La Gazzetta dello Sport (04 - 25 - 2015)

Page 1

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59

sabato 25 aprile 2015 anno 119 - numero 97 euro 1,90

IL SORTEGGIO DI CHAMPIONS

16

JUVE IL REAL

E’ L’HANDA NIGHT PARA PER L’INTER ROMA IL FUTURO?

Samir Handanovic, 30 anni, e Francesco Totti, 38

Stasera Totti ritorna a San Siro dove ha segnato quattordici gol Il portiere corteggiato dai giallorossi

SI BATTE COSI’ Allegri può alternare due moduli efficaci, ha meno infortunati, la possibilità di turnover e un Tevez affamato. L’altra semifinale stellare è Barcellona-Bayern Monaco

BREGA, PUGLIESE, STOPPINI E TAIDELLI ALLE PAGINE 16-17

IL COMMENTO di Paolo Condò

15

INZAGHI SCEGLIE IL «PAZZO» E SUSO

27

CI E’ ANDATA BENE MA SERVE PRUDENZA Giampaolo Pazzini, 30 anni

Nell’urna della Juve c’erano una tigre, un grizzly e un cobra: assassini di eccezionale pericolosità. Meglio il cobra. L’ abbinamento della Juve all’avversario più giocabile fa scopa con la buona stella del Napoli e col ritorno in casa che ci fa essere fiduciosi anche per la Fiorentina.

Il Milan oggi a Udine Di Natale lascerà i friulani a fine stagione

L'ARTICOLO A PAGINA 27

GOZZINI, LAUDISA, OLIVERO A PAG. 15 PROGRAMMA & CLASSIFICA 32a GIORNATA

JUVENTUS LAZIO ROMA NAPOLI SAMPDORIA FIORENTINA GENOA TORINO MILAN INTER

18

A CARTE SCOPERTE

Ferrero show: «Ecco la verità sul Viperetta» ELEFANTE ALLE PAGINE 18-19

73 58 58 53 50 49 44 44 43 42

PALERMO SASSUOLO CHIEVO VERONA UDINESE EMPOLI ATALANTA CESENA CAGLIARI PARMA (-7)

41 36 36 36 35 34 30 23 21 13

DELLA VALLE, LICARI, RICCI, SPESSOT DA PAGINA 2 A PAGINA 9

IN EUROPA LEAGUE PESCATI SIVIGLIA E DNIPRO

Fiorentina e Napoli da gran finale Boniek: «Vi aspetto a Varsavia» CENITI A PAGINA 13

Mohamed Salah, 22 anni e Gonzalo Higuain 27

14

24

L’INTERVISTA

SERIE B

Bologna: pari a Bari Maxi Lopez Il Catania va «Contro la Juve Carpi, è il giorno derby di fuoco CALVI E DI RIENZO A PAGINA 24 come River-Boca»

w

9 771120 506000

50 4 2 5>

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

OGGI UDINESE-MILAN (0-2) 18 INTER-ROMA (2-4) 20.45 DOMANI ORE 15 ATALANTA-EMPOLI (0-0) 12.30 GENOA-CESENA (3-0) LAZIO-CHIEVO (0-0) PARMA-PALERMO (1-2) TORINO-JUVENTUS (1-2) VERONA-SASSUOLO (1-2) FIORENTINA-CAGLIARI (4-0) 18 NAPOLI-SAMPDORIA (1-1) 20.45

IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI

GRAZIANO A PAGINA 14

Si preannuncia tostissima Barcellona-Bayern Monaco. I catalani terranno a digiuno Suarez fino alla semifinale

DA NON PERDERE 1 La Liberazione 70 anni fa Un terzino partigiano decise la fine di Mussolini LUCHETTA A PAGINA 20

2 Monza Hamilton e Moss insieme sulla Parabolica per la festa Mercedes GOZZI A PAGINA 29

3 Doping Bolt contro Gay «Altro che stop ridotto, andava fermato a vita» BUONGIOVANNI A PAGINA 33


2

Champions R Il sorteggio delle semifinali ● (f.li.) Caccia all’Inghilterra e alla Germania. Nel ranking Uefa almeno. Mai l’Italia ha fatto tanti punti in una stagione: siamo a quota 18,166 e ci sono ancora semifinali e finali per aumentare il coefficiente. Per quest’anno restiamo al 4° posto, ma si sapeva: il distacco era incolmabile. PROSSIME COPPE Dal 1° luglio però si

RANKING UEFA L’INGHILTERRA NEL MIRINO

riparte e, visto che la classifica è quinquennale, sarà «tagliato» il 2010-11. Risultato: il distacco sulle prime tre si riduce notevolmente. Al momento siamo a -3,9 dagli inglesi e a -5,3 dai tedeschi. Distacchi colmabili nel 201516 per il sorpasso: rientrando tra le prime tre, riconquisteremmo la quarta squadra di Champions (dal 2017-18).

SOLDI PREMIER... Senza dimenticare però che sulla Premier stanno per piovere centinaia di milioni dal nuovo contratto tv: presto dovremo sfidare (come Spagna e Germania) club padroni del mercato. Ecco il ranking Uefa attuale (2015) e quello che comincerà il 1° luglio (2016), da aggiornare con semifinali e finali.

RANKING 2015 1° Spagna 2° Inghilterra 3° Germania 4° ITALIA 5° Portogallo 6° Francia 7° Russia 8° Ucraina

98,142 80,391 79,129 69,676 61,382 52,416 50,498 44,449

Juve, due moduli I e tanti buoni motivi per battere il Real

Fabio Licari

1La semifinale con i campioni non è solo Tevez-Ronaldo

Così tattica, turnover, infortuni, calendario e motivazioni possono equilibrare la supersfida. E fare sognare la finale

I POSSIBILI CONFRONTI TATTICI «ROMBO» CON PEREYRA Pereyra ereyra

Se Allegri sceglierà la difesa a quattro, e il centrocampo a rombo, dovrebbe trovare spazio Pereyra dietro le punte

LICHTSTEINER

Hernandez

BUFFON

BONUCCI VIDAL

Marcelo

PIRLO Isco

J. Rodriguez Kroos

MORATA

4-3-1-2

CHIELLINI

C. Ronaldo

S. Ramos

PEREYRA

EVRA MARCHISIO

Varane

4-3-3

Carvajal TEVEZ

Casillas

Pepe JUVENTUS REAL MADRID

A TR TRE CON BARZAGLI In caso ca di difesa a tre, dentro Barzagli accanto a Bonucci e Chiellini. E un acca centrocampista (Pereyra?) in meno centr

MOVIMENTO

BARZAGLI LICHTSTEINER

BUFFON

C. Ronaldo BONUCCI

Barzagli PIRLO Isco

3-5-2 CHIELLINI

VIDAL

Marcelo

Kroos Varane

Hernandez

MARCHISIO

MORATA

EVRA S. Ramos

4-3-3

TEVEZ Casillas

J. Rodriguez

l mondo dev’essersi capovolto se un sorteggio con il Real Madrid viene accolto con entusiasmo, o almeno come quello che offre più chance. Detto che in una semifinale di Champions non ci sono, non possono esserci, partite a pronostico chiuso, per la Juve la strada è in salita come lo sarebbe stata al cospetto di Barça e Bayern. Contro i campioni d’Europa (in cerca del primo doppio successo consecutivo) e del fatturato (quasi il doppio quello spagnolo) Allegri è inevitabilmente l’outsider. E in fondo è meglio così. Non possono chiederti niente. Qualificarsi è difficile ma non impossibile. Ecco perché. TANTI MOTIVI Quattro voci possono dare carica alla Juve. 1) Il calendario. La Juve ha vinto lo scudetto, è solo questione di tempo, mentre il Real vive una seconda sfida indiretta per la Liga con l’odiato Barcellona: quindi Allegri può, deve, permettersi un turnover massiccio, mentre Ancelotti non potrà risparmiare nessun big in un ciclo che, attorno alle sfide con i bianconeri, lo vede affrontare Siviglia e Valencia. 2) Gli infortuni. Alla Juve manca Pogba. Il Real è senza Modric, difficilmente riavrà Bale e Benzema prima del ritorno: o: nomi importanti. 3) Le motivazioni. vazioni. Sazi quelli del Real, affamatissimi gli juventini e non on è una questione secondaria:: quando vedi Tevez inseguire e pressare in mediana, e lo confronti nfronti con certe indolenze del el sublime CR7, pensi che qualcosa cosa può succedere. 4) I moduli. uli. Sfilata di campioni, il Real sente però la mancanza di un «equilibratore» equilibratore» come Alonso e deve adattare ad ali e mezzali campioni ampioni ma non di ruolo. La Juve uve passa dal 3-5-2 al 4-31-2 (o o 4-3-2-1) con un semplice cambio: mbio: meno lustrini, più concretezza. retezza.

QUALE LE MODULO CR7 e Tevez saranno nno (quasi) sempre più rtanti della tattica, importanti on esageriamo ma non con la svalutazionee filosofica dei uli. moduli.

Pepe Carvajal

NAVIGHIAMO PER TUTTI GLI INSEPARABILI. PER SARDEGNA E SICILIA, SCOPRI LE CABINE “AMICI A 4 ZAMPE”.

NAVIGHIAMO PER CIASCUNO DI VOI. TRAGHETTI PER SICILIA, SARDEGNA, SPAGNA, MAROCCO E TUNISIA.

Info e prenotazioni: www.gnv.it • 0102094591 • agenzie viaggi

RANKING 2016 1° Spagna 2° Germania 3° Inghilterra 4° ITALIA 5° Portogallo 6° Francia 7° Russia 8° Ucraina

79,928 63,463 62,034 58,105 42,582 41,666 39,582 34,416

La storia cambia, eccome. Si fosse giocata l’andata a Madrid, Allegri non avrebbe avuto esitazioni nello scegliere il 35-2. Avendo in casa la prima, il dubbio lo tormenterà fino alla vigilia: rinunciare a un bodyguard come Barzagli non è facile, ma è anche vero che la difesa «a tre» di questa Juve è spesso «a cinque». E si abbassa troppo. Ci sono pro e contro. Sarà una partita a scacchi: Ancelotti conosce bene Juve e calcio italiano, dovrebbe riproporre il 43-3 ma potrebbe anche essere tentato da un 4-4-2 non ortodosso, con Isco e Rodriguez esterni (accanto a Kroos ci vuole un mediano tipo Illarramendi, oggi deludente, e non un difensore tipo Ramos). JUVE CON IL 3-5-2 Questione di stile. Il 3-5-2 di Conte era alto, puntava su controllo e conquista della palla in fase di transizione, diventava 3-3-4 in attacco. Quello di Allegri garantisce più copertura e si affida alle ripartenze (magistrali quelle di Dortmund). D’istinto lo preferiremmo: anche perché Pirlo, agonisticamente non al massimo, avrebbe più libertà e serenità nell’impostazione con le mezzali vicine. Però Lichtsteiner ed Evra «bassi» dovrebbero dedicarsi a Ronaldo e Rodriguez, lasciando così spazio alle offensive di Carvajal e Marcelo, spesso chiavi dell’assalto madridista. Toccherebbe


SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

COPPE 2015-16 COME AVERE SETTE SQUADRE

LA SITUAZIONE OGGI: 6 SQUADRE Juve in Champions (fase a gruppi)

SCENARIO 1 6 SQUADRE

Lazio in Champions (fase a gruppi) Roma in Champions (playoff) Napoli in Europa League (fase a gruppi) Sampdoria in Europa League (fase a gruppi) Fiorentina in Europa League (terzo preliminare)

allora a Vidal e Marchisio allargarsi sugli esterni. Morata è molto più di Llorente e consente contropiede tecnici e veloci: le fasce «aperte» potrebbero esaltarne la corsa, costringendo un centrale (Pepe?) a uscire e l’altro (Varane?) all’uno contro uno su Tevez. Comunque il pallino del gioco sarebbe del Real. JUVE CON IL 4-3-1-2 La difesa a quattro disegnerebbe la Juve col rombo: modulo eccellente, con il problema che un «10» vero non c’è (e quindi Morata potrebbe arretrare a doppio trequartista, allargando Pereryra che dà il meglio se parte largo, obbligando però Tevez a correre troppo). In ogni caso la chiave sarebbe sempre a centrocampo: la Juve avrebbe più profondità, potrebbe fare del male al Real tra le linee, ma perderebbe inevitabilmente in ampiezza. Sempre le mezzali dovrebbero allargarsi, costringendo tutta la mediana a spostarsi in orizzontale e aprirsi sull’altro versante. Inoltre, se la Juve si abbassa troppo, Ancelotti può giocarsi la carta Kroos più avanti a infastidire Pirlo. In teoria, con questo modulo la Juve, con un po’ di coraggio, sarebbe più offensiva. In teoria. Ogni modulo va poi interpretato. E adattato alle situazioni: da Bale a Pogba, in quasi due settimane può succedere di tutto. Tipo l’anno scorso: la Juve conquistò un bel 2-2 quando Conte rinunciò al suo 3-5-2 per passare al 4-3-3. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Real Madrid

BARICENTRI MEDIO 50,8 metri

MEDIO 51,6 metri

LINEA FUORIGIOCO ALTA 25,6 metri

MEDIA 21,7 metri

POSSESSO PALLA 55%

TIRI IN PORTA 4,9 7,8

TIRI FUORI 5,5 5,9

GOL 1,3

Se Napoli o Fiorentina vincono 4 l’Europa IN CHAMPIONS League arrivando in campionato 3 IN EUROPA oltre LEAGUE il 6° posto

Da Di Stefano a Nedved Gol, amarezze, applausi

1Nelle eliminazioni dirette siamo 3-3: 12 anni fa Juve ok in semifinale,

poi la sconfitta con il Milan. Nel 2008 Bernabeu in delirio per Del Piero

I

56%

Se Napoli SCENARIO 3 o Fiorentina 7 SQUADRE vincono l’Europa League arrivando in campionato fra il 4° e il 6° posto

fI PRECEDENTI TRA BIANCONERI E BLANCOS

IL CONFRONTO Juventus

Se Napoli SCENARIO 2 e Fiorentina 6 SQUADRE non vincono 3 4 l’Europa IN IN CHAMPIONS League CHAMPIONS o la vincono arrivando 3 2 IN EUROPA in campionato IN EUROPA LEAGUE LEAGUE entro il 3° posto

3

2,2

SOPRA LA PANCA ● Massimiliano Allegri, 47 anni, e Carlo Ancelotti, 55: nella loro carriera hanno condiviso due panchine: quelle di Milan e Juve

nevitabile tornare col pensiero all’entusiasmante Juve-Real Madrid semifinale del 2003. A Nedved incontrollabile (e futuro Pallone d’oro). Al 3-1 che contro gli spagnoli è sempre qualcosa da conservare negli annali, soprattutto se ti qualifica alla finalissima. Una serata straordinaria, macchiata però dal «giallo» al fuoriclasse ceco che era diffidato. No Nedved, no party, e infatti a Manchester vinse il Milan ai rigori. Ma il precedente favorevole contro gli spagnoli è di quelli che fanno storia. E non è l’unico. Detto a bassa voce: nelle eliminazioni dirette la Juve è alla pari, 3-3, anche se non ha vinto dieci Champions come i rivali (e ha perso il confronto più im importante). O REAL E il confronto più OK importante è naturalmente la im fi finale 1998 che chiuse il ciclo eu europeo di Lippi, bello e sfortu tunato. Merita un riepilogo. 19 1995: finale di Coppa Uefa persa col Parma. 1996: trionp fo contro l’Ajax. 1997: k.o. con il Borussia Dortmund. Inco fine la finale del 1998, all’Amfi sterdam Arena, partita brutta st risolta da un gol di Mijatovic ri in fuorigioco. È l’ultimo successo che conta del Real Mace drid contro i bianconeri. d Quello precedente risaliva Q addirittura alla «ex» Coppa ad Campioni, stagione 1986-87, C ottavi di finale: 1-0 a Madrid ot (Butragueno), 1-0 a Torino (B (Cabrini), quindi rigori. Nella (C Juve segna soltanto Vignola, Ju nel Real il «Buitre», Valdano e n Juanito. Addio. Ju DI STEFANO-SIVORI Male D finisce anche la prima sfida fi as assoluta, anno 1962, quarti d finale: la Juve va sotto di

UN INCROCIO DALLE MILLE EMOZIONI 1

2

3

● 1 Nedved dopo il gol del 3-0 nella semifinale 2003 AP ● 2 La festa dei giocatori del Real alla rete di Mijatovic nella finale 1998 REUTERS ● 3 La gioia di Del Piero alla doppietta al Bernabeu nel 2008 LAPRESSE. Il bilancio Juve-Real è di 7 vittorie bianconere, 8 dei «blancos» e un pari

(0-1) in casa e vince (1-0) a Madrid. «Bella» a Parigi — niente supplementari — e 3-1 per gli spagnoli di Di Stefano (contro Sivori-Charles). TRE PER LA JUVE Al triplo successo madridista la Juventus replica con altrettanti passaggi di turno. Del 2003 abbiamo detto. Due anni dopo, Champions 2005, altra sfida, negli ottavi però. Il Real prevale ancora all’andata a Madrid, la Juve risponde con un 2-0 nel ritorno a Torino e passa il turno: Trezeguet pareggia il conto a 15 minuti dalla fine, poi Zalayeta s’inventa un gol storico nei supplementari (nei quarti sarà il Liverpool a infrangere i sogni di Capello). Terzo precedente nella Champions ’96, quarti di finale: ancora 1-0 a Madrid (Raul), ancora 2-0 a Torino (Del Piero e Padovano). In-

fine Lippi solleverà il trofeo. NEI GRUPPI Anche nelle fasi a gruppi la tradizione dice Juve. Due volte bianconeri e blancos sono stati sorteggiati assieme, nel 2008 e nel 2013. La prima volta, doppio successo bianconero: 2-1 a Torino e 2-0 al Bernabeu, con tutto lo stadio in piedi per applaudire Del Piero autore di due gol. Da brividi. La stagione scorsa, infine, ultimo confronto e anche piuttosto equilibrato — 2-1 in Spagna e 2-2 a Torino, Llorente in gol all’andata e al ritorno — alla faccia della differenza di fatturato e campioni. Poi, però, Real campione e Juve retrocessa in Europa League dopo lo «scippo» sul (mezzo) campo di patate del Galatasaray. f.li. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL TABELLONE JUVENTUS

-

Real Madrid

Andata Torino, 5 maggio ore 20.45 Ritorno Madrid, 13 maggio ore 20.45

FINALE BERLINO, il 6 giugno

Barcellona

-

Bayern

Andata Barcellona, 6 maggio ore 20.45 Ritorno Monaco, 12 maggio ore 20.45 GDS


4

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Champions R Il sorteggio delle semifinali

Barza-Bonucci e Chiellini La BBC Juve è un’orchestra 1Il trio di difensori di nuovo insieme dopo 8 mesi: la solidità è l’arma in più di Allegri

Fabiana Della Valle INVIATA A TORINO

I

l feeling è qualcosa di innato, che non si scolorisce con il tempo e non ha bisogno di essere allenato. La BBC della Juventus, ovvero il trio Barzagli-Bonucci-Chiellini, si è ritrovata dopo otto mesi di lontananza e ha scoperto di non aver dimenticato i vecchi automatismi. Tanti anni giocati sempre insieme (dal gennaio del 2011), tre scudetti vinti e un’armonia difensiva che è stata alla base del predominio italiano bianconero negli anni di Conte. Massimiliano Allegri ha dovuto fare a meno di Barzagli per un bel po’ e si è arrangiato come meglio ha potuto, ma adesso che anche lui ha avuto l’occasione di sperimentare il tridente difensivo, non sarà facile tornare indietro. Contro la BBC galattica (Bale, Benzema e Cristiano Ronaldo), roba da far venire il mal di testa a qualsiasi difensore esperto, ci vuole il meglio che c’è. UN GOL IN SEI GARE La BBC a strisce bianconere non ha i titoli internazionali né l’appeal di quella madridista, ma è il top in Italia. Magari non sarà spettacolare, ma è efficace e puntuale, funziona benissimo in campionato e anche in Champions League. Sulla difesa, infatti, la Juventus ha costruito la sua fortuna europea in questa stagione. I bianconeri hanno incassato un solo gol nelle ultime sei partite di Coppa, per di più in maniera sfortunata (nella gara di andata con il Borussia Dortmund: scivolone di Chiellini che ha aperto la strada a Marco Reus). Dopo le due reti incassate in casa con l’Olympiacos (gara poi finita 3-2 per i bianconeri) la Juve ha trasferito la compattezza che ha sempre avuto a casa sua pure nel giardino europeo. Tutto questo pur cambiando modulo e uomini, perché nella già citata gara con l’Olympiacos Allegri ha utilizzato per la prima volta la difesa a quattro, ma poi non ha abbandonato del tutto quella a tre. Anzi, il trio è stato prezioso nel ritorno con il Borussia Dortmund (quando dopo l’in-

ANDREA BARZAGLI ● LEADER DOPO LO STOP Difensore, 33 anni, è rientrato a metà marzo dopo un lungo stop ed è stato subito decisivo con Borussia e Monaco.

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GARETH BALE ● MISTER 100 MILIONI Esterno gallese strappato al Tottenham per 100 milioni di euro, 25 anni, quest’anno finora ha segnato 17 reti.

fortunio di Pogba il tecnico bianconero ha inserito Barzagli privandosi del trequartista) e anche nel ritorno con il Monaco (quando bastava lo 0-0 per la qualificazione). RECUPERO PREZIOSO Di sicuro il rientro a tempo pieno di Barzagli, out otto mesi per un brutto infortunio, ha aumentato la solidità difensiva della Juve e ha dato ad Allegri più soluzioni a disposizione. Non è da escludere infatti che contro una squadra molto pericolosa sulle fasce come il Real Allegri decida di affidarsi alla difesa a quattro, come aveva fatto anche Conte l’anno scorso, quando i bianconeri incontrarono gli Ancelotti Boys nel girone di Champions, mettendo Chiellini a fare il terzino sinistro. «Abbiamo giocato tanti anni a tre — ha spiegato Barzagli in un’intervista a Sky Sport —, ci conosciamo a memoria, ma anche a quattro abbiamo preso pochi gol. In questi anni più della retroguardia ha fatto la differenza il modo di difendere del collettivo. Aiutarsi a vicenda sarà importante con il Real. Come si affronta CR7? È ancora presto, non voglio pensarci». La BBC a strisce non si spaventa davanti alle stelle. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bale, Benzema e Cristiano La BBC Real va all’attacco 1 Il gallese

ha un problema al polpaccio, il francese al ginocchio: tentano il recupero

LEONARDO BONUCCI ● STAGIONE MIGLIORE Difensore, 27 anni, senza Barzagli è diventato il fulcro della difesa bianconera: 10 presenze in questa Champions

GIORGIO CHIELLINI ● SEMPRE PRESENTE Centrale o terzino sinistro, 30 anni, anche lui ha giocato tutte le gare in questa Champions: 900 minuti.

KARIM BENZEMA ● PERNO DELL’ATTACCO Centravanti algerino naturalizzato francese, 27 anni, in questa stagione ha già fatto 22 gol.

CRISTIANO RONALDO ● 50 GOL IN STAGIONE Portoghese, 30 anni, tre volte Pallone d’Oro, ha una media realizzativa straordinaria: 50 gol in questa stagione.

5

Filippo Maria Ricci CORRISPONDENTE DA MADRID @filippomricci

P

er nomi, peso, milioni versati per mandarla in onda, gol e appeal mondiale, pensiamo di non far torto a nessuno se diciamo che la BBC del Madrid rappresenta il primo canale, lo storico BBC One. Oppure per non offendere nessuno potremmo dire che è BBC World, perché composta da un gallese, un francese e un portoghese. Gareth Bale, Karim Benzema e Cristiano Ronaldo. I due giocatori più cari del globo, il Madrid ha mandato in Inghilterra 100 milioni per Bale (Tottenham) e 96 per Ronaldo (Manchester United), e un centravanti pagato 35 milioni al Lione. In totale una spesa di 231 milioni di euro, più i faraonici ingaggi: intorno ai 20 milioni netti per Cristiano, 11 per Gareth, molto meno per Karim,

fermo a quota 6. GALACTICOS 2.0 La BBC è il sogno di Florentino Perez, che vuole i suoi 3 tenori sempre in campo, e circondati da tutti gli altri pezzi grossi acquistati a caro prezzo nel recente passato. Siamo ai Galacticos 2.0. Che ci pensi poi Ancelotti a trovare l’equilibrio. Della situazione tattica del Madrid parliamo altrove, qui ci limitiamo a dire che due terzi della BBC sono acciaccati: Benzema ha un problema al ginocchio destro, Bale al polpaccio sinistro. Proveranno a recuperarli ma non sarà facile. Per il Madrid è un colpo piuttosto duro, anche se senza Bale la squadra di Ancelotti ha vinto 8 partite su 8 segnando 28 reti e incassandone 2. LA LOTTA CON «MSN» Quest’anno la BBC, in asperrima lotta di comunicazione a suon di gol contro il Messenger blaugrana (Messi-Suarez-Neymar) ha fatto 89 gol nelle varie competizioni (il trio MSN è già a 95), trascinata ovviamente dai 50 di Ronaldo, primo giocatore nella storia del calcio spagnolo ad arrivare al mitico traguardo per 5 anni di seguito (54, 60, 55, 51 tra il 2010 e il 2014). Benzema è a quota 22, Bale, che in gennaio ha attraversato un’orribile secca con 9 partite senza una rete, a 17. A 7 GOL DAL 2014 Nel primo anno di trasmissioni dal Bernabeu, la BBC aveva chiuso a 96 reti: come visto 51 il portoghese, 24 il francese, 21 il gallese. Ora ai 3 restano 8 o 9 partite (dipende dalla conquista o meno della finale) per superare quanto fatto un anno fa. Certo, siamo molto lontani dai 118 gol segnati nel 2011-2012 dalla versione più letale del Real di Mourinho: 60 Ronaldo, 32 Benzema e 26 il Pipita oggi napoletano. Benzema è il perno sul quale gira non solo la BBC ma anche il gioco d’attacco del Madrid, un centravanti moderno che ha numeri meno vistosi di Ronaldo ma si muove alla perfezione. Bale è un atleta fenomenale che fatica ad intendere e ad entrare nel gioco di squadra e soffre perché deve giocare a destra, anche se Ancelotti ripete che a Gareth piace. Ronaldo è una specie di Robocop programmato per far gol. I 3 insieme fanno paura, ma con la Juve le trasmissioni della BBC saranno disturbate, o addirittura oscurate dagli infortuni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL NUMERO

89 BUFFON TESTIMONIAL ● Gigi Buffon, testimonial di Sant’Anna «Vota la tua squadra del cuore», ha incontrato gli allievi della scuola C. Battisti di Torino. «Sostengo il concorso per aiutare scuola e genitori».

i gol segnati in questa stagione da Bale, Benzema e Cristiano Ronaldo nelle varie competizioni: 50 Ronaldo, 22 Benzema e 17 Bale; 231 i milioni di euro spesi dal Real in totale per acquistarli: 100 milioni Bale, 96 Cristiano Ronaldo e 35 Benzema.


6

Champions R Il sorteggio delle semifinali

I BIANCONERI TRASFERTA BREVE PRIMA DEL REAL

Con 15 punti sulla seconda, la Juve può vincere lo scudetto già con il Torino. In caso di titolo domenica o mercoledì, i bianconeri chiederanno di anticipare a venerdì la gara con il Cagliari. IL CALENDARIO DOMANI Torino-Juventus, ore 15 29 APRILE

Juventus-Fiorentina, ore 20.45 2 MAGGIO Sampdoria-Juventus, ore 18 5 MAGGIO Juventus-Real Madrid, ore 20.45 9 MAGGIO Juventus-Cagliari, ore 18 13 MAGGIO Real Madrid-Juventus, ore 20.45

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GLI SPAGNOLI IMPEGNI DURI NELLA LIGA

Max&Carletto fortunati Però la Liga pesa sul Real

1Euforia in Spagna dopo il sorteggio, ma Ancelotti avverte: «Scudetto già vinto, pensano solo alla Coppa». Allegri: «Giocano in 11 come noi» Fabiana Della Valle INVIATA A TORINO

L

a parola più gettonata è fortunati, anche se nessuno dei due club ufficialmente la pronuncerà mai. È così che si sentono sia la Juve sia il Real Madrid dopo che l’urna di Nyon le ha messe una contro l’altrA nella semifinale di Champions. «Sorteggio fortunato», titolava ieri As (con tanto di video di un giornalista che esulta come se avesse già vinto la Coppa al momento del sorteggio). Opinione condivisa dai maggiori giornali spagnoli, perché sulla carta la Signora era la rivale più abbordabile. Idem il Real per i bianconeri, anche se, sempre sulla carta, la squadra italiana parte sfavorita. Il Real ha appena vinto la decima, la Juve è tornata in semifinale dopo 12 anni ed è andata oltre le aspettative (l’obiettivo dichiarato a inizio stagione erano i

quarti). Le vittorie però hanno portato fiducia e la Juve non vuole fare la vittima sacrificale. TUTTO PUÒ SUCCEDERE Massimiliano Allegri ha usato twitter per dire la sua: «Campioni in carica, uno stadio enorme ed esigente, un tecnico tra i più vincenti d’Europa. Ma saranno undici come noi eh!». Questa volta niente fiuu, ma la volontà di ribadire che i bianconeri ci credono. «La semifinale non deve essere un punto di arrivo, ma un’ulteriore possibilità di sognare e raggiungere un traguardo storico. Abbiamo un’occasione unica», ha aggiunto Chiellini. «Forse non siamo al loro livello – ha ammesso Barzagli —, ma in una semifinale qualsiasi cosa può succedere». Carlo Ancelotti ha risposto così: «La Juve è un club dalla storia leggendaria. Stanno facendo una buona stagione e hanno già praticamente vinto il campionato: si concentreranno sulla

Massimiliano Allegri, 47 LAPRESSE

Carlo Ancelotti, 55 anni REUTERS

Champions. Ma noi siamo fiduciosi di poter raggiungere un’altra finale. Avremo bisogno di un Real al massimo».

Real è favorito, la Juve però ha dalla sua il fatto di aver praticamente archiviato la questione scudetto: i bianconeri già domani (vincendo il derby e con le contemporanee sconfitte di La-

SPAGNOLI SU DUE FRONTI Il

Il Real Madrid è a -2 dalla capolista Barcellona, quindi in piena corsa per il campionato. Il suo cammino fino alla doppia sfida con la Juventus nella semifinale di Champions non è agevole IL CALENDARIO DOMANI Celta Vigo-Real Madrid, ore 21 29 APRILE

zio e Roma) potrebbero avere la matematica certezza, in ogni caso gli impegni nazionali non preoccupano. Dopo il Toro, la Juve avrà la Fiorentina in casa nel turno infrasettimanale, poi la Sampdoria a Marassi prima dell’andata col Real e il Cagliari in casa prima del ritorno. Tra le due sfide di Coppa avrà una sola trasferta e in più vicina (a un’ora da Torino). Il Real invece è a-2 dal Barcellona e crede ancora nella Liga. La trasferta di domani a Vigo sarà fondamentale: se il Real vince e il Barça no, Ancelotti potrebbe ritrovarsi a pari punti con i blaugrana lottando quindi su due fronti. Con un calendario tutt’altro che tenero: trasferta a Siviglia (che non perde in casa da 33 partite) alla vigilia dell’andata e Valencia (che come il Siviglia è in corsa per un posto in Champions) a Madrid prima del ritorno. Difficilmente Carletto potrà permettersi il turnover, anche perché ha alcuni giocatori indisponibili: Modric non recupererà per la semifinale, Bale tenterà il tutto per tutto e anche Benzema è in fase di recupero. Allegri (che farà il possibile per riavere Pogba almeno per il ritorno) invece potrà far ruotare i suoi uomini, anche se l’obiettivo è ratificare il tricolore il prima possibile: magari mercoledì allo Stadium con la Fiorentina, per avere poi la mente libera. Intanto domani nel derby di sicuro non ci sarà Evra, fermato da un dolore all’anca sinistra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Real Madrid-Almeria, ore 20 2 MAGGIO Siviglia-Real Madrid, ore 20 5 MAGGIO Juventus-Real Madrid, ore 20.45 9 MAGGIO Real Madrid-Valencia, ore 20 13 MAGGIO Real Madrid-Juventus, ore 20.45

HANNO DETTO

SARÀ SPECIALE TORNARE AL BERNABEU... E ANCORA DI PIÙ FARLO NELLA SEMIFINALE DI COPPA ALVARO MORATA ATTACCANTE JUVENTUS

LA SEMIFINALE E’ UN’ALTRA POSSIBILITÀ PER SOGNARE. ABBIAMO UN’OCCASIONE UNICA GIORGIO CHIELLINI DIFENSORE JUVENTUS

FORSE NON SIAMO AL LORO LIVELLO, MA A QUESTO PUNTO PUO’ SUCCEDERE QUALSIASI COSA ANDREA BARZAGLI DIFENSORE


SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

7


8

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Champions R Il sorteggio delle semifinali

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

9

UNA VITA IN BLAUGRANA PRIMA CALCIATORE E POI ALLENATORE DEL DREAM TEAM 1

14

3

4

● I trofei conquistati da Pep Guardiola alla guida del Barcellona sulle 19 manifestazioni a cui ha partecipato col club catalano.

2

5

● 1 Guardiola in alto a sinistra abbracciato a Mourinho, festeggia la Coppa di Spagna: Pep giocava, José era il tecnico in seconda di Van Gaal. 2 Un’esultanza dopo un gol, con la fascia di capitano addosso: Pep è più di un ex per il popolo blaugrana 3 Guardiola portato in trionfo dalla squadra dopo la prima Liga vinta da tecnico del Barça, primo di tanti trofei AFP 4 L’abbraccio con Messi AP 5 In panchina con l’amico Tito Vilanova AP

Pep torna a casa Prima da nemico contro il suo Barça 1Il tecnico del Bayern prossimo rivale al Camp Nou

Tifosi, amici e Messi, son tutti pronti a riabbracciarlo COSÌ IN CAMPO? BARCELLONA (4-3-3)

TER STEGEN

DANI ALVES PIQUÈ MASCHERANO JORDI ALBA RAKITIC

BUSQUETS

INIESTA

MESSI

SUAREZ

NEYMAR

ROBBEN

LEWANDOWSKI

MÜLLER

T. ALCANTARA XABI ALONSO BERNAT BAYERN (4-3-3)

BENATIA

BOATENG

LAHM RAFINHA

NEUER CENTIMETRI

Filippo Maria Ricci CORRISPONDENTE DA MADRID @filippomricci

A

ppena saputo del sorteggio che lo riportava a Barcellona, Pep Guardiola ha preso il telefono e ha scritto a sua figlia: «Bene, così vedrò di più i nonni», la risposta di Maria, 14 anni. Perché questa è una storia di affetti enormi, famigliari e sportivi. Di legami profondi che vanno molto oltre la semplice partita di calcio, per importante che sia. Pep torna a Barcellona, al Camp Nou, e lo fa da «nemico».

MIA VITA, MIA CASA Lui che ha rivoluzionato la storia recente del club, lui che in 4 anni tra il 2008 e il 2012 ha partecipato con la sua squadra del cuore a 19 tornei e ne ha vinti 14. Giocando

un calcio celestiale, portando 3 ragazzi della cantera, la stessa che lui aveva abbracciato da adolescente, ai primi tre posti della classifica del Pallone d’Oro 2010. Messi, Xavi, Iniesta. Tutti ancora lì al Camp Nou, ad aspettarlo, pronti ad abbracciarlo, e non sarà un’unione qualsiasi. «Tutto il mondo sa quanto sia speciale questa partita per me, Barcellona era la mia vita. Barcellona è la mia casa. Cosa devo dire di più? Se sono qui al Bayern è perché prima ero lì». Perché Pep ama il Barça, ce l’ha nel cuore e sotto la pelle. ADDIO AMARO Da quando andò via nella primavera del 2012, in maniera tumultuosa, agitata e non del tutto serena, cosa che si è ripetuta spesso nei grandi addii del grande club catalano, endemicamente incapace di gestire le separazioni, non è più tornato

IL CONFRONTO Barcellona

Bayern

BARICENTRI MEDIO 53,6 metri

ALTO 55,8 metri

LINEA FUORIGIOCO MOLTO ALTA 29,3 metri

MOLTO ALTA 33,8 metri

POSSESSO PALLA 59%

60%

TIRI IN PORTA 6,4 7,5

TIRI FUORI 5,6 6

GOL 2,3

3

GERMANIA

Bayern, oggi con l’Hertha può già arrivare il titolo Gianluca Spessot

È

praticamente fatta per il Bayern a +12 sul Wolfsburg alla quintultima giornata. I bavaresi sono matematicamente campioni di Germania se vincono in casa con l’Hertha ed il Wolfsburg non fa altrettanto domani sul campo del Borussia Moenc. quarto in classifica ed in lotta con il Leverkusen per quel terzo posto che consente di evitare i preliminari di Champions. Va ricordato che, a parità di punti, vale la differenza reti ed i bavaresi possono mettere sul piatto un +63 contro un +32 che lascia quindi poco scampo ai lupi. Berlino è ancora una volta nel destino di Guardiola. L’anno scorso festeggiò il suo primo «Schale» andando a vincere alla 27a giorna-

ta (un record) proprio sul campo dell’Hertha che oggi fa visita al Bayern. A Berlino si giocherà come da tradizione la finale di Coppa di Germania (martedì all’Allianz Arena il Dortmund proverà a fare il miracolo e a regalare a Klopp una finale prima dell’addio) ma si vivrà anche l’epilogo della Champions. Per arrivarci il Bayern deve battere il Barcellona. Alla Säbenerstrasse la paura è stata abolita e parola d’ordine è rispetto. Sammer: «È una sfida da 50-50. Loro davanti sono fantastici, come noi del resto». Lahm: «Siamo in leggero vantaggio, giocheremo in casa il ritorno». Alcantara: «È un onore giocare al Camp Nou ma anche gli altri sarebbero stati altrettanto difficili da battere». Neuer: «Nel 2013 in semifinale dominammo entrambe le partite ma non conta e per arri-

vare in finale non possiamo permetterci di sbagliare nulla». Il Bayern gioca con l’Hertha ma pensa già al Barca. Pep ha gli uomini contati ma spera di recuperare qualcuno. Alla lunga lista si sono aggiunti Badstuber (lacerazione del muscolo della coscia e stagione finita) e Rafinha (adduttori) che però in Champions ci sarà. Oggi mancheranno Robben e Benatia ma, contro il Barca, Guardiola dovrebbe poterli schierare entrambi al pari di Schweinsteiger, già oggi in campo. Non ci sarà invece Ribery che sta provando a recuperare per andare almeno in panchina al Camp Nou. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Müller fa il capo ultrà con i tifosi

30a GIORNATA Ieri Mainz-Schalke 2-0. Oggi Dortmund-Eintracht; Hannover-Hoffenheim; Stoccarda-Friburgo; Amburgo-Augsburg; Colonia-Leverkusen; Bayern-Hertha. Domani Paderborn-Werder; Borussia Moenc.-Wolfsburg. Classifica Bayern 73; Wolfsburg 61; Leverkusen, Borussia Moenc. 54; Schalke e Augsburg 42; Werder 38; Mainz e Hoffenheim 37; Dortmund, Eintracht 36; Colonia, Hertha 34; Friburgo, Hannover 29; Paderborn 27; Stoccarda 26, Amburgo 25.

al campo per quasi 3 anni. Il 18 marzo scorso ha rotto ghiaccio e indugi: il Barça giocava col City e Pep ha deciso di andarsi a vedere la partita. L’hanno invitato al palco ma ha declinato. Un po’ perché con questa giunta direttiva non c’è feeling ma soprattutto perché voleva godersi la partita da «aficionado». «Sono un socio e vado al mio posto», disse Pep: che si accomodò in tribuna con il fedelissimo Manuel Estiarte alla sua destra e il padre Valentì a sinistra. Le telecamere lo hanno ripreso mentre gioiva al gol di Rakitic, e poi mentre esplodeva per il tunnel di Messi a Milner, esattamente sotto i suoi occhi. Ci mancava solo che Leo si girasse e glielo dedicasse. LEO E PEP Il messaggio però è arrivato lo stesso. Guardiola ha trasformato Messi da grande giocatore a uno capace di vincere 4 Palloni d’Oro di fila. Il 1° maggio di 6 anni fa, vigilia di un Clasico al Bernabeu, lo chiamò a San Joan Despì, il centro tecnico del Barça, alle 22.30. Non c’era nessuno. Leo arrivò e trovò Pep da solo, davanti al computer: «Ho avuto un’idea» gli disse Guardiola. Il giorno dopo cambiò la storia di Messi, e iniziò un pezzo di storia del calcio: Messi «falso nueve», Eto’o pregato di spostarsi, il Madrid che nelle ultime 18 partite aveva fatto 52 punti su 54, schiantato 6-2 a casa propria. CONSUMATO Pep rinnovava di anno in anno e nel 2012 ha gettato la spugna: consumato dalla guerra col Real Mou, provato dalla doppia malattia che aveva

colpito Abidal e Vilanova, col dubbio, lui motivatore spettacolare, di non poter più comunicare fame-gioia-voglia a una squadra che aveva vinto tutto. Stanco di Messi, anche. Delle sue esigenze da reuccio. Pep e il Barça si erano trasformati in una coppia ancora molto innamorata ma ormai incapace di fare sesso. E allora Pep si prese un anno sabbatico e cercò di andare a rigenerarsi il più lontano possibile, a New York, lasciando i suoi in mano all’amico di una vita, il compagno conosciuto alla Masia, Tito Vilanova. RAPPORTI INQUINATI Un passaggio di consegne intorbidito dalla nefasta presidenza Rosell, nemico giurato di Laporta, l’uomo che aveva scommesso su Pep consigliato dal guru Cruijff. Tra Rosell e Guardiola c’è sempre stata tensione, e la situazione si guastò al punto che s’incrinò anche la relazione tra Tito, di nuovo malato, e Pep. Da Barcellona hanno giocato sporco, tanto che Guardiola appena arrivato al Bayern si sentì in dovere di raccontare, con rabbia, la sua verità. Il tempo si è portato via Tito e ha curato le ferite. Rosell si è dimesso e rischia la galera per il caso Neymar. Pep è tornato una prima volta al Camp Nou da spettatore, perché forse si sentiva che l’altro rientro, quello da avversario, si avvicinava. Il 6 maggio è il giorno: nonostante parte dell’amara stampa catalana proverà di nuovo a sporcare le acque, siamo sicuri che lo stadio blaugrana accoglierà Pep come si deve, come un figliol prodigo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TACCUINO FRANCIA

Marsiglia k.o. in casa ● Il programma della 34a giornata. Ieri: MarsigliaLorient 3-5. Oggi: Psg-Lilla, Bordeaux-Metz, CaenGuingamp, Evian-Bastia, Rennes-Nizza, Tolosa-Nantes. Domani: St. EtienneMontpellier, Lens-Monaco, Reims-Lione. Classifica: Lione e Psg 65 p.; Monaco 59; Marsiglia e St. Etienne 57; Bordeaux 54; Montpellier 52; Lilla 50; Rennes 46; Nantes 43; Nizza 41; Guingamp 40; Caen, Lorient, Reims e Tolosa 38; Bastia e Evian 37; Metz 29; Lens 26.

SPAGNA

Athletic ok a Cordoba ● Così la 33a giornata. Ieri: Cordoba-Athletic 0-1. Oggi: Espanyol-Barcellona, Atletico Madrid-Elche, Getafe-Levante, Real Sociedad-Villarreal. Domani: Malaga-Deportivo, Almeria-Eibar, Siviglia-Rayo

Vallecano, Celta-Real Madrid. Lunedì Valencia-Granada. Classifica: Barcellona 78 p.; Real M. 76; Atletico M. 69; Valencia 65; Siviglia 63; Villarreal 52; Malaga e Athletic 46; Celta e Espanyol 42; Rayo V. 41; R. Sociedad 38; Getafe 36; Elche 34; Eibar 31; Levante 29; Almeria e Deportivo 28; Granada 25; Cordoba 21.

INGHILTERRA

C’è Arsenal-Chelsea ● Il programma della 34a giornata. Oggi: SouthamptonTottenham, Burnley-Leicester, C. Palace-Hull City, NewcastleSwansea, Qpr-West Ham, StokeSunderland, Wba-Liverpool, Man. City-Aston Villa. Domani: EvertonMan. United, Arsenal-Chelsea. Classifica: Chelsea 76 p.; Arsenal 66; Man. United 65; Man. City 64; Liverpool e Tottenham 57; Southampton 56; Swansea 47; Stoke City 46; West Ham 43; C. Palace 42; Everton 41; Wba 36; Newcastle 35; Aston Villa 32; Sunderland 29; Hull C. e Leicester 28; Qpr e Burnley 26.


10

Europa League R Il sorteggio delle semifinali DE LAURENTIIS

Gianluca Monti NAPOLI

«Il progetto S.Paolo è ok Ma Alfano mi tuteli»

R

afa Benitez, il re di coppe, è alla sesta semifinale europea. Un traguardo che poi è un punto di partenza. Il vero obiettivo del tecnico spagnolo è eguagliare il record di Trapattoni che per tre volte ha vinto la Coppa Uefa con la Juventus (1977-1993) e con l’Inter (1991). Benitez potrebbe diventare l’unico allenatore a conquistare l’Europa League con tre squadre: il Valencia nel 2004, il Chelsea nel 2013 e adesso il Napoli, che vede la finale di Varsavia più vicina per aver pescato nell’urna il non irresistibile Dnipro. Un sorteggio benevolo dopo che nei quarti agli azzurri era toccato il Wolfsburg. Nella doppia sfida con i tedeschi Rafa si è rivelato un vero valore aggiunto. La sua esperienza ha fatto la differenza, la squadra è arrivata all’appuntamento decisivo della stagione in smaglianti condizioni fisiche anche grazie al tanto criticato turnover ed inoltre Benitez non è stato tradito dai suoi fedelissimi che, anzi, hanno trascinato il resto del gruppo dimostrando quanto lo spogliatoio sia dalla parte dell’allenatore.

CONTATTO E FRATTURA Benitez si sta dunque confermando come un tecnico da corse in linea più che da grandi giri. La squadra azzurra in campo internazionale è una macchina da guerra. Soltanto a Berna ha fallito, per il resto si è rivelata imbattibile. Inoltre, il Napoli ha il migliore attacco dell’Europa League con 25 reti e condivide il primato della miglior difesa con la Fiorentina (sette gol al passivo). Benitez in Europa ha riscoperto quell’equilibrio che in Italia spesso è mancato alla sua squadra. L’equilibrio, quello finanziario però, è il mantra di Aurelio De Laurentiis e quindi almeno un punto di contatto tra i due è stato trovato. Giovedì notte Benitez ha nuovamente precisato cosa si aspetta dal suo presidente: «Mi debbo incontrare con lui e capire che progetti ha per il futuro. De Laurentiis ha fatto cose fantastiche, ora siamo arrivati ad un punto in cui la crescita è più difficile». La frat-

NAPOLI

D

Rafa Benitez, 55 anni, saluta il pubblico del San Polo dopo avere eliminato il Wolfsburg in Coppa: con lui Gonzalo Higuain e Gokhan Inler ANSA

Benitez & Higuain Il Napoli europeo fa cambiare i piani? 1Per lo spagnolo col Dnipro la 6

semifinale di coppa In caso di Champions, Rafa se ne andrà ma il Pipita no

Napoli

tura creata dal ritiro non è stata ancora ricomposta e Benitez non vuole che alla decisione di De Laurentiis di mandare la squadra in clausura venga attribuito il merito della rinascita: «Io non sono contro il ritiro. Sono contro il ritiro punitivo che serve solo per far incazzare i calciatori», ha detto lapidario. A proposito, stasera tutti a dormire nel ritiro di Castel Volturno, a differenza di quanto avveniva in precedenza prima delle partite casalinghe serali

IL TABELLONE NAPOLI

-

Dnipro

Andata Napoli, 7 maggio ore 21.05 Ritorno Kiev, 14 maggio ore 21.05

VARSAVIA, il 27 maggio

IL NUMERO

59

Siviglia

-

FIORENTINA

Andata Siviglia, 7 maggio ore 21.05 Ritorno Firenze, 14 maggio ore 21.05 GDS

BUSINESS PLAN Rafa è un collezionista di trofei, a Napoli ne ha già messi due in bacheca: «I tifosi vogliono i titoli e poi giocare la Champions». Vincere l’Europa League permetterebbe a Benitez di centrare entrambi gli obiettivi e a De Laurentiis di poter investire cifre ingenti sul mercato. Il famoso «business

plan» tanto caro a Rafa dipende quindi dai risultati di questo finale di stagione che determineranno le strategie estive. Ad esempio, il destino in azzurro di Higuain è legato proprio alla partecipazione alla Champions League prima ancora che alle offerte milionarie che dovranno arrivare. Il Napoli, comunque, non starà a guardare. Lo ha rivelato ieri Zamparini a Crc: «De Laurentiis si è mosso personalmente per Dybala e molto probabilmente anche senza la partecipazione alla Champions è disposto a migliorare la squadra. Il presidente del Napoli mi ha contattato, ci vedremo a breve, ci lega una stima reciproca ed un’amicizia profonda. È chiaro che i rapporti che ho con Aurelio sono particolari e spero possa prendere lui Dybala perché è il nuovo Messi».

Dnipro

BARICENTRI MEDIO 51,9 metri

BASSO 49,8 metri

a

FINALE

le partite a fine stagione del Napoli (60 se andrà a Varsavia): 38 in A, 5 nelle coppe nazionali, 16 in quelle europee

IL CONFRONTO

LINEA FUORIGIOCO MEDIA 18,7 metri

ALTA 27,3 metri

POSSESSO PALLA 51%

48%

i parlare di calcio non è, ancora, il momento. Aurelio De Laurentiis preferisce il profilo basso, stavolta. I risultati del Napoli sono migliorati dopo l’ultima sfuriata e quindi non è il caso di rispondere alle stilettate di Benitez. Così, alla presentazione del libro «Ciro vive» scritto dalla signora Antonella Leardi per ricordare la memoria del figlio ucciso negli scontri che hanno preceduto l’ultima finale di Coppa Italia, De Laurentiis preferisce toccare altri argomenti. Innanzitutto la violenza negli stadi. «I politici si preoccupano dei voti dei tifosi e non vogliono legiferare in maniera severa – ha detto il presidente del Napoli –. È passato un anno dalla morte di Ciro Esposito e non è cambiato niente. Il sistema non funziona: gli steward sono sottopagati e senza poteri. Negli stadi entra di tutto e noi paghiamo le multe. Anche i Daspo non servono. Dovrebbero affidare i poliziotti alle società per gestire al meglio l’ordine pubblico». I LAVORI Al Maschio Angioino c’era anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. De Laurentiis si è intrattenuto a lungo con lui, poi ha svelato che il piano di fattibilità per la ristrutturazione del San Paolo è pronto (va presentato entro il 31 maggio): «Io metterò i soldi nello stadio, però debbo essere tutelato. Il Ministero degli Interni deve schierarsi coi club». g.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TIRI IN PORTA 6,7 4,3

TIRI FUORI 7,1 5,9

GOL 2,1

0,9

Aurelio De Laurentiis, 65 ANSA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

GLI AVVERSARI

I duri di Dnipropetrovsk con la stella Konoplyanka 1Tanta legna e pure

talento: sono loro la sorpresa dell’anno

GLI UCRAINI BOYKO DOUGLAS SILVA CHEBERYACHKO FEDETSKIY MATOS KANKAVA MATHEUS

ROTAN BEZUS

KONOPLYANKA

KALINIC GDS

Giulio Di Feo @fantedipicche

I

l rapporto, numeri alla mano, è impietoso: rispetto al Dnipro il Napoli segna il doppio, prende meno gol, passa meglio e vince più duelli. Facile? Sulla carta sì, la pratica suggerisce più prudenza. Perché se c’è una cosa che i numeri sanno solo accennare è la durezza, e questi sono duri. Ben oltre i 15 falli e i tre cartellini gialli abbondanti che beccano di media a partita, ben oltre anche la loro capacità di «addormentare» le partite (mai più di 2 gol fatti, mai più di 2 subiti in questa Europa League): il Dnipro non molla mai e sta sul

campo come un cobra in posizione di difesa, arrotolato, corto, protetto, alto di fuorigioco ma pronto a stendersi e colpire in qualsiasi occasione. Così è passato in un girone impervio (passi per il Qarabag, ma Inter e St. Etienne sulla carta erano meglio) e ha buttato fuori nell’ordine Olympiacos, Ajax e Bruges: tutte gabbate, le prime due con grande sorpresa. TALENTO E GRUPPO Durezza, ma non solo. Il Dnipro, che in campionato gioca nella sua Dnipropetrovsk ma che in coppa si trasferisce all’Olimpico di Kiev, è anche esempio di solidità. Societaria: Kolomoisky, il proprietario, è il terzo uomo più ricco del paese (1,1 miliardi

La gioia dei giocatori del Dnipro dopo la qualificazione in semifinale AFP

di patrimonio, per Forbes) e non lesina investimenti costanti nel tempo. Tecnica: dopo 4 anni di Juande Ramos è arrivato Markevych, uno dei tecnici più illuminati della vecchia generazione sovietica. Uno educato con Mozart ma che al suo primo viaggio a Liverpool è corso subito al museo dei Beatles, il suo impianto di gioco è semplice e basato molto più sul contrattacco che sull’attacco,

ma ottimizza le risorse con l’organizzazione difensiva (linea del fuorigioco alta, rari gli errori di posizione) e sui calci piazzati. Di squadra: in organico c’è tanta legna ma pure talento. STELLE «Il Dnipro? Sono dieci più Konoplyanka», dicono i maligni. Giudizio ingeneroso ma che dice tutto su chi brilla. Cintura nera di karate e contratto in scadenza quest’estate

(Liverpool, Tottenham e Siviglia in pressing, lui per ora aspetta), Kono è l’uomo con licenza di stupire: parte largo a sinistra, si accentra, non si fa prevedere, tira e crossa preciso. La sua sponda ideale per dialogare è Kalinic: cresciuto da Boksic all’Hajduk Spalato, sa com’è fatto un gol e usa bene il corpo in area, per i difensori è un bel grattacapo. Nel caso lui non fosse in palla, l’area possono presidiarla anche l’ex Shakhtar Seleznyov oppure il «Rooney ucraino» Zozulya, torello non finissimo ma che non si ferma mai. La leadership ce la mette il capitano Rotan, che in formazione tipo sta in mediana e gestisce, il tipo che non ti aspetti potrebbe essere la stellina Luchkevych, ‘96, figlio d’arte con parecchia faccia tosta all’ala destra. A Benitez qualcosa spiffererà Strinic, che al Dnipro ha giocato gli ultimi quattro anni salvo poi venire a Napoli a gennaio. © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GLI UOMINI VINCENTI DELL’AEROPLANINO

Giovanni Sardelli

1

D

alla pecora Dolly al regista Pizarro. Il primo mammifero ad essere stato clonato con successo da una cellula somatica, Dolly appunto, fece discutere il mondo. Adesso ha una pagina Wikipedia e riposa in pace dal 2003. Clonare il Pek potrebbe non essere eticamente il massimo. Ma il tifoso viola, statene certi, accetterebbe di buon grado. Come lui non ce ne sono. Quando gioca, l’orchestra viola esegue alla perfezione e la gara con la Dinamo Kiev lo ha dimostrato. Il problema, semmai, è quanto gioca. Poco, ultimamente. I 35 anni e mezzo si sentono e il cileno va centellinato come un buon whisky. GENERAZIONE DI FENOMENI Gara da 7 in pagella quella del Pek. Nella decisiva sfida con gli ucraini, però, ha diviso la palma del più forte con altri compari non proprio di primo pelo. Il migliore in campo, Joaquin, va per i 34. Che compirà il 21 luglio. Non spiegatelo ai terzini della Dinamo, non vi crederebbero. Abituati a rincorrerlo dappertutto al Franchi, ovviamente senza successo. Il connazionale Borja Valero i 30 li ha superati da qualche mese. Prestazione di Borja alla Borja. Corsa e palleggio, tecnica e intelligenza. Sette pieno anche per lui dopo che nelle ultime settimane era emerso un po’ di opaco sul consueto lucido in mezzo al campo. In difesa è andato alla grande pure Gonzalo Rodriguez. Anche se per l’argentino trattasi di piacevole consuetudine. Gonzalo, 31 anni, guida il reparto: contemporaneamente imposta da centrocampista, chiude su tutti e segna parecchio.

BENEDETTI VECCHIETTI Il match con la Dinamo Kiev avrebbe anche registrato la rete di Vargas (31 anni) e l’ennesimo riscatto di Mario Gomez. Gol esteticamente brutto quello del panzer: ma di valore indicibile. E quindi bellissimo per lui e ambiente. Oltre a una gara tutta polmoni e lotta, in grado di strappare applausi persino ai (non pochi) detrattori. Il tedesco non ha ancora spento le trenta candeline. Lo farà tra due mesi e mezzo e in confronto ai compagni è quindi leggermente più giovane. Questo però non sposta di una virgola il concetto. La Fiorentina tipo, quella buttata nella mischia da Montella nelle notti che contano, non è più giovanissima. O, elogiandone le qualità, può contare su maturità ed espe-

DOMANI COL CAGLIARI

IL CONFRONTO

FIRENZE

Siviglia

11

Fiorentina

BARICENTRI BASSO 50 metri

E in Serie A c’è turnover È il momento di Gilardino FIRENZE

MEDIO 50,8 metri

LINEA FUORIGIOCO MOLTO ALTA 29 metri

ALTA 26,9 metri

POSSESSO PALLA

2

49%

3

54%

TIRI IN PORTA 4,7 5,3

TIRI FUORI 4,4 6,5

GOL ● 1 L’abbraccio dei viola Joaquin, 33 anni, Borja Valero, 30, e Mario Gomez, 30 anni il 10 luglio, dopo il gol del tedesco nel ritorno contro la Dinamo Kiev 2 Gonzalo Rodriguez, 31 anni, pilastro della difesa 3 David Pizarro, 35 anni, centrocampista cileno, fondamentale per il gioco di Montella AFP/ACTION IMAGE/ANSA

1,7

1,7

La fortuna di Montella è la vecchia Fiorentina

1Da Pizarro a Joaquin, da Borja Valero a Rodriguez: gli over 30

della Viola, eroi contro la Dinamo, guideranno l’assalto al Siviglia IL NUMERO

35

Gli anni di Pizarro, che l’11 settembre ne compirà 36. È il cileno il giocatore più anziano della Fiorentina

rienza necessarie a superare certe problematiche. Un altro «titolarissimo», Mati Fernandez, compirà 29 anni tra pochi giorni. Pasqual (33 anni), Basanta (31) ed Aquilani (31 a luglio) sono le prime riserve di fascia, difesa e centrocampo. TURNAZIONE NECESSARIA Scartabellando i compleanni suona più logica la difesa di Montella all’accusa di turnazione folle nel post match con il Verona. La rotazione fu estrema. L’importanza della sfida

con la Dinamo Kiev di tre giorni più tardi però, superava le remore. «I giocatori che utilizzo più spesso hanno 32 anni di media – disse l’Aeroplanino post sconfitta – e sono obbligato a certe scelte. Solo così posso ottenere prestazioni fisiche massimali. Piaccia o no». NOI CI SIAMO L’Europa League, traguardo primario, ora passerà da Siviglia. Lo ha decretato l’urna di Nyon. «Me lo sentivo questo accoppiamento» , ha spiegato Joaquin a Ra-

dio Sevilla. Lui che ha passato una vita nell’altra squadra cittadina, il Betis, senza mai escludere un ritorno in biancoverde per chiudere la carriera. «Ho sensazioni speciali a causa del mio passato, mi piacerebbe dare una soddisfazione ai tifosi viola e del Betis. Sono felice di tornare in città e a questo livello non ci sono favoriti. La Fiorentina in Europa ha sempre fatto bene, studieremo a fondo il Siviglia. Pur conoscendo già la loro forza». © RIPRODUZIONE RISERVATA

C

ompetizione che vai, turnazione che trovi. La vigilia della sfida con il Cagliari si porterà dietro scelte e parole. Con la rifinitura del tardo pomeriggio, preceduta dalla conferenza stampa di Montella. Le idee sono molte, al campo la verità. Pare scontato che il tecnico viola attinga a piene mani dalla profondità della sua rosa. Le gare si accavallano mentre le forze vanno difese. O recuperate. Ecco che allora al centro dell’attacco, con Babacar infortunato, si rivedrà Gilardino. Alla ricerca del primo acuto della seconda vita in viola. Anche uno tra Joaquin e Salah riposerà. Forse addirittura entrambi. Con Diamanti ed Ilicic vogliosi di lasciare tracce di sé. In mezzo regia affidata a Badelj, ad Aquilani il compito di andare su e giù e calciare verso la porta avversaria. In difesa anche la coppia mancina Basanta e Pasqual è pronta a farsi rivedere con la maglia da titolare sulle spalle. LORO FAVORITI Poco più di una decina di giorni e sarà Siviglia-Fiorentina. Argomento che ieri ha tenuto banco a Firenze: «Sono contento di aver evitato il derby italiano – ha sentenziato Montella – che spero sia solo rimandato di qualche settimana. Il Siviglia è la squadra campione in carica per cui parte favorita. Hanno vinto questa competizione per tre volte negli ultimi dieci anni. Ma ci siamo guadagnati il diritto di giocarci questa sfida e faremo di tutto per passare il turno». g.s. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alberto Gilardino, 32 ANSA

GLI AVVERSARI

Campioni e rivoluzionati Il segreto? Monchi-Emery 1Il d.s. fa e smonta

la squadra, il tecnico la ricostruisce sempre

GLI SPAGNOLI BETO COKE

KRYCHOWIAK

CARRIÇO TREMOULINAS

MBIA ALEIX VIDAL

BANEGA IBORRA

VITOLO

BACCA GDS

Filippo Maria Ricci CORRISPONDENTE DA MADRID

I

campioni in carica, quinti in Liga a 2 punti dal quarto posto e a 6 dal terzo, imbattuti in casa dal 12 marzo del 2014: addirittura 34 partite, 25 in questa stagione. L’ultimo a vincere al Sanchez Pizjuan è stato il Betis, nel derby di Europa League. La squadra del cuore di Joaquin, se questo può alimentare le speranze viola. STORIA RECENTE Questo è il Siviglia, che ha una storia recente fortunata, tragica e tribolata, e due pilastri su cui si poggia con convinzione, il ds «Monchi» ex portiere e oggi re

del mercato, e l’allenatore Unai Emery. La storia racconta che il Siviglia vince la sua unica Liga nel ’46 e una Coppa di Spagna due anni dopo, poi deve attendere altri 58 anni per alzare un trofeo vero: la Coppa Uefa del 2006. In 5 anni (fino al 2010) arrivano altre 5 coppe nazionali e internazionali, nonostante lo choc per la morte di Antonio Puerta, sivigliano, canterano, amatissimo. Poi la crisi del club, un nuovo oblio chiuso catarticamente lo scorso anno: in marzo l’arresto per truffa e frode fiscale del presidente che aveva riportato la gloria, l’avvocato Jose Maria del Nido, in maggio la terza Europa League. VENDERE E RIPARTIRE La rina-

scita come detto ha due nomi. Emery, arrivato nel 2013 dopo aver fatto grandi cose a Valencia e il flop russo allo Spartak Mosca e subito vincente, e «Monchi», al Siviglia come giocatore dal 1990 e dirigente dal 2000. In questi 15 anni ha comprato a poco prezzo e venduto salato, ripetendo il giochino un gran numero di volte. Gli highlights: Julio Baptista al Madrid, Dani Alves, il romanista Keita, Adriano e Rakitic al Barça, ma anche Negredo, Medel, Fazio, Poulsen, Squillaci, Kondogbia… E quando i ragazzi erano della cantera, l’incasso è stato ancora maggiore: i casi più noti sono Sergio Ramos, Reyes (oggi tornato a casa) e Jesus Navas. «Monchi» ha sempre trovato collaborazione nei suoi allenatori. ALLENATORE AMMIRATO Emery si è trovato una squadra ricostruita da zero il primo anno (27 giocatori partiti, 19 arrivati) e non ha fatto una piega

quando la scorsa estate sono andati via in 15 e sono arrivati in 17, inclusi 3 prestiti e 4 canterani promossi. Cinque dei nuovi arrivi oggi sono titolari, una squadra cambiata completamente. Inizialmente è stato criticato: «Si – ha raccontato l’attaccante colombiano Bacca – perché ad alcuni non piace il suo modo di giocare. Però i risultati sono dalla sua parte e infatti qualche giorno fa i tifosi hanno cantato per lui. Emery è perfetto per il Siviglia e spero che resti tanti anni qui, sta dando una fenomenale identità di gioco, di lavoro, di sacrificio». Lo scorso anno si era parlato di un interesse del Milan, quest’anno se ne potrebbe riparlare. Perché Unai non sarà un discepolo di Guardiola però il Siviglia gioca bene il suo calcio diretto, sa valorizzare i giovani e gli acquisti, non si lamenta se gli smontano la squadra ma s’impegna a costruirne un’altra. E vince. Unay Emery, 43 anni REUTERS

© RIPRODUZIONE RISERVATA


12

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Coppe europee R Il sorteggio delle semifinali

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A TU PER TU CON...

CONTENUTO PREMIUM

Boniek

A TORINO HA VINTO TUTTO ● Zibì Boniek, 59 anni, ha giocato in Italia con Juve (in 3 anni scudetto, Coppa Italia, Coppa Coppe, Supercoppa e Coppa Campioni) e Roma (una Coppa Italia). Terzo al Mondiale 1982 con la Polonia.

«VAI, ITALIA PUOI FARE TRIPLETTA» L’INTERVISTA di FRANCESCO CENITI INVIATO A VARSAVIA (POLONIA)

«V

ede questa gigantografia della nazionale polacca? Lo scorso ottobre ha battuto 2-0 la Germania campione del mondo. Perché mai la Juve dovrebbe accontentarsi della semifinale? Deve affrontare il Real senza paura, può eliminarlo: ha i giocatori per farlo. E poi c’è l’Europa League: spero di vedere un bel derby italiano qui a Varsavia...». Zibì Boniek sarà il padrone di casa: la finale si giocherà nello stadio caro a Mario Balotelli (doppietta a Euro 2012 alla Germania: Varsavia gli fa l’effetto della kryptonite per Superman). Un buon punto di partenza per intervistarlo nell’elegante ufficio da presidente della Federcalcio tra un sorso d’acqua e cioccolatini piemontesi. La «sua» Juve è tornata tra le grandi d’Europa, sorpreso? «No: è nel dna dei bianconeri. La Juve è la più forte d’Italia e direi tra le 7-8 più quotate al mondo. Non ha un fuoriclasse come Messi o Cristiano Ronaldo, ma tanti campioni, più Pogba da recuperare».

L’EX BIANCONERO, ORA N°1 DEL CALCIO POLACCO «JUVE, NON TEMERE IL REAL. ASPETTO NAPOLI E FIORENTINA A VARSAVIA PER LA FINALE, MA BENITEZ NON FACCIA TURNOVER»

Capitolo Europa League: Napoli e Fiorentina sono da finale? «Il Napoli sicuro. Ha deluso in campionato: con la squadra che ha dovrebbe stare vicino alla Juve. Posso fare una critica? Non capisco il turnover di Benitez e in generale il turnover. Se hai dei leader, come Hamsik o Higuain, devono giocare sempre se stanno bene. Altrimenti pensano agli affari loro. Se il Napoli vince l’Europa League si merita gli applausi, ma non è un’impresa. Per gli investimenti del club, senza Coppa la stagione è negativa». E la Fiorentina? «Discorso diverso: Montella sta ottenendo il massimo da un gruppo ottimo, ma non all’altezza di Ju-

ventus, Napoli o Roma». I viola hanno eliminato la Roma. «Il calcio è bello per questo: la Fiorentina può arrivare a Varsavia e magari alzare la Coppa. Già in estate da queste parti ha battuto il Real Madrid. Piuttosto sulla Roma...». Dica pure. «Vivo nella capitale, ho molti amici, ma non faccio sconti: annata fallimentare, se arriva seconda quasi fallimentare». Cosa si aspettava dalla Roma? «Molti più punti in campionato e vederla lottare per l’Europa League. Il mercato è stato un disastro: Doumbia e Ibarbo non sono giocatori da salto di qualità. Iturbe è sta-

L’emozione

raddoppia

ZIBÌ BONIEK PRESIDENTE FIGC POLONIA

Allegri contro Ancelotti, sarà anche una sfida tattica? «Allegri ha tanti meriti: non era facile sostituire Conte. E’ riuscito a ricaricare le pile, senza stressare la squadra e lasciando più libertà d’azione ai senatori. Davvero bravo». Lei ha allenato un giovanissimo Conte. «A Lecce: già allora si intuiva il suo futuro. E’ nato per fare il tecnico: le sue squadre vivono sempre in trance e non mollano mai. Se fossi il presidente di un club, lo prenderei subito per un ciclo vincente, ma proprio per le sue caratteristiche ha fatto bene a separarsi dalla Juve: il feeling rischiava di spezzarsi. Come lo vedo c.t.? Non è il suo ruolo naturale, ma all’Europeo può far bene».

to un azzardo. E poi la cessione di Destro». Uno sbaglio? «Una follia. Dovevano tenerlo e spiegargli che il futuro nella Roma era suo. Anche perché Totti ha 38 anni: qualche domanda il club deve farsela». In che senso? «Con Francesco in campo non serve un centravanti, ma due esterni. Il tempo passa per tutti, però, e la Roma deve pensare al dopo Totti. Mandare via Destro significa non farlo. Garcia? Per me non ha colpe. Anzi, può essere il tecnico giusto per arrivare allo scudetto». Destro al Milan gioca poco. «Non è il club giusto. Il ciclo di Berlusconi è finito, questo Milan mi fa tenerezza. Prima sulle maglie rossonere leggevi nomi di grandi campioni, ora quelli di giocatori che quasi non conosco. Una società con la storia del Milan non può avere Menez come uomo squadra. Per carità è bravo, può farti vincere una gara, ma non è un uomo squadra. Ibra è un leader e lo hanno ceduto. Berlusconi vende agli stranieri? Non è il massimo». Moratti ha fatto così con l’Inter. «Da voi il patron deve essere italiano, conosciuto e sempre presente. La penso così. Detto questo, l’Inter è più avanti rispetto al Milan: almeno c’è un progetto».

Deve vincere da squadra? «Da grande squadra, qual è. Pochi club possono permettersi di avere un’ossatura con Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Pirlo, Vidal e Tevez. Il Real non mi sembra al massimo e ha qualche problema con gli infortunati».

PER LA ROMA STAGIONE FALLIMENTARE: FOLLE CEDERE DESTRO. LA LAZIO PUÒ ARRIVARE SECONDA: DERBY DECISIVO

13

La Lazio può arrivare seconda. «Pioli, mio ex compagno, si merita

Esclusiva offerta 2x1 Business Class Tariffe a persona sulla base di due biglietti acquistati a partire da:

Dubai Maldive

1.065 ¤ 1.290 ¤

Bali Melbourne

1.685 ¤ 2.320 ¤

Acquista entro il 29 aprile 2015 per viaggiare dal 1 giugno al 10 dicembre 2015 e il tuo compagno di viaggio volerà con te a condizioni eccezionali sulla Migliore Business Class al Mondo. Acquista il tuo biglietto su qatarairways.it, contact center Qatar Airways o presso la tua agenzia di viaggi.

Posti limitati e soggetti a disponibilità. L’offerta si applica solo per acquisti in Business Class che includono 2 passeggeri che viaggiano insieme. Si prega di verificare termini e condizioni al momento dell’acquisto.

CICLO FINITO AL MILAN, FA TENEREZZA E MENEZ NON È UN LEADER L’INTER HA UN PROGETTO MA PREFERIVO MORATTI ZIBÌ BONIEK PRESIDENTE FIGC POLONIA

tutto questo. La Lazio vive un momento d’euforia: può davvero arrivare seconda. Deciderà il derby». Che ne pensa di Lotito? «L’ho incontrato una volta in aeroporto: ha tenuto banco per due ore filate. Poi fa: “Zibì, di calcio possono parlare tutti, ma di football siamo in pochi...”. Da presidente ha grandi meriti. Per me dovrebbe stare fuori dalla Figc: è proprietario di due club. Si chiama conflitto d’interessi». Platini all’Uefa, lei in Polonia, Figo ci prova con la Fifa. Da noi gli ex calciatori fanno poca strada come dirigenti. «Devono cambiare la carta d’identità. Ad Albertini ho detto: metti un 7 al posto del 4...». © RIPRODUZIONE RISERVATA


14

Serie A R

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A TU PER TU CON...

CONTENUTO PREMIUM Maxi Lopez, 31 anni, ha giocato in Argentina, Spagna, Russia, Brasile e Italia Ha vinto 3 titoli argentini, 2 Liga, una Champions e una Supercoppa di Spagna LAPRESSE

Maxi Lopez

respiri storia, tradizione, è tutto molto mistico qui. Certe partite sono eccitanti da vivere». Maxi Lopez, quanto si sente italiano? «A 16 anni avevo già il passaporto, i miei nonni sono italiani, e io sono sempre stato orgoglioso nella mia parte italiana». Teoricamente potrebbe giocare in azzurro, lo sa? «Sì, certo. E ci sono stati momenti in cui avrei potuto seriamente ambire a una convocazione, ora però non ci penso più, è difficile, e comunque la mia Nazionale è il Torino». Un inserimento lampo il suo... «Grazie allo staff, allo spogliatoio e soprattutto ai tifosi. Sono incredibili, e li immaginavo proprio così quando giocavo altrove. Non scorderò mai più il rientro da Bilbao: alle 5 del mattino c’era una città intera ad aspettarci all’aeroporto. Entusiasmo argentino...». Il rinnovo? Con il contratto in scadenza... «Cerco di non pensarci ora, la partita che ci aspetta è troppo importante. Per noi e per i tifosi. Ma la mia priorità è il Toro, punto».

«TORO-JUVE DI FUOCO È COME RIVER-BOCA» L’INTERVISTA di MIRKO GRAZIANO TORINO

rato la beffarda esultanza della gallina, proprio come quella sera del 2004... «Ho visto, ho visto...».

L'IDENTIKIT

ccoli di nuovo contro in un derby. Da una parte Carlos Tevez detto l’Apache, dall’altra Maximiliano Gastón López, Maxi Lopez per tutti. Il primo ha lo scudetto in tasca, è in semifinale di Champions e insegue la classifica cannonieri. Il secondo vuole entrare nella storia del Toro e convincere Cairo a regalargli un nuovo lungo contratto, «perché di questa gente sono innamorato dal primo giorno», dice il gigante argentino con passaporto italiano. Entrambi classe 1984, a cavallo degli Anni 2000 erano la coppia d’attacco delle varie giovanili dell’Argentina. Tevez al Boca, Maxi al River. Ogni sfida una guerra. Come nel giugno del 2004, semifinale di ritorno di Libertadores: Tevez segna il gol che tiene in vita il Boca, ma esulta sfottendo gli avversari e viene espulso; si va ai rigori, e Maxi Lopez sbaglia quello decisivo. Un dramma!

Toro-Juve come River-Boca? «Sì. Ho vissuto grandi derby in Europa da MilanInter a Catania-Palermo e Samp-Genoa. ho giocato anche Barça-Real, una specie di derby, ma a Torino per una settimana la città si paralizza, la nostra gente non parla d’altro e a livello di emozioni ci sono molte similitudini con River-Boca».

MAXIMILIANO GASTON LOPEZ

Maxi contro Tevez: è la locandina del derby? «Diciamo che dopo tanti anni non mi dispiacerebbe restituire un colpetto personale a Tevez. Sarebbe fantastico per la nostra gente tornare a vincere dopo 20 anni. Chissà che festa. Abbiamo tutti l’occasione di scrivere una pagina granata storica, e io non voglio farmela sfuggire».

Se la ricorda quella gara Maxi? «La peggior giornata della mia vita! E pensare che una settimana prima ero stato il migliore nel derby di campionato che ci aveva regalato lo scudetto. Pazzesco, ero alle stelle, e pochi giorni dopo non sapevo dove nascondermi. Meno male che poi ci ha pensato (ride, ndr) l’Once Caldas... Alla fine il Boca perse in finale coi colombiani, mentre noi portammo a casa il titolo. E certe rivalità si nutrono anche dei k.o. altrui...».

Che carica! «E’ la gente che ti trascina. Sono giorni in cui

Cresciuto nel River con cui ha esordito nel campionato argentino, è arrivato in Europa nel 2005, al Barcellona. Quindi una lunga serie di spostamenti tra Maiorca, Fc Mosca, Gremio, Catania (27 gol, suo primato di club), Milan, Sampdoria e Chievo. A gennaio è stato ingaggiato dal Torino. Passaporti argentino e italiano, ha giocato con l’Albiceleste fino all’Under 20, vincendo il Sudamericano 2003.

E

L’altro giorno, contro la Lazio, Tevez ha rispolve-

Davvero potete infastidire una Juve simile? «La Juve si può battere».

NATO A BUENOS AIRES (ARGENTINA) IL 3 APRILE 1984 RUOLO ATTACCANTE ALTEZZA 185 CM PESO 81 KG

L’ATTACCANTE GRANATA «TEVEZ FA LA GALLINA? MAGARI DOMANI RIDO IO...»

Okay, ma i primi contatti come sono andati? «Ancora nessun contatto. Io ho già dimostrato cosa posso fare. Mi davano per finito, ho zittito tutti, sono orgoglioso di questo. E in ogni gara continuerò a sputare l’anima, farò vedere quanto conta il Toro per me. E’ sul campo che ti guadagni tutto, rispetto compreso».

VOGLIO RESTARE GRANATA A VITA. LA MIA ROVINA? ANDARE IN RUSSIA WANDA? I MIEI FIGLI DIRANNO: TI SEI COMPORTATO DA UOMO

Cosa deve fare Cairo per trattenerla? «Lavorare insieme: io sono MAXI LOPEZ pronto a restare qui a vita, spe- ATTACCANTE TORINO cie se il Toro continuerà a crescere. Il progetto Cairo è perfetto, e se alzeremo l’asticella anche solo di poco, credo che l’anno prossimo ci sarà da divertirsi. Io voglio rivivere un’altra Bilbao, e ancora ho l’amaro in bocca per lo Zenit. Sul campo non siamo stati inferiori ai russi. È il momento giusto per il salto di qualità». Ma ci tornate in Europa League? «Battere la Juve sarebbe decisivo». Quanto è importante Ventura? «Il suo calcio ha pochissimi eguali. Usciamo palla a terra e ogni movimento ha un senso». Pensa di aver perso qualche treno importante per colpe personali? «Andai in Russia a 23 anni: sbagliai. Lì mi sono bruciato buona parte della carriera. Arrivai a Barcellona 21enne, ma mi feci subito male in uno scontro in allenamento con Puyol e persi parecchio tempo. In ogni modo, a Barcellona ho vinto due volte la Liga e una la Champions». Di gossip se ne è fatto fin troppo con lei. Una sola domanda però: che uomo è oggi Maxi Lopez? «Un uomo lo misuri nei momenti difficili, e nel futuro vorrei che i miei figli dicessero così riguardo alle ultime cose familiari: “Papà si è comportato da uomo”. Voglio essere per loro un punto di riferimento solido. Li amo e li proteggerò sempre, per questo ho affrontato ogni cosa con discrezione, parlando pochissimo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

ENERGIA? SU CON

Quando devi fare tante cose e hai bisogno di più energia c'è Sustenium Plus! Sustenium Plus ha una formula unica, con Creatina, Arginina, Beta Alanina, Vitamine e Sali minerali, studiata per trasformare i nutrienti in energia ed aiutarti a stare su tutto il giorno.


Serie A R La novità

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1

2

15

CESSIONE SOCIETARIA

Scatto cinese per convincere Berlusconi 1Nei prossimi

giorni la svolta per il club. I thailandesi adesso rischiano il sorpasso

● 1. Giampaolo Pazzini, 30 anni, ha segnato un gol in questo campionato ANSA 2. Suso, 21 anni, ha debuttato in A a Palermo e da titolare nel derby con l’Inter LAPRESSE

Pippo vara il nuovo Milan Con Suso ora c’è Pazzini

1Per i due sarebbe la seconda partita da titolari in stagione. Cerci e Destro verso un’altra esclusione. Inzaghi: «Ci serve la vittoria» PERCHE’ VEDERE UDINESE-MILAN Perché c’è sempre una giornata bella in un’annata storta. Perché le due classifiche sono brutte ed è l’ora di migliorarle. Perché per i due allenatori conta più di quanto sembri. Stadio Friuli, ore 18

Alessandra Gozzini INVIATA A MILANELLO (VARESE)

L’

ultima volta che Destro è andato in rete è stato tre giorni fa, con un tweet che prendeva la distanze dal giudizio espresso da uno dei suoi agenti circa la modestia del Milan, giudizio tra l’altro rinnegato poco dopo. Inzaghi avrebbe forse preferito che finisse in rete nella maniera che più si addice a un attac-

cante, cioè con un gol, ma si è adeguato ai tempi: «Ho letto il tweet di Mattia e ho parlato con lui, è tranquillo e sereno. Ma quella di Udine non sarà la sua partita come quella di nessun altro giocatore, sarà la partita del Milan». Già da qui si intuivano le perplessità di Pippo, poi diventate (quasi) certezze: difficilmente Destro avrà modo di aggiornare il proprio status di bomber rossonero. Per dare brillantezza al finale di stagione Inzaghi pensa di affidarsi a forze fresche, freschissime nel caso di Suso (126 minuti fin qui) e soprattutto Pazzini (510’ in campo). Pippo, che in carriera si è saziato di gol, ha conservato la ricetta e ora invoca: «In area dobbiamo essere più affamati, in settimana ci siamo allenati su questo». Due indizi che sembrano bastare per fare una prova: in molte delle ultime sedute tattiche il riferimento d’attacco era il Pazzo. E se Pippo

chiede appetito, Pazzini di sicuro ce l’ha: in pancia ha solo il rigore segnato al Cesena, su azione è a digiuno di gol da un anno esatto, e cioè da Milan-Livorno del 19 aprile scorso, quando segnò su assist di Balotelli. CON SUSO Sarebbe invece la seconda volta che Inzaghi serve a Pazzini la possibilità di giocare da titolare, la prima in trasferta dopo l’occasione in Milan-Verona. Quella era una gara decisiva per il futuro dell’allenatore che si affidò al centravanti, per di più in scadenza di contratto, e che fin lì aveva fatto da contorno a Torres e al nuovo arrivo Destro: un’elevatissima dimostrazione di stima. Discorso inverno, nel caso venissero confermate le sensazioni della vigilia, per Destro, che dopo quattro mesi non ha ancora la fiducia totale. Inzaghi non lo dirà mai, anzi: «Ho sei giocatori d’attacco e tutti sono

meritevoli». Qualcuno sembra però più meritevole di altri e tra questi è ora finito anche Suso, già titolare nel derby dopo un lungo periodo di apprendistato. Con due bordate di sinistro scagliate verso Handanovic inserite in una prova di sostanza, Suso sembra essersi guadagnato la conferma. Anche in questo caso la medaglia appesa al collo dello spagnolo ha un rovescio, che toccherebbe a Honda e soprattutto a Cerci. Pippo al solito non fa vincitori nè vinti: «Suso ha fatto un gran derby, come Cerci o Honda quando sono stati chiamati in causa». Con le forze fresche Inzaghi cerca una «vittoria fondamentale per la classifica. Dopo il derby non ho sentito Berlusconi ma lo farò presto, la squadra non è turbata dalle voci anche se nessuno immagina un Milan senza di lui. Poi però vedremo quello che succederà». © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO

su GazzettaTv Carpeggiani, agente di Totò, annuncia l’addio

Carlo Laudisa @carlolaudisa

T

otò Di Natale fa sul serio: ha deciso di lasciare l’Udinese dopo ben 11 anni e una valanga di gol. Se ne parla da mesi e l’ipotesi ovviamente mette in subbuglio l’ambiente friulano. Ieri a «CalcioMarket» su GazzettaTv l’agente dell’attaccante campano, Bruno Carpeggiani, è stato molto netto sull’argomento: «È difficilissimo che Totò resti all’Udinese. Ormai la decisione è presa. L’ha già comunicata a patron Pozzo». Ma alla base c’è un problema economico? «No, per lui si è chiuso un ciclo». Il suo disagio è legato anche al futuro tecnico del club? «La sua decisione

I

l silenzio evocato da Marina Berlusconi sul delicato momento del Milan ha caratterizzato il venerdì di questa settimana tribolata. La quiete prima della tempesta, probabilmente: perché domani sbarca in Italia Bee Taechaubol e poi (o prima?) toccherà a Richard Lee. Si tratta dei rappresentanti delle due cordate che si stanno contendendo l’acquisto di buona parte del Milan. Da una parte i thailandesi (perché quella è l’origine di mr. Bee, ma la cordata è ampia e coinvolge investitori di vari Paesi), dall’altra i cinesi: in mezzo il club rossonero, da cui Silvio Berlusconi fatica a staccarsi ma che a breve finirà in mani diverse. IL MOMENTO DELLA SCELTA Per ovvi motivi di riservatezza non è stata pubblicizzata l’agenda degli incontri in programma ad Arcore: ma è verosimile che nei primi tre giorni della prossima settimana Berlusconi possa confrontarsi con entrambe le cordate. E prendere una prima decisione. Già, perché finora il presidente del Mi-

PROGETTO AMPIO L’obiettivo è ambizioso: la Cina vorrebbe far crescere tutto il movimento e il livello della Nazionale. Ci vorranno anni e un lavoro capillare e la strategia è ampia. Non a caso c’è già una società in Italia di proprietà cinese (il Pavia, secondo nel girone A di Lega Pro) e da questa operazione è nato un progetto interessante: i tecnici italiani insegneranno agli allenatori di base cinesi le tecniche migliori per far crescere i bimbi che si avvicineranno al calcio nelle scuole. Proprio martedì verrà presentata nell’Aula Magna dell’Università di Pavia l’Academy per allenatori di calcio cinesi, realizzata su iniziativa del club pavese e dell’AIAC (Associazione Italiana Allenatori di Calcio). Nel progetto ideato dal governo di Pechino l’acquisizione del Milan consentirebbe un sensibile salto di qualità, visto che quello rossonero è il club più seguito in Cina e darebbe enorme visibilità al calcio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’INIZIATIVA DELL’UDINESE CON LO SPONSOR DACIA

«Di Natale lascia Udine: ciclo chiuso, Pozzo lo sa» 1A CalcioMarket,

G.B. OLIVERO MILANO

lan non si è sbilanciato. E infatti sia i thailandesi sia i cinesi sono convinti di essere in vantaggio. Mr. Bee è venuto allo scoperto in anticipo, ma poi è rimasto un po’ spiazzato dalla rimonta di mr. Lee, anche perché pare che non sia nemmeno una rimonta. Secondo voci sempre più ricorrenti, infatti, i cinesi partirono a fari spenti oltre un anno fa e sembra che il loro progetto abbia conquistato Berlusconi più di quello dei thailandesi. Il motivo è semplice: dietro ai cinesi ci sarebbe addirittura il governo, che con l’acquisizione del Milan vuole dare un grande impulso allo sviluppo del calcio.

non ha relazione con i progetti del club». Come l’ha presa Pozzo? «Totò ha promesso il massimo impegno sino a fine stagione. Anche perché nella sua testa c’è l’obiettivo di fare altri due gol per battere il record di Roby Baggio». STANCHEZZA Le parole di Carpeggiani sono chiarissime. Ma cosa ha portato effettivamente a questo clamoroso strappo? L’impressione è che abbiano influito tanti fattori. Di sicuro l’usura del tempo ha inciso sui rapporti umani comunque solidi. Non si spiegano diversamente gli irrigidimenti del goleador dei friulani nel momento in cui la proprietà dell’Udinese, ad esempio, ha deciso di fronteggiare i risultati alterni della gestione Stramaccioni con dei ritiri considerati eccessivamente punitivi per la squadra. Nel gioco degli equivoci hanno il loro peso anche i mancati festeggiamenti per il traguardo dei 200 gol. Inezie? Puntigli? Certamente Di Natale si è sentito a un tratto più solo in un ambiente in cui è sempre stato protagonista anche

Totò Di Natale, 37 anni FORTE

fuori dal campo. È la ragione per cui la prospettiva di un rinnovo di contratto importante non basta più a medicare certe ferite. In passato hanno prevalso i buoni rapporti un po’ con tutti, il vero segreto di una stagione tanto lunga quanto luminosa.

IL FUTURO Ma adesso cosa c’è nella testa di Di Natale? Carpeggiani a CalcioMarket ha dato ulteriori chiavi di lettura: «Una decisione la prenderà a fine giugno. Ci sono state già delle proposte dall’estero, ma non escludo che possa rimanere in Italia». C’è la possibilità che torni a Empoli? Il presidente Corsi in passato gli ha offerto anche la carica di vice presidente... «Sì, è una vecchia idea del presidente del club in cui è cresciuto Totò. La prenderemo in considerazione al momento opportuno, ma valuteremo anche altro». Si è parlato di offerte dall’America. «È una delle ipotesi su cui Totò rifletterà, ma attenzione anche a una soluzione negli Emirati Arabi». Tutte opportunità per molti versi suggestive, ma Di Natale preferisce restare con i piedi per terra. Chi lo conosce giura che nel momento delle decisioni, alla fine, lui privilegerà le piste italiane. E non certo per la sola soddisfazione di mettersi decisamente alle spalle quell’icona di Baggio nella classifica assoluta dei grandissimi goleador di Serie A. Ora bisognerà vedere quale atteggiamento avrà la famiglia Pozzo. L’idea di trattenerlo non è svanita. Totò avrà nuove coccole? Basteranno a lenire le sue amarezze? Il tormentone continua. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Oggi una maglia speciale Strama: «Sto dando tutto»

● (fr.vell.) Una maglia insolita che non ha niente a che vedere col Palio di Siena.... E’ semplicemente la casacca che indosserà oggi l’Udinese contro il Milan per celebrare l’iniziativa pensata con il main sponsor Dacia (deciso a rinnovare). Lo scorso anno l’azienda studiò con il club la mossa di dare visibilità per tre partite a tre piccole imprese artigiane. Quest’anno ha creato una sinergia con altri sport, minori rispetto al calcio, col patrocinio del Coni, rappresentato ieri dal presidente friulano Giorgio Brandolin. E il primo sport è la pallamano (la stessa idea di marketing verrà proposta

nelle sfide interne con Sampdoria e Sassuolo). L’Udinese giocherà con una parte di maglia bianconera e l’altra rossoblù, onorando i colori dell’ASD Pallamano Rovereto Vallagarina che gioca in serie B e ha tanti problemi economici che non le hanno consentito di fare la A1. Oggi farà festa al Friuli in una delle gare, mediaticamente, più importanti della stagione. Intanto il tecnico Andrea Stramaccioni che definisce il Milan «superiore qualitativamente a noi», ha parlato del suo futuro: «Questa settimana ho parlato a lungo con il mio presidente, quindi è giusto che sia lui a pronunciarsi sul mio futuro. Io sto dando tutto».


16

Serie A R L’anticipo della 32a giornata

PARLA MANCINI

«Shaqiri? Nessun caso Presto spazio ad altri baby»

Samir Handanovic, 30 anni, è arrivato all’Inter nell’estate del 2012 FOTOPRESS

INVIATO AD APPIANO GENTILE

M

ancini applaude la Curva («Fantastica la coreografia del derby»), ma la Questura per stasera vieta agli ultra l’esposizione di uno striscione già apparso all’andata. La Nord sosterrà comunque l’Inter, alla caccia della prima vittoria in campionato contro una big. «Tre punti contro la Roma - spiega Mancio - più che per le pochissime chance d’Europa, dove non dipende più solo da noi, servirebbero per capire che il gap con il vertice non è poi così ampio. L’Inter è sempre l’Inter, e questo pesa anche per alcuni giocatori in arrivo. Thohir è determinato a fare una grande squadra, poi dovremo essere bravi, perché per certi uomini devi muoverti subito, per altri serve pazienza, poi ci sono i parametri zero ma anche dei giovani che si possono prendere a prezzi umani, sperando che poi “esplodano”». BABY E SHAQ Ma Mancini punta forte anche sui baby già in casa. Stasera toccherà di nuovo a Gnoukouri («Bravo lui e lo staff della Primavera»), ma presto troveranno spazio altri ragazzi («Camara, Dimarco, (Ze) Turbo»). Terza panchina in fila invece per Shaqiri: «Ma non c’è nessun caso. Lui è un pilastro del futuro, ha avuto un calo di forma e ora merita di giocare Hernanes». Gli unici due dubbi sono il ballottaggio Brozovic-Kovacic e quello tra Santon e D’Ambrosio. Se dimostrerà di avere smaltito un affaticamento, tornerà l’ex Newcastle. lu.tai.

La notte di Handa L’Inter il presente La Roma il futuro? 1Il portiere sloveno è corteggiato da Sabatini

Il club nerazzurro confida di convincerlo a restare PERCHÉ VEDERE INTER-ROMA Sfida da lettino psichiatrico. L’Inter riuscirà a battere una big quest’anno? La Roma riuscirà a restare big mantenendo un posto in Champions League? Meazza, ore 20.45

Matteo Brega MILANO

D

«Lione e Monaco assolte da Nyon per il fair play» ● Lione e Monaco assolti dall’Uefa per il fair play. Lo sostiene la stampa francese. Il Lione è riuscito a smontare il rosso di 75 milioni accollandone gran parte alle spese del nuovo stadio e alla squadra femminile. Il Monaco con i tagli agli ingaggi ma anche con uno sponsor di gestione immagine e biglietteria che ha anticipato 140 milioni. Partnership che suscita perplessità in Lega, dove i rapporti con il Monaco restano tesi per via dei vantaggi fiscali. Accordo che viene paragonato a quello da 200 milioni ottenuto dal Psg con il ministero del Qatar, poi ridotto a metà dall’Uefa, ma acquisito integralmente dalla commissione di controllo e gestione francese. Il Psg invece dovrebbe ottenere una decina di milioni in più per muoversi sul mercato.

33

denza nel 2016 e con lo stesso procuratore dello sloveno, sa già che l’anno prossimo sarà il dodicesimo in giallorosso. Lukasz Skorupski andrà a giocare, molto probabilmente in prestito. Bogdan Lobont è indirizzato verso il ruolo del terzo portiere, mentre Gianluca Curci (a scadenza il prossimo giugno) lascerà Trigoria. Insomma, la Roma ha bisogno di un nuovo portiere titolare. E Handanovic avrebbe tutte le caratteristiche necessarie. Certo, a questo punto subentra l’argomento sportivo. La Champions della Roma per il prossimo anno non è così certa. Il secondo posto sembrava blindato, ma la Lazio ha rimontato. Ora la squadra di Rudi Garcia deve reagire perché può arrivare seconda come quarta visto il Napoli distante 5 punti. Insomma, il futuro sportivo dei giallorossi rimane sospeso, come la posizione di Samir. Nell’operazione potrebbe anche rientrare Mattia Destro, di ritorno dal prestito al Milan e che piace all’Inter. Un’ipotesi accennata già qualche tempo fa, slegata dalla questione portiere. Le alternative all’estero per Handanovic non sono tantissime, magari in Premier League. L’unica squadra al

top che potrebbe cambiare portiere è il Tottenham se sceglierà di cedere Hugo Lloris. Le altre opzioni lo porterebbero a spostarsi per andare a fare il dodicesimo, non certo quello che vuole Samir. A meno che non si smuova qualcosa nella Liga spagnola.

● i rigori parati in questa stagione da Samir Handanovic. L’unico che è riuscito a batterlo è stato Domenico Berardi nella partita contro il Sassuolo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Roberto Mancini, 50 anni FORTE

6

are una gioia all’amore attuale con il rischio di deludere il prossimo. La serata di Samir Handanovic viaggerà anche su questo sottile filo che (forse) divide il suo presente da quel che sarà. Il contratto in scadenza nel 2016 è il

nodo attorno al quale costruire il discorso. Perché l’Inter vuole continuare con lui e lui ancora non ha dato segnali chiari, né da una parte né dall’altra. L’OFFERTA Il club di Erick Thohir ha messo sul tavolo la sua proposta: prolungamento fino al 2019 con adeguamento dell’ingaggio dagli attuali 2 milioni ai 2,5 più bonus. La richiesta dell’entourage dello sloveno si attesterebbe sui 3 netti a cui aggiungerci gli stessi bonus legati a scudetto e raggiungimento Champions. Ecco, appunto, la parola chiave. Perché i soldi sono importanti, ma non sono tutto (lo ha detto recentemente anche Yaya Tourè). La parte sportiva pesa di più di quella economica. Samir, che a luglio compirà 31 anni, si sente pronto per giocare in una squadra

che possa lottare su tutti e tre i fronti: campionato, coppa nazionale e Champions. L’ambizione di migliorarsi e di provare a vincere qualcosa è insita in ogni giocatore, tanto più in Handanovic che è uno dei migliori portieri in Europa. Non è facile per lui lasciare Milano, non è facile nemmeno ragionare su una possibile destinazione che possa accontentarlo appieno. «La situazione è semplice – ha detto il suo agente, Federico Pastorello –. Non c’è alcuna preclusione da parte nostra a rinnovare anche se è normale che l’ambizione di qualsiasi calciatore, specie di un campione, è di migliorarsi e di provare a vincere qualcosa». PISTE ALTERNATIVE In Italia, per esempio, c’è la Roma. Morgan De Sanctis, anche lui a sca-

RL’agente: «Non ci

sono preclusioni al nuovo contratto, ma è normale ambire a vincere»

● le presenze di Handanovic in questa stagione: per lo sloveno 30 gare in campionato e 3 in Europa League. Non ha mai giocato in Coppa Italia

«CONTA IL PRESENTE» Intanto c’è una partita da giocare, un avversario da affrontare e un senso da dare al campionato. La Roma arriva al Meazza e rende tutto più appetibile. «Ogni partita ha la sua storia – ha commentato ieri il portiere a Inter Channel –, non conta il passato ma il presente. Inter e Roma arrivano entrambe da momenti no, quindi sarà importante per entrambe. Con i giallorossi sono sempre state partite aperte, noi come loro da sempre ce la giochiamo, con tanti gol di mezzo nella speranza che a noi portieri vada bene». L’obiettivo nerazzurro è riuscire a finire bene la stagione. «Mancano ancora tante partite, vedremo di fare un bilancio definitivo tra un po’. Il pubblico al derby è stato bravo, ci ha incoraggiato e speriamo che domani (oggi, ndr) sia così». OCCHI SU BAHOUI Chiusura mercato. L’Inter sta seguendo Nabil Bahoui, elemento offensivo del 1991 dell’Aik Solna (passaporto marocchino e svedese). Osservatori nerazzurri sono saliti a vederlo a più riprese: per lui inizio di campionato positivo, 2 gol in presenze. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PARALLELI SOCIETARI

Moderni e nel mirino dell’Uefa Lo strano derby Thohir-Pallotta 1I presidenti di Inter e Roma sono accomunati anche dalle strategie finanziarie.

Nyon il 5 maggio ufficializzerà le sanzioni per il fair play. ET anticipa il ritorno a casa

Davide Stoppini Luca Taidelli

I

nsieme in tribuna probabilmente non li vedremo mai. Perché Erick Thohir vive a Giacarta e un problema personale lo ha costretto ad anticipare il ritorno in patria. James Pallotta invece ha residenza a Boston, in Italia si vede poco anche se in settimana ha spedito a Roma il fidato Alex Zecca per controllare cosa c’è che non va. SITUAZIONI PARALLELE Eppu-

re i punti in comune tra i presidenti di Inter e Roma non mancano certo. In primis, aspettando gli sviluppi cinesi in casa Milan, sono gli unici proprietari stranieri in Serie A. Poi stanno facendo entrambi i conti con un mondo particolare come quello dell’italico pallone. Thohir invoca cambiamenti strutturali (A ridotta a 18 squadre, rose di 25 elementi, anticipi succosi a pranzo, quando in Asia è primetime), Pallotta ha avuto il coraggio di zittire gli ultrà colpevoli di aver esposto gli striscioni di Roma-Napoli, arrivando a definirli

«fucking idiots» e di fatto dando spazio a una contestazione — per ora limitata nei numeri — nei suoi confronti. Perché in fondo un peso deve averlo avuto pure il curriculum sportivo dei due, entrambi con partecipazioni in squadre pro Usa: Thohir con i Dc United, Pallotta con i Boston Celtics. Peraltro hanno pure scelto la stessa via finanziaria per cercare di sistemare i conti: una newco dove far confluire tutti i debiti. Innovativa — per il nostro calcio — operazione di architettura finanziaria messa in atto da Thohir e copia-

ta da Pallotta. NEL MIRINO UEFA I due presidenti però condividono anche il fatto di essere nel mirino dell’Uefa causa fair play finanziario per il rosso negli ultimi tre bilanci: -180 milioni per i nerazzurri, -100 per i giallorossi. Entrambi i club conosceranno il proprio destino il 5 maggio. La Roma rischia una riduzione a 23 giocatori (non 25) della lista Uefa, con obbligo di non sforare certi parametri nel prossimo mercato, oltre a una multa: per la verità, a Trigoria si aspettano solo

Erick Thohir, 44 anni LAPRESSE

quest’ultima sanzione, pronti a ricorrere in caso di pena più pesante. Per l’Inter è invece prevista una multa più salata, una rosa ridotta a 21 elementi — la prima volta che tornerà in Europa — e comunque un obbligo a fare


SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

14

● le reti di Francesco Totti a San Siro in carriera contro Inter e Milan: 7 segnate ai nerazzurri, altrettante ai rossoneri

2016

17

LE ULTIME

Ljajic fermo, Garcia tentato da Ibarbo: «Ho più scelta»

● la scadenza del contratto con la Roma di Totti, che ha esordito in giallorosso il 28 marzo 1993. Con il club c’è un accordo verbale per il rinnovo

Victor Ibarbo, 24 anni AFP ROMA

Francesco Totti, 38 anni, ha segnato 8 gol in questa stagione: 6 in A e 2 in Champions TEDESCHI

«P

Totti, un romanzo lungo 47 capitoli Ora la Champions 1Il capitano giallorosso ha incontrato l’Inter più

di ogni altro club: ora chiede strada per il 2° posto Davide Stoppini ROMA

U

n anno e mezzo fa tornò a casa nottetempo, dopo aver tramortito San Siro. Le chiavi nella giacca, la porta che si apre, la luce e una sorpresa. Che sorpresa: sul tavolo Cristian e Chanel gli avevano lasciato i disegni dei due gol, sotto la scritta «bravo papà». Francesco Totti e l’Inter è un romanzo lungo 47 capitoli. Il

RC’è l’intesa verbale

sul rinnovo ma parte dell’ambiente vuole convincere Pallotta a non firmare

più lungo, quasi infinito, pieno di colpi di scena, cambi di ruolo, vittima e carnefice, lacrime e gioie, risate e dolori. Storia di blitz mancati e riusciti, di scudetti sognati, vinti e persi, di Coppe alzate e di rigori. Storia di amori platonici, come quello di Massimo Moratti, che poco tempo fa rivelò di aver chiesto a Franco Sensi, ai tempi della trattativa Chivu: «Hai per caso intenzione di vendere Totti? Se sì, sarò in prima fila». È rimasto in seconda, perché la business class di Totti è sempre stata la Roma. PURE CONTRO GLI SCETTICI Business è anche la Champions League, signori. Vallo a dire al numero 10, che due-conti-due se li è fatti. E siccome il contratto recita giugno 2016, siccome pure il rinnovo è operazione per

ora rimasta nell’aria con un accordo verbale, il capitano ha tutta la voglia di garantirsi quella che potrebbe essere la sua ultima partecipazione europea alla Champions. E il tempo stringe, sette partite sono poche per concedersi strani esperimenti. Allora riecco Totti, 48a volta contro l’Inter. L’ennesima a San Siro, dove ha segnato in carriera 14 reti equamente divise: 7 all’Inter, 7 al Milan. L’ennesima pure contro un amico, Roberto Mancini, uno che di Totti poteva anticipare il percorso e invece ha scelto un’altra strada: «Fossi rimasto alla Samp, avrei fatto come Francesco a Roma — ricorda il Mancio —. È il giocatore in cui mi sono rivisto, più di ogni altro». Presto, magari, torneranno a sfidarsi pure su un campo di paddle, altra passione in comune tra i due. Nell’attesa,

terreno sempre verde, ma un po’ più largo. San Siro, 10 anni dopo «uno dei miei gol più belli», cucchiaio da fuori area dopo slalom di metà campo. Di quella Roma lì sono rimasti solo Totti e De Rossi. Limite e riferimento di una squadra che si trova a sgobbare per il secondo posto, con la paura fottuta — per usare un termine pallottiano — di non arrivare neppure terza. Nel cuore di una città in cui aumenta giorno dopo giorno il partito degli scettici, di quelli che vorrebbe vedere Totti sempre meno in campo, sempre più part-time. Di quelli che, in definitiva, chiedono a Pallotta di comportarsi come Agnelli fece con Del Piero. Ma poi c’è il campo. C’è una squadra che non segna neppure con le mani. C’è un attaccante — Doumbia — acquistato a gennaio e che a fine aprile ancora deve centrare per la prima volta lo specchio della porta avversaria. Ce n’è un altro — Iturbe — che ha avuto una crisi di nervi, per i fischi che riceve a ogni tocco di palla. E un terzo — Gervinho — che torna stasera in campo a caccia del terzo (sì, terzo) gol in campionato, un girone intero dopo il secondo. E allora anche Garcia si è fatto due-conti-due. Arrivando a una decisione del genere: meglio un po’ di corsa in meno, ma in campo almeno uno in grado di tirare in porta. Come quella sera a San Siro di un anno e mezzo fa, quando si alzarono in piedi per applaudirlo anche i tifosi dell’Inter. A Roma, invece, giovani disegnatori erano già al lavoro.

TOTTI, PERLE AL MEAZZA

5 OTTOBRE 2013 La Roma travolge l’Inter per 3-0. Totti protagonista con una doppietta (in gol anche Florenzi).

27 FEBBRAIO 2008 Finisce in parità il match. Totti porta in vantaggio i giallorossi, pareggia Zanetti proprio alla fine.

26 OTTOBRE 2005 Uno dei gol più belli di sempre di Totti: cucchiaio da fuori area. La Roma vince 3-2, doppietta per lui.

erché la squadra non recepisce i miei stimoli? Chiedetelo ai calciatori, io sono sempre lo stesso, quello di un anno fa». Eccolo Rudi Garcia, che chiede «la stessa intensità della partita d’andata»: finì 4-2 per la Roma all’Olimpico, una delle poche partite stagionali ben giocate dalla squadra giallorossa. «Pjanic e Gervinho sono al 100%, ora ho più scelta e per la Roma è un bene: quando aumenta la concorrenza, ognuno dovrà fare il meglio». Cosa che non è accaduta con l’Atalanta: «Voglio tanta solidarietà tra i giocatori in campo, loro sanno cosa mi aspetto da loro, in settimana ho visto intensità negli allenamenti. Non abbiamo tempo da perdere. Attacchiamoci al fatto che in trasferta il nostro rendimento è migliore». AYEW SI AVVICINA Chissà se basterà. Le ultime, intanto, raccontano di un Ljajic che ha interrotto la rifinitura per un lieve risentimento muscolare. Andrà in panchina, al suo posto Florenzi è favorito anche se Garcia è tentato dal lanciare Ibarbo dal 1’, con l’azzurro retrocesso terzino al posto di Torosidis. A centrocampo è ballottaggio tra Keita e Pjanic, con il primo in vantaggio. La mediana che verrà, invece, potrebbe avvalersi di Ayew, in scadenza con il Marsiglia: c’è una battaglia in atto tra agenti, ma dalla Francia rimbalzano indiscrezioni di un accordo tra la Roma e il calciatore per un triennale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

COPPA ITALIA PRIMAVERA

James Pallotta, 57 anni ANSA

attenzione ai conti. ET TORNA A CASA Thohir è stato costretto a rientrare a Giacarta per questioni familiari. Non vedrà l’ennesimo tentativo dei suoi ragazzi di battere una gran-

de, ma soprattutto sarà costretto a fare per telefono una serie di colloqui delicati per il futuro del club. In primis quello con Massimo Moratti, visto che nel pranzo di martedì non si era parlato di assetti societari. Poi quello con Mancini, per fare un altro punto mercato, visto che per arrivare a certi big occorre affondare il colpo a breve. Poi tutto quello che riguarda stadio, marketing, commerciale e non solo. Thohir dovrebbe comunque tornare a Milano a metà maggio, in tempo per assistere a Inter-Juve, in programma il 17. Non è invece ancora certa la data del prossimo viaggio romano di Pallotta. Né quella della prossima chat con i tifosi: nell’ultima, 10 giorni fa, dichiarò guerra ai suoi contestatori. Il clima in città intorno a lui è cambiato: c’è chi, per criticarlo, non gli concede neppure più l’alibi di aver ereditato una posizione economica difficile dalla precedente gestione. Storie italiane, forse solo una (passeggera) crisi di rigetto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’andata va ai giallorossi Cori anti Napoli e Pallotta ROMA-LAZIO

1-0

MARCATORE Verde (R) al 26’ s.t.

Andrea Pugliese ROMA

ROMA (4-3-3) Marchegiani; Paolelli (dal 21’ s.t. Marchizza), Calabresi, Capradossi, Sammartino; D’Urso, Machin (dal 49’ s.t. Ndoj), Pellegrini; Verde, Sanabria, Ferri (dal 21’ s.t. Di Mariano) (Pop, Adamo, Anocic, Soleri, Di Livio, Ciavattini, Vestenicky, De Santis, Njiki). All. De Rossi. LAZIO (4-3-3) Guerrieri; Pollace, Mattia, Prce, Seck (dal 21’ s.t. Germoni); Murgia, Pace (dal 31’ st. Condemi), Verkaj (dal 41’ s.t. Rokavec); Tounkara, Palombi, Oikonomidis (De Angelis, Manoni, Antonucci, Quaglia, Capuano, Rossi, Milani, Pasqualoni, Cotticelli). All. Inzaghi. ARBITRO Fiore di Barletta. NOTE spettatori 5 mila. Ammoniti: nessuno. Angoli: 6-9. Recuperi: 1’, 5’.

È

il derby dei baby, ma sembra quasi quello dei grandi. Per i cori discriminatori delle due tifoserie contro Napoli, per gli insulti della Sud a Pallotta e per il gioco che latita a lungo. Alla fine se lo aggiudica la Roma, che torna a battere la Lazio quattro anni dopo l’ultima volta (19 febbraio 2011). A deciderlo un gol di Verde, dopo che il folletto napoletano si era fatto parare dall’ottimo Guerrieri un rigore procuratosi per fallo ingenuo di Germoni (trattenuta netta). È solo il primo tempo, però, perché la Coppa Italia Primavera

verrà assegnata venerdì prossimo, sempre all’Olimpico, nella sfida di ritorno. LA PARTITA La Roma, a conti fatti, fa la partita ed alla fine viene premiata. La differenza dovrebbero farla Verde e Sanabria, ma il primo si innamora troppo di se stesso e il

Daniele Verde, 18 anni LAPRESSE

paraguaiano regala spunti interessanti, ma senza incidere. Ed allora i giallorossi trovano forza nella spinta di Sammartino, nelle geometrie di Machin e nella classe di D’Urso. Dall’altra parte, invece, Tounkara al 43’ si divora un gol colossale a porta vuota (due minuti prima era toccato a Pellegrini, su delizia di Sanabria), Oikonomidis cresce alla distanza e Guerrieri sale in cattedra nella ripresa. Al netto degli episodi e di due occasioni d’oro per Pellegrini e Tounkara, per la Roma poteva esserci un altro rigore al 18’ (sospetta trattenuta di Seck ancora su Verde), per la Lazio la gioia del pari in extremis, ma il gol di Prce (buona gara la sua) al 50’ è annullato per fuorigioco, dopo che Marchegiani aveva detto no all’unico spunto di un Palombi opaco. Il derby dei baby finisce così, sperando che il ritorno metta da parte tutti i vizi dei grandi. © RIPRODUZIONE RISERVATA


18

Serie A R Il personaggio

A CARTE SCOPERTE CON...

Ferrero

IO, FIDEL, IL POKER IL PAPA, I FINTI ZOPPI E VIPERETTA: UN FILM ALLA VIGILIA DELLA SFIDA CINEMATOGRAFICA COL NAPOLI DI DE LAURENTIIS, IL PRESIDENTE DELLA SAMP CONFESSA TUTTO: ANCHE IL VERO PERCHÉ DEL SUO SOPRANNOME INTERVISTA ESCLUSIVA di ANDREA ELEFANTE FOTOSERVIZIO BOZZANI

«L

a menzogna non alberga dentro di me: semmai le mezze verità». Massimo Ferrero lo dice in fondo a un’intervista fiume e quello è il segnale: è arrivato il momento di ridisegnare finalmente la mezza verità da sempre raccontata a proposito del suo soprannome «Il Viperetta». «La storia che avevo difeso Monica Vitti da un tale che la molestava la inventò lei a una cena per confondere le acque. Mi chiamò così un costumista omosessuale: mi aveva toccato il sedere, da ragazzo di quartiere ho reagito e gli ho dato una “pizza”. Il fatto è che io gli mettevo le mani in faccia e a lui piaceva, mi gridava: “Sei una vipera, sei una vipera”. Eravamo in un teatro di posa, qualcuno voleva anche mettere su Vipera, una canzone di Gabré del 1928».

Ferrero è così: non sei mai sicuro se stia esagerando per lasciare comunque un dubbio, oppure stia recitando una parte per rendere incerti quanto basta (quanto gli serve) i confini della realtà. Di sicuro come una vipera morde ancora: spesso, e chiunque. Però lo fa senza malanimo: «Non riesco a voler male, non porto rancore, non vivo di antipatie: sono per il volemose bene». Lo fa ridendo e facendo ridere, con il gusto per il paradosso («Nei miei cinema pago il biglietto, pop corn e coca cola»), per l’esagerazione, ma anche con un retrogusto di amarezza. Se lo porta addosso come un compagno di riflessioni: a volte sconfina nella rabbia, a volte nella tenacia che diventa testardaggine. «Mia madre mi diceva: sei mezzo scemo, ma hai la testa dura. Infatti ho fatto la terza elementare, ho studiato facendomi prestare le Storie d’Italia dal giornalaio, però oggi mi faccio capire in cinque lingue. E voglio vincere, qualunque cosa faccio. Un sacco di volte mi hanno detto: “E se va male?”. Ho sempre risposto “sti cazzi”, e ho vinto spesso. E oggi quando sento gente di calcio dire che arrivare in Europa è importante perché porta soldi nelle casse del club, me vié da ride: io voglio arrivarci perché voglio vincere. Perché io sono per l’arte del fare, non del dire». Oddio, in oltre due ore e mezza di intervista ci ha detto anche abbastanza. © RIPRODUZIONE RISERVATA

AMICI I 4 MOSCHETTIERI D’ARTAGNAN E I POVERI

«Ho un sacco di conoscenti: tanto più se si mischiano amicizia e lavoro, oggi è molto difficile trovare amici sinceri e io ho preso delle fregature cosmiche. Ho avuto un grande amico, Giuseppe Bertolucci, che mi ha insegnato tanto e mi ha lasciato troppo presto, ora sarebbe orgoglioso di me. Oggi ho i quattro moschettieri - Ricky Tognazzi, Lellino, Fabietto e Zio Franco - e D’Artagnan, l’avvocato Antonio Romei. Credevo fossero amiche le mie ex donne ma ho imparato che quando se ne vanno, come minimo se ne va anche un appartamento. Io nei rapporti cerco solo un po’ di lealtà civile, per questo oggi riconosco come tali i miei figli, oppure persone che non conosco. A Piazza di Spagna e Piazza Cavour ho un sacco di veri amici: neri, ragazzi che vendono i calzini, poveri in canna, finti zoppi che se gli dico “Alzati e cammina” si alzano subito. Perché li porto tutti a fare colazione da Ruschena - un cornetto se lo mangiano in tre morsi, poi passano alla pizza - o al ristorante. La vera felicità è regalare a chi ha avuto meno di me: per questo ho partecipato alla costruzione di un ospedale in Brasile, con Tognazzi mi sono inventato e ho girato lo spot “Un euro in più per il Bambin Gesù”, la Samp collabora con il Gaslini e qualunque regalo mi arriva a Natale lo giro direttamente alla Caritas. Ma quello forse è perché alla Befana dei tramvieri il regalo lo prendeva sempre il mio fratello più grande...».

«LA MIA BIANCANEVE E QUEL FIGO DI ROCCO» ● Massimo Ferrero con la compagna Manuela e, in braccio con la maglia della Sampdoria, il piccolo Rocco di un anno e mezzo, il suo quarto figlio

LE HA SCOPERTE COSÌ «PESCO SESSO E RELIGIONE» 4-3-2-1 ALTRI MESTIERI Ho fatto come Fantozzi

RELIGIONE Bob Hoskins e la fiction

VIZI Una volta erano le femmine

FAMIGLIA LA MOGLIE MILIARDARIA UNA STORIA INVENTATA

«Sono nato povero e ho iniziato a sognare il cinema a 7 anni: volevo incontrare Biancaneve, per essere il principe azzurro, baciarla e svegliarla; volevo frequentare i ricchi e fare come nonna Iris, la mamma di papà, che recitava con Totò e Macario: donna di gran classe, a novant’anni era ancora bella come il sole. Mica come nonna Maria, poverina, così ciccia che per farla salire in autobus dovevamo spingerla, e una volta c’è cascata all’indietro e ha dato una culata così forte che rimbalzava. Mamma Anita lavorava in pasticceria, papà Guglielmo guidava i tram ma era sprecato: uomo di grande cultura, guardava Rischiatutto e le sapeva sempre tutte. La prima volta mi sono sposato a 17 anni e mezzo, Paola ne aveva 16, faceva la commessa in un negozio di giocattoli e sono nate Vanessa, oggi produttrice cinematografica, e Michela, che ha studiato pedagogia e scrive poesie: eclettica, come si dice. Poi ho fatto un errore di sbaglio, nel senso di doppio errore: Laura, la mia seconda moglie. Aveva un piccolo caseificio e la storia della regina delle caciotte miliardaria me la sono inventata io, perché a ‘sto mondo se non sei “figlio di” non conti niente. I suoi due figli, Riccardo e Fabrizio, oggi mi chiamano papà, poi è nata Emma che oggi fa il liceo: da uno sbaglio sono usciti una rosa e due tulipani. E poi ho incontrato Biancaneve: Manuela, che mi ha fatto scoprire il coraggio di avere un figlio a questa età. Le ho detto “Se è maschio ti sposo, se è femmina e ha la tua classe la riconosco”: così 62 anni dopo, il mio stesso giorno ma venti minuti prima di me - ho provato a far cambiare orario ma non c’è stato verso - è nato Rocco, che ha un anno e mezzo, accende il computer da solo, quando vede la partita in tv dice “papà” e sa la formazione della Samp. E’ un figo pazzesco».

SCUOLA Addio in quarta elementare

VIZI ERO UN FEDIFRAGO E FUMAVO 80 MARLBORO

CATTIVA STRADA LE RIUNIONI IN LEGA COME IN UN CONDOMINIO

«Ne avevo solo uno, le femmine: più che infedele ero fedifrago, però ora Manuela ha l’esclusiva. Fosse stato per l’esempio avuto da piccolo, avrei fatto il giocatore d’azzardo. Nonno Angelo, il padre di mia madre, ai cavalli si giocava tutto, quasi anche il banco di caldarroste: per evitare che esagerasse gli prendevo i soldi e andavo io a fare le scommesse, ma una volta non ho fatto la puntata, il suo cavallo ha vinto e n’artro po’ me mena. Di mamma Anita dicevano che si giocava al lotto pure la strada di casa, infatti quando tardava a tornare ci preoccupavamo. Io preferivo le carte: da ragazzino zecchinetta sui cofani delle auto, poi poker. Lo facevo per lavoro, ero un fenomeno: mi pagavano per giocare, il 10-20 per cento del guadagnato me lo tenevo io e ne guadagnavo abbastanza, perché se i soldi non sono tuoi sei più responsabilizzato. Oggi al massimo burraco e spizzichino, non fumo nemmeno più, e sì che ero arrivato a 80 Marlboro al giorno. La voce roca non dipende da quello ma da questo taglio che ho dietro l’orecchio - mi sono operato per qualcosa, ma non so bene cosa - però ormai facevo tre scale e tremavo tutto. Al terzo tentativo ho smesso da un giorno all’altro: ho tirato il Dupont contro il finestrino della macchina e mi sono pure fatto male, perché mi è tornato in faccia. Da dieci anni ne fumo solo una ogni tanto, quando mi va: ormai comando io, non la nicotina»

«Ho rischiato di prenderla io e rischia di prenderla il calcio, per questo vorrei fare qualcosa. La mia salvezza è stata il cinema: sono cresciuto in un quartiere dove il più pulito aveva la rogna e l’unica legge che valeva era quella del menga, ovvero chi ce l’ha nel c... se lo tenga. I ragazzi alternavano atti di bullismo e furti, invece io andavo a nascondermi dentro le ceste dei panni sporchi a Cinecittà, pur di non essere cacciato via. Oppure tornavo a casa, perché mio padre mi ha insegnato che una delle regole più importanti è non desiderare la roba d’altri. Il calcio invece è su una cattiva strada perché si fa di tutto per mandare via la gente dagli stadi, invece di riportarcela: quando sono entrato a San Siro per Milan-Samp l’ho visto mezzo vuoto e mi sono sentito male, ancora di più a vedere i nostri tifosi lassù in piccionaia, più che in curva sembravano in cima a un grattacielo. Così vuole la legge della tessera del tifoso, però poi i tifosi possono mandare affanculo gli steward e nessuno dice niente: da ragazzini noi vedevamo arrivare una volante e tremavamo, adesso se un poliziotto vede un tifoso che fa il delinquente e prova a portarlo in galera, rischia di finirci lui. Mi dicono: “Ferrero, cambia questo calcio”. Ma cosa posso cambiare io se quando ci troviamo in Lega, invece che un’assemblea dove provare a rifare tutte le leggi sembra una riunione di condominio?»

FAMIGLIA Un figlio a 60 anni

IDOLO «Lasciami la mano»

SESSO Ero un amoreggiante

AMICI Tutti a fare colazione

CATTIVA STRADA Poveri steward

CIBO Il mio olio per gli amici

AVVERSARI L’invidia, che malattia


SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

19

CONTENUTO PREMIUM HA DETTO

fLE RREGOLE DEL GIOCO 25 CARTE, CART 3 CAMBI, 11 ARGOMENTI A carte cart scoperte si gioca così. Mazzo da 25 argomenti, rigoros rigorosamente extracalcio: dai viagg viaggi nel passato ai tatuaggi, dallo sstress ai social network. L’in L’intervistato ne pesca 11 e, come un allenatore, può camb cambiarne tre. Poi li mette in camp campo, a carte scoperte. E si scopre anche lui

IDOLO IL FASCINO DI JFK E DI MERYL STREEP

RELIGIONE IO E L’ORATORIO UN RAPPORTO DIFFICILE

«Non sono così narciso da dire “me stesso”, ma se mi chiede chi avrei voluto essere le rispondo “nessuno”. Se poi parliamo di ammirazione, da buon autodidatta ho studiato a lungo JF Kennedy, un grande uomo che ha fatto molto per gli Stati Uniti, dunque per il mondo: ha avuto il coraggio di fare scelte che ha pagato con la vita, per me ha incarnato il fascino di quel mondo che mi raccontava mio padre, gli americani a Roma che portavano cioccolata e sigarette ed erano visti come semieroi. Sono sempre stati avanti, gli americani: noi italiani saremmo i migliori, migliori anche di loro, ma purtroppo, qualunque cosa facciamo, non ne abbiamo mai abbastanza voglia. Nel cinema ho adorato Meryl Streep, una professionista pazzesca, ho conosciuto bene Sylvester Stallone e Quentin Tarantino, ma solo una volta ho risentito la stessa emozione provata di fronte al Papa: quando ho conosciuto Fidel Castro. Perché io ho incontrato il Castro vero, mica come Obama, che ha fatto la foto con il fratello. Uomo di carisma e semplicità straordinarie: sono stato due volte a casa sua, è grandissima ma lui dorme in una cameretta di due metri per due, sembra una celletta di una prigione. Ero andato a L’Avana per progettare il Cinema di stato a Cuba, mi ero portato quattro operatori e sei-sette fotografi per immortalare il nostro incontro: ad un certo punto, con tutte quelle guardie del corpo che ha - neri, alti due metri e larghi uno, tipo colonne di Piazza Colonna - si erano persi e io per tergiversare aspettando che arrivassero non gli mollavo più la mano: “Piacere: Massimo, Massimo, Massimo”. E Fidel: “Va bene Massimo, Massimo, Massimo: però adesso lasciami la mano, per favore”».

«Ogni tanto vado a messa in una chiesetta in via Frattina, accendo due candele, qualche volta mi confesso pure: da figlio di cattolici, credo da sempre che Dio esista, anche se da bambino il mio rapporto con l’oratorio è durato poco, perché ad un certo punto non mi hanno fatto più entrare. Per forza: volevano farmi fare il chierichetto ma lavare le mani al prete non mi piaceva e il vino me lo volevo bere io; quando il parroco tirava fuori il pallone glielo fregavo e me lo portavo via per giocarci in mezzo alla strada; a Pasqua andava in giro per le case a chiedere i soldi per la parrocchia con gli amici, ma la metà ce la tenevamo e io ci compravo i mostaccioli e il biglietto per il cinema Aquila. Però in quello stesso periodo, tramite Monsignor Capovilla, mi capitò di incontrare Papa Giovanni XXIII. Non sarebbe stato l’unico: la mia madre spirituale, suor Elisa Famiglietti dell’Ordine delle brigidine, mi ha avvicinato anche a Wojtyla, ma lo straordinario calore addosso che avvertii di fronte al Papa buono non l’ho mai più sentito. Così forte che tanti anni dopo gli ho dedicato una fiction: anche se mi faceva male al cuore vedere una cosa mia finire dentro la lavatrice (io la tv la chiamo così), mi costava 18 miliardi delle vecchie lire e rischiò pure di saltare. Allora parlavo inglese come Alberto Sordi, le dieci parole per impressionare Bob Hoskins nel proporgli la parte principale me l’ero scritte su un pacchetto di Marlboro, il resto doveva dirlo Ricky Tognazzi che però si mise a litigare con Simona Izzo al telefono: per la rabbia lui buttò via il cellulare e io il pacchetto di sigarette. Mi salvò un cameriere siciliano: tirai fuori dalla tasca una carta da 500mila lire e un attimo dopo era il mio interprete personale»

ALTRI MESTIERI LI HO FATTI TUTTI MANCA IL BARCAROLO

SCUOLA VENIVANO A PRENDERMI I CARABINIERI A CASA

«Ne ho fatti tanti, mi manca l’ultimo ma è ancora presto. Per un po’ sono stato da un fornaio, facevo una pizza lunghissima e me la portavo a casa, dove si mangiava sicuramente di peggio. Ho lavorato in un bar, consegnavo caffé e cornetti ma mi annoiavo e mi sono inventato un lavoro nel lavoro: compravo dieci caffé, li allungavo con l’acqua, ce ne facevo trenta e li portavo agli operai, ci ho guadagnato dei bei soldini. Fra i 14 e i 18 anni ero benzinaio a tempo perso: aiutavo Italo, che aveva una pompa ma soprattutto una Opel Kadett, e ogni tanto me la prestava. A fare benzina da lui passavano i ricchi quando andavano a sciare, una volta per stare dietro a una ragazza sono salito su un pullman e mi sono ritrovato all’Abetone. E a pensarci bene ho fatto pure il posteggiatore di Porsche, quando ho iniziato a frequentare le feste del cinema a Villa Miani, di quelle che a cena hai davanti otto bicchieri e dieci posate e una volta ho fatto come Fantozzi, ustione alla lingua perché ho messo in bocca una polpetta di nascosto: siccome dopo un po’ mi stufavo di stare seduto a tavola, andavo all’ingresso e facevo finta di essere il ragazzo del parcheggio, mi facevo dare le chiavi e facevo un giro in Porsche fino in centro. Prima di morire voglio fare il barcarolo: amo il mare e credo che la più grande fatica che puoi fare sia non fare niente. Ecco, fra un po’ di anni spero di faticare così».

Massimo Ferrero, 62 anni, produttore nel mondo del cinema è proprietario e presidente della Samp dal giugno 2014 BOZZANI

«Le ho detto addio a 9 anni, avevo iniziato da poco la quarta elementare: soldi da buttare non ce n’erano, probabilmente avrei smesso anche prima, ma c’era la legge sulla scuola dell’obbligo, dunque venivano a prendermi a casa i carabinieri su una camionetta e arrivare in classe così mi faceva sentire un re. Ma siccome l’educazione, o la curtura come la chiamano oggi, non si impara solo sui banchi di scuola, per me venne prima che per altri l’ora di lavorare: cominciai ad andare in giro a consegnare la carne, mi chiamavano il macellaretto. Però in quei tre anni e mezzo me l’ero cavata: studiavo pochissimo, ma avevo abbastanza orecchio per imparare le tabelline a memoria. E quegli anni me li sono goduti: il maestro leggeva il giornale, noi giocavamo a chi lanciava più forte i calamai e all’ora della merenda frugavo nel cestino dei bambini più ricchi, visto che nel mio trovavo al massimo un po’ di pane e olio. Però poi furono loro che iniziarono a invidiare me, perché come mi diceva sempre mio padre non conta nascere ricco ma avere credito: è quello il modo migliore per diventare ricco. Mi inventai un’impresa ingaggiando cinque ragazzini: iniziavano ad aprire i primi supermercati, con un carrettino andavamo a recuperare i cartoni che lasciavano fuori e li portavamo ai negozianti che ne avevano bisogno. Ovviamente glieli facevamo pagare».

FACEVO IL SUO AIUTO CHEF E DA ALLORA NON HO MAI PIÙ MANGIATO NULLA DI CIÒ CHE PREPARAVA SU UGO TOGNAZZI COMPAGNO DI CUCINA

RACCONTÒ CHE MI CHIAMARONO VIPERETTA PERCHÈ L’AVEVO DIFESA, MA NON È VERO SU MONICA VITTI E IL SUO SOPRANNOME

L’HO INCROCIATO E HO AVVERTITO ADDOSSO UN CALORE STRAORDINARIO, MAI PIÙ SENTITO SU PAPA GIOVANNI XXIII E UN INCONTRO SPECIALE

IL VERO FIDEL CASTRO L’HO INCONTRATO IO, MICA COME OBAMA CHE HA FATTO LA FOTO CON IL FRATELLO SU FIDEL CASTRO UN UOMO DA AMMIRARE

E’ UNO DEI QUATTRO MOSCHETTIERI, I MIEI AMICI: LUI, LELLINO, FABIETTO E ZIO FRANCO SU RICKY TOGNAZZI COMPAGNO DI LAVORO

SESSO LO CHOC PROSTITUTE E LA PAURA DEL VIAGRA

«Non sono mai stato un avvelenato di sesso, semmai un amoreggiante: facevo un po’ il dandy, ai miei tempi erano importanti il corteggiamento, l’eleganza, mica era come oggi che la svitano e te la lanciano. Io poi ero avvantaggiato dal fatto di frequentare gente più grande e di potermi atteggiare un po’ perché facevo l’attore: l’offerta non mancava e la risposta neanche, tanto le mie esperienze me l’ero già fatte. La prima volta a 13 anni al Monte dei Cocci, a Testaccio: lei si chiamava Giovanna, aveva 16 anni e due zinne così, mi ha scelto lei e io alla fine mi sono trovato in mezzo alle sue gambe senza capirci quasi niente. Una mezza finta, insomma, roba che pensai: “Ah Massimo, meglio la mano sinistra”. La prima volta “vera” quando 16 anni li avevo io, con la sorella di un amico, una diciottenne che mi ha mezzo violentato. In mezzo ai due debutti, l’esperienza grazie alla quale non ho mai pagato per il sesso: dopo lo choc di quel giorno, mai andato con una prostituta. Dunque mi portarono giù al Ponte di ferro, dalla Biancona, avrà avuto due o trecento anni, prendeva fra le cento e le duecento lire e mi faceva così schifo che sono scappato. Come dal Viagra: mi fa proprio paura, paura che mi scoppi il cuore. Meglio che scoppi “lui” e quando si spegnerà, si spegnerà: pazienza».

CIBO INGRASSATO 5 CHILI PER COLPA DELLA SAMP

«Ero l’aiuto chef di Ugo Tognazzi e oggi, soprattutto se faccio un sugo per la pasta, mischio qualunque cosa come lui: così do un po’ più di sapore. Ugo era un artista: prendeva gli avanzi, tritava tutto, pure la cenere dentro i piatti se capitava, e faceva un polpettone che diventava impossibile capire cosa ci aveva messo dentro. Da quando l’ho visto all’opera non ho mai più mangiato niente di suo, eppure sono di bocca buona: nel senso che amo le cose semplici, ma pure che mi piace mangiare. Per dire: da quando ho preso la Samp ho preso anche cinque chili, perché non ho mai lavorato così tanto, sono un po’ stressato e mangiare mi rilassa, però ora sono ufficialmente a dieta. Sono cresciuto a spaghetti all’amatriciana e pollo, li mangiavamo la domenica, oppure quando papà prendeva lo stipendio. Lui era bravissimo a fare la coratella con i carciofi o i broccoletti in padella: i sapori di una volta che vorrei riassaggiare, se si potesse, ma mi va benissimo anche un piatto di pesce, di trippa o di coda alla vaccinara. Basta che sia roba sana, come quella che coltivo nel mio orto in campagna, o come l’olio che viene dai miei 1500 ulivi. Lo faccio per regalarlo agli amici e soprattutto per dimostrare quanto è diverso da quello che spacciano come il migliore solo perché ha le etichette controllate in tutta la Comunità europea: lassamo proprio perde».

AVVERSARI PRATICAMENTE TUTTI MA IO LI SDRAIO TUTTI

«Non saprei dire chi è il mio vero avversario, perché lo sono praticamente tutti. Il calcolo sui 64 milioni di abitanti dell’Italia è facile: 9 sono stranieri, 25 anziani - siamo un Paese di vecchi e per vecchi - e 15 ragazzini; dei 15 che restano, almeno trequarti soffrono di una patologia incurabile: l’invidia, e se uno da garzone diventa padrone, je rode er chiccherone. Si guardano allo specchio, si dicono “Madonna, quanto sono sfigato” e poi, pur di illudersi di essere qualcuno, o comunque vivi, sputano veleno sugli altri. A me ne hanno sputato addosso tanto, a cominciare dal mondo del cinema ovviamente: la guerra che mi hanno fatto i cosiddetti poteri forti quando ho preso il cinema Adriano la so solo io. Io sono un uomo da abbattere, ma li ho sempre sdraiati tutti e voglio sdraiare tutti anche nel mondo del calcio. Da quando ho preso la Samp la domanda è una sola: chi c’è dietro Ferrero? Chi gli dà i soldi? Ma Ferrero i soldi li ha perché le cose non succedono così, dietro c’è del duro lavoro, ci sono dei progetti: se hai un progetto serio, le banche i soldi te li danno e poi sta a te usarli bene. E io voglio usarli anche perché la Samp abbia un centro sportivo più moderno, completamente rinnovato nei campi e nelle strutture. Ho testa e voglia di fare, non di chiacchierare, i cazzari se la devono prendere in quel posto. E che Dio li benedica»


20

Calcio R 70a Festa della Liberazione

LA RICORRENZA Oggi, 25 aprile 2015, è il settantesimo anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Tra le tante storie legate a questa ricorrenza, ce ne sono diverse che nascono nel mondo del calcio. Ne abbiamo scelto alcune, tra Firenze, i monti del Friuli, le acque del Lago di Como e le Marche. IL RACCONTO di ANDREA LUCHETTA

N

on era tempo da fughe per la vittoria, quella maledetta primavera del 1944. I nazisti asserragliati sulla Linea Gustav, i partigiani in montagna e una distesa di macerie da Cassino a Ortona. A Piobicco, una frazione di Sarnano (Macerata), i tedeschi avevano appena impiccato il comandante Decio Filipponi, quando due soldati della Wehrmacht bussarono alla porta dell’arbitro Mario Maurelli: organizzaci una partita o ve ne pentirete; tu dovrai dirigerla, tuo fratello giocare e noi metteremo il rinfresco. Assentire una follia, disobbedire un suicidio: Maurelli si presentò, e un soffio prima del via, correndo giù dalla montagna come caprioli, si materializzarono gli italiani. Chiaro, chiarissimo che non si poteva ridere in faccia agli invasori; eppure quei tedeschi erano proprio scarsi, il calcio una cosa strana

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Inaugurazione dello stadio di Firenze, 1931: Bruno Neri, mediano della Fiorentina, si rifiuta di fare il saluto romano davanti ai gerarchi fascisti. Nel luglio del 1944 «Berni» venne ucciso dai tedeschi

25 APRILE 1945-2015

Partigiani col pallone La fine di Mussolini decisa da un terzino che incendia l’anima e vince i neuroni, e in capo a pochi minuti i sarnanesi si trovarono in vantaggio. Panico, il ticchettio del cronometro simile al timer di una bomba, finché all’ultimo un difensore finse di scivolare spalancando la porta ai nazisti. Al triplice fischio gli italiani non si girarono nemmeno e schizzarono su per i fianchi della montagna.

1Storie di calciatori antifascisti:

Neri (Fiorentina) rifiutò il saluto romano ai gerarchi, Moretti (Comense) avrebbe fucilato il Duce. E il granata Raf Vallone...

FRA MONTALE E MARLENE Neppure Bruno Neri - nome di battaglia «Berni» - seppe resistere al richiamo del campo: la sua ultima partita fu un Bologna-Faenza del maggio 1944, due mesi prima di cadere sull’eremo di Gamogna. Centromediano di talento – 3 presenze in Nazionale – è immortalato in una foto del 1931 (che trovate in questa pagina), in cui solo fra i calciatori della Fiorentina rifiuta di eseguire il saluto romano. Colto, brillante, a Firenze frequentava il Caffè «Le Giubbe Rosse», ritrovo fra gli altri di Eugenio Montale. Dopo l’8 settembre salì in montagna, fino a quel 10 luglio 1944, quando si vide comparire di fronte una dozzina di soldati tedeschi. Più fortunato, molto più fortunato, l’attaccante del Pescara Dino Lanciaprima. Condotto sul ciglio di una scarpata assieme ad altri sei partigiani per venire fucilato, Dino si gettò nel vuoto e corse: non lo fermò nemmeno il proiettile che lo raggiunse alla spalla. Una fuga epica, come quella della futura star Raf Vallone, simbolo del neorealismo capace di sedurre Parigi, Hollywood e Marlene Dietrich. Prima della guerra Raf fu mezzala discreta, e col Torino conquistò una Coppa Italia. Arrestato dopo mesi di Resistenza, sfuggì alla deportazione lanciandosi nelle acque del Lago di Como. LA NEMESI DI BONIPERTI Se c’è un difensore per cui la parola «arcigno» non suona stereotipata, questi è Dino Ballacci del Bologna. Operaio del tackle e nemesi di Boniperti, che lo soffriva come la varicella, sui monti del Friuli Ballacci assunse il nome di battaglia «Krauss»: lo stesso del soldato che aveva appena accoppato. Il portiere Miro Luperi, al qua-

le è intitolato lo stadio di Sarzana, cadde mentre impegnava da solo due compagnie tedesche sul Monte d’Animo, coprendo la r itirat a dei compagni: medaglia d’oro, come l’ex Fiorentina Armando Frigo, catturato dai nazisti dopo una battaglia durissima in Montenegro. Per proteggere i commilitoni non nascose il grado di ufficiale. In tasca gli trovarono una tessera della Viola. L’ULTIMA RAFFICA E forse è stata la raffica di un terzino a porre fine alla Seconda guerra mondiale in Italia. Il mitra che uccise Benito Mussolini e Claretta Petacci apparteneva a Michele Moretti, ex difensore della Comense e commissario politico garibaldino. Non era tipo da piegarsi, Moretti: carneade convocato per un allenamento in Nazionale, venne bandito dopo uno scambio di colpi proibiti con la star Attila Sallustro. Fu Moretti a condurre le trattative con la colonna di soldati nazisti presso la quale si nascondeva Mussolini, ottenendo la consegna di tutti gli italiani. E furono gli uomini della sua brigata a scoprire «l’oro di Dongo», il tesoro celato fra i gerarchi in fuga e origine di uno dei misteri più oscuri della Resistenza. Mistero superato solo dall’identità dell’uomo che uccise Mussolini e Petacci. Secondo la versione ufficiale a imbracciare il mitra di Moretti fu il comandante Audisio, dopo che il suo si era inceppato; per alcuni storici, però, l’arma passò da Moretti ad Audisio solo dopo la raffica mortale. L’ex terzino - racconta Giorgio Cavalleri - chiuse così il dibattito: «E se anche fossi stato io, per te cambierebbe qualcosa?». © RIPRODUZIONE RISERVATA


Magic +3 R Campionato

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Orgoglio Ledesma Champions regalo d’addio alla Lazio

32a

1Un anno in panchina e da uomo-spogliatoio

ma con il Chievo sarà titolare per sostituire Biglia È in scadenza: dopo 9 stagioni, separazione vicina

GIORNATA IL PROGRAMMA OGGI Ore 18 Udinese-Milan (0-2), Ore 20.45 Inter-Roma (2-4) DOMANI Ore 12.30 AtalantaEmpoli (0-0) Ore 15 Genoa-Cesena (3-0), Lazio-Chievo (0-0), ParmaPalermo (1-2), Torino-Juventus (1-2), Verona-Sassuolo (1-2) Ore 18 Fiorentina-Cagliari (4-0) Ore 20.45 Napoli-Sampdoria (1-1)

CLASSIFICA SQUADRE

PT

JUVENTUS LAZIO ROMA NAPOLI SAMPDORIA FIORENTINA GENOA TORINO MILAN INTER PALERMO SASSUOLO CHIEVO VERONA UDINESE EMPOLI ATALANTA CESENA CAGLIARI PARMA (-7)

73 58 58 53 50 49 44 44 43 42 41 36 36 36 35 34 30 23 21 13

PARTITE

21

RETI

G

V

N

P

F

S

31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31

22 18 15 15 12 13 11 11 10 10 10 8 9 9 8 6 6 4 4 5

7 4 13 8 14 10 11 11 13 12 11 12 9 9 11 16 12 11 9 5

2 9 3 8 5 8 9 9 8 9 10 11 13 13 12 9 13 16 18 21

59 58 42 53 38 43 43 36 44 46 44 37 23 37 34 32 27 28 35 26

15 30 23 37 31 35 36 33 37 37 45 46 32 54 42 38 42 53 61 58

18 RETI Tevez (2, Juventus). 16 RETI Icardi (3, Inter); Menez (8, Milan). 15 RETI Toni (3, Verona). 13 RETI Higuain (2, Napoli); Dybala (3, Palermo). 12 RETI Quagliarella (3, Torino). 11 RETI Callejon e Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Berardi (6, Sassuolo); Di Natale (Udinese). 10 RETI Felipe Anderson e Klose (Lazio). 9 RETI Iago Falque’ (1, Genoa); Mauri (Lazio); Eder (1, Sampdoria); Thereau (Udinese). 8 RETI Maccarone (1, Empoli); Ljajic (1, Roma); Zaza (1, Sassuolo).

ESEMPLARE In precampionato, era toccato a Ledesma far da regista alla nuova Lazio. Ma appena Biglia è rientrato in Italia, la scelte sono andate in un’unica direzione. Ledesma non ha mai mostrato alcun disappunto, ha reagito in modo esemplare: da uomo spogliatoio, che sta dalla parte della squadra e del bene comune. Anche se le sue partite erano confinate in panchina. Tranne qualche spiraglio, Coppa Italia compresa, o attimi fugaci, come l’ingresso di una settimana fa contro la Juve: al 47’ s.t. al posto di Klose. Domani sarà lui a guidare il centrocampo della Lazio contro il Chievo, tappa importante in chiave Champions. Con un ghigno del destino in agguato. Per-

S

arà la sesta gara da titolare in 32 giornate di campionato. Domani Cristian Ledesma tornerà in campo dal primo minuto dopo 83 giorni: l’ultima volta il primo febbraio a Cesena. Conti che rendono trasparenti i disagi di un’annata vissuta per ventisei gare in panchina (5 volte subentrato). A 32 anni, alla nona stagione in biancoceleste, l’italo-argentino ha visto i suoi spazi rimpicciolirsi giorno dopo giorno. Ora ritorna: Lucas Biglia è ai box (distorsione alla caviglia, out 20 giorni), il posto in regia passa al vice capitano. Che si è visto scavalcare dal connazionale, forte di un Mondiale da protagonista sino alla finale con la Germa-

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Domani ore 15 a Roma STADIO Olimpico Andata 0-0

1 1.36 19. LULIC 22. MARCHETTI

8. BASTA

33. MAURICIO 24. LEDESMA

6. S. MAURI

87. CANDREVA

7. F.ANDERSON

58 PUNTI

LAZIO 4-2-3-1

11. KLOSE 43. PALOSCHI

31. PELLISSIER

56. HETEMAJ

PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 2 Ciani, 85 Novaretti, 17 Pereirinha, 39 Cavanda, 5 Braafheid, 27 Cana, 10 Ederson, 14 B. Keita, 34 Perea. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Radu-Novaretti 70-30%. SQUALIFICATI Cataldi (1) DIFFIDATI De Vrij, B.Keita, Klose, Onazi, Radu. INDISPONIBILI De Vrij (7 giorni), F. Djordjevic (7), Gentiletti (5), Konko (7), Parolo (20), Biglia (20). ALTRI Sculli. DRITTE SÌ F.Anderson NO Onazi

87. ZUKANOVIC

21. FREY

3. DAINELLI

12. CESAR

2 9.00

24. SCHELOTTO

8. RADOVANOVIC

13. IZCO

X 4.75

ARBITRO Tommasi ASSISTENTI Marzaloni-Stallone IV Posado ADD. Giacomelli-Baracani PREZZI da 20 a 60 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 3

26. RADU 23. ONAZI

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

ché toccherà proprio all’italoargentino (una gara in azzurro con Prandelli) indicare la rotta per quel traguardo, che lui ha vissuto con la Lazio (stagione 2007-08). E lo farà senza sapere se il suo domani sarà biancoceleste. Il contratto è in scadenza, improbabile il rinnovo. Inter e Fiorentina lo hanno corteggiato a gennaio. Segnali arrivano anche dall’America via Major League Soccer. Roma è nel cuore della sua famiglia, come la Lazio. Dopo la vittoria di Napoli in Coppa Italia, tra l’abbraccio dei tifosi nella notte di Formello, Ledesma sprigionava la sua felicità. Non aveva giocato, ma la Lazio era in finale. Contava il risultato. Così come conterà centrare la Champions. Il futuro non può condizionare il presente del gentleman Ledesma.

INVIATO A FORMELLO (ROMA)

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

MARTEDÌ 28 APRILE, ore 20.45 UDINESE-INTER (2-1) MERCOLEDÌ 29 APRILE, ore 20.45 CESENA-ATALANTA (2-3) CHIEVO-CAGLIARI (2-0) JUVENTUS-FIORENTINA (0-0) LAZIO-PARMA (2-1) MILAN-GENOA (0-1) PALERMO-TORINO (2-2) SAMPDORIA-VERONA (3-1) SASSUOLO-ROMA (2-2) GIOVEDÌ 30 APRILE, ore 20.45 EMPOLI-NAPOLI (2-2)

nia, ma pure più adatto ai ritmi intensi richiesti da Pioli.

Nicola Berardino

1. BIZZARRI

36 PUNTI

CHIEVO 4-4-2

PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 5 Gamberini, 34 Biraghi, 10 Christiansen, 14 Cofie, 11 Vajushi, 18 Feftatzidis, 19 Botta, 9 Pozzi. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Paloschi-Botta 55-45%. SQUALIFICATI Meggiorini (1), Birsa (1). DIFFIDATI Izco. INDISPONIBILI Mattiello (stagione finita). ALTRI Puggioni, Anderson. DRITTE SÌ Pellissier NO Cesar

Cristian Ledesma, 32 anni, centrocampista della Lazio LAPRESSE

QUI CAGLIARI

Debutta Festa «Gli ultrà? Penso al campo» ● «Non parliamo di chi c’è stato prima e di quel che è successo. Sarebbero energie sprecate». Gianluca Festa, il ritorno. Tra battute e precisazioni. «Lo scontro tra squadra e ultrà? Con i ragazzi non ne abbiamo parlato, dobbiamo pensare al campo e agli avversari». Ad Asseminello si riparte. Festa è chiaro: «Ci attendono sette finali. Certo, non le vinceremo tutte ma dobbiamo provarci». L’ex centrale si confessa: «Questa chiamata è gioia e soddisfazione: sono cresciuto nelle giovanili del Cagliari e ho fatto la trafila fino alla prima squadra. L’ultima gara vista? Tutte, li avrei seguiti anche se avessi vissuto a Singapore. Giulini? Mi ha chiesto di riaccendere la luce. Con me gioca chi si allena meglio». Scarpe bullonate, pantaloncini e maglia, il neo allenatore rossoblù copre le carte: «Il 4-3-3? Ho più soluzioni, penso anche al trequartista. Ho trovato una squadra viva, che ci crede». E la Fiorentina? «Ho tutti a disposizione, Sau sta meglio». Festa accelera. «Spero che la Fiorentina si sia stancata in coppa. Montella? Era forte già da punta, è un ottimo tecnico». Mario Frongia

DAMMI IL 5 LE SICUREZZE

DENIS Il Tanque è tornato: 3 gol in 2 gare. Con l’Empoli cala il poker?

CHOCHEV Altro ragazzino terribile a Palermo

RINCON Motorino rossoblù: non s’inceppa mai

VIDIC Iniezione di fiducia da un paio di partite

RAFAEL Si è ripreso la sua porta: sicurezza

5 DA PAURA IL RISCHIATUTTO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

NUOVA APP GAZZETTA

Arriva HeyGoal: tutto il calcio live

● HeyGoal è la nuova app di Gazzetta per seguire tutto il calcio in tempo reale: cronaca live di tutte le partite di A, B, campionati esteri e tutti i tornei internazionali. Ti consente di ricevere le notifiche dei gol della tua squadra e di fare i tuoi pronostici. Scaricala gratis da Appstore e Googleplay.

COP Chi si rivede... a Firenze però non sarà facile farsi notare davvero

PIRLO Freschezza ai minimi termini dopo la coppa

ONAZI Non è uomo da +3, ma più da cartellino...

DOMIZZI A disposizione, ma voi andateci piano

VIVIANO A Napoli serviranno mani d’acciaio


22

Magic +3 R Campionato

Oggi ore 18 a Udine STADIO Friuli Andata 0-2

1 3.10 89. PIRIS 31. KARNEZIS

19. GUILHERME 33. KONE

66. PINZI

27. WIDMER

8. SUSO

6. ALLAN

PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret, 19 Bubnjic, 26 Pasquale, 34 Gabriel Silva, 21 Hallberg, 7 Badu, 13 A. Zapata, 94 Aguirre, 9 Perica, 82 Geijo. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Thereau-Badu 55-45%. SQUALIFICATI Fernandes (1). DIFFIDATI Allan, Heurtaux, Thereau, Kone, Wague. INDISPONIBILI Heurtaux (15 giorni), Wague (15), Evangelista (30). ALTRI Bochniewicz, Jadson. DRITTE SÌ Di Natale NO Guilherme

Domani ore 15 a Parma STADIO Tardini Andata 1-2

1 3.30 83. MIRANTE 15. COSTA 4. MENDES

28. FEDDAL 23. NOCERINO

88. M. CODA

3. LILA

4. NAINGGOLAN

26. DE SANCTIS

24. MORETTI

PANCHINA 28 Skorupski, 3 Cole, 42 Balzaretti, 33 Spolli, 32 Paredes, 48 Uçan, 15 Pjanic, 8 Ljajic, 7 Iturbe, 88 Doumbia, 19 Ibarbo, 53 Verde. ALLENATORE Garcia. BALLOTTAGGI Torosidis-Ibarbo 60-40%, S. Keita-Pjanic 60-40%. SQUALIFICATI Astori (1). DIFFIDATI Florenzi, Maicon, S. Keita. INDISPONIBILI Strootman (stagione finita), Castan e Maicon (da valutare). ALTRI Curci, Sanabria, Pellegrini. DRITTE SÌ Florenzi NO Yanga-Mbiwa

25. GLIK 19. MAKSIMOVIC

7. EL KADDOURI 14. GAZZI 11. MAXI LOPEZ

94. BENASSI

10. TEVEZ

23. VIDAL

37. PEREYRA 9. MORATA 21. PIRLO

7. LAZAAR

PARMA 3-5-2

4. ANDELKOVIC

PORTIERI GIOCATORE

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

ABBIATI (MIL) AGLIARDI (CES) ANDUJAR (NAP) AVRAMOV (ATA) BAJZA (PAR) BARDI (CHI) BASSI (EMP) BENUSSI (VER) BERISHA (LAZ) BIZZARRI (CHI) BRESSAN (CES) BRKIC (CAG) BUFFON (JUV) CARRIZO (INT) CASTELLAZZI (TOR) COLOMBI (CAG) COLOMBO (NAP) CONSIGLI (SAS) CRAGNO (CAG) DE SANCTIS (ROM) DIEGO LOPEZ (MIL) FRISON (SAM) GOLLINI (VER) HANDANOVIC (INT) IACOBUCCI (PAR) ICHAZO (TOR) KARNEZIS (UDI) LAMANNA (GEN) LEALI (CES) LOBONT (ROM) MARCHETTI (LAZ) MERET (UDI) MIRANTE (PAR) NETO (FIO) PADELLI (TOR) PERIN (GEN) POMINI (SAS) PUGLIESI (EMP) RAFAEL C.B. (NAP) RAFAEL D.A. (VER) ROMERO S. (SAM) RUBINHO (JUV) SCUFFET (UDI) SECULIN (CHI) SEPE (EMP) SKORUPSKI (ROM) SOMMARIVA (GEN) SORRENTINO (PAL) SPORTIELLO (ATA) STORARI (JUV) STRAKOSHA (LAZ) TATARUSANU (FIO) UJKANI (PAL) VIVIANO (SAM)

6.00 6.25 5.94 6.17 5.75 5.96 6.06 6.27 6.07 6.42 7.00 5.50 6.21 5.68 6.14 6.27 6.75 6.28 5.40 6.27 6.36 5.84 6.08 6.07 6.22 6.05 6.52 6.50 5.87 6.13 6.35 6.15 5.75 6.16 6.38 6.00 6.19 6.33

5.50 3.50 5.63 3.38 6.50 5.25 5.88 5.50 6.63 4.13 6.38 3.50 5.17 5.83 4.38 5.25 6.25 3.88 4.50 4.88 5.38

4.63 5.50 5.38 6.00 5.33 4.00 4.79 5.50 5.55 4.58 6.14 2.25 4.41 4.21 5.50 4.68 5.00 5.43 4.50 4.87 6.75 4.08 4.92 5.00 5.55 5.31 5.36 5.00 4.23 4.29 5.10 6.00 4.85 2.50 6.00 4.27 4.70 5.00 4.25 5.00

1025 671 732 2107 811 576 1338 931 842 587 991 469 668 1277 680 484 883 594 796 510 743 508 501 1081 102 1089

65 46 55 79 66 46 70 62 71 63 54 62 71 70 63 70 48 69 61 62 78 58

a R R a a a a S a S a a R a a a a R a R R a a R R a a a S a S a R a a S a a a S a a a a S a a a R a a a a S

DIFENSORI GIOCATORE

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

ABATE (MIL) ACERBI (SAS) AGOSTINI (VER) ALBIOL (NAP) ALONSO (FIO) ANDELKOVIC (PAL) ANDREOLLI (INT)

5.92 6.04 5.56 5.64 5.53 5.59 5.83

6.00 6.22 5.31 5.54 5.53 5.46 5.83

5.25 5.25 6.17 5.00 -

6.10 6.58 5.38 5.83 5.35 5.38 5.80

842 819 837 932 1539 761 -

71 70 73 72 88 71 -

R a R R a R S

AVELAR (CAG) BALZANO (CAG) BALZARETTI (ROM) BARBA (EMP) BARZAGLI (JUV) BASANTA (FIO) BASTA (LAZ) BELLINI (ATA) BENALOUANE (ATA) BIANCO (SAS) BIAVA (ATA) BIRAGHI (CHI) BOCCHETTI (MIL) BONERA (MIL) BONUCCI (JUV) BOVO (TOR) BRAAFHEID (LAZ) BRITOS (NAP) BRIVIO (VER) BUBNJIC (UDI) BURDISSO (GEN) CANA (LAZ) CANNAVARO (SAS) CAPELLI (CES) CAPUANO (CAG) CASSANI (PAR) CAVANDA (LAZ) CEPPITELLI (CAG) CESAR (CHI) CHIELLINI (JUV) CIANI (LAZ) CODA (SAM) COLE (ROM) COSTA (PAR) DAINELLI (CHI) D'AMBROSIO (INT) DANILO (UDI) DAPRELA' (PAL) DARMIAN (TOR) DE CEGLIE (JUV) DE MAIO (GEN) DE SCIGLIO (MIL) DE SILVESTRI (SAM) DEL GROSSO (ATA) DIAKITE (CAG) DOMIZZI (UDI) DRAME' (ATA) EDENILSON (GEN) EMANUELSON (ATA) FEDDAL (PAR) FELIPE (INT) FREY (CHI) GABRIEL SILVA (UDI) GAMBERINI (CHI) GHOULAM (NAP) GLIK (TOR) GOBBI (PAR) GONZALEZ ALE. (CAG) GONZALEZ G. (PAL) HENRIQUE (NAP) HOLEBAS (ROM) HYSAJ (EMP) IZZO (GEN) JANSSON (TOR) JUAN JESUS (INT) KOULIBALY (NAP) KRAJNC (CES) LAURINI (EMP) LAZAAR (PAL) LICHTSTEINER (JUV)

44 PUNTI 27. STURARO

70. SORRENTINO

PALERMO TORINO 3-5-2 3-5-2

PANCHINA 1 Ujkani, 5 Milanovic, 22 Ortiz, 19 Terzi, 33 Daprelà, 15 Bolzoni, 14 Della Rocca, 21 Quaison, 96 Bentivegna, 10 Joao Silva, 99 Belotti. ALLENATORE Iachini. BALLOTTAGGI Maresca-Bolzoni 60-40%. SQUALIFICATI Jajalo (1). DIFFIDATI Vazquez, Dybala, Daprelà, Bolzoni, Morganella. INDISPONIBILI E. Barreto (15 giorni), Emerson (da valutare), Morganella (stagione finita). ALTRI Fulignati, Makienok, Monteleone. DRITTE SÌ Rispoli NO Andelkovic

PANCHINA 22 Iacobucci, 91 Bajza, 37 Broh, 27 Santacroce, 2 Cassani, 6 Lucarelli, 58 Esposito, 31 Mariga, 21 Lodi, 42 Haraslin, 17 Palladino, 5 Ghezzal. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI M. Coda-Palladino 55-45%, Costa-Lucarelli 55-45%, Mendes-Santacroce 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Lodi, Feddal, Costa, Belfodil, Mirante. INDISPONIBILI Galloppa e Prestia (da valutare). ALTRI Rossetto, Taider, Erlic. DRITTE SÌ Mirante NO Costa

5.12 5.25 5.06 6.00 5.25 3.25 4.36 5.06 5.48 4.14 6.04 4.00 2.67 4.78 3.82 5.45 5.00 4.75 5.47 4.38 5.02 6.29 4.25 5.06 6.00 4.41 5.13 5.13 5.46 5.50 4.57 4.63 5.40 6.00 6.00 5.04 4.25 6.00 4.69 5.16 5.33 4.56 5.41

41 PUNTI

5.58 5.65 6.12 6.38 5.76 6.02 5.71 5.76 5.25 5.97 5.50 5.60 5.79 6.19 6.04 5.79 5.54 5.62 5.17 5.92 5.59 5.82 5.60 5.88 5.45 6.12 5.50 5.91 6.06 5.86 6.00 5.59 5.82 6.08 5.70 6.08 5.65 6.06 5.54 5.96 5.29 6.00 5.72 5.38 6.00 5.56 6.00 6.06 5.42 5.38 5.82 5.40 5.78 5.70 6.34 5.64 5.41 6.12 5.29 5.62 5.79 6.20 5.58 5.67 6.02 5.54 5.67 5.93 5.98

5.83 5.48 6.54 6.12 6.00 6.02 5.54 5.62 4.75 6.00 5.32 5.50 5.58 6.38 5.88 5.67 5.38 5.62 5.33 5.84 5.35 5.59 5.42 5.79 5.50 6.04 5.35 5.63 5.96 5.86 6.00 5.50 5.90 5.92 5.63 6.20 5.54 6.13 6.17 5.94 5.00 6.20 5.83 5.12 5.89 5.50 6.08 6.12 5.50 5.38 5.78 5.45 5.72 5.73 7.04 5.56 5.27 6.17 5.21 5.70 5.76 6.45 5.33 5.46 5.96 5.43 5.67 6.24 6.22

5.25 4.50 6.00 6.33 5.75 6.50 5.75 5.50 5.17 7.17 5.75 5.75 5.75 5.50 6.00 5.25 5.83 5.33 4.75 4.50 5.50 5.33 6.33 6.67 5.50 5.33 5.88 6.38 6.13 4.50 5.13 6.00 6.33 6.25 5.50 7.25 6.00 6.33 5.13 5.17 5.63 5.67 5.38 5.50 6.88 5.67

6.46 5.94 6.00 5.50 6.45 6.39 5.25 5.90 4.50 6.00 5.50 6.50 5.08 5.96 6.21 5.30 6.25 5.70 5.68 5.28 5.33 5.27 5.90 5.50 6.50 5.45 6.06 5.69 6.00 4.88 6.23 5.85 5.58 6.27 5.50 6.25 5.10 6.07 4.57 6.35 6.33 5.00 6.08 5.50 6.08 6.13 5.92 5.71 5.69 5.29 5.77 6.13 7.67 5.83 5.00 5.85 5.17 5.45 5.67 6.00 6.33 5.46 6.29 5.08 5.33 6.25 5.79

722 669 591 946 940 1062 376 405 508 437 1147 1377 341 1026 144 423 768 992 866 495 -111 365 1607 567 661 1149 568 598 820 763 535 279 477 946 266 699 71 731 722 737 898 440 946 420 640 934 1106 514 -320 574 793 831 732 652 1296 822 644 461 760 1090

65 63 71 82 80 72 74 75 43 50 81 79 65 73 63 77 74 70 60 53 64 89 60 49 77 50 73 53 69 69 65 65 51 81 57 59 76 77 77 64 53 64 48 73 80 70 46 73 71 70 76 77 71 63 77 77

a S a a a a a a S a R R a S R R S R a R R S a a a R a a S a a a a a a S S S a S a a a a S a a R R a a a a R a a a a a a a a R S a R a R a a

3. CHIELLINI

26. LICHTSTEINER

19. BONUCCI

73 PUNTI

1. BUFFON

JUVENTUS 4-3-1-2

20. PADOIN

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 15 Barzagli, 5 Ogbonna, 39 Marrone, 7 Pepe, 17 De Ceglie, 32 Matri, 11 Coman, 14 Llorente. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Sturaro-Barzagli 60-40%, Chiellini-Ogbonna 55-45%, Tevez-Llorente 55-45%. SQUALIFICATI Marchisio (1). DIFFIDATI De Ceglie, Vidal, Lichtsteiner, Pereyra, Bonucci, Chiellini, Evra. INDISPONIBILI Asamoah e Caceres (stagione finita), Romulo e Pogba (da valutare), Evra (2 giorni). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Vidal NO Lichtsteiner

PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo, 5 Bovo, 18 Jansson, 3 Molinaro, 32 S. Masiello, 4 Basha, 20 Vives, 8 Farnerud, 15 Alv. Gonzalez, 17 Martinez, 22 Amauri. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Amauri, Gazzi, Maksimovic, Moretti, Padelli e Quagliarella. INDISPONIBILI Gaston Silva (2 giorni). ALTRI P. Barreto. DRITTE SÌ Quagliarella NO Peres

LONGHI (SAS) LUCARELLI (PAR) LUCCHINI (CES) MAKSIMOVIC (TOR) MANOLAS (ROM) MARCHESE (GEN) MARIO RUI (EMP) MARQUES (VER) MARQUEZ (VER) MARTIC (VER) MASIELLO (TOR) MASIELLO A. (ATA) MAURICIO (LAZ) MESBAH (SAM) MESTO (NAP) MEXES (MIL) MILANOVIC MILAN (PAL) MOLINARO (TOR) MORAS (VER) MORETTI (TOR) MUNOZ (SAM) MURRU (CAG) NAGATOMO (INT) NATALI (SAS) NICA (CES) NOVARETTI (LAZ) OGBONNA (JUV) ORTIZ (PAL) PALETTA (MIL) PASQUAL (FIO) PASQUALE (UDI) PEDRO MENDES (PAR) PELUSO (SAS) PERES (TOR) PERICO (CES) PIRIS (UDI) PISANO E. (VER) PISANO F. (CAG) RADU (LAZ) RAMI (MIL) RANOCCHIA (INT) REGINI (SAM) RENZETTI (CES) RICHARDS (FIO) RISPOLI (PAL) RODRIGUEZ GON. (FIO) RODRIGUEZ GUI. (VER) ROMAGNOLI (SAM) RONCAGLIA (GEN) ROSI (FIO) RUGANI (EMP) SANTACROCE (PAR) SANTON (INT) SARDO (CHI) SAVIC (FIO) SCALONI (ATA) SILVESTRE (SAM) SOMMA (EMP) SPOLLI (ROM) STENDARDO (ATA) STRINIC (NAP) TAMBE (GEN) TERZI (PAL) TOMOVIC (FIO) TONELLI (EMP) TOROSIDIS (ROM) VIDIC (INT) VITIELLO (PAL)

5.78 5.56 5.68 5.77 6.12 6.05 5.91 5.64 5.60 5.58 6.00 5.64 5.85 5.58 5.33 5.77 5.76 5.81 6.09 6.03 5.33 5.50 6.00 5.62 5.38 5.94 5.67 6.07 5.65 5.87 5.50 6.07 5.59 5.77 5.50 5.36 5.92 5.78 5.93 5.60 6.06 5.69 5.71 5.98 5.64 5.96 5.88 5.71 6.10 5.54 6.14 5.70 5.95 5.75 6.04 5.75 5.93 5.69 6.00 5.62 5.68 5.98 5.73 5.58 6.05

2 1.95

27. QUAGLIARELLA

2. VITIELLO 12. G. GONZALEZ

X 3.20

ARBITRO Tagliavento ASSISTENTI Di Liberatore-Stefani IV Petrella ADD. Banti-Gervasoni PREZZI da 30 a 250 euro TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio 1, Calcio HD

36. DARMIAN

9. DYBALA

18. CHOCHEV

ROMA 4-3-3

1 4.33

30. PADELLI

27. RIGONI

13 PUNTI

58 PUNTI

Domani ore 15 a Torino STADIO Olimpico Andata 1-2

33. PERES

25. MARESCA

44. MANOLAS

2. YANGA-MBIWA

25. HOLEBAS

3. RISPOLI

20. VAZQUEZ

10. BELFODIL

2 2.20

16. DE ROSSI

PANCHINA 30 Carrizo, 6 Andreolli, 26 Felipe, 33 D’Ambrosio, 55 Nagatomo, 93 Dimarco, 10 Kovacic, 20 Obi, 11 Podolski, 28 Puscas, 91 Shaqiri, 97 Bonazzoli. ALLENATORE Mancini. BALLOTTAGGI Santon-D’Ambrosio 51-49%, Brozovic-Kovacic 55-45%, Hernanes-Shaqiri 65-35% SQUALIFICATI Medel (1). DIFFIDATI Campagnaro, Dodò, Hernanes, Juan Jesus, Ranocchia. INDISPONIBILI Dodò e Jonathan (stagione finita), Campagnaro (20 giorni), Kuzmanovic (5 giorni). ALTRI Berni, Donkor, Camara, Palazzi. DRITTE SÌ Palacio NO Juan Jesus

ARBITRO Di Bello ASSISTENTI Crispo-Prenna IV Schenone ADD. Mariani-Abbattista PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 6

18. GOBBI

8. J. MAURI

26. VARELA

X 3.35

35. TOROSIDIS

27. GERVINHO

42 PUNTI

23. DIEGO LOPEZ

PANCHINA 32 Abbiati, 99 Donnarumma, 25 Bonera, 13 Rami, 19 Bocchetti, 17 C. Zapata, 2 De Sciglio, 81 Zaccardo, 21 Van Ginkel, 22 Cerci, 10 Honda, 9 Destro. ALLENATORE Inzaghi. BALLOTTAGGI Poli-Van Ginkel 60-40%, Suso-Cerci 70-30%. Pazzini-Destro 60-40%, Suso-Honda 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Abate, Alex, Bonaventura, Menez, Mexes, De Jong. INDISPONIBILI Agazzi (stagione finita), El Shaarawy (20 giorni), Montolivo (7), Essien e Alex (da valutare). ALTRI Albertazzi, Mastour, Muntari. DRITTE SÌ Suso NO Paletta

24. FLORENZI

10. TOTTI

MILAN INTER 4-3-3 4-3-1-2

31. ANTONELLI

2 3.10

20. S. KEITA

29. PALETTA

5. MEXES

9. ICARDI

88. HERNANES

X 3.25

ARBITRO Orsato ASSISTENTI Manganelli-Preti IV Cariolato ADD. Rizzoli-Fabbri PREZZI da 25 a 427 euro TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD

77. BROZOVIC

27. GNOUKOURI

8. PALACIO

43 PUNTI

28. BONAVENTURA

5. JUAN JESUS 15. VIDIC

23. RANOCCHIA

20. ABATE 34. DE JONG

UDINESE 4-3-2-1

1. HANDANOVIC

16. POLI

7. MENEZ

1 2.35

13. GUARIN

11. PAZZINI

35 PUNTI

Oggi ore 20.45 a Milano STADIO Meazza Andata 2-4

21. SANTON

10. DI NATALE

77. THEREAU

2 2.35

ARBITRO Damato ASSISTENTI Dobosz-Nicoletti IV Ranghetti ADD. Mazzoleni-Pinzani PREZZI da 50 a 230 euro TV Sky SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD

11. DOMIZZI

5. DANILO

X 3.20

5.72 5.48 5.62 5.75 5.96 6.41 5.93 5.43 5.43 5.46 6.00 5.57 5.60 5.54 5.17 5.67 5.68 5.81 6.10 6.17 5.17 5.39 6.00 4.88 5.00 5.82 5.50 6.50 5.53 5.74 5.29 6.26 5.41 5.70 5.25 5.32 5.76 5.86 6.02 5.45 5.97 5.62 5.74 6.28 5.50 5.98 5.70 5.64 6.32 5.57 6.14 5.67 6.00 5.75 5.96 5.50 6.10 5.75 6.00 5.54 5.79 6.50 5.73 5.56 5.95

5.63 5.88 5.75 6.33 5.25 5.50 5.33 5.50 6.63 6.13 4.88 6.00 5.50 5.25 5.83 6.17 4.67 5.75 5.25 5.63 5.38 6.13 5.25 4.75 6.38 6.00 5.13 5.88 6.50 5.25 5.75 5.63 5.75 5.25 7.00 4.75 6.00 5.50

5.69 5.62 5.50 5.70 5.77 6.14 5.93 5.25 5.17 5.70 5.00 5.63 5.50 5.06 5.83 5.39 6.14 5.79 6.00 5.17 4.50 4.67 5.55 5.64 7.43 5.50 5.83 5.45 6.54 5.29 5.73 5.57 5.25 5.72 6.36 5.75 5.23 5.67 5.83 5.83 6.32 5.92 5.65 6.04 5.38 6.40 5.88 6.00 5.75 6.00 6.00 5.77 5.50 6.14 5.67 6.00 5.29 5.86 6.45 5.64 6.00 6.00

379 91 528 897 1026 992 389 877 57 246 640 973 423 836 728 550 888 -131 293 61 1058 566 646 486 646 606 533 488 452 538 1233 938 573 834 634 978 327 765 1161 486 562 656 964 804 647 684 895 566 958 897 714 836 980 493

62 62 63 70 78 82 66 55 73 63 60 71 68 68 72 44 75 65 80 67 73 63 66 60 67 69 47 80 55 73 53 50 73 84 66 58 85 70 72 81 56 78 75 79 74 70 74 70

a S a R a a S a R S a a S R R R a a a a a S a a a R a a S S S a a a a a a a R a a S a a a S S a R a a R R a a S a a a a a R R R R a a a

VOLTA (CES) YANGA MBIWA (ROM) ZAPATA C. (MIL) ZAPPACOSTA (ATA) ZUKANOVIC (CHI)

5.67 5.64 5.82 5.96 5.96

5.50 5.57 5.59 6.33 6.00

5.00 5.83 5.88

5.44 5.44 5.38 6.14 5.75

1099 382 154 750

71 63 52 71 50

R a a a a

CENTROCAMPISTI GIOCATORE

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

ACQUAH (SAM) 5.71 ALLAN (UDI) 6.02 ANTONELLI (MIL) 6.07 AQUILANI (FIO) 5.86 BADELJ (FIO) 5.50 BADU (UDI) 5.82 BASELLI (ATA) 5.94 BASHA (TOR) 5.88 BENASSI (TOR) 5.89 BERGDICH (GEN) 5.56 BERTOLACCI (GEN) 6.17 BIONDINI (SAS) 5.86 BOLZONI (PAL) 5.85 BONAVENTURA (MIL) 6.14 BORJA VALERO (FIO) 5.96 BRIGHI (SAS) 5.81 BRILLANTE (EMP) 4.50 BROZOVIC (INT) 5.89 CAMPANHARO (VER) 5.95 CANDREVA (LAZ) 6.38 CARBONERO (CES) 5.40 CARMONA (ATA) 5.81 CASCIONE (CES) 5.95 CAZZOLA (CES) CHIBSAH (SAS) 6.00 CHOCHEV (PAL) 6.05 CHRISTIANSEN (CHI) 6.00 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 6.00 CIGARINI (ATA) 5.96 COFIE (CHI) 5.77 COMAN (JUV) 6.00 CONTI (CAG) 5.62 COSSU (CAG) 5.86 CRISETIG (CAG) 5.73 CROCE (EMP) 6.18 D'ALESSANDRO (ATA) 5.80 DAVID LOPEZ (NAP) 5.79 DE JONG (MIL) 5.93 DE ROSSI (ROM) 5.84 DELLA ROCCA (PAL) 5.75 DESSENA (CAG) 5.83 DIAMANTI (FIO) 6.06 DONSAH (CAG) 6.27 DUNCAN (SAM) 5.88 EDERSON (LAZ) 5.75 EKDAL (CAG) 6.07 EL KADDOURI (TOR) 5.88 ESTIGARRIBIA (ATA) 5.88 FARNERUD (TOR) 6.00 FELIPE ANDERSON (LAZ) 6.52 FERNANDEZ M. (FIO) 6.27 FETFATZIDIS (CHI) 6.17 FLORENZI (ROM) 6.10 GARGANO (NAP) 6.21 GAZZI (TOR) 6.07 GNOUKOURI (INT) 6.50 GOMEZ (ATA) 5.87 GONZALEZ ALV. (TOR) 5.83 GRECO (VER) 5.81 GUARIN (INT) 6.06

5.45 6.17 6.41 5.76 5.46 5.85 5.88 6.25 6.06 5.62 6.28 5.78 5.76 6.55 6.17 5.72 4.50 5.67 5.77 7.25 5.60 5.59 5.71 6.00 6.85 6.00 6.28 5.85 5.75 6.20 5.47 5.95 5.56 6.25 5.70 5.75 6.09 5.89 5.50 5.98 6.25 6.77 5.78 7.00 6.44 5.92 6.19 6.44 7.96 6.66 7.00 6.43 6.09 5.85 6.50 5.87 5.83 5.69 6.98

6.00 6.13 5.50 5.50 5.83 5.75 6.33 5.75 5.33 5.75 5.83 6.00 5.83 5.67 5.83 5.17 8.00 6.50 5.33 6.00 9.50 6.00 6.00 4.75 4.50 6.25 5.67 6.63 6.50 5.50 6.00 5.25 5.83 6.00 8.00 6.00 7.25 6.50 6.00 5.67 5.83 6.83

5.33 6.37 6.43 5.82 5.60 6.06 5.75 6.00 6.00 5.63 6.54 5.67 5.50 6.40 6.17 5.69 4.50 5.83 5.86 8.31 6.29 5.39 5.75 6.00 6.50 6.00 5.81 5.96 5.81 5.75 5.25 5.82 5.54 6.30 6.10 5.79 5.82 6.29 5.00 6.08 6.75 7.10 5.75 9.00 7.27 5.73 5.88 6.29 7.75 6.45 5.83 6.18 6.39 5.95 6.50 5.85 6.00 5.56 7.46

570 966 1212 1161 1377 294 404 397 733 884 1068 517 257 1017 913 742 1186 72 1129 979 468 930 90 1520 475 931 218 982 824 264 625 1010 394 1108 917 1098 654 1075 618 390 749 1267 577 638 1721 365 1284 1047 790 335 937 355 886 1391

44 62 69 76 79 50 62 51 73 57 49 65 72 61 54 72 59 62 58 61 72 30 53 43 48 67 63 63 64 66 51 55 42 54 59 50 82 64 71 65 52 71 67 69

a a R R a a R S R R a a a a a R a a a a a a R R a a S R a a a R a S R a a a a a S S a a S a a R R a S a a a a a a a R a


SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Domani ore 12.30 a Bergamo STADIO Azzurri d’Italia Andata 0-0

1 2.45

17. CARMONA

2. STENDARDO 21. CIGARINI

22. ZAPPACOSTA

10. A. GOMEZ

20. BIAVA

18. ESTIGARRIBIA

11. MORALEZ 19. DENIS

20. PUCCIARELLI

11. CROCE

30 PUNTI 88. VECINO

PANCHINA 1 Avramov, 29 Benalouane, 13 A. Masiello, 5 Scaloni, 6 Bellini, 3 Del Grosso, 16 Baselli, 8 Migliaccio, 7 D’Alessandro, 28 Emanuelson, 99 Boakye, 9 Bianchi. ALLENATORE Reja. BALLOTTAGGI Estigarribia-Benalouane 60-40%, Biava-A. Masiello 75-25%, Dramé-Del Grosso 75-25%. SQUALIFICATI Pinilla (1). DIFFIDATI Boakye, Sportiello, Zappacosta, Moralez, Dramé. INDISPONIBILI Raimondi (30 giorni), Cherubin (15). ALTRI Frezzolini, Rosseti, Grassi, Kresic, Kessie. DRITTE SÌ Denis NO Dramé

34 PUNTI

11. JANKOVIC

X 3.40

2 3.35

15. KRAJNC

23. PASQUAL 1. NETO

20. BORJA VALERO 18. DIAMANTI

2. GO. RODRIGUEZ 5. BADELJ

9. GILARDINO

40. MPOKU

5. CONTI

20. EKDAL

SASSUOLO FIORENTINA 3-4-3 4-3-3

31. PELUSO

PANCHINA 1 Pomini, 89 Celeste, 20 Bianco, 21 Fontanesi, 54 Caselli, 6 Chibsah, 19 Taider, 33 Brighi, 83 Floro Flores, 99 Floccari. ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI Zaza-Floccari 55-45%, Lazarevic-Brighi 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Brighi, Missiroli, Biondini, Acerbi, Berardi. INDISPONIBILI Pegolo (25 giorni), Terranova e Antei (stagione finita), Magnanelli (3), Donis (3), Vrsaljko (7), Polito (7), Gazzola e Natali (da valutare). ALTRI Sereni, Lodesani. DRITTE SÌ Berardi NO Peluso

5.62 5.83 5.80 6.00 6.00 5.67 6.10 5.75 5.69 5.98 5.77 5.69 6.22 5.56 5.86 6.26 5.80 5.77 5.90 5.86 5.90 6.00 5.43 5.77 5.90 5.55 6.16 6.25 5.50 5.93 5.58 6.09 6.23 6.00 5.85 5.93 5.94 6.08 6.00 6.42 5.72 6.04 5.67 6.12 5.80 5.70 6.03 5.58 5.50 5.25 6.16 6.40 5.79 6.09 6.15 6.02 6.00 5.94 6.12 5.92 6.12 6.14 6.00 6.25 6.39 6.27 5.72 6.00 5.69 6.00

5.62 5.75 6.66 6.31 5.82 6.52 7.08 5.89 5.75 6.24 6.04 6.12 6.69 5.41 5.88 6.48 5.88 6.31 5.98 5.75 6.25 6.00 5.29 5.89 6.79 5.80 6.55 6.17 5.50 5.86 5.56 6.19 7.31 7.56 6.19 5.93 6.23 6.77 6.20 6.65 5.92 6.14 5.94 6.30 5.65 5.64 6.07 5.92 5.50 5.25 6.44 6.73 5.50 6.84 6.15 6.40 6.04 6.28 6.94 5.88 6.65 6.05 6.18 6.35 7.72 7.09 5.70 6.27 6.06 6.14

5.33 8.50 6.50 6.00 8.00 5.83 6.00 6.17 5.75 5.50 6.25 5.67 7.50 5.00 5.83 6.00 5.50 6.83 6.00 7.50 7.00 8.50 7.33 5.50 5.17 6.50 5.63 6.38 5.88 6.25 5.75 5.50 5.75 5.00 5.00 6.63 6.63 5.00 7.75 6.00 5.75 5.75 5.75 6.88 6.00 6.17 6.88 8.75 6.00 5.67 5.25 6.67

5.54 6.00 7.32 7.00 5.85 6.91 6.75 5.31 5.90 6.00 6.64 6.25 7.19 5.38 5.93 6.19 6.11 6.19 5.92 5.88 6.30 6.00 5.50 6.25 5.67 5.50 6.40 6.50 5.81 5.75 6.32 8.41 7.10 6.58 5.90 5.96 7.29 5.50 6.65 5.75 5.75 5.70 6.31 5.83 5.17 6.03 6.50 4.50 5.50 6.25 6.75 5.50 6.56 6.20 6.08 5.83 6.18 7.40 6.21 6.63 6.17 5.88 7.10 8.13 5.80 5.73 6.00 5.67 6.27

773 1001 805 755 1017 1264 630 1178 782 917 573 712 1104 562 586 1053 681 631 319 295 640 87 305 444 1020 654 246 540 764 905 1598 1243 379 784 838 707 1261 674 891 438 972 880 825 448 290 887 1521 741 1079 376 1140 755 731 501 1039 869 1119 1106 900 1384 577 857 378 657

56 67 59 40 66 79 66 64 41 70 50 70 63 58 57 66 52 65 59 65 59 55 65 67 78 68 61 61 72 70 60 68 53 58 50 62 83 56 65 65 68 60 61 45 63 75 35 77 36 57 48

a a R a R R R S S a a S S R S a a R a R R R R a S S a R a a a a S a a a a a a a a a R R R S a a R a a S a a R R a a a a a a R a a a a S a S S

STURARO (JUV) SUSO (MIL) TABANELLI (CES) TACHTSIDIS (VER) TAIDER (SAS) UCAN (ROM) VAJUSHI (CHI) VALDIFIORI (EMP) VAN GINKEL (MIL) VARELA (PAR) VARGAS J. (FIO) VAZQUEZ (PAL) VECINO (EMP) VIDAL (JUV) VIVES (TOR) WIDMER (UDI) WSZOLEK (SAM) ZAPATA A. (UDI) ZE' EDUARDO (CES) ZIELINSKI (EMP)

5.93 6.17 5.25 5.91 5.94 6.00 6.33 5.72 6.04 5.78 6.30 6.05 6.13 5.75 5.83 5.17 5.35 5.97

5.70 6.17 5.25 6.05 6.33 5.50 6.00 6.47 5.61 6.00 6.06 6.98 6.24 6.72 5.84 6.14 5.17 6.00 5.65 5.89

5.50 6.17 5.33 5.50 6.38 6.13 6.50 5.88 5.63 6.13 6.17 6.00 5.67

5.79 6.00 6.29 6.50 5.50 6.00 6.35 5.40 5.83 7.75 7.39 6.46 6.13 5.75 6.11 5.17 6.10 5.73

414 555 641 542 587 1040 843 1164 173 1081 803 1222 1190 721 53 156 364

51 63 58 68 70 66 63 67 58 57 54

a R a a S a a a a a S a S R a a S a R a

GIOCATORE

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

AGUIRRE (UDI) AMAURI (TOR) BELFODIL (PAR) BELOTTI (PAL) BENTIVEGNA (PAL) BERARDI (SAS) BERGESSIO (SAM) BIANCHI (ATA) BOAKYE (ATA) BONAZZOLI (INT) BOTTA (CHI) CALLEJON (NAP) CERCI (MIL) CODA M. (PAR) COP (CAG) DEFREL (CES) DENIS (ATA) DESTRO (MIL) DI NATALE (UDI) DJURIC (CES) DOUMBIA (ROM) DYBALA (PAL) EDER (SAM) ETO'O (SAM) FARIAS (CAG) FERNANDINHO (VER) FLOCCARI (SAS) FLORO FLORES (SAS) GABBIADINI (NAP) GEIJO (UDI) GERVINHO (ROM) GHEZZAL (PAR) GILARDINO (FIO) GOMEZ M. (FIO) GOMEZ T. (VER) HARASLIN (PAR) HIGUAIN (NAP) IBARBO (ROM) ICARDI (INT) INSIGNE (NAP) ITURBE (ROM) JOAO SILVA (PAL) KEITA B. (LAZ) KLOSE (LAZ) LJAJIC (ROM) LLORENTE (JUV)

5.25 5.88 5.60 6.02 6.27 5.71 5.50 5.50 5.75 5.89 5.92 5.55 6.25 5.75 5.98 5.55 5.80 6.23 5.66 4.70 6.53 6.26 6.35 5.65 6.00 5.78 5.82 6.21 5.83 6.05 5.71 5.67 5.61 6.00 6.00 6.10 6.03 6.05 5.96 5.84 5.50 5.88 6.02 6.06 5.64

5.75 5.97 5.70 6.65 7.33 5.96 5.47 5.91 5.75 5.71 7.03 6.05 6.59 6.17 6.61 6.10 6.66 7.60 5.93 4.70 8.02 7.19 6.80 6.04 6.00 6.11 5.90 7.56 6.42 6.45 5.73 5.83 6.03 6.40 6.00 7.27 6.37 7.80 6.46 6.00 5.00 5.79 7.28 6.89 6.24

7.38 5.83 8.25 6.17 7.88 6.83 6.00 5.75 9.33 5.25 7.50 5.17 5.00 8.00 6.88 6.50 6.13 5.50 5.75 6.88 6.00 6.00 7.83 6.83 6.00 4.50 7.50 7.00 5.50 6.00 7.63 5.88 5.00

6.36 5.75 6.95 7.42 6.07 5.67 5.57 6.00 5.75 7.13 6.75 6.50 5.50 6.54 6.54 6.25 8.67 5.85 5.00 7.50 6.36 6.67 6.27 5.94 6.00 7.27 5.50 5.75 5.93 5.83 6.31 6.40 6.00 7.82 6.71 8.54 7.40 6.28 5.00 5.88 7.68 6.81 5.65

300 346 832 341 1236 141 153 518 1065 810 663 56 836 984 489 551 303 378 1431 1013 1215 565 391 331 768 301 1104 585 587 1010 592 897 416 835 609 630 541 854 909 467

49 70 53 80 43 59 54 41 67 66 57 78 60 64 46 75 60 51 59 59 62 65 64 81 66 64 52 60 60 58 55 64 64 49

a S a R a a a S a a R R a R S S a S a a a R a a S a a a R R a a R a a a R a S R a a S a R a

37. DIAKITÈ

21 PUNTI

44. BRKIC

CAGLIARI 4-3-1-2

8. AVELAR

PANCHINA 1 Colombi, 27 Cragno, 14 F. Pisano, 2 Ale. Gonzalez, 33 Capuano, 3 Murru, 4 Crisetig, 30 Donsah, 10 Joao Pedro, 17 Farias. ALLENATORE Festa. BALLOTTAGGI Dessena-Donsah 70-30%, Conti-Crisetig 70-30%, Mpoku-Farias 60-40%. SQUALIFICATI Longo (1), Rossettini (1). DIFFIDATI Avelar, Dessena, Ale. Gonzalez. INDISPONIBILI Sau (2 giorni). ALTRI Barella, Husbauer, Carboni, Caio Rangel, Muroni. DRITTE SÌ Balzano NO Avelar

PANCHINA 12 Tatarusanu, 40 Tomovic, 15 Savic, 28 Alonso, 6 Vargas, 38 Rosi, 7 Pizarro, 32 Lazzari, 14 M. Fernandez, 17 Joaquin, 33 M. Gomez, 74 Salah. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Borja Valero–Lazzari 60-40%, Ilicic–Vargas 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Basanta, M. Gomez, Kurtic, Diamanti, Go. Rodriguez. INDISPONIBILI Babacar (stagione finita), Rossi (30), Lezzerini (20). ALTRI Bernardeschi, Rosati, Kurtic, Bagadur, Lupatelli, Octavio, El Hamdaoui. DRITTE SÌ Diamanti NO Badelj

Domani ore 20.45 a Napoli STADIO San Paolo Andata 1-1

1 1.48 3. STRINIC 45. ANDUJAR

5. BRITOS 77. GARGANO

16. MESTO

33. ALBIOL 88. INLER

24. INSIGNE

17. HAMSIK 9. HIGUAIN

23. EDER

ARBITRO Doveri ASSISTENTI Tonolini-De Pinto IV Musolino ADD. Rocchi-Di Paolo PREZZI da 20 a 100 euro TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD

17. PALOMBO 26. SILVESTRE

2. VIVIANO

5. ROMAGNOLI

NAPOLI 4-2-3-1 PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 4 Henrique, 26 Koulibaly, 31 Ghoulam, 19 D. Lopez, 8 Jorginho, 23 Gabbiadini, 14 Mertens, 91 D. Zapata. ALLENATORE Benitez. BALLOTTAGGI Insigne-Mertens 60-40%, Hamsik-Gabbiadini 60-40%, Mesto-Henrique 60-40%, Britos-Koulibaly 60-40%, Inler-Jorginho 60-40%, Gargano-Jorginho 60-40%. SQUALIFICATI Maggio (1). DIFFIDATI Maggio, Koulibaly. INDISPONIBILI Michu (20 giorni), Zuniga e De Guzman (da valutare). ALTRI Uvini. DRITTE SÌ Insigne NO Mesto

3. MESBAH

MACCARONE (EMP) MARTINEZ (TOR) MATRI (JUV) MAXI LOPEZ (TOR) MCHEDLIDZE (EMP) MONCINI (CES) MORATA (JUV) MURIEL (SAM) NIANG (GEN) NICO LOPEZ (VER) OKAKA (SAM) PALACIO (INT) PALLADINO (PAR) PALOSCHI (CHI) PAVOLETTI (GEN) PAZZINI (MIL) PELLISSIER (CHI) PEREA (LAZ)

66 45 56 57 64 53 50 72 62 50 60 55 43 56 47 -

6.75 5.00 6.00 7.63 7.50 5.83 5.50 6.63 5.67 7.13 5.50 5.25 8.00 -

6.73 5.56 8.31 6.10 5.64 7.27 6.78 7.50 7.00 6.36 6.46 5.86 7.04 6.00 5.42 6.50 -

727 442 476 757 693 42 391 555 621 279 546 1095 135 672 587 332 658 197

50 PUNTI

14. OBIANG

99. ETO’O

7.02 5.94 7.08 6.35 5.93 7.06 6.53 7.04 6.68 6.45 6.48 5.94 6.52 6.10 5.62 7.16 5.50

2 6.50

29. DE SILVESTRI 21. SORIANO

6.07 5.56 5.97 5.80 5.75 6.27 5.88 6.23 5.82 6.07 5.74 5.50 5.87 5.85 5.38 6.19 5.50

X 4.33

9. OKAKA

7. CALLEJON

53 PUNTI

ATTACCANTI

32. CEPPITELLI

49 PUNTI

47. CONSIGLI

3. LONGHI

PANCHINA 95 Gollini, 22 Benussi, 2 Gu. Rodriguez, 25 Marques, 33 Agostini, 71 Martic, 28 Brivio, 30 Campanharo, 20 Christodoulopulos, 70 Fernandinho, 17 N. Lopez, 7 Saviola. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Marquez-Gu. Rodriguez 60-40%, Obbadi-Agostini 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Martic, Moras, E. Pisano, Gu. Rodriguez, Hallfredsson, Obbadi, Tachtsidis, Christodoulopoulos, Valoti, Jankovic, N. Lopez. INDISPONIBILI Ionita e Hallfredsson (da valutare). ALTRI Sorensen, Valoti, Cappelluzzo, Fares. DRITTE SÌ Toni NO Tachtsidis

GUILHERME (UDI) HALLBERG (UDI) HAMSIK (NAP) HERNANES (INT) HETEMAJ (CHI) HONDA (MIL) IAGO (GEN) ILICIC (FIO) INLER (NAP) IZCO (CHI) JANKOVIC B. (VER) JOAO PEDRO (CAG) JOAQUIN (FIO) JORGINHO (NAP) JORQUERA (PAR) KEITA S. (ROM) KONE (UDI) KOVACIC (INT) KUCKA (GEN) LAXALT (GEN) LAZAREVIC (SAS) LAZZARI (FIO) LEDESMA (LAZ) LESTIENNE (GEN) LILA (PAR) LODI (PAR) LULIC (LAZ) MANDRAGORA (GEN) MARCHIONNI (SAM) MARESCA (PAL) MARIGA (PAR) MARRONE (JUV) MAURI J. (PAR) MAURI S. (LAZ) MENEZ (MIL) MERTENS (NAP) MIGLIACCIO (ATA) MISSIROLI (SAS) MORALEZ (ATA) MPOKU (CAG) NAINGGOLAN (ROM) NOCERINO (PAR) OBBADI (VER) OBI (INT) OBIANG (SAM) ONAZI (LAZ) PADOIN (JUV) PALOMBO (SAM) PAREDES (ROM) PEPE (JUV) PEREIRINHA (LAZ) PEREYRA (JUV) PEROTTI (GEN) PINZI (UDI) PIRLO (JUV) PIZARRO (FIO) PJANIC (ROM) POLI (MIL) PUCCIARELLI (EMP) QUAISON (PAL) RADOVANOVIC (CHI) RIGONI (PAL) RINCON (GEN) RIZZO (SAM) SALA (VER) SALAH (FIO) SAPONARA (EMP) SCHELOTTO (CHI) SHAQIRI (INT) SIGNORELLI (EMP) SORIANO (SAM)

21. BALZANO

7. COSSU

90. COP

28. CANNAVARO

36 PUNTI

2 6.50

16. DESSENA

72. ILICIC

15. ACERBI

X 4.75

ARBITRO Guida ASSISTENTI Di Fiore-Pegorin IV Giallatini ADD. Irrati-Nasca PREZZI da 10 a 130 euro TV SuperCalcio HD, Calcio 2 HD; Premium Calcio, Calcio HD

19. BASANTA

10. AQUILANI

8. BIONDINI

CESENA 4-3-1-2

1 1.44

17. SANSONE

VERONA 4-3-3

30. AGLIARDI

Domani ore 18 a Firenze STADIO Franchi Andata 4-0

10. ZAZA

36 PUNTI

23 PUNTI

PANCHINA 1 Leali, 81 Bressan, 2 Nica, 6 Lucchini, 24 Perico, 23 Tabanelli, 28 Gaiola, 9 A. Rodriguez, 18 Djuric, 27 Dal Monte, 32 Moncini. ALLENATORE Di Carlo. BALLOTTAGGI Volta-Perico 60-40%, Renzetti-Lucchini 60-40%. SQUALIFICATI Mudingayi (1). DIFFIDATI Renzetti e A. Rodriguez. INDISPONIBILI Marilungo (stagione finita), Magnusson (25 giorni), Yabré (30), Valzania (2), Pulzetti (10), De Feudis (10), Brienza (2), Giorgi (2). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Defrel NO Zé Eduardo

PANCHINA 1 Perin, 39 Sommariva, 5 Izzo, 2 Tambè, 18 Bergdich, 33 Kucka, 38 Mandragora, 93 Laxalt, 16 Lestienne, 19 Pavoletti. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Marchese-Bergdich 60-40%, Edenilson-Kucka 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Burdisso, Niang, De Maio. INDISPONIBILI Ariaudo (40 giorni), Tino Costa (5), Borriello (25). ALTRI Gulli, Ghiglione, Antonini, Parente, Prisco, Falou, Panico, Soprano. DRITTE SÌ Iago NO Burdisso

30. LAZAREVIC

7. MISSIROLI

14. VOLTA

25. CAPELLI

33. RENZETTI

4. RICHARDS

25. BERARDI

9. TONI

7. CARBONERO

44 PUNTI

ARBITRO Chiffi ASSISTENTI Vivenzi-Longo IV De Luca ADD. Merchiori-Aureliano PREZZI da 14 a 80 euro TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 4

19. GRECO

77. TACHTSIDIS

21. J. GOMEZ

92. DEFREL

34. CASCIONE

EMPOLI GENOA 4-3-1-2 3-4-3

PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 50 Somma, 19 Barba, 21 Mario Rui, 8 Signorelli, 4 Diousse, 25 Brillante, 16 Piu, 27 Zielinski, 9 Mchedlidze, 10 Tavano. ALLENATORE Sarri. BALLOTTAGGI Hysaj-Mario Rui 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Maccarone, Tonelli, Mario Rui, Zielinski. INDISPONIBILI Verdi (7 giorni). ALTRI Biggeri, Guarente. DRITTE SÌ Saponara NO Laurini

2 6.00

24. IAGO

44. CAZZOLA

33. SEPE

3. E. PISANO 18. MORAS

8. OBBADI

10. PEROTTI

88. RINCON

77. ZÉ EDUARDO

1 2.15

26. SALA

91. BERTOLACCI

14. RONCAGLIA

X 3.90

ARBITRO Peruzzo ASSISTENTI Costanzo-Marrazzo IV Bianchi ADD. Valeri-Sacchi PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 2, Calcio 2 HD

15. MARCHESE

2. LAURINI

Domani ore 15 a Verona STADIO Bentegodi Andata 1-2

4. MARQUEZ

4. DE MAIO

23. LAMANNA 8. BURDISSO

21. EDENILSON

24. RUGANI

26. TONELLI

23. HYSAJ

1. RAFAEL

1 1.57

19. SUCCI 6. VALDIFIORI

ATALANTA 4-4-1-1

Domani ore 15 a Genova STADIO Ferraris Andata 3-0

11. NIANG 5. SAPONARA

7. MACCARONE

2 3.10

ARBITRO Cervellera ASSISTENTI La Rocca-Galloni IV Barbirati ADD. Calvarese-La Penna PREZZI da 14 a 200 euro TV Sky SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD

93. DRAMÉ 57. SPORTIELLO

X 3.00

23

a R S a R a S a a a R a a S R R R a

SAMPDORIA 4-2-3-1 PANCHINA 88 Frison, 33 Romero, 19 Regini, 20 Munoz, 25 A. Coda, 6 Duncan, 24 Muriel, 77 Wszolek, 30 Acquah, 22 Rizzo, 32 Marchionni, 18 Bergessio. ALLENATORE Mihajlovic. BALLOTTAGGI Okaka-Bergessio 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Romagnoli, Duncan, De Silvestri. INDISPONIBILI De Vitis (stagione finita), L. Djordjevic (10), Cacciatore (15). ALTRI Ivan, Correa, Massolo, Lulic. DRITTE SÌ Soriano NO Okaka

PERICA (UDI) PODOLSKI (INT) POZZI (CHI) PUSCAS (INT) QUAGLIARELLA (TOR) RODRIGUEZ (CES) SANSONE N. (SAS) SAVIOLA (VER) SUCCI (CES) TAVANO (EMP) TEVEZ (JUV) THEREAU (UDI) TONI (VER) TOTTI (ROM) TOUNKARA (LAZ) VERDE (ROM) ZAPATA D. (NAP) ZAZA (SAS)

4.75 5.32 5.50 5.50 6.30 5.84 5.96 5.81 5.70 5.62 6.68 5.97 6.19 6.00 6.10 6.15 5.81

5.17 5.32 5.75 5.50 7.48 6.50 6.54 6.31 6.70 5.93 8.52 6.81 7.48 7.00 6.50 7.54 6.65

4.75 5.25 7.50 5.75 6.17 6.67 9.00 6.75 6.88 7.75 5.17

4.50 5.60 6.00 5.00 7.39 6.31 6.14 6.60 6.50 6.35 8.00 6.50 8.23 6.50 7.17 8.50 6.29

410 389 200 1387 329 460 115 362 97 1839 505 912 1240 444 422

44 69 48 62 54 83 59 74 69 59 59

a S a a R R S a R R a R S R a S S S

Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anche della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana


24

Serie B R Gli anticipi della 37a giornata

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Follia di Maietta: il Bari rimonta Ma è furia Bologna sull’arbitro 1Rigore ed espulsione del difensore, rossi anche per Buchel e il tecnico Lopez BARI

1

BOLOGNA

1

BARI (4-3-3) Guarna 7; Schiattarella 5, Camporese 5,5, Contini 6, Sabelli 6; Romizi 6 (dal 1’ s.t. Minala 4,5), Donati 5,5, Bellomo 5,5; Galano 5 (dal 28’ s.t. Defendi 6), Caputo 6,5, De Luca 5 (dal 15’ s.t. Ebagua 5). PANCHINA Donnarumma, Salviato, Benedetti, Rada, Calderoni, Boateng. ALLENATORE Nicola 5.

BOLOGNA (3-5-2) Coppola 6; Oikonomou 6,5, Maietta 4, Ferrari 6; Ceccarelli 6,5, Casarini 6,5, Krsticic 6 (dal 35’ s.t. Bessa s.v.), Buchel 5,5, Masina 6,5; Mancosu 6, Acquafresca 5,5 (dal 34’ s.t. Cacia s.v.). PANCHINA Da Costa, Mbaye, Morleo, Perez, Troianiello, Improta. ALLENATORE Lopez 6.

ARBITRO Maresca di Napoli 5. GUARDALINEE Liberti 6–Bellutti 6. ESPULSI Maietta (BO) al 35’ p.t. per gioco scorretto, l’allenatore Lopez (BO) nell’intervallo per proteste; Minala (BA) al 25’ e Buchel (BO) al 44’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Donati (BA) e Mancosu (BO) per c.n.r., Romizi (BA), Casarini (BO) e Masina (BO) per gioco scorretto. NOTE paganti 27.417, incasso di 27.089 euro; abbonati 11.019, quota di 81.099 euro. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 7-3. In fuorigioco 2-0. Angoli 5-6. Recuperi: p.t. 4’, s.t. 4’.

AVELLINO

CLASSIFICA SQUADRE

PT

CARPI BOLOGNA VICENZA FROSINONE PERUGIA AVELLINO LIVORNO SPEZIA PESCARA LANCIANO BARI CATANIA TERNANA TRAPANI MODENA PRO VERCELLI LATINA CROTONE ENTELLA CITTADELLA BRESCIA (-6) VARESE (-4)

74 60 59 58 54 53 52 51 51 48 47 47 44 43 42 41 41 41 41 39 32 29

(4-3-1-2)

ENTELLA

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

36 37 36 36 36 36 36 36 36 36 37 37 37 36 36 36 36 36 36 36 36 36

21 15 16 16 13 14 14 13 13 10 12 12 11 10 9 10 9 10 9 8 9 7

11 15 11 10 15 11 10 12 12 18 11 11 11 13 15 11 14 11 14 15 11 12

4 7 9 10 8 11 12 11 11 8 14 14 15 13 12 15 13 15 13 13 16 17

57 43 40 53 41 34 51 46 59 48 39 54 31 49 30 39 32 36 33 42 41 36

24 31 32 44 37 32 42 38 48 42 44 50 43 61 30 50 36 43 48 47 52 60

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

PROSSIMO TURNO LUNEDÌ 27 APRILE, ore 20.30 BOLOGNA-CATANIA MARTEDÌ 28 APRILE, ore 20.30 BRESCIA-VICENZA CARPI-BARI CITTADELLA-SPEZIA CROTONE-AVELLINO LATINA-PERUGIA LIVORNO-MODENA PESCARA-PRO VERCELLI TERNANA-FROSINONE TRAPANI-LANCIANO ENTELLA-VARESE

(2-2) (0-2) (1-0) (0-0) (2-1) (0-0) (0-0) (4-0) (1-0) (2-2) (2-2)

(4-3-3)

OGGI ore 15

19 PISACANE

ANDATA 0-0

5 ELY

8 D'ANGELO

18 MASUCCI 8 TROIANO 3 CECCHINI

27 CHIOSA

20 BITTANTE 3 ZITO

9 SFORZINI

31 CUTOLO

32 BATTOCCHIO

4 VOLPE

16 CESAR

27 LIGI

24 BELLI

23 SCHIAVONE

7 ACOSTY

32 GRANOCHE 39 9 28 STOIAN TORREGROSSA CIANO 21 SUCIU

17 MAIELLO

14 MATUTE

OGGI ore 15

ANDATA 0-0

29 BENTIVOGLIO

LANCIANO

(4-3-3)

PESCARA

(4-4-2)

OGGI ore 15

ANDATA 1-1

1 ZAPPINO

15 3 6 20 ZAMBELLI ANT. CARACCIOLO DI CESARE GARGIULO 18 H'MAIDAT

17 BENALI

8 SCAGLIA

19 SESTU

10 SGRIGNA

31 STANCO

12 NICOLAS

13 M. CIOFANI

4 RUSSO

6 BLANCHARD

3 CRIVELLO

29 CARLINI

5 GORI

8 GUCHER

10 SODDIMO

9 D. CIOFANI

18 DIONISI

9 AND. CARACCIOLO

18 CONTI

30 KUPISZ

5 3 TROEST MAMMARELLA

25 BACINOVIC

23 GROSSI

10 PICCOLO

27 CERRI

9 THIAM

19 PETTINARI

10 MBAKOGU

8 RIGONI

2 AQUILANTI

24 DI CECCO

20 LOLLO

18 5 4 25 DONAZZAN PELLIZZER DE LEIDI CAPPELLETTI

11 DI GAUDIO

8 BIANCO

17 PORCARI

19 PASCIUTI

10 CAPRARI

24 SELASI

3 LETIZIA

6 GAGLIOLO

5 POLI

13 STRUNA

29 ROSSI

15 SALAMON

13 ZUPARIC

OGGI ore 15

ANDATA 0-0

CITTADELLA Tante assenze per Foscarini. Torna fra i pali Valentini, debutto stagionale per Donazzan. PANCHINA 33 Vaccarecci, 7 Coralli, 16 Benedetti, 20 Bazzoffia, 21 Lora, 2 Pecorini, 17 Busellato, 6 Signorini, 24 Bizzotto. ALL. Foscarini. SQUAL. Barreca, Camigliano, Pierobon. DIFF.Coralli, Sgrigna, Cappelletti, Stanco, Camigliano e De Leidi.

CARPI Il Carpi ha raggiunto giovedì sera il Lazio. Castori non ha i soliti Suagher, Mbaye e Molina. Pronto Poli al centro con Letizia terzino, torna Lollo alle spalle di Mbakogu. Al seguito 500 tifosi. PANCHINA 12 Maurantonio, 32 Pasini, 2 Modolo, 4 Sabbione, 28 Laner, 18 Pugliese, 14 Gatto, 9 Inglese, 15 Lasagna. ALL. Castori. SQUAL. nessuno. DIFF. Di Gaudio e Letizia.

PESCARA Baroni perde Brugman per il suo derby da ex. In attacco fiducia a Pettinari con Melchiorri. Possibile anche il 4-2-3-1. PANCHINA 12 Aldegani, 2 Pucino, 6 Fornasier, 17 Abecasis, 8 Bjarnason, 20 Gessa, 34 Torreira, 25 Pasquato, 42 Sansovini. ALL. Baroni. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Aresti, Brugman e Selasi.

ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore. GUARDALINEE Carbone-Marinelli. TV Sky Calcio 11. PREZZI 1-35 euro.

ARBITRO Candussio di Cervignano. GUARDALINEE Citro-Santoro. TV Sky Calcio 3 HD PREZZI tutto esaurito.

ARBITRO Pairetto di Nichelino. GUARDALINEE Peretti-Mondin. TV Sky Calcio 7 HD. PREZZI 13-45 euro.

PRO VERCELLI

(4-3-3)

SPEZIA

(4-2-3-1)

VICENZA

LATINA

(4-3-3)

TRAPANI

(4-3-1-2)

VARESE

OGGI ore 15

ANDATA 1-1

6 29 44 GOLDANIGA GIACOMAZZI MANTOVANI 2 7 19 4 11 FARAONI VERRE FOSSATI NIELSEN FABINHO 45 27 ARDEMAGNI PARIGINI 16 GALABINOV 20 JELENIC 11 28 38 27 23 LAMBRUGHI DJOKOVIC APPELT BIAGIANTI MAICON

24 13 3 30 MARTELLA A. FERRARI DOS SANTOS BALASA

4 5 17 BERNARDINI EMERSON CECCHERINI

1 CORDAZ

1 MAZZONI

OGGI ore 15

22 RUSSO 3 GERMANO

4 BANI

10 FABIANO

32 BERETTA

25 SCAGLIA

8 SCAVONE 16 SPROCATI

24 BIDAOUI

21 SOWE

35 ODUAMADI

18 VALIANI

7 VIVIANI

8 CRIMI

14 15 23 ALHASSAN DELLAFIORE BROSCO

13 RISTOVSKI

22 DI GENNARO

25 MILOS

31 PICCOLO

(4-4-2) ANDATA 3-2 22 VIGORITO

5 17 BIANCHETTI MIGLIORE

30 8 BREZOVEC JUANDE 32 10 18 KVRZIC CATELLANI SITUM 21 NENÈ 26 NADAREVIC

(4-3-3)

OGGI ore 15

1 CHICHIZOLA

26 COLY

21 19 CASTIGLIA RONALDO

ANDATA 2-3

27 7 17 31 LAVERONE BRIGHENTI MANFREDINI SAMPIRISI 4 MORETTI

21 DI GENNARO

8 CINELLI

16 VITA

19 COCCO

28 RAGUSA

9 MIRACOLI

20 FALCO

20 FORTE

28 ARAMU 14 6 CIARAMITARO ZAMPA

5 SCOZZARELLA

29 19 4 15 RIZZATO MARTINELLI PAGLIARULO PERTICONE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA CAPOLISTA

Carpi-Serie A Basta il pari a Frosinone e sarà festa

11 ZAMPANO

LANCIANO Non convocati Gatto e Turchi alle prese con problemi fisici. In avanti ballottaggio Monachello-Cerri per il ruolo di prima punta. Thiam giocherà a sinistra. PANCHINA 1 Aridità, 19 Ferrario, 6 Amenta, 21 Nunzella, 20 Paghera, 17 Vastola, 32 Pinato, 15 De Silvestro, 8 Monachello. ALL. D’Aversa. SQUAL. nessuno. DIFF. Ferrario, Di Cecco, Paghera, Conti, Thiam, Mammarella, Troest.

ARBITRO Saia di Palermo. GUARDALINEE Bolano-D’Apice. TV Sky Calcio 4 HD. PREZZI 9-23 euro.

SENZA SBOCCHI Nella ripresa, con Minala subito al posto di Romizi, i biancorossi provano a far valere la superiorità numerica. E’, però, ancora il Bologna a costruire una clamorosa palla-gol: sul destro di Casarini, Guarna salva con il piede destro. Su punizione, Bellomo e lo stesso Casarini mancano di poco il bersaglio. Neppure un tiro in porta – se non su calcio piazzato in 39 minuti in 11 contro 10 -, il Bari non ha idee e forza per imporre il suo gioco. Al 25’ Minala, espulso per doppia ammonizione, riporta la parità in campo, nel finale però altro rosso per Buchel.

32 7 MEMUSHAJ POLITANO

FROSINONE Dopo la squalifica rientrano Crivello, Carlini e Gori. In attacco dal primo minuto D. Ciofani che ha smaltito i postumi dell’infortunio. A distanza di quasi due mesi rientra Paganini, ma partirà dalla panchina. PANCHINA 22 Pigliacelli, 2 Zanon, 15 Cosic, 30 Pamic, 21 Bertoncini, 7 Frara, 17 Paganini, 11 Santana, 19 Lupoli. ALL. Stellone. SQUAL. nessuno. DIFF. Dionisi.

ENTELLA Prima trasferta per Aglietti con l’Entella: «Non firmo per il pari» dice il tecnico. Probabile riconferma dell’undici che ha pareggiato con la Pro Vercelli. PANCHINA 36 Coser, 2 Iacoponi, 5 Russo, 6 Di Tacchio, 7 Staiti, 17 Costa Ferreira, 23 Botta, 20 Eric Lanini, 10 Mazzarani. ALLENATORE Aglietti. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Cutolo e Botta.

L’arbitro Maresca assegna, giustamente, il rigore ed espelle Maietta, quando forse sarebbe stato sufficiente ammonirlo: dal dischetto Caputo non sbaglia, firmando il 10° gol in questo campionato e il 47° con il Bari (stacca Protti, al 6° posto). Veementi le proteste dei giocatori e di Lopez, espulso nell’intervallo. Al 44’ il Bologna sfiora il raddoppio con Mancosu, che fa tremare Guarna con un destro in diagonale.

9 MELCHIORRI

BRESCIA Calori può rilanciare Caracciolo al centro dell’attacco. Confermato il -6. Assemblea societaria: Sagramola al timone come amministratore, nuovo tentativo per convincere Bonometti ad accettare la presidenza. PANCHINA 22 Andrenacci, 2 Lancini, 16 Bruno, 31 Boniotti, 21 Quaggiotto, 26 Bertoli, 28 Valotti, 11 Da Silva, 33 Strada. ALL. Calori. SQUALIFICATI Corvia e Coly. DIFF. And. Caracciolo, Morosini e Tonucci.

1 KOPRIVEC

25 MARTINELLI 23 SIGNORI

ANDATA 1-1

(4-4-2) (4-4-1-1)

AVELLINO Indisponibili Bavena (lesione muscolare) e Soumarè (fascite plantare), dopo 3 mesi torna a disposizione Visconti. In attacco riposo per Castaldo. Biglietti a prezzo ridotto. PANCHINA 1 Frattali, 6 Fabbro, 13 Visconti, 25 Almici, 23 Angeli, 21 Kone, 11 Sbaffo, 9 Comi, 10 Castaldo. ALL. Rastelli. SQUAL. nessuno. DIFF. Pisacane, Castaldo, Almici, Kone, Trotta, Regoli.

(3-5-2)

33 RUBIN

CARPI

1 FIORILLO

(3-5-1-1)

15 CIONEK

FROSINONE

(4-4-2)

22 GABRIEL

LIVORNO

12 PINSOGLIO

PORTIERE DEL BARI

Davvero decisivo. Nel primo tempo nega il gol a Ferrari, nella ripresa salva ancora su Casarini. Il pareggio è soprattutto merito suo.

22 VALENTINI

PERUGIA

38 GARRITANO

OGGI ore 15

7 ● GUARNA

BOTTA E… RIGORE La squadra di Nicola comincia bene, Galano in semirovesciata, Contini e Caputo impegnano Coppola. Al 12’ il Bologna sblocca il risultato: su cross di Casarini, Masina approfitta di una dormita di Schiattarella e di testa batte Guarna. La formazione emiliana potrebbe chiudere il conto al 25’ ma il tiro ravvicinato di Ferrari è respinto da Guarna, con una strepitosa parata. Il Bari ha una reazione sterile, Galano e De Luca non si accendono e il Bologna contiene senza affanni le iniziative avversarie. Al 35’ ci pensa Maietta, con un gesto tanto stupido quanto folle, a rimettere in gioco i pugliesi: ad azione conclusa in area, con il pallone tra le mani di Coppola, il difensore spintona Contini, che va a terra (i due si erano sgomitati poco prima).

1 PARONI

(4-3-3)

13 GOZZI

(4-3-2-1)

CITTADELLA

11 23 MINESSO PAOLUCCI

(4-2-3-1)

2 CALAPAI

BRESCIA

29 TROTTA

CROTONE

ANDATA 4-1

no stadio da Serie A, per un pareggio che puzza di delusione. Almeno, però, il Bologna (ora 2°, in attesa di Vicenza e Frosinone) regge e salva la panchina di Lopez mentre il Bari può abbandonare ambizioni da playoff. «Uno su mille ce la fa…», avrebbe potuto cantare Gianni Morandi, in tribuna al San Nicola con Tacopina, con dedica allo scellerato Maietta, capace di farsi espellere per un’ingenuità dopo 35’ e con la sua squadra in vantaggio. La rete di Masina, la prima in carriera, poi il pareggio su rigore di Caputo: il

1 ARCARI

4 ARINI 18 SCHIAVON

30 MOKULU

IL MIGLIORE

U

22 GOMIS

MODENA

OGGI ore 15

Giuseppe Calvi INVIATO A BARI

PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Masina (BO) al 12’, Caputo (BA) su rigore al 37’ p.t.

Bologna avrebbe meritato il successo, anche in 10 ha esibito organizzazione di gioco arginando il Bari, incoraggiato da quasi 40.000 spettatori (biglietti a un euro), che sognavano di rivivere la meravigliosa rincorsa di un anno fa.

23 CRISTIANO

6 BLASI

15 OSUJI

24 ZECCHIN

2 LUONI

14 ROSSI

5 BORGHESE

13 FIAMOZZI

1 GOMIS

1 PERUCCHINI

PRO VERCELLI Emergenza in attacco con Marchi e Di Roberto out per infortunio. Beretta punta centrale: Luppi parte dalla panchina. Bani preferito a Milesi al centro della difesa. PANCHINA 1 Viotti, 29 Ferri, 11 Liviero, 6 Milesi, 20 Musacci, 17 Ardizzone, 14 Emmanuello, 18 Belloni, 7 Luppi. ALL. Scazzola. SQUALIFICATI Cosenza. DIFF. Scaglia, Ferri, Ardizzone, Belloni.

SPEZIA Sarà Kvrzic a sostituire l’infortunato De las Cuevas. In infermeria anche Bakic, mentre Datkovic recupera, ma dovrebbe essere in panchina. PANCHINA 22 Nocchi, 2 Madonna, 3 De Col, 20 Datkovic, 26 Valentini, 23 Stevanovic, 24 Gagliardini, 27 Canadjija, 14 Cisotti. ALL. Bjelica. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI De Col, Canadija, Situm, Brezovec, Nenè.

VICENZA Al posto di D’Elia verrà indietreggiato come terzino destro Laverone. In attacco che potrebbe vedere il debutto dal primo minuto Ragusa. PANCHINA 1 Bremec, 26 Camisa, 14 Garcia Tena, 23 Gentili, 6 Alhassan, 20 Sbrissa ,11 Spinazzola, 24 Petagna, 10 Giacomelli. ALL. Marino. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Ragusa, Cocco, Sciacca, Laverone, Cinelli, Petagna, Garcia Tena, Sampirisi.

MODENA Una sola novità: la presenza di Acosty al posto di Fedato. Tornano a disposizione Zoboli e Nizzetto, ma solo per la panchina. Conferma di Calapai esterno, Gozzi centrale. PANCHINA 1 Manfredini, 6 Marzorati, 28 Zoboli, 27 Manfrin, 11 Sakaj, 24 Marsura, 8 Nizzetto, 9 N. Ferrari, 37 Guidiala. ALL. Melotti-Pavan. SQUALIFICATI Fedato. DIFFIDATI Schiavone, Zoboli, Acosty, Gozzi, Martinelli.

PERUGIA Camplone deve rinunciare a Vinicius e Taddei. Recuperato Comotto. In attacco Ardemagni, Falcinelli e Parigini per due maglie. Previsti 12 mila spettatori. PANCHINA 32 Amelia, 5 Hegazy, 25 Comotto, 15 Crescenzi, 8 Nicco, 17 Fazzi, 18 Rizzo, 28 Lanzafame, 9 Falcinelli. ALL. Camplone. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Fazzi, Falcinelli, Parigini, Giacomazzi, Faraoni e Ardemagni.

CROTONE Tornano Ferrari e Maiello. Non al meglio Balasa e Martella. Torregrossa in vantaggio su Padovan per una maglia da titolare. PANCHINA 22 Stojanovic, 5 Cremonesi, 32 Modesto, 6 Dezi, 4 Galardo, 7 Ricci, 10 De Giorgio, 18 Padovan, 19 Rabusic. ALL. Drago. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ferrari, Ciano e Dos Santos.

LIVORNO Senza Siligardi e Jefferson, Panucci dovrebbe partire con Galabinov unica punta. La difesa dovrebbe tornare a tre. PANCHINA. 22 Cipriani, 3 Gemiti, 8 Moscati, 10 Luci, 7 Belingheri, 2 Strasser, 6 Empereur, 31 Remedi, 24 Vantaggiato. ALL. Panucci. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Siligardi, Mazzoni e Moscati.

LATINA Ritorna Crimi e dopo 6 giornate Iuliano ritrova la mediana titolare. Al centro dell’attacco c’è il probabile rientro di Sowe. PANCHINA 12 Farelli, 3 Bruscagin, 5 Bouhna, 11 Litteri, 17 Talamo, 19 Mangni, 20 Ammari, 28 Jaadi. ALLENATORE Iuliano. SQUAL. Angelo e Figliomeni. DIFF. Alhassan, Bruscagin, Figliomeni, Milani, Oduamadi, Ristovski e Sowe.

TRAPANI Uno squalificato (Barillà) e 7 infortunati (Basso, Caldara, Citro, Curiale, Lombardi, Terlizzi e Vidanov). Cosmi è con gli uomini contati e ha portato con sé 4 ragazzi della Primavera. PANCHINA 22 Marcone, 3 Daì, 9 Abate, 21 Feola, 23 Lo Bue, 27 Costa, 31 Malele, 36 La Piana, 37 Aloi. ALL. Cosmi. SQUAL. Barillà. DIFF. Daì, Lo Bue, Nadarevic, Perticone e Zampa.

VARESE Rispetto alla gara con l’Avellino un’unica variazione: al posto di Simic, che si è rotto il perone, c’è Borghese. PANCHINA 22 Birighitti, 3 De Vito, 4 Dondoni, 21 Barberis, 28 Capezzi, 7 Falcone, 11 Lores, 18 Capello, 10 Neto Pereira. ALL. Bettinelli. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Falcone, De Vito, Neto Pereira, Capezzi, Luoni e Rossi.

ARBITRO Gavillucci di Latina. GUARDALINEE De Meo-Zappatore. TV Sky Calcio 10. PREZZI 12-75 euro.

ARBITRO Pasqua di Tivoli. GUARDALINEE Di Vuolo-Paiusco. TV Sky Calcio 5 HD. PREZZI 12-55 euro.

ARBITRO Roca di Foggia. GUARDALINEE Ceccarelli-Disalvo. TV Sky Calcio 12. PREZZI 10-60 euro.

ARBITRO Minelli di Varese. GUARDALINEE Raparelli-De Troia. TV Sky Calcio 9 PREZZI 1-45 euro.

ARBITRO Pezzuto di Lecce. GUARDALINEE Calò-Santuari. TV Sky Calcio 6 HD. PREZZI 14-40 euro.

Fabrizio Castori, 60 anni LIVERANI

Maurizio Di Rienzo FROSINONE

O

ggi potrebbe essere il grande giorno del Carpi in Serie A. La squadra allenata da Fabrizio Castori sarà promossa aritmeticamente non soltanto vincendo a Frosinone, ma – in virtù del pareggio del Bologna a Bari – anche strappando un solo punto (l’eventuale classifica avulsa a 75 punti vedrebbe gli emiliani in vantaggio). Il Carpi può anche permettersi di festeggiare con una sconfitta, ma soltanto se il Vicenza perderà in casa contro il Varese (improbabile). Ovviamente la capolista deve fare i conti con il Frosinone, che in ottica secondo posto vuole sfruttare il mezzo passo falso di Lopez. Anche perché rischia di veder scappare via il Vicenza. STADIO ESAURITO La cosa già certa, a poche ore dal super match, è che allo stadio oggi pomeriggio ci sarà il pienone. Infatti, saranno circa 8.000 gli spettatori sugli spalti dello stadio di via Marittima la cui capienza è di 9.870 posti. Per la precisione 7.000 saranno i tifosi di casa e circa 500 quelli ospiti in curva sud (3.000 posti) che raggiungeranno la Ciociaria a bordo di pullman e auto. Gli ultimi biglietti disponibili per il settore dei distinti sono stati polverizzati nella giornata di ieri. Nessuna particolare restrizione, invece, per quanto riguarda l’ordine pubblico e la sicurezza visto che la partita non è stata considerata ad alto rischio dall’Osservatorio nazionale. Soltanto i consueti controlli e i divieti di sosta nella zona adiacente il Matusa. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Serie B R Gli anticipi della 37a giornata

Catania, corsa senza fine Salvezza messa al sicuro 1Ternana stesa da Maniero e Castro, quinta vittoria di fila CATANIA

2

TERNANA

0

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Maniero al 46’ p.t.; Castro al 32’ s.t. CATANIA (4-3-1-2) Gillet 6; Del Prete 5,5 (dal 44’ s.t. Sauro s.v.), Schiavi 6,5, Ceccarelli 6, Mazzotta 6; Escalante 6, Rinaudo 6,5, Coppola 6 (dal 39’ s.t. Odjer s.v.); Rosina 6,5; Calaiò 6,5, Maniero 6,5 (dal 19’ s.t. Castro 6,5). PANCHINA Terracciano, Parisi, Capuano, Chrapek, Martinho, Rossetti. ALLENATORE Marcolin 6,5.

TERNANA (3-5-2) Brignoli 6; Janse 5, Valjent 5,5, Fazio 5,5; Dianda 5,5 (dal 21’ s.t. Crecco 5,5), Gavazzi 5,5, Viola 6 (dal 33’ s.t. Falletti s.v.), Eramo 5,5 (dall’11’ s.t. Palumbo 5), Vitale 6; Avenatti 5, Ceravolo 5,5. PANCHINA Sala, Gagliardini, Russo, Milinkovic, Bojinov, Dugandzic. ALLENATORE Tesser 6.

ARBITRO Ghersini di Genova 5. GUARDALINEE Borzomì 5,5-Soricaro 5,5. AMMONITI Maniero (C) e Del Prete (C) comportamento non regolamentare; Vitale (T), Palumbo (T) e Falletti (T) gioco scorretto. NOTE paganti 5.511, incasso di 44.898 euro; abbonati 10.270, quota non comunicata. Tiri in porta 5-4. Tiri fuori 2-8. In fuorigioco 0-1. Angoli 2-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

Francesco Caruso CATANIA

L

a quinta vittoria arriva nel nome di Smeralda. Un paio di striscioni sotto le due curve ricordano la bimba di 4 anni scomparsa giovedì, la cui storia ha commosso una città intera. Il vecchio Cibali si accende con un applauso spontaneo, prima ancora del minuto di raccoglimento. Nonostante l’orario, stadio quasi pieno, gli stessi sedicimila del derby contro il Trapani (al netto dei millecinquecento tifosi granata). Marcolin rinuncia inizialmente a Castro e schiera Rosina dietro le due punte, con Escalante al

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

posto dello squalificato Sciaudone. Ma a centrocampo l’azione, lenta e macchinosa, stenta a dipanare la matassa del gioco. Anche Tesser (ex degli anni Ottanta) perde un paio di pezzi stoppati dal giudice sportivo (Meccariello e Popescu) e la sua squadra non prova quasi mai ad affondare i colpi, dimostrando che il pari sarebbe gradito. La partita non decolla. Catania molto meglio dopo l’ingresso di Castro, uno dei più in forma del momento. STOCCATA I siciliani impiegano un tempo per portarsi in vantaggio, ma avrebbero potuto passare prima se il mediocre Ghersini non gli negasse un rigore solare per trattenuta di Janse su Maniero. La prima frazione scorre su un sostanziale equilibrio, anche se i padroni di casa vantano una leggera supremazia territoriale. Il gol che spezza la gara giunge in pieno recupero e nasce da un pallone intercettato da Calaiò sulla trequarti, triangolo con Escalante, taglio per Rinaudo che smista su Rosina: cross al centro del-

l’area dove Maniero con balzo felino anticipa Janse e segna. E’ il numero più bello dei primi 45 minuti, anzi 46. La Ternana in precedenza si fa notare per un colpo di testa di Avenatti in area che sfiora il palo a sinistra di Gillet. In evidenza, si fa per dire, nelle fila rossoverdi il solo Viola che cerca di spingere in avanti i suoi.

IL MIGLIORE

6,5 ● CASTRO

CENTROCAMPISTA CATANIA Entra nel cuore della rincorsa umbra e mette al sicuro il risultato con il 2-0. Terzo gol segnato in quattro partite.

25

NUMERI SUDAMERICANI Nella ripresa la reazione della Ternana è un lento scorrere di manovre quasi sempre prevedibili: strade bloccate sulle fasce e anche centralmente. Tesser prova a smuovere le acque con un paio di cambi, Palumbo e Crecco per Eramo e Dianda che prima di lasciare il campo ha un contrasto con Maniero che reclama un’altra volta il rigore, ma stavolta gli estremi sembrano meno evidenti del primo caso. Dopodiché lo stesso Maniero deve cedere il posto a Castro. L’argentino spacca ancora di più la partita: regala numeri sudamericani sulla fascia, tiene palla e fa risalire la squadra. Prova una prima volta al termine di una triangolazione con Mazzotta e Brignoli vola a deviare. La seconda fa centro: Calaiò innesca il contropiede che l’argentino conclude con uno «scavetto» sul portiere e il Cibali esplode. Il Catania non vinceva 5 gare di fila dal 2005-06, l’anno della promozione in A (in quel caso alla fine furono 6). Peccato che la sveglia sia suonata così tardi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lega Pro R 36a giornata (Zingrillo-De Meo). (0-1)

GIRONE A IL BASSANO CERCA I PUNTI PROMOZIONE Da questa settimana le partite di ciascun girone si giocheranno alla stessa ora. A 270 minuti dalla fine, nel girone A, il Bassano di Asta vincendo in casa con il Renate potrebbe ipotecare la promozione in Serie B, ma non potrà comunque avere la certezza aritmetica già oggi, neppure in caso di sconfitta del Pavia, perché la squadra guidata da Maspero è in vantaggio negli scontri diretti (ha vinto sia all’andata sia al ritorno). Ore 14.30 ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi; Sosa, Morero, Sirri; Spighi, Vitofrancesco, Obodo, Rantier, Mora; Iunco, Marconi. (Poluzzi, Sabato, Cavalli, Valentini, Mezavilla, Taddei, Germinale). All. D’Angelo. COMO (3-5-2) Crispino; Ambrosini, Giosa, Marchi; Marconi, Fietta, Ardito, Cristiani, Casoli; Ganz, Le Noci. (Falcone, Curti, Berardocco, Castiglia, Rolando, Defendi, De Sousa). All. Sabatini. ARBITRO Di Martino di Teramo (Robilotta-Benedettino). (and. 2-0) AREZZO (3-5-1-1) Benassi; Villagatti, Panariello, Guidi; Franchino, Cucciniello, Coppola, Gambadori, Sabatino; Yaisien; Montini. (Rosti, De Martino, Crescenzi, Brumat, Erpen, Padulano, Mariani). All. Capuano. MONZA (3-5-2) Chimini; D’Ambrosio, De Bode, El Hasni; Cojocnean, Pessina, Uliano, Asante, Pugliese; Bernasconi, Carbonaro. (Bizzi, Caracciolo, Corduas, Valencic, Acampora, Grandi, Torri). All. Pea. ARBITRO Zanonato di Vicenza (Bertasi-Zanetti). (1-1)

LUMEZZANE (3-4-1-2) Furlan; Biondi, Belotti, Nossa; Bagnai, Baldassin, Gatto, Pippa; Varas; Sarao, Cruz. (Bason, Monticone, Pantano, Alimi, Franchini, Furaforte, Potenza). All. Nicolato. ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi; Salvi, Moi, Allievi, Anghileri; Girasole, Spinelli, Maietti; Bradaschia; Silva Reis, Momentè. (Amadori, Pacifico, Cortinovis, Nichetti, Calì, Bentley, Moreo). All. Mangone. ARBITRO Tardino di Milano (Imperiale-Rossi). (1-0) MANTOVA (3-4-3) Festa; Trainotti, Siniscalchi, Scrosta; Gonzi, Paro, Raggio Garibaldi, Pondaco; Boniperti, Beleck, Caridi. (Zima, Marchiori, Di Santantonio, Zanetti, Blaze, Gyasi, Sartore). All. Juric. REAL VICENZA (3-5-2) Tomei; Quintavalla, Polverini, Piccinni; Chiarello, Cristini, Dalla Bona, Malagò, Vannucci; Bruno, Bardelloni. (Bonato, Beccaro, Calcagnotto, Lavagnoli, Pavan, Ungaro, Margiotta). All. Marcolini. ARBITRO Panarese di Lecce (LocatelliRossi). (0-2) PAVIA (4-3-1-2) Facchin; Ghiringhelli, Abbate, Biasi, Marino; Pederzoli, Rosso, Cogliati; Cesarini; Soncin, Ferretti. (Fiory, Cristini, Sereni, Corvesi, Carraro, Grbac, Marchi). All. Maspero. SÜDTIROL (4-3-3) Melgrati; Tait, Kiem, Tagliani, Martin; Furlan, Bertoni, Fink; Marras, Novothny, Fischnaller. (Miori, Peverelli, Zullo, Branca, Campo, Shekiladze, Cia). All. Stroppa. ARBITRO Boggi di Salerno (GalettoBaccini). (0-0) PORDENONE (3-5-2) Careri; Placido, Ferrani, Fissore; Buratto, Fortunato, A. Migliorini, Maracchi, Bertolucci; Franchini, Bjelanovic. (Maniero,

Sopra Antonino Asta, 44 anni, tecnico del Bassano capolista; sotto Riccardo Maspero, 45 anni, allenatore del Pavia LAPRESSE

(Giuliani-Cappello). (2-0)

GIRONE C SALERNITANA: GIÀ STASERA IN SERIE B?

PRO PATRIA (4-3-3) Melillo; Guglielmotti, Lamorte, Pisani, Botturi; Giorno, Arati, Palumbo; Candido, Serafini, Terrani. (Perilli, Zaro, Panizzi, Bovi, Romeo, D’Errico, Baclet). All. Montanari. CREMONESE (3-5-2) Galli; Gambaretti, Briganti, Castellini; Marchi, Finazzi, Jadid, Palermo, Crialese; Ciccone, Brighenti. (Quaini, Zieleniecki, Campagna, Ionascu, Ruci, Haouache, Manaj). All. Giampaolo. ARBITRO Giua di Pisa (PiazzaBassutti). (1-3)

La Salernitana è promossa già questa sera in Serie B se vince e il Benevento non va oltre il pareggio o se pareggia contro il Barletta e il Benevento perde in casa con il Messina. Qualsiasi altra soluzione lascerà, invece, aperti i conti e diventeranno decisive le ultime due giornate. Il patron Claudio Lotito ha chiamato a raccolta i tifosi: «Ci giochiamo la stagione, il sostegno del pubblico è fondamentale, non disperdiamo questo patrimonio costruito in quattro anni».

TORRES (4-4-2) Testa; Cafiero, Aya, Marchetti, Imparato; Buonaiuto, Giuffrida, Foglia, Maiorino; Baraye, Colombi. (Costantino, Schiavino, Cerone, Bottone, Petermann, Baraye, Scotto). All. Bucchi. VENEZIA (4-3-1-2) Fortunato; Capogrosso, Cernuto, Legati, Sales; Zaccagni, Giorico, Bellazzini; Raimondi; Greco, Guerra. (D’Arsié, Peccarisi, Dell’Andrea, Hottor, Varano, Scanferlato, Magnaghi). All. Serena. ARBITRO Viotti di Tivoli (GaravagliaD’Alia). (0-2)

Ore 17.30 AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini; Balzano, Magliocchetti, Cossentino, Viglietti; Giannattasio, Geroni, Capua; Mangiacasale, De Luca, Mosciaro. (Despucches, Esposito, Scognamillo, Castellano, Giannusa, De Vena, Personè). All. Marra. COSENZA (4-4-2) Ravaglia; Zanini, Blondett, Magli, Ciancio; Fornito, Arrigoni, Corsi, Tortolano; Calderini, Cori. (Saracco, Carrieri, Caccetta, Criaco, Statella, Cesca, De Angelis). All. Roselli. ARBITRO Mancini di Fermo (Guglielmi-Colizzi). (andata 0-2)

LA CLASSIFICA Bassano p. 67; Pavia (-1) 64; Alessandria 63; Novara (-8) 62; Como 58; Feralpi Salò 50; Real Vicenza 48; Cremonese e Arezzo 46; Venezia (-3) 45; Südtirol 44; Mantova (-3) e Torres 43; Giana 42; Renate 41; Monza (-6) 38; Lumezzane 32; Pordenone 30; AlbinoLeffe e Pro Patria (-1) 29.

Domani il girone B Il Teramo prova lo scatto decisivo

BASSANO (4-2-3-1) Rossi; Toninelli, Priola, Bizzotto, Stevanin; Cenetti, Proietti; Furlan, Nolè, Cattaneo; Pietribiasi. (Grandi, Zanella, Ingegneri, Davì, Casarini, Cortesi, Spadafora). All. Asta. RENATE (3-5-2) Cincilla; Adobati, Malgrati, Riva; Bonfanti, Muchetti, Perini, Scaccabarozzi, Iovine; Odogwu, Cocuzza. (Vannucchi, Morotti, Mantovani, Chimenti, Radrezza, Spampatti, Florian). All. Boldini. ARBITRO D’Apice di Arezzo (Bercigli-Marchi). (1-2) GIANA (4-4-2) Paleari; Solerio, Bonalumi, Polenghi, Augello; Rossini, Marotta, Di Lauri, Pinto; Sinigaglia, Gasbarroni. (Ghislanzoni, Bardelli, Montesano, Crotti, Perna, Spiranelli, Recino). All. Albé. FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani; Carboni, Codromaz, Ranellucci, Broli; Fabris, Pinardi, Cavion; Bracaletti, Romero, Di Benedetto. (Proietti Gaffi, Savi, Ragnoli, Palma, Galuppini, Juan Antonio, Zamparo). All. Scienza. ARBITRO Fiorini di Frosinone

Ghinassi, Rosania, Mattielig, G. Migliorini, Ravasi, Simic). All. Rossitto. NOVARA (3-4-3) Tozzo; Freddi, Vicari, Bergamelli; Dickmann, Buzzegoli, Pesce, Garufo; Gonzalez, Evacuo, Corazza. (Montipò, Martinelli, Foglio, Bianchi, Garofalo, Faragò, Della Rocca). All. Toscano. ARBITRO Martinelli di Roma (CecconiRaspollini). (0-2)

● Domani, ore 15, si giocano anche tutte le partite del girone B. Ecco programma e arbitri: Ancona-Pisa (1-2): Dionisi di L’Aquila; Carrarese-Spal (2-0): Marinelli di Tivoli; Forlì-Savona (1-2): Marini di Roma; GrossetoPrato (1-1): Vesprini di Macerata; Pistoiese-Gubbio (1-1): Formato di Benevento; Pro PiacenzaL’Aquila (1-0): Illuzzi di Molfetta; Reggiana-San Marino (4-5): Proietti di Terni; SantarcangeloAscoli (0-2): Lacagnina di Caltanissetta; TeramoPontedera (4-2): Baldicchi di Città di Castello; TuttocuoioLucchese (0-0): Spinelli di Terni. La classifica: Teramo p. 68; Ascoli 64; Reggiana 59; Spal e Pisa 55; L’Aquila 54; Ancona 53; Pontedera 48; Lucchese e Tuttocuoio 47; Carrarese 41; Gubbio, Santarcangelo, Grosseto (-1) e Prato 40; Forlì e Pistoiese 39; Savona (-2) 36; San Marino e Pro Piacenza (-8) 30.

BENEVENTO (3-5-2) Piscitelli; Padella, Lucioni, Scognamiglio; Celjak, Agyei, Doninelli, D’Agostino, Som; Eusepi, Mazzeo. (Pane, Pezzi, Allegretti, De Falco, Melara, Campagnacci, Marotta). All. Cinelli–Landaida. MESSINA (4-4-2) Berardi; Altobello, Stefani, Pepe, Benvenga; Cane, Damonte, Nigro, Mancini; Izzillo, Orlando. (Iuliano, Silvestri, Donnarumma, Bortoli, Ciciretti, De Paula, Corona). All Di Costanzo. ARBITRO Morreale di Roma (Stasi-Lanotte). (1-1) CATANZARO (3-5-2) Migani; D’Orsi, Orchi, Ghosheh; Daffara, Giampà, Giandonato, Zappacosta, Squillace; Russotto, Razzitti. (Bindi, Calvarese, Sarr, Mounard, Ilari, Caputa, Mancuso). All. Sanderra. PAGANESE (4-3-1-2) Marruocco; Vinci, Tartaglia, Moracci, Djibo; Malaccari, Baccolo, Calamai; Deli; Aurelio, Girardi. (Casadei, Coulibaly, Cancelloni, Bolzan, Franco, Longo, Biasci). All. Sottil. ARBITRO Bertani di Pisa (Maiorano-Antonacci). (0-1) FOGGIA (4-3-3) Narciso; Bencivenga, D’Angelo, Loiacono, D’Allocco; Agnelli, Minotti, Maza; Sarno, Iemmello, Cavallaro. (Micale, Altobelli, Agostinone, Grea, Sicurella, Barraco, Bruno). All. De Zerbi. REGGINA (4-3-3) Belardi; Di Lorenzo, Cirillo, Aronica, Benedetti; Salandria, Zibert, Armellino; Insigne, Balistreri, Viola. (Kovacsik, Ungaro, Camilleri, Scionti, Mazzone, Velardi, Cataldi). All. Tedesco. ARBITRO Massimi di Termoli

ISCHIA (4-3-1-2) Giordano; Finizio, Impagliazzo, Sirignano, Armeno; Bulevardi, Massimo, Chiavazzo; Millesi; Ciotola, Infantino. (Mennella, Bassini, Alvino, Schetter, Gerevini, Formato, Fumana). All. Maurizi. MATERA (3-4-3) Bifulco; D’Aiello, Faisca, Mucciante; Bernardi, Coletti, Iannini, Mazzarani; Carretta, Letizia, Madonia. (Russo, Flores, Ferretti, Diop, shong, Albadoro, Pagliarini). All. Auteri. ARBITRO Amoroso di Paola (Menicacci-Bernabei). (0-0) MARTINA (4-4-2) Bleve; De Giorgi, Fabiano, Samnick, Memolla; Pivkovsky, Bucolo, De Lucia, Tomi; Pepe, Arcidiacono. (Modesti, Kalombo, Calvetti, Brunetti, Diop, Guadalupi, Caruso.) All. Imbimbo. LECCE (4-3-3) Scuffia; Beduschi, Diniz, Abruzzese, Lopez; Sacilotto, Papini, Bogliacino; Mannini, Doumbia, Lepore (Chironi, Vinetot, Di Chiara, Herrera, Embalo, Miccoli, Gustavo) All. Bollini. ARBITRO Baroni di Firenze (VecchiAnnunziata). (1-0) MELFI (4-3-1-2) Perina; Annoni, Dermaku, Di Filippo, Pinna; Agnello, Tundo; Gallo; Tortori; Caturano, Fella. (Gagliardini, Colella, Giacomarro, Libutti, Nappello, Luparini, Falomi). All. Bitetto. JUVE STABIA (4-3-3) Pisseri; Cancelotti, Migliorini, Polak, Contessa; Jidayi, Bombagi, Maiorano; Nicastro, Ripa, Carrozza. (Santurro, Romeo, Burrai, Caserta, Aveni, Di Carmine, Gomez). All. Savini. ARBITRO Mei di Pesaro (NovellinoDiomaiuta). (0-2) SALERNITANA (4-3-1-2) Gori; Colombo, Lanzaro, Tuia, Franco; Moro, Favasuli; Gabionetta, Negro, Perrulli; Caetano. (Russo, Trevisan, Bocchetti,

Pezzella, Bovo, Cristea, Mendicino). All. Menichini. BARLETTA (4-3-3) Liverani; Sokoli, Stendardo, Kiakis, Cortellini; Palazzolo, De Rose, Giannarelli; Turchetta, Rizzitelli, Danti. (Buiatti, Zammuto, Guarco, Legras, Quadri, Ingretolli, Fall). All. Corda. ARBITRO Prontera di Bologna (Camillucci-Costantini). (0-1) SAVOIA (3-4-3) Gagnaniello; Riccio, Checcucci, Sirigu; Cremaschi, Saric, Boilini, Verruschi; Sanseverino, Di Piazza, Scarpa. (D’Aquino, Pizzutelli, Leonetti, Vosnakidis, Partipilo, Mercadante, Giordani). All. Papagni. LUPA ROMA (4-3-1-2) Rossi; Frabotta, Pasqualoni, Masi, Celli; Bariti, Capodaglio, Santarelli; Cerrai; Del Sorbo, Tulli. (Santi, Curcio, Faccini Prevete, Scibilia, Tajarol, Leccese). All. Cucciari. ARBITRO Rasia di Bassano del Grappa (Malacchi-Pancioni). (2-2) VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Piacenti; Spirito, Filosa, Gattari, Malerba; Puccio, Battaglia, Scarsella; Montella, Del Sante, Improta. (Forte, Kostadinovic, Di Bella, Voltasio, Rossini, De Giorgi, Held). All. Erra. CASERTANA (4-3-3) Fumagalli; Idda, Rainone, Mattera, Bianco; Marano, Rajcic, Mancosu; Kolawole, Cisse, Mancino. (D’Agostino, Murolo, Tito, Carrus, De Marco, Caccavallo, Diakite). All. Campilongo. ARBITRO Guarino di Caltanissetta (Pollaci-Ruggeri). (0-3) LA CLASSIFICA Salernitana p. 76; Benevento 71; Juve Stabia 66; Matera 63; Casertana 62; Lecce 60; Foggia (-1) 57; Catanzaro 49; Cosenza e Vigor Lamezia 43; Melfi (-2) 42; Barletta (-6) 41; Martina e Lupa Roma 37; Paganese 35; Messina e Ischia (-1) 30; Aversa N. (-1) 28; Savoia (-4) 25; Reggina (-16) 11.

SOCIETA’ IN CRISI

Reggina: scintille Foti-sindaco L’Aic va all’attacco del Savoia ● REGGIO CALABRIA (l.v.) Lillo Foti, patron della Reggina, ha deciso di non portare il libri in Tribunale e sta facendo di tutto per cercare di reperire risorse. E’ andato fino in Australia, terra di ricchi emigranti calabresi, e ha attaccato il sindaco della città, Giuseppe Falcomatà, che in un’intervista aveva detto: «Niente altri Manenti». «Chiarissimo sindaco – ha risposto Foti sul sito della società – la Reggina, versa in una particolare condizione di sofferenza finanziaria e ho deciso di recarmi in Australia, però né qui, né lì, non ci sono Manenti all’orizzonte, né si avverte il bisogno della loro presenza. Mi ha suscitato sorpresa il suo richiamo all’esperienza drammatica di Parma». Respinto il ricorso per la restituzione di un punto (e quelli di Monza e Barletta per 2).

● QUI SAVOIA L’Assocalciatori scende in campo a difesa dei calciatori del Savoia, che da ottobre non percepiscono lo stipendio. «Nell’ultimo mese - si legge in un comunicato - si è avviata una trattativa per consentire l’utilizzo delle garanzie rilasciate all’atto dell’iscrizione al campionato ma, quando pareva delinearsi un esito positivo, la società ha proposto improvvisamente, e sotto minaccia di un immediato fallimento, una riduzione del 70% degli emolumenti, pretendendo una accettazione immediata e incondizionata da parte dei tesserati. Questo atteggiamento è inaccettabile, e l’illegittima utilizzazione e pubblicazione dei dati contrattuali altro non è che la conferma dell’incapacità della società a correttamente adempiere ai propri obblighi».


26

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA NOSTRA TV

CONTENUTO PREMIUM

NUMERO 59 Jim Rathmann era un pilota automobilistico statunitense che gareggiava spesso con il 59: vinse la 500 miglia di Indianapolis nel 1960

MAGLIA 59 Gabriel, portiere brasiliano ora in prestito al Carpi dal Milan, tra il 2012 e il 2014 aveva giocato con il 59 come numero di maglia

SIAMO IN ONDA DA 59 GIORNI E VI RACCONTIAMO... 59 DA CAPITANO Dino Zoff conta 112 presenze in Nazionale, di cui 59 da capitano: unico a vincere sia il titolo europeo (1968) sia quello Mondiale (1982)

NUMERO 59 Sete Gibernau, nell’ultima stagione in MotoGP con la Ducati, aveva il numero 59. Lo spagnolo vinse 9 gare in carriera, mai il Mondiale

NATO NEL ‘59 John McEnroe, a lungo icona del tennis mondiale, è nato il 16 febbraio 1959: vinse, tra l’altro, 3 volte Wimbledon e 4 volte l’Us Open

Pagina a cura di PIER BERGONZI

59 COME I GOL DI FACCHETTI IN A, COME GLI ANNI DI PLATINI, MOSES E RUMMENIGGE

S

e i colori fossero abbinati ai numeri, avremmo qualche problema per il rosso, il colore dell’amore. Sappiamo invece qual è il numero del rosa, il colore della passione: è il 59! Certo, il 59.... Il numero di GazzettaTv. Oggi sarà il 59° giorno del nostro canale (in chiaro sul digitale terrestre) e allora proviamo a dare i numeri. Anzi, il numero 59. Così, per sport... Il 59 è il 17° numero primo ed è la somma di 3 numeri primi consecutivi (17+19+23). Per la chimica è il numero atomico del praseodimio, un metallo color argento molto resistente alla corrosione. Per la smorfia napoletana indica i peli. La numerologia lo abbina alla medaglia, al successo nello sport. CALCIO Giacinto Facchetti ha segnato 59 gol in campionato con la maglia dell’Inter, nessun difensore come lui. La Juve è a 59 gol (miglior attacco) in questo campionato. Nel 1994-95, sempre la Juve ne segnò 59 per vincere lo scudetto. Cristiano Ronaldo ne ha segnati 59 in una stagione (201213) di partite ufficiali con Real e Portogallo. Dino Zoff è stato per 59 volte capitano della Nazionale. Umberto Caligaris, Gianluca Vialli (16 gol) e Billy Costacurta (2) hanno vestito 59 maglie azzurre. TEMPI Il ceco Jan Hruska ha vinto il prologo di Roma al Giro d’Italia del 2000 con 59 centesimi di vantaggio su Paolo Savoldelli. Tista Barochelli, che aveva già perso il Giro per 12” (da Merckx nel ‘74), è 2° anche al Giro del ‘78, battuto per 59” dal belga Johan De Muynck. Carlo Pedersoli, che poi divenne un famoso attore con il nome d’arte Bud Spencer, è stato il primo italiano a scendere primo sotto il 1’ sui 100 stile con 59”5 il 19 settembre

1950 a Salsomaggiore. Il keniano Moses Tanui è stato il primo a scendere sotto l’ora in mezza maratona: 59’47” a Milano il 3 aprile 1993. PUNTI Nelson Piquet ha vinto il Mondiale di F.1 ‘83 (Brabham) con 59 punti. Alla Lotus il Mondiale Costruttori del ‘70 con 59 punti. MAGLIE Gabriel, il portiere brasiliano del Milan ora al Carpi, ha giocato con il 59 tra il 2012 e il 2014; il difensore Diniz ha vestito la maglia 59 nel Parma 2010-11. GOLF Il 59 è un numero magico nel golf: solo 6 (nel Pga) hanno completato il giro (18 buche) in 59: Geiberger 1977, Chip Beck 1991, Duval 1999, Goidos 2010, Appleby 2010 e Furyk 2013. NUMERI Il pilota americano Jim Rathmann, vincitore della 500 miglia di Indianapolis 1960 (con al Watson), ha gareggiato spesso col 59. Il pilota spagnolo della MotoGP Sete Gibernau ha chiuso la carriera nel 2009 con la Ducati GP9, numero 59. Anche Niccolò Canepa ha corso in MotoGP col 59. ETÀ Tra i tanti campioni che hanno 59 anni ci sono: Michel Platini, Kalle Rummenigge, Alessandro Altobelli, Zibi Boniek, Paolo De Chiesa, Ingemar Stenmark, Edwin Moses. ANNO Sono nati nel ‘59: Alessandro Andrei, Patrizio Oliva, Magic Johnson, John McEnroe, Franco Chioccioli e Giuseppe Abbagnale. ITALIANI Secondo l’ultimo censimento ufficiale, gli italiani sono 59 milioni (e 433.744). Ci piace pensare che oggi siano tutti davanti al televisore (canale 59!). Tutti: dagli ultracentenari sardi, con la Gazzetta in mano, all’ultimo nato 59 minuti, anzi 59 secondi fa… © RIPRODUZIONE RISERVATA

59 GOL Giacinto Facchetti, bandiera nerazzurra, una delle leggende del calcio italiano, ha segnato 59 gol in A con l’Inter: record per un difensore

59”5 SUI 100 STILE Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer: è stato il primo italiano a scendere sotto la barriera del minuto nei 100 stile libero nel 1950

IL PALINSESTO DI OGGI CANALE 59 MATTINO 7, 8, 10, 11, 12. 11x90 7.05, 7.35 Explorers: avventure pericolose 8.05 Sfide senza limiti 8.30 Tuttogol 9, 9.15, 9.30, 9.45, 13, 13.30 Gazzetta News 10.05 Extreme Fishing 11.05 Perfection: momenti di gloria 11.30 Campioni a confronto 12.05 +3 Fantanews 12.30 Gazzetta News Sottocanestro POMERIGGIO 14 Gazzetta News CorriAmo 14.15, 16.45, 17.45 Autogol News 14.30 Magazine Sci Freestyle 15, 16, 17, 18. 11x90 15.05, 17.05 The Speedgang La banda dei motori 16.05 Explorers: avventure pericolose 16.30 Le nuove forze del calcio 18.05 Gazzetta News Sottocanestro 18.30 Condò Confidential SERA 19, 19.30, 20, 20.30 Gazzetta News 21. 11x90 21.05 Condò Confidential 21.30 The Speedgang-La banda dei motori 22.15 Autogol News 22.30 Perfection: momenti di gloria 23 Gazzetta News


SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OPINIONI

27

www.gazzetta.it

TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO

Sorteggi di Champions ed Europa League

La vignetta

Dopo l’uscita di Delrio ancora silenzio

CI E’ ANDATA BENE MA SERVE PRUDENZA

di Stefano Frosini

DELEGA ALLO SPORT ASPETTANDO LOTTI

IL COMMENTO TO ONDÒ di PAOLO CONDÒ Twitter: @PaoloCond ond

N

ell’urna della Juventus c’erano una tigre, un grizzly e un cobra: tre assassini naturali di eccezionale pericolosità, ma siccome il gioco della Champions richiede di affrontarne uno, meglio il cobra. A patto di mantenere gelido il sangue per agire con suprema destrezza, esiste la possibilità di schivarne l’attacco e schiacciargli poi la testa. Il cobra è il Real Madrid: veleno allo stato puro, ma prima deve morderti, mentre la stretta del grizzly bavarese o l’attacco della tigre catalana sono mortali in modo pressoché istantaneo. La Juve parte sfavorita nella semifinale con i campioni in carica, ma ancora ben viva: ieri auspicavamo questo sorteggio e certo oggi non ci rimangiamo la parola, ad Allegri è andata nuovamente bene. Ma se le altre volte si trattava di scegliere tra vipere e puma, la semifinale si gioca nell’area più rischiosa dello zoo. È la Champions, bellezza. L’abbinamento della Juve all’avversaria più giocabile fa poi scopa con la buona stella del Napoli - a questo livello il Dnipro era senza dubbio la rivale da augurarsi - e col particolare del ritorno in casa che ci fa essere fiduciosi anche nei destini della Fiorentina. Come la Juve in Champions col Real, anche la Viola in Europa League affronta i campioni in carica; ma quello del Siviglia è uno stadio speciale, un talismano come lo chiamano in Spagna (per anni la Roja ci ha giocato lì, vinceva sempre), uno stadio nel quale perfino il meraviglioso Barcellona di questo periodo si è fatto rimontare due gol. Meglio allora visitarlo subito, evitando che vi si svolga l’adrenalinico finale dell’eliminatoria. Per quello, ci teniamo volentieri il «Franchi».

Se le ragioni del ranking inducono a sognare la presenza di tre squadre italiane nelle due finali europee, la ragione invita alla prudenza: considerate le premesse, un’occupazione quasi totale del podio sarebbe forse la sorpresa più grande nella storia del calcio continentale. In realtà già così l’inversione di tendenza è stata netta, e legata alla serietà con la quale le nostre squadre hanno finalmente affrontato il secondo torneo. Se poi davvero la Juve fosse capace di impagliare la testa del cobra reale, la certezza di aver ritrovato una squadra-guida per il nostro movimento uscirà dai confini, stimolando magari Milano - che una volta era la più vicina all’Europa, come cantava Lucio Dalla - a partecipare a questa rinascita. Roma è già da tempo in marcia verso i prossimi posti Champions. Dei tanti luoghi magici di cui è ricco il paesaggio calcistico, il Bernabeu è quello che ci evoca i ricordi più dolci; se poi pensate che la finale è in programma a Berlino, sembra un copione scritto in maglia azzurra. La Juve si batterà contro Carlo Ancelotti, e al di là delle antiche ruggini questo sì che è un pessimo avversario, perché conosce tutto dei bianconeri e sa che una squadra capace di subire un solo gol (un incidente, fra l’altro) nelle ultime sei gare di Champions va maneggiata con un equilibrio tattico ai limiti del maniacale. Allegri abbia coraggio: pur riconoscendo le attenuanti di virus e acciacchi vari, il modo in cui la difesa a cinque di Montecarlo ha rischiato di risucchiare l’intera Juve in un buco nero è stato impressionante. La rivoluzione del modulo 4-3-1-2 va ribadita accettando i rischi connessi, ma provando a godere dei suoi frutti. C’è un sottilissimo stato di grazia nel punto d’incontro fra la serenità di aver raggiunto il proprio obiettivo e la capacità di non sentirsi appagati: se la Juve lo troverà, schiverà il cobra.

PALAZZO DI VETRO di RUGGIERO PALOMBO

Twitter

MERCEDES AMG F1 Scuderia di F.1 ● Qualcuno sa come funziona la fotocamera per questi due! LewisHamilton e Roscoe @MercedesAMGF1

FILIPPO MAGNINI Azzurro di nuoto ● Bye bye #Pesaro...Ci vediamo presto! #love #mare #casa F+F = F2 (F al quadrato) #spiaggia #sun @mafaldina88 @FiloMagnini

TIGER WOODS Giocatore di golf ● Ciao Yao, (campione Nba) un giorno davvero impressionante al campus a Shanghai @TigerWoods

© RIPRODUZIONE RISERVATA

C

he fine ha fatto la vigilanza sullo sport? Da quando l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega Graziano Delrio è diventato ministro delle Infrastrutture (2 aprile), sullo sport è calato un silenzio di tomba, anche se è opinione diffusa che quel posto dovrebbe andare a Luca Lotti, già inquilino di Palazzo Chigi e riconosciuto delfino di Matteo Renzi. Aspettando una ufficialità che non arriva, il posto di Delrio lo ha preso Claudio de Vincenti ma senza avere lo sport, al Coni si leccano le ferite, perché comunque vada a finire e fermo restando un buon feeling tra Malagò e Renzi (del quale fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio), l’aver perso in un colpo solo Delrio e soprattutto i due uomini chiave della sua «squadra», Mauro Bonaretti e Maurizio Battini che hanno seguito il capo, è una bella perdita. Che ci faceva Carlo Tavecchio martedì mattina a Palazzo Chigi? Ecco uno che per la dipartita di Delrio, col quale comunque continua a intrattenere frequenti rapporti perché infrastrutture vuol dire anche impianti sportivi, non si è stracciato le vesti. Il rapporto tra il presidente della Federcalcio e Lotti è infatti antico e consolidato, con relativo scambio di affettuose e soprattutto assai riservate corrispondenze. Anche se tutto tace e la riservatezza è assoluta, è lecito ritenere che Tavecchio martedì sia proprio finito da quelle parti per uno scambio di vedute cui non è stato giocoforza possibile dare il crisma dell’ufficialità. Si potrebbe anche supporre, certi di un’approssimazione molto vicina alla verità, quali possano essere stati i tre punti chiave del colloquio: l’appoggio del Governo alla già intrapresa politica delle riforme, che Tavecchio vuole completare con quella dei campionati senza passare dal via, ovvero senza dover chiedere l’aiuto del Coni (che poi, si sa come va

a finire con Malagò, si prende il merito); un impulso diverso sul fronte nuovi stadi, con qualcosa di concertato capace di andare al di là dell’attuale leggina che non sta utilizzando nessuno; una soluzione condivisa sul vincolo, tema sul quale Tavecchio, Aic e Governo erano già vicini a una soluzione quando ai Dilettanti è subentrato Belloli, un tipo che da quell’orecchio fa finta di non sentirci, ma che con le buone o con le cattive dovrà presto o tardi farsene una ragione. Per Tavecchio, tradizionale responsabile di tutti i disastri del nostro calcio e naturalmente estraneo al fatto che per la prima volta dopo dodici anni abbiamo tre squadre italiane nelle semifinali delle coppe europee (toccherà quantomeno ammettere che ha una certa familiarità con la buona sorte), un Lotti che diventasse ufficialmente vigilante sullo sport potrebbe davvero finire con l’allungargli la vita (sportiva). A patto di non sottovalutare il fattore Macalli. In attesa della sentenza sul caso Pergocrema e dopo una azione Gravina-Ghirelli che alla conta delle pecore ha mostrato di essere carente nei numeri, c’è un bilancio 2014 ancora non approvato e una gestione della Lega Pro che definire personalistica è un eufemismo. Tavecchio dovrebbe capire che di attenzioni e delicatezze al suo grande elettore ne ha già riservate fin troppe. E che il tempo della tolleranza è scaduto. P.s. Caso Barelli- Malagò, aggiornamenti autentici. La Federnuoto ha presentato appello in Cassazione accusando il gip Sturzo, quello per il quale Barelli non è più un truffatore ma un malversatore, di «provvedimento abnorme». Stessa procedura avrebbe adottato (ma qui il condizionale per ora è d’obbligo) il pm Felici, quello che dovrebbe fare le indagini, che per due volte ha chiesto l’archiviazione per Barelli e che Sturzo ha bacchettato di brutto. Quanto al ricorso al Tar di Barelli contro la sentenza del Collegio di Garanzia che ha cancellato gli otto mesi di squalifica del tesserato Malagò, la sentenza nel merito è prevista per fine giugno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La squadra di Nibali e la licenza WorldTour

L’AFFAIRE ASTANA E QUELLE REGOLE CHE MANCANO AL CICLISMO L’ANALISI di LUCA GIALANELLA email: lgialanella@rcs.it

I

l dossier dell’Istituto di scienze dello sport di Losanna, che per due mesi ha indagato sull’Astana e sulla sua struttura interna, è un duro atto d’accusa al ciclismo e alle sue

falle. All’incapacità di fissare poche regole, ma chiare. Lasciamo da parte la squadra kazaka e la licenza WorldTour: già un procedimento che a due settimane (!) dal Giro teneva ancora sotto scacco una delle prime squadre al mondo, tra riunioni e rinvii, non era sinonimo di quella certezza delle regole che serve al nostro sport. Che cosa dicono i ricercatori di Losanna? La squadra è troppo grande, i corridori poco seguiti, c’è difficoltà di comunicazione, i medici in passato hanno lavorato in team

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015

PRESIDENTE Maurizio Costa AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Gerardo Braggiotti, Laura Cioli, Paolo Colonna, Teresa Cremisi, Dario Frigerio, Tom Mockridge, Stefano Simontacchi DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA MILANO 20132 - Via A. Rizzoli, 8 - Tel. 02.62821 ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIR. COMMUNICATION SOLUTIONS - Via A. Rizzoli, 8 20132 Milano - Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 www.rcscommunicationsolutions.it

colpiti da scandali-doping. E quante squadre sono nella stessa situazione dell’Astana? Tante, troppe, diciamo noi. E allora perché non sfruttare l’occasione e partire con un nuovo ordine? Soltanto l’Astana ha professionisti che hanno lavorato negli anni bui? No di certo. Volete l’elenco? E allora, se non vogliamo fare retorica a ogni occasione, obblighiamo tutti i team a ingaggiare medici, specialisti, meccanici, direttori sportivi senza macchia. Qualcuno resterà senza lavoro? Pazienza. Ma

EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.6282.8238 RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 RCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 Società Tipografica Siciliana S.p.A. Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA Tel. 095.591303 L’Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 Milkro Digital Hellas LTD - 51 Hephaestou Street - 19400 Koropi - Grecia BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet - 1400 NIVELLES (Belgio) Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus

in questo momento è la nostra pazienza a essere finita. Il solo dossier di Losanna non poteva bastare a punire l’Astana con la cancellazione dal campionato, e il presidente della Commissione licenze Zappelli, ex giudice federale, l’ha capito subito. Ha dimostrato un’indipendenza che gli fa onore. P.s.: L’ultimo esempio di come il ciclismo si fa male da solo? La classifica mondiale. E’ primo Richie Porte. Ha vinto Parigi-Nizza, Giro di Catalogna e Trentino. E John Degenkolb, che ha conquistato Sanremo e Roubaix? Quarto! Ah, è vero, ha vinto soltanto due Monumenti nati nel 1907 e nel 1896. Scusate.

PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: 403 357 279 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520

INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7952 DEL 9-2-2015

La tiratura di venerdì 24 aprile è stata di 272.527 copie

© RIPRODUZIONE RISERVATA

COLLATERALI * La Gazzetta dello Sport 1,40 più Sportweek 0,50 non vendibili separatamente - con Ai confini della Storia N. 2 12,89 - con Masha e Orso N. 4 7,89 - con DVD Il Grande Mazinga N. 6 11,89 - con The Walking Dead N. 2 6,89 - con Disney e i Nostri Amici Animali N. 5 9,89 - con Mimì N. 8 7,89 - con DVD Lucio Dalla N. 8 12,89 - con TopoStory N. 9 8,89 - con Beast Quest N. 10 7,80 - con Alpinismo N. 10 12,89 - con Rocky Joe N. 11 11,89 - con Magazine Violetta N. 13 4,40 - con Campionato Io ti amo 2015 N. 13 11,89 - con Disney English N. 15 11,89 - con Español da Zero N. 16 12,89 - con Asterix N. 17 7,89 - con Maserati Collection N. 12 14,89 - con The Beatles Collection N. 22 11,80 - con Speciali Go Nagai Robot N. 6 21,89 - con Il Teatro di Eduardo N. 26 12,89 - con DVD Poirot N. 26 11,89 - con Blueberry N. 35 5,89 - con Diabolik Nero su Nero N. 40 8,89 - con Ric Roland N. 46 5,89 - con Robot Collection N. 65 14,89 - con Ferrari Build Up 11,89 ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail info@servizi360.it - fax 02.91089309 - iban IT 45 A 03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania 2,20; Argentina $ 26,00; Austria 2,20; Belgio 2,20; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro 2,20; Croazia Hrk 17; Francia 2,20; Germania 2,20; Grecia 2,50; Irlanda 2,20; Lux 2,20; Malta 2,20; Monaco P. 2,20; Olanda 2,20; Portogallo/Isole 2,50; SK Slov. 2,20; Slovenia 2,20; Spagna/Isole 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. (con Sportweek) Fr. 3,50; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 700; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.


28

Formula 1 R L’evento

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

È vero: Hamilton e Moss sulla Parabolica

1L’iridato gira col leggendario Stirling a Monza per i 60 anni Mercedes in F.1: «Il contratto? Firmo, firmo...» 1

Gianluca Gasparini

2

INVIATO A MONZA

«Q

uando sei sulla sopraelevata è pazzesco, la forza centrifuga ti porta all’esterno mentre lavori col volante e le gomme strette rimbalzano sui dossi dell’asfalto. Una sensazione meravigliosa». È finita che hanno dovuto buttarlo fuori dal circuito, lui non sarebbe più andato via. La felicità attuale di Lewis Hamilton non si misura con i successi in F.1 ma osservandolo da vicino mentre gira a Monza con le Mercedes del 1955. Saranno il fascino della pista, la sua passione per le corse, la presenza di sir Stirling Moss – che su quelle auto fu protagonista 60 anni fa – ma il sorriso che accompagnava ieri lo sguardo del campione del mondo non ce l’hanno neanche i bambini a Natale. PRESTO L’appuntamento era per le 9.30. Mezz’ora prima Lewis era già nell’abitacolo della Mercedes 300 SLR con cui Moss vinse la Mille Miglia 1955. Quando ha messo in moto l’8 cilindri da 3000 cmc («Che rumore!») a vederlo c’erano solo pochi fortunati. Ha girato, con il sole ancora basso, e la sua goduria era contagiosa. Poi è salito sulla W 196 R e ha rifatto il vecchio tracciato con la sopraelevata insieme all’85enne Moss. Con cui poi ha discusso di dettagli tecnici, stili di guida, differenze tra le vetture pilotate in carriera. Con una piccola rive-

3

● 1. Lewis Hamilton, 30 anni, mima un testa a testa con il leggendario Stirling Moss, 85 ● 2. I due sulla vecchia Parabolica con le Mercedes W 196 R e 196 carenata del 1955 ● 3. Moss dà lezione a Lewis

lazione sul GP del Bahrain. «Noi lavoriamo per tutta la durata della gara sul differenziale e spesso anche sui freni». E già lì il vecchio Stirling aveva sgranato gli occhi. «E a volte dobbiamo riprogrammare certi dettagli tecnici: domenica in gara si è ripetuto un problema ai freni, quello costato a Nico il 2° posto, avuto anche nei test. Mi sono ri-

cordato di resettare il brake-bywire al volo e me la sono cavata». PRANZO Una volta spenti i motori, Lewis (sempre con Moss) si è piazzato a un tavolo e si è messo a parlare amabilmente con i giornalisti mentre dietro di lui il suo bulldog Roscoe russava in modo clamoroso, costringen-

dolo a interrompere spesso la chiacchierata tra le risate generali. Qualcuno ha chiesto a Stirling di quante pagine erano i contratti quando correva lui. «Quattro o cinque», ha risposto. Lewis, e quello che stai discutendo con la Mercedes? «Eh, 70 o 80, è bello alto». Meglio quelli di una volta? «Mmm, non direi». E ha sorriso. In tema di sol-

di, è preferibile l’era moderna… Sulla chiusura della trattativa per il rinnovo è stato vago ma rassicurante: «Lo firmiamo, lo firmiamo…». Monza vuol dire anche tifosi, del Cavallino, che nel 2014 l’hanno accolto con grande affetto («“Vieni in Ferrari, vieni in Ferrari”, mi gridavano»). Si può finire una carriera senza salire su una rossa?

«Io corro per la Mercedes. È come chiedere a uno sposato con una bruna se vuole andare a letto con una bionda: come si fa a rispondere? Credo che la Ferrari sia molto speciale ed essere accettato da un team del genere e dai sui tifosi sia molto bello. Ma io sono con la Mercedes da quando avevo 13 anni…». © RIPRODUZIONE RISERVATA


Motomondiale R Verso il GP Spagna

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Flat track e tanto sudore Così Petrucci sfida i big

29

TRAINING A MISANO

1L’outsider della Ducati: «Il coraggio non serve, oggi in MotoGP

è tutta tecnica. Copiando Dovi e Iannone ora freno anche dietro»

Paolo Gozzi MISANO (RIMINI)

I

l piede a terra, la ruota dietro di traverso e manata di gas. I piloti della Ducati navigano nella nuvola bianca domando le moto da fuoristrada che provano a scappare da tutte le parti. Danilo Petrucci in MotoGP è il nuovo che avanza. Dopo tre anni duri è approdato sulla Desmosedici GP14, quella che l’anno scorso faceva arrancare Andrea Dovizioso. Ma Danilo si divertendo: è partito due volte a fianco di Rossi, in Argentina perfino davanti. Alto e grosso, Petrux è un peso massimo nei GP. Ma nel flat track il fisico aiuta. Dovi e Iannone mangiano polvere un intero pomeriggio. Petrucci, non vale. Lei viene viene dal motocross... «In effetti col manubrio alto sono a casa. Ancora oggi vado a rotta di collo nei boschii con la moto da enduro, ma dovrò smettere perché gli alberi eri non vogliono saperne di spostarsi. ostarsi. Era la mia prima volta col flat track. Bello. La moto è potente, va forte e scappa da tutte le re della parti. Lo stesso carattere MotoGP».

«I dati degli altri. Ho questa possibilità soltanto da pochi mesi, cioè da quando sono arrivato in Ducati (con la satellite Pramac, n.d.r.). Al debutto sulla Desmosedici non usavo mai il freno dietro. Adesso lo uso tantissimo, ho copiato Dovizioso e Iannone. Loro solo la carota per il somaro, il mio riferimento. Altro che istinto, i campioni studiano ogni dettaglio, Rossi passa ore e ore nel box. I due Andrea hanno la GP15, una gran moto, ma anche una tecnica superiore alla mia. Per adesso». Un pomeriggio nella polvere a giocarsela col Dovi. Cosa vi passa per la testa nelle lunghe ore d’allenamento? «Stare davanti, sempre e comunque. Non facciamo entrate killer, non farci male è la nostra priorità. Penso alle linee mig gliori, a come dare g gas un millimetro prima. Allenarsi coi campioni è importante, pure qui vogliono vincere tutti, non si risparmia nessuno».

LE MOTO ATTUALI SONO TREMENDE SE GUIDI D’ISTINTO RISCHI LA VITA IL PESO MI LIMITA, DEVO DIMAGRIRE PERCIÒ UNO STAFF MI PREPARA DANILO PETRUCCI, 24 ANNI PILOTA DUCATI PRAMAC

Una volta i piloti si allenavano andando a donne. Adesso siete tutti superatleti. Una mania? «Mi sarebbe piaciuto correre a quei tempi, era questione di cuore. Con le belve di og-

o di traSarà vero che guidando uez è diverso sulla terra Marquez ventato fenomeno? «Mi insegnavano di entrare rare largo, prendere la corda e uscire stretto. Marc fa esattamente mente il contrario. Entra stretto,, frena dove sembra impossisibile, mette la Honda di traverso finendo larghisssimo, poi accelera di brutto tagliando la curva va e fiondandosi via. Esattasattamente come si fa nel el f lat track».

gi il coraggio non conta più niente, serve l’allenamento, tanto allenamento. Dai dati ho scoperto che i più forti fanno esattamente le stesse cose dal primo all’ultimo giro, andando a tutto gas. Curano ogni dettaglio, sanno come usare il corpo facendo meno fatica possibile. Serve lavorare sodo, ogni giorno».

La Ducati ha prenotato sedici g giornate sul circuito di flat track di Misano. Lei le farà tutte? «Cerche di venire sempre. Il «Cercherò lavoro è organizzato da Davide Tardozz (coordinatore Ducati Tardozzi MotoGP, n.d.r.), ci fa fare pochissima pausa tra una gara e o l’altra, ogni volta cambiamo senso di marcia. A fine giornaritr ta ti ritrovi con le mani tutte piene di piaghe. Di ritorno dall’Argenti non ho fatto neanl’Argentina g che un giorno di riposo. Più lavoro, pi più vado forte e più mi viene voglia».

du Sfida ducatista: il re del flat track di Misano cosa vincerà? class «In classifica sono in testa io al moment ma dalla prossima momento, gara Do Dovizioso arriverà più preparat e cattivo. In pista mi preparato suonano voglio vincere almesuonano, M no qua. Magari anche solo una cena. A campionato finito, però».

Studiare cosa?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

#GUARDAAVANTI

Iannone: «Noi arbitri? No, pretendenti al titolo» Massimo Brizzi ROMA

A

ndrea Iannone #guardaavanti e guarda avanti: a Roma, al Ciofs di Testaccio, per la campagna Tim-Ducati sull’uso consapevole del cellulare alla guida, alza il tiro sulle ambizioni di una stagione finora sorprendente. Per lui e Borgo Panigale. NON FIRMO L’abruzzese della Ducati, 3° nel Mondiale, non ha rimpianti e punta oltre: «Siamo competitivi e in lotta

LOTTA La classifica vede una lotta Rossi-Dovizioso, mentre la pista ha offerto le spallate Vale-Marquez, con Iannone che spera di inserirsi a cuneo: «Il segreto di Valentino è che sa

tenersi giovane anche a 36 anni, non facile, mentre Marc ha dato dei segni di debolezza, ma è normale quando sei sotto pressione. Noi però siamo lì, la moto è veloce e dobbiamo pensare solo a non sbagliare». AGO BILANCIA La Ducati per Iannone è più pretendente che arbitro del Mondiale. «La GP15 ha già dimostrato di essere molto competitiva, c'è ancora un enorme potenziale da scoprire e sono sicuro che ce la giocheremo fino in fondo». E se nell'ultima gara di Valencia lui fosse chiamato a fare da ago della bilancia fra Rossi o Dovizioso, in lotta come adesso ai primi due posti della classifica? «Perché Rossi-Dovi e non Rossi-Iannone? Se c'è lui perché non io...». Guardare avanti, appunto. Forse troppo.

con i migliori per risultati importanti — dice Iannone —; io voglio stare davanti a tutti, non è facile, non ci siamo ancora riusciti e c’è da lavorare tanto, ma siamo sereni e ottimisti. Se avrei firmato per il 3° posto in classifica dopo 3 GP? No, ma è molto positivo: abbiamo fatto tutti i punti possibili e c'è nulla su cui poter recriminare».

Iannone e gli studenti del Ciofs

E i piloti in rosso fanno un camp lungo 16 giorni

Quante ore? «Faccio un paio d’ore la mattina, una al pomeriggio. Ho il preparatore atletico, il fisioterapista, il dietologo e uno psicofisiologo. Mi hanno insegnato a muovermi senza vedere, senza sentire. Durante un GP faccio ancora una fatica doppia rispetto ai piloti di vertice. Sto lavorando per colmare il divario».

O Obiettivo? «Dimagrire senz’altro. Le MotoGP non sono fatte per bestioni come me, sono ancora s sette-otto chili più pesa sante della media dei piloti della categoria. Pochi millimetri di escursione mill (dell sospensioni, n.d.r.) (delle fanno una differenza abissavad piano col mangiare, le. Ci vado ma sopr soprattutto conta allenarsi bene».

Prima campioni si nasceva, asceva, adesso è più questione e di apprendimento? «La MotoGP è terribile: ha una enorme potenza e frena a fortissimo, non è istintiva per er niente. Se guidi come viene, e, rischi la vita e il tempo non esce sce mai fuori. Con l’istinto puoi arrivare certamente ad un discreto creto livello, per andare oltree serve studiare.»

Petrucci, Dovizioso, Baiocco, Iannone con Tardozzi starter MARCO BENEDETTI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Petrucci in allenamento a Misano: polvere e derapate MARCO BENEDETTI MISANO

D

icono che Marc Marquez abbia affinato le sue incredibili capacità di controllo della moto allenandosi col flat track, il fuoristrada sul fondo in terra battuta. Bene, adesso lo facciamo anche noi. Il primo a mangiare la foglia è stato Valentino Rossi col suo Ranch curato nei minimi dettagli: il brecciolino se lo fa spedire dalla Nuova Zelanda. La Ducati è partita adesso prenotando per 16 giornate, da qui a ottobre, il tracciato ricavato all’interno del «Marco Simoncelli» di Misano. Le sessioni sono riservate a tutti i piloti, ufficiali e satellite, che corrono con la moto italiana in MotoGP, Superbike e Civ. Anche Marquez ha una pista privata, dove si allena da anni. E’ diventato talmente bravo da aver battuto per due volte di fila gli specialisti americani nel Superprestigio indoor a Barcellona. Il flat track di Misano ha la particolarità di avere il sottofondo in cemento ed è ricoperto da comune brecciolino di frantoio, ma presto verrà sostituito con sabbia e graniglia di fiume per migliorare l’aderenza. E’ lungo circa 900 metri (contro i 3

km del Ranch di Vale), con varie configurazioni nei due sensi di marcia. E la possibilità di poter allestire anche un ovale, come nella serie pro americana. Dove si corre sulla distanza del miglio (1606 metri) o del mezzo meglio, su fondi molto più duri dei nostri. Là si raggiungono anche i 200 km/h, a Misano si va decisamente più piano ma ci sono curve veloci, tornantini, cambi di direzione. Come sulle piste della MotoGP. AL LAVORO La pista di media difficoltà è il giusto compromesso perchè i big non hanno la stessa dimestichezza col fuoristrada. Ci sono piloti come Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci che hanno cominciato col motocross, ma anche neofiti come Andrea Iannone che ha sempre corso in pista. La giornata è organizzata come una gara. Prima di pranzo i piloti familiarizzano con qualche giretto a bassa andatura, poi sessioni di riscaldamento e poi... gas. Davide Tardozzi, coordinatore del team MotoGP, fa da starter per 15 giri in continua derapata con sorpassi, incroci di traiettoria e qualche spallata. Si corrono da 10 a 15 gare a pomeriggio, senza un attimo di sosta, in una nuvola di polvere. Occhio Marc, stiamo arrivando... p.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TACCUINO MONTEZEMOLO

«Bernie deve restare» ● «Non ho mai detto che Ecclestone deve farsi da parte». Luca di Montezemolo torna sull’intervista a «Manager Magazin» sul futuro della F.1: «Ho detto che dovrebbe rimanere, assicurando un passaggio di consegne». ACI-EXPO I soci Aci potranno acquistare i biglietti di Expo a tariffe agevolate nei 4mila sportelli del club.

RALLY IN ARGENTINA

Ogier k.o., Meeke 1° ● Kris Meeke (Citroën DS3) in testa al rally di Argentina: ha un vantaggio di 28’’7 su JariMatti Latvala (VW Polo R). Si ritira il leader della classifica

iridata Sebastien Ogier (problemi tecnici).

FORMULA 4

Bene Schumi Jr ● Mick Schumacher (4°) è stato il debuttante più veloce nella 1a tappa del campionato di Formula 4 tedesco. Oggi alle 12 gara-1. VILLENEUVE-DAY Il 1° maggio a Imola giornata dedicata a Gilles Villeneuve.

MOTOCROSS

Villopoto out in Olanda ● (m.z.) Ryan Villopoto salterà il GP d’Europa domenica in Olanda per una frattura del coccige. CIV E CEV SU SKY Oggi su Sky via alle stagioni del Civ (a Misano) e dell’europeo Cev ad Algarve (Portogallo).


30

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Ciclismo R Tra Belgio e Italia LA DOYENNE 253 CHILOMETRI E DIECI COTES

PRIMO ATTO: 1892 Si corre domani l’edizione numero 101 della Liegi-Bastogne-Liegi: primo atto nel 1892, per questo è detta la «Doyenne», la decana. L’Italia ha vinto 12 volte: 1965 Preziosi, 1982 Contini, 1985-1986-1987-1991 Argentin, 1997-1998 Bartoli, 2000-2002 Bettini, 2004 Rebellin, 2007 Di Luca

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL PERCORSO: 10 COTES Sono 253 km da Liegi ad Ans e 10 cotes. Eccole: km 79 La Roche-enArdenne; km 125,5 Saint-Roch; km 169 Wanne; km 175,5 Stockeu; km 181,5 Haute-Levée; km 194 Rosier; km 207 Maquisard; km 218,5 Redoute; km 234 La Roche aux Faucons; km 248 SaintNicolas.

AL TRENTINO LANDA SECONDO KONIG TERZO

Lo sai?

E intanto è festa per Tiralongo, l’uomo-squadra

-14 ● Mancano 14 giorni al via del 98° Giro d’Italia, che scatterà sabato 9 maggio per concludersi domenica 31 maggio a Milano. E per il via c’è una novità assoluta: la cronosquadre San Lorenzo al Mare-Sanremo, 17,6 chilometri, si disputerà sulla ciclabile «Riviera dei fiori»

1Il siciliano A sinistra, Vincenzo Nibali, 30, fa la ricognizione della Liegi con i compagni. In alto, Paolo Tiralongo, 37, vince l’ultima tappa del Trentino: 3° successo in 16 stagioni da pro’ BETTINI

Furia Aru su Henderson Grinta Nibali per la Liegi

1Il tweet sui presunti problemi di passaporto biologico scatena

il sardo: «Lo faccio nero». Vincenzo domani sogna: «Corsa dura»

INVIATO A LIEGI (BELGIO)

«H

enderson lo faccio nero. Questo è poco ma sicuro». Fabio Aru è determinato più ancora di quando è in corsa. Il 24enne scalatore dell’Astana ha quasi completamente recuperato dal virus intestinale che lo ha costretto al forfait nel Trentino («Un calvario durato quattro giorni, mai stato così male») tanto che ieri si è allenato per un’ottantina di chilometri attorno a Lugano. Nel pomeriggio è salito al Sestriere, dove si fermerà fino a lunedì 4 maggio, per trovare la forma perfetta con la quale andare a caccia della maglia rosa al Giro. Ma ieri la sua giornata è stata rovinata da un tweet diffamatorio scritto nella notte da Greg Henderson, 38enne neozelandese della Lotto-Soudal. «Dispiaciuto di vedere Fabio Aru “malato”. Compagno, sono sicuro che la prossima volta tornerai nel nostro sport

CLASSIFICA FINALE: 1. Richie PORTE (Aus, Sky) 519,4 km in 13.43’41”, media 37,824; 2. Mikel Landa (Spa, Astana) a 22”; 3. Leopold Konig (Cec, Sky) a 58”; 4. Cataldo a 1’11”; 5. Cunego a 1’13”; 6. Pimenta Costa (Por) a 1’15”; 7. Pozzovivo a 1’32”; 8. Meintjes (Saf) a 1’33”; 9. Bardet (Fra) a 1’34”; 10. Zardini a 1’37”; 11. Pirazzi a 1’48”.

FUGA VINCENTE

SI PARTIRÀ IN LIGURIA DALLA PISTA CICLABILE

Claudio Ghisalberti

ARRIVO: 1. Paolo TIRALONGO (Astana) 161,5 km in 3.58’07”, media 40,694; 2. Arroyo (Spa, Caja Rural); 3. Duarte (Col, Colombia); 4. Bisolti a 37”; 5. Peraud (Fra); 6. Zilioli; 7. Petilli a 39”; 8. Txurruka (Spa) a 49”; 9. Pirazzi; 10. Pimenta (Por); 11. Ponzi; 13. Finetto; 15. Taborre; 16. Cunego; 18. Moscon; 19. Chirico; 20. Moser; 28. Porte (Aus).

31

in salute! Aka. Pulito #passa- di Henderson, oltre all’immaportobiologico! Oppure non gine di Aru e quella dell’Astatornare». E poi: «Sono stanco. na, hanno danneggiato anche Diventerà conoscenza comune la Lotto-Soudal. Ed è poi plauin pochi giorni. Perché prova- sibile che l’Uci non annunci il no a imbrogliare». Infine, do- caso di passaporto biologico po avere cancellato i messaggi alterato di un corridore delincriminati, le scuse: «Quando l’Astana proprio nel giorno in sei malato, sei malato. Arriva- cui la Commissione conferma re a queste conclusioni non la licenza? No. Poi magari il tutto si risolverà aiuta a nessuno. in una falsa Errore mio. Scustretta di mano se sincere». No, LA REAZIONE al via del Giro… non basta. Fabio sta meglio: ECO L’eco del ATTACCO «Alex 80 km a Lugano, poi Carera (il suo è andato a Sestriere cinguettio intanto era arrivamanager, ndr) Querelerà to di primo mat— attacca Aru il neozelandese tino nella pace — mi ha chiamato alle 9 spiegandomi quel- di Chaudfontaine, dove Nibali lo che era successo. Non ci so- e compagni stanno preparanno parole, ma di certo le scuse do la Liegi-Bastogne-Liegi di non bastano. Ho dato manda- domani. «Troppo facile chieto a un avvocato di adire le vie dere scusa dopo!! Bisogna legali a mia tutela. Meno male chiedere i danni d’immagiche poi ci ha pensato il “Tira” ne!!», il proclama sempre via (Tiralongo, suo grande amico twitter dello Squalo. L’idea geoltre che compagno di squa- nerale del team kazako può esdra, ndr) a farmi un bel regalo. sere riassunta così: «Quando Te l’avevo detto… Paolo più in- uno è ubriaco, non deve avere vecchia più va forte». Le parole il telefono in mano. È pericolo-

fOGGI LA STORICA CORSA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LEGGI IL COMMENTO di Luca Gialanella sul caso Astana nella pagina delle Opinioni

Marco Pastonesi INVIATO A CLES (TRENTO)

H

a un cognome che suona come una granfondo, che echeggia come un comandamento, che sembra il patronimico di un antico eroe greco, e che fa rima con quello del suo preparatore Slongo: Tiralongo. E quella di ieri è stata una «giornatalonga»: prima con una «fugalonga», poi con una «volatalonga», infine con una «vittorialonga». La terza, individuale, in 16 anni di professionismo. ANGELO Paolo Tiralongo, che ha vinto la quarta e ultima tappa del Giro del Trentino-Melinda, è un «gregariolongo». Del compagno, assistente o domestico, come dicono in Francia e Inghilterra, questo siculobergamasco di quasi 38 anni (li compirà l’8 luglio) non ha solo il cognome, ma anche la tempra e la fede, la forza fisica e morale, l’esperienza e la saggezza, l’altruismo e l’ottimismo. «L’età è solo una questione psicologica. Tutto dipende dalla voglia di fare sacrifici: che tu abbia 20 o 40 anni, o ce l’hai o non ce l’hai». «Con gli anni bisogna lavorare di più. Se non in quantità, certamente in qualità e intensità. E non bisogna trascurare la vita dell’atleta, dal riposo al recupero, soprattutto l’alimentazione, perché il metabolismo tende a rallentare». «Questa vittoria significa che abbiamo

CUORE Il ciclismo è fatto così: assente il protagonista Fabio Aru, ha vinto il suo angelo custode, come per una forma di compensazione. Tiralongo non ha le ali, ma testa e cuore: «Se Fabio non avesse avuto quel problema, sarebbe stato meglio. Ma non è la fine del mondo. Dopo le due settimane al Teide, il Trentino sarebbe stato ideale per testarne la condizione in corsa. Vorrà dire che trasformeremo alcuni allenamenti in gare, così il test sarà ancora più veritiero, e coglieremo l’occasione per fare una ricognizione anche sul Colle delle Finestre». Di Aru, Tiralongo è anche il fratello maggiore. E del Giro d’Italia, Tiralongo è anche un interessato opinionista: «Ci sono cinque sicuri protagonisti. Contador, lo conosco benissimo, è un personaggio tosto. Uran, quanti anni contro, ha ancora fame di vittorie e sete di successi. Porte, lo si è visto qui al Trentino, va forte come mai prima, e va così dall’inizio dell’anno. Pozzovivo, e non lo si scopre oggi, in salita è uno specialista. E Fabio scalpita, come un puledro di razza. E poi bisogna anche calcolare che una sorpresa, come al solito, ci sarà. Insomma, sarà proprio un gran bel Giro d’Italia». Ne è convinto anche Porte, che ha conquistato la classifica finale: «Qui, ogni giorno che passava, mi sentivo meglio. Adesso me ne torno a casa per riposare, recuperare e perfezionare la mia condizione. Ho fiducia. Ho molta fiducia». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Liberazione: pure la bicicletta sfidò i nazisti Lazzaretti. Un cognome che ritroviamo anche oggi perché è stata proprio questa stessa azienda a salvare la gara, dando ossigeno agli organizzatori storici della Primavera Ciclistica.

Valerio Piccioni

N

iente Terme di Caracalla come oggi, il primo Gran Premio della Liberazione andò in scena nel cuore della futura Roma olimpica: partenza e arrivo a viale Tiziano, davanti allo stadio Nazionale, il papà del Flaminio di oggi. C’era una sola, vera salita: via di San Valentino, l’arrampicata verso i Parioli. Era il 25 aprile del 1946. Il via lo diede un comandante partigiano, il popolarissimo Cino Moscatelli, e diversi suoi compagni di monti e di battaglie contro i nazisti fecero da servizio d’ordine. A partire furono in 88, i chilometri da percorrere erano 80,800, la media alla fine fu di 37.500 km/h. Vinse allo sprint Gustavo Guglielmetti e fu una quaterna giallorossa: l’A.S. Roma si prese i primi quattro posti. Secondo fu Spartaco Rosati, un po’ corridore e un po’ disegnatore: sarà ricordato anche oggi, edizione numero 70 come sempre riservata agli Under 23, partenza alle 12 (179 corridori, differita RaiSport2 dalle 17.50: ci sarà anche un Crite-

so». Il diesse Martinelli, invece, aveva ricevuto un sms di avviso nel cuore della notte: «Non l’ho letto, avrei perso il sonno dalla rabbia. Mi auguro che a Henderson diano una bella squalifica. Altrimenti l’Uci cosa ci sta a fare?». L’allenamento lungo gli ultimi 110 chilometri della Doyenne è servito per stemperare la tensione. «Mi serve una corsa dura — ha dichiarato Nibali —. Non faccio la danza della pioggia, ma se piovesse per me sarebbe meglio, ci sarebbe più selezione e le squadre sarebbero più disunite. Valverde è il favorito e può attendere il finale, Kwiatkowski farà corsa parallela alla sua. Però i Katusha, con Purito Rodriguez, Moreno e Caruso non possono aspettare. Potremmo diventare alleati».

vince a Cles: è l’angelo custode di Aru. Classifica finale a Porte

continuato ad allenarci bene nonostante tutti i problemi riguardo la licenza alla nostra squadra. Ci siamo concentrati sul lavoro da fare, giorno per giorno, corsa per corsa, non solo per noi corridori, ma anche per quelle 30-40 persone che lavorano nell’Astana e per le loro famiglie». «E da domani (oggi, ndr) si torna sul Sestriere pensando solo al Giro d’Italia».

Gp Liberazione a Roma davanti alla Piramide BOENSCH BEES

rium per bici a scatto fisso), quando vivrà in suo nome un festival del fumetto ciclistico. LAZZARETTI IERI E OGGI Altro collegamento fra passato e presente. Allora, un’azienda di biciclette mise in palio una maglia per il «movimentatore» della corsa. Il titolare era stato corridore: aveva la bici nel sangue, si chiamava Romolo

BICI E RESISTENZA La bicicletta e la Resistenza s’erano conosciute subito a Roma, appena arrivati i nazisti. Fra le vittime dei tedeschi ci fu un partigiano che era stato ciclista dilettante: Guido Rattoppatore. Nello stesso anno in cui Gino Bartali nascondeva nella canna della sua bici i documenti che salvarono tanti ebrei. Ma anche le donne pedalarono tanto: le mitiche staffette – l’Unione Italiana Sport per Tutti ha prodotto in questi giorni un documentario che racconta quelle imprese – ebbero un ruolo fondamentale per nascondere armi e carte. Un’altra bottega ciclistica, Collalti in via del Pellegrino, tuttora viva e vegeta, fece da rifugio antifascista. Le due ruote furono usate in diversi attentati e diventarono il terrore dei nazisti, che a un certo punto ne vietarono la circolazione. Poi, quando Roma fu liberata, il ciclismo divenne pure memoria. Ci furono anche Coppi e Bartali alla cop-

pa Gelsomini, che ricordava il velocista partigiano morto alle Fosse Ardeatine. Insomma, la nascita del «Liberazione» veniva da un lungo percorso. Cominciato con Ottorino Pinzuti, l’ideatore, e che poi avrebbe vissuto tante tappe magiche negli anni con Eugenio Bomboni, ancora ora con il cuore pieno di passione ciclistica, il patron innamorato della «sua» corsa. Al suo fianco Alfredo Venturini, che ricorda come solo una volta il Liberazione emigrò da Roma: nel 1972, quando traslocò a Cerveteri. QUANTE FORATURE Sul circuito da ripetere 16 volte, quel 25 aprile 1946, arrivarono in 20mila. Vicino rimbalzava il pallone: si giocava un Roma-Bologna in versione universitaria. Le strade pure allora – c’era qualche ragione in più però… - pullulavano di buche e in effetti fu un concerto di forature ad accompagnare fughe e ricompattamenti lungo la strada. Fino al volatone finale, lanciato vittoriosamente da Guglielmetti a 150 metri dal traguardo. L’inizio di una lunga storia. © RIPRODUZIONE RISERVATA


32

Tennis R I quarti a Barcellona

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

E’ finita la magia Fognini rimane al miracolo Nadal

SCOMMESSE

Daniele Bracciali, 37 anni REUTERS

Su Bracciali e Starace la decisione tra un mese

1 Fabio in cattiva giornata perde nettamente da

Andujar, ma finalmente senza atteggiamenti negativi

Riccardo Crivelli

L

a verità è tutta in quella frase che José Perlas regalò agli almanacchi il giorno in cui decise di accettare la sfida intrigante e diventare coach di quel puledro irrequieto di Fognini: «Ciò che mi ha colpito, in lui, non è l’enorme talento, ma come soffre di averlo». Parole che valgono una sentenza: perché Fabio, fin da quando era un ragazzino di bellissime promesse, sa che con quel braccio può fare ciò che vuole e non si accontenta, viaggia sempre oltre il limite anche nelle giornate all’ombra, si arrovella e si incarta intorno alle sue indubbie e notevoli qualità, mentre la testa fatica a coordinarsi con quella mano santa. Così, il pomeriggio dopo aver dominato Nadal, anche psicologicamente e non solo di tecnica, Fogna si fa travolgere in appena un’ora e cinque minuti da quel Pablo Andujar che in tre precedenti contro di lui aveva raccolto la miseria di 17 game (cinque a Rio appena due mesi fa).

CATTIVA GIORNATA Fogna e SuperFabio, Doctor Jekyll e Mister Hyde. Ormai bisogna conviverci, lui per primo. La vittoria contro Rafa, la seconda consecutiva, ha consegnato ai quarti del torneo un giocatore svuotato. Eppure, a differenza delle troppe esibizioni sciape e senza senso di questo inizio stagione (è stato eliminato otto volte contro avversari messi peggio in classifica), lo stop amaro contro un rivale che in carriera non aveva mai mostrato di possedere le armi per impensierirlo può portare con sé il senso di una svolta. Perché Fognini ha perso nettamente, ha giocato male, ma si è comportato come un giocatore consapevole di una giornata negativa, provando a rimanere sempre nel match, senza mai lasciarsi andare a quegli atteggiamenti scriteriati

I NUMERI

0

● I set concessi da Fognini ad Andujar (foto sotto) nei tre precedenti confronti Atp. Anche nei 2 precedenti nei challenger Fabio non aveva perso un set

8

● Le partite perse in stagione da Fabio Fognini (oggi n.30) contro avversari dietro di lui in classifica: 7 nei tornei Atp e una in Coppa Davis

6

● Le eliminazioni al 1° turno di Andujar (oggi n. 66) nel 2015. Lo spagnolo è alla prima semifinale dal luglio 2014: batté Verdasco a Gstaad e poi vinse il torneo

che soprattutto l’anno scorso facevano spesso da contorno alle battute d’arresto più impensabili. DIFETTI Certo, contro Andujar non sono mancati i difetti mentali, come la fretta improvvisa dopo aver agganciato l’avversario da 3-1 a 3-3 nel secondo set, e neppure le magagne tecniche. Il servizio, come già contro Nadal, non ha funzionato (48% di prime), ma allora aveva sopperito con l’efficacia e la profondità dei primi colpi a rimbalzo, che invece stavolta lo hanno tradito (33 gratuiti, specialmente con il dritto, spesso lungo). Allo spagnolo, che in ogni caso nei primi due incontri del torneo aveva mostrato una condizione e una fiducia crescenti, è bastato essere aggressivo nella risposta alle tante seconde e attendere gli errori di Fabio («Sapevo che lui ogni tanto ti concede molto», ha detto il numero 66 del mondo) per raggiungere il miglior risultato di sempre in Catalogna. Scaramanticamente, Perlas e la Pennetta si sono seduti negli stessi posti del giorno prima, ma la performance di Fabio stavolta ha offerto pochi sorrisi. Però, se sono i comportamenti a fare un uomo, verso gli step fondamentali di Roma e Parigi, i tornei preferiti, il taggiasco sta con ogni probabilità costruendo una personalità finalmente libera dai condizionamenti di dover sempre dimostrare qualcosa, di dove portare sulle spalle tutto il peso del tennis italiano. Dopo il successo con Nadal, Fogna ha confidato di essere contento «perché chi mi sta intorno comincia a capire che sto cambiando, per me è molto importante». Se davvero la strada si completerà, Andujar diventerà un semplice incidente di percorso dimenticato in fretta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Quarti: Andujar (Spa) b. FOGNINI 6-1 6-3.

Alessandro Catapano ROMA

V

ittime di un equivoco o protagonisti di una Racchettopoli legata alle scommesse? Daniele Bracciali e Potito Starace hanno truccato l’andamento e il risultato dell’incontro disputato dal tennista napoletano a Barcellona il 19 aprile 2011 contro lo spagnolo Gimeno-Traver, come sarebbe emerso dalle indagini della Procura di Cremona? E hanno fatto parte di una vera e propria organizzazione che alterava gli incontri di tennis per mettersi in tasca i guadagni di scommesse illecite, come sostiene la Procura della Fit? Il Tribunale federale non lo chiarirà prima di un mese. L’udienza di ieri non è bastata a mettere un punto su questa storiaccia. Bracciali e Starace, già sospesi in via cautelare per 40 giorni, dovranno aspettare almeno fino al 20 maggio, quando scadrà l’ultimo termine fissato ieri dal Tribunale per memorie e contromemorie di accusa e difese. Fabio Fognini, 27 anni, attualmente è numero 30 della classifica Atp AFP

Errani e Bolelli stop quarti Saretta lotta con Halep Simone s’arrende a Monfils Sara Errani sconta ancora i limiti al servizio: lotta fino all’ultima palla, ristrappa subito il break più e più volte ma, nei quarti di Stoccarda, la numero 15 del mondo cede con un 6-4 6-4 bugiardo alla 3, Simona Halep. Nel 2015, la romena ha vinto più di tutte: 26 match su 29, e 3 tornei . E ora sale al numero 2. Intanto dopo soli 4 mesi Aga Radwanska si separa da coach Navratilova. Si ferma ai quarti anche l’avventura di Simone Bolelli (n. 50 Atp) che, a Bucarest, si arrende in due set a Gael Monfils (n. 15).

Quarti. A Barcellona (Spa, 2.265.000 , terra): Ferrer (Spa) b. Kohlschreiber (Ger) 6-3 7-6(5); Klizan (Slk) b. Robredo (Spa) 7-6(5) 6-4; Nishikori (Gia) b. Bautista (Spa) 6-2 3-6 6-1. A Bucarest (Rom, 494.000 , terra): Gimeno-Traver (Spa) b. Simon (Fra) 6-7 (5) 6-4 6-2; Vesely (R.Cec) b. Karlovic (Cro) 6-4 6-4; García-Lopez (Spa) b. Rosol (R.Cec) 6-4 7-6 (7); Monfils (Fra) b. BOLELLI 6-3 7-6 (4). A Stoccarda donne (Ger, 680.000 , terra): Halep (Rom) b. ERRANI 6-4 6-4; Wozniacki (Dan) b. Suarez (Spa) 6-0 6-3.

UN ALTRO MESE I giudici lo hanno concesso alle parti per integrare le istanze istruttorie. Molto ruota intorno alle consulenze tecniche. La Procura, rappresentata da Filippo Bonomonte e dal sostituto Guido Cipriani, integrerà le proprie entro il 30 aprile. La difesa di Bracciali, condotta dagli avvocati Alberto Amadio e Filippo Cocco (mentre Starace è difeso da Luigi Chiappero e Maria Turco), ha chiesto di ammettere al dibattimento i consulenti Rapetto e Tura. Dopo il 20 maggio, il Tribunale deciderà su questa e le altre questioni. Intanto, nei giorni scorsi la Procura federale ha chiesto l’archiviazione per Mara Santangelo, Filippo Volandri, Andreas Seppi e Simone Bolelli. Loro ne stanno uscendo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Atletica R Il caso Andrea Buongiovanni La presa di posizione è netta. Sorprendente, data la tradizionale cautela del personaggio su certi argomenti. Usain Bolt, per la prima volta, si sbilancia in materia di doping. E la fo in modo assai deciso. Rilasciando un’intervista al periodico Runner’s World nel numero disponibile da venerdì 1 maggio, intervista ieri in parte anticipata da The Times londinese. Nel mirino del giamaicano, in particolare, la riduzione della squalifica di Tyson Gay – l’uomo più veloce della storia dopo di lui – ottenuta per aver collaborato con la commissione antidoping statunitense, l’Usada. «È la cosa più stupida che abbia mai sentito – dice al proposito Bolt –: mi ha molto deluso. Il messaggio che dovrebbe passare è ben diverso. Chi bara, dev’essere lasciato fuori». Gay, tripletta iridata a Osaka 2007, trovato positivo nel luglio 2013 per steroidi, nel maggio 2014 ha visto la sua sospensione dimezzarsi di un anno alla luce delle prove fornite contro il suo allenatore Jon Drummond, in dicembre fermato con una pena di otto anni.

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Bolt durissimo «Gay andava squalificato a vita»

DOPING

1«La riduzione del suo stop per doping è la cosa

più ridicola mai sentita. Chi bara va lasciato fuori»

Alex Schwazer, 30 anni, marcia a Roma seguito da Sandro Donati COLOMBO

Schwazer al Coni «Toglietemi il record della 20 chilometri» 1Interrogatorio

alla Procura per chiedere lo sconto Ma ha pure un piano B per Rio

POWELL E BLAKE Bolt, in passato, non aveva mai fatto dichiarazioni precise sugli atleti di ritorno da una sospensione. «Corro contro chiunque – si era spesso limitato ad affermare – penso solo a me stesso». Forse anche perché, alla «categoria» dei rientranti, appartengono diversi connazionali, Asafa Powell e il compagno di allenamenti Yohan Blake compresi. Ora invece questo cambio di tendenza che, indirettamente, coinvolge Justin Gatlin, altro statunitense, rientrato dopo un doppio stop, probabilmente l’avversario più pericoloso che dovrà affrontare nei prossimi mesi. «Non si può essere felici di sfidare gente così – sostiene ora il sei volte oro olimpico – ma cosa ci si può fare? Peraltro sai cosa han fatto loro, ma non quello che potrebbe aver combinato chi sta in altre corsie al tuo fianco. Non che questo mi dia motivazioni extra: io punto a battere sempre chiunque e comunque».

Valerio Piccioni ROMA

Q

Tyson Gay, 32 anni, a sinistra e Usain Bolt, 28, in una delle loro quattro sfide (Stoccolma 2010) AP

DELUSIONE La sparata contro Gay è forte: «Non sto certo aspettando il giorno in cui lo ritroverò in pista – dice – anzi, rivederlo mi infastidirà molto. In passato l’ho rispettato, era un bell’agonista, mi ha spinto a dare il massimo. Ma poi si è scoperto che era dopato... Ho provato le stesse sensazioni che credo provino dei genitori quando un figlio combina qualcosa che non dovrebbe e li mette in imbarazzo. Tutti gli atleti dovrebbero pensare alle conseguenze dei propri errori. Ma se poi le relative punizioni sono leggere, è ovvio che si agisca a

33

Nuoto, Meilutyte attacca la dopata Efimova: «Disonesta» ● Duro affondo di Ruta Meilutyte, lituana olimpionica dei 100 rana, contro Yuliya Efimova, russa reduce da 16 mesi di squalifica doping e già in vetta al ranking 2015 nei 50-100 (30”39 e 1’05”89): «E’ una rivale disonesta, non posso rispettarla più, per quello che ha preso (Dhea, ndr) meritava una squalifica più dura: mi hai davvero deluso».

cuor leggero». In questo senso è drammatico pensare che tra i vincitori olimpici dei 100 (in pista) degli ultimi trent’anni, il solo Donovan Bailey (Atlanta 1996), oltre a Bolt, non è stato coinvolto in vicende di doping. SFIDE Gay, ora in California alla corte del guru John Smith, la scorsa stagione è tornato correndo la distanza in 9”93. La sfida diretta con Usain difficilmente si materializzerà prima dei Mondiali di Pechino di fine agosto. E servirà un Bolt diverso da quello visto in azione nelle

scorse settimane per tener testa a lui (3-1 nella storia degli scontri diretti), a Gatlin (6-1) e ai migliori sprinter in circolazione (Usain, dopo Londra 2012, ha corso i 100 sotto i 10”00 quattro volte, Justin undici...). Il 20”20 sui 200 di Kingston e ancor più il 10”12 nella prova più breve di Rio hanno lasciato dubbi circa la reale condizione del giamaicano. «Sono il più grande velocista di sempre – ha detto di recente – voglio diventare il più grande sportivo della storia». A dispetto di chi si è dopato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

uattro ore, 22 pagine di verbale e un invito: «Toglietemi il record italiano della 20 km, è giusto, quel giorno a Lugano ero dopato». Alex Schwazer è comparso ieri per la terza volta dalla positività all’epo, davanti ai procuratori antidoping del Coni. Ha chiesto una riduzione della sua squalifica in base alla «collaborazione fattiva», rispondendo alle domande sull’«integrazione» fornita in marzo ai magistrati di Bolzano. Quella in cui amplia l’arco temporale del suo doping, dall’estate del 2011 al controllo fatale, e riferisce di aver raccontato al medico federale Pierluigi Fiorella (che ha smentito categoricamente) il suo segreto epo già nell’aprile del 2012. É il vero passaggio cruciale della vicenda sconto (che può arrivare solo contribuendo alla scoperta di violazioni di «altre persone»). I procuratori vogliono incrociare le versioni, ma Fiorella ha chiesto che si attenda il 29 aprile, l’inizio del processo penale che lo vede a giudizio per «favoreggiamento». In ogni caso ci si muoverà «rapidamente»: la Procura, dopo aver raccolto il parere di Iaaf e Wada, girerà la pratica al Tribunale Antidoping del Coni, che deciderà all’inizio dell’estate.

PIANO B Schwazer, comunque, è pronto anche al peggio. Lo capisci dalla domanda su Rio. «Non dipende da me», dice come sempre. Ma poi aggiunge: «Voglio dimostrare di andare forte subito, dalle prime gare». Il «subito» non ha una data, ma l’olimpionico vuole comunque provarci. Anche se il 29 aprile 2016, la fine della sua squalifica, è ben oltre il 30 ottobre 2015, la dead line fissata dalla Fidal per la composizione della squadra olimpica. A meno che manchi il terzo uomo per la 50, e una finestra resti teoricamente aperta. Una specie di piano B per il marciatore ora allenato da Sandro Donati. TANTI SAPEVANO Schwazer un po’ sciupato per i postumi di un’influenza - ha risposto anche sul periodo della sua collaborazione con Michele Ferrari, il medico inibito a vita dal Coni. Ha negato qualsiasi doping per quel periodo. Poi ha sposato la ricostruzione dei magistrati di Bolzano: erano in molti a sapere di quel rapporto. «Tutto è nato al Teide, alle Canarie. Visini incaricò Carfagna, che era lì ad allenarsi, di controllarmi, poi sono stati avvisati il vicepresidente Fidal Morini, il c.t. Uguagliati e Fischetto come responsabile medico. Perché nessuno mi ha fermato? Un comportamento passivo, che dimostra che alla fine l’importante è andare forte. Porta beneficio a tutto l’ambiente, ma in questo caso voleva dire fare anche un po’ finta di niente». CON LA MAGLIA DI LIBERA Intanto Schwazer ha pubblicato su facebook le foto dei suoi allenamenti con la maglia dell’associazione Libera di Don Ciotti, coinvolta nel suo progetto di «ripartenza». Di cui ancora non è noto l’itinerario: passerà per Rio o no? © RIPRODUZIONE RISERVATA

OLIMPIADI

Attacco al Cio, ma le federazioni lo respingono 1Dopo le accuse di Vizer, presidente di SportAccord, fronte comune a livello mondiale: tocca a Bach gestire gli sviluppi futuri Gianni Merlo

I

l cosiddetto mondo politico dello sport è in ebollizione. Marius Vizer, presidente di SportAccord, l’associazione che raccoglie tutte le federazioni internazionali olimpiche e no, lunedì si è esibito in una attacco frontale all’universo del Cio, a suo dire «dorato», nel discorso inaugurale della grande fiera dello sport tenutasi a Sochi. Ha parlato di fronte a Thomas Bach in termini duri: «Il Sistema Cio è scaduto, obsoleto, sbagliato, ingiusto e non è affatto

trasparente. I Giochi appartengono a tutti noi e abbiamo bisogno di riforme vere. In oltre 100 Paesi del mondo, lo sport è in miseria. Gli atleti non hanno gli elementi di base: cibo, farmaci, attrezzature, impianti di preparazione e possibilità di partecipare alle gare. Perché investire centinaia di milioni di dollari in cerimonie di apertura e chiusura, mentre milioni di atleti vivono nella fame e non hanno possibilità di esprimersi a causa della mancanza di condizioni adeguate? Se davvero il Cio distribuisce 3.250.000 di dollari al giorno, tutti i giorni dell’an-

no, per lo sviluppo dello sport, perché milioni di atleti soffrono e non possono ottenere risultati di livello? L’Agenda 2020 non ha portato alcun concreto beneficio». REAZIONE Bach lo ha ascoltato con calma, ha ribattuto, senza però reagire alla provocazione. E’ stato molto abile. Le federazioni internazionali hanno risposto per lui: l’atletica e il tiro sono addirittura uscite da SportAccord, altre tredici, comprese Fifa e Fina, hanno sottoscritto una lettera di censura al messaggio di Vizer, mentre la po-

tente Associazione delle federazioni olimpiche estive, presieduta da Francesco Ricci Bitti, ha congelato la partecipazione attiva ai lavori dell’ente.

L’ungherese Marius Vizer, 58 anni

FUTURO Era corsa voce che Vizer fosse pronto a chiedere scusa, ma lui ha chiarito che «lo sport non ha bisogno di cardinali né di papi». Però ha voluto anche sottolineare che esprimere dei sentimenti non significa dichiarare guerra e che spera di collaborare con tutti in armonia. Vizer, con la forte reazione delle federazioni, ha perso il primo round ed ora tocca a

Bach gestire il secondo. I due sono simili in certi aspetti: decisi, abili e infaticabili. Non si sono amati fin dal primo momento. Il presidente del Cio, nel primo anno di incarico, è stato iperattivo, perché conosce bene i problemi che agitano la famiglia olimpica. La sua Agenda 2020 è il segnale che molto va corretto e modificato. Il duro attacco di Vizer gli consentirà di accelerare altri interventi necessari. Poi scoppierà la pace? Difficile prevederlo, ma una guerra logorante non farebbe bene a nessuno. © RIPRODUZIONE RISERVATA


34

Basket R L’Europa è a un bivio

LA DISPUTA EUROLEGA-FIBA

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL CALENDARIO CAMBIA DAL 2017 ● La Federazione Internazionale (Fiba) ha votato una rivoluzione nei calendari delle squadre nazionali a partire dal 2017. Il Mondiale, ora World Cup, resta ogni 4 anni come l’Europeo che oggi, invece, ha cadenza biennale. Ma il cambiamento fondamentale è che le qualificazioni a queste manifestazioni si disputeranno durante la stagione dei club.

LE LEGHE SONO CONTRARIE ● Le principali Leghe europee hanno respinto il nuovo calendario che prevede tre interruzioni ai campionati per la Nazionale a novembre, febbraio e giugno. E hanno chiesto alla Fiba un incontro per discutere anche della partecipazione dei club agli utili delle manifestazioni per le Nazionali visto che sono loro a pagare i giocatori.

ASSICURAZIONE E RIPOSO ● Leghe chiedono anche un piano assicurativo globale per gli atleti che giocano in Nazionale: finora i club hanno avuto una copertura assicurativa per i rischi di infortunio dei loro giocatori in Nazionale diversa nei singoli Paesi. Inoltre le Leghe hanno chiesto alla Fiba di garantire 30 giorni di vacanza l’anno per tutti i giocatori.

Club alla Fiba «I giocatori in Nazionale? Pagateci»

SERIE A

L’anticipo è su GazzettaTv

1 La Lega rigetta il calendario

internazionale che Petrucci sostiene

Luca Chiabotti

L’

Eurolega ha risposto. Con una lettera firmata dalle Leghe nazionali, tra le quali la Legabasket italiana, indirizzata al segretario della Federazione Internazionale, Patrick Baumann. Il contendere è noto: il nuovo calendario per le Nazionali, che la Fiba ha annunciato unilateralmente a partire dal 2017, che prevede tre finestre per le partite di qualificazione che spezzeranno i campionati a novembre, a febbraio e a giugno. Nella lettera, le leghe dei principali campionati europei hanno rigettato le novità annunciate dalla Fiba, chiedono di potersi incontrare di nuovo con Baumann per trovare un accordo condiviso, su nuove basi. E rilanciano: fatto salvo che l’importanza strategica e fondamentale delle squadre nazionali non è in discussione, visto che però i giocatori sono stipendiati dalle società, è stato chiesto che, come già avviene nel calcio, i club partecipino ai proventi di Mondiali e Europei come indennizzo. In sintesi: li volete anche durante l’anno? Intanto ci pagate. COPPE E’ solo l’inizio di una lunga battaglia. Che la Fiba vuole giocare anche su un altro tavolo: riprendere il controllo diretto delle Coppe europee che dal Duemila sono gestiste da Euroleague, una società privata di proprietà dei top club e delle leghe nazionali. Quale sarà la prossima mossa della Fiba? Ha già chiesto alle federazioni dei vari Paesi di sostenere la sua lotta per far pressione sui club, e questa presa di posizione delle Leghe renderà

più duro il confronto anche in Italia. Il presidente della Fip, Gianni Petrucci, ha affermato di essere favorevole alle finestre e, rappresentando una federazione, di stare dalla parte della Fiba. Ma anche se i club italiani, a partire da Milano, non hanno intenzione di andare «contro» la Nazionale negandole i giocatori durante la stagione, è evidente che la posizione presa dalle Leghe di Spagna, Grecia, Francia, Italia, Israele, Germania, Lituania e della Adriatic league di fatto porti allo scontro tra la Legabasket e la Fip. CUBAN Il dato nuovo, che può rivoluzionare il futuro del basket, è la richiesta dei club di partecipare agli utili delle competizioni per le squadre nazionali. E’ l’idea di Mark Cuban, proprietario dei Dallas Mavericks, sempre contrario al concetto di permettere ai giocatori pagati dalla Nba di giocare per i loro Paesi (anche gli Stati Uniti) che si è evoluto: se manifestazioni Fiba prosperano per i giocatori Nba, allora i proventi devono andare anche alla Nba (ipotizzando addirittura a suggerire al commissioner Silver di organizzare direttamente il Mondiale...). Questa teoria oggi è sposata da tutti i proprietari Nba ed è già stata presentata alla Fiba che ha guadagnato 15.8 milioni dall’ultima World Cup spagnola. Ora i club europei chiedono che come la Fifa (che distribuirà 209 milioni nei prossimi due Mondiali ai club che danno i giocatori alla nazionale) e la Uefa (150 milioni per l’Europeo del 2016), anche la Fiba li indennizzi. Il gioco si fa più duro, la palla passa alla Fiba. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Samardo Samuels, 26: Milano farà fatica a difenderlo a fine stagione dagli attacchi dei club stranieri CIAM-CAST

FINAL FOUR

Una sfida da 115 milioni Italia sempre più lontana 1Il Cska ha un budget di 41, le big I oltre i 20. Milano può competere ma è dura

In senso orario: Rudy Fernandez (30 anni), Bogdan Bogdanovic (22), Milos Teodosic (28) e Georgios Printezis (30) protagonisti alle Final 4 AFP

l Cska Mosca si è qualificato alle Final Four d’Eurolega per la 12a volta nelle ultime 13 stagioni, il Real Madrid è alla quarta partecipazione in 5 anni, l’Olympiacos alla quinta in 7. L’aristocrazia d’Europa si ritrova a Madrid dal 15 al 17 maggio per assegnare il titolo continentale che dal 2002 a oggi è stato vinto solo da 5 club: Cska, Olympiacos, Panathinaikos, Maccabi e Barcellona. La novità del 2015 è la presenza di un club turco, il Fenerbahce Istanbul, che da anni faceva investimenti da top club europeo. Da questa aristocrazia l’Italia è ormai ai margini, dopo le speranze suscitate dall’EA7 nel 2014: dal 2005 a oggi, siamo entrati tra le migliori 4 d’Europa solo due volte, con Siena.

SOLDI I soldi non sono tutto ma sono impressionanti. Il Cska Mosca si mantiene ai vertici europei con un budget di 41 milioni di euro, il Real Madrid è a 27, più o meno come il Fenerbahce (il Barcellona è a 25). L’Olympiacos è sui 20 (ma è una cifra ufficiosa, si parla 8.5 netti solo per gli stipendi dei giocatori). E’ l’unica squadra, alle Final Four, con la quale Milano può paragonarsi. Significativo che in Eurocup giochino squadre come Khimki (15 milioni), Lokomotiv Kuban (13.5) o Valencia (12) con budget doppi se

non tripli rispetto al secondo club italiano. Ma Gran Canaria che gioca la finale, ha speso, compreso tutto, 6.7 milioni. BUCHI Per comprendere la lotta tra Euroleague e Fiba in atto sul futuro delle coppe europee, va anche considerato, però, che il business del basket europeo dei top club è largamente in perdita anche se poi le società sono in pareggio. Giganti come il Real Madrid e il Barcellona, quest’anno chiuderanno con un disavanzo complessivo costi-ricavi di quasi 36 milioni, coperti dai finanziamenti dei soci e delle sezioni calcio. Metà del budget dell’Olimpia Milano è coperto dalla sponsorizzazione di Giorgio Armani. E’ evidente che i soldi abbiano una grande importanza nella guerra in atto tra Eurolega e la federazione Internazionale ma, anche, che per fare la differenza devono essere tanti. FINAL 4 La Final Four 2015 potrebbe regalare il primo titolo della storia a una squadra turca o dare al Real Madrid il nono titolo, ma a 20 anni dall’ottavo. Il Cska ne ha vinti incredibilmente pochi (2) nei suoi ultimi 12 tentativi, l’Olympiacos punta a terzo in 4 anni sempre da outsider. L’Italia tornerà mai a questo livello? chiabo

● Domani la 28a giornata, ore 18.15: Cremona-Venezia (ore 12, diretta GazzettaTv); Caserta-Sassari; PesaroPistoia; Varese-Capo d’Orlando; Milano-Bologna; Trento-Roma; Reggio EmiliaCantù (20.30, Rai Sport 1); Brindisi-Avellino (lunedì, ore 20, Rai Sport 1). Classifica: Milano 46; Venezia 40; Reggio Emilia 38; Sassari 34; Trento 32; Brindisi 30; Cantù, Bologna (-2) 26; Roma, Pesaro, Cremona 24; Capo d’Orlando, Varese, Avellino 20; Pesaro 14; Caserta (-1) 11. ● RICORSO Il 5 maggio il Collegio di garanzia del Coni discuterà il ricorso presentato da Caserta sul punto di penalizzazione comminato dal Consiglio Federale, su proposta della ComTec, per il ritardato pagamento dell’Irpef.

DONNE

Finale scudetto Schio va 1-0 ● Gara-1 di finale scudetto: SCHIO-RAGUSA 82-50 (21-18, 39-24; 62-44) Famila Schio: Yacoubou 17 (7/9, 1/2), Sottana 10 (3/6, 1/2), Anderson 16 (5/10, 2/4), Ress 4 (0/2), Macchi 13 (4/5, 1/2); Gatti 8 (3/5), Spreafico (0/1 da tre), Masciadri 5 (0/2, 1/5), Sliskovic (0/4), Zandalasini 9 (4/5, 0/1). All.: Martinez. Passalacqua Ragusa: Ivezic 3 (0/2, 1/3), Gorini 12 (3/6), Cinili 7 (2/2, 1/3), Ashley Walker 8 (4/4), Pierson 14 (5/15, 0/1); Mauriello 4 (2/4, 0/1), Galbiati (0/1, 0/2), Gonzalez (0/2 da tre), Nadalin 2 (1/6), Valerio. All.: Molino. NOTE- T.l. Sch 12/12, Rag 10/14. Rimb.: Sch 43 (Yacoubou, Sliskovic 7), Rag 35 (Ashley Walker 10). Ass.: Sch 17 (tre con 3), Rag 9 (quattro con 2). Gara-2 domani a Schio. EUROCUP Gara-1 di finale: Gran Canaria-Khimki 66-91 Ritorno mercoledì a Mosca. A-2 GOLD SILVER Oggi gara2 playoff (ore 20.30): Treviso-Agrigento (serie 0-1).


Basket R Nba

Boxe R Mondiale massimi

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

35

PLAYOFF, 1° TURNO

Rose e Love sono tornati Bulls-Cavs è già iniziata NESSUNA TELEVISIONE IN ITALIA

Wladimir Klitschko, nato in Kazakistan da genitori ucraini, disputa la sfida mondiale numero 27; per il rivale Bryant Jennings (destra) è la prima AFP/BOZZANI

● Wladimir Klitschko è nato a Kiev il 25 marzo 1976, ha un record di 65 vittorie e 3 sconfitte: difende i titoli Wba, Ibf, Wbo e Ibo. Il rivale Bryant Jennings, nato il 25 settembre 1984, è di Philadelphia, la città di Frazier, ed è imbattuto in 19 match.

Derrick Rose, 26 anni, attorniato da quattro difensori dei Bucks AFP

Massimo Oriani

D

ove eravamo rimasti? Ah, già, al fatto che i Cavs avrebbero passeggiato sino alla finale Nba. Potrebbe ancora essere vero, ma forse abbiamo fatto i conti senza l’oste. Che di nome fa Derrick e di cognome Rose e di professione il play di Chicago Un’entrata arrampicandosi su un’immaginaria scala, una tripla con la propulsione di due gambe che appaiono sane come nell’anno dell’mvp (2011), prima che le ginocchia di cristallo lo trasformassero in un ex. He’s baaack...

3-0 Non ditelo ai Bucks. «Sta giocando come l’mvp» mugugnava Jason Kidd, di fatto eliminato visto che nessuno è mai risalito da 0-3. Rose ha giocato 48’ (su 58 visto che gara-3 è finita dopo due supplementari), suo top negli ultimi 4 anni. «Siamo ai playoff, sto ancora cercando di entrare in ritmo e finisco col fiatone – spiega lui – Mi diverto, adoro la competizione». «E’ tornato ad attaccare il canestro» sintetizza coach Thibodeau, ben sapendo che basta vedere quel gesto per capire che Rose è di nuovo quel Rose. Il ritmo serrato della postseason potrebbe però essere un problema. Il 4-0 su Milwaukee è fondamentale per avere qualche giorno in più di riposo e una partita in meno nelle gambe. Perché poi arriva LeBron... SFIDA La semifinale Est già scritta, visto che anche Cleveland è volata sul 3-0 nonostante l’ennesima prova di grande carattere ma accoppiato a scarsa lucidità dei Celtics, con Datome in campo già nel 1° quarto (alla fine 2 punti in 9’), sarà da leccarsi i baffi. Con questo Rose, il confronto diretto nel ruolo di regista, diventerà il leitmotiv della serie. Kyrie Irving non gli è da meno. E le 3 (tra poco 4) sudate vittorie su Boston sono quanto di meglio coach David Blatt potesse chiedere ai playoff. Vincere di 30 non serve a nulla, meglio faticare e farsi le ossa, soprattutto per chi queste esperienze non le ha mai vissute, leggi Irving e Kevin Love. Ed è proprio quest’ultimo la nota positiva dei Cavs, di simile valenza a quella di Rose per Chicago. «Ho sempre creduto in lui – racconta il Prescelto – E lui non ha mai mollato. Ho vissuto una situazione identica con Bosh a Miami. Agli Heat era il bersaglio dei media, quello che volevano distruggere, qui è

toccato a Kevin». STELLA In gara-3 si è rivisto il Love dei Wolves, quello che ha fatto salivare gli stessi tifosi che l’altra notte maledivano ogni suo canestro ma che sotto sotto ancora sperano di vederlo in biancoverde ad ottobre. Ma con ogni tripla e, soprattutto, ogni canestro in post basso (solo così può rendere da All Star, non semplicemente aspettando gli scarichi di LeBron sull’arco), il suo futuro si tingeva sempre più degli (orribili) colori dei Cavs. «Per tutta la mia carriera la gente si è concentrata sulle cose che non sapevo fare – ha detto con aria rassegnata più che di sfida l’ex Ucla dopo il successo al Td Garden – Ma io so che compagni e staff tecnico sono dalla mia parte. E cerco di ripagarli». Contro Chicago servirà questo Love. Perché dall’altra parte ci sarà quel Rose. «Non guardo avanti» ha subito messo in chiaro il giocatore passato dalle mani di coach Calipari a Memphis nel suo unico anno da collegiale. Noi invece sì. Anche perché sull’altra costa c’è un Curry che fa sognare. La rimonta dei Warriors a New Orleans da -20 nell’ultimo quarto è stata storica. Ma è solo un passo. Golden State ne farà ancora tanti. Chi si troverà in cima alla scala lo scopriremo presto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Est, gara-3: Boston-Cleveland 95-103 (serie 0-3, domani gara-4); MilwaukeeChicago 106-113 d2ts (serie 0-3, stanotte gara-4); Washington-Toronto (serie 2-0, ieri gara-3); Brooklyn-Atlanta (serie 0-2, stasera gara-3). Ovest, gara-3: New Orleans-Golden State 119-123 dts (serie 0-3, stanotte gara-4); Dallas-Houston (serie 0-2, ieri gara-3); San Antonio-LA Clippers (serie 1-1, ieri gara-3); Portland-Memphis (serie 0-2, stanotte gara-3).

Fontecchio (Bologna) si dichiara per il draft ● Simone Fontecchio, 19enne ala di 1.99 della Virtus Bologna, si è dichiarato eleggibile per il prossimo draft Nba, che si terrà a New York il 25 giugno. Il figlio d’arte (la mamma, Malì Pomilio, è stata nazionale e 2 volte campione d’Europa con Vicenza) viaggia a 7.4 punti a partita con la Granarolo. Sinora gli italiani scelti al draft, da quando si è ridotto a 2 giri nell’89, sono stati 5: Rusconi, Bargnani, Gallinari, Belinelli e Stefano Gentile.

Pugni, politica e record E’ il mondo di Klitschko

1Stanotte a New York la difesa del titolo contro Jennings, la 27

a

sfida iridata come Louis: «Ma penso all’Ucraina: siamo disperati» Massimo Lopes Pegna CORRISPONDENTE A NEW YORK

G

li occhi di ghiaccio quando fissa l’avversario americano, Bryant Jennings, ricordano quelli di Ivan Drago. Niente provocazioni del tipo «Io ti spiezzo in due» come disse il rivale di Rocky IV, perché Wladimir Klitschko è un gentleman del ring. Finite le pose di rito per i fotografi, il campione dei massimi da quasi dieci anni (secondo soltanto al regno di Joe Louis: 11 anni e 7 mesi) rimette su l’espressione da bravo ragazzo (alle soglie dei 40 anni), quella con cui ha conquistato l’attrice Hayden Panettiere e si è attirato le simpatie di un mondo poco abituato alle buone maniere.

ORGOGLIO Sguardi sbalorditi quando passa dall’ucraino al russo e poi al tedesco e all’inglese in pochi minuti e quando dice di essere orgoglioso del dottorato in scienze motorie almeno quanto del record di match mondiali (oggi 26) che eguaglierà stasera (i 27 di Joe Louis) proprio dentro al Tempio della boxe, il Madison Square Garden. «Ho allergia ai primati e ai numeri, quelli li lascio a voi giornalisti. Non voglio paragonarmi a nessuno dei grandi, come Louis o Ali, perché mi sento sempre il ragazzino di una volta e quei nomi sono ancora i miei miti», spiega il professor Klitschko, che ha accumulato più incontri validi per il titolo dei massimi di Tyson e Marciano messi assieme. Sa, però, che negli Usa è considerato piuttosto noioso e poco spettacolare. Niente assalti all’arma bianca, co-

me apprezzerebbero qui, ma solo un jab sinistro pungente come un trapano e un destro che comunque ha steso 54 delle sue 63 vittime. Sa bene che la boxe, di cui non era appassionato («Non l’amavo, dopo l’oro di Atlanta volevo smettere. E’ stato il mio allenatore Manny Steward a farmi innamorare di questo sport»), e la corona di re della categoria più prestigiosa, gli permettono di avere una grande visibilità per centrare altri obiettivi. In questo momento, soprattutto politici. AMBASCIATORE Suo fratello Vitali, che fino al 2012 è stato campione Wbc dei massimi (la dittatura Klitschko, perché insieme avevano i 4 titoli), dal giugno scorso è il sindaco di Kiev. E’ stato lui a fondare il partito

Odar (Il Pugno), ad allearsi con Poroshenko, ora Presidente del Paese, e a guidare la rivolta contro l’ex leader filo-russo Yanukovych. Ora Wladimir accetta volentieri il ruolo di ambasciatore: «Non sono un politico, ma so che nel ruolo di campione ho l’opportunità di sottoporre all’opinione pubblica i problemi della nostra società». Per questo non si schermisce dietro a «no comment» opportunistici su argomenti delicati come quelli dell’attuale conflitto. Anzi. «In Ucraina abbiamo ormai un senso di disperazione e fischiano pallottole vere. L’attacco della Russia ha portato a separare due popoli che sono come fratelli con il sangue: è ciò di più brutale che potesse capitare a due Nazioni. Ogni giorno si perdono delle vite umane da una parte e

LA SFIDA MAYWEATHER-PACQUIAO DI SABATO

Il match iridato andrà in chiaro su Deejay Tv ● Sono durati meno di un minuto i 500 biglietti messi in vendita attraverso telefono e internet per il Mondiale dei welter tra Floyd Mayweather e Manny Pacquiao di sabato prossimo a Las Vegas. Il costo varia da 1000 dollari (920 euro) a 10.000 (9.200 euro). Sono 16.800 i posti disponibili nell’impianto, il resto dei tagliandi verrà venduto dall’Mgm Grand e dai partner commerciali dell’evento. Anche i biglietti per la cerimonia del peso di venerdì saranno a pagamento: 10 dollari. Intanto il gruppo Discovery Italia ha acquisito i diritti per trasmettere il match: diretta in chiaro su Deejay Tv, canale 9 del digitale.

Il sosia di Pacquiao Johnny Dagami e, sotto, l’originale AFP

RSull’avversario

americano: «Questi giovani sono bravi, ma fanno sempre la stessa fine»

dall’altra». Il padre Vladimir era un generale dell’aviazione sovietica, incaricato nell’86 di bonificare Chernobyl dopo il disastro atomico, morto di cancro a 64 anni nel 2011, quasi certamente come conseguenza di quella missione. Wladimir sentenzia: «Soldati russi sono sul nostro suolo: sono gli aggressori. Dovreste vedere gli occhi della gente quando mi raccontano: “Un’esplosione e ho perso tutto: casa, auto, figli, moglie”. Terribile. Non so quanto ci vorrà per cicatrizzare queste ferite». Spera che Vitali possa liberarsi dagli impegni ed essere al suo angolo, come ha fatto in passato. Dice: «Mio fratello sta passando un momento non facile: è il suo match più duro. Le ambizioni politiche sono secondarie, contano il Paese e la pace». GIGANTE BUONO Difficile togliergli l’ottimismo. «So che la pace si farà e appena accadrà, crescerà anche la nostra economia», dichiara. Estrae i pantaloncini che indosserà stasera: ci sono stampati i nomi dei 67 avversari e sono in vendita on line. Tutto devoluto ai bambini bisognosi. Usa parole cortesi pure per Jennings che lo ha squadrato con disprezzo: «E’ tecnicamente molto bravo. Ma ormai sono abituato agli sguardi truci di questi ragazzi, poi sul ring fanno tutti la stessa fine». Vanno lunghi distesi, demoliti dal gigante buono. © RIPRODUZIONE RISERVATA


36

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Pallavolo R Oggi gara-1

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

37

I debuttanti al centro

1Solé in Trento-Perugia e Verhees in Modena-Latina: volti nuovi nelle semifinali

L’argentino: «Ci sto prendendo gusto». Il belga: «Bello sfidare i miei ex compagni» noi stiamo bene e potremo contare sul nostro pubblico che tanto ci aiutato nei momenti di difficoltà». Pieter tiene alta la guardia e sottolinea i pregi dei prossimi avversari: «Sbagliano poco, hanno tre battitori in salto molto insidiosi, giocano bene e hanno saputo rimediare all’assenza dei due centrali titolari. Dovremo stare molto attenti, non si vince due volte nei playoff in casa della Lube per caso. E poi sul loro campo ci hanno anche battuto». Una sconfitta, quella di Latina, che ha impedito a Modena di centrare il primo posto.

Nicola Balco Paolo Reggianini

C

ominciano le semifinali con le prime della classe che, dopo aver aspettato l’avversario uscito dagli spareggi, giocano in casa: Trento contro Perugia, Modena di fronte a Latina. Entrambe hanno un centrale alla prima volta: Sebastian Solé e Pieter Verhees. SOLE’ Quando vieni dalla città di Leo Messi e di Papa Francesco tutti si aspettano sempre grandi cose da te, anche se giochi a volley. Eppure fino ai 15 anni Sebastian Solè, centrale classe 1991 di Trento nativo di Rosario, reti e ginocchiere non sapeva bene bene cosa fossero. «Rispetto a tanti ragazzi che sono nati con la palla in mano - racconta - io ho iniziato tardi. Tutto merito di mio fratello maggiore, lui giocava a pallavolo e mi ha convinto a provare. E mi è piaciuto subito». Ma da allora questo spilungone argentino di 202 cm non si è più fermato. «Già a 16 anni - ricorda - ero in nazionale Juniores e nel 2010 è arrivato l’esordio nella nazionale maggiore, fu proprio qui in Italia nel Mondiale. Quando poi ho avuto l’occasione di venirci a giocare, grazie a Trento, ero davvero felicissimo». Arrivato come un giovane di belle speranze, in due stagioni l’argentino dal fascino di un tanguero ha saputo crescere fino a diventare il quarto miglior muratore della SuperLega (con 66) dietro a Van de Voorde, Podrascanin ed Anzani. DUE FINALI «Credo di essere cresciuto soprattutto di testa prosegue - rispetto a prima ora sono meno istintivo e cerco sempre di pensare alla cosa migliore di fare. Giocare due finali quest’anno, in Coppa Italia ed in Coppa Cev, mi ha aiutato tantissimo in questo senso, mi sto abituando a questo genere di partite. Prima delle finali contro la Dinamo Mosca ero molto nervoso, ma dopo pochi punti mi

LACRIME Verhees inquadra cosi la sua stagione, senza pensare troppo alle voci di mercato (sarà confermato) che danno in arrivo il centrale brasiliano Lucas. «Del mio futuro parleremo più avanti visto che il mio contratto era di un anno. Qui sono

RTutti e due sono

stati protagonisti dei successi in 2 gare nei quarti di finale

Sebastian Solé, 23 anni, nelle due gare dei quarti ha preso 7 muri TARANTINI

TRENTO-PERUGIA (niba-an.me) Tutti a disposizione per Grbic (ex da giocatore dal 2007 al 2009), che confermerà Beretta al centro. Probabile staffetta tra i liberi Giovi e Fanuli. All’inizio il sestetto sarà con De Cecco-Atanasijevic, Buti-Beretta, Fromm-Vujevic, Giovi libero. Saranno oltre 200 i tifosi dall’Umbria al seguito della squadra. Stoytchev deve solo scegliere chi dei 14 a disposizione lasciare in tribuna, uno fra Mazzone e Thei. In avvio spazio ancora a Nemec opposto con Djuric in panchina: Zygadlo in regia, Birarelli-Solè; KaziyskiLanza, Colaci libero. In 8 gare Perugia vinto una sola volta contro Trento. GARA-1 Oggi, 18 Trento-Perugia (diretta RaiSport1) GARA-2 martedì 28, ore 20.30 PerugiaTrento EV. GARA-3 venerdì 1 maggio Ore 18 Trento-Perugia

sono sciolto e credo di aver disputato due buone partite”. Ed ora questa nuova “prova di maturità” che risponde al nome di prima semifinale scudetto della sua vita. “Sono molto felice di poter disputare queste gare, contro Perugia sono sicuro che saranno partite lunghe e difficili. Non per nulla in tre gare quest’anno contro di loro siamo sempre finiti al tie-break. Ma per me sarà speciale anche perché potrò giocare contro un mio grandissimo amico come Luciano De Cecco. Ci conosciamo da anni, abbiamo giocato insieme nel Bolivar ed in nazionale e quanto sia forte lo sappiamo tutti...». VERHEES Ha già vinto una Coppa Italia e nella sua prima sta-

Pieter Verhees, 25 anni, nelle 2 gare dei quarti sempre in doppia cifra TARANTINI

gione a Modena ha scoperto pure quanto è bello schiacciare quasi un primo tempo su alzata di piede di Bruno. Pieter Verhees, 25 anni centrale gialloblù, voleva vincere in Italia e c’è riuscito. Ma non è finita, perché Modena adesso ha fame di scudetto. Alla sua prima semifinale in Italia, arrivato dal Belgio nel 2012, ha trascorso le sue due prime stagioni proprio a Latina. «E’ sempre una emozione giocare contro la tua ex squadra – dice -. Sono stato bene a Latina, più difficile la seconda stagione quando l’impegno in Challenge Cup ci ha tolto energie e possibilità di allenarci con continuità. Sarà un avversario duro da superare, loro avranno la mente libera senza pressioni, ma

MODENA-LATINA (p.r.-p.a.) Non ci sarà il tutto esaurito, ma sono attesi almeno 4000 spettatori. Modena al completo: Bruno-Vettori, Piano-Verhees, Ngapeth-Petric, Rossini libero. Latina è sempre senza i due centrali titolari (van de Voorde e Semenzato), fermi per infortunio. La formazione sarà la stessa che ha eliminato Macerata: Sottile-Starovic, Davis-Rossi, Skrimov-Urnaut, libero Manià. Starovic: «Sentiamo ancora gambe la fatica della gara di Civitanova e le ore in pullman, ma sono sicuro che quando scenderemo in campo tutto passerà». Due pullman di tifosi al seguito. Diretta streaming su Volley Channel (http://sportube.tv/index.php/volley) GARA-1 Oggi, 18 Modena-Latina GARA-2 martedì 28, ore 20.15 Latina-Modena (dir. Rai Sport1) EV. GARA-3 venerdì 1 maggio Ore 18 Modena-Latina

stato benissimo, dicono che siamo una squadra di matti, forse è vero, ma questo ha creato al nostro interno una atmosfera bellissima. Bruno è fantastico – aggiunge ridendo - mi ha fatto schiacciare anche alzando di piede. Lui e Ngapeth sia con le mani che con i piedi sono eccezionali». Verhees ricorda anche un momento difficile per lui. «Ho quasi pianto dopo la sconfitta in casa con Trento perché non ero stato capace di dare il mio apporto. Ho cambiato qualcosa nella mia testa e adesso va meglio. Trento resta la mia favorita per questi i playoff, ha dimostrato il suo valore sia in regular season che in Coppa Cev. Noi vogliamo la finale, poi si vedrà» © RIPRODUZIONE RISERVATA

DONNE: SEMIFINALE

Furore Casalmaggiore La serie ora è riaperta Q

Giovanni Gardani CREMONA

1La Pomì rinasce: super Ortolani abbatte Conegliano.

Le lombarde accorciano 1-2: «A Treviso senza pressione» CASALMAGG.

3

CONEGLIANO

0

(25-20, 25-15, 25-23) POMI’ CASALMAGGIORE: Ortolani 13, Skorupa 3, Stevanovic 14, Tirozzi 12, Gennari 10, Gibbemeyer 7; Sirressi (L); Bianchini. N.e. Klimovich, Agrifoglio, Quiligotti (L). All. Mazzanti. IMOCO CONEGLIANO: Fiorin 7, Glass 3, Adams 6, Ozsoy 16, Nikolova 7, Barazza 2; De Gennaro (L); Arimattei 1, Nicoletti 1, Barcellini 1, Katic. Ne: Furlan, Boscoscuro (L). All. Chiappini. ARBITRI Sampaolo e Piana NOTE Spettatori 3100. Durata set: 27’, 24’, 28’; tot. 79’. Pomì: b.s. 10, v. 5, m. 8, s.l. 4, e. 2. Imoco: b.s. 2, v. 1, m. 5, sl. 1, e. 14.

La festa in mezzo al campo della Pomì Casalmaggiore TARANTINI

uando nel cuore del secondo set Stevanovic, forse ricordandosi degli anni dell’infanzia quando flirtava col calcio, ha tirato su di piede un pallone ormai destinato a terra e Gennari ha rifinito il suo palleggio maradoniano, s’è capito che la Pomì Casalmaggiore era destinata a una notte piena e felice, anche se non ancora definitiva. La serie traslocherà di nuovo a Conegliano, difficile dire se tornerà al Pala Radi, che ha riempito di calore una partita di stordente aggressività da parte delle rosa. Un ruggito da leonesse contro le pantere gialloblu di Conegliano, mai così brutte e svagate in questi playoff.

MOLLA SERENA «Ci meritiamo di più», aveva detto Serena Ortolani, premiata Mvp per la pesantezza dei palloni messi giù nei momenti chiave, anche se una menzione va anche a Jovana Stevanovic, che ha stampato su Nikolova un paio di muri «mors tua vita mea». «Proprio sui punti decisivi non abbiamo mollato – spiega Serena – e le uniche con-

cessioni sono arrivate a risultato acquisito. Nel terzo set, quando c’è stato da battagliare punto a punto, siamo state brave a dare continuità». La Pomì ha vinto perché ha attaccato meglio, riducendo da 14 a 2 gli errori rispetto a gara-1 (termine di paragone per l’identità di fattore campo) e soprattutto dimezzando Oszoy (30 punti due venerdì fa, 16 ieri). Ma un 3-0 che matura in un’ora e un quarto si spiega tra meriti e

Novara: match ball con Piacenza Diretta Rai Sport1 ● Stasera alle 20.45, diretta Rai Sport-1, gara-3 Igor Novara Nordmeccanica Piacenza, con le piemontesi avanti 2-0 nella serie e con la possibilità di strappare la qualificazione per quella che sarebbe la loro quinta finale (tutte perse le precedenti 4). GARA-3 Stasera NovaraPiacenza GARA-4 Domenica 26 Conegliano-Casalmaggiore, lunedì 27 (ev.) Piacenza-Novara. EV. GARA-5 martedì 28 Casalmaggiore-Conegliano; mercoledì 29 Novara-Piacenza.

demeriti. «Non voglio sentire parlare di deconcentrazione – ammonisce Alessandro Chiappini, tecnico Imoco - . E’ stata una grande Pomì, che è partita meglio e non ci ha mai permesso di rientrare. Noi eravamo un po’ spente, spero non scariche, perché sarebbe un brutto segno. Domenica dobbiamo chiudere: abbiamo ancora due match point, cerchiamo di sfruttare il primo». TUTTI A VILLORBA Già, a Villorba la Pomì in quattro precedenti tra campionato e play off non ha mai preso nemmeno un set. La ricetta di Tirozzi però è molto semplice. «Andiamo là con la faccia come il fondoschiena (il termine è meno oxfordiano, ndr): solo così possiamo provare a pareggiare la serie. Intanto abbiamo regalato a Cremona una grande notte, ci siamo ricordate di essere state seconde per tutta la stagione e abbiamo fatto capire perché. Se è stata l’ultima gara interna, è stato un sipario da ricordare». Per passare da semplice sorpresa a big del torneo, però, c’è un miracolo sportivo da compiere. Spiega la Tirozzi: «Andiamo là senza pressione e vediamo cosa capita». © RIPRODUZIONE RISERVATA


38

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:

www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it oppure nei giorni feriali presso l’agenzia:

Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).

SEGRETARIA pluriennale esperienza offerte ordini, ddt, inglese, word, excel. Disponibilità immediata. 340.31.46.044 AGENTE di commercio valuta proposte concrete di proficua collaborazione. 347.73.12.582 ididdl@icloud.com COMMERCIALE estero, metalmeccanico / forniture industriali, gestione clienti, scouting, portafoglio clienti, coordinamento funzioni aziendali, sviluppo prodotti, comunicazione, piani di marketing/vendite. Mobile 338.74.92.234

COMMERCIALE KEY ACCOUNT con esperienza vendita gdo vari settori merceologici offresi. Tel. 335.84.75.908 ACQUISTI esperienza 15ennale. Benchmark, accordi. Scelta fornitori mercato italiano/estero. Ottimo pc. Inglese/francese parlato/scritto. Disponibile brevi trasferte. 347.05.81.072 ADDETTA amministrazione personale, esperienza decennale assunzioni cessazioni trasformazioni programma presenze, rapporti con enti, word, excel, internet, posta elettronica. 346.79.48.352. AIUTO contabile, impiegata commerciale con pluriennale esperienza offresi full/part-time. 366.42.67.679 AIUTO contabile, pluriennale esperienza contabilità generale, fatturazione attiva/passiva, gestione cassa, banca, valuta proposte preferibilmente part-time. 338.74.70.197 AIUTO contabile, pluriennale esperienza, ottimo Office offresi full/parttime. 345.27.94.967 DENTALE assistente, area clinica-amministrativa. Valuta proposte. 333.13.33.570 GIOVANE 38enne ragioniere con esperienza aiuto contabile esperto vari programmi gestionali AS 400 Office offresi contabilità segreteria magazzino autista. 333.56.51.035 PLURIENNALE esperienza gestione amministrativa, contabilità bilanci dichiarazioni tesoreria, laurea economia, esamina proposte da aziende/ studi. 339.81.66.815 RAGIONIERE pluriennale esperienza co.ge, fornitori, banche, bilanci, adempimenti fiscali. Offresi. 340.62.20.076

AUTISTA di fiducia, esperienza ventennale, referenziato, cerca lavoro anche part-time. 333.95.76.523 AUTISTA professionista, srilankese offresi, patente B-C-CQC, eventualmente anche per sicurezza, referenziato, in regola. 333.37.77.646 CONDUTTORE manutentore di impianti condizionamento riscaldamento con patente secondo grado vapore cerca lavoro. 328.42.68.082 BARMAN premiato preparato anche per piccola cucina e piccola pasticceria raffinata. 345.76.29.136

MANAGER bar-ristorante valuterebbe proposte locali medio-grandi. Milano e provincia. 334.32.29.679 OTTICO cresciuto in laboratorio pluriennale esperienza maturata in negozio ambito vendita e controllo vista, offresi. 339.54.66.207 ASSISTENZA disabili, italiano, autista, tuttofare, trasferimenti estero, ottimo spagnolo, presenza, serietà 338.64.68.647 COLF italiana, esperienza contesti signorili, valuta proposte. 338.91.34.547 ESPERTA contabilità, bilancio, dichiarazioni, laureata economia, pluriennale esperienza, proponesi ad aziende/studi. 328.14.11.194 RAGIONIERE pensionato presta assistenza amministrativa e contabile e provvede ad aggiornare la contabilità di piccole e medie aziende. Tel. 02.89.51.27.76

VENDITA bilocale Torino, tram/bus centro e Politecnico, 3º piano, da ringhiera, doppio isolamento, riscaldamento termoautonomo, 49 mq., euro 61.000, scala da ristrutturare. Contatto 340.10.97.827

SOCIETÀ d'investimento internazionale acquista direttamente appartamenti e stabili in Milano. 02.46.27.03

SARDEGNA, Puntaldìa, sul mare in comprensorio con marina e golf, appartamenti di varie metrature con terrazze e/o giardino. 0789.66.575. euroinvest-immobiliare.com

LOTTO unico mq 60.000 industriale/ commerciale fronte Autostrada Milano - Bologna. Permessi edificabilità. Vicinanza casello A1 Casalpusterlengo, SS 9, 234. CE: in corso - 339.64.97.216 andreas2k@me.com

RIMINI ponte 1º maggio. Residence Mimosa tre stelle 0541.37.32.23. Centralissimo, vicino passeggiata, 100 metri mare. Vacanze in libertà in graziosi appartamenti con cucina attrezzata, wi-fi, parcheggio gratuito. Offerta pacchetto 3 giorni monolocale 2/4 persone euro 210/300. Bilocale 3/5 persone 330/375 comprese pulizie finali. www.mimosa.rimini.it SETTIMANE BENESSERE! 17 maggio - 12 giugno, pensione completa bevande incluse, piscina coperta riscaldata, idromassaggio, grotta benessere, animazione: 7 notti 420,00 14 notti 770,00 a persona! Sconti bambini 3 - 4 letto. www.riohotel.it Finale Ligure 019.60.17.26

ACQUISTARE, vendere aziende, immobili, ricercare soci, joint-venture? Trentennale esperienza nazionale, internazionale, pagamenti garantiti. www.cogefim.com - 02.39.26.11.91

RIMINI last minute Hotel Glenn 3 stelle - 0541.72.25.12. - 30 metri mare. All inclusive. Parcheggio. 1º maggio 3 giorni 120,00; giugno 7 giorni 299,00; luglio 349,00. 1-8 agosto 399,00 www.hotelglenn.com

ACQUISTIAMO, VENDIAMO, PERMUTIAMO

•OROLOGI MARCHE PRESTI-

GIOSE, gioielli firmati, brillanti, coralli. www.ilcordusio.com 02.86.46.37.85

Su troverai proposte per le tue vacanze da sogno! Per i tuoi Piccoli Annunci su rivolgiti alla nostra agenzia di Milano in Via Solferino 36 tel. 02 6282.7555 oppure 02 6282.7422 agenzia.solferino@rcs.it

Piccoli Annunci

COLLEZIONISTA ACQUISTA

• IMPORTANTI

OPERE antico, '800/'900, moderni, contemporanei. Acquisto antica arte orientale, vasi, ceramiche, giade, bronzi, coralli. 339.20.07.707

ACQUISTIAMO

•AUTOMOBILI E FUORISTRADA, qualsiasi cilindrata. Passaggio di proprietà, pagamento immediato. Autogiolli, Milano. 02.89.50.41.33 - 327.33.81.299

TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 1 Offerte di collaborazione: € 2,08; n. 2 Ricerche di collaboratori: € 7,92; n. 3 Dirigenti: € 7,92; n. 4 Avvisi legali: € 5,00; n. 5 Immobili residenziali compravendita: € 4,67; n. 6 Immobili residenziali affitto: € 4,67; n. 7 Immobili turistici: € 4,67; n. 8 Immobili commerciali e industriali: € 4,67; n. 9 Terreni: € 4,67; n. 10 Vacanze e turismo: € 2,92; n. 11 Artigianato trasporti: € 3,25; n. 12 Aziende cessioni e rilievi: € 4,67; n. 13 Prestiti e investimenti: € 9,17; n. 14 Casa di cura e specialisti: € 7,92; n. 15 Scuole corsi lezioni: € 4,17; n. 16 Avvenimenti e Ricorrenze: € 2,08; n. 17 Messaggi personali: € 4,58; n. 18 Vendite acquisti e scambi: € 3,33; n. 19 Autoveicoli: € 3,33; n. 20 Informazioni e investigazioni: € 4,67; n. 21 Palestre saune massaggi: € 5,00; n. 22 Chiromanzia: € 4,67; n. 23 Matrimoniali: € 5,00; n. 24 Club e associazioni: € 5,42. RICHIESTE SPECIALI Per tutte le rubriche tranne la 21, 22 e 24: Neretto: +20% Capolettera: +20% Neretto riquadrato: +40%


SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TUTTENOTIZIE VARIE

Nuova intesa Coni-Difesa «Insieme per vincere ancora» ● Un accordo quadro e due nuovi protocolli d’intesa fino al 31 dicembre 2017: la dimostrazione di un rapporto sempre più intenso tra il Coni e le Forze armate, celebrato ieri mattina con l’apposizione delle firme tra il padrone di casa Giovanni Malagò, il ministro della Difesa Roberta Pinotti e il capo di Stato Maggiore, il generale Carlo Graziano. Le nuove intese, che prevedono anche la realizzazione di strutture sportive militari, rafforzano una «collaborazione - ha detto Malagò - incentrata sulla meritocrazia, di cui siamo felici e orgogliosi». «È importante - ha aggiunto la Pinotti - che la gente sappia cosa fanno le forze armate per il Paese, anche per lo sport». ● CONI E FASI INSIEME Firmata la convenzione fra il Coni e il Fasi per la prevenzione sanitaria. i manager potranno avere a disposizione i servizi offerti dall’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport. Anche perché alcuni dati di una ricerca condotta da Giuseppe Torre rivelano qualche allarme. Solo il 46 per cento dei dirigenti fa sport con continuità e va peggio nelle classi di età più giovani.

ATLETICA / IN FLORIDA

Esordio lento per le due 4x100 azzurre

La 4x100 maschile COLOMBO ● Al Jones Memorial di Gainesville (Florida) modesti esordi delle 4x100 azzurre: bene, individualmente, Siragusa e Bazzoni. Uomini. 100: Galvan 10”54; Cerutti 10”60; Marani 10”64. 4x100: Italia (Obou, Desalu, Marani, Cerutti) 39”61. Donne. 100: Siragusa 11”43. 400: Bazzoni 52”51; Chigbolu 53”23; Milani 53”79. 4x100: Italia (Hooper, Siragusa, Amidei, Alloh) 44”11. ● MANGIONE RECORD (l.m.) Alice Mangione, a Palermo, con 38”63, centra il record italiano jr dei 300 (prec. 38”81; Daniela Reina; Macerata, 29/8/00). Donne. 100/200: Calì 12”26 (-1.2)/ 25”68 (-1.4). A Milano (completamento). Uomini. 3000: Oukhrid (Mar) 8’01”44; S. Dini S. 8’05”13. 3000 sp: A. Zoglami 8’41”40; Chiappinelli (j) 8’50”98. Donne. 3000 sp: Merlo 10’22”75; Cova 10’26”53. ● BONFANTI (si.g., d.m.) Oggi Elena Bonfanti (mercoledì un 150 a Cernusco sul Naviglio, Mi in 17”66/+1.0), nei 400 a Modena (con Ilenia Vitale e Lukudo), più Tedesco (110 hs), Boni (asta) e Calvi (disco). A Savona, Galbieri (80/150). Nel giavellotto, la Visca a Roma, Fent a Udine.

1SCHERMA D’ORO Agli Europei u.23 di Vicenza, ieri 4 medaglie azzurre: 3 nel fioretto maschile con

Francesco Ingargiola che trionfa su Lorenzo Nista 15-14, Damiano Rosatelli di bronzo. Spada maschile a squadre d’oro: M.Fichera, Santarelli, Cimini e Ranieri dominano l’Ungheria 45-24, bronzo alla Romania.

RUGBY

Zebre, che tonfo A Edimburgo è k.o. Imbarazzante 37-0 1La franchigia italiana, nel terzultimo turno

di Pro 12, mai in partita, subisce cinque mete

Un’incursione di Brendon Leonard, 30 anni, entrato al 58’ BREGANI

Matteo Pia

N

el 19° e terzultimo turno di Pro 12, monologo di Edimburgo a Murrayfield, dove le Zebre non entrano mai in partita (e neppure nei 22 avversari) e restano a zero sul tabellone e a -3 da Treviso nella corsa al posto italiano in Champions Cup. Gli scozzesi dominano con i drive avanzanti da ri-

GOLF: A SHANGHAI

Manassero recupera 11 posti ed è quarto ● Matteo Manassero, 4° con 139 colpi (71 68, -5), ha recuperato 11 posizioni nel 2° giro del Volvo China Open (European Tour) al Tomson Shanghai Pudong (72), dove il nuovo leader è il francese Julien Quesne con 136 (69 67, -8). E’ risalito anche Renato Paratore, da 63° a 41° con 145 (74 71, +1) e non hanno superato il taglio, caduto a 146 (+2), Marco Crespi, 79° con 148 (76 72, +4), ed Edoardo Molinari, 95° con 149 (77 72, +5). Quesne è tallonato dal connazionale detentore Levy, e da Uihlein (Usa, 137, -7), Manassero è con Wattel e Lando Casanova (Fra), Ashun Wu e Hao-tong Li (Cin) e Aphibarnrat (Tha). Per Manasserou 68 (-4) con 3 birdie, 2 birdie e 1 bogey. ● TADINI OK Alessandro Tadini è 5° con 204 (70 68 66, -12) nel Challenge di Madrid a El Encín: da 17°, ora è a 4 colpi dallo spagnolo Ignacio Elvira (200 - 66 68 66, -16) e dall’irlandese Ruaidhri McGee (200 - 65 67 68). ● TIGER Tiger Woods tornerà ai Player Championships di Ponte Vedra Beach (Florida) dal 7 al 10 maggio.

Matteo Manassero, 23 anni REU

39

messa laterale segnando ben tre mete in questo modo, con la doppietta di Grant e l’affondo finale di McInally. Le Zebre però soffrono costantemente anche in mischia ordinata. In mezzo anche tre gialli, per quasi mezzora in inferiorità. EDIMBURGO-ZEBRE 37-0 MARCATORI: P.t. 8’ m. Grant tr. Hidalgo-Clyne, 20’ c.p. Hidalgo-Clyne, 26’ m. Fife tr. Hidalgo-Clyne, 31’ c.p. HidalgoClyne; s.t. 11’ m. Ford, 13’ m. Grant tr.

BOXE

Wsb a Bergamo Manfredonia sogna i Giochi

Valentino Manfredonia, 25 anni ● (r.g.) Stasera, al Centro Sportivo Italcementi di Bergamo, nell’ultimo turno delle qualificazioni delle World Series, i Thunder Italia affrontano l’imbattuto Kazakistan, dominatore del Girone B. La franchigia guidata da Lello Bergamasco è chiamata ad una doppia difficile impresa: «Dobbiamo battere Astana e conquistare con il mediomassimo Manfredonia il primo pass per Rio». Avversario il croato Sep, sei vittorie su sei come il nostro: chi vince va ai Giochi. Negli altri match Bidhuri (52), Cosenza (60) e Nolan (69) possono farcela, come Alessio Spahiu (+91), che combatte davanti al pubblico di casa e non deve lasciarsi non si lascerà intimorire dal croato Hrgovic, imbattuto e favorito. Gli incontri. Kg 52: Didhuri (Ind) c. Zhakupov; 60: Cosenza-Chshegrinov: 69: Nolan (Irl) c. Shymbergenov; 81: Manfredonia-Sep (Cro); +91: A. Spahiu c. Hrgovic (Cro). Differita 1.15 Italia Uno. Dopo le Wsb, sul ring Luca Messi contro Gianmario Grassellini, match d’addio dle pugile bergamasco già sfidante europeo e mondiale.

Hidalgo-Clyne, 40’ m. McInally. EDIMBURGO: Brown; Fife, Beard (30’ s.t. Bezuidenhout), Strauss (8’ s.t. Heatcote), Visser; Burleigh, Hidalgo-Clyne (26’ s.t. Fowles); Coman (16’ s.t. Du Preez), Grant, McInally; Toolis, Bresler (18’ s.t. McKenzie); Nel (20’ s.t. Andress), Ford (25’ s.t. Cochrane), Dickinson (25’ s.t. Sutherland). All. Solomons. ZEBRE: Daniller; Toniolatti, Mi. Bergamasco (14’ s.t. Pratichetti), Garcia, Odiete (18’ s.t. Leonard); Orquera (28’ s.t. Chillon), Palazzani; Vunisa (30’ s.t. Ferrarini), Van Schalkwyk, Cristiano; Bortolami (11’ s.t. Mahu), Bernabò; Chistolini (16’ s.t. Redolfini), Manici (11’ s.t. Fabiani), Aguero (26’ s.t. Lovotti). All. Jimenez. ARBITRO: Hodges (Galles). NOTE: p.t. 20-0. Spettatori: 3490. Gialli: p.t. 29’ Chistolini, 37’ Toniolatti; s.t. 9’ Aguero. Calci: Hidalgo-Clyne 5 su 6 (12 punti), Heatcote 0 su 1; Garcia 0 su 1. Uomo del match: Bresler. Punti: Edimburgo 5, Zebre 0. OGGI TREVISO A CORK Treviso oggi (ore 16.05, diretta Nuvolari) è a Cork contro il Munster. Confermato il XV k.o. con gli Ospreys. Treviso: Hayward; Pratichetti, Morisi, Bacchin, Nitoglia; Christie, Gori; Lamanu, Minto, Derbyshire; Van Zyl, Fuser; Harden, Giazzon, Zanusso. A disp.: Anae, Novak, Acosta, Swanepoel, Cattina, Lazzaroni, Ragusi, Ambrosini. Ieri: Ulster-Leinster 26-10. Oggi (altre): Connacht-Glasgow; Cardiff-Ospreys; Dragons-Scarlets. Classifica: Ulster* 67; Glasgow 65; Munster 63; Ospreys 61; Leinster* 53; Connacht, Scarlets 44; Edimburgo* 43; Dragons 37; Cardiff 30; Treviso 18; Zebre* 15 (*una in più). ECCELLENZA (i.m.) Oggi, nella penultima di Eccellenza, incrocio tra le prime quattro: da definire il primo posto e l’ultima qualificata ai playoff. Intanto il Tar ha respinto il ricorso del Prato sul ritorno della cittadella dello sport al Comune perché la società non ha pagato le rate del mutuo con cui si finanziavano gli impianti. Programma (ore 16): Calvisano-Mogliano (diretta RaiSport 1); Fiamme Oro-Rovigo; Padova-Lazio; San Donà-L’Aquila; Prato-Viadana. Classifica: Rovigo 66; Calvisano 65; Mogliano 59; Fiamme Oro 45; San Donà 41; Viadana 38; Padova 37; Lazio 27; L’Aquila 10; Prato -3.

IPPICA

Dettori poker e il GP n.533 McCoy smette ● Lanfranco Dettori non si ferma più. Ieri Frankie a Sandown ha realizzato addirittura un poker. Ha vinto le prime due e le ultime due del convegno: una maiden, due handicap e un gruppo 3 (GP n. 533), le Gordon Richard Stakes in sella a Western Hymn, allenato da John Gosden come Jack Hobbs, che ha dominato la sua maiden di 12 lunghezze candidandosi a un ruolo importante per il Derby di Epsom, dove è sceso a 8/1 da 16/1. Il poker di Lanfranco era dato 617/1! Ma oggi in Inghilterra non si parlerà d’altro che dell’addio alle corse del fenomenale jockey d’ostacoli Tony McCoy. Sandown contiene solo 18mila spettatori ed è da tempo «sold out». McCoy, 40 anni, ha vinto 4.348 corse (record di sempre), tra cui tutte le più importanti classiche, e 20 titoli consecutivi di Champion jockey, malgrado sia caduto più di 1.000 volte, con conseguente rottura di quasi tutte le ossa del suo corpo. Oggi «AP» riceverà un trofeo da Ian Wright, ex campione dell’Arsenal, squadra per cui tifa da sempre.

ATLETICA ● PISTA MONDO (si.g.) A Stellenbosch (Saf). Uomini. 200 (-0.1): Jobodwana 20”35. 5000: Mokoka 13’11”44 (r.n., mpm ‘15). Donne 400 hs: Nel 55”27. A Sao Bernardo (Bra). Uomini. Peso: Romani 20.82. A Barinas (Ven). Donne. Triplo: Rojas 14.17 (+1.1, mpm ‘15). A Quito (Ecu). Donne. 100 (+1.5): Tenorio (’96) 11”10. A Ponce (P.Rico). 400: Cuesta 45”33; sq. L. Santos (21”43 200/-1.4). ● STRADA ITALIA (d.m., m.m.) Appia Run (a Roma), km 13.9. Uomini: 1. Zain (Mar) 39’34”. Donne: 1. Lamachi 46’52”. Dieci Miglia Colorno (Pr), km 16.1. Uomini: 1. Irabaruta (Bur) 48’45”. Donne: 1. Toniolo 58’11”. Mezza Lago Maggiore (a Stresa, Vb). Uomini:1. S. Yego (Ken) 1h00’47”; 2. F. Talam (Ken) 1h00’56”; 3. C. Birech (Ken) 1h01’05”; 9. Slimani 1h08’35”. Donne: 1. Kebede (Eti) 1h09’07”; 2. L. Mosop (Ken) 1h10’18”; 3. Kabela (Eti) 1h11’17”. Mezza Saluzzo (Cn). Uomini: 1. J. Koech (Ken) 1h05’53”. Donne: 1. Scidà 1h20’31”. Mezza Genova. Uomini: 1. E. Kipkorir (Ken) 1h03’55”. Donne: 1. Jepkurgat (Ken) 1h11’52”.

BASEBALL BOLOGNA, ARRIVA RIMINI (m.c.) Si sposta al Falchi il match clou del 5° turno tra Bologna e Rimini: sul monte De Santis-Corradini. 5° turno, gara2, ore 20: Parma-Padova; 20.30 Bologna-Rimini,Nettuno-San Marino (a Roma), Godo-Nettuno2. ● SBARCO MLB (r.r.) Mentre la Nba guidata da Steve Nash sbarca per la prima volta a Cuba per promuovere il basket, il neo commissioner Mlb Rob Manfred, annuncia che nel 2016 ci saranno a Cuba partite di Major League. Intanto i NY Mets dopo il 6-3 su Atlanta sono a 11 vittorie consecutive (record assoluto NL, Cubs 21 nel ‘35, AL 20 Oakland, nel 2002).

BEACH VOLLEY ●

SABBIA CINESE (c.f.) Nell’Open di Fuzhou (Cina), 1a del World Tour, k.o. nei sedicesimi e 17° posto sia per i gemelli Ingrosso, sconfitti 2-0 dai fratelli Grimalt (Cile), che per GiombiniMomoli, k.o. 2-1 con Arvaniti-Tsiartsiani (Gre) dopo il 2-0 a Cunha-Liubymova (Aze) nell’ultima della pool. Al 25° Cicolari-Giogoli, che nonostante il 2-0 a Schützenhöfer-Plesiutschnig (Aut) non hanno superato il turno.

HOCKEY PISTA ●

QUARTI (m.nan) Stasera (20.45) terza e decisiva sfida dei quarti Breganze-Bassano e Valdagno-Trissino. Già qualificate Forte dei Marmi e Cgc Viareggio.

IPPICA ●

GRANDI SALTI Oggi a San Siro il Grande Steeple Chase di Milano (gruppo 1, metri 5000) che chiama Cornet Obolenski, sfidato da Dar Said. Poi la spettacolare Corsa siepi dei 4 anni (gr. 2, metri 3600): favoriti High Master e Trafalgar Square. ● IERI 7-12-13-14-5 A Roma (m 1000): 1 Tappingo (G. Ercegovic); 2 Blue Reap; 3 Saum; 4 Gaiagol; 5 Porter House; Tot.: 5,63; 2,35, 8,59, 3,58 (268,15). Quinté: n.v. Quarté: n.v. Tris: 1.907,79. ● OGGI QUINTÉ A ROMA A Capannelle (inizio convegno alle 15.55) scegliamo Paper Caf (14), Odinga (13), Leonard Leo (5), Razionale (9), Mayon dei Greppi (10) e Roger Op (11). ● CORSA DELL’ARNO Oggi a Firenze la 188ª corsa dell’Arno, la corsa più antica d’Italia: favoriti Demeteor, Storming Loose e Mickai. ● SI CORRE ANCHE Galoppo: Milano (14.30) e Siracusa (15.35). Trotto: Roma (14.55), Modena (15.35) e Aversa (15.10).

NUOTO ● CIAO LIPPOK (al.f.) Si ritira a 21 anni la tedesca Silke Lippok, battuta 2 volte agli Europei nei 200 sl da Federica Pellegrini. Tre ori europei, un titolo in vasca corta e 2 titoli in staffetta, la tedesca ha sofferto problemi fisici e pensa alla laurea in psicologia. ● BOWMAN IN ARIZONA (al.f.) Bob Bowman sarà il nuovo d.t. dell’Università dell’Arizona al posto di Tierney-Walker. Il coach di Phelps ha deciso di accettare e Michael potrebbe spostarsi da Baltimora a Tempe. ● FONDISTI IN MESSICO (al.f.) Tre azzurri al GP Fina di Cozumel (Mes) di 15 km: Cleri, Sanzullo e Alice Franco.

PALLAMANO ●

SEMIFINALE (an.gal.) Oggi a Rubiera (Re) alle 19 Carpi-Fasano, andata della semifinale-scudetto.

PALLANUOTO BOXE ●

EUROPEO (r.g.) A Helsinki (Fin), si assegna l’Europeo leggeri, lasciato vacante da Marsili, per problemi ad una mano: Edis Tatli (Fin, 24-1) contro Yvan Mendy (30-1) sui 12 round.

EQUITAZIONE ●

SCUDETTO A GIULIA (e.lan.) Agli Assoluti di salto ostacoli di Gorla Minore (Va) successo di Giulia Martinengo (Istafan Sissi), che conquista lo scudetto rosa dopo 17 anni (1998 Alessia Marioni) ed è la terza donna nella storia. Battuti Natale Chiaudani (Almero 12) ed Emilio Bicocchi (Ares). Per i primi tre automatica la qualificazione a Piazza di Siena. Tricolore assegnato al barrage.

FOOTBALL ● IFL WEEK 6 (m.l.) Oggi, 18 AnconaRoma; S.Milano-Parma; 21 BolognaFerrara; Torino-R.Milano (21).

HOCKEY GHIACCIO MONDIALI CRACOVIA C’È ITALIA-KAZAKISTAN Oggi a Cracovia giornata conclusiva dei Mondiali di 1a Divisione gruppo A. l’Italia (16.30, RaiSport Web) gioca una sorta di amichevole col Kazakistan già promosso. La seconda verrà definita da Polonia-Ungheria. Oggi: GiapponeUcraina; Italia-Kazakistan; PoloniaUngheria. Class.: Kazakistan 12; Ungheria 9; Polonia 6; Italia 5; Giappone 3; Ucraina 1. ● PLAYOFF NHL Anaheim è la prima ammessa alle semifinali di Conference Quarti. Giovedì. Eastern: DetroitTampa Bay 2-3 (serie 2-2); WashingtonNY Islanders 5-1 (3-2). Western: Vancouver-Calgary 2-1 (3-2); NashvilleChicago 5-2 (2-3). Mercoledì. Eastern: Ottawa-Montreal 1-0 (1-3); PittsburghNY Rangers 1-2 t.s. (1-3). Western: Minnesota-St. Louis 1-6 (2-2); WinnipegAnaheim 2-5 (0-4).

HOCKEY IN LINE Frankie Dettori, 44 anni GETTY

2 (su 5) della serie scudetto. Ore 18: Cus Verona-Milano24 (serie 0-1).

FINALE SCUDETTO (m.l.) Oggi gara-

RITORNO QUARTI Si gioca il ritorno dei quarti (ev. gara-3 domani, stessi campi): Brescia-Can. Napoli (ore 17, sit. 1-0), Bpm Sport Management-Carisa Savona (18, sit. 1-0), Carpisa Yamamay Acquachiara-Posillipo (20, dir. RaiSport 2, sit. 0-1), Pro Recco-Bogliasco (20.30, sit. 1-0). Le squadre eliminate giocheranno poi per i piazzamenti dal 5° all’8° posto (per contendersi l’ultimo posto per l’Euro Cup).

SOFTBALL ●

QUARTA (m.c.) Quarto turno. Gir. A, 15.30-18 Bollate- La Loggia; 18-20,30 Legnano-Caronno, Staranzano-Nuoro.

SCI ALPINISMO MEZZALAMA GIOVANILE Ieri dal Gabiet (Gressoney La Trinité) 1° Mezzalama Jeunes, in vista del Trofeo Mezzalama rinviato di una settimana per le condizioni meteo. I vincitori. Uomini, jrs: Pettavino-Cognein; cadetti: fratelli Guichardaz; cadette: FelicettiPloner; jrs: Chiarello-Fatton.

TRIATHLON ●

AZZURRI (al.f.) De Ponti, Fabian, Facchinetti, Secchiero, Uccellari, Bonin e Mazzetti a Città del Capo (Saf) per le WS che assegnano punti per Rio.

TUFFI ●

QUINTE (al.f.) Tania Cagnotto e Francesca Dallapè sono quinte dai 3 m sincro alle WS di Kazan: 278.46 punti, 2 in meno di Ilinykh-Bazhina (Rus), terze. Prime Minxia-Shi Tingmao (Cin, 334.20) su Abel-Ware (Can, 309.36).

VELA ●

COPPA AMERICA (r.ra.) E’ atteso la settimana prossima l’annuncio di un team giapponese in Coppa America. La sfida fa capo a Masayoshi Son, fondatore della Softbank e uomo più ricco del Giappone. Della squadra del Kansai Yacht Club, dovrebbe fare parte Dean Barker ex skipper di Team New Zealand. L’ultima volta nel ‘99/2000.


40

AltriMondi R

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

re accaduta il 25 aprile 1945… Sì, 25 aprile 1945, ma è una storia che sarà bene cominciare a raccontare dall’8 settembre 1943. Gli italiani, alleati fino ad allora dei tedeschi (cioè dei nazisti), l’8 settembre 1943 smisero di combattere e si misero d’accordo col nemico, nel nostro caso gli angloamericani. Fecero prima un armistizio e poi la pace. Intanto però i tedeschi stavano qui in Italia, li trasformammo noi da amici in nemici. Seguirono stragi e l’inizio di due guerre: una a sud, dove erano sbarcati gli angloamericani che risalivano lentamente la penisola. E una a nord, fatta dagli stessi italiani che, nascondendosi sulle montagne, presero a fare contro i tedeschi la guerriglia detta poi Resistenza. All’inizio erano pochi, sei-settemila persone. Poi, man mano che gli angloamericani si avvicinavano e che risultava chiara la prossima sconfitta dei nazisti, crebbero di numero e gli storici dicono adesso che alla fine si arrivò a un esercito partigiano di 300 mila uomini, di tutte le tendenze: comunisti, socialisti, cattolici, monarchici, liberali, gente di destra e gente di sinistra accomunata solo dal desiderio di farla finita col fascismo, con i tedeschi e con la guerra.

IL FATTO DEL GIORNO LA GIORNATA CELEBRATIVA

IN ATTESA DEL VOTO

Renzi avverte il «suo» partito: «Senza Italicum cade il governo» 1Il premier: «Fiducia? Si decide

solo martedì». E a Letta e Prodi replica: «Hanno libri da vendere»

3 Sergio Mattarella, 73 anni, presidente della Repubblica, durante la celebrazione della Liberazione ieri al Quirinale ANSA

Così fino al 25 aprile 1945? Sì. Quel giorno i partigiani entrarono nelle grandi città e ne presero possesso, cioè le liberarono dal fascismo. Due giorni dopo, il 27 aprile, Mussolini, la Petacci e gli altri che col duce tentavano di scappare in Svizzera furono presi a Dongo, tenuti rinchiusi per una notte e fucilati il giorno dopo a Giulino di Mezzegra, sul lago di Como. Lei saprà che le spoglie dei fucilati vennero portate a piazzale Loreto, in Milano, appese a testa in giù e abbandonate al ludibrio della folla. Gli italiani che erano stati vent’anni ad adorare Mussolini, adesso, invece di aver vergogna di se stessi e senso della tragedia che s’era compiuta, andavano a sputare sui corpi morti e a lordarli in tutti i modi possibili.

Parlare di Resistenza e di valori condivisi nel nostro Paese 4 ha ancora un senso? 1Oggi la festa per i 70 anni della Liberazione dal nazi-fascismo

Il 25 aprile è una data che ha gettato le basi della democrazia ma corruzione e degrado politico ne hanno sminuito il significato di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Nonostante le tante manifestazioni in programma per oggi, 25 aprile, resta la sensazione di una celebrazione ormai puramente decorativa, di cui sia gli uomini politici che la gente comune ha ormai perso il senso…

1

Perché dice questo? Lo dico perché ho visto l’aula deserta di Montecitorio, proprio ieri, vigilia della Liberazione, mentre il ministro degli Esteri Gentiloni riferiva sulla morte del povero Lo Porto. Tutti i gruppi, senza distinzione, avevano pressato la Boldrini per le comunicazioni del ministro, facendo intendere che si trattava anche di rendere omaggio a un eroe, uno dei pochi italiani nostri contemporanei di cui si possa andare veramente fieri. Ieri, invece, si sono presentati in aula una cinquantina di deputati e Gentiloni ha praticamente parlato al deserto. Guardi la foto nell’altra pagina qui a fianco e si lasci impressionare e indignare. La democrazia, per tutti costoro, consiste nella libertà di scegliersi

il venerdì di vacanza. I nostri politici però non sono troppo diversi dagli italiani qualunque che li hanno mandati in Parlamento e il giudizio concerne anche i grillini. Quindi, parlare di 25 aprile, di Resistenza, di valori condivisi in un Paese che non sa rendere onore ai suoi morti mi sembra un inutile esercizio retorico.

2

Tuttavia, tra i nostri lettori, molti dei quali giovanissimi, potrebbe essercene qualcuno interessato a questa ricorrenza misteriosa. Che cosa si intende, esattamente, per Liberazione? E, trattandosi della ricorrenza dei 70 anni, capisco che la cosa memorabile deve esse-

LIBERAZIONE, FESTA DI LIBERTÀ E SPERANZA CHE RICORDA QUEL CHE ABBIAMO CONQUISTATO GRAZIE AL SACRIFICIO DI TANTI SERGIO MATTARELLA CAPO DELLO STATO

Sì, ho visto su Internet le foto di Mussolini e della Petacci massacrati. Si dà importanza a questo massacro per sminuire l’importanza della Liberazione? La Resistenza ha due facce. Una, eroica, è quella della guerra ai nazisti. L’altra, abietta, è quella della sanguinosa persecuzione contro i fascisti durata ben oltre il 1945. Il massacro della Petacci, di Mussolini e degli altri di piazzale Loreto non può però far dimenticare il fatto indiscutibile che la Resistenza e il 25 aprile siano il fondamento del Paese che è venuto dopo, la Repubblica italiana basata su una Costituzione democratica, governata da uomini eletti dal popolo, libera nella parola, nelle attività economiche, nella professione di qualunque fede o credo politico. Aver coscienza di questi fondamenti significa impedire che quanto di buono la nostra storia ha prodotto in questi 70 anni sia intaccato o vanificato. Guardi, è una successione di date: il 25 aprile il Paese è liberato, il 2 giugno del 1946 si vota la Repubblica e si elegge la Costituente (e le donne votano per la prima volta), il 18 aprile del 1948 si va a libere elezioni e al primo Parlamento. Queste date — la nostra storia — sono intimamente connesse una con l’altra.

5

Come si spiega il degrado degli ultimi anni? La corruzione, una classe politica inguardabile, un Paese menefreghista, ignaro del suo passato e indifferente al futuro dei suoi figli? È un discorso troppo lungo. Per capire il quale, bisognerebbe avere lo spazio per risalire indietro, fino alle origini del nostro Stato, al cinquantennio dell’Italia liberale che precede la I guerra mondiale e il fascismo. Un’epoca che abbiamo attraversato ma che oggi è totalmente dimenticata.

Il premier Matteo Renzi ieri a «Otto e mezzo» LAPRESSE

A

ruota libera Matteo Renzi, va da Lilli Gruber, a Otto e mezzo su La7, e avverte: «Se non passa l’Italicum, credo proprio che il governo cade». Poi parla di molto altro, di Lo Porto, della rete di Al Qaeda smantellata in Sardegna, di migranti, di Bersani e, così facendo, conquista ancora una volta la scena. Ma andiamo per punti. La legge elettorale è ciò che, certamente, lo preoccupa di più. Si vota martedì e il capo del governo non ha ancora deciso se porre o meno la fiducia. «Io non sono qui per stare con le terga attaccate alla poltrona. I signori del Parlamento hanno l’occasione di mandarmi a casa», dice Renzi. È più di un ultimatum, è una sfida vera e propria, anche se il premier sembra convinto che «faranno passare la legge. Sta in un pacchetto di proposte che abbiamo avanzato in varie occasioni e discusso». Sa che l’opposizione più insidiosa la troverà nel suo Pd, tra le fila della sinistra e degli scontenti. Ecco che alle critiche avanzate da Enrico Letta e Romano Prodi risponde sibillino: «Hanno due libri in uscita, rispetto le necessità di promozione editoriale». Anzi, a Prodi riserva un vero e proprio schiaffo: «Più che rifare l’Ulivo, io voglio rifare l’Italia». Trova il modo di occuparsi anche di Pierluigi Bersani, il leader (almeno, quello riconosciuto come tale) dell’area critica tra i Dem, non invitato alla Festa dell’Unità di Bologna, la “capitale rossa” per antonomasia: «Un errore non invitarlo, hanno chiamato i ministri e non gli ex segretari. Noi lo andiamo a prendere in macchina, così non va a piedi». LO PORTO Lunedì Renzi tornerà a occuparsi di sbarchi e degli accordi raggiunti a Bruxelles: «Si è fatto un passo in avanti ma la strada è ancora lunga. Lunedì portiamo Ban Ki-moon prima sull’elicottero poi sulla nave San Giusto per far vedere plasticamente cosa fa l’Italia per i migranti». Resta la vicenda Lo Porto e la mancata comunicazione di Obama a Renzi durante la visita della scorsa settimana: «Ogni giorno riceviamo informazioni sui nostri cittadini scomparsi all’estero. Governando non vengono a caso i capelli bianchi». al.mo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

NOTIZIE TASCABILI E DRAGHI: «IL TEMPO STA FINENDO»

Grecia, l’Eurogruppo attacca Varoufakis «Ministro dilettante» ● Due dubbi si fanno strada dopo l’Eurogruppo di ieri a Riga. Il primo è che la Grecia si avvii verso il fallimento; il secondo è che il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis sia —avrebbero detto alcuni colleghi — «un dilettante». Il punto è che gli aiuti internazionali possono scattare «solo in cambio di un accordo sulla lista di riforme in Grecia», spiega il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, «ma il tempo sta finendo», aggiunge il presidente della Bce, Mario Draghi, La Bce potrebbe rivedere la liquidità d’emergenza alla banche, unico strumento che tiene a galla Atene. Varoufakis ribadisce il “no” a

Yanis Varoufakis, 54 anni, all’Eurogruppo di ieri a Riga AP interventi come i tagli alle pensioni, ma a sua volta è consapevole che «non c’è alternativa» ad un accordo e che la prossima data utile per raggiungerlo è l’Eurogruppo dell’11 maggio, al quale Atene dovrà presentarsi con qualche concessione. Il giorno dopo il Paese dovrà versare più di 700 milioni al Fmi.

«MA CRESCITA DEBOLE»

TRE VITTIME ACCERTATE

Fitch conferma il rating dell’Italia «BBB+ stabile»

Vercelli, adescava minori su Facebook Prete arrestato

● Fitch ha confermato «stabile» il rating dell’Italia al livello BBB+. L’agenzia americana stima però per il nostro Paese un Pil in crescita dello 0,6% nel 2015 e dell’1% nel 2016. Una crescita «debole rispetto ad altri Paesi dell’area euro». Tuttavia Fitch segnala come l’Italia «sarà fuori dalla sua profonda e prolungata recessione nel 2015». «La rapida elezione di Mattarella a Capo dello Stato — spiega l’agenzia — indica che il premier Renzi ha rafforzato la sua posizione e che le prospettive di stabilità politica in Italia sono migliorate. Un’opportunità per il governo per continuare sulla via delle riforme».

Veronica Panarello, 26 anni ANSA

NUOVO INTERROGATORIO

La madre di Loris: «Sbagliai strada ma sono innocente» ● Si è detta ancora innocente Veronica Panarello, la mamma di Loris Stagal, ucciso il 29 novembre 2014. La donna ha chiesto di parlare ai pm: «Posso avere sbagliato nel ricordare il percorso ma io Loris l’ho accompagnato a scuola. Se mio marito non mi crede, chieda il divorzio».

● Vercelli è incredula dopo la notizia dell’arresto di don Massimo Iuculano, parroco della chiesa Sacro Cuore di Gesù, accusato di violenza sessuale aggravata e prostituzione minorile. In base alle indagini, il prete contattava i ragazzini anche al di fuori della cerchia dell’oratorio, telefonicamente o tramite Facebook e WhatsApp. Tre le vittime accertate, un italiano di 14 anni e due 17enni stranieri a cui il prete regalava ricariche telefoniche, scarpe da calcio e piccole somme di denaro. L’arcivescovo di Vercelli ha sospeso il prete «in maniera cautelativa».


AltriMondi R

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Rete di Al Qaeda in Italia Arrestati 18 terroristi «Il Vaticano nel mirino» 1Blitz in Sardegna: la cellula era guidata da un Imam che vive a Bergamo. E Padre Lombardi: «La minaccia risale al 2010» Elisabetta Esposito

D

i fronte a blitz antiterrorismo importanti come quello di ieri, si resta sempre un po’ a disagio, divisi tra la consapevolezza che chi deve difenderci sia riuscito a farlo bene e quella di essere comunque a diretto contatto con gli estremisti e nel mirino degli attentatori. «Il nostro sistema funziona», ha detto fiero il ministro dell’Interno Alfano, commentando la notizia dei nove arresti portati a termine all’interno di una rete terroristica affiliata ad Al Qaeda con base in Sardegna. Un’operazione arrivata al termine di una lunga indagine dell’antiterrorismo della polizia iniziata nel 2009. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse sono state 18: nove, come si diceva, sono state già eseguite nei confronti di otto pachistani e di un afgano presi in sette diverse province italiane, tre persone sono ancora ricercate nel nostro Paese, mentre le altre si troverebbero già oltre il confine. Devono rispondere, a vario titolo, di atti terroristici all’estero e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, usata anche in questo caso come autofinanziamento. PRONTI AD AGIRE L’organizzazione, che aveva soldi e armi in abbondanza, avrebbe messo a punto ad Olbia diversi attenta-

Uno degli arresti portati a termine dalla polizia nel blitz antiterrorismo AFP

ti soprattutto in Pakistan e Afghanistan, tra cui quello nel mercato cittadino Meena Bazar a Peshawar, il 28 ottobre del 2009, che fece oltre 100 vittime. Ma secondo la polizia nei loro piani c’era anche un attacco al Vaticano. «Non c’è la prova, c’è il forte sospetto... In Sardegna parlavano di “grande jihad” da fare in Italia, dicono “baba”, che è un capo, un leader: può essere il Papa ma non lo è necessariamente», ha spiegato il responsabile della Digos di Cagliari, Mario Carta. A tentare di riportare la calma è stato Padre Federico Lombardi, il portavoce del Vaticano: «Si tratta di un’ipotesi che risale al

2010 e che non ha avuto alcun seguito. Non è un fatto oggi rilevante e non è motivo di particolari preoccupazioni». L’attentato in questione risalirebbe in effetti a cinque anni fa, quando a Roma sbarcarono due kamikaze pachistani, e potrebbe essere sfumato dopo una perquisizione della polizia in casa di uno degli indagati. Secondo gli investigatori, due membri della rete erano tra i fiancheggiatori di Bin Laden in Pakistan, mentre a capo di tutta l’organizzazione c’era l’imam Muhammad Hafiz Zulkifal, 43 anni, che lavorava tra Brescia e Bergamo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

EMERGENZA MIGRANTI

La Chiesa all’Ue «Bombardare i barconi atto di guerra» ● La Chiesa dice no al piano della Ue sull’emergenza immigrazione. «Non siamo soddisfatti di questo accordo», dice il «ministro» vaticano per le migrazioni, il cardinale Antonio Maria Vegliò, a proposito della dichiarazione uscita dal Consiglio europeo di giovedì. In particolare se la prende con l’ipotesi di eliminare le imbarcazioni, sotto l’egida Onu, con azioni mirate. «Bombardare in un Paese è un atto di guerra! Poi a cosa mirano? Solo ai piccoli battelli dei migranti? Chi garantisce che quell’arma non uccida anche le persone vicine? E poi, anche se fossero distrutti tutti i battelli, il problema continuerà ad esistere, i disperati troveranno sempre sistemi per fuggire». L’unica cosa che sembra soddisfarlo sono i nuovi fondi Ue per Triton e Poseidon: circa 120 milioni di euro l’anno per la prima e 16 milioni per la seconda, nel 2015 e 2016. Più moderato il cardinale segretario di Stato Parolin: «La strada presa dalla Ue è giusta, ma è necessario mettere questi Paesi nelle condizioni di non costringere i propri cittadini a fuggire».

Gli ultimi sbarchi in Sicilia

LO PORTO, AULA VUOTA OBAMA SOTTO ACCUSA «NON LO DISSE A RENZI»

41

MADE IN ITALY

Crac da 3,5 milioni In manette Marenco, patron di Borsalino 1Preso in Svizzera,

è accusato di truffa ed evasione fiscale La celebre azienda lo aveva esautorato

D

ici Borsalino e pensi ai due film con Alain Delon ma anche ad Humphrey Bogart, a Harrison Ford in Indiana Jones, ai Blues Brothers e Michael Jackson in Billie Jean. Ieri, però, il celebre cappello che prende il nome dall’industriale piemontese Giuseppe Borsalino, classe 1834, è rotolato nelle pagine di cronaca. Marco Marenco, 59 anni, astigiano, ex patron dell’azienda, è stato arrestato a Lugano per un crac da 3,5 miliardi di euro. Un “buco” legato, in particolare, ad investimenti nel settore dell’energia: le sue società, ben inserite nel mercato italiano del gas, avrebbero cominciato ad andare in rosso tre anni fa e Marenco avrebbe girato ingenti quantità di denaro su conti offshore nei paradisi fiscali. LATITANTE A far scattare le indagini il mancato pagamento delle accise da parte di alcune aziende di Marenco, illecito scoperto dalla Dogana di Alessandria. Solo uno dei tanti passivi della decina di società dell’imprenditore, fallite nel 2013. Latitante da luglio, l’uomo d’affari è accusato di ban-

Alain Delon nel film «Borsalino» ANSA

carotta, truffa ed evasione fiscale: inseguito da un mandato di cattura internazionale firmato l’estate scorsa, era amministratore unico di una finanziaria in centro a Lugano ed è stato individuato grazie al sistema di videosorveglianza cittadino. L’Italia ha già chiesto l’estradizione dell’uomo, ai cui danni, nei mesi scorsi, era stato disposto il sequestro di circa 77 milioni di euro, che comprendeva le quote detenute in Borsalino. L’azienda ha precisato ieri che Marenco era stato esautorato nel 2008 dall’azienda, che gli aveva tolto poteri decisionali. Dallo scorso ottobre, inoltre, era stato messo in mora. La celebre firma del made in Italy, che conta circa 130 dipendenti, attraversa tra l’altro acqua agitate a causa dei debiti accumulati. Il 2013 si era chiuso con una maxi perdita di 21,93 milioni. f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IN UNA DITTA DI PRODOTTI CINESI IN TOSCANA

Falso vino con piselli e prugne Sequestrate 20 mila bottiglie ● Erano già pronte ad essere commercializzate, tutte con la loro bella etichetta «vino» o «grappa» e impacchettate in centinaia di casse. Invece le 20 mila bottiglie sequestrate ieri in un’azienda di Campi Bisenzio, Firenze, erano fatte con un mix di alcol e piselli oppure prugne, riso o sorgo. Il blitz compiuto dagli uomini del Corpo forestale e dell’Agenzia delle dogane ha portato inevitabilmente anche alla denuncia del titolare della

● Nonostante già sapesse della morte dei due ostaggi in Pakistan, tra cui il nostro Giovanni Lo Porto, Obama non avrebbe detto nulla a Renzi venerdì scorso alla Casa Bianca. La ricostruzione è del «New York Times», che conferma che il presidente Usa ha avvertito il nostro premier solo mercoledì. Per il «Washington Post» Obama potrebbe rivedere certe operazioni coi droni. Intanto, ieri, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha riferito a Roma in una Camera tristemente deserta (foto Ansa) sul raid Usa di gennaio in cui è morto Lo Porto: «Ci sono voluti tre mesi per le verifiche sul posto», ha detto.

AZIONE IMMEDIATA

ditta, conosciuta come uno dei più grandi distributori di prodotti cinesi. Dovrà rispondere dei reati di frode in commercio e violazione del codice del consumatore sulla sicurezza dei prodotti. Le bevande venivano spacciate per prodotti tipici dell’antica tradizione asiatica, come la celebre grappa cinese, ma all’interno c’era tutt’altro. Gli agenti hanno apposto i sigilli a 3 mila macchinari elettrici risultati irregolari.


42

AltriMondi R

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ATTESO IN TUTTO IL MONDO

L’Apple Watch già in nove Paesi Giallo sull’Italia

GAZZAWEEKEND di FRANCESCO RIZZO

Rock, film, camminate Ăˆ la festa del 25 aprile oncerti, rassegne, passeggiate, proiezioni: in tutt’Italia c’è una lunga collana di iniziative legate alla festa della Liberazione. Fra gli esempi, da nord a sud: a Milano, una mostra di fotografie sulla guerra partigiana allo Spazio Oberdan, laboratori per bambini e ragazzi legati al tema-25 aprile in collaborazione con Topolino (alla Rotonda della Besana) e una rassegna di film al Museo Interattivo del Cinema; a Torino, la visita al rifugio antiaereo di Palazzo Civico, aperto dopo il restauro e Il jazz della Liberazione, una serie di concerti (e film e letture) in vari punti della cittĂ ; a Reggio Emilia, sul palco dalle 15, Modena City Ramblers, Filippo Andreani, The Bluebeaters; a

Curiosità a Hangzhou, in Cina, dove da ieri si vende l’Apple Watch GETTY

è finalmente arrivato l’orologio della Mela Da noi a fine maggio, ma non c’è una data

Filippo Conticello @filippocont

Q

ui bufale, misteri e ansia, troppa ansia. Altrove file, anche se i pre-ordini online le hanno ridotte rispetto ad altri tempi. In ogni caso, negli store di nove Paesi fortunati ieri è atterrato l’Apple Watch, il telefonino della Mela, aggeggio di culto ancora prima della vendita. Nel primo elenco di nazioni, Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Regno Unito e Stati Uniti: ovunque sono state documentate le stesse scene, la coda che si scioglie in giubilo appena l’orologio si chiude al polso. Pare che tale Melanie Firbank, istruttrice di fitness australiana, sia la prima al mondo ad averlo ricevuto, anche se il fuso orario le ha dato una mano. Il fattorino che ha suonato alla sua porta alle 8.30 in punto le ha detto che lei era la prima del turno di consegne, poi complimenti, abbracci e scatto sorridente da regalare ai Social.

tutto un’indiscrezione: dopo i ÂŤrumorsÂť non confermati sul via ai pre-ordini online nel nostro Paese dall’8 maggio, il New York Times ieri ha citato un’esclusiva boutique di Milano fra quelle selezionate per affiancare i normali store della Mela (stavolta Cupertino fa decisamente l’occhiolino al lusso). Ăˆ il ÂŤ10, Corso ComoÂť di Carla Sozzani, sorella di Franca, direttore di Vogue Italia: ieri per ore si è pensato che il gioiellino sarebbe subito arrivato lĂŹ, nella centralissima via a due passi dalla vertigine di piazza Gae Aulenti. Poi, però, la smentita secca: meglio mettersi il cuore in pace, anche in Corso Como riceveranno i modelli per la seconda ondata di lancio, quella che investirĂ il nostro Paese. Il tutto, però, non fa che aggiungere mistero perchĂŠ ancora manca la data ufficiale per l’Italia: sappiamo solo che il D-day sarĂ dopo la prima metĂ di maggio, ma gli esperti puntano forte sul 22. Nell’attesa, l’Apple ha messo online la guida ufficiale e l’Apple Store ha aperto una sezione dedicata alle applicazioni giĂ compatibili con il dispositivo, da Facebook a Twitter, da Yahoo allo shopping di Amazon. Se ne vedono giĂ tre mila disponibili e aiutano a farsi un’ idea del perchĂŠ di tanta ansia in giro. Forse troppa.

LUSSO Da queste parti è ancora

Š RIPRODUZIONE RISERVATA

INCONTRO A FANO

Tutto Mandelli da Osnago... a Los Angeles

Il campione in carica, Giulio Morini â—? Oggi e domani, al Best Western Antares Hotel Concorde di Milano, piĂš di 200 giocatori da tutta Italia si contenderanno il titolo di Campione Nazionale di Monopoly. SĂŹ, il famoso gioco di societĂ in cui vince il piĂš bravo a contrattare case e alberghi. Chi alzerĂ la coppa di Campione Italiano avrĂ anche la possibilitĂ di partecipare ai Mondiali di settembre a Macao, in Cina. Con

21/4 - 20/5 TORO

21/5 - 21/6 GEMELLI

22/6 - 22/7 CANCRO

23/7 - 23/8 LEONE

24/8 - 22/9 VERGINE

7+

6+

7,5

7

7

6,5

Mattinata serena, fattiva, ottima per spese e incassi. Pomeriggio ameno, divertente, sudombelicante. Con Lady Fortuna nei paraggi a farvi sorprese.

Fino alle 15 la Luna transita chez vous: ogni programma riesce bene, voi spiccate su tutti. Resto di giornata gaudente, trionfante, suinamente ridente.

Mattinata forse noiosina e demotivante. State su: dalle 15 la Luna nel vostro segno vi risolleverĂ . E sponsorizzerĂ il lavoro. Fornicazione melensa.

Mattinata di buoni risultati e utile a organizzarvi su ogni fronte. Poi sarete (o vi sentirete) forse soli. Ma anche in odor di trionfo. Pure suino. Ottimo.

23/9 - 22/10 BILANCIA

23/10 - 22/11 SCORPIONE

23/11 - 21/12 SAGITTARIO

22/12 - 20/1 CAPRICORNO

21/1 - 19/2 ACQUARIO

20/2 - 20/3 PESCI

7

6,5

7+

5,5

6

6+

Fin verso le 15 obblighi e probabili intranci vi fanno venire gli zebedei a pois. Poi la giornata si farĂ liberatoria. E magari fornicatoria. Vittoria!

Mattinata (forse) lillera e giuliva. Poi, dalle 15, la Luna vi metterĂ gli zebedei in una sac a poche e strizzerĂ . Ahia. Lavoro e attivitĂ suina scarsini.

Fino alle 15 don’t send people to that country e state su, perchÊ poi vincerete (quasi) a tutto campo. Ormoni come meloni vi fan fornicare dolcemente.

La simpatica voglia di strozzare chiunque vi accompagna fino alle 15, poi gli altri vorranno strozzare voi. Può darsi tuttavia che si fornichi con gioia.

Roma, all’Auditorium Parco della Musica, un concerto (diretto da Nicola Piovani) di brani tratti da colonne sonore cinematografiche, che vogliono sottolineare il tema della libertà . Molte anche le escursioni guidate sui luoghi della Resistenza (nel

Via alla sfida! Chi è piÚ bravo a Monopoly?

21/3 - 20/4 ARIETE

Mattinata ok per pianificare, lavorare bene e partire. Dalle 15 saranno ore di zebedei girati e d’umor oscillanterrimo. Come il sudombelico. UssignÚr.

Ligabue, stasera su Rai 1 ANSA

Pavese, a Lucca, Rieti, Viterbo...). Con partenza da Pescara, fra l’altro, sarĂ possibile attraversare la zona della Majella, sulla “Transiberiana d’Italiaâ€? (la seconda ferrovia piĂš alta d’Italia dopo il Brennero) per ricordare la Brigata Maiella, unica formazione partigiana decorata con medaglia d’oro al valore militare. Per chi resta a casa c’è il ricco menĂš televisivo. Da segnalare, tra l’altro, lo speciale Viva il 25 aprile!, su Rai 1 dalle 21.15 e in diretta da piazza del Quirinale a Roma, ospiti Roberto Saviano, Marco Paolini, Francesco De Gregori e Luciano Ligabue. Mediaset propone 25 Aprile: il Coraggio e la LibertĂ , con testimonianze e immagini d’epoca, alle 21.20 su Rete 4; Sky una maratona di classici su Cinema Classics HD e, su History (canale 407), il documentario Me ne frego! Il fascismo e la lingua italiana (ore 21), ovvero come si parlava nei giorni in camicia nera.

A MILANO LE FINALI DEL CAMPIONATO ITALIANO

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

Mattinata forse complicata a tutto tondo, specie in casa. Resto di giornata, invece, d’umor contento, con news e riuscite (anche suine) quasi memorabili.

spazio anche per il Monopoly, per i social network nei musei e perfino per le arti marziali

IL 70° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

C

1Dagli Usa alla Cina

1Nel giorno della festa dell’Italia liberata c’è

Niente sbotti, niente testardaggini: sarebbero boomerang che vi colpirebbero nell’immagine e sul muso. Resa suina forse perfettibile, ma l’amor consola.

Potete sbrigare tante cose. Ma dalle 15 non fate a pezzi gli zebedei della gente sclerando e pretendendo. Numerose le annessioni suine ai corpi altrui.

questo campionato si festeggia anche l’80° compleanno di un gioco conosciuto da almeno un miliardo di persone: per l’occasione, oltre al “live twittingâ€? sull’account Hasbro Gaming Italia, c’è la diretta streaming sul Canale YouTube Monopoly Italia. Su Hasbrogaming.it trovate tutto il necessario per partecipare al torneo, a cominciare dal regolamento ufficiale. Oggi è il day one, decisivo per alcuni, l’ultima spiaggia per arrivare in finale. Il day two, domani, è il piĂš emozionare: semifinali e l’attesissimo “final tableâ€?. Parallelamente, in collaborazione con Pepita Onlus, anche i piĂš piccoli avranno il loro torneo dedicato: si giocherĂ con il Monopoly Junior, l’edizione speciale per i bambini, e si farĂ merenda con le torte create da un pasticciere per questo ottantesimo compleanno.

Francesco Mandelli, 36 anni

FINALE NAZIONALE CAMPIONATO DI MONOPOLY OGGI E DOMANI AL BEST WESTERN ANTARES DI MILANO

CONSIGLIO

LO SPORT IN TV

I FUMETTI DARK DI FRANK MILLER PRENDONO VITA I personaggi del fumetto culto di Frank Miller tornano questa sera sul piccolo schermo grazie ad Mtv, che trasmetterà in prima serata il film del 2005 Sin City, diretto da Robert Rodríguez e dallo stesso Frank Miller con Quentin Tarantino special guest director. Potrete rivedere dunque l’indimenticabile balletto di Jessica Alba, che sarà ancora piÚ sexy nel sequel che uscirà a ottobre. DA VEDERE STASERA SU MTV ALLE 21.10

#INVASIONIDIGITALI I SOCIAL NEI MUSEI

â—? Chi ha detto che i social sono nemici della cultura? L’iniziativa #invasionidigitali propone, fino al 3 maggio, di visitare musei, monumenti, castelli e luoghi d’arte in tutt’Italia, armati di smartphone, macchine fotografiche, iPad per condividere via web ciò che si vede e merita di essere conosciuto. Decine gli eventi previsti su invasionidigitali.it. #INVASIONIDIGITALI FINO AL 3 MAGGIO IN TUTT’ITALIA

BASILICA SOTTOTERRA NEL CUORE DI ROMA â—? SacralitĂ , mistero, magia. Riapre domani a visite guidate dopo una prima fase di restauri la Basilica Sotterranea di Porta Maggiore a Roma, del I sec. d.C., forse luogo di culto, forse edificio funerario. Visibile solo su prenotazione, anticipa alcune basiliche cristiane. BASILICA SOTTERRANEA PORTA MAGGIORE RIAPERTURA A ROMA DOMANI. PER VISITE: 0639967700

â—? Il “non giovaneâ€? diventato scrittore presenta a Fano (Pu) il suo romanzo ÂŤOsnangelesÂť (Baldini&Castoldi), titolo che unisce, in modo ironico, l’Osnago dove è cresciuto, nel Lecchese — e la sua galleria di personaggi bizzarri e poetici — con Los Angeles, meta dei sogni. Ăˆ il via di ÂŤCortili letterariÂť, una serie di incontri con autori under 35. CORTILI LETTERARI OGGI ALLE 18 A FANO, CORTILILETTERARI.IT

IL PRIMO ÂŤSIN CITYÂť

AGENDA

) " ) 1

)

) && ) /

) + ) &4 )

) &0 ) $ ) , 1# *! 0

IL MITO DI BRUCE LEE PROTAGONISTA A UDINE � Oltre 70 titoli fino al 2 maggio per scoprire i film che arrivano dal lontano Oriente: al Far East Festival, oggi e domani, appuntamento anche con il cinema d’arti marziali, tra cui il leggendario L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente, con Bruce Lee. FAR EAST FESTIVAL, A UDINE PER INFO: FAREASTFILM.COM

) " ) 1 0

0

) &

) " ) 1 1# *! / 0 )

& &

0

) &( ! # 3 ' # 0

0

! 2% 1 ..%( 1 ). # ! ( ) 0

0

"' %# .% !! #3 0

1' ) & 0

" # ! 1 ..%( ! 2% ) /

&


SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1MANUEL RITZ Blazer nero con microfantasia e interno a contrasto, due bottoni

GAZZA LOOK

Rispoli

dalla linea slim per l’uomo moderno che ama vestire sporty chic, per sentirsi comodo e perfetto anche in una situazione informale 315 euro

Umberto Rispoli, 26 anni, ha vinto, in sella a Rulership, la Queen Elizabeth II Cup all'ippodromo di Sha Tin a Hong Kong il 29 aprile 2012 GRASSO

Domani con Azari sfida il basco Muqaawel ● A Capannelle Rispoli è stato ingaggiato dal top trainer Bruno Grizzetti. Nel Premio Parioli (gr. 3, m 1600) salirà in sella ad Azari in un campo di 12 partenti. Nel Premio Regina Elena (gr. 3, m. 1600) monterà Testa o

Croce in un campo di 14 partenti. Rispoli al via anche nel Premio Botticelli, prova di selezione storicamente cruciale in chiave Derby, in programma il 17 maggio. Per Umberto la monta di Fantastic Love. «Avevo avuto altre proposte per il

Regina Elena, ma avevo dato la parola a Grizzetti e per me la parola è sacra. Come andrà? Capannelle non perdona e il cavallo basco in arrivo, Muqaawel, avrà fatto grandi cose in Francia. Ma voglio vederlo a Roma».

PER LUI

Da Scampia a Parigi passando per l’Oriente «Ho fame di vittorie» 1A Capannelle plana il fantino ormai stella a Hong Kong e in

Giappone: «La Francia una sfida vinta, per amici Sirigu&Co.»

Nicola Melillo

A

Capannelle ormai ci torna da grande, ma per Umberto Rispoli il volo per Roma prenotato per domani ha un gusto sempre speciale. I Premi Parioli e Regina Elena, con un «Botticelli» che fa battere il cuore guardando al Derby, segnano il via della stagione del galoppo. E a Capannelle, lo scugnizzo di Scampia diventato stella fra i fantini, ha lasciato un pezzo di cuore, oltre a 4 secondi posti nel Derby che chiedono vendetta. GIRAMONDO Rispoli, 26enne, a Capannelle vinse il suo primo gruppo 1, il «Lydia Tesio» in sella ad Aoife Alainn, 5 anni fa. Da allora i confini si sono allargati a dismisura: Sudafrica, Giappone, Hong Kong e Francia, dove vive da 4 anni dando una svolta formidabile alla vita: «Ho comprato casa a Chantilly, con 4mila mq di giardino. Mi sento parigino». SIRIGU A Parigi Umberto, che ha nel fratello Pietro «un amico, una seconda metà», frequenta l’altro big Mirco Demuro, ma anche i giocatori del Psg. «Con Sirigu spesso ceniamo insieme a casa, Pastore spesso viene alle corse. Tanti nel calcio sono ippici appassionati. Max Allegri mi chiamava spesso "Nano, come stai?". Cavani? Eh, preciso che io, napoletano, tifo Fiorentina dai tempi di Batistuta». FAME Una vita, quella di Umbertino, con una parolina magica come filo conduttore: «Fa-

PER LEI LONGINES CRONOGRAFO con movimento meccanico ● 2.790 euro

ANGELO NARDELLI GIACCA in fresco di lana a quadri ● 398 euro

CP COMPANY CARDIGAN in cotone con zip ● 263 euro

PIQUADRO ZAINO porta computer e iPad®Air con portabottiglia ● 398 euro

43

A EST Quindi la sfida in Oriente. Invitato sistematicamente in inverno in Giappone: «In 3 mesi 28 vittorie, da allora non manco più. Lì stiamo chiusi in quarantena prima di ogni corsa. Una volta m’hanno sospeso per essere andato su facebook. Ma non ne potevo più. Parlavano tutti giapponese, ero solo e m’è scappato». O a Hong Kong, dove ha vinto la classifica dei fantini, con una media di 50 vittorie a inverno e dove l’avrebbero voluto per tutto il 2015. «Ma non rinuncio all’Europa: ho grandi opportunità. Il legame col trainer Mikel Delzangles mi permette di montare cavalli dell’Aga Khan, della Marchesa de Moratalla, di Wildenstein ecc... Il mio idolo? Dettori, ma soprattutto Fernando Jovine: lo imito nella tattica. La testa è tutto. Conterà anche a Capannelle». © RIPRODUZIONE RISERVATA

A cura di FABRIZIO SCLAVI gazzalook@gazzetta.it

SWATCH OROLOGIO O con cassa dorata co ● 105 euro GAUDÌ GIACCA in cotone a due bottoni ● 130 euro

FERRANTE PANTALONI in cotone ● 99 euro STONE ISLAND BLAZER in tessuto performante anti acqua e vento ● 475 euro

GANT CAMICIA in cotone con botton down ● 99 euro

me». Di salire in sella, di farlo vincendo, di vincere al top. «Mio padre Gaetano, fantino, mi ha trasmesso la passione per i cavalli. Mia madre Barbara era un "carabiniere". Abitavamo alle Vele, a Scampia. Non era facile. "Studia e costruisciti una vita" diceva. L’ho fatto. A 14 anni ho azzardato e andai a imparare il mestiere da un’icona come Luigi Camici (allenatore di Tony Bin, n.d.r). Parlava poco, ma bastava per emozionarti. Poi la scuola fantini a Pisa, 5 anni da allievo col grande Alduino Botti a Milano e le prime vittorie. Poi...». Poi una vittoria dopo l’altra: 2 scudetti in Italia, nel 2009 e 2010, con 246, poi 206 vittorie e gran premi a go go.

CLARKS POLACCHINO stringato in suede ● 135 euro

BLAUER TRENCH multitasche con cintura ● 248 euro

SEVENTY GIACCA doppiopetto in piquet stretch ● 326 euro

GEOX RESPIRA STIVALE in pelle traforata ● 159,90

CAMPOMAGGI ZAINO in cuoio e cotone stampato multicolor ● 270 euro

DIESEL CAMICIA in cotone con dettagli sul colletto ● 200 euro BRUNELLO CUCINELLI GONNA in tulle laminato ● 1360 euro

COLMAR PIUMINO ultraleggero sciancrato ● 195 euro

KEP ITALIA CASCO super leggero in policarbonato ● 1.328 euro

NOVITA’ LONGINES

La sala di controllo e di raccolta dei dati del sistema di rilevamento LPS

Con LPS la corsa ai raggi x per tutti

I

l debutto all’ippodromo australiano di Randwick (Sidney) imperniato sulle Queen Elizabeth Stakes Day. La Longines che lo ha prodotto lo definisce rivoluzionario soprattutto perché accessibile a tutti, in tv, su internet e sugli smartphone attraverso delle app che permetteranno la visualizzazione anche in 3D. LPS Si chiama LPS (Longine Position System) è un sistema di rilevamento che offre dati immediati sulla posizione esatta dei cavalli durante la corsa, la loro distanza e la loro velocità. Vanta una precisione di 5 centimetri ed esegue fino a 1.000 misure al secondo. L’LPS fornirà dati istantanei anche sull’ordine di arrivo, i distacchi tra i cavalli. In sostanza si potrà scannerizzare la corsa dal primo all’ultimo metro in tempo reale attraverso un piccolo rilevatore (del peso di 60 grammi) che viene posizionato sotto la sella di ciascun fantino e ciò consentirà, collegandolo al centro di controllo, la raccolta dei dati e la loro trasmissione istantanea ai fruitori finali. CAPACITÀ Secondo la Longines il sistema LPS è stato creato perché la capacità di rilevare dati sulle prestazioni in tempo reale con maggiore precisione e ripetibilità è molto importante per l’ippica e questo sistema ha il potenziale per of fr ire vantaggi a chiunque, dagli addetti ai lavori fino agli scommettitori.


44

SABATO 25 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.