Un nuovo Margine per Mondello

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UN NUOVO MARGINE PER MONDELLO Concorso per una scuola innovativa

UniversitĂ degli Studi di Cagliari

FacoltĂ di Ingegneria e Architettura Corso di Laurea Magistrale in Architettura A.A. 2017 / 2018

Tesi di Laurea di Nicholas Canargiu e Sara Montis Relatore: Giovanni Marco Chiri



UN NUOVO MARGINE PER MONDELLO Concorso per una scuola innovativa

UniversitĂ degli Studi di Cagliari

FacoltĂ di Ingegneria e Architettura Corso di Laurea Magistrale in Architettura A.A.. 2017 / 2018

Tesi di Laurea di Nicholas Canargiu e Sara Montis Relatore: Giovanni Marco Chiri Controrelatore: Giovanni Battista Cocco



Indice

Introduzione 9

LA SCUOLA Un’architettura importante

13

Le leggi nell’ultimo secolo

15

La scuola innovativa

17

IL CONCORSO Il bando di concorso

25

Il luogo: Palermo

29

I riferimenti progettuali

39

IL PROGETTO Descrizione del progetto

BIBLIOGRAFIA

51



Le scuole sono cominciate con un uomo sotto ad un albero, che non sapeva di essere un maestro, e che esponeva ciò che aveva compreso ad alcuni altri, che non sapevano di essere gli studenti. Louis I. Kahn, Form and design, 1960


38°6'43"56 N 13°20' 11" 76 E


Introduzione

Il lavoro per questa tesi ci ha portato a parte-

Palermo.

cipare ad un concorso per la progettazione di

È caratterizzato da ambienti familiari e sicuri,

una Scuola a Palermo.

gli spazi per l’apprendimento sono organizzati

La scuola è il luogo più importante per i bam-

attorno ad una corte, un ambiente protetto e

bini perché si trovano in un momento fonda-

a misura di bambino, in cui possono avventu-

mentale della loro vita: l’infanzia. È il primo

rarsi con sicurezza per esplorare il mondo che

ambiente in cui devono interagire autonoma-

li circonda.

mente in uno spazio diverso rispetto alla pro-

La tesi si articola in tre capitoli che seguono

pria casa, alla quale sono abituati.

l’approccio scelto durante la fase di progetta-

Progettare una scuola significa pensare ad

zione del concorso.

uno degli edifici pubblici più importanti. L’e-

Il primo capitolo è dedicato alla ricerca sulle

dificio deve creare le condizioni per consentire

scuole, in particolare sulle scuole innovative

lo sviluppo evolutivo dell’individuo, dalla prima

in Italia. Abbiamo visto l’evolversi dei decreti a

infanzia all’adolescenza, favorendo la comuni-

partire dalle “Istruzioni Tecnico Igieniche” del

cazione e le relazioni interpersonali in maniera

1888, fino alle “Linee Guida” del MIUR del 2013.

efficace. Sviluppando, inoltre, la capacità di

Aiutandoci con alcuni libri di testo, abbiamo

rispettare le regole e imparare a coltivare la

cercato di capire cosa significa progettare oggi

propria autostima.

una scuola “innovativa”.

La progettazione si basa principalmente sullo

Il secondo capitolo è dedicato al concorso, allo

studio del luogo: la storia, il clima e il paesag-

studio del luogo, della storia, del clima e ai rife-

gio. Abbiamo pensato ad un edificio compatto

rimenti progettuali.

con uno spazio libero centrale, che si protegge

L’ultimo capitolo contiene la parte principale di

dal clima caldo ma si apre verso il territorio. È

tutto il nostro lavoro: il progetto. Dall’idea ini-

un edificio pubblico che valorizza i meccani-

ziale alla forma finale, dalla disposizione degli

smi sociali, formativi e culturali del territorio di

spazi al dettaglio costruttivo. 9



LA SCUOLA



Un’architettura importante

Il periodo più importante della vita di una per-

genera risentimento, disaffezione o violenza.1

sona sono i suoi primi giorni, i suoi primi mesi

L’architettura può diventare un importante

e i suoi primi anni. Ed è in questo periodo che

strumento di prevenzione di questi fenomeni.

il bambino sviluppa il carattere e le emozioni.

La scuola è principalmente il luogo di forma-

Gli spazi delle scuole sono i primi ambienti in

zione e educazione, deve diventare lo stru-

cui i bambini, abituati a vivere gli ambienti do-

mento principale per diffondere, già dall’in-

mestici, interagiscono con un ambiente estra-

fanzia, i principi di sostenibilità e il rispetto

neo.

dell’ambiente.

Questi nuovi spazi diventano per il bambino

Da tutto questo ne deriva che l’architettura

un sistema in cui sono presenti in maniera

delle scuole è importante e se la nostra società

ridotta e controllata le gerarchie spaziali e le

deve rigenerarsi deve iniziare da qui.

relazioni sociali che caratterizzano lo spazio

Le scuole devono essere oggetto della massi-

urbano, diventando un piccolo laboratorio

ma attenzione da parte della politica e delle

di sperimentazione: spazi per il riposo, per il

amministrazioni pubbliche, poiché tutte le ri-

lavoro, per il gioco, per l’attraversamento, per

sorse dedicate ai piccoli cittadini in questa età

l’attesa e per l’aggregazione si concentrano in

saranno gli investimenti più vantaggiosi per il

un unico edificio. Un edificio che deve essere

loro futuro.2

progettato a misura di bambino e gli spazi devono rispettare le sue proporzioni. Esiste una relazione tra la configurazione spaziale di un ambiente scolastico e il manifestarsi o meno di azioni legate al bullismo e al vandalismo. Una buona scuola riesce a rafforzare l’autostima del bambino, e una cattiva scuola invece

1

P. C. Pellegrini, La relazione tra gli spazi,

linguaggio architettonico e educazione, “AREA” 146, Children, Milano 2016. 2

F. Tonucci, Para parvulos, “Arquitectura

Viva” 126, Primera infancia, Madrid 2009. 13



Le leggi nell’ultimo secolo

Prima del 1888, anno in cui in Italia vengono

gettazione di edifici scolastici” nel quale ar-

pubblicate le “Istruzioni Tecnico Igieniche” per

chitetti, pedagogisti, medici e amministratori

la realizzazione degli edifici scolastici, non si

del Centro Studi configurano i nuovi caratteri

era mai data grande importanza ad elementi

dell’edificio scolastico sostituendo il concetto

progettuali come il dimensionamento del-

di “istruzione” a favore di quello di “educazio-

le aule, l’aerazione, il tipo di illuminazione o

ne”.

i requisiti dei servizi annessi. In questi anni si

Si hanno nel 1962 altri impulsi innovativi, quan-

diffonde la tipologia “a corridoio” individuando

do si passa alla “scuola media unica”, occasio-

altre funzioni ed altri spazi, come l’auditorium,

ne che porta anche a definire la scuola “attiva”,

l’atrio o la palestra, che avrebbero caratterizza-

nella quale al concetto di “ascoltare” si sostitui-

to i nuovi edifici destinati all’istruzione.

sce quello di “scoprire”.

Nel 1911 il Ministero pubblica la “Casa della

Nel 1970 le nuove norme tecniche per l’edilizia

scuola”, in cui compaiono per la prima volta

scolastica concepiscono ogni edificio come un

piante e progetti tipo per la realizzazione degli

organismo architettonico omogeneo e non

edifici scolastici.

come una semplice addizione di elementi

Nel DM del 1925 vengono fornite le “Linee

spaziali, contribuendo allo sviluppo della sen-

guida sulle nuove costruzioni scolastiche”, for-

sibilità dell’allievo e diventando esso stesso

niscono specifiche non solo sull’esposizione

strumento di comunicazione e quindi di co-

solare o sulla presenza di adeguati servizi, ma

noscenza per chi lo usa”. Aspetti qualitativi e

sottolineano la necessità di attrezzare le nuo-

progettuali che trovano risposta in nuovi edi-

ve scuole con spazi destinati ad altre attività,

fici nei quali l’articolazione degli spazi sembra

come palestre, refettori, sale per la musica, per

rispondere all’esigenza di sollecitare nuove

il disegno, per l’educazione tecnica.

forme di insegnamento. Non è più soltanto

Nel 1954 vengono codificate queste ultime

l’aula lo spazio dedicato alla lezione, ma anche

considerazioni nel “Regolamento per la pro-

lo spazio aperto. 15


Il DM del 18 dicembre 1975 si concentra al ruolo di elemento esemplificativo e trainante che la scuola deve avere nel tessuto sociale, in termini di integrazione, accessibilità, sostenibilità. In tal senso, è imprescindibile l’apporto delle nuove tecnologie, che mirano a rendere autosufficiente ed economicamente vantaggiosa la maturazione degli spazi e pongono in primo piano il concetto di “sostenibilità” anche in ambito educativo. Nel 2013 il MIUR, Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, promuove le “Linee guida per le architetture interne delle scuole”, una concezione dello spazio differente rispetto a quanto fatto precedentemente. Spazi modulari, facilmente riconfigurabili e in grado di rispondere a contesti educativi sempre diversi, ambienti plastici e flessibili, funzionali ai sistemi di insegnamento e apprendimento più avanzati.

16


La scuola innovativa

Se pensiamo ad una scuola del futuro stiamo

- la politica scolastica italiana segue da tem-

pensando alla necessita di avere un cambia-

po un’innovazione della didattica sostenuta

mento, una scuola nuova, più aperta, inclusiva

dalle nuove tecnologie puntando dapprima

con spazi dedicati a tutti.

sulla strumentazione e sull’alfabetizzazione tecnologico-informatica e quindi sulle cosid-

Beate Weyland, nel suo libro “Fare Scuola: un

dette “classi 2.0”;

corpo da reinventare” definisce l’innovazione delle scuole come il processo di cambiamento

- il progetto “abitare la scuola”, l’Istituto Na-

migliorativo, che può essere strutturale, rifles-

zionale di Documentazione Innovazione e

sivo-esperienziale e umanistico-antropologico:

Ricerca Educativa (INDIRE) ha recensito diverse scuole che rispecchiano maggiormente

L’innovazione strutturale pensa alla scuola

la relazione tra spazio e apprendimento e sta

come sistema e come organizzazione, e indi-

promuovendo importanti iniziative sul tema,

vidua i riferimenti teorici che giustificano una

in questi ultimi anni il MIUR ha sviluppato

strategia di trasformazione. In questi ultimi

un’attenzione particolare ai contesti dell’ap-

anni si possono rintracciare interessanti se-

prendimento, definendo le recenti Linee guida

gnali di innovazione:

dell’edilizia scolastica;

- “l’agenda digitale” dell’unione europea so-

- “la buona scuola”, un progetto lanciato dal

stiene l’innovazione indicando l’importanza di

Governo Renzi nel 2014 che esprime la volontà

modelli didattici che privilegiano un approc-

di destinare investimenti e liberare fondi per

cio attivo, collaborativo e personalizzato, ad

l’edilizia scolastica. Si parla di 5000 cantieri

esempio l’apertura dello spazio aula ad am-

per la scuola, modelli di progettazione che

bienti di apprendimento virtuale;

interpretano le Linee Guida per l’architettura scolastica definite dal MIUR. 17


L’innovazione espressivo-esperienziale consi-

ai criteri dell’estetica, dell’ordine, dell’intimità

dera il cambiamento come un evento socio-

e della protezione finalizzati alla conquista

culturale. Le scuole innovative si orientano al

dell’appartenenza.1

fare, più che al sapere, sono aperte all’esperienza diretta e concreta del reale, promuovo-

Negli ultimi anni l’Italia si è impegnata a pro-

no l’apprendimento attivo [...].

muovere una cultura dell’inclusione, permettendo il diritto all’istruzione per tutti. Come

L’innovazione umanistica considera il cam-

è stato definito dal DM 27 Dicembre 2012 la

biamento come un fatto complessivamente

scuola è un luogo di conoscenze, sviluppo e so-

umano, promosso dall’uomo per l’uomo in un

cializzazione per tutti. Sono accolte tutte le cul-

clima di relazione e reciprocità. [...] L’aula da

ture diverse ed è attenta alle esigenze di tutti

prigione dell’insegnamento diventa un punto

gli alunni: diversamente abili, dei bambini con

di riferimento per l’apprendimento del gruppo,

disturbi dell’attenzione e dell’apprendimento

ma anche il punto di partenza per l’esplora-

ma anche con bisogni educativi speciali.

zione e l’appropriazione del grande paesaggio

Le nuove scuole devono diventare un luogo

della conoscenza che diventa la scuola tutta.

pubblico per la conoscenza reciproca e per

I corridoi si animano con le loro librerie e con

la partecipazione sociale delle famiglie. Deve

gli scaffali a vista che contengono i più diversi

inoltre agevolare i percorsi di integrazione e

materiali didattici, oltre che i manufatti dei

creare ponti fra lingue e le culture diverse.

bambini e tanti oggetti. I grandi androni de-

Questa conoscenza reciproca si concretizza

serti tra le aule diventano il cuore della scuo-

nello scambio degli sguardi, con la possibilità

la e si vivificano con le piante, i grandi tavoli

di incontri e di collegamenti visivi tra i diversi

per gli incontri più o meno informali, i divani dove sostare. [...] “La scuola salotto”, un luogo di soggiorno accogliente e caldo che risponde 18

1

B. Weyland, Fare scuola: un corpo da

reinventare, Guerini Scientifica, Milano 2014.


luoghi in cui sono impegnati a lavorare.

della scuola.

Una didattica che non ha paura di pareti tra-

La sfida è quella di offrire un ambiente flessibi-

sparenti che consentano la condivisione oltre

le, nel quale si possono fare attività diverse: di

l’aula.

gruppo, discussioni, esposizioni, presentazioni

Ciascuno può scegliere di stare negli angoli

frontali e vari tipi di esercitazioni ai tavoli.

più appropriati della scuola per svolgere le at-

Viene privilegiato il lavoro di gruppo coinvol-

tività e può mettersi in relazione con il luogo

gendo maggiormente lo studente nel proces-

riuscendo ad identificarsi con esso.

so di apprendimento.

La scuola non deve essere suddivisa in am-

La flessibilità degli spazi si potrà estendere an-

bienti chiusi, ma deve avere spazi aperti come

che verso la comunità esterna, aprendo l’edifi-

quelli di una grande casa.

cio al territorio.

La biblioteca non ha più ragione di essere in

La scuola deve configurarsi anche come Cen-

uno spazio circoscritto. L’aula computer non

tro Civico in grado di funzionare da motore per

esiste più perché le tecnologie si trovano in an-

il territorio, per valorizzare quei meccanismi

goli e nicchie. I corridoi diventano i luoghi degli

sociali, formativi e culturali. Gli spazi aperti al

scambi sociali e culturali.

pubblico potrebbero essere l’auditorium, la bi-

La scuola va pensata in modo da lasciare

blioteca, la sala musica e la palestra.

sempre la possibilità di variare lo spazio a se-

Importanti sono anche i servizi come la caffet-

conda dell’attività che si sta svolgendo. Un

teria in connessione con la mensa, oppure sedi

tessuto fatto di aule, aree di lavoro, piazze e

per le società culturali o sportive utilizzando al-

giardini, proprio come un piccolo centro ur-

cune aule che possono mutare la loro funzione

bano. L’eliminazione dei corridoi in favore di

nel corso della giornata.

spazi abitabili dalla comunità scolastica, per lo svolgimento di attività didattiche e usi di tipo

A questi propositi le linee guida approvate dal

informale, permette di aumentare la vivibilità

MIUR nel 2013 definiscono alcune nuove tipo19


logie di spazi destinati all’apprendimento: la

essere consentita la flessibilità come nelle aule,

piazza-agorà, lo spazio base-aula, gli atelier-la-

ad esempio attraverso pareti scorrevoli per

boratori e gli spazi di apprendimento informa-

mutare gli spazi.

le.

Gli spazi di apprendimento informale sono luoghi dove gli studenti possono studiare in

L’agorà è il luogo in cui vengono ospitate le

maniera autonoma o in piccoli gruppi, in cui lo

funzioni pubbliche dell’edificio. È l’elemento

scambio di informazioni avviene in modo non

simbolico più importante e il punto centrale

strutturato. In essi vengono approfonditi alcuni

della distribuzione orizzontale e verticale di

argomenti con l’insegnante o luoghi di relax.

tutto l’organismo.

Inoltre nelle occasioni previste, i genitori li uti-

Lo spazio base è l’aula 2.0, viene superata la

lizzano come luoghi di seduta e conversazione.

centralità diventando il principale luogo di ap-

Sono anche la naturale estensione delle aule e

partenenza. Le attività però non si svolgeranno

dei laboratori.

soltanto in aula. Essa viene vista come una cellula che fa parte di un organismo più grande, “una casa madre da cui si parte e si ritorna”. Ci deve essere la possibilità di variare gli spazi, con pareti scorrevoli che consentono di unire più aule o di allargarsi negli spazi comuni, rendendo i confini dell’aula flessibili. Gli atelier si configurano come gli “spazi del fare”, ambienti in cui gli studenti possano muoversi in autonomia. Sono spazi specializzati per svolgere una determinata attività tecnica, scientifica o artistica. Anche qui deve 20




IL CONCORSO


Le 50 aree per le scuole innovative


Il bando di concorso

La questione del patrimonio scolastico è un

Il progetto svolto per questa tesi nasce dalla

tema sociale che va affrontato con investimen-

volontà di partecipare ad uno di questi concor-

ti significativi e una visione comune che coor-

si di architettura per le scuole innovative.

dini le azioni nelle diverse regioni.

Per fare questo, essendo ancora studenti della facoltà di Architettura di Cagliari, ci siamo ap-

Nel 2014 il Governo emanò una legge cono-

poggiati allo studio di ingegneria e architettu-

sciuta come La Buona Scuola e, in collabora-

ra GATE Engineering, con sede a Cagliari.

zione con il MIUR, il Ministero dell’Istruzione

Abbiamo scelto il concorso per la “Costruzione

dell’Università e della Ricerca, lanciarono un

di un Polo scolastico onnicomprensivo inno-

bando di concorso internazionale di idee per la

vativo nell’Area nord di Palermo”, bandito dal

progettazione e la realizzazione di nuove scuo-

comune di Palermo attraverso la piattaforma

le sparse in tutto il territorio nazionale.

online Concorrimi il 10 Novembre del 2017.

Questo bando, chiamato Scuole Innovative,

L’amministrazione comunale bandisce questo

vede il MIUR come promotore di un pro-

concorso internazionale, con procedura aperta

gramma che ha tra i suoi obbiettivi quello di

in due gradi, per l’acquisizione di un progetto

realizzare più di 50 scuole, almeno una per

con livello di approfondimento pari a quello di

ogni regione d’Italia, innovative dal punto di

un progetto di fattibilità tecnica ed economica.

vista architettonico, impiantistico, tecnologi-

Il concorso ha come tema la realizzazione di un

co, dell’efficienza energetica, della sicurezza

complesso scolastico onnicomprensivo. Viene

strutturale e antisismica, caratterizzate dalla

richiesta una scuola materna (di quattro sezio-

presenza di nuovi ambienti di apprendimento

ni), una scuola elementare (di dieci sezioni) e

e dall’apertura al territorio.

una scuola media (di quindici sezioni).

1

1

Tratto

dal

bando

#scuoleinnovative

pubblicato dal MIUR il 12 maggio 2016. 25


4 AULE scuola infanzia 810mq

15 AULE Scuola media 3500mq

10 AULE scuola elementare 1890mq

Scuola materna - 4 sezioni, 120 alunni DM 1975 Spazi per attività ordinate: Attività a tavolino (4 aule) Attività speciali Spazi per attività libere: Spazi per attività pratiche: Spogliatoio Servizi igienici Deposito

54 72 108 60 80,4 15,6

Spazi per la mensa: Mensa Cucina e locali annessi

48 42

Assistenza: Stanza per l'assistente Spogliatoio e servizi igenici Lavanderia

20,4 8,4 4,8

Le superfici della scuola

Scuola elementare - 10 classi, 250 alunni DM 1975 Attività didattiche: Attività Normali (10 aule)

45


Mensa Cucina e locali annessi

48 42

Assistenza: Stanza per l'assistente Spogliatoio e servizi igenici Lavanderia

20,4 8,4 4,8

Scuola elementare - 10 classi, 250 alunni DM 1975 Attività didattiche: Attività Normali (10 aule) Attività interciclo

45 160

Attività collettive: Attività integrative e parascolastiche Mensa, cucina e locali annessi

100 175

Attività complementari: Biblioteca Insegnanti Connettivo e servizi igienici: Spazi per l'educazione fisica: Palestra, servizi palestra Direzione didattica

32,5 412,5 330 100

Scuola media - 15 classi, 375 alunni DM 1975 Attività didattiche: Attività Normali (15 aule) Attività Speciali Attività musicali

45 300 41,25

Attività integrative e parascolastiche Biblioteca alunni Mensa e relativi servizi

225 75 187,5

Attività collettive:

Attività complementari: Atrio Uffici ecc.

75 157,5 753,75

Connettivo e servizi igienici: Spazi per l'educazione fisica: Palestra, servizi palestra

1

330


Monte Pellegrino

Veduta Est

Mare

Capo Gallo

Veduta Nord

Veduta Ovest

Monte Pellegrino

Veduta Sud

Palermo


Il luogo: Palermo

Ci troviamo a Palermo, città metropolitana e

suddiviso tra le grandi famiglie nobiliari di Pa-

capoluogo di regione. La città è situata sulla

lermo.

costa nord-occidentale della Sicilia, si estende

Tipicamente erano ville molto grandi con una

nella pianura chiamata Conca d’Oro, nel centro

corte d’onore centrale, ed era quasi sempre

del Mediterraneo.

presente uno scalone a tenaglia utilizzato per

Palermo nasce su un piccolo promontorio pia-

accedere al piano nobile. Ville in stile Liberty,

neggiante, circondato da due fiumi: il Kemonia

note come migliore espressione dell’Art Nove-

e il Papireto, che sfociano nello stesso punto

au in Italia, caratterizzate dall’impronta della

nel mare Mediterraneo. Oggi, questi ultimi,

scuola di Basile con colonne avvolte da piante,

sono stati interrati e non sono più visibili in su-

fiori, fregi e pitture.

perficie. La città storica manteneva una giacitura est-o-

Nel corso degli anni la città si espande, e si

vest andando a marcare un asse principale

viene a creare il nuovo asse fondamentale

che oggi è il corso Vittorio Emanuele, un asse

che collega a sud il Monte Grifone e a nord il

che connetteva la città con i monti e il mare.

monte Pizzo Sella di Palermo. In questo asse

Questo è anche un asse visivo, in cui è possibi-

principale è possibile vedere la crescita storica

le vedere da una parte la città verso il mare e

della città attraverso la successione di direttrici

dall’altra i monti di Monreale.

perpendicolari ad esso.

La parte nord della conca d’oro era una zona di

Dalla fine della seconda guerra mondiale in

giardini e porzioni di terreno dedicati alla pro-

poi prese in atto il cosiddetto “sacco di Paler-

duzione con orti e frutteti. All’interno di questo

mo”, un operazione condotta dalla mafia che

sistema erano distribuite delle borgate che,

operava in quell’epoca. Riuscirono ad ottenere

insieme a molti palazzi nobiliari, disseminati in

numerose licenze edilizie per la costruzione

tutta l’area con lo stile di ville cinquecentesche,

di palazzi, senza prendere in considerazione i

presidiavano una parte di questo territorio

danni che potessero recare alle ville storiche e 29


al tessuto agricolo. Le ville e i giardini furono

Mondello storicamente era una grande palu-

in pochi anni circondati e inglobati da grandi

de chiamata dagli arabi “Mara ‘al Tin” ovvero

palazzi, alti anche 10 piani, che generarono un

“porto del fango”. Intorno al 1900 vennero

cambiamento radicale del tessuto. Questo cli-

eseguiti dei lavori di bonifica, ponendo le basi

ma andò avanti fino agli anni ’80 dove il tutto

per la trasformazione del borgo marinaro di

venne rallentato e bloccato.

Mondello in una località balneare. Nel 1909

A nord, nell’ultima di queste direttrici, supe-

venne fondata una società anonima italo-bel-

rato il Parco della Favorita attraverso il Viale

ga che creò in questa zona, una serie di ser-

Margherita di Savoia, un grande viale con al-

vizi infrastrutturali come la linea tranviaria,

beri secolari, è ubicata l’area del progetto per

un lungo asse di collegamento con la città e

il concorso.

una estesa lottizzazione a maglia ortogonale.

L’area confina con il quartiere di Mondello,

Ancora oggi è molto evidente questa maglia

una zona di Palermo racchiusa tra Monte Pel-

e racchiude le ville liberty con grandi giardini

legrino e Monte Gallo, ed è distaccato dalla

cosparsi di alberi. Anche il viale Margherita è

città da un grande parco. Il Parco della Favo-

un grande boulevard con alberi secolari.

rita è l’area verde più estesa del comune di

Il quartiere di Mondello fu gradualmente sof-

Palermo, ai piedi del Monte Pellegrino. È stato

focato dalla speculazione edilizia e tutto il bor-

creato nel 1799 da Ferdinando III di Borbone,

do ovest rispetto alla maglia della lottizzazio-

quando la Rivoluzione Partenopea, spinta dal-

ne italo-belga venne gradualmente costruito.

le truppe napoleoniche, lo cacciò da Napoli. La

Oltre alle ville Liberty oggi, nella periferia nord

Favorita fu nello stesso tempo un parco dove

di Palermo, si trovano grandi infrastrutture

godere il fresco nelle afose giornate estive, un

urbane. Esempi sono: lo ZEN di Gregotti (una

luogo per l’agricoltura e una riserva di caccia.

grande infrastruttura urbana residenziale),

Dal 1995 fa parte della Riserva Naturale Orien-

il velodromo, i grandi centri commerciali e lo

tata Regionale “Monte Pellegrino”.

stadio.

30


Mondello

Monte Pellegrino

Parco della Favorita

Centro storico Palermo


La conca d’oro nel 1912


La conca d’oro nel 1987


Villa Palagonia oggi


Villa Resuttano Terrasi nel 1761


Spiaggia di Mondello

Lottizzazione italo-belga

Area di progetto

Viale Regina Margherita

L’area di progetto e la lottizzazione italo-belga


L’area individuata dal concorso è compresa tra

Il progetto si pone quindi come tassello

la via Marinai Alliata, la via Venere e il viale Re-

mancante alla conclusione di questa maglia

gina Margherita.

ortogonale, ricavando degli allineamenti da

È adiacente alla morfologia residenziale limi-

quest’ultimo e preservando il più possibile le

trofa, ha un’accessibilità ottimale e si trova in

specie arboree esistenti, creando un rapporto

una località aperta consentendo il massimo

tra i giardini delle ville liberty e il grande parco

soleggiamento degli ambienti.

sportivo della scuola.

Secondo gli standard definiti dal DM 18 dicem-

A fare da protagonista è il paesaggio. In primo

bre 1975, è idonea alla realizzazione di quattro

piano abbiamo a sud-est Monte Pellegrino,

sezioni di: scuola per l’infanzia (di 812 mq), dieci

mentre nelle altre direzioni

sezioni di scuola elementare (di 1890 mq), e

montuosi, il mare a nord e Palermo in lonta-

quindici classi di scuola media inferiore (di

nanza. Il progetto le metterà in evidenza ren-

3500mq).

dendole tema per l’apprendimento didattico.

diversi sistemi

L’idea progettuale è quella di completare questo margine incompiuto della lottizzazione. Abbiamo concentrato la volumetria della scuola per raggiungere due obiettivi. Il volume compatto, da un lato, genera un elemento urbano di grande scala che si relaziona al territorio con i grandi oggetti che sono disseminati in tutta l’area. Dall’altro lato abbiamo lasciato libero il suolo creando un Parco Sportivo, un elemento di connessione fra il Parco della Favorita e la lottizzazione della società Italo-Belga. 37



I riferimenti progettuali

alcune

La Kid University di Paredes Pedrosa Aqui-

scuole con la stessa tipologia: l’edificio con

tectos, a Gandía (Spagna), è un esperimento

corte centrale. Esso presenta sempre la stessa

proposto dal municipio. L’asilo si trova im-

caratteristica: un involucro compatto chiuso

merso nel parco Ausías March, ed è composto

all’esterno, che racchiude al suo interno la cor-

da un gruppo di classi e laboratori distribuiti

te. Viene così costruito un rapporto, tra pieno e

attorno ad una corte centrale dove i bambini

vuoto, che richiama la tipologia a corte tipica

possono sviluppare la loro creatività e divertirsi

delle architetture che hanno costruito questo

in un contesto naturale e controllato.

luogo: le grandi ville di campagna con la corte

Questa corte è il cuore pulsante della scuola,

d’onore.

ed è il collegamento principale di vari spazi.

Abbiamo

preso

come

riferimento

Nella corte le facciate sono vetrate, in modo La Zugliano School di 5+1aa, a Zugliano (Italia),

che tutti gli alberi possano essere visti dalle

è una scuola che nasce dallo scopo di dialoga-

aule. All’esterno l’edificio si presenta con una

re e manifestare la sua presenza con il territo-

facciata continua e chiusa in ceramiche bian-

rio e la popolazione. L’edificio esternamente è

che, che funziona in estate da protezione con-

un volume compatto a forma quadrangolare

tro la forte luce locale e protegge l’interno dalle

svuotato al centro da una corte. Il tetto invece

alte temperature.

ha una forma irregolare, le falde hanno diverse inclinazioni, si alza verso il centro creando un

La Escuela Infantil di Magén Arquitectos,

elemento di riconoscibilità nel territorio.

a Valdespartera (Spagna), nasce dall’idea di

La corte è porticata attraverso dei pilastri in

costruire un luogo di incontro e relazione,

legno che richiamano la forma di alberi, gene-

mantenendo una relazione con il paesaggio,

rando un percorso di connessione che corre

costruendo uno spazio a misura di bambino.

lungo tutto lo spazio. Attorno ad essa si dispon-

La tipologia scelta è quella a corte, con uno

gono le aule, gli spazi di servizio e la palestra.

spazio centrale per le attività libere, intorno alla 39


Zugliano School di 5+1aa e Scuola Materna di AMO+Rocamora Arquitectura


quale si articolano le diverse aule. Questa idea

Da qui si può accedere direttamente alle aule

di costruire uno spazio centrale ha portato gli

dei bambini. L’accesso all’edificio avviene attra-

architetti a studiare un modo per creare uno

verso un portico coperto, una foresta artificiale

spazio continuo senza angoli, fluido, definendo

di pilastri dove i bambini e i genitori possono

un percorso curvo e una forma libera, offrendo

incontrarsi. La soluzione architettonica crea un

ai bambini un’esperienza allegra e amichevole.

ambiente confortevole, che contribuisce non

Uno spazio aperto, delimitato da un perimetro

solo a facilitare l’attività didattica, ma anche a

ovale e concavo, una corte centrale attorno al

sviluppare negli studenti abitudini di conviven-

quale la scuola è organizzata, sicura e protetta

za e buoni rapporti con l’ambiente scolastico.

dall’esterno. All’interno gli spazi di circolazione, curvilinei, si collegano visivamente con le stan-

La Scuola/Centro civico progettato dallo

ze dei bambini attraverso finestre circolari a

studio de Abajo García, a Reinosa (Spagna), è

diverse altezze. All’esterno, l’uso di diversi colori

formata da un grande tetto costruito con una

consente di creare spazi di gioco suggestivi e

struttura in legno laminato. Il tetto protegge

variegati per i bambini.

degli spazi flessibili che consentono di svolgere attività didattiche, attività informali e di relax,

Il Colegio Público Ángeles Martín Mateo di

attività libere e molti eventi pubblici e privati.

Gabriel Verd Arquitectos, a Algalá de Gua-

La pianta quadrata è svuotata al centro da

daíra (Spagna), nasce dall’idea di creare un edi-

una corte che genera un ulteriore spazio fles-

ficio protetto dall’esterno, mantenendo tutti gli

sibile all’aperto. All’esterno il piano terra è un

spazi scolastici rivolti verso una corte centrale.

estensione dello spazio pubblico, collegando

Le tre parti che formano l’edificio creano una

visivamente l’intero edificio con la strada, man-

U, delimitando un portico coperto che abbrac-

tenendo un rapporto diretto con il territorio

cia la grande corte centrale, dando maggiore

urbano.

protezione contro le condizioni atmosferiche. 41


Kid University di Paredes Pedrosa Aquitectos


La Scuola Materna di AMO+Rocamora Ar-

La Scuola Innovativa di Renzo Piano, per la

quitectura, in Callosa del Segura (Spagna), è

città di Sora (Italia), è una scuola aperta dove

concepito come uno spazio continuo suddiviso

i ragazzi imparano facendo, dove si pratica la

dallo scandire delle aule, sviluppato attorno

“mescolanza dei saperi”. Concepita attorno ad

ad una corte centrale che funziona come una

un giardino dove è presente un albero, l’edifi-

grande area giochi a cui si affacciano tutti gli

cio si sviluppa su due livelli. Il primo livello è il

spazi didattici. L’edificio è una piega continua,

luogo di scambio, tra la città e la scuola, con

priva di spigoli, che risolve l’orientamento, l’il-

tutti gli ambienti che costituiscono un centro

luminazione naturale e la circolazione dell’aria.

civico: la palestra, un auditorium e la biblioteca. Il primo piano invece contiene le aule, rivolte

Il progetto per la Nuova Scuola di Musica di

verso il parco che circonda tutto l’edificio.

Aires Mateus, a Bressanone (Italia), è concepito con una geometria semplice e lineare in cui gli spazi della scuola sono organizzati attorno ad una grande corte centrale. La relazione visiva che si genera nella corte tra le aule aiuta a instaurare un senso comunitario e di appartenenza tra gli studenti della scuola. Al piano terra l’edificio è formato principalmente da spazi aperti, sono poi presenti ampie logge che evidenziano le entrate alle diverse funzioni. Una grande rampa collega i piani superiori, e unisce con un unico gesto gli spazi aperti al piano terra con le aule al primo piano.

43


Escuela Infantil di MagĂŠn Arquitectos


Colegio Público Á. M. Mateo di Gabriel Verd Arquitectos e Scuola/Centro civico di Abajo García


Nuova Scuola di Musica di Aires Mateus


Scuola Innovativa di Renzo Piano



IL PROGETTO


Assonometria


Descrizione del progetto

La scuola è stata progettata per essere un

ai sistemi di insegnamento e apprendimento

edificio del nuovo millennio. È un luogo dove

più avanzati.

i bambini e i ragazzi sono i protagonisti di un

Abbiamo cercato di capire le potenzialità esi-

ambiente di apprendimento innovativo ed

stenti ed il ruolo di trasformazione che dovrà

adeguato alle nuove esigenze didattiche. Gli

assumere un edificio di questa entità. Il polo

spazi sono sostenibili da un punto di vista co-

didattico, infatti, funzionerà anche da elemen-

struttivo, ambientale, energetico ed economi-

to di connessione, contribuendo alla qualità

co, dove c’è una forte apertura al territorio per

del tessuto urbano circostante. Potrà assu-

far sì che la scuola diventi il punto di riferimen-

mere il ruolo di Centro Civico e contribuire a

to per tutta la comunità.

migliorare il rapporto cittadini-istituzioni, attraverso attività extra-scolastiche aperte alla vita

Per molto tempo le scuole avevano come

culturale e sociale della comunità.

unico luogo dell’istruzione l’aula ed i corridoi

Ogni luogo infatti, come scrive Christian Nor-

erano utilizzati solamente per il transito degli

berg-Schulz nel suo “Genius Loci: paesaggio,

studenti. Tutti gli spazi della scuola erano su-

ambiente e architettura”,

bordinati alla centralità dell’aula, ed ogni spa-

capacità di ricevere contenuti diversi, un luogo

zio era pensato per una unica attività e restava

adatto ad un solo scopo particolare divente-

inutilizzato per tutto il resto del tempo fuori

rebbe ben presto inutile.1

dall’orario scolastico.

L’edificio, in questo modo, rafforza i servizi del

Anche per questo motivo il MIUR, il Ministero

quartiere di Mondello e di tutta la città metro-

dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca,

politana. Ha l’obiettivo di migliorare la qualità

nelle “Linee guida per l’edilizia scolastica”,

di vita delle persone che fruiranno dell’edificio.

dovrebbe avere la

propone spazi modulari facilmente configurabili, in grado di rispondere a contesti educativi sempre diversi, ambienti flessibili e funzionali

1

C. Norberg-Schulz, Genius Loci: paesaggio

ambiente architettura, Electa, Milano 1979. 51


Planimetria generale


0

10

30


La corte interna

La permeabilitĂ del piano terra

La relazione con il paesaggio

Il sistema di schermature


La posizione dell’edificio è stata consigliata

organizzazione interna degli spazi intorno ad

dal luogo. Gli assi della maglia regolare della

una corte, che funge da regolazione termica,

lottizzazione italo-belga sono stati prolunga-

riducendo il surriscaldamento solare.

ti, individuando in questo modo la posizione

L’ingresso principale all’area avviene da sud,

della scuola. Essa rimane concentrata in una

dal viale Venere, dove una grande piazza si pie-

porzione di terreno lasciando libero il suolo per

ga in modo da creare un invito per i bambini

poter creare un grande parco lineare sportivo.

ed i genitori, e allo stesso modo genera uno

Quest’area presenta degli alberi che sono stati

spazio pubblico di relazione a scala urbana.

rilevati e preservati, in modo da dover spostare

Gli altri ingressi si trovano su viale Italia, viale

il minor numero possibile di specie. A conclu-

Giasone e via Niobe e permettono una re-

sione dell’asse est-ovest è inserito un edificio

lazione diretta con il quartiere di Mondello,

segnale, che ospita un teatro all’aperto per po-

innestandosi e segnalando maggiormente

ter usufruire, nei mesi estivi, di uno spazio pub-

l’inserimento alla maglia ortogonale della lot-

blico per eventi e spettacoli. L’edificio è anche

tizzazione italo-belga.

un segnalatore dell’intervento visibile dal viale

La relazione con il contesto avviene attraver-

Regina Margherita.

so il recinto, all’interno del quale si trovano i giardini didattici protetti per gli studenti e il

La scuola si sviluppa in un volume compat-

giardino sportivo della scuola. Quest’ultimo

to svuotato all’interno, in modo da creare un

è uno spazio polifunzionale dedicato alle atti-

grande vuoto centrale, la corte.

vità all’aperto: attività sportive, relax immerso

Questa è una forma diffusissima nelle archi-

nel verde, eventi, competizioni studentesche

tetture dell’area Mediterranea. Le costruzioni

e agonistiche. Potrà inoltre essere aperto alla

assumono questa tipologia per motivi legati al

popolazione esterna per un uso comunitario.

clima caldo-umido dell’ambiente. È una strate-

Questi spazi si rapportano con le alberature dei

gia di adattamento degli edifici mediante una

giardini delle ville Liberty del quartiere. 55


22.00

23.00

00.00

01.00

21.00

02.00 03.00

20.00

04.00

19.00

05.00

18.00

Studenti scuola materna Studenti scuola primaria Studenti scuola media Visitatori culturali Sportivi

06.00 07.00

17.00 16.00

08.00

15.00 14.00

09.00 13.00

12.00

11.00

10.00

Scuola secondaria di primo grado

Biblioteca, laboratori e spazi per la musica Scuola dell'infanzia Mensa L'agorĂ

L'agorĂ

Palestra e auditorium

Palestra e auditorium Aule per associazioni e laboratori

Scuola primaria

Le funzioni della scuola e il civic center


L’ingresso alle scuole avviene dall’interno della

sterno rimane chiuso, ad eccezione di alcuni

corte, un grande spazio pubblico e di relazione.

svuotamenti, che permettono la ventilazione

Questa ci consente di regolare tutto il sistema

incrociata e l’illuminazione naturale. Le stesse

degli accessi e raccoglie la distribuzione delle

aperture consentono la relazione diretta con

scuole smistandola attraverso una grande sca-

il paesaggio circostante, attraverso dei punti

la, con riferimento storico alle scale a tenaglia

panoramici privilegiati su tutto il territorio. Qui

delle ville di campagna a Palermo.

le aule sono distribuite sul perimetro interno, affacciandosi direttamente sulla corte.

Gli ambienti sono così distribuiti: - al piano terra attorno alla corte si sviluppa la

Il progetto all’interno vuole creare un ambiente

scuola d’infanzia (per bambini dai 3 ai 6 anni),

relazionale accogliente. I bambini apprendono

la scuola primaria (per bambini dai 6 agli 11

in modo diretto utilizzando strumenti come

anni), lo spazio per la mensa e la palestra;

l’esperimento, la manipolazione, il gioco, la

- al primo piano è presente la scuola secon-

narrazione e le espressioni artistiche musicali.

daria insieme alla biblioteca e lo spazio per la

Un edificio accogliente, capace di sviluppare

musica.

l’autostima, di scoprire nei propri stili e tempi di apprendimento, di sviluppare la capacità di

I piani terra sono resi permeabili attraverso

fare scelte autonome e di “imparare ad impa-

delle sottrazioni di volume, che creano una

rare”, in spazi caratterizzati da nuovi ambienti,

continuità tra la corte, la scuola e i giardini

aperti al territorio in una “mescolanza, scam-

didattici. Le aule al piano terra sono distri-

bio, confronto” di saperi formali e non formali.

buite sul perimetro esterno rapportandosi

Una scuola in cui i micro-ambienti dedicati alle

direttamente ai giardini. Gli spazi di relazione

diverse attività hanno tutti la stessa dignità e

si orientano verso l’interno. Il piano superiore

presentano caratteri di abitabilità e flessibilità,

si apre sullo spazio centrale, mentre verso l’e-

comfort e benessere. 57


Ingresso di quartiere

13

Ingresso di servizio

0.00m

6 36

5

4

6

7

5

4

5

4

7

5

10

8.3

11

24

3

12 9

24

11 4

+0.20m

8.1 1 8.2

5

2

14

16

23

15 5 +0.20m

17

0.00m

2.1 2

35 1

5

5

12

10

22 22

21

21 Ingresso principale

+0.20m

18 19

20

19

19

20

19

19

20

19

19

20

19

19

20

19

0.00m Ingresso di servizio 1.20m

Livello 0


Monte Pizzo Sella

11

31

5

26

31

26

33

33

8

35

+4.30m 25 21

33

33

33

10

12

+4.25m

33

31

33

34

33

21 33 33

Monte Pellegrino

11

Le borgate e lo ZEN

33

33

33

33

33

11

+4.30m

31

27

30

27

31

28

5

31

29

Parco della Favorita

32

Livello 1

0

5

15


Prospetto su strada

Prospetto su parco

Sezione trasversale

Sezione longitudinale


Vista dal parco sportivo


Le aule

I laboratori

Le zone comuni

Le aule

I laboratori

Le zone comuni

I due livelli a confronto


Gli spazi trasformabili e gli arredi modulari

alle pareti mobili.

garantiscono la flessibilità e la polifunzionalità.

L’ambiente permette la suddivisione in grup-

Inoltre favoriscono l’uso alternativo della strut-

pi di piccola o media dimensione, l’arredo

tura nel tempo con attività diversificate, favo-

consente diverse configurazioni coerenti con

rendo l’estensione verso gli spazi esterni.

lo svilupparsi e l’alternarsi delle diverse fasi

La scuola accoglie le diversità e presenta degli

dell’attività didattica.

spazi di relazione in cui l’inclusione e la socia-

Le aule sono differenti per le tre scuole. Per

lizzazione viene stimolata attraverso l’architet-

la scuola d’infanzia, lo spazio è maggiore ed è

tura. La classica distribuzione degli spazi au-

stato immaginato suddivisibile in parti. Infatti

la-corridoio è stata articolata realizzando fuori

sono possibili lavori di gruppo o individuali, at-

dalla classe delle nicchie, spazi di supporto da

tività a tavolino, giochi morbidi, giochi di imita-

destinare alle attività individuali e di gruppo.

zione, angoli per la lettura. Inoltre le aule della

Al fine di collegare meglio gli ambienti di lavo-

scuola d’infanzia e primaria si affacciano diret-

ro, nelle aule e nei laboratori, sono presenti dei

tamente nei giardini didattici esterni. E le aule

vetri che offrono maggiore trasparenza. Tutto

della scuola media, schermate appositamente

questo produce la nascita di un paesaggio di

da pannelli frangisole scorrevoli, si affacciano

apprendimento diffuso.

sulla corte.

L’aula è il luogo dove maggiormente i bambi-

I laboratori si configurano come “lo spazio del

ni sentono di appartenere ed è totalmente a

fare”. Sono dei luoghi definiti, ma in grado di

loro misura. Sarà organizzata attraverso tavoli

dilatarsi per determinate esigenze. La flessi-

modulari di lavoro e angoli tematici, non sarà

bilità è data dalla combinazione dei pannelli

più intesa esclusivamente come luogo dove

scorrevoli e dagli spazi esterni. Questi ultimi

vengono svolte le lezioni, ma sarà un luogo

possono essere utilizzati per creare delle mo-

caratterizzato da una grande flessibilità, grazie

stre o delle attività inerenti alla materia svolta. 63


Aula scuola d'infanzia

Aula scuola primaria

Laboratorio La flessibilitĂ


I laoboratori e i patii


Gli spazi di distribuzione


Alcuni laboratori possono essere utilizzati dalla

biente con differenti funzioni: un laboratorio di

la comunità negli orari serali. Un esempio è il

cucina, una stanza libera per il gioco, un ulte-

laboratorio di musica, adatto per spettacoli dal

riore spazio per incontri o conferenze in stretto

vivo, lezioni individuali o di gruppo.

contatto con la corte, un luogo adatto per la didattica e per le attività extra scolastiche. Nel

Negli spazi di distribuzione si trovano le zone

giardino della scuola potrà essere creato un

comuni e le zone individuali. Nelle zone co-

orto didattico, coltivato dai bambini stessi, che

muni gli studenti possono: studiare singolar-

li aiuterà ad una sana e corretta alimentazione.

mente o in piccoli gruppi, approfondire alcuni argomenti con un insegnante, ripassare o rilas-

Le attività motorie e sportive vengono svolte

sarsi. Sono attrezzate con arredi morbidi in cui

in ambienti adeguati per un armonico svilup-

incontrarsi e creare relazioni. Alcuni di questi

po delle capacità motorie in funzione delle

spazi presentano delle pareti con nicchie in-

diverse età degli allievi. Attività come: ginna-

dividuali, rivestite di materiale morbido ed in

stica, danza, atletica leggera, pallavolo, calcio e

esse ci si può accomodare per stare in relax. In

molte altre.

esse il bambino si può quasi nascondere, utiliz-

La palestra è destinata allo sviluppo motorio,

zando questi luoghi come rifugio per giocare o

ma può anche essere utile a favorire le relazio-

come zona di “decompressione”.

ni sociali, permettendo lo svolgimento di feste, assemblee e spettacoli. È possibile inoltre apri-

La mensa è una grande sala che viene sud-

re completamente i due lati vetrati collegan-

divisa in due spazi, con al centro la cucina. In

dola con la corte e il parco sportivo. Il parco

questo modo i bambini della scuola d’infanzia

sportivo all’aperto è adatto ad attività diverse:

sono separati da quelli più grandi. Essa è adat-

ginnastica, fitness, attività per il mantenimen-

ta ad accogliere gli studenti durante il pasto

to dello stato di benessere fisico ed emotivo,

ma può essere trasformata anche in un am-

gare scolastiche e agonistiche. 67


L’ingresso alla scuola primaria e secondaria


Lo spazio delle attività libere della scuola dell’infanzia


La corte


Nella scuola dell’infanzia le attività motorie,

La scuola è aperta anche fuori dall’orario scola-

oltre a trovare spazi all’interno della sezione,

stico, un Centro Civico per il quartiere, svilup-

si potranno svolgere nel grande spazio delle

pando quei servizi che oggi non sono presenti

attività libere o nello spazio esterno della corte.

nel quartiere di Mondello. L’edificio e pensato

È prevista anche un’infermeria, ubicata all’in-

per poter usufruire anche la sera di gran par-

gresso delle scuole elementari e medie.

te degli spazi della scuola come la palestra, la

Essa è ben collegata con l’accesso delle ambu-

mensa, alcune aule e laboratori (fruibili per

lanze, che coincide con l’ingresso carrabile per

usi differenti). Diventa un edificio pubblico in

il carico-scarico della zona cucina.

tutti i sensi, un polo urbano di attrazione e di scambio sociale. È una risorsa per il territorio,

I giardini a contatto con le aule sono dedicati

offrendosi come punto di riferimento per la

all’orto didattico; è un autentico laboratorio

comunità locale come polo socio-culturale. Il

all’aperto per la coltivazione e la raccolta del-

sistema delle soglie multiple consente di dif-

le verdure. La corte centrale è uno spazio di

ferenziare gli accessi agli utenti, facilitando la

gioco e di relazione, con zone di luce diretta

gestione della sicurezza.

e d’ombra. La scala collega le aule alla corte attraverso un percorso in quota. In esso si pos-

È stata data attenzione a eliminare tutte le

sono svolgere attività libere all’aperto, studiare

barriere architettoniche, escludendo tutti i

a diretto contatto con la propria aula.

rischi ed i possibili incidenti dovuti al disegno

Nella corte è presente un grande albero, un

architettonico. Molti bambini inoltre possono

luogo di apprendimento naturale circondato

presentare delle difficoltà di concentrazione, e

da una seduta, in cui il bambino può imparare

per poter apprendere, devono stare in luoghi o

da vicino l’ecologia, la tutela e la valorizzazione

posizioni in modo da eliminare le stimolazioni

della natura, gli animali che la abitano e il cam-

distraenti. Abbiamo progettato, nello spazio

biare delle stagioni.

della scuola elementare, una stanza apposita 71


1 2 3

A

4

5

B

6 C

7 8

D

E

9

F G

H

L M

N

I

O

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P Q

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T 10

U V

11 12

W

X

13 14 15

H

16 17

I

18

J

19

20

K 21

La struttura


per i bambini con speciali difficoltà; una stanza

Le fondazioni e le strutture in elevazione sono

chiamata “quiete room”, con arredi morbidi e

in calcestruzzo armato. La struttura è stata

con una adeguata illuminazione.

progettata in questo modo fin dal principio, semplificando i nodi e di standardizzando i vari

La scuola ha un linguaggio semplice e pulito

portali che compongono i bracci dell’edificio.

all’esterno, laddove prevalgono le relazioni con

I solai e la copertura sono prefabbricati di

la scala territoriale, e diventa più ricco all’inter-

tipo alveolare. Presentano soluzioni tecniche,

no, dove prevale la scala umana. L’involucro

garantendo la coibentazione termica e l’im-

esterno è compatto, creando delle ombre che

permeabilizzazione delle coperture al fine

permettono di ridurre l’impatto del calore sulle

di contenere e regolare i flussi di calore e di

murature e di attenuare il suono del traffico

umidità, senza che abbiano luogo fenomeni

della città.

di condensa, sia durante la stagione invernale

All’interno l’involucro è permeabile e tiene

che durante la stagione estiva, garantendo il

conto dell’irraggiamento. È composto da mo-

comfort degli ambienti sottostanti e per limi-

duli che variano a seconda della loro posizione

tare i consumi energetici.

rispetto al percorso solare. Essi creano una

Per le pareti esterne sono in termo laterizio

sfumatura che va dai moduli più fitti verso sud

affiancato da un sistema di involucro compo-

a quelli meno fitti verso nord, garantendo così

sto da pannelli di calcestruzzo fibrorinforzato

una corretta illuminazione delle aule.

(FRC) di diversa larghezza e sfalsati tra loro.

Nel piano terra le pareti esterne saranno di

Le partizioni interne sono composte da doppi

colore giallo, che richiamano la pietra utilizza-

pannelli in cartongesso, isolate acusticamente.

ta nel centro storico (il tufo), colore oro delle

L’involucro interno della corte è progettato da

decorazioni liberty e l’oro dei mosaici storici di

quattro diversi moduli con elementi verticali in

Palermo.

legno composito (WPC), un materiale in grado di resistere alle intemperie e al clima caldo. 73


Vista da Viale Venere


I pavimenti sono in gomma, con diverse colo-

Le acque provenienti dalle piogge sono recu-

razioni in base alle esigenze delle scuole. Nel

perate mediante appositi canali in copertura e

piano terra, nell’asilo e nella scuola elementare,

convogliate direttamente all’interno di vasche

saranno usati colori dai toni caldi come l’aran-

di raccolta, per essere riutilizzate a scopo irri-

cione. Nel primo piano invece, nella scuola me-

guo nei giardini didattici e nel parco sportivo.

dia, saranno usati colori più freddi che tendono al blu. Nella scuola sono presenti controsoffitti che realizzano superfici continue fonoassorbenti che, mediante pannelli, migliorano la qualità acustica dell’ambiente. Negli ambienti con possibilità di affollamento di persone (ad esempio nel laboratorio di musica, nella mensa e nella palestra) viene garantito isolamento acustico con l’aiuto di pareti divisorie.

Il risparmio e l’efficientamento energetico sono garantiti oltre che, dalla forma dell’edificio, dal suo involucro, dal suo orientamento, anche attraverso sistemi elettrici a basso consumo e ad alta efficienza. Vengono installati sistemi domotici per monitorare i consumi energetici, affiancati da sensori di presenza in modo da consentire la riduzione del consumo di energia elettrica. 75


dell’1%; - Massetto in calcestruzzo con rete elettrosaldata per la ripartizione dei carichi; - Controsoffitto in cartongesso con finitura per esterni, struttura a doppia orditura con pendini fissati al solaio; D

E

- Pavimento interno in resina, con proprietà di isolamento acustico, impermeabile, antisdrucciolo e antiscivolo; - Massetto in calcestruzzo alleggerito, con possibilità di inserire alcuni impianti elettrici a terra; - Massetto in calcestruzzo con rete elettrosaldata per la ripartizione dei carichi; - Vespaio aerato con l’utilizzo di casseri a perdere in materiale plastico; - Massetto in magrone;

21. 22. 23. 24. 25. 26.

cartongesso con finitura per interni; Infisso apribile a taglio termico, con telaio in acciaio inox, doppio vetro; Infisso fisso a taglio termico, con telaio in acciaio inox, doppio vetro; Possibilità di inserire un impianto di aerazione all’interno delle aule; Struttura attrezzata con armadio all’interno dell’aula, e seduta verso le zone individuali e collettive; Involucro interno in moduli schermanti fissi/mobili in elementi verticali di legno composito (WPC); Blocco in materiale minerale per seduta ad altezza bambino;

- Pavimentazione esterna in blocchi di granito; - Sottofondo della pavimentazione esterna in sabbia; - Massetto in magrone;

1 4 2 7 5 8 6

B

9 10 11 1 12 13

14 15 8 16 17 18

21 Giu 12:00

21 Dic 12:00

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3 2 1

1

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6 9

19 20 21

25 14

+ 4,30

23

13 14

C

14

22

24

13 + 0,20

E

26

+9.75 +8.80


C

A

Ghiaia di protezione degli strati isolanti;

Membrana impermeabilizzante (4mm + 4mm);

Massetto delle pendenze in calcestruzzo alleggerito

Pavimento flottante per esterno con struttura e supporti regolabili in altezza;

con

pendenza, nel tratto più lungo, dell’1%;

Membrana impermeabilizzante (4mm + 4mm);

Massetto delle pendenze in calcestruzzo alleggerito con pendenza, nel tratto più lungo, dell’1%;

Barriera al vapore in polietilene (0,2mm);

Isolante in polistirene estruso (100mm);

Massetto in calcestruzzo armato con rete elettro-saldata per

tizione dei carichi; •

la ripartizione dei carichi;

Massetto in calcestruzzo con rete elettro-saldata per la riparControsoffitto in cartongesso con finitura per esterni. Struttura a doppia orditura con pendini fissati al solaio;

Solai alveolari H200;

- Isolante in polistirene estruso (80mm);

- Controsoffitto in cartongesso con finitura per esterni.

Struttura a doppia orditura con pendini fissati al solaio;

D •

Pavimento interno in resina, con proprietà di isolamento acustico, impermeabile, antisdrucciolo e antiscivolo;

B •

golabili in altezza; •

Membrana impermeabilizzante (4mm + 4mm);

Barriera al vapore in polietilene (0,2mm);

Isolante in polistirene estruso (80mm);

Membrana fonoassorbente (2mm);

Massetto in calcestruzzo con rete elettro-saldata per la ripar-

Massetto in calcestruzzo alleggerito, con possibilità di inserire alcuni impianti elettrici a terra;

Pavimento flottante per esterno con struttura e supporti re-

Massetto in calcestruzzo con rete elettro-saldata per la ripartizione dei carichi;

Vespaio aerato con l’utilizzo di casseri a perdere in materiale plastico;

Massetto in magrone;

tizione dei carichi;

E

Solai alveolari H200;

Pavimentazione esterna in blocchi di granito;

Controsoffitto in cartongesso con struttura a doppia orditura

Sottofondo della pavimentazione esterna in sabbia;

e pendini fissati al solaio;

Massetto in magrone;

21 Giu 12:00

21 Dic 12:00

Vista sul paesaggio

Sezione trasversale


1.

verso l’interno e gocciolatoio; 2.

Blocchi di laterizio;

3.

Guide scorrevoli per involucro in moduli schermanti in acciaio inox;

4.

finitura per interni;

Scossalina di finitura e protezione in alluminio, con pendenza

Involucro rivestito di pannelli in calcestruzzo fibrorinforzato (FRC);

5.

Membrana impermeabilizzante (4mm + 4mm);

6.

Isolante in polistirene estruso (80mm);

7.

Vasca prefabbricata e assemblata in opera per giardino;

8.

Massetto delle pendenze in calcestruzzo alleggerito;

9.

Massetto in calcestruzzo armato con rete elettro-saldata per la ripartizione dei carichi;

10.

Solai alveolari H200;

11.

Controsoffitto in cartongesso con finitura per esterni. Struttura a doppia orditura con pendini fissati al solaio;

12.

Architrave ribassato con proprietà di isolamento termico;

13.

Infisso scorrevole a taglio termico, con telaio in acciaio inox, doppio vetro;

14.

Blocco in materiale minerale per soglia infisso;

15.

Pavimento esterno in calcestruzzo levigato con pendenza 8%;

16.

Massetto delle pendenze in calcestruzzo alleggerito;

17.

Canale di scolo per le acque meteoriche;

18.

Terreno vegetale;

19.

Struttura attrezzata rivestita con pannelli in cartongesso con finitura per esterni;

20. Struttura attrezzata rivestita con pannelli in cartongesso con

21.

Infisso apribile a taglio termico, con telaio in acciaio inox, doppio vetro;

22. Infisso fisso a taglio termico, con telaio in acciaio inox, doppio vetro; 23. Possibilità di inserire un impianto di aerazione all’interno delle aule; 24. Struttura attrezzata con armadio all’interno dell’aula, e seduta verso le zone individuali e collettive; 25. Involucro interno in moduli schermanti fissi/mobili in elementi verticali di legno composito (WPC); 26. Blocco in materiale minerale per seduta ad altezza bambino;





Bibliografia

- C. DeSeta e L. Di Mauro, Le città nella storia d’Italia: PALERMO, Laterza, Bari 1980. - M. Aprile, Breve storia del paesaggio, Caracol, Palermo 2009. - L. A. Pezzetti, Architetture per la scuola: impianto, forma, idea, Clean, Napoli 2012. - B. Weyland e S. Attia, Progettare scuole: tra pedagogia e architettura, Guerrini Scientifica, Milano 2015. - B. Weyland, Fare scuola: un corpo da reinventare, Guerini Scientifica, Milano 2014. - C. Norberg-Schulz, Genius Loci: paesaggio ambiente architettura, Electa, Milano 1979. - C. Martí Arís, Le variazioni dell’identità: il tipo in architettura, Città Studi, Novara 1990. - M. Galindo, Kindergartens: Educational Spaces, Stimulating, creative environments for children, Braun, Germany 2010. - I. Potworowski, Familiarizing Adventure: Designing Environments for Early Childhood Education, C3, 2016.

RIVISTE DI ARCHITETTURA - “Arquitectura Viva” 126, Primera infancia, Madrid 2009. - “AREA” 146, Children, Milano 2016.

SITOGRAFIA http://www.miur.gov.it http://www.scuoleinnovative.it https://www.comune.palermo.it

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Ringraziamenti

Desideriamo ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato nella realizzazione di questa Tesi e in generale in tutto il nostro percorso accademico, hanno svolto un ruolo fondamentale nella stesura della tesi, ma desideriamo precisare che ogni errore o imprecisione è imputabile soltanto a noi.

Professor Chiri, perché ha creduto in noi e per continuare a farlo con grande entusiasmo.

Barbara, senza di lei non avremmo potuto iniziare questo concorso e questa tesi non sarebbe la stessa.

Gabriel, Carlos e Rafa, per averci accolto nel loro studio come colleghi e Amici. Gracias por todo. Hasta siempre.

Un ringraziamento speciale va a tutti i nostri Amici dell’università, che hanno camminato affianco a noi questi anni, condividendo momenti bellissimi.

Infine vorremmo ringraziare le nostre famiglie per averci sostenuto, supportato e sopportato in questi anni. Il ringraziamento grande più grande è a Ele, che ci fa sorridere ogni singolo giorno, Grazie GG!

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Chi siamo

Siamo due studenti dell’Università degli Studi di Cagliari, ed entrambi abbiamo scelto lo stesso percorso di studi in Architettura. Laureati in Scienze dell’Architettura nel 2015 con una tesi intitolata “Gravità e Luce”, nello stesso anno abbiamo iniziato il percorso della Laurea Magistrale per poter concludere il nostro percorso universitario ed intraprendere la carriera di Architetti. La passione verso questa disciplina ci ha portato a svolgere numerose esperienze di workshop nel corso di questi anni, abbiamo partecipato a: “Serdiana Art Project - Costruzioni per paesaggi culturali in rete” nel 2015 a Serdiana; “MSL architetture reversibili per eventi culturali e religiosi d’agro” nel 2016 a Monastir; Workshop Internazionale di Architettura e Paesaggio “Cagliari Paesaggio: The Build Nature” nel 2017 a Cagliari. Nello stesso anno abbiamo avuto il piacere di far parte del gruppo di assistenti alla didattica del Laboratorio di Progettazione Architettonica 1 tenuto dal professore G.M. Chiri nella facoltà di Architettura a Cagliari. Le nostre ultime esperienze sono state delle collaborazioni per progetti e concorsi di architettura presso due studi professionali: “Gabriel Verd Arquitectos” a Siviglia, e “GATE Engineering” a Cagliari. Da anni partecipiamo a concorsi di Architettura Internazionali e vantiamo alcuni risultati. Gli ultimi premi sono due Menzioni d’Onore rispettivamente per il concorso “Roccamandolfi Castle Resort” e “WAS Awards 2017, Housing category”.

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UN NUOVO MARGINE PER MONDELLO Concorso per una scuola innovativa

Nicholas Canargiu e Sara Montis


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