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DERBY SPERANZA THOHIR CHIEDE LA BOLGIA SILVIO LA SVOLTA
Mauro Icardi e Jeremy Menez a caccia di gol
In 75.000 a San Siro per Inter-Milan Viaggio nei luoghi simbolo della sfida Su GazzettaTv speciale dalle 20.30 BIANCHIN, DALLA VITE, GOZZINI, OLIVERO, PASOTTO, TAIDELLI ALLE PAGINE 10-11-12-13
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CAGLIARI SHOCK BARBARI A VARESE DENUNCE A ROMA ESCALATION ULTRA’
domenica 19 aprile 2015 anno LXXI numero 16 euro euro 1,40 1,40 lunedi 23 settembre 2015 anno 123-numero345
VETTEL! JUVE CANNIBALE, LAZIO KO: 2-0 VAI Hamilton pole
TEVEZ FA LE UOVA SCUDETTO
IL GESTO DELLA GALLINA
I bianconeri battono la seconda in classifica che veniva da 8 successi di fila. Apre l’Apache e chiude Bonucci. Trionfo possibile tra 2 giornate
Carlitos Tevez festeggia il gol sbattendo le «ali» come una gallina LIVERANI
Ma la Ferrari è lì «Si può vincere» L’inglese della Mercedes brilla anche in Bahrain (alle 17 il GP). Il tedesco (2°) però è pronto a mordere: 3° Rosberg, 4° Kimi
CREMONESI, PERNA ALLE PAGINE 28-29
MOTOGP IN ARGENTINA
E’ Marquez show Che bravo Iannone parte in prima fila L’abruzzese della Ducati si conferma in gran forma. Sorpresa Espargaro, Vale in ritardo 8°. Il via alle 21 FALSAPERLA, ZAMAGNI ALLE PAGINE 30-31
STORIE E PERSONAGGI DA NON PERDERE 1 L’ANALISI di Paolo Condò
Montecarlo, Nadal lotta Djokovic vola in finale Fognini-Bolelli da sogno BERTOLUCCI, MARTUCCI A PAGINA 37
Il campo del Varese dopo la devastazione notturna
Zeman: «I miei ragazzi hanno avuto paura» Stadio devastato: all’Ossola si gioca solo oggi Striscioni anti Ciro: 4 identificati. Alfano: «Daspo» BRUSA, CATAPANO, VELLUZZI ALLE PAGINE 18-19
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SERVE UNA STRATEGIA COMUNE Giocatori sull’attenti sotto le curve, striscioni che non rispettano neppure il dolore per la morte di un figlio, aggressioni verbali e fisiche, vandalismo negli stadi, partite rinviate, giocatori (parole di Zeman) sotto shock. Questa è l’immagine che il calcio italiano è in grado di offrire e che rimbalza in ogni angolo del mondo.
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LA PROVA GENERALE PER MONACO 3
CIERI, DELLA VALLE, GRAZIANO, LICARI, SCHIANCHI, VERNAZZA DA PAG. 2 A PAG. 8
L'ARTICOLO A PAGINA 21
VOLATA 2° POSTO
Ora la Roma mette l’Iturbe: occasione controsorpasso
RISULTATI & CLASSIFICA 31a GIORNATA
IERI SAMPDORIA-CESENA JUVENTUS-LAZIO OGGI ORE 15 SASSUOLO-TORINO (1-0) ORE 12.30 CHIEVO-UDINESE (1-1) EMPOLI-PARMA (2-0) PALERMO-GENOA (1-1) ROMA-ATALANTA (2-1) CAGLIARI-NAPOLI (3-3) ORE 18 INTER-MILAN (1-1) ORE 20.45 DOMANI FIORENTINA-VERONA (2-1) ORE 20.45 JUVENTUS* LAZIO* ROMA NAPOLI SAMPDORIA* FIORENTINA GENOA TORINO MILAN INTER
CECCHINI, SPINI, STOPPINI PAGINA 9
Europei di ginnastica: il cavallo di Busnari e un bronzo fai da te COCCHI A PAGINA 38
L'ARTICOLO A PAGINA 18
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Super Serena incanta Brindisi nella Fed Cup La Errani fa 1-1 con gli Usa CRIVELLI A PAGINA 36
La grande novità della Juventus di Allegri è che la vittoria con la quale finisce di ricucirsi sulle maglie lo scudetto, quella di ieri con la Lazio, non chiude la stagione ma se mercoledì non ci saranno sorprese di fatto ne apre la fase più importante.
9 771120 506000
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Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
IL COMMENTO di Stefano Cazzetta
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*Una partita in più
73 58 57 50 50 49 44 43 42 41
PALERMO SASSUOLO CHIEVO UDINESE EMPOLI VERONA ATALANTA CESENA* CAGLIARI PARMA (-7)
14 0-0 2-0
L’ALTRO ANTICIPO
Samp, 4 punte e zero gol al Cesena Un pari anti Euro DA RONCH, GRIMALDI A PAGINA 14
38 35 35 34 33 33 29 23 21 12
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ALL’ESTERO
United steso da Hazard Il Chelsea vede il titolo Messi: 400 in... Barça BOLDRINI, RICCI ALLE PAGINE 22-23
w IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi Continuano gli attacchi degli ultrà alle loro squadre. Dopo Cagliari e Varese si è presentato Berlusconi a Milanello
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Serie A R Anticipi 31a giornata
Insaziabili Juve, la lezione dei più forti
La festa dei giocatori bianconeri al termine della partita vinta contro la Lazio LIVERANI
La Lazio stecca la prova del 9
1Il solito Tevez apre, Bonucci sigilla il 2-0. I campioni d’Italia volano a +15: la festa è vicina
La squadra di Pioli cade dopo 8 vittorie consecutive e chiude in 10 per l’espulsione di Cataldi Fabio Licari INVIATO A TORINO
E
con tutta probabilità questi sono i punti scu detto che mancavano e che la Juve aveva fal lito contro il Parma. Non c’è Lazio che tenga: anzi per una sera non c’è proprio Lazio, scomparsa sul più bello dopo un ciclo irresistibile di otto suc cessi, annegata nei suoi stessi errori. Tevez e Bo nucci spiegano cosa significhi per Pioli una difesa senza De Vrij. Con i biancocelesti scaricati a 15, adesso Allegri può temere al massimo una Roma a 13 lunghezze (se batte l’Atalanta) e 7 misere parti te dalla fine. Come dire: è fatta. Ma se la Juve si prende lo scudetto è perché il suo ciclo invece non conosce stop, o quasi, e quando si fa sul serio nes suno le resiste: come se le cadute contro medie (Genoa) e piccole (Parma) fossero inevitabili ma nifestazioni di «umanità». In Italia naturalmente. In Europa è tutto da vedere, ma questo 20 vale tantissimo perché da oggi, dopo aver spremuto Te vez e altri mammasantissima a ogni giornata, sa rebbe folle rinunciare al turnover: tutte le forze de vono essere incanalate sul binario Champions do ve, Monaco permettendo, il Porto, l’Atletico e il sorteggio potrebbero offrire un’occasione (in teo ria) irripetibile.
ATTENDERE E COLPIRE Se la Juve di Conte era la aiutare dietro. Il senno di poi – cioè il secondo tem sublimazione della furia, questa di Allegri è l’elo po con Candreva e 4231 – dice che la scelta è gio della pazienza. Con la testa al Principato, infat stata un errore, ma non avrebbe cambiato la parti ti, il tecnico fa la scelta giusta, attendere e colpire, ta. e la Lazio ci finisce dentro. Altro che possesso palla (alla fine sarà al 59% laziale) e vantaggio territo DUE ERRORI, DUE GOL Perché? Perché la Lazio è riale (sempre per gli ospiti 64%). composta da tre reparti ben se Altro che aggressione immedia parati tra loro. Le punte non tor ta per chiudere la pratica il pri nano, nel centrocampo Biglia è ma possibile. La Juve si protegge ai suoi minimi (e manca l’infati nel suo 352 versione attenta, cabile Parolo), e in difesa senza lasciando Pirlo molto basso, for IL 4° SCUDETTO DI FILA De Vrij sono guai. Quarta partita se anche per necessità vista la POTREBBE ARRIVARE senza l’olandese e quarta scon condizione fisica. Quindi aspetta MERCOLEDÌ 29 APRILE fitta. Lo scollamento è evidente che la Lazio, sicura del suo pas nel primo gol: basta un colpo di sato recente, sviluppi la tela dei La Juve ha 15 punti in più testa alla cieca di Vidal per ta passaggi in attesa dello scatto di della Lazio e 16 della Roma, gliare mezza squadra e lanciare Felipe Anderson (fuori partita) e che oggi può arrivare a -13. Tevez tenuto in gioco da Mauri del movimento a sorpresa di Se la Roma non vince contro cio. Scatto e sinistro rapidissimo, Mauri (anonimo). Non succede l’Atalanta, i bianconeri centro numero 18. Il game over mai. E mancano anche le botte potrebbero festeggiare arriva al 28’ con una dimostra da fuori di Candreva: Pioli ri il 4° scudetto consecutivo zione ancor più chiara delle am nuncia all’azzurro scegliendo un già mercoledì 29 aprile, nesie non solo difensive: Bonuc 433 con attacco mobile. Nel con 5 turni d’anticipo. Se ci, il migliore in campo, prende senso che Mauri (spesso centra Juve, Lazio e Roma le la palla sulla linea di mezzo e si le), Klose e Anderson girano e ri vincono tutte, lo scudetto avvia verso la porta, con la Lazio girano: fino a perdere loro stessi arriverà sabato 2 maggio che si apre come le bibliche ac l’orientamento, senza neanche que di Mosè, fino all’inevitabile
clic
tiro a botta sicura. Due gol in mezz’ora dopo aver ne subiti due nelle ultime otto gare. Tutto chiaro. SI RIVEDE VIDAL In prospettiva Monaco il succes so è ancor più largo perché la Juve non sembra dannarsi l’anima, le basta colpire quando serve, e così risparmia energie. Addirittura nel secondo tempo il baricentro si abbassa ancora di più, tanto si capisce che la Lazio fa circolare la palla, ma in area proprio non entra. Ad Allegri basta invece in serire Morata (al posto di Matri) per permettersi di alleggerire la pressione e ripartire pericolosamen te in velocità: il 30 non arriva soltanto perché, co m’è comprensibile, non c’è bisogno che tutti segua no l’azione. Non tutto, però, è da quattro stelle: se la difesa a tre resta ancora l’opzione consigliabile, anche per il movimento ridotto di Pirlo, c’è Chielli ni non al massimo ed è proprio lui a creare le tre occasioni laziali (Klose, Candreva su punizione e Anderson). Andrà protetto. In compenso Vidal pa re ritrovato: lucido, geometrico, aggressivo e an che pulito negli interventi, aggettivo non riferibile a Marchisio che qualche cattiveria inutile poteva risparmiarsela. La legge dello Juve Stadium è an cora vigente (ottavo successo di fila), ora c’è da prendere la residenza a Montecarlo per guadagna re sulle imposte europee. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
JUVENTUS
2 0
LAZIO
PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Tevez al 17’, Bonucci al 28’ p.t. JUVENTUS (3-5-2) Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin, Marchisio, Pirlo (dal 27’ s.t. Pereyra), Vidal (dal 39’ s.t. Sturaro), Evra; Matri (dal 14’ s.t. Morata), Tevez. PANCHINA Storari, Rubinho, Lichtsteiner, De Ceglie, Marrone, Pepe, Llorente, Coman. ALLENATORE Allegri BARIC. MOLTO BASSO 45.6 M CAMBI DI SISTEMA nessuno ESPULSI nessuno AMMONITI Evra e Marchisio per gioco scorretto; Chiellini per c.n.r.
LAZIO (4-3-3) Marchetti; Basta, Cana, Mauricio, Braafheid (dal 1’ s.t. Candreva); Cataldi, Biglia, Lulic; F. Anderson, Mauri (dal 21’ s.t. Keita), Klose (dal 47’ s.t. Ledesma). PANCHINA Berisha, Strakosha, Ciani, Pereirinha, Onazi, Ederson, Perea. ALLENATORE Pioli. BARICENTRO ALTO 55 METRI CAMBI DI SISTEMA 4-2-3-1 dal 1’ s.t. ESPULSI Cataldi per g.sco. al 44’ s.t. AMMONITI Mauricio, Lulic e Cana per g.sco.; Candreva per proteste.
ARBITRO Rizzoli di Bologna. NOTE paganti 12.651, incasso di 813.240 euro; abbonati 26.265, quota di 927.432 euro. Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 3-4. Angoli 2-9. In fuorigioco 3-1. Recuperi: p.t. 5’, s.t. 4’.
PRIMO TEMPO 13’ Prove tecniche Marchisio prende la mira da trenta metri, Marchetti para.
fIL PERSONAGGIO
CARLOS TEVEZ
L’Apache dalle uova d’oro La Signora non lo molla
1Carlitos fa la
gallina per sfottere il River e avverte: «Si parla troppo del mio futuro al Boca» Mirko Graziano
25’ Klose chiuso Maldestro rinvio di Chiellini, Klose è chiuso in angolo da Bonucci. 28’ Bonuccissimo Bonucci parte dalla linea di centrocampo: nessuno lo marca, Tevez e Matri «allargano» i centrali e così lo juventino ha lo specchio libero e non sbaglia: 2-0.
SECONDO TEMPO 17’ Girovidal Cataldi perde palla sulla trequarti, Vidal tenta il tiro a giro da sinistra ma palla fuori. 20’ Bomba Candreva Fallo di mano di Chiellini al limite dell’area, punizione fortissima di Candreva che Buffon devia in angolo. 24’ Biglia flipper Tiro da fuori di Biglia, Buffon para, la palla gli sfugge e rimbalza e para ancora. 44’ Profondo rosso Cataldi Calcio da dietro a Tevez in fuga e «rosso» per Cataldi. 48’ Buffon! Chiellini rinvia male su Felipe Anderson ma Buffon dà un senso alla sua partita.
LA MOVIOLA di ANDREA SCHIANCHI
REGOLARE TEVEZ SULL’1-0 GIUSTO IL ROSSO A CATALDI Non è una partita semplice per Nicola Rizzoli che, tuttavia, se la cava senza particolari problemi. Vede bene, assieme ai collaboratori, in occasione dell’1-0 della Juve: sul tocco di testa di Vidal è regolare la posizione di Tevez tenuto in gioco da Mauricio. Nella circostanza la retroguardia della lazio è molto alta. Nel primo tempo qualche dubbio per un intervento di Marchisio su Braafheid: sembra che
l’entrata dello juventino sia scorretta, e potrebbe anche essere sanzionata con un cartellino giallo. Corrette tutte le altre decisioni disciplinari. Giusto, nel finale della partita, il rosso a Cataldi: è brutto (e anche molto pericoloso) il fallo da dietro su Tevez. Rizzoli, con buonsenso, lascia spesso correre, cerca di non interrompere lo sviluppo dell’azione e, soprattutto, evita di farsi coinvolgere in sterili polemiche.
QUELL’ESULTANZA... Sempre dal fronte Tevez, arrivano in tanto le reazioni all’ottimismo del presidente del Boca Angeli ci, che ai microfoni di TyC Sports ha sostenuto di essere «vicino a riportare Tevez in pa tria». Così l’agente dell’Apa che: «Basta, si sta giocando con i sentimenti dei tifosi. L’unica cosa certa — ha dichiarato Adrian Ruocco a Radio La Red — è che Tevez vuole rispettare il contratto con la Juve. Tutti sanno che Carlos chiuderà la carriera al Boca. Ma tornerà più avanti e bisogna ancora ve dere quando, perché c’è un contratto». Duro Beppe Marot ta: «Il presidente del Boca ha
partite giocate contro la Lazio in Serie A. L’attaccante argentino è arrivato a Torino nell’estate del 2013: la Juventus lo ha acquistato dal Manchester City
TOCCHI PER ZONA
DRIBBLING
Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla
POSITIVI
ATTACCO
2
S
empre Tevez! Non si fer ma più. Gol numero 26 in stagione, diciottesimo centro in campionato, e davan ti a sé traguardi eccitanti, con il club e la nazionale. Ed è stata forse proprio la Seleccion a ispirare una stagione che sta assumendo contorni personali mostruosi per l’Apache. L’av vento di Martino alla guida del club Argentina e la chiamata dopo tre anni di esilio, poi a fa re la differenza ci ha pensato la «fame» del Jugador del pueblo, a caccia di un posto sicuro per la Coppa America di giugno, in Cile. Ogni gara la vive come un esame senza ritorno, il tutto per la gioia di Allegri. Infatica bile, 90’ anche ieri, «tanto ci so no quattro giorni da qui a Mon tecarlo», deve aver detto al tec nico. Ma la verità è che Tevez voleva mettere un’ulteriore fir ma, quella decisiva sul quarto scudetto consecutivo della Ju ve. Non lascia nemmeno le bri ciole in questa stagione. Gioca da leader vero, è quasi sempre lui ad aprire le partite: è suc cesso 15 volte nelle 19 gare in cui ha segnato.
1Carlos Tevez, 31 anni, ha segnato in tre delle quattro
L’ARGENTINO AI RAGGI X
TORINO 17’ Implacabile Carlitos Vidal di testa anticipa Biglia e lancia Tevez, tenuto in gioco da Mauricio. Scatto e sinistro vincente una volta dentro l’area: 1-0 Juve.
3
1
1
2
3
1
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1
8
2
1
1
2
3
1
1
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3
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1
2
1
1
1
1
POSITIVI
50%
26
NEGATIVI
NEGATIVI
4
2
50%
18
33
PASSAGGI
2
7
FALLI SUBITI 3
FALLI FATTI 0
PALLONI INTERCETTATI 2 LANCI POSITIVI 3
I suoi gol in campionato
Con quello di ieri sera, Carlos Tevez è arrivato a quota 18 gol in campionato, uno in meno di quanti ne fece in tutta la passata stagione
PALLE RECUPERATE 8 IL GOL
IL PUNTO DA CUI HA TIRATO
1 GDS
fatto delle dichiarazioni molto azzardate, per due motivi: pri mo perché deve rispettare le volontà della società che detie ne i diritti sportivi; poi deve ap profondire l’atteggiamento, la volontà del calciatore. In que sto caso Tevez non ha mai ma
nifestato a noi la volontà e la voglia di andarsene». Certo, ai tifosi del Boca non sarà sfuggi ta l’esultanza di ieri di Carlitos: corsa e gesto della gallina, pro prio come in uno storico Boca River, semifinale di Coppa Li bertadores. E fra poco i due
QUELLA «GALLINITA» DEL 2004... La «gallinita» fatta da Tevez dopo un gol col Boca al River in Libertadores nel 2004. Uno sfottò che gli costò l’espulsione
club si ritroveranno negli otta vi della stessa competizione. «Ma no — ride Tevez —, questa gara non c’entra, ho esultato così perché lo avevo promesso alla mia gente, e farò lo stesso se segnerò anche a Monaco. Preparatevi a una grande Juve. Il mio futuro? Basta, non è giu sto che si parli di me, conta la Juve, vivo e viviamo un mo mento straordinario. E se deci derò di andare via, i primi a sa perlo saranno di certo i tifosi». Su Carlitos dice la sua anche Allegri: «È normale sentire no stalgia di casa. La sento io che sono di Livorno ed è a tre ore da qui... figuriamoci lui che è dell’altra parte del mondo». Chiude Marotta sull’eventuale «dualismo» BuffonNeto: «Gigi è ancora oggi uno dei migliori al mondo». E Neto? Chi sarà il vice l’anno prossimo? «Stiamo valutando lo scenario, perché bisogna guardare avanti». © RIPRODUZIONE RISERVATA
4
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Serie A R Anticipi 31a giornata LAZIO
JUVENTUS
BARICENTRO MOLTO BASSO 45,6 metri JUVENTUS 33 3 23 32 10 19 21 8 1 15
ANGOLI
2
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
138149
9
75 70
541
BARICENTRO 8
PASSAGGI RIUSCITI
POSSESSO PALLA
40,9%
PASSAGGI EFFETTUATI
390
59,1%
20
4
12
4
TIRI NELLO SPECCHIO
PALLE PERSE
90 7 11 20
22
FALLI COMMESSI
32
PALLE RECUPERATE
79,5%
86,5%
19 5
5
ALTO 55 metri LAZIO 27 22 33
GDS
fL’ANALISI TECNICA
protetto e non subisco le iniziative degli avversa ri, ho la possibilità di sviluppare la manovra of fensiva con maggiore equilibrio senza essere co a una parte, la solidità dell’acciaio. Dall’al stretto a sbilanciarmi e senza, dunque, prestare tra, la leggerezza della panna montata. La il fianco al contropiede nemico. Nel caso della differenza tra Juventus e Lazio sta tutta sfida dello Stadium la Juve dimostra tutta la sua qui, nella consistenza delle rispettive difese. forza impostando una strategia di attesa e ripar Quella dei bianconeri è tanto solida quanto at tenza. Non è da tutti, a maggior ragione quando tenta e affiatata. Quella di Pioli balbetta, si ar si deve giocare davanti ai propri tifosi. Non è ci rangia come può, ma appena si presentano le nismo, quello dei bianconeri, ma consapevolez difficoltà va in crisi e crolla. Il fatto è che Allegri za della qualità. Allegri conosce la solidità del ha la possibilità di mandare in campo il terzetto reparto difensivo e sa che i centrocampisti, al più impenetrabile d’Italia (soltanto 15 i gol in l’occorrenza, possono aiutare: per questa ragio cassati dalla Juve in questo torneo): Barzagli, ne ordina di mantenere il baricentro basso (alla Bonucci, Chiellini (anche se non fine sarà davvero molto arretrato: in grande serata). Pioli, invece, 45,6 metri) e di sfruttare gli spazi deve inventarsi mezza retroguar IL NUMERO che Tevez va a conquistarsi nella dia perché gli mancano De Vrij metà campo della Lazio. Logico (centrale) e Cavanda (terzino). che un simile atteggiamento te le Siccome la logica e l’esperienza puoi permettere soltanto se hai tre insegnano che l’intesa, soprattut centrali che fanno muro e respin to là dietro, è fondamentale, ecco gono tutto quello che arriva dalle spiegate le amnesie della Lazio. In i passaggi effettuati loro parti. Analizziamo le presta occasione dei due gol gli errori so dalla Lazio. La zioni di Barzagli e Bonucci, i mi no evidenti: sulla rete di Tevez la gliori. Il primo, su 33 passaggi ef linea difensiva è troppo alta e si fa squadra di Pioli ha fettuati, ne sbaglia solo 2. Il secon sorprendere dal tocco di testa di avuto il 59,1 per do, a parte il gol del 20, intercetta Vidal che imbecca Carlitos. A cento di possesso. 4 passaggi agli avversari. Mauricio e Cana manca la velocità per recuperare. Sul gol di Bonucci, invece, la NESSUNA DISTRAZIONE La Lazio, invece, nono coppia centrale non affronta l’avversario in pos stante il 59,1 per cento di possesso palla non rie sesso di palla e si fa ingannare dal movimento di sce a pungere come vorrebbe. Tanti passaggi taglio di Tevez. In una simile situazione uno dei (541 contro i 390 dei bianconeri), buona preci due difensori deve uscire a contrastare Bonucci e sione (86,5 per cento), ma di fronte a una Juve non aspettarlo al limite dell’area. schierata a protezione di Buffon manca il guizzo di un Felipe Anderson o di un Klose, cioè quelli SEMPRE CON EQUILIBRIO Se la Juve, in totale, deputati a saltare l’avversario e a creare la supe ha subito la metà dei gol della Lazio (15 contro riorità numerica. I 30 cross (cui vanno aggiunti i 30), significa che il senso della superiorità è pro 9 calci d’angolo) scodellati in mezzo all’area prio in questo dettaglio, che poi tanto dettaglio bianconera hanno prodotto poco. Il trio bianco non è. Gli scudetti, da sempre, si vincono con le nero BarzagliBonucciChiellini ha avuto pochis migliori difese e non con i migliori attacchi. E’ simi attimi di distrazione, e nessuno fatale. una questione tattica e filosofica: se io sono ben © RIPRODUZIONE RISERVATA
Andrea Schianchi
La gloria nasce in difesa D Barzagli e Bonucci sono muri insuperabili
1La squadra di Allegri lascia alla Lazio il controllo delle operazioni
(solo 40,9% di possesso palla), resta molto bassa e sfrutta gli errori LA MOSSA TATTICA
MARCHISIO: palloni intercettati 4 PIRLO: palloni toccati 55 TEVEZ: palloni recuperati 8 MATRI: palloni persi 10
PIRLO
TEVEZ MARCHISIO
MATRI
PASSAGGIO MOVIMENTO MOVIMENTO CON PALLA
Schierata con il classico 3-5-2, quindi senza il trequartista, la Juve si affida alla regia di Pirlo in avvio di manovra e ai movimenti di Tevez che ha il compito di organizzare l’azione offensiva. L’argentino è fondamentale quando va incontro al pallone, dettando il passaggio, e vede l’inserimento da dietro della mezzala: Marchisio a destra e Vidal a sinistra. GDS
COPPE EUROPEE
PRIMAVERA
Toro-Juventus, derby pesante: può valere il secondo posto
Mercoledì tocca ai bianconeri Giovedì il Napoli e la Fiorentina
L’esultanza di Arturo Vidal dopo il rigore che ha steso il Monaco Da martedì nuova tre giorni europea con i quarti di ritorno di Champions League ed Europa League, che vedranno impegnate tre squadre italiani, reduci da altrettanti buoni risultati nei match di andata. La Juventus (mercoledì in Champions) dovrà difendere a Montecarlo il gol di vantaggio ottenuto allo Stadium (di Vidal su rigore): l’esser riuscita a non subire gol in casa potrebbe rivelarsi fatto molto importante per la squadra di Allegri. E giovedì tocca a Napoli e Fiorentina in Europa League. Gli azzurri di Benitez vengono dall’impresa di Wolfsburg, travolto a domicilio 4-1 (Higuain, doppio Hamsik e Gabbiadini); la Viola di Montella parte dall’1-1 di Kiev, grazie alla rete in extremis di Babacar. Dovessero andare avanti le due italiane e Zenit e Dnipro, niente derby in semifinale, per evitare - per decisione dell’Uefa - incroci tra squadre russe e ucraine.
Champions Martedì, ore 20.45 Bayern-Porto (andata 1-3) Barcellona-Psg (3-1) Mercoledì, ore 20.45 Monaco-JUVENTUS (0-1) Real Madrid-Atletico Madrid (0-0) Europa League Giovedì, ore 21.05 Zenit-Siviglia Dnipro-Bruges FIORENTINA-Dinamo Kiev NAPOLI-Wolfsburg
(1-2) (0-0) (1-1) (4-1)
541
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La Roma travolge il Bari (5-1, con assist di Balzaretti per il 2-0 di Soleri) e allunga in vetta al girone C. Nel girone B, l’Udinese crolla in casa col Perugia e viene scavalcata da Cesena e Atalanta: oggi è fuori dai playoff. Nel girone A, vincono Fiorentina e Spezia: il derby di oggi di Torino può essere decisivo in chiave secondo posto. GIRONE A Bologna-Entella 0-3, Fiorentina-Carpi 2-0, ModenaParma 1-2, Sampdoria-Pro Vercelli 2-2, Spezia-Genoa 3-0, Trapani-Varese 2-4. Oggi, ore 11: Torino-Juventus (Rai Sport 1). Classifica: Fiorentina 57 punti; Spezia 49; Torino 47; Juventus 44; Sampdoria 43; Entella 38; Parma 37; Pro Vercelli 35; Bologna 25; Trapani 19; Carpi 18; Modena 15; Genoa 13; Varese 9. GIRONE B Pescara-Cittadella 23, Udinese-Perugia 1-2, BresciaInter 1-1, Cagliari-Chievo 0-1, Cesena-Sassuolo 1-0, VeronaAtalanta 0-1. Milan-Lanciano il 25/4. Classifica: Inter 51 p.; Milan 45; Cesena 39; Atalanta 38; Udinese 37; Chievo 36; Verona 31; Sassuolo 29; Perugia 27; Pescara 25; Cittadella 24; Cagliari 23; Brescia 20; Lanciano 6. GIRONE C Venerdì: TernanaLatina 4-1. Ieri: Livorno-Crotone 2-1, Roma-Bari 5-1, AvellinoCatania 0-5, Palermo-Lazio 1-0, Empoli-Vicenza 3-1, FrosinoneNapoli 0-1. Classifica: Roma 52 p.; Lazio 48; Bari 46; Catania 44; Empoli 43; Napoli 40; Palermo 39; Livorno 29; Latina 27; Frosinone 23; Ternana 21; Vicenza 19; Crotone 14; Avellino 7.
Serie A R Anticipi 31a giornata
6
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
LE PAGELLE di SEBASTIANO VERNAZZA JUVENTUS
LAZIO
6,5
7
RIECCO VIDAL CHIELLINI GIÙ MORATA: 30’ MA DI CLASSE IL TECNICO ALLEGRI
6,5
5,5
6,5
BUFFON Il primo intervento serio lo compie appena si scollina l’ora di gioco, il che la dice lunga sulla pericolosità laziale: punizione di Candreva, nella tormenta, e SuperGigi alza la palla sopra la traversa. Qualche brivido su un tiraccio di Biglia, spiegabile col pallone «saponoso». Affidabilità.
BARZAGLI Si ritrova di frequente sulle piste di Klose, perché il tedescone, per scelta tattica, si muove largo a sinistra. A tratti, nel primo tempo, lo punta anche Lulic, ma Barzagli sta ritornando «Barzaglione» e ci vorrebbe altro per spaventarlo. Se la linea è a tre, Barzagli non si ingarbuglia mai.
CHIELLINI Sull’1-0 imbocca Klose con un rinvio maldestro e rischia di riaprire il match. Un errore è ammissibile, ma ci sembra che negli ultimi tempi Giorgione abbia la sbavatura facile. Alla fine altro brutto sbaglio, su Felipe Anderson. «Chiello» un po’ sbiellato.
MARCHISIO Rieccolo. Col Monaco aveva sofferto la «debordanza» di Kondogbia, con la Lazio si riscopre principe della mediana. Sarebbe da 7, ma gli togliamo mezzo voto per due brutti falli: sul primo Rizzoli gli abbuona il giallo, sul secondo no. In ogni caso se a Montecarlo andrà così, molto sarà fatto.
PARATE 4 RINVII 8 PRESE ALTE 5
LANCI 2 RECUPERI 4 PASSAGGI 31
LANCI 4 RECUPERI 9 PASSAGGI 43
TIRI 1 RECUPERI 10 PASSAGGI 32
5,5
5
BIGLIA OPACO MALE KLOSE E ANDERSON NON DECOLLA IL TECNICO PIOLI
7 In Europa a 4, in campionato si torna a 3. Allegri il trasformista: non ha buttato via il format di Conte, l’ha riadattato e se ne serve quando occorre essere pratici. Ieri sera c’era da mettere in banca lo scudetto.
IL MIGLIORE BONUCCI
7,5 La difesa a 3 è il suo habitat: si sente più protetto e gli permette di fare il difensore alla Scirea. Esce dalla linea, ricama passaggi. Il gol è una fuga per la vittoria, gli avversari lo osservano increduli. BeckenBonucci.
5
5
MARCHETTI Incassa due gol simili: la difesa si apre come le acque del Mar Rosso a suo tempo e lui si ritrova da solo contro il tiratore. Distinguiamo, però: sul diagonale di Tevez non può nulla, sulla conclusione di Bonucci si ha la sensazione che possa fare di più. Sfumature, comunque.
BASTA Resta col cerino in mano nell’azione che porta all’1-0, ma le responsabilità sono dei centrali che restano impalati e non salgono. Nel complesso fa il suo solito lavoro, è il laziale che vanta il maggior numero di palloni recuperati (13) e di intercetti (5). Qualcosa vorrà pur dire
CANA Dove sei De Vrij? È questa la domanda più ricorrente ogni volta che Tevez e compagnia cantante puntano la difesa della Lazio, in particolare i due centrali. Condivide con Mauricio le principali responsabilità dei due gol subiti. Questione di movimenti molto sbagliati.
MAURICIO Vedere alla voce Cana. Va bene che in mediana fanno le coperture con lo scolapasta, cioè prendono un buco dietro l’altro, però Cana e Mauricio non sono in sintonia e così creano distonie. Tevez e Bonucci capiscono gli imbarazzi e vanno dentro come razzi.
PARATE 2 RINVII 6 PRESE ALTE 1
DRIBBLING 2 RECUPERI 13 PASSAGGI 55
CONTRASTI 5 RECUPERI 3 PASSAGGI 40
LANCI 1 RECUPERI 7 PASSAGGI 46
5 6
7
6,5
6
PIRLO Alla ricerca della condizione perduta. Come col Monaco, a bassa intensità. Schiaccia il tasto che aziona Bonucci per il «costa a costa» del 2-0. Come dite? Era una palletta facile? Sì, può essere, ma provateci voi e ne riparliamo. Pirlo rimane Pirlo, anche al minimo dei giri.
VIDAL Pietra miliare del centrocampo, una specie di checkpoint che gli avversari non superano mai: «Ehi tu, dove vuoi andare? Documenti, prego: io sono Vidal». In più è sua la spizzata che traccia l’autopista su cui sfreccia Tevez per il gol sblocca-risultato. Vidal è tornato vitale.
EVRA Dipende da che cosa ci si aspetta da lui. Alla sua età non gli si può chiedere di spingere come ai tempi della beata gioventù, bisogna cominciare ad apprezzarne il lavoro difensivo, che ha la sua importanza. Equilibratore tattico di fascia. Poca appariscenza, molta sostanza.
MATRI Ha la funzione dei piloni delle funivie: permette al cavo (la palla) di scorrere e alla cabina (la squadra) di salire. Incombenze fisico-tattiche, poco spazio per esibire il suo senso del gol. La classica prestazione apprezzata dai compagni, e un po’ meno dalla critica.
LANCI 4 RECUPERI 6 PASSAGGI 39
TIRI 1 RECUPERI 7 PASSAGGI 38
CROSS 1 RECUPERI 5 PASSAGGI 25
TIRI 0 RECUPERI 3 PASSAGGI 5
TIRI 2 LANCI 1 PASSAGGI 30
E niente, la Lazio non fa il salto di qualità. Si ferma sul più bello, all’ottava vittoria di fila, e consegna lo scudetto alla Juve. Non che ci fossero dubbi, ma forse Pioli poteva giocarsela meglio, con meno esperimenti.
IL MIGLIORE CANDREVA
6 Con lui la Lazio acquista peso e personalità. Col senno di poi è stato un grosso errore lasciarlo fuori dai titolari. E’ il laziale che più tira, più crossa e più crea. Con Candreva la Lazio si eleva (un pochino).
5,5
5
5,5
6
BRAAFHEID Soggetto piuttosto misterioso. Terzino che poco spinge e il minimo difende. Si trova davanti Padoin, il più innocuo degli juventini, eppure non ne approfitta. Non è aria per la difesa della Lazio. Pioli sceglie lui come colpevole all’intervallo, ma ce n’erano tanti altri da cambiare.
CATALDI Spiace che il ragazzo, uno dei giovani più promettenti in A, stecchi un appuntamento così importante, ma ci sta perché davanti aveva per lo più Marchisio (del quale per giunta ci pare che abbia qualcosina). L’entrata da dietro su Tevez, che gli vale il rosso, dimostra che non è serata.
BIGLIA Prestazione in tono minore. Forse sulla sua gara incide la botta in testa subita in avvio durante un contrasto. In regia qualcosa combina, si fa notare per alcuni discreti lanci e per la solita tela di passaggi. Più che altro è manchevole nel filtro: porte aperte nella sua zona.
LULIC Uno dei pochi da salvare, i report dicono che le sue sono le cifre di uno che se non altro si è sbattuto. Comincia da centrocampista e prosegue da terzino sinistro, come da ridisegno tattico di Pioli all’intervallo. Molta corsa, tanta «garra». Più o meno Lulic ha fatto il Lulic.
LANCI 2 CROSS 3 PASSAGGI 25
TIRI 3 RECUPERI 8 PASSAGGI 59
CROSS 2 LANCI 9 PASSAGGI 84
CROSS 5 LANCI 5 PASSAGGI 44
5
5
TIRI 4 CROSS 7 RECUPERI 2
7 IL PEGGIORE PADOIN
5,5 Ingiusto paragonarlo a Lichtsteiner, chiedergli le stesse accelerazioni, però qualcosa di più è lecito aspettarsi. Repertorio basico: il compitino difensivo, la timidezza nell’incursione. CROSS 2 RECUPERI 1 PASSAGGI 17
6
6
TEVEZ Nessuno può fermare un Apache lanciato in una prateria. Basta è uno svelto, ma non c’è niente da fare, se Tevez piglia quel metro, è impossibile riprenderlo. Gol spietato, tipico di uno che non perdona. Se la stessa situazione si ricrea in Champions, la Juve è a cavallo (dell’Apache). TIRI 2 DRIBBLING 2 RECUPERI 8
6,5
6
MORATA Mezz’ora nella bufera, controvento e contro la pioggia, ma non c’è acquazzone che tenga, la classe di Morata viene fuori lo stesso. Un paio di dribbling d’alta scuola, qualche tocco sapiente. Su un campo asciutto, con palla meno filante, avrebbe piazzato il terzo gol.
PEREYRA Dentro per dare respiro a Pirlo. La Juve è in pieno controllo del match, gli attacchi della Lazio non sono irresistibili e Pereyra si limita a vigilare che la gara non si riapra. L’importante è che sia tonico e ispirato per mercoledì.
TIRI 0 DRIBBLING 1 PASSAGGI 4
LANCI 1 RECUPERI 6 PASSAGGI 8
s.v. STURARO Più che altro entra per permettere a Vidal di prendersi l’ovazione della Stadium, ma al di là di questo ci sembra che stia scalando posizioni nelle gerarchie di Allegri. È un’impressione, vedremo se e quanto sarà impiegato a Montecarlo.
. TIRI 0 LANCI 1 PASSAGGI 2
IL PEGGIORE MAURI
5 Mauri centravanti? Sì, la Lazio parte col capitano falso nove. Non c’è limite alla polivalenza di Mauri, ma c’è un limite a tutto. La mossa non funziona perché allarga Klose e confonde Anderson. Mauri fuori quadro. TIRI 1 SPONDE 3 RECUPERI 3
RIZZOLI Ci lascia un po’ perplessi la gestione di certi cartellini. Ad esempio, Marchisio andava ammonito già nel primo tempo per la «zompata» su Braafheid. Ultimamente Rizzoli in queste situazioni ha però la tendenza all’abbuono. Per il resto, tutto ok
5,5
s.v.
F. ANDERSON FA7, la risposta della A al CR7 della Liga, non supera l’esame di maturità. Allo Stadium, contro gli attuali e futuri campioni, si vede la controfigura dell’ala che in questa stagione ha fatto deragliare tante difese. Anderson marginale e banale, e 27 palloni persi sono tanti.
KLOSE Klose rinchiuso in uno strano ruolo. Il suo allargamento a sinistra ci sembra il più grosso mistero laziale della serata. Periferico per un tempo, il tedesco viene poi rimesso al centro, quando la Juve ha già aggirato le linee nemiche. Altro enigma la sostituzione agli sgoccioli del match.
KEITA Nella Lazio non è una notte per giovani. Pioli concede più di mezza ripresa al ragazzo venuto dall’Africa, ma Keita non lo ripaga granché. Non si nota, tocca appena 13 palloni (e ne perde cinque). Sarà per la prossima volta.
LEDESMA Il più misterioso dei cambi: perché togliere Klose a pochi secondi dal triplice fischio, col risultato ormai scritto? Sarà stato il tedesco a chiedere la sostituzione, forse per motivi fisici (ci sembra la spiegazione più logica).
CROSS 4 DRIBBLING 6 PASSAGGI 28
TIRI 1 CROSS 1 RECUPERI 4
TIRI 0 RECUPERI 0 PASSAGGI 7
TIRI 0 RECUPERI 0 PASSAGGI 2
FAVERANI 6,5 MELI 6,5
DAMATO 6 IRRATI 6
FRANCIA
Turnover con vista sulla Juve: Monaco beffato al 90’ 1Il tecnico Jardim pensa al match di ritorno di Champions: col Rennes è 1-1. Psg, lo sfogo di Sirigu: «Dopo il Barcellona non ero una m...?» Alessandro Grandesso PARIGI @agrandesso
T
anto turnover. Forse trop po. E il Monaco perde punti preziosi per la corsa al podio. Contro il Rennes, l’av versaria Champions della Juve rimedia un pareggio beffa al 90’. Che è anche il terzo conse cutivo in casa, dove il club del Principato non vince da metà marzo. Statistica scomoda in
vista del ritorno con i biancone ri, mercoledì. Anche se il Mona co sogna sempre il ribaltone, non avendo pressioni particola ri in Europa. REGALO L’obiettivo in realtà è il terzo posto, a repentaglio dopo l’11 con i bretoni, bravi a sfrut tare il calo di concentrazione nel finale, quando il Monaco aspettava solo il fischio dell’ar bitro. E dopo aver economizza to energie, visto che Jardim ha ridisegnato la squadra in fun
zione degli infortuni di Toula lan e Kondogbia. Il primo è in forse per mercoledì. Il secondo recuperabile. In ogni caso, con Moutinho e Silva in mezzo al campo si piazza ancora Fa binho. A fare il terzino destro c’è il 18enne Traoré, mentre Raggi, capitano, torna centrale, con Wallace, preferito all’ac ciaccato Carvalho, in panchina fino al 38’ s.t., con Kurzawa, rimpiazzato da Echiejile. E an che con Martial, dentro per l’ul tima mezzora. Dal 1’ in attacco, con Carrasco e il neutro Ma theus, c’è Berbatov che rimane a secco e non gradisce il cambio al 21’ della ripresa. Tensione che si somma al pari, non scon tato dopo il vantaggio al 29’, a
firma di Silva. Il gol è un regalo del centrale ospite Mexer, ma il Monaco nel complesso gestisce senza rischi con un 433 puli to, efficace. Che però viene squarciato al 90’ quando Habi bou raccoglie l’appoggio da Grosicki e batte Subasic. La Ju ve sa ora che potrà insistere fi no in fondo per cercare even tualmente qualche gol decisivo.
Bernardo Silva, 20 anni, ieri in gol AFP
SFOGO SIRIGU In attesa di Lio neSt Etienne, il Psg torna in vetta vincendo a Nizza, con uno show di Pastore. Doppietta per l’argentino. Splendido il secon do gol, tutto in palleggio in area tra quattro difensori. A segno anche Cavani, su rigore per il 31 finale. Cruciale pure Sirigu
che salva i suoi sull’11 e a fine gara si sfoga con i giornalisti: «Stavolta per voi sono decisivo, ma mercoledì dopo il Barcello na dicevate che ero una merda. Ho la fiducia della squadra e posso camminare a testa alta». © RIPRODUZIONE RISERVATA
33ª GIORNATA Nantes-Marsiglia 1-0, Nizza-Psg 1-3, Bastia-Reims 1-2, Guingamp-Evian 1-1, Lorient-Tolosa 0-1, Metz-Lens 2-1, Monaco-Rennes 1-1. Oggi Lilla-Bordeaux (ore 14); Montpellier-Caen (17); Lione-St Etienne (21) CLASSIFICA Psg 65; Lione 64; Monaco 59; Marsiglia 57; St Etienne 56; Bordeaux 54; Montpellier 49; Lilla 47; Rennes 46; Nantes 43; Nizza 41; Guingamp 40; Caen, Reims, Tolosa 38; Bastia, Evian 37; Lorient 35; Metz 29; Lens 26.
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
7
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Serie A R Anticipi 31a giornata
fAREA TECNICA
L’ALLENATORE DELLA JUVE
ALLEGRI SE LA GODE «CHE MATURITA’ E VIDAL ORA CORRE, NON RINCORRE» Max: «Pirlo è sempre importante per noi, soprattutto per i calci da fermo. A Monaco devo scegliere tra difesa a tre o a quattro» Fabiana Della Valle INVIATA A TORINO
S
e c’è una cosa che Massi miliano Allegri ha impa rato in fretta alla Juven tus è che la parola sconfitta va cancellata dal vocabolario. Non che non lo sapesse già, però qui
gli scivoloni sono ancora meno tollerati che altrove. Così Par ma adesso può essere archivia ta alla voce «incidenti di percor so», perché la Juve è tornata quella imbattibile di sempre. Le grandi squadre non sbagliano le partite importanti: nella pseudo gara scudetto (fa sorri dere che possa essere definita così, visti i 12 punti di distacco che c’erano prima del fischio d’inizio) ha dimostrato tutto il suo valore: anche la squadra più in forma del campionato si è inchinata al gruppo che da quattro anni domina in Italia. MONACO «Sono contento per
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
quello che stanno facendo i ragazzi — ha detto il tecnico —. Meritano elogi, hanno dimostrato grande maturi tà». Ora i punti di vantaggio sulla seconda sono 15 (in at tesa che giochi la Roma) ep pure Allegri non vuole anco ra parlare di scudetto: «Sta sera era importante battere la Lazio non tanto perché è seconda, ma perché ha fatto un girone di ritorno straordi nario. Ora abbiamo abbassa to la quota, ma dobbiamo vincere altre duetre gare per arrivare al tricolore». Mercoledì invece in casa del Monaco potrebbe bastare anche un pareggio per gua dagnarsi l’accesso alla semi finale: «In Champions non ho ancora deciso se stare a tre o a quattro, quando si di fende nel modo giusto il mo dulo conta poco. La squadra a tratti ha fatto buone cose, ma bisognerà giocare me glio sul piano tecnico. Oggi avevo cambi in panchina che mi permettevano di ribalta re sistema di gioco. Pirlo è importante, soprattutto sui calci da fermo, Vidal è molto migliorato, ora difende cor rendo e non rincorrendo».
fAREA TECNICA
SOFFRIRE E SEGNARE Tra i protagonisti c’è Leonardo Bonucci, che ha segnato il 20 esibendosi in un coast to coast. «Ho preso palla da Pir lo, ho visto i movimenti degli attaccanti, nessuno usciva e ho provato ad andare fino in fondo. Ma lo scudetto non è vinto, c’è da pedalare finché non c’è la matematica. Sta sera si è vista una grandissi ma Juve, ci siamo difesi sotto la linea della palla e abbia mo colpito negli spazi. L’esultanza è per i miei ami ci: uno è laziale, quindi sod disfazione doppia».
Ancora una volta il tecnico che giocò con i bianconeri non riesce a battere la sua ex squadra: «Sono stati cinici, sono i più forti»
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L’ALLENATORE DELLA LAZIO
PIOLI VA AVANTI «LA SCONFITTA NON CAMBIA I NOSTRI PIANI»
Stefano Cieri INVIATO A TORINO
J
uve ancora indigesta per l’ex juventino Stefano Pioli. Contro la squadra con cui, da giocatore, divenne campione del mondo il tecnico rivelazione del campionato ri
media un altro k.o. con poche attenuanti. Dopo lo 03 del l’Olimpico dello scorso novem bre ecco il 20 dello Stadium. Altra partita senza storia, che interrompe la striscia positiva di otto vittorie consecutive (fallito l’assalto al record di Eriksson) e rischia (dipende da cosa farà la Roma oggi) di ri cacciare la Lazio al terzo posto. «Siamo un’altra squadra ri spetto alla gara di andata» ave va avvisato Pioli alla vigilia. Ma poi, in campo, la Lazio è parsa per lunghi tratti disorientata come cinque mesi fa all’Olim pico. Le assenze di De Vrij, Ra du e Parolo hanno avuto il loro
peso, ma al netto di queste sa crosante attenuanti la Lazio non ha ripetuto le prestazioni che negli ultimi due mesi le hanno consentito di vincere tutte le partite in campionato e di eliminare il Napoli nella doppia semifinale di Coppa Italia. PIOLI GUARDA AVANTI «Ab biamo provato a fare la partita — spiega il tecnico —, purtrop po davanti avevamo la squadra più forte del campionato. La Juve è stata cinica, ha sfruttato i nostri primi due errori e si è portata subito sul 20. A quel punto per noi la partita si è fat ta molto difficile. Abbiano con tinuato a giocare, non ci siamo demoralizzati, purtroppo ci è mancato l’acuto negli ultimi venti metri. Fino alla trequarti abbiamo manovrato bene, sia mo mancati nell’ultimo pas saggio. Abbiamo avuto una buona occasione con Klose nel primo tempo, poi altre situa zioni interessanti nella ripresa, ma non le abbiamo sfruttate al meglio». Il tecnico non teme che questa sconfitta possa tar pare le ali alla sua formazione. «Non si può vincere sempre — ammette Pioli —. E poi qual che errore l’abbiamo commes so anche nelle otto partite vin te. Solo che di fronte non ave vamo la Juventus. Non è che potevamo pensare di venire al lo Stadium senza concedere nulla ai bianconeri. Ma la squadra a me è piaciuta lo stes so, questa sconfitta non cam bia le nostre prospettive». Pioli spiega invece così la decisione di lasciare fuori Candreva al l’inizio: «Avevamo bisogno di avere più giocatori in mezzo al campo perché la Juve è molto temibile quando ti attacca per vie centrali. Per questo Can dreva, che è un esterno, è rima sto fuori». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R Il personaggio
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
L’attaccante Juan Manuel Iturbe, 21 anni, ha segnato solo un gol in campionato con la Roma LAPRESSE
Iturbe, doppia rincorsa «Gol in casa e 2° posto Io e la Roma ci crediamo»
1Contro i nerazzurri vuole sbloccarsi in A all’Olimpico
E Garcia fa la tabella: «Dieci punti nelle prossime 4 partite» PERCHÉ VEDERE ROMA-ATALANTA
Torna Totti e la Roma può rimettere la freccia, sempre ammesso che Reja non scateni Denis, uno capace di gol incredibili e che ai bergamaschi ha ridato... Moralez Olimpico, ore 15
più bonus, l’attaccante è stato il più costoso acquisto del calcio mercato italiano. Anche oggi Iturbe dovrà battere una con correnza importante per avere un posto da titolare, ma la vo glia c’è tutta. «Vero che inseguo il gol e il secondo posto — ha detto — ma conta la Roma più di qualsiasi cosa. I traguardi personali vengono dopo».
QUI TRIGORIA
Maicon, l’addio è più vicino Keita recupera
OBIETTIVI Certo che se vale il parametro fisico, la Roma di og gi partirà da Iturbe: «Meglio giocare con chi è al 100%, piut tosto che con quelli che non so no al massimo», dice un Rudi Garcia in modalità La Palice. Iturbe scoppia di salute, le ulti me due prestazioni sono state largamente le migliori del 2015. Non sufficienti, in ogni caso, per regalare alla Roma i sei punti che cercava. «Ne ab biamo presi 7 su 9 nelle ultime tre, ora l’obiettivo è 10 su 12», ancora l’allenatore. Perché sarà pur vero che per sorpassare la Lazio c’è tempo fino a fine mag gio, ma Garcia ha fretta: «Ab biamo un solo risultato, la vitto ria». E non serve fare la conta degli assenti: «Non siano un ali bi. Poi a fine stagione faremo il punto sul perché degli infortu ni. Pallotta dice che è stata col pa nostra? Dentro una stagione c’è tutto: fatalità e responsabili tà». Una frase solo apparente mente normale: a Trigoria dalla prossima stagione più di qual cosa è destinato a cambiare.
Sempre più complicata la situazione legata a Maicon. Ieri anche Garcia ha ufficializzato come il problema sia più complicato del previsto. «Il problema è che fa un passo avanti e due indietro. Ha un problema delicato al ginocchio destro (alla cartilagine, ndr), mi aspettavo prima il suo ritorno. Ora non può fare tutto, un giorno sta bene, un altro meno. Faremo un punto per spiegare meglio le sue condizioni. Mi auguro per lui e per noi che possa tornare presto». Se lo augurano tutti, però le voci che parlano di una possibile rescissione contrattuale (con buonuscita) in estate si fanno sempre più forti, visto che le frequenti visite a Barcellona per sottoporsi ai fattori di crescita non hanno dato i risultati sperati. In attesa del brasiliano, però, intanto la Roma recupera Keita, anche se dovrà fare a meno degli infortunati Gervinho e Pjanic, oltre che degli squalificati De Rossi e Manolas.
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Reja oltre l’Atalanta «Voglio fare punti per gli amici laziali»
gli fruttò una targa a Formello: per Reja, la Roma non è un’av versaria come le altre.
Massimo Cecchini Davide Stoppini ROMA
P
er certe cose, da qui al 31 maggio il tempo non ha importanza. La Roma ha un solo obiettivo: il sorpasso al la Lazio. In fretta – visto che è già possibile oggi – oppure allo sprint, in fondo, conta poco. Inutile sottolineare come il mo mento sia dei meno felici per l’appoggio del tifo, così come l’avversario di giornata — l’Ata lanta — non sia dei più agevoli. Ma i ragazzi di Garcia hanno bi sogno di una immediata resur rezione per puntare all’accesso diretto in Champions, senza po tersi appellare ad alibi di sorta. LA VOGLIA MATTA In tema di resurrezioni, chi cerca la sua Pasqua è senz’altro Manuel Iturbe, che finora in campiona to non ha segnato neppure un gol all’Olimpico. A pensarci be ne, un dato quasi irreale se si pensa che, con i suoi 23 milioni
L’EX BIANCOCELESTE
Matteo Spini BERGAMO
I
l ritorno da avversario, do po anni da padrone di ca sa. Edy Reja riappare al l’Olimpico, ma sulla panchina dell’Atalanta: stavolta la «sua» Lazio non c’è, almeno sul cam po, perché, in effetti, nell’aria la presenza si avverte ed è schierata con i nerazzurri. «Quattro anni a Roma non si dimenticano: ho ancora tanti amici laziali, che nei giorni
scorsi mi hanno chiesto una grande prestazione. Se facessi mo risultato sarebbe un bene anche per la Lazio». Difficile dimenticare una lunga avven tura, fatta di gioie e di dolori, anche nei derby: «Tornare per la prima volta da rivale al l’Olimpico e affrontare la Ro ma è stimolante. Ricordo bene tutte le tensioni e le apprensio ni dei derby», spiega l’allenato re dell’Atalanta. Prima le scon fitte e gli sfottò (anche una bat tuta al veleno di Totti), poi la vittoria che cambiò il trend e
MENTALITA’ E la sua Atalanta deve affrontarla con lo spirito giusto: «Non si può andare a giocare contro la Roma solo cercando di non prenderle: bi sogna provare a fare la partita. Dopo un periodo duro, la Ro ma sta tornando quella dei tempi migliori, ma noi stiamo bene e la vittoria con il Sassuo lo ci porta convinzione e tem peramento: anche Denis è più carico», continua il tecnico. Formazione: dopo più di sei mesi dall’infortunio al lega mento e dopo l’ingresso a gara in corso col Sassuolo, c’è Esti garribia dall’inizio. Se sarà 4 411 potrebbe restare fuori Zappacosta, ma non va escluso il 433. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Serie A R Stasera il big match
Berlusconi, svolta da derby «Milan, vinci e addio crisi» 1Per Silvio potrebbe essere l’ultima stracittadina da presidente Ieri la visita a Milanello: «È la partita più importante, dovete dare tutto» COSÌ A SAN SIRO, ORE 20.45 TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD, Calcio 1 HD Premium Calcio, Calcio HD INTERNET
ARBITRO Banti di Livorno GUARDALINEE De Luca-Vuoto QUARTO UOMO Preti ADDIZIONALI Guida-Doveri
5. JUAN JESUS 1. HANDANOVIC
15. VIDIC 10. KOVACIC
23. RANOCCHIA
18. MEDEL
33. D’AMBROSIO
9. ICARDI
88. HERNANES
10. HONDA
27. GNOUKOURI
16. POLI 8. PALACIO
21. VAN GINKEL
INTER 4-3-1-2
ALLENATORE: Mancini
20. ABATE
7. MENEZ
28. BONAVENTURA
31. ANTONELLI
PANCHINA: 30 Carrizo, 6 Andreolli, 26 Felipe, 21 Santon, 54 Donkor, 55 Nagatomo, 20 Obi, 96 Palazzi, 11 Podolski, 28 Puscas, 91 Shaqiri, 97 Bonazzoli SQUALIFICATI: Brozovic, Guarin DIFFIDATI: Campagnaro, Dodò, Medel, Ranocchia INDISPONIBILI: Jonathan, Dodò, Campagnaro, Kuzmanovic
34. DE JONG
29. PALETTA
23. DIEGO LOPEZ
5. MEXES
MILAN 4-3-3
ALLENATORE: Inzaghi PANCHINA: 32 Abbiati, 99 Donnarumma, 25 Bonera 13 Rami, 33 Alex, 17 Zapata, 2 De Sciglio 36 Mastalli, 8 Suso, 22 Cerci, 9 Destro, 11 Pazzini SQUALIFICATI: Nessuno DIFFIDATI: Alex, Bonaventura, Menez, Mexes INDISPONIBILI: Agazzi, El Shaarawy, Mastour Montolivo, Essien CENTIMETRI
fQUI MILAN
L’ALLENATORE ROSSONERO
INZAGHI CI CREDE «TIFOSI, TRANQUILLI RITORNEREMO AD ALTI LIVELLI» Alessandra Gozzini MILANO
S
e Pippo cerca la maturità, quella di oggi è l’occasio ne giusta: sarà il diciotte simo derby della sua vita rosso nera. Ai dieci da giocatore (bi lancio: 6 vittorie, 3 sconfitte, un pari, 4 gol segnati) ne ha ag giunti altri sette da allenatore (sei nelle giovanili, più quello dell’andata): la patente che In zaghi vorrebbe prendersi è quella valida per guidare il Mi lan anche nella prossima sta gione. «Abbiamo preparato be ne la partita e sono certo che lo dimostreremo. Quando un alle natore sa di aver lavorato nel modo giusto pensa anche di po ter vincere». Se il diciottesimo sarà accompagnato dalle cele
brazioni si saprà solo in tarda serata, ma intanto Pippo ha di ritto di voto e sceglie il Milan: «Stiamo bene, recuperati gli in fortunati è cresciuta la condi zione di tutto il gruppo. E non a caso nelle ultime uscite si è visto un Milan diverso». A chi darà la preferenza sul campo è ancora presto per dirlo. L’ultimo ballot taggio, apertissimo, è tra Alex e Paletta: «Spero di avere Diego Lopez, che si è distorto un dito ma che dovrebbe farcela: altri
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dirigenti un’ora dopo perché impegnato nella tradizionale conferenza stampa della vigi INVIATO A MILANELLO (VA) lia. Ma poco dopo le 15.30 Inza è poco da fare: sta pen ghi e i giocatori si sono ritrovati sando di vendere il Mi nello spogliatoio dove Berlu lan, ma a Silvio Berlu sconi ha tenuto un breve discor sconi il calcio piace ancora tan so per motivare tutto l’ambien tissimo. E, naturalmente, gli te in vista del derby con l’Inter: piace allo stesso modo il ruolo «Da qui alla fine del campiona di presidentetrascinatorealle to avrete modo di figurare bene natorepsicologomotivatore – ha detto il presidente, ripreso che si è ritagliato in questa stra dalle telecamere della tv di casa na stagione e che ieri l’ha porta –. Adesso che tutti gli incidenti to a Milanello per la ventiduesi sono alle spalle, a parte tu che ma volta. marchi visita Quella con ma rientrerai l’Inter non è tra poco (si ri una partita ferisce al capi come le altre, tano Riccardo tanto meno Montolivo, per Berlusco che è infortu ni che oggi nato ma era potrebbe vi presente nello vere il suo ul spogliatoio, timo derby da SILVIO BERLUSCONI ndr), abbia p r e s i d e n t e . PRESIDENTE MILAN mo la possibi Ieri è arrivato lità di dare ve dall’alto, in elicottero, alle ramente il massimo. La partita 13.30 ed è stato accolto da di domani (stasera, ndr) è tra Adriano Galliani e Pippo Inza dizionale. E’ la partita più im ghi. I tre sono subito andati a portante dell’anno. Quest’anno pranzare. Il tecnico ha lasciato i in modo particolare, perché
G.B. Olivero
i derby di Inzaghi: 10 da calciatore, con 4 gol fatti, e 7 da tecnico (compresi i 6 nelle giovanili) con un bilancio di 2 vittorie, 3 pareggi e 2 k.o.
menti c’è Abbiati. Honda ha an cora un po’ di dolore quando calcia forte. Destro si allena da venerdì, valuterò se farlo parti re dal primo minuto o meno. C’è comunque Menez, che può giocare centravanti o esterno». REGALO Il diciottesimo è sem pre un’assunzione di responsa bilità: «Il derby non è la partita che deve salvare la stagione, ma un appuntamento importante a cui tengono moltissimo la socie tà e i tifosi. Abbiamo grande ri spetto dell’Inter e delle sue qua lità, ma noi siamo il Milan. Chi ha più da perdere? Siamo nella stessa condizione. Io ho meno esperienza di Mancini ma ho grande umiltà e autocritica: ri spetto alle ultime prestazioni vorrei per esempio che fossimo un po’ più precisi nell’ultimo passaggio e nel tiro». Con il di ciottesimo si decide cosa voler fare da grandi. Da questo punto di vista Pippo è già molto matu ro, avendo idee chiarissime: «Sono venuto qua per vincere, non per passare il tempo. A vol te per aprire dei cicli ci vuole pazienza. La società farà le sue considerazioni a fine stagione. Io dovrò essere bravo a tenermi il Milan, perché ci tengo e per ché penso di aver capito, dopo qualche mese, cosa si possa fare per migliorare la squadra. La mia unica preoccupazione è far tornare il Milan ad alti livelli. E i tifosi stiano tranquilli: non so quanto tempo ci vorrà, ma ci riusciremo. Sono davvero con vinto che con questa presiden za, questa società, e spero con me come allenatore, torneremo a vincere». Il regalo per il diciot tesimo è invece quello che Inza ghi spera di fare, non di riceve re: «La vicinanza di Galliani è quotidiana, la dottoressa Bar bara Berlusconi mi ha dimostra to stima, e la gente con me è fin troppo paziente. Poi c’è il presi dente, che per noi fa la differen za. Mi ha sempre stimolato e da to dimostrazioni di affetto. Il re galo più bello che possiamo far gli è vincere giocando bene». © RIPRODUZIONE RISERVATA
C’
SONO CONVINTO CHE IL DERBY POSSA RIPORTARCI ALLA LUCE
Adriano Galliani, Silvio Berlusconi e Pippo Inzaghi insieme a Milanello BUZZI
siamo quasi a pari punti. Chi vince è fuori dalla crisi, chi per de è in piena crisi, perché verrà fatto il confronto con l’altra squadra che ha vinto. Perciò è particolarmente importante e sono sicuro che darete il meglio che potete dare. Sono convinto che sia una partita che può ri portarci alla luce». Poi il presi dente ha applaudito Menez («Complimenti per i 16 gol») e ha continuato: «Ci sarà lo sta dio pieno, tra l’altro 10.000 bi glietti sono stati acquistati da stranieri che sono qui a Milano in occasione del Salone del Mo bile. Ci sono le condizioni per giocare al meglio, anche il cam po sarà perfetto».
IL FRANCESE
Falso nove o esterno Per Menez è uguale: tanto segna lo stesso Marco Pasotto MILANO
Q
uattro mesi fa Berlu sconi gli diceva cose come queste: «Hai vi sto che quando giochi in area si segna? Dovresti darti una multa quando esci da lì...». Ora si limita ai «complimenti per i 16 gol», per due motivi: intanto per ché sarebbe ingiusto redar guirlo dopo tutto quello che ha fatto, e poi perché Silvio ormai ha capito che tanto Jeremy Menez continuerà a fare di testa sua. Ad andare dove lo portano pallone e istinto. Ingabbiare un’anima libera sarebbe andare contro natura e fino a questo mo mento le leggerezze del fran cese (ce ne sono state anche di gravi, come sul gol della Samp) sono di gran lunga in feriori al Pil rossonero. OBBEDISCO A meno che In zaghi non cambi prospettive a ridosso della partita, oggi Jeremy è atteso da una bella notizia: ci sono ottime possi bilità di tornare a giocare al centro dell’attacco (termine un po’ riduttivo: meglio dire al centro di tutto). Lo si de duce dalle ripetute prove in settimana. Se Pippo optasse per un centravanti di ruolo, sarebbe soltanto per non modificare il concetto tattico delle ultime partite, discre
tamente confortanti. Ma Menez resta l’indiziato numero uno per guidare l’attacco, ed è inte ressante che torni nel suo ruolo preferito proprio nella partita «più importante dell’anno» (se ce ne fosse bisogno, lo ha ricor dato ieri Berlusconi), ovvero in quella che indirizzerà – nel be ne o nel male – le ambizioni eu ropee. Da quando è arrivato De stro, infatti, Jeremy è stato fatto riaccomodare sulla sinistra, co me succedeva con Torres. E da quelle parti c’è da faticare di più, oltre al fatto di ritrovarsi la porta più lontana. Va detto che Menez ha sempre obbedito: so lo che poi interpreta la fase di copertura a modo suo. A grandi e dispendiosi ripie gamenti seguono minuti in cui la fase difensiva diventa questa sconosciuta. RENDIMENTO Cosa che però non cambia di una virgola la produttività offensiva. E qui sta il grande merito del francese: da falso nove o da esterno sini stro, il rapporto golpartite è praticamente lo stesso. Nel det taglio: 6 gol in 11 presenze da centravanti (uno ogni 0,54 par tite), 10 in 19 da esterno (uno ogni 0,52). C’è stato un mo mento dell’autunno in cui Inza ghi raccontava che il destino migliore di Menez era al centro dell’attacco. Poi è stato costret to a dirottarlo in fascia. Ci ha pensato Jeremy a non abbassa re il rendimento. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Jeremy Menez, 27 anni, al Milan dall’estate scorsa FORTE
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
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S.Siro, la carica dei 75mila E Thohir: «Sarà una bolgia»
1ET atterra stamattina: «Inter, il mondo ci guarda». A inizio settimana
il faccia a faccia con Mancini. Trapattoni: «Gnoukouri dal 1’? Sì perché...» Luca Taidelli @LucaTaidelli
E
MESSAGGI DIVERSI Rispetto ad altri discorsi pronunciati al la squadra durante questa sta gione Berlusconi ha puntato più sul cuore che sulla tecnica. Non ha detto «Non cambierei la rosa del Milan con quella della Juve», ma «Sono sicuro che da rete il meglio che potete»: un concetto ben differente, che magari alleggerisce un po’ la pressione anche se i giocatori hanno perfettamente capito quanto sia importante il derby per il presidente, per i tifosi e naturalmente per l’allenatore. Prima di risalire sull’elicottero qualche minuto dopo le 16, Ber lusconi ha dato alcuni consigli ai giocatori: «Cercate di tenere
la palla, di essere aggressivi, di attaccare con convinzione: da vanti a 80.000 persone farete una buona figura». Nessun ac cenno, invece, al futuro di Inza ghi e alla probabile cessione so cietaria. BARBARA PRESENTE Non si sa ancora dove stasera il presiden te guarderà la partita: potrebbe anche arrivare all’improvviso a San Siro, ma l’ipotesi più proba bile è che resti ad Arcore davan ti alla televisione. Sicuramente in tribuna, invece, sarà Barbara Berlusconi, che spera di vivere una serata di gioia per tutto il Milan.
IL PRIMO DERBY MI TOLSE IL FIATO. RIVOGLIO QUEL CLIMA ERICK THOHIR PRESIDENTE INTER
CON MANCIO E SQUADRA La carica alla squadra arriverà inve ce a pranzo nell’hotel sede del ri tiro e probabilmente anche negli
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AGENDA FITTA Probabile che l’incontro tra i due avvenga tra lunedì e martedì. Infatti a Thohir preceduto dal socio Handy Soetedjo, che ieri ha assi stito alla rifinitura stavolta non manca il tempo. Si fermerà a Mi lano sino a lunedì 27, forse addi rittura il 28, giorno in cui l’Inter peraltro giocherà a Udine. L’agenda del presidente resta co munque fitta. Il 26 incontrerà il sindaco Giuliano Pisapia e Bar bara Berlusconi per lo stadio, ma prima spera di poter annunciare il rinnovo di Icardi e sarà impe gnato in diversi meeting con i va
fQUI INTER
L’ARGENTINO
Icardi pronto a sognare una settimana da dio: 1° gol ai cugini e rinnovo Mauro Icardi, 22 anni, all’Inter dall’estate 2013 FORTE
rick Thohir arriva stamat tina a Malpensa con mo glie e amici per una setti mana intensa in cui vedrà anche i big match contro Milan e Ro ma. Prima di imbarcarsi per l’Italia il presidente ha caricato i tifosi in vista del derby di stasera con questa lettera: «Milano si ferma per questa bellissima par tita, il mondo ci guarda. Milioni di tifosi in tutto il pianeta go dranno dello spettacolo più af fascinante che ci sia: il derby. È il mio quarto derby da presidente. E quando ho visto il mio primo InterMilan a San Siro sono ri masto senza fiato. Per un atti mo, prima che l’arbitro fischi l’inizio del match, ascoltate il boato del nostro stadio. So che sarà una bolgia. So che in sere come questa l’essere interisti conta ancora di più. Voglio ve dere questo stadio nel suo mas simo splendore, giocare partite affascinanti, vincere trofei. Con voi, per voi. Per noi».
spogliatoi, a pochi minuti dalla sfida. Difficile invece immagina re che già oggi vada in scena il faccia a faccia con Roberto Man cini che lo stesso ET (che poi tor nerà a metà maggio per il match contro la Juve) ha annunciato al tecnico per ribadirgli la centrali tà nel progetto Inter e per discu tere di mercato. Sarà un mo mento importante, perché Man cio ribadirà l’esigenza di fare di tutto per rendere competitiva la rosa e rientrare già nel 201617 in Champions, cioè sul treno eu ropeo ad alta velocità. Il pallino quindi passerà ad ET che già a gennaio aveva fatto un grande sforzo per soddisfare il tecnico.
INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)
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l Diavolo, Mauro Icardi non ha mai fatto paura. Cioé, gol. Forse è la vol ta buona, forse succede. E se succede (con vittoria) sarà un antipasto molto saporito per cominciare una settimana che potrebbe essere quella del rin novo fino al 2019. L’ingarbu gliatissimo (ma non troppo) allungamento di contratto. MENO «MODERNO» Maurito ha già superato il bonus dei 20 gol: a Verona ha infilato il chiodo numero 21 (16 in campionato, 1 in Coppa Ita lia, 4 in Europa League) su assist di Palacio. La diffe renza dal periodo un po’ nebuloso c’è ed è la se guente: le sortite fuori dall’area sono state ri dotte da tre settimane a questa parte; prima invece, e a forza di lavorare da attaccante moderno, l’argentino aveva un po’ annacquato la sua vena da killer d’area, vena indiscutibi le. Mauro ha praticamente fat to gol a tutte le grandi: tutte tranne il Milan. Ed è per questo che la gara di stasera avrà un concetto in più da sviluppare. DA TENERE, SE POSSIBILE Icardi è alla pari di Menez: sfi da a quota 16 gol in campiona to. L’altroieri è atterrato a Mila no il suo agente: l’Inter ha chie sto che tutto venisse posticipa
to a dopo il derby, e così sarà. Perché quel rinnovo del contratto deve solo esse re firmato e perché da que sta mattina a Milano c’è pu re Erick Thohir che ha rece pito il messaggio di Roberto Mancini: se possibile, Mau ro Icardi va tenuto. Il bom ber argentino dovrà essere (a meno di mostruose e irri nunciabili proposte) il per no del futuro. BONUS PONTE E in questi giorni in cui Mancini ha pro vato di tutto, Icardi non si è praticamente mai mosso dalla titolarità. Ovvio, vien da dire, e val la pena ribadi re che Icardi non titolare lo si è visto solo due volte, a Roma (contro i giallorossi) e a Reggio Emilia. Ma il no do della prossima settimana sarà il rinnovo: Icardi ades so guadagna 900.000 euro, l’idea (si sa) è quella di la sciargli completamente i di ritti d’immagine e far salire i suoi emolumenti fino a 2,7 milioni fino al 2019. Da oggi alla partenza del nuovo con tratto, ecco il «bonuspon te», una sorta di riconosci mento per quanto fatto fino ra. Inter, Icardi, Ausilio, Fas sone ed entourage del giocatore ne parleranno: lo sblocco, ovvio, lo dovrà da re ET. E un gol al Milan aiu terebbe tutto. E tutti. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ALLENATORE NERAZZURRO
MANCINI SI SCUSA «FINORA SIAMO DA VOTO NEGATIVO: ORA IL RILANCIO» Matteo Dalla Vite INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)
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l voto è basso. Da derby a derby, dal 23 novembre a oggi, il Mancio inchioda la sua Inter sotto la sufficienza. Quasi scusandosi. «Speravo, a questo punto della stagione, che potessimo essere molto più in alto, giocare per un titolo. Non amo i voti, ma se proprio devo darlo, beh, è un voto nega tivo». Ed è come se chiedesse al popolo interista di perdonarlo. «Ma questo derby riprende Mancini spero diventi la base per un grande rilancio». KOVACIC E GNOUKOURI Il der by del pane duro: questo è. «E mi spiace non poter conferma re la stessa squadra di Verona,
visti i due squalificati», fa Man cini. Stando così le cose, l’indi cazione che vuole come interni il baby Gnoukouri e Kovacic ap porterebbe solo due modifiche alla squadra quasi perfetta che ha battuto l’Hellas. Le notizie, in questo caso, sarebbero due: uno, resta fuori ancora Shaqiri; due, riappare Mateo Kovacic (da interno mancino). «Se mi aspettavo di più da Shaqiri? Ci sta che possa aver avuto un calo e c’è sempre l’ambientamento,
RIl tecnico pensa a riproporre Kovacic Con lui Gnoukouri Medel e Hernanes Shaq, ancora panca?
ri comparti del club. Anche se gli ha già parlato al telefono nei giorni scorsi, immancabile arri verà anche la cena con Massimo Moratti, che questa sera dovreb be affiancarlo in tribuna. BOTTEGHINO E COREOGRAFIA La cornice sarà stupenda. A ieri erano stati venduti 75mila bi glietti e gli ultimi tagliandi sa ranno in vendita allo stadio dalle 13. La Curva Nord ha preparato una coreografia maestosa, su tre anelli, e invita i tifosi a indossare la maglia crociata. TRAP VOTA GNOUKOURI Tra i presenti potrebbe esserci Gio vanni Trapattoni, ex di prestigio su entrambi i fronti. «Quanti ri cordi, col pronostico spesso ri baltato rispetto alla classifica ha spiegato il Trap . Senza pres sioni di classifica, spero che sia un bel derby, anche se con un pa reggio entrambe le squadre poi passerebbero una settimana tranquilla. Se farei esordire Gnoukouri? Sì, anche perché verso un 18enne sono tutti più benevoli. Il mio futuro? Se mia moglie non mi avesse bloccato causa Ebola, mesi fa sarei diven tato c.t. della Costa d’Avorio. Ora vedremo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
come per Podolski. Ma so che chi è arrivato a gennaio sarà importantissimo per la prossi ma stagione. Gnoukouri? Non ha sentito la pressione nel l’esordio a Verona, può avere un grande futuro. È un tipo ab bastanza tranquillo, però è gio vane e nessuno può sapere co me reagirà se giocherà dall’ini zio. Kovacic? Come ho detto al tre volte ha grandi qualità e deve metterle in mostra quan do ha la possibilità di giocare». BIVALENZA E SHAQIRI Stando così le cose, il 4312 vedrebbe pure l’ipotesi di allargamento, con Kovacic che andrebbe largo a sinistra, Palacio largo a de stra, Hernanes sempre sulla trequartista e MedelGnoukou ri cerniera di mezzo per un 42 31. L’ivoriano, classe ‘96, è in vantaggio su Obi. L’altra even tualità è che Hernanes (molto in forma da trequartista) faccia l’interno e Shaqiri si rimetta dietro le punte. Shaq che è stato osannato da 56 tifosi del l’Inter club Albania, arrivati in pull man (e in 29 ore) da Tirana. HA RAGIONE MEDEL «Gli ingre dienti per vincere il derby? Cre do che quello che ha detto Me del (le palle, ndr) sia giusto» ri prende Mancio. Che twitta: «La voglia di vincere dei nostri tifo si deve essere la nostra spinta! Faremo di tutto per farli con tenti». Ed è anche per loro che gli dispiace quella insufficienza nel suo girone da derby a derby. «Più difficile giocare a San siro che in trasferta? San Siro non è uno stadio facile, è pesante: o sei talmente forte da superare la pressione o vai incontro a dif ficoltà. Ma la pressione deve di ventare una forza». PIU’ GRAVE PER NOI C’è una di gressione su Cerci («Lo volevo a parametro zero già al City») e una riflessione. «La sconfitta per l’Inter sarebbe più grave del contrario perché noi giochiamo in casa». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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UNA PARTITA 14 LUOGHI
Milano l’è un gra La città è un po’ triste: sono tempi senza bandiere, senza troppe discussioni nei bar. Si stava meglio quando si giocava meglio. Milano però nasconde mille luoghi da derby. Su Gazzetta.it ne abbiamo trovati 150, spesso sconosciuti anche per chi a Milano vive da anni. Qui sono 14, un po’ in omaggio al derby 214, un po’ perché 150 storie per due pagine sono troppe. Buon viaggio (in tram, magari) DI LUCA BIANCHIN E MATTEO BREGA
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IL PRIMO CAMPO Ripa Ticinese 113/115
e rand lio G Navig ia a Alz
Stadio Giuseppe Meazza San Siro
Dove il presidente guardava la partita in barca sul Naviglio Ci vuole un po’ di immaginazione per pensare che lì, tra i palazzi, sorgesse il primo campo dell’Inter. Ripa Ticinese, altezza dei civici 113 e 115. Cassette di frutta delimitavano il lato del terreno di gioco che appoggiava sul Naviglio Grande. I palloni, però, passavano che era un piacere. E così nel Naviglio sostavano barche e barchette dei soci nerazzurri e anche di tifosi. Tra tutti, però, lo specializzato era il presidente, Giovanni Paramithiotti, il primo della storia interista. Il terreno di gioco era in terra battuta, altro che erba finemente rasata. Così l’umidità della zona lo trasformava spesso in un campaccio impraticabile. Non c’è traccia del campo oggi, se non una targa commemorativa. Ma vogliamo immaginare che qualche pallone voli ancora dentro quello specchio d’acqua.
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PASTICCERIA COVA via Montenapoleone, 8
San Babila
Il «dolce» ufficio di Herrera: vi lievitava la Grande Inter Fondata nel 1817, originariamente si trovava all’angolo tra via Verdi e via Manzoni, vicino alla «Scala». La «Pasticceria Cova» si sposta in Montenapoleone nel 1950, dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Qui Helenio Herrera era abituato incontrare dirigenti, collaboratori, giocatori, qualche giornalista ogni tanto. Il suo ufficio di rappresentanza era in pieno centro. Se non era al campo per allenamenti e partite, era facilissimo trovarlo qui, seduto al solito tavolino. Locale di indubbia classe, rappresentava anche bene la differenza (che poi si è persa nel tempo) tra i «bauscia» nerazzurri e i «casciavit» rossoneri. Da una parte i nobili, dall’altra il proletariato. Tra confetti, panettoni e dolcetti, Herrera tesseva i fili della Grande Inter.
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ARENA CIVICA viale Byron, 2
Parco Sempione
Qui combattevano le navi Meazza la inondò di gol Il primo scudetto (1909-10, qui le gare invernali), la prima Coppa Italia (1938-39), più della metà dei gol di Giuseppe Meazza in nerazzurro, uno scudetto della Grande Inter di Herrera (1962-63) hanno l’anima qui. Insomma, l’Arena Civica di Milano è stato uno stadio vincente per la storia dell’Inter. Qui si è esibita la mitica squadra di Arpad Weisz, si sono allenati e qualche volta hanno anche giocato gare ufficiali Nyers e Skoglund (i mitici Anni Cinquanta, i due scudetti consecutivi del 1952-53 e 1953-54) ed era possibile vedere il dottor «Sottile» Annibale Frossi. E dire che l’impianto era stato pensato per ospitare diverse manifestazioni sportive. Comprese il tiro al piccione e le battaglie navali. E l’Inter si prese una fetta della storia.
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PORTA D’ORO
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piazza Diaz, 3
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Duomo
Angelillo e Ilya, che notti... E il Mago gli preferì Suarez
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Nome idilliaco, induce alla tentazione: «La Porta d’Oro». Trattasi di locale notturno, potete chiamarlo «gentlemen’s club» o «night club». Piazza Diaz, duepassi-due dal Duomo. Fondato tra gli Anni Cinquanta e Sessanta, era un luogo amato anche dai calciatori. Qui fece storia Antonio Valentin Angelillo. Segnava a raffica, segnò anche col cuore. Baffetto alla Clark Gable, bello. Sembrava un attore di Hollywood. Qui dentro fu travolto da Ilya Lopez, nome d’arte di Attilia Tironi. La bionda ballava e cantava alla «Porta d’Oro» (che esiste tuttora). Quando Helenio Herrera arrivò all’Inter volle capirci di più. Invitò la coppia a pranzo, alla fine HH sentenziò: «Situazione irrimediabile. Angelillo è finito. Ho deciso di liquidarlo e di sostituirlo con Suarez».
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RISTORANTE L’OROLOGIO via Mengoni Duomo
Riunione di artisti e dissidenti Così nacque la Beneamata Lunedì 9 marzo 1908 all’interno di una saletta del ristorante «L’Orologio» (tipico ritrovo della Milano intellettuale per il dopo-teatro, in via Mengoni), si consuma la rivolta di un gruppo di soci in aperto dissenso con gli orientamenti dei padri-padroni del Milan. La divergenza di opinioni deriva dalla volontà dei soci di accettare giocatori non solo italiani, ma anche stranieri, appunto «internazionali». Il pittore Giorgio Muggiani è il più attivo nella preparazione dell’iniziativa scissionistica e sarà lui a disegnare il primo distintivo del club: un cerchio azzurro e uno nero che delimitano un fondo dorato e, in bianco, sovrapposte, le iniziali del Football Club Internazionale Milano. La seduta, recita il verbale, termina alle 23.
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LA CASA DI HERRERA via Domenichino
Amendola Fiera
Il laboratorio segreto di HH Vietato l’accesso ai giocatori «Io? A casa del Mago? No no, ci mancherebbe». Se chiedete a un ex interista qualunque della Grande Inter vi risponderà così. Un po’ per rispetto, un po’ per senso di sopravvivenza. Helenio Herrera abitava qui, in una via sistemata tra piazzale Brescia e piazza Amendola. Dalla sua abitazione allo stadio c’erano meno di tre chilometri. Non in centro dunque, ma vicino a uno dei luoghi di lavoro. E i giocatori difficilmente si recavano da lui. La deferenza verso il capo e anche la necessità di «staccare» in quei pochi lassi di tempo che non prevedevano allenamenti, partite, ritiri e viaggi. Così, qui dentro HH studiava gli avversari, pensava a come gestire il gruppo. Erano tutti vincenti, lui compreso. L’alchimia era semplice.
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LA PRIMA SEDE DEI BOYS via Aretusa 17 - Bar Tropical
La grande rissa tra le curve prima della «non belligeranza» Il locale esiste ancora e porta lo stesso nome: «Bar Tropical». Ma non ha null’altro in comune con l’esercizio che nei primi Anni Ottanta ospitò la rissa tra tifosi interisti e nerazzurri. Siamo in via Aretusa, una delle strade che si possono percorrere per raggiungere il Meazza. I milanisti entrano nel covo interista, non prevedono un caloroso benvenuto. I convenevoli sono ridotti all’osso, poi il locale si trasforma in un saloon. È l’unico vero fatto di cronaca che ha coinvolto le due tifoserie. Fu anche l’evento che fece scattare immediatamente il «patto di non belligeranza» tra le curve, patto che sopravvive tuttora e che rende il derby di Milano uno dei più sicuri al mondo.
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
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CONTENUTO PREMIUM 1
n derby
LA PRIMA SEDE via Berchet, 1
Duomo
La fiaschetteria di Kilpin? È analcolica e... interista Per i milanisti, siamo alla profanazione. Via Berchet 1 è l’indirizzo della prima sede del Milan: nel 1899 c’era una fiaschetteria, scelta come base da Herbert Kilpin, il primo capitano. Il baffetto, perito tessile, era arrivato in Italia per insegnarci a manovrare i telai. Finì per fondare il Milan, non prima di aver salutato la moglie tra il matrimonio e la prima notte di nozze: doveva andare a giocare contro il Grasshoppers. Via Berchet 1 oggi è l’indirizzo di uno store «Solo Inter» e fiaschetteria è una parola virtuale: c’è nel dizionario, non nei discorsi dei ragazzi. Nello store ci sono maglie, t-shirt, anche una foto di Peppino Prisco, interista che al Berchet - inteso come liceo, non come via - studiava e organizzava partite di calcio. I più forti con lui in maglia nerazzurra, gli altri in rossonero o bianconero.
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I LUOGHI DI ROCCO
via Amedei e Piazza Sant’Alessandro Missori
Chi ha ucciso L’Assassino? Addio a Rocco e alle carte 3
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Lodetti dice che era una fregatura: «Rocco ci
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convocava per le 10, tutti in piazza Sant’Alessandro per un caffè al Circolo. Si stava assieme, poi si andava a mangiare all’Assassino. Lui non aveva niente da fare, io avrei dormito fino alle 12...». Il Circolo e l’Assassino, oggi «Dal Bolognese», erano in zona Missori, 500 metri dal Duomo. Il nome è cruento ma bello: semplicemente, quello è stato il ristorante del Milan, da Rocco a Capello passando per Rivera e Baresi. Rocco veniva prima dell’allenamento e parlava con Carosio, Brera, Garanzini, chi capitava. Soprattutto tornava dopo cena, giocava alle carte (briscola, tressette) e beveva vino (Chianti, magari). Quando si chiudeva, a notte alta, lui stava dentro: altre carte, altro vino, i soliti giornalisti.
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LA CASA DI RIVERA piazza Velasquez
Gambara
Gianni e il letto estraibile Un Pallone d’oro in periferia Gianni Rivera, ragazzo non ancora Golden, arrivò a
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Milano a 17 anni. I genitori scelsero per lui: casa in piazza Velasquez. Sulla cartina è larga a sinistra, tipo ala: significa periferia, altro che case in zona pedonale. In milanese, quella è circonvallazione. Ricordava Rivera: «Uscivo con i ragazzi della zona o di via Washington». Ha raccontato Abatantuono: «Sono diventato milanista per Gianni. Da bambino abitavo sotto di lui in piazza Velasquez». Scrive Gianni Mura: «Rivera in viale Misurata dormiva su un letto estraibile. Ai giornalisti diceva, tra le sei e le sette mi trovi a casa, poi ceno fuori. Mai tirato un bidone». Non lo tirava neanche a Lodetti: «Basleta» lo passava a prendere e insieme andavano all’allenamento.
IL RITROVO DEI TIFOSI La Fossa in viale Bligny
Università Bocconi
via Turati
Turati Giardini
Hanno trafugato i trofei Via Turati è solo un palazzo Parlare di via Turati al passato fa un certo effetto. Nel 2013 Berlusconi ha trasferito la sede in via Aldo Rossi e il portiere del civico 3 non ha più turisti da salutare. Dal 1966, il palazzo aveva visto tutto e di tutto. La Sala dei Trofei sempre più piena. Van Basten e Gullit che passavano per firmare. Galliani in cravatta. Le bandiere in strada il giorno dello scudetto. I tifosi in strada il giorno della cessione di Kakà («Vendi Kakà? Do you rinco?»). I dirigenti stranieri usciti in auto, dal garage, per non farsi vedere dai giornalisti. L’ufficio di Braida con i quadri da esperto di arte. Al Portello è tutto più grande, più moderno e, ovviamente, al tifoso che ha visto Van Basten piace un po’ meno.
Chi è cresciuto milanista nei Novanta andava a memoria: Fossa dei Leoni, Commandos Tigre, Brigate Rossonere, i tre gruppi ultrà. I ragazzi della Fossa, il primo gruppo organizzato d’Italia, si trovavano in viale Bligny, Milano sud. Nel novembre 2005 l’ultima riunione, dopo una trasferta a Eindhoven. Si decide di sciogliere la Fossa e la Gazzetta scrive: «Non meglio precisate motivazioni economiche, politiche e di gestione del potere». Fine delle scritte «Hic sunt leones». È rimasto «Eccezzziunale veramente», sono continuate le coreografie. Dante e i finti endecasillabi: «E che trofeo già mai non veda / questa perduta gente in nerazzurra maglia». L’urlo di Munch con la scritta «Interista diventi pazzo». Ci vuole classe.
VIAGGIO INTERATTIVO Da questa mattina potete andare alla scoperta della Milano rossonerazzurra. Grazie a una cartina interattiva sul nostro sito vi sembrerà di camminare per le vie della città alla scoperta di 150 luoghi che richiamano storie, aneddoti e curiosità legati alla storia dei due club cittadini. Buon divertimento! www.gazzetta.it
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IL QUARTIERE DI MALDINI
Scuola L. da Vinci in p.zza Leonardo
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PASTICCERIA GATTULLO piazzale di Porta Lodovica 2 C.so Italia
LA SEDE STORICA
Po lite cn ico
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«Hic (non) sunt leones» La Fossa ormai è un ricordo
Università Bocconi
Paolino tutto scuola e chiesa (ma toglietegli l’accendino)
Torta alle 11, tennis di notte Se l’Ufficio Facce vi accetta
Paolo Maldini è un milanista milanese: è cresciuto
Pasticceria di classe, nei vecchi articoli più
intorno a piazza Piola, zona universitaria. Elementari alla «Leonardo», oratorio al S. Pio X, medie alla «Tiepolo»: voto finale, «buono». Alla «Tiepolo» era «Pennellone», usciva in corridoio per palleggiare - mai capito dove prendesse il pallone - e una volta fu sospeso per aver dato fuoco a una tenda. «Il preside entrò come una belva: “Chi è stato?”. In 20 fecero segno verso di noi», ha raccontato alla Gazzetta Luca, il complice-compagno di banco. Aggiornamenti dopo 25 anni. Maldini ha fatto anche il liceo e oggi abita altrove, mentre Luca è diventato «Capitan Ventosa», quello di «Striscia». La «Leonardo» e la «Tiepolo» sono ancora lì. Forse c’è anche il pallone in corridoio.
semplicemente «bar». Chi entra, chieda del signor Domenico e gli stringa la mano (se è espansivo, lo abbracci): è un pezzo di storia del Milan. Racconta lui: «Ho preparato la torta per la Coppa dei Campioni 1963. Guardate qui, c’è la foto con Rocco». Di più, ha servito il Paron, Rivera, il Trap, Brera, Pizzul, soprattutto Jannacci, Beppe Viola, Cochi e Renato. «Arrivavano la domenica alle 11.30 e si sedevano a mangiare in laboratorio». Erano spesso lì. Di notte, partite a tennis con le linee segnate con la farina. Di giorno, «Ufficio Facce». Chi aveva il viso da milanista poteva entrare, chi sembrava interista poteva andare altrove. Tra i nerazzurri veri, solo due ammessi: Burgnich e Corso.
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Serie A R Anticipi 31a giornata
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Spreco Samp, l’Europa è più in salita
1Le 4 punte non sfondano il Cesena e Sinisa fa 0-0 dopo 6 mesi: tutto da rifare per la rincorsa Champions SAMPDORIA
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CESENA
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testa) da parte di Eto’o, che per metà gara è stato un gran diver timento.
Filippo Grimaldi GENOVA
SAMPDORIA (4-2-3-1) Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Mesbah; Palombo (dal 41’ s.t. Soriano), Obiang; Muriel (dal 23’ s.t. Correa), Eto’o, Eder; Okaka. PANCHINA Romero, Duncan, Bergessio, Regini, Munoz, Rizzo, Coda, Djordjevic, Acquah, Wszolek. ALLENATORE Mihajlovic. CAMBIO DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO ALTO 57.3M ESPULSI nessuno. AMMONITI Silvestre e Okaka per gioco scorretto. CESENA (4-3-1-2) Agliardi; Perico, Volta, Krajnc, Lucchini; Giorgi (dal 39’ s.t. Cazzola), Mudingayi (dal 32’ s.t. Zé Eduardo), Cascione; Brienza; Succi, A. Rodriguez (dal 15’ s.t. Defrel). PANCHINA Leali, Bressan, Nica, Djuric, Mordini, Moncini. ALLENATORE Di Carlo. CAMBIO DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO BASSO 43.1M. ESPULSI nessuno. AMMONITI Perico e Mudingayi per gioco scorretto, Krajnc per proteste. ARBITRO Giacomelli di Trieste. NOTE paganti 3.121, incasso di 59.495 euro; abbonati 18.061, quota di 155.699 euro. Tiri in porta 5-4. Tiri fuori 10-1. In fuorigioco 1-0. Angoli 14-4. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.
R
ose rosse per voi: Massi mo Ferrero aveva pensato proprio a tutto, per una prima storica di una Sampdoria in campo con i suoi quattro te nori dall’inizio, donando fiori e sorrisi alle signore della tribuna d’onore prima del via. Senza va lutare, però, quanto fosse impe gnativo e forse ardito lo spartito scelto per l’occasione dal diret tore d’orchestra Mihajlovic. Morale della storia: troppo sprecona, imprecisa e povera di cinismo la squadra del tecnico serbo (che non pareggiava per 00 da sei mesi) per riuscire ad avere ragione della tenacia e del cuore di un Cesena che – tanto per fare un esempio – al l’ultimo secondo di recupero ha tentato in massa il clamoroso sacco del Ferraris, mancato di un soffio. Pari strappato con sofferenza, ma non immeritato, quello dell’ex Di Carlo: non sap piamo se servirà a garantirgli alla fine la permanenza in Serie A, ma di sicuro allunga la spe ranza a una squadra che, se do vesse continuare così, potrebbe pure tentare la missione (quasi) impossibile, nonostante una vittoria che manca ormai da sei giornate. Bravo Di Carlo, un vecchio cuore sampdoriano che da qui s’era portato via troppi brutti ricordi. Legati al Werder (nel preliminare di Champions, agosto 2010: ciao Samp) e poi al suo esonero, guarda caso do po un k.o. con il Cesena.
Tutta la delusione di Angelo Palombo, 33 anni, capitano di una Samp fermata dalla terzultima ANSA
L’AZZARDO NON PAGA Morale della storia: tutto da rifare per la rincorsaChampions dei blucer chiati, che subisce una brusca frenata, mentre i romagnoli continuano a sperare. Se la fero cia sarà quella di ieri al Ferraris, potrebbe essere tutt’altro che impossibile. La perfezione, in somma, della Samp è rimasta tale solo sulla carta, ma sarebbe ingeneroso addebitarla al 42 31 di Sinisa. La verità è che in campo Okaka ed il tridente alle sue spalle (Muriel, Eto’o ed Eder) hanno faticato nel primo tempo a creare la superiorità numerica saltando l’uomo, e di riflesso la manovra difensiva ne ha risentito. Le ripartenze velo
cissime del Cesena costringeva no Palombo ed Obiang ad anda re a tamponare su una mediana non abbastanza coperta, perché gli ospiti non sono venuti a Ge nova in gita, o con la rassegna zione addosso. Efficace la spin ta degli attaccanti (Rodriguez ha mancato il vantaggio solo grazie a un riflesso super di Vi viano, Succi s’è infilato spesso fra le linee), buono il pressing sulla mediana. E, ad agevolare il compito del Cesena, le difficoltà della Samp che a sinistra s’è tro vata all’inizio un po’ in affanno, non riuscendo a lanciare Eder con la consueta efficacia e sba gliando molto. Anzi, troppo, no nostante la velocità (anche di
Massimo Ferrero, 63 anni PEGASO
LE PAGELLE di ALESSIO DA RONCH
6
CESENA
6
IL MIGLIORE
IL MIGLIORE
OBIANG
LUCCHINI
7
7
Grande corsa, con qualità: tantissimi i suoi passaggi, pochissimi gli errori. In più sembra cresciuto dal punto di vista della potenza fisica.
Maestro nell’uno contro uno, stoppa sia Muriel sia Eder, blindando la fascia sinistra. In più salva sulla linea di porta il colpo del possibile k.o.
VIVIANO 6 Attento sui pochi pericoli, bravissimo nell’impostare. DE SILVESTRI 6,5 Pericoloso in avanti, attento dietro. SILVESTRE 6 Meglio quando deve essere rude, come quando ha davanti Rodriguez, che quando si ritrova contro Defrel. ROMAGNOLI 6,5 Sempre in anticipo, in avanti è quello che arriva più vicino al gol. MESBAH 6 Propositivo sulla sinistra. PALOMBO 6,5 Perfetto riequilibratore di una formazione sbilanciata in avanti. (Soriano s.v.) MURIEL 5,5 Qualche buona idea che si perde tra le molte disattenzioni. CORREA 6 Entra con buona personalità. ETO’O 6 Grande visione di gioco, ma cala alla distanza e perde così palloni importanti. EDER 5 Una delle sue prestazioni peggiori: impreciso alla conclusione in diverse occasioni, mai letale nel dribbling. OKAKA 6 Ottimo punto di riferimento, ma riesce a trovare soltanto una conclusione pericolosa. ALL. MIHAJLOVIC 6 La sua Sampdoria «quattro stelle» a conti fatti si rivela un piccolo azzardo, ma piace comunque la sua voglia di osare.
AGLIARDI 6,5 Attento su Palombo in avvio e bravo anche su Mesbah nel finale. PERICO 5,5 Spesso in sofferenza, ma Eder lo grazia. VOLTA 6,5 Regge l’urto fisico con Okaka. KRAJNC 6 Rapido, determinato, sorpreso da Romagnoli su un angolo, ma è l’unica sbavatura della sua partita. GIORGI 6,5 Rincorre tutti gli avversari, aiuta tutti i compagni. Prezioso. (Cazzola s.v.) MUDINGAYI 6 Solita diga, perde qualche pallone pericoloso in avvio di manovra. ZE EDUARDO 5,5 Nel finale fatica a reggere l’ultimo assalto blucerchiato. CASCIONE 6 Maratoneta. In difficoltà però nel fornire munizioni all’attacco. BRIENZA 5 Mai pericoloso. Sembra anche in difficoltà dal punto di vista fisico. SUCCI 5,5 Tanto impegno, ma con scarsi risultati. A. RODRIGUEZ 5,5 Due squilli nel primo tempo. Poi sparisce. DEFREL 6 Sfreccia nel finale, senza trovare il gol. ALL. DI CARLO 6,5 La mossa Lucchini a sinistra sembra azzardata ma si rivela invece perfetta. Il suo Cesena non demorde mai.
GIACOMELLI Partita piuttosto semplice, lui non se la complica. Sempre vicino all’azione, sempre deciso e preciso negli interventi. BARBIRATI 6-FIORITO 6 TOMMASI 6-PEZZUTO 6
6,5
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IL TECNICO DORIANO
PALOMBO DÀ EQUILIBRIO, EDER È UN FLOP DIGA MUDINGAYI, LUCCHINI BLINDA LA FASCIA SAMPDORIA
NUMERI DA PAURA Certo, per conquistarsi un risultato la Samp non conosce scorciatoie o colpi di fortuna. Deve conqui starsi tutto a prezzo altissimo e stavolta s’è dovuta affidare (in vano) a qualche invenzione dei suoi solisti, come la gran botta di Palombo toccata da Agliardi in angolo che è stata nella prima metà gara la miglior occasione blucerchiata. I numeri dicono anche altro: la Samp ha fatto un possesso palla impressionante, battendo nel primo tempo un angolo ogni cinque minuti, sen za avere però mai il guizzo giu sto per colpire. Il tempo s’è rive lato alleato degli ospiti. La Samp ha provato ad alzare nuovamen te il ritmo nella ripresa, ma con qualche pausa di troppo, per mettendo così di riorganizzarsi al Cesena. Che ha rischiato (6’) quando una spallata di Lucchini su Eder proprio al limite del l’area ha scatenato le proteste blucerchiate, ma non è servita a far tremare i romagnoli. Neppu re la cartaCorrea, per ridare vi gore a una Samp che da un po’ andava avanti con poca lucidità, s’è rivelato un tentativo infrut tuoso per i blucerchiati. Cesena sempre più ringhioso, con Luc chini decisivo per salvare il pari quando la Samp stava già alzan do le mani al cielo sul colpo di testa di Romagnoli a porta vuo ta, che ha trovato l’ex difensore sampdoriano pronto a sventare il patatrac sulla linea di porta.
Mihajlovic: «Niente da dire Solo sfortuna» GENOVA (fi.gri) La spiegazione migliore di una serata storta per la Samp arriva da una battuta amarissima di Mihajlovic: «Noi non riusciamo a segnare un gol come quello che ha fatto il Milan contro di noi…». Quello fu una sorta di carambola, stavolta invece i blucerchiati hanno schiacciato forte, ma è andata male: «Nulla da rimproverare ai ragazzi. Talvolta sono stati poco precisi, in altre occasioni ci è mancata un po’ di buona sorte. L’atteggiamento della squadra è stato giusto, ma poi nel secondo tempo non era facile mantenere inalterata quella pressione dopo avere speso tanto nella prima metà della gara. In ogni caso l’Europa dipende sempre da noi, il destino è nelle nostre mani». CREDIAMOCI Fra gli ospiti, invece, Di Carlo è orgoglioso per i suoi. «Analizzando la partita c’è stato qualche episodio favorevole – dice il tecnico del Cesena – perché la Sampdoria con individualità superiori alle nostre ci ha schiacciato molto, ma alla lunga siamo stati bravi a venir fuori da certe situazioni complicate con il gioco». È un punto pesantissimo «anche per il nostro morale. Non possiamo chiedere di più al Cesena. Stiamo lottando da molto tempo in una situazione difficile che avrebbe potuto ammazzare chiunque, ma non il nostro ambiente. Possediamo le caratteristiche per fare l’impresa». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
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Gasp rivede le coppe, Dybala guastafeste
1Il Genoa va a Palermo inseguendo il sogno 6° posto: il tecnico ritrova l’argentino, già allenato in Sicilia PERCHÉ VEDERE PALERMO-GENOA Dopo i 6 punti contro Cagliari e Parma, i rossoblù sono tornati a pensare in grande. Dybala e compagni però vogliono confermarsi dopo avere interrotto una striscia senza vittorie Stadio Barbera, ore 15
Alessio Da Ronch Fabrizio Vitale
«D
a ora in poi ogni in contro sarà decisi vo». Gian Piero Ga sperini guarda lontano. Nono stante le squalifiche di Kucka e Roncaglia e i tanti infortuni (ad Ariaudo e Tino Costa si so no uniti Borriello e Bertolacci, con Marchese e Perin non an
cora del tutto ristabiliti), il tec nico del Genoa continua a pun tare all’Europa. Incoraggiato anche dalla frenata della Samp contro il Cesena. «È chiaro – sottolinea – che per ottenere la qualificazione dovremmo ve dere almeno un’avversaria che incappa in un periodo difficile e, contemporaneamente, riu scire a centrare una serie di ri sultati positivi. Sappiamo che sarà difficile ma ci proveremo fino in fondo. Non siamo abi tuati ad arrenderci e lo abbia mo già dimostrato». L’UNICO FALLIMENTO Il primo ostacolo poi è quel Palermo che rappresenta, probabilmen te, la maggior delusione della sua carriera: «In effetti è stata una scelta sbagliata, l’unico fallimento della mia carriera, visto che all’Inter praticamente non ho potuto lavorare. Una
cosa che mi è spiaciuta in ma niera particolare perché a quella piazza sono legato dai tanti anni che vi ho trascorso da giocatore. Sono felice che il Palermo si sia rilanciato in po co tempo e quest’anno ha fatto benissimo. Dybala lo conosco bene, visto che l’ho conosciuto da giovanissimo. Le sue qualità erano evidenti, probabilmente ha pagato anche la tanta pres sione generata dal grosso inve stimento fatto su di lui dalla so cietà. Il Palermo, però, non è solo Dybala e Vazquez». Ga sperini ha fatto le sue scelte per superare l’emergenza: Laman na ancora titolare, Izzo in dife sa, Mandragora a centrocampo e l’attacco leggero in avanti, con Niang o Perotti nella posi zione di centravanti. QUI PALERMO Squadra che vince difficilmente si cambia e
l’orientamento di Beppe Iachi ni dopo il successo in casa del l’Udinese appare proprio que sto. Il tecnico vuole dare conti nuità dopo i sei turni senza i tre punti prima della vittoria al Friuli. Nonostante la salvezza abbondantemente acquisita, l’allenatore marchigiano vuole un finale in crescendo alla ri cerca del maggior numero di punti. Ecco perché eventuali esperimenti in chiave prossima stagione saranno, semmai, at tuati a gara in corsa. Quaison e Belotti scalpitano, ma l’unica incognita potrebbe essere quella di schierare l’Under 21 dall’inizio insieme a Vazquez e Dybala. Un dubbio che vivrà si no all’ultimo, anche se alla fine dovrebbe prevalere il 352 con Chochev riconfermato al posto di Barreto (infortunato) e il tandem argentino di punta. Gian Piero Gasperini, 57 GETTY
Paulo Dybala, 21 anni FORTE
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SASSUOLO-TORINO
Toro, il 7° colpo in trasferta per avvisare la Juventus Bramardo-Fogliani
A
ppuntamento ostico per il Toro a Reggio Emilia, in uno stadio che evoca brutti ricordi, uno spareggio per la A perso per un palo (To rinoPerugia, ‘98, legno di Do rigo). Non piace ai granata la partita di mezzogiorno, solo un successo contro il Siena in sei gare e 5 sconfitte all’ora di pranzo. E il Sassuolo ha tanto bianconero tra giocatori par cheggiati o aspiranti juventini. Il modo migliore per preparare il derby (venduti 20 mila bi glietti) verrebbe da pensare. Peccato che il Torino, per ali mentare le speranze di Europa League, nella caccia alla setti ma vittoria esterna non può permettersi un massiccio tur nover che farebbe tanto como do in vista della Juve: sono 6 i granata in diffida. Ventura me dita qualche cambio strategi co: Bovo e Basha possibili tito lari, per il resto Moretti, Padelli e Gazzi non dovranno com mettere sciocchezze da «gial lo». Coperta corta in mezzo con El Kaddouri squalificato (Farnerud al suo posto) Basha, Vives e Benassi per due posti. QUI SASSUOLO Possibile cam bio di modulo per il Sassuolo a caccia di punti per blindare una classifica già tranquilla. Gli stop di Magnanelli, Missi roli, Natali, Vrsaljko e Gazzola obbligano Di Francesco a spe rimentazioni: esempio, come esterno basso a destra in lizza Biondini e Lazarevic. Invece Zaza, acciaccato, è in ballot taggio con Floccari. Al Sassuo lo un tantino seduto (10 punti in 11 gare) del ritorno serve un colpo e, dice Di Francesco, «at teggiamenti giusti». © RIPRODUZIONE RISERVATA
PERCHÉ VEDERE SASSUOLO-TORINO Perché prima o poi Zaza tornerà al gol, ma contro troverà un bomber come Glik, leader spirituale di un Torino che con una vittoria terrebbe vivo il sogno di tornare in Europa League Mapei Stadium, ore 12.30
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DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Napoli, i soliti tre tenori per cantare in Champions
1Higuain, Hamsik e Callejon, 45 gol stagionali, alimentano la rincorsa al 3° posto. Dopo l’impresa di Wolfsburg, Benitez vuole 3 punti a Cagliari PERCHÈ VEDERE CAGLIARI-NAPOLI
Dieci partite senza vincere per i sardi che non riescono a beneficiare di Zeman e vengono minacciati dai tifosi. Arriva la squadra di Benitez: se è quella di Wolfsburg... Sant’Elia, ore 18
Mimmo Malfitano INVIATO A CAGLIARI
E
ora il campionato. E qui, il discorso è un po’ compli cato, il Napoli è fuori dal la zona Champions, distante dalla Roma, terza, 7 punti. Oc corrono nuove imprese per re cuperare e, nel contempo, spe rare che le antagoniste perda no qualche colpo. Insomma, ci sono le premesse perché il col lettivo napoletano avvii questa rincorsa, che non può prescin dere dalla sua forza trainante: l’attacco. A Wolfsburg, nell’in termezzo di Europa League, è stato straripante, ha costretto alla resa la seconda forza della Bundesliga. Quattro gol e tan te manovre entusiasmanti han no consentito al Napoli di ipo tecare la semifinale e a Benitez di farsi un’idea sullo stato di forma dei suoi attaccanti.
24
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POTENZA EUROPEA Tattica mente, il modulo è sempre lo stesso, l’allenatore spagnolo è più integralista che mai nel so stenere il 4231. Lui è uno che ha rifiutato la qualità a centro campo per averla nella fase of fensiva. Scorrendo le statisti che viene fuori, così, che quella del Napoli è tra le più prolifi che in Europa, tenendo conto
soltanto degli attaccanti che sono in doppia cifra. Tra quelli napoletani ce ne sono 4, ma Manolo Gabbiadini non può essere considerato, perché del le 15 reti all’attivo, soltanto 6 le ha realizzate col Napoli, men tre le restanti 9 le ha segnate con la Sampdoria.
i gol stagionali di Gonzalo Higuain: 13 in A, 7 in Europa League, uno in Coppa Italia, uno nel preliminare di Champions e due in Supercoppa italiana
i gol stagionali di Marek Hamsik: 5 in A, 4 in Europa League, uno in Coppa Italia e uno contro l’Athletic Bilbao nel preliminare di Champions
STATO DI GRAZIA Un confron
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i gol stagionali di Josè Callejon. Lo spagnolo li ha segnati tutti in campionato, mentre in Europa League deve ancora sbloccarsi
TRIDENTI SUPER BARCELLONA REAL MADRID BAYERN MONACO TOTTENHAM BAYER LEVERKUSEN MANCHESTER CITY NAPOLI E SIVIGLIA
93 GOL 89 58 50 47 46 45
to con gli attaccanti di Barcel lona (91 reti) e Real Madrid (88) è sicuramente improponi bile, ma il tridente di Rafa Be nitez è il più forte in Italia: so no 45 le reti segnate in stagio ne, finora, da Higuian (24), Hamsik (11) e Callejon (10). Un rendimento che evidenzia la bontà dell’idea calcistica perseguita dal tecnico spagno lo che, oggi pomeriggio, op porrà al Cagliari i suoi uomini migliori. Non vuole sorprese, soprattutto dopo le sconfitte subite nelle ultime 4 trasferte (Palermo, Verona, Torino, Ro ma), risultati che hanno deter minato la rimonta e il sorpasso in classifica della Lazio e per messo alla Roma di vivere sen za eccessivi danni la propria crisi d’identità. RIPARTENZE Rappresentano la parte più intrigante del proget to tattico di Benitez, l’aspetto travolgente se lì davanti la con dizione non viene mai a man care. La velocità di Callejon e Mertens sugli esterni, la parte cipazione all’intera fase offen siva di Gonzalo Higuain e il ri trovato talento di Marek Ham sik dovrebbero garantire un fi nale di campionato e di stagione in crescendo. Il Napo li sa essere devastante quando riparte in contropiede, spesso con tre passaggi va alla conclu sione così com’è avvenuto an che a Wolfsburg, giovedì sera. Sotto col Cagliari, allora, la cui classifica impone a Zeman una gara di attacco, oggi pomerig gio. Proprio quello che si aspet ta Benitez per ripartire, magari vincere e rimettersi in gioco per la zona Champions Lea gue, obbiettivo imprescindibi le e da raggiungere in ogni mo do, che sia col terzo posto in campionato o con la conquista dell’Europa League, poco im porta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
TACCUINO CALCIO A 5
Pescara primo Luparense k.o. (m.cal.) Il Pescara vince a Corigliano, costringe i calabresi ai playout contro il Sestu e chiude la regular season al primo posto: abruzzesi primi per il vantaggio nello scontro diretto contro la Luparense. 22a giornata: Acqua&SaponeLazio 4-3, Asti-Luparense 5-2, Corigliano-Pescara 1-7, Kaos Ferrara-Napoli 3-4, LatinaRieti 5-3. Class.: Pescara e Luparense 38; Asti 33; Acqua&Sapone 31; Rieti e Kaos Ferrara 30; Lazio 29; Latina 22; Napoli 19; Corigliano 18; Sestu 14.
DONNE
Verona e Brescia: il duello continua (m.cal.) Testa a testa Verona e Brescia. 23a: Orobica-San Zaccaria 1-3, Brescia-Mozzanica 2-1, CuneoComo 0-1, Pordenone-Res Roma 0-0, Pink BariTavagnacco 2-3, Riviera di Romagna-Firenze 0-2, TorresVerona 2-6. Class. (prime): Verona 58; Brescia 57; Mozzanica 50; Tavagnacco 46.
L’INIZIATIVA
Aste benefiche «International Centre for Sport Security», «MP Management» e «CharityStars» organizzano due aste benefiche il cui ricavato sarà devoluto al progetto «Save The Dream». L’evento sarà presentato domani.
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Serie A R La guida
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Oggi ore 15 Stadio Olimpico Roma Andata 2-1
OCCHI PUNTATI SU...
a 31
Torna Totti nel 4-2-3-1 di Garcia Contro i nerazzurri sa esaltarsi
JUVENTUS LAZIO ROMA NAPOLI SAMPDORIA FIORENTINA GENOA TORINO MILAN INTER PALERMO SASSUOLO CHIEVO UDINESE EMPOLI VERONA ATALANTA CESENA CAGLIARI PARMA (-7)
PT
73 58 57 50 50 49 44 43 42 41 38 35 35 34 33 33 29 23 21 12
G
V
N
P
F
S
31 31 30 30 31 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 31 30 30
22 18 15 14 12 13 11 11 10 10 9 8 9 8 6 8 6 4 4 5
7 4 12 8 14 10 11 10 12 11 11 11 8 10 15 9 11 11 9 4
2 9 3 8 5 7 8 9 8 9 10 11 13 12 9 13 13 16 17 21
59 58 41 50 38 43 42 35 44 46 42 36 22 33 30 36 26 28 35 24
15 30 22 37 31 34 34 32 37 37 44 45 31 41 36 54 41 53 58 56
51
RETI FATTE
160
(3-4-3)
CHIEVO
TORINO
(3-5-2)
UDINESE
Oggi su Gazzetta.it puoi seguire il live di tutte le gare di Serie A e del calcio estero. E poi approfondimenti e tutte le parole dei protagonisti, con particolare attenzione sul derby di Milano in posticipo. Gli appassionati di fantacalcio troveranno gli assist ufficiali nella sezione Fantanews già dopo le gare del pomeriggio, con il report aggiornato anche dopo la gara di San Siro. Non solo calcio però. È una domenica calda anche sul fronte motori, con la Formula Uno di scena in Bahrain e la Moto Gp in Argentina. Ferrari e Valentino Rossi sono in cerca di un’altra impresa. Tra gli eventi live anche i playoff di pallavolo, l’Amstel Gold Race e il tennis con le finali di Montecarlo.
PANCHINA 28 Skorupski, 33 Spolli, 91 Calabresi, 3 Cole, 42 Balzaretti, 50 Pellegrini, 20 Keita, 48 Ucan, 53 Verde, 96 Sanabria, 88 Doumbia, 19 Ibarbo. ALLENATORE Garcia. BALLOTTAGGI Paredes-Ucan 60-40%, Paredes-Keita 70-30%, Iturbe-Ibarbo 60-40%, Totti-Doumbia 80-20%. SQUALIFICATI Manolas, De Rossi (1). DIFFIDATI Maicon, Astori, Keita. INDISPONIBILI Strootman (stagione finita), Castan (da valutare), Maicon (10 giorni), Pjanic (4) e Gervinho (4).
(4-4-2)
EMPOLI
(4-3-1-2)
(3-4-2-1)
PARMA
(3-5-2)
PANCHINA 1 Avramov, 78 Frezzolini, 3 Del Grosso, 98 Kessie, 22 Zappacosta, 95 Grassi, 16 Baselli, 7 D’Alessandro, 28 Emanuelson, 27 Rosseti, 9 Bianchi. ALLENATORE Reja. BALLOTTAGGI Masiello-Zappacosta 65-35%, Migliaccio-Baselli 60-40%, Moralez-Emanuelson 75-25%. SQUALIFICATI Pinilla (2), Biava (1), Cigarini (1). DIFFIDATI Boakye, Sportiello, Zappacosta, Moralez, Biava. INDISPONIBILI Raimondi (30 giorni), Cherubin (25), Bellini (20), Boakye (3), Scaloni (3).
PALERMO
(3-5-2)
CAGLIARI
GENOA
(3-4-3)
NAPOLI
(4-3-3) (4-2-3-1)
OGGI ore 15 ARBITRO Cervellara ASSISTENTI Tasso-Paganessi IV Dobosz ADDIZIONALI Peruzzo-Aureliano(And. 1-1)
OGGI ore 18 ARBITRO Valeri ASSISTENTI Posado-Cariolato IV Pegorin ADD. Orsato-Merchiori (And. 3-3)
47 CONSIGLI
1 BIZZARRI
33 SEPE
70 SORRENTINO
44 BRKIC
28 CANNAVARO
15 ACERBI
33 BRIGHI
25 BERARDI
31 PELUSO 19 TAIDER
10 ZAZA
3 LONGHI
11 MAXI LOPEZ
17 MARTINEZ 33 PERES
36 8 20 4 DARMIAN FARNERUD VIVES BASHA 24 MORETTI
25 GLIK
5 BOVO
30 PADELLI
PANCHINA 1 Pomini, 89 Celeste, 20 Bianco, 21 Fontanesi, 54 Caselli, 6 Chibsah, 30 Lazarevic, 83 Floro Flores, 99 Floccari ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI Zaza-Floccari 55-45%, Biondini-Lazarevic 55-45%. SQUAL. Missiroli (1). DIFFIDATI Brighi, Missiroli, Biondini. INDISPONIBILI Pegolo (25 giorni), Magnanelli e Donis (5), Vrsaljko e Polito (10), Gazzola e Natali (da valutare), Terranova e Antei (stagione finita). PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo, 19 Maksimovic, 18 Jansson, 3 Molinaro, 94 Benassi, 14 Gazzi, 15 Gonzalez, 27 Quagliarella, 22 Amauri. ALL. Ventura. BALLOTTAGGI Moretti-Jansson 60-40%, Basha-Benassi 60-40%. SQUALIFICATI El Kaddouri (1). DIFFIDATI Amauri, Gazzi, Maksimovic, Moretti, Padelli e Quagliarella. INDISPONIBILI Silva (8 giorni). 1 3.10
21 FREY
X 3.10
2 2.35
12 CESAR
43 PALOSCHI 33 KONE 26 66 PASQUALE PINZI 18 BUBNJIC
10 DI NATALE
8 BRUNO FERNANDES 27 6 ALLAN WIDMER 5 89 DANILO PIRIS 31 KARNEZIS
(4-3-3)
X 3.00
2 3.45
FIORENTINA
(4-3-3)
VERONA
(4-3-3)
OGGI ore 20.45 ARBITRO Banti ASSISTENTI De Luca-Vuoto IV Preti ADDIZIONALI Guida-Doveri (And. 1-1)
DOMANI ore 20.45 ARBITRO Mazzoleni ASSISTENTI Iori-Padovan IV Stefani ADDIZIONALI Gavillucci-Saia (And. 2-1)
1 HANDANOVIC 33 23 15 5 D’AMBROSIO RANOCCHIA VIDIC JUAN JESUS 27 18 10 GNOUKOURI MEDEL KOVACIC 88 HERNANES 8 9 PALACIO ICARDI
1 NETO
28 BONAVENTURA
7 MENEZ
10 HONDA
21 VAN GINKEL
34 DE JONG
16 POLI
31 ANTONELLI
5 MEXES
29 PALETTA
20 ABATE
4 2 19 RICHARDS G.RODRIGUEZ BASANTA
23 PASQUAL
10 AQUILANI
5 BADELJ
20 BORJA VALERO
72 ILICIC
30 BABACAR
18 DIAMANTI
11 9 21 JANKOVIC TONI J. GOMEZ CHRISTODOULOPOULOS 20 77 8 TACHTSIDIS OBBADI 3 18 4 26 PISANO MORAS MARQUEZ SALA
23 DIEGO LOPEZ
1 RAFAEL
PANCHINA 30 Carrizo, 6 Andreolli, 26 Felipe, 21 Santon, 54 Donkor, 55 Nagatomo, 20 Obi, 96 Palazzi, 11 Podolski, 28 Puscas, 91 Shaqiri, 97 Bonazzoli. ALL. Mancini. BALL. D’Ambrosio-Santon 65-35%, Gnoukouri-Obi 60-40%, Kovacic-Shaqiri 55-45%. SQUAL. Brozovic (1), Guarin (1). DIFF. Ranocchia, Campagnaro, Dodò e Medel. INDISP. Jonathan, Dodò (stagione finita), Campagnaro (20 giorni), Kuzmanovic (5).
PANCHINA 12 Tatarusanu, 40 Tomovic, 15 Savic, 28 Alonso, 6 Vargas, 7 Pizarro, 16 Kurtic, 14 Mati Fernandez, 17 Joaquin, 33 M. Gomez, 74 Salah, 9 Gilardino. ALL. Montella. BALLOTTAGGI Babacar–Gilardino 60-40%, Borja Valero–Mati Fernandez 6040%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Basanta, M.Gomez, Kurtic, Diamanti, G.Rodriguez. INDISP. Rossi (30 giorni), Lezzerini (20).
PANCHINA 32 Abbiati, 99 Donnarumma, 25 Bonera, 13 Rami, 33 Alex, 17 Zapata, 2 De Sciglio, 36 Mastalli, 8 Suso, 22 Cerci, 9 Destro, 11 Pazzini. ALL. Inzaghi. BALL. Diego Lopez-Abbiati 80-20%, Paletta-Alex 5545%, Poli-Destro 80-20%, Honda-Suso 5545%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Alex, Bonaventura, Menez, Mexes. INDISP. Agazzi (stag. finita), El Shaarawy (20 giorni), Mastour (15), Montolivo e Essien (7).
1 2.25
X 3.35
2 3.10
PANCHINA 95 Gollini, 22 Benussi, 33 Agostini, 71 Martic, 2 Gu. Rodriguez, 28 Brivio, 30 Campanharo, 19 Greco, 27 Valoti, 70 Fernandinho, 7 Saviola, 17 Nico Lopez. ALL. Mandorlini. BALL. Rafael-Benussi 7030%, Marquez-Gu. Rodriguez 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Martic, Moras, Gu. Rodriguez, Hallfredsson, Obbadi, Tachtsidis, Christodoulopoulos, Valoti, Nico Lopez. INDISPONIBILI Ionita e Hallfredsson (da valutare)
1 1.48
X 4.20
2 6.50
24 RUGANI
6 VALDIFIORI 5 SAPONARA
20 PUCCIARELLI
69 MEGGIORINI
1 2.25
26 TONELLI 88 VECINO
56 HETEMAJ
PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret, 50 Coppolaro 34 Gabriel Silva, 21 Hallberg, 7 Badu, 13 Zapata, 94 Aguirre, 77 Thereau, 9 Perica, 82 Geijo. ALL. Stramaccioni. BALLOTTAGGI Pasquale-G. Silva 60-40%, Di Natale-Thereau 60-40%. SQUALIFICATI Guilherme (1). DIFFIDATI Bruno Fernandes, Heurtaux, Kone, Thereau, Wague. INDISPONIBILI Wague e Evangelista (30 giorni), Domizzi (da valutare), Heurtaux (21 giorni)
23 HYSAJ
87 ZUKANOVIC
PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 6 Gamberini, 34 Biraghi, 10 Christiansen, 14 Cofie, 11 Vajushi, 23 Birsa, 18 Feftatzidis, 31 Pellissier, 19 Botta. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Schelotto-Birsa 55-45%, Paloschi-Pellissier 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Meggiorini, Birsa, Izco. INDISPONIBILI Mattiello (stagione finita).
(4-3-1-2)
MILAN
3 DAINELLI
24 8 13 SCHELOTTO RADOVANOVIC IZCO
17 SANSONE
INTER
GAZZAWEB www.gazzetta.it
6 gol 5 gol
ATALANTA 4-4-1-1
93. DRAMÉ
OGGI ore 15 ARBITRO Pasqua ASSISTENTI Gava-Passeri IV Nicoletti ADD. Ghersini-Minelli (And. 2-0)
(0-2) (2-4)
18 RETI Tevez (2, Juventus). 16 RETI Icardi (3, Inter); Menez (8, Milan). 15 RETI Toni (3, Verona). 13 RETI Higuain (2, Napoli); Dybala (3, Palermo). 11 RETI Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese). 10 RETI Felipe Anderson e Klose (Lazio); Callejon e Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Berardi (5, Sassuolo). 9 RETI Mauri (Lazio); Eder (1, Sampdoria); Thereau (Udinese). 8 RETI Iago Falque’ (1, Genoa); Ljajic (1, Roma); Zaza (1, Sassuolo). 7 RETI Paloschi (Chievo); Maccarone (1, Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (7 nel Genoa), Morata e Pogba (Juventus); Candreva (2), Djordjevic e Parolo (Lazio); Destro (Milan; 5 nella Roma); Vazquez (Palermo); Glik (Torino).
DENIS
111
SASSUOLO
8 BIONDINI
MARCATORI
TOTTI
10. GOMEZ
ROMA 4-2-3-1
OGGI ore 15 ARBITRO Massa ASSISTENTI Ranghetti-Schenone IV Vivenzi ADD. Pairetto-Roca (And. 1-1)
PROSSIMO TURNO
(0-0) (3-0) (0-0) (1-2) (1-2) (1-2) (4-0) (1-1)
MIGLIOR MARCATORE Contro l’avversaria
57. SPORTIELLO
OGGI ore 12.30 ARBITRO Calvarese ASSISTENTI Petrella-Carbone IV De Pinto ADDIZIONALI. Rocchi-Abisso (And. 1-0)
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
SABATO 25 APRILE UDINESE-MILAN ore 18 INTER-ROMA ore 20.45 DOMENICA 26 APRILE, ore 15 ATALANTA-EMPOLI ore 12.30 GENOA-CESENA LAZIO-CHIEVO PARMA-PALERMO TORINO-JUVENTUS VERONA-SASSUOLO FIORENTINA-CAGLIARI ore 18 NAPOLI-SAMPDORIA ore 20.45
2. STENDARDO
Ultima vittoria Atalanta a Roma: 24/05/2003, 1-2
32
Atalanta
17. CARMONA
Ultimo pareggio all’Olimpico: 23/05/1993, 2-2
Pareggi
Roma
8. MIGLIACCIO 13. A. MASIELLO
Ultima vittoria Roma in casa: 12/04/2014, 3-1
22
105
29. BENALOUANE
19. DENIS
24. FLORENZI
2 8.00
18. ESTIGARRIBIA
10. TOTTI
LE ULTIME VOLTE
Girone unico Vittorie Roma Vittorie Atalante
RETI
8. LJAJIC
11. MORALEZ
PRECEDENTI IN SERIE A
PARTITE
7. ITURBE
ATALANTA
ROMA
SQUADRE
2. YANGA-MBIWA 4. NAINGGOLAN 35. TOROSIDIS
L’Atalanta si affida a Denis per «rovesciare» il pronostico: i bergamaschi non vincono nell’Olimpico giallorosso da 12 anni
CLASSIFICA
23. ASTORI 32. PAREDES
X 4.33
ARBITRO Gervasoni ASSISTENTI Bianchi-Musolino QUARTO UOMO Longo ADDIZIONALI TagliaventoDi Paolo TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1, Calcio HD
25. HOLEBAS 26. DE SANCTIS
1Il capitano della Roma guiderà l’attacco, reparto in difficoltà
GIORNATA
1 1.40
17
21 MARIO RUI
3 27 RISPOLI RIGONI
10 BELFODIL
18 23 8 GOBBI NOCERINO MAURI
3 LILA
6 LUCARELLI
12 GONZALEZ
10 PEROTTI 26 VARELA
9 DYBALA
11 NIANG
4 DE MAIO
21 EDENILSON
8 BURDISSO
5 IZZO
23 LAMANNA
83 MIRANTE
15 ROSSETTINI
37 DIAKITÈ
8 AVELAR
16 DESSENA
5 CONTI
20 EKDAL
17 FARIAS
25 SAU
40 MPOKU
9 HIGUAIN 24 23 7 INSIGNE GABBIADINI CALLEJON 77 88 GARGANO INLER 3 26 33 11 STRINIC KOULIBALY ALBIOL MAGGIO 45 ANDUJAR
24 IAGO
18 38 88 BERGDICH MANDRAGORA RINCON
2 CASSANI
21 BALZANO
4 ANDELKOVIC
28 18 7 JAJALO CHOCHEV LAZAAR
20 VAZQUEZ
7 MACCARONE
88 CODA
28 FEDDAL
2 VITIELLO
11 CROCE
PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 50 Somma, 19 Barba, 2 Laurini, 8 Signorelli, 4 Diousse, 25 Brillante, 16 Piu, 27 Zielinski, 10 Tavano, 9 Mchedlidze. ALLENATORE Sarri. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Maccarone, Tonelli, Mario Rui, Zielinski. INDISPONIBILI Guarente (da valutare), Verdi (7 giorni).
PANCHINA 1 Ujkani, 5 Milanovic, 22 Ortiz, 19 Terzi, 33 Daprelà, 15 Bolzoni, 25 Maresca, 14 Della Rocca, 21 Quaison, 96 Bentivegna, 10 Joao Silva, 99 Belotti. ALL. Iachini. BALLOTTAGGI Jajalo-Maresca 60-40%, Chochev-Belotti 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Jajalo, Dybala, Daprelà, Bolzoni, Morganella. INDISP. Barreto (21 giorni), Emerson (da valutare), Morganella (stagione finita).
PANCHINA 1 Colombi, 27 Cragno, 14 Pisano, 2 Gonzalez, 32 Ceppitelli 33 Capuano, 3 Murru, 30 Donsah, 10 Joao Pedro, 7 Cossu, 90 Cop, 9 Longo. ALL. Zeman. BALLOTTAGGI DiakitèCeppitelli 60-40%, Dessena–Donsah 6040%, M’Poku-Cossu 60-40%; Sau-Longo 60-40%. SQUALIFICATI Crisetig (1). DIFFIDATI Avelar, Dessena, Longo, Rossettini, Gonzalez. INDISP. nessuno.
PANCHINA 22 Iacobucci, 91 Bajza, 37 Broh, 27 Santacroce, 15 Costa, 58 Esposito, 31 Mariga, 21 Lodi, 40 Erlic, 42 Haraslin, 17 Palladino, 5 Ghezzal. ALL. Donadoni. BALLOTTAGGI Coda-Palladino 55-45%, Feddal-Costa 55-45%, Cassani-Santacroce 55-45%. SQUALIFICATI Jorquera (1). DIFFIDATI Lodi, Feddal, Costa, Belfodil, Mirante. INDISPONIBILI Mendes, Galloppa e Prestia (da verificare).
PANCHINA 1 Perin, 39 Sommariva, 87 Gulli, 2 Tambè, 15 Marchese, 93 Laxalt, 16 Lestienne, 97 Ghiglione, 19 Pavoletti. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Bergdich-Laxalt 70-30%, Edenilson-Tambè 70-30%. SQUALIFICATI Kucka (1), Roncaglia (1). DIFFIDATI Burdisso, Niang. INDISPONIBILI Ariaudo (40 giorni), Tino Costa (10), Borriello (30), Bertolacci (20).
PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 5 Britos, 16 Mesto, 4 Henrique, 31 Ghoulam, 8 Jorginho, 17 Hamsik, 14 Mertens, 91 Zapata. ALLENATORE Benitez. BALLOTTAGGI Insigne-Mertens 60-40%, Gabbiadini-Hamsik 60-40%, HiguainZapata 60-40%. SQUALIFICATI David Lopez (1). DIFFIDATI Maggio. INDISPONIBILI Michu (28 giorni).
1 1.57
X 3.70
2 6.25
1 2.15
X 3.20
2 3.40
1 3.80
X 3.65
2 1.90
EMPOLI-PARMA
CHIEVO-UDINESE
Sarri: «Voglio 40 punti» Donadoni: «Obiettivo? Evitare l’ultimo posto»
Maran per la continuità Strama: «Siamo contati ma dobbiamo reagire»
Dopo due gare perse in trasferta e con le 4 sberle della Lazio ancora sul volto, l’Empoli ha voglia di reagire. Ma la sfida col Parma è tornata ad essere meno scontata di prima: «Hanno fatto risultati che dimostrano come la rosa di Donadoni, senza problemi societari, si sarebbe salvata tranquillamente», ha detto il tecnico Maurizio Sarri. «Parlare di quasi salvi è come dire palo. Vincere col Parma potrebbe rappresentare un passo importante, ma io dalla mia squadra pretendo i 40 punti e non la semplice salvezza. Nel momento in cui una squadra si sente a metà classifica è normale perdere un pizzico di motivazione. Per non farlo succedere non dobbiamo sentirci salvi».
Il Chievo vuole proseguire la fantastica cavalcata che l’ha portato virtualmente alla salvezza. «Quello che conta è il nostro atteggiamento — spiega il tecnico Maran —. Non dobbiamo sentirci arrivati dopo Cesena, ma stare concentrati e dare tutto in campo, come i ragazzi hanno fatto sino qui, togliendosi da una situazione difficilissima con grande merito. Se l’Udinese cerca il riscatto, di certo noi vogliamo continuare la nostra corsa». Maran non ha problemi di formazione. L’unico acciaccato è Pozzi (problemi muscolari). In attacco è corsa a tre per due maglie fra Paloschi, Meggiorini e Pellissier.
QUI PARMA Mercoledì la sconfitta con il Genoa, accompagnata dal rinvio (al 30 aprile) sulla decisione per la prosecuzione dell’esercizio provvisorio e con una richiesta, non ufficiale, di abbassare il debito sportivo (ovvero gli emolumenti dei tesserati) del 70%: il Parma va a Empoli con mille pensieri in testa. «Dal punto di vista societario non ci sono novità. La realtà è complicata e difficile — spiega Roberto Donadoni —. Noi dobbiamo pensare a finire la stagione nel migliore possibile. Vorrei evitare l’ultimo posto». Oggi il 3-5-2 degli emiliani dovrebbe presentare Mauri in regia e CodaBelfodil coppia d’attacco. «Punterò soprattutto sulla freschezza fisica» chiosa il tecnico. Cioni-Piovani
QUI UDINESE Più di mezza difesa lasciata in infermeria e il Primavera Coppolaro convocato d’urgenza per sopperire alle assenze di Heurtaux, Domizzi e Wague la dicono lunga sull’emergenza in casa bianconera. Tuttavia Andrea Stramaccioni non accetta alibi. «Questa stagione abbiamo avuto diversi momenti con tante assenze e non abbiamo mai trovato alibi. Ho fiducia nell’organico, anche se dietro siamo davvero contati. Cosa mi aspetto? Sono convinto che possiamo tornare da Verona con qualcosa in mano. L’unica medicina è tornare a essere l’Udinese che fino a due settimane fa lottava con Fiorentina e Genoa, ma per farlo dovremo essere solidi e avere equilibrio». Strama sembra intenzionato a un 3-4-2-1 con Di Natale (8 gol al Chievo in 18 incontri per lui) supportato da due trequartisti. Martorano-Tavan
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18
Emergenza ultrà R
CURVE PERICOLOSE
IL COMMENTO di STEFANO CAZZETTA
ORA SERVE UN FRONTE COMUNE
G
iocatori sull’attenti sotto le curve, striscioni che non rispettano neppure il dolore per la morte di un figlio, aggressioni verbali e fisiche, vandalismo negli stadi, partite rinviate, giocatori (parole di Zeman) sotto shock. Questa è l’immagine che il calcio italiano è in grado offrire e che rimbalza in ogni angolo del mondo. Se non estirpiamo il male oscuro, nessun progetto di rilancio starà in piedi. Perché non c’è calcio vero senza stadi sicuri. Perché, come ha detto con esemplare chiarezza il presidente della Roma James Pallotta, «allo stadio si va solo per vedere la partita». Ha sempre avuto poco senso parlare di episodi isolati da pubblicizzare il meno possibile. Al contrario. La ridondanza di certi episodi autorizza a pensare che esista una strategia precisa da parte delle frange estreme del tifo con uno scopo: occupare il territorio, imporre la propria legge, creare un ambiente favorevole allo sviluppo dei propri interessi. E anche ammesso che ci siano ideali sportivi, nulla può autorizzare lo sconfinamento nell’offesa, nella prevaricazione, nell’aggressione, nella prepotenza, nella violenza. La gamma è variegata, ma il filo dell’illegalità riannoda tutto e impone interventi all’altezza. Far finta che non ci sia emergenza, voltarsi dall’altra parte, ritenere che più di tanto non si possa fare rischia di consegnare spazi sempre maggiori agli ultrà violenti. L’appello di Pallotta meritava ben altra eco. Doveva essere colto come il segnale decisivo per passare dalle vaghe intenzioni agli interventi concreti. Dopo quanto accaduto a Cagliari e Varese, è ancora più urgente riunire Federazione, leghe e istituzioni per fare fronte comune e individuare una strategia che sia più forte, solida e condivisa di quella degli ultrà, perché sostenuta dalle decine di milioni di tifosi che vedono nel calcio un momento di evasione e crescita sociale e non un campo di battaglia nel quale imporre la legge (non sportiva) del più forte. Vietare gli striscioni e impedire la gogna sotto le curve sono idee percorribili e rappresentano un buon punto di partenza. Ben venga la scelta di Abodi di costituirsi parte civile. Ma non basta. Aspettando stadi moderni e più confortevoli, rendiamo vivibili quelli che abbiamo. Certi legami posso essere recisi subito. Certi comportamenti denunciati senza reticenze. Il male oscuro ha quasi sempre un nome, un cognome e pure una faccia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
17 novembre 2014 BARI, SCHIAFFO A SCIAUDONE E RISSA SFIORATA COL TIFOSO Davanti allo stadio San Nicola, al termine dell’allenamento, rissa sfiorata tra il centrocampista del Bari Daniele Sciaudone e un tifoso. L’intervento di uno steward evita il contatto, dopo che il giocatore era sceso dall’auto per rispondere a tono, beccandosi anche una sberla
22 novembre 2014 BOMBA CARTA COLPISCE AGENTI DI POLIZIA A BERGAMO Al termine di Atalanta-Roma gli ultrà di casa inseguono un pullman di tifosi ospiti e nasce così un duro scontro con le forze dell’ordine: il bilancio finale parla di quattro agenti di polizia rimasti feriti da una bomba carta ripiena di chiodi lanciata dagli ultrà bergamaschi
11 gennaio 2015 SOSTENITORI DEL CESENA AGGREDITI A CAGLIARI Prima della partita di campionato tra Cagliari e Cesena, 25 tifosi ospiti arrivati dalla Romagna vengono aggrediti in prossimità della stazione da alcuni ultrà sardi con bastoni, bottiglie e cinture. Verso i supporter del Cesena sono stati lanciati anche alcuni tavolini da bar
Zeman: «Confronto? Macché I ragazzi hanno avuto paura» 1Il giorno dopo le botte di Assemini, il tecnico del Cagliari non minimizza: «I miei sono giovani, li ho visti male, ci siamo spaventati. Così si rovina il calcio» Francesco Velluzzi
CONTRO IL NAPOLI
INVIATO AD ASSEMINI (CAGLIARI)
Club deluso dal pubblico: niente pienone
U
na scritta con lo spray, e in un italiano neppure perfetto, davanti al can cello: «Sputate sangue sulla maglia, mercenari». Firmato sc, che sta per Sconvolts, la frangia più accanita del tifo rossoblù, quella della Nord. La macchina dei carabinieri davanti all’in gresso degli spogliatoi del Ca gliari. Tutto ciò fa un certo effet to. Ma il giorno dopo l’agguato di Asseminello, in cui una tren tina di ultrà hanno aggredito la squadra e preso a schiaffi un pa io di calciatori, il clima è questo: massima allerta, atleti da rico struire psicologicamente, fran ge ostili da combattere, miraco lo salvezza da tentare. Non è semplice, oggi al Sant’Elia (che non si annuncia strapieno) arri va il Napoli carico a mille dopo lo show tedesco. Il tecnico Zde nek Zeman, che ha navigato in mille mari in tempesta, da Fog gia ad Avellino, da Lecce a Na poli, dalla Roma alla Lazio, è il primo a metterci la faccia e a raccontare il malessere dei suoi ragazzi, la maggior parte dei quali molto giovani: «La vivo male questa contestazione, mi sono sempre sforzato di fare calcio per la gente. Sono cose brutte, così si rovina il calcio. I ragazzi li ho visti male, per alcu ni era la prima volta, sono gio vani. Logico che siano scossi. C’è sempre una piccola frangia che si dissocia dal tifo buono. Ne ho viste tante nella mia lun ga carriera, non è facile. Ma con i tifosi ci ho sempre parlato, mi sono confrontato. Venerdì non c’è stato confronto, hanno fatto tutto loro, abbiamo subito non
fIL RETROSCENA
INVIATO AD ASSEMINI (CAGLIARI)
V
ogliono far capire di es sere i padroni. Loro. Gli ultrà. È questa la filoso fia di base che campeggia nel pensiero di quei 30 scalmanati che venerdì si sono presentati ad Assemini per aggredire i cal ciatori del Cagliari. E che prima di andar via hanno lasciato il «ricordino» della scritta con lo spray. Chi conosce bene l’am biente assicura che l’atto inti midatorio messo in atto dagli Sconvolts (da sempre molto le gati al fantasista Cossu) fosse organizzato e premeditato. Ma non lo immaginavano i più gio vani giocatori del Cagliari che
per paura, ma per la pace. Ci hanno spaventati. Ma i ragazzi sono stati bravi». La Digos, at traverso il Questore Dispenza, attento alle problematiche de gli ultrà, ha già sentito 56 ros soblù che hanno raccontato l’accaduto.
ben solido e ogni illazione citta dina che vorrebbe un ritorno di Massimo Cellino in caso di re trocessione è da considerarsi ir realizzabile. Giulini crede nel Cagliari. E ogni iniziativa è vo tata a creare un rapporto con la Sardegna e la sua gente.
SOCIETA’ Il club, con il presi dente Giulini in testa, si è stretto attorno ai ragazzi. Ieri mattina lui e il vice presidente Filucchi, che di queste grane se ne inten de (è stato questore), alle 8 era no ad Assemini. Ed è stato pro prio Filucchi a spiegare: «Non ci faremo intimorire da questi epi sodi. Ma andremo avanti nel nostro progetto di tifo positivo, con il villaggio dei bambini, la curva senza barriere, lo stadio per tutti. C’è stato un confronto verbale molto acceso, ma dob biamo concentrarci sulla parti ta». Le parole di Filucchi voglio no far capire che il Cagliari è
PARTITA Intanto oggi si gioca col Napoli e anche qui vanno valutate le parole di Zeman. Conti per due giorni non si è al lenato per l’allergia al polline. Sau ha avuto un po’ di lombal gia, ma ci sarà. Crisetig è squali ficato. In regia dovrebbe tocca re a Conti: «Per un’allergia non si sta fuori, qualche problema ce l’hanno tutti, altrimenti si gioca a scacchi e non calcio», di ce il boemo. Traduzione: Conti deve prendere in mano il Ca gliari. Se ci tiene così tanto. Toc ca al capitano, dal 1999 in ros soblù, essere il leader.
L’amarezza del Cagliari non è data solo dall’aggressione degli ultrà. Oggi la squadra avrà sulla maglia il marchio Vestis (abbigliamento, 15 negozi in Sardegna). Un’altra operazione di marketing ma dettata dalla necessità. E lo spiega il responsabile Mario Passetti: «Nonostante tutto (i mancati pagamenti per la sponsorizzazione, ndr), stiamo cercando di instaurare un rapporto con la Regione per veicolare l’immagine della Sardegna all’Expo, come ha fatto la Juve, ma ancora non ci siamo. E siamo delusi dal pubblico: oggi col Napoli non ci sarà il pieno che serve. Eppure la politica dei prezzi è contenuta e i bambini pagano un euro». Il Cagliari finora ha creato tanto: villaggio dei bambini, parcheggi per le bici (che la Fiorentina invidia tanto ai rossoblù), Football Academy, camp estivo ad Arbatax, casa Casteddu a Milano e Londra, l’iniziativa con le maglie benefiche con il precedente sponsor Subito.it. E soprattutto ha fatto riaprire il S.Elia portandolo a 16 mila posti con la curva Sky e ristabilendo i rapporti con le istituzioni che con Cellino erano inesistenti. «E non ci fermiamo qui». fr.vell.
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Le minacce sui cancelli del centro sportivo di Assemini lasciate dagli ultrà dopo l’irruzione di venerdì ANSA
C’È UNA PICCOLA FRANGIA CHE SI DISSOCIA DAL TIFO BUONO. SONO COSE BRUTTE ZDENEK ZEMAN ALLENATORE CAGLIARI
Troppa «dolce vita», così nasce l’agguato Da Murru a Dessena, in quattro nel mirino hanno subito quei 20 minuti di terrore. «Il capitano Conti mi ha detto che il confronto c’è sta to, è stato molto acceso e la squadra ha accettato questo dialogo», sostiene il vicepresi dente Stefan Filucchi, l’uomo, che per il suo passato in Polizia, conosce meglio di chiunque al tro l’argomento. «I toni erano forti», ripete il dirigente. SCHIAFFI Il confronto è stato acceso perché nel mirino c’era no alcuni rossoblù, accusati di scarso impegno (lo ha ribadito Filucchi), minacciati per que sto e invitati a dare tutto col Na poli, altrimenti stasera non sa rà semplice uscire dallo stadio. Tra questi Murru, accusato di
Daniele Dessena, 27 anni FORTE
dolce vita durante la settimana, Longo (sarebbe stato avvistato in discoteca a Milano, ma nel giorno di riposo che male c’è?), Avelar (anche lui uscirebbe un po’ troppo) e Dessena. Proprio il vice capitano avrebbe avuto un diverbio e qualche scambio proibito con chi lo insultava. Un attimo di panico, poi sedato con le parole. Murru sarebbe stato colpito da una sberla, a Longo, particolarmente impau rito, sarebbe toccato, come a qualcun altro, qualche buffet to. Parlava al telefono, sorride va e non si è accorto immedia tamente della furia di chi aveva deciso di imporre il suo strano credo ad Assemini. A Zeman sarebbe stato riservato solo
qualche insulto: «Vecchietto». SOCIETA’ Venerdì nel quartier generale del Cagliari, con la squadra in ritiro da martedì, c’era solo il d.s. Marroccu. È il classico rituale del calcio. Ieri il contingente è stato rinforzato con tutto lo stato maggiore. Il Cagliari non vuole abbassare la guardia. Oggi massima allerta al Sant’Elia. Coi napoletani non corre buon sangue, ma non so no annunciati in tanti. Il Ca gliari deve preoccuparsi più dei suoi sostenitori che minacciano altre forme di intemperanza qualora la squadra non dovesse fare risultato. Ma si può? fr.vell. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
26 febbraio 2015 SCONTRI TRA ULTRÀ DEL NAPOLI E POLIZIA A FUORIGROTTA Scontri a Fuorigrotta tra bande di tifosi e forze dell’ordine nel post Napoli-Trabzonspor di Europa League. Un centinaio di tifosi napoletani tenta di sfondare il cordone messo a protezione dei tifosi turchi: entrano in contatto con gli agenti che subito rispondono lanciando lacrimogeni
19 marzo 2015 LA GOGNA SOTTO LA CURVA DOPO ROMA-FIORENTINA Dopo la sconfitta contro la Fiorentina nel ritorno degli ottavi di Europa League, la Roma va a rapporto a capo chino sotto la curva Sud dell’Olimpico che alza lo striscione con la scritta «mercenari». Ora è allo studio una norma per vietare ai tesserati di sottoporsi a simili gogne
19
11 aprile 2015 ATALANTA A RAPPORTO DAGLI ULTRÀ A ZINGONIA Un’arringa durata cinque minuti, con la squadra schierata muta e a testa bassa sotto la tribuna e un uomo in piedi sulla balaustra a processarla: Claudio Galimberti, alias il Bocia. È successo al centro sportivo di Zingonia, durante l’allenamento dell’Atalanta
L’ULTIMO CASO
Stadio devastato, a Varese non si gioca Lega di B parte civile 1Campo e porte a pezzi, minacce: la gara con l’Avellino rinviata Uno degli striscioni contro la madre di Ciro Esposito mostrato dagli ultrà della Roma nel match col Napoli ANSA
a oggi. Disagi per i 400 tifosi ospiti. Abodi: «Saremo durissimi»
Striscioni anti Ciro Denunciati 4 ultrà Alfano: «Ora i Daspo» 1Accelerata nelle indagini su Roma-Napoli: altri 6-7 giallorossi vicini all’identificazione, decisive le telecamere dell’Olimpico Alessandro Catapano ROMA
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rima le gogne, i cori, gli striscioni allo stadio, le scritte in città. Poi le in cursioni nei ritiri, gli schiaffi e le devastazioni. Un’escalation pre occupante. In un mese, gli ultrà italiani hanno proposto il peg gio del proprio repertorio, in una sfida ormai quotidiana alle leggi e alle autorità di pubblica sicurezza. Continue prove di forza. E i «muscoli» esibiti a Ca gliari e a Varese preoccupano più delle tre scritte apparse in Curva Sud due settimane fa. ACCELERAZIONE Ecco perché ieri è nata al Viminale l’esigenza di dare in pasto ai media i primi esiti delle indagini sugli striscio ni di RomaNapoli. Un’accelera zione imprevista fino a 24 ore fa, decisa dai vertici del ministero nonostante il rischio che la noti zia delle prime identificazioni possa complicare le indagini successive, mettendo sull’avviso chi, in un modo o nell’altro, è stato coinvolto nella vicenda. Si è preferito dare una risposta for te e immediata alle violenze di Cagliari e Varese. Per questo è stato il ministro dell’Interno in persona ad annunciare di aver beccato non quattro pericolosis simi latitanti mafiosi, ma i quat tro ultrà romanisti riconosciuti tra le migliaia di abbonati in cur va Sud come alcuni di quelli che hanno avuto «parte attiva — co sì dice la Questura, che ieri ha pure diffuso un filmato che mo stra le tecniche di introduzione degli striscioni, piegati nelle scarpe o nei portafogli — nella composizione e nello srotola mento» delle scritte dedicate ad Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito. Individuati dalla Digos grazie ai filmati delle tele camere di videosorveglianza dell’Olimpico, anche mentre tentavano di nascondersi dietro i lenzuoli, consapevoli di essere ripresi, «saranno tutti puniti con il Daspo — garantisce il ministro Alfano —, in base alla legge che
ho fortemente voluto, che ha imposto nuove regole sulle ma nifestazioni sportive». Compre sa la possibilità di «daspare», ap punto, gli autori di striscioni contenenti «messaggi ingiuriosi o diffamatori». Dunque è l’in giuria (anche di uno striscione sfuggito alla tv su non meglio precisati «pentiti napoletani»), più che l’incitamento alla vio lenza (difficilmente dimostrabi le con termini come «lucri» o «senza dignità») a incastrarli (per il momento, perché ricorre ranno al Tar). E inoltre la Polizia per denunciarli ha valutato an che il contesto in cui i quattro si sono mossi: atteggiamenti mi nacciosi, cori discriminatori e insultanti, in generale un clima di ostilità che ha prodotto ten sione. Per i quattro daspati — di età compresa tra i 22 e i 28 anni, uno con precedenti per rapina e lesioni, un altro in passato re sponsabile di interruzione di pubblico servizio e violenza e minacce a pubblico ufficiale, gli altri due incensurati — decade automaticamente anche l’abbo namento e la fidelizzazione (presumibilmente avevano op tato per una tessera «home»). Dovrebbero esserci altri 6 o 7 ul trà giallorossi in via di identifi cazione, ma chissà se con la stes sa «parte attiva» di questi quat tro. GARCIA GLISSA Oggi Roma Atalanta è ovviamente una par tita a rischio, come dimostrano gli 800 uomini delle forze del l’ordine convogliati nella zona dell’Olimpico. L’annunciato ra duno di protesta contro Pallotta nei bar del Lungotevere non do vrebbe avere grande seguito (anche per la parziale riapertu ra della curva), solo un risultato negativo a fine partita potrebbe ingrossarne le fila. Rudi Garcia, che sull’argomento è già scivola to, anche ieri non si è voluto compromettere: «Voglio solo ri cordare che non è stato Pallotta a chiudere la Sud. Lui per la Ro ma è una benedizione». Politi cally correct. © RIPRODUZIONE RISERVATA
HANNO DETTO
I giocatori dell’Avellino sul campo dello stadio Franco Ossola, devastato da un atto vandalico ANSA
Filippo Brusa VARESE
H
E’ L’EFFETTO DELLA LEGGE CHE HO FORTEMENTE VOLUTO ANGELINO ALFANO MINISTRO DELL’INTERNO
RICORDO AI TIFOSI CHE NON È STATO PALLOTTA A CHIUDERE LA SUD RUDI GARCIA ALLENATORE ROMA
a il groppo alla gola Spartaco Landini, che, appena entrato al Franco Ossola, s’interroga così: «Nella mia carriera do vevo vedere uno scempio si mile?». L’ex giocatore dell’In ter di Herrera ha combattuto nei mesi scorsi contro la leu cemia ed è tornato da poco al Varese di cui è d.s. insieme a Lele Ambrosetti. L’immagine che gli si presenta davanti nella mattinata della partita con l’Avellino è apocalittica: il campo pieno di buche, la panchina riservata ai gioca tori di casa sradicata e le por te segate e divelte. INSULTI Sulle zone ancora verdi del prato scritte in ver nice bianca contro Nicola Laurenza, azionista di mag gioranza del club che ha an nunciato il disimpegno a feb braio, il neopresidente Pier paolo Cassarà e l’ex vicepresi dente Antonino Imborgia. In nero, sulla pista del velodro mo, parlano a tutti i bianco rossi gli altri messaggi lascia ti nella notte dagli autori del l’incursione, inferociti per l’ultimo posto in classifica del Varese e per una retrocessio ne ormai quasi certa: «Non siete degni di onorare la no stra maglia», «Vendete la par tita che per noi è la vita», «Vo gliamo gente seria non pa gliacci», «Siete la vergogna di questa città», «Varese merita rispetto», «Finché non spari sce questa società guerra sa rà». Infine, non lontano dal l’ingresso degli spogliatoi, il macabro disegno di un impic cato. RINVIO In uno scenario del genere è apparso subito chia ro che VareseAvellino doves se essere rinviata. Del resto, i vandali entrati al Franco Os sola nella notte fra venerdì e sabato si sono impegnati per
devastare il terreno di gioco: la loro scorribanda è durata alme no un’ora ma al Varese è servita un’intera giornata di lavoro per cancellare le scritte, rimettere le porte, risistemare la panchina e riempire le buche con nuove zol le d’erba. La ristrutturazione lampo permette di mandare in scena la partita alle 15 di oggi, a porte aperte e con solo la curva di casa chiusa. Giocare è un mo
VARESE
(4-4-2)
AVELLINO
(4-3-1-2)
OGGI ore 15
ANDATA 0-0 1 PERUCCHINI
13 FIAMOZZI
25 SIMIC
14 ROSSI
2 LUONI
24 ZECCHIN
6 BLASI
15 OSUJI
23 CRISTIANO
20 FORTE 29 TROTTA 3 ZITO 20 BITTANTE
9 MIRACOLI
30 MOKULU 11 SBAFFO 4 ARINI
27 CHIOSA
5 ELY
8 D'ANGELO 19 PISACANE
22 GOMIS
VARESE Valgono i tagliandi comprati in prevendita. Jebbour deve rientrare a Parigi per motivi personali e al suo posto va in panchina Barberis, che non ha più la febbre. PANCHINA 22 Birighitti, 3 De Vito, 4 Dondoni, 21 Barberis, 28 Capezzi, 32 Jakimovski, 7 Falcone, 11 Lores, 18 Capello. ALL. Bettinelli. SQUAL. Borghese. DIFF. Falcone, De Vito, Neto Pereira, Capezzi, Luoni e Rossi. AVELLINO Conferma per il 4-3-1-2, Castaldo potrebbe rifiatare. Al suo posto ballottaggio Mokulu-Comi. PANCHINA 12 Bavena, 6 Fabbro, 17 Vergara, 14 Regoli, 25 Almici, 21 Kone, 15 Soumarè, 9 Comi, 10 Castaldo. ALL. Rastelli. SQUAL. Schiavon. DIFF. Pisacane, Castaldo, Almici, Kone, Trotta. ARBITRO Abbattista di Molfetta. GUARDALINEE Gori-Bottegoni. TV Sky Calcio 12. PREZZI 10-47 euro.
do per rispondere ai vandali, sulle cui tracce c’è la polizia che sta analizzando i filmati delle te lecamere poste al di fuori dello stadio (quelle interne erano spente) e avrebbe già individua to dieci persone col volto coper to. Per ora è stato aperto un fa scicolo contro ignoti per dan neggiamento aggravato. LA LEGA Tornare al più presto in campo non era solo desiderio di Varese e Avellino ma anche quel lo della Lega di B, come dice il presidente Andrea Abodi: «Una minoranza non può condiziona re milioni di persone che amano il calcio. I delinquenti devono stare il più lontano possibile da gli stadi e questo non vuol dire militarizzare gli impianti ma, anzi, umanizzarli. Quello che è successo al Franco Ossola è un incentivo per aumentare il no stro impegno per il rispetto, pa rola chiave della serie B. D’ora in poi la Lega sarà parte civile in ogni procedimento contro i re sponsabili di atti che nuocciano agli interessi dei 22 club. Sare mo durissimi». SOCIETA’ «Il Varese è parte lesa» ha detto il d.g. Beppe D’Aniello, chiedendo ai giornalisti di non riprendere eventuali dichiara zioni rilasciate da Cassarà, che non era stato neppure messo al corrente del fatto. Se il club lom bardo ha voluto isolare dalla vi cenda il suo presidente, spesso sopra le righe, dall’altra parte è stato proprio il patron dell’Avel lino Walter Taccone a giganteg giare, uscendo dallo stadio più volte per parlare con i circa 400 tifosi arrivati a Varese dopo un viaggio di quasi 900 chilometri. La Croce Rossa locale ha cercato di evitare i disagi del pubblico ospite, offrendo bottiglie d’ac qua e i bagni della propria strut tura a chi ha passato la notte in macchina. Se l’Avellino è stato costretto a cambiare albergo, il presidente Taccone è già rientra to a casa e non ha esitato a tirar fuori soldi di tasca propria dan doli a un tifoso che li aveva finiti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Siamo in onda! R
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
MATTINA 7.05 Explorers: avventure pericolose 7.35 Explorers: avventure pericolose 8.05 Sfide senza limiti 8.30 Magazine Sci Freestyle 9 Gazzetta News 9.15 Gazzetta News 9.30 Gazzetta News 9.45 Gazzetta News
10.05 Extreme Fishing 11.05 Condo’ Confidential 11.30 Campioni a confronto 12.05The Speedgang - La banda dei motori 13 Gazzetta News 13.30 Gazzetta News POMERIGGIO 14 Gazzetta Live
17.35 Explorers: avventure pericolose 18.05 The Speedgang - La banda dei motori 19 Gazzetta News-Speciale Volley 19.30 Pazzi per i Derby - Milano SERA 20 Gazzetta News 20.30 Gazzetta News - Speciale Derby Inter-Milan
23.30Gazzetta News 24 Gazzetta News 0.05 Gazzetta News - Sottorete 0.30 Gazzetta News 1 Gazzetta News 1.30 Gazzetta News 2 Gazzetta News 2.30 Gazzetta News 3 Gazzetta News
Il derby è speciale: Inter-Milan sul 59
1Alle 20.30 tutto sulla stracittadina milanese, ospite Collovati. A Gazzetta Live invece c’è Altafini clic
Gabriella Mancini
I
l campionato di calcio è di scena come ogni domenica su GazzettaTv: tutti sul canale 59 del digitale terrestre per pronostici e com menti della giornata numero 31 della Serie A. Nel primo pomeriggio, alle 14, largo a Gazzetta Live: in studio Viviana Guglielmi, Paolo Condò, Andrea Di Caro e il mitico José Altafini che com menteranno gli anticipi, a cominciare da Juve Lazio; alle 15, spazio a Nino Morici e Francesca Baraghini, in collegamento dallo studio delle news insieme con Nicola Nocella. L’attore pu gliese, grande tifoso juventino, premiato con il Nastro d’Argento nel 2010 come migliore attore esordiente per Il figlio più piccolo di Pupi Avati, in questi giorni è nelle sale con il film comico Le frise ignoranti. Per il post partita si torna nello studio centrale. In scaletta anche un servizio cu rioso sul derby, giocato dai cuochi stellati Davi de Oldani, interista, e Andrea Berton, rossone ro, autori di piatti speciali per le loro squadre. Sarà replicato in serata. PALLAVOLO Alle 19 la linea passa alla pallavolo, sempre presente su GazzettaTv. Sarah Castella na, Gian Luca Pasini e l’ex pallavolista Rachele Sangiuliano commentano la ricca giornata in sieme con gli inviati della Gazzetta. In primo piano ci sono i playoff di Superlega maschile con la gara 2 dei quarti di finale: riflettori puntati su MolfettaTrento, VeronaPerugia, RavennaMo dena e LatinaMacerata. Largo anche alla Serie A1 femminile, con il punto della situazione sulle semifinali, in particolare gli highlights della sfi
COME RISINTONIZZARE I VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59
José Altafini nello studio di GazzettaTv BOZZANI
Fulvio Collovati, ex giocatore di Inter e Milan BOZZANI
de di gara1 NovaraPiacenza e Casalmaggiore Conegliano.
LUCI A SAN SIRO Poi riflettori puntati su San Siro con le ultime notizie sulle formazioni di In ter e Milan e mille curiosità. È un derby sottoto no, ma proprio per questo un successo potrebbe diventare un toccasana aspettando tempi mi gliori. Alle 20.30 Gazzetta News si concentra sul la partita con Patrizio Pavesi, i nostri Paolo Con dò, Alessandra Gozzini e Matteo Brega e il gran de Fulvio Collovati, campione del Mondo nel 1982 e doppio ex.
STORIE DI DERBY Lunga serata con InterMilan. Tutti pazzi per il derby scatta alle 19.30 e raccon ta le partitissime, dai nerazzurri di Trapattoni ai rossoneri di Sacchi e Capello, quando Milano era da bere e i derby contavano per lo scudetto. Eric Cantona, testimonial d’eccezione per que sta serie inedita in Italia, racconterà storie, leg gende e retroscena legati alla supersfida.
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Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando 2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV 5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca. Soluzione dei problemi Se avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key 1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare inviata la configurazione 3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK
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OPINIONI
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L’impresa dei campioni
La vignetta
Azzurri e polemiche
ALLEGRI E LA JUVE PROVA GENERALE CON VISTA MONACO
di Stefano Frosini
LO STILE BUSNARI PROVA D’AMORE PER LA GINNASTICA
L’ANALISI di PAOLO CONDÒ
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a grande novità della Juventus di Allegri è che la vittoria con la quale finisce di ricucirsi sulle maglie lo scudetto, quella di ieri con la Lazio, non chiude la stagione ma se mercoledì non ci saranno sorprese di fatto ne apre la fase più importante. Il ritorno al 352, che sa molto di prova generale per Monaco, riordina una squadra cui gli infortuni hanno tolto la sincronizzazione atletica. Nel match di ritorno col Borussia tutti erano al top della condizione, figlia evidente di un buon richiamo invernale: un mese dopo, invece, per un Vidal in forte crescita ci sono un Pirlo che fatica e un Marchisio che da una gara all’altra alterna fiammate e amnesie. In una situazione del genere, accentuata dal k.o. di Parma che aveva allentato la rete di protezione ai trapezisti bianconeri, Allegri ha dato una nuova prova di realismo evitando qualsiasi rischio e sì che la Lazio era la capolista del ritorno , aggiungendo benzina nei motori che la richiedevano (Pirlo) e richiudendo a tripla mandata il discorso scudetto. Alla prima palla buona Tevez ha impresso il suo marchio, diciottesima perla di quella che lo ribadiamo senza temere smentite è la stagione migliore della sua carriera. Se è successo alla Juventus il motivo è presto detto: l’anno scorso l’Apache è arrivato in un ambiente già certo del proprio valore (veniva da due scudetti), ma che l’ha accettato come suo leader con la massima naturalezza. Questo suo stare bene alla Juve se ci è permesso il suggerimento andrà usato come argomento principe nella discussione di fine stagione, quando i segnali di
nostalgia per il Boca lanciati fin qui verranno verosimilmente riassunti in una richiesta di libertà. Nel massimo rispetto per un campione che non si risparmia mai, e dunque si è conquistato il diritto di venire ascoltato, Tevez andrebbe trattenuto sino a scadenza non soltanto per ciò che può dare il prossimo anno, ma anche per ciò che può insegnare a chi, Dybala o un altro, riceverà la sua eredità. Senza porre limiti a ciò che l’aspetta da qui a giugno, perché chi entra fra i primi quattro non deve vietarsi nulla, non c’è dubbio che la prossima stagione la Juve andrà senza falsi pudori all’assalto della coppa. Farlo con Tevez sarebbe più saggio. La solidità della prova juventina contiene anche un tot di delusione per il tempo che la Lazio le concede prima di provare, tardivamente, ad accendersi. Resta la squadra più fresca della primavera, ma allo Stadium è riaffiorata una leggerezza mentale che la tiene ancora distante; oggi la Roma, in casa con l’Atalanta, tenterà il controsorpasso, ed è evidente che sino al derby della penultima giornata l’ordine dei posti Champions resterà in bilico. Mentre Torino festeggia preparandosi a serate ancora più eccitanti e Roma si divide il resto del podio, Milano arriva al suo derby da posizioni nono e decimo posto che un giorno, si spera non lontano, costituiranno un racconto horror per bambini disobbedienti, bauscia o casciavit fa lo stesso. Dentro alla tristezza del momento, però, il messaggio popolare dato dal tutto esaurito è la base da cui ripartire, perché segnala che il desiderio di calcio non è calato. Anzi, in giro per Milano c’è una tale fame di buon football da riempire San Siro anche quando l’offerta tecnica supera a stento il pane e salame. E quando vede la coda fuori dalla bottega, il bravo commerciante di solito amplia i locali e migliora le vetrine.
NON SOLO CALCIO di FAUSTO NARDUCCI email: fnarducci@rcs.it
MARGHERITA GRANBASSI Azzurra di scherma #grazieatutti #mammadaunasettimana #momentomagico @marghegranbassi
WILLIAMS RACING Scuderia di F.1 Una piccola festa per il compleanno di Frank, il nostro Capo. La squadra gli dona una torta e una foto gigante @WilliamsRacing
NEYMAR JR Calciatore del Barcellona Che Dio ci benedica e ci protegga @neymarjr
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uestioni di carattere. O di stile. Non c’è niente come una prestazione sportiva sottoposta al giudizio di una giuria a forgiare quel misterioso complesso di attitudini, educazione e istinto che neppure gli psicologi riescono a studiare secondo regole univoche. L’ultimo esempio arriva a Montpellier dagli Europei di ginnastica artistica, una delle discipline olimpiche «da giudizio» insieme alla ritmica, al pattinaggio di figura, ai tuffi e agli sport di combattimento. Anche qui, oltre che di sport e di medaglie, ci tocca parlare di carattere. Quasi contrapposti, per esempio, quelli di Carlotta Ferlito e di Alberto Busnari, che ieri a 36 anni ha conquistato nel cavallo con maniglie una medaglia di bronzo che ha un valore storico: non tanto per l’Italia che nella ginnastica ha solide tradizioni ma per lui stesso, visto che dopo una sequenza di quarti posti (Olimpiade 2012, Mondiali ed Europei 2013) chiude un digiuno di ben 11 anni. L’ultimo podio del brianzolo risaliva infatti all’argento europeo di Lubiana 2004 che seguiva il bronzo di Patrasso 2002. Inutile tornare sulle reazioni emotive di Carlotta, la beniamina del pubblico giovanile che, come le era successo altre volte, non l’ha mandata a dire (e poi si è scusata) quando si è trattato di digerire la mancata qualificazione alla finale della trave, secondo lei condizionata dai soliti giudici. Furore dei suoi ruggenti vent’anni che assumono invece tutt’altra forma quando si parla dei nostri maturi ginnasti. Chi segue lo sport, in tutte le sue esasperazioni, non
potrà mai dimenticare le composte reazioni dell’olimpionico in carica Igor Cassina e proprio di Busnari ai quarti posti olimpici di Pechino 2008 (sbarra) e Londra 2012 (cavallo) mentre intorno a loro esplodevano polemiche senza fine. Con consumato aplomb Alberto Busnari come ieri anche Morandi dopo un sesto posto agli anelli per cui ha ostinatamente evitato di polemizzare con i telecronisti Rai ha sempre contrapposto alle presunte ingiustizie qualcosa che potremmo definire «rispetto per il proprio sport». Probabilmente l’aviere brianzolo ha sempre pensato che parlare male dei giudici avrebbe minato la credibilità della ginnastica e ha consumato in silenzio i ripetuti «scippi» del britannico Max Whitock che dopo il bronzo di Londra ha continuato a finirgli discutibilmente davanti. Ieri l’inglese a Montpellier non c’era e Busnari, superato in extremis per l’argento dall’armeno Merdinyan, ha evitato di evocare la beffa di Londra e anche l’ultima di Mosca 2013. E’ lo stile Busnari, lo stesso che gli ha permesso di dare il suo nome a un esercizio del cavallo che tutti cercano di imitare ma solo lui sa eseguire alla perfezione. E lo stile Busnari, quasi un marchio di fabbrica anche nella vita, dopo la felicità del podio ritrovato gli ha impedito anche di togliersi l’ultimo sassolino dalla scarpa. Già, perché la federazione ha previsto per lui allenamenti in solitario nell’Accademia Nazionale milanese di via Ovada alle 16.30 quando gli altri hanno finito. Insomma Busnari sulla strada della sua quinta Olimpiade a Rio (sarebbe un record!) è diventato allenatore di se stesso. Non ci resta che aspettarlo dopo Rio insieme al quasi coetaneo (ma già ritirato) Igor Cassina e allo stesso Matteo Morandi a dare lezioni di fair play sportivo in giro per l’Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ex Olimpia Milano
MASON ROCCA SI RITIRA: CHE ONORE AVERLO AVUTO COME CAPITANO IN CONTROPIEDE di DAN PETERSON
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o avuto l’onore e il piacere di allenare diversi grandi campioni: Meneghin, McAdoo, D’Antoni, McMillen, Gianelli, Barry Carroll, Kupec, Driscoll, Roche, Premier, Bariviera, Caglieris, Villalta, Bertolotti,
Serafini, Ferracini... Quando alleni gente così, ami loro oltre ogni logica perché sono speciali, perché ti danno tutto, perché mettono la squadra prima di ogni altra cosa. Metto in quella lista anche Mason Rocca, che ho amato quanto Mike o Dino. Mason è stato mio Capitano l’anno che ho preso in mano l’Armani Milano. E dico Capitano con la C maiuscola. E’ stato l’identikit del Capitano perfetto: leader, esempio, squadra, cuore, uomo. Ho allenato pure giocatori durissimi, dal punto di vista fisico, dal punto di vista mentale. Nessuno più
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duro di Mason Rocca. Quando lui piazzava un blocco, non passava neppure una locomotiva. Idem per il suo tagliafuori. I suoi rimbalzi in attacco erano studi di intelligenza, impegno, posizione, tempismo e cuore, salvandoci partita dopo partita. Poi, allenamento. Facile parlare delle partite e lui ci ha trascinato, nei miei cinque mesi, ad un record di 1611, molte grazie a lui e alla sua leadership. Ugualmente importante è stata la sua etica di lavoro in allenamento, uno che lasciava sul parquet litri di sudore. Che esempio! Bene, dicono che hai
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una vera squadra se hai gente disposta a fare un sacrificio per il bene della causa e gente disposta a dare una mano ad un compagno per aiutarlo. Ecco Mason Rocca è il simbolo della parola squadra. Certo avevamo un grande feeling perché siamo entrambi di Evanston, Illinois, e diplomati nella stessa scuola. Sì, sono orgoglioso anche per questo. Quindi, mi dispiace sapere che oggi chiuderà la sua carriera, dopo 14 anni in Italia. Il mondo cestistico perde un giocatore d’altri tempi, un esempio di ciò che si può fare senza super mezzi fisici o tecnici, di ciò che si può fare quando la testa, il cuore e gli attributi sono quelli giusti. Mase! I love you!
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Mondo R Inghilterra
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Chelsea nell’Eden Una magia di Hazard affonda lo United e Mou vede il titolo 1Blues a +10 sull’Arsenal: domenica scontro diretto Van Gaal: «Sono deluso, abbiamo avuto più occasioni» CHELSEA
1
Stefano Boldrini CORRISPONDENTE DA LONDRA
MAN. UNITED
0
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Hazard al 38’ p.t. CHELSEA (4-2-3-1) Courtois; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; Zouma, Matic; Oscar (dal 22’ s.t. Ramires), Fabregas (dal 47’ s.t. Mikel), Hazard (dal 48’ s.t. Willian); Drogba. PANCHINA Cech, Filipe Luis, Cuadrado, Solanke. ALLENATORE Mourinho. ESPULSI nessuno. AMMONITI Drogba, Ivanovic e Oscar per gioco scorretto. MANCHESTER UNITED (4-1-4-1) De Gea; Valencia, Smalling, McNair, Shaw (dal 35’ s.t. Blackett); Herrera; Mata (dal 25’ s.t. Januzaj), Rooney, Fellaini, Young (dal 25’ s.t. Di Maria); Falcao. PANCHINA Valdes, Rafael, Pereira, Van Persie. ALLENATORE Van Gaal. ESPULSI nessuno. AMMONITI Herrera per comportamento non regolamentare. ARBITRO Dean. NOTE spettatori 41.422. Tiri in porta 4 (1 palo)-4 (1 traversa). Tiri fuori 1-6. Angoli 3-7. In fuorigioco 2-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
U
no stagionato collega svedese, spiazzato dal l’inserimento di Zouma a centrocampo per marcare Fellaini, nell’intervallo si do manda: Mourinho è intelligen te o pauroso? Alla fine della gara, ha trovato la risposta: Mourinho è bravo, intelligente e ha una marcia in più rispetto ai colleghi. Lo Special One ha parcheggiato di nuovo l’auto bus, come gli rinfacciano i giornalisti di una nazione dove l’unico calcio riconosciuto è quello con la baionetta tra i denti, ma ha vinto. Solo lui po teva ottenere il centodieci per cento da un Chelsea sfinito – 48 match in totale – e, dispersi in infermeria Costa e Remy, con un attacco affidato ad un leone sfiorito come Drogba, 37 anni che gli sono crollati ad dosso negli ultimi mesi. Il Manchester United arrivava dal 42 nel derby e da un filotto di sei successi di fila che aveva no portato la banda di Van Gaal al terzo posto e, in linea teorica, persino in lotta per il titolo. Le cinque assenze per infortuni e squalifiche di Blind, Jones, Carrick, Rojo e Evans si sono però rivelate un handicap pesante. Ad armi pa ri, con una sfida all’insegna dell’emergenza, ha vinto chi ha la guida migliore. I Blues so no ora a quota 76 e per es sere irraggiungibili baste ranno 9 punti nelle prossi me 6 gare. In realtà, com plice la differenza reti, potrebbero servirne 8: l’Arsenal, secondo, deve centrare l’en plein e di ventare una macchina da gol per coltivare qualche speranza. Domenica prossima Wenger accoglie rà Mourinho all’Emirates: considerato come ci vanno leggeri da queste parti, par leranno di «Battaglia d’In ghilterra».
IL NUMERO
71
È la percentuale di possesso palla a favore dello United. «Penso ai punti, non ai numeri», ha chiosato Mourinho IL COPIONE Questo match non passerà alla storia per il gioco, ma potrebbe essere ricordato come l’episodio decisivo per la conquista di un titolo che il Chelsea insegue dal 2010. An che i numeri, che a caldo pos sono apparire importanti, per esempio il 71% di possesso palla a favore dello United, sa ranno presto dimenticati. Alla fine contano i risultati, i tre punti che i Blues aggiungono a una classifica eccellente e un personaggio straordinario co me Eden Hazard. Il calcio ha una sua logica e una sua giusti
LA GUIDA 33a GIORNATA Ieri: Crystal PalaceWest Bromwich 0-2; Everton-Burnley 10; Leicester-Swansea 2-0; StokeSouthampton 2-1; Chelsea-Manchester United 1-0. Oggi: Manchester City-West Ham (ore 14.30); Newcastle-Tottenham (ore 17). CLASSIFICA Chelsea 76; Arsenal 66; Man. United 65; Man. City 61; Liverpool 57; Southampton 56; Tottenham 54; Swansea 47; Stoke 46; West Ham 43; Crystal Palace 42; Everton 41; West Bromwich 36; Newcastle 35; Aston Villa 32; Sunderland 29; Hull, Leicester 28; Qpr, Burnley 26. F.A. CUP: ARSENAL IN FINALE Una doppietta di Sanchez consegna all’Arsenal la 19a finale di F.A. Cup, ma sono serviti i supplementari e una papera colossale del portiere australiano Federici per abbattere il Reading, club di Championship. Gunners avanti al 39’, pareggio del Reading al 54’ con McLeary (rete assegnata con la Goal-Line Technology), poi Sanchez decide nel primo supplementare. Oggi Aston Villa-Liverpool.
Il gol vittoria di Eden Hazard, 24 anni, che fa passare il pallone sotto le gambe del portiere De Gea EPA
zia. Ed è quindi quasi naturale che sia il fuoriclasse belga, candidato al premio come mi glior giocatore della stagione, a mettere la firma sull’10, sfruttando un colpo di tacco di Oscar. Il dominio del Manche ster United nella prima mez z’ora, con Rooney arretrato a centrocampo e troppo lontano dalla porta, uno Shaw deva stante a sinistra, Herrera in ca bina di regia e il redivivo Fal cao in attacco, viene oscurato da quanto accade al 38’. Terry recupera il pallone usando le maniere forti con Falcao. Fa bregas e Oscar sono velocissi mi nel verticalizzare l’azione. Affidare il pallone ad Hazard è come depositare un capitale in banca: il belga fa il tunnel a De Gea, 10, applausi. Il palo col pito dallo stesso Hazard, l’in crocio scorticato da Falcao e il contrasto in area CahillHerre ra al 93’, in cui Dean punisce con l’ammonizione la simula zione dello spagnolo, sono gli episodi più importanti della ri presa. Mourinho è perfetto an che nei cambi: l’inserimento di Ramires è decisivo. MOURINHO SHOW Van Gaal protesta per il gol non proprio regolare, sostenuto da Sky in salsa British. L’olandese non ci sta: «Nel primo tempo noi ab biamo avuto tre occasioni e lo ro zero. Nella ripresa, noi otto chance e il Chelsea tre. Sono molto deluso, anche sul piano del gioco abbiamo fatto un nuovo passo in avanti». A Mou rinho vengono sbattute in fac cia le cifre del possesso palla e il portoghese replica: «Per me lo United poteva anche avere il 99% del possesso palla. Quan do decidi di impostare la parti ta sul piano strategico, i nume ri non contano. Io penso ai punti. Abbiamo preparato alla perfezione la gara e il risultato ci dà ragione, il resto non m’in teressa. Titolo prenotato? Farò festa solo quando sarà il mo mento». © RIPRODUZIONE RISERVATA
LE PAGELLE di BOLD ZOUMA DA MEDIANO ANNULLA FELLAINI FALCAO INVISIBILE, POI CENTRA UN PALO CHELSEA
7
MAN. UNITED
6
IL MIGLIORE
IL MIGLIORE
EDEN HAZARD
LUKE SHAW
7
8 Signori, giù il cappello come avrebbe detto Totò. Gol da fuoriclasse, prestazione da applausi. E’ giusto che sia lui a decidere il match (Willian s.v.).
Al rientro dopo l’infortunio, è l’uomo più importante del gioco dello United. Quando viene sostituito, Van Gaal gli fa i complimenti (Blackett s.v.).
COURTOIS 6,5 Partita più facile del previsto. Perfetto in uscita alta. IVANOVIC 5,5 Ha giocato 2.880’ senza saltare neppure un secondo di campionato e si vede: stremato. CAHILL 6,5 Due contrasti decisivi nei momenti caldi. Rischia al 93’ nel tackle con Herrera, ma si salva. TERRY 7 Recupera il pallone nell’azione del gol. Il suo spot è quando si tuffa a corpo morto sulla sassata di Rooney. AZPILICUETA 6 Anche lui ha le gomme sgonfie. Meglio nella ripresa. ZOUMA 6 Simbolo del bus parcheggiato di fronte l’area, è una forza della natura. Doma Fellaini. MATIC 6,5 Di lotta e di governo. Un altro dei simboli dell’annata del Chelsea. OSCAR 6,5 Le voci di mercato non lo turbano. Merita un Oscar per l’umiltà. RAMIRES 7 Ingresso determinante: fa legna e riparte. E’ la Croce Rossa di Ivanovic. FABREGAS 6,5 L’uomo mascherato ancora una volta è la chiave del gioco dei Blues (Mikel s.v.). DROGBA 5,5 I 37 anni sono impietosi. Scatto e potenza sono un ricordo, ma lui raschia il barile dando quello che ha. ALL.MOURINHO 7,5 Il Chelsea non è la squadra migliore della Premier, ma lui è l’allenatore più bravo. Il titolo ad un passo è opera sua.
DE GEA 6 Poteva fare meglio su Hazard? Bel dilemma, ma con il belga è scontato fare brutte figure. VALENCIA 6 Esterno alto prestato alla difesa, non riesce ad essere importante come nel derby. SMALLING 6,5 Il migliore di una difesa devastata dalle assenze. MCNAIR 6 Il nordirlandese, 19 anni, dimostra personalità. HERRERA 6,5 L’ammonizione per simulazione non sposta il giudizio. Per un’ora è una delizia, poi cala. MATA 5,5 Lo applaudono tutti: i vecchi tifosi, quelli dello United e gli ex compagni. Troppe emozioni, e infatti gira al largo. JANUZAJ 5 Inserimento inutile: si è già montato la testa? ROONEY 6 La lontananza non è come il vento, ma significa diminuire la forza d’urto in attacco. Spreca due occasioni. FELLAINI 5,5 Zouma non lo fa respirare e lui va in tilt. Almeno non cede alla frustrazione. YOUNG 5,5 Il migliore nel derby, anonimo ieri. Non approfitta degli spazi aperti da Shaw. DI MARIA 6 Vedere mister 65 milioni in panchina è un mistero buffo. Entra e fa il suo. Il mistero continua. FALCAO 5,5 Non becca palla per 67’, poi si sveglia e colpisce il palo. La Premier è una brutta bestia. ALL. VAN GAAL 6 Perde una sfida capitale dove tutto gli gira male. Il suo lavoro però comincia a dare frutti.
5,5
DEAN Sceglie la linea buonista e gli va bene perché le due squadre sono corrette, ma sul gol di Hazard le proteste di Van Gaal non sembrano fuori luogo. Non convince in
generale. LONG 6-ENGLAND 6
EREDIVISIE
Finisce il dominio Ajax: Psv campione d’Olanda
1Cocu ha riportato ad Eindhoven un titolo che mancava dal 2008. E il bomber Luuk de Jong strappa il «piatto» al fratello Siem Alec Cordolcini
A
d Eindhoven si sono riac cese le luci, quelle delle grandi occasioni, che in casa Psv Eindhoven mancavano dal 2008. Un’eternità per il se condo club più titolato d’Olan da, che ieri però è finalmente tornato a vincere l’Eredivisie: 41 casalingo all’Heerenveen e la festa ha avuto inizio. Il suc cesso ha come primo protago nista un’icona del club, Phillip Cocu, diventato il terzo perso naggio dopo Ronald Koeman ed Eric Gerets nella storia del
Psv ad aver vinto l’Eredivisie sia da giocatore (ne festeggiò 4) che da allenatore. Dodici mesi fa Cocu era nel mirino della cri tica: troppo giovane e inesper to, dicevano, per poter guidare una squadra con un’età media attorno ai 22 anni. Gli avevano affiancato un tutor, Guus Hid dink, per incrementare un pre sunto deficit di carisma. Acqua passata: Cocu ha stretto i denti, lavorato sodo e costruito una squadra che, facendo tesoro del passato, ha sbaragliato la con correnza. Una mano gliel’ha data il mercato, portandogli in dotazione un attaccante vero,
Luuk de Jong, e un centrocam pista di esperienza, il messica no Guardado, metronomo fon damentale per far girare la macchina Psv con i tempi giusti.
I giocatori del Psv in festa
DE JONG E DEPAY A proposito di De Jong, in famiglia la Eredi visie è ormai un trofeo di casa, visto che viene festeggiato per il sesto anno consecutivo: pro prio Luuk inaugurò la serie nel 2010 con il Twente, poi arriva rono quattro titoli consecutivi del fratello Siem con l’Ajax. E ora è toccato ancora a Luuk. Il cui contributo di reti, 19, è se condo solo a quello di Memphis
Depay, consacratosi definitiva mente. Immarcabile nelle gior nate di vena, contro l’Heeren veen ha siglato su punizione (quinta rete da fermo su 28 ten tativi, meglio di Messi, 2 su 32, e Cristiano Ronaldo, 1 su 24) la sua 20a rete stagionale, la 48 in maglia Psv: a 21 anni in Olanda solo Rafael van der Vaart aveva uno score superiore. Van Gaal stravede per lui, ma la fiducia è reciproca, visto che in estate era stato proprio l’attuale alle natore del Manchester United a consigliargli di rimanere un al tro anno in Eredivisie, rinun ciando alle sirene della Premier
League. Una scelta che Depay ha condiviso con Wijnaldum, che ha detto no al Psg perché, a suo dire, in Olanda non aveva ancora espresso tutte le sue po tenzialità. Così Cocu si è ritro vato un leader in mezzo al cam po che, a soli 24 anni, ha alle spalle oltre 290 partite nel cal cio professionistico, incluso il terzo posto al Mondiale brasi liano. Citazione infine un altro nazionale oranje, Willems, ala sinistra mascherata da terzino che ha stabilito il primato di as sist totalizzati da un difensore in Olanda: 12. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Mondo R Spagna
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
ANCELOTTI SECONDO
NUMERI DA STAR PRESENZE
Tris al Malaga: il Real tiene duro Bale-Modric k.o.
GOL
LIGA
309 278 CHAMPIONS LEAGUE
95
23
75
COPA DEL REY
49
32
SUPERCOPPA SPAGNOLA
11
10
SUPERCOPPA EUROPEA
3
1
Il gol di James Rodriguez, 23 anni, per il momentaneo 2-0 GETTYIMAGES
MUNDIALITO PER CLUB
4
4
CORRISPONDENTE A MADRID
Una rovesciata di Leo Messi, 27 anni, nella partita col Valencia nella quale ha segnato il gol numero 400 AFP
Barça, 400 colpi di Messi Leo show contro il Valencia
1Assist a Suarez per l’1-0, poi il 400° gol blaugrana per chiudere
la gara. Ma nel primo tempo un rigore sbagliato e un palo degli ospiti BARCELLONA
2
VALENCIA
0
C
portante verso la conquista del la Liga. Il Valencia non perdeva dal 2 febbraio e ha fatto un pri mo tempo spettacolare. Però Messi non ha alcuna pietà e sim bolizza il cinismo e la praticità del nuovo Barça firmato Luis En rique.
CINICO BARÇA Ieri Messi ha aperto la gara al 1’ servendo a Suarez (16 reti nel 2015) l’assist (24° stagionale) per l’10, ha colpito una traversa su punizio ne, e l’ha chiusa al 94’ con una galoppata e la rete del definitivo 20. Per il Barça 22 vittorie nelle ultime 24 partite (un pari e una sconfitta) e un passo molto im
VALENCIA SFORTUNATO Che complice l’assenza di Iniesta ha scelto di partire a metà campo con XaviMascheranoBu squets, come all’andata a Me stalla (un’altra gara complessa che i blaugrana vinsero con un pesantissimo gol al 90’ di Bu squets) eccitando la fantasia della squadra di Nuno Espirito Santo. Che galleggia tra il terzo (ora più lontano, visto il succes so dell’Atletico) e il quinto posto (oggi può essere raggiunto dal Siviglia) giocando bene. Ieri la squadra del pupillo di Jorge Mendes ha reagito bene al colpo di Suarez: subito un’occasione per Rodrigo e soprattutto il ri gore di Piqué allo stesso brasi liano di Spagna. Parejo è andato sul dischetto ma ha sprecato il
Filippo Maria Ricci CORRISPONDENTE A MADRID
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Suarez (B) al 1’ p.t.; Messi (B) al 44’ s.t. BARCELLONA (4-3-3) Bravo 7; Dani Alves 6,5, Piqué 5,5, Mathieu 6,5, Adriano 5,5 (dal 1’ s.t. Rakitic 6,5); Xavi 6,5 (dal 35’ s.t. Sergi Roberto 6), Mascherano 6,5, Busquets 6,5; Messi 7,5, Suarez 7 (dal 20’ s.t. Pedro 6), Neymar 6. PANCHINA Ter Stegen, Bartra, Jordi Alba, Rafinha. ALLENATORE Luis Enrique 6 AMMONITI Adriano, Mascherano, Rakitic per gioco scorretto, Bravo per c.n.r. VALENCIA (4-1-4-1) Diego Alves 6,5; Barragan 6,5, Mustafi 6, Otamendi 7, Orban 6,5 (dal 1’ s.t. Gayà 5); Javi Fuego 6,5; Feghouli 5 (dal 22’ s.t. Cancelo 5,5), Parejo 5, Andre Gomes 6, Rodrigo 6,5; Alcacer 6,5 (dal 29’ s.t. Negredo 6). PANCHINA Yoel, Filipe, Vezo, De Paul. ALLENATORE N. Espirito Santo 6,5. AMMONITI Javi Fuego, Orban, Mustafi per gioco scorretto, Otamendi per proteste ARBITRO Gonzalez Gonzalez 6,5 NOTE spettatori 92.915 Tiri in porta 6-4, tiri fuori 5-4, angoli 63, fuorigioco 4-3.Recuperi 1‘ p.t. e 3‘ s.t.
on un Messi così il Barcel lona si può permettere quasi tutto. Anche di sba gliare formazione e regalare la prima parte a un ottimo Valen cia, soffrendo e aggrappandosi al proprio portiere e alla suerte. Perché tanto ci pensa sempre lui, il piccolo mago. Dittatoria le, poco incline alla divisione di poteri e influenza nello spoglia toio, ma cosa gli vuoi dire? Co me fai a non perdonare tutto o quasi a uno che a 27 anni e in 471 partite col Barça è arrivato a 400 gol?
secondo penalty dei 4 tirati in questa Liga. Parata di Bravo e respirone del Barça. Che poi ha continuato a soffrire (palo di Al cacer) e si è ripreso quando nel l’intervallo Luis Enrique si è cor retto: Rakitic per Adriano, Ma thieu a sinistra e Mascherano in mezzo con Piqué. Il Valencia è praticamente sparito in attacco e in difesa è stato salvato in più occasioni da Otamendi. I 400 COLPI Messi ha colpito il 10° legno in questo campionato, ci ha provato in vari modi e alla fine ha firmato la sua versione dei «Quattrocento colpi»: 278 gol in 309 gare di Liga, 75 in 95 in Champions, 32 in 49 in Copa del Rey, 10 in 11 nella Super coppa spagnola, 1 in 3 in Super coppa Europea, 4 in 4 nel Mun dialito per club, 317 di sinistro, 65 di destro, 16 di testa, uno col petto e uno con la mano. Al Va lencia sono 16, in questa Liga 35, 46 stagionali. Il Barcellona è suo, e non potrebbe essere altri menti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
BUNDESLIGA
Bayern, 2-0 senza sorrisi E Neuer fa gli straordinari Elmar Bergonzini
D
ue a zero, sognando di ri petere il risultato martedì in Champions col Porto. Il Bayern Monaco chiude la sua settimana turbolenta battendo l’Hoffenheim in trasferta. Sbloc ca il risultato Rode al 38’, lo chiude un’autorete di Beck nel recupero del secondo tempo, ma sullo 00 è decisivo Neuer che, dopo un clamoroso buco di Dante, ha respinto di piede un tiro ravvicinato di Modeste. Su bito alla prova il dottor Volker Braun, fino a fine stagione sosti
tuto di MüllerWohlfahrt. Ber nat sostituito per un duro inter vento di Rudy; Götze si è fatto fasciare la mano sinistra dopo uno scontro con Beck. Nessuno dei due è in dubbio per il Porto. Ieri Guardiola ha schierato un centrocampo inedito (Bernat, Gaudino, Weiser e Rode) dal l’età media di 21 anni. E’ rima sto in panchina a ricaricare le pi le Xabi Alonso, appena 30’ per Thiago Alcantara, ma è suonato l’ennesimo campanello d’allar me: l’unico in palla è Thomas Müller, gli altri sono sembrati ancora macchinosi come in Por togallo. Il Dortmund del dimis
Manuel Neuer, 29 anni AP
sionario Klopp vince il derby col Paderborn per 30 e si avvicina alla zona europea (1 dal 7° po sto dell’Hoffenheim), solo 5’ per Immobile. I tifosi gialloneri hanno già in mente una coreo grafia speciale per congedarsi dal tecnico il prossimo 23 mag gio, nella gara casalinga col Werder Brema. Il Leverkusen, intanto, aggancia il Moenchen gladbach al 3° posto. 29ªGIORNATA VENERDÌ EintrachtMoenchengladbach 0-0. IERI Hoffenheim-Bayern 0-2; Friburgo-Mainz 2-3; Hertha-Colonia 0-0; LeverkusenHannover 4-0; Dortmund-Paderborn 3-0; Augsburg-Stoccarda 2-1. OGGI Brema-Amburgo (ore 15.30); Wolfsburg-Schalke (17.30). CLASSIFICA Bayern 73 punti; Wolfsburg 60; Leverkusen 54; Borussia M. 54; Augsburg 42; Schalke 41; Hoffenheim 37; Dortmund 36; Eintracht 36; Brema 35; Hertha 34; Mainz 34; Colonia 34; Friburgo 29; Hannover 29; Paderborn 27; Stoccarda 26; Amburgo 25.
T
re gol e 3 punti per re stare a 2 lunghezze dal Barça e due infortuni da valutare. Questo ha por tato al Madrid il 31 col Ma laga, scomodo impegno di Liga incastonato tra i due derby di Champions. Distrat to dalla partita di mercoledì con l’Atletico il Madrid ha sofferto più del previsto. Ma a tenere col fiato sospeso An celotti non è stato il Malaga quanto le condizioni di Bale e Modric, usciti zoppicando: «Faremo gli esami, non li diamo ancora per persi per mercoledì», ha detto Carlo, anche la sensazione è che difficilmente ci saranno. CAMBIO DI SISTEMA Con l’assenza di Benzema Ance lotti ha cambiato il sistema: 442 con James e Isco ai lati di Modric e Kroos, Bale e Ro naldo davanti. Esperimento azzoppato dopo 2 minuti, quando Bale si è seduto con faccia dolorante, toccandosi il polpaccio sinistro. Carlo ha fatto entrare il “Chicharito” mantenendo il 442. Il Ma drid rimodellato ha impiega to 15’ a trovare tempi e modi della fase offensiva. Dopo il miracolo di Kameni sul “Chi charito” al 24’ la rete di Ra mos, presentatosi solissimo sul filo del fuorigioco a rac cogliere una punizione di Ronaldo (17 assist stagiona li). Il Madrid ha insistito, il Malaga si è ritratto sprecan do il pari con Darder. Nella ripresa Ronaldo ha sbagliato un rigore, James ha segnato l’ennesimo golazo dopo due triangoli con Isco e Cristia
no, Juanmi ha messo paura al Madrid e nel recupero il “Chi charito” ha regalato a Ronaldo il 39° gol in Liga, 50 stagionali per il 5° anno di fila, record per il calcio spagnolo. L’insegui mento al Barça continua, ma prima c’è la «finale» con l’Atleti co. Che ieri ha vinto 21 a La Co ruña in una gara segnata dal ri cordo della morte di Jimmy, l’ultrà del Depor ucciso prima della sfida di andata. Per l’Atle tico subito una doppietta di Griezmann, poi l’espulsione di Simeone, diverse occasioni fal lite e qualche patema nel finale dopo la rete di Oriol Riera. f.m.r. REAL MADRID-MALAGA 3-1 MARCATORI Ramos (R) al 24’ p.t.; J. Rodriguez (R) al 24’, Juanmi (M) al 26’, Ronaldo (R) al 46’ s.t. REAL MADRID (4-4-2) Casillas 5,5; Arbeloa 6 (dal 31’ s.t. Carvajal 6), Pepe 5, Ramos 6,5, Marcelo 5,5; J. Rodriguez 7,5, Modric 6,5 (dal 15’ s.t. Illarramendi 6), Kroos 7, Isco 7; Bale s.v. (dal 4’ p.t. Hernandez 7), Ronaldo 6,5. All. Ancelotti 7. MALAGA (4-4-2) Kameni 7; Rosales 6,5, S. Sánchez 6, Angeleri 5, Boka 6,5; Samuel 6,5, Recio 6 (dal 30’ s.t. Tissone 6), Darder 5 (dal 42’ s.t. Duda s.v.), Castillejo 6,5 (dal 36’ s.t. Horta 6); Juanmi 6,5, Amrabat 7. All. Gracia 6,5 ARBITRO Vicandi Garrido 5,5. NOTE ammoniti Arbeloa (R), Sergio Sánchez (M), Kroos (R), Tissone (M). LIGA, 32a GIORNATA Venerdì: Levante-Espanyol 2-2. Ieri: Barcellona-Valencia 2-0, Deportivo-Atletico 1-2, Real Madrid-Malaga 3-1, Athletic Bilbao-Getafe nella notte. Oggi: Rayo-Almeria (ore 12), Granada-Siviglia (17), Villarreal-Cordoba (19), Eibar-Celta (21). Domani Elche-Real Sociedad (ore 20.45). CLASSIFICA Barcellona 78, Real 76, Atletico 69, Valencia 65, Siviglia 62, Villarreal 51, Malaga 46, Espanyol 42, Athletic Bilbao 40, Celta 39, Real Sociedad, Rayo Vallecano 38, Getafe 36, Eibar, Elche 31, Levante 29, Almeria, Deportivo 28, Granada 24, Cordoba 19.
TACCUINO INGHILTERRA
PORTOGALLO
Sei ammutinamenti nel Leeds di Cellino
Porto ok: ora ci sono Bayern e Benfica
(bold) Sei giocatori del Leeds si sono chiamati fuori dalla gara contro il Charlton: Antenucci, Silvestri, Del Fabro, Bellusci, Cani e Doukara, i primi 5 dei quali portati a Leeds da Cellino. L’allenatore Redfearn e lo staff medico non erano a conoscenza di alcun infortunio, i calciatori hanno comunicato l’ indisponibilità al momento delle convocazioni. La posizione di Redfearn è traballante e l’autoesclusione con la conseguente sconfitta per 2-1 (Leeds sedicesimo, 5 k.o. consecutivi) aumenta i suoi problemi e le speranze di rinnovo a fine stagione.
Dopo l’impresa con il Bayern in Champions, il Porto si ripete in casa: 1-0 all’Academica con gol di Hernani. Per Lopetegui è il quarto successo di fila, alla vigilia di una settimana di fuoco: martedì ha il ritorno di Champions a Monaco di Baviera, domenica lo scontro diretto per il titolo in trasferta con il Benfica, che è a +3 e ieri ha vinto in casa del Belenenses con doppietta di Jonas. CLASSIFICA Benfica 74; Porto 71; Sporting 60; Braga 53; V. Guimaraes 46; Belenenses 42; Ferreira 38; Rio Ave 37; Nacional 36; Maritimo, Moreirense 35; Estoril 31; Boavista 29; Academica 27; V. Setubal 25; Arouca 23; Gil Vicente 19; Penafiel 18.
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Serie B R 36a giornata
L'ANALISI di NICOLA BINDA
Bologna, prima c’è lo spavento E poi arriva la pioggia di fischi
CON GLI 0-0 DOVE VAI? 1Adesso è secondo LOPEZ, TUTTO il Vicenza. E nel IN 16 GIORNI recupero Catellani
I
n un sabato povero di contenuti calcistici e macchiato da quelli di cronaca nera a Varese, ci pensa il solito Carpi a regalare la vittoria più netta e la prestazione più convincente. A differenza dell’illustre compaesano Dorando Pietri, il tra guardo è vicino ma non c’è bisogno di aiuti per vincere. È troppo più for te la squadra di Castori e adesso si aspetta soltanto la festa. Potrebbe essere in hotel, se oggi il Frosi none non vince e il Bolo gna venerdì sera perde a Bari: è già capitato, non avrebbe lo stesso sapore. Oppure sarà sabato a Frosinone, o nel turno infrasettimanale del 28 in casa con il Bari o anco ra a Modena, nel derby del 3 maggio. E lì sì che la festa avrebbe un sapo re speciale... Ben altri calcoli deve in vece fare il Bologna. La sua modesta stagione è tutta racchiusa in un da to: con lo Spezia è arriva to il nono 00 stagionale e quella di Lopez è la squadra che ne ha fatti di più; tra l’altro cinque 00 sono arrivati nelle ultime sette partite casalinghe nelle quali solo una volta il Bologna ha segnato. No, non è un cammino da grande. Aver ritrovato il punto di penalizzazione per l’errore della Procura è stato un colpo di fortu na pari a quello di Catel lani nel recupero: con due punti in meno la A diretta sarebbe stata una chimera, altroché pensa re a un attacco da Serie A composto da Cassano e Pazzini... Il Bologna deve cambiare marcia in fretta perché il Vicenza va come un tre no e oggi può farsi sotto anche il Frosinone, che riceverà il Bologna fra tre giornate: in mezzo la squadra di Lopez se la deve vedere con Bari (fuori) e Catania (in ca sa) e dopo la trasferta al Matusa ospiterà l’Avelli no. Insomma, venerdì iniziano i 16, lunghi gior ni che decideranno il destino rossoblù. Tornando alla giornata, vanno riletti gli ultimi minuti di gioco: mentre il Pescara vinceva, prima il Lanciano e poi il Bari si facevano riprendere, mentre lo Spezia falliva il colpaccio a Bologna. La zona playoff avrebbe po tuto avere ben altro vol to, ma questo fa capire che tante cose possono ancora succedere. La gara più attesa era il der by di Terni e l’unico vin citore è stato l’ordine pubblico: niente inciden ti (meno male) e niente gol (peccato). Dove la violenza ha vinto è stato a Varese, e ne parliamo in altre parti del giorna le. Ma è giusto sottoline are anche qui la tristezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA
fallisce il gol vittoria per lo Spezia Andrea Tosi BOLOGNA
N
ella coda dei 3’ di recu pero della gara, il veloce Catellani si mangia il campo in contropiede e si divo ra il gol che avrebbe lanciato lo Spezia ad un successo pesan tissimo in ottica playoff gra ziando il Bologna e il portiere Da Costa, bravo la sua parte a deviare sul fondo la stoccata dell’attaccante mentre l’arbi tro fischia la fine. Il pareggio scontenta tutti, anche il Bolo gna che vede certificata la di scesa al terzo posto (era secon do dal 28 dicembre scorso) dietro al Vicenza col rischio di cadere al quarto se oggi il Fro sinone vince a Livorno. Soprat tutto scontenta i tifosi della tri buna che fischiano la prova dei rossoblù e le scelte di Lopez, ancora ottimista per la promo zione diretta. Ma il nono 00 stagionale, il sesto in casa (il quinto nel 2015), e il ruolino di 11 punti nelle ultime nove giornate non autorizzano ipo tesi di risalita in classifica. BOLOGNA RESTAURATO Il tec nico uruguaiano ritorna alla difesa a 4 e, con un colpo ad ef fetto, rispolvera Acquafresca titolare, dopo tre mesi di esilio tra panca e tribuna, dentro un inedito albero di Natale. Nel ri scaldamento, però, perde Ga staldello, vittima di un proble
BOLOGNA
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SPEZIA
0
BOLOGNA (4-3-2-1) Da Costa 7; Ceccarelli 5,5, Ferrari 6, Maietta 6, Masina 6,5; Casarini 6, Matuzalem 6 (dal 25’ s.t. Buchel 5,5), Krsticic 5,5; Sansone 6, Acquafresca 5,5 (dal 22’ s.t. Improta 5,5); Mancosu 5 (dal 36’ s.t. Cacia s.v.). PANCHINA Coppola, Morleo, Troianiello, Mbaye, Bessa, Perez. ALLENATORE Lopez 5,5. SPEZIA (4-2-3-1) Chichizola 6,5; De Col 6,5, Datkovic 6 (dall’11’ s.t. Piccolo 6), Bianchetti 6,5, Migliore 7; Brezovec 6,5, Juande 6; De las Cuevas s.v. (dal 17’ p.t. Kvrzic 5,5), Catellani 6, Situm 6; Nenè 5,5 (dal 23’ s.t. Gagliardini 6). PANCHINA Nocchi, Madonna, Acampora, Valentini, Stevanovic, Giannetti. ALLENATORE Bjelica 6,5. ARBITRO Fabbri di Ravenna 6. GUARDALINEE Colella 5,5-Del Giovane 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Matuzalem (B) e Kvrzic (S) per gioco scorretto; Ferrari (B) e Situm (S) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 8.577, incasso di 40.647 euro; abbonati 9.571, quota 62.549 euro. Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 8-4. In fuorigioco 2-3. Angoli 5-9. Recuperi: p.t. 4’, s.t. 3’
IL MIGLIORE
7 MIGLIORE
DIFENSORE DELLO SPEZIA
Ternana-Perugia il derby è povero Evitati gli scontri Gennaro Bozza
TERNANA
0
PERUGIA
0
INVIATO A TERNI
L
a tensione resta fuori, per fortuna. Un tifoso della Ter nana arrestato prima della gara, nell’auto ha bombe carta, al tri tre denunciati. Ma nello stadio quasi tutto tranquillo. «Quasi», perché proprio al 1’, dopo un con trasto, Ardemagni prende in giro Meccariello, gli dice di voltarsi, come per chiedere «come ti chia mi?», così da provocare una mi schia quasi rissa fra tutti i giocato ri, l’arbitro se la cava col giallo ai primi due e gli animi si raffredda no. Meglio così, considerato che c’è il presidente della Lega, Abodi, in tribuna e che almeno nel gior no in cui la Ternana gioca con il lutto al braccio in onore dello scomparso David Romboli, tecni co dei portieri della squadra gio vanile, uno sforzo per rispettare i principi sportivi è apprezzabile. LA CHIAVE Il «raffreddamento», giusto dal punto di vista discipli nare, sembra però estendersi an che agli aspetti tecnici. Infatti, dal punto di vista del gioco, gli spunti sono pochi, spinge di più la Ter nana nel primo tempo, di più il Perugia nella ripresa, ma senza occasioni clamorose. E il pericolo più grande, una traversa di Ga vazzi al 17’, è frutto di un’azione
TERNANA (3-5-2) Brignoli 6; Valjent 6, Meccariello 7, Popescu 6; Fazio 6,5, Gavazzi 6,5, Viola 6, Palumbo 6,5 (dal 42’ s.t. Crecco s.v.), Vitale 5,5 (dal 26’ s.t. Janse 6); Ceravolo 5,5 (dal 27’ s.t. Bojinov 5,5), Avenatti 6. PANCHINA Sala, Russo, Eramo, Falletti, Dugandzic. ALLENATORE Tesser 6. PERUGIA (3-5-2) Koprivec 6; Goldaniga 6, Giacomazzi 6, Mantovani 6,5; Faraoni 6, Nielsen 6 (dal 26’ s.t. Nicco 6,5), Fossati 5,5, Verre 6, Fabinho 5,5 (dal 37’ s.t. Crescenzi s.v.); Falcinelli 6, Ardemagni 5 (dal 16’ s.t. Lanzafame 5,5). PANCHINA Amelia, Hegazy, Baldan, Fazzi, Taddei, Parigini. ALLENATORE Camplone 6. ARBITRO Mariani di Aprilia 6. GUARDALINEE Valeriani 5,5-Segna 6. ESPULSI Meccariello (T) al 49’ s.t. per doppia ammonizione (comportamento non regolamentare e gioco scorretto). AMMONITI Ardemagni (P) per comportamento non regolamentare; Popescu (T), Goldaniga (P), Vitale (T) e Faraoni (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 10.145, incasso di 100.587 euro; abbonati 1.695, quota di 10.486 euro. Tiri in porta 3 (con una traversa)-4. Tiri fuori 3-7. In fuorigioco 5-1. Angoli 2-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
CLASSIFICA SQUADRE
CARPI VICENZA BOLOGNA FROSINONE PERUGIA AVELLINO LIVORNO PESCARA SPEZIA LANCIANO BARI TERNANA TRAPANI MODENA CATANIA LATINA CROTONE PRO VERCELLI ENTELLA CITTADELLA BRESCIA (-6) VARESE (-4)
PT
74 59 59 57 54 52 51 51 51 48 46 44 43 42 41 41 41 40 40 39 32 28
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
36 36 36 35 36 35 35 36 36 36 36 36 36 36 35 35 36 35 35 36 36 35
21 16 15 16 13 14 14 13 13 10 12 11 10 9 10 9 10 10 9 8 9 7
11 11 14 9 15 10 9 12 12 18 10 11 13 15 11 14 11 10 13 15 11 11
4 9 7 10 8 11 12 11 11 8 14 14 13 12 14 12 15 15 13 13 16 17
57 40 42 53 41 33 51 59 46 48 38 31 49 30 50 31 36 39 33 42 41 35
24 32 30 44 37 31 42 48 38 42 43 41 61 30 49 34 43 50 48 47 52 59
SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI
RISULTATI
La delusione del Bologna: il pareggio lo fa scendere al 3° posto GETTY IMAGES
ma muscolare, al suo posto su bentra il baby Ferrari. La re staurazione di Lopez dà fiducia a Mancosu, ancora alla ricerca del primo gol su queste latitudini, e investe Sansone del ruolo di jolly a tutto campo, un piccolo Rooney che spazia su 70 metri e cerca la porta at taccando gli spazi, il problema è che i suoi compagni davanti non si chiamano Van Persie e Falcao. La squadra emiliana al za i ritmi nella prima metà del la ripresa poi fatica a gestire le energie che non sono al massi mo. Lopez cambia tutte le pun te, inserendo Cacia dalla pan china a chiusura del match, ma non fa breccia e quando con clude in porta trova Chichizola pronto sui tentativi del solito Sansone e di Krsticic. Positivo il rientro di Masina mentre il giallo costerà a Matuzalem la squalifica in vista di Bari. personale del rossoverde, che en tra in area a destra e si inventa il tiro da posizione non facile. A parte questo, per tutto il primo tempo si registrano solo tentativi da lontano (ancora Gavazzi per la Ternana, Verre e Mantovani per il Perugia). SENZA BRIVIDI Il clima non si accende nella ripresa. E gli stessi protagonisti di una vigilia pole mica, Bojinov e Lanzafame, che si sono beccati sui tagli di capelli, si mettono a scherzare fra loro mentre si riscaldano per entrare in campo. Così che l’unico spunto fuori delle righe è dello speaker dello stadio che, quando Bojinov entra, esclama «Do you remem ber?» facendo riferimento al gol da lui segnato all’andata. Beh, al meno lui si è divertito così! Il pub blico, ternani e perugini, si accon tenta e apprezza gli sforzi: Ave natti impegna Koprivec dal limite e dà una bella palla a Ceravolo che non ci arriva; Mantovani co stringe Brignoli a una deviazione sotto la traversa, Falcinelli sfiora il palo, Nicco manda poco fuori due volte. Niente di più. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
7 MECCARIELLO
DIFENSORE DELLA TERNANA
SPEZIA FICCANTE Gli ospiti non vogliono difendersi e prendono subito campo. Lo Spezia gioca meglio in velocità e vuole fare risultato per rime diare al k.o. interno di 7 giorni prima con la Ternana. Le folate di Situm e il palleggio di Catel lani alzano il baricentro anche grazie alle diagonali di Brezo vec e Migliore, due grandi cac ciatori di palloni. La prima oc casione d’oro arriva a pochi battiti dall’intervallo, su una mischia Nenè in spaccata col pisce a pochi metri dal gol, ma Casarini si tuffa come un por tiere respingendo col corpo. Nella ripresa, la formazione di Bjelica si copre e riparte poi ac celera nel finale ma Catellani, tutto solo davanti a Da Costa, non ha la lucidità per cercare una soluzione diversa di un ti ro debole addosso al portiere. © RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA-SPEZIA 0-0 CARPI-BRESCIA 3-0 CITTADELLA-VICENZA 0-1 CROTONE-LANCIANO 1-1 ENTELLA-PRO VERCELLI domani, ore 20.30 LATINA-CATANIA oggi, ore 15 LIVORNO-FROSINONE oggi, ore 15 PESCARA-MODENA 1-0 TERNANA-PERUGIA 0-0 TRAPANI-BARI 1-1 VARESE-AVELLINO oggi, ore 15
PROSSIMO TURNO VENERDÌ 24 APRILE CATANIA-TERNANA, ore 19 BARI-BOLOGNA, ore 21 SABATO 25 APRILE, ore 15 AVELLINO-ENTELLA BRESCIA-CITTADELLA FROSINONE-CARPI LANCIANO-PESCARA MODENA-CROTONE PERUGIA-LIVORNO PRO VERCELLI-LATINA SPEZIA-TRAPANI VICENZA-VARESE
(0-1) (0-2) (0-0) (1-1) (0-0) (1-1) (4-1) (0-0) (1-1) (2-3) (3-2)
MARCATORI 17 RETI Calaio’ (6, Catania); Granoche (6, Modena); Marchi (5, Pro Vercelli); Cocco (2, Vicenza). 16 RETI Maniero (Catania; 12 con 7 rigori nel Pescara). 15 RETI Castaldo (5, Avellino). 14 RETI Mbakogu (4, Carpi); Ciano (5, Crotone). 13 RETI Catellani (5, Spezia).
Politano da tre punti E il Pescara si rialza Vana difesa Modena Orlando D’Angelo PESCARA
U
n lampo di Politano nel finale riporta il Pe scara in piena corsa per un posto nei playoff. Il Modena è vittima del suo at teggiamento arrendevole, si sveglia tardi e alla fine masti ca amaro per una partita get tata via nel secondo tempo, dopo una prima parte di gara utile solo a prendere il sole sugli spalti dell’Adriatico. È Brugman l’uomo che sembra poter cambiare l’inerzia del pomeriggio: all’8’ della ripre sa, il suo esterno si allarga troppo al lato. L’uruguaiano ci riprova all’11’ con un asso lo da applausi, Zoboli lo osta cola al momento del tiro. LE MOSSE Il Modena si di fende basso, mostrando poca verve e provando a ripartire innescando le sue frecce esterne. Baroni decide che è arrivato il momento di osare e cala l’asso Pasquato, il gran de ex. Superata la paura del 25’ per il destro violento di Garritano, il tecnico abruzze se insiste: fuori un mediano e dentro Sansovini. Il Modena non cambia atteggiamento, il pari sembra più che gradito a Melotti. Ma è una politica che non paga: la difesa a oltranza
fiacca i canarini, che crollano quando Politano innesta il turbo a destra, salta due uomini e sca rica in porta il rasoterra angola to che Pinsoglio (colpevole) non trattiene. Mancano sette minuti al termine e il Modena capisce di aver perso solo tempo fino a quel momento: i gialloblù si scuotono fino a costruire la palla del pareggio in pieno recupero. Fiorillo e Rossi tengono acceso il sogno del Delfino. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PESCARA-MODENA 1-0 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Politano al 38’ s.t. PESCARA (4-2-3-1) Fiorillo 6,5; Zampano 6, Zuparic 7, Fornasier 6, Rossi 6,5; Selasi 6 (dal 27’ s.t. Sansovini 6), Memushaj 6; Politano 7 (dal 41’ s.t. Pucino s.v.), Brugman 6,5, Caprari 6 (dal 13’ s.t. Pasquato 6); Pettinari 6. (Aldegani, Abecasis, Gessa, Venuti, Vrdoljak, Torreira). All. Baroni 6,5. MODENA (4-3-3) Pinsoglio 5; Calapai 5,5, Cionek 5,5, Gozzi 6, Rubin 5; Martinelli 5,5, Schiavone 6, Signori 5,5 (dal 26’ s.t. Marsura 5,5); Garritano 6 (dal 47’ s.t. Acosty s.v.), Granoche 6, Fedato 6,5 (dal 42’ s.t. Ferrari s.v.). (Manfredini, Marzorati, Sakaj, Beltrame, Manfrin, Guidiala). All. Melotti-Pavan 5,5. ARBITRO La Penna di Roma 6. GUARDALINEE Soricaro 6-Cangiano 6. AMMONITI Zampano (P), Gozzi (M), Martinelli (M), Fedato (M), Calapai (M) e Rossi (P) per gioco scorretto; Pinsoglio (M) per comp. non regolament. NOTE paganti 5.981, incasso di 7.627 euro; abbonati 3.580, quota di 17.273 euro. Tiri in porta 7-2. Tiri fuori 6-2. In fuorigioco 4-0. Angoli 10-0. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Carpi, un tris che sa tanto di A
1Castori festeggia: con altri 3 punti è promozione. Il Brescia in 10 crolla: i tifosi se ne vanno Roberto Pelucchi
CARPI
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BRESCIA
0
campo palla al piede, ha bru ciato Caracciolo e in diagonale ha raddoppiato. Partita subito finita con i primi due tiri nello specchio della porta, e al terzo al 16’ della ripresa il Carpi ha arrotondato con un sempre più maturo Lasagna.
INVIATO A CARPI (MODENA)
P
uò partire il conto alla ro vescia. Manca la data per scrivere la storia, ma il destino è segnato. La ventune sima vittoria della stagione, quella contro un ingenuo Bre scia, porta il Carpi fin sotto lo striscione del traguardo: senza fare troppi calcoli, con un altro successo Castori e il suo mera viglioso gruppo potranno fe steggiare la Serie A. L’aritmeti ca potrebbe arrivare la prossi ma settimana o martedì 25 aprile al Cabassi con il Bari, difficilmente più tardi, vista la tenerezza di chi insegue. No nostante il grande vantaggio in classifica, Castori non ha scelto di gestire questo finale, non è nel suo dna. Ha tenuto sulla corda il gruppo e i risultati si sono visti. Quando i tifosi han no cantato «salta con noi mi ster Castori», il tecnico si è fi nalmente lasciato andare fa cendo tre salti. Tre salti nella storia. SUICIDIO BRESCIA C’è una co sa che un avversario non deve fare mai, ma proprio mai, con
PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Mbakogu al 9’, Pasciuti al 18’ p.t.; Lasagna al 16’ s.t. CARPI (4-4-1-1) Gabriel 6; Struna 6,5, Romagnoli 6 (41’ p.t. Sabbione 6), Gagliolo 6,5, Poli 6; Letizia 6,5, Porcari 7 (dal 37’ s.t. Laner s.v.), Bianco 6,5, Di Gaudio 6,5; Pasciuti 7,5; Mbakogu 7 (dal 13’ s.t. Lasagna 7). PANCHINA Maurantonio, Pasini, Modolo, Pugliese, Gatto, Inglese. ALLENATORE Castori 7. BRESCIA (4-3-1-2) Arcari 5,5; Zambelli 5, Ant. Caracciolo 4, Di Cesare 5,5, Coly 5,5 (dal 37’ s.t. Gargiulo s.v.); Scaglia 5, Budel s.v. (dal 17’ p.t. Bertoli 6), H’Maidat 5,5; Da Silva 5,5 (dal 10’ s.t. Morosini 6); Corvia 5, Sestu 6. PANCHINA Andrenacci, Lancini, Tognazzi, Ntow, Boniotti, Valotti. ALLENATORE Calori 5,5. ARBITRO Sacchi di Macerata 6. GUARDALINEE Di Francesco 6Santuari 6. ESPULSI Corvia (B) al 40’ p.t. per gioco scorretto. AMMONITI Coly (B) per gioco scorretto; Gagliolo (C) per proteste. NOTE paganti 2.370, incasso di 19.500 euro; abbonati 1.179, quota di 10.203 euro. Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 0-1. Angoli 2-9. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 2’.
Illusione Caputo È Scozzarella gol a bloccare il Bari Franco Cammarasana TRAPANI
D
opo tanta fatica e due smanacciate di Gomis che gli avevano negato il gol il Bari era salito sul tre no che conduce ai playoff ma il Trapani a tempo scaduto balza sull’ultimo vagone e aziona il freno d’emergenza. Sconforto biancorosso da un lato ed esplosione di gioia dalla parte opposta per un pomeriggio che si era messo male già verso la fine del pri mo tempo col grave infortu nio a Terlizzi cui ha ceduto il tendine d’Achille della gam ba destra. Proprio il suo sosti tuto, Martinelli, al 39’ della ripresa aveva commesso l’er rore che aveva consentito a Ebagua di servire su un piatto d’argento a Caputo la palla del vantaggio barese. Trapa ni in riserva di energie fisiche e col morale a terra si è affi
dato all’orgoglio e in un dispera to tentativo ha trovato in Rizza to un cross sul quale Barillà di te sta colpiva il palo. La palla finiva sui piedi di Scozzarella che si glava l’11. RIMPIANTO BARI Per il Bari una grande occasione sprecata che riduce ulteriormente le spe ranze di salvare la stagione en trando nei playoff. Per il Trapani un punto d’oro ma per centrare la salvezza avrà di che faticare. Il Bari ne ha messo in evidenza i limiti, soprattutto offensivi, e i tanti infortuni non aiutano certo Cosmi nell’impresa. Nicola ieri le ha provate tutte per vincere la partita. La sua squadra ha sof ferto il Trapani nella prima mez z’ora e dopo un primo tempo ste rile su entrambi i fronti s’è visto un Bari più padrone della parti ta. Passando al 424 si è reso più volte pericoloso anche se c’è vo luto poi l’errore di Martinelli per battere Gomis. © RIPRODUZIONE RISERVATARI
La festa a fine gara dei giocatori del Carpi, vicinissimi alla Serie A LAPRESSE
tro il Carpi: concedergli il con tropiede, gli spazi per andare via in velocità. È la qualità che ha esaltato gli emiliani durante tutto il campionato. Ecco: il Brescia proprio questo ha fat to. Si è buttato all’attacco in modo coraggioso, ma ben poco intelligente, finendo per sten dere un tappeto rosso al Carpi. Al 9’ Letizia, con un lungo lan cio, ha offerto a Mbakogu la palla dell’10; l’attaccante con un delizioso pallonetto ha scal vato Arcari in uscita firmando il suo 14° gol stagionale. Al 18’ Pasciuti si è fatto quasi metà
TRAPANI
1
BARI
1
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Caputo (B) al 39’, Scozzarella (T) al 49’ s.t. TRAPANI (4-3-1-2) Gomis 6,5; Perticone 6,5, Pagliarulo 6,5, Terlizzi 6 (dal 44’ p.t. Martinelli 5), Rizzato 6; Zampa 5,5, Scozzarella 6, Barillà 6; Falco 5,5; Curiale 5 (dal 15’ s.t. Malele 5), Nadarevic 5,5 (dal 34’ s.t. Lo Bue s.v.). PANCHINA Marcone, Daì, Feola, Aramu, Aloi, Abate. ALLENATORE Cosmi 6. BARI (4-3-3) Guarna 6; Sabelli 5,5 (dal 34’ s.t. Boateng 5), Camporese 6, Contini 6, Calderoni 5,5; Schiattarella 5,5, Minala 6,5 (dal 24’ s.t. Romizi 6), Bellomo 6,5; Galano 5 (dal 15’ s.t. Ebagua 6), Caputo 6, De Luca 5,5. PANCHINA Donnarumma, Salviato, Benedetti, Filippini, Rada, Defendi. ALLENATORE Nicola 6. ARBITRO Pinzani di Empoli 6. GUARDALINEE Bolano 6-Oliveri 6. AMMONITI Galano (B), Barillà (T), Pagliarulo (T) e Martinelli (T) per gioco scorretto; Minala (B) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 2.227, incasso di 19.362,30 euro; abbonati 2.686, quota di 21.841,62 euro. Tiri in porta 3 (con un palo)-4. Tiri fuori 5-5. In fuorigioco 2-2. Angoli 6-4. Recuperi: p.t. 4’, s.t. 4’ .
IL MIGLIORE
7,5 PASCIUTI
CENTROCAMPISTA DEL CARPI
ROSSO A CORVIA Il Brescia – che dopo pochi minuti ha per so il regista Budel per un infor tunio muscolare alla coscia de stra – non ha mollato, ha avuto anche due belle occasioni con Corvia, finite fuori di poco. Ma al 40’ lo stesso attaccante ha dato una manata in pancia a Gagliolo, un po’ troppo teatra le nella reazione. Fallo segna lato dall’assistente Di France sco e sulla cui violenza si può discutere, ma gesto comunque stupido. Brescia furioso e in si lenzio stampa. Una buona par te dei 700 tifosi lombardi, dopo aver ripiegato lo striscione con scritto «la curva nord non re trocede!!», sul 20 è uscita dal lo stadio. La zona playout dista 8 punti (9 se lunedì Entella e Pro Vercelli pareggeranno): pensare che il Brescia possa, in 6 partite, recuperare questo di stacco è un puro atto di fede. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Lanciano, scatto Thiam Ciano salva il Crotone Luigi Saporito CROTONE
T
ra Crotone e Lanciano pareggio come all’an data, ma chi deve recri minare per la mancata vitto ria è sicuramente D’Aversa che, soprattutto nel primo tempo, ha avuto molte occa sioni per far gol e incanalare la partita verso il successo. I gol arrivano nella ripresa, quello del vantaggio ospite grazie alla caparbietà di Thiam che dopo aver spreca to molto nel primo tempo, nella ripresa ha centrato lo specchio con un preciso e potente destro per il suo 8° gol stagionale. D’Aversa è sfortunato quando al 35’ perde Gatto per infortunio e resta in 10 avendo esaurito i cambi. CIANO BIS Il Crotone ha pe rò un Ciano in più che fe steggia la nascita del suo pri mogenito Francesco con una magia su punizione dal limi te al 40’, fotocopia di quella
di Bari sette giorni fa, 14° cen tro per l’attaccante di Marciani se. Un punto a testa ma per en trambi salvezza e playoff sono ancora obiettivi raggiungibili.
LE PARTITE DI OGGI LATINA
(4-2-3-1)
CATANIA
(4-3-1-2)
OGGI ore 15
ANDATA 0-1
22 DI GENNARO 13 23 15 14 RISTOVSKI BROSCO DELLAFIORE ALHASSAN 7 18 VIVIANI VALIANI 19 20 24 MANGNI AMMARI BIDAOUI 11 LITTERI 7 MANIERO 42 COPPOLA
10 ROSINA
19 CASTRO
21 RINAUDO
43 45 MAZZOTTA CECCARELLI
44 SCIAUDONE
15 SAURO
18 DEL PRETE
1 GILLET
LATINA Alhassan e Ammari titolari, Litteri è preferito a Sowe. Incertezza a destra tra Mangni (favorito) e Oduamadi. I tifosi in corteo accompagneranno la squadra allo stadio. PANCHINA 12 Farelli, 3 Bruscagin, 5 Bouhna, 6 Angelo, 17 Talamo, 21 Sowe, 28 Jaadi, 34 Shahinas, 35 Oduamadi. ALL. Iuliano. SQUALIFICATI Crimi, Figliomeni. DIFF. Alhassan, Angelo, Bruscagin, Milani, Oduamadi, Ristovski e Sowe. CATANIA Schiavi out, gioca Sauro. Calaiò parte dalla panchina. Torna Coppola dopo 8 turni in mediana con Sciaudone e Rinaudo. Rosina sarà il fantasista. PANCHINA 22 Terracciano, 26 Belmonte, 24 Capuano, 8 Escalante, 20 Chrapek, 39 Odjer, 9 Calaiò, 14 Barisic, 34 Rossetti. ALL. Marcolin. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Ceccarelli, Del Prete, Escalante, Gyomber, Sciaudone. ARBITRO Nasca di Bari. GUARDALINEE Pentangelo-Intagliata. TV Sky Calcio 7 HD. PREZZI 12-85 euro.
LIVORNO
(3-5-2)
FROSINONE
(4-4-2)
OGGI ore 15
ANDATA 1-5 1 MAZZONI
4 5 BERNARDINI EMERSON 23 27 38 MAICON BIAGIANTI APPELT
11 LAMBRUGHI 10 LUCI
3 GEMITI
26 16 SILIGARDI GALABINOV
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CROTONE-LANCIANO 1-1 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Thiam (L) al 14’, Ciano (C) al 40’ s.t. CROTONE (4-3-3) Cordaz 6,5; Balasa 5,5 (dal 30’ s.t. Torregrossa 6), Dos Santos 6, Cremonesi 6, Martella 6 (dal 4’ s.t. Modesto 5,5); Dezi 6 (dal 10’ s.t. Galardo 6), Matute 6, Suciu 5,5; Ciano 6,5, Padovan 5, Stoian 5,5. (Stojanovic, Gigli, Salzano, Ricci, De Giorgio, Rabusic). All. Drago 6. LANCIANO (4-3-3) Nicolas 6; Conti 5,5, Aquilanti 6, Troest 6, Mammarella 5,5; Vastola 6 (dal 22’ s.t. Paghera 5,5), Bacinovic 6, Di Cecco 6; Piccolo 6,5, Cerri 5,5 (dal 25’ s.t. Gatto s.v.), Thiam 7 (dal 30’ s.t. Monachello s.v.). (Aridità, Ferrario, Amenta, Pinato, Nunzella, Agazzi). All. D’Aversa 6,5. ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6. GUARDALINEE Tolfo 6-Bindoni 6. AMMONITI Bacinovic (L), Troest (L), Balasa (C) e Mammarella (L) per g.s. NOTE paganti 1.195, incasso di 4.337 euro; abbonati 3.002, quota di 15.372 euro. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 1-4. In fuorigioco 0-3. Angoli 5-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
25
18 DIONISI 7 FRARA
10 SODIDMO
8 GUCHER
30 6 PAMIC BLANCHARD
23 11 SAMMARCO SANTANA 4 RUSSO
2 ZANON
1 ZAPPINO
LIVORNO Panucci recupera Siligardi che partirà titolare con Galabinov. Ballottaggio a centrocampo Luci-Djokovic. PANCHINA 39 Bastianoni, 7 Belingheri, 2 Strasser, 6 Empereur, 8 Moscati, 28 Djokovic, 18 Jefferson, 24 Vantaggiato, 31 Remedi. ALLENATORE Panucci. SQUAL. Ceccherini, Jelenic. DIFF. Siligardi, Moscati e Mazzoni. FROSINONE Ballottaggio Soddimo-Daniel Ciofani accanto all’ex Dionisi. Stellone si affida in mezzo all’esperienza di Santana, Sammarco e Frara e alla regia di Gucher. In difesa Pamic favorito su M. Ciofani. Out Paganini. PANCHINA 22 Pigliacelli, 13 M. Ciofani, 21 Bertoncini, 15 Cosic, 16 Fraic, 28 Crescenzi, 24 Ranelli, 9 D. Ciofani, 19 Lupoli. ALLENATORE Stellone. SQUALIF. Carlini, Crivello e Gori. DIFFIDATI Dionisi e Lupoli. ARBITRO Baracani di Firenze. GUARDALINEE Peretti-Caliari. TV Sky Sport 1, Calcio 6. PREZZI 9-80 euro.
26
Lega Pro R 35a giornata
GIRONE A
Bunker Feralpi Per l’Alessandria un’altra frenata FERALPI SALÒ ALESSANDRIA
Abbate non basta Un gran Venezia stoppa il Pavia
0 0
FERALPI SALÒ (4-2-3-1) Branduani 8; Codromaz 6,5, Leonarduzzi 6,5, Ranellucci 6,5, Tantardini 6,5; Fabris 7, Cavion 7 (dal 27’ s.t. Cittadino s.v.); Di Benedetto 6,5 (dal 36’ s.t. Galuppini s.v.), Bracaletti 6, Broli 6 (dal 27’ s.t. Zamparo s.v.); Romero 6,5. (Proietti Gaffi, Carboni, Ragnoli, Palma). All. Scienza 6. ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi 6,5; Sosa 5,5, Morero 7, Sabato 6,5; Spighi 6,5, Vitofrancesco 6 (dal 39’ s.t. Valentini s.v.), Obodo 6,5, Rantier 5 (dal 9’ s.t. Cavalli 6,5), Mora 6 (dal 25’ s.t. Taddei 6); Marconi 5,5, Iunco 5,5. (Poluzzi, Terigi, Picone, Germinale). All. D’Angelo 5,5. ARBITRO Marini di Roma 5,5. NOTE spett. 600 circa; paganti, abbonati e incasso n.c. Ammoniti Leonarduzzi, Tantardini, Morero, Galuppini, Romero, Cittadino, Fabris, Sabato e Taddei. Angoli 1-11.
VENEZIA
1
PAVIA
1
MARCATORI Abbate (P) al 12’, Greco (V) al 45’ p.t. VENEZIA (4-3-1-2) Fortunato 6; Capogrosso 6, Cernuto 6, Legati 6,5, Sales 5,5; Zaccagni 6,5, Giorico 6,5, Espinal 6; Guerra 6,5; Bellazzini 6 (dal 40’ s.t. Peccarisi s.v.), Greco 7 (dal 27’ s.t. Raimondi 6). (D’Arsiè, Hottor, Scialpi, Scanferlato, Magnaghi). All. Serena 6,5. PAVIA (3-4-1-2) Facchin 6,5; Abbate 6,5, Biasi 5,5, Marino 5,5; Ghiringhelli 6, Pederzoli 6, Rosso 6 (dal 25’ s.t. Carraro 6), Sereni 6,5 (dal 19’ s.t. Cogliati 6); Cesarini 6; Ferretti 6,5, Soncin 5 (dal 30’ s.t. Marchi s.v.). (Fiory, Cardin, Carotti, Corvesi). All. Maspero 6. ARBITRO Marinelli di Tivoli 5,5. NOTE paganti 425, abbonati 571, incasso di 5.602 euro. Espulso il tecnico Serena al 47’ s.t.; ammoniti Rosso, Giorico, Guerra e Facchin. Angoli 5-10.
SALÒ (Bs) La Feralpi continua il digiugno del gol (545’ senza segnare) ma ferma l’Alessandria, che perde ulteriore terreno nella corsa al primo posto. In una gara intensa, la squadra di D’Angelo ha avuto numerose occasioni per sbloccare il punteggio, ma il bunker della Feralpi Salò, con uno strepitoso Branduani, ha resistito. Giulio Tosini
VENEZIA Dopo aver vinto a Bassano, il Venezia rallenta anche la corsa del Pavia, che vede complicarsi la sua rincorsa alla B diretta. L’1-1 sta stretto ai veneti che nella ripresa si sono resi più pericolosi di quanto non abbia fatto il Pavia nei primi 45’. Al 12’ ospiti in vantaggio con Abbate, troppo libero a centro area. Il Venezia pareggia al 45’ con Greco (preciso rasoterra mancino). Nella ripresa il Venezia domina (traversa di Zaccagni) ma non passa. m.c.
Il Como delude: solo un pareggio Arezzo in salvo
Solito Brighenti Cremonese ok Lume raggiunto
COMO
1
CREMONESE
1
AREZZO
1
LUMEZZANE
1
MARCATORI Defendi (C) al 30’ p.t.; Dettori (A) al 16’ s.t. COMO (4-3-1-2) Crispino 6; Marconi 5, Ambrosini 5,5, Giosa 5,5, Marchi 5; Fietta 6,5 (dal 21’ s.t. Ganz s.v.), Ardito 6, Casoli 5,5; Le Noci 6; Defendi 6 (dal 36’ s.t. Maritato s.v.), De Sousa 5,5 (dal 14’ s.t. Cristiani 5). (Falcone, Curti, Berardocco, Rinaldi). All. Sabatini 5. AREZZO (3-5-2) Benassi 6,5; De Martino 5,5 (dal 1’ s.t. Villagatti 6), Panariello 6, Guidi 6; Franchino 6, Coppola 6, Cucciniello 6, Dettori 6, Brumat 6; Yasien 6 (19’ s.t. Erpen 6), Bonvissuto 6 (dal 43’ s.t. Montini s.v.). (Rosti, Testardi, Padulano, Bucaletti). All. Capuano 6. ARBITRO Ranaldi di Tivoli 6,5. NOTE paganti 443, abbonati 739, incasso di 8.151 euro. Espulso Dettori al 48’ s.t.; ammoniti De Martino, Bonvissuto, Marconi e Brumat. Angoli 2-2. COMO Il migliore in campo è stato Benassi, ma questo non deve far pensare a una particolare pericolosità offensiva del Como. La squadra di Sabatini è stata deludente. Privo di mordente e confuso, il Como è passato con Defendi con tiro dal limite. L’Arezzo non fa quasi nulla, ma non può esimersi dal segnare con un diagonale di Dettori. Lilliana Cavatorta
MARCATORI Sarao (L) al 17’ p.t.; Brighenti (C) al 30’ s.t. CREMONESE (3-5-2) Galli 5,5; Gambaretti 5,5 (dal 1’ s.t. Finazzi 6,5), Briganti 6, Castellini 6,5; Marchi 6, Palermo 6, Jadid 5,5 (dal 29’ s.t. Ciccone 6), Moroni 5,5, Crialese 6; Manaj 5,5 (dal 1’s.t. Pasi 6,5), Brighenti 7. (Quaini, Campagna, Zieleniecki, Haouache). All. Giampaolo 6. LUMEZZANE (5-3-2) Furlan 6,5; Mogos s.v. (dal 9’ p.t. Bagnai 6), Nossa 5, Belotti 6,5, Biondi 6,5, Pippa 6 (dal 28’ s.t. Pantano 6); Varas 6,5, Genevier 6,5, Baldassin 6; Sarao 6,5, Cruz 5,5 (dal 13’ s.t. Gatto 5,5). (Bason, Monticone, Potenza, Furaforte). All. Nicolato 6. ARBITRO Pagliardini di Arezzo 5,5. NOTE paganti 616, abbonati 2.494, incasso di 10.082 euro. Espulso Moroni al 40’ p.t.; ammoniti Galli, Palermo, Biondi, Baldassin, Sarao, Genevier e Bagnai. Angoli 2-1. CREMONA Cremonese costretta a rincorrere il Lumezzane passato in vantaggio al 17’ del primo tempo con Sarao: il pari porta la firma del solito Brighenti (4 gol nelle ultime 3 gare, 14 in tutto), che in avvio di gara aveva preso un palo. La Cremonese è rimasta in 10 al 40’ del primo tempo per una reazione di Moroni su Nossa, ma è riuscita lo stesso a rimediare il pari. Giorgio Barbieri
GIRONE B
CLASSIFICA SQUADRE
BASSANO PAVIA (-1) ALESSANDRIA NOVARA (-8) COMO FERALPI SALO' REAL VICENZA CREMONESE AREZZO VENEZIA (-3) SUDTIROL GIANA MANTOVA (-3) RENATE TORRES MONZA (-6) LUMEZZANE PORDENONE ALBINOLEFFE PRO PATRIA (-1)
PT
67 64 63 59 58 50 48 46 46 45 44 42 40 40 40 38 32 30 29 28
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
35 35 35 34 35 35 35 35 35 35 34 34 34 34 34 35 35 35 34 34
19 18 17 19 17 12 11 11 11 13 11 11 12 10 9 11 7 8 6 6
10 11 12 10 7 14 15 13 13 9 11 9 7 10 13 11 11 6 11 11
6 6 6 5 11 9 9 11 11 13 12 14 15 14 12 13 17 21 17 17
52 54 50 53 43 39 42 40 32 44 35 30 34 32 31 34 30 28 25 36
35 37 29 29 33 38 36 40 31 39 34 33 31 46 35 33 47 51 47 60
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
COSÌ OGGI Ore 11 SÜDTIROL (4-3-3) Melgrati; Tait, Kiem, Tagliani, Martin; Furlan, Bertoni, Fink; Marras, Novothny, Fischnaller. (Miori, Allegra, Peverelli, Zullo, Cia, Campo, Shekiladze). All. Sormani. MANTOVA (3-4-3) Festa; Trainotti, Siniscalchi, Scrosta; Zammarini, Paro, Di Santantonio, Pondaco; Boniperti, Beleck, Caridi. (Malagoli, Todisco, Gonzi, Blaze, Gyasi, Zanetti, Sartore). All. Juric. ARBITRO Caso di Verona (GranciMariani). (andata 1-0) Ore 14.30 ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi; Salvi, Moi, Allievi, Cortinovis; Gazo, Spinelli, Maietti; Corradi; Silva Reis, Momentè. (Amadori, Ondei, Anghileri, Bentley, Girasole, Pesenti, Bradaschia). All. Mangone. TORRES (4-3-3) Testa; Imparato, Migliaccio, Marchetti, Aya; Buonaiuto, Giuffrida, Foglia; Scotto, Colombi, Maiorino. (Costantino, Funari, Cerone, Bottone, Petermann, Marinaro, Baraye). All. Bucchi. ARBITRO Formato di Benevento (Scarpa-Tribelli). (0-2) Ore 18 RENATE (3-5-2) Cincilla; Adobati, Riva, Malgrati; Muchetti, Mantovani, Perini, Scaccabarozzi, Iovine; Odogwu, Cocuzza. (Vannucchi, Bonfanti, Morotti, Mira, Florian, Spampatti, Radrezza). All. Boldini. PRO PATRIA (4-3-3) Melillo; Botturi, Lamorte, Pisani, Taino; Arati, Palumbo, Giorno; Candido, Serafini, Terrani. (Perilli, Zaro, Guglielmotti, Bovi, Romeo, Baclet, Brunori). All. Montanari. ARBITRO Sassoli di Arezzo (RagnacciPizzagalli). (1-1) DOMANI Ore 20.45 Il programma della giornata sarà completato domani sera dal posticipo tra Novara e Giana (andata 2-1) che verrà diretta da Guccini di Albano Laziale. Grande attesa per l’ex capolista dopo la penalizzazione di 8 punti e dopo i pareggi delle rivali (soltanto il Bassano ha vinto venerdì sera): va ricordato che la prosssima settimana (forse venerdì) verrà discusso il ricorso presso la Corte d’Appello Federale.
Spal settebellezze Il volo di Semplici per il quarto posto 1Altra vittoria e sorpasso: Tuttocuoio k.o. Menegatti è battuto da Colombo dopo 725’ SPAL
3
TUTTOCUOIO
1
MARCATORI Togni (S) al 23’ p.t.; Finotto (S) al 9’, Gasparetto (S) al 21’, Colombo (T) su rigore al 33’ s.t. SPAL (5-3-2) Menegatti 6,5; Landi 6,5, Silvestri 6,5, Gasparetto 6,5, Giani 6,5, Di Quinzio 6; Bellemo 6,5, Capece 7 (dal 35’ s.t. Gerbaudo s.v.), Togni 7 (dal’15’ s.t. Filippini 6); Zigoni 7, Finotto 7 (dal 25’ s.t. Rovini 6). (Albertoni, Aldrovandi, Fioretti, Rosina). All. Semplici 7. TUTTOCUOIO (3-5-2) Bacci 6; Ingrosso 5,5 (dal 14’ s.t. Falivena 5,5), Pratali 6, Balde 5; Pacini 5 (dal 34’ s.t. Mancini s.v.), Dramane 5, Gargiulo 6,5, Serrotti 5, Zanchi 5; Tempesti 5 (dal 23’ s.t. Cherillo 6,5), Colombo 5,5. (Morandi, Agrifogli, Civilleri, Scicchitano). All. Alvini 5,5. ARBITRO Maggioni di Lecco 6. NOTE paganti 1.336, abbonati 1.737, incasso non comunicato. Espulso Dramane al 43’ p.t.; ammoniti Finotto, Bacci e Giani. Angoli 6-4.
Che bel Forlì: è balzo salvezza L’Aquila incolore
SQUADRE
TERAMO ASCOLI REGGIANA SPAL L'AQUILA ANCONA PISA PONTEDERA LUCCHESE TUTTOCUOIO CARRARESE GROSSETO (-1) GUBBIO SANTARCANGELO PISTOIESE FORLI' PRATO SAVONA (-2) PRO PIACENZA (-8) SAN MARINO
PT
68 61 59 55 54 53 52 48 47 47 41 39 39 39 39 39 37 33 30 29
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
34 34 34 35 35 35 34 35 35 35 34 34 34 34 34 35 34 34 35 34
19 16 16 16 14 13 14 12 12 12 8 9 9 9 10 10 7 9 10 7
11 13 11 7 12 14 10 12 11 11 17 13 12 12 9 9 16 8 8 8
4 5 7 12 9 8 10 11 12 12 9 12 13 13 15 16 11 17 17 19
56 52 47 41 40 42 36 40 41 40 42 38 40 30 37 34 38 33 31 34
29 31 26 29 32 35 26 35 39 54 40 37 44 34 53 50 46 53 49 50
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
ALL’ATTACCO La Spal ha assunto decisamente l’iniziativa sin dalle fasi iniziali. Semplici, nonostante le assenze di Cottafava, Lazzari, Gentile e Nava, si è affidato al solito modulo, con i tre difensori centrali, speculare a quello del Tuttocuoio, parso per tutto il primo tempo eccessivamente rinunciatario, con Colombo e Tempesti isolati e privi di rifornimenti, e poi rimasto in dieci. Spal vicinissima al gol già al 4’ con conclusioni ravvicinate di Bellemo e Togni respinte da Bacci e Balde.
La prima rete arriva al 23’ con una magistrale punizione dal limite di Togni che scavalca la barriera. Non riesce a reagire il Tuttocuoio che rischia in un paio di circostanze di subire il colpo del k.o. e al 43’ resta in dieci per il doppio giallo a Dramane. Gara che su questo episodio si chiude, anche perchè al 9’ della ripresa Finotto va pressare i difensori del Tuttocuoio rubando palla e firmando la settima rete. Il tris di Gasparetto che ha accompagnato in rete un pallone respinto dal palo dopo un diagonale di Di Quinzio. Unico rammarico in casa Spal l’imbattibilità persa da Menegatti dopo 725’, per il rigore trasformato da Colombo al 78’. Alessandro Sovrani
Ancona giovane per il colpaccio Lucchese male
Al Pontedera torna il sorriso Pro Piacenza k.o.
L’AQUILA
0
LUCCHESE
0
PONTEDERA
2
FORLÌ
2
ANCONA
2
PRO PIACENZA
1
MARCATORI Docente al 19’ p.t.; Melandri al 30’ s.t. L’AQUILA (4-2-3-1) Zandrini 6; Pedrelli 5, Pomante 5, Zaffagnini 5, Gotti 5,5; De Francesco 5,5, Perpetuini 5,5 (9’ s.t. Sandomenico 5,5); Pacilli 6, Corapi 6, Triarico 5,5 (dal 15’ s.t. Virdis 5,5); Perna 5. (Cacchioli, Carini, Gizzi, Del Pinto, Pozzebon). All. Zavettieri 5. FORLÌ (4-3-3) Scotti 6; Casini 6,5, Catacchini 6,5, Drudi 6,5, Turi 6,5; Jidayi 6,5 (dal 16’ s.t. Fantoni 6), Hamlili 6, Arrigoni 6; Capellini 6 (dal 23’ s.t. Fantini 6), Docente 6,5 (dal 35’ s.t. Morga s.v.), Melandri 7. (Casadei, Bisoli, Rosafio, Castellani). All. Firicano 6,5. ARBITRO Colarossi di Roma 6,5. NOTE paganti 740, abbonati 340, incasso non comunicato. Ammoniti Capellini, Zaffagnini, Fantoni, Perna, Docente e Hamlili. Angoli 5-3. L’AQUILA Il Forlì espugna il Fattori e fa un gran balzo verso la salvezza diretta grazie alle reti di Docente e Melandri. L’Aquila perde dopo una prestazione sfortunata in avvio, ma incolore nella ripresa: ora la squadra di Zavettieri è quarta. Decisive due ripartenze, una per tempo. Al 19’ Docente conclude con un sinistro la discesa di Casini. Nella ripresa il palo di Pacilli e poi il coast to coast di Melandri. Alessandro Fallocco
FERRARA Settima vittoria consecutiva della Spal che, approfittando della sconfitta interna de L’Aquila con il Forlì, sale al quarto posto e di questo passo rincorre una clamorosa qualificazione ai playoff: bisogna raggiungere la Reggiana al terzo posto opure avere un miglior punteggio rispetto a una delle altre quarte degli altri gironi. E visto come sta marciando la squadra di Semplici, tutto può accadere nelle ultime tre giornate.
CLASSIFICA
MARCATORI Cognigni al 38’ p.t.; Bacchetti all’11’ s.t. LUCCHESE (4-4-2) Di Masi 5,5; Calcagni 5,5 (dal 16’ s.t. Scapinello 5), Espeche 5,5, Calistri 5,5, Nolè 6; Ferretti 5 (dal 24’ s.t. Strizzolo s.v.), Degeri 5 (dal 36’ s.t. Benedetti s.v.), Lo Sicco 5,5, Pagano 6,5; Raicevic 5, Forte 6. (Pazzagli, Cazè, Santeramo, Bianchi). All. Galderisi 5. ANCONA (4-1-4-1) Lori 6,5; Barilaro 5, Dierna 6, Bacchetti 6,5, Parodi 6; Sampietro 6 (dal 16’ s.t. Di Ceglie 6); Morbidelli 7, Salciccia 6,5 (dal 27’ s.t. Gelonese s.v.), Bambozzi 6 (dal 36’ s.t. Cilloni s.v.), Lisai 6; Cognigni 6. (Aprea, Cangi, Paoli, Bondi). All. Cornacchini 6,5. ARBITRO Schirru di Nichelino 6. NOTE paganti 794, abbonati 509, incasso n.c. Ammoniti Calistri e Cognigni. Angoli 5-3. LUCCA L’Ancona pieno di giovani vince con merito contro una Lucchese molto deludente. I marchigiani hanno voglia di correre e sacrificarsi e beneficiano della saggezza di Morbidelli, che dà ordine alle manovre. Vantaggio ospite al 38’: cross di Lisai, Di Masi pensa che la palla sia uscita oltre la linea di fondo e resta fermo, in spaccata segna Cognigni. Il raddoppio è di Bacchetti che si avventa su una respinta di Di Masi. Duccio Casini
MARCATORI Luperini (Po) al 18’, Matteassi (PP) al 30’, De Cenco (Po) al 44’ p.t. PONTEDERA (3-5-2) Cardelli 6; Redolfi 6,5, Vettori 6,5, Gasbarro 6,5; Ceciarini 6, Luperini 6,5, Bartolomei 6,5, Settembrini 6,5, Galli 6,5; Cesaretti 6,5 (dal 41’ s.t. Libertazzi s.v.), De Cenco 6,5 (dal 33’ s.t. Lombardo s.v.). (Anacoura, Bennati, Francesa Gherra, Giordani, Segoni). All. Indiani 6,5. PRO PIACENZA (3-5-2) Iali 6; Sall 6,5, Silva 6 (dal 28’ s.t. Schiavini s.v.), Bini 5; Petrini 6 (dal 13’ s.t. Caboni 6), Matteassi 6,5, Bacher 6, Barba 5,5, Sane 5,5; Speziale 6 (dal 28’ s.t. Giovio s.v.), Alessandro 6. (Alfonso, Ignico, Mascolo, Corduri). All. Franzini 6. ARBITRO Rossi di Rovigo 6. NOTE paganti 245, abbonati 167, incasso di 2.728 euro. Espulso Bartolomei al 31’ s.t.; ammoniti Bacher, Silva e Luperini. Angoli 6-3. PONTEDERA (Pi) Dopo cinque turni di digiuno (e a 70 giorni dall’ultimo successo interno) il Pontedera riassapora la vittoria. I granata piegano una scialba Pro Piacenza, che incassa l’undicesimo k.o. esterno e vede complicarsi i piani salvezza. Accade tutto nella prima frazione, con i locali bravi ad assestare il colpo decisivo con De Cenco un minuto prima del riposo. Stefano Lemmi
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
COSÌ OGGI Teramo, il primo match-point da B Primo match point per il Teramo: se oggi vince a Prato, e se l’Ascoli perde in casa con la Carrarese, è la prima promossa in Serie B.
Ore 12.30 ASCOLI (4-2-3-1) Lanni; Avogadri, Cinaglia, Mori, Dell’Orco; Addae, Pirrone; Mustacchio, Grassi, Chiricò; Altinier. (Ragni, Berrettoni, Nardini, Pelagatti, Altobelli, Tripoli, Perez). All. Petrone. CARRARESE (4-4-2) Zanotti; Berra, Sbraga, Teso, Lancini; Belcastro, Brondi, Castagnetti, Gherardi; Cellini, Merini. (Anedda, Massoni, Beltrame, Galli, Disabato,, Di Nardo, Ademi). All. Remondina. ARBITRO Forneau di Roma (De Filippis-Di Monte). (0-0) Ore 14.30 GUBBIO (4-3-3) Iannarilli; Luciani, Manganelli, Galuppo, D’Anna; Guerri, Loviso, Casiraghi; Mancosu, Regolanti, Tutino. (Citti, Castelletto, Rosato, Lasicki, Esposito, Vettraino, Cais). All. Acori.SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi; Traoré, Olivi, Capitanio, Rossi; Bisoli, Obeng, Garufi; Berardino; De Respinis, Falconieri. (Lombardi, Possenti, Taugourdeau, Graziani, Cola, Guidone, Radoi). All. Cuttone. ARBITRO Lanza di Nichelino (Pagnotta-Sechi). (2-0) PRATO (4-4-2) Gazzoli; Rinaldi, Sorbo, Dametto, Bandini; Romanó, Cavagna, Urso, Grifoni; Fanucchi, Bocalon. (Ivusic, Gabbianelli, Pasa, Tassi, Santini, Rickler, Rubino). All. Esposito. TERAMO (3-5-2) Tonti; Caidi, Speranza, Perrotta; Scipioni, Di Paolantonio, Amadio, Cenciarelli, Di Matteo; Donnarumma, Lapadula. (Narduzzo, Diakite, Petrella, Bucchi, Brugaletta, Masullo, Fiore). All. Vivarini. ARBITRO Martinelli di Roma (Margani-Stazi). (0-1) Ore 16 SAN MARINO (4-3-1-2) Secco; Bregliano, Fogacci, Cammaroto, Paolini; Diawara, Cuffa, Bationo; Sensi; Musetti, La Mantia. (Vivan, Benassi, Bangoura, Palazzi, Soligo, Bangal, Baldazzi). All. D’Adderio. GROSSETO (3-4-1-2) Baiocco; Monaco, Biraschi, Legittimo; Formiconi, Onescu, Verna, Paparusso; Volpe; Fofana, Torromino. (Mangiapelo, Burzigotti, Albertini, Okosun, Lugo, Gambino, Pichlmann). All. Silva. ARBITRO Lacagnina di Caltanissetta (Lacalamita-Viola). (1-2) SAVONA (4-4-2) Rossini; Carta, Ficagna, Cabeccia, Marconi; Demartis, D’Amico, Giorgione, Eguelfi; Scappini, Giovinco. (Addario, Galimberti, Morosini, Gemignani, Tonon, Sanna, Frugoli). All. Riolfo. REGGIANA (4-3-3) Feola; Andreoni, Spanò, Sabotic, Mignanelli; Parola, Vacca, Angiulli; Giannone, Ruopolo, Siega. (Messina, De Biasi, De Giosa, Maltese, Alessi, Ricci, Petkovic). All. Colombo. ARBITRO Baldicchi di Città di Castello (Larotonda-Fusco). (0-5) Ore 18 PISA (4-4-2) Pelagotti; Pellegrini, Lisuzzo, Sini, Costa; Finocchio, Iori, Misuraca, Frediani; Arrighini, Arma. (Adornato, Samba, Mandorlini, Ricciardi, Caponi, Beretta, Napoli). All. Amoroso. PISTOIESE (4-3-3) M. Ricci I; Falasco, Piana, Di Bari, Frascatore; Mungo, M. Ricci II, Vassallo; Falzerano, Romeo, Piscitella. (Olczak, Calvano, Martignago, Coulibaly, Anastasi, Bortoletti, Narciso). All. Sottili. ARBITRO Cifelli di Campob. (Orlando-Meozzi). (0-2)
1 abbonamento a
GIRONE C
CLASSIFICA
Juve Stabia flash Ma la Salernitana cade in piedi
Matera bum bum Benevento, inutile il colpo di coda
1Jidayi segna subito: la vittoria è meritata
1Bernardi e Madonia, una micidiale doppietta
La squadra di Menichini resta in vetta a +5
Poi Bifulco nel recupero evita il clamoroso pari
CASTELLAMMARE DI STABIA (Na) La Salernitana dopo 6 vittorie esterne di fila cade al Romeo Menti in uno dei derby campani più attesi (record
stagionale di paganti), ma per i granata è una sconfitta indolore visto il passo falso del Benevento che, perdendo a Matera, resta a 5 punti: sabato 25 potrebbe già arrivare la promozione per la squadra di Menichini. Stavolta però ha vinto una scoppiettante Juve Stabia che, con Savini in panchina, sembra aver ritrovato il passo di inizio campionato. I gialloblù passano in apertura senza che i rivali riescano neanche a toccare il pallone: Carrozza si conquista una punizione in posizione defilata e Jidayi, su pennellata di Contessa, batte Gori di testa. La Salernitana, ingessata in un 3-5-2 troppo difensivo trasformato poi in 4-4-2, non reagisce e gli stabiesi sfiorano il 2-0 con Nicastro, clamoroso palo a portiere battuto, e Carrozza che, in beata solitudine, si allunga troppo la palla sul finale di tempo. Dopo l’intervallo la Juve Stabia arretra di qualche metro il suo baricentro ma la Salernitana non riesce a costruire nulla. Gianpaolo Esposito
Sempre Corona Messina, altra X Ripreso l’Ischia
Cosenza: la testa è tutta alla Coppa Il Martina ci sta
JUVE STABIA
1
SALERNITANA
0
MARCATORE Jidayi al 2’ s.t. JUVE STABIA (4-2-3-1) Pisseri 6,5; Cancelotti 6,5 (dal 45’ s.t. Romeo s.v.), Polak 7,5, Migliorini 7, Contessa 6; Jidayi 6,5 (dal 21’ s.t. Maiorano 6), La Camera 6; Nicastro 6, Bombagi 6, Carrozza 6,5 (dal 36’ s.t. Caserta 6); Ripa 6. (Santurro, Liotti, Burrai, Gomez). All. Savini 6,5. SALERNITANA (3-5-2) Gori 6; Tuia 6, Lanzaro 6, Bocchetti 5,5 (dal 1’ s.t. Negro 5,5); Colombo 6, Bovo 6 (dal 30’ s.t. Mendicino 5,5), Pestrin 7, Moro 6, Franco 5,5; Caetano 5 (dal 21’ s.t. Cristea 5,5), Gabionetta 6. (Russo, Trevisan, Pezzella, Favasuli). All. Menichini 5. ARBITRO Dei Giudici di Latina 6. NOTE paganti 3.924, abbonamenti non validi, incasso di 42.469 euro. Ammoniti Tuia, Carrozza, Bocchetti, Colombo, Pestrin e La Camera. Angoli 3-4.
SQUADRE
MATERA Il Matera vola, blindando il
quarto posto sulla coppia Foggia e Lecce (oggi di fronte nel Salento), ma con tanto di batticuore. Dopo aver dominato per quasi 90’, l’undici di Auteri piega di misura il Benevento grazie a un miracolo di Bifulco sull’azione finale. L’avvio è di marca ospite, ma la supremazia territoriale degli uomini di Brini porta solo a una conclusione di Kanoute deviata in angolo. Dopo viene fuori il Matera. Letizia e Carretta fanno le prove generali del gol, che arriva al 25’ con Bernardi, pronto a schiacciare di testa il delizioso assist di Madonia. I padroni di casa vanno a mille, e 4’ dopo arriva la perla di Madonia dalla distanza, che si insacca sotto l’incrocio e fa esplodere lo stadio. Il Matera potrebbe triplicare in avvio di ripresa, ma Carretta e Letizia sprecano clamorosamente tre nitide palle gol. Gli ospiti tornano a farsi vedere in attacco, ma Marotta e D’Agostino non trovano la porta. I padroni di casa non chiudono il match e in chiusura subiscono il gol di Scognamiglio. E nel recupero, super Bifulco salva i tre punti su Marotta. Franco Toritto
Aversa Normanna ok con un’autorete Paganese fischiata
Un pari povero: a Lupa e Melfi va bene così
MATERA
2
BENEVENTO
1
MARCATORI Bernardi (M) al 25’, Madonia (M) al 29’ p.t.; Scognamiglio (B) al 45’ s.t. MATERA (3-4-3) Bifulco 7,5; Faisca 7, D’Aiello 6,5, Mucciante 7; Bernardi 7 (dal 39’ s.t. Ferretti s.v.), Iannini 7, Coletti 7, Mazzarani 6,5; Letizia 6,5, Madonia 8 (dal 39’ s.t. Diop s.v.), Carretta 6,5 (dal 31’ s.t. Flores s.v.). (Russo, D’Angelo, Pagliarini, Ashong). All. Auteri 7. BENEVENTO (4-4-2) Piscitelli 6,5; Celjak 5 (dal 1’ s.t. Mazzeo 5,5), Lucioni 5, Scognamiglio 6, Som 6; Melara 5,5 (dal 22’ s.t. Alfageme 6), Agyei 5,5, D’Agostino 6, Kanoute 6,5; Marotta 5,5, Eusepi 5. (Cioce, Padella, Pezzi, Doninelli, Allegretti). All. Brini 5. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno 6. NOTE spettatori 7.000 circa; abbonati 1.100, paganti e incasso non comunicato. Ammoniti Carretta, Madonia, Kanoute e Som. Angoli 7-6.
MESSINA
1
COSENZA
0
PAGANESE
0
LUPA ROMA
0
ISCHIA
1
MARTINA
0
AVERSA NORMANNA
1
MELFI
0
MARCATORI Infantino (I) al 21’ p.t.; Corona (M) al 25’ s.t. MESSINA (4-4-2) Berardi 6; Altobello 6, Pepe 5,5, Stefani 5,5, Benvenga 6 (dal 48’ s.t. Cane s.v.); Izzillo 5 (dal 14’ s.t. Cicirettti 5,5), Damonte 6,5, Nigro 6 (dal 43’ s.t. Donnarumma s.v.), Mancini 6; Corona 7, Orlando 5,5. (Iuliano, Silvestri, Spiridonovic, Bonanno). All. Di Costanzo 5,5. ISCHIA (4-3-2-1) Giordano 6; Finizio 6, Impagliazzo 6, Sirignano 5,5, Armeno 6 (dal 40’ s.t. Bassini s.v.); Bulevardi 6 (dal 43’ s.t. Gerevini s.v.), Massimo 6,5, Chiavazzo 5,5 (dal 30’ s.t. Schetter s.v.); Ciotola 5,5, Millesi 6; Infantino 6,5. (Mennella, Caso, Alvino, Verachi). All. Maurizi 6. ARBITRO Rapuano di Rimini 6. NOTE paganti 350, abbonati 1.779, incasso non comunicato. Ammonito Corona. Angoli 10-2. MESSINA E’ ancora Giorgio Corona a togliere dai guai il Messina. L’attaccante (41 anni il 15 maggio) ha realizzato il gol del pari portando a 10 il suo bottino. Gara brutta nel primo tempo con l’Ischia che, dopo una settimana molto tesa, passa con Infantino nell’unica azione dei primi 45’. Nella ripresa dopo un palo di Corona e una traversa di Damonte, il Messina segna ma non va oltre l’ennesimo pari. Orazio Raffa
COSENZA (4-4-2) Saracco 6,5; Blondett 6,5, Tedeschi 6,5, Magli 6 (dal 10’ s.t. Ciancio 6), Zanini 6; Fornito 5,5, Arrigoni 6, Corsi 6, Tortolano 5 (dal 32’ s.t. Statella s.v.); De Angelis 5,5 (dall’8’ s.t. Cesca 5), Cori 5. (Puterio, Novello, Criaco, Chidichimo). All. Roselli 6. MARTINA (5-3-2) Bleve 6; De Giorgi 6, Samnick 6 (dal 33’ s.t. Pivkovski s.v.), Fabiano 6,5, Patti 6, Memolla 6 (dal 44’ s.t. Kalombo s.v.); De Lucia 6, Bucolo 6, Tomi 6; Arcidiacono 6, Pepe 5,5 (dal 38’ s.t. Diop s.v.). (Modesti, Brunetti, Caruso, Guadalupi). All. Imbimbo 6. ARBITRO Pietropaolo di Modena 6. NOTE paganti 745, abbonati 325, incasso di 9.304 euro. Ammoniti Memolla e Cori. Angoli 1-6. COSENZA Sarà stato il primo caldo, saranno state le scarse motivazioni, ma lo 0-0 tra Cosenza (già salvo) e Martina (quasi salvo) è proprio scialbo. Pochissime emozioni: una super parata di Saracco al 21’ del secondo tempo sul colpo di testa di Fabiano e una protesta di De Angelis al 23’ del primo tempo per una trattenuta in area. Per il resto taccuino bianco. A Cosenza l’attesa è tutta per mercoledì con la finale di ritorno della Coppa Italia di Lega Pro dopo il 4-1 dell’andata a Como: superata quota 3.500 biglietti venduti. Valter Leone
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MARCATORE autorete di Vinci al 33’ p.t. PAGANESE (4-3-1-2) Marruocco 6; Vinci 5, Perna 6, Moracci 6, Donida 6; Malaccari 6, Baccolo 5, Calamai 6; Deli 5,5 (dal 17’ s.t. Longo 6); Aurelio 5 (dal 28’ s.t. Biasci 6), Girardi 5. (Casadei, Coulibaly, Djibo, Bolzan, Franco). All. Sottil 6. AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini 6,5; Balzano 6, Magliocchetti 6,5, Cossentino 6, Amelio 6; Catinali 6 (dal 28’ p.t. Giannattasio 6,5), Giannusa 6 (dal 23’ s.t. Capua 6), Geroni 6; Mangiacasale 6, Mosciaro 6 (dal 16’ s.t. Personè 6), Sassano 6. (Despucches, Esposito, Del Prete, De Vena). All. Marra 6,5. ARBITRO Piccinini di Forlì 6. NOTE spettatori 800 circa; paganti n.c., abbonati 256, incasso di 1.365 euro. Ammoniti Sassano, Vinci, Donida, Giannattasio, Perna e Amelio. Angoli 4-1. PAGANI (Sa) Contro l’Aversa Normanna, una Paganese sotto tono cede ai cugini i tre punti con un’autorete di Vinci. L’avvio è promettente per la Paganese: Lagomarsini nega due volte il vantaggio a Calamai. Al 33’ gli ospiti passano: cross in area di Giannattasio, Vinci nel tentativo di liberare infila la palla nella propria porta. La reazione dei locali è flebile e inconcludente e alla fine arriva una bordata di fischi. Antonio Campitiello
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LUPA ROMA (4-3-3) Rossi 6,5; Pasqualoni 6, Conson 6,5, Cascone 6, Curcio 6 (dal 19’ s.t. Scibilia 5,5); Santarelli 6, Capodaglio 6, Cerrai 6; Bariti 6 (dal 41’ s.t. Faccini s.v.), Del Sorbo 6, Tajarol 6 (dal 31’ s.t. Leccese s.v.). (Santi, Masi, Ferrari, Tulli). All. Cucciari 6. MELFI (4-3-1-2) Gagliardini 7; Annoni 6 (dal 40’ p.t. Colella 6), Dermaku 6 (dal 1’ s.t. Libuti 6), Di Filippo 6, Pinna 6; Agnello 6, Spezzani s.v. (dal 32’ p.t. Tundo 6), Giacomarro 6; Tortori 6; Caturano 6, Fella 5,5. (Perina, Cicerelli, Nappello, Falomi). All. Bitetto 6,5. ARBITRO Sprezzola di Mestre 6. NOTE spettatori 350 circa; abbonati 100, paganti e incasso n.c. Ammoniti Conson, Cascone e Pasqualoni. Angoli 5-4. APRILIA (Lt) Uno spento 0-0 che in fondo sta bene ad entrambe. Non un grande spettacolo tra Lupa Roma e Melfi che vale però un passo avanti verso la salvezza per i romani e anche per il Melfi. Primo tempo più vivace con la Lupa Roma a sfiorare la rete con Del Sorbo e Santarelli: bravo Gagliardini. Nella ripresa Cucciari prova a rendere più offensiva la squadra, ma il ritmo scende e alla fine impreca: «Peccato perché potevamo chiudere il discorso salvezza». Fabio Gradasso
SALERNITANA BENEVENTO JUVE STABIA MATERA FOGGIA (-1) LECCE CASERTANA CATANZARO COSENZA VIGOR LAMEZIA MELFI (-2) BARLETTA (-6) MARTINA LUPA ROMA PAGANESE MESSINA ISCHIA (-1) AVERSA NORMANNA (-1) SAVOIA (-4) REGGINA (-16)
PT
76 71 66 63 57 57 56 49 43 42 42 40 37 37 35 30 30 28 24 10
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
35 35 35 35 34 34 33 34 35 34 35 34 34 35 35 35 35 35 34 34
23 20 18 18 15 17 16 13 9 9 10 12 9 8 8 5 6 6 6 6
7 11 12 9 13 6 8 10 16 15 14 10 10 13 11 15 13 11 10 8
5 4 5 8 6 11 9 11 10 10 11 12 15 14 16 15 16 18 18 20
50 52 52 52 56 43 47 40 34 35 37 31 33 36 29 32 28 33 30 24
25 27 32 36 33 30 30 37 34 37 39 32 36 54 41 50 50 49 49 53
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
COSÌ OGGI Ore 12.30 BARLETTA (4-3-3) Liverani; Meola, Zammuto, Radi, Cortellini; De Rose, Quadri, Legras; Venitucci, Rizzitelli, Danti. (De Martino, Kiakis, Sokoli, Guarco, Branzani, Ingretolli, Turchetta). All. Corda. VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Piacenti; Kostadinovic, Filosa, Gattari, Malerba; Scarsella, Battaglia, Rossini; Montella, Del Sante, Held. (Forte, Spirito, Di Bella, Maglia, Voltasio, Catalano, De Giorgi). All. Erra. ARBITRO Capraro di Cassino (MancoDi Stefano). (andata 2-0) Ore 14.30 REGGINA (4-3-3) Belardi; Ungaro, Cirillo, Camilleri, Benedetti; Salandria, Mazzone, Armellino; Insigne, Viola, Di Michele. (Kovacsik, Ammirati, Scionti, Zibert, Velardi, Balistreri, Masini). All. Alberti. SAVOIA (3-4-3) Gragnaniello; Riccio, Checcucci, Sirigu; Cremaschi, Saric, Pizzutelli, Verruschi; Leonetti, Di Piazza, Scarpa. (D’Aquino, Boilini, Mercadante, Giordani, Sanseverino, Partipilo, Vosnakidis). All. Papagni. ARBITRO Baroni di Firenze (SaiaArgento). (0-2) Ore 16 LECCE (4-3-3) Scuffia; Beduschi, Diniz, Abruzzese, Lopez; Salvi, Papini, Bogliacino; Mannini, Doumbia, Lepore. (Chironi, Sacilotto, Filipe, Embalo, Herrera, Gustavo, Miccoli). All. Bollini. FOGGIA (4-3-3) Narciso; Bencivenga, Loiacono, Potenza, Agostinone; Agnelli, Quinto, Minotti; Maza, Iemmello, Cavallaro. (Micale, D’Angelo, Grea, Sicurella, D’Allocco, Barraco, Leonetti). All. De Zerbi. ARBITRO Serra di Torino (GriecoMonetta). (0-2) Ore 18 CASERTANA (4-3-3) Fumagalli; Idda, Rainone, Mattera, Bianco; Marano, Rajcic, Mancosu; Kolawole, Cisse, Mancino. (D’Agostino, Murolo, Tito, De Marco, Carrus, Diakite, Caccavallo). All. Campilongo. CATANZARO (4-3-3) Bindi; Daffara, Rigione, Ghosheh, Squillace; Giampà, Giandonato, Zappacosta; Russotto, Razzitti, Mancuso. (Migani, Orchi, D’Orsi, Calvarese, Ilari, Mounard, Caputa). All. Sanderra. ARBITRO Balice di Termoli (FicarraSolazzi). (1-0)
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Formula 1 R GP Bahrain
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I TEMPI QUALIFICHE 1 1. HAMILTON 2. BOTTAS
1’33”928 1’34”161
3. ROSBERG
1’34”398
4. MASSA
1’34”488
5. RAIKKONEN
1’34”568
6. RICCIARDO
1’34”691
7.
VETTEL
1’34”919
8. GROSJEAN
1’35”007
9. ALONSO
1’35”205
10. NASR
1’35”310
11. SAINZ
1’35”371
12. ERICSSON
1’35”438
13. PEREZ
1’35”451
14. VERSTAPPEN
1’35”611
15. HÜLKENBERG
1’35”653
ELIMINATI: 16. MALDONADO 17. KVYAT
1’35”677 1’35”800
18. STEVENS
1’38”713
19. MERHI
1’39”722
20. BUTTON
-
QUALIFICHE 2 1. HAMILTON
1’32”669
2. RAIKKONEN
1’33”540
3. MASSA
1’33”551
4. VETTEL
1’33”623
5. ROSBERG
1’33”878
6. BOTTAS
1’33”897
7.
GROSJEAN
1’34”123
8. RICCIARDO
1’34”403
9. HÜLKENBERG
1’34”613
10. SAINZ
1’34”641
Poker Hamilton Ma che Ferrari: è lì a un soffio!
ELIMINATI: 11. PEREZ
1’34”704
12. NASR
1’34”737
13. ERICSSON
1’35”034
14. ALONSO
1’35”039
15. VERSTAPPEN
1’35”103
QUALIFICHE 3 1. HAMILTON 2. VETTEL
1’32”571 1’32”982
3. ROSBERG
1’33”129
4. RAIKKONEN
1’33”227
5. BOTTAS
1’33”381
6. MASSA
1’33”744
7.
1’33”832
RICCIARDO
8. HÜLKENBERG
1’34”462
10. GROSJEAN
1’34”484
a
in prima fila grazie a una SF15-T perfetta Andrea Cremonesi INVIATO A SAKHIR (BAHRAIN)
L
a notte del Bahrain ci re gala una prima fila da so gno: Lewis Hamilton e Se bastian Vettel. Il leader iridato, che conquista la quarta pole su quattro gare, confermandosi una lucida e spietata belva da qualifica e il suo più immedia to e pericoloso rivale nella clas sifica. Sei titoli iridati in due. Non ci poteva essere spot mi gliore per questa gara nel de serto che può cambiare il desti no della Ferrari in questo 2015: da squadra in ricostruzione a seria candidata al titolo. Le premesse ci sono perché, an che se non riesce a infrangere il tabù della pole, Vettel contra
LA PRIMA EDIZIONE NEL 2004 LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.412 M GIRI: 57 DISTANZA GARA: 308,238 KM CURVE: 15 GIRO RECORD: 1’31”447 (DE LA ROSA 2005)
riamente alla Malesia, stavolta spezza il monopolio della pri ma fila Mercedes esclusiva mente con le proprie forze. Ov vero una macchina stabile in curva, veloce sul dritto, gentile con le gomme e per l’occasione vitaminizzata da un motore fresco. CRESCITA Che la Ferrari abbia indubbiamente fatto un passo in avanti in qualifica lo dicono i distacchi e i rivali: i secondi si sono trasformati in decimi (4 contro i 9 della Cina!) e le Wil liams, che spesso avevano co stituito un pericolo nei sabati scorsi, stavolta non hanno mai troppo impensierito le rosse. «Noi siamo finalmente riusciti a sfruttare bene le gomme sof fici, ma a Maranello hanno fat
LA GUIDA
CHIAVE GOMME Hamilton ci è riuscito bene, Rosberg no: «Ho guardato troppo alle gomme e poco alla pericolosità degli av versari». E lo stesso, fatto cu rioso, è accaduto dall’altro lato della barricata a Raikkonen: «Potevo osare di più». Ma an che se ancora una volta usciti sconfitti, i due numeri 2 saran no pure loro in corsa per la vit toria e podio. Perché appunto come Lewis e Seb sono riusciti a conservare un treno nuovo di gomme soffici per la gara. Ov vero quelle che, come ha riba dito ancora ieri Paul Hembery, responsabile della Motorsport Pirelli, saranno determinante in chiave gara. Con la mescola media che è più lenta di ben due secondi al giro e che soffre di più la sabbia trasportata dal vento sul tracciato, la strategia appare piuttosto chiara: primi due frazioni con le soffici e ul timi 1012 giri con le quelle meno performanti. E, con pre stazioni ormai livellate tra Mercedes e Ferrari, la partenza assumerà un ruolo fondamen tale: «Mantenere la testa sarà determinante perché chi è da vanti detta il ritmo, controlla. Se insegui sei costretto ad ac corciare o allungare lo stint per passare», ha riconosciuto Wolff. Hamilton, gasatissimo per essere riuscito finalmente a partire davanti a tutti su questa pista, è convinto di farcela. «Paura della Ferrari? Sarà dura batterli ma ho fiducia piena nella mia macchina e sono con vinto che abbiamo rimediato ai nostri punti deboli». Vedremo.
1L’inglese firma la 4 pole stagionale, Seb
1’34”450
9. SAINZ
messo tra la potenza pura e ge stione delle gomme.
to passi da gigante», ha ricono sciuto Valtteri Bottas, 5°, da vanti a Felipe Massa. Migliora ta sul giro secco, la SF15T è invece una garanzia sul passo gara. «Dobbiamo renderci con to che è finita l’era in cui stava mo davanti facilmente, c’è un nuovo equilibrio con due team che si equivalgono», ha am messo Toto Wolff dopo le pro ve. Insomma sarà battaglia tra le Frecce d’Argento e le rosse di Maranello. Anzi una partita a scacchi lunga 56 giri, perché se in Malesia i campioni del mon do si erano fatti sorprendere dalla competitività ferrarista, stavolta, conoscendo le carat teristiche di questo tracciato (asfalto abrasivo e caldo) han no adottato le contromisure, trovando un miglior compro
Oggi sul circuito di Sakhir (5.412 m) si corre il GP Bahrain, 4° tappa (su 19) del Mondiale 2015. Previsti 57 giri per 308,238 km. Tutto in diretta su Sky Sport F1 HD. Questi gli orari italiani (-1 ora rispetto a Sakhir). IL PROGRAMMA Gara alle 17; differita alle 22 su Rai 2. GAZZETTA.IT Tempo reale, notizie, risultati, foto e curiosità sul nostro sito. GAZZETTATV Approfondimenti da studio e collegamenti con i nostri inviati. CLASSIFICHE Piloti: 1. Hamilton 68 punti; 2. Vettel 55; 3. Rosberg 51; 4. Massa 30; 5. Raikkonen 24; 6. Bottas 18; 7. Nasr 14; 8. Ricciardo 11. Costruttori: 1. Mercedes 119 punti; 2. Ferrari 79; 3. Williams 48.
LUCI E OMBRE Per quanto ri guarda il plotone degli insegui tori ha fatto indubbiamente più scalpore l’eliminazione in Q1 di Daniil Kvyat, che per contraltare ha esaltato il setti mo tempo di un Daniel Ricciar do sempre combattivo: «Ora il mio obiettivo è correre nella scia delle Williams, cercando di sfruttare eventuali loro de bolezza». Ma in qualifica si è pure visto un primo, segnale di crescita (e sarebbe ora!) della McLarenHonda con Fernando Alonso che per la prima volta quest’anno è riuscito a entrare in Q2 e oggi partirà in settima fila. Un brodino. Tanto più che l’affidabilità resta un incubo: Jenson Button non ha neppure completato il primo giro, ap piedato dall’ennesimo guasto. La risalita sarà dura! © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL VIA ALLE 17 DIRETTA SU SKY SPORT F1 HD, TEMPO REALE SU GAZZETTA.IT, DIFFERITA ALLE 22 SU RAI 2 1ª FILA HAMILTON Mercedes
2ª FILA ROSBERG
1 1’32’’571
Media: 210,467 km/h
BOTTAS
Mercedes
44
Williams-Mercedes
6
77
3 1’33’’129
RAIKKONEN
VETTEL
Ferrari
Ferrari
5 2 1’32’’982
3ª FILA
7 4 1’33’’227
4ª FILA RICCIARDO
Red Bull-Renault
3
5 1’33’’381
MASSA
Williams-Mercedes
19 6 1’33’’744
5ª FILA SAINZ
Toro Rosso-Renault
6ª FILA PEREZ
Force India-Mercedes
7 1’33’’832
HÜLKENBERG
Force India-Mercedes
27 8 1’34’’450
9 1’34’’462
GROSJEAN
Lotus-Mercedes
8 10 1’34’’484
11 1’34’’704
NASR
Sauber-Ferrari
12 12 1’34’’737
8ª FILA VERSTAPPEN
ERICSSON
Sauber-Ferrari
Toro Rosso-Renault
33
9
11
55
7ª FILA
13 1’35’’034
ALONSO
McLaren-Honda
14 14 1’35’’039
9ª FILA
10ª FILA
KVYAT
MERHI
Red Bull-Renault
Manor Marussia-Ferrari
98
26
15 1’35’’103
MALDONADO
Lotus-Mercedes
13 16 1’35’’677
17 1’35’’800
19 1’39’’722
STEVENS
Manor Marussia-Ferrari
BUTTON
McLaren-Honda
22
28 18 1’38’’713
20 -
METEO: SERENO, TEMPERATURA SUI 28°
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Lewis Hamilton, 30 anni, davanti a Sebastian Vettel, 27, ieri a Sakhir COLOMBO
29
QUESTIONE DI POTENZA
DOBBIAMO PARTIRE BENE, PRESERVARE LE GOMME MEGLIO DI LORO, METTERGLI PRESSIONE
Giro secco, la nuova sfida del Cavallino 1Le Frecce guadagnano 15 Cv per 4 giri con la mappatura da qualifica. Un gap che va ridotto INVIATO A SAKHIR
N In alto il podio del sabato: da sinistra Sebastian Vettel (2°), Lewis Hamilton (1°) e Nico Rosberg (3°). Qui sopra Seb con il compagno Kimi Raikkonen, autore del quarto tempo REUTERS-LIVERANI
Vettel spina nel fianco Mercedes: «Vincere è possibile» 1Il tedesco al box: «Grazie ragazzi». Arrivabene: «Sentiamo l’odore del sangue...» Luigi Perna INVIATO A SAKHIR
È
di nuovo in mezzo alle due Mercedes. Una spina nel fianco per l’uomo del la pole position Lewis Hamil ton e un vero incubo per l’altro rivale Nico Rosberg, che si ve de battuto dalla Ferrari sul giro secco per la seconda volta in quattro gare e sembra preda di
uno psicodramma. Il guastafe ste Sebastian Vettel è in aggua to, pronto a giocare un altro brutto scherzo all’armata di Stoccarda. Non c’è il sole co cente della Malesia, sostituito dalla notte stellata del Bahrain, non c’è la pioggia a sprazzi ma l’asciutto, eppure il risultato è lo stesso. Oggi Su per Seb partirà in prima fila, col morale al massimo e la stes sa idea che aveva in testa da ve nerdì: «Vincere è possibile». PEZZO DI BRAVURA L’ultimo giro di qualifica del tedesco è stato un pezzo di bravura, frut to di freddezza e abilità. Uno di quelli che faceva spesso con la Red Bull, quando tutto sem brava facile per via della vettu ra. «E dire che durante la quali
to di Hamilton a parte, i valori in gara saranno molto più livel lati, considerando il minore degrado gomme della rossa, specie con le morbide. E in quarta posizione c’è un Kimi Raikkonen pericoloso quanto Vettel sulla distanza. Per cui la Freccia d’argento non avrà quattro decimi nel taschino da amministrare. «Ho ripetuto più volte che al sabato non si fanno i punti — ammette il te am principal Maurizio Arriva bene, che ieri ha portato in vi sita nel box del Cavallino l’ex re Juan Carlos di Spagna —. Però sono contento di vedere una Ferrari in mezzo alle Merce des. Se sentono la pressione è meglio. Di certo, noi sentiamo l’odore del sangue e questo ci fa diventare più cattivi».
fica non trovavo il ritmo, ma poi andando avanti ho sentito la fiducia per spingere e nel tentativo finale è venuto fuori il tempo — racconta Vettel —–. Sono molto felice, perché sono riuscito a infilarmi in mezzo al le Mercedes e soprattutto per ché stavolta siamo stati velo cissimi in condizioni di asciut to. Segno che la vettura conti nua a fare progressi. Però sapevo che la pole position era impossibile, visto come andava Hamilton già in Q2». Tuttavia il colpo di Seb è arrivato come un pugno sulla mascella di Ro sberg, che alla fine era spiazza to: «Non mi aspettavo una Fer rari davanti a me». RE NEL BOX La Mercedes deve stare in guardia. Perché, talen
Sebastian Vettel, 27 anni. Il ferrarista parte dal 2° posto, dietro a Hamilton e davanti a Rosberg, come nel vittorioso GP di Malesia COLOMBO
LA CHIAVE Un concetto che, seppure in modo meno «pulp», sottolinea anche Vettel: «Dob biamo partire bene, preservare le gomme meglio di loro e cer care di mettergli pressione. So no certo che in gara saremo più vicini». Tutti i big si sono sfor zati di conservare un set di me scole morbide. «Sono le più ve loci qui e spero che Hamilton abbia ragione dicendo che sa remo duri da battere — con clude Seb —. Superare la Mer cedes è l’obiettivo per cui spin ge tutta la squadra». E quel «grazie ragazzi» esclamato ai meccanici attraverso il casco è stato un messaggio di incita mento. Al pari della stretta di mano con Raikkonen, che è corso a complimentarsi nel parco chiuso. Mai come oggi al via dovranno essere alleati.
on c’è nessun bottone magico. È solo questione di mappature e di potenza massima. Tutti i team in qualifica usano un settaggio della power unit più spinto, attra verso un manettino sul volante. Semmai la Mercedes riesce a tirare fuori qualcosa più de gli altri da questa manovra. Lo fa capire Seba stian Vettel, quando spiega che «anche l’anno scorso abbiamo visto le vetture motorizzate Mercedes riuscire a esprimere un extra in qua lifica. Non è un segreto. Si nota anche guar dando le prestazioni di altri team come Wil liams o Force India. Quanto di più? Non lo sap piamo. Ma sono capaci di “spremere” i loro motori in qualifica più degli altri». CAVALLI ELETTRICI Già, è per questo che le Frecce d’argento (soprattutto quella di Hamil ton) sono ancora così superiori alla Ferrari sul giro singolo, rispetto alla gara. La mappatura Mercedes si chiama «quali mode» e consente un incremento di circa 15 cavalli per 4 giri di qualifica, che si traducono in un guadagno di circa tre decimi. Questi cavalli, in realtà ki lowatt, vengono “spremuti” dal motore elettri co della power unit, attraverso l’elettronica. Anche Ferrari e Renault hanno una mappatu ra specifica per la qualifica, ma resta la diffe renza di potenza massima a favore della Mer cedes, che si fa sentire di più quando si cerca la prestazione assoluta. TRE GETTONI Maranello, che l’anno scorso aveva un ritardo enorme da Stoccarda, in po chi mesi ha fatto un balzo in avanti prodigioso sulla power unit. La differenza adesso è meno di 30 cavalli. E la Ferrari conta di recuperarli con il «motorone» evoluzione che porterà in Canada, dove però è attesa anche la contro ri sposta Mercedes. Ecco perché, andando avan ti, sarà fondamentale sfruttare al meglio i get toni (bonus) di sviluppo consentiti. E la rossa a inizio anno ne ha risparmiati 3 in più della Mercedes (10 contro 7). Un bottino prezioso, con cui si possono fare modifiche importanti, e che potrebbe tradursi in un vantaggio quan do sarà varata la seconda e ultima evoluzione, che debutterà a Monza. KIMI Intanto la Ferrari qui in Bahrain ha get tato nella mischia un motore zero chilometri che potrebbe rivelarsi un aiuto per la gara. Ma sia Vettel sia Raikkonen sono prudenti. «La ro tazione era nei piani da inizio stagione e non è legata ad alcun problema – spiega Kimi –. Gli altri finora hanno fatto una scelta diversa. Di certo il nostro motore ha fatto un gran passo avanti e sappiamo come migliorarlo. Ma tutta la vettura è cresciuta. Partire in seconda fila (non capitava dalla Germania 2013; n.d.r.) è sicuramente un vantaggio. Avrei potuto spin gere di più, ma non mi fidavo». lu.pe.
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QUI STOCCARDA
Wolff lancia l’allarme rosso: «Non dominiamo più» 1Il boss del team iridato: «Ora ci sono due team sullo stesso livello». Ma Lewis: «Sono nel mio momento migliore» INVIATO A SAKHIR
S
iamo ai titoli di coda del dominio Mercedes? To to Wolff sembra esserne convinto. «La Ferrari sta di ventando sempre più forte, dobbiamo prenderne atto. Se in Malesia abbiamo imparato la lezione che ci può battere in corsa, qui ne abbiamo appresa un’altra, ovvero che può farlo anche sul giro secco. Ora l’im portante è non esagerare nella
reazione ma convivere con una situazione nuova: non do miniamo più, ora ci sono due squadre su questo livello. D’al tronde la competizione in fon do è il sale dello sport». EUFORIA LEWIS Con una Fer rari che rappresenta una mi naccia concreta, non più solo sulla lunga distanza ma anche sul giro secco si comprende l’euforia di Lewis Hamilton, che consolida la fama di re del sabato, sfata il tabù Bahrain e
si mette sulle spalle il peso del la lotta con Vettel. «Sono felice perché il mio primo obiettivo era quello di riuscire a domare questa pista, certo si può fare anche meglio ma io sono sod disfatto della “bestia” che mi ritrovo sotto». Quattro pole di fila sono anche però merito di un Lewis mai apparso così in forma, al punto da azzerare gli errori nei momenti crucia li: «Vincere il campionato ha costituito sicuramente una buona base di partenza per questa stagione. Forse è vero, sto attraversando il mio mi glior momento della carriera. Ho un approccio più control lato alla guida e la fiducia che ho in me stesso mi aiuta».
Lewis Hamilton, 30 anni, a sinistra, e Nico Rosberg, 29 COLOMBO
SANGUE FREDDO Nervi d’ac ciaio e zero errori basteranno per piegare Vettel pure in ga ra? «Sappiamo che sono forti e che sarà dura batterli, ma la posizione di partenza sicura mente mi aiuta e poi prende remo tutte le misure necessa rie affinché le gomme durino quanto necessario».Proprio la necessità di salvaguardare al meglio le coperture soffici in vista della corsa, ha condizio nato la prestazione di Ro sberg. «Ho pensato troppo alla gare e sottovalutato la velocità di Sebastian. Essermela presa comoda in Q2 mi ha tolto rit mo. Inoltre speravo di usare due treni di gomme fresche nella battaglia per la pole e in
vece il primo treno di usate era davvero inconsistente, non mi aspettavo di andare così piano. Insomma partire terzo non è ideale». NICO SI È PERSO Ma al di là del momento contingente, ap pare ormai chiaro come Nico abbia smarrito quello che era diventato il proprio punto di forza nel finale della passata stagione; appunto realizzare senza difficoltà il giro secco. Quattro pole nelle ultime 5 gare, quest’anno soltanto so nori schiaffoni dal compagno di squadra. a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA
30
Motomondiale R GP Argentina
IL VIA ALLE 21 DIRETTA SU SKY SPORT MOTOGP HD, LIVE SU GAZZETTA.IT, DIFFERITA A MEZZANOTTE SU CIELO 1ª FILA
2ª FILA CRUTCHLOW
M. MARQUEZ
GB-Honda
Spa-Honda
3ª FILA PETRUCCI
4ª FILA SMITH
Ita-Ducati
5ª FILA HERNANDEZ
GB-Yamaha
6ª FILA BRADL
Ger-Yamaha Forward
Col-Ducati
7ª FILA
8ª FILA
BAUTISTA
9ª FILA
BAZ
Spa-Aprilia
DE ANGELIS
Fra-Yamaha Forward
Rsm-Art
Media: 176,9 km/h
35
93 1 1’37’’802
9
38
4 1’38’’485
7 1’38’’786
LORENZO
V. ROSSI
REDDING
99
46
45
A. ESPARGARO Spa-Suzuki
Spa-Yamaha
41 2 1’38’’316
5 1’38’’485
IANNONE Ita-Ducati
DOVIZIOSO Ita-Ducati
29 3 1’38’’467
10 1’39’’197
Ita-Yamaha
4 6 1’38’’520
13 1’39’’405
M. VIÑALES Spa-Suzuki
25 9 1’39’’187
Irl-Honda
11 1’39’’380
14 1’39’’434
BARBERA
AOYAMA
Gia-Honda
8 12 1’40’’526
7 15 1’39’’715
76
19 1’39’’828
ABRAHAM
R.Cec-Honda
17
50
Spa-Ducati
19
16 1’39’’734
E. LAVERTY
GB-Honda
8 1’38’’890
6
68
22 1’39’’972
HAYDEN
P. ESPARGARO Spa-Yamaha
44 18 1’39’’808
25 1’40’’485
DI MEGLIO
Usa-Honda
Fra-Ducati
69
17 1’39’’758
15
63
20 1’39’’876 MILLER
Aus-Honda
23 1’40’’133 MELANDRI Ita-Aprilia
43 21 1’39’’888
33 24 1’40’’403 METEO: POCO NUVOLOSO, TEMPERATURA SUI 27°
Marquez, che tango Sorpresa Espargaro Zampata Iannone 1Pole mostruosa di Marc. Gran prima fila dell’abruzzese Dovi 6°, poi Petrucci. Yamaha deludente: Lorenzo 5°, Rossi 8° Filippo Falsaperla
decidere dove indirizzarsi, perché ovviamente la dura è più veloce, la «extra» è più sta bile nella seconda parte della gara. Un elemento in più per mischiare le carte, oltre a que sto schieramento misto tra grandi protagonisti e buoni comprimari. DOMINIO Su un nome, ovvia mente si può scommettere. Perché Marquez sembra avere un passo diverso. Lo dicono la gara che aveva fatto l’anno scorso e i tempi delle libere. Nel turno della mattina, il cam pione è stato il più veloce e co stante, malgrado abbia fatto la prima uscita con la gomma usata dal giorno precedente. La Honda oggi è lui. Perché Crutchlow per il momento fa grandi exploit in prova, ma poi si perde un po’ come ritmo. Il più giovane Redding si è perso anche in qualifica (11°), me glio tacere su Aoyama (15°).
MOTO2 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23.
ZARCO (KALEX)
1’42”809 MEDIA 168,2 KM/H RABAT (KALEX) 1’43”102 LUTHI (KALEX) 1’43”165 S.LOWES (SPEED UP) 1’43”253 RINS (KALEX) 1’43”364 FOLGER (KALEX) 1’43”384 CORSI (KALEX) 1’43”449 CORTESE (KALEX) 1’43”460 SIMEON (KALEX) 1’43”640 KALLIO (KALEX) 1’43”699 KRUMMENACHER (KALEX) 1’43”755 SCHROTTER (TECH 3) 1’43”778 BALDASSARRI (KALEX) 1’43”797 SIMON (SPEED UP) 1’43”847 NAKAGAMI (KALEX) 1’43”857 SYAHRIN (KALEX) 1’43”874 AEGERTER (KALEX) 1’43”984 L.SALOM (KALEX) 1’44”051 WEST (SPEED UP) 1’44”070 A.MARQUEZ (KALEX) 1’44”178 CARDUS (TECH 3) 1’44”212 MORBIDELLI (KALEX) 1’44”292 L.ROSSI (TECH 3) 1’44”349
INVIATO A T. DE RIO HONDO (ARG)
RECUPERO Marc, però, non può dormire sonni tranquilli. Perché la Yamaha ha fallito la qualifica, ma in gara può recu perare terreno. Senza conside rare i colpi di coda fatti vedere nelle precedenti due gare da Valentino dal warm up al se maforo, nel passo gara sia il pe sarese sia Lorenzo, possono in fastidire il fuggitivo. Jorge gli è stato praticamente alla pari nelle libere3, quando entram bi giravano con le gomme ex tradure (ma il maiorchino nuova dall’inizio). Rossi è stato molto costante nelle quarte: segno che l’affiatamento con la M1 su questo circuito continua a crescere turno dopo turno.
A
llora, ricapitoliamo. Nel libro delle magie Marc Marquez può conquista re nel giro di 8 giorni una pole position con una rincorsa folle a 2”38 dalla bandiera dopo aver rotto la prima moto (Au stin), oppure programmando il colpo a sorpresa — ma non è una novità assoluta — di tre tentativi con le (sue) gomme posteriori più morbide, tor nando velocemente al box e cambiando non le coperture ma direttamente la moto. Tre giri, tre miglioramenti con una piccola macchia: non è riuscito a battere (per poco più di un decimo) il suo tempo dell’anno scorso, anche se allora l’asfalto era al debutto e quindi tutto da rodare. CONCENTRAZIONE Il campio ne ha dimenticato l’errore del primo giro in Qatar e adesso marcia a pieno ritmo. Ieri ha aggirato anche l’ostacolo delle gomme più morbide della Suzuki, grande protagonista delle libere (miglior tempo del venerdì), e della Ducati, che ormai è una costante nelle zo ne alte, in particolare in quali fica. Aleix Espargaro si è dovu to «accontentare» del secondo tempo, una prestazione che co munque riempie di gioia i pro
LA GUIDA SI PARTE ALLE 18 CON LA MOTO3
Marc Marquez, 22 anni: per il pilota della Honda si tratta della seconda pole stagionale dopo quella di Austin MILAGRO
gettisti giapponesi, che stanno facendo un buon lavoro per ri prendere la concorrenza. E in prima fila si piazza finalmente (è la prima della stagione) An drea Iannone, per indole velo cissimo in prova, ma finora li mitato da qualche problema nella giornata delle qualifiche. PROBLEMI Andrea ha fatto me glio del «caposquadra» Dovi zioso, apparso in difficoltà in entrambe le uscite con la gom ma morbida: 5° al primo tenta tivo, 6° al secondo. Ma almeno non è stato beffato da un otti
mo Danilo Petrucci, che invece ha fatto lo «scherzetto» a Va lentino Rossi, che fallisce l’obiettivo della seconda fila. Risultato minimo centrato dal suo (delusissimo) compagno Jorge Lorenzo, 5° dietro l’effer vescente Cal Crutchlow. Come già in Texas la Yamaha ha mo strato più difficoltà di quelle che avrebbe dovuto avere sulla carta. ESAME Però le previsioni per la gara sono leggermente più po sitive. Anche qui la situazione non è lineare. Il primo dubbio Stasera a Termas de Rio Hondo (4.800 m) si corre il GP d’Argentina, 3a prova (su 18) del Motomondiale. Tutto in diretta su Sky Sport MotoGP HD. IL PROGRAMMA Warm up: 14.40 Moto3; 15.10 Moto2; 15.40 MotoGP. Gare: alle 18 la Moto3
riguarda le gomme. Mentre anteriormente tutti dovrebbe ro utilizzare le dure (fascia ros sa di individuazione), per la posteriore c’è grande confusio ne. Perché in condizioni nor mali, cioè come ieri, con tem peratura al suolo superiore ai 40 gradi la extradura (banda gialla) sembra decisamente la più adeguata. Ma in questo ca so andrebbero in crisi le uffi cialiaiutate, cioè fondamen talmente la Ducati. In ogni ca so, per le rosse la scelta è obbli gata, mentre gli ufficiali, soprattutto le Yamaha, devono (21 giri, 100,9 km); alle 19.20 la Moto2 (23 giri, 110,5 km); alle 21 la MotoGP (25 giri, 120,2 km). Differite alle 21.15, 22.35 e 24 su Cielo. GAZZETTA.IT Tempo reale, notizie, risultati, foto e curiosità sul nostro sito. GAZZETTATV Approfondimenti da studio e
INCOGNITA Per la Ducati que sta volta sarà più difficile delle prime due gare a causa della gomma posteriore, anche se Dovizioso ha un ottimo passo, come ha dimostrato nelle libe re4, dove ha girato a ritmo po dio. Il suo omonimo Iannone ha avuto prove più travagliate (anche un problema ai freni che gli ha fatto perdere tempo, dopo il motore fermo di vener dì), però trovandosi davanti venderà cara la pelle: almeno i primi giri saranno scoppiettan ti. L’obiettivo è non fare scap pare Marquez. © RIPRODUZIONE RISERVATA
collegamenti con i nostri inviati a Termas de Rio Hondo. CLASSIFICHE MotoGP: 1. V.Rossi 41 punti; 2. Dovizioso 40; 3. M.Marquez 36. Moto2: 1. Rins 29 punti, 2. Zarco 28; 3. Folger 25. Moto3: 1. Kent 41 punti; 2. Bastianini 33; 3. Quartararo 29.
MOTO3 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 25. 26. 29. 31.
OLIVEIRA (KTM) 1’48”461 MEDIA 159,5 KM/H KENT (HONDA) 1’48”511 ANTONELLI (HONDA) 1’48”665 VAZQUEZ (HONDA) 1’48”729 I.VIÑALES (HUSQVARNA) 1’48”883 HANIKA (KTM) 1’49”026 NAVARRO (HONDA) 1’49”202 FENATI (KTM) 1’49”291 ONO (HONDA) 1’49”302 BASTIANINI (HONDA) 1’49”409 LOI (HONDA) 1’49”413 GUEVARA (MAHINDRA) 1’49”419 MASBOU (HONDA) 1’49”436 MIGNO (KTM) 1’49”523 B.BINDER (KTM) 1’49”529 QUARTARARO (HONDA) 1’49”567 AJO (KTM) 1’49”597 BAGNAIA (MAHINDRA) 1’49”617 MCPHEE (HONDA) 1’49”650 KORNFEIL (KTM) 1’49”675 FERRARI (MAHINDRA) 1’50”027 MANZI (MAHINDRA) 1’50”078 LOCATELLI (HONDA) 1’50”352 TONUCCI (MAHINDRA) 1’51”153
52
Pole di Marc Marquez in carriera: 14 in 125, 14 in Moto2 e 24 in MotoGP. È la seconda volta in questa stagione che lo spagnolo scatta davanti a tutti
6°
Il 6° posto di ieri è il peggior risultato di Dovizioso quest’anno in qualifica. Il forlivese aveva firmato la pole in Qatar ed era arrivato 2° ad Austin
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
31
SUPERBIKE IN OLANDA
Sykes fa la pole ma Rea è super Aprilia in agguato Da sinistra Aleix Espargaro, 25 anni, 2° nel 2014 ad Aragon con la Yamaha Forward, e Valentino Rossi, 36 anni, 9 volte campione del mondo MILAGRO
Marc: «Vicino al limite, ma potevo fare meglio»
1Valentino arrabbiato: «Mi sono ritrovato nel traffico, non ho scaldato la gomma». Iannone: «Ho un bel ritmo». Dovi: «Podio? Sì» Giovanni Zamagni TERMAS DE RIO HONDO
M
eno adrenalinica ri spetto all’incredibile prestazione di Austin, ma ugualmente spettacolare: Marc Marquez non è un pilota normale e anche quando il suo dominio è evidente, deve sem pre fare qualcosa di più. «Sì, è stata una bella pole, diversa dalla altre» sorride ripercorren do la sua impresa: la Honda si muoveva da tutte le parti, ogni curva sembrava potesse essere l’ultima tanto era al limite, a ogni ingresso una derapata con una striscia sull’asfalto lunga decine di metri. Sempre, però, col totale controllo della moto. Impressionante, una volta di più. «Mi sono divertito a guida re — ripercorre la sua seconda pole consecutiva — ed è stata giusta la tattica di fare tre tenta tivi in qualifica: la gomma po steriore scivolava tantissimo per la temperatura più elevata, è stato bello controllarla, anche se ero vicinissimo al limite. Ma si poteva andare più forte» la butta lì, come se 0”514 su Aleix Espargaro fossero pochi millesi mi. «Ma in gara sarà differente, Lorenzo e Rossi hanno un gran passo: sicuramente all’inizio sa ranno più pericolose le Suzuki e le Ducati, ma sulla distanza le Yamaha vanno fortissimo». PROTAGONISTA Anche le Duca ti non sono messe male e dopo le difficoltà precedenti, Andrea Iannone torna protagonista in qualifica. «Nei primi due GP non ero riuscito a sfruttare la gomma extra morbida e anche qui ho faticato con la prima.
Quando ho montato la seconda mi sono detto che avrei dovuto conquistare a ogni costo la pri ma fila: ho spinto tantissimo, su una pista che mi piace partico larmente». Rallentato da qual che problema ai freni («non mi spiego perché capiti solo a me»), Iannone si sente a posto con la moto ed è convinto di avere un buon passo. «Nelle FP4 solo io e Marquez abbiamo girato con le gomme usate: ho un bel ritmo, anche se Honda e Yamaha saranno avvantaggiate dall’utilizzo della gomma extra dura posteriore». Un’analisi condivisa dal compagno di squadra. «In qualifica – spiega Dovizioso – non sono stato trop po efficace: il tempo di Mar quez non era alla mia portata, ma la prima fila sì. Ma non è questo che mi preoccupa, quan to la tenuta della gomma poste riore: solo in gara si capirà la re ale velocità e costanza di cia scun pilota». Al di là di un moto re non troppo veloce («ma in
IL NUMERO
3
L’anno scorso il GP d’Argentina si chiuse con 3 spagnoli sul podio: 1° Marquez, 2° Pedrosa e 3° Lorenzo
TERMAS DE RIO HONDO
U
n’altra volta in prima fi la, terzo come in Qatar: in prova Niccolò Anto nelli ha poco da imparare. «Ho spinto fortissimo, anche se c’era un po’ di vento che mi muoveva il davanti: ho preso
Andrea Iannone, 25 anni, festeggia il 3° posto in griglia col team Ducati MILAGRO
gara ne useremo uno più fre sco»), Andrea è comunque sod disfatto del passo: «Il podio? Possibile, ma non facile». Così come sarà tutt’altro che sempli ce per Danilo Petrucci confer marsi in gara, ma le sue qualifi che sono state eccellenti. «An che qui sono vicino a Rossi (era successo pure in Qatar; n.d.r.), ma questa volta sono io davan ti: spero di stargli vicino anche in gara» gioisce il pilota del te am Pramac, in crescita costan te. PODIO La gioia di Petrucci con trasta con la delusione di Rossi. «Sono un po’ arrabbiato per le qualifiche — racconta Valenti
qualche rischio, ma va bene così. È un po’ che siamo sem pre davanti, la moto va bene e io sono molto carico» com menta a caldo il pilota della Honda, sempre molto incisivo nel singolo giro, ma fino ades so meno concreto in gara: le qualità non gli mancano, se riuscirà a concretizzare la sua velocità sulla distanza, può di ventare costantemente uno dei grandi protagonisti della Moto3. RISVEGLIO Così come lo è Danny Kent, secondo, alle spalle di Miguel Oliveira, alla seconda pole in carriera: Kent,
ASSEN (OLANDA)
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Moto3, Antonelli ancora terzo In Moto2 si salva solo Corsi dietro a Oliveira e Kent. Occhio a Fenati e Bastianini, ottavo e decimo in griglia
Paolo Gozzi l formidabile ritmo di Rea, la voglia di rivincita di Sykes o la grinta di Haslam? Con la guerra in fa miglia Kawasaki e l’Aprilia in agguato il menu di colazione e pranzo sarebbe già abbon dante via alle 10.30 e 13.10). Ma la freddissima Assen si scalda anche per la Ducati di Chaz Davies ringalluzzito dal trionfo di Aragon (dopo 58 GP di digiuno) e la lucida incoscienza del 22enne Mi chael van der Mark.
no —: avevo il potenziale per conquistare almeno la seconda fila, ma mi sono ritrovato nel traffico e non ho scaldato al me glio la gomma. Così diventa tut to un po’ più complicato, ma in gara si può fare bene, ho un buon passo». Nell’analisi di Rossi, solo Marquez è messo meglio. «Posso lottare per il po dio, anche se all’inizio non sarà facile tenere il passo di Suzuki e Ducati. Alla lunga, però, do vremmo essere più competitivi: Lorenzo è un pochino più velo ce di me e parte dalla seconda fila, ma ce la possiamo giocare. Devo migliorare in 23 curve, ma siamo competitivi». © RIPRODUZIONE RISERVATA
LE ALTRE CLASSI
1Il pilota riminese
La pole Sbk: da sinistra Rea (2°), Sykes (1°) e Haslam (3°) ALEX PHOTO
trionfatore ad Austin, è quello con il passo più rapido. La Ktm, comunque, qui è più efficace, come conferma anche il buon 8° posto di Romano Fenati («nell’ultimo giro mi sono di vertito moltissimo»), che fa ben sperare per la gara: Roma no, storicamente, è molto più competitivo sulla distanza. De cimo Enea Bastianini, anche lui però messo bene come co stanza: secondo in campiona to, può essere protagonista an che qui. MOTO2 Il francese Johann Zar co firma la pole in Moto2, da vanti a Tito Rabat e Thomas Luthi. Quinto il leader iridato Alex Rins. Simone Corsi, 7°, è il primo degli italiani. Baldassar ri 13° e Morbidelli (vittima di una caduta) 22°. g.z.
Niccolò Antonelli, 19 anni IPP
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SUPER TOM Nella girandola dei giri Tom Sykes ha battez zato la 25A pole, dopo 5 GP di stop. Ma è stato un sorriso a metà perché nella simulazio ne di gara lo scomodo com pagno Jonathan Rea è stato pazzesco: 16 giri a tutto gas (gara su 21 tornate) con tre escursioni sotto il muro del 1’36” e migliore passaggio all’undicesimo, 1’35”7. Qui ha già vinto cinque volte con la vecchia Honda, la doppiet ta varrebbe l’ipoteca sul tito lo. Sykes è spronfondato a 76 punti (oltre tre gare di di stanza) ma ci crede ancora. «È stata una partenza dura, io e la moto non eravamo in sintonia». Ma più del compa gno Rea teme il gelo (la tem peratura prevista è di 7 gra di) che potrebbe pregiudica re l’aderenza e cambiare le carte in tavola. Un guaio an che per l’Aprilia che col fred do ha arrancato nel prece dente round di Aragon. «Da venerdì siamo migliorati ma roviniamo le gomme prima degli altri», confida Haslam. La Ducati primatista del ve nerdì è retrocessa al 4° posto per un errore di Chaz Davies.
SORPRESA Van der Mark invece va fortissimo dappertutto, ben oltre i limiti di una Honda che anche sulla pista di casa del te am ha fatto precipitare l’iridato Sylvain Guintoli ai margini del la sfida (per lui solo il 9° tempo in griglia). Michael è un prede stinato: non ha timori reveren ziali e alla 8 ore di Suzuka ha già battuto Rea due volte di fila. A luglio, sempre nella classica del Mondiale endurance, dividerà la Honda HRC con Casey Sto ner. «Ma intanto penso a queste due gare davanti al mio pubbli co, è la prima volta che corro ad Assen con la 1000, non ho nulla da perdere, prenderò dei ri schi», dice. GLORIA ITALIANA cresce an che la gloriosa Mv Agusta, che segna l’11° tempo in Superbike con il grintoso Leon Camier e la pole col veloce Jules Cluzel in Supersport. Dominio italiano anche nelle qualifiche di coppa del Mondo Stock 1000: coman da l’Aprilia di Lorenzo Savado ri, incalzano la Ducati di Raffae le De Rosa e la Bmw di Roberto Tamburini. Nella Stock 600 do minata dal turco Razgatlioglu, Rinaldi (Kawasaki) arriva se condo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
COSÌ AL VIA 1. Sykes (GB-Kawasaki) 1’34”789; 2. Rea (GB-Kawasaki) 1’34”920; 3. Haslam (GB-Aprilia) 1’35”336; 4. Davies (GB-Ducati) 1’35”425; 5. Van der Mark (Ola-Honda) 1’35”619; 6. A. Lowes (GB-Suzuki) 1’35”722; 7. Fores (Spa-Ducati) 1’35”786; 8. Torres (Spa-Aprilia) 1’35”855; 9. Guintoli (Fra-Honda) 1’36”118; 10. Mercado (Arg-Ducati) 1’36”394; 11. Camier (GB-Mv Agusta) 1’36”402; 12. Terol (Spa-Ducati) 1’36”555; 13. Baiocco (Ita-Ducati) 1’36”392; 14. Badovini (Ita-Bmw) 1’36”711; 17. Canepa (Ita-Ebr) 1’27”273 IL PROGRAMMA 8.40 warm up; 10.30 gara-1 (21 giri, 95,382 km), 13.10 gara-2 (21 giri). IN TV Diretta su Italia 1 dalle 10 e dalle 12.40
TACCUINO GP2
RALLY DELL’ELBA
Gara-1 a Vandoorne
Auto fuori: un ferito
(an.gat.) Il belga Stoffel Vandoorne (Art) vince in rimonta la gara di apertura della GP2 in Bahrain. Sul podio anche Rio Haryanto e Alexander Rossi. Out Raffaele Marciello. Oggi gara-2 alle 13.15 (diretta Sky).
È di due feriti (di cui uno, grave, operato per un trauma addominale) il bilancio di un incidente al Rally Isola d’Elba. Nella 5a speciale la Clio di Spinetti-Giusti è uscita di strada, piombando su due spettatori che si trovavano in una zona vietata.
MONDIALE TURISMO
GP DEL TRENTINO CROSS
Pole di Lopez
Qualifiche, Cairoli 2o
(an.gat.) Tripletta Citroën nelle qualifiche a Marrakech, sede della 2a tappa del Mondiale Turismo: pole di José Maria Lopez davanti a Bennani e Ma Qing Hua. Loeb (Citroën) solo 8°. Gara-1 alle 17 e gara-2 alle 18: diretta su Eurosport.
(m.z.) Tony Cairoli (Ktm) 2° nella manche di qualifica del GP del Trentino, 4a tappa del Mondiale cross. Vince Bobryshev (Honda). Villopoto (Kawasaki) 4°. ALESI JR — Giuliano Alesi vince al debutto nella F.4 francese, poi un incidente al via lo costringe al ritiro in gara-2.
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DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
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1Formula 1 Auto Collection La raccolta dei modellini che hanno fatto la storia. Dopo la McLaren MP4/4 di Ayrton Senna (1988), è in edicola la Ferrari 312 T2 di Niki Lauda campione del mondo nel 1977, a 8,99 euro. Da venerdì 3 maggio, la Renault R25 del 2005 di Alonso a 12,99 euro
Renault R25 tato famoso aprendo negozi Benetton all’este ro e vincendo in F.1 con Schumi nel 199495. Nello staff, oltre al direttore tecnico Bob Bell e al progettista Mark Smith, c’era anche l’attuale d.t. ferrarista James Allison, chiamato come “vice” di Bell con il compito di sostituire il capo dell’aerodinamica Dino Toso, che allora com batteva contro un cancro, qualora fosse stato necessario. IDEE CORAGGIOSE L’epoca di Rory Byrne e Ross Brawn era lontana. La coppia d’oro s’era da tempo trasferita a Maranello. Ma a Enstone restavano idee e competenze. La R25 fu una vettura coraggiosa. Il muso appuntito e l’ala anteriore così alta da terra rispettavano le nuove regole. Mentre la fantasia dei progetti sti spiccava nelle fiancate, che si abbassavano sinuose, con sfoghi dell’aria posteriori simili a branchie di pesce in prossimità degli scarichi del V10. Le sospensioni erano ridisegnate e inoltre le gomme Michelin quell’anno avreb bero fatto la differenza rispetto alle Bridgestone.
LA COLLEZIONE MONDIALE CAMPIONE Fernando Alonso sulla Renault R25, taglia il traguardo al Gp di Germania del 2005 ANSA
Un giovane E Alonso e la macchina del miracolo
Luigi Perna
1Con la monoposto dal muso appuntito lo spagnolo, a soli 24 anni, fece impazzire di gioia Briatore e la Francia
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rano quasi trent’anni che la Renault inse guiva il Mondiale piloti e costruttori. Aveva stupito il mondo debuttando in F.1 con un motore 6 cilindri turbo Gordini da ap pena 1500 cmc rivoluzionario, era stata la pri ma a portarlo alla vittoria nel 1979 con Jean Pierre Jabouille, in un GP di Francia passato alla storia per il duello da cineteca fra Gilles Villeneuve e René Arnoux. Si era pure aggiudi cata sei titoli iridati consecutivi come motori sta con i V10 aspirati di Williams e Benetton negli Anni 90. Ma la consacrazione da costrut tore mai. La macchina del miracolo fu la Re nault R25 del 2005, che la Gazzetta celebra nella terza uscita della collana di modellini «Formula 1 Auto Collection» (in edicola da ve nerdì il 3 maggio a 12,99 euro), e l’uomo del miracolo Fernando Alonso, un giovane ta lento spagnolo esploso due anni prima in Ungheria con la pole position e la vittoria più pre coci di tutti i tempi. ANIMA BRIATORE Partivano da outsider. La Ferrari domina va da cinque stagioni con Michael Schu macher e la F2004 l’anno prima aveva vinto addirittura 15 GP. Perciò la Renault, tornata a gareggiare in forma ufficiale nel 2002 rilevan do la Benetton, doveva scalare una montagna. La guidava Flavio Briatore, il manager diven
PELLE D’OCA La partenza fu a razzo. L’italiano Giancarlo Fisi chella, compagno di squadra di Alonso, vinse in Australia, com plice uno scroscio d’acqua che aveva penalizzato lo spagnolo le macchinine di F.1 nelle qualifiche. Poi, dal succes in scala 1:43 sivo GP di Malesia, cominciò lo show di Alonso: 3 vittorie di fila, realizzate da con un indimenticabile duello a Gazzetta e Fabbri Imola, quando tenne dietro Centauria. Schumacher negli ultimi 16 giri, chiudendogli ogni varco. Durante la stagione Fernando vinse ancora i GP d’Europa, Francia e Germania, collezionando una serie di piaz zamenti che lo portarono a centrare il titolo in Brasile, con tre gare d’anticipo. Nell’ultimo ap puntamento in Cina arrivò il settimo trionfo personale e l’aritmetica certezza del Mondiale costruttori anche per la Renault. A soli 24 an ni, 1 mese e 28 giorni, Alonso diventava il più giovane iridato di sempre (record poi battuto da Hamilton e Vettel) facendo innamorare un intero Paese che fino ad allora non aveva mai avuto un campione in F.1.
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Ciclismo R La 50a edizione della classica olandese
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Kwiatkowski il signore dell’aria in volo sull’Amstel
SCATTA IL BETTO di PAOLO BETTINI
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Borsino Italia Felline da big
CAPIRE IL PERCORSO? NON BASTANO 3 MESI
B
eh, poche corse erano più adatte alle mie caratteristiche dell’Amstel. Eppure non l’ho mai vinta, al massimo il terzo posto del 2004. Perché? Perché l’ho sempre corsa male, per perderla! Il percorso è un toboga e per impararlo bene dovresti viverci 3 mesi e forse non basterebbero. Strade, stradette, incroci, salite, discese, nervosismo. Io mi facevo prendere la mano, l’anno del podio attaccai a ripetizione ma presi tanto vento in faccia e al dunque arrivai stanchissimo. Tra l’altro è una gara che mi fa pensare di essere vecchio: l’ho fatta anche quando il traguardo era a Maastricht e veniva dopo la Liegi... Non ho mai vinto l’Amstel e neppure il Fiandre, altra gara che mi piaceva molto. Ogni tanto ci rifletto. Poi però penso che ho vinto 2 Mondiali, mentre c’è chi ha vinto Fiandre e Amstel ma mai il Mondiale... e allora va bene così! Per oggi, il curriculum migliore è quello di Gilbert, ma se dovessi fare un solo nome scegliere quello di Purito Rodriguez che è andato molto forte ai Baschi. Con il nuovo traguardo, se si arriva alla fine del falsopiano dopo il tratto più duro del Cauberg con una manciata di secondi, si tira dritto fino al traguardo. Ne bastano 5 o 6, perché se hai avuto le gambe per fare la differenza non ti riprendono. I nostri? Abbiamo 3 vincitori: Rebellin, Cunego, Gasparotto. I più adatti tecnicamente al percorso sono Ulissi, Visconti e Felline. Ulissi è rientrato da poco, Visconti non so come stia, Fabio va forte e mi somiglia. Non è tra i primi favoriti, ma se cogliesse l’attimo giusto...
1 L’iridato è un grande esperto di droni e tecnologia «Ne ho uno che va a 80 all’ora». Si può anche seguire «live» in allenamento. Oggi la sfida con Gilbert
VINCENZO NIBALI 30 anni, numero 31 Le Ardenne sono l’obiettivo della prima parte di stagione. E’ appena tornato dall’altura, difficile sia brillante all’Amstel
FABIO FELLINE 25 anni, numero 165 E’ la nostra arma migliore. In gran forma e con il morale a mille dopo la grande vittoria nella 2a tappa dei Baschi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In alto, il tipico panorama dell’Amstel con i mulini a vento. Sotto, Michal Kwiatkowski, 24 anni, iridato a Ponferrada (Spa) il 28 settembre: primo polacco della storia. Tra i successi, la Strade Bianche 2014. Da junior, iridato crono nel 2008 BETTINI
Claudio Ghisalberti INVIATO A MAASTRICHT (OLANDA)
E
dizione speciale quella dell’Amstel Gold Race che va in scena oggi. La corsa olande se festeggia le 50 edizioni. Il belga Philip pe Gilbert, su queste 34 cotes del Limburgo, ha in mente di riscattare una stagione finora molto avara di soddisfazioni (0 successi) andando a caccia del quarto successo su questo traguardo a lui congeniale (nel 2012 vinse pure il Mondia le). Però il 32enne della Bmc dovrà fare i conti soprattutto, almeno sulla carta, con Michael Kwiatkowski e la voglia di riscatto degli Etixx Quick Step («Non è mai facile vincere, con que sta maglia è ancora più difficile. Ma non mi da rò mai per vinto fino a dopo il traguardo»). Il polacco in maglia iridata ha in mente di decol lare sul Cauberg. Un volo, quello con la maglia arcobaleno, riuscito solo a Mer ckx 1975, Raas 1980 e Hi nault 1981. «Ma non esiste solo il Cauberg — afferma “Kwiato” —. Questa è una corsa molto dura, esigente. Può succedere di tutto a ogni metro ma il punto cruciale re sta il terzo e ultimo passaggio sul Cauberg. Al 90% si deciderà lì». Per lei aspettare il Cauberg non potrebbe essere rischioso? Pensa di potere staccare lì Gilbert? «Gilbert è ben preparato e que sta è una corsa perfetta per lui. Batterlo non sarà per niente faci le. Però io dovrò restare concen trato sul mio sforzo, non potrò pensare solo a lui anche perché ci sono altri avversari molto perico losi».
Chi sono? «Matthews su tutti. Sta andando forte da inizio stagione ed è molto veloce. Meglio non portar selo allo sprint. Anche Valverde mi pare in otti ma condizione».
«Amstel e Liegi, la Freccia è per corridori più esplosivi. La Liegi è anche la mia corsa preferita. Poi metto Fiandre e Lombardia. Corse dove il più forte vince sempre. Guardate la loro storia. Però non fraintendete, all’Amstel ci tengo eccome».
Lei, tra questi tre, in quale posizione si colloca? «Non lo so. Però le Ardenne (mercoledì Freccia Vallone e domenica prossima LiegiBastogneLiegi, ndr) so no il mio obiettivo della prima parte di stagione».
Due temi caldi nel ciclismo. Il primo: freni a disco. «Non li ho mai provati sulla bi ci da corsa. Non so come sono e se ne valga la pena usarli o meno».
DIEGO ULISSI 25 anni, numero 67 Caduto al rientro, prima tappa dei Baschi, deve riprendere confidenza con le dinamiche del gruppo. Ma ha classe
COSÌ I TOP FIVE
C’è un punto preciso dove «bisogna» attaccare sul Cauberg? «No, sono cose che non si pos sono pianificare a tavolino. Certo che, se come pare ci sarà vento a favore in cima, chi at tacca è favorito». Il clima potrebbe avere un ruolo decisivo? «No. Non sarà il vento a deci dere, ma le nostre gambe». Nel 2014 chiuse l’Amstel al 5° posto (poi 3° alla Freccia Vallone e alla Liegi-Bastogne-Liegi). È nella medesima condizione? «Credo di stare meglio ora. Al meno, le sensazioni sono que ste. Certo, sarebbe stato per fetto arrivare qui con una vit toria ai Baschi, pazienza. Forse ho accusato un po’ la durezza della corsa e la velocità. Ma ora mi sento meglio e sono fi ducioso». Delle tre classiche, quale sente più adatta a lei?
Michal Kwiatkowski Polonia 24 anni Campione del mondo
Secondo: motorini elettrici. «Quelli sono perfetti per i miei droni (sorride, ndr). Sapete che sono la mia passione. I dro ni, non i motorini».
Philippe Gilbert Belgio 32 anni 1° Amstel 2010, 2011 e 2014
Ci spieghi. «E’ una passione nata l’anno scorso. Se posso, la pratico ogni giorno. Fuori stagione an che un’ora al giorno, quando sono alle corse non riesco. Ho iniziato con quelli da 20 euro e li distruggevo. Ne ho distrutto uno anche grande. Ora sono bravo a comandarli. Ne ho uno che fila a 80 all’ora e che si rie sce a comandare fino a 2 chilo metri. Quando esce dal campo visivo rientra alla base da solo. Fantastico. Gli ho appeso an che una telecamera. La tecno logia e l’innovazione mi attrag gono. Sono molto attivo su tut ti i social network. È persino possibile seguirmi durante gli allenamenti con il “live tracking”».
Michael Matthews Australia 24 anni 3° Sanremo 2015
Joaquin Rodriguez Spagna 35 anni 2° Amstel 2011
Alejandro Valverde Spagna 34 anni 2° Amstel 2013
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DAMIANO CUNEGO 33 anni, numero 211 Il traguardo è 1 km più avanti di quello dove trionfò nel 2008. Deve dare dignità all’invito della Nippo-Fantini
DAVIDE REBELLIN 43 anni, numero 181 Vecchio, ma duro e inossidabile. Vinse nel 2004. Volete scommettere che sarà davanti a dare battaglia?
LA GUIDA / DIRETTA RAISPORT 1 DALLE 13 Cauberg punto chiave a 1800 mt dall’arrivo Mohoric E25 e Rebellin: 20 anni contro 43 PARTENZA Maastricht
Olanda
OLANDA
ARRIVO Valkenburg
Oggi 200 corridori di 25 squadre al 50° Amstel Gold Race, da Maastricht a Valkenburg: il via alle 10.15, 258 km, 3 passaggi sul Cauberg (l’ultimo a 1800 metri dall’arrivo). L’albo d’oro è aperto nel 1966 dal francese Jean Stablinski. I successi italiani sono sei: 1996 Zanini, 2002 Bartoli, 2004 Rebellin, 2005 Di Luca, 2008 Cunego, 2012 Gasparotto. Il primatista è l’olandese Jan Raas: 5 (quaterna consecutiva dal 1977 al 1980 più il 1982). Oggi la pattuglia più numerosa è quella italiana: 34 corridori (poi il
Belgio con 30; 33 Nazioni). Il più giovane è lo sloveno Mohoric: 20 anni e 182 giorni, non era ancora nato quando Rebellin, il più anziano alla partenza (43 anni, 253 giorni), partecipò all’Amstel ‘94, arrivando 5°. L’italiano più giovane (2° in assoluto) è Alberto Bettiol: 21 anni, 172 giorni. I MIGLIORI 1 Gilbert (Bel), 2 D. Caruso, 5 Hermans (Bel), 6 S. Sanchez (Spa), 8 Van Avermaet (Bel), 11 Bakelandts (Bel), 12 Betancur (Col), 15 Montaguti, 16 Nocentini, 21 Bonnet (Fra), 31 Nibali, 32 Boom (Ola), 33 Fuglsang (Dan), 34 Grivko (Ucr), 36 Rosa, 37 L. L. Sanchez (Spa), 38
Westra (Ola), 41 Kwiatkowski (Pol), 44 Martin (Ger), 51 Sy. Chavanel (Fra), 61 Rui Costa (Por), 62 Bono, 64 Conti, 65 Mori, 67 Ulissi, 68 Valls (Spa), 73 Gallopin (Fra), 75 Roelandts (Bel), 78 Wellens (Bel), 81 Valverde (Spa), 82 Gadret (Fra), 88 Visconti, 91 Gerrans (Aus), 92 Albasini (Svi), 96 Matthews (Aus), 101 Slagter (Ola), 102 Bettiol, 105 D. Martin (Irl), 108 Mohoric (Slo), 111 T. Dumoulin (Ola), 112 Barguil (Fra), 121 Rodriguez (Spa), 122 G. Caruso, 126 D. Moreno (Spa), 131 Kelderman (Ola), 142 Sergio Henao (Col), 143 Kennaugh (Gb), 144 Kiriyenka (Bie), 146 Poels (Ola), 151 Kreuziger (Cec), 153 Boaro, 155 Kiserlovski (Cro), 161 Mollema
(Ola), 162 Arredondo (Col), 165 Felline, 166 Jungels (Lus), 167 F. Schleck (Lus), 171 Colbrelli, 172 Andreetta, 173 Barbin, 174 Battaglin, 175 Boem, 176 Piechele, 177 Pirazzi, 178 Zardini, 181 Rebellin, 182 Bole (Slo), 187 Schumacher (Ger), 191 Wegmann (Ger), 201 Goss (Aus), 205 Sbaragli, 211 Cunego, 212 Berlato, 213 Colli, 214 De Negri, 215 Filosi, 216 Malaguti, 217 Stacchiotti, 221 Hoogerland (Ola), 241 Gasparotto, 243 Marcato, 245 Selvaggi. NEL 2014: tris di Gilbert; a 2” Vanendert; a 4” Gerrans, Valverde e Kwiatkowski. Gasparotto, 8° a 10”. TV: RaiSport 1 alle 13, Eurosport alle 14, Rai3 alle 15.05.
SONNY COLBRELLI 24 anni, numero 171 Virus, bronchite, ginocchio: la prima parte di stagione è stato un disastro. Ora sta bene e cerca il riscatto FOTOSERVIZIO BETTINI
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Tennis R Spareggio di Fed Cup: Italia-Usa
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Super Serena incanta Brindisi «Che pubblico! Ma io sono qui per vincere...»
LE STRATEGIE
Sara a caccia dell’impresa E c’è la Pennetta 1Ma capitan Barazzutti fa il misterioso: «Vedremo come fare gli altri due punti e con chi»
1La Williams non dà scampo alla Giorgi La Errani pareggia il conto con la Davis: 1-1 Per la n.1 una vigilia tra pizza e spaghetti Riccardo Crivelli INVIATO A BRINDISI
A Sara Errani, bolognese, 27 anni, numero 15 Wta, ha battuto la Davis (bilancio 3-1)
ppare ammantata di lu ce come la Madonna Pellegrina, distribuisce benedizioni a pubblico e avver sarie e poi torna a immergersi nel suo paradiso, aspettando la prossima processione. Fin dal l’esordio nel 1999, pratica mente da bambina, proprio contro l’Italia ad Ancona, Sere na Williams tiene con la Fed Cup un rapporto sostanzial mente solo istituzionale, nel senso che la gioca quasi sem pre unicamente a ridosso del l’Olimpiade, perché bisogna accettare la nazionale per il pass a cinque cerchi.
CALABRÒ
IMBATTIBILE Poi, però, basta leggere lo score per togliere il velo a un’altra verità sulla gran dezza di una giocatrice ormai fattasi storia: in 12 singolari, Sere nona non ha mai per so, e aggiungeteci pure tre vittorie su tre in dop pio. Di conseguenza, non poteva essere la coraggiosa e nobile Camila Giorgi, la 12a vittima appunto, a sporcare il percorso immacolato della numero uno del mondo nella gara a squadre. Prima giorna ta dunque sull’11, come da pronostici e vaticini, perché dopo l’esibizione di successo della Williams, Sarita Errani ri porta il treno azzurro sui binari dominando la tenerissima Da vis. E pensare che Serena, evi dentemente immersa nei pen sieri per la cena (le cronache più fresche narrano di una piz za margherita e di uno spa ghetto cacio e pepe richiesti
Circolo Tennis stracolmo per la sfida agli Usa AP
in camera alle undici di sera, per fortuna non nella stessa giornata), alza il pugno al cielo solo a metà del primo set e re gala il primo, tonitruante «c’mon» al caldissimo e corret tissimo pubblico brindisino quando sono già trascorsi sei game e dopo uno scambio di fu cilate in cui annulla una palla break delicatissima. BRAVA LO STESSO Una tigre a metà, insomma, che deve tro vare misure e distanze sulla terra battuta che frequenta per la prima volta in stagione e splendidamente ingabbiata, per un’ora, dalla deliziosa in coscienza di Camila. La figlia di papà Sergio, che non è al l’angolo ma a Milano per affa ri, finalmente non prende stec che al servizio (nel primo set, solo una palla break concessa contro le tre dell’americana) e sulla diagonale rovescio contro rovescio si costruisce la piatta forma per far male con il dritto quando l’altra prova a cambia
IL NUMERO
12
le vittorie di Serena Williams in 12 singolari di Fed Cup. Serenona non ha mai perso neppure in doppio: tre su tre. Serena non perde da 23 incontri: l’ultima sconfitta con la Halep nel round robin del Masters di ottobre.
BRINDISI
L Serena Williams, 33 anni, numero 1 Wta dal 18/2/2013 LAPRESSE
re traiettoria cercando il lun golinea. Match alla pari fino al 55 del tiebreak, quando due errori gratuiti della Giorgi re galano il primo set a Serena e segnano il confine tra promes se e certezze. Game over, la Williams nel secondo set con cederà un punto in quattro tur ni di battuta, salendo decisa mente di livello e pesantezza: «Lo sapete, il mio gioco è tutto d’istinto si difende quasi la Giorgi e quindi ci sta di sba gliare: il problema è quando fai gli errori, e io ho scelto il mo mento sbagliato». Da Serena, però, riceve solo zucchero: «E’ una giocatrice molto forte, ha un grande servizio, nel primo set tirava molto profondo men tre io a volte ero troppo corta, perché probabilmente ho pa gato la desuetudine alla terra. Però sono rimasta calma, su questa superficie il punto devi farlo più e più volte». Anche se la può ammirare poco fuori dal campo, Brindisi le ha riservato solo applausi: «Che bel pubbli co, mi piace lo spirito di squa dra italiano. E io qui voglio gio care tutte le partite che ci servi ranno per vincere». Buona do menica, Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GUIDA Seconda giornata Oggi dalle 11.30 Diretta RaiSport 1 Il playoff per la permanenza nel World Group della Fed Cup si gioca sul campo in terra rossa allestito al Circolo Tennis Brindisi. Chi vince, l’anno prossimo disputerà il Gruppo Mondiale con le 4 semifinaliste di quest’anno e le altre 3 vincenti dei playoff. Chi perde, in serie B. Ieri qualche problema con i biglietti: una fila era stata stampata due volte con conseguenti accavallamenti. ITALIA-USA 1-1 Ieri: S. Williams (Usa) b. GIORGI 7-6 (5) 6-2 in 1h38’; ERRANI b. Davis (Usa) 6-1 62 in 1h10’. Oggi (dalle 11.30): ERRANI c. S. Williams, prec. 0-7; GIORGI (o PENNETTA) c. Davis; PENNETTA-KNAPP (o ERRANI) c. Riske-McHale. IN TV Diretta su RaiSport 1. LE ALTRE Semifinali: R. CecaFrancia 2-0 (Safarova b. Garcia 46 7-6 6-1; Kvitova b. Mladenovic 6-3 6-4); Russia-Germania 2-0 (Kuznetsova b. Goerges 6-4 6-4; Pavlyuchenkova b. Lisicki 4-6 7-6 6-3). Altri spareggi playoff: OlandaAustralia 1-1; Polonia-Svizzera 1-1 (A. Radwanska b. Hingis 6-0 6-4); Canada-Romania 1-0.
A ZIONE IMMEDIATA
a matematica non è un’opinione: «Inutile girarci intorno, bisogna arrivare a tre pun ti. Adesso vedremo come fare gli altri due e con chi». Sembra la trasposizione moderna di Monsieur de Lapalisse, ma l’analisi di capitan Barazzutti centra il cuore della questione: saran no una notte e una mattina di profonde riflessio ni. Dato per scontato l’11 della prima giornata, in cui comunque il nostro c.t. ha vinto la sfida almeno psicologica contro la collega Fernandez (sciagurata la scelta della Davis), ora la strategia può decidere davvero i destini di un incrocio equilibrato al netto del fattore Serena. LE SCELTE Insomma, il doppio decisivo come approdo per il definitivo dentro o fuori, se la numero uno del mondo confermerà l’imbattibi lità in singolare. Si è sentito un po’ di tutto, la fantasia al potere, perfino che la Knapp potreb be essere schierata contro Serena per preserva re Errani o Pennetta (ma bisognerebbe leggere tra le pieghe del regolamento se sia consentito cambiare due giocatrici in un giorno). Più sem plicemente, Sara andrà con ogni probabilità in campo contro la Williams nel primo match, poi toccherà finalmente a Flavia (non certo contro la Davis, tutto il resto è mistero). Sul 22, così si spera, Penna e Sarita in doppio, con la valida alternativa Knapp, che ha giocato un gran tor neo a Katowice, in caso di stanchezza causa ma tch prolungato di una delle veteranissime. Tatti che e pensieri che non possono oscurare il fan tastico pomeriggio della Errani, mai in difficol tà in un match delicato come lo sono tutti quelli in cui la squadra parte da 10 sotto: «Sono con tenta perché sto bene fisicamente e perché biso gnava a tutti i costi portare il punto a casa. Non ho pensato al risultato, ma soltanto a giocare ogni punto al meglio, concentrata e aggressi va». Barazzutti, al suo fianco, la guarda ammi rato: «Che dire, ancora una volta Sara ha dimo strato di saper gestire alla grande la pressione, la sua non era una partita semplice. Ma sono contento anche della Giorgi, le manca poco per essere al livello delle più forti». Ma il domani è adesso. ri.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tennis R Masters 1000 di Montecarlo
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Djokovic vola in finale Ma Nadal sta tornando
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VOLÉE DI ROVESCIO di PAOLO BERTOLUCCI
IN TRIONFO 35 ANNI FA ORA TOCCA A VOI...
1Nole ammette: «Una battaglia», a tratti si rivede il vero Rafa Il n.1 trova Berdych. Doppio: Fognini-Bolelli a caccia del trofeo Vincenzo Martucci INVIATO A MONTECARLO twitter @VinceMartucci
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on fidatevi dei punteggi, nel tennis sono fallaci. Guardate oltre il 63 63, peraltro meritato, col quale il re della classifica, Novak Djokovic, doma il re di otto Montecarlo e di nove Roland Garros, il più grande campione della rossa di sempre, Rafa Nadal. E migliora il bilancio della rivalità con più puntate dell’era Open portando lo a 2023, con 514 sulla terra e 22 nel Principato. Fate un fer maimmagine dei momenti to pici, quelli che decidono sempre una partita di tennis e marchia no ancor di più la sacra argilla di questo sport. Quando mai il vero Rafa avrebbe sbagliato il rigore di dritto a campo aperto che, dal possibile 30, lo costringe a rico minciare daccapo, ritrascinan dolo sul 22? Quando mai, se avesse le sue solite, instancabili, gambe a stantuffo a pieno regi me, il leggendario mancino di Maiorca accuserebbe quel calo fisico dalla pallabreak del 43 al 36, col quale concede il primo set? «Ho sbagliato qualche drit to di più (14) perché ho perso in tensità nelle gambe che mi per metteva di contrastare un gioca tore fantastico come lui. Altri menti, ero stato in grado di controllare, tutto il tempo, lo scambio. Poi, senza quella velo cità in più, ho perso il controllo del gioco. E quando lui è dentro il campo e muove la palla da tut te le parti, ti uccide. E’ stato un problema di movimenti, ma il dritto è vicino a tornare». L’avete colto quel sorriso un po’ stupito e un po’ amaro del campione elastico, Djokovic, sul 33 del se condo set che poi ha deciso alla terza pallabreak anche il ma tch? Diceva: «Ma questo non muore mai! Come faccio a fargli il punto?». Come confermerà Nole: «L’avevo sbattuto di qua e di là del campo eppure non ave vo chiuso la pallabreak». FUTURO Visto con gli occhi di Rafa è stato come un «clic»: «Spero che sia stato il momento, la chiave della stagione. Perché è stato proprio come pensavo:
In alto Simone Bolelli e Fabio Fognini finalisti a Montecarlo come Paolo Bertolucci e Adriano Panatta (sotto) nel 1980, quando si aggiudicarono il torneo battendo Gerulaitis-Mc Enroe BRIGITTE GRASSOTTI
S A sinistra Tomas Berdych, 29 anni, ceco, numero 6 del mondo. Troverà in finale Novak Djokovic (a destra), 27 anni, serbo, numero 1 del ranking mondiale AFP/EPA
questo match con Nole è arriva to troppo presto. Così come troppo presto mi sono stancato e ho giocato troppo corto, che con il più forte del mondo del mon do non è possibile. Ma non mi sono sentito così lontano e, a tratti, ho espresso di nuovo un ottimo livello». Magari il peggio è davvero dietro le spalle, dopo i problemi fisici (schiena e polso) e di recupero di forma e fiducia: «Ho saltato gli ultimi 6 mesi del l’anno scorso, e quest’anno ho giocato match di alto livello solo con Raonic a Miami, venerdì con Ferrer e ora con Nole. Questa è sicuramente la mia settimana più positiva dell’anno, mi chie do: se posso giocare tre ore al li vello che ho espresso a tratti so no a posto, no? Vado più fiducio so al prossimo torneo, a Barcel lona, dove ho un tabellone difficile, con la sensazione di un gran miglioramento nel gioco e mentale». Quel vantaggio che re Djokovic ha sempre più forte: «Dopo i primi tre games, quan d’ho sciolto la tensione, ho fatto un match molto solido. Come sempre con lui è stata una batta glia, ma l’ho gestita bene come
tattica ed emotività». Aspettan do Tomas Berdych che si confer ma la bestia nera di Gael Monfils e va all’assalto del re pensando all’11 nei precedenti sulla terra, non al 218 nella loro storia. No le vigila: «Gli piace giocare su questa superficie, gli dà il tempo di spostarsi sul dritto. E que st’anno è uno dei più continui». NUMERI UNO Chissà quanto in fluirà oggi la terra nella finale dei numeri 1 della Race, la clas sifica che conta tutti i risultati dell’anno, contro i numeri 1 del la classifica degli ultimi 12 mesi, cioé Simone Bolelli e Fabio Fo gnini contro i Bryan. Valgono più due buoni singolaristi alla ri cerca di se stessi o due gemelli siamesi? © RIPRODUZIONE RISERVATA
Semifinali, singolare: Djokovic (Ser) b. Nadal (Spa) 6-3 6-3; Berdych (R.Cec) b. Monfils (Fra) 6-1 6-4; doppio: BOLELLIFOGNINI b. Dodig-Melo (Cro-Bra) 7-6 (6) 6-3; Bob e Mike Bryan (Usa) b. Matkowski-Zimonjic (Pol-Ser) 6-4 6-2. Oggi, 11.30, finale doppio: Fognini-Bolelli/B.Bryan-M.Bryan (Usa). Ore 14.30, finale singolare: Djokovic (Ser)-Berdych (R. Ceca). TV diretta Sky Sport 2.
très vite MONTECARLO-ITALIA SE C’È UNO DEI NOSTRI IL BOTTEGHINO FA BOOM (v.m.) Il torneo di Montecarlo è un torneo italiano. Tanto che la Gazzetta dello Sport è media partner da anni. L’anno scorso, su 132.858 paganti, il 29% era infatti di nazionalità italiana, poco meno della maggioranza del 37% di francesi. Staccati gli altri: 8% britannici, appena il 3% monegaschi e il 2,5% statunitensi. Come riferisce il direttore logistico del torneo, Philippe Polli, a Nice Matin: «Lavoriamo molto coi circoli di Liguria e Piemonte che vengono tutta la settimana e, quando gioca un italiano, la biglietteria giornaliera aumenta. Il nostro sogno sarebbe un italiano stabilmente fra i “top ten”». Figurarsi noi.
ono passati ormai 35 anni da quando insieme ad Adriano Panatta abbiamo trionfato sul centrale del Montecarlo Country Club battendo gli statunitensi McEnroe e Gerulaitis. Da allora i nostri nomi sono incisi in una lapide di fianco al tabellone del torneo e sarebbe arrivato anche il momento di avere al nostro fianco un’altra coppia italiana. Simone Bolelli e Fabio Fognini scendono in campo oggi per confermarsi ai vertici della specialità e porre un sigillo quasi sicuro sulla storica partecipazione al Masters di fine anno a Londra. Sono in testa al race del 2015, potranno anche accusare qualche problema nella stagione indoor ma sul duro all’aperto e in particolare sulla terra battuta sono difficilmente superabili. La solidità, la concretezza e le variazioni nella risposta, l’affidabilità, la precisione e la potenza nei colpi di rimbalzo, la rapidità di Fabio nelle sortite volanti e l’efficacia di Simone nel servizio creano una miscela che le altre coppie del circuito tennistico non sono in grado di offrire. Scalzare dal trono mondiale i gemelli Bryan non sarà impresa facile. Ma all’orizzonte non si intravedono, almeno nell’immediato, nuove formazioni che possano competere ad alto livello. I due ragazzi rimangono singolaristi ma hanno trovato la formula giusta per emergere nel doppio, una specialità un po’ dimenticata che porta però, in dote con i successi, fiducia, forma e denaro arricchendo al tempo stesso il bagaglio tecnico. Dopo tanto tempo passato in solitudine e costretti a parlare in tutte le lingue del mondo vorremmo proprio poter finalmente dialogare in italiano. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Ginnastica R Europei a Montpellier
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Busnari, il bronzo fai da te: «Il mio allenatore sono io»
LA GUIDA Anelli: Morandi 6° La Rizzelli è quinta alle parallele Nella prima giornata della finali di specialità, Matteo Morandi chiude al 6° posto la finale agli anelli vinta dal greco Petrounias. «Non faccio polemiche sul punteggio – dice Morandi -. Il livello qui era altissimo, quasi una finale mondiale. Sono contento di aver stoppato bene l’uscita, ora mi dedico alla serie A e poi un po’ di riposo. I Mondiali? Un po’ presto per pensarci: a Glasgow dovrei fare almeno tre attrezzi e a 33 anni non so se ce la farò...». Nella femminile ottima quinta posizione di Martina Rizzelli (nella foto), che migliora di tre posizioni la qualificazione, dov’era giunta ottava: «E’ stato un bell’Europeo, che mi ha dato tanto e in cui ho imparato molto. C’è da lavorare per arrivare tra le migliori, ma è quello che voglio fare». Oggi si chiude
1 Dopo 11 anni torna sul podio al cavallo: «Mi preparo in solitaria, hanno deciso così...» Federica Cocchi INVIATO A MONTPELLIER (FRA)
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alla fine arrivò l’età del bronzo. E’ quella di Alber to Busnari che, a 36 anni, ha conquistato ieri a Montpel lier il terzo posto nella finale europea del cavallo con mani glie. Undici anni sono passati dall’ultima gioia continentale di Busnari, che manca dal po dio dal 2004, quando prese l’argento a Lubiana. EMOZIONI Undici anni sono una vita. Di allenamenti (tan ti), soddisfazioni (qualcuna), legnate (tre, pesanti come i quarti posti di Londra 2012 ed Europei e Mondiali del 2103). A 36 anni ci si emoziona anco ra con una medaglia al collo: «Sono undici anni che aspetto questo momento ha detto “Abe” subito dopo la gara e quasi non ho parole. Mi sem bra di non realizzare ancora cosa sta succedendo». Nell’en tourage azzurro è tutto un fio rire di abbracci e pacche sulle spalle per questo giovane uo mo che fino a gennaio non sa
peva nemmeno se, e come, avrebbe continuato dopo l’in fortunio alla coscia. Il fisiote rapista azzurro Salvatore Scin tu, il medico Matteo Ferretti e il tecnico Andrea Sacchi, che lo affianca in campo gara nelle competizioni, hanno gli occhi lucidi: «Alberto merita questa soddisfazione più di chiunque altro commenta Sacchi . Il le gno di Londra ci era rimasto proprio nel collo, e questo eu ropeo vale come un mondiale.
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I quarti posti importanti consecutivi di Alberto Busnari: i Giochi di Londra 2012, Europei di Mosca 2013 e i Mondiali di Anversa lo stesso anno.
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I podi europei di Alberto Busnari: oltre al bronzo di ieri a Montpellier, è stato bronzo a Patrasso nel 2002 e argento a Lubiana nel 2004.
Non è un modo dire, da sem pre i migliori cavallisti sono europei». DEDICHE Busnari arriva da un periodo difficile: «Quando so no tornato ad allenarmi, ero uno straccio continua nel rac conto non riuscivo quasi a fare una verticale. Sono rimasto fer mo tre mesi e devo ringraziare i miei amici Davide Agostini e Andrea Regazzoni se sono riu scito a riprendermi dopo tre mesi di stop». A ogni risultato che rispetti, seguono le dedi che. Soprattutto se è un risulta to atteso da anni: «La dedica è per me. Sono io che ho lavora to, ci ho creduto, mi sono impe gnato. Questa è anche la mia prima medaglia da allenato re...», lo dice con un sorriso amaro mentre si allontana. Ma è un’affermazione troppo cu riosa per non farsela spiegare: «Sì, il mio allenatore sono io. E poi ringrazio i miei amici che mi hanno aiutato nella prepa razione fisica». Quindi? «Quin di, il responsabile delle squadre nazionali ha previsto che io mi alleni, per così dire in solitaria, all’Accademia di via Ovada a
Alberto Busnari, 36 anni, 16 volte tricolore al cavallo con maniglie TOMASI
Milano, dopo che gli altri atleti hanno finito. Non ho altro da aggiungere. Comunque si sa: a volte è meglio soli...». MATURITÀ Busnari lavora da anni anche sulla preparazione mentale: «Con Rossana Capo ne, una professionista che or mai è anche mia amica. Tanto che è venuta fin qui a vedermi anche se sta per diventare mamma. E sono contento che sia qui in questa giornata spe ciale. Mi sono messo a lavora re con la mental coach dal 2011 dopo gli Europei di Berli no, è una cosa molto utile e af fascinante». Si spiega anche
così, oltre che per la saggezza dell’età e dell’esperienza, l’ac cettazione di tante delusioni come il triplete di legno Olim piadeEuropeiMondiali: «Na turalmente arrivare a un pas so dalla medaglia è sempre un grande rammarico. Però in fondo significa che sono sem pre stato a ridosso dei miglio ri. Tutto considerato, ritengo che il quarto posto all’Olimpi ade del 2012 sia stata la più bella vittoria della mia vita». Quello di Montpellier non è un lieto fine, anzi, questo bronzo ha tutta l’aria di un nuovo inizio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
questo Europeo di Montpellier con le ultime finali per attrezzo e la nostra Erika Fasana a caccia di un podio al corpo libero. Risultati, finali per attrezzo. Uomini. Corpo libero: 1. Thomas (Gb) 15.166; 2. Belyavskiy (Rus) 15.066; 3. Braegger (Svi) 14.941. Cavallo: 1. Smith (Gb) 15.800; 2. Merdinyan (Arm) 15.333; 3. BUSNARI 15.200. Anelli: 1. Petrounias (Gre) 15.866; 2. Ait Said (Fra) 15.566; 2. Abliazin (Rus) 15.566; 6. Morandi 15.300. Donne. Volteggio: 1. Paseka (Rus) 15.250; 2. Steingruber (Svi) 15.149; 3. Afanaseva (Rus) 14.896. Parallele asimmetriche: 1. Spiridonova (Rus) 15.466; 2. R. Downie (Gb) 15.233; 3. Wevers (Ola) 14.200. 5. Rizzelli 13.933. Oggi Finali per attrezzo. Donne: trave, corpo libero (Fasana); uomini: volteggio, parallele, sbarra. In tv: diretta Rai Sport 1 dalle 15.
Pallavolo R Semifinali donne: gara-1
Battute e muri Novara stende Piacenza 1Tricolori k.o. La capitana Guiggi: «Abbiamo messo subito le cose in chiaro» Andrea Crippa NOVARA
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na Igor a tratti inarresta bile si aggiudica gara 1 della semifinale play off , mandando al tappeto una Pia cenza troppo fallosa in ricezio ne e poco efficace al servizio. Proprio la battuta, invece, è sta ta l’arma con la quale Novara ha scardinato la partita, con la so lita Barun a firmare un parziale di 100 nel primo set, che di fat to ha indirizzato l’intero match dalla parte delle padrone di ca sa. E se la croata ha faticato più del solito in attacco, ci hanno pensato Klineman e Hill a fare sfracelli in attacco, molto ben orchestrate da Signorile, che ha sfruttato bene anche le centrali, sopratutto nel secondo set, for se il migliore giocato in stagio ne da Novara, che ha messo a segno anche 8 muri punto. Nel terzo parziale la reazione di Piacenza, che non ha però avu to l’attenzione necessaria per portare al quarto set la gara.
UOMINI/QUARTI GARA-2
Macerata e Perugia adesso o mai più L’inno di Molfetta
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Avanti prima 914 ed ancora 2123, ha subito la reazione ve emente della Igor, con il solito turno al servizio di Barun, pri ma della zampata di Klineman. MESSAGGI «Volevamo lanciare un messaggio e credo che ci sia mo riuscite. – commenta la ca pitana Martina Guiggi – Sarà una serie lunga e Piacenza ha già dimostrato di sapere com piere grandi rimonte, ma intan to abbiamo fatto capire che vin cere qui a Novara non sarà faci le per nessuno. Abbiamo spinto molto bene con il servizio e la correlazione murodifesa a quel punto ha funzionato alla perfezione. Sono contenta per ché abbiamo saputo dimostrare in una gara molti importante come questa tutti i progressi che abbiamo compiuto in questi mesi. Il secondo set è stato per fetto, ma anche il modo in cui
Domani gara-2 tra Conegliano e Casalmaggiore Domani sera è già tempo di gara-2 (serie al meglio delle 5): alle 20.30 (diretta RaiSport 2) al Palaverde di Treviso Imoco Conegliano-Pomì Casalmaggiore con le venete avanti 1-0 nella serie. Gara-2 a Piacenza sarà martedì alle 20.30.
Van Hecke costretta al pallonetto dal gran muro di Novara TARANTINI
abbiamo chiuso il terzo parzia le credo che possa darci tanta fiducia. La serie è lunga e diffi cile e a Piacenza ci attende un’altra sfida dura, ma abbia mo dimostrato di essere pron te». PERFETTE «Siamo felici: era im portantissimo iniziare con una vittoria in casa questa serie con tro Piacenza, commenta Kata rina Barun avevamo visto nei quarti di finale con Busto come loro siano capaci di esprimersi anche meglio in trasferta. Ab biamo giocato due set pratica mente perfetti, poi nel terzo sia mo un po’ calate, commettendo qualche errore, ma nel finale siamo state capaci di trovare lo spunto giusto per portare a casa la partita». © RIPRODUZIONE RISERVATA
NOVARA
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PIACENZA
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(25-18, 25-15, 26-24) IGOR GORGONZOLA NOVARA: Signorile 2, Hill 13, Chirichella 6, Barun 12, Klineman 14, Guiggi 8; Sansonna (L), Alberti, Bonifacio, Kim. N.e.: Zanette, Partenio. All. Pedullà. NORDMECCANICA REBECCHI PIACENZA: Di Iulio 2, Valdez 8, Dirickx 3, Sorokaite 15, Leggeri 3, Va Hecke 5; Cardullo (L), Kozuch 9, Angeloni, Caracuta, Valeriano. N.e.: Poggi, Wilson. All.: Gaspari. ARBITRI: Zucca e Puecher NOTE Spettatori 3200. Durata set.: 26’, 31’. tot.: 81’. Igor: battute sbagliate 6, vincenti 3, muri 13, errori 9. Nordmeccanica: b.s. 9, v. 4, m. 7, e. 20.
già tempo di dentro o fuori. Le due finaliste dello scorso anno Macerata e Perugia, in tra sferta, non hanno alternati ve: devono vincere per resta re vive e sperare poi di ribal tare le rispettive serie in ga ra3. Mentre Latina e Verona (quest’ultima mai in semifi nale) hanno davanti a sé un’occasione storica. MOLFETTA-TRENTO ore 17 (f.v.niba) Molfetta con un nuovo inno ufficiale, quanto mai attuale: «Viviamo un so gno, dobbiamo sognare». Candellaro o Piscopo al cen tro con Bossi? E’ l’unico dub bio di Di Pinto, che conferma HierrezueloTorres, Noda Blanco Sket e libero Romiti. Il 25 gennaio, Trento perse a Molfetta partita e primato in classifica: Stoytchev l’ha ri cordato ai suoi. Confermati Zygadlo Nemec, LanzaKa ziyski, BirarelliSolè con Co laci libero. Serie 0-1 RAVENNA-MODENA ore 17.30 diretta RaiSport 1 (s.camp.r.) Ravenna al completo,l’ex Kantor pro porrà CavannaRenan, Ce sterMengozzi CebuljKou mentakis, con Bari e Goi ad alternarsi come liberi. Nel Modena Petric ha superato i problemi alla schiena e sarà in diagonale con Ngapeth,
con BrunoVettori, VerheesPia no e Rossini libero. Serie 0-1 LATINA-MACERATA ore 19 (p.a.m.g.) Previsto il tutto esaurito. Latina ancora senza Semenzato, inizierà con Sotti leStarovic, Van de VoordeRos si, SkrimovUrnaut, libero Ma nià. Macerata cerca disperata mente la 12ª «bella» di spareg gio nei playoff. Al meglio delle tre sfide partendo da 01 solo una (con Cuneo) ha ribaltato la serie. Molti i rebus per Giuliani: ballottaggio tra le coppie Ricar doFei e MonopoliSabbi, men tre Parodi e Kovar saranno gli schiacciatori, Podrascanin Stankovic i centrali, Henno il li bero con Paparoni Serie 1-0 VERONA-PERUGIA ore 18 (r.pu.an.me.) PalaOlimpia al li mite della capienza. «A verona ha dichiarato Andrea Giani si vi ve un clima da finale». In campo CoscioneGasparini, AnzaniZin gel, DerooSanderPesaresi libe ro. Anche Perugia è al completo con Grbic che al centro preferirà Beretta a Barone, mentre è previ sta la staffetta tra i liberi Giovi e Fanuli, nell’alternanza tra rice zione e difesa. Dall’inizio quindi De CeccoAtanasijevic, ButiBe retta, FrommVujevic, Giovi libe ro. Le due squadre si affrontano per la quinta volta in questa sta gione, con due vittorie ciascuna. Serie 1-0
Basket R Serie A: 27a giornata
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Venezia avvio sprint Trento si sveglia troppo tardi
IL PROGRAMMA Capo d’Orlando ospita Milano nel posticipo delle 20.30 Pistoia-Reggio Emilia con Kobe? Oggi ore 18.15, 27a giornata di Serie A CAPO D’ORLANDO-MILANO (20.30, RaiSport 1) Arbitri: Lamonica, Di Francesco, Filippini. (s.p.) Upea priva di Gianluca Basile, esordio per il lungo Emir Sulejmanovic. EA7 senza Hackett (retto femorale) e Kleiza (tendinite). ROMA-BRINDISI Arbitri: Lanzarini, Vicino, Quadra. (a.p.-f.d.s.) Acea: assente Bobby Jones (frattura a una mano), recuperato Sandri. Enel in emergenza: Demonte Harper salta la terza gara consecuiva, Mickeal Eric resta a Brindisi, Delroy James in forte dubbio. PISTOIA-REGGIO EMILIA Arbitri: Paternicò, Sabetta, Calbucci. (f.l.-f.p.) Pistoia prova a recuperare Daniele Cinciarini dopo lo strappo al polpaccio che lo ho costretto a saltare le ultime 5 partite. Sulla via del recupero anche Brown, alla ricerca della migliore condizione, in settimana si è allenato con regolarità. Reggio recupera Riccardo Cervi fermo un mese per una lesione al polpaccio, ma rischia di non avere Drake Diener debilitato da un forte problema gastrointestinale. In tribuna potrebbe esserci Kobe Bryant, in vacanza in Italia: papà Joe giocò in entrambe le squadre.
1Il 29-10 in partenza segna il match. Recalcati: «Decisivo il controllo dei rimbalzi nella ripresa» VENEZIA
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AVELLINO-CASERTA Arbitri: Mazzoni, Bartoli, Caiazza. (l.z.-l.b.) Sidigas al completo con Cadougan in tribuna per scelta tecnica. Frates, ex di turno: «Sono sincero, faccio il tifo perché Caserta non retroceda». Caserta al completo nonostante gli acciacchi di Ivanov, Moore e Vitali.
Michele Contessa MESTRE (VE)
(32-20, 53-42; 72-60) UMANA VENEZIA: Stone 10 (4/7, 0/2), Goss 21 (2/7, 3/5), Viggiano 21 (3/3, 5/11), Peric 9 (3/6, 1/5), Ortner 7 (1/3); Jackson 4 (2/3, 0/2), Visconti (0/2 da 3), Ruzzier (0/2 da 3), Ress 9 (1/1, 1/2), Neson 4 (1/1), Dulkys 5 (1/1, 1/2). N.e.: Ceron. All.: Recalcati. DOLOMITI ENERGIA TRENTO: Forray 3 (0/1, 1/1), Sanders 11 (4/7, 1/5), Armwood 4 (2/5), Mitchell 27 (7/15, 3/7), Owens 19 (8/16, 0/1); Grant 8 (0/2, 1/3), Flaccadori 3 (0/1, 1/2), Baldi Rossi (0/1, 0/1), Spanghero 5 (0/1, 1/5). N.e.: Pascolo. All.: Buscaglia. ARBITRI: Sahin Tholga, Seghetti, Morelli. NOTE - T.l.: Ven 21/26, Tre 14/19. Rimb.: Ven 44 (Stone 11), Tre 42 (Owens 8). Ass.: Ven 23 (Stone 7), Tre 15 (Sanders, Spanghero 4). Fallo tecnico: panchina Reyer 30’37” (72-62). Progr.: 5’ 16-8, 15’ 46-33, 25’ 61-51, 35’ 76-68. Spett. 3343.
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a sola al 2° posto per una notte, poi si vedrà. L’Umana stende anche Trento, che paga l’indisponibili tà di Pascolo e non concretizza nella prima parte il predominio a rimbalzo. GossViggiano la coppia d’oro della Reyer (21 punti a testa): la guardia ha ri trovato il feeling con il cane stro, il capitano è ritornato in forma. Dolomiti aggrappata al la coppia Mitchell (27)Owens (19), ma incapace di reggere al la forza d’urto dell’Umana nel 1° quarto quando la squadra di Buscaglia è in balia dei granata (2910) con Viggiano a martel lare a ripetizione la retina av versaria. DIFESA Sembra una partita in discesa, ma piano piano Trento trova le giuste contromisure in difese, sfrutta l’atletismo di Owens e Armwood sotto il ca nestro dell’Umana e timida mente inizia a risalire la china. «Se guardiamo le statistiche – dice Buscaglia – possiamo avere un’idea precisa: abbiamo cerca to di reagire all’impatto iniziale che non è stato dei migliori. Va riconosciuto che l’Umana ha te nuto sempre la partita in mano,
SASSARI-VARESE Arbitri: Chiari, Biggi, Lo Guzzo. (g.d.-a.f.) Dinamo al completo. Varese senza Diawara, rimasto a casa per i soliti problemi muscolari, ma con Callahan, ormai in recupero dopo una settimana difficile a causa di qualche acciacco che l’ha limitato. BOLOGNA-PESARO Arbitri: Begnis, Baldini, Attard. (cam.ca.-l.a.) Pesaro al completo. Virtus al completo e reduce da sei vittorie casalinghe consecutive. Valli ha chiuso il caso Ray di inizio settimana: «Abbiamo parlato a lungo come fanno persone che si conoscono per rinforzare il loro rapporto. Le controversie esistono e fra uomini intelligenti si dirimono e se ne esce più forti».
Julyan Stone, 26 anni, play della Reyer, ha sfiorato la tripla doppia chiudendo l’anticipo con Trento con 10 punti, 11 rimbalzi e 7 assist. In stagione viaggia a 7.5 rimbalzi di media CIAMILLO
ma queste partite ci servono». RECUPERO Secondo quarto più equilibrato, Trento recupera (4433), ma la Reyer ha sempre un asso da mandare sul par quet. Mitchell si scatena e Vene zia si ritrova con 6 punti di dote (4640), ci pensano Viggiano e Stone a ritrovare la rotta (53 42). Dolomiti più aggressiva in avvio di ripresa, Goss c’è (58 42), Recalcati avvicina Stone al canestro di Trento e anche l’Umana inizia a catturare rim balzi (17 alla fine in attacco). Trento risale sotto da doppia ci fra (6960), ancora Viggiano colpisce (7260). «E’ stata una partita molto intensa – ha ag giunto Recalcati – è stata gioca ta una pallacanestro molto ra
pida. Siamo sempre stati in vantaggio, ma il match non è mai stato chiuso, e questo per merito di Trento. Paradossal mente l’assenza di Pascolo ci ha messo in difficoltà perché Mi tchell da ala pivot ci ha creato problemi di accoppiamento. Non abbiamo mai avuto in ma no la partita. L’aver trovato il controllo nei rimbalzi nella se conda parte è stato determi nante». Ultimo quarto, ultimo sforzo della Dolomiti (7265), l’Umana reagisce con la zona, trova canestri preziosi anche da Jackson (8070), ma è la tripla di Peric a 2’42” dalla sirena che fa rifiatare i granata (8372). Poi Goss fa scorrere i titoli di co da. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CANTU’-CREMONA (domani, ore 20, RaiSport 1) CLASSIFICA Milano 46; Venezia* 40; Reggio Emilia 38; Sassari 34; Trento* 32, Brindisi 30; Cremona, Cantù, Bologna (-2) 24; Pistoia, Roma 22; Avellino 20; Capo d’Orlando, Varese 18; Pesaro 14; Caserta (-1) 9. *: una partita in più. A-2 GOLD Ultima giornata (ore 18): Casalpusterlengo-Barcellona; Mantova-Napoli; Ferentino-Trieste; Jesi-Agrigento; Torino-Verona; Brescia-Trapani. Classifica: Verona 21 vinte-4 perse; Brescia 18-7; Torino 16-9; Casale Monferrato e Biella 15-11; Ferentino e Agrigento 13-12; Trieste 12-13; Mantova 11-14; Barcellona e Trapani 10-15; Casalpusterlengo 9-16; Jesi 6-19; Napoli 7-18. Già qualificate ai playoff le prime 5, assieme alle prime 4 di Silver (Treviso, Ferrara, Recanati, Treviglio). Da decidere le posizioni dal 6° all’8° posto. PLAYOFF DONNE Gara-2 semifinali: Venezia-Schio 57-73 (serie 0-2); Napoli-Ragusa 51-58 (serie 0-2). Schio e Ragusa in finale. Gara-1 venerdì in Veneto.
PLAYOFF NBA
PRIMO TURNO: GARA-1
Washington sbanca Toronto all’overtime
Clippers all’esame Spurs Paul sfida l’amico Belinelli 1L.A. non è più l’eterna perdente ma ora serve il salto di qualità. Non facile contro i campioni Massimo Oriani
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ono gli eterni incompiuti, se restringiamo l’eternità agli ultimi 5 anni. I Los Angeles Clippers hanno già fat to un balzo in avanti mostruo so, passando dalla barzelletta della lega sotto la guida (si fa per dire) di Donald Sterling, il proprietario radiato a vita dalla lega per razzismo, a sfidante per il titolo. Ma nelle ultime 5 stagioni, hanno sempre fallito l’esame decisivo, quello che gli avrebbe permesso di fare l’ulti mo passo. Ci riprovano anche quest’anno, con una grossa dif ferenza: l’ostacolo più duro se
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lo trovano davanti già al 1° tur no, dovendo sfidare i campioni in carica, gli Spurs. «Hanno co se che noi non abbiamo ma vale anche il contrario – spiega coa ch Doc Rivers, campione coi Celtics nel 2008 – Entrambe fo calizzeremo l’attenzione su quegli aspetti, cercando di sfruttare i punti deboli. San An tonio è bravissima nel toglierti le prime due opzioni. Mentre loro sono maestri nel far frutta re le loro terze o quarte, così al la fine le difese avversarie si piegano. E ogni anno sono mi gliorati sotto questo aspetto». ATTACCO I Clippers si presen tano col 2° miglior attacco della Nba, primo per quoziente d’ef ficienza offensiva, mentre i texani sono settimi in entrambe le categorie. Ma contro la squa dra di Belinelli e Messina, ma soprattutto di coach Popovich, i numeri contano poco. Chris Paul è considerato da molti il playmaker numero uno d’Ame rica, Blake Griffin è uno dei mi
gliori lunghi passatori della le ga, dall’arco JJ Redic e Matt Barnes sono letali e aiutano ad allargare il campo per i primi due. La chiave resta il movi mento della palla, di cui gli Spurs sono maestri. Tre anni fa i Clippers fallirono miseramen te l’esame San Antonio, venen do spazzati via 40 in semifina le Ovest con uno scarto medio di 11.5 punti a partita. Erano altri Clippers, mentre gli Spurs sono forse gli stessi, e non è una bella notizia per i californiani. Chris Paul, 29 anni, play dei Clippers, a canestro contro gli Spurs AFP
STRADA Paul ha una voglia matta di far strada nella postse ason, dove in 6 tentativi non è mai andato oltre il 2° turno, uscendo al primo 3 volte (2 con gli allora Hornets, una coi Clip pers). Nel 2008 furono proprio gli Spurs ad eliminarlo in ga ra7. «Avevo 23 anni – spiega il leader stagionale degli assist con 10.2 di media – La cosa più importante che ho imparato è non esaltarmi e non abbattermi mai troppo nei playoff. Ogni
partita fa storia a sé, se vinci la prima di 50, riparti 00 in ga ra2». «Giocare contro di lui mi dà ulteriori stimoli perché sia mo ottimi amici, sarà una sfida intrigante» ha raccontato nei giorni scorsi Beli, con Paul a New Orleans. Intanto in casa Barnes è nato un caso: Isiah, 6 anni, uno dei due gemelli di Matt, al «career day», per il quale ti devi vestire secondo la professione che vorrai fare da
grande, si è recato a scuola in dossando la maglia di Steph Curry. «Però mi ha detto che se passiamo il turno contro i War riors farà il tifo per me» ha riso l’esterno che ha postato la foto dei figli su Twitter scrivendo: «Indovinate quale dei due avrà una famiglia adottiva a bre ve?». Se non battono gli Spurs non sarà l’unico a doversi cer care una nuova casa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Partiti ieri i playoff con 4 gare-1 del 1° turno con la vittoria esterna dei Wizards che hanno sbancato Toronto al supplementare con 20 punti di Paul Pierce, che alla vigilia aveva accusato i canadesi di non avere gli attributi per vincere nella postseason. Masai Ujiri, gm dei Raptors, ha arringato la folla all’esterno dell’impianto nel prepartita con un poco elegante «Non ci frega un c... di quello che dice Pierce». Bis dell’anno scorso, quando disse «Fuck Brooklyn» prima di gara-1 con i Nets. Est, gara-1: TorontoWashington 86-93 dts (Pierce 20, Beal 16; A.Johnson 18, DeRozan 15; martedì gara-2); Chicago-Milwaukee (ieri notte gara-1); Cleveland-Boston (gara-1 ore 21, Sky Sport 1); Atlanta-Brooklyn (oggi gara1). Ovest: Golden State-New Orleans (ieri notte gara-1); Houston-Dallas (ieri notte gara-1); Memphis-Portland (stanotte gara-1); ClippersSan Antonio (stanotte gara-1).
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Nuoto R Primaverili a Riccione
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Ammaccato e vincente Re Magno c’è sempre 1Magnini chiude le selezioni mondiali davanti a tutti nei 200 sl nonostante i guai fisici: «Per dimostrare che a 33 anni si può» Stefano Arcobelli
FEDE SPRINT Anche Fede par tecipa al gioco della coppia tuf fandosi in un 50 sl (vinto dalla Di Pietro) nel quale torna ai tempi del 2004: undici anni fa si prese il personale in 25”47, adesso si piazza quinta e si di verte un mondo per un 25”51. Il tempo s’è fermato per la Pel legrini che oggi si prepara in Coppa Brema a regalarsi un’al
INVIATO A RICCIONE
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agnifico finale. Se i 200 stile libero sono la gara di Fede, che esce dalle selezioni mondiali con il quarto crono mondiale dell’an no, i Primaverili che calano il sipario sono ancora e sempre il palcoscenico di Filippo Magni ni, un campione che insaziabi le, indomabile: non solo nella gara regina dei 100 stile libero di cui è stato bicampione del mondo e qui secondo solo ad Orsi («non si può eliminare, è immortale!» irrompe Marco) ma appunto nella specialità che avrebbe dovuto qualificare la 4x200 per Kazan. Obiettivo rimandato ai prossimi appun tamenti estivi: Belotti non ha nuotato in 1’47” e ha solo chiu so a 30 centesimi da Magno; Mitch D’Arrigo ha nuotato de bilitato e ha solo potuto difen dere il podio da Gianluca Ma glia, che un anno fa nuotava 1’51” qui e adesso allenandosi con Magno e la Pellegrini s’è ri messo in quota staffetta, e sta già davanti a Lestingi. Ma sopra tutti, c’è ancora Filo in 1’48”22, un campione dalla forza men tale formidabile anche ammac cato. Dopo la gara ha svelato di avere «una lesione all’avam braccio sinistro: a 5 giorni dalle gare pativo una flebite e nel ri scaldamento ho accusato dolo ri muscolari ad una vena della coscia». Fa il tempo se serve quello, punta alla posizione se serve quella. «Nei 100 (48”79,
R«Vincere? Penso più al ruolo in squadra: obiettivo 4x100» Sui 50 sl passerella Pellegrini: 25”51 Filippo Magnini, 33 anni, 7a volta ai Mondiali: tra le 43 medaglie internazionali, ha 2 ori e 1 argento iridati DEEPBLUEMEDIA
ndr) ho gareggiato come se fos si in una finale mondiale, nei 200 per vincere. Stavolta ho fatto una gara tattica per con trollare gli avversari. Mi sono tenuto le energie per il finale». SIMBOLICO E ha domato Be lotti, conquistato il tricolore ma non ha potuto fare abba stanza per gli altri, anche se lui è sempre presente (e determi nante) quando c’è da sostenere una staffetta veloce o pesante. «L’anno scorso puntai tutto sui 200, stavolta sui 100, perché voglio continuare a essere una pedina importante per i com pagni: nella 4x100 possiamo essere competitivi con un Orsi da 47” lanciato, Dotto 48” da fermo, Santucci e Leonardi al massimo». L’elisir del pesarese
TACCUINO CON TUTTI I BIG
Oggi Coppa Brema Oggi a Riccione finale Coppa Brema (25 m, dir. Rai Sport 1 ore 9.15, diff. 22.30) per lo scudetto a squadre: tutti i big in acqua. Uomini: Aniene, Team Lombardia, Larus, Uisp Bo, Imolanuoto, Cn Torino, Rn Torino, De Akker Bo; donne: Aniene, Team Lombardia, Rn Torino, Imolanuoto, NcAzzurra ‘91, T.Veneto, Gestisport, Florentia. SUPER LEDECKY (al.f.) A Mesa, tris di Katie Ledecky dominando i 400 sl in 4’01”75. Uomini: 50 sl Schneider 22”52;400 sl McBroom 3’50”38; 100 do Vyatchanin (Ser)
53”84, Grevers 54”23. Donne: 50 sl Vanderpool (Bah) 24”84; 400 sl Ledecky 4’01”95; 100 do Hosszu (Ung) 1’00”72, Coventry (Zim) 1’00”89; 200 ra Larson 2’27”82; 200 fa Adams 2’08”80. MISTI MILEY (al.f.) Britannici a Londra. Uomini: 200 sl Guy 1’46”32; 100 fa Laxton 52”40. Donne: 200 sl Carlin 1’56”88; 200 do Simmonds 2’08”38, Hohmann 2’11”78; 400 mx Miley 4’32”16(1° t. 2015), Willmott 4’33”66. LE CLOS (al.f.) Campionati sudafricani a Durban. Uomini: 50 sl Schoeman 22”50; 200 ra Sweeney 2’11”64; 100 fa Le Clos 52”03; 400 mx Rousseau 4’16”07.
Hockey ghiaccio R Da oggi a Cracovia
Mondiale B al via La Giovane Italia guarda al futuro 1Solo tre oriundi e metà squadra U25. Alle 20 c’è la Polonia nella bolgia della Tauron Arena Andrea Buongiovanni
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olto italiana (tre oriundi sui 22 giocato ri della rosa, mai così pochi dal 1980), giovane (12 sono under 25) e... povera (per i convocati, solo l’onore di ve stire l’azzurro). E’ la Nazionale del nuovo corso, che da oggi a sabato, nella Tauron Arena di Cracovia, in Polonia (impianto da 15.000 posti inaugurato 11 mesi fa) disputerà il Mondiale di Prima Divisione gruppo A, la serie B iridata, che assegna dal 17° al 22° posto. A guidarla (sei esordienti), sotto la supervisio ne di Lou Vairo e Ivano Zanat ta, una coppia di coach di scuo la italiana (da non credere),
è un entusiasmo e una voracità agonistica che gli fanno supe rare ogni difficoltà fisica. «Pri ma mi preparavo per vincere i Mondiali, ora cerco sempre di evolvermi e di capire quale sarà il prossimo ruolo in squadra: nel confronto con gli altri com pagni ci sono. Questa vittoria nei 200 è simbolica perché è sofferta, voluta, cercata. Vole vo vincere per dimostrare che a 33 anni si può: certe gare biso gna saperle vincere al di là del tempo. Sia io che Fede faccia mo fatica a rimanere concen trati in un campionato che vin ciamo da 15 anni, ma ci sorreg ge tanta passione e professio nalità».
L’allenatore Stefan Mair, 48 anni
composta dal capo allenatore Stefan Mair (recente passato in Del) e dal vice Roberto Scelfo. Austerity, ma non solo: la linea voluta dal presidente federale Andrea Gios non pretende ri sultati immediati, ma guarda al lungo periodo. L’obiettivo è far crescere un gruppo che ri porti l’Italia nel consesso olim pico. Ecco perché, dopo tante stagioni di altalena con la mas sima serie, la promozione (ri servata alle prime due) non è un passo obbligato. I valori so no quelli che sono e il pronosti co sarebbe comunque in salita.
tra specialità: i 200 misti in va sca corta. Poi qualche giornata a Sabaudia, il punto con Mat teo Giunta per registrare il nuo vo piano d’assalto mondiale e cercare di limare almeno un se condo in quei 200 sl che sono tutto. Sono cruciali. In un fina le illuminato dal vecchio capi tano, non ci sono altri pass az zurri se non progressi crono si gnificativi: come quello di 3” della recuperata Diletta Carli negli 800 , mentre Arianna Ca stiglioni, dopo il pass nei 50, si gioca il record italiano nei 100 di cui è medagliata europea in 1’07”55, peggio dell’1’07”09 del meeting di Milano. Non s’è risparmiata nei 200 misti, e l’ha pagata di sera. Non ha certo l’esperienza di un Magnini. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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I RISULTATI Trombetti show Già in 19 per Kazan Nei 200 misti successo con il 3° crono italiano di sempre per Luisa Trombetti. Nei 200 dorso Simone Sabbioni vince col 4° crono italiano della storia, Diletta Carli vince gli 800 col record personale e 7° italiano. Tra individuali e staffette, in 19 hanno già staccato il biglietto per i Mondiali di Kazan: la squadra verrà completata tra Settecolli (12-14 giugno) e Universiadi (4-10 luglio). Finali. Uomini. 200 sl: 1. Magnini 1’48”22; 2. Belotti 1’48”52; 3. D’Arrigo 1’49”07; 4. Maglia 1’49”14. 50 dorso: 1. Sabbioni 24”99 (p. 4° t. ital. alltime); 2. Bonacchi 25”00; 3. Pizzamiglio 25”37. 200 rana: 1. Pizzini 2’10”97; 2. Bizzarri 2’11”59 (p.); 3. Giorgetti 2’13”01; 4. Martinenghi 2’14”81 (rec. ital. ragazzi, prec. 2’15”91 del 2014). 200 farf.: 1. Pavone 1’58”03; 2. Pelizzari 1’58”23; 3. Carini 1’58”89. Class. società: 1. Aniene 444. Donne. 50 sl: 1. Di Pietro 25”04; 2. Biondani 25”15 (rec. ital. cadette, prec. 25”24 del 2013, 3° t. ital. alltime); 3. Ferraioli 25”16; 4. Pezzato 25”46 (p.); 5. Pellegrini 25”51 (p. 25”47 del 2004). 800 sl: 1. Carli 8’31”54 (p., 7° t. ital. alltime); 2. Ponselè 8’33”45; 3. Caponi 8’40”35. 100 rana: 1. Castiglioni 1’07”55; 2. Scarcella 1’07”66. 200 mx: 1. Trombetti 2’13”42 (29”43, 1’03”84, 1’42”46, 3° t. ital. alltime); 2. Letrari 2’13”88 (5° t. ital. alltime); 3. Cusinato 2’14”35 (rec. ital. jrs, prec. 2’15”16 Pirozzi del 2009). Class società: 1. Aniene 320.
AI MONDIALI SPECIALITÀ NOME TEMPO 50 SL U ORSI 22”07 100 SL U ORSI 48”50 800 SL U PALTRINIERI 7’50”43 1500 SL U PALTRINIERI 14’43”87 100 DO U SABBIONI 53”49 100 FA U RIVOLTA 52”05 400 MX U TURRINI 4’13”20 200 SL D MIZZAU 1’57”37 200 SL D PELLEGRINI 1’56”51 400 SL D MIZZAU 4’06”22 1500 SL D PONSELÈ 16’12”89 200 DO D PELLEGRINI 2’09”41 200 DO D PANZIERA 2’09”63 50 RA D CASTIGLIONI 31”15 100 FA D BIANCHI 58”19 PER LE STAFFETTE QUALIFICATI PURE MAGNINI, DOTTO, SANTUCCI (4X100 SL), ANTONELLI (4X100 MX); DONNE: MASINI LUCCETTI, MUSSO (4X200 SL), FERRAIOLI (4X100 MX)
Atletica R Oggi in Brasile
SENZA BOMBER Il Blue Team, come s’è visto in settimana nel le amichevoli perse col Kazaki stan (20 ad Asiago, 31 a Tren to) manca di un leader offensi vo, di uomo di esperienza al quale ricorrere con regolarità. Molto dipenderà da Andreas Bernard, portiere 24enne re duce da un buon campionato in Finlandia, col Lappeenran ta. In difesa (rotazione a tre li nee) i veterani Alex Egger e Ar min Helfer, in attacco i vari Brian Ihnacak, Marco Insam e Joachim Ramoser, talentuoso 20enne, dovranno compiere un salto di qualità. Otto i gioca tori che militano all’estero, quattro nel Bolzano e dieci in serie A. Avversarie dell’Italia (18° posto nel ranking Iihf), nell’ordine, Polonia (24°), Ucraina (20°), Ungheria (19°), Giappone (21°) e Kazakistan (17°). Con Ungheria e Kazaki stan favorite, sulla carta c’è equilibrio. Il via coi padroni di casa: sarà una bolgia. La squa dra di Jacek Plachta manca dall’elite mondiale dal 2002, ma è in crescita, anche se ha appena perso due volte con la Gran Bretagna. IL PROGRAMMA Oggi. Ore 13: Ungheria-Giappone. Ore 16.30: Kazakistan-Ucraina. Ore 20: Polonia-Italia (diretta RaiSport Web; diff. RaiSport 2, domani 14.05). Domani (ore 16.30) Italia-Ucraina (diretta RaiSport 2). Mercoledì (ore 16.30): Italia-Ungheria. Giovedì (ore 13): Italia-Giappone. Sabato (ore 15.30): Italia-Kazakistan. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Bolt, i 100 all’ippodromo «Sotto i 10” per iniziare Gatlin? Ci troveremo» RIO DE JANEIRO (BRASILE)
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QUASI IMPOSSIBILE «Pen so di correre sotto i 10” — prevede Bolt —. Non posso fissare un tempo per questa stagione ma intendo fare ri sultati migliori sia per i 100 che per i 200. Voglio solo correre senza infortuni. Nel la scorsa stagione non ho gareggiato quanto avrei vo luto. Quando sono in forma è quasi impossibile batter mi». I brasiliani sono ansiosi di vedere il giamaico ai Gio
CHALLENGE MARCIA GIORGI 2a, RIGAUDO 3a Al Challenge Iaaf di marcia di Rio Maior (Por), secondo posto per Eleonora Giorgi e terzo per Elisa Rigaudo, al rientro dopo la seconda maternità. Vittoria per la cinese Hong Liu. 20 km. Uomini: 1. Arevalo 1h20’35”; 6. Rubino 1h21’32”; 8. De Luca 1h22’07”. Donne: 1. Hong Liu (Cina) 1h27’22”; 2. Giorgi 1h28’12; 3. Rigaudo 1h29’15”.
Mauricio Cannone iecco Usain Bolt a Rio. Per la terza volta par tecipa alla Sfida «Ma no a Mano» nella città del l’Olimpiade 2016. Nei primi due anni, la pista era stata costruita sulla spiaggia. Ora l’hanno allestita al Jockey Club: quattro corsie in cui l’uomo più rapido del mon do sfida tre «mortali» sui 100 metri. Oggi gli avversari saranno Ryan Bailey (Usa), Churandy Martina (Olan da) e il brasiliano José Car los Moreira, detto Codó.
TACCUINO
Bolt «guida» Gulhermina REUTERS
chi di Rio, la sua ultima Olimpi ade. E nel frattempo Bolt ga rantisce di non temere Justin Gatlin al Mondiale di Pechino: «Prima o poi dovremo incon trarci, non sono mai fuggito da gli avversari», sottolinea. GUIDA Ieri Bolt ha fatto la gui da dell’atleta brasiliana para limpica Terezinha Gulhermina, correndo con lei per 50 metri in 9”12. «È stato un regalo di Dio — ha detto la brasiliana sorri dente —. Bolt mi ha chiesto di correre piano perché non vole va cadere». Oggi anche i 100 femminili, con la giamaicana Veronica CampbellBrown. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MARATONA DI PADOVA C’È ANCHE ZANARDI Oggi a Padova (partenza da Campodarsego alle 8.45), la 16esima maratona di S. Antonio vede tra i favoriti il keniano Robert Kiplimo, l’etiope Gebreegziabher e l’azzurro Gualdi. Tra le donne esordio sulla distanza della keniana Nancy Githaiga Waigumu. Saranno assegnati anche i Tricolori di maratona paralimpica e l’handbike, con Alex Zanardi al via. MEZZE (d.m.) Oggi dalle 9.30 l’11esima mezza di Genova con i keniani Kipkorir, Gideon e David Tum Kiplagat,. Fra le donne le keniane Jepkurgat e Wangari, la marocchina Arafi e Ilaria Zaccagni.
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DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
1VELA: VOLVO OCEAN RACE (r.ra.) Parte oggi da Itajai la sesta tappa della Volvo Ocean
TUTTENOTIZIE PALLANUOTO
L’ultima di A-1 Il Bogliasco va ai playoff e sfida il Recco CAN. NAPOLI-BOGLIASCO 8-9 (3-3, 3-3, 0-1, 2-2) Canottieri Napoli: Vassallo, Buonocore, Di Costanzo, Migliaccio 3, Da.Brguljan 2, Borrelli, Ronga, Campopiano, G.Mattiello, Velotto 1, Baraldi 1, Esposito 1. N.e. Turiello. All. Zizza. Bogliasco: Prian, De Trane 2 (1 rig.), A.Di Somma, Gavazzi, E.Di Somma 1, Ravina 1, Loomis, Monari 1, Boero 1, Guidaldi, Guidi, Deserti 3. N.e. Pellegrini. All. Bettini. Arbitri: Caputi e Centineo. Note: sup. num. Canottieri 11 (3 gol), Bogliasco 7 (2). Usc. 3 f. Monari 23’30’’, Buonocore 23’50’’, A. Di Somma 31’30’’. (f.nap.) SAVONA-LAZIO 11-13 (1-5, 2-2, 4-3, 4-3) Carisa Savona: Antona, Alesiani 1, Damonte 2, Colombo 3, L.Bianco, Giunta 1, Mistrangelo 2, Lo Basso, G. Bianco, Tomasic, Agostini, G.Fiorentini 2. N.e. Zerilli. All. Angelini. Lazio: Vespa, Samuels 2, Di Rocco 2, Sacco, Gianni, Colosimo 2, Vittorioso 2 (1 rig.), Leporale 1, A.Calcaterra 3, Maddaluno 1, Mele. N.e. Correggia. All. Formiconi. Arbitri: L. Bianco e Pascucci. Note: sup.num. Savona 6 (3), Lazio 8 (6). (f.si.) ACQUACHIARA-FLORENTIA 17-9 (5-5, 3-2, 4-1, 5-1) Carpisa Yamamay Acquachiara: Lamoglia, Tozzi 1, Rossi 1, Paskvalin 5, Marziali 2, A.Petkovic 1, Lanzoni 1, Ferrone 1, S.Luongo 3, Valentino, Astarita 1, M.Gitto 1, Caprani. All. De Crescenzo. Florentia: Mugelli, Gambacorta 2, Generini, Coppoli 1, Panerai 2, Turchini, Brancatello 1, Dani 1, Gragnani, Gobbi 1, Ercolano, E.Calcaterra 1, Cicali. All. Vannini. Arbitri: Lo Dico e Ruscica. Note: sup. num. Acquachiara 10 (7), Florentia 4 (2). Usc. 3 f. Coppoli 29’34’’. (f.nap.) POSILLIPO-VIS NOVA 11-9 (2-4, 2-2, 3-3, 4-0) Posillipo: Caruso, Ferraro, Briganti, Foglio 1, Klikovac 1, Mauro, Renzuto, Gallo 3 (1 rig.), E.Russo, Bertoli, Mandolini 3, Saccoia 3 (1 rig.). N.e. Negri. All. Occhiello. Roma Vis Nova: Bonito, Pappacena 2 (1 rig.), Murro 1, Banovac 1, Parisi 1, Spinelli, Innocenzi, Vitola 1, Rigo 1, Cuccovil-
Arnaldo Deserti (Bogliasco) lo 2. All. Ciocchetti. Arbitri: Pinato e Romolini. Note: sup. num. Posillipo 4 (2), Vis Nova 5 (0). Usc. 3 f. E.Russo 22’50’’. Esp. Bertoli per proteste 20’10’’. (f.nap.) Classifica: Pro Recco 63; Brescia 61; Acquachiara 50; Sport M. 44; Savona 34; Posillipo 32; Can.Napoli 26; Bogliasco 24; Lazio 22; Como 19; Vis Nova* 10; Florentia* 4. (*in A-2). Quarti (22, 25, ev. 26/5): Bogliasco-Pro Recco, Can.NapoliBrescia, Posillipo-Acquachiara, Savona-Sport Management. DONNE Ritorno dei quarti: Messina-Orizzonte 14-12 rig. (10-10), Bogliasco-Rapallo 6-4. Semifinali (2, 6, ev. 9/5): Mediterranea Imperia-Messina, Padova-Bogliasco. CHAMPIONS (i.v.) Nella 9a giornata, la Pro Recco non brilla ma batte allo sprint gli ungheresi dell’Eger. PRO RECCO-EGER 11-9 (4-1, 2-5, 3-3, 2-0) Pro Recco: Tempesti, D.Pijetlovic 1, Jokovic 1, F.Di Fulvio, Filipovic 1, A.Ivovic 2, Prlainovic 2; Giorgetti 1, Figlioli 1, Aicardi 1, Figari, Felugo 1. N.e. Pastorino. All. Milanovic. Eger: Mitrovic, Zalanki 1, Hosnyanszki, Cuk 3, Erdelyi 2 (2 rig.), Vapenski 1, Bedo; Angyal 2, Cuckovic, Szivos 1, Harai, Lorincz. N.e. Csoma. All. Tabrovski. Arbitri: Schwartz (Isr) e Teixido (Spa). Girone A: Radnicki (Ser)-Olympiacos (Gre) 7-8, Brescia-Barceloneta (Spa) 12-4 giocata venerdì. Classifica: Pro Recco 27; Eger 13; Barceloneta 11; Olympiacos 10; Radnicki 9; Brescia 8.
Race, che porterà i 6 scafi dal Brasile a Newport (Usa). Ieri si è disputata la In Port Race vinta da Team Brunel; ha partecipato anche il calciatore Cafu, ospite su Abu Dhabi Racing.
IPPICA
Che bella Princess: a un soffio dal colpo nel Prix Atlantique 1A Enghien solo Moving On meglio della figlia di Varenne. Oggi GP Costa Azzurra a Torino
L’arrivo dell’Atlantique: Moving On vince, Princess (n. 9) è 2ª FORNI
U
na grande, grandissi ma Princess Grif è an data vicina al colpac cio nel prestigioso Prix de l’Atlantique (gr. 1, m 2150), la corsa più importante del l’ippodromo di Enghien, al le porte di Parigi. La figlia di Varenne, malgrado corres se in prospettiva Lotteria (cui è destinata il 3 maggio) e con una scomoda posizio ne di lancio in seconda fila, è scattata fortissimo all’in
GOLF
Cina: Crespi 17° Manassero 28° Oggi ultimo giro Dopo il terzo giro dello Shenzhen International, torneo dell’European Tour in corso in Cina (par 72), Marco Crespi è sceso dal 5° al 17° posto con -5 (69 70 72); Matteo Manassero è 28° con -3 (69 70 74), Renato Paratore 43° con -1 (72 71 72). In testa c’è il thailandese Kiradech Aphibarnrat con -12 (67 69 68), che ha due colpi di vantaggio sullo statunitense Peter Uihlein (67 68 71). Ancora in corsa per il titolo anche lo spagnolo Pablo Larrazabal con -9 e, a -8, gli inglesi Matt Ford e Tommy Fleetwood, l’argentino Emiliano Grillo e l’australiano Scott Hend. RISCOSSA SPIETH È bastato un giorno, a Jordan Spieth, per tornare allo stato di forma che l’aveva portato a trionfare all’Augusta Masters. Al Rbc Heritage in South Carolina, dopo un primo giro in sordina (93° con 74, +3), venerdì il 21enne statunitense ha chiuso in 62 colpi con -9 (9 birdie) e adesso è settimo con -6. Meglio di lui ha fatto Troy Merritt con 61 colpi, balzando anche in testa a -12.
Jordan Spieth, 21 anni REUTERS
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gresso della lunghissima dirit tura, finendo a meno di una lunghezza dalla vincitrice Mo ving On (F. Nivard), allenata come Princess da Fabrice Sou loy. Che dopo la corsa ha det to: «Entrambi hanno battuto un signor cavallo come Timo ko e questo non è da sottovalu tare. Princess è da tempo che va forte e ora andrà al Lotteria. Moving On farà la Finlandia Ajo». Solo terzo dunque il fa vorito Timoko, che da leader
RUGBY
Champions, Clermont prima finalista
Wesley Fofana, 27 anni AFP Il Clermont è la prima qualificata alla finale di Champions, il 2 maggio a Twickenham. Ieri a St. Etienne, i francesi hanno battuto i Saracens 13-9 (p.t. 36). Decisiva la meta a inizio ripresa di Fofana, servito da uno splendido calcetto di Brock James. Oggi alle 16.10 a Marsiglia, Tolone-Leinster (dir. Sky Sport Plus). La finale di Challenge, il 1° maggio allo Stoop di Twickenham, sarà Edimburgo-Gloucester. Ieri, nella seconda semifinale, Gloucester-Exeter 30-19. PROROGA ZEBRE (ma.p.) Il consiglio federale Fir ha approvato la proposta d’acquisto del pacchetto azionario delle Zebre arrivata da una cordata parmigiana e ha spostato a martedì 28 la data per il versamento dei circa 300mila euro: proroga dovuta, secondo fonti interne alla cordata, a tempi bancari. Il Consiglio ha anche esteso da 3 a 4 anni il vincolo per chi frequenta le accademie under 18 e da 2 a 3 per l’under 19. PARI (i.m.) Nell’andata dello spareggio per la Challenge 2015-16, Rovigo-Calvisano 17-17, mete di Majstorovic, Mbandà, 4 calci per Basson e Seymour.
ha preceduto lo sfortunato Ro bert Bi, che ha sempre corso al le sue spalle e non ha mai tro vato lo spazio per sprintare. Prix de l’Atlantique -m 2150: 1 Moving On (F. Nivard) 1.12.9 ; 2 Princess Grif (R. Andreghetti) 1.13; 3 Timoko; 4 Robert Bi; Tot. in Italia: 8,40; 2,04, 2,94, 1,36 (71,28) Trio: 592,96.
A TORINO 2 GP Sulla strada che porta al Lotteria, oggi c’è il Costa Azzurra. Occasione per Napoleon Bar di vincere per la terza volta questa corsa, già sbancata nel 2012 e 2014. Sul la sua strada il ritrovato Nesta Effe (reduce dal successo trie stino Jegher al rientro) e il re golare Owen Cr. Nel convegno anche il Città di Torino che chiama Santiago d’Ete dopo l’exploit a Padova. 6ª corsa - 17.25 - GP Costa Azzurra Euro 132.000, m 1600: 1 Radiofreccia Fi (Fed. Esposito); 2 Owen Cr (P. Gubellini); 3 Nesta Effe (R. Vecchione); 4 Orsia (G. Minnucci); 5 Napoleon Bar (E. Bellei); 6 Linda di Casei (A. Gocciadoro); 7 Re Italiano Ur (T. Di Lorenzo); 8Mineiro As (A. Di Nardo); 9 Pace del Rio (Santo Mollo); 10 Pleasure Kronos (F. Martinelli); 11 Raul Breed (M. Minopoli jr); 12 Rue du Bac (R. Andreghetti); 13 Zorro Photo (A. Guzzinati). GP AMBROSIANO A San Siro c’è il primo GP 2015 del galoppo italiano. L’Ambrosiano (gr. 3, m 2000) chiama il tedesco Magic Artist, sfidato da Cleo Fan e Fanoulpifer. Ben più spettacolare il Certosa (lr, m 1000) mezzora dopo con 13 velocisti al via. IERI QUINTÉ 3-12-1-8-2 A Firenze (m 1500): 1 Sooner Green (G. Marcelli); 2 City Napoli; 3 Blindman; 4 Kaffedan; 5 Sole Marino; Tot.: 19,48; 3,65, 1,73, 2,27 (88,31). Quinté: n.v. Quarté: 1.234,42. Tris: 331,62. OGGI SI CORRE A Trotto: Bologna (15), Napoli (15.30), Montegiorgio (15.20), Torino (15.10). Galoppo: Milano (14.35) e Roma (14.30) e Chilivani (14.50).
BOXE
Supergallo: Salvini mantiene il Tricolore (g.l.g.) Riunione fiume quella allestita da Paciucci e dalla Roundzero ad Ostia con sei incontri dilettanti ed un interessante titolo dei supergallo che Emiliano Salvini ha meritatamente conservato contro Michele Crudetti dopo un combattimento intenso. Ha vinto l’esperienza e la regolarità. Ha faticato un po’ Di Silvio al suo rientro. Risultati - Piuma: Trandafir (2-1-1) e Genovese (1-7-1) pari 6 t. Superwelter: Lezzi (7-4-1) b. Tobia Loriga (22-8-2) p. 6. Leggeri: Di Silvio (18-7-1) b. Marongiu p. (3-5-1) p. 6. Supergallo, campionato italiano: Emiliano Salvini (1720-2) b. Michele Crudetti (8-11) p. 10. Arbitro: Marco Marzuoli. Giudici: Di Mario 96-95, Ramacciotti 98-93, Bibbiani 96-95. RINVIO DI LUISA (m.cip.) La difesa del titolo supermedi dell’Ue del campione in carica Andrea Di Luisa, che avrebbe dovuto svolgersi sabato a Montefiascone (Vt) contro il 26enne francese Kevin Thomas Cojean, è stata rinviata al 16 maggio per un infortunio alla mano destra.
ATLETICA VISCA LONTANA (g.l.g.) Ieri alla Farnesina, la 15enne cadetta Carolina Visca ha lanciato il giavellotto da 0,500 a 57.45, migliorando di oltre un metro la migliore prestazione mondiale della categoria. Il risultato rappresenta anche la miglior prestazione mondiale stagionale allieve. SUDAFRICANI (si.g.) Orazio Cremona, 25enne pesista di origini mantovane, ha vinto il titolo sudafricano a Stellenbosch con 20.49. Nel lungo, mpm ‘15 del 23enne Rushwal Samaai con 8.38 (+1.4). Uomini. 400: Van Niekerk 44”91. 400 hs: Van Zyl 49”29. Donne. 800: Semenya 2’05”05. Giavellotto: Viljoen 64.14. MARATONE ESTERE (d.m.) Il keniano Mariko Kipchumba è il favorito della 25° maratona di Hannover (Ger). Accreditato di 2h06’05”, guida il lotto dei top runner comprendente i keniani Benjamin Kiptoo (2h06’31”), Augustine Ronoh (2h07’23”), Ndambiri (2h07’36”) e Cheshari (2h07’46”). Fra le donne l’algerina Souad Ait Salem (2h25’08”). A Lodz (Pol) favoriti i keniani Sylvester Teimet (2h06’49”) e Albert Matebor (2h05’25”). Fra le donne al via l’etiope Makda Harun (2h26’46”).
BASEBALL PADOVA IN TESTA (m.c.) Padova firma uno shutout con il Città di Nettuno e rimane in testa. Partenza sprint dei veneti che legittimano il successo con il fuoricampo di Medoro. Bologna passa a Parma con un punto (contestato) al quinto inning. Rimini risolve la pratica Nettuno 2 con 5 punti al 3°. 4° turno, gara-1: Nettuno2-Rimini 2-5 (v. Calendario, p. N.Gonzalez); ParmaBologna 0-1 (v. Fleming 2bv-8so, p. Jimenez); Padova-Nettuno 4-0 (v. Quevedo, 3bv-9so, p. Estrada); San Marino-Godo7-2 (v. R.Rodriguez 10so, p. Uviedo). Class.: Padova 857 (6-1); Rimini e Bologna 714 (5-2); San Marino 571 (43); Città di Nettuno 333 (2-4) Nettuno2 e Parma 286 (2-5); Godo 167 (1-5). Oggi: 12 rec. gara2 Godo-San Marino. COLABELLO OK (m.c.) Esplode la mazza di Colabello in triplo A. Il prima base ha contributo al successo dei Buffalo Bisons (5-1) su Lehigh Valley con un 3/4, con fuoricampo al 3° e 2pbc. Adesso batte 263 (5/19). Non decolla Liddi (Arkansas) con una sola valida su 21 turni.
BOXE ESPOSITO CI PROVA (r.g.) A Barcellona (Spa), l’ex tricolore Samuele Esposito (19-2), accompagnato da Biagio Zurlo, tenta l’impresa di conquistare la cintura vacante Ue superleggeri contro il locale Sandor Martin (21-1). D’ANTONI A BAGHERIA (r.g.) A Bagheria (Pa) per la Boxe Cavallari, welter: Giovanni D’Antoni (5-6-1) c. Jozsef Gerebecz (Ung. 7-12-2); superleggeri: Giancarlo Bentivegna (4) c. Miklos Szilagyi (Ung. 2-6) 6 t. MARSILI (r.g.) L’ente europeo ha confermato Emiliano Marsili al primo posto, sfidante di diritto del vincitore tra Edis Tatli (Fin. 24-1) e Yvan Mendy (Fra. 30-3-1), fissato il 25 aprile ad Helsinki (Fin). LORENI PREMIATO (r.g.) Mario Loreni, è stato nominato miglior organizzatore europeo 2014 dall’Ebu, che lo premierà il 6 giugno a Parigi (Fra), e a Emiliano Marsili (31-0-1) verrà consegnata una targa speciale, per le tre brillanti difese europee leggeri.
FOOTBALL CHAMPIONS (m.l.) Esordio vincente in Champions League Ifaf Europe per i Seamen Milano Tricolori che ieri al Vigorelli nella prima gara del gruppo «Central» di qualificazione hanno battuto 37-14 i Pioners Hospitalet Barcellona (Spa). Infortunio tra i padroni di casa per Luca Bellora. La prima classificata passa il turno. Altro match il 2 maggio in trasferta con i Black Panthers Thonon (Fra).
GHIACCIO FIGURA Agli Stati Uniti, a Tokyo, il titolo mondiale a squadre di figura: nel libero di ieri nuovo super triplo axel di Elizaveta Tuktamysheva. Donne. Libero: 1. Tuktamysheva (Rus) 134.21; 2. Radionova (Rus) 129.73; 3. Miyahara (Giap) 129.12. Coppie. Libero: 1. Duhamel-Radford (Can) 140.70; 2. Wenjing Sui-Cong Han (Cina)139.73; 3. Scimeca-Knierim 127.87 (Usa). Classifica finale: 1. Usa 110; 2. Russia 109; 3. 1’3; 4. Canada 82; 5. Cina 77; 6. Francia 59.
Emiliano Salvini, 36 anni ACTIVA
HOCKEY GHIACCIO AZZURRINI SALVI Ai Mondiali di categoria Prima Divisione Gruppo B di Maribor (Slo) l’Italia under 18 è stata sconfitta 5-0 dall’Austria ieri nella quinta e ultima giornata. Gli azzurrini di coach Alex Gschlisser si sono comunque salvati. Classifica: Austria 15 (promossa); Slovenia* 9; Giappone*, Ucraina 6; Italia, Lituania (retrocessa) 3. (*una in meno) PLAYOFF NHL Così nei quarti di Conference dei playoff Nhl. Venerdì (gara-2). Eastern: Montreal-Ottawa 3-2 (serie 2-0); Washington-NY Islanders 43 (serie 1-1). Western: Chicago-Nashville 2-6 (serie 1-1); Vancouver-Calgary 4-1 (serie 1-1). Giovedì (gara-1). Eastern: NY Rangers-Pittsburgh 2-1; Tampa BayDetroit 2-3. Western: St. LouisMinnesota 2-4; Aneheim-Winnipeg 4-2. TECNICO VIPITENO (m. l.) Il Vipiteno ha scelto il canadese Clayton Baddoes ex Cortina come nuovo allenatore.
HOCKEY PISTA LODI CADE A BREGANZE PIEVE AI QUARTI (m.nan) La 26a e ultima giornata in serie A-1: Follonica-Correggio 3-2, BassanoForte dei Marmi 1-3, Trissino-Giovinazzo 5-1, Breganze-Lodi 4-3, Sarzana-Matera 7-6, Valdagno-Pieve 2-3, Cgc ViareggioPrato 4-2. Classifica: Forte dei Marmi 66, Cgc Viareggio e Breganze 59, Valdagno 52, Trissino 48, Bassano 45, Follonica 39, Pieve 35, Lodi 33, Matera e Sarzana 26, Giovinazzo 24, Prato 8, Correggio 6. Quarti playoff (21, 23 e 25 aprile): Forte dei Marmi-Pieve, Cgc Viareggio-Follonica, Valdagno-Trissino, Breganze-Bassano.
NUOTO SUN YANG: QUATTRO GARE AI MONDIALI (al.f.) Sun Yang prepara il poker a Kazan: oltre a difendere i tre titoli iridati conquistati a Barcellona (400, 800, 1500 sl) gareggerà nei 200 sl: «Spero di partire al meglio con i 400 sl – dice il cinese squalificato per doping l’estate scorsa – I risultati dei campionati cinesi sono incoraggianti». Intanto a Baoji. Uomini: 50 sl Ning Zetao 22”17; 200 do Xu Jiayu 1’56”26 (3° t. 2015); 200 ra Li Shiang 2’10”59, Mao Feilian 2’10”77; 100 fa Li Zhouhao 52”20 (s. 51”82). Donne: 100 sl Shen Duo 54”31; 200 ra Shi Jinglin 2’22”08; 50 fa Lu Ying 26”09. LUCAS SI SPOSA (al.f.) Philippe Lucas, ex allenatore di Federica Pellegrini e Laure Manaudou, ha annunciato il matrimonio con la sua ex allieva Camelia Potec, oro olimpico nei 200 sl ad Atene 2004 e attuale presidente della federnuoto romena. NALDINI SQUALIFICATA (al.f.) Gaia Naldini, positiva alla traversata dello Stretto, è stata squalificata per 4 mesi dal Tna del Coni che ha accolto parzialmente il suo ricorso. La sospensione terminerà il 18 giugno.
PALLAMANO PLAYOFF (an.gal.) A Chieti, TriesteAlbatro 32-29 nella 2a giornata della poule playoff maschile che stabilirà la 4a semifinalista. Oggi (ore 18.30, dir. figh.it) Albatro-Carpi. Classifica: Carpi, Trieste* 3; Albatro 0. (*1 in più).
PESI EUROPEI Chiusi gli Europei di Tbilisi (Geo). Uomini. 105 kg: 1. Bonk (Pol) 408 (185+223); 2. Zbirnea (Mol) 399 (177+222, peso corp. 104,62); 3. Michalski (Pol) 399 (172+227, p.c. 105,00). +105: 1. Proshak (Ucr) 435 (200+235, p.c. 130,20); 2. Turmanidze (Geo) 435 (201+234, p.c. 131,04); 3. Mogushkov (Rus) 432 (202+230). Donne. +75 kg: 1. Kashirina (Rus) 322 (142+180); 2. Lysenko (Ucr) 280 (126+154); 3. Aanei (Rom) 261 (120+141).
TAEKWONDO MOLDAVIA OPEN Al Moldavia Open ben sei podi per l’Italia. Due i secondi posto: di Roberto Botta nella - 80 kg e Giovanni Giorgi nella -54 kg. E quattro terzi posti, con Leonardo Basile (+87 kg), Simone Crescenzi (-63 kg), Cristiana Rizzelli (-67 kg) e Ginevra Graf (-46 kg).
TUFFI RIECCO TANIA (al.f.) Ai Tricolori di Bolzano, rientra Tania Cagnotto dopo l’influenza. Uomini. 1 m: Tocci 431”20, Chiarabini 364.60, Auber 348.45. Donne. 3 m: Dallapè 303.70, M. Marconi 236.50, Bilotta 228.60; 3 m sincro: Cagnotto-Dallapè 299.70.
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DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
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non era stato torto un capello, stava anzi benissimo. Il reato era poi cominciato in Italia, quindi spettava ai giudici ita liani indagare e processare. Queste parole — “giudici”, “indagini”, “processo” e ma gari, dio non voglia, “condan na” — sembrano enormi di fronte a quell’anima indifesa che è fuggita per la paura che facessero qualcosa al suo pic colo.
3 IL FATTO DEL GIORNO È FINITO UN INCUBO
A sinistra la mamma Stefania con il piccolo Matteo e la polizia spagnola. A destro Enzo Costanza
Rilasciato il papà fuggito col figlio di 15 giorni Ma come ha fatto la moglie a perdonarlo?
1Scarcerato dai giudici spagnoli: soffre di un problema psicologico e voleva solo proteggere il neonato. Per la donna «è un uomo buono» di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
È così raro che i protagonisti di un fatto di cronaca siano delle persone buone… Ci occupiamo perciò del padre fuggito col suo figlioletto di quindici giorni, e poi ritrovato, con uno strano sentimento in petto, qualcosa che sta a mezzo tra la commo zione e l’incredulità.
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Il padre che ha rapito il bambino sarebbe un uomo buono? Sì, è solo un uomo malato, i cui fantasmi sono tenuti a ba da dai farmaci. Da ultimo non voleva più prendere questi farmaci. Non è scappato per portar via il bambino, ma per sottrarlo ai cattivi che voleva no avvelenarlo. Domenica scorsa è sparito per quasi tut to il pomeriggio ed è poi ri comparso verso le sei dicendo che era andato a comprare del mangiare in Francia, dove certi rischi non si corrono. La famigliola protagonista di questo fatto di cronaca vive
ad Orbassano, prima cintura torinese, e la Francia è a un pas so. Per questo, martedì, quan do il papà è scomparso di nuo vo, la mamma sulle prime non si è allarmata: era tornato do menica, sarebbe tornato anche martedì. Ma tornare, non tor nava e s’è dovuta avvertire la polizia e mobilitare poi gli agenti francesi e dopo gli agen ti francesi, gli agenti spagnoli. Però, che volesse fare del male al bambino, no. All’hotel Ibis Caluire di Lione hanno trovato una tettarella. Lo ha nutrito e tenuto al caldo come si deve. All’hotel Ibis lo ha visto il dottor Manuele Vecchi, che si trovava nella città francese per un con vegno. S’è allarmato solo il giorno dopo, quando ha visto la foto sul giornale e s’è ricordato di quell’uomo che era uscito dall’ascensore con lui. Aveva
LA CHIAVE
Costanza torna a casa nel Torinese ma adesso dovrà fare i conti con la giustizia italiana
una specie di borsa portadocu menti e un sacchetto di nylon, di quelli della spesa, che cion dolava. «Una scena dolce. I due sembravano in salute. Stavano bene». Nessuno, nemmeno la moglie, ha mai pensato che il piccolo Matteo corresse qual che rischio. Il padre, mentre guidava, lo ha sempre tenuto al sicuro nell’apposito ovetto ag ganciato al sedile di dietro. Do menica 29, quando la famiglia è tornata a casa dopo il parto, il papà mostrava il figlio a tutti quanti, inorgogliendosi del fat to che un giorno quel piccolino lì avrebbe giocato a pallone.
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Ieri gli spagnoli hanno scarcerato il padre. Mi ricordi come si chiama questo padre. Enzo Costanza, di anni 39. La mamma, Stefania, di anni 32. Questo è il loro primo figlio. Mentre tutti lo cercavano, il pa dre di Enzo, avvicinato dai cro nisti, ha detto: «Quando torna gli tirerò le orecchie». Il giudice di Albacete, a 250 chilometri da Madrid, non aveva ragione di tenerlo in galera. Al bambino
Gente così non starebbe meglio in manicomio? Non lo dica neanche per scherzo. Non abbiamo parla to della bontà della moglie, Stefania. Nel 2006 diagnosti cano questa cosa al marito, chiamiamola una specie di paranoia, con il solito carico di ansie improvvise, insonnie, palpitazioni. I medici tengo no sotto controllo la situazio ne con le medicine. La moglie non smette per questo di vo lergli bene, e anzi ci fa un fi glio. Solo che, appena Enzo smette di aiutarsi con le medi cine, le fobie ricominciano. Erano andati dal medico e il medico aveva sancito che la situazione s’era un poco ag gravata, quindi si sarebbero dovute aumentare le dosi. Se condo il parere generale è proprio questo che ha scate nato qualcosa nel papà. Di medicine non ha più voluto sentir parlare e, senza medici ne, gli incubi sono tornati. In cubi che adesso riguardavano addirittura il piccolo. Impen sabile, doveva fare qualcosa.
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È religioso? Molto, è uno che parla spesso di Lourdes e di Fatima. Ma a un tratto, du rante la fuga, s’è fermato e tutto confuso ha chiamato fi nalmente la moglie. «Il bam bino sta bene, te lo riporterò presto» ha detto. Poi ha ag giunto: «Non so cosa sarà di me».
«Coppia dell’acido, peggio dei mafiosi» 1Il gip: «Sono dei serial killer, volevano purificare gli ex di lei»
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avuto a che fare con delinquenti di ogni livello e categoria. Ma fiosi, ’ndranghetisti, rapinatori a mano armata, terroristi pron ti a uccidere persone inermi, as sassini di professione. Ebbene, mai si è avvertita una percezio ne di così intenso pericolo». SPIETATI I tre costituirebbero per il gip una vera e propria as sociazione per delinquere. «So no dei serial killer» e per loro «colpire il viso delle vittime ser ve a cancellare la loro identità e quindi a cancellarle dalla vita di Martina Levato». Oltre all’ag gressione a Barbini, la ragazza
è accusata anche di un tentati vo di evirazione di uno studente della Cattolica, con cui aveva avuto una breve relazione. È «veramente stupefacente», sot tolinea a questo proposito il gip, come «una ragazza della sua età, senza esperienza crimina le» sia stata «capace» di colpire «a sangue freddo» un «amico con modalità brutalmente cruente». Nella lista della ban da pare ci fossero altri tre nomi di uomini da punire. E un altro, Stefano Savi, sarebbe stato sfre giato il 2 novembre perché scambiato con un uomo con cui la Levato aveva avuto un flirt.
NOTIZIE TASCABILI AL VERTICE FMI
L’ITER DELL’ITALICUM
Padoan sicuro: Legge elettorale, «Debito non sale Boschi: «È presto ma si stabilizza» per la fiducia» Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a Washington per il vertice del Fondo monetario internazionale si è mostrato sicuro. «Il governo ha rivisto le previsioni di crescita al rialzo, per il 2015 e il 2016, allo 0,7 e all’1,4%». E ha aggiunto: «Non è vero che il debito cresce. Nel 2015 si stabilizza e poi scenderà». Sul lavoro: «L’occupazione nel 2014 è aumentata, ma «quella giovanile resta alta». E non è mancato un accenno alla crisi greca: «Non toccherà l’Italia». Sul tema è intervenuto il presidente della Bce Mario Draghi: «Il successo della Grecia dipende dal suo governo». Draghi ha aggiunto che è prematuro speculare su un’uscita del Paese dall’euro. «Ma ora siamo meglio equipaggiati», ha concluso.
Il ministro Maria Elena Boschi «È prematuro parlare di fiducia adesso, bisogna prima affrontare l’Aula». Così il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi ha risposto ieri sulla legge elettorale a margine di un incontro a Lucca. «La fiducia viene usata nei provvedimenti centrali per l’agenda del governo e del Paese — ha aggiunto la Boschi —. Sicuramente l’Italicum lo è, ma vedremo». Il ministro ha spiegato come il Senato non elettivo sia «un punto chiave della riforma».
L’ISIS RIVENDICA, CI SONO ALMENO 38 MORTI
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Quindi è buona anche la moglie. Ieri ho visto i video in cui, tenendo il neonato Mat teo in braccio, parlava con i giornalisti. Molto tranquilla. «Vuole bene lo stesso a suo marito?». «Sì, certo, è un buon padre, protettivo, sape vo che non sarebbe successo niente, che bisognava solo aspettare». Enzo, che lavora al Centro Ricerche della Fiat e ha un Suv Freemont grigio, dopo aver toccato Lione, per corso il sud della Francia e viaggiato nel cuore della Spa gna — centinaia e centinaia di chilometri tenendo sempre il cellulare spento per non do ver affrontare la prova di un colloquio con la moglie — stava probabilmente andan do a Fatima.
L’AGGRESSIONE DI MILANO
ualsiasi uomo che avesse avuto contatti con Marti na andava «purificato». Era questo l’assurdo pia no della «coppia diabolica», la bocconiana Martina Levato e il suo compagno broker Alexan der Boettcher, che il 28 dicem bre a Milano bruciarono con dell’acido il volto del 22enne Pietro Barbini, ex fidanzato di lei. I due, insieme al complice Andrea Magnani, sono già in carcere con l’accusa di lesioni gravissime, ma secondo il gip di Milano Giuseppe Gennari ci sa rebbe di più. Nella sua ordinan za si legge infatti: «Chi scrive ha
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Il luogo dell’attentato kamikaze a Jalalabad in Afghanistan REUTERS
Kamikaze in una banca: è strage in Afghanistan In Afghanistan, almeno 38 persone sono morte e oltre 130 sono rimaste ferite in un attentato, ieri, all’ingresso di una banca nella città di Jalalabad, 120 km ad est di Kabul, vicino al confine con il Pakistan. L’attentato è avvenuto quando decine di persone, tra le quali funzionari e poliziotti, stavano ritirando il proprio stipendio nell’istituto. A farsi saltare in aria è stato un kamikaze a bordo di un moto-risciò. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis anche se gli esperti hanno dei dubbi. Si tratterebbe del primo attentato del Califfato nel Paese. Dopo la strage è intervenuto il presidente afghano Ashraf Ghani: «In questo giorno di lutto i talebani dovrebbero chiarire se stanno con i terroristi o con la Nazione».
ARRESTATI 44 SCAFISTI
Sbarchi infiniti: 11 mila migranti in sette giorni La polizia ha arrestato 44 scafisti nell’ultima settimana: i criminali sono ritenuti responsabili di almeno 15 sbarchi, uno dei quali culminato in un naufragio che avrebbe provocato la morte di oltre 300 persone. Proseguono le inchieste sulle reti criminali che trafficano i migranti in partenza dalla
Migranti sbarcati a Palermo Libia, dall’Egitto e dalla Turchia. Gli sbarchi non si arrestano. Ieri a Messina sono giunti, infatti, altri 454 profughi, tra questi 8 donne incinte. A Palermo sono sbarcati in 93. In una settimana gli arrivi hanno toccato quota 11 mila.
DOPO IL CAOS TRASPORTI DI VENERDÌ
Roma, Marino furioso per lo sciopero «Non escludiamo i licenziamenti»
Alexander Boettcher, 30 anni
Potrebbe avere conseguenze pesanti il caos che si è creato venerdì per i tre diversi scioperi del trasporto pubblico a Roma. Il sindaco Ignazio Marino è a caccia di colpevoli e ieri ha affermato: «Non escludo che con l’apertura domani della commissione d’inchiesta possano arrivare dei licenziamenti già da martedì. È uno spirito scomposto di affrontare una situazione che vogliamo portare alla massimi efficienza» ha detto al Tg1. Quindi fa un paragone: «A Milano un macchinista della metro lavora oltre 1150 ore l’anno, a Roma solo 720». Sul venerdì nero si sta muovendo anche la Procura, dopo l’esposto presentato dal Codacons.
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DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
Mattarella dal Papa «Grido di dolore per i disoccupati» 1Primo incontro ufficiale. In Vaticano torna un capo dello Stato cattolico. E sugli immigrati: «Si muova l’Ue» frac e Papa Francesco senza la sua stola.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Papa Francesco ANSA
Elisabetta Esposito ROMA
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anno avuto il loro primo incontro nella biblioteca privata del Papa. E non è difficile immaginare Sergio Mattarella camminare lungo gli scaffali pesanti di storia mentre lancia occhiate a quei volumi unici. Lì, il presidente della Re pubblica e il Santo Padre hanno parlato per 23 minuti. Una chiacchierata tra anime colte, per affrontare le questioni più importanti del nostro Paese e magari pure la delicata questio ne armena. Forse hanno parlato anche di fede, visto che Matta rella è il primo capo di Stato cat
PER LA SINDONE UN MILIONE DI PELLEGRINI
LA VIOLENZA CONTRO I CRISTIANI INTERPELLA LE COSCIENZE DI TUTTI COLORO CHE AMANO LA LIBERTÀ E LA TOLLERANZA SERGIO MATTARELLA CAPO DELLO STATO
tolico dopo 15 anni di presiden ti laici o poco meno. Di sicuro entrambi hanno cercato di ren dere quest’incontro, tra l’altro privo di un’agenda di temi pre stabilita, meno formale del soli to: Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura e da cinque ni potini, era senza il tradizionale
INTESA Pubblicamente hanno mostrato il loro comune intento su diversi temi, a partire dalla disoccupazione. «La carenza di lavoro per i giovani — ha avver tito il Papa — diventa un grido di dolore che chiama in causa tutti noi, dai pubblici poteri agli imprenditori privati e la comu nità ecclesiale, perché si compia ogni sforzo per porvi rimedio, dando alla soluzione di questo problema la giusta priorità. È indispensabile che le giovani generazioni, tramite il lavoro, abbiano la possibilità di proget tare con serenità il loro futuro». E Mattarella: «Governo e Parla mento italiani sono impegnati ad adottare misure che consen tano al nostro Paese di lasciarsi alle spalle una crisi che è stata lunga e dolorosa e da cui solo ora si inizia a intravedere l’usci ta». Bergoglio ha parlato anche di immigrati, esprimendo «gra titudine per l’impegno che l’Ita lia nell’accogliere i migranti» e ribadendo che «non dobbiamo stancarci nel sollecitare un im pegno a livello europeo e inter nazionale». I due hanno con dannato poi le violenze sui cri stiani e parlato anche di Expo («Un’occasione per riflettere sull’ambiente», ha detto il Pa pa) e Giubileo («Un’occasione per riflettere su solidarietà e pa ce», ha chiuso Mattarella). © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA RIFORMA NEL MIRINO
IL TOUR TRA GLI SCAVI
Scuola, strappo dei sindacati «Il 5 maggio sarà sciopero» La scuola torna a fermarsi compatta. Martedì 5 maggio, i lavoratori — docenti, Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) e dirigenti scolastici — aderenti a Flc-Cgil, Cisl scuola e Uil scuola, GildaUnams e Snals-Confsal, scenderanno in piazza contro il disegno di legge sulla «Buona scuola», presentato dal governo e in discussione in questi giorni in Parlamento. A questo punto, i Cobas della scuola che manifesteranno il prossimo 24 aprile, potrebbero decidere di revocare la loro protesta e aderire all’agitazione. Anche gli studenti della Uds e della Rete studenti medi hanno aderito alla protesta. Era dal 30 ottobre 2008, l’epoca della riforma Gelmini, che la scuola non scendeva in piazza con tutte le sigle sindacali. Secondo i sindacati «mancano un reale piano di investimenti e un piano di assunzioni: si rischia di compromettere il futuro della scuola italiana». A far discutere è anche l’aumento dei poteri dei dirigenti scolastici. Duro Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, che ha parlato di Renzi come di «un apprendista stregone» che non ha «conoscenza e competenza in materia». Il governo non è parso preoccupato: «Rispetto una forma legittima di dissenso come lo sciopero — ha detto il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini — ma stiamo cercando di creare ampio consenso su una riforma che ha dei principi rivoluzionari dal punto di vista culturale, del metodo e delle governance delle scuole». «Questa è la prima grande mobilitazione del settore dopo il ddl. Credo che unitariamente bisogna decidere di proseguire anche con lo sciopero generale», ha rilanciato, invece, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.
Da oggi alle 16.30 fino al 24 giugno la Sindone (foto LaPresse) torna esposta ai fedeli nel Duomo di Torino. Già un milione le prenotazioni. Le offerte raccolte verranno consegnate al Papa, che sarà a Torino il 21 e 22 giugno. Oltre 4.500 i volontari che assisteranno i pellegrini. Il ministro Stefania Giannini
Matteo Renzi, 40 anni, ieri durante il discorso a Pompei (Na) ANSA
Esuberi Whirlpool Renzi agli operai: «Me ne occupo io» 1In visita a Pompei per Expo Idee il premier riceve i lavoratori Indesit «Il futuro è qui» Francesco Rizzo
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entre il Washington Post lo promuove («sta cercando di scuotere lo sclerotico siste ma politico ed economico italiano»), il premier Matteo Renzi torna dagli Usa e spen de il sabato a Pompei, in Campania. Dove il suo otti mismo non sembra soffrire il jetlag. «Ho una tesi ambizio sa, quasi arrogante: l’Italia è più interessante nel futuro che nel passato», annuncia il capo del governo interve nendo a Expo Idee, benché a quel passato rimandino pro prio le bellezze di Pompei. E, forse, il fascino dell’antica città ispira il premier: «La cultura è l’anima del Paese», sottolinea, accarezzando i giovani che non hanno la sciato l’Italia («Ai cervelli in fuga non dico di tornare, ma quelli che rimangono, sia chiaro, non sono mica dei pancreas, il futuro è qui»). Poi indica i lavori per la con servazione del sito archeolo gico come prova che si può vincere «il derby tra chi gode a fare l’elenco dei problemi e chi quei problemi vuole ri solverli»; bacchetta i tanti corrotti («favoriti anche da una burocrazia asfissiante») e rilancia l’Expo, «che non è
un ristorante né una fiera — sottolinea Renzi — ma una grandissima opportunità per il Paese». Il premier punta a venti milioni di visitatori. Ovvero il doppio dei biglietti che si preve de saranno venduti all’apertura dell’esposizione. RISCHIO Ma Renzi, che venerdì aveva sponsorizzato la “nuova flessibilità” del mercato del la voro italiano davanti ai poten ziali investitori Usa, non ha po tuto evitare la granaWhirlpool, visto che gli americani vogliono fermare le attività della fabbrica di Carinaro (Caserta) e preve dono 1350 esuberi in tutt’Italia. Sulla vicenda, il premier — che in luglio, all’atto dell’acquisizio ne da parte degli statunitensi, aveva parlato di «operazione fantastica» — si è detto «stupi to» e ha incontrato le rappresen tanze sindacali. Sull’esito, riferi sce il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro: «Il presidente del Consiglio ci ha garantito il suo personale impe gno a non perdere nemmeno un posto di lavoro: sono a rischio 890 occupati». La conferma ar riva dai sindacati: «Il presidente ci ha assicurato che il governo aprirà con Whirlpool un tavolo istituzionale a Palazzo Chigi, per far sì che le produzioni resti no in provincia di Caserta. E che metterà lo stesso impegno pro fuso per Terni, Ilva di Taranto e Electrolux». Domani i rappre sentanti dei lavoratori avranno un primo incontro con l’azien da. Alle promesse di Renzi fa eco il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: «L’azienda trovi un equi librio tra le proprie scelte indu striali e i problemi sociali, ovve ro la tutela dei lavoratori». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA
CARLO VERDONE
TV DI CULTO
«Più idee che soldi» La fantascienza pop di lady Anderson
«La comicità del futuro? Sta nascendo su YouTube»
1A Venezia l’autrice di Ufo e Thunderbirds «Oggi c’è il digitale ma conta l’emozione»
1Il regista tra gli ospiti del Festival di Lecce
Massimo Arcidiacono
«Troppe le commedie in sala: durano poco» Claudia Catalli LECCE
«C
annes? Non mi man ca per niente». Non le manda a dire Car lo Verdone, ieri con i fratelli Lu ca e Silvia al Festival del Cine ma Europeo di Lecce per conse gnare il premio intitolato al pa dre Mario alla miglior opera prima: Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso. Con l’occa sione il regista e attore romano ha mandato il suo “in bocca al lupo” ai tre autori in gara al prossimo Festival di Cannes: Nanni Moretti, Matteo Garrone e Paolo Sorrentino, con cui ha lavorato in La grande bellezza.
E le commedie? «C’è poco tempo per godere di quelle belle, ci si tuffa sul mer cato dandosi calci gli uni con gli altri. Però ci sono anche le novità, i giovani youtuber da guardare con interesse, spe rando che sviluppino al meglio il loro potenziale».
INVIATO A VENEZIA
C’
riguardo. Un governo che ama lo spettacolo permette la chiu sura di un teatro storico come l’Eliseo a Roma? Chiudono tea tri, cinema, poi si fanno belli appena vinciamo un Oscar. La verità è che con il cinema si mangia, ed è anche una que stione di prestigio. Speriamo che Franceschini, che è un bra vo ministro, saprà fare cose buone». Nel 2014 è uscito «Sotto una buona stella»: a che punto è con il suo nuovo film? «Termino di scriverlo in setti
A GENNAIO ESCE IL MIO FILM CON ALBANESE IL TITOLO? DEVO DECIDERLO
La verità: per chi tiferà? «Tutti e tre. Sono amici e autori di spessore, la cosa bella è che sono uno diverso dall’altro: vinceranno, non vinceranno, conta che ci siano in quella ve trina così importante che di mostra l’ottima salute del cine ma italiano d’autore».
TIFERÒ PER TUTTI E TRE GLI ITALIANI A CANNES: VALE COME VETRINA CARLO VERDONE REGISTA E ATTORE
Incontrando i giornalisti ha tuonato contro il mancato intervento del governo in tema di spettacoli. «Certo, ad oggi non ho visto provvedimenti straordinari al
Carlo Verdone, 64 anni, ha debuttato al cinema nel 1980 EIDON
mana, poi discuteremo con il produttore De Laurentiis, sup pongo voglia farlo uscire a gen naio. Non ho ancora un titolo, ma il protagonista sì: Antonio Albanese. Sarà una commedia dinamica incentrata su me e Antonio, con un paio di bei ruoli femminili». Che personaggio interpreterà stavolta? «Posso solo dire che non mi ve drete in giacca e cravatta, i bor ghesi mi hanno stancato». Nel suo ultimo film ha diretto Tea Falco, bersaglio di critiche sui social network per la sua performance nella serie «1992». Che idea si è fatto? «Un’esagerazione: quando c’è un personaggio fuori dagli schemi è perfetta, l’ha diretta Bertolucci e nessuno ha avuto da ridire, con me idem. Non so se in 1992 sia fuori ruolo, ma so di aver visto recitare altri in modo più discutibile».
21/4 - 20/5 TORO
21/5 - 21/6 GEMELLI
22/6 - 22/7 CANCRO
23/7 - 23/8 LEONE
24/8 - 22/9 VERGINE
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7
5,5
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Gli “assolo” nel lavoro e nello sport vi riescono alla grande e vi rendono delle vere autorità. La fornicazione unlimited vi sciupa un po’ però: occhio.
Evviva la domenica, se è così speciale come afferma la Luna. Gli amici sono complici stretti, il lavoro gratifica, l’amor vi bea con interludi suini.
Giornata piacevole come un orzaiolo. Anche negli affetti. State su. E non perdete né tempo né colpi. Le energie per fornicare non ci sono. Ma ritorneranno.
Siete vincentissimi, oggi. Nel lavoro, nello sport, in amore, in ogni altro ambito. E la fortuna vi assiste in modo sfacciato. Oltre che suino. Uau.
23/9 - 22/10 BILANCIA
23/10 - 22/11 SCORPIONE
23/11 - 21/12 SAGITTARIO
22/12 - 20/1 CAPRICORNO
21/1 - 19/2 ACQUARIO
20/2 - 20/3 PESCI
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7+
Siete operosissimi, fattivissimi, un po’ rompizebedei. Ma a fin di bene. Evitate però le cupezze attirasfiga e godetevi la domenica. Ormon romantico.
GAZZA METEO
a cura di ILMETEO.IT
La Luna vi mostra cose più utili (per quanto, forse, spiazzanti) di quanto avreste creduto. Ergo: don’t lagn. Lo stress c’è, il sudombelico è turpino.
OGGI Milano MAX 15° MIN 9°
Look insolito per Robert Downey Jr (foto LaPresse). alla “prima” di «Avengers: Age of Ultron» a Seul, in Corea. Il nuovo film della saga dei supereroi esce in Italia mercoledì.
CONSIGLI
21/3 - 20/4 ARIETE
La compagine planetaria vi manda in goal in ogni ambito: nel lavoro, in amore, nello sport. E i vostri cucchiai suini entrano in ogni porta. Grandi.
THE AVENGERS “PRIMA” A SEUL
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OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI Volendo, potete riposare, rilassarvi o lavorare su ritmi accettabili. Siete pure fighi e ispirate sicurezza. Oltre che esalare afrori suini: si cucca.
Il progetto più importante di oggi (ma non solo di oggi) siete voi stessi. Dedicatevi dunque tonnellate di narcisismo, amatevi, fornicate. E rinascerete.
Roma
MAX 19° MIN 13°
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Giornata creativa, fattiva e di fulgore. Il vostro charme cresce, ogni diversivo appaga, i pudori cadono, gli indumenti pure. Ci si diverte, insomma.
DOMANI Milano MAX 19° MIN 7°
Roma
MAX 21° MIN 12°
Gli impicci vi fanno venire gli zebedei elicoidali, come i fusilli. Relaxatevi e evitate i tignosi. Suinamente, comunque, potreste non fare figuroni.
Luna e Mercurio spazzano via malinconie, paranoie, abbattimenti. Così, lavoro, sport, viaggi, amore gratificano: lo slancio suino è da giovanotti.
DOPODOMANI Milano Roma MAX 22° MIN 10°
MAX 22° MIN 9°
erano i Beatles, i Rolling Stones, l’In ter vinceva il suo primo treble… e i Thunder birds di Gerry e Sylvia An derson arrivavano in tv. Una serie a quei tempi modernis sima: le avventure di una squadra di soccorso ipertec nologica, l’International Re scue, interpretata da mario nette elettroniche. «Erava mo nel periodo perfetto e tutti guardavano al futuro», ricorda Sylvia Anderson, ospite di Cartoon on the Bay, dove ha ricevuto il Pul cinella Special Award. Syl via ha 88 anni, fatica a muo versi ma non ha perso la grinta: «Avevamo pochi sol di e tante idee, abbiamo la vorato sodo e abbiamo avu to fortuna». Furono girati 32 episodi, riandati in onda per decenni. Sylvia era se gretaria di produzione quando conobbe Gerry (ma laureata alla London School of Economics). Si sposarono nel 1960, si lasciarono ven t’anni dopo, nel frattempo fecero insieme qualche altra “cosina”. Due figli e serie co me Ufo e Spazio 1999: storia della tv e della propria in fanzia per gli over 40. La An derson a Venezia ha presen tato le prime immagini della sua nuova sfida, The Last Station, in compagnia della figlia Dee e di Cass Lewis de gli Skunk Anansie, coautori della serie. Di cosa parla «The Last Station»? «Delle avventure di un ra gazzo che guida l’ultima sta
QUELLA PROF NON SMETTE DI DIVERTIRE L’arrivo a Torino di Beatrice Passamaglia (Lunetta Savino), detta Bea Pazz, è una delle novità della terza stagione di «Fuoriclasse», la serie tv con Luciana Littizzetto prof e mamma, che — oltre alla sorella Bea — deve fronteggiare il debutto all’università del primogenito Michele e le ansie da paternità del compagno Enzo (Fausto Maria Sciarappa). DA VEDERE STASERA ALLE 21.35 SU RAI UNO
IN «THE LAST STATION» RACCONTERÒ DEL RAGAZZO CHE GUIDA L’ULTIMA STAZIONE RADIO DELL’UNIVERSO SYLVIA ANDERSON AUTRICE TV
zione radio dell’universo. Un misto tra fantascienza e musi ca. Ci sono ancora le emozioni della serie originale, senza pe rò le incredibili difficoltà che affrontavamo. Le marionette erano mosse con fili, avevamo movimenti troppo meccanici. Anche metterle dalla posizione in piedi a quella seduta fu un problema da risolvere». Come nacque l’idea di «Thunderbirds»? «Volevamo fare un film, ma non avevamo money, usare marionette fu una necessità. Mia madre era una disegnatri ce di moda, ci diede le prime dritte. Col tempo riuscimmo a curare nei minimi particolari anche scenografie, costumi, ef fetti speciali. Eravamo influen zati dai tempi, dagli Anni 60, ma non pensavamo di fare le grandi cose che poi sono venu te. Oggi, grazie al digitale, si la vora velocemente, ma le rea zioni del pubblico sono le stes se. Quello che conta è sempre trovare il giusto equilibrio tra emozione e tecnica». © RIPRODUZIONE RISERVATA
LO SPORT IN TV cAlcio
LA FICTION «FUORICLASSE»
Una scena di «Thunderbirds»
sAssUolo - toRiNo Serie a 12.30 - Sky SuPERCalCiO, MP CalCiO, Sky CalCiO 1 MANchEstER citY wEst hAM Premier league 14.30 - FOX SPORTS chiEVo - UDiNEsE Serie a 15.00 - Sky CalCiO 4 EMPoli - PARMA Serie a 15.00 - Sky CalCiO 3 lAtiNA - cAtANiA Serie B 15.00 - Sky CalCiO 7 liVoRNo - fRosiNoNE Serie B 15.00 - Sky SPORT 1, Sky CalCiO 6 PAlERMo - GENoA Serie a 15.00 - Sky CalCiO 2, MP CalCiO 2 RoMA - AtAlANtA Serie a 15.00 - Sky CalCiO 1, MP CalCiO 1 AstoNVillA-liVERPool Fa Cup 16.00 - FOX SPORTS 2 NEwcAstlE-tottENhAM Premier league 17.00 - FOX SPORTS wolfsBURG-schAlkE04 Bundesliga 17.30 - Sky CalCiO 9
cAGliARi - NAPoli Serie a 18.00 - Sky SuPERCalCiO, Sky CalCiO 2, MP CalCiO iNtER - MilAN Serie a 20.45 - Sky SPORT 1, Sky SuPERCalCiO, Sky CalCiO 1, MP CalCiO lioNE - st. EtiENNE ligue 1 21.00 - FOX SPORTS
AUtoMoBilisMo GP BAhRAiN F1. Gara 17.00 - Sky SPORT F1, Rai 3 iNDYcAR Da long Beach 22.30 - Sky SPORT F1, Rai 3
BAskEt
cAPoD’oRlANDoMilANo Serie a 20.30 - Rai SPORT 1 clEVElANDcAVAliERsBostoN cEltics nBa Playoff. 21.00 - Sky SPORT 2
ciclisMo
AMstEl GolDRAcE 14.00 - EuROSPORT
GiNNAsticA ARtisticA EURoPEi Dalla Francia 15.00 - Rai SPORT 1
MotociclisMo GP ARGENtiNA Moto 3. Gara 18.00 - Sky MOTOGP GP ARGENtiNA Moto 2. Gara 19.15 - Sky MOTOGP GP ARGENtiNA Moto GP. Gara 21.00 - Sky MOTOGP
NUoto cAMPioNAtiitAliANi Da Riccione 9.00 - Rai SPORT 1
RUGBY toloNE- lEiNstER European Champions Cup 16.10 - Sky SPORT PluS
tENNis
itAliA - UsA Fed Cup. Spareggio 11.30 - Rai SPORT 2 RUssiA-GERMANiA Fed Cup 12.00 - SuPERTEnniS AtP MoNtEcARlo Finale 14.30 - Sky SPORT 2
VollEY cMc RAVENNA PARMAREGGioMoDENA Superlega. Quarti di finale 17.30 - Rai SPORT 1
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DOMENICA 19 APRILE 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA