N. 8/2016
I colori e i contrasti di
Luca Di Fazio Da pittore a fotografo di moda
Intervista al fotografo di moda
Incontriamo
Alessandro Luoni
SensualitĂ , eleganza e grande impatto visivo
Io e la mia agenzia di moda Your Way Management
MAKEUP ARTISTS Luciana Lapique
PHOTOGRAPHERS Gabriele Ardemagni Giovanni Di Palma
Foto di Nicolò Occhipinti Modella Lucrezia Marchiani Make-up artist Evant Ailin
Direzione editoriale
Nicolò Occhipinti info@nicoloocchipinti.it
Redazione
Elena Scalia Fashion e media designer elena.scalia@rimlight.it
© 2016 Nicolò Occhipinti Photography. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, in ogni genere o linguaggio, per via di qualsiasi tipo di sistema meccanico, elettronico o di memorizzazione delle informazioni, salvo previa autorizzazione da parte dell'Editore, a eccezione di brevi passaggi e recensioni, purché con obbligo di citazione della rivista. Il diritto morale d'autore dei testi e di tutte le immagini è sempre attribuito al redattore o al fotografo, così come previsto dalle vigenti leggi in materia di proprietà letteraria, diritto d'autore ed editoria. Rimlight non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornata senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
Editoriale Apriamo questo numero accennando al lancio del nuovo sito web di Rimlight Magazine avvenuto qualche settimana fa. Abbiamo pensato di sviluppare ulteriormente questo strumento per integrare in modo più efficace i contenuti presenti sulla rivista. Le news e gli articoli di approfondimento stanno attirando l’attenzione di numerosissimi visitatori (siamo anche già riconosciuti ufficialmente come Google News Publisher), segno che stiamo rispondendo a un’esigenza informativa molto forte in questo settore che non era possibile coprire adeguatamente solo con la rivista sfogliabile. Ciò è per noi ulteriore motivo di grande soddisfazione. Nelle prossime pagine troverete le interviste a ben quattro fotografi di talento, con diversa esperienza alle spalle ma tutti accomunati dalla passione per la moda. A cominciare da Luca Di Fazio, specializzato in fashion e advertising, passato alla fotografia dopo aver capito che era il mezzo più adatto per lui ad esprimersi. Luca infatti ha iniziato la In copertina: Fotografo Luca Di Fazio Model The One Models Milan MUA & Set Luciana Lapique Hair stylist Rosario Mannella Stylist Sara Chris Flavia Cavalcanti Costumes Flavia Cavalcanti Jewels Kikijewels Assist Vicky Reder
sua carriera come pittore, trasferendo poi ai suoi scatti quelle atmosfere dai colori saturi e brillanti che caratterizzavano i suoi dipinti. Parleremo poi di un giovane, promettente fotografo, Alessandro Luoni: nelle sue immagini, tanta sensualità espressa con eleganza, e una sapiente postproduzione che ne valorizza l’impatto visivo. Abbiamo poi intervistato Gabriele Ardemagni, fotografo eclettico che spazia dal fashion, al glamour, al reportage, alla foto pubblicitaria, al genere food. Tanti anni di esperienza ma il giusto approccio alla fotografia: modestia, curiosità e la consapevolezza che non si finisce mai di imparare. Infine, il giovane fotografo e retoucher napoletano Giovanni Di Palma, anche lui passato alla fotografia dopo aver lavorato in settori affini, in particolare come grafico pubblicitario e fumettista. Oltre a conoscere il suo percorso professionale, con lui abbiamo abbiamo parlato anche del mercato del fotoritocco in Italia. Per la prima volta abbiamo avuto il
Nicolò Occhipinti Direttore editoriale www.nicoloocchipinti.it info@nicoloocchipinti.it
piacere di intervistare la titolare di una nota agenzia di moda. Abbiamo incontrato Emanuela Corsello, titolare della Your Way Management di Roma, per discutere del business delle agenzie e per offrire utili suggerimenti ad aspiranti modelle e modelli. Avrete inoltre il piacere di ammirare i lavori e conoscere la storia di un’abile e creativa makeup artist uruguaiana, Luciana Lapique, da diversi anni ormai stabilitasi in Italia. Buona lettura!
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La re d a zi o n e è i n ce rca d i m o d e lle /i , fo to g ra fi , m a ke u p a rti st, styli st ch e d e si d e ra n o fa r co n o sce re i l p ro p ri o ta le n to a i le tto ri d i Ri m li g h t. I n vi a la ca n d i d a tu ra a re d a zi o n e @ ri m li g h t. i t i n clu d e n d o n o m e , e tà , co n ta tti , b re ve b i o g ra fi a , li n k a l tu o si to o p a g i n a fa ce b o o k e a lm e n o tre d e lle tu e m i g li o ri fo to i n b a ssa ri so lu zi o n e . Sa ra i co n ta tta to p e r u n ' i n te rvi sta o p e r m a g g i o ri d e tta g li .
Ph. Nicolò Occhipinti
www. ri m li g h t. i t
iNDICe 6 18 30
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Photographers
Luca Di Fazio
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Alessandro Luoni Model agencies
Emanuela Corsello
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Gabriele Ardemagni Makeup Artists
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Giovanni Di Palma
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Nei suoi scatti colori vivaci, saturi e contrasti elevati. Uno stile che risente delle sue origini di pittore ed evidenzia il desiderio di raccontare e rappresentare la moda con immagini di forte impatto.
Fotografo Luca Di Fazio Modelle Carmen, Gaia, Veronica Total look AlteregoDress MUA Umi Serra Assistente Vicky Reder
PHOTOGRAPHERS
Fotografo Luca Di Fazio Modella Gorby Kate MUA Sara Chris Armature Antonio Urzi Assistente Vicky Reder
Fotografo Luca Di Fazio Modelle Gorby Kate,
Alexia@Major Models Management Milano MUA Manuela Rosignoli
Location Alessandro Nava Outfit Davide Monaco Assist Vicky Reder
primi abbinamenti cromatici. Con il tempo appresi varie tecniche di pittura e partecipai a diversi concorsi aggiudicandomi i primi posti. Tuttavia, nell'adolescenza mi resi conto che la pittura non era il mezzo con cui volevo esprimere me stesso. Acquistai allora la mia prima macchina fotografica, un mio amico mi chiese di scattargli dei ritratti e vide in me del talento. Da quel momento in poi non mi sono più Figlio di un papà pittore, anche tu separato dalla fotografia.
Perché hai scelto il fashion come tuo genere principale?
abbia qualcosa da raccontare. La fotografia per me è un racconto, un quadro che dipinge il tuo occhio e il tuo cuore.
al più complesso. Io e la mia ragazza abbiamo creato in questi anni un team che ci segue nei progetti, curando ogni piccolo dettaglio.
Le atmosfere surreali, le luci e i colori intensi caratterizzano le produzioni di Luca Di Fazio, fotografo di moda e advertising cresciuto nel mondo dell’arte. Per lui fotografare è un po’ come dipingere un quadro astratto, un modo per esprimere se stesso attraverso le immagini di abiti e accessori indossati da modelle e modelli dallo sguardo di ghiaccio.
Perché mi piace in genere la moda, i colori, sperimentare di volta in volta stili differenti. Adoro come i modelli sanno interpretare il loro ruolo, le pose, i set. Come detto prima, per me è come creare un quadro in versione digitale.
Questo genere ti consente di dare sufficiente spazio alla creatività, o comunque porti avanti anche dei tuoi progetti personali?
diventi un artista dell’immagine ma attraverso la fotografia. Ci Quanto influisce la tua esperienza Mi occupo solo ed esclusivamente di racconti quando e come hai di pittore nel tuo stile fotografico? foto di moda, la creatività la metto in Parecchio. Penso che ogni artista ogni set che realizzo, dal più piccolo cominciato? Nasco anche io come aspirante pittore. All'età di quattro anni, grazie a mio padre, iniziai a mescolare i primi colori e a creare i
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Fotografo Luca Di Fazio Modello Luca Piovesan Assistente Vicky Reder
Fotografo Luca Di Fazio Modella Chanel Gray@Major
Models Management Milan MUA & Hair Alessia Signoriello Stylist Leonardo Persico Assistente Vicky Reder RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 8/2016 - 10
Quali sono i tuoi maestri della fotografia di riferimento?
Sicuramente David LaChapelle, Gérard Rancinan, Tim Walker, Miles Aldridge, Steven Klein. Cinque grandi maestri della fotografia, con generi diversi, che hanno insieme contribuito a formare il mio stile.
Per quali brand principali hai lavorato?
Ho lavorato per AlteregoDress, Icon sunglasses, Shake Your Life, Mulac Cosmetics, Belaflorwear, Gate21.
Qual è il lavoro che ricordi con maggiore soddisfazione?
Sicuramente il set creato per la campagna Belaflorwear. La cliente ha sposato perfettamente le mie idee, lasciandomi così la libertà di creare una realtà LaChapelliana. Ed era da tanto tempo che desideravo ricreare, per una campagna, un set del genere.
Lavori come freelance, soprattutto con agenzie?
o
Al momento sono freelance, ma un giorno mi piacerebbe trovare un ottima agenzia che mi rappresenti.
Quali mezzi ritieni siano oggi più efficaci per promuovere il lavoro di un fotografo di moda e pubblicità?
Fotografo Luca Di Fazio Modella Corinne Piccolo MUA Manuela Rosignoli Assistente Vicky Reder
Io penso che il web oggi sia una vetrina strardinaria per i ragazzi appassionati di fotografia, specialmente nel fashion e nell’adv. Ma non si deve sottovalutare la possibilità di creare un proprio portfolio cartaceo.
affermano. Sinceramente non l’occhio: senza quello è come se non saprei rispondere esattamente a si avesse niente. questa domanda. Posso solo dire che l'uso delle ultime tecnologie, nonostante siano di aiuto, rendono l'uomo più distaccato. Nella fotografia bisogna usare più cuore, Qual sarà secondo te il futuro della fantasia e soprattutto occhio. fotografia? Perché sono convinto che la cosa Per maggiori informazioni: Nella fotografia è già stato più importante per un fotografo www.lucadifaziophotographer.com realizzato tutto, così molti non è il mezzo con cui scatta,ma RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 8/2016 - 11
Fotografo Luca Di Fazio Modella Corinne Piccolo Outfit Davide Monaco Assistente Vicky Reder
Fotografo Luca Maci Modella Erminia
in questa pagina: Fotografo Luca Di Fazio Modelli Corinne Piccolo, Marc Pend MUA & Hair Manuela Rosignoli Jeans & shoes Gate21 Assistente Vicky Reder RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 8/2016 - 13
Fotografo Luca Di Fazio Modelli Shelly Regev@Boom the Agency,
Giovanni Di Muro, Giovanni Fersen, Mattia Fisio Magosso, Simone Gaggero @Art LavrankovMajor Management Styling Diamond Luisant MUA & Hair Manuela Rosignoli Assistente Vicky Reder RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 8/2016 - 14
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Fotografo Luca Di Fazio Modella Gorby Kate MUA Sara Chris Armature Antonio Urzi Assistente Vicky Reder
Alessandro Luoni
“Come il cibo e la musica, è facile apprezzare una fotografia, tutti noi siamo in grado di farlo. Il fotografo però è in grado di spiegare precisamente perché un'immagine piace e riesce a generare emozioni.” Incontriamo Alessandro Luoni, fotografo e futuro laureato in filosofia.
Fotografo Alessandro Luoni Modella Diletta Simioni MUA Giulia Ronzoni
PHOTOGRAPHERS
Fotografo Alessandro Luoni Modella Paulina Gudaityte MUA Giulia Ronzoni Dress Antonio Oliver
Ci racconti come hai cominciato a stampe erano pervase, mi stregò. creando effetti speciali grazie alle Quel giorno capii che volevo luci della città e il flash. fotografare? La fotografia mi ha sempre affascinato, ma mi sono avvicinato ad essa il primo anno del Liceo artistico, dove ho studiato la tecnica fotografica, compositiva e i primi rudimenti di post-produzione. Mi dilettavo con una vecchia analogica ed ero uno dei più assidui frequentatori della camera oscura messa a disposizione dal liceo. La mia passione per il bianco e nero analogico e le sperimentazioni di tempi, luci, filtri e acidi di sviluppo in camera oscura rimasero l'unica parte della fotografia che davvero mi conquistava fino a quando, nel 2007, non mi trovai a visitare la mostra fotografica del maestro David LaChapelle al Palazzo Reale di Milano: i colori, le pose plastiche, le luci, l'erotismo e, soprattutto, la grande ironia di cui quelle grandi
intraprendere una carriera come fotografo nel campo della moda, proprio come aveva cominciato lo stesso LaChapelle. Comprai la mia prima reflex digitale solo qualche giorno dopo.
In che modo hai sviluppato la tua tecnica e lo stile?
Credo di essere ancora molto lontano dall'avere una tecnica o stile ben definito. Sono solo all'inizio della mia carriera, ho 25 anni e non ho certamente ancora raggiunto il momento di fama tale da fare esclamare "Wow! Questo sì che è Alessandro Luoni" quando si guardano le mie foto. Indubbiamente, uno degli stili che preferisco e che ho usato spesso nelle mie pubblicazioni sono le foto in notturna con tempi lunghi,
Cosa significa per te fotografia?
"Fotografia" significa tante cose. Per me sicuramente significa "cogliere l'attimo". Che tu stia cercando di fotografare il perfetto tramonto, o un gabbiano nel momento della pesca, un'azione sportiva o una modella che si volta camminando, il momento in cui si preme il bottone è fondamentale. Anche fotografi amatori con un cellulare, senza alcun rudimento di composizione sono stati in grado di fare foto che hanno congelato attimi irripetibili, il web è pieno di gallerie di immagini del genere. Ma la vera fotografia ovviamente non si esaurisce qui. Innanzitutto come suggerisce il nome stesso, la fotografia è "luce": bisogna essere in grado di farsi
Fotografo Alessandro Luoni Modella Kamila Wasilewska Makeup & Hair Stylist Giulia Ronzoni Dress Antonio Oliver RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 8/2016 - 21
Fotografo Alessandro Luoni Modella Dayana Reeves Makeup & Hair stylist
Enrica Cipolletta e Elisa Remondi
Fotografo Alessandro Luoni Modella Helena Prestes MUA & Hair Stylist
Elisa Remondi e Enrica Cipolletta RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 8/2016 - 22
affascinare dalla luce e raccontarlo agli altri, non serve andare dall'altra parte del mondo in posti sperduti se non si hanno gli occhi o il cuore per vedere. In ultimo è “composizione”: come nella prosa o nella musica, non basta avere belle parole o suoni se non si è in grado di disporli in armonia fra loro
Quale genere preferisci e per quali brand hai lavorato?
Sono totalmente concentrato sulla moda al momento, pur ammirando ogni tipo di stile di fotografia. Sono solo a inizio carriera ma ho avuto il piacere di collaborare alla meravigliosa campagna di Jeans "Marco Calzolai" oltre che a quella del brand super rock "Bad Spirit" di Massimo Sabbadin, designer già noto a tutto il mondo per i capi in pelle realizzati per le esibizioni della conosciutissima band Metallica.
Quali lavori ricordi con maggior piacere?
Uno dei lavori che ricordo più volentieri era iniziato in un modo pessimo. Era mattina, io e il mio team aspettavamo la modella per andare su una spiaggia fuori Genova e scattare delle foto da pubblicare su una rivista inglese. Ma la modella era in ritardo: tramite la chat di Facebook dice che non c’erano i mezzi per raggiungerci. Fortunatamente quel giorno con noi c'era già un'altra modella arrivata puntuale che aveva giornata libera e avevamo invitato a venire con noi per passare una piacevole giornata in spiaggia durante il servizio. Lei fu felicissima di prendere il posto dell'altra ragazza e le foto furono eccezionali, seguite da un aperitivo suggestivo sulla spiaggia al tramonto e una
Fotografo Alessandro Luoni MUA & Hair Stylist Modella Helena Prestes Elisa Remondi e Enrica Cipolletta Dress Antonio Oliver cena fantastica con gamberi freschi. stima e simpatia reciproca che ci ha portati a lavorare assieme sempre Quali sono i tuoi fotografi preferiti più frequentemente. Il suo stile è e perché? molto forte e provocante, ma mai Nomi di fotografi capaci e che volgare e questo, per chi ha modo di ammiro per varie ragioni ce ne sono conoscerlo, si rispecchia molto tanti, ma non posso dedicare anche nella sua personalità, un questo breve paragrafo a nessun uomo deciso e sempre pronto a altro che a Marc Evans, fotografo scherzare, ma che tratta le ragazze già apparso sulle pagine di questa con cui lavora con un rispetto rivista e che mi ha introdotto in davvero estremo, qualità che a questo mondo, insegnandomi molti fotografi narcisisti, o forse Fotografo Leonardo Ferri moltissimo. Ho cominciato ad misogini, manca. Nelle sue Outfit & Style Alberto Messina assistere Marc nei suoi servizi nel fotografie, anche le più sexy la MUA Tiziana Lucarini 2014 e da allora è nata una gran donna non è mai un oggetto, al
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contrario è forte e padrona di sé, della sua sensualità. Al contrario se in una sua foto accanto alla modella vi è un uomo, questo sarà l'oggetto, spinto in secondo piano oppure usato, come direbbe Marc, come "accessorio".
Come trovi ispirazione per i tuoi lavori?
In diversi modi: ad esempio cercando sulle migliori riviste di moda qualche suggerimento di luci, trucco, styling e situazioni e poi cercando di ricreare qualcosa che sia il più possibile di impatto. Mi affido a questo metodo principalmente per il beauty, è un ottimo strumento per poter comunicare al meglio con la mia truccatrice e con lo staff cosa ho in mente e il risultato voluto. Per le situazioni e location, invece, nasce tutto da una mia idea di partenza. Non credo si possa spiegare facilmente a parole come traggo ispirazione, essa deriva dal modo in cui osserviamo e rielaboriamo il mondo che ci circonda.
Quali aspetti prendi in considerazione per selezionare modelle e modelli?
Dipende da cosa si ha in mente e su quali aspetti del soggetto voglio far cadere l'attenzione: possono essere le gambe lunghe, o i capelli particolarmente voluminosi, o un particolare taglio degli occhi o uno sguardo, un'espressione che la modella è in grado di mostrare. Mi capita a volte, non spesso, di scegliere di scattare con una modella ancor prima di avere un'idea in mente perché qualcosa di lei mi ha colpito e costruisco così la storia attorno ai suoi punti forti. In questi rari casi ciò che guida la mia scelta è il suo fascino o personalità.
Preferisci rivolgerti ad agenzie o a modelle freelance?
Mi rivolgo principalmente alle agenzie: oltre che per una questione di tempo e praticità, così creo network facendomi conoscere e stringendo rapporti con le agenzie di moda..
Qual è il tuo approccio alla postproduzione? La considero come il completamento dell'opera. Adoro postprodurre le mie foto e presentarle
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Fotografo Alessandro Luoni Modella Barbora Lakova MUA & Hair stylist Giulia Ronzoni Dress Antonio Oliver Assistente Theo La Motta
Fotografo Alessandro Luoni Modella Nailyasha Salyahova MUA Giulia Ronzoni
nella loro forma finale. Cerco comunque di scattare nel modo più fedele possibile alla mia idea e semplicemente migliorare il risultato al computer senza compromettere il risultato. La più grande sfida come fotografo è di avere già, dopo la sessione di scatto, delle immagini incredibili, prima di lavorarci graficamente. Non mi piace chi stravolge completamente l'immagine al computer: se lo scopo di una post più spinta è implementare aspetti particolari o surreali della foto, lo condivido. Ma se lo scopo è prendere una foto mediocre e ricavarne qualcosa di totalmente artefatto, non la considero “fotografia” ma una sorta di patchwork.
dispetto di qualsiasi futura innovazione tecnologica".
Quale consiglio daresti a chi volesse intraprendere la carriera di fotografo?
Il primo tra tutti è “scattate, scattate il più possibile”. Scoprite in che modo funziona la macchina fotografica con un buon libro o un buon corso e cominciate a sperimentare tecniche e luci differenti. All'inizio non importa se scattate foto al vostro gatto o al tramonto dietro casa, tutti i grandi hanno cominciato come voi, documentando ciò che avevano a portata di mano. A chi invece volesse intraprendere la strada della moda solo per incontrare e fotografare belle ragazze,il mio unico consiglio è di vendere la macchina fotografica e Qual è il futuro della professione di fotografo, fare i PR per qualche discoteca perché come fotografi secondo te? non faranno mai strada. Me lo chiedo spesso. Con l'avvento del digitale siamo sempre di più e sempre più inesperti, basta fare un giro sui social network per vedere quanti semplici possessori di reflex digitali si definiscono e si vendono come fotografi senza la benché minima competenza, cultura, capacità o, per lo meno, buon gusto. Ma non è Per maggiori informazioni: il pennello a fare il pittore. Come diceva Ansel Adams, www.alessandro-luoni.com "Confido che l'occhio creativo continui a lavorare a
Fotografo Alessandro Luoni Modella Mary Costa MUA Giulia Ronzoni, Miriana La Grasta, Elisa Remondi, Enrica Cipolletta
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Fotografo Alessandro Luoni Modella Eleonora Irina Noir MUA Giulia Ronzoni, Miriana La Grasta, Elisa Remondi, Enrica Cipolletta
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Fotografo Alessandro Luoni Modella Mary Costa MUA Giulia Ronzoni Scarpe La Bouten Lingerie Christie's
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Emanuela Corsello
Come nasce e opera un’agenzia di moda? Quali criteri adotta oggi per le selezioni? Perché farsi rappresentare da un’agenzia? Ne parliamo con Emanuela Corsello, titolare di Your Way Management.
Foto di Nicolò Occhipinti
Fotografo Alex Alberti Modella Yulia B Stylist & dress Antonio Oliver
MODEL AGENCIES
Foto di Nicolò Occhipinti
Internet e i social network hanno sicuramente inciso molto sul modo in cui domanda e offerta si incontrano oggi nella fotografia di moda. Le agenzie di moda hanno subìto profonde trasformazioni per adattare il loro modo di operare alle nuove esigenze, ma mantengono ancora oggi un ruolo fondamentale nel tutelare i diritti dei propri assistiti e nel garantire la qualità del servizio per i propri clienti. Per conoscere meglio cosa sta accadendo nelle agenzie e per fornire utili spunti ad aspiranti modelle e modelli, abbiamo incontrato Emanuela Corsello, titolare dell’agenzia di moda Your Way Management di Roma.
Come è nata la tua agenzia di moda?
fasi dell’attività di agenzia, lavoravo così tanto che, a un certo punto, mi sono decisa a fare il salto: ho lasciato quell’agenzia e, dopo un po’ di mesi, ho aperto la mia Your Way Management. L’ho aperta io, da sola, e ho costruito tutto con le mie forze. A distanza di quasi nove anni, oggi l’agenzia è una realtà che opera anche al di fuori del settore moda: ci occupiamo di spettacolo a 360 gradi.
Quali esperienze avevi fatto prima di fondare la Your Way Management?
Mi sono avvicinata al mondo dello spettacolo perché mi è sempre piaciuto, ma non ho mai fatto la modella perché non sono alta. Ho studiato teatro, mi sono proposta alle agenzie di cinema, ho lavorato come comparsa in televisione, ho partecipato a diversi concorsi di bellezza… poi, casualmente, sono capitata nella moda, come dicevo, e dopo molti anni ho iniziato a lavorare dietro le quinte, con la mia agenzia.
Subito dopo la laurea in Antropologia ho trovato un annuncio su un giornale per un posto di segretaria in una delle più importanti agenzie di moda di Roma. Mi sono candidata e ho cominciato a lavorare. Ho fatto gavetta e sono poi passata a un’altra agenzia di Roma; ho iniziato ad assistere ai casting, ho imparato a lavorare con le modelle e a gestire i A quale tipo di clienti vi rivolgete principalmente? clienti. Dopo un po’ riuscivo a governare parecchie Nel settore moda, lavoriamo con i maggiori stilisti RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 8/2016 - 33
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tra Roma e Milano: Gattinoni, Balestra, Valentino, Raffaella Curiel, Peter Langner, Carlo Alberto Terranova, Sarli, Guess, Bulgari, Jean Paul Gaultier... Ricordarseli tutti diventa difficile! Lavoriamo anche per il cinema e per la televisione, ad esempio con Mediaset per spot pubblicitari, serie TV o vari programmi. La moda rimane sempre il settore principale di cui mi occupo, ma ho avuto modo di iniziare a collaborare e a condividere lo studio con l’agente di spettacolo Andrea Lamia, e ultimamente con un altro agente, Fabrizio Perrone, più specializzato in teatro e televisione. Il mondo della moda e dello spettacolo hanno confini labili: ci sono modelle che, se sono brave e hanno talento, diventano attrici o conduttrici, e ci sono attrici molto belle che fanno da testimonial in campagne pubblicitarie.
Eppure si vedono nascere sempre nuove agenzie...
Molte agenzie nascono come funghi. Tante persone si improvvisano agenti. Ma si deve guardare al lungo periodo: non molte agenzie sopravvivono, quelle che rimangono sono poche. Le buone agenzie sono quelle che durano nel tempo.
Quali sono i fattori di successo?
Secondo me essere molto onesti con le proprie assistite e avere un rapporto umano, familiare, ma anche determinato, quando necessario. Essere soprattutto puntuali nei pagamenti, essere sempre presenti e disponibili a risolvere eventuali problemi, essere cioè professionali.
Parliamo sempre del mercato: grazie a internet molte modelle si promuovono come freelance, riescono ad accedere ai clienti direttamente...
Questo è un altro problema che porterà molte Come mai hai fissato la sede proprio a Roma? agenzie a chiudere, prima o poi. Facebook ha In realtà lavoro molto anche con Milano, ho delle rovinato un po’ il settore. Molte modelle fanno le modelle che da Roma si spostano spesso lì perché agenti di se stesse, e spesso il cliente scavalca le hanno delle capacità particolari, hanno le misure agenzie per pagare di meno. giuste per alcuni clienti, e anche perché fare moda a Roma è limitante. I clienti non ci tengono ad avere qualcuno che
Ma non avete sede a Milano...
No, ma abbiamo delle collaborazioni con importanti agenzie milanesi, ma anche svizzere e parigine. Ci scambiamo le modelle a seconda delle esigenze. Se serve loro una particolare modella per un periodo, ad esempio, la affido a loro, anche se io resto sempre l’agenzia madre.
abbia già verificato affidabilità, reputazione?
capacità,
No, non se ne curano affatto, preferiscono pagare 100 euro in meno. L’agenzia in realtà serve a tutelare tutte le parti su possibili inconvenienti, garantisce serietà e puntualità nei pagamenti: è una terza parte che si preoccupa di redigere in modo imparziale i contratti, per rispettare i diritti di tutti.
Non c’è quindi molta competizione tra agenzie?
Perché quindi una modella dovrebbe rivolgersi a Si collabora molto, in realtà: è più vantaggioso per un’agenzia? tutti.
Guardando all’intero settore, come si è evoluto il business delle agenzie di moda?
La crisi ha influenzato molto il settore. Roma è una città molto difficile per la moda: avevamo diversi eventi bellissimi, fra i quali è rimasto essenzialmente Altaroma che, nonostante i momenti di grande difficoltà passati, sta ora cercando di riprendere con forza. Le agenzie, soprattutto a Roma, non possono essere a mio avviso solo di moda: significherebbe non lavorare. Per questo è essenziale essere un’agenzia di spettacolo a 360 gradi.
Perché l’agenzia la tutela molto. A parte il fatto che l’agenzia cerca di farla pagare nel modo migliore possibile, essa tiene conto di una serie di diritti di immagine importanti che devono essere concordati col cliente. È capitato a modelle di vedere tutta la città piena di affissioni con le sue foto e di aver ricevuto solo un importo a forfait, senza i diritti specifici per questo tipo d’uso.
Non proponete contratti in esclusiva con le modelle? Io non ne faccio, sigliamo solo mandati di rappresentanza normali. Per essere validi, i contratti
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Foto di Nicolò Occhipinti in esclusiva devono prevedere un compenso fisso mensile per la modella, ma nel settore moda a Roma non è possibile.
possono lavorare come modelle per shooting fotografici, per cataloghi, lookbook, spot televisivi.
misure. Se parliamo di modelle curvy, invece, siamo in un settore proprio diverso, un settore di nicchia. Io non avrei neanche i clienti cui proporre modelle curvy.
Quali criteri utilizzate per Si dice che in Italia raramente le selezionare una modella? agenzie rappresentano modelle Perché all’estero invece le Se ci serve per l’alta moda, petit o curvy. Perché? modelle petit e curvy hanno dobbiamo optare per un’altezza Sì è vero. È difficile che venga mercato? minima di 178 cm, misure perfette, massimo 90 cm di fianchi, deve avere un viso particolare, non necessariamente bello. Valutiamo anche ragazze alte 170 cm, ma non per le sfilate: se hanno un viso di grande impatto, che buca l’obiettivo,
ingaggiata una ragazza alta solo 165 cm. È l’altezza media di una ragazza italiana. O ha un viso veramente particolare, o non si riuscirebbe mai a proporre ai clienti. In Italia è di uso comune rispettare assolutamente certe
All’estero hanno una mentalità più aperta. All’estero ci sono anche bellissimi transgender che posano, sfilano e sono molto famosi. Qui in Italia una cosa del genere non è pensabile. Io avevo provato a farlo tre anni fa, in occasione di Altaroma: avevo
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proposto a un cliente di ingaggiare una trans model, ma avendo ricevuto risposta negativa mi sono fermata. In realtà farebbe scalpore, sarebbe stupendo, consentirebbe anche di attivare una campagna di comunicazione di grande effetto.
Quanto dura in Italia la carriera di una modella?
Dipende da quando cominciano, ma non è comunque molto lunga. Le modelle italiane iniziano più tardi rispetto alle colleghe straniere: all’estero si presentano in agenzia anche a 14 anni, hanno un’altra mentalità, più aperta. Qui in genere cominciano a circa 17 anni. Se viene da me una ragazza che ha 20 anni, che non ha mai lavorato nel settore, è difficile che venga selezionata. L’ideale è cominciare a 15 - 16 anni, e già a 25 - 26 anni diventa più difficile continuare a lavorare. All’estero sono più avvantaggiate, le modelle ancora minorenni vanno già in giro per il mondo a sfilare, magari perdendo 2 o 3 mesi di scuola. In Italia non sarebbe concepibile.
Fotografo Gigi Samueli Modella Carola Servi
È un bene o un male secondo te?
Foto di Nicolò Occhipinti
Non so, da un lato è un bene perché sono disponibili a viaggiare, lasciano presto casa, mentre le italiane sono invece più restie a muoversi: però, così, studiano di più.
serie è meglio invece non ascoltarle proprio! Inoltre, è importante essere sempre molto corrette, e non sentirsi mai arrivata, perché è quello il momento in cui comincia il a declino.
Che consiglio daresti un’aspirante modella che volesse essere selezionata da te? Soprattutto di ascoltare, di fidarsi, di affidarsi all’esperienza dell’agenzia, ovviamente se si tratta di un’agenzia seria: se hanno di fronte persone poche
Per maggiori informazioni:
www.yourwaymanagement.com
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Gabriele Ardemagni
“Il mio leit-motiv? La mia foto più bella l'ho fatta domani.” Fotografo milanese, eclettico, a suo dire “ancora acerbo” nonostante i tanti anni di esperienza e professionalità ad alti livelli. Perché dice che non si finisce mai di imparare.
Fotografo Gabriele Ardemagni Modella Kara Zhang@Luxx Management Milano MUA & Styling Irene Otekpere
PHOTOGRAPHERS
Fotografo Gabriele Ardemagni Modello Mamadou Doumbia MUA & Styling Irene Otekpere
Fotografo Gabriele Ardemagni Modella Yulia Kholmogorova MUA & Styling Irene Otekpere
Influenzato, fin da piccolo, da una famiglia che ha sempre coltivato l’arte in tutte le sue forme, grafico e fumettista, si è avvicinato al mondo del ritratto fotografico solo a 30 anni. Ha sempre puntato tutto sulla sua formazione e sull’emozione che gli provoca ciò che lo circonda. “Ci si ritrova a fare le foto migliori quando le uniche motivazioni sono quelle di spingere se stessi.”
Quando hai cominciato a trasformare la passione per la fotografia in professione? Raccontaci le prime esperienze. Mi sono avvicinato alla fotografia grazie a mio padre, un artigiano a 360°: aveva sempre con sé la macchina fotografica a pellicola e fin da bambino mi spiegava come inquadrare e come non essere mai banale nella costruzione delle foto. Il Liceo Artistico e i quattro anni di Scuola del Fumetto poi hanno dato il via alla mia effettiva formazione: di fatto ero diventato grafico pubblicitario e fumettista, ma continuavo a scattare foto, per lo più paesaggistiche. Gli studi da fumettista mi hanno insegnato a
conoscere bene i movimenti del corpo umano e a saperlo ritrarre, e lo studio dell’Architettura mi ha fatto amare le prospettive e le geometrie. Ciò mi ha spinto a 30 anni a iniziare a fotografare la figura umana inserendola in contesti più dinamici.
Ti occupi di fashion, glamour, reportage, foto pubblicitaria, food… ma qual è il genere che prediligi? Non saprei, per un fotografo ecclettico tutti i soggetti sono degni di essere immortalati altrimenti non sprecherei il "clic". Posso dirvi che fotografare una top model internazionale, come mi é capitato di recente, é una bellissima soddisfazione e il sogno di tantissimi. Allo stesso modo ho trovato emozionante tre anni fa mi trovarmi all'alba avvolto nelle nubi sul Machu Picchu, in attesa che si rivelasse al mio obiettivo quel luogo incantato. Riguardo alla foto di moda, sono sempre stato un amante assoluto della fotografia street e della street fashion: è uno stile che mi si addice, trovo che creare armonia tra un corpo ed un abito in movimento, immersi nelle architetture geometriche di una città, sia sempre una bella sfida. Un genere che mi piace
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molto poi è il reportage, perché mi piace raccontare le storie che vivo. Questo è per me il vero significato della fotografia: viaggiare e portare a casa emozioni fotografate.
Fotografo Gabriele Ardemagni Modella Kara Zhang@Luxx Management Milano MUA & Styling Irene Otekpere
Come hai sviluppato tecnica e stile? Studio e gavetta, tanta gavetta: é essenziale per una professione creativa come questa! A scuola mi hanno insegnato che prima di inventare e sperimentare bisogna conoscere e saper rifare quanto già inventato. Lo stile è essenziale, ma solo dopo avere affinato la tecnica. E non è mai abbastanza quanto appreso, è proprio vero che non si smette mai di imparare.
Quali sono i fotografi cui ti ispiri maggiormente?
Potrei rispondere tutti e nessuno, semplicemente perché non mi piace essere influenzato. Diciamo che mi ispiro di più ai pittori che ho studiato e visto nei musei e nelle mostre sia per diletto, sia per lavoro. Di recente in Svizzera ho avuto occasione di vedere dal vivo e fotografare, con permessi speciali, le mostre di Gauguin e Renoir: ecco, quelle tele mi hanno veramente segnato in positivo. Potendo preparare invece lo scatto, come nel caso delle foto di Ci racconti come normalmente si moda, allora si comincia con la svolge il tuo processo creativo? scelta del soggetto, della location e Il processo creativo cambia in base del mood, dello staff e fai in modo al genere che sto affrontando. Ci che tutto vada per il meglio. Io sul sono casi nei quali non si ha il set arrivo per primo e vado via per tempo di poter pianificare, come ultimo. Purtroppo, molti altri nel reportage: in questi casi estrai professionisti sembra che passino la macchina fotografica col 50 mm dal set solo per scattare quanto e scatti non appena vedi qualcosa impostato da altri; io amo invece che ti colpisce o che sta accadendo decidere cosa scattare, altrimenti in quel momento. sarebbe finita per me, a quel punto
preferirei timbrare un cartellino! Può capitare che ti assegnino lavori dove tutto è già "impachettato": in questi casi l'esperienza "della strada" ti aiuta oltre ogni immaginazione: riuscire ad improvvisare per rendere al meglio è la dote che tutti dovrebbero coltivare nel proprio modo di lavorare.
Che tipo di illuminazione e schemi utilizzi più spesso?
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Fo t o g r a f o G a b r i e l e A r d e m a g n i M od el l a G a bi B l os s om
@ Lu xx M a n a ge m e n t M i l a n o M U A P r i n c e s s M i ra n d a S t yl i n g I r e n e O t e k p e r e
Premetto che, qualsiasi genere io tratti, la mia preferenza è la luce naturale o d'ambiente, nel caso di interni. Quando il clima o l'orario non permettono questo tipo di illuminazione, passo alle luci continue: ho sempre usato lampade fluorescenti e neon, ma ultimamente sto utilizzando un kit di mini pannelli a led potentissimi, dimmerabili e soprattutto portatilissimi, minimo ingombro e tanta resa. Li uso spesso negli scatti glamour e di moda, in interni o appartamenti: la percezione è quella di una luce diffusa e naturale. In studio ci sto meno volentieri per vocazione, ma se scatto lì utilizzo schemi sia classici che schemi miei, sviluppati negli anni. Mi piace più ottenere risultati con le ombre che con le luci, anche se nel mio studio ho fatto realizzare un “lightwall” che mi dà il risultato contrario, una sorta di Yin e Yang della mia fotografia.
Come individui e selezioni modelle e modelli?
Parlando di fashion e glamour prima c’è da considerare se è un mio progetto, se ho un committente, a chi sono destinate le foto ecc... Individuati questi aspetti, ho già una preselezione
distinta: per la moda, vivendo e lavorando a Milano ho a disposizione le migliori model agency; per il glamour, dipende se la richiesta è di eleganza o prorompenza: per le prime ricorro sempre alle agenzie, per le seconde invece cerco più sui social, dove puoi trovare ragazze che non hanno le misure per entrare nella moda ma che invece hanno una bellezza adatta al genere glamour. Per l’uomo il mercato è sempre più difficile, c'è meno richiesta, ma non per questo snobbo il genere, anzi: le statue classiche rappresentano più il corpo maschile di quello femminile.
Parliamo degli aspetti di business: quale genere di fotografia è per te più profittevole e quale ti dà più soddisfazioni?
Questo è un tasto dolente. Il business attiva un meccanismo secondo il quale quello che ti piace fare non rende tanto quanto quello che invece ha meno arte e poesia! Tutto ciò che è commerciale a noi fotografi non sempre piace, ma è un compromesso necessario per poter continuare su questa strada. Salvo rari guru
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Fotografo Gabriele Ardemagni Fotografo Lorenzo Negrisolo Modella Vera Atyushkina Modella Charlotte@2morrow MUA & Styling Irene Otekpere
Fotografo Gabriele Ardemagni
Modella Besayra Gutierrez@Natural Born Model Milano della fotografia, siamo tutti nello stesso “girone dantesco”, siamo tutti costretti a scattare all'infinito. Personalmente traggo soddisfazione da tutti i generi ma in testa c’è di sicuro il reportage.
Lavori soprattutto per agenzie? Come ottieni nuovi incarichi? Il committente può essere il singolo individuo, un’azienda o un’agenzia che lavora per i primi due. Anche al tempo dei social, sempre più frenetici ed invadenti, il miglior biglietto da visita è il passaparola. Può anche capitare che piaccia il mio stile, dal mio sito o dalla pagina facebook o perché ho scattato determinati personaggi, tutto fa parte di un disegno imprevedibile che è il mercato del terzo millennio.
Internet e i social media sono stati formazione, che è essenziale. secondo te un bene o un male per Personalmente mi ritengo acerbo il business della fotografia? ancora adesso: leggere di Un bene per la fotografia ma un male per il business ad essa legato! Un bene perché la fotografia è una forma d'arte, ed è giusto che tutti possano vederla; un male perché di ultimamente le fasi “gavettaesperienza-backgroundformazione” sono sostituite da: “compri reflex - apri la pagina facebook come fotografo”.
Quali consigli daresti a chi volesse seguire le tue orme? Non penso nessuno debba seguire le orme di un altro, tantomeno le mie: ritengo che la fotografia e l'arte racchiudano in loro qualcosa di estremamente personale, tutto dovrebbe nascere dalla propria
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minorenni che "firmano" campagne advertising di grandi brand... penso non servano spiegazioni. A mio parere, per inserirsi nella professione occorre esercitarsi ogni giorno in ogni condizione, imparare ad usare la propria attrezzatura e non continuare a inseguire la novità del momento. Compratevi un 50ino e godetevi la vera fotografia!
Per maggiori informazioni: www.gabrieleardemagni.com
Fotografo Gabriele Ardemagni Modella Roberta Merz@Major Milano MUA Bianca Bagnoli Hair Stylist Lisa Ruiu
M A K E - U P A R TI S TS
Fotografo Luca Di Fazio Model The One Models Milan MUA & Set Luciana Lapique Hair stylist Rosario Mannella Stylist Sara Chris Flavia Cavalcanti Costumes Flavia Cavalcanti Jewels Kikijewels Assist Vicky Reder
Luciana Lapique Una vita passata fra trucchi e pennelli. Intervista a una truccatrice che crede fermamente nel makeup come vera e propria forma d'arte il cui scopo è di rendere unica ogni donna.
Fotografo Alessandro Caramagna / Devilinside studio MUA Luciana Lapique Modella Sarah Fusi
Fotografo Lucia Mondini MUA Luciana Lapique Modella Alessia Debandi
Nata a Montevideo, decide di trasferirsi in Italia per mettere in pratica nel paese della creatività e della moda quanto appreso nelle migliori scuole di trucco. Luciana Lapique trae dalla sua professione la linfa vitale che le consente di esprimere tutta la sua creatività, ma anche il desiderio di condividere il suo sapere insegnando alle altre donne come truccarsi.
Il makeup è stata per te una passione che hai coltivato fin da piccola. Ci puoi raccontare come hai iniziato?
Sono stata sempre molto creativa e affascinata dal mondo dei colori. A dodici anni cominciai un corso di pittura, ma dopo qualche anno capii che in realtà ciò che mi piaceva davvero era il trucco. Merito anche della mia mamma: anche lei amava creare, disegnava abiti da sposa e
da sera. Ricordo che a casa c'era una sono stata assunta da un centro passerella continua di donne che benessere per effettuare corsi di provavano le sue creazioni. autotrucco, quindi ho cominciato a insegnare.
Quando hai cominciato a trasformarla in professione? Quali sono gli aspetti di questa A 17 anni volevo già iscrivermi a un professione che più ti piacciono? corso di makeup con il miglior truccatore dell'Uruguay, ma dovetti aspettare un anno perché lui non insegnava a minorenni. Dopo il liceo, ero pronta a iscrivermi ma purtroppo lui è mancato. Ho seguito allora un corso annuale con una sua allieva: lei ci ha insegnato non solo le tecniche del trucco, ma anche come trattare le nostre clienti. Ho imparato usando i trucchi Makeup for Ever, l’unica linea professionale che arrivava in Uruguay in quel momento. Dopo un anno di corso ho cominciato subito a truccare le spose alle quali mia mamma confezionava l’abito, poi
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Amo ricevere le spose per la prima volta, mi piace poter conoscere nuove persone, lavorare nei set per i servizi fotografici e realizzare trucchi sempre diversi. Ho poi una predilezione per la cura delle sopracciglia e mi piace vedere le clienti entusiaste per i risultati che ottengo. Ora realizzo anche accessori da sposa, fiori in seta fatti a mano, ricami con strass. Ho imparato da sola cominciando a realizzare copricapi per i servizi fotografici. È un mondo che adoro!
E quali aspetti ti piacciono meno?
Non c’e niente di questo lavoro che
non mi piace, mi sento libera di creare, anche se a volte lavoro fino all’una del mattino: non posso avere orari fissi.
Secondo te, qual è l’approccio ideale che i fotografi dovrebbero avere per la migliore scelta del trucco?
I fotografi di solito hanno un'idea ben precisa del risultato che vogliono ottenere. Secondo me è invece fondamentale lasciar fare al truccatore, sopratutto per quanto riguarda la scelta dei colori secondo gli abiti e il set. Non sempre il trucco richiesto è giusto per la persona che si ha davanti.
Quali sono le richieste più frequenti?
Non ci sono: il trucco si sceglie secondo il mood, si parla insieme al fotografo e allo stylist e si sceglie quello più adatto.
Quale genere di trucco preferisci?
Non amo i trucchi artistici, io adoro i trucchi che esaltano la bellezza della donna e i trucchi artistici di solito non lo fanno. Il mio trucco si caratterizza per essere molto luminoso e pulito.
Sei solita contribuire attivamente alla scelta del makeup, o ritieni meglio avere indicazioni precise?
Mi piace proporre diverse idee ma lascio la scelta al fortografo: se ha una idea già precisa di quello che vuole, faccio quello che mi è stato chiesto.
Come promuovi il tuo lavoro per trovare nuovi clienti?
Io credo che la miglior promozione di se stessi si ottenga mostrando i propri lavori, con un bel book fotografico e il passaparola. Quando lavori in modo professionale si vede subito ed è molto importante per ottenere i risultati desiderati, e non trascurare l’igiene dei prodotti e dei pennelli. affermarsi.
Tuttavia, il mercato in cui operi diventa sempre più Come sta evolvendo la professione di truccatrice, secondo te? competitivo... Purtroppo sí, non basta seguire un breve corso di makeup, comprare due pennelli e quattro trucchi. Bisogna mantenersi aggiornati sulle tecniche e sui prodotti perché tutti i giorni ne escono di nuovi. È importante capire subito la morfologia e la colorimetria delle persone da truccare, aspetto fondamentale per
Tante ragazze vedono questa professione come una facile opportunità di lavoro. La verità è che serve tanto impegno e che bisogna scegliere molto bene la scuola di trucco. Mi chiedono spesso di consigliarne una, ma non avendo studiato qui non posso dire qual è quella più valida. Un aspetto importante per avere successo,
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Fotografo Marcello Rapallino MUA Luciana Lapique Modella Arianna Clerici
secondo me, è saper scegliere e per diventare una vera Make up focalizzarsi su un tipo di trucco: Artist, cioè, come dice la parola voler fare tutto alla fine ti porta a stessa, un'artista. non fare niente bene.
Quindi, truccatrice si nasce o si diventa?
Decisamente si nasce! Questa è un arte: se non hai predisposizione puoi fare tutti i corsi che vuoi ma difficilmente avrai la caratteristiche
soltanto così si impara a capire come un prodotto reagisce sulla pelle di una persona, e fare tanta gavetta: l'arte del maquillage si Quali consigli daresti a chi volesse domina solo se si acquisisce molta intraprendere questa carriera? esperienza. Che è necessario avere tanta, tanta passione e iscriversi a una buona scuola perché le tecniche sono Per maggiori informazioni molto importanti. È fondamentale www.lucianalapique.com investire tempo e denaro, perché
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Foto di Nicolò Occhipinti Make-up artist Jana Foldova Modella Myroslava Svitlenko
Fotografo Mario Caponi Modella @Marta Moriggi MUA @Kristel Zevini
Fotografo Marcello Rapallino MUA Luciana Lapique Modella Heba El Dessouky RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 8/2016 - 54
Fotografo Francesco Posteraro DotStudio Torino MUA Luciana Lapique Modella Elisabetta Bartoli
Fotografo Fabio Bozzetti Stylist Giulia Brandimarti MUA&Hair Sofia Alvarez Carreno Model Korlan Madi Designer Tiziano Guardini
Fotografo Fly Sister Photo MUA Luciana Lapique Modella Eliza Andrea Filotie RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 8/2016 - 56
Fotografo Fly Sister Photo MUA Luciana Lapique Modella Eliza Andrea Filotie RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 8/2016 - 57
PHOTOGRAPHERS
Fotografo Giovanni DI Palma Modello Pablo Coehlo@Major Model Milan MUA Laura Portomeo Outfit Francesco Visconti cerimonia
Napoletano, spinto da un’insaziabile sete di conoscenza e dall' amore per la moda, a soli 2 4 anni sta emergendo nella fotografia fashion anche grazie alle sue capacità da ritoccatore: una marcia in piÚ per risultati di grande impatto.
Fotografo e styling Giovanni DI Palma Modella Cristina Smiraglia MUA Giusy Passerelli Hair stylist Fashion Mix
Fo t o g r a f o G i o v a n n i D I P a l m a
M o d e l l i P a b l o C o e h l o , Vi n i c i u s B e r g a m i n e @ M a j o r M o d e l M i l a n M U A L a u ra P o r t o m e o O u t f i t F ra n c e s c o V i s c o n t i c e r i m o n i a
Dalla tua biografia emerge che dai molta importanza alla formazione, non ti sei improvvisato fotografo. Ci racconti quando hai deciso di diventare fotografo e come hai iniziato?
“La passione senza formazione non potrà essere una professione”: questo è il mantra che mi ripeto quasi giornalmente. La fotografia, come per la maggior parte delle persone, è nata dalla passione e dalla curiosità di scoprire questo mondo. Ho deciso di diventare fotografo nel momento in cui ho iniziato a entrare nel settore della Comunicazione e, studiando vari software, non trovavo il giusto mezzo per esprimermi. Così mi sono avvicinato alla fotografia, dando finalmente voce a ciò che volevo comunicare. Ricordo di essere stato un ragazzo che voleva mettersi sempre in gioco, soprattutto con se stesso, provando a superare i propri limiti, cosa che può accadere solo grazie alla formazione. Da autodidatta mi sentivo ancora insoddisfatto, come se non stessi andando nella giusta direzione. Decisi allora di frequentare l’Accademia di Comunicazione I LAS a Napoli, assopendo così, ma non eliminando del tutto, quel senso d’insoddisfazione.
Che significa per te la fotografia?
Per risponderti potrei usare centinaia di aforismi o di frasi fatte di fotografi che hanno fatto la storia, ma preferisco farti un esempio… Hai presente quando ti trovi in una stanza dove non vi è né ordine, né armonia fra tutti gli elementi presenti? E ti trovi così disorientato che quasi rinunci a stare all’interno e tanto meno a dare una collocazione agli elementi presenti? Bene, per me la fotografia è il coraggio di stare in quella stanza e di mettere in ordine logico tutti gli elementi. La fotografia è il mio coraggio, ho fatto sí che la mia vita ruotasse attorno a essa e continuerò fino a quando avrò la forza di premere il pulsante di scatto.
Perché hai scelto soprattutto il settore moda?
Io adoro i vestiti, mi piace combinarli, stare al passo con la moda, mi piacciono le sfilate, i campionari di tessuti… è qualcosa d’inspiegabile, che viene dal più profondo. Sono sempre stato affascinato dal mondo della moda, della bellezza, e ogni volta che vedevo le immagini delle campagne pubblicitarie dei brand più famosi desideravo, e ovviamente desidero tutt’oggi,
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Fotografo e styling Giovanni DI Palma Modello Nicolò Vitale
Fotografo Marc Evans Modella
poterli scattare io per mostrare il mio concetto di “bello”.
Parliamo delle tue origini: come ha influito Napoli nel tuo percorso professionale? Stranamente bene. Mi aspettavo che dopo gli studi mi sarei ritrovato a casa senza far niente. I nvece, subito dopo, sono stato contattato dalla casa di moda Giorgia & Johns, noto marchio napoletano con sede a Nola e Bologna, per realizzare una campagna pubblicitaria. Da quella esperienza è stato un crescendo continuo, fra le quarte di copertina del magazine Mia Sposa alle pubblicazioni sulle riviste di nail artist come Crystal Nails, e Laif ecc. Quindi devo dire che la mia terra mi ha aiutato molto nella mia professione, e mi reputo davvero fortunato in questo, anche se la medaglia ha sempre due facce!
Fotografo Giovanni DI Palma Modello Ilaria Di Nunzio
Quali difficoltà hai incontrato personalmente in questo settore? Quali sono i tuoi maestri, i tuoi ho scattato a Milano: per me è Farmi conoscere. Ormai tutti punti di riferimento? stato un traguardo imporpossono essere fotografi con le nuove tecnologie che vengono aggiornate ogni sei mesi, ma senza cultura e senza formazione non si va da nessuna parte. Oggi ai clienti non importa il “come” ma molto di più il “quanto risparmio?”. Ormai non guardano neanche più il tuo portfolio, vogliono sapere solo quanto chiedi per poterlo paragonare a una miriade di altre persone come te, non capendo che chi possiede buona conoscenza e buona tecnica non sarà mai paragonabile a una persona che decide di svegliarsi la mattina, comprare una reflex e spacciarsi per fotografo.
Richard Avedon, Herb Ritts, Peter Lindbergh, Patrick Demarchelier, Giampaolo Sgura, Mert & Marcus sono per me maestri e punti di riferimento creativi; il mio Maestro Ugo Salabelle è il punto di riferimento nella vita di tutti i giorni.
tantissimo arrivare nella capitale della moda a soli 23 anni. Infine, la prima volta che vidi una mia foto stampata grandezza 6X3m per una campagna pubblicitaria di un atelier di abiti sartoriali maschili: lo ammetto, in quella occasione mi sono scese le lacrime.
Quali servizi fotografici ricordi Come si svolge tipicamente il tuo con maggior piacere? processo creativo? Ricordo il primo in assoluto, Fondamentalmente mi concentro scattato a un mio amico molto sul mood, sarei capace di bodybuilder: a distanza di anni le perdere mesi prima di scattare sue foto andranno su un realmente se non un mood forte. calendario maschile in Germania; Jessica Molte Guazzotti volte le mie idee nascono poi, con estrema gioiaFotografo e felicità,Marco anche Leonardi a seconda dei capi che porto nel cuore un editoriale che vedo: ad esempio, su una strada,
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guardando le vetrine, mi sento attirare daJessica qualcosa Guazzotti o da qualcuno, Fotografo mi giro, Marco vedo Leonardi un capo d’abbigliamento maschile o femminile, sento che ha qualcosa da raccontarti, sento che devo farglielo raccontare. Non so se ho reso bene l’idea, ma la maggior parte delle volte è così! L’abito mi permette di scegliere la modella o il modello, l’abito mi fa creare il mood, è l’abito il protagonista. Dopo la realizzazione, mi applico molto di più sulla scelta del colorize della foto, forse prima ancora della consueta “pulizia”: scelgo i toni adeguati, cercando di creare o di trovare la cosiddetta color harmony, un’armonia tra i colori, tali da rendere la mia storia piacevole alla vista.
Che tipo di illuminazione prediligi? La luce caravaggesca è la mia preferita, dove nelle ombre si può intravedere un velo di mistero.
Lavori anche come ritoccatore: c’è una domanda crescente di servizi di fotoritocco, o i fotografi il fotografo crea il corpo di tendono sempre più a gestire un’immagine, il retoucher ne crea autonomamente tutto il l’anima. workflow? Posso assicurarti che in I talia la Quali progetti hai per i prossimi cultura di affidare la post anni? produzione a una terza persona è molto rara. Molti fotografi pensano di poter gestire tutto, dall’idea all’editing finale, e si affidano a terzi solo quando hanno una grossa mole di lavoro arretrato. Personalmente capisco che sia difficile delegare a una persona “sconosciuta” la post produzione, ma la figura del retoucher è importante quanto quella del fotografo e molte volte viene sottovalutata. Credo che se
Non ho ancora ben chiaro il mio futuro, ma sicuramente farò un esperienza all’estero: ho voglia di collaborare con qualcuno davvero forte nella fotografia, imparare nuove tecniche, conoscere nuove persone, nuove culture. Lo ammetto, la mia sete di conoscenza non mi darà mai tregua.
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Fotografo e styling
Giovanni DI Palma Modella Titta Orlando@ 2r Comunicazioni MUA Luisa Danese Hair Stylist Fashion Mix
Per maggiori informazioni:
www.behance.net/ GiovanniDiPalma
Fotografo Giovanni DI Palma Modella Imma Oropallo Stylist Carmen Donnarumma MUA Sara Cuomo Hair stylist Fashion Mix
Fotografo Giovanni DI Palma Ilaria Di Nunzio Stylist Giorgia&Johns MUA Elvira Aiello Hair stylist Fashion Mix
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