La Gazzetta dello Sport (04-17-2015)

Page 1

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59

venerdì 17 aprile 2015 anno 119 - numero 90 euro 1,40

NEL MILAN SI LAVORA PER IL FUTURO

LE MANOVRE DELL’INTER

Galliani: «Pippo resta? Squadra e club con lui»

Idea di Mancini: baby Gnoukouri a centrocampo

Tablet gothic heavy cp 8 Regular

Tablet gothic heavy cp 8 Regular rosa uno

L’a.d. rossonero apre alla conferma di Inzaghi: «Ha fatto buone cose anche quest’anno. Il derby però pesa tanto...»

L’ivoriano (18 anni) può sostituire Guarin. E si prova la difesa a tre

OLIVERO, PASOTTO A PAGINA 17

BREGA, MASALA, TAIDELLI ALLE PAGINE 16-18

Filippo Inzaghi, 41 anni, prima stagione sulla panchina del Milan BOZZANI

EUROPA LEAGUE: IN GERMANIA STRAPAZZA IL WOLFSBURG 4-1

NAPOLEONE! CUORE VIOLA: PAREGGIA A KIEV AL 92’

Quattro candeline per il compleanno di Benitez a casa dei tedeschi che avevano eliminato l’Inter. Apre Higuain, doppietta di Hamsik e poker di Gabbiadini. La Fiorentina fa 1-1 con la Dinamo, gran gol di Babacar

10

Solo 8 presidenti della A appoggiano la battaglia del numero 1 della Roma per tenere lontani dal calcio gli ultrà violenti

CALAMAI, CECERE, FROSIO, MALFITANO, RICCI, VELLUZZI DA PAGINA 2 A PAGINA 8

L’ANALISI di Sebastiano Vernazza

CATAPANO, CECCHINI, IARIA, PUGLIESE ALLE PAGINE 10-11

21

12

LAZIO: A CASA PIOLI

E adesso tutti in ritiro un’altra volta. Perché il mostruoso 4­1 del Napoli ieri sera in Germania ha le sembianze di un cazzotto in faccia a quanti hanno ironizzato sulla decisione presa dal presidente Aurelio De Laurentiis, dopo la sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio.

La mamma: «Quando Stefano perde lo guardo di traverso» SCHIANCHI A PAGINA 12

L'ARTICOLO A PAGINA 21

w

20

ALTRA STANGATA

IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi

Parma penalizzato di 4 punti E fine di stagione a rischio

Altri 4 punti di penalizzazione al Parma. Domenica prossima giocherà nella Serie A greca. Marek Hamsik, 27 anni, esulta dopo il suo secondo gol al Wolfsburg inseguito da David Lopez AFP

24

FORMULA 1

Ferrari a 2 punte Vettel e Kimi: «Noi a un passo dalla Mercedes»

9 771120 506000

50 4 1 7>

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

E ADESSO SI TORNA IN RITIRO...

james Pallotta, 57 anni

PALLOTTA QUASI SOLO 11 SU 19 IN SILENZIO L’ALLEATO È LOTITO

DA NON PERDERE 1 La rivoluzione svincolo può sconvolgere tutto il calcio giovanile PICCIONI, COMMENTO DI GRASSANI PAG. 22

2 E’ un Giro grandi firme Dopo Boonen dicono sì Gerrans e Matthews SCOGNAMIGLIO A PAGINA 29

CASADIO, CREMONESI, PERNA ALLE PAGINE 24-25

3 Basket: l’«altro» Gentile trasforma Cantù Milano k.o. dopo 20 gare CHIABOTTI, ORIANI A PAGINA 30

SPECIALE TENNIS

Spareggio Fed Cup Pennetta e Brindisi le chiavi anti Usa CRIVELLI, MARIANANTONI, MARTUCCI, GRANDESSO, VALENTI NELL’INSERTO

SPORTWEEK HARDEN E GLI ALTRI IL NUOVO LOOK DELL’NBA

A PAGINA 20


2

Europa League R Andata quarti

Higuain-Hamsik: spettacolo! Il Napoli sbrana il Wolfsburg

1Il Pipita segna un gran gol e costruisce il raddoppio dello slovacco che timbra pure il 3-0 Gabbiadini fa poker. Per i lupi tedeschi, che avevano eliminato l’Inter, rete di Bendtner Nicola Cecere INVIATO A WOLFSBURG (GERMANIA)

LA GUIDA

U

La qualificazione è ipotecata Il ritorno giovedì 23

n due tre quattro passi nel delirio azzurro e nel­ la semifinale di questa Europa League che regalerà un posto nella prossima Cham­ pions al vincitore (ma sì, toc­ chiamo pure i cuornicielli). Ma anche quattro splendide cande­ line sulla torta di compleanno di Rafa Benitez (55). Le spen­ gono per lui Gonzalo Higuain e Marek Hamsik, campioni rifio­ riti dopo un periodo opaco, giu­ sto in coincidenza con la notte di coppa e non può essere un caso: il sangue (blu) ribolle di più nelle serate di gala. E sicco­ me soffia sul babà il rinato (dal­ l’infortunio) Insigne, che con­ feziona l’assist del poker firma­ to Gabbiadini, si può ben dire che la Volkswagen Arena ha vi­ sto sfrecciare una Ferrari tinta di blu. E chi se la scorda più una notte così? Persino il severissi­ mo papà De Laurentiis potrà di­ re che questa impresa titanica è nata dalla sua decisione di rin­ chiudere tutti in castigo: chi po­ trà mai smentirlo? E, soprattut­ to, chi gliene potrà mai fare una colpa: sette gol in quattro gior­ ni, ragazzi che ne dite se si pro­ lunga il castigo sine die?... E’ un trionfo che nasce dalla superio­ rità dei partenopei, questo va chiarito immediatamente. Qui dove l’Inter il mese scorso ne aveva presi tre, il Napoli gioca la partita perfetta magari pren­ dendo proprio spunto dagli er­ rori della banda Mancini. Che comunque aveva evidenziato la fragilità dell’organizzazione di­ fensiva dei biancoverdi di casa. L’Inter sbagliò le sue occasioni, Higuain e Hamsik hanno inve­ ce colpito duro e subito. Appro­ fittando delle leggerezze altrui, oltre che sfruttando le proprie qualità. PRESUNZIONE Il successo sui nerazzurri deve aver fatto male a herr Dieter Hecking. Il tecni­ co locale vara una formazione che più sbilanciata non si può risolvendo il dubbio della vigi­ lia (Schurrle, Caligiuri e Viei­ rinha per due posti) in modo

Il Napoli è quasi in semifinale. Passerà il turno se al ritorno vincerà, pareggerà o perderà con due gol di scarto. In caso di sconfitta con tre gol, Benitez andrà avanti se il risultato sarà 0-3. Con l’1-4 si va ovviamente ai supplementari, con il 2-5 o risultati superiori passa il Wolfsburg. Le partite di ritorno dei quarti di finale di Europa League si giocheranno giovedì prossimo, 23 aprile, alle 21.05, con questo programma: Zenit-Siviglia (andata 1-2) Dnipro-Bruges (0-0) FIORENTINA-Dinamo Kiev (1-1) NAPOLI-Wolfsburg (4-1) Sorteggio Il sorteggio delle semifinali è previsto per venerdì 24 aprile a Nyon, sede svizzera della Uefa. Non ci saranno teste di serie e limitazioni, quindi sono possibili i derby.

Lo slovacco Marek Hamsik, 27 anni, abbracciato dal compagno belga Dries Mertens, 27, dopo il secondo gol al Wolfsburg AP

LA MOVIOLA di FRANCESCO VELLUZZI

BRACCIO PIPITA NIENTE GIALLI Non un grande arbitraggio quello di Lahoz: sul primo gol Higuain è in posizione regolare, ma si aggiusta il pallone col braccio. Lahoz non punisce con i gialli Mertens per fallaccio su Vierinha, poi il tedesco Caligiuri che pesta Callejon e Luiz Gustavo duro su Higuain. Nel finale David Lopez e Callejon a terra: niente gialli.

assolutamente imprevedibile: dentro tutti e tre contempora­ neamente. E siccome central­ mente De Bruyne è al suo solito posto dietro Dost ecco che Viei­ rinha deve arretrare sulla linea difensiva. Il portoghese in pas­ sato aveva fatto qualche volta questo lavoro sporco ma è co­ me se don Rafé mettesse Insi­ gne al posto di Maggio, parago­ ne che regge anche sotto il pro­ filo squisitamente fisico. Sul piano tattico è una forzatura eccessiva o meglio ancora un peccato di presunzione. Che viene pagato in fretta a carissi­ mo prezzo: Vieirinha lascia a Mertens spazio e tempo per confezionare l’assist della rete rompighiaccio. DIFFERENZE Evidentemente il

tecnico di casa confidava in una partenza sparata in grado di travolgere soprattutto gli ester­ ni offensivi del Napoli e in par­ ticolare Mertens: una pia illu­ sione, il Wolfsburg ottiene solo calci d’angolo. Dove il Napoli riesce a fare la differenza è nel­ la verticale di centro. Innanzi­ tutto perché Albiol e Britos chiudono le strade che portano a Dost e De Bruyne. E poi per­ ché Higuain capisce ben presto di doversi sacrificare nei rientri in maniera da offrirsi come pre­ zioso punto di riferimento per Inler, Lopez e Hamsik impegna­ ti nelle azioni di alleggerimen­ to. Il Napoli colpisce senza pre­ avviso, alla prima azione in ver­ ticale. Mertens viene azionato sulla sua fascia di competenza ed è bravo ad alzare subito la

testa accorgendosi del buco la­ sciato centralmente da Naldo e Knoche, spazio nel quale Hi­ guain si infila rapidamente co­ noscendo quanto sia abile il compagno in questi incroci dal­ la fascia. Ecco che la palla gli spiove addosso puntuale, l’ar­ gentino la controlla alla... Ma­ radona e supera di esterno de­ stro Benaglio. CHE BEI FILM Fulmineo pure il raddoppio, ispirato proprio da un ripiegamento a centrocam­ po di Higuain: la sua verticaliz­ zazione rasoterra è dettata dal­ lo scatto in avanti di Hamsik e dal solito corridoio lasciato senza controllo dai due stopper tedeschi. Anche Marek segna di classe. Due tiri, due gol. E’ co­ me se don Aurelio avesse pro­

Champions League La settimana prossima si disputeranno anche le gare di ritorno dei quarti di Champions League. Martedì 21 aprile, ore 20.45 Barcellona-Psg (andata 3-1) Bayern Monaco-Porto (andata 1-3) Mercoledì 22 aprile, ore 20.45 Real Madrid-Atletico Madrid (0-0) Monaco-Juventus (0-1) Il sorteggio delle semifinali sarà sempre il 24 aprile a Nyon.

dotto un film sulle incursioni dei Navy Seals. Di certo nella foresta sassone si sono ridestati i due belli addormentati. E que­ sto potrebbe essere un film di (ri) animazione. La ripresa di­ venta la marcia dell’Aida quan­ do Callejon, sfruttando un di­ simpegno strampalato, mette Hamsik davanti alla porta per un tocco elementare. Higuain si vede parare il bis personale, pure Gabbiadini, che insacca di testa il pallonetto vincente di Insigne, potrebbe farne un al­ tro (traversa), i tedeschi otten­ gono solo il gol della bandiera. Fra sette giorni il San Paolo ce­ lebrerà a dovere i suoi eroi. Qui in tribuna i tifosi si sono riempi­ ti di pizzicotti: no, non è stato un sogno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ANALISI TECNICA

Benitez in cattedra: è maestro di contropiede

1Il Napoli fa poco possesso (42,1%) si chiude e riparte in velocità sfruttando i movimenti di Higuain e gli inserimenti di Hamsik Andrea Schianchi

B

enedetto sia il contropie­ de, e pure tutte le sue moderne declinazioni: la ripartenza corta, quella lunga, l’improvviso ribaltamento di fronte. Chiamatelo come vole­ te, insomma, ma è sempre la stessa (buonissima) minestra. Il concetto di base è tanto sem­ plice quanto efficace: aspetto, contrasto, recupero e corro ve­ locemente in verticale verso la porta avversaria. Altro che ti­ qui­taca, possesso­palla, con­ trollo del centrocampo e altre

diavolerie tattiche. Rafa Beni­ tez, che quando il gioco dev’es­ sere concreto ha pochi rivali, disegna uno schieramento per­ fetto. In fase offensiva è un 4­2­ 3­1, d’accordo, ma se attacca­ no gli avversari il Napoli si pro­ tegge con un italianissimo e comprensibilissimo 4­5­1. Sol­ tanto Higuain (e nemmeno lui completamente) è esentato da compiti difensivi: agli altri il compito di chiudere tutti gli spazi, di togliere aria a quelli del Wolfsburg e di sgommare in velocità quando entrano in possesso del pallone. Per at­ tuare una simile tattica sono

necessarie un’attenzione paz­ zesca e un’altrettante pazzesca grinta nell’operazione di pres­ sing. TRA LE LINEE L’uomo decisivo, quello che fa pendere la bilan­ cia a favore del Napoli, è il tre­ quartista, cioè Marek Hamsik. Si muove tra le linee, sfrutta i varchi che gli si aprono davanti e costringe i mediani nemici a rincorrerlo. Lui, Hamsik, è bra­ vo ad assecondare i movimenti di Higuain, sempre intelligente ad uscire dalla morsa dei difen­ sori tedeschi e a vestire i panni del suggeritore. Il secondo gol

del Napoli nasce proprio da un’iniziativa dell’argentino che pesca con un lancio millimetri­ co Hamsik in proiezione offen­ siva. In occasione del 3­0 è Cal­ lejon a rubare il pallone in zo­ na calda e a servire Marekiaro a due passi dalla porta.

LA MOSSA HIGUAIN

HAMSIK INLER

PASSAGGIO

MOVIMENTO GDS

PARAGONE Ricordando il Li­ verpool di Benitez, squadra mi­ cidiale quando ribaltava l’azio­ ne in velocità, viene facile l’ac­ costamento tra Hamsik e Ste­ ven Gerrard. Tra i due, a livello tecnico, le differenze ci sono, e le vediamo benissimo. Tuttavia la posizione e i movimenti di

Hamsik sono gli stessi del capi­ tano dei Reds: centrocampista aggiunto in fase di conteni­ mento e attaccante d’appoggio quando si va all’assalto. Il Na­ poli verticalizza sempre e gioca di sponda (ne effettua addirit­ tura 29: 7 il solo Hamsik): in questo modo si dà la possibilità di inserirsi a un giocatore che arriva da dietro. Altro dato da sottolineare: la squadra di Be­ nitez vince nonostante faccia poco possesso (42,1 per cento) e abbia il baricentro piuttosto basso (47,3 metri). In sintesi: vince all’italiana. © RIPRODUZIONE RISERVATA


VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

WOLFSBURG

1 4

NAPOLI

MARCATORI Higuain (N) al 15’, Hamsik (N) al 23’ p.t. e al 20’ s.t.; Gabbiadini (N) al 32’, Bendtner (W) al 35’ s.t. WOLFSBURG (4-2-3-1) Benaglio; Vieirinha, Naldo, Knoche, Rodriguez; Guilavogui (al 25’ s.t. Arnold), Luiz Gustavo; Caligiuri, De Bruyne, Schurrle (dal 19’ s.t. Perisic); Dost (dal 12’ s.t. Bendtner). PANCHINA Grun, Schafer, Klose, Trasch ALLENATORE Hecking AMMONITI Bendtner BARICENTRO MEDIO 51,9 METRI CAMBI DI SISTEMA nessuno

NAPOLI (4-2-3-1) Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; David Lopez, Inler; Callejon, Hamsik (dal 30’ s.t. Gabbiadini), Mertens (dal 15’ s.t. Insigne); Higuain (dal 41’ s.t. Henrique). PANCHINA Rafael, Jorginho, Koulibaly, Gargano. ALLENATORE Benitez AMMONITI nessuno BARICENTRO MOLTO BASSO 47,3 METRI CAMBI DI SISTEMA dal 41’ s.t. 4-3-3

1Serata speciale per Marek Hamsik che realizza una

LA PARTITA AI RAGGI X

doppietta, grazie agli assist di Higuain e Callejon, e contribuisce in modo decisivo alla vittoria del Napoli. Una prestazione da autentico capitano

TOCCHI PER ZONA

41

PASSAGGI

Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla

1 1

ARBITRO Lahoz (Spagna) NOTE spett. 25.112. TIRI IN PORTA 5 e traversa-6 e traversa. TIRI FUORI 4-1. ANGOLI 9-6. IN FUORIGIOCO 0-1. REC. 1’ e 3’.

1

4 1

1

2

2

3

2

3

2

1

5

4

4

5

1

2 3 POSITIVI 1

2 1

1

32

NEGATIVI 9

VERTICALIZZAIZONI

1

SPONDE

Gabbiadini Insigne

7

% REALIZZATIVA

75’

Media ruolo 10%

67%

Perisic Schürrle Luiz Gustavo

23’ Raddoppio Maggio con un numero si libera di Schurrle, serve Higuain che pesca Hamsik in area. Lo slovacco non perdona.

45’ Un po’ di fortuna Caligiuri affonda a destra, Andujar si salva toccando con la mano e anticipando Dost

Naldo Rodriguez

MINUTI GIOCATI

I GOL

2 2 1 1 1 1 1 1 1

I PUNTI DA CUI HA TIRATO

2

46’ Traversa La prima vera occasione per il Wolsburg: la crea Schurrle con un gran tiro frontale, ma Andujar si supera e mette la palla in angolo con la «collaborazione» della traversa

3

Hamsik Caligiuri

10’ Ciak si tira Il primo tiro è di Caligiuri: facile per Andujar

35’ Quasi tris Hamsik trova Higuain che calcia sul primo palo, male.

CLASSIFICA TIRI IN PORTA Higuain

12

2

PRIMO TEMPO

15’ Ecco il Napoli Hamsik per Mertens che lancia Higuain. L’argentino è in posizione regolare, ma controlla col braccio e batte Benaglio.

OCCASIONI CREATE 3 CROSS 2

ATTACCO

1

23’ PT 20’ ST

fI PROTAGONISTI

HIGUAIN&HAMSIK

Il fattore H colpisce Ma rigenera anche l’orgoglio di un gruppo SECONDO TEMPO 3’ Doppio H La coppia Hamsik-Higuain è scatenata: lo slovacco lancia l’argentino che fa bene, ma è bravo Benaglio che respinge. 19’ Marekiaro Il tris del Napoli: Guilavogui fa uno scellerato passaggio che libera Callejon; è un gioco da ragazzi servire Hamsik che firma la sua doppietta. 21’ Perisic La risposta dei tedeschi è affidata al nuovo entrato Perisic (nel mirino del Napoli): bel tiro, ma fuori dallo specchio. 24’ Lorenzito Insigne si fa vedere: gran tiro, Benaglio lo respinge. 25’ Perdono Guilavogui prova a chiedere perdono per l’erroraccio che ha causato lo 0-3, ma Andujar con un miracolo gli nega il gol. 32’ In Gabbia È poker. Insigne crossa, Gabbiadini di testa, Benaglio flop e gloria anche per Manolo. 35’ Consolazione Perisic al centro, per Bendtner è facile facile. 37’ Senza limiti Gabbiadini non si ferma: traversa.

3

Mimmo Malfitano INVIATO A WOLFSBURG

C

ome un uragano, che porta distruzione. Con la stessa potenza, devastan­ te, Gonzalo Higuain s’è abbat­ tuto sul Wolfsburg, riprenden­ dosi il suo ruolo di leader e pro­ tagonista. La notte tedesca ha vissuto dei suoi sussulti e di quelli di un Napoli risollevatosi dopo le polemiche dei giorni scorsi. Una metamorfosi attesa, come quella del Pipita a cui s’è giustamente aggrappato Rafa Benitez, per portare avanti il progetto europeo. S’era parlato dei gol pesanti di cui il Napoli avrebbe avuto bisogno per indi­ rizzare positivamente il con­ fronto coi tedeschi nella gara di

andata. E quelle prodezze sono arrivate dal suo uomo migliore. È stato un bel vedere, Higuain, nella sua armonia e nonostante quel tocco braccio­mano col quale s’è aggiustato il pallone per il gol del vantaggio. Il si­ gnor Mateu Lahoz però non l’ha visto, il doppio fallo, come il suo assistente di linea. La rete del Pipita ha avuto più di un si­ gnificato, ha rappresentato una risposta decisa al suo presiden­ te, a chi aveva attaccato lui e i compagni in un momento d’in­ spiegabile ira. Quelle parole

frustranti e offensive hanno scatenato la reazione del grup­ po, allenatore compreso. Han­ no stimolato Higuain a ripren­ dersi il Napoli. Dalla Germania torna una squadra pienamente ritrovata. RIECCO HAMSIK A sostenere l’azione del Pipita ci sono stati Callejon e Mertens sugli esterni e al centro Marek Hamsik, un altro talento riesploso dopo aver dato i primi segnali di ri­ presa, domenica contro la Fio­ rentina. Il centrocampista slo­

1L’argentino e lo slovacco rispondono da grandi professionisti a polemiche e critiche arrivate anche da De Laurentiis

vacco ha ritrovato la memoria prima di se stesso, s’è ricordato di essere un giocatore dai piedi buoni, un altro talento a dispo­ sizione del progetto Napoli. «Una grande prestazione di tut­ ti, è un risultato che non ci aspettavamo, ma forse poteva­ mo meritare anche di più – ha detto alla fine –. Il gol subito? Peccato, ma l’importante è aver segnato quattro volte. Sto gio­ cando meglio? I giornali parla­ no, ma io sono sempre contento delle mie prestazioni». Anche lui è stato un bel vedere, ha agi­ to con classe, comandando il gioco e realizzando una dop­ pietta, assistito da Higuain e Callejon. Tre piccoli capolavo­ ri, che Napoli apprezzerà, per­ ché aprono la strada verso la se­ mifinale: la gara di ritorno po­ trebbe essere pura formalità. A TESTA ALTA Stavolta ha la­ sciato il campo a testa alta, il Pi­ pita, diversamente da quanto aveva fatto domenica nel mo­ mento in cui Benitez l’aveva ri­ chiamato in panchina a 15’ dal­ la fine: un’altra partita si sareb­ be conclusa senza reti persona­ li. Ma la notte di Wolfsburg è servita a restituirgli l’orgoglio che era stato devastato dalle critiche e dalle accuse del presi­ dente. E servirà pure a dare maggiore convinzione al grup­ po, impegnato com’è nella rin­ corsa al terzo posto. © RIPRODUZIONE RISERVATA


4

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Europa League R Andata quarti

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

5

LE PAGELLE di MIMMO MALFITANO WOLFSBURG

NAPOLI

4,5

5

KNOCHE MALE DOST FERMO SOLO BENDTNER CI PROVA IL TECNICO HECKING

4 E’ mancata l’aggressività nell’attaccare, così ha concesso intere praterie al Napoli per ripartire in contropiede.

IL MIGLIORE BENDTNER

6 Almeno lui ha provato a forzare il blocco napoletano. Ha segnato il gol della bandiera che difficilmente potrà servire nel ritorno.

 TIRI 1  RECUPERI 0  PASSAGGI 7

KNOCHE

4 Ha sulla coscienza due gol che arrivano da altrettanti errori che commette in possesso di palla. E’ sistematicamente in ritardo.  CONTRASTI 0  LANCI 1  PASSAGGI 43

5,5

5

VIEIRINHA Qualche spunto nel primo tempo, ma non arriva mai sul fondo per provare il cross. Mertens lo tiene in guardia.

NALDO La difesa è stata un vero disastro che l’ha coinvolto nel modo peggiore. Nonostante l’esperienza, ha temuto più del dovuto Higuain.

RODRIGUEZ Benitez ne temeva il sinistro, ma per sua fortuna non l’ha fatto mai esplodere se non una volta su punizione finita alta.

 PARATE 3  RINVII 4  PRESE ALTE 0

 CONTRASTI 5  CROSS 8  PASSAGGI 72

 CONTRASTI 1  LANCI 4  PASSAGGI 57

 CONTRASTI 0  CROSS 2  PASSAGGI 63

4,5

5

5

5

GUILAVOGUI Anche lui, come Knoche, viene sopraffatto dalla potenza offensiva del Napoli e commette l’errore sul terzo gol segnato da Hamsik.

LUIZ GUSTAVO Ha avuto un po’ di spazio per provare a organizzare un minimo di gioco, ma anche lui finisce condizionato dalla mediocrità dei suoi.

CALIGIURI Avrebbe dovuto garantire quel pizzico di fantasia sulla fascia, ma Ghoulam non gli ha concesso spazi a sufficienza per impensierirlo.

DE BRUYNE E’ apparso molle e poco concentrato, ha perso tanti palloni nel confronto con David Lopez che l’ha braccato a vista.

 TIRI 1  RECUPERI 3  PASSAGGI 33

 TIRI 1  RECUPERI 5  PASSAGGI 65

 TIRI 2  OCC. CREATE 0  PASSAGGI 37

 TIRI 0  OCC. CREATE 4  PASSAGGI 35

4

6

5

SCHÜRRLE Da uno come lui ci si aspetta qualcosa di diverso. Invece, succede che si perde in qualche dribbling di troppo, senza successo, per evitare Maggio.

DOST Praticamente, non la prende mai. Anche quando Albiol l’ha mollato di qualche metro, è rimasto fermo sulle gambe.

PERISIC Da subentrato s’è meritato la sufficienza per un paio di affondi: suo il cross per l’unico gol tedesco.

ARNOLD E’ entrato quando il risultato era già compromesso e poteva incidere ben poco. Tuttavia anche lui ha sbagliato parecchio.

 TIRI 2  OCC. CREATE 0  PASSAGGI 28

 TIRI 0  SPONDE 0  DRIBBLING 0

 TIRI 1  RECUPERI 4  PASSAGGI 7

 TIRI 0  RECUPERI 1  PASSAGGI 11

8

7

MAGGIO ARRIVA... IN ANTICIPO INLER È TORNATO LOPEZ COL FISICO IL TECNICO BENITEZ

8 Ha il merito di aver tenuto tranquilla la squadra nonostante le polemiche. Sul piano tattico, è stato eccellente, concedendo poco o nulla all’avversario.

IL MIGLIORE HAMSIK

8 Ora Napoli può crederci. Se il momento non è alle spalle, la squadra ha ritrovato il suo miglior talento: una doppietta da centravanti e tante giocate di qualità, tutto in una volta.  TIRI 3  RECUPERI 2  PASSAGGI 32

IL PEGGIORE

Benitez e il futuro «Devo valutare bene gli investimenti» 1«Abbiamo mostrato qualità, unione, voglia e mentalità giusta. Tutto questo ha fatto la differenza» Nicola Cecere INVIATO A WOLFSBURG

adesso Benitez rimette tutto in discussione, cioè fa filtrare la possibilità che rimanga a Napoli giusto quando i napoletani (e magari lo stesso De Laurentiis) stavano metabolizzando il suo addio. «È stata una partita spettacola­ re, non posso che essere orgo­ glioso dei ragazzi – il suo esor­ dio –. Avevamo giocato alla grande anche con Roma e La­ zio, ma è chiaro che qui abbia­ mo dimostrato qualità, unione, voglia e mentalità giusta. Il mio compleanno e il futuro? Beh ho ricevuto un bellissimo rega­ lo...». E ancora: «Il domani non è deciso, i tifosi sanno che sto lavorando tantissimo. È tutto aperto, qui possiamo migliora­ re perché c’è uno staff di quali­ tà con Pecchia che conosce il calcio italiano e Bigon in socie­ tà. Trovare un direttore sporti­ vo come lui non è facile perché per noi fare mercato è sempre complicato. Devo capire quale è il business plan, l’investimen­ to, il centro sportivo, lo stadio, le ambizioni. Capire se vera­ mente tutto quello che potreb­

be essere fatto sarà realizzato. Poi deciderò se restare». WOLFSBURG Qualche parola anche sulle polemiche: «Sap­ piamo quale era il punto di par­ tenza, qualche errore lo abbia­ mo commesso e ci è mancata un po’ di cattiveria, però mi spiace sentire che i giocatori non hanno comportamenti professionali. Le peggiori parti­ te le abbiamo fatte in trasferta, quando eravamo in ritiro...». Hecking la prende con signori­ lità e del resto non c’è stato nemmeno un ammonito: sem­ bravano squadre gemellate. «Complimenti al Napoli, ha giocato la sua migliore partita da mesi. Noi li abbiamo agevo­ lati, dopo lo 0­1 non ci abbiamo capito niente. Pensavamo di poter ripetere la rimonta sul­ l’Inter ma sono squadre diver­ se, il Napoli ha saputo sfruttare i troppi spazi che gli abbiamo regalato. Primo gol irregolare? Sì, ma non possiamo attaccarci a un episodio». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Rafa Benitez, 55 anni ieri

7

6,5

6,5

ANDUJAR Due prodezze su Schürrle e Guilavogui, ma non riesce a mantenere inviolata la sua rete, perché Bendtner colpisce da pochi metri.

MAGGIO Dalle sua parti si è aggirato Schürrle, uno degli avversari più temuti. Lui l’ha sempre anticipato. Avvia con un bel colpo l’azione del raddoppio.

ALBIOL Concentrazione massima, anche se Dost è stato un fantasma. Quei pochi palloni arrivati dalle sue parti li ha controllati con autorità.

BRITOS Il raddoppio su Dost non è funzionale, allora va spesso a chiudere su De Bruyne che si inserisce dalle sue parti.

 PARATE 3  RINVII 12  PRESE ALTE 1

 CONTRASTI 4  CROSS 2  PASSAGGI 24

 CONTRASTI 3  LANCI 3  PASSAGGI 17

 CONTRASTI 0  LANCI 0  PASSAGGI 19

7

7

7

7

DAVID LOPEZ Corre tanto e ci mette pure il fisico per contrastare De Bruyne: le due cose gli riescono bene tanto che il belga sfigura parecchio.

INLER Altro giocatore ritrovato, è lui il dominatore del centrocampo. Assicura equilibrio alla manovra piazzandosi davanti alla difesa.

CALLEJON Approfitta dell’errore di Guilavogui per involarsi sulla fascia e crossare per il tocco vincente di Hamsik: è stato caparbio nel crederci.

MERTENS Un vero martello sulla fascia sinistra tanto da costringere Vieirinha a continue rincorse per limitarlo. Splendido l’assist per Higuian.

 TIRI 0  RECUPERI 10  PASSAGGI 45

 TIRI 0  RECUPERI 8  PASSAGGI 38

 TIRI 1  OCC. CREATE 1  PASSAGGI 32

 TIRI 0  OCC. CREATE 2  PASSAGGI 17

7,5

7

7

s.v.

Caligiuri ha il passo più veloce e gli va via in un paio di occasioni anche se poi non concretizza. Si tiene nella sua metà campo senza mai spingere.

HIGUAIN In Europa si conferma cannoniere imbattibile: col gol al Wolfsburg ha raggiunto quota 11 tra Champions e Europa League. E’ il vero leader.

INSIGNE Rieccolo, Lorenzo, con tutte le sue qualità. Perfetto il cross per il gol di Gabbiadini. Potrà essere determinante in questo finale di stagione.

GABBIADINI Avrebbe battuto ogni record se la traversa non gli avesse respinto il bolide da fuori, dopo il gol, perché in campo stava da appena 7 minuti.

HENRIQUE Gioca sette minuti e per poco non realizza il quinto gol.

 TIRI 1  RECUPERI 5  PASSAGGI 37

 TIRI 3  SPONDE 3  DRIBBLING 2

 TIRI 1  RECUPERI 5  PASSAGGI 28

 TIRI 2  RECUPERI 1  PASSAGGI 4

 TIRI 0  OCC. CREATE 1  PASSAGGI 5

GHOULAM

6

LAHOZ Non viene assistito dai suoi collaboratori in occasione del gol di Higuain: il napoletano si aggiusta il pallone con il braccio destro prima di scaraventarlo in rete con un destro bellissimo.

IL TECNICO

E

4,5

BENAGLIO Viene travolto dall’onda azzurra. Dalle sue parti si arriva con grande facilità e lui cede sul quarto gol, quasi disperato.

4,5

IL PEGGIORE

5

CEBRIAN DEVIS 5 DIAZ PEREZ DEL PALOMAR 6

ESTRADA 5 HERNANDEZ 6


6

Europa League R Andata quarti 1

2

 1 L’esultanza dei giocatori della Dinamo e la disperazione di Borja Valero dopo il gol del vantaggio segnato dagli ucraini nel primo tempo AP 2 Pallone vagante in area della Fiorentina, con Mario Gomez in versione difensore EPA 3 La splendida rovesciata di Babacar che regala il pareggio in extremis alla Fiorentina EPA

Magia Babacar sui titoli di coda E la Fiorentina rovescia Kiev 1Un tiro di Lens sporcato da Tomovic porta in vantaggio la Dinamo. I viola reagiscono, colpiscono un palo con Borja Valero e pareggiano con la rovesciata del senegalese Luca Calamai INVIATO A KIEV (UCRAINA)

L’

ultima zampata è della pantera viola. El Khouma Babacar in pieno recupero evita alla Fiorentina una sconfitta che sarebbe stata ingiusta. Il talento senegalese, entrato al posto di un Gomez generoso ma come sempre fuori dagli schemi della squadra, si inventa una girata acrobatica che gela Shovkovskly. Una ma­ gia. A conferma di un talento con margini di cre­ scita ancora tutti da scoprire. Baba sta discuten­ do da mesi il rinnovo del contratto con gli uomi­ ni della famiglia Della Valle. Ha un procuratore ufficiale e un altro (Raiola) che tira le fila da die­ tro al palcoscenico. Il giocatore non chiede solo più soldi. Vuole avere più spazio. E i nove gol segnati in stagione nonostante un minutaggio modesto sono il suo biglietto da visita. La sensa­ zione è che a giugno uno tra El Khouma e Super Mario farà le valigie. E, per il momento, è una «sfida» alla pari. GIUSTO COSÌ Finisce 1 a 1 ed è un risultato che ci sta tutto. La squadra di Montella ha fatto la partita cancellando le ultime due brutte esibi­

zioni contro Juve in Coppa Italia e Napoli in al 4­3­3 spostando Joaquin a sinistra per cercare campionato. Oltre alla rete di Baba la Fiorentina di ingabbiare il talentuoso Yarmolenko e chie­ può mettere sulla bilancia un palo colpito da un dendo a Mati Fernandez di pressare su Rybalka, rigenerato Borja Valero, un sospetto rigore su la mente della Dinamo. Idee che funzionano. La conclusione di Joaquin respinta di gomito da Fiorentina reclama un rigore per una respinta di Khacheridi e tanti bei colpi del so­ gomito di Khacheridi su destro di lito, scatenato, Salah. La qualifica­ Joaquin; impegna Shovkovskly zione è ancora tutta da conquista­ IL NUMERO con una conclusione telefonata di re. Ma la formazione di Montella Salah e sfiora il bersaglio con un si presenterà al Franchi con un destro a girare di Mati Fernandez. prezioso vantaggio e con la possi­ Niente di epocale ma trenta minu­ bilità di gestire la partita per affi­ ti pieni di sostanza. Però non è un darsi al contropiede del talento momento fortunato per i viola. egiziano. Borja Valero e compagni Quando ha segnato Agli ucraini basta il primo tiro nel­ dovranno fare tesoro degli errori nella gara di andata lo specchio della porta per sbloc­ commessi nella semifinale di Cop­ care il risultato. Al 36’ una conclu­ pa Italia contro la Juve quando la Fiorentina ha sione di Lens viene corretta da To­ nonostante il 2 a 1 dell’andata non sempre passato i movic: la palla prende una traiet­ furono capaci di gestire la gara. Fi­ quarti europei toria strana e beffa Neto. nendo per essere travolti dai bian­ disputati (sei volte) coneri. IN DIFFICOLTÀ La Fiorentina va un attimo in confusione. Yarmo­ NOVITÀ La Fiorentina inizia la partita alla gran­ lenko regala finalmente colpi importanti del suo de. Montella cambia qualcosa nello schieramen­ repertorio. Il fantasista della Dinamo ha un’ac­ to tattico dopo il forfait in extremis di Pizarro celerazione micidiale e una grande abilità nel (che sarebbe rientrato da titolare dopo l’infortu­ servire il compagno meglio piazzato. La squadra nio del 12 marzo scorso). Il tecnico viola si affida di Montella inizia anche la ripresa all’attacco.

6

Una pressione costante. Ma non è semplice tro­ vare spazi contro undici avversari piazzati siste­ maticamente dietro la linea della palla. Un cate­ naccio a tripla mandata. Il tecnico viola prova a mescolare ancora le carte inserendo Vargas al posto di un generoso Joaquin, alzando Borja nel ruolo di tre­quartista e passando al 4­3­1­2. An­ che questa piccola rivoluzione funziona. SVOLTA Al 32’ Borja Valero devia di testa da den­ tro l’area piccola. Il portiere della Dinamo Kiev è battuto ma la palla centra in pieno il palo. Sem­ bra una maledizione. Ma la Fiorentina non si ar­ rende, continua ad attaccare cercando di sfon­ dare sulle corsie esterne. Al 33’ Montella si gioca anche la carta Babacar. E in pieno recupero il gioiello senegalese sfrutta un cross dal fondo di Mati Fernandez. Sul primo tentativo la palla si impenna, ma quando ricade lui inventa un’acro­ bazia e in rovesciata di destro fulmina il portiere. Un gol di classe cristallina. La pantera viola va a festeggiare sotto la curva dove ci sono trecento tifosi arrivati da Firenze. E la notte di Kiev che doveva restituire alla Fiorentina il vero Gomez si consegna a quello che tra un mese potrebbe so­ stituire l’ex stella del Bayern. Così va il pallone. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LE PAGELLE di ALEX FROSIO SALAH AL CENTRO DELLA SCENA, SAVIC PREZIOSO, MATI OK, TOMOVIC IN SOFFERENZA DINAMO KIEV 5,5 SHOVKOVSKIY 5,5 Lui c’era già ai tempi di Shevchenko. Quarant’anni che si sentono un po’ sul cross dell’11: si poteva anche uscire. DANILO SILVA 5,5 Soffre un po’ le accelerazioni di Joaquin raddoppiate da Alonso. E non spinge abbastanza. KHACHERIDI 5,5 Se non è rigore, quella su Joaquin è una gran chiusura. Ma non dà mai sicurezza. DRAGOVIC 5,5 Non è un drago. Lui conosce bene Salah, ci ha giocato a Basilea, ma lo prende poco. ANTUNES 5 Una macchia viola con il 74 gli sfreccia accanto. Esce presto, infortunato e stordito. VIDA 6 Con un po’ di mestiere sigilla la fascia sinistra. RYBALKA 7 Il piccoletto è buono buono: schermo davanti alla difesa,

5,5

distributore attento e di tocco rapido, anche capace di accompagnare, visto che arriva due volte al tiro. YARMOLENKO 6,5 A volte indugia in giocate da starlette, come un no-look non necessario. Ma quando s’accende si vede che ha qualcosa in più. SYDORCHUK 5,5 Fatica a star dietro ai movimenti del centrocampo viola, restando un po’ a metà strada tra la necessità di coprire e l’incapacità di spingere. BEKLHANDA 5,5 Subito uno sfondamento che promette chissà che. Nient’altro BUYALSKIY 6 Un po’ meglio dell’altra mezzala, contribuisce con un po’ di sostanza. (Chumak s.v.) ALL. REBROV 5,5 Il figlioccio di Lobanovski, ex gemello di Shevchenko, si vede che giocava punta esterna. Il suo gioco esalta le scorribande sulle ali. Ma si fa mettere sotto.

IL MIGLIORE LENS

7 Ti aspetti Yarmolenko e invece chi va a far danni? L’olandesone dall’altra parte. In accelerazione è una furia imprendibile, cala un po’ alla distanza

IL PEGGIORE TEODORCZYK

5 Anche la Dinamo ha il suo Marione... Anzi, peggio. Non struscia un pallone, quando ci arriva travolge tutto e tutti, ovviamente senza sfiorare la palla.

MARCINIAK La chiusura di Khacheridi su Joaquin resta un dubbio. Potrebbe usare un po’ di più il cartellino.

FIORENTINA

6,5

NETO 6 Deve subire la deviazione beffa di Tomovic. G. RODRIGUEZ 6,5 Si incarica con precisione dei cambi-gioco da dietro. Attento come al solito in fase di copertura. SAVIC 7 Chiusure preziose, decisamente cresciuto rispetto alle ultime esibizioni. ALONSO 6,5 Costringe a lungo Yarmolenko a rinculare, lavoro prezioso in sovrapposizione senza trascurare la copertura. MATI FERNANDEZ 6,5 Sfiora il gol con un gran destro a giro, cala nella ripresa ma trova il piede per l’ultimo cross buono. BADELJ 5,5 L’equilibratore, di ritmi e assetto, eccede un po’ nel rallentamento di distribuzione.

BORJA VALERO 6,5 Non sempre presente, ma si inserisce nella zona rossa della trequarti, assiste Salah e colpisce un palo. (Aquilani s.v.) GOMEZ 5,5 Di sponda fa il suo. Ma il contributo resta modesto. Sembra arrivato da due giorni, coi compagni proprio non si capisce. BABACAR 7 Mini-lezione a Marione: palla vagante in area, di voglia e acrobazia la ribalta in rete. JOAQUIN 6 Una giocata giusta, seguita da una definizione non all’altezza. Però attivo. VARGAS 6 Si sistema alto, poi mezzala, non riesce mai ad armare il sinistro. ALL. MONTELLA 6,5 Che sia finalmente arrivato il giorno del salto di qualità? Il gioco c’era anche prima del pari perché costringe la Dinamo sulla difensiva, il gol di Babacar è il meritato premio. SOKOLNICKI 6 LISTKIEWICZ 6

IL MIGLIORE SALAH

7 Parte fortissimo, rifinisce per Joaquin e Gomez. La palla giusta sul piede sbagliato lo butta un po’ giù. Ma resta un pericolo.

IL PEGGIORE TOMOVIC

5 La deviazione sul tiro di Lens è sfortuna, non la sofferenza sulle accelerazioni dell’olandese. Prova a spingere ma non ne conosce i tempi. RACZKOWSKI 5,5 MUSIAL 6


VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

3

1 1

DINAMO KIEV

fIL PERSONAGGIO

FIORENTINA

KHOUMA BABACAR

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Lens (D) al 36’ p.t.; Babacar (F) al 47’ s.t. (4-1-4-1) Shovkovskiy; Danilo Silva, Khacheridi, Dragovic, Antunes (dal 23’ p.t. Vida); Rybalka; Yarmolenko, Sydorchuk (dal 23’ s.t. Belhanda), Buyalskiy (dal 34’ s.t. Chumak), Lens; Teodorczyk. PANCHINA Rybka, Gusev, Kravets, Mbokani. ALL. Rebrov. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO BASSO 44,1 M. ESPULSI nessuno. AMMONITI Dragovic, Sydorchuk, Lens, Khacheridi per gioco scorretto.

Il gol del predestinato «Panchina o titolare, mi piace solo vincere»

(4-3-3) Neto; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic, Alonso; Mati Fernandez, Badelj, Borja Valero (dal 38’ s.t. Aquilani); Salah, Gomez (dal 33’s.t. Babacar), Joaquin (dal 23’ s.t. Vargas). PANCHINA Tatarusanu, Richards, Pasqual, Ilicic. ALL. Montella. CAMBI DI SISTEMA dal 23’ s.t. 4-3-1-2 BARICENTRO MOLTO ALTO 57,3 M. ESPULSI nessuno. AMMONITI Gomez e Tomovic per gioco scorretto, Alonso per proteste.

1Il senegalese fa

ARBITRO Marciniak (Pol). NOTE spettatori 65.535. Tiri in porta 2-4. Tiri fuori 4-6. In fuorigioco 1-3. Angoli 3-6. Recuperi: p.t. 2’; s.t. 4’.

un altro passo sulla strada del nuovo contratto: «Siamo quasi ok»

PRIMO TEMPO 12’ Proteste viola Grande accelerazione sulla destra di Salah che scarica per Joaquin il cui tiro viene stoppato dal difensore Khacheridi in tuffo. La Fiorentina reclama il rigore per fallo di mano.

Alex Frosio

17’ Salah crea, Gomez spreca Altra accelerazione dell’egiziano, palla indietro per il tedesco che liscia la prima conclusione, recupera il pallone ma lo spedisce sull’esterno della rete.

INVIATO A KIEV (UCRAINA)

C

he fosse un predestinato s’era capito presto. Parec­ chio presto. Babacar, che poi sarebbe Khouma El Baba­ car, con quell’«El» in più, debut­ tò in prima squadra a 16 anni nel gennaio 2010, e subito con un gol, diventando il marcatore più giovane nella storia della Fiorentina. La serata di Kiev ag­ giunge un piccolo mattoncino alla storia del ragazzone partito dal Senegal, passato dalle Ca­ narie e da Pescara, da un affare quasi fatto con il Genoa alle gio­ vanili della Fiorentina. L’ultima volta che la Viola aveva affron­ tato la Dinamo Kiev, era la Cop­ pa Uefa 1989­90, terzo turno: freddo, fine novembre, 0­0 al­ l’andata, mentre al ritorno – a Perugia – decide quel numero 10 bravino, un certo Roberto Baggio su rigore. E la Fiorentina

26’ Sempre Fiorentina Questa volta l’assist-man è Borja Valero che serve Salah: il tiro da una dozzina di metri, però è centrale. 32’ Ancora in avanti Tiro a giro da fuori area di Mati Fernandez, il pallone sfiora il palo alla sinistra del portiere. 36’ Dinamo in vantaggio Alla prima vera azione passa la Dinamo con un tiro da fuori area di Lens: il pallone incoccia nel piede di Tomovic, si impenna e con una parabola va a terminare sotto l’incrocio. 45’ Giallo a Dragovic Fallo su Borja Valero: l’ucraino era diffidato, salterà il ritorno.

 Il gol segnato da Babacar nel finale della partita di Kiev consente alla Fiorentina di passare il turno e di qualificarsi alle semifinali di Europa League vincendo il ritorno allo stadio Franchi con qualsiasi risultato o anche pareggiando per 0-0. La squadra di Montella sarebbe invece eliminata dalla competizione in caso di risultato di parità nel quale vengano realizzati almeno 2 gol per parte (2-2, 3-3...). In caso di pareggio per 1-1 al 90’, invece, si andrebbe ai tempi supplementari e, al termine di questi, ai calci di rigore.

IL GIUSTO ATTEGGIAMENTO «Era una partita molto impor­ tante per noi, abbiamo dato tut­ to: sono entrato con l’atteggia­ mento giusto che chiedeva il mister e grazie a Dio ho fatto gol», ha raccontato Babacar, dopo che Montella l’aveva ab­ bracciato e stretto forte. «Mi ha detto che devo continuare così, con questo atteggiamento, dan­ do sempre il massimo. Io titola­ re? Gioco per la squadra, in panchina o dentro, l’importan­

te è vincere. Conquistare l’Euro­ pa League è possibile, vogliamo arrivare fino in fondo, dobbia­ mo continuare a lavorare e le soddisfazioni arrivano». Mon­ tella con lui insiste parecchio perché vede potenzialità enor­ mi: «Non sempre c’è con la testa – spiega il tecnico – ma se fa an­ che questo salto di qualità...». PROBLEMI FISICI Il fatto è che il Baba vuol giocare. Si sente ti­ tolare. Ma non sempre va così, anche perché ha avuto parecchi problemi fisici, dovuti forse an­ che a una fioritura esplosiva nella crescita. Sono proprio le presenze a singhiozzo il motivo per cui non ha ancora firmato il rinnovo. Il contratto scade a giugno 2016, club come Inter e Dortmund osservano fameli­ che. «Ma siamo a buon punto», ha specificato Babacar. A giu­ gno, se non prima, a Firenze sa­ rà il momento delle scelte. Uno tra Gomez – fermo a 9 reti sta­ gionali – e Babacar, antitetici per modo di giocare, andrà via. Se si dovesse giudicare da ieri, possibile snodo­chiave della stagione, la risposta sarebbe chiara. Marione sembra sempre un corpo estraneo, l’altro entra, riceve i cross che all’altro sono mancati e ribalta il destino. © RIPRODUZIONE RISERVATa

è il secondo gol stagionale in Europa League. In campionato è a quota 7

TOCCHI PER ZONA

SECONDO TEMPO

avanzò poi fino alla finale, per­ sa contro la Juventus. Altro gi­ ro, altro predecessore: l’ultima volta che la Fiorentina aveva giocato un quarto di finale eu­ ropeo, nel 2007­08 contro il Psv Eindhoven, decise con una dop­ pietta un altro numero 10 di di­ screto talento, cioè Adrian Mu­ tu. Poi la Fiorentina si fermò in semifinale, ai rigori contro i Rangers. Arrivarci, adesso, è molto più di una seria possibili­ tà. E per questo va ringraziato il Baba e il suo nono gol stagiona­ le. Non avrà il numero 10 sulle spalle – non lo è, in fondo – ma gli è bastata una giocata per ri­ baltare le possibilità di qualifi­ cazione e forse anche la storia di questa Fiorentina. Esultando alla Luca Toni, tanto per restare in tema di grandi ex viola.

1 Khouma Babacar, 22 anni: per lui

IL GUIZZO IN 13 MINUTI

LA SITUAZIONE

I viola passano se vincono o pareggiano 0-0

MINUTI GIOCATI

Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla

5’ Salah ci prova Gli attacchi della Fiorentina non sono convinti. Salah ci prova più volte, come per un tiro da fuori area deviato da Dragovic.

ATTACCO

18’ Pericolo in contropiede La Dinamo cerca di colpire la Fiorentina in contropiede. Pallone pericoloso messo al centro da Sydorchuk, Badelj sventa il pericolo.

13’ 1

26’ Mati respinto Ci prova Mati Fernandez ma il suo tiro è respinto dai difensori della Dinamo.

1

2 1 1

32’ Palo di Borja Valero La Fiorentina ha la grande occasione per pareggiare: su cross di Alonso Borja Valero anticipa tutti ma il suo colpo di testa si stampa sul palo.

6

2 PASSAGGI

1

47’ Babacar pareggia La Fiorentina pareggia con una rovesciata di Babacar, che arpiona un pallone vagante al centro dell’area.

PALLONI GIOCATI SPONDE 1 TIRI

GOL

33’ Ucraini vicini al raddoppio In contropiede la Dinamo fa male. Occasione per Yarmolenko, provvidenziale respinta di Rodriguez.

3

CHAMPIONS LEAGUE VENERDÌ 17 APRILE DIRETTA ALLE 19:00

AN BRESCIA vs BARCELONETA SABATO 18 APRILE DIFFERITA ALLE 00:30

PRO RECCO vs EGER

WORLD LEAGUE

FEMMINILE MASCHILE

CAMPIONATO ITALIANO | A1PALLANUOTO SABATO 18 APRILE Napoli Piscina Scandone Napoli Piscina Scandone Savona Piscina Zanelli Napoli Piscina Scandone SABATO 18 APRILE Messina Piscina Cappuccini Bogliasco Piscina Comunale DOMENICA 19 APRILE Messina Piscina Cappuccini Bogliasco Piscina Comunale VENERDÌ 17 APRILE Brescia Piscina Mompiano SABATO 18 APRILE Sori Piscina Comunale

13:30 18:00 18:00 19:30 15:00 20:30

CLASSIFICHE * una partita in più

CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA CC NAPOLI CARISA SAVONA CN POSILLIPO

VENTIDUESIMA GIORNATA RN FLORENTIA RN BOGLIASCO SS LAZIO ROMA VIS NOVA

PLAYOFF SCUDETTO  QUARTI DI FINALE GARA DUE DESPAR MESSINA RN BOGLIASCO

ORIZZONTE CATANIA RAPALLO

PLAYOFF SCUDETTO  QUARTI DI FINALE EV. GARA TRE

18:00 20:00

19:00 20:30

DESPAR MESSINA RN BOGLIASCO

ORIZZONTE CATANIA RAPALLO

CHAMPIONS LEAGUE  NONA GIORNATA AN BRESCIA

BARCELONETA

PRO RECCO

EGER

| FEMMINILE

MARTEDÌ 21 APRILE  DIRETTA ALLE 20:00

Avezzano

7

Centro Federale

20:00

ITALIA

RUSSIA

Pro Recco*

63

AN Brescia*

61

CarpisaYamamayAcquachiara 47 BPM Sport Management*

44

Carisa Savona

34

CN Posillipo

29

CC Napoli

26

RN Bogliasco

21

SS Lazio

19

Como Nuoto*

19

Roma Vis Nova

10

RN Florentia

4

Pro Recco 24 Eger 13 Barceloneta 11 Radnicki 9 Olympiacos 7 AN Brescia 5

46 41 41 27 25 23

Italia Russia Ungheria Francia

12 11 7 0


8

Europa League R Andata quarti

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

poter ribaltare il risultato. Per le italiane un avvertimento: da qui uscirà l’avversario più peri­ coloso per la corsa al titolo, Si­ viglia e Zenit hanno vinto quat­ tro delle ultime nove Europa League.

Rimonta Siviglia con Suarez Per Villas Boas la Spagna è tabù

1Lo Zenit in vantaggio con Ryazantsev,

poi Emery cambia e vince: due tiri, due gol SIVIGLIA ZENIT

2

Filippo Maria Ricci

1

INVIATO A SIVIGLIA twitter @filippomricci

PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Ryazantsev (Z) al 29’ p.t.; Bacca (S) al 28’, Denis Suarez (S) al 42’ s.t. SIVIGLIA (4-2-3-1) Sergio Rico 6; Coke 6 (dal 1’ s.t. Denis Suarez 7), Pareja 6, Kolodziejczak 6, Tremoulinas 6; Krychowiak 6,5, Banega 7; Aleix Vidal 7, Iborra 5 (dal 1’ s.t. Mbia 6), Reyes 6,5; Gameiro 6 (dal 19’ s.t. Bacca 7). PANCHINA Soria, Fernando Navarro, Figueiras, Vitolo. ALLENATORE Emery 6,5 AMMONITI Denis Suarez c.n.r. ZENIT (3-5-2) Lodygin 6,5; Luis Neto 6, Garay 6, Lombaerts 6; Anyukov 5, Javi Garcia 5,5, Shatov 6,5 (dal 30’ s.t. Khodzhaniyazov 5), Witsel 6,5, Rodic 5,5 (dal 20’ s.t. Mogilevets 5); Ryazantsev 7 (dal 37’ s.t. Tymoshchuk 5,5), Rondon 6. PANCHINA Malafeev, Sheydaev, Arshavin, Kerzhakov. ALLENATORE Villas Boas 6,5 AMMONITI Javi Garcia g. s., Garay c.n.r., Ryazantsev c.n.r. ARBITRO Nijhuis (Olanda) 5,5 NOTE spettatori 35.000 circa Tiri in porta 2-4, tiri fuori 5-4, angoli 21-4, fuorigioco 5-0 Recupero 1‘ p.t. e 4‘ s.t.

C

ome sabato contro il Barça il Siviglia parte ma­ le e rimonta. Coi catalani è arrivato fino al pareggio, coi russi dello Zenit alla vittoria per 2­1. La squadra di Emery al­ lunga a 33 la striscia di gare senza sconfitta al trascinante Sanchez Pizjuan (27 vittorie), quella di Villas Boas conferma lo scarso feeling con la Spagna: 7 sconfitte su 7. SPAGNA FATALE L’allenatore portoghese ha fatto un mezzo miracolo considerato che aveva 4 squalificati, quello spagnolo è partito con la formazione sba­ gliata ma ha saputo correggere e ha avuto la sua dose di fortu­ na: i due gol sono arrivati (nel­ la ripresa) con le uniche con­ clusioni nello specchio del Sivi­ glia. Che va in Russia senza il suo pubblico ma con un risulta­ to decente e la storia dalla sua: ogni volta che è arrivato ai quarti ha alzato la coppa. Per lo Zenit la chiara sensazione di

Unai Emery, 43 anni, ha già vinto una Europa League col suo Siviglia EPA

IL MIGLIORE

IL PEGGIORE

7  DENIS SUAREZ Il talentino in prestito dal Barça ultimamente trova poco spazio. La sua entrata ha cambiato il Siviglia.

5  IBORRA Emery lo usa alle spalle della punta per sfruttarne il fisico. Ne ottiene poco. Senza di lui il Siviglia si è trasformato.

LA STRATEGIA Emery ha scelto di iniziare senza Bacca e Vitolo, provando con Gameiro (il pan­ chinaro con più gol nella Liga, una rete ogni 84’) e il redivivo Reyes. Villas Boas ha dovuto fa­ re un autentico taglia e cuci per coprire il buco lasciato dalle squalifiche di Hulk, Danny e dei due laterali, Criscito e Smol­ nikov. Il portoghese ha cambia­ to lo schieramento lanciando un’inedita difesa a 3 e ha rinun­ ciato alla palla. Tattica che ha funzionato perché il Siviglia ha rimediato tanto possesso ma poche occasioni, un buon baga­ glio di frustrazione e lo svan­ taggio provocato dal migliore dei rivali, Ryazantsev. Che pri­ ma ha spedito a pochi centime­ tri dal palo un bel colpo di testa, poi alla seconda occasione ha tirato due volte verso la porta di Sergio Rico: parata e gol. Van­ taggio immeritato per volume di gioco ma ineccepibile per ci­ nismo e praticità. LA CORREZIONE Nell’intervallo Emery ha fatto due cambi, fuori Iborra e Coke, dentro Mbia e Denis Suarez con Aleix Vidal scalato a terzino e Banega avanzato di qualche metro. Il Siviglia è entrato indemoniato e quando ha avuto anche Bacca ha steso i rivali: testa del colom­ biano (21 gol e 6 assist, come alla fine della scorsa stagione) e missile del canterano del Barça Suarez dal limite. Zenit assediato, subissato di corner e tramortito dalla spinta di stadio e avversari. Ma capace di evita­ re il terzo gol e quindi di riparti­ re vivo dall’odiata Spagna. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BELGI BLOCCATI

Bruges e Dnipro senza gol  BRUGES Aveva ragione Michel Preud’homme quando fino a poche ore dal fischio d’inizio diceva : «Non lasciatevi trarre in inganno, il Dnipro è un bel gruppo, compatto e di buona qualità. Questa squadra ha il pregio di riuscire a fare giocare male i suoi avversari». E infatti il Bruges non passa e si fa imporre lo 0-0. Nicolò Licata BRUGES – DNIPRO 0-0 BRUGES (4-2-3-1) Ryan 7; De Fauw 6, Simons 6,5, Mechele 6, De Bock 6; Vormer 6, Silva 4,5; Rafaelov 6 (Coopman dal 44’ st sv), Vazquez 6, Izquierdo 5 (Dierckx dal 33’ st 5,5); Oularé 7 (De Sutter dal 27’ st 5,5). PANCHINA Kujović, Van den Buijs, Libbrecht, Reuten. ALL. Preud’homme 6,5. AMMONITI Vormer e De Bock per gioco scorretto. DNIPRO (4-4-1-1) Boyko 7; Fedetskiy 6, Cheberyachko 6, Matos 5,5: Luchkevych 6,5 (Bruno Gama dal 35’ st 6), Kankava 6,5, Fedorchuk 5,5, Konoplyanka 6,5; Rotan 6,5 (Bezus dal 44’ st sv); Kalinić 5,5. (Seleznyov dal 33’ st 5,5). PANCHINA Laštůvka, Vlad, Svatok, Blyznychenko. ALL. Markevych 6. AMMONITI Fedorchuk, Cheberyachko e Matos per gioco scorretto. ARBITRO Damir Skomina (SLO) 6. NOTE Tiri in porta 3-5, In fuorigioco 2-3, Angoli 7-8, Recuperi: p.t. 1’ ; 3’ s.t.


VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

9


10

Serie A R Il caso

fIL CONVEGNO ALL’UNIVERSITÀ LA SAPIENZA SU CALCIO E VIOLENZA 1

2

3

 1 Il tecnico della Roma Rudi Garcia e quello della Lazio Stefano Pioli ieri a La Sapienza di Roma ANSA 2 Maria Grasso, vedova dell’agente Filippo Raciti LAPRESSE 3 Claudio Lotito, presidente della Lazio LAPRESSE

Stadi, tifo e cultura P Garcia e Pioli «Ora basta insulti Vogliamo rispetto»

Andrea Pugliese ROMA

1Il messaggio congiunto dei tecnici di Roma e Lazio La vedova Raciti: «Impianti chiusi, partite solo in tv»

er un attimo è sembrato quasi di essere dentro uno stadio virtuale, tra applau­ si, cori e — purtroppo — qualche fischio. Niente se paragonato a ciò che succede negli stadi italia­ ni. Che, poi, non è altro che il cuore del convegno «Vivere lo stadio: una passione a rischio?», organizzato da La Sapienza di Roma con il Dipartimento di Pubblica Sicurezza–Osservato­ rio Nazionale Manifestazioni Sportive. Quei fischi sono un po’ la metafora della cultura sporti­ va italiana, quello che succede negli stadi il pericolo di una ma­ lessere dilagante, specchio di una società sempre più in crisi di identità e valori. «Ma io gli stadi li chiuderei, chi vuole guardare la partita lo può fare tranquilla­ mente da casa — dice Marisa Grasso, vedova dal 2007 del­ l’ispettore capo Filippo Raciti —. A livello culturale è cambiato po­ co, sono molto preoccupata. E terrorizzata dal pensiero che possano ripetersi fatti come quello che ho conosciuto io o An­ tonella Leardi».

Dopo lo striscione a Trigoria, ieri a Roma è spuntata anche una terribile scritta contro Pallotta MANCINI

PRINCIPI E TOLLERANZA Già, a livello culturale. È lì che il calcio deve fare il salto di qualità ed è lì che si gioca una partita molto più importante di quelle classi­ che. Perché è lì, in fondo, che il

4 aprile 2015 CONTRO LA MAMMA CIRO Durante Roma-Napoli, striscioni della curva Sud nei confronti della mamma di Ciro Esposito. «Che cosa triste... Lucri sul funerale con libri e interviste!» e «Antonella Leardi taci»

7 aprile L’ATTACCO DI PALLOTTA La curva Sud viene squalificata per un turno. Pallotta dagli Usa commenta così: «Fottuti idioti e stronzi», rivolgendosi agli autori degli striscioni incriminati nella partita col Napoli

LE TAPPE DELLA VICENDA

5 aprile ROMA, PRIMA CONDANNA Scrive la Roma: «Ogni episodio che porti alla perdita di una vita in concomitanza di una partita è una sconfitta dell’intera società civile, al di là delle appartenenze»

nostro calcio si gioca molto del suo futuro. «Il problema è che per anni abbiamo tollerato com­ portamenti che nulla hanno a che fare con lo sport — dice Claudio Lotito, presidente della Lazio — Che scadono in situazio­ ni immorali e che violano i prin­ cipi della dignità umana. In no­ me di cosa l’abbiamo fatto? Del tifo, ma quello non è tifo». Alla fine l’ombelico è proprio questo, capire quale è l’humus del vero tifoso e quale no. Non bisogna arrivare fino alle nuove scritte contro Pallotta per capirlo, ba­ stano anche solo quei fischi di ie­ ri a Pioli e Lotito. Lo scatto cultu­ rale dovrebbe essere anche que­ sto, cominciando con il fare tifo pro e non contro. TRA STEFANO E RUDI E dentro il problema, allora, ci va a finire proprio Stefano Pioli, il tecnico della Lazio: «Quando vediamo comportamenti scorretti da par­ te dei tifosi, in campo proviamo sempre grande tristezza. Lo sport è passione, entusiasmo, emozione. E chi supera il limite della legalità non può starci den­ tro. Di più, noi grandi dobbiamo fare la nostra parte di cittadini e genitori, vedere bimbi che fanno gesti, insultano o provocano non va bene». Bingo, l’humus è que­ sto. E si ritorna al discorso della cultura sportiva, quello che i pic­ coli di oggi (che poi non sono al­ tro che i tifosi di domani) vedono dai grandi e ripropongono. Basti tornare con la mente a Juve­Udi­ nese del 2013, in cui i bimbi por­ tati allo stadio per la squalifica delle curve bianconere insulta­ rono continuamente Brkic, con ulteriore ammenda di 5mila eu­ ro per la Juve. «Lo sport in gene­ rale, ma il calcio in particolare è una scuola di vita — dice Rudi Garcia, allenatore della Roma — Non esiste il colore della pelle, la religione o altro, conta solo se sei bravo o meno. Il rispetto è im­ portante, nella vita e nello sport. Mi auguro che presto si possa an­ dare allo stadio in un clima di ri­ spetto totale, anche in un der­ by». Un appello per il 24 maggio. «Gli sfottò fanno parte del tifo, se restano entro certi limiti sono anche piacevoli — chiude Pioli — Altrimenti via, per i teppisti non c’è più spazio, devono essere isolati. In uno stadio vogliamo solo i tifosi veri». Già, il punto è questo. Chi sono i tifosi veri? È una questione culturale. E lo sta­ dio, forse, è davvero una passio­ ne a rischio.

CAPO DELLA POLIZIA

Duro Pansa «A volte sono come gruppi criminali»

N

on è un giorno facile per il capo della Polizia Alessandro Pansa: la lettera inviata a Repubblica per dire «mai più Diaz», la sospen­ sione dell’agente Tortosa, la ri­ mozione del dirigente Adorna­ to, il convegno sulla violenza da stadio a La Sapienza, diven­ tato d’attualità con il caso Pal­ lotta. Tante questioni, tutte de­ licate, un denominatore comu­ ne: il rispetto della legalità. «La posizione del presidente della Roma è corretta — rico­ nosce Pansa —. Finalmente qualcuno si distingue da quel mondo, ma è tutto il calcio, giocatori compresi, che deve capire da che parte stare, se con la legalità, dove gli ultrà non ci sono, o meno». La pla­ tea, composta per lo più da stu­ denti, applaude. I vertici del calcio, però, non ci sono (a parte Mauro Baldissoni e Clau­ dio Lotito). C’è tutto il gotha del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Il Prefetto Vincen­ zo Panico, Capo segreteria, sottolinea il ruolo del suppor­ ter liaison officer, come «unico tramite riconosciuto tra club e tifosi». Ma tifosi, non delin­ quenti. Gli ultrà, ricorda anco­ ra Pansa, «nell’escalation di violenza cui assistiamo perse­ guono interessi diversi e spes­ so opposti al calcio. A volte — aggiunge — si presentano si­ mili ad altre associazioni cri­ minali, ecco perché noi dob­ biamo saper distinguere sem­ pre mondo del calcio e mondo della criminalità». a. cat. © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandro Pansa, 53 anni ANSA

10 aprile LA ROMA NON FA RICORSO Il club decide di non ricorrere contro la squalifica. Una scelta contestata dagli ultrà. Nei giorni successivi spunta uno striscione a Trigoria: «This fucking idiots gonna pay you. Mother fucker»

15 aprile INSULTI? PALLOTTA RIATTACCA La curva Nord per solidarietà alla Sud entra domenica con l’Atalanta e insulta Pallotta che replica: «I veri tifosi non fanno commenti razzisti, non creano violenze o gettano merda sui giocatori»

IL TIFO GIALLOROSSO

Roma divisa su Pallotta, scatta l’allarme Olimpico 1Per domenica si temono manifestazioni nei dintorni dello stadio. E il club chiede un parere per la riapertura del settore Distinti Alessandro Catapano Massimo Cecchini ROMA

S

tavolta non è un luogo comune. Dopo il durissi­ mo attacco di James Pal­ lotta agli ultrà, al netto di per­ centuali variabili, davvero la tifoseria della Roma si è ritro­ vata divisa come da tanto tem­ po non accadeva. Social e ra­ dio private sono piene di com­ menti che hanno sezionato le affermazioni del presidente in una sorta di anatomia passio­ nale. Logico che in realtà nes­

suno si è schierato apertamen­ te per i violenti, ma per tanti la Curva Sud, con le sue liturgie un po’ polverose, sembra deb­ bano godere di una sacralità extra­legalitaria. A pensarci bene, tutto potrebbe ridursi a due slogan di fondo. Da una parte c’è chi dice: «Bravo Pal­ lotta, siamo stufi di quella gente che fa chiudere gli stadi per fare i propri interessi. A noi interessa solo la Roma». Dall’altra invece c’è chi dice: «Che cosa ne sa Pallotta del ti­ fo della Roma? Lui pensa solo allo stadio nuovo e a fare affa­ ri».

ALLARME ULTRÀ Al di là della filosofia, ciò che preoccupa è la gestione dell’ordine pubblico per domenica. Come si sa la Sud sarà chiusa per via dei fatti acca­ duti contro il Napoli (vedi so­ pra), ma a questo si è aggiunto l’appello del centinaio di ultrà della Nord a tutti i tifosi di diser­ tare lo stadio in segno di solida­ rietà con coloro costretti a rima­ nere fuori. Ovvio che il grosso della tifoseria sarà regolarmen­ te al proprio posto, anche per­ ché la partita contro l’Atalanta è importantissima in chiave ac­ cesso alla Champions, ma il tam tam ultrà è già partito. E così nei dintorni dello stadio si sta orga­ nizzando una sorta di raduno che avvii una contestazione a Pallotta, già «vittima» in questi giorni di scritte e striscioni da parte di «gentiluomini» in cerca di rivalsa e visibilità. Oggi, co­

Daniele De Rossi sotto la curva Sud dopo lo 0-3 con la Fiorentina EIDON

munque, è prevista la riunione del Gos sul match di domenica. DISTINTI: CHE FARE? Intanto la Roma lunedì scorso, subito dopo aver rinunciato al reclamo contro la chiusura della Sud, ha

inviato al giudice sportivo una richiesta di chiarimenti: il club giallorosso voleva sapere se gli striscioni e i cori discriminatori segnalati nel referto di Roma­ Napoli fossero stati colti in tutto il settore, quindi anche nella

curva laterale che comprende i vecchi Distinti, o solo nella parte centrale, che ospita circa 8 dei 14mila abbonati di curva. Con l’intento, in questo caso, di ri­ durre la portata della sanzione a quegli 8mila, in linea con l’ulte­ riore settorializzazione delle curve invocata da tempo dal Vi­ minale. A Trigoria, però, non hanno avuto risposta. Gianpao­ lo Tosel ha subito girato la ri­ chiesta alla Procura federale, che ora deve dare un’indicazio­ ne. Leggendo la relazione dei collaboratori, assodato che gli striscioni sono apparsi solo nella curva centrale, si scopre che dei tre cori messi a referto solo uno è stato così ampio — e ascritto a circa il 70% del settore — da es­ sere udito da tutti e tre gli ispet­ tori. Basterà a tenere chiusa an­ che la curva laterale? © RIPRODUZIONE RISERVATA


VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

fIL SONDAGGIO

I pesanti silenzi di 11 club su 19 Gli altri in coro: «Isolare i violenti» 1Lotito: «Pallotta sta seguendo la mia strada» Ferrero: «Striscioni? Non cancelliamo il folklore» 1

2

3

 1 James Pallotta, 57 anni, presidente della Roma 2 Massimo Ferrero, 63, presidente della Sampdoria 3 Enrico Preziosi, 67, presidente del Genoa ANSA

S

u 19 club di Serie A ben 11 non hanno voluto commentare le parole di Pallotta. È un silenzio assor­ dante che svela quanto sia complicato recidere certi rap­ porti con le frange estreme del tifo, compiere quel cambia­ mento culturale auspicato dal presidente della Roma. Il gior­ no dopo il suo attacco via Twit­ ter abbiamo contattato tutte le società del massimo campiona­ to. I grandi club hanno preferi­ to non pronunciarsi: Juventus, Milan, Inter, Napoli. Ma il mu­ tismo, si sa, è trasversale: no comment anche da parte Pa­ lermo (con Zamparini che li­ quida: «Non guardo in casa de­

gli altri, ogni presidente ha i suoi problemi, io i miei»), Tori­ no, Sassuolo, Verona, Cagliari, Chievo e Parma, quest’ultimo giustificato dalla gestione falli­ mentare. PRIMOGENITURA Ha parlato, eccome se ha parlato, Claudio Lotito, il primo patron a con­ durre una battaglia aperta contro gli ultrà violenti. E c’è tutto Lotito nella rivendicazio­ ne di tale primogenitura: «Pal­ lotta ha ragione? Come Lotito ha ragione da 10 anni: sono stato il primo a farlo, è lui che segue me. Una sparuta mino­ ranza di gente additata impro­ priamente come tifosi, dei de­

Daffina (Rothschild): «Gli ultrà? I presidenti ne hanno paura»  Testa e cuore. Alessandro Daffina, a.d. di Rothschild Italia ha l’animo dell’appassionato e l’esperienza del manager d’affari di altissimo livello, che sa bene come il calcio possa essere (anche) un business eccellente. Tra l’altro, nella trattativa che ha portato la Roma a Pallotta, la Rothschild ha avuto un ruolo rilevante, cosa che gli consente di parlare con cognizione di causa. «Il presidente giallorosso ha fatto benissimo a esprimersi in quel modo – dice Daffina – ma tutti gli altri suoi colleghi hanno paura di ritrovarsi gli hooligans sotto casa. Quella è gente pazza, frustrata e vigliacca. Io adoro il calcio e all’estero invece mi capita di andare a vedere partite, da Germania-Italia del 2006 a Manchester City-Roma di qualche mese fa, in assoluta tranquillità. Per questo dico che da noi c’è bisogno che le autorità facciano molto di più. La tessera del tifoso non è servita a niente.

Invece occorrerebbe mettere in galera quei 200-300 delinquenti che tengono sotto scacco le società. Ai giocatori, per esempio, dovrebbe essere proibito andare sotto le curve, così come bisognerebbe fare delle vere e proprie perquisizioni a campione: chi ha armi, bomboni, striscioni va in carcere. Tutto ciò che accade è una sconfitta dell’Italia come Paese civile, mentre noi avremmo bisogno di investitori stranieri». E qui si vira anche sull’aspetto economico. Il calcio potrebbe essere un importante volano economico. Ma perché un tifoso cinese dovrebbe preferire acquistare una maglia della Roma piuttosto che una del Borussia Dortmund dove vede uno stadio bello e sempre pieno? Gli stessi calciatori di alto livello, alla fine, se possono scelgono di andare a giocare altrove». Una ulteriore iattura da evitare. Massimo Cecchini

linquenti abituali, usa il calcio come cassa di risonanza. Dob­ biamo avere il coraggio di fare una separazione netta dalle persone per bene che poi diser­ tano gli stadi». Non generaliz­ zare, non sparare nel mucchio, isolare i violenti. È sulla stessa linea Enrico Preziosi, presiden­ te del Genoa: «Chi va allo sta­ dio e paga il biglietto ha il dirit­ to di applaudire così come di fi­ schiare, a patto che mantenga un atteggiamento civile. Se, in­ vece, si va oltre, allora queste persone vanno eliminate da un contesto simile. Comunque non si può individuare il male solo in una categoria di tifosi. Ho conosciuto tanti ultrà buo­

ni. Purtroppo si sentono solo i soliti, pochi, che gridano. La ti­ foseria giusta, sana, gira le spalle o non viene allo stadio». DIALOGO La riaffermazione dello stadio come luogo di ci­ viltà passa anche attraverso la politica del dialogo con il tifo sano. La Fiorentina, attraverso il presidente Mario Cognigni, sostiene Pallotta, rivendica l’iniziativa del fair play e ricor­ da di essere «parte attiva nel supportare la Lega nel proget­ to Slo (Supporter liaison offi­ cer, cioè le figure che dovreb­ bero fare da collante tra club e tifoseria, ndr) affinché non si ripetano certe situazioni. Con il supporto dell’introduzione di regolamentazioni restrittive e con leggi adeguate che an­ dranno fatte rigorosamente ri­ spettare, potremmo riportare il calcio nella giusta dimensio­ ne: quella di uno spettacolo adatto alle famiglie e senza pe­ ricoli». Anche Atalanta, Cese­ na ed Empoli esprimono soli­ darietà a Pallotta: il d.g. Pier­ paolo Marino parla di «presa di posizione giusta e condivisibi­ le»; il presidente Giorgio Luga­ resi dice che «pur utilizzando termini un po’ eccessivi, nella sostanza Pallotta ha ragione: è ora che i razzisti e i violenti vengano messi ai margini»; il presidente Fabrizio Corsi con­ divide la battaglia «al 100%» e riconosce come «in una realtà numericamente importante come Roma sia difficile l’attua­ zione di questo suo impegno». L’Udinese, col d.s. Cristiano Giaretta, ricorda l’esempio in­ glese: «Bisogna lavorare sulle strutture e serve il sostegno delle istituzioni a cominciare dalla Federazione». FOLKLORE E infine c’è Massi­ mo Ferrero. Il presidente della Sampdoria condanna gli stri­ scioni «che generano violenza» ma mette l’altolà alla proposta annunciata ieri sulla Gazzetta dal presidente della Lega Mau­ rizio Beretta, quella di arrivare a vietare tutti gli striscioni con scritte che non siano classici incitamenti alla squadra del cuore. «Attenzione a cancella­ re il folklore e il calore che il tifoso dà alla squadra del cuo­ re. Che cosa vuol dire “togliere gli striscioni”? Bisogna specifi­ care, avere coscienza civile e ri­ spetto per la maggioranza del­ le persone che vive la partita con spirito sportivo. Togliamo gli striscioni, togliamo i colori, togliamo la passione e dopo che cosa resta? No alla violen­ za, sì allo sport. Sì al tifoso scanzonato, no al tifo premedi­ tato. Non dobbiamo fare di tut­ ta l’erba un fascio». m.iar. © RIPRODUZIONE RISERVATA

HANNO DETTO

CON REGOLE RESTRITTIVE E PROGETTI AD HOC POTREMO RESTITUIRE IL CALCIO ALLE FAMIGLIE MARIO COGNIGNI PRESIDENTE FIORENTINA

TERMINI UN PO’ ECCESSIVI, MA NELLA SOSTANZA PALLOTTA HA RAGIONE: VIOLENTI E RAZZISTI AI MARGINI GIORGIO LUGARESI PRESIDENTE CESENA

CONDIVIDO AL 100% LA PRESA DI POSIZIONE DI PALLOTTA. IN UNA REALTÀ COME ROMA ATTUAZIONE DIFFICILE FABRIZIO CORSI PRESIDENTE EMPOLI

IL PUBBLICO HA DIRITTO DI FISCHIARE A PATTO CHE SIA CIVILE. HO CONOSCIUTO TANTI ULTRÀ BUONI ENRICO PREZIOSI PRESIDENTE GENOA

11

IL COMMENTO di MARCO IARIA

CHE OCCASIONE PERSA I NO COMMENT DELLE GRANDI

«E

ora non lasciamolo solo» titolava l’editoriale di ieri della Gazzetta, invocando una reazione del movimento alla tolleranza zero annunciata da Pallotta contro gli ultrà violenti. Non si può dire che l’appello abbia fatto gran breccia, a giudicare dal sondaggio che abbiamo condotto tra le altre società di A: 11 club su 19 sono rimasti in silenzio. È vero, il presidente Beretta aveva già ribadito la linea «intransigente» della Lega. E poi c’è stata la solidarietà, più o meno convinta, di Atalanta, Cesena, Empoli, Fiorentina, Genoa, Sampdoria, Udinese. Soprattutto si è esposto quel Claudio Lotito che, tra tanti difetti, ha avuto il pregio di aver reciso le connivenze della Lazio con certe frange della curva. Resta la delusione per i no comment delle grandi: la Juventus, che pure è alleata della Roma e ha aperto la strada dello stadio di proprietà, l’Inter e il Milan, che hanno vissuto di recente contestazioni anche feroci, il Napoli che con De Laurentiis ama guardare ai modelli esteri. Beninteso, non sarebbe cambiata la storia con una frase di circostanza in più. Ma nelle battaglie culturali contano pure i simboli. E allora sarebbe un segnale politico quello di convocare un’assemblea di Lega con un unico punto all’ordine del giorno: politiche del tifo tra severità e dialogo. Magari suggellato da un comunicato firmato da tutti e 20 i presidenti. Perché quel che accade nella Capitale non riguarda solo la Roma. È dalla trasformazione degli stadi in luoghi di festa e spettacolo, liberi da zone franche, che passa il salto di qualità del sistema calcio in Italia.


12

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ALLE RADICI DI...

CONTENUTO PREMIUM

STEFANO STORY: DAGLI ESORDI ALLA JUVENTUS 1

4

5

6 2

3

 1 Stefano Pioli nella prima squadretta, la Coop Nord Emilia, allenata dal padre Pasquino: è il primo accosciato a sinistra, mentre il terzo in piedi da sinistra è Michele Pertusi, famoso cantante lirico 2 Pioli con il fratello Danilo, mamma Maria Luisa e papà Pasquino 3 L’articolo de «La Gazzetta di Parma» che annunciava il suo passaggio in bianconero 4 Pioli con il padre e gli altri due fratelli 5 Stefano, con la maglia di una Nazionale giovanile, in un contrasto con il fratello Danilo 6 Ancora Pioli con la maglia del lla Juventus che l’acquistò nell’84 dal Parma subito dopo la promozione in Serie B: resterà a Torino per tre stagioni TARTAGLIA

Pioli dynasty QUEI TRE FRATELLI E LA MAMMA «C.T.» «LI HO CRESCIUTI A PANE E PALLONE» IL REPORTAGE di ANDREA SCHIANCHI INVIATO A SAN POLO DI TORRILE (PARMA)

I

segreti della Lazio dei miracoli, delle otto vit­ torie consecutive e del sorpasso sulla Roma, si nascondono in un fazzoletto di terra steso sulla Pianura Padana. Siamo a San Polo di Torri­ le, a dieci chilometri da Parma. Qui affondano le radici dell’uomo che, senza urla e senza proclami, sta trasformando il sogno in realtà: Stefano Pioli. Non si sa come andrà a finire, domani c’è la sfida a Torino con la Juve che tremare le gambe fa, ma di paura in quest’angolo dell’Emilia non c’è trac­ cia. Papà Pasquino e mamma Maria Luisa vivono di calcio e per il calcio, anche adesso che hanno passato la settantina. E sanno che una partita di pallone è gioia, divertimento, spettacolo, mica ansia o preoccupazione. Se non fosse così la loro sarebbe stata una vita impossibile, con tre figli calciatori (Leonardo, Stefano e Danilo) poi di­ ventati allenatori. E ora in campo ci vanno i nipo­ ti, e loro, i nonni, sono sempre dietro: li seguono, tifano, li sostengono. Quella dei Pioli è una dina­ stia che si riconosce in un solo credo: il calcio. RICORDI E CARATTERE «Il più bravo era Leonar­ do, ma ha avuto brutti infortuni e non ha fatto la carriera che meritava» dice la signora Maria Lui­ sa. Categorie minori, provincia, tanti gol. «Ne ha segnati più di cento e giocava libero. Ma le sue punizioni erano micidiali» prosegue la mamma che dei suoi figli non ha perso una partita, si ri­ corda tiri e dribbling, risultati e classifiche. Oggi Leonardo, classe 1964, fa l’allenatore del Piccar­ do&Savorè: ha appena vinto il campionato di Pri­ ma Categoria e il primo messaggio di complimen­ ti gli è arrivato proprio da suo fratello Stefano che sa bene quanto sia difficile, a qualsiasi livello, raggiungere il massimo traguardo. «Io e mio ma­ rito ci dividevamo: uno portava all’allenamento

Leonardo e l’altro portava Stefano, che è di un anno più giovane. Stefano aveva, e ha ancora, un carattere simile al mio: non molla mai, combatte, lotta, incassa le delusioni e le sconfitte e si rialza subito». «Un giorno andammo a fare un provino al Bologna, era l’inizio degli anni Ottanta ­ dice papà Pasquino ­ Stefano marcò Mancini, e non gli fece toccare il pallone. Il selezionatore, a fine par­ tita, mi disse che voleva rivedere Leonardo, per­ ché secondo lui poteva fare carriera, mentre Ste­ fano non gli interessava. “Smetterà presto, non ha qualità” sentenziò. Io lo raccontai a mio figlio e sapete che cosa mi rispose Stefano? “Di’ a quel signore che io arrivo in A”. Ci è arrivato». Te­ nace ai limiti della testardaggine, ma anche educato, riservato, poco amante del palco­ scenico. Forse proprio questo è stato il suo limite, o la sua fortuna: dipende dai punti di vista. Stefano non ha mai pensato a farsi pubblicità, a mettersi in mostra, a frequen­ tare i salotti del pallone. E probabilmente questa è la ragione per cui, da allenatore, è ar­ rivato un po’ tardi nel Gotha. D’altronde, il massimo delle pubbliche relazioni che si concede è, d’estate, una passeggiata al Tennis Club Parma, un tuffo in piscina, quattro chiacchiere con gli amici di sempre e poi via in pizzeria con tutta la famiglia. C’è chi, con un curriculum decisamente inferiore al suo, si at­ teggia molto di più, ma è questio­ ne di carattere. «Stefano pensa al lavoro e non alle parole» con­ clude Maria Luisa. DONNA AL POTERE In casa la vera esperta di calcio è lei. Pa­ pà Pasquino conferma. «Sareb­ be stata un grande allenatore, ha grinta da trasmettere». Ora segue il nipote Filippo (figlio di Leonardo)

Stefano Pioli, 49 anni, prima stagione alla Lazio ACTIVA

che gioca nel Brescello, «e siamo primi in classifi­ ca in Promozione ­ dice lei ­ Se non facciamo stu­ pidate...». E tronca il discorso, forse per scara­ manzia, ma prenota un posto sulle gradinate del campo di Medesano dove domenica il Brescello è impegnato nella terz’ultima gara della stagione. Il signor Pasquino, invece, fa il dirigente alla Ju­ ventus Club: nella squadra di Seconda Categoria giocano i nipoti Gianmarco (figlio di Stefano) e Francesco (l’altro figlio di Leonardo). Un’occhia­ ta, però, i nonni non si dimenticano di darla al piccolo Gabriel, dieci anni, che sgambetta nel campo di San Polo sotto la guida del papà Danilo, l’altro calciatore di casa Pioli. MAESTRI E PROCESSI Questa storia di vita e pal­ lone nasce in un quartiere a ovest di Parma, la zona dei prati Bocchi. Papà Pasquino, che per mandare avanti la famiglia lavorava alle poste e poi faceva il muratore, portava i figli alla Coop Nord Emilia, una società sportiva che aveva la se­ de vicino a casa. «Allenavo la squadra di Stefano, l’annata 1965. Lui faceva lo stopper, era già mol­ to bravo. E sapete chi era il mediano davanti alla difesa? Michele Pertusi, il cantante lirico. Abbia­ mo vinto due campionati in una stagione sola: giocavamo al sabato il torneo Uisp e la domenica quello Csi. Eravamo fortissimi». Già, poi Stefano venne scelto dal Parma e lì incontrò un maestro. «Bruno Mora è stato un fenomeno ­ spiega mam­ ma Maria Luisa ­ Io seguivo gli allenamenti in Cit­ tadella, Mora spiegava ai ragazzi come calciare il pallone, come stopparlo, come smarcarsi. Era uno spettacolo. Ecco, quando dicono che il calcio italiano deve migliorare, io saprei che cosa fare: mettete bravi allena­ tori nei settori giovanili, è lì che si formano i campioni». Stefano lo hanno formato bene: al Parma, pri­ ma di essere ceduto alla Juve per un miliardo, regalò una promozione dalla C alla B. Gol decisivo nell’ultima gara a Sanremo, sotto il diluvio. Era il 1984. «E’ passato tanto tempo, ma io non so­ no mica cambiata, sa? ­ dice ancora Ma­ ria Luisa ­ Quando Stefano perde, appe­ na mette piede in casa lo guardo di tra­ verso. “Mamma, hai già cominciato il processo? Che cosa ho sbagliato?“. Il fat­ to è che pretendo il massimo, tutto qui». Già, e adesso che il secondo posto è stato raggiunto bisogna difenderlo con i denti. «Ma sono tranquilla, ai miei figli ho insegna­ to come si fa».

L’IDENTIKIT STEFANO PIOLI NATO IL 20 OTTOBRE 1965 A PARMA RUOLO ALLENATORE EX DIFENSORE

Stefano Pioli da calciatore cresce nel Parma fino a esordire in C1, poi passa alla Juve nel 1984: vince uno scudetto, una Coppa dei Campioni, una Supercoppa Europea e una Intercontinentale. Lascia la Juve nel 1987: in A gioca anche con Verona, Fiorentina e Padova. Da allenatore inizia con la Salernitana in B, la sua prima panchina in A è con il Parma nel 2006. Dopo alcuni anni in B, ritrova la A con il Chievo nel 2010, poi a Palermo è esonerato ancora prima d’iniziare il campionato. Arriva alla Lazio dopo tre stagioni con il Bologna. LE SQUADRE DA GIOCATORE PARMA JUVENTUS VERONA FIORENTINA PADOVA PISTOIESE FIORENZUOLA

1982-84 1984-87 1987-89 1989-95 1995-96 1996-97 1997-98

LE SQUADRE DA ALLENATORE SALERNITANA MODENA PARMA GROSSETO PIACENZA SASSUOLO CHIEVO PALERMO BOLOGNA LAZIO

2003-04 2004-06 2006-07 2007-08 2008-09 2009-10 2010-11 2011 2011-2014 dal 2014

© RIPRODUZIONE RISERVATA

VIAGGIO ALLE ORIGINI DEL TECNICO LAZIO TRA LAVORO, UMILTÀ E UNA SOLA REGOLA: «MAI ARRENDERSI»


VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

13


14

Serie A R

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CONDÒ CONFIDENTIAL

LA SFIDA

Lippi: «Io e Vieri, dalle quasi botte all’idea Mondiale»

ALESSANDRO MATRI FERNANDO LLORENTE PARTITE

4

35

GOL A PARTITA

0,25 0,2 OCC. CREATE A PARTITA

0,25 0,68 % DUELLI VINTI

100

39 Paolo Condò in trasmissione insieme a Marcello Lippi

% PASSAGGI POSITIVI

83

71

Paolo Condò twitter@PaoloCond

% AL TIRO (PORTA/FUORI) Alessandro Matri, 30, tornato alla Juve a gennaio LAPRESSE

100

64

Fernando Llorente, 30, secondo anno alla Juve REUTERS

Juventus formato Lazio Matri punta Llorente

1Lo spagnolo è in parabola discendente e rischia di essere sorpassato dall’ultimo arrivato, rivitalizzato dal gol alla Fiorentina in Coppa Italia Fabiana Della Valle INVIATA A TORINO

I

n coppia farebbero la felici­ tà delle tifose (non solo bianconere), perché belli lo sono tutti e due. Massimilia­ no Allegri, però, ha già detto che Alessandro Matri e Fernan­ do Llorente hanno caratteristi­ che troppo simili per poter gio­ care assieme. Due centravanti da area di rigore, si assortisco­ no meglio con Tevez, Morata e Coman. Allora che derby sia, perché con il ritorno contro il Monaco così vicino, sabato con la Lazio potrebbe esserci la chance per uno dei due. PARABOLA DISCENDENTE Un derby di seconda fascia, perché nessuno dei due è una prima scelta di Allegri. Llorente lo era ma dopo quattro mesi ha cedu­ to il posto al connazionale Mo­ rata, Matri non lo è stato mai, perché è arrivato a gennaio dal Genoa, per di più con un infor­ tunio da smaltire, e si è messo in coda. Però piano piano ha scalato posizioni, guadagnan­ dosi la copertina nella semifi­ nale di ritorno di Coppa Italia. E adesso Fernando rischia di

essere scavalcato anche dall’ul­ timo arrivato. Non a caso Alle­ gri ha scelto Matri e non Llo­ rente martedì sera, quando ha sostituito Morata nei minuti fi­ nali dell’andata dei quarti di Coppa. SVOLTA A FIRENZE Giocatori simili che si preparano all’ulti­ mo sprint della stagione con stati d’animo diversi. Llorente è andato indietro come i gambe­ ri: intoccabile nel 2014, con il nuovo anno ha cominciato a giocare sempre meno da titola­ re. Allegri gli ha dato fiducia finché ha potuto, lui però ha sofferto la freschezza dell’altro spagnolo. Pochi gol (solo due nel 2015, 7 il totale stagiona­ le), prestazioni sempre più opache. Il gol dell’1­2 alla Fio­ rentina nella semifinale d’an­ data di Coppa Italia, che ha mantenuto vive le speranze bianconere, sembrava un pri­ mo passo verso la rinascita. Co­ sì non è stato, tanto che in as­ senza di Tevez (problema mu­ scolare all’ultimo minuto), nel ritorno di Firenze Max ha deci­ so a sorpresa di lanciare Matri per la prima volta da titolare, suscitando non pochi mormo­ rii di incredulità al momento

IL DUBBIO DI ALLEGRI

Morata potrebbe riposare per una botta, il tecnico deve scegliere il partner di Tevez Fernando ha più feeling in campo con Carlitos ma Alessandro ha una forma migliore della lettura delle formazioni. E Matri, pupillo di Allegri negli anni di Cagliari, ha sbloccato la gara dopo una ventina di minu­ ti. Logico che in questo mo­ mento la condizione psicologi­ ca dei due sia agli antipodi: il gol ha restituito entusiasmo e autostima ad Alessandro, Llo­ rente invece anche a Parma è sembrato svuotato, quasi come se avesse mollato di testa (forse condizionato anche dalle voci di mercato che lo vedono lonta­ no da Torino a fine stagione). In questi ultimi mesi lo spagno­ lo ha comunque avuto le sue occasioni, ma non le ha mai sfruttate fino in fondo, cosa che invece è riuscito a fare be­ nissimo Matri: 114 minuti gio­ cati, una rete.

UNA BOA PER CARLITOS Llo­ rente e Matri a meno di impre­ visti non giocheranno a Monte­ carlo, perché la coppia di Champions è già ben rodata: Morata­Tevez. Alvaro però ha preso una botta con il Monaco, niente di grave ma con la Lazio potrebbe riposare. Così Allegri dovrà scegliere tra Matri e Llo­ rente come compagno d’attac­ co di Tevez. Allegri li stima en­ trambi: con Alessandro ha un feeling speciale perché lo cono­ sce da tanti anni, ma anche Llo­ rente è diventato presto uno dei suoi fedelissimi nello spo­ gliatoio bianconero. Allegri lo apprezza perché si sacrifica molto per la squadra, fa il lavo­ ro sporco per permettere a Te­ vez di muoversi liberamente. Per questo, anche se Matri a Fi­ renze ha dimostrato di essere più pimpante, il tecnico con la Lazio potrebbe scegliere anco­ ra Llorente. Che è più abituato a giocare con Tevez (Matri e Carlitos sono stati in campo contemporaneamente mezzo­ ra appena) e ha bisogno di ri­ trovare se stesso. Matri aspetta ed è già pronto a mettere la freccia: il sorpasso è la sua spe­ cialità. © RIPRODUZIONE RISERVATA

I

n questi giorni Marcello Lippi se ne sta andando a zonzo per il Sudameri­ ca, un po’ per diporto e un po’ per tenersi aggiornato sui giocatori emergenti del continente: tornerà a lavora­ re, forse per una nazionale come ama dire da qualche tempo, ma noi non esclude­ remmo la direzione tecnica di qualche club. L’uomo è abituato a pensare in gran­ de, e del resto non si vince un titolo mondiale ragionando in modo avaro. L’intervista per Confidential, in onda sta­ sera alle 21.05 sul canale 59 DT di GazzettaTv, ripercorre la sua carriera attraverso al­ cuni momenti chiave anche e soprattutto dal punto di vi­ sta umano. Situazioni, parti­ te, persone. Parlando di Bo­ bo Vieri, per esempio, Lippi racconta di una vicinanza af­ fettiva nata mettendosi qua­ si le mani addosso: «Bobo è una bravissima persona, e anche se in molti hanno la sensazione contraria è sem­ pre stato un grande profes­ sionista, il primo ad arrivare all’allenamento e l’ultimo ad andarsene, un maniaco nella cura dei particolari. Malgra­ do questo, nel primo periodo alla Juve non ero contento di lui e glielo dicevo anche in campo, mentre correva a fianco della panchina. Lui una volta si arrabbiò, gioca­ vamo contro l’Atalanta, “quello ce l’ha sempre con me” mugugnava, dopo un po’ non ne potei più nemme­ no io e lo tolsi per Amoruso. Nello spogliatoio ci affron­ tammo in toni assai duri, ma come sempre succede in cer­ te situazioni qualcuno si mi­ se in mezzo per dividerci, e meno male perché Bobo era grosso. La sera, al ristorante, sento una specie di zampa di elefante calarmi da dietro sul collo, ma in maniera ami­

chevole. “Siediti dai, e parliamo un po’” gli dico: restammo a di­ scutere per due ore, e quella se­ ra nacque il nostro grande rap­ porto». PROMESSA MANCATA Così grande che Lippi, fedele a un’antica promessa e soprattut­ to alla stima per il giocatore, aveva deciso di portarlo con sé al Mondiale 2006 malgrado una certa usura fisica. «Gli chie­ si soltanto di andare a giocare, perché nel Milan faticava a ve­ dere il campo, e lui si trasferì in quattro e quattr’otto al Monaco. Voleva il Mondiale con tutte le sue forze. Io lo seguii nel Princi­ pato, un giocatore così determi­ nato, e ovviamente così bravo, ci avrebbe fatto comodo anche senza essere titolare: gli avevo già annunciato la convocazione quando un malaugurato infor­ tunio, una distorsione al ginoc­ chio, lo mise k.o.. Fu una gran­ de tristezza, per me e per lui, e alla luce di ciò che successe poi so che per Bobo è il rimpianto della vita». I PROBLEMI DI CONTE Le gran­ di vittorie con la Juventus co­ stituiscono il nucleo centrale dell’intervista a GazzettaTv, ma da ex c.t. della Nazionale Lippi è molto attivo nel soste­ gno ad Antonio Conte, uno dei suoi pupilli ai tempi biancone­ ri. «Nel biennio che portò al 2006 potevo scegliere in un campionato nel quale i giocato­ ri italiani erano il 65%. In que­ sti anni, purtroppo, la loro per­ centuale è scesa al 35, e dun­ que il lavoro del c.t. è due volte più difficile». © RIPRODUZIONE RISERVATA

STASERA ALLE 21.05 LA 7ª PUNTATA DI «CONDÒ CONFIDENTIAL»

GLI AVVERSARI

Marchetti ce la fa: una maschera per lo Stadium 1Il portiere, recuperato dopo la frattura al naso, da ex granata «sente» la sfida. Pioli pensa al 4-3-3 con Mauri in panchina Stefano Cieri ROMA

L

azio in maschera domani sera a Torino. Ma il Carne­ vale, peraltro già ampia­ mente passato, non c’entra nulla. La maschera in questio­ ne è quella protettiva che in­

dosserà Federico Marchetti per scendere in campo. Il portiere biancoceleste si è fratturato il naso in allenamento giovedì della settimana scorsa. Opera­ to immediatamente e dopo aver trascorso qualche giorno di riposo, Marchetti è subito tornato a lavorare grazie alla consueta maschera protettiva

che da qualche anno consente ai giocatori che si rompono il naso di tornare immediata­ mente in campo. NEMICA JUVE Accadrà anche a lui domani sera. Berisha, il suo sostituto, ha sfoderato due super prestazioni, prima a Na­ poli in Coppa Italia poi in cam­ pionato con l’Empoli. Presta­ zioni che sembravano indurre Pioli ad un recupero più gra­ duale del titolare. Ma i respon­ si positivi arrivati dagli ultimi allenamenti svolti da Marchet­

ti hanno spinto il tecnico a rompere gli indugi. Il portiere, dal canto suo, non vece l’ora di rientrare. Anche perché la sfi­ da di domani sera non è una partita qualsiasi. Contro la Ju­ ve, e in particolare nello stadio dei bianconeri, è sempre stato protagonista di grandi presta­ zioni. Sarà per il suo passato granata (è cresciuto nelle gio­ vanili del Toro), sarà perché dall’altra parte c’è Buffon, fatto sta che il portiere laziale si esalta quando vede il bianco­ nero.

MAURI IN PANCA Pioli sta pen­ sando di tornare al 4­3­3, che dà maggiori equilibri del 4­2­ 3­1 utilizzato ultimamente. A farne le spese dovrebbe essere il capitano Mauri. Il tridente d’attacco sarà infatti Candre­ va­Klose­Anderson, mentre a centrocampo, con Parolo infor­ tunato, spazio per Cataldi, Bi­ glia e Lulic. Scelte obbligate in difesa, dove De Vrij è out e Ra­ du non recupera. I centrali sa­ ranno Cana e Mauricio, gli esterni Basta e Braafheid. Federico Marchetti, 32 anni LAPRESSE

© RIPRODUZIONE RISERVATA


Magig+3 R Champions

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

15

IL CASO

Quaresma e risurrezione Ora chiamatelo Mustang

1Da bidone rissoso a eroe, tra il vecchio nick portoghese e il 3° figlio in arrivo

Psg, Ibra spera in uno sconto Pena sospesa?

l’ex Inter è rinato a 32 anni. Bayern caos: si dimette il dottor Müller Wohlfahrt

1Oggi la Lega decide sulla conciliazione Sì alla goal line technology Alessandro Grandesso PARIGI Twitter @agrandesso

L

Pierfrancesco Archetti INVIATO A OPORTO

I

sentimenti trasformano gli umori, non sempre in me­ glio, però mercoledì Ricardo Quaresma ha buttato sul campo la sua felicità: «Diventerò padre, è la terza volta, mi sentivo ispira­ to per una grande prestazione», ha sussurrato lasciando lo stadio dopo la sua grande notte. C’era­ no pochi dubbi, dopo che si è messo il pallone sotto la pancia per festeggiare il primo gol al Bayern, su rigore. Era sicuro di segnare, i tifosi del Porto però si ricordavano il giovane Neuer che nel 2008 li aveva eliminati, parando due penalty dopo i sup­ plementari. «Ma non ho pensato al passato, sono rimasto concen­ trato sul gol. È arrivato. Come sul secondo: quando ho rubato palla a Dante ho avuto nello sguardo soltanto la porta». L’ex interista ha infilato cinque reti nelle ultime tre uscite, con due doppiette: la gravidanza della compagna Dafne lo ha caricato e se a Monaco avessero consultato i siti di gossip portoghesi, forse avrebbero fatto più attenzione al Mustang, come continuano a chiamarlo in casa sua, e non Tri­ vela come a Milano.

averlo reso più stabile. È che la maturità forse si è unita alle otti­ me capacità tecniche. E va ag­ giunto il fatto di non aver più niente da perdere, dato che in undici stagioni ha provato di tut­ to, dal Barcellona al Besiktas, dall’Inter all’Al Ahli, con falli­ menti vari. «Qui sto bene, ho tro­ vato serenità», ripete sempre e forse non gli capiterà più di venir arrestato come due anni e mez­ zo fa, quando voleva picchiare un poliziotto che difendeva una rom dalla sua ira: Ricardo era fu­ ribondo perché la madre era sta­ ta appena derubata. L’altra sera

E GUARDIOLA CHINA LA TESTA  Rummenigge parla al banchetto dopo la gara e Guardiola abbassa la testa deluso: «Brutta serata, con grandi errori e poco gioco» ha detto l’ex interista. «Ma non voglio processare la squadra. Arriva il giorno in cui sei kaputt» TWITTERFCBAYERN

SERENITA’ E INCHINI A settem­ bre compirà 32 anni, non sono soltanto le novità della vita ad

PORTIERI Gruppo A A A A B B C C E E E F F F F H H

Sq. Cod. (ATM) 128 (ATM) 132 (JUV) 104 (JUV) 145 (RMAD) 106 (RMAD) 130 (MON) 144 (MON) 147 (BAY) 131 (BAY) 139 (BAY) 158 (BAR) 103 (BAR) 149 (PSG) 113 (PSG) 142 (POR) 114 (POR) 160

Nome MOYA OBLAK BUFFON STORARI CASILLAS NAVAS K. STEKELENBURG SUBASIC NEUER REINA STARKE BRAVO TER STEGEN DOUCHEZ SIRIGU FABIANO HELTON

Costo 20 3 22 1 18 6 1 18 22 1 1 7 15 1 16 15 2

Punti 7 7 6 5 2 6 3 5 -

DIFENSORI Gruppo Sq. Cod. Nome A (ATM) 209 ANSALDI A (ATM) 274 GIMENEZ

Costo Punti 6 6 -

non c’erano dubbi allo stadio su chi fosse l’idolo, ma dopo la dop­ pietta, la terza stagionale ma la prima in assoluto in Champions, Quaresma ha ricevuto inchini autorevoli: «Spettacolare. Mera­ viglioso. Con una tecnica straor­ dinaria», ha detto Rabah Ma­ djer. L’algerino è una sorta di di­ vinità al Dragao, perché fu lui con un gol di tacco a iniziare la rimonta sul Bayern nella finale di Coppa Campioni del 1987. Il Porto vorrebbe ripetere quei li­ velli eccellenti, toccati anche nel 2004 con Mourinho. Intanto in Europa in molti hanno messo gli

a speranza è che arrivi almeno uno sconto che permetterebbe al Psg di recuperare Ibrahimovic in an­ ticipo e in tempo per contribu­ ire con i suoi gol alla volata fi­ nale per lo scudetto. Titolo conteso sempre più sfacciata­ mente dal Lione del capocan­ noniere Lacazette (25), torna­ to momentaneamente primo, ma agognato anche dal Mona­ co, terzo. E sempre dal Marsi­ glia di Bielsa che apre il turno stasera a Nantes, puntando al podio. Concorrenza feroce che ha spinto il club della ca­ pitale a rivolgersi al Comitato olimpico francese per allegge­ rire la squalifica di quattro giornate rimediata dallo sve­ dese per gli insulti agli arbitri.

occhi addosso alla banda di Lo­ petegui. Per la partita con il Bayern hanno chiesto l’accredito 16 club, dal Real al Timisoara, compresi Juve e Napoli. L’ISLANDESE DANTE «Non sia­ mo ancora qualificati, il Bayern resta una grande squadra con un grande allenatore», ha concluso il Trivela. Ma il Bayern non ha mai rimontato uno svantaggio esterno di due reti, nella storia delle coppe. I precedenti non so­ no molti, solo 4, e stanno a indi­ care che a Monaco non sono abi­ tuati ai recuperi perché non si fanno sottomettere facilmente. Loro di solito si impongono pri­ ma, non con l’affanno della ri­ monta. E stavolta tremano. Co­ me al solito non ha risparmiato l’ironia Franz Beckenbauer, pre­ sidente onorario del club e opi­ nionista televisivo. Così ha com­ mentato a Sky Germania il pas­ saggio sbagliato di Dante, da cui è nato il secondo gol di Quare­ sma: «Se fosse un islandese, se venisse dal Polo Nord, capirei l’errore. Aveva ancora gli scar­ poni da sci ai piedi. Ma è un bra­ siliano: terribile». Per chiudere una trasferta pessima, si e’ di­ messo ieri sera il dottor Müller Wohlfahrt, al club dal 1977 ma da tempo in contrasto con Guar­ diola sulla gestione degli infor­ tunati. Almeno su questo campo Pep ha vinto.

COMPROMESSO Ieri mattina dunque un mediatore ha in­ contrato le parti, facendo scat­ tare la sospensione della pena. Teoricamente l’ex rossonero è convocabile, ma la Lega già oggi dovrebbe pronunciarsi a favore o contro la proposta di conciliazione, riattivando la

(ATM) 276 (ATM) 291 (ATM) 298 (ATM) 340 (ATM) 383 (JUV) 221 (JUV) 231 (JUV) 234 (JUV) 244 (JUV) 266 (JUV) 311 (JUV) 352 (JUV) 427 (RMAD) 212 (RMAD) 238 (RMAD) 246 (RMAD) 324 (RMAD) 347 (RMAD) 357 (RMAD) 365 (RMAD) 405 (MON) 202 (MON) 239 (MON) 263 (MON) 267 (MON) 307 (MON) 362 (MON) 429 (BAY) 205 (BAY) 217 (BAY) 222 (BAY) 226 (BAY) 227 (BAY) 251

GODIN JESUS GAMEZ JUANFRAN MIRANDA SIQUEIRA BARZAGLI BONUCCI CACERES CHIELLINI EVRA LICHTSTEINER OGBONNA DE CEGLIE ARBELOA CARVAJAL COENTRAO MARCELO NACHO PEPE RAMOS S. VARANE ABDENNOUR CARVALHO ECHIEJILE FABINHO KURZAWA RAGGI WALLACE ALABA BADSTUBER BENATIA BERNAT BOATENG J. DANTE

17 4 17 12 8 8 12 4 14 10 15 4 4 10 7 10 19 6 12 13 11 10 6 4 10 8 7 5 18 8 9 9 18 8

6,5 5,5 6 5,5 6 6 5,5 6 6 6,5 6 6 7 6,5 5 6 6 6 6 4,5 6 4

E E F F F F F F F F F F F F F F F F F H H H H H H H

(BAY) (BAY) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (PSG) (PSG) (PSG) (PSG) (PSG) (PSG) (PSG) (PSG) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR)

308 361 204 220 249 261 295 329 331 358 407 214 252 259 327 335 394 402 430 206 250 318 323 328 366 431

LAHM RAFINHA ADRIANO BARTRA DANI ALVES DOUGLAS JORDI ALBA MASCHERANO MATHIEU PIQUE' VERMAELEN AURIER DAVID LUIZ DIGNE MARQUINHOS MAXWELL THIAGO SILVA VAN DER WIEL CAMARA ALEX SANDRO DANILO MAICON MARCANO MARTINS INDI REYES RICARDO

13 8 8 6 15 4 14 13 7 16 4 4 19 4 10 11 17 11 2 13 14 8 7 8 4 2

5 6 6 6,5 3,5 6 5 5 5,5 5 5 7 5,5 6 6 -

Costo 20 12 21 18

Punti 5,5 5 5 6

CENTROCAMPISTI Gruppo A A A A

Sq. (ATM) (ATM) (ATM) (ATM)

Cod. 511 575 608 672

Nome ARDA TURAN GABI KOKE RAUL GARCIA

A A A A A A A A A A A A A A B B B B B B B B B B C C C C C C C C E E

(ATM) 692 (ATM) 705 (ATM) 712 (ATM) 751 (JUV) 537 (JUV) 621 (JUV) 624 (JUV) 654 (JUV) 658 (JUV) 659 (JUV) 661 (JUV) 663 (JUV) 722 (JUV) 762 (RMAD) 515 (RMAD) 594 (RMAD) 597 (RMAD) 611 (RMAD) 634 (RMAD) 679 (RMAD) 742 (RMAD) 768 (RMAD) 769 (RMAD) 770 (MON) 514 (MON) 568 (MON) 609 (MON) 637 (MON) 716 (MON) 763 (MON) 764 (MON) 765 (BAY) 578 (BAY) 583

SAUL SUAREZ MAR. TIAGO CANI COMAN MARCHISIO MARRONE PADOIN PEPE S. PEREYRA PIRLO POGBA VIDAL STURARO BALE ILLARRAMENDI ISCO KROOS MODRIC RODRIGUEZ J. KHEDIRA LUCAS SILVA ODEGAARD MEDRAN BAKAYOKO FERREIRA CARRASCO KONDOGBIA MOUTINHO TOULALAN DIRAR SILVA B. TRAORE AL. GAUDINO GOTZE

5 10 5 2 4 13 3 3 2 9 16 20 18 3 29 6 12 19 15 17 7 5 2 3 5 16 11 17 9 6 6 3 4 24

6 5,5 6 6 9,5 6 5,5 7 7 7 6 6,5 6 5,5 6,5 5

squalifica. Ibrahimovic quindi non va in campo domani a Nizza. Se va bene, l’attaccante potrebbe rientrare ai primi di maggio, ma la Lega potrebbe semplicemente re­ spingere il compromesso. E in quel caso tutto tornerebbe come all’inizio, lasciando al Psg la sola strada di un appello in sede fede­ rale, dove però la giurisprudenza è ancor più penalizzante. Accadde due anni fa con la squalifica all’al­ lora d.s. del Psg Leonardo che fu portata da nove a quattordici mesi per aver spinto un arbitro con una spallata in un dopo partita. Accu­ sa sempre negata da Leo, scagio­ nato dopo un anno dal Tar. Tempi comunque improponibili per Ibrahimovic e il Psg. E anche per il Marsiglia che segue lo stesso iter per i due turni a Payet che aveva insultato l’arbitro dopo un gol non visto. Dalla prossima stagione, pe­ rò, almeno in questo caso si evite­ ranno contestazioni. Ieri, la Lega ha adottato la goal line technolo­ gy. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TACCUINO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

A A A A A A A A A A A A A B B B B B B B B C C C C C C C E E E E E E

Zlatan Ibrahimovic, 33 anni AFP

E E E E E E E E E F F F F F F F F F F F F F F F H H H H H H H H H H

BRASILE

ANTICIPI

Pato cannoniere

In campo l’Eintracht

(m.can.) Pato é il cannoniere del San Paolo in questo inizio di stagione in Brasile: 11 gol, per l’ex milanista, otto nel campionato paulista; tre in Libertadores. L’ultimo messo a segno di testa nel 2-1 contro il Danubio, a Montevideo, al 15’ s.t.con il San Paolo in svantaggio 0-1. Poi l’argentino Centurion ha siglato la vittoria brasiliana al 46’ della ripresa, mantenendo il secondo posto nel girone in cui il Corinthians è in testa.

Anche Bundesliga e Liga stasera in campo. Oltre all’anticipo tra Eintracht e Borussia Moenc., l’attenzione in Germania è tutta su Klopp. Il tecnico ieri ha parlato della gara con il Paderborn, ma il divorzio con il club è stato l’argomento principale. «Non comincia il tour d'addio, faremo di tutto per andare in piazza a festeggiare». Il Borussia è in corsa per la coppa di Germania, semifinale con il Bayern. In Spagna l’anticipo è Levante-Espanyol.

(BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAY) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (PSG) (PSG) (PSG) (PSG) (PSG) (PSG) (PSG) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR)

674 676 677 694 711 735 758 759 760 527 596 668 669 697 736 752 753 528 616 627 636 656 667 721 524 532 589 650 665 666 684 709 766 767

RIBERY ROBBEN RODE SCHWEINSTEIGER THIAGO XABI ALONSO WEISER SCHOLL MARTINEZ J. BUSQUETS INIESTA RAFINHA A. RAKITIC SERGI ROBERTO XAVI SERGI HALILOVIC CABAYE LUCAS MATUIDI MOTTA PASTORE RABIOT VERRATTI BRAHIMI CASEMIRO HERRERA OLIVER QUARESMA QUINTERO RUBEN NEVES TELLO EVANDRO HERNANI

28 29 9 14 7 12 2 1 6 9 20 9 18 4 12 2 1 6 13 15 12 17 5 15 18 10 17 12 19 9 7 13 4 8

5 9,5 5 6,5 6 5,5 6,5 4,5 5 6,5 5,5 5,5 6 6 6 6,5 14 6 -

ATTACCANTI Gruppo A A A A A A A A B B B B C C C C E E E E F F F F F F F F F F H H

Sq. Cod. (ATM) 833 (ATM) 843 (ATM) 857 (ATM) 922 (JUV) 855 (JUV) 866 (JUV) 902 (JUV) 924 (RMAD) 809 (RMAD) 834 (RMAD) 841 (RMAD) 883 (MON) 810 (MON) 828 (MON) 859 (MON) 905 (BAY) 852 (BAY) 867 (BAY) 877 (BAY) 923 (BAR) 862 (BAR) 869 (BAR) 871 (BAR) 876 (BAR) 887 (BAR) 899 (PSG) 816 (PSG) 837 (PSG) 851 (PSG) 927 (POR) 801 (POR) 860

Nome GRIEZMANN JIMENEZ MANDZUKIC TORRES LLORENTE MORATA TEVEZ MATRI BENZEMA HERNANDEZ JESE' RONALDO BERBATOV GERMAIN MARTIAL TRAORE' L. LEWANDOWSKI MULLER PIZARRO KURT MESSI MUNIR NEYMAR PEDRO SANDRO SUAREZ L. CAVANI IBRAHIMOVIC LAVEZZI BAHEBECK ABOUBAKAR MARTINEZ

Costo 20 8 34 14 19 19 34 13 34 15 6 52 20 9 10 11 37 37 7 3 52 10 33 18 6 38 37 35 17 6 21 25

Punti 5,5 5 6 6 6 5 6 6 6,5 6 5 7,5 10 13,5 5 5,5 10,5


16

Serie A R Milano si accende

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GLI ESORDIENTI TITOLARI NEL DERBY DI MILANO NEGLI ULTIMI 25 CAMPIONATI

FRANCESCO ANTONIOLI Esordio da titolare ed esordio assoluto in un’unica partita per Antonioli: il portiere del Milan giocò il derby del 18 aprile 1992 e lo vinse per 1-0 grazie al gol di Massaro DFP

NELSON VIVAS Esordio da titolare nel derby per l’argentino arrivato dall’Arsenal. Dopo cinque presenze da subentrato, Vivas scende in campo subito proprio contro il Milan: vincono i rossoneri 4-2 LIVERANI

WESLEY SNEIJDER L’Inter lo compra il 27 agosto 2009 dal Real Madrid. Il 29 Josè Mourinho lo fa già esordire da titolare nel derby che l’Inter stravincerà 4-0 (Motta, Milito, Maicon e Stankovic a segno) ANSA

fIL GIOVANE IVORIANO IN RAMPA DI LANCIO

to indirizzate al giovanotto.

BABY TOURÈ

La favola di Assane Dribblava un albero affronterà il Milan

1Gnoukouri giocava ad Abidjan in un campo con una pianta in mezzo. Dopo l’esordio, il derby? Matteo Brega Luca Taidelli

R

oberto Mancini ha prova­ to a distrarsi con il basket (Cantù­Milano), ma la rabbia per la squalifica di Guarin fatica a passargli. Perché ritiene ingiusta l’ammonizione del Ben­ tegodi e perché il colombiano sa­ rebbe stato un perfetto spacca derby. Il Mancio però è quello che nel primo mandato interista aveva fatto esordire una trentina di baby. E ora, dopo gli spiccioli di Verona, ha la grande tentazio­ ne di lanciare dal 1’ il 18enne As­ sane Gnoukouri. Ivoriano come Yaya Tourè, pallino neanche troppo nascosto del tecnico. L’esordio in un derby, sotto a 160mila occhi, potrebbe sem­ brare un azzardo. Cerchiamo di capire perché il Mancio la pensa diversamente. AZZARDO? NON TROPPO In­ tanto perché i vuoti lasciati dalle squalifiche di Guaro e Brozovic sono le zolle preferite dal ragaz­ zino. Che al Mancio è piaciuto da subito, anche perché ha la testa per reggere la pressione. Per far­ lo giocare tra l’altro non stareb­

1 abbonamento a

be fuori un mammasantissima, ma Obi (Kuzmanovic è troppo indietro di condizione) che ave­ va sì segnato nel derby d’andata, ma è ragazzo più duttile e da cor­ sa, ma con meno peso e visione di gioco di Gnoukouri. Al terzo passaggio sbagliato la gente se lo mangerà, potrebbe pensare qualcuno. Invece il tifoso interi­ sta sa essere micidiale con un ve­ terano che tira indietro la gam­ ba, ma non farà mai mancare il sostegno a un baby. Vedi Inter­ Napoli del 19 ottobre scorso, quando Mazzarri nel secondo tempo mandò in campo il 20enne Mbaye, che spedì in cur­ va i primi due cross. Ne seguiro­ no altrettante ovazioni di incoraggiamen­

Assane Demoya Gnoukouri, 18 anni, è arrivato in Italia nel 2013. La sua prima squadra è stato l’Altovicentino in Serie D. Poi è arrivata l’Inter che lo ha inserito nella Primavera di Stefano Vecchi LIVERANI

in ogni confezione promozionale*

*Operazione a premi valida dal 01/03/2015 al 01/03/2016 per tutte le confezioni promozionali, nelle farmacie aderenti. Regolamento su sustenium.it

sustenium.it

LA STORIA DI ASSANE Ma chi è Gnoukouri? Sabato sera, intorno alle 20.20, nel quartiere Adjamé di Abidjan è scoppiata la festa. A Verona, 6 mila chilometri più a nord (e due ore di fuso in più), il giovane Assane stava esordendo con la maglia in prima squadra. Dieci minuti più recupero al po­ sto di Medel. Lui che nel giro di due stagioni è passato dalle stra­ de di Abidjan alla Serie A. In Co­ sta d’Avorio non era nemmeno tesserato in un club. Poi, l’occhio del procuratore Giovanni Da­ miano Drago cade su questo ra­ gazzino che ha piedi educati, in­ telligenza tattica e mente sve­ glia. Ci sono margini per poterci lavorare. Anche perché gioca su campi in terra battuta, uno dei quali ha un albero nel cerchio di cen­ trocampo. Sarebbe opportuno portarlo in Europa. Il primo che si interessa è il Marsiglia. Arriva in Francia, supera il provino ma non le pra­ tiche per il tesseramento. Si fa avanti l’Inter con l’osservatore Beppe Giavardi che lo aveva no­ tato. Obiettivo, portarlo in Italia dove c’è il padre che lavora da carrellista, prima nel Vicentino e poi a Parma. Grazie agli ottimi rapporti tra le due dirigenze, l’Altovicentino di Valdagno (in provincia di Vicenza) lo tessera. La crescita continua consiglia di darlo alla Primavera di Vecchi e a tutto lo staff interista. Partito da mezz’ala, è stato spostato davan­ ti alla difesa dal Torneo di Via­ reggio. Musulmano, prega an­ che alla mattina presto. Caratte­ re forte, ha vissuto le difficoltà della vita e non se ne dimenti­ cherà. Cresciuto in fretta per ob­ blighi evidenti, non vede l’ora di tornare a trovare i parenti e gli amici in Costa d’Avorio, insieme con il fratellino Zate Wilfried, at­ taccante del 2000 dei Giovanis­ simi nazionali nerazzurri. Assa­ ne sabato esordiva, Wilfried la domenica schiantava il Milan con due assist dopo essersi emozio­ nato per il fratellone.

RICCARDO SAPONARA Acquistato a gennaio 2013, il Milan lo lascia a Empoli fino a giugno. Poi arriva a Milanello. Il suo primo match da titolare il derby perso 1-0 (tacco di Palacio), terza presenza assoluta PEGASO

QUI APPIANO

Prove tecniche di difesa a tre: Shaq resta fuori? 1Mancini pronto a sacrificare ancora lo svizzero per Hernanes Ranocchia: «Saremo undici leoni» INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

A

ltro che «50 grammi». Quella fascia da capitano ad Andrea Ranocchia pesa non poco. Perché lui darebbe il sangue per riportare in alto l’Inter e spesso finisce le partite come se avesse lavorato in miniera per una giornata intera: stravolto. Un problema di pressione che tocca un gruppo intero ed au­ menta quando non arrivano i risultati. «Ma la vittoria di Verona, dopo un match giocato con le palle, ci ha dato tanto e ha rasserenato l’am­ biente ­ spiega l’azzurro che cerca in ogni mo­ do di togliersi l’etichetta di bravo ragazzo ­. I derby vanno vinti, non giocati. Servirà lo spi­ rito del Bentegodi , quando finalmente non abbiamo preso gol perché tutti hanno dato qualcosa in più. A partire dagli attaccanti che inseguivano i loro difensori sino al limite del­ l’area. Saremo undici leoni. Il Milan può darci fastidio con il falso centravanti? Può crearci problemi solo se scendiamo in campo con l’at­ teggiamento visto contro il Parma. Vogliamo regalare una gioia ai tifosi e non mollare il so­ gno Europa finché la matematica non ci con­ dannerà. Il mio derby più brutto è stato quello del 2011 in cui ci giocavamo lo scudetto. Il più bello? Spero sia quello di domenica...». PRURITO A TRE Quando Mancini potrebbe sfoderare la difesa a tre che ha provato a lungo anche ieri, con D’Ambrosio e Nagatomo ester­ ni e il sacrificio di Shaqiri, in panchina già al Bentegodi. Vero che Mancio spesso cambia al­ l’ultimo rispetto alle indicazioni degli allena­ menti ­ è successo anche a Verona, dove aveva schierato la squadra a tre anche il mattino del match, salvo poi giocare a quattro ­, ma il 3­4­ 1­2 permetterebbe ad Hernanes di riproporsi come trequartista. Ruolo in cui ha fatto molto bene sabato scorso. D’Ambrosio favorito su Santon, out nell’ultima gara perché affaticato. lu.tai.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ENERGIA? SU CON

Quando devi fare tante cose e hai bisogno di più energia c'è Sustenium Plus! Sustenium Plus ha una formula unica, con Creatina, Arginina, Beta Alanina, Vitamine e Sali minerali, studiata per trasformare i nutrienti in energia ed aiutarti a stare su tutto il giorno. giorno


Serie A R Milano si accende

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

17

IL FUTURO

Le priorità di Lady B «Il mercato asiatico è fondamentale»

INZAGHI E’ STATO BRAVISSIMO CON ALLIEVI E PRIMAVERA MA ANCHE QUEST’ANNO HA FATTO BUONE COSE Da sinistra Montolivo, El Shaarawy, l’a.d.Galliani, il presidente di Audi Italia, Longo, e Inzaghi

L’assist di Galliani «Inzaghi è grande E se fa i risultati...» 1L’a.d. apre alla conferma di Pippo: «Società e spogliatoio sono con lui, ma il derby conta tanto» G.B. Olivero MILANO

L

a verità è che quelle paro­ le Adriano Galliani non vorrebbe mai pronunciar­ le. Non vorrebbe mai dire «Pip­ po, mi dispiace, non sei più l’al­ lenatore del Milan». E non vor­ rebbe farlo per tanti motivi. Per una questione professionale: Inzaghi è una sua scelta. Per una questione sentimentale: tanti gol segnati hanno lasciato un solco nell’anima. Per un’af­ finità elettiva: Galliani e Inza­ ghi vivono per il Milan. Ma an­ che per una convinzione pro­ fonda: secondo l’a.d. rossonero Pippo è destinato a diventare un grande allenatore e vederlo crescere su un’altra panchina sarebbe un dolore forte. Anche perché, diciamolo chiaramen­ te, in questa stagione Inzaghi ha commesso molti errori, ma è stato pure parecchio sfortu­

nato e poco assistito. Questo è un anno difficile per i tecnici: Garcia è passato dagli osanna agli insulti, Benitez ha i suoi problemi, Mazzarri è stato eso­ nerato, Mancini ha ammesso che sperava di fare di più. E Pippo è lì che lotta dignitosa­ mente per salvare la stagione, per vincere il derby, per conti­ nuare a sognare l’Europa, per regalare qualche gioia ai suoi tifosi e ai suoi dirigenti. Qual­ che critica gli ha fatto male, al­ tre le ha accettate. Ma adesso è concentrato solo ed esclusiva­ mente sul lavoro, anche perché il tecnico rossonero è convinto di avere ancora qualche possi­ bilità di restare sulla panchina anche nella prossima stagione. La situazione economica del club non è florida, pagare tre allenatori (c’è sempre Clarence Seedorf tra gli stipendiati ros­ soneri) non sarebbe l’ideale e questo lo sanno benissimo an­ che i vertici della società. E ieri

SONO CONVINTO CHE SENZA GLI INFORTUNI DI GENNAIO E FEBBRAIO IL MILAN SAREBBE PIU’ IN ALTO IN CLASSIFICA ADRIANO GALLIANI A.D. MILAN

le parole di Galliani hanno fat­ to brillare gli occhi di Pippo: «Pippo sta facendo molto bene nella sua seconda vita sporti­ va: è un grande allenatore. E’ stato bravissimo con gli Allievi e con la Primavera, ma anche quest’anno ha fatto vedere buone cose. Non dimentichia­ mo che a dicembre la situazio­ ne di classifica era ben diversa. Sono convinto che senza gli in­ fortuni di gennaio e febbraio il Milan sarebbe più in alto, in una posizione in linea con le potenzialità della rosa. Quindi

ADRIANO GALLIANI A.D. MILAN

Inzaghi deve stare tranquillo, ha la fiducia della società e può dormire sereno. Tra l’altro, in tanti anni ho imparato a capire quando uno spogliatoio è con o contro un allenatore: bene, lo spogliatoio del Milan è com­ patto con l’allenatore. Poi, ov­ viamente, qualche buon risul­ tato aiuta...». DERBY DA VINCERE E il buon risultato deve arrivare contro l’Inter domenica sera. Galliani lo dice in modo abbastanza esplicito: «Questa è una setti­ mana importante. Il derby dà 3 punti come ogni altra partita, ma non è una gara come le al­ tre. Ha un sapore diverso per­ ché resta negli occhi e nel cuo­ re. Il derby ha un fascino che prescinde da tutto ed è vissuto con grande serenità dalle due tifoserie. Noi siamo fiduciosi e lo è anche il presidente Berlu­ sconi». IL MESSAGGIO Sembrano frasi di circostanza, ma probabil­ mente non è così. Volendo leg­ gere tra le parole di Galliani, si coglie un messaggio: «Forza Pippo, lo sprint finale può sal­ varti». La situazione non è semplice, l’idea è quella di vol­ tare pagina, ma la lentezza del­ lo sviluppo della questione so­ cietaria dà una mano a Inza­ ghi. Che però per cullare il so­ gno di restare sulla panchina deve vincere il derby, la mag­ gior parte delle partite che mancano alla fine della stagio­ ne e mostrare un gioco convin­ cente e offensivo. Galliani tifa per lui, perché quelle parole di commiato non vorrebbe pro­ nunciarle mai. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Barbara Berlusconi, 30 anni, a.d. rossonero per la parte commerciale BUZZI

1«In particolare quello cinese, non a caso andremo lì in tournée. Stadio? Ottimo progetto» MILANO

T

ra pochi giorni Barba­ ra Berlusconi dovreb­ be vivere la giornata che aspetta da tempo: molto presto Fondazione Fiera sce­ glierà il progetto vincente per la riqualificazione del­ l’area del Portello che, se­ condo quanto si sussurra, dovrebbe essere quello pre­ sentato dal Milan per il nuo­ vo stadio rossonero. In atte­ sa di quest’annuncio, ieri La­ dy B ha potuto festeggiare il rinnovo biennale dell’accor­ do con Audi, uno degli spon­ sor storici del club. «Dal punto di vista commerciale ­ ha detto Barbara ­ questo è stato un anno intenso e ricco di soddisfazioni. C’è stata l’inaugurazione di Casa Mi­ lan, il rinnovo con Fly Emi­ rates, questo con Audi e più in generale un lavoro capil­ lare per allargare la visione del brand Milan». Nei piani di Lady B e della società lo stadio è un ponte sul futuro, l’unica strada percorribile per accorciare il gap che se­ para i rossoneri dai grandi club europei: «Il nuovo sta­ dio è fondamentale. Noi sia­ mo convinti di aver presen­ tato un ottimo progetto ­ continua Barbara ­. Quando

avremo il responso di Fonda­ zione Fiera potremo contattare i vari brand che ci hanno affian­ cato finora nella speranza che vogliano partecipare anche a questo progetto. Non abbiamo invece pensato a un piano B nel caso in cui Fondazione Fiera non dovesse scegliere il nostro progetto. Siamo concentrati sull’area del Portello e non ab­ biamo previsto altre possibilità, anche se ci sono. A breve ci sarà un incontro con Thohir per par­ lare di San Siro in vista della fi­ nale di Champions». Intanto ie­ ri Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, ha detto: «Non voglio entrare nel merito, ma spero che il Milan costruisca il nuovo stadio». SGUARDO ALLA CINA Il rinno­ vo con Audi viene annunciato in via Montenapoleone, in una delle location più eleganti della casa automobilistica tedesca. Ci sono anche Adriano Galliani, Pippo Inzaghi, Riccardo Mon­ tolivo, Diego Lopez, Stephan El Shaarawy e Mattia De Sciglio. Si discute di derby e del futuro del Milan: «In quanto ammini­ stratore delegato della società ho firmato un patto di riserva­ tezza, pertanto non posso par­ lare della questione societaria», dice Lady B che però non può negare l’evidente apertura ge­ nerale del club verso i mercati asiatici: «Per il brand del Milan, il mercato internazionale è fon­ damentale. Abbiamo 300 mi­ lioni di tifosi in tutto il mondo. E’ inevitabile guardare all’Asia e in particolare alla Cina: non a caso in estate la squadra andrà in tournée in quella zona». gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA NOTA LIETA

Bonaventura chiama Silvio: «Ci carica, torni a trovarci» 1Jack e i motivi della stagione no del Milan: «Nel 2015 pochi allenamenti. Il ritiro a Dubai era più marketing che un richiamo atletico» Marco Pasotto MILANO

D

erby povero? Con Jack Bonaventura meglio usa­ re un altro aggettivo, per­ ché nel suo caso i motivi per rendere piccante il menù di do­ menica sera non mancano. Il primo è che Galliani a settem­ bre lo strappò proprio all’Inter quando mancavano un paio d’ore alla conclusione del mer­

cato; il secondo è che i neraz­ zurri sono la vittima preferita di Jack: quattro gol in cinque par­ tite con l’Atalanta. E adesso... «Beh, adesso sarebbe bellissimo segnare nel derby – racconta Jack –. Rimpianti per non esse­ re finito all’Inter? No, perché sono in un grande club. Certo, ci sono state tante difficoltà di squadra, forse troppe rispetto a quante me ne sarei aspettate. Credevo che saremmo stati più in alto. Ma per quanto mi ri­

guarda, sono diventato subito un giocatore importante». La partita che fece breccia nel cuo­ re di Inzaghi fu quella di Parma, a metà settembre. Jack offrì una bella prova da esterno alto e praticamente non è più uscito. Al massimo ha cambiato spesso posizione (quattro­cinque ruoli diversi). E così il tuttofare ros­ sonero si ritrova col secondo minutaggio della rosa dietro Menez. «A me piace molto gio­ care da trequartista, perché rie­ sco a buttarmi negli spazi, ma lo faccio anche da mezzala. Alla fine, mi trovo bene ovunque». SCHIETTEZZA Ciò che va meno bene è il bioritmo di squadra.

Secondo Jack «vincere ci dareb­ be lo slancio per un grande rush finale» e comunque «il Milan non vale questa posizione di classifica. Dopo le prime tre, ve­ niamo noi. Per le qualità della rosa siamo una squadra da Eu­ ropa League, francamente non mi aspettavo certe parole da Boban. Probabilmente ha vissu­ to un periodo in cui il calcio ita­ liano era al top e certe difficoltà non le ha provate». Jack è un ra­ gazzo schietto e lo dimostra an­ che quando prova a spiegare la stagione deludente. «Secondo l’allenatore è dovuta agli infor­ tuni. Certo, gli infortuni posso­ no capitare se non si fanno pre­ parazioni importanti. Noi a

Jack Bonaventura, 25 anni, intervenuto a un evento nella sede Technogym di Milano

gennaio abbiamo giocato molto e c’è stato meno tempo per alle­ narsi, mentre la sosta a Dubai è stata più una cosa di marketing che un vero e proprio richiamo atletico. Questo secondo me ha influito sugli infortuni, e di con­ seguenza sui punti in classifi­ ca». La chiusura porta tre sorri­ si. Uno su Inzaghi: «Ha fatto di tutto per permettere alla squa­ dra di esprimersi al massimo». Uno sul progetto nazional­ita­ liano del Milan: «Una cosa posi­ tiva, perché si creano gruppi più affiatati». E uno su Berlu­ sconi: «Se venisse a trovarci pri­ ma del derby sarebbe un bel se­ gnale, una carica in più». © RIPRODUZIONE RISERVATA


18

Serie A R Milano si accende

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CHE STORIE, IL CALCIO

CONTENUTO PREMIUM

Derby, serve un dottore COLOMBO- INTER MONTI-MILAN

LA VITTORIA COME MEDICINA Pressione alta, classifica bassa: la Milano calcistica non ha una bella cera. Quello di domenica sarà un derby tra squadre malate. Chiamate un medico... Appunto. Noi ne abbiamo chiamati due che hanno fatto storia: il dottor Luigi Colombo, che badò alla salute dell’Inter dal ‘78 al ‘95 e il dottor Giovanni Battista «Ginko» Monti che per 33 stagioni ha curato il Milan. Ricordano e raccontano eroi che vincevano: già questa è una medicina.

«BEPPE BARESI IL FEBBRONE E LA SOFFIATA»

«HO SOCCORSO L’EX COLLOVATI CHE INSULTI!»

Nicola Cecere

Andrea Masala

«S

ono stato medico dell’Inter dal 1978 al 1995, insomma durante le presidenze di Fraizzoli e Pellegrini, anche se con diversi gradi di responsa­ bilità perché a un certo punto, con Trapattoni allenatore, in panchina ci andava Pasquale Bergamo mentre io curavo la parte cardiologica e altri aspetti. Ma, insomma, posso ben dire di aver vissuto una lunga e appagante esperien­ za. Ancora oggi lavoro per la Federcalcio e non sono più quel giovincello che 37 anni fa affiancò nel club l’ortopedico Benazzi... due sbarbati...». Il professor Luigi Colombo ha vissuto nell’Inter più derby di tutti i colleghi che si sono av­ vicendati nel dopo Quaren­ ghi, il mitico dutùr dell’epo­ pea di Angelo Moratti. L’elen­ co è lungo (da Cipolla a Guari­ no e Gariboldi, da Volpi e Forloni a Combi e Soldini, e poi Casalini, Panico, Eriale con l’ortopedico Benazzo co­ me riferimento) senza conta­ re i consulenti fra gli speciali­ sti delle varie discipline (Co­ denotti per l’oculistica, per esempio). Insomma una gran­ de squadra anche questa di cui Colombo può essere consi­ derato il capitano. LA SOFFIATA «E come tale non posso di certo tradire quel patto fiduciario che spesso na­ sce spontaneo fra medico e giocatore, il quale ha bisogno di un supporto psicologico, di un amico. Però qualche episo­ dio oggi lo posso raccontare. Penso anzitutto a quella volta in cui Beppe Baresi, alla vigilia del derby era stato colto da un febbrone da cavallo. Era con­ siderato preziosissimo, però non stava in piedi... Alla fine volle scendere in campo e no­ nostante avessimo tenuto il più stretto riserbo sulle sue precarie condizioni, notam­ mo che gli venne messo ad­ dosso Buriani, cioè il milani­ sta più tignoso e atleticamen­ te forte. Una mossa non preve­ dibile nata probabilmente da una soffiata o da una spiata ai nostri avversari... Qui giova aggiungere che nonostante fossi in ottimi rapporti con il

dottor Monti, mio omologo milanista, nella settimana del­ la stracittadina evitavamo qualsiasi contatto: muti come pesci. E avere contro “Ginko” Monti era dura... Ancora oggi lo reputo il miglior medico sportivo italiano e gli sono an­ che grato perché lui fu il pri­ mo assunto a tempo pieno da un club di calcio. Il secondo? Luigi Colombo...». PILLOLE E MATRIMONI «Mi volle Ivanoe Fraizzoli che con sua moglie Renata, tuttora mia paziente­amica, viveva il derby come una scossa elettri­ ca. Tanto che gli prescrivevo regolarmente il famoso Ansio­ lin: tranquillanti. Era un tipo all’antica, Fraizzoli. Pensi che quando acquistò Spillo Alto­ belli subordinò tale operazio­ ne al fatto che il ragazzo spo­ sasse la sua fidanzata­convi­ vente. Cosa che avvenne an­ che quando si trattò di cedere il club a Pellegrini: pretese che ufficializzasse la sua unione di fatto con l’Ivana. In tribuna a quei tempi il più frizzante era Peppino Prisco. L’avvocato al fischio finale preparava le battute che avrebbe poi detto alla stampa: simpaticissimo furbacchione».

D

Il dottor Luigi Colombo, a destra, con l’allenatore Gigi Radice RCS

IN TRIBUNA A QUEI TEMPI IL PIÙ FRIZZANTE ERA L’AVVOCATO PRISCO. PREPARAVA LE BATTUTE PER I CRONISTI LUIGI COLOMBO SULL’AVVOCATO PRISCO

ERO SEMPRE VIA, UNA SERA TORNAI TARDI E MIA FIGLIA DISSE A MIA MOGLIE: «MAMMA, C’È QUI UN TIZIO...» GIANNI MONTI SUL SUO LAVORO

IN PANCHINA «Fra i tecnici il rapporto più stretto l’ho avuto con Eugenio Bersellini, vinci­ tore dello scudetto 1979­80. Ho ancora nelle orecchie le sue urla a Beccalossi: “Corri, corri!!!!”. Eh, l’Evaristo ci ha fatto vedere soltanto il cin­ quanta per cento delle sue qualità, peccato. Fra i giocato­ ri sono stato attratto dalla per­ spicacia di Sandro Mazzola ol­ tre che dalla sua classe puris­ sima. Lui e Rivera sono stati davvero delle bandiere, ci te­ nevano da matti a superarsi nella stracittadina, però erano sempre cavallereschi i loro duelli. Penso che Sandro pos­ sa fare comodo anche oggi a Thohir, il suo attaccamento all’Inter è viscerale e la sua competenza non ha eguali. Certo che senza i Moratti e i Berlusconi l’anima meneghi­ na del derby andrà a ramen­ go... Formidabili resteranno perciò gli anni della Milano da bere: che fortuna averli vissuti dal di dentro».

IO E ROCCO «Il derby adesso è un derbicchio, purtroppo. Poca roba. Io parlo del pleistocene, ma avevamo a che fare con per­ sonaggi come Nereo Rocco ed Helenio Herrera. Non si ha la minima idea della loro grandez­ za, di ciò che hanno dato allo sport, a Milano, all’Italia». Fac­ ciamo un passo indietro, ai pani­ ni con la mortadella, per capire lo spessore anche umano di un totem come Rocco. Quando Ginko scoprì lo spuntino clande­ stino, sbottò: «Oh, è tardi, se lo scopre il Paròn...». «Ssst, Ginko, non dire niente a nessuno. Toh, mangia anche tu». Poi però ir­ ruppe Rocco: «Permesso? Posso aggiungermi a questa simpatica tavolata?». Ahia. Poi il Paròn ruppe il ghiaccio: «Dotòr, la mortadella a quest’ora no! Per caso, non è rimasto un goccio di quel rosso di oggi?». IL BRIVIDO Monti, prima che

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«SONO STATO ATTRATTO DALLA PERSPICACIA E DALLA CLASSE DI MAZZOLA: UNO COSI’ OGGI FAREBBE COMODO A THOHIR»

ice 33, e lo dice forte: Gio­ vanbattista Monti, per tutti Gianni, per 33 anni è stato il medico del Milan, dal 1965 al 1998. Il vero dottore ros­ sonero, prima che diventasse presidente Silvio Berlusconi, è sempre stato lui, che ha vissuto più derby di Gianni Rivera. «Bel­ lissima avventura – ricorda ­, ma quanti sacrifici. Trasferte, alle­ namenti, amichevoli… sempre fuori casa. Una sera torno tardi, mia figlia dice a mia moglie “Mamma, c’è qui un tizio…”». A Monti piacciono battute e para­ dossi, la sua splendida signora Ada la definisce «quasi una ra­ gazza madre»: tutta colpa di una passione chiamata Milan, alla quale si è dedicato senza rispar­ mio. Il suo soprannome è Ginko, il commissario di polizia nemico di Diabolik, il criminale protago­ nista del fumetto inventato dalle sorelle Luciana e Angela Giussa­ ni, cognata e moglie di Gino Sansoni, fondatore di «Forza Mi­ lan». Il medico divenne Ginko quando nella cucina di Milanel­ lo, in piena notte, colse in fla­ granza di reato Luigi Balzarini, il portiere detto Diabolik, che si preparava panini alla mortadel­ la. Mettiamoci pure una vaga so­ miglianza al mitico poliziotto e il pluridecorato medico ancora a 76 anni resta per tutti Ginko.

Il dottor Gianni Monti accanto a Fabio Capello in panchina RAVEZZANI

medico, è tifoso. «Il mio primo vero batticuore da derby fu il gol che Sandro Mazzola ci fece dopo soli 12 secondi (il 24 febbraio 1963, n.d.r.). Che botta, a fred­ do! Poi meno male che pareg­ giammo». Monti rende onore a un altro tecnico milanista, Artu­ ro Silvestri, noto Sandokan. «Era venuto dal Cagliari, un gen­ tiluomo, non poteva sopportare di vedere campioni che si mette­ vano le mani addosso. Con lui perdemmo un derby per 4­0 (2 aprile 1967, ndr), il terzo gol fu del grandissimo Luis Suarez, che beffò Mario Barluzzi, detto Scossa, con un colpo di biliardo. “Bravo Luis, era imprendibile”, disse il nostro portiere. Impren­ dibile? E gli altri gol?». AMICI-RIVALI Il derby per Monti è stato un rito celebrato anche fuori da San Siro. «E chi si scorda il Milan­Inter giocato al­ lo Yankee Stadium di New York (29 giugno 1969, ndr)? Vin­ cemmo noi, un punteggio paz­ zesco, 6­4 dopo il 4­3 nel primo tempo. Segnò persino Mario Anquilletti. Ho visto Anguilla che fa gol nel derby!». La voce s’incrina, Mario è scomparso il 9 gennaio scorso, era uno dei fe­ delissimi. Ai suoi giocatori Mon­ ti resta legato anche da rivale. «Sì, come fai a non restare affe­ zionato? Però questo attacca­ mento mi è costato raffiche di insulti. Negli anni Ottanta, Ful­ vio Collovati si è trasferito dal Milan all’Inter, un fior di profes­ sionista fu bollato come tradito­ re. In un derby, Fulvio si fa male e nella parte opposta del campo s’infortuna un altro interista. Tutti a soccorrere l’altro pove­ retto, io parto con la valigetta a prendermi cura di Collovati: lo vedevo sofferente lì per terra, non potevo lasciarlo solo. Con un impeto di spirito rugbistico, per fair play, lo soccorro. La no­ stra curva mi rovescia addosso di tutto, mai l’avessi fatto! Mi­ gliaia di rossoneri contro di me, colpevole di avere aiutato il ne­ mico. Ma Fulvio era un mio gio­ catore…». È legato a tutti, ma può permettersi di indicare tre milanisti da derby: «Romeo Be­ netti, che roccia. E poi il Pisci­ nin, Franchino Baresi, e Frank Rijkaard. Tutti con enormi risor­ se fisiche, e tutti con due gran palle». Se lo dice Monti, c’è da fidarsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«ORA IL DERBY PURTROPPO È UN DERBICCHIO. NOI AVEVAMO A CHE FARE CON GENTE COME ROCCO E HERRERA»


Serie A R La guida DOMANI Ore 20.45 Torino, Juventus Stadium Andata 3-0

OCCHI PUNTATI SU...

a 31

I numeri spingono la Juve Ma la Lazio è inarrestabile

CLASSIFICA SQUADRE

JUVENTUS LAZIO ROMA NAPOLI FIORENTINA SAMPDORIA GENOA TORINO MILAN INTER PALERMO SASSUOLO CHIEVO UDINESE EMPOLI VERONA ATALANTA CESENA CAGLIARI PARMA (-7)

PT

70 58 57 50 49 49 44 43 42 41 38 35 35 34 33 33 29 22 21 12

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30

21 18 15 14 13 12 11 11 10 10 9 8 9 8 6 8 6 4 4 5

7 4 12 8 10 13 11 10 12 11 11 11 8 10 15 9 11 10 9 4

2 8 3 8 7 5 8 9 8 9 10 11 13 12 9 13 13 16 17 21

57 58 41 50 43 38 42 35 44 46 42 36 22 33 30 36 26 28 35 24

15 28 22 37 34 31 34 32 37 37 44 45 31 41 36 54 41 53 58 56

37. PEREYRA

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

PROSSIMO TURNO SABATO 25 APRILE UDINESE-MILAN ore 18 INTER-ROMA ore 20.45 DOMENICA 26 APRILE, ore 15 ATALANTA-EMPOLI ore 12.30 GENOA-CESENA LAZIO-CHIEVO PARMA-PALERMO TORINO-JUVENTUS VERONA-SASSUOLO FIORENTINA-CAGLIARI ore 18 NAPOLI-SAMPDORIA ore 20.45

(0-2) (2-4) (0-0) (3-0) (0-0) (1-2) (1-2) (1-2) (4-0) (1-1)

MARCATORI 17 RETI Tevez (2, Juventus). 16 RETI Icardi (3, Inter); Menez (8, Milan). 15 RETI Toni (3, Verona). 13 RETI Higuain (2, Napoli); Dybala (3, Palermo). 11 RETI Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese). 10 RETI Felipe Anderson e Klose (Lazio); Callejon e Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Berardi (5, Sassuolo). 9 RETI Mauri (Lazio); Eder (1, Sampdoria); Thereau (Udinese). 8 RETI Iago Falque’ (1, Genoa); Ljajic (1, Roma); Zaza (1, Sassuolo).

LE ULTIME VOLTE

Girone unico Vittorie Juventus Vittorie Lazio

Ultima vittoria Juventus in casa: Juventus-Lazio 4-1 il 31/8/2013

141

Pareggi

SAMPDORIA

(4-2-3-1)

SASSUOLO

(4-3-3)

CHIEVO

CESENA

(4-3-1-2)

TORINO

(3-5-2)

UDINESE

ARBITRO Giacomelli

DOMENICA Ore 12.30 ARBITRO Calvarese

2 VIVIANO

2 NICA

15 KRAJNC

23 GAZZOLA

33 BRIGHI

6 CHIBSAH

19 TAIDER

25 BERARDI

10 ZAZA

17 SANSONE

25 GLIK

1 LEALI

PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 6 Lucchini, 14 Volta, 23 Tabanelli, 44 Cazzola, 77 Ze Eduardo, 18 Djuric, 32 Moncini. ALL. Di Carlo. BALL. LealiAgliardi 51-49%, Nica-Lucchini 6040%,Succi-Djuric 60-40%. SQUAL. Carbonero (1). DIFF. Mudingayi, Renzetti e Rodriguez. INDISP. Marilungo (stagione finita), Magnusson (1 m.), Yabre (1 m.), Valzania (3 g.), Renzetti (3 g.), Pulzetti (15 g.), De Feudis (10 g.), Defrel (3 g.). 1 1.53

X 3.80

2 6.50

1 3.10

(4-2-3-1)

CAGLIARI

ATALANTA

(4-4-1-1)

NAPOLI

24 FLORENZI

21 BALZANO

32 PAREDES

10 TOTTI

8 LJAJIC

7 ITURBE

17 CARMONA

93 2 20 13 DRAMÉ STENDARDO BENALOUANE A. MASIELLO 57 SPORTIELLO

(andata 2-1) PANCHINA 28 Skorupski, 33 Spolli, 3 Cole, 42 Balzaretti, 50 Pellegrini, 48 Ucan, 15 Pjanic, 53 Verde, 27 Gervinho, 20 Keita, 88 Doumbia, 19 Ibarbo. ALLENATORE Garcia. BALLOTTAGGI Totti-Ucan 60-40%, TottiPjanic 60-40%. SQUALIFICATI Manolas (1), De Rossi (1). DIFFIDATI Maicon, Astori, Keita. INDISP. Strootman (stagione finita), Castan (da valutare), Maicon (10 giorni). ALTRI Curci, Sanabria. PANCHINA 1 Avramov, 78 Frezzolini, 5 Scaloni, 3 Del Grosso, 95 Grassi, 8 Migliaccio, 18 Estigarribia, 7 D’Alessandro, 28 Emanuelson, 27 Rosseti, 99 Boakye, 9 Bianchi. ALLENATORE Reja. BALLOTTAGGI nessuno. SQUAL. Pinilla (2), Biava (1), Cigarini (1). DIFFIDATI Boakye, Sportiello, Zappacosta, Moralez, Biava. INDIS. Cherubin (1 mese), Raimondi (1 mese), Bellini (1 mese). ALTRI Kresic, Kessie.

1 1.40

X 3.10

2 2.35

X 4.33

2 8.00

DOMENICA Ore 15

ARBITRO Valeri

15 37 ROSSETTINI DIAKITÈ

20 EKDAL

17 FARIAS

25 SAU

40 MPOKU

56 HETEMAJ

26 33 KOULIBALY ALBIOL 45 ANDUJAR

6 ALLAN

23 18 NOCERINO 21 GOBBI LODI

27 WIDMER

5 DANILO

89 PIRIS

1 2.25

X 3.00

28 FEDDAL

2 3.45

ARBITRO Banti

1 HANDANOVIC 33 23 15 D’AMBROSIO RANOCCHIA VIDIC 88 18 HERNANES MEDEL

8 MAURI

6 LUCARELLI 83 MIRANTE

X 3.70

2 6.25

VERONA

(4-3-3)

10 AQUILANI

20 BORJA VALERO

72 ILICIC

10 HONDA

21 VAN GINKEL

34 DE JONG

16 POLI

5 29 MEXES PALETTA

11 JANKOVIC

5 BADELJ

30 18 BABACAR DIAMANTI 9 TONI

21 J. GOMEZ

10 77 HALLFREDSSON TACHTSIDIS 3 PISANO

20 ABATE

23 DIEGO LOPEZ

18 MORAS

8 OBBADI

4 MARQUEZ

26 SALA

1 RAFAEL

(andata 3-3) PANCHINA 1 Colombi, 27 Cragno, 14 Pisano, 2 Gonzalez, 32 Ceppitelli 33 Capuano, 3 Murru, 30 Donsah 10 Joao Pedro, 7 Cossu, 90 Cop, 9 Longo. ALL. Zeman. BALL. Diakitè-Ceppitelli 60-40%, Dessena-Joao Pedro 60-40%. SQUALIFICATI Crisetig (1) DIFFIDATI Avelar, Dessena, Longo, Rossettini, Gonzalez. INDISP. nessuno. ALTRI Barella, Husbauer, Carboni, Caio Rangel, Muroni.

(andata 1-1) PANCHINA 30 Carrizo, 6 Andreolli, 26 Felipe, 21 Santon, 54 Donkor, 55 Nagatomo, 10 Kovacic, 17 Kuzmanovic, 20 Obi, 11 Podolski, 28 Puscas, 97 Bonazzoli. ALL. Mancini. BALL. D’Ambrosio-Santon 65-35%, Gnoukouri-Obi 60-40% SQUALIFICATI Brozovic (1), Guarin (1) DIFFIDATI Campagnaro, Dodò, Medel, Ranocchia. INDISP. Jonathan, Dodò (stagione finita), Campagnaro (20 giorni) ALTRI Berni, Dimarco, Camara.

(andata 2-1) PANCHINA 12 Tatarusanu, 40 Tomovic, 15 Savic, 28 Alonso, 6 Vargas, 7 Pizarro, 16 Kurtic, 14 Mati Fernandez, 17 Joaquin, 33 M.Gomez, 74 Salah, 9 Gilardino. ALL. Montella. BALL. Babacar–Gilardino 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Basanta, M. Gomez, Kurtic, Diamanti, G. Rodriguez. INDISP. Rossi (30 g.), Lezzerini (20 giorni), ALTRI Bernardeschi, Rosi, Rosati, Lazzari, Bagadur, Lupatelli, Octavio, El Hamdaoui.

PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 16 Mesto, 4 Henrique, 5 Britos, 31 Ghoulam, 8 Jorginho, 24 Insigne, 16 De Guzman, 23 Gabbiadini, 91 Zapata. ALL. Benitez BALLOTTAGGI Mertens-Insigne 60-40%; Hamsik-Gabbiadini 60-40% SQUAL. D. Lopez (1). DIFFIDATI Maggio. INDISPONIBILI Michu (1 mese), Zuniga (da valutare). ALTRI Uvini, Colombo.

PANCHINA 32 Abbiati, 99 Donnarumma, 25 Bonera, 13 Rami, 33 Alex, 17 Zapata, 19 Bocchetti, 2 De Sciglio, 36 Mastalli, 8 Suso, 22 Cerci, 11 Pazzini. ALL. Inzaghi. BALLOTTAGGI Honda-Suso 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFF. Alex, Bonaventura, Menez, Mexes. INDIS. Agazzi (stagione finita), El Shaarawy (20 g.), Mastour (15), Montolivo e Essien (7), Destro (2). ALTRI Zaccardo, Albertazzi, Muntari

PANCHINA 95 Gollini, 22 Benussi, 33 Agostini, 71 Martic, 2 Gu. Rodriguez, 28 Brivio, 30 Campanharo, 19 Greco, 20 Christodoulopoulos, 70 Fernandinho, 7 Saviola, 17 Nico Lopez. ALL. Mandorlini. BALLOTTAGGI Rafael-Benussi 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Martic, Moras, Gu. Rodriguez, Hallfredsson, Obbadi, Tachtsidis, Christodoulopoulos, Valoti, Nico Lopez. INDISPONIBILI Ionita (da valutare).

1 3.80

X 3.65

2 1.90

1 2.25

X 3.35

2 3.10

11 NIANG

24 IAGO

8 BURDISSO

5 IZZO

(andata 1-1) PANCHINA 1 Ujkani, 5 Milanovic, 22 Ortiz, 19 Terzi, 33 Daprelà, 15 Bolzoni, 25 Maresca, 14 Della Rocca, 21Quaison, 96 Bentivegna, 10 Joao Silva, 99 Belotti. ALL. Iachini. BALL. Jajalo-Maresca 6040%, Chochev-Belotti 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Jajalo, Dybala, Daprelà, Bolzoni, Morganella. INDISPONIBILI Barreto (20 g.) Emerson (da valutare), Morganella (stagione finita). ALTRI Fulignati, Makienok. PANCHINA 1 Perin, 39 Sommariva, 2 Tambè, 15 Marchese, 16 Lestienne, 19 Pavoletti, 93 Laxalt, 40 Prisco. ALL. Gasperini. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Kucka (1), Roncaglia (1). DIFFIDATI Burdisso, Niang. INDIS. Borriello (5 g.), Bertolacci (5 g.), Ariaudo (40 giorni), Tino Costa (20 giorni). ALTRI Franchetti, Ghiglione, Parente, Falou, Soprano, Panico, Antonini.

1 2.15

X 3.20

2 3.40

TACCUINO TORINO

19 23 BASANTA PASQUAL

9 ICARDI

9 DYBALA

ARBITRO Mazzoleni

4 2 RICHARDS G.RODRIGUEZ

91 SHAQIRI

4 ANDELKOVIC

23 LAMANNA

(4-3-3)

27 GNOUKOURI

12 GONZALEZ

28 7 27 JAJALO 18 LAZAAR RIGONI CHOCHEV

4 DE MAIO

FIORENTINA

LUNEDÌ Ore 20.45

ARBITRO Cervellera

18 38 88 21 BERGDICH MANDRAGORA RINCON EDENILSON

2 CASSANI

1 1.57

5 JUAN JESUS

7 MENEZ

3 RISPOLI

26 VARELA

1 NETO

28 BONAVENTURA

2 VITIELLO

10 PEROTTI

PANCHINA 22 Iacobucci, 91 Bajza, 27 Santacroce, 15 Costa, 58 Esposito, 31 Mariga, 3 Lila, 21 Lodi, 40 Erlic, 20 Taider, 17 Palladino, 5 Ghezzal. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Coda-Palladino 55-45%, Feddal-Costa 55-45%. SQUALIFICATI Jorquera (1). DIFFIDATI Lodi, Feddal, Costa, Belfodil, Mirante. INDISPONIBILI Mendes, Galloppa e Prestia (da verificare). ALTRI Rossetto, Broh e Haraslin.

(4-3-3)

DOMENICA Ore 20.45

31 ANTONELLI

(3-4-3)

20 VAZQUEZ

(andata 2-0) PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 50 Somma, 19 Barba, 2 Laurini, 8 Signorelli, 4 Diousse, 25 Brillante, 16 Piu, 27 Zielinski, 9 Mchedlidze, 10 Tavano. ALL. Sarri. BALLOTTAGGI Pucciarelli-Tavano 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Maccarone, Tonelli, Mario Rui, Zielinski. INDISPONIBILI Guarente (da valutare), Verdi (una settimana).

(4-3-1-2)

MILAN

11 MAGGIO

GENOA 70 SORRENTINO

5 SAPONARA 20 7 PUCCIARELLI MACCARONE 88 10 CODA BELFODIL

69 MEGGIORINI

8 PALACIO

(3-5-2)

DOMENICA Ore 15

21 24 26 23 MARIO RUI RUGANI TONELLI HYSAJ 11 6 88 CROCE VALDIFIORI VECINO

87 ZUKANOVIC

13 IZCO

INTER

8 AVELAR

ARBITRO Pasqua

PALERMO

33 SEPE

8 BRUNO FERNANDES

(4-2-3-1)

5 CONTI

3 STRINIC

(3-5-2)

PANCHINA 22 Scuffet 97 Meret, 82 Geijo, 50 Coppolaro, 26 Pasquale, 7 Badu, 21 Hallberg, 13 Zapata, 77 Thereau, 94 Aguirre, 9 Perica. ALL. Stramaccioni. BALL. DI Natale-Thereau 55%-45% SQUALIFICATI Guilherme (1). DIFFIDATI Bruno Fernandes, Heurtaux, Kone, Thereau, Wague. INDISP. Domizzi (5 giorni), Wague (da valutare), Evangelista (stagione finita), Heurtaux (3 settimane).

14 17 7 MERTENS HAMSIK CALLEJON 77 88 GARGANO INLER

16 22 BASELLI ZAPPACOSTA

PARMA

(andata 1-1) PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 6 Gamberini, 34 Biraghi, 10 Christiansen, 14 Cofie, 11 Vajushi, 23 Birsa, 18 Feftatzidis, 31 Pellissier, 19 Botta. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Schelotto- Birsa 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Meggiorini, Birsa, Izco. INDISP. Mattiello (stagione finita), Pozzi (da valutare). ALTRI Puggioni, Anderson.

9 HIGUAIN

11 MORALEZ

(3-4-2-1)

31 KARNEZIS

16 DESSENA

19 DENIS 10 A. GOMEZ

18 BUBNJIC

44 BRKIC

23 25 ASTORI HOLEBAS

(4-3-1-2)

10 DI NATALE

34 66 GABRIEL SILVA PINZI

(4-3-3)

DOMENICA Ore 18

26 DE SANCTIS

4 NAINGGOLAN

33 KONE

5 BOVO

PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo, 19 Maksimovic, 24 Moretti, 3 Molinaro, 32 Masiello, 4 Basha, 20 Vives, 15 Gonzalez, 27 Quagliarella, 22 Amauri. ALL. Ventura. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI El Kaddouri (1). DIFFIDATI Amauri, Gazzi, Maksimovic, Moretti, Padelli e Quagliarella. INDISP. Silva (10 giorni). ALTRI Barreto.

EMPOLI

12 CESAR

43 PALOSCHI

17 MARTINEZ

18 JANSSON 30 PADELLI

3 DAINELLI

LAZIO (4-3-3)

(4-4-2)

ARBITRO Massa

24 8 SCHELOTTO RADOVANOVIC

(andata 1-0) PANCHINA 1 Pomini,, 3 Longhi, 20 Bianco, 21 Fontanesi, 32 Natali, 8 Biondini, 52 Lodesani, 96 Sereni, 30 Lazarevic, 83 Floro Flores, 99 Floccari. ALL. Di Francesco BALLOTTAGGI Zaza-Floccari 55-45% SQUALIFICATI Missiroli (1) DIFFIDATI Brighi, Missiroli, Biondini INDISP. Pegolo (1 mese), Terranova, Antei (stagione finita), Magnanelli e Donis (3 giorni), Vrsaljko e Polito (7 giorni). ALTRI Celeste, Benucci.

ROMA

ARBITRO Gervasoni

21 FREY

8 94 36 FARNERUD 14 BENASSI 33 DARMIAN GAZZI PERES

24 PERICO

(andata 1-1) PANCHINA 88 Frison, 33 Romero, 19 Regini, 20 Muñoz, 25 A. Coda, 6 Duncan, 24 Soriano, 77 Wszolek, 30 Acquah, 22 Rizzo, 32 Marchionni, 18 Bergessio. ALLENATORE Mihajlovic. BALLOTTAGGI De Silvestri-Wszolek 6040%, Muriel-Soriano 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Romagnoli, De Silvestri, Duncan. INDIS. Cacciatore (15 g.), De Vitis (2 mesi).

31 PELUSO

22. MARCHETTI

PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 2 Ciani, 17 Pereirinha, 23 Onazi, 24 Ledesma, 10 Ederson, 6 S. Mauri, 14 B. Keita, 34 Perea. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Lulic-S. Mauri 70-30 %, Braafheid-Lulic 7030 %. SQUALIFICATI Cavanda (1), Novaretti (1). DIFFIDATI De Vrij, B. Keita, Klose, Onazi, Radu. INDISPONIBILI De Vrij (10 giorni), Djordjevic (10 giorni), Gentiletti (10 giorni), Konko (10 giorni), Parolo (30 giorni), Radu (7 giorni). ALTRI Sculli, Tounkara.

1 BIZZARRI

28 15 CANNAVARO ACERBI

11 MAXI LOPEZ

5 GIORGI

25 CAPELLI

DOMENICA Ore 15

DOMENICA Ore 15

47 CONSIGLI

29 26 5 3 DE SILVESTRI SILVESTRE ROMAGNOLI MESBAH 17 14 PALOMBO OBIANG 24 99 23 MURIEL ETO’O EDER 9 OKAKA 19 9 SUCCI RODRIGUEZ 11 BRIENZA

35 2 TOROSIDIS YANGA-MBIWA

Se vuoi restare aggiornato sulle formazioni, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare le statistiche di ogni giocatore (nella foto Toni) e scoprire i segreti per vincere al fantacalcio, la Gazzetta mette a disposizione degli appassionati, gratis sul proprio sito, un’intera sezione dedicata. Su Fantanews i voti il giorno dopo l’ultima partita di campionato, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, articoli esclusivi e la trasmissione +3 di presentazione della Magic di giornata. E se vuoi consultare i nostri esperti per decidere chi schierare al momento di fare la formazione c’è anche un blog, Magic Blog, con tutte le dritte del caso.

12 15

Juventus

5. BRAAFHEID

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 3 Chiellini, 39 Marrone, 17 De Ceglie, 26 Lichtsteiner, 8 Marchisio, 7 Pepe, 11 Coman, 9 Morata, 32 Matri. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Llorente-Matri 60-40%, PadoinLichtsteiner 70-30%, Pereyra-Coman 70-30%. SQUALIFICATI Ogbonna (1). DIFFIDATI Bonucci, De Ceglie, Lichtsteiner, Marchisio, Pereyra, Vidal. INDISPONIBILI Caceres (stagione finita), Romulo (40 giorni), Asamoah (30), Pogba (30).

Nelle ultime 5 giornate

Lazio

160

26 MUDINGAYI

27. CANA

33. MAURICIO

JUVENTUS (4-3-1-2)

PUNTI

252

Lazio

8. BASTA

11. KLOSE

19. LULIC

Ultima vittoria Lazio in trasferta: Juventus-Lazio 1-2 il 15/12/2002

RETI FATTE

Juventus

34 CASCIONE

32. CATALDI 10. TEVEZ

Ultimo pareggio a Torino: Juventus-Lazio 0-0 il 17/11/2012

36

GAZZAWEB www.gazzetta.it

23. VIDAL

7. F. ANDERSON

PRECEDENTI IN SERIE A

DOMANI Ore 18

14. LLORENTE 87. CANDREVA

21. PIRLO

20. PADOIN

20. BIGLIA

32

2 4.20

ARBITRO Rizzoli di Bologna. GUARDALINEE Faverani-Meli. TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD, Supercalcio HD; Premium Calcio HD INTERNET www. gazzetta.it

27. STURARO

LAZIO

73

X 3.35

33. EVRA 19. BONUCCI

15. BARZAGLI

e i biancocelesti non vincono a Torino dal lontano 2002. Però la squadra di Pioli è reduce da otto successi consecutivi JUVENTUS

1 1.90

1. BUFFON

1Precedenti in Serie A: i bianconeri sono in netto vantaggio

GIORNATA

19

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1 1.48

X 4.20

2 6.50

Aggredì tifoso: arrestato un ultrà  È stato arrestato dalla polizia l’ultrà del Torino che durante la gara con la Roma del 12 aprile aveva aggredito un altro tifoso granata all’interno dello stadio Olimpico. L’arrestato è un 30enne appartenente al gruppo «Maratona Club Torino», già daspato fino al 2 febbraio scorso: nei suoi confronti sarà emesso un nuovo provvedimento di Daspo.

UDINESE

Il ds Giaretta prolunga  Udinese e Giaretta insieme anche nella prossima stagione. Il club friulano, infatti, ha reso noto di aver prolungato il contratto con il direttore sportivo fino al 30 giugno 2016. «Ringrazio la famiglia Pozzo per la stima», ha detto il dirigente bianconero dopo la firma del nuovo accordo.

PRIMAVERA

C’è Ternana-Latina  Oggi in programma un anticipo del campionato Primavera: alle 15 si gioca Ternana-Latina (Girone C).


20

Serie A R Il caso

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Parma punito: -4 punti E se non riduce i debiti non finirà la stagione 1Lucarelli: «Che ogni punto di penalizzazione sia un anno di galera». Entro il 30 aprile serve l’accordo con 130 giocatori Andrea Schianchi

A

ltri quattro punti di pe­ nalizzazione. Il Parma scende a quota 12 e la Serie B è sempre più vicina. La sanzione di ieri si unisce a quel­ le del 9 dicembre (1 punto per mancato pagamento dell’Irpef) e del 13 marzo (2 punti per ina­ dempienze amministrative): in tutto gli emiliani, in questa sta­ gione disgraziata, hanno subito 7 punti di penalizzazione. Il tri­ bunale federale nazionale ha inflitto anche 6 mesi di inibizio­ ne a Giampietro Manenti, presi­ dente del club all’epoca dei fatti e oggi in carcere, e a Pietro Leo­ nardi, direttore generale. Duro il tweet di capitan Lucarelli: «Che ogni punto di penalizza­ zione sia un anno di galera». Il riferimento è ai precedenti am­ ministratori della società. MOSSE Ma la retrocessione, in questo momento, è l’ultimo dei problemi per i tifosi del Parma. Il primo problema è capire se si può salvare il titolo sportivo e quindi, dopo il fallimento di­ chiarato dal tribunale il 19 mar­

Roberto Donadoni, 51 anni, con le mani sul cappello. Non c’è fine ai guai del Parma ANSA

zo, ripartire dalla Serie B. Per arrivare a questo traguardo, se­ condo le norme federali, è ne­ cessario pagare i debiti sportivi della stagione in corso: secondo una stima della Guardia di Fi­ nanza si tratta di 74 milioni di euro, di cui circa 63 milioni da versare a tesserati federali. I cu­ ratori fallimentari Anedda e Guiotto, sempre in stretto con­ tatto con il consigliere Alberti­

GIUDICE SPORTIVO DOPO IL RECUPERO

Un turno a Jorquera  Dopo il recupero tra Genoa e Parma di mercoledì pomeriggio, il Giudice Sportivo ha squalificato per una giornata tre giocatori, tutti in diffida e ammoniti: il gialloblù Jorquera e i genoani Kucka e Roncaglia. Nessuna sanzione al Genoa per lanci di petardi e fumogeni da parte dei propri sostenitori.

ni, stanno lavorando per rag­ giungere un accordo con i cre­ ditori e abbassare il debito spor­ tivo. In questa ottica hanno chiesto, e ottenuto dal tribuna­ le, una proroga alla prosecuzio­ ne dell’esercizio provvisorio: il 30 aprile darebbe il parere defi­ nitivo. Ieri il club ha diramato una nota ufficiale nella quale si conferma che i curatori falli­ mentari e Albertini hanno avu­ to un incontro a Roma con il presidente federale Carlo Ta­ vecchio e il suo staff: si è discus­ so della possibilità di prosegui­ re la stagione e, soprattutto, di come reperire le risorse finan­ ziarie e ridurre il debito. Si leg­ ge ancora nel comunicato che «i curatori dovranno riferire an­ che sulla possibilità di un abbat­ timento del debito sportivo pre­ gresso a un livello compatibile con una ragionevole possibilità di vendita dell’azienda sporti­ va, in assenza del quale l’eserci­ zio provvisorio non potrà prose­ guire». E’ la prima volta che vie­ ne ventilata l’ipotesi di un’inter­ ruzione dell’attività prima del termine del campionato. I cura­ tori, per legge, hanno il dovere di tutelare i creditori, questo aspetto non va mai dimentica­ to, e il loro lavoro è indirizzato a recuperare denaro a vantaggio di chi, dalla gestione del Parma Football Club, non ne ha avuto.

LUTTO

È morto Forma storica voce di Tutto il calcio Sebastiano Vernazza

L

a notizia prima di tutto, perché lui avrebbe voluto così: è morto Livio Forma, voce sto­ rica di RadioRai e in particolare di «Tutto il calcio minuto per minuto». Si è spento nella sua amata Aosta da cui partiva per ogni trasferta. Aveva 72 anni, e 5 Mondiali di calcio e 8 Olimpi­ adi alle spalle: se l’è portato via un tumore.

DIFFICOLTA’ Ci sono ancora due settimane per trovare un accor­ do con i 130 giocatori tesserati dal Parma: l’impresa non è sem­ plice. L’Assocalciatori affianca i curatori e Albertini in queste delicate trattative, ma obietti­ vamente risulta complicato ar­ rivare a un punto d’incontro. Inoltre si dovrà ragionare sulla possibilità di vendita del club all’asta: il valore è stato stimato tra i 20 e i 25 milioni di euro (ovviamente senza conteggiare la montagna dei debiti...).

VECCHIA SCUOLA Livio Forma apparteneva al­ la vecchia scuola, quella dei Ciotti e degli Ameri. Veniva dall’età dell’oro della radio, quando le partite in diretta tv erano utopia e per sapere qualcosa bisognava incol­ larsi alle radioline. In Rai aveva cominciato al Tg3 e nel 1985 era passato fisso alla radio. «Ma a “Tutto il calcio” ho debuttato nel 1982 con Cremonese­Vare­ se ­ ha raccontato in un’in­ tervista ­. Il d.s. del Varese era un certo Beppe Marot­ Livio Forma AGI ta. Finì 0­0». Enrico Ameri lo considerava il suo erede più bravo. Aveva uno stile pulito, all’inglese, niente a che vedere con certi urlatori di oggi. Il linguaggio era ricercato, aveva il vezzo di dire: «Per coloro i quali si fosse­ ro messi soltanto ora ai diffusori...». Laddove i diffusori erano (sono) le radio. Una volta, con sensibilità, ci spiegò perché i radiocronisti dico­ no sempre che la squadra XY «attacca da destra a sinistra della nostra postazione». Che bisogno c’è? Risposta di Livio: «Lo facciamo per i non ve­ denti, così possono immaginarsi la gara». Lo sci era la sua passione e tra i ricordi più belli conser­ vava la radiocronaca dell’oro della nostra staf­ fetta del fondo a Lillehammer. Ribadiamo il ri­ sultato finale: ieri se ne è andato un signor pro­ fessionista e un gran signore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RCS MediaGroup SpA Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano

Comunicato preventivo a norma della Legge n. 28 del 22/2/2000, nonché delle delibere n. 165/15/CONS e n. 166/15/CONS dell’Autorità per le Garanze nelle Comunicazioni

pagina mezza pagina falsa mezza pg . maxi quadrotto torre/piede junior page 18 mod.

Formati

Testate pagina mezza pagina falsa mezza pg. maxi quadrotto torre/piede 18 mod .

Formati

Testate pagina mezza pagina falsa mezza pg . maxi quadrotto torre/piede 18 mod.

ed. Nazionale 52000 32000

ed. Milano 33000 20000

-

-

22000 21000 33500 -

Corriere della Sera ed. Roma 10500 -

ed. Bergamo 2000 1200

ed. Brescia 2000 1200

Corriere Fiorentino 1500 -

-

-

13500 10000

5300 4400 4200

800 600

800 600

750 650 600

-

-

-

-

-

4000

1900

250

250

250

Corriere del Trentino e Dell’Alto Adige ed. Regionale ed. Trento ed. Bolzano 1500 900 900

Corriere del Veneto ed. Regionale ed. Locale 5000 1900

-

-

-

-

-

750 650 600 300

450 400 350 200

450 400 350 200

2500 2150 2000 900

950 820 760 350

900 750 700 300

-

-

1750 1500 1400 650

2600 2200 2100 900

La Gazzetta dello Sport ed. Nazionale ed. Lombardia 33000 20000 20000 12000

ed. Locali

Vivi Milano

-

6000 3600

-

Testata

-

-

-

-

13000 13000

6500 6500

800 800

2400 (piede)

-

-

-

-

-

Tariffa a PAGINA ed Nazionale Mensili

Amica

12000

Style Magazine

14000 Settimanali

Io Donna

15000

Oggi

10000

Sette

13600

SportWeek

10000

Corriere di Bologna 1800

-

Corriere del Mezzogiorno ed. Campania ed. Puglia 3500 5200

PERIODICI

Testate

Formati

QUOTIDIANI

Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alle Campagne per le elezioni del Presidente della Giunta Regionale e del Consiglio Regionale delle Regioni Liguria, Veneto, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia fissate per il giorno ed eventuali ballottaggi e alle Campagne per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali, nonché dei consigli circoscrizionali fissate per i giorni ed eventuali ballottaggi nelle regioni Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige e ed eventuali ballottaggi nella Regione Sicilia ed eventuali ballottaggi nelle restanti Regioni.

Testata

Inserti fino a 16 pg. formato max rivista Nazionali

Regionali

Io Donna

35000

0,16 copia

Oggi

35000

0,16 copia

Sette

35000

0,16 copia

SportWeek

35000

0,16 copia

I prezzi sono validi sia per la pubblicità a colori che b/n. Sono prenotabili solo i formati indicati. AT T E N Z I O N E : t u t t i i p r e z z i i n d i c a t i s o n o d a a s s o g g e t t a r e a d I VA

NON SI ACCETTANO AVVISI IN POSIZIONE

Termini per la prenotazione e la consegna dei materiali: non meno di 3 giorni lavorativi prima della data di pubblicazione per i quotidiani, 20 giorni per i settimanali, 4 settimane per i mensili. Saranno pubblicati tutti gli annunci pervenuti nei termini indicati, nel rispetto delle condizioni stabilite nel documento analitico. Le tariffe verranno applicate a tutti i partiti e movimenti politici. Il pagamento dovrà essere sempre anticipato. Il criterio di accettazione delle prenotazioni si basa sul principio della progressione temporale. I messaggi devono recare l’indicazione del committente e la dicitura “messaggio elettorale”. Non si praticano nè sconti quantità nè altri sconti, compreso lo sconto di agenzia.

Le richieste di preventivi e/o pubblicazioni su stampa vanno indirizzate a: RCS MediaGroup SpA Dir. Communication Solutions Via Rizzoli 8 – 20132 Milano - tel. 02 2584.6967 oppure via mail a: avvisipolitici.prenotazioni@rcs.it Le tariffe sono consultabili anche sul sito www.rcscommunicationsolutions.it Il documento analitico concernente la pubblicazione dei messaggi elettorali sulle testate sopraindicate è depositato presso la segreteria di redazione di ogni singola testata: • Corriere della Sera - Via Solferino, 28 - Milano - Tel. 02 62821 / Via Campania, 59/c - Roma - Tel. 06 688281 - Bergamo - Piazza della Libertà 10 - Tel. 035 411000 - Brescia - Via Crispi 3 - Tel. 030 29941 • La Gazzetta dello Sport - Via Rizzoli, 8 - Milano - Tel. 02 62821 / Via Campania, 59/c - Roma - Tel. 06 688281 • Corriere dell’Alto Adige Editoriale Trentino Alto Adige srl - Via Dante, 5 - 39100 Bolzano (Bz) - Tel. 0471 999111 • Corriere del Trentino - Editoriale Trentino Alto Adige srl - Via delle Missioni Africane, 17 - 38100 Trento (Tn) - Tel. 0461 211311 • Corriere di Bologna - Editoriale Corriere di Bologna srl - Via Baruzzi, 1/2 - 40138 Bologna - Tel. 051 3951201 • Corriere Fiorentino - Editoriale Fiorentino srl - Lungarno delle Grazie, 22 - 50122 Firenze - Tel. 055/24825 • Corriere del Veneto - Editoriale del Veneto - 35131 Padova - Via F. Rismondo 2e - Tel. 049 8238811 • Corriere del Mezzogiorno (Napoli e Campania) - Editoriale del Mezzogiorno - Vico II S. Nicola alla Dogana, 9 - 80133 Napoli - Tel. 081 7602001 • Corriere del Mezzogiorno (Puglia) - Editoriale del Mezzogiorno - Via P.za Massari, 6 - 70122 Bari (Ba) - Tel. 080 5766111 • Periodici - Via Rizzoli, 8 - Milano - Tel. 02 25841.


VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OPINIONI La vignetta

www.gazzetta.it

TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO

Twitter

LAKER GIRLS Le ragazze di Los Angeles  Tanta allegria per tutti i nostri Fan questa fantastica notte. Regali per tutti #GoLakers @LakerGirls

di Stefano Frosini

ANDREA CASSARÀ Azzurro di scherma  Operatore che mi prenota su london city invece che su london heatrow perché ci sono 2 voli con lo stesso orario. Decadenza tedesca @andreacassara

USAIN BOLT Olimpionico di atletica  Mi chiedo a chi ho detto che stavo venendo a Rio?...Due passi fuori dall’aeroporto... @usainbolt

ANA IVANOVIC Tennista  E’ gratificante per me ispirare la giovane generazione e promuovere la sana vita attraverso il tennis @AnaIvanovic

CHRIS FROOME Ciclista  Aiutiamo a proteggere il Sudan, ecco l’ultimo esemplare maschio, rimasto al mondo @chrisfroome

Lo straordinario successo del Napoli dopo la «clausura»

Lettere alla Gazzetta

E ADESSO DI NUOVO TUTTI IN RITIRO

PALLOTTA, ALLEGRI E IL FURTO ULTRA’

completare il quadro ci manca soltanto che la Grecia, intesa come nazione, l’abbia vinta sulla Merkel.

IL COMMENTO di SEBASTIANO VERNAZZA

twitter: @GazzaVernazza

E

adesso tutti in ritiro un’altra volta. Perché il mostruoso 4­1 del Napoli ieri sera in Germania ha le sembianze di un cazzotto in faccia a quanti hanno ironizzato sulla decisione presa dal presidente Aurelio De Laurentiis, dopo la sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio: tutti in punizione nell’eremo di Castelvolturno per meditare su errori e omissioni. I ritiri servono, eccome se servono. La clausura ha avuto effetti dirompenti, vittoria per 3­0 in campionato al San Paolo contro la Fiorentina e il diluvio universale in Europa League, contro una squadra fortissima, seconda in Bundesliga. A proposito, che cosa sta succedendo? L’Europa non è più germano­centrica? Mercoledì il Bayern ha perso in Champions contro il Porto, ieri il Napoli ha incenerito il Wolfsburg: per

Il Napoli va esaltato, celebrato e osannato, ma senza dimenticarsi di quel che poteva essere e non è stato. La prova di forza in Germania acuisce i rimpianti, questa è una squadra che aveva il dovere di competere con la Juve per lo scudetto e che non si capisce come abbia fatto a essere eliminata dall’Athletic Bilbao nel playoff di Champions. Ieri sera si è compreso che se Higuain vuole, può tutto. Il fatto è che il Pipita vuole a giorni alterni, a seconda dei palcoscenici. Ieri sera ha sentito aria di grande Europa e si è esaltato, ha dimostrato che se soltanto fosse più continuo, ci metterebbe due minuti a diventare il più forte centravanti del mondo. Con chi scambiereste l’Higuain di ieri sera? Oggi come oggi noi lo baratteremmo soltanto con Suarez e Jackson Martinez. Ci sarebbe poi da chiedersi perché Marek Hamsik sia uscito dal letargo

a metà aprile e perché il Napoli di Rafa Benitez viva di eccessi nel bene e nel male, ma lasciamo perdere, è un giorno di festa e godiamocelo. Un risultato così ci riporta indietro di vent’anni, al periodo in cui eravamo re nell’Europa del calcio. Grazie Napoli e grazie Fiorentina, l’1­1 dei viola in Ucraina profuma di qualificazione, anche se dopo il rovescio con la Juve in Coppa Italia a Firenze non si sentirebbero al sicuro con una vittoria per 3­0, figuriamoci con un pareggio. Citazione obbligatoria per Babacar: il giovane attaccante ha segnato con un colpo alla Ibrahimovic, ha arpionato il pallone con mossa da taekwondo e l’ha rovesciata in rete. Due italiane nelle semifinali di Europa League, più eventualmente la Juve nelle «fab four» di Champions, rappresenterebbero un tesoretto inestimabile per il nostro derelitto sistema calcistico. Vediamo di spender bene l’apertura di credito. Prima vincere, poi parlare. Nell’attesa, tutti in ritiro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo lo show dell’uruguaiano a Parigi

QUESTO SUAREZ È LUSSO PER IL BARÇA MARCA LA DIFFERENZA di SANTIAGO SEGUROLA

S

i susseguono le vittorie in casa Barcellona. Mercoledì la squadra catalana ha regolato con una facilità insperata un Psg non all’altezza, privo di carattere e per l’occasione falcidiato dagli infortuni. La notte di Parigi ha reso evidente l’incredibile cambio di rotta dato dalla squadra di Luis Enrique all’indomani della sconfitta contro la Real Sociedad, nel primo match del 2015. Da allora il Barça ha concesso soltanto una sconfitta e un pareggio. Luis Suárez è stato l’eroe della serata. Gli manca la delicatezza che tradizionalmente contraddistingue i grandi giocatori del Barça, però il tenace attaccante uruguaiano ha portato aggressività e gol a una squadra che negli ultimi anni dipendeva quasi esclusivamente dalla vena

realizzativa di Messi. Dalla partenza di Eto’o nel 2009, sono state estenuanti le discussioni sulla necessità di avvalersi come terminale offensivo di una punta classica o di un «falso nueve», ruolo questo che Pep Guardiola riservò a Messi con risultati eccezionali. Nelle ultime due stagioni si è assistito a un calo delle prestazioni di Messi e a un’involuzione della retorica di gioco del Barça. Gli avversari cominciavano ad adottare contromisure tattiche sempre più efficaci per disinnescare il giocatore argentino. Con l’addio di Guardiola è stato più facile l’inserimento in squadra di un attaccante classico. In questo senso nessuno dava maggiori garanzie di Luis Suárez, giocatore conflittivo ma implacabile in area di rigore. Non fu un problema che dovesse scontare una squalifica che gli avrebbe impedito di giocare fino all’ultima settimana di ottobre. Oggi nessuno si lamenta degli 85 milioni che il Barça ha dovuto sborsare per Suárez. Il suo adattamento non è stato semplice.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

21

Ha avuto bisogno di tempo per raggiungere una buona condizione fisica, ha trovato più difficoltà del previsto per cominciare a segnare con regolarità, e per di più non riusciva a dialogare in campo con Messi e Neymar. Ma l’uruguaiano è un uomo di carattere, con una volontà di ferro e una grande fiducia nei propri mezzi. Proprio quest’ultima gli ha permesso sempre di adattarsi a qualsiasi situazione. Ben lo dimostra la sua carriera in Europa: Groningen, Ajax, Liverpool e Barcellona. Luis Suárez a Parigi ha dimostrato di essere l’attaccante che tanto desiderava il Barça. Ma lo aveva già dimostrato contro Real Madrid e Atlético di Madrid. Contro le grandi squadre Suárez segna sempre. I gol realizzati al Parco dei Principi hanno evidenziato una delle sue migliori qualità: non ha bisogno di nessuno per vincere le partite. E questo è un lusso per una squadra dove tutti, prima, avevano bisogno di Messi.

RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA MILANO 20132 - Via A. Rizzoli, 8 - Tel. 02.62821 ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIR. COMMUNICATION SOLUTIONS - Via A. Rizzoli, 8 20132 Milano - Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 www.rcscommunicationsolutions.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PORTO FRANCO di FRANCO ARTURI email: farturi@gazzetta.it twitter: @arturifra

Io mi vergogno. Mi vergogno di essere tifoso romanista non perché la Roma non è prima in campionato o è dietro alla Lazio in classifica, ma perché sono rappresentato da degli «idiots» che rovinano tutto e mi stanno allontanando dal calcio. Calcio che dovrebbe essere un intrattenimento come il cinema e non una questione di vita o di morte, un luogo dove sfogare violenza e frustrazione. Leggo come certi «idiots» vogliano voltare le spalle ad una società che non li ha difesi, non facendo appello contro la chiusura della Curva Sud. Come si fa a difendere dei delinquenti che ucciderebbero per un pallone?! Sono contento che parlino di disertare la curva, perché da questo si può intuire la loro idea di tifo. Nessuno sentirà la loro mancanza; magari non vedremo più certi striscioni vergognosi. Io sto con Pallotta, io sto con la mia Roma, io sto con la signora De Falchi, io sto con il tifo sano. Luca Aletti (Kotka, Finlandia) Naturalmente chi deve vergognarsi non è lei ma chi sta rubando a tanti di voi il calcio. Malinconico, come ha fatto rilevare il direttore Andrea Monti nel suo editoriale, che non si possa dire in italiano idioti e si debba ricorrere al termine inglese. Le nostre istituzioni, con soli 50 anni di ritardo circa, pare si muovano. Pare. Stiamo a vedere. Nel frattempo, fra i tanti misfatti di questi gruppi di incivili che condizionano le curve c’è quello di aver inquinato il termine ultrà, che oggi passa ingiustamente per sinonimo di violento. Non è così: l’ultrà è solo un tifoso «plus», un po’ casinaro: più partecipazione, più affetto, più voglia di stare insieme. Naturalmente dentro le regole del vivere civile e dello sport: al di fuori non c’è nulla da salvare.

EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.6282.8238 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S RCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA Tel. 095.591303 S L’Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S Milkro Digital Hellas LTD - 51 Hephaestou Street - 19400 Koropi - Grecia S BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet - 1400 NIVELLES (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus

Caro Arturi, per oggi Allegri è il mio eroe: se volete lo spettacolo, andate al circo, ha detto. Grazie Mister Allegri, per averci confermato che per qualcuno il risultato è ancora l’obiettivo, e lo spettacolo un di cui, non il contrario. Se coincidono, meglio. Altrimenti, rimane comunque giusto una cosetta da nulla: lo sport. Il pubblico è da rispettare con l’impegno, ma prima c’è il match, è il resto è fuffa da sacchiani strabici. I tifosi, gli appassionati e i calciofili lo sanno, e godono (diversamente, ma godono) anche delle gare noiose, perché sanno che prima delle paillettes delle tv a pagamento e dei critici a gettone ci sono la paura, la fatica e la voglia di competere di ventidue bagai che guadagnano milioni e tu li vedi in faccia quando giocano e sai che mentre giocano c’è solo la partita, guadagnassero anche molto molto meno, e la tv ­ motivo per cui così tanto intascano ­ esiste comunque solo prima e dopo il novantesimo. Così è da sempre. Marco Galmuzzi In questi giorni sto sfogliando e leggendo, per ricerche storico­ giornalistiche, raccolte della Gazzetta del 1964 e 1965. A pochi giorni dal trionfo della Grande Inter vincitutto nell’Intercontinentale, c’era qualcuno, molto credibile, che ne criticava il gioco (tatticismo, si diceva allora), sostenendo che, nonostante i successi, il pubblico avrebbe preferito divertirsi di più. Se ne parliamo da un secolo, significa che le opinioni non si sono mai ricomposte ma che tutti meritano rispetto, anche i sacchiani, che hanno molti meriti: lo strabismo possono averlo anche i neocatenacciari. Per me è sempre stato un falso problema: in una singola partita (o anche due­tre) si può andare avanti e vincere arrangiandosi. Nel lungo periodo le vittorie arrivano solo se la qualità del gioco è alta e gradevole per gli spettatori. La Juve di Allegri vince perché gioca meglio di tutti. E perché ha i giocatori migliori.

PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 403 e 357 e 279 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520

INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7952 DEL 9-2-2015

La tiratura di giovedì 16 aprile è stata di 266.870 copie

© RIPRODUZIONE RISERVATA

COLLATERALI * con Ai confini della Storia N. 1 1 12,39 - con Masha e Orso N. 3 1 7,39 - con DVD Il grande Mazinga N. 5 1 11,39 - con The Walking Dead N. 2 1 6,39 - con Disney e i Nostri Amici Animali N. 5 1 9,39 - con Mimì N. 7 7 7,39 - con DVD Lucio Dalla N. 7 1 12,39 - con TopoStory N. 8 1 8,39 - con Beast Quest N. 9 1 7,30 - con Alpinismo N. 9 1 12,39 - con Rocky Joe N. 10 2 11,39 - con Magazine Violetta N. 12 1 3,90 - con Campionato Io ti amo 2015 N. 12 1 11,39 - con Disney English N. 14 1 11,39 - con Español da Zero N. 15 1 12,39 - con Asterix N. 16 7 7,39 - con Maserati Collection N. 11 1 14,39 - con The Beatles Collection N. 21 1 14,30 - con Speciali Go Nagai Robot N. 6 1 21,39 - con Il Teatro di Eduardo N. 25 1 12,39 - con DVD Poirot N. 25 1 11,39 - con Blueberry N. 34 1 5,39 - con Diabolik Nero su Nero N. 39 1 8,39 - con Ric Roland N. 45 d 5,39 - con Robot Collection N. 64 d 14,39 con Ferrari Build Up d 11,39 ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail info@servizi360.it - fax 02.91089309 - iban IT 45 A 03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,20; Argentina $ 19,00; Austria e 2,20; Belgio e 2,20; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,20; Croazia Hrk 17; Francia e 2,20; Germania e 2,20; Grecia e 2,50; Irlanda e 2,20; Lux e 2,20; Malta e 2,20; Monaco P. e 2,20; Olanda e 2,20; Portogallo/Isole e 2,50; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,20; Spagna/Isole e 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 700; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.


22

Il caso R Dopo la decisione dei giudici di Verbania

«Terremoto» svincolo Così sistema a rischio

1La Figc frena: «La sentenza non può fare giurisprudenza»

Tommasi attacca: «Regole da cambiare, ma il tavolo è fermo» Valerio Piccioni

N

on siamo stati presi in contropiede. Così la Fe­ dercalcio risponde alla sentenza «ammazza­vincolo» e «tutto il potere ai giudici tutela­ ri» con cui a Verbania è stato an­ nullato l’indennizzo (1500 eu­ ro) che una società dilettantisti­ ca, la Virtus Villadossola, aveva ottenuto da un suo tesserato per il trasferimento in un altro club. SISTEMA A RISCHIO Proprio la Lega Nazionale Dilettanti parla di «decisione orientata a scon­ volgere, in modo deleterio, il mondo dei settori giovanili del calcio nazionale mettendo a ri­ schio migliaia di tesseramenti». Per il presidente Felice Belloli, «la sentenza è fortemente impat­ tante per l’intero sport giovanile italiano. Chiederemo l’interven­ to del Coni così come della la Fi­ gc». Aggiunge Ermelindo Bac­ chetta, presidente del comitato regionale del Piemonte, la regio­ ne della sentenza: «Non è solo una questione di calcio, riguar­ da 4­5 milioni di giovani sporti­ vi. A quanto so, ci sarà un ricorso in Cassazione. Sono convinto che si tratti di un pronunciamen­ to di impossibile esportazione». NIENTE GIURISPRUDENZA La Figc cerca di ridimensionare l’al­

Una sentenza storica ha sconvolto il mondo dei settori giovanili: la firma che lega un minorenne a una società di calcio, vincolandolo fino a 25 anni, è stata ritenuta nulla LAPRESSE

larme. Guido Valori, l’avvocato che presiede la commissione tes­ seramento della Figc, dice che si tratta di una «sentenza fra le parti, che non può fare giuri­ sprudenza». Inoltre rinviare la faccenda ai giudici tutelari «va nella direzione contraria al ten­ tativo di esemplificazione che si sta compiendo in tutti i settori della vita del Paese». Al di là dei pareri tecnico­regolamentari, si sottolinea a via Allegri che il pro­ blema di una nuova legislazione sul tema dello svincolo fra i Di­ lettanti è già da tempo in discus­

presenta

25

 anni, l’età dopo la quale un calciatore tesserato da ragazzo viene svincolato in automatico.

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

sione. E si stava lavorando, con la spinta del sottosegretario Delrio, a un compromesso, una «finestra» per la conferma o me­ no del tesseramento all’età di 18 anni. TOMMASI ATTACCA Ma Damia­ no Tommasi, presidente dell’As­ socalciatori, sottolinea che quel tavolo è fermo: «Con Tavecchio se n’è parlato, con Belloli si è fer­ mato tutto. Il vincolo è illegitti­ mo. E se continua così ci sarà una sempre maggiore fuga dai campionati federali a quelli de­ gli enti di promozione. Per non parlare dell’ambito femminile, dove con il vincolo si moltiplica­ no gli abbandoni. E poi avete presente la storia di Lorenzo Pa­ sciuti del Carpi? L’ha raccontata alla Gazzetta: con la fidanzata si comprò il suo cartellino per an­ dare a giocare al Pisa. Se non avesse investito tutti i suoi ri­ sparmi, il calcio avrebbe perso quel giocatore». «FIGC, MUOVITI» Il dibattito coinvolge anche gli esperti di di­ ritto sportivo. Dice l’avvocato Angelo Cascella: «Si può verifi­ care un terremoto come per il caso Bosman, per le sentenze dell’Unione Europea in applica­ zione della Convenzione Coto­ nou (che equipara le posizioni dei calciatori provenienti da al­ cune aree geografiche a quelle dei comunitari) e del pronuncia­ mento del tribunale tedesco per il calciatore Muller (sul contrat­ to “a tempo indeterminato”). Gli organi della FIGC devono ren­ dersi conto che le norme obsole­ te vanno sostituite da altre più moderne. Il diritto sportivo è, oramai, un diritto trasversale, che intreccia problematiche di diritto del lavoro, diritto com­ merciale, internazionale e co­ munitario. Ogni misura “latu sensu” protezionistica è destina­ ta a cadere». © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL COMMENTO di MATTIA GRASSANI*

E’ UNA BOSMAN 2.0 URGE UN REGOLAMENTO

L

a sentenza del Tribunale di Verbania affronta uno dei temi più delicati e centrali dell’ordinamento sportivo: il tesseramento in ambito giovanile e la sua durata. E’ la prima, in Italia, ma rappresenta un vero e proprio tackle a piedi uniti sull’autonomia di Federazioni e società. Una Bosman 2.0 insomma, di cui forse nemmeno l’estensore poteva immaginare le implicazioni. Le conseguenze della decisione, in attesa dell’eventuale pronuncia della Cassazione, si rivelano di notevolissima portata. Dal punto di vista pratico, poi, appaiono idonee a demolire un istituto fondamentale del sistema sportivo, non solo calcistico: il vincolo. Volendo applicare l’insegnamento dei giudici di Verbania, la paralisi del movimento giovanile è pressoché certa, così come il collasso dei Palazzi di giustizia. Pensate se, prima della stagione 2015­6, 650.000 richieste di tesseramento di giovani calciatori (questo è il dato attuale per la Figc) venissero, in blocco, devolute all’Autorità giudiziaria, per l’ottenimento del relativo placet. Costi insostenibili per molti e tempi sicuramente incompatibili con l’esercizio dell’attività agonistica determinerebbero la chiusura di molte delle 13.500 società della Lnd. Nonché l’abbandono di massa dei praticanti in erba. E le altre Federazioni riconosciute dal Coni, gli Enti di promozione e le discipline associate si ritroverebbero in condizioni anche peggiori. Urge, quindi, un tavolo di lavoro che prenda subito in esame il tema, adottando concrete iniziative di regolamentazione e salvaguardia della materia, perché è in gioco la sopravvivenza del vero motore dello sport, il dilettantismo. *avvocato ed esperto di diritto sportivo


Serie B R Il personaggio

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I gol del fedele Castro e il Catania sorride: «Merito di Marcolin»

1Arrivò nel 2012 in un gruppo sudamericano, sono rimasti in 4 «E’ stato facile ambientarmi. Ora segno grazie al nuovo ruolo» Francesco Caruso INVIATO A MASCALUCIA (CT)

D

ue anni e mezzo fa, quando Lucas Castro ar­ rivò a Catania ed entrò per la prima volta a Torre del Grifo, quasi non riusciva a rac­ capezzarsi. Nello spogliatoio si parlava quasi solo spagnolo, lui era l’ultimo degli argentini nella squadra più sudamerica­ na d’Italia: 11 in tutto, proprio una formazione intera, portie­ re compreso (Andujar). Un dettaglio non da poco, per un ragazzo timido come il Pata, come è stato soprannominato in Patria, che sentendosi come a casa riuscì ad ambientarsi ve­ locemente. Degli otto anni fila­ ti di A, quello fu il più bello e il più importante per il Catania, con tanti record e un ottavo po­ sto. Castro, pur non giocando sempre titolare, saltò solo due partite, risultando spesso deci­ sivo con le sue 4 reti. DUE INTERVENTI L’anno scor­ so, dopo un discreto avvio, nel ritorno l’improvviso letargo dal quale si è appena ridestato: «Prima l’intervento al ginoc­ chio destro a febbraio e poi quello per l’ernia inguinale a ottobre non mi hanno consen­ tito di proseguire il cammino: è stato un periodo pesante. Ora sto bene e ricomincio a cresce­ re». Nel frattempo di argentini ne sono rimasti 4, in campo ne vanno 2: lui e Rinaudo. «Quan­ do in una squadra c’è un con­ nazionale, l’inserimento di­ venta più semplice, ma a Cata­ nia ho trovato un gruppo di professionisti e di amici, è stato proprio il gruppo la nostra for­ za anche nei momenti più du­ ri». Castro quest’anno ha egua­ gliato il record italiano di 4 reti

Lucas Castro, 26 anni, dal 2012 a Catania: 4 gol in questo torneo LAPRESSE

DOBBIAMO SALVARCI IN FRETTA: PROMETTO DI PORTARE LA SQUADRA A CENA SE DOMENICA SEGNO IL GOL VITTORIA LUCAS CASTRO TREQUARTISTA DEL CATANIA

e mira a quello assoluto stabili­ to nel Racing Avellaneda di 6 gol, anche se il Pata, un po’ per la natura introversa e un po’ per il momento preferisce te­ nere un profilo basso: «Segna­ re è importante, ma solo se uti­ le alla squadra». Non lo si può certo definire un uomo gol, ma un jolly dell’attacco sì. A Cata­ nia ha fatto di tutto, dalla se­ conda punta, al centrocampi­ sta esterno fino al trequartista, ovvero la sua posizione preferi­ ta che è poi il ruolo dove lo ha impiegato Marcolin nelle ulti­

me due settimane, ottenendo 2 reti in cambio. Con il tecnico ha stabilito subito un buon rap­ porto: «Il suo calcio mi piace, e lui mi ha aiutato molto, sia in campo che fuori facendomi continue iniezioni di fiducia». RITORNO IN A Timido, non scaramantico, conosce il pro­ verbio «non c’è due senza tre», eppure non pensa al tris da rea­ lizzare nella sfida salvezza di Latina e soprattutto a un pegno da pagare: «Mi sono concen­ trato soprattutto sul quarto ri­ sultato utile consecutivo da centrare, però non voglio tirar­ mi indietro e prometto di por­ tare la squadra a cena se dome­ nica segno il gol della vittoria. Voglio vincere le ultime 7 gare e salvarmi più velocemente possibile. La A mi piace e ci tor­ nerei volentieri ma vorrei farlo col Catania, ad altri club non penso». Sincero fino in fondo? © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SITUAZIONE

Altri problemi per il Varese: è fallimento?  VARESE (f.b.) Se il mese scorso Pierpaolo Cassarà si era guadagnato la carica di presidente del Varese evitando una nuova penalità grazie ai 170 mila euro procurati per pagare l’Irpef di novembre e dicembre, ora non è riuscito a trovare i soldi per gli stipendi di gennaio e febbraio. Le casse del club sono vuote e con la parte dei fondi della Lega di B, avuta nei giorni scorsi, la dirigenza ha preferito garantire i contributi, i rimborsi per il settore giovanile e tre mensilità arretrate dei dipendenti. Il Varese quindi avrà una nuova penalizzazione, ma nel prossimo campionato. Sempre che la società non porti i libri in tribunale.  Dopo la partita di stasera, ecco il programma e gli arbitri della 36a giornata: DOMANI (inizio ore 15): Bologna-Spezia (andata 1-1): Fabbri di Ravenna. Carpi-Brescia (3-3): Sacchi di Macerata. Crotone-Lanciano (1-1): Manganiello di Pinerolo. Pescara-Modena (0-2): La Penna di Roma. Ternana-Perugia (2-2): Mariani di Aprilia. Trapani-Bari (1-2): Pinzani di Empoli. Varese-Avellino (0-0): Abbattista di Molfetta. DOMENICA (ore 15): Latina-Catania (0-1): Nasca di Bari. Livorno-Frosinone (1-5): Baracani di Firenze. LUNEDì (ore 20.30): Entella-Pro Vercelli (0-2): Chiffi di Padova.  La classifica: Carpi p. 71; Bologna 58; Frosinone 57; Vicenza 56; Perugia 53; Avellino 52; Livorno 51; Spezia 50; Pescara 48; Lanciano 47; Bari 45; Ternana 43; Modena e Trapani 42; Catania e Latina 41; Crotone, Pro Vercelli ed Entella 40; Cittadella 39; Brescia (-6) 32; Varese (-4) 28.

23

L’ANTICIPO DELLA 36a

Cittadella-Vicenza Un derby da brivido con il tutto esaurito 1Una lotta per la salvezza, l’altra per la A. E i tifosi ospiti al Tombolato sono in maggioranza Mantovani-Prai

D

erby caldissimo que­ sta sera tra un Citta­ della ricaduto in zona­ retrocessione e un Vicenza quarto e impegnato nella rincorsa al Bologna (e al Fro­ sinone) per salire in A. CITTADELLA E’ previsto il tutto esaurito al Tombolato. I 7.500 posti saranno occu­ pati in prevalenza dai tifosi ospiti, che già da lunedì ave­ vano esaurito i 1.144 posti della curva. A ieri sera erano stati venduti 5.300 taglian­ di. Sono rimasti pochi bi­ glietti della tribuna laterale destinata agli ospiti e della gradinata. Unico assente è Gerardi dopo la distorsione al ginocchio rimediata con il Carpi: almeno un mese lo stop. Tornano titolari Rigoni e Scaglia. In attacco tocca a Sgrigna (uno dei tanti ex della partita) e Stanco; a centrocampo Paolucci favo­ rito su Benedetti e Busellato. VICENZA E anche stavolta il popolo biancorosso si mette­ rà in marcia, pronto a porta­ re a Cittadella uno spicchio del Menti. Sarà derby diffici­ le come ha sottolineato il tec­ nico Marino: «Il Cittadella è ben organizzato e sa giocare un buon calcio, poi ha un tec­ nico di qualità come Foscari­ ni che sa sempre tirare fuori il meglio dai suoi. All’andata nel primo tempo seppero metterci in grande difficol­ tà». Per quanto riguarda la sua squadra, Marino ha riba­

CITTADELLA

(4-4-2)

VICENZA

(4-3-3)

OGGI ore 20.30

ANDATA 1-1

1 PIEROBON 25 13 CAPPELLETTI SCAGLIA

4 DE LEIDI

30 KUPISZ

23 11 PAOLUCCI MINESSO

8 RIGONI 31 STANCO

3 BARRECA

10 SGRIGNA

10 GIACOMELLI

19 COCCO

27 LAVERONE

8 CINELLI

21 DI GENNARO

20 SBRISSA

3 D'ELIA

17 7 31 MANFREDINI BRIGHENTI SAMPIRISI 22 VIGORITO

CITTADELLA PANCHINA 22 Valentini, 18 Donazzan, 7 Coralli, 16 Benedetti, 20 Bazzoffia, 2 Pecorini, 5 Pellizzer, 17 Busellato, 6 Signorini. ALLENATORE Foscarini. SQUALIFICATI Camigliano. DIFFIDATI Barreca, Coralli, Camigliano, De Leidi, Sgrigna e Stanco. VICENZA PANCHINA 1 Bremec, 26 Camisa, 14 Garcia Tena, 23 Gentili, 6 Alhassan, 16 Vita, 11 Spinazzola, 24 Petagna, 28 Ragusa. ALLENATORE Marino. SQUALIFICATI Moretti. DIFFIDATI Ragusa, Sciacca, Laverone, Cinelli, Petagna, Garcia Tena e Sampirisi. ARBITRO Maresca di Napoli . GUARDALINEE Alassio-Di Iorio. TV Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD, Premium Calcio. PREZZI da 14 a 45 euro.

dito deciso come l’atteggiamen­ to non debba cambiare: «Niente tabelle, niente distrazioni: non ha senso buttare via energie, ne servono già tante in campo». L’allenatore ha pure commenta­ to molto sportivamente la resti­ tuzione del punto al Bologna: «Lo aveva conquistato sul cam­ po, dunque va bene così». Per quanto riguarda la formazione, è Sbrissa a prendere il posto dello squalificato Moretti. E’ tornato disponibile Gentili, che va in panchina. Unico non di­ sponibile è ancora Sciacca. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lega Pro R La Disciplinare

Barletta, Savoia, Venezia altre tre penalizzazioni Novara e Reggina: ricorsi Nicola Binda

N

on si è esaurita l’onda delle penalizzazioni (e chissà quando succede­ rà...) per le squadre di Lega Pro, anche se stavolta è stata meno dirompente di quella che ha colpito Novara e Reggina. La Disciplinare ha penalizzato altre tre squadre: 4 punti al Barletta e sei mesi al presiden­ te Perpignano (mancati paga­ menti di stipendi e contributi degli ultimi due bimestri del 2014), 3 punti al Savoia e sei mesi all’a.u. Piantoni (stessi motivi, più mancata presenta­ zione del report consuntivo del capitale circolante al 31 dicem­ bre); 2 punti al Venezia e tre mesi al presidente Korablin (mancato pagamento dei con­ tributi degli ultimi due bime­ stri del 2014). A proposito del Savoia, piove sul bagnato: i giocatori stamane faranno al­ lenamento in centro città per protesta e il sindaco li riceverà.

I RICORSI Intanto, dopo le stangate di giovedì, Novara e Reggina preparano i ricorsi. Saranno presentati lunedì e la riunione della Corte d’Appello Federale dovrebbe essere ve­ nerdì, sempre più nella fase calda del campionato (oggi mancano 4 giornate). I due club manifestano ottimismo sul ricorso e perplessità sulla sentenza, che in parte cozza con quanto detto in un’occasio­ ne precedente (proprio a pro­ posito del club calabrese) dallo stesso tribunale di secondo grado nella questione degli in­ centivi all’esodo. Il Novara co­ munque si dice pronto a dare battaglia fino al Coni. E anche per la Reggina piove sul bagna­ to: la Fifa avrebbe segnalato al­ la Figc l’inadempienza del club verso il Ferencvaros relativa­ mente al mancato pagamento del portiere Kovacsik, obbli­ gando la nostra federazione a dare 6 punti di penalizzazione e 300mila euro di multa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ischia, denunce per le minacce a Maurizi e Millesi  (a.cat.) Di questi tempi, la notizia è clamorosa e apprezzabile: allenatore e giocatori dell’Ischia hanno tenuto la schiena dritta, decidendo di rompere, per una volta, il muro dell’omertà. Il tema è di stretta attualità: i rapporti con gli ultrà più violenti. Bene. Tre giorni fa, circa cinquanta «gentiluomini» si sono presentati al campo dell’Ischia, in piena zona playout e reduce dal pareggio casalingo con il Cosenza (che ha fatto sbottare Agenore Maurizi contro i giornalisti), con l’intento di insultare e minacciare tecnico e squadra. In particolare, nel mirino sarebbero finiti Maurizi e Francesco Millesi, minacciati di morte sotto gli occhi dei nove poliziotti presenti. I quali, ovviamente, hanno aperto un’indagine, coordinata dal Dirigente del commissariato Stefania Grasso, che ha subito convocato Maurizi e Millesi. Entrambi hanno confermato la ricostruzione della Polizia. Perciò presto scatteranno le denunce.

GLI ANTICIPI

LA SITUAZIONE

Stasera due gare del girone A Bassano, è derby da capolista

Ecco Salernitana e Benevento Domani due trasferte a rischio

La 35a giornata della Lega Pro si apre con due anticipi del girone A. Prima c’è una delicata sfida salvezza tra Monza (reduce dall’ennesima penalizzazione) e Pordenone (in grande risalita), poi in diretta tv c’è il derby vicentino tra il Real (ormai fuori dai giochi) e il Bassano, fresco capolista dopo la penalizzazione del Novara di venerdì; da segnalare che la sfida di Vicenza sarà giocata in contemporanea all’altro derby Cittadella-Vicenza di Serie B, che ovviamente richiamerà le maggiori attenzioni del pubblico. Queste le probabili formazioni per le due partite di stasera:

ORE 19.30 - MONZA-PORDENONE MONZA (4-3-1-2) De Lucia; Pugliese, De Bode, Martinez, El Hasni; Uliano, Asante, D’Ambrosio; Pessina; Carbonaro, Bernasconi. (Chimini, Corduas, Cojocnean, Acampora, Conti, Gaeta, Torri). All. Pea. PORDENONE (3-5-2) Careri; Salvatori, Ferrani, Fissore; Placido, Fortunato, A. Migliorini, Maracchi, Bertolucci; Maccan, Bjelanovic. (Maniero, Ghinassi, Rosania, Mattielig, G. Migliorini, Franchini, Ravasi). All. Rossitto. ARBITRO Piscopo di Imperia (Marcolin-Cartaino). (andata 1-0) ORE 20.45 - REAL VICENZA-BASSANO REAL VICENZA (3-5-2) Tomei; Carlini, Polverini, Quintavalla; Chiarello, Cristini, Dalla Bona, Malagò, Vannucci; Bruno, Bardelloni. (Bonato, Beccaro, Piccinni, Ungaro, Pavan, Margiotta, Gomes). All. Marcolini. BASSANO (4-2-3-1) Rossi; Toninelli, Priola, Bizzotto, Semenzato; Cenetti, Proietti; Furlan, Iocolano, Cattaneo; Pietribiasi. (Grandi, Zanella, Stevanin, Davì, Nolè, Cortesi, Spadafora). All. Asta. ARBITRO Fiore di Barletta (Cipressa-Bresmes). (andata 1-1) TV Diretta su Raisport 1. IL GIUDICE SPORTIVO Dopo il recupero di mercoledì, una giornata di squalifica a Golubovic e L. Ricci (Pistoiese).

Così la 35a giornata in Lega Pro dopo le gare di stasera: DOMANI Ore 14.30 Como-Arezzo (girone A, andata 1-0); Lucchese-Ancona (B, 2-2); Messina-Ischia (C, 2-2). Ore 15 Venezia-Pavia (A, 1-2); Cosenza-Martina (1-1), Juve Stabia-Salernitana (2-3) e MateraBenevento (C, 3-3). Ore 16 Cremonese-Lumezzane (A, 1-1); L’Aquila-Forlì (B, 2-2). Ore 17 Feralpi Salò-Alessandria (A, 02); Pontedera-Pro Piacenza (B, 1-1); Lupa Roma-Melfi (C, 0-3). Ore 19.30 Spal-Tuttocuoio (B, 0-1); Paganese-Aversa Normanna (C, 2-1). DOMENICA Ore 11 Südtirol-Mantova (A, 1-0). Ore 12.30 Ascoli-Carrarese (B, 0-0); Barletta-Vigor Lamezia (C, 2-0). Ore 14.30 AlbinoLeffeTorres (A, 0-2); Gubbio-Santarcangelo (2-0) e Prato-Teramo (B, 01); Reggina-Savoia (C, 0-2). Ore 16 San Marino-Grosseto (1-2) e Savona-Reggiana (B, 0-5); Lecce-Foggia (C, 0-2). Ore 18 RenatePro Patria (A, 1-1); Pisa-Pistoiese (B, 0-2); Casertana-Catanzaro (C, 1-0). LUNEDÌ Ore 20.45 Novara-Giana (A, 2-1). LE CLASSIFICHE GIRONE A Bassano p. 64; Pavia (-1) 63; Alessandria 62; Novara (8) 59; Como 57; Feralpi Salò 49; Real Vicenza 48; Cremonese e Arezzo 45; Venezia (-3) e Südtirol 44; Giana 42; Mantova (-3), Renate e Torres 40; Monza (-6) 35; Lumezzane 31; Pordenone 30; AlbinoLeffe 29; Pro Patria (-1) 28. GIRONE B Teramo p. 68; Ascoli 61; Reggiana 59; L’Aquila 54; Pisa e Spal 52; Ancona 50; Lucchese e Tuttocuoio 47; Pontedera 45; Carrarese 41; Grosseto (-1), Gubbio, Santarcangelo e Pistoiese 39; Prato 37; Forlì 36; Savona (-2) 33; Pro Piacenza (-8) 30; San Marino 29. GIRONE C Salernitana p. 76; Benevento 71; Juve Stabia 63; Matera 60; Foggia (-1) e Lecce 57; Casertana* 56; Catanzaro 49; Cosenza e Vigor Lamezia 42; Melfi (-2) 41; Barletta (-6) 40; Martina* e Lupa Roma 36; Paganese 35; Messina e Ischia (-1) 29; Aversa Normanna (-1) 25; Savoia (-4) 24; Reggina (-16) 10. (* una partita in meno).


24

Formula 1 R GP Bahrain

GARA ALLE 17 TUTTO SU SKY

Andrea Cremonesi INVIATO A SAKHIR (BAHRAIN)

L

a rivoluzione iniziò qui un anno fa. In una notte po­ polata da incubi: Fernan­ do Alonso e Kimi Raikkonen che vagano come dispersi nel deserto, ridotti a ruolo da com­ primari con una vettura spun­ tata nella velocità massima e salvati dal doppiaggio solo gra­ zie alla Safety Car; Luca di Montezemolo che scappa dai box prima della bandiera a scacchi, non sopportando il mi­ sero spettacolo di due Ferrari che chiudono in 9a e 10a posi­ zione; Stefano Domenicali che di fronte a una situazione di questo tipo decide di lasciare.

Domenica a Sakhir (5.412 m) si corre il GP Bahrain, 4° tappa (su 19) del Mondiale 2015. Tutto in diretta su Sky Sport F1 HD. Questi gli orari italiani (-1 ora rispetto a Sakhir). Commenti e aggiornamenti su Gazzetta Tv. Oggi Prime libere: 13-14.30; seconde

libere: 17-18.30. Differite alle 17.30 e 22.45 su Rai Sport 1.

Domenica Gara alle 17; differita alle 22 su Rai 2.

Domani Terze libere dalle 14 alle 15; differita alle 18 su Rai Sport 1. Qualifiche alle 16; differita alle 20.30 su Sky Sport F1 HD. 21.55 su Rai 2.

Classifiche Piloti 1. Hamilton 68 punti; 2. Vettel 55; 3. Rosberg 51. Costruttori 1. Mercedes 119 punti; 2. Ferrari 79; 3. Williams 48.

Le gomme, la pista giusta Un’altra chance Ferrari

NUOVA REALTÀ Trecentoset­ tantacinque giorni più tardi quella Ferrari a pezzi, sfiducia­ ta, è evaporata come un brutto sogno. Quella del duo Mar­ chionne­Arrivabene si presen­ ta in Bahrain con grandi ambi­ zioni dopo un inizio di stagione sfolgorante: tre podi e una vit­ toria hanno proiettato Seba­ stian Vettel al 2° posto in classi­ fica a 13 punti da Lewis Hamil­ ton, e a questi vanno aggiunti i due quarti posti di un rinato Raikkonen. Malgrado il con­ trattacco Mercedes in Cina, il Bahrain, dove Maranello detie­ ne il record di successi (4, an­ che se l’ultimo risale a 5 anni fa) ha caratteristiche tali da co­ stituire un’altra ghiotta oppor­ tunità per mettere in seria diffi­ coltà i campioni del mondo e, perché no, tornare a batterli. Su una pista caratterizzata sì da un paio di cambi di direzio­ ne ma in buona sostanza da 4 rettifili, raccordati da curve secche, contano trazione, velo­ cità di punta, equilibrio in fre­ nata: qualità che la SF15­T ha dimostrato di avere. LA CHIAVE Ma soprattutto su un asfalto abrasivo, che la sab­ bia portata dal vento sporca di continuo, serve saper gestire le gomme, in special modo le po­ steriori, sollecitate dalle acce­ lerazioni in uscita di curva. E questo è un punto di forza della prima rossa firmata (intera­ mente) da James Allison. Co­ me sottolineano alla Pirelli, la Ferrari è quella che più facil­ mente riesce a centrare la fine­ stra di esercizio delle gomme, evitando di surriscaldarle. Lo riconoscono pure gli avversari. CHE BALZO! «La Ferrari — con­ ferma Felipe Massa che qui ha vinto due volte con il Cavallino (2007­08) — sa gestire i pneu­ matici in maniera differente da tutti, le degrada di meno, persi­ no della Mercedes. Ed è l’unica auto capace di cambiare passo tra prove e gara. In qualifica ri­

Lunghezza circuito: 5.412 m Giri: 57 Distanza gara: 308,238 km Curve: 15 Prima edizione del GP: 2004 Giro record: 1’31”447 (De La Rosa 2005)

In alto, Vettel ispeziona la pista di Sakhir. Da sinistra: Vettel con Bernie Ecclestone; il team principal ferrarista Maurizio Arrivabene; Paddy Lowe con Toto Wolff COLOMBO

1Un anno fa da qui partì la rivoluzione rossa: la SF15-T gestisce al meglio le Pirelli e il tracciato si adatta alle sue caratteristiche

media 1” o più da Hamilton e Rosberg, ma in gara ha lo stes­ so ritmo. Vedo una situazione simile alla Malesia, dove la ri­ cetta vincente era salvaguarda­ re le gomme posteriori. E infat­ ti la Ferrari ha vinto». Hamilton è conscio del pericolo: «In una pista dove la gestione delle gomme posteriori è determi­ nante, mi aspetto Sebastian e Kimi forti come a Sepang, an­ che se noi, cercando di impara­ re da quella esperienza, abbia­ mo cambiato approccio per ri­ solvere i nostri punti deboli. E sono abbastanza convinto che l’abbiamo fatto. Ma resterà du­ ra, anche in Cina la Ferrari è stata fortissima». PRUDENZA Si può già sognare in grande? Il primo a pigiare sul freno è Vettel, e non solo

perché la SF15­T non presenta sostanziali novità da far presa­ gire un balzo in avanti delle prestazioni (un primo, sostan­ zioso pacchetto ci sarà a Barcel­ lona). «Ripetere la Malesia? Il guaio è che qui il sole cala pri­ ma che la gara inizi» sottolinea Sebastian. Una battuta che contiene una constatazione im­ portante perché, correndo di notte, la temperatura, asfalto compreso, si abbassa e questo potrebbe rivelarsi un prezioso alleato per i campioni in carica. Per loro, forse più che per la Ferrari, sarà determinante la sessione di stasera, che si di­ sputa negli stessi orari del GP (18­19.30):è li che si vedranno i reali rapporti di forza. DERBY Un anno fa Hamilton e Rosberg diedero spettacolo con

un bellissimo duello vinto dal­ l’inglese. Ecco la sfida tra com­ pagni può rappresentare un al­ tro tema interessante di questo GP: anche se Nico e Lewis si so­ no chiariti, la polemica di Shanghai lascia immaginare che i conti verranno regolati in pista ed è soprattutto il tede­ sco a sapere che in prospetti­ va campionato deve inter­ rompere il dominio del cam­ pione in carica. Una situazione conflittuale potrebbe favorire Seb? Dipende da… Raikkonen che in Cina era pronto a lancia­ re l’attacco al compagno e che qui è sempre andato fortissi­ mo: nel 2013 con la Lotus arri­ vò a soli 4” dalla Red Bull di Vettel dopo essere partito 11° e nel 2006 finì 3°, rimontando da 22° con la McLaren. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’INTERVISTA

«La McLaren non dice bugie M sull’incidente di Alonso»

Mauro Casadio INVIATO A SHANGHAI (CINA)

ika Hakkinen è stato forse il più grande ri­ vale di Michael Schu­ macher. I loro duelli hanno in­ fiammato la F.1 di fine anni ‘90. Ora il finlandese, due Mondiali con la McLaren (1998 e ‘99), gira il mondo nel­ le vesti di ambasciatore Lau­ reus. In questi giorni è a Shan­ ghai per gli Oscar dello sport.

1Hakkinen: «Maranello? Una rivoluzione

che ha rivitalizzato un po’ tutto l’ambiente»

Chi vincerà il Mondiale? «Si sono corsi solo tre GP, ma sembra che la Mercedes sia an­ cora davanti. Ha la possibilità

di fare primo­secondo in ogni gara. Hamilton è molto veloce e può contare su più esperien­ za. Ma la Ferrari ha fatto pro­ gressi spaventosi». Per la Mercedes lavorano migliaia di persone: è difficile il gioco di squadra? «Sì, è complicato. Ma a Brack­ ley e Brixworth stanno facendo veramente bene. Quando cam­ mini in fabbrica e vedi facce fe­ lici, la spinta è notevole». In pista però continuano gli attriti tra Hamilton e Rosberg… «In Cina Hamilton ha fatto tut­ ta la gara in testa. E quando co­ mandi un gran premio, lo dico

Mika Hakkinen, 46 anni, due volte iridato con la McLaren nel 1998 e ‘99 GETTY


VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

VETTEL

MARCHIONNE

«Sul podio in Malesia mi sono emozionato e ho pensato a Michael. Lui mi ha ispirato da ragazzo e in tutta la carriera di pilota. Avrei voluto parlargli della mia scelta Ferrari e sono certo che mi avrebbe consigliato da amico»

«Credo che la Scuderia abbia fatto dei grandissimi passi avanti, non parlo solo della vittoria. Spero già di vedere dei miglioramenti in Bahrain e poi ce la giochiamo quando torneremo a Monza: la macchina incorporerà dei cambiamenti fondamentali» sultati migliori, che finora sono mancati per sfortuna o errori. L’obiettivo è vincere, non ci si può accontentare dei quarti po­ sti». La qualifica è stata finora l’unico neo del finlandese. «Quando spingi al limite un er­ rore può capitare. Non devo sbagliare più. La mia velocità in gara? Beh, a Shanghai final­ mente non avuto incidenti e sa­ pevo di potere andare così for­ te».

Una coppia affiatata nel paddock: Kimi Raikkonen, 35 anni, e Sebastian Vettel, 27 COLOMBO

Si gioca con due punte Seb e Kimi: «Mercedes sei a un passo da noi» 1 I risultati, la ritrovata sintonia tra i piloti, la seconda giovinezza di Raikkonen: la Ferrari adesso punta in alto. E Vettel sogna: «Vorrei lottare con lui per la vittoria» Luigi Perna INVIATO A SAKHIR

L

a musica un anno dopo è cambiata. La Ferrari vola come il «Va’ pensiero» sul­ le ali dorate di tre podi in tre gare (fra cui il trionfo in Male­ sia) e i suoi piloti sembrano de­ gli «happy boys». L’odissea che si consumò nel 2014 in Bahrain, con la disfatta delle rosse in pista e la fuga anticipa­ ta di Luca di Montezemolo dal circuito, sembra l’incubo lonta­ no di una notte di primavera. Sebastian Vettel, il nuovo capi­ tano che ha sostituito Fernan­ do Alonso, oggi lotta per il Mondiale fra le Mercedes e può permettersi perfino di fare le interviste in… calzini. Mentre Kimi Raikkonen, scampato al

clic LA ROSSA USERÀ PER LA ROTAZIONE LA 2° POWER UNIT?  La Ferrari in Bahrain potrebbe usare la seconda delle quattro power unit consentite durante tutta la stagione, montandola su entrambe le vetture. Sono motori con le stesse specifiche degli attuali (la versione evoluta arriverà più avanti) e la mossa farebbe parte di una normale rotazione. La prima power unit diventerà muletto per le prove libere.

disastro, ha trovato il sorriso: «Ora è tutto diverso. Avevo già vissuto bei momenti alla Ferra­ ri (il titolo iridato del 2007; ndr), ma quest’anno è il miglio­ re che io abbia mai avuto in una squadra di F.1, sia per l’atmo­ sfera sia per il modo di lavora­ re. La situazione mi aiuta e so­ no molto felice». KIMI AL TEAM Raikkonen, che la scorsa stagione era roso dal dubbio, ha perciò messo da parte i propositi di ritiro e vuole continuare anche nel 2016. Con la Ferrari? L’opzione, nel suo contratto, c’è già. «Deve de­ cidere il team, non dipende a me. Perciò chiedete a loro – ri­ sponde Kimi, 35 anni e 13 sta­ gioni nei GP –. Come ripeto, io mi trovo benissimo. Ovviamen­ te la squadra e io vogliamo ri­

RIVALI MERCEDES Un Kimi ri­ trovato può far comodo anche a Vettel, nella rincorsa alle Mer­ cedes. Posto che i due, se capi­ terà, saranno liberi di lottare fra loro per la vittoria (senza ordini di squadra ha garantito il team principal Maurizio Arrivabene) come avvenne proprio in Bahrain due anni fa, quando Raikkonen guidava la Lotus e Seb la Red Bull. «Sarebbe bello — confessa Vettel —. Ma è più importante mettere pressione alle Mercedes e credo che qui possiamo essere più vicini che in Cina. Non mi aspetto tempe­ rature estreme come in Malesia che ci possano favorire, perché domenica si correrà di notte, ma abbiamo dimostrato di esse­ re competitivi in ogni condizio­ ne». La rivalità (ri)esplosa fra Lewis Hamilton e Nico Rosberg potrà essere un fattore di cui approfittare? «In genere non faccio politica. Sono in una po­ sizione comoda, perché la cosa non mi riguarda — spiega Seb —. Domenica scorsa non hanno certo dimostrato amore in con­ ferenza stampa ed è chiaro che i due non si piacciono. Posso pe­ rò capire Lewis, che in gara era davanti e voleva preservare le gomme, anch’io avrei fatto lo stesso. Se si ostacoleranno, tutti in teoria possono approfittar­ ne. Ma non mi aspetto regali». SEB SU KIMI Già, la Mercedes ormai ha scoperto le carte. In Cina è stata infatti la potenza ti­ rata fuori dalla power unit il ve­ ro asso nella manica di Stoccar­ da, che con le gomme soft sof­ friva ancora rispetto alla Ferra­ ri. «Dobbiamo migliorare — ammette Vettel —. La vittoria per noi è arrivata in fretta, ma l’ambizione è raggiungere le Mercedes. Con Allison e Arriva­ bene stiamo vivendo un clima ideale, con grandi cambiamenti ancora in corso. Tutti sembrano felici in squadra, incluso io. Ki­ mi? Sempre stati amici, correre insieme non ha modificato le cose. Non conosco i dettagli del suo contratto. Il futuro è nelle sue mani. Se vorrà continuare in F.1 lo deciderà lui. Per espe­ rienza e velocità è un pilota che molti vorrebbero. Anche l’anno scorso era più vicino ad Alonso di quanto non sembrasse da fuori e nel team lo sanno».

riuscirà a combattere sempre più da vicino, ma a mio avviso la Mercedes può ancora conta­ re su una migliore tecnologia».

«Alonso, Montezemolo e Do­ menicali sono ottime persone che conosco bene. Ma se si cambia c’è sempre un perché».

Lei è manager di Bottas. Si parla di un interessamento Ferrari. «Bottas lo vorrebbero tutti, ma per ora è della Williams».

Per la Mercedes può diventare un problema due piloti che lottano per il Mondiale? «No, assolutamente. Ma la co­ municazione è fondamentale».

Vettel-Raikkonen: coppia giusta? «Difficile dirlo. Intanto Vettel sta dimostrando di essere mol­ to veloce e che i 4 Mondiali non sono arrivati per caso. Ha do­ vuto sudare per conquistarli, e ora ci riprova con la Ferrari».

La differenza più grande con la sua F.1 ? «Nella mia epoca c’erano più test e i giovani potevano prova­ re in pista, ora il lavoro è quasi tutto al simulatore. Ma i dati reali si hanno solo dai circuiti».

La rivoluzione ha fatto bene?

DI SCHUMI NON HO NOTIZIE. SENTO LA TV, LEGGO I GIORNALI. LEWIS MEGLIO DI LUI? NON FAREI PARAGONI SU MICHAEL SCHUMACHER IL GRANDE RIVALE

TENSIONE IN MERCEDES

Nico: «Le critiche a Hamilton? Le rifarei ancora» 1Lewis: «Per me il caso è chiuso» Poi le scuse per la doccia alla miss: «Era un gesto di felicità»

Nico Rosberg, 29 anni, pilota della Mercedes. A sinistra, Lewis Hamilton, 30, con Bernie Ecclestone, 84 COLOMBO

INVIATO A SAKHIR

B

ernie Ecclestone ad un certo punto si è preso Lewis Hamilton sottobraccio e se l’è portato nel proprio ufficio. Osservan­ do il capo della Fom e quello che considera il miglior promotore della F.1, è scattato un re­ tropensiero: possibile che i due abbiano parla­ to anche di quanto accaduto sul podio a Shan­ ghai? In realtà Ecclestone a certe polemiche non ha mai dato importanza e pure Hamilton è rimasto stupito dal clamore mediatico per un gesto (spruzzare la miss di turno con lo cham­ pagne) piuttosto consueto: «Ero felice, non era mia intenzione mancare di rispetto o met­ tere in imbarazzo qualcuno». Capitolo chiuso. RIVALITÀ Ma lo è pure quello con Nico Ro­ sberg, che lo aveva accusato in Cina di aver tenuto un ritmo troppo lento? «Ne abbiamo parlato dopo la gara. Ci siamo rivisti qui ed è tutto ok». Nico è d’accordo ma non ha cambia­ to idea: «Rifarei tutto perché non stavo espri­ mendo un’opinione ma dei fatti. Era qualcosa che andava discusso e lo abbiamo fatto in ma­ niera costruttiva». Il risultato di quella riunio­ ne è stato che «ci siamo trovati d’accordo sul fatto che per proteggere il risultato dobbiamo adottare delle contromisure (come gestire al meglio le gomme, ad esempio; n.d.r.). Così si può penalizzare un pilota piuttosto che un al­ tro. Ma più la Ferrari si renderà pericolosa, più dovremo agire così». Dunque il grande duello di un anno fa tra i due potrebbe essere un ri­ cordo? «Credo che con queste gomme – ha ga­ rantito l’iridato – e una Ferrari così vicina assi­ steremo a una gara speciale. Qui non ho mai realizzato la pole, questo è il mio primo obiet­ tivo. Il secondo? Vincere la gara». a.cr.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

per esperienza, non pensi mi­ nimamente a chi c’è dietro. Sei solo concentrato a guidare be­ ne, preservare le gomme, tene­ re d’occhio che freni, motore e cambio siano sempre ok. An­ ch’io ho avuto momenti “caldi” con Coulthard in McLaren. Ma li abbiamo sempre superati».

E la Ferrari potrà approfittare delle liti Hamilton-Rosberg? «L’enorme passo avanti del Ca­ vallino fa bene alla F.1. Forse

25

Michael Schumacher prova a recuperare dopo l’incidente di fine 2013. Ha sue notizie? «No, quello che so è ciò che sento in tv e leggo sui giornali. Hamilton meglio di Michael? Difficile fare paragoni».

Che idea si è fatto dell’incidente di Alonso nei test al Montmelò? «I team di F.1 hanno un’infinità di dati per sapere cosa succede in qualsiasi momento. La McLaren sa tutto, non ha moti­ vi per mentire. In carriera ho avuto tanti incidenti, qualcuno per colpa mia, altri per proble­ mi della macchina: i dati han­ no fatto sempre emergere cosa fosse successo. Sinceramente sono rimasto sorpreso dalle parole di Alonso, che a Shan­ ghai ha paventato il ritiro: può essere un calo di motivazione. Ma la McLaren è un grande te­ am, ha risorse economiche. E tornerà al top». © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

E Fernando chiude il caso Saluzzi: «Lei si è scusata, tutto ok»  «Non mi sento attaccato da nessun luogo». È quanto afferma Fernando Alonso da Sakhir dopo gli insulti via Twitter della presentatrice di Sky Paola Saluzzi la scorsa settimana. «Si è scusata e dobbiamo andare avanti. Non è niente di grave», ha detto il pilota spagnolo della McLaren-Honda. Che ha continuato: «Bisogna essere rispettosi. Soprattutto quando si tratta di questioni come gli incidenti. Invece, è sorprendente l’affetto che ricevo dall’Italia: piccoli episodi qua e là, tanti messaggi»


26

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Motomondiale R GP Argentina

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Domenica a Termas de Rio Hondo (4800 m) si corre il GP di Argentina, 3a prova (su 18) del Motomondiale. Tutto in diretta su Sky Sport MotoGP HD e in differita su Cielo. OGGI Prime libere: 14-14.40 Moto3; 14.55-15-40 MotoGP; 15.55-16.40 Moto2. Seconde libere: 18.10-18.50 Moto3; 19.05-19.50 MotoGP; 20.05-

GARA ALLE 21 DIRETTA SKY DIFFERITA CIELO

20.50 Moto2. DOMANI Terze libere: 14-14.40 Moto3; 14.55-15.40 MotoGP; 15.55-16.40 Moto2. Qualifiche Moto3: 17.35-18.15. Quarte libere MotoGP: 18.30-19. Qualifiche 1 MotoGP: 19.10-19.25. Qualifiche 2 MotoGP: 19.35-19.50. Qualifiche Moto2: 20.05-20-50. Sintesi delle qualifiche dalle 23.15 su Cielo.

DOMENICA Warm up: 14.40 Moto3; 15.10 Moto2; 15.40 MotoGP. Gare: alle 18 la Moto3 (21 giri, 100,9 km); alle 19.20 la Moto2 (23 giri, 110,5 km); alle 21 la MotoGP (25 giri, 120,2 km). Differite alle 21.15, 22.35 e 24 su Cielo. GAZZETTA.IT Tempo reale, notizie, risultati, foto e curiosità sul nostro sito. GAZZETTA TV Approfondimenti da

Filippo Falsaperla

L’

attacco a Marc non arri­ va dalla pista ma… dal cielo. L’approdo di Mar­ quez in questo lembo di Argen­ tina in cerca di lancio turistico — che per ora significa solo au­ mentare a dismisura i prezzi di ogni genere di conforto — è stato a dir poco avventuroso. La Honda, coi suoi potenti mezzi, aveva organizzato un charter privato da Buenos Ai­ res. Ottima idea, risultato «quasi» catastrofico, nel vero senso della parola. Già l’aereo era partito con 7 ore di ritardo, ma il peggio è arrivato quando all’atterraggio l’aereo si è tro­ vato dentro una tempesta.

RINCORSA Meglio pensare a questa nuova battaglia con Va­ lentino Rossi e Andrea Dovi­ zioso, che lo precedono in clas­ sifica. «Sono dietro e voglio tornare al top nel più breve tempo possibile. Ma ora ogni gara è complicata, con tanti pretendenti. Bisogna lavorare bene. Anche se questa pista mi piace molto, in teoria dovrebbe essere più favorevole alla Yamaha, occorrerà partire su­ bito forte». In più c’è il dubbio sul motore che lo ha tradito sul finale delle qualifiche in Texas. In Giappone lo stanno ancora esaminando. Pare che il pro­ blema sia stato una sfollata, c’è da capire se per colpa del cam­ bio o della frizione. Questi or­ gani si possono sostituire, ma la paura è che il problema ab­ bia innescato qualcosa di più importante, che metterebbe a rischio il pilota. DIFESA Il leader iridato Valen­ tino, gioca di rimessa. È fidu­ cioso, più di Austin, per le ca­ ratteristiche della pista («ci so­ no solo due frenate forti, le al­ tre curve sono molto fluide»), ma non si fida di Marc. «Lui qui guida fortissimo, l’anno scorso

LA SORPRESA SONO LE GP15

T

Il leader della classifica iridata Valentino Rossi, 36 anni, e Marc Marquez 22: in due hanno vinto tredici titoli mondiali MILAGRO

Marquez scaccia il brivido «Voglio tornare in testa»

1Atterraggio complicato per il volo charter con cui viaggiava la Honda

Valentino comincia a fare i conti: «Marc è favorito, ma con un 2° posto...»

RLo spagnolo: «In teoria sarebbe una pista Yamaha, ma ora ogni gara è complessa»

ha dominato. Ma anche la Honda, quelle due frenate forti si affrontano a moto ancora in­ clinata e lì la Honda è molto forte: l’anno scorso hanno fat­ to doppietta anche con Pedro­ sa. Mi piacerebbe stargli attac­ cato, potermela giocare».

RIl pesarese: «Non

CAMPIONATO Il comando pia­ ce, soprattutto a chi ce l’ha. Va­ le non fa eccezione. «Ho fatto due conti. Qui Marc è favorito, ma se facessi secondo arrive­ remmo in Europa, alla prossi­ ma gara, a pari punti. Ma sono calcoli teorici. Intanto dobbia­ mo prenderci la rivincita su Dovi e le Ducati: possono esse­ re pericolosi su ogni pista».

sarebbe male tornare in Europa a pari punti. Rosse temibili ovunque»

INCOGNITE Questa è ancora un po’ tutta da scoprire. «L’an­ no scorso c’era l’asfalto nuovo e all’inizio è stata difficile. Spe­ riamo che la situazione sia mi­ gliore da subito». In più c’è l’in­ cognita tempo, con possibili piccoli scrosci che potrebbero rovinare la festa: «Speriamo bene» dice Valentino. Poi il so­ lito dubbio: «La pista non è co­ me Austin, ma sempre molto impegnativa per la gomma an­ teriore (che l’aveva rallentato; n.d.r.). Occorrerà lavorare con cura e scegliere bene. Ma da Motegi la Yamaha è sempre mi­ gliorata. C’è stato l’errore di Aragon, ma pure l’incredibile vittoria di Misano, in casa:

emozione unica. Ora siamo an­ cora più a posto e abbiamo ini­ ziato nel migliore dei modi». GIOCHI Un ottimismo che dà rilassamento. Anche fuori dal­ le piste. «Dopo Austin siamo andati al “Boot Camp” di Colin Edwards e ci siamo divertiti un bel po’. Io non amo sparare, ho provato, ma preferisco le moto. Rispetto al Ranch è più piccolo, si usano minimoto (pocket bike 100­125 da fuoristrada; n.d.r.) e purtroppo è pure pio­ vuto. C’è un tracciato indoor ma è piccolino. Però c’erano un po’ di americani forti, ci siamo divertiti e allenati». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Carica Dovi-Iannone: «Ducati sempre più forte» Giovanni Zamagni TERMAS DE RIO HONDO

N

on si ricorda l’ultimo GP vinto dalla Ducati (Au­ stralia 2010, Casey Sto­ ner), ma sa quando accadrà di nuovo: «Nel 2015». Una certez­ za che fa ben sperare per il futu­ ro, perché Andrea Dovizioso non è certo uno da facili procla­ mi. Se lo dice, significa che la GP15 è davvero competitiva. «Dobbiamo solo lavorare su tra­ zione e stabilità in frenata: pic­ coli dettagli che a questo livello possono fare una grande diffe­ renza» ripete continuamente. Ma ogni volta sembra prendere più forza e sicurezza. «Dopo due gare così e il secondo posto in campionato – analizza il Dovi

studio e collegamenti con i nostri inviati a Termas de Rio Hondo. CLASSIFICHE MotoGP: 1. Rossi 41 punti; 2. Dovizioso 40; 3. Marquez 36. Moto2: 1. Rins 29 punti, 2. Zarco 28; 3. Folger 25. Moto3: 1. Kent 41 punti; 2. Bastianini 33; 3. Quartararo 29.

MOTOGRINGO di RINGO

INVIATO A TERMAS R. HONDO (ARG)

BRIVIDI Il suo fisioterapista italiano, Paolo Castelli, era in cabina di pilotaggio da dove è scappato terrorizzato. Suona­ vano tutti gli allarmi e il siste­ ma continuava a intimare «pull it up, pull it up», tornare su su­ bito. I piloti hanno ridato mo­ tore, ma c’era autonomia scar­ sa e sono dovuti atterrare in fretta, con un impatto sulla pi­ sta che ha spaventato tutti. È andata bene, ma con lo stesso aereo volerà a Buenos Aires…

27

– non puoi che essere carico: non sono risultati casuali, die­ tro c’è della sostanza. Mi sento a mio agio con la GP15: si può fa­ re bene indipendentemente dal circuito». Quanto bene, dipen­ de da tanti fattori. «È una pista strana: nel 2014 nessuno era riuscito a interpretarla al 100% (tranne Marquez; n.d.r.), c’è molto margine di miglioramen­ to. Bisogna partire determinati per cercare di capire tutto, an­ che a livello di linee. Credo e spero che troveremo un asfalto con più tenuta: se sarà così, sarà come ripartire da zero». BASE Ma quando la moto è competitiva, questa mancanza di dati non rappresenta un pro­ blema. «Non ci preoccupa an­ dare in un circuito nuovo:

quando la moto funziona, devi commettere errori clamorosi per perdere la strada. Non sono preoccupato per la competitivi­ tà, ma per stare con Honda e Yamaha in tutte le gare ci man­ ca qualcosina. Vedo Rossi molto determinato, sa bene che que­ sto tracciato è favorevole, sulla carta, alla Yamaha e al suo stile. Ma sono molto sereno, abbia­ mo una buona base». Sottoline­ ato che ad Austin non era finita la benzina («si è trattato di un altro piccolo problema», ha det­ to genericamente), Dovi si ral­ legra per il sempre maggiore in­ teresse nei suoi confronti: «Non sono mai stato un pilota al cen­ tro dell’attenzione: fa piacere, perché viene riconosciuta la no­ stra crescita. Fare dei GP con queste sfide così spettacolari dà

una soddisfazione personale davvero grande». CONSAPEVOLE Anche l’altro Andrea è convinto di potersela giocare in Argentina. «Questa è una pista veloce, tecnica – spie­ ga Iannone – con curvoni diffi­ cili da interpretare ma che a me piacciono molto: potrebbe esse­ re favorevole alla Ducati. Sono reduce da una buona prestazio­ ne in Texas, anche se avrei po­ tuto ottenere qualcosa in più, ma per come sono andate alcu­ ne situazioni (brutta partenza e perdita di tempo al primo giro; n.d.r.) è il massimo che potessi fare». L’obiettivo è sempre lo stesso: «Finire nei primi cinque e, se possibile, lottare per il po­ dio». © RIPRODUZIONE RISERVATA

erza gara di questa stagione 2015 in Argentina. Vi confesso che dopo due sole gare questo campionato mi piace moltissimo, con Valentino primo in classifica. La vera sorpresa non è il primo posto del «ragazzino» di Tavullia, ma la Rossa di Borgo Panigale. La Ducati 2a con Dovi in Texas e 1a in Sbk con Davies ad Aragon è uscita dalla crisi. Il brutto è che se in MotoGP siamo protagonisti, in Moto2 e Moto 3 siamo desaparecidos!!! Non è possibile che dietro a Vale e ai due Andrea non ci sia nessuno in grado di raccogliere il testimone della nostra scuola! Chiudo con un consiglio: comprate adesso il biglietto per il Mugello perché quest’anno rischiamo di non entrarci tutti! Buon «tango argentino» a tutti e forza Tony Cairoli, impegnato a Trento! Ringo twitter@virginringo ringo@virginradio.it Ascolta Virgin Moto Race su Virgin radio il lunedì e il venerdì alle 15.50

SUPERBIKE IN OLANDA

Haslam prova a fermare Rea EBR si ferma?  ASSEN — Come si ferma Jonathan Rea? È la missione Aprilia, che col britannico Leon Haslam insegue a 26 punti il leader Mondiale nel 4° round Sbk. Nordirlandese, 28 anni, Rea sta trascinando la Kawasaki con 4 successi e 2 secondi posti in 6 gare e in Olanda ha già vinto 5 volte con la Honda. «Assen piace molto anche a me, penso che la pista si adatti bene alle caratteristiche della RSV4» assicura Haslam, 31 anni, che mercoledì sarà a Misano al lancio della RF, la nuova special stradale dotata dei controlli elettronici della Superbike. Intanto si mette male per la EBR, piccola marca americana che ha fermato la produzione. «Arriveremo in fondo al Mondiale» assicura Larry Pegram, team manager e pilota. L’altro, Niccolò Canepa, incrocia le dita. Paolo Gozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Dovizioso, 29 anni MILAGRO

Così nel Mondiale — 1. Rea (GB-Kawasaki) p. 140; 2. Haslam (GB-Aprilia) 114; 3. Davies (GB-Ducati) 83; 4. Sykes (GB-Kawasaki) 66; 5. Torres (Spa-Aprilia) 63. Orari — Oggi: 11:45 e 15 libere. Domani: 9:45 e 12:30 libere; 15 Superpole. Domenica: 10.30 gara-1, 13.10 gara-2. TV: Italia 1 diretta sabato ore 14.45, domenica 10 e 12:40.


28

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

della

Liberazione 1945

2015

ANCHE IN E-BOOK A SOLI € 7,99 nei migliori store digitali e nell’app per iPad® Biblioteca del Corriere


Ciclismo R Mancano 22 giorni alla partenza dalla Liguria

Gerrans dopo Boonen È un Giro che fa gola 1L’australiano, re dell’ultima Liegi, sarà al via della corsa rosa. Nell’Orica c’è anche Matthews. Greipel per le volate

Simon Gerrans, 34 anni, qui in trionfo alla Liegi 2014 BETTINI

Ciro Scognamiglio cscognamiglio@gazzetta.it twitter@cirogazzetta

D

a quando vinse al Giro d’Italia sul Colle di San Luca, Bologna, sono già passati sei anni. Simon Gerrans era un outsider. Magari di lus­ so, ma sempre outsider. L’uomo delle fughe impossibili che di­ ventavano (a volte) possibili, vedi anche il colpo da lontano che gli riuscì sempre in Italia,

ma al Tour de France, a Prato­ nevoso, nel 2008. Ora il suo sta­ tus è cambiato. Simon Gerrans è un big. Ha vinto Sanremo 2012 e Liegi­Bastogne­Liegi 2014, è argento iridato. E così il 34enne australiano della Orica­ GreenEdge sarà una delle stelle della prossima edizione della corsa rosa, che scatta tra 22 giorni (il 9 maggio) con la cro­ nosquadre da San Lorenzo al Mare a Sanremo. TENDENZA L’ufficializzazione

Tom Boonen, 34: dei 115 successi ne ha ottenuto solo 1 in Italia DE WAELE

della sua presenza, arrivata ieri, è anche la conferma di una ten­ denza: l’interesse per il 98° Giro d’Italia non si esaurirà «solo» nella lotta per la maglia rosa, che sulla carta sembra un affare per quattro: Alberto Contador, Fabio Aru, Rigoberto Uran e Ri­ chie Porte, con l’australiano che a suon di risultati in questo ab­ brivio di stagione si è conquista­ to un posto in prima fila nei pro­ nostici. Due giorni prima di Ger­ rans (e nella Orica ci sarà anche Michael Matthews, 6 giorni in

rosa nel 2014) era arrivata la conferma della partecipazione di Tom Boonen e il 34enne bel­ ga della Etixx­Quick Step, redu­ ce da un infortunio che gli ha fatto saltare le amate classiche del Nord, è un fuoriclasse di pri­ ma grandezza: parlano per lui i 115 successi tra cui 4 Roubaix, 3 Fiandre e il Mondiale 2005. E il motivo di curiosità è pure un al­ tro: Boonen ha vinto solo una volta (!) in Italia da pro’ (tappa alla Tirreno­Adriatico 2010), il Giro non lo aveva mai corso e in

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

generale si è fatto vedere poco nel nostro Paese in abiti «da la­ voro»: 11 Sanremo, 4 Tirreno­ Adriatico, 2 Mondiali e il Lai­ gueglia 2002. Stop. UOMINI E se sempre ieri la Ka­ tusha ha confermato che schie­ rerà al via i veterani Giampaolo Caruso e Luca Paolini (quest’ul­ timo, vincitore della Gand­We­ velgem, è stato in rosa due anni fa al debutto), si sa da tempo che Philippe Gilbert, tra poco atteso alla ribalta delle amate Ardenne, ha messo nel mirino il primato da conquistare nelle prime tappe, quelle liguri. Nella sua Bmc, tra gli italiani, ci sarà Damiano Caruso, e il belga quei primi giorni li ha studiati bene, facendo ricognizioni ad hoc su percorsi non lontani da casa (vi­ ve a Montecarlo): Gilbert ha già vinto tappe nei tre grandi giri, mentre sul fronte maglie ha già vestito la gialla (Tour) e la rossa (Vuelta). Il colore Gazzetta è l’unico che manca... In chiave di interesse internazionale, oltre all’ok dell’australiano Michael Rogers, aiuto per Contador e lo scorso anno vincitore sullo Zon­ colan, importanti le scelte della Lotto­Soudal che schiererà il te­ desco Andrè Greipel per le vola­ te e il belga Jurgen Van den Bro­ eck per la classifica. Il blocco della squadra belga è uno dei più definiti: già confermati an­ che Adam Hansen, lo stacanovi­ sta dei grandi giri, Lars Bak (vinse a Sestri Levante nel 2012), Greg Henderson e Maxi­ me Monfort. Mentre Sky a Ri­ chie Porte dovrebbe affiancare Leopold Konig, il ceco che si era messo in luce nell’ultima Vuelta (settimo in classifica finale), ed Elia Viviani per le volate. TERRENO D’altro canto il Giro 2015 è disegnato in modo da «soddisfare» ogni gusto: in tota­ le 21 tappe, per 3481,8 km, così suddivise: una cronosquadre, una cronometro individuale (lunghissima: 59,2 km da Trevi­ so a Valdobbiadene), quattro tappe di alta montagna con arri­ vo in salita, tre di media monta­ gna con arrivo in salita, cinque di media montagna e sette per velocisti, fino alla conclusione di Milano domenica 31 maggio. Ci sarà da divertirsi ogni giorno. E non solo per il nome della rosa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

29

IL CASO

Van Avermaet rischia due anni di squalifica

H

a raccolto due terzi posti tra Giro delle Fiandre e Parigi­Rou­ baix, ma adesso potrebbero arrivare giorni difficili per Greg Van Avermaet: il belga della Bmc, 29 anni, rischia 2 anni di stop e 262.500 euro di multa, chiesti dal procu­ ratore federale Jaak Fran­ sen. Oltre alla cancellazione dei risultati dal 2012. STOP Van Avermaet è stato interrogato ieri dalla com­ missione antidoping della lega belga per la sua impli­ cazione nel dossier dell’in­ chiesta che riguarda il dot­ tor Chris Mertens. In discus­ sione l’uso dell’ozonotera­ pia e due medicinali: il Diprophos, corticosteroide che non è proibito fuori competizione e ammesso dall’Uci su autorizzazione medica, e il Vaminolact (co­ prente, favorisce il recupe­ ro). Van Avermaet nega gli addebiti, la Bmc in un co­ municato ha deciso di non sospenderlo (sarà anche al via dell’Amstel di domeni­ ca). La sentenza è attesa per il 7 maggio. IN FRANCIA Ieri Gp Denain: successo in volata di Nacer Bouhanni (Cofidis), che ha rispettato il pronostico. Ni­ cola Ruffoni (Bardiani­Csf), 7°, migliore italiano. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Greg Van Avermaet, 29 AFP

IL PERSONAGGIO

Longo Borghini: «Il Fiandre? Ho vinto 1.218 euro» 1La piemontese torna in gruppo domenica e punta alla Freccia Vallone del 22: « Noi donne meritiamo di più»

A «LA TELEVISIONE MOSTRI LE IMMAGINI, LE SQUADRE-TOP DEVONO CREARE UN TEAM FEMMINILE» ELISA LONGO BORGHINI CORRE PER LA WIGGLE-HONDA

ncora una valigia da pre­ parare. È il suo destino. Elisa Longo Borghini, vincitrice il 5 aprile del Giro delle Fiandre, torna in gara do­ menica nella Ronde Van Gel­ derland, in Olanda, e poi mer­ coledì 22 tenterà il bis in Coppa del Mondo alla Freccia Vallone. La 23enne piemontese di Orna­ vasso è la più internazionale delle nostre atlete, non solo perché parla inglese e si arran­ gia discretamente in olandese, francese, spagnolo, tedesco. Si è conquistata infatti il ruolo di ambasciatrice del movimento femminile che da un decennio miete successi ovunque. Intelli­ gente, forte e determinata: Eli­ sa in tre aggettivi è così. Ma qualche parola in più può aiuta­ re a conoscere meglio la figlia di Guidina Dal Sasso, ex fondista azzurra, e sorella di Paolo, l’ex professionista. Perché il Nord ciclistico è diventato la sua seconda casa? «Dopo il primo anno alla Fassa Bortolo, sono passata alla nor­

vegese Hitec (ora è al primo an­ no alla Wiggle Honda targata Wiggins, ndr) e facevamo base in Belgio, a Ninove. Un bed and breakfast carinissimo gestito da Ann. Avevamo i nostri mini appartamenti, in 2 o in 3 al massimo per ciascuna. Se non avessi fatto questo passo, mai sarei diventata l’atleta che sono adesso». Che cosa le piace e che cosa non le piace di quelle zone? «Per il ciclismo non hanno pas­ sione, ma dedizione. In ogni ca­ sa c’è una bici e non da passeg­ gio, da corsa! E per i ciclisti si fanno in quattro. Non mi piace il clima. Guardavo il cielo nuvo­ loso, dicevo ‘ancora una brutta giornata’ e mi rispondevano ‘guarda che è buona’, solo per­ ché non pioveva… Anche sul­ l’alimentazione bisogna stare attenti. All’inizio mangiavo tan­ to pane, ero diventata un auto­ bus! Poi ho imparato». Lei è allenata da sempre da Paolo Slongo, l’allenatore di Nibali. Che rapporto avete? «Ottimo. L’avevo conosciuto in Fassa. Paolo segue tanti atleti ma trova sempre il tempo anche per me, mi allena con attenzio­ ne e professionalità. È bravo e disponibile».

In corsa a volte dice di pensare troppo. Anche nella vita di tutti i giorni è così? «Sì, sono molto riflessiva, in­ trospettiva. Analizzo le situa­ zioni sotto ogni aspetto, e men­ tre lo faccio magari l’occasione se ne va».

le. Quello delle immagini è la prima cosa da risolvere, perché attirerebbe sponsor. Almeno gli ultimi 25 chilometri delle gare di Coppa devono essere mostra­ te. Penso sia meglio vedere 10 ragazze forti che si prendono a sberle piuttosto che una fuga di ragazzi a 150 chilometri dal tra­ guardo che vanno a 50 all’ora con il gruppo che va a 40. E poi, le squadre principali dovrebbe­ ro avere un team di donne».

Per vincere è quasi condannata ad attaccare, visto che è debole allo sprint. Come la vive? «Mi arrabbio un po’, non mi pia­ ce essere più lenta di quasi tut­ te. Per questo sono sempre stata molto costante, ma ho vinto re­ lativamente poco. Ne devo prendere atto, e cercare di in­ ventare. Come al Fiandre». Ci parli di quell’incidente al campionato italiano del giugno 2013 che le stava costando caro… «Sì, ho rischiato la vita contro il guard­rail. È stato un momento molto difficile, ma allo stesso tempo sono cresciuta. Se rischi la pelle non fai più i capricci per cose banali. E poi la mia fami­ glia. Già l’adoravo, ho capito quanto fosse importante averla vicino». In che condizioni è il movimento femminile? Le immagini della sua vittoria al Fiandre non sono andate in diretta... «Stiamo crescendo, il livello sa­

Quanti soldi si guadagnano vincendo il Fiandre? «Lo stesso che per ogni prova di Coppa del Mondo, cioè 1218 euro. Ora, è possibile che una donna guadagni lo stesso del ventesimo tra gli uomini? Nel 2015? Non è regolare».

Elisa Longo Borghini MOSNA

23

 Gli anni di Elisa Longo Borghini, nata a Ornavasso il 10 dicembre 1991. Bronzo iridato 2012, è stata la prima italiana a vincere il Fiandre femminile

La campionessa del mondo, la francese Pauline Ferrand Prevot, ci aveva detto che essere una numero uno non significa rinunciare alla propria femminilità. Che cosa ne pensa? «Ha ragione. Prima che essere atlete, siamo donne. E sappia­ mo fare spettacolo. Venite alle gare o guardatele in televisio­ ne, sperando che si possa fare sempre più spesso. Le donne non deludono». ci. sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA


30

Basket R Serie A: il recupero

CANTÙ

83

MILANO

64

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LE PAGELLE di CHIABO

WILLIAMS SUPER NELLA RIPRESA KLEIZA STECCA COME GLI ALTRI BIG

(22-16, 43-37; 62-54) ACQUA VITASNELLA CANTU’: Johnson-Odom 13 (2/6, 3/5), S. Gentile 20 (5/7, 2/5), Jones 6 (3/5, 0/1), Buva 6 (3/6, 0/2), Williams 15 (7/9); Feldeine 5 (1/2, 1/5), Abass (0/1, 0/1), Shermadini 5 (1/5), World Peace 13 (2/7, 3/6). N.e.: Laganà, Maspero, Bloise. All.: Sacripanti.

CANTÙ

EMPORIO ARMANI MILANO: Ragland 15 (2/5, 3/6), A. Gentile 5 (1/8, 1/3), Moss 2 (1/3, 0/1), Melli 6 (0/1, 2/3), Samuels 15 (6/9); Brooks 12 (5/9, 0/3), Gigli 3 (1/1), Cerella 6 (1/1, 1/2), Kleiza (0/1, 0/2). N.e.: James, Elegar, Villa. All.: Banchi. ARBITRI: Paternicò, Sabetta, Lo Guzzo. NOTE - T.l.: Can 8/15, Mil 9/16. Rim.: Can 46 (Shermadini 11), Mil 34 (Melli 6). Ass.: Can 13 (Feledine 6), Mil 15 (Brooks 4). Prog.: 5’ 14-9, 15’ 31-27, 25’ 50-45, 35’ 75-56. Tec.: Panch. Milano 14’04” (28-25), Williams 17’51” (39-32), Ragland 23’06” (45-42), Johnson Odom 26’50” (52-45). Ant.: Kleiza 37’ 25” (80-58). Spett.: 6004 per 87 mila euro.

Eric Williams, 31 anni, contro Nicolò Melli (24). Il pivot canturino ha chiuso con 15 punti, 7/9 da due, 3 rimbalzi e 16 di valutazione CIAMILLO

Luca Chiabotti INVIATO A DESIO (MB)

S

tefano Gentile interrom­ pe la striscia vincente di Milano e del fratello Alessandro con una partita preziosa. Sdottora, subisce fal­ li, prende rimbalzi, marca an­ che il fratello minore ma più grosso e quotato. Gli spara an­ che una tripla in faccia. PANDA Cantù si trova a quota playoff, dopo una stagione di alti e bassi, ha mostrato la qua­ lità per salire ancora, nono­ stante il calendario difficile, appena Metta World Peace, nel momento più difficile di forma per uno che è stato fermo a lun­ go, recupererà brillantezza. La voglia di vincere e l’intelligen­ za cestistica l’amico dei Panda le ha anche da fermo, ma senza il dominio a rimbalzo, soprat­ tutto i 17 offensivi che hanno dato all’Acqua Vitasnella 15 tiri in più di Milano, il derby non si sarebbe trasformato in un trionfo, in una gara condotta sempre avanti dopo il 3­0 di Melli. Deciso nel terzo quarto e all’inizio dell’ultimo con due triple proprio di Metta che ten­ gono avanti Cantù quando ci si aspetta che i dominatori della stagione facciano finalmente sul serio. Errore. E MILANO? Fossimo nell’Olim­ pia saremmo molto preoccupa­

Cantù ha il Gentile giusto Milano k.o. dopo 20 gare

1L’Acqua Vitasnella ha un super Stefano e domina a rimbalzo

EA7 senza Hackett, Banchi non dà alibi: «Non siamo stati all’altezza» ti anche se una sconfitta che non conta niente, dopo 20 vit­ torie di fila e un primo posto in ghiaccio, non solo per le palle che girano ai tifosi quando si perde un derby così. Non c’è Hackett per un problema mu­ scolare all’ultimo momento, non vengono utilizzati Elegar e James in cattive condizioni pur nel massacro a rimbalzo. Ma non ci sono scuse per un atteg­ giamento così. Dopo che il pre­ sidente Portaluppi, alla vigilia della gara, dice che Milano fa­ rà di tutto per convincere Ales­ sandro Gentile a non andare nella Nba, confermando anche la fiducia futura a Luca Banchi, l’azzurro risponde come quan­ do qualcosa gli va di traverso, non attacca, non difende. Non crediamo che non gli interessi battere Cantù e il fratello... Di­ verso dallo svacco mentale di Brooks e Kleiza, dovuto sì alla pancia piena e alle motivazioni

di chi non capisce che Milano deve anche soddisfare e non solo vincere. «Sono momenti particolari che mettono alla prova la qualità di una squa­ dra: non siamo stati all’altezza facendosi superare in energia, aggressività e concentrazione da Cantù ­ dice Luca Banchi ri­ ferendosi al primo posto già ot­ tenuto ­. Le palle perse (17) e rimbalzi in attacco concessi ai nostri avversati sono la foto­ grafia di una fase della stagio­ ne complessa da vivere e da ge­ stire. Abbiamo gestito nel mo­ do più scorretto l’emergenza dell’assenza di Hackett e le problematiche tecniche che c’erano oggettivamente ma non siamo stati adeguati: non è l’arrendevolezza la strada migliore per prepararsi ai playoff». E CANTÙ? Pino Sacripanti si scusa per la faccia scura a fine

partita: «Sono molto stanco ­ dice ­ ma felice. Abbiamo avuto tante sensazioni positive al di là dei punti importanti per i playoff. Una bella partita, bella pallacanestro, i temi tecnici e tattici preparati li abbiamo svi­ scerati tutti con molta precisio­ ne. La nostra difesa partiva dal nostro attacco, se sbagliamo squadre come Milano possono sotterrarci in contropiede. E’ quello che è successo a Venezia per 9’. Ne abbiamo parlato molto con la squadra, di come contenere i break negativi. For­ se perdere così ci ha fatto bene anche se non ci ho dormito due notti». Adesso l’insonnia tocca a Luca Banchi: è una banale ve­ rità che Milano possa perdere solo contro Milano. E se gioca così, con questa faccia, non è imbattibile. Anzi perde di 20, come era la striscia che è appe­ na svanita. © RIPRODUZIONE RISERVATA

fUNA SFIDA IN FAMIGLIA

«Io e Ale? L’ideale sarebbe averci nella stessa squadra» il duello col fratello: «Dopo Venezia mi sono detto: “Mai più una serata così”» Massimo Oriani INVIATO A DESIO (MB)

A

lla fine si abbracciano, come due fratelli. Perché lo sono. Sino a poco pri­ ma però, Stefano e Ale Gentile erano nemici, sportivamente parlando. E stavolta il duello è

stato stravinto dal maggiore, per età, ma minore per talento e fama. La guardia di Cantù ha giocato un derby da trascinato­ re, da dominatore, da leone, co­ me quei 12 che aveva invocato con uno striscione la curva brianzola, scottata dalla partita di Venezia, dove la loro squadra aveva mollato senza lottare. Gli occhi azzurri brillano di gioia, battere Milano è sempre una grande soddisfazione, fermare la striscia dei tricolori ma so­ prattutto portarsi a casa due punti fondamentali nella corsa ai playoff, molto di più. «Cantù ha preso il Gentile giusto? – ri­ sponde a precisa domanda Ste­ fano –. Se ci fossero tutti e due

nella stessa squadra sarebbe an­ cora meglio, secondo me. Ogni partita fa storia a sè, stavolta è andata bene a me. Ale per la sua età ha fatto cose che nella storia della pallacanestro italiana so­ no riuscite a pochi. Mi sono pre­ so una soddisfazione, lui ne avrà di ben più grandi in futu­ ro». Poi aggiunge: «Beh, spero anch’io comunque!». Il k.o. del Taliercio pesava come un maci­ gno sulle spalle dell’Acqua Vita­ snella, per il modo in cui era ar­ rivato. La reazione era prevedi­ bile. «Dopo i tanti minuti in pan­ china contro Venezia mi sono detto : “Mai più una partita così. La prossima deve essere super”. E c’era il derby... – spiega Genti­

 Con il recupero della 6a giornata di ritorno, ecco la classifica aggiornata dopo 26 turni di campionato: Milano 46; Reggio Emilia, Venezia 38; Sassari 34; Trento 32; Brindisi 30; Cremona, Bologna (-2), Cantù 24; Pistoia, Roma 22; Avellino 20; C. d’Orlando, Varese 18; Pesaro 14; Caserta (-1) 9. Prossimo turno (domenica, ore 18.15): Venezia-Trento (domani, ore 20.30, diretta su GazzettaTv); Avellino-Caserta; Pistoia-Reggio Emilia; BolognaPesaro; Roma-Brindisi; SassariVarese; Capo d’Orlando-Milano (ore 20.30, diretta Rai Sport 1); Cantù-Cremona (lunedì, ore 20, Rai Sport 1).

con il 10 maggio, data della trentesima giornata. «Certo, i playoff sono più vicini con que­ sti due punti – dice Ste – ma se non vinceremo la prossima par­ tita, lunedì contro Cremona, sa­ rà stato tutto inutile. Da qui alla fine sono tutte finali».

STEFANO GENTILE

1Il canturino vince

La classifica L’Acqua Vitasnella aggancia le settime

Stefano Gentile, 25 anni CIAM

le –. Abbiamo deciso che non avremmo perso. Ogni tanto sia­ mo disuniti, più che una squa­ dra sembriamo una banda. Sia­ mo partiti forte, riuscendo a non andare ognuno per conto proprio quando le cose si sono fatte difficili. L’importante ora sarà tenere così sino alla fine». Che potrebbe non coincidere

CHE SERATA Lo score finale di Gentile racconta di 20 punti, 6 rimbalzi, 6 falli subiti, 24 di va­ lutazione in 29 minuti. La sua miglior prestazione stagionale? «Per l’importanza della gara sì, per come ho giocato la ritengo superiore quella di Pesaro, dove mi era riuscito tutto: punti, rim­ balzi, assist, difesa, una prova totale. Quando penso a come devo giocare, penso a quella ga­ ra». Accanto a Gentile, il solito Metta tutto fare. «E’ un uomo che ti dà tranquillità, sai sempre che prenderà il rimbalzo al mo­ mento giusto, che farà il tiro de­ cisivo, che ti troverà se sarai al posto giusto. Faccio i compli­ menti alla società perché ha fat­ to un colpo formidabile. Senza Metta le chance per arrivare ai playoff sarebbero state molte di meno». © RIPRODUZIONE RISERVATA

7

JOHNSON-ODOM 7 Partita solida, fattore decisivo nell’allungo di Cantù, sempre sotto controllo. FELDEINE 6 Una tripla da favola, ma in generale tira male ma dà 6 assist e difende. ABASS 6 Tiene il campo atleticamente ma senza acuti. I quintetti con lui vincono di 20 punti in 14’. JONES 6 Eccellente impatto difensivo su Alessandro Gentile, ma non crediamo che sia per questo che l’ha tolto dalla partita. SHERMADINI 6 Gara difficile contro i chili di Samuels, si rifà a rimbalzo arrivando a 11 di cui 5 offensivi. BUVA 6.5 Parte male, quando torna impone i centimetri a Moss passato ala forte, 8 rimbalzi (4 in attacco) buon contributo. S. GENTILE 8 IL MIGLIORE Mangia Ragland, costringe Banchi a farsi marcare da Moss, 10 punti al riposo, 20 alla fine 6 rimbalzi e marca anche il fratello che non combina nulla. WILLIAMS 7 Si prende una bella rivincita nel 2° tempo, quando domina in area. WORLD PEACE 6.5 Inizio molto duro, il suo passaggio da ala piccola comporta un break di Milano. E’ imballato ma la voglia di vincere fa la differenza.

MILANO

4.5

RAGLAND 6.5 In attacco tutto bene, in difesa manca Hackett... Si fa dare tecnico sul-3 con 13 punti a referto e l’EA7 subisce un 10-3. BROOKS 5.5 Gioca con troppa leggerezza, alterna cose di talento unico a palle perse (5) da disattenzione. A. GENTILE 4.5 Una di quelle partite in cui qualcosa eventualmente gli gira storto nella testa e, semplicemente, non gioca o lo fa di malavoglia e quindi male. GIGLI 5.5 Fa la sua parte in una sera dove a rimbalzo Milano è un disastro. CERELLA 6 Fa il suo duro lavoro con dedizione, ma se i big ti lasciano col sedere per terra, a cosa serve? MELLI 6 Fattore della rimonta di Milano sul 14-6 di Cantù, fa un 3° fallo a rimbalzo su Metta già nel 1° tempo, un 4° che forse non c’è. KLEIZA 4 Ci sta prendendo in giro? Gioca 7’ non ci prova nemmeno. SAMUELS 6.5 IL MIGLIORE Nell’autoscontro con Williams, Samardo ha molta più tecnica e rapidità (9+5 al riposo), Shermadini se lo mangia, poi si disinteressa della sconfitta. MOSS 5.5 Solito difensore designato sull’avversario che fa più male, gli fischiano tre falli presto, in attacco non c’è.

EUROLEGA/ QUARTI

Fenerbahce e Cska verso il match point Nei quarti di finale playoff, Panathinaikos e Maccabi già con le spalle a muro. Il Cska, dopo aver vinto gara-1 di 27 punti, demolisce ancora il Pana che regge solo 15’. Anche il Fenerbahce si prepara al match point, sperando senza problemi il Maccabi. Ora le due serie si spostano ad Atene e Tel Aviv dove le squadre di casa sono obbligate a vincere. Ieri, gara-2: Fenerbahce Istanbul-Maccabi Tel Aviv 8267 (Goudelock 19; Pargo 16) serie 2-0, gara-3 lunedì a Tel Aviv; Cska MoscaPanathinaikos Atene 100-80 (Weems 20; Charalampopoulos 14) serie 20, gara-3 lunedì ad Atene. Oggi, gara-2: Real Madrid-Efes (ore 19, Fox Sports 2); Barcellona-Olympiacos (ore 21, Fox Sports 2).


VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

AMERICA AMERICA

31

CONTENUTO PREMIUM

Harden è il top FENOMENO BARBA HOUSTON SECONDA WESTBROOK FUORI ALLA POSTSEASON VANNO NEW ORLEANS E BROOKLYN I NOSTRI PREMI: L’ALA DEI ROCKETS MVP DAVANTI A CURRY IL PUNTO di MASSIMO ORIANI

PLAYOFF: SUBITO CLIPPERS-SPURS OVEST

A

i playoff da protagonista. Gigi Datome, partito in quintetto per l’infortunato Bradley, ha segnato 22 punti nel successo dei Celtics a Milwaukee. Ci sarà anche lui nella postseason, oltre al campione Belinelli, che però, pur tra i favoriti, partirà come testa di serie n.6 nel terribile Ovest. «Colpa» dei Pelicans, che li hanno battuti nell’ultima gara, centrando i playoff ai danni dei Thunder, pur vincenti in casa di Minnesota. Memphis, piegando Indiana, la lascia fuori dalla postseason, dove entrano i Nets, vittoriosi su Orlando. Peccato non vedere Westbrook, ma godiamoci un Anthony Davis che tra un paio d’anni dominerà al pari di LeBron. La più bella stagione regolare da tanto tempo a questa parte lascia ora spazio a playoff da urlo. Basti pensare a Clippers­Spurs del 1° turno. La strada verso il bis è in ripida salita per i campioni. Si parte domani. Non ne potevamo più di aspettare.

EST

FINALE -

-

1. Atlanta

8. New Orleans -

-

8. Brooklyn

4. Portland

-

-

4. Toronto

5. Memphis

-

-

5. Washington

2. Houston

-

-

2.Cleveland

7. Dallas

-

-

7. Boston

3. LA Clippers

-

-

3. Chicago

6. San Antonio

-

-

6. Milwaukee

1. Golden State

BELI E DATOME TOCCA A VOI

MVP: HARDEN (HOUSTON)

GDS

OVEST SQUADRA 1. GOLDEN STATE 2. HOUSTON 3. L.A. CLIPPERS 4. PORTLAND 5. MEMPHIS 6. SAN ANTONIO 7. DALLAS 8. NEW ORLEANS 9. OKLAHOMA CITY 10. PHOENIX 11. UTAH 12. DENVER 13. SACRAMENTO 14. L.A. LAKERS 15. MINNESOTA

EST V-P 67-15 56-26 56-26 51-31 55-27 55-27 50-32 45-37 45-37 39-43 38-44 30-52 29-53 21-61 16-66

DIFF. ‘13-14 +16 +2 -1 -3 -5 -7 +1 +11 -14 -9 +13 -6 +1 -6 -24

Portland 4a in quanto vincitrice divisionale, ma non avrà il fattore campo con Memphis. New Orleans 8ª (scontro diretto favorevole con OkC).

SQUADRA 1. ATLANTA 2. CLEVELAND 3. CHICAGO 4. TORONTO 5. WASHINGTON 6. MILWAUKEE 7. BOSTON 8. BROOKLYN 9. INDIANA 10. MIAMI 11. CHARLOTTE 12. DETROIT 13. ORLANDO 14. PHILADELPHIA 15. NEW YORK

V-P 60-22 53-29 50-32 49-33 46-36 41-41 40-42 38-44 38-44 37-45 33-49 32-50 25-57 18-64 17-65

DIFF. ‘13-14 +22 +20 +2 +1 +2 +26 +15 -6 -18 -17 -10 +3 +2 -1 -20

Brooklyn ai playoff (si qualificano le prime otto di ogni conference) in quanto in vantaggio con Indiana negli scontri diretti.

ALLENATORE: BUDENHOLZER (ATLANTA)

Precede Curry di un soffio Ha trasformato gli Hawks Ha fatto di più con meno nella San Antonio dell’Est I motivi per eleggere James Harden sono quasi quanti quelli per dire che l’avrebbe meritato il play dei Warriors. Ma il 2° posto in una conference dal livello altissimo, con una squadra inferiore a quella del rivale, James Harden, 25 anni martoriata dagli infortuni (Howard ha giocato solo 41 partite su 82, hanno perso Beverley, Motejunas, Terrence Jones) lo pone un centimetro sopra Curry. L’ex Thunder è arrivato 2° dietro a Westbrook (28.1 punti di media contro 27.4) nella classifica realizzatori, è stato quello che è andato in lunetta più di tutti (10.2 volte a partita) e ha toccato quota 40 punti in 10 gare.

Lo vincerà Steve Kerr, perché la stagione stradominante di Golden State, l’Ovest vinto con 10 lunghezze di vantaggio, per un «deb», spingeranno i votanti a sceglierlo. A noi piace Mike Budenholzer, perché ha fatto di più Mike Budenholzer, 45 anni con meno. Non che il tecnico di Atlanta abbia un roster di disperati, ma non ha nemmeno Curry e Thompson. Vero, gioca a Est, dove è più facile accumulare successi, ma arrivare per la prima volta nella storia degli Hawks a quota 60 quando nessuno li dava tra i favoriti, è stato un capolavoro. E poi basta vedere come giocano, come difendono. Li hanno chiamati gli Spurs dell’Est, e infatti gli somigliano molto.

MATRICOLA: MIROTIC (CHICAGO)

DIFENSORE: GOBERT (UTAH)

Meno talento di Wiggins Il muro francese stoppa ma pesa la classifica il duo Leonard-Duncan La stagione di Nikola Mirotic, la personalità dimostrata al debutto in Nba, la capacità di prendere in mano Chicago quando Rose si è fatto male di nuovo, ne fanno la nostra matricola dell’anno. Anche qui il Nikola Mirotic, 24 anni voto vero andrà a un altro, Andrew Wiggins, 1a scelta assoluta all’ultimo draft, 16.9 punti di media in maglia Minnesota. Il canadese ha più talento del montenegrino, ma i Bulls lottavano per una buona posizione nei playoff, i Wolves sono arrivati ultimi. Menzione d’onore a Nerlens Noel dei 76ers, fermo un anno e quindi ancora rookie pur essendo stato scelto nel 2013.

 Ancora più difficile dell’mvp scegliere lo «stopper» n.1 della lega, perché meno quantificabile e più soggettivo. Diciamo Rudy Gobert usando la motivazione che si meriterebbe anche quello di giocatore Rudy Gobert, 22 anni maggiormente migliorato. Il francese di Utah è diventato l’intimidatore d’area numero 1. Sullo stesso livello, spostandoci sul perimetro, ci sarebbe Kawhi Leonard degli Spurs, che forma con nonno Duncan la miglior coppia di difensori «dentrofuori» della lega. Menzione d’onore a Draymond Green di Golden State, rivelazione dell’anno.


32

Siamo in onda! R

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MATTINA 7.00, 7.15, 7.30 e 7.45 Gazzetta News 8.00, 8.15, 8.30 e 8.45 Gazzetta News 9. 11x90 9.05 Campioni a confronto 9.30 Explorers: avventure pericolose 10 11x90 10.05 Extreme Fishing 11. 11x90

11.05 Condo’ Confidential 11.30 Campioni a confronto 12.00 11x90 12.05 The Speedgang - La banda dei motori POMERIGGIO 13, 13.30 e 14 Gazzetta News 14.15 Sottocanestro 14.45 Autogol News 15.00 11x90

15.05 Sfide senza limiti - 1ª TV 15.30 Perfection: momenti di gloria - 1ª TV 16.00 11x90 16.05 Extreme Fishing - 1^ TV 17.00 11x90 17.05 The Speedgang- 1ª TV 17.45 Autogol News 18.00 11x90 18.05 Sfide senza limiti

18.30+3 Fantanews 19.00 Calcio Market 19.30, 20.00 e 20.30 Gazzetta News SERATA 21.00 11x90 21.05 Condo’ Confidential - 1ª TV 21.35 The Speedgang - La banda dei motori 22.15 Autogol News 22.30Campioni a confronto

Tutto il volley minuto per minuto

1Fine settimana all’insegna delle schiacciate e del basket, con Luca Vitali ospite a Sottocanestro

T

utte le schiacciate minuto per minuto. La pallavolo su Gazzetta Tv diventa come il calcio, con un suo spazio in diretta, dome­ nica, nel momento nevralgico dei playoff. Du­ rante sfide che per molte squadre potrebbero se­ gnare la stagione in modo indelebile. Con Vero­ na che ha vinto gara­1 a Perugia, e con Latina che ha fatto lo stesso a casa di Macerata campio­ ne d’Italia, il momento è da brividi. Nel senso che veronesi e pontini, nei loro campi e davanti al loro pubblico, hanno l’occasione per una qua­ lificazione che farebbe epoca. Prospettiva inver­ sa per perugini e maceratesi che l’anno scorso hanno giocato contro la finale scudetto e que­ st’anno devono cercare di vincere questa crucia­ le gara­2 per cercare di restare almeno vivi nei quarti di finale. Avvincente, ne converrete. E dunque domenica, tra le 19 e le 19.30 i collega­ menti saranno in diretta da tutti e due i campi, oltre che da Molfetta e da Ravenna, dove Trento e Modena, forti delle vittorie in gara­1, cerche­ ranno di chiudere il conto e prendersi già il po­ sto in semifinale. SARAH E RACHELE In studio Sarah Castellana e Rachele Sangiuliano, che commenteranno gli eventi con gli inviati della Gazzetta. E faranno anche il punto sulla situazione nelle semifinali femminili, che nel frattempo hanno preso il via. Ovvero Casalmaggiore­Conegliano che gioca stasera a Cremona gioca gara­1, e su Novara­ Piacenza di domani. Il tutto con gli highlights delle due partite e le relative interviste anche in prospettiva. Perché i playoff non danno tregua e già lunedì sarà il momento di gara­2 al Palaver­ de di Treviso tra Conegliano e Casalmaggiore.

clic

COME RISINTONIZZARE I VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59

 Attacco del veronese Mitja Gasparini, 30 anni

 Luca Vitali, 28 anni, leader della Vanoli Cremona CIAM

BASKET Molto ricco e avvincente anche il fine settimana dei canestri, sul canale 59. Si comin­ cia oggi, alle 14.15, con «Sottocanestro», la con­ sueta rubrica condotta da Michele Gazzetti con Vincenzo Di Schiavi in studio. Palazzetto di Cre­ mona gran protagonista anche qui. Ed è curioso: ma da quando è stato costruito non ha visto un playoff tra le sue mure, e quest’anno è sul punto di ospitarne due. Oltre a quello del volley donne con Casalmaggiore, infatti, potrebbe arrivare anche quello del basket. ragion per cui i perso­

naggio della puntata sarà Luca Vitali, playmaker della Vanoli, uno dei grandi protagonisti del campionato, è uno dei veterani della Serie A e sta giocando una delle stagioni più brillanti del­ la carriera. E’ infatti il migliore del campionato nella graduatoria della valutazione con 19.2 di media. Sabato alle 20.30 la diretta sarà dal Ta­ liercio dove si affrontano il Venezia, in corsa per il 2° posto, e la sorpresa Trento, aritmeticamente qualificata per il playoff al 1° anno di A. © RIPRODUZIONE RISERVATA

 Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando 2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV 5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca. Soluzione dei problemi Se avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key 1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare inviata la configurazione 3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK


Pallavolo R A-1 femminile, via alle semifinali

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Skorupa alza le ambizioni di Casalmaggiore

Stasera gara-1 a Cremona con Conegliano

1La regista polacca protagonista della stagione eccezionale della società: «Scudetto? Magari...» Valeria Benedetti

I

n principio era Tai Aguero. Almeno nelle intenzioni di Casalmaggiore. Eh sì, la vi­ ta è strana e a volte fa giri im­ prevedibili. Prendi Katarzyna Skorupa. Un anno fa stava re­ cuperando dall’operazione a un tendine del polso e sapeva già di doversi cercare squadra, mentre Tai Aguero era al cen­ tro dei progetti della Pomì che prima l’aveva ingaggiata al rientro dalla maternità, e poi aveva abbracciato il progetto del c.t. azzurro Marco Bonitta di farla tornare a palleggiare dopo 15 anni in Italia passati da attaccante. Invece, mentre la regista polacca cercava di re­ cuperare appieno la forma, la vicenda della campionessa ita­ lo­cubana si è complicata: la ri­ nuncia alla Nazionale per moti­ vi personali ha fatto abortire tutti i progetti e a metà luglio la società si è trovata ad ingaggia­ re la 30enne palleggiatrice per la stagione. Un anno dopo la Skorupa è risultata una delle migliore registe del campiona­ to e dalle sue mani sono passati

i palloni che hanno portato il piccolo centro di Casalmaggio­ re al secondo posto nel secondo campionato della sua storia in A­1 femminile. Un secondo posto che ha stupito, quello della squadra di Mazzanti, abbastanza imprevedibile a inizio campionato. «Io non me lo aspettavo ­ am­ mette Katarzyna, che in Italia ha già giocato a Urbino ­ questo secondo posto e nessuno in re­ altà se lo aspettava. Sono molto felice di questo traguardo ma possiamo ancora ottenere qualcosa in questi playoff...». Un risultato inaspettato anche tenendo conto dell’infortunio da cui proveniva e che l’ha tenuta ferma quattro mesi. «È vero però io ero preparata al recupero. Ho avuto lo stesso in­ fortunio all’altro polso e quindi sapevo quanto ci sarebbe volu­ to a tornare in gioco». Ha scelto di nuovo l’Italia dopo due anni al Rabita Baku con cui ha vinto due campionati e anche il premio come miglior palleggiatrice nel 2013.

clic SOLO 15MILA ABITANTI UNA GRAN TRADIZIONE DI CANOTTAGGIO  (gio.gar.) Coi suoi 15.265 abitanti Casalmaggiore è la seconda città più piccola mai arrivata ai playoff, dopo Villa Cortese (6189). E si qui andava fiera di un record: le 4 medaglie olimpiche (due ori, un argento e un bronzo) conquistate tra il 1988 e il 2008 da Gianluca Farina e Simone Raineri sul quattro di coppia, dopo essere cresciuti nella locale Canottieri Eridanea. Ora può essere ricordata anche come città del volley, che qui ha una tradizione quarantennale ma che così in alto non era mai arrivata. Casalmaggiore porta la provincia di Cremona per la prima volta in una semifinale Scudetto. La Bissolati Cremona (pallanuoto) si era fermata ai quarti.

33

Katarzyna Skorupa, 30 anni, palleggiatrice della Casalmaggiore TARANTINI

 Stasera alle 20.40 (diretta RaiSport 2) a Cremona si gioca gara-1 della serie (al meglio delle 3) tra Pomì Casalmaggiore e Imoco Conegliano. Domani alle 20.30 scatta l’altra serie tra Novara e Piacenza. Le gare-2 sono in calendario rispettivamente lunedì e martedì sera. DJURIC IN TURCHIA? SI COMPLICA PER LUCARELLI Mitar Djuric, tornato pochi giorni fa a Trento, la prossima stagione potrebbe giocare nel campionato turco. Secondo voleybolaktuel.com è stato contattato da Ziraat Bankasi, ma lui ha anche sul tavolo una offerta di Trento. Il martello brasiliano Lucarelli, che risulta vicino ad accettare le offerte del Perugia, nelle ultime ore, secondo il blog di Daniel Bertoletto su lancenet.com.br, ha ricevuto una super-proposta per restare in Brasile, passando dal Sesi al Tabautè (la squadra dove gioca Raphael).

«Dopo l’infortunio con la socie­ tà del Rabita avevamo già deci­ so di dividerci (la squadra aze­ ra aveva già bloccato Francesca Ferretti che poi nel corso del­ l’anno è tornata in Italia, a Mo­ dena, ndr). Volevo tornare a giocare in Italia e l’offerta di ca­ salmaggiore è arrivata al mo­ mento giusto».

nel KS Pałac Bydgoszcz, ndr)».

po, sicuramente».

Con la Nazionale ha smesso due anni fa? «Sì, per mia scelta ­ spiega la re­ gista che era a Pechino 2008 quando la Polonia arrivò ottava ­. Scelte personali, l’ho spiega­ to al tecnico e lui ha accettato la mia decisione».

Oggi in semifinale affrontate Conegliano che a sorpresa ha eliminato Modena. «Dovremo giocare al meglio e lottare su ogni pallone. Sarà fondamentale servire bene e fermare Conegliano a muro. Vedremo se saremo in gra­ do...».

La pallavolo perché... «Perché anche i miei genitori e quindi è stato abbastanza spon­ taneo cominciare per me e mia sorella gemella che adesso gio­ ca nella massima serie polacca (Malgorzata, centrale, gioca

Casalmaggiore è cresciuta nella stagione arrivando ad aggiudicarsi il secondo posto nello scontro diretto con Modena nell’ultima di campionato. Qual è il segreto della squadra? «Il lavoro che facciamo in grup­

Casalmaggiore può vincere lo scudetto? «Sinceramente non lo so ­ ride Skorupa ­ ma di sicuro mi pia­ cerebbe moltissimo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ippica R La magia di un personaggio nel trotto italiano

Carmine, Barone di Agnano, vincente a 88 anni

1Di Vincenzo e la sua vita da film: è il più anziano driver del mondo. In pista anche ieri, 2° a Napoli: «Punto a vincere a 100 anni» Nicola Melillo INVIATO A NAPOLI

I

l regno del Barone di Agna­ no, al secolo Carmine Di Vincenzo, classe 1927, ha i confini ben chiari: l’ippodromo di Agnano a est, la spiaggia di Cuma a ovest e il palazzo in via Nicolini, a due passi dalla casa natale di Enrico Caruso, dove c'era la sua industria tessile. Il titolo nobiliare non è ereditato, ma conquistato sulle piste di trotto. Perché Carmine Di Vin­ cenzo, a 87 anni («Sono 88, a novembre entro negli 89» pun­ tualizza) è il più anziano driver in attività sul pianeta. I suoi modi lo fecero diventare nobile anche nel soprannome, O’ Ba­ rone, come si chiama il gozzo col quale ogni tanto va a Capri, dove 40 anni fa viveva estati memorabili insieme a stelle del cinema. AMORE Come ogni nobile che si rispetti, i cavalli per lui sono il centro di tutto: «Il record di età in pista è di un americano, Leo Burns, che a 97 anni ci ha salutato. Io, se la salute mi assi­ ste, punto ad arrivare a 100». Una storia in pista, quella di Carmine, lunga 63 anni, zeppa di aneddoti. «Prima, quando fa­ cevo l’imprenditore esportando calze e calzini in tutto il mondo, i cavalli erano una passione e la disperazione di mia moglie Bianca, che mi voleva accanto a sè e che è morta un anno fa. Adesso i cavalli sono tutto. Mi alzo e vado da loro. Pausa pran­

zo e poi ancora con loro fino al tramonto». Arrivati in un Agna­ no che sonnecchia dopo pran­ zo, il Barone va dal suo Re Fer­ dinando e gli sussurra. Il caval­ lo si avvicina, muove le orec­ chie, gli posa il capoccione sulla spalla, poi lo segue sereno e via per una trottata veloce. Il Barone ci tiene a far vedere co­ me il rapporto coi suoi cavalli – ora ne ha 4, ci sono anche Su­ per Cros e Tudasolo, oltre a Pa­ dre Padrone Par, in compro­ prietà ­ è quello di un padre coi figli. «Non ce ne sono due ugua­ li, non mentono mai, ti danno tutto, chiedendo rispetto. Io gli do amore. L’adrenalina che mi dà una corsa mi tiene vivo». TEMPI EROICI Papà Vincenzo e suo fratello Antonio furono dri­ ver professionisti. Nel 1956 An­ tonio vinse con Zecca il GP Cit­ tà di Montecatini. In sulky Car­ mine ci è salito da bambino. E ha imparato a guidare nel mo­ do più insospettabile: «Negli anni 30 non si andava a correre coi van. Da Napoli a Roma, per gareggiare all’ippodromo di Villa Glori, distrutto per costru­ ire il Villaggio Olimpico, ci si andava coi calessini. Ci voleva­ no giorni. Dormivamo nelle osterie. C'ero all'inaugurazione di Agnano e ho vinto con Pala­ dino la prima corsa gentleman di Tordivalle, nel 1959». MANI FORTI A 88 anni in pista Carmine va ogni 20 giorni. Scelta, non necessità: «Corro se ho il cavallo in condizione di fi­ nire fra i primi due, sennò che

Scelti i cavalli per la corsa sul lungomare

Carmine Di Vincenzo vince a Castelluccio dei Sauri con Illecito Sco in 1.14.6 sui 1600 metri: è il 7 settembre 2012

Di Vincenzo nelle scuderie di Cuma

vado a fare contro rivali più giovani di 60 anni? Nel 2009 volai dal sulky di Fetonte e finii in ospedale. Mi davano per morto. Tornai in scuderia, ab­ bracciai Fetonte, gli dissi 'rien­

triamo insieme'. Fatto». La scu­ deria di Carmine è una dedica alla moglie, Bianca Mayer, di origini svizzere, che aveva un nonno speciale: l’ingegner Emi­ lio che realizzò la piazzetta di Capri e la Via Krupp. «Giubba esistente dal 1952: bianca con diagonale blu. Ho avuto circa 60 cavalli, molti allevati da me. Lavoravo assieme a Odoardo Baldi, grande amico e driver che ha guidato fino a 85 anni. Che sfide con Brighenti!». Gra­ zie all'ippica Carmine ha cono­ sciuto i personaggi più incredi­ bili. »Vittorio de Sica, un signo­ re, col quale spesso si cenava insieme a Via Veneto, parlando solo di cavalli. Lucky Luciano, costretto a vivere in Italia per evitare la galera in Usa: un tipo taciturno, distinto. O Alessan­ dro Finn, driver russo scappato

per la Rivoluzione d'ottobre, arrivò in Italia con 10 cavalli e un sacchetto di diamanti avuti dallo Zar come unica risorsa. Fece base in Italia e vinse tutto in Europa. Severo coi driver ita­ liani, ma con me parlava spes­ so. Fu lui a portare l'uso del cro­ nometro durante la guida». CARRIERA Per Carmine 2mila corse disputate. L'ultima ieri ad Agnano: 2° con Padre Padrone Par. Vinte? Poco più di 400. L'ultima con Super Cros, che nel 2014 insieme al Barone ne ha vinte tre. «Quella del 5 ago­ sto al Garigliano l'ho dedicata alla mia Bianca, morta da po­ co». Ultimo desiderio? «Torna­ re ad avere il patentino di alle­ natore, come fino agli anni 60. Non mi danno la licenza e non mi spiegano il perché». © RIPRODUZIONE RISERVATA

 (lu. migl.) Definito il campo partenti della «Lungomare Trot Race», la manifestazione promozionale che domenica trasformerà il lungomare di Napoli, la popolarissima Via Caracciolo, in una pista dritta nella quale 8 cavalli, suddivisi in 4 batterie da 2, si sfideranno con il meccanismo del match race per dar luogo poi a due semifinali e una finalissima. Al via alcuni tra i più famosi professionisti campani come Vincenzo Pisquoglio dell’Annunziata, vincitore di due Derby e Gaetano Di Nardo, unico napoletano a trionfare nel Lotteria. Il tutto senza scommesse, senza premi in denaro, e nel pieno rispetto della salute degli animali, ma solo per far vivere a napoletani e turisti l’atmosfera di una corsa proprio a 15 giorni dal 66° Lotteria. Tutto in diretta su Unire Tv .  DEMURO JR OK A PARIGI A Longchamp, vittoria di Cristian Demuro in listed (m 2400) con Billabong. A Newmarket 3° Dettori (Moheet) nelle Craven (gr 3 m 1600) vinte da Kool Company (Huges) e 2° Atzeni nelle Earl of Sefton (gr. 3 m 1800) conquistate da French Navy (Buick)


34

Nuoto R Primaverili a Riccione

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ginnastica R Per un tweet greve

Stefano Arcobelli INVIATO A RICCIONE

A

tutta Fede, una satura Fede. Fedele al motto «sorprendere sempre» contro il logorio (e magari un po’ di noia), Federica Pellegrini si riprende tutta la scena — che non mollerà fino a stasera — e rivoluziona la sua giornata dei Primaverili, validi per qualifi­ carsi ai Mondiali di agosto a Ka­ zan. Fede si tuffa al mattino nei 200 dorso per un 2’09”41, un crono che le vale già il pass iri­ dato. Non nuota la finale, quasi per non fare ombra alla specia­ lista del suo club, Margherita Panziera (che si qualificherà in 2’09”63). Dovrebbe chiudere la staffetta 4x200 con l’Aniene ed invece la lancia. In prima fra­ zione, dunque anticipa di 24 ore i suoi amatissimi 200 sl, per provare a fare — se fossimo ai Mondiali — una sorta di esclu­ siva semifinale, visto che in batteria aveva tirato a pancia in su. Quel responso incoraggian­ te a dorso, che le serve ormai solo come allenamento, stavol­ ta le consente di chiudere per sempre «il capitolo 400» che le avevano rovinato la prima ap­ parizione in queste selezioni. I 200 sl in frazione di staffetta, Fede li tocca in 1’56”88, un cro­ no al di sotto del limite di 1’57”5. Sarebbe il secondo pass di giornata. Ma oggi, Fede anzi­ ché andarsene a passeggio ac­ cetterà la sfida da Alice Mizzau, lanciata dai 400 e 100 sl ed uscita dal Fede­complex. Darà il contributo per il varo della 4x200 sl azzurra che in molti prevedono ambiziosa per Ka­ zan. Fede due volte, Ilaria Bian­ chi nei 100 farfalla al mattino (58”19) e l’entusiasta dorsista trevigiana in finale e poi brava

NIENTE DUBBI SUL LAVORO. MI MANCA IL VOLER VINCERE A TUTTI I COSTI NULLA DA DIMOSTRARE A CHI CRITICA DOPO UNA GARA STORTA FEDERICA PELLEGRINI 26 ANNI

a toccare per il record: tre don­ ne qualificati attraverso sensa­ zioni diverse. STANCHEZZA MENTALE C’è la Fede che nuota, si galvanizza

C’è il caso Ferlito Staffetta europea Ferrari-Fasana Federica Cocchi INVIATA A MONTPELLIER (FRA)

E’ Federica Pellegrini, 26: sui 200 sl ha un oro e un argento ai Giochi; 2 ori, 2 argenti e un bronzo iridati in vasca lunga IPP

Pellegrini, 200 sl di stanchezza «Non sono cattiva» 1 Ieri la 4x200 in cerca di conferme in vista della sfida di oggi della Mizzau: «Non vorrei essere appagata» (per quel centesimo che con­ sente all’Aniene di festeggiare un primato da 8’01”02), prova e intende convincere e convin­ cersi; e c’è la Fede che riflette: non pare preoccupata per il primo verdetto del tabellone sulla gara che conosce a mena­ dito; piuttosto, Fede ammette che sta mancando qualcosa ol­ tre le bracciare: «Devo intra­ prendere un percorso a livello mentale, per ritrovare un po’ più di cattiveria. Il problema è di testa, vivo una sorta di appa­ gamento per la carriera e che mi porta ogni tanto a non avere la cattiveria di sempre». Ieri se­ ra sono accorsi un po’ tutti quelli dello staff, dal manager Stefano De Alessi all’apneista Mike Maric, e i confronti su questa sorta di strano appaga­ mento in una fase cruciale pre Mondiali (per non dire a un an­ no dai Giochi), è un tema che Fede quotidianamente affron­ ta a Verona con il tecnico Mat­ teo Giunta e il fidanzato Filip­ po Magnini (ieri in staffetta ve­ loce 48”47 lanciato contro il 47”34 di Orsi, e con Dotto e Santucci in prima frazione

LA GUIDA Pirozzi a fatica sui 400 misti Oggi Paltrinieri ritrova i 1500 Gregorio Paltrinieri vince per la prima volta i 400 sl (dopo gli 800) non disputati in finale da Andrea Mitch D’Arrigo debilitato da un problema intestinale, e oggi va a caccia dei 1500. Stefania Pirozzi doma nei 400 misti solo nelle ultime bracciate Luisa Trombetti, da 3° crono italiano alltime. Piero Codia vince i 50 delfino ma è rimandato al Settecolli nei 50 farfalla (nel 2013 il primatista italiano prese i Mondiali a giugno). RISULTATI. Finali. Uomini. 400 sl: 1. Paltrinieri 3’49”30; 2. Lestingi 3’51”58; 3. Pizzetti 3’52”31; 4. Sciocchetti 3’54”32; 5. Maglia 3’56”58; n.p. D’Arrigo (problemi fisici). 200 dorso: 1. Mencarini 1’57”45 (3° t. ital alltime, 8° mond. 2015); 2. Ciccarese 1’58”63; 3. Sabbioni 1’58”78; 4. Turrini 1’59”30; 5. Gaetani 1’59”88. 50 farf.: 1. Codia

23”72; 2. Belotti 23”86; 3. Dotto 23”87; 4. Benatti 24”08; 5. D’Angelo 24”12. 4x100 sl: 1. Fiamme Oro 3’18”20 (Leonardi 49”51, Di Tora 51”71, Pizzamiglio 49”64, Orsi 47”34); 2. Team Lombardia 3’18”52 (4a f. Magnini 48”47); 3. Aniene 3’20”53; serie 3: 1a f. Dotto 48”40 (23”06); Santucci 48”84. Donne - 200 dorso: 1. Panziera 2’09”63 (qual. Mondiali); 2. Ramatelli 2’11”95 (rec. ital. jrs, prec 2’12”52 Lucconi del 2008); 3. Zofkov 2’12”81; 4. Rossi 2’13”74; 5. Esposito 2’14”05 (2’14”03). 100 far.: 1. Bianchi 58”26 (bat. 58”19, qual. Mondiali); 2. Di Liddo 59”44 (b. 59”16), 3. Tarzia 59”48 (’97); 4. Petronio (’98) 59”79; 5. Leoni 1’00”00. 400 mx: 1. Pirozzi 4’39”45 (1’01”62, 2’11”89, 3’36”43); 2. Trombetti 4’39”66 (1’04”35, 2’16”36, 3’36”20, 3° t.

48”40 e 48”84). SERENITÀ Fede evita dietrolo­ gie: «Sul lavoro fatto non ho dubbi. Sono altri i problemi: mi manca il fatto di voler vincere a tutti i costi. È sempre stata la mia forza, anche con qualche scherzetto dei 400, ma questa non è la Fede che conoscete da un po’. Sono arrivata ad un punto della mia carriera in cui penso di non dover dimostrare più nulla, compreso ai rosiconi che hanno tenuto la cresta bas­ sa per tanto tempo e che torna­ no fuori per una gara venuta peggio delle altre. No, non mi sento così insoddisfatta della mia carriera». Si sente, per dir­ la con Giunta «stanca», e lei in­ vece vorrebbe «essere lasciata in pace, a nuotare per divertir­ si, serena». Ma come si fa? Con tutte queste pressioni: dov’è fi­ nita la vera Fede? «Fuori dal­ l’acqua è felice, in America ha vissuto un mese fantastico», as­ sicura Matteo. Poi è tornata in Italia, e sono tornate certe in­ quietudini. Una Fede low profi­ le è possibile dopo tanti anni? © RIPRODUZIONE RISERVATA

ital. alltime); 3. Polieri 4’42”61 (p.); 4. Toni 4’47”07; 5. Cusinato 4’47”38. 4x200 sl: 1. Aniene 8’01”02 (rec. ital. soc., prec. 8’03”52 del 2009, Pellegrini 1’56”88, qual. Mondiali, Ceracchi 2’01”00, Durante 2’02”25, Panziera 2’00”89); 2. Fiamme Ori 8’01”03 (4a f. Pirozzi 1’59”66); 3. Esercito 8’06”62. OGGI (4a g.). Batterie ore 10, finali 17 (dirette Rai Sport 1): 200 sl donne, 200 mx uomini, 50 dorso D, 50 sl U, 50 rana D, 1500 sl U, 4x100 mx D, 4x100 mx U. LE CLOS (al.f.) Campionati sudafricani a Durban. Uomini: 200 sl Brown 1’47”44, Le Clos 1’47”89; 50 ra Van Der Burgh 27”20; 200 fa Le Clos 1’56”13, Rousseau 1’57”20. Donne: 100 ra Schoenmaker 1’08”85. BRITANNICI (al.f.) A Londra, Siobhan O’Connor nuota il miglior crono dell’anno dei 200 misti: 2’09”51. Uomini: 1500 sl Milne 14’58”25 (2º t. 2015); 200 do McNally 1’57”58. Donne: 100 sl O’Connor 53”83, Halsall 54”10.

Dopo il no iridato Phelps vola sui 100 farfalla  (al.f.) Dopo aver chiarito che non andrà a Kazan, Michael Phelps si è rituffato in gara alla Pro Series di Mesa. Nei 100 farfalla, il 18 volte olimpionico che ieri è stato invitato ai Mondiali dal numero uno della Fina Marculescu («Non c’è nessun problema per noi, a lui possiamo dare una wild card perché è il più grande atleta della storia») nuota 52”92 e accede in finale con il miglior tempo. «Non farò i Mondiali – dice Phelps – accetto la decisione della Federnuoto e voglio dimostrare al mondo che sono diverso, migliorato. Sono stati mesi molto difficili, ma ho la testa più sgombra e voglio riscattarmi». Magari a Rio, la sua quinta Olimpiade. A Mesa una straripante Katie Ledecky che chiude i 1500 sl in 15’42”23 (1° t. 2015).

sempre stata una lot­ tatrice, una che non molla ma stavolta, Va­ nessa Ferrari, ha dovuto ar­ rendersi e rinunciare alla fi­ nale del concorso generale individuale in questi Europei di specialità a Montpellier. Questa volta non c’entrano tendini e muscoli, Vanessa, campionessa mondiale del concorso generale nel 2006, prima ginnasta italiana a compiere l’impresa, è debili­ tata dai postumi di una mo­ nonucleosi. RAMMARICO Il rammarico dell’azzurra dell’Esercito è tanto anche perché, assenti le big Mustafina e Iordache, c’erano i margini per fare molto bene. «Sono molto di­ spiaciuta — ha detto Vanessa subito dopo il forfeit —, que­ sti Europei potevano regalar­ mi soddisfazioni. Purtroppo dopo un periodo in cui mi sentivo sempre stanca e fuori forma ho fatto degli accerta­ menti e scoperto di avere avuto la mononucleosi. Fisi­ camente faccio ancora fati­ ca». La ragazza cresciuta alla corte di Enrico Casella, che l’ ha scoperta e ha fatto di lei una potenza della ginnastica, puntava nettamente al podio nella finale al corpo libero, ma nelle qualificazioni non è riuscita a entrare nelle mi­ gliori otto. «È ancora debili­ tata — spiega il direttore tec­ nico Casella — inutile ri­ schiare in una finale in cui non ha ambizioni di podio. Meglio riposarsi, recuperare e farsi trovare pronti per i Mondiali qualificanti di Gla­ sgow, a ottobre». SPERANZE Ma oggi pomerig­ gio, nella finale dell’all around femminile, ci sarà una Erika Fasana carichissi­ ma. Questo, senza l’ “ombra” della Ferrari e considerato il

suo grande momento di forma, potrebbe essere il “suo” Euro­ peo. Rispetto alle qualificazioni, dove si è piazzata al quarto po­ sto, Erika potrà migliorare il punteggio che era stato abbassa­ to di tre decimi al corpo libero per colpa di un piede fuori peda­ na. Lei ci crede, vuole godersi lo spettacolo da protagonista: «Le qualificazioni sono andate bene, ma avendo sporcato il corpo li­ bero con quell’errore — spiega la comasca della Brixia —, sono stata un po’ più bassa nei pun­ teggi. E poi nella seconda suddi­ visione, dove ho gareggiato io, le giurie erano ancora un po’ stret­ tine di manica”. Erika però vuo­ le divertirsi e godere appieno di questa opportunità: «Voglio gio­ carmela — annuncia — e cerca­ re di non sentire troppo il peso di questa pressione. La russa Kha­ renkova e la Downie sono le più toste da superare tra quelle che mi stanno davanti. Sarebbe inu­ tile nascondersi, le possibilità di un buon risultato ci sono: sta a me cercare di sfruttarle». RIZZELLI Con la Fasana nella fi­ nale a 24, a seguito del forfeit della Ferrari, entra la giovane Martina Rizzelli, anche lei pro­ dotto brixiano, che si è pure qua­ lificata nella finale alle parallele asimmetriche di domani. FERLITO Non sarà tra le protago­ niste del weekend invece Carlot­ ta Ferlito. La catanese, argento alla trave a Berlino, era rimasta fuori dalla finale del suo attrez­ zo ancora una volta per un sof­ fio. Grande la sua amarezza sfo­ gata a caldo con un tweet greve («Sono abituata a star fuori dal­ le finali per pochi millesimi e so­ no abituata a prendermela nel c... Supererò anche questa str...»), poi cancellato ma stig­ matizzato dalla Federginnasti­ ca: «Ci dissociamo dal tweet del­ la Ferlito — fanno sapere dalla federazione — sia nel contenuto che nella forma e nel linguag­ gio». Trave o social, si tratta sempre di trovare l’equilibrio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sun Yang, 1500 lenti: 15’00”73 Non farà Kazan?  (al.f.) In chiusura dei campionati cinesi di Baoji, Sun Yang vince i 1500 sl in 15’00”73, 5° crono dell’anno. Si profila una rinuncia a Kazan? Uomini: 400 mx Huang Chaosheng 4’12”89. Donne: 400 mx Ye Shiwen 4’36”58. SUPER BOYLE (al.f.) Lauren Boyle (N.Zel) vince gli 800 sl a Auckland in 8’23”57 (3° t. 2015). Domina anche 200, 400 e 1500 sl (1’59”29, 4’06”13, 16’22”76). FULMINE TSURKIN (al.f.) Ai bielorussi a Minsk, Tsurkin vince i 100 farfalla in 51”44 (r.n.) davanti a Sankovich (51”57, 2°-3° t. 2015).

Vanessa Ferrari, 24, oro iridato 2006 nel concorso generale LAPRESSE

Uomini: Edalli nella finale a 24  Ludovico Edalli, ginnasta della Pro Patria Bustese impegnato sul giro completo dei sei attrezzi ai Campionati Europei individuali, si è qualificato nel concorso generale con il totale di 81.724 (23a posizione). In testa alla classifica provvisoria il bronzo europeo Oleg Verniaiev (89.832), seguito da Oleg Stepko e Daniel Purvis. Tra i

migliori otto all’attrezzo Matteo Morandi con 15.433 agli anelli (ottavo punteggio) e Alberto Busnari con il personale di 15.433 (terzo punteggio) al cavallo con maniglie. Oggi sono in programma le finali del concorso generale femminile e di quello maschile. Domani finali di specialità. In tv diretta su Rai Sport 2 dalle 15


Tennis R Masters 1000 di Montecarlo

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

35

VOLÉE DI ROVESCIO di PAOLO BERTOLUCCI

MAI IN GIOCO E SPAESATO, STAN SI È TRADITO

S

tan Wawrinka non ha tradito il mio pronostico e le favorevoli impressioni offerte all’esordio del torneo di Montecarlo, ma ha tradito se stesso e la sua qualifica di campione. Con Dimitrov lo svizzero non aveva idea di dove si trovasse, certamente non sul campo da tennis. Non è tanto la severa lezione subita a doverlo preoccupare ma il modo in cui è arrivata e per come non ha giocato. Stan non è stato in grado di giocare un singolo colpo, non ha mai dato l’impressione di volersi ribellare alla sconfitta e in alcuni momenti addirittura è parso solo desiderare di rientrare il prima possibile negli spogliatoi. Anche il giorno prima alle 10.30 aveva inaugurato la giornata, e l’orario da questo punto di vista non può aver influito. La scarsa velocità di palla del servizio nel primo set poteva lasciar pensare a un problema fisico, ma la ritrovata spinta nella seconda frazione ha fatto cadere questo potenziale alibi. La grandezza di Djokovic, Federer e Nadal e dei loro incredibili successi risiede nel fatto che questi fenomeni nelle giornate meno luminose riescono a trovare come per magia il bandolo della matassa e a uscire indenni dalle trappole di partite scabrose. Con cuore, personalità e alzando in ogni caso l’asticella del rendimento nei momenti decisivi. Di sicuro Wawrinka non fa parte di questa èlite, e dovrà trovare dentro di sè le soluzioni ai fallimenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Roger Federer, 33 anni, eliminato ieri agli ottavi in due set dal francese Monfils AP

La disperazione di Stan Wawrinka, 30 anni, fuori da Montecarlo per mano di Dimitrov AFP

Federer e Wawrinka insieme sulla via di casa

1Monfils e Dimitrov eliminano i finalisti di un anno fa. Roger:

«Mai stato padrone». Stan, ultimo campione: «Non ero in campo» Vincenzo Martucci INVIATO A MONTECARLO twitter @VinceMartucci

G

risha e Lamonf non li scopri oggi, anche se og­ gi esplodono in mondo­ visione con nome e cognome, come Grigor Dimitrov e Gael Monf ils c he eliminano Wawrinka e Federer, i finalisti svizzeri di dodici mesi fa a Montecarlo. Il bulgaro e il fran­ cese, così diversi di fisico, aspetto e tecnica, sono fra i guastafeste più pericolosi del circuito, un concentrato spinto di talento finora mai espresso compiutamente. Parliamo di nitroglicerina pura, col sorriso che conquista e la passione — contraccambiata — per le don­ ne. Come dice la sfilza di con­ quiste del Moro di Francia e quella ancor più nobile del fi­ danzato ufficiale di Maria Sha­ rapova. Chiamati nei quarti a un incrocio da scintille fra nar­ cisi da grandi ribalte. SOLIDITÀ Dimitrov è l’eroe del­

lo sport bulgaro che ha fatto buone scuole, tutte all’estero. A 23 anni, non gli basta più esse­ re l’elegantissimo sosia di Fede­ rer: «Tutto è cambiato perché sono a posto fisicamente». In realtà è cresciuto di testa e foto­ grafa al meglio l’harakiri di Wawrinka: «D’accordo, lui non ha giocato il suo miglior tennis, ma io gli ho fatto il break al pri­ mo game e sono salito in fretta in cima al match. Ho fatto un

I RISULTATI Principali risultati Masters 1000 di Montecarlo (3.288.530 euro, terra), gli altri su www.gazzetta.it Singolare, ottavi: Djokovic (Ser) b. Haider Maurer (Aut) 6-4 6-0; Nadal (Spa) b. Isner (Usa) 7-6 4-6 6-3; Monfils (Fra) b. Federer (Svi) 6-4 7-6 (5); Dimitrov (Bul) b. Wawrinka (Svi) 61 6-2 Doppio, 2°turno BOLELLI-FOGNINI b. Rojer-Tecau (Ola-Rom) 3-6 7-5 13-11 Oggi, ore 10.30. Campo centrale: quarti, Berdych (R.Cec) c. Raonic (Can), a seguire Dimitrov (Bul) c. Monfils (Fra), Djokovic (Ser) c. Cilic (Cro), Nadal (Spa) c. Ferrer (Spa).

bel lavoro, ho giocato il mio gioco e ho fatto meno errori. Sono stato molto consistente». Era il suo punto debole: un col­ po sì e uno no, un game forse, un altro quasi, un set circa e un altro chissà, e via andare. Gri­ gor è aiutato dall’orrido Stan: «Semplicemente non avevo vo­ glia di star lì, in campo, non so nemmeno dov’ero, non è que­ stione di punteggio è che non accetto di aver giocato così ma­ le». Grigor sta capendo se stes­ so: «Già contro Fognini ho espresso un buon livello, e mi sono ripetuto. Non devo fare molto di più. Non devo improv­ visare così tanto. Io, sostanzial­ mente, devo giocare solido. Fi­ nalmente ho più fiducia e rie­ sco a ripetermi». Senza spec­ chiarsi nei colpi e cercare l’applauso. «La mia partita da sogno potrebbe essere a Wim­ bledon. Ma sono cresciuto sulla terra, per cui mi ci sento a mio agio». Quindi la pazienza è istinto, non sacrificio: «Ma poi devo attaccare, sono un gioca­ tore aggressivo e mi piace es­ serlo».

VERSO I QUARTI

ROGER O STAN? LA HINGIS A CACCIA DEL COMPAGNO DI DOPPIO PER RIO 2016  «Martina ha chiesto prima a Roger, che s’è preso un po’ di tempo per rispondere, e poi l’ha chiesto a me. Ma io non voglio mettermi in mezzo visto che lei l’ha chiesto prima a Roger. E non voglio dirle sì subito. Aspetterò cosa dice Roger: non farò niente alle sue spalle». Così Wawrinka racconta la storia di Martina Hingis che sta cercando un compagno di doppio misto per Rio 2016. Perdendo con Monfils, Federer rimanda l’appuntamento con le 200 vittorie sulla terra rossa, a quota 199 successi e 62 k.o.; Gli unici giocatori in attività ad aver superato quella soglia sono tutti spagnoli: Nadal, Ferrer e Robredo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL DOPPIO AZZURRO

Nadal piega Isner, ma che fatica

1Lo spagnolo supera il gigante americano in due ore e tre set. Djokovic avanti facile yan, si distrae sul 6­4 del tie­ break, con due set point a di­ sposizione. Il primo glielo can­ cella Rafa con l’ace, il secondo lo sbaglia lui con un dritto faci­ le. Dopo di che si disunisce e re­ gala tutti gli ultimi punti, fino all’8­6 per lo spagnolo. Poi rea­ gisce prendendosi il secondo set, ma lo sforzo, con l’attacco della rete, gli costano energie preziose per il terzo set.

INVIATO A MONTECARLO

«U

na grande vittoria». Rafa Nadal festeggia il successo su Isner come se avesse vinto il torneo. Eppure ci mette due ore e tre set a piegare il gigante John Isner, da tre anni numero 1 del tennis americano: «Ho perso in tre set a Rio, ho perso in tre set a In­ dian Wells e ho perso in tre set a Miami. Perciò, spezzare questa serie con una vittoria in tre set era importante. Anche perché ho perso il secondo set con lui 0­40 e possibilità di 5­3, invece l’ho ceduto per 6­4. Mi ha fatto un po’ male. Ma è stato molto importante come ho reagito nel terzo, mentalmente è stato mol­ to positivo, e ho alzato anche un po’ il livello del tennis, rima­ nendo più vicino al campo: nel primo set stavo troppo lontano e non potevo essere aggressivo. Per me è stato davvero impor­ tante questo successo». La nuo­

très vite

LA PANTERA Monfils è il mani­ festo delle banlieu di Parigi: pa­ dre della Guadalupe, madre della Martinica, alto e magro come una pertica, un viavai di allenatori per imparare a vivere sulla strada del tennis. «Sono stupito di come cresco sempre più in potenza, posso colpire forte da fondo ed essere ag­ gressivo». Nadal lo teme e lo chiama «la pantera», Federer lo soffre: «Gael gioca in un modo diverso da chiunque altro, sta lontano dal campo ma riesce a trovare profondità, effetti e an­ goli su qualsiasi palla. Mi sor­ prende. Ha un potenziale in­ credibile, ho avuto spesso diffi­ coltà a batterlo. Ma certo avrei potuto servire meglio, variare di più e usare lo slice di rove­ scio; è il primo torneo dell’an­ no sulla terra, nessuno è ancora a posto». Nel 2014 ci ha vinto sul cemento di Cincinnati e di New York, ma la rimonta da due set sotto, salvando due ma­ tch point, gli ha pregiudicato un altro Slam. E ci ha perso net­ to sulla terra di Lille, ma con la schiena a pezzi. Stavolta, Roger sa che dovrebbe dare l’assalto alla baionetta, ma perde il pri­ mo set perché, avanti 3­1, smarrisce tempo e posizione in campo. E perde il secondo per­ ché è titubante davanti ai pas­ santi dell’avversario, cambia spesso idea, colleziona 38 erro­ ri (21 di dritto), si suicida sul 5­3 del tie­break e promuove Monfils ai primi quarti a Mon­ tecarlo. «Non ho mai avuto la sensazione che le cose andasse­ ro come volevo». Grisha e La­ monf non li scopri oggi.

Rafa Nadal, 28, è ai quarti dopo la sofferta vittoria di ieri su Isner ACTION IMAGES

va racchetta non gli dà ancora quel che cerca, ma l’8 volte re di Montecarlo sorride come non gli accadeva da mesi: «Il proble­ ma, sia che vinco sia che perdo, sono io e soltanto io, non le cor­ de o la racchetta o altro». Anche perché, se vince il primo set, de­ ve ringraziare il calo del gran battitore di 2.08. Che, a dispet­ to del gran tifo dei gemelli Br­

«HO REAGITO BENE ALZANDO IL LIVELLO DEL MIO TENNIS: È UN SUCCESSO DAVVERO IMPORTANTE» RAFA NADAL N.5 DEL MONDO

VOLATA Si comporta molto me­ glio Novak Djokovic, sia pure contro un avversario meno noto come Haider Maurer. Dopo un primo set equilibrato, il numero 1 del mondo vola via tranquillo in 56 minuti verso i quarti con­ tro il redivivo Marin Cilic. Che sta recuperando dai problemi alla spalla. «L’ho battuto 11 vol­ te su 11, ma è un campione Slam. Ho sempre trovato le so­ luzioni contro di lui, ma non ha niente da perdere...». v.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bolelli e Fognini, che colpaccio Salvano due match point e spinti dal tifo volano ai quarti

Da sinistra Fabio Fognini, 27 anni, e Simone Bolelli, 29 anni EPA  Simone Bolelli e Fabio Fognini funzionano, sia come amici che come tennisti. Ancor di più come doppisti. A gennaio hanno vinto uno storico titolo agli Australian Open, a marzo sono arrivati in finale nel Masters 1000 di Indian Wells, e ora in quello di Montecarlo accendono la folla italiana battendo la coppia testa di serie numero 3, formata dall’olandese Jean-Julien Rojer e dal romeno Horia Tecanu, una coppia di specialisti, non di buoni singolaristi come gli azzurri. E ci riescono rimontando un set e

salvando due match point al super-tiebreak. Bravi. Relegati sul campo 2 dai tanti singolari nobili della giornata, spinti dal pubblico, hanno avuto un aiutino dalla fortuna col break all’ultimo game del secondo set, grazie a un net, poi però hanno annullato due match point, prima con un delizioso lob di rovescio di Fognini e poi con un passante in corsa di Bolelli. Chiudendo poi la partita 13-11. Nei quarti affrontano la coppia di Francia, non Monfils-Tsonga, ma Roger Vasselin-Mathieu, teste di serie numero 8. v.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA


36

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

oppure nei giorni feriali presso l’agenzia:

Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).

ACQUISTIAMO, VENDIAMO, PERMUTIAMO

•OROLOGI MARCHE PRESTI-

GIOSE, gioielli firmati, brillanti, coralli. Ottime occasioni per Expo. www.ilcordusio.com 02.86.46.37.85

AIUTO contabile, impiegata commerciale con pluriennale esperienza offresi full/part-time. 366.42.67.679 AIUTO contabile, pluriennale esperienza contabilità generale, fatturazione attiva/passiva, gestione cassa, banca, valuta proposte preferibilmente part-time. 338.74.70.197 AIUTO contabile, pluriennale esperienza, ottimo Office offresi full/parttime. 345.27.94.967 IMPIEGATO di magazzino ventennale esperienza gestione ordini spedizioni Ddt fatture inventari gestionali, Ibm, AS400, Mago, Sapr3, in mobilità legge 223/91. Offresi anche come magazziniere. Full-time, part.time. 329.49.57.628 QUARANTANOVENNE esperta contabilità generale, clienti fornitori, AS400 gestionali, excel, word, offresi Cinisello limitrofi. 327.29.62.468 AGENTE di commercio valuta proposte concrete di proficua collaborazione. 347.73.12.582 ididdl@icloud.com

A

GENTI - creazione professionale di reti vendita di qualità per aziende clienti. 338.37.66.816

A Milano azienda terzista, per nuova apertura impiega personale per gestione e assistenza clienti. Full-time. 02.24.30.28.51

BANCHE e multinazionali ricercano immobili in affitto o vendita a Milano. 02.67.17.05.43

COMMERCIALE KEY ACCOUNT

con esperienza vendita gdo vari settori merceologici offresi. Tel. 335.84.75.908 FUNZIONARIO commerciale pluriennale esperienza d.p.i. e antincendio rivenditori nord est Italia addetto al customer service eventualmente anche con mansioni interne come commerciale, acquisti, magazzino, ddt. 338.85.57.532 - renzop61@libero.it AUTISTA di fiducia, esperienza ventennale, referenziato, cerca lavoro anche part-time. 333.95.76.523 BARMAN premiato preparato anche per piccola cucina e piccola pasticceria raffinata. 345.76.29.136 ASSISTENZA disabili, italiano, autista, tuttofare, trasferimenti estero, ottimo spagnolo, presenza, serietà 338.64.68.647 CONTABILE neopensionato, autonomo fino bilancio, adempimenti/dichiarazioni, inglese, tedesco/francese scolastici, reports, padronanza PC, offresi par-time/full-time 339.29.95.573 SIGNORA 33enne srilankese, referenziata, regolare, offresi come babysitter o collaboratrice domestica. Pluriennale esperienza. 349.66.50.768

BILOCALI -trilocali nuovissimi MM Rovereto. Varie metrature, box. Da 2.760 euro/mq. APE: B - IPE: 33 kWh/ mqa 02.88.08.31 filcasaimmobili.it

B

RERA San Marco, epoca, dimora 200 mq., open space, piano alto. Euro 1.300.000. CE in corso. info@solferinoimmobiliare.it CORSO LODI. Nuova costruzione 62 mq. Ingresso-soggiorno, cucina/vista, bicamere, biservizi, balcone. Euro 208.320 APE: B - IPE: 41,31 kWh/mqa. 02.88.08.31 - filcasaimmobili.it LORETO bilocali, trilocali ristrutturati vendesi CE: E - IPE: 129 kWh/mqa 02.28.38.12.08 Granvela.it

COLLINE Piacentine, Val Tidone, 70 Km da Milano, vendesi tipica casa campagna mq. 480. Giardino. Cortile. Vigneto DOC. Euro. 245.000,00. www.collinepiacentine.it 335.20.66.40 PORTO ROTONDO a pochi passi dal centro, bilocale con terrazza panoramica e posto auto euro 110.000. Classe G. 0789.66.575. euroinvestimmobiliare.com A Pinarella di Cervia (Ra) affittasi appartamenti con giardino privato, vicinanza mare, pineta, terme, Mirabilandia. Spiaggia Bagno Anna 95 con animazione e parco giochi. Info 0544.98.85.70; 0544.98.71.41 www.agenziainternazionale.com

MONOLOCALE nuovo Affori/Taccioli, corte d'epoca. Euro 102.900. APE D - IPE: 111,1 kWh/mqa 02.88.08.31 cod. M04 filcasaimmobili.it GARANTIAMO pagamento contanti a chi vende appartamenti o palazzi Milano. Sarpi Immobiliare 02.76.00.00.69 SOCIETÀ d'investimento internazionale acquista direttamente appartamenti e stabili in Milano. 02.46.27.03

MILANO MARITTIMA Hotel King www.hotelking.org tel. 0544.99.43.23. Speciale estate 2015 offerte riservate alle coppie e clienti senior. Fino al 19 giugno e settembre tariffe scontate del 30%. Luglio ed agosto, sconti dal 20% al 25%. Sul mare, camere con ogni comfort, spiaggia inclusa, ottima cucina.

SETTIMANE BENESSERE! 17 maggio - 12 giugno, pensione completa bevande incluse, piscina coperta riscaldata, idromassaggio, grotta benessere, animazione: 7 notti 420,00 14 notti 770,00 a persona! Sconti bambini 3 - 4 letto. www.riohotel.it Finale Ligure 019.60.17.26

ACQUISTARE, vendere aziende, immobili, ricercare soci, joint-venture? Trentennale esperienza nazionale, internazionale, pagamenti garantiti. www.cogefim.com - 02.39.26.11.91 FINANZIO acquisto aziende con fatturato minimo 5 milioni annui zona centro nord. 334.28.09.996

PUNTO D'ORO

compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi prestigiosi, oro, diamanti. Sabotino 14 - Milano. 02.58.30.40.26

ACQUISTIAMO

•AUTOMOBILI E FUORISTRADA, qualsiasi cilindrata. Passaggio di proprietà, pagamento immediato. Autogiolli, Milano. 02.89.50.41.33 - 327.33.81.299

Una nuova vetrina: ASPETTANDO EXPO MILANO 2015

EXPO 2015

B&B

Interpreti e traduttori

www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it

Alloggi

Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:

AGENTE plurimandatario componenti elettronici/elettromeccanici zona Lombardia B2B disponibile valutare nuovi mandati. Mail: maxmau2378@vodafone.it

Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport con le edizioni stampa e digital offrono quotidianamente agli inserzionisti una audience di oltre 8 milioni di lettori, con una penetrazione sul territorio che nessun altro media è in grado di ottenere. La nostra Agenzia di Milano è a disposizione per proporvi offerte dedicate a soddisfare le vostre esigenze e rendere efficace la vostra comunicazione. TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 1 Offerte di collaborazione: € 2,08; n. 2 Ricerche di collaboratori: € 7,92; n. 3 Dirigenti: € 7,92; n. 4 Avvisi legali: € 5,00; n. 5 Immobili residenziali compravendita: € 4,67; n. 6 Immobili residenziali affitto: € 4,67; n. 7 Immobili turistici: € 4,67; n. 8 Immobili commerciali e industriali: € 4,67; n. 9 Terreni: € 4,67; n. 10 Vacanze e turismo: € 2,92; n. 11 Artigianato trasporti: € 3,25; n. 12 Aziende cessioni e rilievi: € 4,67; n. 13 Prestiti e investimenti: € 9,17; n. 14 Casa di cura e specialisti: € 7,92; n. 15 Scuole corsi lezioni: € 4,17; n. 16 Avvenimenti e Ricorrenze: € 2,08; n. 17 Messaggi personali: € 4,58; n. 18 Vendite acquisti e scambi: € 3,33; n. 19 Autoveicoli: € 3,33; n. 20 Informazioni e investigazioni: € 4,67; n. 21 Palestre saune massaggi: € 5,00; n. 22 Chiromanzia: € 4,67; n. 23 Matrimoniali: € 5,00; n. 24 Club e associazioni: € 5,42. RICHIESTE SPECIALI Data Fissa: +50% Data successiva fissa: +20% Per tutte le rubriche tranne la 21, 22 e 24: Neretto: +20% Capolettera: +20% Neretto riquadrato: +40% Neretto riquadrato negativo: +40% Colore evidenziato giallo: +75% In evidenza: +75% Prima fila: +100% Tablet: + € 100 Tariffa a modulo: € 110

NEGRITA

VENERDÌ 17 APRILE • ORE 22.00

IN CONTEMPORANEA RADIO•WEB STREAMING•APP CANALI 70 digitale terrestre•725 sky•35 Tivùsat

radioitalia.it


VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TUTTENOTIZIE ATLETICA/1

1VELA: MINI 6.50 (r.ra.) Arthur-Leopold Léger e Pierre Marie Bazin su Voile des Anges hanno vinto «al fotofinish» il Gran Premio d’Italia Mini 6.50 precedendo di un minuto Alberto Bona e Pietro D’Alì su Onlinesim. Nella categoria scafi di Serie si sono imposti Nacho Postigo e Pablo Santurde su Vamos Vamos.

ATLETICA/2 ATLETICA

I Mondiali 2021 dati a Eugene Prima volta Usa Eaa polemica  Per la prima volta gli Stati Uniti ospiteranno i Mondiali. La Iaaf ha infatti assegnato l’edizione 2021 a Eugene (Oregon), città sconfitta da Doha nella corsa per il 2019. Il consiglio, riunito a Pechino, ha deciso di saltare il consueto processo di assegnazione e di premiare direttamente Eugene, come fece con Osaka 2007. La scelta è maturata alla luce delle osservazioni del governatore dell’Oregon, del Comitato olimpico Usa e dell’Nbc sui vantaggi di assegnare i Mondiali agli Stati Uniti. Le prossime edizioni si svolgeranno a Pechino (2015), Londra (2017) e Doha (2019). Non tutti condividono la decisione. Il norvegese Svein Arne Hansen, sabato scorso eletto alla testa della federazione europea, non ha esitato a esprimere il proprio malcontento: «Sono molto sorpreso per i criteri adottati – ha detto –: la Iaaf sapeva che Goteborg era una seria candidata. La federazione svedese e la città, che nel 2021 celebrerà il proprio 400° compleanno, da tempo erano impegnati per l’obiettivo, ma non hanno avuto alcuna possibilità. Una cosa simile all’interno della Eaa non sarebbe successa».

GOLF

Manassero e Crespi settimi a Shenzen  Matteo Manassero e Marco Crespi sono settimi con -3 dopo il primo giro dello Shenzen International, torneo dell’European Tour in corso nell’omonima città in Cina (par 72; montepremi 2.375.000 euro). In testa c’è lo sconosciuto cinese Wen-yi Huang con -6, che vanta un colpo in meno rispetto al corano Byeong Hun An, il thailandese Aphibarnrat, il cileno Aguilar e lo statunitense Uihlein. Renato Paratore è 46° sul par; rischia il taglio anche Edoardo Molinari, 97° con +3. RYDER CUP 2022: PORTOGALLO RINUNCIA Il Portogallo ha rinunciato alla candidatura per la Ryder Cup 2022, che sarà ospitata in Europa. Il presidente della federazione nazionale, Manuel Argellos, ha motivato la scelta con la situazione economica. Restano in corsa Italia, Austria, Germania e Spagna. Il percorso romano del Marco Simone Golf Club è stato recentemente ispezionato dal Bid Management Team del trofeo.

Matteo Manassero, 21 anni GETTY

«Schwazer se ne assumerà le responsabilità» 1Il dottor Fiorella replica alle nuove affermazione del marciatore altoatesino

Pierluigi Fiorella e Alex Schwazer agli Europei di Barcellona 2010 COLOMBO

Valerio Piccioni

«A

lex Schwazer si assumerà le re­ sponsabilità del­ le nuove affermazioni». Così ha risposto all’Ansa Pierluigi Fiorella, il medico della Fi­ dal rinviato a giudizio nel processo penale per il caso Schwazer e tirato in ballo dallo stesso atleta nella nuo­ va memoria presentata ai

magistrati di Bolzano. Il mar­ ciatore ha parlato di un incon­ tro a Parma in cui rivelò a Fio­ rella il suo doping. Il medico ri­ sponde che «ci sono evidenze ben diverse che verranno mo­ strate nella corretta fase pro­ cessuale». RESPONSABILITA’ Per Fiorella ­ assistito dagli avvocati Ales­ sandro Lovato e Marco Riponi ­ «sono anni che Alex Schwazer racconta delle cose, tra confe­

RUGBY

Alfredo Gavazzi, Bernardo Borri, Giancarlo Dondi, Gian Franco Bellè

IDEALI Dondi trattiene la commozione, ma è emozionato. «In tanti mi state ringraziando – dice – ma sono io che devo ringraziare tutti voi. Chi ha pensato questa festa, per esempio, chi ha voluto questo libro, splendida sorpresa. I principi del rugby non vengono mai meno. Per me è una giornata speciale come una delle vittorie azzurre più belle. Ho

renze stampa in lacrime e inter­ rogatori agli organi inquirenti della giustizia sportiva e ordi­ naria, avanti alla quale aveva fatto e ribadito precise e ben differenti affermazioni. Oggi Alex Schwazer cambia versio­ ne e ha il progetto di andare al­ le Olimpiadi e ottenere uno sconto di pena, e quindi convo­ ca conferenze stampa dove ri­ ceve strette di mano. Schwazer si assumerà la responsabilità di tali nuove affermazioni». FRA CONI E BOLZANO L’appun­ tamento è dunque per il proces­ so penale, che prende il via il 29 aprile a Bolzano. Ma il 24 Schwazer sarà di nuovo alla procura antidoping del Coni per la richiesta di sconto della sua squalifica, che scade il 29 aprile, ma del 2016. In realtà, allo stadio Olimpico, davanti ai procuratori «sportivi», Fiorella è già comparso. Ma rispose solo sul caso del bentelan degli staf­ fettisti (su cui il Tribunale Na­ zionale Antidoping assolse tut­ ti gli incolpati). Avvalendosi della facoltà di non rispondere su Schwazer vista la sua posi­ zione di «indagato» a Bolzano. A questo punto, la procura Coni ha riconvocato il medico. Che ha chiesto di essere sentito do­ po il 29 aprile, giorno della pri­ ma udienza del processo che lo vede a giudizio per «favoreg­ giamento» della legge antido­ ping. A quel punto il medico dovrebbe rispondere nel meri­ to all’accusa di essere stato al corrente del doping di Schwa­ zer. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BOXE

Dondi, che festa per gli 80 anni «Bella come un trionfo azzurro» A Parma anche Gavazzi e Brunel

 PARMA — Adesso c’è anche un bel libro a celebrarne la carriera: «La mia vita nel rugby», curato da Gian Franco Bellè. Giancarlo Dondi, l’uomo che in sedici anni di presidenza federale ha fatto fare al movimento tricolore un salto di qualità epocale, ingresso nel Sei Nazioni compreso, domenica ne compie 80. Ieri, presso la Club House della Rugby Parma, la «sua» società, dove è stato giocatore, dirigente e presidente, amici di ieri e di oggi lo hanno festeggiato. Con semplicità e calore.

37

creduto in certi ideali e per questi ho dato tutto. Ne è valsa la pena. Gli 80 anni? Guardo avanti». SVOLTA Tra i ringraziamenti, anche quelli per Alfredo Gavazzi, al quale Dondi ha passato il testimone di n.1 Fir nel 2012, meritevolmente presente insieme al c.t. Jacques Brunel, nonostante certi episodi recenti e i problemi coi giocatori azzurri di queste ore. «Non sempre abbiamo avuto le stesse idee – ammette Gavazzi del predecessore – ma il confronto ci ha fatto crescere. Ho una grande considerazione di Giancarlo, nel mondo ovale è di gran lungo il miglior politico che abbia conosciuto. E’ stato l’uomo della svolta e ha ancora tempo per fare grandi cose. Lo invito a farle». Gli aneddoti e i ricordi si sprecano: alcuni li racconta Mimmo Mancini, che di Dondi, è stato compagno di scuola e di squadra, altri Bernardo Borri, presidente padrone di casa. E’ il rugby che profuma di buono. Andrea Buongiovanni

Domani notte Mangiacapre su Sportitalia  (r.g.) Domani notte diretta alle 2 su SportItalia per Venezuela-Italia delle World Series in cui Barnes e Mangiacapre possono conquistare direttamente la carta olimpica La 13° giornata è iniziata ieri con la sfida a Londra tra la Gran Bretagna e Cuba. Oggi a Kiev: UcrainaRussia; Sanya: Cina-Messico. Domani, Blida: AlgeriaMarocco; San Luis: ArgentinaKazakistan; Stettino: PoloniaUsa; S. Juan: PortoricoAzerbajan; Maiquetia: Venezuela-Italia. SU EUROSPORT (r.g.) Oggi a Le Cannet (Fra) si assegna la cintura UE superleggeri tra Ahmed El Mousaoui (Fra. 21-11) 25 anni e Junior Witter (Ing. 43-7-2) 41 anni, in attività dal 1997, ex iridato 2007. Diretta su Eurosport dalle 20.30. La vacante cintura UE supergallo sarà disputata in Francia il 27 giugno o il 4 luglio, tra il locale Anthony Buquet (12-6-2) e l’italiano Giodi Scala (7-1). GIAPPONESE (r.g.) A Osaka (Gia), Shinsuke Yamanaka (230-2), titolare dal 2011, all’ottava difesa, mantiene la cintura WBC gallo, spedendo Ricardo Santillan (Arg. 23) ko 7.

RITORNO RIGAUDO DOPO 613 GIORNI Elisa Rigaudo, bronzo olimpico della 20 km di marcia a Pechino 2008, ora allenata da Patrick Parcesepe, rientrerà in gara domani (alla tappa del Challenge Iaaf di Rio Maior, in Portogallo) dopo la seconda maternità e 613 giorni lontana dalle competizioni. Con lei anche Eleonora Giorgi e, tra gli uomini, Giorgio Rubino, Marco De Luca, Matteo Giupponi e Federico Tontodonati.  CALÌ OK (si.g.) Mercoledì a Palermo, al memorial Roberto Cerasola, 18”0 nei 150 (+1.1) di Vincenza Calì.  PISTA MONDO (si.g.) Conclusa la tournée sudamericana per l’iridato del martello Pawel Fajdek (Pol), che ha lanciato a 79.79 a Buenos Aires (Arg). A Chengdu (Cina). Donne. Martello: Wang Zheng 74.92 (mpm ‘15)/73.02. A San Paolo (Bra). Uomini. Lungo: Melo 8.12 (+1.7, mpm ‘15=). Peso: Romani 20.90 (r.n.). A Kumamoto (Giap). Uomini. 5000: Ngatia (Ken) 13’13”66 (mpm ‘15). A Redit (Mau). Uomini. 100 (+1.4): Mosito (Les) 10”11 (r.n.).  STRADA ITALIA (d.m., m.m.) A Torino (Tutta dritta, km 10). Uomini: 1. Kanda (Ken) 28’56”; 2. Rachine 29’00”; 4. Bona 30’10”. Donne: 1. Brogiato 34’19”; 2. Merlo 34’30”; 3. Morano 34’42”; 4. Epis 34’55”. A Sedico (Bl), km 23. Uomini: 1. Boudalia; 2. Cominotto. Donne: 1. Dal Ri. Mezza Mira, Ve (dei Dogi). Uomini: 1. Ngeno (Ken) 1h05’49”; 3. Zanatta 1h06’21”; 4. Rutigliano 1h06’43”. Donne: 1. H. Jepkurgat (Ken) 1h10’51”; 2. Desco 1h15’29”; 3. Bertone 1h16’11”. Mezza Firenze (Vivicittà). Uomini: 1. Kariuki (Ken) 1h03’06”. Donne: 1. Mukasakindi (Rua) 1h16’18”. Maratona Cagliari. Uomini: 1. Nasef (Mar) 2h21’02”. Donne: 1. Vrajic (Cro) 2h53’26”.

BASEBALL QUARTA IBL (m.c.) Padova difende il primato dall’assalto dell’ambizioso Nettuno (con il dubbio Imperiali). Il clou della quarta di andata inizia con il duello tra i lanciatori stranieri Quevedo ed Estrada. Il derby emiliano scatta a Parma con Fleming e Camacho. San Marino taglia invece il deludente Romulo Sanchez e contro Godo si affida a Rodney Rodriguez, che si trova di fronte Uviedo. Rimini è di scena a Roma e parte con Candelario contro Norberto Gonzales. Nettuno 2 privo di Valerio Simone. 4° turno, gara 1, oggi: ore 20 Parma-Bologna; 20.30 PadovaCittà di Nettuno, a Roma Nettuno2Rimini, San Marino-Godo. Classifica: Padova 833 (5-1); Rimini, Bologna 667 (4-2); San Marino 500 (3-3); Città di Nettuno 400 (2-3); Nettuno2, Parma 333 (2-4); Godo 200 (1-4) 

GHIACCIO MONDIALI FIGURA SQUADRE Stati Uniti, con una grande Gracie Gold, al comando dopo la 1a giornata dei Mondiali di figura a squadre a Tokyo. Uomini. Corto: 1. Hanyu (Giap) 96.27; 2. Yan Han (CHN) 87.13; 3. Brown (Usa) 86.48. Donne. Corto: 1. Gold (Usa) 71.26; 2. Tuktamysheva (Rus) 70.93; 3. Radionova (Rus) 68.77. Danza. Corto: 1. Weaver-Poje (Can) 73.14; 2. ChockBates (Usa) 72.17; 3. Papadakis-Cizeron (Fra) 70.86. Classifica: 1. Stati Uniti 48; 2. Giappone 43; 3. Russia 43; 4. Canada 31; 5. Cina 27; 6. Canada 21. 

PALLANUOTO CHAMPIONS Oggi, alle 19 (diretta RaiSport 2), anticipo della nona giornata tra Brescia e Barceloneta (Spa). Classifica: Pro Recco 24; Eger (Ung) 13; Barceloneta 11; Radnicki (Ser) 9; Olmpiacos (Gre) 7; Brescia 5.  A NAPOLI (f.nap.) Dai complimenti reciproci alle polemiche. Con cinque giorni di ritardo, l’Acquachiara denuncia due brutalità non rilevate nella finale di Euro Cup persa col Posillipo: un colpo di Klikovac a Scotti Galletta (stagione finita per la rottura del tendine del pettorale) e un morso di Renzuto alla mano di Perez. L’Acquachiara ha anche inviato foto e filmati alla Len. «Le accuse? Solo pretattica», risponde il Posillipo: il 22 aprile c’è un nuovo derby, nei quarti dei playoff di A-1. 

PESI PIZZOLATO SESTO Agli Europei di Tbilisi (Geo), Antonino Pizzolato è sesto negli 85 kg; Maria Grazia Alemanno nona nei 69 kg donne. Erano gli ultimi due azzurri iscritti. Uomini. 85 kg: 1. Hennequin (Fra) 367 (165+202); 2. Dudoglo (Mol) 362 (165+197); 3. Novikau (Bie) 361 (166+195); 6. Pizzolato 346 (155+191). Donne. 69 kg: 1. Sazanavets (Bie) 255 (115+140); 2. Kondrashova (Rus) 235 (105+130); 3. Ibrahimli (Aze) 233 (103+130); 9. M.G. Alemanno 202 (91+111). Oggi: 75 kg D, 94 kg U. In tv: dirette Eurosport ore 15 e 18. 

RUGBY GREEN TORNA IN ITALIA (e.sp.) Craig «Toni» Green tornerà ad allenare in Italia, nella Tarvisium, storica formazione di Treviso che ha militato in serie A e ha sfornato grandi campioni, tra tutti i Francescato. La formazione trevigiana, in piena lotta nei playoff promozione della serie A, affiderà dal prossimo agosto la guida tecnica (da 4 stagioni a capo di Roberto Favaro) della squadra all’ex All Blacks e giocatore del Benetton, club che ha anche allenato per 5 stagioni (2002/2007) vincendo 4 scudetti.  CORWELL INGLESE (i.m.) Matt Corwell apertura del San Donà lascerà l’Italia a fine stagione per diventare team manager del Leicester in Premiership.  EUROCOPPE Stasera alle 20.45, Edimburgo-Dragons è la prima delle semifinali di Challenge (l’italiano Marius Mitrea assistente). Domani. Champions: Clermont-Saracens (ore 16.15). Challenge: Gloucester-Exeter (20.45). Domenica. Champions: Tolone-Leinster (ore 16.15). Tutte le partite in diretta su Sky Sport Plus. 

TIRO A VOLO COPPA MONDO Decisi i convocati per la 3a prova di Coppa del Mondo da domenica 26 aprile a Larnaca (Cip). L’Italia ha già 9 delle 10 carte olimpiche che può conquistare: ne manca solo una nella fossa donne, per la quale sono in corsa Deborah Gelisio, Jessica Rossi e Federica Caporuscio, ovviamente tutte e tre convocate dal c.t. Albano Pera. Che per il maschile ha chiamato Mauro De Filippis, Simone Prosperi e Fabio Sollami . Double trap (c.t. Mirco Cenci): Daniele Di Spigno, Davide Gasparini e Antonino Barillà. Skeet (c.t. Andrea Benelli) uomini Riccardo Filippelli, Luigi Lodde, Valerio Luchini; donne Chiara Cainero, Chiara Di Marziantonio (al debutto) e Diana Bacosi. 

HOCKEY GHIACCIO PLAYOFF NHL Così mercoledì in gara-1 dei quarti di Conference dei playoff Nhl. Eastern: Montreal-Ottawa 4-3; Washington-NY Islanders 1-4. Western: Nashville-Chicago 3-4 rig.; Vancouver-Calgary 1-2. 

IPPICA IERI 17-19-12-3-9 A Napoli (m 2100): 1 Pioneer Gar (G. Ruocco) 1.13.8; 2 Ornette Coleman; 3 Ribes Nero; 4 Ormes de Pez; 5 Point Lavec Canf; Tot.: 2,19; 1,45, 2,42, 6,51 (15,25). Quinté: 29.363,89. Quarté: 1.318,74. Tris: 160,51.  OGGI QUINTÉ A PADOVA Al Breda (inizio convegno alle 15.25) scegliamo Pilar Grif (5), Pedro Almodovar (12), Munter (15), Madyson de Gloria (11), Runymede Fas (14) e Ragazzo dei Sogni (6 ). Si corre anche - Trotto: Foggia (15.10), Montegiorgio (15.15). Galoppo: Roma (15.30). 

PALLAMANO QUARTA SEMIFINALISTA (an.gal.) Da oggi a domenica a Chieti la poule 

Vincenzo Mangiacapre BOZZANI

playoff maschile stabilirà il nome della 4a semifinalista-scudetto. Oggi (ore 18.30, diretta streaming su figh.it) Trieste-Carpi. Domani (ore 18,30) Albatro-perdente Trieste-Carpi. Domenica (ore 18.30) Albatro-vincente Trieste-Carpi.  FUTURA ROMA OK (an.gal.) A Szeged (Ung), il team federale Futura Roma si è imposto 26-21 (14-11) sulle padroni di casa del Kke Szeged, nel 14° turno della Hungarian-Italian League femminile, conquistando la terza vittoria nel torneo e riscattando la sconfitta del giorno prima per 31-27.

TUFFI DUBBIO CAGNOTTO (al.f.) Da oggi a domenica a Bolzano tricolori invernali. In dubbio la presenza di Tania Cagnotto che ha superato un’influenza gastrointestinale, ma ha un dolore al tallone sinistro (stamattina se ne saprà l’entità). Le gare (diff. Raisport) valgono come selezione per gli Europei di Rostock (ultima prova) e per i Mondali di Kazan. 


38

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


AltriMondi R

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

posizioni diverse? Io non le ho viste e non le vedo. Poi ognuno ha i suoi occhiali. La fiducia? Non voglio neanche considerare questa ipotesi, pensa un po’ te». Tutto quello che dichiara Bersani va letto attraverso questa lente: fac­ cio la lotta al segretario, non intendo votare l’Italicum, ma non voglio neanche scissioni.

IL FATTO DEL GIORNO ACQUE AGITATE NEL PARTITO

4

Il premier Matteo Renzi, 40 anni. Oggi incontrerà il presidente americano Barack Obama alla Casa Bianca

Sarebbe strano che un terzo del partito votasse contro una legge voluta dal segretario e approvata in tutti i collegi del Pd e non ci fosse nessuna conseguenza. Diciamo che ai tempi del Pci non sarebbe successo. Ancora più strabiliante, se Renzi mettesse la fiducia, sarebbe non votare la fiducia al governo e restare nella ditta, come dice Bersani. Ma se Renzi mettesse la fiducia, Mattarella non si metterebbe di traverso. Il Quirinale ha fatto sapere che non è sua competenza en­ trare nel merito di una que­ stione come la fiducia. Matta­ rella è molto diverso da Na­ politano. Del resto c’è il pre­ cedente di De Gasperi, un precedente che a quanto pare fa giurisprudenza.

Quest’ ultima vittoria sulla legge elettorale 5 dimostra che la marcia di Renzi è inarrestabile?

1Prove di dialogo nel Pd il giorno dopo lo scontro sull’Italicum Bersani intanto ricompatta la minoranza: «Nessuna ritirata» di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Che conseguenze potrà avere questa marcia trionfale di Renzi su tutta la linea, la mi­ noranza interna sgominata e tremante, l’alleato di governo senza diritto di scegliere il suo ministro (Quagliariello contro una donna), l’ex amico­nemi­ co Berlusconi frantumato sot­ to il prossimo meno 10% delle Regionali, almeno stando ai sondaggi.

1

Che conseguenze? Nessuna conseguenza particolare, si direbbe, se non quella che la legislatura arriverà naturalmente alla sua scadenza naturale del 2018, se non interverranno fattori esterni, per esempio un default finanziario provo­ cato dall’eccesso di debito ac­ coppiato ai nostri conti pessi­ mi e alla nostra incoscienza

generalizzata, oppure conse­ guenze impraticabili al presso­ ché certo fallimento della Gre­ cia e attacco della speculazione mondiale contro di noi. Ma, a parte questi fatterelli, se si de­ ve guardare alla nostra dialet­ tica interna, sembra impossibi­ le che qualcuno possa fermare il segretario­premier. La frase di Rosy Bindi, l’altra notte, al termine della discussione dei deputati democratici riassume lo stato si direbbe quasi non­ politico a cui è ridotto il gruppo che fa la guerra al capo: «Mat­ teo Renzi è un arrogante». Ma quando mai si sono dati giudizi politici simili? Quando mai la politica non è stato un ring sen­ za esclusione di colpi?

2

Il trionfo di Renzi risulta chiaro, si direbbe, proprio dall’andamento dell’assemblea. Sì. Gli oppositori di Renzi han­ no cercato di evitare un voto sulla relazione del segretario,

per non mostrare la propria de­ bolezza. L’argomento era: «Perché contarsi quando tra poco in aula saremo chiamati a votare?». Renzi non gli ha dato retta, è andato alla conta e la sua relazione ha ottenuto 190 sì, in pratica l’approvazione di tutti i presenti. Gli altri se ne erano andati. Erano 120, ma gli assenti hanno sempre torto. E poi tutti sanno che i 120 del non­voto dell’altra sera al mo­ mento capitale si ridurranno a sessanta se non a trenta.

3

Bersani ha detto di aver visto un bello spirito combattivo. È una dichiarazione interes­ sante, in cui si negano le diffi­ coltà della sinistra del Pd. «Leggo ricostruzioni strane dell’assemblea Pd di ieri sui giornali. Si parla di ritirata. Ma quale ritirata? Ho visto più un’idea di combattimento che di ritirata. Divisioni non ce ne sono. Chiedo: ieri sono uscite

Con quali argomenti il premier-segretario ha sostenuto le sue tesi? Cinque argomenti. Il primo è che a parer suo l’Italicum fun­ ziona. In che senso funziona? Nel senso che garantisce la nascita di un sistema bipola­ re, vale a dire bipartitico. Se nessun raggiungerà la soglia prevista, i primi due arrivati andranno al ballottaggio. Proprio questo rendere inevi­ tabile la nascita di una strut­ tura bipartitica. Alle obiezio­ ne di chi dice a Renzi che l’av­ versario di Renzi al ballottag­ gio sarà a questo punto Grillo o addirittura Salvini – cioè i capi di due forze antisistema – Renzi fa spallucce. Poi: l’Ita­ licum è in linea con la tradi­ zione del Pd. Terzo: se l’Itali­ cum non passa, il governo ca­ de (è un modo surrettizio, questo, di mettere la fiducia). Quarto: votando l’Italicum si riafferma il primato della po­ litica, perché il partito vinci­ tore e dominante le assem­ blee non avrà più bisogno di ricorrere alle mediazioni tec­ niche e sarà più indipendente dalle lobbies. La quinta moti­ vazione è uno slogan: il Pd ha salvato il Paese dalla palude e ora bisogna lavorare al Paese dei prossimi 20 anni. Oggi, infine, ricordiamo che è una giornata importante per Ren­ zi: il premier incontrerà il presidente americano Oba­ ma alla Casa Bianca. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LE POLEMICHE SUL G8

Frasi shock sulla Diaz, sospeso il poliziotto 1Passa la linea dura Punito l’agente Tortosa: «Io, vittima». Rimosso anche il vicequestore di Cagliari per il suo “like”

P

oche parole ma pesanti come macigni. «Fabio Tortosa verrà sospeso dal servizio». È il capo della polizia Alessandro Pansa a comunica­ re la decisione sull’agente fini­ to nella bufera per un suo post su Facebook riguardo al blitz alla Diaz. «Io sono uno degli 80 del VII Nucleo. Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte». Parole che avevano sollevato un vespaio alla luce del pronunciamento della Corte di Strasburgo che

aveva condannato l’Italia per tortura sul blitz durante il G8 di Genova del 2001. «Se c’è qual­ cuno che sbaglia verrà punito, perché sbaglia lui, non sbaglia la polizia che è sempre paladi­ na della legalità e della libertà in tutti i suoi atteggiamenti», ha aggiunto Pansa. Immediata la replica del poliziotto. «Mi sento una vittima sacrificale. Rispetto la scelta, ma credo che non esistano i gravi motivi che ne sarebbero alla base. Mi sem­ bra — ha proseguito — di avere chiarito le mie frasi che restano stupide: dovevo immaginare che sarebbero state fraintese e strumentalizzate». L’agente Tortosa, oltre ad essere dirigen­ te del sindacato di polizia Con­ sap, è anche consigliere della federazione italiana di football americano (Fidaf) e vicepresi­

dente della squadra di football americano Lazio Marines. QUEL POST Provvedimenti an­ che per Antonio Adornato, ai tempi della Diaz vicecoman­ dante del Settimo Nucleo che fece irruzione nella scuola ge­ novese. Adornato aveva infatti dato sostegno alle dichiarazio­ ni di Tortosa con un “like” sul profilo di Facebook dell’agente. Pansa ha annunciato che Ador­ nato sarà «sollevato» dall’inca­ rico che sta ricoprendo, cioè quello di dirigente della Mobile di Cagliari. Sul caso è interve­ nuto il ministro dell’Interno Angelino Alfano con un tweet: «Bene decisione #Polizia. Ab­ biamo fatto il giusto e lo abbia­ mo fatto presto». al.mo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

39

NOTIZIE TASCABILI BORSE A PICCO

I PREMI DI RISULTATO

Incubo Grecia: Svolta Fiat Chrysler allarme Fmi «Bonus anche sulla liquidità per i dipendenti»  La situazione della Grecia si aggrava: i negoziati con l’Europa non fanno alcun passo avanti spingendo Bruxelles ad incalzare il governo Tsipras, mentre l’Fmi chiude la porta all’ipotesi di un rinvio delle scadenze di maggio e lancia l’allarme sulla liquidità. «Ritardi nei pagamenti non sono mai stati accordati dal board del Fmi negli ultimi 30 anni», ha tuonato il direttore Christine Lagarde. L’incertezza agita i mercati e tornano le tensioni in tutta Europa: le Borse chiudono negative e lo spread italiano sale a 130 punti base, segnando i massimi da due mesi. In serata è intervenuto il ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis: «La liquidità in Grecia sta finendo. speriamo in un accordo entro giugno».

John Elkann e Sergio Marchionne  I dipendenti di Fiat Chrysler Automobiles in Italia parteciperanno ai risultati dell’azienda. La nuova politica retributiva è stata illustrata ieri ai sindacati dall’a.d. Sergio Marchionne: «Questo nuovo sistema rappresenta un significativo passo in avanti nel coinvolgimento delle persone per raggiungere i risultati del piano industriale». Il costo totale massimo per Fca del nuovo sistema retributivo sarà di oltre 600 milioni di euro.

LE CELEBRAZIONI PER LA RESISTENZA

Il Presidente della Repubblica Mattarella saluta i partigiani ANSA

I partigiani alla Camera: abbracci con Mattarella  È finita sulle note di «Bella ciao» la celebrazione del 70°anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ieri, nell’Aula della Camera, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del presidente del Senato, Piero Grasso e della presidente della Camera, Laura Boldrini. I partigiani e i reduci della Resistenza sono stati salutati dagli studenti e da tanti parlamentari con l’inno della Resistenza. «Prima che fatto politico — ha sottolineato il presidente Mattarella — la Resistenza fu soprattutto rivolta morale. Questo sentimento, tramandato da padre in figlio, costituisce un patrimonio che deve permanere nella memoria collettiva del Paese».

«NE HO UCCISI 400»

Video anti-Isis La bimba spara agli estremisti  Il video non è chiaro ma certo è di forte impatto: una bambina curda di circa sei anni di età che spara con una mitragliatrice e si vanta di aver ucciso 400 guerriglieri dell’Isis. Nel filmato — pubblicato sul sito del Daily Mail — si vede la bimba, vestita con una felpa rosa, jeans e scarpe rosa, su un

Il video con la bimba armata crinale, intenta a sparare con una mitragliatrice. Gl estremisti, intanto, hanno pubblicato online un nuovo filmato in cui viene mostrata la distruzione di lapidi e tombe cristiane a Niniveh, provincia settentrionale nell’Iraq.

L’INTESA DURERÀ 5 ANNI E NIENTE ESCLUSIVA

Nozze Telecom-Sky per la tv via cavo Adesso si vede pure senza parabola

Il corteo a favore del poliziotto Tortosa. L’agente è nella federazione italiana di football americano ANSA

 Telefono fisso, mobile, internet e pay tv in un colpo solo, ad un canone mensile, senza parabola sul tetto, ma passando dalla rete fissa. È il frutto dell’accordo tra Telecom e Sky, con cui la tv via cavo sbarca finalmente anche in Italia. L’offerta, presentata ieri dall’a.d. del gruppo telefonico, Marco Patuano, e da quello di Sky Italia, Andrea Zappia, si rivolge a chi vuole la tv a pagamento ma, per qualunque motivo, non può montare la parabolica. «L’accordo dura cinque anni, ma di certo andrà oltre», ha detto Zappia. «Non c’è l’esclusiva da una parte e dall’altra», ha chiarito Patuano, aggiungendo che per Mediaset Premium c’è un «work in progress».


40

AltriMondi R

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’impiegato in fuga col figlio di 15 giorni Avvistato in Spagna

EMERGENZA SBARCHI

Rissa sul gommone Gettati in mare 12 migranti cristiani 1La lite per motivi religiosi: arrestati 15 musulmani

1Caccia al 38enne scappato martedì da Torino In auto fino a Valencia. Soffre di problemi psichici Daniele Vaira

IL PIANO INDUSTRIALE

@danvaira

Whirpool taglia Chiude Caserta: 1350 esuberi

S

i è allontanato con il suo suv, martedì, da Orbassa­ no, alle porte di Torino, col figlio di appena 15 giorni. L’allarme è stato lanciato dalla moglie. Ieri, per prima cosa, gli investigatori hanno diffuso l’identikit dell’impiegato 38enne Enzo Costanza. E poi hanno cominciato a delineare il suo percorso, a raccoglierne gli indizi e le tracce lasciate dalla sua carta di credito. Ha fatto ri­ fornimento tre volte, la prima a Modane subito dopo aver pas­ sato il confine, la seconda men­ tre viaggiava verso Lione. E proprio qui l’uomo si sarebbe fermato in un albergo con il fi­ glioletto. Secondo diversi testi­ moni «il bimbo stava bene». L’uomo non è mai passato dalla casa vacanze di alcuni suoi fa­ migliari a Cap Martin, vicino a Mentone, dove in un primo tempo si è sperato che fosse di­ retto. E anche i controlli della gendarmeria francese non han­ no dato esito. L’ultimo avvista­ mento è di ieri mattina, quando ha fatto rifornimento a Valen­ cia, in Spagna. La sua Fiat Free­ mont sarebbe stata ripresa an­ che da alcune telecamere. Si in­ travede l’uomo alla guida e an­ c he l’ovetto sul sedile posteriore, circostanza che fa sperare che il neonato sia anco­ ra con lui. TRANQUILLO L’uomo soffrireb­ be di turbe psichiche. «Sono te­ nuto al segreto professionale. Attendo gli sviluppi della vicen­ da», ha affermato lo psichiatra torinese Alfonso Mastropietro, il medico che ha in cura Costan­ za. Prima di sparire il 38enne si era recato proprio dal medico con moglie e figlio. Sembra che avesse deciso di sospendere la terapia farmacologica e che il medico gli avesse invece consi­ gliato di proseguirla e, anzi, avrebbe aumentato la dose dei farmaci, ma non sembrava tur­ bato. La coppia si era poi fer­ mata in un centro commerciale

Gli operai Indesit in presidio

Le telecamere del Frejus hanno immortalato il suv che attraversa il confine

Enzo Costanza, 38 anni ANSA

RLascia la moglie in un parcheggio del supermercato e sparisce con il neonato

per comprare un regalo al bim­ bo. Il padre e il piccolo erano rimasti in auto, ma quando la moglie era tornata nel parcheg­ gio l’auto non c’era più. Lei ave­ va composto il numero del cel­ lulare: alla prima chiamata era squillato a vuoto. Poi l’uomo aveva spento il telefono. Da quel momento è iniziato l’incu­ bo. Il telefonino non è stato più riacceso, nessuno ha più avuto notizie e la corsa contro il tem­ po per ritrovarli è diventata ogni minuto più difficile. Al momento della fuga il 38enne indossava una camicia beige e un paio di pantaloni marroni. Martedì —riferiscono i carabi­ nieri — il bimbo aveva addosso una tutina beige e rossa, con un disegno di Snoopy o di una mucca e una copertina azzurra. I vicini di casa, ad Orbassano, parlano di un uomo «per bene e tranquillo» e di una «coppia molto affiatata». © RIPRODUZIONE RISERVATA

 Sorpresa e sconcerto nel meeting di ieri mattina tra Whirlpool e sindacati. La società americana ha presentato il piano di integrazione industriale tra gli stabilimenti di Whirlpool e quelli appena acquisiti con Indesit. La prima decisione prevede la chiusura della Indesit di Caserta, dove lavorano circa 800 persone e del centro ricerca e sviluppo di None (Torino). In tutto, tra esuberi già previsti (940) e nuovi (400), i lavoratori che perderanno il lavoro sono 1350. Esuberi sono previsti anche ad Albacina (An). Qui gli operai hanno organizzato un presidio e hanno bloccato la superstrada Ancona-Roma. L’azienda ha invitato i rappresentanti dei lavoratori e le associazioni sindacali a un incontro di approfondimento il prossimo 20 aprile. Il governo italiano si è opposto alla ristrutturazione, esprimendo «forte contrarietà per gli aspetti legati agli impatti occupazionali inerenti diversi siti produttivi». L’azienda ha però rilanciato, parlando di investimenti per 500 milioni. Il piano, rivendica Whirlpool, prevede volumi di produzione totali in Italia in crescita, la creazione a Fabriano (Ancona) del più grande stabilimento in Europa per la produzione di piani cottura e il rafforzamento a Cassinetta (Varese) del più grande polo europeo dei prodotti a incasso. «Nessuno verrà lasciato solo. Whirlpool è disponibile a lavorare con le istituzioni e i sindacati» e si impegna a non effettuare licenziamenti unilaterali fino al 2018» ha affermato l’amministratore delegato Davide Castiglioni.

L

a lite sarebbe scoppiata per motivi religiosi. Cristiani e musulmani stavano sullo stesso barco­ ne: 100 disperati in cerca di salvezza sulle coste sicilia­ ne. A prevalere è stato, però l’odio. E 12 tra nigeriani e ghanesi sono stati gettati in mare dai loro compagni di viaggio. A raccontare l’ag­ ghiacciante vicenda sono stati alcuni testimoni. Dopo l’arrivo a Palermo, mercole­ dì sulla nave «Ellensborg», i cristiani hanno spiegato ai mediatori culturali quello che sarebbe avvenuto sul gommone partito dalla Li­ bia, in acque internazionali. La polizia ha fermato così 15 persone indagate per omici­ dio plurimo aggravato dal­ l’odio religioso. «Le dichia­ razioni dei superstiti che hanno descritto le dramma­ tiche fasi sono concordanti e i migranti hanno riconosciu­ to i presunti assassini in fo­ tografia», dicono dalla pro­ cura palermitana. Tra gli ar­ restati c’è anche un mino­ renne di 17 anni. Il ministro della Giustizia Andrea Or­ lando ha firmato ieri pome­ riggio la richiesta di arresto per i quindici immigrati. Il

I migranti trattenuti a Palermo

suo intervento si è reso neces­ sario, come prevede la legge, perché i fatti sono accaduti in acque internazionali. ALTRA TRAGEDIA Lo sbarco degli immigrati in Sicilia non si arresta e le strutture di acco­ glienza sono al collasso. L’Ue ha promesso di fare la sua parte. A parlare è stato il portavoce del presidente della Commissione Ue, Jean­Claude Juncker. «La gravità del problema non può aspettare ed è una nostra prio­ rità». E già ci sarebbe una nuo­ vo naufragio con almeno 41 vit­ time che sarebbe avvenuto nei giorni scorsi nel Canale di Sici­ lia. A parlarne sono stati quat­ tro superstiti sbarcati ieri nel porto di Trapani dalla nave «Fo­ scari» della Marina Militare. dan. va. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CANARIE, LA MAREA NERA AVANZA  Il peschereccio russo Oleg Nayedonov, affondato mercoledì dopo un incendio a bordo a 15 miglia a sud dell’isola di Las Palmas, alle Canarie, ha provocato una scia frammentata di combustibile lunga 12 km e larga 2. Ieri è arrivata nell’arcipelago il ministro delle infrastrutture spagnolo Ana Pastor per coordinare i mezzi anticontaminazione. La procura specializzata in reati ambientali ha aperto un’inchiesta.


AltriMondi R

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Cannes all’italiana Tre moschettieri a caccia della Palma

41

I 100 SCELTI DAL TIME

Kardashian-West col Papa e Malala Ecco i più influenti 1

1Garrone-Moretti-Sorrentino in gara: «Orgoglio per il Paese» Dal 1994 non c’erano tanti nostri big in concorso al festival 2

Filippo Conticello

GISELE SALUTA COMMOZIONE IN PASSERELLA

@filippocont

D

a citare in rigorosissimo ordine alfabetico: Garrone Matteo, Moretti Nanni, Sorrentino Paolo. Alla premura, raccomandata dagli uffici stam­ pa, si è adeguato anche Thierry Fremaux: ieri il delegato genera­ le del Festival di Cannes ha an­ nunciato che per la 68a edizione l’Italia porta l’artiglieria pesante. Tre maestri del cinema d’autore in gara non li vedevamo dal ‘94: ieri erano in posa come calciatori

 «Il corpo dice di smettere»: Gisele Bundchen, star delle passerelle per 20 anni, ha salutato tra le lacrime dopo la sua ultima sfilata (foto Getty). A San Paolo, per la 34enne brasiliana pure il marito Tom Brady.

RSelezionato pure l’italo-americano Minervini. Grande attesa per Allen e la Portman

LA NOVITÀ DA PROVARE

L’Apple watch sbarca a Milano per il Salone

affiatati, anche se dal 13 maggio al 24 giocheranno contro. A deci­ dere una giuria di cui niente si sa, se non che sarà presieduta dai fratelli Coen. Dopo la foto­ricor­ do, il trio ha rilasciato una nota congiunta e patriottica: «Siamo felici e orgogliosi di rappresenta­ re l’Italia in concorso. È una gran­ de occasione per noi e tutto il ci­ nema italiano. I nostri film cerca­ no di avere uno sguardo persona­ le sulla realtà e sul cinema». E un messaggio anche a chi bussa alle porte di questo mondo: «Ci augu­ riamo che la nostra presenza a Cannes possa essere uno stimolo per tanti registi che cercano stra­ de meno ovvie e convenzionali». Le loro lo sono da sempre, lo sono anche stavolta: Il racconto dei rac­ conti di Garrone, Mia madre di Moretti, La giovinezza di Sorren­ tino mescolano sogno e realtà, se­

tacciano dolori e rimpianti, dan­ no alle immagini il vigore della parola. Sul risultato, c’è da fidarsi perché, in passato, tutti e tre sono tornati dalla Croisette con qual­ cosa in mano: Moretti nel 2001 vinse la Palma d’Oro con La stan­ za del figlio, nel 2008 Garrone Grand Prix con Gomorra e Sor­ rentino premio della giuria con Il divo. Non andò male neppure nel­ l’anno 2012: Nanni presidente, per Matteo un nuovo Grand Prix con Reality. E WOODY Re, castelli e orchi: co­ sì, con un cast rimpinzato di star (da Salma Hayek a Vincent Cas­ sel), Garrone azzarda un viaggio fiabesco ispirato ai racconti di Giambattista Basile, autore napo­ letano del XVII secolo. Con Sor­ rentino si torna alla poesia del presente, al tempo che scorre nel­

l’arte e nella vita. Il Moretti in uscita ieri, tra nevrosi e sorrisi, sfiora l’archetipo degli archetipi, la morte della madre. Gli annunci di ieri hanno svelato 16 sui 20 ti­ toli in gara: tra gli altri, c’è il ritor­ no di Gus Van Sant con The sea of tree e nella sezione Un Certain Re­ gard l’italo­americano Roberto Minervini (Other Side). Occhio all’esordio da regista di Natalie Portman (Storia di amore e di te­ nebra) e a Woody Allen che con Irrational man non ha voluto la contesa: «Ma ti pare che parteci­ po al concorso?», avrebbe detto a Fremaux. Il delegato si è fatto una risata e, intanto, ha lanciato una crociata di bon ton per deselfizza­ re il red carpet. Sarà richiesto un «uso moderato dell’autoscatto», ma la prima foto, sorridente e ita­ liana, è già stata fatta.

21/4 - 20/5 TORO

21/5 - 21/6 GEMELLI

22/6 - 22/7 CANCRO

23/7 - 23/8 LEONE

24/8 - 22/9 VERGINE

8

6-

7,5

6

7,5

6+

Alla vostra faccia di glutei non si potrà negare praticamente nulla. Nemmeno di suino. Ergo: arrivano favori da amici, fan e sponsor. Ma siete una palla.

Forse oggi vi viene negata la libertà di manovra che volete. O c’è chi vi rompe troppo e ovunque. State su. Fra cuore e ormone forse vince il secondo.

Il buonumore sembra pervadervi, fors’anche per via di good news provenienti da lontano. Nel lavoro siete vincenti, ma un cicinìn di tedio suino incombe.

Scacciate paranoie, state attenti a come, dove e quanto spendete, adottate strategie furbe, senza improvvisare. Fuego sudombelicale continuo.

23/9 - 22/10 BILANCIA

23/10 - 22/11 SCORPIONE

23/11 - 21/12 SAGITTARIO

22/12 - 20/1 CAPRICORNO

21/1 - 19/2 ACQUARIO

20/2 - 20/3 PESCI

6,5

6

7,5

6

7

7+

Quando c’è la Luna opposta, come oggi, qualche impiccio è da preventivare. Specie nei rapporti sociali. Bilancia avvisata… E come suini siete scarsi.

GAZZA METEO

a cura di ILMETEO.IT

Operosi siete. Ma il mostro della palude che dimora in voi vuol emergere. Siate franchi, non incacchiosi. E non fornicate se non volete.

OGGI Milano MAX 19° MIN 13°

Intuito, creatività e mordente vi fanno stravincere. Nel lavoro, in fatto di soldi, ovunque. Lo charme cala un cicinìn però e non ci sono aperture suine.

Roma

MAX 23° MIN 12°

Con casa, famiglia e lavoro potrebbe essere guerra aperta. Mediate subito, senza sclerare. Nello sport potreste rendere pochino, ma l’ormone ribolle.

DOMANI Milano MAX 21° MIN 11°

Roma

MAX 23° MIN 10°

 Per la prima volta in questi luoghi si potrà vedere e provare: oggi, nel clou della settimana del Salone del Mobile a Milano, atterra l’Apple Watch, l’atteso smartwatch della casa di Cupertino già prevenduto in un milione di pezzi nel mondo. Il celebre responsabile del design di Apple, Jony Ive, ha colto l’occasione per dire di essere felice di «celebrare il prodotto con amici e designer». L’evento è pubblico e dà una grande l’opportunità agli appassionati del genere, l’unico caso finora in cui la azienda californiana porta il suo gioiellino in uno dei Paesi non coinvolto nel lancio del 24 aprile. Location in via Meda, nel ristorante «Carlo e Camilla in Segheria» (il Carlo del nome è il grande chef italiano, Carlo Cracco): apertura al pubblico alle 10, chiusura alle 20.

IL CONSIGLIO

21/3 - 20/4 ARIETE

Il vostro morale cala. Perché la solidarietà altrui, forse, vi mancherà. Ma le stelle sono generose. Fornicazione pimpantina e fantasiosa.

Da sin. Paolo Sorrentino (a Cannes premio della Giuria 2008), Nanni Moretti (Palma d’oro 2001) e Matteo Garrone (Gran Prix 2008 e 2012): insieme dopo la notizia della loro ammissione al festival

© RIPRODUZIONE RISERVATA

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI Una compagine astrale piuttosto nutrita vi promette una giornata vantaggiosa. Voi siete fascinosi, ogni progetto riesce, pure di natura suina. Uau.

3

Certi desideri si realizzano, i successi aumentano, lo charme cresce. Ma non distraetevi e organizzate a puntino. Moscetto il sudombelico.

Insieme al vigore, oggi, cresce pure il pragmatismo. Così, fra sport e lavoro non si sa quale brillerà di più. Amor ciofecoso, ma fornicazione sublime.

DOPODOMANI Milano Roma MAX 16° MIN 10°

MAX 22° MIN 11°

 1 Kanye West e la moglie Kim Kardashian; 2 La Nobel pakistana Malala Yousafzai: coi suoi 17 anni è la più giovane della lista Time; 3 Hillary Clinton AP

K

anye West e la moglie Kim Kardashian, i fratelli Charles e David Koch, il Papa, Hillary Clinton ma pure Jeb Bush: va­ sta e assortita la lista dei 100 personaggi più influenti del settimanale Time diffusa ieri e che quest’anno non include italiani. La pre­ mio Nobel pakistana Malala Yousafzai è la più giovane, il presidente tunisino Beji Caid Esse­ bi il più vecchio: «A 88 anni si trova a guidare la più giovane democrazia araba». La top 100 è divisa in cinque categorie e Kanye West, gui­ dando quella dei «Titani», si guadagna la co­ pertina. Come al solito, Time ha accoppiato personaggi influenti per tracciare i medaglio­ ni­ritratto dei selezionati: così Barack Obama scrive del collega indiano Narendra Modi, Da­ vid Cameron del presidente iracheno Haider al Habadi. A volte, l’accoppiamento è tra per­ sonaggi agli antipodi e non sorprende che il giudice supremo conservatore Antonin Scalia faccia il ritratto della collega super­liberal Ru­ th Bader Ginsburg. Hillary Clinton è finita per omaggiare Elizabeth Warren, senatrice liberal da molti giudicata la sua «spina» a sinistra alle primarie democratiche. La descrive come pa­ ladina della middle class e fa una allusione al­ la loro rivalità: «Warren non esita a tenere sul­ la breccia banchieri, lobbisti, alti funzionari di governo e, sì, anche candidati presidenzia­ li...». Per il resto, tra i «Leader», ci sono Vladi­ mir Putin, Raul Castro, Angela Merkel e Alexis Tsipras. Gli «Artisti» includono il pittore Chris Ofili e il regista di Boyhood Richard Linklater.

LO SPORT IN TV CalCio

LA SERIE «HAWAII...»

CRIMINI, BOTTE ED EMOZIONI SULLE ISOLE Remake della famosa serie degli Anni 70, va in onda la quinta stagione di «Hawaii Five Squadra Cinque Zero», che vede protagonista l’unità d’élite istituita per combattere il crimine nello stato delle Hawai. Il paesaggio in «stile Lost» e il montaggio serrato nei corpo a corpo sono due delle caratteristiche principali. La prima puntata in assoluto in Italia fu vista da o tre 2,7 milioni di telespettatori. DA VEDERE STASERA ALLE 21.10 SU RAIDUE

Cittadella - viCeNza serie B 20.30 - sky spoRt 1, sky CaLCio 1, Mp CaLCio eiNtraCht FraNCoForte Borussia möNCheNgladBaCh Bundesliga 20.30 - sky sUpER CaLCio NaNtes - marsiglia Ligue 1 20.30 - Fox spoRts real viCeNza BassaNo Lega pro 20.45 - Rai spoRt 1

automoBilismo

gp del BahraiN F1. prime prove libere 13.00 - sky spoRt F1 gp del BahraiN F1. seconde prove libere 17.00 - sky spoRt F1

Basket

real -eFes Eurolega. playoff. Gara 2 19.00 - Fox spoRts 2 BarCelloNa olympiaCos Eurolega. playoff. Gara 2 21.00 - Fox spoRts 2

Boxe

a. el mousaoui J. witter Europei. pesi super Welter Leggeri 9.00 - EURospoRt

FootBall australiaNo

ColliNgwood st kilda 11.45 - EURospoRt

giNNastiCa

europei Ginnastica artistica 15.00 - sky spoRt 2

golF

us pgatour RBC Heritage 21.00 - sky spoRt 2

motoCiClismo

gp di olaNda suberbike. prime prove libere 11.45 - itaLia 2 gp dell’argeNtiNa Moto3. prime prove libere 14.00 - skyspoRtMotoGp gp di olaNda suberbike. seconde prove libere 11.45 - itaLia 2 gp dell’argeNtiNa MotoGp. prime prove libere 15.00 - skyspoRtMotoGp gp dell’argeNtiNa Moto2. prime prove libere 16.00 - skyspoRtMotoGp gp dell’argeNtiNa Moto3.secondeprovelibere 18.10 - skyspoRtMotoGp gp dell’argeNtiNa MotoGp.secondeprovelibere 19.05 - skyspoRtMotoGp gp dell’argeNtiNa Moto3.secondeprovelibere 20.05-skyspoRtMotoGp

Nuoto

CampioNati italiaNi primaverili 4ª giornata 10.00 - Rai spoRt 1 CampioNati italiaNi primaverili 4ª giornata 17.00 - Rai spoRt 2

pallaNuoto

BresCia- BarCeloNeta Champions League 19.00 - Rai spoRt 2

rugBy

edimBurgo- Newport Challenge Cup. semifinale 20.45 - sky spoRt pLUs

sollevameNto pesi europei 75 kg. Donne 15.00 - EURospoRt europei 94 kg. Uomini 18.00 - EURospoRt

teNNis

atpmoNteCarlo 10.30 - sky spoRt 2 wtaCharlestoN Finale (replica) 21.05 - sUpER tEnnis

volley

pomì Casalmaggiore imoCovolley CoNegliaNo serie a1 femminile. semifinale playoff. Gara 1 20.40 - Rai spoRt 2


42

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GAZZA GOLOSA

1La cucina è un linguaggio mediante il quale si può esprimere armonia, creatività, felicità, bellezza, poesia, complessità, magia, humor, provocazione, cultura. (Ferran Adrià, chef spagnolo)

LA STORTINA VENETA PERFETTA SULLA PIZZA

Si chiama «Dom Perignon Decoding», è il progetto che Richard Geoffroy ha affidato a Ferran Adrià. Per 3 anni lavoreranno insieme, nel «BulliLab» di Barcellona, per «innovare». La presentazione è avvenuta in occasione del lancio del Dom Perignon vintage 2005 con una cena evento che ha riportato Adrià a cucinare. Il maestro catalano ha proposto 29 «Snack», divisi in quattro sezioni (mineralità. intensità, persistenza e armonia), con profumi e sapori che si ritrovano nel nuovo champagne. Dalle noccioline mimetiche alle orecchie di coniglio fritte passando per una composizione di ginger, yogurt e petali di fiori, è stata una spettacolare esperienza sensoriale.

Renato Bosco, 48 anni, è uno dei grandi innovatori della pizza italiana. Il Saporè di San Martino Buon Albergo (Vr) è un punto di riferimento per la ricerca sugli impasti e per l’equilibrio tra gusto e leggerezza.

L

Dom Perignon studia nel laboratorio di Adrià lo champagne del futuro

1Geoffroy, chef de cave del marchio leggendario, lancia un progetto con Ferran. Che nel 2017 riaprirà a Ibiza Pier Bergonzi BARCELLONA (SPAGNA)

Q

uando si dice avere vi­ sione. E coraggio. E lungimiranza... Dom Perignon, la più tradizionale e prestigiosa casa di cham­ pagne del mondo ha preso armi e bagagli per mettere una tenda a Barcellona, nel­ l’accampamento di Ferran Adriá, il più rivoluzionario e creativo chef del mondo. IL PERSONAGGIO E in que­ sto caso definirlo chef è ri­ duttivo. Adriá ha portato il Bulli ad essere per tutti il ri­ storante numero uno del pianeta, per poi chiuderlo all’improvviso nel 2011 quando aveva ancora mesi di tutto esaurito. Da allora si è dedicato alla ricerca e non ha mai smesso di far funzio­ nare il suo vulcanico cervel­ lo. Ora ha aperto a Barcello­ na nel cuore di una vecchia fabbrica il «BulliLab», un la­ boratorio di idee che do­ vrebbe indicare la strada della gastronomia futura. Ha trovato «angeli» accom­

pagnatori come Telefonica, La­ vazza e Dom Perignon per in­ vestire 10 milioni di euro in dieci anni in ricerca e sviluppo di progetti. Al BulliLab, studia­ no e ricercano 60 giovani ta­ lenti di tutto il mondo. In que­ sto momento lavorano al pro­ getto «Sapiens», un approccio sia scientifico, sia filosofico al cibo, al vino, alla vita... IL PROGETTO Richard Geof­ froy,leggendario chef de cave della maison Dom Perignon, ha bussato qui in Carrer de Messic, e Ferran Adriá, suo amico da almeno 20 anni, gli ha spalancato le porte. Così è nato il progetto «Dom Peri­ gnon decoding». «Tra di noi c’era un’antica amicizia plato­ nica ­ dice Geoffroy ­. Siamo stati compagni di viaggio di tante iniziative e quando il Bul­ li ha chiuso noi eravamo sulla tavola della serata d’addio. Non ci siamo persi di vista e ora abbiamo ufficializzato il no­ stro «fidanzamento». Noi sia­ mo un brand di grande tradi­ zione che fa però di tutto per evolversi a ogni vendemmia, in ogni istante. Il laboratorio di Ferran è esattamente quello

che cercavamo per dare più profondità al nostro continuo rinnovamento». L’unione tra i due Giganti è nata da 3 mesi e durerà per almeno 3 anni. L’impressione è che lo scambio di esperienze e di saperi avrà un effetto positivo reciproco. E i primi risultati sono già spetta­ colari. In questi giorni a Barcel­ lona, Geoffroy e Adriá hanno presentato l’iniziativa con una serie di colpi di scena. Lo chef de cave ha portato le prime bottiglie dell’attesissimo Dom Perignon 2005 (davvero molto interessante) e Ferran è torna­ to a cucinare per una serata in­ dimenticabile. Ha dedicato 29 portate (i suoi Snack, che sono poi delle tapas rivisitate) alla mineralità, sapidità e forza esplosiva del Dom 2005. E alla fine della cena, a notte già av­ viata, ci ha pure dato una noti­ zia che farà rumore tra le cuci­ ne stellate.

L’abbraccio tra Ferran Adrià, maestro della cucina, e un commosso Richard Geoffroy, chef de cave della Maison Dom Perignon ANGELUCCI

Geoffroy e della Dom Peri­ gnon, che considero da sempre come la Apple della gastrono­ mia. Mi sono divertito e potrei rifarlo. Anzi vi dico che tornerò ad aprire un ristorante mio. Nel 2017 e Ibiza». La tradizionale bottiglia del Dom Perignon vintage 2005

L’ANTEPRIMA «Non cucinavo personalmente dal 2011 e da oltre 15 anni non mi mettevo ai fornelli fuori dal mio tempio sacro del Bulli ­ ha detto Adriá ­. L’ho fatto perché credo nella forza e nella qualità di Richard

A FONTANELLATO

Furgoncini e Apecar nel Castello Il cibo di strada conquista la Rocca Giorgia Cannarella

U

n hamburger di chianina nel cortile di un castello medievale. Castle Street Food, in programma alla Rocca Sanvitale di Fontanellato di Par­ ma dall’1 al 3 maggio, è la mani­ festazione che mette d’accordo golosi e amanti dell’arte visto che si svolge in un gioiello me­ dievale, uno degli unici due ca­ stelli italiani a conservare un fossato perimetrale pieno d’ac­ qua, che per l’occasione ospiterà 30 food truck. Furgoncini, ape­ car, mini van: quella dei food truck è una tendenza, nata negli

Usa e diffusasi poi in Europa, in cui il cibo di strada viene vendu­ to, appunto, su mezzi da strada. Durante il weekend lungo di Fontanellato troveremo l’Austra­ lian Avocado Toast e i Pierogi po­ lacchi, ma anche le Patate della Brianza in cartoccio e la Frittata con uova di cascina. Insieme, ov­ viamente, a super classici come farinata, lampredotto, arancini. Il programma completo è su www.castlestreetfood.com. IL FORMAT Il solito evento di street food? Non proprio. «E’ un progetto più ampio ­ spiega il fondatore, Gianluca Capedri ­ con cui vogliamo rilanciare la

Pagina a cura di Pier Bergonzi e Daniele Miccione

SOSTIENE LO CHEF di RENATO BOSCO

LA CENA EVENTO PER LA PRESENTAZIONE DELL’ANNATA 2005

 Qui sopra il piatto «Ginger, fiori e yogurt» uno dei 29 snack studiati da Ferran Adrià in abbinamento al Dom Perignon 2005. Qui accanto il manifesto del progetto «Dom Perignon deconding»

43

L’ApeCar Scottadito di Andrea Illuminati serve i fritti marchigiani: olive ascolane e cartocci di pesce

LO CHAMPAGNE La genialità degli assaggini di scuola Bulli, ha esaltato le caratteristiche del Dom Perignon 2005, a no­ stro avviso superiore per com­ plessità e personalità alle due precedenti annate. E’ uno champagne frutto di una sta­ gione caldissima fino ad ago­ sto, molto piovosa è infestata dalla botrytis all’inizio di set­ tembre. Le uve di qualità, po­ che, avevano però una grande aromaticità. Geoffrey è riusci­ to nel miracolo di assemblare Chardonnay (60%) e Pinot Ne­ ro (40%) offrendo un vino che ha la tradizionale eleganza, ma anche dei bei muscoli e una sa­ pidità spiccata. Come diceva Humprey Bogart in Casablan­ ca è solo l’inizio di una lunga amicizia... La forza globale di Dom Perignon e la genialità di Ferran Adriá potrebbero offrir­ ci un futuro di sorprese. © RIPRODUZIONE RISERVATA

merenda come sana pratica ali­ mentare. In Germania questo genere di festival è frequentato soprattutto da famiglie, e infat­ ti a Fontanellato organizzere­ mo molte attività per i bambini, come la ­ vera ­ pesca nel fossa­ to». Il pubblico adulto invece potrà assistere alle agorà, in­ contri e riflessioni su tematiche gastronomiche come il cibo di strada vegano, e la sera godersi i dj set. Domenica a condurre le danze c’è Roy Paci. Durante l’evento verrà presentato Street Academy, un progetto per soste­ nere i food truckers: dalla co­ municazione fino al menù. «Non basta il cibo, bisogna dare basi culturali se vogliamo evita­ re che il successo diventi moda» spiega Capedri. Le prossime tappe sono ancora da definire, ma già diversi castelli hanno dato la disponibilità a questa in­ vasione. Pacifica e golosa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

a stortina è un salume che uso sulle mie pizze con particolare piacere perché ha un forte legame con il territorio. È appena diventato un nuovo presidio Slow Food e viene prodotto nei Comuni di Nogara e Cerea. Io mi servo dal Salumificio Poltronieri, un’azienda familiare. La particolarità è la forma curva (che ha ispirato il nome) e la conservazione: per mantenerlo fresco si tiene per tutto l’inverno nel lardo macinato e salato. Non pensate però ad un salame grasso. Al contrario! Mi piace proprio perché viene fatto solo con le parti nobili del maiale, spalla, lombo, prosciutto, ed è molto magro. Ho l’abitudine di tagliarlo sottile e metterlo sulla pizza solo a fine cottura per esaltarne le caratteristiche. Mi piace molto aggiungerlo su una pizza bianca con burrata, porro stufato, olive taggiasche e un giro di olio. Oppure proporlo nella versione croccante con una base crunch: gorgonzola, radicchio rosso e stortina. A casa provatelo con pane fresco fatto con il lievito madre. Suggerisco però di passare le fette rapidamente in forno, in una teglia antiaderente con un filo d’olio. Il pane, caldo e croccante, sarà perfetto per la stortina.

Il consiglio

I

l «crunch montato con i porri e la stor­ tina» si può preparare anche a casa. Bisogna impastare la farina con la pa­ sta madre e lasciarla riposare 4­6 ore. Poi si stende sulla teglia un foglio di carta for­ no, si mettono i porri stufati in padella con un filo d’olio e si copre con l’impasto che non va schiacciato troppo. Si aggiunge un filo d’olio e si lascia lievitare un’altra ora. A quel punto basteranno 10’ in forno a 220°. Si fa raffreddare, si capovolge, si ag­ giungono mozzarella a julienne e olive taggiasche, si fa passare altri 4’ in forno e a quel punto si aggiunge la stortina e si porta in tavola. La ricetta completa la tro­ vate oggi sul sito gazzagolosa.gazzetta.it.

L’OLIO

Majatica dalla Basilicata con la zuppa di lenticchie

LA MAJATICA DA PEPPER SNC A MILANO O DA OLIO E OLIVE A VICENZA (15 EURO PER 0,75 L)

 In Basilicata c’è la più piccola realtà olivicola italiana, in grado di portarci però grandi prodotti come questo monovarietale di Majatica. Il Frantoio Valluzzi sta a San Mauro Forte (MT) su una collina a circa 600 metri ed è sinonimo di qualità in un area dagli incantevoli scenari. Un olio con un fruttato tra il leggero e medio, erbaceo, mandorlato e lievemente speziato con gusto appena amaro e fini note di mandorla in chiusura. Sposiamolo con una zuppa di lenticchie o con altri legumi. Marino Giorgetti  www.lamajatica.it


44

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


BRINDISI: SPAREGGIO SALVEZZA

La brindisina Flavia Pennetta, 33 anni, n°26 Wta, 24 presenze in singolare e 4 in doppio di Fed Cup AFP

L'ANALISI di GIANNI VALENTI

IL TOTEM SERENA E LA CARTA FLAVIA

S

erena contro tutte. Lo spareggio salvezza di Fed Cup tra l’Italia e gli Stati Uniti si riassume in questo slogan. La più forte tennista di tutti i tempi ha infatti nelle corde il potenziale per vincere la sfida praticamente da sola. Il compito delle azzurre di Corrado Barazzutti è dunque difficile, ma non impossibile. La carta Flavia Pennetta giocata nella sua Brindisi può dare benzina a una squadra uscita malconcia dalla sconfitta di febbraio contro la Francia e che dopo anni di trionfi rischia la retrocessione in seconda fascia. Il gruppo azzurro dovrà dimostrare di aver digerito in fretta il "divorzio" tra Sara Errani e Roberta Vinci che tradotto in pratica vuol dire non poter contare più su un doppio collaudato e spesso decisivo in Fed. Servirà tanta grinta, ma anche una strategia sorprendente per riuscire ad annullare l’handicap Williams. La palla è in mano a Barazzutti: che squadra schiererà? Scontato l’impiego della Pennetta in due singolari, il c.t. potrebbe sorprendere opponendo a Serena l’imprevedibilità della Giorgi, brillante la settimana scorsa a Katowice. L’incoscienza tattica della speranza azzurra paradossalmente potrebbe essere l’unica arma per sperare in un colpo a sorpresa. La Errani subentrerebbe nel secondo singolo. Sul possibile 2­2, Pennetta­ Errani è la scelta obbligata per il doppio.

Pennetta

«LA MIA BRINDISI CI DARÀ ENERGIA» L'AZZURRA NEL WEEKEND APRE LE PORTE DI CASA: «AVREMO TUTTO IL TIFO PER NOI, MA SONO ORGOGLIOSA CHE POSSANO AMMIRARE SERENA DAL VIVO»

Riccardo Crivelli

grappa alla Penna e al cuore della sua gente.

INVIATO A BRINDISI

B

envenuti a casa Pennetta. E non per dire: è qui, al Circolo Tennis di Brindisi, che Fla­ via è diventata donna e atleta. Il palcosce­ nico della vita e, da domani, il teatro di una sfida da dentro o fuori contro gli Stati Uniti di Serena Williams, la giocatrice più forte del mondo. Do­ po quattro successi in dieci anni, l’Italia rischia di retrocedere nella serie B della Fed Cup. E si ag­

Flavia, quali emozioni dà un match così difficile ma anche affascinante sui campi dove è cresciuta? «Una sensazione da brividi. Quando sono arriva­ ta qui il primo giorno e ho visto quelle tribune, mi sono venute le lacrime agli occhi. Quando mai nel mio Circolo ci si è attrezzati per ospi­ tare 4000 persone? Comunque vada, sarà una grande gioia giocare qui».

È più contenta perché i brindisini potranno vedere Serena oppure più indispettita perché è venuta, rendendo la sfida più difficile? «I biglietti sono andati esauriti non appena si è aperta la prevendita, e non si conoscevano anco­ ra le convocate. La gente di Brindisi verrà a tifare Italia, a prescindere. Poi, certo, in cuor mio sono anche orgogliosa che possano ammirare una campionessa simile per una volta dal vivo e non in televisione. Io sono un'appassionata dello sport e lo sport è più bello ed eccitante quando puoi sfidare la più forte». A proposito, come si batte Serena? «Mettendo tanti ace, reggendo gli scambi da fon­ do e tirando sempre forte sulle righe. Facile, no? Scherzi a parte, stiamo parlando di una delle più grandi giocatrici di sempre e quindi non possia­ mo nasconderci le grandi difficoltà, anche per­ ché io ci ho sempre perso quando ci siamo af­ frontate (nel 2005, Flavia approfittò di un ritiro dell’americana, ndr). Dovrò giocare il mio tennis migliore, provando a sfruttare i suoi pochi punti deboli e magari la scarsa abitudine alla terra di inizio stagione». L’assenza di Venus cambia le prospettive della sfida? «Un po’ le cambia perché il suo carisma e la sua forza erano importanti per le nostre avversarie, insieme all’opportunità di giocare in doppio con la sorella ricreando una coppia formidabile. È anche vero che sulla terra il suo rendimento a volte non è stato così dirompente». Quindi, assegnando due punti a Serena, vince l’Italia 3-2... «Non diamo nulla per scontato. Le gare a squa­ dre ci insegnano che entrano in gioco motivazio­ ni particolari, uno spirito di appartenenza e un senso di gruppo che possono rendere facili le si­ tuazioni difficili.Gli Stati Uniti, oltre alla Wil­ liams, hanno ragazze giovani, di talento, che giocheranno senza pressioni. Ma noi negli ultimi anni abbiamo dimostrato quanto contino amici­ zia, rispetto e amore per la maglia azzurra». Flavia, è pronta a giocare tre partite in due giorni? «Chiedete a Barazzutti (sorride, ndr)... Tanto fi­ no a giovedì sera non svelerà le titolari. Quanto al doppio, se sarà decisivo, verrà fatta la scelta che aprirà alle maggiori possibilità di vitto­ ria: ci sono tante opzioni, almeno in tre (lei, Errani e Knapp, ndr) possiamo formare combinazioni interessanti». C’è un posto dove le piacerebbe preparare le partite, un luogo del cuore nella sua Brindisi dove trovare la concentrazione più feroce? «Il luogo è la città intera, con il suo ca­ lore. Non ci sono angoli nascosti, c’è Brindisi con la sua passione. Dovrà dar­ ci una mano fondamentale, io voglio quell’energia». È tutto pronto per il pizza party di domenica sera? «Direi di sì, mi fa piacere che Serena abbia apprezzato l’idea. Qualcuno mi ha detto che se l’Italia perde, do­ vrei disdire tutto. Non hanno capito nulla: vincere conta, ma conta di più avere dato tutto per riuscir­ ci». © RIPRODUZIONE RISERVATA

13 20

TENNIS COUNTRY CLUB CORTINA


II

Tennis R Speciale Fed Cup

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1

 1 Il primo allenamento di ieri sotto il sole di Brindisi per Serena Williams, 33 anni, leader della squadra americana  2 La n°1 del mondo durante una seduta insieme all’allenatore Patrick Mouratoglou  3/4 L’arrivo della campionessa statunitense ieri poco prima delle 16 all’aeroporto Papola Casale di Brindisi

2

3

4

EVANGELISTA

Dietro il fenomeno Williams «Se vuole domina chiunque» 1Il tecnico Mouratoglou apre in Francia la super accademia: «Quest’anno Serena può vincere 3 Slam e affiancare la Graf» Vincenzo Martucci INVIATO A BIOT (FRANCIA) twitter @VinceMartucci

S

erena Williams già ci si allena spesso. E Novak Djokovic non vede l’ora che a giugno 2016 tutte le strutture siano completate per usarlo come chalet d’inverno. Il Sophia Country Club di Biot, sulla Costa Azzurra, diventerà «l’accademia tennis numero 1 d’Europa», con 34 campi (8 co­ perti), più 4 di padel, un hotel, una foresteria con 74 apparta­ menti per studenti (rette da 25 a 35mila euro l’anno), 15 sale di corsi, centro medico, e tutto ciò che serve per sviluppare il sogno del tecnico francese Pa­ trick Mouratoglou e di papà Paris, fondatore e presidente del gruppo EDF, che ha finan­ ziato l’operazione con «oltre 50 milioni di euro» nei 10 ettari a 20 chilometri dall’aeroporto e a 40 da Montecarlo. Patrick, perché s’è spostato da Parigi alla Costa Azzurra? «Perché le condizioni climati­ che qui sono ideali per allenar­ si all’aperto tutto l’anno e ab­

biamo tutti gli spazi per costru­ ire strutture all’avanguardia. Valide non solo per i giovani della scuola, ma anche per i professionisti che si appogge­ ranno a noi». Allenarsi nel Sud della Francia era l’idea di Yannick Noah. «Sì, già 30 anni fa. Eccoci, spe­ ro di potermi coordinare con la Federazione, sarei felice di aiu­ tare le nostre speranze». Che pegno d’amore filiale da parte di suo padre! «In teoria, è un grande affare, che garantisce un ritorno con­ siderevole. Abbiamo le infra­ strutture, abbiamo il fattore umano, i giovani, e abbiamo l’eccellenza». Nick Bollettieri ha inventato il «corri e tira» tenendo in campo tutta la giornata chi aveva voglia di sfondare col tennis, qual è la filosofia della Mouratoglou Academy? «Qui, intanto, abbiamo la Co­ sta Azzurra, siamo vicini ai professionisti che risiedono a Montecarlo e siamo in Europa. Il nostro metodo è molto diver­ so da quello americano, non è

un sistema universale al quale tutti i giocatori si devono adat­ tare, noi abbiamo messo in pie­ di un sistema diverso per ogni giocatore, siamo noi che ci adattiamo a lui, al suo stile, alla cultura, al gioco e ai suoi biso­ gni. Curiamo il singolo e lo esaltiamo». Qual è il più grande talento tennistico che ha lanciato? «Sicuramente Grigor Dimitrov, che può fare quasi tutto quello che vuole con la palla. Ma il più grande talento che ho svilup­ pato è stato Baghdatis: sono molto fiero di come l’ho cre­ sciuto portandolo da quan­ d’era bambino ai successi ju­ niores a una finale Slam contro Federer. Portare al massimo del suo potenziale un giovane è quello che più mi dà soddisfa­ zione, la classifica è solo un in­ dicatore, arrivare a fare un “top ten” non è eccezionale, se quel­ l’atleta avrebbe potenzialità maggiori. Parlando dei gioca­ tori francesi, Arnaud Clement è arrivato al massimo, al nume­ ro 10 della classifica, ma tutto è relativo, pensando ad altri gio­ catori francesi del momento che varrebbero molto di più».

SI È EVOLUTA ED È MATURATA: ORA PUNTIAMO AL ROLAND GARROS

E Serena Williams, con la quale non ha mai ammesso di essere stato fidanzato, ma che tuttora allena? «Ha avuto problemi nel tenere il livello. Aveva altre opzioni oltre al tennis, ha cominciato a vincere da molto giovane, a 17 anni. Non aveva sviluppato certe cose? Non posso dirlo, ma può essere». Quanti Slam può ancora vincere? «L’obiettivo è il prossimo, il Ro­ land Garros. La missione, a 19, è battere il record di Steffi Graf, a 22. Per il momento pen­ siamo a quello, non ai 24 della Court. Quest’anno può vincere gli altri tre». Serena è troppo più forte delle altre o le altre non lo sono abbastanza? «Quando lo ha voluto, ha do­ minato. Si è evoluta, è matura­ ta, sta rimanendo al n. 1 in modo netto, è lei che è ec­ cezionale».

DIMITROV HA UN GRAN TALENTO, MA CHE GIOIE MI HA DATO BAGHDATIS

E Camila Giorgi? Ha allenato anche lei a 12 anni, a Thiverval-Grignon. «Ha bisogno di es­ sere più tranquilla quando gioca, a volte è troppo su­ per eccitata e manca di lucidità, ha cambiato un po’ modo di gio­ care, ha sviluppa­ to un gioco d’at­ tacco molto forte, deve diventare più solida ed avere più opzioni. Può arrivare fra le pri­ me 10 del mondo, certo. Ne ha il po­ tenziale, da molto tempo».

LA GIORGI SE SI TRANQUILLIZZA HA IL POTENZIALE PER ENTRARE NELLE 10 PATRICK MOURATOGLOU ALLENATORE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

NUMERI E STORIA

Dal 2009 vinciamo noi, ma senza le sorellone

1Assenti Venus e Serena le azzurre contro gli Stati Uniti hanno conquistato nel 2009 e nel 2010 due delle ultime tre Fed Cup Luca Marianantoni

P

er la quarta volta dal 1995 — cioè da quando la Fed Cup si è dotata di un Gruppo Mondiale — la Na­ zionale italiana guidata da Corrado Barazzutti (in sella dall’aprile del 2002 con un bi­ lancio di 23 vittorie e 10 scon­ fitte), è costretta agli spareggi per la permanenza nella massi­ ma serie. Le azzurre, che han­ no vinto il titolo 4 volte (2006, 2009, 2010 e 2013), non hanno mai fallito l’appuntamento con i playoff e assieme alla Russia

sono l’unica nazione mai retro­ cessa negli ultimi 17 anni. TRE SU TRE Il primo dei tre spa­ reggi vinti dall’Italia risale al 1998, quando sulla terra di Praga Silvia Farina e Rita Gran­ de superarono con estrema fa­ cilità (4­1) le ceche portando per la prima volta l’Italia di Raffaella Reggi nel Gruppo mondiale di Fed Cup. Poi nel 2005 sul veloce indoor di Libe­ rec l’Italia ebbe ancora la me­ glio della Repubblica Ceca gra­ zie al doppio di spareggio vinto da Francesca Schiavone e Ro­ berta Vinci su Kveta Peschke e

Nicole Vaidisova. Infine nel 2008 sulla terra di Olbia Fran­ cesca Schiavone, Karin Knapp e Sara Errani superarono per 3­2 l’Ucraina delle sorelle Alo­ na e Kateryna Bondarenko.

Sara Errani, 27, e Roberta Vinci, 32, vincenti con gli Usa nel 2013 REUTERS

I PRECEDENTI Questa volta al Circolo tennis Brindisi, che nel 2005 ospitò la sfida che l’Italia perse 4­1 contro la Russia, arri­ vano gli Stati Uniti di Serena Williams, incontrastata nume­ ro 1 mondiale. I precedenti tra le 2 formazioni sono largamen­ te favorevoli alle nostre avver­ sarie (9 successi a 4), ma le az­ zurre hanno dominato le ulti­

me 4 sfide: la finale del 2009 vinta 4­0 al Circolo tennis Reg­ gio Calabria (il punto decisivo del 3­0 fu firmato da Flavia Pennetta su Melanie Oudin), la finale del 2010 vinta 3­1 a San Diego (ancora Flavia a decide­ re le sorti con il punto del 3­1 ottenuto su Coco Vandewe­ ghe), il primo turno del 2013 giocato a Rimini e vinto in ri­ monta per 3­2 grazie al doppio decisivo siglato da Sara Errani e Roberta Vinci su Leizel Huber e Varvara Lepchenko, e infine il primo turno del 2014 vinto dalle azzurre per 3­1 a Cleve­ land grazie alla coppia prima­

vera formata da Camila Giorgi e Karin Knapp. Nell’arco dei primi 40 anni della manifesta­ zione (1963­2003) le america­ ne avevano ottenuto 9 vittorie su 9 contro le italiane, capaci di firmare appena tre punti: nel 1984 con la vittoria di Raffael­ la Reggi su Zina Garrison, nel 1986 con quella assai più cla­ morosa di Sandra Cecchini sul­ la signora del tennis Chris Evert e infine nel 1999 con quella altrettanto storica di Sil­ via Farina sulla serba natura­ lizzata statunitense Monica Se­ les. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Tennis R Speciale Fed Cup

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1

2

 1 La festa delle azzurre per la vittoria di Fed Cup per 4-0 contro gli Stati Uniti a Reggio Calabria nel 2009. In fondo alla foto, Flavia Pennetta, 33 anni, abbracciata al papà Oronzo con la coppa tra le mani  2 Roberta Vinci, 32 anni, posa sorridente insieme a papà Angelo

Flavia e Roby, cuor di papà Le due figlie della Puglia tornano finalmente a casa 1Oronzo Pennetta: «Orgogliosi di lei. Le auguro Rio 2016 e... un figlio» Angelo Vinci: «A 13 anni partiva e piangeva, ma poi che soddisfazioni»

Il distacco costava a lei e costava a noi, che dai 13 ai 32 anni l’ab­ biamo vista così poco. Ma poi quando ha vinto il doppio di spa­ reggio e l’Italia ha conquistato la prima Fed Cup, che soddisfazio­ ne! Come quando ha battuto Wozniacki e Radwanska. Per non parlare del doppio, con Sara (Errani) hanno vinto tutto. Se ora facesse coppia con la Pennet­ ta? Sarebbero forti, se si accor­ dano... Me le ricordo quando giocavano insieme da ragazze e vincevano il Roland Garros. Co­ munque con chi gioca gioca è sempre Robi che tiene la maz­ za!», dice orgoglioso papà Ange­ lo. AMORI Flavia ha avuto amori celebri e tempestosi. «Un do­ mani la immagino mamma. Ma prima la vedo alla quarta Olimpiade, a Rio, e poi, co­ munque, ancora nel tennis, magari come tecnico, a tra­ smettere le sue esperienze. Non a Brindisi, altrove», sugge­ risce il signor Pennetta. Rober­ ta ha avuto un solo grande, sof­ ferto, amore. «E poi più, altri­ menti noi l’avremmo saputo. Ma sarà madre, ama troppo i bambini, ha una grande pa­ zienza, ama trasmettere le sue conoscenze. Rimarrà nel ten­ nis, come tecnico o anche come telecronista». Che vuol dire es­ sere pugliesi? «Vuol dire essere accomodanti e disponibili. Noi la mattina coi vicini di casa ci scambiamo anche il caffé», so­ stiene Oronzo. «Roberta è mol­ to attaccata alla sua terra, alla città, ma dopo questo lungo periodo a Palermo per allenar­ si dove vive il suo tecnico, Cinà, un domani non la vedo a Ta­ ranto». Cuore di padri del Sud. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Vincenzo Martucci twitter @VinceMartucci

M

a papà ti manda sola? Conoscendoli, i papà Doc del Sud, Oronzo Pennetta e Angelo Vinci, hanno fato una gran fatica a separarsi da due classiche figlie della Pu­ glia come Flavia e Roberta. Co­ noscendoli, sono i più orgoglio­ si, oggi, a riabbracciarle, da pro­ fete in patria, dopo anni da esuli, in questo spareggio di Fed Cup. Anche se Flavia giocherà e Ro­ berta è bloccata da un brutto guaio al gomito. PADRI NON PADRONI Il tennis è pieno di brut­ te storie padri­figlie. Ma qui sfogliamo il li­ bro Cuore. «Le ho sempre raccomandato che doveva comportarsi bene con tutti, la riprova del suo stile l’avrebbe avuta poi, perché lo sport è una fase, bellissima ed esaltante, ma solo una fase della vita. Se ancora la gente l’avesse salutata e cercata anche dopo l’agonismo, allora avrebbe avuto

La brindisina Flavia Pennetta, 33 anni, n. 26 del ranking Wta AFP

la conferma di essersi fatta dav­ vero amare ed apprezzare per se stessa», rivela papà Pennetta. «Mia moglie ed io abbiamo sem­ pre assecondato Roberta nelle sue scelte, cercando di toglierle pressione: “Vittoria­sconfitta? Non ti preoccupare, non cam­ bia”. E siamo rimasti sempre coi piedi per terra. Oggi Robi è una campionessa? È bello che lo di­ cano gli altri. La cosa di cui an­ diamo più fieri è quando ci fan­ no i complimenti per il suo com­ portamento, perché è una brava ragazza. In famiglia abbiamo sempre predicato massima lealtà e trasparenza, anche se il mondo è brutto», rac­ conta papà Vinci. Flavia bambi­ na, «a 6 anni prendeva in mano la racchetta e non la lasciava più, palleggiava da sola al TC Brindi­ si, quand’ero il presidente, ha giocato anche a palla­ canestro e pallavolo, ma ha scelto lei il tennis, come, sotto sotto, avremmo voluto mia moglie ed io. Ma non l’abbiamo spinta, perché forse avevamo messo un po’ di pressione sulla

sorella maggiore, Giorgia. Il mo­ mento più brutto è stato a 18 an­ ni, quando Flavia ha avuto il tifo, e poi tre anni fa quando s’è rio­ perata al polso, era in Canada, e non sapevamo che cosa c’era dietro quel ritiro. Eppoi sarà brutto quando appenderà la rac­ chetta al chiodo. Il più bello? Tanti. L’ultimo, adesso, ma quante soddisfazioni si sta pren­ dendo? E chi l’avrebbe mai det­ to, a 33 anni?», esulta Oronzo. «Eravamo sulla spiaggia, a Lepo­ rano, Robi aveva 6 anni e mezzo, io avevo appena finito la mia partitella a tennis, la feci palleg­ giare e, dalla terza volta, la palla è tornata indietro. Lì ho capi­ to che aveva degli automati­ smi, doti naturali che po­ teva sviluppare. Poi ha vinto gli italiani, a 12 anni, a Milano, e ho avuto la prima sensa­ zione che, magari, chissà... Certo, ci so­ no state certe volte che, quando ci sa­ lutavamo e lei partiva per il centro tecnico fe­ derale, a Roma, le è spuntata una lacrima, aveva solo 13 anni!

La tarantina Roberta Vinci, 32 anni, n. 42 del ranking Wta REUTERS

GAZZAWEB www.gazzetta.it Come sempre anche quest’anno il nostro sito garantirà ampia copertura alla Fed Cup, l’evento internazionale che propone nel weekend al Circolo Tennis Brindisi la decisiva sfida tra Italia e Stati Uniti valida per la permanenza nella massima serie. Domani e domenica su Gazzetta.it troverete dunque innanzitutto il tempo reale di tutte le partite per non perdere nemmeno un punto delle decisive sfide delle azzurre; inoltre ci saranno gli highlights degli incontri delle nostre atlete, le cronache del nostro inviato a Brindisi, le curiosità sul torneo, le interviste esclusive ai protagonisti, gli approfondimenti e le fotogallery con tutte le immagini più belle in arrivo dal circolo tennis pugliese.

III

LA GUIDA Il sorteggio alle 12 Diretta RaiSport per tutte le partite Italia-Stati Uniti, spareggio playoff per giocare nel Gruppo Mondiale di Fed Cup nel 2015, si disputa domani e domenica al Circolo Tennis Brindisi. Le due squadre si affrontano per la 5a volta nelle ultime sette edizioni della Fed Cup. Complessivamente sarà la 14a sfida tra le due nazionali, la squadra americana è in vantaggio per 9-4 ma le azzurre hanno vinto le ultime quattro sfide. Gli Stati Uniti, con ben 17 trofei (tra cui 7 di fila tra il 1976 ed il 1982), sono la nazione più vincente nella storia della Fed Cup ma hanno centrato l’ultimo successo nel 2000. L’Italia da parte sua ha conquistato tutti i suoi 4 trofei negli ultimi dieci anni (2006, 2009, 2011 e 2013): dal 2006 ad oggi le azzurre hanno anche raggiunto la finale nel 2007 e le semifinali nel 2011, nel 2012 e nel 2014. Nello stesso periodo solo in due occasioni sono state eliminate al primo turno del World Group: a Napoli con la Spagna nel 2008, e a Genova a febbraio con la Francia. LE CONVOCATE Per l’Italia il c.t. Corrado Barazzutti ha convocato Sara Errani (numero 15), Flavia Pennetta (26), Camila Giorgi (36) e Karin Knapp (55). La capitana Usa Mary Joe Fernandez, dopo il forfeit di Venus Williams, ha chiamato Serena Williams (1), Alison Riske (45), Christina McHale (65) e Lauren Davis (57). Oggi alle 12 a Palazzo Granafei-Nervegna il sorteggio per l’ordine dei match. BIGLIETTI In vendita abbonamenti e biglietti giornalieri, previste tre categorie di tribune: parterre, tribuna centrale e gradinata non numerata: 33 euro, 55 e 77. Biglietti disponibili su Ticketone e nelle prevendite abituali. Grande attenzione anche ai giovani: i ragazzi sotto i 16 anni potranno acquistare gli abbonamenti a 25 euro, con un omaggio in palio: ai primi 400 sarà infatti consegnata una t-shirt azzurra per creare una «macchia» colorata sugli spalti. PROGRAMMA E TV Domani 18 aprile, inizio ore 13, i primi due singolari; domenica dalle 11 terzo e quarto singolare e doppio. Sfida trasmessa in diretta su RaiSport. LE ALTRE Le semifinali di Fed Cup sono senza la Sharapova che rinuncia per un problema a una gamba e con la Mauresmo in panchina da capitana della Francia dopo l’annuncio della maternità ad agosto: ma la trasferta sul velocissimo campo di Ostrava contro le ceche campionesse in carica e con tre giocatrici tra le prime 13 del mondo (e la quarta è 23...) si presenta assai ostica. Repubblica Ceca-Francia (Ostrava, veloce indoor). R. Ceca: Kvitova (4), Pliskova (12), Safarova (13) Zahlavova Strycova (23); Francia: Cornet (28), Garcia (29), Mladenovic (58), Parmentier (89). Russia-Germania (Sochi, terra indoor). Russia: Kuznetsova (24), Pavlyuchenkova (38), Vesnina (71); Germania: Petkovic (11), Kerber (14), Lisicki (19), Goerges (83). Entrambe le sfide in diretta su Supertennis dalle 12 di sabato. Gli altri spareggi per restare in A: Olanda-Australia (s’Hertogenbosch, terra indoor); Polonia-Svizzera (Zielona Gora, veloce indoor); Canada-Romania (Montreal, veloce indoor).

IL RICORDO

«A Genova è stata dura ma che giorni fantastici» 1La capitana francese aveva appena scoperto di essere in dolce attesa Alessandro Grandesso PARIGI

A

lla fine aveva fatto il giro del campo, raccogliendo gli applausi del pubblico, come quando era lei stessa ad

alzare i trofei. Ma lo scorso feb­ braio a Genova, per il primo tur­ no della Fed Cup, Amelie Mau­ resmo era stata osannata dai tanti tifosi francesi che avevano seguito la sfida per il successo sull’Italia (3­2) per il suo ruolo da capitano della Francia. Trionfo tutto in rimonta, con un cambio strategico decisivo. Era raggiante l’ex numero uno per quella vittoria, frutto del suo fiuto e del suo talento. Ma non solo, come ha ricordato al quo­ tidiano l’Equipe: «È stata una delle settimane più belle». Una gioia comprensibile visto che da poco sapeva di essere incinta.

INTENSITÀ Notizia resa pubbli­ ca due mesi dopo dalla stessa ex campionessa, via Facebook e Twitter, con un post accompa­ gnato da una foto di due paia di scarpe da tennis blu, una accan­ to all’altra: le sue e quelle del bebé. E il messaggio: «Il bambi­ no arriverà in agosto! Incinta! Sono così felice». Ma a Genova la gravidanza era top secret, an­ che perché la francese era stata impegnata nel ruolo di coach fi­ no a pochi giorni prima, gui­ dando Murray alla finale del­ l’Open d’Australia persa con Djokovic: «Alla fine — ricorda la francese sorridendo —, sono

Amelie Mauresmo, 35, in tuta, festeggia tra le sue ragazze il 3-2 sull’Italia AFP

quasi crollata. È stata dura, ma lo sarebbe stato in ogni caso, anche perché ero arrivata da poco dall’Australia, ma avevo il dovere di portare questa nazio­ nale verso il suo tennis miglio­ re. Non è stato semplice, ma è stata una delle settimane mi­ gliori che abbiamo vissuto».

RIl sofferto trionfo contro le azzurre: «Ma dovevo portare la Francia al successo»

FUTURO Da sabato, la Francia affronta in semifinale la Repub­ blica Ceca, e una vittoria per la Mauresmo diventerebbe pro­ blematica: «La gravidanza — spiega però lei — non condizio­ nerà i miei impegni di Fed Cup». Per la francese in ogni caso sarà impossibile seguire le sue gioca­ trici impegnate all’Us Open, dal 31 agosto al 13 settembre: «Non ci andrò, ma non cambia molto. Le conosco da anni e ci saranno i momenti per parlarci e magari a osservarle ci sarà l’allenatore Gabi Urpi. D’altronde da quan­ do lavoro con Murray non vado a tutte le loro partite». Con lo scozzese invece la futura mam­ ma dovrà fare «una scelta pro­ fessionale». Ma non prima di lu­ glio: «Continueremo almeno fi­ no a Wimbledon. Poi parleremo con calma sul destino della no­ stra collaborazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA


IV

VENERDÌ 17 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.