@rtWork160515 CASA STRADIVARI Nicola Bertoglio realizza composizioni fotografiche esprimendosi creativamente grazie al cellulare. Incornicia così le sue introiezioni riportando determinate verità nello spazio che meritano, delineando le invarianti dell’I-Phonismo. Diverse componenti costituiscono la quotidianità, veicolo potenziale dello stra-ordinario. Considerando tali presupposti la corrente suddetta si presenta come emblema dello spirito ultra-contemporaneo, la rivelazione dell’odierna società. Attualmente chiunque può produrre o accedere alle immagini rendendosi parte integrante dei media, di quei territori che nel nostro tempo si compenetrano aumentando la realtà. Il gesto che reinventa la consuetudine attraversandola diventa quindi il pretesto che attira l’attenzione dei followers. Allo scorrere degli eventi comuni si aggiunge un denso flusso virtuale grazie a cui si esperiscono la dimensione individuale e l’inconscio collettivo. Internet rende intelligibile un disegno ampio, materializzando esplicitamente processi Nicola Bertoglio - Casa Stradivari
profondi che ambiscono a superare se stessi. Un mezzo ultrasensibile alle energie in continua trasformazione. Detto questo gli smartphone diventano porte nella stessa misura in cui l’uomo identifica l’universo che medita di se stesso. L’iper-istantaneità conquistata grazie alla tecnologia converte l’addict che si presta, in reporter al servizio di qualcosa che ha sede più in alto. Ragion per cui gli @rtWork di Nicola evincono performance che non vogliono rappresentare un’esclusiva singolarità. Bensì la concretizzazione di opere, sviluppate o pubblicate online, che incanalano sinergiche pulsioni mediante impressioni personali. Esattamente quello che si è verificato nella casa Stradivari a Cremona, un monumento oggi aperto al pubblico. L’azione di Bertoglio ha generato undici opere da cui traspare l’anima della bottega, un’architettura che non può sottrarsi dal ritmo urbano in cui è incastonata. Il suo interesse per il particolare s’incontra con la dimora del celebre liutaio Antonio Stradivari celebrando lo spessore del noto personaggio quanto quello della sua città natale. Questo perché la musica è parte integrante del vissuto cremonese, una caratteristica che non passa inosservata. Fruire la location significa assaggiare l’armonia e la melodia nonché l’incontro con forze sedimentate nel tempo, raffigurate in questi quadrittici. Fedelmente alla poetica dell’instagrammer, i quattro scatti svelano lo spirito di un luogo offrendo simultaneamente diversi punti di vista. Visioni rigorose ed estrazioni cadenzate che s’incrociano sulle direttrici oblique, l’avvicinamento metaforico della comunità cittadina in contatto con la meraviglia di questo gioiello. Il valore prezioso che denota l’edificio arricchisce il centro abitato, un motivo assolutamente non trascurabile. Ciò che è bello va utilizzato perché utile. Sostanzialmente ciò che suggerisce Nicola Bertoglio, riadattando a misura le dinamiche in continuo divenire che emergono dal suo linguaggio. Manifestare il proprio interesse riaccende l’esistenza, dunque le opere si dimostrano la conclusione di un processo dalle innumerevoli sfaccettature che non si limita alla sfera personale. Evidentemente si espande oltre. Milano, 5 Ottobre 2015 scritti e grafica di
Angelo Checchia checchia.angelo@gmail.com per saperne di più search on: www.issuu.com -> L’ANIMA FOTOSENSIBILE
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