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lunedì 13 aprile 2015 anno 119 - numero 86 euro 1,40
MILAN SOLO CUORE E L’EUROPA SCAPPA
RISULTATI & CLASSIFICA 30a GIORNATA
Tris Palermo, crisi Udinese Il Chievo spinge giù il Cesena SABATO GENOA-CAGLIARI PARMA-JUVENTUS VERONA-INTER IERI ATALANTA-SASSUOLO CESENA-CHIEVO LAZIO-EMPOLI MILAN-SAMP NAPOLI-FIORENTINA TORINO-ROMA UDINESE-PALERMO
Si interrompe la rincorsa dei rossoneri contro la Sampdoria di Mihajlovic Apre Soriano, pareggia De Jong con un tiro deviato. Palo di Suso nel finale Il presidente Ferrero a «Senza appello» (21.35) su GAZZETTATV, Canale 59 GOZZINI, GRIMALDI, MANCINI, OLIVERO, PASOTTO, VERNAZZA ALLE PAGINE 2-3-5-6-9
L’ANALISI di Luigi Garlando 27
VOLATA CHAMPIONS ALL’ULTIMO RESPIRO La Lazio ha superato la Roma di slancio, con l’inesorabilità e la naturalezza di Michael Johnson quando completava la curva e si affacciava sul rettilineo. A petto in fuori, come Candreva quando accelera. L'ARTICOLO A PAGINA 27
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NAPOLI SUPER UN-DUE-TRE (MA ERANO QUATTRO...)
SORPASSO: LAZIO SECONDA!
DOVE OSANO LE AQUILE
JUVENTUS 70 2-0 LAZIO 58 1-0 ROMA 57 0-3 NAPOLI 50 FIORENTINA 49 2-1 SAMPDORIA 49 0-1 TORINO 43 4-0 MILAN 42 1-1 GENOA* 41 3-0 INTER 41 1-1 1-3 *Una partita in meno
PALERMO SASSUOLO CHIEVO UDINESE EMPOLI VERONA ATALANTA CESENA CAGLIARI PARMA* (-3)
38 35 35 34 33 33 29 22 21 16
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JUVE: PIRLO E BARZAGLI PER LA COPPA CON TEVEZ Un’altra strigliata di Allegri dopo il k.o. di Parma prima del match contro il Monaco CONTICELLO, GRAZIANO A PAG. 18-19
Derby Capitale per l’accesso diretto alla Champions: Pioli centra l’8a vittoria di fila con l’Empoli e scavalca di un punto la Roma, che fa pari col Toro. E sabato Klose sfida Allegri
La Fiorentina cola a picco Clamorosa svista: a Higuain non convalidato un gol netto CALAMAI, CENITI, MALFITANO, G. MONTI ALLE PAGINE 16-17
Carlos Tevez, 31 anni BOZZANI
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SASSUOLO K.O.
Doppietta Denis L’Atalanta sale sul «Tanque» e vede la salvezza
L’APPROFONDIMENTO di Andrea Schianchi 27
BENVENUTO OCCHIO DI FALCO
LONGHI A PAGINA 23
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L’esultanza dei biancocelesti. In alto, l’aquila Olympia simbolo del club
IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI
BERARDINO, BIANCHI, BRAMARDO, CALABRESI, CATAPANO, CIERI, PUGLIESE DA PAG. 10 A PAG. 15
Nuovi insulti. «Sei più inutile di un arbitro di porta»
L'ARTICOLO A PAGINA 27
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F.1 IN CINA
MOTOGP NEGLI USA
Riecco Hamilton Riscatto Marquez però Vettel c’è Domina ad Austin Terzo podio Dovi 2° e Vale 3° consecutivo da applausi
9 771120 506000
50 4 1 3>
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
Il gol di Higuain nell’immagine Sky
DA NON PERDERE 1 Roubaix dopo la Sanremo Pigliatutto Degenkolb TGV in corsa: che paura! SCOGNAMIGLIO, BETTINI PAG. 42-43
2 Basket: dominio Milano Con Roma 20a vittoria e primo posto blindato ALLE PAGINE 44-45
ALLIEVI, CASADIO DA PAG. 32 A PAG. 35
FALSAPERLA, ZAMAGNI DA PAGINA 36 A PAGINA 39
3 Mungara, nonno Maratona Sbanca Milano a 41 anni Speciale: tutti gli arrivati ALL’INTERNO
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Serie A R 30a giornata 1
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● 1 La maldestra deviazione di Duncan nella propria porta, sul tiro di De Jong 2 Il gol di Soriano 3 La contestazione dei tifosi rossoneri LIVERANI/AP/BOZZANI
Soriano spaventa il Diavolo De Jong spegne l’incendio
1Eto’o innesca il gol del vantaggio doriano, Duncan devia un tiro dell’olandese per l’1-1 Bellissimo palo di Suso: i rossoneri perdono l’occasione per andare a -4 dall’Europa
Sebastiano Vernazza MILANO
N
on è finita finché non è finita, ma il pari con la Samp mette una discreta pietra sopra le ambizioni europee del Milan. A -7 dal quinto/sesto posto, occupato dalla Fiorentina e dallo stesso Doria, e a 8 giornate dalla fine, non c’è da farsi illusioni, l’Europa è andata. La Milano del calcio si prepari alla prima stagione senza coppe internazionali della sua gloriosa storia. Per domenica sera a San Siro si annuncia il derby del «ciapanò», l’Inter annaspa un punto sotto i rossoneri e vale il vecchio detto dell’antica Grecia: se Atene piange, Sparta non ride. Di alto valore simbolico il mezzo blackout che verso la fine del primo tempo si è abbattuto ieri sera su San Siro. Le luci si sono affievolite, sulle tribune è andata via la corrente. A pochi giorni dall’inaugurazione dell’Expo, un episodio sinistro. RIMPIANTI Di tutti i Milan che abbiamo visto in questa disgraziata stagione, quello di ieri sera è stato uno dei più presentabili e convincenti. Pippo Inzaghi è ritornato al sistema delle origini, il 4-3-3 estivo. Col senno di poi, è lecito dire che avrebbe fatto meglio a non rinnegarlo. Senza le
divagazioni invernali, oggi avrebbe una classifi- però rimane Menez, nel bene e nel male e, se ci ca migliore e una squadra più sicura di se stessa punti, devi mettere in conto che con un tocco di e dall’identità più definita. I report confermano tacco superfluo e pretenzioso inneschi una ril’impressione visiva. Il Milan ha avuto dalla sua partenza avversaria. Da quel pallone sbagliato si possesso palla (57,6 a 42,4%) e vantaggio terri- è arrivati a una situazione difensiva obbrobriosa, toriale (56 a 44%), e ha mantenuto un baricen- col centrale difensivo Mexes uscito dalla linea tro molto più alto della Samp, 57,2 metri contro per contrastare Eto’o. Il francese è stato scherzato dall’ex interista con un tunnel 44,5 metri. In poche parole, la che è diventato un assist per Soriapartita l’ha fatta Inzaghi. C’erano no, inspiegabilmente solo al limite dubbi alla vigilia su chi si sarebbe LO SCENARIO dell’area. Dieci e lode a Eto’o per il sbilanciato tra due formazioni che I tifosi contestano, gesto tecnico e l’intelligenza della amano andare di ripartenza e di stadio al buio e loro contropiede. Eccezion fatta per i giocata, ma lo scompenso difensi15’ iniziali, periodo in cui il Doria cantano: «Galliani vo milanista è parso inaccettabile. ha messo lì gli avversari, è stato il paga la bolletta» REAZIONI Il gol però ha avuto l’efMilan a prendere l’iniziativa. Nel finale, del resto, i rossoneri non A questo punto fetto di una scossa. Il Milan si è rianimato e SuperPippo ha azzeccato avevano altra scelta che attaccare, le coppe sembrano la mossa. Ha tolto l’attorcigliato mentre alla Samp lo status quo del andate: per il Milan Cerci — che nel primo tempo si è pareggio garbava al massimo. e per Milano avvitato più volte su se stesso perSPIEGAZIONI Ma allora perché il ché sa usare un piede solo — e ha Milan non ha vinto? Soprattutto perché ha preso inserito lo spagnolo Suso, fin qui soggetto piuttoun gol assurdo, una delle tanti «dilettantistiche» sto misterioso. Beh, questo Suso, classe ’93, ha reti subite in questo torneo. All’origine dell’azio- mostrato classe, intelligenza e ritmo. Dislocato a ne doriana c’è un tacco sbagliato da Menez, che destra, in realtà si è spesso accentrato perché lì, se non fosse più narciso di Oscar Wilde e di Nar- pensiamo, lo portava il cuore. Verso la mezz’ora ciso medesimo, sarebbe un fenomeno. Menez è arrivato il pareggio, abbastanza fortunoso: De
Jong ha girato verso la porta e Duncan ha deviato, spiazzando Viviano. Solita postilla per i fantacalcisti: noi della Gazzetta premiamo l’intenzionalità del tiro e poiché non ci sono dubbi sul fatto che De Jong cercasse la porta, il gol lo attribuiamo all’olandese. Rimessosi in linea di galleggiamento, il Milan si è gasato e Suso, a 7 minuti dal 90’, ha scosso un palo col più classico dei tiri a girare. Lì si è capito che quest’anno per il Milan, e per Milano in genere, deve andare così, ci sono stagioni in cui la legge di Murphy — «se qualcosa può andare male, andrà male» — è implacabile. COMPLIMENTONI La Samp merita la classifica che ha. Eder è un attaccante straordinario, a San Siro ha fatto recuperi difensivi che commuoverebbero il più rude e cinico degli allenatori. Eto’o, ai bassi ritmi del nostro calcio, sembra un fuoriclasse senza tempo. Questa partita però ha stra-confermato quel che già si sapeva: Mihajlovic ha una concezione speculativa del gioco. Il suo Doria si arrocca, ingarbuglia le trame di chi ha di fronte e quando può riparte alla velocità della luce (che ieri a San Siro scarseggiava). Non è un’accusa né una critica, ciascuno ha il diritto di giocare come gli pare, ma è giusto dirlo e saperlo, per evitare equivoci futuri. © RIPRODUZIONE RISERVATA
3
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
#
MILAN
1 1
SAMPDORIA
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Soriano (S) al 13’, De Jong (M) al 29’ s.t. (4-3-3) Diego Lopez; Abate (dal 26’ s.t. De Sciglio), Paletta, Mexes, Antonelli; Van Ginkel, De Jong, Bonaventura; Cerci (dal 17’ s.t. Suso), Destro (dal 32’ s.t. Pazzini), Menez. PANCHINA Abbiati, Donnarumma, Rami, Poli, Zapata, Bocchetti, Bonera, Alex, Mastalli. ALLENATORE Inzaghi. BARICENTRO MOLTO ALTO 57.2 M. CAMBI DI SISTEMA 4-4-1-1 dal 18’ s.t. ESPULSI nessuno. AMMONITI Paletta e De Jong per gioco scorretto, Mexes per c.n.r.
(4-2-3-1) Viviano; De Silvestri (dal 43’ s.t. Wszolek), Silvestre, Romagnoli, Mesbah; Palombo, Obiang; Eder, Soriano (dal 20’ s.t. Duncan), Eto’o; Okaka (dal 28’ s.t. Muriel). PANCHINA Romero, Correa, Bergessio, Munzo, Rizzo, Coda, Djordjevic, Acquah, Marchionni, ALLENATORE Mihajlovic BARICENTRO MOLTO BASSO 44.5 M. CAMBI DI SISTEMA 4-3-3 dal 20’ s.t. ESPULSI nessuno. AMMONITI Obiang per gioco scorretto, Wszolek per c.n.r.
ARBITRO Rocchi di Firenze NOTE paganti 11.231, incasso di 292.435,34 euro; abbonati 19.504, quota di 453.906,11 euro. Tiri in porta 7 (un palo)-3. Tiri fuori 9-4. In fuorigioco 0-1. Angoli 8-5 Recuperi: p.t. 2’; s.t. 5’
PRIMO TEMPO
fIL PROTAGONISTA
DE JONG
Aspettando il futuro, Nigel è il re del presente 1Il mediano è
in scadenza e non parla di rinnovo, ma è uno dei leader: «Europa? Ci credo» Marco Pasotto
15’ Risposta La risposta dei rossoneri è di Van Ginkel: allo stesso modo, gran tiro da fuori, ma Viviano ci arriva con la punta delle dita e mette in angolo.
M
44’ Che errore L’occasione più grossa capita a Cerci, imbeccato grazie a un rimpallo da Menez, ma l’attaccante da ottima posizione, calcia male e alto.
SECONDO TEMPO 2’ Che partenza Antonelli spinge a tutta sulla sinistra, mette al centro e Viviano si salva respingendo. 8’ Che botta Punizione a due per la Samp, calcia Eder e Diego Lopez riesce a deviare in angolo. 13’ GOL DI SORIANO Tacco di Menez ma per gli avversari, palla a Eto’o che con una magia serve in area Soriano che non perdona. 29’ GOL DEL MILAN Il Milan agguanta il pari: De Jong fa una mezza rovesciata sulla quale c’è la maldestra deviazione di Duncan. 38’ Palo Suso calcia a giro di sinistro ma la palla si stampa sul palo.
LA MOVIOLA di FRANCESCO CENITI
DE JONG RISCHIA SU MURIEL MENEZ, NON C’ERA IL RIGORE ● Rocchi sempre attento e vicino all’azione: controlla la gara con personalità. Nel primo tempo poco da segnalare a parte la breve sospensione per il calo di tensione dell’impianto d’illuminazione. Nella ripresa se la cava De Jong da un possibile giallo dopo aver steso Mesbah: l’azione prosegue per il vantaggio e poi a essere ammonito è Paletta che mette giù Eder. L’olandese è sempre protagonista, dopo aver
trovato la rete del pari (con l’aiuto di Duncan), rischia molto per una gomitata a Muriel (che non fa scena): Rocchi la considera non volontaria e la punisce col giallo, ma il replay alimenta i dubbi. Nel finale protesta il Milan per una caduta in area di Menez: leggero contatto con Duncan, il francese sembra più scivolare, e giusto lasciar correre. Dopo il fischio finale duro confronto tra Mexes e Wszolek. Rocchi li ammonisce entrambi.
1 Nigel De Jong, 30 anni, centrocampista olandese,
è alla terza stagione al Milan. Quest’anno aveva già segnato contro Parma e Fiorentina in campionato e contro il Sassuolo in coppa Italia
TOCCHI PER ZONA
74
PASSAGGI
Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla
11’ Primo sussulto E’ la Samp la prima a provarci: Eto’o tira da trenta metri, tutto facile per Diego Lopez che blocca senza alcun problema.
16’ Ci crede Van Ginkel che ci prova ancora, ma stavolta la mira è imprecisa.
L’OLANDESE AI RAGGI X
MILANO
olto difficilmente basterà questo per cambiare i loro destini, che ormai sono rossoneri stinti, ma una cosa è certa: se il Milan riesce a restare ancora agganciato con l’ultima falange dell’ultimo dito all’ultimo vagone per l’Europa, lo deve a chi il prossimo anno quasi certamente non ci sarà più. Philippe Mexes e Nigel De Jong. IN SCADENZA Il pareggio nasce dal loro inserimento: prima il colpo di testa di Philippe, salvato sulla linea da Duncan; sull’angolo successivo Nigel ha tentato una rovesciata improbabile su cui il ghanese ha combinato il pasticcio. Evviva i calciatori in scadenza, allora. Di Mexes ormai si sa: quando il francese si sgancia, spesso riesce a combinare cose pregevoli. Ma in fondo non è una novi novità assoluta nemmeno De Jong, che fra campionato e Coppa o quattro Italia ha messo a segno gol. Di certo è un po’ strano: il tenzionaMilan fermamente intenzionapo con to a ripartire daccapo vane, una linea nuova, giovane, etera, italiana eccetera eccetera, enso per dare ancora un senso a nelalla stagione si ritrova eri in le mani di due stranieri scadenza. D’altra parte questa è l’annata dei paradossi. GOL PESANTI Philippee e di Nigel hanno due modi opposti di affrontare il proprio futuro. Il francese ha appena a fatto un appello alla re, società: «Voglio restare, n sarà un ridursi lo stipendio non problema». L’olandesee invece è o di mesi una sfinge. Da un paio ggira l’arcirca, quando può aggira gomento, e quando non può ta: «Non dice cose come questa:
ATTACCO
1
2
2
4
1
3
2
2
7
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3
6
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6
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1
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1
2
1
FALLI SUBITI 2
1
CLASSIFICA PALLE RECUPERATE De Jong
9
Palombo
9
1
2
POSITIVI
MINUTI GIOCATI
65
NEGATIVI 9
PALLE PERSE
10
Recupero
90’
FALLI FATTI 2
CONTRASTI VINTI 2
7’
IL GOL
Bonaventura
8
Menez
8
Obiang
8
Romagnoli
7
Eto’o
7
IL PUNTO DA CUI HA TIRATO
29’ ST GAZZETTA
Nigel De Jong, 30 anni BOZZANI
ho anco ancora deciso e non so l farò. Prima di tutto quando lo voglio cap capire quali sono i piani del Milan per tornare la grande d passato». Una frasquadra del se che pu può suonare un po’ antim se non altro c’è patica, ma schiettezz Ieri sera ha prefeschiettezza. rito evita evitare del tutto l’argomento: «Del mio futuro non vogli voglio parlare. Sono conte tento qua, ma bisogna p pensare all’Europa. D Dobbiamo credere n nell’obiettivo europ peo, crederci anche se ssappiamo che è difficile le».
che ieri l’olandese è stato il migliore per palloni intercettati e recuperati, e il suo gol è stato determinante ai fini del risultato, come nelle tre precedenti occasioni (Parma-Milan 4-5, Milan-Fiorentina 1-1, MilanSassuolo 2-1 in Coppa Italia). Non resta allora che capire se, e che cosa, cambierà da qui a fine maggio. Dice Galliani: «I rinnovi? Vediamo se saremo in Europa o no, il numero di giocatori cambia in base a quello». Diciamo che De Jong e Mexes ieri hanno provato ad aiutare anche se stessi.
LE LEADER Dette da Nigel, ssono parole che hanno un certo peso perché l’olandese è uno de dei cardini dello spogliatoio. E un punto di riferimento pe per i tifosi, che adorano la sua com combattività e lo spirito con cui affronta a le partite. An-
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© RIPRODUZIONE RISERVATA
● le partite di fila del Milan senza k.o. a San Siro: 3 vittorie e 3 pari il bilancio. I rossoneri hanno segnato e preso gol nelle ultime cinque di campionato
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LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Serie A R 30a giornata
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
LE PAGELLE di G.B. OLIVERO MILAN
SAMPDORIA
6
6,5
SUPER VAN GINKEL DESTRO FANTASMA CHE PARATONA DI DIEGO LOPEZ IL TECNICO INZAGHI
6 Tiene molto più alti del solito gli esterni anche a costo di allungare la squadra. Se Cerci fosse concreto, avrebbe buone chance di vincere. La squadra è al suo fianco, l’Europa parecchio più distante.
IL MIGLIORE VAN GINKEL
7 Il ragazzino cresce. Adesso prende iniziative, tira in porta, allarga il gioco, chiede la palla. E i compagni gliela danno, segno che si sta meritando la loro considerazione. ● TIRI 1 ● RECUPERI 3 ● PASSAGGI 50
CERCI
5 Fa tante cose, ma gliene riescono bene poche. Le sliding doors della partita conducono a lui: prima non tira attorcigliandosi su se stesso, poi solo soletto dal limite mira una sonda spaziale. ● TIRI 3 ● SPONDE 3 ● DRIBBLING 0
6
5,5
ABATE Si propone con continuità in avvio, come gli aveva chiesto Inzaghi. Però i cross sono imprecisi. Viene coinvolto nel pasticcio del gol.
PALETTA Nell’intervallo avrà preso una camomilla: rientra, e per cinque minuti sembra addormentato. Negli altri 85’ (più recupero), invece, se la cava.
MEXES Apre le gambe e la strada verso il gol alla Samp: Eto’o lo punisce con il tunnel irridente che vale l’1-0. Poi di testa sfiora il pareggio.
● PARATE 2 ● RINVII 10 ● PRESE ALTE 0
● CONTRASTI 1 ● CROSS 5 ● PASSAGGI 33
● CONTRASTI 0 ● LANCI 4 ● PASSAGGI 51
● CONTRASTI 3 ● LANCI 4 ● PASSAGGI 43
6
6,5
5,5
5
ANTONELLI Mette in mezzo qualche palla insidiosa, cerca il gol da raccontare ai nipoti con un sinistro al volo da corner. Ma è sempre un po’ frenato.
DE JONG Intercetta e recupera, ma visto che non basta trova in rovesciata il ginocchio di Duncan che vale un punto. Rischia il rosso col gomito alto.
BONAVENTURA In cerca di ispirazione, di una zona in cui incidere, di un amico con cui dialogare, di un avversario da puntare. Tocca 94 palloni, ma tutti banalotti.
DESTRO Un fantasma a San Siro. Solo una bella apertura per Abate, un colpo di testa centrale e il duro scontro con Mesbah che lo manda all’ospedale.
● CONTRASTI 3 ● CROSS 2 ● PASSAGGI 38
● TIRI 1 ● RECUPERI 9 ● PASSAGGI 65
● TIRI 1 ● RECUPERI 8 ● PASSAGGI 70
● TIRI 2 ● SPONDE 2 ● DRIBBLING 1
5
IL PEGGIORE
6
5,5
DIEGO LOPEZ La gran parata su una punizione di Eder vale un buon voto in pagella. Quando Soriano gli arriva davanti non fa nemmeno in tempo a distrarlo.
6,5
5
s.v.
MENEZ Ritarda moltissimo ogni giocata prendendo qualche insulto da compagni e tifosi. Con un colpo di tacco dà il via all’azione del gol di Soriano.
SUSO Come girava bene quella palla colpita dal suo sinistro. Sembrava gol. Invece è finita sul palo e lì si sono schiantati i sogni europei del Milan.
DE SCIGLIO Rientra dopo un lungo stop e non si può dire che non si veda. Molti errori e scarsa vitalità.
PAZZINI Entra nel finale dopo l’infortunio di Destro. Può fare ben poco.
● TIRI 1 ● SPONDE 5 ● DRIBBLING 5
● TIRI 1 ● SPONDE 0 ● DRIBBLING 1
● CONTRASTI 0 ● CROSS 3 ● PASSAGGI 13
● TIRI 1 ● SPONDE 0 ● DRIBBLING 0
6
6
SILVESTRE SICURO OBIANG IMPRECISO E SORIANO FA L’ILLUSIONISTA IL TECNICO MIHAJLOVIC
6 Sfrutta poco gli spazi che il Milan lascia sulla trequarti. Il pareggio arriva per un episodio sfortunato, ma la vittoria sarebbe stata eccessiva. Bravo a cambiare posizione a Eto’o e Soriano.
IL MIGLIORE EDER
7 Per un’ora è punta, ala e perfino terzino: adesso è chiaro il motivo per cui Conte lo ha voluto nell’Italia. Poi cala altrimenti non sarebbe umano, ma resta sempre sveglio e pericoloso. ● TIRI 2 ● SPONDE 0 ● DRIBBLING 1
MESBAH
5 È il lato debole della difesa e infatti Cerci sembra più vivo del solito. Per sua fortuna l’esterno del Milan non incide quando potrebbe tirare, ma la prestazione resta insufficiente. ● CONTRASTI 0 ● CROSS 3 ● PASSAGGI 26
ROCCHI Gestione abbastanza corretta della partita, che comunque non presenta particolari difficoltà. Giusti i cartellini.
6,5
6
DE SILVESTRI Sceglie di limitare le discese sulla fascia perché Menez parte dalle sue zolle e fa paura. La sofferenza è ridotta al minimo, esce per infortunio.
SILVESTRE Risolve tante situazioni ingarbugliate e in particolare l’ultima, quando il Milan cerca la giocata della disperazione e trova il suo salvataggio.
ROMAGNOLI Ha tante qualità, ma ieri sera non gli sono servite. Timbra il cartellino, spiega a Cerci che non è il caso di infastidirlo e vive sereno.
● PARATE 4 ● RINVII 14 ● PRESE ALTE 3
● CONTRASTI 1 ● CROSS 1 ● PASSAGGI 27
● CONTRASTI 2 ● LANCI 6 ● PASSAGGI 27
● CONTRASTI 0 ● LANCI 3 ● PASSAGGI 31
5,5
5
6
6,5
PALOMBO Capisce che Bonaventura non è in condizioni brillanti, ma invece di approfittarne si accontenta di farlo giocare senza lasciargli spazi invitanti.
OBIANG Perde più palle di quelle che recupera, soffre Van Ginkel, si prende un giallo facendosi saltare da Menez e arranca per buona parte della gara.
SORIANO Da illusionista: appare e scompare. Pressa De Jong, ma per come gioca il Milan è un compito inutile. Il gol è per metà di Eto’o.
ETO’O Il nonnetto ha un’altra storia da raccontare davanti al camino: «Quella sera a San Siro in cui feci un assist-tunnel». Bravo da regista offensivo.
● TIRI 0 ● RECUPERI 9 ● PASSAGGI 43
● TIRI 1 ● RECUPERI 8 ● PASSAGGI 43
● TIRI 1 ● RECUPERI 5 ● PASSAGGI 30
● TIRI 2 ● SPONDE 0 ● DRIBBLING 4
5,5
IL PEGGIORE
6
VIVIANO Con i piedi lancia a sessanta metri come molti giocatori di movimento non sanno fare. Con le mani non ha granché da fare.
5
5
s.v.
OKAKA Sponde, torri, contrasti, lavoro sporco in grande quantità. Da attaccante, però, nessun guizzo particolare. E molte palle perse.
DUNCAN In un minuto la sua partita: prima salva sulla linea un colpo di testa di Mexes, poi spiazza Viviano deviando il tiro di De Jong.
MURIEL Nei piani di Mihajlovic dovrebbe essere l’uomo che chiude la partita. Invece non riesce a trovare lo spazio e l’occasione per colpire.
WSZOLEK Appena qualche minuto al posto dell’infortunato De Silvestri. E al fischio finale litiga con Mexes.
● TIRI 1 ● SPONDE 3 ● DRIBBLING 0
● TIRI 0 ● RECUPERI 0 ● PASSAGGI 8
● TIRI 1 ● SPONDE 0 ● DRIBBLING 1
● CONTRASTI 0 ● CROSS 0 ● PASSAGGI 3
GIALLATINI 6 DI FIORE 6
GIACOMELLI 6 FABBRI 6
QUI MILAN
QUI SAMP
Suso: «Mi sento sempre più importante»
Palombo sicuro «L’Europa? Dipende da noi»
● MILANO Dopo le traiettorie vincenti di Reggio Emilia, la parabola di San Siro si stampa sul palo: «Non ho segnato per centimetri», la distanza che ha separato il Milan dal gol del vantaggio. Invece ecco il legno di Suso, che nel post argomenta: «Credo che tutto sia ancora possibile, la squadra e il bravo allenatore che abbiamo ci possono permettere di lottare per l’Europa. Io sono contento perché mi sento sempre più importante. Ringrazio i tifosi per l’affetto».
● MILANO (fi.gri.) Chi, se non lui? Chi, se non questo ragazzone che di nome fa Roberto Soriano, un po’ italiano, un po’ tedesco, molto napoletano, un mix perfetto di volontà, testa fredda e piedi buoni, per (ri)avvicinare la Samp al sogno del ritorno in Europa? Il suo è un gol che illude i blucerchiati e per 16 minuti li spinge al quarto posto, dietro la Juve e le due romane, ma alla fine la sostanza è buona ugualmente. Una crescita costante, quella di Roberto, ieri al secondo gol stagionale ed al settimo in assoluto. Che, adesso, ha attirato intorno a lui l’attenzione (nell’ordine) dei club della Bundesliga (già a gennaio), gli osservatori del City, la passione dell’Inter e il ritorno di fiamma della Juve. «Torno a casa con il rammarico di non essere riusciti a mantenere il vantaggio sino alla fine», racconta. Palombo gli fa coraggio: «Guardiamo avanti. Ciò che conta, adesso, è il fatto di essere diventati padroni del nostro destino. Può essere positivo, o forse no, ma è un fatto importante».
PROTESTA E GALLIANI A proposito di tifo, la Curva Sud aveva ribadito la propria rabbia con una serie di striscioni: il primo è quello con l’hashtag #saveacmilan. Sotto, il messaggio è rivolto direttamente a Berlusconi: «Caro presidente, per noi nulla sarà più importante», replica alla frase pronunciata poche settimane fa dal patron, all’uscita dall’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone. «Il Milan? Lasciamo perdere, ci sono cose più importanti». Fanno da contorno altri lenzuoli con i nomi dei grandi campioni rossoneri (da Maldini a Seedorf…), le date dei trofei in bacheca e tanti mini cartoncini con la scritta «Vendesi». Altri big potevano essere nel gruppo attuale se prima dell’inizio Galliani, a.d. rossonero, confessa un retroscena di mercato: «Eto’o? D’estate è stato a un millimetro dal Milan». a.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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L’EXTRATERRESTRE Oltre al rammarico di Viviano, decisivo nel primo tempo («peccato per avere concesso al Milan un paio di contropiede e forse per qualche errore di troppo»), i complimenti più grandi sono rivolti però da Ferrero ad Eto’o: «Un marziano autentico». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Serie A R 30a giornata
fAREA TECNICA
L’ALLENATORE DEL MILAN
INZAGHI «SI DOVEVA E POTEVA VINCERE, PECCATO. DERBY ALLA MORTE» «Dobbiamo credere all’Europa fino alla fine». E litiga con Boban: «Noi senza qualità? Certo, quando gli altri soffrono sono scarsi loro?» Alessandra Gozzini MILANO
S
olo arrivato a primavera, dopo aver superato momenti freddissimi come quelli dei continui infortuni, Pippo aveva potuto schierare per due volte di fila la stessa for-
mazione: fatto trenta (l’evento si è verificato ieri, appunto alla 30a giornata) Inzaghi non potrà fare trentuno, visto che nel derby difficilmente potrà contare su Destro. L’attaccante è crollato alla mezzora della ripresa, dopo un intervento non proprio gentilissimo di Mesbah: uscito in barella e con le mani in faccia, a Destro è stato risparmiato l’immediato trasferimento in ospedale. Dallo spogliatoio di San Siro è allora uscito questo report iniziale: «Forte trauma contusivo e distorsivo del ginocchio sinistro», lo stesso operato tempo fa. Ritrovato De Sciglio dopo tre mesi, l’infermeria
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
dà il benvenuto al centravanti, che oggi verrà sottoposto ad accertamenti per meglio quantificare il danno (già in un secondo bollettino medico il Milan ridimensiona il colpo: si parla di solo «trauma contusivo»). Un momento di buio, dopo il black-out del primo tempo, si registra anche nel secondo: a fine serata la punta lascerà lo stadio con le stampelle, sostenuto dalla moglie Ludovica e dell’agente. ANALISI Che fosse arrivata la primavera si intuiva poi anche dalla tenuta di Inzaghi, che a metà intervallo è rimasto in camicia: Pippo ha tirato via la giacca e insieme un altro bel peso di dosso, quello di una nuova sconfitta casalinga. Poco più tardi è infatti arrivato il pari di De Jong: «Era una partita da vincere a tutti i costi, non siamo stati abbastanza cattivi. Abbiamo colpito un palo con Suso, che diventerà un giocatore importante, e probabilmente meritavamo la vittoria. Finché la matematica non ci condanna dobbiamo credere all’Europa: alimenteremo le speranze giocando alla morte ogni partita, a partire dal derby. Abbiamo la possibilità di toglierci delle soddisfazioni». Pippo si riveste solo per replicare a tono nelle interviste televisive del dopo gara: a Boban, che a Sky aveva parlato di giocatori scarsi e di un unico concetto di gioco, Inzaghi replica: «Se Mihajlovic ha cambiato squadra nel secondo tempo è perché stavamo giocando bene. Certo, quando giochiamo bene noi, sono gli altri che sono scarsi... Non c’è problema». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Braccia tese: peccato, poteva andar meglio.
fAREA TECNICA
L’ALLENATORE DELLA SAMP
MIHAJLOVIC «GARA MAL GESTITA ANDAVA CHIUSA DOPO IL VANTAGGIO» «Sull’1-0 il Milan era un po’ distratto e noi avremmo dovuto accelerare. Comunque nessuno si aspettava la Samp così in alto» Filippo Grimaldi MILANO
C
i sono un prima e un dopo. Ferrero uno: «Non c’è storia, se giochiamo da Samp», la profezia del Viperetta che non difetta certo di coraggio o autostima. Ferrero due:
«Peccato, pensavo che saremmo saliti ancora più in alto. Ci arriveremo il prossimo anno». Poi, rivolto alla telecamera, il presidente mima l’esultanza resa celebre da Batistuta. Personaggio no limits. Parafrasando Mihajlovic, però, il campo racconta che non è una Samp di serpenti. Perché velenosi, i blucerchiati, riescono a esserlo solo a tratti. Così Sinisa va interpretato attraverso la sua gestualità. Mani sui fianchi: che erroraccio (rivolto a De Silvestri, e poi a Mesbah). Braccia conserte: così rischiamo grosso… quando Van Ginkel nel primo tempo scalda le mani a Viviano.
CHE PECCATO Ma può sorridere ugualmente il tecnico della Samp. Questo è un pari che avvicina, eccome, all’Europa League. Si può fare meglio, ma è bene essere concreti, e Mihajlovic lo sa bene. «Specialmente nei primi 15-20 minuti non abbiamo fatto quello che avremmo dovuto, sbagliando molti passaggi com’era successo a Firenze, ma qui non c’era la scusante del campo. È stato un problema di mancanza di personalità». Un errore di strategia c’è stato: «Sull’1-0 il Milan era un po’ distratto, e noi avremmo dovuto accelerare per chiudere la partita. Invece ci siamo accontentati pensando di poter gestire il risultato, ma non siamo bravi sotto questo punto di vita. Peccato. Alla fine, però, quando non riesci a vincere diventa importante non perdere. Teniamo il Milan a 7 punti di distanza, va bene così. Sabato contro un Cesena all’ultima spiaggia dovremo essere molto bravi». La cosa fondamentale, però, è che «dipendiamo soltanto da noi stessi, e nessuno si sarebbe aspettato una Samp in questa posizione a inizio stagione». CHI VIVRÀ VEDRÀ Poi c’è il futuro: Ferrero, sempre lui, mischia le carte e racconta di un brano intonato insieme a Sinisa, «Strada facendo»: «Mi ha cantato una canzone d’amore e ho dovuto accettare la sua permanenza». Belle parole, ma il domani pare già scritto. «Ho imparato dal mio lavoro che bisogna ascoltare i presidenti, non commentare le loro parole. E poi, non so cantare bene…». Sibillino, Sinisa, che adesso ha un solo pensiero in testa: consegnare il passaporto per l’Europa alla squadra, poi avrà finito il suo compito. © RIPRODUZIONE RISERVATA
www.cesare-paciotti.com
L’ANALISI TECNICA
Come sgobba Eder Si sacrifica, copre e crea azioni d’oro Cerci, prendi appunti Andrea Schianchi
S
e giochi da attaccante in un tridente, la parola che devi stamparti nel cervello è sacrificio. Prima ancora di gol, dribbling, tiro. Devi essere disposto a correre, ad aiutare, a ripiegare, a dare una mano ai centrocampisti e a farti vedere dai difensori che devono effettuare il disimpegno. Questo è il compito di un attaccante moderno. Eder conosce a memoria lo spartito, si mette a disposizione della squadra e la squadra lo cerca nei momenti di difficoltà. Cerci, invece, dimostra di essere a suo agio (e non troppo...) nella fase offensiva, ma molto in crisi quando si tratta di difendere e contrastare gli avversari. E allora, siccome non esistono al mondo squadre che si possono permettere tre attaccanti fissi, ecco che il Milan va in apnea, mentre la Sampdoria sfrutta i movimenti delle punte per costruire azioni pericolose. TANTO LAVORO Eder sgobba come un facchino avanti e indietro sulla fascia, sia a destra sia a sinistra. Nei minuti di recupero lo trovi a difendere su De Sciglio che si prepara al cross. I tocchi di Eder sono 41, non tantissimi. Però sempre preziosi: un tiro nello specchio e uno fuori, 21 passaggi (solo 3 errori), 5 cross e un’occasione
creata. Inoltre, nella sua prestazione, si trovano 3 dribbling tentati, 4 recuperi. Certo, ci sono anche i 15 palloni persi, ma a un attaccante si possono concedere anche queste leggerezze. Di Eder restano negli occhi la capacità di sacrificarsi e la resistenza nella corsa. POCO INCISIVO Cerci è impreciso vicino alla porta e non sempre si trova a suo agio con i compagni di reparto. Partendo da destra, il suo compito è convergere e sparare in porta con il sinistro: lo fa poco. Da sottolineare le 3 sponde che effettua a beneficio dei compagni e i movimenti che consentono le volate del terzino sulla fascia. ma è troppo poco per uno come lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA MOSSA
DESTRO CERCI DE JONG
PASSAGGIO
ABATE
MOVIMENTO GDS
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LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
MATTINA 7 Gazzetta News 7.15 Gazzetta News 7.30 Gazzetta News 7.45 Gazzetta News 8 Gazzetta News 8.15 Gazzetta News 8.30 Gazzetta News 8.45 Gazzetta News
9.05 Campioni a confronto 9.30 Explorers: avventure pericolose 10.05 Extreme Fishing 11.05 Condò Confidential 11.30 Campioni a confronto 12.05 The Speedgang - La banda dei motori 13 Gazzetta News 13.30 Gazzetta News 14 Gazzetta News
POMERIGGIO 14.30 Offside 15.05 Sfide senza limiti - Prima TV 15.30 Perfection: momenti di gloria - 1^ TV 16.05 Extreme Fishing - Prima TV 17.05 The Speedgang - La banda dei motori 18.05 Sfide senza limiti 18.30 Gazzetta News Extra Time 19 Gazzetta News
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SERA 20 Offside 20.30 Tuttogol 21.05 Condò Confidential 21.35 Senza Appello 23 Tuttogol 23.30 Gazzetta News 24 Offside 0.30 Offside
Fermi tutti, c’è Ferrero a Senza Appello
1Alle 21.35 torna il talk condotto da Viviana Guglielmi e Luigi Garlando: ospite il presidente della Samp clic
Gabriella Mancini
S
erata scoppiettante su GazzettaTv, in onda sul canale 59 del digitale terrestre. Gli ospiti di Senza Appello sono il funambolico Massimo Ferrero, l’immenso José Altafini e il comico interista Enrico Bertolino. L’appuntamento è per le 21.35 con Viviana Guglielmi e la firma della Gazzetta dello Sport Luigi Garlando mentre dallo studio delle news interverranno Franco Piantanida con altre due firme della Gazzetta: Alessandro De Calò e Nino Minoliti. Riflettori puntati sulla trentesima giornata della Serie A, ma soprattutto sul presidente della Sampdoria, uno che non le manda a dire, sempre pronto a dispensare battute tanto da attirare l’attenzione di Maurizio Crozza, che non ha esitato ad imitarlo. La frase di Ferrero rivolta a Massimo Moratti, per la serie «caccia il filippino», riferita a Erick Thohir, sarà un invito a nozze per Bertolino, così come le varie frecciate lanciate dal produttore cinematografico al mondo del calcio. Negli ultimi tempi le ha dirette anche al suo allenatore Sinisa Mihajlovic, nel mirino di diversi club e tra gli argomenti del dibattito in studio. Alla fine, come sempre, Garlando esprimerà il verdetto. CAMPIONATI ESTERI Il pomeriggio parte con Extra Time, dedicato ai campionati esteri. In studio il giornalista della Gazzetta Stefano Cantalupi che si occuperà di Real Madrid-Eibar, Siviglia-Barcellona, Queens Park RangersChelsea, il derby tra i due Manchester e tanto altro ancora. L’appuntamento è per le 14 con
COME RISINTONIZZARE I VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59
Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, 63 anni, romano, con l’allenatore Sinisa Mihajlovic PEGASO
replica alle 18.30. Mezz’ora dopo e in replica alle 20 è di scena Offside, una puntata speciale tra campionato, Champions League ed Europa League. In primo piano l’andata dei quarti di finale di Champions Juventus-Monaco, che si gioca questa sera, e le sfide di Europa League tra i tedeschi del Wolsburg e il Napoli e tra gli ucraini della Dinamo Kiev e la Fiorentina che si svolgeranno giovedì . Grande attenzione anche alle chiavi di lettura e ai temi tecnico-tattici della varie partite.
MOMENTI DI GLORIA Alle 15.30 debutta Perfection: Momenti di gloria. Racconterà l’attimo in cui i campioni raggiungono la perfezione grazie a un momento sportivo indimenticabile. Questa prima puntata è dedicata al golf con la vittoria di Tiger Woods agli Us Open. Seguirà un interessante filmato di pesca nel Pacifico inserito nel programma Extreme Fishing. Fino a Senza Appello e ai suoi ospiti variegati, uno show da non perdere. © RIPRODUZIONE RISERVATA
● Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando 2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV 5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca. Soluzione dei problemi Se avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key 1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare inviata la configurazione 3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK
Serie A R Il tema
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Urbe capovolta: I BIANCOCELESTI OTTO GIORNATE FA ERANO A -12 Punti 60
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ROMA LAZIO DISTACCO
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Claudio Lotito
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James Pallotta
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15ª
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17ª
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19ª
20ª
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30ª GDS
Gioco e umiltà Così la Lazio ha superato la Roma superba 1Il 2015 giallorosso è stato un calvario:
dalla pareggite alle polemiche col tifo Solo sorrisi e successi per i biancocelesti Alessandro Catapano ROMA
L
a storia non ha nascondigli, ha scritto De Gregori. Dodici aprile 1961, alle 9.07 di Mosca parte la navicella sovietica Vostok 1, Jurij Gagarin è il primo uomo a volare nello spazio. Consegna alla Terra questa frase: «Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini». Dodici aprile 2015, alle 17.15 di Roma dal Muro Torto che costeggia Villa Borghese arrivano echi di clacson festanti, la Lazio ha appena battuto l’Empoli 4-0, scalzando la Roma dal secondo posto, Claudio Lotito sta riscrivendo il copione di questo campionato. Di-
ce (e non sapete da quanto aspettava questo momento): «Oggi è una giornata storica». Come è potuto accadere? QUANTA SUPERBIA Roma trasforma leggende in realtà, eleva il gossip a letteratura. Secondo l’ultima chiacchiera Lotito nei mesi scorsi avrebbe investito ingenti risorse personali in pratiche magiche, precisamente in fatture contro la Roma. Non è vero, non può esserlo. Ma pure se fosse, vi stupireste? Non era Liedholm a portare la sua Roma dal mago Maggi? E del resto chi si stupisce del sorpasso di ieri? Annunciato da svariati chilometri. Per citare il capolavoro di Dino Risi, da almeno quattro mesi la Lazio sfreccia come la Lancia Aurelia di Gassman e
Trintignant, la Roma ha l’andatura di una 500 (vecchia). Feroce il fotomontaggio con cui da ieri i laziali hanno invaso la Rete: Totti che selfa, Gassman che gli fa le corna. È la giusta punizione. Perché l’impressione è che più che la magia abbia potuto la hybris. Sì, la superbia — che Aristotele sconsigliava ai monarchi che volessero conservare il potere — ancora una volta rischia di punire Roma e i romanisti (se non è questo un ricorso storico), vittime della propria presunzione. E come nelle tragedie greche (cos’altro è questo ennesimo psicodramma giallorosso?), dove un evento accaduto nel passato influenza i fatti del presente, l’origine di tutti i mali sta in quell’eccesso di hybris che Rudi Garcia mostrò dopo il 3-2 subito tra mille polemiche a Torino: «È stata tutto tranne che una sconfitta. Ho capito che siamo più forti della Juventus e vinceremo lo scudetto». All’inizio di marzo di quest’anno, il buon Rudi ha ammesso: «La mia superbia è stata punita». Ma la frittata era fatta, ormai. Il 2015 della Roma è stato un calvario, fin dal mercato di gennaio, in cui un altro (ex) eroe romanista, Walter Sabatini, ha ecceduto in superbia. Prima la pareggite, poi le sconfitte; prima la perdita di contatto con la Juventus, poi il fiato della Lazio sul collo; il gioco perduto; le eliminazioni dalle coppe; gli infortuni; le polemiche; le intemperanze dei tifosi; la frattura tra Pallotta e la curva. Perfino il grande progetto dello stadio si è impantanato.
LA CHIAVE
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Gli anni trascorsi dall’ultimo 2° posto della Lazio a questo punto del campionato: nel 2001 dietro la Roma
E INTANTO La Lazio, zitta zitta, con quel pizzico di grano salis che alla Roma manca sempre, macinava gioco e vittorie. Dodici nelle ultime 17 giornate. Senza proclami, ritrovando i suoi tifosi. Per molti, il vero campionato dei biancocelesti è cominciato a Parma, il 7 dicembre, quando si è accesa la luce accecante di Felipe Anderson. Da allora, mentre la stagione di Totti e della Roma è declinata, quella del brasiliano e della Lazio è decollata. Di Lotito ci si voleva liberare, oggi passa da liberatore. A Pioli credevano in pochi, oggi è il nuovo Maestrelli. Sabatini ci aveva visto giusto, quattro anni fa, quando voleva prenderlo al posto di Luis Enrique. La Lazio è seconda dopo 30 giornate, non le accadeva dal 2001. Allora rincorreva la Roma, che poi vinse lo scudetto, oggi la Juventus, che lo vincerà. Ma soffiare la Champions diretta ai tracotanti cugini varrebbe già abbastanza, no? © RIPRODUZIONE RISERVATA
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sorpasso capitale IL FILM DEL POMERIGGIO «IL SORPASSO»
4’
QUI LAZIO
Miglior attacco 8 vittorie in fila Il capolavoro della banda Pioli 1Il tecnico «Già in
ritiro ho capito le qualità del gruppo Lavoriamo insieme con entusiasmo» Nicola Berardino ROMA
L
a Lazio di Stefano Pioli è un diamante dai mille riflessi. L’ottava vittoria di fila ha fatto agganciare due serie storiche, quelle di Tommaso Maestrelli (campionato 197273) e di Delio Rossi (2006-07) Meglio ha fatto solo la squadra di Eriksson (9 successi, 199899). Ma oggi la storia passa soprattutto dal sorpasso alla Roma per salire al secondo posto. Il 9 febbraio, dopo il k.o. casalingo col Genoa, la Lazio era sesta, a 34 punti. A 12 lunghezze dalla Roma: 62 giorni dopo, ha un punto in più. «Ma non abbiamo fatto ancora nulla, ci sono altre 8 gare», ripete convinto Stefano Pioli, 49 anni, prima stagione a Roma. Arrivato sulla panchina laziale dopo che erano falliti i corteggiamenti ad Allegri e Donadoni. BIVIO «Vincere questa partita era un passaggio importante per il nostro campionato. Abbiamo avuto 3 gare in 8 giorni,
«GIORNO STORICO LO STADIO PIENO È UN’EMOZIONE INDESCRIVIBILE» CLAUDIO LOTITO PRESIDENTE LAZIO
giocare con questa concentrazione è stato un segnale di grande maturità». Quattro giorni fa, il colpaccio di Napoli per conquistare la finale di Coppa Italia. Contro la Juventus, che ora è l’unica squadra davanti, a 12 punti, e sarà il prossimo avversario, sabato a Torino. «È la squadra che più ci ha messo in difficoltà (0-3, il 22 novembre a Roma, ndr). La sconfitta di Parma mi preoccupa: la Juve sbaglia una gara ogni 2-3 anni…». Nessun rimpianto per i punti
LAZIO! GOL DI MAURI Dopo 4 minuti, la domenica pomeriggio è già laziale. Mauri segna l’1-0 all’Empoli, primo dei quattro gol. La Roma, partita a +1, è ancora 0-0 a Torino: è già dietro. Lazio 58 punti, Roma 57
persi. «Abbiamo fatto il nostro percorso, crescendo anche attraverso gli errori». E da ieri sera la Lazio ha anche il miglior attacco della Serie A. Questa volta il sorpasso è avvenuto sulla Juventus. E sono 58 gol contro 57. «Una dato importante. La squadra ha acquisito la consapevolezza delle proprie qualità. E possiamo gestire con intelligenza la fase di non possesso palla, perché sappiamo che, prima o poi, arriva la nostra giocata vincente…». Prima o poi, questa Lazio doveva sbocciare. «Già, in ritiro mi sono accorto di avere un gruppo di gran valore…». Mai cosi in alto Pioli da allenatore. Un momento splendido. «Lo vivo con soddisfazione, ma pure con equilibrio. Il nostro obiettivo di inizio stagione era tornare in Europa. Ancora non lo abbiamo centrato…». FORZA IN PIÙ Una squadra che è un tesoro di risorse. Così Cavanda torna titolare e inventa i cross per i 2 gol che avviano la vittoria con l’Empoli: quelli di Mauri e Klose. Berisha rientra tra i pali dopo 6 giornate e si ripropone da protagonista come nella notte di Coppa a Napoli. Nell’esultanza del raddoppio, Klose e Candreva concentrano l’abbraccio dei compagni verso Cavanda, in vetrina dopo tante domeniche in panchina. Un gruppo di professionisti che si sono scoperti amici. «Ho 29 bravi giocatori – dichiara orgoglioso Pioli –. Se siamo arrivati a questo punto è grazie al lavoro di tutto il gruppo. Sì è creata una bella unione. Il fatto che rimangono il più possibile a Formello, anche dopo l’allenamento, è un bel segnale». Così come immergersi in un Olimpico con 50 mila cuori biancocelesti. Dopo il bagno di folla di martedì a Termini in partenza per Napoli e della notte di mercoledì a Formello per festeggiare il successo del San Paolo. E sabato c’è la Juve. «Vogliamo il massimo da questa stagione, lo ripeto ogni giorno ai ragazzi». La Lazio di Pioli vuol continuare a stupire. Ogni diamante ha sempre un riflesso in più da far ammirare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA! RIGORE DI FLORENZI Minuto 13 del secondo tempo. La Roma sblocca la partita a Torino con il rigore di Florenzi e torna seconda: durerà 7 minuti. E la Lazio? È già sul 4-0 con l’Empoli. Roma 59 punti, Lazio 58
58’
65’
TORINO! PARI DI MAXI LOPEZ Il Torino fa 1-1 al minuto 20 del secondo tempo: Maxi Lopez batte De Sanctis e toglie due punti alla Roma. La Lazio passa da -1 a +1: è la situazione definitiva. Lazio 58 punti, Roma 57
QUI ROMA
Totti non c’è Segnare ora è un problema E Garcia frena 1Solo nel ‘96
un dato peggiore per i gol segnati. I tifosi contestano Pallotta
Andrea Pugliese INVIATO A TORINO
«I
l sorpasso? Non è un problema, il campionato non finisce ora. La classifica che conta è quella finale, non questa. È lì che conterà essere davanti». Rudi Garcia liquida così il sorpasso della Lazio e la prima volta fuori dalla Champions diretta, dopo 67 giornate in cui la sua Roma non era mai scesa oltre la seconda piazza. «Ma nessuna squadra vincerà tutte le 8 partite che restano. Adesso dobbiamo battere l’Atalanta, poi vedremo gli altri risultati». Di fatto quel risultato però la Roma lo saprà già, visto che Juventus-Lazio si gioca sabato sera, prima della sua sfida con l’Atalanta. PALLOTTA CONTESTATO Il sorpasso, in realtà, in casa romanista brucia eccome. Al club, alla squadra, un po’ a tutto l’ambiente. Ieri basta-
«LA CLASSIFICA CHE CONTA SARÀ QUELLA FINALE, NON QUESTA» RUDI GARCIA ALLENATORE ROMA
va fare un giro sui social, affacciandosi per esempio sugli account ufficiali della Roma, per capire l’amarezza (eufemismo) dei tifosi. O ascoltare gli insulti al presidente James Pallotta arrivati prima della gara, con tanto di striscione ironico («Idiots») a contestare la scelta del mancato ricorso del club per la squalifica della curva Sud di domenica prossima. Ed è per questo che Garcia sperava in una vittoria, perché sa che avere la Lazio davanti porterà
una settimana densa di tensioni. Ma se il successo ieri a Torino non è arrivato è anche per colpa di un attacco che non può essere quello di una grande squadra: 5 soli gol nelle ultime 8 gare, 41 totali finora in campionato. Non faceva peggio dal ‘95-96 con 40 reti in 30 partite. L’ultimo lo ha segnato Florenzi che ieri giocava terzino (il rigorista di giornata ha anche abbandonato polemicamente l’intervista flash con Mediaset). L’ultimo di una punta invece risale addirittura al 22 febbraio, quello di Totti a Verona, quasi 50 giorni fa. «Ma io sono contento del lavoro che hanno fatto anche questa volta gli attaccanti. Forse però è vero, ci è mancato qualcosa davanti: fortuna, la scelta giusta sull’ultimo passaggio e un po’ di cattiveria». Ibarbo si è specchiato troppo in se stesso, divorandosi un paio di gol. Iturbe ha corso tanto e lottato, ma corsa e sacrificio non possono più bastare a giustificare il suo rendimento e Ljajic ha oramai smarrito la brillantezza. TOTTI NO, DOUMBIA SÌ E allora molti ieri hanno sperato che in corsa l’antidoto anti-Lazio potesse essere ancora Totti, un po’ come nell’ultimo derby. Ieri, infatti, il simbolo giallorosso è stato lasciato fuori da Garcia nonostante una partita giocata a ritmi bassi, soprattutto nei primi 45’. Il capitano si è scaldato a lungo nella ripresa, ma poi è entrato Doumbia, simbolo del fallimento del mercato invernale. «Francesco non giocava da 25 giorni e nel finale avevamo bisogno di un attaccante puro come Doumbia, visto che il Torino si era chiuso negli ultimi 25 metri – conclude Garcia –. Seydou non ha segnato ma è in crescita, presto ci aiuterà anche lui a vincere». Sarà, ma ogni volta che mette piede in campo, l’impressione è diversa. E chissà che il sorpasso non nasca anche da queste cose... © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ALLENAMENTO SI FA DURO? SU CON
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Serie A R 30a giornata
Quattro tenori per un acuto: Empoli distrutto Lazio seconda
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● 1 Stefano Mauri, 35 anni, ha appena colpito di testa il pallone del vantaggio biancoceleste: il portiere dell’Empoli Luigi Sepe, 23, è battuto ● 2 Il destro di Antonio Candreva, 28 anni, vale il 3-0 del primo tempo ● 3 La festa dei tifosi della Lazio in curva Nord: il sorpasso sulla Roma al secondo posto è cosa fatta LIVERANI-ANSA 2
1 Pioli manda in gol tutti i suoi big d’attacco davanti a uno stadio strapieno ma sorride solo a metà: De Vrij e Parolo si fanno male LAZIO
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EMPOLI
PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Mauri al 4’, Klose al 31’, Candreva al 44’ p.t.; F. Anderson all’8’ s.t. LAZIO (4-2-3-1) Berisha; Cavanda, De Vrij (40’ p.t. Novaretti), Cana, Lulic; Biglia, Parolo (34’ s.t. Cataldi); Candreva, Mauri, F. Anderson; Klose (15’ s.t. Ciani). PANCHINA Strakosha, Guerrieri, Braafheid, Pereirinha, Ledesma, Onazi, Ederson, B. Keita, Perea. ALL. Pioli. CAMBI DI SISTEMA 4-2-3 dal 15’ s.t. BARICENTRO MOLTO BASSO 40,4 M. ESP. Novaretti al 13’ st per doppia ammonizione (entrambe gioco scorretto). AMM. Klose, Cana e Cavanda per gioco scorretto
EMPOLI (4-3-1-2) Sepe; Hysaj, Tonelli, Rugani, Mario Rui (dal 21’ s.t. Laurini); Vecino (dal 10’ s.t. Signorelli), Valdifiori, Croce (dal 1’ s.t. Zielinski); Saponara; Maccarone, Pucciarelli. PANCHINA Pugliesi, Bassi, Somma, Barba, Diousse, Brillante, Tavano, Mchedlidze. ALL. Calzona (Sarri squalificato). CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MEDIO 51,4 M. ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno.
ARBITRO Peruzzo di Schio. NOTE paganti 31.700, abb. 17.396, incasso e quota non comunicati. Tiri in porta: 6-5. Tiri fuori: 2-2. In fuorigioco: 10-1. Angoli: 3-7. Recuperi: p.t. 3’; s.t. 3’.
Stefano Cieri ROMA
C
he la giornata sia di quelle particolari lo capisce, prima di ogni altro, l’aquila Olympia. Che prolunga quasi all’infinito il tradizionale volo pre-partita: 6-7 giri di campo invece dei soliti 2 o 3. Un’immagine che più evocativa non si può. Perché poi anche la Lazio di Pioli «vola» dando l’impressione di non volersi fermare più. Altra goleada, altro successo (l’ottavo consecutivo, raggiunte le Lazio di Maestrelli e Delio Rossi, solo quella di Eriksson ha fatto meglio, con 9
successi), ma soprattutto sorpasso sulla Roma riuscito. La giornata perfetta, insomma, per i tifosi biancocelesti. Che non a caso tornano a popolare l’Olimpico come non accadeva da tempo. Sono 50 mila sugli spalti per un bagno d’amore che si aggiunge a quelli (meno contenuti nei numeri ma più clamorosi nella sostanza) che hanno preceduto e seguito il match di Coppa Italia col Napoli (la stazione Termini e Formello in piena notte le insolite location). UNA MACCHINA TEDESCA Ma questa Lazio tanto affetto lo merita fino in fondo. Per quello che sta facendo e per come lo
sta facendo. La banda di Pioli è ormai come una macchina tedesca: elegante, affidabile, confortevole, che non tradisce mai. Tedesca come il suo uomo più importante, quel Miro Klose che continua a segnare e stupire. E ad essere il fiore all’occhiello di una formazione che viaggia spedita anche se è costretta a cambiare. Pioli comincia con una difesa che per quattro quinti non è quella titolare. Dopo 40 minuti anche l’unico superstite, De Vrij, si fa male ed esce. Ma che la formazione sia rimaneggiata non se ne accorge nessuno. Anzi, è proprio uno dei rincalzi, Cavanda, a scodellare le palle che dopo appena
mezzora chiudono già la pratica Empoli. Del primo assist del laterale belga beneficia Mauri (al nono centro personale), del secondo s’impossessa King Klose. Gol in fotocopia, entrambi di testa, entrambi con una difesa dell’Empoli che quasi sembra fermarsi ad ammirare lo stato di grazia degli avversari. EMPOLI (QUASI) ASSENTE Sarri (squalificato, in panchina c’è il vice Calzona) lo aveva detto alla vigilia che contro la attuale Lazio sarebbe stata dura. Ma in questi termini non poteva certo prevederlo. Il gol a freddo di Mauri (dopo appena quattro minuti) certo non aiuta la for-
LE PAGELLE di S.CIE. CAVANDA DIVENTA L’UOMO-ASSIST ANDERSON INVENTA LE SOLITE MAGIE LAZIO
7
EMPOLI
5
IL MIGLIORE
IL MIGLIORE
MIRO KLOSE
MASSIMO MACCARONE
7,5
6
Davanti ai suoi due figli non poteva sbagliare. Stacco di testa perentorio per il 2-0, recupero pazzesco e palla d’oro per il 4-0. Ma sarà vero che va per i 37 anni?
E’ l’unico che prova a fare qualcosa anche quando gli altri tirano i remi in barca. Meriterebbe il gol, ma un Berisha superlativo glielo nega in almeno due occasioni.
BERISHA 7 Crudele nel negare all’Empoli il gol nel finale. Si supera su Saponara e Maccarone. CAVANDA 7 Due assist al bacio per Mauri e Klose. Unico neo il giallo che gli farà saltare la Juve. DE VRIJ 6 Ordinaria amministrazione fino a quando il ginocchio fa crac. NOVARETTI 5 D’accordo, il secondo giallo non c’è. Ma era proprio il caso di rischiare quell’intervento? CANA 6,5 Ci mette la pezza due volte evitando altrettanti gol. LULIC 6,5 Inizio guardingo, poi diventa il padrone della fascia. Alto o basso fa poca differenza. BIGLIA 6,5 Qualcuno lo ha visto continuare a correre pure negli spogliatoi. Non sbaglia un colpo. PAROLO 6,5 Tutto bene fino a 10’ dal termine, la frattura a una costola rovina tutto. (CATALDI S.V.) CANDREVA 7,5 Rete da cineteca e accelerazioni devastanti. Quarto gol nelle ultime quattro gare interne. S. MAURI 7 Sblocca il risultato con un gol da centravanti puro. La sua versatilità è il valore aggiunto. F. ANDERSON 7 Decima rete a coronamento della solita prestazione di ricami e invenzioni. CIANI 6 Si piazza dietro e calamita parecchi palloni pericolosi. ALL. PIOLI 7 Direttore d’orchestra di un gruppo che funziona in ogni minimo dettaglio.
SEPE 5,5 I gol non erano facili da evitare, ma qualcosa in più potrebbe fare. HYSAJ 5 Dorme su Mauri sull’1-0. Patisce le iniziative di Anderson, non accompagna mai l’azione. TONELLI 4,5 Si perde Klose sul 2-0, poi al tedesco regala pure la palla che diventa il 4-0 di Anderson. RUGANI 5,5 Timido e poco reattivo nelle occasioni che contano. MARIO RUI 5 Le scorribande di Candreva lo mandano in confusione totale. LAURINI 5,5 Prova a fare meglio di Mario Rui, ma non ci riesce. VECINO 5 Resta un po’ troppo basso senza mai ribaltare l’azione. SIGNORELLI 5,5 Corre più di Vecino, ma non è che combini niente di meglio. VALDIFIORI 5,5 Poco aiutato dai compagni di reparto, perde il confronto con i dirimpettai laziali. CROCE 5 Resta in campo solo un tempo, senza lasciare tracce. ZIELINSKI 5,5 Ha una palla buona nel finale, la spedisce alle stelle. SAPONARA 6 Evanescente per un’ora, molto bene nell’ultima mezzora. Sfiora il gol. PUCCIARELLI 5,5 E’ sul pezzo, ma gli manca l’acuto. ALL. CALZONA 5 Sarri è squalificato, il gol a freddo di Mauri rovina i piani prima di iniziare. Serviva inventare qualcosa.
PERUZZO Il secondo giallo di Novaretti non c’è. L’errore è anche dell’assistente Posado che è lì in zona. Convince poco il metro usato per i cartellini gialli. PRETI 6,5 – POSADO 5,5 BANTI 6 – ROCA 6
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LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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IL PROTAGONISTA
Klose fa rima con bomber Un gol Miro... e due il figlio 1Il 36enne arriva
in doppia cifra ed esulta con Noah, decisivo coi Pulcini contro la Roma
Marco Calabresi ROMA
L
a differenza tra il dolore e la felicità, nella pancia dell’Olimpico, sta nelle persone che ti accompagnano fuori dallo stadio. Marco Parolo, che ancora doveva scoprire di avere una costola rotta, faceva fatica a camminare da solo; mazione toscana. Così come una classifica da pancia piena per una salvezza virtualmente già conquistata. Ma anche nella giornata peggiore dell’anno l’Empoli merita comunque un piccolo applauso. Per la caparbietà con cui nel finale cerca (senza trovarlo causa un Berisha superlativo) il gol della bandiera. L’uomo in più (espulsione affrettata di Novaretti al 13’ s.t.) fa scattare la molla dell’orgoglio. Ma molte altre squadre, sotto di quattro gol e con l’obiettivo di fatto già centrato, avrebbero mollato. LA NOTA STONATA Applauso sommesso, però. Perché fino al 4-0 e fin quando c’è parità numerica la partita non c’è. Il problema (per gli avversari) è che la Lazio attraversa uno di quei periodi in cui tutto va per il meglio. Gioca a memoria, Biglia le garantisce sempre una regia di forma e di sostanza. Il trio di trequartisti (Candreva-MauriAnderson) con il pivot d’attacco Klose costituiscono un poker avanzato che in questo momento non ha eguali in Italia. Giusto e normale che, dopo le reti di Mauri e Klose, le altre due portino la firma di Candreva (con un missile da 30 metri) e Anderson. Quattro gol che da ieri fanno della Lazio la squadra con l’attacco più prolifico della Serie A. Tutto va alla grande per Pioli. Anzi no. Perché gli infortuni di De Vrij (distorsione a un ginocchio, almeno 10 giorni di stop) e Parolo (frattura di una costola, ne avrà per un mese) allungano una vena di malinconia sulla giornata perfetta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Pucciarelli duro «Empoli sveglia, servono punti» ● ROMA Il lato positivo della squalifica è che Maurizio Sarri — seduto in tribuna, due file dietro la panchina dell’Empoli — si è potuto fumare tutte le sigarette che ha voluto. Ma non se le è godute: a differenza di Torino, stavolta poco da dire sull’arbitraggio, tanto sulla prestazione della squadra. Sarri non può parlare, lo fa il vice Francesco Calzona: «Il 4-0 è severo, ma senza dubbio questa Lazio è la squadra più in forma del campionato». A proposito di squadre in forma, domenica al Castellani arriva il Parma: «Non sono 2 k.o. a toglierci morale — dice Pucciarelli —, ma dobbiamo vincere, non siamo ancora salvi». m.cal. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Miroslav Klose, invece, in una mano aveva quella di Noah, nell’altra quella di Luan. Noah e Luan hanno dieci anni, sono gemelli, giocano nella scuola calcio della Lazio e hanno un cognome da campioni del mondo. Papà Miro, dopo aver segnato il gol del 2-0, è andato a esultare proprio sotto il parterre della tribuna Monte Mario: sapeva che li avrebbe trovati lì. Miro sapeva anche che Noah, ieri mattina, nel derby categoria Pulcini 2005 aveva segnato una doppietta alla Roma (decisiva per il 4-3 finale), e quindi voleva festeggiare e nello stesso tempo farsi perdonare per non essere stato sulle tribune, come aveva fatto invece papà Totti a Trigoria per il baby-derby di Cristian.
DOPPIA CIFRA C’è il derby, nel destino della famiglia Klose. Quello dei grandi, almeno fino al 24 maggio, si giocherà a distanza, e Miro a parole sembra Pioli, che smorza gli entusiasmi e pensa sempre alla partita successiva: «La sfida con la Roma? Guardiamo gara dopo gara, siamo felici per il secondo posto, ma è ancora dura. Bisogna continuare con questo atteggiamento». L’atteggiamento, di Klose, è un esempio per tutti: il 9 giugno, due giorni dopo la finale di Coppa Italia, Miro compirà 37 anni, eppure si allena ancora con l’entusiasmo di quando ne aveva 20. Quando Djordjevic era il titolare, reclamava più spazio: poi, dopo l’infortunio del serbo, la stagione è cambiata da così a così. La so-
cietà non è intervenuta sul mercato, puntando sul ragazzino Klose, che ha ripagato tutti: da Lazio-Milan, giorno del crac di Djordjevic, nove partite da titolare su dieci in campionato (fuori dal 1’ solo con il Sassuolo), tre su tre in Coppa Italia. Nono gol del 2015 tra campionato (sette) e Coppa Italia (due), decimo complessivo in A: quattro stagioni in Italia, tre chiuse in doppia cifra. IL BRASILE CHIAMA Ce ne sarà una quinta, con la Lazio? Miro ci sta pensando: l’accordo c’è già, ora è tutto in mano a Klose. Che non aspetterà giugno per dare una risposta e conta di definire il suo futuro entro fine mese. All’estero lo reclamano: non solo Bundesliga e Major League, l’ultima (faraonica) offerta è arrivata da San Paolo, Brasile. Si sono innamorati di Miro pure lì, dove la Germania ha lasciato il segno per sempre. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il tedesco Miroslav Klose, 37 anni a giugno ANSA
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LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Serie A R 30a giornata TORINO ROMA
1
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
MAXI RISPONDE A FLORENZI, GLI ULTRÀ IN POLEMICA CON PALLOTTA 1
1
LE PAGELLE 2
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Florenzi (R) su rigore al 13’, Maxi Lopez (T) al 20’ s.t.
TORINO
PERES
6,5 3
● 1 Maxi Lopez segna il gol dell’1-1 al 20’ della ripresa (AFP) ● 2 Florenzi al 13’ del secondo tempo trasforma il rigore provocato da un intervento di Moretti su De Rossi (REUTERS) ● 3 Lo striscione «Idiots» dei tifosi giallorossi in risposta all’epiteto rivolto loro dal presidente Pallotta (MANCINI)
Spuntata, ripresa, terza Roma, maledetto Olimpico
1Lo stadio che porta male a Garcia: nel suo ha frenato, in quello del Toro s’è fatto sorpassare. Florenzi gol, ma l’attacco non gira e Maxi trova l’1-1 INVIATO A TORINO @fabiowhites
C
i sono stadi, più che avversari, che risultano indigesti a prescindere. L’anno scorso la Roma volava, sembrava davvero l’anno giusto: 10 vittorie di fila a inizio campionato. Non si poteva immaginare che sarebbe stato il Torino a fermare la grande corsa. Invece la super orchestra di Garcia si blocca nella casa dei granata: 1-1. È l’inizio della rimonta Juve. Ora, con un altro 1-1 la Roma subisce il sorpasso della Lazio al secondo posto. Che anche lo stadio del Torino si chiami Olimpico è curioso. Nel suo, di Olimpico, prima di battere il Napoli la Roma ha collezionato 6 pari e una sconfitta. Ma quella è la storia di una Roma che si è sgonfiata da una parte, questa di una Roma
che all’Olimpico del Toro non gliene va bene una. L’anno scorso furono polemiche per una spinta di Meggiorini a Benatia sul gol granata e per un rigore non dato a Pjanic. Anche stavolta i dubbi arbitrali ci sono, ma da entrambe le parti. È nel merito che a Garcia non andrà giù questo pari. Sta stretto, non c’è dubbio. Ma le cause sono chiare: una indiscutibile idiosincrasia al gol. LA CHIAVE Al tecnico francese, si sa, piace mischiare le carte: avrà fatto la stessa formazione sì è no un paio di volte. Per l’occasione ha fatto sedere Totti in panchina e schierato Ibarbo per la prima volta dall’inizio. Occasione perduta. L’ex freccia ormai spuntata del Cagliari ha deluso parecchio: si è mangiato un gol di testa tutto solo. Per tacere di un altro paio di ghiotte chance. I compagni d’offesa hanno combinato poco di più.
La Roma sta meglio da qualche tempo. Col Torino ha forse giocato la miglior gara degli ultimi mesi come manovra e personalità. Ha tenuto sempre sotto scacco il Toro, chiuso nella propria metà e speranzoso delle ripartenze di Bruno Peres. Ma una volta arrivata sotto porta s’infrangeva contro Glik e compagnia o sbagliava le conclusioni o i tempi d’entrata. Ci è voluto un rigore, piuttosto dubbio, e un jolly come esecutore per sbloccare la situazione. Florenzi, terzino per l’ennesima volta, l’ha costruito e poi firmato. Ha pescato con un pallonetto De Rossi il quale si è lasciato andare sul contatto con Moretti. Poi è subentrato l’altro problema della Roma: quello di non riuscire a tenere il risultato. Col Napoli era andata bene, col Torino no. EFFICACIA MASSIMA I granata hanno pareggiato presto,
LA CIFRA
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Per la prima volta dopo 67 giornate di gestione Garcia la Roma scende sotto il secondo posto, scavalcata dalla Lazio
Il tecnico Rudi Garcia, 51 anni ANSA
con l’unico tiro in porta del loro match. Autore Maxi Lopez, appena entrato per Martinez, che purtroppo per il Toro non si chiama Jackson: disastroso. L’argentino ha finalizzato un recupero da centometrista di Peres sul lancio di Darmian che Vives ha perfezionato con un delizioso scavetto. La Roma ha protestato: palla oltre la linea. Invece non era uscita del tutto. Ma al di là del dubbio, Holebas s’è lasciato bruciare e i centrali sono stati poco reattivi. Poi il Toro, in ripartenza, si è fatto vedere nella metà campo rivale, visitata solo in punta di piedi nel primo round. Questo per il semplice fatto che la Roma si è allungata. Creando parecchie occasioni, incluso un palo colpito da Florenzi. Il jolly della Roma era appena salito nel tridente. Data l’insostenibile pesantezza del gol, Garcia le ha provate un po’ tutte (tranne Totti). È stato anche sfortunato, ma forse avrebbe potuto cambiare prima. Doumbia è entrato per un Ljajic solo bollicine a 15’ dalla fine. Florenzi si è spostato avanti più tardi, quando il francese ha finalmente deciso di togliere Ibarbo. È stato il momento più incisivo della Roma. Ma oltre il palo, nulla. Uçan, mossa della disperazione, non ha cambiato le cose. Che son cambiate in classifica: ora la Roma ha cambiato suo malgrado la squadra, e l’obiettivo, da inseguire. © RIPRODUZIONE RISERVATA
I GRANATA
Ventura al veleno: «Garcia, parole al vento» 1Per il tecnico della Roma gara a senso
unico? Quello del Toro risponde per le rime: «Pari giusto, pensate quanto costa Iturbe...» Francesco Bramardo TORINO
B
ella gara, ma il pari è il peggior risultato che poteva uscire dall’Olimpico. Né Champions né Europa League, almeno per il momento. Roma scavalcata dai cugini, Toro nel mischione delle pretendenti al sesto posto utile, comunque vivo grazie al gol pesante di Maxi Lopez, + 4 in classifica rispetto alla stagione
6 IL MIGLIORE
ROMA (4-3-3) De Sanctis; Florenzi, Manolas, Astori, Holebas; Pjanic (dal 39’ s.t. Uçan), De Rossi, Nainggolan; Ibarbo (dal 38’ s.t. Yanga Mbiwa), Iturbe, Ljaijc (dal 30’ s.t. Doumbia). PANCHINA Skorupski, Cole, Totti, Paredes, Spolli, Balzaretti, Sanabria, Pellegrini, Verde. ALL. Garcia. BARICENTRO ALTO 54,4 M. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Iturbe, Manolas per gioco scorretto, De Rossi per c.n.r.
Fabio Bianchi
di FA.BI.
GLIK GUERRIERO MARTINEZ FLOP BUCO HOLEBAS FURBO DE ROSSI
TORINO (3-5-2) Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Peres (dal 32’ s.t. Molinaro), Vives (dal 34’ s.t. Farnerud), Gazzi, El Kaddouri, Darmian; Quagliarella, Martinez (dal 13’ s.t. Maxi Lopez). PANCHINA Ichazo, Castellazzi, Bovo, Gonzalez, Jansson, Amauri, Masiello. ALL. Ventura. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICEN. MOLTO BASSO 46,6 M. ESPULSI nessuno AMMONITI Vives, Maksimovic, Moretti, El Kaddouri, Gazzi per gioco scorretto.
ARBITRO Irrati di Pistoia. NOTE paganti 1.243, incasso di 197.985 euro; abbonati 10.074, quota di 124.428 euro. Tiri in porta 1-5. Tiri fuori 4-10. In fuorigioco 22. Angoli 4-7. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.
15
scorsa. L’argentino, da quando è arrivato a gennaio in granata, ha lasciato il segno: 3 gol e 3 assist col Torino in A (le realizzazioni diventano 4 contando anche quella segnata con il Chievo), 3 reti in Europa League. Un biglietto da visita da presentare al presidente Cairo per il rinnovo del contratto. «A livello personale, segnare sotto la Maratona è sempre bello. Ce la sto mettendo tutta per fare bene e guadagnarmi la conferma al Torino». Sul campiona-
to: «Aver ottenuto 7 punti nella ultime 3 gare è importante, ora c’è il Sassuolo. Dovremo andare a far punti là, in caso contrario il pari contro la Roma sarebbe stato inutile». MERCATO Aria primaverile di calciomercato. Bruno Peres, nel mirino della Roma, innesca il gol del pari, Darmian fa scomodare Ariedo Braida in tribuna per il Barcellona. E Giampiero Ventura commenta. «Gli obiettivi della società sono chiari, salire gradino dopo gradino anno dopo anno, ma il calcio mercato di oggi non è quello di dieci anni fa. Non resterebbe neppure Pogba alla Juve se il Real offrisse 120 mi-
lioni al club e quattro volte tanto di ingaggio al giocatore». PUNTURE Sugli episodi chiave, il penalty e il pallone in gioco o meno di Bruno Peres, i commenti di Moretti e del tecnico granata: «Bravo De Rossi a conquistarsi il calcio di rigore», le parole del difensore, mentre Garcia parla di partita a senso unico. «Garcia? Non è la prima volta che dice parole al vento – replica Ventura -, contano i tiri in porta, non quelli dalla bandierina del calcio d’angolo. Il pari è meritato, soprattutto se si pensa quanto sono costati Doumbia o Iturbe...». Giampiero Ventura, 67 anni ANSA
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L’ultimo dei mohicani. Anche quando il Torino soffre, lui spinge, porta lontano il pallone e tiene su la squadra. E poi c’è quella gran volata decisiva per il gol. PADELLI 6,5 Le orecchie fischieranno per i tanti tiri visti saettare vicino. Ma quando erano in porta, li ha presi. MAKSIMOVIC 5,5 Il rischio è il suo mestiere: troppi passaggi sbagliati. Ma anche buone cose. GLIK 6,5 Goleador, spesso. Non era questa la partita. Guerriero, sempre. Era questa la partita. MORETTI 6 Mezzo voto in meno per l’ingenuità con cui affronta De Rossi, Per il resto buona gara. MOLINARO 6 Entra bene nella sfida. Copre e spinge. VIVES 6 Il centrocampo della Roma fa soffrire, ma tiene e trova il tocco per Maxi (Farnerud s.v.) GAZZI 6 Ci mette grinta e fisico per contrastare i giocolieri. EL KADDOURI 6 Guadagna la pagnotta con qualche incursione e il sacrificio in copertura. DARMIAN 6 Brillare è un’altra cosa, però ha il merito di innescare l’azione del pari. QUAGLIARELLA 5,5 Quaglia spennata. Bene come raccordo, così così in zona gol. Ma di palle giocabili ne arrivano poche. MARTINEZ 4,5 Astori e Manolas se lo mangiano, lui non cerca spazi per fregarli almeno in velocità. MAXI LOPEZ 6,5 L’uomo giusto al momento giusto. Entra e segna. L’attacco ha bisogno di lui. ALL. VENTURA 6 Tattica rinunciataria, Maxi in panchina la dice lunga. Ma alla fine porta a casa il risultato.
ROMA
6 IL MIGLIORE FLORENZI
7 I jolly sanno fare più o meno tutto bene e niente in modo eccelso. Ma lui è il re dei jolly. Copre, spinge, crossa e passa da grande. Segna e prende un palo. DE SANCTIS 6 Vero, subisce gol nell’unico tiro in porta. Ma scoccato nell’area piccolissima. MANOLAS 6 Con quel nome da torero del Pireo, usa gli anticipi e i modi forti. Non senza sbavature. ASTORI 6 Abbastanza preciso in una gara semplice. Forse distratto sul gol, ma non è il colpevole. HOLEBAS 4,5 Eccolo il primo colpevole. Si perde Peres come lo ha sofferto per tutta la gara. La sua fascia perdeva acqua. PJANIC 6 Segnali, piccoli, di rinascita. Collabora alla manovra senza colpi di genio (Sanabria s.v.) DE ROSSI 6 Al piccolo trotto davanti alla difesa. Si prende il rigore con, diciamo, furbizia. NAINGGOLAN 6,5 Il guerriero ninja spinge la squadra e prova le conclusioni. IBARBO 4 Da Cagliari è arrivato il fratello scarso. Sbaglia molto e si divora un gol di testa pazzesco (Yanga-Mbwiwa s.v.) ITURBE 6,5 I-turbo scatta e tira. Purtroppo la mira non è delle migliori, ma lui ci prova più di tutti. LJAJIC 5,5 In giornata da compitino. Si fa vedere, triangola, dribbla. Nulla di pericoloso. DOUMBIA 5 Altro non rinforzo. Ancora a secco, ancora deludente. ALL. GARCIA 6 Un allenatore si giudica dal gioco, e quello ha funzionato. Per i gol, chiedere lumi a uno stregone. IRRATI Distribuisce cartellini per riuscire a tenere in mano la gara. Il rigore è un inganno, ma non era facile da capire. TONOLINI 5 – DE PINTO 6 MAZZOLENI 5 – BARACANI 6
5,5
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Serie A R 30a giornata
LE PAGELLE di L.CAL.
CALLEJON MAGICO GARGANO OVUNQUE PASQUAL A GALLA GOMEZ, ZERO TIRI NAPOLI
7,5 IL MIGLIORE CALLEJON
7 Il gol è la ciliegina sulla torta. Ma lo spagnolo è sempre nel cuore della partita. E l’assist per Hamsik è una vera magia. Sta ritrovando la forma migliore. ANDUJAR 6 Un paio di ingenuità e regala una chance a Borja Valero. MAGGIO 6 Corre tanto ma con poca lucidità. Conquista un mezzo rigore nel finale. ALBIOL 6,5 Cancella Ilicic e Gomez: «vittoria» troppo facile. KOULIBALY 6 A volte si fa tradire dalla sua fisicità: giallo evitabile. STRINIC 6 Saggezza tattica, ma quando avanza non è così incisivo. D. LOPEZ 6,5 Un punto di riferimento, abile anche nel far ripartire l’azione. Diffidato, salta la prossima. GARGANO 7 Fondamentale nel disegno tattico: è l’uomo ovunque. GABBIADINI 6 Una conclusione interessante, poi si spegne di colpo. Partendo dietro a Higuain non trova sempre gli spazi giusti. HAMSIK 7 Trenta minuti ad alta qualità e un gol da bomber vero. MERTENS 7 L’1-0 è un capolavoro balistico e le sue accelerazioni spaccano la difesa viola (Zuniga s.v.). HIGUAIN 6,5 Segna un eurogol, ma Di Bello non lo vede: si innervosisce e sbaglia una comoda occasione solo davanti a Neto. INSIGNE 6,5 Assist perfetto per il 3-0 di Callejon. Un’arma in più per Benitez. ALL. BENITEZ 7 Mossa giusta: aspettare la Fiorentina e colpire in contropiede. E i giocatori dimostrano di essere con lui.
FIORENTINA
4,5
IL MIGLIORE PASQUAL
5,5 Neppure il capitano viola arriva alla sufficienza. Ma, almeno, resta a galla con un paio di cross molto interessanti. Dopo un’ora anche lui perde lucidità. NETO 5,5 Evita l’autogol di Basanta, ipnotizza Higuain ma non può inventarsi nulla sui gol. RICHARDS 4 Guarda Mertens segnare: movimenti sempre incerti. SAVIC 4 Irriconoscibile: come con la Juve, gara da dimenticare. BASANTA 5 Sostiene la difesa a tratti: manca il carisma del leader. KURTIC 4 Da un suo errore nasce il gol-fantasma di Higuain e altre incertezze regalano preziose ripartenze. BADELJ 5 Non ha i tempi per fare il regista di questa Fiorentina: un brusco passo indietro. PIZARRO 5,5 Un paio di aperture e poco altro. BORJA VALERO 5 Si batte ma con poca lucidità e si mangia anche un gol solo davanti a Andujar. SALAH 5 Un paio di scatti, ma sono carezze per la difesa del Napoli: però lo cercano sempre con tempi sbagliati. ILICIC 4,5 Trotterella senza mai entrare in partita: come falso nove non funziona, per questo sorprende la scelta di Montella. GOMEZ 4,5 Gioca un tempo senza mai calciare in porta: sembra un corpo estraneo. VARGAS 5 Si isola sulla fascia sinistra senza dare segnali di vita: solo una protesta da giallo. JOAQUIN 5 Il suo ingresso non sposta praticamente nulla. ALL. MONTELLA 4,5 In crisi d’idee come la sua Fiorentina. E come la squadra deve reagire subito. DAMATO Poteva esserci un rigore su Maggio. Lo tradisce il suo collaboratore sul gol fantasma di Higuain.
5,5
BARBIRATI 5 MARZOLINI 6 DI BELLO 3 MARIANI 6
Reclusi e furiosi Il Napoli rinasce e la Fiorentina va a fondo
Tutti intorno a Mertens: è l’esultanza dei giocatori del Napoli dopo l’1-0 del belga RAMELLA
1Punita da De Laurentiis, la squadra
ritrova convinzione e gioco: tre reti, più una clamorosa non convalidata al Pipita Luca Calamai INVIATO A NAPOLI
T
re reti buone. E la quarta, la più bella, non compare nel tabellino dei marcatori del Napoli. Il motivo? L’arbitro di linea non l’ha vista. Ancora un gol non gol. E, per fortuna, stavolta è un errore che non cambia la storia della gara. La prodezza di Gonzalo Higuain merita comunque di essere subito raccontata. Primo tempo, minuto 36: l’attaccante argentino entra in area, bello il controllo e micidiale la conclusione di destro. La palla centra la traversa e rimbalza nettamente oltre la linea bianca. Neto resta im-
mobile mentre l’arbitro di porta Di Bello fa segno di continuare. Uno sbaglio incomprensibile visto che il collaboratore di Damato era piazzato in posizione perfetta. Il 7 giugno, giorno della finale di Coppa Italia, entrerà in funzione l’Occhio di falco. Un preludio a quello che avverrà nel prossimo campionato quando la tecnologia anti gol fantasma debutterà anche in A (l’ultimo ostacolo da superare è economico, ma i circa 5 milioni necessari saranno trovati) evitando nuovi casi Higuain. PROVA DI FORZA Il Napoli si dimostra più forte anche della clamorosa svista arbitrale. La squadra di Benitez travolge per
3-0 la Fiorentina riaccendendo il sogno Champions. Per carità, le due romane sono avanti. Molto avanti. Ma i partenopei sono usciti in maniera spavalda dal doppio passo falso con Roma (in campionato) e Lazio (in Coppa Italia) e sembrano avere gambe e qualità per un finale di stagione a cento all’ora. Benitez stavolta azzecca tutte le mosse. Funziona alla perfezione la coppia di centrocampo Gargano-David Lopez. Punto di equilibrio di tutta la squadra. Il resto lo inventano quelli che stanno davanti. Che sono tanti e tutti molto bravi. Apre la goleada il belga Mertens (24’ del primo tempo) con un destro dal limite che è un colpo di biliardo; rad-
POLEMICHE E GOL
1A casa dopo la
vittoria, ma solo una notte. La squadra resta in clausura per l’Europa League Mimmo Malfitano NAPOLI
T
PER SE STESSI La risposta al presidente è stata immediata, con una vittoria schiacciante contro un avversario diretto, la Fiorentina, nella lotta per un posto in Europa. Il silenzio imposto dal club non ha consentito né a Benitez né ai giocatori
6
gol presi dalla Fiorentina in una settimana: 3 in coppa Italia dalla Juve, 3 dal Napoli. Finora in serie A ne aveva subiti 31 doppia (26’ del secondo tempo) il ritrovato Hamsik, entrato per Gabbiadini, con un tocco ravvicinato su delizioso assist di Callejon e chiude l’ex Real (44’ del secondo tempo) appoggiando in rete da pochi passi un’inven-
zione di Lorenzo Insigne. NECESSITA’ Davanti il Napoli è una macchina da guerra. Ha opzioni di ogni tipo, grandi possibilità di variare. Ragionando in prospettiva futura il patron De Laurentiis dovrà cercare di alzare il livello degli altri reparti. Con due o tre colpi giusti sul prossimo mercato i partenopei sarebbero pronti per andare all’assalto dello scudetto. Intanto giovedì saranno chiamati a una prova importante nella delicata sfida di Europa League contro i tedeschi del Wolfsburg. Ma questo 3-0 in campionato spazza via le polemiche, anche velenose, e alza il livello di autostima del gruppo. Al momento
IL TECNICO VIOLA
Dai giocatori risposta muta al presidente Il ritiro continua
utti a casa, seppur per una notte sola. Oggi pomeriggio, il Napoli si ritroverà nuovamente a Castelvolturno per continuare il ritiro ordinato da Aurelio De Laurentiis. Non è bastata la netta vittoria sulla Fiorentina e quel tantino di entusiasmo ritrovato perché il presidente cambiasse la decisione presa dopo l’eliminazione dalla coppa Italia: la squadra resterà in clausura fino a domenica, dopo la partita di Cagliari. Dunque, nessuno sconto, per il momento si andrà avanti così.
IL NUMERO
Aurelio De Laurentiis, 65 anni
di esprimere il proprio pensiero su quanto è accaduto in questi cinque giorni. Ma quell’abbraccio collettivo, prima che Damato fischiasse l’inizio della gara, è stato un chiaro segnale a De Laurentiis: la squadra gli ha dimostrato di essere compatta e di credere nel proprio lavoro e in quello del tecnico. SBLOCCATI Sarà stato casuale, ma le reti del Napoli sono arrivate dai giocatori più discussi nelle ultime settimane, da quegli attaccanti che nelle ultime cinque gare avevano segnato soltanto una rete, peraltro con Zapata, panchinaro di ruolo. Prima Mertens, poi Hamsik ed
infine Callejon: il tris è stato servito con esultanze polemiche. Verso chi? Non è difficile immaginarlo. Alla festa è mancato il gol di Gonzalo Higuian che, tra l’altro, l’aveva anche segnato con un gran bolide da fuori area, col pallone che ha sbattuto sotto la traversa ed è rimbalzato in campo dopo aver superato la linea di porta. L’addizionale, Dibello, pur stando nelle direzione giusta, ha deciso diversamente, costringendo all’errore l’arbitro. RIECCO L’EUROPA L’attaccante argentino avrà l’opportunità di rimettersi in corsa già da giovedì, a Wolfsburg, dove il Napoli giocherà l’andata dei quarti di finale di Europa League. Le sue ultime prodezze risalgono proprio agli ottavi, con la tripletta realizzata alla Dinamo Mosca nella partita d’andata. Ci vorrà una grande prestazione per tenere in piedi l’ambizione di conquistare questo trofeo. D’altra parte, il Napoli deve crearsi l’alternativa al campionato per ritornare in Champions League. Lazio e Roma sono abbastanza lontane per sperare in un crollo di una delle due. Dunque, l’altra possibilità è legata alla conquista dell’Europa League. Allora occorreranno gol pesanti, quelli che il Pipita non ha mai fatto mancare nei momenti importanti. Ed in Germania ci sarà in gioco l’intero progetto, soprattutto dopo l’eliminazione dalla coppa Italia e il distacco in campionato dal terzo posto. Proprio da Wolfsburg potrebbe arrivare un’ulteriore risposta della squadra al presidente che, dopo la vittoria con la Fiorentina, ha preferito disertare lo spogliatoio e, quindi, un nuovo confronto con Benitez e i giocatori. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Montella critico «Non mi riconosco nei miei uomini» 1«C’è un problema
di testa, non di gambe. Il k.o. con la Juve in Coppa Italia ci ha fatto male» Gianluca Monti NAPOLI
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a mea culpa Vincenzo Montella dopo la sconfitta di Napoli, figlia secondo lui anche del ko in Coppa Italia contro la Juve. Un doppio stop che rischia di incidere negativamente sulla stagione della Fiorentina. «Dobbiamo dare tutti di più, a partire dal sottoscritto. Il problema non è fisico ma di testa, e questo mi lascia perplesso. Il mio compito è quello di trasmettere alla squadra le energie mentali e capire chi è in grado di recepire certi segnali che evidentemente non sono riuscito a dare prima di questa partita». L’ATTEGGIAMENTO Una lettura onesta di una gara nella quale la Fiorentina non ha tirato in porta e ha rischiato di subire qualche gol in più dei tre messi a segno dal Napoli: «Non mi sono riconosciuto nella squadra. L’atteggiamento passivo e remissivo che abbiamo avuto non mi è piaciuto. Il
primo gol lo abbiamo regalato noi perché ci siamo fatti sorprendere da una rimessa laterale». La scelta di rinunciare a Gomez dal primo minuto non ha convinto: «Speravo di gestire il pallone e sfruttare il campo che loro ci avrebbero concesso. Però non siamo mai stati incisivi». Montella non vuole ancora scegliere tra campionato ed Europa League, ma una piccola ammissione la fa: «Guai a pensare che la corsa Champions sia finita, ma giovedì contro la Dinamo Kiev sarà una gara fondamentale. Da allenatore viola e da napoletano firmerei per una finale tra Fiorentina e Napoli». Il rush finale è iniziato, la Fiorentina sembra esserci arrivata con il fiato corto. «Non possiamo aver perso brillantezza in una settimana, è stata l’eliminazione per mano della Juve che ci ha fatto male. Avremmo dovuto approfittare dei problemi del Napoli e invece siamo stati sopraffatti». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Vincenzo Montella, 40 anni ANSA
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fIL CASO
SAREBBE STATO IL GOL DEL 2-0
Il gol segnato da Higuain che l’assistente di porta Di Bello non ha visto: il risultato era ancora 1-0 ANSA
giusto di una stagione di alti e bassi. MOMENTO VERITA’ L’Europa League invece diventa la ciambella di salvataggio della stagione viola. Per la Fiorentina è il secondo 3-0 incassato in cinque giorni. Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia arriva ora l’addio alla zona Champions. Due batoste dolorose. La squadra appare senza gambe e senza idee. Montella, anche stavolta, non convince nelle sue scelte. Perché partire senza un centravanti di ruolo? Perché tenere così alto il baricentro offrendosi al micidiale contropiede del Napoli? Perché rinunciare in difesa all’esperienza e alla personalità di Gonzalo Rodriguez? Anche stavolta, come era successo contro la Juventus, la squadra viola è mancata anche sul piano del temperamento, non riuscendo ad andare oltre un possesso palla fine a se stesso. Giocando a questo ritmo la Fiorentina non riesce neppure a sfruttare le accelerazioni di Salah, pure lui in ombra ma sempre servito con due uomini addosso. PROSSIMI TEST Giovedì Gomez e compagni saranno di scena a Kiev, contro la Dinamo, in Europa League. Un terzo fallimento non sarebbe tollerato dalla famiglia Della Valle. Tornando al 3-0 del San Paolo, come ricordano impietose le statistiche, la Fiorentina non ha scagliato un solo pallone nello specchio della porta difesa da Andujar. Zero assoluto. Un dato incredibile per una squadra nata per attaccare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI
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FIORENTINA
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PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Mertens al 24’ p.t.; Hamsik al 26’, Callejon al 44’ s.t. NAPOLI (4-2-3-1) Andujar; Maggio, Albiol, Koulibaly, Strinic; Diego Lopez, Gargano; Callejon, Gabbiadini (dal 18’ s.t. Hamsik), Mertens (dal 36’ s.t. Zuniga); Higuain (dal 30’ s.t. Insigne). PANCHINA Rafael, Contini, Henrique, De Guzman, Jorginho, Mesto, Ghoulam, Inler, Zapata. ALLENATORE Benitez. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MEDIO 51,4 M. ESPULSI nessuno. AMMONITI Strinic e David Lopez per gioco scorretto, Koulibaly per comportamento non regolamentare. FIORENTINA (4-3-3) Neto; Richards, Savic, Basanta, Pasqual; Kurtic, Badelj (dal 25’ s.t. Pizarro), B. Valero; Salah, Ilicic (dal 1’ s.t. Gomez), Vargas (dl 13’ s.t. Joaquin). PANCHINA Rosati, G. Rodriguez, Gilardino, Aquilani, Mati Fernandez, Diamanti, Alonso, Rosi, Tomovic. ALLENATORE Montella. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO BASSO 49.5 M. ESPULSI nessuno. AMMONITI Vargas per comportamento non regolamentare ARBITRO Damato di Barletta NOTE Spettatori 21.804 per un incasso di 453.510,44. Tiri in porta 6-0. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 41. Angoli 4-4. Recuperi 1’ p.t.; 4’ s.t.
Il bolide di Higuain e la svista di Di Bello Ma la A ora cambia 1Dalla prossima stagione rinnovamenti audaci per evitare errori: team arbitrale da 6 e occhio di falco
Francesco Ceniti
S
embra quasi sia fatto apposta. Sembra, meglio precisarlo. Resta la curiosa coincidenza: venerdì la Lega calcio ha annunciato il via libera all’introduzione dell’Occhio di falco anti gol fantasma (finale di Coppa Italia), sabato in Lanciano-Latina (Serie B) arbitro e soprattutto assistente (Liberti) non si sono accorti del rimbalzo dentro la porta sulla punizione di Mammarella, ieri la svista più importante anche per la copertura mediatica di Napoli-Fiorentina. Sì, il pallone calciato da Higuain (un bolide da circa 110 chilometri l’ora) dopo l’impatto con la traversa aveva superato di qualche centimetro la linea prima di ritornare in campo. Sarebbe stato il 2-0, ma l’arbitro Damato si è fidato del «no» pronunciato dal collega Di Bello. I replay lo han-
no smentito dopo pochi secondi. Apriti cielo. LA SVOLTA L’errore (per fortuna non decisivo) ha riproposto le solite domande: come si fa a non vedere un gol simile? A che cosa servono gli addizionali? Discorsi da bar, ma non solo. Sulla tecnologia c’è una spaccattura politica ben più grande della questione italiana: la Uefa di Platini è contraria a qualunque apertura (compreso il gol non gol anche se a Euro 2016 avremo la convivenza uomocomputer) ed è ben contenta dell’apporto dei giudici di porta; la Fifa di Blatter dopo il Mondiale 2010 (rete non data all’inglese Lampard) ha effettuato una inversione a U, ottenendo l’ok dall’Ifab sulla tecnologia contro i gol fantasma e in futuro potrebbe spingersi oltre, con un paio di chiamate concessi agli allenatori su episodi dove non c’è una interpretazione del-
A GENNAIO ALTRI 2 CASI DISCUSSI
● A gennaio altri 2 casi discussi: il gol fantasma di Morganella in Samp-Palermo e quello di Astori in Udinese-Roma ANSA
l’arbitro (come la testata di Zidane a Materazzi, ad esempio). Ma torniamo alla questione italiana. Il nostro è un problema di cultura sportiva (che manca). E quindi su un episodio come il gol fantasma (e in generale su ogni errore arbitrale) la dietrologia abbonda. Siccome l’occhio umano non fa miracoli, la scelta di adottare quello di«falco» per la finale di Coppa Italia (e poi nel prossimo campionato) risponde proprio a questa particolarità: meglio affidarsi alla tecnologia. Insomma, il benvenuto ai sensori arriva da tutte le componenti, arbitri compresi. Sì, sono i primi a essere felici del nuovo alleato. E poco importa se i casi di gol fantasma in un intero campionato si fermano sotto la decina (due gli errori certi in questa stagione: oltre a ieri c’era la rete non data a Morganella in Samp-Palermo, mentre su quella concessa ad Astori in Udinese-Roma la discussione è ancora aperta) e se la spesa per dotare gli stadi della strumentazione necessaria è di circa 5 milioni di euro (pagano gli sponsor?). La tecnologia quasi infallibile (ha un margine d’errore di 1,5 centimetri) mette al riparo da qualunque polemica. Il viaggio degli arbitri di porta è quindi arrivato al capolinea? CONVIVENZA Qui casca l’asino, per restare dalle parti di Napoli visto che il proverbio era uno dei preferiti del grande Totò. L’esprimento degli addizionali nasce nel 2008 per rispondere a una esigenza precisa: aiutare l’arbitro nel controllo dell’area di rigore, con particolare attenzione a trattenute, rigori, comportamenti violenti. Certo, vista la loro posizione, servono di supporto anche sul gol fantasma: prima di questa sciagurata stagione, non avevano mai sbagliato in A... Comunque, l’equivoco di fondo c’era pure a livello federale: con la tecnologia in arrivo e i risparmi sul bilancio, la Figc aveva in mente di tagliare gli addizionali, ritendoli superflui. La Lega calcio ha voluto un supplemento d’indagini, sentendo gli arbitri. A Roma è anche arrivato Pierluigi Collina (capo dei fischietti Uefa) «armato» di filmati e statistiche per spiegare il valore aggiunto degli addizionali a prescindere dal gol fantasma. Tavecchio e i grandi club presenti alla riunione hanno fatto retromarcia: il futuro in Italia (decisione giugno) potrebbe comprendere tecnologia e squadra arbitrale da sei. Come all’Europeo. Insomma, per una volta la Serie A sarebbe davanti a tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Verso la Champions R Il recupero dei big
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Juve, Barzagli e Pirlo ci provano fino all’ultimo Tevez sì al 100%
ZUPPING di VINCENZO CITO
E MAURO SI MERITA IL BUONO PASTO
I
mbarazzante, per la Rai, non poter disporre delle immagini prima dell’orario canonico. A «Stadio sprint» arriva Ventura e gli chiedono «Cosa pensa del rigore alla Roma?». E lui risponde «Se me lo fate vedere…» Non glielo possono far vedere. Quando tocca a Garcia, c’è da chiedergli cosa pensi sul gol contestato del Torino: e allora gli mostrano una foto...
1 Allegri dà un’altra sveglia al gruppo dopo il k.o.
di Parma davanti a Marotta, Paratici e Nedved E oggi a Vinovo anche Agnelli caricherà i bianconeri CON BARZAGLI 3-5-2
BUFFON BARZAGLI
BONUCCI
PEREYRA (MARCHISIO)
VIDAL LICHTSTEINER
CHIELLINI
MARCHISIO (PIRLO)
MORATA
EVRA
TEVEZ GAZZETTA
...E SENZA 4-3-1-2
BUFFON LICHTSTEINER BONUCCI CHIELLINI VIDAL
EVRA
MARCHISIO STURARO (PIRLO) (MARCHISIO) PEREYRA
MORATA
TEVEZ GAZZETTA
Mirko Graziano MILANO
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iente drammi a Vinovo. E ci mancherebbe altro. Un passo falso si può anche accettare dopo venti risultati utili consecutivi. Una striscia che ha garantito di fatto lo scudetto numero 31, ha spalancato le porte della finale di Coppa Italia e ha riportato i bianconeri nel G8 dell’Europa, oltretutto con un quarto di finale obiettivamente abbordabile. Detto questo, Massimiliano Allegri, recuperata la voce, ha dato giusto un’altra sveglia preventiva al gruppo. Soglia d’attenzione da mantenere molto alta dopo il deludente e per certi versi inspiegabile k.o. di Parma. Ieri, a Vinovo, c’erano non a caso l’a.d. Marotta, il d.s. Paratici e il consigliere Nedved a bordo campo. E oggi si presenterà pure il presidente Andrea Agnelli. A turno, va detto, ci sono sempre almeno un paio di rappresentanti della dirigenza, ma a ranghi compatti fanno comunque un certo effetto. E di sicuro «responsabilizzano» non poco i ragazzi di Allegri. PIRLO, IL DURO L’allenamento di ieri ha intanto fatto registrare passi avanti dal punto di vista fisico per Pirlo e Barzagli. I due, oggi, risponderanno presente alla convocazione, ma la rincorsa alla maglia da titolare resta difficile. Anzi, sul fronte Pirlo l’impressione è che la panchina sia quasi certa, anche se il genio bresciano è un duro vero e fino all’ultimo cercherà di convincere Allegri a schierarlo. Spinge forte pure Barzagli, e probabilmente dalla disponibilità o meno del gigante di Fiesole dipenderà l’atteggiamento tattico della Juve
anti Monaco. Con lui in campo salirebbero infatti le possibilità del 3-5-2: Buffon in porta; appunto Barzagli, Bonucci e Chiellini dietro; Lichtsteiner ed Evra sulle fasce; Marchisio in regia; Vidal e Pereyra interni; Tevez e Morata di punta. Con Pirlo titolare sarebbe scontato il «rombo». LA CERTEZZA I dubbi stanno a zero in attacco. Là davanti giocheranno Tevez e Morata, i giustizieri del Borussia Dortmund, abbattuto con cinque reti in 180’: tre firmate da Carlitos, due dall’ex Real Madrid. A livello di alternative, al momento, in casa Juve c’è il deserto, o quasi. Deludente a Parma lo spagnolo Llorente, malissimo pure Coman. Il primo, in particolare, non è mai decollato in questa stagione. Qualche lampo l’ha invece regalato Matri nella trasferta di Coppa Italia, a Firenze. Tevez e Morata hanno firmato 36 delle 82 reti stagionali della Juventus. L’Apache, da solo, ne ha fatte venticinque, sei delle quali in Champions League. Stagione mostruosa per l’argentino, a segno in diciotto gare, e per quattordici volte autore del primo gol in assolu-
RProbabile 3-5-2
con Barzagli titolare. Altrimenti è rombo, con o senza Pirlo...
RIntanto Jardim,
tecnico del Monaco, convoca sia Toulalan sia Ricardo Carvalho
Riccardo Zampagna (90° minuto, Rai Due) sulla lotta per la salvezza. «Se il Cesena avrebbe fatto risultato sarebbe cambiato qualcosa». La funzione del bordocampista. «Intanto Michele Gallerani mi segnala che ci sono undici tifosi dell’Udinese, ha avuto modo di contarli uno a uno» (Massimo Tecca, Sky)
Andrea Barzagli, 33 anni, alla Juventus dal gennaio del 2011 LAPRESSE
to della partita. Un vero e proprio «apriscatole». Complessivamente, in bianconero, viaggia a oltre un gol di media ogni due partite: 86 presenze, 46 centri. «Tevez sta facendo una stagione straordinaria - dice Jardim, tecnico portoghese del Monaco -, ma la Juventus è grande a prescindere da questo o quel giocatore. Non siamo certo noi i favoriti...». Intanto, per i monegaschi, gli acciaccati Toulalan e Ricardo Carvalho sono nella lista dei convocati. Si tratterebbe di recuperi molto importanti, tecnicamente e sotto il profilo dell’esperienza. IL PROGRAMMA Oggi la Juve si allenerà nel suo centro, alle 15.45, mentre Massimiliano Allegri e Giorgio Chiellini parleranno allo stadio intorno alle 18.30. Un’ora prima toccherà al Monaco fare passerella allo Juve Stadium, con Jardim atteso dalla stampa per le 17.15. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GUIDA Allo Stadium fischia il ceco Kralovec Da domani ripartono le coppe europee, con tre italiane ancora in lizza. Ecco il programma. CHAMPIONS quarti Domani ore 20.45 JUVENTUS-Monaco arbitro Kralovec (Cec) Atletico Madrid-Real Madrid Mazic (Ser) Mercoledì ore 20.45 Psg-Barcellona Porto-Bayern Le partite di ritorno in programma il 21 e il 22 aprile. EUROPA LEAGUE quarti Giovedì, ore 21.05 Dinamo Kiev-FIORENTINA Wolfsburg-NAPOLI Siviglia-Zenit S. Pietroburgo Bruges-Dnipro Le partite di ritorno in programma il 23 aprile
Riccardo Gentile (Sky) in diretta, senza vedere il replay, più bravo dell’arbitro di linea. «Higuain ha fatto gol». Claudio Onofri (Sky). «Avevo detto che Bruno Fernandes stava giocando male e guardate che lancio ha fatto. Avevo detto che Mendes non c’entra niente col Real Madrid da cui proviene e guardate che intervento difensivo ha fatto». C’è dell’amarezza «Tiro di Coda…e per poco il diavolo non ci mette la coda!» (Emanuele Dotto, Radiorai) Alessandro Alciato (Sky) «Uno degli sponsor sulla maglia del Parma è il ristorante che Donadoni gestisce assieme a Tassotti». Massimo Mauro «Chissà come si mangia in questo ristorante, sicuramente bene». Si è guadagnato il buono pasto... © RIPRODUZIONE RISERVATA
Verso la Champions R
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL REPORTAGE
FRANCIA
PRINCIPATO DI MONACO
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SUPERFICIE
2,02 kmq
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DALLO STADIO ALLA GELATERIA
PRODOTTO INTERNO LORDO
● 1 Parte dello Juve Montecarlo Club; 2 Jean Christophe Agosta, presidente del club, col figlio e il nipote tifoso del Monaco; 3 Roberto Stampfl, gelataio di Raiola a Montecarlo, con Pogba; 4 Il «Monegu Club» Riviera dei Fiori
ABITANTI
STADIO LOUIS II
CONTENUTO PREMIUM 1
ITALIA
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90.350 EURO PRO CAPITE
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Principato di Juve VESPE, GELATI E TATUAGGI COSÌ MONACO È BIANCONERA A MONTECARLO ALLEGRI & CO. HANNO TANTI FAN: TRA VIP, FESTE E UN CAPO TIFOSO CHE HA PORTATO IN SPALLA LA SALMA DI RANIERI III LA STORIA di FILIPPO CONTICELLO INVIATO A MONTECARLO
C
in cin, poi un’ansia terrena sveglia la dolce, spensierata vita: «Ce l’hai fatta con i biglietti?». Dietro alle vetrate dello Yacht Club di Montecarlo, ritrovo mondano disegnato dall’archi-star Norman Foster, si parla italiano. Pure qui si parla di Champions. La nostra ambasciata ha radunato talenti dell’imprenditoria made in Italy, eppure il Principato ha scoperto un’altra passione: «Juve-Monaco è l’evento più importante da anni. Mai vista tanta attesa, ne ho perfino discusso col Principe», racconta l’ambasciatore Antonio Morabito. Il suo mandato è appena scaduto e, sua fortuna, non dovrà più rispondere no a «centinaia di richieste via mail, telefono, sms». La sfida ha superato nei pensieri pure il battesimo dei gemellini reali, Jacques e Gabrielle, eventone patinato dell’anno, 10 maggio in diretta tv. Del resto, sono 8 mila gli italiani residenti (davvero) qui e più o meno l’80% tiferebbe bianconero. Di certo, bianconero dalla nascita è questo gentiluomo sabaudo: Niccolò Chiusano, fratello del mitico presidente Vittorio, mo-
negasco da 28 anni. E vedrà il ritorno dal palco reale: «Il Principe mi ospita a patto di non fargli male in campo...», scherza. Pare la Torino degli Agnelli se si aggiunge che da queste parti, lontano dal gossip, si è rifugiato pure Riccardo Grande Stevens, figlio di Franzo, altro ex presidente. Ad animare la comunità, però, ecco una vespa bianca e nera: alla guida, con casco in tema, Jean Christophe Agosta, 44enne francese di Tolosa. Per lavoro indossa una lucida divisa da brigadiere, ma in privato ostenta juventinità, già dallo stemma tatuato. Nel 2005 portava in spalla la salma di Ranieri III, ora organizza il cambio della guardia e il resto del tem-
po lo dedica alla sua religione: «Sono juventino da prima di Platini, abbonato da sempre: nel 2011 ho fondato il Montecarlo Juve Club “Vittorio Chiusano” di cui il fratello è presidente onorario: ci sono 120 soci, 80 italiani». Anche la moglie, dopo un po’, ha capito le priorità: «Quando ho speso più di mille euro per tre stelle di Zoff allo Stadium non l’ha presa bene... Ma volevo lì il mio nome, meglio dei fiori sulla tomba». CONI E RICORDI Sicurezza, clima, ma, nessuno nega ormai il ritornello, qui si vive soprattutto per il fisco favorevole. Negli anni, i controlli sono aumentati e le finte residenze quasi spari-
Il biglietto per Monaco-Juve, ritorno Quarti di Champions di mercoledì 22 aprile: per averlo gli juventini del Principato hanno fatto sei ore di fila
te. Poi a inizio marzo la storica novità: «Essere usciti dalla black list aiuta Montecarlo a rafforzare la nostra partnership – continua l’ambasciatore Morabito –, oltre un terzo di Pil qui lo fanno gli italiani». Professionisti di ogni tipo, vip sparsi, ma tutti ghiotti dei gelati di Roberto Stampfl, altoatesino veneratore di Pogba: «Sono iscritto al club e molti miei clienti sono bianconeri: da Briatore a Capirossi, dalla Pedron a Greggio». A suo modo, è uno dei tanti che ingrassa Mino Raiola, altro illustre residente: «Adora i miei coni, ma se vende Paul, basta gelato». Nel club, comunque, più che giacche e cravatte, trovi operai: in gruppo hanno fatto sei ore di fila all’alba per un biglietto al Louis II. Pure Carlo Errico, che oggi fa l’agente immobiliare, e ieri ha salvato la pelle per miracolo: «Avevo 20 anni all’Heysel e un biglietto del settore M. L’ho scambiato prima di entrare con uno del maledetto Z. Ho visto paura, morti e ho ancora i sensi di colpa per non aver aiutato nessuno nel caos». CANTI E BATTISTERI Vista l’aria che tira, sembrano una riserva indiana, ma questa sarebbe pur sempre terra di tifosi biancorossi. E i più tosti sono proprio italiani: un gruppo colorato che bazzica nella città per lavoro, ma abita nella Riviera dei Fiori. Così, tra Bordighera e Sanremo, l’anno scorso è nato il loro «Monegu Club»: liguri fieri, cuori genoani prestati alla squadra monegasca al punto da seguirla fino a San Pietroburgo. «Sentiamo l’affinità: stessa costa e stessa lingua. E il bello è che dopo le partite a Monaco mangiamo sempre nel ristorante del fratello di Conte», ammette il presidente Francesco Verrando. Così, non sorprende che abbiano un sito bilingue, italiano e dialetto monegasco, e che l’attesa li stia sfibrando: «Derby? Molto di più. Ci temono, ci sentiranno cantare allo Stadium». Tanta bagarre nel mite Principato non l’aspettavano, soprattutto ora che la famiglia reale si è allargata: Alberto e Charlene sperano, sì, nella semifinale, ma avrebbero anche altri pensieri. Il 10 maggio, ad esempio, per i gemelli è pronto un nuovo Battistero in legno: è opera di Attilio Turello, ebanista virtuoso del Principato. Italiano e juventino, ovvio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
fLO JUVENTINO «MONEGASCO»
Greggio esulta già «Mi nasconderò dall’amico Alberto» Leo-nardo da Vinci. Pogba è Michelangelo, scolpisce come nessuno. Impressionisti Tevez, Vidal e Morata; Marchisio e Bonucci architetti alla Piano. E Buffon è Salvador Dalì: da-lì non si passa! Sulla comicità, noto che quest’anno la squadra ha il sorriso: tutti simpatici, meno quando Lichtsteiner sbaglia l’ultimo passaggio... Scherzo!» Ezio Greggio, 61 anni, residente a Montecarlo da 23 anni, con una maglia bianconera
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ella ricca italica tribù, risulta tra i più montecarlizzati. Ezio Greggio abita a Monaco da 23 anni, giusto il tempo di crescere qui due figli e creare un festival apprezzato. La sua Juventus contro la squadra del suo Principato: sta arrivando un derby dell’anima, meglio riderne un po’. Greggio, domani dove e come la vede? «La vedo in tv, all’estero per lavoro. Per il ritorno a Monaco dovrei farcela, ma starò lontano dal campo visivo del Principe: se mi vede esultare, scatta l’incidente diplomatico. La Juve di Allegri mi piace molto, ma bisogna temerli come fossero il Bayern di... Monaco: occhio a Berbatov e Moutinho». Come nasce tanta passione? «Sivori. Ero un ragazzino, per lui perdevo la testa. Poi siamo diventati amici e ci ho pure giocato assieme. Lo stesso con Zidane e Del Piero: mi manca solo Platini». Comico e appassionato d’arte: ha una doppia lente per leggere la sua squadra. «Allora vi dico che dopo Pinturicchio, la Juve ha Pir...
Avverte l’atmosfera speciale? «Speciale? È pazzesca. Si prevede l’esodo verso Torino e barricate per il ritorno. Ci si dividerà equamente perché, dopo il Monaco, è la Juve la più amata». Lei qui ha piantato le tende: quanto il suo Festival della Commedia ha aiutato il Principato? «È alla 12a edizione, uno degli appuntamenti culturali fissi: quest’anno c’erano solo film stranieri e grandi anteprime. Ha il patrocinio del Principe, con cui ho un ottimo rapporto: è intelligente, ironico e altruista. Ma non ho parlato con lui della partita: sa che sono juventino, meglio evitare...». Pensa ci sia qualcosa da smitizzare su Montecarlo? «Il Principato piace perché c’è grande sicurezza, organizzazione, felice convivenza che dà ai ragazzi una visione del mondo molto più aperta. Una mini metropoli che, ricordiamolo, dà lavoro a migliaia di italiani». E la lontananza non ha annacquato il suo tifo? «No, la Juve è come la mamma. Ce n’è una sola e non te la scordi. Poi è passato un bel po’ di bianconero qui: Deschamps, Ranieri, Henry, Trezeguet, Evra e Vieri. Ai tempi ho fatto qualche tentativo con Del Piero per convincerlo a giocare nel Principato. Gli rilancio un appello oggi: Ale, facci sognare ancora una volta». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Serie A R
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Hernanes si prende il derby e l’Inter Il nuovo Profeta ora predica bene
STRATEGIE DI MERCATO
Handanovic: il rinnovo passa anche da Mancini
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a trattativa per il rinnovo di Samir Handanovic («Passi avanti non ne sono stati fatti», ha detto) non è un semplice incontro fra domanda e offerta. È un ideale colloquio continuo tra chi ha un progetto, un piano in testa e chi quel progetto lo vede per ora lontano, dai contorni poco definiti. L’offerta avanzata dalla dirigenza interista un mese fa si attesta sui 2,7 milioni bonus compresi fino al 2019. Sarebbe un sostanziale passo avanti rispetto ai 2 (più bonus) attuali. «Ci sono dei parametri da rispettare e lui li conosce – ha spiegato il d.s. Piero Ausilio prima di Verona-Inter –. Lui sa quanto è stimato all’Inter e vedremo quello che succederà nelle prossime settimane».
1Il brasiliano ha fatto sedere Shaqiri e riconquistato un posto con forza e maniacale cura di se stesso Matteo Dalla Vite MILANO
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ino a due mesi fa pareva una gomma sgonfia. Da cambiare. Non utilizzare, please. Ma Anderson Hernanes è sempre stato uno di quelli che non si buttano giù: ed è per questo che, in quel periodo colmo di dubbi e mini acciacchi, ha tirato dritto curando soprattutto se stesso. Alimentazione, idratazione, famiglia (col terzogenito nato a metà marzo), convinzione, forza interiore. Anche il sonno. Ed è riemerso. Ora, il Profeta che predicava bene e razzolava così così è un predicatore nuovo. Convincente. Incisivo. Da seguire. PICCOLI NUMERI I suoi numeri dell’annata-Inter non sono esaltanti. Due soli gol, decisività ridotta al minimo, una prima parte di campionato sottotraccia, insomma roba che faceva mormorare a tutti «ma chi ha fatto fare all’Inter di aver speso 20 milioni (15+3+2 di bonus) per lui». L’arrivo di Mancini lo ha visto riattivato e no, provato in varie parti di campo (tranne che davanti alla difesa), da ala, da trequartista, da punta d’appoggio, da interno. Mini soluzioni con mini risultati. VALORE DA TREQUARTI Poi, gli allenamenti hanno segnato la riemersione. In uno di questi, addirittura, Hernanes non solo ha fatto un eurogol ma si è pure preso i complimenti di tutto lo staff per lo stato di forma (lucida, brillante, pungente) che ha messo in mostra con sempre maggior crescita. Fino alla gara di Verona in cui ha lottato, spaccato le azioni, dato un occhio al riavvio dell’azione altrui senza mai dimenticare ripartenze e strappi. «Mancini mi vede trequartista? Ha ragione - ha spiegato Hernanes - Ora
ho una forza nelle gambe che non avevo mai sentito prima, in questo ruolo posso prendere palla e puntare la porta. Sento che questo d’ora in poi potrebbe essere il mio ruolo ideale». E KOVACIC PASSA DIETRO Il fatto è che il ruolo di trequarti è più di Shaqiri che suo, ma è chiaro che nel derby di domenica prossima Hernanes troverà spazio (più da interno che in altra collocazione) sia per la prestazione del Bentegodi e sia perché Guarin e Brozovic saranno squalificati. In tutto questo, l’altra faccia della riesplosione di Hernanes coincide con l’ulteriore inabissamento di Kovacic. In pochi mesi, insomma, Hernanes non solo ha relegato il baby fra le «altre scelte» ma per una sera si è preso il giardino di Shaq. Probabilmente è un «una-tantum», ma intanto è stata seratona. COMINCIA LA MIA STAGIONE E dopo questa seratona il Profeta ha voluto puntualizzare i temi da seguire. Un istruttivo sermone. «Mi ha fatto piacere vedere tutti giocare così grintosi e reattivi. C’è stata la prestazione di squadra, nessuno ha cercato le individualità. Eravamo tutti coordinati e concentrati». Verissimo. «Da oggi comincia la mia stagione» ha confidato Hernanes agli amici più vicini dopo il 3-0. Doman-
COSÌ NEL DERBY? 4-3-1-2
HANDANOVIC SANTON
RANOCCHIA
HERNANES
VIDIC
MEDEL
JUAN JESUS OBI
SHAQIRI ICARDI
PALACIO GDS
I SUOI NUMERI PRESENZE IN CAMPIONATO
19 Sostituzioni fatte Sostituzioni avute Panchine Minuti giocati
9 4 8 1.087
GOL
2 ASSIST
1 AMMONIZIONI
2 PALI/TRAVERSE
2 MEDIA VOTO GAZZETTA
5,97 GDS
da: come ha fatto a sembrare così «vero» tutto d’un colpo? La cura dei dettagli, racconta chi conosce la sua professionalità. E anche della mente, quella che trova sorgenti continue nelle chiacchierate con l’amico Sandro Corapi, mental coach dai tempi della Lazio. Ma, soprattutto, l’idea di riconquistare l’Inter dopo esser stato accolto (gennaio 2014) come l’acquistone che avrebbe cambiato la faccia interista. NE SA DI DERBY Di certo, un suo gol che manca dal 19 ottobre (il 2-2 contro il Napoli) cambierebbe il volto della stagione nerazzurra, ancor più nel derby. E lui nelle stracittadine ci sa fare: in 9 derby giocati con la maglia della Lazio, il Profeta ha segnato 4 gol alla Roma e piazzato un assist. Conosce la materia. Mancio lo sa, e l’ha ri-lanciato per tempo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il brasiliano Anderson Hernanes, 29 anni, è all’Inter dal gennaio 2014 FORTE
IN VISTA DEL DERBY DI DOMENICA
Guarin e Brozovic sono out Obi si candida per un posto ● La squadra riprenderà i lavori domani pomeriggio, ma è chiaro che Roberto Mancini sta già pensando a come ovviare alle due squalifiche pesantissime in vista del derby di domenica sera, quelle di Guarin e Brozovic. Detto che Hernanes ci sarà e prenderà il posto da interno con più che probabile reinserimento di Shaqiri nel ruolo di trequartista, ecco che l’altro posto (Medel a parte, che giocherà davanti alla difesa) è tutto da assegnare. In automatico verrebbe da pensare a Kuzmanovic, ma il suo recupero «è quasi
impossibile perché non ha ancora fatto un allenamento coi compagni» ha detto Mancini. L’interno serbo nella gara di ritorno contro il Wolfsburg si è infortunato al braccio riportando una frattura epifisi distale del radio. Prognosi, 35 giorni: dura poterlo rivedere domenica prossima ma l’Inter ci proverà.
MISSIONE MANCIO Sul tavolo c’è anche la contro-proposta dell’entourage dello sloveno, ovvero un accordo da 3 milioni annui. Il tre è un numero che ricorre nella testa di Samir. Ma non riguarda i soldi. Riguarda semmai la possibilità di giocare dalla prossima stagione in un club che punti alla coppa nazionale, al campionato e alla Champions. Tutte cose che l’Inter attuale non può garantirgli. È qui che entra in gioco Roberto Mancini, il tecnico che ha convinto gente come Lukas Podolski e Xherdan Shaqiri. Quando il Mancio parla di scudetto l’anno prossimo, non lo fa solo per titoli e proclami. Lo fa perché crede che senza le coppe europee (al momento sarebbe così, il futuro non si può prevedere), l’Inter abbia la necessità prima che il dovere di costruire una squadra che punti ai primi tre posti della A. Il tecnico parlerà ancora con Handanovic. Fino a quando avrà una risposta. In un senso o nell’altro. m.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA
E allora, ecco rispuntare l’ipotesi Joel Obi che decise il derby dell’andata (1-1), sempre che Roberto Mancini non decida di infilare anche Mateo Kovacic dal 1’, ipotesi molto ma molto... sbilanciata. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Samir Handanovic, 30 anni ANSA
Serie A R 30a giornata
Udinese, ora è allarme Stramaccioni crolla anche con il Palermo 1Friulani travolti già nel primo tempo da Lazaar e Rigoni La squadra di Iachini fa un figurone e vince in trasferta UDINESE
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PALERMO
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PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Lazaar (P) al 15’, Rigoni (P) al 21’ p.t.; Chochev (P) al 21’, Di Natale (U) al 36’ s.t. UDINESE (3-5-1-1) Karnezis; Piris (dal 1’ s.t. Perica), Danilo, Wague; Widmer, Allan, Pinzi, Guilherme (dal 34’ s.t. Aguirre), Gabriel Silva; Thereau (dal 24’ s.t. Badu); Di Natale. PANCHINA Scuffet, Meret, Domizzi, Bubnjic, Pasquale, Bruno Fernandes, Hallberg, Zapata, Geijo. ALLENATORE Stramaccioni. CAMBI DI SISTEMA 4-3-3 dal 1’ s.t., 4-3-1-2 dal 24’ s.t., 4-3-3 dal 34’ s.t. BARICENTRO MEDIO 51,9 METRI ESPULSI nessuno. AMMONITI Danilo, Guilherme e Aguirre per gioco scorretto. PALERMO (3-5-1-1) Sorrentino; Vitiello, G. Gonzalez, Andelkovic; Rispoli, Rigoni, Jajalo (dal 22’ s.t. Bolzoni), Chochev, Lazaar; Vazquez (dal 28’ s.t. Belotti; dal 40’ s.t. Maresca); Dybala. PANCHINA Ujkani, Milanovic, Terzi, Ortiz, Daprelà, Joao Silva, Della Rocca, Quaison, Bentivegna. ALLENATORE Iachini. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO BASSO 47,1 METRI ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno. ARBITRO Tommasi di Bassano del Grappa. NOTE Paganti 2.498, incasso di 22.403 euro; abbonati 6.206, quota n.c. Tiri in porta: 1-6(2 pali). Tiri fuori: 4-1. In fuorigioco: 4-2. Angoli: 7-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
Il marocchino Achraf Lazaar, 23 anni, è cresciuto nel Varese ANSA
Alex Frosio INVIATO A UDINE
A
prile è un po’ presto per andarsene in vacanza. L’Udinese, invece, sembra già in ferie. Dopo il k.o. con il Parma, in parte rivalutato dalla sconfitta della Juve, aggiunge anche quello interno con il Palermo. E allora, se non basta il ritiro post-Tardini (e comunque interrotto ieri), serve l’avvertimento dei vertici friulani: da qui a fine campionato è esame per tutti, giocatori e Stramaccioni, che prende una severa lezione
da Iachini. Si ricomincia a studiare da uno dei punti più bassi della stagione. La confusione dei friulani risalta contro l’organizzazione del Palermo. Iachini ritrova la vittoria dopo due mesi senza gol da Vazquez e Dybala (giocate utili invece sì e pure tante), ma dai due interni di centrocampo, sempre perfetti nei tempi di inserimento, e dall’esterno Lazaar: il sinistro, perché quanto a rendimento il Palermo sembra la squadra più mancina d’Italia. UDINESE CONFUSA Il fulmine del marocchino che spezza il cie-
lo dell’Udinese dopo un quarto d’ora è un episodio, è vero (tiro da fermo, da almeno 25 metri, all’incrocio), ma smaschera l’impianto poco convincente di Strama. Pinzi controlla a vista Vazquez quando dietro ha già tre difensori, Allan e Guilherme si pestano i piedi e pendono entrambi verso destra: sul corto non si può giocare perché Di Natale è lontano e Thereau un vuoto a perdere (palla), in ampiezza neanche perché dall’altra parte c’è il solo Gabriel Silva. ERRORI E VOGLIA Errori individuali e «voglia» marcano ancora di più la differenza. Significativo il raddoppio rosanero: Vazquez tiene vivo il pallone lungo la linea laterale, Dybala è più reattivo di Wague, Rigoni passa indisturbato davanti a Gabriel Silva. Due a zero dopo 21’, e in più l’Udinese non ha idea di come fare a rimetterla in piedi. Nemmeno quando a inizio ripresa Stramaccioni passa a quattro dietro e a tre punte davanti. Ma il pallone chi glielo fa arrivare? Nessuno. Tra un udinese e l’altro ci sono 30 metri di distanza. In quello spazio il Palermo - cui basta restare compatto dietro - sa muoversi con disinvoltura. Vazquez pascola indisturbato e ha il solo torto di sbagliare spesso l’ultimo passaggio. Però mette Dybala davanti alla porta (palo) e poi di tacco avvia Rispoli: cross dal fondo e Chochev fa 3-0 con il primo gol italiano (mentre lo stesso Rispoli poco dopo prende un altro palo, il 17° della stagione rosanero). È l’unico momento in cui i tifosi bianconeri applaudono. Poi tanti fischi, interrotti da Di Natale: il suo gol vale solo a livello personale, è il numero 204 in A, ne manca uno per raggiungere Roberto Baggio. Unico tiro in porta dell’Udinese dall’unico che non deve superare esami. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Chievo ha messo... Leali Pellissier, compleanno con gol 1Il portiere esce a vuoto e il Cesena buca in casa la partita che valeva una speranza salvezza. La punta si regala una rete per i 36 anni. Ai romagnoli manca un rigore 0
CHIEVO
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Alessio D’Urso INVIATO A CESENA
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Pellissier al 37’ s.t. CESENA (4-3-1-2) Leali; Perico, Capelli, Krajnc, Lucchini (dal 35’ s.t. Rodriguez); Carbonero, Cascione, Giorgi; Brienza; Djuric (dal 21’ s.t. Succi), Defrel (dal 43’ s.t. Moncini). PANCHINA Agliardi, Iglio, Nica, Mudingayi, Cazzola, Ze Eduardo. ALLENATORE Di Carlo. CAMBI DI SISTEMA dal 35’ s.t. 3-4-3. BARICENTRO MEDIO 51,9 METRI. ESPULSI nessuno. AMMONITI Carbonero e Djuric per gioco scorretto. CHIEVO (4-4-2) Bizzarri; Frey, Dainelli, Cesar, Zukanovic; Schelotto (dal 16’ s.t. Birsa), Radovanovic, Izco, Hetemaj; Meggiorini (dal 39’ s.t. Cofie), Paloschi (dal 12’ s.t. Pellissier). PANCHINA Bardi, Seculin, Gamberini, Pozzi, Christiansen, Vajushi, Botta, Sardo, Biraghi. ALLENATORE Maran. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO BASSO 50,4 METRI. ESPULSI nessuno. AMMONITI Hetemaj per gioco scorretto. ARBITRO Valeri di Roma. NOTE Paganti 2.786, incasso di 27.685 euro; abbonati 12.308, quota di 113.872,75 euro. Tiri in porta: 2-2. Tiri fuori: 1-3. In fuorigioco: 0-2. Angoli: 3-5. Recuperi: p.t. 0; s.t. 4’.
LE PAGELLE di A.FR. THEREAU: ZERO PERICOLI, SOLO PALLE PERSE BENE CHOCHEV, RISPOLI È IN CRESCITA UDINESE
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PALERMO
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IL MIGLIORE
IL MIGLIORE
DI NATALE
VAZQUEZ
Subito un destro a giro che promette bene, poi sparisce per ottanta minuti. Alla fine, sull’unico tiro nello specchio dei suoi, trova il golletto che lo porta a una sola rete da Roberto Baggio.
Passo da pantera, sembra indolente e infatti sbaglia 2 o 3 volte l’ultimo passaggio. Ma quando inventa, manda il Palermo in porta. E dà sempre l’impressione dell’invenzione imminente.
KARNEZIS 5 Non fa nulla per opporsi alle conclusioni avversarie. PIRIS 5,5 Manco il meno peggio dietro, sacrificato per il cambio di sistema. PERICA 4,5 Nove palloni giocati in 45’. Ok, è un ‘95, ma non basta proprio. DANILO 5,5 Chiude benino, troppi errori in avvio di azione. WAGUE 5 Dybala gli sfugge sul secondo gol, sul terzo sta a guardare. WIDMER 4,5 Sbaglia quando crossa, sbaglia quando difende: niente diagonale su Chochev. ALLAN 5,5 Ramazza tutto quel che può, ha il torto di portare troppo palla e perderla di conseguenza. L’assist per Di Natale non lo assolve del tutto. PINZI 5 Poco filtro, poche idee. GUILHERME 4 Un vagante in mezzo al campo, si vede solo per due tiri finiti nel cantiere. (Aguirre s.v.) GABRIEL SILVA 4,5 Sverniciato da Rigoni sullo 0-2 e da Rispoli sullo 0-3. THEREAU 4 Palle perse 21, pericoli zero. BADU 5,5 Giusto un po’ di fisico. ALL. STRAMACCIONI 5 Molta confusione, poco ordine, anche cambiando sistemi. Certo, il materiale umano è poca roba.
SORRENTINO 6 Al limite del senza voto. Un solo tiro contro, troppo ravvicinato. VITIELLO 6,5 Attento e diligente. G. GONZALEZ 7 Sicuro, comanda la difesa, sempre nella posizione giusta. ANDELKOVIC 6,5 Sbaglia pochissimo. RISPOLI 7 Cresce alla distanza: cross per il gol e palo. RIGONI 7 Sesto gol stagionale, JAJALO 6 Ordinato nello smistamento centrale. BOLZONI 6 Entra da mezzala, fa il suo. CHOCHEV 7 Il primo gol italiano incornicia una prova di sostanza: contrasta e riparte. LAZAAR 7 Spacca la partita con un sinistro meraviglioso. E tanta corsa lungo la sua fascia. BELOTTI s.v. Dodici minuti, poi un colpo all’addome lo mette k.o. (Maresca s.v.) DYBALA 6,5 Non solo colpi, tiene anche fisicamente da centravanti. Mezzo voto in meno per il palo a porta vuota. ALL. IACHINI 7 Ritrova la vittoria dopo 6 partite (in cui ha raccolto solo due punti) grazie ai concetti tipici del suo Palermo: classe davanti, corsa sugli esterni, inserimenti delle mezzale.
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TOMMASI Partita «morbida» e semplice da dirigere. Largo il fuorigioco di Thereau che poi segna: fischio semplice. LA ROCCA 6-VALERIANI 6 CALVARESE 6-PASQUA 6
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LE PAGELLE di A.D’U.
I VENETI VEDONO SERENO
CESENA
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LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
F
elici di stare più su. Quasi salvi, sotto il cielo di Cesena. «Volare oh oh», cantano i tifosi gialloblù, quando all’ora di pranzo il Chievo decolla verso il porto sicuro della salvezza e i romagnoli rimangono bloccati in pista senza più carburante, distanti 7 punti dall’Atalanta, quart’ultima in fuga, e quasi spacciati. In volo con Pellissier, ancora lui: un falco cui non par vero di incrociare una preda così facile come Leali, in cima allo speciale podio alla rovescia. Ai romagnoli, cui manca un rigore, le porte della Serie B le spalanca stavolta il portiere con un paio di uscite a vuoto, l’ultima delle quali decisiva nel favorire il colpo di testa vincente del centravanti nel giorno del 36° compleanno e della sua 90a firma in A. IL CHIEVO METTE… LEALI Gli errori da matita blu di alcuni giocatori del Cesena, specie quelli del portiere, indirizzano il risultato. È la solita storia: puoi buttarla sull’agonismo puro, le differenze in campo si potranno pure livellare in quell’arena che è sempre il Manuzzi, ma quando ci sono elementi con un tasso qualitativo superiore alla media a un certo pun-
L’attaccante Sergio Pellissier, 36 anni ieri, gioca nel Chievo dal 2002 ANSA
to le partite cambiano padrone. E stavolta il proprietario della copertina è Pellissier (come all’andata, quando decise al 90’), il cui processo di identificazione col Chievo è ormai assoluto. ERA RIGORE I sogni di gloria del Cesena, invece, svaniscono nella solita tristezza del suo lunch match (finora in A solo 2 punti in 4 gare alle 12.30) e in partita al culmine di un’azione corale più di muscoli e nervi che di trama ragionata. I bianconeri reclamano un rigore per un laccio in area in avvio di Dainelli su Djuric a palla lontana. Un episodio che va di traverso ai padroni di casa. Con 10 indisponibili, Di Carlo mette su un Cesena che è una coperta corta: se tiri da una
parte, ti scopri dall’altra. Cascione non prende in mano la squadra dall’inizio, Brienza è braccato, Djuric e Defrel non la strusciano mai. Il Chievo gioca con più organizzazione, avvalendosi di un Dainelli perfetto (episodio da rigore a parte). E, alla fine, quando Lucchini esce per crampi, Di Carlo inserisce in attacco pure Rodriguez ma con l’effetto di scoprire la difesa a quel punto a 3: non è un caso che Frey impacchetti il cross giusto – proprio dalla fascia destra sguarnita – per quella Pellissier, abile a beffare Perico e Leali. E la salvezza dei gialloblù, che vincono al Manuzzi per la prima volta nella storia, può assumere più nitide fattezze. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CARBONERO, QUANTA FATICA LÌ IN MEZZO DAINELLI SONTUOSO, CESAR È UN BALUARDO CESENA
5,5
CHIEVO
6
IL MIGLIORE
IL MIGLIORE
KRAJNC
PELLISSIER
6,5
7
Traccia palpabile. Non sbaglia un colpo, stavolta si rivela puntuale in chiusura e dà l’impressione di poter crescere ancora. Il crack della difesa ha altri responsabili.
Festeggia il compleanno con un gol da 3 punti. Standing ovation meritata, sono così 90 gli acuti in A. I centravanti di rango non tradiscono mai. Vicino al raddoppio.
LEALI 4 Prima rischia il patatrac con Capelli, poi stende il tappeto rosso a Pellissier come all’andata. Ritardatario in uscita: già visto. PERICO 5 Sorveglianza elusa da Pellissier sul gol. Tagliato fuori. CAPELLI 5,5 Mediocre, almeno intimorisce un po’ Paloschi e spazza via senza fronzoli. LUCCHINI 6 Spostato a sinistra, compie due chiusure importanti su Paloschi e Schelotto. Esce per crampi. (Rodriguez s.v.) CARBONERO 5 Che fatica in mezzo, sempre in sofferenza. CASCIONE 6 Regista latitante nel primo tempo, cresce in corso d’opera. Piede caldo. GIORGI 6,5 Si sbatte e spinge il Cesena nel finale: l’ultimo ad arrendersi. BRIENZA 6 Meno incisivo di altre volte, ma entra sempre nelle azioni più pericolose. DJURIC 5 Qualche sponda a parte, viene anticipato sistematicamente da Dainelli. Che se lo sgranocchia. SUCCI 5 Vorrebbe spaccare il mondo, fa a sportellate con tutti e produce solo un tiro impreciso. DEFREL 5,5 Tiene accesa la fiammella della speranza prima del naufragio. (Moncini s.v.) ALL. DI CARLO 5 Con quel che ha, le prova tutte. Ma non copre il adeguatamente il Cesena dopo l’uscita di Lucchini, dalla cui zona di competenza origina poi l’1-0.
BIZZARRI 6 Rinvia corto col sinistro nel primo tempo, un errore che poteva costare caro. Sicuro sulle palle alte. FREY 6,5 Suo l’assist per il gol di Pellissier, ordinato. DAINELLI 7 Rischia il fallo da rigore in avvio, poi sale in cattedra con eleganza. Sontuoso. CESAR 6,5 Para i colpi con autorevolezza, partita di ramazza. ZUKANOVIC 6,5 Sfiora il gol, c’è sempre nelle fasi calde e risolve qualche minaccia. SCHELOTTO 5 Potrebbe approfittare della lentezza di Lucchini, finisce per farsi anticipare nella sua occasione clou. BIRSA 6,5 Entra e si piazza a destra, usa molto il sinistro con precisione. RADOVANOVIC 6 Concreto e dinamico, più efficace rispetto alla gara contro il Sassuolo. IZCO 6 Cupa battaglia in mezzo, non arretra di un millimetro come sempre. Dà spessore e rilancia. HETEMAJ 6,5 Non disdegna gli inserimenti, guerriero fino alla fine. PALOSCHI 5 Giornata grigia, avvio carico di promesse. MEGGIORINI 6 Ci prova dalla distanza, spina nel fianco. (Cofie s.v.) ALL. MARAN 6,5 Le mosse Pellissier e Birsa sorprendono e stordiscono il Cesena, contro cui all’andata aveva vinto la sua prima gara alla guida del Chievo. Lucido.
VALERI Non vede la trattenuta evidente di Dainelli su Djuric in avvio, poi grazia Carbonero. Nella ripresa arbitra all’inglese dopo aver imposto nei primi 45’ la sua fiscalità (all’eccesso). STEFANI 5,5-VIVENZI 5,5; MASSA 5-CHIFFI 5,5
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LUNEDĂŒ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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● 1 La spettacolare rete di Denis che ha sbloccato lo 0-0. Dopo un colpo di tacco di Cigarini e la spizzata di testa di Moralez, l’attaccante in rovesciata ha messo in rete 2 Il pareggio di Berardi, bravo a sfruttare l’assist di Sansone 3 A fine gara festa grande per i giocatori dell’Atalanta, reduci da un periodo difficile: il lungo digiuno di vittorie e sabato il processo degli ultrà, delusi dai risultati della squadra ANSA/LAPRESSE
LE PAGELLE di G.LO. GOMEZ, MEZZ’ORA DA URLO. CIGARINI C’È CONSIGLI, BUONA LA SUA PRIMA DA EX ATALANTA 7
SASSUOLO
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IL MIGLIORE
IL MIGLIORE
DENIS
BERARDI
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Segna di colpo la metà del bottino di gol realizzato in 29 giornate. Forte, agile, anche cattivo. Il Tanque è tornato e questa è una buona notizia per l’Atalanta
Oltre al gol dell’illusorio pareggio è l’unico a creare qualche pericolo per l’Atalanta. Si conferma il capocannoniere della squadra con 10 gol.
SPORTIELLO 6 Una sola parata impegnativa, su Berardi. Al limite del senza voto. BENALOUANE 6 Controlla Sansone, chiude da centrale quando entra Masiello. STENDARDO 6 Si alterna con Biava su Floccari. Senza problemi. BIAVA 5,5 Più dell’avvocato che gli sta a fianco, usa modi spicci per fermare il centravanti. DRAMÈ 5,5 Non spinge, non si fa vedere: partita anonima. CIGARINI 6,5 E’ al centro di tutto: 34 passaggi riusciti, 22 sbagliati, 3 palle recuperate. Delizioso il tacco che dà il via all’1-0. (Migliaccio s.v) CARMONA 6 Uomo di fatica accanto a Cigarini, onesto lavoratore. ZAPPACOSTA 6 Duttile: esterno alto nel 4-2-3-1, ma col rientro di Estigarribia potrebbe tornare terzino. ESTIGARRIBIA 6 In campo dopo sei mesi: un tiro a giro di sinistro, un paio di dribbling. MORALEZ 7 Accidenti, quanto corre. Motorino inesauribile. (Masiello s.v.) GOMEZ 7 La riscossa del Papu: per mezz’ora, la prima è devastante. «Posso dare di più», aveva detto in settimana. Lo aspettiamo... ALL. REJA 7 Si gode la prima vittoria dopo tanto penare. Squadra con meno paure e un abbozzo di gioco. E il + 7 maturato sul Cesena avvicina la salvezza.
CONSIGLI 6,5 Almeno un paio di interventi complicati per la prima volta a Bergamo da avversario. GAZZOLA 5 Soffre il Papu Gomez e sul gol sta a guardare Denis mentre va in cielo a colpire. CANNAVARO 5 Ci prova con un tiro da fuori, va bene. Ma per chi è alto 1.85 è imperdonabile far saltare uno più basso di 25 centimetri... ACERBI 5 Anche lui in ritardo nell’azione dell’1-0. LONGHI 5,5 Come Dramè. Non è stata partita da terzini sinistri. BRIGHI 5 Gran corsa al posto di Taider. Ingenuo il fallo da rigore. FLORO FLORES 5,5 Vaga spaesato per il campo: qual era la sua posizione? MISSIROLI 5 Mezz’ala adattata a fare il play, fatica nella fase difensiva,per questo è così falloso. Prima espulsione in A. BIONDINI 5,5 Uno dei molti ex della partita. Fra i tre della mediana, il meno peggio. FLOCCARI 5 Stretto tra Biava e Stendardo, fatica a trovare lo spazio vitale. ZAZA 5 Di Francesco dice che si deve caricare: l’ultimo gol due mesi e mezzo fa contro l’Inter. SANSONE 6 L’assist per Berardi e poco altro. Quando entra Floro Flores, arretra a centrocampo. (Lazarevic s.v.) ALL. DI FRANCESCO 5,5 Quarta sconfitta di fila in trasferta. Attenzione a non chiudere male.
DOVERI Partita non complicata, vede bene sul rigore e sulle due espulsioni. DI LIBERATORE 6-STALLONE 6 RIZZOLI 6-SACCHI 6
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I gol dopo il processo ultrà L’Atalanta vede la salvezza
1Reja conquista la prima vittoria e ringrazia la doppietta di Denis: + 7 sulla B. Il tecnico: «Tifosi importanti. Il capo? Non lo conosco» Guglielmo Longhi INVIATO A BERGAMO
E
alla fine tutti sotto la curva per applaudire ed essere applauditi, non per farsi sgridare dal motivatore col Daspo. Forse aveva ragione Edy Reja: toccata nell’orgoglio, l’Atalanta ha reagito e trovato la vittoria che mancava da 8 giornate (2-1 col Cagliari l’1 febbraio) portandosi a distanza di sicurezza, più 7 sulla terz’ultima. Tutto merito degli urlacci del Bocia? («Ma chi è? E chi lo conosce?», ha spiegato ieri il tecnico ribadendo che è stato importante incontrare i tifosi). Non esageriamo, però i segnali di svolta sono evidenti, favoriti anche da un paio di condizioni: la tenue resistenza dell’appagato Sassuolo e il fatto di andare in campo conoscendo il risultato di Cesena. INTENSITÀ Reja aveva chiesto soprattutto una cosa: più intensità. Accontentato: l’Atalanta è partita forte, calando nel secondo tempo quando ha cominciato a sentire un po’ di paura. Ma a tratti ha mostrato una discreta qualità di gioco: palla a terra, Cigarini a impostare, il papu Gomez sulla sinistra, Zappacosta dalle parte opposta, il vivacissimo Moralez al centro dietro Denis. Già, Denis: non segnava da genna-
ATALANTA
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SASSUOLO
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PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Denis (A) al 42’ p.t.; Berardi (S) al 14’, Denis (A) su rigore al 18’ s.t. ATALANTA (4-2-3-1) Sportiello; Benalouane, Stendardo, Biava, Dramè; Cigarini (dal 44’ s.t. Migliaccio), Carmona; Zappacosta (dal 22’ s.t. Estigarribia), Moralez (dal 38’ s.t. Masiello), Gomez; Denis. PANCHINA Avramov, Del Grosso, Scaloni, Baselli, D’Alessandro, Emanuelson, Boakye, Rosseti, Bianchi ALL. Reja. BARICENTRO molto basso 47,4 m CAMBI DI SISTEMA dal 38’ s.t. 4-2-2-1 ESPULSI Biava al 35’ s.t. per somma di ammonizioni (entrambe per gioco scorretto) AMMONITI Cigarini e Carmona per gioco scorretto. SASSUOLO (4-3-3) Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Longhi; Brighi (dal 20’ s.t. Floro Flores), Missiroli, Biondini; Berardi, Floccari (dal 10’ s.t. Zaza), Sansone (dal 34’ s.t. Lazarevic). PANCHINA Pomini, Polito, Bianco, Fontanesi, Natali, Mandelli, Lodesani, Sereni. ALL. Di Francesco. BARICENTRO medio 51,5 metri CAMBI DI SISTEMA dal 26’ s.t. 4-3-2 ESPULSI Missiroli al 26’ s.t. per somma di ammonizioni (entrambe per gioco scorretto) AMM. Berardi per gioco scorretto ARBITRO Doveri di Roma NOTE paganti 4.633, incasso di 37.559, abbonati 10.678, quota di 110.406. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 5-2. In fuorigioco 2-4. Angoli 2-1. Recuperi p.t. 1’. s.t. 4’
io (Milan) e non firmava una doppietta da dicembre (Palermo). Ha scelto il momento giusto per rompere il digiuno che durava da 9 partite e l’ha fatto nel modo meno banale. Con una splendida rovesciata in stile Pinilla, assente per squalifica e al termine di un’azione di rara bellezza: tacco di Cigarini, spizzata di testa (!) di Moralez, chiude il Tanque che poi va abbracciare Julian e Matias, i figli raccattapalle. MODULO GIUSTO Dopo tanti esperimenti, ok anche il modulo: per vincere la sua prima partita, Reja ha sterzato sul 42-3-1, che non è un versione adattata del 4-4-1-1 di Colantuono, nel senso che gli esterni (Gomez, Zappacosta e poi il dedivivo Estigarribia) hanno giocato da vere ali, alte e larghe, per arretrare in fase di non possesso. Il grosso del lavoro è toccato ai due in mezzo: un regista creativo (Cigarini), un mediano sgobbone (Carmona). La cosa ha funzionato. Da notare che l’Atalanta è rimasta in dieci anche stavolta: nella gestione Reja è successo di chiudere al completo soltanto a Parma, dove comunque a farsi cacciare ci ha pensato il tecnico al debutto. Con quella di Biava sono 11 espulsioni: la squadra più cattiva del campionato di Serie A. Tornato in parità numerica,
Reja ha tolto un trequartista (Moralez) per mettere un terzino (Masiello, con Benalouane spostato al centro). Manovra conservativa per il finale. SVOGLIATO Il Sassuolo ha restituito il favore di un anno fa, quando vincendo 2-0 a Bergamo contro una squadra lanciatissima verso l’Europa League si tirò fuori da una situazione molto problematica. Niente di calcolato, ovviamente, ma è chiaro che una classifica così buona permette di assorbire senza danni anche cali di concentrazione come questo. Poco da salvare in una partita abbastanza scialba: l’apertura di Sansone per il gol di Berardi e un paio di interventi di Consigli. Di Francesco ha provato a dare una scossa sul 2-1, togliendo Brighi, mettendo una punta in più sulla sinistra (Floro Flores) e facendo arretrare Sansone sulla linea dei centrocampisti. Ma la situazione non è cambiata, la squadra ha faticato a costruire e giocare la palla in velocità: Missiroli, a disagio da vice Magnanelli, ha chiuso anche lui con un cartellino rosso. Floccari, uno dei tanti ex della partita, è stato il punto debole del tridente, specialità di casa Mapei, ma il titolare, in crisi da tempo, è entrato soltanto nel secondo tempo. Domanda inevitabile: dove sta Zaza? © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie B R Panchine roventi
Entella, salta Prina: ora tocca ad Aglietti Pescara, ok a Baroni O. D’Angelo-Vallebella
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abato, sedendosi in panchina a Modena, Luca Prina aveva festeggiato i quattro anni di matrimonio con l’Entella. Ma il rapporto tra tecnico e società non andrà oltre. Prina ieri, dopo la terza sconfitta consecutiva rimediata sabato a Modena, è stato esonerato. Resterà come colui che ha portato la squadra ligure dalla Seconda divisione alla Serie B. Ma il futuro si chiama Alfredo Aglietti. Il tecnico di San Giovanni Valdarno ha risolto il contratto che lo legava al Novara (l’anno scorso non riuscì a evitare la retrocessione ai playout) e
ha firmato con l’Entella un accordo fino a giugno 2016. Domani dirigerà il primo allenamento. «Tornare ad allenare per un tecnico è sempre positivo, ancora di più su una panchina come quella dell’Entella – sono state le prime parole di Aglietti – ho seguito la squadra in molte partite e spesso ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Incontrare difficoltà al primo anno in una nuova categoria, comunque, è uno scotto quasi inevitabile. Ma la squadra ha valori importanti». L’obiettivo di Aglietti è naturalmente mantenere la squadra in Serie B, possibilmente evitando anche i playout. Il nuovo allenatore esordirà in casa lunedì prossi-
mo nel posticipo contro la Pro Vercelli, un match molto delicato per entrambe in chiave salvezza. QUI PESCARA Avanti con Baroni. Se a caldo, dopo il k.o. di Frosinone, la società abruzzese sembrava propensa a cambiare allenatore, promuovendo Massimo Oddo dalla Primavera, ieri mattina il presidente Sebastiani, assieme ai soci e ai quadri dirigenziali, ha incontrato il tecnico fiorentino e ha deciso di chiudere la stagione con lui. Fiducia incondizionata, e non a orologeria, per Baroni. Sarà l’ex del Lanciano, che aveva già incassato la fiducia dei suoi giocatori nel post partita del Matusa («Siamo con Baroni», aveva detto per tutti Fiorillo), a chiudere il torneo nelle ultime sette giornate, con l’obiettivo di rientrare tra le prime otto e giocare i playoff. Una scelta che mira a responsabilizzare la squadra dalla prossima partita interna contro il Modena. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL POSTICIPO DELLA 35a
LA SITUAZIONE
Perugia, un’occasione playoff C’è un Varese quasi spacciato PERUGIA
(3-5-2)
VARESE
(4-4-2)
OGGI ore 20.30
ANDATA 1-1
1 KOPRIVEC 6 GOLDANIGA
29 44 GIACOMAZZI MANTOVANI
2 7 19 8 11 FARAONI VERRE FOSSATI NICCO FABINHO 9 45 FALCINELLI ARDEMAGNI 9 MIRACOLI
20 FORTE
30 CULINA
15 OSUJI
6 BLASI
24 ZECCHIN
2 LUONI
14 ROSSI
5 BORGHESE
13 FIAMOZZI
1 PERUCCHINI
PERUGIA Infortunati Comotto, Rizzo, Lo Porto, Vinicius e Mendez. Ballottaggio in difesa Hegazy-Mantovani. Camplone (alla sua 100a con il Perugia) arretrerà Fabinho esterno di centrocampo, mentre in avanti ci sarà uno tra Lanzafame e Falcinelli con Ardemagni. Turno di riposo per Crescenzi. Oltre 10 mila gli spettatori presenti al Curi. PANCHINA 32 Amelia, 5 Hegazy, 20 Baldan, 15 Crescenzi, 4 Nielsen, 17 Fazzi, 10 Taddei, 28 Lanzafame, 27 Parigini. ALL. Camplone. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Falcinelli, Fazzi, Giacomazzi e Parigini. VARESE Bettinelli torna al 4-4-2: gli unici ballottaggi sono al centro della difesa (Rossi è favorito su Simic) e sulla fascia destra del centrocampo (Zecchin è in vantaggio su Falcone) mentre in attacco è obbligata la scelta della coppia Forte-Miracoli. Mancano Lores, non ancora guarito dallo stiramento, Kurtisi, Neto Pereira, Corti e Rea. PANCHINA 22 Birighitti, 25 Simic, 3 De Vito, 21 Barberis, 28 Capezzi, 23 Cristiano, 7 Falcone, 32 Jakimovski, 18 Capello. ALL. Bettinelli. SQUAL. nessuno. DIFF. Borghese, Capezzi, De Vito, Falcone, Luoni e Neto Pereira. ARBITRO Aureliano di Bologna. GUARDALINEE Bellutti-Zappatore. TV Sky Calcio 1 HD e Mediaset Premium. PREZZI da 12 a 55 euro.
Domani il derby Frosinone-Latina Venerdì il Vicenza ● Stasera si chiude la 35a giornata con il posticipo tra Perugia e Varese, mentre domani il campionato verrà completato dal recupero tra Frosinone e Latina (ore 18). Questo invece il programma del prossimo turno: VENERDì (ore 20.30) CittadellaVicenza (andata 1-1). SABATO (ore 15) Bologna-Spezia (1-1); Carpi-Brescia (3-3); Crotone-Lanciano (1-1); Pescara-Modena (0-2); TernanaPerugia (2-2); Trapani-Bari (1-2); Varese-Avellino (0-0). DOMENICA (ore 15) Latina-Catania (0-1); Livorno-Frosinone (1-5). LUNEDì (ore 20.30) Entella-Pro Vercelli (0-2).
CLASSIFICA Così dopo la 35a: Carpi p. 71; Bologna (-1) 57; Vicenza 56; Frosinone* 54; Avellino 52; Livorno 51; Perugia* e Spezia 50; Pescara 48; Lanciano 47; Bari 45; Ternana 43; Modena e Trapani 42; Latina* e Catania 41; Crotone, Pro Vercelli ed Entella 40; Cittadella 39; Brescia (-6) 32; Varese* (-4) 28. (* una partita in meno).
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LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Magic +3 R Campionato
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
UNA GIORNATA PARTICOLARE
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GLI ANTICIPI 1
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Mauri-gol: Donadoni compie il miracolo PARMA
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JUVENTUS
0
MARCATORE Mauri al 15’ s.t. PARMA (3-5-2) Mirante 7; Mendes 7, Santacroce 7 (dal 35’ s.t. Cassani s.v.), Feddal 6,5; Varela 6,5, Mauri 7,5 (dal 37’ s.t. Lila s.v.), Jorquera 6,5, Nocerino 7, Gobbi 6,5; Belfodil 7 (dal 40’ s.t. Prestia s.v.), Ghezzal 6,5. (Iacobucci, Bajza, Costa, Lodi, Mariga, Erlic, Coda, Palladino). All. Donadoni 7,5.
3
JUVENTUS (4-3-2-1) Storari 6; Lichtsteiner 5, Ogbonna 5, Chiellini 5, Padoin 4,5; Vidal 4,5, Marchisio 5, Sturaro 5 (dal 22’ s.t. Pepe 4,5); Pereyra 5 (dal 17’ s.t. Morata 5), Coman 4,5 (dal 35’ s.t. Vitale s.v.); Llorente 4. (Rubinho, Audero, Bonucci, Evra, De Ceglie, Marrone, Vitale, Matri). All. Allegri 5. ARBITRO Gervasoni di Mantova 5. NOTE Ammoniti Mendes, Jorquera, Gobbi, Marchisio, Chiellini e Ogbonna.
Niang e Iago stendono Zeman ● 1 I giocatori del Parma si allenano sul campo da basket della Cittadella. I tifosi seguono la seduta. 2 I ragazzi di Donadoni escono dalla Cittadella: da lì raggiungeranno lo stadio Tardini. 3 Dopo l’allenamento grigliata al centro sportivo di Collecchio in onore di Josè Mauri, autore del gol vittoria contro la Juve TWITTER FCPARMA
Allenamento tra i tifosi e grigliata: festa Parma
1Dopo la vittoria sulla Juventus la squadra di Donadoni al lavoro
nel parco della Cittadella in mezzo al pubblico. E poi tutti a pranzo...
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a
GIORNATA
Andrea Schianchi
C
hiusi nella fortezza, protetti dall’entusiasmo della gente, i giocatori del Parma sembrano invincibili. Si allenano, corrono, scattano. E, soprattutto, ridono. E condividono la felicità con i loro tifosi accorsi in massa nel parco della Cittadella per festeggiare l’incredibile vittoria di sabato sulla Juventus. Chi avrebbe detto che una squadra fallita, senza un euro in cassa, potesse battere la prima in classifica? Chi avrebbe mai immaginato una simile storia? A Parma ci speravano, adesso qualcuno ammette di averci pure scommesso sopra, ma nessuno s’illudeva. In-
vece i ragazzi di Donadoni hanno dimostrato che lo sport, il calcio in particolare, è un contenitore di emozioni e di sorprese. Vivere il giorno dopo nel luogo dove, per tanto tempo, il Parma di Nevio Scala ha sgobbato per arrivare alla gloria, è un omaggio al passato e una speranza per il futuro. E la grigliata e la bevuta che, al termine dell’allenamento, viene allestita al centro sportivo di Collecchio, proprio come se fosse una festa di paese, testimonia che il calcio non è soltanto diritti televisivi e plusvalenze. Ora la domanda delle domande è: da dove ripartirà l’avventura del Parma? Serie B o Serie D? VALORE AGGIUNTO Il comportamento della squadra (7 punti nelle ultime 4 gare, quando il club era già stato dichiarato fallito dal tribunale) ha un obiettivo chiaro: far sì che qualche investitore, qualche danaroso imprenditore (locale e non) s’in-
namori di un mondo, quello del pallone, che conterrà sì tante anomalie ma è pur sempre uno straordinario veicolo di passione. Spiega il team manager Alessandro Melli, uno che si sta spendendo tantissimo in questo periodo di tribolazioni per tenere la barca sulla giusta rotta: «A Parma si può fare un calcio sostenibile, la gente è appassionata e vicina alle vicende della squadra, i tifosi hanno dimostrato un alto tasso di civiltà in una situazione davvero complicata. insomma, ci sono tutti gli ingredienti per confezionare un prodotto appetibile». Gli fa eco Roberto Donadoni: «Dobbiamo lavorare per far sì che gli altri si accorgano di noi». E proprio l’allenatore, in questa stagione disgraziata, sta dimostrando di essere un valore aggiunto non soltanto per il Parma, ma per tutto il calcio italiano. Quanti tecnici sarebbero stati in grado di guidare una truppa allo sbando, senza
stipendi dall’inizio del campionato, con i presidenti che si succedevano a un ritmo infernale, e nessuno riusciva più a contarli? E’ vero che il Parma è ultimo in classifica, ma la notizia è che questa squadra riesca ancora ad andare in campo e a fare imprese come quella di sabato contro la Juve, o quella di mercoledì scorso contro l’Udinese. Più che le qualità tecniche, in una simile annata, si deve guardare alla forza morale, alle doti umane. Donadoni è riuscito a convincere i giocatori, a trascinarli dalla sua parte, a farsi rispettare da quelli che non la pensavano come lui, a non rispondere ai maleducati (Cassano) che, una volta abbandonata la nave, lo hanno etichettato con il non simpatico nomignolo di «Crisantemo». FUTURO INCERTO Adesso ci si chiede: che cosa farà Donadoni al termine del campionato? I romantici pensano che, se il
Parma riuscisse a iscriversi alla Serie B (pagando quindi il debito sportivo) e se ci fosse un progetto serio, l’allenatore potrebbe restare. L’ipotesi è complicata, anche perché subordinata al mantenimento del titolo sportivo. Tuttavia nulla è da escludere, Donadoni si sente legato alla città, ai tifosi, ai giocatori, ma è giusto che pensi anche al futuro della sua carriera. Di certo c’è che finora ha rifiutato le proposte di due federazioni straniere che gli offrivano la panchina delle rispettive nazionali. In Inghilterra il nome di Donadoni circola con insistenza e lui, che l’inglese lo parla e sarebbe interessato a un’esperienza in Premier League, non chiude la porta. Ora gli interessa soprattutto finire il campionato a testa alta, ben sapendo che il solo fatto di arrivare in fondo con una squadra fallita è qualcosa di paragonabile alla conquista di uno scudetto. Impresa alla quale si deve unire quella della passata stagione, quando con un Parma non trascendentale riuscì ad arrivare al sesto posto e a guadagnarsi sul campo la qualificazione in Europa League. Se il calcio italiano perdesse uno come Donadoni sarebbe un vero peccato, dal punto di vista tecnico e anche per l’aspetto umano. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOA
2
CAGLIARI
0
MARCATORI Niang al 7’, Iago al 13’ s.t. GENOA (3-4-3) Lamanna 6,5; Roncaglia 7, Burdisso 6,5, De Maio 6; Edenilson 6 (dal 16’ s.t. Kucka 6,5), Bertolacci 6, Rincon 6,5, Marchese 6,5; Iago 6 (dal 40’ s.t. Laxalt s.v.), Niang 7, Perotti 7,5 (dal 36’ s.t. Lestienne s.v.). (Sommariva, Prisco, Izzo, També, Bergdich, Mandragora, Pavoletti, Borriello). All. Gasperini 6,5. CAGLIARI (4-3-3) Brkic 6,5; Balzano 5, Rossettini 5,5, Ceppitelli 5, Avelar 5; Dessena 5, Crisetig 5, Ekdal 5 (dal 18’ s.t. Joao Pedro 6); Farias 5 (dal 18’ s.t. Longo 5,5), Sau 5, Mpoku 5,5. (Colombi, Cragno, Ale.Gonzalez, Capuano, Murru, Conti, Barella, Hausbauer, Cop). All. Zeman 5. ARBITRO Russo di Nola 6 (dal 1’ s.t. Guida 5,5). NOTE Ammoniti Dessena, Ceppitelli, Crisetig, Edenilson e Niang.
L’Inter rinasce Verona al tappeto VERONA
0
INTER
3
MARCATORI Icardi (I) all’11’ p.t.; Palacio (I) al 3’,aut. Moras (V) al 47’ s.t. VERONA (4-3-3) Rafael 6; Sala 6,5, Moras 5, Gu.Rodriguez 5,5, E.Pisano 5; Obbadi 5,5 (36’ s.t. Valoti s.v.), Tachtsidis 5,5, Hallfredsson 5,5 (28’ s.t. Greco 6); Jankovic 5, Toni 5, J. Gomez 5 (30’ s.t. Saviola 6). (Benussi, Agostini, Martic, Marques, Marquez, Campanharo, Christodoulopoulos, Fernandinho,N.Lopez).All.Mandorlini 5 INTER (4-3-1-2) Handanovic 7,5; D’Ambrosio 6,5, Ranocchia 7, Vidic 7, J. Jesus 7; Brozovic 5, Medel 6,5 (dal 35’ s.t. Gnoukouri s.v.), Guarin 6; Hernanes 7 (dal 43’ s.t. Felipe s.v.); Icardi 7, Palacio 7,5 (dal 35’ s.t. Kovacic s.v.). (Carrizo, Berni, Andreolli, Nagatomo, Shaqiri, Obi, Podolski, Puscas, Bonazzoli). All. Mancini 7. ARBITRO Tagliavento di Terni 5. NOTE Ammoniti Obbadi, Moras, Juan Jesus, Brozovic, Vidic e Guarin.
TACCUINO PRIMAVERA
DONNE
Atalanta e Samp ok nei derby
Verona e Brescia primato a forza 7
● Quattro posticipi. Nel girone A, il Genoa cade in casa contro il Trapani (0-2) e la Samp a Chiavari vince il derby ligure con l’Entella (1-0); nel girone B, finisce senza gol il derby di Verona tra Chievo e Verona, buon 3-0 dell’Atalanta sul Brescia.
(m.cal.) Verona e Brescia vincono in goleada. 22a giornata: ComoBrescia 1-7, Firenze-Cuneo 3-1, Tavagnacco-Pordenone 3-2, Res Roma-Riviera di Romagna 3-0, Verona-Pink Bari 7-1, ZaccariaTorres 3-3. Mozzanica-Orobica 20, San . Classifica: Verona 55; Brescia 54; Mozzanica 50.
CALCIO A 5
IL CONVEGNO
La Luparense vola
A Conegliano per Aisla Si parla di aggressività
(m.cal.) La Luparense batte 3-2 l’Acqua&Sapone e resta in vetta. Dietro, tiene il passo solo il Pescara; Rieti e Asti 5-5. 21a giornata: Lazio-Sestu 7-3, Luparense-Acqua&Sapone 32, Napoli-Corigliano 3-2, Pescara-Latina 3-1, Rieti-Asti 5-5. Classifica (prime): Luparense 38; Pescara 35; Asti, Rieti e Kaos 30.
Competizione e aggressività: il segreto del successo? E’ il tema del convegno a Conegliano (teatro Accademia, 20.30), organizzato dal vice designatore di B Gabriele Gava. Con Nicola Rizzoli, Boban, Pancalli, Zorzi, Ballan, Lucchinelli, Cottrer e Silvia Marangoni. La serata è a sostegno di Aisla Onlus
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Serie A R 30a giornata
RISULTATI
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
CLASSIFICA
ATALANTA-SASSUOLO 2-1 Denis (A), Berardi (S), Denis (A) rigore CESENA-CHIEVO 0-1 Pellissier (C) GENOA-CAGLIARI 2-0 Niang (G), Iago Falque' (G) LAZIO-EMPOLI 4-0 Mauri (L), Klose (L), Candreva (L), Felipe Anderson (L) MILAN-SAMPDORIA 1-1 Soriano (S), De Jong (M) NAPOLI-FIORENTINA 3-0 Mertens (N), Hamsik (N), Callejon (N) PARMA-JUVENTUS 1-0 Mauri (P) TORINO-ROMA 1-1 Florenzi (R) rigore, Maxi Lopez (T) UDINESE-PALERMO 1-3 Lazaar (P), Rigoni (P), Chochev (P), Di Natale (U) VERONA-INTER 0-3 Icardi (I), Palacio (I), Moras (V) autorete
SQUADRE
MARCATORI
PT
PARTITE IN CASA
JUVENTUS LAZIO ROMA NAPOLI FIORENTINA SAMPDORIA TORINO MILAN GENOA INTER PALERMO SASSUOLO CHIEVO UDINESE EMPOLI VERONA ATALANTA CESENA CAGLIARI PARMA (-3)
70 58 57 50 49 49 43 42 41 41 38 35 35 34 33 33 29 22 21 16
RETI
FUORI
TOTALE
IN CASA
FUORI
RIGORI TOTALE
G
V
N
P
G
V
N
P
G
V
N
P
F
S
F
S
F
15 15 15 15 14 14 15 16 15 14 15 14 15 15 15 15 15 16 15 16
13 11 8 8 6 7 5 7 5 5 7 5 3 5 5 5 4 3 2 4
2 0 6 5 6 7 7 5 6 5 5 6 6 5 6 4 5 6 4 2
0 4 1 2 2 0 3 4 4 4 3 3 6 5 4 6 6 7 9 10
15 15 15 15 16 16 15 14 14 16 15 16 15 15 15 15 15 14 15 13
8 7 7 6 7 5 6 3 5 5 2 3 6 3 1 3 2 1 2 1
5 4 6 3 4 6 3 7 5 6 6 5 2 5 9 5 6 4 5 2
2 4 2 6 5 5 6 4 4 5 7 8 7 7 5 7 7 9 8 10
30 30 30 30 30 30 30 30 29 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 29
21 18 15 14 13 12 11 10 10 10 9 8 9 8 6 8 6 4 4 5
7 4 12 8 10 13 10 12 11 11 11 11 8 10 15 9 11 10 9 4
2 8 3 8 7 5 9 8 8 9 10 11 13 12 9 13 13 16 17 20
36 33 25 34 20 20 16 24 20 26 22 18 11 22 17 20 17 15 16 14
7 13 10 20 12 10 12 15 17 17 16 15 15 21 14 24 23 25 29 23
21 25 16 16 23 18 19 20 20 20 20 18 11 11 13 16 9 13 19 10
8 15 12 17 22 21 20 22 17 20 28 30 16 20 22 30 18 28 29 31
57 58 41 50 43 38 35 44 40 46 42 36 22 33 30 36 26 28 35 24
FAVORE
CONTRO
DIFF. RETI
T.
R.
T.
R.
15 42 28 30 22 19 37 13 34 9 31 7 32 3 37 7 34 6 37 9 44 -2 45 -9 31 -9 41 -8 36 -6 54 -18 41 -15 53 -25 58 -23 54 -30
6 5 5 5 3 2 5 9 5 5 5 7 1 0 3 5 3 5 7 1
4 3 4 3 0 2 2 9 3 4 4 6 0 0 3 3 2 4 4 1
2 4 3 1 3 5 6 3 6 5 4 4 4 8 2 5 5 8 4 5
1 4 3 1 3 4 5 2 2 1 3 3 2 7 1 4 3 5 3 4
S
PUNTI POSIZIONE '13-14 STAGIONE E DIFFERENZA 13-14
81 (-11) 42 (+16) 70 (-13) 61 (-11) 51 (-2) 40 (+9) 39 (+4) 39 (+3) 39 (+2) 48 (-7) in B 21 (+14) 27 (+8) 35 (-1) in B 40 (-7) 43 (-14) in B 32 (-11) 47 (-31)
1 8 2 3 4 9 11 12 13 5 in B 19 16 14 in B 10 7 in B 15 6
A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti e differenza reti negli scontri diretti se tutti giocati 2) differenza reti globale 3) gol segnati 4) ordine alfabetico Le ultime tre retrocedono in serie B. CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
PROSSIMO TURNO SABATO 18 APRILE SAMPDORIA-CESENA ore 18 JUVENTUS-LAZIO ore 20.45 DOMENICA 19 APRILE, ore 15 SASSUOLO-TORINO ore 12.30 CHIEVO-UDINESE EMPOLI-PARMA PALERMO-GENOA ROMA-ATALANTA CAGLIARI-NAPOLI ore 18 INTER-MILAN ore 20.45 LUNEDÌ 20 APRILE, ore 20.45 FIORENTINA-VERONA
(1-1) (3-0) (1-0) (1-1) (2-0) (1-1) (2-1) (3-3) (1-1) (2-1)
GAZZAWEB www.gazzetta.it
LA MOVIOLA di FRANCESCO CENITI FCENITI@GAZZETTA.IT
DE ROSSI CERCA E TROVA IL RIGORE AL CESENA NE MANCA UNO SU DJURIC NOVARETTI, CHE SVISTA SUL ROSSO Il gol fantasma di Higuain al San Paolo si prende la copertina, ma non è l’unica svista di una giornata non positiva per la squadra arbitrale del designatore Messina.
I
l fine settimana non era iniziato nel migliore dei modi (rigore regalo al Verona) e ieri le cose non sono migliorate. Il penalty concesso alla Roma è un errore comprensibile, meno quello non dato al Cesena. Per non parlare dell’incredibile espulsione di Novaretti. Insomma, gli arbitri possono e devono fare meglio. Oggi su Gazzetta.it tutti gli highlights della 30a giornata di Serie A (nella foto Denis) e i gol dei maggiori campionati esteri. E poi articoli di approfondimento, gli spunti nei video di Gazza Offside, i voti e gli assist del fantacalcio nella sezione Fantanews, il report e le giocate della notte Nba e tutto sugli altri sport.
Contatto De Rossi-Moretti: rigore generoso
CESENA-CHIEVO 0-1 Valeri di Roma Recrimina a ragione il Cesena per un rigore non concesso in apertura di gara: Dainelli si esibisce in una specie di «laccio californiano» stile wrestling, affossando Djuric. L’arbitro Valeri non se ne accorge. Per il resto da segnalare il giallo pesante a Carbonero (diffidato, niente Samp). ATALANTA-SASSUOLO 2-1 Doveri di Roma
Nella ripresa gli episodi più controversi: Benalouane rischia un po’ quando spinge e poi calcia il pallone addosso a Sansone. Regolare il pareggio del Sassuolo: proprio Benalouane tiene in gioco Berardi. Ci può stare il rigore che decide la sfida: Brighi mette giù Moralez anche se resta il dubbio che sia l’atalantino a cercare l’avversario. Okay le due espulsioni per doppio giallo: prima Missiroli e poi Biava. LAZIO-EMPOLI 4-0 Peruzzo di Schio C’è anche una nota stonata arbitrale nella domenica di festa della Lazio:
CONCORSI N. 30 DEL 12/4/2015
TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE 1-1-1-X-2-X-2-1-1-X-1-1-X-X
l’espulsione di Novaretti è un abbaglio colossale. L’arbitro fischia un fallo su Mario Rui ed estraee il secondo giallo, ma tra i due con c’è neppure contatto. Per il resto, okay gol a gioco fermo di Mauri (in fuorigioco) alla fine del primo tempo il 4-0. Pochi secondi dopo altro fuorigioco, è di Klose travolto da Sepe: a gioco attivo sarebbe stato rigore più rosso. TORINO-ROMA 1-1 Irrati di Pistoia C’è molto da dire sul rigore concesso nella ripresa alla Roma: se lo procura De Rossi con molta esperienza perché è lui ad andare a cercare il contatto con Moretti che non fa nulla per commettere una irregolarità. La gamba larga del granata diventa un invito per il romanista: l’impatto inganna Irrati, ma un penalty così sarebbe meglio non concederlo. La Roma si lamenta per il pareggio del Torino, ma il cross di Peres arriva con il pallone che non ha varcato del tutto la linea di fondo. Giusto annullare una rete a Ljajic: c’è il fuorigioco sull’assist di Pjanic. Nel finale rischia Moretti per un intervento in area su Doumbia. UDINESE-PALERMO 1-3 Tommasi di Bassano del Grappa Annullato un gol all’Udinese: giusto, Thereau è in netto fuorigioco. Protesta l’Udiense per il 2-0 del Palermo, ma il pallone è prima tenuto in campo da Vazquez e poi Dybala riesce a evitare il fuorigioco. Così come è in posizione regolare Di Natale sulla rete dei friulani. MILAN-SAMPDORIA a pagina 3 NAPOLI-FIORENTINA a pagina 17 TOTOGOL - COLONNA VINCENTE Non ancora disponibile
17 RETI Tevez (2) (Juventus) 16 RETI Icardi (3) (Inter); Menez (8) (Milan) 15 RETI Toni (3) (Verona) 13 RETI Higuain (2) (Napoli); Dybala (3) (Palermo) 11 RETI Quagliarella (2) (Torino); Di Natale (Udinese) 10 RETI Felipe Anderson e Klose (Lazio); Callejon e Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Berardi (5) (Sassuolo) 9 RETI Mauri (Lazio); Eder (1) (Sampdoria); Thereau (Udinese) 8 RETI Ljajic (1) (Roma); Zaza (1) (Sassuolo) 7 RETI Paloschi (Chievo); Maccarone (1) (Empoli); Babacar (Fiorentina); Iago Falque’ (1) (Genoa); Matri (7 nel Genoa), Morata e Pogba (Juventus); Candreva (2), Djordjevic e Parolo (Lazio); Destro (Milan; 5 nella Roma); Vazquez (Palermo); Glik (Torino) 6 RETI Denis (2) e Pinilla (Atalanta; 3 nel Genoa); Brienza (2) e Defrel (Cesena); Guarin e Palacio (Inter); Vidal (2) (Juventus); Honda (Milan); Hamsik e Zapata (Napoli); Rigoni (Palermo) 5 RETI Moralez (Atalanta); Sau (Cagliari); Rodriguez (Fiorentina); Kovacic e Osvaldo (Inter; ora è nel Boca J.); Llorente (Juventus); Belotti (1) (Palermo); Cassano (1) (Parma); Totti (2) (Roma); Sansone (Sassuolo); Nico Lopez (Verona) 4 RETI Avelar (3), Ekdal, Farias e Joao Pedro (Cagliari); Rodriguez (1) (Cesena); Pellissier (Chievo); Tonelli (Empoli); Cuadrado (ora è nel Chelsea), Gomez e Salah (Fiorentina); Niang (Genoa); Antonelli (3 nel Genoa) e Bonaventura (Milan); Pjanic (Roma); Okaka (Sampdoria); Maxi Lopez (Torino; 1 nel Chievo) 3 RETI Boakye e Zappacosta (Atalanta); Meggiorini (Chievo); Pucciarelli, Rugani e Saponara (1) (Empoli); Perotti (1) (Genoa); De Ceglie (3 nel Parma), Lichtsteiner e Pirlo (Juventus); Biglia (1) e Lulic (Lazio); De Jong (Milan); De Guzman e Mertens (1) (Napoli); Florenzi (1) e Nainggolan (Roma); Muriel e Obiang (Sampdoria); Acerbi e Missiroli (Sassuolo); Gomez e Tachtsidis (Verona) 2 RETI Stendardo (Atalanta); Cossu (1), Donsah e Rossettini (Cagliari); Djuric e Succi (Cesena); Fetfatzidis (2 con 1 rigore nel Genoa), Izco e Zukanovic (Chievo); Barba, Tavano (1) e Vecino (Empoli); Basanta, Borja Valero, Diamanti, Fernandez, Joaquin, Pasqual e Savic (Fiorentina); Bertolacci (Genoa); Hernanes e Ranocchia (Inter); Bonucci, Marchisio e Pereyra (Juventus); Muntari (Milan); Barreto, Lazaar e Quaison (Palermo); Coda, Lila, Mauri e Palladino (Parma); De Rossi, Gervinho, Ibarbo (2 nel Cagliari) e Keita (Roma); De Silvestri, Gastaldello (ora è nel Bologna) e Soriano (Sampdoria); Floccari e Taider (Sassuolo); Benassi, Bruno Peres, El Kaddouri e Martinez (Torino); Danilo, Fernandes, Wague e Widmer (Udinese); Ionita (Verona) 1 RETE 89 giocatori RETI SEGNATE in questo turno 25 (2 rigori, 1 autorete); RETI TOTALI 764 (61 rigori, 21 autoreti)
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
OPINIONI
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Polemiche per gli errori di ieri
La vignetta
Il campionato
ARBITRI SOTTO TIRO BENVENUTO OCCHIO DI FALCO
di Lorenzo Castellani
MICHAEL JOHNSON? NO, LA LAZIO DI PIOLI CHE VOLATONA...
L’APPROFONDIMENTO NDIMENTO O di ANDREA SCHIANCHI
O
gni volta che un arbitro e i suoi assistenti non vedono il pallone che oltrepassa completamente la linea di porta si scatena una vera e propria battaglia. Ci vuole la tecnologia, si grida: e difatti la tecnologia arriverà, l’occhio di falco è il benvenuto. Altre urla: non è possibile che sei persone (cioè tutta la squadra arbitrale) non riescano a stabilire una verità. Giusto o sbagliato che sia questo moto d’indignazione, si sappia che in questo campionato di Serie A gli errori certificati sono stati due: in Sampdoria-Palermo e ieri in NapoliFiorentina. Inoltre ci sono stati due casi dubbi, in Udinese-Roma e in Milan-Udinese. In tutto, dunque, quattro episodi in 299 partite finora disputate. Una miseria per la quale sembrano sprecate tante polemiche e tante discussioni. L’errore, di questo ci si deve fare una ragione, rientra nel perimetro del gioco. D’altronde, chi è perfetto? Inoltre, e questo discorso vale per il calcio ma non solo, è davvero possibile arrivare a stabilire la verità con assoluta certezza? I tedeschi (quelli occidentali) persero una finale del Mondiale perché un guardalinee, il sovietico Bakhramov, vide il tiro dell’inglese Hurst oltrepassare la linea di porta: era il 1966, ancora se ne parla, ma su venti edizioni della massima competizione internazionale gli episodi «alla Hurst» sono davvero pochi. Vien da concludere che sono più le volte in cui gli arbitri ci hanno visto (e ci vedono) bene, anziché quelle in cui sbagliano e si scatena l’inferno.
Bello, ieri a Napoli, hanno commesso un errore. Facile o difficile che fosse il giudizio, è giusto interrogarsi sulla funzione dell’arbitro di porta. Quando furono inseriti in pianta stabile, e fu una mossa apprezzabile, per aiutare il primo arbitro dovevano soprattutto occuparsi di ciò che avveniva in area di rigore. Spesso quello diventa uno spazio da Far West. Succede tutto e il suo contrario: spinte, blocchi, maglie che si allungano, colpi proibiti. In un simile saloon per l’arbitro centrale diventava complicato riuscire a osservare ogni mossa: guardi a destra e capita che il fattaccio si svolga a sinistra, o viceversa. L’arbitro di porta, in vigore dal campionato di Serie A 2012-13, ha il compito di supportare il suo «principale» quando gli animi si scaldano, magari in occasione di un calcio d’angolo o di un calcio di punizione. Sarebbe interessante conoscere quante volte il loro contributo è stato decisivo per arrivare a un giudizio corretto, ma non ci sono statistiche in materia. Di fatto, come recita un vecchio proverbio, quattro occhi vedono meglio di due, dunque... Semmai il punto è fare in modo che tra arbitro e collaboratori ci sia sintonia e che tra tante menti pensanti non si crei troppa confusione. In questo senso un passo avanti sarebbe rappresentato dalla creazione di squadre arbitrali fisse: sei uomini con compiti precisi, che si conoscono alla perfezione e ai quali basta un cenno per intendersi. Difficile che questa idea si possa realizzare: ci vorrebbero molti più arbitri di quelli che sono ora a disposizione del designatore, e sappiamo che il ruolo vive un periodo di crisi di vocazione. D’altronde, se al primo errore li mettono in croce, perché i ragazzi dovrebbero sognare di diventare arbitri?
Certo, Damato e il collaboratore Di
L’ANALISI di LUIGI GARLANDO
MARTIN CASTROGIOVANNI Azzurro di rugby ● Ho perso il mio BerneseMountain cane Ettore nella zona di Carqueiranne. Se sapete qualcosa contattatemi @castrito81
PAU GASOL Cestista Nba ● Incredibile concerto dell’altra sera con momenti speciali condivisi con la grande @RosanaOficial in #Chicago @paugasol
NICOLA MARCONI Azzurro di tuffi Domenica in compagnia di amici e famiglia a Villa Bau! @NicolaMarconi
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a Lazio ha superato la Roma di slancio, con l’inesorabilità e la naturalezza di Michael Johnson quando completava la curva e si affacciava sul rettilineo. A petto in fuori, come Candreva quando accelera. Garcia ha provato a stringere i denti e ad allargare i gomiti per tenersi dietro Pioli. La sua Roma veniva da due vittorie e ieri a Torino ha giocato anche bene, chiudendo spesso all’angolo i granata, ma la sensazione complessiva resta quella di uno sprinter dalle gambe imballate, di una ex macchina da gol che fatica maledettamente a segnare. L’ultima volta che la Roma ha segnato più di un gol in campionato è capitato una vita fa: l’8 febbraio a Cagliari. Ed è capitata una vita (14 febbraio) fa l’ultima volta che la Lazio ne ha segnato uno solo. Nelle ultime due giornate la banda Pioli ha sbattuto in rete 7 palloni, 18 nelle ultime 6: lo scroscio di una cascata. Il sorpasso della Lazio è arrivato al galoppo ed partito da lontano, annunciato da una serie di prestazioni squillanti come strombazzate. Nel giorno del sorpasso, mentre Totti, l’eroe di un derby fa, era sprofondato in panca, immusonito, Pioli mandava in rete allegramente tutti i suoi tenori: Mauri, Klose, Candreva, Anderson. E mentre il popolo laziale si riconosceva negli osanna a Lotito, quello romanista si spaccava negli insulti a Pallotta. La Lazio sabato guarderà negli occhi la Juve, come prima delle inseguitrici. Tutta l’inerzia ora è per lei, ma il rettilineo è ancora lungo. Il sorpasso patito sarà una frustata d’orgoglio che farà ripartire la Roma? Il sorpasso, le 8
vittorie di fila, la rimonta completata di 12 punti indurrà la Lazio a rifiatare? Alla penultima c’è un derby da pelle d’oca. Di sicuro ci divertiremo. Impossibile prevedere il resto. Questo campionato sfugge come un’anguilla. Fino a poche settimane fa sembrava impossibile che qualcuno potesse soffiare il secondo posto alla Roma e il terzo al Napoli. Ora è tutto in ballo. Il Napoli da montagne russe, con una nuova impennata, ha scavalcato Fiorentina e Samp in un colpo solo. I viola, dopo le tre sberle da Allegri ne hanno presi tre anche da Benitez, confermando tare di personalità. Sotto la bellezza, pochino. Sfumata la Coppa Italia, compromessa la corsa Champions, Montella non può steccare in Europa Legaue o rischia il Triplete del gambero nel giro di una settimana: tanti sogni per nulla. La Fiorentina è stata agganciata dalla Samp che è l’esatto contrario del suo presidente: quadrata, razionale, senza sperperi di euforia. Ha retto l’impatto del Milan, ben compatta dietro, ben organizzata e ha colpito al momento buono. Inzaghi non ha sfigurato davanti a Mihajlovic, suo aspirante successore. Anzi, gli ha imposto il match e ha mostrato altri segnali di crescita: oggi il Milan può dirsi squadra, fa ad esempio un recupero palla di gruppo che prima non conosceva. La lacuna più grande resta l’ultimo passaggio, la capacità di mungere occasioni dal possesso. È anche questione di uomini. Per capirci: ieri Abate arriva in fondo al campo e crossava spesso contro le natiche dei difensori. Eto’o ha fatto passare la palla tra le gambe di un avversario e Soriano ha fatto gol. Per pareggiare Inzaghi ha avuto bisogno di un autogol. Domenica sarà un derby triste per le milanesi che ormai covano briciole di sogno europeo. Ieri sera a un certo punto della partita si sono spente le luci di San Siro. Appunto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il prestigioso premio a un maestro di livello mondiale
APPLAUSI A BONINGTON, RE DELL’ALPINISMO INGLESE L’AVVENTUROSO ER di REINHOLD MESSNER
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abato a Courmayeur Chris Bonington ha ricevuto il settimo Piolets d’Or alla carriera: il più importante riconoscimento alpinistico mondiale,
intitolato a Walter Bonatti, che fu il primo a esserne insignito nel 2009. A consegnare la piccozza stilizzata al mio caro amico inglese è stato il suo connazionale Doug Scott - anche lui Piolets d’Or alla carriera - col quale 40 anni fa sull’Ogre aveva vissuto una delle più tremende avventure a lieto fine. Bonington è stato grande capospedizione, ma anche formidabile alpinista in prima persona ed è ancora attivo: qualche mese fa ha festeggiato gli 80 anni salendo di nuovo l’Old Man of Hoy
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che per primo aveva scalato nel 1966. È stato anche il primo inglese a salire, nel 1962, la mitica parete Nord dell’Eiger. Allora le grandi pareti Nord delle Alpi erano l’esame di ammissione all’élite dell’alpinismo. Grazie a Bonington, dagli Anni 50 ai 70 quello inglese era al vertice, nel segno di una ricchissima tradizione. Mi sembra davvero significativo che, mentre viene premiata la carriera di Bonington e mentre ci si prepara a festeggiare i 150 anni di grandi salite, a cominciare da
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quella del Cervino, opera del londinese Edward Whimper, si sia messo in luce proprio un giovane inglese. Il 26enne Tom Ballard durante l’inverno appena finito ha portato a termine un ambizioso progetto, chiamato «Starlight and Storm», penso in onore di Gaston Rebuffat. Il francese, un cui famoso libro ha praticamente lo stesso titolo («Étoiles et tempêtes»), fu il primo a scalare tutte le sei grandi pareti Nord. Ballard, che è figlio della più grande fra le interpreti dell’alpinismo tradizionale, Alison Hargreaves, le ha salite tutte, da solo e nella stagione più fredda. Complimenti!
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Mondo R Inghilterra
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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● 1 Fellaini di testa ribalta l’iniziale vantaggio del City: 2-1 REUTERS 2 È di Mata la rete del 3-1 per lo United GETTYIMAGES 3 L’esultanza dei Red Devils per il 4-1 di Smalling AFP 4 Il gol di Aguero per il 4-2 LAPRESSE
Derby e terzo posto, lo United torna padrone
LE PAGELLE di BOLD BLIND LA CHIAVE, YOUNG AL TOP, MATA C’È AL CITY NON BASTA AGUERO, TOURÉ DELUDE MAN. UNITED
1I Red Devils non vincevano la stracittadina a Old Trafford dal 2011 City spazzato via e adesso il destino di Pellegrini sembra segnato MAN. UNITED
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MAN. CITY
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Stefano Boldini INVIATO A MANCHESTER
PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Aguero (MC) all’8’, Young (MU) al 14’, Fellaini (MU) al 27’ p.t.; Mata (MU) al 22’, Smalling al 28’, Aguero (MC) al 44’ s.t. MANCHESTER UNITED (4-2-3-1) De Gea; Valencia, Smalling, Jones (dal 30’ s.t. Rojo), Blind; Carrick, Herrera; Mata(dal 36’ s.t. Di Maria) , Fellaini (dal 38’ s.t. Falcao, Young; Rooney. PANCHINA Valdes, Rafael, McNair, Januzaj. ALLENATORE Van Gaal. AMMONITI nessuno MANCHESTER CITY (4-2-3-1) Hart; Zabaleta, Kompany (dal 1’ s.t. Mangala), Demichelis, Clichy; Fernandinho, Yaya Touré; Navas (dal 29’ s.t. Lampard), Silva, Milner (dal 18’ s.t. Nasri); Aguero. PANCHINA Caballero, Kolarov, Fernando, Dzeko. ALLENATORE Pellegrini. AMMONITI Milner, Silva e Kompany per gioco scorretto. ARBITRO Clattenburg. NOTE spettatori 75.313. Tiri in porta: 7-4. Tiri fuori: 4-5. Angoli: 15. In fuorigioco: 3-2. Recuperi: 2’ p.t.; 3’ s.t.
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vicini rumorosi ora sono quelli dello United: il 4-2 nel derby fa saltare una tifoseria depressa dopo tre stracittadine perse di fila a Old Trafford e con uno City avanti il muso per 500 giorni. E’ la storia che rivendica i suoi diritti, riportando in alto il club più titolato della città. E’ una pagina che, blindando il terzo posto, avvicina i Red Devils al ritorno diretto in Champions. Ed ha il senso di una sentenza definitiva per Manuel Pellegrini. Il popolo dello United infierisce cantando «domani l’allenatore sarà licenziato». Non sarà oggi – a meno di clamorosi sviluppi -, ma accadrà quasi sicuramente a fine stagione. Ai nomi di Ancelotti e Klopp si è aggiunto, per la successione, quello dell’argentino Sabella. NUMERI E’ giorno di svolte epocali e di grandi numeri. Il 4-2 rappresenta il 70° successo dello United nei derby. I Red Devils non trionfavano a Old Trafford nella stracittadina dal 12 febbraio 2011: una vita fa. Aguero si conferma l’anima nera dello United, con 6 gol nelle ultime 4 sfide. L’argenti-
no taglia il traguardo delle 100 reti con la maglia del City, ma proprio il secondo, quello della cifra tonda, è il più inutile. Arriva infatti quando ormai i titoli di coda sono già partiti e il «teatro dei sogni» sembra un palcoscenico di provincia. Un urlo liberatorio, dopo tante amarezze. L’avvio del City pare però riproporre i recenti disastri. L’occasione sprecata da Navas al 6’ è un avvertimento che lo United non coglie e all’8’, sull’azione velocissima lungo l’asse Milner-Silva, Aguero segna a porta vuota. Lo United ha il merito di riordinare le idee. Van Gaal ha scelto un modulo che rispecchia il copione abituale del City: il 4-2-3-1. La linea di trequarti è la mossa vincente: il trio Mata-Fellaini-Young affonda i rivali. Lo United trova il pareggio al primo affondo. Rilancio di Hart, scivolone di Zabaleta e Herrera piazza il cross: Young tira, rimpallo e ancora Young fa 1-1. Il 2-1 arriva a velocità di crociera: Young pennella il cross e la zucca riccioluta di Fellaini non perdona. SPETTACOLO Il derby è un inno allo spettacolo. Anche gli errori fanno parte del copione: aggiungono emozioni. Quelli dell’arbitro Clatten-
burg, che sceglie la linea del dialogo, rischiano invece di rovinare il match. Kompany viene graziato per un intervento killer: l’ammonizione è un regalo. Il capitano del City viene sostituito per infortunio nell’intervallo. L’inserimento di Mangala non migliora una difesa dove Zabaleta perde il confronto con Young e Demichelis non dà mai sicurezza. Ma è sul piano fisico che il match finisce definitivamente nelle mani di uno United più potente, più veloce e aiutato dalle sviste di Clattenburg. GLI ERRORI Hart para alla grande una punizione di Rooney e si oppone alla ribattuta di Carrick. Il 3-1 è nell’aria. Bisogna solo attendere l’assist di Rooney per Mata: lo spagnolo infila il pallone tra le gambe di Hart. Bello, ma irregolare: Mata scatta in posizione di fuorigioco. Stessa musica nel 4-1, con Smalling che schiaccia di testa in beata solitudine: Clattenburg non interviene, forse disturbato dal movimento di Mangala. La rete di Aguero non cambia la storia. Van Gaal sorride largo: «Sono contento per i tifosi. La cosa più importante è aver conquistato i tre punti e aumentato il vantaggio sul quarto posto».
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5 IL MIGLIORE
YOUNG
AGUERO
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7 Forse la partita più bella con la maglia dello United. Firma l’1-1 e l’assist per il 2-1, sfiora il bis, corre e lotta fino al novantesimo. Van Gaal è la sua fortuna.
I numeri parlano da soli per l’argentino: doppietta e saluti al Manchester United. Gioca spesso da solo: un motivo in più per celebrare le sue doti.
DE GEA 6,5 Non è perfetto nel secondo gol di Aguero, ma ormai è fatta. VALENCIA 7 Una diagonale che evita il 2-1 del Manchester City è da applausi. Il resto è tutto corsa e potenza. SMALLING 6,5 La soddisfazione della rete personale, ma qualche brivido con Aguero. JONES 6 Il più lento di una difesa dove la rapidità è essenziale. (Rojo s.v.) BLIND 7 E’ una delle chiavi della stagione dello United: grande acquisto. CARRICK 6 Esperienza e senso del gioco. La solita sentinella. HERRERA 6,5 Più di lotta che di governo, ma parte dal suo piede l’azione dell’1-1. MATA 7 Talento ritrovato. Con il sinistro parla come vuole. (Di Maria s.v.) FELLAINI 7 Simbolo del fallimento di Moyes, in un anno è riemerso dagli abissi. Di testa non perdona mai. (Falcao s.v.) ROONEY 6 Non trova il gol e allora si consola con l’assist numero 90 della sua carriera. ALL. VAN GAAL 7 Ora l’olandese è nella storia del Manchester United. La prossima stagione sfiderà Mourinho.
HART 5,5 Qualche colpa nel 2-1 di Fellaini, ma davanti a lui il mondoCity sta crollando. ZABALETA 5 Non è lui da diversi mesi. Ha perso velocità e fame. KOMPANY 5 Supera il test e gioca, ma si fa male con l’intervento killer che avrebbe meritato l’espulsione. MANGALA 5 Confusionario a tutti i livelli. Grande fisico, ma i soldi spesi per lui sono una bestemmia. DEMICHELIS 5 L’età che avanza sta prendendo il sopravvento sull’esperienza. CLICHY 6 Corre, combatte, tra i pochi a reggere il confronto fisico. FERNANDINHO 5,5 Troppo timido, troppo lontano dalla zona calda. YAYA TOURE’ 5,5 Alza la voce solo quando fa a sportellate con Fellaini. Il resto è poca roba. Inter, occhio. NAVAS 5,5 Divora un gol, si riprende martellando lo United per mezz’ora. Poi cala e buonanotte. LAMPARD 5,5 Inno al tempo che fu. Meglio pensare agli Usa. SILVA 6 L’assist dell’1-0 di Aguero e altre buone iniziative. Nervoso. MILNER 5,5 Parte bene, ma quando bisogna pensare calcio va in confusione. Esce per infortunio. NASRI 5,5 Entra in campo con le pantofole. Talento ingrigito. ALL. PELLEGRINI 4,5 Il crollo del City non ha spiegazioni. Oppure ce l’ha: il cileno è sopravvalutato.
CLATTENBURG Nei derby serve il polso, non la benevolenza. Grazia Kompany, il 3-1 di Mata è irregolare e anche quello di Smalling puzza di fuorigioco. BECK 6-COLLIN 5
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TACCUINO
Il Chelsea soffre ma tiene lontano l’Arsenal
cchiaie, barba lunga, sguardo stravolto: i campionati seri si vincono così. Josè Mourinho, Special One per eccellenza, deve adeguarsi: anche per lui vale il look che indica ansia e sofferenza. Se poi il Chelsea trova il gol all’88’, al tramonto di un match tutto sudore e lacrime in casa del Qpr, l’immagine del portoghese ha una giustificazione in più. Il campionato che
MAN. CITY
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LA CAPOLISTA
1La squadra di Mourinho passa all’88’ contro il Qpr. Decide Fabregas, goleador mascherato
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IL MIGLIORE
si stava riaprendo, con Arsenal e Manchester United lanciatissimi, viene di nuovo rinchiuso da Fabregas. L’uomo mascherato, con la protezione al naso elaborata da un’azienda di Milano, firma il gol all’88’, sull’assist di Hazard. E’ un destro letale di un giocatore da un paio di mesi tormentato dai problemi fisici e che fino a gennaio, sulla scorta dei 16 assist, è stato la chiave della corsa del Chelsea. L’altro asso di Mou è Hazard, non a caso protagonista di un’azione in cui il talento trova una sponda nella determinazione. SIGNIFICATO L’1-0 dei Blues arriva nel giorno della gara numero 700 dell’era-Abramovi-
ch: potrebbe essere decisivo per il titolo. Il Chelsea è stremato. L’attacco è ridotto ai minimi termini: all’infortunio di Costa, out un mese, si è aggiunto venerdì il ko di Remy. Drogba, dall’alto dei suoi 37 anni, è esemplare, ma il tempo
Cesc Fabregas, 27 anni REUTERS
è impietoso nello sport. I Blues sembrano un maratoneta che, con il traguardo all’orizzonte, è sul punto di scoppiare. Va avanti grazie ad uno straordinario motivatore come Mourinho. Il Qpr gioca con furore e dignità. Austin fa volare Courtois due volte. Phillips sfiora il miracolo. Ma il Chelsea ha mille risorse e all’88’, ecco il colpo di Fabregas. Mou ringrazia: «Successo sofferto e fondamentale». Abramovich è pronto a consegnargli il primo regalo: in arrivo, dall’Atletico Paranaense, il centrocampista Nathan, 19 anni. Oscar è invece ai saluti: Italia in vista? bold © RIPRODUZIONE RISERVATA
GERMANIA
EURORIVALI
Spahic picchiatore Il Bayer lo caccia
Dinamo Kiev Pari prima dei viola
● Divorzio tra Spahic e il Bayer Leverkusen: il club ha rescisso il contratto con il difensore, colpevole di aver picchiato uno steward mercoledì dopo il match di Coppa contro il Bayern. «Spahic è un giocatore super, ma visti i fatti non abbiamo avuto scelta», ha detto Michael Schade, d.g. del Leverkusen. Spahic si era giustificato dicendo di essere intervenuto in difesa del fratello. Un’altra rissa sabato in Bundesliga. L’ex napoletano Behrami e Djorou, compagni, sono venuti alle mani nell’intervallo di AmburgoWolfsburg. Multati.
● La Dinamo Kiev, avversario della Fiorentina nei quarti di Europa League pareggia 2-2 in casa con lo Zoyra nel campionato ucraino, ma mantiene il primato in classifica con 48 punti in 18 gare e quattro lunghezze di vantaggio sullo Shakhtar.
BRASILE
Il San Paolo vince col gol di Pato ● (m.can.) Con gol del portiere (127º nella carriera) Rogério Ceni su punizione, dell’ex milanista Pato, e di Ganso il San Paolo è alla semifinale del campionato paulista: vittoria 3-0 sul Red Bull.
Mondo R Spagna
LUNEDĂŒ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
FRANCIA
Il Marsiglia sconfitto a Bordeaux Vetta lontana Alessandro Grandesso
N
Luis Enrique, 44 anni, allenatore del Barcellona, non si gira quando passa Neymar, stella sostituita EPA
Lucho e Neymar Il grande freddo agita il Barcellona 1Troppe sostituzioni per il brasiliano, nessuna
per Messi: Luis Enrique è primo ma sotto accusa Filippo Maria Ricci CORRISPONDENTE DA MADRID
L
uis Enrique, o della difficoltà di relazione con i reucci del suo spogliatoio. In principio fu Totti, lasciato in panchina contro lo Slovan Bratislava in una sfida (andata male) agli albori del naufragato Proyecto Roma. Poi, in tempi recentissimi, ecco il caso Messi, in panchina nella sconfitta del Barça a San Sebastian nella prima partita del 2015. E ora Neymar, che sabato sera a Siviglia quando è uscito per far posto a Xavi (minuto 74’) ha tirato le scarpe e si è espresso in una mimica che a parte il ricordo di Totò (ignoto a Ney, immaginiamo) esprimeva un dissenso palese e planetario. SCIOCCHEZZE, STUPIDATE Sono sciocchezze che interessano solo voi giornalisti, stupidate, ha risposto di malumore Luis Enrique al Sanchez Pizjuan. Poco prima però il dirigente del Barça deputato all’intervista tv di turno, Jordi Mestre, aveva espresso perplessità di fronte alla sostituzione non offrendo al tecnico alcun tipo di appoggio pratico o morale. Certo è che Neymar viene sostituito spesso, e che spesso non la prende bene. Una storia cominciata il 21 settembre, quando
dopo un minimo di teatro da parte del brasiliano dopo un’entrataccia di un difensore del Levante Luis Enrique aveva deciso di cambiare immediatamente Neymar, che invece stava benissimo e aveva una gran voglia di continuare a giocare. CAMBI E DISSENSO In questa Liga l’ex Santos ha giocato 26 partite, 22 da titolare ma solo 13 complete. Per fare il raffronto, Leo Messi è stato titolare 29 volte, e 29 volte ha giocato 90 minuti. Neymar viene cambiato spesso, e non è un fedele del non capisco ma mi adeguo: sono già 6 le occasioni in cui il brasiliano ha manifestato in video il proprio dissenso. Mettiamoci nei panni integralisti e onestamente retti di Luis Enrique, un tipo che non accetta compromessi, che non guarda al nome sulla maglia ma a ciò che ritiene positivo per la propria squadra. Sbagliando magari, ma sempre in buona fede. SCELTE DISCUTIBILI E allora dopo aver sbattuto contro l’intoccabilità di Messi, concetto inizialmente rifiutato e poi perfettamente assimilato da Lucho dopo il dramma dei giorni successivi all’esclusione di Leo con la Real Sociedad (si arrivò a ritenere a rischio la panchina del tecnico‌) evidentemente Luis Enrique sta provando a te-
nere il punto con la stella numero 2 del complesso firmamento blaugrana. Il problema è che se Lucho ha ragione a togliere Neymar (e a ignorare le sue bizze) al 65’ di un inutile 5-0 di Copa del Rey con l’Elche, è meno difendibile quando sostituisce il faro del Brasile in gare come quella di sabato, dove aveva servito a Messi la palla del primo gol, aveva segnato il secondo con una magnifica punizione interrompendo un digiuno che in Liga durava da un mese e mezzo, aveva fatto due tunnel e stava imbarazzando la difesa avversaria, o nell’ultimo Clasico quando era tutt’altro che chiuso, o al Calderon quando Ney stava torturando l’Atletico (2 reti nel successo per 3-2). Nel tridente del Madrid Ronaldo e Bale non escono mai, cosÏ tocca a Benzema lasciare il posto a JesÊ o al Chicharito. Il francese non protesta. Nel Barça con Messi intoccabile e Suarez senza un sostituto vero in rosa, ecco che l’attenzione del tecnico si concentra su Neymar. Che ha si solo 23 anni ma ha status e si sente stella mondiale, ed effettivamente sta facendo il suo: 26 gol stagionali, 18 in Liga, contro i 15 (e 9 in campionato) dell’anno scorso. Why always me?, potrebbe dire Ney parafrasando Balotelli. Alla vostra fantasia la risposta di Luis Enrique. Š RIPRODUZIONE RISERVATA
ITALIANI ALL’ESTERO
Bentornato PellĂŠ-gol: erano 4 mesi... Festa a Parigi, Criscito che combini? Iacopo Iandiorio
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f you’re a striker you need to score. Se sei un attaccante hai bisogno di segnare. Parole di Rambo Koeman, il tecnico che allena Graziano PellÊ (Southampton, 7,5) e che non sapeva piÚ a che santo votarsi per far tornare al gol il suo pupillo. C’è riuscito un assist del francese Schneiderlin a 9’ dalla fine del match con l’Hull. PellÊ torna al gol in Premier dopo quasi 4 mesi (dal 20 dicembre, 15 match), è Man of the match e nel primo tempo rischia il rosso (becca solo il giallo) per una rissa con Alex Bruce. Balotelli e
Borini (Liverpool) in forte dubbio per stasera col Newcastle. In Scozia non ha giocato nel Kilmarnock capitan Pascali. Italiani in festa in Francia. Verratti (7, Psg) porta ordine e mostra pure la voglia di cercare la porta con insistenza, Sirigu, in panchina, e Thiago Motta (in tribuna, infortunato), celebrano il facile successo sul Bastia in finale di coppa di Lega. Per Raggi (7, Monaco), altrettanto facile successo sul Caen; gioca anche da terzino destro, posizione test in vista Juve. In Spagna gode Ancelotti (7) che col Real rosicchia 2 punti al Barça, nonostante le assenze di Bale, James e Kroos. Per Piovaccari (5) solo
24 minuti col Madrid, schiacciato fra Pepe e Varane non si vede quasi mai. Note dolenti in Germania: Di Matteo (Schalke, 5) in crisi, non vince piÚ (3 punti nelle ultime 4 gare) Champions addio (-10) ed Europa non ancora sicura. Immobile solo 13 minuti. In Russia nel pari col Rubin, Criscito (Zenit, 5) si fa espellere per doppio giallo in 3 minuti, ma Villas Boas lo mette fuori posizione, da mediano davanti alla difesa. Lo Iasi di Napoli (5,5) dopo la grande rimonta degli ultimi 3 mesi ha la lingua da fuori: perde 2-1 col Concordia. Il Guangzhou di Cannavaro fa 6-1 col Liaoning. Š RIPRODUZIONE RISERVATA
eppure El Loco ci può fare nulla. Bordeaux resta tabÚ per il Marsiglia. Da trentasette anni e mezzo, ormai. Zero vittorie dal primo ottobre 1977 e quell’1-2 che oggi farebbe tanto comodo. Da allora invece dieci pareggi e venti sconfitte. PiÚ una, quella di ieri che costa caro alla banda di Bielsa. Cioè il podio che non aveva mai abbandonato dalla quinta giornata. CHAMPIONS Adesso il terzo posto è formalmente di proprietà del Monaco che domani potrà sfidare con meno ansia la Juventus in Champions League. PerchÊ l’obiettivo prioritario dei monegaschi è di rimanere nell’Europa che conta. Mentre il Marsiglia sogna di tornarci con quel gioco sfrontato che però ieri non ha portato i frutti sperati, ma solo tante inutili occasioni e due pali di Alessandrini. Al Bordeaux di Sagnol è bastato un tiro in porta al 16’ s.t., con una girata di YambÊrÊ a raccogliere il cross sporco di Mariano da sinistra, per perpetuare la maledizione. Š RIPRODUZIONE RISERVATA
BORDEAUX-MARSIGLIA 1-0 MARCATORE YambÊrÊ al 16’ s.t. BORDEAUX (4-3-1-2) Carrasso 7; Mariano 6,5, SanÊ 7, Pallois 6, Contento 6; TraorÊ 5,5 (dal 15’ s.t. Maurice-Belay 6), YambÊrÊ 6,5, Plasil 6; Khazri 6 (dal 40’ s.t. Poko 6); Klese Thelin 5 (dal 14’ s.t. Saivet 6), Rolan 5. PANCHINA Prior, Ilori, Faubert, Sertic. ALLENATORE Sagnol 7. CAMBI DI SISTEMA dal 15’ s.t. 4-2-3-1. ESPULSI Nessuno. AMMONITI Khazri e Plasil per gioco scorretto. MARSIGLIA (3-3-3-1) Mandanda 6; Romao 6, Fanni 6, Morel 5,5; Dja DjÊdjÊ 6, Imbula 7, Mendy 5,5 (dal 3’ s.t. Nkoulou 6); Alessandrini 7, Payet 7, Thauvin 6,5 (dal 18’ s.t. Ocampos 5); Gignac 6,5 (dal 19’ s.t. Batshuayi 5,5). PANCHINA Samba, AloÊ, Lemina, Tuiloma. ALLENATORE Bielsa 5. CAMBI DI SISTEMA Nessuno. ESPULSI Nessuno. AMMONITO Mendy per gioco scorretto. ARBITRO Varela 5. NOTE Spettatori 34mila circa. Tiri in porta: 1 (1 palo)-2 (2 pali). Tiri fuori: 2-5. In fuorigioco: 3-7. Angoli: 6-5. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.
Scarpa d’Oro Ronaldo e Messi sono imprendibili
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LE CLASSIFICHE
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CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
TOP 11: MINA 4 GOL, BOLASIE 3 8 8 LEWANDOWSKI Bayern
9 Cristiano Ronaldo, 30 anni â&#x2014;? 1) 76 punti, Ronaldo (Real/ Spa), 38 gol; 2) 68, Messi (Barcellona/Spa), 34 gol 3) 38, Meier (Eintracht/Ger), Aguero (Man. City/ Ing), Costa (Chelsea/ Ing), Kane (Tottenham/Ing), 19 gol 6) 36 Neymar (Barcelona) e Griezmann (Atl. M./Spa) 18 gol, Lacazette (Lione/Fra) 24
SANTI MINA Celta
7,5 9
BOLASIE Crystal P.
7,5
IBRAHIMOVIC Psg
TRAORĂ&#x2C6; Vitesse
7,5 CRESSWELL West Ham
7,5
HERRMANN Borussia M.
BERNARDO SILVA Monaco
7,5 DANILO Porto
7 COKE Siviglia OSPINA Arsenal
7
GDS
30
Lega Pro R 34a giornata
LA STORIA di MATTEO DELBUE
IL MONZA NEI GUAI RICORDA IL PARMA
Fulvio Pea, 48 anni LAPRESSE
P
er un Parma che in A batte la Juve tra gli onori delle cronache, c’è in Lega Pro un Monza che, con le stesse difficoltà, vince ad Alessandria sul campo di una squadra in corsa per la B. Se il Parma è già fallito, il Monza è sull’orlo del precipizio: la governance rappresentata dall’a.u. Pietro Montaquila,
subentrata dopo l’era dei proclami di Anthony Emery Armstrong (scomparso dalla Brianza dopo i guai della sua Ecohouse), ha tempo per sistemare i conti fino al 26 maggio, quando il Tribunale fallimentare prenderà una decisione. «A differenza del Parma però al Monza non è stato permesso di rinviare le
gare» dice il d.s. Gianni Califano, riferendosi alle partite disputate tra gennaio e febbraio da un Monza infarcito di giovani di Berretti e Allievi dopo che la rosa era stata azzerata. «Mi piacerebbe rigiocare quelle partite ora che i ragazzi arrivati dopo: la classifica cambierebbe volto» prosegue Califano, rammaricato perché ora il Monza (anche a causa delle penalizzazioni in arrivo) ora rischia i playout. Il tecnico Fulvio Pea sta lavorando senza prendere soldi da agosto e crede ancora nella salvezza, nonostante siano probabilmente in arrivo altri punti di penalità: «Non siamo rassegnati ai playout – ha confessato - il successo di Alessandria ci fa molto bene». © RIPRODUZIONE RISERVATA
GIRONE A
Bassano, derby no Il Venezia fa felice anche il Novara 1Guerra e una perla di Greco: Asta trova un tabù Cambia la vetta, ma oggi è attesa la Disciplinare BASSANO
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VENEZIA
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MARCATORI Guerra al 29’ p.t.; Greco al 13’ s.t. BASSANO (4-2-3-1) Rossi 6; Semenzato 6 (dal 26’ s.t. Cortesi 5,5), Priola 5,5, Bizzotto 5,5, Stevanin 5,5; Cenetti 6, Davì 5 (dal 1’ s.t. Proietti 6); Furlan 5,5, Iocolano 6, Cattaneo 5,5 (dal 1’ s.t. Nolè 6); Pietribiasi 6 (Grandi, Zanella, Ingegneri, Spadafora). All. Asta 6. VENEZIA (4-3-2-1) Fortunato 6,5; Capogrosso 6, Cernuto 6,5, Legati 6,5, Dell’Andrea 6; Zaccagni 6,5 (dal 35’ s.t. Peccarisi s.v.), Bellazzini 6,5, Espinal 6; Guerra 6,5, Varano 6 (dal 43’ s.t. Scialpi s.v.); Greco 7. (D’Arsiè, Callegaro, Scanferlato, Marton, Magnaghi). All. Serena 6,5. ARBITRO Di Ruberto di Nocera Inferiore 6. NOTE spettatori 1.600 circa; incasso, paganti e abbonati non comunicati. Ammoniti Bizzotto, Dell’Andrea, Varano e Fortunato. Angoli 8-0.
E’ tornato il Pavia Ferretti fa 2 gol Renate affondato
Vincenzo Pittureri BASSANO (VICENZA)
I
l sacco del Venezia soffoca il volo del Bassano interrompendone bruscamente la striscia positiva di 6 vittorie di fila. Incassando il derbino la squadra di Michele Serena si avvicina a grandi passi al porto della salvezza mentre gli uomini di Asta falliscono l’aggancio al Novara e si risvegliano bruscamente dal sogno della clamorosa scalata alla cima. Tuttavia in giornata è attesa la sentenza della Disciplinare che deve pronunciarsi sui sei deferimenti del Novara: i piemontesi rischiano una penalizzazione che potrebbe rimettere in discussione tutto e assottigliare il +3 di vantaggio in classifica sui veneti e riscrivere
Il Como si rialza e resiste in dieci Il Lume nei guai
la graduatoria, incluse le gerarchie nella volata per la promozione in Serie B. LA PARTITA Dopo la partenza lanciata (traversa di Pietribiasi e parata di Fortunato sulla ribattuta di Cattaneo), il Bassano si stempera progressivamente e il Venezia prende campo e fiducia: Guerra mastica la sfera al 17’ sottoporta, ma alla seconda chance, più difficile della prima, si riabilita: corre il 29’ e l’esterno di Serena azzecca il diagonale che vale lo 0-1. Bassano reagisce con un paio di inzuccate di Stevanin e Iocolano a fil di palo, quindi nella ripresa Asta, tarantolato, sceglie di puntare sulle forze fresche di Nolè e Proietti. Il doppio cambio sortisce effetti brevi, poiché salvo la percussione di Semenzato che sfiora il pari all’8’, sono gli ospiti a mettere in ghiaccio il match con la giocata da fuoriclasse di Greco, che al 13’ stoppa di petto, si coordina ed estrae un sinistro al volo nell’angolo da applausi a scena aperta. Poi Bassano, schiacciato dalla pressione, ci mette solo buona volontà. E Asta maledice il Venezia, che già ai tempi del Monza lo sconfisse nella finale dei playoff per la Prima divisione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LUMEZZANE
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REAL VICENZA
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● PAVIA Il Pavia risorge ritrovando gioco e brillantezza: travolto il Renate e scavalcato l’Alessandria con terzo posto riconquistato. Al 29’ Soncin raccoglie un cross, si smarca e insacca sotto la traversa. Al 41’ Ferretti raddoppia con un pezzo del suo repertorio, tiro di prima intenzione da fuori area. Nella ripresa soltanto un accenno di reazione da parte del Renate, ma il Pavia chiude al 22’ ancora con Ferretti (arrivato a 15 gol) al termine di un contropiede avviato da Cesarini, immarcabile. Guido Mariani
MARCATORI De Sousa (C) al 16’ p.t.; Castiglia (C) al 14’, Cruz (L) al 42’ s.t. LUMEZZANE (4-3-1-2) Bason 5,5; Mogos 6,5, Belotti 6, Nossa 5,5 (dal 40’ s.t. Franchini s.v.), Pantano 5,5 (dal 9’ s.t. Ekuban 5,5); Alimi 5 (dal 24’ s.t. Cruz 6), Genevier 6, Pippa 5,5; Varas 6; Sarao 5, Potenza 5,5. (Furlan, Biondi, Monticone, Gatto). All. Gasparetto 5,5 (Nicolato assente). COMO (4-3-1-2) Crispino 6; Marconi 6, Cassetti 6, Giosa 7, Fautario 5; Castiglia 6,5 (dal 17’ s.t. Cristiani 6), Ardito 6,5 (dal 12’ s.t. Berardocco 6), Casoli 6; Le Noci 6; Defendi 6 (dal 21’ s.t. Marchi 6), De Sousa 6,5. (Falcone, Ambrosini, Rolando, Maritato). All. Sabatini 6,5. ARBITRO Mainardi di Bergamo 6,5. NOTE spettatori 200 circa; paganti, abbonati e incasso n.c. Espulso Fautario al 19’ s.t.; ammoniti Ardito, Casoli, Pippa, Castiglia, Giosa e Crispino. Angoli 4-5. ●
LUMEZZANE (Bs) Il Como torna a sorridere dopo due sconfitte in campionato e il flop in Coppa Italia. La squadra di Sabatini va in vantaggio dopo 16’ con De Sousa che sfrutta un assist di testa di Giosa. Al 14’ della ripresa Castiglia infila il 2-0 di sinistro in diagonale. Fautario si fa espellere, ma il Lumezzane ne approfitta solo in parte con Cruz e adesso trema. Sergio Cassamali
SQUADRE
PT
NOVARA BASSANO PAVIA (-1) ALESSANDRIA COMO FERALPI SALO' REAL VICENZA VENEZIA (-1) CREMONESE AREZZO SUDTIROL GIANA MANTOVA (-3) RENATE TORRES MONZA (-2) LUMEZZANE PORDENONE ALBINOLEFFE PRO PATRIA (-1)
67 64 63 62 57 49 48 46 45 45 44 42 40 40 40 39 31 30 29 28
MARCATORI Bardelloni (RV) al 7’ p.t.; Colombi (T) al 16’, Malagò (RV) al 22’, Maiorino (T) su rigore al 41’ s.t. TORRES (4-3-3) Testa 5,5; Imparato 6 (dal 36’ s.t. Petermann s.v.), Marchetti 5,5, Migliaccio 5,5, Aya 5; Cerone 5 (dal 1’ s.t. Colombi 6,5), Giuffrida 6, Foglia 6,5; Buonaiuto 6,5, Scotto 5 (dall’11’ s.t. Baraye 6), Maiorino 6. (Costantino, Funari, Schiavino, Bottone). All. Bucchi 5,5. REAL VICENZA (4-4-2) Tomei 6; Beccaro 6, Polverini 6, Quintavalla 5,5, Vannucci 5,5; Chiarello 6,5 (dal 45’ s.t. Calcagnotto s.v.), Dalla Bona 6,5, Pavan 6, Ungaro 6 (dal 30’ p.t. Malagò 6,5); Bardelloni 6, Margiotta 5,5 (dal 17’ s.t. Gomes 6). (Bonato, Carlini, Lavagnoli, Bruno). All. Marcolini 6. ARBITRO Fanton di Lodi 6,5. NOTE spettatori 1.000 circa; abbonati 200, incasso 4.000 euro, paganti n.c. Ammoniti Pavan, Colombi, Buonaiuto, Migliaccio e Beccaro. Angoli 6-8. ●
SASSARI Contro un bel Real Vicenza, la Torres segna dopo oltre un mese, ma non vince, allungando la striscia senza successi che dura da 11 gare. Al 7’ Bardelloni liscia il primo tiro e segna dopo esser finito a terra. Al 16’ della ripresa Colombi, il cui ingresso da un senso logico al tridente di Bucchi, pareggia su assist di Maiorino. Al 22’ la difesa sassarese è vittima di un’altra amnesia, Malagò si trova il pallone tra i piedi e fa 2-1. Pari d’orgoglio della Torres con Maiorino su rigore, ma per la salvezza è ancora dura. Gian Mario Sias
PARTITE
RETI
G
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19 18 18 17 17 12 11 13 11 11 11 11 12 10 9 10 7 8 6 6
10 10 10 11 6 13 15 8 12 12 11 9 7 10 13 11 10 6 11 11
5 6 6 6 11 9 8 13 11 11 12 14 15 14 12 13 17 20 17 17
53 51 53 50 42 39 42 43 39 31 35 30 34 32 31 33 29 28 25 36
29 35 36 29 32 38 35 38 39 30 34 33 31 46 35 33 46 50 47 60
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
RISULTATI ALESSANDRIA-MONZA AREZZO-CREMONESE BASSANO-VENEZIA GIANA-ALBINOLEFFE LUMEZZANE-COMO MANTOVA-NOVARA PAVIA-RENATE PORDENONE-SUDTIROL PRO PATRIA-FERALPI SALO' TORRES-REAL VICENZA
0-1 0-1 0-2 3-2 1-2 1-2 3-0 2-0 1-0 2-2
PROSSIMO TURNO VENERDÌ 17 APRILE MONZA-PORDENONE (ore 19.30) REAL VICENZA-BASSANO (ore 20.45) SABATO 18 APRILE COMO-AREZZO (ore 14.30) VENEZIA-PAVIA (ore 15) CREMONESE-LUMEZZANE (ore 16) FERALPI SALO’-ALESSANDRIA (ore 17) DOMENICA 19 APRILE SUDTIROL-MANTOVA (ore 11) ALBINOLEFFE-TORRES (ore 14.30) RENATE-PRO PATRIA (ore 18) LUNEDÌ 20 APRILE NOVARA-GIANA (ore 20.45)
(1-0) (1-1) (1-0) (1-2) (1-1) (0-2) (1-0) (0-2) (1-1) (2-1)
MARCATORI 16 RETI Bruno (4, Real Vicenza). 15 RETI Ferretti (Pavia). 14 RETI Momente’ (4, AlbinoLeffe). 13 RETI Pietribiasi (Bassano); Brighenti (1, Cremonese); Evacuo (4) e Gonzalez (Novara); Maiorino (3, Torres). 12 RETI Fischnaller (1, Sudtirol). 11 RETI Corazza (Novara). 10 RETI Ganz e Le Noci (2, Como); Cesarini (3) e Soncin (4, Pavia). 9 RETI Marconi (1, Alessandria); Nole’ (4, Bassano); Serafini (4, Pro Patria); Bellazzini (6, Venezia). 8 RETI Rantier (1, Alessandria); Iocolano (2, Bassano); Vita (2, Monza; ora è nel Vicenza); Maccan (1, Pordenone); Candido (Pro Patria); Magnaghi e Raimondi (1, Venezia). 7 RETI Mezavilla (Alessandria); Cattaneo (Bassano); Jadid (1, Cremonese); Ranellucci (Feralpi Salo’); Cocuzza (Renate); Greco (2, Venezia). 6 RETI Guazzo (Alessandria); Erpen (2, Arezzo); Romero (Feralpi Salo’); Cristini (Real Vicenza).
Torres, torna il gol ma non la vittoria Real ripreso 2 volte
PAVIA
MARCATORI Soncin al 29’, Ferretti al 41’ p.t.; Ferretti al 22’ s.t. PAVIA (4-3-1-2) Facchin 7; Ghiringhelli 6 (dal 27’ s.t. Cardin 6), Cristini 7, Biasi 7, Marino 7; Pederzoli 7, Rosso 6,5, Angelotti 5,5 (dall’11’ s.t. Carotti 6,5); Cesarini 7,5; Soncin 7, Ferretti 7 (dal 24’ s.t. Marchi 6). (Fiory, Sereni, Cogliati, Grbac). All. Maspero 7. RENATE (3-4-3) Cincilla 5,5; Malgrati 5,5, Adobati 5,5, Morotti 5,5; Iovine 6, Muchetti 6, Chimenti 5,5, Mantovani 6; Radrezza 5 (dal 1’ s.t. Cocuzza 6), Odogwu 5 (dal 1’ s.t. Florian 5), Scaccabarozzi 5 (dal 43’ s.t. Rovelli s.v.). (Vannucchi, Mira, Perini, Spampatti). All. Boldini 5. ARBITRO Prontera di Bologna 6. NOTE paganti 1.560, abbonati 322, incasso di 13.890 euro. Ammoniti Adobati, Soncin, Marchi e Chimenti. Angoli 2-5.
CLASSIFICA
REGOLAMENTO SALGONO IN 4: UNA AI PLAYOFF SCENDONO IN 9: SEI AI PLAYOUT ●
Ecco il regolamento della nuova Lega Pro unica, che prevede quattro promozioni in Serie B (con una nuova formula dei playoff) e nove retrocessioni in Serie D. PROMOZIONI Salgono in Serie B le prime di ciascun girone. Le seconde e le terze più le due migliori quarte (si guardano i punti conquistati, poi la differenza reti, o il maggior numero di reti segnate, ecc...) accedono ai playoff, nei quali (il primo turno sarà a gara unica) la miglior seconda riceve la peggior quarta, la seconda miglior seconda riceve l’altra quarta, la peggior seconda riceve la peggior terza, la miglior terza riceve la seconda delle terze. In caso di parità si va a supplementari e poi eventualmente ai calci di rigore. Poi ci sono le semifinali e le finali con andata (in casa delle peggio classificate) e ritorno: anche qui in caso di parità supplementari e rigori.
RETROCESSIONI Scendono in Serie D le ultime classificate di ogni girone. Ai playout vanno 16a, 17a, 18a e 19a di ogni girone con la seguente formula: 19a contro 16a, 18a contro 17a. Sono partite di andata e ritorno: in caso di parità di punteggio si salva la squadra meglio classificata in campionato.
IL PERSONAGGIO di NICOLA BINDA
IL TALENTO DI COLOMBO E IL DIVIETO DI SOSTA
Corrado Colombo, 35 anni LAPRESSE
U
na frase che fa riflettere: «Se avessi iniziato a giocare qui invece che nella Primavera dell’Atalanta, avrei fatto 10 anni di Nazionale». Non scherza Corrado Colombo. Troppo tardi ha capito che, insieme alle sue indiscusse qualità, per stare in alto serve altro. Lui, dal 1999, ha girato per grandi club,
dall’Inter al Toro, dalla Samp a Piacenza, Livorno, Ascoli, Spezia, Verona, Bari e altri, sempre in A e B, coccolato, nel velluto. Gli mancava qualcosa, gli mancava quella fame che fa grandi i talenti. L’ha scoperto al Tuttocuoio, dove è arrivato nel 2011 e ha prima vinto la D e poi conquistato la Lega Pro
GIRONE B
Reggiana, tris d’oro aperto da Petkovic L’Ascoli è nel mirino 1Anche Ruopolo e Giannone vanno a segno
Carrarese travolta: caccia al secondo posto
MARCATORI Petkovic al 13’, Ruopolo al 41’, Giannone al 46’ s.t. REGGIANA (4-3-1-2) Feola 6,5; Andreoni 6, Spanò 7, Sabotic 6, Mignanelli 6,5; Parola 6, Vacca 6, Maltese 6; Alessi 6 (dal 10’ s.t. Giannone 7); Ruopolo 6,5 (dal 47’ s.t. Ricci s.v.), Petkovic 7 (dal 24’ s.t. Siega 6). (Messina, De Giosa, Angiulli, Messetti). All. Colombo 7. CARRARESE (4-3-1-2) Zanotti 6; Berra 5,5, Sbraga 6, Massoni 6, Lancini 5; Brondi 6 (dal 21’ s.t. Gherardi 5,5), Castagnetti 6,5, Gnahoré 6; Belcastro 6 (dal 33’ s.t. Ademi s.v.); Cellini 6, Merini 5,5 (dal 28’ s.t. Di Nardo s.v.). (Anedda, Teso, Beltrame, Disabato). All. Remondina 5,5. ARBITRO Melidoni di Frattamaggiore 6. NOTE paganti 2.381, abbonati 1.176, incasso di 16.539 euro. Ammoniti Siega, Di Nardo, Berra, Gnahoré e Ademi. Angoli 4-2.
● REGGIO EMILIA Dopo quattro pareggi la Reggiana conquista un successo d’oro, avvicinandosi a sole due lunghezze dall’Ascoli. Sconfitta eccessiva per la Carrarese, che per un’ora ha messo in difficoltà gli avversari, creando numerose occasioni da rete. Proprio sulla ripartenza dopo una ghiotta palla gol sprecata da Belcastro, la Reggiana è passata in vantaggio. Sul cross di Mignanelli, Petkovic ha bruciato Lancini infilando di testa con un guizzo da autentico bomber (secondo gol in quattro giorni per il 20enne croato). Reggiana rinata e Carrarese incapace di reagire. Così, nel finale, sono arrivati anche il 13° sigillo stagionale di capitan Ruopolo (gran botta al volo su cross di Giannone) e il tris firmato da Giannone, al termine di uno slalom da applausi. Da segnalare il rientro di Ricci, a 6 mesi e mezzo di distanza dal grave infortunio al ginocchio. Ezio Fanticini
Forlì, avanti così Paura per i tifosi del Pontedera
Fanucchi sbaglia Rubino fa centro Prato, altro pari
REGGIANA
3
CARRARESE
0
FORLÌ
2
ANCONA
1
PONTEDERA
1
PRATO
1
MARCATORI Melandri (F) al 27’ p.t.; Capellini (F) al 6’, Libertazzi (P) al 49’ s.t. FORLI’ (4-3-1-2) Scotti 7; Casini 6,5, Catacchini 6,5, Drudi 7, Pastore 5; T. Arrigoni 6, Pettarin 6,5, Hamlili 6,5 (dal 30’ s.t. Jidayi 6); Capellini 7 (dall’11’ s.t. Rosafio 6); Melandri 7 (dal 19’ s.t. Fantoni 6), Docente 6,5. (Casadei, Turi, Castellani, Morga). All. Firicano 7. PONTEDERA (3-5-2) Cardelli 6; Redolfi 5, Vettori 5, Gasbarro 5 (37’ s.t. Ceciarini s.v.); Videtta 5 (16’ s.t. Libertazzi 6), Luperini 5,5, Bartolomei 6,5, Settembrini 5,5, Galli 6; De Cenco 6, Cesaretti 6. (Anacoura, Bennati, Francesa Gherra, Lombardo, Segoni). All. Indiani 5,5. ARBITRO Mantelli di Brescia 6,5. NOTE spettatori 1.500 circa; paganti, abbonati e incasso n.c. Espulso Pastore al 15’ s.t.; ammoniti Casini, Videtta, Pettarin, Capellini e Fantoni. Angoli 1-8. ● FORLI’ Il Forlì infila la seconda vittoria in casa di fila superando il Pontedera e torna a sperare nella salvezza. Melandri sblocca dopo aver fatto palla al piede 60 metri dopo un angolo contro: un gol al quale non possono assistere i tifosi toscani rimasti coinvolti in un incidente per lo scoppio di uno pneumatico. I fans ospiti sono arrivati in tempo però per il raddoppio di Capellini. A tempo scaduto il 2-1 di Libertazzi. Gavino Cau
MARCATORI Morbidelli (A) al 35’, Rubino (P) su rigore al 42’ s.t. ANCONA (4-4-1-1) Lori 7; Parodi 6,5, Dierna 5, Mallus 6, D’Orazio 6,5; Bondi 6 (dal 21’ s.t. Morbidelli 7), Camillucci 5,5 (dal 10’ s.t. Paoli 6), Di Ceglie 6, Lisai 6; Tulli 6,5; Cognigni 5,5 (dal 30’ s.t. Cangi s.v.). (Aprea, Bambozzi, Bacchetti, Gelonese). All. Cornacchini 6. PRATO (4-4-2) Ivusic 6; Rinaldi 6,5, Dametto 6, Sorbo 6, Bandini 6,5; Romanò 5,5 (dal 1’ s.t. Gabbianelli 6), Urso 7, Cavagna 6, Grifoni 5,5 (dal 20’ s.t. Santini s.v.); Bocalon 5 (dal 41’ s.t. Rubino 6,5), Fanucchi 5. (Gazzoli, Rickler, Pasa, Tassi). All. Esposito 6. ARBITRO Valiante di Nocera Inf. 5. NOTE paganti 522, abbonati 678, incasso non comunicato. Ammoniti Sorbo e Urso. Angoli 5-1. ●
ANCONA Rubino dal dischetto è più preciso di Fanucchi e consegna al Prato il quarto pareggio nelle ultime cinque gare. Quando Dierna con la mano regala ai toscani il secondo rigore dopo quello – generoso – parato da Lori a Fanucchi al 26’, Esposito si affida all’esperienza di Rubino, che entra e firma l’1-1 finale. Anche il gol dell’Ancona era arrivato dalla panchina: pregevole lo stacco di testa di Morbidelli sul cross di D’Orazio. Il Prato col 16° pareggio stagionale ripiomba nei playout. Stefano Rispoli
31
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
unica, compresa la salvezza di quest’anno. Una società modello gli ha trasmesso gli stimoli giusti, facendogli prima calcare i campi di periferia e poi facendolo diventare un vero leader. In cambio lui ha fatto 45 gol e regalato colpi di tacco, assist e rabone. Non è più snob, ora vive i derby contro Pistoiese e Pontedera come quelli di San Siro e Marassi. E si diverte. Come sabato, quando nel riscaldamento gli hanno detto che un vigile gli stava facendo la multa per divieto di sosta: è uscito dallo stadio, ha spostato l’auto con le scarpe da gioco, poi è sceso in campo e ha vinto 3-0. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Falzerano show La Pistoiese stoppa L’Aquila PISTOIESE
3
L’AQUILA
1
MARCATORI Piscitella (P) al 9’, Pacilli (LA) al 33’ p.t.; Falzerano (P) al 3’ e al 48’ s.t. PISTOIESE (4-3-3) M. Ricci I 7; Golubovic 6, Di Bari 6,5, Piana 6,5, Frascatore 6,5; Calvano 6,5, Mungo 6, Vassallo 6 (dal 27’ s.t. M. Ricci II 7); Falzerano 8, Romeo 5 (dal 1’ s.t. Anastasi 6), Piscitella 6,5 (dal 36’ s.t. Falasco s.v.). (Olczak, L. Ricci, Martignago, Coulibaly). All. Sottili 7. L’AQUILA (4-3-2-1) Zandrini 5,5; Pedrelli 6, Pomante 5,5, Zaffagnini 5,5, Karkalis 5 (dal 31’ s.t. Perna s.v.); Pacilli 7, De Francesco 6 (dal 22’ s.t. Pozzebon 6), Del Pinto 6 (dal 34’ s.t. Djuric s.v.); Corapi 7, Triarico 6,5; Virdis 5,5. (Cacchioli, Carini, Gotti, Perpetuini). All. Zavettieri 6. ARBITRO Piscopo di Imperia 6. NOTE paganti 458, abbonati 501, incasso di 5.640 euro. Ammoniti Falzerano, Falasco, Del Pinto e Pomante. Angoli 2-2. ● PISTOIA Frena la sua corsa L’Aquila, vittima di una Pistoiese brillante e concreta. Partenza sprint dei toscani, che passano in vantaggio con Piscitella su cross lungo di Calvano e sfiorano il raddoppio con Piana (traversa). L’Aquila, dopo un palo di Triarico, pareggia con Pacilli. Al 30’ la Pistoiese passa ancora: lancio geniale di M. Ricci II per Falzerano, che con un pallonetto scavalca il portiere e al 48’ chiude il match. Enzo Cabella
Sensi assist e gol San Marino c’è Cade l’ex Acori SAN MARINO
2
GUBBIO
0
MARCATORI Musetti al 28’, Sensi al 31’ s.t. SAN MARINO (4-3-2-1) Secco 6; Bregliano 6,5, Fogacci 6,5, Cammaroto 6,5, Paolini 6; Soligo 6, Cuffa 6, Bationo 6,5 (dal 44’ s.t. Magnanelli s.v.); Sensi 7,5, Baldazzi 5,5 (dal 10’ s.t. La Mantia 6,5); Musetti 7 (dal 35’ s.t. Bangoura s.v.). (Vivan, Palazzi, Ferrero, Bangal). All. D’Adderio 6,5. GUBBIO (4-3-3) Iannarilli 5,5; Luciani 5,5, Manganelli 6, Lasicki 5,5, D’Anna 6,5; Guerri 6 (dal 32’ s.t. Vettraino s.v.), Loviso 6, Domini 6; Mancosu 5 (25’ s.t. Castellitto s.v.), Regolanti 5 (dal 29’ s.t. Cais s.v.), Tutino 5,5. (Citti, Rosato, Caldore, Esposito). All. Acori 5,5. ARBITRO Capone di Palermo 6. NOTE spettatori 300 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Baldazzi, Soligo e Manganelli. Angoli 9-3. ●
SAN MARINO Il San Marino mette il turbo nel finale e piazza l’uno-due vincente sul Gubbio. Musetti è il più attivo già in un primo un tempo avaro di bel gioco, ma è nella ripresa che colpisce: al 28’ segna di testa dopo la pennellata di Sensi, che poco dopo raddoppia con una punizione dai 25 metri. L’ex Acori mette le forze fresche Cais e Vettraino, ma non serve. Il San Marino del nuovo tecnico D’Adderio non si rassegna all’ultimo posto e va a -1 dai playout. Giorgia Bertozzi
CLASSIFICA SQUADRE
PT
TERAMO ASCOLI REGGIANA L'AQUILA PISA ANCONA SPAL LUCCHESE TUTTOCUOIO PONTEDERA CARRARESE GROSSETO (-1) GUBBIO SANTARCANGELO PISTOIESE PRATO FORLI' SAVONA PRO PIACENZA (-8) SAN MARINO
68 61 59 54 52 50 49 47 47 45 41 39 39 38 38 37 36 35 30 29
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
34 34 34 34 33 34 33 34 34 34 34 34 34 33 33 34 34 34 34 34
19 16 16 14 14 12 14 12 12 11 8 9 9 9 10 7 9 9 10 7
11 13 11 12 10 14 7 11 11 12 17 13 12 11 8 16 9 8 8 8
4 5 7 8 9 8 12 11 11 11 9 12 13 13 15 11 16 17 16 19
56 52 47 40 36 40 37 41 39 38 42 38 40 30 37 38 32 33 30 34
29 31 26 30 25 35 28 37 51 34 40 37 44 34 53 46 50 53 47 50
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
RISULTATI ANCONA-PRATO 1-1 FORLI'-PONTEDERA 2-1 GROSSETO-ASCOLI 1-1 PISA-SPAL oggi, ore 20.45 PISTOIESE-L'AQUILA 3-1 1-1 PRO PIACENZA-SANTARCANGELO REGGIANA-CARRARESE 3-0 SAN MARINO-GUBBIO 2-0 TERAMO-LUCCHESE 4-3 TUTTOCUOIO-SAVONA 2-1
PROSSIMO TURNO SABATO 18 APRILE LUCCHESE-ANCONA (ore 14.30) L’AQUILA-FORLI’ (ore 16) PONTEDERA-PRO PIACENZA (ore 17) SPAL-TUTTOCUOIO (ore 19.30) DOMENICA 19 APRILE ASCOLI-CARRARESE (ore 12.30) GUBBIO-SANTARCANGELO (ore 14.30) PRATO-TERAMO (ore 14.30) SAN MARINO-GROSSETO (ore 16) SAVONA-REGGIANA (ore 16) PISA-PISTOIESE (ore 18)
(2-2) (2-2) (1-1) (0-1) (0-0) (2-0) (0-1) (1-2) (0-5) (0-2)
MARCATORI 20 RETI Donnarumma (4, Teramo). 18 RETI Lapadula (2, Teramo). 17 RETI Cellini (6, Carrarese). 15 RETI Arma (5, Pisa); Bocalon (2, Prato). 14 RETI Altinier (3, Ascoli). 13 RETI Ruopolo (Reggiana). 12 RETI Torromino (2, Grosseto); Forte (3, Lucchese; 2 nel Forli’). 11 RETI Loviso (4, Gubbio). 10 RETI Grassi (8 con 1 rigore nel Pontedera) e Perez (2, Ascoli). 9 RETI Merini (Carrarese); Docente (2, Forli’); Pichlmann (1, Grosseto); Sandomenico (L’Aquila); Fanucchi (1, Prato); Scappini (3, Savona); Colombo (2, Tuttocuoio). 8 RETI Melandri (Forli’); Regolanti (Gubbio); Lo Sicco (Lucchese); Guidone (Santarcangelo); Fioretti (3) e Zigoni (3, Spal). 7 RETI Tavares (2, Ancona); Pacilli (1, L’Aquila); Alessandro (3) e Matteassi (Pro Piacenza). 6 RETI Tulli (Ancona); Ferretti (Lucchese); Rubino (2, Prato); La Mantia (1) e Sensi (1, San Marino); Graziani (Santarcangelo); Finotto (Spal).
IL POSTICIPO IL PISA INSEGUE IL QUARTO POSTO MA LA SPAL E’ IN GRAN FORMA ● Il programma sarà completato stasera da Pisa-Spal: i toscani vincendo scavalcano L’Aquila e sono quarti, ma i playoff resterebbero lontani perché la peggior quarta dei tre gironi non sarà ammessa e al momento è proprio quella del girone B ad avere meno punti. La Spal è reduce da 5 vittorie di fila e 6 gare senza gol al passivo, ma il Pisa ci crede e invita i tifosi: chi compra il biglietto stasera vedrà gratis domenica la partita con la Pistoiese. Così in campo questa sera (inizio della partita alle ore 20.45): PISA (4-4-2) Pelagotti; Pellegrini, Paci, Sini, Costa; Finocchio, Iori, Misuraca, Floriano; Napoli, Arma. (Adornato, Samba, Mandorlini, Caponi, Frediani, Beretta, Arrighini). All. Amoroso. SPAL (5-3-2) Menegatti; Lazzari, Gasparetto, Cottafava, Giani, Nava; Gentile, Capece, Di Quinzio; Zigoni, Finotto. (Albertoni, Silvestri, Togni, Filippini, Gerbaudo, Fioretti, Rovini). All. Semplici. ARBITRO Vesprini di Macerata (Rossi-Li Volsi). (andata 1-0)
RECUPERI L’ultimo recupero del girone B sarà giocato mercoledì tra Pistoiese e Santarcangelo (ore 15). Poi mancherà una partita del girone C: Martina-Casertana sarà giocata mercoledì 22 con inizio alle 20.30.
L'ANALISI di ROBERTO PELUCCHI
STA PER FINIRE LO SPEZZATINO POI TRE TURNI CON IL BRIVIDO
A
quattro giornate dalla fine della stagione regolare, non c’è ancora nulla di deciso. Teramo e Salernitana sono a un passo dalla Serie B, per la terza promossa diretta bisognerà aspettare ancora campo e tribunali. Il turno è stato favorevole al Novara, che ha approfittato delle inaspettate sconfitte di
Caetano, 30 anni TANOPRESS
Bassano e Alessandria, ma la penalizzazione in arrivo oggi potrebbe lasciare il girone A nell’incertezza più assoluta. Oggi, comunque, i piemontesi sarebbero in B e il primo turno dei playoff sarebbe così composto: Benevento-Matera, Bassano-Alessandria, Ascoli-Reggiana e Juve Stabia-Pavia. Tre sfide dello
stesso girone e un intrigante Nord contro Sud: Juve Stabia e Pavia hanno gli stessi punti, ma i campani giocherebbero in casa in virtù di una miglior differenza reti (+19 a +17). In coda la lotta per evitare l’ultimo posto è indiavolata, soltanto la Reggina è a un passo dal baratro. La prossima giornata sarà l’ultima con lo spezzatino, poi si tornerà alla contemporaneità oraria. Alla terz’ultima giornata, gironi A e C in campo sabato 25 aprile e il B domenica 26. Spalmato su tre giorni il penultimo turno: A venerdì 1 maggio, B sabato 2 e C domenica 3. L’atto finale della regular season sabato 9 (B e C) e domenica 10 (A). Finale da brivido, le sorprese sono sempre dietro l’angolo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GIRONE C
Lecce, un altro flop Caturano lo spinge lontano dai playoff 1L’attaccante del Melfi decide con la rete n. 16
Bollini si arrabbia con la difesa: «Ma non mollo» MELFI
1
LECCE
0
MARCATORE Caturano al 44’ s.t. MELFI (4-3-1-2) Perina 6; Annoni 6,5, Dermaku 6,5, Di Filippo 6, Pinna 6,5; Agnello 6,5, Spezzani 6, Gallo 5,5; Tortori 6; Caturano 7, Fella 6 (dal 38’ s.t. Giacomarro s.v.) . (Gagliardini, Colella, Di Mercurio, Tundo, Nappello, Falomi). All. Bitetto 6,5. LECCE (3-5-2) Scuffia 6; Vinetot 5,5, Abruzzese 6, Diniz 6; Beduschi 6 (dal 16’ s.t. Miccoli 5,5), Salvi 5,5 (dal 1’ s.t. Sacilotto 6), Papini 6, Bogliacino 6, Lopez 6; Doumbia 6, Gustavo 6 (dal 31’ s.t. Manconi s.v.). (Chironi, Mannini, Gomes, Herrera). All. Bollini 6. ARBITRO Ranaldi di Tivoli 6. NOTE spettatori 1.400 circa; abbonati 500, paganti e incasso non comunicati. Espulso Gallo all’8’ s.t.; ammoniti Abruzzese e Vinetot. Angoli 4-3.
Corona non basta Messina fermato dal Catanzaro
Gianluca Tartaglia MELFI (POTENZA)
D
a una parte la gioia incontenibile del Melfi per la storica vittoria sul Lecce e per la salvezza ormai acquisita, dall’altra la grande delusione di chi vede la zona playoff allontanarsi. Sconfitta amara, quella del Lecce, perché maturata a un minuto dal termine complice una dormita della difesa: su calcio d’angolo di Pinna, deviazione vincente in mischia del solito Caturano, giunto a quota 16 reti. RABBIA Un episodio che il tecnico Alberto Bollini non esita a censurare. «Non si può prendere gol in quel modo – afferma il tecnico giallorosso – su quel calcio d’angolo dovevamo essere
Cosenza, pari ok L’Ischia si salva con Infantino
più reattivi e non lo siamo stati. E’ un errore, purtroppo, che ci è costato la partita». Eppure l’approccio alla gara del Lecce è stato positivo. Lo testimoniano il gol annullato ad Abruzzese (14’) e il colpo di testa di Diniz terminato di poco a lato (18’). L’espulsione di Gallo a inizio ripresa per doppia ammonizione sembra agevolare il predominio territoriale dei salentini, pericolosi su punizione di Bogliacino e con incursione di Doumbia, ma Perina nega loro il gol. Il Melfi si rende pericoloso su incornata di Tortori deviata in angolo da Scuffia. BUNKER Bollini cerca di aumentare il potenziale offensivo attingendo dalla panchina, ma il bunker del Melfi regge senza problemi. La partita sembra incanalarsi verso il risultato di parità. Ma al 44’ Vinetot regala un calcio d’angolo al Melfi dal quale scaturisce la rete di Caturano. Una sconfitta che riduce le speranze del Lecce di centrare ancora i playoff. «Adesso il cammino si complica – dice Alberto Bollini – ma lotteremo fino all’ultima gara per centrare questo obiettivo. Lo dobbiamo alla società e ai nostri tifosi che anche qui a Melfi ci hanno seguito con entusiasmo e passione».
0
ISCHIA
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VIGOR LAMEZIA
1
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COSENZA
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PAGANESE
1
● CATANZARO Il punto serve poco al Messina, che contro un Catanzaro senza cinque titolari perde l’occasione per acciuffare la zona salvezza. La squadra di Di Costanzo va vicina al vantaggio con Izzillo e ha una palla gol nitida con Orlando, ma rischia il k.o. sull’unico tiro in porta del Catanzaro (diagonale di Russotto a lato di poco). Nella ripresa Corona guida l’arrembaggio messinese, che però si ferma al gol annullato a Izzillo per fuorigioco (dubbio) e al colpo di testa di Damonte respinto sulla linea di un altro ex, Giampà. Andrea Celia Magno
●
ISCHIA (Na) Il Cosenza allunga la serie positiva (finale di Coppa compresa), l’Ischia spreca un’occasione per una posizione favorevole nei playout. Gli isolani sfiorano il gol con Bruno, Ciotola e Bulevardi (traversa), ma Arrigoni su calcio piazzato porta in vantaggio il Cosenza. Carrieri si immola su Bulevardi e Ciotola, poi nella ripresa De Angelis manca il raddoppio e al 14’ l’Ischia pareggia su rigore con Infantino. Giovanni Sasso
PT
SALERNITANA BENEVENTO JUVE STABIA MATERA FOGGIA (-1) LECCE CASERTANA CATANZARO BARLETTA (-2) COSENZA VIGOR LAMEZIA MELFI (-2) MARTINA LUPA ROMA PAGANESE MESSINA ISCHIA (-1) SAVOIA (-1) AVERSA NORMANNA REGGINA (-4)
76 71 63 60 57 57 56 49 44 42 42 41 36 36 35 29 29 27 26 22
PARTITE
RETI
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34 34 34 34 34 34 33 34 34 34 34 34 33 34 34 34 34 34 34 34
23 20 17 17 15 17 16 13 12 9 9 10 9 8 8 5 6 6 5 6
7 11 12 9 13 6 8 10 10 15 15 13 9 12 11 14 12 10 11 8
4 3 5 8 6 11 9 11 12 10 10 11 15 14 15 15 16 18 18 20
50 51 51 50 56 43 47 40 31 34 35 37 33 36 29 31 27 30 32 24
24 25 32 35 33 30 30 37 32 34 37 39 36 54 40 49 49 49 49 53
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
RISULTATI AVERSA NORMANNA-BARLETTA BENEVENTO-REGGINA CATANZARO-MESSINA FOGGIA-CASERTANA ISCHIA-COSENZA MARTINA-MATERA MELFI-LECCE SALERNITANA-LUPA ROMA SAVOIA-JUVE STABIA VIGOR LAMEZIA-PAGANESE
0-1 4-0 0-0 1-0 1-1 0-1 1-0 4-1 1-3 1-1
PROSSIMO TURNO SABATO 18 APRILE MESSINA-ISCHIA (ore 14.30) COSENZA-MARTINA (ore 15) JUVE STABIA-SALERNITANA (ore 15) MATERA-BENEVENTO (ore 16) LUPA ROMA-MELFI (ore 17) PAGANESE-AVERSA NORM. (ore 19.30) DOMENICA 19 APRILE BARLETTA-VIGOR LAMEZIA (ore 12.30) REGGINA-SAVOIA (ore 14.30) LECCE-FOGGIA (ore 16) CASERTANA-CATANZARO (ore 18)
(2-2) (1-1) (2-3) (3-3) (0-3) (2-1) (2-0) (0-2) (0-2) (1-0)
MARCATORI 17 RETI Eusepi (4, Benevento). 16 RETI Caturano (5, Melfi). 15 RETI Caetano (4, Salernitana). 14 RETI Iemmello (Foggia); Di Carmine (3, Juve Stabia); Moscardelli (2, Lecce). 11 RETI Iannini (Matera). 10 RETI De Vena (5, Aversa Normanna); Cisse (2, Casertana); Sarno (1, Foggia); Montalto (4, Martina); Madonia (1, Matera). 9 RETI Marotta (Benevento); Calderini (3, Cosenza); Cavallaro (5, Foggia); Arcidiacono (3, Martina); Carretta (Matera; 3 nel Martina); Corona (1, Messina); Del Sante (1, Vigor Lamezia). 8 RETI Ciotola (3, Ischia); Ripa (1, Juve Stabia); Insigne (Reggina); Scarpa (5, Savoia); Montella (Vigor Lamezia). 7 RETI Fall (Barletta); Infantino (3, Ischia); Raffaello (1, Lupa Roma); Letizia (1, Matera); Negro (Salernitana).
Filosa, gol-salvezza Festa della Vigor Sottil ripreso al 95’
MESSINA
MARCATORI Arrigoni (C) al 18’ p.t.; Infantino (I) su rigore al 15’ s.t. ISCHIA (4-3-1-2) Giordano 6; Finizio 6, Impagliazzo 6, Sirignano 6, Bruno 6; Bulevardi 6,5 (dal 37’ s.t. Verachi s.v.), Chiavazzo 6 (dal 23’ s.t. Massimo 5), Armeno 5,5 (dall’8’ s.t. Schetter 5,5); Millesi 5,5; Ciotola 6,5, Infantino 6. (Mennella, Formato, Alvino, Fumana). All. Maurizi 5,5. COSENZA (4-4-2) Ravaglia 6,5; Zanini 6, Tedeschi 6, Carrieri 6,5 (dal 2’ s.t. Magli 6), Ciancio 6; Fornito 6 (dal 13’ s.t. Caccetta 5,5), Corsi 6 (dal 43’ s.t. Chidichimo s.v.), Arrigoni 6,5, Statella 6; Cori 6,5, De Angelis 6. (Saracco, Novello, Falbo, Trombino). All. Roselli 6,5. ARBITRO Perotti di Legnano 5,5. NOTE spettatori 1.000 circa; paganti, abbonati e incasso n.c. Ammoniti Sirignano, Armeno, Chiavazzo, Bruno, Caccetta, Millesi, Infantino e Tedeschi. Angoli 4-5.
SQUADRE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CATANZARO
CATANZARO (4-3-3) Bindi 6; Daffara 6, Orchi 6, Rigione 6, Squillace 6; Giampà 6, Sarr 6, Mounard 5,5 (dal 30’ s.t. Caputa s.v.); Ilari 6 (dal 21’ s.t. Yeboah 6), Mancuso 5,5 (dal 41’ s.t. Ghosheh s.v.), Russotto 5,5. (Migani, D’Orsi, Commisso, Benincasa). All. D’Urso 6 (Sanderra squalificato). MESSINA (4-4-1-1) Berardi 6; Pepe 6, Altobello 6, Stefani 6, Benvenga 6; Cane 6 (dal 35’ s.t. Ciciretti s.v.), Damonte 6, Nigro 6, Mancini 6; Izzillo 6 (dal 46’ s.t. Bonanno s.v.); Orlando 5,5 (dal 26’ s.t. Corona 6,5). (Iuliano, Donnarumma, Silvestri, Bortoli). All. Di Costanzo 6. ARBITRO Strippoli di Bari 6. NOTE paganti 875, abbonati 1.760, incasso di 25.387 euro. Ammoniti Mounard, Sarr e Damonte. Angoli 3-8.
CLASSIFICA
MARCATORI Deli (P) all’8’, Filosa (V) al 50’ s.t. VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Piacenti 6; Kostadinovic 6, Filosa 6,5, Gattari 6, Di Marco 5,5; Maglia 5,5 (dal 9’ s.t. Voltasio 5,5), Puccio 6, Papa 5,5 (dal 35’ s.t. De Giorgi s.v.); Montella 6,5, Held 6 (dal 17’ s.t. Del Sante 6), Improta 6. (Forte, Spirito, Malerba, Battaglia). All. Erra 6. PAGANESE (4-3-1-2) Casadei 6,5; Tartaglia 6 (dal 37’ s.t. Djibo s.v.), Perna 6, Moracci 6, Donida 5,5; Vinci 6, Baccolo 6 (dal 12’ s.t. Bergamini 6), Malaccari 6; Deli 7; Girardi 6,5, Aurelio 6,5. (Novelli, Coulibaly, Franco, Calamai, Biasci). All. Sottil 6. ARBITRO Mastrodonato di Molfetta 5,5. NOTE paganti 658, abbonati 243, incasso di 5.373 euro. Ammoniti Deli, Montella, Piacenti e Casadei. Angoli 9-6. ● LAMEZIA TERME (Cz) Match deciso all’ultimo respiro. Dopo un ottimo intervento di Casadei su inzuccata di Del Sante, è Filosa di testa su angolo di Puccio a permettere alla Vigor Lamezia di evitare la terza sconfitta di fila in casa, segnando un gol che per la squadra di Erra (il tecnico in settimana discuterà del suo rinnovo) significa salvezza aritmetica. Per la Paganese il rammarico di essersi vista sfuggire una vittoria che stava maturando grazie a un gol di Deli con un piatto destro angolato. Sottil ha 6 punti sulle quint’ultime, la salvezza è ormai vicina. Francesco Saverio Caruso
SERIE D RIMINI RECORD: PRIMA PROMOSSA RICCHIUTI IN GOL SCATENA LA FESTA ●
(g.b.-r.c.) Il Rimini torna in Lega Pro: prima promossa. La certezza con il 2-0 sulla Thermal Abano che fa salire a 15 i punti sulla Correggese a 4 gare dalla fine. Un gran sinistro di Adrian Ricchiuti, stella del team di Marco Cari insieme al bomber Manuel Pera (28 gol), apre la festa davanti a 5.000 tifosi, come ai tempi della B lasciata nel 2008-09. Il presidente Fabrizio De Meis centra l’obiettivo dopo la retrocessione della scorsa stagione, quando subentrò a dicembre per poi rifondare il club con gli esperti manager Palmas e Pastore. E’ stato un cammino da record: 80 punti, 71 gol e 25 vittorie (10 di fila). A un passo dalla Lega Pro adesso c’è il Padova (C), a +11. La Lupa Castelli (G) è solida a +8, idem l’Akragas (I) a +7. La Maceratese (F) allunga a +6 sul Fano: vantaggio uguale per il Castiglione (B) sul Lecco che però ha già riposato. La Fidelis Andria (H) torna a +4 ma sul Taranto, che davanti a 12.000 tifosi ha battuto e superato il Potenza; a +4 anche il Siena (E), che ne fa 5 a Spoleto, e il Cuneo (A). Poker di reti per Marco Puntoriere (Due Torri), tris per Nicola Russo (Siena) e Claudio De Rosa (Cavese). Retrocessioni: tocca a Borgomanero (A), Mezzocorona (C) e Bastia (E). ● Risultati e classifiche li trovate sul nostro sito www.gazzetta.it.
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Formula 1 R GP Cina
GLI STESSI PROTAGONISTI NELLE PRIME GARE 2015 1
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Mercedes imbattibili Rivincita Hamilton Vettel, tre podi su tre 1Temperature e novità dietro il nuovo allungo di Stoccarda Maranello stavolta torna sulla terra. Ma trionferà ancora
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● Nei primi tre Gp di stagione sono stati sempre gli stessi piloti sul podio: in due casi, Australia e Cina, con lo stesso ordine. ● 1 A Melbourne Lewis Hamilton (1° al centro), 30 anni, Nico Rosberg (2° a sinistra), 29, e Sebastian Vettel, 27, terzo EPA ● 2 A Sepang trionfa Vettel davanti a Hamilton (2°) e Rosberg (3°) EPA ● 3 A Shanghai nuovo successo di Hamilton (al centro), davanti a Rosberg (a sinistra) e Vettel LAPRESSE
Pino Allievi SHANGHAI (CINA)
B
uona Ferrari o una delusione? Un pochino tutte e due. Dopo un anno di amarezze profonde, il trionfo della Malesia ci aveva illuso che la Ferrari potesse vincere ovunque e subito. Il sorriso contagioso di Vettel era lo specchio di un’euforia grande almeno quanto la contemporanea delusione della Mercedes. Ieri il dolce sogno si è sgonfiato e la Ferrari è tornata sulla terra, planando però in modo lieve, senza farsi male. Il terzo posto di Sebastian Vettel alle spalle di un maestoso Hamilton e di Rosberg è un risultato importante, che tiene il Cavallino in gioco e dà il mal di testa alla marca di Stoccarda. Il quarto di Raikkonen dopo una gara autoritaria significa che la Ferrari globalmente c’è e nella sostanza non è cambiato nulla. Ovvero, il risultato della Cina è positivo, surrogato da tre podi in tre gare e da un distacco dal vertice che a metà corsa era di soli 4 secondi. Abbastanza per tenere sulle spine sia Hamilton sia Rosberg. Poi, però, la Mercedes ha graffiato facendo male. E addio speranze. TEMPERATURE Ma va bene lo stesso, la Ferrari è
Il solito film in corsa e lo sarà anche domenica prossima in male di funzionamento delle coperture entro la Bahrain perché la macchina è buona. Che cosa quale poteva essere pericolosa. Improvvisamenle manca? Un po’ di carico aerodinamico e qual- te le Pirelli tenere sono andate bene anche sulla che miglioramento qua e là. Una situazione lon- Mercedes, mentre le medie — montate da tutti tanissima dagli incubi del 2014. «Vogliamo esse- da metà distanza in poi — hanno addirittura re sempre pronti ad attaccare dove sarà possibi- messo le ali alle monoposto tedesche. le», ha detto il responsabile della Gestione Sportiva, Maurizio ArriSTOP La Safety Car ha bloccato le LA CHIAVE vabene, riconoscendo che la Ferostilità a 4 giri dal termine, generari si aspettava una reazione rando una triste processione daMercedes. vanti alla bandiera a scacchi. In quel momento Hamilton aveva un NOVITÀ Ma sino a venerdì, invevantaggio di 6’’6 su Rosberg, di ce, qualche pensiero ambizioso 20’’2 su Vettel e di 21’’6 su Raikkoera normale farlo, perché si era vi- Il distacco di Vettel nen: è questa la vera classifica del sto nelle prove libere che la da Hamilton prima GP della Cina, con relativi valori SF15-T poteva percorrere più chiin campo. C’è da sottolineare che che entrasse in lometri della W06 con le Pirelli Hamilton non ha mai forzato. Anmorbide, mentre con le medie pista la Safety Car zi è stato addirittura accusato da riusciva a difendersi. Poi sono su- a 4 giri dalla fine Rosberg di aver frenato troppo bentrate due cose che hanno caml’andatura all’inizio, con lui che biato le carte in tavola. La prima: la Mercedes è era subito dietro ma non ha mai tentato il sorriuscita ad armonizzare le modifiche aerodina- passo. «E Vettel — ha spiegato Nico — ne ha miche allestite per Shanghai, non tutte visibili. approfittato per restarmi in scia, tentando di La seconda: venerdì la temperatura dell’asfalto scavalcarmi con un pit stop anticipato». L’azzarsi era stabilizzata sui 31 gradi, ieri era di 46. E do però non gli è riuscito. poiché 16 gradi di differenza in Formula 1 sono un abisso, la Ferrari è uscita dalla «finestra» otti- RINCORSA Nel rush finale con le Pirelli più du-
20”
re, Raikkonen ha recuperato quasi cinque secondi a Vettel facendo pregustare un finale incandescente tra i due. Il grippaggio del motore Renault della Toro Rosso di Verstappen, proprio sul rettilineo dei box, ha invece congelato posizioni e ipotesi. Nella classifica del Mondiale adesso Hamilton vanta 13 lunghezze su Vettel, 17 su Rosberg e 46 su Kimi. «Non daremo ordini né creeremo priorità sin quando non ci costringerà l’aritmetica», ha detto Arrivabene. Ok, ma…. NOIA La gara, in ogni caso, è stata abbastanza noiosa, salvo la fase iniziale in cui Raikkonen ha effettuato due sorpassi e tanti duelli nelle retrovie. Ma davanti le posizioni non sono mai cambiate né c’è stato qualche tentativo di sorpasso. E’ stata piuttosto una guerra di nervi, di tensioni invisibili a chi stava sulle tribune, di attenzione a non sbagliare. Hamilton ha corso divinamente: che cosa dire di un pilota che ha vinto 8 delle ultime 10 gare? Rosberg non ha mai avuto l’occasione di attaccarlo, Vettel ha fatto quello che doveva: attendere il passo falso della Mercedes che a Sepang c’è stato e qui no. Ma, ripetiamo, la Ferrari è tornata a essere la Ferrari e il successo di due domeniche fa non resterà isolato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL FILM DELLA GARA DAL DUELLO IN CASA RED BULL ALLA «SFILATA» FINALE DIETRO ALLA SAFETY CAR
PARTENZA ● HAMILTON DECISO Hamilton, partito dalla pole, chiude alla corda Rosberg. Lo stesso fa Vettel con Massa, riuscendo a tenere la posizione al via LAPRESSE
1° GIRO ● RAIKKONEN INFILA TUTTI La partenza del ferrarista (nella foto dietro Bottas) è fulminante: dopo poche curve si mette dietro le Williams e si ritrova in quarta posizione LAPRESSE
6° GIRO ● DUELLO RICCIARDO-KVYAT Testa a testa in famiglia per le due Red Bull di Daniil Kvyat (davanti) e Daniel Ricciardo: il primo chiuderà al 9° posto, per il secondo ritiro al 16° giro COLOMBO
53° GIRO ● COMMISSARI IN AZIONE Verstappen ha abbandonato la vettura sul rettilineo d’arrivo e i commissari provano a spostare la Toro Rosso-Renault EPA
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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f IL DOPPIO PIAZZAMENTO VISTO...
NEL BOX DEL CAVALLINO
«Ferrari, che progresso e abbiamo staccato gli altri»
1Seb: «Secondo posto fuori portata». Kimi: «Senza Safety ci avrei provato» Arrivabene: «Mai promesso miracoli, ma pronti a sfruttare i loro errori»
Mauro Casadio INVIATO A SHANGHAI
T
re podi nelle prime tre gare. Probabilmente anche il più accanito tifoso della Ferrari, se avesse dovuto scommettere 10 euro su questi risultati a gennaio, si sarebbe rifiutato persino di entrare nella ricevitoria. Invece è tutto vero: Sebastian Vettel non ha mai fatto peggio di 3°. L’ultima volta che la Ferrari aveva iniziato la stagione con un tris di podi? Nel 2007, con Raikkonen, poi iridato a fine anno… La Cina ha dato due notizie alla rossa: una bella e una brutta. Partiamo dalla bella: il Cavallino ha confermato di essere l’unico rivale della Mercedes per il Mondiale. E ora la brutta: le Frecce d’argento, dopo il passo falso di Sepang, hanno riaccelerato prepotentemente, anticipando alcuni sviluppi che, originariamente, erano previsti più avanti.
PROGRESSI Vettel si gode la prima notizia, e prova a pensare il meno possibile alla seconda. Il tedesco ha dato pure l’impres-
sione di potersi avvicinare a Rosberg (il distacco minimo è stato 1”4). Poi, con le medie, ha dovuto alzare bandiera bianca. «Un altro podio è un grande successo per noi — ha detto il tedesco —. Possiamo essere davvero contenti, i progressi fatti sinora sono impressionanti. Nel complesso ci siamo avvicinati alle Mercedes: ci sarà un momento nel quale potremmo davvero dare filo da torcere a Lewis e Nico. Lo aspetto con impazienza. Di molto positivo c’è anche il fatto che siamo stati davanti a tutti gli altri team. Il secondo posto era fuori portata, dobbiamo riconoscere che i nostri avversari sono stati molto veloci. In Bahrain speriamo di fare ancora meglio. La sensazione è che abbiamo una macchina forte in qualsiasi condizione». SCATTO Se Vettel si è confermato sul podio, anche Kimi Raikkonen è stato protagonista di una gara tutta sostanza, che l’ha portato fino al quarto posto: «Considerando il fatto che non partivo da una posizione ideale sullo schieramento, è un risultato positivo. Però dobbiamo spingere ancora di più, per
blema, ma penso sia stato lo stesso per tutti, perché quelli successivi andavano bene. Verso la fine della gara stavo recuperando, sapevo di avere un buon ritmo e pensavo che le mie gomme fossero ancora in buone condizioni. Avrei potuto ancora puntare al podio, ma poi è entrata in pista la Safety Car…».
«LA MACCHINA CI SEMBRA BUONA IN OGNI CONDIZIONE. IN BAHRAIN SI PUÒ FARE MEGLIO» L’abbraccio di Vettel con la squadra dopo la gara GETTY IMAGES
puntare alla vittoria». Kimi ha dato spettacolo al via, passando nel giro di una manciata di curve le due Williams di Massa e Bottas. Una delle poche vere emozioni del gran premio: «Qui avevamo davvero un’ottima vettura. Il primo set di pneumatici mi ha dato qualche pro-
SFERA DI CRISTALLO Anche Maurizio Arrivabene, team principal del Cavallino, è contento del risultato: «Siamo finiti dove pensavamo — ha detto —. Non ho mai promesso miracoli a nessuno, la nostra strategia era finire il più vicino alle Mercedes e di essere pronti a trarre vantaggio da qualsiasi loro errore. Abbiamo attaccato nella prima parte di gara con le soft, e ci siamo difesi nella seconda con le medie. Raggiungere le Mercedes? Non ho la sfera di cristallo, non so a che livello sono loro. Posso solo dire che noi non fermiamo di certo lo sviluppo. La vera novità, comunque, è che quest’anno abbiamo due piloti molto forti». In Bahrain le rosse potrebbero trarre di nuovo vantaggio dal caldo come in Malesia. Ma il direttore tecnico James Allison frena: «A Sepang si correva di giorno, a Sakhir invece la gara sarà in notturna, quindi con più fresco». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SOLO 12° CON LA MCLAREN-HONDA
Alonso mastica amaro doppiato dalle rosse «Ma non accadrà più» ● SEPANG (mau.ca.) Fernando Alonso si sforza di essere contento di aver visto per la prima volta nel 2015 la bandiera a scacchi (12O), però il fatto di essere stato doppiato dalle due Ferrari non gli avrà fatto piacere: «Non è la migliore sensazione, ma al momento le cose vanno così e penso che non durerà a lungo. Spero che questa sia una delle ultime gare in cui veniamo doppiati, spero che potremo iniziare a divertirci un po’ di più». Lo spagnolo può consolarsi, ha finito davanti al compagno Button (14°): «L’obiettivo era finire la gara con entrambe le macchine e ce l’abbiamo fatta. Fin qui i miei long run erano stati di 12 giri nei test e di 22 in Malesia… Il punto di partenza era troppo basso, quindi le prime gare sono un test per noi, ma vogliamo tornare a essere competitivi».
ALTRI DUE RITIRI
Renault in Bahrain dovrà già usare il 3° motore per Verstappen e Kvyat INVIATO A SHANGHAI
N 54° GIRO ● L’«ALTRA» MERCEDES FINO ALLA FINE La Safety Car in pista dopo la rottura del motore di Verstappen: e così una Mercedes accompagna al traguardo un’altra Mercedes... LAPRESSE
on ci siamo proprio. La stagione è appena iniziata ma si sta già mettendo male, motoristicamente parlando, per Red Bull e Toro Rosso, i due team legati alla Renault. Ieri l’ennesimo capitolo delle difficoltà della Casa francese da quando ha dovuto affrontare la sfida ibrida: k.o. i propulsori di Daniil Kvyat (quasi subito) e di
Max Verstappen (a 3 giri dalla fine, mentre era 8°). In Bahrain i due saranno costretti a usare già il terzo motore (su 4 previsti per l’intero 2015). RISCHI «È stato lo stesso problema a causare le due rotture — spiega il capo di Renault Sport, Cyril Abiteboul —, ma ce lo teniamo ancora per noi perché dobbiamo analizzarlo bene. Sappiamo che per provare a migliorare rischiamo di andare in-
Il ritiro di Max Verstappen, 17, tradito dal motore AP
contro a guai di affidabilità, lo abbiamo messo in preventivo. Come il fatto di incorrere presto in penalità sulla griglia (scattano dall’utilizzo del 5o motore; n.d.r.)». Dall’altra parte, Toro Rosso e Red Bull stranamente non hanno alzato la voce. Franz Tost, responsabile del team di Faenza, ha detto che «le regole, nel bene e nel male, sono queste»; mentre Chris Horner ha ricordato che si vince e si perde tutti insieme. Ultimamente, però, le sconfitte sono molto più numerose delle vittorie. Ah, per la cronaca, gli altri due piloti dei «bibitari», Ricciardo e Sainz, sono arrivati 9° e 13°… mau.ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Formula 1 R GP Cina
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
LE PAGELLE di PINO ALLIEVI
Raikkonen stavolta corre da grande
1Ma paga ancora gli errori in prova. Verstappen non smette di stupire, Massa è commovente LA STATISTICA
IL MIGLIORE LEWIS HAMILTON
8
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ROSBERG Ha provato il colpaccio in prova mancandolo d’un soffio. Poi si è accodato a Hamilton, sapendo che sarebbe finita così COLOMBO
Non ha sbagliato una mossa Vittoria facile Grande gara, con una sicurezza che va al di là di ogni discussione. Lewis non ha sbagliato una mossa per tutto il week-end, con il lusso di fare la pole al primo tentativo e di andare al comando subito per poi controllare senza affanno i rivali. Un anno fa c’era Rosberg a rovinargli qualche week-end ma dalla metà del 2014 non è più così e con la Mercedes si è creato un binomio perfetto. Vittoria facile LAPRESSE
7,5
ALTRI PEREZ 7 Bella corsa, chiude undicesimo, però la Force India di quest’anno ha tanti limiti. ERICSSON 6 Decisamente meglio di quanto s’immaginasse lo svedesino. MARUSSIA 7 Due macchine all’arrivo, a 2 giri dal vincitore: è tantissimo per un team che non ha mai girato durante l’inverno. RENAULT 2 Power unit disastrose, motori che saltano, ma che cosa succede?
VERSTAPPEN Grande corsa (era risalito fino all’8° posto), grande determinazione, peccato per il ritiro COLOMBO
8 VETTEL Il primo degli altri, ora che la Mercedes è tornata a dominare. Non gli si può imputare nulla, resta in corsa per il titolo. COLOMBO
7 BUTTON Cinque secondi e due punti per aver causato l’incidente con Maldonado: la Fia ci è sembrata esagerata COLOMBO
8 RAIKKONEN La miglior gara da tempo, ma condizionata dal 6° tempo in qualifica per un altro errore suo. Non passa un week-end tranquillo. GETTY IMAGES
8 MASSA Commovente per impegno e velocità. Gran gara con una Williams che non è quella del 2014 e ha budget inferiori dei due top team COLOMBO
7 ALONSO Voto di stima per un campione che accetta il doppiaggio e sa ingoiare amaro. GETTY IMAGES
5 SAINZ Un testa-coda nelle prime battute di gara lo rallenta, togliendolo dalle posizioni che contano. COLOMBO
MONDIALE
ZOOM SULLA CORSA
ARRIVO
PILOTI
CAMBI GOMME
GIRI VELOCI
Il primo dato indica la gomma di partenza. SN = soft nuove; SU = soft usate; MN = medie nuove; MU = medie usate; NC = non classificato. Tra parentesi il giro della sosta. L'ultimo dato indica il numero totale di pit stop.
POS. PILOTA
NAZ SCUDERIA
TEMPO/DISTACCO (PIT STOP)
in 1h39'42"008 (2) media 183,590 km/h 2. ROSBERG GER Mercedes a 0"714 (2) 3. VETTEL GER Ferrari a 2"988 (2) 4. RAIKKONEN FIN Ferrari a 3"835 (2) 5. MASSA BRA Williams-Mercedes a 8"544 (2) 6. BOTTAS FIN Williams-Mercedes a 9"885 (2) 7. GROSJEAN FRA Lotus-Mercedes a 19"008 (2) 8. NASR BRA Sauber-Ferrari a 22"625 (2) 9. RICCIARDO AUS Red Bull-Renault a 32"117 (2) 10. ERICSSON SVE Sauber-Ferrari a 1 giro (2) 11. PEREZ MES Force India-Mercedes a 1 giro (3) 12. ALONSO SPA McLaren-Honda a 1 giro (2) 13. SAINZ SPA Toro Rosso-Renault a 1 giro (2) 14. BUTTON GB McLaren-Honda a 1 giro (2) a 2 giri (2) 15. STEVENS GB Manor Marussia-Ferrari 16. MERHI SPA Manor Marussia-Ferrari a 2 giri (2) 1. HAMILTON
GB Mercedes
● RITIRATI: al 10° giro HÜLKENBERG (GER/Force India-
Mercedes) problema al cambio; al 16° giro KVYAT (RUS/Red BullRenault) problema al motore; al 50° giro MALDONADO (VEN/Lotus-Mercedes) conseguenze incidente; al 53° giro VERSTAPPEN (OLA/Toro Rosso-Renault) problema al motore. ● DISTANZA GARA: 56 giri pari a 305,066 km. ● GIRO PIÙ VELOCE: il 31° di HAMILTON in 1’42”208, media 191,966 km/h. ● LEADER DELLA CORSA: dal 1° al 13° giro HAMILTON; dal 14° al 15° giro ROSBERG; dal 16° al 33° giro HAMILTON; al 34° giro RAIKKONEN; dal 35° giro al traguardo HAMILTON. ● NOTE: Safety Car dal 54° giro al traguardo. Cinque secondi di penalità a BUTTON (per aver causato l’incidente con Maldonado; 2 punti sulla patente) e a MERHI (per aver superato il limite di velocità dietro la Safety Car; 2 punti sulla patente).
LA PROSSIMA GARA Il 19 aprile - GP Bahrain (Sakhir)
POS NOME 1. HAMILTON 2. VETTEL 3. ROSBERG 4. MASSA 5. RAIKKONEN 6. BOTTAS 7. NASR 8. RICCIARDO 9. GROSJEAN 10. HÜLKENBERG 11. VERSTAPPEN 12. SAINZ 13. ERICSSON 14. KVYAT 15. PEREZ 16. BUTTON 17. ALONSO 18. MERHI 19. STEVENS
NAZ GB GER GER BRA FIN FIN BRA AUS FRA GER OLA SPA SVE RUS MES GB SPA SPA GB
PUNTI 68 55 51 30 24 18 14 11 6 6 6 6 5 2 1 0 0 0 0
AUS 25 15 18 12 10 8 6 2 4 1 -
119 79 48 19 13 12 7 6 0 0
43 15 12 14 8 2 7 -
MAL CIN BAH 18 25 25 15 15 18 8 10 12 12 10 8 4 1 2 6 6 4 1 2 -
COSTRUTTORI 1 MERCEDES 2. FERRARI 3. WILLIAMS 4. SAUBER 5. RED BULL 6. TORO ROSSO 7. FORCE INDIA 8. LOTUS 9. MCLAREN 10. MANOR MARUSSIA
33 37 18 3 10 -
43 27 18 5 2 6 -
-
Pole, vittoria e giro veloce Lewis a 7 come Senna Giovanni Cortinovis
C
GARA POS PILOTA
7,5 GROSJEAN Il 7o posto lo fa rientrare tra i piloti che contano. Buon per lui che era fuori dai punti da Monaco ‘14 e per la Lotus che torna a respirare COLOMBO
HAMILTON SU SN (14) MN (33) 2 ROSBERG SU SN (15) MN (31) 2 VETTTEL SU SN (13) MN (30) 2 RAIKKONEN SU SN (15) MN (34) 2 MASSA SU MN (13) MU (34) 2 BOTTAS SU MN (14) MU (35) 2 GROSJEAN SU MN (12) MN (32) 2 NASR SU MN (10) MN (31) 2 RICCIARDO SU SU (14) MN (36) 2 ERICSSON SU SU (14) MN (30) 2 PEREZ SN SN (11) SU (26) MN (41) 3 ALONSO SN MN (12) SN (35) 2 BUTTON SN SN (14) MN (32) 2 SAINZ MN SN (19) SU (39) 2 STEVENS SN MN(16) SN (38) 2 MERHI SN MN (17) SN (40) 2 VERSTAPPEN SN MN (12) MN (32) 2 NC MALDONADO SN MN (11) MN (33) 2 NC KVYAT MN NC HÜLKENBERG SN NC
5 MALDONADO Finisce k.o. per colpa di Button che lo tampona, ma prima pasticcia troppo, arrivando lungo in corsia box e poi compiendo un testacoda GETTY IMAGES
TEMPO (GIRO)
1° LEWIS HAMILTON 1’42”208 (31°) 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19.
NICO ROSBERG 1’42”565 (39°) CARLOS SAINZ 1’42”652 (41°) FELIPE MASSA 1’42”734 (37°) SEBASTIAN VETTEL 1’43”018 (15°) KIMI RAIKKONEN 1’43”026 (48°) VALTTERI BOTTAS 1’43”051 (37°) ROMAIN GROSJEAN 1’43”134 (34°) DANIEL RICCIARDO 1’43”245 (46°) SERGIO PEREZ 1’43”512 (44°) PASTOR MALDONADO 1’43”686 (37°) FELIPE NASR 1’43”692 (46°) FERNANDO ALONSO 1’43”728 (40°) MAX VERSTAPPEN 1’43”880 (46°) MARCUS ERICSSON 1’44”204 (32°) JENSON BUTTON 1’44”991 (21°) WILL STEVENS 1’45”414 (40°) NICO HÜLKENBERG 1’45”844 (6°) ROBERTO MERHI 1’45”963 (43°)
on la settima tripletta pole, vittoria e giro veloce, Lewis Hamilton eguaglia Ayrton Senna e Alberto Ascari al 6° posto di questa classifica. Davanti a tutti c’è Michael Schumacher con 22 hat trick mentre più vicini sono Jim Clark (11), Juan Manuel Fangio (9), Alain Prost e Sebastian Vettel (8 a testa). Fernando Alonso è fermo a 5, Felipe Massa ne ha ottenute 4, Kimi Raikkonen 2, Jenson Button una e tutti gli altri piloti 2015, incluso Nico Rosberg, sono ancora a secco. 1.956 GIRI Con i 53 giri in testa ieri, Hamilton ha totalizzato in carriera 1.956 giri al comando, superando in un colpo solo Jac kie Stewart (1.919) e Jim Clark (1.943). Davanti a Lewis è rimasto un connazionale, Nigel Mansell (2.091), e altri 4 piloti: Sebastian Vettel con 2.484 giri in testa, Alain Prost con 2.683, Ayrton Senna con 2.931 e Michael Schumacher con 5.911. SUL PODIO Lewis allunga a 10 la striscia di podi consecutivi, per di più tutti ottenuti senza mai salire sul terzo gradino (8 primi 2 secondi): nelle serie di primi e/o secondi posti di fila è terzo di tutti i tempi dietro a Vettel che ne realizzò 11 tra il 2010 e il 2011 e a Schumacher che ne infilò 15 nel 2002. Il britannico si è inoltre portato a 12 lunghezze da Michael Schumacher nella classifica dei punti in carriera: Schumi, penalizzato dai punteggi più bassi di un tempo, è a 1.566, Hamilton a 1.554. In testa c’è Alonso con 1.767 ma se continuerà ad inanellare zeri verrà presto passato da Vettel che l’insegue con 1.673. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Formula 1 R GP Cina
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
ROSBERG «STRATEGIA ROVINATA E HO RISCHIATO CON VETTEL» HAMILTON «IL MIO LAVORO NON È CURARE NICO MA LA MACCHINA» Foto di gruppo in casa Mercedes per festeggiare la seconda doppietta stagionale dopo quella in Australia: il team è in fuga tra i costruttori GETTY IMAGES
Lewis&Nico: è ancora guerra
1Rosberg: «Mi hai rallentato apposta». Hamilton: «Perché non mi ha superato?» Mauro Casadio INVIATO A SHANGHAI (CINA)
S
ignore e signori, (ri)benvenuti alla guerra tra Rosberg e Hamilton. In effetti, era da un po’ di tempo che i due piloti della Mercedes non si sparavano qualche «cannonata» mediatica. Beh, ieri hanno recuperato con gli interessi, ravvivando nel dopo corsa un gran premio oggettivamente abbastanza noioso. Evidentemente Nico non sopporta più il fatto di arrivare dietro al compagno e prova a buttarla sulla bagarre: ieri infatti, sinceramente, c’era poco da arrabbiarsi con Lewis, autore di un’altra grande corsa. Ma il tedesco non ci sta e già sul podio risponde acidamente a Edwin
Moses, l’ex re dei 400 ostacoli: «Tu non sei arrivato spesso secondo, non sai che cosa si prova». EGOISTA Le frecciate proseguono qualche minuto dopo, durante la conferenza stampa della Fia. Nico stavolta parte con un affondo durissimo contro il compagno-nemico: «Lewis è un egoista, pensava solo a se stesso e al suo passo nonostante ciò che avevamo stabilito nella riunione prima della gara. Questa condotta ha compromesso il mio GP: lui guidava in modo più lento di quanto fosse necessario all’inizio dello stint e ha permesso a Vettel di avvicinarsi pericolosamente a me. Quindi sono dovuto rientrare prima senza averne bisogno, mi è costato
molto tempo perché mi ha costretto a degli stint più lunghi che mi hanno sicuramente danneggiato. Lewis ha fatto vedere con alcuni giri velocissimi di avere ancora potenziale nel taschino, perché non andar forte sin da subito?». Hamilton ha risposto, cercando di mantenere la calma: «Il mio lavoro non è pensare alla gara di Nico, ma gestire la mia macchina e portarla al traguardo sana e salva e nel modo più veloce
RLauda: «Sono
due bastardi egocentrici. Ma anch’io quando mi batteva Prost...»
possibile. E così è stato. Non ho fatto niente a livello intenzionale per danneggiare Nico, lui doveva soltanto cercare di superarmi e non c’è riuscito». CAPI Come al solito, i grandi capi della Mercedes Toto Wolff e Niki Lauda devono sobbarcarsi l’ingrato compito di fare i «pompieri», per provare a spegnere le fiamme della polemica. Sicuramente avrebbero preferito parlare dell’ennesima doppietta… Wolff ci riesce meglio, sostenendo che «entrambi i piloti hanno le loro ragioni». Per Lauda, invece, è più difficile essere diplomatico: «Non prendiamoci in giro. sono due bastarci egocentrici. Non si sopportano, non sono amici, né lo diventeranno. Nessuno lo pretende, basta che
non si ostacolino». E ancora, sulla gara di ieri: «Semplicemente Lewis è stato il migliore. Però mi ricordo che nemmeno io ero felice quando arrivavo secondo dietro a Prost…». CONTRATTO Così è passata in secondo piano la seconda vittoria stagionale di Lewis Hamilton, la numero 35 della carriera. Dopo la batosta in Malesia, il campione del mondo ha rialzato subito la testa e ora ha allungato a +13 in classifica su Vettel. Magari avrà la mente leggermente più serena per provare a chiudere il faraonico rinnovo del contratto con la Mercedes. Rosberg rosica anche per questo: «Tutti quei soldi ad Hamilton? Io non glieli darei mai…». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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TACCUINO MONDIALE ENDURANCE
Audi, buona la prima Ferrari domina in Gte ● (An. Gat.) L’Audi R18 e-tron Quattro di Fassler-LottererTreluyer ha vinto la 6 ore di Silverstone, prima prova del Mondiale endurance (Wec). A soli 4’’ dai vincitori la Porsche 919 hybrid di Jani-DumasLieb. Chiude il podio la Toyota Ts040 hybrid dei campioni del mondo in carica BuemiDavidson e Nakajima. Nella Gte-Pro vittoria per la Ferrari 458 di Bruni-Vilander; terzi sul podio Rigon-Calado sull’altra rossa di AF Corse.
EUROPEO F.3
Sboccia Leclerc Giovinazzi leader ● (An. Gat.) Charles Leclerc, pupillo di Nicolas Todt che in kart lottava alla pari con Max Verstappen, ha vinto da debuttante la terza gara dell’Euro F3 a Silverstone, davanti al nostro Antonio Giovinazzi. Il pugliese guida la classifica generale con 8 punti di vantaggio sul francese.
SUPERCROSS
Dungey e Webb campioni Usa ● (m.z.) Ryan Dungey (Ktm), con il secondo posto ottenuto nella 14ª prova Supercross dietro a Cole Seely (Honda), si è laureato campione della classe 450 con tre prove d’anticipo, dopo essersi aggiudicato 13 podi e sei vittorie. Nella 250 Costa Ovest vittoria e titolo per Cooper Webb, ufficiale Yamaha.
36
Motomondiale R GP delle Americhe
RLo spagnolo al
quinto giro prende il controllo della gara sulla «sua» pista
RProva sottotono
di Lorenzo, messo k.o. dalla bronchite. Bene Smith e Petrucci
Filippo Falsaperla INVIATO A AUSTIN (STATI UNITI)
I
l re Marquez è tornato. Si era capito dalle fantasmagoriche qualifiche di sabato, con la rincorsa mozzafiato dopo che la sua Honda lo aveva lasciato a piedi (il motore andrà in Giappone per capire perché è successo). Ma c’era l’incognita e l’incubo della prima curva, ancora più difficile di quella maledetta di Losail. Niente errori, massima concentrazione. E se Andrea Dovizioso fa ruggire i cavalli della Ducati per quattro giri, il campione attende e replica: aveva solo bisogno del tempo necessario per far scaldare bene la gomma anteriore dura che lui (solo tra i grandi insieme a Valentino Rossi) aveva scelto un po’ al buio, dopo aver sempre provato con la media. REPLICA Non aveva bisogno di frenesia Marc. Il campionato è lungo e il mezzo errore nella notte qatariana era facilissimo da recuperare. Ma lui aveva bisogno di dare una risposta. Dopo la pole ha confessato senza pudori di aver fatto una bella impresa, «la volevo fortemente dopo la gara del Qatar». Il ragazzo ha un orgoglio smisurato e non accetta di perdere per alcun motivo. In testa alla classifica resta Valentino, Dovi è lì staccato di un solo punto, ma occorreva rimettere a posto gli equilibri nel paddock. BATTAGLIA Comunque l’Italia a due ruote non molla. Anzi, mentre Marc guadagnava decimo su decimo, sono stati i nostri due ragazzi a dare spettacolo nella seconda metà della gara. Decisamente una battaglia senza esclusione di colpi. Con Andrea capace di scappare al via e poi bravo a difendersi. Che la rossa funzioni si è visto dal piglio con cui il forlivese ha resistito a quello che sembrava l’attacco decisivo di Valentino. La Yamaha macinava, allungava, ma poi perdeva. Avere anche a disposizione una gomma anteriore più dura rispetto all’anno scorso, quando finì 8° dopo aver lottato per il podio, non lo ha preservato dal calo finale, che ha permesso a Dovizioso di replicare. CRESCITA Prima dell’attacco decisivo quando mancavano 5
Marc Marquez, 22 anni, sul podio dopo il primo successo stagionale ottenuto sul circuito di Austin, Texas. Lo spagnolo è a 36 punti in classifica: a 5 di distanza dal leader Rossi MILAGRO
Marc è Capitan America Dovi e Rossi eroi italiani 1Marquez supera a modo
suo la sindrome «post Qatar» e domina il GP. Sul podio Valentino, che resta in testa al Mondiale, e il forlivese
Un selfie molto speciale dal podio di Austin: Vale, Marc e Andrea
giri alla fine, Andrea ha sfiorato addirittura la gomma posteriore di Rossi, ma nel momento del rischio si è vista ancora una volta la crescita della rossa, equilibrata, velocissima, anche col nuovo serbatoio ridotto a 22 litri (2 meno del Qatar) tanto che Andrea Iannone è rimasto fermo a bordo pista senza carburante. Anche il pilota abruzzese è stato ottimo protagonista con il gruppo dei migliori. Non è partito bene (8°) e questo lo ha costretto a un duro inseguimento, che lo ha portato a lottare anche per il podio fino a 3-4 giri dalla fine, salvo poi doversi arrendere anche a Lorenzo. MISTERO Jorge sta diventando un piccolo caso. È finito ai piedi del podio, esattamente come in Qatar, ma c’è sempre qualcosa che non va. Non è partito bene, nella fase centrale ha subito anche dal compagno di marca (con moto satellite) Bradley Smith e solo nel finale è riuscito a recuperare e salvare la baracca. C’è l’attenuante della prima giornata travagliatissi-
ma, debilitato dalla bronchite in corso, che non gli ha quindi permesso di mettere a posto la sua Yamaha. Però sembra che soffra troppo la pressione psicologica di Valentino e Marquez (e ora anche di Dovizioso) o i propri, cupi pensieri. CAOS Certo che la gara, in generale, non era cominciata sotto i migliori auspici. Perché, dopo le incredibili disavventure di venerdì – prime prove ritardate per i commissari non pronti (!) e il cane che ha attraversato la pista mentre erano all’opera le MotoGP da 250 e oltre cavalli – proprio mentre si era pronti al via, tutta la procedura di partenza è stata ritardata. Incredibile la motivazione: da un ponte, alla curva 3, veniva giù dell’acqua. Un bel record, visto che non pioveva da un giorno e che già in Moto2 Franco Morbidelli aveva rischiato di volare via per una pozza di umido. E poi: non si poteva iniziare ad asciugare nell’intervallo, di oltre 45 minuti, tra la fine della gara precedente e la classe regina? Misteri dell’arroganza americana.
CONFERME Tornando alla competizione, dietro i 5 fenomeni, sorride soprattutto Smith, che dopo un arrivo in MotoGP da «raccomandato» (serve alle tv inglesi) continua deciso il percorso di crescita. Anche se è stato tirato giù da Redding (lui proprio non ne vuole sapere di crescere), il suo più quotato compagno Pol Espargaro era già dietro. Quindi battaglia vinta. Si aspettava di più da Cal Crutchlow (7°), che doveva essere la spalla di Marquez (gli era stato dato anche il telaio degli ufficiali). AMBIENTAMENTO In proporzione, ha fatto meglio Danilo Petrucci, che ha la Ducati dell’anno scorso, ma ha tenuto con autorevolezza il 10° posto. Benino anche le Suzuki, con Aleix Espargaro e Viñales proprio davanti al ternano. Ora si imballa tutto il materiale e si vola in Argentina, dove si corre domenica. Qui restano Michele Pirro e Colin Edwards a provare le Michelin. © RIPRODUZIONE RISERVATA
AD ARAGON
E in Sbk Davies e la rossa trionfano dopo oltre 2 anni E Rea quasi perfetto: 1° e 2° e va in fuga nel Mondiale
Paolo Gozzi ALCANIZ (SPAGNA)
1Quarto sigillo per il pilota Kawasaki, l’Aprilia si consola
con un podio di Haslam. Sykes in crisi, finisce a terra in gara-2
vai Ducati! Dopo un’attesa di 58 gare (2 anni e mezzo) la Rossa torna al successo in Superbike con Chaz Davies dominatore a metà del GP di Spagna. Nel primo tempo il mascelloso 28enne gallese si era inchinato per 51 millesimi alla freddezza di Jonathan Rea, pupillo Kawasaki al 4o centro e sempre più capofila Mondiale. Poi, con la pista più calda, Davies si è scatenato dominando dal via: con le nuove regole e il gran lavoro del reparto corse, la Panigale è tornata vincente pur
SOGNAVO QUESTO SUCCESSO DA QUANDO SONO ALLA DUCATI CHAZ DAVIES PILOTA DUCATI
rinunciando a Davide Giugliano, primatista del precampionato infortunato alla vigilia del via in Australia. Col 25enne romano la Kawasaki avrebbe vita più difficile. DERBY La Superbike riabbrac-
cia la vecchia regina: 31 Mondiali (17 costruttori, 14 piloti) e 314 vittorie in 675 gare. È anche il primo successo per la web company cui Ducati ha venduto la gestione del progetto SBK. Prende gusto il derby con l’Aprilia, che ha pagato la scarsa vena di Leon Haslam: 4° e 3°, è scivolato a 26 punti da Rea dai 10 della vigilia.
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
fIL MOTIVO DELLA GARA
DOPO IL CANE IN PISTA PIOVE... SULL’ASCIUTTO
IL DUELLO TRICOLORE
Andrea: «Io e Vale? Ancora un centimetro e saremmo caduti» 1Il ducatista: «Combattere mi va bene ma così è troppo».
Sopra Andrea Dovizioso, 29 anni, davanti a Valentino Rossi, 36. Il forlivese della Ducati era stato battuto in Qatar e si è preso la rivincita sul 9 volte iridato MILAGRO
ne del Dovi è stata addirittura superiore al Qatar, anche se là aveva lottato per il successo.
Giovanni Zamagni AUSTIN (STATI UNITI)
A
ndrea Dovizioso vince la sfida in pista, conquistando un grande secondo posto, Valentino Rossi ottiene 16 punti fondamentali per la classifica: conserva il comando del Mondiale, anche se per un solo punto sul rivale della Ducati. Una rivincita del Qatar, se non fosse che davanti, solo e staccato di parecchi secondi, a vincere per la terza volta consecutiva su questo tracciato c’era Marc Marquez. Ma qui il fenomeno spagnolo è praticamente imbattibile, quindi il 2° e 3° posto di Dovizioso e Rossi deve essere considerato come un grande risultato, la conferma di quanto visto nella gara inaugurale: Valentino può giocarsi il decimo titolo, Andrea può lottare per il podio — anche il gradino più alto — in tutti i GP. «Qui non potevamo vincere: questo secondo posto è un grande risultato», conferma l’ingegnere Gigi Dall’Igna. Per certi versi, quindi, la prestazio-
PISTA MAGICA «La sognavo da quando sono in Ducati, sono stati 18 mesi di duro lavoro e sono felice per i nostri tifosi», ha detto Davies, 5 successi in carriera, il 3° su questa pista per lui magica. Battezzando la Panigale, modello di punta e gran successo commerciale dell’azienda del gruppo Audi, il britannico ex iridato Supersport si è fatto perdonare la doppia caduta in Thailandia: si fosse accontentato di due piazzamenti la Ducati sarebbe incollata alla Kawasaki, invece è lontana 57 punti. FEBBRE Rea infatti è un martello, in 6 gare non è mai finito peggio di 2°. Stavolta ha porta-
SODDISFATTO Giusto, quindi, che Andrea si goda questo piazzamento e il secondo posto anche nel Mondiale a un solo punto da Rossi. «Questa è una pista difficilissima — è l’analisi del pilota Ducati —, ci vuole tanta energia per gestire tutto, moto, gomme, fisico. Sono stanchissimo, ma felice per aver combattuto così: più di una volta ho rischiato di cadere, non so come sono riuscito a tenerla. Sapevo che Rossi mi avrebbe attaccato fino all’ultimo, ma ne avevo un po’ più sull’anteriore: ho sfruttato questo vantaggio per conquistare quello che credo sia un grande risultato». Lo è, perché, non dimentichiamolo, è solo la seconda gara della GP15. E vedere Dovi poter lottare così fa davvero piacere: in tutta la gara ha messo in mostra una grinta mai vista prima. Con anche qualche rischio. «Bastava un centimetro e saremmo caduti entrambi: va bene l’aggressivi-
LEADER Se c’è un po’ di rammarico per aver perso la sfida con il rivale italiano («ci ho provato, ma non era possibile batterlo») , Rossi giustamente gioisce per un’altra bella gara con una Yamaha che, su questo tracciato, patisce particolarmente. «Si, questa per noi è forse la pista più difficile del Mondiale, continuiamo a lottare con la gomma anteriore: da altre parti saremo più competitivi. Essere in testa al campionato vale fino a un certo punto, ma è comunque bello. Sarebbe stato perfetto se fossi riuscito a fregare il Dovi, ma dopo pochi giri la gomma era già finita e guidare così diventa difficile anche psicologicamente. È il secondo podio in due gare, posso essere soddisfatto». E sul quasi contatto con Andrea, «mi hanno detto che ci siamo sfiorati, ma non mi ero accorto di nulla: quella però è stata la staccata più bella della mia gara, non potevamo frenare più in là». IMPRENDIBILE Mentre i due italiani lottavano tra loro, Marquez non aveva di questi problemi. «Ero molto concentrato prima di partire, perché dopo il Qatar bisognava vincere, prendere 25 punti fondamentali per il campionato. All’inizio ho gestito un po’ la gomma anteriore, poi ho spinto: è un successo importante. Quando ero davanti ho gestito un po’ il vantaggio: la pista era differente da sabato, inutile prendere rischi. Ora si va in Argentina, là sarà un’altra storia». L’anno scorso il fenomeno della Honda dominò senza problemi anche lì. Ma Rossi e Dovizioso adesso sono a un altro livello.
ACQUA DA UN PONTE ● PARTENZA RITARDATA Si scopre che cade acqua da un ponte pedonale nei pressi della curva tre e la direzione gara decide di ritardare il via
SOTTO CON GLI SPAZZOLONI ● LAVORI PER ASCIUGARE L’ASFALTO I piloti già schierati tornano ai box, si riparte con oltre mezz’ora di ritardo. Nel frattempo gli addetti alla pista asciugano l’asfalto
LA POZZANGHERA ● ARRIVA IL MEGA PHON Arriva un furgoncino dotato di un mega phon per asciugare la pericolosa pozza d’acqua che si è formata verso la curva 3
SBALZATO DALLA DUCATI ● HERNANDEZ, CHE VOLO Dura sette giri la gara di Yonny Hernandez: il colombiano vola a terra quando lotta a metà dello schieramento
Bastianini 4° di rimonta È a 8 punti da Kent
H
a provato in tutti i modi a salire sul podio, ma alla fine Enea Bastianini ha dovuto accontentarsi del 4° posto, penalizzato da una Honda più lenta delle altre in rettilineo. «È stata una bella gara in rimonta — racconta il pilota del team Gresini —, con qualche contatto di troppo nei primi giri. Alla fine ho provato a passare Vazquez, ma non ero sufficientemente veloce. Ho comunque conquistato punti importantissimi». Ha ragione: Enea adesso è 2° nel Mondiale, 8 punti dietro a Danny Kent, vincitore di un GP dominato fin dalle prove. Il 21enne britannico sta sfruttando al meglio l’occasione, con una velocità e una costanza sconosciute in passato. Merito anche della Honda, che per il secondo GP consecutivo monopolizza il podio, con la prima Ktm, quella di Brad Binder, solo 5a. Secondo posto per Fabio Quartararo, non ancora 16 anni (li compirà il 20 aprile), alla seconda gara iridata e nuovo pupillo di Emilio Alzamora. Terzo il veterano (28 anni) Efren Vazquez. SCIVOLATE Oltre a Bastianini stavano andando fortissimo Niccolò Antonelli, caduto al 7 giro mentre era 2° e Pecco Bagnaia, finito a terra tre giri dopo quando era 3°, mentre Andrea Locatelli ha finito al settimo posto dopo un dritto all’11° giro per evitare la moto di Oliveira tornata pericolosamente in pista. Ottavo Romano Fenati («c’è molto da lavorare»), a punti (15°) Matteo Ferrari. CLASSE DI MEZZO Altro successo britannico in Moto2, con Sam Lowes al suo primo successo iridato: merito anche della Speed Up di Luca Boscoscuro. Secondo Zarco, terzo Rins (capoclassifica), quinto Morbidelli. g.z. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SORPASSO DECISIVO ● ANDREA VOLA PER IL 2° POSTO A inizio 16° giro, Dovizioso esce velocissimo dalla prima curva e nelle curve veloci affianca e passa la Yamaha di Rossi Enea Bastianini, 17 anni IPP
© RIPRODUZIONE RISERVATA
to a casa 45 punti su 50, correndo con la febbre. Nella prima sfida Davies aveva affondato la frenata nelle ultime due curve ma l’imperturbabile Jonathan non aveva fatto una piega. Rea ha già affondato il compagno Tom Sykes, l’ex iridato che dopo un incolore 3° in gara-2 si è messo l’altra Kawasaki per cappello sprofondando a -74 punti. I britannici continuano a dettare legge, 6 podi su 6 monopolizzati, ma spunta un raggio di sole nell’apertura della Coppa Stock 1000, vinta da Roberto Tamburini (Bmw) su Lorenzo Savadori (Aprilia) e l’inglese Coghlan (Yamaha). © RIPRODUZIONE RISERVATA
LE ALTRI CLASSI
AUSTIN
Rossi: «Ci siamo sfiorati? È stata la staccata più bella»
tà, ma così è un po’ troppo — racconta il quasi contatto dell’8° giro, determinato, a suo dire, da una frenata troppo forzata di Rossi —. È chiaro che lottare con Valentino è uno stimolo in più: è stata un’altra bellissima sfida. Stiamo lavorando bene, grazie alla Ducati: ci mancano un po’ di dettagli, ma là davanti ci siamo».
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RISULTATI
Derby inglese tra Chaz Davies, 27 anni e Jonathan Rea, 28 ALEX PHOTO
Così il GP Spagna, 3a gara (su 13) del Mondiale Sbk ad Aragon (m. 5.077) Gara-1 (18 giri, km. 91,386): 1. Rea (GBKawasaki) in 33’36”937 (163,113 km/h); 2. Davies (GB-Ducati) a 0”051; 3. Sykes (GB-Kawasaki) a 4”977; 4. Haslam (GBAprilia) a 15”088; 5. Torres (SpaAprilia) a 15”290; 6. Fores (Spa-Ducati) a 16”655; 7. Terol (Spa-Ducati) a 17”365; 8. Mercado (Arg-Ducati) a 25”527; 9. Guintoli (Fra-Honda) a 31”464; 10. Camier (GB-MV Agusta) a 43”013; 12. Baiocco (Ita-Ducati) a 44”893; 15.Canepa (Ita-EBR) a 1’15”919. Gara2 (18 giri): 1.Davies in 33’34”669 (163,297 km/h); 2. Rea a 3”190; 3. Haslam a 3”712; 4. Torres a 14”216; 5. Fores a 20”524; 6. Salom (Spa-
Kawasaki) a 25”878; 7. Mercado (ArgDucati) a 25”939; 8. van der Mark (Ola-Honda) a 26”075; 9. Badovini (ItaBmw) a 27”253; 10.Terol a 28”666; 11. Baiocco a 41”038; 18. Canepa. Mondiale: 1. Rea p. 140; 2. Haslam 114; 3. Davies 83; 4. Sykes 66; 5. Torres 63; 6. Guintoli 48; 7. Terol 41; 8. Baiocco 39; 9. Mercado 38; 10. Lowes 34; 11. van der Mark 28; 12. Salom 25; 13. Fores 21 e Camier 21; 15. Ramos 16; 16. De Puniet 15; 17. Bayliss 15; 18. Barrier 10; 19. Barragan 8; 20. Badovini 7; 24. Canepa 1. Costruttori: 1. Kawasaki 140; 2. Aprilia 114; 3. Ducati 95; 4. Honda 58; 5. Suzuki 44; 6. MV Agusta 21; 7. Bmw 17; 8. EBR. Prossima gara: 19 aprile Assen (Ola).
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LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Motomondiale R GP delle Americhe
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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Iannone ora non si stende più 1Altra gara giudiziosa per il ducatista. Anche Petrucci stupisce. Lorenzo smarrito GARA MOTOGP
LE STATISTICHE
MONDIALE MOTOGP
ARRIVO
Marquez, 20 vittorie in 38 gare. Come Ago
PILOTI
POS PILOTA NAZ MOTO 1. M.MARQUEZ SPA Honda 2. DOVIZIOSO ITA Ducati 3. V. ROSSI ITA Yamaha 4. LORENZO SPA Yamaha 5. IANNONE ITA Ducati 6. SMITH GB Yamaha 7. CRUTCHLOW GB Honda 8. A. ESPARGAROSPA Suzuki 9. M. VIÑALES SPA Suzuki 10. PETRUCCI ITA Ducati 11. AOYAMA GIA Honda 12. BARBERA SPA Ducati 13. HAYDEN USA Honda 14. MILLER AUS Honda 15. BAUTISTA SPA Aprilia 16. E.LAVERTY IRL Honda 17. BAZ FRA Yamaha Forward 18. DE ANGELIS RSM Art
TEMPO/DISTACCO in 43'47"150 media 158,6 km/h a 2"354 a 3"120 a 6"682 a 7"584 a 10"557 a 16"967 a 19"025 a 38"570 a 41"796 a 47"199 a 47"339 a 56"484 a 56"731 a 57"372 a 58"898 a 1'08"787 a 1'22"236
● RITIRATI: al 1° giro ESPARGARO (SPA/Yamaha); al 4° giro BRADL (GER/Yamaha Forward); al 6° giro REDDING (GB/Honda); al 7° giro DI MEGLIO (FRA/Ducati) e HERNANDEZ (COL/Ducati); all’11° giro MELANDRI (ITA/Aprilia); al 17° giro ABRAHAM (R.CEC/Honda) ● GIRO PIÙ VELOCE: il 4° di IANNONE (ITA/Ducati) in 2’04”251, media di 159.7 km/h ● DISTANZA GARA: 21 giri per 115,773 km
POS PILOTA 1. V.ROSSI 2. DOVIZIOSO 3. M.MARQUEZ 4. IANNONE 5. LORENZO 6. SMITH 7. CRUTCHLOW 8. A.ESPARGARO 9. PEDROSA 10. PETRUCCI 11. M.VIÑALES 12. P.ESPARGARO 13. HERNANDEZ 14. AOYAMA 15. BARBERA 16. HAYDEN 17. REDDING 18. MILLER 19. BAUTISTA
NAZ ITA ITA SPA ITA SPA GB GB SPA SPA ITA SPA SPA COL GIA SPA USA GB AUS SPA
PUNTI QAT 41 25 40 20 36 11 27 16 26 13 18 8 18 9 13 5 10 10 10 4 9 2 7 7 6 6 5 5 1 3 3 3 2 1 -
AME 16 20 25 11 13 10 9 8 6 7 5 4 3 2 1
ARG -
SPA -
16 20 25 8 1
-
-
Giovanni Cortinovis
M
AL BOX HONDA SI TIFA PER PEDROSA
COSTRUTTORI 1. 2. 3. 4. 5.
YAMAHA DUCATI HONDA SUZUKI APRILIA
41 40 36 13 1
25 20 11 5 -
● Dani Pedrosa è convalescente dopo l’operazione all’avambraccio destro, ma al box della Hrc i pensieri sono tutti per lui. Tecnici e meccanici Honda gli hanno augurato in bocca al lupo con una tabella personalizzata MILAGRO
LE PAGELLE di FILIPPO FALSAPERLA IL MIGLIORE MARC MARQUEZ
10
9,5 DOVIZIOSO Gigantesco. Scatta in testa, poi subisce nella parte centrale, infine ritorna davanti, ancora secondo. L’appuntamento con la vittoria sembra solo questione di tempo GETTY
Batte pure la foga Una grande prova di maturità Non una passeggiata, ma una prova matura, quando forse era più facile farsi travolgere dalla voglia di strafare che amministrare l’infinito talento sempre mostrato in particolare su questa pista. Questa volta non c’è stato bisogno di un giro da batticuore, ma una «semplice» gara da rullo compressore MILAGRO
7 IANNONE Ancora una gara giudiziosa, dove una volta si sarebbe invece buttato per terra. Invece si accontenta di prendere il massimo che può senza strafare IPP
GLI ALTRI Viñales 7 Continua il suo ottimo apprendistato; Barbera 7 Fa il suo dovere, vincendo la Open; Bautista 7 Per lo meno lotta; Laverty 7 Sembra che inizi ad ambientarsi; De Angelis 7 con quello che ha, fa un garone; Bradl 6 Va giù senza colpe, ma era dietro; Miller 5 Parte fortissimo (11°) ma poi sboccia Bradl; Hayden 5 L’aria di casa non dà vantaggi; Baz 4,5 Ultimo delle vere MotoGP; Hernandez 4 Cade quando è già dietro al compagno; Aoyama 4 I test, che non farà, sono al lunedì; Abraham 4 Si è perso completamente; Di Meglio 4 Precipita dopo una discreta partenza; Melandri 4 Sempre e solo fanalino di coda; Redding 4 La solita voglia dei piloti di vincere la gara nelle prime curve; P. Espargaro s.v. A terra senza colpe.
MOTO2
8 PETRUCCI Il pilota ternano dopo la bella qualifica si conferma consistente anche in gara. Sulla Ducati dell’anno scorso chiude alle spalle di quelli che contano GETTY IMAGES
7,5
7
SMITH Parte bene e gioca all’inizio in mezzo ai grandi, poi riesce a vederli da vicino: sta crescendo sempre meglio dopo anni da gregario GETTY IMAGES
A. ESPARGARO La Suzuki nel maggiore dei due Espargaro ha trovato un pilota che con diligenza le può fare risalire velocemente la corrente IPP
6,5 ROSSI Non basta la gomma dura davanti per riuscire a fare la gara che avrebbe sognato. Almeno si prende quel podio che qui in Texas era sempre stato un miraggio IPP
6 LORENZO Posizione a parte, non riesce più a stare in mezzo ai «Magnifici». Si riscatta con un grande recupero su Iannone, ma deve lavorare, soprattutto di testa AP
5 CRUTCHLOW Dopo le prove migliori della nuova avventura Honda, in gara non riesce a stare in mezzo ai grandi IPP
PILOTI
POS PILOTA 1. LOWES
NAZ MOTO GB Speed Up
2. ZARCO 3. RINS 4. RABAT 5. MORBIDELLI 6. SYAHRIN 7. WEST 8. KALLIO 9. SIMON 10. NAKAGAMI 11. CORSI 12. LUTHI 13. SCHROTTER 14. CORTESE 15. A.MARQUEZ
FRA Kalex SPA Kalex SPA Kalex ITA Kalex MAL Kalex AUS Speed Up FIN Kalex SPA Speed Up GIA Kalex ITA Kalex SVI Kalex GER Tech 3 GER Kalex SPA Kalex
TEMPO/DISTACCO in 41’45”565 media 150,5 km/h a 1"999 a 4"622 a 8"975 a 12"976 a 14"168 a 17"271 a 17"513 a 17"689 a 17"764 a 17"982 a 24"824 a 26"016 a 27"456 a 28"568
16. FOLGER (GER/Kalex) a 29”889; 17. CARDUS (SPA/Tech 3) a 36”405; 26. BALDASSARRI (ITA/Kalex) a 1’25”405 ● GIRO PIÙ VELOCE: il 18° di LOWES in 2’10”578, media 151.9 km/h
POS PILOTA 1. RINS 2. ZARCO 3. FOLGER 4. LOWES 5. MORBIDELLI 6. SIMEON 7. LUTHI 8. KALLIO 9. SYAHRIN 10. RABAT 11. CORTESE 12. SIMON 13. WEST 14. NAKAGAMI 15. L.ROSSI
PUNTI 29 28 25 25 22 20 20 18 14 13 11 10 9 8 7
COSTRUTTORI 1. KALEX 2. SPEED UP 3. TECH 3
IL CALENDARIO
ARRIVO NAZ SPA FRA GER GB ITA BEL SVI FIN MAL SPA GER SPA AUS GIA FRA
45 28 10
GLI ALTRI Per arrivare a 20 GP vinti in 500, Freddie Spencer ha dovuto correre 46 gare, Kenny Roberts 53, Eddie Lawson e Casey Stoner (MotoGP) 64 a testa. Wayne Rainey ce l’ha fatta in 70 GP, Jorge Lorenzo (MotoGP) in 72, Kevin Schwantz in 78 e Mick Doohan in 79. Peggio di tutti ha fatto Dani Pedrosa: per festeggiare 20 vittorie in MotoGP ha avuto bisogno di ben 113 GP. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MOTO3
ARRIVO
arc Marquez è il 15° pilota a raggiungere le 20 vittorie in 500MotoGP: per riuscirci ha avuto bisogno di soli 38 Gran Premi nella classe regina. Meglio dello spagnolo hanno fatto solo i due britannici John Surtees e Geoff Duke: il Figlio del vento tagliò il traguardo su Mv Agusta al 31 GP della 500, il GP Germania Ovest 1960 a Solitude. Il Duca di ferro (Gilera) arrivò a quota 20 al 36° GP, il GP Olanda 1955. Marquez eguaglia Mike Hailwood e Giacomo Agostini: entrambi avevano infatti impiegato proprio 38 GP per collezionare 20 successi in 500. Mike the Bike (Mv Agusta) colse il 20° trionfo al GP Germania Est 1964, disputato al Sachsenring: dopo un’ora e 3 minuti di gara si impose con 2 minuti e 52 secondi di vantaggio su Mike Duff (Matchless). Guidava una Mv Agusta anche Ago quando tagliò il medesimo traguardo al GP Spagna 1969: a Jarama il bergamasco concluse le sue fatiche (un’ora e 13 minuti) con un giro di vantaggio su Angelo Bergamonti (Paton) e due su Ginger Molloy (Bultaco). Tutti gli altri hanno impiegato più gare, a partire da Valentino Rossi che ha festeggiato il 20° successo in 500 al 40° GP: ci riuscì con la Honda al GP Gran Bretagna 2002, a Donington, precedendo Max Biaggi (Yamaha) di 2’’371.
PILOTI
POS PILOTA 1. KENT
NAZ GB
MOTO Honda
2. QUARTARARO 3. VAZQUEZ 4. BASTIANINI 5. BINDER 6. MCPHEE 7. LOCATELLI 8. FENATI 9. I.VIÑALES 10. HANIKA 11. KORNFEIL 12. MIGNO 13. OETTL 14. AJO 21. FERRARI
FRA SPA ITA S.AF GB ITA ITA SPA R.CEC R.CEC ITA GER FIN ITA
Honda Honda Honda Ktm Honda Honda Ktm Husqvarna Ktm Ktm Ktm Ktm Ktm Mahindra
TEMPO/DISTACCO in 41’32”287 media 143,3 km/h a 8"532 a 8"652 a 8"811 a 9"556 a 13"869 a 20"442 a 20"611 a 20"863 a 20"913 a 21"249 a 23"725 a 32"218 a 36"702 a 37"283
21. TONUCCI (ITA/Ktm) a 1’27”397; 23. ANTONELLI (ITA/Honda) a 1’43”841; 24. MANZI (ITA/Mahindra) a 1’46”105 ● GIRO PIÙ VELOCE: l’8° di OLIVEIRA in 2’17”559, media 144,2 km/h
POS PILOTA 1. KENT 2. BASTIANINI 3. QUARTARARO 4. VAZQUEZ 5. MASBOU 6. MCPHEE 7. B.BINDER 8. I.VIÑALES 9. LOCATELLI 10. HANIKA 11. ANTONELLI 12. FENATI 13. BAGNAIA 14. KORNFEIL 15. OETTL
NAZ GB ITA FRA SPA GB GB S.AF SPA ITA R.CEC ITA ITA ITA R.CEC GER
PUNTI 41 33 29 29 25 21 17 17 14 9 8 8 7 5 5
COSTRUTTORI 1. 2. 3. 4.
HONDA KTM HUSQVARNA MAHINDRA
50 17 17 8
29/3 Qatar (1. V. Rossi) 12/4 Americhe (1. M. Marquez) 19/4 Argentina (Rio Hondo) 3/5 Spagna (Jerez) 17/5 Francia (Le Mans) 31/5 Italia (Mugello) 14/6 Catalogna (Montmelò) 27/6 Olanda (Assen) 12/7 Germania (Sachsenring) 9/8 Indianapolis 16/8 Repubblica Ceca (Brno) 30/8 Gran Bretagna (Silverstone) 13/9 San Marino (Misano) 27/9 Aragon 11/10 Giappone (Motegi) 18/10 Australia (Phillip Island) 25/10 Malesia (Sepang) 8/11 Valencia
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LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
A SOLI
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LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
RALLY
CAMPIONATO ITALIANO
Motori R Speciale IN LIGURIA LE FOTO DEI PROTAGONISTI 1
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IN VETRINA TROFEO ACI R1/ SUZUKI RALLY TROPHY
Quindici equipaggi in gara: show e squalifiche Vince Vallino a tavolino
IN COLLABORAZIONE CON
ACI Claudio Vallino e Tiziana De Sole PHOTO4 2
3
● Secondo round del monomarca Suzuki Rally Trophy e del Trofeo Aci R1 con quindici equipaggi. Un secondo atto davvero combattuto tra le Swift Sport 1600 R1B, che alla fine ha premiato a tavolino il piemontese Claudio Vallino, davanti al cuneense Paolo Amorisco e il siciliano Sergio Denaro. Al termine del rally è arrivata la squalifica sulla base delle irregolarità riscontrate dai verificatori tecnici su particolari delle sospensioni per i tre che avevano chiuso al comando la gara Claudio Gubertini, Alessandro Uliana e Jacopo Lucarelli.
TROFEO CLIO R3T PRODUZIONE ● 1. Il campione toscano Paolo Andreucci e Anna Andreussi conquistano il 62° Rallye Sanremo con la Peugeot 208 T16 R5 ● 2.Il veneto Giandomenico Basso in coppia con Lorenzo Granai sono secondi assoluti con la Ford Fiesta R5 alimentata a gpl ● 3. Michele Tassone e Daniele Michi con la Peugeot 208 R2 chiudono primi in gara nel Campionato Rally Junior PHOTO4
Il ritorno di Rossetti Il Ciocco è solo un ricordo
Il segreto di Andreucci: a 50 anni mette tutti in fila 1Il toscano della Peugeot domina il 62° Rallye Sanremo e si
rilancia al comando del Tricolore. Basso secondo, ma che fatica
Luca Bartolini
T
ra otto giorni compirà 50 anni ma, lui, Paolo Andreucci da Castelnuovo Garfagnana, continua a mettere dietro tutti, giovani e meno giovani, ma soprattutto continua a dare a tutti uno straordinario esempio di professionalità e passione. Merito suo, merito certamente delle vetture che negli anni gli sono state messe a disposizione come l’attuale, splendida, Peugeot 208 T16 R5, merito dei suoi pneumatici, i Pirelli da lui stesso sviluppati e “cuciti” sulle sue misure, merito anche di Anna Andreussi, grande navigatrice e donna dal temperamento forte, come si deve essere per stare accanto ad un tipino esigente come il campione toscano. LA VITTORIA Anche sulle strade del 62° Rallye Sanremo, gara organizzata dall’Automobile Club Sanremo e valida come seconda prova del Tricolore, il cocktail vincente formato da piloti, vettura e pneumatici ha funzionato alla perfezione. Messa da parte la sfortuna del Ciocco, Paolo è partito in gara con la decisione di chi ha da sempre un unico obiettivo, quello di vincere. E subito, nonostante all’inizio non fosse del tutto contento dell’assetto della sua leonessa”, è andato al massimo vincendo, una dopo l’altra gran parte delle prove speciali in programma per poi andare a vincere in scioltezza conquistando anche la prima posizione nella classifica assoluta del Tricolore.
Gioia in casa Peugeot, molti interrogativi e qualche problema da risolvere invece tra gli altri favoriti per la vittoria finale. In casa Brc Ford ci si consola con una seconda piazza che comunque fa muovere la classifica ma dalla vettura, evoluta rispetto a quella della stagione precedente, e dalle strategie del team ci si aspettavano ben altri riscontri. La fatica con la quale Giandomenico Basso è riuscito a conquistare un piazzamento comunque importante ha dimostrato chiaramente che si deve lavorare duro per ridurre il gup. Storia diversa invece quella di Umberto Scandola e la Skoda Motorsport Italia. Il veneto ha mancando il podio per un inconveniente tecnico accaduto
LA CLASSIFICA 62° RALLYE SANREMO 1. AndreucciAndreussi (Peugeot T16 R5) in 1h45’55”8; 2.Basso-Granai (Ford Fiesta R5 Ldi) a 34”3; 3. Albertini-Fappani (Peugeot 208 T16 R5) a 1’25”4; 4. Scandola-D’Amore (Skoda Fabia S2000) a 2’01”9; 5. Chardonnet-Vilmot (Ford Fiesta R5) a 3’08”1. CIR Assoluto 1. Andreucci 21 punti; 2. Albertini 18; 3. Perico 15; 4. Basso 12; 5. Baccega e Caldani 10; 7.Scandola 8; 8.Ciava 6; 9.Tassone 4. CIR Produzione 1.Scattolon 25; 2. Ferrarotti 22; 3. Andolfi 20; 4.Rossetti 15. CIR Junior 1. Tassone e Testa 27; 3. Marchioro 18; 4. Panzani 13. CIR Costruttori 1. Peugeot 35; 2. Ford 32; 3. Skoda 8; 4. Renault 6. Costruttori Produzione Renault 30. Trofeo Renault Clio R3T 1. Ferrarotti 102; 2. Andolfi 96; 3. Rossetti 67; 4. Scattolon 38. Trofeo Renault Twingo R2 Top 1. Panzani 113; 2. Bottoni 84; 3. Bernardi 68; 4. Pisani 52. Trofeo ACI R1 (gara) 1. Gubertini in 2h05’46”5; 2. Uliana a 13”7; 3. Lucarelli a 1’33”8; 4. Vallino 3’04”.
nella prova più lunga del rally. La splendida forma del pilota e del team e l’imminente arrivo della nuova versione R5, subito dopo il prossimo appuntamento su terra con il Rally Adriatico, parlano di un futuro roseo per la squadra veronese. Note positive anche per il bresciano Stefano Albertini, 3° alla fine ed autore di una gara interessante al volante della Peugeot 208 T16 R5. Gara un po’ anonima, invece, per i francese Chardonnet che ha pagato più del previsto il debutto sulle strade sanremesi e sulla Ford Fiesta R5. GLI ALTRI Gare sfortunate per i due protagonisti della prima gara del campionato tricolore. Sia Nicola Caldani, Ford Focus, sia Alessandro Perico, Peugeot 208 T16 R5, non hanno infatti visto il traguardo. Diverse però le loro storie. Perico, tempi alla mano, era saldamente nei primi tre quando si è dovuto ritirare per problemi all’idroguida. Mentre Caldani, alle prese con un assetto un po’ ballerino della sua Ford Fiesta R5, si è ritirato per una energica toccata nella prova più lunga del rally. Tra gli iscritti al Produzione vittoria per Luca Rossetti, Renault Clio R3T. Il friulano è stato sicuramente il più veloce regolando nell’ordine Ferrarotti, Scattolon e Andolfi. Nel Campionato Rally Junior netto successo del piemontese Michele Tassone, Peugeot 208 R2, al termine di una gara dominata e combattuta soprattutto con l’altra Peugeot di Giuseppe Testa. Bella, sfortunata ed in crescita la prova di un altro giovane talento del rallismo, Damiano De Tommaso.
Luca Rossetti e Matteo Chiarcossi PHOTO4
Veleni e volanti «Avanti i giovani stop polemiche»
● Luca Rossetti ha rapidamente fatto dimenticare il Ciocco conquistando con decisione il 62° Rallye Sanremo fra le Clio R3T del Trofeo Renault. Il duo della Dp Autosport, con Matteo Chiarcossi alle note, ha centrato la vittoria davanti a Ivan Ferrarotti e Manuel Fenoli (Gima Autosport), che balzano al comando della classifica assoluta scavalcando, di appena 6 lunghezze, Fabrizio Jr. Andolfi e Paolo Rocca (Rs Sport), quarti in gara alle spalle di Giacomo Scattolon e Fabio Grimandi (Gima Autosport).
TROFEO TWINGO R2 TOP Marco Ferrari, 46 anni ● C’è grande soddisfazione in Aci Sport, la federazione dell’automobilismo sportivo tricolore, per l’andamento del Campionato Italiano Rally, in particolare per i giovani piloti che si sono affacciati in maniera prepotente alla ribalta. «Sicuramente afferma Marco Ferrari, Direttore dello Sport in Aci il numero e la qualità dei giovani presenti nel tricolore, è prova della giustezza delle nostre politiche federali, in particolare del progetto Aci Team Italia. Questi ragazzi sono la faccia bella, sorridente, di un campionato che qualcuno ha voluto fare partire nel segno delle polemiche e dei veleni. A tutti posso solamente ribadire un concetto: noi siamo la Federazione, lavoriamo per tutti e nell’interesse dello sport. Facciamo le regole e siamo garanti che queste regole vengano rispettate».
Luca Panzani di forza Agli altri le briciole
Luca Panzani e Sara Baldacci PHOTO4 ● Non hanno davvero lasciato spazi ai rivali Luca Panzani e la sua navigatrice Sara Baldacci, imponendosi con decisione nel Sanremo sulla Twingo R2 della Gima Autosport. Dopo aver centrato praticamente tutte le PS, tranne una sospesa, hanno preceduto di 1’21” il duo Gianandrea Pisani e Jasmine Manfredi (Power Car Team), con Federico Piazzini e Daiana Ramacciotti (Smd) a completare il podio davanti all’equipaggio «rosa» Corinne Federighi e Silvia Spinetta (Bf Rally).
42
Ciclismo R La Regina delle Classiche n.113
NEL VELODROMO ALLO SPRINT... PER DISTACCO 1
2
L'IDENTIKIT JOHN DEGENKOLB NATO A GERA (GERMANIA) IL 7 GENNAIO 1989 PRO’ DAL 2008 CORRE PER GIANT-ALPECIN (GER)
Dopo il triennio nel Thüringer Energie Team, squadra Continental, Degenkolb ha debuttato nel grande circo del professionismo nel 2011 con la Htc al fianco di Cavendish: 6 vittorie. L’anno dopo il passaggio al Team Argos (l’attuale Giant) e i primi successi pesanti: 12, tra cui 5 tappe alla Vuelta.
● 1 John Degenkolb, 26 anni, trionfa in volata... per distacco sul ceco Stybar e sul belga Van Avermaet AFP ● 2 La gioia del tedesco, nato a Gera, allora Germania Est, a sud di Lipsia BETTINI ● 3 Domenica 22 marzo: eccolo vincere la Milano-Sanremo su Kristoff e Matthews BETTINI
Roubaix fa rima con Sanremo Herr Degenkolb è già nella storia 1Solo Van Houwaert 1908 e Kelly 1986
in trionfo nello stesso anno. Il tedesco, 2° nel 2014, attacca e domina in volata
IL PRECEDENTE Fischer, il tedesco che vinse nel 1896 la prima edizione Un solo tedesco aveva vinto la Parigi-Roubaix: era la prima edizione, 19 aprile 1896, e il 31enne bavarese Josef Fischer, numero uno tedesco dell’epoca, domò i 280 km (51 partenti, 32 all’arrivo) in 9h17’, alla media di 30,162 km orari, con 25’ sul danese Charles Meyer. In quell’occasione dovette fare i conti anche con alcuni imprevisti: prima un cavallo imbizzarrito caricò il gruppo, poi una mandria di mucche in pascolo in mezzo alla strada bloccò il passaggio della corsa. Fischer fu anche il primo tedesco al via del Tour de France: 15° nel 1903.
Josef Fischer, 1° nel 1896
Ciro Scognamiglio INVIATO A ROUBAIX (FRANCIA) twitter@cirogazzetta
L
a storia del suo sport la conosce bene. Magari John Degenkolb qualche incertezza la mostra sul perché del nome di battesimo («Non saprei, dovreste chiedere ai miei genitori»), ma su Josef Fisher e Sean Kelly è preparatissimo. «Josef è stato il primo tedesco a trionfare nella Parigi-Roubaix, nel 1896. Era anche l’unico... Kelly vinse Sanremo e Roubaix nello stesso anno, 1986 (prima, soltanto il belga Cyrille Van Houwaert, 1908, ndr). Era uno dei miei idoli. Ora ce l’ho fatta io». Classicissima, 22 marzo, e Inferno del Nord, 12 aprile. Due domeniche benedette. L’ex poliziotto con i baffi ha vinto in 22 giorni quanto basta a dare un senso a una carriera intera. Per questo abbiamo cominciato da riferimenti del passato. Perché è la storia, adesso, ad essere la compagna di Degenkolb. SENSAZIONI Lo chiamano addirittura eroe. Lui risponde che non è il caso. «Ho vinto due grandi corse, è vero – riflette il capitano della Giant-Alpecin, seguito dalla famiglia dal vivo e salito sul podio con tutti i compagni — ma non penso di essere un eroe. La nuova generazione del ciclismo sta crescendo
NON HO AVUTO PAURA DI SBAGLIARE. QUESTA LA CHIAVE JOHN DEGENKOLB VINCITORE
ogni giorno (ha 26 anni, ndr). I Monumenti non si vincono quasi mai al primo colpo, ci vogliono anni, esperienza. La parola emozione è la più giusta per spiegare il momento che sto vivendo. Ora penso che avrò il mio nome su una targa alle docce per i corridori qui, e dovrò trovare un posto a casa per mettere il trofeo, il pezzo di pavé. E’ pesante, devo studiare una sistemazione adeguata. E’ decisamente un problema che è bello avere…». Qualcuno dice che ha corso alla Freire. Sempre nascosto, come faceva Oscar (3 Sanremo, 3 Mondiali), salvo sbucare fuori al momento decisivo e castigare tutti. Non è così vero. La Parigi-Roubaix numero 113 è stata calda, polverosa e seguitissima a bordo strada (oltre che ventosa e veloce, 43,4 di media). Il pavé ha vibrato e emozionato come sempre, però nella memoria per buona parte della gara è rimasto soprattutto l’episodio del treno (ne par-
liamo a parte). Ma di sicuro Degenkolb non ha aspettato il mitico velodromo per mostrare la sua forza, visto che quando mancava un solo tratto di pavé si è riportato, anche grazie all’aiuto del compagno De Backer, su Lampaert e Van Avermaet che erano allo scoperto. Poi le carte si sono rimescolate, da dietro sono ritornati sotto Stybar, Boom, Keukeleire ed Elmiger (non Wiggins, che ci aveva provato prima e sarà 31°). E il boato all’ingresso del velodromo, che ha coperto quasi il suono della campana, è stato il preludio al gran finale. In uno sprint così, Degenkolb (2° nel 2014 alle spalle del solitario Terpstra) era sicuramente favorito, ma non è che il ruolo da reggere sia facile, dopo 253 chilometri e in una corsa come la Roubaix andata in scena senza i giganti Cancellara e Boonen. «Non ho avuto paura di sbagliare, forse la chiave è stata proprio questa. Quando sei il più veloce, nessuno ha voglia di lavorare assieme a te, per questo a un certo punto ho deciso di muovermi in prima persona. Non volevo che si ripetesse la situazione dello scorso anno, dovevo inventarmi qualcosa. Ho avuto una giornata fortunata, senza incidenti, e ho preso le decisioni giuste nei momenti giusti. Ho vinto così. E se c’erano dubbi, penso si possa dire che il ciclismo tedesco sia rinato. Sono orgoglioso pure di questo». SENTIMENTI Sul podio gli hanno fatto compagnia il ceco Stybar e il belga Van Avermaet, ancora una volta a un passo da un successo così prestigioso. Niente da fare per il re del Fiandre Kristoff, “solo” 10°, per Sagan (problemi fisici ma anche molto arrabbiato per guai tecnici) e in generale per la Etixx-Quick Step orfana di Boonen e a secco di grandi successi al Nord: piazzarne 3 nei 15 (Stybar, Lampaert, Terpstra) non basta. Mentre questo Degenkolb, di cui ricordiamo bene la vittoria di tappa al Giro d’Italia 2013 di Matera, non si merita meno di 10 in pagella. Qualche giorno fa gliel’avevano chiesto, della Roubaix. «E’ stata la prima classica che ho veramente seguito alla televisione. E quel giorno ero in estasi, sognavo. E’ una gara mitica e io non oso neppure immaginare l’impatto che potrebbe avere una mia vittoria». Ma adesso l’immaginazione non serve più: questa è realtà, Herr Degenkolb. © RIPRODUZIONE RISERVATA
3
LA VOLATA DI MATERA Nel 2013 l’acuto al Giro d’Italia, sul traguardo di Matera, preludio alle prime due classiche: Amburgo e Parigi-Tours. Poi il 2014 della consacrazione: 1° alla Gand-Wevelgem, 2° alla Roubaix, 4 alla Vuelta, con tanto di vittoria nella classifica a punti. Nel 2015, prima di Sanremo e Roubaix, aveva rotto il ghiaccio al Tour del Dubai. È già a quota 37 successi.
fLA STORIA
Wiggins bye-bye «I figli hanno visto il papà in testa»
Bradley Wiggins, 34 anni, attacca sul pavé di Templeuve POOL BETTINI INVIATO A ROUBAIX
F
ranco Ballerini era il corridore che più amava. «Sì, perché un po’ come Francesco Moser, dava l’impressione di non fare sforzi sul pavé. Se l’immagine non inquadrava le pietre, non avresti mai detto che ci stava pedalando sopra. Sembrava che niente potesse scalfirlo». E ieri il Baronetto, dopo avere superato un paio di momenti difficili, ha attaccato a Templeuve, proprio dove il grande Franco venti anni fa prese il volo e andò a vincere la prima delle due Roubaix. «Mi sono divertito, è stato come tornare a 16 anni, quando mi allenavo a Londra tra i miagolii dei gatti e fantasticavo su come potesse essere fare il corridore sul serio».
BILANCIO La ‘fairytale’, la favola, non ha avuto il lieto fine. Nell’ultimo giorno ad alto livello su strada, e all’ultima esibizione con la maglia di Sky («La squadra che per avermi mi pagò come Steven Gerrard o quasi»), Wiggins ha tentato il tutto per tutto, ma non ha trovato la collaborazione sperata in quell’azione, e dal punto di vista sportivo è rimasto con niente in mano. L’ordine
d’arrivo lo colloca al 18° posto a 31”, peggio della 9a posizione del 2014. E neppure Sky (8° Rowe, fuori gioco Thomas) può sorridere: ancora a zero nei Monumenti. PAROLE Almeno all’apparenza, però, Wiggins sembra averla presa bene. Tra circa due mesi (6-7 giugno, l’ipotesi) lo rivedremo nel velodromo olimpico di Londra per cercare il record dell’ora, in attesa di chiudere la carriera a Rio 2016 con l’ennesimo oro olimpico. Ma intanto, dopo il bacio d’addio del team manager Brailsford, c’è il tempo per parlare ancora della Roubaix. «Ma sì, mi sono divertito lo stesso. Ho qualcosa da raccontare ai bambini (Ben e Isabella, ndr). Papà ha fatto schifo alla Roubaix, però c’è stato un momento in cui è stato in testa alla corsa. Sì, non proprio in testa, in testa al gruppo principale, ma va bene lo stesso. Volevo avere una giornata buona, non soffrire grossi problemi, trovarmi al posto giusto nel finale e potermi giocare le carte. Avere visto tanti corridori davanti nel momento caldo mi fa capire quanto il ciclismo sia cambiato. Il vincitore è John, e l’ha meritato. Io ho dato tutto. Fare un’altra Roubaix l’anno prossimo? No. Il momento giusto per chiudere questa storia è arrivato». ci. sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
PANICO TRA I BINARI GUARDA IL VIDEO SU GAZZETTA.IT 1
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SCATTA IL BETTO di PAOLO BETTINI
SCENE INDECENTI, ALTRO CHE SICUREZZA
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● 1 Scene di straordinaria follia: invece di fermarsi, la seconda parte del gruppo inizia a fare lo slalom tra le sbarre del passaggio a livello ● 2-3 Si pedala come se nulla fosse ● 4 Il campione francese Demare si ferma contro la sbarra di sinistra ● 5 Sbarre giù: il poliziotto non riesce a fermare tre corridori IPP DALLA TV ● 6 Dopo 8” ecco il treno BETTINI
Tragedia sfiorata col Tgv In 57 sotto le sbarre Tutti espulsi? No: graziati 1Al km 162 un passaggio a livello con le luci rosse inizia a chiudersi:
15” da incubo. Le regole sono chiare, ma non c’è stata nessuna sanzione 162,5 e attraversa (quasi all’uscita) il settore di pavé numero 17, quello di Wallers à Hélesmes che misura 1600 metri. La fuga è già andata, ma arriva il gruppo e il passaggio a livello comincia ad abbassarsi. Dai calcoli della Gazzetta sono 57 i corridori che attraversano le sbarre prima in movimento e poi chiuse, in circa 15 secondi. A sbarre chiuse, 3 atleti passano in 5”, e dopo 8” arriva il treno. Le immagini dall’alto non aiutano a distinguere bene i corridori, tra gli ultimi di sicuro ci sono due corridori della Europcar. Mentre Demare – campione nazionale francese – passa, evita la prima sbarra a destra, viene schiacciato verso sinistra dagli altri corridori che si infilano e si ferma contro quella di sinistra.
REGOLE Il precedente famoso è della Roubaix 2006, Hoste, Van Petegem e Gusev (2°, 3° e 4° all’arrivo, alle spalle di Cancellara) attraversano in modo non ortodosso un passaggio a livello e sono squalificati. E d’altro canto il regolamento Uci (articolo 2.3.034) parla chiaro: chi attraversa il passaggio a livello con le sbarre in chiusura e luci rosse lampeggianti va espulso. Ed è l’organizzatore, non la Giuria, penalmente responsabile in caso di incidenti: la Giuria ha un controllo tecnico sulla manifestazione, ma spetta all’organizzatore, in nome della prevenzione, mettere in atto gli accorgimenti per garantire sicurezza e regolarità.
Si rivede Marcato: 22° Non era lui con Ferrari, esce dall’inchiesta
dotta dal pm Roberti, che ruota attorno al dottor Michele Ferrari. Al corridore veniva attribuita un’intercettazione ambientale con il medico. Circostanza che in seguito è stata smentita dallo stesso Roberti. «Non ho ancora le idee chiare di cosa sia successo — spiega Pietro Someda, l’avvocato difensore di Marcato —. Al pm avevamo spiegato che non era il mio assistito quello che diceva a Ferrari “Passo da te a mettermi a posto”. Il pm lo ha riferito ai Nas, che hanno chiesto una perizia fonica. Dopo la richiesta, ho fatto pure un sollecito. A questo mi è stato risposto, dallo stesso Roberti e per iscritto, che Marcato non è indagato. Domani mattina (oggi, ndr) sarò in Procura per avere ulteriori spiegazioni». ci. sco.
Ciro Scognamiglio INVIATO A ROUBAIX (FRANCIA) twitter @cirogazzetta
P
iù si riguardano le immagini, più ci si convince che la prima sensazione era giusta: alla Parigi-Roubaix si è sfiorata la tragedia. Hanno ballato una manciata di secondi tra il transito dei corridori tra le sbarre in movimento di un passaggio a livello e l’arrivo del treno. Polemiche, nessuna sanzione, paura. Vediamo di fare un po’ d’ordine, non prima di avere ricordato che una cosa del genere – nello stesso punto – stava per succedere alla Roubaix 2014: per pochi secondi i corridori ebbero sbarre alzate. Quel passaggio a livello ha un numero: 138. Si trova al km
COMUNICATO Ieri il collegio dei commissari era composto
GLI ITALIANI
INVIATO A ROUBAIX
«P
oteva andarmi meglio. Ci ho provato, ma ero al gancio e avevo avuto un paio di stop per cadute, a questo livello si pagano. Però sto crescendo e per il resto della stagione sono ottimista». Nel velodromo, Marco Marcato ha la tipica faccia sporca di chi è appena uscito dall’Inferno. E’ stato, con il 22° posto, il migliore italiano alla Roubaix (conclusa al 59° posto
dal 21enne esordiente Zurlo). Pozzato ha bucato tre volte («la prima nella Foresta»); Oss ha dovuto cambiare due bici, una ruota ed è caduto; Paolini non ha potuto festeggiare né in proprio né capitan Kristoff (ma il loro bilancio al Nord è nettamente in attivo). Va comunque sottolineato che il 31enne Marcato è arrivato nello stesso gruppo di Kristoff, Terpstra, Wiggins e Sagan e un’ampia sufficienza se la merita. Marcato era finito a suo tempo nell’inchiesta padovana, con-
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da otto persone: il presidente di giuria era il belga Guy Dobbelaere, tra i 3 membri specifici della giuria anche Sandro Coccioni. Nessun provvedimento è stato preso. Nel comunicato ufficiale si legge che «il gruppo era a 10 metri quando le barriere hanno cominciato ad abbassarsi. Non era possibile, per chi era in testa, fermarsi in sicurezza. La seconda parte del gruppo è stata stoppata. Di conseguenza, il collegio dei commissari con la direzione di organiz-
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FABIAN CANCELLARA Vincitore di tre Roubaix ● «Se si seguono le regole, ¾ del gruppo deve andare a casa» Fabian cancellara @f_cancellara
zazione, ha neutralizzato la prima parte del plotone per facilitare il ricongiungimento con la seconda parte, e ripristinare la situazione di prima del passaggio a livello». POLEMICHE Le discussioni, inevitabilmente, non sono mancate. «Uci, applica le regole», ha scritto su twitter Luca Guercilena, team manager della Trek. Interpellato poi dalla Gazzetta, ha detto di non avere altri commenti. Mentre Marc Madiot ha fatto notare: «Non si potevano mettere fuori così tanti corridori, ma i commissari dov’erano?». A tal proposito, va specificato che il gruppo, in quel momento topico, aveva vicino solo un poliziotto. Il regolatore in moto (l’addetto all’organizzazione che gestisce il traffico in corsa tra ammiraglie, fotografi) è arrivato dopo, e commissari non c’erano. Normalmente, l’organizzatore presidia il passaggio – sempre segnalato nella guida tecnica data ai team – con un suo rappresentante accompagnato da un commissario. Il passaggio è segnalato da luci rosse intermittenti. Se si attraversa mentre le sbarre si abbassano, il commissario prende la bandiera rossa e blocca i corridori. Le presenze di giudice e rappresentante dell’organizzazione servono a registrare i dorsali dei corridori. Ieri non è andata così. E le polemiche sono destinate a continuare. Perché poteva finire molto peggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
uelle che si sono viste ieri, così come al Fiandre, sono scene indecenti. Organizzatori, giuria e corridori in queste corse WorldTour, quindi di élite, hanno commesso errori grossolani, non da grande ciclismo. Io non voglio puntare il dito contro nessuno, ma voglio che si pensi a che cosa è successo. Il regolamento esiste e non deve essere lasciato alla discrezione. C’ero alla Tirreno-Adriatico quando tutti i corridori si sono rivoltati per un po’ di neve chiedendo il rispetto della sicurezza. Qui, invece, attraversano un passaggio a livello chiuso! E allora dov’è la sicurezza? Di cosa stiamo parlando? Che poi è stata anche una cretinata perché un casello chiuso viene considerato un incidente di gara: si mette il piede a terra e si riparte con il tempo della fuga. Non si toglie niente a nessuno. Ma dov’era anche la giuria? E gli organizzatori? No, così non si fa in una grande corsa. Quel passaggio a livello doveva essere presidiato. La colpa comunque non è di uno solo, ma a catena di tutti. Queste sono scene che non si devono più vedere. Se invece che la Roubaix fosse stata una corsa nuova, non prendiamoci in giro: non te la facevano più organizzare. Riflettiamo su quello che è successo, perché prendere un Tgv in corsa non è bello. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Paolo Bettini, 41 anni, ieri alla sua Granfondo a Pomarance
LA GUIDA Kristoff chiude 10° Sagan solo 23° 59° il neopro Zurlo Era dal 1997 che la Parigi-Roubaix non si concludeva con una volata così folta: allora, trionfo del francese Frederic Guesdon, arrivarono a giocarsi la vittoria allo sprint in 8 corridori (contro i 7 di ieri). Undici gli italiani al traguardo (erano 17 alla partenza), tra cui il terzo più giovane in assoluto al via, il neopro’ Federico Zurlo (UnitedHealthcare), che a 21 anni e 46 giorni ha chiuso 59° a 7’50” da Degenkolb. ARRIVO: 1. John Degenkolb (Ger, Giant-Alpecin) 253,5 km in 5’49’51”, media 43,480; 2. Zdenek Stybar (Cec, Etixx-Quick Step); 3. Greg Van Avermaet (Bel, Bmc); 4. Boom (Ola); 5. Elmiger (Svi); 6. Keukeleire (Bel); 7. Lampaert (Bel); 8. Rowe (Gb) a 28”; 9. Debusschere (Bel); a 29”; 10. Kristoff (Nor) a 31”; 11. Vanmarcke (Bel); 12. De Backer (Bel); 13
Il podio: da sinistra Stybar, Degenkolb e Van Avermaet BETTINI Saramotins (Let); 14. Bozic (Slo); 15. Terpstra (Ola); 16. Schillinger (Ger); 17. Sénéchal (Fra); 18. Wiggins (Gb); 19. Leukemans (Bel); 20. Rast (Svi); 21. Roelandts (Bel); 22. Marcato; 23. Sagan (Slk); 24. De Vreese (Bel) a 1’38”; 25. Backaert (Bel); 26. Gougeard (Fra); 27. Sinkeldam (Ola) a 2’21”; 28. Greipel (Ger) a 2’55”; 29. Morkov (Dan); 30. De Troyer (Bel); 31. De Kort (Bel); 32. Offredo (Fra); 33. Vandenbergh (Bel); 34. Quinziato; 36. Bak (Dan); 36. Sieberg (Ger) a 2’58”; 37. Demare (Fra) a 3’21”; 38. Jarrier (Fra); 39. Van Asbroeck (Bel); 40. Y. Martinez (Fra) a 3’24”; 41. DeClercq
(Bel); 42. Burghardt (Svi); 43. Gruzdev (Kaz); 44. Paolini; 45. D. Van Poppel (Ola); 46. Minard (Fra); 47. Stannard (Gb) a 3’29”; 48. Haller (Aut) a 6’05”; 49. Stuyven (Bel); 50. Kuznetsov (Rus); 51. Trentin a 7’35”; 53. Theuns (Bel) a 7’50”; 55. Bazzana; 59. Zurlo; 60. Frattini; 65. Pozzato; 67. Oss; 75. Van Summeren (Bel); 93. Tosatto a 15’21”; 117. Antonini a 17’34”; 133. Van Baarle (Bel) a 27’12”. Partiti 200, arrivati 133; tra i ritirati: Ciolek, Devolder, Bos, Marangoni, Malori, Puccio, Bonifazio, Mori. ALBO D’ORO RECENTE: 1998 Ballerini, 1999 Tafi, 2000 Museeuw (Bel), 2001 Knaven (Ola), 2002 Museeuw (Bel), 2003 Van Petegem (Bel), 2004 Backstedt (Sve), 2005 Boonen (Bel), 2006 Cancellara (Svi), 2007 O’Grady (Aus), 2008-2009 Boonen (Bel), 2010 Cancellara (Svi), 2011 Van Summeren (Bel), 2012 Boonen (Bel), 2013 Cancellara (Svi), 2014 Terpstra (Ola). PROSSIME GARE: Dal pavé alle Ardenne: mercoledì la Freccia del Brabante lancia il trittico Amstel (19 aprile), Freccia Vallone (22) e Liegi (26).
44
Basket R La 26a giornata di Serie A
Ancora Kaukenas Così Reggio Emilia spinge Sassari a -4 1Il lituano trascina gli emiliani nel break di 27-6
Menetti: «Non esaltiamoci». Sacchetti: «Che errori» Andrea Tosi
REGGIO EMILIA 74
INVIATO A REGGIO EMILIA
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opo due tempi di stenti suoi e della sua squadra, Rimas Kaukenas ritorna il solito highlander, il giocatore infinito e invincibile. Il lituano prende per mano i compagni, veste Polonara (mvp con 23 di valutazione) dei panni del Nowitzki italiano, trascina Reggio al break di 27-6 che segna il match a cavallo dei quarti finali azzerando la superiorità fisica di Sassari, tradita dalle forzature di Dyson e Sanders. Stavolta Kaukenas non deve segnare il canestro decisivo come sette giorni prima con Venezia, ma la sua prova nella ripresa capovolge la gara. Così la Grissin Bon si prende lo scontro diretto che le consente di difendere il secondo posto, missione non completata alla voce differenza canestri (all’andata +13 Banco) anche se i padroni di casa toccano il +15 (72-57) prima del ritorno di Logan che salva il salvabile per Sassari. «Bella vittoria che conferma la crescita difensiva - argomenta coach Menetti -. Non voglio fare troppi complimenti ai miei perché la strada è ancora lunga. Nella ripresa abbiamo fatto canestri più facili coinvolgendo i lunghi». ALL STAR SBAGLIATO Lo spareggio per il ruolo di vice Milano assume un clima da playoff con un mese d’anticipo. Al solito il palazzetto di Reggio rimbomba di passione col suo tutto esaurito ma il patron Landi, stanco delle solite promesse di cogestione del Comune nell’opera di ristrutturazione dell’impianto ormai fatiscente,
SASSARI
66
(11-12, 27-31; 51-40) GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Cinciarini 10 (4/9, 0/2), Kaukenas 13 (5/7, 1/4), Diener 12 (1/4, 2/6), Polonara 15 (5/7, 1/6), Lavrinovic 6 (2/6, 0/2); Della Valle 6 (0/3, 2/4), Silins 8 (1/2, 2/4), Chikoko (0/1), Pini 4 (2/3). N.e.: Rovatti. All.: Menetti. BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Logan 19 (3/7, 4/8), Dyson 3 (0/2, 1/3), Sanders 9 (1/6, 2/5), Brooks 2 (0/2, 0/1), Lawal 16 (6/14); Sosa 9 (4/8, 0/2), Devecchi, B. Sacchetti 6 (0/1, 1/2), Kadji 2 (0/1). N.e: Chessa, Formenti, Vanuzzo. All.: R. Sacchetti. ARBITRI: Taurino, Bettini, Borgioni. NOTE - T.l: RE 10/13, Sas 14/20. Rim.: RE 43 (Polonara 12), Sas 40 (Lawal 8). Ass: RE 17 (Diener 5), Sas 12 (Logan, Lawal 3). Progr: 5’ 5-3, 15’ 22-21, 25’ 43-36, 35’ 60-51. Tecn.: Kaukenas e panch. RE 20’33” (27-34). Usc. 5f.: Dyson (con tecnico) 30’00” (49-40). Spett.: 3.500.
LA CHIAVE
35.4
Percentuale di tiro concessa da Reggio Emilia a Sassari. Che non segnava così poco dalla 4a semifinale 2014
LA DIFESA DI REGGIO EMILIA UNICA MINACCIA PER MILANO
D
DOPPIO TECNICO All’inizio della ripresa la svolta: un doppio tecnico a Kaukenas e Menetti fa esplodere il palazzo ma Sassari sul +7 (27-34) non ne approfitta. Reggio scarica l’adrenalina con un parzialone che non ammette repliche. L’ex Diener si fa sentire con la triplona del 4034, poi sale in cattedra Kaukenas che sa bene come vincere partite come queste. Sassari invece ritorna a sbagliare tutto. «Non siamo stati bravi a sfruttare i due falli tecnici per allungare e poi abbiamo sbagliamo troppe letture di gioco», chiosa tra i sospiri coach Sacchetti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L'ANALISI di LUCA CHIABOTTI
iciamo che la notizia era attesa: Milano è certa di chiudere al primo posto la stagione regolare... Non c’era bisogno dell’aritmetica: essere la testa di serie n.1 dei playoff significa avere il fattore campo anche in finale, che per una squadra imbattuta al Forum quest’anno, potrebbe voler dire che possiamo assegnare lo scudetto alla EA7 e andare tutti già in vacanza. Ma anche la scorsa stagione, una Armani più forte di quella di quest’anno (lo dice l’Eurolega) arrivò imbattuta in casa ai playoff. Nei quali perse quattro volte sul proprio campo, chiudendo con un bilancio (11-7) più simile a quello di chi ha rischiato la pelle che di un dominatore. Allora si parlò del peso
medita in caso di semifinali di tornare al PalaDozza di Bologna per le gare interne. In avvio Reggio abusa del tiro da tre come soluzione primaria ma l’ex Diener e Kaukenas girano a vuoto (1/7 al 10’) mentre i mori di Sassari credono di essere all’All Star scambiando la partita per una sfida di alley-oop senza senso che infatti generano palle perse e schiaccioni sul ferro. Il prematuro secondo fallo di Lavrinovic costringe coach Menetti, già privo di Mussini e Cervi, a spingere l’innesto del quasi debuttante Chikoko dopo 2’50”. Il livello sale nel secondo quarto quando Sassari, che ripresenta Sosa, adopera con più giudizio il cilindro corporeo di tutto il suo black power per prendere tiri più sensati, invece Reggio continua a forzare e a litigare dall’arco (3/17 al 20’). Silins e Polonara in contropiede fanno più male alla difesa ospite ma fanno i conti con Lawal che in amen raccoglie 8 punti, 6 rimbalzi e tre stoppate. Al riposo il Banco è +4 nonostante 10 perse e tirando solo col 31%.
psicologico che attanagliava l’Olimpia dopo 18 anni senza aver vinto nulla. Più prosaicamente, trovò avversarie che non arrivarono al Forum da vittime predestinate. Milano è più forte delle avversarie, ma non tanto quanto le sue cifre roboanti mostrano. Come quelle negli scontri diretti col gruppone delle seconde. Il problema, più dello scarto finale (+20.9 punti di media in casa) è quello iniziale: se si va sotto subito al Forum, come è successo a Reggio, Sassari e Venezia e, ieri, Roma, poi recuperare diventa impossibile. Anche contro una Milano da 2/19 da tre ma che in casa ha tenuto gli avversari al 37% da 2 e al 25.4% nelle triple. Significa grande difesa. Ma, anche, che per vincere al Forum ci vuole anche un piano B,
visto che quello A molto probabilmente non funzionerà. Siena, nella finale 2014, aveva, cambiando il modo di attaccare la difesa dell’Armani dopo lo 0-2 iniziale. Chi potrà farlo quest’anno? Sassari si sa che può battere l’EA7 ma non può far sul serio solo in coppa Italia o nei playoff (dai quali, giocando così rischia di uscire presto), Brindisi non fa mai il salto di qualità (vedi sabato). Per Trento ci sembra ancora un po’ presto, Venezia sta sicuramente crescendo. Il segnale più importante lo dà Reggio Emilia che dalla disfatta del Forum è uscita diversa: ha tenuto Sassari a 66 punti, minor punteggio stagionale, stessa quota raggiunta da Venezia. Da 5 partite concede agli avversari 64 punti di media anche senza Cervi, miglior stoppatore del campionato (Frosini ieri su Rai Sport ha detto che non è pronto per una squadra d’Eurolega, per noi può essere decisivo per l’Italia all’Europeo...). Al momento, è il solo dato concreto per dare l’assalto a Milano. Più forte, super favorita, non imbattibile se uno ci prova davvero.
Rimantas Kaukenas, 38 anni sabato, ancora una volta decisivo dopo la tripla vincente contro Venezia CIAMILLO
CONTRO BOLOGNA
Cremona domina e poi si salva CREMONA
81
BOLOGNA
76
(25-25, 47-34; 65-56) VANOLI CREMONA: Vitali 11 (3/5, 0/2), Hayes 13 (4/9, 0/4), Bell 13 (2/5, 3/5), Clark 15 (5/8, 1/4), Campani 6 (3/4); Gazzotti 2 (0/1), Mian 5 (1/1, 1/2), Ferguson 2 (1/4, 0/3), Daniel 11 (3/8). Mei 3 (1/1 da 3). All.: Pancotto. GRANAROLO BOLOGNA: Gaddy 11 (4/4, 1/2), Ray 15 (3/11, 3/7), Hazell 21 (7/11, 2/8), White 9 (2/5, 0/2), Mazzola 6 (3/5, 0/3); Cuccarolo, Imbrò (0/2 da 3), Fontecchio 6 (0/1, 2/3), Benetti, Reddic 8 (3/3). All.: Valli. ARBITRI: Mattioli, Sardella, Aronne. NOTE – T.l.: Cre 19/23, Bol 8/14. Rimb.: Cre 42 (Daniel 9), Bol 36 (Mazzola 10). Ass.: Cre 12 (Vitali 7), Bol 10 (Gaddy 4). Progr.: 5’ 12-14, 15’ 37-30, 25’ 58-40, 35’ 69-68. F. Tecn.: Hazell 3’48” (6-8), Gazzotti 11’17” (27-25). Ant.: Fontecchio 27’41” (60-46). Spett. 3300.
degli arbitri, ma pensiamo solo a giocare meglio dei nostri avversari. Non siamo sazi, non ci vogliamo fermare».
Alessandro Rossi CREMONA Bologna riemerge dalle sabbie mobili (meno 20, 58-38, 25’), va avanti di tre punti a 150” dalla fine (71-74), ma non completa l’impresa sul campo di Cremona, che sorpassa nel finale con Hayes, raggiunge la Granarolo al settimo posto a quota 24 e si porta 20 negli scontri diretti.
TAVOLETTA Cremona spacca la partita con un 2o quarto da 22-9 (4734, 20’) in cui forza Ray e compagni al 19% (3/16) al tiro. Nella ripresa, Vitali e Clark spingono a tavoletta, fino a quando qualcosa si blocca e le triple di Fontecchio e Ray innescano la rimonta di Bologna. Punita negli finale dagli episodi, con Cremona rinvigorita dalla zona 3-2. Arrabbiatissimo coach Giorgio Valli: «Abbiamo fatto tutto noi, nel bene e nel male. Male per i primi 22’, benissimo da quando siamo andati sotto di venti. Se pensiamo già di andare al mare, come nel primo tempo, meglio non presentarci nemmeno. Quando capiremo di essere una squadra di bravi ragazzi e non di ragazzi bravi, diventeremo adulti. Ci sarebbe da discutere anche su tante situazioni, perché fatico a capire il metro arbitrale».
ESAUSTO Cesare Pancotto, allenatore della Vanoli, è esausto in sala stampa: «E’ un risultato da playoff, nel senso che per quattro quinti della gara abbiamo condotto con grande autorevolezza, poi abbiamo saputo rispondere alla spallata di Bologna con un gran finale, come compete alle squadre che giocano le ultime partite di campionato per qualcosa di importante. Abbiamo dovuto vincerla due volte. Una delle cose che più mi piace è che non ci lamentiamo mai
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I MIGLIORI DI GIORNATA PUNTI
RIMBALZI
25
12
1. Christian Eyenga
1. Achille Polonara
VARESE
REGGIO EMILIA
25 anni ala 2. Tony Mitchell TRENTO
2. Jeremy Hazell BOLOGNA
2. Jeff Viggiano VENEZIA
5. Eric Maynor VARESE
23 anni ala
21 21 21 20
TIRI DA DUE
2. Wally Judge PESARO
3. Dominique Archie CAPO D’ORLANDO
3. Dejan Ivanov CASERTA
3. James Mays BRINDISI
TIRI DA TRE
6/7
4/5
1. Melvin Ejim
1. Toto Forray
ROMA
24 anni ala 2. Delroy James
5/6 5/6 4. Samardo Samuels 7/9 5. Rimas Kaukenas 5/7 BRINDISI
3. James Mays BRINDISI MILANO
REGGIO EMILIA
11 10 10 10
TRENTO
29 anni play 2. James Bell CREMONA
3. Carleton Scott CASERTA
4. David Logan SASSARI
4. Sek Henry CAPO D’ORLANDO
3/5 4/7 4/8 3/6
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LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Milano non fa sconti a Roma È la 20a di fila, 1° posto blindato 1L’EA7 vince la stagione regolare, Banchi: «Prepariamoci nel modo migliore: il bis è
più difficile». L’Acea perde ma non crolla, Dalmonte: «Per noi contano le prossime 4» MILANO
77
ROMA
56
Vincenzo Di Schiavi MILANO
(22-10, 35-27; 56-43) EA7 MILANO: Hackett 8 (3/4), Brooks 12 (4/7, 0/8), Gentile 14 (5/7, 0/2), Melli 6 (3/4, 0/3), Samuels 18 (7/9); Ragland 6 (2/4), Kleiza 2 (1/2, 0/4), James (0/1), Moss 10 (2/5, 2/2), Gigli, Villa 1. N.e.: Elegar. All.: Banchi. ACEA ROMA: Stipcevic 4 (1/3, 0/6), Freeman 4 (1/5, 0/3), Jones 6 (1/2), Ejim 18 (6/7, 1/2), Ebi 8 (4/8, 0/1); Curry 9 (3/6, 1/6), D’Ercole 2 (1/2, 0/2), De Zeeuw 5 (2/3, 0/4), Reali, Salari. N.e.: Kushchev, Sandri. All.: Dalmonte. ARBITRI: Sahin, Seghetti, Caiazza. NOTE - T.l.: Mil 17/22, Rm 12/16. Rim.: Mil 36 (Melli 7), Rm 37 (Ejim 8). Ass.: Mil 15 (Gentile 6), Rm 10 (Stipcevic 4). Usc. 5f.: Kleiza 31’52” (58-47), Ebi 35’28” (64-51), Ejim 39’37” (77-56). Progr.: 5’ 12-4, 15’ 26-19, 25’ 44-38, 35’ 64-49. Spett.: 8750.
L
a ventesima di fila in campionato consegna a Milano l’aritmetica certezza del primo posto e più di un mese di tempo per lavorare in profondità in vista dei playoff. «Riallineando lo stato di forma complessivo — ribadisce Banchi —. Abbiamo giocato finora tre partite in più dell’anno scorso, dobbiamo gestire gli acciacchi di Cerella e Elegar, abbassare i carichi di lavoro per chi è stato utilizzato di più per ottenere uno standard uniforme nei playoff dove dovremo gestire la pressione dei favoriti e la difficoltà di doverci ripetere. Il bis è sempre più difficile della prima volta». Cinque gare, quindi, da non buttare via anche perchè il record di vittorie consecutive del nuovo secolo
(21 della Virtus Bologna) è dietro l’angolo. Sono solo numeri, certo, ma fanno storia. Roma si ritira in buon ordine confermando la legge del Forum: 20.9 lo scarto stagionale di Milano inflitto agli avversari in casa. Ma ha ragione Dalmonte a dire che «il -21 finale è forse esagerato», perchè ad Assago si è visto molto di peggio. L’Acea scivola a -14 e -15 ma ricuce sempre, sbracando solo nel finale quando concede a Milano campo aperto al suo micidiale contropiede. C’è tutta Roma nella sfida del Forum: la 2a miglior difesa (mai Milano aveva segnato così poco in casa) e il penultimo attacco (56 punti sono il minimo ad Assago quest’anno). «Per forza — spiega Dalmonte —, se fai 2/25 da tre... peraltro erano tiri costruiti bene». «Gara segnata — rincara Banchi — da una serata sciagurata al tiro». Milano
chiude con 2/19 dall’arco dopo un rabbrividente 0/14 al 30’.
ZONA SALVEZZA
MOTTO «Coraggio e incoscienza» il motto di Dalmonte alla vigilia. Era riferito a se stesso visto che spariglia tutti gli accoppiamenti mettendo la guardia sul «quattro» per liberare un muscolare su Gentile. Gli dice male perchè Milano vola sul 10-2 che diventa 22-8 in coda al 1° quarto, grazie a un 10/12 da 2 firmato soprattutto dal capitano EA7 e Samuels. Il giamaicano tornerà protagonista più volte, sigillando un dominio, in Italia, sempre più lampante. Qual è il problema per Milano? E’ in scadenza di contratto e chiede un corposissimo aumento: rimarrà? Sul -14, Roma ha già 0/7 da tre, ma la fortuna di trascinare Milano nel gorgo. Banchi propone le seconde linee che non danno più profondità e quindi si spara dalla distanza (0/5). Roma trova così i possessi utili per risalire (9-0 di break e -6: 44-38), spinta dal miglior Ejim della stagione. Il giovane canadese imbuca 16 punti nei due quarti centrali, prima che Gentile con tre canestri di puro talento apra il festival finale. «Ora dimentichiamo tutto — conclude Dalmonte — e pensiamo alle prossime 4 gare che son quelle che pesano davvero nella corsa playoff».
Samardo Samuels, 26 anni CIAM
Caserta lotta Varese vince con Eyenga
Massimo Oriani INVIATO A VENEZIA
N
on c’è Metta che tenga, Venezia è tre piste avanti. Un paio di numeri per dare idea del divario visto ieri al Taliercio: 17-4, il primo parziale interno che ha permesso alla Reyer di andare sopra di 7 dopo essere scivolata a -6 (17-23) sbagliando buoni tiri che prima o poi si capiva sarebbero entrati. L’altro, ancor più impressionante, il 28-2 del 3° quarto, (chiuso con 13/15 dal campo e 53-7 di valutazione) che ha portato la squadra di Recalcati da 38-35 a 66-37 e ha fatto perdere la pazienza anche ai tifosi canturini arrivati in Laguna («Tirate fuori i c..... Vergognatevi»).
PANDA Metta, per quel poco che vale in una partita durata un tempo, era stato ancora una volta il migliore dei suoi nei primi 20’ (chiusi con 7 punti, 4 rimbalzi e 10 di valutazione). Poi si è spenta la luce, merito della difesa dell’Umana, che ha deciso il match mettendo enorme pressione sulla palla e mandando in tilt un’Acqua Vitasnella cui manca un ragionatore. Neppure Feldeine ieri è riuscito a mettere ordine. Dall’altra parte invece Ortner ha dominato in area, Viggiano ha battuto sistematicamente l’avversario diretto in uno contro uno, Ress dall’arco, sempre troppo libero, ha punito dal lato debole una difesa imbarazzante (d’altronde gli 85.1 punti di media che i brianzoli concedono in stagione lon-
tano dal Pianella non sono casuali). «L’approccio è stato positivo – spiega Sacripanti –. Poi abbiamo bucato il parquet coi palleggi, bloccando la circolazione senza ribaltamenti. La cosa che più mi fa arrabbiare è che avendo attaccato male ci siamo lasciati andare in difesa. La solidità su cui lavoriamo da tempo si è vista solo per 20’». Anche Metta concorda: «Pesante sconfitta, ora l’importante è resettare tutto in vista del big match di giovedì». Recalcati si gode i ritrovati Viggiano e Goss: «Aspettavamo Jeff da un bel po’. Quando fa canestro poi difende, prende rimbalzi, passa la palla. Phil si sta allenando a pieno regime da un mese. La scelta di fermarlo è stata giusta: preferisco una vittoria in meno ma
POSTICIPO
Avellino ultimo assalto playoff con Pistoia
ASSIST
8 1. Phil Goss VENEZIA
32 anni play 1. Ronald Moore
8 8 7 7
CASERTA
1. Eric Maynor VARESE
4. Luca Vitali CREMONA
4. Tony Mitchell TRENTO
VALUTAZIONE
29 1. Christian Eyenga VARESE
25 anni ala 2. Carleton Scott CASERTA
3. Phil Goss VENEZIA
4. James Mays BRINDISI
5. Jeff Viggiano VENEZIA
28 26 25 24
● (l.z.) Oggi il posticipo Sidigas Avellino-Tesi Group Pistoia (ore 20, arbitri Lamonica, Di Francesco e Attard, diretta Rai Sport 1). Sidigas al completo ma con Anosike non in perfette condizioni (collo del piede). Fuori per scelta tecnica Cadougan. Pistoia ancora priva di Daniele Cinciarini. ● A-2 GOLD (29 giornata) Assegnate le prime 5 posizioni per i playoff, ai quali si qualifica anche Agrigento. Risultati: Tezenis VR-FMC Ferentino 86-79, Orange Moon Barcellona-Centrale Latte Bs 86-67, Moncada AGDinamica MN 79-54, Givova NA-Angelico BI 73-95, Novipiu’ Casale-Manital TO 73-82; Trieste-Fileni Jesi 8979, Lighthouse TP-Assigeco Casalpusterlengo. 75-74. CLASSIFICA: Verona 42; Brescia 36; Torino 32; Biella, Casale 30; Ferentino, Agrigento 26; Trieste 24; Mantova 22; Trapani, Barcellona 20; Casalpus. 18; Jesi 12; Napoli 11 (pen-3).
un Goss in forma nei playoff». E ORA Il secondo posto resta quindi alla portata di Venezia, e non sarebbe cosa da poco visto che a Reggio Emilia non è proprio facilissimo andare a vincere. Dall’altra parte Milano dovrebbe preoccuparsi. Dopo una figuraccia del genere c’è da aspettarsi una reazione d’orgoglio, di cui, in casa (pur se al PalaDesio), Cantù è certamente capace. Se basterà per colmare le piste che la separano dalle seconde, figuriamoci dalla prima, è tutto da verificare. Per arrivare ai playoff l’Acqua Vitasnella praticamente non può più sbagliare. Per Venezia invece, giocando così, la postseason sarà solo il punto di partenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI UPEA CAPO D’ORLANDO ENEL BRINDISI DOLOMITI ENERGIA TRENTO CONSULTINVEST PESARO EMPORIO ARMANI MILANO ACEA ROMA OPENJOBMETIS VARESE PASTA REGGIA CASERTA
89
CANTÙ
68
CASERTA
80
Antonio Franzi VARESE Per scacciare aritmeticamente l’incubo della retrocessione mettendo k.o. un’indomita Caserta, capace di rientrare dal -16 del 26’ (57-41) al -1 del 38’ (76-75) con uno Scott in versione mano torrida, l’Openjobsmetis deve affidarsi al miglior Eyenga: l’ala confeziona una super prestazione. «Dovevamo questo risultato alla gente di Varese, che ci ha sempre sostenuto, nonostante una stagione così travagliata» è la sintesi di coach Caja, che pure ha visto un avvio a marcia rallentata da parte del suo quintetto.
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VENEZIA
84
(14-21, 39-31; 61-51) OPENJOBS VARESE: Maynor 20 (5/11, 3/7), Rautins (0/2, 0/4), Eyenga 25 (9/13, 1/1), Kangur 8 (1/4, 1/3), Jefferson 8 (6/4); Okoye 10 (4/6), Callahan 11 (3/5), 1/2), Casella 2 (1/2, 0/1), Letho (0/1). N.e.: Balanzoni, Lepri, Pietrini. All. Caja. PASTA REGGIA CASERTA: Moore 7 (3/8, 0/4), Domencant 2 (1/4, 0/1), Vitali 9 (2/3, 1/3), Scott 19 (2/3, 4/7), Ivanov 18 (6/15); Mordente 10 (2/3, 2/3), Antonutti 11 (2/4, 1/5), Michelori 2, Tommasini 2, Tessitori. All. Esposito. ARBITRI: Martolini, Rossi, Marelli. NOTE - T.l.: Var 14/21, Cas 17/24. Rimb.: Var 39 (Eyenga 9), Cas 36 (Scott e Ivanov 10). Ass.: Var 13 (Maynor 8), Cas 18 (Moore 8). Tec.: Ivanov 35’05” (72-64). Usc. 5 f.: Mordente 39’20” (81-77). Spett. 3500.
CANTÙ CEDE NELLA RIPRESA
Metta non basta, Venezia schiacciante
VARESE
(17-21, 34-29; 68-40) UMANA VENEZIA: Stone 4 (2/2), Goss 16 (4/5, 1/3), Viggiano 21 (4/5, 3/8), Peric 12 (6/10, 0/1), Ortner 13 (6/10); Jackson (0/2 da 3), Nelson (0/1 da 3), Dulkys 9 (3/6, 1/1), Ress 14 (1/2, 4/9), Ruzzier (0/3), Ceron (0/1 da 3), Ambrosin (0/1). All.: Recalcati. ACQUA VITASNELLA CANTU’: Johnson-Odom 9 (4/7), S.Gentile 8 (2/4, 1/4), Jones 10 (2/5, 1/2), Buva 6 (2/3, 0/1), Shermadini 9 (4/5); Feldeine 3 (1/5, 0/1), Abass 7 (2/5, 1/3), Williams 4 (2/4), World Peace 12 (4/7, 1/2). N.e.: Laganà, Bloise, Maspero. All.: Sacripanti.
CHILI Sfruttando i chili e l’esperienza di Ivanov dentro l’area, la Pasta Reggia ha allungato fino al +7 (14-21 al 10’). «Qui però i ragazzi sono stati bravi invertendo la rotta, soprattutto in difesa. E anche la panchina ci ha aiutato», dice l’allenatore varesino che ha avuto un ottimo riscontro da Okoye, efficace nel chiudere le linee di passaggio e in grado di dare il suo contributo offensivo in un secondo quarto da 25-10. «Peccato per questi passaggi a vuoto – commenta Esposito -. Abbiamo comunque mostrato carattere. Non lasceremo nulla di intentato da qui alla fine del torneo». Proprio come nella rimonta di Masnago, quando solo Eyenga e un Maynor in versione anche di realizzatore hanno garantito a Varese un successo di peso.
ARBITRI: Mazzoni, Bartoli, Paglialunga. NOTE - T.l.: Ven 10/13, Can 10/16. Rimb.: Ven 33 (Stone 9), Can 34 (Shermadini 7). Ass.: Ven 25 (Goss 8), Can 14 (Johnson-Odom 5). Progr.: 5’ 9-8, 15’ 22-25, 25’ 52-35, 35’ 80-55. F. tecn.: Williams 14’54” (21-25), World Peace 33’57” (7349), Ortner 35’16” (80-55), panch. Cantù 35’51” (80-56). F. antisp.: Williams 26’44” (59-36). Spett. 3509
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HOOP SUMMIT A PORTLAND 66 65 77 65 77 56 84 80
UMANA REYER VENEZIA 89 ACQUA VITASNELLA CANTU’ 68 VANOLI CREMONA 81 GRANAROLO BOLOGNA 76 GRISSIN BON REGGIO EMILIA 74 BANCO DI SARDEGNA SASSARI 66 SIDIGAS AVELLINO GIORGIO TESI GROUP PISTOIA (DOMANI, 20)
CLASSIFICA SQUADRA EMPORIO ARMANI MILANO GRISSIN BON REGGIO EMILIA UMANA VENEZIA BANCO DI SARDEGNA SASSARI DOLOMITI ENERGIA TRENTO ENEL BRINDISI VANOLI CREMONA GRANAROLO BOLOGNA (-2) GIORGIO TESI GROUP PISTOIA ACEA ROMA ACQUA VITASNELLA CANTU' UPEA CAPO D'ORLANDO OPENJOBMETIS VARESE SIDIGAS AVELLINO CONSULTINVEST PESARO PASTA REGGIA CASERTA (-1)
PT 46 38 38 34 32 30 24 24 22 22 22 18 18 18 14 9
G 25 26 26 26 26 26 26 26 25 26 25 26 26 25 26 26
V 23 19 19 17 16 15 12 13 11 11 11 9 9 9 7 5
P 2 7 7 9 10 11 14 13 14 15 14 17 17 16 19 21
F S 2183 1806 2021 1915 2049 1902 2204 2095 2114 2096 2005 1932 1982 1995 1979 2041 1896 1918 1843 1902 1992 1986 1816 1927 2090 2171 1916 1972 1855 2135 1940 2092
PLAYOFF RETROCESSIONE
PROSSIMO TURNO DOMENICA 19/4, ORE 18.15 VENEZIA-TRENTO (18/4, 20.30 GAZZETTA TV) SASSARI-VARESE AVELLINO-CASERTA PISTOIA-REGGIO EMILIA BOLOGNA-PESARO ROMA-BRINDISI CAPO D'ORLANDO-MILANO (20.30) CANTU'-CREMONA (20/4, 20)
Mussini brilla nel Mondo Battuti gli Stati Uniti ● Il mondo ha battuto gli americani e tra i trionfatori del Nike Hoop Summit 2015, la sfida tra i migliori under 19 degli Stati Uniti e del resto del Mondo, c’è anche Federico Mussini di Reggio Emilia. Una prestazione di grande sostanza: 20’ minuti in campo, 9 punti, 2/5 da 3, 3 assist ma soprattutto i tre tiri liberi che hanno dato il vantaggio alla selezione mondiale 101-98 nella volata decisiva. Gli Stati Uniti a 13” dalla fine, hanno ridotto le distanze con una schiacciata di Kennard. Che, sul -2, col possesso di palla, s’è fatto stoppare dall’australiano Simmons per la vittoria del Mondo per 103-101. Miglior giocatore della partita, il canadese Jamal Murray, autore di 30 punti, uno dei giocatori più richiesti dai college Usa. Il Mondo è partito con un 12-0, Mussini è entrato nel primo quarto (assist e tripla). Poi è stato protagonista delle rotazioni e, soprattutto, era in campo nei momenti decisivi della
Federico Mussini, 19, è uno dei big europei nella sua categoria. gara. I migliori realizzatori della gara sono stati, per il Mondo, Murray (ala Canada) 30, Labissiere (pivot Haiti) 21, Simmons (ala Australia) 13. Per gli Usa Kennard (che andrà a Duke) 22, Ingram e Brunson (promesso a Villanova) 12. ● RISULTATI NBA Steph Curry ha realizzato 34 punti e Golden State ha superato i TWolves di un fantastico LaVine (37). Risultati: Orlando-New York 7980, Miami -Toronto 104-107, Chicago-Philadelphia 114-107, LA Clippers-Memphis 94-86, Portland-Utah 105-111, Golden State-Minnesota 110-101.
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Tennis R Masters 1000 di Montecarlo
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Nadal, nuova vita «Ora sono felice anche se perdo»
A KATOWICE
Giorgi k.o. Prosegue la maledizione delle finali
1Rafa, otto volte campione nel Principato, va oltre
la crisi degli ultimi mesi: «Migliorerò, statene certi» ming migliore. Ma so anche che tra giocare male e giocare ai miei livelli, non c’è grande differenza». La ricerca della forma è un po’ come il cane che si morde la coda: «La testa funziona meglio se giochi meglio. E, nello stesso tempo, se sei più calmo e hai più fiducia, diventa più facile giocare meglio».
Vincenzo Martucci INVIATO A MONTECARLO @VinceMartucci
B
entornato, Principe della terra rossa. Bentornato a Montecarlo, dove hai vinto 8 volte di fila dal 2005 al 2012. Anche se oggi il passato glorioso sembra lontano anni luce, mentre le cicatrici del brutto inizio di stagione bruciano, sulla scia di altri 6 mesi di guai fisici del 2014. Bentornato al Country Club, Rafa, anche se la faccia del campione è scura, sia in campo, dove sbaglia dritti e rovesci clamorosi anche nell’esibizione di beneficienza voluta da Marin Cilic, sia fuori. Certo, col sole e il mare, Nadal sta sempre bene: «Amo essere qui a Montecarlo». E l’ateta dall’attitudine ideale è in pace con se stesso: «Mi sono allenato molto bene, ho ancora due giorni per prepararmi al meglio per il primo match, spero di essere pronto». Ma anche l’autoironia non gli apre appieno il sorriso: «E’ già la seconda volta che torno qui non da campione uscente, direi che ormai sono molto abituato». Molto? PAURE Del resto, scherza, ma non troppo. Vorrebbe proprio essere sicuro di essersi lasciato il peggio dietro le spalle: «Sono contento di essere tornato sulla terra rossa, questa è la parte della stagione che preferisco». Vorrebbe avere il coraggio per dribblare ancora una volta gli sgambetti del destino, e i troppi infortuni: « So bene che devo giocare meglio di quanto ho fatto finora, e farò il massimo per riuscirci. Proverò a farcela, vorrei riuscirci prima possibile. Se non ne fossi intimamente convinto non sarei qui, né avrei potuto raggiungere i grandi risultati della mia carriera. Io so che ho la motivazione e la passione per giocare le partite. E questa è la cosa che più mi spinge a lavorare, e a migliorare. Lo sto facendo, di settimana in settimana, a parte Miami, dove ho chiaramente ho giocato male. Ora che sono di nuovo sulla
«MI SONO PREPARATO BENE, DUE OTTIME SETTIMANE E POI TORNO SULLA TERRA, LA MIA SUPERFICIE» «SE NON PENSASSI DI POTER VINCERE ANCORA, NON SAREI QUI, ANCHE SE PARIGI RESTA MOLTO LONTANA» RAFAEL NADAL NUMERO 5 DEL MONDO
mia superficie preferita, devo recuperare il mio livello di fiducia e di tennis». Ma la mascella è serrata, il sorriso è stirato, l’espressione è cupa. La paura che la terra rossa gli frani addosso travolgendolo, con tutti i punti che difende, è forte, fortissima. Ma, almeno per una volta, il più grande campione di sempre della terra rossa può recitare legittimamente il ruolo di outsider: «Non sono favorito per nessun torneo, sto giocando peggio dei miei rivali. E quindi non ho pressioni. Non sento di dover vincere per forza, devo solo fare meglio di quanto ho fatto finora». E il Roland Garros, il sogno della stella, il decimo titolo in undici anni? «E’ lontano, non è il momento di parlarne». Rafa conosce se stesso: «Devo essere più solido, più continuo, non posso giocare bene mezza partita e poi fare quattro errori di fila come a Miami. Devo avere un ti-
PASSATO Da qui a Parigi ci sono ancora 40 giorni, ma stavolta il ritornello dei tennisti «che perdono più spesso di quanto vincano» vale meno. «Il tennis è sport di vittorie, chi si ricorda le sconfitte? Infatti parliamo dei miei successi a Parigi, 8 volte su 9, ma non di quando ho perso con Soderling. Parliamo dell’8 su 10 che ho negli ultimi anni a Montecarlo, ma non della prima volta che ci ho giocato nel 2003, e ho perso con Coria, o degli ultimi due anni, quando ho perso con Djokovic e Ferrer. Parliamo del 7 su 10 a Roma, non di quando ho perso subito con Ferrero. Quando perdo non ci sto granché, certo, ma non mi abbatto. Così come non mi esaltavo fino alle stelle quando vincevo così tanto. Cerco di considerare vittorie e sconfitte con distacco. Sono talmente soddisfatto e contento di tutto quanto è capitato che, se perdo, non smetto di essere felice della mia vita». Mah! Trattandosi di un campione così grande e così orgoglioso c’è il dubbio che non dica tutta la verità. O forse, dopo 10 anni di successi, anche il grande Nadal sta tirando davvero i remi in barca: «Dieci anni sono lunghi per tutti, ricordo bene il primo titolo qui, e tutto il resto, non è il peso del tempo a crearmi problemi, ma le cose che sono successe in questi anni. Tante cose, belle e brutte. Una cosa devo dirla, anche se mi fa sembrare presuntuoso: i miei risultati sulla terra sono stati eccezionali. Anch’io se tornassi indietro non credo che riuscirei a ripetermi. Ricordiamoci anche gli 81 successi di fila che ho avuto sul rosso». Bentornato a casa, Principe di Montecarlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Camila Giorgi, 23 anni, n. 37 Wta
T
re su tre. Le finali, per la Giorgi, restano un tabù. Dopo Katowice e Linz 2014, è ancora la città polacca (220.000 , veloce indoor) a respingere l’assalto della marchigiana al primo titolo in carriera. Ma se nelle precedenti occasioni Camila era davvero andata vicina all’impresa (match point non sfruttati in entrambi in casi), stavolta il successo della ventenne Schmiedlova, numero 67 Wta, non è mai stato in discussione, malgrado il break ottenuto dall’azzurra nel primo game dell’incontro e il vantaggio di un break anche nel secondo.
Rafael Nadal ha un record di 325 vittorie 25 sconfitte sulla terra REUTERS
Bolelli, che debutto amaro Oggi va in campo Fognini ● (v.m.) Simone Bolelli regala un nuovo record di anzianità al dominicano Victor Estrella Burgos. Che l’anno scorso aveva vinto il primo match in uno Slam agli Us Open, quindi era entrato per la prima volta nei primi 50, ha poi firmato il primo torneo Atp, a Quito, e ora, a 34 anni e 8 mesi, si aggiudica pure il primo match in un Masters 1000. Oggi Fognini contro Janowicz (Pol). MONTECARLO MASTERS 1000 (3.288.530 euro, terra). Primo turno: Estrella Burgos (Dom) b. BOLELLI 6-4 7-6 (5); Tomic (Aus) b. Rosol (R.Cec) 46 7-2 6-3; Mayer (Ger) b. Youzhny (Rus) 7-6 (8) 6-4. OGGI, inizio 10.30 (Sky Sport 2). Centrale: Haider Maurer
(Aut) c. Gulbis (Lat), a seguire Coric (Cro) c. Dolgopolov (Ucr), FOGNINI c. Janowicz (Pol), S. Johnson (Usa) c. Isner (Usa). Principi: Kohlschreiber (Ger) c. Kukushkin (Kaz), a seguire Kudla (Usa) c. Paire (Fra), Sousa (Por) c. Roger Vasselin (Fra), Becker (Ger) c. Bautista Agut (Spa). Campo 2: Carreno (Spa) c. Stakhovsky (Ucr). Campo 9: Gombos (Slk) c. Goffin (Bel), a seguire Istomin (Uzb) c. Ramos Vinolas (Spa). KLIZAN OK A Casablanca (494.310 , terra) terzo torneo per Klizan (Slo) su Gimeno-Traver (Spa) 6-2 6-2. ADDIO DOMINGUEZ A Parigi è morto a 65 anni Patrice Dominguez, ex giocatore, capitano di Davis e giornalista francese.
PRIMA INDIANA Alla fine, la difesa intelligente della slovacca, che proprio a Katowice l’anno scorso vinse il suo primo match Wta e a febbraio ha perso con la Errani la finale di Rio, ha avuto la meglio sull’aggressività ancora troppe volte fuori controllo di Camila, in particolare sulla diagonale rovescio contro rovescio. Affidiamoci alla cabala: la Schiavone perse 7 finali, prima di vincere la prima... Torneo sfortunato per le italiane, visto che dopo un cammino esaltante Karin Knapp e Gioia Barbieri sono state battute nella finale del doppio dalla belga Bonaventure e dall’olandese Schuurs 7-5 4-6 10-6. A proposito di doppio: la coppia Hingis-Mirza è inarrestabile e si impone anche a Charleston, una vittoria che consente alla Mirza di diventare la prima indiana ad occupare il primo posto in una classifica di tennis: ha scalzato la Errani, del cui domani in doppio, al momento, non v’è certezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Finale: Schmiedlova (Slk) b. GIORGI 6-4 6-3. A CHARLESTON Quarto successo in carriera per la tedesca Angelique Kerber, che a Charleston (Usa, 700.000 , terra verde) si impone sulla Keys (Usa) 6-2 4-6 7-5.
Atletica R In pista
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Bolt c’è, Gatlin risponde La sfida adesso è lanciata
1Corrono a distanza il primo 200 stagionale: Usain fa 20”20 (-0.2), Justin 20”10 (ma con +2.1). Primo confronto ai Mondiali di staffette
Andrea Buongiovanni
L
a sfida, per ora a distanza, è lanciata: Usain Bolt chiama, Justin Gatlin risponde. I due sprinter, attesi protagonisti della stagione che culminerà coi Mondiali di Pechino di fine agosto, nella notte italiana di sabato, quasi in contemporanea, hanno corso un 200. Non annunciati, se non poche ore prima di scendere in pista. Il risultato? Di sostanziale parità. E su tempi, va detto, non scintillanti. Il giamaicano, all’UTech Classic di Kingston, corre in 20”20 (-0-2). Lo statunitense, a Tampa, replica con 20”10 (ma con +2.1). USAIN Bolt non correva la distanza preferita da venti mesi, dalla finale (vinta) dei Mondiali di Mosca 2013. La prestazione, a 1/100 dal miglior crono mondiale stagionale del connazionale Julian Forte, per uno come lui è oggettivamente modesta, a 1”01 – per chiarire – dal proprio record del mondo. Il 28enne campione di tutto, reduce da un anno quasi sabbatico, allo stadio Nazionale impegnato in sesta corsia, è praticamente senza rivali. Nesta Carter, compagno di tante staffette d’oro e rappresentante del gruppo rivale di velocisti gia-
maicani, finisce secondo in 20”60. Bolt, di bianconero vestito, all’uscita di curva è già in testa e in rettilineo non fa che controllare. L’azione però appare poco brillante, un po’ macchinosa, l’accelerazione manca di brio. «Studierò il video della gara per capire se ho commosso errori – dice scuotendo la testa – comunque non è certo stata una gara perfetta, devo capire come migliorare e trovare una punta di velocità superiore. Non mi sono sentito a mio agio, di certo ho bisogno di gareggiare molto per tornare al top». LA SCONTRO Usain, reduce dall’incontro di giovedì con Barack Obama, all’università delle West Indies di Kingston, domenica correrà un 100 sull’ormai tradizionale pistino approntato sulla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro, evento promozionale verso l’Olimpiade 2016. Poi, il 2-3 maggio, sarà a Nassau, alle Bahamas, per i Mondiali di staffette. Ed è qui che, anche se indiretta, potrebbe materializzarsi la sfida a Gatlin. Quindi, al momento, la sua stagione prevede i meeting di New York del 13 giugno (prima volta nella Grande Mela dal 2008), di Parigi del 4 luglio e di Losanna del 9. Tra le trattative aperte, anche quella per il Golden Gala di Roma del 4 giugno.
Bruxelles, 6/9/13: l’ultima sfida Justin Gatlin-Usain Bolt, vinta dal secondo EPA
JUSTIN La rivalità con Gatlin, dominatore del 2014 con 9”77 sui 100 e 19”68 sui 200, va intanto accendendosi. Il 33enne statunitense, in Florida, dopo un paio di uscite in staffetta, fa la prima gara individuale dell’anno. Nemmeno lui impressiona. Ma il meglio, naturalmente, arriverà. «Se sto bene – sorride Usain – non ho problemi a incontrare chiunque. Io sono qui». Anche Justin, l’ultimo ad averlo battuto (su un 100 a Roma 2013) è presente. © RIPRODUZIONE RISERVATA
JAMES FA 44”31 (si.g.) A Kingston (Giam). Uomini. 100 (+0.3): K. Brown 10”11; Forte 10”12; B. Cole 10”14. 200 (-0.2): Bolt 20”20; Carter 20”60. 400: Francis 45”50. Donne. 100 (+1.0): E. Thompson 10”92 (mpm ‘15); Morrison 11”17; C. Williams 11”18. 200 (+1.0): Fraser 22”96; Simpson 22”97. 400: Jackson 51”39 (mpm ‘15). A Tempe (Usa). Uomini. 400: James (Gren) 44”31 (mpm ‘15); Taplin 44”89; Lendore (Tri) 45”18. 110 hs: A. Merritt 13”29. A Tampa (Usa). Uomini. 200 (+2.1): Gatlin 20”10. Donne. 100 (-0.2)/200 (+1.8): McGrone 11”20/22”56 (mpm ‘15). Ad Austin (Usa). Uomini. 400: 6. A. Powell (Giam) 48”20.
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STRADA MARATONE
Lalli flop: a Rotterdam si ritira A Parigi Mark Korir fa 2h05’49” (d.m., l.e.) Niente da fare per Andrea Lalli: il molisano, a Rotterdam, alla quarta maratona della carriera, si ritira per la seconda volta. Transita in 1h05’04” alla mezza, in 1h32’57” al 30° km in un bel gruppo, in 1h49’47” al 35°, ma poi alza bandiera bianca. I dubbi sul suo futuro sui 42 km aumentano. Vince l’etiope Abera Kuma in 2h06’46” dopo i primi 18 km folli, a ritmo di record del mondo (1h02’04” a metà). A Parigi (41.342 partecipanti), con 2h05’49” (secondo crono mondiale 2015), si impone in progressione il keniano Mark Korir, in testa dal 37° km. Tra le donne vince l’etiope Meseret Mengistu (2h23’26) che precede di 4” la connazionale Gobena. A Vienna vincono l’etiope Sisay Lemma (2h07’31”) e la svizzera Maja Neuenschwander (2h30’09”),
Mark Korir, 30 anni, a Parigi REUTERS Risultati - A Rotterdam. Uomini: 1. Kuma (Eti) 2h06’46”; 2. M. Kiptoo (Ken) 2h07’20”; 3. B. Koech (Ken) 2h08’02”. Donne: 1. Kato (Giap) 2h26’30”. A Parigi. Uomini: 1. M. Korir (Ken) 2h05’49”; 2. Kanda (Ken) 2h07’20”; 3. Tola (Eti) 2h07’33”. Donne: 1. Mengistu (Eti) 2h23’26”; 2. Gobena (Eti) 2h23’30”; 3. Jepkesho (Ken) 2h24’44”. A Vienna Uomini: 1. Lemma (Eti) 2h07’31”. Donne: 1. Neuenschwanger (Svi) 2h30’09”. A Brighton - Uomini: 1. D. Mayio 2h10’15”.
IL VIVICITTÀ
Schwazer ospite a Rebibbia Malagò apprezza la presenza ● A Yuri Floriani (Palermo, 36’11”) e Barbara Bressi (R. Emilia, 41’40”) il Vivicittà organizzato dall’Uisp (45 sedi in Italia, 9 all’estero, oltre 75.000 podisti). A Roma, a Rebibbia, si sono incrociati Giovanni Malagò e Alex Schwazer. Il presidente del Coni ha avuto parole di apprezzamento per la presenza dell’altoatesino, applaudito dai podisti: «Non sono un esempio, ma spero di dare motivazioni ai detenuti» ha detto Alex. ● 24 ORE A Torino, al tedesco Florian Reus (km 263,899) e alla statunitense Nagi Katalin (km 244.495) il Mondiale della 24 ore.
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Equitazione R Dramma in Piemonte
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
LO SCONTRO FATALE
Dopo l’impatto con l’ostacolo, la ragazza prova a rialzarsi per evitare il cavallo ma l’animale la schiaccia. Nessun danno per lui, la giovane muore sul colpo ILLUSTRAZIONI DI FRANCO PORTINARI
Muore travolta dal cavallo
1Tragedia nel cross country: Sabrina Manganaro, 25 anni, resta schiacciata
dai 500 chili dell’animale dopo una caduta in una gara nel torinese. Inutili i soccorsi va poco distante, a Trucazzano, per assistere a un concorso ippico. Appena avuta la notizia è corso sul posto. Anche lui ha vissuto l’angoscia di tutti, ha condiviso i momenti drammatici del sopralluogo dei carabinieri di San Giorgio Canavese e ha atteso i familiari di Sabrina in arrivo, postando appena possibile il dolore del mondo equestre italiano sul sito ufficiale della Fise.
Nicola Melillo
E
ra una domenica come tante, per chi, appassionato di equitazione, si gode l’arrivo della primavera nel modo più bello possibile: in sella in una prova di cross country. La competizione più coinvolgente per chi vive accanto ai cavalli: tu e il tuo compagno d’avventura, uno speciale, generoso come solo un cavallo di completo sa essere, di corsa per la campagna saltando ostacoli spesso naturali. E’ morta vivendo questo momento magico, Sabrina Manganaro, 25 anni compiuti a gennaio.
L’INCIDENTE Sabrina era a Cuceglio, in provincia di Torino, al circolo Ippogrifo, in Cascina La Grecia. Erano le 11 del mattino, la giovane varesina e il suo Fante di Mezzograno stavano affrontando la prova di cross della categoria 3 di un concorso nazionale di completo, con 90 binomi al via. Una delle tante, per Sabrina, operatore tecnico di base con autorizzazione di 1° grado a montare nelle discipline olimpiche dal 2009. Un’amazzone esperta, con la qualifica per la «messa in sella». In sostanza, aveva i gradi per insegnare i primi rudimenti, bambini o adulti che fossero ad avvicinarsi all’equitazione. All’ostacolo numero 13 - un ostacolo su un piano, un ostacolo non troppo impegnativo, un ostacolo naturale senza difficoltà particolari, un ostacolo fra i meno complicati del percorsol’approccio non è stato perfetto: errore, capitombolo. Disarcionata, l’amazzone è caduta in avanti. Una caduta come tante, quasi sempre del tutto senza conseguenze. Stavolta, però, sotto gli occhi del fidanzato di Sabrina, spettatore a bordo campo, Fante cadendo l’ha seguita nella traiettoria ed è caduto di peso sulla ragazza, che si stava rialzando. Per capirci, un cavallo di completo pesa mediamente tra i 400 e i 500 chili. Tutto è avvenuto così in fretta da non riuscire a capire esattamente se sia
LA DISGRAZIA
La giovane viveva a Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, ed era un’esperta amazzone L’incidente davanti agli occhi del fidanzato. Sul posto è arrivato anche il presidente Fise, Orlandi
stato fatale più l’impatto col corpo o un colpo subito dagli zoccoli di Fante, che in un amen s’è rialzato incolume e s’è allontanato da Sabrina, esanime a terra. In ogni caso l’impatto è stato orribile e ha provocato la morte istantanea dell’amazzone. CHOC I soccorsi sono stati immediati. Gli operatori del 118, presenti sul posto, si sono precipitati, hanno provato a rianimare l’amazzone, ma alla fine hanno solo potuto constatare la morte. Il silenzio, la disperazione e lo choc di tutti. Gara interrotta, l’angoscia di dover avvisare la famiglia a Lonate Pozzolo, dove Sabrina viveva. E di lì a poco è arrivato anche il neoeletto presidente della Federazione Sport Equestri, Vittorio Orlandi, che fu grande cavaliere di salto ostacoli e che chissà quante volte è caduto da cavallo. Orlandi si trova-
Un’immagine di Sabrina Manganaro durante una gara di salto ostacoli. La tragedia è accaduta in una gara di cross country
DESTINO CRUDELE Una morte inaccettabile per come s’è materializzata: nella prova di cross le cadute ci sono. Spesso l’erba bagnata non aiuta nell’approccio al salto, può capitare di valutare male l’ampiezza del salto da effettuare in corsa, ma quasi mai cavallo e cavaliere escono con danni seri. Morire così è segno di un destino crudele. In Italia negli ultimi 40 anni c’era stato un solo, fatale, caso. Anna Pasquale, che gestisce il circolo in cui si è consumata la tragedia: «Siamo sconvolti da questa disgrazia». Quando si parla di equitazione, si parla di binomio. Il cavaliere e il cavallo non possono far nulla senza la giusta unione d’intenti. Il rapporto fra i due è fatto di mille momenti condivisi, i due insieme si fanno coraggio, si sostengono a vicenda, si aiutano l’un l’altro nelle difficoltà, scherzano nei momenti di relax, creano un linguaggio tutto loro, hanno un’intimità inimitabile, commovente. Ebbene, il binomio formato da Sabrina Manganaro e Fante di Mezzograno ne aveva affrontati, di concorsi di completo: la loro base era a Casorate Sempione, dove Sabrina, nata a Gallarate ma residente a Lonate Pozzolo, sempre in provincia di Varese, si era tesserata per le Scuderie Parco San Giorgio. A ottobre, prima della pausa invernale, i due avevano chiuso al quinto posto un’altra categoria 3. Migliori risultati recenti per l’accoppiata Sabrina-Fante di Mezzograno, due secondi posti nel 2013, uno a Mallare e uno a Casorate Sempione. A casa loro, era settembre, erano 18 mesi fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Pallavolo R Playoff SuperLega: gara-1 quarti
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Latina che non t’aspetti Macerata ora ha paura
1Sottile dirige un attacco eccellente: «Siamo stati molto bravi,
ma non abbiamo ancora fatto nulla, domenica sarà una battaglia» MACERATA
1
LATINA
3
L’ALTRA PARTITA
Modena è partita col piede giusto Quello di Bruninho 1La rovesciata del
regista incanta, gli emiliani in rimonta battono Ravenna. Lorenzetti nervoso
(25-21, 19-25, 17-25, 19-25) LUBE MACERATA Parodi 10, Stankovic 4, Ricardo, Kurek 7, Podrascanin 7, Fei 20; Paparoni (L), Sabbi 4, Monopoli, Henno, Kovar 1, Shumov 1. All. Giuliani
Paolo Reggianini MODENA
I
TOP VOLLEY LATINA Skrimov 16, Rossi 6, Sottile 1, Urnaut 15, Van de Voorde 8, Starovic 19; Manià (L), Rauwerdink, Tailli 1, Ferenciac. N.e. Pellegrino e Davis. All. Blengini. ARBITRI Puecher e Pol. NOTE Spett. 3186, incasso 14.810 . Durata set: 27’, 30’, 28’, 25’; tot. 110’. Lube: b.s. 16, v. 5, m. 7, s.l. 6, e. 30. Top V.: : b.s. 21, v. 6, m. 8, s.l. 6, e. 26.
Valeria Benedetti INVIATA A CIVITANOVA (MC)
D
a una parte una squadra, quadrata, regolare nel rendimento, affiatata e focalizzata sull’obiettivo. Dall’altra sette giocatori (ma anche dodici considerato che sono scesi tutti in campo) incapaci di mettere assieme le singole qualità per costruire il gioco. La storia di gara -1 dei quarti di playoff tra Macerata e Latina è questa e rischia di essere una storia clamorosa se i campioni d’Italia non troveranno rapidamente un punto di coesione attorno a cui costruire un gioco efficace. Come in campionato la Top Volley batte la Lube a domicilio e domenica nel bunker del Palabianchini che, presumibilmente, gronderà tifosi, sarà difficile ribaltare il risultato. Una vittoria impressionante quella di a Civitanova: Latina si è presa la
Dal basso in senso orario: Skrimov, Manià, Urnaut, Rossi, Sottile e Starovic: è festa Latina SPALVIERI/LUBE
gara con un gioco organizzato, rischiando a servizio e difendendo tanto. 52 e 54% in attacco per Starovic e Skrimov, appena sotto (al 45) Urnaut, contro il 23% del biancorosso Kurek e il 14 di Stankovic. L’unico a non sfigurare in casa Lube è stato Fei schierato titolare opposto. Giuliani ha provato tutti gli assetti possibili della squadra senza gran risultato. Una vittoria che ha sorpreso anche Daniele Sottile, capitano e palleggiatore di una Top Volley che ha già fatto il miglior campionato della sua storia e che ora ci crede e vuole lasciare scritta un’impresa proprio nell’anno che, dopo l’abbandono dello sponsor, sembrava essere il più difficile. «Sicuramente non ci aspettavamo una vittoria così netta in casa loro perché sappiamo il valore della Lube, non lo scopriamo oggi, è campione d’Italia in carica. Però, come avevo detto alla vigi-
Van Hecke e Vargas ribaltano la serie Piacenza alla bella
lia della partita, noi lavoriamo da agosto con la testa a queste partite. Oggi è andata bene però domenica per vincere dobbiamo fare un altro autentico miracolo. Sarà una grandissima battaglia. Quindi 1-0 per noi, va bene, festeggiamo, ma la strada è ancora lunghissima».
punto del campionato la squadra è rodata e ha un suo gioco. Quindi guardiamo questa partita e quello che c’è da correggere e lavoriamo su piccoli dettagli». Come vi ha preparato il tecnico Blengini a questa gara? «Ci ha detto tante cose, alcune non le dico. Ci ha detto, come avevo anticipato prima, che lavoriamo tutti i giorni dal 19 agosto con grande sofferenza e fatica per arrivare a queste partite che ti possono dare tantissimo».
Latina ha vinto con una partita di ottimo livello in tutti fondamentali. «Sì, siamo stati bravi. Sicuramente la battuta è la chiave di tutto, l’inizio, poi siamo stati bravi a tenere in ricezione. Abbiamo fatto una buona partita e dobbiamo tenere questo ritmo e speriamo di andare lontano in questo modo».
Una grande soddisfazione anche per il gruppetto di tifosi che vi ha seguito fin qui. «Li ringraziamo veramente tantissimo – conclude il 35enne regista siciliano - e speriamo che domenica prossima il nostro palazzetto sia bollente e ci aiuti a realizzare questa grande impresa».
Su cosa lavorerete in questa settimana per tentare di conquistare la semifinale? «Piccoli dettagli. Ormai siamo alla fine della stagione, a questo
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DONNE: DOMANI IN CAMPO A MODENA QUARTI
QUARTI
(1) NOVARA
2
(8) BERGAMO
0
2 CASALMAGGIORE (2)
mmagini, anche sorprendenti, che scorrono alla fine di un match che Modena ha fatto suo dopo un inizio balbettante, con tanti meriti anche di Ravenna, ma che ha chiuso con l’autorevolezza tipica di un gruppo consapevole dei propri mezzi. Partiamo dalla fine. Viene chiesto a Lorenzetti il motivo del suo abbraccio a Kovacevic (entrato per Petric) a fine gara. Risposta: «Non parlo di queste cose». Frase sibillina ma nemmeno troppo. Lorenzetti era forse solo un po’ nervoso e così si spiega un suo sfogo (ad ascoltarlo il paziente Sartoretti) nei corridoi del Palapanini. Allarme rientrato e serenità ritrovata. Le immagini che riservano il campo sono quelle di Bruninho che va ad alzare fuori dal campo in rovesciata (proprio così, con il piede destro) un primo tempo chiuso da Verhees. Punto del 23-11 nel quarto set e standing ovation del pubblico. L’altra fotografia è quella del video check, che dà ragione a Modena nel terzo parziale (19-17 dal possibile 18 pari), Ravenna si disunisce, commette due errori si prende un rosso e il set (e anche la partita) finisce nelle mani gialloblù. «Alla squadra
Novara in semifinale Il suo pubblico urla: «Bergamo resta»
FINALE Mattia Brazzelli Lualdi
2, 5, 9, 12 e 16 maggio
0
MONTICHIARI (7)
BUSTO ARSIZIO (VA)
● Cuore Piacenza. In gara 2 dei quarti di finale play off, le campionesse d’Italia in carica, sotto di un set a Busto dopo lo 0-3 di giovedì scorso al PalaBanca, trovano - proprio nel momento più difficile - la forza e il carattere per ribaltare la situazione, pareggiare la serie (1-1) e non scucirsi di dosso lo scudetto. Contro un’Unendo Yamamay calata alla distanza, anche per colpa di un virus intestinale che alla vigilia aveva debilitato più di una giocatrice biancorossa (Marcon, Pisani, Perry, Camera e Lyubushkina), è la belga Van Hecke a fare la voce grossa con 23 punti, ma Sorokaite e soprattutto Vargas (73%), rispettivamente autrici di 16 e 17 punti, non sono state da meno. Ma agli indiscutibili meriti di Leggeri e compagne, superiori soprattutto a muro (13 in tutto, 6 di Vargas) e a servizio (6 vincenti), fanno però da contraltare i demeriti delle farfalle di Busto, incappate sul 15-14 del secondo set in un inspiegabile e prolungato black out. Uno stop da cui le padrone di casa, nonostante il sostegno degli oltre 3mila del Palayamamay e l’indomita prova di Lyubushkina, non hanno più saputo riprendersi, pagando soprattutto la scarsa vena offensiva (36% di squadra, con Havelkova al 23%), ma non solo (un solo ace). Per sapere chi fra Nordmeccanica e Unendo Yamamay approderà in semifinale, in questo remake della passata finale tricolore, bisognerà dunque attendere l’esito di gara 3, in programma mercoledì (ore 20.30) a Piacenza. Uno spareggio. Carlo Parisi: non cerchiamo alibi, ma pensiamo a resettare e riscattarci») che Marco Gaspari («grande reazione, ma guai a mollare adesso: ci sarà ancora da soffrire») guardano con trepidazione.
Federico Errante BERGAMO
NOVARA
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SEMIFINALI -
CASALMAGGIORE SEMIFINALI -
17 e 18 aprile, 20 e 21 24 e 25, 26 e 27, 28 (4) PIACENZA
1
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mercoledì 15 ore 20.30
MODENA (3) domani ore 20.30
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CONEGLIANO (6) RCS
BUSTO
1
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3
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1
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3
(25-22, 18-25, 21-25, 16-25)
(26-28, 25-23, 22-25, 19-25)
UNENDO BUSTO ARSIZIO: Marcon 7, Lyubushkina 13, Wolosz 5, Havelkova 9, Pisani 7, Diouf 15; Leonardi (L), Degradi, Michel 1, Perry 3, Aelbrecht 1, Camera. N.e. Rania (l). All. Parisi.
FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Melandri 11, Plak 17, Blagojevic 1, Paggi 5, Radecka 4, Loda 15; Merlo (L), Sylla 22, Mori, Mambelli. N.e. Deesing. All. Lavarini.
NORDMECCANICA PIACENZA: Sorokaite 16, Leggeri 7, Van Hecke 23, Di Iulio 5, Vargas 17, Dirickx 2; Cardullo (L), Valeriano, Caracuta, Kozuch 5. N.e. Poggi, Angeloni, Wilson. All. Gaspari.
IGOR NOVARA: Hill 10, Chirichella 11, Barun 26, Klineman 19, Guiggi 6, Signorile 1; Sansonna (L), Bonifacio 3, Alberti, Partenio 2, Kim. N.e. Zanette. All. Pedullà
ARBITRI: Gini e Longo. NOTE Spett. 3174, incasso 19.171. D.s.: 29’, 27’, 30’, 28’ tot 104’. Unendo: b.s. 11, v. 1, m. 7, s.l. 5, e. 17. Nordmeccanica: b.s. 8, v. 6, m. 13, 2a l. 9, er. 13.
ARBITRI: Piana e Florian NOTE: Spettatori 1919, incasso 14.444. Durata set: 33’, 30’, 28’, 26’; tot. 117’. Foppapedretti: b.s. 9, v. 5, m. 12, s.l. 3, e. 23. Igor: b.s. 7, v. 2, m. 15, s.l. 3, e. 16.
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● E’ finita con il pubblico dell’Igor Gorgonzola che inneggiavano alla squadra di Bergamo, Forse anche un augurio per il futuro. Sul campo (poco prima) Novara replica il 3-1 di gara-1, sbanca Bergamo e approda in semifinale lasciando ora alle avversarie un solo, unico pensiero: scacciare gli spettri della chiusura. E contro una Foppapedretti tutta grinta il compito non è stato facile per le piemontesi, capaci di sfoderare partenze sempre convincenti. Eppure il primo si è risolto solo ai vantaggi, il secondo è andato alle rossoblù con la solita encomiabile Merlo in grande spolvero insieme a Sylla (22 punti) mentre il terzo si è rivelato lo snodo visto il doppio break di 5 punti dal quale è stato contrassegnato. Bergamo, infatti, si è portata sul 16-14, ma le azzurre hanno risposto fino a dilagare nel quarto parziale grazie a un superba Barun (26 palloni a terra con 6 muri). Se il sogno delle ragazze di Pedullà prosegue, quello delle orobiche è sempre più in bilico e non a caso il coach dedica proprio a questo il suo primo pensiero: «Se Bergamo sparisse – dice –, e mi auguro che non succeda, sarebbe una grande sconfitta non solo per quanto ha vinto in questi anni, ma anche per ciò che ha dato a tutto il movimento in termini di campionesse, allenatori in un ambiente davvero fantastico. Quanto alla partita la nostra superiorità tecnica era innegabile, ma c’è stata troppa distrazione e abbiamo concesso oltre il dovuto in alcuni frangenti su particolari da curare molto meglio. Fermata Plak, Sylla ci ha messo in difficoltà: è necessario imparare che ogni avversaria ha diverse fonti, non una sola».
do un bell’otto – dirà Lorenzetti . Ha saputo reagire dopo i tanti errori all’inizio. Bruninho ha chiesto scusa a tutti dopo il primo set. Lui e Ngapeth hanno cambiato volto alla partita restando sempre concentrati». VETTO E BRUNO Arrivano le gare che contano e Vettori continua a regalare ottime prestazioni. «Di lui ero contento anche prima – dice il coach – anche quando non aveva numeri eccezionali. A Vettori si chiedono sempre partite di altissimo livello, ma lui non deve pretendere da se stesso sempre la perfezione». Bruninho racconta così la sua alzata di piede: «Un po’ di fortuna,un po’ di casualità. In allenamento mi era riuscito un colpo simile e volevo riprovarlo in partita. Sono giocate che fanno divertire noi e il pubblico. Spero che vada su Youtube. Abbiamo sofferto molto più del solito nel cambiopalla – aggiunge - anche perché Ravenna ha una fase break eccellente, un muro alto. E quando loro hanno iniziato a sbagliare forzando la battuta noi siamo saliti». MODENA-RAVENNA
3-1
(18-25, 25-13, 25-20, 25-13) PARMAREGGIO MODENA Ngapeth 19, Piano 5, Vettori 19, Petric 4, Verhees 9, Bruninho 7, Rossini (L), Kovacevic 5, Sala. N.e. Bonifante, Casadei, Donadio. All. Lorenzetti. CMC RAVENNA: Koumentakis 9, Mengozzi 4, Cavanna 1, Cebulj 14, Cester 7, Renan 8; Bari (L), Jeliazkov 1, Mc Kibbin, Goi (L), Zappoli, Ricci, Gabriele. All. Kantor. ARBITRI: Sampaolo e Vagni NOTE Spettatori 3267, incasso 32.500 Durata set: 27’, 25’, 27’, 23’; tot. 102’. ParmaReggio: b.s. 14, v. 8, m. 13, s.l. 6, e. 27. Cmc: b.s. 8, v. 1, m. 7, s.l. 3, e. 25 Rosso a Koumentakis nel 4° set per proteste. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Europeo U19 L’Italia k.o. è d’argento ● (a.a.) Tornano con una medaglia d’argento gli azzurrini dall’Europeo Under 19. A Sakarya (in Turchia) la formazione di Mario Barbiero si è arresa (solo) alla Polonia in finale (anche a causa di una ricezione balbettante, Polonia (molto più dotati fisicamente) che l’aveva superata anche nel girone (al tiebreak). In 11 edizioni del torneo continentale Cadetti l’Italia ha vinto una volta questa manifestazione nel 1997, seconda due volte nel 1995 e ieri e due per volte è finita terza nel 2003 e 2005. I polacchi si sono imposti 3-1 (25-15, 25-13, 25-27, 25-22), determinante il recupero nel quarto parziale quando erano sotto di cinque punti. Agli azzurrini non sono bastati 11 muri (contro a 7 degli avversari), i polacchi bene in battuta con 13 ace (contro 3) e in attacco con il 46% contro 33%. Maiocchi è stato ancora una volta il best scorer degli azzurri (con 19 punti). Questa Nazionale è fortemente basata su uno dei Club Italia che ha “fornito” ben atleti al gruppo preparato da Barbiero, con due figli d’arte inseriti nel gruppo come Alessandro Tofoli (figlio di Paolo) e Pietro Margutti (figlio di Stefano).
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LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
TUTTENOTIZIE NUOTO/1 A RICCIONE
Per la Ponselè record italiano dei 5000: 55’28”81 (al.f) A Riccione, Aurora Ponselè, medagliata europea nella 10 km, ha portato il suo record italiano del 2013 sui 5000 da 57’16”36 a 55’28”81: 2. Bruni 56’29”52, 3. Bridi 56’46”90, 5. Grimaldi 57’37”09. Tra gli uomini, vince il fidanzato della 23enne pesarese, Simone Ruffini (trasferitosi a Roma per allenarsi con lei da Sacchi) in 52’13”74 su Furlan (52’21”04) e Vanelli (52’51”54). Oggi 3000. ● TRIS SUN YANG (al.f.) Sun Yang vince gli 800 sl ai cinesi di Baoji in 7’47”58 (2° t. 2015) Ning Zetao nuota 48”34 in semifinale nei 100 sl. Uomini: 50 ra Shi Weijia 27”61, Wang Lizhuo 27”79; 200 fa Hao Yun 1’57”26, Wang Pudong 1’57”30, Li Zhuhao (16) 1’57”73. Donne: 200 sl Shen Duo 1’57”05, Guo Junjun 1’57”50. ● SUPER HAGINO (al.f.) A Tokyo, 4° titolo per Hagino. Uomini: 100 sl Nakamura 48”78, Shioura 48”86; 1500 sl Hirai 15’01”78, Yamamoto 15’02”52; 100 fa Fujii 51”77, Kawamoto 51”89; 400 mx Hagino 4’08”54, Seto 4’10”97 (1°-2° t. 2014). Donne: 100 sl Uchida 54”15; 1500 sl Kikuchi 16’25”92; 200 do Akase 2’11”01; 200 ra K. Watanabe 2’20”90 (1° t. 2015), Kaneto 2’21”90; 50 fa Ikee 26”49; 400 mx Shimizu 4’36”12.
IPPICA
Bologna: Bellei sesto GP Italia con Telecomando
La vittoria di Telecomando OGGIONI ● Telecomando Ok con estrema facilità nel Gp Italia di Bologna dopo essere avanzato al largo al passaggio e aver poi debellato con un solo attacco la resistenza di un deludente Toronto As, secondo davanti a Tiffany Caf. Il tempo di 1.13.7 è lontano dall’1.12.3 record segnato da Oropuro Bar nel 2011. Per Enrico Bellei è la sesta vittoria nella corsa dopo quelle del 2004 (Echo dei Veltri), 2007 (Ideale Luis), 2010 (Nakitast), 2012 (Per Amore Gual) e 2013 (Re Italiano Ur). Per Telecomando Ok (da Love You) è invece il primo GP di una carriera fatta di 9 corse e 6 vittorie, fra le quali una ottenuta in Danimarca. GP ITALIA (m 1660); 1 Telecomando Ok (E. Bellei) 1.13.7; 2 Toronto As; 3 Tiffany Caf; 4 Tresor Zs; Tot.: 5,11; 2,33, 1,82, 4,15 (28,73) Trio: 167,48. ● PRIORE LOTTA Vittorioso rientro di Priore Philip (D. Vargiu) sui 1800 metri. Il nostro miglior purosangue, ha però dovuto impegnarsi a fondo per respingere di un collo Dark Sea (Fiocchi). Prossimo obiettivo il Presidente (gr. 1) del prossimo mese sempre a Roma.
1DA CIELO A LE CLOS (m.can.-al.f.) Cesar Cielo ancora 2°: nei 100 sl in 48”97 è battuto da Santana
(48”78), vince col Minas (3’35”20) la 4x100 sl. Oggi a Johannesburg scattano i Trials sudafricani: Le Clos nei 100-200 sl, 100-200 fa e 200 mx. A rana c’è Van Der Burgh, compagno di allenamenti di Scozzoli.
NUOTO/2: IN GERMANIA
Biedermann super Primo al mondo nei 200 sl: 1’45”60 1Il primatista mondiale rilancia a Berlino
la sfida ai big:«Mi piace sorprendere a 29 anni»
24 ore (1’45”75, ieri 2° tempo al mondo negli 800 in 7’47”58), qualche giorno in più hanno resistito sia il nipponico Kosuke Hagino (1’45”82, ieri 4’08”45 nei 400 mx) che l’australiano Cameron McEvoy (1’45”94), mentre il francese Yannick Agnel (1’45”97) indietreggia pericolosamente nelle ambizioni iridate, in attesa dell’ultima indicazione che arriverà in settimana dagli americani a Mesa con Phelps, Lochte e Dwyer.
Paul Biedermann, 28 anni, tedesco, primatista mondiale dei 200 sl: 1’42”00
IL RILANCIO Per Biedermann è un segnale di rilancio che va al di là del tempo. «Ora ho 4 mesi per andare al top ai Mondiali» fa il ragazzone di Halle, che nuotava i 200 sl in 1’42” e ora tocca in 1’45”. Fidanzato della primatista mondiale Britta Steffen, il Polpo Paul ha criticato la Fina per i troppi casi doping e per non aver introdotto il passaporto biologico limitandosi «ai troppi loghi ridicoli che ci costringono a mettere ai Mondiali. Comunque quest’inizio di stagione mi ha sorpreso, non ero mai stato così veloce. La cosa più bella nello sport è sorprendere se stessi: Non mi fermo qui». Il guanto è lanciato.
tista di Roma 2009 nei 200 e 400 sl, ha fatto come Federica Pellegrini: ha tagliato la gara doppia dai piani per Kazan. Al tedesco l’operazione ieri ha dato riscontri assai incoraggianti: in 1’45”60 (25”49, 52”12, 1’18”60) non solo ha dimenticato la delusione nei 100 (49”24) ma s’è lasciato dietro i tre grandi tenori dei 200 sl in queste selezioni scoppiettanti: la leadership del discusso cinese Sun Yang è durata meno di
Uomini. 50 sl Oswald 22”52; 100 sl Biedermann 49”24; 200 sl Biedermann 1’45”60, Aubock 1’48”01, Rapp 1’48”30, Heidtmann 1’48”33; 800 sl Vogel 7’52”57; 100 do Glania 54”47; 200 do Diener 1’59”65; 100 ra V.Lehn 1’00”42; 200 ra Koch 2’09”72; 100 fa Gierke 53”41; 200 fa Kunert 1’57”36; 200mx Heintz 2’00”03. Donne: 50 sl Brandt 24”84; 100-200 sl Bruhn 54”87, 1’58”55; 1500 sl Harle 16’06”82; 100-200 do Mensing 1’00”47, 2’08”48; 100-200 ra Grimberg 1’08”12, 2’26”45; 100 fa Wenk 58”18; 200 fa Hentke 2’07”05; 200mx Michalak 2’13”06.
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Stefano Arcobelli
A
quasi 29 anni, Paul Biedermann si trovava nel guado, e si era presentato ai trials mondiali di Berlino con pessime sensazioni: «Mi sento annoiato, e dopo Rio mi ritirerò». Rimasto senza ori negli Europei in casa, e senza podi ai Mondiali di Barcellona 2013, il bicampione e prima-
BASEBALL
Super Reginato fa il «cycle»: non basta a Nettuno Mattia Reginato, esterno del Nettuno 2, è stato autore di un cycle (fuoricampo, triplo, doppio e singolo) anche se non basta ai laziali per evitare la sconfitta contro Bologna, che ha risposto con Suarez (4/5) e Sambucci, decisivo con 2pbc al 5°. Padova conserva il 1° posto superando Godo dopo 4 supplementari grazie ad una valida di Sandalo, dopo 8 riprese super di Crepaldi (1bv). Rimini fa il pieno: San Marino va sul 5-1 al 3°, ma il rilievo di Richetti e 6 punti nell’ultimo terzo fanno volare i romagnoli. Nettuno fa «pari» con Parma: 5 punti del 1° attacco. Brilla Ferrini (5/5). 3° turno, gara-2: Città di Nettuno-Parma 9-5 (v. Anselmi, p. Rivera); Godo Knights-Tommasin Padova 0-1 (13°, v. Faccini, p. Loardi); T&A S.Marino-Rimini 5-7 (v. Richetti, p. Y.D’Amico); UnipolSai Bologna-Angel S. Nettuno2 10-8 (v. Cadoni, p. Ibarra, s. F. Crepaldi). Class.: Padova 833 (5-1); Rimini e Bologna 667 (4-2); S.Marino 500 (3-3); Nettuno2 e Parma 333 (2-4); Nettuno 400 (2-3); Godo 200 (1-4). ● TRIONFO CIEGO (r.r.) Ciego de Avila battendo Isla de la Joventud in gara-7 per 7-2 ha conquistato il 58° titolo cubano (ultimo nel 2012).
Mattia Reginato, 25 anni FIBS
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CANOTTAGGIO
Trofeo D’Aloja Sei podi per gli italiani
Il doppio pl Ruta-Micheletti PERNA Nella XXIX edizione del Memorial d’Aloja a Piediluco (con 25 nazioni) sei acuti per l’Italia. Successo del quattro senza senior di Lodo, Montrone, Abagnale e Abbagnale, che impongono il ritmo di gara sin dalle prime palate e battono Svizzera e Spagna. Buona anche la prova del 4 di coppia di Venier, Agamennoni, Rambaldi e Perino, che sta iniziando a prendere la giusta fisionomia per ritornare ad essere un riferimento: ha dato 1”29 alla Lituania. Entusiasmante il doppio pl di Pietro Ruta e Andrea Micheletti, che batte per soli 14 centesimi il Sudafrica iridato di Thompson e Smith. Successo anche per il quattro senza pesi leggeri e podio tutto italiano nell’otto. Brillano anche il secondo posto del due senza di Matteo Castaldo e Marco Di Costanzo che al fotofinish e per il gioco delle prue, perde di 3 centesimi dalla Grecia. Seconde anche le ragazze del doppio pl donne e per Romano Battisti nel singolo, battuto dal cubano Fournier Rodriguez.
GOLF
Augusta Masters baby Spieth fa sognare gli Usa ● Per il terzo giorno consecutivo, il 21enne Jordan Spieth ha chiuso in testa al Masters, primo major stagionale all’Augusta National di Augusta, in Georgia. Dopo 54 buche, a -16 (200, nuovo record del torneo detenuto da Woods, 1997, e Raymond Floyd, 1976) è partito con l’ultimo giro con quattro colpi di vantaggio sull’inglese Justin Rose, vincitore dello U.S. Open 2013, e cinque su Phil Mickelson, con tre Giacche Verdi nell’armadio. Mentre il californiano Charley Hoffman era in scia a sei lunghezze. Buone le prove nel terzo giro del numero uno del mondo, Rory McIlroy, e Tiger Woods. Entrambi inseguivano il giovane fenomeno americano dal 5° posto staccati di 10 colpi. E infatti i due, quasi per voler seguire la trama dello spot «virale» degli ultimi giorni sul cambio della guardia tra il vincitore di 14 Major e il nordirlandese, hanno girato insieme nella quarta giornata del torneo che si è conclusa nella notte italiana.
Jordan Spieth, 21 anni REUTERS
ALPINISMO
Sullivan, L. Felicetti, Ihnacak (attaccanti). DONNE SALVE (m.l.) L’Italia, nell’ultima dei Mondiali Prima Divisione Gruppo B di Pechino, batte 4-2 (1-0, 0-1, 3-1) la N.Corea e si salva. Classifica finale: Slovacchia 14; Olanda 11; Cina 10; Ungheria 6; ITALIA 4; N. Corea 0. ● PLAYOFF NHL Definiti i playoff Nhl al via mercoledì. Eastern Conference: Montreal-Ottawa; Tampa Bay-Detroit; NY Rangers-Pittsburgh; Washington-NY Islanders. Western Conference: St. Louis-Minnesota; Nashville-Chicago; Anaheim-Winnipeg; Vancouver-Calgary. ●
● PIOLETS D’OR Consegnati ieri a Courmayeur i Piolets d’Or, Oscar dell’alpinismo al 23° anno. Trionfo per Tommy Caldwell e Alex Honnold (Usa), Aleksander Gukov e Aleksey Lonchinsky (Rus), Marko Prezelj, Ales Cesen e Luka Lindic (Slo).
BOXE ●
RIVINCITA TORTI (r.g.) La neocampionessa europea leggeri, Maiva Hamadouche (Fra. 7), 25 anni, battendo a Milano, Anita Torti (9-4-1), 39 anni, il 21 marzo kot 5, concede la rivincita all’italiana, col benestare Ebu, a Clichy la Garenne, il 23 maggio. ● MONDIALI E AFFINI (r.g.) A Mosca, Lebedev (27-2) mantiene i Wba massimi leggeri ai punti su Youri Kalenga (Fra, 21-2). Il massimo Duhaupas (Fra. 32-2), cosfidante di Modugno (15) per l’UE, batte Charr (Ger, 21-3). A Buenos Aires, V.Ramirez (Arg) supera Afolabi (Gb) per l’interim massimi leggeri Ibf. A Mazatlan (Mes), Pedro Guevara spedisce Richard Clavera (Fil) ko1 e resta re minimosca Wbc. A S.Juan (PR) il messicano Salido lascia i superpiuma Wbo a Roman Martinez ai punti. A New York, pari tra il campione Lee (Irl) e Quillin (Usa), senza mondiale medi Wbo in palio per eccedenza al peso (sfidante). Nei welter, l’imbattuto Garcia (Usa), titolare superleggeri Wbc, supera per md Lamont Peterson (Usa). ● WSB (r.g.) Conclusa la 12a WSB. Gir. A. Gran Bretagna-Russia 1-4; UcrainaAlgeria 5-0; Cuba-Messico 4-1; Marocco-Cina 5-0. Classifica: Cuba 36, Russia 28; Ucraina 24; Messico 22; Marocco 19; Gbr. 12; Cina 9; Algeria 5. Gir.B: Italia-Polonia 4-1; PortoricoKazakistan 1-4; Azerbajan-Usa 5-0; Argentina-Venezuela 2-3. Classifica: Kazakistan 36; Azerbaigian 26; Italia 23; Venezuela 20; Portorico 18; Usa 17; Polonia 12, Argentina 4. Mediomassimi: Manfredonia guida con 30, Sep (Cro) 28, De La Cruz (Cub) 26. Il 25 aprile a Bergamo, Manfredonia-Sep, in ItaliaKazakistan. La vittoria, o una sconfitta 2-1, lo promuovono a Rio. Il 18 aprile a Maiquetia (Ven), Mangiacapre (64) deve battere Arcon per Rio.
FOOTBALL ● IFL (m.l.) Ieri: Bolzano-Milano 14-30; Ferrara-Roma 10-13. Nord: Seamen Milano*, Bolzano* 800 (4-1); Parma 750 (3-1); Milano 500 (2-2); Bergamo, Torino 0 (0-4). Sud: Lazio 1000 (4-0); Ancona, Bologna 750 (3-1); Roma* 400 (2-3); Ferrara* 200 (1-4); Napoli 0 (0-4). (* 1 in più)
GINNASTICA FARFALLE VINCENTI A PESARO (cam.ca) Farfalle vincenti nell’ultima della tappa di World Cup a Pesaro. Le azzurre della Maccarani prime nelle finali di specialità (17,850) a 6 Clavette 2 Cerchi, ad Israele (16,900) i 5 Nastri. Pesaro candidata ai Mondiali ‘18
HOCKEY GHIACCIO ITALIA-KAZAKISTAN A TRENTO (m.l.) Doppia amichevole azzurra col Kazakistan in vista dei Mondiali da domenica a Cracovia: oggi (19) a Trento, domani (20.30) ad Asiago (Vi). Sette nuovi convocati: Bernard (portiere); S. Marchetti (difensore); S. Kostner, Iori,
IPPICA ●
BRAVO CRISTIAN Ieri a Longchamp bella vittoria di Cristian Demuro in sella a Le Scribe (training e colori dei fratelli Botti) nel Prix de la Place des Vosges, handicap 2000 m. ● OGGI QUINTÉ A TARANTO Al Paolo Vi (inizio convegno alle 14.55) scegliamo Lampo Bybo (19), Onixmatch (20), Obelisco Dif (9) , Nobel Jet (13), Nirvana Va (17) e Olibior di Casei (5). ● SI CORRE ANCHE Trotto: Follonica (15.05) e Palermo (14.45).
PESI ●
RUSSO QUINTA Agli Europei di Tbilisi (Geo), 5° posto di Giorgia Russo nei 53 kg. Uomini. 62 kg: 1. Hristov (Aze) 295 (135+160); 2. Sezer (Tur) 288 (134+154); 3. Croitoru (Rom) 287 (134+153); 10. DI GIUSTO 265 (117+148). Donne. 53 kg: 1. Paratova (Ucr) 200 (90+110); 2. Schwarzbach (Ger) 186 (83+103); 3. Coban (Tur) 184 (75+109); 5. RUSSO 179 (78+101). Oggi: 58 kg D (Lombardo). In tv: ore 18, dir. Eurosport 1.
RUGBY ● DONDI PRECISA Ieri l’ex presidente della Fir Giancarlo Dondi ha precisato che le sue affermazioni, fatte sabato a Piazzola (Pd) e riferite all’appoggio a un diverso progetto per la gestione della Fir, sono state “totalmente fraintese o comunque decontestualizzate”. ● ECCELLENZA (i.m.) Nel posticipo del 16° turno di Eccellenza Viadana-Fiamme Oro 21-23. Classifica: Rovigo 66; Calvisano 65; Mogliano 59; Fiamme Oro 45; San Donà 41; Viadana 38; Petrarca 37; Lazio 27; L’Aquila 10; Prato -3. ● PRO 12 Ieri, per il 19° turno di Pro 12, Dragons-Leinster 25-22. Classifica: Glasgow 65; Munster, Ulster 63; Ospreys 61; Leinster 53; Connacht, Scarlets 44; Edimburgo 43; Dragons 37; Cardiff 30; Treviso 18; Zebre 15.
SOFTBALL ● DOPPIA NO-HIT (m.c.) Doppia no-hit del Collecchio (Papucci e Owen) nel 2° turno. Gir. A: Caronno-La Loggia 3-14 (5°), 1-2 (8°); Legnano-Staranzano 6-4, 17 (v. Lopez 15so); Rovigo-Nuoro 5-0, 2-3. La Loggia e Bollate 1000 (2-0). Gir. B: Collecchio-Sestese 6-0, 10-0 (4°); Parma-Forlì 0-7; 4-16. Bussolengo, Collecchio e Forlì 1000 (2-0).
TIRO A SEGNO ●
COPPA In Coppa del Mondo, a Chengwon (S.Cor), Petra Zublasing premiata tiratrice 2014 con Jongoh . Uomini. Pistola 10 m: 1. Jin Jongho (S.Cor) 206 – 585; 7. Tesconi 98.6 – 581; 14. Giordano 580; 50. Badaracchi 572. Car. terra: 1. Emmons (Usa) 208.3 – 632; 57. Campriani 614.2; 70.Pappalardo.
A. C. MILAN S.p.A. Sede sociale: Via Aldo Rossi n. 8 Milano Cap. soc.: Euro 24.960.000,00.= i.v. C.F. e n. d’iscrizione al Registro Imprese di Milano 01073200154 Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Fininvest S.p.A. I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea in Milano, Via Aldo Rossi n. 8, per il giorno 28 aprile 2015, alle ore 16,00, in prima convocazione e, occorrendo, per il giorno 30 aprile 2015, stessi ora e luogo, in seconda convocazione per deliberare sul seguente ordine del giorno Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014, Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione, Relazione del Collegio Sindacale e Relazione della società di Revisione Reconta Ernst & Young S.p.A.; deliberazioni inerenti e conseguenti; Presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 redatto ai fini di quanto previsto dalle vigenti normative sportive nazionali ed internazionali; Nomina del Consiglio di Amministrazione, previa determinazione del numero dei componenti e della durata in carica; determinazione del compenso; deliberazioni inerenti e conseguenti ai sensi dell’art. 16 dello statuto sociale; Nomina del Collegio Sindacale, del suo Presidente e determinazione del compenso. Possono intervenire all’Assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto nonché i soggetti ai quali, per legge o in forza di statuto, è riservato il diritto di intervento. Il Vice Presidente Vicario e Amministratore Delegato Adriano Galliani
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Speciale R L’evento
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
GAZZA EXPO
1 ZANETTI AND FRIENDS MATCH FOR EXPO 2015 Prezzi popolari e
tanti campioni per la grande partita di apertura dell‘Esposizione Universale, che Milano ospiterà dal primo maggio al 31 ottobre prossimi 1
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Zanetti «Sì, torno a San Siro con i grandi e per i piccoli»
«No, io non sono mai stato uno bresaola e grana. A me è sempre piaciuto mangiare e bene. Adoro il grana ma anche la pasta, la cotoletta e il risotto alla milanese. Allenandomi tanto, ho sempre bruciato tanto e a tavola non mi sono mai trattenuto. Ho anche viaggiato tanto e non ho mai trovato un posto dove si mangi meglio che in Italia». E l’asado dove lo mettiamo? «Ah, io lo adoro. Come il risotto con l’ossobuco... che è un piatto anche argentino. Quello che preparava mio papà quando ero piccolo, non ha rivali. Io non sono capace, questa palla la passo a mia moglie Paula». Dica la verità Javier, dietro la scrivania si sta bene, ma in campo si sta meglio... (sorride) «Dopo 23 anni nei professionisti, il calcio fa parte di me. Mi mi alleno e ci gioco appena posso. Inter forever mi aiuta in questo senso: ci permette di ritrovarci, divertirci e di rappresentare l’Inter anche da ex. Pure il Zanetti e Friends Match for Expo mi aiuterà ... ».
1Il 4 maggio «derby» per Expo
con Matthäus, Baggio, Maldini e...
1. Javier Zanetti, 41 anni, 19 da difensore e capitano dell’Inter, uno (questo) da vice presidente della società nerazzurra. 2.Javier con Massimo Moratti e la Coppa Italia del 2011 (4 in totale, più 5 scudetti, una Uefa, 1 Champions, 1 Coppa del mondo per club e 4 Supercoppe italiane) BOZZANI
Perché il calcio in giacca e cravatta fa soffrire più che il campo... «Sicuramente. Quando sei in campo, puoi provare a fare qualcosa e riuscirci. Dalla tribuna puoi incitare e poco più».
Serena Gentile
S
i sta comodi in giacca nonostante la cravatta, perché sotto la maglia della salute è quella di sempre, è quella nerazzurra che è quasi un tatuaggio. Javier Zanetti dietro la scrivania, con la cravatta e il titolo di vicepresidente fa ancora effetto, ma saperlo di nuovo in campo a San Siro, a un anno dall’ultima volta, stavolta fa di più. «Torno, il 4 maggio, nel mio stadio che per me è come casa per il Zanetti and Friends Match for Expo 2015. Gioco, con i compagni e gli amici di sempre. Ci saranno 4000 bambini che si sono già accreditati. I ragazzi del Volo che canteranno nel pre partita. Spero che sia una grande festa per Milano, la città che mi ha accolto 20 anni fa». Zanetti (anche) Ambassador di Expo: quando ci sono bambini e un pallone, lei c’è sempre. «Questa partita è nata così, d’istinto. Quando ho saputo che Milano avrebbe ospitato un grandissimo evento come l’Expo e che il filo conduttore sarebbe stato delicato come la nutrizione, ho voluto esserci. Saranno 6 mesi importanti, voglio fare qualcosa anche io».
Così ha convocato un po’ di amici...
«Ci saranno Matthäus, Zenga, Brehme, Zamorano, Crespo, Cordoba, Roberto Baggio. E poi Inzaghi, Maldini, Costacurta, Baresi... Tutta gente che ha fatto la storia calcistica di Milano». Praticamente è un derby: chi fa le squadre? «Zenga, mi ha detto che non può giocare, quindi ne allenerà una. Inzaghi potrebbe allenare l’altra... ma vorrà di sicuro giocare! Vedremo. Magari ci mischieremo anche, l’importante sarà divertirsi e divertire. E fare del bene alle tante associazioni no profit che lavorano a Milano nel campo dei diritti dell’infanzia, come la mia Fondazione Pupi Onlus: divideremo il ricavato della partita tra tutte». Expo è anche promuovere cibi e tradizioni. Parlare di nutrizione, energia per la vita. Lei ha due ristoranti a Milano, uno fa cucina argentina. Insomma, parte titolare anche in quest’altra partita... «Il tema è caro, importante, serve informazione ed educazione. Ci sono ancora tanti problemi nel mondo legati alla cattiva nutrizione o peggio alla mancanza di cibo. Expo è una grandissima opportunità».
NUMERI
10€
il biglietto, 30-35 euro la Rossa. Prevendita su Vivaticket.it e da domenica nei botteghini di S.Siro Ci saranno anche Zenga, Costacurta, Inzaghi... e 4000 bambini. Il ricavato andrà alle associazioni per i diritti dell’infanzia
Come è cambiato il suo rapporto con il cibo, da quando ha smesso di giocare?
REUTERS
Nei suoi 19 lunghi anni da giocatore dell’Inter di momenti no ne ha vissuti un po’: ce n’è uno che le ricorda questo, da cui ripartire? «Quando non si vinceva, all’inizio, non è stato per niente facile. Ma ho imparato che si riparte solo accettando la sconfitta, dopo si può sempre migliorare, crescere. Questa è stata una stagione molto difficile, mi auguro che in queste 8 partite si riesca a dare il meglio. L’intesa con l’allenatore c’è, è ottima e questo è molto importante, ci crediamo tutti nel lavoro di Roberto. Non è facile, ma dobbiamo fare tutti uno sforzo, anche noi dirigenti, per creare un gruppo competitivo, che torni da subito a giocarsela con le altre da vertice». Perché dietro la scrivania non si può fermare un avversario, ma ingaggiarne qualcuno sì... «Dietro la scrivania ho scoperto un mondo nuovo, che mi piace, sto imparando tante cose, seguo un corso alla Bocconi one to one per manager sportivi, la società mi sembra contenta, alla fine della stagione faremo il punto, decideremo cosa fare. E io spero di esserci ancora». Con la cravatta, la maglia della salute nerazzurra e qualche altra coppa da mettere in curriculum. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA STORIA - 9 CONTINUA
Expo: 1 milione di mq in zona Fiera. Ecco come arrivarci E xpo Milano 2015 si estende su un’area di circa un milione di metri quadrati, lungo l’asse che collega la Fiera di Milano (Rho Fiera) a Malpensa. È collocato all’incrocio di due autostrade, la A8 Como-Varese-Milano e la A4 TorinoMilano-Venezia. A meno di un’ora di auto dagli aeroporti di Malpensa, Linate e Orio al Serio. È servito dalla linea ferroviaria ad alta velocità e dalla rete metropolitana M1. E per tutti i sei mesi, da mezzi di superficie 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Lo prevede il piano di potenziamento straordinario messo in campo da Atm in collaborazione con il Comune di Milano dal 1° maggio al 31 ottobre.
ATTACCATI AL TRAM Oltre all’aumento delle frequenze
Lotto), N50 (LorenteggioCairoli), N54 (LambrateDuomo), N57 (Quarto OggiaroCairoli), N80 (De Angeli -Quinto Romano ), N94 (Porta Volta-Cadorna), per un totale di 15 bus svegli e attivi.
Una mappa del sito Expo in zona Fiera-Rho a Milano
dei mezzi nelle ore diurne, la rete notte, solitamente attiva il venerdì e il sabato, sarà estesa a tutti i giorni della settimana con le linee sostitutive della metro: 151 (M1) , che per l’occasione verrà anche prolungata da Mo-
lino Dorino a Rho Fiera, 152 (M2) e 153 (M3) e N42 (Bicocca-Centrale), N15 (GratosoglioSan Babila), N6 (Cadorna-Centrale), N24 (Duomo-Vigentino), N27 (San Babila-Viale Ungheria), 90/91, (Lodi M3-
BASTERÀ? Secondo Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale di Milano, no. E tuona: «La decisione è del tutto insufficiente. Le metropolitane, come al solito, poco dopo la mezzanotte si fermeranno. Quindi per spostarsi la gente dovrà fare i salti mortali». Per Pierfrancesco Maran, assessore alla mobilità, sì. Previsioni. Secondo uno studio elaborato da GFK Eurisko per Expo 2015, il 37% dei visitatori che arriveranno da fuori Milano raggiungerà il sito espositivo con il treno, il 31% userà un mezzo a parcheggio (auto, furgone/cam-
per, autobus tur istico, moto/ciclomotore, auto a noleggio), il 17% verrà in auto ma come passeggero, il 9% userà l’aereo e solo il 6% si sposterà con mezzi pubblici (metropolitana, ferrovia urbana o autobus pubblico). In base alle stesse rilevazioni, il 74% dei milanesi arriverà all’area espositiva con linee di trasporto pubblico, il 12% con mezzi a parcheggio, il 7% con il treno e il 2% in bicicletta o a piedi.
O PEDALA Non c’è la metro, ma
RDal 1° maggio e per
6 mesi mezzi di superficie e BikeMe in funzione 24 ore su 24 e 7 giorni su 7
le bici sì. Durante la kermesse il servizio BikeMe di bike sharing sarà attivo 24 ore su 24 il venerdì e il sabato, e fino alle 2 di notte negli altri giorni. E alle 3.600 biciclette tradizionali, si aggiungeranno le mille a pedalata assistita, in arrivo nelle prossime settimane.
L’ISOLA Pensato come un’isola, il sito è circondato da un canale di circa 4,5 km e si sviluppa lungo due direttrici principali. Sul Decumano (1,5 km di lunghezza) si affacciano gli spazi espositivi dei Paesi; mentre lungo i 325 metri del Cardo trova spazio l’area espositiva italiana, con Comuni, Province e Regioni e il Padiglione Italia. All’incrocio tra Cardo e Decumano, i 4.000 metri quadrati di Piazza Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Iniziative R La collezione
GAZZA SPECIAL
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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1 Nuova collana a fumetti allegata alla Gazzetta: in 30 volumi cartonati una selezione di saghe di altissima qualità, accomunate da ambientazione o riferimenti a fatti storici realmente accaduti. Per conoscere la Storia e appassionarsi alle sue vicende
Ai confini
DA DOMANI IN EDICOLA IL N.1 MURENA (10,99 ) ● I primi due volumi, in edicola domani e martedì 21, contengono la saga Murena, ambientata nell’antica Roma che racconta l’ascesa al potere di Nerone. Il terzo volume, da martedì 28, contiene la saga L’Unicorno, un thriller esoterico ambientato a metà del 1500.
Storia della
Dalla Roma di Nerone al crollo dell’Urss
1Uomini, intrighi, conflitti, amori e debolezze: il grande romanzo dell’uomo. A fumetti con la «Gazzetta»
LE AQUILE DI ROMA La città eterna sarà protagonista di un’altra saga, Le aquile di Roma, storia della difficile amicizia tra due giovani, uno romano, l’altro germanico, in una Roma sensualissima e lasciva. Merito di Enrico Marini, straordinario artista italo-svizzero, dalla matita rotonda ed elegante, che qui si esalta da autore completo. Prima, però, viaggeremo nel tempo, nella Francia del XVI secolo con L’Unicorno: un thriller occulto, protagoLA CHIAVE nista un medico realmente esistiSamurai e druidi, to, Ambroise pirati e crociate, Paré, diventato Noè e i nazisti: un investigatore per scoprire chi sta viaggio nel tempo uccidendo tutti gli anatomisti Opere firmate da d’Europa (e quale Bilal, Christin, Tardi, complotto si naMarini, Aronofsky, sconde dietro Yslaire e altri artisti questi omicidi).
LA COLLANA di FABIO LICARI
N
oiosa la Storia? State scherzando, naturalmente. La Storia siamo noi, nell’antica Roma e durante la rivoluzione francese, nel Quarantotto e tra le trincee della prima guerra mondiale, ai tempi delle Crociate e al gelo della guerra fredda. La Storia non è (soltanto) eserciti e battaglie, trattati e protocolli: ma uomini, debolezze, invidie, amori, tradimenti, intrighi, sesso e sangue. La Storia è vita e rileggerla a fumetti è uno spettacolo. Soprattutto se si tratta di grandi fumetti: è in arrivo una nuova collana allegata alla Gazzetta dello Sport intitolata Ai confini della Storia. Un viaggio affascinante e irresistibile tra epoche e mondi geografici, in 30 volumi cartonati. Firmati da autori quali Marini e Aronofsky, Tardi e Yslaire, Christin e Bilal, Van Hamme e Cassaday, Alfred e Dorison…
LE USCITE
IL «RACCONTO» Come sostenne un grande storico controcorrente, il britannico Arnold J. Toynbee, ne Il racconto dell’uomo, se si vuol capire qualcosa di un processo storico plu- i volumi a colori rimillenario bisogna avere una realizzati con visione d’insieme dell’intera «vicenda umana». Toynbee su- la Panini Comics bì quella fascinazione per la li- e in vendita nea quasi impercettibile che con la Gazzetta separa la storia dalla leggenda, la cronaca dal mito. Ai «confini», in quello spazio virtuale nel quale agisce l’uomo e le sue gesta possono essere anche enfatizzate senza mistificare la realtà.
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LO SCORPIONE Marini torna nella collana con Lo Scorpione, spadaccino del Settecento, bandito, conquistatore di belle donne, il quale si troverà coinvolto in un giallo a sfondo religioso, tra Dumas (I tre moschettieri) e Dan Brown (Il codice Da Vinci), contro il terribile cardinale Trebaldi, su testi di Stephen Desberg. E ancora una versione violenta e potente della leggenda di Noè, la storia della famiglia di birrai che attraversa oltre un secolo nel Belgio tra il XIX e il XX secolo (I maestri dell’orzo, scritto dal grande Jean Van Hamme), Christin e Bilal che anticipano il crollo dell’impero sovietico, il Giappone medievale (Samurai, Okko) e tanta altra Storia o, meglio, tanti altri uomini nella Storia.
MURENA Sono uomini, imperfetti ma veri, i protagonisti di Murena, capolavoro del fumetto franco-belga col quale si apre la collana. Alla scoperta di una capitale dell’Impero dove situazioni e personaggi non sono forse come ci hanno raccontato, cominciando da Nerone che diede fuoco a Roma. E poi la madre Agrippina, e l’amico Lucio Murena che dà il titolo alla serie in due volumi.
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ITALIA VS USA 18-19 APRILE 2015, CIRCOLO TENNIS BRINDISI, BRINDISI INFO LINE: 0831.555453 EMAIL: FEDCUP@MCA-GROUP.EU WWW.FEDCUP.COM
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AltriMondi R
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
le battaglie del Caucaso, dà il via a rastrellamenti e fucilazioni. Sono decine di migliaia di morti. Donne, vecchi e bambini sono deportati verso sud attraverso i monti. Il 19 aprile cinquantamila armeni sono assassinati nella provincia di Van. La data convenzionale a cui ci si riferisce per l’inizio del genocidio è il 24 aprile: quel giorno, a Costantinopoli, vennero incarcerati e uccisi 500 esponenti dell’élite armena. Così il prossimo 24 aprile il patriarca Karekine II celebrerà i cento anni del Metz Yaghem, il “Grande Male”, proclamando un milione e mezzo di santi, cioè tutti gli uomini, le donne, i vecchi, i bambini massacrati dai turchi. La parola “genocidio” è stata coniata da Raphael Melkin — uno studioso russo-polacco — proprio in riferimento agli armeni. Solo più tardi è stata applicata anche agli ebrei.
IL FATTO DEL GIORNO CENT’ANNI DOPO
Papa Francesco, 78 anni, abbraccia il patriarca armeno Karekin II Nersissian, 63, ieri in Vaticano ANSA
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Sono fatti storicamente accertati? Come possono i turchi negarli? I turchi sostengono che si trattò di contrastare spinte indipendentiste. Nessun genocidio, nessun genocidio programmato a tavolino. Secondo loro i morti non furono un milione e mezzo, ma trecentomila. Oggi in Turchia chi parla di genocidio armeno finisce in galera.
Ha ragione Francesco a dire che gli armeni furono vittime 3 di un vero genocidio? 1Il Papa ha ricordato il massacro, accomunandolo a quelli
comunista e nazista. La Turchia protesta e convoca il Nunzio di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Il Papa ha condannato il genocidio armeno, sapendo bene che questo è un argomento tabù per il governo turco. Ne è quindi seguita una crisi diplomatica: Ankara ha richiamato in patria il suo ambasciatore presso la Santa Sede e convocato il nunzio apostolico Antonio Lucibello, messo del Papa in quel paese. È una crisi che la dice lunga sulla Turchia e, indirettamente, sulla scarsa voglia di Erdogan di dar seguito
alla richiesta di entrare nell’Unione europea. Tra l’altro la Ue, fra le condizioni per l’ammissione della Turchia, ha posto anche quella di un riconoscimento pieno del genocidio. Cosa che i turchi rifiutano.
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Sa che non ho la minima idea di cosa sia questo genocidio armeno? Siamo nell’aprile 1915, è già scoppiata la prima guerra mondiale, da un lato gli imperi centrali, cioè Germania, AustriaUngheria, Bulgaria e Impero Ottomano (l’attuale Turchia, ma molto più grande). Dall’al-
tra parte gli altri, intorno a Francia, Inghilterra, Russia (l’Italia resterà neutrale per un altro mese). L’eliminazione violenta degli armeni (deportazioni, massacri) fu preparata a tavolino dal governo ottomano e perseguita poi anche dal nuovo governo laico di Atatürk. L’idea condivisa dai due regimi era quella di uniformare il paese. Uniformare, dico, etnicamente e religiosamente. Ai primi di aprile del 1915, il governo turco, adducendo l’accusa che gli armeni, circa due milioni di persone, di religione cristiana, abbiano appoggiato i russi nel-
Che cosa ha detto il Papa? Francesco celebrava messa in memoria di quei martiri davanti alle autorità religiose armene — Karekin II, Supremo Patriarca e Catholicos di tutti gli armeni, Aram I, Catholicos della Grande Casa di Cilicia, Nerses Bedros XIX Tarmouni, Patriarca di Cilicia degli armeni cattolici — e al presidente della Repubblica di Armenia, Ser Sargsyan. Ha detto: «La nostra umanità ha vis-
LA CHIAVE
Sarebbero un milione e mezzo i morti nel 1915, ma ad Ankara si rischia la galera solo a parlarne La posizione di Erdogan dimostra che il suo governo non vuole aderire all’Unione Europea
suto nel secolo scorso tre grandi tragedie inaudite: la prima, che generalmente viene considerata come il primo genocidio del XX secolo, ha colpito il vostro popolo armeno, prima nazione cristiana, insieme ai siri cattolici e ortodossi, agli assiri, ai caldei e ai greci. Furono uccisi vescovi, sacerdoti, religiosi, donne, uomini, anziani e persino bambini e malati indifesi». Dopo aver ricordato gli altri genocidi (quello comunista e quello nazista), il Papa ha posto mente ai massacri di adesso: «Più recentemente altri stermini di massa, come quelli in Cambogia, in Ruanda, in Burundi, in Bosnia. Sembra che l’umanità non riesca a cessare di versare sangue innocente. Ricordare i martiri è necessario, anzi doveroso, perché laddove non sussiste la memoria significa che il male tiene ancora aperta la ferita; nascondere o negare il male è come lasciare che una ferita continui a sanguinare senza medicarla! Purtroppo ancora oggi sentiamo il grido soffocato e trascurato di tanti nostri fratelli e sorelle inermi, che a causa della loro fede in Cristo o della loro appartenenza etnica vengono pubblicamente e atrocemente uccisi — decapitati, crocifissi, bruciati vivi — oppure costretti ad abbandonare la loro terra. Anche oggi stiamo vivendo una specie di genocidio causato dall’indifferenza generale e collettiva, dal silenzio complice di Caino che esclama: “A me che importa? Sono forse io il custode di mio fratello?”».
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Risposta turca? Oltre al richiamo degli ambasciatori, Ankara ha espresso «forte irritazione». Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha definito le parole di Francesco «senza fondamento» e «lontane dalla realtà storica». «La dichiarazione del Papa non può essere accettata».
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Che cosa pensa il resto del mondo? Una ventina di Paesi, tra cui Italia, Argentina, Uruguay, Francia, Svizzera, Russia e Parlamento europeo, hanno accettato, per il massacro armeno, il termine “genocidio”.
IL VIDEO DELLO SCEMPIO
Ruspe e picconi su Nimrud L’Isis distrugge la città assira
Un frame della distruzione di Nimrud
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a barbarie jihadista si rende protagonista di un nuovo scempio contro l’umanità: il sito di Nimrud, nel nord dell’Iraq, è stato devastato e raso al suolo, a colpi di piccone, frese, bulldozer ed esplosivi. Mentre più a sud i miliziani hanno, invece, lanciato un assalto contro la principale raffineria irachena, quella di Baiji, che l’esercito sarebbe riuscito a respingere. La conferma della distruzione di Nimrud, denunciata dagli iracheni a marzo, è arrivata con un video pubblicato online dall’Isis. «Grazie a Dio, abbiamo distrutto tutto quello che è stato adorato senza Allah», recita un miliziano all’inizio del filmato. «Chi ha condannato le altre distruzioni, quelle nel museo di Mosul e nella cittadina di Hatra è una canaglia», le parole pronunciate da un miliziano. Poi segue lo scempio: un jihadista fa a pezzi un bassorilievo con una fresa circolare. Un altro prende a mazzate una statua. E ancora, picconate alle mura degli edifici, martelli pneumatici per frantumare i reperti. Quindi i bulldozer, che entrano in campo per radere al suolo il sito, che risale a oltre 3 mila anni fa. Infine l’esplosivo che viene fatto detonare accanto a ciascun obiettivo. L’Unesco ha bollato la distruzione come «un crimine di guerra». Nimrud, la biblica Calah, fu fondata dal re Shalmaneser (1274-1245 a.C.) e divenne capitale dell’impero assiro sotto Assurbanipal II (883-859 a.C.), arrivando a contare 100 mila abitanti. Un responsabile del ministero iracheno delle Antichità ha confermato che tutti i reperti «erano autentici». dan. va. © RIPRODUZIONE RISERVATA
NOTIZIE TASCABILI A BORDO DEL JET C’ERANO 126 PASSEGGERI
Un Airbus 320 della Germanwings come quello evacuato ieri LAPRESSE
Germanwings, allarme bomba Evacuato il Colonia-Malpensa ● Ancora Germanwings nell’occhio del ciclone: nel tardo pomeriggio di ieri, per un allarme bomba, è stato bloccato in fase di decollo ed evacuato un jet in partenza da Colonia-Bonn per Milano Malpensa. Quando è arrivato l’allarme della polizia tedesca, l’aereo, un Airbus 320, non aveva ancora lasciato l’aeroporto. Il pilota ha portato il jet nell’area di sicurezza e i 126 passeggeri sono tornati all’interno dello scalo. Intanto emergono nuovi dettagli sulla tragedia del 24 marzo scorso in Francia: secondo un documento trovato dalla «Bild», in seguito alla depressione sofferta nel 2009, i medici di Lufthansa raccomandarono un controllo psicologico per Andreas Lubitz, il pilota-suicida. Evidentemente, una segnalazione senza effetto.
IL MINISTRO SUL DEF
OGGI PREVISTO UN NUOVO INTERROGATORIO
Poletti promette «Il tesoretto? Per i più poveri»
Strage di Milano, dubbi su Giardiello Esami sullo svenimento davanti al gip
● A chi andrà il tesoretto del Def, pari a 1,6 miliardi? Ieri il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha risposto così: «Credo che la parte più debole abbia necessità di una protezione migliore». Conferma il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan: la strategia del governo è «il sostegno dei redditi più bassi».
Claudio Giardiello, 57 anni ANSA
● È atteso per oggi nel carcere di Monza l’interrogatorio di garanzia di Claudio Giardiello, l’immobiliarista che giovedì in tribunale a Milano ha ucciso il giudice Fernando Ciampi, l’avvocato Lorenzo Claris Appiani e Giorgio Erba, e ha ferito altre due persone. Per Giardiello il gip ha convalidato l’arresto, ma senza interrogatorio. L’uomo, che è sorvegliato a vista, sabato è svenuto nella sala colloqui prima dell’interrogatorio davanti al gip . Quando si è ripreso era in stato confusionale. Sarà sottoposto ad altri esami: si vuole capire se sia stato colpito da un malore o se stia fingendo. Oggi, giorno dell’autopsia sui corpi delle tre vittime, si saprà la data dei funerali (forse mercoledì) di Stato. Intanto è ancora polemica sulla sicurezza del palazzo di Giustizia, con le guardie giurate che protestano per via della vigilanza affidata «a portieri».
L’ULTIMA TROVATA
L’INIZIATIVA DI UNA ONG
UNA TEDESCA DA RECORD
Grillo bandisce La Paltrow vivrà Renzi dal blog per una settimana «Serve aria pulita» con soli 29 dollari ● C’è una nuova regola nel blog di Beppe Grillo: «Da oggi il nome Renzi non sarà più presente nei post». Vietato dunque nominare il premier, per «derenzizzare il blog. È come fare entrare aria pulita in una stanza piena di fumo, di balle, di smog, di inconsistenza che ti intossica. L’ebetino vive solo di visibilità, da oggi, almeno qui, lo eliminiamo».
● Gwyneth Paltrow è la prima star a partecipare al #FoodBankNYCChallenge, l’iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla fame, organizzata dalla Ong newyorkese Food Bank dello chef Mario Batali. La sfida è quella di vivere grazie a una spesa settimanale di appena 29 dollari. Si tratta della somma percepita con i buoni pasto.
Madre di 13 figli a 65 anni incinta di quattro gemelli La spesa della Paltrow su Twitter versati dal governo americano alle persone a basso reddito, tagliata di ben due volte dal 2013. L’attrice ha postato la foto di quanto è riuscita ad acquistare con quella cifra. Ora tocca ai suoi illustri colleghi accettare la sfida.
● Dieci anni fa, a 55 anni, diede alla luce il suo tredicesimo figlio: oggi la tedesca Anngret Raunigk è incinta di quattro gemelli. All’età di 65 anni è così la «mamma dei record». Per la nuova gravidanza aveva fatto diversi tentativi di inseminazione artificiale all’estero. Era un suo desiderio perché la figlia più piccola, che ha 10 anni, voleva tanto un fratellino.
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LUNEDĂ&#x152; 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Svolta Hillary Si candida: Usa, sarò un campione
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IL PILONE CADUTO
Sicilia divisa in due ÂŤDieci anni fa câ&#x20AC;&#x2122;era giĂ la franaÂť
1Annuncio della Clinton in un video E Obama: ÂŤPresidente eccellenteÂť
RLâ&#x20AC;&#x2122;ex First Lady
Filippo Conticello @filippocont
punta sulle famiglie E tra i repubblicani si fa avanti un altro Bush...
I
l vento soffia in poppa, câ&#x20AC;&#x2122;è pure la benedizione solenne di chi le sbarrò la strada: stavolta tutto spinge Hillary Clinton verso la Casa Bianca. SĂŹ, perchĂŠ la moglie di Bill ci riprova davvero: si candida alle primarie democratiche con lâ&#x20AC;&#x2122;obbiettivo di vincere le presidenziali 2016 e diventare il primo comandante in capo donna nella storia Usa. In un video, ufficiale e calibrato con sapienza, lâ&#x20AC;&#x2122;annuncio a effetto: ÂŤOgni giorno gli americani hanno bisogno di un campione, ed io voglio essere quel campioneÂť. ÂŤSarebbe un presi-
dente eccellenteÂť, ha aggiunto ieri Barack Obama, che nel 2008 la beffò sul piĂš bello e ora le tiene in caldo la sedia a Washington. La 67enne Hillary punta, comunque, a non ripetere gli errori del 2008: ÂŤumiltĂ Âť come parola dâ&#x20AC;&#x2122;ordine dello staff che ha giĂ fatto base a Brooklyn. E partirĂ dallâ&#x20AC;&#x2122;Iowa, lĂŹ dove subĂŹ una scoppola decisiva:
Hillary Clinton, 67 anni, nel video che annuncia la sua candidatura AP
ci saranno meno fanfare e piĂš contatto diretto con lâ&#x20AC;&#x2122;elettorato in una lunga campagna ÂŤon the roadÂť. Del resto, câ&#x20AC;&#x2122;è da scrollarsi lâ&#x20AC;&#x2122;immagine pesante di chi ha trascorso una vita nelle stanze del potere. COME UNA VOLTA Pasionaria lucida, mai oscurata nĂŠ da Bill nĂŠ da Barack, ambizione e volontĂ forgiate nei momenti piĂš duri: allo stesso modo, ha affrontato le scappatelle del marito e le crisi internazionali da Segretario di Stato durante lâ&#x20AC;&#x2122;Obama I. Una predestinata, Hillary, che ha giĂ usato le parole ÂŤfamigliaÂť e ÂŤamericano medioÂť nel video di lancioÂť. In piĂš, punterĂ a rafforzare lâ&#x20AC;&#x2122;asse con Obama e non era scontato:
dal 2013 lâ&#x20AC;&#x2122;ex first si era allontanata da un presidente in calo di popolaritĂ . Ma nelle ultime settimane, tutto pare cambiato e i sondaggi premiano le mosse coraggiose del leader, successive alla svolta a destra del Congresso. Per questo, dopo settimane di dubbi e incertezze, Hillary avrebbe deciso di allearsi con lâ&#x20AC;&#x2122;uomo che, come dice il New York Times, ha ÂŤodiato e amatoÂť. Nella stessa giornata â&#x20AC;&#x201D; non certo un caso â&#x20AC;&#x201D; ha diffuso un video pure il repubblicano Jeb Bush, figlio di George e fratello di George W.: la sua candidatura non è ancora ufficiale, ma il tono è presidenziale. Clinton vs Bush, ricorda qualcosa? Š RIPRODUZIONE RISERVATA
Il viadotto Himera, che ha subito il cedimento strutturale ANSA
ÂŤQ
uel versante franato che ha distrutto il viadotto dellâ&#x20AC;&#x2122;autostrada Palermo-Catania poteva e doveva essere messo in sicurezza dieci anni faÂť. Per Erasmo Dâ&#x20AC;&#x2122;Angelis, della Struttura di missione di Palazzo Chigi, il crollo del pilone che ha interrotto la A19 a 500 metri dallo svincolo di Scillato (Pa) è un disastro annunciato: tutta colpa di una frana nella vicina Caltavuturo cui nessuno ha mai posto argine. ÂŤProva di disorganizzazione, disattenzioni, abusiÂť, tuona Dâ&#x20AC;&#x2122;Angelis, che accusa Anas e Regione e spiega co-
me gli enti locali, soprattutto al Sud, avessero a disposizione 5 miliardi da 15 anni per contrastare il dissesto. Mai spesi. Entro questa settimana lâ&#x20AC;&#x2122;Anas predisporrĂ la demolizione del viadotto (carreggiata in direzione Catania): la stessa Anas spiega che il movimento franoso, che non si è ancora fermato, non ha interessato la carreggiata verso Palermo e, dopo i lavori di demolizione, si valuterĂ la riapertura a doppio senso di circolazione. Da oggi viaggeranno due treni in piĂš tra Palermo e Catania. E la Sicilia chiederĂ lo stato di emergenza e 300 milioni. f.riz. Š RIPRODUZIONE RISERVATA
ALLE REGIONALI
Puglia, Poli Bortone ha anche lâ&#x20AC;&#x2122;ok della Lega 1La candidata di Forza Italia ha detto sĂŹ:
ÂŤQui potrebbe nascere un nuovo centrodestraÂť Inutile la proposta ÂŤticketÂť tentata da Fitto
A
lla fine la guerra delle candidature in Puglia sembra proprio essere stata vinta da Berlusconi. Luigi Vitali, segretario di Forza Italia nella regione ora guidata da Vendola, ha confermato che a concorrere per il centrodestra alla presidenza della Regione sarĂ Adriana Poli Bortone: ÂŤMi hanno telefonato e mi hanno detto che la Poli Bortone ha accettato la nostra proposta. Per
Adriana Poli Bortone, 71 anni ANSA
noi la partita è chiusaÂť. Anche grazie allâ&#x20AC;&#x2122;ok arrivato dalla Lega: ÂŤIn Puglia confermiamo la volontĂ di un accordo con Forza Italia. Anche le iniziali perplessitĂ su Adriana Poli Bortone saranno responsabilmente superate con la concretezza di un programma comuneÂť, hanno detto Volpi e Giorgetti. E Salvini: ÂŤPer vincere in Puglia, come in Liguria, dobbiamo essere uniti. Altrimenti la vedo complicataÂť. Unâ&#x20AC;&#x2122;apertura che fa felice prima di tutto la candidata in questione: ÂŤDopo le dichiarazioni della Lega ci sono le condizioni per arrivare in Puglia alla composizione di un
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI 21/4 - 20/5 TORO
21/5 - 21/6 GEMELLI
22/6 - 22/7 CANCRO
23/7 - 23/8 LEONE
24/8 - 22/9 VERGINE
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Ă&#x2C6; proprio lunedĂŹ: umore, lavoro e vigore sfigheggiano un cicinĂŹn. Concentratevi e dite qualche no, se necessario, anche suino, senza imbarazzi.
Luna Ok. Nel lavoro le soddisfazioni si moltiplicano, voi avete zebedei ferrei, viaggi e rapporti col ÂŤlontanoÂť fruttano. Reiterazioni suine giungono.
Il lavoro forse stressa un tantino (ma promette cose grosse), gli impegni aumentano. Ci sono però recuperi suini e finanziari. Non correlati. Forse.
La Luna vi fa inserire lo strangolatore automatico. UssignĂšr, calmatevi, organizzatevi e sciogliete le tensioni, pure suine, oggi probabili.
Il vostro umore sembrerebbe piuttosto ombroso. Ma vi si stagliano comunque chance vincentissime. Oltre che face to face sudombelicali muy briosi. Uau.
23/9 - 22/10 BILANCIA
23/10 - 22/11 SCORPIONE
23/11 - 21/12 SAGITTARIO
22/12 - 20/1 CAPRICORNO
21/1 - 19/2 ACQUARIO
20/2 - 20/3 PESCI
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7,5
6+
Grazie a un mix di fiuto, charme e autorevolezza potete guadagnare punti. Ma non fatevi prendere dalle paranoie. Anche during i suini espletamenti.
Potreste essere un cicinĂŹn troppo incacchiati. Per via soprattutto di noie in casa e sul lavoro. E manco amor, denaro e sudombelico appagano. PasserĂ .
La settimana comincia bene. O quasi. Colloqui, viaggi, lavoro, Pr possono infatti procurarvi vantaggi. E il suino in voi espleta con immaginazione.
Luna e Marte si rintuzzano e minacciano le finanze: spese e instabilitĂ (anche lavorativa) forse oggi non potranno essere evitate. Ma si fornichicchia.
IL TICKET In giornata Raffaele Fitto, pressato da alcuni suoi fedelissimi contrari alla candidatura, aveva tentato una mediazione proponendo ÂŤlâ&#x20AC;&#x2122;ipotesi di un ticket Schittulli-Poli Bortone, unendo tutte le energie migliori. Naturalmente, devono cadere tutti i veti sui nostri candidati nelle liste del nostro partito Forza ItaliaÂť. Una soluzione, quella di Fitto, definita dalla stessa Poli Bortone ÂŤil solito depistaggio di chi è alle strette e cambia argomento: il problema è solo luiÂť.
CONSIGLI
21/3 - 20/4 ARIETE Lavoro e amore appagano, forsâ&#x20AC;&#x2122;anche per via dellâ&#x20AC;&#x2122;aiuto degli amici e dello staff in cui operate. La settimana inizia bene, dunque, fornicatorially too.
centrodestra nuovoÂť, ha detto la Poli Bortone.
Luna chez vous: nel lavoro e in casa qualcosa di goloso potrebbe iniziare e realizzarsi piÚ o meno rapidamente. Sudombelico scarsamente appagato, però.
Il lavoro vi offre soddisfazioni e soliditĂ . Non siate però cordiali come lâ&#x20AC;&#x2122;alano di Belfagor: meglio mediare e blandire. Penalty suinoamorose giungono.
COACHELLA, DELIRIO NEL DESERTO â&#x2014;? Il ritorno sul palco degli AC/DC dopo 6 anni come momento piĂš atteso. Ma anche questâ&#x20AC;&#x2122;anno, il Coachella Valley Music and Arts Festival, chiuso ieri (con replica la settimana prossima) agli Empire Polo Fields di Indio, California, nel deserto, ha fatto il pieno di entusiasmo e star. Quelle che si sono esibite (da Florence and The Machine a David Guetta) e quelle in mezzo al pubblico in delirio (nella foto Ap, unâ&#x20AC;&#x2122;immagine della folla).
LO SPORT IN TV
ÂŤAMARE PER SEMPREÂť
ARRIVA LA SOAP SPAGNOLA DEI RECORD Dopo il successo del genere in Italia â&#x20AC;&#x201D; ÂŤIl SegretoÂť su Canale 5 o ÂŤVelvetÂť su Rai 1 â&#x20AC;&#x201D; la novitĂ non può essere sottovalutata. Oggi su La 7 parte la soap ÂŤAmare per sempreÂť, pluripremiata in Spagna e attesa dai nostri amanti del genere. Trasmessa dal lunedĂŹ al venerdĂŹ, pone al centro le storie di due grandi famiglie, i ricchi Rivas e gli umili Garcia, durante la guerra civile e nei primi anni di Franco. DA VEDERE SU LA 7 OGGI ALLE 17
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LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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15A EDIZIONE/MILANO TUTTI GLI ARRIVATI
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di FAUSTO NARDUCCI
La festa dei tredicimila baciata da sole e pubblico
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uindici anni e si sentono, nel bene in questa occasione. E’ il caso di dire che molti maratoneti... sono passati sotto i ponti di Milano in una corsa che ha cambiato stagione (dall’inverno all’estate), formula (aggiunte le staffette), percorso (molte volte) e pelle. Poi c’è la variabile del meteo: 15 gradi di media fanno piacere a tutti, tranne ai maratoneti che corrono dalle 3 ore in su. Il bilancio della SuisseGas Milano Marathon 2015 è positivo soprattutto per i numeri, visto che a Milano (Stramilano popolare a parte) non si erano mai visti quasi 13.000 podisti (fra maratona e staffetta) correre insieme contro il tempo. La sorpresa è che l’incremento rispetto al 2014 non è dovuto alle staffette (ne sono arrivate 14 in meno) ma proprio ai maratoneti che hanno messo a segno un + 15% rispetto al 2014 che deve far riflettere sulle scelte future. Stavolta la festa è stata completa sulle orme delle grandi maratone internazionali: buona presenza di pubblico lungo il percorso e tremila ragazzini della School Marathon a dare un tocco in più dopo la partenza percorrendo gli ultimi 1195 metri fino all’arrivo. Il tracciato cittadino ha funzionato ma ha penalizzato la scorrevolezza anche per i lavori in corso. La sedicesima edizione può essere ancora migliore. © RIPRODUZIONE RISERVATA
● 1. Il momento della partenza della maratona da Corso Venezia ● 2. L’arrivo trionfale del keniano Kenneth Mungara, 42 anni ● 3. La 28enne keniana Lucy Karimi trionfa tra le donne ANSA/COLOMBO
MUNGARA È IL NONNO 4022 PIÙ VELOCE AL MONDO 4916
● ARRIVATI MARATONA Record dal 2010 in poi. Più 15% rispetto al 2014 (3514). Meglio del 2013 (3513) e 2012 (3983) ma il record 2007 (4473) è lontano
All’alba dei 42 anni il keniano vince sulle strade di Milano in 2h08’44”. «Il trucco è che ho iniziato a correre a 30 anni. Prima facevo solo il barbiere»
● ISCRITTI MARATONA Più del 2014 (4515) e 2013 (4803). Meno del 2012 (5175), 2011 (5075) e 2010 (5446). Gli iscritti alle staffette erano 10.280.
La gara dei campioni di PIERANGELO MOLINARO
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razie Kenneth, con una faticaccia sotto il sole ci ha dimostrato che nella vita c’è sempre speranza. Perché Kenneth Mungara ieri vincendo all’alba dei 42 anni la SuisseGas Milano Marathon in 2h08’44” ha dimostrato che non bisogna lasciarsi schiacciare dagli anni. Anzi, la sua è adesso a miglior prestazione mondiale oltre i 40 anni, due secondi meno di quanto concluse il messicano Andres Espinosa nel 2003 a Berlino. Vittoria dell’esperienza, ma la sua età atletica non è la stessa anagrafica. Mungara, che stranamente non proviene dalla Rift Valley, mamma di tutti i grandi corridori keniani, ma da Limuru, villaggio a circa 40 km da Nairobi, ha cominciato a correre davvero a 30 anni. «Sentivo le chiacchiere dei miei amici nel mio negozio di barbiere e ho voluto prova-
re. Una sfida fra noi ma capii che non ero poi così male». LA GARA Mungara ieri era alla 21esima maratona e il personale, 2h07’36”, l’ha stabilito con il secondo posto a Praga nel 2011. «Qui a Milano ho patito un po’ il caldo nella prima parte e le lepri tiravano come forsennate. Nella seconda parte è andata meglio». Con un passaggio a metà in 1h04’11”, la gara ha preso fuoco dopo il 33esimo km, quando l’ultima lepre Asbel Kipsang si è sfilata. Ha acceso le polveri il keniano Baaru, gli ha risposto l’esordiente Kotut, fratello di Martin Lel. Kenneth li ha lasciati sfogare, al 38esimo km è stato lui a prendere i compagni d’avventura in contropiede per arrivare solo al traguardo. LE DONNE Vittoria keniana anche nella gara femminile con Lucy Karimi, 28 anni, arrivata
al traguardo solitaria in 2h27’35” (passaggio a metà gara in 1h11’23”) dopo aver sfiancato sul ritmo l’etiope Geda Lemma, seconda in 2h29’49”. Davanti sino al 34° km ha aperto la strada Priscah Jeptoo, che però prima del via aveva annunciato che non avrebbe percorso tutti i 42 km e si è fer mata dopo 34 (1h41’53” al 30° km). GLI ITALIANI Fra gli italiani l’unica nota positiva arriva dalla 38enne Fatna Maraoui, terza con il nuovo personale, 2h33’16”, tre minuti e 16” meno di quanto fece lo scorso anno a Padova. E nel finale si è presa pure la soddisfazione di superare la keniana Pauline Wangui. «Questo piazzamento è una grandissima soddisfazione dopo aver fatto tanta fatica per raggiungere questa condizione – racconta –. Avevo avuto buone indicazione il
primo marzo sulla mezza della Roma-Ostia, ma sono partita prudente, poi sono andata in progressione». Non è invece riuscita a migliorarsi Laila Soufyane, quinta alla fine in 2h38’05”, arrivata stremata sul traguardo. Sino a metà strada è rimasta con la Maraoui, poi si è staccata. La delusione maggiore è comunque arrivata nella prova maschile da Ahmed El Mazoury, ritiratosi al 14° km dopo una gara incolore. Alla vigilia non aveva raccontato dell’influenza che l’aveva prostrato mercoledì e giovedì. «Speravo fosse passato – confessa – invece questa mattina dopo aver fatto colazione ho vomitato. Subito in partenza ho sentito le gambe vuote. Sono rimasto nel secondo gruppo, ma poi ho capito che sarebbe stato inutile continuare, il mio serbatoio era vuoto. Fra un mese ci riprovo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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● PARTENTI MARATONA. Più del 2014 (3817), 2013 (3720) ma meno del 2012 (4597). Sono 656 gli iscritti non partiti, un po’ meno dell’anno scorso (698)
12854 ● ARRIVATI TOTALI. Sommando ai 4022 maratoneti gli 8832 classificati nelle 2208 staffette arrivate. Quindi più del 2014 (12.435) e del 2013 (11.529)
II
NHOON A IL M MARAT
Arr. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
Cognome MUNGARA KOTUT BAARU KOITILE BUNGEI DA SILVA OUKHRID LOPES KOSMAC VACCINA SAAVEDRA KARIMI LEMMA
Nome KENNETH MBURU CYBRIAN KIMURGOR PHILEMON GITIA WILLIAM KIBOR SAMSON KIPTOO SOLONEI ROCHA LHOUSSAINE GILBERTO ANTON TOMMASO ROBERTO LUCY AYELU GEDA
A 73 92 81 86 82 82 84 89 76 80 85 86 87
S M M M M M M M M M M M F F
Tempo 2:08:44 2:08:55 2:09:08 2:09:58 2:10:27 2:13:15 2:16:25 2:16:39 2:18:07 2:24:52 2:24:59 2:27:35 2:29:49
OLTRE
2h30 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151
ANTA MANUEL REYES SERGIO MARAOUI FATNA WANGUI PAULINE NGIGI COLNAGHI PIETRO ROMANO MARCO SOUFYANE LAILA KIRADJIEV ALEKSANDAR BARBIERATO DOMENICO LIVIAU DAVID LO PICCOLO FILIPPO MAZZEI GIOVANNI ROSA MATTIAS KOTNIK ROBERT MAGGI DAVIDE BROGGINI PIETRO MAIORANI LUCA DELFINO ENRICO RACIOPPOLI ANTONIO FAGIOLI ENRICO LAZZERINI DENCHI MARCO MASANEO GIUSEPPE ROSELLO CASTAÑARESALBERT BELLATI CARLO KRKOC LUCIJA MARZANO PIETRO MENONNA VALENTINA BIONDINI LUIGI PANATTI ERIK NOCENTINI LEONARDO TURZO PASQUALE VANNELLA LINO BARBIERI PAOLO FAUSTI ENRICO AQUILINI GIANLUIGI PICEK RADIM CARBONELLI LUCA TURCONI GABRIELE ZENUCCHI EMANUELE HERBULDING GERARD ROSSI MARCO CACILO TINA CATTANEO FABIO REY RONCERO FERNANDO BERIA PAOLO CARNEVALI GIORGIO LEONARDI LORENZO SIFAKIS EMMANOUIL MARCHINI DARIO BEDRAC LEON BAMMACARO LUIGI PROCOPIO FRANCESCO TOGNONI GIOVANNI PREZIOSA MASSIMO CRISCI POLICARPO MINALI GIOVANNI DELLA PATRONA PAOLO PIANTONI MASSIMO BASSANI MARCO MEAZZI DAVIDE SANSOTERA FABIO DE FERRARI MASSIMO DE GRANDI RENZO PAOLO GAGLIARDINI MAURO LAVORO LUCIANO UGAZIO GIAN MARIO PAGNONCELLI GIANLUCA PINELLI MATTEO WALTER MATTHIAS CASTELLANETA ANTONIO GIANLUCA LUNINI ADRIANO DORIA MASSIMILIANO BRICCA TOMMASO SCHIAVETTA DANIELE OFFER ANDREA ORNITO VINCENZO BRAGGION CORRADO UDA LUCA BERGAMASCHI LORENZO DERUDAS STEFANO TORRE ALFIO DI MANNO ANTONIO WÖRN HEINZ JUN. LOCATELLI ANDREA CAVALLUCCI MARCO COSTANZI ENRICO ROSSI CHIARA OSTINELLI MARCO ANTONUCCIO ROSARIO KOURTELIS KONSTANTINOS YASSINE ALI MICHELI SILVANO SCOLLO DANIELE MAREGHELLO MARCO MOSCONE MASSIMO MICHELIN MAURO RIGALDI DOMENICO MACCHI ROBERTO CASTAGNA MICHELE BONIZZI LUCIANO CASINI GIOVANNI ADORNETTO GIANLUCA PAGLIA BRUNO APRIGLIANO ROBERTO PICCAND MARC BUFE MICHAEL LOVISON STEFANO PARSIEGLA KARSTA COPE JAMES BULESSI STEFANO GEROSA MICHELE PELIZZARI PAOLO HOUARA STEPHANE RANIERI FEDERICO ZORLONI PAOLO RASTELLI FABIO SANTAGATA MARCO MELZI ALBERTO FERNANDEZ CARIDE JUAN CARLOS DONOFRIO DANIELE VARESCO ARMIN MONER SANCHEZ JOSE SIGNO STEFANO CODIBUE IVANO LEIBLE MAX MERONI STEFANO CONFALONIERI SIMONE MANFRIN STEFANO SCIULLI POMPILIO FORNARA NICOLA WESTEN MIKKEL REPETTI SANDRO PANCIATICI PIETRO DUZANSON STEVE PISEDDU DANIELE SAMMARCO COSTANTINO CAROTA FABIO RIGATTI LUCA
65 80 77 84 74 76 83 87 86 79 79 85 73 75 86 75 70 76 73 82 75 76 71 74 88 70 82 64 87 66 75 75 65 76 73 82 80 83 69 64 75 90 70 67 74 71 83 73 74 84 70 81 76 67 75 61 73 76 73 82 82 73 66 66 75 71 64 88 85 76 62 80 81 81 84 68 66 79 74 77 76 68 73 69 67 78 88 79 71 76 73 70 72 72 70 71 72 70 70 65 67 69 78 79 72 62 77 63 85 72 78 85 72 78 64 83 78 73 69 77 84 70 81 75 89 82 73 69 75 79 76 69 72 67 69 65 69 68
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2:31:28 2:31:35 2:33:16 2:34:48 2:36:37 2:38:02 2:38:05 2:38:28 2:39:32 2:40:16 2:41:36 2:42:15 2:42:23 2:43:56 2:44:35 2:44:41 2:44:59 2:45:09 2:45:14 2:46:06 2:47:06 2:47:08 2:47:11 2:47:24 2:47:44 2:47:45 2:48:05 2:48:22 2:48:25 2:48:34 2:48:37 2:48:40 2:48:45 2:49:06 2:49:42 2:50:15 2:50:17 2:50:57 2:51:00 2:51:09 2:51:15 2:51:26 2:51:31 2:51:34 2:51:35 2:51:39 2:51:53 2:51:58 2:52:05 2:52:18 2:52:54 2:53:07 2:53:11 2:53:22 2:53:34 2:53:43 2:53:45 2:53:54 2:54:05 2:54:13 2:54:21 2:54:35 2:54:39 2:54:53 2:54:56 2:55:02 2:55:08 2:55:13 2:55:22 2:55:29 2:55:37 2:55:39 2:55:40 2:55:57 2:56:08 2:56:27 2:56:28 2:56:30 2:56:30 2:56:32 2:56:36 2:56:37 2:56:40 2:56:43 2:56:44 2:56:44 2:56:47 2:57:00 2:57:01 2:57:03 2:57:13 2:57:19 2:57:26 2:57:33 2:57:37 2:57:53 2:57:54 2:57:57 2:58:16 2:58:18 2:58:21 2:58:28 2:58:31 2:58:36 2:58:38 2:58:41 2:58:41 2:58:43 2:58:58 2:59:00 2:59:09 2:59:16 2:59:18 2:59:18 2:59:19 2:59:22 2:59:24 2:59:25 2:59:26 2:59:27 2:59:29 2:59:30 2:59:31 2:59:31 2:59:38 2:59:44 2:59:46 2:59:46 2:59:47 2:59:48 2:59:49 2:59:50 2:59:56 2:59:57 2:59:58 2:59:58 2:59:59 2:59:59
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BIDOLI COLPANI PIVETTI DI GIOIA SALMOIRAGHI CICCHELLI MANAZZALE KOKORKO CASATI DE MATTEIS MOAURO SCATOLINI ROZZINI CAZZANIGA SOFFRITTI DI SANDRO SCARICABAROZZI CAFORIO KASUGA RHO BETTONICA PELUSI CALÒ DE LEIDI HADDERS MANZOLI GERMINIASI BALMA BERGAGLIO LØGAVLEN CANTÙ KENNEDY BOSONI IVAGNES
GIANLUCA CLAUDIO ANTONIO OMAR MICHELE VINCENZO GABRIELE DMITRY FABRIZIO MARCO ALDO PAOLO FRANCESCO DANIELE MARCO MAURIZIO PAOLO CLAUDIO SHINJI DAVIDE CARLO AUGUSTO MATTEO PIO ANTONIO FLAVIO RUUD WILLIAM STEFANO PIERO ILARIA MARGRETHE DANILO LUIGI ALAN ALESSANDRO MARCO
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3:00:00 3:00:04 3:00:06 3:00:07 3:00:12 3:00:12 3:00:13 3:00:14 3:00:16 3:00:19 3:00:31 3:00:31 3:00:33 3:00:45 3:00:50 3:00:53 3:01:02 3:01:04 3:01:06 3:01:12 3:01:12 3:01:19 3:01:28 3:01:28 3:01:39 3:01:43 3:01:45 3:01:50 3:01:55 3:02:02 3:02:20 3:02:21 3:02:40 3:02:43
Il vincitore, Kenneth Mburu Mungara, ha corso a una media di 3’15” al chilometro, in linea con quella del vincitore del 2014 e più veloce di 2” rispetto al miglior tempo registrato nel 2013. Secondo Datarace, è scesa la velocità media dei migliori dieci arrivati al traguardo: 3’17” al chilometro contro i 3’20” registrati nell’edizione del 2014
SUPER CASSANI IL C.T. DEL CICLO CORRE PER 58 KM «PREPARO LA 100» di Lino Garbellini
E
amici, una volta nella vita voglia farla, prima ero sempre impegnato con il Giro d’Italia in quel periodo, ora posso».
sistono casi in cui una maratona non basta. I 42 km della Milano Marathon sono tanti, un grande sforzo anche per i podisti più allenati, ma non per Davide Cassani. Il commissario tecnico del ciclismo ha in preparazione la 100 chilometri del Passatore. «Arriva a 100 metri da casa mia (Faenza) — racconta l’ex ciclista, due tappe del Giro d’Italia nel palmares —, ne ho sempre sentito parlare, si sono cimentati molti miei 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311
ELSKAMP MATTHIAS ARCURI ALESSANDRA ROSATO FRANCESCO VIGANÒ SERGIO BRUNO ROSSI DAMIANO PALICI DI SUNI MARIO IGNAZIO SAMPIERI ANDREA BONGIOVANNI ALDO TRIPARI GIUSEPPE CAMILLERI LORIS ZERBIN STEFANO INGLESE FRANCO PILEGGI BRUNO SIDDHIPHONGSE BOONSOM BENZI DENNIS FLAUTO VINCENZO LISSONI STEFANO FERRARI TOMMASO VAILATI ANTONIO PEVIANI PIERLUIGI TONETTI EMANUELA SCILLA LEGHDAICH EL HASSAN CASSANI DAVIDE SFONDRINI ANTONIO BIFFI DOMENICO CASTELLANI LUCA CARVELLI ANTONIO MAZZONI MARCO PEGORER MORENO PETTINI SIMONE LEONARDI ARIANNA AGRESTI GIUSEPPE DEPLANO ANDREA PONTE PAOLO FRATTINI STÉPHANE BIANCHI CARLO BONFIGLIO MARCO COPES STEFANO PELLICIOLI LUCA RAMUNNO ANTONIO CARBONE GIANLUCA BISSOLI ALEXANDRE GUEDES DE PALO FRANCESCO MARTONE MARIO BERSANI GIANNI RIZZOTTO EMANUELE ZANINI CLAUDIO REZZAGHI PAOLO USAI ROBERTO OLIVIER CHAUTEMPS RUFFONI GIAMPAOLO GALLI ROBERTO MARIANI ALESSANDRO MAZZA LUCA SOMIGLIANA CHRISTIAN GHIRARDO FABRIZIO MASTRANGELO GIANFRANCO BEDIN NAZZARENO SECOLI GIORGIO GAUDIOSO GIUSEPPE SAWADA TAKUYA FAZZOLARI ANDREA KIRADJIEVA VESNA PIVETTI MARCO DISCEPOLI GIANFRANCO VIOLA IACOPO FRANCIAMORE FRANCESCO GHISLANZONI DAVIDE FOTI AURELIO FRANGI ATTILIO SPEIRS CRAIG IAVARONE FRANCESCO MAURIELLO GIUSEPPE VALENTINO MARIO COSTAGLIOLA DI POLIDORRICCARDO LA CAPRIA FRANCESCO PELOSI LUCA GENNARELLI FEDERICO GIACALONE DANIELE PIGHTLING CHRISTOPHER CASTIGLIA FILIPPO BRIULOTTA EMANUELE BOTTALICO DOMENICO CRISTIAN BRUNETTI MARCELLO MASUELLO MANUEL D'ALESSANDRO NICOLA ABAD PARRA JOAQUIM PISCOPO GENNARO EGERVÖLGYI LILLA MARCOSANO ORONZO OPT-EYNDE LAURA STOCCO MICHELE PELLEGRINI FLAVIO GONZALEZ GONZALEZ JESUS COLOMBO ALESSANDRO COMMODO ANTONIO GALLIZIA MICHELE ZEDDA ROBERTO BRILLI FABRIZIO DEMADRE ETIENNE MARCONI MASSIMO ŠUĻGA RUSLANS CONTI ROBERTO CALVANICO VINCENZO VANDER PLAETSE ANDRIES PASSAGHE PIERO ANGELO BASILIO LUCA GAMBI GIANPAOLO DI MARINO GIAN LUCA CAPUTO ANTONINO TEMPRA FRANCESCO MANSUETI RENZO SCISCIOLO DARIO SALUVEER JOONA VETEVOOG KAIDO KULBRAATEN OLE MORTEN STANGHELLINI ENRICO KLOSE GUNNAR ALFANI ENRICO VONBANK BERNHARD SISCAR BAY CARLOS BASSI MASSIMO DI FEBO RENATO VOUGNON DAMIEN PAGANELLI FEDERICO FERRETTI FEDERICO
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Ieri è stato un allenamento, un avvicinamento a un traguardo più grande: «Ero molto rilassato — continua Cassani —, non ho voluto forzare, sono le gare che ti godi più». Il c.t. ha corso 12 chilometri prima dello Start, poi la maratona e dopo altri quattro, per un totale giornaliero di 58 km. «Uno dei modi per fare un po’ meno fatica durante un allenamento lungo o lunghissimo in questo caso, è aggiungere alla 42 km un tratto prima e uno dopo. Ho ferma-
I migliori passano davanti a San Siro: siamo tra il 23° e il 24° chilometro
La nuova zona di Garibaldi-Porta Nuova: la gara è appena iniziata
Uno dei punti più simbolici: il passaggio alla «Porta dell’Expo»
to il cronometro a quattro ore e 45 minuti totali. Il caldo mi ha dato un po’ fastidio, ma il mio ritmo non era esagerato, mi sono idratato e alimentato in maniera corretta». Non è finita qui, perché la domenica di sport di Davide prevedeva anche una telefonata in diretta da Radio Deejay, con Linus e Stefano Baldini: «Mi hanno chiamato al trentanovesimo km, ho fatto un tratto camminando per riuscire a parlare, devo dire che mi hanno fatto passare più veloci i chilometri finali, insieme al gruppo che mi accompagnava» conclude l’ex ciclista.
Davide Cassani, 54 anni, c.t. della Nazionale di ciclismo COLOMBO
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MALATERRA MARCO 65 DE BIASI LUIGI 70 FRANZONI MARIO CHRISTIAN 75 BOTTERO FRANCESCO 80 IDDA FABIO 70 SARTI FRANCESCO 63 TALUZZI MARCO 68 FRIGERIO PAOLO 79 GIUPPONE DARIO 64 STOLZI FABIO 67 SCHENA MASSIMO 75 GRASSI VINCENZO 77 PAYEN CHRISTIAN 59 DIGESTO GIUSEPPE 77 BASSOLA ALESSIO 76 NASO DIEGO 58 BOVINA MICHELE 64 D'ANDREA GIUSEPPE 66 BRANCHINI LUCA 77 DI VENOSA MATTEO 66 MAURI CORRADO 71 RIPAMONTI CESARE 61 CUNEGATTI RICCARDO 82 COLOMBO ROBERTO 75 CAVALLARI MARCO 75 MARTI GIUSEPPE 66 DIONISI MARCO 77 PASSARELLI DAVIDE 71 RIVA PAOLO 81 BARETTA DARIO 81 MATTES VOLKER 71 ROBINSON GARY 74 DE SIMONE ANTONIO 68 NICHOLAS PAUL 78 CORREALE LUCA 75 MANSELLA MASSIMO 89 LUPI MORENO 66 FIAMENI GIOVANNI 64 SALA PAOLO 84 PARDINI DAVID 71 GATTO PIETRO 64 COLOMBO LUCA 76 CONTEDINI MARCO 69 ALLEVA LORIS 76 LEFEBVRE ANTOINE 75 CAMBIAGHI GIANLUIGI 67 MINOIA MASSIMILIANO ANGEL 67 CAMPI MATTEO 76 MANCINI DANIELE 70 PLAGNARD THOMAS 91 SCARAVELLA DAVIDE 68 ROSSINI VITO 71 PIERGIANNI MARIO 72 ACCETTURO GIOVANNI 78 CARUBELLI DIEGO 73 INVERSINI FRANCESCO 70 JOCHMANS MARIO 71 ZANI FERRUCCIO 56 UBOLDI UMBERTO 67 LENTINI ROBERTO 70 SAIZ-PARDO MELCHOR 72 PELLEGRINI MARCO 72 CAPITANI LORENZO 75 GRECO MARIO 66 BAGGI MARCO 65 LO SARDO DANILO 72 MELCHIORI DIEGO 72 CURLETTO ROBERTO 47 TARULLI ALFREDO 65 GIULIANI SIMONA 68 SCARAMELLI CLAUDIO 67 POLVERELLI FRANCESCO 76 DE BERNARDIS ALESSANDRO 63 LUSENTI CESARE 75 PILERI DOMENICO 73 BALZARETTI CHRISTIAN 76 VACCA MAURIZIO 71 ROSSATO PAOLO ELIGIO 75 TININI SERGIO 72 SAVARESE FEDERICO 74 CAIELLI STEFANO 66 MIGLIORATI ALBERTO 81 FRATUS ROSARIO 64 SEVERGNINI MAURO 72 CARDENAS JOHN 63 DALIA PAOLO 73 AZNAR TORNAMORELLALEIX 71 GORNO GIANLUCA 68 TRAMONTE UMBERTO 75 OPI SONIA 70 LEONARDI MASSIMO 80 ORSENIGO ROBERTO 69 MASCHERPA FRANCESCO 95 RAGGI MAURIZIO 71 FERNÁNDEZ CABEZAS ANTONIO 71 CATALDI SIMONE 65 OLMI MAURIZIO 64 INFANTE ANTONIO 76 FURIA DIEGO 75 BIANCHINI MARCO 75 DE FRANCESCHI ERNESTO 74 CANDELA VITO 69 ORFANIDIS LEONIDAS 82 BELLANI GIOVANNI 73 BAZZI GABRIELE 67 UZAN CHRISTOPHE 84 ANDERSEN NIELS 71 SUNKA JAN 76 TELLAZZI DAVIDE 68 GIORRANDELLO GIOVANNI 72 CERAULO EMILIANO 71 VERZENI DARIO 71 GIANOLA IVAN 74 RURALE MANUELE 65 STEPHANE RUETSCH 68 EKMAN LEIF 73 LOCATELLI PAOLO 66 IARDINO ANDREA 82 LONGHI DAVIDE 69 CAVINA EMANUELE 72 MACPHERSON CRAIG 78 CAMANA DANIELE 81 ARESI FRANCESCO 74 PROIETTI MAURIZIO 71 SHIMANOVSKY TIMUR 68 DI SCIUVA VINCENZO 76
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HAUGAARD GLERUP BIZZETTI MARTIGNONI DE GREGORIO MARINELLI D'ANNA CARONELLI CAPRA FERRARI GARDELLI EVANGELISTI CINELLI BRUSONI CATENI DELL'AQUILA PANZA SUPPA MORITTU CAVENAGHI ROTUNNO MASCIULLI BESANA CRIVELLI BACKMAN CELLI DE DONATO DONVITO GUALDONI RENZI GIOVANALE BASTONE RIBOLDI PAVAN PUPELLO MAURER SINOPOULOS MONEGATO MUSCAS BARTESAGHI POLONIOLI PESCE VOLPE BACCA CONFALONIERI INTINI RABUANO MOCCALDI COLZANI ANESTIS RIGATO TOMASETTI BARANOV ROCANIERES ZANINELLO FRANZOSO URRU SVIRIDOVA MENICONI MAURI BERMUDO LOMBARDI ROVARIS CARBONI DE ANGELI NEWLAND PYCK GIORDANO TROBIA CHIODA PAIETTA CATTIBINI LATTANZIO DI CESARE BOTTERO DI NALLO FILIPPOLI DI GIROLAMO LUCHETTA SAMBO MORAJA BRIGATI COLOMBO FABRICE MILONE VALVO BIZZARRI CREA ESPOSITO MAGNI AMMIRABILE SPAZZADESCHI TRASENTE MANENTI RECALCATI RIGON MAGGIONI COURQUIN SEMERARO ALDENI TAGLIABUE ARCURI RUSSO NICOLOSI CATTANEO FORTE PELLIZZARI MANCUSO DONGHI GRECO PORTUNATO MURIANO QUALLI DEL SINDACO TERPIAK GUSSETTI SIRONI LETO GIANNINI DESIDERIO DI PIAZZA DI PALMO BURASCHI BORGHETTI TONIATTI MARCHINI DI DONATO
KAREN FRANCALBERTO MASSIMILIANO LUCA MASSIMILIANO PIER CALOGERO DANIELE FILIPPO LUCA UGO ANDREA SAMUELE GABRIELE RAFFAELE RICCARDO VITO FILIPPO EMANUELE SALVATORE GIUSEPPE ROBERTO SERGIO ALBERTO ANGELO LARA CECILIA FABRIZIO MICHELE FRANCESCO ROBERTO QUIRINO LUIGI SALVATORE OMBRETTA GIANCARLO GIUSEPPE MARC PANAGIOTIS PIER GIUSEPPE MARCO ANTONIO MARIO STEFANO GABRIELE ANTONELLO DONATO WALTER ENRICO GIANFRANCO MICHELE GIUSEPPE ROBERTO LOUKAS ALBERTO DANIELE SERGEY ERIC ROBERTO PAOLO MAURO TATIANA MARIA LUISA ANDREA PEDRO FRANCESCO ANDREA VITTORIO GIOVANNI WILLIAM MICHAEL SALVATORE FEDERICO DAMIANO ADRIANO ALESSANDRO PAOLO AUGUSTO GIUSEPPE CESARE CLAUDIO ROBERTO GIULIO MAURIZIO SERGIO PAOLO ANDREAS MARCO ALESSANDRO GIANPIETRO MELIN ANTPNIO GIUSEPPE GIUSEPPE COSIMO ROBERTO MARCO LORENZO ILARIO MICHELE ALESSANDRO SERGIO ENRICO ROBERTO SÉBASTIEN DENIS RICCARDO DAVIDE BRUNO STEFANO DANIELE GERVASO FRANCO GIACOMO ENRICO MARIA SILVANO ANDREA ANDREA AUGUSTO ANDREA ELIDE ANDRII ANGELO CRISTINA GIUSEPPE LAURA ANDREA SIMONE FRANCESCO EMANUELE PIERLUIGI ROBERTO STEFANO SABINO
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POLATO STEFANO 60 ROMERIO DANIELE 73 NASUTI MASSIMO 61 ZIVERI ETELBERTO 60 LANDI LUCA 70 MANETTA ANDREA 86 FRANKLIN HANS 74 TRIMBOLI PASQUALE PAOLO 58 GATTAMORTA ALESSANDRO 68 SBAFFONI STEFANO 64 NADJD PEYMA KAMBIZ 74 CARRATTA ANDREA 81 BORGHETTI GABRIELE 76 DONADONI MICHELE 77 CORONA FABIO 74 GIULIANA GIANLUCA 68 VALVO GIUSEPPE 66 POGNANT MARCO SERGIO 71 D'AVINO ANTONIO 63 CAMONI ALESSANDRO ERNESTO 77 RAFFAILLAC OCEANE 89 VANTAGGI MICHELE 70 MORLOTTI MARIANO 68 GRASSI MARTINO 59 MAGLI ANDREA ANTONIO 72 ROMANO FABRIZIO 73 PROVENZI LUCA 66 PAPPALARDO FRANCESCO 72 BEDIN SIMONE 80 FORMENTI ROBERTO 66 VERGANI VALERIO 72 TAMBURRANO GIOVANNI 73 SOMMARIVA LORENZO 76 AZAOLA PIAZZA DANIEL 73 CIGALA-FULGOSI ELENA 66 NEGRI MIRCO 74 BONALUMI MASSIMO 64 PROCOPIO ANTONIO 70 CAPPELLI ANDREA 79 MAGGIORE MATTEO 68 CROSETTI LODOVICO 75 SOMASCHINI MAURIZIO 64 TRIPEPI ANTONINO 56 SCAFURO GERARDO 72 GUARIENTI MARCO 69 SIRTORI PIER ANGELO 64 SORELLA PASQUALE 76 EL MOSTAFA LAABALLI 62 PETRONI ALBERTO 75 MASOTTI SAVERIO 75 DORELLI GIANLUIGI 87 INFANTI MANUEL 80 BERALDO GIANMARCO 67 LUCCI ALESSANDRO 70 BORDINAZZO RUGGERO 54 PETRONE ANNAMARIA 76 CEA DARIO 83 BOREL FABRICE 68 GUFFANTI GIORGIO 81 MARIANI MARCO 66 CORRADINI CLAUDIO 70 LOCATELLI DAVIDE 69 VLIEBERGH HENDRIK 57 BONSIGNORE STEFANO 73 BRAMBILLA ANDREA LUIGI 77 CAVALLO VITTORIO 63 LIZ MONTES JORGE ANTONIO 70 SAVIORI MARIO 67 ROCCO DARIO 71 FABBRI FRANCESCO 67 ALBERGO STEFANO 68 GARAVELLO EMANUELE 71 MANZI GIOVANNI 64 PEREGO LUIGI 72 BOTTINELLI MARIO 65 MONTICONE MARCELLO 62 PRAVETTONI ANDREA 88 JAUNART GRÉGORY 78 PROVERBIO DANIELE 73 ALBERTI ALESSIO 73 SERGI BRUNO 75 DE TOFFOL ERMES 76 FELSANI EDOARDO MARIA 58 DA LIO ENRICO 75 SELVA SIMONE 73 CAITI DINO 78 OLDANI MAURO 77 MONEGAT ROBERTO 67 PEGURRI PAOLO 68 FERRARI GIUSEPPE 62 BOSANI MAURIZIO 70 LA ROCCA NICOLA 81 TURCONI MARCO 68 VERDINO ROBERTO 80 PAPETTI IVANO 75 TRATTENERO IACOPO 81 MALMENDIER MARCUS 66 GURZONI ALESSIO 72 COMBI FABIO 84 DE ROSSI LUCA PIERO 73 POZZI LUCA PAOLO 70 CERIOTTI GIAMPAOLO 64 POZZI JACOPO PAOLO MARIA 69 VAVASSORI PIER FRANCESCO 72 ZWICK ELMAR 81 FIERRO VINICIO 67 PROPATO ANTONIO 77 CASSANI LUCA 69 MOCCI SALVATORE 55 CICERI ALESSANDRO ITALO 72 BELOTTI DAVIDE 77 CEREDA MAURIZIO 64 ZAMBELLI MANUEL 78 CIOFFI ALESSANDRO 64 GRILLI MAURO 76 TOMASONI DANILO 61 D'ANGELO FEDERICO 57 ALLIATA ROBERTO 69 PUSCIKOWSKI MARIUSZ 72 FLORIDIA FABRIZIO 68 SPATOLIATORE GIOVANNI 58 BARBIERI FABRIZIO 57 VEGA GUILLERMO 62 FATINE HAMID 66 PALVARINI DANIELE 60 FERRIO ADRIANO 70 CAVAGNA ELVIS 75 GHEDIN ROBERTA 79 BIAGGI ANDREA 69 SCHIERA GIROLAMO 65 LANZINI ALESSANDRO 75 MORNICO SIMONE 70 GAZZANO ALESSANDRO 72 MAURO GIOVANNI 75 GEROSA STEFANO 68 RAMOS RINCON JOSE MANUEL 62 SPINELLI MARIO MICHELE 60 CHIRICO MAURIZIO 48 PATANE' FRANCESCO 77 TRIPEPI MASSIMO 90 GRASSI RICCARDO 75 PETROSILLO PAOLO 64 BACCAN GABRIELA 70 MURRAY MIKE 68 REMONATO CARLO 53 SARZI SARTORI LUIGI 64 GAROFANO LUIGI 64 BUCCI MICHELE 71 LÓPEZ VEGA ENRIQUE 72 CIPOLLA GIOVANNI 64 GROSSI MARTA GLADIS 63 NAVONE ALESSANDRA 75 VESELUKHA IGOR 94 ZANONI MARCO 64 TARTAGLIA LUIGI 71 ROSSETTI DAVIDE 64 MANELAKIS DIMITRIOS 83 CONSIGLIO DAVIDE 89 FREDDI PAOLO 61 PIROTTI FABIO 76 BERRINI ANTONIO 75 MARTORELL SUAREZ ALBERTO 59 CERASO DANIELE 68 GRANDI MAURIZIO 71 ROBAZZA STEFANO 84 BOSSI WALTER GIUSEPPE 65 PARNETTI ROBERTO 75 FUSTINONI VLADIMIRO 71 GUIDO GIANLUIGI 72 MENTI NICOLA 77 RADUICA BOGDAN MARIUS 90 AGNELLO EMILIANO ANTONIO 73 ABDELHADI MOUDDEN 59 OLIVA MAURO 73 ZANCARLI PAOLO 84 CATTANEO MAURIZIO 67 GOBBI DINO 67 ERMAKOV SERGEI 54 MAURI MASSIMILIANO 70 HYVÄRINEN PETRI 72 CARLE SILVIA 79 GELMINI GIANCARLO 73 FERRARI TRECATE GIANCARLO 70 RANGHETTI EMANUELE 78 SCOTTI MAURO 77 BRINA LORENZO 74 PIONA ALBERTO 75 TREZZINI MATTEO 70 COUTANT FLORENT 73 LAURIOLA STEFANO 74 ASSENZA ROBERTO 77 DI GRAZIA DAVIDE 67 ZANARDI PAOLO 72 DI GIAMBATTISTA LUCA 85 MARELLA PIETRO 70 GHITTINO ANDREA 81 PAINELLI ROBERTO 79 RAFFAILLAC-DESFOSSEQUENTIN 91 ROSSETTI SIMONE 76 LUCINI CLAUDIO 65 REBOLLINI MASSIMO 72 ANDRIELLI GERMANO 81 GELLI ANDREA 73 MEGNA ROBERTO 74 PEPE MAURO 78 TOMAS FABRIZIO 72 MAZZOLA FABIO 65 ELMETTI ANTONIO CESARE 60 CALLIARI ROBERTO 62 FORTESE PAOLO 70 FORADORI PAOLO 68 RUFFINENGO RICCARDO 73
M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M F M M M M M M M M M M M M M F M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M F M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M F M M M M M M M M M M M M M M F M M M M M M M F F M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M F M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M
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III
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
63
19
● I Paesi rappresentati nell’edizione di quest’anno, due in più rispetto al 2014. Nel 2010 erano stati 45 776 777 778 779 780 781 782 783 784 785 786 787 788 789 790 791 792 793 794 795 796 797 798 799 800 801 802 803 804 805 806 807 808 809 810 811 812 813 814 815 816 817 818 819 820 821 822 823 824 825 826 827 828 829 830 831 832 833 834 835 836 837 838 839 840 841 842 843 844 845 846 847 848 849 850 851 852 853 854 855 856
PRETTO PROPATO BIANCHI CAZZULANI SALA BARBERIS VIGNOLA ROSSI ZANARDINI POTENZA MORAS FUMAGALLI ZAMBON OPPIDO CAPELLI TORNOW BINDER PRIEM VAGNINI PREVIDE MASSARA TODISCO MAGNERIUS MENEGATTO FALCHETTI MOLINELLO TESSARI ROSATO BRAVI BESTETTI BIGNOTTI PIERI CALLONI BRESCIA MARCONI LINDEK CARTELLI FACCHINELLI TRIVISANO STANSU' RUTA CAVAGNA GHISALBERTI SPERONI INDIVERI VAMPO BRUSCHETTA MELIS VISCUSO CENTEMERO ERRICO FRANCIOSA DI SERGIO MALUSARDI DEL VECCHIO PEDRINAZZI BRUSCHELLI BARLETTA BERTOLA CASALINI OTTELLI BELLI PONTI SALA BERZOLLA GIORDANO NISHIZAWA MAGISTRO CHIARI VICECONTI NATALE COSENTINO MANZI LANDINI GRAZIANO GUERRA BOSISIO ABATIELLO BARTUCCI VILLA POGGIO BANFI BRUNO
STEFANO DOMENICO ENRICO MARCO ALBERTO LUCA IVO STEFANO VALERIO GIOVANNI GIANCARLO TULLIO SERGIO VALERIO RAFFAELE STEFANO STEFAN STEFAN HARTMUT MARCO RICCARDO PATRIZIO PATRIK DANIELE EMANUELE ALESSANDRO PAOLO LORIS FABIO STEFANO MASSIMO GIACOMO MAURIZIO NATALE PAOLO STEFFEN WALTER DANIEL PASQUALE GIOVANNI STEFANO MICHELE FABIO GIACOMO VITTORIO GIUSEPPE WILLIAM ORLANDO DARIO SIMONE DOMENICO DAVIDE ANTONIO MARCO ROCCO LORIS IVANO LUCA ANGELO CORRADO ENRICO GUIDO GABRIELE ALESSANDRO DAVIDE MASSIMO ANDREA SHIGERU NUNZIO FEDERICO DAVIDE AGOSTINO MICHELE ALDO MARIO EMILIO ELENA PAOLO FABRIZIO ARMANDO ALESSANDRO DAVIDE DARIO LUCA ANTONIO
73 71 66 76 81 65 74 59 70 49 54 77 71 80 68 61 59 63 78 64 68 79 69 76 73 74 69 72 72 73 71 58 67 66 53 74 78 66 71 70 57 73 63 68 69 64 79 71 85 79 67 68 93 70 73 67 70 66 72 74 72 68 63 81 64 55 72 72 59 71 78 69 86 73 71 73 77 72 63 76 76
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OLTRE
3h30 857 858 859 860 861 862 863 864 865 866 867 868 869 870 871 872 873 874 875 876 877 878 879 880 881 882 883 884 885 886 887 888 889 890 891 892 893 894 895 896 897 898 899 900 901 902 903 904 905 906 907 908 909 910 911 912 913 914 915 916 917 918 919 920 921 922 923 924 925 926 927 928 929 930 931 932 933 934 935 936 937 938 939 940 941 942 943 944 945 946 947 948 949 950 951 952 953 954 955 956 957 958 959 960 961 962 963 964 965 966 967 968 969 970 971 972 973 974
TENTORI TRIGUERO GÓMEZ CASELLA IOANNIS COLOMBO MELEGARI BERNARDINI BENOTTI IERVOLINO MILIA SORTINO BERTONI ZAMBETTI SOMMER PANZICA FNINI SALA CANEPA VERGATA BARBONE KUHN RIBA ORNAGHI EGIDI DUBOST MOSTOSI MAININI MALDONATO CATTANEO ZANATTA RAVELLI PAINI MCGRATH DENVER VOELKEL ESTEVES ANSELMETTI GOTTARDI SCANSANI SILVA MOROSINI CAMPANA COSTANZO ROGNONI IVALDI JOTTI CASSANI FAVARO ROMEO GIANOLI JOHANSON HANSEN SKJOLDJENSEN BOSELLI BENELLI AQUILANTE PANDINI SCHIB GRACIANI RICOTTI ROSSI GAVAZZI GALLO EMANUELLI MAURI AITA PETTINELLI MASCOLO SAN PIETRO LAVALLE GRASSO BALDESCHI RAGO GIUSEPPE VINCI FERRARI PLANCHON MARCANTE GARIANO NEGRI FORASACCO IERARDI FRANCULLI CRESTANI DOŠEK DE BELSUNCE FRIGO GIULIANINI CACCIAMANI VISENTIN CANCELLI SCHNELL REDAELLI TALLARITA SOLITRO CARLI FIRMANI MEZA PEDROLINI GHIRARDI ENNOUNI SCALA GIRELLI PRETTI SONNANTE PONTI MOTTA SANSEVERINO STOLICNY MAURI CATTONI FERNÁNDEZ MATEOS GUIRAO DANI SANSUGARO PEZZI FUSINI TROW DE LUCA ROLLO ROSSI
RAFFAELE 68 FERNANDO 77 CAMILLO 43 KARAMPELAS 73 MICHEL 65 CARLO 68 FABIO 77 MARCO 71 DANIELA 77 GIOVANNI 76 ROBERTO 85 CRISTIANO 73 LUCA 72 DIRK 74 SIMONA 76 SALAH 65 FABIO 74 MARCO 81 CARMELO 62 ROBERTO 77 RITA 87 BIANCAPAOLA 84 ALBERTO 78 ANDREA 74 VANESSA 90 GIOVANNI 68 MICHELE SIMONE 78 GREGORIO MARCO 65 ANDREA 67 FORTUNATO 64 VITTORIO 59 SEBASTIANO 62 STEPHANIE 84 KATHARINA 88 JOSE 57 GABRIELE 71 ANDREA 70 MARCO 60 ANDREA 68 PIERFRANCESCO 67 ALFIO 70 FRANCESCO 55 EUGENIO 73 MICHELE 70 ANDREA 66 EMANUELE 77 MORENO 71 GUIDO 71 STEFANIA 73 DAN 67 NICOLINE BERG 86 KRISTIAN 82 FRANCESCA 89 ANDREA 75 PASQUALINO 67 ANDREA 80 JOSÉ LUIS 66 ANDREA 77 DARIO CESARE FRANC 69 ALESSANDRO 81 LUIGI 70 ANTONELLO 66 CESARE 75 FEDERICO 79 IACOPO 72 FRANCO 63 PIERLUIGI 64 SAVERIO 65 MASSIMO 72 LEONARDO 72 MARCO 74 SAPUPPO 70 STEFANO 70 SABRINA 73 PATRICK 78 ANDREA 78 SANDRO 73 ETTORE 66 VALTER 65 ANNA MARIA 78 ANDREA 71 ALESSANDRO 74 IVAN 89 HENRI 88 DARIO 74 ROBERTO 64 PIETRO 58 LUCA 74 GIANLUCA 71 GERALD 77 MATTEO 68 MARCO 82 MICHELE 58 GIUSEPPE 65 MAURO 57 VINICIO 68 GIOVANNI 63 IVANO 62 JALAL 72 MARIA ANTONIETTA 83 AMELIA 75 SIMONE 72 GIOVANNI 68 ALESSANDRO 76 GIUSEPPE 66 DARIO GAETANO 79 MARTIN 69 CARLO 45 GIOVANNI 78 JESUS 78 CHRISTOPHE 67 FABIO 67 DANILO 71 MAURO 67 CHRISTOPHER 85 DOMENICO 71 MAURIZIO 70 ALBERTO 62
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● La percentuale di francesi tra gli stranieri iscritti all’edizione 2015. Al secondo posto il Marocco (9%)
12
● La percentuale di donne iscritte. Rispetto al 2010 l’incremento è del 43%, contro il 17% degli uomini
BRAVA VIVISOL FA PARTECIPARE 12 STAFFETTE E RAGAZZI DOWN di l.gar.
Q uattro colleghi e amici decidono di correre insieme la Relay Marathon 2011. A distanza di cinque edizioni, il loro legame con l’evento si è rafforzato ed è rappresentato dalle 12 staffette iscritte ieri a nome della loro azienda, la Vivisol. Sono runner sia della filiale italiana (Monza), sia del resto d’Europa (Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Inghilterra, Scozia, Germania, Austria e Turchia) 975 976 977 978 979 980 981 982 983 984 985 986 987 988 989 990 991 992 993 994 995 996 997 998 999 1000 1001 1002 1003 1004 1005 1006 1007 1008 1009 1010 1011 1012 1013 1014 1015 1016 1017 1018 1019 1020 1021 1022 1023 1024 1025 1026 1027 1028 1029 1030 1031 1032 1033 1034 1035 1036 1037 1038 1039 1040 1041 1042 1043 1044 1045 1046 1047 1048 1049 1050 1051 1052 1053 1054 1055 1056 1057 1058 1059 1060 1061 1062 1063 1064 1065 1066 1067 1068 1069 1070 1071 1072 1073 1074 1075 1076 1077 1078 1079 1080 1081 1082 1083 1084 1085 1086 1087 1088 1089 1090 1091 1092 1093 1094 1095 1096 1097 1098 1099 1100
COPPO COLOMBO DI LIBERTO SPOERL PASSAGLIA FUSATO ROSSO PATTARA SOANA SAGONE CARACCIO GAUDISSARD FOPPA MANCINI SERENA FILIPPONE MARTINI LIONETTI GIACONIA VOLENO CALCAGNILE LUONGO SALVATORE REGHENZANI VIGANÒ PINTO LUCHINA AMBROSONI BLANCH MONFREDA BALAGUER SALA JUAN GIORDANO REBOSIO TADIELLO DELLI CARRI SESANA BORGHINI NANNETTI CASATI GONZALEZ PALMERINI ROTA CASTELLI GROSSO DANESINI SARTO CARDONI GRANDINI COZZI PAVLIČ BORRELLO BOLTON HOWARD TESTA DEGRANDI PANZERI HANNAOUI FOINI PODIO DI PINTO TOMBA BERARDI STEFANUTO GROLLINO ANTENUCCI BORSARI OSS PEGORAR NAVA LA CAMERA MILANESI FERRETTI MONTI BOVA DECANO VOLPE TESTI EVANGELISTI ARCIERI QUEQUESANA CICOGNA TESO FERUGLIO DE MIRO TZOREFF MASSONI SERRA LEITNER POLONI BARBIERI BRESCIA PHILIPPE ALVES DE ARAUJO MARI SADO SMIRNOV MOROZZI TELCH GINELLI FROMBOLA BORSANI RONCHI FRANCESCHI POMI MELLO TORRITO ARIENTI SANTILLI DI LUIA DENINI CORTINOVIS ALBERTI BURZONI PIAZZALUNGA FAIS GALANOPOULOS MONTESANO POLLINO VIGANÒ MENI CUNEO GRIGOLI BANDERA TOSA GRECO DE NARDI LORENZINI
CLAUDIO MAURO STEFANO AXEL CHRISTIAN UMBERTO PAOLO LUCIANO ANTONELLO NICOLA ROBERTO SALVATORE PAOLA SERGIO FEDERICO LUCA ENRICO MASSIMO PAOLO NICOLA ANTONIO MATTEO GIUSEPPE FRANCESCO GERARDO MASSIMO CARLO ALESSANDRO IGNAZIO MATTEO GABRIELE FERRAN FRANCESCO ROSA EMILIO ROMERO GIAMPIERO STEFANO GIANLUCA CIRO PAOLO FABIO EMANUELA ALESSANDRO ALVARO GIAN FABIO DANIELE GIORGIO ROBERTO LUCA VALERIO PAOLO EROS MASSIMO JOŽE MICHELE SARAH MAURIZIO MARIO MATTEO ABDELFATTAH MARCO MAURO GIOVANNI EMANUELE FRANCESCO DIEGO BRUNO ELVIRA MASSIMILIANO MAURO PAOLO CARLO PIETRO FABIO ANDREA GUERRINO MATTEO FABIO LUCA ROSANNA ALBERTO GIANLUIGI CARMELO EDDY FABIO ALBERTO LORENZO GIANCARLO MISHAEL EMANUELE PROTO WILHELM MARCO FABIO ALESSANDRO FRÉDÉRIC DAVID ROBERTO ANGELO RUSLAN LETIZIA GIUSEPPE MAURO CELESTE FABRIZIO LUCA DANILO FILIPPO MARCO PAOLA CARMELO ROBERTO BERNARDINO ALESSANDRO GIOVANNI MATTEO MANUELA ANDREA LUIGI LEONIDAS ROBERTO GIOVANNI IVO ALESSANDRO ANDREA FABIO GIOVANNI ANDREA PAOLO VIKTOR MAURIZIO
71 79 67 71 64 63 56 70 78 60 77 68 72 65 70 71 68 77 69 85 64 81 76 71 74 76 69 61 66 65 75 67 71 79 70 71 64 81 71 75 76 55 72 71 76 64 81 73 71 71 67 74 75 64 74 65 79 49 71 89 68 67 60 78 69 72 71 77 70 69 70 67 73 83 73 74 67 74 69 76 68 68 69 55 64 81 77 59 61 75 77 74 83 68 66 64 76 76 77 79 66 54 71 65 74 78 62 65 76 67 73 70 72 68 73 82 71 64 80 72 65 68 82 74 80 56
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per un totale di dieci nazioni. Il legame di Vivisol con la gara passa anche per la società sportiva (sempre aziendale) che i runner della prima staffetta hanno fondato in questi anni grazie alla passione per la corsa, cresciuta nel tempo. Questi team sono anche un esempio di come la Milano Marathon può essere interpretata come un momento di team building e di come è possibile correre per fare gruppo, arrivare a socializzare con i colleghi europei e portarli a conoscere Milano. La storia di Vivisol Running Team è anche quella della onlus 1101 1102 1103 1104 1105 1106 1107 1108 1109 1110 1111 1112 1113 1114 1115 1116 1117 1118 1119 1120 1121 1122 1123 1124 1125 1126 1127 1128 1129 1130 1131 1132 1133 1134 1135 1136 1137 1138 1139 1140 1141 1142 1143 1144 1145 1146 1147 1148 1149 1150 1151 1152 1153 1154 1155 1156 1157 1158 1159 1160 1161 1162 1163 1164 1165 1166 1167 1168 1169 1170 1171 1172 1173 1174 1175 1176 1177 1178 1179 1180 1181 1182 1183 1184 1185 1186 1187 1188 1189 1190 1191 1192 1193 1194 1195 1196 1197 1198 1199 1200 1201 1202 1203 1204 1205 1206 1207 1208 1209 1210 1211 1212 1213 1214 1215 1216 1217 1218 1219 1220 1221 1222 1223 1224 1225 1226
RICCI ZUCALI ROBUSCHI VOTTA FORNERONE PIVETTI CHIELLINO LAITINEN MOLINARI PENTA HARASZTI LEONARDI BELLONI PANZERI BIANCHI MISANI FERRARI BLOMFIELD GUALDONI PEREGO MANCUSI COLUCCI GIROLA MAZZOCCHI DI STEFANO RAVIOLA LEPENNE DAVETI SOLDATI SITIBONDO MELOTTI MANESCHI BICAIS ROMAN BALSAMO LUPATINI DOGALI ANESE TURRA MALINVERNI VECCHI TURTURRO ULIANA PALAZZO MONACO SCHAEFFER POLONIATO ZANABONI RIPAMONTI LA PORTA MORO DREONI RENNA ROASIO CARACCIOLI OUALIDI PARPAJOLA VAI ARIENTI PADOAN VENINI DE STEFANO DE NICOLO COLETTA MEREGALLI DEL MONTE RICCIO SCAFÈ MERONI BALDO CASTAGNA MARZOLA ALDINI SLOWINSKI MASCIULLI THIERRY SASSO MONI GALLI VITRANI CREMONESI FEDELI FALCETTI CASTAGNA MODELLI CANEVA SPERONI NIERO GARCÍA CAYETANO TRONZANO DE CANCELLIS FIORELLO PALETTA BRUN SODA BORGONOVO ZILIO GENNARO RANZINI PIAN MANTEGAZZA ZINGARELLI DONA' BIANCHI CITERIO BITETTO FRATELLO D'ANTONIO MELE' BORGONOVO NEBEL BONACINA SAGGIO GILLET BERTERO TONELLO DE CERCHIO MORLACCHI AGOSTONI PETRINI CAMPANINI BUCCI COLOMBO HAVERINEN LOUGHNANE
VINCENZO MICHELE GIACOMO GIUSEPPE STEFANO GIORGIO FABIO GIUSEPPE MARKKU RICCARDO RAFFAELE MARTINO ZSOLT MAURIZIO NICOLA BRUNO GIUSEPPE ALBERTO CRISTIANO DENIS PETE DANIELE FABIO GUIDO GIOVANNI CRISTIANO DOMENICO MAURIZIO EZIO GIAN-FRANCESCO ROBERTO IVAN MARCELLO DARIO VALERIO FEDERICO MARIA CHRISTIAN MAURIZIO GIOVANNI ANDREA FULVIO LUCA PIERFRANCESCO RAFFAELE GRAZIA SIMONE MARCO ANTONIO MATTEO YANNICK MASSIMO GIUSEPPE GIANMARIO ANTONIO LEONARDO ROBERTO GIAN LUCA RICCARDO AGOSTINO MIMMO SAID ALBERTO ALESSANDRA MARCELLO ANTONIO LUCA ROBERTO PAOLO PIETRO STEFANO ANDREA RAFFAELE STEFANO EMANUELA STEFANO CLAUDIO GAETANO RENATO ALESSANDRO TOMASZ ARIANNA MICKAEL GIANVITO PAOLO GIAN LUCA GIUSEPPE ALBERTO FABIO EMILIANO MARIO PIER STEFANO FABIO JACOPO ELENA ANDREA JAVIER DAVIDE MARCO ERIK FRANCO ALESSANDRO CHRISTIAN FABIO ROBERTO MASSIMO LAURA MICHELE STEFANO FELICE GIORDANO GIANPIERO ALBERTO ALESSANDRO MARIA BEATRICE FRANCESCO ATTILIO ROBERTO ANTONIO GIOVANNI OSVALDO ALESSANDRO GÉRARD ERALDO GIUSEPPE STEFANO EUGENIO ANGELO ALESSIO LUCA ANGELO ALIS JOHANNA TOM
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Vivi Down, scelta quasi a caso il primo anno dal gruppo, per l’assonanza tra i nomi. «Per noi la raccolta fondi legata alla maratona è importante, ma è anche un momento di socializzazione. I ragazzi di Vivisol nel 2013, per aiutarci, hanno addirittura organizzato un concerto di beneficenza il giorno della Milano Marathon. Noi, dal 1988, ci occupiamo dei ragazzi down, li aiutiamo per quanto riguarda la salute, la scuola e in un primo contatto con il mondo del lavoro» spiega Stella Forti della onlus. Anche questo è maratona.
Un gruppo dei partecipanti di Vivisol: l’azienda ha schierato al via dodici staffette
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Dopo tanta fatica, una medaglia per ritrovare qualche forza e il sorriso
I migliori passano davanti a uno dei posti di ristoro lungo il percorso
Porta Venezia: il percorso di ieri l’ha attraversata per tre volte
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SCARPELLINI ADRIANO 66 NOVELLINO RAFFAELE 63 CHERNYSH IVAN 82 FANTIN ALESSANDRO 80 CARLUCCI VINCENZO 72 PROVINO ANTONIO 71 CARDAMONE MASSIMO 71 MARGOLFO CARLO 66 CASSETTI FEDERICO 84 LAMPUGNANI FRANCO 57 SACCHI LORENZO 88 PAGANI IGOR 79 MORANO GIOVANNI 56 MANFREDINI ALESSANDRO 80 DI PIERRO FRANCESCO 79 MORABITO GIUSEPPE 77 JOAQUIM FERREIRA DA SILVA 64 BERNAZZANI FABIO 70 GÜSSGEN WOLFGANG 70 ZANELLA DAVIDE 72 FUSAGLIA ANDREA 70 GUIDA EDUARDO 64 MANNI MAURIZIO 70 CAROLA LUCA 77 TAVEGGIA ALESSANDRO 66 MAURETTO MARCO 72 NOVARA SILVANA 69 GOLA LORENZO 57 GHANEM ACHIM 64 GRILLO ALFREDO 80 GHIDONI ANDREA 73 VESPONI CLAUDIO 68 LIDA TANZI LUIGI 65 LUCCHETTI PIETRO 76 ROSSETTI ANDREA 70 ESPOSTO ANGELO 60 GUZZETTI LAMBERTO 62 CRABA ANTONINO 55 FANCHINI FABIO 67 GASPARINI EMANUELA 69 BELPERIO CLAUDIO 83 ROSSI ROBERTO 70 FUMASONI LUCA 88 DABBICCO FABRIZIO 70 CERUTI LUIGI 69 D'AVACK DANILO 68 PEANO VALERIO 67 CLERICI MAURIZIO 55 ROVATI MARCO 64 BADINELLI ANGELO 91 PREVITALI MARIO 73 WILLIAMS DAVID 76 FUMAGALLI PAOLO 64 LABADINI CLAUDIO 72 RESTIFO DAVID ITALO 76 VERRENGIA ANTONIO 72 BENATI ENRICO 83 MOHAMED NOHAIR 66 TARZI GIANLUIGI 65 PIZZI ALESSANDRO 79 GHIOTTO MANUEL 75 MARTINI ITALO 64 COSTENARO MAURO 64 COLAUTTI ALESSANDRA 62 FALCETTA SEVERINO 72 BUGLIONE BERNARDO 70 BENEDETTI ROBERTO 67 CONTI PAOLO 69 D'ANGELA ANDREA 71 BJARTMAR CARL 63 TUCCORI FABIO 67 ANANIA FRANCESCO 73 FANELLI FRANCESCO ONOFRIO 70 FIORIO DANILO 66 SANTAMARIA LUCA 82 PRETAGOSTINI FABIO 75 SALVITTI MARCO 84 SAMBO ROBERTO 82 D'AGOSTINO MAURIZIO 64 VETRANO ALDO 57 BOSIO PAOLO 76 ROMANO GIUSEPPE 80 VOLLER FABIO 68 FLUMERI DARIO 69 BONFANTI GIOVANNI 64 DOGLIOTTI IVANO 75 PATUZZO STEFANO 65 BIANCALANI GIACOMO 70 MARCHANDISE OLIVIA 88 NAGGI ANDREA 80 BOCCHI FABRIZIO 65 TOMMASI CLAUDIO 56 FILIPPONE ANGELO 83 LUCANTONI MICHELE 83 LOSTUMBO MARCO 74 RIZZATI ROBERTO 77 DI ROCCO ANTONIO 72 SEMERARO VITANTONIO 65 MAMELI SILVIA 73 MONZON RENE' 78 PANCERA SIRO 71 CORDASCO SALVATORE 65 SALAMON MANUEL 65 CHOMA LUKAS 93 KOVERO JUHA-PEKKA 68 VITULANO MATTEO 62 MECCA VITO 47 BELLOTTI PAOLO 67 CARANNANTE MAURO 68 GILARDI SIMONE 74 NAGY REKA 86 GRAMEGNA ELIGIO 67 FUJII JUN 65 FICICCHIA FRANCESCO 64 BORNATICI EDOARDO 74 CORNE CHRISTOPHE 66 GRAZIANI GIULIO 75 PEDRONI EMANUELA 71 NAVARRO DE AZAOLAGUILLERMO 71 VALEYEV MARAT 80 BIANCHI SARA 73 DI GRUTTOLA ALDO 73 DONAGEMMA FABRIZIO 65 SANDEL CHRIS 81 ZACCHIGNA MARCO 60 ASPERTI STEFANO 65
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DEMENTYEVA LOCATELLI PILARSKI RATTARO PAGANIN CARLONE CARLONE CURIONI MIATON CREMASCHI PICONE SAVASTANO POLINI TROUSSI BORSATTI IZZO MARELLA VITULANO BONASIA VISENTINI PAVESI DEVOS PEZZIMENTI ALMEIDA LOMBARDI PINCETTI MORELLI SCIARAPPA PIRIE DE CICCO MOLINELLI MAFFEI BALZARINI MORABITO DE MOJANA GRIMOLDI MENIN BARONI MAGGIONI RADICCI NOVAZZI OLTRAMARI ORNAGHI CALORI ALBANO MARIOTTI CASO SCAGLIONE MICALIZZI FUMAGALLI DI MAURO MELONI IDALI ROVIDA GAUTIER VILLA VERCELLA MONETTI LIESBETH VAN DER STOCKT DI MATTEO REGIS STAMPA DORIA SPERANDIO AZIZ CATTANEO PANELLI BARATTI FRANCESCO PAOLO CUTTONE RUSSO MELLI PORTALUPPI DORINI D'IGNOTI VINO CORTI DE STEFANO PROLETTI VAN DER PLAS MARCOLONGO DEFRANCESCHI TAPELLA PETAZZI SCHIAFFINO SANZ SOLOVERA BRESCIANI SCOLLO GANDIN BERGAMINI FERRAIOLI ELIES PEDRETTI KIERKEGAARD KARETSOS SOTGIU CEGLIA PIGNATARO LERCHER NOVELLO DE NICOLA ALESSI ISTVÁN ÖCSI SZEKERES BONINI ANGERILLO ANTONACI CARLINI GAFFURI BORRONI GROSSO AMORE DURANDO SCOGNAMIGLIO DI CRISTO COLZANI DE ROSA CASSIANI MERLI CONTI CARADONNA TENTI CONTE BELTRAMA ZOCCHI BURCHARD CASADIO BOUANICH SERRA BERETTA FRISARDI VETERE GRAMEGNA MONDONICO GALLI BARS MAGNONI MIFFOLERI MAYER OLIVERI FLORIN BAZZI PINTUS PIROVANO SIMIONATO UBER SCOTTI TISTARELLI DINARDO MEROLA ORSENIGO PADOVAN PREMOLI PERNIGOTTI STUMPO ANTONELLI LOSA SPREAFICO PIGNATELLI PELLEGRINI BOUTERRADA GRECCHI CALCINAGHI DONZELLA GARBOWITZ ROSA SANTOSPIRITO ESSER CUPPONE APERLO MERAGLIA ANTONINI REHAV HOLY NEGRI ZANOTTI BRENICCI CASAZZA CINIERI GABELLA GRASSI ROMAGNOLI TAPPARO BORSANI GIACOVAZZI SIDOTI LA NOTTE POHJAKALLIO D'ELIA BOTTARI CASIELLO FUCILE MOUZAKI ZANCHETTA CACCHIONE CRESPI SCANDOLA CAMPARI FALLARINI LECOMTE REMISTANI D'APRILE BAGINI PIRAS FRACCALVIERI BERBAT REGALIA OLTOLINA REBUGHINI MANGIAROTTI FERRARO MARGARITO
LUDMILA 60 PAOLO 64 ADAM 87 PAOLO 70 STEFANIA 77 SAVINO 76 ANNA 66 EMILIO 63 PAOLO 70 PIERANGELO 57 CLAUDIO 73 LUIGI 68 FABIO 84 TAOUFIK 63 STEFANO ALBERTO 73 CIRO 71 ANNA 73 FELICE 60 GAETANO LUCA 76 CORINO 68 LUCA 76 VINCENT 80 LEONE 80 LUIS 71 MARCO 66 ENRICO 64 FRANCESCO 67 FRANCO 65 WAYNE 86 GUSTAVO 70 CLAUDIO 71 ANDREA 72 PIER LUIGI 81 EUGENIA MARIA 75 ALESSANDRO 72 FRANCESCO 68 GLAUCO 76 CORRADO 72 MASSIMILIANO 78 GIUSEPPE EMANUELE 70 ORESTE VIRGINIO 72 MARCO 67 MARIA ELENA 74 DARIO 71 FABIO 69 EUGENIO 74 RAFFAELE 78 FABIO 87 GIUSEPPE 57 CARLO ALBERTO 86 FRANCESCO ANTONINO 72 ROBERTO 69 BRAHIM 66 STEFANO 71 ERIC 71 ROBERTO 74 CESARE 76 DE SADELEER 79 CHRISTOPH 67 LUCA 82 IGLESIAS 75 ELISABETH 67 FRANCESCA 76 FEDERICO 75 SAADI 69 PAOLO 76 CORRADO 68 ROBERTO 74 DRAGNA 71 DANIELE 82 FABRIZIO 72 ALESSANDRO 71 MARCO 76 LEONARDO 69 GASPARE 71 GIANCARLO 73 DANIELE 83 DANIELA 79 SIMONE 78 MICHEL 61 ROBERTO 45 STEFANO 60 ALESSANDRO 75 MASSIMO 70 PIETRO 90 ENRIQUE 71 FABIO 62 VALERIO 84 MASSIMILIANO 75 ANDREA 73 LORENZO 60 ERWAN 88 VALENTINO 70 MARCUS 82 GIORGOS 68 ALBERTINO 58 GENNARO 64 GAETANO 60 MICHAEL 67 GIOVANBATTISTA 63 FEDERICA 93 BALDASSARE 66 MÁRKUS 72 TIBOR 66 DAVIDE 66 CARLO 71 SIMONA 76 FILIPPO 68 PAOLO 67 MATTEO 76 MAURO DOMENICO 76 VINCENZO 66 STEFANO 79 GIUSEPPE 74 PIETRO 59 MAURO 68 DAVIDE 77 MARCO 76 LUIGI 64 RAFFAELLA 73 MARIO 69 PAOLO 72 MASSIMO 65 MAURO 82 ALBERTO 84 PIOTR 58 JESSICA 80 THOMAS 86 ANTONELLO 65 MASSIMO 65 SEBASTIANO 76 SALVATORE VETERE 63 DOMENICO 78 GIORGIO 79 MARCO 63 FRANCESCO 61 PAOLO 66 CRISTIAN 74 ALEXANDER 68 VINCENZO 80 ARSENI 66 ALDO 65 FRANCESCO 72 MARTINO 71 LUCA 76 CAROLA 73 PAOLO 76 ALBERTO 59 ANDREA 52 ENNIO 65 PAOLO 69 AGNESE 63 RENATO 50 CARLO 73 RAFFAELE 71 STEFANO 72 VALTER 57 GIORGIO 78 RUGGIERO 61 NICOLA 47 EL MUSTAPHA 54 PAOLO 69 CLAUDIO 74 GIUSEPPE 67 LEE 67 EUGENIO DOMENICO 58 GIANCARLO 72 OLIVER 70 FRANCESCO 67 MARCO 77 ALESSANDRO 79 CARLO 69 ERAN 61 RICHARD 76 STEFANO 65 SIMONA 70 CARLO 60 GIANCARLO 70 ALDO 71 LETIZIA 83 PAOLO 62 FRANCESCO 79 MASSIMO 69 MARCO 71 ANGELO RAFFAELE 64 GIOVANNI 62 RAFFAELE 65 TIMO 74 PASQUALE 73 DOMENICO 70 FEDERICO 68 FABRIZIO 69 MOHAMED 72 FEDERICO 75 FABRIZIO 66 GIANLUCA 71 LUISA 76 FLAVIO 57 STEFANO 65 OLIVIER 85 CARLA 60 ANDREA 89 LORENZO 60 LAURA 64 DOMENICO 71 BELHASSEN 71 RENATO PAOLO 76 PAOLO MARIA 65 MARCO 81 CLAUDIO 80 MAURO 75 FRANCO 62
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IV
NHOON A IL M MARAT
1565 1566 1567 1568 1569 1570 1571 1572 1573 1574 1575 1576 1577 1578 1579 1580 1581 1582 1583 1584 1585 1586 1587 1588 1589 1590 1591 1592 1593 1594 1595 1596 1597 1598 1599 1600 1601 1602 1603 1604 1605 1606 1607 1608 1609 1610 1611 1612 1613 1614 1615 1616 1617 1618 1619 1620 1621 1622 1623 1624 1625 1626 1627 1628 1629 1630 1631 1632 1633 1634 1635 1636 1637 1638 1639 1640 1641 1642 1643 1644 1645 1646 1647 1648 1649 1650 1651 1652 1653 1654 1655 1656 1657 1658 1659 1660 1661 1662 1663 1664 1665 1666 1667 1668 1669 1670 1671 1672 1673 1674 1675 1676 1677 1678 1679 1680 1681 1682 1683 1684 1685 1686 1687 1688 1689 1690 1691 1692 1693 1694 1695 1696 1697 1698 1699 1700 1701 1702 1703 1704 1705 1706 1707 1708 1709 1710 1711 1712 1713 1714 1715 1716 1717 1718 1719 1720 1721 1722 1723 1724 1725 1726 1727 1728 1729 1730 1731 1732 1733 1734 1735 1736 1737 1738 1739 1740 1741 1742 1743 1744 1745 1746 1747 1748 1749 1750 1751 1752 1753 1754 1755 1756 1757 1758 1759 1760 1761 1762 1763 1764 1765 1766 1767 1768 1769 1770 1771 1772 1773 1774 1775 1776
LEONI AIOLFI PAVESI DANIOTTI MARENGO DESMON COSSIO LA ROSA PIAZZOLLA BOSCHI ARTONI BOMBINI CASTELLANETA MARTINELLI MARCHETTI NOVIKOV GUERRINI CASELLA DE BOER MENEGATTO FLAVIO DI PIERRO RAGOZZINO TRAVAGLI LEVANT DELLI CARRI FABBRI PEREGO HIDSI BARZAGHI BONANNO ANDREONI CASTELLUCCIO LORENZI AURIA VIANZONE VECCHIO PIPA TOLOI LO BELLO ZANEI BIANCHI PAVAN COLNAGO GUAGNANO MAFFONI BIGATTI TRUBIANI ROVATI PREATONI CONTI CRIVELLI POZZI CLERICI CARAVELLO GOLINO CERETTI BALLARINI SPILLI DI PALMA DI PALMA TOSI GOVERNI VON KEMPIS CAZZULLI CAZZANIGA MIDOLO ROSSI GEROSA DI MEO CARULLO COSTA TETI CIOCE SIRONI BARTOCCI LEONCINI CONFALONIERI LEVA MEZZADRA CAMERO MISELLI BIGAGLI GAUDIOSO VERGARI SCHAAPER CASAGRANDE LAETITIA PIZZONIA MASTROMONACO ALLBERT TORCHIA DASSI VILALTA SEGURA CHIARELLI FERRARI CAVINATO CARULLI CERVINI LANGDON DI LIDDO NOVARA COLUCCI CORTELLA CRIVELLI CILLUFFO FALOMO PAGNINI IUSO EWERT SIGNORET SCHUM CONSOLO MELACARNE INGA CAPPELLETTI MAFFEZZONI ROSSI PINEL BANDI ROSSI CARPI BRIGNOLI OGLIARI MORITTU MAFFEZZINI FANTINI SCHIAPPAROLI MICCO VAVASSORI FEYTIT VERDELLI SILVA CODIBUE FORNONCINI CASAZZA LEO INVERNIZZI LUPPI BERTOLETTI MICHEL PASSERINI BRAMBATI ZORDAN SOTGIU GARAVAGLIA AIT ELORF HACHIMI BAZHENOV MANDELLI AMBROGETTI REQUEJO RODRIGUEZ PACCAGNELLA GARANZINI ZANE MARIAN PULICI RAZZINI NOVA SORIANO GRISO GALANTINO MARINELLI LO FARO PIACENZA SISTI NAVA PISANO RENNA PALUMBO SOLLAZZO SANDROLINI RICCARDI KAGAMI GALLIZIA PALMIERI AMBROSINI TALAMONI PASQUALONE SPREAFICO SGARBOSSA MEDINA DAL MASO MONZANI CITELLI FUMAGALLI GHIGO SADA KUROSAWA SALA CODAZZA COLOMBO DI GIOVANNA TARENZI WOYDSCHISKI PAGNONI TARIZZO CARPINETO FANTOZZI FERRARIO GENTILINI SERENO INSEL HORBACH MAESTRI CERRI ZOLA MACCARI BARATTO HILL NASSINI FIDAN PASQUINI
ROBERTO 73 MARCO 87 VITTORIO 77 FABIO LUIGI 78 DAVIDE 79 JEAN-MICHEL 71 PAULO FELIX 67 GIUSEPPE 67 GIULIO 65 EMILIANO 74 MARGHERITA 78 MICHELE 66 FULVIO 60 UGO 47 VITALIY 79 FULVIO 55 SIMONE 83 MATTHIJS 75 IVANO 76 ALLESINA 67 MICHELE 70 ANTONIO 54 LUIGI 65 SEBASTIEN 78 SIMONE GIACOMO 71 ANSELMO 72 GIORGIO 71 ABDERRAZAK 60 GIULIO 66 FRANCESCO 71 SIMONE 72 DOMENICO 67 SILVIO 74 CALOGERO 70 CLAUDIO 72 GIANLUCA 68 ANATOLII 57 MAURIZIO 69 SALVATORE 68 LORENZO 81 GIANLUCA 74 DAVIDE 73 PIERFRANCO 48 DOMENICO 60 MARCO 69 MARCO GIUSEPPE 68 NUNZIA 66 DANIELE 60 ANDREA ENRICO 67 MAURIZIO 75 GIUSEPPE 63 ILARIA 77 DAVIDE 66 CRISTIANO 67 MARCO 72 ANDREA 75 GIANLUCA 72 MARCO 67 PIERPAOLO 87 LUIGI 85 ADRIANO 83 GUIDO 69 MAXIMILIAN 88 FRANCO 67 ENRICO 65 LUIGI 70 STEFANO 77 GIAN PAOLO 57 DAVID DOMENICO 76 ALESSIO 62 MASSIMO 58 GIUSEPPE 72 FRANCESCO 74 DAVIDE 70 FABIO 78 SARA 73 FRANCESCO 69 PAOLO 67 MARCO 86 MARIO 58 MASSIMO 70 ROBERTO 64 ERNESTO 57 VALERIA 80 JAN 63 GABRIELE 77 HAEFLIGER 81 MASSIMO 62 LUIGI FRANCESCO 61 RICHARD 77 MANLIO GENNARO 73 FABIO 57 ADRIÁN 93 LUCA 70 MORENO 65 ALBERTO 63 LUCA GIULIANO 77 PAOLO 66 TOM 81 LEONARDO 72 ADELE 61 SALVATORE 58 MASSIMO 68 EMANUELE 86 MATTEO 72 ANDREA 68 FRANCESCO 83 LEONARDO 54 CHRISTOPH 58 GÉRARD 58 PEER 58 MICHELE 61 MICHELE 55 FORTUNATO 63 DAVIDE 69 MAURIZIO 77 DIEGO 77 DAVID 74 DARIO 67 DAVIDE 83 VALERIO 68 GIOVANNI 62 EMANUELE 65 MARIO 69 GIACOMO 64 ALBERTO 54 SILVIA 83 ALDO 60 ALESSANDRO 66 FRANCK 67 DANIELE 83 RUI 65 ALFONSO 48 STEFANO RICCARDO 80 PAOLO 64 SILVESTRO 59 ANDREA 66 CLAUDIO 55 ANGELO VITTORIO 62 FERODET 69 GIANLUIGI 77 CLAUDIA 74 LORENZO 56 FRANCESCO 45 MARCO 71 HICHAM 80 ABDERRAHIM 64 YURY 71 DARIO 64 MICHELE 77 JOSE LUIS 70 STEFANO 65 MAURO 61 DAVIDE 73 RAILEANU 78 MAURIZIO 61 DAVIDE 87 IVAN 74 CARMINE 71 ALESSANDRO 66 MARCELLA 84 CRISTIANO 80 FABRIZIO 75 CLAUDIO DOMENICO 79 MATTEO 73 ROBERTO 75 GIAN LUIGI 62 GIOVANNI 87 ANNA MARIA 70 MARCO 66 GIORGIO 64 STEFANO 87 TAIJI 73 BENEDETTO 64 MAURO 66 GIACOMO 92 CARLO 86 LUIGI 61 MARCO 84 STEFANO 79 ALESSANDRO MARCO 81 ALESSANDRA 77 MASSIMILIANO 68 CRISTIANO 70 LORELLA 58 DAVID 85 CARLO 68 TOSHIO 77 MASSIMO 65 ROBERTO 65 ALESSANDRO 76 GIUSEPPE 68 MORENO 57 DETLEF 62 PIER LUIGI 56 MASSIMO 66 LORENZO 45 STEFANO 68 PAOLO 88 SYLVAIN 61 DAVIDE 87 ERIC 91 FLORIAN 90 ALESSANDRO 67 ANDREA 76 ALESSANDRO 74 PIETRO 72 SARA 75 BRIAN 70 GIORGIO 66 ERKAN 67 LORENZO 68
M M M M M M M M M M F M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M F M M M M F M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M F M M M M M M M F M M F M M M M M M M M M M M M M F M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M F M M M M M M M M M M M M M M F M M M M M M M M M M M M M M M M M M F M M M M M M M F M M M M M M M M M M M M F M M F M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M F M M M M
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Sono 65 le organizzazioni no-profit coinvolte nel Charity Program della manifestazione. Nel 2014 furono raccolti 700.000 euro. Lo staff dell’organizzazione contava 130 persone, i volontari erano 1500. Lungo il percorso erano posizionati sette mezzi di soccorso, otto ambulanze e due automediche 2155 2156 2157 2158 2159 2160 2161 2162 2163 2164 2165 2166 2167 2168 2169
PINK IS GOOD LE 33 STAFFETTE TRA PREVENZIONE E RICERCA
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o scopo è far capire quanto siano importanti il gruppo e lo sport per vincere la malattia» spiega Marina De Bonis, una delle ragazze che ha corso la Relay per Pink is GOOD (sito internet: http://pinkisgood.it/ wp), progetto della Fondazione Veronesi nato per combattere il tumore al seno attraverso la prevenzione ed il sostegno alla ricerca. Tutto è iniziato a febbraio del 2014: la Fondazione ha selezionato alcune donne 1777 1778 1779 1780 1781 1782 1783 1784 1785 1786 1787 1788 1789 1790 1791 1792 1793 1794 1795 1796 1797 1798 1799 1800 1801 1802 1803 1804 1805 1806 1807 1808 1809 1810 1811 1812 1813 1814 1815 1816 1817 1818 1819 1820 1821 1822 1823 1824 1825 1826 1827 1828 1829 1830 1831 1832 1833 1834 1835 1836 1837 1838 1839 1840 1841 1842 1843 1844 1845 1846 1847 1848 1849 1850 1851 1852 1853 1854 1855 1856 1857 1858 1859 1860 1861 1862 1863 1864 1865 1866 1867 1868 1869 1870 1871 1872 1873 1874 1875 1876 1877 1878 1879 1880 1881 1882 1883 1884 1885 1886 1887 1888 1889 1890 1891 1892 1893 1894 1895 1896 1897 1898 1899 1900 1901 1902
JØRGENSEN JULIE BRANDT RICCIARDI MASSIMILIANO BARBAROTTO ROSARIO PIETRO ZUCCHET ALESSANDRO BONIZZOLI GIOVANNI BATTISTA RIGAMONTI LUCA ELIA MACCHIA GIUSEPPE ANSELMO DAVIDE GHIGLIOTTI MASSIMO PAPALIA ANTONIA CARRARA ANDREA BIANCHI ALESSANDRO SANTINI CHIARA DE ROSSO PAOLO EVANGELISTA EUGENE MACOR MASSIMO JUNK STEFFEN FERRARI DIEGO ABELA ALESSANDRO PROCACCI SIMONE MINAUDO VITO MARIANI GABRIELE ANTINUCCI ALBERTO VIOLATO ALESSANDRO TINSLEY PETER PUDDU ALBERTO CASU RAIMONDO BONIZZI MARCO VACCARO GIANFRANCO COTTINI LORENZO CALZARI FABIO SALA RONCHI ANDREA COMMARMOND GILLES CHAPELET GUILLAUME ARRISI CHRISTIAN GIRINO ALBERTO PULICE MASSIMILIANO CAPPUCCIO DANIELE CICCARIELLO ANTONIO ROBERTO SIEPI MASSIMO LEONARDI SIMONE EGGENSCHWILER POTIS LOMBARDI PIERSANDRO BERTARELLI BARBARA RONDINI NICOLA BRAITHWAITE SUZANNA WALL JAMES MARROCCO ANGELO FALSO ANTONIO DE ANGELIS ALBERTO CONTI CLAUDIO GATTO FRANCESCO NIMIS GIOVANNI ROMAGNONI MATTEO VENTURINI LORENZO DE MARCO MARCO BARALDI SIMONETTA CUTRI SILVANO GRASSO DAVIDE APPIANO DIEGO MARELLA OSCAR PERTICA GIOVANNI PEZZALI FEDERICA HUBERT CHAUDEURGE NATHALIE RUETSCH MEMEO VINCENZO PINOTTI PAOLO GIGLIA GIOVANNI NIGRI FABIO CIARDO GIANLUCA BARBIERI GIANLUCA SANZIO MANUEL FOZIBO ANDREA PASCUCCI MORENO SCOLARI STEFANO PICONE MANRICO SARAO FULVIO CEREDA ALBERTO PAGLIARINI ROBERTO COLLI ALBERTO FERRETTI LUCA DOLCIAMORE FRANCESCO PIRONI FABIO MARIANO ALESSANDRA CIAVARELLA ANGELO TRAGELLA CLAUDIO MORELLI PAOLO ROUS CHARLOTTE TOMASSONE DIEGO MASI ALESSANDRO TARSI CRISTINA GALLI MICHELE NATALOTTO BRUNO GIUSEPPE GINELLI GIAN PAOLO GALBIATI ENZO BELLUZZI DAVIDE MAURO EDOARDO DE FEUDIS SERGIO PICHETTO MASSIMO SCARINGELLA CATALDO CARITO SALVATORE CEREDA ANTONIO ATES LEX SANTOS SANDY VERGNANO DAVIDE GIUSEPPE LOVERIDGE ANDREW VOLA FABIO GILARDELLI CARMEN SACCHI FILIPPO HINOJOSA VELARDE CUPERTINO HAVERINEN JURI COLOMBO DIEGO BUONSANTI FRANCESCO BOAVENTURA LUISA DE FRANCESCHI FABIO BELLANOVA CATALDO RACCA MAURIZIO TAVARES DOS SANTOS FILPAULO MOTTA MASSIMO GOI IVAN DAVIDE DE BERNARDIS MARCELLO PELÀ NICOLA BORTOLOZZO DANIELE TESTA FABIO RENNA FABIO PRINA GLAUCO
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«Un’emozione fantastica passarsi il testimone, anche vedere
Prima di partire, un pensiero va anche a chi è rimasto a casa e guarderà la tv
Giornata calda e umida: il momento degli spugnaggi diventa una gioia
Una delle scene più tipiche: i cambi cercano l’arrivo dei compagni di staffetta
RICCARDO EMILIO MICHELE GIANLUCA ONOFRIO SIMONE FERDINANDO MASSIMILIANO ROBERTO JÉRÉMIE MAURIZIO FABIO MAURO ALESSIO GAETANO
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OLTRE
4h00
di Lino Garbellini
(tra cui Marina) in cura o che avevano battuto il tumore con lo scopo di portarle a correre una maratona importante come quella di New York, nell’edizione del 2014. «Una volta tornati in Italia da quell’esperienza, il progetto non ci ha lasciato, la Fondazione Veronesi ci ha dato la possibilità di continuare, chiedendo a tutte noi di Pink is GOOD di creare la nostra squadra in vista della successiva edizione della Milano Marathon: così siamo riusciti ad organizzare trentatrè staffette» spiega De Bonis.
ORLANDI GUASTAMACCHIA RONZULLI BERTOLA MASTRONICOLA GIGLI CESANA VIZZINI LUCCHI QUEVA AIRAGHI FERRANTE SASSO LO SARDO COVIZZI
tante onlus: è stata una giornata stupenda – dice – il fatto che ci sia di mezzo la beneficenza ti motiva ancora di più ad arrivare. È lo stesso meccanismo che mi ha aiutato a vincere la malattia, volevo giungere con tutte le mie forze alla fine del percorso. Non importa quanto sia duro, non pensi mai di non farcela. Ed è il fattore vincente, nello sport così come lo è nella vita. Non è una soluzione per guarire, per quello ci sono le cure, ma serve per la propria emotività per far crescere coraggio e motivazione. Il gruppo invece è indispensabile per condividere i momenti bui».
Una rappresentanza delle donne del progetto «Pink is good»
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REATI LUCA ZWOLF ANTONIO CANCIANI ALBERTO CERRAI BENEDETTA CORTESI STEFANO LOUZI EL MOSTAFA ALBANESE IVAN DE CILLIS SERGIO SAVINO VITO FONDACARO CARMELO THOVISTE VÉRONIQUE FRIGERIO ANGELO RESEGA DIEGO ONOFRILLO PASQUALINO SASSANELLI LUIGI TREMOLADA ADELIO SALA ANDREA LIPPIATT GEORGE KRZYSZTOSZEK MACIEJ MESSINA EMANUELE PUCCITELLI AGOSTINO CARMINATI RAFFAELLO RATTI PAOLO SPREAFICO ROBERTO PISANI DONATO CALABRÒ ADRIANO GERLI CLAUDIO REYNOLDS JOANNE BERTELLINI TELESFORO TAMBURRO PASQUALE LEGRAND DAVID MEYLEMANS BART MONDINI GIOVANNA PAOLINI FABIO LO MEO MAURIZIO PELLEGRINI CARLO GARAVAGLIA STEFANO CONFORTI GIANPIETRO SKUPIEN MICHALINA ANNA LOMI MAURIZIO PETERSEN TOMMY SANA SERGIO ANTONIO IMBERTI ALESSIO FALANGA MONIA ALESSANDRINO GIUSEPPE BALBONI SIMONA MARTELLI ELISABETTA MUTTI BRUNO DE MARCO ROBERTO FASTIGARI PAOLO SCALISI MAURIZIO ANNACONDIA ANDREA DONADONI ROBERTO DAOLIO ALBERTO STABIO ALDO DOMENICO SUNGKAMANONT PANTHIP STRINGHETTI LUCA ZANZOTTERA MASSIMO BONAITA MAURIZIO DI FIDIO GIOVANNI POLOVINA GENTIAN MANGO GIOVANNI ZERBINI ALBERTO GAMBERONI CHRISTOPHE MAGGI SIMONE LONGHI BOTTI MARIO ASTI SILVIA LAHLOU LOUTFI FABRIZIO LEONI MALAGNI VERONICA GORLA CARLO ROCANIERES VALERIE SAQUELLA ARNALDO CRIMITO SALVATORE LONGHI ANDREA FRÀ DAVIDE FRITSCH GABRIEL CAPITANI DANIELE COLELLA FABRIZIO BOSCO FRANCESCO ROMANO GIOVANNI PAGANI LUIGI RAGONE DOMENICO MALACRIDA ROBERTO DHONDT HANS GIUDICI ALBERTO ORIANI MARCO CATENA VINCENZO BIZZARRI ROBERTO COLZANI EMILIO LEMMA LUCA GIRARDI RICCARDO CORBELLINI ATTILIO ZAGHEN PAOLO TABACCHI CRISTIANO RICCO FERDINANDO MONZA ALDO FULGINITI GERARDO KOVÁCS JÓZSEF GÁBOR CERNEZZI FABIO PEIRANO MARCO TERUZZI KAROL GAMBOA MALDONADOJOHN VANETTI ALBERTO BERTHILLOT FRANCK MANDAGLIO GIUSEPPE KONITZ KRZYSZTOF BIGNETTI CARLO BUDONI FEDERICA PICCINNI CARLO RICCARDI RENZO RETO CAMPIOTTI DI BACCO REMO BONGIOLATTI ENRICO LA MARRA RINALDO TEDESCHI ROCCO SCARPITTA FRANCESCO ARMELLONI STEFANO VENTURI BARTOLINI MASSIMO PIDIA LUSSORIO STABILE FRANCO MONACO MAURO UMBERTO GUICHARNAUD RANNVEIG ANNA ALQUATI ROBERTO RIHOUEY MICKAEL BEN RHAMOUS MUSTAPHA
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PIANESE GIAN FRANCO 71 ONOFRI ALBERTO 64 DEMICCO MARCO 61 DE PAZ DANIELE 74 LA NOTTE FRANCESCO 70 DE GIROLAMO FAUSTO 60 LOREDANA GIUSEPPIN 71 BARTUCCI MANNA MODESTO 63 CAPALBO MASSIMILIANO 63 MACKINNON ROBERT 70 LORIDAN FREDERIC 66 CEREDA DAVIDE 69 RENZELLI RENZO 71 BOCCACCINI LAURA 71 BOLIS MASSIMILIANO 69 FRANZONI FABRIZIO 69 MAININI MASSIMILIANO 81 PASTORI ENRICO 82 DE COSMO ATTILIO 71 CONTORNI ROBERTO 69 CONTORNI IVO 71 REGGIARDI FILIPPO 72 RECCHIA MARIO 80 FIORE GABRIELE 81 FIORE DANIELE 78 MENDICINO ROBERTO 80 GALELLI DANILO 64 MAZZONE ROBERTO 67 GAUDINO MARIO 74 MENGHINI FRANCESCO 64 PRIMERANO ALESSANDRO 69 TUNESI SERGIO 68 GRASSI ALESSANDRO 72 MARZORATI CLAUDIO 66 ROSSI ENRICO 68 ROSITO DOMENICO DAVIDE 78 BADESSI MATTEO 79 RUFFINO PAOLO 66 PORCU PAOLO CARLO 72 DORIA GIUSEPPE 80 VECCHIA MAURIZIO 61 COSTANTINI ROBERTO 61 COLOMBO ALBERTO 72 RIVAROLA CARLOS ROSENDO 76 MANZI ALESSANDRO MATTEO 66 TONOLI FRANCESCO 85 LEONE GIUSEPPE 65 FULICO GIUSEPPE 80 CIOCCA ANTONIO 59 GALLI PAOLO MARIO 66 QUENTIN JOERG 63 CASALINI JEAN CHRISTOPHE 62 VETTORELLO DAVIDE 73 LOMBARDI ROSA 70 LO NIGRO MAURIZIO 65 PAGANUZZI ROBERTO GIANNI SER 72 APE MICHELE 90 MONZIO COMPAGNONIMATTIA 89 DALMASSO EVELINA 65 FAGOTTO MASSIMILIANO 74 PRANDONI PIERO 56 SENESE ADRIANO 66 MELE' MATTIA 83 ANDORLINI CRISTINA 65 BUONOMO MAURIZIO 65 BERTONI LUCA 69 D'ANGELO ANTONIO 74 BRANNER CHRISTOF 60 CITARELLA ROBERTO 69 RASPANTI ANDREA 69 VIGNOCCHI LUCA 63 RAMPONI FILIPPO MARIA 81 MIGLIO MAURO 61 ETELVISI LORENZO 73 FOMIATTI ELENA 76 MASSA SERGIO 65 LUPRANO SERGIO 74 PASTORE MARCO 76 PANERO EZIO 72 PIERONI ROBERTA 65 MAGISTRELLI MATTEO 83 GERTOSIO ALESSANDRO 68 LONGONE MASSIMILIANO 74 TROMBINI MANUEL 76 TERRACCIANO FRANCESCO 74 RE DORIANO 55 BARBIERI GIOVANNI 71 BARBIERI GIANMATTEO 71 CAPPOLI ANDREA 81 FACCHINETTI LUCA 72 FESTA EGIDIO 54 RENDINA MICHELE 59 MANTOVI VALENTINA 84 BLIECK PATJE 70 SOUCHE GUILLAUME 76 LANNUZEL BRUNO 70 MORELLO FABIO MARCO 73 VIGORITO GIANFRANCO 61 STEWART AMANDA 73 SOLDANO SEBASTIANO 52 BRUDAGLIA GERARDO 68 MENON GABRIELLA 65 PONS MICHEL 63 DIXON OLIVER 79 MARTINI MARCO 71 MANDELLI MARCO 75 CANNITO FRANCESCO 59 BOLLATI MASSIMO 70 NAVA MARCO ROBERTO 60 ZAPPALA' ENRICO 60 PHILIPPE DALPRA 61 CALIGARIS LUIGI 64 RUZZO ANTONIO 62 GRAZIANI GIACOMO 72 NAUMOV RUSLAN 79 PADOVANI SIMONE 74 DEZIO EGIDIO 66 FERRARI MARCO 81 ANDALÒ ANDREA 69 GALIMBERTI MARCO 74 CASIRAGHI STEFANO GIOVANNI 64 GUBELLO TONY 69 GALLI GIUSEPPE 71 MASCHERONI DAVIDE 80 HANNOTEAU GEOFFREY 82 MONZO MARCO 70
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GARAVAGLIA DE STEFANI TOMALINO GARAFFI TROTOLO JAGGI GUARNIERI ANTONUCCI PERESSUTTI EDMUNDS LIGORI BRUSAMOLINO CLUSAZ MANNO GUYET BONALLI TAMMARO KAJTAR ZUCCHI BRUNI CISLAGHI PATRICE CAHAREL COSTANZO CUGLIETTA BALAGUER MASPES DI MARZO CANEVARI BRANCA PINI RIZZATO SCIPIONI LA NOTTE ANACLERIO EMERY FERRARIO SMETS NANNINI ZAMPEDRI BAKKEN PRADELLA KUHN SALCONE MARTINGELL MONTI VENTURI MAZZOCCHI CONDOSTA BROGNOLI BIANCO RAITANO FELISATI GARGANO CALABRESE SCAFIDI FACHERIS TRISCIUZZI COSI FARACE MONZANI FORTUGNO VIGANÒ GARBERI GUIDOLIN PELENGHI TOMBA BELLINI VOLTA QUADRARO CHRISTIAN ROSSETTI MERISIO EL MALKI WILLEMS MANZOTTI TIZZANI PALEARI CUELLAR PATRICK LA ROSA BORSETTI BURYACHENKO BOGLIO FOSSATI GALLI TERMINI GUGLIERI FRAM COGGIOLA D'ALONZO SESANA RAFFO BARONI PRIVITERA LOGLISCI CAPUTO LIVRIERI CARLINI PINEIDER VENDRAMINI BUGGIO OTTO GALLI ACERBI CASTRO VON WUNSTER CONZI DAGHETTA BERRY MEHRLE RENE LANZI ROSSONI TILKASS VILJOEN FLORIN MANCINI MIRANDOLI OLIVA PEAN DE PONFILLY CASTOLDI DE SETA BORRONI FIORINI MASLIVEC SGOBBA PICCIONE LIVRIERI MILONE MULLER CALCATELLI TOMA DENTI POMPIANI SABINE HARASZTI ESPOSITO BELLUCCI SALLUSTI FORMILAN FERRETTI SASSO GRAVINO FORESTIERO BARAGGIA GROSSI PACIFICO BARBERIO FRUTTERO FAVA D'ALBERTO CROCI MARCHESI BIASIN PRICCI ANCONA DE GREGORIO PEREZZANI CAVALLO FERRANTI PERO GHAILANE LARIBI LAGRAR MOULAY SIMEONI MERONI REALINI FANUCCHI FICHERA GARZIA FABRIZIO CRIPPA MARZULLO CRESPIATICO DELL'ACQUA BOILLAT KIREEV DORE RICCARDI LORIZZO HOOPER PASINI MODOLA MOLINARI MARTUFI FRANKO
FABIO 71 MASSIMO 61 JOHN PATRICK 68 ALESSANDRO 82 GIUSEPPE 62 BENJAMIN 80 MARCILENE 73 VITO 73 GABRIELE 74 PETER 49 ANTONIO 74 MARCO 71 ELVIS 81 VINCENZO 72 GERALD 76 SILVIA 72 GIUSEPPE 59 TAMAS 86 FRANCESCO 88 LEONARDO 84 SARA 74 MIGOT 74 NICOLAS 64 SILVESTRO 71 GIANFRANCO 67 HUGUES 80 FRANCESCO LUIGI 78 VINCENZO 69 ALBERTO 79 CESARE 65 STEFANO 68 STEFANO 68 LUCA 76 VITO 63 MARIO 73 BRAD 71 ROBERTO 66 DIRK 83 MASSIMO 72 FLAVIO 56 ROLF 67 FRANCESCO 86 KATALIN 51 MASSIMO 73 HEATHER 65 MASSIMILIANO 60 MATTEO 80 ROBERTO 63 FABRIZIO 73 STEFANO 66 CLAUDIO 82 PAOLO 92 DANIELE 66 ROCCO 50 MASSIMO 71 MARIA SILVIA 72 GIAN CARLO 65 CLAUDIO BONAVENTUR 65 FABRIZIO FRANCESCO 65 CARLO 64 GIANCARLO 63 DIEGO 74 GUALTIERO 68 CESARE 58 SIMONA 76 STEFANO 68 LUCA 63 ERNESTO 69 FAUSTO 66 DOMENICO 63 DAVID 81 RICCARDO 59 LUCA 77 KHALID 64 GILBERT 57 GRAZIA 69 MARCO 82 VANNI 83 FRANCISCO 82 CIAMBELLI 68 LUCIANO 70 LORENZO 68 SEMYON 88 MAURIZIO 72 FRANCESCO 79 STEFANIA 68 EMANUELE 68 LUCA 75 CLAIRE 88 SILVIA 69 SALVATORE 80 LUCA 81 FEDERICA 75 PIETRO 77 GIUSEPPE 68 ANTONIO 73 LUCA 70 DONATO 64 GUIDO 71 FILIPPO 69 MATTEO FAUSTINO 71 DARIO 72 JONATHAN 93 LAURA 81 MATTEO 83 SALVATORE 62 GIAMPAOLO 61 FABIO 63 ANDREA 62 STEPHANIE 90 DAVID 58 NATER 69 PIER LUCA 67 FABIO 67 BRAHIM 64 JANE 75 DRAICA 77 ADELAIDE 82 MARCO FRANCESCO 66 ULISSE 56 NOLWENN 82 BRUNO 69 PAOLO 76 MICHELE 61 MAURO 67 AMY 92 VITO 58 ANDREA 74 ARMANDO 70 CARMELO 67 THIERRY 62 FRANCESCO 76 MASSIMILIANO 69 MARIO 65 NICK 81 VIKTÓRIA 77 DONATO 77 VITTORIO 61 LAURA 86 FLAVIO ANTONIO 75 LUIGI 53 PIERMARIO 48 PAOLO 83 MARCO ANTONIO 79 PAOLA MARIA 73 GLAUCO 77 STEFANO 72 PIERFRANCESCO 73 MARCO 67 EMANUELE 72 LUCIANO 62 GIUSEPPE 66 MARA 71 GIUSEPPE GIACOMO 68 MARTINO SANTE 54 MARCO 75 MARCO 64 FRANCESCO 79 ALESSIO 73 DAVIDE 73 ABDALLAH 36 ABDELKARIM 70 BRAHIM 60 AVIDANO 61 EZIO IVANO 63 PIETRO 52 DOMENICO 64 GIUSEPPE 47 STEFANO ANDREA 92 FOIENI 65 ANTONIO 58 EZIO FRANCESCO 83 CAMILLO 61 ROBERTA 84 VÉRONIQUE 62 SIMONE 84 MONICA ALESSANDRA 73 DONATO 59 BEN 81 ANDREA 64 ANTONIO STEFANO 68 MAURO 62 PAOLO 60 GABOR 79
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V
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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32
● La percentuale di iscritti della fascia d’eta 40-44 anni, la più rappresentata. Poi le fasce 45-49 (23,5%) e 50-54 (15,7) 2354 2355 2356 2357 2358 2359 2360 2361 2362 2363 2364 2365 2366 2367 2368 2369 2370 2371 2372 2373 2374 2375 2376 2377 2378 2379 2380 2381 2382 2383 2384 2385 2386 2387 2388 2389 2390 2391 2392 2393 2394 2395 2396 2397 2398 2399 2400 2401 2402 2403 2404 2405 2406 2407 2408 2409 2410 2411 2412 2413 2414 2415 2416 2417 2418 2419 2420 2421 2422 2423 2424 2425 2426 2427 2428 2429 2430 2431 2432 2433 2434 2435 2436 2437 2438 2439 2440 2441 2442 2443 2444 2445 2446 2447 2448 2449 2450 2451 2452 2453 2454 2455 2456 2457 2458 2459 2460 2461 2462 2463 2464 2465 2466 2467 2468 2469 2470 2471 2472 2473 2474 2475 2476 2477 2478 2479 2480 2481 2482 2483 2484 2485 2486 2487 2488 2489 2490 2491 2492 2493 2494 2495 2496 2497 2498 2499 2500 2501 2502 2503 2504 2505
SANTAGADA BONFANTI CASSONE CROTTI BOSSI MAGRI' ZENATTI CAPELLI MATACENA GARANZINI GERARD ROCCHE' VALLE GALOTTA BARON MASTROIANNI CARDANI BELLINZONA CAZZANIGA PAVARANI BORRACCINO MORNICO CAVALLERI RIZZINI SINATRA RUSCIO NOUKTIF ROWSELL PIZZOCRI ACCORNERO CAMPANA SCARRONE PETRONELLI MATTEUCCI BARROERO AZZANI DI SIMONE MONZA PARALOVO FRISULLO PEDRINA CALCIOLARI FIORETTO BALLABIO THOMAS GALBIATI PULICI MAZZOCCHETTI MAZZOCCHETTI FAGGIANO NARCISO COLOMBO COLELLA FARINA BERGAMASCHI SIVIERO ALESSANDRELLO BARELLI BIONDA CARACCIOLO BOSETTI CADEI BOLTER SCORTICHINI ALFIERI PROSPERI ARTONI CASIRAGHI TERRUZZI GIACOMELLI MARTINEZ HUERTAS CRESPIATICO ARDENTI MASTALLI ISABELLE NAVA CILLA CASTELNUOVO RIOLI CANOVI DIPACE INTROINI WILKINS SMITH RIVA LO RE LOCATELLI MORITTU BORSOTTI LENTATI TIRICO SPAGNOLO BERSINI MANENTI TAGHETTI LORENZINI MCCLYMONT KONE PESAVENTO SCIACCALUGA PEREGO CAMBIAGHI LICCIARDI PINNA FORLIVESI VANNI BRUSA APICELLA FACCETTI CECCARELLI CATTANEO COLOMBO JULIEN NIXON GERRITSEN GENNASI CROTTI DE STEFANI INGRASSIA CASTALDO BURZI MATEJKA BARIGAZZI FASOLI MANCINI ZANINELLI VERNO' ZUCCARELLO BRUCOLI PAMPILLONIA GALLAZZI BOCCOTTI SPREAFICO DE CESARE DROUAULT CUDA LONGARETTI BACCARA PENNIGER CAMOZZI RADAELLI CANEVARI EL AZARIFI MALAL SINATRA PALATELLA MAENHAUT LUSETTI VIVARINI SENA POLKO DE MASI
GIUSEPPE 69 CARLO 61 FABIO 78 VIVIANA 62 SIMONE 80 STEFANO FRANCESCO 75 MARCELLO 59 GREGORIO 74 MASSIMILIANO 81 STEFANO ANDREA 84 CORNEILLE 67 PAOLO 69 GIOVANNI 70 GIUSEPPE 56 SANDRA MILENA 75 FABIO 70 DANIELE 51 GIANCARLO 64 SILVANO 50 ITALO MARIO 66 MICHELE 51 ALESSIA 72 PIETRO VITTORIO 75 LUCIANO 65 NAIDE 88 GIOVANNI 72 ABDELHAK 70 PIERS 56 LUCA 83 ALESSANDRO 70 GIULIO 73 SIMONA 69 PAOLO 72 ROBERTO 64 GINEVRA 75 PATRIZIA 63 MAURO 55 ROBERTO 66 STEFANO 78 ROBERTA 79 ANGELO 50 ALBERTO 81 ENRICO 73 RICCARDO 74 SIMON 84 FILIPPO 72 FABRIZIO 64 FRANCESCA 90 AMEDEO 59 NICOLA 70 ANDREA 73 CRISTIANO 68 MASSIMO 71 SALVATORE 49 MASSIMILIANO 79 ANDREA 73 MARCO 70 SILVANO 48 DEBORA 73 RAFFAELLA 71 SERGIO GIOVANNI 70 GIORGIO 58 NORBERT 62 MARCO 84 FLAVIO 62 GIUSEPPE 68 MIRCO 77 ROBERTO 65 MASSIMILIANO 71 IVAN 80 FRANCISCO JESUS 79 DOMENICO 61 ROBERTO 61 MASSIMILIANO 70 CAZEAUX 71 ALBERTO 89 ROCCO 80 PIERO 68 ANGELO 72 MARZIA 79 GIUSEPPE 67 PATRIZIO 61 HILARY 67 STEPHEN 64 LUCA GUALTIERO 63 VINCENZO 62 MAURO 68 ANTONIO GIOVANNI 66 SILVANA 60 STEFANO 67 SARA MARA 74 MARIA ANTONIETTA 72 GIOVANNI 53 CLAUDIO CRISTOFORO 63 DONATELLA 70 ELENA 73 KEVIN 84 KEVIN DON 76 MARCO 69 ROBERTO 75 MORENO 66 ELISABETTA 72 IVO 70 ANTONIO 74 ANDREA 65 CARLO 68 LORENZO 75 MARIA 62 YURI 74 PAOLO 60 GERMANO 67 PAOLO 63 DIEUTEGARD 76 ROSEMARY 68 ELISABETH 49 ELISABETTA 69 GIANLUIGI 71 PAOLO 73 MASSIMO 70 ANTONIO 82 ALBERTO 70 MARTIN 81 FEDERICO 66 FEDERICO 70 LIDIA 70 GIANFRANCO 52 FEDERICA 78 SALVATORE 70 MICHELE 59 VINCENZA 65 SERGIO 50 ANDREA 72 MARIO 76 MICHELE 56 NICOLAS 72 STEFANO 81 FABIO 76 ALESSANDRO 74 JAN 68 DIEGO 70 SERGIO 77 GIULIO 57 KHALID 70 YOUSSEF 66 MAURO 69 MASSIMO 71 WIM 85 ANDREA RENZO 68 STEFANO 56 ROBERTO 73 ROMAN 62 ALESSANDRA 81
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● La percentuale di arrivi tra le 3h30’ e le 4h, la più ampia. Segue la fascia 4h30’-5h (25,24%) e 3h30’-4h (17,13%)
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● La percentuale di italiani tra gli iscritti del 2015. Gli stranieri al via erano il 15%
BALDINI DIXIT «BELLO IL VIA IN CENTRO CITTÀ ANTICIPIAMOLO» di l.gar.
D
opo aver partecipato alla Relay gli anni precedenti, Stefano Baldini non ha corso ieri per la concomitanza con la diretta radiofonica (Deejay Training Center) destinata a descrivere le emozioni della Milano Marathon 2015. «Ci vuole qualcuno che la racconti — racconta l’olimpionico di Atene 2004 —, io sono stato sabato a visitare il Village, ho vissuto il pomeriggio precedente alla gara e ho respirato una bella atmosfera. La 2506 2507 2508 2509 2510 2511 2512 2513 2514 2515 2516 2517 2518 2519 2520 2521 2522 2523 2524 2525 2526 2527 2528 2529 2530 2531 2532 2533 2534 2535 2536 2537 2538 2539 2540 2541 2542 2543 2544 2545 2546 2547 2548 2549 2550 2551 2552 2553 2554 2555 2556 2557 2558 2559 2560 2561 2562 2563 2564 2565 2566 2567 2568 2569 2570 2571
PENNAROLA COLOMBO SANTERAMO NATHAN COGGI ZEHNER KADLER BRUSADELLI LIGUTTI BLANC CASOTTI POLIZZI SPALLETTI RAITERI MONCADA RITONDALE LOVISOLO ANZELLOTTI FRANCK CEYSSENS SCIMONE BOUZOUBAA SERHANI BOUSSAID EL BOUBEKRI DI FEBO CLIVIO COBIANCHI SORGON GALASSO ZANDERIGO ROSOLO CRESCENTINI FANELLI DELL'OLIO NDIAYE ARSUFFI ROBERTI IACOP DE PALO CALABRESE BETTI CERNUSCHI CHEN VITRANI ANDERSSON CREMONESI DEGL'INNOCENTI CECCHINI MERLI STABILE LETA BALADA SOLFRIZZO CARMECI PARISI SCOPEL ROSSI CANTORE PIZZI ALTAVILLA HENNEBERT ZAFFARONI PEZZULLA MAGGIONI ARRIGHETTI LUALDI
FERDINANDO MAURIZIO LUCA GIUSEPPE MARCO LUKASZ VOLKER SIMONE RITA ROBERT CHRISTIAN FRANCESCO ANDREA ALESSANDRO PAOLO SERENA STEFANO FABIO BERNARD BERT NICOLE ANASS RACHID HOUSSINE MOHAMED DANIELE FRANCESCO SANTINO JULIEN ALESSANDRO ALESSANDRO GIUSEPPE ANTONIO DOMENICO MODOU MASSIMO GIUSEPPE ALBERTO ANGELO FRANCESCO LUISA IVAN GONG FRANCESCO PER-ERIK MATTEO MARCO CLAUDIA GIUSEPPE ROBERTA DAVIDE MANUEL PAOLO MASSIMO PIETRO ROBERTO CARLO FRANCESCO SERGIO PAOLO BERTRAND GIORGIO SALVATORE MAURO ANGELO GABRIELE MAURIZIO
63 64 73 63 71 86 65 75 66 69 75 68 56 76 73 81 72 73 67 76 74 63 56 64 78 70 79 53 76 76 69 75 67 69 91 75 71 69 69 62 87 74 84 62 73 79 66 69 60 70 86 72 59 72 56 62 73 77 69 73 80 65 54 72 54 63
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Milano che corre è molto reattiva, c’è molta gente, la città però ha esigenze diverse, alcuni non capiscono fino in fondo la portata di un evento come questo e come possa migliorare Milano dal punto di vista dello sport e anche sotto altri aspetti, per esempio culturalmente e per l’indotto». La nuova partenza dal centro è stata in grado di colpire un veterano come lui, «un grande spettacolo, anche quella della staffetta, un momento emozionate in una location meritevole. Io sono sostenitore della maratona in centro città, alla fine si va a correre una gara per godere di 2572 2573 2574 2575 2576 2577 2578 2579 2580 2581 2582 2583 2584 2585 2586 2587 2588 2589 2590 2591 2592 2593 2594 2595 2596 2597 2598 2599 2600 2601 2602 2603 2604 2605 2606 2607 2608 2609 2610 2611 2612 2613 2614 2615 2616 2617 2618 2619 2620 2621 2622 2623 2624 2625 2626 2627 2628 2629 2630 2631 2632 2633 2634 2635 2636 2637
BALDON PANZERI BRIOSCHI SPRIANO VALENTE ROTTSTOCK COLOMBO CASTIGLIONI DI GIROLAMO FERRERO CASTELLARI BARENGO PINNA COLLARO BONINI GRAZIANO PATRONE ASSANELLI BASEGGIO TURATI LUGLIO ARNETOLI GENTILE WHITTLE BIFFI GAMBARANA LUCCA GILLES MAGISTRO MARINI FIORELLO FANTIN MARZOTTI FIOR ABBATE MASTANTUONI RIGO OLTOLINI GIUGIA POZZI KLEINHÖLTER GARELLA CODEGA MARTINI PORCARO FERRARETTO ZEGARRA MEDINA MIRENDA SCAGLIETTI COSTANTINO LEGO SPACCATROSI ISENI MINGHETTI GUERRINA LUCIANO RUFFOLO DEANDREIS CONSERVA DI TARANTO SANCHEZ OUAFIK NOBILE CUOCO PASTORI BALDOCCHI
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uno scenario stimolante» commenta Baldini. Dall’alto della sua esperienza internazionale, il vincitore dell’Olimpiade di Atene 2004 suggerisce anche alcuni aspetti che sono ancora migliorabili. «Il percorso ideato dagli organizzatori, così come è, è buono e dal punto di vista agonistico è una maratona di alto livello se la paragoniamo con Parigi, Rotterdam e Vienna, che sono in calendario in contemporanea. Io spingo per far partire prima la corsa, anche solo di un’ora, non ci sono più le esigenze di diretta tv e può essere utile per ovviare in parte al problema delle auto».
Haile Gebrselassie, 41 anni insieme a Stefano Baldini, 43 COLOMBO
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La maratona è divertimento: la si può anche correre in maschera
Il passaggio in piazza Duomo, quest’anno subito dopo il 7° km
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REUTLINGER MALIKA 83 RIGLIETTI FRANCESCO 74 D'IPPOLITO TOMMASO 55 PONTI ALBERTO 78 TROVATO ALFREDO 72 MARIE BAYEL 58 TOMASIK MICHAL 77 BRANCATI ANTONIO 65 TURCHET STEFANO 71 TURNER ADAM 64 BRAGHIERI MARCELLO 69 BOTTOLI GIACOMO 82 VITIELLO CLAUDIO 84 MANZONE RICCARDO 89 MARIANI FABRIZIO 65 PERTOLDI SILVIA 66 RIVA GUIDO ANNIBALE MAR 63 EL COHEN ABDELAZIZ 69 ROMAGNOLI BENEDETTA 88 CASTORO GIOVANNI 81 CARDILLO DANIELE MARIA 79 GIACOLETTO SILVIA 79 PODESTÀ MAURIZIO 70 TAMMARO PASQUALE 86 GALLO MASSIMILIANO 76 CORNALBA LUCIANO 67 CAVALERO MARCO 74 MEAGO PAOLO 78 VENTURA CARMINE 64 LOMASCOLO PAOLO 78 MORENO AHMED 66 CHAKIR TAHAR 62 CORDOVANA LUCA FRANCESCO 71 LONGONI ANNA 68 BRIGATTI FABRIZIO 71 COSTADONE DAVIDE 66 AIRAGHI CLAUDIO 64 CRISTALDI STEFANO 70 LECCHI STEFANO 66 COMPAGNONE PASQUALE 76 MELIS ALESSANDRO LORENZO 72 RICCHIUTI GIANLUCA 74 FARRI PAOLO 69 DE GIULI MARIA PIA 62 GARAVAGLIA FABIO 64 MARINO NICOLA 57 MURETTI MARCELLO 69 RAIMONDI SIMONE 82 CIABURRI FABRIZIO 75 CALVI STEFANO 58 INGEGNERI FABIO 69 BAZZARELLI MASSIMO 72 DI TERLIZZI FABIO 87 GENTILINI ANDREA 61 BEN OMAR MOHAMMED 74 SANTORO ROCCO 55 BULACHE DIANA MIHAELA 86 SCAGLIA RICCARDO 63 BORTOT DARIO 79 CERATTI ANDREA 66 LATTUADA DAVIDE 72 AGNUSDEI GIUSEPPE 68 MORELLI BRUNO 83 SPINONI BRUNO 60 DELL'ORTO FABIO 75 PIZZO ANGELO ALBERTO 69 BIFFI GIUSEPPE 67 BELLONI ALESSIO 75 MOLTENI MARCO 72 PELLICORO MAURO ROCCO 65 PELAIA MARCO PASQUALE 77 BASSINI GIANLUCA 73 LETIZIA PAOLO 63 BATTILANI MARINO 61 CANUTI ANTONIO 56 BUCZEK FLAVIEN 72 CARMINATI DIEGO 75 MATTIELLO ROSA 64 NESPOLI FABIO MASSIMILIANO 65 HERNANDEZ CORNEJODIANA KARINA 82 MARTI-RUJAS JAVIER 75 PIROVANO MARCO 70 RIVIERE DENIS 62 BARBEAU GILLES 66 ANSALONE FRANCESCO 77 RADAELLI ATTILIO 72 BUSINELLI GIAN LUCA 69 COCCIA DAVIDE 80 CONSONNI PAOLO 66 CASPANI ALESSANDRO 77 ZANARDI FABIO 75 MASATTI STEFANO 70 BAZZANI ALESSIO 67 SACCONI ALESSANDRO 69 GATTI STEFANO 66 SILVESTRI ALESSANDRA 70 DALLE FRATTE LUCIANO 62 MANELLINI ANDREA 71 GALLI MAURIZIO 58 TAVELLA FRANCESCO 67 MENCARELLI ALESSANDRO 75 POY FRANCESCO 69 BIDOGLIO STEFANO 55 DI MATTEO FRANCO 44 BOLDORINI RINALDO MICHELE 71 CATALANO GIOVANNI 65 FROSI LINO 63 DOUTAYEB ABDELKRIM 62 LASEN FRANCESCO 78 SCHMIDT ULRICH 64 MARMIFERO DARIO 54 PICCIOCCHI LUCA ENZO 77 BOUMEKKET BACHIR 59 MURA LOREDANA 70 SORRENTINO VINCENZO 59 DI PELLEGRINO GIUSEPPE 59 FUMAGALLI ROBERTO 66 ARMANDO ROMINA 71 FAIELLA MATTEO LUIGI 79 SANGALETTI ANDREA GIOVANNI 56 ALPI DINO 73 MARZARI GIORDANO 62 KONTOS EFSTATHIOS 69 CARIBONI GIORGIO 73 LOMBARDI ALFREDO 75 BESTETTI GIOVANNI 67 ACQUARO MATTEO LUIGI 74 PIGNANELLI ALFREDO 52 MANTEGAZZA MAURIZIO 62 PETROV SERHII 79 FRANCIULLO DOMENICO 68 MORELLI MASSIMILIANO 67 PALLINI GAETANO 51 PEDRINI SARA 72 BERLOFFA KATIA 73 SANSONI ELENA 73 RADAELLI MARCO 77 GALLI MARCO 67 FIETTA STEFANO 72 ABBATI PAOLO 60 GUASTAMACCHIA GIUSEPPE 71 PRESENTI ANDREA 64 BERTOLOTTI FABIO 58 PARRAVICINI DANIELE 67 ROVATI GIANLUCA 62 LORENZETTI VITTORIANO 64 SANGIORGI MAURIZIO 74 BELLI ANTONELLA 69 DE LUCA ROBERTO 56 LAROUDIE PHILIPPE 77 COLLIVA PAOLO 73 DI GIULIANO BARBARA 73
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FANTINATO SGARBI BARO COLZANI PECCHIOLI BAROSSI LIESENFELD BOSCHELE ZANATTA TEDONE CASATI LOPOPOLO GIANNELLI PANZERI SCARPELLINI VIGLIONE CANORI MONTALDO CAMNASIO MAININI MARCHESI ANGELI GOURMELON BUSATTI BEI FIORENCIS BETTINI BOSI SAVANI CORGIER PISONI MORONI GRANDINI TROTTA TANGI ZANOVELLO OUAFIK MALACRIDA SPADINI BENZONI MASTO AMBROSINI COMI PAPPOLLA CAVAZZA VOLPONI VOGHERA PARONI CARLESSO BORKOWSKI ANTONINI BIANCHINI GIANOLA FAVINI DI LELLA DE GIACOMO BOZZETTI CERUTI LARSEN FAVARETTO MANCA CENEDELLA GALBIATI SBRANA MIGNOSI SFREGOLA DAGRADA TORTORA ASLANIDI GIANETTI CACCAVALE D'UONNOLO BALLABIO ESPOSTI RABBIONE CORNALBA NUNNARI GROSSI COLAPRICE BENELLI TIEGHI DELL'AQUILA MICALIZZI SAVOIA MAJID EL COHEN CHAFFI RHANDOURI SVEIGAARD MARTIGNONI COSTANTINI BALSARI ANDREOLI SCARPELLINI CAROBBI LEONE WANG GINOU MANGO NICHELINI D'AGOSTINO BIGNAMINI LANGHER IAMUNDO GRIVELLI RIVA NOVO CIRILLO CARIGLIA DI NOIA FUSARI RATHIER BRESCIA GRIMALDI CORTI FINGERHUT PLASSIO MASCETTI MARRA ALBINI BARBIERI FIORI TAGLIABUE CALLEGHER CEREDA CURTI BANFI COLELLA BESTETTI BOSELLI PENATI PENSABENE BONODI GIRONI ROZANOV AMATO DELL'ANNA GARDA CISLAGHI CEDRIC RECALCATI BARCARO CRIPPA ARMSTRONG MOSCOVICCI RE IRVINE ELMO MARTORANA CASTOLDI SCAPIN BJARTMAR CANTONI MANELLI FERRERI MASUCCI ALBANI BALDAZZI BAR LEVAV LIVINI RODZYNKO CEDRI TIPLADY MERCANDALLI DATTOLA PORETTI MORAINE MANCA GUANDALINO SAITO DICORATO MUTEBI CATTAROSSI GIARDINO TORTORICI NOTO CREPALDI BURINI ALESA ETCHEVERRY SECCO FARIOLI KARHUNEN GIANSIRACUSA VECCHIO MILANO SPECCHIO CANALELLA MIGNOLLI VEIMER DI MIERO MARCHESANI GIANNETTI TEMPESTI BAIO PAGLIERI FARINA BARBONI PERONI VISMARA MOSTMAN MARTELLINI TIMPANO CREMASCOLI CASSINA DI MAGGIO RIGOLDI CHAUVIN BERRA GNUDI COCCO GULLOTTI MAFFEZZOLI O'ROURKE
LUCA ANNA DAVIDE MATTEO STEFANO GIORGIO JOERG FRANCO THIERRY ANDREA ENRICO OMAR GIACOMO NICOLA MAURIZIO MAURIZIO MARCO ANDREA MARCO PIERLUIGI FABIO CARLO MASSIMO LUIGI FRANÇOISE CLAUDIO DARIO AMBROGIO DAVIDE ALBERTO BAPTISTE ANDREA ROBERTO FRANCESCO URBANO NATALE AHMED ANGELO VITTORE CESARE ANTONIO RENATO ANTONIO MAURIZIO LORENA RICCARDO ANDREA MARIASOLE FABRIZIO MICHAL ALBERTO OMAR FABIO LUCA ANTONIO GIOVANNI GIOVANNI STEFANO MORTEN OUSTED MARCO GIOVANNI COSIMO MARILENA COSTANTE VITO ANTONIO VINCENZO PIETRO GIANLUCA MARY ELIA ANNALISA MASSIMILIANO ROBERTO SIMONE ROBERTO MASSIMO FEDERICO MASSIMILIANO SILVANO LUCA ANTONIO FRANCA FILIPPO MARCO TAOUFIK CHAKIB TAOUFIK BOUCHAIB CHRISTIAN MARCO LORENZO LUCA TOMMASO IVANO ALESSANDRO GAETANO DAVIDE LEI DURAND FRANCESCO STEFANO DIEGO ALBERTO FRANCESCO ANDREA MARCELLO EMANUELE SANDRA CARMINE LEONARDO ENZO FRANCO STÉPHANIE STEFANO LUIGI LUCA AMY MICHELE MARTA ANTONIO ELENA DANIELA ALBERTO ROBERTO CRISTINA EMANUELE SANDRA ANDREA FABRIZIO PAOLO CARLO LORENZO ALESSANDRO FRANCESCO DINO CRISTINA PAVEL DANIELE LUCA PIERANGELO STEFANO DAVAL ROBERTO GIAMPIETRO DANILO ASHLEY IVAN ALESSANDRO ROBERT GENNARO GABRIELE RAFFAELE STEFANO INESSA CRISTINA SIMONE ANDREA DOMENICO LUCA EDOARDO FILIPPO MICHAEL GIOVANNI SHOMI MAURA DAVID GIUSEPPE DOMENICO EMANUELE AMANDINE GIOVANNI MARCO SHIORI WALTER BAKER NICOLA FELICETTA ANNALISA NICOLO' GIUSEPPE MARCO ALESSANDRO SALVATORE PASCAL MARCO CHIARA MARIA KARI SALVATORE GAETANO LAURA ALESSANDRO SALVATORE ALESSANDRO ANNIKA MANUELA ANGELINO GIANFRANCO DANIELE CHIARA EZIO GIUSEPPE CLAUDIO DANIELE CLAUDIO GRIGORY ALESSIO GIANPIERO ROMEO LUIGI ANNA SERGIO MARCO STEPHANIE GABRIELE CLAUDIA ALBERTO RICCARDO MARCO STEPHEN
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Per sostenere la fatica dei quasi 13mila partecipanti, tra maratoneti e staffettisti, sono serviti 4000 kg di mele, 4000 di banane e 3000 di arance. Ai rifornimenti e all’arrivo sono state anche distribuite 17.000 merendine, 17.000 confezioni di cracker e 120.000 bottigliette d’acqua. Il percorso è stato segnalato con 25 km di nastro
FRAGOMENI BIS FA UNA FRAZIONE E POI UN’ALTRA «MI DIVERTO» di Lino Garbellini
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mo arrivati insieme fino al traguardo. Ho visto molte donne in gara, è positivo, peccato solo per i piccoli problemi con gli automobilisti».
o spirito festoso della staffetta milanese contagia anche i duri come il pugile Giacobbe Fragomeni. «In questo periodo ho corso poco perché è nato mio figlio circa un mese fa, ho dormito male e non ero molto carico, però sono arrivato alla fine della mia frazione, la terza, ho passato il testimone al mio compagno Andrea Giannini (ex azzurro del salto con l’asta) e a quel punto mi è venuta voglia di continuare con lui, sia3068 3069 3070 3071 3072 3073 3074 3075 3076 3077 3078 3079 3080 3081 3082 3083 3084 3085 3086 3087 3088 3089 3090 3091 3092 3093 3094 3095 3096 3097 3098 3099 3100 3101 3102 3103 3104 3105 3106 3107 3108 3109 3110 3111 3112 3113 3114 3115 3116 3117 3118 3119 3120 3121 3122 3123 3124 3125 3126 3127 3128 3129 3130 3131 3132 3133 3134 3135 3136 3137 3138 3139 3140 3141 3142 3143 3144 3145 3146 3147 3148 3149 3150 3151 3152 3153 3154 3155 3156 3157 3158 3159 3160 3161 3162 3163 3164 3165 3166 3167 3168 3169 3170 3171 3172 3173 3174 3175 3176 3177 3178 3179 3180 3181 3182 3183 3184 3185 3186 3187 3188 3189 3190 3191 3192 3193
GIORGI ANDREA 71 DELFINI ALESSANDRA 69 GAMBA CRISTIANO 70 PANCOTTI GIUSEPPE 68 CARMINATI UMBERTO 71 ZAGARESE PASQUALE 55 OLIVERES I VERGÉS JOAN 59 MORGANA FABIO GIOVANNI ANT 72 RAMIREZ QUINTANILLAMAURICIO ANDRES 73 CANDELI TINO 74 MARUCCO ANDREA 68 RIVA AUGUSTO 66 INZOLI MATTEO 75 RANDONI ROSA 75 ROTA ALFIO 73 LOCATELLI FERDINANDO 57 GREGGIA NICOLA 71 MURAVEV STANISLAV 56 LUPO TOMMASO 73 GOBBI PAOLA 64 BOSCO ROBERTO 55 SANVITO FRANCESCO 61 WRIGHT CHRIS 80 MARZINI LAZZARO 52 DI MAIO ANGELO 60 SACCARDI MONIA 72 AZZERLINI ELENA 70 TOMASELLI GIUSEPPE 76 GONZO IVANO 46 GIULIANO ANTONINO 60 POGLIANA FABRIZIO 71 ELLISON WILLIAM 93 CASABLANCA ANTONIO 63 DUBOIS YVONNE 68 SARDANO EDOARDO 71 GAROFALO ANTONINO 66 GARDINI LORENZO 53 GIUDICI GIONATA 72 GIOFFRE' ANTONINO 66 GIOBBIO CATERINA 66 COLOMBO PAOLO 69 SETZU MAURIZIO 69 CASELLI GIANNA 69 ROSSIGNOLI PAOLO 74 ROGNONI MARCO FELICE 66 PERACCHIO GIOVANNI 64 TORNARI PAOLO 65 LOEUILLET THIERRY 65 VAN DRONKELAAR WOUTERUS 52 RUSCONI RICCARDO 64 CANDIANO VINCENZO 71 RIGOLDI GIOVANNI GIORGIO 63 AZNAGUE ABDELALI 63 BLASI SIMONE 72 BARZAGHI ANDREA 72 BEZ MARCO 64 CAPELLETTI PAOLO 80 SPINA PARDO NICOLA 66 ROSSI TOMMASO 75 TELESCA DONATA 61 TERZI ROBERTO 59 SCHIPANI GAETANO 71 SCHIATTI CAMILLA 81 NASTASI ROSARIO 76 CURRARINI LUCA 65 GIUDICI GIONATA 72 ERMETI MARCO 76 MORETTO GIAN ANDREA 66 FABBRI ELENA FRANCESCA 82 SOFFIANTINI ANDREA 79 CHESSA GIUSEPPE 68 MIGLIAVACCA MARIO ANGELO 70 BANNÒ GIOVANNI 71 POZZI VIRGINIO 77 DELL'OLIO VITO 65 RICCARDI FRANCESCO 66 BOSSI FEDERICO 81 RIGOBELLO ALESSANDRO 63 BIANCHI MICHELA 69 FEDE FRANCESCO 71 PAOLI MASSIMILIANO 74 RAVAIOLI ROBERTO 61 DMITRIEVA NATALIA 86 BENINCASA GIUSEPPE 72 NAVA GIUSEPPE WALTER 82 RUTZ WALTER 71 MOREIRA EUGENIO CARLOS 65 MARGARITA ALFONSO 53 BELTRAMETTI SEVERINO 63 GRAZIANI LUCIANO 51 LAKROUF HADI 84 POSSAMAI ALESSANDRO 67 DANIEL REPICH 80 NESPOLO MATTEO 74 LORENZETTO ELISA 77 CIABERNA ALESSANDRO 73 PORT ROTEM AMIT 74 ROSSI PAOLA 71 TAGLIAVINI ROCCO 70 CAIRNS PAUL 73 STOWE SEAN 74 FAVERO GIORGIO 61 MAGNI FABIO 61 URZI' SALVATORE 75 ZABBARA GIACOMO 56 CEGNA RAFFAELLA 84 RATTI GIOVANNI 64 HENRIOT MARC 64 COTTA PAOLO 60 NABORRI ANDREA 64 GIOACCHINI LORENZO 69 PELLENGHI VALENTINO 63 PANCOTTI MARCO 74 FUSÈ STEFANO 73 MANDARA PIETRO 77 POLACCI ANGELO RENATO 70 BACCHINI GIAN PAOLO 79 TONETTI MASSIMO 63 CARDINALI MAURO 67 POSITANO IVAN 69 REYES ANGEL JR 73 SACCO LUIGI 69 D'ACHILLE ALESSANDRO 73 PEVERI GIUSEPPE 65 RIZZI ANNA MARIA 63 TURATI GIADA EMANUELA 74
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Fragomeni partecipa per la Fondazione G. e D. De Marchi che lotta contro le emopatie e i tumori dell’infanzia. In realtà non è nuovo al mondo della corsa: «Questa è la mia terza volta alla staffetta, di solito corro per divertimento le mezze in montagna e nella mia zona». Per Giacobbe non è un problema far convivere due cose a prima vista molto diverse co-
me il pugilato e il running. «Per avere il peso ideale per la mia categoria (pesi massimi leggeri) ho sempre corso. A parte le rinunce a tavola, il running è lo strumento che più mi aiuta a perdere peso. Ho iniziato ad aumentare i chilometri pian piano anni fa, poi mi sono appassionato». Il pugile non ha mai concluso una maratona. Ma il 2015 potrebbe essere l’anno buono. «Ho in programma quella di Berlino e poi mi piacerebbe fare anche Milano nel 2016, la 42 km, ma sempre per beneficenza». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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La staffetta è la festa delle Onlus: qui i volontari di «Magica Cleme»
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Le staffette danno spazio e soddisfazione agli atleti di tutte le età
Giacobbe Fragomeni, 45 anni, al centro, a destra con l’asta Andrea Giannini, 38 COLOMBO
GROSSI FACCHINI KARAGEORGOS GUIDI MONTAGNANA GRIGGIO ERIOLI FERRARI VETTORELLO SPERONE GARDINI ZOCCHI FIORINI MUNDADORI LAI BASSI
GIOVANNI GIANANDREA ANGELOS ALESSIO FABRIZIO NICOLA ROBERTO MASSIMO CLAUDIO ANDREA GIANNI SANDRO CRISTIAN MASSIMILIANO ELENA ADELAIDE ALESSANDRO
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SIRONI TURRINI RAVASI ELLI RIZZO BORNEO TIMOFTE ANELLI PROVALIL TOMASINI CASSONE USSERY FUSARI KOULIOU MARIANI CATALDI NARDI TREZZI IPPOLITO FALSETTI FOSSA DI SALVO SIRONI BRAGONZI MORETTI MAJERNA AGLIONI BOVO ROGNONI VENANZI BRAVIN VELLA BELLOLI ACQUAVIVA BREGOLIN TRICARICO FRULIO GHIGO BRANDANI MARCHI MASNAGHETTI AIROLDI MACIEJCZYK BASILICO MARZANO MARCHI RAMANZINI PICCINNI BIANCO BELOTTI DIX FORD SALVATORE KILLE MÄCHTEL CARNIEL GRAIANI PAMPLONI CRISTARELLA PIAZZA COLOMBI CENNI VIEREN BARBI GUSSONI FLAGIELLO CAMPI COLUCCI RIBEZZO BUSSOLA GIOVANNINI BELLONI LOMBARDO NICOLINI PASELLO RE GRASSI CIAPPINA BEZZE THURESSON SORZE GIOVENZANI TAMEO SCIANCA MAFFONI VELASCO ESPEJO GÉRALDINE ZEGHLOUL RUTZ CIULLO LU TROIANO DE VRIES SECCHI PAGANI ONORATI ROCCO
EMANUELE MARCO GIORGIO ROBERTO GISELLA ROSARIA ANGELO DAN MARCO ALEŠ MARCO PIETRO NAAMAH MASSIMO LUIGI KRISTA ANNAMARIA SANDRO MASSIMO LUCIANO VALENTINA FABRIZIO MARIO STEFANO ANNA MARCO MARIO GIANCARLO STEFANO MARIA CELIA GIANLUCA RENZO FIORENZO STEFANO ALESSANDRO NICOLA LORENZO LORENZO ANDREA SALVATORE RENZO MARTA ALESSANDRO FABIO STEFANO PAOLO MONIKA ALESSANDRO VITANTONIO FABRIZIO MARTINO GIORDANO MATTEO BEATRICE SERGIO CHRISTOPHER RICHARD ALESSANDRO RALF MARC ALESSIO MANUEL GRETA DAVIDE SILVIO SERGIO PAOLA FRANK LUCA FILIPPO GIOVANNI NICOLO' GOFFREDO LAURA ALBERTO ELENA DANIELE VINCENZO MATTEO DANIELE PAOLO MARIA GIUSEPPE GIUSEPPE GIANLUCA ADRIAN CRISTIAN ANNA MARIA ANDREA MAURO ROSSANO DEMIS FRANCISCO COUMPOURAS TAOUFIK FABIAN GIOVANNI CHAO LORENZO NANNE LUCA PAOLO ALDO PASQUALE
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YACHAYA DINO 74 ISOARDI DORIANA 72 MAZZA ALFREDO 62 AICHOUR MUSTAPHA 64 MENEGHEL STEFANO 73 VACCARELLA GIANCARLO 53 DURANTE VINCENZO 72 CAMPIRONI LAURA 69 CONTI MARA 77 MANZINI ANCILLA 63 BLASKO JOZEF 70 CARROZZO ALBERTO 72 CASALEGNOLE LUCA 82 BOULAY JEROME 73 OPI PIO 39 MORICHI DANILO 65 LOSA MAURIZIO 59 COSTELLATO LEONARDO 66 PARTESOTTI CLAUDIO 72 FUZZI GUIDO 62 VIRGA SANTINO 61 CASTIGLIONI VITTORIO 66 SERGON EDI 52 SPARAVIGNA ANTONIO 59 MATUSZEWSKI MARZENA 66 SERANGELI ANDREA 69 SPARANO CIRO 55 CASSAMAGNAGO FABIO 71 LUDESCHER MANFRED 55 LACIRIGNOLA TOMMASO MASSIMILIA 73 CHIESURIN PAOLO 68 KOJOUHAROV IVAYLO 74 FERRARI FABRIZIO 62 D'ANTUONO ANNALISA 73 SALA LUCA 79 BELLAPIANTA DANIELE 70 MOUHSINE ABDALLAH 69 FEDERICO GIUSEPPE 88 CEGLIA ROBERTO 72 BORDONI LUCA 61 GRANDIS FULVIO 53 UBER FRANCESCA 71 OSIO MARA 76 BORATTO DANIELA 69 DE RUVO PIERO ANGELO 65 SAVIELLO PAOLO 68 INGEMANN CATHRINE 77 SIRNA MARIA CECILIA 68 PEZZONI FABIO 59 ZANONI FERDINANDO 70 LINTON JACOB 90 SELVAGGI COSIMO 87 CAVALLAZZI JUAN 73 PAPETTI GIANCARLO 69 SIGNANI JACOPO 84 TRITTO VINCENZO 76 TAMAS MIHAELA MARIA 85 TAMAS ANA 83 CIMMINO MATTEO 71 CROCI MAURO 62 FINARDI PIETRO LUIGI 67 DI MAIO ERNESTO 75 BRISCHETTO MARCO 66 GRASSI CLAUDIO GEROLAMO 72 BONA DAVIDE 76 BONANOMI ROBERTO 58 AGNELLO GIUSEPPE 55 CANTINI MASSIMO 63 CAFARO GIANPAOLO 79 RALINCOURT PHILIPPE 52 SANTAGADA SIMONE 77 SALVI OSCAR 66 VIGANONI ELIA GIUSEPPE 58 VASONE MARCO 57 SGARLATO GIUSEPPE 65 ANNONI ROBERTO 61 GIOIA MARIO 65 COLLURA SARA 80 ZACCANTI MARCO RODOLFO 70 RAGGI MARCO 68 CASTOLDI PIERGIGI 69 CORSARO MASSIMO 71 BONAZZOLI ANDREA 77 CAVERA MOIRA 71 BASSANETTI SILVIA 64 BONIZZONI DANIELA 68 GERARDI CARMELO 64 CONTI FRANCO 55 VERONELLI WALTER 60 MARTARI MARCO 66 SPINELLI ERMANO 60 FORMAGGIO TIZIANO 66 CEREA EMANUELE 76 FRANCESCHI CLAUDIO 60 SCOLE STEFANO 65 MAURIZI MASSIMO 67 NARDINI ROBERTO 61 GIOVENZANI PIETRO 56 PIARULLI CARLO 58 RAISS ALI 62 ALDRIGO DIOLINO 64 DI SABATINO GIORGIO 72 DE AMICI CARLO 67 LORANDI DAVID 75 MANCINI LUIGI FRANCESCO 60 EL COHEN SAID 63 MINCHILLO GERARDO 58 SPIGA ANDREA 70 ALIPRANDI DAVIDE 61 AGAZZI ALBERTO 77 HARDWICK PECHAZISLINDSAY 84 SISTI ALESSANDRO 73 BONALUMI MICHELA 74 COMOTTI ELENA 77 SARTI GUALTIERO 68 COMINETTI GIUSEPPE 47 CECCHETTO GRAZIANO 63 MAGROTTI CATERINA 58 SALVATICI LUCA 71 MUNOZ JORGE 72 GUARRERA JAVIER ANGEL 78 CRISTIANO ANTONIO 58 CASTIGLIONI IGOR 73 ZANABONI MARIA RITA 56 VINCIONI MARCO ACHILLE 74 PLEBANI PIERLUIGI 75
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DI CHIO MANISCALCO GHIRARDI CACCHI VILLA ZANON TONANI TURESSON DRAGO LONGI TAGLIAVINI PIESVI TICOZZI LUGARINI CERIOLI MERCATANTE CAMERANO BADALASSI FARAVELLI CHESSA ZIELONKO EK EK BORTESI RUFINI COLETTI FOSSATI CRO' ROSA ZANGRILLO DE LUCA BANCI BUSSOLATI USBERTI MONTI AGLIOTI GATTI GONZALES APARCO NESPOLI MAGGIONI GARUTI ZUMBOLO CIRIACO CAVALLINI MOKRZYCKA GARUTI DRAGO GRANDI FORLONI TIMBERLAKE CITELLI BEGA BISACCHI ZAPPA CALTAGIRONE TALIVO ANDREOLI ALIBERTI GREGORIO GUTIERREZ LIMON FILIPPI SEMPRONI DAGNINO VANTAGGIATO CONTUCCI KLINK MANSUTTI PILLONI NORIS FARICCIOTTI COPPELLOTTI STEFANUTO VENTURI BISCOTTINI LUCCA SPALLA SOLIMAN GIANNI IRVINE SPREAFICO PAPAGNI BLANDIN DE CAPITANI BERNARDI SKOURVOULIANAKI CRESPI GARDINI TESONE BERTINI DI PIETRO PALAZZO IACOPETTI MATTOCCI STRANO ZEDDA PECORI BOINEGA COTTI COMETTI BETTOTTI FUMAGALLI PAPURELLO GIBBON CORTESE FORNASIERO SPINELLI BALLABIO SANAPO MASUCCI FERRERO MILANESI SOTTILE PASCARELLA CACCIA BRECCIA SAVOIA COLPANI GELOSA BELLINATO MONTRASI MARINELLI LEONE CIUCA EL KASRI TUNDO BENATOFF PRIVILEGGIO OPPEZZO SAVARESE TANKLANG MORONI FIORENTINI IODICE TRITTO VOLPE ZABBARA MORETTO COLO' SIMEONI TRENTADUE DI LIDDO COLOMBO SMITH VALENTINO DE LORENZO ASSANELLI PAVIOTTI VEZZOLI VANINI NESPOLI VICINI CATTONI BISCALDI VERONESI GRANDINI ANDERLINI ANSELMI ZAMPEDRI MARCHETTI MAFFEI BRILLO BERTONAZZI SHEPHERD COLPO MACETTI MICHELINI TAGLIAVINI PRONESTI DE LUIGI BRUSCHI NOCELLA CABRINI MONTINGELLI CLERICI POLLINI MALAZZI CALANDRINI SUDANO WEI MARZANI BESENGHI BOZZI GRAZIOLI PANIZZUT BIGHI GUGLIELMINETTI AMATI COMOTTI MANCINELLI AMATO DALL'OCA DEGL'INNOCENTI POIANA MIRANDA GENOVA MOLINARI LOVATI RIGAMONTI MANCINELLI DENIS CHOUAIB MARZOLLA DE FILIPPI AMABILE BOSCHETTI GROSS FERRARI FOLCARELLI PALIERI RUPNIK LAZZIZZERA VIGOTTI BUCCERI CAZZANIGA MENINI
GIUSEPPE MARCO CRISTIAN GIOVANNI DANILO GIORGIO MASSIMILIANO ALICE MICHELA MARCO MORENO ANGELO LORENZO LUCA GIULIO FRANCO GIMMI LUISA STEFANO FRANCO ZACHARY MARIE-LOUISE ANDERS GILBERTO GIUSEPPE FLORINDO MARIO LEONARDO MICHELE LUIGI FABRIZIO ALESSANDRO FEDERICA SALVATORE VALENTINA CAROLINA JULIO VITO MATTEO MASSIMO FRANCESCO VINCENZO ISABELLA PATRYCJA FULVIO GIORGIO ENRICO LORELLA GIANLUIGI LAURIE GABRIELE LUCA ADRIANO ANDREA TIZIANO DARIO PAOLO ROBERTO SARA DANTE JOSEFINA FRANCESCO GIANFRANCO ANGELO MARIA LUCIA DEBORA RALF LETIZIA MICHELE PAOLA ALESSIO PAOLO ANDREA GAETANO MATTEO MORIS ROBERTO IRENE VINCENZO JULIET AMBROGIO PANTALEO MASSIMO MARIE AUDE ALBERTO MASSIMO MARIA ANTONIO ALESSANDRO GIUSEPPE ANDREA ANDREA GIOVANNI GIULIANO ADELE GIOVANNI STEFANIA MASSIMO LAMBERTO ANDREA PAOLO ALDO GIORGIO DAVID FABIO LUIGI MICHELE CELESTE SARA ALDO ERNESTO MARIA LUCIA MARCO SANTI SILVESTRO MIRKO ANDREA DARIO MARCO GABRIELE LUIGI SIRO CORRADO FRANCO LUIGI ILEANA MOHAMED ADIL GIUSEPPE MARCO JACOB GIANLUIGI RAFFAELLA STEFANIA YUPIN LUCA LUIGI ANNA CARMEN VITTORIO ALBERTO GIUSEPPE MAURIZIO VITTORIO ERCOLE LAURA NICOLA LUCIANO MAURIZIO COLIN FRANCESCO ALESSANDRA EDOARDO ANDREA MARCO GLORIA ROBERTO WALTER MARIO MASSIMO PAOLO STEFANO MASSIMO ANGELO ERNESTO VINCENZO GUIDO ANTONIO IGOR JON BRETT SIMONA CESARE MARY CINZIA ROCCO LORENA DOMENICO FRANCO SIMONE NATALE FAUSTO ENRICO UMBERTO ALESSANDRA SIMONA YIRAN ROBERTO MASSIMILIANO ROBERTA MARCO ANDREA BOLES CLAUDIO DOMENICO MASSIMILIANO MARIA LAURA DAVIDE JACOPO GIAN MATTEO ANDREA MAURO CARLOS SILVIA PAOLO MARIO GIACOMO ROBERTO LUCA TOIX MOHAMMED FABIO STEFANO PAOLO FEDERICA REBECCA FRANCO ROBERTO MARCO GIORGIO DONATO GIAMPIERO MICHELE CINZIA ARMANDO
56 67 71 40 62 62 80 94 65 72 57 61 66 78 68 64 68 59 63 66 82 61 61 79 62 56 74 64 73 45 64 57 81 70 72 82 69 57 76 74 61 69 79 76 82 72 67 56 75 72 58 56 70 77 70 77 74 78 60 69 47 52 84 77 65 63 84 65 66 68 64 53 74 83 74 82 52 81 51 63 61 55 62 77 57 58 57 59 71 73 72 87 64 73 61 57 72 62 62 68 87 75 71 73 73 54 60 72 67 69 66 76 83 71 71 51 72 64 55 58 74 64 50 90 57 76 67 71 66 86 70 69 65 84 55 62 61 75 66 57 70 74 74 62 73 76 79 60 55 70 65 71 64 70 62 54 48 85 59 80 65 76 50 74 71 73 62 73 48 70 59 71 79 69 75 83 72 70 76 69 65 61 63 68 71 69 69 72 69 65 72 81 56 68 79 75 52 58 77 70 73 65 79 56 63 58 59 81 57 69 73 49
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4:42:37 4:42:45 4:42:47 4:42:48 4:42:50 4:42:55 4:43:04 4:43:05 4:43:12 4:43:13 4:43:21 4:43:24 4:43:26 4:43:30 4:43:32 4:43:33 4:43:33 4:43:36 4:43:37 4:43:42 4:43:45 4:43:49 4:43:49 4:43:52 4:43:52 4:43:53 4:43:58 4:43:59 4:44:00 4:44:04 4:44:04 4:44:06 4:44:06 4:44:06 4:44:06 4:44:06 4:44:06 4:44:07 4:44:07 4:44:07 4:44:07 4:44:07 4:44:07 4:44:08 4:44:09 4:44:11 4:44:12 4:44:13 4:44:14 4:44:14 4:44:14 4:44:29 4:44:29 4:44:30 4:44:34 4:44:42 4:44:46 4:44:51 4:44:52 4:45:06 4:45:12 4:45:13 4:45:14 4:45:15 4:45:19 4:45:21 4:45:26 4:45:27 4:45:46 4:45:56 4:45:56 4:46:04 4:46:06 4:46:06 4:46:06 4:46:07 4:46:18 4:46:32 4:46:49 4:46:58 4:47:12 4:47:23 4:47:26 4:47:30 4:47:33 4:47:35 4:47:35 4:47:35 4:47:36 4:47:36 4:47:37 4:48:01 4:48:03 4:48:03 4:48:10 4:48:17 4:48:25 4:48:33 4:48:36 4:48:45 4:48:51 4:49:01 4:49:01 4:49:08 4:49:10 4:49:16 4:49:18 4:49:38 4:49:39 4:49:54 4:49:58 4:50:06 4:50:06 4:50:11 4:50:13 4:50:39 4:51:04 4:51:07 4:51:11 4:51:12 4:51:12 4:51:15 4:51:21 4:51:27 4:51:41 4:51:42 4:51:44 4:51:49 4:51:51 4:52:00 4:52:03 4:52:03 4:52:08 4:52:09 4:52:12 4:52:13 4:52:13 4:52:17 4:52:18 4:52:21 4:52:32 4:52:34 4:52:36 4:52:37 4:52:37 4:52:44 4:52:45 4:52:51 4:52:53 4:52:56 4:52:57 4:53:04 4:53:07 4:53:12 4:53:15 4:53:16 4:53:24 4:53:35 4:53:40 4:53:42 4:53:50 4:53:51 4:53:52 4:53:54 4:53:54 4:54:03 4:54:15 4:54:22 4:54:22 4:54:30 4:54:30 4:54:31 4:54:31 4:54:57 4:54:58 4:54:58 4:55:03 4:55:07 4:55:18 4:55:19 4:55:26 4:55:35 4:55:44 4:56:00 4:56:05 4:56:14 4:56:14 4:56:17 4:56:17 4:56:24 4:56:33 4:56:35 4:56:35 4:56:36 4:56:39 4:56:42 4:56:44 4:56:45 4:56:47 4:56:54 4:57:01 4:57:01 4:57:08 4:57:13 4:57:18 4:57:18 4:57:20 4:57:32 4:57:35 4:57:38 4:57:43 4:57:50
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
● La percentuale di diminuzione degli stranieri partecipanti all’edizione 2014 della maratona di Milano (tutti i dati sono di Datarace) 3645 3646 3647 3648 3649 3650 3651 3652 3653 3654 3655 3656 3657 3658 3659 3660 3661 3662 3663 3664 3665 3666 3667 3668 3669 3670 3671 3672 3673 3674 3675 3676
GALLI UMBERTO TIEGHI CHIARA ANGELA AGOSTI MARCO GHISLETTI PAOLA RIZZO ALESSANDRO BARATTIERI ALESSANDRO TUNZI VITO MELONI ALESSANDRO PENSO VALENTINA PORTA GIANCARLO PAPINI MASSIMO SINIGAGLIA GIANNA CALCARA GIORGIO VIGNA MAURO VALTORTA VALENTINO ASSI ALESSANDRO PESCI RICCARDO CARULLI SIMONE BIGATTI FILIPPO MARIQUITO DA SILVAMARCIA GHAZINOORI ALI MOHAMMED MUTINELLI DONATO FABBRI DANIELA MARIA PORCELLI GIULIA CAMMARONE DANIELE FLORIO FABIO ZAKA KLODIAN BORGONOVO MANUELA GAVARINI MARIKA TRICARICO SABRINA MALNATI FABIO VOUTILAINEN ILKKA
67 57 68 70 66 69 72 78 88 59 80 55 67 79 57 92 59 75 70 69 53 76 79 77 85 65 72 76 84 69 73 49
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DIODATO SARTORATO VISENTIN FONTANA CARONNI BOEM BALLARINO ONG RAMUNDO VAGHETTO JAMES MASTROLIA MARZOLA DAVIS ZHANG OMURA AMMONI PAROLINI SCIANCA QUADRIO DEREDITÀ DEFABIANI TUNDO DEL PICCOLO FUNES FRANCESCHINI SALMASO SHIKANO CAZZATO MASON MANDELLI
BARBARA FAUSTO PAOLO DOMENICO FABIO GIORGIO DAVIDE MICHELE GREGORY GIUSEPPE EDOARDO JOHN SONIA EZIO BOLZAN HAIHAN LES ROBERTO MARTINA MARCO LUCA ORAZIO FRANCA ROCCO MICHELE PIERLUIGI CHIARA ALESSANDRO ICHIRO MASSIMILIANO VINCENZO PIERGIORGIO
74 60 75 60 68 86 61 53 63 39 66 72 47 60 87 57 56 88 59 72 66 66 50 72 73 75 66 70 73 41 52
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OLTRE
OLTRE
5h00 5h30 3677 3678 3679 3680 3681 3682 3683 3684 3685 3686 3687 3688 3689 3690 3691 3692 3693 3694 3695 3696 3697 3698 3699 3700 3701 3702 3703 3704 3705 3706 3707 3708 3709 3710 3711 3712 3713 3714 3715 3716 3717 3718 3719 3720 3721 3722 3723 3724 3725 3726 3727 3728 3729 3730 3731 3732 3733 3734 3735 3736 3737 3738 3739 3740 3741 3742 3743 3744 3745 3746 3747 3748 3749 3750 3751 3752 3753 3754 3755 3756 3757 3758 3759 3760 3761 3762 3763 3764 3765 3766 3767 3768 3769 3770 3771 3772 3773 3774 3775 3776 3777 3778 3779 3780 3781 3782 3783 3784 3785 3786 3787 3788 3789 3790 3791 3792 3793 3794 3795 3796 3797 3798 3799 3800 3801 3802 3803 3804 3805 3806 3807 3808 3809 3810 3811 3812 3813 3814 3815 3816 3817 3818 3819 3820 3821 3822 3823 3824 3825 3826 3827 3828 3829 3830 3831 3832 3833 3834 3835 3836 3837 3838 3839 3840 3841 3842 3843
MORSTABILINI MARIANI PEDRELLI BUSI MATTEUCCI LECCESE COMBA GIACOMETTI CARMINATI GASPAR ACAMER YANN WU EDLUND MELLO BIDIUK FROSIN IVANOVSKIS JABER NAIT NADIR MULDER TRIMARCHI HLILI BONALUMI CAVAGLIA' MAURI FELTZ MARCHETTI FARINI STASINSKI MARIE VULPIO GARAVAGLIA ISMAIL PICARDI TAROZZI SPANEDDA SCHIRRU CASELLI LEGATO AMADORI NUZZI CAMBARERI CARAMIA FOGLIENI AMATO HREINSSON VACCA MONTI TAM BLASKO HINAHATA MANZOTTI PAGE VALLIERI DALLERA BETTI CHAMPIER CITTON ROSERO TACCHINI BELLOLI GIROLAMI FILIPPELLI MARINONI ZANI DONATI FURLAN GOISIS CHINNICI MARCELLA TROIANO ARCARI ANDREOTTI SANDRONI LENCIONI DIBISCEGLIA CASOLARI MANISERA CATANESE BALLETTA CIMINO LEO BERTOLOTTI MELE GARGHENTINI MERCATI D'APICE VALENZANO MASTELLONI GOLDOV DAL CIN ROSINA BELLOTTI RUSCETTA CAZZALINI AIROLDI THOMAS FANNY LEIDI BASSIS FERRAMINI COLOMBI REITER VERONESE PAGANI GALBUSERA GONZALEZ SCIUSCO JHA MARSILII BARGIGGIA RUFFINI CRIBARI ZUCCA CLERICI ZALIANI ZANIER CALDERONI CARITA' CROPPO ETCHEBARNE DUNAT TROUNDAY STROBEL CORSO LUNGHI PROSERPIO DI DOMENICO MARTINI COSTETTI ARMENIO LONGONI BONALDA FIRENZE SOLZI CAMPARI REINA SEBASTIAN DANIEL GIUDICE CHIAMPO LOCATELLI BAVA BARBIERI BRAVI DODDATO PAPPAGALLO SANTAMBROGIO BERETTA KOHLER STIHLE CESAREO COJOCARI MEUNIER MEUNIER TROIANI CEREDA CURTARELLI ANDERSOHN SABATINO CATTANEO LUCIANI BRUNETTI PINO MABELLINI SIMONAZZI CESATI
SILVIO 62 FABIO UMBERTO 65 ANDREA 77 FILIPPO 65 MATTIA 76 EMILIO 64 FABIO 71 ROBERTA 74 AMOS 75 JOSE ANGEL 74 FITAMANT 67 SIU KONG 64 CAROLINE 69 DJALMA 54 JOANNA 78 CEZAR 90 ERVINS 82 MADANI 71 MBAREK 68 GERRIT JAN 73 ANDREA 83 MOHAMED 66 UMBERTO 73 MARIA MADDALENA 67 ROBERTO 62 GILBERT 63 OSVALDO 57 CLAUDIA NADIA 73 STANISLAW 44 DA FONSECA 64 ANNA MARIA 67 STEFANIA 67 HEBA 80 MARIASTELLA 67 DAVIDE 78 MARIA 67 ALESSANDRO 66 GRAZIANO 53 MARCO 74 JANE 67 FABIANA 76 GIUSEPPE 65 VITANTONIO 59 GIUSEPPE 61 ILARIONE 71 SIMON 73 MASSIMO 72 ALESSANDRA 74 KIM CHING JOSEPH 61 RICHARD 97 RYO 91 ANDREA 85 EDWARD 86 MARIA CRISTINA 66 PIERLUIGI 62 FEDERICO 63 ALESSIO 78 FABIO 64 JORGE OLIVER 59 FULVIO CARLO 62 SIMONE 74 GIORGIO 75 GIUSEPPE DAVIDE 54 GABRIELE 70 DANIELE 53 ANDREA 74 RINALDO 63 PIETRO ROBERTO 53 CALOGERO 67 MECIANI 62 ANTONIO 68 VALTER 68 IVANO 64 VALENTINA 80 FABRIZIO 65 GIUSEPPE 54 MARCO 52 GIUSEPPANTONIO 57 GUGLIELMO 83 ILARIA 87 STEFANO 79 SIMONE 78 MARIO SIMONE 65 MAURO 69 DAVIDE 68 GUIDO 49 MIRKO 75 PAOLA 62 FAUSTO 60 ALEXEY 83 CLAUDIO 59 PATRIZIA 64 MAURO 67 LUIGI 74 MASSIMO 71 ILARIA 75 GAILLARD 90 DELODDE 92 GIACOMO 72 ILARIA 75 FRANCO 58 FLAVIO 59 ANTON 54 ASSUNTO 52 NICOLA ANGELO 64 FLAVIO 61 ADRIANA 81 GABRIELE 58 ANURAG 79 TIZIANO 65 DAVIDE 66 RENATO 63 ALESSIO 71 ROCCO 64 MAURO 63 ALBERTO 58 GIORGIO 65 MAURIZIO 60 ALESSANDRO 66 ERMANNO 70 SEBASTIEN 80 ANNE 72 JULIEN 77 RUDOLF 60 PIETRO ADLY 87 MASSIMILIANO 64 EMANUELE 73 GABRIELE 66 CHIARA 77 ALBERTO 77 ANTONINO 66 MASSIMO 64 PAOLO 69 IVAN 65 LUCIA 63 ANDREA 71 CABIRIA 78 GIULIANA RACELLA F 71 GAUER 56 GIUSEPPE 73 FRANCESCO 68 MATTEO MARIA 73 CRISTINA 78 MASSIMO 58 DANIELE 67 MARIA GIUSEPPINA 65 GIOVANNI 81 LUCIA ELENA MARIA 71 FABIO MARIA 69 CHLOÉ 89 LAURENT 88 PASQUALE ALESSANDR 72 DANIEL 93 SÉBASTIEN 77 THIERRY 60 CLAUDIO 74 EMILIO PAOLO 63 MICHELE 66 BARBARA 88 BERNARDO 61 PAOLO 73 FEDERICA 83 FRANCESCO 84 DOMENICO 53 ELISABETTA 51 MARCO 55 RICCARDO 80
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RINALDI ACCARDO DOSSO FERRIGATO SFRAMELI ROSINA BORDOGNA LEVI MINZI MURAVEV MICHELINI DELLA COSTANZA INZAGHI LOPEZ FRATI ZAPPALA CHYLIŃSKA DUPEYRON ALEX BERNARDINI NEIDHOEFER TRIFULESCU ERBA LAURO CHOMA MASSA DE VUONO PISCITELLI ZANELLATI GIORGIO SMIT MANDELLI GALBIATI KOTKOWIAK CICOGNA TORRE LAUCIELLO PAOLI' PONZONE NYGREN SCARANO RIVA LANFRANCHI MAENZA BIGHI BERNINI TRICARICO PLONER PLONER FII ALON SERRA MOTTOLA MONTRESOR AMATO PINARDI YODA MISAWA BERTONCELLI ROMAGNOLI TONI SGAGGERO DI GREGORIO CHIORINO DARBOIS MILLA PASSONI PRIMIANO FRATTINI CORMÌO MURATI MEDALI SESTINI DECLERCK BOBBONI DI TORO LANDONE LISI DEL VECCHIO LECONTE FERRARA CATTADORI DAMIANI DASSISTI BONETTI MAFFI TZATZANAS BOLDRIN CAO OUYANG CASTOLDI BARUFFA DI LUIGI VALENTE
SIMONE 79 GIUSEPPE 75 FIORENZO 64 MASSIMO 72 ANTONINO 47 FRANCO 39 GIANNI 54 ALESSANDRO GABRIEL 80 FEDOR 83 FRANCA 52 DAVIDE 78 GIORGIO 55 FRANCESCO 57 RENATA 62 ADRIANA 56 DOROTA 67 SANDRINE 77 ETCHEBARNE 77 CLAUDIA 73 CLAUDIO 91 MIHAI VICTOR 92 ERNESTO 54 MATTEO 81 MAROS 87 MARCO 88 CORRADO 78 GIUSEPPE 41 FRANCESCO 64 STEFANO 47 LOTTE 83 FAUSTO 66 MAURIZIO 72 EMILIA 87 MICHELA 71 MASSIMO 65 FRANCESCO 73 ROSARIO 68 ALESSANDRO 71 HEIDI 64 SIMONA 75 ENZO 39 ANTONIO 47 SALVATORE 49 LINO 40 STEFANO 78 SABINA 77 LUIGI 52 PIETRO 83 ALTERO 40 TAMAR 84 NUNZIO 71 VINCENZO 53 IVANO 47 GIONATA 73 ROMANO 65 HAYATO 90 KENTA 91 UBER 57 STEFANO 62 CRISTINA 65 MARCO 83 ENRICO 60 ALESSANDRO 78 PIERRE-ALEXANDRE 91 GUALTIERO 83 GIULIA 91 MICHELE 76 ANDREA 90 PASQUALE 58 ODETA 87 ERMETE ERNESTO 61 DINO GIULIO 37 MARIANNE 69 LUCA 69 ALFONSO 59 GIOVANNI 66 STEFANO 60 SERGIO 65 MICHEL 42 MAURIZIO 70 SERGIO 62 PAOLO 67 PATRIZIA 80 CLAUDIA 61 GIAMPIERO 67 STYLIANOS 55 ADRIANO 52 JUNHAN 88 QINGLAN 88 ITALO 39 GIULIANO 66 SABINA 71 MARIA 59
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6h00 GUALTERONI GINO GAVAZZENI JURKIC SCARANO DE MEULENAERE LORENZATO VENCIA BUZZETTI CORTI SPALLETTI MACOR PASQUADIBISCEGLIE BIANCONI MAGALINI PASQUINI BANCHETTI NAVA RAINERI CONCETTONI PULEO TEBALDI MERLI PRINI LAUDANI CIVATI CASTELLANI MACARIO CISCO CORONA COZZI LEONE CAPPELLI DEGIULI SPADARO BELOTTI MONARCA BASILICO PEDRINELLI CIRILLO ROSSI FIORELLA BRIOSCHI SCOPEL CASTELLANI BALETTI SACCHI FORREST ROWSELL SCAGLIOSO MAGNANI RUSSO BONIARDI MARTINELLI CONSTANTIN
FRANCESCO PAOLO FRANCESCO GIOVANNA CARLA SARA SAVINO ASTRID DARIO MARIO MARCO LUCA MARCO MATTEO SIMONE GIORGIO ROBERTO GIACOMO LORENZA GIORGIO MAURO STEFANO FRANCESCO GIOACCHINO MASSIMO OLIVIA ROBERTO BARBARO MASSIMO LUCA MARCO SIMONE ALESSANDRO CESARE ALESSANDRO SIMONA SERGIO ELENA SARO SIMONE DANIELE FEDERICO LAURA SARA MASSIMILIANO FERDINANDO SIMONE MASSIMO SANDRO FRANCESCA GIANFRANCO EMILIANO MARGARET ANNA ROBERTO MARINO FELICE MARCO ATTILIO BOSTAN
48 61 54 76 49 88 63 46 57 75 69 85 76 51 72 76 73 62 66 71 68 71 62 46 65 89 85 78 79 63 70 73 68 69 74 82 59 72 79 71 60 75 72 64 85 63 71 60 69 72 73 45 52 49 78
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5
● La vincitrice della gara femminile, la keniana Lucy Karimi, ha realizzato il 12° tempo in assoluto
● Le gare corse negli ultimi 5 anni dal 30,3% dei partecipanti. Il 27,5% degli iscritti ha invece partecipato a 10 gare
NELLE STAFFETTE C’E’ LA LEGGE DI GEBRSELASSIE VINCE ANCHE QUI di Giorgio Rondelli
OLTRE 3968 3969 3970 3971 3972 3973 3974 3975 3976 3977 3978 3979 3980 3981 3982 3983 3984 3985 3986 3987 3988 3989 3990 3991 3992 3993 3994 3995 3996 3997 3998 3999 4000 4001 4002 4003 4004 4005 4006 4007 4008 4009 4010 4011 4012 4013 4014 4015 4016 4017 4018 4019 4020 4021 4022
12
VII
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G
rande agonismo nella corsa maschile della Relay Marathon. Il duello fra la formazione del Don Kenya Runners e dell’Adidas City Runners N.0 è stato davvero vibrante A mandare in fuga i City Runners ci aveva pensato il leggendario Haile Gebreselassie dando il cambio al giovane azzurrino Daniele D’Onofrio con circa 30 secondi di vantaggio sul coriaceo 35 enne Salvatore Gambino che aveva lanciato Jamel
Chatbi, spostato dall’ultima alla seconda frazione probabilmente per fare il break decisivo. Idea apprezzabile visto che l’italo-marocchino ha prima colmato il gap iniziale di 30 secondi e poi ne ha inflitti altrettanti al giovane avversario. Si arriva così alla terza frazione con situazione capovolta. Adesso è Luigi Del Buono, il fratellastro di Federica, a fare la lepre e il campione europeo di cross Yemaneberhan Crippa ad inseguire. Si arriva così ad un nuovo ricongiungimento poco prima dell’ultima frazione che vede scattare il ventenne azzurrino Omar Guerniche con soli 6 secondi di vantaggio
sull’esperto marocchino Abdellatif Elaioani. Ma a negare ancora una volta la vittoria al Don Kenya Run è un Guerniche davvero in grande spolvero che parte fortissimo nei primi 5 km e poi tiene alla grande mettendo k.o. il fondista marocchino tanto che subisce un distacco finale di un minuto esatto: 2h08:29 per l’Adidas City Runners N.0 e 2h09:29 per il Don Kenia Runners. Senza storia la staffetta femminile. L’Adidas City Runners n.28 con Nicole Reina, Alessia Brambilla, Crsitina Roscalla ed Elisa Cova ha dominato da subito chiudendo in 2h34’20”
Arr. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 86 85 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 115 114 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126
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252 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 284 282 283 285 287 286 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 303 302 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 317 316 318 319 320 321 322 324 323 325 326 328 327 329 330 331 332 333 334 335 336 337 339 338 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 351 350 352 354 353 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 371 370 372 373 374 375 376 377 378
Squadra ADIDAS CITYRUNNERS 0 DON KENYA RUNNERS ADIDAS CITYRUNNERS 26 ADIDAS CITYRUNNERS 27 FIMAD SRL VARESE TOP ENEA FOR VIOLA THEODORA FAB FOUR INTERNATIONAL QUADRI TEAM TOMTOM TEAM ELITE C.B.A. CINISELLO BALSAMO ATLETICA ADIDAS CITYRUNNERS 28 TOMTOMRUNNERSVICENZA CITTA' DI OPERA 1 SPEED FOR VIOLA MGB MECCANICA GENERALE BELLUNESE (1) GIULIANI@ABBRACCIO1 CORRO PER WORLD FRIENDS 2 LIBERTAS 1 ARTSANA MEZZA SAETTA PER MAGICA CLEME CASTIGAMAT GRUPPO ROBERTO AZZURRA GARBAGNATE ROBERT BOSCH MILANO FINANCE OTTICA DI GIROLAMO CRAL BANCA POPOLARE DI BERGAMO PER CAF O AL LUPO! LAST NOT LEAST BOCCONI SPORT TEAM PER MAGICA CLEME ATLETICA 3V CRISPY HORSES UNITED 2.0 CAPECACA BRENO DA BERE GALLINE IN FUGA (1) BOSCH REXROTH RUNNERS 1 ATHLETIC ELITE W PIETRO BINDA SPARTANS CON LORENZO MANDRIE IN CORSA DB PASSION TO RUN TEAM 2 SCHIAVO DEI MO.TO.RI. PER MAGICA CLEME MONDELEZ - BEST IN CLASS CRONO TEAM BOYS DOTTO TRAIN UISPORT AVIS TODI FALSIPIANI SOL RUN TIME RIGONI D'ASIAGO BARBIE & I TOY BOYS ACCORCIA LE DISTANZE L'ABBRACCIO RUNNING SKULL LA GRANDE LENTEZZA IIS RUNNING TEAM MAGICA-BULA FA... PER MAGICA CLEME TUCHINI BRIDGE RUNNERS UNIMI-LADU TRICOTRACO UNITI PER ROBI BERNA QUELLI DELLA SGAGNUSA L'UNICO VERO PIRATA: PANTANI VIRGIN HEAD OFFICE I PREDATORI DELLA TORTUGA SESTOSOLIDALE FOR EMERGENCY CARDANO TIRICHITOLLA FORUM MICS X E - TIRIZZERI TOP HAND 2015 TOMTOM RADE 171 GP CASORETTO TTC TOP TRAINING CLUB 1 ALIVE STATE STREET 1 BIOGEN 3 SPRING CHICKENS FOR RUNNING SKULL MM ACQUACORRENTE LENTI A CONTATTO GIULIANI@ABBRACCIO13 CBRESWECHAMPS BECCARIA 1 RANDOM MIX FAST AND FURIOUS THOMAS TROPPO FORTI LE GAZZELLE (1) SANT'AMBROEUS HAFALIANA 4 ATLETICA 3VF NON CI POSSO CREDERE GLI ANZANI FESTINAMEN MM INSIEME 3 MANICI E 1 CADREGA VELOCI MA NON TROPPO MARAN ARREDAMENTI I MAGNIFICI 4 DELOITTE 4 ISF 2015 RAN-NER LISSO140 NRDC-ITA HAFALIANA 3 ADIDAS CITYRUNNERS 13 BOCADILLOS NTT DATA NTTEAM4LITL (1) BRUGHERESI ON THE ROAD UIT DREAM TEAM ROLLING SNAILS RUN TO BE ONE UVI4 TB STANDARD ST-CATS SCUSATE IL RITARDO RISORSA HUMANA DB PASSION TO RUN TEAM UNDER CUT-OFF IN CORSA PER IL PREMIO I SUPER-STITI PER MAGICA CLEME FONDAZIONE LHS - 18 STUBENGRUPPEN - HERBALIFE24 COLLEGIO TORRESCALLA - POLIMI SPORT SQUADRA: SAREDI, GIACOMELLI, RINALDI, ZA ROTARY CLUB MILANO LINATE ESTATE CORRENDO PER ABBRACCIO BCCSI TOP TEAM FINO ALLA FINE ILMA - 200...FORSE MEGLIO! PODISTI PER CASO
Tempo 2:08:29 2:09:29 2:12:37 2:13:29 2:20:25 2:20:57 2:24:44 2:28:29 2:32:08 2:32:13 2:34:20 2:34:21 2:37:35 2:39:24 2:42:14 2:42:19 2:42:47 2:42:54 2:45:04 2:45:12 2:45:14 2:45:26 2:46:17 2:46:55 2:46:59 2:48:11 2:49:15 2:49:43 2:50:13 2:50:20 2:50:22 2:50:43 2:51:19 2:51:25 2:51:28 2:51:36 2:51:37 2:51:48 2:51:56 2:52:38 2:52:39 2:53:07 2:53:09 2:53:11 2:53:14 2:53:42 2:54:53 2:55:18 2:55:40 2:55:46 2:55:52 2:56:06 2:56:10 2:56:13 2:56:14 2:56:20 2:56:30 2:56:54 2:56:55 2:57:07 2:57:19 2:57:41 2:58:06 2:58:27 2:58:34 2:59:39 2:59:45 2:59:47 2:59:52 2:59:55 2:59:59 2:59:59 3:00:01 3:00:49 3:01:08 3:01:17 3:01:46 3:01:47 3:02:02 3:02:03 3:02:14 3:02:53 3:03:21 3:03:36 3:03:54 3:03:54 3:03:55 3:03:58 3:03:59 3:04:06 3:04:14 3:04:19 3:04:41 3:04:44 3:04:49 3:04:52 3:04:54 3:04:55 3:04:59 3:05:04 3:05:11 3:05:13 3:05:25 3:05:26 3:05:32 3:05:40 3:05:55 3:06:09 3:06:17 3:06:27 3:06:32 3:06:43 3:06:45 3:06:45 3:06:52 3:07:03 3:07:09 3:07:11 3:07:14 3:07:40 3:07:44 3:07:46 3:07:55 3:08:09 3:08:15
AMICI DI SGAMBATA THE PRINCESES OF RUN NETS RELOADED LE LEPRI DELLA VALCAVALLINA DEEP FRIED HAGGIS LAST MINUTE CALL LANEC14 CARIBBEAN TEAM MONTESTELLA 4 ESPLORAZZI BRAVETTA RUNNERS SANCRISPINO I RUNTASTICI 4 (1) ACQUIRUNNERS TWO GAMBA DE LEGN' CREDIT SUISSE RANARTSANA PER MAGICA CLEME PROFESSIONISTI RUN4GAFI VUNDUUTRIQUATER MILOMILO LASCIA O RADDOPPIA ARTSANA B LIVE IT PER MAGICA CLEME FONDAZIONE LHS - 20 CORRO ERGO SUM BOSCH REXROTH RUNNERS 2 CASI HUMANI ACQUIRUNNERS ONE TRA SO DE CIOC TURTL3S I 4 IMBALSAMATI GLI SDRAIATI MAPEI CENTRAL PRODUCTION TIPI00 AMICI DEL TORO SCATENATO SAYLE RUN4FUN POL. SAN MARCO IRON TEAM AUTOGRILL CANTAGALLO LADIES & COACH EMIDIO TEAM SEALED AIR 2 ONDABOYS RUNNTTEAM NEW YORK MARATHON 2012 STUDIO PATI ZEISS 1 AUDACE TEAM 1 VIKING KRONOS OYSTER BAR. TOSCANI FEDEX DOLBY SURROUND HAFALIANA 5 UNA HOTEL 2 CCASS&CO FOR EMERGENCY! HER KEEP CALM & RUN FOR WIN! MEMS IN MOTION TUMIZA REDS RUNNERS SQUADRA VELOCI FNMA BECCARIA 2 UNICREDIT TOWER C MAGIC RUNNER TENNISTI PER CASO VENGO ANCH'IO NO TU NO! PER MAGICA CLEME RUNCOOL ST-MARS BRADIPI 4.0 HAFALIANA 1 REAL ONE STAI SERENO NOVA MI-TO QUATAR GAMBER ADREE AL DOM EASY RUNNER GIULIANI@ABBRACCIO12 ALI BLU STATE STREET 6 RUNNING TEAM (1) RASCHIANI TRIATHLON PAVESE 11 RUNNER NON PER CASO #CORRICON LA TESTA (S)COMBINATI PER L'ABBRACCIO LOS COJOS LAROCKSNRUN DRAGHETTI PANTERE STATE STREET 2 I CUORIDORI BUBBERS FOREST VA A BAGG A SONA L'ORGHEN TEAM CHOUFFE TEAM TACCATAC TEAM NOT FAST, JUST FURIOUS MAC-G RUNNING TEAM MONTESTELLA 3 DON KENYA RUNNERS 2 EXTREMESPORTCLUB SELNIK ARTSANA IN CORPORE SANO PER MAGICA CLEM CHEETAS PER MAGICA CLEME HAFALIANA 2 #CIPUOSTARE VOLOIRE PWC DELIVERY TICER SKY RUNNING TEAM SHARKS FONDAZIONE LHS-34 QUELLI CHE ONESIGHT TOP TEAM FOR 3M GIVE THE FABOLOUS PIGAMIALS TEAM SPRINTERS BRADIPI & GAZZELLE GLI INSUPERABILI OXYRACE SMARATUONANTI NILIT PLASTICS 1 RUNDAGI GIULIANI@ABBRACCIO2 VILLORESI CREW 4XCANTU' ESPERIA & C, TURBOLENTI HIC SUNT LEONES OFFSIDE 1 - PUB RUNNERS FANTARSANASTICI4 PER MAGICA CLEME
3:08:16 3:08:30 3:08:39 3:08:40 3:08:54 3:09:13 3:09:15 3:09:15 3:09:19 3:09:31 3:09:38 3:09:43 3:10:00 3:10:09 3:10:18 3:10:25 3:10:25 3:10:30 3:10:36 3:10:37 3:10:39 3:10:45 3:10:47 3:10:47 3:10:48 3:10:53 3:10:55 3:11:02 3:11:03 3:11:03 3:11:05 3:11:11 3:11:17 3:11:19 3:11:20 3:11:25 3:11:30 3:11:31 3:11:39 3:11:41 3:11:43 3:11:49 3:11:49 3:12:06 3:12:07 3:12:11 3:12:11 3:12:24 3:12:25 3:12:29 3:12:29 3:12:35 3:12:39 3:12:41 3:12:45 3:12:49 3:12:49 3:12:59 3:13:05 3:13:06 3:13:10 3:13:15 3:13:21 3:13:23 3:13:26 3:13:31 3:13:35 3:13:36 3:13:42 3:13:44 3:13:50 3:13:53 3:14:00 3:14:10 3:14:16 3:14:18 3:14:20 3:14:21 3:14:24 3:14:25 3:14:31 3:14:32 3:14:34 3:14:37 3:14:37 3:14:49 3:14:56 3:14:56 3:15:00 3:15:01 3:15:01 3:15:08 3:15:13 3:15:19 3:15:19 3:15:20 3:15:26 3:15:26 3:15:27 3:15:31 3:15:35 3:15:38 3:15:39 3:15:39 3:15:41 3:15:43 3:15:44 3:15:47 3:15:50 3:15:53 3:15:58 3:15:59 3:16:08 3:16:10 3:16:11 3:16:14 3:16:14 3:16:15 3:16:20 3:16:23 3:16:28 3:16:33 3:16:35 3:16:39 3:16:51 3:16:52
Haile Gebrselassie, 42 anni da compiere venerdì, in azione durante la staffetta COLOMBO
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UVI3 NON SOLO FONDO PER MAGICA CLEME COMETA4 SKYRUNNERS PER MAGICA CLEME TREMA MUOVERSI 3 BIONDA & SALSICCE #THESARZANASRUNNINGTEAM FONDAZIONE LHS 14 POLDO'S TEAM T-REX SKYZZO SPAZIO FITNESS CITTA' DI OPERA 2 ESUBERANTI PER MAGICA CLEME BUTTERFLY LOVERS TEAM UBI 2015 THE SLEEPERS 2015 FEIT002 RUN COME FIRST BULLONA4OKLAHOMA POLISPORTIVANOVATESTOICI SCAPOLI E AMMOGLIATI #CORRICON UN CAMPIONE I 4 MOSCHETTIERI LE BELLE E LE BESTIE MEMS SANA IN CORPORE SANO CAF ONLUS ARTSANA RUN4FUN PER MAGICA CLEME RUN HAPPY 4EMERGENCY HUNGRY RUNNERS GLI AVENGERS (1) RUN FOR KEVIN PER MAGICA CLEME I RUSPANTI FONDAZIONE LHS - 37 CHIPIRONS CEVA 4 GOOD 3+1 RUNSTITICI A) FKFL I TRUMBE DE MILAN ARTSANA & PARTNERS PER MAGICA CLEME PODISTI GAYNA BROTHERS RUN&PENSIONATI ALZAIA NAVIGLIO RUNNERS PER MAGICA CLEME COMPAGNI DI MERENDE YOUFIT 1 THE FOXES CORRO PER WORLD FRIENDS 13 SEMPIONES 6,30 VIACOLVENTO FEDEX ONE DI SBAGLIATO HO SOLO IL NEGRONI ADIDAS CITYRUNNERS 7 VAMPIRO ASD@MCM2015 MONTESTELLA 2 DBR RUNNERS DI PACE 4 EMERGENCY I FANTASTICI 4 (1) CBRE TEAM 1 AC TUA DI.PO. VIMERCATE A CESIO RUNNERS 1 TEAM WWW.SPORTDREAM.IT BAZINGA NIGUARDA&NOVATE RUNNERS CLUB...7623! I FICHISSIMI (1) LA TERRA DEI CACHI TOMMY SPORT ONLY RUNNING LUISI DREAM TEAM DOPO LAVORO FERROVIARIO MILANO 1 SCINTILLE IN OKLAHOMA TUTTI PER RIPLEY KIRK TEAM FROGS PLUS ONE POLISPORTIVA SAN MARCO I FANTASTICI 4 ARES BANCA POPOLARE DI MILANO SQ A I PERDITEMPO POLISPORTIVANOVATESPENSIERATI SINTESI PRO LETI PER MAGICA CLEME MONTESTELLA 6 LICEO ALLENDE 2 PER OKLAHOMA HELVETIA DINAMISMO NRDC-ITA (1) CAMPUS MARTINITT - POLIMI SPORT DOW ITALIA PODISTI ANONIMI RUNNING DISCLOSURE CSR RIVANAZZANO TERME AUTOGRILL DUOMO PRO SECCO AMBRA'S BOYS RUNNING SKULL 4EVER RUNDAGI (2) INSIEME CON PIETRO 3 COOP RUNNERS CORRIAMO X BENE 2 THE RUNNING STONES RUNNERS AGGIUSTAGGIO PER MAGICA CLEME ARTSANA TROTTA E GALOPPA PER MAGICA CLE 4FUN ILMA - 3 UOMINI E 1 DONNA E-TEAM MAX'S TEAM TRE UOMINI E UNA BIONDA POTA AN SE' I COLLEGHI DEL ROTA PER MAGI NOPAIN 9 CORRI CHE TI PASSA TRE UOMINI E UNA PATATA EVERIS TOMTOM BELLI&BAVISELI TRIESTE RUNNERS AXZAM IMQ - LA QUALITÀ VALE I NEW FORREST BLADE RUNNER(S) ALLA RICERCA DI ... TARTARUGHE (1) I.I.S. CASTIGLIONI - LIMBIATE DUBLINERS FRATELLI DALTON RIA LECCO ROSA 4 GIVITI LA BELLA E LE BESTIE DUE PVG RUNNER QUELLI DELLA IV B
3:16:52 3:16:53 3:16:54 3:16:56 3:17:01 3:17:02 3:17:12 3:17:13 3:17:19 3:17:19 3:17:22 3:17:25 3:17:26 3:17:27 3:17:28 3:17:28 3:17:29 3:17:53 3:17:53 3:17:57 3:18:03 3:18:05 3:18:06 3:18:08 3:18:12 3:18:22 3:18:23 3:18:27 3:18:29 3:18:30 3:18:30 3:18:30 3:18:32 3:18:33 3:18:33 3:18:34 3:18:40 3:18:47 3:18:48 3:18:51 3:18:52 3:18:52 3:18:54 3:18:55 3:18:57 3:19:00 3:19:03 3:19:06 3:19:07 3:19:07 3:19:07 3:19:08 3:19:08 3:19:09 3:19:14 3:19:19 3:19:22 3:19:23 3:19:24 3:19:29 3:19:31 3:19:36 3:19:38 3:19:40 3:19:40 3:19:42 3:19:50 3:19:51 3:19:51 3:20:01 3:20:10 3:20:10 3:20:11 3:20:17 3:20:27 3:20:27 3:20:31 3:20:33 3:20:35 3:20:36 3:20:37 3:20:40 3:20:43 3:20:44 3:20:45 3:20:47 3:20:47 3:20:52 3:20:52 3:20:58 3:21:04 3:21:05 3:21:07 3:21:14 3:21:16 3:21:33 3:21:34 3:21:39 3:21:39 3:21:40 3:21:49 3:21:49 3:21:55 3:21:56 3:21:59 3:22:02 3:22:02 3:22:03 3:22:11 3:22:11 3:22:14 3:22:21 3:22:26 3:22:32 3:22:33 3:22:43 3:22:45 3:22:49 3:22:49 3:22:49 3:22:52 3:22:53 3:22:58 3:23:00 3:23:04 3:23:05
380 379 382 381 383 384 385 386 387 388 390 389 391 392 393 394 396 395 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 409 408 410 413 412 411 414 415 416 417 419 418 420 421 422 423 426 425 424 427 429 428 431 430 432 433 434 435 436 437 438 439 440 442 441 443 444 446 445 447 448 449 451 450 452 453 454 455 457 456 458 460 459 461 462 463 464 465 466 467 469 468 470 471 472 474 473 475 476 477 478 480 479 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 496 495 497 494 498 499 502 500 501 503 504
DOW COMMERCIAL AUDACE TEAM 2 CAPORETTO T2S MONTE TITOLI RUNNING BAD 2 UOMINI E 4 BELLE GAMBE LEPROTTI PANETTONI (M)ALATI SCAPACCHIONI ALMA MAGICI RIBARRIQUE PER MAGICA CLEME MM CASA I HAVE A TEAM AMEBA RINGS DI OKLAHOMA ROADRUNNERS (1) LA FORMULA CHIMICA DEL SORRISO LE BEBOCA ABBRACCIO 4 NICKY BANCO DREAMCLUB VIRGIN MILANO MACIACHINI 2 TU NN HAI VISTO NIENTE COBRA RUNNING TEAM RAREPARTNERS & ORTICA TEAM 2 MAUDEN NEXT@RUNNER BAZINGA RUNNERS CORRIAMO X BENE 5 ABBRACCIO 3 D-TEAM BEVI&CORRI BOMI 1 SCASSA TEAM MALACHIA RUN&FUN (1) NIKEMLN+ L'UNIONE FA LA CORSA RPSS AL GRUP PERKINELMER I THE SLOTHS PROVIAMOCI FONDAZIONE LHS 04 FONDAZIONE LHS 10 RUNNER VIRGIN BARANZATE SCENDELAPIOGGIA PINK FLY-D TT INSIEME MAESTRALE SALUTE IN MOVIMENTO ETIOPI BIANCHI FONDAZIONE LHS 02 FRENK, NON GUARDARE IL CARDIO! CORRI! I RUNTASTICI 4 (2) FIRST TIME TEAM AIRONI DAD2TRI (1) ENJOY & SUPPORT ALI ROSSE VILLAGGINO PIÙ UNO I KENIOPI GLI EX ALUNNI PARE CHE NCTM 2 I MAI BANALI RUNNING UNICORNS GIGIO BOYS RAREPARTNERS DOPO LAVORO FERROVIARIO MILANO 2 CORRO PER WORLD FRIENDS 21 CORRO PER WORLD FRIENDS 16 B&CO VERDE FONDAZIONE LHS 35 TEAM IBM IMAC PER DIANOVA FONDAZIONE LHS - 09 WALCE (4) ALI GIALLE BOND RUNNERS TEAM TAP CUT HAND TWOXTWO TEAM TANG MONDELEZ - GOTONIC BED AND BREAKFAST PAOLA'S ANGELS FONDAZIONE LHS - 16 GENERALI RUNNERS MILANO CAMPLUS RUBATTINO - POLIMI SPORT AMBIENT PROJECT START ME UP TEAM QUATER PASS THE FAMILY - 2015 CRAZY HORSES FRIENDS RUNNING DB PASSION TO RUN TEAM 1 I COLLEGHI KRUNNER AMO LA VITA RUNNING TEAM I CORRIMANO VIRGIN ACTIVE MILANO MACIACHINI OKLAHOMA SHOW TIME URBAN RUNNERS (1) RUNMANTALIS&FOOD BRAGASAMA IMQ - CERTIFIED RUNNERS SHAN DIAN XIA PER MAGICA CLEME BGIM CACIO E PEPE GLS ERRICHETTI VECCHIE STAMPELLE FONDAZIONE LHS - 06 PWC I CONSU-LENTI IMQ - TESTED TO RUN LA LONGOBARDA LA TRIADE INFAUSTA: SPASIMO A LUNGA CONSERVAZIONE NATI STANCHI ABBOMBAZZA PER MAGICA CLEME ENGADIN BOYS PER MAGICA CLEME 123CASINOTOP TRE RUNNERS E UNA GAMBA (DI LEGNO...) AIHA ! CHE DULUR POLISPORTIVA SAN MARCO - AZZURRI RIBELLI NUMERI 1 PER MAGICA CLEME ISTITUTO DI OSTEOPATIA TCIO BIMBI IN BLU DI KIDOTI CORRO PER WORLD FRIENDS 15
3:23:05 3:23:05 3:23:08 3:23:08 3:23:18 3:23:20 3:23:22 3:23:24 3:23:28 3:23:30 3:23:33 3:23:33 3:23:34 3:23:34 3:23:39 3:23:45 3:23:47 3:23:47 3:23:53 3:23:54 3:23:56 3:24:00 3:24:01 3:24:02 3:24:03 3:24:06 3:24:08 3:24:11 3:24:12 3:24:18 3:24:18 3:24:19 3:24:23 3:24:23 3:24:23 3:24:27 3:24:30 3:24:31 3:24:38 3:24:41 3:24:41 3:24:44 3:24:50 3:24:50 3:24:51 3:24:53 3:24:53 3:24:53 3:24:55 3:24:57 3:24:57 3:25:00 3:25:00 3:25:02 3:25:07 3:25:07 3:25:08 3:25:12 3:25:13 3:25:23 3:25:27 3:25:28 3:25:30 3:25:30 3:25:31 3:25:31 3:25:35 3:25:35 3:25:38 3:25:42 3:25:43 3:25:45 3:25:45 3:25:48 3:25:49 3:25:49 3:25:51 3:25:55 3:25:55 3:25:56 3:25:58 3:25:58 3:25:59 3:26:00 3:26:02 3:26:07 3:26:08 3:26:13 3:26:16 3:26:17 3:26:17 3:26:18 3:26:21 3:26:26 3:26:31 3:26:31 3:26:33 3:26:37 3:26:38 3:26:39 3:26:40 3:26:40 3:26:41 3:26:42 3:26:43 3:26:44 3:26:45 3:26:47 3:26:47 3:26:49 3:26:52 3:26:55 3:26:56 3:26:56 3:26:57 3:27:06 3:27:06 3:27:06 3:27:06 3:27:07 3:27:11 3:27:13 3:27:13 3:27:13 3:27:14 3:27:16
VIII
LUNEDÌ 13 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT