Noi in Fidas - 2011/03

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NOTIZIARIO

DELLA

FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI DONATORI

DI

SANGUE

Anno XI - n. 3 - settembre/ottobre 2011 DIffusIone grAtuItA

Noi in

NOI IN FIDAS - NOTIZIARIO TRIMESTRALE - SPED. ABB. POST. 70% ROMA

L’ORO NEL SANGUE

24 o o re di Caldier

2 Ottobre 2011

Al via la seconda Giornata Nazionale Fidas

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Campagna di comunicazione sociale

“Ogni donatore1 Fidas gareggia per la vita”

Anno XI - n. 2 - gIugno/luglIo 2011


S o m m a r i o 3

EDITORIALE Verso l’oro Olimpico di Aldo Ozino Caligaris

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CRONACA • Traversata della Solidarietà 2011, V a edizione di Antonella Locane • Roberta Cogliandro, la sua testimonianza • La fortuna aiuta gli audaci e generosi di Paola Saraceno

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L’INTERVISTA a Martina Grimaldi e Simone Ercoli

11 CRONACA 2 24 ORE di Caldiero di Fidas Verona

12 MEDIA • È questo il tempo della comunicazione sociale di Simonetta Blasi • Il valore della relazione di Mirko Benedetti

15 ANTEPRIMA • Dacci una mano di Valentina Massa

16 SALUTE • Buon cibo fa buon sangue: il colesterolo di Massimiliano Bonifacio • 2011, i nostri prossimi appuntamenti

18 ZOOM Valle d’Aosta: pianificare e programmare per rispondere alle necessità trasfusionali presenti e future

Noi in FIDAS Trimestrale - Periodico di informazione e formazione della FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) P.zza Fatebenefratelli, 2 - 00186 Roma tel. 06 / 68891457 - fax 06 / 68217350 ANNO XI - N. 3 - SETTEMBRE/OTTOBRE 2011 DIRETTORE EDITORIALE Aldo Ozino Caligaris DIRETTORE RESPONSABILE Bernadette Golisano COMITATO DI REDAZIONE Antonio Bronzino, Federica Fusconi, Giacomo Grulla, Laura Mariotti, Valentina Massa, Tiziano Zenere. IN REDAZIONE Laura Mariotti DIREZIONE E REDAZIONE FiLMAFir COMuniCAZiOne srl di FrAnCO iLArdO Lungotevere de’ Cenci n. 5 - 00186 roma tel. 06 / 6837301 - fax 06 / 68370924 e-mail: red.noinfidas@libero.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO M. Benedetti, S. Blasi, M. Bonifacio, C. Lena, A. Locane, V. Massa, A. Ozino Caligaris, P. Saraceno. ART DIRECTION Cristina Zarli STAMPA Arti Grafiche Agostini - Morena (rM) AUTORIZZAZIONE Tribunale di roma n. 442/2003 del 21/10/2003 Periodico iscritto al r.O.C. (registro Operatori Comunicazione) Spedizione Abb. post. 70% - roma TIRATURA del numero 8.000 copie


eDItorIAle

VERSO L’ORO OLIMPICO

“C

itius!, Altius!, Fortius!”. Con quest’espressione latina che significa “Più veloce! Più in alto! Più forte!” alla fine dell’Ottocento il Comitato Olimpico Internazionale ha voluto sintetizzare lo spirito della più grande manifestazione sportiva mondiale. Sotto l’egida dei cinque cerchi e della fiamma olimpica, gli atleti che partecipano alle Olimpiadi si sfidano con l’obiettivo di superare i propri limiti personali, e il motto, o come lo chiameremmo oggi, il claim, ha definito un modus vivendi insieme ad un’altra celebre frase attribuita allo stesso barone Pierre De Coubertin: “L’importante non è vincere, ma partecipare”. In questi mesi estivi nella famiglia FIDAS si sono susseguiti eventi e manifestazioni in ogni parte d’Italia: eventi che hanno avuto un’ampia partecipazione e un notevole riscontro a livello mediatico, che hanno permesso di diffondere l’entusiasmo del popolo dei donatori di sangue. Tra i tanti appuntamenti ne voglio ricordare due, la V a Traversata della Solidarietà svoltasi a Reggio Calabria a fine luglio e la “24 Ore del donatore” di Caldiero (Verona) giunta alla sua quarta edizione. Tanti i donatori partecipanti, a fianco dei quali si sono ritrovati i campioni delle Fiamme Oro Gran Fondo della Polizia di Stato capitanati da Martina Grimaldi, argento ai mondiali di nuoto di Shangai, e altri atleti iridati come Christian Presciutti, del Settebello azzurro, che nel recente appuntamento cinese ha conquistato la medaglia d’oro. Ma accanto a loro anche Elisa Mammi, primatista europea di nuoto pinnato, Luca Pizzini, oro ai campionati mondiali militari nei 50 mt rana, Niccolò Maschi, campione italiano 100 misti categoria cadetti. E Giusy Versace, atleta paralimpica detentrice del primato italiano ed europeo nei 100 metri che ha offerto una splendida testimonianza di come si possa sempre essere citius, altius, fortius nello sport, nel lavoro e nel volontariato, e che ha preso parte sia all’appuntamento reggino che a quello scaligero rimarcando il proprio legame con la FIDAS. C’è chi l’oro ce l’ha nel sangue, come i tanti atleti che hanno sostenuto il messaggio della donazione volontaria, anonima e gratuita, ma non possiamo dimenticare che il sangue di ogni donatore vale oro: non c’è bisogno di percorrere chilometri di corsa o affrontare il mare aperto, basta allungare il braccio. E non serve nemmeno conquistare il podio, perché ogni singola donazione contribuisce all’autosufficienza nazionale, alla produzione di farmaci plasma derivati, alla terapia trasfusionale che quotidianamente aiuta a vivere migliaia di pazienti. La medaglia che tutti i donatori FIDAS hanno già conquistato è quella della solidarietà. Anche per la FIDAS tuttavia occorre puntare ad essere citius, altius, fortius. Dopo il continuo allenamento, espletato quotidianamente, le Associazioni sono chiamate a scendere in campo, per affrontare le dovute gare di qualificazione per conquistare indispensabili e non procrastinabili traguardi. Tali obiettivi non sono quelli di essere i primi della classe, ma assicurare sempre maggiori livelli di qualità e sicurezza per la tutela del donatore e del ricevente, qualificando l’attività di volontariato che contraddistingue ogni associato FIDAS. I prossimi mesi prevedono una serie di appuntamenti che non possono essere trascurati, come il raggiungimento dei requisiti minimi, organizzativi, strutturali e tecnologici dei Servizi Trasfusionali e delle Unità di Raccolta, in un percorso che fornisca le dovute informazioni al donatore, che ottimizzi la gestione della chiamata associativa, nonché migliori, rendendo omogeneo e uniforme su tutto il territorio nazionale, l’atto della donazione rispondendo efficacemente al fabbisogno trasfusionale del SSN e dei Sistemi Sanitari Regionali. Senza dimenticare la promozione e la diffusione della donazione verso quei cittadini che ancora non sono sensibili verso il gesto di volontariato della donazione del sangue e degli emocomponenti. È una partita in cui non si può giocare da soli, ma in un’attiva e partecipata disponibilità delle singole associazioni federate alla pianificazione, programmazione e verifica degli obiettivi da conseguire, in continua sinergia con tutti gli altri attori del sistema trasfusionale. Molti atleti si stanno preparando alle prossime Olimpiadi di Londra, ma anche la FIDAS è in corsa per la conquista dell’oro olimpico.

Aldo Ozino Caligaris

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cronAcA

TRAVERSATA DELLA SOLIDARIETÀ 2011 V a EDIZIONE

I nuotatori FIDAS attraversano lo Stretto

È calato il sipario sulla manifestazione tenutasi a Catona (Reggio Calabria) nel weekend dal 29 al 31 luglio scorsi. Ora che mi accingo a raccontare la splendida esperienza della Traversata dello Stretto, parte nella mia mente un cortometraggio divertente di immagini e contrappunti sonori: “porto dentro quei sorrisi, le parole, gli sguardi, i visi… scosse forti all’anima che nessuno scorderà più!”. Ops, ma chi ha scritto queste parole prima di me… “Gioia infinita” sarebbe il titolo ideale del cortometraggio: due parole che ben descrivono il clima respirato

vivendo tre giorni fianco a fianco con i donatori Fidas giovani e diversamente giovani, ragazzi pieni di vitalità e persone speciali per la semplicità coinvolgente del loro entusiasmo. Vederli giocare sulla sabbia calda della spiaggia di Catona nei tornei di beach soccer e beach volley, contendendosi l’ultimo punto in modo leale e tra fragorose risate, è stato davvero appagante soprattutto per gli organizzatori, gli straordinari Pierfrancesco Cogliandro e Roberta Filocamo dell’ADSPEM Reggio Calabria e di tutti i loro collaboratori. L’arrivo dei nuotatori alla spiaggia di Cannitello

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NOTIZIARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI DONATORI DI SANGUE

Un momento della conferenza stampa di presentazione dell’evento. Da sn Simone Ercoli, Roberta Cogliandro, Antonio Bronzino, Caterina Filippone Muscatello, Saverio Mannino (presidente FIDAS Calabria), Giuseppe Pizzonia (Vice questore aggiunto di Reggio Calabria), Giusy Versace e Martina Grimaldi.

L’edizione 2011 della Traversata passerà certamente agli annali della FIDAS come la più partecipata (almeno fino ad oggi!) sia per l’adesione delle Federate sia per gli ospiti illustri che hanno trasformato la già meravigliosa manifestazione in un vero e proprio evento di interesse nazionale. Hanno acceso le “stelle del cielo reggino” tre regine di vita: Martina Grimaldi, atleta del Gruppo Fiamme Oro di Napoli reduce dall’argento sui 10 km ai mondiali di nuoto di Shangai, Giusy Versace e Roberta Cogliandro, due atlete paralimpiche reggine madrine rispettivamente dei tornei in spiaggia e della Traversata, che hanno portato una straordinaria testimonianza di forza d’animo a tutti. Domenica 31 luglio si sono tuffati nelle fredde acque di Punta Faro (Me) 40 donatori di sangue FIDAS provenienti da Piemonte, Veneto, Lazio, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia; si sono avvicendati assieme a loro nella staffetta a nuoto anche Giusy Versace e Roberta Cogliandro, mentre sette atleti del nuoto Gran Fondo del gruppo Fiamme Oro della Polizia di Stato di Napoli, capitanati da Martina Grimaldi, hanno coperto l’intera distanza di 3,2 km fino alla sponda calabra di Cannitello (RC). Ad attenderli sulla spiaggia tra la folla in festa, la presidente dell’ADSPEM Reggio Calabria Caterina Filippone Muscatello e il presidente della FIDAS Calabria Saverio Mannino, nonché numerosi

giornalisti di emittenti e testate locali e nazionali. Il Presidente Nazionale Aldo Ozino Caligaris, come ogni anno, ha voluto essere accanto ai suoi donatori e, appena approdato, ha descritto in una intervista la manifestazione in modo semplice ed efficace: “Bracciata dopo bracciata ogni anno costruiamo un ponte virtuale tra le due sponde della nostra Italia, per lanciare il messaggio dell’importanza della donazione del sangue soprattutto in estate. Con la Traversata dello Stretto uniamo due realtà destinate a non incontrarsi mai, esattamente come un donatore di sangue e un paziente, uniti solo dal

Martina Grimaldi e Simone Ercoli alla premiazione

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segue c r o n A c A sottile filo rosso della linfa vitale donata volontariamente, responsabilmente e anonimamente”. La Traversata della Solidarietà 2011 è stata la manifestazione di punta del progetto “Legami di sangue ed Emozioni” ideato da 14 federate FIDAS del mezzogiorno d’Italia e sostenuto dalla Fondazione con il Sud, per promuovere la donazione del sangue soprattutto tra la popolazione del meridione della nostra penisola. Il progetto, rientrato a pieno titolo nei grandi eventi italiani dell’Anno Europeo del Volontariato, ha attirato l’attenzione della Direzione Generale Volontariato, Associazionismo e Formazioni Sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, guadagnando l’invito della FIDAS alla tappa romana del Tour Europeo del Volontariato lo scorso 12 luglio. In questa occasione è stata presentata ufficialmente la Campagna di sensibilizzazione alla cultura del dono, “Ogni donatore Fidas gareggia per la vita”, realizzata dal “Gruppo Comunicazione” della rete FIDAS Mezzogiorno con spot audio e video trasmessi in oltre 100 emittenti radio e televisive dal Lazio alla Sicilia. La manifestazione ha ricevuto una grande attenzione mediatica grazie in primis al lavoro degli organizzatori e, dulcis in fundo, del Gruppo di Comunicazione, compo-

sto da volontari FIDAS, che ha infaticabilmente profuso le proprie energie, diramando nei tre giorni comunicati stampa e notizie a tutte le emittenti e testate giornalistiche locali e nazionali. A ricompensare i loro sforzi, e quelli dell’ufficio stampa nazionale, che come ogni anno ha messo in campo i propri contatti nel mondo dell’informazione, la grande soddisfazione della buona riuscita dell’evento e i passaggi delle notizie relative alla Traversata 2011 su reti televisive a copertura nazionale, quali RAI 1 (Linea Blu, Uno Mattina Estate) e Sky (Sky TG24), nonché la grande risonanza su svariate decine di giornali on line su internet. Dopo la traversata e la premiazione, un lungo saluto e poi tutti a casa con l’insegnamento che “Uniti si vince sempre”: in staffetta si coprono distanze lunghe e insidiose, in squadra si raggiungono obiettivi insperati solo mettendo in campo esperienze e talenti diversi. Appuntamento al prossimo anno “stessa spiaggia, stesso mare” per una nuova e ancor più straordinaria edizione.

Antonella Locane Associazione “Federazione Pugliese Donatori Sangue” FPDS - FIDAS

I giovani della Fidas Calabria e della Fidas Basilicata ai tornei in spiaggia


testImonIAnZe

ROBERTA COGLIANDRO LA SUA TESTIMONIANZA

LA FORTUNA AIUTA GLI AUDACI E GENEROSI

È la campionessa italiana di nuoto paralimpico nei 50 metri stile libero categoria s7, ma anche studentessa di psicologia-sociale. La madrina della V a Traversata della Solidarietà che ha sfidato le correnti dello Stretto di Messina nel 2009, in seguito a un trauma midollare e una conseguente paralisi parziale degli arti inferiori, ha ripreso in mano la sua vita imparando nuovamente a camminare e… a nuotare. “Sono una ragazza semplice che sogna una vita serena circondata dagli affetti più cari; tutti i giorni faccio i conti con una nuova condizione e con molti disagi, ma non voglio più rinunciare a niente e cerco di superare ogni limite. Ho sempre amato nuotare, soprattutto nel mio mare, ma ho scoperto solo un anno fa la passione per il nuoto agonistico. Lo sport è sempre stato importante, mi ha aiutata durante il periodo di riabilitazione e nella fase successiva di reinserimento sociale. È un’ottima valvola di sfogo, ma insegna soprattutto a seguire le regole e a rispettare gli altri. Ora mi sto preparando per i campionati italiani del 2012 con la speranza di conquistare i tempi di qualificazione per manifestazioni internazionali. La Traversata FIDAS mi ha lasciato ricordi emozionanti: l’arrivo è sicuramente quello più bello, quando ci siamo scambiati un forte abbraccio con la mia carissima amica Giusy Versace e ho vissuto l’emozione di vedere sventolare la bandiera italiana dai campioni delle Fiamme oro di Napoli. Conoscevo la Fidas, soprattutto l’Adspem di Reggio Calabria perché molti miei parenti sono donatori, mentre io ho avuto bisogno di varie trasfusioni subito dopo l’incidente. Anch’io ho sempre fatto volontariato, non per obbligo morale ma per vocazione. Senza gli altri noi non saremmo niente, stare vicino a chi soffre è il vero senso della vita: la solidarietà è un atto d'amore gratuito incondizionato; aiutare chi ha bisogno e non scappare di fronte a situazioni “diverse” regala emozioni che non si conoscono, lezioni di umanità, di coraggio, di forza e gioia di vivere. Credo che l’unica cosa normale al giorno d’oggi sia essere diversi. Nei giorni passati con i donatori Fidas ho conosciuto persone che hanno visibilmente messo molta passione per organizzare l’evento in modo impeccabile, lanciando un messaggio forte di impegno sociale sicuramente da prendere come esempio. Donare il sangue è fondamentale per salvare delle vite! Dobbiamo riconoscere il valore di questo gesto molto semplice, che non costa nulla, ma è fondamentale per chi lotta per rimanere in vita! Cerchiamo di diffondere l’idea che tutti abbiamo bisogno di tutti per far progredire in positivo la nostra società e avviciniamoci a ciò che di buono esiste.”

BACKSTAGE DELLA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE SOCIALE 2011

Chi è donatore FIDAS, gareggia per la vita. Questo il claim della campagna di comunicazione sociale realizzata ad inizio estate ed on air su circa cento emittenti radio-televisive del Lazio, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, San Marino e su alcuni canali satellitari. Testimonial Martina Grimaldi e Simone Ercoli, atleti del gruppo sportivo Fiamme Oro. Testi del copywriter Fabrizio Canevari. Regia di Simona Cocuzza. Assistente alla regia e al montaggio Simonetta Blasi. Ideazione e produzione curata dal gruppo di lavoro comunicazione della FIDAS - Rete mezzogiorno. L’avventura ha inizio a Parma, a latere del congresso annuale della federazione, nella prima riunione operativa sul progetto “Legami

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segue t e s t I m o n I A n Z e di SANGUE ed EMOzioni”. Ben quattordici associazioni donatori sangue del Sud, capitanate dalla FIDAS Basilicata, uniscono menti, volontà e risorse per pensare, tra l’altro, ad una campagna di comunicazione comune rivolta ai giovani sani e forti ma a volte un po’ distratti e restii ad allungare, periodicamente, il braccio per il prossimo. Una campagna multicanale e multiregionale. Spot audio e video per dare il senso di una comunità aperta e inclusiva, quella dei giovani in FIDAS. Per trasmettere l’emozione e la gioia che si prova nel donare. Per fare passare il messaggio di un impegno volontario, certo, ma che si assume per tutta la vita. Tra i “desiderata” da trasmettere al copy, anche la difficile scelta dei portavoce. Volevamo due testimonial, un giovane uomo ed una giovane donna, campioni in uno sport d’acqua, possibilmente facenti parte di un gruppo sportivo militare o di un corpo dello Stato. E siccome, i veri eroi si vedono sulla distanza, la scelta finale è ricaduta sulla disciplina del nuoto in acque libere e su due astri italiani delle Fiamme Oro di

Napoli. Una scelta fatta anche per rafforzare le relazioni con la Polizia di Stato e con le tante questure che aderiscono alle giornate di raccolta associativa nei diversi territori. Ottenere tutte le autorizzazioni dagli uffici centrali del Viminale in tempi record e acquisire la disponibilità degli atleti proprio nel periodo di grandi impegni agonistici, tra cui i mondiali di nuoto di Shanghai, diventava l’ardua missione del gruppo di lavoro. La fortuna aiuta gli audaci. Così il 24 giugno, negli studi romani di Radio Meridiano 12, arrivano la bolognese Martina Grimaldi e l’empolese Simone Ercoli per la registrazione dello spot audio. Si crea subito un buon feeling. Generosi, emozionati, disponibili si prestano a diverse prove di registrazione per il “questa è buona”. Il presidente Fidas Taranto, Giammichele Mattiuzzo compone il jingle. Ci diamo poi appuntamento il giorno seguente, di buon ora, al lago di Castel Gandolfo per le riprese dello spot televisivo. Fervono i preparativi dell’Interna-

tional Competition, gara di nuoto sulla distanza di 10 km in cui i nostri testimonial gareggiano. Siamo ora nel loro ambiente naturale, in una location meravigliosa, accolti da organizzatori disponibili del Blue Wave Team che ci mettono anche a disposizione una barca d’appoggio per le riprese durante la competizione. Una giornata davvero memorabile. E la FIDAS ricambia i suoi testimonial portando loro fortuna. Simone taglia il traguardo per primo. Martina è terza e si prepara a regalarci l’emozione dell’argento sulla distanza di 10 km nel mondiale cinese, guadagnando il pass per le olimpiadi di Londra. Ed ancora Simone vince a Reggio Calabria l’8 agosto scorso la 47a edizione della Traversata dello Stretto. Ora sono entrambi a Eliat in Israele per gli europei di nuoto. La Fidas fa il tifo per loro e la campagna di comunicazione centra l’obiettivo insieme ai loro straordinari successi.

di Paola Saraceno


l’ I n t e rV I s tA

MARTINA GRIMALDI

&

SIMONE ERCOLI

Sono belli, sorridenti, sportivissimi e soprattutto “allungano un braccio per la FIDAS”. In occasione della Traversata della Solidarietà abbiamo incontrato i testimonial della campagna

“Ogni donatore FIDAS gareggia per la vita” Vi volete presentare ai nostri lettori? Simone: sono Simone Ercoli, vengo da Empoli, ho 32 anni e gareggio per il gruppo Fiamme Oro Napoli della Polizia di Stato. Martina: io sono Martina Grimaldi, una collega di Simone, anch’io con le Fiamme Oro di Napoli, ho quasi 23 anni e vengo da Bologna. Da quanto tempo avete che fare con l’acqua? Simone: da quando avevo 5 anni sono tutti i giorni in acqua. Ho collezionato diverse medaglie a livello europeo e mondiale oltre a vari titoli italiani. Martina: io sono stata letteralmente buttata in acqua quando avevo tre anni e da lì ho continuato, fino alla recentissima esperienza dei mondiali di nuoto a Shangai dove ho conquistato l’argento. È stato un bel traguardo, ricco di emozioni; sicuramente quella più forte è stato il momento della consegna della medaglia. Quali sono i vostri progetti per il futuro? Simone: tra un mese gli Europei di fondo in Israele; punto

a dare il massimo e a riscattarmi dopo un anno che non sempre mi ha dato le soddisfazioni che volevo. Martina: anche per me l’appuntamento in Israele il mese prossimo e poi le olimpiadi di Londra nel 2012 In questi giorni siete stati catapultati in questa realtà FIDAS, e dal 15 luglio siete ufficialmente il volto e la voce della FIDAS. Quali sono le vostre impressioni? Simone: sono onorato e anche particolarmente emozionato di essere uno dei testimonial della FIDAS. Gli spot, sia quello video girato a Castelgandolfo, sia quello audio realizzato con l’aiuto di Radio Meridiano 12 a Roma, sono stati una bella esperienza e per me è stata la prima volta. Inoltre qui a Reggio Calabria ho potuto percepire la grande unità e condivisione dei volontari nel portare avanti un obiettivo comune; una bella testimonianza di sinergie tra persone che vengono da diverse regioni d’Italia. Martina: io sono una ragazza piuttosto riservata, non amo apparire, ma è un onore essere il volto “pubblico” della FIDAS ed avere realizzato gli spot: all’inizio non sapevo bene cosa dovevo fare, si è trattato di un’esperienza comAnno XI - n. 3 - settembre/ottobre 2011

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segue l ’ I n t e r V I s t A pletamente nuova, ma mi sono subito sentita in famiglia. Martina e Simone, siete donatori di sangue? Martina: io ho donato a Bologna qualche volta, ma in questi giorni ho capito l’importanza di un’azione continuativa e periodica; spero che gli impegni di lavoro e l’attività agonistica mi permettano di continuare sempre ad allungare il braccio per la FIDAS. Simone: dopo questa esperienza lo farò sicuramente. Che cos’è la solidarietà? Simone: è una dimensione sulla quale mi sono sempre interrogato poco, ma dopo quest’esperienza FIDAS ho visto quanti volontari si mettono in gioco gratuitamente senza chiedere nulla in cambio. Martina: aiutarsi a vicenda, senza aspettarsi nulla in cambio. Oggi non è proprio il primo messaggio che ci trasmettono i media… Perché i giovani dovrebbero fare sport? Simone: lo sport fa bene alla salute, è una valvola di sfogo dopo una giornata di studio o di lavoro e nello sport penso che tanti limiti possono essere superati. D’altronde l’incon-

tro con Giusy Versace, Roberta Cogliandro e gli atleti del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) lo ha rimarcato in modo chiaro. Ed è stato emozionante condividere con loro queste giornate e la Traversata. Martina: fare sport permette di creare reti e relazioni, crea nuove amicizie e fa divertire. Non restatevene a casa! C’è stato un momento in cui avete pensato di fermarvi? Simone: per il momento no, anche quando non tutto girava nel senso giusto ho sempre pensato che la volta successiva sarebbe andata meglio. Martina: ci sono stati dei momenti un po’ bui, alcune gare non sono andate bene, ma ho sempre cercato di migliorare il risultato ottenuto. A novembre 2010 c’è stato un momento un po’ difficile, ma non sono mancate né la volontà né la voglia di reagire. Che vuol dire gareggiare per la vita? Simone e Martina: dare il massimo sempre sia nello sport e per la FIDAS nella disponibilità a donare, in particolare in questi mesi estivi, visto che il bisogno è maggiore e il sangue non va in vacanza.

a cura di Cristiano Lena

GIUSY VERSACE Si definisce “terronissima”: vive a Milano ma il suo cuore continua a battere per la sua terra, la Calabria. Giusy Versace, classe 1977, in seguito ad un incidente automobilistico, ha subito l’amputazione degli arti inferiori e per una sfida con se stessa e con gli altri, ha cominciato a correre con le protesi, guadagnandosi l’appellativo di “Pistorius italiana”. Lo scorso 22 luglio in Germania il suo ultimo successo: fermando a 16” e 18 il cronometro nella gara dei 100 m ha strappato il nuovo record europeo. A fianco della FidAS è stata madrina dei tornei di beach soccer e beach volley che si sono svolti il 29 e 30 luglio al lido reitano di Catona (rC). Sempre presente nella tre giorni di eventi che hanno accompagnato la Traversata è riuscita a coinvolgere tutti i partecipanti con l’entusiasmo e la spontaneità propria di chi “corre e vive positivo”, come recita lo slogan dell’associazione disabili no Limits di cui è presidente. Giusy, con le sue gambe da mare, si è cimentata anche nella staffetta a nuoto dello stretto, senza fermarsi di fronte agli ostacoli: “È difficile per un disabile fare sport, ci vuole tanto

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impegno, anche economico, ma con determinazione, lavorando insieme con il sorriso si possono raggiungere obiettivi che possono sembrare ardui, l’importante è parlarne, comunicare agli altri la grande emozione che si prova. La Traversata a fianco dei donatori della FidAS e degli atleti del gran fondo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato è stato un momento emozionante; la mia esperienza personale mi ha portato ad essere molto vicina alla donazione del sangue e affrontare le acque dello Stretto, dove sono cresciuta, è stato ancora più significativo. All’inizio mi sono trovata un po’ in difficoltà, sono rimasta in coda, ma un altro nuotatore è tornato indietro e mi ha affiancata per tutto il tempo; un vero esempio di Traversata della solidarietà. Bellissimo il momento finale, quando tutti abbiamo percorso il tratto finale e abbiamo toccato la riva insieme. Mi auguro davvero che la Traversata riesca a trasmettere un messaggio semplice, essenziale e forte allo stesso tempo: “non avere paura di mettersi in gioco e fare qualcosa per gli altri”.


cronAcA

Gli atleti testimonial della 24 ore con il presidente della Fidas Verona Massimiliano Bonifacio, il presidente della FIDAS Veneto Fabio Sgarabottolo e il presidente nazionale FIDAS Aldo Ozino Caligaris.

24 ORE di Caldiero Giunta alla sua quarta edizione, la “24 ore del donatore” si è confermata una vera e propria maratona. La formula, semplice ma originale, è stata quella di sempre: una staffetta ininterrotta di 24 ore lungo le corsie della vasca olimpionica delle Terme di Giunone a Caldiero (VR), a testimoniare la continuità dell’impegno e la necessità di coinvolgere il maggior numero di persone possibile per “coprire” tutti i turni di 15 minuti l’uno. L’edizione di quest’anno, promossa da Fidas Verona insieme alla Fidas Regione Veneto e alla Fidas Nazionale, è stata realizzata con la collaborazione di Bauli, partner ufficiale della Federazione Italiana Nuoto e sostenitore del progetto di solidarietà “Dolce Far Nuoto”. La novità senz’altro più piacevole del 2011 è stata la grande partecipazione, in tutto 219 staffettisti (quasi 70 in più rispetto allo scorso anno) che hanno percorso complessivamente 132 km e 750 metri. Tra loro anche cinque grandi campioni, per la prima volta a Caldiero: Christian Presciutti, pallanuotista del Settebello azzurro, oro ai mondiali di nuoto di Shanghai, Elisa Mammi, primatista europea di nuoto pinnato, Luca Pizzini, oro ai campionati mondiali militari nei 50 mt rana, Niccolò Maschi, campione italiano 100 misti categoria cadetti. E Giusy Versace, atleta paralimpica detentrice del

Giusy Versace e il presidente nazionale FIDAS Aldo Ozino Caligaris.

primato italiano ed europeo nei 100 metri: è stata lei la madrina dell’evento e protagonista di un’emozionante prova in acqua, sostenuta dall’applauso di centinaia di spettatori accorsi per la finale. Pur essendo una manifestazione non competitiva, per 24 ore filate gli organizzatori hanno puntualmente annotato il numero di vasche percorse da ogni partecipante stilando così una classifica che ha premiato i giovanissimi Pietro Anderloni e Alice Panarotto (21 vasche a testa), Marco Bugnola (trofeo Fidas Verona per il miglior donatore) e Alberto Varalta (trofeo Fidas Veneto per il donatore più giovane). Di tutto rispetto anche la prestazione del presidente nazionale Aldo Ozino Caligaris che con 13 vasche ha sbaragliato la concorrenza (a dire il vero modesta) dei responsabili associativi nazionali e regionali (Roberto Bonasera, Valentina Massa, Massimiliano Bonifacio, Fabio Sgarabottolo e Andrea Bortolon). E già si pensa ancora più in grande per il prossimo anno...

Fidas Verona Anno XI - n. 3 - settembre/ottobre 2011

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meDIA

È QUESTO IL TEMPO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE “La comunicazione ci aiuta a crescere come individui e come comunità, in situazioni di crisi ci avvisa dei pericoli e ci orienta verso le soluzioni. Una comunicazione tempestiva, accurata e bene indirizzata può salvare molte vite. E la nostra stessa vita assume più pienezza quando viviamo una buona comunicazione che è fatta di ascolto e attenzione. Quando la comunicazione funziona, la gente è in grado di riprendersi in mano il proprio futuro. Perché la comunicazione è, prima di tutto, aiuto.” Quando sono stata invitata a scrivere sulla comunicazione sociale per Fidas, ho pensato di riportare questo testo (parzialmente ridotto e adattato dalla sottoscritta) relativo ad uno spot promosso da BBC, UKAid e Internews che potete visionare tramite YouTube in lingua inglese http://www.youtube.com/watch?v=Uibg0JREldc Nato per promuovere la comunicazione come fattore cruciale nei Paesi in via di Sviluppo, cita tematiche che sento vicine alla donazione del sangue. Perché donare sangue salva la vita, come può salvarla una buona comunicazione. A Matera avevamo già affrontato il tema di una comunicazione buona/efficace per la donazione del sangue – con il brillante contributo del dott. Mirko Benedetti - ponendoci l’ambizioso obiettivo di proporre alcuni ancoraggi, soprattutto riferiti a quanto accade all’estero e chiarendo il ruolo strategico giocato dai social media. E la comunicazione per la donazione del sangue rientra in pieno nel grande corpus della comunicazione sociale, perché destinata a promuovere comportamenti socialmente utili su temi di rilevanza generale. Non sarà però sfuggito ai più che, negli ultimi anni, la stessa comunicazione pubblicitaria sta virando verso la comunicazione sociale, ossia le aziende che promuovono i loro prodotti e servizi cercano di caricare i loro messaggi di valori sociali

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Simonetta Blasi Pubblicitaria e docente, insegna Strategic Brand Management alla Lumsa e Teoria e Tecnica della Pubblicità presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana.

(possiamo considerare la comunicazione Coop un illustre rappresentante di questo filone). Questo fenomeno trova le sue radici in un diverso approccio ai consumi che a sua volta è stato dettato da diversi fattori tra cui spicca una crisi economica che paventa la decrescita come unica via di sopravvivenza della specie umana. Giampaolo Fabris, sociologo della comunicazione, diceva che a cambiare erano stati proprio i consumatori, non più soggetti passivi, desiderosi di rincorrere l’ultimo trend promosso dalla televisione, bensì attenti scrutatori di opportunità grazie ad internet, uno strumento che ha sdoganato contemporaneamente informazione e mercato, contribuendo a creare tra gli utenti vere e proprie community di esperti informati. Possiamo dire che grazie alla rete, la gente si è pian piano ripresa spazi di attenzione che prima erano presidiati dai mass media e, grazie al crescente fenomeno dei social media, ha anche ini-


NOTIZIARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI DONATORI DI SANGUE

ziato a produrre contenuti, diventano così autrice e promotrice di cultura, valori, idee. Qualcuno lo aveva anticipato, ad esempio gli autori del Cluetrain Manifesto quando, nel 1999, elaborarono le 95 tesi di cui la prima è un chiaro indizio: i mercati sono conversazioni. Maldigerita dall’olimpo delle imprese o agitata da individui e comunità (pensiamo alla recente battaglia referendaria su acqua e nucleare), ad accrescere lo sviluppo di questa particolare comunicazione ha contribuito la progressiva diluizione dello Stato sociale, sempre più compromesso da crisi economiche e politiche. A chi interessa dunque oggi il bene comune all’interno del quale possiamo annoverare anche la donazione del sangue? Possiamo rispondere che interessa molto alle imprese che, come abbiamo visto, cercano di presidiare quest’area per fare leva sul consenso e sui comportamenti d’acquisto, ne sono testimonianza i crescenti investimenti nella responsabilità sociale d’impresa e nel marketing legato alle buone cause (Cause

Il VALORE della RELAZIONE In linea di principio, chi si occupa di comunicazione sociale gode di un grande vantaggio rispetto ai professionisti di altri ambiti della comunicazione. Il suo compito, infatti, ha a che fare con la preparazione di messaggi che riguardano questioni, temi e materie riconducibili alla sfera del bene comune, un ambito che, pur non essendo sempre così facile da delimitare, tende a catalizzare subito un diffuso consenso. Chi se la sentirebbe, infatti, di non accordare il proprio sostegno a temi e valori, come la salute, l’ambiente, lo sviluppo, che investono dimensioni fondamentali della vita dell’intera comunità? Si può forse guardare con diffidenza alla comunicazione di prodotto, riconoscendo che, dietro le sue seducenti apparenze, si annidano prosaiche finalità di profitto. Ma come si fa a non avvertire, diciamo così, lo “spessore etico” della comunicazione sociale? Insomma, sembra che questo tipo di comunicazione possieda, almeno in qualche

Related Marketing). E interessa molto anche alla gente comune, quella che forse non ha mai perso il senso della solidarietà come chiave per la convivenza civile e che ha riscoperto nella rete un nuovo strumento di espressione e condivisione. Per questo la prossima iniziativa Fidas si promuoverà nelle piazze, reali e virtuali, perché si possa tornare tra la gente, chiedendo sostegno e partecipazione per la donazione del sangue. ‘Dacci una mano’ sarà lo slogan di un’iniziativa a diffusione virale, online e offline, una comunicazione finalizzata alla richiesta di aiuto, che si propone di accogliere nuovi donatori rendendoli subito protagonisti di un microevento dove il loro gesto diventa anche creativo. Per Fidas un’occasione di visibilità nell’ambito della comunicazione sociale, una nuova ‘conversazione’ originale e socialmente utile che contiene il germoglio della notizia e il potenziale dei risultati concreti.

di Simonetta Blasi misura, un “marchio di nobiltà” che la favorisce, rendendola “giusta” e condivisibile già ai blocchi di partenza. Chi ha qualche familiarità con quest’ambito professionale, però, sa bene che, dopo il via, questo vantaggio rischia di sfumare rapidamente. Infatti, se è vero che la preziosa, gratuita sintonia iniziale con i potenziali interlocutori facilita il lavoro di comunicazione, risparmiando il delicato compito di guadagnare la loro fiducia, che succede quando, dal piano astratto dei valori, si passa a quello concreto della prassi? Di solito, purtroppo, si verifica una vistosa divaricazione tra l’affermazione di principio del bene comune e la disponibilità ad attuarlo nella vita di ogni giorno. Non appena si passa dal piano ideale dei principi a quello, più terra terra, delle abi-

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segue m e D I A tudini, dei comportamenti, dei costumi, il consenso incondizionato per la giusta causa si affievolisce e spuntano un po’ ovunque inerzie, difficoltà, resistenze. E così, solo per fare qualche esempio, combattere la fame nel mondo trova tutti d’accordo, ma mettere mano al portafogli per fare un’adozione a distanza è un altro paio di maniche. Contrastare l’esclusione sociale delle persone senza fissa dimora è un’impresa che riscuote vasto consenso, ma quanti dedicano effettivamente un po’ del proprio tempo a portare pasti caldi a chi vive in strada? E ancora, come sanno bene gli amici della Fidas, donare il sangue è cosa buona e giusta, ma decidersi a “dare il braccio” regolarmente è tutta un’altra storia. Insomma, come potrà confermare ogni pubblicitario di lungo corso, si fa prima a indurre un consumatore a comprare un nuovo bagnoschiuma che a convincere uno che butta la carta per terra a fare la raccolta differenziata o un ultrà a tifare sportivamente o certi giovani a non alzare troppo il gomito prima di mettersi al volante il sabato sera. Per non sprecare il nostro vantaggio, allora, non dobbiamo trattarlo pigramente come una comoda rendita di posizione. Dobbiamo invece assumerlo come punto d’appoggio per fare un altro passo: calare la comunicazione sociale nel vissuto delle persone. Eccoci di fronte alla sfida più difficile. Per affrontarla con qualche prospettiva di successo, non basta garantire al nostro messaggio i tradizionali attributi di precisione e chiarezza, né predisporlo ricorrendo agli efficaci cortocircuiti emotivi prodotti con i ferri del mestiere pubblicitario. Occorre spingersi oltre e coltivare con pazienza la dimensione dialogica, intersoggettiva, relazionale della comunicazione. Lo confermano in modo eloquente anche le statistiche. Con riferimento specifico alla donazione del sangue, per esempio, i numeri dicono che un ruolo di primo piano nel promuovere la conoscenza di questa realtà è svolto da “un parente o un amico”. Cioè dalla rete di relazioni familiari e amicali, che, dati alla mano, si rivelano più efficaci dei cartelloni pubblicitari, dei giornali, delle riviste, delle radio e anche di Internet. Segno che persino la Rete può diventare un posto disabitato, se la sua prodigiosa potenza tecnologica non è fecondata da relazioni autentiche. La dimensione essenzialmente dialogica della comunicazione sociale è

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enfatizzata anche dai più recenti assestamenti della sua definizione disciplinare, peraltro ancora aperta e problematica, che enfatizzano proprio la sua capacità di “favorire e riprodurre la relazionalità tra i cittadini, attivando e mantenendo processi di cooperazione” (Binotto, 2010). Anche le più recenti campagne di comunicazione sociale, nel complesso, stanno procedendo in questa direzione, con iniziative sempre meno limitate al mero invio di messaggi e sempre più orientate a comunicare attraverso la costruzione di esperienze di condivisone, come traversare insieme a nuoto lo stretto di Messina per promuovere la donazione del sangue (Fidas), spegnere insieme le luci di casa per salvaguardare l’ambiente (WWF), visitare insieme i musei di notte per riscoprire il patrimonio artistico (Ministero per i beni e le attività culturali). Mi avvio alla conclusione accorgendomi all’improvviso che io stesso ho potuto vivificare il mio approccio un po’ libresco alla comunicazione sociale e dare nuovo vigore alla mie parole proprio grazie a una relazione. Quella, indimenticabile, stabilita al meeting di Matera con i giovani della Fidas e con i loro responsabili associativi, insieme agli altri componenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Pontificia Salesiana, la professoressa Blasi, Alice e Federico. Per cui, anche sulla base di un’esperienza personale, posso dire che è soprattutto coltivando il dialogo con chi ci ascolta che riusciamo a rendere meno effimero quell’anticipo di simpatia che ci viene accordato quando ci impegniamo a parlare seriamente del bene comune.

Mirko Benedetti


AnteprImA

“DACCI UNA MANO” Ecco lo slogan che caratterizzerà la 2a Giornata Nazionale della Fidas. Il 2 ottobre 2011 tutte le Federate aderenti alla FIDAS scenderanno in piazza per esprimere con entusiasmo ed orgoglio l’appartenenza alla Federazione nazionale, nonché conseguire insieme una sempre maggiore visibilità attraverso i mezzi di comunicazione. Per raggiungere questi importanti obiettivi il Gruppo Giovani ha elaborato un ricco programma che stupirà i cittadini di tutte le città presto “tappezzate” di curiosi stikers. Cosa accadrà la prima domenica di ottobre?! L’unico modo per scoprirlo è partecipare all’iniziativa, cercando le città dove FIDAS sarà presente e seguendoci sui nostri canali web (www.fidas.it).


sAlute

Buon cibo fa buon sangue: il colesterolo Il punto di vista nutrizionale Il colesterolo è un nutriente fondamentale per l’uomo, in quanto componente di tutte le membrane cellulari e precursore di vari ormoni sintetizzati dall'organismo (ormoni steroidei, androgeni, testosterone, estrogeni, progesterone...). Come tutti i grassi, il colesterolo è insolubile in acqua e pertanto non può circolare libero nel sangue ma legato a lipoproteine che lo veicolano attraverso i vari tessuti. Le lipoproteine a bassa densità (LDL) distribuiscono il colesterolo alle cellule ma possono anche liberarlo sulla parete delle arterie, contribuendo così ai processi aterosclerotici, mentre le lipoproteine ad alta densità (HDL) rimuovono il colesterolo dalle arterie e lo riportano al fegato. Da diversi anni il colesterolo alto è stato individuato come uno dei fattori cruciali (insieme a fumo, iperten-

LAZIO

sione e diabete) nello sviluppo delle malattie cardiovascolari, in particolare l’aterosclerosi, l’infarto cardiaco e l’ictus. Più recentemente si è sottolineata l’importanza non tanto dei livelli totali di colesterolo, quanto del rapporto tra colesterolo LDL e HDL: in particolare livelli elevati di colesterolo HDL (>60 mg/dL) mitigano fortemente l'impatto negativo dell’avere un colesterolo totale elevato. I livelli di colesterolo nel sangue dipendono da una componente genetica (frequentemente chi soffre di ipercolesterolemia ha familiari con lo stesso problema) e una componente nutrizionale. L’attività fisica aerobica (corsa, ciclismo, sci di fondo) svolta con costanza (almeno 3 volte la settimana) e con media intensità contribuisce ad aumentare in maniera significativa i livelli di colesterolo “buono” (HDL) mentre il fumo fa aumentare il colesterolo “cattivo” (LDL) dimostrandosi così uno dei peggiori fattori di rischio cardiovascolare.

I 5 “comandamenti” per una alimentazione corretta per chi soffre di ipercolesterolemia • • • • •

consumare meno alimenti ad alto contenuto di grassi consumare meno alimenti ad alto contenuto di colesterolo sostituire i grassi saturi e idrogenati (grassi animali, margarine) con grassi insaturi (vegetali) ridurre il consumo di zuccheri semplici a favore di carboidrati complessi (lieviti e fibre) dimagrire se si è in sovrappeso

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in generale, gli alimenti più ricchi di colesterolo sono: le frattaglie animali (in particolare cervello e fegato), il tuorlo d’uovo (1350 mg/100 g di prodotto), il burro (250 mg/100 g), i salumi (70-200 mg/100 g), i formaggi grassi (pecorino, gorgonzola, parmigiano). L’albume d’uovo è praticamente privo di colesterolo, verdura e frutta possono essere consumate senza limitazione (ad eccezione della frutta secca), è concesso un bicchiere di vino rosso a pasto (fonte di polifenoli).

Il punto di vista del donatore La valutazione una volta l'anno della colesterolemia rientra tra gli esami obbligatori previsti dalla legge per i donatori periodici. L’ipercolesterolemia non rappresenta un criterio di esclusione della donazione, tuttavia soggetti con livelli particolarmente elevati di colesterolo (> 300 mg/dL) possono essere differiti nella donazione per il tempo necessario a ridurre in maniera significativa tale valore. Insieme alla riduzione del colesterolo è fondamentale valutare se il donatore sia in sovrappeso, sedentario, iperteso e fumatore: la riduzione del colesterolo in assenza di modifiche a questi fattori ha poco significato e non riduce il rischio cardiovascolare complessivo. L’assunzione di farmaci contro il colesterolo (statine, fibrati) non controindica la donazione: occorre tuttavia ribadire che l'uso di questi farmaci va limitato ai soli casi in cui una dieta rigorosa e un’attività fisica moderata e continuativa non sono efficaci nel migliorare il rapporto tra livelli di colesterolo “buono” e colesterolo “cattivo”. Anche l'impiego dei fitosteroli, oggi molto diffusi e in commercio come yogurt da banco, non può essere sostitutivo di una dieta corretta e una scusa per non migliorare il proprio stile di vita.

Massimiliano Bonifacio Consigliere Nazionale Fidas

A g e n D A 2011, I NOSTRI PROSSIMI APPUNTAMENTI INTERREGIONALI • Federate del NORD OVEST: Torino il 1 ottobre • Federate del NORD EST: Cordignano (TV) il 15 ottobre • Federate del CENTRO SUD e ISOLE: Napoli il 5 e 6 novembre

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CORSO DI FORMAZIONE FIDAS: ROMA, dal 2 al 4 dicembre

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(

Zoom

Valle d’aosta:

Per riSPOndere ALLe neCeSS

Pierluigi Berti

Direttore Immunoematologia e Medicina Trasfusionale e Struttura Regionale di Coordinamento, Azienda USL della Valle d’Aosta.

Da alcuni anni si pone con enfasi il tema del fabbisogno e dell’autosufficienza di sangue, emocomponenti e plasmaderivati in una prospettiva non solo locale, ma anche quale “interesse nazionale sovraregionale e sovraziendale non frazionabileâ€? (legge 219/2005 art. 11), il che richiede quindi una chiara azione di pianificazione e programmazione. Dal 2005 ad oggi, nella nostra Regione si è verificato un forte incremento sia delle donazioni di sangue intero, mediante una collaborazione con Regioni carenti sancita in specifiche convenzioni, sia delle donazioni di plasma, visto il costante incremento delle necessitĂ di farmaci plasmaderivati a livello locale, nazionale ed internazionale. Tale incremento, che ha portato a raccogliere nel 2010 quasi 9.000 donazioni di sangue intero, plasmaferesi ed aferesi multicomponente, a fronte delle 5.800 unitĂ del 2005, non sarebbe stato possibile senza che si verificassero alcune condizioni: • l’impegno delle Associazioni e Federazioni nella promozione e nel reclutamento dei donatori, che dai circa 2.650 del 2005

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sono passati a circa 3.680 nel 2010; un altrettanto forte impegno della struttura trasfusionale dell’Azienda USL regionale, secondo i requisiti di qualitĂ e sicurezza richiesti dalle attuali stringenti normative, nelle attivitĂ di donazione e produzione di emocomponenti, passati da 11.500 circa del 2005 a 16.500 nel 2010; la difesa di un modello di raccolta incentrato dal punto di vista tecnicooperativo sulla struttura trasfusionale, sia nella sede di Aosta, sia nelle due sedi periferiche di Donnas e Verrès, e sulle Associazioni e Federazioni dei donatori dal punto di vista del supporto al donatore, con azioni promozionali, informative, culturali, di accoglienza e di accompagnamento alla donazione; l’azione programmatoria da parte della Regione, attraverso la Commissione Tecnico-consultiva e le strutture dell’Assessorato, che ha portato all’approvazione ed all’applicazione del Piano Sangue e Plasma regionale 2007-2009 ed all’approvazione della nuova legge 41 del 2009; la precisa definizione dei ruoli, sancita nella Legge n. 41 e nel Piano Sangue medesimi, dei soggetti appartenenti alla rete trasfusionale regionale (Asso-


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PiAniFiCAre e PrOGrAMMAre SiTà TrASFuSiOnALi PreSenTi e FuTure

ciazioni, Regione, SIMT, CRCC, punti di raccolta, COBUS), concorrenti alla programmazione regionale; • la sinergia e l’unità di intenti fra tutti gli attori coinvolti nel perseguimento degli obiettivi condivisi previsti dal Piano Sangue; • il collegamento stretto della Valle d’Aosta con le altre regioni e con il Centro Nazionale Sangue, nel perseguimento degli obiettivi nazionali del sistema trasfusionale. Ora questa azione dev’essere proseguita, rinnovata e rilanciata, specialmente in considerazione delle nuove sfide che ci attendono in base a quanto prevede il nuovo Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, inerente i requisiti minimi dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta, previsti dalle norme nazionali ed europee. Su tutto il territorio nazionale, le strutture trasfusionali e le unità di raccolta extraospedaliere potranno infatti operare solo se dotate di requisiti minimi strutturali, organizzativi e tecnologici, definiti dal citato accordo statoregioni e periodicamente verificati da una commissione di valutazione esterna alle aziende sanitarie interessate. Questi vincoli sono stati posti dalla legislazione europea per tutelare il principio che il cittadino dell’Unione, in qualsiasi area di essa si trovi, deve aver la garanzia di poter ricevere, in caso di bisogno, una trasfusione sicura e di qualità certificata. Il principio, a ben vedere, riguarda

però anche la garanzia che ciascun donatore di sangue deve poter compiere la sua donazione in locali idonei ed in condizioni di sicurezza, in altre parole senza inopportune improvvisazioni ma al contrario in un contesto pianificato, organizzato e tutelato. Di tali esigenze si dovrà necessariamente tener conto nella futura pianificazione delle attività trasfusionali regionali, che dovranno essere recepite nel prossimo Piano Sangue regionale in corso di definizione, e nella programmazione degli obiettivi annuali in seno alla Commissione Regionale, secondo le linee fissate dal Piano stesso e dalla legge 41/2009. Anche in questo caso, non si tratta di una sfida che riguardi solo la Valle d’Aosta o separatamente l’una o l’altra regione, ma l’Italia nel suo complesso, secondo il principio, sancito dalla legge 219 e all’inizio richiamato, della non frazionabilità e della dimensione sovraregionale dell’autosufficienza del sangue. In sostanza, siamo certamente di fronte a una sfida alla quale sono chiamati istituzioni sanitarie, decisori politici e Associazioni e Federazioni di donatori, ma anche ad un’opportunità per il sistema trasfusionale nel suo complesso, in tutte le sue articolazioni e dimensioni, per compiere un grande, decisivo salto di qualità, e per vedersi riconosciute le risorse e gli investimenti che merita in base al suo ruolo centrale nel sistema sanitario.

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le AssocIAZIonI feDerAte FIDAS SEDE NAZIONALE FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI DONATORI SANGUE Piazza Fatebenefratelli 2 00186 - ROMA Sito internet: www.fidas.it Tel. 06 / 68.89.14.57 Fax 06 / 68.21.73.50 e-mail: fidas@fidas.it

VALLE D’AOSTA ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE ORGANI DELLA POLIZIA DI STATO E PERSONALE CIVILE MINISTERO INTERNI “SAN MICHELE ARCANGELO” C.SO BATTAGLIONE AOSTA, 169 11100 - AOSTA Tel. 0165 / 27.94.95 - Fax 0165 / 27.94.53

PIEMONTE ASSOCIAZIONE NOVESE DONATORI VOLONTARI SANGUE V. MAZZINI 29/5 CASELLA POSTALE 20 15067 - NOVILIGURE (ALESSANDRIA) Tel. 0143 / 746.112 - Fax 0143 / 32.09.87 ASSOCIAZIONE DONATORI OVADESI DEL SANGUE V. LUNGORBA MAZZINI 56 15076 - OVADA (ALESSANDRIA) Tel. 0143 / 80.520 - Fax 0143 / 81.192 e-mail: croceverdeovadese@alice.it ASSOCIAZIONE VOLONTARI AUTONOMA SANGUE CASELLA POSTALE 56 P.ZZA BORGATO 1 12084 MONDOVI’ BREO (CUNEO) e-mail: aldo.fraire@libero.it ASSOCIAZIONE DONATORI AUTONOMA SANGUE SALUZZO Corso Roma 3, 12037 - SALUZZO (CUNEO) Tel. 348 / 77.72.315 e-mail: nuovaadas.saluzzo@cheapnet.it ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE DEL PIEMONTE FIDAS VIA PONZA 2 - 10121 - TORINO Tel. 011 / 531.166 Fax 011 / 562.73.53 e-mail: presidenza@fidasadsp.it ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE “MICHELIN” VIA TORINO, 302 - 12100 CUNEO Tel. 0171 / 31.53.74 - 41.27.02 Fax 0171 / 31.55.17 e-mail: segr.adsmcuneo@libero.it

LIGURIA FIDAS GENOVA V. MONTICELLI 13/1 - 16142 - GENOVA Tel. 010 / 83.14.855 - Fax 010 / 83.14.856 www.fidasgenova.it e-mail: fidas.genova@libero.it ASSOCIAZIONE CHIAVARESE DONATORI VOLONTARI SANGUE PIAZZA CADUTI DI NASSIRIyA 4/1 16043 ChIAVARI - GE Tel. - Fax 0185300008 e-mail: acdvs@libero.it Sito: http://digilander.libero.it/acdvs ASSOCIAZIONE PROVINCIALE DONATORI DI SANGUE V. S. AGATA 57 - 18100 - IMPERIA Tel. 0183 / 296.395 ASSOCIAZIONE DONATORI DI SANGUE VAL BORMIDA C/O OSPEDALE - V. MARTIRI LIBERTà 30 - 17014 - CAIRO MONTENOTTE (SAVONA)

LOMBARDIA FIDAS BERGAMO V.LE PIROVANO 4 - 24125 - BERGAMO Tel. 035 / 244.555 - Fax 035 / 241.927 e-mail: info@fidas.bergamo.it A.D.S. FATEBENEFRATELLI MILANO Corso di 20 Portanuova, 23 20121 MILANO Tel. 02 / 63.63.25.63 e-mail: segreteria@donatoridisangue.it

FIDAS MILANO - ONLUS V. SILVIO PELLICO 6, 20121 - MILANO Tel. 02 / 864.60.424 - Fax 02 / 8029.8505 e-mail: milano59@fidas-milano.it ASSOCIAZIONE SARDA DONATORI SANGUE VIA TURATI 6 - Casella Postale 4099 20090 - CESANO BOSCONE (MILANO) e-mail: asdscesanoboscone@gmail.com

VENETO ASSOCIAZIONE FELTRINA DONATORI SANGUE C/O OSPEDALE - V. BAGNOLS 3 32032 - FELTRE (BELLUNO) Tel. 0439 / 883.359 e-mail: afdvs@ulssfeltre.veneto.it FIDAS - PADOVA (G.P.D.S.) V. DEGLI SCROVEGNI 3 35131 - PADOVA Tel. 049 / 876.02.66 - Fax 049 / 876.27.88 e-mail: info@fidaspadova.it FIDAS - POLESANA ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE C/O OSPEDALE CIVILE - V. BADINI 44 45011 - ADRIA (ROVIGO) Tel. 0426 / 23.267 e-mail: fidas.pados@tin.it GRUPPO AUTONOMO DONATORI SANGUE VIA PIAVE 1 - 31016 - CORDIGNANO (TV) Tel. - Fax 0438 / 998.360 e-mail: gadscordignano@tiscalinet.it Sito: www.gads.it FIDAS TREVISO P.ZZA OBERDAN, 1/A 31010 ORSAGO (TV) Tel. 331 / 331.34.28 e-mail: fidas@fidastreviso.it Sito: www.fidastreviso.it FIDAS-VENEZIA V. BENNATI 15 INT. 11 30038 - SPINEA (VENEZIA) Tel. 333 / 13.90.880 Fax 041 / 54.41.787 e-mail: fidasve@libero.it FIDAS VERONA VIA POLVERIERA VECChIA, 2 37134 - VERONA Tel. Ass. 045 / 82.02.990 Fax 045 / 82.78.521 e-mail: info@fidasverona.it FIDAS VICENZA VIA F. BARACCA 204 36100 - VICENZA Tel. 0444 / 965.636 - Fax 0444 / 965.638 e-mail: info@fidasvicenza.com

FRIULI VENEZIA GIULIA ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE GORIZIA C/O EGIDIO BRAGAGNOLO VIA I° MAGGIO 11 34071 - CORMONS (GORIZIA) Tel. - Fax 0481 / 630.848 e-mail: advs.gorizia@libero.it ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE C/O OSPEDALE CIVILE 34074 - MONFALCONE (GORIZIA) Tel. 0481 / 48.76.57 Fax 0481 / 41.35.90 e-mail: advs@libero.it ASSOCIAZIONE FRIULANA DONATORI SANGUE PORDENONE V. MARCONI 16 33097 - SPILIMBERGO (PORDENONE) Tel. - Fax 0427 / 51.472 e-mail: info@afdspn.it ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE V. J. CAVALLI 2/a - 34129 - TRIESTE Tel. - Fax 040 / 76.49.20 e-mail: info@adstrieste.it ASSOCIAZIONE FRIULANA DONATORI SANGUE C/O OSPEDALE REGIONALE 33100 - UDINE Tel. 0432/48.18.18 Fax 0432 / 48.12.00 e-mail: afds@afds.ud.it - www.afds.it

GRUPPO AUTONOMO DONATORI AZIENDALI SANGUE V. DEI PLATANI 1 - 33050 TORVISCOSA (UDINE) Tel. 0431 / 92.86.35 e-mail: gadastorviscosa@libero.it

ASSOCIAZIONE DONATORI DI SANGUE C/O OSPEDALE CIVILE NUOVO P.ZZA ITALIA 64100 - TERAMO Tel. - Fax Ass. 0861 / 415.460 e-mail: fidasteramo@fidasteramo.it

EMILIA ROMAGNA

ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE CUORE C/O OSPEDALE CIVILE 64021 - GIULIANOVA (TERAMO) Tel. - Fax 085 / 802.04.78 e-mail: fidas.giulianova@gmail.com

ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI DEL SANGUE V. DELLA SELVA PESCAROLA 26 40131 - BOLOGNA Tel. - Fax 051 / 635.0330 e-mail: bologna@fidas-emiliaromagna.it ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE FERRARA VIA TADDIA, 1 44045 - RENAZZO (FERRARA) Tel. 051 / 68.52.337 - 051 / 900.767 e-mail: ferrara@fidas-emiliaromagna.it ASSOCIAZIONE DONATORI AZIENDALI SANGUE A.D.A.S. V. TESTI 4 - 43122 - PARMA Tel. 0521 / 77.50.44 e-mail: adasfidas@libero.it ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE C/O OSPEDALE GEN. PROV. S. MARIA DELLE CROCI - 48100 - RAVENNA Tel.0544 / 404.817 - Fax 0544 / 404.410 e-mail: info@fidasravenna.it

LAZIO A.D.V.S. - O.B.G. ASSOC. DONATORI VOL. SANGUE OSPEDALE BAMBINO GESù P.ZZA S. ONOFRIO 4 - 00165 - ROMA Tel. 06 / 68.33.793 - Fax 06 / 685.921.67 e-mail: advs@opbg.net ASSOCIAZIONE VOLONTARI POLICLINICO TORVERGATA ONLUS VIALE OxFORD, 81 - 00133 - ROMA Fax 06 / 20.900.597 email: medtrasf@libero.it EMATOS FIDAS ISOLA TIBERINA P.ZZA FATEBENEFRATELLI 2 00186 - ROMA Tel. 06 / 68.37.817- Fax 06 / 68.135.300 e-mail: ass.ematos@virgilio.it Sito: www.ematos.it

EMA-ROMA ONLUS C/O AZIENDA COMPLESSO OSPEDALIERO SAN FILIPPO NERI VIA MARTINOTTI 20 - 00135 - ROMA Tel. 06 / 33.06.29.06 - Fax 06 / 33.06.25.83 e-mail: info@emaroma.it Sito: www.emaroma.it GRUPPO DONATORI SANGUE “CARLA SANDRI” PER I PAZIENTI DELL’AZIENDA OSPEDALIERA S. GIOVANNI ADDOLORATA VIA DELL’AMBA ARADAM 9 00184 - ROMA - Tel. 06 / 77.05.34.61 e-mail: cmolinari@hsangiovanni.roma.it GRUPPO DONATORI SANGUE VOLONTARI DO.SA.VO. Viale dei Cedri, 119 - 00030 SAN CESAREO (RM) Tel. 06 / 95.70.427 - Fax 333 / 40.88.283 e-mail: info@dosavo.it ASSOCIAZIONE EMA GLI AMICI DI NINO MANFREDI C/O CENTRO TRASFUSIONALE OSPEDALE UMBERTO I 03100 - FROSINONE Tel. 0775 / 40.72.23 - cell. 339 / 21.22.340

MOLISE ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE FIDAS MOLISE CARMELA CINIGLIO LARGO G. VERDI, 9 - 86044 COLLETORTO (CB) - Tel. 0874 / 73121

ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE C/O CARLO CASSANO - VIA GIACOMO MATTEOTTI 4 - 87027 PAOLA (CS) Tel. - Fax 0982 / 58.20.77 e-mail: fidas@fidaspaola.it ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE PER IL PAZIENTE EMOPATICO A.D.S.P.E.M. CASELLA POSTALE 325 89127 - REGGIO CALABRIA Tel. - Fax 0965 / 393822 - 0965 / 54446 e-mail: adspem.fidasrc@adspem.it

V.A.S. VOLONTARI ABRUZZESI SANGUE e-mail: flaviano.zaini@fastwebnet.it

ADSPEM PIANA - CASELLA POSTALE 25 - 89021 CINQUEFRONDI (RC) Tel. 0966 / 93.96.27 e-mail: drspano@libero.it

CAMPANIA

A.D.V.S.T. – ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE PER TALASSEMICI Via Mercurio, 10 - LOCRI (RC) Tel - Fax: 0964.21826 e-mail: info@advst.it

ADVS MARCIANISEVIA VITTORIO VENETO 40 81025 MARCIANISE (CE) Tel. 3347768251- 0823-823414 Fax 085 / 802.04.78 e-mail: dg.salvatore@gmail.com GRUPPO DONATORI VOLONTARI SANGUE FIDAS ATAN V. BERNARDO TANUCCI 33 80137 - NAPOLI Tel. - fax: 081 / 59.55.581 e-mail: postmaster@fidas-atan.it ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE D’ISCHIA VIA IASOLINO,1, 80077 ISCHIA (NAPOLI) Tel. 081 / 991.246 e-mail: advsischia@libero.it FIDAS PARTENOPEA VIA PUGLIE P.co Partenope Edificio 5 Settore 2 80038 POMIGLIANO D’ARCO (NAPOLI) Tel. - Fax: 081 / 803.34.90 e-mail: fidas.partenopea@libero.it A.D.V.S. PROVINCIALE CASERTA Via degli Orti I trav. N° 4 81055 SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE)

PUGLIA FEDERAZIONE PUGLIESE DONATORI DI SANGUE P.ZZA UMBERTO Ex GOCCIA DI LATTE 70121 - BARI Tel. - Fax 080 / 521.91.18 e-mail: fidas_fpds@yahoo.it ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE MESSAPICA VIA ROMA 32 73042 - CASARANO (LECCE) Tel. 0833 / 513.095 FIDAS ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE VIA PARAPORTI 18-20 73044 - GALATONE (LECCE) Tel. - Fax 0833 / 862.500 e-mail: info@fidasleccese.it FIDAS TARANTO C. P. 139 - Largo San Nicola, 6 74100 - TARANTO Lungomare Tel. 099 / 471.33.34 e-mail: dosnifidas.ta@libero.it FIDAS ASSOCIAZIONE DAUNA DONATORI VOLONTARI SANGUE VIA PAOLO BORSELLINO, 4 71014 SAN MARCO IN LAMIS - FOGGIA Tel. 0882 / 83.38.57 e-mail: michele1958@libero.it

BASILICATA FIDAS BASILICATA PIAZZA DEL SEDILE 10 75100 - MATERA Tel. 0835 / 33.15.02 e-mail: info@fidas.basilicata.it

SICILIA ASSOCIAZIONE DONATORI AUTONOMA SANGUE A.D.A.S. VIA PLATONE 5/c, 92100 - AGRIGENTO Tel. - Fax 0922 / 596.588 e-mail: adas.agrigento@libero.it ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE FAVARA A.D.S.F. VIA KENNEDy (PAL. SPINELLI) 92026 - FAVARA (AGRIGENTO) Tel. 0922 / 437.277 - Fax 0922 / 42.90.32 FIDAS CALTANISSETTA V.LE DELLA REGIONE 68 93100 - CALTANISSETTA Tel. 0934 / 592.830 - Fax 0934 / 551.392 e-mail: info@fidascaltanissetta.it ASSOCIAZIONE DONATORI AUTONOMA SANGUE GELA V. ITALIA 11 93012 - GELA (CALTANISSETTA) Tel. 0933 / 934.460 e-mail: adas.gela@iol.it ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE Via Galermo, 173 - 95123 - CATANIA Tel. - Fax 095 / 74.11.223 cell. 338 / 95.36.097 e-mail: advsfidasct@hotmail.com GRUPPO DONATORI VOLONTARI SANGUE CORSO SICILIA, N.2 95047 - PATERNO’ (CATANIA) Tel. e Fax 095 / 84.29.66 e-mail: info@gdvs-fidas.it ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE P.ZZA CASTELNUOVO 35 90141 - PALERMO Tel. 091 / 587.574 Fax 091 / 611.33.50 e-mail: dsadvs@libero.it ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI SANGUE A.D.V.S. V. FALCONE E BORSELLINO 55/B 90018 - TERMINI IMERESE (PALERMO) Tel. 091 / 811.55.33 e-mail: advs_termini_imerese@libero.it ASSOCIAZIONE MEDITERRANEA DONATORI AUTONOMI SANGUE VIA TOGLIATTI, 221 98044 SAN FILIPPO DEL MELA MESSINA email: amdas.milazzo@gmail.com FIDAS ALCAMO - ONLUS VIA F. MISTRETTA 2 91011 - ALCAMO (TRAPANI) Tel. 0924 / 26.996 - Fax 0924 / 18.62.212. info@fidas-alcamo.it

ABRUZZO

CALABRIA

SARDEGNA

FIDAS PESCARA C/O CENTRO TRASFUSIONALE OSPEDALE CIVILE - VIA FONTE ROMANA - C.P. 32 - 65124 PESCARA Tel. 085 / 28.221 - 27.790 - Fax 085 / 42.22.460 e-mail: fidaspe@tin.it

L.A.Do.S. ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE LOCRIDE STR. CAVALLERIA, 27 89046 MARINA DI GIOIOSA IONICA (RC) Tel. 0964 / 41.68.95 - Fax 0964 / 41.58.67 e-mail: ladosgioiosa@tiscalinet.it

FIDAS OZIERI V. VITTORIO VENETO 108 07014 - OZIERI (SASSARI) Tel. 079 / 787.498 Fax 079 / 78.53.90 e-mail: fidas.ozieri@libero.it


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