27. WIDMER
56 PUNTI
25. HOLEBAS
6.17 6.00 6.00 5.67 6.83 7.33 8.50 5.50 7.33 5.00 5.50 4.83 7.83 6.17 5.17 6.50 6.38 6.25 9.63 5.88 5.50 6.75 6.00 5.63 6.00 5.83 5.38 5.63 5.63 6.00 5.88 5.00 7.83 5.75 6.63 6.00 5.50 6.75 6.25 6.00 5.50 5.88 5.75 6.33 6.17 7.50 8.00 6.50 5.38 5.75
19. GUILHERME
66. PINZI
X 3.10
ARBITRO Tommasi ASSISTENTI La Rocca-Valeriani IV Meli ADD. Calvarese-Pasqua PREZZI da 20 a 180 euro TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 4
34. GABRIEL SILVA
28. JAJALO
44. MANOLAS
TORINO 3-5-2
6.06 5.75 6.26 5.57 6.23 6.18 6.79 5.33 5.88 5.88 6.36 5.96 5.62 5.71 6.33 5.29 5.88 6.92 5.62 6.62 6.50 5.50 6.65 5.86 6.04 7.30 5.80 7.74 6.02 5.92 6.32 6.77 6.31 5.70 5.65 6.69 5.88 5.92 5.94 6.35 5.65 5.78 6.07 6.20 6.74 6.00 5.83 5.25 6.52 6.67 5.58 6.18 6.42 7.45 6.07 6.35 6.94 5.86 6.52 6.08 6.18 6.50 8.43 7.11 5.74 6.25 6.33 6.02
89. PIRIS
5. DANILO 2. WAGUE
24. FLORENZI
4. NAINGGOLAN
5.88 5.69 5.97 5.79 5.86 5.71 6.29 5.50 5.83 5.79 5.80 5.89 5.53 5.83 5.94 5.43 5.75 6.00 5.42 6.15 7.00 5.50 6.42 5.93 6.00 6.25 5.96 6.07 5.80 5.88 5.98 6.07 6.06 6.00 5.38 6.44 5.61 6.00 5.62 6.13 5.80 5.88 6.04 5.70 6.13 6.00 5.83 5.25 6.22 6.33 5.88 6.18 6.02 6.50 6.02 5.98 6.12 5.91 6.06 6.16 6.00 6.31 6.71 6.22 5.76 5.95 5.83 6.00
31. KARNEZIS
9. DYBALA
23. ASTORI
ILICIC (FIO) INLER (NAP) IZCO (CHI) JAJALO (PAL) JANKOVIC B. (VER) JOAO PEDRO (CAG) JOAQUIN (FIO) JORGINHO (NAP) JORQUERA (PAR) KONE (UDI) KOVACIC (INT) KUCKA (GEN) KURTIC (FIO) LAXALT (GEN) LAZAREVIC (SAS) LEDESMA (LAZ) LESTIENNE (GEN) LILA (PAR) LODI (PAR) LULIC (LAZ) MANDRAGORA (GEN) MARCHIONNI (SAM) MARCHISIO (JUV) MARESCA (PAL) MARRONE (JUV) MAURI J. (PAR) MAURI S. (LAZ) MEDEL (INT) MENEZ (MIL) MERTENS (NAP) MIGLIACCIO (ATA) MISSIROLI (SAS) MORALEZ (ATA) MPOKU (CAG) MUDINGAYI (CES) MUNTARI (MIL) NAINGGOLAN (ROM) NOCERINO (PAR) OBBADI (VER) OBI (INT) OBIANG (SAM) ONAZI (LAZ) PADOIN (JUV) PALOMBO (SAM) PAREDES (ROM) PAROLO (LAZ) PELLEGRINI (ROM) PEPE (JUV) PEREIRINHA (LAZ) PEREYRA (JUV) PEROTTI (GEN) PINZI (UDI) PIZARRO (FIO) PJANIC (ROM) POGBA (JUV) POLI (MIL) PUCCIARELLI (EMP) QUAISON (PAL) RADOVANOVIC (CHI) RIGONI (PAL) RINCON (GEN) RIZZO (SAM) SALA (VER) SALAH (FIO) SAPONARA (EMP) SCHELOTTO (CHI) SHAQIRI (INT) SIGNORELLI (EMP) SORIANO (SAM)
1 2.25
16. DE ROSSI
8. LJAJIC
PANCHINA 1 Pomini, 16 Polito, 20 Bianco, 21 Fontanesi, 32 Natali, 52 Lodesani, 30 Lazarevic, 83 Floro Flores, 99 Floccari. ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI Cannavaro-Natali 60-40%, Zaza-Floccari 55-45%. SQUALIFICATI Peluso (1). DIFFIDATI Brighi, Missiroli. INDISPONIBILI Pegolo (30 giorni), Terranova e Antei (stagione finita), Magnanelli (3), Donis (7), Vrsaljko (15), Taider (20), Chibsah (con il Ghana Under 23). ALTRI Celeste, Sereni, Benucci. DRITTE SÌ Berardi NO Biondini
6. ALLAN 15. PJANIC
10. TOTTI
SASSUOLO 4-3-3
Domani ore 15 a Udine STADIO Friuli Andata 1-1
7. ITURBE
94. BENASSI 33. PERES
2 2.60
47. CONSIGLI
3. LONGHI
PANCHINA 1 Avramov, 5 Scaloni, 29 Benalouane, 3 Del Grosso, 95 Grassi, 16 Baselli, 8 Migliaccio, 18 Estigarribia, 7 D’Alessandro, 28 Emanuelson, 99 Boakye, 9 Bianchi. ALLENATORE Reja. BALLOTTAGGI A. Masiello-Scaloni 60-40%. SQUALIFICATI Pinilla (3). DIFFIDATI Boakye, Sportiello, Zappacosta, Moralez, Cigarini, Biava. INDISPONIBILI Cherubin (40 giorni), Raimondi (30), Bellini (30). ALTRI Frezzolini, Rosseti, Kresic, Kessie. DRITTE SÌ A. Gomez NO Dramé
ARBITRO Irrati ASSISTENTI Tonolini-De Pinto IV Vuoto ADD. Mazzoleni-Baracani PREZZI da 20 a 250 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 3
36. DARMIAN
14. GAZZI
19. MAKSIMOVIC
X 3.00
35 PUNTI
8. BIONDINI
1. BIZZARRI
PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 5 Gamberini, 34 Biraghi, 10 Christiansen, 14 Cofie, 18 Feftatzidis, 23 Birsa, 31 Pellissier, 9 Pozzi, 19 Botta. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Hetemaj-Birsa 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Meggiorini, Birsa, Izco. INDISPONIBILI Mattiello (stagione finita). ALTRI Puggioni, Anderson, Vajushi. DRITTE SÌ Meggiorini NO Izco
24. MORETTI
28. CANNAVARO
26 PUNTI
15. ACERBI
87. ZUKANOVIC
30. PADELLI
23. GAZZOLA 7. MISSIROLI
CHIEVO ATALANTA 4-4-2 4-4-1-1
PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 6 Lucchini, 14 Volta, 26 Mudingayi, 44 Cazzola, 77 Zé Eduardo, 7 Dalmonte, 18 Djuric, 32 Moncini. ALLENATORE Di Carlo. BALLOTTAGGI Nica-Lucchini 60-40%, Succi-Djuric 60-40%, Cascione-Mudingayi 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Carbonero, Mudingayi, Renzetti e A. Rodriguez. INDISPONIBILI Marilungo (10 giorni), Tabanelli (10), Yabre (30), Valzania (10), Renzetti (15), A. Rodriguez (15), Magnusson (3), Pulzetti (20), De Feudis (15). ALTRI Mordini. DRITTE SÌ Brienza NO Nica
33. BRIGHI
10. ZAZA
17. SANSONE
3. DAINELLI
13. IZCO
22 PUNTI
2 3.55
25. BERARDI 19. DENIS
21. FREY
69. MEGGIORINI
X 3.20
ARBITRO Doveri ASSISTENTI Di Liberatore-Stallone IV Passeri ADD. Rizzoli-Sacchi PREZZI da 15 a 205 euro TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 3
10. A. GOMEZ
2. STENDARDO
20. BIAVA 13. A. MASIELLO
19. SUCCI 43. PALOSCHI
7. CARBONERO
2 2.80
ARBITRO Valeri ASSISTENTI Stefani-Vivenzi IV Fiorito ADD. Massa-Chiffi PREZZI da 16 a 60 euro TV Sky SuperCalcio HD, Calcio 1 HD
15. KRAJNC
25. CAPELLI
X 3.00
17
PANCHINA 88 Frison, 33 Romero, 20 Muñoz, 25 A. Coda, 6 Duncan, 8 Correa, 77 Wszolek, 30 Acquah, 22 Rizzo, 32 Marchionni, 18 Bergessio, 24 Muriel. ALLENATORE Mihajlovic. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Regini (1). DIFFIDATI Romagnoli, De Silvestri, Duncan. INDISPONIBILI Cacciatore (10 giorni), De Vitis (60). ALTRI Ivan, Massolo, L. Djordjevic, Lulic. DRITTE SÌ Eto’o NO Mesbah
41 32 69 41 40 67 68 52 70 55 45 71 34 69 63 47
S S a a a R a a S S a S a a a a R
PELLISSIER (CHI) PEREA (LAZ) PERICA (UDI) PODOLSKI (INT) POZZI (CHI) PUSCAS (INT) QUAGLIARELLA (TOR) SANSONE N. (SAS) SAU (CAG) SAVIOLA (VER) SUCCI (CES) TAVANO (EMP) THEREAU (UDI) TONI (VER) TOTTI (ROM) VERDE (ROM) ZAPATA D. (NAP) ZAZA (SAS)
6.07 5.50 5.00 5.32 5.50 5.50 6.34 5.96 6.05 5.79 6.00 5.62 6.06 6.24 6.03 6.10 6.17 5.86
6.75 5.50 5.50 5.32 5.75 5.50 7.50 6.54 6.80 6.36 7.67 5.93 6.93 7.72 6.92 6.50 7.67 6.77
6.00 5.67 8.50 8.17 6.75 7.50 10.63 5.25 5.50 7.25 5.33
5.92 5.08 6.00 6.00 7.54 6.08 6.77 6.75 9.00 6.35 6.69 8.68 6.50 7.17 8.50 6.41
283 197 689 550 151 1416 1027 644 410 432 579 1384 892 499 568 628
51 56 63 78 59 38 72 80 52 58 67
S R S a a R a R R a R S R R R a a a
Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anche della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana
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Calcio R
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL LIBRO
CONTENUTO PREMIUM
Scrittori in campo BASSANI-BECKENBAUER Giorgio Bassani (1916-2000), «Il giardino dei Finzi-Contini»
tratto di Dorian Gray, ndr) era pazzo di sé, Ronaldo ogni tanto in mezzo al campo sfoggia una serie di finte un po’ inutili al gioco, ma che fanno tanto spettacolo». BECKETT-RANOCCHIA «Anche Beckett (Aspettando Godot, ndr) era uno spilungone, un po’ impacciato e legnoso nei movimenti. E poi forse anche Ranocchia aspetterà in eterno di avere la personalità del vero leader...».
«Figurine, i grandi scrittori raccontati come campioni del pallone»; Silvano Calzini; 152 pp.; 12 euro; Ink edizioni
«FIGURINE», NATO DA UN BLOG DELLA GAZZETTA, RACCONTA AUTORI COME GIOCATORI DA PASOLINI A CALVINO
MALAPARTE-MENEZ «Hanno grande tecnica, ma non passano la palla. Curzio Malaparte (La pelle, ndr) era di un individualismo sfrenato e Menez gli tiene testa. Infatti non mi piacciono molto, anche se sono milanista». SIMENON-PIPPO INZAGHI «Ecco due che pensano a fare gol più che alla bella giocata. Anche Simenon (il belga che inventò Maigret, ndr) non era considerato un classico, ma con i suoi libri ha fatto soldi a palate». KAFKA-RIVERA Franz Kafka (1883-1924) scrisse «Il processo» Pier Paolo Pasolini (1922-1975) su un campetto della periferia romana: un grande scrittore che giocava a calcio molto bene
PIRLO SEMBRA BUZZATI TOTTI COME MORAVIA BUZZATI-PIRLO Dino Buzzati (1906-1972) scrisse «Il deserto dei tartari»
TRA CALCIO E LETTERATURA di ELISABETTA ESPOSITO
S
i possono fare finte e controfinte anche con le parole. Si può essere futuristi o romantici anche in campo. Può succedere anche che, per gioco e per magia, uno scrittore diventi un calciatore. Questa affascinante trasformazione si è realizzata in Figurine - I grandi scrittori raccontati come campioni del pallone, libro d’esordio di Silvano Calzini, milanese e milanista classe 1956, capace di unire in modo per nulla scontato le sue grandi passioni: calcio e letteratura. Occhio però, le sue Figurine non sono semplici paragoni tra artisti della penna e del pallone. Calzini ha riscritto le storie di cinquanta maestri delle parole, da Garcia Marquez a D’Annunzio, da Joyce a Pirandello, come se la vita li avesse portati magicamente ad appassionarsi al calcio piuttosto che alla letteratura. Così Calvino diventa «l’orologiaio del centrocampo» che si afferma nel Torino, D’Annunzio «esteta del calcio barocco, con la casacMORAVIA-TOTTI Alberto Moravia (1907-1990), autore de «Gli indifferenti»
ca biancazzurra della Lazio» per «una carriera folgorante e smargiassa» e persino Casanova «bomber di razza e storica bandiera del Venezia». Incroci immaginifici, che sfruttano pregi, vizi, manie e fobie degli scrittori per renderli giocatori perfetti. Racconta Calzini: «Calcio e letteratura hanno tanto in comune, a partire dalla capacità di suscitare sogni. Pensate a come vi proiettate in una storia quando leggete un bel libro, al mondo che gli costruite intorno. Non è molto diverso da quello che succede ai tifosi durante una partita, mentre immaginano vittorie o temono sconfitte. Certo, il calcio di oggi non lascia molto spazio alla fantasia, ormai vediamo tutto, dai giocatori negli spoglia-
toi alla serie B inglese. Non nego che quest’overdose di immagini per me è un po’ respingente, quasi rimpiango le partite sentite solo alla radio in cui potevi inventarti praticamente tutto. Forse è anche per questo che ho scritto questo libro». L’IDEA Un libro che invece nasce quasi per caso anche grazie al blog Quasi Rete-Em bycicleta del sito della Gazzetta dello Sport. «Era un pomeriggio di agosto a Milano, due anni fa ormai. Ho pensato a Carlo Emilio Gadda, alle sue mille fobie, e ho immaginato potesse avere paura delle bandierine del calcio d’angolo e che fosse costretto quindi a giocare praticamente da ferBECKETT-RANOCCHIA Samuel Beckett (1906-1989), autore di «Aspettando Godot»
mo. Ero in contatto con il blog Gazzetta e ho mandato questa mia prima figurina, è piaciuta e sono andato avanti, fino a costruire il mio primo libro. Nelle scelte che ho fatto non c’è un filo logico, tutto è dipeso dall’ispirazione, dall’aggancio con il calcio che mi è venuto in mente ragionando sulla vita di uno scrittore. Così ad esempio non ho messo Henry James, nonostante sia uno dei miei autori preferiti. Con altri, come Pasolini, Camus o Nabokov, che davvero hanno giocato a calcio, è stato più semplice. Pensate a quante foto ci sono di Pasolini con il pallone tra i piedi... L’ho inserito tra gli attaccanti, con quel fisico era un’ala perfetta. E poi uno che dice che “il calcio è l’ultima rappresentazione sacra” non potevo non metterlo». MALAPARTE-MENEZ Curzio Malaparte (18981957) pubblicò «La pelle»
Ma allora che cos’è Figurine? «È un gioco, però un gioco serio. Ho voluto maneggiare calcio e letteratura in modo leggero, ma sempre con estrema attenzione. Tutti i vizi degli scrittori sono veri: del resto la base da cui si parte per questo viaggio non poteva essere inventata, altrimenti sarebbe crollato tutto». Allora facciamo un altro gioco: accostiamo qualche scrittore tra quelli del libro a giocatori di ieri e di oggi.
NABOKOV-ZENGA «Sapete che Nabokov (il russo autore di Lolita, ndr) era un amante delle farfalle? Non è stato difficile farne subito un portiere. E onestamente se devo pensare a un numero uno che va a farfalle non posso non citare Walter Zenga a Italia 90, quando contro l’Argentina mancò la palla e si fece fare gol di SIMENON-INZAGHI Georges Simenon (19031989) è il «papà» di Maigret
testa da Caniggia... Spero tanto che non si arrabbi!». BUZZATI-PIRLO «I colpi a effetto di Buzzati (Il deserto dei Tartari, ndr) ricordano le punizioni di Pirlo, sono due artisti capaci di fare magie. E poi si somigliano anche di carattere, entrambi schivi, di poche parole, danno un peso particolare a tutto quello che dicono. Insomma, di sicuro non sono tipi da comizio». MORAVIA-TOTTI «Due romani veri ed entrambi idolatrati nella loro città e non solo. Una popolarità travolgente e anche Moravia (Gli indifferenti, ndr), così come Totti, nel suo momento d’oro girava con la sua corte, cosa che faceva molto discutere. E poi anche il mio Moravia è un attaccante, uno che vince la classifica dei canO. WILDE-C. RONALDO Oscar Wilde (1854-1900) ideò «Il ritratto di Dorian Gray»
nonieri e che quando segna corre sotto le tribune dell’Olimpico. Senza dito in bocca però...». BIANCIARDI-BALOTELLI «Eh, parliamo di due con un caratteraccio, che non sanno stare in gruppo e non vanno d’accordo con nessuno. Bianciardi (La vita agra, ndr) arrivava in Feltrinelli a Milano a mezzogiorno, dopo aver fatto le 4 a bere al Bar Jamaica... Era anarchico, insofferente fino alla testardaggine. E mi pare che Balotelli non sia da meno». WILDE-CRISTIANO RONALDO «Sono uniti dal loro gusto estetizzante, due impomatati che amano mirarsi e rimirarsi. Oscar Wilde (Il ri-
FALETTI-PAOLO ROSSI «Ho scritto la figurina di Faletti (Io uccido, ndr) dopo la sua scomparsa, in un momento in cui tutti eravamo scossi. Era un po’ come Rossi: Pablito non aveva l’eleganza di Van Basten o la potenza di Ibrahimovic, ma aveva il fiuto del gol. Allo stesso modo Faletti, che veniva da tutto un altro mondo, aveva grande fiuto per i libri». BASSANI-BECKENBAUER «So che può sembrare strano accostare un ebreo vittima di discriminazione razziale come Bassani (Il giardino dei Finzi Contini, ndr) a un tedesco come Beckenbauer. Ma a renderli simili è la loro leggendaria eleganza, il loro non perdere mai la calma, la loro imperturbabile autorevolezza». KAFKA-RIVERA «È il primo vero abbinamento che ho fatto. Quando Kafka (Il processo, ndr) tornava a casa a piedi dal lavoro, attraversava le strade affollate di Praga senza vedere la gente che gli passava accanto. Era lontano, quasi assente, in un altro mondo. Il 28 maggio del 1969 a Madrid, nella finale della Coppa dei Campioni tra Milan e Ajax, Gianni Rivera dopo aver servito un assist al bacio per il gol, tornava da solo a capo chino verso il centrocampo. Era lontano, quasi assente, in un altro mondo. Due scene che combaciano perfettamente. Perché per me Kafka è stato Rivera prima di Rivera». NABOKOV-ZENGA Vladimir Nabokov (18991977) pubblicò «Lolita»
IL CALCIO OGGI Il gioco è venuto bene. Manca solo una cosa, un libro da accostare al calcio di oggi. «Più che il titolo di un’opera mi viene in mente la battuta finale di Napoli Milionaria, indimenticabile commedia di Eduardo De Filippo: “Ha da passa’ ‘a nuttata”. Anche nel calcio mi pare che i soldi abbiano dato alla testa, condizionando tutto il sistema. È evidente che tra scandali e scandaletti per il pallone italiano è notte fonda». E passerà questa “nuttata”? «Quello purtroppo non lo so». La lettura delle Figurine Calzini, chiamiamole così, è accattivante, scorrevole, verosimile. Ma può piacere a chi, pur amando il calcio, non saprebbe cogliere quei riferimenti letterari che rendono quest’opera così speciale? Calzini non ha dubbi: «Credo che da queste pagine emerga soprattutto la passione per questo sport e chi lo ama come me sono certo che saprà apprezzarlo. Io non pretendo di insegnare niente a nessuno, ma magari leggendo Figurine si potranno conoscere meglio determinati scrittori, a partire da quei difetti che rendono personaggi tanto importanti un po’ più umani. Ecco, se qualcuno dopo aver letto il mio libro andasse a riprendere in mano un classico della letteratura sarei contento. Ma lo sarei anche se gli venisse voglia di guardare una bella partita». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Mondo R Francia
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
commentato via social: «La squalifica è una farsa ridicola, un’onta per il calcio»
Zlatan Ibrahimovic, 33 anni, resterà fuori in campionato fino al nove maggio. Oggi può sfogarsi AFP
Trentamila corsi per battere il furibondo Ibra 1La punta inizia la squalifica lunedì: oggi Bastia-Psg vale la Coppa di Lega. Con invasione dalla Corsica BASTIA-PSG ● In campo a Parigi, ore 21
Alessandro Grandesso PARIGI @agrandesso
1 AREOLA 23 DIAKHITÉ
20 17 15 MODESTO PEYBERNES PALMIERI 18 CAHUZAC
10 BOUDEBOUZ
27 GILLET
28 DANIC
7 AYITÉ
19 SIO 22 10 27 LAVEZZI IBRAHIMOVIC PASTORE 14 MATUIDI
4 CABAYE
24 VERRATTI
17 2 5 23 MAXWELL SILVA MARQUINHOS VAN DER WIEL 1 DOUCHEZ GDS
L’
hashtag #BastiaCapitale impazza su Twitter. E mezzo popolo corso sogna. Non solo la solita rivalsa sull’autorità centrale, ma anche la rivincita vent’anni dopo la finale di coppa di Lega, persa proprio contro il Psg (2-0). Partita mai banale, anche perché quello di stasera è l’ennesimo risvolto di uno strano intreccio annodatosi fin da agosto, con la testata di Brandao a Motta, strettosi poi a gennaio con la spettacolare vittoria in rimonta dei corsi (4-2). Nel frattempo il Bastia ha recuperato Brandao che, dopo sei mesi di squalifica e una condanna a un mese di carcere, è stato aggregato per la prima volta alla trasferta. Il Psg inve-
IL CASO
Ibrahimovic ha commentato lo stop di 4 turni in campionato: «E’ una farsa ridicola» Il Psg e il Marsiglia boicotteranno la tv «Canal +» che ha filmato gli insulti all’arbitro ce fa i conti con la stangata rimediata da Ibrahimovic. Quattro turni per insulti agli arbitri che si aggiungono a un calendario infernale che la Lega si è rifiutata di adattare, nonostante gli impegni in Champions dei parigini. Troppo per il club della capitale che parla di «accanimento» contro la sua star internazionale, lasciando intendere che tiri aria di sabotaggio. Mentre il giocatore ha
INVASIONE La squalifica di Ibrahimovic inizia lunedì. L’ex rossonero così va in campo oggi in uno Stade de France che nel 2002 fece da cornice ad uno scandalo di Stato. Sempre per colpa dei tifosi del Bastia che, con quelli del Lorient, fischiarono la Marsigliese, indignando l’allora presidente della Repubblica Chirac. Era la più emblematica coppa di Francia, ma Hollande rischierebbe lo stesso la figuraccia. Anche perché non corre buon sangue tra Bastia e Lega che ad ottobre aveva vietato le bandiere corse allo stadio Furiani, considerandole una provocazione. Provvedimento scattato dopo gli incidenti a Nizza scoppiati perché il portiere Leca aveva festeggiato la vittoria (0-1) sfoggiando la Testa Mora. Divieto ovviamente sbeffeggiato con una sventolata generale per accogliere poi il Monaco. Stasera quindi i giocatori avrebbero per consegna di non stringere la mano al presidente della Lega che a sua volta avrebbe deciso di non aprire le cerimonie di routine. Alto pure il rischio di un’invasione di campo da parte degli ultrà per lavare l’affronto delle bandiere, vissuto male pure dal vice capitano Modesto che parla di «errore politico». L’ex del Cagliari ha poi un conto in sospeso con il Psg: «Vent’anni fa ero in curva, quest’anno voglio vincere in campo». In ogni caso i corsi hanno invaso la capitale: trentamila almeno. PUNIZIONE Motivo in più per il Psg per non sottovalutare l’appuntamento che i corsi interpretano come l’occasione per «calpestare» di nuovo i parigini. Ma per Blanc è solo lessico sportivo. Mentre condanna la squalifica a Ibra, assecondando il club sul calendario. Anzi Blanc va oltre: «In Francia c’è molta invidia per chi vince. Che nessuno aiuti il Psg è fatto. Lo sperimenta anche Verratti che nelle ultime 5 gare ha rimediato 5 gialli per 5 falli. Come Ibrahimovic, andremo in campo più motivati, per vincere di nuovo». Intanto il Psg ha messo al bando Canal+ che aveva ripreso Ibrahimovic mentre insultava gli arbitri. Immagini usate poi dalla disciplinare. Fino al 30 maggio la rete criptata sarà boicottata (niente interviste, niente risposte in conferenza stampa) anche dal Marsiglia che per fatti simili ha perso Payet per due turni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SPAGNA
S
uarez contro Chiellini, Ancelotti pro Casillas, Ronaldo in campo e Simeone, come sempre, col gruppo. Oggi sabato ricco in Liga con le tre big tutte in campo, ieri vigilia movimentata. L’ha aperta Luis Suarez con un’intervista venerdì notte a Cadena Cope nella quale ha detto di Chiellini e Ivanovic (gli ultimi due morsi) «due difensori che sanno giocare, ma che sono provocatori e ti infastidiscono, ti infastidiscono, ti infastidiscono … Sono irritanti e arriva un punto che uno sta male, sente pressione e responsabilità e…» e sbotta. E morde, come al Mondiale brasiliano quasi 10 mesi fa. Poi l’uruguayano racconta che «ora ricevo l’aiuto di alcune persone, in parte è stata colpa mia; perché prima di fronte alle provocazioni inve-
INGHILTERRA
Mou-Wenger Un duello caldo da dieci anni 1Il Chelsea ora
è rincorso dall’Arsenal: il 26 aprile c’è lo scontro diretto Stefano Boldrini CORRISPONDENTE DA LONDRA
C
ome dieci anni fa: stesso campionato, stessa posizione in classifica, stesse squadre. Solo i capelli sono cambiati: bianchi quelli di Arsenio Wenger, grigi quelli di José Mourinho. E’ passata molta acqua sotto i ponti della Premier, ma quei due sono sempre al ponte di comando e stanno giocandosi il titolo: Blues primi con 7 punti di vantaggio, Gunners secondi dopo una rimonta travolgente. Anche nel 2004-2005 le posizioni furono quelle al traguardo: Chelsea campione dopo ben 50 anni di attesa con 95 punti, Arsenal secondo con 83 e, magra consolazione, miglior attacco. Sul podio finì anche il Manchester United, terzo. La stessa classifica di oggi, quando mancano 45 giorni al 24 maggio, ultima tappa della corsa a tappe inglese: un impressionante remake. LA CORSA «Paghiamo l’inizio difficile», dice il difensore spagnolo Monreal, punto fermo dell’Arsenal. Mourinho allarga invece gli orizzonti: «Non mi sorprende il quarto posto del Manchester City perché la Premier è il campionato più difficile del mondo e puoi perdere con qualsiasi avversario. Noi sappiamo che ci sarà ancora da soffrire e da lottare, anche se trovarsi con sette punti di vantaggio e una gara da recuperare è un bel vivere». Mou non fa il diplomatico: domani, sul campo del Qpr,
Josè Mourinho, 52 anni ACT.IMAGE
rischierà Fabregas e Matic, diffidati: se uno dei due beccherà un’ammonizione, scatteranno due turni di squalifica. Tradotti nel calendario, niente Manchester United – il 18 aprile – e niente Arsenal – il 26 —. Wenger non ha questi problemi: oggi, sul campo del Burnley, mancherà solo Oxlade-Chamberlain, a rischio intervento per i problemi all’inguine. UNITI Nel nuovo duello, che è poi antico, per una volta Mourinho e Wenger hanno trovato una linea comune. I due hanno criticato il Pallone d’oro e il portoghese ha citato l’antico rivale per far sentire la sua voce: «Ha ragione Wenger. Premi come questo servono solo ad esaltare il singolo giocatore. E’ un inno all’individualismo, ma il calcio è uno sport di squadra». Old friends, cantavano Paul Simon e Art Garfunkel. Bei tempi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
32a GIORNATA Swansea-Everton; Southampton-Hull; Sunderland-Crystal Palace; Tottenham-Aston Villa; West Bromwich-Leicester; West HamStoke; Burnley-Arsenal. Domani: QprChelsea; Manchester Utd-Manchester City. Lunedì: Liverpool-Newcastle. CLASSIFICA Chelsea 70; Arsenal 63; Manchester Utd 62; Manc. City 61; Liverpool, Tottenham 54; Southampton 53; Swansea 46; Stoke, West Ham 42; Crystal Palace 39; Everton 37; Newcastle 35; West Bromwich 33; Sunderland, Aston Villa 29; Hull 28; Burnley, Qpr 26; Leicester 22.
TACCUINO
Ronaldo c’è, Suarez spara su Chiellini Iacopo Iandiorio
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ce di andarmene restavo lì a litigare. Anche ora succede ma me ne vado: mi sento più cosciente». Infine rivela che il Real in passato l’ha cercato, ma lui amava il Barça, e che nella posizione «da 9 mi ha voluto Leo. Durante una partita ci stavamo scambiando i ruoli e Messi mi ha detto “resta lì”. Poi il tecnico ha visto che era una buona soluzione e l’abbiamo riprovata». Chissà come sarà contento Luis Enrique che oggi fa visita al Siviglia, quinto e in lotta per un posto in Champions, che ieri ha commentato: «Sì, certo, se vincono decidono tutto loro, se perdono è colpa mia». CAPITOLO REAL Intanto il Comité de Competición ha accolto il ricorso del Madrid contro il giallo a Ronaldo nel match col Rayo di mercoledì e quindi el señor 300 gol (coi blancos) sarà in campo. Per fortuna di Carletto, che ha tante defezio-
Luis Suarez, 28 anni (EPA)
ni (ma torna Pepe k.o. dopo il Clasico): fuori per squalifica Kroos, Bale out per infortunio, come Coentrao e Khedira. Squalificato anche il rientrante James Rodriguez. Previsto allora l’impiego di Isco, Illarramendi e Jesé. E intanto Ancelotti sostiene Iker Casillas, anche se non dovrebbe giocare contro l’Eibar di Piovaccari (infortunato all’andata e che dovrebbe rientrare dopo la squalifica oggi: «Lui vuole restare e io voglio che resti».
40 ANNI FA Infine l’Atletico, che va a Malaga. Ieri ha festeggiato i 40 anni esatti dalla vittoria dell’Intercontinentale (contro l’Independiente di Avellaneda, vi partecipò al posto del Bayern, vincitore della coppa dei Campioni, che rinunciò): Simeone ha un solo dubbio in porta, Moyà o Oblak? Dovrebbe recuperare Godin e Juanfran, non convocati invece ancora Mandzukic e Raul Garcia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
31° TURNO Oggi: Real Madrid-Eibar, Malaga-Atletico Madrid, Siviglia-Barcellona, Almeria-Granada, Celta-Rayo. Domani: Getafe-Villarreal, EspanyolAthletic B., Real Sociedad-Deportivo, Cordoba-Elche. Lunedì: Valencia-Levante. CLASSIFICA Barcellona 74, Real Madrid 70, Atletico M. 65, Valencia 62, Siviglia 61, Villarreal 50, Malaga 45, Athletic B. 40, Espanyol e Rayo 38, Real Sociedad 37, Celta 36, Getafe 35, Eibar 31, Levante ed Elche 28, Deportivo 27, Almeria 25, Granada 24, Cordoba 19. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GERMANIA
Bayern senza Benatia Guardiola: «Critica» ● «La nostra situazione è molto critica». Così ha reagito Pep Guardiola quando ha avuto la conferma dello stop di Benatia. Il difensore starà fermo «da due a quattro settimane» per un guaio muscolare, ha indicato il Bayern in maniera approssimativa e si aggiunge a Robben, Ribery, Alaba, Schweinsteiger oltre al solito Javi Martinez, tutti k.o.. I campioni, con 10 punti sulla seconda, affrontano oggi l’Eintracht ma il tecnico, che dice di avere «solo 14 giocatori a disposizione», pensa alla Champions. Mercoledì c’è il Porto. Il Wolfsburg eurorivale del Napoli è in trasferta ad Amburgo. 28a GIORNATA Ieri: Hannover-Hertha 1-1. Oggi: Bayern-Eintracht; Borussia M.-Borussia Do.; Mainz-Leverkusen; Paderborn-Augsburg; Schalke-Friburgo; Amburgo-
Wolfsburg (18.30). Domani: Colonia-Hoffenheim; Stoccarda-Werder. CLASSIFICA Bayern 67; Wolfsburg 57; Borussia M. 50; Leverkusen 48; Schalke 40; Augsburg 39; Hoffenheim 37; Werder, Eintracht 35; Borussia Do., Hertha 33; Mainz 31; Colonia 30; Hannover 29; Friburgo 28; Amburgo 25; Paderborn 24; Stoccarda 23.
FRANCIA
«Niente tecnici neri? Questione di razzismo» ● «Quando la gente dubita dell’intelligenza di un’etnia, la situazione diventa impossibile». Intervistato da «L’Equipe», Lilian Thuram dice perché in circolazione ci siano pochi allenatori di colore. « Ad oggi ci sono molti calciatori non di razza bianca ma non si spiega che ci siano pochi tecnici. È un problema e bisogna risolverlo anche se ci sono persone che non vogliono che si cambino le cose perché temono di avere poi più difficoltà a trovare lavoro. E questo è razzismo».
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SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
OPINIONI La vignetta
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di Stefano Frosini
ROGER FEDERER Tennista ● Ho bisogno del vostro aiuto per trovare un nuovo Twitter avatar ragazzi! Datemi dei suggerimenti.... @rogerfederer
ELISA DI FRANCISCA Olimpionica di scherma ● Allenamento ai giardini di Jesi, il mio preferito all’aperto con una giornata di #sole! Buon #weekend! @ElisaLovesJesi
ARIANNA FONTANA Azzurra di short track ● #Ghiaccio @AryFonta atleta dell’anno 2015 della @fisg_it premiata da Giovanni Malago’ @AryFonta
Titolari ok seconde linee meno
Al Real Madrid, il club che ha dettato le regole del mercato negli ultimi 15 anni, le stelle di certo non mancano. A partire da quelle prime operazioni che permisero gli ingaggi di Figo (2000), Zidane (2001), Ronaldo (2002) e Beckham (2003), il presidente Florentino Pérez ha sempre portato avanti la sua idea di calcio, un nuovo calcio fondato sulla stretta relazione tra il massimo potere d’acquisto e il più grande talento calcistico a disposizione. «Un hachazo, un árbol» (un colpo d’ascia, un albero): il motto di Florentino Pérez per descrivere la sua politica in fase di calciomercato. Il Real Madrid, che aveva perso molto terreno nei decenni precedenti, è riuscito a recuperare la leadership grazie a una polemica e controversa operazione urbanistica dalla quale ha ottenuto oltre 100 milioni di euro nel 2000. Il
Real è da allora il re indiscusso del mercato. Né gli oligarchi russi, né i petrolieri arabi, né i banchieri americani sono riusciti a scalfire il primato di Florentino Pérez, presidente di una delle imprese di costruzione più importanti del mondo e massimo dirigente del Real Madrid, carica ottenuta non in virtù del proprio patrimonio personale ma grazie al voto e alla fiducia dei 70.000 soci. Quello che più si avvicina a una sconfitta per Florentino Pérez è stato l’acquisto di Neymar da parte del Barça, ingaggio che si è convertito in un incubo giudiziario per il club catalano. Il Real rispose strappando alla concorrenza Gareth Bale per 100 milioni di euro. Tutti sanno quanto il presidente del Real sia agguerrito nelle contrattazioni. Non molto tempo fa, Txiki Begiristain, ds del Manchester City, e Pep Guardiola, allenatore del Bayern Monaco, mi confidarono che non c’è modo di competere con il Real Madrid quando Florentino Pérez decide di mettere le mani su un giocatore. «È una battaglia persa», mi dissero entrambi. Il colombiano James Rodríguez e il
tedesco Toni Kroos sono stati gli acquisti della scorsa estate. Kroos rappresentava la squadra che aveva vinto i Mondiali, James era stato il giocatore rivelazione del torneo. Era la moda del momento, il volto nuovo del calcio. Ora gioca nel Real Madrid. Florentino Pérez conosce molto bene l’importanza e l’impatto della novità. Ciò nonostante, in questa stagione il Real si è dimenticato di qualcosa, di mettere a disposizione del tecnico una panchina all’altezza. Coentrao, Khedira, Illarramendi, Lucas Silva, Chicharito e Jesé non sono riusciti a incidere. Piuttosto, sono stati decisivi nella crisi che ha vissuto il Real da gennaio a marzo. Sono lontani i tempi in cui era possibile vedere Benzema, Ozil, Higuaín o Di María partire dalla panchina. Oggi Ancelotti sa di avere una grande squadra titolare, probabilmente la migliore d’Europa, ma sa anche di non poter contare molto sulle seconde linee. Fortunatamente il tecnico italiano ha di nuovo a disposizione tutte le sue stelle per affrontare la retta finale della stagione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Formula 1 e Moto
ROSSE&ROSSI, UNA DOMENICA «BESTIALE» IL PUNTO DI VISTA A di ANDREA CREMONESI
A
lle 8 del mattino la Formula 1, alle 9 di sera la MotoGP in mezzo la Superbike che corre alle 10.30 e alle 13.10. Vettel, Raikkonen e la Ferrari che in Cina sognano di replicare la Malesia, poi Aprilia e Ducati a caccia delle Kawasaki sul tracciato spagnolo di Aragon, infine Rossi e i ducatisti Dovizioso e Iannone che in Texas sperano di verniciare ancora di tricolore il podio. Insomma gli appassionati di motori sono attesi da un’altra domenica «bestiale» dove potranno godersi il sole (si spera) solo per qualche ora perché già alle 18 saranno pronti a scannarsi i nostri leoncini della Moto3: Bastianini, Fenati, Antonelli, Bagnaia e Migno. Colpa o (merito, dipende dai punti di vista) di un calendario folle deciso da Fia e Fim
che precede per questo e il prossimo fine settimana tutti e tre i principali campionati delle due e quattro ruote in contemporanea, lasciando desolatamente vuoto quello del 25/26 aprile.
conferma di un 2014 che lo ha proiettato di nuovo al vertice della classe regina malgrado la carta d’identità, per Ferrari&Ducati è il chiaro segnale di una riscossa sportiva.
In attesa di comprenderne le ragioni, prendiamoci quanto di buono questa abbuffata ci promette. L’antipasto delle libere, infatti, ci sta facendo venire l’acquolina in bocca. Malgrado la primavera cinese faccia i capricci (ieri c’erano appena 14 gradi), Shanghai ci ha restituito una Ferrari al top: magari Vettel e Raikkonen non riusciranno a spodestare Hamilton e Rosberg dalla prima fila ma poi in gara possono giocarsela. In Texas Dovizioso è stato il migliore sotto l’acqua poi quando è uscito il sole ha brillato Iannone, terzo dietro il ciclone Marquez e a Crutchlow. Con Rossi sempre tra i primi sia sul bagnato sia con l’asciutto.
Un filo rosso sembra legare Borgo Panigale e Maranello: seppure in tempi e con modi differenti tutte e due sono state attraversate da una rivoluzione tecnica e dirigenziale, poi hanno cambiato — o sono state costrette a cambiare — il pilota di punta (Rossi e Alonso) e infine hanno deciso di affidarsi a due tecnici di esperienza come Gigi Dall’Igna, pluri titolato con l’Aprilia, e James Allison, allevato da Brawn e Byrne durante gli anni d’oro di Schumi prima di passare alla Lotus. Sotto la loro guida, i rispettivi team hanno realizzato GP15 e SF15-T, due prodotti che ci fanno sottolineare con un pizzico d’orgoglio come in Italia si sia ancora capaci di fare auto e moto da corsa vincenti.
Se per Rossi questo avvio di campionato costituisce una dolce
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La riforma al centro del dibattito
REAL MADRID STELLARE, MA I RINCALZI... MARCA ZA LA DIFFERENZA di SANTIAGO SEGUROLA
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SUI CAMPIONATI VICINA LA SVOLTA PALAZZO DI VETRO di RUGGIERO PALOMBO
E
ppur si muove. E’ la riforma dei campionati, la madre di tutte le battaglie, come l’ha battezzata Carlo Tavecchio, intenzionato a portarla a casa entro il termine di questa stagione, così da renderla operativa tra due anni. Il punto d’arrivo è una Serie A a 18 squadre, una B a 20 e una Lega Pro più magra rispetto ai 60 club attuali, processo graduale legato al blocco dei ripescaggi. Il progetto è condiviso chi più chi meno da tutte le componenti ma il nodo ancora da chiarire verte su quali devono essere i meccanismi, una volta a regime, di promozioni e retrocessioni tra A e B rispetto alle tre canoniche di oggi. La Serie A, regista Lotito, vuole una sola retrocessione più due retrocessioni virtuali, penultima e terzultima della A che spareggiano con seconda e terza classificate della B, uscite o meno dai playoff è affare di Abodi. Che invece è attestato sulle due promozioni sul campo, e una terza poltrona da contendersi tra terzultima di A e terza classificata di B. In gioco, nella complessa partita, sono ora entrati i conguagli economici di cui la B potrebbe godere quale forma di risarcimento danni: la A metterebbe sul piatto una decina di milioni di euro. Da aggiungere (o da sovrapporre?) al tesoretto di 30 milioni che oggi la A mette da parte ogni anno per i tre club che scendono in B, il famoso «paracadute» di cui si è tanto parlato a proposito del Parma, che se ne è mangiato una parte con mai abbastanza chiarito anticipo. Oggi funziona così: 15 milioni per chi retrocede dopo almeno tre anni consecutivi di A, 10 milioni se gli anni sono due, 5 milioni in caso di neopromossa che torna subito giù. Se sono due i club che retrocedono dopo almeno tre anni di A, i 15 (più 10) diventano 12,5 milioni a testa. Ma se a retrocedere dalla A finisse con l’essere una sola società perché
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le altre due restano a galla vincendo i sopraggiunti spareggi con seconda e terza della B cosa succederebbe? Le sopravvenienze del «paracadute», cioè i 30 milioni meno quanto dovuto all’unica retrocessa, finirebbero alla B insieme al premiorisarcimento di cui alla proposta Lotito. Parola del medesimo data a Tavecchio. Che a queste condizioni è pronto a sposarne la linea. Basterà? Una cosa è certa: o il calcio risolve la questione al suo interno ed entro tempi brevi oppure nel giro di un mese la riforma verrà portata da Tavecchio sul tavolo del Coni (e del Governo). Caso unico nello sport italiano, il calcio soggiace ancora al cosiddetto diritto di veto e per una riforma come questa serve il 75% dei consensi. Un costante rischio paralisi che prima o dopo andrà neutralizzato. Per un problema forse in via di risoluzione un altro che ha trovato almeno momentanea risposta. La Fondazione, riunitasi ieri mattina prima dell’Assemblea di Lega ha finalmente deciso come suddividere i circa 37,5 milioni di euro che rappresentano il 4% (del complessivo 10%) della mutualità per la stagione in corso. Detratti 250mila euro di spese, alla B andranno 25milioni 515mila euro, ai Dilettanti 7 milioni 145mila, alla Lega Pro 2 milioni, alla Federcalcio 2 milioni (destinati a Coverciano), al basket 900mila euro e al Coni 40mila euro. La riunione è stata movimentata da un vivace confronto tra Tavecchio e Andrea Agnelli, che nel proporre e ottenere il varo di un nuovo regolamento che assicuri maggiore trasparenza ai conti della Fondazione ha chiesto conto e ragione delle 140 assunzioni con le quali la Lega Dilettanti ha normalizzato, in ossequio alla legge Fornero, la situazione dei comitati provinciali. Tavecchio si è ripromesso di chiedere quanto prima al Governo «che cosa si intende per promozione del calcio giovanile e dilettantistico» e se dunque queste assunzioni, i cui costi sono stati per ora congelati, hanno diritto di cittadinanza tra i progetti in capo alla Fondazione. Schermaglie, ma a quanto pare non sono volati gli stracci.
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Serie B R L’anticipo della 35a giornata
22
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Vicenza: sono 3 punti di Cocco Avellino steso, Bologna preso 1L’attaccante decide una bellissima partita che avvicina Marino alla promozione VICENZA
1
0
AVELLINO
VICENZA (4-3-3) Vigorito 6,5; Sampirisi 6, Brighenti 6,5, Manfredini 6, D’Elia 6; Moretti 6 (dal 36’ s.t. Sbrissa s.v.), Di Gennaro 5,5, Cinelli 6; Laverone 6, Cocco 7, Giacomelli 5,5 (dal 24’ s.t. Vita 5,5). PANCHINA Bremec, Alhassan, Spinazzola, Garcia Tena, Petagna, Camisa, Ragusa. ALLENATORE Marino 6,5.
AVELLINO (4-3-1-2) Gomis 6; Pisacane 6, Ely 6, Chiosa 5,5, Bittante 6; Kone 6, Arini 5,5 (dal 1’ s.t. Sbaffo 6), Schiavon 6 (dal 25’ s.t. D’Angelo 6,5); Soumarè 6 (dal 32’ s.t. Comi s.v.); Trotta 6, Castaldo 6,5. PANCHINA Bavena, Fabbro, Regoli, Vergara, Angeli, Almici. ALLENATORE Rastelli 6.
ARBITRO Pinzani di Empoli 6,5. GUARDALINEE Santoro 6-Citro 6. AMMONITI Chiosa (A), Arini (A), Sbaffo (A), Schiavon (A) e Moretti (V) per gioco scorretto; Di Gennaro (V) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 5.014, incasso di 64.785 euro; abbonati 5.411, quota di 16.272 euro. Tiri in porta 3-3. Tiri fuori 4-7. In fuorigioco 1-2. Angoli 0-1. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.
CLASSIFICA SQUADRE
PT
CARPI VICENZA BOLOGNA (-1) AVELLINO FROSINONE LIVORNO SPEZIA PERUGIA PESCARA LANCIANO BARI TRAPANI LATINA TERNANA ENTELLA MODENA CITTADELLA CROTONE PRO VERCELLI CATANIA BRESCIA (-6) VARESE (-4)
68 56 56 52 51 50 50 50 48 46 44 42 40 40 40 39 39 39 39 38 31 28
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
34 35 34 35 33 34 34 34 34 34 34 34 33 34 34 34 34 34 34 34 34 34
19 15 15 14 14 14 13 12 12 10 12 10 9 10 9 8 8 10 10 9 9 7
11 11 12 10 9 8 11 14 12 16 8 12 13 10 13 15 15 9 9 11 10 11
4 9 7 11 10 12 10 8 10 8 14 12 11 14 12 11 11 15 15 14 15 16
53 39 41 33 50 48 46 39 57 46 36 47 30 30 33 28 42 34 36 46 40 35
24 32 29 31 43 39 37 37 46 40 41 56 32 41 46 29 45 41 47 48 48 57
SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI
PROSSIMO TURNO VENERDÌ 17 APRILE, ore 20.30 CITTADELLA-VICENZA SABATO 18 APRILE, ore 15 BOLOGNA-SPEZIA CARPI-BRESCIA CROTONE-LANCIANO PESCARA-MODENA TERNANA-PERUGIA TRAPANI-BARI VARESE-AVELLINO DOMENICA 19 APRILE, ore 15 LATINA-CATANIA LIVORNO-FROSINONE LUNEDÌ 20 APRILE, ore 20,30 ENTELLA-PRO VERCELLI
Giulio Di Feo
IL MIGLIORE
INVIATO A VICENZA Twitter @fantedipicche
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Cocco al 37’ p.t.
(1-1) (1-1) (3-3) (1-1) (0-2) (2-2) (1-2) (0-0) (0-1) (1-5) (0-2)
G
li schizzinosi li chiamano luoghi comuni, il fatto è che sono verità acclarate. Al prossimo allenatore che alla vigilia butta lì un «la differenza la fanno i dettagli» non c’è da sorridere, piuttosto c’è da rivedersi questo Vicenza-Avellino. La pratica: una bellissima partita tra due delle migliori squadre di B, qualità di gioco, organizzazione, spettacolo, stadio pieno, colorato e rumoroso, tutta roba che tanti al piano di sopra si sognano. Il risultato: tra due contendenti che in buona sostanza si equivalgono
BARI
(4-3-3)
BRESCIA
CROTONE
(4-3-3)
BOLOGNA
OGGI ore 15
ANDATA 0-3 1 GUARNA
2 SABELLI
8 15 23 RINAUDO CONTINI SCHIATTARELLA
4 ROMIZI
5 DONATI
33 BELLOMO
10 GALANO
18 CAPUTO
9 DE LUCA
39 9 28 STOIAN TORREGROSSA CIANO 21 SUCIU 24 MARTELLA
17 MAIELLO
6 DEZI
13 3 FERRARI DOS SANTOS
14 MATUTE
OGGI ore 15
ATTACCANTE DEL VICENZA
Smaliziato sul gol decisivo, poi lotta come una belva su ogni palla. Utile e decisivo. Con 17 reti sta coronando una stagione molto positiva
PARTI INVERTITE È un po’ la metafora della partita, perché per il resto della gara Chiosa non sbaglia un pallone. E perché l’Avellino esce sconfitto da una delle sue migliori partite degli ultimi tempi per qualità di gioco. Di solito dediti al mordi e riparti, gli irpini premono fin da subito: con Soumaré che parte trequartista con delega ad appoggiare la manovra sulle fasce, fraseggiano bene ma nel primo tempo non vanno al di là di una mezza dozzina di cross preda di nessuno. Perché? Poca precisione sulla trequarti, Trotta la vede poco, Castaldo è il fulcro di ogni palla toccata oltre la metà campo ma con la fatica che fa a correre e farla girare non si può pretendere pure presenza vera in area. Succede quindi che il Vicenza si acquatta ben più basso di
SPETTACOLO Il succo, insomma, è quello che individua Rastelli: «Loro hanno fatto gol e noi no». E forse lì sta anche il bello perché l’Avellino non va in bambola, cerca il pari con testa e ferocia e dà pure spettacolo con un paio di ripartenze tocchettate di prima. Il Vicenza dalla sua si fa gladiatore, rinsalda le fila e concede poco. E su quel poco (mazzata di Trotta e tocco in mischia di D’Angelo) ci mette le mani Vigorito. Finisce con una bella immagine: le due squadre insieme sotto le rispettive curve, una a esultare e a proporsi come avversaria diretta del Bologna nella corsa al secondo posto e l’altra ad applaudire e farsi applaudire. Comunque vada, Vicenza-Avellino è una cartolina da Serie A.
CATANIA
(4-3-1-2)
CITTADELLA
(4-4-2)
(3-5-2)
TRAPANI
(4-3-1-2)
CARPI
(4-4-2)
ANDATA 2-2
OGGI ore 15
ANDATA 2-1
6 24 3 ANT. DI CESARE COLY CARACCIOLO 8 5 18 SCAGLIA BUDEL H'MAIDAT 19 34 SESTU SODINHA 7 CORVIA 11 10 SANSONE MANCOSU CECCARELLI MATUZALEM 6 16 32 5 KRSTICIC CASARINI
20 MAIETTA
quanto fa di solito, rintuzza gli assalti e prova a distendersi appena può. Tattica nobile, per farlo servono due cose: piedi buoni per i lanci, e Marino in mediana li ha, e un nove al centro che sappia nobilitarli. Il mestiere di Cocco, che sgomita su ogni palla finché non approfitta di quella buona.
(4-3-2-1)
OGGI ore 15
1 ARCARI
15 ZAMBELLI
MORLEO 3
7 ● COCCO
vince il Vicenza per 1-0 grazie, appunto, a un dettaglio. Cioè la tenerissima marcatura che Chiosa oppone a Cocco dopo 37 minuti: su un lancio lungo il difensore dell’Avellino si lascia scostare con tanto mestiere dal centravanti, bravissimo poi a infilare in diagonale.
28 2 GASTALDELLO OIKONOMOU
1 CORDAZ
1 DA COSTA
BARI Sabelli rientra sul settore destro della retroguardia. Una maglia in dubbio in attacco fra Caputo e Boateng. Schiattarella preferito a Calderoni sulla sinistra. PANCHINA 22 Donnarumma, 3 Salviato, 24 Camporese, 21 Rada, 27 Calderoni, 13 Benedetti, 25 Defendi, 14 Minala, 7 Boateng. ALLENATORE Nicola. SQUALIFICATI Ebagua. DIFFIDATI Caputo, Calderoni, De Luca, Camporese, Defendi, Donati e Sabelli.
BRESCIA Andrea Caracciolo non è ancora convocato: Calori conferma la squadra che ha vinto a Pescara, con Coly a sinistra, Scaglia mezzala e Sestu mezza punta. PANCHINA 22 Andrenacci, 2 Lancini, 31 Boniotti, 20 Gargiulo, 23 Morosini, 11 Da Silva, 26 Bertoli, 29 Bentivoglio, 28 Valotti. ALLENATORE Calori. SQUALIFICATI Benali e Tonucci. DIFFIDATI And. Caracciolo, Morosini e Tonucci.
ANDATA 2-5
1 GILLET
1 PIEROBON
18 5 45 43 DEL PRETE SCHIAVI CECCARELLI MAZZOTTA 44 21 10 SCIAUDONE RINAUDO ROSINA 19 CASTRO
9 CALAIÒ
7 MANIERO
20 FALCO
9 ABATE
3 DAÌ
30 KUPISZ
8 RIGONI
23 PAOLUCCI
31 STANCO
9 GERARDI
14 5 CIARAMITARO SCOZZARELLA
33 4 15 TERLIZZI PAGLIARULO PERTICONE 1 GOMIS
CATANIA Odjer squalificato, c’è Coppola. Rosina interno sinistro di centrocampo, Castro fantasista dietro Calaiò e Maniero. PANCHINA 22 Terracciano, 26 Belmonte, 24 Capuano, 8 Escalante, 20 Chrapek, 27 Jankovic, 25 Piermarteri, 42 Coppola, 34 Rossetti. ALLENATORE Marcolin. SQUAL. Odjer. DIFFIDATI Ceccarelli, Del Prete, Escalante, Gyomber e Sciaudone.
3 LETIZIA
5 POLI
21 ROMAGNOLI
13 STRUNA
22 GABRIEL
CITTADELLA Foscarini recupera Pellizzer, Rigoni e Scaglia. Probabile conferma in difesa di De Leidi, in attacco Gerardi e Stanco favoriti su Coralli e Sgrigna. PANCHINA 22 Valentini, 18 Donazzan, 7 Coralli, 16 Benedetti, 20 Bazzoffia, 2 Pecorini, 10 Sgrigna, 5 Pellizzer, 17 Busellato. ALLENATORE Foscarini. SQUALIFICATI Camigliano. DIFFIDATI Coralli, Sgrigna, Camigliano e Stanco.
CROTONE Forfait di Balasa, Matute al suo posto. Torna Torregrossa dopo la squalifica. PANCHINA 22 Stojanovic, 5 Cremonesi, 23 Gigli, 4 Galardo, 20 Salzano, 18 Padovan, 10 De Giorgio, 7 Ricci, 19 Rabusic. ALLENATORE Drago. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ferrari.
BOLOGNA Lopez recupera Maietta e rilancia Ceccarelli, Krsticic e Mancosu. Out Cacia, influenzato. In panca, Acquafresca. PANCHINA 35 Coppola, 25 Masina, 24 Ferrari, 15 Perez, 18 Acquafresca, 23 Bessa, 29 Buchel, 19 Troianiello, 33 Improta. ALL. Lopez. SQUALIFICATI Laribi. DIFF. Maietta, Bessa, Abero, Garics, Masina e Matuzalem.
TRAPANI Attacco decimato: si blocca Citro che si aggiunge a Curiale (squalificato) e Nadarevic (infortunato). A centrocampo rientra Aramu, in difesa ballottaggio Daì-Lo Bue. PANCHINA 22 Marcone, 6 Zampa, 7 Basso, 19 Martinelli, 21 Feola, 23 Lo Bue, 25 Lombardi, 27 Costa, 31 Malele. ALL. Cosmi. SQUAL. Curiale e Rizzato. DIFF. Barillà, Daì, Lo Bue, Nadarevic, Perticone e Zampa.
CARPI Gagliolo, Pasini, Mbaye e Suagher assenti. In attacco Mbakogu e Lasagna, a destra ballottaggio Pasciuti-Molina. In partenza circa 300 tifosi. PANCHINA 12 Maurantonio, 2 Modolo, 4 Sabbione, 28 Laner, 18 Pugliese, 31 Molina, 20 Lollo, 14 Gatto, 9 Inglese. ALL. Castori. SQUAL. nessuno. DIFF. Di Gaudio, Letizia e Lollo.
ARBITRO Ros di Pordenone. GUARDALINEE D’Apice-De Troia. TV Sky Calcio 6 HD. PREZZI 12-50 euro.
ARBITRO Di Paolo di Avezzano. GUARDALINEE Di Vuolo-Mondin. TV Sky Calcio 3 HD. PREZZI 5-35 euro.
ARBITRO Gavillucci di Latina. GUARDALINEE Carbone-Lo Cicero. TV Sky Calcio 5 HD. PREZZI 9-79 euro.
ARBITRO Saia di Palermo. GUARDALINEE Avellano-Borzomì. TV Sky Calcio 9. PREZZI 14-45 euro.
LANCIANO
(4-3-3)
MODENA
(4-3-3)
PRO VERCELLI
(4-3-3)
SPEZIA
LATINA
(4-3-3)
ENTELLA
(4-3-3)
LIVORNO
(3-5-2)
TERNANA
OGGI ore 15
1 ZAPPINO
ANDATA 0-1
15 6 3 COSIC BLANCHARD CRIVELLO
18 CONTI
2 AQUILANTI
5 3 TROEST MAMMARELLA
8 GUCHER
7 FRARA
24 DI CECCO
11 SANTANA
18 DIONISI
19 LUPOLI
10 8 PICCOLO MONACHELLO
42 9 SANSOVINI MELCHIORRI 8 16 32 7 BJARNASON BRUGMAN MEMUSHAJ POLITANO 13 ZUPARIC
15 SALAMON
11 ZAMPANO
1 FIORILLO
FROSINONE Squalifiche e infortuni costringono Stellone a passare dal 4-4-2 al 4-3-3. Daniel Ciofani partirà dalla panchina, dentro Santana e Lupoli. Biglietti di curva esauriti, tribuna centrale e distinti chiusi per squalifica. PANCHINA 22 Pigliacelli, 30 Pamic, 21 Bertoncini, 16 Fraiz, 24 Ranelli, 28 Crescenzi, 5 Gori, 9 D. Ciofani, 29 Carlini. ALLENATORE Stellone. SQUAL. M. Ciofani, Russo e Soddimo. DIFF. Crivello e Gori.
25 BACINOVIC
ANDATA 1-1
OGGI ore 15
12 PINSOGLIO
12 NICOLAS
23 SAMMARCO
2 PUCINO
OGGI ore 15
13 GOZZI
15 CIONEK
ANDATA 1-3 22 RUSSO
28 ZOBOLI
33 RUBIN
29 FERRI
26 COLY
5 COSENZA
25 SCAGLIA
23 GROSSI
26 SIGNORI
25 MARTINELLI
8 NIZZETTO
21 CASTIGLIA
19 RONALDO
8 SCAVONE
9 THIAM
7 ACOSTY
32 GRANOCHE
39 FEDATO
30 DI ROBERTO
32 BERETTA
7 LUPPI
18 MASUCCI
9 SFORZINI
31 CUTOLO
16 GALABINOV
4 VOLPE
20 28 38 JELENIC DJOKOVIC APPELT
24 BIDAOU
21 SOWE
35 ODUAMADI
18 VALIANI
7 VIVIANI
8 CRIMI
14 3 15 13 ALHASSAN BRUSCAGIN DELLAFIORE RISTOVSKI
8 32 TROIANO BATTOCCHIO 24 BELLI
16 CESAR
5 RUSSO
2 IACOPONI
22 DI GENNARO
1 PARONI
LANCIANO Paghera e Turchi ancora infortunati. Gatto o Thiam a sinistra, con Monachello al centro. Difesa confermata, nonostante i recuperi di Amenta e Ferrario. PANCHINA 1 Aridità, 19 Ferrario, 6 Amenta, 21 Nunzella, 17 Vastola, 32 Pinato, 15 De Silvestro, 28 Gatto, 27 Cerri. ALLENATORE D’Aversa. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Ferrario, Di Cecco, Paghera, Grossi e Conti.
MODENA Un solo assente, Salifu. In difesa Gozzi e Zoboli in vantaggio su Calapai e Marzorati. A centrocampo, Martinelli su Schiavone. In attacco, ballottaggio AcostyGarritano. PANCHINA 1 Manfredini, 6 Marzorati, 2 Calapai, 23 Schiavone, 27 Manfrin, 11 Sakaj, 24 Marsura, 9 Ferrari, 38 Garritano. ALLENATORI Melotti-Pavan. SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Fedato, Schiavone, Zoboli e Acosty.
24 VANTAGGIATO 10 LUCI
23 MAICON
11 5 17 LAMBRUGHI EMERSON CECCHERINI 1 MAZZONI
(4-2-3-1) (4-3-1-2)
OGGI ore 15
3 DE COL
ANDATA 0-0
1 CHICHIZOLA 20 5 DATKOVIC BIANCHETTI 30 8 BREZOVEC JUANDE
25 MILOS
23 7 18 STEVANOVIC DE LAS CUEVAS SITUM 21 NENÉ 9 20 CERAVOLO AVENATTI 7 GAVAZZI 28 PALUMBO 17 POPESCU
23 RUSSO
Tra Catania e Trapani uno spavento e poi la festa CATANIA
19 PASCIUTI
(4-4-2)
IL DERBY
Francesco Caruso
17 PORCARI
(4-3-3)
2 ZANON
11 MINESSO
8 BIANCO
PESCARA
ANDATA 0-3
3 BARRECA
11 DI GAUDIO
FROSINONE
OGGI ore 15
4 DE LEIDI
10 15 MBAKOGU LASAGNA
28 ARAMU 17 BARILLÀ
25 13 CAPPELLETTI SCAGLIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4 VALJENT
16 6 BASTRINI MECCARIELLO 22 BRIGNOLI
13 FAZIO
PRO VERCELLI Piola tutto esaurito. In difesa Germano è in dubbio, pronto Ferri. Ballottaggio Scavone-Ardizzone, assenti Marchi e Fabiano, in attacco gioca Beretta. PANCHINA 1 Viotti, 3 Germano, 4 Bani, 11 Liviero, 17 Ardizzone, 14 Emmanuello, 16 Sprocati, 18 Belloni, 27 Bunino. ALL. Scazzola. SQUAL. Fabiano. DIFF. Ronaldo, Cosenza, Ferri, Ardizzone, Belloni e Coly.
SPEZIA Fuori Migliore, ma Luna, sostituto naturale sulla sinistra, va in tribuna. Ballottaggi Madonna-De Col e StevanovicKvrzic. PANCHINA 22 Nocchi, 2 Madonna, 26 Valentini, 31 Piccolo, 4 Acampora, 29 Bakic, 32 Kvrzic, 9 Giannetti, 14 Cisotti. ALLENATORE Bjelica. SQUALIFICATI Migliore e Catellani. DIFFIDATI De Col, Canadjija, Milos, Brezovec e Nenè.
PESCARA Un cambio rispetto alla sconfitta interna con il Brescia: Pucino al posto di Rossi. Dubbio in attacco tra Sansovini e Pasquato. PANCHINA 18 Aresti, 20 Gessa, 6 Fornasier, 25 Venuti, 24 Selasi, 31 Bruno, 10 Caprari, 25 Pasquato, 19 Pettinari. ALLENATORE Baroni. SQUALIFICATI Rossi. DIFFIDATI Aresti e Melchiorri.
LATINA La caviglia frena Viviani che però ci vuole essere. Alhassan in dubbio, pronto Angelo, con Ristovski a sinistra. Ballottaggio Sowe-Talamo. PANCHINA 12 Farelli, 6 Angelo, 11 Litteri, 17 Talamo, 19 Mangni, 20 Ammari, 26 Macciucca, 28 Jaadi, 29 Figliomeni. ALL. Iuliano. SQUAL. Brosco. DIFFIDATI Alhassan, Bruscagin, Figliomeni, Milani, Oduamadi, Ristowski e Sowe.
ENTELLA Russo (vista l’assenza di Ligi) in difesa con Cesar. A centrocampo dovrebbe rivedersi dall’inizio Battocchio. In attacco rientra Masucci. Gli fa posto Mazzarani. PANCHINA 36 Coser, 3 Cecchini, 6 Di Tacchio, 17 Costa Ferreira, 10 Mazzarani, 23 Botta, 20 Eric Lanini, 19 Rozzi, 11 Moreo. ALL. Prina. SQUAL. Ligi. DIFFIDATI Cesar.
LIVORNO Panucci potrebbe giocare con due attaccanti, Vantaggiato e Galabinov, con Siligardi in panchina, dove ci sarà anche Biagianti. PANCHINA 39 Bastianoni, 4 Bernardini, 6 Empereur, 3 Gemiti, 8 Moscati, 27 Biagianti, 7 Belingheri, 26 Siligardi, 18 Jefferson. ALLENATORE Panucci. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Ceccherini, Mazzoni, Moscati e Siligardi.
TERNANA Confermato il 4-3-1-2, ma se Bastrini (acciaccato) dovesse dare forfait probabile il 3-5-2 con Vitale esterno mancino di centrocampo. In attacco dubbio tra Avenatti e Bojinov. PANCHINA 1 Sala, 2 Janse, 3 Vitale, 10 Viola, 24 Dianda, 26 Crecco, 27 Eramo, 19 Dugandzic, 15 Bojinov. ALLENATORE Tesser. SQUAL. nessuno. DIFF. Falletti, Bastrini e Bojinov.
ARBITRO Minelli di Varese. GUARDALINEE Raparelli-Disalvi. TV Sky Calcio 4 HD. PREZZI biglietti esauriti.
ARBITRO Ghersini di Genova. GUARDALINEE Liberti-Paiusco. TV Sky Calcio 12. PREZZI 13-45 euro.
ARBITRO Maresca di Napoli. GUARDALINEE Del Giovane-Ceccarelli. TV Sky Calcio 11. PREZZI 12-75 euro.
ARBITRO Merchiori di Ferrara. GUARDALINEE Calò-Prenna. TV Sky Calcio 7 HD. PREZZI 10-60 euro.
ARBITRO Pairetto di Nichelino. GUARDALINEE De Meo-Marinelli. TV Sky Calcio 10. PREZZI 1-45 euro.
I
l vecchio Cibali aspetta il derby senza troppo entusiasmo. Non ci sarà il tutto esaurito per la partita col Trapani che non scalda più di tanto la tifoseria. Almeno ai piedi dell’Etna. Sul versante occidentale invece c’è più trepidazione. Tant’è vero che per fare fronte alle richieste di biglietti, il club di Torre del grifo ha deciso di allargare il settore ospiti, portando la capienza da 800 posti a 1200. Anche nel rispetto della bella amicizia che esiste fra le due tifoserie, gemellate e accomunare dalla rivalità nei confronti del Palermo. Ieri intanto c’è stata una spiacevole anteprima: poco prima del passaggio del pullman del Trapani Calcio s’è verificato il cedimento di un viadotto sull’autostrada Palermo-Catania, nei pressi di Scillato, che ha costretto il Trapani a cambiare percorso per recarsi nella città etnea. Per fortuna non ci sono stati feriti e il torpedone granata ha trovato una via alternativa per raggiungere il ritiro. QUATTRO GOL Dopo le due affermazioni contro Avellino e Varese, la squadra di Marcolin insegue la terza vittoria consecutiva (sarebbe il primo tris di questo campionato) mentre a quella di Cosmi basterebbe un pari per allungare la serie positiva, portando a 5 i risultati utili consecutivi. Il sostituto di Boscaglia infatti non ha mai perso, e in 4 gare ha racimolato 8 punti. Ma proprio al Cibali, nell’aprile di 4 anni fa, Cosmi, allora allenatore del Palermo, rimediò 4 gol e fu esonerato da Zamparini che richiamò Delio Rossi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Lunedì l’ultima sfida C’è Perugia-Varese ● Il programma di questa giornata di Serie B sarà completato lunedì sera dal posticipo tra il Perugia e il Varese (inizio alle ore 20.30): arbitra Aureliano di Bologna.
Serie B R Oggi la 35a giornata
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Frosinone-Pescara e sette ex Amici e nemici sulla via della A 1Daniel Ciofani
guida la pattuglia di Stellone contro Gessa, l’unico che oggi è con Baroni
Massimiliano Ancona mancona@rcs.it
U
na sfida tra ex. Con vista sui playoff. Sono sette i giocatori che hanno indossato le maglie di Frosinone e Pescara, squadre che oggi cercano tre punti di vitale importanza per rincorrere la A. A loro si aggiunge il giovane centrocampista Lorenzo Ranelli, classe 1996, tornato a vestire la
Daniel Ciofani, 29 anni LAPRESSE
Andrea Gessa, 35 anni LAPRESSE
Mirko Pigliacelli, 21 anni LAPRESSE
maglia gialloblù la scorsa estate al termine di un’avventura scandita nella scorsa stagione da 13 gare con la Primavera abruzzese. Il tecnico Roberto Stellone lo ha aggregato alla rosa di prima squadra anche se non ha ancora debuttato in B. Invece non ha mai indossato la maglia del Frosinone il difensore degli abruzzesi Emanuele Pesoli, 35 anni – espulso all’andata, finita 3-0 per il Pescara – che pure è nato ad Anagni, a 30
chilometri da Frosinone, assente oggi per infortunio.
si. Dall’attacco alla difesa, settore in cui – oltre allo squalificato Matteo, fratello minore di Daniel, cinque gare con il Pescara tra B e C1 nel 2006-08 – nel Frosinone c’è Damiano Zanon, 32 anni, aquilano, protagonista tra il 2009 e il 2013 della scalata dalla C1 alla A del Pescara (115 presenze), contribuendo con nove assist alla promozione nella massima serie (2012) della squadra di Zdenek Zeman. Più breve
DOPPIA MAGLIA Il più atteso degli ex è il 29enne Daniel Ciofani, nato ad Avezzano (L’Aquila) solo perché nel suo paese, Cerchio, l’ospedale non c’è. La punta del Frosinone, 11 gol, ha debuttato in B con una sconfitta (3-0) a Crotone proprio con il Pescara il 9 gennaio 2005. E all’Arezzo ha segnato l’unica rete in 10 gare con gli abruzze-
(gennaio 2010-gennaio 2013) e meno intenso (63 gare) anche il rapporto dell’esterno offensivo Danilo Soddimo, anch’egli assente per squalifica contro il Pescara, con cui ha firmato sette reti (5 in B, 2 in C1), prima di una breve parentesi al Grosseto e dell’arrivo a Frosinone (2013).
23
Brescia, ti ricordi? Oggi con il Bologna ritorna Matuzalem ● BRESCIA (g.p.l.) Forte quanto basta per non sfigurare fra Baggio e Guardiola. A poco più di vent’anni era bravo davvero Francelino Matuzalem, che oggi torna a Brescia da avversario. Centrocampista completo, tanto da brillare in una squadra che in Serie A vantava gente di valore vero: 60 presenze, 3 reti. Mazzone lo chiamava «Matusalemme» e lui segnò una doppietta a San Siro, contro il Milan, nel giorno dell’addio al calcio del Codino (era il 2004). Poi emigrò allo Shakhtar di Lucescu, che lo pagò 8 milioni. Sembrava l’inizio di una grande avventura. «In Ucraina fu eletto due volte giocatore dell’anno, poi se ne volle andare», sottolinea il tecnico, che acquistandolo contribuì a tenere a galla il Brescia dell’amico Corioni.
FRESCHI EX Ha iniziato la stagione col Pescara (tre presenze in B e due in Coppa) per poi trasferirsi in Ciociaria il portiere romano Mirko Pigliacelli, 21 anni, 15 gare e 24 gol subiti alla corte di Stellone, che spesso lo ha preferito al titolare Massimo Zappino. Mentre recentissimi ex sono il difensore croato Uros Cosic, 22 anni, giunto in prestito in gennaio all’ombra del Matusa – 4 presenze – dopo le 33 in due stagioni in riva all’Adriatico, e l’esterno di centrocampo Andrea Gessa – ora agli ordini di Marco Baroni – che nel passato campionato ha contribuito con un gol in venti gare al ritorno in B dei ciociari. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Lega Pro R Gli anticipi della 34a giornata
Foggia, è un balzo per i playoff Due traverse per la Casertana FOGGIA-CASERTANA 1-0 MARCATORE Loiacono al 31’ p.t. FOGGIA (4-3-3) Micale 6; Loiacono 7, Potenza 6 (dal 18’ p.t. D’Angelo 6,5), Gigliotti 5,5, Agostinone 6,5; Agnelli 6,5, Quinto 6,5, Minotti 6,5 (dal 35’ s.t. Grea s.v.); Sarno 6,5, Iemmello 6 (dal 9’ s.t. Cavallaro 6,5), Maza 6,5. (Addario, D’Allocco, Barraco, Leonetti). All. De Zerbi 6,5. CASERTANA (4-2-3-1) Fumagalli 6; Idda 5,5, Rainone 6, Mattera 6,5, Bianco 6; Marano 6, De Marco 6 (dal 20’ s.t. Rajcic 6,5); Kolawole 5,5 (dal 14’ s.t. Diakite 6), Mancosu 5,5 (dal 39’ s.t. Cunzi s.v.), Mancino 6,5; Cisse 6,5. (D’Agostino, D’Alterio, Tito, Caccavallo). All. Campilongo 6,5. ARBITRO Cifelli di Campobasso 6,5.
GIRONE A ALESSANDRIA CHE CHANCE PER RISALIRE Ore 14.30 GIANA (4-4-1-1) Paleari; Perico, Polenghi, Montesano, Solerio; Rossini, Marotta, Pinto, Augello; Gasbarroni; Sinigaglia. (Ghislanzoni, Bonalumi, Di Lauri, Crotti, Perna, Spiranelli, Recino). All. Albé. ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi; Salvi, Moi, Allievi, Anghileri; Gazo, Spinelli, Maietti; Corradi; Silva Reis, Momentè. (Amadori, Cortinovis, Bentley, Vorobjovs, Bradaschia, Ondei, Pesenti). All. Mangone. ARBITRO Lanza di Nichelino (Defina-Bianchini). (andata 3-0) Ore 15 MANTOVA (3-4-3) Zima; Trainotti, Siniscalchi, Scrosta; Zanetti, Paro, Raggio Garibaldi, Pondaco; Said, Caridi, Boniperti. (Festa, Beleck, Marchiori, Zammarini, Blaze, Di Santantonio, Gyasi). All. Juric. NOVARA (3-5-2) Tozzo; Vicari, Freddi, Bergamelli; Dickmann, Faragò, Buzzegoli, Pesce, Foglio; Gonzalez, Evacuo. (Montipò, Della Rocca, Gavazzi, Miglietta, Garofalo, Bianchi, Corazza). All. Toscano. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno (Benedettino-Sgheiz). (0-1) Ore 16 AREZZO (3-5-1-1) Benassi; Villagatti, Panariello, Guidi; Franchino, Gambadori, Dettori, Cucciniello, Sabatino; Yaisien; Montini. (Rosti, Coppola, Padulano, Brumat, Erpen, Crescenzi, Testardi). All. Capuano. CREMONESE (3-5-2) Galli; Gambaretti, Briganti, Castellini; Campagna, Di Francesco, Jadid, Palermo, Crialese; Ciccone, Brighenti. (Quaini, Zieleniecki, Baschirotto, Moroni, Finazzi, Pasi, Haouache). All. Giampaolo. ARBITRO Capilungo di Lecce (Napolitano-De Rubeis). (1-3) Ore 17 ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi; Sosa, Morero, Sirri; Spighi,
NOTE paganti 3.700 circa, abbonati 1.295, incasso non comunicato. Espulso Gigliotti al 33’ s.t.; ammoniti De Marco, Micale, Sarno, Rainone e Mancosu. Angoli 11-4.
Emanuele Losapio FOGGIA
I
l cuore del Foggia è più forte della determinazione e delle imprecisioni della Casertana. La squadra di De Zerbi vince, soffrendo come non mai allo Zaccheria, e si rilancia in chiave playoff agganciando Lecce e Matera. Dall’al-
Vitofrancesco, Obodo, Mezavilla, Mora; Marconi, Iun- co. (Poluzzi, Terigi, Sabato, Valentini, Rantier, Cavalli, Germinale). All. D’Angelo. MONZA (3-5-2) De Lucia; De Bode, Martinez, El Hasni; Pugliese, Conti, Asante, Pessina, D’Ambrosio; Carbonaro, Bernasconi. (Chimini, Corduas, Cojocnean, Toskic, Acampora, Torri, Grandi). All. Pea. ARBITRO Amoroso di Paola (MarginiTamburini). (3-2) PRO PATRIA (4-3-3) Melillo; Botturi, Lamorte, Pisani, Taino; Arati, Calzi, Giorno; Candido, Serafini, Terrani. (Perilli, Zaro, Panizzi, Palumbo, Bovi, D’Errico, Baclet). All. Montanari. FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani; Tantardini, Ranellucci, Leonarduzzi, Broli; Fabris, Pinardi, Cavion; Bracaletti, Romero, Galuppini. (Proietti Gaffi, Carboni, Codromaz, Palma, Ragnoli, Gulin, Zerbo). All. Scienza. ARBITRO Candeo di Este (AffatatoMauro). (0-0) Ore 19.30 PORDENONE (3-5-2) Careri; Salvatori, Ferrani, Fissore; Panzeri, Mattielig, A. Migliorini, Maracchi, Placido; Maccan, Franchini. (Bazzichetto, Ghinassi, Rosania, Fortunato, G. Migliorini, Bjelanovic, Ravasi). All. Rossitto. SÜDTIROL (4-3-3) Miori; Tait, Kiem, Mladen, Peverelli, Furlan, Bertoni, Branca; Marras, Novothny, Fischnaller. (Melgrati, Allegra, Mazzitelli, Zullo, Cia, Campo, Shekiladze). All. Sormani. ARBITRO Tardino di Milano (Lombardi-Anderson). (0-2) LE GARE DI DOMANI Ore 12.30 Lumezzane-Como (0-2): Mainardi di Bergamo. Ore 14.30 Torres-Real Vicenza (3-3): Fanton di Lodi. Ore 16 Pavia-Renate (1-0): Prontera di Bologna. Ore 18 Bassano-Venezia (2-1): Di Ruberto di Nocera Inferiore. LA CLASSIFICA ●
Novara e Bassano p. 64; Alessandria 62; Pavia (-1) 60; Como 54; Feralpi Salò 49; Real Vicenza 47; Arezzo 45; Südtirol 44; Venezia (-1) 43; Cremonese 42; Mantova (-3) e Renate 40; Giana e Torres 39; Monza (-2) 36; Lumezzane 31; AlbinoLeffe 29; Pordenone 27; Pro Patria (-1) 25.
tra parte Campilongo le prova tutte senza fortuna. Loiacono è l’apriscatole della gara, bravo e fortunato a colpire con il ginocchio dopo la corta respinta di Fumagalli sulla punizione di Maza. Casertana ferita ma non morta. La squadra di Campilongo va vicina al pari 3 minuti più tardi e ancora Loiacono è protagonista: stavolta è bravo a salvare sulla linea la conclusione di Mancosu, poi la deviazione è preda di Cisse sul quale interviene Micale con un miracolo in uscita. Ancora i campani pericolosi con l’ex Mancino,
GIRONE B IL TERAMO PER LO SPRINT DECISIVO Ore 14.30 TUTTOCUOIO (3-5-2) Bacci; Ingrosso, Colombini, Falivena; Pacini, Vitale, Gargiulo, Serrotti, Zanchi; Tempesti, Colombo. (Morandi, Mancini, Gioè, Civilleri, Pratali, Cherillo, Dramane). All. Alvini. SAVONA (4-4-2) Rossini; Antonelli, Cabeccia, Marconi, Eguelfi; D’Amico, Taddei, Giorgione, Demartis; Scappini, Frugoli. (Addario, Marchetti, Ficagna, Carta, Giovinco, Morosini, Munarini). All. Riolfo. ARBITRO Catona di Reggio Calabria (Bercigli-Mazzei). (andata 2-2) Ore 15 GROSSETO (3-4-1-2) Baiocco; Monaco, Biraschi, Legittimo; Formiconi, Della Latta, Onescu, Paparusso; Volpe; Torromino, Pichlmann. (Mangiapelo, Burzigotti, Albertini, Verna, De Feo, Fofana, Gambino). All. Silva. ASCOLI (4-2-3-1) Lanni; Avogadri, Cinaglia, Mengoni, Dell’Orco; Addae, Altobelli; Nardini, Grassi, Chiricò; Altinier. (Ragni, Pelagatti, Pirrone, Berrettoni, Mustacchio, Perez, Tripoli). All. Petrone. ARBITRO Martinelli di Roma (Lanotte-Stasi). (1-1) TERAMO (3-5-2) Tonti; Caidi, Speranza, Perrotta; Scipioni, Di Paolantonio, Amadio, Cenciarelli, Di Matteo; Lapadula, Donnarumma. (Narduzzo, Diakite, Brugaletta, Masullo, Fiore, Petrella, Bucchi). All. Vivarini. LUCCHESE (4-4-2) Di Masi; Calistri, Calcagni, Espeche, Nolè; Ferretti, Mingazzini, Degeri, Lo Sicco; Forte, Raicevic. (Pazzagli, Cazè, Santeramo, Pizza, Scapinello, Pagano, Strizzolo). All. Galderisi. ARBITRO Andreini di Forlì
con una gran conclusione colpisce la traversa chiudendo al volo un cross di Cisse. SECONDO TEMPO Nella ripresa la Casertana riparte forte: Kolawole conclude e per poco non beffa Micale. De Zerbi lancia Cavallaro che per due volte sfiora il 2-0, in entrambe le circostanze Fumagalli gli nega la gioia del gol. Al 33’ un episodio che poteva costar caro al Foggia: Gigliotti colpisce Mancosu a gioco fermo, l’arbitro estrae il rosso per il francese. La seconda traversa di Mancino (deviazione decisiva di Micale) è lo specchio della serata sfortunata della Casertana, che anche in superiorità non trova il pareggio nell’arrembaggio finale. © RIPRODUZIONE RISERVATA
(Camillucci-Vitaloni). (0-0) LE GARE DI DOMANI Ore 11 Pistoiese-L’Aquila (0-2): Piscopo di Imperia. Ore 12.30 Ancona-Prato (3-2): Valiante di Nocera Inferiore. Ore 14.30 Reggiana-Carrarese (3-1): Melidoni di Frattamaggiore. Ore 18 Forlì-Pontedera (1-2): Mantelli di Brescia; San Marino-Gubbio (0-2): Capone di Palermo. LA GARA DI LUNEDÌ Ore 20.45 Pisa-Spal (1-0): Vesprini di Macerata. LA CLASSIFICA Teramo p. 65; Ascoli 60; Reggiana 56; L’Aquila 54; Pisa 52; Spal e Ancona 49; Lucchese 47; Pontedera 45; Tuttocuoio 44; Carrarese 41; Gubbio 39; Grosseto (-1) e Santarcangelo 38; Prato 36; Pistoiese* e Savona 35; Forlì 33; Pro Piacenza** (-8) 30; SanMarino 26. (**una gara in più; * una in meno). ●
DISCIPLINARE Penalizzazioni: rinvio a lunedi Squalifica ridotta a Moscardelli ● ROMA Un altro rinvio. Troppo complessa e delicata la matassa Novara per sbrogliarla in un pomeriggio. Perciò, dopo aver esaurito il dibattimento, la sezione Disciplinare del Tribunale federale nazionale, presieduta dall’avvocato Lo Giudice, ha rinviato camera di consiglio e delibera a lunedì, quando si compierà il destino della capolista del girone A. Sul Novara, difeso da Cesare Di Cintio, gravano sei deferimenti, figli di segnalazioni della Covisoc. Contributi Irpef, incentivi all’esodo e crediti di imposta sono gli argomenti discussi ieri in un dibattito che il Novara (in aula anche il presidente De Salvo, che ha preso parola) ha valutato positivamente. Assai delicata anche la questione Reggina, già penalizzata di 4 punti, ultima nel girone C: un’ulteriore sanzione la spedirebbe con un piede e mezzo in D. Lunedì la Disciplinare dovrà deliberare anche sui 4 deferimenti a carico del club di Foti (e, a seguire, pure su Savona e Aversa). Infine la Corte sportiva d’Appello ha ridotto da 5 a 4 i turni di squalifica inflitti a Moscardelli del Lecce.
Santarcangelo, pari ok Pro Piacenza raggiunto PRO PIACENZA 1 SANTARCANGELO 1 MARCATORI Speziale (PP) al 39’ p.t.; Guidone (S) al 42’ s.t. PRO PIACENZA (3-5-2) Alfonso 6; Sall 6, Silva 6,5, Bini 6; Castellana 6, Matteassi 6, Bacher 5, Schiavini 5, Sane 6 (dal 48’ s.t. Marmiroli s.v.); Speziale 6,5 (dal 31’ s.t. Giovio s.v.), Alessandro 6,5 (dal 40’ s.t. Petrini s.v.). (Iali, Mella, Caboni, Mascolo). All. Franzini 6. SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi 6; Adorni 5, Olivi 6, Capitanio 5,5, Rossi 6,5; Bisoli 6,5, Taugourdeau 5,5, Garufi 5 (dal 26’ s.t. Berardino 6,5); Graziani 6,5; De Respinis 5 (11’ s.t. Guidone 6,5), Falconieri 5,5 (dal 17’ s.t. Radoi 6). (Lombardi, Cola, Obeng, Possenti). All. Cuttone 6.
GIRONE C JUVE STABIA: E’ DIVORZIO CON LEPILLER Ore 14.30 SAVOIA (3-4-3) Gragnaniello; Riccio, Checcucci, Sirigu; Giordani, Saric, Pizzutelli, Verruschi; Sanseverino, Ferrante, Scarpa. (Volturo, Cremaschi, Di Piazza, Boilini, Leonetti, Vosnakidis, Partipilo). All. Papagni. JUVE STABIA (4-4-2) Pisseri; Cancelotti, Polak, Migliorini, Contessa; Gammone, Burrai, La Camera, Nicastro; Di Carmine, Ripa. (Santurro, Liotti, Romeo, Jidayi, Caserta, Carrozza, Gomez). All. Savini. ARBITRO Caso di Verona (Chiocchi-Fraschetti). (andata 1-2) Ore 16 AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini; Balzano, Magliocchetti, Cossentino, Amelio; Catinali, Giannattasio, Capua; Mangiacasale, Mosciaro, De Vena. (Despucches, Esposito, Tassano, Personè, Petracciuolo, Castellano, Del Prete). All. Marra. BARLETTA (4-3-3) Liverani; Meola, Stendardo, Radi, Guarco; Legras, Quadri, Cortellini; Fall, Ingretolli, Danti. (De Martino, Kiakis, Sokoli, Branzani, Venitucci, Turchetta, Rizzitelli). All. Corda. ARBITRO Luciano di Lamezia Terme (Santoro-Vingo). (0-0) SALERNITANA (4-2-3-1) Gori; Colombo, Lanzaro, Bocchetti, Franco; Moro, Favasuli; Gabionetta, Negro, Perrulli; Caetano. (Russo, Bianchi, Pestrin, Bovo, Tagliavacche, Cristea, Mendicino). All. Menichini. LUPA ROMA (3-5-1-1) Rossi; Pasqualoni, Conson, Cascone; Bariti, Cerrai, Capodaglio, Raffaello, Celli; Margarita; Tulli. (Santi, Frabotta, Martorelli, Faccini, Prevete, Tajarol, Del
ARBITRO Serra di Torino 6. NOTE paganti 740, abbonati 154, incasso di circa 3.500 euro. Ammoniti Sall, Matteassi, Capitanio, Falconieri, Bisoli e Bacher. Angoli 4-5. ●
PIACENZA Il pareggio del Santarcangelo arriva solo sulla coda, ma è ampiamente meritato. Dopo avere gestito i primi 20’, la squadra di Cuttone è punita da un gol che nasce da calcio piazzato (testa di Bini a liberare Speziale) e si reimpossessa della partita. Nel secondo tempo la pressione è costante e il tecnico ospite è ripagato dal cambio dei due attaccanti in pochi minuti: è proprio Guidone che trova il pertugio giusto, approfittando di un liscio di Schiavini. La Pro Piacenza getta via l’occasione per blindare il penultimo posto. Paolo Gentilotti
Sorbo). All. Cucciari. ARBITRO Pelagatti di Arezzo (vecchiPancaldo Trifirò). (4-0) Ore 17 BENEVENTO (4-4-2) Piscitelli; Celjak, Padella, Lucioni, Som; Melara, Agyei, D’Agostino, Kanoute; Eusepi, Mazzeo. (Cioce, Pezzi, D’Angelo, Doninelli, N’Diaye, Marotta, Allegretti). All. Brini. REGGINA (3-5-2) Belardi; Ungaro, Cirillo, Di Lorenzo; Ammirati, Zibert, Salandria, Maimone, Karagounis; Masini, Balistreri. (Kovacsik, Magri, Scionti, Velardi, Mazzone, Viola, Di Michele). All. Alberti. ARBITRO Rapuano di Rimini (GrossiBarbetta). (2-0) Ore 19.30 MARTINA (4-4-2) Bleve; De Giorgi, Fabiano, Samnick, Patti; O. Diop, Bucolo, De Lucia, Memolla; Arcidiacono, Caruso. (Modesti, Kalombo, Calvetti, Leto, Caruso, Pivkovski, Guadalupi). All. Imbimbo. MATERA (3-4-3) Bifulco; D’Aiello, Mucciante, Flores; Mazzarani, Di Noia, Iannini, Coletti; Letizia, Madonia, Carretta. (Russo, Faisca, Bernardi, A. Diop, Ashong, Ferretti, Pagliarini). All. Auteri. ARBITRO Di Martino di Teramo (Colatriano-Maiorano). (1-3) LE GARE DI DOMANI Ore 14.30 Ischia-Cosenza (1-3): Perotti di Legnano; Melfi-Lecce (1-4): Ranaldi di Tivoli. Ore 16 Catanzaro-Messina (1-1): Strippoli di Bari; Vigor LameziaPaganese (0-1): Mastrodonato di Molfetta. LA CLASSIFICA ●
Salernitana p. 73; Benevento 68; Juve Stabia 60; Lecce, Matera e Foggia** (-1) 57; Casertana 56; Catanzaro 48; Barletta (-2), Cosenza e Vigor Lamezia 41; Melfi (-2) 38; Martina* e Lupa Roma 36; Paganese 34; Ischia (-1) e Messina 28; Savoia (-1) 27; Aversa Normanna 26; Reggina (-4) 22. (** una gara in più, * una in meno). DIVORZIO La Juve Stabia ha rescisso il contratto (scadeva a giugno) con il trequartista Matthias Lepiller, reduce da diversi stop per infortunio.
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Formula 1 R GP Cina
Fa freddo in Cina Ma questa Ferrari è... calda per il bis 1Hamilton il più rapido ma Raikkonen impressiona
sul ritmo gara. Guai d’assetto per Seb: è quarto a 1”1
Pino Allievi SHANGHAI (CINA)
«A
bbiamo sbagliato una volta ed è abbastanza, adesso bisogna vincere»: Niki Lauda, con golf da montagna e scarpe pesanti come se si fosse in inverno, ha poca voglia di scherzare quando gli si parla della vittoria Ferrari in Malesia. «Credo che gli italiani si siano divertiti e siano contenti, però ora basta…». È severo e categorico. Quando entra nel box della Mercedes si fa subito ragguagliare dai tecnici, guarda i tabulati con i dati telemetrici, parla con i piloti. Non è accaduto nulla di drammatico ma la sconfitta fa male, va cancellata. Come? Lewis Hamilton, leader del mondiale con 3 punti su Vettel, dà la sua versione: «Penso che nella lotta ravvicinata con la Ferrari io e Nico avremo un po’ di potenza in più da spendere». Rosberg fa cenno di sì col capo. RITMO GARA Ma intanto la Ferrari comincia a essere un pensiero fisso nella mente degli uomini Mercedes, reduci da un 2104 quasi vacanziero, tanta era la superiorità. Lo si è visto sin dalle prime prove della Cina, quando si è cominciato a simulare la gara e Raikkonen con le Pirelli medie ha subito impresso un ritmo sostenutissimo, che i tecnici della Mercedes di sicuro non immaginavano. Si era detto che la Ferrari amava il caldo? Sì. Ma ieri in Cina c’era la metà dei gradi della Malesia (14 gradi atmosferici, 32 sull’asfalto) e la Ferrari è andata ugualmente forte. Raikkonen è stato più incisivo di Vettel, vittima di qualche guaio con l’assetto. Ma Kimi è stato rapido anche con le Pirelli più soffici, quelle con cui si sono fatti i migliori
tempi. E in queste condizioni il finlandese è risultato secondo assoluto (a 4 decimi) alle spalle di Hamilton, con Ricciardo terzo (a 1’’), Vettel quarto ( a 1’’12) e Rosberg quinto (a 1’’18). Segnali che indicano come il risultato di Sepang sia stato generato da una base solida. La stessa sulla quale la Ferrari conta ora per tentare un altro colpaccio, forte di un motore potente e di un complesso telaio-aerodinamica che rende la vettura risparmiosa sulle gomme, anche se difficilmente qui potrà tentare la carta di una sosta in meno delle rivali tedesche. La sensazione è che la messa a punto della Mercedes W06 non sia più immediata come un anno fa e ci sia il timore di degrado delle coperture posteriori, benché la temperatura più bassa aiuti. BLUFF Mentre Raikkonen dice che la SF15-T va finalmente come vuole lui e quindi comincia a pensare in grande, Vettel si mantiene prudente: «Dobbiamo essere consapevoli della superiorità Mercedes ed essere i primi dopo di loro in qualifica e gara. Piano piano, corsa dopo corsa, ci avvicineremo». Bluffa. Su una cosa la Mercedes potrebbe essere superiore: nella fasi iniziali con le Pirelli morbide. Nel tratto più lungo con le Pirelli medie, invece, il venerdì di Shanghai ha sancito la superiorità della rossa. SPETTATORI Il momento felice della Ferrari è testimoniato anche da un episodio surreale accaduto ieri a metà delle prove pomeridiane, quando si è visto uno spettatore scalare l’alta barriera di reti fra tribuna principale e asfalto di gara ed entrare in pista, attraversando di corsa mentre sopraggiungevano un paio di macchine. Non contento, il folle spettatore ha scavalcato il muretto dei box infi-
Raikkonen passa mentre Massa controlla i danni dell’incidente GETTY IMAGES
landosi, con un foglietto di carta in mano, in quello della Ferrari: «Fatemi guidare una macchina, sono qui!», ha urlato in cinese. In un baleno sono arrivati due poliziotti che lo hanno bloccato e portato in galera. Pare sia uno squilibrato. Ma informatissimo su quella che è la vettura del momento…
RLewis ottimista:
«In caso di duello, qui avremo più potenza da spendere»
RVettel: «Mercedes ancora superiori, bisogna crescere poco per volta». In realtà bluffa
INVASORE PAZZO PER LA ROSSA ● Durante la seconda sessione di libere, un uomo ha attraversato la pista e poi scavalcato il muretto box. Pare volesse guidare la SF15-T. «Sembrava un devoto davanti alla Madonna di Fatima», ha detto Arrivabene. In F.1 ci sono stati due precedenti: Hockenheim ‘99 quando ad invadere fu un ex dipendente Mercedes e Silverstone 2003 quando Cornelius Horan, ex prete protestante si gettò tra le macchine IPP
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INIZIATIVA DELLA FIA
CAOS PILOTI
Un nuovo sensore per controllare i flussi di benzina? 1Sotto esame
INVIATO A SHANGHAI
Cyril Abiteboul, 37 anni GETTY IMAGES
on si placa la polemica tra Red Bull e Renault. Giovedì Dietrich Mateschitz aveva ribadito che «senza un motore competitivo potremmo ritirarci dalla F.1». Ieri la replica del responsabile di Renault Sport F1 Cyril Abiteboul: «La Red Bull deve essere paziente. Non esiste la bacchetta magica. Dovrebbero parlare di meno. Guardate cosa sta facendo la Toro Rosso, con lo stesso i motore ma con metà del budget. Semplicemente hanno lavorato meglio».
i V6 di Stoccarda e Maranello. La Renault: «Non è una nostra richiesta»
ARROGANZA Scherzi a parte, le prime prove hanno visto la Red Bull tornare nelle prime posizioni con Ricciardo. Una boccata d’ossigeno mentre il titolare della Red Bull, Dieter Mateschitz, da Vienna ha ribadito le minacce di ritiro se non avrà presto una power-unit competitiva, ribadendo che se il rapporto costo-benefici non sarà più favorevole potrebbe arrivare lo stop. È la seconda minaccia in un mese da parte di un industriale che dopo aver vinto con merito 8 Mondiali in 4 anni non accetta più un ruolo da comprimario. Il disappunto si può comprendere, l’arroganza di voler sempre vincere no: l’umiltà mostrata da Mercedes e Ferrari in tanti anni faticosi di rincorsa e amarezze, evidentemente al signor Mateschitz — persona peraltro intelligente e misurata — non è servita a niente. Peccato (per lui).
N
LAUDA Sul fuoco soffia pure Niki Lauda, che ha sentenziato così su presunte (e infondate) voci di ritiro da parte di Renault e Honda: «Se lasciano, chi se ne frega — avrebbe detto —. Quando ho vinto i Mondiali in pista c’erano due motori Ferrari e 20 Cosworth. Vuol dire che daremo 20 motori Mercedes». All’austriaco ha replicato Thierry Bollorè, vice presidente esecutivo di Renault. «Niki vuole correre con 20 motori Mercedes? Sai che soddisfazione vincere da soli». SENSORI Rimanendo in tema di motori, da questo GP sembra che la Fia abbia introdotto nuove misure di controllo sul flusso di carburante: le osservate speciali sarebbero Mercedes e Ferrari. «Ho sentito di questi sensori — ha detto Abiteboul —, ma vi assicuro che non siamo stati noi di Renault a chiederne l’introduzione…». mau.ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Un’altra grana per la Sauber Sutil batte cassa 1Il tedesco imita
Van Der Garde: «O soldi o mi fate guidare. Avrei l’ok dalla Williams»
Adrian Sutil, 32 anni COLOMBO
INVIATO A SHANGHAI
U
n armistizio è stato siglato. Ma già sembra che si stia aprendo un altro fronte. Non c’è pace per la Sauber dal punto di vista economico-giudiziario. Pochi giorni fa il team ha trovato l’accordo con Giedo van der Garde: 15 milioni di euro in cambio della rinuncia del sedile da parte dell’olandese. Soldi che, tra l’altro, dovrebbero arriveranno dallo sponsor di Marcus Ericsson… GUERRA Ma ora ad imitare Van der Garde ci prova Adrian Su-
til, che è a Shanghai nelle vesti di riserva Williams ma ha in tasca pure un regolare contratto con la scuderia svizzera per il 2015. Il tedesco è pronto a scendere in guerra: «Chiederò un cospicuo risarcimento (sembra che si aggiri più o meno sulla stessa cifra ottenuta da Van der Garde; n.d.r.) oppure un sedile da titolare. Il contratto con la Williams prevede che mi possa liberare subito, nel caso la Sauber mi richiamasse. Il problema è che la Kaltenborn è una bugiarda patentata… Da quando è arrivata lei, la scuderia è andata a picco». RINASCITA In realtà non è proprio così: a livello sportivo, dopo il disastroso 2014, Hinwil sta facendo vedere buone cose, anche grazie ai miglioramenti della power unit Ferrari. Ieri, ad esempio, Nasr ed Ericsson hanno chiuso rispettivamente 8° e 13°. mau.ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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IL CERCHIO MAGICO DEL PILOTA TEDESCO 1
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● 1. Britta Roeske, 38 anni, addetta stampa di Seb dal 2009 ● 2. Riccardo Adami, 41 anni, ingegnere di pista del tedesco e sua vecchia conoscenza dai tempi della Toro Rosso ● 3. Antti Kontsas, 30 anni, preparatore atletico del ferrarista ● 4. Massimo Rivola, 43 anni, d.s. Ferrari: anche lui è un ex Toro Rosso COLOMBO
Il calciatore, la p.r. e due ex Minardi: ecco il club Vettel Lewis Hamilton, 30 anni, «inseguito» da Sebastian Vettel, 27, durante le libere di ieri a Shanghai COLOMBO
LA GUIDA
I TEMPI DEL VENERDÌ
Oggi la pole alle 9 su Sky F1 HD e Rai2 Domani GP alle 8
LIBERE 1
Domani a Shanghai (5.451 m) si corre il GP Cina, 3a tappa (su 19) del Mondiale 2015. Previsti 56 giri per un totale di 305,066 km. Questi gli orari italiani (-6 ore rispetto a Shanghai). OGGI Terze libere dalle 6 alle 7, diretta su Sky Sport F1 HD e su Rai Sport 1. Qualifiche alle 9, diretta su Sky Sport F1 HD e su Rai 2. DOMANI Gara alle 8, diretta su Sky Sport F1 HD (repliche alle 11.30-15.30) e Rai 1. GAZZETTA.IT Tempo reale, notizie, risultati, foto e curiosità sul nostro sito. GAZZETTA TV Approfondimenti da studio e collegamenti con i nostri inviati. CLASSIFICHE Piloti 1. Hamilton 43 punti; 2. Vettel 40; 3. Rosberg 33; 4. Massa 20; 5. Raikkonen 12; 6. Nasr 10; 7. Bottas 10; 8. Ricciardo 9; 9. Hülkenberg 6; 10. Verstappen 6; 11. Sainz 6; 12. Ericsson 4; 13. Kvyat 2; 14. Perez 1. Costruttori 1. Mercedes 76; 2. Ferrari 52; 3. Williams 30; 4. Sauber 14; 5. Toro Rosso 12; 6. Red Bull 11; 7. Force India 7.
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● Le vittorie di Lewis Hamilton nel GP di Cina, nel 2008, 2011 e 2014: il pilota inglese è il più titolato nella storia della gara
POS PILOTA 1. HAMILTON
NAZ GB
2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20.
GER GER FIN BRA AUS RUS SPA FIN BRA VEN OLA GB SVE GB MES SPA GER GB SPA
TEMPO DISTACCO 1'39"033 media 198,152 km/h Mercedes 1'39"574 a 0"541 Ferrari 1'40"157 a 1"124 Ferrari 1'40"661 a 1"628 Sauber-Ferrari 1'41"012 a 1"979 Red Bull-Renault 1'41"029 a 1"996 Red Bull-Renault 1'41"097 a 2"064 Toro Rosso-Renault 1'41"112 a 2"079 Williams-Mercedes 1'41"303 a 2"270 Williams-Mercedes 1'41"304 a 2"271 Lotus-Mercedes 1'41"335 a 2"302 Toro Rosso-Renault 1'41"575 a 2"542 McLaren-Honda 1'41"845 a 2"812 Sauber-Ferrari 1'41"918 a 2"885 Lotus-Mercedes 1'41"967 a 2"934 Force India-Mercedes 1'42"141 a 3"108 McLaren-Honda 1'42"161 a 3"128 Force India-Mercedes 1'42"184 a 3"151 Manor Marussia-Ferrari 1'45"379 a 6"346 Manor Marussia-Ferrari 1'46"443 a 7"410
POS PILOTA 1. HAMILTON
NAZ GB
TEAM Mercedes
2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20.
FIN AUS GER GER RUS FIN BRA FRA GB VEN SPA SVE OLA SPA GER BRA MES SPA GB
ROSBERG VETTEL RAIKKONEN NASR RICCIARDO KVYAT SAINZ BOTTAS MASSA MALDONADO VERSTAPPEN BUTTON ERICSSON PALMER PEREZ ALONSO HÜLKENBERG STEVENS MERHI
che lavorava alla Airbus, Adami e Rivola ai box
Spinelli, la collaboratrice storica di Flavio Briatore: è lei che mi ha portato in F.1». Il rapporto con Vettel è di fiducia reciproca assoluta: «Seb è rimasto lo stesso, anche dopo i quattro Mondiali. Non è arrogante, cerca di soddisfare tutte le richieste. Ama firmare autografi, preferisce il contatto con le persone piuttosto che i social network».
TEAM Mercedes
LIBERE 2
RAIKKONEN RICCIARDO VETTEL ROSBERG KVYAT BOTTAS NASR GROSJEAN BUTTON MALDONADO ALONSO ERICSSON VERSTAPPEN SAINZ HÜLKENBERG MASSA PEREZ MERHI STEVENS
1 Dietro la rinascita il «fisio» finlandese, la Roeske
Sebastian Vettel, 27 anni, 4 volte iridato e vincitore in Cina nel 2009 GETTY TEMPO DISTACCO 1'37"219 media 201,849 km/h Ferrari 1'37"662 a 0"443 Red Bull-Renault 1'38"311 a 1"092 Ferrari 1'38"339 a 1"120 Mercedes 1'38"399 a 1"180 Red Bull-Renault 1'38"737 a 1"518 Williams-Mercedes 1'38"850 a 1"631 Sauber-Ferrari 1'39"032 a 1"813 Lotus-Mercedes 1'39"142 a 1"923 McLaren-Honda 1'39"275 a 2"056 Lotus-Mercedes 1'39"444 a 2"225 McLaren-Honda 1'39"743 a 2"524 Sauber-Ferrari 1'39"751 a 2"532 Toro Rosso-Renault 1'39"894 a 2"675 Toro Rosso-Renault 1'39"971 a 2"752 Force India-Mercedes 1'40"151 a 2"932 Williams-Mercedes 1'40"423 a 3"204 Force India-Mercedes 1'40"868 a 3"649 Manor Marussia-Ferrari 1'42"973 a 5"754 Manor Marussia-Ferrari 1'44"564 a 7"345
4 12 ● I successi Ferrari a Shanghai: Barrichello 2004, Schumacher 2006, Raikkonen 2007, Alonso 2013
● Le edizioni del GP Cina. Nel 2012 Rosberg regalò il primo successo alla Mercedes dopo il rientro in F.1
Mauro Casadio INVIATO A SHANGHAI
K
emmental, 2.300 anime a un tiro di schioppo dal Lago di Costanza, in Svizzera. La tranquillità fatta paese. Con un abitante illustre: Sebastian Vettel. È lì che il nuovo idolo dei ferraristi vive con la compagna Hanna Sprater e la figlioletta Emilie, di poco più di un anno. La famiglia del Mulino Bianco, verrebbe da dire. Il cerchio magico di Seb però non si ferma qui, ma si allarga almeno ad altre quattro persone fidatissime: Britta Roeske, Antti Kontsas, Riccardo Adami e Massimo Rivola. Ovvero la p.r., l’allenatore, l’ingegnere e il direttore sportivo. FIDUCIA Partiamo dai primi due, che sono anche stipendiati dal quattro volte campione del mondo. Britta, 38 anni, abita a pochi chilometri da Seb e lo conosce dal 2009, ovvero da quando il campione sbarcò alla Red Bull. «C’era bisogno di una p.r. che sapesse il tedesco, e co-
sì sono diventata la sua “ombra”». In precedenza, a Milton Keynes, Britta aveva lavorato con Klien e Webber: «Mio fratello è un grande fan di Mark, quando sono passato con Vettel è iniziato qualche attrito in famiglia…». Ride, Britta. Anche quando ripensa al suo stranissimo percorso lavorativo. Dopo aver perfezionato gli studi a To-
RSeb ama la calma degli allenatori scandinavi: dopo Huovinen ha scelto Kontsas
losa, viene assunta all’ufficio stampa dell’Airbus, che ha sede proprio nella città francese. Ma arriva l’11 settembre 2001, tutto l’universo dell’aviazione civile va in crisi e Britta è costretta a passare dagli aerei alle quattro ruote. «Sono sbarcata alla Renault per occuparmi delle macchine stradali. Poi a un evento ho conosciuto Patrizia
SPORT Antti Kontsas, classe 1985, ex preparatore di Buemi e Vergne alla Toro Rosso, ha invece il compito di tenere sempre allenatissimo il fisico di Vettel. Ha iniziato a lavorare con Seb nel 2014, subentrando ad Heikki Huovinen, che a sua volta aveva preso il posto di Tommi Parmakoski. Pare che Seb voglia solo allenatori finlandesi perché hanno un carattere calmo, pacato, proprio come lui. Anche Antti abita a pochi chilometri dal campione: va spesso da Vettel per seguirlo negli esercizi ginnici casalinghi. Ma insieme fanno anche tanto movimento all’aperto: bici, corsa, trekking in montagna, tennis, calcio (Kontsas in passato è stato un buon centrocampista, mentre Seb fa parte della Nazionale piloti, oltre ad essere un grande tifoso dell’Eintracht Francoforte). E poi c’è il badminton: contro Huovinen Vettel perdeva quasi sempre, mentre contro Kontsas se la gioca… CHE RICORDI Alla Ferrari, Seb ha anche ritrovato due vecchie conoscenze dei tempi della Toro Rosso: Massimo Rivola e Riccardo Adami. Rivola, faentino, era team manager all’ex Minardi quando Vettel, nel 2007 e nel 2008, corse con la scuderia italiana, cogliendo tra l’altro lo splendido successo a Monza che lo consacrò, a 21 anni e 73 giorni, come il più giovane vincitore della storia della F.1. Quel giorno al muretto della Toro Rosso c’era anche Adami, bresciano, pure lui ex Minardi, ingegnere di pista di Seb oggi come allora. E il cerchio, magicamente, si chiude. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Motomondiale R GP delle Americhe
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Domani ad Austin (5.513 m) si corre il GP delle Americhe, 2a prova (su 18) del Motomondiale. Tutto in diretta su Sky Sport MotoGP HD e in differita su Cielo. Questi gli orari italiani (+7 ore rispetto ad Austin). OGGI Terze libere: 16-16.40 Moto3; 16.5517.40 MotoGP; 17.55-18.40 Moto2.
LA GUIDA POLE ALLE 21.10 IN DIRETTA SKY
Qualifiche Moto3: 19.35-20.15. Quarte libereMotoGP: 20.30-21. Qualifiche 1 MotoGP: 21.10-21.25. Qualifiche 2 MotoGP: 21.35-21.50. Qualifiche Moto2: 22.05-22.50. Sintesi delle qualifiche dalle 23.30 su Cielo. DOMANI Warm up: 15.40 Moto3; 16.10 Moto2; 16.40 MotoGP. Gare: alle
18 la Moto3 (18 giri, 99,2 km); alle 19.20 la Moto2 (19 giri, 104,7 km); alle 21 la MotoGP (21 giri, 115,8 km). Differite alle 20.45, alle 22 e alle 23.30 su Cielo. GAZZETTA.IT Tempo reale, notizie, risultati, foto e curiosità sul nostro sito. GAZZETTA TV Approfondimenti da studio e
Austin è sul bagnasciuga Marquez cavalca l’Honda
collegamenti con i nostri inviati ad Austin CLASSIFICHE MotoGP: 1. Rossi 25 punti; 2. Dovizioso 20; Iannone 16. Moto2: 1. Folger 25 punti, 2. Simeon 20; 3. Luthi 16. Moto3: 1. Masbou 25 punti; 2. Bastianini 20; 3. Kent 16.
I PROTAGONISTI
1Bene la Ducati sull’acqua (Dovizioso 1 ) e col sole (Iannone 3 ) o
o
Commissari fuori posto e un cane in pista: organizzatori disastrosi
Valentino Rossi precede Andrea Dovizioso sotto la pioggia MILAGRO
Vale sfata il tabù «Ora sulla pioggia non soffriamo più»
Filippo Falsaperla INVIATO AD AUSTIN (STATI UNITI)
L
a Ducati si era addormentata col dolce sogno del doppio podio nella notte del Qatar e si è svegliata nell’acqua del torrido Texas («signora mia, non sono più le stagioni di una volta…») con la consapevolezza che la GP15 non era stata, e non sarà, un fuoco di paglia. L’apprensione c’era, perché l’ingegnere Gigi Dall’Igna non aveva avuto il tempo, o forse la prontezza, di studiare con le sue simulazioni al computer che cosa sarebbe potuto succedere sul bagnato. Ma la nuova «Desmo» è nata bene e cresce meglio, come ha dimostrato il miglior tempo di Andrea Dovizioso, «eroe» anche a Losail — pole e poi secondo posto —, capace di mettere tutti in fila, a partire dal campione Marc Marquez nelle prime, bagnatissime libere.
Giovanni Zamagni AUSTIN
P
iove, tempo di verifiche. Marc Marquez, qui imbattibile sull’asciutto, sarà altrettanto efficace con l’acqua?. La Ducati GP15 sarà veloce sul bagnato come lo era in passato la GP14? La Yamaha, in difficoltà nei pochi test invernali con le gomme scolpite, patirà anche ad Austin? È presto per un responso definitivo, ma le prime risposte sono confortanti, soprattutto per Andrea Dovizioso.
Marc Marquez, 22 anni, ha vinto le ultime due edizioni del GP delle Americhe ad Austin, Texas MILAGRO
DISASTRI Non è una sorpresa perché già la GP14 andava forte in condizioni estreme. Sorprendente, invece, in senso negativo la giornata dal punto di vista organizzativo. Le prove, al mattino, sono iniziate con 50’ di ritardo perché incredibilmente i commissari di pista non erano schierati nella posizione giusta. Ma come? Non è certo il primo anno che si corre qui. Non si poteva fare una verifica giovedì invece di ritardare il via delle prove? Come se non bastasse, dopo 10’ di libere MotoGP, ecco un’improvvisa bandiera rossa perché un cane aveva invaso la pista proprio in fondo al rettilineo lungo (si affronta a circa 330 orari anche con la pioggia…) davanti alla Suzuki di Maverick Viñales. PRIVILEGI Inaccettabile che ci sia qualche falla nelle recinzioni o che, peggio, qualcuno por-
ti un cane nell’area del circuito. Ma qui pensano di essere il centro del mondo, dove tutto è concesso. Come succedeva a Laguna Seca, dove non si pagava l’«obolo» alla Dorna per ospitare la gara, si era ottenuto di far correre solo la MotoGP e, soprattutto, non esisteva una stradina di servizio, così nel caso in cui occorreva l’ambulanza per soccorrere un pilota, bisognava fermare tutto e utilizzare la pista. PARAGONE Meglio pensare alle cose di casa nostra. Cioè a questa Ducati. Si diceva che il bagnato è sempre stato pane per i denti della rossa, ma non era scontato che lo fosse per la GP15. Alla prima occasione si è visto che pure la nuova moto ha potenziale, con pregi e difetti (che si vogliono eliminare con la messa a punto) già riscontra-
Locatelli, ottimo l’inizio: è 2° Fenati in crisi profonda: 25° ● AUSTIN — Miglior crono per Niccolò Antonelli nelle FP1 sul bagnato, secondo tempo assoluto per Andrea Locatelli nelle FP2 sull’asciutto/umido, con Enea Bastianini in crescita dopo un inizio problematico: anche ad Austin i piloti italiani si confermano protagonisti. «Peccato, avevo sperato nella pole, anche se provvisoria, ma Masbou me l’ha portata via per un niente (0”038; n.d.r.): rimane la soddisfazione di essere competitivi anche qui» si rammarica Locatelli, veloce come lo era già stato in Qatar. Una bella conferma, come quella di Antonelli, scivolato senza conseguenza al pomeriggio, ma costantemente nelle primissime posizioni. Continua invece a faticare Romano Fenati, 19° e 25°
nei due turni: bisogna fare interventi importanti sulla sua Ktm. In pista, finalmente, anche Stefano Manzi, 16 anni compiuti la domenica del Qatar: allora, per regolamento, aveva dovuto guardare i rivali dal box, ieri ha iniziato la sua avventura iridata. «Più che emozionato, ero nervoso: è un sogno che si corona. Qui è tutto estremizzato, il mio obiettivo è divertirmi» dice timidamente. Festival delle cadute in Moto2: a terra Rabat e Alex Marquez, gran botta alla schiena (senza conseguenze) per Sam Lowes che conquista il miglior tempo. g.z. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ti sull’asciutto del Qatar. Ma con la pioggia non ci sono gomme più morbide che danno un vantaggio sulle giapponesi. RITORNO Le bizze del tempo, al pomeriggio, hanno rivoluzionato lo schieramento virtuale e anche l’accesso diretto alla Q2, visto che per le ultime libere di oggi è ancora prevista pioggia. I 22’ di asciutto (o semi), sono stati un continuo rincorrersi a chi si sarebbe trovato al momento giusto nel posto giusto. Il guizzo di Marquez non può essere una sorpresa come lo è stato il 2° tempo di Crutchlow o (meno) il 3° di Iannone, in difficoltà al mattino sul bagnato. Sostanziosi il 5° e 6° posto di Dovizioso e Rossi, dietro al solito Aleix Espargaro, che si è subito sparato la gomma morbida. Male Lorenzo, rallentato dal mal di gola, fuori dai 10 e a
CONFERMA ROSSA «Era la prima volta in queste condizioni, eravamo un preoccupati, ma il Dovi ha fatto un ottimo lavoro», tira un sospiro di sollievo l’ingegnere Gigi Dall’Igna, timoroso che la GP15 non fosse così competitiva come la GP14 in caso di pista scivolosa. Invece Andrea ha chiuso le FP1 al comando e sul volto scolpita la medesima soddisfazione vista in Qatar sull’asciutto. «Sicuramente è stato un buon inizio — conferma —, anche se su una pista così lunga e larga non è stato facile prendere il ritmo. Sono andato forte, ma non ancora quanto vorrei: come sull’asciutto, abbiamo qualche problema in frenata e perdo un po’ di confidenza sull’anteriore. Ma stiamo parlando di rifiniture».
rischio «ripescaggio». EQUILIBRI Ma questi pochi minuti non possono essere presi, Marquez a parte, come un indicatore certo. Meglio esaminare le prestazioni sul bagnato, visto che lo saranno forse le qualifiche e ancora più probabilmente la gara. Detto del grande affondo di Dovizioso e Marc, sono stati altri carneadi a farsi vedere. Come Redding 3° o Petrucci 5° dietro Rossi: non exploit, ma solide certezze. Buono ancora l’11° di Bautista con l’Aprilia. E JORGE? Chi anche sull’acqua ha faticato è stato Lorenzo, 9° per il rotto della cuffia. Il bagnato, dopo la caduta di Assen 2013, sta diventando un problema al quale il maiorchino mettere rimedio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DETTAGLI In pratica, le stesse sensazioni riscontrate con l’asciutto: secondo il Dovi, sesto in FP2, anche questo è un buon segno. «È un’altra conferma che la GP15 è nata bene, ha una buona base». Così come — e non è certo una novità — ce l’ha la Honda, con Marc Marquez soddisfatto del suo secondo tempo sul bagnato. «Questo tracciato non è certo il migliore in assoluto per il bagnato, ma il grip è superiore alle aspettative. Piuttosto dava parecchio fastidio il freddo: quando ripartivi dopo la sosta ai box eri completamente gelato… Per domenica è prevista pioggia: è stato importante provare in queste condizioni. Il riscontro è senz’altro positivo, anche se sull’acqua non si può mai sapere: un turno vai bene, in quello successivo puoi essere in difficoltà». Poi il miglior tempo sull’asciutto: non si può certo parlare di sorpresa. POSITIVO Incoraggiante anche la prestazione di Valentino Rossi. «Negli ultimi mesi avevamo sofferto in queste condizioni, ma qui, sul bagnato, avevo un buon feeling» è soddisfatto il vincitore del Qatar. Che ha cambiato opinione. «Se piove sarà un guaio», aveva dichiarato giovedì, ma le FP1 hanno ribaltato il pronostico. «È stato un inizio positivo, migliore delle aspettative» si rallegra Vale, che anche sull’asciutto è stato il miglior pilota Yamaha (6°): altra conferma del suo stato di forma. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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DOVIZIOSO (DUCATI) 2’19”402 MEDIA 142,3 KM/H M.MARQUEZ (HONDA) 2’19”864 REDDING (HONDA) 2’20”487 V. ROSSI (YAMAHA) 2’20”593 PETRUCCI (DUCATI) 2’20”665 SMITH (YAMAHA) 2’20”951 P.ESPARGARO (YAMAHA) 2’20”983 CRUTCHLOW (HONDA) 2’21”300 LORENZO (YAMAHA) 2’21”486 HERNANDEZ (DUCATI) 2’21”625 BAUTISTA (APRILIA) 2’22”018 AOYAMA (HONDA) 2’22”387 MILLER (HONDA) 2’22”391 BRADL (YAMAHA FWD) 2’22”498 HAYDEN (HONDA) 2’22”542 A.ESPARGARO (SUZUKI) 2’22”571 DI MEGLIO (DUCATI) 2’22”663 BARBERA (DUCATI) 2’22”716 IANNONE (DUCATI) 2’22”741 BAZ (YAMAHA FWD) 2’24”178 LAVERTY (HONDA) 2’24”851 M. VIÑALES (SUZUKI) 2’25”024 MELANDRI (APRILIA) 2’25”141 DE ANGELIS (ART) 2’25.160 ABRAHAM (HONDA) 2’25”405
2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25.
MARQUEZ (HONDA)
2’04”835 MEDIA 158,9 KM/H CRUTCHLOW (HONDA) 2’05”162 IANNONE (DUCATI) 2’05”190 A.ESPARGARO (SUZUKI) 2’05”564 DOVIZIOSO (DUCATI) 2’05”646 V.ROSSI (YAMAHA) 2’05”691 P.ESPARGARO (YAMAHA) 2’05”840 BRADL (YAMAHA FWD) 2’05”990 HERNANDEZ (DUCATI) 2’06”092 SMITH (YAMAHA) 2’06”134 LORENZO (YAMAHA) 2’06”174 REDDING (HONDA) 2’06”216 PETRUCCI (DUCATI) 2’06”294 DI MEGLIO (DUCATI) 2’06”591 M.VIÑALES (SUZUKI) 2’07”011 AOYAMA (HONDA) 2’07”268 BAUTISTA (APRILIA) 2’07”419 BARBERA (DUCATI) 2’07”581 MILLER (HONDA) 2’07”916 LAVERTY (HONDA) 2’07”968 ABRAHAM (HONDA) 2’08”266 HAYDEN (HONDA) 2’08”762 BAZ (YAMAHA FWD) 2’09”372 MELANDRI (APRILIA) 2’11”258 DE ANGELIS (ART) 2’12”409
2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12.
S LOWES (SPEED UP)
2’10”563 MEDIA 152 KM/H ZARCO (KALEX) 2’10”659 RABAT (KALEX) 2’10”938 WEST (SPEED UP) 2’11”061 CORSI (KALEX) 2’11”401 SIMON (SPEED UP) 2’11”468 RINS (KALEX) 2’11”480 CORTESE (KALEX) 2’11”513 MORBIDELLI (KALEX) 2’11”566 AEGERTER (KALEX) 2’11”611 SIMEON (KALEX) 2’11”612 NAKAGAMI (KALEX) 2’11”839
13. KRUMMENACH (KALEX) 14. FOLGER (KALEX) 15. LUTHI (KALEX) 16. KALLI0 (KALEX) 17. CARDUS (TECH 3) 18. SALOM (KALEX) 19. SCHROTTER (TECH 3) 20. SHAH (KALEX) 21. BALDASSARRI (KALEX) 22. L.ROSSI (TECH 3) 23. SYAHRIN (KALEX) 24. A.MARQUEZ (KALEX) 25. MULHAUSER (KALEX)
2’11”900 2’11”961 2’12”003 2’12”067 2’12”212 2’12”278 2’12”334 2’12”344 2’12”456 2’12”768 2’12”846 2’12”856 2’13”413
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MASBOU (HONDA)
2’29”267 MEDIA 132,9 KM/H LOCATELLI (HONDA) 2’29”305 KENT (HONDA) 2’29”843 VAZQUEZ (HONDA) 2’30”073 ANTONELLI (HONDA) 2’30”108 MARTIN (MAHINDRA) 2’30”379 BASTIANINI (HONDA) 2’30”882 KHAIRUDDIN (KTM) 2’30”882 I.VIÑALES (HUSQVARNA) 2’30”912 OLIVEIRA (KTM) 2’31”070 ONO (HONDA) 2’31”086 QUARTARARO (HONDA) 2’31”162 AJO (KTM) 2’31”225 KORNFEIL (KTM) 2’31”844 GUEVARA (MAHINDRA) 2’32”051 MCPHEE (HONDA) 2’32.121 FERRARI (MAHINDRA) 2’32”239 DANILO (HONDA) 2’32”481 MANZI (MAHINDRA) 2’32”664 BAGNAIA (MAHINDRA) 2’32”753 LOI (HONDA) 2’32”800 MIGNO (KTM) 2’33”139 HERRERA (HUSQVARNA) 2’33”302 FENATI (KTM) 2’33”408 TONUCCI (MAHINDRA) 2’33”665
Motomondiale R GP delle Americhe
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Superbike R
Filippo Falsaperla INVIATO AD AUSTIN (STATI UNITI)
Ad Aragon Rea e Sykes respingono le due rosse
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n tanti la odiano, perché ha stravolto le corse e il modo di fare il pilota. Ma ormai è impossibile prescindere dall’elettronica: mondo misterioso, quasi impalpabile, che abbiamo esplorato con un Caronte d’eccezione, Matteo Flamigni, «data engineer» di Valentino Rossi, l’unico in pista ad aver vissuto il trapasso dall’era romantica del pilota padrone assoluto, alla dittatura dei numeri.
Paolo Gozzi ALCANIZ (SPAGNA)
N
Matteo, cominciamo dagli inizi? «Sono stato tra i primi a occuparmi di acquisizione dati. Era il ‘94, mi mancavano un paio di esami per laurearmi in ingegneria elettronica. Un mio compaesano, Gianmaria Liverani, mi chiese di gestire un piccolo sistema di acquisizione nel Mondiale Superbike. È iniziata quasi per gioco. Usavano l’elettronica il team ufficiale Ducati e il nostro privato, il Gattolone di Andrea Merloni». Nel paddock ci sono tanti ingegneri come in Formula 1? «Ci sono tanti laureati, soprattutto in Hrc, e molti non ingegneri che si son fatti le ossa nei campionati minori: 50 e 50». In cosa consiste il lavoro? «Gestiamo il sistema di acquisizione: lo ripariamo in caso di malfunzionamento nei vari componenti, ci occupiamo del software, analizziamo i dati. Abbiamo una centralina uguale per tutti, della Marelli, ma un sistema di acquisizione 2D. Le mappature di base arrivano dal Giappone, io al box le modifico per andare incontro al pilota. Parlo di freno motore, traction control, antimpennamento, launch control per il via, erogazione potenza. Il tutto moltiplicato per ogni curva del circuito. I parametri che consideriamo sono oltre 200».
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Il nove volte iridato Valentino Rossi, 36 anni, insieme al suo telemetrista di fiducia, l’ingegnere Matteo Flamigni, 44 anni MILAGRO
«L’elettronica? Essenziale ma il software di Rossi sta tutto nel suo polso» 1 Il telemetrista Flamigni: «Valentino vuole gestire la moto col gas. Per l’erogazione del motore usa solo il 50% del nostro potenziale»
eanche la miglior Ducati di questo inizio stagione è bastata per arginare la Kawasaki dello scatenato Jonathan Rea, sempre più padrone del Mondiale Superbike. Sulla pista test della marca giapponese, il 28enne nordirlandese ha rimesso a cuccia il compagno Tom Sykes, che qui era stato imprendibile un anno fa, ricacciando indietro la Rossa che al mattino aveva piazzato l’ufficiale Chaz Davies e la riserva Xavi Fores davanti al plotone. Appena il tempo di mettere ordine nell’elettronica e Rea ha ripreso il volo prenotando la seconda doppietta di fila. APRILIA CRESCE Impedire il piano di fuga è l’ardua missione Aprilia con Leon Haslam partito tra i dubbi (10° al mattino), ma poi risalito 5° con un passo gara più promettente di quanto non lascino supporre gli 8 decimi dal capofila. SAVADORI OK Aprilia comanda per la prima volta in Stock 1000, la serie d’accesso al battesimo stagionale: Lorenzo Savadori, 22 anni, precede la Yamaha R1 del francese Sylvain Barrier e la Ducati del ceco Andrej Jezek. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Si arriva il giovedì in pista e…? «La prima cosa è la “mappatura”. Con un’attrezzatura ora digitale si percorre la pista e la si “disegna”, cercando di rispettare la traiettoria reale. Quindi i dati vengono confrontati con l’anno prima. Soprattutto in gara, per vedere dove si sarebbe potuto fare meglio. Si mette tutto insieme e si fa la mappa di partenza. Uso un programma di simulazione, però mi tengo un 30% di intervento legato alle sensazioni, all’esperienza, al feeling col pilota». Venerdì che cosa succede? «Dopo il primo turno si discute la bontà della mappa di partenza. Di solito siamo vicini all’ottimale: diciamo all’80%. Quindi, con l’elettronico giapponese e Vale si prepara la mappatura. E così dopo ogni turno. È una pa-
rabola molto lineare, con l’elettronica è difficile sbagliare strada. I numeri non ingannano, non devi affidarti solo alle sensazioni». C’è un momento chiave? «Sabato sera dopo le qualifiche. Vale e io rimettiamo insieme il weekend. L’elettronica è quasi definita, facciamo il “fine tuning” sui dettagli. Dall’80% di base, prima del meeting siamo al 96-97: puntiamo al 100%. A volte ci si riesce...». Chi ha l’ultima parola? «Vale, malgrado abbia vinto molto, ascolta. A volte mi chiede cosa fare: dopo 12 anni abbiamo questo affiatamento». Di cosa ha bisogno Valentino dal punto di vista elettronico?
«Posso solo fare il confronto con Lorenzo: entrambi usano l’elettronica per la sicurezza. Valentino ci mette molto di suo, vuole gestire la moto. Fatta 100 la possibilità dell’elettronica, ne vuole il 60. Per l’erogazione del motore, ancora meno, 50: vuole controllare quel che fa la ruota posteriore quando gira la manopola del gas, sentire la “connessione”, la risposta immediata all’azione della mano. Con la pioggia, come qui, ovviamente il lavoro aumenta e i controlli vanno aumentati del 20-30%». La preparazione alla gara? «Di solito cambiamo poco per l’elettronica. Al massimo la mappa 3. L’ultima, per fine gara. Il pilota le cambia in maniera progressiva, un terzo di gara per volta. Ma decide Vale in ba-
se al consumo gomma percepito. Ma non può variare nulla sulle mappature impostate».
I TEMPI
Come si gestisce l’imprevisto? «Abbiamo le nostre contromisure per le panne elettroniche. Il pilota è informato dalla strumentazione, ma la moto in ogni caso non si spegne (come invece alla Ducati quando va in allarme il sistema, n.d.r.)». Cosa succederà nel 2015 con anche il software unico? «Un grande lavoro di adattamento: da giugno a novembre sarà dura arrivare pronti ai test di Valencia. Forse l’effetto finale sarà meno sofisticato, ma non cambierà molto. E vista la capacità di adattamento, escludo che Vale avrà problemi». © RIPRODUZIONE RISERVATA
«VALENTINO ASCOLTA MOLTO. A VOLTE MI CHIEDE CHE COSA FARE: DOPO DODICI ANNI SIAMO BEN AFFIATATI» MATTEO FLAMIGNI INGEGNERE DATI YAMAHA
Risultati delle prime prove libere del GP Spagna, terzo round del Mondiale Superbike ad Aragon (5.077 m) Superbike 1.Rea (GB-Kawasaki) 1’51”234 media 164,313 km/h; 2. Sykes (GB-Kawasaki) 1’51”379; 3. Davies (GB-Ducati) 1’51”582; 4. Fores (Spa-Ducati) 1’52”000; 5. Haslam (GB-Aprilia) 1’52”096. Supersport 1. Jacobsen (UsaKawasaki) 1’54”413; 2. Sofuoglu (Tur-Kawasaki) 1’54”885; 3. Cluzel (Fra-MV Agusta) 1’54”715. Superstock 1000 1. Savadori (ItaAprilia) 1’53”603; 2. Barrier (FraYamaha) 1’54”340; 3. Jezek (CZEDucati) 1’54”821; 4. Lussiana (FraKawasaki) 1’54”621; 5. De Rosa (Ita-Ducati) 1’54”671; 6. Tamburini (Ita-Bmw) 1’54”799. In tv Oggi alle 15 Superpole, domani gare alle 10.30 e alle 13.10.
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Canottaggio R L’evento sul Tamigi
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
GARE DA LEGGENDA
CONTENUTO PREMIUM
81-78
● Il computo delle vittorie a favore di Cambridge, anche se i Dark Blue di Oxford hanno vinto sette delle ultime dieci edizioni della sfida tra Università
1
● Le volte in cui la sfida si è conclusa in parità: accadde nel 1877, il giudice si addormentò e poté stabilire solo il pari per un arrivo che non aveva visto. Le barche di Oxford e Cambridge in gara vicino a Barnes: la prima sfida tra gli atenei è del 1829 AFP
The Boat Race
«OXFORD CONTRO CAMBRIDGE PER ME VALE PIU’ DI UN’OLIMPIADE»
LA STORIA di RICCARDO CRIVELLI
L’
eredità imperiale, che in fondo resta il sostrato culturale di ogni suddito di Sua Maestà, può sublimarsi perfino in poche e apparentemente innocue parole. Così, per gli inglesi, Wimbledon è The Championships, cioè i Campionati. Inutile aggiungere altro. E la Oxford-Cambridge, che fa ribollire il Tamigi da 186 anni, da sempre è conosciuta come The Boat Race, la Corsa delle Barche. Così, tout court. VIVA L’IMPERO Eppure, per i 250.000 spettatori che oggi pomeriggio affolleranno il lungofiume da Putney a Mortlake, le 4 miglia e un quarto (6 km e 800 metri) più famose del mondo, per i milioni che saranno davanti alla tv e soprattutto per i 18 vogatori che la faranno vivere e pulsare, la regata tra le Università più celebri del globo non è una semplice gara, seppur sentitissima. Rappresenta invece l’essenza stessa dello sport e dell’agonismo come veniva inteso tra i gentlemen della nobiltà, una sfida tra valorosi cavalieri, con i riti sempre uguali tramandati da secoli e un’aura da vecchio Commonwealth che la rende un must. Una tradizione entrata nel cuore dell’Inghilterra come il té delle cinque. E non occorre essere nati in una delle contee del regno per respirarne la leggenda: i tanti atleti stranieri che negli anni sono saliti su una
Roberto Blanda, classe 1970, oggi è un dirigente d’azienda
delle barche, che fosse dei Dark Blue di Oxford o dei Light Blue di Cambridge, sono diventati un tutt’uno con la saga. SENSAZIONE UNICA Tra di loro, nel 1997, ci fu pure un italiano, Roberto Blanda: l’unico dei nostri ad aver mai partecipato alla Boat Race. Romano, reduce da due Olimpiadi (1992 e 1996) e cinque Mondiali, sfruttò un Masters in sociologia a Oxford e passò una
selezione tra altri 50 canottieri per occupare il carrello 5 dell’ammiraglia dei Dark Blue. Oggi, apprezzato dirigente d’azienda, vive e a lavora a Londra. Non a caso: «L’emozione, i brividi, il batticuore che ti dà la Oxford-Cambridge non li ho provati nemmeno sul campo olimpico». E, credetegli, la regata è solo il culmine di sette mesi in cui ti sembra di rimanere sospeso tra storia e mito: «La preparazione comincia a settembre — ricorda Roberto — ma è l’ammissione al ristretto club di chi potrà gareggiare a renderti particolarmente orgoglioso: devi essere studente a tempo pieno, di un corso di laurea o post-laurea e devi conoscere l’inglese come se fossi madrelingua. Io, per fortuna, mi ero laureato a Seattle...». Fino al giorno della Race, nessuna barca delle due università può affrontarsi in una delle tante regate di preparazione, ma l’appartenenza a uno degli equipaggi vale più di un invito a corte: «Noi canottieri, i rugbisti e i tennisti siamo i soli che nel periodo di avvicinamento alla sfida con l’altra Università possiamo indossare la giacca completamente blu, quella che contraddistingue gli sport più nobili». PRESTIGIO Eppure non è solo una questione di prestigio: «A prescindere da come finirà, e io purtroppo persi, sei in ogni caso un eroe. Rammento che a una cena goliardica prima dell’evento mi fecero sedere nel tavolo centrale, quello del rettore o degli eventuali ospiti reali». Ma è la cerimonia della pesa a condensare il significato più recondito della Oxford-Cambridge: «E’ un show nello show, trasmesso dalla Bbc — racconta Blanda —. I bookmaker impazziscono, perché l’albo d’oro rivela che due volte su tre vince l’equipaggio più pesante, le radio e i media non ti danno tregua. A noi l’Università diede un libretto con le regole per gestire la pressione della stampa, non immagino cosa possa accadere adesso con i social network». Poi, un sabato o una domenica vicina a Pasqua, un’ora dopo che la marea è entrata dal mare verso il fiume, dal ponte di Putney lo starter dà il via: «Non è una regata — Roberto ancora si emoziona — ma una partita a scacchi di alta strategia, con le tre curve, la corrente contraria del Tamigi e quella favorevole della marea, la battaglia tattica per occupare il centro del fiume senza insospettire i giudici e prendere luce sull’avversario, l’adrenalina dell’attacco decisivo». Sembra una giostra medievale. Invece, semplicemente, è la Boat Race. Unica. E inimitabile. © RIPRODUZIONE RISERVATA
OGGI LA REGATA PIU’ FAMOSA: ROBERTO BLANDA E’ IL SOLO ITALIANO AD AVERLA DISPUTATA NEL 1997
DIRETTA EUROSPORT
Il via alle 18.50 e gareggiano pure le donne ● Quella di oggi è la 161ª edizione della «The Boat Race», la tradizionale regata tra le Università di Oxford e Cambridge sul tratto di Tamigi tra Putney e Mortlake, 4 miglia e un quarto (6.8 km). Il via verrà dato, come sempre, dal ponte di Putney alle 18.50 italiane con diretta su Eurosport. Il bilancio vede in vantaggio Cambridge per 81 vittorie a 78, mentre nel 1877 finì in parità. Oxford ha vinto tuttavia le ultime due edizioni ed è ancora la grande favorita dei bookmaker. Il record della regata è di 16’19”, stabilito dall’ otto di Cambridge nel 1998. Per la prima volta nella storia, da quest’anno gli equipaggi femminili gareggiano nello stesso giorno e sullo stesso percorso degli uomini (Cambridge conduce 41 a 28). MEMORIAL D’ALOJA Oggi sul lago di Piediluco prima giornata di finali del 29° Memorial D’Aloja, con 25 nazioni presenti. Nelle eliminatorie bene gli equipaggi azzurri, con i singolisti Cardaioli (uomini) e Magnaghi (donne) vincitori delle loro batterie così come il doppio pl uomini (RutaMicheletti), il giovane doppio pl donne (Pollini-Rodini), il due senza senior uomini (Castaldo-Di Costanzo). Secondo dietro i temibili lituani il doppio senior Battisti-Fossi argento iridato.
Ciclismo R Domani l’edizione numero 113 Ballerini Ballerini Tafi Ballerini Baldato 1º Bortolami 1º 1º 2º 2º 2º Casarotto 5º 2º 3º 3º Tafi Tafi Ballerini
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Vittorie italiane Zanini 5º
Pieri 2º E. Cassani Pieri 10º 11º
Ballan Ballan Pozzato Ballan 2º 3º 3º R. Petito 3º Pozzato Ballan 5º 6º 7º
Nardello 15º
Paolini 21º
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edizioni 29º R. Petito
COSÌ L’ITALIA ALLA ROUBAIX DALL’ERA DI BALLERINI 1993
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2000
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Pozzato 50º
2006
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1897 Garin 1898 Garin 1937 Rossi 1949 S. Coppi 1950 F. Coppi 1951 Bevilacqua 1966 Gimondi 1978 Moser 1979 Moser 1980 Moser 1995 Ballerini 1998 Ballerini 1999 Tafi
2014
GDS
«La Roubaix, un privilegio»
1Pozzato è la nostra stella sul pavé da paura della Regina delle classiche: 2° nel 2009, miglior azzurro da 11 edizioni. «Qui non capisci nemmeno dove sei. Ballerini mi manca» POKER DI SPERANZE
LUCA PAOLINI milanese, 38 anni Katusha 5 Parigi-Roubaix 11° nel 2012
MATTEO TRENTIN trentino, 25 anni Etixx-Quick Step 2 Roubaix 95° nel 2014
DANIEL OSS trentino, 28 anni Team Bmc 4 Roubaix 60° nel 2012
MANUEL QUINZIATO trentino, 35 anni Team Bmc 10 Roubaix 9° nel 2009
Ciro Scognamiglio INVIATO A COURTRAI (BELGIO) twitter@cirogazzetta
I
ndietro, ma indietro tanto. Fino a una data di cui il primo numero dell’anno è l’uno. La Parigi-Roubaix che domani manda in scena l’atto numero 113 (!) di una storia leggendaria è l’unico Monumento che l’Italia non ha vinto in questo millennio, visto che l’ultimo dei 13 successi è di Andrea Tafi (1999). Una spedizione di 17 unità (poco più dell’8% dei 200 al via) che non raccoglie la prima fila dei pronostici, ma in realtà neppure la seconda. Però da uomini come Paolini, Oss, Trentin e Quinziato, qualcosa ci si può attendere. Mentre il miglior risultato azzurro delle ultime 11 edizioni resta quello di Filippo Pozzato, 2° nel 2009. E’ con il 33enne vicentino della Lampre-Merida che abbiamo fatto il punto tricolore. Niente slogan, un’analisi sincera. A tutto campo. Pozzato, perché la Roubaix è il Monumento che non vinciamo da più tempo? «Per me è una casualità. Qualche piazzamento sul podio, con Pieri e Ballan (3 volte, ndr), lo abbiamo fatto. Quanto a me, quel secondo posto lo considero uno dei pochi e veri rimpianti». A che cosa si riferisce? «Alla Roubaix chi è davanti ha ragione. Ma quell’anno Tom (Boonen, che vinse, ndr) lo portarono via le moto, fece 10 km così. Io rimasi a 10-15” per un po’, poi mollai. Fu anche l’unica volta in cui mi sputarono addosso, sul Carrefour de l’Arbre. Dopo hanno cambiato le regole, adesso c’è la polizia che controlla gli alcolici».
Sensazioni dalla ricognizione? «Non puoi non farla. Il pavé della Roubaix è unico e ci pedali una sola volta all’anno. I materiali cambiano, fondamentali provarli, e riassaggiare quelle pietre per capire che ti aspetta. Quello delle stellette delle difficoltà non è un giochino. Foresta di Arenberg, Carrefour de l’Arbre e Mons en Pevele sono davvero i tratti più duri. Quest’anno il Carrefour è anche peggio. Brutto, sconnesso, fai fatica ad andare avanti, non capisci più nemmeno dove sei». Al Fiandre è giunto 12°. E’ venuto il dubbio che il suo livello sia questo. Cioè discreto, magari buono, ma non più al top. «Sono i risultati e nient’altro che definiscono il livello dei corridori. Io non vinco da un anno e mezzo, quindi di che parliamo? Proclami non posso, non voglio e non devo farne. Rispetto all’anno scorso sto molto meglio e essere dov’ero al Fiandre è stato un buon segnale per me, perché ero stato male la settimana precedente. E al massimo livello non te lo puoi permettere. Ma mi sembra di avere recuperato. La gamba ha la massa giusta. E serve fortuna».
LE IMPRESE CHE HANNO COMMOSSO 1
Il favorito è Kristoff? «Sì. Su questi livelli mi ha sorpreso, se non è imbattibile ci manca poco. Poi Degenkolb. Sagan non va piano. La Etixx ha sempre un blocco forte. E Wiggins… beh se riesce a correre bene, davanti, o vince o ci andrà vicino». 2
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Roubaix per l’Italia significa soprattuto Moser. E Ballerini… «Ho pudore a parlare di Franco. Di quanto mi manca, ci manca.
«LA SICUREZZA? QUELLA PROTESTA AL PAESI BASCHI È STATA UNA PAGLIACCIATA: SI DOVEVA ANDARE A CASA»
Li ricordo i suoi trionfi, domenica sarà l’anniversario del secondo. Il modo migliore per ricordarlo sarebbe ritornare a vincerla, la Roubaix. Ritornare sul tetto del mondo. Lo apprezzerebbe moltissimo, da lassù».
● 1. Francesco Moser in maglia iridata: nel 1978 inizia la leggenda: la prima delle 3 consecutive ● 2. Franco Ballerini, qui nel 1998, secondo trionfo: il 12 aprile ● 3. Andrea Tafi ‘99: ultima gioia BETTINI
Che cosa direbbe a un giovane che affronta la prima Roubaix? «Che sta avendo un privilegio solo per il fatto di essere al via. Poi di non avere paura. Sentire, interpretare, assaggiare le pietre. E capire se fa per te o no». Wiggins ha svelato il suo segreto: la collezione di bici, sue e dei campioni… «Sì, sono a 26 e ne sto cercando altre. Sono particolarmente legato a quella di Cancellara, abbiamo fatto tanta strada insieme». Il tema della sicurezza in corsa è di grande attualità. «Beh, dovremmo parlare a lungo solo di questo. Però una cosa voglio dirla, su quella protesta del ritardo nella partenza di una tappa ai Baschi. No, non sono d’accordo con il Cpa (sindacato mondiale corridori, ndr). E’ stata una pagliacciata. Lì c’era da prendere e andarsene a casa. Perché la domanda è, quanto vale la nostra vita?». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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● Filippo Pozzato, 33 anni, ha disputato 10 Roubaix: 2005 ritirato; 2006 15°; 2007 35°; 2008 49°; 2009 2°; 2010 7°; 2011 ritirato; 2012 ritirato; 2013 22°; 2014 50° foto BETTINI
IN PILLOLE SPECIALE IN DIRETTA
GazzettaTv dalle 13.30 C’è Tafi, ultimo re nel ‘99 ● «Speciale Roubaix» oggi su GazzettaTv, canale 59 del digitale terrestre. In studio ci sarà Andrea Tafi, il campione toscano che ha conquistato la Regina delle Classiche nel 1999, ultimo dei 13 successi italiani. E ha trionfato nel velodromo con la maglia di campione italiano. Il programma, condotto da Andrea Berton, conterrà anche un’intervista esclusiva a Francesco Moser, re nel 1978, 1979 e 1980, realizzata al Maso Villa Warth, e alcuni video da non perdere: vedrete immagini assolutamente inusuali per la televisione.
IL PIÙ ATTESO
«Roubaix e Vigorelli» Wiggins sceglie le piste ● Il senso della storia non gli manca mai. «I velodromi più belli e più mitici per un corridore sono quello di Roubaix e il Vigorelli, che però non esiste più». Ultimo appuntamento ufficiale ieri di Bradley Wiggins con i cronisti prima della Roubaix, con piccolo giallo annesso: sembrava che il Baronetto di Sky (domani chiuderà la carriera su strada ad alto livello) non volesse presentarsi. Poi è venuto ed è stato abbastanza fatalista: «Io sto meglio dello scorso anno (nono, ndr) ma alla Roubaix puoi essere nella forma della tua vita e arrivare ultimo, è esattamente così. Ma la differenza con il 2014 è sostanzialmente una: non so che cosa succederà, ma so che posso farcela».
IN SPAGNA
Paesi Baschi: vince Landa gregario di Aru al Giro ● Paesi Baschi, 5a tappa: il basco Mikel Landa (Astana), 25 anni, che correrà Trentino e Giro al fianco di Aru, sul muro di Aia ha battuto Wellens (Bel) e Danielson (Usa). Scarponi, 14° a 1’11”, miglior italiano. Il colombiano Henao (Sky), 7° a 56”, è leader (pari tempo con Rodriguez). Oggi conclusione con una crono di 18,3 km ad Aia. Circuito della Sarthe (Fra): volata-bis di Bouhanni, corsa a Navardauskas con 1” su Boaro
OGGI A OUDENAARDE, 176 KM
La Nazionale Under 23 sui 14 Muri del Fiandre ● Oggi si corre il Giro delle Fiandre Under 23, 176 km con partenza e arrivo ad Oudenaarde (Belgio) e 14 Muri da affrontare. I c.t. Davide Cassani e Marino Amadori (quest’ultimo, responsabile di categoria) hanno scelto Davide Ballerini (Unieuro), Simone Consonni (Colpack), Riccardo Donato (Selle Italia), Davide Martinelli (Colpack), Gianni Moscon (Zalf: vincitore martedì del Palio del Recioto) e Francesco Rosa (Colpack).
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Siamo in onda! R
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
La programmazione odierna di GazzettaTv MATTINA Dalle 7 alle 9 Gazzetta News 9 11x90 9.05 Campioni a confronto 9.30 Explorers: avventure pericolose 10 11x90 10.05 Extreme Fishing 11 11x90
11.05 Condo’ Confidential - MOURINHO 11.30 Campioni a confronto 12 11x90 12.05 +3 Fantanews 12.30 Gazzetta News Sottocanestro Dalle 13 alle 14 Gazzetta News POMERIGGIO 14.15-14.30 Le nuove forze del calcio 14.30-15 Gebrselassie si racconta
15 11x90 15.05 Sfide senza limiti 15.30 Campioni a confronto 16 11x90 16.05 Explorers: avventure pericolose 16.30 Gazzetta News Sottocanestro 16.55 Volley Dinamo Mosca-Trento 17 11x90 17.05 The Speedgang - La banda dei motori
18 11x90 18.05 Gazzetta News Sottocanestro 18.45 Tuttogol 19 e 19.30 Gazzetta News 20 Aspettando Trento-Pesaro 20.30 Trento-Pesaro - Diretta 22.05 Gazzetta News 22.30 Campioni a confronto 23 e 23.30 Gazzetta News
Il gran giorno di Trento in rosa
1Alle 16.55 il volley a Mosca con la finale di Coppa Cev, dalle 20 la sfida di basket contro Pesaro
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iornata indimenticabile per lo sport trentino e per i suoi tifosi su Gazzetta Tv. La prima diretta di volley maschile della nostra tv coincide con la finale di Coppa Cev in cui è impegnata la squadra di Stoytchev. L’Energy T.I. Diatec è chiamata a ribaltare il risultato di 3-1 che è maturato in casa martedì. Un’impresa difficilissima per Birarelli e soci che hanno già incontrato in altre due occasioni la Dinamo. La prima volta nel 2010 quando vinsero la Coppa e ancora nel 2013 quando invece dai russi furono eliminati. Il vantaggio per i russi è di avere a disposizione 4 risultati su 6. Oltre che un organico di primo livello, che nella prima gara ha lasciato sempre in panchina l’idolo azzurro, Ivan Zaytsev, non ancora al 100% dopo un lungo intervento. Nelle file della Dinamo anche un altro italiano, Sebastiano Chittolini, il preparatore. PARIGI- R0UBAIX In serata, in un amen, si vola da Mosca a PalaTrento. Sempre sul canale 59. Col grande basket che scalda la volata playoff. Trento ospita Pesaro. La Dolomiti Energia è tornata a correre: 6 vittorie nelle ultime 7. Il quartetto che comanda la Serie A non è più a distanze siderali. Pensiero stupendo. Pesaro invece deve mettere in ghiaccio una salvezza ancora in ballo perché Caserta non è ancora out. Punti pesanti, insomma, per entrambe. E spettacolo assicurato con la sfida tra bomber. Trento offre Tony Mitchell, capocannoniere della Serie A con 20.8 punti di media. Pesaro LaQuinton Ross, quarto con 16.9, a cui aggiunge un playmaker con i baffi: Chris Wright. L’ex Georgetown, affetto da sclerosi multipla, è arrivato a nelle Marche a dicembre e nel girone di ritorno ha infilato 18.9
clic
COME RISINTONIZZARE I VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59
Kaziyski cerca di superare il muro di Mosca TRABALZA
Gebre in tv ● Oggi Haile Gebrselassie, leggenda del mezzofondo, alle 14.30 sarà ospite di Gazzetta tv dove parlerà della sua carriera e presenterà la SuisseGass Milano City Marathon di domani. L’etiope ha dato utili consigli per il disegno del percorso e correrà una frazione della staffetta.
Davide Pascolo, 24 anni, ala-pivot di Trento CIAMILLO
punti a gara, scavalcando anche Mitchell che, nelle ultime dieci partite, è sceso a 18.5 di media. Peraltro, come precisa il coach pesarese Paolini: «Mitchell tira 18 volte a partita, Wright non arriva a questi numeri». Incroci a stelle e strisce. A raccontarli, dalle 20.30, il nostro Massimo Oriani, col commento tecnico di Dan Peterson. Il divertimento è garantito. Fra i grandi appuntamenti della giornata: dalle 13.30 alle 14 si parlerà di Parigi-Roubaix con Andrea Tafi, ultimo vincitore italiano nel 1999
● Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando 2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV 5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca. Soluzione dei problemi Se avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key 1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare inviata la configurazione 3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK
Basket R Il caso
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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EUROLEGA: NEL 2015 IL PUNTO PIÙ BASSO PER LE ITALIANE % vittorie *Final four
56,2% 52,9% 46,8%
47% Fortitudo Bo Treviso Milano Siena Vinte
32
36 Perse
42,6% Treviso Fortitudo Bo Roma Napoli
29
39
40,5% Siena Virtus Bologna Milano Roma
28
Siena Roma Milano Avellino
30
Siena Milano Roma
18
54,9%
Siena Milano Roma
27
Siena Cantù Milano
21
28
16
50% 44,1%
24 Siena Milano
15
34
Milano Siena 19 19
19
29,4%
41 Milano Sassari
10 2006
LA MIGLIORE ITALIANA
60%
Vinte
12
8 Perse
Fortitudo Bo
2007
2008*
2009
24
2010
2011*
2012
2013
2014
2015
% vittorie *Final four
55%
11
9
Treviso
68,1%
65%
68,7%
72,7%
65%
50%
57,1%
37,5%
15 7 Siena
13 7 Siena
11 5 Siena
16 6 Siena
13 7 Siena
12 12 Siena
16 12 Milano
Milano
9
15 GDS
Guerra tra mondi: l’Italia che fa? 1La Fiba attacca l’Eurolega: rivuole gestire le coppe dei club. Spaccatura inevitabile Luca Chiabotti
L
a guerra dei mondi cestistici è scoppiata apertamente quando giovedì, in Svizzera, Patrick Baumann, segretario generale della Federazione internazionale, ha invitato gli esponenti delle principali federazioni europee. Motivo: illustrare il suo piano per riprendere il controllo delle due principali coppe europee per club, dal 2000 gestite da Euroleague, una società privata di proprietà dei Top club d’Europa. Contemporaneamente, a Barcellona, Jordi Bertomeu, presidente di Euroleague, incontrava i rappresentanti dei 12 club più importanti (quelli con la licenza garantita, tra i quali l’Olimpia Milano), il cuore e il vertice del basket continentale. Sul tavolo, senza apertamente parlare della guerra con la Fiba, il futuro prossimo e, soprattutto, quali formule e quali criteri di ridistribuzione di ricavi (maggiori) tra i club potranno essere adottati. In altre parole, Bertomeu ha anticipato il possibile attacco della Fiba e le probabili offerte in denaro per portare dalla sua parte i club più importanti. Che, al momento, appaiono fedeli all’Euroleague. Quello che interessa a noi tifosi è: quale pallacanestro vedremo nei prossimi anni e, soprattutto, c’è il rischio di una spaccatura come nella stagione 2000-01 tra club che aderiscono all’Eurolega e chi deciderà di passare con la Fiba? E in questo caso, i nostri club da che parte staranno? Perché una cosa è certa: l’impero Fiba ha dormito 15 anni, ma adesso si sta muovendo e vuole spazzar via l’avversario. STORIA Bisogna fare un passo indietro: che sarebbe scoppiata la guerra si era capito quando la Fiba ha deciso di cambiare il calendario riportando le competizioni per le squadre nazionali du-
rante le stagioni dei club (con tre finestre, a novembre, febbraio e giugno) dal 2017. L’accordo Fiba-Eurolega prevede che i club abbiano a disposizione da metà settembre a fine giugno senza interruzioni. All’annuncio unilaterale della Fiba di voler cambiare il calendario, l’Eurolega ha risposto non pagando più quanto dovuto, secondo lo stesso accordo, alla Federazione Internazionale. Chi ha rotto il contratto per primo? L’Euroleague è nata nel Duemila, attirando alcuni club importanti con la prospettiva di organizzarsi autonomamente al di fuori della Fiba, gestendo così i proventi della loro attività. Oggi sono i club stessi a detenere le quote dell’organizzazione che Jordi Bertomeu ha sviluppato anno dopo anno pur tra le mille difficoltà della crisi economica, fino a farla diventare un modello sportivo e di business unico in Europa. Non c’è un motivo per farle la guerra se non per prenderne il posto. BAUMANN Ma se Euroleague ha Bertomeu, la Fiba ha Patrick Baumann, un segretario generale che ha visioni, capacità e leadership: il basket è una delle grandi federazioni mondiali, un impero. Può accettare che Eurolegaue stia per conto suo? Il suo attacco è cominciato cancellando l’autonomia di Fiba Europe, incapace di contrapporsi all’Eurolega negli ultimi 15 anni, riportandola sotto il controllo diretto della casa madre. Secondo passo: spostare il Mondiale (diventato World Cup) di un anno in avanti dal 2019 per evitare la concomitanza coi mondiali di calcio. E con il ritorno di partite di qualificazione durante la stagione dei club, anche se questi priverà le nazionali dei giocatori della Nba. L’Eurolega aveva alzato un muro sostenendo che anche i suoi club non avrebbero concesso i loro giocatori alle nazionali durante l’anno. Ma il problema è superato: oggi forse solo il Maccabi è inflessibile verso le «fine-
Alessandro Gentile, 22, la stella italiana in Eurolega, 2o realizzatore delle top 16 CIAM-CAST
stre». Che verranno digerite. Anche perché la Fiba è in una posizione si superiorità controllando tutte le federazioni in un momento di debolezza di molte Leghe dei singoli Paesi. PETRUCCI Anche il presidente della Fip, Gianni Petrucci, era alla riunione della Fiba: «Baumann ci ha illustrato quali sono i suoi progetti per riprendere sotto il suo controllo le manifestazioni per club, che saranno due — dice —: la discussione è solo all’inizio. Io non sono contro L’Eurolega, ma è chiaro che la Fip, aderendo alla Fiba e al Cio, non potrà che sostenere le scelte che la federazione internazionale prenderà. Peraltro sono ovviamente favorevole alle finestre per la Nazionale durante l’anno». La Fiba si dice al fianco della Nba che però, consapevole che il grande successo commerciale della World Cup dipende dalla presenza delle sue stelle, adesso vuole partecipare agli utili. «Non c’è un accordo con la Nba — precisa Petrucci — solo la volontà di andare avanti di intesa con loro». E ADESSO? Siamo all’inizio. Vedremo se arriverà il tempo delle minacce medievali di squalifica per quei club (o arbitri) che vorranno restare con Euroleague. Nello stesso tempo, l’Eurolega non potrà non aprirsi al basket globale, chiudendosi stile Nba a poche squadre e rompendo con le istituzioni perché anche club come Milano, legati a Fip e Coni, non la seguirebbero. Ci vorrebbe un compromesso per non rompere quello che funziona (Euroleague) per ripartire da zero. Ma è difficile che possa accadere. La Fiba vuole riprendersi tutto. L’impero si è mosso, chi finanzia il 90% dell’attività europea risponderà. E’ una guerra tra mondi. Totale. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA STORIA
● Con le gare di ieri si sono concluse le Top 16. Ecco gli accoppiamenti dei quarti di finale (al meglio delle cinque partite), gara-1 il 14 aprile: Cska Mosca-Panathinaikos Atene; Fenerbahce IstanbulMaccabi Tel Aviv; Real Madrid-Efes Istanbul; Barcellona-Olympiacos Pireo. Le Final Four sono in programma a Madrid dal 15 al 17 maggio. Girone E: Alba-Maccabi 6473; Stella Rossa BelgradoPanathinaikos 69-68. Ieri: Galatasaray-Barcellona 6588; Real Madrid-Zalgiris Kaunas 99-83. Classifica: Real* 11-3; Barcellona* 11-3; Maccabi* 9-5; Pana*, Alba 7-7; Zalgiris 5-9; S.Rossa 3-10; Galatasaray 2-11. Girone F: Milano-Cska 79-88; Fenerbahce-Efes 83-72; Malaga-Vitoria 93-84. Ieri: Olympiacos-Nizhny 77-70. Classifica: Cska* 12-2; Fener* 11-3; Olympiacos* 10-4; Efes*, Vitoria 6-8; Milano, Malaga 410; Nizhny 3-11. *: qualificate.
SERIE A
Addio Lauren, giocatrice che ha commosso l’America N ella moltitudine di messaggi twittati da ogni angolo d’America, spicca quello di LeBron James. Vero, commovente. «Cara Lauren, tu sei la definizione più vera di forza, coraggio, potere, leadership. Il tempo che hai trascorso qui con noi non verrà mai dimenticato. Non ho mai avuto l’occasione di incontrarti di persona, ma mi hai costantemente ispirato!». Lauren Hill, 19 anni se ne è andata ieri, a causa di una rara forma di tumore alla testa. La sua storia aveva scosso tutto il Paese, tanto da permettergli di realizzare
Top 16 Eurolega Il Real è primo e trova l’Efes
un sogno: debuttare con il piccolo college di terza divisione, Mount St. Joseph, in Ohio.
LA PARTITA DELLA VITA Lo scorso novembre infatti la Ncaa ha scelto di anticipare la gara di apertura della stagione per consentire a Lauren di scendere in campo prima che le forze venissero meno. All’Arena della Xavier University sono accorsi 10mila spettatori, fra cui anche molte stelle dell’Nba, per applaudire il primo canestro di Lauren, che è tornata sul parquet anche nel finale per un secondo canestro: «Il più bello,
Lauren Hill aveva 19 anni AP
quello fatto con la mano destra in cui ho ormai perso forza». La tremenda sentenza dei medici era arrivata in estate: Dipg, un male che le avrebbe lasciato pochi mesi di vita. Così Lauren ha trasformato la sua storia in un esempio di speranza per l’America: dall’impegno nella raccolta fondi a sostegno della ricerca, alla volontà di realizzare il suo desiderio di giocare con la squadra della sua università. Lauren è riuscita a disputare altre quattro partite prima di essere nominata assistant coach. In febbraio, l’università di Mount St. Joseph l’ha insignita della laurea ad honorem in lettere. Si è spenta ieri, all’ospedale di Cincinnati. Aveva già spiegato come avrebbe voluto essere ricordata: «Di me dite che ero un’eroina e che ho mostrato al cancro chi comandava». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Domani Milano-Roma la classica su GazzettaTv ● (cam.ca-f.d.s.-s.p.-c.t.) La Serie A raddoppia su GazzettaTv. Oltre all’anticipo di oggi (ore 20.30) TrentoPesaro (arbitri: Paternicò, Sabetta, Lo Guzzo, squadre al completo), il bis domenicale con una classica del nostro basket: Milano-Roma. Appuntamento al Forum, domani, alle 17. Un’occasione utile all’EA7 per portare la propria striscia in campionato a 20 vittorie consecutive. Roma invece sfida i primi della classe con la fiducia di chi arriva da quattro vittorie di fila e l’esigenza di mettere nel sacco punti pesanti per la corsa playoff. L’Acea di
Dalmonte è infatti in piena corsa per le ultime due posizioni. Tornando al menù del sabato è in calendario pure l’anticipo tra Capo d’Orlando e Brindisi (ore 20.30, arbitri: Begnis, Baldini, Ranaudo) sul neutro di Trapani. L’Upea recupera Matteo Soragna mentre deve ancora rinunciare a Gianluca Basile. Brindisi senza Demonte Harper. ● NBA Risultati: Miami-Chicago 78-89; Golden State-Portland 116-105. ● DONNE Oggi, alle ore 18, gara-3 dei quarti di finale playoff di A-1 tra Venezia e Umbertide. Già in semifinale Schio, Ragusa e Napoli.
Pallavolo R Coppa Cev: finale di ritorno
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SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
PLAYOFF DONNE
DALLE 16.55 SUL CANALE 59
Fiorin attacca «Conegliano, è l’ultima chiamata»
8. BIRYUKOV 14. SHCHERBININ
MOSCA
TRENTO 15. KRUGLOV
5. GRANKIN 12. HOLT
11. SOLÈ 7. NEMEC
“P
LIBERO
10. LANZA
9. BEREZHKO
13. COLACI 6. ZYGADLO
3. BIRARELLI
LIBERO 1. Obmochaev 6. Ermakov 1. KAZIYSKI
A DISPOSIZIONE 3 Pankov 7 Zaytsev 10 Markin 11 Filippov
A DISPOSIZIONE
ALLENATORE
ALLENATORE
Yury Marichev
Rado Stoytchev
2 Nelli 9 Giannelli 12 Mazzone 15 Fedrizzi 17 Burgsthaler RCS
Il presidente della Trentino Volley Diego Mosna insieme al capitano di Trento Emanuele Birarelli, 34 anni TARANTINI
Trento, missione possibile «Io credo in questa squadra»
1Il presidente Mosna scommette sui suoi: «Abbiamo le nostre carte da giocarci
Mosca fisicamente ha qualcosa in più, ma Stoytchev sa trasmettere lo spirito giusto» Nicola Baldo
vincendo il Golden Set. Tutto può ancora succedere».
pionato sarebbe una di quelle in lotta per lo scudetto».
Servirà una partita perfetta o quasi... «Non siamo abituati a dover rincorrere, ma sono sicuro che nella partita equilibrata e combattuta che sarà abbiamo le nostre carte da giocarci. La squadra che ha tutto da perdere ora come ora è la Dinamo, la pressione del “dover vincere” è tutta su di loro».
È anche un interessante confronto diretto fra due realtà diverse: Italia e Russia. «Altri Paesi sono cresciuti molto, ma perché partivano da livelli bassi ed avevano spazi di crescita. Noi da anni ormai siamo il campionato più bello e difficile, partendo già da un livello alto più che crescere dobbiamo riuscire a mantenere questi standard».
TRENTO
S
ubito dopo la sconfitta nel match d’andata di martedì sera Radostin Stoytchev è rimasto, da solo, nella sala video del PalaTrento a guardarsi e riguardarsi la partita fino alle 5 del mattino. A rivedere, studiare, esaminare, programmare... Per vincere questa Coppa Cev in casa Energy T.I. non si sta lasciando nulla al caso, perché la partita di quest’oggi (ore 16.55) assomiglia più a un’impresa. Dopo la sconfitta in quattro set all’andata per i trentini. «Ci credo eccome nel riuscire a rimontare – esordisce Diego Mosna, presidente della Trentino Volley -. Se ci guardiamo indietro è successo anche a noi di essere superiori all’avversario, di vedere la qualificazione vicina e poi venire eliminati. Mi riferisco all’incrocio del 2013 proprio contro la Dinamo Mosca nei playoff a 12, allora i favoriti eravamo noi e dovevamo vincere: ci imponemmo 3-0 nel ritorno al PalaTrento, ma poi passarono loro
Ago della bilancia? «Tecnicamente siamo pari a Mosca, fisicamente loro hanno qualcosa in più: riusciremo a imporci se metteremo in campo quello spirito e quella fame di vittoria che Stoytchev è così bravo a trasmettere agli atleti». Fuori dai confini nazionali finora Trento sette finali internazionali e sette vittorie. «Era da un po’ che ci mancava respirare quest’aria da finale europea. Questa Coppa Cev è stata una bella esperienza, nella quale abbiamo incontrato squadre come appunto la Dinamo Mosca che nel nostro cam-
Quanto importante è per Trentino Volley avere già in tasca il pass per la Champions del prossimo anno? «È prezioso per due motivi. Primo perché si allarga la gamma dei tuoi competitor e incontrando squadre forti si cresce sempre più, secondo perché garantisce agli sponsor un importante palcoscenico continentale».
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pegnativa».
● Risultati possibili per la Dinamo per arrivare alla Coppa. Tutte le vittorie e la sconfitta 3-2
● I risultati possibili per Trento per vincere la Coppa: 3-0 o 3-1 e poi deve imporsi nel golden set
Lo scalino fra Cev e Champions è ancora così alto? «In questi ultimi turni, dai quarti alla finale, no il livello è molto simile. Nei primi turni invece la Champions è senz’altro più im-
Trento nel suo palmarès ha 3 Champions e 4 Mondiali vinti dal 2008 ad oggi: quale traguardo ricorda soprattutto? «Ci sono diversi momenti indimenticabili di questo cammino: la prima Champions vinta a Praga davanti a migliaia di tifosi greci dell’Iraklis, la partita a Macerata e la sera stessa in volo verso Lodz per le finali... In questi anni abbiamo collezionato tanti attimi indimenticabili». Vittoria della regular season, finale di Cev e fra poco playoff: una stagione così, dopo i presupposti iniziali... «Ha un gusto diverso quello che abbiamo fatto finora, non era affatto un risultato scontato come invece poteva esserlo in passato. Ammetto che temo molto il quarto di mercoledì con Molfetta, perché loro hanno avuto più di una settimana per preparare questa gara mentre noi avremo sì e no un giorno. In questo periodo ci giochiamo tutta la stagione, ma ho una grande fiducia in tutta la rosa, dai più esperti ai giovani».
er forza» che Conegliano «deve essere carica». Perché è o oggi o mai più. E dunque la capitana, Valentina Fiorin, parla serena, come se sapesse che arriverà la reazione alla brutta bastonata di lunedì a Modena in gara-1: un 1-3 più pesante di quanto non dica quel set conquistato. «E’ l’ultimo appello, e sappiamo di dover fare qualsiasi cosa per restare in vita. E poi siamo in casa nostra, dove le cose sono quasi sempre andate bene». Al Palaverde di Treviso sono passate solo Busto e Bergamo ( e anche in Cev l’Imoco ha sempre vinto), ma son sconfitte di novembre. Un Palaverde che è sempre stato pienissimo, e che, paradossalmente, oggi potrebbe non esserlo, perché il pubblico di Conegliano è composto al 60% di praticanti, e al sabato, si sa, giovanili e serie minori giocano. Attacco L’altro paradosso è che dopo tutte le vicissitudini stagionali (tra cui anche il cambio del tecnico, da Negro a Chiappini), ultimamente si è sgonfiata la percentuale d’attacco, proprio in concomitanza col rientro dall’infortunio della regista campionessa del Mondo Alisha Glass. «Non c’è nessuna relazione tra le due cose», si affretta a chiarire la Fiorin. «Però è vero che ultimamente siamo meno efficaci. Per questo dico che a differenza di gara-1 dobbiamo avere più pazienza. Capire quando è il caso di chiudere il colpo, e quando invece bisogna lavorare col muro, rigiocare, aspettare l’occasione migliore per chiudere. Abbiamo lavorato molto su questo e sono sicura che sapremo farlo». Anche perché la squadra è stata costruita per andare ben oltre i quarti di finale. «Beh, sì le aspettative sono altre. Ma non è ancora finita. Le squadre vere vengono fuori nei playoff». m.sal.
GARA-2 Oggi ore 18 MontichiariCasalmaggiore (0-1); ore 20.30 (dir. raiSport1) Conegliano-Modena (0-1). Domani ore 17 (dir. SportItalia) Busto-Piacenza 81-9), ore 19 (dir. GazzettaTv) Bergamo-Novara (0-1)
Golf R Ad Augusta
Spieth: la rincorsa al Masters dal giardino di casa Massimo Lopes Pegna INVIATO A AUGUSTA (USA)
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entre affila il putter prima di ricominciare, offre il pugno contro pugno al caddie come farebbe con un compagno di università. Perché la faccia di Jordan Spieth non ha un filo di barba e in ogni bar d’America gli chiederebbero un documento come prova dei suoi 21 anni e per il libero accesso alla birra. Rilassato, senza stress almeno apparente. Come se quello che ha combinato nei primi due round del Masters fosse routine. Nel primo, nove birdies e un solo bogey: 64 – 8. A un colpo dall’eguagliare il giro più basso di qualunque Major, comunque il più giovane a pilotare il Masters
dopo 18 buche. Sarebbe stato da non dormirci la notte. E invece, ieri, Jordan ha replicato, ripartendo come se la notte non avesse spezzato l’incantesimo: altri sei birdie equamente ripartiti fra le prime e le seconde nove. Inarrestabile, perché dietro ha fatto il vuoto, a parte l’outsider Charley Hoffman che lo insegue a 5 lunghezze. DELUSO E pensare che giovedì sera era persino un pelo deluso. Diceva: «Non sapevo del record, ma io puntavo al -10 (il primato in solitudine, ndr) score che non ho mai realizzato». Capito di aver esagerato correggeva il tiro con un sorriso birbante: «Dai, meno otto non è poi male. Farei la firma anche per i giri successivi». E così è stato, perché il suo 66 di ieri as-
sociato al 64 del primo giro, è il punteggio più basso mai realizzato nelle prime 36 buche di questo torneo. ROOKIE Ma Jordan non arriva improvvisamente da Marte. Nel 2013 era stato rookie dell’anno, diventando il più giovane dal 1931 – sì, meglio di Tiger - a prendersi un torneo del Pga e nove top 10. Nel 2014 fu l’ultimo ad arrendersi a Bubba Watson, il vincitore, proprio qui ad Augusta l’anno scorso, piazzandosi al secondo posto. E’ il più in forma. Nelle ultime tre uscite, in una ha trionfato e due volte è arrivato secondo. Il mantra in cui crede l’aveva già rivelato la stagione passata: «L’esperienza conta fino a un certo punto: se sei forte, vinci». Sta giocando come se invece che nel Santua-
rio del golf si trovasse nel giardino di casa. Perfettamente a suo agio nel sogno che ripeteva ogni mattina quando andava a scuola: «Avevo sette anni e prima di uscire tiravo con un wedge dal mio prato a quello del vicino. Poi immaginavo di puntare per conquistare il Masters». Una prima fetta di quel sogno lo aveva realizzato l’anno passato quando alla vigilia di Natale gli era arrivato l’invito per venire fino a qui: la sua prima volta. «E’ stato come avere il paradiso in terra», disse. Se riuscirà a restare nella bolla che lo isola dalla realtà e dalla pressione nessuno potrà fermarlo. «Go, Jordan», grida la gente che lo pedina come fosse il nuovo Tiger. Già, Jordan, nello sport Usa un nome da predestinato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tiger è in forma chiude il giro in -3 può puntare al podio
Jordan Spieth, 21 anni REUTERS
● Non ci fossero Spieth e Hoffman e fosse un Masters più normale, Tiger Woods sarebbe ancora in gara per una Giacca Verde. Il suo -3 di ieri (4 birdie e un bogey), dopo il +1 del primo giro, lo lascia a -2, e soddisfatto del suo gioco. Perché con due round davanti a sé potrebbe puntare al podio. Dopo due mesi di assenza dalla competizione e una serie di magagne che lo hanno tolto di mezzo per molte settimane nel 2014, Tiger, sprofondato a numero 111 del mondo, sembra essersi finalmente rimpadronito della sua proverbiale sicurezza.
Nuoto R Australia: selezioni mondiali
Tennis R
La Capriati a 39 anni va a caccia del lieto fine
clic I PIU’ VELOCI A 18 ANNI PRIMO L’AUSTRALIANO TERZO PALTRINIERI
● I più veloci a 18 anni nei 1500sl: 1. Horton 14’44”09; 2. Sun Yang (Cina) 14’46”84; 3. Paltrinieri (a sinistra in foto con Horton) 14’48”92 (2012); 4. Perkins (Aus) 14’50”58; 5. Hackett (Aus) 14’50”92 (Cochrane 15’13”44).
1Vuol tornare agli Us Open per il Mack Horton, 18 anni di Melbourne, 2° e 3° a Commonwealth e Panpacifici
Stefano Arcobelli
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ack Horton è un divoratore di pasta e ha deciso di aggiornare la storia dei 1500 tanto amati dagli australiani: «Lavoro per i Giochi di Rio e ho un segreto in testa». Dev’essere l’oro olimpico col record del mondo, in questi casi. Di sicuro il punto di partenza per il quasi diciannovenne (li compirà il 25 aprile) studente di Melbourne è il primo tempo al mondo e settimo di sempre che ieri al Trials di Sydney ha nuotato in 14’44”09 strappando il limite age ad Hackett. Tornato curiosamente in nazionale per i Mondiali di Kazan, magari Grant potrà dare qualche consiglio al prodigioso emergente: che aveva già fatto le prove tra i grandi ai Panpacifici e ai Giochi del Commonwealth di Glassgow 2014 quando aveva tocca in 14’48”76. Quattro secondi, tanto per continuare. E un record del mondo, quello del cinese Sun Yang in 14’31”02 fatto vacillare per 800 metri grazie ad una prima parte sempre sotto i 30” per poi chiudere negli ultimi 100 in 57”62 (il cinese a Londra ci riuscì in 53”42). C’è ancora «un bel po’ di lavoro da consolidare, ma ho anche un altro po’ di mesi a disposizione» aggiunge l’ambizioso virgulto, programmato da Craig Jackson per svettare nel 2016. Quest’anno si fortificherà: ma quanto? GREG SENZA DETTI E’ qui entra in scena Gregorio Paltrinieri, che ha 20 anni, più esperienza e la vetta del mondo tenuta per tutto il 2014 in 14’39”93, con oro e record europeo a Berlino. Greg nuota i 400 in 3’48”41 e gli 800 in 7’43”01, Mack nuota i 400 in 3’42”84 e gli 800 in 7’47”36. Tra le insidie di una gara da 30 vasche, tra cambi ritmi ed estenuanti bracciate, i due candidati ad avvicinarsi al trono del discusso (doping) e per ora im-
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
papà malato e contro i detrattori
Horton nuova star E’ sfida a Paltrinieri 1Prodigio: 1500 in 14’44”09. «Ho un grande piano». Obiettivo: Rio
I RISULTATI CAMPBELL: I 50 SL LI VINCE BRONTE IN 24”19 A Sydney. Finali. Uomini, 1500 sl: Horton 14’44”09 (3’49”88, 7’47”36, 12’46”79), Harrison 15’14”96, McLoughlin 15’16”96; 50 do Treffers 24”75, Hurley 25”31, Larkin 25”32; 400 mx Fraser Homes 4’13”98, Gilliland 4’16”58, Mahoney 4’16”90; Donne, 50 sl B. Campbell 24”19, C.Campbell 24”33, Wright 24”62; 50 ra Johnasson (Sve) 30”68, Pickett 30”82, Hunter 30”97; 400 mx McMaster 4’37”56, Wallace 4’38”13 HAGINO E WATANABE (al.f.) Kosuke Hagino domina a Tokyo i 200 mx col 1° crono 2015 (1’56”30). Kanako Watanabe porta il primato nipponico dei 200 mx a 2’09”73 (1° t. 2015): è la prima giapponese sotto i 2’10”. Nei 50 sl Shioura 22”15, 200 fa a Seto 1’54”63 (1° t. 2015), nei 200 ra Koseki 2’09”73. RECORD CINESI (al.f.) Due record nella 2a giornata dei campionati cinesi di Baoji: Yu Hexin abbassa il record asiatico dei 50 farfalla a 23”37 (prec. Zhou Jiawei 23”43, 2009) mentre Li Xiang sigla quello nazionale dei 100 rana (1’00”13). BRASILIANI (m.can.) A Leonardo De Deus i 200 farfalla a Rio in 1’55”19 (2° t. 2015); 4x100 sl al Pinheiros di Fratus (3’15”83) sul Minas di Cielo (3’16”12).
prendibile Sun Yang si divideranno la scena. L’azzurro sta per rispondere da Riccione (senza l’infortunato Detti), e a ottobre s’è recato a Melbourne per un confronto lungo un mese. Per vedere come fa, capire cosa fa Mack (30” a Harrison, 2°). Meno quantità, più qualità: «Ci siamo divertiti da matti, lui è più veloce sui lavori brevi» fa Greg. Ma i 1500 sono una gara anche di testa, oltreché di tenuta. E dunque a Kazan sarà uno dei confronti più attesi tra i due talenti del mezzofondo. Il ragazzo che ha «degli obiettivi e me li tengo per me» è l’astro che l’Australia aspettava dagli anni di Perkins e Hackett (l’altro della velocità è il sedicenne Kyle Chalmers, il più giovane della spedizione di 38 promossi per la campagna russa d’estate). A Barcellona 2013, dove Paltrinieri fu di bronzo, Horton non ci arrivò pur avendo nuotato 14’59”66, così si scatenò ai Mondiali giovanili di Dubai con 5 ori e un argento. Attentissimi a Mack. Di che pasta è fatto? © RIPRODUZIONE RISERVATA
Jennifer Capriati insieme al padre Sergio alcuni anni fa AP
I TORNEI A KATOWICE GIORGI IN SEMIFINALE Camila Giorgi è in semifinale al Katowice Open (Pol, 250mila dollari, veloce indoor). Nei quarti la 23enne finalista 12 mesi fa, ha battuto per 63 6-4, in un’ ora e 21’ la russa Elizaveta Kulichkova, n. 123, troverà Agnieszka Radwanska, numero 9 al mondo: un solo precedente, favorevole alla polacca che si è imposta in due set negli ottavi di Wimbledon del 2012. Risultati, quarti: GIORGI b. Kulichkova (Rus) 6-3 6-4; Van Uytvanck (Bel) b. Flipkens (Bel) 6-2 64; Schmiedlova (Slk) b. Cornet (Fra) 6-2 6-0. ERRANI K.O. A CHARLESTON Sara Errani esce ai quarti di Charleston (Usa, 730.000 dollari, terra verde) battuta dalla ceca Hradecka. Risultati: Hradecka (R.Cec) b. ERRANI 6-2 6-4; Keys (Usa) b. Davis (Usa) 6-2 6-2. A NAPOLI Tre italiani in semifinale al Challenger di Napoli: Donati ha battuto Arnaboldi 7-6 (2) 4-6 7-6(1), troverà Cecchinato che ha battuto Quinzi 6-7 (5) 6-2 7-6 (4). Fabbiano ha sconfitto 6-1 5-7 6-2 Basilashvili (Geo).
Federica Cocchi
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er suo padre, per se stessa, perché ha voglia di chiudere un cerchio aperto troppo presto. Jennifer Capriati, ex bambina prodigio del tennis, vuole giocare gli Us Open a settembre. Pochi giorni fa, sulla sua pagina Facebook ha pubblicato una lunga lettera, rivolta ai suoi detrattori e a quelli che più delle vittorie e dei record di precocità, ricordano il suo passato di ragazza interrotta. Sottolineano il furtarello di un bjoux da 15 dollari in un centro commerciale di Tampa Bay più dell’oro olimpico di Barcellona, in finale contro la Graf. Rammentano la depressione e la sua caduta nella spirale delle droghe più dei tre slam conquistati. BOLLATA «Sin da quando ho 16 anni devo difendermi e lottare contro la falsa etichetta che i media provano ad appiccicarmi — è lo sfogo social di Jennifer —. Se oltre 20 anni fa ho fatto
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qualcosa, non significa che io sia tossicodipendente, drogata, imbrogliona o deviata. Dieci anni fa la mia carriera, la mia sicurezza, la mia passione e il mio amore mi sono stati portati via dopo che avevo lottato duramente per tornare, ma solo il mio privato sembra interessare. Sembra che la gente tragga vantaggio dalle mie difficoltà». VIDEO Il video dei suoi palleggi pubblicato sempre sulla sua pagina social ha dato nuovo vigore alle voci del suo rientro. A 39 anni, lei che a 14 era già nella top ten mondiale, vuole salutare lo sport che le ha dato tormenti ed estasi nel migliore dei modi: giocando. Anche per papà Stefano, che l’ha messa al mondo e in campo e che sta morendo per un male incurabile. Aveva 10 anni la bimbetta di Long Island quando Stefano l’ha mandata all’accademia di Jimmy Evert, papà di Chris. Ne aveva 13 quando ha fatto la doppietta Roland Garros-Us Open juniores guadagnandosi anche la copertina di Sports Illustrated e 16 quando ha conquistato il titolo olimpico. Tanto, troppo per una bambina che sotto il peso di mille pressioni è saltata in aria. BUIO Nel’93 è perseguitata dagli incubi, entra in depressione, in una intervista racconta anche di aver pensato al suicidio: «Non ero in pace con me stessa e non mi piaceva più la mia vita. Quando mi guardavo allo specchio vedevo un’immagine distorta. Ero brutta e grassa, avrei voluto uccidermi». Ma dopo il buio, la seconda vita: Jennifer torna nel 1996 e pian piano torna in alto. L’inizio del terzo millennio è quello della consacrazione: conquista finalmente tre slam: Australian Open e Roland Garros 2001 e ancora Australian open nel 2002. Torna in vetta al ranking mondiale dove resta per 18 settimane. Poi fatica e infortuni fino al ritiro, mai annunciato ufficialmente. Da lì in poi nuove sofferenze, una overdose di farmaci nel 2010, una denuncia per stalking nel 2013 da parte dell’ex compagno. Serve un lieto fine. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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● Gli Slam conquistati da Jennifer Capriati in carriera: Australian Open e Roland Garros 2001 e Australian Open 2002.
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● Gli anni di assenza della Capriati dal tennis. L’ultima stagione l’ha disputata nel 2004, Ha subito diverse operazioni e non si è mai ritirata ufficialmente
Rugby R Il caso
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SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Gettone o premio? La sfida di Gavazzi scuote la Nazionale
PRO 12 / 19° TURNO
In due minuti Treviso sciupa tutto 1Ragusi raggiunge gli Ospreys, poi due errori e addio al bonus
1 Masi: «Sbalordito, ma è uno sprone». Il delegato Barbini: «Rifare i contratti». Domani azzurri in summit Simone Battaggia Andrea Buongiovanni
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agliare i gettoni di presenza e aumentare i premi per le vittorie. La proposta lanciata giovedì dal presidente della Fir, Alfredo Gavazzi, mina l’avvicinamento dell’Italia al Mondiale d’autunno. La scossa, che toccherebbe pesantemente il portafoglio dei giocatori — una presenza tra i 23 in foglio gara nel 6 Nazioni vale 6500 euro — arriva dopo un Torneo deludente. «Sono stanco di pensionati» e «Non sono stato io a scendere al 15° posto nel ranking» sono le frasi che hanno accompagnato l’uscita. «Sono rimasto sbalordito — racconta Andrea Masi, estremo degli Wasps —. Quello che ha detto Gavazzi fa male, ma mi metto anche nei suoi panni. Anche lui mette tanta energia nel rugby. Di certo ci vuole spronare, noi non siamo nella posizione di fare gli offesi. So che si troverà un compromesso». SI TRATTA Cautela, quindi. C’è una trattativa in corso. A con-
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durla è Matteo Barbini, 32 anni e 15 caps azzurri tra il 2002 e il 2007, ora presidente del Gira, che rappresenta i rugbisti. Ha incontrato Gavazzi mercoledì sera, si rivedranno a breve. C’è la necessità di un accordo prima del Mondiale, visto che il tema è l’uso dei 1.550.000 euro del budget iridato. Il n.1 della Fir ha lanciato una scommessa: invece di darvi 20.000 a testa di gettoni e altri 30.000 di premio, ve ne prometto 50.000 se passerete il turno. Risultato che l’Italia non ha mai raggiunto, e che presuppone di arrivare davanti a una tra Francia e Irlanda, che nell’ultimo Torneo ci hanno battuto 26-3 e 29-0. Difficile accettare una sfida del genere. Secondo Barbini, però, i temi sul tavolo sono anche altri. «D’accordo sulla meritocrazia, ma deve essere condivisa e va scritta nero su bianco — spiega —. Nei contratti che i giocatori firmano con Zebre e Treviso, al loro impegno con la Nazionale non si accenna. In Irlanda, un atleta firma per la federazione e sa che sarà pagato per giocare con la provincia e per la nazionale». L’impegno in azzurro è
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governato da accordi tra il gruppo e la Fir, che risalgono agli albori del 6 Nazioni, prevedono la stessa cifra per tutti e vengono periodicamente rinnovati. L’ultimo, del 2014, è valido fino al 2016, ma non per il Mondiale. Per fissare una linea, domani sera Barbini si collegherà in videoconferenza con i leader del gruppo. Lo strappo non conviene a nessuno: gli atleti sanno che i risultati non li aiutano, ma dall’altra parte si sa che i giocatori di livello sono troppo pochi per farne a meno. L’aria, comunque, è pesante. IL SÌ DI MALAGÒ Ieri Gavazzi ha incassato il favore «in linea di principio» del presidente del Coni Malagò. «Sono contrario alle punizioni — ha detto, riferendosi alla decisione del presidente del Napoli, De Laurentiis, di mandare la squadra in ritiro ad oltranza — e favorevole alla meritocrazia. Chi è sotto contratto può rinunciare al gettone, se quei soldi vengono usati per i premi. Anche il Coni vuole distribuire i contributi alle federazioni in base ai risultati».
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clic «SOLDI SOLO SE ANDATE A PODIO». NEL VOLLEY IL DIKTAT DI VELASCO FUNZIONÒ ● Nella pallavolo, l’incentivo ha funzionato. Era il 1989, la nazionale maschile veniva dal 9° posto nell’Europeo in Belgio del 1987. Per l’edizione successiva, in Svezia, il nuovo c.t. azzurro, Julio Velasco, impose che la federazione prevedesse premi per gli azzurri solo in caso di piazzamento tra le migliori tre, mentre in precedenza gli atleti avevano ricevuto soldi anche per risultati peggiori. L’Italia di Velasco vinse l’Europeo e diede così inizio al ciclo della «Generazione di fenomeni».
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reviso negli ultimi 2 minuti sciupa l’ottimo lavoro fatto per quasi tutta la gara e lascia anche il punto di bonus sconfitta. Un primo tempo a placcare ogni tentativo degli Ospreys che segnavano una meta solo al 40’ con Walker (11-3), ma che ad inizio ripresa subivano un 10-0 dei padroni di casa con meta di Ragusi e il piede di Hayward anche grazie a 20’ con l’uomo in più (13-11 al 14’). Si arrivava agli ultimi istanti sul 13-19, poi Gori, esausto, perdeva due palloni capitali regalando di fatto la terza meta ed esaltando i gallesi bravi a trovare anche il punto di bonus allo scadere. e.sp.
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SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
TUTTENOTIZIE
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1 TIRO A SEGNO: CAMPRIANI OTTAVO In Coppa del Mondo a Changwon (S.Cor) Nicco Campriani
centra la finale (33a in Coppa) di carabina 10 m, ma poi dopo i primi 8 colpi, con un totale di 72 è eliminato ed è 8°(626,2), 20° Pappalardo. Successo per l’ungherese Peter Sidi sui cinesi Yang Horan e Zhu Qinan.
PALLANUOTO
IPPICA
Napoli, febbre da Euro Cup I 30 salti della leggenda C’è Acquachiara-Posillipo E’ l’ora del Grand National 1Nella sfida
Enrico Landoni
d’andata fu 6-6 E in Coppa Len donne, la finale è Imperia-Padova
I
PENULTIMA DI A-1
l «thrilling Saturday» è finalmente arrivato all’ippodromo di Aintree, dove oggi alle 17.15 (ora italiana) andrà in scena il Grand National, la corsa più lunga, difficile e faticosa dell’intero circuito internazionale, ma soprattutto l’avvenimento sportivo più atteso da un popolo intero.Tutta l’Inghilterra si ferma infatti per assistere alla maratona degli ostacoli, del cuore e della stamina, lunga 7200 metri e con 30 terribili salti da affrontare.
Alle 18 si gioca la penultima giornata che vale tantissimo nella volata playoff (si qualificano le prime otto). Lutto per il Bogliasco che piange la scomparsa di un ex giocatore del vivaio, il 17enne Jacopo Crovetto, in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale due settimane fa. Il programma: Bpm Sport Management-Carisa Savona, Roma Vis NovaBrescia, Bogliasco-Como, Lazio-Canottieri Napoli. Si sono già giocate Florentia-Posillipo 13-19 e Pro Recco-Acquachiara 15-11. Class.: Pro Recco** 63; Brescia* 58; Acquachiara* 47; Sport Management* 44; Savona 31; Posillipo* 29; Canottieri Napoli 23; Lazio, Como* 19; Bogliasco 18; Roma Vis Nova 10; Florentia* 4 (*una gara in più; **due in più).
LEGGENDA Un vero e proprio rito che dal 1839, con le inevitabili e drammatiche interruzioni imposte dalle due guerre, si celebra ogni primavera a Liverpool.Qui il pubblico degli appassionati tutti gli anni incorona i propri idoli, come Bob Champion, che nel 1981, in sella ad Aldaniti, trionfò a meno di due anni dalla diagnosi di un male incurabile in sella al campione a sua volta guarito da un grave infortunio. Come Ginger Mc Cain, trainer del mitico Red Rum, vincitore delle edi-
Carlo Ferraro
C
omunque vada, sarà un successo: perché i primi trofei continentali andranno all’Italia. A Napoli è risbocciato l’amore per la pallanuoto grazie a Carpisa Yamamay Acquachiara e Posillipo, che stasera si giocano l’Euro Cup: tutto esaurito alla piscina Scandone, dove all’andata è finita 6-6 davanti a 4.000 spettatori. La caccia al biglietto ha indotto gli organizzatori ad allestire un maxischermo nel vicino Palabarbuto (si entra pagando 1 euro, incasso devoluto all’Ela, l’associazione che combatte le leucodistrofie). Si inizia alle 19.30, diretta su RaiSport 2. Per l’Acquachiara sarebbe il primo titolo, l’Euro Cup è l’unico trofeo che manca al Posillipo.
PESI
Tommaso Negri tra i pali del Posillipo nell’andata con l’Acquachiara CARAMIELLO
DONNE Torna in Italia anche la Coppa Len femminile: è finale derby oggi a Imperia (ore 21) tra le padrone di casa della Mediterranea e il Plebiscito Padova. Nella prima semifinale, le venete hanno superato 9-8 (4-2, 1-1, 2-4, 2-1) le greche del Vouliagmeni. Match winner Barzon, con tre reti, due nell’ultimo quarto. Di misura, 11-10 (5-3, 3-3, 2-2, 1-2), anche l’affermazione delle liguri sulle ungheresi dello Szentes, con Emmolo (4 reti) sugli scudi in avvio e Gorlero brava nel finale a negare il pari, mentre alle magiare non è bastato il pokerissimo di Miskolczi.
ATLETICA
BOXE : WSB ATLETICA
Europei: Pagliaro e Scarantino oggi per il podio
Genny Pagliaro, 26 anni EPA ● Genny Pagliaro nei 48 kg e Mirco Scarantino nei 56 kg sono le carte da podio per l’Italia che da oggi è in pedana a Tbilisi (Georgia) per gli Europei. Entrambi hanno vinto gli ultimi Tricolori, Scarantino ha anche siglato il record italiano nel totale e ora cerca di migliorare l’argento della scorsa edizione, a Tel Aviv. Dovrà battere il moldavo Sirghi, campione europeo 2013, e l’armeno Margaryan. Nella scorsa stagione, Genny Pagliaro aveva invece confermato il titolo vinto nel 2013 a Tirana e cercherà un clamoroso tris. Se la vedrà con la turca Sibel Ozkan, 27 anni, argento ai Giochi di Pechino. Otto gli azzurri che fanno parte della spedizione. Gli azzurri in gara. Domani: Giorgia Russo (53 kg), Michael Di Giusto (62 kg). Lunedì: Jennifer Lombardo (58 kg). Mercoledì: Giorgia Bordignon (63 kg). Giovedì: Grazia Alemanno (69 kg), Antonino Pizzolato (85 kg). IN TV 48 kg donne, ore 15, diretta Eurosport 2; 56 kg uomini, ore 18, differita alle 19.30 su Eurosport.
Bus in fiamme muoiono in 33 fra cui Issengar ● Una terribile tragedia ha sconvolto ieri l’atletica e tutto lo sport marocchino. Trentatré persone, in gran parte ragazzi, sono morte carbonizzate in un incidente stradale a Tan Tan, nell’estremità meridionale del Marocco. La comitiva aveva partecipato ai Giochi Nazionali delle Scuole Sportive e ieri alle sette del mattino (le 8 italiane), mentre gran parte dei passeggeri dormiva: l’ autobus che li trasportava si è scontrato frontalmente con un camion carico di pesce ed i due mezzi hanno preso fuoco. Quattordici delle vittime avevano fra i 10 ed i 14 anni ed erano originari di El Aaiun e Bouznika, nel Sahara Occidentale. Con loro tre allenatori, fra cui Hassan Issengar, 43 anni, in passato specialista della strada soprattutto in Francia e che ha pure fatto parte della rappresentativa marocchina per i Mondiali di cross. Re Mohammed VI ha assicurato che si farà personalmente carico delle spese per i funerali e le cure dei feriti..
Hassan Issengar aveva 43 anni
Thunder favoriti con la Polonia Debutta Spahiu
Il +91 Alessio Spahiu BOZZANI ● (r.g,) Questa sera ad Andria, nel 12° turno delle Wsb, Italia favorita contro la Polonia. ll c.t. Lello Bergamasco fa debuttare nei +91 il campione italiano Alessio Spahiu (tenendo a riposo Vianello), opposto a Roger Hryniuk, alla sua portata. Nei 52 l’indiano Bidhuri punta alla seconda vittoria di fronte a Kozlowski, il leggero Introvaia, alla ricerca del primo successo (una sconfitta e un pari), di fronte a Polski, sempre sconfitto nei sei incontri. Compito difficile per il rientrante welter calabrese Morello, reduce dalla sconfitta a Porto Torres con Gonzales (Portorico) a febbraio, opposto all’irlandese Donnely, in lizza per il pass di Rio, che punta alla quinta vittoria su sei match. Il mediomassimo Manfredonia, imbattuto nel torneo, cerca il sesto successo per mantenere il primato con il cubano La Cruz. Il polacco Tryc è alla sua portata e in caso di successo, tutto si decide nella sfida del 25 aprile a Bergamo contro il croato Sep, che lo segue a due punti. Chi vince stacca il pass olimpico. In tv su Italia 1, dall’una di notte.
● MARCIA A PODEBRADY Importante test oggi a Podebrady (Cec) per i giovani marciatori azzurri con R.Ceca, Bielorussia, Francia, Irlanda, Slovacchia, Svezia, Ucraina, Svizzera, Finlandia, Lituania, Polonia e Norvegia. Uomini Senior (20 km): Antonelli, Caporaso, Maltoni. Juniores (10 km): Angelini, Chiesa, Picchiottino. Allievi (5 km): Brandi. Donne. Seniores (20): Becchetti, Curiazzi, Gabellone. Juniores (10): Ciabini, Dominici, Stella. Allieve (5): Mirabello. ● STRANEO IRLANDESE (d.m.) Oggi Valeria Straneo torna a Dublino (Irl) sui 10 km della Great Ireland Run, c’è l’oro europeo di cross Britton. Al via il primatista mondiale Leonard Komon (Ken) e l’iridato di cross Japhet Korir. ● PARIGI E ROTTERDAM(l.e.) Domani (8.45 dai Campi Elisi) la maratona di Parigi: 9 accreditati di tempi sotto le 2h07’, e 6 donne con un personale inferiore alle 2h27’. Spiccano il keniano Vincent Kipruto e l’etiope Chimsa Deresse; le etiopi Baysa Atsede, Gobena Amane e Eshetu Bruktayit. Iscritti in 54.000. Andrea Lalli domani a Rotterdam (Ola) corre la quarta maratona in carriera: ha un personale di 2h12’48” ● MONDIALI 24 ORE Oggi e domani sui 2000 metri nel parco Ruffini di Torino, Mondiali di 24 ore di corsa. Uomini: Baranzini, Borlenghi, Ciattaglia, Cudin, Marcato, Marchesi, Montagner, Paoletti, Rovera. Donne: Barchetti, Lutterotti, Ravani, Valdo, Zecchino.
Tony McCoy vittorioso già ieri
Oggi il Federnat ● (e. lan.) Oggi a Firenze (14.45) convegno di galoppo e trotto, col Gp Federnat (gd), quintè. Indichiamo Poseidon Bar (7), Rosso verde Bi (6), Lex Wise (15), Narciso Vl (16), Paco (4), Morango Oaks (12). Galoppo: Milano (14.25), Siracusa (15.05). Trotto: Modena (15.25), Roma (15.30), Palermo (14.45). IERI ROMA QUINTE’ (m 1200): 1 Zittozitto (Maniezzi); 2 Just for Me; 3 Hell Boy; 4 Brigant Dodo; 5 Rasoterra; Tot.: 3,55; 1,53, 1,42, 5,43 (9,82). Quinté 1-2-13-11-8 n.v. Quarté euro 1121,86. Tris: 147,70.
Mondiali. A New York, l’irlandese Andy Lee (34-2) difende i medi Wbo contro Peter Quillin (Usa 31). Danny Garcia (Usa, 29) titolare superleggeri Wbc, sui 10 round da welter con Lamont Peterson (Usa, 33-2-1). A S. Juan (P-R), Orlando Salido (Mes, 42-122) sfidato dal locale Roman Martinez (28-22), per i Wbo superpiuma.
HOCKEY IN LINE ● SEMIFINALI (m.l.) Oggi gara-3 (su 5) delle semifinali scudetto. 17: Milano-Vicenza (serie 2-0, diretta RaiSport 2). 18.30: Cittadella-Cus Verona (serie 0-2).
● TERZA (m.c.) Terzo turno. Ore 20.30: a Roma Città di Nettuno-Parma, UnipolSai Bologna-Nettuno2, Godo Knights-Tommasin Padova, T&A San Marino-Rimini.
ARTI MARZIALI ●
OKTAGON (dav.mar.) A Milano dalle 18 (Mediolanum Forum di Assago) la 20a di Oktagon. Ben 28 i fighters: 18 incontri e spettacolog. Match di chiusura fra il plurititolato di K1 Giorgio Petrosyan e il tedesco Enrico Kehl, re K1 World Max 2014.
BOXE ●
MONDIALI E AMERICA (r.g.)
PALERMO GP (inizio 14.45) Oggi alla Favorita il Pr. Trinacria (m 1620) con 10 trottatori di 4 anni al via e Smeralda Jet (A. Di Nardi) favorita anche in virtù del miglior numero di partenza.
E’ morto giovedì Cesare Pedrazzo, 42 anni di Biella, recordman per lunghi anni dello sci velocità prima di passare il testimone agli Origone La sua stagione migliore nel 2003: 11° posto nella classifica di Coppa del Mondo; 4 Mondiali (11° a Cervinia 2000).
SOFTBALL ●
SECONDA (m.c.) . Gir. A. 17 Caronno-La Loggia, 18-20.30 Legnano. Domani: Rovigo-Nuoro dalle 11. Gir.B: 17 Parma-Forlì, 18-20,30 CollecchioSestese.
HOCKEY PISTA ●
CAMPIONATO (m.nan) Stasera la 24a: Valdagno-Correggio, Follonica-Forte dei Marmi, Cgc Viareggio-Giovinazzo, SarzanaLodi, Bassano-Matera, Trissino-Pieve, Breganze-Prato. Nel recupero della 21a, Forte dei Marmi-Breganze 10-7.
Ghiaccio: festa con la Fontana e Malagò
NUOTO ●
TEDESCHI (al.f.) Trials tedeschi a Berlino. Uomini: 400 sl Vogel 3’46”53, Rapp 3’48”68; 50 do Schwarz 25”27, Glania 25”42; 50 ra Feldwehr 27”35 (b. 27”33), Vom Lehn 27”89; 50 fa Bergmann 23”99, Opitz 24”39. Donne: 400 sl Koeler 4’07”00, Friedrich 4’09”54; 50 do Roas 28”30, Dietterle 28”79; 50 ra Simon 31”43, Brandt 31”60; 50 fa Wenk 26”55, Brandt 26”64.
PALLAMANO ●
BASEBALL
zioni 73-74 e 77 e unico autore di tripletta. Come George Stevens, il fantino più vittorioso nella storia della corsa. E come il nostro Frank Turner, che fu della corsa nel 1972 con Lisnaree.E come Tony McCoy, che, alla soglia dei 41 anni e del ritiro già annunciato per la prossima stagione, e forte del successo ottenuto ieri nel Betfred Melling Chase con Don Cossack, si gioca le migliori chance in coppia con il favorito Shutterfrontdoor. Quotato a 8 contro 1, l’allievo di Jonio O’Neill dovrà però vedersela con 38 avversari e quindi sarà tutt’altro che facile per il 19 volte Champion Jockey replicare il successo ottenuto in questa classicissima con Don’t Push It ed entrare così direttamente nel mito.Ad avere in realtà un appuntamento con la storia è anche Nina Carberry, che, in sella a First Lieutenant, sogna di diventare la prima jockette capace di trionfare nella corsa più difficile e pazza del mondo.
PLAYOFF (an.gal.) Oggi la 6a e ultima giornata della poule playoff maschile. Girone A: ore 20,45 Cassano MagnagoPressano. Gir. B: 18 Estense-Carpi; AmbraRomagna. Gir. C: 18,30 Dorica-Albatro; Fondi-Fasano. ● ADDIO RUGGIERI (an.gal.) E’ morto Marco Ruggieri, 51enne presidente del Sinergia Sassari.
SCI ●
SCIARE PER LA VITA Domani a Santa Caterina valfurva (So) 13a «Sciare per la Vita» manifestazione ideata da Deborah Compagnoni e Pietro Vitalini che raccoglie fondi per la costruzione del centro Maria Letizia Verga di Monza per la ricerca e la cura della leucemia infantile.
SCI VELOCITÀ ADDIO PEDRAZZO
● (a.b.) Asiago, per due giorni, capitale del ghiaccio italiano. Giovedì sera, in un Odegar straesaurito, l’assegnazione dell’81° scudetto dell’hockey proprio alla squadra dell’Altopioano, capace di conquistare il 4° titolo in 6 stagioni, il 5° della sua storia. Ieri, nell’elegantissimo Golf Club, il «Fisg passion day», la festa federale di fine stagione, con il presidente Andrea Gios a fare gli onori di casa e Giovanni Malagò, presidente del Coni, e Ottavio Cinquanta, presidente dell’Isu, ospiti d’onore. Tanti i risultati da celebrare. In particolare quelli di Arianna Fontana (in foto con malagò) nello short track, con le 4 medaglie mondiali (oro nei 1500 compreso) e i 6 podi individuali di Coppa del Mondo. Non può che essere la valtellinese l’«atleta dell’anno», riconoscimento in ambito federale introdotto per la prima volta. «Per me – dice Malagò – Arianna è tra i più grandi sportivi italiani di sempre».
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AltriMondi R
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
successo lo stesso. Dei tre morti, uno solo è giudice, l’altro è un avvocato e il terzo era imputato con l’assassino. Dei tre feriti, il più grave è socio dello stesso Giardiello, un altro fa il commercialista e il terzo, Paolo Brizzi, è un avvocato. Che c’entra l’isolamento della magistratura? Anche gli avvocati, ieri, hanno tentato di fare il pianto. Esiste un isolamento dell’avvocatura? Ma se la maggior parte dei parlamentari nella vita fa l’avvocato! Quanto al discredito della giustizia italiana, esso riposa sull’inefficienza - per non dir altro - che caratterizza il sistema stesso. Si leggano, per esempio, le corrispondenze allibite degli inviati di tutto il mondo in occasione del processo Meredith.
IL FATTO DEL GIORNO LA STRAGE DEL TRIBUNALE
Un momento della commemorazione delle tre vittime nell’aula magna del Tribunale di Milano ANSA
I tre morti di Milano sono vittime innocenti del lassismo generale e dell’incompetenza? 1I magistrati denunciano il loro isolamento, ma Giardiello
avrebbe ucciso lo stesso. Piuttosto: troppe falle nella sicurezza
di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Stamattina conosceremo un po’ meglio la testa dell’assassino Claudio Giardiello, l’uomo che giovedì mattina ha ucciso tre persone nel Palazzo di Giustizia di Milano. Intanto però qualcosa di quello che dice o vuol far credere è trapelato.
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Che cosa? Nei primi momenti, e dopo il su e giù col pronto soccorso di Vimercate (ha fatto finta di sentirsi male, i medici hanno constatato che non aveva niente e l’hanno quindi portato nel carcere di Monza), avrebbe detto: «Il Tribunale mi ha rovinato, quel posto è l’origine di tutti i miei mali. Odio i magistrati, è colpa loro. Con loro non parlo. Sono entrato nel varco riservato agli avvocati, senza mostrare alcun tesserino. Pensavo: “Se mi fanno passare con la pistola, lo faccio…”. Per uscire, sono uscito tranquillamente. Mi sono fermato a Vimercate per prendere un caffè e fumare una sigaretta. Meno male che mi avete fermato,
stavo andando a uccidere un altro coimputato nella vicenda che non si trovava in tribunale. E poi mi sarei suicidato». L’odio per tutto ciò che sa di giustizia è tale che ha cacciato persino il legale d’ufficio. «Vada via, lei».
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Quindi c’è qualcosa di vero nelle parole del presidente Mattarella, del giudice Gherardo Colombo e nei discorsi pronunciati ieri nel corso dell’assemblea dell’Associazione Nazionale Magistrati, secondo cui il massacro andrebbe inquadrato nell’isolamento delle toghe, attaccate dai politici e messi in cattiva luce dalla stampa? Mah. Durante l’assemblea dell’Anm (che è il sindacato della magistratura, dunque ragiona da sindacato) ha preso la parola il presidente dell’associazio-
IL DRAMMA DI MILANO È LA PROVA CHE LA SICUREZZA, IN ITALIA, È UN’IDEA ALQUANTO ASTRATTA BEPPE GRILLO LEADER DEI CINQUE STELLE
ne Rodolfo Sabelli. «Questa strage — ha detto — ha un valore simbolico: troppe tensioni e troppa rabbia si raccolgono sulla giustizia. Occorre richiamare tutti al diffuso rispetto verso la giustizia». A Radio anch’io aveva detto: «In un momento di forte tensione sui magistrati e su tutta la giurisdizione, di fronte a quei morti non possiamo non fare una riflessione sulla solitudine in cui siamo stati lasciati, con gravi falle nella sicurezza. Bisogna respingere ogni forma di discredito della giurisdizione, tema richiamato dal capo dello Stato». Ieri si sono sentiti parecchi discorsi così. Rispettabili, ma discutibili, come discutibile dev’essere, in un Paese di democrazia occidentale, qualunque comportamento di chi ha una responsabilità pubblica.
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Non è condivisibile l’analisi fatta per primo da Mattarella? Soprattutto ci conduce fuori strada. L’assassino è un disperato precipitato in una selva di guai, separato dalla moglie, prepotente e iracondo. Voleva vendetta e l’ha ottenuta. Tutto questo sarebbe evidentemente
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Il presidente della Corte d’Appello di Milano, Giovanni Canzio, ha paragonato le morti dell’avvocato Appiani e del giudice Ciampi a quelle dei magistrati Alessandrini, Galli e Ambrosoli, uccisi all’epoca del terrorismo. Perdoniamo questo confronto pronunciato in un momento di dolore e di inevitabile retorica. Un’analisi dei fatti meno emotiva ci mostrerà che i tre morti di giovedì sono soprattutto vittime dell’incompetenza generale. Incompetenza di chi ha organizzato la sicurezza a Palazzo di Giustizia, incompetenza delle stesse ditte che avevano la responsabilità della sicurezza. Non solo Giardiello è entrato, ma è anche uscito. E stava andando ad ammazzare una quarta persona! Che cosa sarebbe accaduto se non si fosse fermato a fumare una sigaretta? Che cosa sappiamo dell’organizzazione della sicurezza? È stata data in appalto al termine di una gara vinta dal raggruppamento Gf Protection, Uniondelta, Sicura e All System srl (otto milioni di euro). Il Tribunale ha preteso che metà delle guardie giurate fossero disarmate perché una guardia disarmata costa la metà di una col porto d’armi (13 euro l’ora contro 20). Gli avvocati hanno poi preteso di non dover sottostare al fastidio del metal detector all’ingresso di via Manara, da dove è passato Giardiello. Direi che prima di gridare al grande tema dell’isolamento, bisognerebbe riflettere sul piccolo tema dei favori e controfavori che si elargiscono ogni giorno in una sede per definizione al di sopra di ogni sospetto. E la All System fa anche parte delle imprese che hanno vinto l’appalto da 20 milioni per l’Expo. Sarà saggio, a questo punto, interrogarsi soprattutto sulla sicurezza di Milano.
Crolla un pilone: tragedia sfiorata 1Una frana sull’autostrada tra Catania
stradale un profondo avvallamento. «Abbiamo chiesto al governo lo stato d’emergenza. La situazione è veramente grave — ha commentato Giovanni Pizzo, assessore alle Infrastrutture della Sicilia —: non sono le strade a cedere, sono le montagne che stanno crollando a poco a poco, sono i drammatici effetti del cambiamento climatico e delle piogge di quest’anno».
Mafia, chiesto Crac della Cirio rinvio a giudizio Pena ridotta per Ciancio per Cragnotti ● Concorso esterno all’associazione mafiosa: è l’ipotesi di reato con cui la procura di Catania ha depositato, il 1 aprile scorso, la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Mario Ciancio Sanfilippo, editore e direttore del quotidiano «La Sicilia». Al centro dell’inchiesta vicende che iniziano negli Anni 70 e arrivano fino ad anni recenti: riguardano la partecipazione a iniziative imprenditoriali, in particolare un centro commerciale, nelle quali risultano coinvolti forti interessi riconducibili a Cosa Nostra. «Hanno costruito un castello di accuse utilizzando l’architettura del sospetto. Sono turbato, amareggiato, indignato e innocente. E pronto a dimostrarlo», è stata la reazione di Ciancio.
Sergio Cragnotti, 75 anni ANSA ● Per il crac del gruppo Cirio, la Corte di Appello di Roma ha limato la pena per l’ex patron della Lazio Sergio Cragnotti a 8 anni e 8 mesi di reclusione (in primo grado erano 9 anni). Pena confermata (4 anni di reclusione) per l’ex presidente di Banca di Roma Cesare Geronzi. L’inchiesta scattò nel 2003 con la riunione delle querele di alcuni obbligazionisti dopo il mancato pagamento di un bond da 150 milioni di euro.
DOMANI L’ANNUNCIO DELLA CLINTON
Hillary Clinton, 67 anni, è stata first lady dal 1993 al 2001 AP
Il grande passo di Hillary: correrà per la Casa Bianca ● L’annuncio ufficiale arriverà domani a mezzogiorno, via Twitter: Hillary Clinton, 67 anni, si candiderà alle primarie dei Democratici con le quali, da gennaio, il partito sceglierà il proprio candidato per la Casa Bianca. L’ex segretario di Stato degli Usa per Barack Obama punta così ad essere proprio l’erede dell’attuale presidente, che aveva sfidato, perdendo, alle primarie del 2008. La Clinton avvierà la sua campagna elettorale dall’Iowa, dove, sette anni fa, ottenne un deludente terzo posto. Bill Clinton, marito ed ex-presidente, spiega di voler agire per ora dietro le quinte. I Repubblicani risponderanno lunedì con la candidatura di Marco Rubio: di origine cubana, 43 anni, aspira ad essere il primo presidente ispanico degli Usa.
È DI INTESA SANPAOLO
Anche Torino ha un grattacielo Firmato Piano ● È stato inaugurato ieri a Torino il grattacielo firmato dall’architetto Renzo Piano che sarà il nuovo centro direzionale di Intesa Sanpaolo. Alta 166 metri, poco meno della Mole Antonelliana, la torre è stata realizzata in 5 anni con mezzo miliardo di investimenti per ospitare 2 mila dipendenti. «È il nostro modo di essere
Il nuovo grattacielo di Torino ANSA banca, non massimiamo solo i risultati finanziari», ha detto il presidente del consiglio di sorveglianza Bazoli. E il governatore del Piemonte Chiamparino: «È simbolo della “torinesità” e “piemontesità” della banca».
BATTAGLIA PER I BREVETTI
e Palermo, traffico in tilt. Chiesto lo stato d’emergenza: «La situazione qui è grave» ragedia sfiorata ieri in Sicilia, dove un pilone dell’autostrada Palermo-Catania ha ceduto in seguito a una frana. Fortunatamente in quel momento nella zona interessata non c’era nessun’automobile. Il crollo, che ha causato l’interruzione del traffico su entrambe le carreggiate, è avvenuto tra gli svincoli di Scillato e Tremonzelli e ha formato nel manto
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NOTIZIE TASCABILI
La Piaggio cita Peugeot e Yamaha «Copiato lo scooter a tre ruote»
Il pilastro caduto lungo il viadotto Himera della A19 (fonte PalermoToday.it)
● Un altro caso di plagio finisce in tribunale. La Piaggio ha infatti citato Peugeot e Yamaha, colpevoli — secondo la casa italiana — di aver copiato lo scooter a tre ruote «Mp3». La richiesta è quella di ritirare dal mercato i motocicli Peugeot «Metropolis» e i «Tricity» della Yamaha, accertando violazione e contraffazione di alcuni brevetti europei. La Piaggio è stata la prima a produrre in serie uno scooter con due ruote anteriori: era il 2006 quando uscì l’«Mp3». I brevetti in questione riguardano sia l’architettura tecnica delle due ruote anteriori basculanti che fa in modo che lo scooter “pieghi” in curva come una moto, sia il design del veicolo.
AltriMondi R
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Il governo vara il Def E spunta un tesoretto da 1,6 miliardi
STRAPPO CONSUMATO
Puglia al voto Forza Italia correrà contro Fitto
A
1Renzi: «Nessuna nuova tassa,
decideremo come usare i soldi» E sulle regioni: «Taglino le Asl» I NUMERI
2,6
● Si evidenziava nel 2015 un rapporto deficit/Pil del 2,5%. Ma il quadro programmatico lo porta al 2,6%: è quello 0,1% che vale circa 1,6 miliardi di euro
0,7%
● L’incremento del prodotto interno lordo nel 2015 (+0,7%), secondo le previsioni del governo nel Def, per la prima volta dopo tre anni in negativo
25
● Le opere prioritarie individuate dal governo: valgono una settantina di miliardi di investimenti, ma le coperture al momento sono per 48 di essi
Filippo Conticello @filippocont
L
a parola più amata dai governi di ogni colore, asso nella manica dei premier a caccia di consenso: «tesoretto», il termine non piace neanche un po’ a Renzi, ma il miliardo e sei tirato fuori a sorpresa dal governo sta di diritto nella categoria. Tenuta nascosta fino all’ultimo, ieri la novità è stata prima fatta filtrare, poi ufficializzata dal premier al termine un Cdm spostato da mattina a sera. Il cambiamento di orario per «approfondire i testi» ha pompato la suspense sul Def che dovrà passare dalle Camere e poi arrivare sul tavolo europeo: la scadenza del 10 aprile è stata individuata a livello nazionale, ma a Bruxelles aspettano il testo per fine mese. Su dove investire i soldi freschi, invece, tutto è ancora piuttosto nebuloso: «Decideremo nelle prossime settimane se e come utilizzare in base alle priorità gli spazi che ci sono. Non è nel Def che si decide», ha chiarito Renzi. Potrebbero essere utilizzati, come suggerisce Roberto Speranza, per la lotta alla povertà, oppure, secondo la spinta di parte dell’esecuzione, spalmati per allargare il bonus degli 80 euro agli incapienti: «Vediamo, sono ipotesi. Con Speranza ne abbiamo parlato, con Padoan è iniziata la discussione». Il premier ha, però, bat-
Il premier Matteo Renzi, 40 anni e il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan, 65, dopo il consiglio dei Ministri ANSA
IL 21 APRILE PADOAN PORTERÀ IN CDM PARTE DEI DECRETI FISCALI, LA SECONDA PARTE ARRIVERÀ A GIUGNO NELL’INCONTRO CON I COMUNI ABBIAMO ADDOLCITO CON TANTO AFFETTO IL CLIMA DI POLEMICA MATTEO RENZI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
tuto soprattutto su un aspetto del decreto, le risorse aggiuntive che per una volta non sono frutto di nuovi balzelli: «Non ci sono tasse – ha detto –, anzi è finito il tempo delle tasse da aumentare. È un punto fondamentale, chiaro, centrale per il Paese. Dobbiamo far sì che i sacrifici non li facciano più i cittadini, semmai qualche politico o amministratore a vari livelli». Sul tema, ha aggiunto di aver «addolcito con tanto affetto il clima con i comuni», mentre, alla voce regioni, non è escluso un incontro con Chiamparino: «Ma taglino le troppe poltrone delle Asl». NUOVO ANNUNCIO Era tutto scritto, nero su bianco, pagina 2 del Def messo a punto ed esaminato anche dal Cdm martedì
DOPO LE LITI CON IL PADRE
scorso. Eppure sulla tabella, complessa, ci si è concentrati tatticamente soltanto ieri. E, una volta tradotta, ecco la scoperta: quest’anno il governo può contare su 1,6 miliardi e il prossimo su 6,5 miliardi. Poi il gruzzolo sale a 10 miliardi nel 2016, scende a 8,9 nel 2017 e, infine, si attesta a 9,2 nel 2018. Il «bonusDef», come martellato su Twitter per tutta la giornata, arriva dal margine di manovra che il governo si è voluto volontariamente lasciare sul deficit di quest’anno. Il quadro tendenziale evidenzia, infatti, nel 2015 un rapporto deficit/ Pil del 2,5%. Eppure, il quadro programmatico, proprio quello a cui punta l’esecutivo, riporta un indebitamento del 2,6%. Ecco, allora, che emerge quello 0,1% equivalente proprio a circa 1,5/1,6 miliardi di euro da spargere nel welfare. Intanto, la Rete ha approfittato dell’hashtag #bonusdef per stilare la lista dei desideri: c’è chi vorrebbe destinare i denari agli asili e chi pensa alla maternità, chi alle partite Iva e altri al reddito di cittadinanza. Presto Renzi darà l’ennesimo annuncio, ma ieri sera ha preferito chiarire che questo è l’ultimo Def con «l’indicazione di tante riforme»: «Ora stanno marciando, poi nel 2016 dovremo raccontare la visione dei prossimi 30 anni», il messaggio a effetto del premier. © RIPRODUZIONE RISERVATA
INPS: ASSUNZIONI FERME
Lavoro , +20% contratti a tempo indeterminato ● Aumentano le assunzioni a tempo indeterminato (+20% tendenziale, merito degli incentivi previsti dalla Legge di Stabilità), diminuiscono quelle con contratti precari e così, nel complesso, i nuovi contratti restano a livello di quelli dell’anno scorso: secondo l’Inps, le assunzioni nei primi due mesi del 2015 sono state 968.883, appena 13 in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Non si può ancora dire che l’occupazione sia rimasta al palo perché mancano i dati sulle «cessazioni», ovvero i contratti interrotti. I dati non risentono, invece, delle norme sul contratto a tutele crescenti del Jobs Act, perché entrato in vigore a inizio marzo. Complessivamente, comunque, tra gennaio e febbraio, i nuovi rapporti di lavoro stabili sono stati 307.582. Un numero che arriva a 403.386 se si considerano anche le 95.804 trasformazioni di rapporti a termine e di apprendistato in contratti a tempo indeterminato, che portano la percentuale di crescita al +12,3%.
lla fine lo strappo tra Silvio Berlusconi e l’ex delfino pugliese Raffaele Fitto si è consumato. Una separazione di fatto, sul campo, con una modalità certamente anomala. Affidata al commissario del partito in Puglia, Luigi Vitali. «Dopo le parole di oggi Schittulli non è più il candidato di Forza Italia. Dobbiamo trovarne un altro e fare presto. Ci ha fatto solo perdere tempo». È successo che l’oncologo Francesco Schittulli, scelto da Berlusconi in prima persona due mesi fa per correre alle Regionali e sfilare la poltrona al centrosinistra, dopo aver aperto la propria coalizione ai “fittiani”, ieri abbia posto una sorta di ultimatum allo stesso Berlusconi. «Forza Italia si è autoesclusa. Io ho posto delle condizioni e Fitto le accettate, c’è poco da fare, ma non ho avuto ancora riposte da parte di Fi. A me il conflitto tra Fitto e Berlusconi non interessa. Noi dobbiamo riprendere la Puglia, unendo tutte le forze che si ispirano al centrodestra». Schittulli, adesso, potrà contare su Fratelli d’Italia, Ncd, Ricostruttori, più la lista civica che fa capo a Fitto. Senza dimenticate che Fratelli d’Italia della Meloni in Puglia vuol dire l’influente ex senatrice Adriana Poli Bortone. Al candidato che i forzisti, adesso, dovranno affrettarsi a individuare resterà l’appoggio dei berlusconi, minoritari nella regione, il Nuovo Psi e i leghisti di Salvini, non proprio numerosi a sud di Roma. m.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Francesco Schittulli, 69 anni
OGGI A PANAMA
La Le Pen indagata per i finanziamenti al Front National P
Marine Le Pen ha 46 anni AFP
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iove sul Front National, l’estrema destra francese di Marine Le Pen. Secondo Le Monde, il partito è sotto indagine per il sospetto di finanziamenti illeciti e l’inchiesta, oltre alla Le Pen, coinvolgerebbe il senatore David Rachline e Nicolas Bay, eurodeputato e segretario generale. I quali, in occasione delle elezioni presidenziali e di quelle parlamentari del 2012, avrebbero ricevuto donazioni mascherate da stipendi, erogate dalla Riwal, un’agenzia di comunicazione che lavora con il Front National: le cifre in questione vanno dai 4600 ai 7 mila euro. Il vice presidente del partito e compagno di Marine, Louis Aliot, re-
spinge le accuse: «Semmai è la Riwal che si arricchisce grazie a noi». La Le Pen parla di «giustizia politica». Solo un mese fa il Parlamento europeo ha avviato un’indagine su presunte irregolarità nella gestione di venti assistenti del Front National a Strasburgo e Bruxelles. DEMONI E intanto il partito è scosso dalla frattura tra Marine e il padre Jean-Marie, l’ex ufficiale dei paracadutisti che ha fondato il partito nel 1972 e che, pochi giorni fa, aveva definito le camere a gas «un dettaglio della Storia». Impegnata nella cosiddetta «de-demonizzazione» del partito (un’apertura agli elettori più moderati che, da tempo, Le Pen senior contesta), giovedì Marine ha annunciato una procedura disciplinare verso il padre. E ieri ha chiesto «unità, decenza e rispetto reciproco tra i patrioti in questo momento doloroso». Alle amministrative del marzo scorso, il Front National ha superato i 5,1 milioni di voti. f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Obama vede Raul Castro L’incontro che fa la storia
L’
11 aprile del 2015 entrerà nei libri di storia. Barack Obama e il presidente cubano Raul Castro si incontreranno infatti oggi ai margini del Vertice elle Americhe a Panama. I due leader hanno raggiunto la città che ospiterà l’incontro ieri, atterrando nella stessa base aerea a pochi minuti di distanza. Ma tra i due c’è già stato un importante colloquio telefonico, avvenuto — come conferma la Casa Bianca — mercoledì scorso. STRETTE DI MANO Meno di quattro mesi dopo l’annuncio di un disgelo tra i due Paesi storicamente distantissimi, arriva dunque quest’incontro in cui, sotto gli
Il ministro cubano Bruno Rodriguez e il segretario Usa John Kerry REUTERS
occhi di tutto il mondo, i leader di America e Cuba divideranno il palco e si stringeranno la mano. In realtà una prima stretta di mano c’è stata, ma non tra i due leader. Il segretario di Stato americano John Kerry ha infatti già visto, nella notte tra giovedì e venerdì, sempre a Pa-
nama, il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez: un incontro definito da quest’ultimo «costruttivo» e «rispettoso». I due hanno discusso del ripristino delle relazioni tra i due Paesi e persino dell’apertura di ambasciate all’Avana e Washington.
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AltriMondi R
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
SARANNO DISTRIBUITI 240 MILA VOLUMI
Mancano lettori? Ecco i messaggeri che donano libri
GAZZAWEEKEND
1Il 23 aprile arriva
#ioleggoperchĂŠ: antipasto sui campi di A e con il brano di Bersani e Pacifico
Francesco Rizzo
S
e il lettore non va al libro, non resta che portare il libro al lettore. Tradotto: il 23 aprile, come ogni anno dal 1996, si celebra la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore e in Italia andrĂ in scena #ioleggoperchĂŠ. L’hashtag sottolinea l’anima social dell’evento: l’obiettivo, ambizioso, è far (ri)scoprire il gusto per la parola scritta a chi lo ha perduto. O, piĂš realisticamente, gettare semi sperando che diano frutti. E cosĂŹ, oltre 25 mila “messaggeriâ€? (studenti, gruppi di lettura e librerie, che tra l’altro il 23 celebrano la loro “notte biancaâ€?...) andranno alla ricerca di lettori occasionali e non lettori per distribuire — tra scuole, vie, supermercati, persino treni — 240mila volumi, scelti fra 24 opere di grandi autori. Che, per questa edizione speciale, non percepiscono alcun diritto d’autore. Qualche esempio? Come un romanzo, di Pennac, Il cacciatore di aquiloni di Hosseini, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore di Sepulveda, Brancale-
one, di Age, Scarpelli e Monicelli. Il 23 aprile, cinque cittĂ italiane – Milano, Roma, Cosenza, Sassari e Vicenza — vivranno il cosiddetto “piazza un libroâ€?, spazi dedicati alla lettura in cui attirare chi i libri non li frequenta piĂš e chi invece ha voglia di condividere questa passione. Ma sul sito ioleggoperche.it, attraverso una mappa interattiva, è giĂ possibile scoprire le decine di appuntamenti che, in tutto il Paese, non solo il 23 aprile, raduneranno chi non ha bisogno di “messaggeriâ€?: presentazioni, reading, letture collettive, incontri in cui il pubblico potrĂ interrogare gli scrittori. SECONDA MANO L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Italiana Editori, vive un antipasto sportivo: la giornata di serie A di questo weekend, quella di serie B di oggi e del 17-20 aprile vedranno le squadre ospiti consegnare un libro ai padroni di casa. E c’è anche un “innoâ€?, Le storie che non conosci, che Samuele Bersani ha composto e interpretato con Pacifico (il video è su YouTube). C’è la voce di Francesco Guccini nel ritornello “le storie che non conosci non sono mai di seconda manoâ€?. Come dire: nel piĂš sgualcito dei volumi, può nascondersi la risposta che cercavi da sempre. Š RIPRODUZIONE RISERVATA
Dalle carte alla Resistenza Modena, cittĂ da giocare ille tavoli di giochi, una superficie superiore a due campi da calcio, oltre 300 eventi in programma. Ăˆ ÂŤPlayÂť, il piĂš grande festival del gioco italiano in programma a ModenaFiere oggi e domani. Nella manifestazione, totalmente gratuita, ce n’è davvero per tutti i gusti: giochi da tavolo e di ruolo, ma anche giochi di carte collezionabili, giochi di miniature e giochi dal vivo, videogame, laser tag, giochi di abilitĂ , giochi in legno e di strada. Tutto purchĂŠ ci si diverta, magari riflettendo. L’evento, alla settima edizione, ricorderĂ il settantesimo della Resistenza, con una serie di giochi strategici e appuntamenti speciali: si entra virtualmente in un ÂŤportaleÂť che si affaccia in
Un’opera esposta alla Triennale
Una foto di Sander a Genova
Un quadro di Roy Lichtenstein
� Il cibo come parte viva della cultura: anticipatrice di Expo 2015, la rassegna Arts & Foods propone una panoramica sugli intrecci che legano l’arte alla nutrizione. La ricchissima mostra, ospitata alla Triennale di Milano, ha un andamento cronologico, dal 1851. Non un caso: è l’anno del primo Expo a Londra.
â—? A Palazzo Ducale di Genova, la retrospettiva di uno dei piĂš brillanti fotografi tedeschi del XX secolo: August Sander. Oltre 100 foto che danno una panoramica sulla sua variegata produzione: da ÂŤUomini del XX secoloÂť (non solo personaggi famosi, ma gente di ogni classe sociale), alle trasformazioni della Germania.
â—? Da Van Gogh a Gauguin, da Lichtenstein a Andy Warhol, 60 opere (olii, acquarelli e grafiche) dei grandi artisti ospitati dalla Johannesburg Art Gallery. Il meglio della collezione del museo sudafricano arriva a Pavia: la mostra prevede anche attivitĂ didattiche per i giovani.
ARTS & FOODS, RITUALI DAL 1851. MOSTRA ALLA TRIENNALE DI MILANO. PREZZI: DA 8 A 10 EURO
AUGUST SANDER. RITRATTO DEL XX SECOLO, MOSTRA A PALAZZO DUCALE DI GENOVA, DA 6 A 8 EURO
DA DEGAS A PICASSO ALLE SCUDERIE DEL CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA, INGRESSO 12 EURO, INFO: SCUDERIEPAVIA.COM
CONSIGLI
LO SPORT IN TV
21/5 - 21/6 GEMELLI
22/6 - 22/7 CANCRO
23/7 - 23/8 LEONE
24/8 - 22/9 VERGINE
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Certa gente vi stressa al punto da ridurvi gli zebedei in croccantini. E voi probabilmente non quagliate. Ma è solo una giornata un po’ no. Suinally too.
Nei lavori di fino oggi siete bravi. Ma la meticolositĂ eccessiva va a discapito di una sana e utile sintesi. Anche fornicando. UssignĂšr, smollatevi.
L’esplosione di vitalità determinata dalla Luna rende il sabato adatto a ogni svago. Anche peccaminos(u)ino. E il lavoro premia meriti e capacità . Bravi.
23/9 - 22/10 BILANCIA
23/10 - 22/11 SCORPIONE
23/11 - 21/12 SAGITTARIO
22/12 - 20/1 CAPRICORNO
21/1 - 19/2 ACQUARIO
20/2 - 20/3 PESCI
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Lavoro, casa, famiglia e gente in genere stressano. Ma riuscite in tutto. L’amor e la fornicazione procurano comunque un cicinÏn di orticaria.
Sabato sotto il segno della Luna, splendente e portatrice di conferme al vostro valore, pure sudombelicale. Viaggi, trasferte e vita sociale ok.
I successi nel lavoro si rinnovano e confortano (anche economicamente), gli svaghi del sabato riescono. Ma forse c’è un po’ di noia suina.
Bella Luna nel vostro segno, che dĂ lustro alla vostra immagine. SerenitĂ , fiuto e buone idee vi fanno produrre capolavori, voi siete blanditi e fornicati.
AGENDA L’EROTISMO DI MANARA PER INCANTARE NAPOLI
� In attesa del Comicon, la rassegna internazionale del fumetto che apre il 30 aprile, Napoli si regala una mostra, in via dei Mille, dedicata a Milo Manara, con oltre 120 tavole originali per un viaggio che ripercorre la sua sensuale creatività . Il disegnatore incontrerà il pubblico il 29 aprile, proprio in occasione dell’inaugurazione di Comicon. LE STANZE DEL DESIDERIO AL PAN DI NAPOLI FINO AL 30 MAGGIO, INGRESSO 5 EURO
FRIULI, SULLE DOLOMITI ARRAMPICATA PER TUTTI � Avvicinare il mondo dell’arrampicata a un pubblico piÚ vasto: Arrampichevolmente, organizzato a Cimolais, nel Parco delle Dolomiti Friulane, ha questa ambizione. Il secondo weekend dell’evento oggi e domani: incontri con i campioni, piatti tipici, dj set e prove per i piÚ piccoli. ARRAMPICHEVOLMENTE A CIMOLAIS (PN) OGGI E DOMANI
21/4 - 20/5 TORO
Sabato di impegni e di compiacimenti (quasi) maximi sia lavorativi sia economici. Ma niente paranoie, per favore. Si fornica fra e con amici, forse.
ÂŤPLAY - FESTIVAL DEL GIOCOÂť SETTIMA EDIZIONE OGGI E DOMANI A MODENAFIERE. INGRESSO GRATUITO
CosÏ a Milano Uomini e speranze La grande pittura mangiare diventa del XX secolo dal Sudafrica un’opera d’arte nelle foto di Sander approda a Pavia
21/3 - 20/4 ARIETE
Sabato sereno. E di consensi al vostro operato. Siete poi cosĂŹ fighi che davanti al sudombelico avete piĂš persone in fila che al Salone del Mobile. Uau.
Un’immagine di Play del 2014
una dimensione parallela, dove la Liberazione non è mai avvenuta e Germania, Italia e Giappone hanno conquistato Europa e Nord Africa. Anche il centro di Modena sarà invaso per l’occasione: La Ghirlandina, Piazza della Torre, il Lapidario
Romano dei Musei Civici, il Giardino Ducale Estense, il Museo di Zoologia diventeranno l’inedita location per cene thriller, caccia al tesoro, efferati delitti al Museo. Tra le attività , spicca Play Larp!, il raduno nazionale degli amanti del gioco di ruolo dal vivo, denso di similitudini con la narrazione e la recitazione teatrale. Una curiosa anteprima nazionale, nella quale si entra sempre in gioco con il proprio corpo, è poi Room Escape (oggi alle 11 di mattina) che ha spopolato negli Usa: le regole, quasi da film horror, vogliono che i concorrenti, in genere da quattro a sei, si facciano volontariamente chiudere in una stanza dalla quale si potrà uscire solo dopo avere risolto vari misteri e sfruttando gli indizi disseminati.
MOSTRA ALLA TRIENNALE MAESTRO TEDESCO A GENOVA SESSANTA OPERE
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI
La Luna vi guarda storto. E voi siete forse di umore un cicinĂŹn sfigopendulo. Anche per via di obblighi, imprevisti e intralci. Pure suini. Sabato ni.
al piacere del gioco, Napoli celebra il talento di Milo Manara e a Lucca la musica blues diventa un modo per aiutare Emergency
IL FESTIVAL ÂŤPLAYÂť CON OLTRE 300 EVENTI
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L’iniziativa #ioleggoperchÊ coinvolge quasi 900 librerie italiane ANSA
1Nel fine settimana in cui a Modena ci si dedica
Facendo tutto da soli andrete alla grande. Ma ricordate che Marte impone calma, diplomazia e niente morsi. Manco nelle suine intimitĂ .
La compagine astrale agevola lavoro e pr. Anche se da stasera Venere vi mantecherà gli zebedei in fatto d’amor e di famiglia.
IL TALENT ÂŤAMICIÂť
SAVIANO, ZERO FERILLI: CHE STAR PER LA DE FILIPPI Amici, la storia del talent, italiano e non solo. Stasera su Canale 5 inizia il serale dello show ideato e condotto da Maria De Filippi. A giudicare la squadra bianca – direttore artistico Emma – e quella blu – direttore Elisa – ci sono Renato Zero, Francesco Renga, Sabrina Ferilli e, per questa puntata, anche Biagio Antonacci. E tra i superospiti, oltre a Gianni Morandi e agli Sheppard, l’atteso Roberto Saviano. DA VEDERE SU CANALE 5 OGGI ALLE 21.10
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A LUCCA Câ€™Ăˆ IL BLUES CHE AIUTA EMERGENCY â—? Il blues fa bene: allo spirito ma anche a Emergency di Gino Strada, cui vanno i proventi del Lucca Blues Festival che si conclude oggi. Sul palco, tra gli altri, il Fabio’s Fables Trio e la Matt Biondi Crew. Prevista anche una mostra mercato di vinili. LUCCA BLUES FESTIVAL, STASERA AL FORO BOARIO (LU)
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Speciali R Tennis
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
GAZZA LOOK
1GAZZETTA+HAPPINESS T-shirt in cotone con stampa tipicamente Happiness e rosa Gazzetta dedicata al tennis e in vendita in anteprima al Torneo di Montecarlo. Sarà poi disponibile su www.shophappiness.com e al Gazzetta Store di Milano 1 45 euro
Klizan è a caccia di una vittoria da tatuare LO SLOVACCO VESTE SERGIO TACCHINI Lo slovacco Martin Kližan, 25 anni, veste Sergio Tacchini. Qui con completo da tennis bianco e blu e polsini, tutto con logo
Federica Cocchi
«T
utto è iniziato quando avevo appena tre anni. Mi divertivo a giocare contro la porta della camera da letto con racchetta di plastica e palla di spugna. Ero irritante. Talmente irritante che mio padre mi ha portato in giardino con palla e racchetta vera e mi fatto iniziare a giocare contro il retro di casa». Martin Klizan da Bratislava, classe 1989, racconta così gli «inizi» della sua carriera, partita contro il muro di casa e proseguita con il primo maestro di tennis quando di anni ne aveva cinque: «Senza più mettere in pericolo gli abitanti...». Martin ha la lingua impertinente, racconta le sue esperienze e opinioni senza
LA CHIAVE
41°
HYDROGEN COMPLETO T-shirt con teschio ricamato e pantaloni in cotone impunturati su ginocchia ● 90 e 195 euro
al mondo, il mancino di Bratislava parla 5 lingue e ha vinto due titoli: a San Pietroburgo nel 2012 e a Monaco nel 2014 grosse censure e così, qualche anno fa, se l’è vista brutta quando, a una domanda su Djokovic e Nadal, aveva risposto: «Sì, Nole non prende di sicuro nulla, beh su Nadal ho qualche dubbio...». Frase infelice di cui subito dopo si era scusato, e da cui forse aveva imparato che in campo è meglio colpire con la racchetta e non a parole.
ROLEX OROLOGIO in oro e acciaio, sponsor del torneo di Montecarlo ● 11.600 euro
POLIGLOTTA «Klizko», mancino numero 41 al mondo parla cinque lingue, probabilmente su spinta di mamma Darina, docente universitaria a Bratislava, dov’è nato lo slovacco che spera di eguagliare la con-
1Lo slovacco cresciuto nel mito di Safin
RADO OROLOGIO in edizione limitata presentato da Andy Murray con bracciale in ceramica al plasma ● 4.695 euro
e Ivanisevic ha vinto due titoli in carriera ma aspetta la grande affermazione
NIKE COMPLETO di Rafael Nadal: bandana, giacca che mantiene il calore e shorts ● 16, 101 e 55 euro
WILSON RACCHETTA sviluppata da Roger Federer con un piatto corde più grande ● 250 euro
nazionale Cibulkova nella fama in patria: «Per ora è lei la più conosciuta tennista slovacca, però chi lo sa... Con un po’ di impegno le cose potrebbero cambiare». A oggi, il mancino amante della terra ha conquistato due titoli: a San Pietroburgo nel 2012 e lo scorso anno a Monaco di Baviera. In entrambi i casi ha battuto il nostro Fabio Fognini, che come lui è capace di passare dal paradiso all’inferno nell’arco di un manciata di game. MITI Il sogno per Martin, che nel 2006 ha conquistato il Roland Garros junior, è quello di vincere pure tra gli adulti. Sul polpaccio destro ha tatuata un grossa croce, con uno spazio al centro, ancora da completare. Non ha litigato col tatuatore ma, semplicemente Klizan, che è cresciuto col mito dei «duri» Marat Safin e Goran Ivanisevic, ha lasciato il posto per una data importante: «Un matrimonio, ad esempio. Oppure la nascita del primo figlio». Oppure la realizzazione di un grande sogno sull’amata terra rossa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Montecarlo al via E Wawrinka difende il titolo ● Oggi il sorteggio del torneo di Montecarlo, che comincia domani Country Club del Principato ed è il terzo Masters 1000 della stagione, il primo sulla terra rossa, uno degli appuntamenti storici del tennis, avendo festeggiato il centenario nel 2006. Rafa Nadal, che l’ha vinto 8 volte consecutive dal 2005 al 2012 e vanta un record di 50 partite vinte su 53 disputate, non sarà quest’anno il favorito, dopo l’opaco inizio di stagione che stride con quello invece esaltante del rivale, il numero 1 del mondo, Novak Djokovic. I due saranno al via, come anche Roger Federer, battuto l’anno scorso nella prima finale Atp tutta svizzera dopo 14 anni dallo straordinario Stan Wawrinka. GRISPORT SNEAKERS con sottopiede ai carboni attivi e battistrada antistatico e antiscivolo ● 67 euro
ADIDAS BARRICADE COMPLETO di t-shirt traspirante e shorts usato da Jo Tsonga ● 65 e 52 euro YONEX BORSONE porta racchette in nylon ● da 70 euro
DUNLOP TUBO da tre palline da tennis ● da 5 euro
LOTTO SNEAKERS usate da David Ferrer con tecnologia ReactiveArch ● 125 euro
HEAD RACCHETTA usata da Novak Djokovic con tecnologia Graphene ● 159 euro
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LE COQ SPORTIF COMPLETO tennis composto da polo e shorts ● 69 e 55 euro
ASICS SCARPE per chi ama giocare da fondo campo, usate da Gaël Monfils ● 142 euro
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SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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’99
OFF PLAYSUPERLEGA
SPECIALE PALLAVOLO 2015
Una poltrona per otto: caccia aperta a Macerata
1Oggi con l’anticipo su Rai di Perugia-Verona comincia la corsa tricolore del
campionato numero 70. Chi verrà dopo la Lube? Il posticipo di Trento-Molfetta 6. Zygadlo
1. Kaziyski
11. Sole'
15-04 alle ore 20.30 19-04 alle ore 17 Eventuale bella il 22-4
10. Lanza
14. Djuric
2. Candellaro 17. Torres
3. Noda Blanco
85 15
12. Bossi 5. Sket
14. Hierrezuelo
MOLFETTA
Oggi alle ore 17.45 19-04 alle ore 18 Eventuale bella il 22-4
Panchina: 2 Nelli, 7 Nemec, 8. Thei, 9. Giannelli, 12. Mazzone, 15. Fedrizzi, 17. Burgsthaler LIBERO: 8. Romiti ALLENATORE: Di Pinto Panchina: 6. Del Vecchio, 16. Despaigne, 18. Piscopo, 7. Spirito, 13. Blagojevic, 15. Porcelli, 4. Michelucci LIBERO: 7. Giovi
% passaggio turno
PERUGIA
ALLENATORE: Stojčev
11. Beretta 5. De Cecco
2. Fromm
1. Buti 13. Vujevic
55
14. Atanasijevic 17. Anzani
45
6. Gasparini
15. Sander
1. Zingel 7. Deroo
2. Coscione
VERONA
Godiamoci lo spettacolo Su il sipario 1Trento e Modena in pole
position aspettando il riscatto dei marchigiani. La nuova geografia
ALLENATORE: Grbic Panchina: 2. Paolucci, 10. Tzioumakas, 9. Barone, 17. Sunder, 18. Maruotti, 15. Fanuli LIBERO: 3. Pesaresi ALLENATORE: Giani Panchina: 9. White, 14. Borgogno, 13. Bellei, 5. Blasi, 4. Gitto, 11. Centomo (L2)
In A1 dal: 2000-01 STAGIONI IN A1
MODENA
15 TITOLI VINTI 3
INCONTRI Persi 3
24
21 Vinti
In A1 dal: 2013-14 STAGIONI IN A1 2 TITOLI VINTI 0
In A1 dal: 2012-13 STAGIONI IN A1 3
9. Ngapeth
17 Vinti
In A1 dal: 1993-94 STAGIONI IN A1
Domani alle ore 17.15 19-04 alle ore 19 Eventuale bella il 22-4
INCONTRI
15. Cester
16 Vinti
18. Cebulj
1. Mengozzi 4. Cavanna
LATINA
15. Ricardo
3. Parodi
18. Podrascanin 16. Kurek
10. Sabbi
11. van de Voorde
70 30
15. Starovic
17. Urnaut
2. Rauwerdink/ 8. Skrimov
5. Sottile
S
ettanta anni. Un bel numero. Ma per questa stagione, la 70a appunto, la Lega ha pensato di cambiare e di varare la Superlega, nelle idee iniziali qualcosa di più di un rinnovamento. In attesa di tutti gli sviluppi del progetto ci si concentra sui primi playoff della nuova era.
Molfetta quasi una debuttante nel massimo palcoscenico nazionale, che è stata bravissima a qualificarsi per i playoff. E continuando nei raffronti con il passato: hanno fatto meglio della stagione precedente Latina che è passata dal 12° posto al 6°, Ravenna tornata nelle prime 8 dopo due stagioni difficili e ancora Verona cresciuta fino a posizionarsi al quinto posto (miglior piazzamento di sempre) dopo aver accarezzato l’idea di arrivare addirittura fra le prime 4.
SORPRESE Come un anno fa la stagione regolare ha regalato suspance. Allora fu Perugia arrivata di rincorsa, in maniera un po’ inaspettata, protagonista assoluta, quest’anno ce ne sono state due. Una in testa e una in coda: Trento tornata regina pur in un anno di grande rinnovamento e
CENTRO SUD Cambiano le protagoniste e le classifiche e cambia anche la geografia della pallavolo: mai un playoff era stato così orientato verso il Centro-Sud. Potrebbe essere un buon segno per la pallavolo in attesa di una nuova e duratura stabilità (anche economica). ma aspettando
Gian Luca Pasini
Panchina: 16. Kovacevic, 5. Boninfante, 3. Sala, 6. Casadei, 2. Donadio (L2)
ALLENATORE: Kantor Panchina: 17. Mckibbin, 7. Gabriele, 2. Ricci, 8. Jeliazkov, 5. Zappoli, 10. Goi (L2) LIBERO: 2. Henno
1. Fei
13. Rossi
24
ALLENATORE: Lorenzetti
LIBERO: 16. Bari
14. Renan
9. Koumentakis
12 Persi 8
17. Vettori
RAVENNA
INCONTRI Persi 7
4. Petric
11. Piano
85 15
MACERATA
24
TITOLI VINTI 0
1. Bruno
24 12 Vinti
TITOLI VINTI 0
12. Verhees
Domani alle ore 18 19-04 alle ore 17.30 Eventuale bella il 22-4
INCONTRI Persi 12
LIBERO: 7. Rossini
% passaggio turno
3. Birarelli
% passaggio turno
LIBERO: 13. Colaci
% passaggio turno
TRENTO
ALLENATORE: Giuliani
In A1 dal: 1968-69 STAGIONI IN A1
TITOLI VINTI
11
ALLENATORE: Blengini Panchina: 7. Ferenciac, 9. Pellegrino, 10. Tailli, 12. Davis, 16. Semenzato (inf.)
24
20 Vinti
In A1 dal: 1946 STAGIONI IN A1
15 TITOLI VINTI 5
INCONTRI Persi 13
24 11 Vinti
In A1 dal: 1995-96 STAGIONI IN A1
20
TITOLI VINTI Panchina: 4. Paparoni (L2), 3 6. Vitelli, 7. Stankovic, 9. Kovar, 11. Monopoli, 14. Shumov LIBERO: 1. Manià
44 INCONTRI Persi 4
INCONTRI Persi 5
24
19 Vinti
In A1 dal: 2001-02 STAGIONI IN A1
13 TITOLI VINTI 0
INCONTRI Persi 11
24 13 Vinti
che quella si concretizzi adesso parla il campo. Tutti, ma proprio tutti, a cominciare dal suo patron Fabio Giulianelli, come si leggeva anche ieri su Gazzetta.it, aspettano i campioni d’Italia in carica, Lube Macerata, che finora hanno deluso e neppure poco, rafforzatasi per lo sprint finale con Ricardinho. Dietro a Trento (che ha preso l’ex Djuric per i playoff) e ancora Modena che ha già dimostrato di sapere vincere conquistando meritatamente la Coppa Italia a inizio 2015. Uscirà da questo lotto la squadra campione d’Italia? Sono le indicazioni, ma le ultime stagioni hanno sconvolto tanto i pronostici per cui meglio evitare di avventurarsi e mettersi comodi a godere lo spettacolo che, dalle premesse, sarà assicurato fino al 17 maggio, ultima data possibile per assegnare lo scudetto...
Pallavolo R Speciale playoff
II
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
«Perugia, ora si fa sul serio»
1Atanasijevic trascina la Sir: «Non abbiamo battuto le grandi non si può più sbagliare.
Con Verona ci vuole concentrazione. Grbic insegnerà alla Serbia a vincere una medaglia» IL PREMIO TROFEO GAZZETTA HA FATTO IL BIS La classifica finale della stagione 2014-2015. 104: Atanasijevic, 91: Lanza, 81: Kaziyski, 78: Bruno, 72: Petric, Cebulj, 69: Starovic, 66: Nemec, 64: Ngapeth, Sander, 63: Urnaut, 62: Fromm, 61: Anzani, Sabbi, 59: Kurek, 57: Padura Diaz, 55: De Cecco, Giannotti, 53: Zlatanov, Deroo, 52: Sottile, 50: Parodi, 46: Zingel, 45: Stankovic, Podrascanin, 43: Sket, 42: Botto, Hierrezuelo, Torres, Solè, Gasparini, 41: Vettori, 40: Renan, Bencz, Verhees, van de Voorde, Albo d’oro recente (c.g.) 1995 e 1996 Fomin; 1997 Van der Meulen; 1998 Pascual; 1999 Sartoretti; 2000 Iakovlev; 2001 Sartoretti; 2002 Zlatanov; 2003 Wijsmans; 2004 Simeonov; 2005 Swiderski; 2006 Miljkovic; 2007 Anderson Rodrigues; 2008 Zlatanov; 2009 Rivaldo; 2010 Dennis; 2011 Wijsmans; 2012 Fei; 2013 Zaytsev; 2014 Atanasijevic. Alexandar Atanasijevic, 24 anni a settembre, è alla seconda stagione in Italia con la maglia della Sir Safety. Prima aveva giocato con il Belcahtow in Polonia TARANTINI
Valeria Benedetti
S
econdo anno in Italia, seconda vittoria del trofeo Gazzetta, ma non solo. Per il secondo anno miglior marcatore del campionato con 516 punti (davanti al connazionale Starovic). Aleksandar Atanasijevic si è confermato uno degli opposti più forti in circolazione ma non è soddisfatto. Il suo Perugia, dopo il 3° posto in classifica e la finale scudetto dello scorso anno, ha faticato più del previsto quest’anno e arriva ai playoff con un 4° posto che gli consegna il quarto più insidioso contro Verona e qualche amarezza per l’eliminazione dalla Champions ma non solo. «Intanto ci tengo a ringra-
R«Quest’anno molta più pressione e molte più partite da giocare con la Champions»
ziare tutti i giornalisti che mi hanno votato durante l’anno comincia il 23enne attaccante serbo che sulla maglia porta il numero 14 del suo idolo Ivan Milijkovic -. È un grande onore per me vincere per il 2° anno questo premio». Un anno che forse vi aspettavate migliore per Perugia dopo la scorsa stagione. «Questo campionato è stato molto più difficile. Nel campionato scorso giocavamo senza pressione e nessuno ci aspettava. Era più facile giocare e far risultato. Quest’anno invece siamo partiti con precise ambizioni e tutti erano preparati ad affrontarci». Una stagione molto più intensa anche dal punto di vista degli impegni con la Champions... «Abbiamo passato sei mesi di
partite e spostamenti continuati ed è sempre difficile mantenere alto sempre il ritmo in queste condizioni. C’è di buono che adesso dovremmo arrivare a questi playoff preparati psicologicamente e fisicamente a giocare ogni tre giorni». L’aspetto più negativo di questa stagione finora? «Non abbiamo vinto contro le più forti - risponde senza esitazioni Aleksandar, fidanzato con la pop star serba Sara Jovanovic, e soprannominato “Magnum” dal vulcanico presidente Sirci -. Siamo partiti con l’obiettivo di fare un campionato di vertice e invece non siamo riusciti mai a battere Modena, Trento e Macerata. Questo è sicuramente un aspetto su cui dobbiamo lavorare».
TUTTE LE FACCE DA BOMBER DELLE ALTRE 7 SQUADRE IMPEGNATE NEI QUARTI
MARTIN NEMEC ENERGY TI DIATEC TRENTINO L’attaccante slovacco è quinto nella classifica marcatori con 310 punti, compresi i 33 ace e i 47 muri messi a segno nelle 24 gare con 82 set giocati
LUCA VETTORI PARMAREGGIO MODENA L’opposto emiliano è settimo nella classifica marcatori con 285 punti che comprendono 28 ace e 33 muri (ha giocato 24 gare e 82 set)
35
Qual è la differenza più grossa con la squadra dello scorso anno? «È una squadra diversa, talmente rinnovata che è difficile anche fare confronti». Nuovo anche l’allenatore: Nikola Grbic è passato dal campo alla panchina da un giorno all’altro. «Nikola è molto professionale, è uno che ha giocato ad altissimi livelli per venti anni, della pallavolo conosce tutto. È una fortuna averlo come coach». Ora è anche c.t. della Serbia. Tutto troppo veloce? «Ma lui è uno che si è preparato tutta la vita a fare l’allenatore, lo faceva già anche quando giocava. E nella squadra Nazionale tutti lo rispettano per la sua grande esperienza». A poco più di un anno dall’Olimpiade può riportare la Serbia a obiettivi ambiziosi? «Beh intanto lui come si vince un oro olimpico lo sa, e non è da tutti - ride -. Quest’anno abbiamo World League ed Europeo. Grbic ci ha detto che per vincere dobbiamo lavorare molto più degli altri, che siamo una squadra con grandi individualità ma
GIULIO SABBI LUBE B. MARCHE MACERATA L’opposto laziale è arrivato terzo in classifica con 323 punti, compresi i 37 ace e i 39 punti a muro. Ha disputato 23 gare e 81 set in tutto
● Gli ace messi a segno da Atanasijevic durante la stagione insieme a 30 muri punto MITJA GASPARINI CALZEDONIA VERONA Quarto posto nella classifica marcatori per lo sloveno con 322 punti che comprendono 43 ace e 29 muri. ha giocato 24 gare e 85 set.
SASHA STAROVIC TOP VOLLEY LATINA Ottimo secondo posto in classifica per il serbo di Latina che ha realizzato 465 punti (25 ace e 28 muri) su 24 gare e 97 set disputati
dobbiamo cominciare a comportarci come una squadra». A Perugia c’è un altro grande rappresentante della generazione d’oro: Goran Vujevic. Lei è il più giovane e Goran (42 anni) il più vecchio. Che cosa le insegna? «Goran è una leggenda e un fenomeno per come riesce a giocare ad altissimo livello alla sua età. A livello tecnico da lui c’è solo da imparare ovviamente ma mi ha insegnato anche come vivere la pallavolo, come reagire, dopo una vittoria e dopo una sconfitta». L’eliminazione dalla Champions nei quarti vi ha deluso? «Non proprio. Era la prima volta per noi e siamo arrivati vicino alla Final Four. Ha dimostrato che abbiamo poca esperienza e dobbiamo gestire meglio gli impegni». Quarti insidiosi con Verona, una squadra ambiziosa. «Abbiamo perso a casa loro due mesi fa e sappiamo che non ci sarà nulla di scontato. Dobbia-
R«Anderson? Non
importa se non sono arrivati rinforzi. Siamo forti anche così»
1°
mo essere molto concentrati».
● Con 516 punti realizzati il serbo nella classifica marcatori. Lo era stato anche l’anno scorso RENAN CMC RAVENNA Sesto posto in classifica con 309 punti per il brasiliano di Ravenna che ha realizzato 13 ace e 29 muri in 22 gare e 77 set in questa stagione
MAURICE TORRES EXPRIVIA MOLFETTA Ottavo posto con 272 punti di cui 24 ace e 25 muri per il portoricano. Il giocatore però ha disputato solo 14 gare con 57 set.
Anche Perugia ha cercato di rinforzarsi per i playoff ma l’arrivo di Anderson è stato annullato all’ultimo. Vi ha infastidito? «Un po’ sì ma dobbiamo pensare a noi. Grbic ci ha detto che non abbiamo bisogno di nessun altro. Questa è la squadra che ha giocato tutto l’anno ed è una squadra forte, composta da giocatori forti e l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è restare concentrati sull’obiettivo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Pallavolo R Speciale playoff
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Le mani sullo scudetto Gli otto che dirigono non hanno mai vinto 1Alla scoperta dei palleggiatori, tra star sudamericane e solo
due italiani: ma nessuno ha mai conquistato il titolo da titolare
le schede dei palleggiatori a cura di Mario Salvini
Brasile contro Argentina: a sinistra Buninho, a destra Luciano De Cecco: oltre a due italiani ci sono 2 brasiliani, 2 argentini, un polacco e un cubano TARANTINI
III
TRENTO
MOLFETTA
LUKASZ ZYGADLO 35 ANNI
RAYDEL HIERREZUELO27 ANNI
Eterna riserva Playoff riscatto
Palleggi spinti E tanti punti
Tra tutti i semifinalisti, solo lui e De Cecco (e Paolucci) hanno giocato una finale da titolare. Il polacco, vice-campione del Mondo 2006 l’ha persa con Trento contro Cuneo nel 2010, stagione in cui in origine era secondo di Raphael, infortunatosi nel finale. Campione di Russia in carica (era secondo di Grbic al Kazan), Lukasz è rientrato a Trento dopo due anni per giocare finalmente da titolare, ruolo che nelle precedenti 4 annate trentine (2008-2012) non aveva mai avuto. Facile dunque vedere questi playoff come un riscatto. Cominciato con una buona stagione regolare, in cui ha guidato i suoi a un 54.7% complessivo d’attacco, miglior percentuale della SuperLega. Sa che Giannelli è pronto al decollo, e non se ne fa condizionare.
Come tutti i cubani non ha esperienza di playoff veri: per quasi tutta la carriera ha giocato solo in nazionale. Anche se l’anno scorso ha vinto lo scudetto: in Indonesia, col Surabaya Samotor. E’ il regista vicecampione del Mondo del 2010, battuto in finale a Roma dal Brasile di Bruninho. Come Bruninho ama il gioco veloce, anche se gli manca la sua precisione. E’ vero che la qualità dei suoi schiacciatori è inferiore, ma Molfetta ha subito 256 muri, più di qualsiasi altra squadra. In compenso di punti ne fa tantissimi lui: 119 (29 muri, 28 ace): il secondo regista più produttivo è proprio Bruninho, con 83. Per Raydel 1,34 punti a set, col rally point solo il suo paesano Gonzalez ha fatto meglio un paio di volte (1,62 nel 2010/11; 1,51 nel 2009/10).
PERUGIA
VERONA
LUCIANO DE CECCO 26 ANNI
MANUEL COSCIONE 35 ANNI
MODENA
RAVENNA
MACERATA
LATINA
BRUNINHO 28 ANNI
MAXIMILIAN CAVANNA 26 ANNI
RICARDINHO 39 ANNI
DANIELE SOTTILE 35 ANNI
Estro e velocità ha già vinto tutto
Partito riserva cerca il colpaccio
Vuole la finale mai giocata
Inseguendo il sogno semifinale
Il titolo sfiorato due anni fa
Divide equamente tra i suoi martelli
Considerato uno dei migliori al mondo, con la nazionale brasiliana ha vinto tutto tranne l’oro olimpico (ma ha due argenti). Gioco velocissimo e fantasioso, spesso sorprendente per tasso di rischio. Ha esperienza anche di playoff: in Brasile ha vinto sei scudetti (uno con l’Unisul, 4 col Florianopolis, uno co l’RJ Ro de Janeiro), e persino di quello italiano: nel 2011 quando arrivò per la prima volta a Modena (infortunio di Esko) portò Trento (poi campione d’Italia) a gara-5 di semifinale. Un’eliminazione che ancora gli brucia. Con le sue alzate funamboliche ha portato l’attacco della Parmareggio al 52,7%. La media di 13.86 schiacciate punto a set è la più alta della SuperLega.
Era arrivato per fare il secondo, la riserva di Benjamin Toniutti. Poi il francese è partito per Kazan (per poi finire al Friedrichshafen) e Max si è giocato il posto con lo statunitense Riley McKibbin. Conquistandoselo. Non male per uno che in Italia aveva giocato solo in serie A-2, a Brolo (nel 2012-13), con cui aveva chiuso al penultimo posto. Tra le sue due stagioni in Italia ancora una parentesi in patria, al Bolivar di Buenos Aires, il club con cui aveva già vinto due scudetti nel 2008 e nel 2009. Considerato un regista molto regolare, Cavanna forse non avrà un gioco velocissimo, ma è preciso e sbaglia poco. Sta ancora cercando l’intesa col centrale Cester che è rimasto fuori a lungo.
Nella stellare sfida al connazionale Bruno si può dire che a lui non manca nemmeno l’oro olimpico, l’ha vinto ad Atene 2004. Più 2 Mondiali, una Coppa del Mondo e un altro argento ai Giochi. A differenza del più giovane rivale, tuttavia, ha vinto molto meno coi club: un solo scudetto brasiliano, con l’Ulbra nel 2003. Stiamo parlando di uno dei più grandi registi di sempre, arrivato di rincorsa nelle Marche per via dell’infortunio a Baranowicz. Con un vecchio conto in sospeso: Ricardinho da noi ha giocato sei stagioni, tra il 2004 e il 2010. E non solo non è mai arrivato in finale, ma ha fatto una sola semifinale, con Treviso nel 2010. Quest’occasione, insperata e probabilmente ultima, sembra fatta apposta…
Questa che per lui è la 18ª stagione in serie A (di cui un paio in A-2) è stata una delle migliori, certamente la più positiva da un bel po’ in qua. Nel 1998 a Cuneo fece un paio di rotazioni in finale scudetto e nei due anni successivi in semifinale. Poi, da titolare, non ci è mai più arrivato. Otto volte nei quarti, altrettante volte è stato eliminato, tre proprio da Macerata. Quasi sempre era con squadre outsider, arrivate sotto la quarta posizione. Nel 2004, con Cuneo, è stato eliminato da Macerata dopo esser stato avanti 2 vittorie a 0. «Forse sono arrivato in alto, in una grande e in nazionale (nel 2001, ndr), troppo presto», rifletteva senza rimpianti solo poche settimane fa. E’ in debito con la carriera.
Tra tutti è quello che allo scudetto è andato più vicino, due anni fa quando con Piacenza arrivò a gara-5 di finale, dove fu sconfitto al tie break da Trento (e dalla favola di Sintini). L’anno scorso, sempre con Piacenza, dopo aver vinto la Coppa Italia, curiosamente in semifinale fu eliminato proprio dalla sua attuale squadra, Perugia. Invenzioni, palla molto spinta e precisione, è stato votato miglior palleggiatore della Coppa del Mondo 2011, oltre che della World League 2011, cosa piuttosto insolita per un regista di una nazionale non vertice. In Argentina lo scudetto però lo ha vinto, nel 2007, col Bolivar, proprio come Cavanna. Quest’anno in campionato ha avuto una netta flessione a muro: solo 16.
Dopo un 2013/14 difficilissimo col turn over con Gonzalez nella lunga agonia di Cuneo, indovina una delle sue stagioni migliori, e nei quarti, proprio come un anno fa (ma era in panchina), trova Perugia. Negli ultimi tre playoff i quarti gli sono sempre stati fatali. Le chance più propizie le ha avute tra il 2006 e il 2008 quando con Cuneo e Roma ha giocato tre semifinali di fila, vincendo anche una Coppa Italia (coi piemontesi) e una Coppa Cev (con Roma). Tra tutti e otto i contendenti è quello che divide più equamente gli attacchi tra i suoi schiacciatori di palla alta (Gasparini, Deroo e Sander). Se arriverà almeno a gara-3 potrà tagliare già nei quarti il traguardo delle 400 gare in Superlega/A-1.
SUL WEB
ORE 17.45 RAI SPORT1
RECORD
PLAYOFF A-2
Volley Channel: tutto in diretta
Oggi Perugia sfida Verona
Il più presente adesso è Fei
Domani il via alle semifinali
● Tutte le partite dei playoff sono possono essere viste in diretta. Quelle che non saranno trasmesse su RaiSport saranno su Lega Volley Channel (disponibile sulla Web TV Sportube.tv), in diretta streaming in HD, con replay, grafica e commento. Con tre delle quattro gare-1 in diretta Rai, quindi, questo è il programma di Volley Channel. GARA-1 Domani, ore 18: Modena (2ª) – Ravenna (7ª) GARA-2 Domenica 19, ore 17 Molfetta (8ª) – Trentino (1ª); ore 18 Verona (5ª) - Perugia (4ª); ore 19 Latina (6ª) – Macerata (3ª)
● (an.me.-r.pu.) Si giocherà in un PalaEvangelisti gremito. Tutti a disposizione per entrambe. Perugia che ha già deciso sui ballottaggi: al centro Beretta sarà preferito a Barone, Vujevic a Maruotti. Staffetta tra i liberi Giovi e Fanuli. Verona non ha mai superato il primo turno dei playoff e dopo il record di punti cerca un altro primato, ha però perso 7 volte su 8 contro Perugia. Prima del via consegna ad Atanasijevic del Trofeo Gazzetta e del premio come Mvp del campionato a marzo. ARBITRI: Gnani - Pasquali IN TV: diretta Rai Sport 1 dalle 17.45
● (a.a.) In mancanza di Samuele Papi (23) è Alessandro Fei (con 20), il recordman di presenze nei playoff. Per quello che riguarda gli allenatori è Angelo Lorenzetti il più presente (8), anche se è inarrivabile Silvano Prandi: 30. Sono 34 gli atleti all’esordio playoff, ben 11 sono di Molfetta e 9 di Ravenna. 48 gli stranieri, circa la metà di tutti gli atleti (107). Serbia 7; Brasile 5; Slovenia e Usa 4; Argentina, Belgio, Bulgaria, Grecia 3; Australia, Cuba, Francia, Polonia 2; Austria, Cile, Spagna, Finlandia, Germania, Giappone, Olanda e Slovacchia 1.
● (f.c.) Al via domani le semifinali (al meglio di 3 su 5) dei playoff di serie A-2 maschile (la vincente sarà promossa in A-1). Ci saranno le telecamere del video-check che permetteranno di controllare le invasioni, le palle dentro o fuori ed il fallo in battuta (l’occhio del videocheck sarà potenziato in occasione delle finali in cui potranno essere verificati pure i tocchi a muro). Gli arbitri, poi, fra loro, durante le gare potranno dialogare in modo riservato e criptato tramite un sistema intercom. Programma (ore 18): Sieco Ortona-Aiello Corigliano; Globo Sora-B-Chem Potenza Picena.
TRENTO GIOCA MERCOLEDÌ QUARTI
QUARTI
(1) TRENTO
-
-
15, 19 e 22 aprile (8) MOLFETTA
-
3, 6, 10, 13 e 17 maggio
SEMIFINALI -
25, 28 aprile e 1 maggio
(4) PERUGIA
-
-
-
-
25, 28 aprile e 1 maggio -
-
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-
-
Quarti e semifinali al meglio delle tre partite e finale al meglio delle cinque
Oggi, 19 e 22 aprile (5) VERONA
RAVENNA (7)
SEMIFINALI -
-
MODENA (2) Domani, 19 e 22 aprile
FINALE
MACERATA (3) Domani, 19 e 22 aprile LATINA (6) RCS
IV
SABATO 11 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT