Trieste next 2015 | Rassegna stampa

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4^ edizione

BIOlogos

The Future of Life 25>27 settembre 2015 TUVEJP JNNFEJB WPMQF TBJO

PROMOSSO DA

CON IL PATROCINIO DI

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PANTONE 652 U/C

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CON IL CONTRIBUTO DI


CRONACHE

Corriere della Sera Domenica 27 Settembre 2015

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L’ingresso Un tecnico consegna un box termico con dentro dei semi allo Svalbard Global Seed Vault. Per entrare bisogna percorrere un tunnel

Dentro l’Arca dei semi DALLA NOSTRA INVIATA

Un bunker nel ghiaccio. Intorno, il gelido nulla delle Svalbard, le terre abitate più a Nord del pianeta. Dentro, 400 milioni di semi: il backup della biodiversità del mondo, ben difeso da minacce di guerre nucleari, terremoti e attacchi terroristici. Quando ha aperto, l’idea di un megadeposito per stoccare tutti i semi del mondo nell’Artico sembrava uscita direttamente da un film di fantascienza. E invece, a otto anni dall’inaugurazione, lo Svalbard Global Seed Vault ha già ricevuto la sua prima richiesta di prelievo, direttamente dalla Siria. Siamo alle Svalbard, 78esimo parallelo, mille chilometri dal Polo Nord. Un mucchietto di isole che sui mappamondi spesso nemmeno si vede, seminascosto dal perno che fa girare il globo. Un territorio senz’alberi né insetti, dove il sole non tramonta da aprile e ad agosto e l’inverno è fatto di 155 giorni di buio totale. E dove le duemila persone che ci vivono vanno sempre in giro armate — lo prevede la legge — per difendersi dagli orsi polari. Dello Svalbard Global Seed Vault si vede solo l’ingresso. Il resto è sottoterra. Un tunnel scavato per 130 metri all’interno di una montagna di arenaria e tre enormi grotte a 130 metri sopra il livello del mare, al ripaLONGYEARBYEN (NORVEGIA)

Un bunker nel circolo polare artico custodisce il tesoro della biodiversità La prima richiesta di «prelievo» è dei ricercatori siriani in fuga dall’Isis SVALBARD Spitsbergen

Longyearbyen Barentsburg

Sveagruva

ro in caso di scioglimento dei ghiacciai. E al sicuro anche in caso di guasto all’impianto energetico che fa funzionare la struttura, visto che il permafrost che la circonda manterrebbe comunque la temperatura costante. Quasi tutti i Paesi, uno dopo l’altro, hanno deciso di inviare qui una copia dei loro semi. Dalla Corea del Nord agli Stati Uniti, dalla Mongolia alla Germania. Gli ultimi ad arrivare, ma solo in ordine cronologico: le delegazioni di Perù e Costa Rica. Che, a fine agosto, sono

Polo Nord geografico

400 Milioni Sono i semi raccolti nello Svalbard Global Seed Vault, il bunker che custodisce la biodiversità

atterrate nel piccolo aeroporto di Longyearbyen con un carico di 750 semi di patata. Oggi i numeri del deposito norvegese fanno impressione: oltre 860 mila varietà di semi, 500 esemplari per ognuna, conservate a 18 gradi sotto zero. Una tomba di ghiaccio per le oltre 1.700 gene bank del mondo. Pochi giorni fa il superbunker ha ricevuto la prima richiesta di prelievo. Arriva dal Centro internazionale per la Ricerca agricola in aree asciutte di Aleppo, in Siria (Icarda). Un punto di eccellenza operativo sin dagli Anni Settanta e uno dei più importanti in materia di sviluppo e sicurezza alimentare nelle zone aride della Terra. Dopo l’inizio della guerra che ha devastato il Paese, la struttura è stata occupata da gruppi armati. «Ma per fortuna nel corso degli anni, a cominciare dal 2009, eravamo riusciti a spedire una copia di tutti i nostri semi fuori dal Paese», spiega al telefono da Rabat Ahmed Amri, direttore delle Ri-

sorse genetiche del centro siriano. L’ultima spedizione alle Svalbard è arrivata l’anno scorso. E ora, tempo di preparare i pacchi, oltre 100 delle 325 scatole stoccate quassù — tra cui particolari varietà di frumento, orzo ed erbe adatte alle regioni aride — saranno inviate ai nuovi depositi che Icarda ha avviato in Marocco e in Libano. «Una volta fatte le nuove copie e riavviata la produzione, rispediremo i semi nell’Artico». «Proteggere la biodiversità in questo modo è esattamente il nostro obiettivo», ha spiegato Brian Lainoff, portavoce del Fondo mondiale per la Diversità delle colture, che gestisce il deposito norvegese. Il passato insegna che i pericoli sono reali. Vale il caso della Banca nazionale delle Filippine: danneggiata dalle inondazioni nel 2008 e completamente distrutta da un incendio sei anni dopo. O quelle di Afghanistan e Iraq, cancellate nel corso degli ultimi conflitti. Alle Svalbard, il giorno dell’inaugurazione del deposito, l’allora presidente dell’Ue Manuel Barroso era stato chiaro nel definire questo posto «un giardino dell’Eden ibernato, un luogo dove la vita può essere mantenuta in eterno, qualsiasi cosa succeda nel mondo». La dimostrazione di quanto avesse ragione non si è fatta attendere a lungo.

Federica Seneghini @fedesene © RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi sono

In alto Brian Lainoff, che gestisce il deposito norvegese. Sotto, Rabat Ahmed Amri, funzionario del Centro di ricerche agricole di Aleppo

L’evento

Bimbi in piazza e premi Nobel A Trieste il futuro delle scienze A Trieste è ormai un appuntamento tradizionale di fine settembre: anche quest’anno il TriesteNext, il salone europeo della ricerca scientifica che chiude oggi, ha attirato 40 mila persone tra gli eventi, tavole rotonde e laboratori concentrati in quel gioiello che è Piazza Unità d’Italia, per fare scoprire la scienza anche ai più piccoli con giochi sul Dna e con stampanti 3D usate anche in campo medicale. La formula del Festival che «occupa» amichevolmente la città mostra come anche nell’era della Rete e della smaterializzazione le persone siano interessate ai «live» e agli approfondimenti. Il TriesteNext, promosso da Comune, Università degli Studi di Trieste e VeneziePost, quest’anno dedicato a Biologos, The future of live, si chiude con il premio Nobel per la Fisiologia 2014, Edvard I. Moser, che parlerà anche a nome della moglie, May-Britt Moser con cui aveva condiviso per anni le ricerche e il risultato del Nobel. Un rarissimo caso di doppia unione di successo nella vita e in campo professionale. Nella tre giorni dell’evento c’è stato spazio per i tanti temi del Bio Hightech, un settore in cui l’Italia già eccelle scientificamente anche se manca una diffusa cultura del trasferimento tecnologico, necessaria per trasformare le ricerche di successo in start up e aziende di successo. Tra i relatori si sono susseguiti Edoardo Boncinelli, Vittorino Andreoli, Antonino di Pietro e Ivano Luppino, che hanno parlato delle nuove frontiere della dermatologia antiaging, il fondatore di Buurtzorg, Jos de Blok, il numero uno di Eurotech, Roberto Siagri, Steve Chan dell’Harvard Kennedy School, Giorgio Metta, il padre del robottino iCub dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova, Eliana Liotta, giornalista e blogger di Io donna e Massimo Sideri, innovation editor del Corriere della Sera. Il festival è stato l’occasione per fare il punto sulle trasformazioni in corso nel settore biomedicale. Un esempio fra tutti, quello delle medicine personalizzate, che tengono conto della storia genetica del singolo paziente. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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NEW YORK BBIAMO BISOGNO di

aiuto per l’acquisizione di un’azienda, ci puoi aiutare Watson? Watson: come? Brian Gaucher: facci vedere delle imprese americane con ricavi tra i 25 e i 60 milioni di dollari che abbiano a

che fare con l’analisi dei dati. W.: (pochi secondi dopo) 87 imprese. Andy Aaron: bene. Watson, ora fammi vedere delle imprese specializzate nell’analisi dei dati e nella strategia cognitiva che siano le piĂš simili alla Wolfram Alpha e alla Kawasaki Robotics. W.: ho trovato tre imprese simili a queste. A. A.: fantastico. Compariamo queste imprese. Watson, mostrami una tavola delle decisioni (sullo schermo appare una specie di foglio Excel con le celle vuote). B. G.: Watson, per favore, colloca le imprese Wolfram Alpha, Kawasaki Robotics, Raytheon BBN Technologies, Decisive Analytics e Cognilytics nella tavola di decisione. W.: ok (sullo schermo appaiono le nuove informazioni nelle celle della tavola di decisione). B. G.: abbiamo bisogno di altre caratteristiche. Watson, includi “profittiâ€?, “dipendentiâ€? e “struttura imprenditorialeâ€? nella tavola di decisione. W.: d’accordo. B. G.: adesso abbiamo il confronto fra loro. Watson, dammi un suggerimento su quale impresa dovremmo comprare. W.: ho un suggerimento... Nel laboratorio del Centro Ricerche Ibm Thomas J. Watson di Yorktown Heights, Stato di New York, un’ora a nord di Manhattan, in mezzo a boschi rigogliosi, avvengono cose incredibili: uomini che parlano con una macchina per decidere l’acquisizione di un’impresa; medici che dialogano con un tablet cercando la diagnosi della strana malattia che ha colpito un bambino; ingegneri di una societĂ petrolifera che cercano nel DMPVE come ridurre l’incertezza delle loro costosissime tri-

vellazioni nell’oceano; cuochi che analizzano in un’interfaccia la fattibilitĂ di una nuova ricetta a partire dalla composizione molecolare dei suoi ingredienti; scienziati che scrutano i geni di una persona per applicarle una terapia contro il cancro; consulenti finanziari che usano algoritmi per prevedere il funzionamento del mercato ed evitare bolle finanziarie, tecnici che scavano nelle informazioni fornite da migliaia di sensori sparsi per tutta la cittĂ per evitare future inondazioni. Brian Gaucher e Andy Aaron sono degli scienziati del laboratorio dei sistemi simbiotico-cognitivi della Ibm. Watson è un supercomputer. Gaucher e Aaron dovevano simulare l’acquisto di un’impresa. Il loro interlocutore era uno schermo di diversi metri quadrati che riproduceva per iscritto le loro parole e offriva i dati che gli venivano chiesti: un sistema cognitivo. La macchina e gli uomini hanno comunicato con le parole. Gaucher, Aaron e centinaia di altri scienziati della Ibm lavorano a un nuovo grande passo dell’informatica, quello che molti considerano come la nuova era della conoscenza. Sono i sistemi cognitivi, computer che imparano. Il fenomeno ha un nome: Watson, in onore al fondatore e storico presidente della Ibm, Thomas J. Watson. Si tratta del grande progetto dell’azienda per trasformare l’enorme quantitĂ di informazioni che ci sono nel mondo, i Big Data, in una nuova risorsa con la quale interagire come mai in precedenza. DarĂ­o Gil, che alla Ibm dirige il Centro ricerche sui sistemi simbiotico-cognitivi, avverte subito che non si tratta affatto di voler sostituire l’uomo: ÂŤIl lavoro con un sistema cognitivo è un dialogo, una relazione simbiotica. Che cosa ci mettiamo, noi umani? I problemi, le nostre conoscenze, il nostro buon senso, la nostra intuizione e i nostri va-

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L COSTO DEL SEQUENZIAMENTO DEL DNA negli ultimi anni è sceso in modo

ancora piĂš vertiginoso di quello dei chip per computer. Ragion per cui il genoma umano, animale e vegetale, è stato decifrato e ha cosĂŹ generato una quantitĂ infinita di dati, i Big Data, tanto precisi e dettagliati da rendere la medicina di precisione una realtĂ ora possibile. Ci sono cure personalizzate per le allergie, ma anche per malattie e disturbi rari. Oggi siamo in grado di analizzare per esempio le correlazioni tra l’uso di energia fossile e le patologie polmonari croniche, nonchĂŠ l’incidenza di queste malattie e i loro tassi di mortalitĂ 4& 0((* -" .&%*$*/" in specifiche comunitĂ . Attraverso lo studio dei Big Data si potrebbe in questo modo dimostrare una volta %* 13&$*4*0/& Âľ (*ÂŽ 6/" 3&"-5ÂŽ per tutte anche la convenienza di utilizzare energia "440-65".&/5& pulita e rinnovabile. 1044*#*-& $)& 1&3 &4&.1*0 Bisogna però affrontare degli ostacoli tecnologici. $* 1&3.&55& $63& Anche solo un paio d’anni fa, su scala globale era 1&340/"-*;;"5& possibile archiviare un terzo dei dati digitali a 1&3 -& "--&3(*& -0 %0##*".0 " 6/" &/03.& disposizione: fra cinque anni, non avremo “spazioâ€? 26"/5*5ÂŽ %* %"5* sufficiente per conservare questi dati, nĂŠ tanto meno "$$6.6-"5" & %&$*'3"5" per poterli analizzare. Finora, solo il venticinque per cento dei Big Data è considerato “utileâ€?, cioè pronto per l’analisi, e solo l’uno per cento viene effettivamente analizzato. Ma entro - "6503& il 2020 si stima che il quaranta per cento dei dati potrebbe essere pronto 45&7& $)"/ %0$&/5& all’uso. BisognerĂ dunque studiare un modo per sfruttare il loro potenziale; "--" 48"/4&" sarĂ necessario progettare infrastrutture informatiche capaci innanzitutto & )"8"** 1"$*'*$ di spostare i Big Data — con una sufficiente ampiezza di banda — e in 6/*7&34*5: Âľ 6/0 secondo luogo di elaborarli e analizzarli. SarĂ soprattutto necessario aprire il %&(-* 041*5* %* i53*&45& /&95w dibattito su quali dati siano effettivamente “utiliâ€? per le comunitĂ e in che *- 4"-0/& modo essi possano sostenere i processi decisionali al loro interno. Solo cosĂŹ i %&--" 3*$&3$" Big Data potranno garantire un futuro della vita migliore e piĂš sicuro. $)& 4* $)*6%&

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lori nell’assumere le decisioni. Il sistema cognitivo ci mette la sua capacitĂ di analisi e di scoperta, la sua capacitĂ di trovare connessioni in tutta la conoscenza digitale disponibile. Ăˆ cosĂŹ che lavora Watson, per esempio, con alcuni tra i maggiori oncologi del mondo. Finora, molti computer si sono basati sul paradigma del calcolo. Oggi possiamo costruire sistemi che possono imparare, trovare correlazioni, creare ipotesi a partire da quelle correlazioni e suggerire e misurare azioni da intra-

prendereÂť. Stephen Baker, esperto di informatica e autore del bestseller 5IF /VNFSBUJ, aggiunge: ÂŤCiò che è diverso in Watson è il linguaggio. Capisce quello che scriviamo. Decifra i rapporti statistici tra le parole e fa un simulacro di comprensione. Si può davvero dire che impara. Il computer può suggerirci delle cose e ha una mente aperta a tutte le possibilitĂ . Ciò che è rivoluzionario in Watson è che non sa niente. Non ha una risposta alle nostre domande. Elabora un’indagine su ogni domanda e, siccome non può mai essere sicuro di aver capito la domanda, fa uno studio sulle probabilitĂ . E ritorna con delle risposte offrendo una percentuale di affidabilitĂ per ciascuna. Per intederci: Watson direbbe che Obama è il presidente degli Usa con un 98 per cento di affidabilitĂ della rispostaÂť. Tutto iniziò nel 2004. Charles Lickel, direttore del Centro ricerche Ibm sul software, andò al ristorante con altri ingegneri della societĂ . LĂŹ vide che tutti smettevano di mangiare per guardare come Ken Jennings difendeva il suo titolo di campione nel programma televisivo +FPQBSEZ In quegli anni, l’azienda voleva affrontare grandi sfide pubbliche, come a suo tempo accadde con il Deep Blue, il supercomputer che sconfisse Gary Kasparov nel gioco degli scacchi. Sarebbe stata una bella sfida vincere a +FPQBSEZ , un concorso che consiste in domande complesse a cui bisogna rispondere molto velocemente. L’avventura non era semplice. Si trattava di mettere Watson accanto a due umani, Ken Jennings e Brad Rutter, i migliori concorrenti della storia. E usando un linguaggio naturale. Il cervello artificiale di Watson gli permetteva di analizzare l’equivalente di un milione di libri in poco piĂš di due secondi. Alla fine Watson vinse. ! &M 1BĂ“T 4FNBOBM -&/" -FBEJOH &VSPQFBO /FXTQBQFS "MMJBODF 5SBEV[JPOF EJ -VJT & .PSJPOFT

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Il Sole 24 Ore

DOMENICA - 20 SETTEMBRE 2015

A Trieste arriva il Nobel per la Medicina 2014

Personaggi

Un ospite di eccezione il 27 settembre a Trieste (ore 18, Sede della Regione, Piazza Unità d’Italia, 1) chiuderà il IV Salone europeo della ricerca scientifica: il Premio Nobel per la medicina 2014, Edvard I. Moser, 53 anni (foto), presenterà per la prima volta in Italia lo studio rivoluzionario sulle cellule cerebrali che ci consentono di orientarci, il «Gps biologico».

A Trieste arriva il Nobel per la Medicina 2014

Un ospite di eccezione il 27 settembre a Trieste (ore 18, Sede della Regione, Piazza Unità d’Italia, 1) chiuderà il IV Salone europeo della ricerca scientifica: il Premio Nobel per la medicina 2014, Edvard I. Moser, 53 anni (foto), presenterà per la prima volta in Italia lo studio rivoluzionario sulle cellule cerebrali che ci consentono di orientarci, il «Gps biologico».

n. 259


Dai farmaci fino all’agricoltura il futuro è biotech Il festival di Trieste Next

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este. Se sul fronte della salute hanno concordato gli studiosi il futuro è della medicina rigenerativa, proprio «la lotta alSIMONA REGINA l’Alzheimer è - per il genetista Edoardo Boncinelli - una delle er mantenere giovane tre sfide che la ricerca biomeil cervello è importante dica deve affrontare, insieme tenerlo attivo. Così co- con la lotta alle malattie carme per proteggerlo dall’Al- diovascolari e ai tumori». Sforzheimer è fondamentale ca- zi e speranze, ora, «si concenpire il funzionamento delle trano sui farmaci biotecnologifunzioni cognitive. Il Nobel ci», ha aggiunto Mauro Giacca, per la medicina Edvard Mo- direttore del Centro internaser ha così risposto alle cu- zionale di ingegneria genetica riosità emerse nell’incontro e biotecnologie, parlando dei che ha chiuso, domenica farmaci basati su «proteine riscorsa, «Triecombinanti, ste Next». E, acidi nucleici e anche se il suo cellule stamilavoro è ricernali», con cui ca di base, ha rigenerare i spiegato che tessuti. la scoperta Ma anche in RUOLO: È PROFESSORE del sistema di agricoltura il ALLA «NORWEGIAN UNIVERSITY OF SCIENCE AND TECHNOLOGY» biotech fa e facellule che permette di rà la differenorientarci (come un Gps bio- za: l’ha ribadito Segenet Kelelogico) è parte di una più va- mu, direttrice del Centro per la sta avventura scientifica: il fisiologia e l’ecologia degli indisorientamento spaziale, setti di Nairobi. «Biotecnologie non a caso, è uno dei sintomi e agricoltura sostenibile - ha di molte patologie neurode- spiegato - non sono in contradgenerative. dizione. Introdurre varietà di Quest’anno il programma colture ad alta resa è un modo del Salone europeo della ri- per produrre di più con risorse cerca ruotava intorno al te- idriche limitate e su terreni inma «Il futuro della vita» e le vestiti dai cambiamenti climabiotecnologie sono state al tici». Salute collettiva e salute centro dei dibattiti che per individuale, così, si intrecciatre giorni hanno animato Tri- no. Nel nome della ricerca.

L’EVENTO

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Edvard Moser Psicologo

LA STAMPA MERCOLEDÌ 30 SETTEMBRE 2015

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TuttoScienze .33


Settembr Febbraio e2013 2015

Il futuro è biocompatibile Quest’anno l’edizione di Trieste Next pone l’accento su soluzioni per uno sviluppo sostenibile che includano il concetto di biocompatibilità

U

no dei più grandi cambiamenti culturali avvenuto negli ultimi secoli riguarda la percezione del futuro. Per millenni, l’ideale classico era un ritorno a un passato edenico e migliore del presente. Con l’Illuminismo e il progresso scientifico, invece, si è fatta largo l’idea che il nostro domani potrà essere migliore dell’oggi, perché abbiamo la possibilità di plasmarlo e modellarlo a partire dai dati di cui disponiamo. Nonostante lo scrittore William Gibson sostenga che «ogni futuro immaginato diventa obsoleto come un gelato che si scioglie mentre uscite dalla gelateria all’angolo», una società che non immagina il proprio futuro ha scelto la decadenza. L’appuntamento con Trieste Next è diventato un riferimento per capire come potrà essere il nostro domani. Nell’edizione 2015 l’accento è sul «bio», non tanto nel senso di naturale opposto ad artificiale, quanto piuttosto di commistione tra organico e sostenibile in discipline come biomedicina, bioinformatica, biotecnologie. Questi sono anche alcuni ambiti in cui crescita e sviluppo, sia come conoscenza sia possibilità imprenditoriali, non si sono fermati in questi an-

ni di crisi. La mappatura del Friuli Venezia Giulia fatta da Trieste Next, per esempio, registra che nel periodo 2010–2013 gli addetti del settore bio high-tech sono aumentati del 27 per cento con un fatturato che ha segnato un più 14 per cento. Ma il salone triestino è anche l’occasione per incontri con grandi personaggi, come il premio Nobel per la medicina 2014, Edvard Moser, scopritore assieme alla moglie delle cellule che costituiscono il sistema di mappatura spaziale del cervello. Ci saranno anche Steve Chan, che si occupa di come sfruttare i big data nell’ambito di context computing, cognitive computing e network sciences; Jos de Blok, fondatore nei Paesi Bassi di Buurtzorg, azienda innovativa nell’assistenza medica a domicilio; Segenet Kelemu, prima donna a ricoprire il ruolo di direttore generale dell’International Center for Insect Physiology and Ecology di Nairobi. Come sempre Piazza Unità d’Italia ospiterà la cittadella, mai così grande, «Trieste Città della Conoscenza» con conferenze, laboratori e attività interattive per adulti e bambini. A Trieste il gelato continuerà a sciogliersi, ma con qualche indicazione in più sul come e il perché. Marco Boscolo

Cortesia Martina Micalizzi (tutte le foto, 4); cortesia Ufficio stampa Trieste Next (logo)

Un occhio al domani. Immagini dell’edizione passata di Trieste Next, appuntamento ormai tradizionale per capire come sarà il futuro grazie alla scienza e alla tecnologia.

Dove & quando: Trieste Next Trieste, sedi varie dal 25 al 27 settembre www.triestenext.it

www.lescienze.it

Le Scienze

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Trieste cronaca

IL PICCOLO MERCOLEDÌ 16 SETTEMBRE 2015

di Fabio Dorigo C’è vita nel futuro? E se c’è, è vita vivibile? Trieste Next si presenta alla quarta edizione in versione “biotech” e “BIOlogos. The future of Life" è il titolo del Salone europeo della ricerca scientifica, una tre giorni (dal 25 al 27 settembre) dedicata a dibattiti, approfondimenti e laboratori che si terrà a Trieste, città della scienza in ambito internazionale. I “credits” dell’affollata conferenza stampa di ieri (durata un’ora e mezza, come un lungometraggio), nella sala Bazlen di Palazzo Gopcevich, sono impegnativi da ricordare tutti. Sono intervenuti (in ordine di comparizione): Filiberto Zovico (direttore di Trieste Next), Roberto Cosolini (sindaco di Trieste), Loredana Panariti (assessore regionale al Lavoro e all’Istruzione), Maria Teresa Bassa Poropat (presidente della Provincia di Trieste, Maurizia Fermeglia (rettore dell'Università di Trieste), Antonio Maconi (curatore di Trieste Next), Diego Bravar (vicepresidente Confindustra Fvg), Stefano Casaleggi (direttore generale di Area Science Park), Enrico M. Balli (amministratore delegato Sissa Medialab Trieste), Silvia Vitturi (Servizio tecnico scientifico Solgar Italia Multinutrient), Aniello Semplice (amministratore delegato Trieste Trasporti) e Antonella Grim (assessore all'Educazione, scuola, Università e Ricerca del Comune di Trieste). Non sono mancati alcuni simpatici siparietti. Zovico si lancia nell’elogio sperticato delle doti della Grim, riuscita con la sua gentilezza a fare andare tutti d’accordo. «Il merito dell’assessore Grim è stato sopportare Zovico», chiosa di rimando Cosolini. Il direttore di Next passa la parola al rettore Fermeglia, chiedendoli di illustrare i 100 eventi di Trieste Next numero 4. «Se me lo dicevi prima, magari. Il problema maggiore di Trieste Next è gestire Zovico...». E c’è anche spazio per la presidente Bassa Poropat che fa presente, con fare materno, che è la Provincia a fornire il cestino con le “merendine” ai 400 giovani volontari che supportano l’evento. Anche questo è cio che rende “speciale” Trieste Next. «Un evento di grande significato come contenuti e partecipazione da parte di enti scientifici, istituzioni e realtà del territorio sottolinea il sindaco Roberto Cosolini -. Mai come questa edizione i rapporti tra scienze e impresa sono così intensi. Dopo una lunga stagione di estraneità, la città ha ripreso il dialogo con le sue istituzioni scientifiche. E ora Trieste è diventata la città della scienza».

Il tema scelto per la quarta edizione di Trieste Next in programma dal 25 al 27 settembre è “BIOlogos. The future of life”

De Blok, Boncinelli e il Nobel Moser Il gotha della scienza a Trieste Next Oltre 100 appuntamenti e 150 relatori nella tre giorni dedicata a ricerca biotech e futuro della vita In programma dibattiti, lectio magistralis e laboratori che confermano il ruolo di città della conoscenza

Filiberto Zovico

sinergie d’eccezione

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Dialogheranno centri d’alta formazione istituzioni e aziende

Da sinistra Roberto Cosolini, Loredana Panariti, Maria Teresa Bassa Poropat e Maurizio Fermeglia

Un riconoscimento che arriva anche dalla Regione. «Trieste Next è la conferma che Trieste è la città della scienza e della conoscenza. Capace di sviluppare sul e con il territorio percorsi virtuosi in cui aziende ed istituzioni, centri di ricerca e innovazione, istruzione, università e formazione si relazionano per favorire la diffusione

della conoscenza e contribuire alla creazione di posti di lavoro di qualità» riconosce l'assessore regionale Panariti. «La Provincia condivide appieno la filosofia di questa manifestazione - dice in modo originale Maria Teresa Bassa Poropat - che, seppure in modi diversi, somiglia alla ben nota Barcolana». Buon vento, insomma. Anche

alla scienza. «Trieste Next è un evento ormai internazionalizzato e multidisciplinare, non solo per la portata degli ospiti ma anche per il modo di pensare e che affronta temi sempre più importanti per il mondo e per il futuro. Qui ci sono tutti gli ingredienti giusti per far crescere le imprese e per creare lavoro» spiega il rettore Ferme-

glia. E il programma? Denso e ricchissimo. Trieste Next mette in campo oltre 100 appuntamenti e 150 relatori in tre giorni, tra lectio magistralis, dibattiti, approfondimenti e laboratori nella città-simbolo della scienza, della conoscenza e della ricerca, con le sue 2 università, gli oltre 30 istituti di ri-

cerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di "fermano" a 5.7 ricercatori). Si parte venerdì 25 settembre con il BioHighTech Companies Day, che presenta l'eccellenza della Regione Friuli Venezia Giulia a livello nazionale nel campo delle Scienze della Vita, con un cluster di oltre 150 imprese. A chiusura della quarta edizione del festival, domenica 27 settembre, ci sarà il Premio Nobel in carica per la Medicina, Edvard I. Moser che illustra per la prima volta in Italia lo studio rivoluzionario sulle cellule cerebrali che ci consentono di orientarci, il cosiddetto "Gps biologico", che e gli è valso il Nobel 2014. Tra gli ospiti di questa edizione (siamo ai titoli di coda) anche Jos De Blok, Segenet Kelemu, Steve Chan, Edoardo Boncinelli, Alberto Baban, Antonino Di Pietro, Lidia Larizza, Giuseppe Novelli, Giorgio Metta, Paolo Bianco, Vittorino Andreoli, e molti altri. Lunga vita a Trieste Next. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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BANCHE Popolare di Vicenza: in arrivo nuovi indagati

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Senato, il Pd trova l’intesa in tre “mosse” ■ A PAGINA 4

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Profughi, Cosolini lancia un sos Il sindaco alla Regione: ne ospitiamo quasi mille, ora basta. In Fvg solo 43 Comuni li accolgono ■ ALLE PAGINE 2, 3 E 24 La Croazia valuta il reinvio in Serbia. Renzi al vertice Ue: «Passo avanti» PATTINAGGIO ARTISTICO A ROTELLE

il caso

Per i soci Coop arriva anche la beffa Isee

Silvia Stibilj porta Trieste sul tetto del mondo

Non solo hanno visto bloccati i risparmi di una vita. Ora arriva anche la beffa dell’Isee. ■ UNTERWEGER A PAGINA 19

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Fitness in piazza: la moda Usa contagia Trieste

Anna Finocchiaro in Senato durante la discussione

MA UNA ROTTURA NON SERVIVA A NESSUNO

Allenamenti all’aria aperta, in gruppo: è la nuova moda.

di CHIARA GELONI

E

qualcosa rimane dunque, tra le pagine chiare e le pagine scure del Pd. Dato spesso per irrimediabilmente diviso dagli antirenziani più accesi, per la seconda volta, dopo l’elezione di Sergio Mattarella, il partito del premier ritrova all’ultimo minuto utile il filo dell’unità interna in un momento decisivo. Data ripetutamente per asfaltata dagli ultrarenziani più convinti, la minoranza Pd segna un punto sostanziale, e ancora una volta il paragone con i giorni dell’elezione del presidente della Repubblica non stona. Non ha molto senso mettersi a discutere su chi ha vinto e chi ha perso, perché è evidente che queste cose avvengono per volontà di entrambe le parti.

■ BRUSAFERRO A PAGINA 28 ■ ■ Trieste torna sul tetto mondiale più alto del pattinaggio artistico su rotelle. Silvia Stibilj (nella foto durante una gara), la portentosa 22enne del Pattinaggio Artistico Triestino, ha conquistato a Cali, in Colombia, il titolo di cam■ TOSQUES A PAGINA 42 pionessa del mondo di Solo Dance Senior.

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Rosato non firma la petizione «Non è questa la strada»

Riprende il traffico (+3,2%) e l’utile sale sopra i 25 milioni

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■ BALLICO A PAGINA 16

SCIENZA, RICERCA E CULTURA: SI PARTE DOMANI

Trieste Next, un salto nel futuro Oltre cento appuntamenti in tre giorni. E c’è pure un Nobel

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Oltre cento appuntamenti con circa 150 tra relatori e ospiti, tra cui anche Edvard I. Moser, fresco di premio Nobel per la Medicina: ecco Trieste Next, al via domani tra piazza dell’Unità, i palazzi istituzionali circostanti e molte altre prestigiose sedi in città. Il tema è “BIOlogos - The future of Life”. ■ NELL’INSERTO CENTRALE

L’allestimento del villaggio di Trieste Next in piazza Unità (Lasorte)

■ A PAGINA 17

processo

Super-multa alla donna tradita che si fa giustizia Irrompe in casa dell’altra e trova il compagno: maxi-multa. ■ BARBACINI A PAGINA 26


SANITà

Jos de Blok ha inventato l’assistenza in rete ■ A PAGINA IV

SCUOLE

NEUROSCIENZE

Il Gps lo abbiamo in testa parola di Edvard Moser

Piazza dell’Unità laboratorio a cielo aperto per tutti

■ A PAGINA V

■ A PAGINA V

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L’Academy of Sciences studia il “ben d’essere” che porta alla gioia

Boncinelli sfata tutti i miti anti-scienza di Giulia Basso

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l mondo della scienza è, per molti di noi, un universo sempre più difficile da decifrare. Se un tempo ciò era dovuto alla mancanza di informazioni, oggi il problema è di segno opposto: su internet viaggiano di pari passo comunicazione scientifica e nuovi miti metropolitani, dati pseudoscientifici o addirittura magici che spesso fanno breccia sull'immaginario collettivo. Ma come distinguere gli uni e gli altri nel marasma informativo cui siamo quotidianamente sottoposti? E' necessario fare un passo indietro e andare alla ricerca di quelle che sono le caratteristiche costitutive della pratica scientifica. A Trieste Next Enrico Tongiorgi, professore associato e delegato del Rettore per la divulgazione scientifica dell'Università di Trieste, ne discuterà – il 27 settembre alle 15.30 presso il cortile interno del palazzo della Regione di Piazza Unità – con il noto genetista e divulgatore scientifico Edoardo Boncinelli, autore del libro “I sette ingredienti della scienza” (Indiana Editore, 2015). Si partirà proprio da questo libro per raccontare al pubblico cosa sia la scienza e per aiutarlo a distinguere tra scienza e pseudoscienza. Per Boncinelli la scienza è "un'impresa collettiva e progressiva, volta a cogliere gli aspetti riproducibili di un numero sempre maggiore di fenomeni naturali e a comunicarli attraverso lo spazio e il tempo in forma sinottica e internamente non contraddittoria, in modo da porre chiunque in condizione di fare previsioni fondate e di progettare e mettere in atto "macchine" funzionanti,sianoessedi natura materialeomentale. ■ CONTINUAA PAGINA VII

di VITTORINO ANDREOLI

B

25 - 26 - 27 settembre 2015

enessere è un termine che usiamo molto spesso. “Sto bene”, “sto male”, sono modi ordinari di interloquire che usiamo nella nostra comunicazione quotidiana. Adesso noi proponiamo che questo termine acquisti un significato ancora maggiore, perché crediamo che sia il tempo per fondare una Scienza del benessere. O meglio, del “ben d'essere”, che significa esistere bene, essere bene. Siamo convinti che oggi ci sia una grande richiesta di promozione del ben d'essere. Alla New York Academy of Sciences, di cui sono membro, proprio l'altro giorno ci hanno comunicato che verrà organizzato un simposio sulla scienza della felicità: un segnale che ci indica che ormai termini come “felicità” e “ben d'essere” stanno diventando temi fondamentali. Lo si vede dalla proliferazione di centri del “ben d'essere”, dall'invito a svolgere attività per il “ben d'essere”. Per capire cos'è questa scienza possiamo iniziare a dire che la scienza del ben d'essere si differenzia completamente dalla medicina. La medicina si occupa delle malattie. Il termine malattia contiene la radice “male”, dà un messaggio sgradevole. Il ben d'essere ha invece al suo interno la radice “bene”. La medicina si occupa delle malattie, che si caratterizzano per un insieme di sintomi. Quando diciamo “sintomo” già indichiamo un male: l'idea è che la medicina

curi il male e magari aiuti a prevenirlo. Ma è una visione in negativo, mentre invece il ben d'essere si occupa in positivo dell'essere, della vita di ciascuno di noi e si attiva per promuovere il nostro essere meglio, il nostro vivere meglio. Quindi medicina e scienza del benessere sono due campi separati: la medicina lavora per sottrazione, con l'obiettivo di togliere il male, nella disciplina del benessere invece si lavora per addizione, per aumentare la condizione di ben d'essere, quella che l'Academy definisce la felicità. In realtà il termine “ben d'essere” è molto più ricco del termine “felicità”. Felicità è il termine che usava Platone nella Res Publica, quando diceva che “il fine di una società è di rendere tutti felici”. Quel termine oggi noi lo interpretiamo dicendo che la felicità è una reazione acuta, una risposta che si dà ad uno stimolo, un premio o un amore. Io preferisco il termine “gioia”, il “gaudium” dei romani, perché mentre la felicità è una reazione individuale - io sono felice come risposta a uno stimolo positivo - la gioia è corale, riguarda più il noi che l'io. Ecco perché la gioia è più affine al ben d'essere: esso dipende certamente dalla biologia, e quindi dal corpo, dai geni, ma dipende anche dalla psiche, dalla personalità che si costruisce in base all'ambiente in cui viviamo e alle relazioni che ciascuno di noi stabilisce con l'altro. ■ CONTINUAA PAGINAVI


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Eventi

IL PICCOLO GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2015


GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2015 IL PICCOLO

Eventi

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Eventi

IL PICCOLO GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2015

Il Nobel Edvard Moser presenta il Gps biologico ◗ TRIESTE

Come facciamo a sapere dove siamo, come possiamo trovare il modo di andare da un posto all' altro? E come possiamo memorizzare queste informazioni in modo da ritrovare lo stesso percorso? Lo ha scoperto lo psicologo Edvard I. Moser che per i suoi studi sul cervello ha ricevuto il Nobel per la Medicina nel 2014

Il Premio Nobel Edvard I. Moser

con la moglie May-Britt (sono la quinta coppia sposata a vincere un Nobel) e lo scienziato statunitense John O'Keefe. Norvegese, cinquantatré anni, professore all'Università di Trondheim, Moser sarà l'ospite d'eccezione dell'appuntamento di chiusura di Trieste Next 2015 (domenica alle 18, Palazzo della Regione) per illustrare, per la prima volta in Italia, la rivoluzionaria scoper-

ta del sistema di cellule cerebrali che ci permette di orientarci. Si tratta di una "rete" che consente al cervello di avere costantemente le coordinate spaziali del luogo in cui si trova, quello che è stato definito il "Gps biologico". L'individuazione di questo sistema di cellule nervose risale dimostra l'esistenza di una base cellulare per le funzioni cognitive più elevate, spiegando come

il cervello crei una mappa per consentirci di muoverci in un ambiente complesso. Il Premio Nobel interverrà al Salone Europeo della Ricerca Scientifica in un incontro curato da Sissa-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e Università di Trieste introdotto dal sindaco Roberto Cosolini dal rettore dell'Università di Trieste Maurizio Fermeglia, da Guido Martinelli, rettore della Sissa e dal direttore di Trieste Next ed editoreVeneziePost Filiberto Zovico, con la conduzione del giornalista scientifico Fabio Pagan.

Così Piazza dell’Unità diventa laboratorio all’aperto per le scuole Estrarre il proprio Dna dalla saliva, studiare l’uomo a partire da un moscerino ed esplorare i cinque sensi ◗ TRIESTE

Sarà ancora piazza Unità il cuore pulsante di questa IV edizione di Trieste Next. Nel villaggio "Trieste Città della Conoscenza", che conta più di trenta stand, si accenderanno i riflettori sul mondo della scienza con un fitto programma di eventi organizzati da Università di Trieste, Area Science Park, Sissa, Icgeb, Infn, Elettra Sincrotrone, Prochild e Gruppo 78: insieme a laboratori e dimostrazioni live, anche un area talk per conferenze e dibattiti. Nel grande gazebo curato dall'Università di Trieste - che quest'anno raddoppia la sua presenza con oltre cento ricercatori e docenti e 170 studenti volontari - si terranno simulazioni, dimostrazioni interattive e osservazioni dirette, per vivere l'esperienza della ricerca. Saranno presentate tecnologie innovative in ambito biomedico, percorsi sensoriali per scoprire le basi genetiche dei cinque sensi, esperimenti su percezione umana, controllo cognitivo e memoria. Si andrà alla ricerca del genoma con una serie di attività interattive per stimolare la riflessione sull'applicazione dell'analisi del genoma alla diagnosi e cura delle malattie. Previsto anche un mini-laboratorio istologico per conoscere da vicino lo studio sul prelievo di tessuto umano. Tra le tavole rotonde curate dall'Università

dove & come

Attività e incontri in tutta la città L'edizione 2015 di Trieste Next animerà tutta la città, a partire da Piazza Unità che ospiterà la tensostruttura per le attività e i laboratori, uno Spazio Libri e un'Area-Talk. Sedi principali dei dibattiti saranno il Salone di Rappresentanza, il Cortile Interno (Sala Predonzani in caso di pioggi) della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, oltre al Ridotto del Teatro Verdi, all'Auditorium del Museo Revoltella e al Teatro Miela. Il programma completo è disponibile al sito www.triestenext.it, notizie in

tempo reale sulla pagina Facebook (https://www.facebook.com/tri estenext) e su Twitter al profilo @TriesteNext; hashtag ufficiali della manifestazione #triestenext15 #biologos. L'accesso agli eventi è consentita fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per partecipare è consigliata la prenotazione: è sufficiente registrarsi su www.triestenext.it alla voce registrazione eventi e scegliere gli appuntamenti nella sezione Programma. Piazza dell’Unità centro nevralgico di Next. Ma tutta la città sarà coinvolta (foto Martina Micalizzi)

spiccano le quattro proposte del docente di pediatria Alessandro Ventura, organizzate in collaborazione con l'Ircss Burlo Garofolo: una sui "geni della cattiveria" con Paolo Pietrini una sulla conoscenza del Dna e le cure correlate, a cui parteciperà il genetista Novelli, rettore di Roma Tor Vergata, una sui vaccini e una sui farmaci su misura. Negli stand allestiti da Area Science Park si entrerà nel vivo del mondo della tecnologia e dell'innovazione con giochi interattivi per i più piccoli e quiz per i più grandi, passando per il mondo delle bio e nanotecnolo-

gie con i ricercatori dell'Icgeb e di Elettra Sincrotrone e alle nuove tecnologie con imprenditori e startupper. Con semplici esperimenti si potrà conoscere lo straordinario mondo della biologia molecolare, vivere in prima persona l'estrazione del Dna dalla propria saliva, visualizzare le cellule della mucosa della bocca e di batteri. Sempre negli stand di Icgeb si potrà anche studiare l'uomo partendo dal moscerino della frutta, per scoprire in che modo questo insetto sia protagonista nella ricerca. Nello stand della Sissa gli studenti di dottorato introdurranno le classi e i visitatori ai lo-

ro campi di ricerca: dal funzionamento del cervello e le tecniche per visualizzarlo, alla matematica come strumento di ricerca. Per le classi delle scuole primarie e medie inferiori saranno organizzati laboratori in fisica, matematica e neuroscienze. Oltre ai laboratori per il pubblico del pomeriggio verranno organizzate sessioni partecipative utilizzando i discussion game su argomenti di scienza contemporanea. Una vera e propria full immersion con un ampio spazio dedicato alle scuole di ogni ordine e grado organizzato dall'Area Educazione del Comune in collabora-

Nella più bella piazza d’Italia, il Caffè dei Caffè.

zione con gli Enti partner. «Ad accogliere bambini e ragazzi spiega l'assessore Antonella Grim - molteplici attività sul tema delle biotecnologie, salute e alimentazione, con giochi, esperimenti, incontri e approfondimenti». Ci sarà la possibilità, ad esempio, di inoltrarsi in un percorso sensoriale che permetterà di esplorare e sperimentare i 5 sensi o il gioco per una corretta alimentazione, per saper distinguere i junk food dagli alimenti sani e per difendersi dalle insidie della pubblicità. E ancora "geografi per un giorno": gli studenti saranno coinvolti in un gioco di neogeogra-

fia, attraverso i propri smartphones o talblet acquisiranno informazioni utili a mappare alcuni aspetti dello stato di benessere della città. A Palazzo Costanzi, in sala Veruda, la mostra fotografica organizzata da Science Centre Immaginario Scientifico e Università di Trieste con le 30 migliori opere fotografiche selezionate nella sesta edizione del concorso fotografico “Arte o Scienza?”, dove emerge il talento fotografico di studenti e ricercatori con immagini realizzate nell'ambito della ricerca, a cui viene riconosciuto anche un valore artistico. ©RIPRODUZIONERISERVATA


Eventi

GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2015 IL PICCOLO

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Il futuro della vita passa per la biomedicina A Trieste Next cento eventi in tre giorni con 150 relatori e la partecipazione di oltre trenta grandi istituti di ricerca ◗ TRIESTE

Filo conduttore di questa quarta edizione di Trieste Next che conta cento eventi in tre giorni con oltre 150 relatori e un centinaio di partner, in una città che vanta più di 30 istituti di ricerca con una media di 35 ricercatori ogni mille occupati - è "BIOlogos - The future of life", "Il futuro della vita", che porterà ad esplorare i nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie e delle ricadute industriali della ricerca in questi settori. Sarà quindi significativamente il "BioHighTech Companies Day" ad aprire la manifestazione venerdì (dalle 9 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia), con una giornata di incontro e dibattito su un comparto - il biomedicale, biotecnologico e bioinformatico - che nel solo Friuli Venezia Giulia riunisce 150 imprese, con oltre cinquemila addetti, un fatturato di ottocento milioni di euro e ritmi di crescita del +4% medio annuo: un cluster d'eccellenza che rappresenta l'unico distretto tecnologico italiano capace di raggruppare aziende e competenze scientifiche e socio-sanitarie che abbracciano tutte le scienze mediche, chirurgiche e della vita. Dopo la Grande Crisi iniziata nel 2008 il mondo non sarà mai più come prima e interi settori industriali sono destinati a consolidare la migrazione che li ha portati verso i Paesi a basso costo del lavoro. L'Italia deve perciò ingegnarsi per ricreare con altri mezzi i posti di lavoro che vanno via via distrutti, e con "BioHighTech" il Friuli Venezia Giulia ha una carta particolarmente interessante da giocare. La formula è un neologismo che vuole intersecare tre segmenti che vengono abitualmente pensati come paralleli: il Bio-Medicale, cioè tutta la vasta gamma di prodotti per la sanità, dalle protesi ai reattivi chimici per le analisi, dalle unità di terapia intensiva ai prodotti erboristici, il Bio-Tecnologico, cioè l'utilizzo di essere viventi (lieviti, batteri, cellule vegetali e animali semplici e complesse) per sviluppare terapie o prodotti innovativi e la Bio-Informatica, cioè l'utilizzo di computer e software nei vari ambiti medici, dai big data alle analisi del dna, fino alle

“BIOlogos - The future of life” è il tema di Next di quest’anno, filo conduttore degli incontri e degli eventi

cartelle cliniche digitali. Il momento di confronto sulle modalità con cui sono state ideate e sviluppate le attuali sinergie tra le aziende e le università, gli enti di ricerca e i sistemi socio-sanitari della Regione è organizzato da Cbm, Consorzio per la biomedicina

molecolare, e Confindustria, con una trentina di aziende coinvolte, per proporre strategie future lungo le quattro traiettorie di sviluppo tecnologico dell'area "Smart Health" identificate dalla Regione. Apertura di lavori con l'assessore regionale Loredana Pa-

nariti, il presidente di Cbm Edvino Jerian e il vicepresidente di Confindustria Venezia Giulia Diego Bravar; a conclusione di giornata atteso l'intervento del vicepresidente della Regione Fvg Sergio Bolzonello, seguito dalla sottoscrizione del primo "Accordo Quadro

tra Università degli Studi di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di Specializzazione Intelligente": a sottoscrivere l'accordo il rettore Maurizio Fermeglia e il presidente Confindustria Venezia Giulia Sergio Razeto, alla presenza del sindaco di Trieste Roberto Cosolini. Per il quarto anno consecutivo, Trieste Next torna sui temi del trasferimento tecnologico, per favorire lo scambio tra il mondo della ricerca scientifica e le aziende. Il Ridotto del Teatro Verdi ospita sabato (inizio ore 9.45) l'evento speciale La ricerca incontra l'impresa, curato da Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con la Cuoa Business School, insieme a Cortellazzo&Soatto. Al vasto parterre di imprenditori presenti saranno presentate cinque startup d'eccellenza del settore biotech selezionate tra i progetti internazionali del portale TechMarketPlace. Nella mattinata anche la presentazione dello studio "Il biotech e il Nordest" di Stefania Trenti, della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. In chiusura il dibattito con Alberto Baban, Roberto Cosolini, Maurizio Fermeglia, Sergio Razeto e Rosario Rizzuto moderato da Paolo Gubitta. ©RIPRODUZIONERISERVATA

sanità

◗ TRIESTE

Ogni quattro anni gli italiani prosciugano un bacino idrico grande come il lago Trasimeno per irrigare frutta e verdura che non raggiungeranno mai gli stomaci dei cittadini. Intanto lo spreco alimentare domestico, ovvero il cibo ancora buono che finisce direttamente nei rifiuti, vale oltre 8 miliardi di euro, circa mezzo punto di Pil. Sprecare significa buttare il cibo nella spazzatura, ma anche mangiare male. Cibo spazzatura e cibo nella spazzatura: il primo nuoce alla salute umana, il secondo danneggia la salute del pianeta. Le due "saluti" sono fortemente legate fra loro, a conferma dell'importanza del rapporto uomo-ambiente, consumi-risorse, economia-ecologia. L'agroeconomista Andrea Segrè, tra i massimi esperti sul tema degli sprechi alimentari e non solo, sarà protagonista dell' incontro di sabato alle 17 nell' area Talk con un'analisi sulla possibilità di vita a spreco zero. Con lui il direttore di AcegasAmga Roberto Gasperetto e la giornalista Rai Marinella Chirico.

dibattito

Miracolo Rete di Buurtzorg ecco l’infermiere a domicilio ◗ TRIESTE

Jos de Blok

Vita a spreco zero come insegna Andrea Segrè

Come rivoluzionare il sistema dell'assistenza sanitaria? Lo racconterà Jos de Blok, ospite d'eccezione di Trieste Next: medaglia Rsa Albert per l'Innovazione, l'olandese de Blok è fondatore dell'innovativo sistema di cura a domicilio Buurtzorg una no-profit che letteralmente significa "assistenza di vicinato". Il segreto del successo di Buurtzorg è abbastanza semplice e si basa su un nuovo assetto organizzativo che richiama i

vecchi principi dell'assistenza sanitaria di base: team di 12 infermieri specializzati al massimo che operano in un'area di diecimila persone e si prendono cura, in modo assolutamente autonomo, di qualsiasi tipo di patologia. Un modello autogestito, fondato su un efficiente sistema di gestione informatica, che fa sì che i costi generali di struttura siano molto bassi e permette che i ricavi vengano investiti in cure migliori, e migliore retribuzione per gli infermieri. Maggior qualità a minor costo. Nata come esperimento

nel 2007, con un team di quattro infermieri, nel 2013 la rete di Buurtzorg - gestita da un unico ufficio centrale di 30 persone - ha coinvolto oltre 630 team, per un totale di 6500 infermieri e di 60.000 pazienti assistiti in un anno, per un fatturato di 180 milioni di euro. Nel 2010, Ernst & Young ha rilevato che, grazie a questo modello, il costo pro capite per l'assistenza sanitaria era del 40% più basso, con un potenziale risparmio per la sanità pubblica di due miliardi di euro l'anno. Un modello applicabile anche in Italia? Jos de Blok ne discuterà in una tavola rotonda con la presidente Debora Serracchiani, il sindaco Roberto Cosolini e il rettore Maurizio Fermeglia sabato alle 16.30 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione. Modera il direttore del Piccolo Paolo Possamai.

Steve Chan spiega com’è il mondo nelle mani di Big Data ◗ TRIESTE

Si può affermare con certezza che siamo all'inizio di una nuova rivoluzione: l'avvento di macchinari e oggetti connessi a internet, fenomeno noto come "Internet delle cose", genererà un quantitativo di dati che richiederà nuovi strumenti di analisi. Questo fenomeno prende il nome di Big Data. Le ripercussioni che questa rivoluzione potrà avere sui paesi in via di sviluppo è al centro dell' intervento di Steve Chan che sabato 26 settembre alle 18 al Palazzo della Regione, ne parlerà assieme a Maurizio Fermeglia, Simone Sala, Marco Zennaro, modera Massimo Sideril.

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PIAZZA


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Eventi

IL PICCOLO GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2015

Boncinelli: «Siamo assillati ogni giorno dalla finta scienza» Il genetista: «Ci sono tanti falsi miti, ad esempio quello per cui utilizziamo solo il 10% del nostro cervello, o che gli Ogm fanno male alla salute» ■ seguedallacopertina

di Giulia Basso ◗ TRIESTE

Riproducibilità e metodo sperimentale, comunicabilità, coerenza, capacità di prevedere e costruire, carattere collettivo e progressivo sono dunque i sette ingredienti della scienza che Boncinelli individua, sottolineando con molta franchezza anche quelli che sono i limiti della pratica scientifica. Ecco che allora distinguere tra scienza e pseudoscienza diventa più semplice: «Ci sono pseudoscienze, come la psicanalisi, che possiamo definire tali perché sono internamente contraddittorie e quindi impossibili da validare – spiega il genetista -. Ce ne sono altre, come l'omeopatia, che non poggiano su alcuna dimostrazione scientifica, per cui viene a cadere la possibilità di verifica tramite il metodo sperimentale. Ciò vale per molte branche della cosiddetta medicina alternativa: il più delle volte le affermazioni fatte non trovano riscontro nella realtà. Il problema è che siamo bombardati di noti-

zie assurde». «Ci dicono di non vaccinare i nostri figli perché potrebbero diventare autistici – sottolinea Tongiorgi - : il riferimento è a uno studio di una decina d'anni fa, che è stato smentito da decine di altri studi e il cui autore è stato scoperto e giudicato per frode. Ma la falsa notizia si è diffusa sempre più, portando a un calo delle vaccinazioni e di conseguenza alla ricomparsa di malattie che parevano debellate». E ancora Boncinelli: «In questo Paese il termine Ogm è una parolaccia. Ma che in Italia non solo non ci siano, ma non si possa neppure fare ricerca sugli Ogm è una stupidaggine assoluta. Basti pensare che il 90% dei mangimi di cui si nutrono i nostri animali contiene Ogm». Di molti falsi miti poi si è riappropriata la cultura popolare, attraverso il cinema e i mass media: «Chi l'ha detto che usiamo solo il 10% del nostro cervello? - chiede Boncinelli - Eppure su questa baggianata hanno costruito pure un film: l'ha visto “Lucy”, di Luc Besson?». Ma perché questi miti metropolitani hanno così tanta presa

l’incontro

Domenica a colloquio con Enrico Tongiorgi Enrico Tongiorgi, professore associato e delegato del Rettore per la divulgazione scientifica dell'Università di Trieste, presenta domenica 27 settembre alle 15.30 nel cortile interno del palazzo della Regione di Piazza Unità il nuovo libro del noto genetista e divulgatore scientifico Edoardo Boncinelli, “I sette ingredienti della scienza” (Indiana Editore, 2015). Edoardo Boncinelli è considerato il più importante genetista italiano e insegna alla facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha guidato per

anni laboratori di ricerca in biologia molecolare dello sviluppo.È stato direttore del laboratorio di biologia molecolare dello sviluppo presso l'Istituto scientifico universitario San Raffaele e direttore di ricerca al Centro per lo studio della farmacologia cellulare e molecolare del CNR di Milano. È stato anche direttore della Sissa. Collabora con il “Corriere della Sera”. Fra i suoi ultimi libri ricordiamo “La scienza non ha bisogno di Dio” (2012), “Quel che resta dell’anima” (2012), “Una sola vita non basta” (2013) e “Alla ricerca delle leggi di Dio” (2014).

sulla nostra società? «Molte persone privilegiano le credenze magiche rispetto al ragionamento: è un comportamento che è sempre esistito nella storia dell'umanità, perché il nostro cervello ama i concetti semplici e ricerca le semplificazioni – spiega Tongiorgi -. Il problema è che queste non sempre funzionano. La scienza aiuta in-

vece a comprendere problemi complessi, senza nasconderne le difficoltà e senza tacere i propri limiti». Quali sono allora le regole che ci possono aiutare a fare ordine nel mare magnum di informazioni reperibili quotidianamente sul web? Posto che i siti scientificamente affidabili non sono facilmente riconoscibili una prima regola utile è

Il genetista Edoardo Boncinelli

quella di non farsi trarre in inganno dall'utilizzo di un linguaggio apparentemente scientifico e da una grafica ben curata. Da un lato poi, dice Boncinelli, ci viene in aiuto il confronto tra fonti diverse, alla ricerca di corrispondenze. Dall'altro, dice Tongiorgi, va fatta attenzione ai siti che citano degli studi scientifici senza mettere dei link che ri-

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conducano allo studio in questione. «Tra i siti affidabili – conclude Tongiorgi - metterei comunque gran parte di quelli gestiti dalle associazioni dei familiari dei pazienti, il sito di Telethon per le malattie genetiche, quello dell'Associazione Italiana per la ricerca sul Cancro per le informazioni sui tumori». ©RIPRODUZIONERISERVATA

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Eventi

GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2015 IL PICCOLO

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Andreoli: «Possiamo imparare a vivere bene» La scienza del “ben d’essere” a differenza della psicanalisi si occupa dell’uomo nella sua interezza e della sua gioia ■ Segue dallacopertina

chi è

di VITTORINO ANDREOLI Il ben d'essere è quindi una condizione esistenziale. Se io chiedo a una persona “Come stai?” la domanda riguarda le malattie, è un pensare al negativo legato alla medicina, mentre la domanda legata al ben d'essere è “Come va la tua vita?”. Un interrogativo cioè che coinvolge corpo, mente e relazioni sociali. Il ben d'essere si riferisce a una percezione molto più vasta, che poi è quella che conta, perché non basta stare bene fisicamente per essere soddisfatti. L'oggetto del ben d'essere è l'uomo tutto intero. Lo si capisce forse meglio con un paradosso: il benessere riguarda tutti noi, perfino il malato, perché anche lui può godere dell'attivazione di elementi del ben d'essere. Perfino negli hospice, dove sono accolti i malati terminali, è possibile fare in modo che quella vita spesa in attesa della morte possa essere vissuta con maggior ben d'essere, organizzando attività che possono dare piacere. La scienza del benessere si definisce dunque come una scienza che si occupa “dell' uomo tutto intero”. Questa definizione l'ha inventata un grande psicologo del passato, Jean Piaget, che nel 1955 ha creato il termine “sciences dell'homme”. Psicanalisi, psicologia, psi-

Al Ridotto del Verdi l’esperto della mente Domenica 27 settembre alle 15.30, evento conclusivo di Solgar Incontra, al ridotto Teatro Verdi, per “La scienza del benessere” Vittorino Andreoli, autorevole psichiatra contemporaneo, autore di numerosi saggi e grande esperto del cervello e della mente umani - è appena uscito il suo libro “L'uomo senza identità” (Rizzoli, 2015) - sarà intervistato da Piero Bianucci, a proposito della Scienza del Benessere, illustrata da un profondo conoscitore non soltanto della malattia mentale, ma della salute del cervello nelle età del benessere. Il Ben d’essere rappresenta uno stato a cui l’essere umano anela da sempre e che può essere raggiunto cogliendo quei segnali della mente prima che si trasformino in veri e propri disturbi. Vittorino Andreoli, uno dei più autorevoli psichiatri italiani, sarà domenica al Ridotto del Verdi

chiatria non sono scienze del particolare, dice Piaget, ma scienze che devono tenere l'uomo tutto intero. Perché se l'uomo viene frazionato perde delle caratteristiche, che sono quelle della nostra Specie. Le scienze del particolare devono frazionare l'uomo: studiano cellule o circuiti che appartengono all'uo-

mo, ma non lo rappresentano nella sua interezza. Anche la malattia fa sempre riferimento a un organo: in una facoltà medica, penso all'Università di Verona, ci sono 152 insegnamenti. Ciò significa che l'uomo è stato frammentato in 152 pezzi. Se la medicina sta vivendo una grande crisi è perché le persone oggi

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sono sempre più spaventate dalla malattia e sempre più vicine al concetto di “ben d'essere”, alla ricerca della gioia di vivere per l'uomo tutto intero. Credo che oggi ci sia un gran bisogno di guardare al senso della nostra esistenza: ci stiamo accorgendo che la corsa al successo e alla ricchezza non sono ne-

cessariamente sinonimi di serenità. Parlare della scienza del benessere è interpretare un vero cambiamento della società, che guarda al senso dell'essere nel mondo, del vivere con gli altri. E' il passaggio dalla psicologia dell'io alla psicologia del noi, che cambia la strategia dell'esi-

stenza. La grande richiesta della società oggi va in questa direzione: la domanda è “insegnami come posso fare per vivere finalmente meglio”. La grande crisi della psicanalisi negli Stati Uniti è legata a questo cambiamento sociale. La psicanalisi, come la medicina, va alla ricerca delle cause, scava nel passato di una persona per capire come sono nati i suoi conflitti. La scienza del ben d'essere invece guarda al presente, al futuro, si chiede che cosa sia possibile fare oggi per promuovere il tuo ben d'essere. Le domande che pone sono: “Dove sei?” “Ti piaci?” “Hai della relazioni soddisfacenti?” “Quali sono i tuoi desideri?”. La scienza del ben d'essere insegna insomma a vivere bene, a smussare i conflitti, ad essere sereni. Faccio il clinico da cinquant'anni, ma mi sono subito appassionato all'idea di guardare l'uomo nella sua possibilità di essere-meglio, di vivere-meglio e di una scienza che fornisca gli strumenti per raggiungere quest'obiettivo, che è il desiderio di tutti. La scienza del ben d'essere è un ritorno al concetto d'umanesimo, un umanesimo che, consapevole della fragilità della condizione umana, si chiede quali siano le condizioni perché tutte le persone vivano il meglio possibile. (Testo raccolto da Giulia Basso) ©RIPRODUZIONERISERVATA


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Trieste cronaca

IL PICCOLO GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2015

IL PROGETTO

In mostra i lavori sostenibili degli studenti Dalla “movida” alle “emissioni zero”. Dalla multiculturalità alla sessualità. Sono tante, e tutte d’attualità, le tematiche affrontate nell’ambito del progetto Comunicazione tecnologica attiva, a cui hanno partecipato gli studenti delle quattro province del Friuli Venezia Giulia. I lavori frutto di quel progetto, come annuncia la Provincia di Trieste, saranno presentati domani alle 19, nel giardino di via San Michele, nell’ambito di “Ideas in the garden. Bio e Impresa”, iniziativa che rientra nel programma di Next 2015. «Si tratta di un’iniziativa avviata dall’Unione delle Province del Friuli Venezia Giulia che ha coinvolto gli studenti delle quattro province regionali – spiega l’assessore alle Politiche giovanili Roberta Tarlao – con l’obiettivo di formare i ragazzi incentivando l’impiego consapevole degli strumenti dell’Information Communication Tecnology (Ict)». A Trieste hanno partecipato ragazzi degli istituti superiori Oberdan, Nautico e Carducci-Alighieri «che hanno seguito – aggiunge Tarlao - un percorso formativo nell’ambito delle nuove tecnologie e della sostenibilità». I ragazzi hanno svolto laboratori e avviato attività su problematiche contemporanee quali Movìda, ZeroEmissioni, SpaziComuni, Sex-attuality, FAQ-school e Melting Pot (multiculturalità). Un evento finale, programmato per il 30 settembre a Udine, chiuderà a livello regionale l’iniziativa oraganizzata dall’Upi-Fvg nell’ambito del programma Be@ctive, promosso dall’Unione delle Province d’Italia, cofinanziato dall’Agenzia nazionale giovani e coadiuvato dall’Associazione tetraparaplegici Fvg onlus e dall’Isis Vincenzo Manzini.


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Trieste cronaca

IL PICCOLO VENERDÌ 25 SETTEMBRE 2015

CRONACHE RICERCA, DA OGGI LA RASSEGNA

Da sinistra: l’allestimento del villaggio in piazza Unità (Lasorte), la scienziata Segenet Kelemu e una foto dell’edizione 2014 (Micalizzi)

Si alza il sipario sul futuro È il giorno di Trieste Next

Trieste Next apre una finestra sul futuro biotech Tre giorni di dibattiti e incontri tra scienza, ricerca, cultura e impresa per aprire una finestra sul “futuro della vita”. Parte Trieste Next. ■ APAGINA 34

Quarta edizione al via con la vetrina dedicata alle imprese del settore BioHighTech Tra gli ospiti Segenet Kelemu, tra le 100 donne più influenti del mondo per Forbes Tre giorni di dibattiti e incontri tra scienza, ricerca, cultura e impresa per aprire una finestra sul “futuro della vita”. E fare di Trieste, per il quarto anno consecutivo, la capitale europea della scienza. Si alza oggi il sipario sull’edizione 2015 di Trieste Next, che fino a domenica offrirà al pubblico lectio magistralis, dibattiti, approfondimenti e laboratori con un calendario di oltre 100 appuntamenti e la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali, tra cui il Premio Nobel Edvard I. Moser. Promosso da Comune di Trieste, Università e VeneziePost con la copromozione di Regione, Provincia, Area Science Park e Sissa, il festival non solo racconta e celebra l’eccellenza scientifica della città a livello internazionale, ma innesca dialoghi e relazioni tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa sul filo conduttore dei nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie, come spiega il titolo di questa edizione, “BIOlogos - The future of life”. “Il futuro della vita” sta anche nelle ricadute industriali della ricerca in questi settori. Sarà quindi proprio il “BioHighTech Companies Day” ad aprire, dalle 8.30, il Salone europeo della ricerca scientifica nel Palazzo della Regione di piazza Unità: una giornata di incontri e dibattiti su un comparto – quello biomedicale, biotecnologico e bioinformatico - che nel solo Friuli Venezia Giulia riunisce 150 imprese, con oltre 5000 addetti, per un

Tanti gli appuntamenti scientifici dedicati ai più giovani

fatturato di 800 milioni di euro e ritmi di crescita del +4% medio annuo. Un cluster d’eccellenza che rappresenta l’unico distretto tecnologico italiano capace di raggruppare aziende e competenze scientifiche e socio-sanitarie che abbracciano tutte le scienze mediche, chirurgiche e della vita. Ad aprire la giornata - curata da Cbm Centro di biomedicina

molecolare e Confindustria Venezia Giulia - saranno l’assessore regionale Loredana Panariti e il presidente di Cbm Edvino Jerian; chiuderà i lavori sarà l’intervento del vicepresidente Sergio Bolzonello, seguito, intorno alle 17, dalla sottoscrizione del primo Accordo-Quadro tra l’Università di Trieste e Confindustria “per lo sviluppo dei Cluster regionali relativi alle aree di

specializzazione intelligente”: protagonisti il rettore Maurizio Fermeglia, il presidente degli Industriali Sergio Razeto e il sindaco Roberto Cosolini. Subito dopo, alle 17.30, appuntamento in piazza Unità per il taglio del nastro e i saluti ufficiali di apertura di questa edizione. Nella giornata odierna prenderà il via anche la sessione speciale “Solgar Incontra” con quattro appuntamenti organizzati da Solgar Italia Multinutrient su “Il futuro della vita” e, in particolare, il concetto di “buon” invecchiamento, con esperti del settore della nutraceutica. Apre il ciclo, oggi alle 16, al Ridotto del Teatro Verdi il neuroscienziato Giovanni Scapagnini, che parlerà di “Alimentazione e cervello”. Tra gli ospiti internazionali più attesi, da segnalare, alle 18 nel Palazzo della Giunta regionale, Segenet Kelemu, direttore generale del Centro internazionale per la fisiologia e l’ecologia degli insetti (Icipe) di Nairobi, Premio L’Oreal Unesco 2014 per le Donne nella scienza e tra le 100 donne più influenti al mondo secondo Forbes. La scienziata affronterà il tema delle possibili soluzioni al problema della fame nel mondo, dall’Africa a tutti i paesi in via di sviluppo a partire dall’utilizzo dell’agrobiotech, ovvero delle tecnologie dell’ingegneria genetica applicate all’agricoltura. All’incontro interverranno anche Michele Morgante dell’Università di Udine e Alessandro Vitale di Ibba-Cnr Milano.

La casa della scienza in piazza Unità Focus sulle scuole. Eventi e incontri anche a Palazzo Costanzi e al Tommaseo

progetto pisus

Per tutta la durata di Trieste Next, piazza Unità si trasformerà in un vero e proprio laboratorio dove toccare con mano il mondo della ricerca scientifica. I visitatori potranno partecipare a dimostrazioni, osservazioni, dibattiti, con numerosi eventi dedicati alle scuole. Proprio la giornata odierna sarà incentrata soprattutto sulle attività dedicate alle scuole: sintesi di questa attenzione sarà l’incontro in programma alle 18 nell’area Talk con l’assessore Antonella Grim e il commissario dell’Azienda sanitaria triestina, Nicola Delli Quadri, su

■■ Domani, nell’ambito di Trieste Next, l’associazione di sviluppo urbano sostenibile “Kallipolis” presenta gli esiti degli incontri estivi con gli abitanti di Cavana promossi nell'ambito del progetto PisusAnimazione urbana. L’appuntamento è alle 18 all’Auditorium della Casa della Musica. Tra le proposte avanzate dai residenti riqualificare piazza Hortis, creare punti di bikesharing e valorizzare i percorsi archeologici di Cittàvecchia favorendo il flusso dei turisti dalle Rive in salita verso il Colle di San Giusto.

“Progettare il benessere a scuola: l’area educazione per il nuovo anno scolastico”. Si partirà, però, già di prima mattina: alle 9 (per le scuole secondarie) appuntamento con “Mantenere giovane il cuore - I giovani per il cuore”; alle 10.30 presentazione di “Balloon mapping per l’organizzazione di eventi culturali: i risultati di Trieste Next 2014”. Come abitare e curare lo spazio pubblico sarà al centro del dibattito “Living city/ Living space” in programma alle 12, mentre alle 18 si andrà alla scoperta dei geni della cattiveria.

Spostandosi da piazza Unità a Palazzo Costanzi (piazza Piccoal) nella sala Veruda è visitabile la mostra organizzata da Immaginario Scientifico e Università con le 30 migliori opere fotografiche del 6° concorso “Arte o Scienza? Immagini dalla ricerca”. Alle 17 ci sarà la proclamazione del vincitore. Sempre a Palazzo Costanzi alle 17.30 ci sarà la preview dela mostra “Arte/Scienza/Bio-tecnologia” del Gruppo78 in programma dal 14 novembre al 4 dicembre. Alla presentazione seguirà una sono-performance di Max Jurcev dal titolo “Peptide

Boogie”, la musica delle proteine con Betta Porro, Cecilia Donaggio, Alberta Piovesan e Sonia Cugini. Trieste Next diventa Science Cafè con gli incontri al Caffè Tommaseo. Alle 17 si parlerà di “Zirconia, dalle fonderie agli ospedali”: un nuovo materiale ceramico per le protesi ossee. Sul fronte laboratori. Alle 19 nel giardino San Michele c’è “Idea in the garden”, aperitivo di networking e presentazione di progetti. Chiuderà la prima giornata, alle 20.30, a Palazzo Costanzi, l’incontro “Dalla fisica fondamentale alla medicina”.

Gli abitanti “ripensano” Cavana


IL PICCOLO VENERDÌ 25 SETTEMBRE 2015

Trieste AGENDA

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EVENTI DA OGGI

Nella foto qui sopra un particolare dell’Adorazione dei magi con i cuochi in primo piano: l’affresco di Giovanni da Castua si trova nella chiesa di Sant’Elena a Gradischie (in Istria)

La Biblioteca civica “Attilio Hortis” conserva - tra i manoscritti antichi donati da Domenico Rossetti - un “Manuale sulla dieta”, codice che ripropone alla nostra attenzione di cultori di sacrifici alimentari che promettono giovinezza prolungata l’opera del medico tedesco Konrad von Eichstätt attivo nella prima metà del Trecento. La stessa Biblioteca possiede la migliore edizione de “Il piacere onesto e la buona salute” di Bartolomeo Sacchi detto il Platina, stampata a Cividale dal fiammingo Geraert van der Leye nel 1480. Inoltre, le archeologhe del “Progetto Sotto Trieste” del Dipartimento di Studi umanistici dell’università di Trieste, hanno fatto affiorare dagli scavi del “Progetto Crosada” resti del vasellame e delle pentole appoggiate nelle cucine dei conventi e degli ospizi che dal XV al XVII secolo occuparono l’area. Queste e altre appetitose testimonianze della cultura alimentare e delle prescrizioni dietetiche che giungono da un passato non troppo remoto sono il cuore della mostra “La cucina del mortaio e del pestello: alimentazione e salute tra Medioevo ed età moderna” curata da Alessandra Sirugo e Cristina Fenu, nell’ambi-

Il menù di settecento anni fa per una dieta a colpi di mortaio Al Museo Petrarchesco Piccolomineo si inaugura una mostra sull’alimentazione e la salute dal Medioevo ai giorni nostri. E l’antipasto è fatto di note e concerti a proposito di pasta

Un bimbo alle prese con un bel piatto di spaghetti al pomodoro

❙❙ Pasta parlata e pasta mangiata al San Marco, alle 18.30. Saranno protagonisti Furio Bragagnolo, presidente di Pasta Zara, e Alessandro Marzo Magno, autore del libro “Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo” (Garzanti). Il giornalista Giovanni Tomasin farà da moderatore. Marzo Magno racconterà come la pasta sia giunta in Italia dal Medio Oriente, passando per la Sicilia. Bragagnolo narrerà invece lo sviluppo di un’azienda che è diventata il secondo produttore e il primo esportatore di pasta in Italia. Ingresso libero.

to di Trieste Next 2015, al Museo Petrarchesco Piccolomineo di via Madonna del mare 13. Una tre giorni intensa,

cessini al clavicembalo per Festival Wunderkammer, partner dell’iniziativa. La mostra, allestita sotto la direzione di

quella del museo, che inizia oggi pomeriggio quando alle 19 l’inaugurazione vedrà l’intervento musicale di Alice For-

Bianca Cuderi, gode della collaborazione tecnica della Soprintendenza archeologica del Friuli Venezia Giulia, di Steras Wines, di Apicoltori Settimi & Ziani, della Regione Istriana, dell’Hotel Le Corderie e di Marina Mai, raffinata interprete delle pietanze descritte nei capolavori di Dante, Boccaccio, Pulci, Ariosto. Apertura del Museo Petrarchesco Piccolomineo anche sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 con ingresso libero. Le visite guidate, in programma alle 11 e alle 17, saranno effettuate dalle curatrici con la collaborazione degli studenti volontari del “Progetto Next” dell’università. Per le visite guidate (4 euro, 2 euro il ridotto) non è necessaria la prenotazione.


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SCANDALO FIFA

PALLANUOTO

■ BENNA E DI STEFANO ALLE PAGINE 11 E 12

■ A PAGINA 49

■ TOSQUES A PAGINA 48

Blatter indagato in Svizzera Accuse anche a Platini

Müller nuovo capo azienda Le ripercussioni a Nordest

LA VISITA NEGLI USA e a ground zero prega

Il Papa all’Onu: «Casa, lavoro e terra per tutti» ■ SACREDO E TOMASELLO ALLE PAGINE 4 E 5

Trieste, male l’esordio in A1 A Bogliasco va sotto 10-3

Sessantamila i profughi in Croazia L’Ue impone a Zagabria di togliere i blocchi al confine con la Serbia: l’afflusso è incessante Pressioni sull’Ungheria. Il reportage: con i disperati appena sbarcati in Grecia ■ ALLE PAGINE 2 E 3 INAUGURATO IL SALONE DELLA RICERCA

calcio-flop

Next mette al tavolo scienza e impresa sul futuro biotech Per la Triestina

torna lo spettro del fallimento La Triestina torna sull’orlo del fallimento. Dopo il pericolo del crac per le cene e i pranziquesta volta l’incubo crac si ripete. ■ BARBACINI A PAGINA 23

L’UOMO IN BIANCO «UN PO’ COMUNISTA»

CENTRO STORICO

In via Mazzini nasce un nuovo albergo di lusso

di BRUNO MANFELLOTTO

I

ndovinate un po’ chi ha pronunciato queste parole: «Continuerà il gap crescente tra i molto ricchi e chiunque altro, o lotteremo per un’agenda economica progressiva che crei posti di lavoro, aumenti gli stipendi, protegga l’ambiente e provveda assistenza sanitaria a tutti?». Sì, Bernie Sanders, avversario da sinistra di Hillary Clinton nella corsa alla candidatura democratica per la presidenza Usa. E ora queste: «Per sconfiggere la miseria bisogna creare ricchezza, ma le aziende devono essere al servizio del bene comune». ■ SEGUE A PAGINA 4

IL CAMMINO DELLE riforme

Renzi spinge: «Niente ritardi sul Senato»

■ ■ La prima giornata di Trieste Next, il Salone europeo della ricerca scientifica, è andata in archivio nel segno del

dialogo fra il mondo della scienza e quello dell’impresa. La quarta edizione del festival, è stata inaugurata dal sin■ SAVIANO A PAGINA 33 daco Roberto Cosolini. Ieri stand pieni e lezioni da tutto esaurito. Oggi si replica.

■ SALVINI A PAGINA 26

Coppia uccisa, c’è un indagato Perde il feto: A cattinara

Svolta nel giallo dei fidanzati freddati in auto a Pordenone. È un militare parte la denuncia CITTà METROPOLITANA

GIUNTA REGIONALE

Blažina: io con Russo Sbloccati 22 milioni ma allarghi i confini per la spesa sanitaria

■ RIZZARDI A PAGINA 6

■ BALLICO A PAGINA 18

C’è un nome nel registro degli indagati, per il duplice omicidio di Pordenone. È quello di Giosuè Ruotolo, 26 anni, residente a Somma Vesuviana incensurato, commilitone di Trifone alla Caserma Carli di Cordenons.

■ A PAGINA 19

LA SCOPERTA

Michelstaedter sognava di fare il pittore

SCONTO 50% NORTH SAILS STORE

Il centro di Trieste sarà presto arricchito dalla presenza di un nuovo grande albergo a quattro stelle.

È una storia di libri, di destini tragici (due guerre mondiali, deportazioni) e di un grande ritrovamento che cambia in modo netto la storia della letteratura italiana del Novecento; a raccontare il tutto è il volume appena uscito presso la casa editrice Olschki in collaborazione con la Libreria antiquaria Drogheria 28, dal titolo “La biblioteca ritrovata. Saba e l'affaire dei libri di Michelstaedter. ■ SALA APAGINA 43

A LONDRA

La triestina che “suona” con il suo park Un parco giochi che suona: la nuova ‘creazione’ della grafica triestina, Giulia Garbin esposta a Londra. Giulia Garbin

■ ATTARD A PAGINA 45

■ PURASSANTAAPAGINA8

contro i medici

Una diagnosi inesatta: lo sostiene una donna che ha perso il feto e denunciato i medici del Pronto soccorso di Cattinara. ■ SARTI A PAGINA 34


Trieste cronaca

SABATO 26 SETTEMBRE 2015 IL PICCOLO

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Scienza e impresa dialogano a Next Inaugurato il Salone della ricerca con un focus sul settore Bio-High-Tech che vanta 150 aziende e cinquemila addetti di Luca Saviano La prima giornata di Trieste Next, il Salone europeo della ricerca scientifica, è andata in archivio nel segno del dialogo fra il mondo della scienza e quello dell’impresa. La quarta edizione del festival, organizzata dal Comune di Trieste, dall’Università e da VeneziePost, è stata inaugurata dal sindaco Roberto Cosolini, intervenuto nel pomeriggio in piazza Unità, anche se il grosso dei lavori aveva preso il via già nel corso della mattinata, con l’apertura del BioHighTech companies day, un evento organizzato da Cbm-Consorzio per la biomedicina molecolare, in collaborazione con la Confindustria regionale. Il settore BioHighTech del Friuli Venezia Giulia, che riunisce i comparti biomedicale, biotecnologico e bioinformatico, «rappresenta un piccolo tesoro sconosciuto di questo territorio». L’ha spiegato il presidente di Cbm Edvino Jerian, che ha sottolineato come esso identifichi «un ambito strategico per lo sviluppo occupazionale dell’intera regione». Ne fanno parte oltre 150 aziende, alcune delle quali sono in fase di start-up, mentre molte altre hanno storie industriali importanti alle spalle, nei settori della sanità, del sociale, della domotica, del chimico, del farmaceutico, del cosmetico, dell’agroalimentare e dell’ambientale. Nel complesso danno lavoro a 5000 addetti e raggiungono un fatturato di quasi 800 milioni di euro, attestandosi all’interno di un mercato internazionale e in costante crescita (più 4% all’anno). Il BioHighTech ha ricadute immediate sulla popolazione, essendo legato a doppio filo all’ambito della sanità. Di recente la Regione ha individuato una strategia di specializzazione “Smart health”, con la quale vuole favorire il miglioramento della salute dei propri cittadini, anche incentivando la ricerca e l’innovazione, grazie alla elevata percentuale di centri di ricerca d’eccellenza entro i confini regionali. Concetti, questi, che sono stati ribaditi anche nel corso della tavola rotonda dal titolo “Come le politiche della Regione Fvg possono supportare lo sviluppo del cluster Smart health”, durante la quale sono state approfondite le possibili ricadute, anche in campo economico, «di un settore nel quale la Regione crede e verso il quale ha dirottato risorse finanziarie e in-

COLTIVAZIONI

Dall’Africa la tecnica contro gli insetti nocivi

Molti giovani sono stati coinvolti negli eventi di Trieste Next (Foto di Andrea Lasorte)

Sanità olandese e lotta allo spreco in agenda E gli incontri del “Burlo” fanno il pienone Tra i principali appuntamenti di oggi alle 16.30 nel palazzo della Regione il più importante manager sanitario dei Paesi Bassi Jos de Blok racconterà come si può rivoluzionare il sistema di assitenza sanitaria con l’innovativo sistema di cura a domicilio Buurtzorg in una tavola rotonda con la governatrice Debora Serracchiani. Sul fronte delle tecnologie digitali, alle 18 Steve Chan, tra i massimi esperti mondiali di Big data, docente di Cyber analytics, spiegherà come Internet of things e Big data possono contribuire allo sviluppo del Sud del mondo. Alle 17.00 in piazza Unità l’agroeconomista, paladino dell’anti-spreco, Andrea Segrè, con il suo ultimo libro “L’oro nel piatto”, propone un nuovo modo di guardare al cibo. Pienamente ripagato da un grande afflusso di pubblico lo sforzo organizzativo dei pediatri, genetisti e farmacologi del Burlo e dell'università, coordinati da Alessandro Ventura. Tutto esaurito ieri alla conferenza “I geni della cattiveria” e centinaia di test e giochi interattivi con il pubblico nella tensostruttura dell'Ateneo in piazza Unità, dove saranno presenti fino a domenica.

tellettuali», come ha spiegato il vicepresidente Sergio Bolzonello. «Un cluster che ha radici forti in questo territorio – così l’assessore regionale al Lavoro, istruzione e ricerca Loredana Panariti – ma che deve guardare al mondo intero, perché può e deve competere a livello interna-

zionale». La direzione nella quale impegnarsi sembra essere stata tracciata dalla politica, anche se il mondo dell’impresa non ha fatto mancare alcune richieste concrete, come quella di venire accreditati all’interno delle strutture sanitarie, «perché per poter effettuare attività di ricer-

ca – ha spiegato lo stesso Jerian – si deve poter accedere ai dati clinici dei pazienti», o come quella di istituire un tavolo di lavoro che comprenda gli assessorati alla Ricerca, alla Sanità e allo Sviluppo economico, «in modo da poter contare su un coordinamento permanente, in grado di ottimizzare il lavoro». Di dialogo e integrazione si è parlato anche nel corso della stipula di un accordo che ha visto una rinnovata sinergia fra l’Università di Trieste e Confindustria Venezia Giulia. Un’intesa triennale, quella sottoscritta dal rettore dell’ateneo triestino Maurizio Fermeglia e dal presidente di Confindustria Venezia Giulia Sergio Razeto, che punta ad aumentare le occasioni di confronto e di condivisione sulla didattica, sulla ricerca e sul trasferimento tecnologico, agevolando la collaborazione fra le aziende e i Dipartimenti universitari. Un ponte, quello fra imprese e mondo accademico, «necessario per accorciare la distanza fra l’offerta formativa, la ricerca e le reali esigenze delle aziende», ha spiegato Razeto. «Un accordo – ha aggiunto Fermeglia – che possa incrementare la competitività a livello nazionale sia dell’ateneo che delle stesse aziende regionali». ©RIPRODUZIONERISERVATA

Uccidono più persone in un an- può la ricerca contrastare la piano di quanto non abbiano fatto ga della malnutrizione? In molti le bombe nel corso dei due con- modi, alcuni dei quali risultano flitti mondiali. Sono indispensa- essere molto semplici e facilbili per l’agricoltura, anche se i mente applicabili. È il caso della danni che causano alle coltiva- tecnologia “push-pull”, un mezioni sono incalcolabili. Sono todo che viene sperimentato da gli insetti. Mortiferi quando cau- due decenni in Africa e che persano la malaria o la febbre den- mette di combattere gli insetti gue, preziosi quando finiscono nocivi e le erbacce infestanti, insu una tavola imbandita con tut- crementando contemporaneato il proprio carico proteico. mente la quantità di foraggio L’intervento a Trieste Next di Se- per il bestiame. Questa tecnica genet Kelemu, direttrice genera- prevede l’utilizzo di piante dalle le del Centro internazionale per proprietà repellenti per certi inla fisiologia desetti (push) e la gli insetti di Narecinzione del irobi, ha portaterreno con to l’attenzione piante trapposu questi anila (pull), che atmali. Tra gli traggono gli inospiti più attesetti ai limiti si del festival dell’appezzascientifico, Kemento agricolemu ha preso lo, dove la loro parte a un inpresenza non contro organizrisulta essere zato dalla Segenet Kelemu dannosa. Le Twas, l’Accadestesse piante, mia mondiale l’esperta in un secondo delle scienze momento, venkelemu che è stata fongono poi utilizdata proprio a zate come foIl metodo Trieste nel si basa sull’apporto raggio. Le so1983. Al suo stanze liberate fianco sono in- di due tipi di piante dalle radici deltervenuti Mile piante chele Morgan“push”, inolte, dell’Università di Udine, e tre, inibiscono lo sviluppo delle Alessandro Vitale, dell’Istituto erbacce parassite che rubano il di biologia e biotecnologia agra- nutrimento alle colture. L’utilizria-Cnr di Milano. zo dell’ingegneria genetica, seQuasi due miliardi di persone condo la Kelemu, può rappreal mondo si cibano di insetti, gli sentare un efficace strumento stessi che garantiscono l’impol- di contrasto alle carenze alimenlinazione delle piante (il 70% tari. Eppure la parola Ogm fa andel cibo mondiale ha bisogno cora paura, specialmente in Itadell’impollinazione). Le ricer- lia. C’è molta disinformazione, che della Kelemu si stanno rive- a riguardo, anche se non esistolando fondamentali in un Pae- no delle evidenze scientifiche se, quello africano, che sta fati- sulla pericolosità degli organicosamente cercando di risalire smi geneticamente modificati. la china, grazie anche all’appor- «Molto probabilmente i corn to delle donne, da sempre in pri- flakes che mangiate a colazione ma linea nell’economia agricola contengono Ogm – ha spiegato africana. La scienziata, grazie ai Kelemu - . L’80% della soia prosuoi studi che le hanno riserva- dotta al mondo nel 2014 è stata to molti riconoscimenti interna- geneticamente modificata e zionali, si sta impegnando sul questo processo viene adottato fronte della lotta alla fame, in per moltissime altre coltivaziouno scenario mondiale che nel ni. In questo modo sono state ri2050 vedrà una popolazione di solte alcune problematiche agri10 miliardi di persone. Come cole molto serie». (lu.sa.)

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La cura più giusta con la lettura del Dna Oggi alle 12 confronto in piazza Unità. Sul web l’offerta di alcune società per poche centinaia di euro

Alberto Tommasini

Francis Collins, genetista statunitense che con il suo team, il 26 giugno del 2000, ha reso noto al mondo di aver completato il sequenziamento del genoma umano, è stato il primo a farsi analizzare il Dna. Da allora l'hanno fatto in tanti perché oggi è possibile analizzare il Dna con tecnologie sempre più efficaci e costi sempre minori. Su internet si trovano società che si offrono di leggere il nostro Dna per poche centinaia di euro. Ma una volta ottenuto, nero su bianco, il nostro profilo genetico, cosa possiamo aspettarci da questa rico-

struzione? Ne abbiamo discusso con Alberto Tommasini, pediatra immunologo del Burlo, che introdurrà l'incontro “Conoscere il Dna aiuta a curare meglio?”, oggi alle 12 all' Area Talk del gazebo di piazza Unità. L'incontro vede la partecipazione di Giuseppe Novelli, genetista sperimentale e rettore dell'Università di Roma “Tor Vergata”, Angelo Selicorni, genetista pediatra all' Ospedale San Gerardo di Monza, Serena Zacchigna, ricercatrice all'Icgeb e del giornalista scientifico Sergio Pistoi, autore del saggio “Il Dna incontra

Facebook”, che modererà gli interventi. «Se ottenere il proprio profilo genetico sta diventando sempre più un'operazione alla portata di tutti – spiega Tommasini – molto spesso una diagnosi genetica non è in grado di influire sulle scelte terapeutiche. L'analisi genetica ha senso quando si cerca di rispondere a un problema concreto. Per le malattie genetiche, per esempio, ci sono casi in cui la conoscenza del profilo genetico del paziente può cambiare drasticamente le scelte terapeutiche, in modo da agire

con i farmaci proprio sulla molecola colpita dalla mutazione. Nell'ambito di studi clinici ciò è successo con la fibrosi cistica: per certi tipi di mutazione è possibile migliorare il problema attraverso i farmaci. Ma, come spiegherà meglio Serena Zacchigna, siamo ancora lontani dallo sviluppo di una terapia genica efficace per la fibrosi cistica, e lo stesso si può dire per la distrofia muscolare, mentre per certi tipi di immunodeficienze siamo a buon punto: ce ne sono almeno tre, l'Ada-Scid, la “Bubble Boy Syndrome” e la Sindrome di

Wiskott Aldrich, per le quali in Italia è possibile effettuare, nel caso in cui non siano disponibili alternative, una terapia genica efficace. In futuro questo tipo di terapia potrebbe diventare la prima indicazione di cura». La scienza non offre un cambiamento radicale e immediato nelle possibilità di cura, ma strumenti che vanno valutati caso per caso e che progrediscono per piccoli passi successivi. Perciò anche davanti a un avanzamento vertiginoso delle prospettive terapeutiche è necessario adottare un atteggiamento prudente, per evitare un eccesso di aspettative che non sempre potrebbero avere un reale riscontro. Lo stesso vale per la farmacogenetica e se ne discute in un’altro incontro domani alle 12. (g.b.)


Regione

SABATO 26 SETTEMBRE 2015 MESSAGGERO VENETO

Gli ospedali diventano Hi-tech la Regione stanzia 22 milioni L’esecutivo dà il via libera alle risorse aggiuntive distribuite alle aziende per esami e cure Lo stanziamento copre circa il 50 per cento delle richieste. Telesca: «Rispondiamo alle priorità» di Elena Del Giudice ◗ UDINE

Dopo tre anni di vacche magrissime per gli investimenti in sanità, la Regione apre in parte i cordoni della borsa e assegna alle Aziende del Friuli Venezia Giulia poco meno di 22 milioni di euro, per la precisione 21,8 milioni, da destinare in via prioritaria all’alta tecnologia. Le risorse, che sono aggiuntive rispetto alla dotazione annuale già assegnata con le linee di gestione, sono state così suddivise: 5,5 milioni di euro all’Azienda ospedaliera di Udine, 4,975 milioni a quella di Trieste, 879 mila 500 euro all’Azienda per l’assistenza sanitaria n. 1, 3 milioni 197 mila euro alla Aas 2, 2 milioni 79 mila 500 euro alla Aas 3, un milione 102 mila euro alla Aa4, 3 milioni 82 mila euro alla Aas 5, 700 mila euro al Burlo Garofolo di Trieste, 100 mila euro al Cro di Aviano e, infine, 365 mila euro all’Egas, l’Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi. La delibera di riparto è stata approvata ieri dalla giunta regionale che ha recepito la proposta dell’assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, e ha così completato l’assegnazione complessiva delle risorse. «La quota - ha precisato Telesca - è stata ripartita tra le Aziende tenendo conto del fabbisogno precedentemente espresso e di quanto stabilito nelle linee di gestione 2015 che, prioritariamente, prevedono di finanziare le grandi tecnologie, con particolare riferimento a quelle impiegate in oncologia, l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche delle aree ad alta intensità di cura, emergenza-urgenza e sale operatorie, la riorganizzazio-

L’acquisto di una risonanza magnetica 3 tesla, un acceleratore lineare e altre apparecchiature di alta tecnologia sono state finanziate dalla Regione

Assegnati ai Comuni i fondi statali per sostenere il welfare Alla rete assistenziale dei Comuni vanno ulteriori 6,2 milioni di euro. Si tratta di risorse nazionali che hanno esclusivamente finalità assistenziale, che la giunta ha ripartito ieri portando, in questo modo, a «70 milioni di euro la quota che la Regione ha stanziato nel 2015 a favore del welfare, in particolare per tutto quanto riguarda la presa in carico delle persone fragili», ha sottolineato l’assessore

ne dei centri di assistenza sanitaria primaria e, al loro interno, le attività dei medici convenzionati (i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i medici della continuità assistenziale)». Per quanto riguarda le attrez-

zature «si è tenuto conto - ha proseguito Telesca - della necessità di sostituire l’acceleratore lineare all’Ospedale di Udine per le cure oncologiche, della richiesta di una risonanza magnetica 3 Tesla proveniente dall’Ospedale di Trieste

regionale alla Salute Maria Sandra Telesca. «In questa maniera - ha confermato Telesca - integriamo quanto già predisposto dalla Regione ed arriviamo complessivamente all'importante cifra di 70 milioni di euro a favore del sociale». I 6 milioni assegnati ieri andranno a coprire i costi legati all’organizzazione della progettualità della presa in carico che è assicurata dagli enti locali.

e della necessità di dotare l’Aas 3 Alto Friuli e l’Aas 2 Bassa Friulana-Isontino di risonanze magnetiche per abbattere le liste di attesa ed evitare le fughe». Il Cro di Aviano è stato autorizzato, per quel che concerne gli investimenti, ad utilizzare

gli utili dei precedenti esercizi finanziari. Dando una scorsa ai piani di investimento di alcune aziende, il conto è presto fatto: l’assegnazione copre più o meno (fatta eccezione per il Cro che, detratti i 100 mila euro, si finanzia sostanzialmente da solo con gli utili degli anni precedenti e i fondi ministeriali) la metà delle richieste che Aziende sanitarie e ospedali avevano inserito nel programma. «Vero - risponde Telesca - ma con i soldi a disposizione non potevamo fare diversamente, quindi abbiamo cercato di dare risposta alle priorità indicate dalla aziende che entro fine anno dovranno impegnare questi fondi. Poi, nel 2016, si riaprirà la partita». I fondi dovranno anche essere destinati ai progetti territoriali di aggregazione funzionale (ne dovranno partire due per azienda entro dicembre). ©RIPRODUZIONERISERVATA

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Più occupati nel settore Smart health ◗ UDINE

Lo Smart Health, il settore d’impresa legato dell’alta biotecnologia per la salute, «è potenzialmente fra i più importanti, sia dal punto di vista dell’innovazione sia per la creazione di posti di lavoro», e a esso «la Regione ha dato molta forza nell’arco degli ultimi due anni». Lo ha affermato il vicepresidente, Sergio Bolzonello, concludendo la tavola rotonda nell’ambito di Trieste Next dedicata allo sviluppo del Cluster Smart Health ospitata nel Palazzo della Regione. Il Cluster è stato inserito nelle cinque aree della Strategia di specializzazione intelligente (S3) del Fvg. Anche l’assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti ha evidenziato che il settore cresce continuamente dal punto di vista occupazionale e ha annunciato che per ampliare l’orizzonte di S3 si sta avviando un confronto con Monaco e con la Baviera. Bolzonello ha indicato le azioni messe in campo dalla Regione per rafforzare l’hi-tech collegato alla salute, con strumenti già disponibili tra cui i finanziamenti comunitari del Por-Fesr, le azioni complementari su tecnologia e riconversioni previsti dalla legge Rilancimpresa e le agevolazioni fiscali, con abbattimento dell’Irap (dall’1 all’1.4 per cento) per le nuove imprese e per quelle che si stabiliscono in Friuli Venezia Giulia. Per dare ulteriore sviluppo al settore, secondo il vicepresidente «il passaggio più importante in assoluto è però riuscire a far sì che le Regioni diventino non contraltare ma parte del sistema delle imprese» e riuscire a contenere i tempi di valutazione in vista dei finanziamenti in tre-quattro mesi. Bolzonello, a proposito di facilitazioni burocratiche e di accompagnamento delle imprese, ha espresso preoccupazioni su alcuni limiti posti dall’Unione europea «a cui chiederemo una rendicontazione più snella».


SCANDALO VOLKSWAGEN » In Italia un milione di auto “truccate”

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rancesco, papa “politicamente scorretto”. Sono tanti gli appellativi che hanno contraddistinto il suo primo viaggio negli Usa. Pellegrinaggio già definito storico fin dai primissimi interventi, a partire da Cuba fino all’incontro mondiale di Philadelphia - passando per il Congresso di Washington e la giornata di giovedì a New York con il discorso all’Onu e la preghiera interreligiosa per le vittime delle Torri Gemelle -. Non pochi osservatori, già prima della conclusione del viaggio, hanno parlato di successo personale, politico e pastorale di Bergoglio in versione americana. Quasi nessuno però ha notato che nei suoi discorsi il papa si è scrupolosamente attenuto a seguire la Dottrina sociale della Chiesa cattolica, senza farsi minimamente condizionare dalle simpatie politiche dei suoi ospiti. Un modo di parlare chiaro, semplice, diretto adottato fin dall’arrivo a Cuba dove ha severamente ricordato che è ormai ora di mettere in soffitta le “ideologie” per dare spazio alla persona. Monito che non può non suonare “scorretto” alle orecchie di chi ancora è aggrappato alla ideologia comunista, pronunziato per di più davanti al presidente Raul Castro, fratello del lìder maximo Fidel Castro che ha “familiarmente” accolto in casa il papa di Roma, col quale ha parlato di fede e di libri di religione.

DOMENICA 27 SETTEMBRE 2015

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IL MINISTRO DELLE RIFORME A TRIESTE

L’INTERVENTO

Boschi chiude la disputa sulle Regioni speciali: non sono in discussione

Serracchiani: dico no alla città metropolitana

Il ministro Maria Elena Boschi ieri a Trieste

di ORAZIO LA ROCCA

FONDATO NEL 1881

ANNO 135- NUMERO 229 ■ TRIESTE, VIA DI CAMPO MARZIO 10, TEL. 040 3733111 / GORIZIA C.SO ITALIA 74, TEL. 0481 530035 / MONFALCONE, VIA F.LLI ROSSELLI 20, TEL 0481 790201

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LA POLITICA “SCORRETTA” DEL PAPA

■ DI STEFANO A PAGINA 9

■ TOMASIN A PAGINA 2

La governatarice Fvg interviene nel dibattito sulla città metropolitana per Trieste. ■ A PAGINA 14

La governatrice Fvg Debora Serracchiani

Nuove rotte, migranti verso la Dalmazia Dopo il caos al confine serbo-croato, il flusso dalla Grecia si sposta verso Albania e Montenegro ■ ALLE PAGINE 4 E 5 Reportage dalla Macedonia: tutti in fila per il pass che vale 72 ore di viaggio SCIENZA: IL SALONE A TRIESTE

LA FESTA DEI GOLOSI A GORIZIA

CRONACHE TRIESTE

■ GRECO A PAGINA 25

Equitalia pignora gli affitti all’Ezit di 23 aziende Nel contenzioso tributario l’Agenzia delle Entrate, attraverso Equitalia, ha pignorato gli affitti dovuti all’Ezit da parte di 23 aziende insediate nella zona industriale.

IL CASO

■ RAUBER A PAGINA 30

Il prete la accusa di “stalking” Il Tar le dà ragione I ragazzi “interrogano” i responsabili degli stand

Si brinda a “Gusti di frontiera” nonostante i rincari

“Trieste Next” svela Assalto a “Gusti” il legame cibo-salute ma prezzi lievitati Pienone anche ieri a Trieste Next, il Salone della scienza e della ricerca. Svelato il legame fra il cibo e la salute.

Continua l’assalto a Gusti di frontiera, la kermesse gastronomica di Gorizia. Ma dal 2014 i prezzi sono lievitati.

■ A PAGINA 28

■ ALLE PAGINE 22 E 23

■ SEGUE APAGINA 6

L’EVENTO

La Barcolana in musica raddoppia Il Cile e Max Gazzè sul palco di piazza Unità il 9 e 10 ottobre La “Barcolana in Musica”, il contenitore dei concerti della 47° regata velica internazionale, è uno dei momenti più attesi dal pubblico. Due i concerti a ingresso gratuito in programma nelle serate antecedenti la gara, venerdì 9 e sabato 10 ottobre sul palco allestito in piazza Unità: Cile e Max Gazzè. ■ STRANOAPAGINA 42

PATTINAGGIO

Stibilj stella dei Mondiali: vince anche l’argento Stibilj e Bassi dopo la premiazione

■ TOSQUES A PAGINA 46

A SAN GIACOMO

■ MARANZANA A PAGINA 29

Vince un milione con soli 2 euro all’Eurojackpot


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Trieste cronaca

IL PICCOLO DOMENICA 27 SETTEMBRE 2015

Trieste Next esalta il legame cibo-salute

Incontri sulla connessione fra una cucina sana e buone condizioni fisiche generali. La novità del superdolcificante proteico di Luca Saviano La stretta connessione fra alimentazione e salute ha animato la seconda giornata di Trieste Next, il Salone europeo della ricerca scientifica promosso dal Comune di Trieste, dall’Università e da VeneziePost. L’equazione cibo sano uguale stato di salute ottimale ha trovato l’ennesima conferma nel corso dei numerosi dibattiti che si sono svolti fra il Ridotto del Teatro Verdi, l’Area Talk di piazza Unità, il palazzo della Regione e il Museo Revoltella. Non sono mancati i punti di incontro con il mondo delle imprese, piatto forte di questa quarta edizione del festival scientifico. Nel corso della mattinata, infatti, la platea del Ridotto del Verdi ha potuto assistere alla presentazione di cinque start-up d’eccellenza del settore biotech, le quali hanno dimostrato come la ricerca scientifica abbia delle ricadute immediate nella vita di tutti i giorni. È il caso di “iSweetch”, un innovativo dolcificante proteico prodotto grazie alle biotecnologie dai ricercatori dell’Università di Napoli. La start-up partenopea garantisce un prodotto tremila volte più dolce dello zucchero, ma senza calorie. Lamonellina «I dolcificanti tradizionali si ottengono per sintesi chimica ha spiegato la ricercatrice Serena Leone -, mentre noi ci siamo ispirati a una proteina dolce presente in natura, la monellina, che mezzo secolo fa è stata scoperta nelle bacche di un arbusto selvatico africano. Abbiamo leggermente modificato la sua struttura molecolare, sfruttando un processo di fermentazione portato avanti da batteri geneticamente modificati che mangiano scarti alimentari». Un solo grammo di questa proteina ha lo stesso potere dolcificante di tre chilogrammi di zucchero. Ciò la rende utilizzabile nel settore alimentare, ma anche in quello medico, come nel caso della produzione di farmaci per i diabetici.

Altro pienone nella giornata di ieri per gli stand di Trieste Next (foto Lasorte)

I DETTAGLI

Dalla scoperta senza calorie in arrivo da Napoli all’educazione alimentare secondo Segrè

“iSweetch” è un innovativo dolcificante proteico prodotto dai ricercatori dell’Università di Napoli. Garantisce un prodotto tremila volte più dolce dello zucchero, ma senza calorie.

Il professor Claudio Tiribelli dell’ateneo triestino ha illustrato come una corretta alimentazione possa prevenire le malattie del fegato e le altre patologie correlate.

Il cardiologo Davide Terranova ha scelto una forma alternativa per esplorare le meraviglie del cuore, attraverso uno spettacolo che mescola teatro, produzioni video e nozioni mediche.

L’educazione alimentare e il ritorno ai prodotti semplici e di qualità sono i fondamenti dell’attività di Andrea Segrè, il triestino fondatore di Last Minute Market.

Rispettareilfegato I disturbi del metabolismo sono stati al centro anche del dibattito “Siamo ciò che mangiamo?”, nel corso del quale il docente di Gastroenterologia dell’Università di Trieste Claudio Tiribelli ha illustrato come una corretta alimentazione possa prevenire le malattie del fega-

to e le altre patologie correlate a uno scorretto funzionamento di questo organo. «Una dieta ipercalorica - ha spiegato Tiribelli tende ad alterare gli equilibri all’interno del fegato. Ne consegue una steatosi, comunemente riconosciuta come fegato grasso, che rappresenta un campanello d’allarme per noi medici,

perché può indicare una maggiore possibilità di sviluppare il diabete, una patologia che si associa al rischio cardiovascolare». La migliore medicina per prevenire queste patologie? Una dieta equilibrata e la pratica di un’attività fisica costante, non per forza particolarmente intensa.

Spettacoloe cuore Il cardiologo e divulgatore scientifico Davide Terranova ha scelto una forma alternativa per esplorare le meraviglie del muscolo per eccellenza, attraverso la messa in scena dello “Spettacolo del cuore”, un mix di teatralità, spettacolari produzioni video e nozioni medi-

Quando la scienza sale sul palco a teatro

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Anastasia Puppis nel ruolo di Olga in “Una Passione Viscerale”

un giardino delle erbe, citate da Shakespeare) dell’Università Statale di Milano in un programma per le scuole superiori. Il teatro offre insomma l’occasione di scoprire anche il lato umano dei protagonisti della scienza, le difficoltà, gli entusiasmi, i retroscena e di avvicinarvisi superando la diffidenza e il concetto di “materialismo” spesso associa-

to alle materie e al mondo scientifico. Perché proprio la storia di Ilya Metchnikoff? Il tema che, come Istituto di Clinica Medica e gruppo di ricerca (prof. Situlin, prof. Biolo, dott. Di Girolamo) portiamo in piazza nel grande gazebo è quello del microbiota, un tempo definito flora intestinale. A complemento dell’attività in

©RIPRODUZIONERISERVATA

che trovano nel potersi affermare. Qual è la funzione dei microbiota alla luce di ciò che sappiamo oggi? Le ricerche sul microbiota, stanno aprendo orizzonti insogazebo, per il teatro, ho scelto spettati, anche se molto deve la storia di Ilya Metchnikoff essere confermato. Il micro(scienziato russo, trasferitosi biota svolge importanti funziopoi a Parigi presso l’Istituto Pa- ni per la salute: contribuisce a steur e premio Nobel per la nutrire le cellule dell’intestino scoperta della fagocitosi nel soprattutto crasso, che così si 1908), in quanto fu tra i primi a mantengono sane, sintetizza mettere in evidenza l’impor- vitamine, favorisce l’assorbitanza di una mento di coml’importanza posti antiossicomposizione equilibrata deldanti, stimola DELLA MOGLIE la flora intestiil sistema imnale nel condiLa storia viene munitario e zionare la salu- raccontata tramite Olga, protegge dai te dell’intero batteri patogeorganismo e a sottolinearne il ruolo ni con vari nel ritardare meccanismi, l’invecchiaprotegge dallo mento, e a definire il ruolo sviluppo di malattie intestinali dell’alimentazione come mo- ma anche da malattie metabodo per favorire lo sviluppo di liche quali obesità, diabete batteri “buoni” e per allonta- mellito e fegato grasso. Anche nare quelli “cattivi”. Ci tengo a se, ripeto, sono necessarie aldire che la storia è raccontata tre ricerche. La composizione attraverso Olga, moglie, scien- della flora intestinale cambia ziata e biografa di Metch- con l’età, lo stato di salute, l’asnikoff, con l’intento di dare im- sunzione di antibiotici, l’amportanza al ruolo delle donne biente in cui viviamo e l’alinella scienza, storicamente mi- mentazione abituale. sconosciuto, e delle difficoltà ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il gruppo di lavoro guidato da Roberta Situlin ha posto l’accento quest’anno sul Nobel Metchnikoff vulgazione scientifica è di Federica Marchesich un’operazione interessante. Raccontare con efficacia la sto- Come vi è venuta in mente? ria del progresso scientifico atIl teatro come mezzo educatraverso una messa in scena te- zionale-didattico è stato utilizatrale è una sfida e dopo aver zato in ambito scolastico in Inmesso in scena nel 2014 per ghilterra e in altri paesi di culTrieste Next, la vita e le idee di tura anglosassone, già dall’iniSantorio Santozio del 1900, sorio, nato nella prattutto per IL TEMA vicina Capodil’insegnamenAFFRONTATO stria, scienziato della linto, contempogua/e. Negli ulProtagonista raneo di Galitimi quail microbiota, già definito leo Galileo e rant’anni le teoprecursore de- flora dell’intestino rie sull’apprengli studi sulla dimento hannutrizione, no messo in quest’anno Roevidenza il ruolo non solo delberta Situlin, ricercatrice di la componente cognitiva ma Scienze tecniche dietetiche ap- anche di quella emotiva e soplicate all’Università di Trie- ciale per migliorare l’attenzioste, e il suo gruppo di lavoro si ne, l’interesse, il coinvolgimenconcentrano su altri due scien- to degli studenti e l’efficacia ziati del passato: Olga Belo- dello studio nelle varie disciplikopytova e Ilya Metchnikoff. ne. Quest’anno ho collaborato “Una Passione Viscerale” è an- anche con la docente Margadato in scena al Teatro Miela ret Rose di linguistica e di teaieri sera. tro Shakesperiano e con l’Orto Il teatro come mezzo di di- Botanico (dove è stato creato

co-scientifiche. Un viaggio, quello proposto da Terranova, che ha preso il via dall’incontro fra uno spermatozoo e un ovulo, al quale hanno fatto seguito, solamente tre settimane più tardi, i primi battiti cardiaci, capaci di animare un embrione che ancora non supera il millimetro di lunghezza. La presentazione di “Cibo salute e business: neuroscienze e marketing tradizionale”, un volume di Gianpiero Lugli, ha portato l’attenzione sulla stretta correlazione fra il cibo e la mente e sulla prospettiva che questa consapevolezza può aprire. Conoscendo i meccanismi con cui il cervello assegna un gradimento agli alimenti, infatti, possiamo imparare a preferire i cibi ipocalorici e quelli più sani, frenando le scelte compulsive che causano l’obesità. Noaglisprechi L’incontro più atteso della giornata, insieme a quello che ha visto protagonista Jos de Blok, il più importante manager sanitario dei Paesi Bassi, e Steve Chan, docente di Cyber Analytics all’Università di Swansea, è stato quello con il triestino Andrea Segrè, il fondatore di Last Minute Market, spin-off dell’Università di Bologna che è divenuta un’eccellenza europea nel campo della prevenzione e del recupero degli sprechi alimentari. Segrè ha presentato “L’oro nel piatto”, il suo ultimo libro che affronta i temi dell’educazione alimentare e che getta un rinnovato sguardo al cibo quotidiano, quello lontano dai salotti televisivi dove la cucina è diventata una moda, fatta di prodotti costosi e raffinati. La proposta di Segrè è invece quella di rivalutare i prodotti semplici e di qualità che abbiamo a portata di mano. Un’indicazione, la sua, che va a braccetto con l’educazione alimentare, tema che il professore di Politica agraria internazionale e comparata vorrebbe portare all’interno delle scuole, per educare le nuove generazioni a un’alimentazione consapevole e sostenibile.

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Regione

DOMENICA 27 SETTEMBRE 2015 MESSAGGERO VENETO

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LA RIFORMA DELLA SANITà

Salta un direttore generale Serracchiani Il caso finisce in tribunale spinge sul turnover A TRIESTE NEXT

La giunta revoca a Bensa l’incarico all’ente per i servizi condivisi, pronto il ricorso Telesca: «Non vogliamo ci siano ombre». Riccardi (Fi): chi pagherà per l’errore?

non idoneo a svolgere determinate mansioni, è necessario un turnover», ha osservato. «È un Personale troppo vecchio e dun- aspetto essenziale per abbassaque inadeguato a garantire il re l’età media degli operatori». Il massimo dell’efficienza in cor- discorso, ha precisato poi, «risia. Serve un turnover. Stavolta guarda più in generale la pubblinon sono i sindacati a denun- ca amministrazione. Il blocco e ciarlo, ma Debora Serracchiani. i tagli che ci sono stati nel passaLa presidente della Regione, in- to – ha rilevato ancora la presitervenuta ieri ad un dibattito a dente – hanno fatto sì che abbiaTrieste Next sui temi della sani- mo molto spesso situazioni di tà, ha portato la sua personale quel tipo, sanità compresa». La analisi sul sistema ospedaliero e Regione, ha rimarcato, ha imassistenziale in Fvg, fresco di ri- boccato un piano di assunzioni forma. Un sisteche, nel caso dema messo a congli infermieri «è La presidente fronto con quelgià in corso ha evidenziato lo rivoluzionad’opera». «Teniario ideato da Jos come i tagli nella mo monitorato de Blok, fondafabbisogno pubblica amministrazione ilper non tore di Buurlasciare zorg, le cure a abbiano portato a un’alta sguarnite le domicilio lancia- età media dei dipendenti, strutture». te in Olanda che L’obiettivo, ha ristanno prenden- trend che va invertito badito la presido piede anche per servizi più efficienti dente ritornanin Paesi come do sulla riforma Stati Uniti, Cina appena introdote Giappone. ta, è una sanità pensata «a riDe Blok, ospite al convegno, spondere alle necessità del terriha approfondito i punti di forza torio ed invertire la pessima tendell’esperienza olandese, basa- denza di aumentare le spese e ta su piccoli team infermieristi- diminuire i servizi». Anche perci iper-specializzati che opera- ché, ha precisato allargando il no su aree ristrette di pazienti. ragionamento all’intero Paese, Un modello organizzativo auto- «il sistema è molto frammentagestito, di “comunità”, privo di to ed è legato alle dinamiche reuna struttura gerarchica, che gionali che, per quanto riguarda consente di abbattere notevol- l’estremo Nordest, rispondevamente i costi. Serracchiani, ri- no ancora a dinamiche degli anflettendo sulle criticità italiane ni Novanta quando potevano che renderebbero difficilmente avere un senso 17 ospedali pubapplicabili innovazioni di que- blici in una regione di 1,2 miliosto genere, si è focalizzata an- ni di abitanti. Ma la vita di tutti è che sulla sanità regionale ora al- cambiata – ha spiegato Serracle prese con la fase operativa chiani – e di conseguenza anche della riforma e della riconversio- la richiesta di posti acuti è dimine degli ospedali come ad esem- nuita a favore di quella per pio a Gemona, Cividale e Sacile. post-acuti». «Abbiamo personale anziano e ©RIPRODUZIONE RISERVATA

di Gianpaolo Sarti ◗ TRIESTE

di Anna Buttazzoni ◗ UDINE

Giuliana Bensa non è più il direttore generale dell’ente per la gestione accentrata dei Servizi condivisi. Un brutto colpo per la giunta e per la riforma della sanità, varata un anno fa. L’assessore alla Salute Maria Sandra Telesca non nasconde il tormento con cui è stata presa la decisione, perché a sollevare dall’incarico Bensa è stata proprio la giunta, dopo aver verificato che la manager non ha alcuni requisiti necessari a svolgere il ruolo. Si sfrega le mani il capogruppo in Consiglio di Fi, Riccardo Riccardi, perché a giungo era stato lui a sollevare dubbi sulla nomina di Bensa. Ma la tegola colpisce anche la Regione, perché l’ex direttore scelta nel dicembre 2014 non ha alcuna intenzione di mollare e porterà il caso in tribunale. Il nome di chi la sostituirà non arriverà a breve, perché la giunta dovrà attendere la decisione del giudice. E se sarà stabilito che Bensa aveva ragione dovrà essere reintegrata. L’esecutivo quindi assegnerà la guida dell’ente ad interim, forse a Mauro Delendi, commissario dell’ospedale di Udine e dell’azienda per l’assistenza sanitaria Friuli Centrale. «Siamo molto dispiaciuti – spiega Telesca –, ma la revoca è anche la dimostrazione che la nomina è stata fatta sulla base dei curriculum esaminati, che sono stati autocertificati dai candidati. Dopo la verifica i nostri uffici ritengono che non abbia i requisiti e noi non vogliamo che ci siano ombre o dubbi su scelte così delicate, ecco per-

negli ospedali

Da sinistra l’assessore Telesca, Giuliana Bensa e la presidente Serracchiani

Il capogruppo di Fi Riccardo Riccardi

Distribuiti 55 milioni, all’Isontino e al Medio Friuli risorse in più Altri 55 milioni sono stati distribuiti dalla giunta di Debora Serracchiani a ospedali e aziende per l’assistenza sanitaria. Le risorse erano già state previste in assestamento e ora sono state divise. Dei 55 milioni una quota di circa 4 è destinata a pagare un importo contrattuale per i medici, come da accordi nazionali. Dei 51 milioni rimanenti, 18 sono stati suddivisi in base ai criteri standard, soprattutto tenendo conto di ricoveri e popolazione.

ché abbiamo deciso per la revoca». L’ex dg, per i funzionari della Regione, non ha l’esperienza almeno settennale come dirigente con autonomia gestionale di risorse umane, tecniche e finanziarie. Proprio ciò che era stato paventato da Riccardi. «Voglio sapere che ne sarà di

Alle Aas 2 – Bassa Friulana-Isontina – e 3 – Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli – sono andate le fette più importanti, perché si tratta delle Aziende che, in base alla riforma sanitaria varata nell’ottobre 2014, sono state composte per fusione e scorporo di altre aziende. L’esecutivo ha quindi stabilito che circa 10 milioni vadano all’Aas1 e all’azienda ospedaliero-universitaria di Trieste e altrettanti all’azienda

ospedaliero-universitaria di Udine e Aas Friuli Centrale, mentre 16 milioni sono stati assegnati alla 2 e 15 alla 3. All’Aas Friuli occidentale, invece, vanno 6,3 milioni. Al Burlo Garofolo di Trieste sono stati destinati 550 mila euro e al Cro di Aviano 170 mila. «Queste risorse – ha spiegato l’assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca – consentono agli enti di attuare la programmazione 2015 in linea con i dettati della legge di riforma».

tutti gli acquisti di beni e servizi fatti da chi non aveva i titoli. Serracchiani, dopo averla nominata, solleva Bensa, mi sembra – attacca Riccardi – la dimostrazione di un governo della regione più orientato all’estetica che alla sostanza. Mai avrei pensato di fare il killer, ma di fronte a chi

dice una cosa e ne fa un’altra non starò zitto. Ci sono stati gli alberghi diffusi, Villa Russiz ma ora siamo di fronte al fatto più preoccupante. C’è qualcuno che pagherà per questa scelta sbagliata?». annabuttazzoni

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VIAGGIO NEGLI USA » Papa Francesco incontra le vittime della pedofilia

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Raid aerei della Francia contro i centri dell’Is in Siria

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Sospesa la vendita in Italia dei modelli truccati

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Voto choc in Catalogna: vittoria dei secessionisti

«Migranti, non c’è invasione in Fvg» La governatrice Serracchiani lancia un monito ai sindaci: «Serve più accoglienza diffusa» A Trieste nuove scritte anti-profughi sul muro appena ripulito della Caritas ■ ALLE PAGINE 3 E 14 TRIESTE

TRIESTE

“Next” chiude con 40mila presenze e celebra il Nobel 30enne scompare Viene ritrovata fra i senzatetto

UN SENATO DI ELETTI? NON È LA PRIORITÀ di FRANCESCO JORI

A

lta cucina, con ingredienti da discount. E con sedicenti master-chef da strapazzo. La riforma del Senato, sulla carta un passaggio di straordinaria valenza, sta prendendo corpo nel più deludente dei modi: polemiche da curva sud, linguaggi da osteria, trattative da suk della politica, compravendite da mercato delle vacche, trucchetti linguistici da mago Othelma delle istituzioni. Il tutto con lo sfregio di emendamenti sfornati a valanga premendo un tasto, come in una slot-machine di Palazzo. ■ SEGUE A PAGINA 3 Costanza Mocenigo

AVEVA 100 annI

Una triestina 30enne, Costanza Mocenigo, è scomparsa dopo una lite con l’ex ragazzo. È stata ritrovata fra i senzatetto dopo tre giorni.

Addio a Ingrao la voce critica della sinistra ■ A PAGINA 2

■ BARBACINI A PAGINA 11

DOPO LA CRISI ■ ■ L’edizione 2015 di “Next” va in archivio con 40mila presenze e con la conferenza del premio Nobel per la Medi-

cina Edvard I. Moser, il papà del cosiddetto “Gps biologico”. Nella foto in alto, Moser (il primo da destra) in piazza ■ TOMASIN A PAGINA 16 Unità insieme al rettore Maurizio Fermeglia e al direttore della Sissa Guido Martinelli.

COOP, FUSIONI IN VISTA

RIFORME FVG

Nasce Alleanza 3.0, in pista il colosso dei supermercati

Russo “bacchetta” Debora sulla città metropolitana

IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI HA AUTORIZZATO, CON D.M. DD. 31.01.11, ANCHE I FUNZIONARI MEDICI IN QUIESCENZA AL RILASCIO DI CERTIFICAZIONI MEDICHE ATTESTANTI IL POSSESSO DEI REQUISITI FISICI E PSICHICI D’IDONEITÀ ALLA GUIDA.

IDONEO AL CONSEGUIMENTO DELLA PATENTE E ALLA CONFERMA DELLA MEDESIMA CON LE NUOVE MODALITÀ

Il

dr. Giuseppe CARAGLIU rilascia quindi nuovamente

certificati medici per l’idoneità alla guida sempre in via Rossetti n. 5 - terzo piano tutti i giorni, dalle 10.00 alle 12.00

e dalle 16.30 alle 18.30 dal lunedì al giovedì. Sabato dalle 14.30 alle 15.30 Disponibile, per chiarimenti ai numeri

339 6931345 - 040 0640289

■ UNTERWEGER A PAGINA 13

■ FIUMANÒ A PAGINA 7

Pietro Ingrao è stato presidente della Camera

CALCIO SERIE D

Unione, altro stop. L’Ufm sorride La Triestina perde al Rocco semideserto. Godeas firma il gol Giornata in double face per le due squadre della provincia che militano in serie D. L’Unione 2012 si fa infilare per due volte dal Levico Terme ma ha la forza di non mollare. Bene invece la formazione di Zoratti che battendo al Comunale l’Abano con un rigore di Godeas conquista tre punti fondamentali. ■ ALLEPAGINE26E27

SERIE A

Kalinic divino I viola in vetta umiliando l’Inter Milan, nuovo ko Denis Godeas

■ A PAGINA 25

Pronti 7 milioni per il rilancio della Diaco La nuova compagine ucraina che controlla la Diaco Biofarmaceutici ha un piano per il rilancio da 7 milioni. ■ GRECO A PAGINA 12


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Trieste cronaca

IL PICCOLO LUNEDÌ 28 SETTEMBRE 2015

Next chiude con il Nobel a quota 40mila L’edizione 2015 va in archivio con la conferenza del papà del “Gps biologico” Moser: «Ogni cosa può essere investigata» di Giovanni Tomasin «In linea di principio non c’è nulla che non possa essere investigato». Vestito di scuro ma con indosso un paio di scarpe da ginnastica rosso fuoco, l’aspetto un po’ rocker di un ragazzino invecchiato bene, l’attuale premio Nobel per la medicina Edvard I. Moser ha chiuso in bellezza l’edizione 2015 di Trieste Next: il pioniere delle neuroscienze ha spiegato al pubblico dell’evento il modo in cui il nostro cervello riesce ad orientarsi all’interno di uno spazio tridimensionale, quello che alcuni hanno definito il “Gps biologico”. Una scoperta che apre un’infinita serie di nuove possibilità di ricerca. I numeri di Trieste Next 2015 È stato un finale adeguato per una manifestazione che ha confermato gli ottimi numeri dell’anno precedente: Trieste Next ha raggiunto i 40mila visitatori, dei quali 30mila sul solo campo di piazza Unità. L’evento ha anche consolidato la sua capacità di richiamo in città: un terzo dei visitatori veniva da fuori Trieste, il 7% dall’estero. Una coppia di scienziati Il norvegese Moser ha vinto il premio Nobel nel 2014 assieme alla moglie May Britt-Moser, primo del suo Paese a ottenere un simile riconoscimento. La coppia di scienziati ha studiato, basandosi in primis sul funzionamento del cervello del ratto e del topo, il modo in cui i mammiferi trovano il modo di andare da un posto all’altro, e come memorizzano le informazioni per ritrovare poi sempre lo stesso percorso. Le loro ricerche hanno identificato i diversi tipi di cellule che consentono al cervello di muoversi in uno spazio complesso, attivandosi a seconda della velocità, del posizionamento sugli assi cartesiani, della topografia del momento. «Si tratta di un sistema di posizionamento e di mappatura che esiste in diverse specie, e scommetto che si può riscontrarlo lungo tutto l’arco evolutivo dei mammiferi, forse anche fuori da esso». La particolarità di questo “Gps” è che «è la

Il premio Nobel Edvard I. Moser intervistato ieri a Trieste (foto Silvano)

I PROTAGONISTI

Dal genetista Boncinelli allo psichiatra Andreoli, una tappa finale densa di contenuti

Il genetista Edoardo Boncinelli ha parlato di pratica scientifica e del complesso di attività che chiamiamo scienza, ben raccontate nel suo ultimo libro “I sette ingredienti della scienza”.

Fra gli appuntamenti dell’ultimo giorno di Trieste Next 2015 anche quello con Vittorino Andreoli, autorevole psichiatra, esperto dei meccanismi del cervello, chiamato a parlare della Scienza del benessere.

Sport, emozioni e cervello al centro della presentazione del progetto biennale che coinvolge ragazzi e operatori dei ricreatori di Trieste. Fra i relatori Stefano Canali della Sissa.

La rianimazione cardiopolmonare il tema dell’incontro con Gianfranco Sinagra, docente di Cardiologia dell’Università di Trieste e direttore Sc Cardiologia dell’Ospedale di Cattinara.

stessa parte del cervello che smette di funzionare correttamente nella maggior parte dei casi di Alzheimer». I risvolti medici Perché questa

scoperta trovi un’applicazione medica, però, bisognerà aspettare: «Il nostro lavoro è una ricerca di base e si inserisce in un processo che richiederà molto tem-

po. Però siamo sul binario giusto - ha assicurato lo scienziato -. Capire come questo sistema funziona ci aiuterà a interpretare quel che accade al manifestar-

si dell’Alzheimer. Il discorso vale anche per altre patologie che coinvolgono il cervello dal punto di vista sia biologico che psichiatrico».

Gli organizzatori esultano e rilanciano

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Visitatori negli stand di piazza Unità nella giornata di chiusura (Silvano)

dall’area Talk del “villaggio” allestito in piazza Unità, dove hanno trovato posto anche i trenta stand curati da Università di Trieste (che quest’anno ha raddoppiato la sua presenza con oltre 100 ricercatori e docenti e 170 studenti volontari), Area Science Park, Sissa, Icgeb, Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare - sezione

di Trieste), Elettra Sincrotrone Trieste, insieme alle mostre e attività di Immaginario Scientifico, Gruppo 78 e Prochild. Il pubblico della manifestazione è arrivato anche da fuori regione e dall’estero: secondo la rilevazione fatta dall’Università di Trieste lo zoccolo duro è composto da triestini con il 72% di presen-

©RIPRODUZIONERISERVATA

scelto: «Così come il cibo, l’acqua e l’energia, temi affrontati nelle precedenti edizioni di Trieste Next, anche il tema di quest’anno è di interesse globale, trasversale e multidisciplinare. Temi globali come ze totali. Il 7% è composto da questi non possono trovare ristranieri, il 6 % viene dal resto sposte che da un’integraziodella regione e ancora il 6% ne tra i vari Saperi e dalla coldal Veneto e infine il 9% dal laborazione tra Istituzioni, resto d’Italia. «Un nuovo suc- Università, Enti di ricerca, imcesso per la quarta edizione prese e cittadini. Integraziodi Trieste Next - è il commen- ne che è oggi un dato di fatto to a caldo del nella realtà cittadina». rettore Mauriz Per Filiberto il direttore io Fermeglia Zovico, il dato dell’afdirettore del zovico flusso di pubfestival blico ulteriore editore di VeOltre cento mente in cre- partnership progettuali neziePost scita rispetto «con Trieste alle edizioni attivate quest’anno Next la città precedenti, è conferma il la conferma proprio ruolo della piena validità della for- di guida di una rete di enti mula della manifestazione». pubblici, istituzioni d’eccelSecondo Fermeglia «il mix di lenza, e imprese attive in tutconferenze di specialisti di ri- to il territorio del Nordest. Solievo e di laboratori in piazza, no oltre 100 le partnership nonché le iniziative ludiche e progettuali e di servizio attivadi coinvolgimento dei parteci- te per l’edizione 2015: per panti all’evento - prosegue - questo, Trieste Next si confersembrano essere i fattori vin- ma punto di riferimento centi del salone scientifico tri- e best practice per la costruestino». Per il rettore ha fun- zione di grandi progetti terrizionato anche l’argomento toriali». (g.tom.)

Il sindaco Cosolini: «Un grande risultato. E ora pensiamo al 2016 con un programma per le scuole» Il sindaco di Trieste Roberto tra relatori nazionali e interCosolini si frega le mani: «Al- nazionali. Alle iniziative per meno 40mila persone per le scuole hanno partecipato una tre giorni di divulgazione oltre 2mila studenti delle scientifica, un grande risulta- scuole di ogni ordine e grado, to». In chiusura dell’edizione oltre 300 studenti arrivati a 2015 di Trieste Next, manife- Trieste da tutta Italia e 170 stazione giunta ormai al suo giovani volontari a supportaquarto anno di re gli sforzi orvita, il primo ganizzativi dei IL RETTORE cittadino è promotori. «È FERMEGLIA convinto che la riprova del bisogni contifatto che il leConfermata nuare su que- la validità della formula game fra la dista strada: «Anvulgazione della manifestazione zi, bisogna amscientifica e il pliare. Oltre a mondo della cominciare a scuola porta a lavorare da subito a Trieste risultati proficui», commenta Next 2016, il Comune propor- l’assessore comunale all’istrurà all’Università e ai centri di zione Antonella Grim. Sold ricerca un programma divul- out per tutti gli appuntamengativo nelle scuole triestine». ti proposti dal festival, che Gli organizzatori hanno tro- quest’anno hanno trovato vato molto soddisfacente la ri- spazio in diverse sale del pasposta del pubblico che ha af- lazzo della Regione, al Ridotfollato gli spazi e to del Teatro Verdi, all’auditogli appuntamenti in program- rium del Revoltella e al teatro ma, in tutto almeno un centi- Miela. Circa 30mila visitatori, naio, con oltre 150 presenze tre quarti del totale, è passato

Il peso dell’esperienza Moser e la moglie, assieme alla loro squadra, stanno ora indagando la possibilità che il senso dello spazio sia “innato” o che invece dipenda dalle prime esperienze di vita: «Alcuni gruppi di cellule che fanno parte del sistema si attivano fin dai primi giorni - ha spiegato -, ma altre paiono invece richiedere più tempo. Probabilmente c’è una finestra temporale in cui l’esperienza influisce molto sul nostro sviluppo». Le intelligenze artificiali Lo scienziato ha parlato poi di un progetto per l’applicazione delle sue scoperte al mondo dell’informatica e della robotica: «Stiamo collaborando con l’università di Monaco per approfondire se sia possibile imparare qualcosa dal cervello nel momento in cui creiamo i computer di domani. Oggi i calcolatori sono velocissimi nel reperire informazioni ma, a differenza del cervello, non riescono ad elaborare le informazioni in parallelo su diversi canali comunicanti tra loro». Il fine del progetto è capire se il sistema possa essere imitato: «L’applicazione di modelli simili in informatica è ancora agli stadi iniziali. L’obiettivo per il momento è riuscire a fare muovere i robot all’interno dello spazio in maniera diversa rispetto a come fanno ora». Ricerca senza limiti Il mondo delle neuroscienze è in continua espansione: sta portando alla nostra concezione del mondo una rivoluzione di portata non dissimile a quella provocata dalla psicanalisi fra Ottocento e Novecento. Moser non pone limiti alle risposte che questo genere di ricerca è in grado di ottenere, e quindi alla possibilità di una spiegazione “integrale” del funzionamento del cervello: «In linea di principio penso che si possa investigare ogni cosa, non ci sono limiti. Ovviamente alcuni problemi sono molto più complicati di altri e non abbiamo ancora i concetti adatti a prenderli in analisi. Ma la mia opinione è che non c’è nulla che non possa essere investigato».

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# 205 SETTEMBRE 2015

FRIULI VENEZIA GIULIA TEATRO

SCHERMI

Aprono Verdi e Rossetti Festival pianistico Nei Suoni dei Luoghi Comunale di Monfalcone

I mille occhi Le giornate del cinema muto Premio Mattador

ARTE

ZAPPING

Caffi e Guarino La genesi del sogno Robert Inhof

Actis Pordenonelegge

Trieste Next 2015 Tre giornate di scienza a Trieste dal 25 al 27 settembre

Free Press

1 SETTEMBRE 2015 / Network Caffè n. 205 / Anno XX / Tel. 3488044685 / Aut. Trib. TS n. 980 del 9/4/1997 / NTWK Aut. Trib. TS 1028 del 22/06/2001 - DIFFUSIONE GRATUITA - Spedizione in A.P. - 70% DC TS

FRIENDLY MAGAZINE


205

settembre2015

SPECIALE TRIESTE NEXT

Trieste Next, ricerca scientifica e impresa a confronto sul Futuro della Vita

TEATRO

Tel. 348 8044685 www.ntwk.it info@ntwk.it redazione@ntwk.it In copertina: Trieste Next 2015

STAFF Direzione FABIO FIERAMOSCA Lorenzo De Vecchi

> DA PAGINA 10

Caffi e Guarino protagonisti delle mostre triestine / Lubiana, la Biennale d’arte grafica / L’arte di Fabio Colussi / Paolo Caccia Dominioni /Typos, in memoria di Marco Stulle / Intervista a Robert Inhof da pagina 4

SCHERMI

> DA PAGINA 14

I mille occhi, Festival internazionale del cinema e delle arti / Le giornate del cinema muto, a ottobre a Pordenone / Premio Mattador, la premiazione del 17 luglio e la presenza al Festival di Venezia

Stampa Pignani Printing Formello, Roma NTWK è un’edizione:

> DA PAGINA 6

Il Rossetti inaugura con The Red Army Choir Orchestra and Ballet / Festival pianistico con la Chamber Music / Comincia la stagione del Teatro Verdi / Nei Suoni dei Luoghi, per tutta l’estate Presentata la ricca stagione del Comunale di Monfalcone

ARTE

Impaginazione Incipit, Trieste Un grazie a tutti gli Uffici stampa ed alle Agenzie di comunicazione che hanno fornito materiale per questo numero.

> DA PAGINA 4

da pagina 6

MUSICA

> DA PAGINA 18

I grandi eventi in regione e nei dintorni, con Eros, De Gregori, Elisa e la September Fest / Le nostre rubriche Registro periodici autorizzazione Tribunale di Trieste n. 980 del 9/4/1998 e n. 1028 del 22/6/2001 Alcune immagini e testi riprodotti sono usati a scopo informativo e divulgativo e mantengono il Š dei rispettivi detentori. La responsabilitĂ su giudizi ed opinioni espressi negli articoli è esclusivamente di chi li ha firmati o siglati e non necessariamente della direzione o della proprietĂ editrice. Le date dei concerti possono subire variazioni o errori di stampa: decliniamo ogni responabilitĂ ed invitiamo ad usare le info disponibili. Ăˆ vietata la riproduzione anche parziale dei testi o delle immagini senza espressa autorizzazione della casa editrice. Questo numero è stato chiuso per la stampa il 1 settembre 2015.

ZAPPING da pagina 10

> DA PAGINA 20

Actis, una nuova stagione ricca di corsi e appuntamenti / Pordenonelegge, cinque giorni con le menti migliori / Grado Giallo a inizio ottobre Una mostra sul “triestino� James Joyce

NTWK CAFFÉ da pagina 18

> DA PAG. 22

Le date del Friuli Venezia Giulia

DISTRIBUZIONE GRATUITA

GLI INDIRIZZI DOVE TROVI NTWK A TRIESTE: '.3$+Čž,(+ -. ČžU Čž&GDF@Čž ȞÌȞ).++8Čž'.3$+ČžU Čž"@UNTQČž ȞÌȞ'.3$+Čž#4"'(ČžO Čž4MHSžȞCĂ&#x;(S@KH@Čž ȞÌȞȞ'.3$+Čž".+.,!( ČžU Čž&DOO@Čž ȞÌȞ-'Čž'.3$+Čž&1.4/ȞȞBNQRNČž"@UNTQČž ȞÌȞ '.3$+Čž(,/$1.ČžU 2 M@RS@RHN O +HADQSžȞÌȞ'.3$+Čž&1$(%ČžU KDČž,HQ@L@QDČž ȞÌȞ'.3$+Čž5("3.1( ČžU Čž.QH@MHČž ȞÌȞ'.3$+Čž".//$ČžU Čž,@YYHMHČž ȞÌȞ(-%./.(-3Čž341(2,.%5&Čž 31($23$ČžU ČžCDKKĂ&#x;.QNKNFHNČž Čž4#(-$ČžO YY@Čž nČž,@FFHNČž Čž/.1#$-.-$ČžU Čž,@YYHMHČž Čž&.1(9( ČžBNQRNČž(S@KH@Čž Čž+(&- -.Čž2 !!( #.1.ČžU Čž+@SHR@M@Čž Čž+(&- -.Čž/(-$3 ČžU ČžCDHČž /HMHČž Čž&1 #.ČžU KDČž#@MSDČž KHFGHDQHČž ȞÌȞ! 1Čž1., ČžU Čž1NL@Čž ȞÌȞ2 !! #(-ČžU Čž1NL@Čž ȞÌȞ+ Čž/.13(99 ČžO Čž!NQR@Čž ȞÌȞ! 1Čž41! -(2ČžO Čž3D@SQNČž ȞÌȞ2/ 9(.Čž ČžU Čž2 "@SDQHM@Čž ȞÌȞ" %%$Čž).("$ČžU Čž1NL@Čž ȞÌȞ! 1Čž1$7ČžF Čž/QNSSHČž ȞÌȞ43 3Čž/.(-3ČžB Čž(S@KH@Čž ȞÌȞ" %%ĂˆČž3.1(-$2$ČžB Čž(S@KH@Čž ȞÌȞ!4%%$3Čž!.12 ČžU Čž"@RR@Čž1HRO@QLHNČž ȞÌȞ, + ! 1ČžO Čž2@MČž &HNU@MMHČž ȞÌȞ" %%ĂˆČž5( Čž#$++$Čž3.11(ČžU ČžCDKKDČž3NQQHČž ȞÌȞ! 1Čž +/(-.ČžU Čž2@MČž+@YY@QNČž ȞÌȞ+ Čž%$+31(-$++(ČžU Čž,@YYHMHČž ȞÌȞ! 1Čž7ČžU Čž"NQNMDNČž ȞÌȞ"(1"42ČžU Čž2@MČž+@YY@QNČž ȞÌȞ" %%ĂˆČž2 -Čž, 1".ČžU Čž!@SSHRSHČž ȞÌȞ+ Čž/1$%$1(3 ČžU KDČž77Čž2DSSDLAQDČž ȞÌȞ 05$#.33.ČžU KDČž77Čž2DSSDLAQDČž BȞÌȞ".23 ČžU KDČž77Čž2DSSDLAQDČž ȞÌȞ" %%Ăˆ ROSSETTI


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SPECIALE TRIESTE NEXT

TRIESTE / LUOGHI VARI / DAL 25 AL 27 SETTEMBRE

Trieste Next: BIOlogos Ricerca scientifica e impresa a confronto sul “Futuro della Vita” Dal 25 al 27 settembre, riflettori accesi sulla città simbolo della ricerca scientifica: apertura il 25 settembre con il BioHigh-Tech Companies Day. Chiusura con il Premio Nobel per la Medicina Edvard I. Moser Tra gli ospiti della manifestazione: Jos De Blok, Segenet Kelemu, Steve Chan, Vittorino Andreoli, Edoardo Boncinelli, Alberto Baban, Antonino Di Pietro, Lidia Larizza, Giorgio Metta, Paolo Bianco. Quali sono i nuovi scenari che la biomedicina, le biotecnologie, la bioinformatica, l’alimentazione e la cura della persona stanno tracciando? Quali sono le nuove sfide della ricerca scientifica in questi ambiti? Il bio-high-tech è il nuovo fiore all’occhiello del made in Italy? Sono questi solo alcuni dei temi e degli straordinari ambiti di crescita e sviluppo scientifico e imprenditoriale che verranno discussi nel corso della quarta edizione di Trieste Next, intitolata “BIOlogos – The Future of Life”. Dal 25 al 27 settembre, Trieste Next accenderà i riflettori sulla città di Trieste, uno dei più importanti centri di ricerca scientifica al mondo: un calendario di 100 appuntamenti, che vedranno la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali e il contributo di oltre 100 partner. E’ un programma di rilievo internazionale quello proposto da Trieste Next 2015: tra gli ospiti d’eccezione, il Premio Nobel Edvard I. Moser, Segenet Kelemu, premio L’Oreal Unesco

per le Donne nella Scienza, Jos de Blok, Steve Chan. Non mancano anche quest’anno i grandi nomi italiani della scienza: tra gli ospiti riconosciuti a livello internazionale, Vittorino Andreoli, Edoardo Boncinelli, Giorgio Metta, Lidia Larizza, Antonino Di Pietro, Giuseppe Novelli, Giovanni Scapagnini, Gianfranco Sinagra, Davide Terranova, Paolo Bianco. Da non perdere anche gli eventi e i progetti speciali: dalla giornata inaugurale, intitolata “Bio-High-Tech Companies Day” al ciclo dei “Solgar Incontra” fino all’ormai tradizionale appuntamento sull’innovazione che si fa impresa “VPI-Venice Platform for Innovation and Technology Transfer”. Cuore della manifestazione sarà anche quest’anno Piazza Unità d’Italia, dove verranno ospitati laboratori, attività per scuole, bambini e ragazzi, e una sala conferenze che ospiterà alcuni degli incontri in programma. Sedi principali dei dibattiti saranno il Salone di Rappresentanza, il Cortile Interno e la Sala Predonzani della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, oltre al Ridotto del Teatro Verdi, all’Auditorium del Museo Revoltella e al Teatro Miela. «Ciò che chiediamo alla ricerca scientifica è di contribuire a farci vivere meglio, e da questo punto di vista l’immenso campo delle bioscienze e delle biotecnologie finisce con il coinvolgere quasi tutti gli aspetti del nostro vivere e del nostro benessere» sottolinea il sindaco di Trieste Roberto Cosolini. «Per la città di Trieste, questo tema rappresenta un esempio di incontro riuscito


SPECIALE TRIESTE NEXT

tra scienza e impresa considerando la presenza di tante aziende che, oggi come oggi, rappresentano un vero e proprio cluster del Bio-high-tech». Trieste Next affronta quest’anno il fondamentale ruolo dello «sviluppo della vita e della sopravvivenza della nostra specie, come di tutte le forme viventi, nel futuro del nostro pianeta» sottolinea il rettore dell’Università di Trieste Maurizio Fermeglia. «Ciò si concretizzerà attraverso lo studio delle problematiche dell’alimentazione, della salute, dell’equilibrio fisico biologico uomo-natura, dello sviluppo economico in relazione alle sostenibilità bio-compatibili, e ciò sempre in forte connessione fra il mondo della ricerca e innovazione e quello delle realtà produttive».

Tutti gli eventi di Trieste Next sono a ingresso libero, tranne ove diversamente specificato. I posti in sala sono limitati: è possibile registrarsi agli eventi in programma direttamente sul sito www.triestenext.it, sezione “Programma”. Per aggiornamenti, seguite la pagina Facebook e il profilo Twitter di Trieste Next: hashtag ufficiali #triestenext15 #biologos.

photos Martina Micalizzi

La quarta edizione di Trieste Next conferma infatti la vocazione della manifestazione di «essere laboratorio di attivazione del territorio» – commenta Filiberto Zovico editore VeneziePost e direttore Trieste Next – «Con Trieste Next la città di Trieste conferma il proprio ruolo di guida di una rete di enti pubblici, istituzioni d’eccellenza, e imprese attive in tutto il territorio del Nordest. Trieste Next si conferma punto di riferimento e best practice per la costruzione di grandi progetti territoriali».

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TRIESTE

SETTEMBRE

Mercoledì 23 Pappamundi

giochiamo con gli alimenti (e impariamo) Dalle 17 alle 19 - Biblioteca Comunale Stelio Mattioni, via Petracco 10, Trieste Info: bibliotecasteliomattioni.it

Venerdì 25 Non sprechiamoci!

Riduco Riuso Riciclo: le tre R che fanno bene all’ambiente nell’ambito della quarta edizione di Trieste Next Salone Europeo della Ricerca Scientifica Dalle 17 alle 19 - Biblioteca Comunale Stelio Mattioni, via Petracco 10, Trieste Info: bibliotecasteliomattioni.it

Dal 25 al 27/9 Trieste Next

BIOlogos - The Future of Life Trieste Next è un “osservatorio” dove trovano visibilità ricerca applicata e nuove tecnologie, un

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Ricerca: Panariti,Trieste Next per diffusione scienza e conoscenza (AGI) ­ Trieste, 15 set. ­ Trieste Next e' la conferma che Trieste e' la citta' della scienza e della conoscenza. Capace di sviluppare sul e con il territorio percorsi virtuosi in cui aziende ed istituzioni, centri di ricerca e innovazione, istruzione, universita' e formazione si relazionano per favorire la diffusione della conoscenza e contribuire alla creazione di posti di lavoro di qualita'. Lo ha detto questa mattina l'assessore regionale al Lavoro e all'Istruzione, Loredana Panariti, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della quarta edizione del Salone europeo della ricerca scientifica, in programma nel capoluogo il 26 e 27 settembre. Un evento che non solo racconta e celebra le eccellenze scientifiche di Trieste a livello internazionale, ma innesca infatti proficui dialoghi e relazioni tra il mondo della ricerca e quello dell'impresa. Un rapporto quanto mai vivo, che durante il Salone si sviluppa attraverso 100 appuntamenti, 150 relatori nazionali ed internazionali, con il contributo di 100 diversi partner. Proprio dal ruolo della ricerca e dalle ricadute industriali che essa puo' generare muove il tema portante di questa edizione, "BIOlogos, il futuro della vita", che percorre i nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie. "Credo ­ ha detto Panariti ­ che da Trieste, attraverso questo festival e con il lavoro delle sue due Universita', del suo parco scientifico, degli oltre 30 istituiti di ricerca e dei tantissimi studiosi che vi operano, si potra' dare una spinta positiva per sviluppare a Trieste e nell'intero Friuli Venezia Giulia un territorio nel quale coltivare la conoscenza e l'innovazione, valorizzandone le ricadute occupazionali e di crescita dell'intera comunita'; una opportunita' quindi utile anche nella riduzione delle diseguaglianze e per costruire una regione inclusiva e migliore". (AGI) Ts1/Vic


Trieste Next 2015, il programma ECONOMIA, AFFARI E FINANZA Pubblicato il: 21/09/2015 19:43

Quali sono i nuovi scenari che la biomedicina, le biotecnologie, la bioinformatica, l’alimentazione e la cura della persona stanno tracciando? Quali sono le nuove sfide della ricerca scientifica in questi ambiti? Il bio-high-tech è il nuovo fiore all’occhiello del made in Italy? Sono questi solo alcuni dei temi e degli straordinari ambiti di crescita e sviluppo scientifico e imprenditoriale che verranno discussi nel corso della quarta edizione di Trieste Next – intitolata “BIOlogos – The Future of Life”. Dal 25 al 27 settembre 2015 a Trieste, tre giorni di dibattiti, approfondimenti e laboratori con ricercatori e scienziati di fama mondiale, imprenditori, filosofi, giornalisti e studenti: dopo il cibo (Save the Food, edizione 2012), l’acqua (WaterWISE, edizione 2013) e l’energia (EnergETHIC, edizione 2014), è ancora una volta un tema di grande attualità – il “Futuro della Vita” – a ispirare il progetto scientifico dell’edizione 2015 del Salone Europeo della Ricerca Scientifica. Scopri il programma dell'iniziativa consultando il sito di Trieste Next


Ricerca: Trieste Next, Area per innovazione e salute Il parco scientifico in piazza Unità dal 25 al 27 settembre TRIESTE

(ANSA) - TRIESTE, 23 SET - Sviluppare il sistema economico delle imprese, attraverso l'innovazione e la ricerca tecnologica. Questa la mission di Area Science Park, che sarà presente da venerdì 25 settembre a domenica 27 in piazza Unità per raccontare al pubblico di Trieste Next come il "sistema Area" contribuisce alla crescita del territorio e per far conoscere le tecnologie di frontiera che nascono nei campus di Basovizza e Padriciano. Con giochi interattivi per i più piccoli, quiz per gli adulti e incontri con scienziati, imprenditori e startupper. Venerdì, gli incontri e le attività nello stand del parco scientifico saranno dedicati al tema salute, sabato all'innovazione tecnologica, domenica all'alimentazione. Saranno presentati per esempio Bilistick, il kit diagnostico portatile per misurare la concentrazione di bilirubina nel sangue dei neonati e diagnosticare quindi l'ittero, il kit per l'analisi del nostro DNA al fine di individuare su base genetica la dieta ideale personalizzata e la tecnologia che consente di trasformare i rifiuti organici in materiali per l'industria alimentare, cosmetica e farmaceutica. Inoltre, grazie ai ricercatori e alle ricercatrici del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie (Icgeb), i più curiosi potranno scoprire come si determina la presenza di virus nel sangue, quali sono le terapie più innovative per le malattie cardiovascolari, le soluzioni high-tech per l'agricoltura sostenibile e fare semplici esperimenti di biologia molecolare, come l'estrazione del DNA dalla propria saliva. Mentre con lo staff dell'Elettra Sincrotrone sarà possibile conoscere e osservare le proteine, le macchine molecolari che muovono gran parte delle funzioni all'interno delle cellule.(ANSA).


Ricerca: Trieste Next, focus su agricoltura biotech Segenet Kelemu illustra sfide e soluzioni alla fame nel mondo TRIESTE (ANSA) - TRIESTE, 23 SET - Segenet Kelemu, direttrice del Centro Internazionale per la fisiologia e l'ecologia degli insetti (Icipe) di Nairobi, è tra gli ospiti più attesi del primo giorno di Trieste Next, il Salone europeo della ricerca scientifica che anima da venerdì 25 a domenica 27 settembre il capoluogo giuliano. Al centro dell'incontro (alle 18 nel Palazzo della Regione) organizzato da Twasl'Accademia Mondiale delle Scienze, il ruolo delle biotecnologie applicate all'agricoltura per poter garantire produzione di cibo sufficiente a sfamare la popolazione mondiale in crescita. Diverse innovazioni nel campo dell'agrobiotech "possono aiutare le colture ad adattarsi meglio ai cambiamenti climatici, come per esempio rendere alcune varietà di piante più resistenti alla siccità" spiega Kelemu. "Biotecnologie e agricoltura sostenibile non sono affatto in contraddizione" aggiunge. La sostenibilità, secondo la scienziata, si persegue usando "meno risorse per produrre più cibo per la crescente popolazione del pianeta. Le risorse che abbiamo a disposizione sono infatti limitate, quindi dobbiamo essere innovativi per usarle in modo efficace ed efficiente". E l'introduzione di varietà di colture ad alta resa è un modo per produrre di più con risorse idriche e su terreni limitati. Mentre "varietà di piante resistenti alle malattie consentono di utilizzare pochi o nessun pesticida. Pertanto, l'agricoltura con le colture biotech è sostenibile". A Trieste, Segenet Kelemu illustrerà anche la tecnologia push-pull, ideata dall'Icipe e sperimentata da circa 20 anni in Africa, che permette di combattere gli insetti nocivi e le erbacce infestanti, incrementando contemporaneamente la quantità di foraggio per il bestiame e la produttività. Questa tecnica prevede di disporre tra i filari del campo "piante dalle proprietà repellenti per certi insetti (push) e di recintare l'appezzamento di terreno con piante trappola (pull)", che attraggono gli insetti dove la loro presenza non è dannosa. "Le piante push-pull vengono in seguito usate come foraggio". Inoltre, le sostanze liberate dalle radici del desmodio, pianta usata per tenere alla larga gli insetti, inibiscono lo sviluppo della striga, erba parassita che ruba nutrimento alle colture. (ANSA).


Biotecnologie in agricoltura Una tavola rotonda per superare le incomprensioni tra diversi approcci all'agricoltura del futuro.

Segenet Kelemu, direttore generale dell'Icipe di Nairobi, Kenya.

La popolazione mondiale potrebbe raggiungere quota 10 miliardi nel 2050. Come sarà possibile nutrire tutti? Secondo alcuni l'agricoltura dovrà totalmente affidarsi alla tecnologia, secondo altri solo ai milioni di piccoli coltivatori sparsi per il mondo. Nel primo caso si teme la diffusione di geni estranei attraverso gli O , nel secondo una produzione insufficiente. E se i due approcci fossero invece compatibili? Ne parleranno il 25 settembre a Trieste Next 2015 tre esperti del settore in una conferenza organizzata da Twas , la World Academy of Sciences for the Advancement of Science in Developing Countries. Gli esperti sono Segenet Kelemu, direttore del Centro Internazionale per lo Studio della Fisiologia e l'Ecologia degli Insetti di Nairobi (Kenia), Michele Morgante, esperto di mappatura di genomi vegetali dell'Università di Udine e Alessandro Vitale (Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria, IBBA), biologo molecolare esperto di accumulo proteico nei semi. Segenet Kelemu, in particolare, è esperta di marcatori molecolari di patogenesi ed è una delle vincitrici del L’Oreal/UNESCO award. Nel 2011 ha vinto il premio TWAS per le sue ricerche in ambito agrario. Nel 2014 è stata inserita da Forbes Africa fra le 100 donne africane più influenti.


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Fao, più tecnologia alle donne per battere la fame Il ruolo delle donne in agricoltura è centrale soprattutto in Africa. Una tecnologia sviluppa a Nairobi le aiuta a far produrre di più i campi e le libera dai lavori più umili

Campo push-pull che può aiutare le donne (Immagine cortesia Segenet Kelemu)

Secondo un rapporto della FAO del 2011, se le donne avessero a disposizione le stesse risorse e lo stesso accesso alla tecnologia che hanno gli uomini, il loro contributo sarebbe impressionante: un aumento tra il 20 e il 30% dei raccolti e la liberazione dalla fame di 100-150 milioni di persone. Specialmente in Africa, il continente dove le donne svolgono un ruolo determinante nell’agricoltura, spesso dovendo contemporaneamente badare ai bambini. Una tecnologia, chiamata push-pull e sviluppata in un istituto di ricerca di Nairobi in Kenya, l’International Center for Insect Physiology and Ecology (ICIPE), le sta ora aiutando a dare quel contributo previsto dalle previsioni FAO. Ce lo ha raccontato in un colloquio a margine di un incontro organizzato dalla World Acadmy of Sciences a Trieste Next la direttrice dell’ICIPE Segenet Kelemu. Sono oramai 110 mila gli agricoltori con cui lavoriamo e nel 60% dei casi sono donne”, racconta. Ma in che cosa consiste? “Quando pensiamo alle agrobiotech”, ci tiene a precisare, “pensiamo agli OGM o ad altre tecnologie complesse, ma è perché pensiamo a una definizione limitata della tecnologia”.


La tecnologia push-pull può sembrare una semplice ricetta su come organizzare i campi di mais per ottenere buoni raccolti, ma contemporaneamente aiuta a combattere gli insetti e a non impoverire troppo il terreno di acqua e nutrienti. Semplice, apparentemente lineare, eppure una tecnologia estremamente efficace. “Tutto è cominciato una decina di anni fa, quando un ricercatore del nostro istituto si è accorto delle proprietà repellenti delle piante di desmodium, una pianta leguminosa”. Si è allora pensato di piantarla intervallata al mais, ottenendo così un allontanamento naturale degli insetti. Nel corso di questi anni, la tecnologia push-pull si è in realtà raffinata. Oggi i campi di mais sono circondati da un’altra tipologia di piante, questa volta foraggere, che al contrario del desmodium producono sostanze che attirano gli insetti. In questo modo si favorisce il deposito delle uova altrove rispetto al mais. “Si usa la brachiaria”, spiega la Kelemu, “che inoltre produce una sostanza che impedisce naturalmente alle uova degli insetti di svilupparsi completamente e dare origine a nuovi insetti”. Ma non è tutto, perché la tecnologia è stata abbondantemente studiata sul campo in questi anni, permettendo di scoprire che i vantaggi del push-pull non di fermano qua. “Abbiamo scoperto che il desmodium ha ottime proprietà azotofissatrici: fino a 160 chilogrammi per ettaro”, precisa Segenet Kelemu, permettendo così di ridurre sensibilmente la quantità di fertilizzanti necessari per sostenere la produzione. “E sappiamo che non dover far ricorso ai fertilizzanti chimici, per molti agricoltori africani, è un importante risparmio di risorse economiche”, spiega la Kelemu. In più, il desmodium aiuta a mantenere l’umidità nei campi durante la stagione secca, aiutando a salvaguardare preziosissima acqua. L’ICIPE ora è impegnato nella produzione di manuali divulgativi per allargare il bacino di agricoltori che utilizzano questa innovazione oltre l’Etiopia (il paese natale della Kelemu), il Kenya e gli altri paesi dell’Africa Orientale. Sul piano economico, questa tecnologia ha ricadute importantissime, “perché permette di redistribuire il lavoro nelle famiglie e di sollevare le donne dai compiti più umili e meno importanti“. Campi più produttivi, quindi, significano non solo la


possibilità di avere maggiori risorse per contrastare la fame e i bisogni diretti della famiglia, ma anche la possibilità di entrare nel mercato dei generi alimentari, soprattutto per le donne. In un continente africano che si sta trasformando così velocemente sotto il profilo economico, con fenomeni importanti come l’urbanizzazione e l’emergere della classe media, anche l’agricoltura sta iniziando a trasformarsi per soddisfare le nuove esigenze. “Le nuove classi medie, per esempio, consumano prodotti più raffinati, diversi dalla tradizione, e si tratta di un fenomeno che colpisce soprattutto nelle grandi aree urbane”. Una tecnologia semplice come il push-pull è quindi un’occasione per avvicinarsi a questa crescita economica anche per gli agricoltori con meno risorse, donne in testa.


Trieste Next, Panariti: Trieste si conferma città di scienza e conoscenza 15 September 2015

(AGENPARL) – Trieste, 15 set 2015 – Trieste Next è la conferma che Trieste è la città della scienza e della conoscenza. Capace di sviluppare sul e con il territorio percorsi virtuosi in cui aziende ed istituzioni, centri di ricerca e innovazione, istruzione, università e form azione si relazionano per favorire la diffusione della conoscenza e contribuire alla creazione di posti di lavoro di qualità. Lo ha detto questa mattina l’assessore regionale al Lavoro e all’Istruzione, Loredana Panariti, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della quarta edizione del salone europeo della ricerca scientifica, in programma nel capoluogo dal 26 al 27 settembre. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, il rettore dell’Università, Maurizio Fermeglia, la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, il direttore di Trieste Next, Filiberto Zovico, insieme a rappresentanti di


Area Science Park, Sissa Medialab, Confindustria Venezia Giulia, Solgar Italia Multinutrient e Trieste Trasporti. Un evento, Trieste Next, che non solo racconta e celebra le eccellenze scientifiche di Trieste a livello internazionale, ma innesca infatti proficui dialoghi e relazioni tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa. Un rapporto quanto mai vivo, che in questa tre giorni si sviluppa attraverso 100 appuntamenti, 150 relatori nazionali ed internazionali, con il contributo di 100 diversi partner. Proprio dal ruolo della ricerca e dalle ricadute industriali che essa può generare muove il tema portante di questa edizione, “BIOlogos, il futuro della vita”, che percorre i nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie. “Credo – ha detto in proposito l’assessore Panariti – che da Trieste, attraverso questo festival e con il lavoro delle sue due Università, del suo parco scientifico, degli oltre 30 istituiti di ricerca e dei tantissimi studiosi che vi operano, si potrà dare una spinta positiva per sviluppare a Trieste e nell’intero Friuli Venezia Giulia un territorio nel quale coltivare la conoscenza e l’innovazione, valorizzandone le ricadute occupazionali e di crescita dell’intera comunità; una opportunità quindi utile anche nella riduzione delle diseguaglianze e per costruire una regione inclusiva e migliore”. È quanto rende noto la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Trieste Next 2015


Notizie dalla Giunta 15.09.2015 16:14

TRIESTENEXT: PANARITI, TS SI CONFERMA CITTÀ DI SCIENZA E CONOSCENZA Trieste, 15 set 2015 ­ Trieste Next è la conferma che Trieste è la città della scienza e della conoscenza. Capace di sviluppare sul e con il territorio percorsi virtuosi in cui aziende e istituzioni, centri di ricerca e innovazione, istruzione, università e formazione si relazionano per favorire la diffusione della conoscenza e contribuire alla creazione di posti di lavoro di qualità. Lo ha detto questa mattina l'assessore regionale al Lavoro e all'Istruzione del Friuli Venezia Giulia Loredana Panariti intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della quarta edizione del Salone europeo della ricerca scientifica, in programma nel capoluogo dal 25 al 27 settembre. All'incontro con i giornalisti sono intervenuti il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, il rettore dell'Università Maurizio Fermeglia, la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, il direttore di Trieste Next Filiberto Zovico, insieme a rappresentanti di Area Science Park, SISSA Medialab, Confindustria Venezia Giulia, Solgar Italia Multinutrient e Trieste Trasporti. Un evento, Trieste Next, che non solo racconta e celebra le eccellenze scientifiche di Trieste a livello internazionale, ma innesca infatti proficui dialoghi e relazioni tra il mondo della ricerca e quello dell'impresa. Un rapporto quanto mai vivo, che in questa tre giorni si sviluppa attraverso 100 appuntamenti, 150 relatori nazionali e internazionali, con il contributo di 100 diversi partner.

Filiberto Zovico (Direttore Trieste Next), Roberto Cosolini (Sindaco Trieste), Loredana Panariti (Assessore regionale Ricerca e Università), Maria Teresa Bassa Poropat (Presidente Provincia Trieste) e Maurizio Fermeglia (Rettore Università Trieste) alla presentazione della IV edizione di "Trieste Next ­ Salone europeo della ricerca scientifica ­ Trieste 25­27 settembre 2015", a Palazzo Gopcevich ­ Trieste 15/09/2015 (Foto Comune Trieste)

Proprio dal ruolo della ricerca e dalle ricadute industriali che essa può generare muove il tema portante di questa edizione, BIOlogos, il futuro della vita, che percorre i nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie. "Credo ­ ha detto in proposito l'assessore Panariti ­ che da Trieste, attraverso questo Festival e con il lavoro delle sue due Università, del suo Parco scientifico, degli oltre 30 istituiti di ricerca e dei tantissimi studiosi che vi operano, si potrà dare una spinta positiva per sviluppare a Trieste e nell'intero Friuli Venezia Giulia un territorio nel quale coltivare la conoscenza e l'innovazione, valorizzandone le ricadute occupazionali e di crescita dell'intera comunità; una opportunità quindi utile anche nella riduzione delle diseguaglianze e per costruire una regione inclusiva e migliore". ARC/PPD


Science, Technology and Innovation Cooperation between Sub‐Saharan Africa and Europe

Roundtable: Bioscience and Africa at Trieste Next 2015

Roundtable: Bioscience and Africa at Trieste Next 2015 A roundtable discussion on the role of bioscience in boosting African agriculture will take place at the Trieste Next meeting in Italy. “The roundtable will explore how innovation in bioscience can help feed Africa and other developing regions,” says an announcement published on The World Academy of Sciences (TWAS) website. The discussions will be led by scientists Segenet Kelamu of the International Centre of Insect Physiology and Ecology (Kenya), Michele Morgante from the University of Udine (Italy), and Alessandro Vitale from the Institute of Agricultural Biology and Biotechnology (Italy). [Image credit: Flickr, USAID] Published on 2 Sep 2015


TRIESTE NEXT 2015­BIOLOGOS. NELLA GIORNATA DI SABATO 26 ATTESI OSPITI INTERNAZIONALI (JOS DE BLOK, STEVE CHAN) E PRESENZE NAZIONALI (ANDREA SEGRE’, ANTONINO DI PIETRO E MOLTI ALTRI..) Il Giornale del Friuli

4^ edizione, Trieste 25 I 26 I 27 settembre 2015 DENSA DI APPUNTAMENTI LA SECONDA GIORNATA DI TRIESTE NEXT: SABATO SI APRE CON UN FOCUS TUTTO DEDICATO ALLA RICERCA CHE INCONTRA L’IMPRESA CON LA PRESENTAZIONE DI CINQUE STARTUP D’ECCELLENZA DEL SETTORE BIOTECH IL PIÙ IMPORTANTE MANAGER SANITARIO DEI PAESI BASSI JOS DE BLOK RACCONTERA’ COME SI PUO’ RIVOLUZIONARE IL SISTEMA DI ASSITENZA SANITARIA CON L’INNOVATIVO SISTEMA DI CURA A DOMICILIO BUURTZORG IN UNA TAVOLA ROTONDA CON LA PRESIDENTE DEBORA SERRACCHIANI SUL FRONTE DELLE TECNOLOGIE DIGITALI STEVE CHAN, TRA I MASSIMI ESPERTI MONDIALI DI BIG DATA, DOCENTE DI CYBER ANALYTICS, SPIEGHERA’ COME INTERNET OF THINGS E BIG DATA POSSONO CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL SUD DEL MONDO LE NUOVE FRONTIERE DELLA DERMATOLOGIA ANTIAGING SARANNO SPIEGATE DA ANTONINO DI PIETRO, FONDATORE DELL’ISTITUTO DERMOCLINICO VITA CUTIS DI MILANO, MENTRE IL DIRETTORE GENERALE DI ICGEB MAURO GIACCA INTERVERRA’ SUGLI OGM NEL SETTORE AGROALIMENTARE E SULLA MEDICINA RIGENERATIVA (ORE 16.30 E 18.30) ATTESO ALLE 17.00 L’AGROECONOMISTA, PALADINO DELL’ANTI­SPRECO, ANDREA SEGRÈ, CON IL SUO ULTIMO LIBRO L’ORO NEL PIATTO, CHE PROPONE UN NUOVO MODO DI GUARDARE AL CIBO. IL TEMA DELL’EDUCAZIONE ALIMENTARE DOVREBBE ENTRARE NELLA MATERIE DI INSEGNAMENTO: APPELLO ALLA #BUONASCUOLA TRIESTE­ Ancora ricco di appuntamenti il secondo giorno di TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che fino a domenica offre una full immersion nel mondo della ricerca scientifica con centinaia di appuntamenti e la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali. Anche la seconda giornata si apre all’insegna del rapporto tra ricerca e impresa. Dopo l’importante workshop dedicato al comparto del BioHighTech, che ha caratterizzato la giornata di apertura, concluso dalla sottoscrizione del primo “Accordo Quadro tra Università di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di Specializzazione Intelligente”, la mattinata di sabato si apre con un focus dedicato al trasferimento tecnologico, tema presente in tutte le passate edizioni ed elemento portante di Trieste Next.. Il Ridotto del Teatro Verdi ospita dalle 9.45 l’incontro “La ricerca incontra l’impresa”, con la presentazione di cinque startup d’eccellenza del settore biotech selezionate tra i progetti internazionali del portale TechMarket Place, un incontro curato da Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia e Intesa Sanpaolo, che nell’incontro presenterà anche il suo studio «Il biotech e il Nordest» da cui emerge che dal 2008 al 2013 la globalità delle imprese del Friuli Venezia Giulia ha immolato sull’altare della crisi più del 10% del proprio fatturato, ma nella stessa regione il cluster BioHighTech è invece cresciuto per dimensioni di business del 20,8%, e ha anche mantenuto una redditività alta. Ecco perché anche la Regione Fvg, nell’ambito della nuova politica comunitaria di sviluppo territoriale 2014­ 2020, ha deciso di credere nella Smart Health. In chiusura il dibattito con Alberto Baban, Roberto Cosolini, Maurizio Fermeglia, Sergio Razeto e Rosario Rizzuto moderato da Paolo Gubitta. Sempre al Ridotto del Verdi, alle 12.00, secondo appuntamento con la sessione speciale Solgar Incontra incentrata sul concetto di “buon” invecchiamento, con esperti del settore della nutraceutica. Protagonista dell’incontro odierno il medico specialista in cardiologia e divulgatore scientifico Davide Terranova con l’incontro “Lo spettacolo del Cuore”. E’ possibile rivoluzionare il sistema di assistenza sanitaria in Italia? A raccontare gli scenari futuri per la gestione dell’assistenza sanitaria il più grande manager sanitario dei Paesi Bassi Jos de Blok (ore 16.30 Salone di Rappresentanza – Regione Friuli Venezia Giulia), medaglia RSA Albert per l’Innovazione. De Blok è fondatore dell’innovativo sistema di cura a domicilio Buurtzorg, un innovativo sistema autogestito ed efficiente in cui 12 infermieri si prendono cura di 10 mila utenti per qualsiasi tipo di patologia. Un modello autogestito che fa sì che i costi generali di struttura siano molto bassi. Nata come esperimento nel 2007, con un team di 4 infermieri, nel 2013 la rete di Buurtzorg – gestita da un unico ufficio centrale di 30 persone – ha coinvolto oltre 630 team, per un totale di 6500 infermieri e di 60.000 pazienti assistiti in un anno, per un fatturato di 180 milioni di euro. Un modello applicabile anche in Italia? Jos de Blok ne discuterà in una tavola rotonda con la presidente della Regione Debora Serracchiani, il sindaco Roberto Cosolini e il rettore Maurizio Fermeglia.


Modera l’incontro il direttore del Piccolo Paolo Possamai. Nell’era di internet ogni giorno sono sempre più numerosi i dispositivi connessi alla rete. Dieci anni fa erano circa 500 milioni. Oggi, si va dai 10 ai 20 miliardi di dispostivi connessi, fra cinque anni si ipotizza potrebbero essere dai 40 ai 50 miliardi. Come possiamo allora gestire la moltitudine di dati che abbiamo a disposizione? Un fenomeno che si chiama Big Data e che può diventare utile per contribuire allo sviluppo del Sud del mondo. A spiegarcelo Steve Chan (ore 18 Salone di Rappresentanza – Regione Friuli Venezia Giulia incontro a cura di ICTP) docente di Cyber Analytics all’Università di Swansea, nonché professore di Sensemaking e Visualization Analytics alla Hawaii Pacific University. Esperto di Big Data, Steve Chan esplorerà l’era della rivoluzione digitale e l’enorme quantitativo di dati generati dal numero crescente di dispositivi connessi a Internet per capire come questo potrà influire sui paesi in via di sviluppo, sulla sostenibilità e la sicurezza globale. Al dibattito, moderato dal giornalista del Corriere della Sera Massimo Sideri, parteciperà anche il rettore Maurizio Fermeglia, con Simone Sala e Marco Zennaro. Ulteriore sede di dibattito il Cortile interno del Palazzo regionale che ospiterà incontri sin dalla mattinata. Alle 10.00 le nuove frontiere della dermatologia antiaging saranno esplorate con un grande ospite di questa edizione, il dermatologo, fondatore e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano Antonino Di Pietro. Alle 15 presentazione di “Cibo, salute e business: neuroscienze e marketing tradizionale”, un volume di Gianpiero Lugli (Egea) che ci spiega come il rapporto tra cibo e mente sià più complesso del solo gusto: conoscendo i meccanismi con cui il cervello assegna un gradimento agli alimenti possiamo imparare a preferire i cibi ipocalorici e quelli più sani, frenando le scelte compulsive che causano obesità Alle 17.00 presentazione del libro Anticipare il futuro, autori il rettore dell’Università di Udine Alberto Felice De Toni e Roberto Siagri, presidente e amministratore delegato di Eurotech. Il libro esamina il cambiamento come elemento costante della nostra vitaDialoga con gli autori Paolo Gubitta, docente di Organizzazione aziendale, Università di Padova; direttore scientifio Area imprenditorialità, CUOA Business School Conduce Marco Panara, giornalista la Repubblica Affri & Finanza In collaborazione con Egea Alle 18.30 il programma prevede due “big” di casa nostra, il Direttore di ICGEB Mauro Giacca e Gianfranco Sinagra, docente di cardiologia dell’Università di Trieste e direttore SC Cardiologia Ospedale di Cattinara che interverranno sulle cure del futuro, ovvero la medicina rigenerativa. Nell’incontro, condotto dalla blogger di Io Donna­Corriere della Sera Eliana Liotta, si spiegherà la nuova frontiera della scienza medica, che potrà sconfiggere i trapianti, l’Alzheimer, le malattie croniche. IL VILLAGGIO DI PIAZZA UNITA’ E GLI SPAZI IN CENTRO: LA CITTÀ INCONTRA LA SCIENZA Ricco il programma di appuntamenti che animeranno piazza Unità e altri spazi del centro a partire dalle 10.30 (Area Talk a cura di Università di Trieste e Fondazione Italiana Fegato ONLUS) con Siamo ciò che mangiamo? L’alimentazione che previene le malattie del fegato, presente, tra gli altri, con Claudio Tiribelli, docente di Gastroenterologia dell’Università di Trieste. Alle 12.00 sarà la volta del dibattito dedicato a Conoscere il DNA aiuta a curare meglio?, introdotto da Alberto Tommasini, pediatra immunologo, con Giuseppe Novelli, genetista sperimentale, docente di Genetica medica e rettore Università di Roma “Tor Vergata” e Serena Zacchigna di ICGEB Le vaccinazioni tra biotecnologie, scienza e società, saranno al centro dell’incontro delle 15 introdotto da Pio d’Adamo, docente di Genetica medica dell’Università di Trieste. Alle 17.00 uno dei talk più attesi del pomeriggio con l’agroeconomista Andrea Segrè presidente della Fondazione Edmund Mach e fondatore di Last Minute Market, che presenterà il suo ultimo libro L’oro nel piatto con il direttore generale di AcegasApsAmga Roberto Gasparetto e la conduzione della giornalista Rai Marinella Chirico. Il libro di Segrè tratta i temi dell’educazione alimentare aprendo un nuovo modo di guardare al cibo ‘quotidiano’, non ossessionato dagli ‘spadellatori’ televisivi e dalla necessità di alimentarsi con le nicchie più preziose (e costose) dell’agroalimentare, ma che invita piuttosto a guardare al cibo ‘medio’ e di qualità, quello realmente possiamo avere a portata di mano nel nostro quotidiano. Il tema dell’educazione alimentare, che lui vorrebbe assimilata all’educazione civica che si insegna fin da piccoli sui banchi di scuola, è l’ultimo cavallo di battaglia del paladino dell’anti­spreco di origine triestina: Andrea Segrè e Susanna Tamaro, con il ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti, hanno lanciato un appello già due anni fa, ma nemmeno la #buonascuola ha fatto entrare ufficialmente questo insegnamento fra le materie della scuola pubblica. Si discuterà di Ogm e le controversie ambientali in tribunale nell’incontro con Mauro Bussani alle 15 al Museo Revoltella a seguire (ore 16.30) dibattito su Ogm nel settore agro­ alimentare: Il diritto fra precauzione e innovazione, con lo stesso Mauro Bussani, il funzionario del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali Dario Bevilacqua, Mauro Giacca e il rettore della Sissa Guido Martinelli. Di Cucina molecolare tra chimica e fisica parlerà Francesco Longo dell’Università di Trieste e Franco Zanini di Elettra Sincrotrone Trieste alle 16.30 al Salone degli Incanti. Gli OGM nel settore agro­alimentare saranno al centro dello spettacolo di scena alle 15.00 al Museo rivoltella : i migliori studenti dei corsi di Sistemi giuridici comparati e Diritto comparato dei contratti (Università di Trieste) insceneranno una controversia per mettere a confronto due diversi sistemi giuridici, quello italiano e quello statunitense. Gran finale di giornata alle 20.30 al Teatro Miela, con lo spettacolo teatrale “Una passione viscerale” che utilizzerà recitazione, danza, cibo e scenografie virtuali per raccontare la vita del Nobel 1904 Ilya Metchnikof, scopritore dei batteri “buoni” dell’intestino, attraverso la biografia della moglie Olga Belokopitova.


SCIENZA

La salvezza dell’Africa è nelle biotecnologie Ospite a Trieste Next il 25 settembre la scienziata keniota Segenet Kelemu. Michele Morgante: «In italia dibattito ideologico» di Giulia Basso 11 settembre 2015

Segenet Kalemu nel suo laboratorio in Kenya

TRIESTE Un famoso motto attribuito a Confucio recita: «Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno, insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita». Un concetto che la scienziata keniota Segenet Kelemu ha tradotto e


fatto proprio. Lei è convinta che «fare ricerca in Africa e per l'Africa si può», e a questo impegno ha dedicato tutta la vita. Prima tornando in Africa, dopo 25 anni di studi all'estero, per dare il proprio contributo allo sviluppo del continente. Poi dirigendo il BecA Hub, un centro di ricerca d'eccellenza internazionale per le bioscienze in campo agricolo sito a Nairobi, dove si aggiornano e lavorano in laboratori d'avanguardia molti scienziati africani, che così non sono costretti ad emigrare per farlo. «L'aggiornamento nella scienza è cruciale per la sicurezza alimentare – spiega la scienziata keniota ­. Finché noi africani non avremo noi stessi la conoscenza adatta a risolvere i nostri problemi soffriremo la fame”. Oggi Kelemu dirige l'ICIPE, il Centro Internazionale per lo Studio della Fisiologia e l'Ecologia degli Insetti di Nairobi, dove continua a lavorare per lo sviluppo dell'agricoltura in Africa. Inserita da Forbes Africa tra le cento donne più influenti del 2014, arriverà nella città giuliana in occasione di Trieste Next, per partecipare, il 25 settembre alle 18 presso il Salone di Rappresentanza della Regione di Piazza Unità, a una tavola rotonda organizzata da Twas (Third World Academy of Sciences) dal titolo “Chiedi all'Africa. Le biotecnologie in ambito agricolo possono fare la differenza?”. Insieme a lei Alessandro Vitale, dirigente di ricerca del Cnr all’Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria a Milano, dove si occupa di biologia molecolare e cellulare delle piante, la giornalista Alessandra Ressa, che modererà l'incontro e Michele Morgante, professore di Genetica presso l'Università di Udine. «Se l'idea è quella di “nutrire il pianeta”, come dice l'Expo – spiega proprio Morgante – è un'illusione pensare che il modello italiano, con la sua enfasi sui prodotti biologici e Slow Food, possa essere la ricetta per sfamare il resto del mondo. Stime recenti avvertono che nel 2050 la popolazione mondiale potrebbe raggiungere quota 10 miliardi. E che, grazie a un maggiore benessere, saranno sempre di più le persone che passeranno da una dieta a base di soli cereali e vegetali a una dieta a base di alimenti animali, molto più dispendiosa a livello di risorse agricole e idriche». Per sfamare il pianeta si prevede dunque che da qui al 2050 dovremmo riuscire a produrre circa il 50% di alimenti in più senza aumentare la superficie coltivata, riducendo l'impatto ambientale della produzione agricola, utilizzando


meno fertilizzanti e prodotti chimici e meno acqua. «Le biotecnologie ­ contiua Morgante ­ sono una delle possibili soluzioni a queste esigenze: molti ritengono che per vincere questa sfida non si possa prescindere da un pesante investimento nella ricerca biotecnologica». Eppure anche in Paesi economicamente benestanti la percezione legata agli Ogm è differente, basti prendere proprio l'Italia e gli Stati Uniti: «Credo che in Europa il dibattito sia molto più ideologicizzato rispetto agli Usa e molto legato al nostro modello economico. In Italia la cultura progressista abiura le biotecnologie e abbraccia un modello di agricoltura per ricchi, mentre il principe del capitalismo, Bill Gates, con la sua fondazione finanzia la ricerca biotecnologica per i Paesi poveri. L'opposizione italiana agli Ogm si è giocata tutta intorno al Monsanto 810, un mais modificato geneticamente per resistere a determinati parassiti – prosegue Morgante –. Ma ci sono tanti altri prodotti e tecnologie che vanno oltre gli Ogm, intervenendo in maniera mirata per provocare modificazioni genetiche. Penso per esempio al genome editing, una tecnologia che induce delle mutazioni in un punto preciso del genoma senza l'inserimento di Dna estraneo, analoghe a ciò che si potrebbe generare in natura. Sono tecnologie con grandi potenzialità in campo biomedico e agricolo: ora sarà da vedere come verranno recepite dalla legislazione e quale sarà la reazione dell'opinione pubblica». Un ultimo tema caldo che sarà trattato nel dibattito è legato infine alla proprietà intellettuale: le biotecnologie sviluppate nei Paesi occidentali vengono protette attraverso brevetti. Ma se non se ne concede l'utilizzo nei Paesi in via di sviluppo la loro utilità per “sfamare il pianeta” viene inevitabilmente meno. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Cronaca PARTECIPERÀ ANCHE IL NOBEL MOSER

Trieste sempre più città della scienza e della conoscenza Presentata l'edizione 2015 del Salone europeo della ricerca scientifica, in programma nel capoluogo dal 26 al 27 settembre. Il tema portante di questa edizione sarà ‘BIOlogos, il futuro della vita’

La presentazione di Trieste Next

TRIESTE - «Trieste Next è la conferma che Trieste è la città della scienza e della conoscenza. Capace di sviluppare sul e con il territorio percorsi virtuosi in cui aziende ed istituzioni, centri di ricerca e innovazione, istruzione, università e formazione si relazionano per favorire la diffusione della conoscenza e contribuire alla creazione di posti di lavoro di qualità». Lo ha detto questa mattina l'assessore regionale al Lavoro e all'Istruzione, Loredana Panariti, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della quarta edizione del Salone europeo della ricerca scientifica, in programma nel capoluogo dal 26 al 27 settembre. 100 appuntamenti con 150 relatori internazionali Un evento, Trieste Next, che non solo racconta e celebra le eccellenze scientifiche di Trieste a livello internazionale, ma innesca infatti proficui dialoghi e relazioni tra il mondo della ricerca e quello dell'impresa. Un rapporto quanto mai vivo, che in questa tre giorni si sviluppa attraverso 100 appuntamenti, 150 relatori nazionali ed internazionali, con il contributo di 100 diversi partner. Proprio dal ruolo della ricerca e dalle ricadute industriali che essa può generare muove il tema portante di questa edizione, ‘BIOlogos, il futuro della vita’, che percorre i nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie. Dalla scienza nuovi posti di lavoro per il territorio All'incontro con i giornalisti sono intervenuti il sindaco di Trieste,


Roberto Cosolini, il rettore dell'Università, Maurizio Fermeglia, la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, il direttore di Trieste Next, Filiberto Zovico, insieme a rappresentanti di Area Science Park, Sissa Medialab, Confindustria Venezia Giulia, Solgar Italia Multinutrient e Trieste Trasporti. «Credo - ha detto in proposito l'assessore Panariti - che da Trieste, attraverso questo festival e con il lavoro delle sue due Università, del suo parco scientifico, degli oltre 30 istituti di ricerca e dei tantissimi studiosi che vi operano, si potrà dare una spinta positiva per sviluppare a Trieste e nell'intero Friuli Venezia Giulia un territorio nel quale coltivare la conoscenza e l'innovazione, valorizzandone le ricadute occupazionali e di crescita dell'intera comunità». E’ toccato sindaco Cosolini riassumere gli obiettivi perseguiti da Trieste Next: «Rafforzare il legame tra il sistema della ricerca in città con un grande evento e trasferire il potenziale valore di sistema­imprese per creare posti di lavoro di alta qualità intellettuale e non solo». A chiudere sarà il Nobel Edvard I. Moser A chiusura della quarta edizione del festival, domenica 27 settembre, ci sarà il Premio Nobel in carica per la Medicina, Edvard I. Moser che illustra per la prima volta in Italia lo studio rivoluzionario sulle cellule cerebrali che ci consentono di orientarci, il cosiddetto ‘Gps biologico’, che e gli è valso il Nobel 2014. Tra gli ospiti di questa edizione anche Jos De Blok, Segenet Kelemu, Steve Chan, Edoardo Boncinelli, Alberto Baban, Antonino Di Pietro, Lidia Larizza, Giuseppe Novelli, Giorgio Metta, Paolo Bianco, Vittorino Andreoli, e molti altri..


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TriesteNext2015 presenta “Il futuro della Vita” Dal 25 al 27 settembre si riaccendono i riflettori sulle frontiere più innovative e i temi più attuali della ricerca scientifica internazionale. Ospite di eccezione il Nobel Edvard I. Moser

15/09/2015

Con un calendario di oltre 100 appuntamenti, la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali e il contributo di oltre 100 partner, torna tra il 25 e il 27 settembre TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che per tre giorni offre lectio magistralis, dibattiti, approfondimenti e laboratori nella città che con le sue due università, il suo parco scientifico, gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di “fermano” a 5.7 ricercatori) è una vera e propria città-simbolo della scienza e della conoscenza. CLICCA QUI PER CONOSCERE IL PROGRAMMA COMPLETO Promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost – Presidente del Comitato Scientifico il rettore dell’Università di Trieste Maurizio Fermeglia, Direttore Filiberto Zovico, curatore Antonio Maconi - con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati , il festival non solo racconta e celebra l’eccellenza scientifica della città di Trieste a livello internazionale, ma innesca proficui dialoghi e relazioni tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa. Un rapporto quanto mai vivo in Friuli Venezia Giulia, regione d’eccellenza a livello nazionale nel BioHighTech, settore che riunisce oltre 150 imprese d’innovazione attive nei campi del biomedicale, del biotecnologico e della bioinformatica, a formare l’unico distretto tecnologico italiano capace di raggruppare aziende e competenze scientifiche e socio-sanitarie che abbracciano tutte le scienze mediche, chirurgiche e della vita, con esperienze avanzate già operative in campo sanitario e assistenziale.


Sarà proprio il BIOHIGHTECH COMPANIES DAY ad aprire ufficialmente, venerdì 25 settembre, la quarta edizione di Trieste Next (dalle 9.00 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione), con un’intera giornata di incontro e dibattito - curata da CBM Centro di Biomedicina Molecolare e Confindustria Venezia Giulia - per presentare questo Cluster d’eccezione che coinvolge, complessivamente, circa 5mila addetti con un fatturato di ottocento milioni di euro. Apertura di lavori con l’assessore regionale Loredana Panariti e il presidente di CBM Edvino Jerian. A conclusione di giornata atteso l’intervento del vicepresidente della Regione FVG Sergio Bolzonello, seguito dalla sottoscrizione del primo “Accordo Quadro tra Università degli Studi di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di Specializzazione Intelligente”: il rettore Maurizio Fermeglia e il presidente Confindustria Venezia Giulia Sergio Razeto sottoscriveranno l’accordo alla presenza del sindaco Roberto Cosolini. Proprio dal ruolo della ricerca e le importanti ricadute industriali che può generare, muove il tema portante di questa edizione, “BIOlogos – The Future of Life”, che percorre i nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie con ricercatori e scienziati di fama mondiale, imprenditori, filosofi, giornalisti e studenti (170 i volontari di questa edizione e oltre 300 gli studenti universitari da tutta Italia) che si confronteranno sulla materia ispiratrice di questa edizione, Il futuro della Vita. Ospite di eccezione in chiusura di Trieste Next 2015 (domenica 27, alle 18.00, Palazzo della Regione) il Premio Nobel per la Medicina/Fisiologia 2014 Edvard I. Moser. Cinquantatré anni, professore all’Università di Trondheim, Moser ha ricevuto il Premio Nobel con la moglie May-Britt e John O’Keefe per le sue rivoluzionarie scoperte del sistema di cellule cerebrali che ci permette di orientarci, una “rete” che permette al cervello di avere costantemente le coordinate spaziali del luogo in cui si trova. La presentazione, per la prima volta in Italia, della scoperta di questo cosiddetto “Gps biologico” sarà il tema della sua lectio magistralis, nell’evento curato da SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e Università di Trieste.


17:32 15 Settembre 2015

Ricerca: Panariti,Trieste Next per diffusione scienza e conoscenza (AGI) - Trieste, 15 set. - Trieste Next e' la conferma che Trieste e' la citta' della scienza e della conoscenza. Capace di sviluppare sul e con il territorio percorsi virtuosi in cui aziende ed istituzioni, centri di ricerca e innovazione, istruzione, universita' e formazione si relazionano per favorire la diffusione della conoscenza e contribuire alla creazione di posti di lavoro di qualita'. Lo ha detto questa mattina l'assessore regionale al Lavoro e all'Istruzione, Loredana Panariti, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della quarta edizione del Salone europeo della ricerca scientifica, in programma nel capoluogo il 26 e 27 settembre. Un evento che non solo racconta e celebra le eccellenze scientifiche di Trieste a livello internazionale, ma innesca infatti proficui dialoghi e relazioni tra il mondo della ricerca e quello dell'impresa. Un rapporto quanto mai vivo, che durante il Salone si sviluppa attraverso 100 appuntamenti, 150 relatori nazionali ed internazionali, con il contributo di100 diversi partner. Proprio dal ruolo della ricerca e dalle ricadute industriali che essa puo' generare muove il tema portante di questa edizione, "BIOlogos, il futuro della vita", che percorre i nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie. "Credo - ha detto Panariti - che da Trieste, attraverso questo festival e con il lavoro delle sue due Universita', del suo parco scientifico, degli oltre 30 istituiti di ricerca e dei tantissimi studiosi che vi operano, si potra' dare una spinta positiva per sviluppare a Trieste e nell'intero Friuli Venezia Giulia un territorio nel quale coltivare la conoscenza e l'innovazione, valorizzandone le ricadute occupazionali e di crescita dell'intera comunita'; una opportunita' quindi utile anche nella riduzione delle diseguaglianze e per costruire una regione inclusiva e migliore". (AGI) Ts1/VicVai sul sito di AGI.it


Trieste Next, al via il 25 settembre: grande attesa per il Premio Nobel per la Medicina Edvard I. Moser

15.09.2015 | 16.35 – Con un calendario di oltre 100 appuntamenti, la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali e il contributo di oltre 100 partner, torna tra il 25 e il 27 settembre la quarta edizione di TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che per tre giorni offre lectio magistralis, dibattiti, approfondimenti e laboratori nella città che con le sue due università, il suo parco scientifico, gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di “fermano” a 5.7 ricercatori) è una vera e propria città-simbolo della scienza e della conoscenza. Promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost – Presidente del Comitato Scientifico il rettore


dell’Università di Trieste Maurizio Fermeglia, Direttore Filiberto Zovico, curatore Antonio Maconi – con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste,AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati , il festival non solo racconta e celebra l’eccellenza scientifica della città di Trieste a livello internazionale, ma innesca proficui dialoghi e relazioni tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa. Un rapporto quanto mai vivo in Friuli Venezia Giulia, regione d’eccellenza a livello nazionale nel BioHighTech, settore che riunisce oltre 150 imprese d’innovazione attive nei campi del biomedicale, del biotecnologico e della bioinformatica, a formare l’unico distretto tecnologico italiano capace di raggruppare aziende e competenze scientifiche e socio-sanitarie che abbracciano tutte le scienze mediche, chirurgiche e della vita, con esperienze avanzate già operative in campo sanitario e assistenziale. Sarà proprio il BIOHIGHTECH COMPANIES DAY ad aprire ufficialmente, venerdì 25 settembre, la quarta edizione di Trieste Next (dalle 9.00 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione), con un’intera giornata di incontro e dibattito – curata da CBM Centro di Biomedicina Molecolare e Confindustria Venezia Giulia – per presentare questo Cluster d’eccezione che coinvolge, complessivamente, circa 5mila addetti con un fatturato di ottocento milioni di euro. Apertura di lavori con l’assessore regionale Loredana Panariti e il presidente di CBM Edvino Jerian; a conclusione di giornata atteso l’intervento del vicepresidente della Regione FVG Sergio Bolzonello, seguito dalla sottoscrizione del primo “Accordo Quadro tra Università degli Studi di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di Specializzazione Intelligente”: il rettore Maurizio Fermeglia e il presidente Confindustria Venezia Giulia Sergio Razeto sottoscriveranno l’accordo alla presenza del sindaco Roberto Cosolini.


Proprio dal ruolo della ricerca e le importanti ricadute industriali che può generare, muove il tema portante di questa edizione, “BIOlogos – The Future of Life”, che percorre i nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie con ricercatori e scienziati di fama mondiale, imprenditori, filosofi, giornalisti e studenti (170 i volontari di questa edizione e oltre 300 gli studenti universitari da tutta Italia) che si confronteranno sulla materia ispiratrice di questa edizione, Il futuro della Vita. Tra gli ospiti internazionali più attesi, da segnalare, nel primo giorno di festival (venerdì 25 alle 18.00 nel Palazzo della Regione), Segenet Kelemu, direttore generale del Centro internazionale per la fisiologia e l’ecologia degli insetti (ICIPE) di Nairobi, Premio L’Oreal Unesco 2014 per le Donne nella Scienza e tra le 100 donne più influenti al mondo secondo Forbes. Con questa scienziata di fama mondiale si affronterà il tema delle possibili soluzioni al problema della fame nel mondo, dall’Africa a tutti i paesi in via di sviluppo (si pensi che nel 2050 la popolazione raggiungerà quasi i 10 miliardi), a partire dall’utilizzo dell’agrobiotech, ovvero delle tecnologie dell’ingegneria genetica applicate all’agricoltura. All’incontro organizzato dalla TWAS a 40 anni di distanza dallo storico incontro di Asilomar (California) che ha dato inizio all’era del DNA ricombinante, interverranno anche Michele Morgante dell’Università di Udine e Alessandro Vitale di IBBA-CNR Milano. Il più influente manager sanitario dei Paesi Bassi, fondatore dell’innovativo sistema di assistenza sanitaria a domicilio Buurtzorg, nonché vincitore della RSA Albert Medal per l’Innovazione nel 2014,Jos de Blok, aprirà, poi, il dibattito su come il modello sanitario centrato sul paziente da lui ideato stia rivoluzionando – in chiave di efficienza e sostenibilità – il welfare dei Paesi Bassi. Sabato 26 settembre (alle 16.30 al Palazzo della Regione) saranno con lui protagonisti dell’incontro “Gestire la sanità, migliorare la salute” il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, il


rettore Università di Trieste Maurizio Fermeglia, la presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, con la conduzione del direttore de Il Piccolo Paolo Possamai (incontro realizzato in collaborazione con Peoplerise). Un tema attualissimo come quello delle tecnologie digitali per lo sviluppo e il fenomeno dei Big Data è al centro dell’incontro con Steve Chan, professore all’Università di Swansea, direttore dell’IBM Network Science Research Center e senior fellow al Center for Public Leadership della Harvard Kennedy School . Sempre nella giornata di sabato (ore 18.00, Palazzo della Regione), lo scienziato esplorerà l’era della rivoluzione digitale e l’enorme quantitativo di dati generati dal numero crescente di dispositivi connessi a internet (un decennio fa circa 500 milioni, oggi fino a 20 miliardi che potrebbero raddoppiare nei prossimi 5 anni) per capire come questo potrà influire sui paesi in via di sviluppo, sulla sostenibilità e la sicurezza globale. Ospite di eccezione in chiusura di Trieste Next 2015 (domenica 27, alle 18.00, Palazzo della Regione) il Premio Nobel per la Medicina/Fisiologia 2014 Edvard I. Moser. Cinquantatré anni, professore all’Università di Trondheim, Moser ha ricevuto il Premio Nobel con la moglie May-Britt e John O’Keefe per le sue rivoluzionarie scoperte del sistema di cellule cerebrali che ci permette di orientarci, una “rete” che permette al cervello di avere costantemente le coordinate spaziali del luogo in cui si trova. La presentazione, per la prima volta in Italia, della scoperta di questo cosiddetto “Gps biologico” sarà il tema della sua lectio magistralis, nell’evento curato da SISSAScuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e Università di Trieste. Tra gli oltre 150 i relatori presenti quest’anno, spiccano numerosi esponenti di punta del panorama medicoscientifico nazionale: dal celebre genetista Edoardo Boncinelli a Giorgio Metta, direttore iCubFacility Istituto Italiano di Tecnologia; da Antonino Di Pietro, dermatologo e direttore dell’Istituto


Dermoclinico Vita Cutis di Milano, a Lidia Larizza, direttore del Laboratorio di Citogenetica e Genetica Medica dell’Istituto Auxologico Italiano; ancora, Lucilla Titta, coordinatore programma Smartfood allo IEO-Istituto Europeo di Oncologia di Milano, Paolo Bianco, professore di Patologia Università di Roma “La Sapienza”, Giuseppe Novelli genetista sperimentale, docente di Genetica medica e rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata” e Gianfranco Sinagra, docente di cardiologia dell’Università di Trieste e direttore SC Cardiologia Ospedale di Cattinara Trieste. Sempre a cura di Sinagra e delle cadiologhe Rakar e Tavcar sono altri due incontri: uno per gli studenti, dedicato a come mantenere giovane il cuore (venerdì ore 9.00) e una sulla rianimazione cardiopolmonare, domenica alle 10.30. Degli oltre 100 eventi di questa edizione il 45% è organizzato dall’Università di Trieste, che vede quest’anno raddoppiata la sua presenza nei laboratori di piazza Unità (19 su 34 sono dell’Ateneo) e nella proposta di incontri, tavole rotonde e caffè scientifici (20 sono infatti organizzati dall’Ateneo o in collaborazione con esso). Sono oltre 100 i ricercatori e docenti dell’Università impegnati nelle varie iniziative di Trieste Next. Tra le tavole rotonde si citano le quattro proposte del docente di Pediatria Alessandro Ventura, organizzate in collaborazione con l’IRCSS Burlo Garofolo e con i prof. Tommasini, d’Adamo e Stocco: una sui “geni della cattiveria” con Paolo Pietrini, venerdì alle 18, una sulla conoscenza del DNA e le cure correlate, a cui parteciperà anche il genetista Novelli, rettore di Roma Tor Vergata (sabato alle 12) una sui vaccini (sabato alle 15.00) e una sui farmaci su misura, domenica alle 12.00. Tra gli EVENTI SPECIALI di questa edizione, da segnalare SOLGAR INCONTRA con quattro appuntamenti che Solgar Italia Multinutrient propone nelle tre giornate di festival (Ridotto del Teatro Verdi e Palazzo della Regione). Anche in questo caso è “Il Futuro della Vita”, e in particolare il concetto di “buon” invecchiamento, il tema portante degli


incontri. A parlarne esperti del settore della nutraceutica., lo studio degli alimenti e della loro funzione benefica sulla saluta umana. Apre il ciclo il neurscienziato Giovanni Scapagnini, esperto in meccanismi biologici dell’invecchiamento, che parlerà di “Alimentazione e cervello” (venerdì 26, ore 16.00). Sabato alle 12.30 il cardiologo, giornalista e divulgatore scientifico Davide Terranova interverrà su “Lo spettacolo del Cuore” mentre per domenica è atteso un doppio appuntamento: alle 10.30 l’esperto in Medicina Integrativa Ivo Bianchi, da sempre impegnato nella ricerca fitoterapica e nutrizionale, parlerà di “Funghi e Immunità”; gran finale con la conversazione “La scienza del benessere” con lo psichiatra di fama mondiale Vittorino Andreoli intervistato dallo scrittore e giornalista Piero Bianucci (ore 15.30, Ridotto del Teatro Verdi). Ulteriore evento speciale è la tavola rotonda LA RICERCA INCONTRA L’IMPRESA (sabato 26, ore 9.45, Ridotto Teatro Verdi). Anche in questa edizione il festival torna sui temi del trasferimento tecnologico, con un evento ancora curato da VPI-Venice Platform for Innovation and Technology Transfer, in collaborazione con CUOA Business School e Cortellazzo&Soatto. A Trieste Next 2015 – in partnership con Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia – presentazione di cinque startup d’eccellenza del settore biotech selezionate tra i progetti internazionali del portale TechMarketPlace di Intesa Sanpaolo. L’edizione 2015 di Trieste Next animerà tutta la città: cuore della manifestazione Piazza Unità d’Italia, che ospiterà la tensostruttura per le attività e i laboratori degli enti di “Trieste Città della Conoscenza”: Università di Trieste, AREA Science Park, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICGEBInternational Centre for GeneticEngineering and Biotechnology, INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare |


Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste. Il “villaggio” di Piazza Unità ospiterà le principali attività dedicate alle Scuole, uno Spazio Libri e un’area-talk. Sedi principali dei dibattiti saranno il Salone di Rappresentanza, il Cortile Interno e la Sala Predonzani della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, oltre al Ridotto del Teatro Verdi, all’Auditorium del Museo Revoltella e al Teatro Miela. Nel grande gazebo allestito in Piazza Unità dall’UNIVERSITÀ DI TRIESTE, si terranno simulazioni, dimostrazioni interattive e osservazioni dirette, che consentiranno ai visitatori di vivere da vicino l’esperienza della ricerca, con esperimenti live cui si potrà partecipare in prima persona. Saranno presentate tecnologie innovative in ambito biomedico, percorsi sensoriali per scoprire le basi genetiche dei cinque sensi, esperimenti su percezione umana, controllo cognitivo e memoria, genetica e medicina personalizzata. Alcuni laboratori riguarderanno i batteri, quelli “buoni” e quelli da cui difenderci, altri permetteranno di entrare nella quotidianità di un laboratorio biomedico, o di capire come si fanno le diagnosi da biopsia. Altissima la partecipazione di docenti, ricercatori e studenti dell’Università di Trieste a questa edizione di Trieste Next, raddoppiata rispetto allo scorso anno sia quanto a numero di laboratori (19) che quanto a studenti volontari che supportano i ricercatori nelle loro presentazioni e negli incontri, 170 ragazzi e ragazze il cui entusiasmo è uno dei aspetti più positivi del coinvolgimento della cittadinanza nella manifestazione. “Quattro passi nell’innovazione” è invece il titolo del progetto espositivo curato, sempre nel “villaggio” di Piazza Unità, da AREA SCIENCE PARK: quattro stand, quattro colori, quattro passi per entrare nel mondo della scienza e della tecnologia, della creatività e dell’innovazione di AREA Science Park: dai giochi interattivi per i più piccoli ai quiz per i più grandi; dal mondo delle bio e nanotecnologie con i ricercatori dell’ICGEB e di Elettra Sincrotrone Trieste alle nuove tecnologie con imprenditori e startupper. AREA si presenta alla città con le testimonianze di suoi protagonisti e con i più recenti progetti di ricerca radicati nel presente che parlano di


futuro. Anche quest’anno, come da consolidata tradizione, Trieste Next offre un ricco programma alle scuole di ogni ordine e grado, grazie all’impegno del Comune di Trieste e dei numerosi Enti partner. Ad accogliere bambini e ragazzi molteplici attività sul tema delle biotecnologie, salute e alimentazione, con giochi, esperimenti, incontri e approfondimenti negli spazi di Piazza Unità, nelle biblioteche, e in altri luoghi del centro città. Si spazierà da giochi-laboratori sul cibo e l’alimentazione a quelli che spiegano ricerche di ultima generazione, come l’analisi del genoma, il 3D body modeling, i nano farmaci e numerose altre tematiche oggetto di questa edizione. Sono circa 2000 gli alunni e gli studenti già prenotati per le attività dedicate alle scuole. L’Università di Trieste cura due edizioni speciali dello Science Cafe’, format ben noto al pubblico triestino: venerdì 25 in programma una conversazione su “Zirconia, dalle fonderie agli ospedali: un nuovo materiale ceramico per le protesi ossee”, mentre sabato 26 lo Science Cafe’ approfondirà il tema “Come cambia la lotta ai tumori: dalla prevenzione alla target therapy”. In occasione della mostra multimediale “Il gusto di una città. Trieste capitale del caffè”, in corso al Salone degli Incanti – promossa da Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Camera di Commercio di Trieste, illycaffè e Trieste Coffee Cluster e collegata a Expo 2015 – il festival propone una conferenza, a cura di Università di Trieste, sul tema “La cucina molecolare tra chimica e fisica” con i docenti Davide Cassi e Francesco Longo. Trieste Next 2015 darà spazio anche a momenti di SPETTACOLO E MOSTRE Gli OGM nel settore agroalimentare saranno al centro dello spettacolo di scena sabato 26 all’Auditorium del Museo Revoltella: i migliori studenti dei corsi di Sistemi giuridici comparati e Diritto comparato dei contratti (Università di Trieste) insceneranno una controversia per mettere a confronto


due diversi sistemi giuridici, quello italiano e quello statunitense. Sempre sabato, al Teatro Miela, sarà la volta dello spettacolo teatrale “Una questione viscerale” che utilizzerà recitazione, danza, cibo e scenografie virtuali per raccontare la vita del Nobel 1904 Ilya Metchnikof attraverso la biografia della moglie Olga Belokopitova. Nelle tre giornate di festival sarà visitabile in Sala Veruda la mostra “Arte o scienza? Immagini dalla ricerca”, esposizione delle opere selezionate nell’ambito della sesta edizione del concorso fotografico omonimo organizzato da Immaginario Scientifico e Università di Trieste, con la collaborazione del Centro BRAIN. In programma anche un’anteprima della mostra “Arte/Scienza/Biotecnologia” – che si svilupperà nei mesi successivi al festival – curata dal Gruppo78 in collaborazione con Science Centre Immaginario Scientifico. Verrà, invece, inaugurata il 25 settembre al Museo Petrarchesco Piccolomineo la mostra “Lacucina del mortaio e del pestello”, iniziativa curata da Alessandra Sirugo e Cristina Fenu, in collaborazione con Apicoltori Settimi &Ziani, Festival Wunderkammer, Hotel Le Corderie e SterasWines, che rimarrà visitabile fino al 3 settembre 2016. INFO: tutto il programma, le sezioni e i relatori su www.triestenext.it . Già attiva la comunità di Facebook https://www.facebook.com/triestenext e Twitter al profilo @TriesteNext ; hashtag ufficiali della manifestazione #triestenext15 #biologos .


Trieste Next 2015: dal 25 al 27 settembre torna il Salone europeo della ricerca scientifica Trieste (TS) ­ Con un calendario di oltre 100 appuntamenti, la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali e il contributo di oltre 100 partner, torna tra il 25 e il 27 settembre "Trieste Next", il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che per tre giorni offre lectio magistralis, dibattiti, approfondimenti e laboratori nella città che con le sue due università, il suo parco scientifico, gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di “fermano” a 5.7 ricercatori) è una vera e propria città­simbolo della scienza e della conoscenza. Promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost – Presidente del Comitato Scientifico il rettore dell’Università di Trieste Maurizio Fermeglia, Direttore Filiberto Zovico, curatore Antonio Maconi ­ con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati , il festival non solo racconta e celebra l’eccellenza scientifica della città di Trieste a livello internazionale, ma innesca proficui dialoghi e relazioni tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa. Un rapporto quanto mai vivo in Friuli Venezia Giulia, regione d’eccellenza a livello nazionale nel BioHighTech, settore che riunisce oltre 150 imprese d’innovazione attive nei campi del biomedicale, del biotecnologico e della bioinformatica, a formare l’unico distretto tecnologico italiano capace di raggruppare aziende e competenze scientifiche e socio­sanitarie che abbracciano tutte le scienze mediche, chirurgiche e della vita, con esperienze avanzate già operative in campo sanitario e assistenziale. Sarà proprio il BIOHIGHTECH COMPANIES DAY ad aprire ufficialmente, venerdì 25 settembre, la quarta edizione di Trieste Next (dalle 9.00 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione), con un’intera giornata di incontro e dibattito ­ curata da CBM Centro di Biomedicina Molecolare e Confindustria Venezia Giulia ­ per presentare questo Cluster d’eccezione che coinvolge, complessivamente, circa 5mila addetti con un fatturato di ottocento milioni di euro. Apertura di lavori con l’assessore regionale Loredana Panariti e il presidente di CBM Edvino Jerian; a conclusione di giornata atteso l’intervento del vicepresidente della Regione FVG Sergio Bolzonello, seguito dalla sottoscrizione del primo “Accordo Quadro tra Università degli Studi di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di Specializzazione Intelligente”: il rettore Maurizio Fermeglia e il presidente Confindustria Venezia Giulia Sergio Razeto sottoscriveranno l’accordo alla presenza del sindaco Roberto Cosolini. Proprio dal ruolo della ricerca e le importanti ricadute industriali che può generare, muove il tema portante di questa edizione, “BIOlogos – The Future of Life”, che percorre i nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie con ricercatori e scienziati di fama mondiale, imprenditori, filosofi, giornalisti e studenti (170 i volontari di questa edizione e oltre 300 gli studenti universitari da tutta Italia) che si confronteranno sulla materia ispiratrice di questa edizione, "Il futuro della Vita".


RELATORI INTERNAZIONALI E NAZIONALI Tra gli ospiti internazionali più attesi, da segnalare, nel primo giorno di festival (venerdì 25, alle 18.00 nel Palazzo della Regione), Segenet Kelemu, direttore generale del Centro internazionale per la fisiologia e l'ecologia degli insetti (ICIPE) di Nairobi, Premio L’Oreal Unesco 2014 per le Donne nella Scienza e tra le 100 donne più influenti al mondo secondo Forbes. Con questa scienziata di fama mondiale si affronterà il tema delle possibili soluzioni al problema della fame nel mondo, dall’Africa a tutti i paesi in via di sviluppo (si pensi che nel 2050 la popolazione raggiungerà quasi i 10 miliardi), a partire dall’utilizzo dell’agrobiotech, ovvero delle tecnologie dell'ingegneria genetica applicate all'agricoltura. All’incontro organizzato dalla TWAS a 40 anni di distanza dallo storico incontro di Asilomar (California) che ha dato inizio all'era del DNA ricombinante, interverranno anche Michele Morgante dell’Università di Udine e Alessandro Vitale di IBBA­CNR Milano. Il più influente manager sanitario dei Paesi Bassi, fondatore dell’innovativo sistema di assistenza sanitaria a domicilio Buurtzorg, nonché vincitore della RSA Albert Medal per l’Innovazione nel 2014,Jos de Blok, aprirà, poi, il dibattito su come il modello sanitario centrato sul paziente da lui ideato stia rivoluzionando ­ in chiave di efficienza e sostenibilità ­ il welfare dei Paesi Bassi. Sabato 26 settembre (alle 16.30 al Palazzo della Regione) saranno con lui protagonisti dell’incontro “Gestire la sanità, migliorare la salute” il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, il rettore Università di Trieste Maurizio Fermeglia, la presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, con la conduzione del direttore de Il Piccolo Paolo Possamai (incontro realizzato in collaborazione con Peoplerise). Un tema attualissimo come quello delle tecnologie digitali per lo sviluppo e il fenomeno dei Big Data è al centro dell’incontro con Steve Chan, professore all’Università di Swansea, direttore dell’IBM Network Science Research Center e senior fellow al Center for Public Leadership della Harvard Kennedy School . Sempre nella giornata di sabato (ore 18.00, Palazzo della Regione), lo scienziato esplorerà l’era della rivoluzione digitale e l’enorme quantitativo di dati generati dal numero crescente di dispositivi connessi a internet (un decennio fa circa 500 milioni, oggi fino a 20 miliardi che potrebbero raddoppiare nei prossimi 5 anni) per capire come questo potrà influire sui paesi in via di sviluppo, sulla sostenibilità e la sicurezza globale. Ospite di eccezione in chiusura di Trieste Next 2015 (domenica 27, alle 18.00, Palazzo della Regione) il Premio Nobel per la Medicina/Fisiologia 2014 Edvard I. Moser. Cinquantatré anni, professore all’Università di Trondheim, Moser ha ricevuto il Premio Nobel con la moglie May­Britt e John O’Keefe per le sue rivoluzionarie scoperte del sistema di cellule cerebrali che ci permette di orientarci, una “rete” che permette al cervello di avere costantemente le coordinate spaziali del luogo in cui si trova. La presentazione, per la prima volta in Italia, della scoperta di questo cosiddetto “Gps biologico” sarà il tema della sua lectio magistralis, nell’evento curato da SISSA­Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e Università di Trieste. Tra gli oltre 150 i relatori presenti quest’anno, spiccano numerosi esponenti di punta del panorama medico­scientifico nazionale: dal celebre genetista Edoardo Boncinelli a Giorgio Metta, direttore iCubFacility Istituto Italiano di Tecnologia; da Antonino Di Pietro, dermatologo e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano, a Lidia Larizza, direttore del Laboratorio di Citogenetica e Genetica Medica dell’Istituto Auxologico Italiano; ancora, Lucilla Titta, coordinatore programma Smartfood allo IEO­Istituto Europeo di Oncologia di Milano, Paolo Bianco, professore di Patologia Università di Roma “La Sapienza”, Giuseppe Novelli genetista sperimentale, docente di Genetica medica e rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata” e Gianfranco Sinagra, docente di cardiologia dell’Università di Trieste e direttore SC Cardiologia Ospedale di Cattinara Trieste. Sempre a cura di


Sinagra e delle cadiologhe Rakar e Tavcar sono altri due incontri: uno per gli studenti, dedicato a come mantenere giovane il cuore (venerdì ore 9.00) e una sulla rianimazione cardiopolmonare, domenica alle 10.30. Degli oltre 100 eventi di questa edizione il 45% è organizzato dall’Università di Trieste, che vede quest’anno raddoppiata la sua presenza nei laboratori di piazza Unità (19 su 34 sono dell’Ateneo) e nella proposta di incontri, tavole rotonde e caffè scientifici (20 sono infatti organizzati dall’Ateneo o in collaborazione con esso). Sono oltre 100 i ricercatori e docenti dell’Università impegnati nelle varie iniziative di Trieste Next. Tra le tavole rotonde si citano le quattro proposte del docente di Pediatria Alessandro Ventura, organizzate in collaborazione con l’IRCSS Burlo Garofolo e con i prof. Tommasini, d’Adamo e Stocco: una sui “geni della cattiveria” con Paolo Pietrini, venerdì alle 18, una sulla conoscenza del DNA e le cure correlate, a cui parteciperà anche il genetista Novelli, rettore di Roma Tor Vergata (sabato alle 12) una sui vaccini (sabato alle 15.00) e una sui farmaci su misura, domenica alle 12.00. L’alimentazione è uno dei temi che maggiormente incidono sul benessere e la salute: da qui l’incontro Siamo ciò che mangiamo? del docente Claudio Tiribelli e di Luca Miele del Policlinico Gemelli (sabato alle 10.30) e lo spettacolo di teatro scienza del gruppo della nutrizionista Roberta Situlin, sabato sera al Miela, sul Nobel che scoprì l’importanza della flora intestinale. E’ prevista anche una simulazione processuale con dibattito sugli OGM (sabato pomeriggio al Revoltella), a cura di Mauro Bussani. La ricercatrice di istologia Vanessa Nicolin parlerà di come cambia la lotta ai tumori, assieme a Matteo Biasotto, al Caffè Tommaseo domenica alle 17.00. Saranno presenti a Trieste Next anche il neoeletto rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto, il rettore dell’Università di Udine, Alberto Felice De Toni, Andrea Segré, professore Università di Bologna, nonché presidente Fondazione Edmund Mach e Last Minute Market, Gianpiero Lugli, docente Università di Parma, Paolo Gubitta, direttore Area Imprenditorialità CUOA Business School. Ampia, infine, la partecipazione dal mondo dell’impresa: Alberto Baban, presidente VeNetWork Spa e presidente Piccola Industria Confindustria, Roberto Siagri, presidente e amministratore delegato Eurotech, Sergio Razeto, presidente Wärtsilä Italia e presidente Confindustria Venezia Giulia, e Roberto Gasparetto, direttore generale AcegasApsAmga, oltre a tutti i protagonisti del Bio­High­Tech Companies Day. Tra gli EVENTI SPECIALI di questa edizione, da segnalare SOLGAR INCONTRA con quattro appuntamenti che Solgar Italia Multinutrient propone nelle tre giornate di festival (Ridotto del Teatro Verdi e Palazzo della Regione). Anche in questo caso è “Il Futuro della Vita”, e in particolare il concetto di “buon” invecchiamento, il tema portante degli incontri. A parlarne esperti del settore della nutraceutica., lo studio degli alimenti e della loro funzione benefica sulla saluta umana. Apre il ciclo il neurscienziato Giovanni Scapagnini, esperto in meccanismi biologici dell’invecchiamento, che parlerà di “Alimentazione e cervello” (venerdì 26, ore 16.00). Sabato alle 12.30 il cardiologo, giornalista e divulgatore scientifico Davide Terranova interverrà su “Lo spettacolo del Cuore” mentre per domenica è atteso un doppio appuntamento: alle 10.30 l’esperto in Medicina Integrativa Ivo Bianchi, da sempre impegnato nella ricerca fitoterapica e nutrizionale, parlerà di “Funghi e Immunità”; gran finale con la conversazione “La scienza del benessere” con lo psichiatra di fama mondiale Vittorino Andreoli intervistato dallo scrittore e giornalista Piero Bianucci (ore 15.30, Ridotto del Teatro Verdi). Ulteriore evento speciale è la tavola rotonda LA RICERCA INCONTRA L’IMPRESA (sabato 26, ore 9.45, Ridotto Teatro Verdi). Anche in questa edizione il festival torna sui temi del trasferimento tecnologico, con un evento ancora curato da VPI­ Venice Platform for Innovation and Technology Transfer, in collaborazione con


CUOA Business School e Cortellazzo&Soatto. A Trieste Next 2015 – in partnership con Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia – presentazione di cinque startup d’eccellenza del settore biotech selezionate tra i progetti internazionali del portale TechMarketPlace di Intesa Sanpaolo.

I LUOGHI E LE SEZIONI DI TRIESTE NEXT 2015 L’edizione 2015 di Trieste Next animerà tutta la città: cuore della manifestazione Piazza Unità d’Italia, che ospiterà la tensostruttura per le attività e i laboratori degli enti di “Trieste Città della Conoscenza”: Università di Trieste, AREA Science Park, SISSA­Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICGEBInternational Centre for GeneticEngineering and Biotechnology, INFN­ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare | Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste. Il “villaggio” di Piazza Unità ospiterà le principali attività dedicate alle Scuole, uno Spazio Libri e un’area­talk. Sedi principali dei dibattiti saranno il Salone di Rappresentanza, il Cortile Interno e la Sala Predonzani della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, oltre al Ridotto del Teatro Verdi, all’Auditorium del Museo Revoltella e al Teatro Miela. Nel grande gazebo allestito in Piazza Unità dall’UNIVERSITÀ DI TRIESTE, si terranno simulazioni, dimostrazioni interattive e osservazioni dirette, che consentiranno ai visitatori di vivere da vicino l’esperienza della ricerca, con esperimenti live cui si potrà partecipare in prima persona. Saranno presentate tecnologie innovative in ambito biomedico, percorsi sensoriali per scoprire le basi genetiche dei cinque sensi, esperimenti su percezione umana, controllo cognitivo e memoria, genetica e medicina personalizzata. Alcuni laboratori riguarderanno i batteri, quelli “buoni” e quelli da cui difenderci, altri permetteranno di entrare nella quotidianità di un laboratorio biomedico, o di capire come si fanno le diagnosi da biopsia. Altissima la partecipazione di docenti, ricercatori e studenti dell’Università di Trieste a questa edizione di Trieste Next, raddoppiata rispetto allo scorso anno sia quanto a numero di laboratori (19) che quanto a studenti volontari che supportano i ricercatori nelle loro presentazioni e negli incontri, 170 ragazzi e ragazze il cui entusiasmo è uno dei aspetti più positivi del coinvolgimento della cittadinanza nella manifestazione. “Quattro passi nell’innovazione” è invece il titolo del progetto espositivo curato, sempre nel “villaggio” di Piazza Unità, da AREA SCIENCE PARK: quattro stand, quattro colori, quattro passi per entrare nel mondo della scienza e della tecnologia, della creatività e dell’innovazione di AREA Science Park: dai giochi interattivi per i più piccoli ai quiz per i più grandi; dal mondo delle bio e nanotecnologie con i ricercatori dell’ICGEB e di Elettra Sincrotrone Trieste alle nuove tecnologie con imprenditori e startupper. AREA si presenta alla città con le testimonianze di suoi protagonisti e con i più recenti progetti di ricerca radicati nel presente che parlano di futuro. TRIESTE NEXT E LE SCUOLE. Anche quest'anno, come da consolidata tradizione, Trieste Next offre un ricco programma alle scuole di ogni ordine e grado, grazie all’impegno del Comune di Trieste e dei numerosi Enti partner. Ad accogliere bambini e ragazzi molteplici attività sul tema delle biotecnologie, salute e alimentazione, con giochi, esperimenti, incontri e approfondimenti negli spazi di Piazza Unità, nelle biblioteche, e in altri luoghi del centro città. Si spazierà da giochi­laboratori sul cibo e l’alimentazione a quelli che spiegano ricerche di ultima generazione, come l’analisi del genoma, il 3D body modeling, i nano farmaci e numerose altre tematiche oggetto di questa edizione. Sono circa 2000 gli alunni e gli studenti già prenotati per le attività dedicate alle scuole. SCIENCE CAFE’ @TRIESTE NEXT (venerdì 25 e sabato 26 settembre, ore 17, Storico Caffè Tommaseo). L’Università di Trieste cura due edizioni speciali dello Science Cafe', format ben noto al pubblico triestino: venerdì 25 in programma una


conversazione su “Zirconia, dalle fonderie agli ospedali: un nuovo materiale ceramico per le protesi ossee”, mentre sabato 26 lo Science Cafe' approfondirà il tema “Come cambia la lotta ai tumori: dalla prevenzione alla target therapy”. Il GUSTO DI UNA CITTÀ (sabato 26, ore 16.30, Salone degli Incanti). In occasione della mostra multimediale “Il gusto di una città. Trieste capitale del caffè”, in corso al Salone degli Incanti ­ promossa da Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Camera di Commercio di Trieste, illycaffè e Trieste Coffee Cluster e collegata a Expo 2015 – il festival propone una conferenza, a cura di Università di Trieste, sul tema “La cucina molecolare tra chimica e fisica” con i docenti Davide Cassi e Francesco Longo. Trieste Next 2015 darà spazio anche a momenti di SPETTACOLO E MOSTRE. Gli OGM nel settore agro­alimentare saranno al centro dello spettacolo di scena sabato 26 all’Auditorium del Museo Revoltella: i migliori studenti dei corsi di Sistemi giuridici comparati e Diritto comparato dei contratti (Università di Trieste) insceneranno una controversia per mettere a confronto due diversi sistemi giuridici, quello italiano e quello statunitense. Sempre sabato, al Teatro Miela, sarà la volta dello spettacolo teatrale “Una questione viscerale” che utilizzerà recitazione, danza, cibo e scenografie virtuali per raccontare la vita del Nobel 1904 Ilya Metchnikof attraverso la biografia della moglie Olga Belokopitova. Nelle tre giornate di festival sarà visitabile in Sala Veruda la mostra “Arte o scienza? Immagini dalla ricerca”, esposizione delle opere selezionate nell’ambito della sesta edizione del concorso fotografico omonimo organizzato da Immaginario Scientifico e Università di Trieste, con la collaborazione del Centro BRAIN. In programma anche un’anteprima della mostra “Arte/Scienza/Biotecnologia” ­ che si svilupperà nei mesi successivi al festival ­ curata dal Gruppo78 in collaborazione con Science Centre Immaginario Scientifico. Verrà, invece, inaugurata il 25 settembre al Museo Petrarchesco Piccolomineo la mostra “La cucina del mortaio e del pestello”, iniziativa curata da Alessandra Sirugo e Cristina Fenu, in collaborazione con Apicoltori Settimi &Ziani, Festival Wunderkammer, Hotel Le Corderie e SterasWines, che rimarrà visitabile fino al 3 settembre 2016. TRIESTE NEXT 2015 è promosso da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, VeneziePost Copromotori Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati Patrocinio di Camera di Commercio Trieste Contributo di Fondazione CRTrieste Content partner CBM Centro di Biomedicina Molecolare, CUOA Business School, Confindustria Friuli Venezia Giulia, Solgar Italia Multinutrient Partner AcegasApsAmga, Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, Cortellazzo&Soatto, Fincantieri, Trieste Trasporti Media partner di Il Piccolo, Egea Con la collaborazione di: Lago, Peoplerise, Promotrieste, Teatro Verdi Trieste Partner tecnico: Cofely, De Bona Motors, Insiel, Loison. Tutto il programma, le sezioni e i relatori su www.triestenext.it. Già attiva la comunità di Facebook https://www.facebook.com/triestenext e Twitter al profilo @TriesteNext; hashtag ufficiali della manifestazione #triestenext15 #biologos.

INFO/FONTE: Ufficio Stampa Trieste Next 2015


TriesteNext 2015, 4° Salone Europeo della Ricerca Scientifica dedicato a “Il futuro della vita” Redazione · 15 Settembre 2015

Oggi a Palazzo Gopcevich, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell'edizione 2015 di TRIESTE NEXT “BIOlogos – The future of Life”, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica, la tre giorni, dal 25 al 27 settembre, dedicata a dibattiti, approfondimenti e laboratori a Trieste, città della Scienza in ambito internazionale. Sono intervenuti il Sindaco Roberto Cosolini, il Rettore dell'Università di Trieste Maurizio Fermeglia, l'Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, ricerca e università Loredana Panariti, la Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, il Direttore di Trieste Next Filiberto Zovico. Presenti anche Antonella Grim, Assessore all'Educazione, Scuola, Università e Ricerca del Comune di Trieste, Antonio Maconi, curatore di Trieste Next, Stefano Casaleggi, Direttore Generale Area Science Park, Enrico M. Balli, Amministratore Delegato Sissa Medialab Trieste, Diego Bravar, Vicepresidente Confindustria Venezia Giulia per il BioHighTech Companies Day, Silvia Vitturi, del Servizio tecnico scientifico Solgar Italia Multinutrient, per Solgar Incontra, Aniello Semplice, Amministratore Delegato Trieste Trasporti. Trieste Next metterà in campo oltre 100 appuntamenti e 150 relatori in tre giorni, tra lectio magistralis, dibattiti, approfondimenti e laboratori nella città-simbolo della scienza, della conoscenza e della ricerca, con le sue 2 università, gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di “fermano” a 5.7 ricercatori). Si parte venerdì 25 settembre con il BioHighTech Companies Day, che presenta l’eccellenza della Regione Friuli Venezia Giulia a livello nazionale nel campo delle Scienze della Vita, con un cluster di oltre 150 imprese. A chiusura della quarta edizione del festival, domenica 27 settembre, ci sarà il Premio Nobel in carica per la Medicina, Edvard I. Moser che illustra per la prima volta in Italia lo studio rivoluzionario sulle cellule cerebrali che ci consentono di orientarci, il cosiddetto “Gps biologico”, che e gli è valso il Nobel 2014. Tra gli ospiti di questa edizione anche Jos De Blok, Segenet Kelemu, Steve Chan, Edoardo Boncinelli, Alberto Baban, Antonino Di Pietro, Lidia Larizza, Giuseppe Novelli, Giorgio Metta, Paolo Bianco, Vittorino Andreoli, e molti altri.. Sarà il BioHighTech Companies Day ad aprire ufficialmente, venerdì 25 settembre, la quarta edizione di Trieste Next (dalle 9.00 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione), con un’intera giornata di incontro e dibattito - curata da CBM Centro di Biomedicina Molecolare e Confindustria Venezia Giulia - per presentare questo Cluster d’eccezione che coinvolge, complessivamente, circa 5mila addetti con un fatturato di ottocento milioni di euro. Proprio dal ruolo della ricerca e le importanti ricadute


industriali che può generare, muove il tema portante di questa edizione, “BIOlogos – The Future of Life”, che percorre i nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie con ricercatori e scienziati di fama mondiale, imprenditori, filosofi, giornalisti e studenti (170 i volontari di questa edizione e oltre 300 gli studenti universitari da tutta Italia) che si confronteranno sulla materia ispiratrice di questa edizione, Il futuro della Vita. RELATORI INTERNAZIONALI E NAZIONALI Tra gli ospiti internazionali più attesi, da segnalare, nel primo giorno di festival (venerdì 25, alle 18.00 nel Palazzo della Regione), Segenet Kelemu, direttore generale del Centro internazionale per la fisiologia e l'ecologia degli insetti (ICIPE) di Nairobi, Premio L’Oreal Unesco 2014 per le Donne nella Scienza e tra le 100 donne più influenti al mondo secondo Forbes. Con questa scienziata di fama mondiale si affronterà il tema delle possibili soluzioni al problema della fame nel mondo, dall’Africa a tutti i paesi in via di sviluppo (si pensi che nel 2050 la popolazione raggiungerà quasi i 10 miliardi), a partire dall’utilizzo dell’agrobiotech, ovvero delle tecnologie dell'ingegneria genetica applicate all'agricoltura. All’incontro organizzato dalla TWAS a 40 anni di distanza dallo storico incontro di Asilomar (California) che ha dato inizio all'era del DNA ricombinante, interverranno anche Michele Morgante dell’Università di Udine e Alessandro Vitale di IBBA-CNR Milano. Ospite di eccezione in chiusura di Trieste Next 2015 (domenica 27, alle 18.00, Palazzo della Regione) il Premio Nobel per la Medicina/Fisiologia 2014 Edvard I. Moser. Cinquantatré anni, professore all’Università di Trondheim, Moser ha ricevuto il Premio Nobel con la moglie May-Britt e John O’Keefe per le sue rivoluzionarie scoperte del sistema di cellule cerebrali che ci permette di orientarci, una “rete” che permette al cervello di avere costantemente le coordinate spaziali del luogo in cui si trova. La presentazione, per la prima volta in Italia, della scoperta di questo cosiddetto “Gps biologico” sarà il tema della sua lectio magistralis, nell’evento curato da SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e Università di Trieste. Tra gli oltre 150 i relatori presenti quest’anno, spiccano numerosi esponenti di punta del panorama medico-scientifico nazionale: dal celebre genetista Edoardo Boncinelli a Giorgio Metta, direttore iCubFacility Istituto Italiano di Tecnologia; da Antonino Di Pietro, dermatologo e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano, a Lidia Larizza, direttore del Laboratorio di Citogenetica e Genetica Medica dell’Istituto Auxologico Italiano; ancora, Lucilla Titta, coordinatore programma Smartfood allo IEO-Istituto Europeo di Oncologia di Milano, Paolo Bianco, professore di Patologia Università di Roma “La Sapienza”, Giuseppe Novelli genetista sperimentale, docente di Genetica medica e rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata” e Gianfranco Sinagra, docente Università di Trieste e direttore SC Cardiologia Ospedale di Cattinara Trieste. Tra gli Eventi Speciali di questa edizione, da segnalare Solgar Incontra con quattro appuntamenti che Solgar Italia Multinutrient propone nelle tre giornate di festival (Ridotto del Teatro Verdi e Palazzo della Regione). Anche in questo caso è “Il Futuro della Vita”, e in particolare il concetto di “buon” invecchiamento, il tema portante degli incontri. A parlarne esperti del settore della nutraceutica., lo studio degli alimenti e della loro funzione benefica sulla saluta umana. Apre il ciclo il neurscienziato Giovanni Scapagnini, esperto in meccanismi biologici dell’invecchiamento, che parlerà di “Alimentazione e cervello” (venerdì 26, ore 16.00). Sabato alle 12.30 il cardiologo, giornalista e divulgatore scientifico Davide Terranova interverrà su “Lo spettacolo del Cuore” mentre per domenica è atteso un doppio appuntamento: alle 10.30 l’esperto in Medicina Integrativa Ivo Bianchi, da sempre impegnato nella ricerca fitoterapica e nutrizionale, parlerà di “Funghi e Immunità”; gran finale con la conversazione “La scienza del benessere” con lo psichiatra di fama mondiale Vittorino Andreoli intervistato dallo scrittore e giornalista Piero Bianucci (ore 15.30, Ridotto del Teatro Verdi). I LUOGHI E LE SEZIONI DI TRIESTE NEXT 2015


L’edizione 2015 di Trieste Next animerà tutta la città: cuore della manifestazione Piazza Unità d’Italia, che ospiterà la tensostruttura per le attività e i laboratori degli enti di “Trieste Città della Conoscenza”: Università di Trieste, AREA Science Park, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICGEB-International Centre for GeneticEngineering and Biotechnology, INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare | Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste. Il “villaggio” di Piazza Unità ospiterà le principali attività dedicate alle Scuole, uno Spazio Libri e un’area-talk. Sedi principali dei dibattiti saranno il Salone di Rappresentanza, il Cortile Interno e la Sala Predonzani della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, oltre al Ridotto del Teatro Verdi, all’Auditorium del Museo Revoltella e al Teatro Miela. Nel grande gazebo allestito in Piazza Unità dall’Università di Trieste, si terranno simulazioni, dimostrazioni interattive e osservazioni dirette, che consentiranno ai visitatori di vivere da vicino l’esperienza della ricerca, con esperimenti live cui si potrà partecipare in prima persona. Saranno presentate tecnologie innovative in ambito biomedico, percorsi sensoriali per scoprire le basi genetiche dei cinque sensi, esperimenti su percezione umana, controllo cognitivo e memoria, genetica e medicina personalizzata. Science Cafe’ @Trieste Next (venerdì 25 e sabato 26 settembre, ore 17, Storico Caffè Tommaseo). L’Università di Trieste cura due edizioni speciali dello Science Cafe', format ben noto al pubblico triestino: venerdì 25 in programma una conversazione su “Zirconia, dalle fonderie agli ospedali: un nuovo materiale ceramico per le protesi ossee”, mentre sabato 26 lo Science Cafe' approfondirà il tema “Come cambia la lotta ai tumori: dalla prevenzione alla target therapy”. Il Gusto di una Città (sabato 26, ore 16.30, Salone degli Incanti). In occasione della mostra multimediale “Il gusto di una città. Trieste capitale del caffè”, in corso al Salone degli Incanti - promossa da Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Camera di Commercio di Trieste, illycaffè e Trieste Coffee Cluster e collegata a Expo 2015 – il festival propone una conferenza, a cura di Università di Trieste, sul tema “La cucina molecolare tra chimica e fisica” con i docenti Davide Cassi e Francesco Longo.


De Blok, Boncinelli e il Nobel Moser Il gotha della scienza a Trieste Next Oltre 100 appuntamenti e 150 relatori nella tre giorni dedicata a ricerca biotech e futuro della vita In programma dibattiti, lectio magistralis e laboratori che confermano il ruolo di città della conoscenza di Fabio Dorigo 16 settembre 2015

C’è vita nel futuro? E se c’è, è vita vivibile? Trieste Next si presenta alla quarta edizione in versione “biotech” e “BIOlogos. The future of Life" è il titolo del Salone europeo della ricerca scientifica, una tre giorni (dal 25 al 27 settembre) dedicata a dibattiti, approfondimenti e laboratori che si terrà a Trieste, città della scienza in ambito internazionale. I “credits” dell’affollata conferenza stampa di ieri (durata un’ora e mezza, come un lungometraggio), nella sala Bazlen di Palazzo Gopcevich, sono impegnativi


da ricordare tutti. Sono intervenuti (in ordine di comparizione): Filiberto Zovico (direttore di Trieste Next), Roberto Cosolini (sindaco di Trieste), Loredana Panariti (assessore regionale al Lavoro e all’Istruzione), Maria Teresa Bassa Poropat (presidente della Provincia di Trieste, Maurizia Fermeglia (rettore dell'Università di Trieste), Antonio Maconi (curatore di Trieste Next), Diego Bravar (vicepresidente Confindustra Fvg), Stefano Casaleggi (direttore generale di Area Science Park), Enrico M. Balli (amministratore delegato Sissa Medialab Trieste), Silvia Vitturi (Servizio tecnico scientifico Solgar Italia Multinutrient), Aniello Semplice (amministratore delegato Trieste Trasporti) e Antonella Grim (assessore all'Educazione, scuola, Università e Ricerca del Comune di Trieste). Non sono mancati alcuni simpatici siparietti. Zovico si lancia nell’elogio sperticato delle doti della Grim, riuscita con la sua gentilezza a fare andare tutti d’accordo. «Il merito dell’assessore Grim è stato sopportare Zovico», chiosa di rimando Cosolini. Il direttore di Next passa la parola al rettore Fermeglia, chiedendoli di illustrare i 100 eventi di Trieste Next numero 4. «Se me lo dicevi prima, magari. Il problema maggiore di Trieste Next è gestire Zovico...». E c’è anche spazio per la presidente Bassa Poropat che fa presente, con fare materno, che è la Provincia a fornire il cestino con le “merendine” ai 400 giovani volontari che supportano l’evento. Anche questo è cio che rende “speciale” Trieste Next. «Un evento di grande significato come contenuti e partecipazione da parte di enti scientifici, istituzioni e realtà del territorio ­ sottolinea il sindaco Roberto Cosolini ­. Mai come questa edizione i rapporti tra scienze e impresa sono così intensi. Dopo una lunga stagione di estraneità, la città ha ripreso il dialogo con le sue istituzioni scientifiche. E ora Trieste è diventata la città della scienza». Un riconoscimento che arriva anche dalla Regione. «Trieste Next è la conferma che Trieste è la città della scienza e della conoscenza. Capace di sviluppare sul e con il territorio percorsi virtuosi in cui aziende ed istituzioni, centri di ricerca e innovazione, istruzione, università e formazione si relazionano per favorire la diffusione della conoscenza e contribuire alla creazione di posti di lavoro di qualità» riconosce l'assessore regionale Panariti. «La Provincia condivide appieno la filosofia di questa manifestazione ­ dice in modo originale Maria Teresa Bassa Poropat ­ che, seppure in modi diversi, somiglia alla ben nota Barcolana». Buon vento, insomma. Anche alla scienza.


«Trieste Next è un evento ormai internazionalizzato e multidisciplinare, non solo per la portata degli ospiti ma anche per il modo di pensare e che affronta temi sempre più importanti per il mondo e per il futuro. Qui ci sono tutti gli ingredienti giusti per far crescere le imprese e per creare lavoro» spiega il rettore Fermeglia. E il programma? Denso e ricchissimo.Trieste Next mette in campo oltre 100 appuntamenti e 150 relatori in tre giorni, tra lectio magistralis, dibattiti, approfondimenti e laboratori nella città­simbolo della scienza, della conoscenza e della ricerca, con le sue 2 università, gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di "fermano" a 5.7 ricercatori). Si parte venerdì 25 settembre con il BioHighTech Companies Day, che presenta l'eccellenza della Regione Friuli Venezia Giulia a livello nazionale nel campo delle Scienze della Vita, con un cluster di oltre 150 imprese. A chiusura della quarta edizione del festival, domenica 27 settembre, ci sarà il Premio Nobel in carica per la Medicina, Edvard I. Moser che illustra per la prima volta in Italia lo studio rivoluzionario sulle cellule cerebrali che ci consentono di orientarci, il cosiddetto "Gps biologico", che e gli è valso il Nobel 2014. Tra gli ospiti di questa edizione (siamo ai titoli di coda) anche Jos De Blok, Segenet Kelemu, Steve Chan, Edoardo Boncinelli, Alberto Baban, Antonino Di Pietro, Lidia Larizza, Giuseppe Novelli, Giorgio Metta, Paolo Bianco, Vittorino Andreoli, e molti altri. Lunga vita a Trieste Next. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


IES E NE

Cosa mangiano quando mangiamo Ogm Il 26 settembre al Revoltella nell’ambito di Next dibattito sull’uso e la storia degli organismi geneticamente modificati di Federica Marchesich 18 settembre 2015

La cucina molecolare fa male? Se ne parla a Next

TRIESTE L'origine del cibo, il come è stato trattato e il come sia stato cucinato risveglia sempre maggiore interesse e maggiori domande sulla relazione tra


cibo e salute. Ecco che sabato 26 settembre alle 16.30 al Museo Revoltella si parlerà di "Ogm nel settore agro­alimentare: il diritto fra precauzione e innovazione" in un incontro introdotto e moderato da Mauro Bussani, docente di Diritto privato comparato Università di Trieste e University of Macau, R.P.C. con Dario Bevilacqua, PhD e funzionario del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Mauro Giacca, director­general Icgeb­ International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology e Guido Martinelli, rettore Sissa­Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. Il d.lgs. 224/2003 (emanato in attuazione della direttiva europea 2001/18) stabilisce che l'impiego degli Ogm in agricoltura e l'immissione di prodotti Ogm sul mercato possono essere realizzati sul territorio italiano solo previa valutazione negativa del rischio e autorizzazione da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio. Il regime appena descritto si è rivelato finora un efficace scudo alla diffusione di colture Ogm sul nostro territorio. Il Ministero dell'ambiente italiano ha difatti ripetutamente vietato con propri decreti l'impiego del mais Mon 810 della Monsanto, un prodotto transgenico massivamente coltivato all'interno dell'Unione Europea (ad es. in Spagna, Portogallo, Romania e Slovacchia). Come dice Mauro Bussani, tuttavia l'argomento è spinoso e a Trieste Next verrà anche messo in scena un possibile processo a difesa o contro il loro utilizzo. «Nel dibattito sull'impiego di Ogm nel settore agroalimentare ­ Spiega Bussani ­ si incrociano interessi variegati e spesso difficilmente conciliabili fra loro. Vi è chi difende la libera ricerca scientifica e chi si concentra sul possibile impoverimento della biodiversità; chi celebra i vantaggi della produzione di massa (anche al fine di una lotta estesa alla fame) e chi vede solo gli svantaggi a danno delle colture tradizionali; chi sottolinea la potenzialità delle coltivazioni Ogm come rimedio all'insicurezza alimentare e chi enfatizza il ruolo strategico che dette coltivazioni spesso giocano nella scacchiera geopolitica mondiale. Il confronto di queste posizioni in chiave giuridica ­ quando è condotto ad alto livello scientifico ­ è, come dappertutto, indispensabile perché esso sempre facilita la consapevolezza delle poste in gioco e la trasparenza del dialogo, obbliga ad esplicitare le ragioni delle scelte e chiarisce i contorni di ogni possibile mediazione fra i contrapposti interessi».


E se da una parte si discute della natura del cibo, dall'altra si cerca di capire come il cibo durante la cottura si trasformi. Sempre sabato 26 alle ore 16.30, al Salone degli Incanti si affronterà "La cucina molecolare tra chimica e fisica" con l'introduzione di Francesco Longo, ricercatore Dipartimento di Fisica, Università di Trieste, e Franco Zanini, ricercatore in Tecnologie agroalimentari Elettra Sincrotrone Trieste, a presentare e interloquire con Davide Cassi, docente di Fisica della materia dell'Università di Parma. Negli ultimi tre lustri, il mondo dell'alta cucina è stato il teatro della più grande rivoluzione della sua storia. Spiega Franco Zanini: «Volendo banalizzare, trascurando tutti gli aspetti culturali, geografici e di piacevolezza, la cucina si è sempre occupata delle trasformazioni fisico­chimiche degli alimenti. Pensiamo all'invenzione della pentola a pressione di Denis Papin, fisico a cavallo fra '600 e '700 (ma i primi modelli egiziani risalgono al II sec.), o ai lavori di Lavoisier (chimico francese, XVIII sec.), Parmentier (medico francese, XVIII­XIX sec.) e Liebig (chimico tedesco, XIX sec.). Nel 1847 Antonin Câreme scrive un trattato gastronomico in quattro volumi, nella cui introduzione scrive che "l'on fait de la chimie quand on cuisine (si fa della chimica quando si cucina)”». A Trieste il gruppo di Zanini studia la relazione tra la microstruttura dei cibi, il loro gusto, la loro durata e il loro comportamento. «In laboratorio cerchiamo di modificare la struttura di un cibo in modo che si comporti come vogliamo noi e inoltre collaboriamo per divertimento anche con dei cuochi». Per come la intendiamo oggi infatti la cucina molecolare nasce in Francia negli anni '80 per invenzione del chimico­fisico Hervé This. «La cucina molecolare per qualcuno è qualcosa di spettacolare, vedi il gelato fatto con l'azoto liquido, ma in realtà è la consapevolezza della relazione che c'è tra i processi chimici e il risultato che si vede nel piatto. Tanti strumenti provengono dalla cucina molecolare: i forni a induzione, quelli a microonde, la cucina sottovuoto a bassa temperatura.. Stiamo continuamente maturando maggiori consapevolezze sulle tecniche di cottura ed esse stanno modificando il nostro modo di cucinare prestando attenzione sia all'aspetto nutritivo che organolettico». Pensereste mai che un frullato di pomodoro sia più sano di un pomodoro colto dalla pianta? Il perché lo saprete a Trieste Next. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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Con i geografi per un giorno puoi capire dove sei Due laboratori per muoversi su una mappa digitale e per scoprire i luoghi meno accessibili della città di CESARE VETTER* GEOGRAFI

MAPPE 18 settembre 2015

La passata edizione di Trieste Next

TRIESTE Fino a pochi anni fa possedere un navigatore satellitare per la propria auto era un lusso che pochi si potevano permettere, oggi invece, con lo smarthphone, il navigatore ce l'abbiamo sottomano anche quando passeggiamo per le vie cittadine.


La georeferenziazione, ovvero la tecnica che permette di associare ad un dato in formato digitale una coppia di coordinate che ne fissino la posizione sulla superficie terrestre, la usiamo per ritrovarci nel reticolo di strade di una città che non conosciamo. Ma viene anche utilizzata per inserire tra i dati delle foto che scattiamo e dei messaggi che inviamo la nostra posizione, che possiamo rendere pubblica, con le dovute attenzioni, sui social network. Gran parte delle attività che svolgiamo su internet sono georeferenziate, fanno cioè riferimento alla nostra posizione nello spazio. Sfruttano queste tecnologie i due laboratori “MAPPami” e “Geografi per un giorno”, parte delle numerose attività che saranno proposte dall'Università di Trieste all'interno del grande gazebo che verrà allestito in Piazza Unità in occasione di Trieste Next, da venerdì 25 a domenica 27 settembre. I due laboratori, riservati alle scuole nella mattinata del venerdì e poi aperti a chiunque voglia parteciparvi, sono curati da G B , professore associato di Economic Geography e di Geografia delle Reti presso il Deams dell’Università degli Studi di Trieste, assieme ai suoi studenti del corso di Geografia delle Reti. In “MAPPami” i visitatori di Trieste Next saranno guidati dai volontari in un’attività di “check­in” geografico. I partecipanti potranno inserire su una mappa digitale una bandierina virtuale corrispondente al proprio luogo di provenienza. Durante le giornate dell’evento si accenderanno sulla mappa tanti punti quanti saranno i visitatori della manifestazione, illustrando in modo dinamico la partecipazione all’evento e mostrando i principali luoghi di provenienza del pubblico. Questa attività sarà utile per spiegare gli utilizzi e le funzionalità della cartografia digitale e dei Sistemi Informativi Geografici. I volontari saranno disponibili durante tutta la manifestazione per registrare i visitatori. “Geografi per un giorno” invece riguarda la cosiddetta “citizen science”, e sarà finalizzata a mostrare come i cittadini, con un addestramento minimo e utilizzando i propri smartphones o tablet, possono agire come “sensori urbani”, contribuendo a raccogliere dati georeferenziati d'interesse pubblico sulla propria città. In questo caso i cittadini, guidati dai volontari, saranno chiamati a mappare i luoghi della città dal punto di vista dell'accessibilità, segnalando tramite un'app (GeoODK) e un apposito sito web, la presenza o assenza di rampe, marciapiedi sconnessi e tutto ciò che può creare problemi alle persone con disabilità, ma anche alle mamme che spingono un passeggino. Basterà


scattare una foto o inviare un commento per segnalare, con il proprio smarthphone o tablet, i luoghi della città caratterizzati da criticità o accessi agevolati. La raccolta dati porterà i partecipanti nelle varie zone del centro cittadino. Terminata questa attività i diversi gruppi si recheranno presso lo stand di Trieste Next per scaricare i dati e seguire le prime elaborazioni effettuate dai ricercatori dell’Università di Trieste, che potranno così disporre di informazioni preziose per la creazione di una vera e propria mappa dell'accessibilità urbana. giu ba GEOGRAFI

MAPPE


Trieste Next, gara di Orienteering: iscrizioni aperte fino al 23 settembre Posted on 18 settembre 2015 by Alexandra Del Bianco ,

18.09.2015 | 15.15 – E’ ancora possibile iscriversi, entro e non oltre il 23 settembre alla istruttiva e divertente Gara di Orienteering organizzata dall’Università nell’ambito di Trieste Next. In occasione di Trieste NEXT 2015, l’Università di Trieste, in collaborazione con la società Punto K, organizza un’attività di Orienteering aperta a tutti e con diversi livelli di difficoltà (facile, medio, difficile) presso la Sede Centrale dell’Università di Trieste. L’appuntamento è per sabato 26 settembre 2015, ore 14.30, con ritrovo in via Giorgieri 1. Per questioni organizzative è consigliato, però, iscriversi entro il 23 settembre 2015.


In quell’occasione saranno presenti anche i docenti di Geografia Andrea Favretto e Giovanni Mauro, afferenti al Dipartimento di Studi Umanistici, che forniranno strumentazione elettronica e digitale per acquisire in tempo reale informazioni sul percorso fatto dai singoli iscritti e sugli eventuali errori commessi durante la gara.


Trieste Next 2015 – BIOlogos 25-26-27 settembre 2015 Scritto da: Redazione 19 settembre 2015 in Cultura , Scienza , SLIDER , Trieste e provincia Commenti disabilitati su Trieste Next 2015 – BIOlogos 25-26-27 settembre 2015

Con un calendario di oltre 100 appuntamenti, la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali e il contributo di oltre 100 partner, torna tra il 25 e il 27 settembre TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che per tre giorni offre lectio magistralis, dibattiti, approfondimenti e laboratori nella città che con le sue due università, il suo parco scientifico, gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di “fermano” a 5.7 ricercatori) è una vera e propria città-simbolo della scienza e della conoscenza. Promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost – Presidente del Comitato Scientifico il rettore dell’Università di Trieste Maurizio Fermeglia, Direttore Filiberto Zovico, curatore Antonio Maconi – con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati , il festival non solo racconta e celebra l’eccellenza scientifica della città di Trieste a livello internazionale, ma innesca proficui dialoghi e relazioni tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa. Un rapporto quanto mai vivo in Friuli Venezia Giulia nel BioHighTech, settore che riunisce oltre 150 imprese d’innovazione attive nei campi del biomedicale, del biotecnologico e della bioinformatica, a formare l’unico distretto tecnologico italiano capace di raggruppare aziende e competenze scientifiche e socio-sanitarie che abbracciano tutte le scienze mediche, chirurgiche e della vita, con esperienze avanzate già operative in campo sanitario e assistenziale. Sarà proprio il BIOHIGHTECH COMPANIES DAY ad aprire ufficialmente, venerdì 25 settembre, la quarta edizione di Trieste Next (dalle 9.00 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione), con un’intera giornata di incontro e dibattito – curata da CBM Centro di Biomedicina Molecolare e Confindustria Venezia Giulia – per presentare questo Cluster d’eccezione che coinvolge, complessivamente, circa 5mila addetti con un fatturato di ottocento milioni di euro. Apertura di lavori con l’assessore regionale Loredana Panariti e il presidente di CBM Edvino Jerian; a conclusione di giornata atteso l’intervento del vicepresidente della Regione FVG Sergio Bolzonello, seguito dalla sottoscrizione del primo “Accordo Quadro tra Università degli Studi di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di Specializzazione Intelligente”: il rettore Maurizio Fermeglia e il presidente Confindustria Venezia Giulia Sergio Razeto sottoscriveranno l’accordo alla presenza del sindaco Roberto Cosolini. L’alimentazione è uno dei temi che maggiormente incidono sul benessere e la salute: da qui l’incontro Siamo ciò che mangiamo? del docente Claudio Tiribelli e di Luca Miele del Policlinico Gemelli (sabato alle 10.30) e lo spettacolo di teatro scienza del gruppo della nutrizionista Roberta Situlin, sabato sera al Miela, sul Nobel che scoprì l’importanza della flora intestinale.


Tra gli EVENTI SPECIALI di questa edizione, da segnalare SOLGAR INCONTRA con quattro appuntamenti che Solgar Italia Multinutrient propone nelle tre giornate di festival (Ridotto del Teatro Verdi e Palazzo della Regione). Anche in questo caso è “Il Futuro della Vita”, e in particolare il concetto di “buon” invecchiamento, il tema portante degli incontri. A parlarne esperti del settore della nutraceutica., lo studio degli alimenti e della loro funzione benefica sulla saluta umana. Apre il ciclo il neurscienziato Giovanni Scapagnini, esperto in meccanismi biologici dell’invecchiamento, che parlerà di “Alimentazione e cervello” (venerdì 26, ore 16.00). Sabato alle 12.30 il cardiologo, giornalista e divulgatore scientifico Davide Terranova interverrà su “Lo spettacolo del Cuore” mentre per domenica è atteso un doppio appuntamento: alle 10.30 l’esperto in Medicina Integrativa Ivo Bianchi, da sempre impegnato nella ricerca fitoterapica e nutrizionale, parlerà di “Funghi e Immunità”; gran finale con la conversazione “La scienza del benessere” con lo psichiatra di fama mondiale Vittorino Andreoli intervistato dallo scrittore e giornalista Piero Bianucci (ore 15.30, Ridotto del Teatro Verdi) I LUOGHI E LE SEZIONI DI TRIESTE NEXT 2015 L’edizione 2015 di Trieste Next animerà tutta la città: cuore della manifestazione Piazza Unità d’Italia, che ospiterà la tensostruttura per le attività e i laboratori degli enti di “Trieste Città della Conoscenza”: Università di Trieste, AREA Science Park, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICGEBInternational Centre for GeneticEngineering and Biotechnology, INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare | Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste.



















Arriva la quarta edizione di Trieste Next­ Salone Europeo della Ricerca Scientifica 2015 Da venerdì 25 a domenica 27 settembre, si terrà la quarta edizione di Trieste Next , il Salone Europeo della Ricerca Scientifica promosso dal Comune di Trieste, dall’Università di Trieste e da VeneziePost, in collaborazione con tutti gli enti di ricerca e di alta formazione del territorio. Il "Progetto Studenti" nell'ambito della manifestazione offre borse di soggiorno dedicate alle università nazionali ed internazionali, con la possibilità di accedere ad un ricco calendario di appuntamenti. L'edizione di quest'anno, intitolata "“BIOlogos – The Future of Life", è dedicata alla ricerca in ambito bio-hi-tech, con particolare riguardo alla biomedicina, alle biotecnologie, alla bioinformatica, all'alimentazione ed alla cura della persona. Nel comnicato dedicato all'iniziativa , dove potete trovare altre informazioni utili per candidarsi al "Progetto Studenti", si legge:

Le nuove frontiere della cura, dalla medicina rigenerativa alla medicina molecolare; agricoltura bio, food hi-tech, nutraceutica e le nuove tendenze dell’alimentazione; il mito della medicina estetica, dall’antiaging alla medicina ricostruttiva; biotech e finanza; trasferimento tecnologico, ricerca e impresa; nuove tecnologie: internet of things, big data e 3D printing; genetica ed evoluzione dell’uomo: questi sono i vari temi che verranno affrontati nei tre giorni non-stop. Tra gli ospiti già confermati: il Premio Nobel per la Medicina 2014 Edvard I. Moser, Segenet Kelemu, direttore ICIPE e Premio L’Oréal Unesco per le Donne della Scienza, Jos de Blok, fondatore Buurtzorg, Steve Chan, direttore IBM Network Science

Research

Centre.

E

ancora:

il

celebre

genetista Edoardo Boncinelli, Lidia Larizza, Istituto Auxologico Italiano, Giorgio Metta, Istituto Italiano di Tecnologia, e Antonino Di Pietro, Istituto Dermoclinico Vita Cutis. Altri link utili: sulla manifestazione http://triestenext.veneziepost.it/ per partecipare al progetto studenti http://www.goodnet.it/it/scienza-ricerca-applicata/ per partecipare al tour "Trieste, tra scienza, letteratura e storia" http://www.goodnet.it/trieste-tra-scienza-letteratura-e-storia/


Trieste Next 2015. Salone europeo della ricerca scientifica. BIO logos. The Future of Life – Trieste quando: da venerdÏ 25 a domenica 27 settembre 2015 dove: Trieste



“Il gusto di una città. Trieste capitale del caffè”




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4^ edizione, Trieste 25 I 26 I 27 settembre 2015 DENSA DI APPUNTAMENTI LA SECONDA GIORNATA DI TRIESTE NEXT: SABATO SI APRE CON UN FOCUS TUTTO DEDICATO ALLA RICERCA CHE INCONTRA L’IMPRESA CON LA PRESENTAZIONE DI CINQUE STARTUP D’ECCELLENZA DEL SETTORE BIOTECH IL PIÙ IMPORTANTE MANAGER SANITARIO DEI PAESI BASSI JOS DE BLOK RACCONTERA’ COME SI PUO’ RIVOLUZIONARE IL SISTEMA DI ASSITENZA SANITARIA CON L’INNOVATIVO SISTEMA DI CURA A DOMICILIO BUURTZORG IN UNA TAVOLA ROTONDA CON LA PRESIDENTE DEBORA SERRACCHIANI SUL FRONTE DELLE TECNOLOGIE DIGITALI STEVE CHAN, TRA I MASSIMI ESPERTI MONDIALI DI BIG DATA, DOCENTE DI CYBER ANALYTICS, SPIEGHERA’ COME INTERNET OF THINGS E BIG DATA POSSONO CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL SUD DEL MONDO LE NUOVE FRONTIERE DELLA DERMATOLOGIA ANTIAGING SARANNO SPIEGATE DA ANTONINO DI PIETRO, FONDATORE DELL’ISTITUTO DERMOCLINICO VITA CUTIS DI MILANO, MENTRE IL DIRETTORE GENERALE DI ICGEB MAURO GIACCA INTERVERRA’ SUGLI OGM NEL SETTORE AGROALIMENTARE E SULLA MEDICINA RIGENERATIVA (ORE 16.30 E 18.30) ATTESO ALLE 17.00 L’AGROECONOMISTA, PALADINO DELL’ANTI-SPRECO, ANDREA SEGRÈ, CON IL SUO ULTIMO LIBRO L’ORO NEL PIATTO, CHE PROPONE UN NUOVO MODO DI GUARDARE AL CIBO. IL TEMA DELL’EDUCAZIONE ALIMENTARE DOVREBBE ENTRARE NELLA MATERIE DI INSEGNAMENTO: APPELLO ALLA #BUONASCUOLA TRIESTE- Ancora ricco di appuntamenti il secondo giorno di TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che fino a domenica offre una full immersion nel mondo della ricerca scientifica con centinaia di appuntamenti e la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali. Anche la seconda giornata si apre all’insegna del rapporto tra ricerca e impresa. Dopo l’importante workshop dedicato al comparto del BioHighTech, che ha caratterizzato la giornata di apertura, concluso dalla sottoscrizione del primo “Accordo Quadro tra Università di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di Specializzazione Intelligente”, la mattinata di sabato si apre con un focus dedicato al trasferimento tecnologico, tema presente in tutte le passate edizioni ed elemento portante di Trieste Next.. Il Ridotto del Teatro Verdi ospita dalle 9.45 l’incontro “La ricerca incontra l’impresa”, con la presentazione di cinque startup d’eccellenza del settore biotech selezionate tra i progetti internazionali del portale TechMarket Place, un incontro curato da Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia e Intesa Sanpaolo, che nell’incontro presenterà anche il suo studio «Il biotech e il Nordest» da cui emerge che dal 2008 al 2013 la globalità delle imprese del Friuli Venezia Giulia ha immolato sull’altare della crisi più del 10% del proprio fatturato, ma nella stessa regione il cluster BioHighTech è invece cresciuto per dimensioni di business del 20,8%, e ha anche mantenuto una redditività alta. Ecco perché anche la Regione Fvg, nell’ambito della nuova politica comunitaria di sviluppo territoriale 2014-2020, ha deciso di credere nella Smart Health. In chiusura il dibattito con Alberto Baban, Roberto Cosolini, Maurizio Fermeglia, Sergio Razeto e Rosario Rizzuto moderato da Paolo Gubitta. Sempre al Ridotto del Verdi, alle 12.00, secondo appuntamento con la sessione speciale Solgar Incontra incentrata sul concetto di “buon” invecchiamento, con esperti del settore della nutraceutica. Protagonista dell’incontro odierno il medico specialista in cardiologia e divulgatore scientifico Davide Terranova con l’incontro “Lo spettacolo del Cuore”. E’ possibile rivoluzionare il sistema di assistenza sanitaria in Italia? A raccontare gli scenari futuri per la gestione dell’assistenza sanitaria il più grande manager sanitario dei Paesi Bassi Jos de Blok (ore 16.30 Salone di Rappresentanza – Regione Friuli Venezia Giulia), medaglia RSA Albert per l’Innovazione. De Blok è fondatore dell’innovativo sistema di cura a domicilio Buurtzorg, un innovativo sistema autogestito ed efficiente in cui 12 infermieri si prendono cura di 10 mila utenti per qualsiasi tipo di patologia. Un modello autogestito che fa sì che i costi generali di struttura siano molto bassi. Nata come esperimento nel 2007, con un team di 4 infermieri, nel 2013 la rete di Buurtzorg – gestita da un unico ufficio centrale di 30 persone - ha coinvolto oltre 630 team, per un totale di 6500 infermieri e di 60.000 pazienti assistiti in un anno, per un fatturato di 180 milioni di euro. Un modello applicabile anche in Italia? Jos de Blok ne discuterà in una tavola rotonda con la presidente della Regione Debora Serracchiani, il sindaco Roberto Cosolini e il rettore Maurizio Fermeglia. Modera l’incontro il direttore del Piccolo Paolo Possamai.


Nell’era di internet ogni giorno sono sempre più numerosi i dispositivi connessi alla rete. Dieci anni fa erano circa 500 milioni. Oggi, si va dai 10 ai 20 miliardi di dispostivi connessi, fra cinque anni si ipotizza potrebbero essere dai 40 ai 50 miliardi. Come possiamo allora gestire la moltitudine di dati che abbiamo a disposizione? Un fenomeno che si chiama Big Data e che può diventare utile per contribuire allo sviluppo del Sud del mondo. A spiegarcelo Steve Chan (ore 18 Salone di Rappresentanza – Regione Friuli Venezia Giulia incontro a cura di ICTP) docente di Cyber Analytics all’Università di Swansea, nonché professore di Sensemaking e Visualization Analytics alla Hawaii Pacific University. Esperto di Big Data, Steve Chan esplorerà l’era della rivoluzione digitale e l’enorme quantitativo di dati generati dal numero crescente di dispositivi connessi a Internet per capire come questo potrà influire sui paesi in via di sviluppo, sulla sostenibilità e la sicurezza globale. Al dibattito, moderato dal giornalista del Corriere della Sera Massimo Sideri, parteciperà anche il rettore Maurizio Fermeglia, con Simone Sala e Marco Zennaro. Ulteriore sede di dibattito il Cortile interno del Palazzo regionale che ospiterà incontri sin dalla mattinata. Alle 10.00 le nuove frontiere della dermatologia antiaging saranno esplorate con un grande ospite di questa edizione, il dermatologo, fondatore e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano Antonino Di Pietro. Alle 15 presentazione di “Cibo, salute e business: neuroscienze e marketing tradizionale”, un volume di Gianpiero Lugli (Egea) che ci spiega come il rapporto tra cibo e mente sià più complesso del solo gusto: conoscendo i meccanismi con cui il cervello assegna un gradimento agli alimenti possiamo imparare a preferire i cibi ipocalorici e quelli più sani, frenando le scelte compulsive che causano obesità Alle 17.00 presentazione del libro Anticipare il futuro, autori il rettore dell’Università di Udine Alberto Felice De Toni e Roberto Siagri, presidente e amministratore delegato di Eurotech. Il libro esamina il cambiamento come elemento costante della nostra vitaDialoga con gli autori Paolo Gubitta, docente di Organizzazione aziendale, Università di Padova; direttore scientifio Area imprenditorialità, CUOA Business School Conduce Marco Panara, giornalista la Repubblica Affri & Finanza In collaborazione con Egea Alle 18.30 il programma prevede due “big” di casa nostra, il Direttore di ICGEB Mauro Giacca e Gianfranco Sinagra, docente di cardiologia dell’Università di Trieste e direttore SC Cardiologia Ospedale di Cattinara che interverranno sulle cure del futuro, ovvero la medicina rigenerativa. Nell’incontro, condotto dalla blogger di Io Donna-Corriere della Sera Eliana Liotta, si spiegherà la nuova frontiera della scienza medica, che potrà sconfiggere i trapianti, l’Alzheimer, le malattie croniche. IL VILLAGGIO DI PIAZZA UNITA’ E GLI SPAZI IN CENTRO: LA CITTÀ INCONTRA LA SCIENZA Ricco il programma di appuntamenti che animeranno piazza Unità e altri spazi del centro a partire dalle 10.30 (Area Talk a cura di Università di Trieste e Fondazione Italiana Fegato ONLUS) con Siamo ciò che mangiamo? L'alimentazione che previene le malattie del fegato, presente, tra gli altri, con Claudio Tiribelli, docente di Gastroenterologia dell’Università di Trieste. Alle 12.00 sarà la volta del dibattito dedicato a Conoscere il DNA aiuta a curare meglio?, introdotto da Alberto Tommasini, pediatra immunologo, con Giuseppe Novelli, genetista sperimentale, docente di Genetica medica e rettore Università di Roma “Tor Vergata” e Serena Zacchigna di ICGEB Le vaccinazioni tra biotecnologie, scienza e società, saranno al centro dell’incontro delle 15 introdotto da Pio d'Adamo, docente di Genetica medica dell’Università di Trieste. Alle 17.00 uno dei talk più attesi del pomeriggio con l’agroeconomista Andrea Segrè presidente della Fondazione Edmund Mach e fondatore di Last Minute Market, che presenterà il suo ultimo libro L’oro nel piatto con il direttore generale di AcegasApsAmga Roberto Gasparetto e la conduzione della giornalista Rai Marinella Chirico. Il libro di Segrè tratta i temi dell’educazione alimentare aprendo un nuovo modo di guardare al cibo ‘quotidiano’, non ossessionato dagli ‘spadellatori’ televisivi e dalla necessità di alimentarsi con le nicchie più preziose (e costose) dell’agroalimentare, ma che invita piuttosto a guardare al cibo ‘medio’ e di qualità, quello realmente possiamo avere a portata di mano nel nostro quotidiano. Il tema dell’educazione alimentare, che lui vorrebbe assimilata all’educazione civica che si insegna fin da piccoli sui banchi di scuola, è l’ultimo cavallo di battaglia del paladino dell’anti-spreco di origine triestina: Andrea Segrè e Susanna Tamaro, con il ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti, hanno lanciato un appello già due anni fa, ma nemmeno la #buonascuola ha fatto entrare ufficialmente questo insegnamento fra le materie della scuola pubblica. Si discuterà di Ogm e le controversie ambientali in tribunale nell’incontro con Mauro Bussani alle 15 al Museo Revoltella a seguire (ore 16.30) dibattito su Ogm nel settore agro-alimentare: Il diritto fra precauzione e innovazione, con lo stesso Mauro Bussani, il funzionario del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali Dario Bevilacqua, Mauro Giacca e il rettore della Sissa Guido Martinelli. Di Cucina molecolare tra chimica e fisica parlerà Francesco Longo dell’Università di Trieste e Franco Zanini di Elettra Sincrotrone Trieste alle 16.30 al Salone degli Incanti. Gli OGM nel settore agro-alimentare saranno al centro dello spettacolo di scena alle 15.00 al Museo rivoltella : i migliori studenti dei corsi di Sistemi giuridici comparati e Diritto comparato dei contratti (Università di Trieste) insceneranno una controversia per mettere a confronto due diversi sistemi giuridici, quello italiano e quello statunitense. Gran finale di giornata alle 20.30 al Teatro Miela, con lo spettacolo teatrale “Una passione viscerale” che utilizzerà recitazione, danza, cibo e scenografie virtuali per raccontare la vita del Nobel 1904 Ilya Metchnikof, scopritore dei batteri “buoni” dell’intestino, attraverso la biografia della moglie Olga Belokopitova. INFO: tutto il programma, le sezioni e i relatori su www.triestenext.it


I cinque incontri più curiosi di Trieste Next 2015 by Davide Pittioni | set 21, 2015 | , |

Dal 25 al 27 settembre si riaccenderanno i riflettori sulle frontiere più innovative della ricerca scientifica internazionale con la quarta edizione di Trieste Next, il Salone Europeo della ricerca scientifica. Oltre cento appuntamenti tra incontri, approfondimenti, spettacoli e laboratori a partire dalla giornata di apertura con il BioHighTech Companies Day, fino alla chiusura di domenica 27 con un ospite d’eccezione: Edvard I. Moser, che illustrerà per la prima volta in Italia lo studio rivoluzionario sulle cellule cerebrali che fanno da “Gps biologico” e che gli è valso il Premio Nobel per la medicina 2014. Il tutto nella “città della scienza”. Quale? Trieste. A partire dal suo luogo simbolo, Piazza Unità. Noi vi segnaliamo i cinque incontri più curiosi; tutti gli altri li trovate sul sito www.triestenext.it . 1. I geni della cattiveria (25 settembre, ore 18) A chi finiremo per dare la colpa? Ad un gene, una molecola, al caso o al sempreverde vicino (con l’erba – quella sì – sempreverde)? Un ottimo incontro per capire insieme agli esperti miti, realtà e implicazioni etiche dello sviluppo delle conoscenze sulla genetica del comportamento, in particolare per quel che riguarda la predizione in età pediatrica dei disturbi del comportamento in età adulta. Se avete appena ricevuto un avviso di garanzia potrebbe rivelarsi molto utile. 2. OGM a processo (26 settembre, ore 15) Prendi una multinazionale della coltivazione di sementi OGM e mettila vicino ad un’impresa agricola biologica. Attorno costruiscici un tribunale. Tutto il resto verrà da


sé. “OGM e Diritto – Un processo in scena’ è la rappresentazione dell’ipotetico processo che ne potrebbe venir fuori, un “Law e order” dal vivo, con i migliori studenti di Scienze giuridiche dell’Università di Trieste nel ruolo di avvocati e un comitato di giudici composto dai loro professori. Finirà malissimo. Oppure con un bicchiere di whisky per tutti. Ma biologico. E comunque, poi, tutti di nuovo seri perché seguirà una tavola rotonda dedicata alle politiche europee e globali in materia di OGM nel settore agro-alimentare. 3. La cucina molecolare (26 settembre, ore 16.30) Ma lo sapevate che da qualche anno a questa parte si sta diffondendo la cosiddetta cucina molecolare? Così come, da anni, nessuno si stupisce più del forno a microonde, da un po’ di tempo sono del tutto normali anche il sifone e la cottura sottovuoto. Qui però si esploreranno anche gli anfratti meno noti del settore e si imparerà come si può usare l’azoto liquido per trasformare in gelato una tazzina d’espresso, o come si può cucinare divinamente il pesce in lavastoviglie. 4. Alla ricerca di altre terre (26 settembre, ore 18) Gli alieni esistono. Il resto è noia. Se vivono o no in pianeti simili alla Terra lo lasciamo decidere agli scienziati. Anche se lo sanno tutti che già popolano il dark side of the moon. Nel caso voleste qualcosa di più solido – come dire, scientifico – questo incontro potrà aiutarvi a capire a che punto siamo nella ricerca di pianeti abitabili in giro per l’universo. E se non sarete abbastanza inquietati c’è sempre l’incontro del giorno successivo (27 settembre, ore 17.00) dove si potranno scoprire i segreti dell’astrobiologia, la disciplina che cerca la vita nell’universo. O almeno le sue condizioni. 5. Umanoidi (27 settembre, ore 12) Tra un po’ ce li troveremo in casa. Poi al potere. E infine non li vedremo più, perché noi, ultimi superstiti, saremo rintanati in un piccola città sottoterra. Ah no, questo è Matrix. In attesa di scoprire come andrà a finire, per conoscere le prospettive – ogni giorno più concrete – della vita insieme a robot umanoidi sempre più sofisticati negli aspetti cognitivi ed emotivi, ci conforteremo con questo incontro. La domanda resta: quanto sarà profonda la tana del bianconiglio?


Pubblicato in settembre 21st, 2015

Trieste Next 2015 Trieste Next 2015 – BIOlogos Salone Europeo della Ricerca Scientifica 4^ edizione, Trieste 25 I 26 I 27 settembre 2015 Il mondo della ricerca scientifica e l’impresa dialogano su: “Il futuro della Vita”

Dal 25 al 27 settembre si riaccendono i riflettori sulle frontiere più innovative e i temi più attuali della ricerca scientifica internazionale con la quarta edizione di TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica: un calendario con oltre 100 appuntamenti e 150 relatori in tre giorni, tra lectio magistralis, dibattiti, approfondimenti e laboratori nella cittàsimbolo della scienza e della ricerca Apertura venerdì 25 settembre con il BioHighTech Companies Day, che presenta l’eccellenza della Regione Friuli Venezia Giulia a livello nazionale nel campo delle Scienze della Vita, con un cluster di oltre 150 imprese A chiudere la quarta edizione del festival, domenica 27 settembre, il Premio Nobel in carica per la Medicina, Edvard I. Moser che illustra per la prima volta in Italia lo studio rivoluzionario sulle cellule cerebrali che ci consentono di orientarci, il cosiddetto “Gps biologico”, che gli è valso il Nobel 2014 Tra gli ospiti di questa edizione anche Jos De Blok, Segenet Kelemu, Steve Chan, Edoardo Boncinelli, Alberto Baban, Antonino Di Pietro, Lidia Larizza, Giuseppe Novelli, Giorgio Metta, Paolo Bianco, Vittorino Andreoli, e molti altri.


Trieste Next, giovedì un’anteprima tutta da ascoltare, leggere e “gustare” Posted on 21 settembre 2015 by Alexandra Del Bianco in ATTUALITÀ , IN PRIMO PIANO

21.09.2015 | 17.30 – Ormai pronta ai nastri di partenza “Trieste Next”, il Salone della Ricerca Scientifica, al via il 25 settembre fino al 27. Anteprima giovedì 24, dalle 17.30 alle 19.00, alla Biblioteca Quarantotti Gambini di via delle Lodole 7/a, a San Giacomo, dove si terrà un incontro con Federica Buglioni, rivolto a insegnanti, bibliotecari e famiglie sul tema, molto importante, dell’educazione alimentare. Nel corso dell’incontro l’autrice presenterà il suo libro “Storie in frigorifero: tutte vere… e più avventurose delle fiabe”, illustrato da Emanuela Bussolati e pubblicato quest’anno da Editoriale Scienza. La scrittrice Federica Buglioni lavora da molti anni nel mondo


dell’editoria, come redattrice e autrice di libri per genitori e bambini sul tema del cibo e dell’alimentazione. Appassionata di natura, cucina, pedagogia e didattica, con l’associazione “Bambini in cucina”, di cui è presidente e cofondatrice, promuove il valore affettivo ed educativo del cucinare con i bambini unitamente ad un approccio all’educazione alimentare fondato sul piacere del fare. (www.bambiniincucina.it ) Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Alexandra Del Bianco


Giovedì 24 settembre anteprima di "Trieste Next" alla biblioteca Quarantotti Gambini Trieste (TS) ­ Anteprima del Salone Europeo della Ricerca Scientifica TriesteNext (25­27 settembre), giovedì 24, dalle 17.30 alle 19.00, alla Biblioteca Quarantotti Gambini di via delle Lodole 7/a, a San Giacomo, dove si terrà un incontro con Federica Buglioni, rivolto a insegnanti, bibliotecari e famiglie sul tema dell'educazione alimentare. Nel corso dell'incontro l'autrice presenterà il suo libro “Storie in frigorifero : tutte vere... e più avventurose delle fiabe”, illustrato da Emanuela Bussolati e pubblicato quest'anno da Editoriale Scienza. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Federica Buglioni lavora da molti anni nel mondo dell’editoria, come redattrice e autrice di libri per genitori e bambini sul tema del cibo e dell’alimentazione. Appassionata di natura, cucina, pedagogia e didattica, con l’associazione “Bambini in cucina”, di cui è presidente e co­fondatrice, promuove il valore affettivo ed educativo del cucinare con i bambini unitamente ad un approccio all’educazione alimentare fondato sul piacere del fare. (www.bambiniincucina.it)

INFO/FONTE: Ufficio Stampa Comune di Trieste



















NON SPRECHIAMOCI! WHEN:

25 sette

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1 00

1 00

WHERE:

Biblioteca comunale Pier Antonio Quarantotti Gambini Via delle Lodole, 6 e 7/a, 34100 Trieste CONTACT:

040 0649556

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Riduco Riuso Riciclo: le tre R che fanno bene all’ambiente, questo il tema del settimo e ultimo appuntamento del ciclo di laboratori ludico didattici per tutta la famiglia PER UNA CULTURA DEL CIBO con le animatrici di Coop NordEst Luisella Michieli e Monica Campion. Il laboratorio, diretto ai ragazzi da 9 a 14 anni e adulti, pone l’attenzione sull’ecosostenibilità della nutrizione e sullo spreco alimentare. L’appuntamento è realizzato nell’ambito della quarta edizione di Trieste Next Salone Europeo della Ricerca Scientifica e affronta le tematiche legate all’Expo 2015, che si propone di offrire risposte concrete all’esigenza di garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Si raccomanda la puntualità per non rischiare di rimanere esclusi. L’incontro conclude “rEstate con noi”, il programma di letture laboratori e divertimento per tutta la famiglia ideato dal Servizio Ragazzi della Biblioteca comunale Quarantotti Gambini che ha accompagnato triestini e turisti lungo tutta la passata stagione, ottenendo un considerevole successo di pubblico, sia in termini quantitativi che di apprezzamento per la qualità delle proposte.


Trieste, 22/9/2015 N

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La Biblioteca civica “A. Hortis” conserva tra i manoscritti antichi donati da Domenico Rossetti un “Manuale sulla dieta”, codice che ripropone alla nostra attenzione di cultori di sacrifici alimentari che promettono giovinezza prolungata l'opera del medico tedesco Konrad von Eichstätt attivo nella prima metà del Trecento. La stessa Biblioteca possiede la migliore edizione de Il piacere onesto e la buona salute di Bartolomeo Sacchi detto il Platina, stampata a Cividale dal fiammingo Geraert van der Leye nel 1480. Inoltre, le archeologhe del «Progetto Sotto Trieste» del Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Trieste, hanno fatto affiorare dagli scavi del Progetto Crosada – tra l'altro ­ resti del vasellame e delle pentole appoggiate nelle cucine dei conventi e degli ospizi che dal XV al XVII occuparono l'area. Queste e altre appetitose testimonianze della cultura alimentare e delle prescrizioni dietetiche che giungono da un passato non troppo remoto sono il cuore della mostra La cucina del mortaio e del pestello: alimentazione e salute tra Medioevo ed Età Moderna curata da Alessandra Sirugo e Cristina Fenu, nell'ambito di Trieste NEXT 2015, presso il Museo petrarchesco picccolomineo di via Madonna del mare 13. Una tre giorni intensa quella del museo, che inizia nel pomeriggio del 25 settembre, quando alle 19.00 l'inaugurazione vedrà l'intervento musicale di Alice Forcessini al clavicembalo per Festival Wunderkammer, partner dell'iniziativa. La mostra allestita sotto la direzione di Bianca Cuderi, gode della collaborazione tecnica della Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, di Steras Wines, di Apicoltori Settimi & Ziani, della Regione Istriana, dell'Hotel Le Corderie e di Marina Mai, raffinata interprete delle pietanze descritte nei capolavori di Dante, Boccaccio, Pulci, Ariosto. Apertura del Museo petrarchesco piccolomineo anche sabato 26 e domenica 27 settembre dalle ore 10 alle 13, dalle 15 alle 19 con ingresso libero. Le visite guidate alle 11 e alle 17, saranno effettuate dalle curatrici con la collaborazione degli studenti volontari del Progetto NEXT dell'Università di Trieste. Per le visite guidate ( € 4,00 ridotti € 2,00) non è necessaria prenotazione informazioni: 040/6758184 o 040/6758277 e­mail: museopetrarchesco@comune.trieste.it aggiornamenti sul sito www.museopetrarchesco.it e sul profilo Facebook del Museo petrarchesco piccolomineo Didascalie delle immagini: Santorio, Santorio Antiporta di De statica medicina aphorismorum sectiones septem Padova, Giovanni Battista Conzatti, 1710 Trieste, Biblioteca civica “A. Hortis” Francesco Petrarca Von der Artzney bayder Gluck, des güten und widerwertigen. Unnd wesz sich ain yeder inn Geluck und Ungluck halten sol Augsburg, Heynrich Steyner, 1532 Trieste, Museo petrarchesco piccolomineo [GIOVANNI DA CASTUA?] particolare dall'Adorazione dei Magi: i cuochi affresco, sec. XV Chiesa di Sant'Elena, Gradischie di San Canziano | Gradišče pri Divači, Sv. Helena (SI) (Istarska Županija­Regione istriana, per gentile concessione) VINCENZO DA CASTUA (BOTTEGA) particolare dalla Danza macabra: l'oste affresco, sec. XV Vermo, Santa Maria delle Lastre | Beram Sv. Marija na Škrilina (HR) (Istarska Županija­Regione istriana, per gentile concessione) Konrad von Eichstätt (m. 1342) Diaetetisch oeconomisc ordnungen Trattato per la salute fisica e le malattie Biblioteca Civica “A. Hortis” ms. 2­25 inv. 141811 / Provenienza Domenico Rossetti de Scander

Comts/RF


THE WORLD ACADEMY OF SCIENCES for the advancement of science in developing countries

News 1 September 2015

Can bioscience help feed Africa? Segenet Kelemu, an influential African science leader, will lead TWAS' roundtable at Trieste Next 2015. Joined by two Italian scholars, the roundtable will explore how innovation in bioscience can help feed Africa and other developing regions. Should governments adopt multiple strategies, including genetic modification of crops, to boost agricultural production and economic growth in Africa and other developing countries? Segenet Kelemu, the director general and CEO of the International Centre of Insect Physiology and Ecology's (icipe ) in Nairobi, Kenya, has a keen perception of the problems and potential solutions that may help shape the future of African agriculture. Kelemu is one of the three prominent scientists attending TWAS’s roundtable at the annual science festival Trieste Next on Friday 25 September. Her speech will focus in particular on biosciences for Africa’s development. It will begin at 6:00 p.m. in the main hall in Regional Offices of Friuli-Venezia Giulia, Piazza dell'Unità d'Italia, 1. The roundtable will also feature Michele Morgante from Udine and Alessandro Vitale from Milan, to offer new perspectives on the future of agriculture both in developed and developing countries. Together, the scientists will discuss the frontiers of agricultural biotechnology, addressing the role of agribiotech 40 years after the beginning of the recombinant-DNA era. Trieste Next is the annual European Fair of Scientific Research that will be held

Segenet Kelemu, icipe's director general.

in Trieste, Italy, from 25 to 27 September. TWAS is among the local scientific institutions sponsoring an event. For this year's edition, the Academy is organizing the roundtable, "Ask Africa - Can agribiotech make a

difference for developing countries?" The free-admission event is expected to be one of the centerpieces of the festival, as it will host three high-profile scientists in one of the most beautiful buildings in Trieste, the historical Palazzo del Lloyd Triestino in Piazza Unità d'Italia. Michele Morgante is a professor of genetics at Udine University , with broad experience in mapping vegetable genomes and in the analysis of DNA regions. He will describe new biotech methods to improve the quantity of crops, explaining how this can be beneficial for developing countries. Alessandro Vitale is a plant molecular biologist from the Italian National


Research Council 's Institute of Agricultural Biology and Biotechnology (IBBA-

Consiglio Nazionale delle Ricerche). His field of expertise is protein synthesis and plant cell biology. He will address quality amelioration of crops, also sharing some considerations on how varied is public perception about agribiotech. Kelemu is the 2014 L’Oréal-UNESCO for Women in Science Awards Laureate for Africa and the Arab States , and one of the 2013 elected Fellows of the African Academy of Sciences . She formerly served as vice president for programmes at the Alliance for a Green Revolution in Africa (AGRA ) and director of the Biosciences eastern and central Africa (BecA ) hub of the International Livestock Research Institute . During the three-day fair, Trieste Next is expected to attract several thousand

Michele Morgante from the University of Udine.

visitors from Italy and abroad. This year the event is titled "BIOlogos - The Future of Life ". Visitors will be exposed to the latest data and insights about sustainable food production, the frontiers of biomedicine and bioinformatics. TWAS’s round table will offer the audience a high-level discussion and direct participation in the debate about sustainable food production in the years ahead. Genetically modified crops, or biotech crops, hold great potential for economic growth of developing countries. A recent study has confirmed that yield grains of biotech crops "are significantly higher in developing countries than in industrial countries, due to the fact that crops in developing countries suffer more from pest damage due to resources constraints experienced by small farmers". Such potential can be underestimated, and is often feared. While 27 nations worldwide, including 19 developing countries, have adopted genetically modified agricultural varieties, and more than 175 million hectares worldwide planted with GMOs as of 2013, GMOs elicit fierce debate and a continuing conflict. GMOs’ supporters – including much of the global scientific community –

Alessandro Vitale from Institute of Agricultural Biology and Biotechnology

maintain that genetic engineering is an efficient, safe technology to address the (IBBA-Consiglio Nazionale increasing demand for food that the world is facing. Their opponents, on the

delle Ricerche).

other hand, blame agribiotech for jeopardizing biodiversity while posing a threat to human health. TWAS' roundtable at Trieste Next will shed light on a matter of vital importance today and for generations to come.

Cristina Serra


Who's who

Segenet Kelemu Segenet Kelemu is the fourth chief executive officer, and the first woman to lead icipe. She is the 2014 L’Oréal-UNESCO for Women in Science Awards Laureate for Africa and the Arab States, and also one of the 2013 elected fellows of the African Academy of Sciences. She is one of the top 100 most influential African women listed and featured in the May 2014 edition of Forbes Africa. More recently, Kelemu has been listed in the 10 most influential African women in agriculture by the Journal of Gender, Agriculture and Food

Security. She has also received other awards, including the prestigious Friendship Award granted by the People's Republic of China. The award is granted to foreign experts who have made outstanding contributions to China's economic and social development. She shared the 2011 TWAS prize for agricultural sciences , the first African to win the prize for agricultural sciences since its inception. Kelemu has also a prominent role in the recent documentary Seeds of Science that TWAS and the Italian RAI television network have co-produced. The film shows the work done in Kenya by TWAS-supported scientists and illustrates how scientific research applied to the right targets may increase the quality life of many people.

Michele Morgante Michele Morgante is the scientific director of Institute of Applied Genomics (IGA) in Udine, Italy, and is full professor of genetics at the University of Udine. He was educated as a geneticist and then worked for five years at DuPont Crop Genomics as senior scientist. His research group has been instrumental in establishing a number of genetic technology platforms that are now being widely deployed in plant genomic research (e.g., microsatellites, fluorescent BAC fingerprinting). He has investigated the genome of

Zea mais, giving contributions to the sequencing of other plant genomes such as: peach, citruses, spruce and others. He is a member of the scientific board of the National Research Council of Italy and associate editor of Theoretical and Applied Genetics and Tree Genetics and Genomes. He is also a member of the Italian Accademia Nazionale dei Lincei .

Alessandro Vitale Alessandro Vitale is scientific director in the Italian National Research Council Institute of Agrarian Biology and Biotechnology. He investigates molecular and cell biology of plants. He is one of the “Top Italian Scientists” listed by the Virtual Italian Academy network . In 1998, he was awarded the Assunta BaccariniMelandri Prize from the Italian Society of Vegetal Biology , and in 2008 the Corresponding Membership Award of the American Society of Plant Biologists . Vitale is co-author of a chapter in the new edition of the textbook “Biochemistry and Molecular Biology of Plants” (Buchanan, Gruissem, Jones Eds.). He has served as a member of the scientific council of the agrofood department of CNR (2006-12) and as decision editor for manuscripts submitted to The Plant Cell (Co-editor 1999-2004) and PNAS (Guest decision editor for specific manuscripts, 2011-present). Since 2009, he has served as an executive committee member in the Italian Society of Vegetal Biology.


BioHighTech Companies Day – CBM e Confindustria FVG a Trieste Next – venerdì 25 settembre Il Giornale del Friuli

Il BioHighTech Companies Day, evento dedicato alle aziende e agli stakeholder del settore BioHighTech, ambito che riunisce i comparti Biomedicale, Biotecnologico e Bioinformatico, organizzato da CBM­Consorzio per la Biomedicina Molecolare in collaborazione Confindustria Friuli Venezia Giulia, si terrà venerdì 25 settembre 2015 dalle ore 8.30 alle ore 17.30 Palazzo della Regione P.zza dell’Unità d’Italia – Trieste in occasione della 4 edizione Trieste Next, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica Scopo del BioHighTech Companies Day è contribuire a valorizzare il comparto industriale BioHighTech del Friuli Venezia Giulia, formato da oltre 150 aziende, alcune in fase di start­up, altre con storie industriali importanti e consolidate, che occupano 5000 addetti e che generano complessivamente 800 Milioni di Euro di fatturato, e delineare strategie di sviluppo dell’intero Cluster Smart Health, che raggruppa imprese, centri di ricerca pubblici e realtà socio­sanitarie. Un incontro per contribuire a una visione comune e condivisa sulla prevenzione e l’invecchiamento attivo della popolazione (active & healthy aging) e al miglioramento della salute e della qualità di vita dei cittadini. Due i momenti in cui è strutturato il “BioHighTech Companies Day”. 1. al mattino il workshop “Lo sviluppo integrato delle imprese BioHighTech nei sistemi della Ricerca e della Salute per la crescita socioeconomica del territorio regionale”, con l’intervento di oltre 30 realtà regionali del settore; 2. al pomeriggio la tavola rotonda “Come le politiche della Regione FVG possono supportare lo sviluppo del Cluster Smart Health” cui interverranno: Sergio Bolzonello, Vicepresidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Assessore alle Attività Produttive, alla Cooperazione e al Turismo; Loredana Panariti, Assessore al lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, ricerca e università della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; Adriano Marcolongo, Direttore centrale salute, integrazione socio sanitaria, politiche sociali e famiglia della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; Edvino Jerian, Presidente di CBM; Diego Bravar, Vicepresidente di Confindustria Venezia Giulia; Luigi Ferrari, CEO Lima Corporate; Maurizio Paleologo, CEO Tecna Srl; Paolo Galliano, CEO Alifax Srl; Alberto Steindler, CEO Insiel Mercato Spa; Luca Emili, CEO Promeditec Srl; Antonio Sfiligoj, CEO Viva BioCell Spa; Giorgio Costacurta, Vicepresidente COMET – distretto della Componentistica e Termoelettromeccanica. A conclusione dell’evento, alle ore 17.00 Maurizio Fermeglia, Rettore dell’Università degli Studi di Trieste e Sergio Razeto, Presidente di Confindustria Venezia Giulia, sottoscriveranno il Protocollo di Intesa tra Confindustria Venezia Giulia e l’Università degli Studi di Trieste per rafforzare la collaborazione negli ambiti didattico, di ricerca e di trasferimento tecnologico nei settori individuati dalla Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Friuli Venezia Giulia, tra cui il Cluster Smart Health. In allegato il programma dettagliato.


TRIESTE NEXT – GIA’ APERTA LA MOSTRA DELL’IMMAGINARIO SCIENTIFICO, ORGANIZZATA NELL’AMBITO DI TRIESTE NEXT Il Giornale del Friuli

Trieste Next 2015 – BIOlogos Salone Europeo della Ricerca Scientifica 4^ edizione, Trieste 25 I 26 I 27 settembre 2015 Già visitabile a Palazzo Costanzi (Sala Veruda) la Mostra fotografica a cura dell’Immaginario Scientifico “Arte o Scienza”? In mostra le 30 opere selezionate TRIESTE­ Mentre è ormai ai nastri di partenza la IV edizione di Trieste Next, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica, in programma da venerdì 25 a domenica 27 settembre tra Piazza Unità e dintorni, è già visitabile in Sala Veruda di Palazzo Costanzi la mostra organizzata da Science Centre Immaginario Scientifico e Università di Trieste con le 30 migliori opere fotografiche selezionate nella sesta edizione del concorso fotografico Arte o Scienza? Immagini dalla ricerca. L’iniziativa mira a far emergere il talento fotografico di studenti e ricercatori e a valorizzare le immagini realizzate nell’ambito della ricerca, a cui viene riconosciuto anche un valore artistico. Si potranno ammirare le migliori immagini selezionate in virtù della loro qualità e per il loro potere narrativo. La giuria formata da Piero Paolo Battaglini dell’Università di Trieste, Maurizio Lorber storico dell’arte, Serena Mizzan e Aura Bernardi, direttore e vicedirettore dell’Immaginario Scientifico, proclameranno il vincitore del concorso, nella cerimonia pubblica di premiazione che si terrà venerdì 25 settembre alle ore 17.00 presso gli spazi della mostra. Con 163 opere in concorso e 51 partecipanti, di cui 27 uomini e 24 donne, l’edizione 2015 ha battuto ogni record di adesione, a conferma di un interesse comune di esplorare e valorizzare le contaminazioni tra categorie del pensiero umano solo apperentemente distanti come la scienza, l’arte, la razionalità e la fantasia. Dalle intricate ragnatele di neuroni che formano il cervello alle “pennellate” di colore che si originano dalla reazione chimica tra l’ammoniaca e un sale di cobalto, dagli arcobaleni geometrici che si celano in un cristallo di zucchero agli astrociti del midollo spinale in versione Pop art: attraverso colori vivaci e forme che evocano paesaggi onirici e architetture avveniristiche, le immagini in gara per il premio “Arte o Scienza? 2015” trasportano il pubblico in un racconto per immagini che illustra la multiformità del pensiero scientifico



A Trieste Next focus sull’agricoltura biotech MercoledÏ, 23 Settembre 2015 Meteo Web

Segenet Kelemu, direttrice del Centro Internazionale per la fisiologia e l'ecologia degli insetti (Icipe) di Nairobi, e' tra gli ospiti piu' attesi del primo giorno di Trieste Next, il Salone europeo della ricerca scientifica che anima da venerdi'... Friuli-Venezia Giulia

Trieste

Agricoltura


A Trieste Next focus sull’agricoltura biotech 23 settembre 2015 22:45 - Peppe Caridi

Segenet Kelemu, direttrice del Centro Internazionale per la fisiologia e l’ecologia degli insetti (Icipe) di Nairobi, e’ tra gli ospiti piu’ attesi del primo giorno di Trieste Next, il Salone europeo della ricerca scientifica che anima da venerdi’ 25 a domenica 27 settembre il capoluogo giuliano. Al centro dell’incontro (alle 18 nel Palazzo della Regione) organizzato da Twas-l’Accademia Mondiale delle Scienze, il ruolo delle biotecnologie applicate all’agricoltura per poter garantire produzione di cibo sufficiente a sfamare la popolazione mondiale in crescita. Diverse innovazioni nel campo dell’agrobiotech “possono aiutare le colture ad adattarsi meglio ai cambiamenti climatici, come per esempio rendere alcune varieta’ di piante piu’ resistenti alla siccita'” spiega Kelemu. “Biotecnologie e agricoltura sostenibile non sono affatto in contraddizione” aggiunge.

La sostenibilita’, secondo la scienziata, si persegue usando “meno risorse per produrre piu’ cibo per la crescente popolazione del pianeta. Le risorse che abbiamo a disposizione sono infatti limitate, quindi dobbiamo essere innovativi per usarle in modo efficace ed efficiente”. E l’introduzione di varieta’ di colture ad alta resa e’ un modo per produrre di piu’ con risorse idriche e su terreni limitati. Mentre “varieta’ di piante resistenti alle malattie consentono di utilizzare pochi o nessun pesticida. Pertanto, l’agricoltura con le colture biotech e’ sostenibile”. A Trieste, Segenet Kelemu illustrera’ anche la tecnologia push-pull, ideata dall’Icipe e sperimentata da circa 20 anni in Africa, che permette di combattere gli insetti nocivi e le erbacce infestanti, incrementando contemporaneamente la quantita’ di foraggio per il bestiame e la produttivita’. Questa tecnica prevede di disporre tra i filari del campo “piante dalle proprieta’ repellenti per certi insetti (push) e di recintare l’appezzamento di terreno con piante trappola (pull)”, che attraggono gli insetti dove la loro presenza non e’ dannosa. “Le piante push-pull vengono in seguito usate come foraggio”. Inoltre, le sostanze liberate dalle radici del desmodio, pianta usata per tenere alla larga gli insetti, inibiscono lo sviluppo della striga, erba parassita che ruba nutrimento alle colture.


MANAGING THE HEALTHCARE, IMPROVING THE HEALTH Quando: 26 September 2015 Organizzatore: Peoplerise & Veneziepost Dove: Unità d'Italia Square, 1, Trieste

Peoplerise and Venezie Post invite you on the next 26th of September to Trieste Next to know Jos De Blok and Buurtzorg. Discover with us the revolution of this Dutch homecare TEAL organization which has attracted international attention for its innovative use of independent nurse teams in delivering highquality and relatively low-cost care, where individuals are at the center.

Find out more about Buurtzorg: https://en.wikipedia.org/wiki/Buurtzorg_Nederland http://www.buurtzorgnederland.com/


Trieste Next: the European Scientific Research Salon opens in September Where: Trieste When: 09/25/2015 - 09/27/2015 From 25 to 27 September, Trieste will host the fourth edition of TRIESTE NEXT, the European Scientific Research Salon on “BIOLOGOS: THE FUTURE OF LIFE”, aimed to explore and discuss the new scenarios of biomedicine, biotechnology, bioinformatics, nutrition and personal care. The new challenges of scientific research and bio-high-tech are some of the topics and possible fields of the growth and scientific and entrepreneurial development that will be discussed during the three-day event, which will include debates, insights and laboratories with world-renowned researchers and scientists, entrepreneurs, philosophers, journalists and students. Besides the 150 speakers who will deliver presentations on the highly topical theme, “The Future of Life”, the event will host a number of international guests, leading figures in the world of science and medicine, as well as form the business world. The salon, coordinated every year by the scientific committee chaired by the Rector of Trieste University Maurizio Fermeglia, will include over 100 scheduled events. Among the main ones is the inauguration day, fully dedicated to the BioHighTech District in Friuli Venezia Giulia in partnership with Confindustria with an event coordinated by CBM (Centre of Molecular Biomedicine) Venezia Giulia . The full programme and updates of the European Scientific Research Salon are available on the internet website of Trieste Next , that will publish the event calendar by date, place, speaker and section in the next weeks. Participation to all the events of Trieste Next is free, if not otherwise specified; however room capacity is limited. Registration to the events on the website , “Programma” section, will be possible in the next weeks.


' SABATO 26 SETTEMBRE ECONOMIA POLITICA Trieste 10h00 Evento 'La ricerca incontra l'impresa' organizzato da Trieste Next. Partecipera', tra gli altri, Alberto Baban, Vice Presidente Confindustria e Presidente P.I. di Confindustria. Presso la sala del Ridotto del Teatro Verdi


Dal 25 al 27 settembre nel capoluogo "Trieste Next", tre giornate per incontrare la scienza D Categoria: Scienza e tecnologia Pubblicato Giovedì, 24 Settembre 2015 18:26 Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia Visite: 76

Trieste ­ I nuovi scenari della biomedicina, le biotecnologie, la bioinformatica, l’alimentazione, la cura della persona, e le nuove sfide della ricerca scientifica in questi ambiti: sono questi e non solo i temi che verranno discussi nel corso della quarta edizione di Trieste Next intitolata “BIOlogos – The Future of Life”. Dal 25 al 27 settembre, nel capoluogo giuliano, si svolgono tre giornate di dibattiti, approfondimenti e laboratori con ricercatori e scienziati di fama mondiale, imprenditori, filosofi, giornalisti e studenti. Dopo il cibo, l’acqua e l’energia, è ancora una volta un tema di grande attualità – il “Futuro della Vita” – a ispirare il progetto scientifico dell’edizione 2015 del Salone Europeo della Ricerca Scientifica, curato anche quest’anno dal comitato scientifico presieduto dal rettore Università di Trieste Maurizio Fermeglia. Saranno oltre 150 i relatori della quarta edizione di Trieste Next. Numerosi gli ospiti internazionali: il Premio Nobel per la Medicina/Fisiologia 2014 Edvard I. Moser, Segenet Kelemu, direttore ICIPE Nairobi e vincitrice del Premio L’Oréal Unesco per le Donne nella Scienza nel 2014; e ancora, Jos de Blok, fondatore di Buurtzorg e vincitore della RSA Albert Medal per l’Innovazione, sempre nel 2014, e Steve Chan, professore all’Università di Swansea, direttore dell’IBM Network Science Research Center e senior fellow al Center for Public Leadership della Harvard Kennedy School. 100 gli appuntamenti in programma: dibattiti, convegni, lectio magistralis, presentazioni, laboratori e momenti di intrattenimento. L’edizione 2015 di Trieste Next animerà tutta la città: cuore della manifestazione sarà Piazza Unità d’Italia, che ospiterà la tensostruttura dove si svolgeranno le attività e i laboratori degli enti di “Trieste Città della Conoscenza” e dove verrà allestita un’area conferenze. Le aree espositive sono curate da Università di Trieste, AREA Science Park, SISSA­Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICGEB­International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, INFN­Istituto Nazionale di Fisica Nucleare­Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste. Piazza Unità ospiterà anche uno Spazio Libri e un’area conferenze. Nel grande gazebo dell’Università di Trieste avranno luogo simulazioni, dimostrazioni interattive e osservazioni dirette, che consentiranno ai visitatori di vivere da vicino l’esperienza della ricerca e di conoscere i suoi segreti. Anche quest'anno Trieste Next offre alle scuole di ogni ordine e grado un ricco programma di attività sul tema delle biotecnologie, salute e alimentazione. Trieste Next 2015 darà spazio anche a momenti di spettacolo e mostre e sarà un’occasione unica di incontro, di scambio e di formazione per giovani delle università italiane e straniere. Grazie al “Progetto Volontari e Studenti”, infatti, oltre 400 studenti universitari di laurea triennale, specialistica, master e dottorato parteciperanno attivamente al Salone con un programma speciale di ospitalità e coinvolgimento. Tutti gli eventi di Trieste Next sono a ingresso libero, tranne ove diversamente specificato. I posti in sala sono limitati: dalle prossime settimane sarà possibile registrarsi agli eventi in programma direttamente sul sito www.triestenext.it , sezione “Programma”.


TRIESTE NEXT

Enrico Boncinelli: «Siamo assillati ogni giorno dalla finta scienza» Il genetista: «Ci sono tanti falsi miti, ad esempio quello per cui utilizziamo solo il 10% del nostro cervello, o che gli Ogm fanno male alla salute» di Giulia Basso 24 settembre 2015

Edoardo Boncinelli

TRIESTE. Il mondo della scienza è, per molti di noi, un universo sempre più difficile da decifrare. Se un tempo ciò era dovuto alla mancanza di informazioni, oggi il problema è di segno opposto: su internet viaggiano di pari passo comunicazione scientifica e nuovi miti metropolitani, dati


pseudoscientifici o addirittura magici che spesso fanno breccia sull'immaginario collettivo. Ma come distinguere gli uni e gli altri nel marasma informativo cui siamo quotidianamente sottoposti? E' necessario fare un passo indietro e andare alla ricerca di quelle che sono le caratteristiche costitutive della pratica scientifica. A Trieste Next Enrico Tongiorgi, professore associato e delegato del Rettore per la divulgazione scientifica dell'Università di Trieste, ne discuterà – il 27 settembre alle 15.30 presso il cortile interno del palazzo della Regione di Piazza Unità – con il noto genetista e divulgatore scientifico Edoardo Boncinelli, autore del libro “I sette ingredienti della scienza” (Indiana Editore, 2015). Si partirà proprio da questo libro per raccontare al pubblico cosa sia la scienza e per aiutarlo a distinguere tra scienza e pseudoscienza. Per Boncinelli la scienza è "un'impresa collettiva e progressiva, volta a cogliere gli aspetti riproducibili di un numero sempre maggiore di fenomeni naturali e a comunicarli attraverso lo spazio e il tempo in forma sinottica e internamente non contraddittoria, in modo da porre chiunque in condizione di fare previsioni fondate e di progettare e mettere in atto "macchine" funzionanti, siano esse di natura materiale o mentale. Riproducibilità e metodo sperimentale, comunicabilità, coerenza, capacità di prevedere e costruire, carattere collettivo e progressivo sono dunque i sette ingredienti della scienza che Boncinelli individua, sottolineando con molta franchezza anche quelli che sono i limiti della pratica scientifica. Ecco che allora distinguere tra scienza e pseudoscienza diventa più semplice: «Ci sono pseudoscienze, come la psicanalisi, che possiamo definire tali perché sono internamente contraddittorie e quindi impossibili da validare – spiega il genetista ­. Ce ne sono altre, come l'omeopatia, che non poggiano su alcuna dimostrazione scientifica, per cui viene a cadere la possibilità di verifica tramite il metodo sperimentale. Ciò vale per molte branche della cosiddetta medicina alternativa: il più delle volte le affermazioni fatte non trovano riscontro nella realtà. Il problema è che siamo bombardati di notizie assurde». «Ci dicono di non vaccinare i nostri figli perché potrebbero diventare autistici – sottolinea Tongiorgi ­ : il riferimento è a uno studio di una decina d'anni fa, che è stato smentito da decine di altri studi e il cui autore è stato scoperto e giudicato per frode. Ma la falsa notizia si è diffusa sempre più, portando a un calo delle vaccinazioni e di conseguenza alla ricomparsa di malattie che parevano debellate». E ancora Boncinelli: «In questo Paese il termine Ogm è una parolaccia. Ma che in Italia non solo non ci siano, ma non si possa


neppure fare ricerca sugli Ogm è una stupidaggine assoluta. Basti pensare che il 90% dei mangimi di cui si nutrono i nostri animali contiene Ogm». Di molti falsi miti poi si è riappropriata la cultura popolare, attraverso il cinema e i mass media: «Chi l'ha detto che usiamo solo il 10% del nostro cervello? ­ chiede Boncinelli ­ Eppure su questa baggianata hanno costruito pure un film: l'ha visto “Lucy”, di Luc Besson?». Ma perché questi miti metropolitani hanno così tanta presa sulla nostra società? «Molte persone privilegiano le credenze magiche rispetto al ragionamento: è un comportamento che è sempre esistito nella storia dell'umanità, perché il nostro cervello ama i concetti semplici e ricerca le semplificazioni – spiega Tongiorgi ­. Il problema è che queste non sempre funzionano. La scienza aiuta invece a comprendere problemi complessi, senza nasconderne le difficoltà e senza tacere i propri limiti». Quali sono allora le regole che ci possono aiutare a fare ordine nel mare magnum di informazioni reperibili quotidianamente sul web? Posto che i siti scientificamente affidabili non sono facilmente riconoscibili una prima regola utile è quella di non farsi trarre in inganno dall'utilizzo di un linguaggio apparentemente scientifico e da una grafica ben curata. Da un lato poi, dice Boncinelli, ci viene in aiuto il confronto tra fonti diverse, alla ricerca di corrispondenze. Dall'altro, dice Tongiorgi, va fatta attenzione ai siti che citano degli studi scientifici senza mettere dei link che riconducano allo studio in questione. «Tra i siti affidabili – conclude Tongiorgi ­ metterei comunque gran parte di quelli gestiti dalle associazioni dei familiari dei pazienti, il sito di Telethon per le malattie genetiche, quello dell'Associazione Italiana per la ricerca sul Cancro per le informazioni sui tumori». ©RIPRODUZIONE RISERVATA GENETICA 24 settembre 2015


SANI

Miracolo Rete di Buurtzorg ecco l’infermiere a domicilio TRIESTE. Come rivoluzionare il sistema dell'assistenza sanitaria? Lo racconterà Jos de Blok, ospite d'eccezione di Trieste Next: medaglia Rsa Albert per l'Innovazione, l'olandese de Blok è fondatore... 24 settembre 2015

TRIESTE. Come rivoluzionare il sistema dell'assistenza sanitaria? Lo racconterà Jos de Blok, ospite d'eccezione di Trieste Next: medaglia Rsa Albert per l'Innovazione, l'olandese de Blok è fondatore dell'innovativo sistema di cura a domicilio Buurtzorg una no­profit che letteralmente significa "assistenza di vicinato". Il segreto del successo di Buurtzorg è abbastanza semplice e si basa su un nuovo assetto organizzativo che richiama i vecchi principi dell'assistenza sanitaria di base: team di 12 infermieri


specializzati al massimo che operano in un'area di diecimila persone e si prendono cura, in modo assolutamente autonomo, di qualsiasi tipo di patologia. Un modello autogestito, fondato su un efficiente sistema di gestione informatica, che fa sì che i costi generali di struttura siano molto bassi e permette che i ricavi vengano investiti in cure migliori, e migliore retribuzione per gli infermieri. Maggior qualità a minor costo. Nata come esperimento nel 2007, con un team di quattro infermieri, nel 2013 la rete di Buurtzorg ­ gestita da un unico ufficio centrale di 30 persone ­ ha coinvolto oltre 630 team, per un totale di 6500 infermieri e di 60.000 pazienti assistiti in un anno, per un fatturato di 180 milioni di euro. Nel 2010, Ernst & Young ha rilevato che, grazie a questo modello, il costo pro capite per l'assistenza sanitaria era del 40% più basso, con un potenziale risparmio per la sanità pubblica di due miliardi di euro l'anno. Un modello applicabile anche in Italia? Jos de Blok ne discuterà in una tavola rotonda con la presidente Debora Serracchiani, il sindaco Roberto Cosolini e il rettore Maurizio Fermeglia sabato alle 16.30 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione. Modera il direttore del Piccolo Paolo Possamai.


TRIESTE NEXT

Il Nobel Edvard Moser presenta il Gps biologico o psicologo norvegese sarà l ospite d onore che chiuderà l edizione 2015 del salone della ricerca scientifica PREMIO NOBEL 2 settembre 2015 TRIESTE. Come facciamo a sapere dove siamo, come possiamo trovare il modo di andare da un posto all'altro? E come possiamo memorizzare Il premio Nobel Edvard I. Moser queste informazioni in modo da ritrovare lo stesso percorso? Lo ha scoperto lo psicologo Edvard I. Moser che per i suoi studi sul cervello ha ricevuto il Nobel per la Medicina nel 2014 con la moglie May­Britt (sono la quinta coppia sposata a vincere un Nobel) e lo scienziato statunitense John O'Keefe. Norvegese, cinquantatré anni, professore all'Università di Trondheim, Moser sarà l'ospite d'eccezione dell'appuntamento di chiusura di Trieste Next 2015 (domenica alle 18, Palazzo della Regione) per illustrare, per la prima volta in Italia, la rivoluzionaria scoperta del sistema di cellule cerebrali che ci permette di orientarci. Si tratta di una "rete" che consente al cervello di avere costantemente le coordinate spaziali del luogo in cui si trova, quello che è


stato definito il "Gps biologico". L'individuazione di questo sistema di cellule nervose risale dimostra l'esistenza di una base cellulare per le funzioni cognitive più elevate, spiegando come il cervello crei una mappa per consentirci di muoverci in un ambiente complesso. Il Premio Nobel interverrà al Salone Europeo della Ricerca Scientifica in un incontro curato da Sissa­ Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e Università di Trieste introdotto dal sindaco Roberto Cosolini dal rettore dell'Università di Trieste Maurizio Fermeglia, da Guido Martinelli, rettore della Sissa e dal direttore di Trieste Next ed editoreVeneziePost Filiberto Zovico, con la conduzione del giornalista scientifico Fabio Pagan. PREMIO NOBEL


IES E NE

Il futuro della vita passa per la biomedicina A Trieste Next cento eventi in tre giorni con 150 relatori e la partecipazione di oltre trenta grandi istituti di ricerca 24 settembre 2015

"BIOlogos ­ The future of life" è il tema di Next di quest'anno

TRIESTE. Filo conduttore di questa quarta edizione di Trieste Next ­ che conta cento eventi in tre giorni con oltre 150 relatori e un centinaio di partner, in una città che vanta più di 30 istituti di ricerca con una media di 35 ricercatori ogni mille occupati ­ è "BIOlogos ­ The future of life", "Il futuro della vita", che porterà ad esplorare i nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie e


delle ricadute industriali della ricerca in questi settori. Sarà quindi significativamente il "BioHighTech Companies Day" ad aprire la manifestazione venerdì (dalle 9 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia), con una giornata di incontro e dibattito su un comparto ­ il biomedicale, biotecnologico e bioinformatico ­ che nel solo Friuli Venezia Giulia riunisce 150 imprese, con oltre cinquemila addetti, un fatturato di ottocento milioni di euro e ritmi di crescita del +4% medio annuo: un cluster d'eccellenza che rappresenta l'unico distretto tecnologico italiano capace di raggruppare aziende e competenze scientifiche e socio­sanitarie che abbracciano tutte le scienze mediche, chirurgiche e della vita. Dopo la Grande Crisi iniziata nel 2008 il mondo non sarà mai più come prima e interi settori industriali sono destinati a consolidare la migrazione che li ha portati verso i Paesi a basso costo del lavoro. L'Italia deve perciò ingegnarsi per ricreare con altri mezzi i posti di lavoro che vanno via via distrutti, e con "BioHighTech" il Friuli Venezia Giulia ha una carta particolarmente interessante da giocare. La formula è un neologismo che vuole intersecare tre segmenti che vengono abitualmente pensati come paralleli: il Bio­Medicale, cioè tutta la vasta gamma di prodotti per la sanità, dalle protesi ai reattivi chimici per le analisi, dalle unità di terapia intensiva ai prodotti erboristici, il Bio­Tecnologico, cioè l'utilizzo di essere viventi (lieviti, batteri, cellule vegetali e animali semplici e complesse) per sviluppare terapie o prodotti innovativi e la Bio­Informatica, cioè l'utilizzo di computer e software nei vari ambiti medici, dai big data alle analisi del dna, fino alle cartelle cliniche digitali. Il momento di confronto sulle modalità con cui sono state ideate e sviluppate le attuali sinergie tra le aziende e le università, gli enti di ricerca e i sistemi socio­ sanitari della Regione è organizzato da Cbm, Consorzio per la biomedicina molecolare, e Confindustria, con una trentina di aziende coinvolte, per proporre strategie future lungo le quattro traiettorie di sviluppo tecnologico dell'area "Smart Health" identificate dalla Regione. Apertura di lavori con l'assessore regionale Loredana Panariti, il presidente di Cbm Edvino Jerian e il vicepresidente di Confindustria Venezia Giulia Diego Bravar; a conclusione di giornata atteso l'intervento del vicepresidente della Regione Fvg Sergio Bolzonello, seguito dalla sottoscrizione del primo "Accordo Quadro tra Università degli Studi di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di


Specializzazione Intelligente": a sottoscrivere l'accordo il rettore Maurizio Fermeglia e il presidente Confindustria Venezia Giulia Sergio Razeto, alla presenza del sindaco di Trieste Roberto Cosolini. Per il quarto anno consecutivo, Trieste Next torna sui temi del trasferimento tecnologico, per favorire lo scambio tra il mondo della ricerca scientifica e le aziende. Il Ridotto del Teatro Verdi ospita sabato (inizio ore 9.45) l'evento speciale La ricerca incontra l'impresa, curato da Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con la Cuoa Business School, insieme a Cortellazzo&Soatto. Al vasto parterre di imprenditori presenti saranno presentate cinque startup d'eccellenza del settore biotech selezionate tra i progetti internazionali del portale TechMarketPlace. Nella mattinata anche la presentazione dello studio "Il biotech e il Nordest" di Stefania Trenti, della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. In chiusura il dibattito con Alberto Baban, Roberto Cosolini, Maurizio Fermeglia, Sergio Razeto e Rosario Rizzuto moderato da Paolo Gubitta. ©RIPRODUZIONE RISERVATA



www.informatrieste.eu

Pallacanestro Trieste 2004: appuntamenti di sabato 26 settembre a LIFE Cafè e “Trieste Next” by admin ∙ 25 settembre 2015

Pallacanestro Trieste 2004 informa che sabato 26 settembre alle ore 12.00 i giocatori e lo staff biancorosso saranno presenti per un aperitivo presso il “LIFE Cafè” di Piazza di Cavana. All’appuntamento sono invitati tutti i supporters e simpatizzanti biancorossi, che potranno interagire assieme ai prossimi protagonisti del campionato 2015/16 di serie A2 in quello che sarà il primo momento di incontro della stagione tra team e tifosi giuliani. Alle ore 12.30 circa la squadra sarà invece attesa a “Trieste Next”, Salone Europeo della Ricerca Scientifica promosso dal Comune di Trieste, giunto alla sua 4° edizione e in programma dal 25 al 27 settembre nella cornice di Piazza dell’Unità d’Italia. I biancorossi saranno inoltre ospiti dello stand dell’Università degli Studi di Trieste, realtà accademica cittadina tra i promotori del progetto “Trieste Next”, per un incontro con il Rettore Prof.Maurizio Fermeglia.


www.mister­x.it

TRIESTE NEXT AI NASTRI DI PARTENZA LA IV EDIZIONE DEL SALONE EUROPEO DELLA RICERCA SCIENTIFICA: VENERDI 25 SI PARTE CON L´ IMPORTANTE CONVEGNO SU RICERCA E IMPRESA. ATTESA AL FESTIVAL SEGENET KELEMU 24/09/2015 19:19:15 \\ NEWS \\ 6 Visite Trieste Next 2015 BIOlogos Salone Europeo della Ricerca Scientifica 4^ edizione, Trieste 25 I 26 I 27 settembre 2015 SI RIACCENDONO I RIFLETTORI SULLE FRONTIERE PIÙ INNOVATIVE DELLA RICERCA SCIENTIFICA INTERNAZIONALE CON LA QUARTA EDIZIONE DI TRIESTE NEXT, IL SALONE EUROPEO DELLA RICERCA SCIENTIFICA: DA VENERDÌ A DOMENICA UN CALENDARIO DI OLTRE 100 APPUNTAMENTI […] L'articolo TRIESTE NEXT – AI NASTRI DI PARTENZA LA IV EDIZIONE DEL SALONE EUROPEO DELLA RICERCA SCIENTIFICA: VENERDI’ 25 SI PARTE CON L’IMPORTANTE CONVEGNO SU RICERCA E IMPRESA. ATTESA AL FESTIVAL SEGENET KELEMU sembra essere il primo su IL GIORNALE DEL FRIULI.


12 Studenti al Salone della Ricerca Scientifica di Trieste grazie al Rotary club di Cesena

Partiranno in dodici dall’istituto Agrario per rappresentare i giovani di Cesena a Trieste Next “BIOlogos – The Future of Life”, il salone europeo della Ricerca scientifica che si terrà a Trieste dal 25 al 27 settembre 2015. Grazie all’impegno del Rotary club di Cesena che ancora una volta ha scelto di investire nei giovani per formare i leader e i professionisti del domani, i 12 studenti migliori dell’Istituto agrario di Cesena raggiungeranno i padiglioni di Trieste Next per osservare, approfondire e studiare i nuovi scenari della biomedicina, delle biotecnologie, della bioinformatica e le nuove frontiere dell’alimentazione e della cura della persona. Una tre giorni di dibattiti, approfondimenti e laboratori con ricercatori e scienziati di fama mondiale, imprenditori, filosofi, giornalisti e studenti. Il bio­high­tech sarà uno dei temi e degli ambiti di crescita e sviluppo scientifico e imprenditoriale che verranno discussi nel corso della quarta edizione di Trieste Next – intitolata “BIOlogos – The Future of Life”.

“Anche quest’anno – spiega Oliviero Zondini, presidente Rotary Club di Cesena – abbiamo voluto offrire alle eccellenze del nostro territorio un’occasione preziosa che è quella di incontrare altre eccellenze nell’ambito della scienza e delle biotecnologie. Il Rotary club di Cesena da sempre infatti crede e investe nei giovani e nell’educazione alla persona. Siamo convinti che l’entusiasmo e i talenti di questi giovani siano da sostenere e da favorire. Inoltre questi ragazzi trasmetteranno a tutti gli studenti – colleghi quello che avranno appreso. E’ per noi fondamentale che avvenga il passaggio delle conoscenze attraverso incontri e lezioni che i ragazzi poi predisporranno in accordo con i loro docenti”. Martedì scorso Oliviero Zondini, presidente del Rotary club di Cesena insieme con Domenico Scarpellini, presidente incoming Rotary Club di Cesena hanno incontrato il dirigente dell’Istituto agrario di Cesena Camillo Giorgio e gli studenti selezionati che sono : Bottignole Dario, Bittau Bianca, Evangelisti Andrea, Idumwonyi Lydia Nosa, Borghetti Alice, Laurenzi Luca, Agnoletti Giulia Roberti Paolo, Dalmonte Francesco, Tiisselli Riccardo, Mariotti Elisa, Tramonti Simona. I ragazzi saranno accompagnati dai docenti Valentina Sallustio e Alessandro Ricci. Il sito all’evento riporta tutti gli appuntamenti: http://triestenext.veneziepost.it Editor: Barbara Baronio

12 studenti meritevoli in compagni del Presidente Rotary O. Zondini



CoGEN: Controversies in preconception, preimplantation and prenatal genetic diagnosis: How will genetics technology drive the future? Date: 25–27 September 2015 Disciplines: Life Science, Health Science Location: Paris, France Event types: Conference We are delighted to invite you to take part in the very 1st Meeting on Controversies in preconception, preimplantation and prenatal genetic diagnosis: How will genetics technology drive the future? (CoGEN), taking place September 25­27, 2015 in... View event details

Trieste Next ­ European Science Forum Date: 25–27 September 2015 Disciplines: Life Science, Engineering, Computer Science, Health Science, Social & Behavioral Science Location: Trieste, Italy Event types: Conference, Exhibition In the last 3 years, Trieste Next has become an international forum on science to discuss and present state­of­the art applied research: over the course of 3 days, Trieste Next is an open­air observatory and laboratory to present new... View event details

European PANDAS Conference Date: 26–27 September 2015 Disciplines: Life Science, Health Science, Social & Behavioral Science Location: Como, Italy Event types: Conference The European PANDAS Conference 2015 convenes world experts on 26 September 2015 in Lake Como Italy with Sue Swedo MD, M. Cunningham, J. Leckman, E. Latimer and A. Vojdani. Join Us. Infectious disease specialists, psychiatrists, neurologists... View event details

American Neurological Association’s Annual Meeting Date: 27–29 September 2015 Disciplines: Life Science, Health Science Location: Chicago, United States Event types: Meeting The ANA Annual Meeting promises to offer scientific symposia covering the latest science in the fields of neurology and neuroscience. Each year participants engage in extended symposia as well as more intimate special interest group sessions,... View event details


Scienza e impresa dialogano a Trieste Next VIDEO E FOTO Inaugurato il Salone della ricerca con un focus sul settore Bio-HighTech che vanta 150 aziende e cinquemila addetti. Grande affluenza in piazza dell'Unità, tutto esaurito per conferenze, dibattiti, lezioni. Sabato si replica con un ricco "menù" QUI TUTTO IL PROGRAMMA DI TRIESTE NEXT 2015 di Luca Saviano 25 settembre 2015

Trieste Next 2015: visitatori nel grande stand dell'Università di Trieste, in piazza Unità

TRIESTE La prima giornata di Trieste Next, il Salone europeo della ricerca scientifica, è andata in archivio nel segno del dialogo fra il mondo della scienza e quello dell’impresa. La quarta edizione del festival, organizzata dal Comune di Trieste, dall’Università e da VeneziePost, è stata inaugurata dal sindaco Roberto Cosolini, intervenuto nel pomeriggio in piazza Unità, anche se il grosso dei lavori aveva preso il via già nel corso della mattinata, con l’apertura del


BioHighTech companies day, un evento organizzato da Cbm­Consorzio per la biomedicina molecolare, in collaborazione con la Confindustria regionale. Sabato e domenica si replica, con un ricchissimo "menù" che comprende conferenze, incontri, dimostrazioni, dibattiti, relazioni e spettacolo. QUI TUTTO IL PROGRAMMA DI TRIESTE NEXT 2015 Il settore BioHighTech del Friuli Venezia Giulia, che riunisce i comparti biomedicale, biotecnologico e bioinformatico, «rappresenta un piccolo tesoro sconosciuto di questo territorio». L’ha spiegato il presidente di Cbm Edvino Jerian, che ha sottolineato come esso identifichi «un ambito strategico per lo sviluppo occupazionale dell’intera regione». Ne fanno parte oltre 150 aziende, alcune delle quali sono in fase di start­up, mentre molte altre hanno storie industriali importanti alle spalle, nei settori della sanità, del sociale, della domotica, del chimico, del farmaceutico, del cosmetico, dell’agroalimentare e dell’ambientale. Nel complesso danno lavoro a 5000 addetti e raggiungono un fatturato di quasi 800 milioni di euro, attestandosi all’interno di un mercato internazionale e in costante crescita (più 4% all’anno). Il BioHighTech ha ricadute immediate sulla popolazione, essendo legato a doppio filo all’ambito della sanità. Di recente la Regione ha individuato una strategia di specializzazione “Smart health”, con la quale vuole favorire il miglioramento della salute dei propri cittadini, anche incentivando la ricerca e l’innovazione, grazie alla elevata percentuale di centri di ricerca d’eccellenza entro i confini regionali.

Trieste Next, l'esordio in piazza Unità Il video girato da Andrea Lasorte poco dopo l'apertura degli stand del villaggio di Trieste Next, in piazza dell'Unità: l'animazione è già notevole, in attesa dell'inaugurazione ufficiale prevista per il pomeriggio.

Concetti, questi, che sono stati ribaditi anche nel corso della tavola rotonda dal titolo “Come le politiche della Regione Fvg possono supportare lo sviluppo del cluster Smart health”, durante la quale sono state approfondite le possibili ricadute, anche in campo economico, «di un settore nel quale la Regione crede e verso il quale ha dirottato risorse finanziarie e intellettuali», come ha spiegato il vicepresidente Sergio Bolzonello. «Un cluster che ha radici forti in questo territorio – così l’assessore regionale al Lavoro, istruzione e ricerca


Loredana Panariti – ma che deve guardare al mondo intero, perché può e deve competere a livello internazionale». La direzione nella quale impegnarsi sembra essere stata tracciata dalla politica, anche se il mondo dell’impresa non ha fatto mancare alcune richieste concrete, come quella di venire accreditati all’interno delle strutture sanitarie, «perché per poter effettuare attività di ricerca – ha spiegato lo stesso Jerian – si deve poter accedere ai dati clinici dei pazienti», o come quella di istituire un tavolo di lavoro che comprenda gli assessorati alla Ricerca, alla Sanità e allo Sviluppo economico, «in modo da poter contare su un coordinamento permanente, in grado di ottimizzare il lavoro». Di dialogo e integrazione si è parlato anche nel corso della stipula di un accordo che ha visto una rinnovata sinergia fra l’Università di Trieste e Confindustria Venezia Giulia. Un’intesa triennale, quella sottoscritta dal rettore dell’ateneo triestino Maurizio Fermeglia e dal presidente di Confindustria Venezia Giulia Sergio Razeto, che punta ad aumentare le occasioni di confronto e di condivisione sulla didattica, sulla ricerca e sul trasferimento tecnologico, agevolando la collaborazione fra le aziende e i Dipartimenti universitari. Un ponte, quello fra imprese e mondo accademico, «necessario per accorciare la distanza fra l’offerta formativa, la ricerca e le reali esigenze delle aziende», ha spiegato Razeto. «Un accordo – ha aggiunto Fermeglia – che possa incrementare la competitività a livello nazionale sia dell’ateneo che delle stesse aziende regionali». ©RIPRODUZIONE RISERVATA SCIENZA

RICERCA 25 settembre 2015

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Appuntamenti biancorossi di sabato 26 settembre al “LIFE Cafè” e a “Trieste Next”

Appuntamenti biancorossi di sabato 26 settembre al “LIFE Cafè” e a “Trieste Next” Pallacanestro Trieste 2004 informa che sabato 26 settembre alle ore 12.00 i giocatori e lo staff biancorosso saranno presenti per un aperitivo presso il “LIFE Cafè” di Piazza di Cavana. All’appuntamento sono invitati tutti i supporters e simpatizzanti biancorossi, che potranno interagire assieme ai prossimi protagonisti del campionato 2015/16 di serie A2 in quello che sarà il primo momento di incontro della stagione tra team e tifosi giuliani. Alle ore 12.30 circa la squadra sarà invece attesa a “Trieste Next”, Salone Europeo della Ricerca Scientifica promosso dal Comune di Trieste, giunto alla sua 4° edizione e in programma dal 25 al 27


settembre nella cornice di Piazza dell’Unità d’Italia. I biancorossi saranno inoltre ospiti dello stand dell’Università degli Studi di Trieste, realtà accademica cittadina tra i promotori del progetto “Trieste Next”, per un incontro con il Rettore Prof.Maurizio Fermeglia. 25 settembre, 2015


DONNE- RICERCA: LA SCIENZA IN FESTA, TORNA IL SALONE EUROPEO TRIESTE NEXT et

TORNA IL SALONE EUROPEO DELLA RICERCA SCIENTIFICA PROMOSSO DA COMUNE DI TRIESTE, UNIVERSITÀ DI TRIESTE E VENEZIEPOST CON LA COPROMOZIONE DELLE ALTRE ISTITUZIONI (REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA E PROVINCIA DI TRIESTE) E DI TUTTO IL PARCO SCIENTIFICO DI TRIESTE. TEMA DI QUESTA EDIZIONE, ''BIOLOGOS ­ THE FUTURE OF LIFE'': I NUOVI SCENARI DELLA BIOMEDICINA E DELLE BIOTECNOLOGIE CON RICERCATORI, SCIENZIATI, IMPRENDITORI, FILOSOFI, GIORNALISTI E STUDENTI CHE SI CONFRONTERANNO SU "IL FUTURO DELLA VITA".

DOVE: TRIESTE

QUANDO: DAL 25 AL 27 SETTEMBRE 2015


25 settembre 2015

Il punto sulla ricerca scientifica a Trieste Next TRIESTE. Ancora ricco di appuntamenti il secondo giorno di TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che fino a domenica offre una full immersion nel mondo della ricerca scientifica con centinaia di appuntamenti e la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali. Anche la seconda giornata si apre all’insegna del rapporto tra ricerca e impresa. Dopo l’importante workshop dedicato al comparto del BioHighTech, che ha caratterizzato la giornata di apertura, concluso dalla sottoscrizione del primo “Accordo Quadro tra Università di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di Specializzazione Intelligente”, la mattinata di sabato si apre con un focus dedicato al trasferimento tecnologico, tema presente in tutte le passate edizioni ed elemento portante di Trieste Next. Il Ridotto del Teatro Verdi ospita dalle 9.45 l’incontro “La ricerca incontra l’impresa”, con la presentazione di cinque startup d’eccellenza del settore biotech selezionate tra i progetti Steve Chan internazionali del portale TechMarket Place, un incontro curato da Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia e Intesa Sanpaolo, che nell’incontro presenterà anche il suo studio «Il biotech e il Nordest» da cui emerge che dal 2008 al 2013 la globalità delle imprese del Friuli Venezia Giulia ha immolato sull’altare della crisi più del 10% del proprio fatturato, ma nella stessa regione il cluster BioHighTech è invece cresciuto per dimensioni di business del 20,8%, e ha anche mantenuto una redditività alta. Ecco perché anche la Regione Fvg, nell’ambito della nuova politica comunitaria di sviluppo territoriale 2014-2020, ha deciso di credere nella Smart Health. In chiusura il dibattito con Alberto Baban, Roberto Cosolini, Maurizio Fermeglia, Sergio Razeto e Rosario Rizzuto moderato da Paolo Gubitta. Sempre al Ridotto del Verdi, alle 12, secondo appuntamento con la sessione speciale Solgar Incontra incentrata sul concetto di “buon” invecchiamento, con esperti del settore della nutraceutica. Protagonista dell’incontro odierno il medico specialista in cardiologia e divulgatore scientifico Davide Terranova con l’incontro “Lo spettacolo del Cuore”. E’ possibile rivoluzionare il sistema di assistenza sanitaria in Italia? A raccontare gli scenari futuri per la gestione dell’assistenza sanitaria il più grande manager sanitario dei Paesi Bassi Jos de Blok (ore 16.30 Salone di Rappresentanza – Regione Friuli Venezia Giulia), medaglia RSA Albert per l’Innovazione. De Blok è fondatore dell’innovativo sistema di cura a domicilio Buurtzorg, un innovativo sistema autogestito ed efficiente in cui 12 infermieri si prendono cura di 10 mila utenti per qualsiasi tipo di Jos de Blok patologia. Un modello autogestito che fa sì che i costi generali di struttura siano molto bassi. Nata come esperimento nel 2007, con un team di 4 infermieri, nel 2013 la rete di Buurtzorg – gestita da un unico ufficio centrale di 30 persone – ha coinvolto oltre 630 team, per un totale di 6500 infermieri e di 60.000 pazienti assistiti in un anno, per un fatturato di 180 milioni di euro. Un modello applicabile anche in Italia? Jos de Blok ne discuterà in una tavola rotonda con la presidente della Regione Debora Serracchiani, il sindaco di Trieste Roberto Cosolini e il rettore Maurizio Fermeglia. Modera l’incontro il direttore del Piccolo Paolo Possamai.


Nell’era di internet ogni giorno sono sempre più numerosi i dispositivi connessi alla rete. Dieci anni fa erano circa 500 milioni. Oggi, si va dai 10 ai 20 miliardi di dispositivi connessi, fra cinque anni si ipotizza potrebbero essere dai 40 ai 50 miliardi. Come possiamo allora gestire la moltitudine di dati che abbiamo a disposizione? Un fenomeno che si chiama Big Data e che può diventare utile per contribuire allo sviluppo del Sud del mondo. A spiegarcelo Steve Chan (ore 18 Salone di Rappresentanza – Regione Friuli Venezia Giulia incontro a cura di ICTP) docente di Cyber Analytics all’Università di Swansea, nonché professore di Sensemaking e Visualization Analytics alla Hawaii Pacific University. Esperto di Big Data, Steve Chan esplorerà l’era della rivoluzione digitale e l’enorme quantitativo di dati generati dal numero crescente di dispositivi connessi a Internet per capire come questo potrà influire sui paesi in via di sviluppo, sulla sostenibilità e la sicurezza globale. Al dibattito, moderato dal giornalista del Corriere della Sera Massimo Sideri, parteciperà anche il rettore Maurizio Fermeglia, con Simone Sala e Marco Zennaro. Ulteriore sede di dibattito il Cortile interno del Palazzo regionale che ospiterà incontri sin dalla mattinata. Alle 10 le nuove frontiere della dermatologia antiaging saranno esplorate con un grande ospite di questa edizione, il dermatologo, fondatore e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano Antonino Di Pietro. Alle 15 presentazione di “Cibo, salute e business: neuroscienze e marketing tradizionale”, un volume di Gianpiero Lugli (Egea) che spiega come il rapporto tra cibo e mente sià più Antonino Di Pietro complesso del solo gusto: conoscendo i meccanismi con cui il cervello assegna un gradimento agli alimenti possiamo imparare a preferire i cibi ipocalorici e quelli più sani, frenando le scelte compulsive che causano obesità Alle 17.00 presentazione del libro Anticipare il futuro, autori il rettore dell’Università di Udine Alberto Felice De Toni e Roberto Siagri, presidente e amministratore delegato di Eurotech. Il libro esamina il cambiamento come elemento costante della nostra vitaDialoga con gli autori Paolo Gubitta, docente di Organizzazione aziendale, Università di Padova; direttore scientifio Area imprenditorialità, CUOA Business School Conduce Marco Panara, giornalista la Repubblica Affri & Finanza In collaborazione con Egea Alle 18.30 il programma prevede due “big” di casa nostra, il Direttore di ICGEB Mauro Giacca e Gianfranco Sinagra, docente di cardiologia dell’Università di Trieste e direttore SC Cardiologia Ospedale di Cattinara che interverranno sulle cure del futuro, ovvero la medicina rigenerativa. Nell’incontro, condotto dalla blogger di Io Donna-Corriere della Sera Eliana Liotta, si spiegherà la nuova frontiera della scienza medica, che potrà sconfiggere i trapianti, l’Alzheimer, le malattie croniche. La città incontra la scienza Ricco il programma di appuntamenti che animeranno piazza Unità e altri spazi del centro a partire dalle 10.30 (Area Talk a cura di Università di Trieste e Fondazione Italiana Fegato ONLUS) con Siamo ciò che mangiamo? L’alimentazione che previene le malattie del fegato, presente, tra gli altri, con Claudio Tiribelli, docente di Gastroenterologia dell’Università di Trieste. Alle 12.00 sarà la volta del dibattito dedicato a Conoscere il DNA aiuta a curare meglio?, introdotto da Alberto Tommasini, pediatra immunologo, con Giuseppe Novelli, genetista sperimentale, docente di Genetica medica e rettore Università di Roma “Tor Vergata” e Serena Zacchigna di ICGEB Le vaccinazioni tra biotecnologie, scienza e società, saranno al centro dell’incontro delle 15 introdotto da Pio d’Adamo, docente di Genetica medica dell’Università di Trieste. Alle 17.00 uno dei talk più attesi del pomeriggio con l’agroeconomista Andrea Segrè presidente della Fondazione Edmund Mach e fondatore di Last Minute Market, che presenterà il suo ultimo libro L’oro nel piatto con il direttore generale di AcegasApsAmga Roberto Gasparetto e la conduzione della giornalista Rai Marinella Chirico. Il libro di Segrè tratta i temi dell’educazione alimentare aprendo un nuovo modo di guardare al cibo ‘quotidiano’, non ossessionato dagli ‘spadellatori’ televisivi e dalla necessità di alimentarsi con le nicchie più preziose (e costose) dell’agroalimentare, ma che invita piuttosto a guardare al cibo ‘medio’ e di qualità, quello realmente possiamo avere a portata di mano nel nostro quotidiano. Il tema dell’educazione alimentare, che lui vorrebbe assimilata all’educazione civica che si insegna fin da piccoli sui banchi di scuola, è l’ultimo cavallo di battaglia del paladino dell’anti-spreco di origine triestina: Andrea Segrè e Susanna Tamaro, con il ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti, hanno lanciato un appello già due anni fa, ma nemmeno la #buonascuola ha fatto entrare ufficialmente questo insegnamento fra le materie della scuola pubblica.


Si discuterà di Ogm e le controversie ambientali in tribunale nell’incontro con Mauro Bussani alle 15 al Museo Revoltella a seguire (ore 16.30) dibattito su Ogm nel settore agro-alimentare: Il diritto fra precauzione e innovazione, con lo stesso Mauro Bussani, il funzionario del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali Dario Bevilacqua, Mauro Giacca e il rettore della Sissa Guido Martinelli. Di Cucina molecolare tra chimica e fisica parlerà Francesco Longo dell’Università di Trieste e Franco Zanini di Elettra Sincrotrone Trieste alle 16.30 al Salone degli Incanti. Gli OGM nel settore agroalimentare saranno al centro dello spettacolo di scena alle 15.00 al Museo rivoltella : i migliori studenti dei corsi di Sistemi giuridici comparati e Diritto comparato dei contratti (Università di Trieste) insceneranno una controversia per mettere a confronto due diversi sistemi giuridici, quello italiano e quello statunitense. Gran finale di giornata alle 20.30 al Teatro Miela, con lo spettacolo teatrale “Una passione viscerale” che utilizzerà recitazione, danza, cibo e scenografie virtuali per raccontare la vita del Nobel 1904 Ilya Metchnikof, scopritore dei batteri “buoni” dell’intestino, attraverso la biografia della moglie Olga Belokopitova.


"Il biotech e il Nordest": il rapporto tra ricerca e impresa a Trieste Next 2015 Trieste (TS) ­ Ancora ricco di appuntamenti il secondo giorno di "Trieste Next", il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che fino a domenica offre una full immersion nel mondo della ricerca scientifica con centinaia di appuntamenti e la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali. Anche la seconda giornata si apre all’insegna del rapporto tra ricerca e impresa. Dopo l’importante workshop dedicato al comparto del BioHighTech, che ha caratterizzato la giornata di apertura, concluso dalla sottoscrizione del primo “Accordo Quadro tra Università di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di Specializzazione Intelligente”, la mattinata di sabato si apre con un focus dedicato al trasferimento tecnologico, tema presente in tutte le passate edizioni ed elemento portante di Trieste Next.. Il Ridotto del Teatro Verdi ospita dalle 9.45 l’incontro “La ricerca incontra l’impresa”, con la presentazione di cinque startup d’eccellenza del settore biotech selezionate tra i progetti internazionali del portale TechMarket Place, un incontro curato da Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia e Intesa Sanpaolo, che nell’incontro presenterà anche il suo studio «Il biotech e il Nordest» da cui emerge che dal 2008 al 2013 la globalità delle imprese del Friuli Venezia Giulia ha immolato sull’altare della crisi più del 10% del proprio fatturato, ma nella stessa regione il cluster BioHighTech è invece cresciuto per dimensioni di business del 20,8%, e ha anche mantenuto una redditività alta. Ecco perché anche la Regione Fvg, nell’ambito della nuova politica comunitaria di sviluppo territoriale 2014­2020, ha deciso di credere nella Smart Health. In chiusura il dibattito con Alberto Baban, Roberto Cosolini, Maurizio Fermeglia, Sergio Razeto e Rosario Rizzuto moderato da Paolo Gubitta. Sempre al Ridotto del Verdi, alle 12.00, secondo appuntamento con la sessione speciale Solgar Incontra incentrata sul concetto di “buon” invecchiamento, con esperti del settore della nutraceutica. Protagonista dell’incontro odierno il medico specialista in cardiologia e divulgatore scientifico Davide Terranova con l’incontro “Lo spettacolo del Cuore”. E’ possibile rivoluzionare il sistema di assistenza sanitaria in Italia? A raccontare gli scenari futuri per la gestione dell’assistenza sanitaria il più grande manager sanitario dei Paesi Bassi Jos de Blok (ore 16.30 Salone di Rappresentanza – Regione Friuli Venezia Giulia), medaglia RSA Albert per l’Innovazione. De Blok è fondatore dell’innovativo sistema di cura a domicilio Buurtzorg, un innovativo sistema autogestito ed efficiente in cui 12 infermieri si prendono cura di 10 mila utenti per qualsiasi tipo di patologia. Un modello autogestito che fa sì che i costi generali di struttura siano molto bassi. Nata come esperimento nel 2007, con un team di 4 infermieri, nel 2013 la rete di Buurtzorg – gestita da un unico ufficio centrale di 30 persone ­ ha coinvolto oltre 630 team, per un totale di 6500 infermieri e di 60.000 pazienti assistiti in un anno, per un fatturato di 180 milioni di euro. Un modello applicabile anche in Italia? Jos de Blok ne discuterà in una tavola rotonda con la presidente della Regione Debora Serracchiani, il sindaco Roberto Cosolini e il rettore Maurizio Fermeglia. Modera l’incontro il direttore del


Piccolo Paolo Possamai. Nell’era di internet ogni giorno sono sempre più numerosi i dispositivi connessi alla rete. Dieci anni fa erano circa 500 milioni. Oggi, si va dai 10 ai 20 miliardi di dispostivi connessi, fra cinque anni si ipotizza potrebbero essere dai 40 ai 50 miliardi. Come possiamo allora gestire la moltitudine di dati che abbiamo a disposizione? Un fenomeno che si chiama Big Data e che può diventare utile per contribuire allo sviluppo del Sud del mondo. A spiegarcelo Steve Chan (ore 18 Salone di Rappresentanza – Regione Friuli Venezia Giulia incontro a cura di ICTP) docente di Cyber Analytics all’Università di Swansea, nonché professore di Sensemaking e Visualization Analytics alla Hawaii Pacific University. Esperto di Big Data, Steve Chan esplorerà l’era della rivoluzione digitale e l’enorme quantitativo di dati generati dal numero crescente di dispositivi connessi a Internet per capire come questo potrà influire sui paesi in via di sviluppo, sulla sostenibilità e la sicurezza globale. Al dibattito, moderato dal giornalista del Corriere della Sera Massimo Sideri, parteciperà anche il rettore Maurizio Fermeglia, con Simone Sala e Marco Zennaro. Ulteriore sede di dibattito il Cortile interno del Palazzo regionale che ospiterà incontri sin dalla mattinata. Alle 10.00 le nuove frontiere della dermatologia antiaging saranno esplorate con un grande ospite di questa edizione, il dermatologo, fondatore e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano Antonino Di Pietro. Alle 15 presentazione di “Cibo, salute e business: neuroscienze e marketing tradizionale”, un volume di Gianpiero Lugli (Egea) che ci spiega come il rapporto tra cibo e mente sià più complesso del solo gusto: conoscendo i meccanismi con cui il cervello assegna un gradimento agli alimenti possiamo imparare a preferire i cibi ipocalorici e quelli più sani, frenando le scelte compulsive che causano obesità Alle 17.00 presentazione del libro Anticipare il futuro, autori il rettore dell’Università di Udine Alberto Felice De Toni e Roberto Siagri, presidente e amministratore delegato di Eurotech. Il libro esamina il cambiamento come elemento costante della nostra vitaDialoga con gli autori Paolo Gubitta, docente di Organizzazione aziendale, Università di Padova; direttore scientifio Area imprenditorialità, CUOA Business School Conduce Marco Panara, giornalista la Repubblica Affri & Finanza In collaborazione con Egea. Alle 18.30 il programma prevede due “big” di casa nostra, il direttore di ICGEB Mauro Giacca e Gianfranco Sinagra, docente di cardiologia dell’Università di Trieste e direttore SC Cardiologia Ospedale di Cattinara che interverranno sulle cure del futuro, ovvero la medicina rigenerativa. Nell’incontro, condotto dalla blogger di Io Donna­Corriere della Sera Eliana Liotta, si spiegherà la nuova frontiera della scienza medica, che potrà sconfiggere i trapianti, l’Alzheimer, le malattie croniche.

IL VILLAGGIO DI PIAZZA UNITA’ E GLI SPAZI IN CENTRO: LA CITTÀ INCONTRA LA SCIENZA Ricco il programma di appuntamenti che animeranno piazza Unità e altri spazi del centro a partire dalle 10.30 (Area Talk a cura di Università di Trieste e Fondazione Italiana Fegato ONLUS) con Siamo ciò che mangiamo? L'alimentazione che previene le malattie del fegato, presente, tra gli altri, con Claudio Tiribelli, docente di Gastroenterologia dell’Università di Trieste. Alle 12.00 sarà la volta del dibattito dedicato a Conoscere il DNA aiuta a curare meglio?, introdotto da Alberto Tommasini, pediatra immunologo, con Giuseppe Novelli, genetista sperimentale, docente di Genetica medica e rettore Università di Roma “Tor Vergata” e Serena


Zacchigna di ICGEB Le vaccinazioni tra biotecnologie, scienza e società, saranno al centro dell’incontro delle 15 introdotto da Pio d'Adamo, docente di Genetica medica dell’Università di Trieste. Alle 17.00 uno dei talk più attesi del pomeriggio con l’agroeconomista Andrea Segrè presidente della Fondazione Edmund Mach e fondatore di Last Minute Market, che presenterà il suo ultimo libro L’oro nel piatto con il direttore generale di AcegasApsAmga Roberto Gasparetto e la conduzione della giornalista Rai Marinella Chirico. Il libro di Segrè tratta i temi dell’educazione alimentare aprendo un nuovo modo di guardare al cibo ‘quotidiano’, non ossessionato dagli ‘spadellatori’ televisivi e dalla necessità di alimentarsi con le nicchie più preziose (e costose) dell’agroalimentare, ma che invita piuttosto a guardare al cibo ‘medio’ e di qualità, quello realmente possiamo avere a portata di mano nel nostro quotidiano. Il tema dell’educazione alimentare, che lui vorrebbe assimilata all’educazione civica che si insegna fin da piccoli sui banchi di scuola, è l’ultimo cavallo di battaglia del paladino dell’anti­spreco di origine triestina: Andrea Segrè e Susanna Tamaro, con il ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti, hanno lanciato un appello già due anni fa, ma nemmeno la #buonascuola ha fatto entrare ufficialmente questo insegnamento fra le materie della scuola pubblica. Si discuterà di Ogm e le controversie ambientali in tribunale nell’incontro con Mauro Bussani alle 15 al Museo Revoltella a seguire (ore 16.30) dibattito su Ogm nel settore agro­alimentare: Il diritto fra precauzione e innovazione, con lo stesso Mauro Bussani, il funzionario del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali Dario Bevilacqua, Mauro Giacca e il rettore della Sissa Guido Martinelli. Di Cucina molecolare tra chimica e fisica parlerà Francesco Longo dell’Università di Trieste e Franco Zanini di Elettra Sincrotrone Trieste alle 16.30 al Salone degli Incanti. Gli OGM nel settore agro­alimentare saranno al centro dello spettacolo di scena alle 15.00 al Museo rivoltella : i migliori studenti dei corsi di Sistemi giuridici comparati e Diritto comparato dei contratti (Università di Trieste) insceneranno una controversia per mettere a confronto due diversi sistemi giuridici, quello italiano e quello statunitense. Gran finale di giornata alle 20.30 al Teatro Miela, con lo spettacolo teatrale “Una passione viscerale” che utilizzerà recitazione, danza, cibo e scenografie virtuali per raccontare la vita del Nobel 1904 Ilya Metchnikof, scopritore dei batteri “buoni” dell’intestino, attraverso la biografia della moglie Olga Belokopitova. INFO: tutto il programma, le sezioni e i relatori su www.triestenext.it


NOTIZIE > ATTUALITÀ > 25 SETTEMBRE 2015

Trieste Next 2015: i vincitori del concorso fotografico "Arte o Scienza? Immagini dalla ricerca" Trieste (TS) ­ A Trieste Next 2015, Salone Europeo della Ricerca Scientifica, premiati i vincitori del concorso fotografico "Arte o Scienza? Immagini dalla ricerca". Giunto alla sua sesta edizione, il concorso, promosso da Science Centre Immaginario Scientifico e Università degli Studi di Trieste, mira a far emergere il talento fotografico di studenti e ricercatori e a valorizzare le immagini realizzate nell'ambito della ricerca. A vincere il primo premio Simone Dal Zilio dell’Istituto Officina dei Materiali ­ CNR in AREA Science Park, con "La micro anima gemella", immagine premiata “per la tenera poesia e l'avveniristico esotismo del soggetto” e rappresenta una micrografia al microscopio elettronico a scansione, che ritrae grappoli di nanotubi di carbonio tutti disposti regolarmente tranne due, che si avvicinano creando “una curiosa dissimmetria”. Oltre al riconoscimento del primo premio, a Dal Zilio spetta anche un premio in denaro di 500 euro. Al secondo posto Attilio Marino studente di PhD al Center for Micro­BioRobotics dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, con la foto “Canestro e doppio canestro!” che ritrae un tessuto osseo in provetta. Al terzo posto Rosa Mancinelli ricercatrice all'Università di Chieti­Pescara con l'immagine Metropolis, di quella che sembra una veduta metropolitana tratta da Blade Runne ritrae in realtà sequenze di DNA sano e malato, ottenute tramite la fluorescenza rilevata con uno scanner. I 30 migliori scatti fotografici selezionati per questa edizione sono in mostra nella Sala Veruda di Palazzo Costanzi. La giuria formata da Piero Paolo Battaglini dell'Università di Trieste, Maurizio Lorber storico dell’arte, Serena Mizzan e Aura Bernardi, direttore e vicedirettore dell’Immaginario Scientifico, ha selezionato 163 opere in concorso e 51 partecipanti, di cui 27 uomini e 24 donne, un’edizione che ha battuto ogni record di adesione, a conferma di un interesse comune di esplorare e valorizzare le contaminazioni tra categorie del pensiero umano solo apparentemente distanti come la scienza, l’arte, la razionalità e la fantasia.


TRIESTE NEXT – AI NASTRI DI PARTENZA LA IV EDIZIONE DEL SALONE EUROPEO DELLA RICERCA SCIENTIFICA: VENERDI’ 25 SI PARTE CON L’IMPORTANTE CONVEGNO SU RICERCA E IMPRESA. ATTESA AL FESTIVAL SEGENET KELEMU Trieste Next 2015 – BIOlogos Salone Europeo della Ricerca Scientifica 4^ edizione, Trieste 25 I 26 I 27 settembre 2015 SI RIACCENDONO I RIFLETTORI SULLE FRONTIERE PIÙ INNOVATIVE DELLA RICERCA SCIENTIFICA INTERNAZIONALE CON LA QUARTA EDIZIONE DI TRIESTE NEXT, IL SALONE EUROPEO DELLA RICERCA SCIENTIFICA: DA VENERDÌ A DOMENICA UN CALENDARIO DI OLTRE 100 APPUNTAMENTI CON 150 RELATORI TRA LECTIO MAGISTRALIS, DIBATTITI, APPROFONDIMENTI E LABORATORI NELLA CITTÀ­SIMBOLO DELLA SCIENZA E DELLA RICERCA APERTURA VENERDÌ 25 SETTEMBRE CON IL BIOHIGHTECH COMPANIES DAY, CHE PRESENTA L’ECCELLENZA DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA A LIVELLO NAZIONALE NEL CAMPO DELLE SCIENZE DELLA VITA, CON UN CLUSTER DI OLTRE 150 IMPRESE ALLE 17.30 IN PIAZZA UNITÀ TAGLIO UFFICIALE DEL NASTRO PER L’EDIZIONE 2015 ALLA PRESENZA DEL SINDACO ROBERTO COSOLINI, DEL RETTORE DELL’UNIVERSITÀ DI TRIESTE MAURIZIO FERMEGLIA E IL DIRETTORE DI TRIESTE NEXT FILIBERTO ZOVICO ALLE 18.00 NEL PALAZZO DELLA REGIONE UNO DEGLI OSPITI INTERNAZIONALI PIÙ ATTESI DI QUESTA EDIZIONE: LA SCIENZIATA AFRICANA SEGENET KELEMU PARLERÀ DEL RUOLO DELLE BIOTECNOLOGIE APPLICATE ALL’AGRICOLTURA VENERDI’ E’ LA GIORNATA DELLE SCUOLE: IN PIAZZA UNITÀ LABORATORI, DIMOSTRAZIONI, GIOCHI E INCONTRI NEL GRANDE “VILLAGGIO DELLA CONOSCENZA”, CHE OSPITA ANCHE L’AREA TALK TRIESTE­ Si alza il sipario sulla IV edizione di TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che da venerdì a domenica offre lectio magistralis, dibattiti, approfondimenti e laboratori., con un calendario di oltre 100 appuntamenti, la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali e il contributo di oltre 100 partner. Promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, il festival non solo racconta e celebra l’eccellenza scientifica della città di Trieste a livello internazionale, ma innesca proficui dialoghi e relazioni tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa sul filo conduttore dei nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie, come spiega il titolo di questa edizione «BIOlogos – The future of life». «Il futuro della vita» sta anche nelle ricadute industriali della ricerca in questi settori. Sarà quindi significativamente il «BioHighTech Companies Day» ad aprire la manifestazione venerdì (dalle 8.30 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia), con una giornata di incontro e dibattito su un comparto – il biomedicale, biotecnologico e bioinformatico – che nel solo Friuli Venezia Giulia riunisce 150 imprese, con oltre 5000 addetti, un fatturato di ottocento milioni di euro e ritmi di crescita del +4% medio annuo: un cluster d’eccellenza che rappresenta l’unico distretto tecnologico italiano capace di raggruppare aziende e competenze scientifiche e socio­sanitarie che abbracciano tutte le scienze mediche, chirurgiche e della vita. Ad aprire la giornata – curata da CBM Centro di Biomedicina Molecolare e Confindustria Venezia Giulia – l’assessore regionale Loredana Panariti e il presidente di CBM Edvino Jerian; a concludere i lavori l’intervento del vicepresidente della Regione FVG Sergio Bolzonello, seguito, intorno alle 17.00, dalla sottoscrizione del primo “Accordo Quadro tra Università degli Studi di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di


Specializzazione Intelligente”: il rettore Maurizio Fermeglia e il presidente Confindustria Venezia Giulia Sergio Razeto sottoscriveranno l’accordo alla presenza del sindaco Roberto Cosolini. Da lì a poco, alle 17.30, appuntamento in piazza Unità per il taglio del nastro e i saluti ufficiali di apertura di questa edizione. Prende avvio nella prima giornata anche la sessione speciale Solgar Incontra con quattro appuntamenti organizzati da Solgar Italia Multinutrient su “Il Futuro della Vita”, e in particolare il concetto di “buon” invecchiamento, con esperti del settore della nutraceutica, lo studio degli alimenti e della loro funzione benefica sulla saluta umana. Apre il ciclo venerdì alle 16.00 al Ridotto del Teatro Verdi il neuroscienziato Giovanni Scapagnini, esperto in meccanismi biologici dell’invecchiamento, che parlerà di “Alimentazione e cervello”. Tra gli ospiti internazionali più attesi, da segnalare, nel primo giorno di festival (ore 18.00 nel Palazzo della Regione), Segenet Kelemu, direttore generale del Centro internazionale per la fisiologia e l’ecologia degli insetti (ICIPE) di Nairobi, Premio L’Oreal Unesco 2014 per le Donne nella Scienza e tra le 100 donne più influenti al mondo secondo Forbes. Con questa scienziata di fama mondiale si affronterà il tema delle possibili soluzioni al problema della fame nel mondo, dall’Africa a tutti i paesi in via di sviluppo (si pensi che nel 2050 la popolazione raggiungerà quasi i 10 miliardi), a partire dall’utilizzo dell’agrobiotech, ovvero delle tecnologie dell’ingegneria genetica applicate all’agricoltura. All’incontro organizzato dalla TWAS a 40 anni di distanza dallo storico incontro di Asilomar (California) che ha dato inizio all’era del DNA ricombinante, interverranno anche Michele Morgante dell’Università di Udine e Alessandro Vitale di IBBA­ CNR Milano. IL VILLAGGIO DI PIAZZA UNITA’: LA CITTÀ INCONTRA LA SCIENZA Per tutta la durata del festival, Piazza Unità si trasformerà in un vero e proprio laboratorio dove toccare con mano il mondo della ricerca scientifica. I visitatori potranno partecipare a dimostrazioni, osservazioni, dibattiti, con numerosi eventi dedicati alle scuole. Proprio la giornata di venerdì sarà particolarmente incentrata sulle attività per le Scuole di ogni ordine e grado che l’ Area educazione del Comune di Trieste organizza di concerto con gli Enti partner (Università di Trieste, AREA Science Park, SISSA, ICGEB, INFN, Elettra Sincrotrone, oltre ad Immaginario Scientifico, Prochild e Gruppo 78). Sintesi di questa attenzione dedicata ai più giovani, l’incontro alle 18.00 nell’area Talk con l’Assessore Antonella Grim e il Commissario straordinario di AAS1 Triestina Nicola Delli Quadri su “Progettare il benessere a scuola: l’area educazione per il nuovo anno scolastico” Si parte però già di primo mattino. Alle 9 (Area Talk a cura di Università di Trieste, evento per studenti delle scuole secondarie) primo appuntamento con Mantenere giovane il cuore – I giovani per il cuore, con Serena Rakar, cardiologa, Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste, Irena Tavcar, cardiologa e medico dello sport, Azienda Ospedaliero­Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste. Alle 10.30 (Area Talk a cura di Università di Trieste) presentazione di Balloon mapping per l’organizzazione di eventi culturali: i risultati Di Trieste Next 2014, introduce Andrea Favretto, docente di Geografia, Università di Trieste, con interventi di Andrea Favretto e Giovanni Mauro, docenti di Geografia, Università di Trieste Marco Villotta, esperto di fotografia, CEC Udine, modera il giornalista Rai Giampaolo Mauro. Come abitare e curare lo spazio pubblico sarà al centro del dibattito Living city/Living space alle 12 (Area Talk A cura di Università di Trieste) introduce e modera Paola Di Biagi, docente di Progettazione urbanistica, Università di Trieste, con Roberta Altin, docente di Antropologia culturale, Università di Trieste, Luca Cadez, presidente Legambiente Gorizia, Ilaria Garofolo, docente di Tecnologia dell’architettura, Università di Trieste; coordinatrice LABAC­ Laboratorio di accessibilità Provincia di Trieste Alessandra Marin, docente di Progettazione del territorio, Università di Trieste Gianna Omenetto, fotografa. Alla scoperta dei geni della cattiveria nell’incontro in programma alle 18 (Area Talk a cura di Università di Trieste e IRCCS materno infantile Burlo Garofolo) dove verrà analizzato il rapporto tra genetica del comportamento tra scienza e conoscenza con Alessandro Ventura, docente di Pediatria, Università di Trieste; direttore Dipartimento di Pediatria, IRCCS materno infantile Burlo Garofolo, Flavio Faletra, genetista, IRCCS materno infantile Burlo Garofolo Pietro Pietrini, psichiatra, esperto di Genetica giuridica, Università di Pisa Alessandro Zuddas, neuropsichiatra infantile, Università di Cagliari. In Sala Veruda di Palazzo Costanzi è visitabile la mostra organizzata da Science Centre Immaginario Scientifico e Università di Trieste con le 30 migliori opere fotografiche selezionate nella sesta edizione del concorso fotografico Arte o Scienza? Immagini dalla ricerca. L’iniziativa mira a far emergere il talento fotografico di studenti e ricercatori e a valorizzare le immagini realizzate nell’ambito della ricerca, a cui viene riconosciuto anche un valore artistico Si potranno ammirare le intricate ragnatele di neuroni che formano il cervello o le “pennellate” di colore che si originano dalla reazione chimica tra


l’ammoniaca e un sale di cobalto, gli arcobaleni geometrici che si celano in un cristallo di zucchero fino agli astrociti del midollo spinale in versione Pop art. Alle 17.00 in programma la proclamazione del vincitore del concorso di questa edizione che, con 163 opere e 51 partecipanti, ha battuto ogni record di adesione Trieste Next diventa Science Cafè con gli incontri all’Antico Caffè Tommaseo, alle 17 si parlerà di Zirconia, dalle fonderie agli ospedali: un nuovo materiale ceramico per le protesi ossee con Valter Sergo, docente di Fondamenti chimici delle tecnologie, Università di Trieste, modera Simona Regina, giornalista scientifica. Ricco anche il programma di laboratori che animeranno il festival per tre giorni, alle 19 nel giardino pubblico San Michele con Bio e impresa, Idea in the garden, aperitivo di networking e presentazione di progetti, a cura di Impact Hub Trieste. E per chiudere questa prima giornata del Salone Europeo della Ricerca Scientifica alle 20.30 (Sala Veruda, Palazzo Costanzi – Piazza Piccola) con Francesco Longo ricercatore in Fisica sperimentale, Università di Trieste si parlerà “Dalla fisica fondamentale alla medicina” con interventi di Edoardo Milotti, docente di Fisica, Università di Trieste, Luigi Rigon, ricercatore in Fisica, Università di Trieste, incontro a cura di INFN sezione di Trieste, nell’ambito del progetto DREAMS finanziato dalla Commissione Europea per la Notte Europea dei Ricercatori 2015 coordinato da Frascati Scienza.



TRIESTE NEXT – GIA’ APERTA LA MOSTRA DELL’IMMAGINARIO SCIENTIFICO, ORGANIZZATA NELL’AMBITO DI TRIESTE NEXT Il Giornale del Friuli

Trieste Next 2015 – BIOlogos Salone Europeo della Ricerca Scientifica 4^ edizione, Trieste 25 I 26 I 27 settembre 2015 Già visitabile a Palazzo Costanzi (Sala Veruda) la Mostra fotografica a cura dell’Immaginario Scientifico “Arte o Scienza”? In mostra le 30 opere selezionate TRIESTE­ Mentre è ormai ai nastri di partenza la IV edizione di Trieste Next, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica, in programma da venerdì 25 a domenica 27 settembre tra Piazza Unità e dintorni, è già visitabile in Sala Veruda di Palazzo Costanzi la mostra organizzata da Science Centre Immaginario Scientifico e Università di Trieste con le 30 migliori opere fotografiche selezionate nella sesta edizione del concorso fotografico Arte o Scienza? Immagini dalla ricerca. L’iniziativa mira a far emergere il talento fotografico di studenti e ricercatori e a valorizzare le immagini realizzate nell’ambito della ricerca, a cui viene riconosciuto anche un valore artistico. Si potranno ammirare le migliori immagini selezionate in virtù della loro qualità e per il loro potere narrativo. La giuria formata da Piero Paolo Battaglini dell’Università di Trieste, Maurizio Lorber storico dell’arte, Serena Mizzan e Aura Bernardi, direttore e vicedirettore dell’Immaginario Scientifico, proclameranno il vincitore del concorso, nella cerimonia pubblica di premiazione che si terrà venerdì 25 settembre alle ore 17.00 presso gli spazi della mostra. Con 163 opere in concorso e 51 partecipanti, di cui 27 uomini e 24 donne, l’edizione 2015 ha battuto ogni record di adesione, a conferma di un interesse comune di esplorare e valorizzare le contaminazioni tra categorie del pensiero umano solo apperentemente distanti come la scienza, l’arte, la razionalità e la fantasia. Dalle intricate ragnatele di neuroni che formano il cervello alle “pennellate” di colore che si originano dalla reazione chimica tra l’ammoniaca e un sale di cobalto, dagli arcobaleni geometrici che si celano in un cristallo di zucchero agli astrociti del midollo spinale in versione Pop art: attraverso colori vivaci e forme che evocano paesaggi onirici e architetture avveniristiche, le immagini in gara per il premio “Arte o Scienza? 2015” trasportano il pubblico in un racconto per immagini che illustra la multiformità del pensiero scientifico


TRIESTE NEXT – PREMIATI I TRE VINCITORI DEL CONCORSO FOTOGRAFICO “ARTE O SCIENZA” DELL’IMMAGINARIO SCIENTIFICO Il Giornale del Friuli

Trieste Next 2015 – BIOlogos Salone Europeo della Ricerca Scientifica 4^ edizione, Trieste 25 I 26 I 27 settembre 2015 Sono Simone Dal Zilio, Attilio Marino e Rosa Mancinelli i vincitori del concorso fotografico “Arte o Scienza”? a cura dell’Immaginario Scientifico TRIESTE­ A Trieste Next 2015, Salone Europeo della Ricerca Scientifica, premiati i vincitori del concorso fotografico Arte o Scienza? Immagini dalla ricerca. Giunto alla sua sesta edizione, il concorso, promosso da Science Centre Immaginario Scientifico e Università degli Studi di Trieste, mira a far emergere il talento fotografico di studenti e ricercatori e a valorizzare le immagini realizzate nell’ambito della ricerca. A vincere il primo premio Simone Dal Zilio dell’Istituto Officina dei Materiali – CNR in AREA Science Park, con La micro anima gemella, immagine premiata “per la tenera poesia e l’avveniristico esotismo del soggetto” e rappresenta una micrografia al microscopio elettronico a scansione, che ritrae grappoli di nanotubi di carbonio tutti disposti regolarmente tranne due, che si avvicinano creando “una curiosa dissimmetria”. Oltre al riconoscimento del primo premio, a Dal Zilio spetta anche un premio in denaro di 500 euro. Al secondo posto Attilio Marino studente di PhD al Center for Micro­BioRobotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, con la foto “Canestro e doppio canestro!” che ritrae un tessuto osseo in provetta. Al terzo posto Rosa Mancinelli ricercatrice all’Università di Chieti­Pescara con l’immagine Metropolis, di quella che sembra una veduta metropolitana tratta da Blade Runne ritrae in realtà sequenze di DNA sano e malato, ottenute tramite la fluorescenza rilevata con uno scanner. I 30 migliori scatti fotografici selezionati per questa edizione sono in mostra nella Sala Veruda di Palazzo Costanzi. La giuria formata da Piero Paolo Battaglini dell’Università di Trieste, Maurizio Lorber storico dell’arte, Serena Mizzan e Aura Bernardi, direttore e vicedirettore dell’Immaginario Scientifico, ha selezionato 163 opere in concorso e 51 partecipanti, di cui 27 uomini e 24 donne, un’edizione che ha battuto ogni record di adesione, a conferma di un interesse comune di esplorare e valorizzare le contaminazioni tra categorie del pensiero umano solo apparentemente distanti come la scienza, l’arte, la razionalità e la fantasia.





Il Burlo a Trieste Next fa il "tutto esaurito" Grande sforzo organizzativo di pediatri, genetisti e farmacologi dell'ospedale infantile triestino per la partecipazione alla rassegna di piazza Unità. Il coordinatore Ventura: "Crediamo alla divulgazione" 25 settembre 2015

L'ingresso dell'ospedale infanticle Burlo Garofolo, in via dell'Istria a Trieste

TRIESTE Pienamente ripagato da un grande afflusso di pubblico lo sforzo organizzativo dei pediatri, genetisti e farmacologi dell'ospedale infalcone Burlo Garofolo e dell'Università di Trieste, coordinati dal professor Alessandro Ventura, presenti a Trieste Next. Tutto esaurito oggi (venerdì) alla conferenza "I geni della cattiveria" e centinaia di test e giochi interattivi con il pubblico nella tensostruttura dell'Ateneo in piazza Unità, dove saranno presenti fino a domenica 27 settembre. Nei quattro incontri da loro organizzati con la cittadinanza (AREA TALK e


Palazzo e della Regione in piazza Unità) i partecipanti saranno coinvolti nella trattazione di tematiche complesse e anche molto discusse come la genetica del comportamento, le prospettive delle terapie personalizzate, la conoscenza del Dna per la comprensione e la cura di molte malattie e gli aspetti biotecnologici e sociali delle vaccinazioni.

Visitatori a Trieste Next

"Credo fermamente nell'approccio divulgativo di questo gruppo di ricercatori ­ afferma Ventura ­ perché se non siamo in grado di spiegare la complessità della ricerca alle persone corriamo due rischi molto seri. Uno è quello delle aspettative eccessive rispetto alla realtà, come se tutto già fosse stato scoperto, l'altro è il rischio che la scienza vada troppo avanti senza saper spiegare la sua complessità alla cittadinanza e quindi inevitabilmente crei diffidenza e sospetto. Un approccio onesto, che riveli anche i limiti, le difficoltà e le contraddizioni della ricerca è quello che abbiamo scelto e che stiamo applicando con il pubblico di Trieste Next e nella quotidianità del nostro lavoro". 25 settembre 2015


Il cibo, questo sconosciuto (a scuola) intervento del triestino Andrea egr a Trieste Next educazione alimentare dovrebbe essere messa al centro dei programmi d apprendimento nvece siamo sempre pi diseducati al mangiare il giusto e bene di AN A 25 settembre 2015

Andrea Segrè

Questo è l'intervento che il triestino Andrea Segrè, professore ordinario di Politica agraria internazionale, Università di Bologna e presidente Comitato tecnico scientifico del Piano nazionale prevenzione rifiuti e spreco alimentare, Ministero dell’Ambiente, autore de “L’oro nel piatto” (Einaudi 2015), terrà sabato 26 settembre, alle 17, a Trieste Next, nell'area Talk, gazebo Talk, per l'appuntamento "Vivere a spreco zero".


Cosa direbbe oggi il maestro Manzi su come viene “trattato” il cibo a scuola e in tv? Probabilmente si stupirebbe nel constatare che l’educazione alimentare non rientra nei programmi scolastici e che gli oltre 70 format televisivi che girano nei canali televisivi sono perlopiù competizioni culinarie, molto virtuali e poco virtuose. Nell’anno di Expo “Nutrire il pianeta” il cibo è al centro del mondo, ma il mondo del cibo non riesce a dare risposte concrete ai problemi alimentari del pianeta. E nell’anno scolastico di Expo e della #buonascuola pare una contraddizione in termini che l’educazione alimentare non sia individuata come materia autonoma di insegnamento, o perlomeno come materia di approfondimento nei programmi e nel planning istituzionale dei corsi. Sul pianeta è evidente l’involuzione legata al cibo e alla sua cultura: una parte di mondo cerca di mangiare perché ha fame, l’altra si ingegna a non mangiare per dimagrire. Non più, tuttavia, in una suddivisione classica fra Paesi ricchi e sazi e Paesi poveri e affamati. No, queste equazioni non funzionano più. I dati e i luoghi parlano chiaro: un miliardo di sotto e denutriti, quasi il doppio di sovrappeso e obesi ben distribuiti nei quattro continenti. In somma – e questo il denominatore comune – quasi metà della popolazione mondiale mangia troppo o troppo poco. È dunque malnutrita e, almeno in parte, pure maleducata dal punto di vista alimentare. Con tutte le relative conseguenze sulla salute, l’ambiente, l’economia, la società. Non se la passa meglio il Belpaese: la nostra (una volta forte) cultura alimentare sembra essere diventata estranea a se stessa, alle pratiche alimentari quotidiane che oggi sembrano lontanissime e che solo qualche decennio addietro erano inserite in un sistema codificato: le stagioni, il lavoro, il piatto domestico, il ceto sociale, la religione, le ricette, il territorio, la produzione, il genere, le feste… Tutto era collegato e collegabile, ripetuto e ripetitivo, e anche rassicurante dal punto di vista educativo. Da allora, le cose sono molto cambiate. Il cibo ha progressivamente perso i suoi riferimenti fondamentali e codificati nel tempo, di pari passo con l’evoluzione della famiglia e della comunità in cui viviamo. Il disorientamento è palese. Per questo è fondamentale (ri)partire dall’educazione alimentare, anche e soprattutto nelle scuole. Con il ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti avevamo lanciato un forte appello in questa direzione in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente 2013. E altre voci autorevoli si erano unite alla nostra, quella della scrittrice Susanna Tamaro, per esempio. Ma salvo iniziative estemporanee legate alla buona volonta’ degli insegnanti, la


#buonascuola ancora non ha abbracciato l’educazione alimentare in via organica e formale. Invece dovremmo educare, dal latino ex­ducere “tirare fuori”, anzichè “mettere dentro” la pancia cibi cattivi o “inculcare” nutrienti dannosi. Dobbiamo appunto tirare fuori il meglio del cibo, il suo valore. Ecco perché lo spreco alimentare, di cui tanto si parla oggi, rappresenta una prospettiva fondamentale: se sprechi il cibo vuol dire che non gli dai valore. Dobbiamo restituirgli il valore che merita. Del resto, gli alimenti devono soddisfare un bisogno fondamentale dell’uomo, non un desiderio. Alimentarsi bene, sia dal punto di vista quantitativo (sufficiente) che qualitativo (sano, nutriente), è una necessità. Compito dell’educazione alimentare è “tirare fuori” la consapevolezza di questa necessità per far comprendere che si tratta di un valore e di un diritto, creando una barriera all’onda che entra dall’esterno: la pubblicità, il marketing, le influenze sociali, le mode, gli chef che spadellano in tv. Non è un caso che siano i più poveri culturalmente ed economicamente a soffrire delle patologie legati alla malnutrizione: mangiare male, troppo poco ma anche troppo. Alimentarmente parlando siamo dei maleducati. Adottare comportamenti alimentari sani, lavorare sulla qualità degli alimenti, far conoscere il funzionamento del sistema agroalimentare, promuovere forme di prevenzione contro lo spreco di cibo. Sono, questi, soltanto alcuni disordinati paragrafi di un più vasto libro di educazione alimentare (poi ambientale e civica). Per scriverlo e poi insegnarlo a scuola, “non è mai troppo tardi”.




Notizie dalla Giunta 25.09.2015 1 :4

Trieste, 25 set ­ Lo Smart Health, il settore d'impresa legato dell'alta biotecnologia per la salute, "è potenzialmente fra i più importanti, sia dal punto di vista dell'innovazione sia per la creazione di posti di lavoro", e a esso "la Regione ha dato molta forza nell'arco degli ultimi due anni". Lo ha affermato il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, concludendo la tavola rotonda nell'ambito di Trieste Next dedicata allo sviluppo del Cluster Smart Health ospitata nel Palazzo della Regione. Il Cluster è stato inserito nelle cinque aree della Strategia di specializzazione intelligente (S3) del Friuli Venezia Giulia. Anche l'assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti ha evidenziato che il settore cresce continuamente dal punto di vista occupazionale e ha annunciato che per ampliare l'orizzonte di S3 si sta avviando un confronto con Monaco e con la Baviera. Bolzonello ha indicato le azioni messe in campo dalla Regione per rafforzare l'hi­tech collegato alla salute, con strumenti già disponibili: si tratta dei finanziamenti comunitari del Por­Fesr, dall'accordo di programma per la crisi complessa di Trieste (con 10 milioni di euro già destinati), delle azioni complementari su tecnologia e riconversioni previsti dalla legge Rilancimpresa e delle agevolazioni fiscali, con abbattimento dell'Irap (dall'1 all'1.4 per cento) per le nuove imprese e per quelle che si stabiliscono in Friuli Venezia Giulia. A ciò si aggiungono i 5 milioni per lo sviluppo urbano di Trieste, già indirizzati dal Comune all'hi­tech. Il potenziale di crescita del Cluster, secondo Bolzonello, è indicato anche da fatto che sono solo 16 le aziende del distretto 'Smarth Health' finanziate con 9 milioni per 60 progetti, 40 dei quali rientravano nella linea Biomedicale e Diagnostica in vivo e in vitro. Per dare ulteriore sviluppo al settore, secondo il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, "il passaggio più importante in assoluto è però riuscire a far sì che le Regioni diventino non contraltare ma parte del sistema delle imprese" e riuscire a contenere i tempi di valutazione in vista dei finanziamenti in tre­quattro mesi. Bolzonello, a proposito di facilitazioni burocratiche e di "accompagnamento delle imprese", ha espresso delle preoccupazioni, invece, su alcuni limiti posti dall'Unione europea, "a cui chiederemo una rendicontazione più snella". I lavori della tavola rotonda sono stati introdotti da Edvino Jerian, presidente del Cbm (Consorzio di biomedicina molecolare) e da Diego Bravar, vicepresidente di Confindustria Venezia Giulia e hanno raccolto le testimonianze e i suggerimenti di alcuni degli amministrati delegati delle principali aziende inserite nel distretto. Al termine del confronto il rettore dell'ateneo triestino, Maurizio Fermeglia, e il presidente di Confindustria Venezia Giulia, Sergio Razeto, hanno firmato un accordo quadro tra l'Università degli studi di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster regionali relativi alle aree di specializzazione intelligente. ARC/PPH


Notizie dalla Giunta sei in: home > notizie dalla Giunta 25.09.2015 11:52

INNOVAZIONE: PANARITI, BIOTECNOLOGIE SETTORE DEL FUTURO IN FRIULI VENEZIA GIULIA Trieste, 25 set ­ "Sul settore delle biotecnologie si gioca una parte importante del futuro della nostra regione e dell'occupazione dei nostri giovani". Lo ha sottolineato l'assessore regionale alla Ricerca e Università Loredana Panariti, intervenendo questa mattina a Trieste al BioHighTech Companies Day, promosso da Confindustria Friuli Venezia Giulia e CBM (Consorzio per la Biomedicina Molecolare) nell'ambito di TriesteNext, il salone europeo della ricerca scientifica. Nel corso della manifestazione, che è stata patrocinata dalla Regione e ospitata nel salone della Presidenza in piazza Unità, si sono presentate una trentina di imprese del settore, che in Friuli Venezia Giulia è in continua crescita: 1.500 aziende attive, con 5 mila addetti e un fatturato di 800 milioni di euro, come risulta da un'indagine recentemente completata da Confindustria e illustrata oggi. "Come decisori politici ­ ha detto Panariti ­ siamo chiamati a uno sforzo per focalizzare le politiche di innovazione verso quegli ambiti tecnologici che possono esprimere eccellenze e capacità di competere su scala globale, in un rapporto stretto con tutti i soggetti del territorio e in una logica di aggregazione. E non a caso abbiano inserito il BioHighTech tra i settori su cui puntare nella strategia di specializzazione intelligente per il Friuli Venezia Giulia".

BioHighTech Companies Day scarica il video | durata 1 min | [7MB]

I risultati della ricerca sul BioHighTech in regione sono stati presentati da Edvino Jerian presidente del CBM, e da Diego Bravar vicepresidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia. Nel comparto vi sono tre ambiti specifici: Biomedicale (MEDTECH), Biotecnologico (BIOTECH) e Bioinformatico (BIOICT). Il settore ha continuato a crescere anche negli anni di crisi, al ritmo del 3 per cento all'anno, con un incremento del 27 per cento dell'occupazione dal 2010 al 2013. Per quanto riguarda le caratteristiche del BioHighTech in Friuli Venezia Giulia, solo due imprese sono di grandi dimensioni (fatturato oltre i 50 milioni di euro) e altre quattro di medie dimensioni (fatturato sopra i dieci milioni). Tutte le altre, pari all'80 per cento del totale, possono essere definite "micro", nate spesso come "start­up" dalle Università e dai centri di ricerca. Ed è proprio qui che gioca un ruolo il cluster regionale CBM, come ha spiegato il presidente Jerian. Il Consorzio mette infatti assieme i Parchi scientifici e tecnologici, gli Enti di ricerca e sanitari da un lato e l'industria dall'altro, con l'obiettivo di far crescere nuova imprenditoria. ARC/PF


Notizie dalla Giunta 25.09.2015 20:10

AGRICOLTURA: SHAURLI, BIOTECNOLOGIE POSSONO FARE LA DIFFERENZA Trieste, 25 set ­ Un'agricoltura moderna, al passo con i tempi e con i cambiamenti e che, dunque, non può fare a meno delle biotecnologie, ha sottolineato oggi a Trieste l'assessore regionale alle Risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli aprendo i lavori dell'incontro dedicato alle tecnologie biologiche in campo agroalimentare, nell'ambito di "TriesteNext­Salone europeo della Ricerca scientifica", in programma sino a domenica nel capoluogo giuliano. "Le biotecnologie oggi possono fare la differenza in agricoltura ­ ha affermato ­ che possono offrire una soluzione a molti problemi legati alla biodiversità agricola del settore primario anche in Friuli Venezia Giulia, dove non ci si deve limitare a produrre di più, ma deve imparare a produrre e consumare meglio". Un Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato più in generale Shaurli, che in campo scientifico non è più "periferia" ma in controtendenza rispetto ai numeri nazionali presenta il dato di 40 addetti nel settore della Ricerca&Sviluppo per ogni 1.000 unità di forza­lavoro e in cui oltre il 40 per cento delle aziende industriali inserisce l'innovazione all'interno dei propri cicli produttivi, senza contare inoltre che le Università e gli istituti tecnici della regione (a fronte di un pil agricolo FVG che sfiora appena il 3 per cento di quello nazionale di settore) è in grado di formare circa il 15 per cento delle professionalità del comparto. Tutti cifre che di certo non stridono, ha ricordato, con il fatto che "siamo stati la prima Regione in Italia ad adottare con una scelta forte le clausole di salvaguardia verso il mais ogm e che, quindici giorni fa, abbiamo ottenuto dal ministero delle Politiche agricole e alimentari il riconoscimento per dieci nuove varietà di vite resistenti alle malattie". Un'agricoltura in Friuli Venezia Giulia che, sempre secondo l'assessore Shaurli, ha bisogno di "imprenditorialità, competenze e capacità, ma anche redditività d'impresa", e che al contempo deve affrontare le scelte della sostenibilità e di un uso razionale delle acque. ARC/RM


Trieste Next, fino a domenica un calendario di oltre 100 appuntamenti e 150 relatori 25 settembre 2015

25.9.2015 | 14.40 – Si è alzato il sipario sulla IV edizione di TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che da oggi a domenica offre lectio magistralis,


dibattiti, approfondimenti e laboratori., con un calendario di oltre 100appuntamenti, la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali e il contributo di oltre 100 partner. Promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, il festival non solo racconta e celebra l’eccellenza scientifica della città di Trieste a livello internazionale, ma innesca proficui dialoghi e relazioni tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa sul filo conduttore dei nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie, come spiega il titolo di questa edizione «BIOlogos – The future of life». «Il futuro della vita» sta anche nelle ricadute industriali della ricerca in questi settori. E’ stato quindi significativamente il «BioHighTech Companies Day» ad aprire la manifestazione, con una giornata di incontro e dibattito su un comparto – il biomedicale, biotecnologico e bioinformatico – che nel solo Friuli Venezia Giulia riunisce 150 imprese, con oltre 5000 addetti, un fatturato di ottocento milioni di euro e ritmi di crescita del +4% medio annuo: un cluster d’eccellenza che rappresenta l’unico distretto tecnologico italiano capace di raggruppare aziende e competenze scientifiche e sociosanitarie che abbracciano tutte le scienze mediche, chirurgiche e della vita. Ad aprire la giornata – curata da CBM Centro di

Biomedicina Molecolare e Confindustria Venezia Giulia – l’assessore regionale Loredana Panariti e il presidente di CBM Edvino Jerian; a concludere i lavori l’intervento del vicepresidente della Regione FVG Sergio Bolzonello, seguito, intorno alle 17.00, dalla sottoscrizione del primo “Accordo Quadro tra Università degli Studi di Trieste e Confindustria


Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di Specializzazione Intelligente”: il rettore Maurizio Fermeglia e il presidente Confindustria Venezia Giulia Sergio Razeto sottoscriveranno l’accordo alla presenza del sindaco Roberto Cosolini. Da lì a poco, alle 17.30, appuntamento in piazza Unità per il taglio del nastro e i saluti ufficiali di apertura di questa edizione. Prende avvio nella prima giornata anche la sessione speciale Solgar Incontra con quattro appuntamenti organizzati da Solgar Italia Multinutrient su “Il Futuro della Vita”, e in particolare il concetto di “buon” invecchiamento, con esperti del settore della nutraceutica, lo studio degli alimenti e della loro funzione benefica sulla saluta umana. Apre il ciclo venerdì alle 16.00 al Ridotto del Teatro Verdi il neuroscienziato Giovanni Scapagnini, esperto in meccanismi biologici dell’invecchiamento, che parlerà di “Alimentazione e cervello”. Tra gli ospiti

internazionali più attesi, da segnalare, nel primo giorno di festival (ore 18.00 nel Palazzo della Regione), Segenet Kelemu, direttore generale del Centro internazionale per la fisiologia e l’ecologia degli insetti (ICIPE) di Nairobi, Premio L’Oreal Unesco 2014 per le Donne nella Scienza e tra le 100 donne più influenti al mondo secondo Forbes. Con questa scienziata di fama mondiale si affronterà il tema delle possibili soluzioni al problema della fame nel mondo, dall’Africa a tutti i paesi in via di sviluppo (si pensi che nel 2050 la popolazione raggiungerà quasi i 10 miliardi), a partire dall’utilizzo dell’agrobiotech, ovvero delle tecnologie dell’ingegneria genetica applicate all’agricoltura. All’incontro organizzato dalla TWAS a 40 anni di distanza dallo storico incontro di Asilomar (California) che ha dato inizio all’era del DNA ricombinante, interverranno anche Michele Morgante dell’Università di Udine e Alessandro Vitale di IBBA-CNR Milano.


IL VILLAGGIO DI PIAZZA UNITA’: LA CITTÀ INCONTRA SCIENZA Per tutta la durata del festival, Piazza Unità si

trasformerà in un vero e proprio laboratorio dove toccare con mano il mondo della ricerca scientifica. I visitatori potranno partecipare a dimostrazioni, osservazioni, dibattiti, con numerosi eventi dedicati alle scuole. Proprio la giornata di venerdì sarà particolarmente incentrata sulle attività per le Scuole di ogni ordine e grado che l’ Area educazione del Comune di Trieste organizza di concerto con gli Enti partner (Università di Trieste, AREA Science Park, SISSA, ICGEB, INFN, Elettra Sincrotrone, oltre ad Immaginario Scientifico, Prochild e Gruppo 78). Sintesi di questa attenzione dedicata ai più giovani, l’incontro alle 18.00 nell’area Talk con l’Assessore Antonella Grim e il Commissario straordinario di AAS1 Triestina Nicola Delli Quadri su “Progettare il benessere a scuola: l’area educazione per il nuovo anno scolastico” Si parte però già di primo mattino. Alle 9 (Area Talk a cura di Università di Trieste, evento per studenti delle scuole secondarie) primo appuntamento con Mantenere giovane il cuore – I giovani per il cuore, con Serena Rakar, cardiologa, Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste, Irena Tavcar, cardiologa e medico dello sport, Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste. Alle 10.30 (Area Talk a cura di Università di Trieste) presentazione di Balloon mapping per l’organizzazione di eventi culturali: i risultati Di Trieste Next2014, introduce Andrea Favretto, docente di Geografia, Università di Trieste, con interventi di Andrea Favretto e Giovanni Mauro, docenti di Geografia, Università di Trieste Marco Villotta, esperto di fotografia, CEC Udine, modera il giornalista Rai Giampaolo Mauro. Come abitare e curare lo spazio pubblico sarà al centro del dibattito Living city/Living space alle 12 (Area Talk A cura di Università di Trieste) introduce e modera Paola Di Biagi,


docente di Progettazione urbanistica, Università di Trieste, con Roberta Altin, docente di Antropologia culturale, Università di Trieste, Luca Cadez, presidente Legambiente Gorizia, Ilaria Garofolo, docente di Tecnologia dell’architettura, Università di Trieste; coordinatrice LABAC-Laboratorio di accessibilità Provincia di Trieste Alessandra Marin, docente di Progettazione del territorio, Università di Trieste Gianna Omenetto, fotografa. Alla scoperta dei geni della cattiveria nell’incontro in programma alle 18 (Area Talk a cura di Università di Trieste e IRCCS materno infantile Burlo Garofolo) dove verrà analizzato il rapporto tra genetica del comportamento tra scienza e conoscenza con Alessandro Ventura, docente di Pediatria, Università di Trieste; direttore Dipartimento di Pediatria, IRCCS materno infantile Burlo Garofolo, Flavio Faletra, genetista, IRCCS materno infantile Burlo Garofolo Pietro Pietrini, psichiatra, esperto di Genetica giuridica, Università di Pisa Alessandro Zuddas, neuropsichiatra infantile, Università di Cagliari. In Sala Veruda di Palazzo Costanzi è visitabile la mostra organizzata da Science Centre Immaginario Scientifico e Università di Trieste con le 30 migliori opere fotografiche selezionate nella sesta edizione del concorso fotografico Arte o Scienza? Immagini dalla ricerca. L’iniziativa mira a far emergere il talento fotografico di studenti e ricercatori e avalorizzare le immagini realizzate nell’ambito della ricerca, a cui viene riconosciuto anche un valore artistico Si potranno ammirare le intricate ragnatele di neuroni che formano il cervello o le “pennellate” di colore che si originano dalla reazione chimica tra l’ammoniaca e un sale di cobalto, gli arcobaleni geometrici che si celano in un cristallo di zucchero fino agli astrociti del midollo spinale in versione Pop art. Alle 17.00 in programma la proclamazione del vincitore del concorso di questa edizione che, con 163 opere e 51 partecipanti, ha battuto ogni record di adesione. Trieste Next diventa Science Cafè con gli incontri all’Antico Caffè Tommaseo, alle 17 si parlerà di Zirconia, dalle fonderie agli ospedali: un nuovo materiale ceramico per le protesi ossee con Valter Sergo, docente di Fondamenti chimici delle tecnologie, Università di Trieste, modera Simona Regina, giornalista scientifica. Ricco anche il programma di laboratori che animeranno il festival per tre giorni, alle 19 nel giardino pubblico San Michele con Bio e impresa, Idea in the garden,


aperitivo di networking e presentazione di progetti, a cura di Impact Hub Trieste. E per chiudere questa prima giornata del Salone Europeo della Ricerca Scientifica alle 20.30 (Sala Veruda, Palazzo Costanzi – Piazza Piccola) con Francesco Longo ricercatore in Fisica sperimentale, Università di Trieste si parlerà “Dalla fisica fondamentale alla medicina” con interventi di Edoardo Milotti, docente di Fisica, Università di Trieste, Luigi Rigon, ricercatore in Fisica, Università di Trieste, incontro a cura di INFN sezione di Trieste, nell’ambito del progetto DREAMS finanziato dalla Commissione Europea per la Notte Europea dei Ricercatori 2015 coordinato da Frascati Scienza.




www.corrierecesenate.com

Grazie al Rotary 12 giovani alla fiera della ricerca Sono partiti in dodici dall’istituto Agrario per rappresentare i giovani di Cesena a Trieste Next “BIOlogos – The Future of Life”, il salone europeo della Ricerca scientifica, in svolgimento fino al 27 settembre. Grazie all’impegno del Rotary club di Cesena che ancora una volta ha scelto di investire nei giovani per formare i leader e i professionisti del domani, i 12 studenti migliori dell’Istituto agrario di Cesena hanno raggiunto i padiglioni di Trieste next per osservare, approfondire e studiare i nuovi scenari della biomedicina, delle biotecnologie, della bioinformatica e le nuove frontiere dell’alimentazione e della cura della persona. Una tre giorni di dibattiti, approfondimenti e laboratori con ricercatori e scienziati di fama mondiale, imprenditori, filosofi, giornalisti e studenti. Il bio­high­tech sarà uno dei temi e degli ambiti di crescita e sviluppo scientifico e imprenditoriale che verranno discussi nel corso della quarta edizione di Trieste Next – intitolata “BIOlogos – The Future of Life”. “Anche quest’anno – spiega Oliviero Zondini, presidente Rotary Club di Cesena – abbiamo voluto offrire alle eccellenze del nostro territorio un’occasione preziosa che è quella di incontrare altre eccellenze nell’ambito della scienza e delle biotecnologie. Il Rotary club di Cesena da sempre infatti crede e investe nei giovani e nell’educazione alla persona. Siamo convinti che l’entusiasmo e i talenti di questi giovani siano da sostenere e da favorire. Inoltre questi ragazzi trasmetteranno a tutti gli studenti – colleghi quello che avranno appreso. E’ per noi fondamentale che avvenga il passaggio delle conoscenze attraverso incontri e lezioni che i ragazzi poi predisporranno in accordo con i loro docenti”. Martedì scorso Oliviero Zondini, presidente del Rotary club di Cesena insieme con Domenico Scarpellini, presidente incoming Rotary Club di Cesena hanno incontrato il dirigente dell’Istituto agrario di Cesena Camillo Giorgio e gli studenti che sono: Dario Bottignole, Bianca Bittau, Andrea Evangelisti, Lydia Nosa Idumwonyi, Alice Borghetti, Luca Laurenzi, Giulia Agnoletti, Paolo Roberti, Francesco Dalmonte, Riccardo Tisselli, Elisa Mariotti, Simona Tramonti. I ragazzi sono accompagnati dai docenti Valentina Sallustio e Alessandro Ricci.


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Sanità olandese e lotta allo spreco a Trieste Next Oggi, sabato 27 settembre, incontro con il più importante manager sanitario dei Paesi Bassi Jos de Blok e con il paladino dell'anti-spreco Andrea Segrè. E gli incontri del Burlo fanno il pienone 26 settembre 2015

Bimbi a Trieste Next 2015

TRIESTE Tra i principali appuntamenti di oggi, sabato 26 settembre, alle 16.30 nel palazzo della Regione il più importante manager sanitario dei Paesi Bassi Jos de Blok racconterà come si può rivoluzionare il sistema di assitenza sanitaria con l’innovativo sistema di cura a domicilio Buurtzorg in una tavola rotonda con la governatrice Debora Serracchiani. Sul fronte delle tecnologie digitali, alle 18 Steve Chan, tra i massimi esperti mondiali di Big data, docente di Cyber analytics, spiegherà come Internet of things e Big data possono contribuire allo sviluppo del Sud del mondo. Alle 17 in piazza Unità l’agroeconomista, paladino dell’anti­spreco, Andrea Segrè, con il suo ultimo libro “L’oro nel piatto”, propone un nuovo modo di guardare al cibo. Pienamente ripagato da un grande afflusso di pubblico lo sforzo organizzativo dei pediatri, genetisti e farmacologi del Burlo e dell'università, coordinati da Alessandro Ventura. Tutto esaurito ieri alla conferenza “I geni della cattiveria” e centinaia di test e giochi interattivi con il pubblico nella tensostruttura dell'Ateneo in piazza Unità, dove saranno presenti fino a domenica. 26 settembre 2015


Trieste Next 2015 – BIOlogos Con un calendario di oltre 100 appuntamenti, la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali e il contributo di oltre 100 partner, torna tra il 25 e il 27 settembre TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che per tre giorni offre lectio magistralis, dibattiti, approfondimenti e laboratori nella città che con le sue due università, il suo parco scientifico, gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di “fermano” a 5.7 ricercatori) è una vera e propria città-simbolo della scienza e della conoscenza. Promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost – Presidente del Comitato Scientifico il rettore dell’Università di Trieste Maurizio Fermeglia, Direttore Filiberto Zovico, curatore Antonio Maconi – con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati , il festival non solo racconta e celebra l’eccellenza scientifica della città di Trieste a livello internazionale, ma innesca proficui dialoghi e relazioni tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa. Un rapporto quanto mai vivo in Friuli Venezia Giulia nel BioHighTech, settore che riunisce oltre 150 imprese d’innovazione attive nei campi del biomedicale, del biotecnologico e della bioinformatica, a formare l’unico distretto tecnologico italiano capace di raggruppare aziende e competenze scientifiche e socio-sanitarie che abbracciano tutte le scienze mediche, chirurgiche e della vita, con esperienze avanzate già operative in campo sanitario e assistenziale. Sarà proprio il BIOHIGHTECH COMPANIES DAY ad aprire ufficialmente, venerdì 25 settembre, la quarta edizione di Trieste Next (dalle 9.00 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione), con un’intera giornata di incontro e dibattito – curata da CBM Centro di Biomedicina Molecolare e


Regione), con un’intera giornata di incontro e dibattito – curata da CBM Centro di Biomedicina Molecolare e Confindustria Venezia Giulia – per presentare questo Cluster d’eccezione che coinvolge, complessivamente, circa 5mila addetti con un fatturato di ottocento milioni di euro. Apertura di lavori con l’assessore regionale Loredana Panariti e il presidente di CBM Edvino Jerian; a conclusione di giornata atteso l’intervento del vicepresidente della Regione FVG Sergio Bolzonello, seguito dalla sottoscrizione del primo “Accordo Quadro tra Università degli Studi di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di Specializzazione Intelligente”: il rettore Maurizio Fermeglia e il presidente Confindustria Venezia Giulia Sergio Razeto sottoscriveranno l’accordo alla presenza del sindaco Roberto Cosolini. Proprio dal ruolo della ricerca e le importanti ricadute industriali che può generare, muove il tema portante di questa edizione, “BIOlogos – The Future of Life”, che percorre i nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie con ricercatori e scienziati di fama mondiale, imprenditori, filosofi, giornalisti e studenti (170 i volontari di questa edizione e oltre 300 gli studenti universitari da tutta Italia) che si confronteranno sulla materia ispiratrice di questa edizione, Il futuro della Vita. RELATORI INTERNAZIONALI E NAZIONALI Tra gli ospiti internazionali più attesi, da segnalare, nel primo giorno di festival (venerdì 25, alle 18.00 nel Palazzo della Regione), Segenet Kelemu, direttore generale del Centro internazionale per la fisiologia e l’ecologia degli insetti (ICIPE) di Nairobi, Premio L’Oreal Unesco 2014 per le Donne nella Scienza e tra le 100 donne più influenti al mondo secondo Forbes. Con questa scienziata di fama mondiale si affronterà il tema delle possibili soluzioni al problema della fame nel mondo, dall’Africa a tutti i paesi in via di sviluppo (si pensi che nel 2050 la popolazione raggiungerà quasi i 10 miliardi), a partire dall’utilizzo dell’agrobiotech, ovvero delle tecnologie dell’ingegneria genetica applicate all’agricoltura. All’incontro organizzato dalla TWAS a 40 anni di distanza dallo storico incontro di Asilomar (California) che ha dato inizio all’era del DNA ricombinante, interverranno anche Michele Morgante dell’Università di Udine e Alessandro Vitale di IBBA-CNR Milano. Il più influente manager sanitario dei Paesi Bassi, fondatore dell’innovativo sistema di assistenza sanitaria a domicilio Buurtzorg, nonché vincitore della RSA Albert Medal per l’Innovazione nel 2014,Jos de Blok, aprirà, poi, il dibattito su come il modello sanitario centrato sul paziente da lui ideato stia rivoluzionando – in chiave di efficienza e sostenibilità – il welfare dei Paesi Bassi. Sabato 26 settembre (alle 16.30 al Palazzo della Regione) saranno con lui protagonisti dell’incontro “Gestire la sanità, migliorare la salute” il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, il rettore Università di Trieste Maurizio Fermeglia, la presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, con la conduzione del direttore de Il Piccolo Paolo Possamai (incontro realizzato in collaborazione con Peoplerise). Un tema attualissimo come quello delle tecnologie digitali per lo sviluppo e il fenomeno dei Big Data è al centro dell’incontro con Steve Chan, professore all’Università di Swansea, direttore dell’IBM Network Science Research Center e senior fellow al Center for Public Leadership della Harvard Kennedy School . Sempre nella giornata di sabato (ore 18.00, Palazzo della Regione), lo scienziato esplorerà l’era della rivoluzione digitale e l’enorme quantitativo di dati generati dal numero crescente di dispositivi connessi a internet (un decennio fa circa 500 milioni, oggi fino a 20 miliardi che potrebbero raddoppiare nei prossimi 5 anni) per capire come questo potrà influire sui paesi in via di sviluppo, sulla sostenibilità e la sicurezza globale. Ospite di eccezione in chiusura di Trieste Next 2015 (domenica 27, alle 18.00, Palazzo della Regione) il Premio Nobel per la Medicina/Fisiologia 2014 Edvard I. Moser. Cinquantatré anni, professore all’Università di Trondheim, Moser ha ricevuto il Premio Nobel con la


Moser. Cinquantatré anni, professore all’Università di Trondheim, Moser ha ricevuto il Premio Nobel con la moglie May-Britt e John O’Keefe per le sue rivoluzionarie scoperte del sistema di cellule cerebrali che ci permette di orientarci, una “rete” che permette al cervello di avere costantemente le coordinate spaziali del luogo in cui si trova. La presentazione, per la prima volta in Italia, della scoperta di questo cosiddetto “Gps biologico” sarà il tema della sua lectio magistralis, nell’evento curato da SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e Università di Trieste. Tra gli oltre 150 i relatori presenti quest’anno, spiccano numerosi esponenti di punta del panorama medicoscientifico nazionale: dal celebre genetista Edoardo Boncinelli a Giorgio Metta, direttore iCubFacility Istituto Italiano di Tecnologia; da Antonino Di Pietro, dermatologo e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano, a Lidia Larizza, direttore del Laboratorio di Citogenetica e Genetica Medica dell’Istituto Auxologico Italiano; ancora, Lucilla Titta, coordinatore programma Smartfood allo IEO-Istituto Europeo di Oncologia di Milano, Paolo Bianco, professore di Patologia Università di Roma “La Sapienza”, Giuseppe Novelli genetista sperimentale, docente di Genetica medica e rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata” e Gianfranco Sinagra, docente di cardiologia dell’Università di Trieste e direttore SC Cardiologia Ospedale di Cattinara Trieste. Sempre a cura di Sinagra e delle cadiologhe Rakar e Tavcar sono altri due incontri: uno per gli studenti, dedicato a come mantenere giovane il cuore (venerdì ore 9.00) e una sulla rianimazione cardiopolmonare, domenica alle 10.30. Degli oltre 100 eventi di questa edizione il 45% è organizzato dall’Università di Trieste, che vede quest’anno raddoppiata la sua presenza nei laboratori di piazza Unità (19 su 34 sono dell’Ateneo) e nella proposta di incontri, tavole rotonde e caffè scientifici (20 sono infatti organizzati dall’Ateneo o in collaborazione con esso). Sono oltre 100 i ricercatori e docenti dell’Università impegnati nelle varie iniziative di Trieste Next. Tra le tavole rotonde si citano le quattro proposte del docente di Pediatria Alessandro Ventura, organizzate in collaborazione con l’IRCSS Burlo Garofolo e con i prof. Tommasini, d’Adamo e Stocco: una sui “geni della cattiveria” con Paolo Pietrini, venerdì alle 18, una sulla conoscenza del DNA e le cure correlate, a cui parteciperà anche il genetista Novelli, rettore di Roma Tor Vergata (sabato alle 12) una sui vaccini (sabato alle 15.00) e una sui farmaci su misura, domenica alle 12.00. L’alimentazione è uno dei temi che maggiormente incidono sul benessere e la salute: da qui l’incontro Siamo ciò che mangiamo? del docente Claudio Tiribelli e di Luca Miele del Policlinico Gemelli (sabato alle 10.30) e lo spettacolo di teatro scienza del gruppo della nutrizionista Roberta Situlin, sabato sera al Miela, sul Nobel che scoprì l’importanza della flora intestinale. E’ prevista anche una simulazione processuale con dibattito sugli OGM (sabato pomeriggio al Revoltella), a cura di Mauro Bussani. La ricercatrice di istologia Vanessa Nicolin parlerà di come cambia la lotta ai tumori, assieme a Matteo Biasotto, al Caffè Tommaseo domenica alle 17.00. Saranno presenti a Trieste Next anche il neoeletto rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto, il rettore dell’Università di Udine, Alberto Felice De Toni, Andrea Segré, professore Università di Bologna, nonché presidente Fondazione Edmund Mach e Last Minute Market, Gianpiero Lugli, docente Università di Parma, Paolo Gubitta, direttore Area Imprenditorialità CUOA Business School. Ampia, infine, la partecipazione dal mondo dell’impresa: Alberto Baban, presidente VeNetWork Spa e presidente Piccola Industria Confindustria, Roberto Siagri, presidente e amministratore delegato Eurotech, Sergio Razeto, presidente Wärtsilä Italia e presidente Confindustria Venezia Giulia, e Roberto Gasparetto, direttore generale AcegasApsAmga, oltre a tutti i protagonisti del Bio-High-Tech Companies Day. Tra gli EVENTI SPECIALI di questa edizione, da segnalare SOLGAR INCONTRA con quattro appuntamenti che


Tra gli EVENTI SPECIALI di questa edizione, da segnalare SOLGAR INCONTRA con quattro appuntamenti che Solgar Italia Multinutrient propone nelle tre giornate di festival (Ridotto del Teatro Verdi e Palazzo della Regione). Anche in questo caso è “Il Futuro della Vita”, e in particolare il concetto di “buon” invecchiamento, il tema portante degli incontri. A parlarne esperti del settore della nutraceutica., lo studio degli alimenti e della loro funzione benefica sulla saluta umana. Apre il ciclo il neurscienziato Giovanni Scapagnini, esperto in meccanismi biologici dell’invecchiamento, che parlerà di “Alimentazione e cervello” (venerdì 26, ore 16.00). Sabato alle 12.30 il cardiologo, giornalista e divulgatore scientifico Davide Terranova interverrà su “Lo spettacolo del Cuore” mentre per domenica è atteso un doppio appuntamento: alle 10.30 l’esperto in Medicina Integrativa Ivo Bianchi, da sempre impegnato nella ricerca fitoterapica e nutrizionale, parlerà di “Funghi e Immunità”; gran finale con la conversazione “La scienza del benessere” con lo psichiatra di fama mondiale Vittorino Andreoli intervistato dallo scrittore e giornalista Piero Bianucci (ore 15.30, Ridotto del Teatro Verdi) Ulteriore evento speciale è la tavola rotonda LA RICERCA INCONTRA L’IMPRESA (sabato 26, ore 9.45, Ridotto Teatro Verdi). Anche in questa edizione il festival torna sui temi del trasferimento tecnologico, con un evento ancora curato da VPI-Venice Platform for Innovation and Technology Transfer, in collaborazione con CUOA Business School e Cortellazzo&Soatto. A Trieste Next 2015 – in partnership con Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia – presentazione di cinque startup d’eccellenza del settore biotech selezionate tra i progetti internazionali del portale TechMarketPlace di Intesa Sanpaolo. I LUOGHI E LE SEZIONI DI TRIESTE NEXT 2015 L’edizione 2015 di Trieste Next animerà tutta la città: cuore della manifestazione Piazza Unità d’Italia, che ospiterà la tensostruttura per le attività e i laboratori degli enti di “Trieste Città della Conoscenza”: Università di Trieste, AREA Science Park, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICGEBInternational Centre for GeneticEngineering and Biotechnology, INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare | Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste. Il “villaggio” di Piazza Unità ospiterà le principali attività dedicate alle Scuole, uno Spazio Libri e un’area-talk. Sedi principali dei dibattiti saranno il Salone di Rappresentanza, il Cortile Interno e la Sala Predonzani della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, oltre al Ridotto del Teatro Verdi, all’Auditorium del Museo Revoltella e al Teatro Miela. Nel grande gazebo allestito in Piazza Unità dall’UNIVERSITÀ DI TRIESTE, si terranno simulazioni, dimostrazioni interattive e osservazioni dirette, che consentiranno ai visitatori di vivere da vicino l’esperienza della ricerca, con esperimenti live cui si potrà partecipare in prima persona. Saranno presentate tecnologie innovative in ambito biomedico, percorsi sensoriali per scoprire le basi genetiche dei cinque sensi, esperimenti su percezione umana, controllo cognitivo e memoria, genetica e medicina personalizzata. Alcuni laboratori riguarderanno i batteri, quelli “buoni” e quelli da cui difenderci, altri permetteranno di entrare nella quotidianità di un laboratorio biomedico, o di capire come si fanno le diagnosi da biopsia. Altissima la partecipazione di docenti, ricercatori e studenti dell’Università di Trieste a questa edizione di Trieste Next, raddoppiata rispetto allo scorso anno sia quanto a numero di laboratori (19) che quanto a studenti volontari che supportano i ricercatori nelle loro presentazioni e negli incontri, 170 ragazzi e ragazze il cui entusiasmo è uno dei aspetti più positivi del coinvolgimento della cittadinanza nella manifestazione. “Quattro passi nell’innovazione” è invece il titolo del progetto espositivo curato, sempre nel “villaggio” di Piazza Unità, da AREA SCIENCE PARK: quattro stand, quattro colori, quattro passi per entrare nel mondo della scienza e della tecnologia, della creatività e dell’innovazione di AREA Science Park: dai giochi interattivi per i più piccoli ai quiz per i più grandi; dal mondo delle bio e nanotecnologie con i ricercatori dell’ICGEB e di Elettra Sincrotrone Trieste alle nuove tecnologie con imprenditori e startupper. AREA si presenta alla città con le testimonianze di suoi protagonisti e con i più recenti progetti di ricerca radicati nel presente che parlano di futuro. TRIESTE NEXT E LE SCUOLE. Anche quest’anno, come da consolidata tradizione,


TRIESTE NEXT E LE SCUOLE. Anche quest’anno, come da consolidata tradizione, Trieste Next offre un ricco programma alle scuole di ogni ordine e grado, grazie all’impegno del Comune di Trieste e dei numerosi Enti partner. Ad accogliere bambini e ragazzi molteplici attività sul tema delle biotecnologie, salute e alimentazione, con giochi, esperimenti, incontri e approfondimenti negli spazi di Piazza Unità, nelle biblioteche, e in altri luoghi del centro città. Si spazierà da giochi-laboratori sul cibo e l’alimentazione a quelli che spiegano ricerche di ultima generazione, come l’analisi del genoma, il 3D body modeling, i nano farmaci e numerose altre tematiche oggetto di questa edizione. Sono circa 2000 gli alunni e gli studenti già prenotati per le attività dedicate alle scuole. SCIENCE CAFE’ @TRIESTE NEXT (venerdì 25 e sabato 26 settembre, ore 17, Storico Caffè Tommaseo). L’Università di Trieste cura due edizioni speciali dello Science Cafe’, format ben noto al pubblico triestino: venerdì 25 in programma una conversazione su “Zirconia, dalle fonderie agli ospedali: un nuovo materiale ceramico per le protesi ossee”, mentre sabato 26 lo Science Cafe’ approfondirà il tema “Come cambia la lotta ai tumori: dalla prevenzione alla target therapy”. Il GUSTO DI UNA CITTÀ (sabato 26, ore 16.30, Salone degli Incanti). In occasione della mostra multimediale “Il gusto di una città. Trieste capitale del caffè”, in corso al Salone degli Incanti – promossa da Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Camera di Commercio di Trieste, illycaffè e Trieste Coffee Cluster e collegata a Expo 2015 – il festival propone una conferenza, a cura di Università di Trieste, sul tema “La cucina molecolare tra chimica e fisica” con i docenti Davide Cassi e Francesco Longo. Trieste Next 2015 darà spazio anche a momenti di SPETTACOLO E MOSTRE Gli OGM nel settore agroalimentare saranno al centro dello spettacolo di scena sabato 26 all’Auditorium del Museo Revoltella: i migliori studenti dei corsi di Sistemi giuridici comparati e Diritto comparato dei contratti (Università di Trieste) insceneranno una controversia per mettere a confronto due diversi sistemi giuridici, quello italiano e quello statunitense. Sempre sabato, al Teatro Miela, sarà la volta dello spettacolo teatrale “Una questione viscerale” che utilizzerà recitazione, danza, cibo e scenografie virtuali per raccontare la vita del Nobel 1904 Ilya Metchnikof attraverso la biografia della moglie Olga Belokopitova. Nelle tre giornate di festival sarà visitabile in Sala Veruda la mostra “Arte o scienza? Immagini dalla ricerca”, esposizione delle opere selezionate nell’ambito della sesta edizione del concorso fotografico omonimo organizzato da Immaginario Scientifico e Università di Trieste, con la collaborazione del Centro BRAIN. In programma anche un’anteprima della mostra “Arte/Scienza/Biotecnologia” – che si svilupperà nei mesi successivi al festival – curata dal Gruppo78 in collaborazione con Science Centre Immaginario Scientifico. Verrà, invece, inaugurata il 25 settembre al Museo Petrarchesco Piccolomineo la mostra “La cucina del mortaio e del pestello”, iniziativa curata da Alessandra Sirugo e Cristina Fenu, in collaborazione con Apicoltori Settimi &Ziani, Festival Wunderkammer, Hotel Le Corderie e SterasWines, che rimarrà visitabile fino al 3 settembre 2016. TRIESTE NEXT 2015 è promosso da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, VeneziePost Copromotori Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati Patrocinio di Camera di Commercio Trieste Contributo di Fondazione CRTrieste Content partner CBM Centro di Biomedicina Molecolare, CUOA Business School, Confindustria Friuli Venezia Giulia, Solgar Italia Multinutrient Partner AcegasApsAmga, Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, Cortellazzo&Soatto, Fincantieri, Trieste Trasporti Media partner di Il Piccolo, Egea Con la collaborazione di: Lago, Peoplerise, Promotrieste, Teatro Verdi Trieste Partner tecnico: Cofely, De Bona Motors, Insiel, Loison INFO: tutto il programma, le sezioni e i relatori su www.triestenext.it. Già attiva la comunità di Facebook https://www.facebook.com/triestenext e Twitter al profilo @TriesteNext; hashtag ufficiali della manifestazione #triestenext15 #biologos fonte V&S



TRIESTE NEXT 2015­BIOLOGOS. NELLA GIORNATA DI SABATO 26 ATTESI OSPITI INTERNAZIONALI (JOS DE BLOK, STEVE CHAN) E PRESENZE NAZIONALI (ANDREA SEGRE’, ANTONINO DI PIETRO E MOLTI ALTRI..) 4^ edizione, Trieste 25 I 26 I 27 settembre 2015 DENSA DI APPUNTAMENTI LA SECONDA GIORNATA DI TRIESTE NEXT: SABATO SI APRE CON UN FOCUS TUTTO DEDICATO ALLA RICERCA CHE INCONTRA L’IMPRESA CON LA PRESENTAZIONE DI CINQUE STARTUP D’ECCELLENZA DEL SETTORE BIOTECH IL PIÙ IMPORTANTE MANAGER SANITARIO DEI PAESI BASSI JOS DE BLOK RACCONTERA’ COME SI PUO’ RIVOLUZIONARE IL SISTEMA DI ASSITENZA SANITARIA CON L’INNOVATIVO SISTEMA DI CURA A DOMICILIO BUURTZORG IN UNA TAVOLA ROTONDA CON LA PRESIDENTE DEBORA SERRACCHIANI SUL FRONTE DELLE TECNOLOGIE DIGITALI STEVE CHAN, TRA I MASSIMI ESPERTI MONDIALI DI BIG DATA, DOCENTE DI CYBER ANALYTICS, SPIEGHERA’ COME INTERNET OF THINGS E BIG DATA POSSONO CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DEL SUD DEL MONDO LE NUOVE FRONTIERE DELLA DERMATOLOGIA ANTIAGING SARANNO SPIEGATE DA ANTONINO DI PIETRO, FONDATORE DELL’ISTITUTO DERMOCLINICO VITA CUTIS DI MILANO, MENTRE IL DIRETTORE GENERALE DI ICGEB MAURO GIACCA INTERVERRA’ SUGLI OGM NEL SETTORE AGROALIMENTARE E SULLA MEDICINA RIGENERATIVA (ORE 16.30 E 18.30) ATTESO ALLE 17.00 L’AGROECONOMISTA, PALADINO DELL’ANTI­SPRECO, ANDREA SEGRÈ, CON IL SUO ULTIMO LIBRO L’ORO NEL PIATTO, CHE PROPONE UN NUOVO MODO DI GUARDARE AL CIBO. IL TEMA DELL’EDUCAZIONE ALIMENTARE DOVREBBE ENTRARE NELLA MATERIE DI INSEGNAMENTO: APPELLO ALLA #BUONASCUOLA TRIESTE­ Ancora ricco di appuntamenti il secondo giorno di TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che fino a domenica offre una full immersion nel mondo della ricerca scientifica con centinaia di appuntamenti e la partecipazione di 150 relatori nazionali e internazionali. Anche la seconda giornata si apre all’insegna del rapporto tra ricerca e impresa. Dopo l’importante workshop dedicato al comparto del BioHighTech, che ha caratterizzato la giornata di apertura, concluso dalla sottoscrizione del primo “Accordo Quadro tra Università di Trieste e Confindustria Venezia Giulia per lo sviluppo dei Cluster Regionali relativi alle Aree di Specializzazione Intelligente”, la mattinata di sabato si apre con un focus dedicato al trasferimento tecnologico, tema presente in tutte le passate edizioni ed elemento portante di Trieste Next.. Il Ridotto del Teatro Verdi ospita dalle 9.45 l’incontro “La ricerca incontra l’impresa”, con la presentazione di cinque startup d’eccellenza del settore biotech selezionate tra i progetti internazionali del portale TechMarket Place, un incontro curato da Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia e Intesa Sanpaolo, che nell’incontro presenterà anche il suo studio «Il biotech e il Nordest» da cui emerge che dal 2008 al 2013 la globalità delle imprese del Friuli Venezia Giulia ha immolato sull’altare della crisi più del 10% del proprio fatturato, ma nella stessa regione il cluster BioHighTech è invece cresciuto per dimensioni di business del 20,8%, e ha anche mantenuto una redditività alta. Ecco perché anche la Regione Fvg, nell’ambito della nuova politica comunitaria di sviluppo territoriale 2014­2020, ha deciso di credere nella Smart Health. In chiusura il dibattito con Alberto Baban, Roberto Cosolini, Maurizio Fermeglia, Sergio Razeto e Rosario Rizzuto moderato da Paolo Gubitta. Sempre al Ridotto del Verdi, alle 12.00, secondo appuntamento con la sessione speciale Solgar Incontra incentrata sul concetto di “buon” invecchiamento, con esperti del settore della nutraceutica. Protagonista dell’incontro odierno il medico specialista in cardiologia e divulgatore scientifico Davide Terranova con l’incontro “Lo spettacolo del Cuore”. E’ possibile


rivoluzionare il sistema di assistenza sanitaria in Italia? A raccontare gli scenari futuri per la gestione dell’assistenza sanitaria il più grande manager sanitario dei Paesi Bassi Jos de Blok (ore 16.30 Salone di Rappresentanza – Regione Friuli Venezia Giulia), medaglia RSA Albert per l’Innovazione. De Blok è fondatore dell’innovativo sistema di cura a domicilio Buurtzorg, un innovativo sistema autogestito ed efficiente in cui 12 infermieri si prendono cura di 10 mila utenti per qualsiasi tipo di patologia. Un modello autogestito che fa sì che i costi generali di struttura siano molto bassi. Nata come esperimento nel 2007, con un team di 4 infermieri, nel 2013 la rete di Buurtzorg – gestita da un unico ufficio centrale di 30 persone – ha coinvolto oltre 630 team, per un totale di 6500 infermieri e di 60.000 pazienti assistiti in un anno, per un fatturato di 180 milioni di euro. Un modello applicabile anche in Italia? Jos de Blok ne discuterà in una tavola rotonda con la presidente della Regione Debora Serracchiani, il sindaco Roberto Cosolini e il rettore Maurizio Fermeglia. Modera l’incontro il direttore del Piccolo Paolo Possamai. Nell’era di internet ogni giorno sono sempre più numerosi i dispositivi connessi alla rete. Dieci anni fa erano circa 500 milioni. Oggi, si va dai 10 ai 20 miliardi di dispostivi connessi, fra cinque anni si ipotizza potrebbero essere dai 40 ai 50 miliardi. Come possiamo allora gestire la moltitudine di dati che abbiamo a disposizione? Un fenomeno che si chiama Big Data e che può diventare utile per contribuire allo sviluppo del Sud del mondo. A spiegarcelo Steve Chan (ore 18 Salone di Rappresentanza – Regione Friuli Venezia Giulia incontro a cura di ICTP) docente di Cyber Analytics all’Università di Swansea, nonché professore di Sensemaking e Visualization Analytics alla Hawaii Pacific University. Esperto di Big Data, Steve Chan esplorerà l’era della rivoluzione digitale e l’enorme quantitativo di dati generati dal numero crescente di dispositivi connessi a Internet per capire come questo potrà influire sui paesi in via di sviluppo, sulla sostenibilità e la sicurezza globale. Al dibattito, moderato dal giornalista del Corriere della Sera Massimo Sideri, parteciperà anche il rettore Maurizio Fermeglia, con Simone Sala e Marco Zennaro. Ulteriore sede di dibattito il Cortile interno del Palazzo regionale che ospiterà incontri sin dalla mattinata. Alle 10.00 le nuove frontiere della dermatologia antiaging saranno esplorate con un grande ospite di questa edizione, il dermatologo, fondatore e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano Antonino Di Pietro. Alle 15 presentazione di “Cibo, salute e business: neuroscienze e marketing tradizionale”, un volume di Gianpiero Lugli (Egea) che ci spiega come il rapporto tra cibo e mente sià più complesso del solo gusto: conoscendo i meccanismi con cui il cervello assegna un gradimento agli alimenti possiamo imparare a preferire i cibi ipocalorici e quelli più sani, frenando le scelte compulsive che causano obesità Alle 17.00 presentazione del libro Anticipare il futuro, autori il rettore dell’Università di Udine Alberto Felice De Toni e Roberto Siagri, presidente e amministratore delegato di Eurotech. Il libro esamina il cambiamento come elemento costante della nostra vitaDialoga con gli autori Paolo Gubitta, docente di Organizzazione aziendale, Università di Padova; direttore scientifio Area imprenditorialità, CUOA Business School Conduce Marco Panara, giornalista la Repubblica Affri & Finanza In collaborazione con Egea Alle 18.30 il programma prevede due “big” di casa nostra, il Direttore di ICGEB Mauro Giacca e Gianfranco Sinagra, docente di cardiologia dell’Università di Trieste e direttore SC Cardiologia Ospedale di Cattinara che interverranno sulle cure del futuro, ovvero la medicina rigenerativa. Nell’incontro, condotto dalla blogger di Io Donna­Corriere della Sera Eliana Liotta, si spiegherà la nuova frontiera della scienza medica, che potrà sconfiggere i trapianti, l’Alzheimer, le malattie croniche. IL VILLAGGIO DI PIAZZA UNITA’ E GLI SPAZI IN CENTRO: LA CITTÀ INCONTRA LA SCIENZA Ricco il programma di appuntamenti che animeranno piazza Unità e altri spazi del centro a partire dalle 10.30 (Area Talk a cura di Università di Trieste e Fondazione Italiana Fegato ONLUS) con Siamo ciò che mangiamo? L’alimentazione che previene le malattie del fegato, presente, tra gli altri, con Claudio Tiribelli, docente di Gastroenterologia dell’Università di Trieste. Alle 12.00 sarà la volta del dibattito dedicato a Conoscere il DNA aiuta a curare meglio?, introdotto da Alberto Tommasini, pediatra immunologo, con Giuseppe Novelli, genetista sperimentale, docente di Genetica medica e rettore Università di Roma “Tor Vergata” e Serena Zacchigna di ICGEB Le vaccinazioni tra biotecnologie, scienza e società, saranno al centro dell’incontro delle 15 introdotto da Pio d’Adamo, docente di Genetica medica dell’Università di Trieste. Alle 17.00 uno dei talk più attesi del pomeriggio con l’agroeconomista Andrea Segrè presidente della Fondazione Edmund Mach e fondatore di Last Minute Market, che presenterà il suo ultimo libro L’oro nel piatto con il direttore generale di AcegasApsAmga Roberto Gasparetto e la conduzione della giornalista Rai Marinella Chirico. Il libro di Segrè tratta i temi dell’educazione alimentare aprendo un nuovo modo di guardare al cibo


‘quotidiano’, non ossessionato dagli ‘spadellatori’ televisivi e dalla necessità di alimentarsi con le nicchie più preziose (e costose) dell’agroalimentare, ma che invita piuttosto a guardare al cibo ‘medio’ e di qualità, quello realmente possiamo avere a portata di mano nel nostro quotidiano. Il tema dell’educazione alimentare, che lui vorrebbe assimilata all’educazione civica che si insegna fin da piccoli sui banchi di scuola, è l’ultimo cavallo di battaglia del paladino dell’anti­spreco di origine triestina: Andrea Segrè e Susanna Tamaro, con il ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti, hanno lanciato un appello già due anni fa, ma nemmeno la #buonascuola ha fatto entrare ufficialmente questo insegnamento fra le materie della scuola pubblica. Si discuterà di Ogm e le controversie ambientali in tribunale nell’incontro con Mauro Bussani alle 15 al Museo Revoltella a seguire (ore 16.30) dibattito su Ogm nel settore agro­alimentare: Il diritto fra precauzione e innovazione, con lo stesso Mauro Bussani, il funzionario del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali Dario Bevilacqua, Mauro Giacca e il rettore della Sissa Guido Martinelli. Di Cucina molecolare tra chimica e fisica parlerà Francesco Longo dell’Università di Trieste e Franco Zanini di Elettra Sincrotrone Trieste alle 16.30 al Salone degli Incanti. Gli OGM nel settore agro­alimentare saranno al centro dello spettacolo di scena alle 15.00 al Museo rivoltella : i migliori studenti dei corsi di Sistemi giuridici comparati e Diritto comparato dei contratti (Università di Trieste) insceneranno una controversia per mettere a confronto due diversi sistemi giuridici, quello italiano e quello statunitense. Gran finale di giornata alle 20.30 al Teatro Miela, con lo spettacolo teatrale “Una passione viscerale” che utilizzerà recitazione, danza, cibo e scenografie virtuali per raccontare la vita del Nobel 1904 Ilya Metchnikof, scopritore dei batteri “buoni” dell’intestino, attraverso la biografia della moglie Olga Belokopitova.




Serracchiani: medici Fvg affrontino cambio culturale "Riforma per rispondere a territorio e invertire tendenza spese" Trieste, 26 set. (askanews) ­ "Quella che abbiamo realizzato in Friuli Venezia Giulia è una riforma sanitaria dovuta per rispondere alle necessità del territorio ed invertire la pessima tendenza di aumentare le spese e diminuire i servizi". Lo ha detto la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo al convegno Gestire la Sanità, Migliorare la Salute nell'ambito di Trieste Next 2015. In Italia, ha evidenziato, il sistema è molto frammentato ed è legato alle dinamiche regionali che, per quanto riguarda l'estremo Nordest, rispondevano ancora a dinamiche degli Anni 90 quando potevano avere un senso 17 ospedali pubblici in una regione di 1,2 milioni di abitanti. "La vita di tutti è cambiata ­ ha spiegato Serracchiani ­ e di conseguenza anche la richiesta di posti acuti è diminuita a favore di quella per post­acuti". A conferma di quanto affermato, la presidente ha ricordato come, con una media età di 46,2 anni, il Friuli Venezia Giulia sia secondo in Italia solo alla Liguria (48), con un aumento del 37 per cento di ultra 85enni negli ultimi anni.


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4^ EDIZIONE ­ TRIESTE NEXT 2015 – BIOLOGOS

Salone Europeo della Ricerca Scientifica Sono Simone Dal Zilio, Attilio Marino e Rosa Mancinelli i vincitori del concorso fotografico “Arte o Scienza”? a cura dell’Immaginario Scientifico sabato 26 settembre 2015 ­ 16:19

Dall'alto verso il basso, le immagini che hanno raggiunto il podio

TRIESTE- A vincere l’edizione 2015 del concorso fotografico «Arte o Scienza? Immagini dalla ricerca» è Simone Dal Zilio, dell’Istituto Officina dei Materiali - CNR in AREA Science Park. Primo posto è per «La micro anima gemella» Giunto alla sua sesta edizione, il concorso, promosso da Science Centre Immaginario Scientifico e Università degli Studi di Trieste, mira a far emergere il talento fotografico di studenti e ricercatori e a valorizzare le immagini realizzate nell'ambito della ricerca. L’ immagine vincitrice, «La micro anima gemella», è stata premiata «per la tenera poesia e l'avveniristico esotismo del soggetto» e rappresenta una micrografia al microscopio elettronico a scansione, che ritrae grappoli di nanotubi di carbonio tutti disposti regolarmente tranne due, che si avvicinano dando vita a «una curiosa dissimmetria che crea un’apertura narrativa, un affettuoso fenomeno comunicativo». Oltre al riconoscimento del primo premio, a Dal Zilio spetta anche un premio in denaro di 500 euro. Arriva da Genova il secondo classificato Al secondo posto si è classificato Attilio Marino, con la foto «Canestro e doppio canestro!»: studente di PhD al Center for Micro-BioRobotics dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, Marino ha presentato una foto di tessuto osseo in provetta. L'immagine, «per il contrasto dei colori complementare e per l'effetto di fluttuazione delle forme» è stata


giudicata «di una straordinaria forza espressiva ed euristica». In terza una posizione una donna Rosa Mancinelli, ricercatrice all'Università di Chieti-Pescara, con l'immagine Metropolis si è guadagnata il terzo posto, «per le sue pertinenti e suggestive allusioni all'arte figurativa e al cinema». Quella che sembra una veduta metropolitana tratta da Blade Runner, infatti, ritrae in realtà sequenze di DNA sano e malato, ottenute tramite la fluorescenza rilevata con uno scanner e convertite in valori numerici. I 30 migliori scatti fotografici selezionati per questa edizione sono in mostra nella Sala Veruda di Palazzo Costanzi. I numeri del concorso La giuria formata da Piero Paolo Battaglini dell'Università di Trieste, Maurizio Lorber storico dell’arte, Serena Mizzan e Aura Bernardi, direttore e vicedirettore dell’Immaginario Scientifico, ha selezionato 163 opere in concorso e 51 partecipanti, di cui 27 uomini e 24 donne, un’edizione che ha battuto ogni record di adesione, a conferma di un interesse comune di esplorare e valorizzare le contaminazioni tra categorie del pensiero umano solo apparentemente distanti come la scienza, l’arte, la razionalità e la fantasia.


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Digitaly, Ereticofuturo, e Iros 2015 (l’Europa dei super robot) Il Salone Europeo della Ricerca Scientifica a Trieste, il digitale e i modelli di sviluppo sostenibile a Orvieto e Iros 2015, l’eccellenza della robotica ad Amburgo. C’è anche questo appuntamento nell’agenda dei Campioni Digitali della settimana. QUI tutti i particolari e gli altri appuntamenti fino al 2 ottobre. Se avete appuntamenti (ma anche storie) da segnalare scrivete a raccontaci@digitalchampions.it

SABATO 26 SETTEMBRE Fino a domenica appuntamento con Trieste Next : in piazza Unità d’Italia oltre 100 appuntamenti, 150 relatori nazionali e internazionali, più di 100 partner per il Salone Europeo della Ricerca Scientifica promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost con la copromozione delle altre istituzioni (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Provincia di Trieste) e di tutto il parco scientifico di Trieste: Area Science Park, Sissa Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. Tema di questa edizione, Biologos – The Future of Life: i nuovi scenari della biomedicina e delle biotecnologie con ricercatori, scienziati, imprenditori, filosofi, giornalisti e studenti che si confronteranno su «Il futuro della Vita». Tra gli ospiti, Segenet Kelemu, direttore generale del Centro internazionale per la fisiologia e l’ecologia degli insetti (Icipe) di Nairobi, Premio L’Oreal Unesco 2014 per le Donne nella Scienza e tra le 100 donne più influenti al mondo secondo Forbes. Le info QUI . A Orvieto entra nel vivo EreticoFuturo , full immersion su digitale e modelli di sviluppo sostenibile e duraturo del territorio. Makers, artigiani, professionisti, agricoltori, imprese e cittadini si ritrovano nelle sale dei più prestigiosi palazzi storici di Orvieto (Palazzo dei Sette, Chiostro di San Giovanni, Palazzo Negroni, Chiostro di San Francesco) per conoscere i nuovi strumenti digitali che stanno cambiando la manifattura ed i modi di produzione e che vedono artigiani ed agricoltori come elemento centrale di questo processo di innovazione. Nel dettaglio, alle 9.15, a Palazzo del Gusto, appuntamento con Coderdojo. Interviene il Campione Digitale Marco Vigelini . Sempre a Palazzo del Gusto, alle 10, talk di Fondazione Mondo Digitale (del Campione Digitale Alfonso Molina ) che incontra istituzioni e dirigenti scolastici del territorio.

DOMENICA 27 SETTEMBRE In piazza Unità d’Italia anche oggi Trieste Next , il Salone Europeo della Ricerca Scientifica. QUI il programma. A Orvieto terzo e utimo giorno di EreticoFuturo .

LUNEDI’ 28 SETTEMBRE A Ragusa presso CNA Ragusa (via Psaumida 38, Sala Pippo Tumino) alle 18 Digitaly Imprese , progetto voluto e realizzato da CNA e Amazon, Google, SeatPG e Registro.it di CNR con l’obiettivo di costruire una “maturità e consapevolezza digitale” nelle micro imprese del nostro tessuto produttivo attraverso aziende che già operano offrendo servizi indispensabili oggi più che mai per compere sui mercati. Il progetto consiste nell’organizzare sui territori degli incontri business to business fra imprese tradizionali e imprese digitali, per affrontare insieme come approcciare con gli strumenti web e perché no intraprendere un percorso di digitalizzazione dell’artigianato e della piccola e media impresa. Le info QUI .


MARTEDI’ 29 SETTEMBRE A Roma, presso Regione Lazio (Piazza Oderico Da Pordenone 15, Sala Tirreno) Information and Communication Technologies – Giornata Nazionale di Lancio dei Bandi 2016­17 in Horizon 2020. L’appuntamento è organizzato da Apre (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) per conto del MIUR in stretta collaborazione con il Rappresentante della Configurazione specifica ed in collaborazione con la Commissione Europea. QUI le info. Al Centro Congressi di Amburgo presso la stazione ferroviaria di Dammtor, da oggi fino al 2 ottobre, IROS 2015 , in evidenza l’eccellenza europea nel campo della robotica e della ricerca, con 53 progetti finanziati dall’UE. I progetti comprendono terra, mare, aereo, progetti all’aperto e indoor, sistemi robotizzati per diversi tipi di applicazioni, come medicina, agricoltura, search & rescue, social robot. Juha Heikkilä, capo dell’unità robotica della Commissione Europea, è ospite oggi alle 8.30 nel padiglione 2. Presenta il nuovo programma di lavoro 2016­2017. La conferenza, che da molti anni è uno dei principali punti di incontro per scienziati nel campo della robotica, apre anche le porte all’impresa.

MERCOLEDI’ 30 SETTEMBRE L’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (per conto del MIUR e in stretta collaborazione con il Rappresentante della Configurazione specifica e la Commissione Europea), organizza una giornata informativa nazionale sui bandi 2016­2017 sul tema Nanotechnologies, advanced materials, advanced manufacturing and processing, biotechnology in Horizon 2020. Appuntamento alle 9 a Roma il prossimo presso l’ Università La Sapienza, Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale Aula 1 (via Eudossiana). Per partecipare ci si registra QUI . Scade oggi il termine per partecipare alla consultazione pubblica consultazione sull’Agenda Digitale della Regione Lazio. Dopo questa data, l’Amministrazione Regionale valuterà i contributi sulla base della: congruità rispetto all’impianto strategico dell’Agenda Digitale e dei documenti programmatici regionali, coerenza e compatibilità con le azioni già attuate e in fase di attuazione, disponibilità della copertura finanziaria necessaria. Le info QUI .


2 settembre 2015

Attesa a Trieste Next per il premio Nobel Edvard Moser TRIESTE. Attesa a TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica, per l’arrivo del premio Nobel per la Medicina 2014 Edvard I. Moser, domani, domenica 27 settembre, a chiusura di questa quarta edizione del festival dedicato al “Futuro della Vita”. Centinaia di appuntamenti, promossi da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, che hanno visto protagonisti più di 150 relatori nazionali e internazionali per un totale di cento incontri. A suggellare l’edizione 2015 di Trieste Next il Premio Nobel per la Medicina, Edvard I. Moser che illustrerà, per la prima volta in Italia, lo studio rivoluzionario sulle cellule cerebrali che ci consentono di orientarci (ore 18 sede Regione – Sala Rappresentanza, evento a cura di Università di Trieste e Edvard Moser Sissa). Come facciamo a sapere dove siamo, come possiamo trovare il modo di andare da un posto all’altro? E come possiamo memorizzare queste informazioni in modo da ritrovare lo stesso percorso? Il Premio Nobel spiegherà come sia una “rete” di cellule nervose che consente al cervello di avere costantemente le coordinate spaziali del luogo in cui si trova, quello che è stato definito il “Gps biologico”, una mappa che consente di muoverci in un ambiente complesso. Non mancheranno altri ospiti illustri che dialogheranno con il pubblico del festival, tra i “big” di questa giornata il noto genetista Edoardo Boncinelli apprezzato scienziato e divulgatore. Si parlerà di pratica scientifica e del complesso di attività che chiamiamo scienza, ben raccontate nel suo ultimo libro “I sette ingredienti della scienza” che dialogherà con Enrico Tongiorgi delegato per la divulgazione scientifica, docente di Neurobiologia dell’Università di Trieste (ore 15.30 Regione Friuli Venezia Giulia – Cortile interno).

Edoardo Boncinelli Sempre alle 15.30 Vittorino Andreoli, autorevole psichiatra e autore di numerosi saggi, esperto dei meccanismi del cervello, sarà protagonista dell’ultimo appuntamento “Solgar Incontra”: in conversazione con Piero Biancucci scrittore e giornalista scientifico, racconterà della Scienza del benessere (ore 15.30 Ridotto del Teatro Verdi). Il Ben d’essere rappresenta uno stato a cui l’essere umano anela da sempre e che può essere raggiunto cogliendo quei segnali della mente prima che si trasformino in veri e propri disturbi. Vittorino Andreoli Siamo quello che mangiamo? Gli esperti le definiscono “la medicina del futuro”, l’arma migliore che avranno a disposizione i nostri eredi per vivere da centenari. A spiegare le future frontiere del cibo con i menù su misura di Dna Lidia Larizza, direttore Laboratorio di Citogenetica e Genetica Medica, Istituto


Auxologico Italiano e Lucilla Titta, coordinatore programma Smartfood IEO-Istituto Europeo di Oncologia di Milano, conduce Eliana Liotta, giornalista e blogger Io donna – Corriere della Sera (ore 10:30 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Cortile Interno.) Sport, emozioni e cervello saranno al centro della presentazione del progetto biennale che coinvolge ragazzi e operatori dei ricreatori di Trieste dedicato al valore della pratica fisica che influisce non solo sulle prestazioni del cervello ma contribuisce a gestire meglio le emozioni (ore 10 Sala Matrimoni – Piazza Unità). Ne parleranno i rappresentanti degli enti coinvolti, Stefano Canali, ricercatore SISSAScuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Nicola Delli Quadri, commissario straordinario AAS n. 1 Triestina, Andrea Di Lenarda, Centro Cardio Vascolare AAS n.1 Triestina, Antonella Grim, assessore Educazione, scuola, università e ricerca Comune di Trieste, Fredi Luchesi, presidente Onlus Le Buone Pratiche, Renato Milazzi, delegato CONI FVG Trieste, modera Antonella Brecel, Comune di Trieste. Di rianimazione cardiopolmonare si discuterà nell’incontro con Gianfranco Sinagra docente di Cardiologia, Università di Trieste; direttore SC Cardiologia, Ospedale di Cattinara di Trieste, Thomas Pellis, anestesista rianimatore, Azienda Ospedaliera di Pordenone, Serena Rakar, cardiologa, Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste. Il 70% degli arresti cardiaci si verifica nei contesti familiari o di lavoro, solo il 30% viene rianimato, ciò contribuisce a una sopravvivenza inferiore al 20%. Bisogna educare le comunità, a partire dall’adolescenza e dalle scuole, al riconoscimento e trattamento dell’arresto cardiaco. (ore 10.30 – Area Talk piazza Unità a cura di Università di Trieste). Le proprietà dei funghi sono sempre più evidenti e supportate da studi e ricerche cliniche a raccontarne il valore per la cura di affezioni metaboliche e immunitarie comprese anche le allergie Ivo Bianchi, medico chirurgo specializzato in Medicina interna, esperto di Medicina integrativa (ore 10.30 Regione Friuli Venezia Giulia – Cortile interno, a cura di Solgar Italia Multinutrient). In un futuro non molto lontano potrebbero esserci degli umanoidi in ogni casa per assistere persone anziane, portare i figli a scuola, prepararci il caffè. Umani e umanoidi. Vivere con i robot è il libro di Roberto Cingolani e Giorgio Metta che sarà presentato alle 12 (Area Talk-piazza Unità) con tema dell’incontro con Giorgio Metta, direttore iCub Facility Istituto Italiano di Tecnologia Emanuele Menegatti, docente di Computer Architecture, Università di Padova, modera Massimo Sideri, giornalista e commentatore Corriere della Sera. Farmaci su misura: personalizzare le cure per il bene di tutti. Sarà questo il futuro dei farmaci nell’era della genetica? A parlarne Gabriele Stocco, ricercatore di Farmacologia dell’Università di Trieste, Andrea Biondi, docente di Pediatria, Università di Milano Bicocca, Armando Genazzani, docente di Farmacologia, Università del Piemonte Orientale, Andrea Taddio, ricercatore di Pediatria, Università di Trieste, modera Cristina Serra, giornalista scientifica (ore 12 Regione Friuli Venezia Giulia – Cortile interno). Alla scoperta delle biomolecole per allungare la vita. Alfredo De Biasio, ricercatore presso Elettra Sincrotrone Trieste, grazie anche a CERIC-ERIC e alla sua offerta di tecniche e strumenti integrati e complementari, ha determinato la struttura del complesso proteico PCNA-PAF15, importante nella replicazione del DNA. Lo racconterà nel suo intervento con Ornela De Giacomo, vicedirettrice CERICERIC (ore 15.30 Area Talk – piazza Unità a cura di Elettra Sincrotrone Trieste e CERIC-ERIC). Astrobiologia: la ricerca della vita nell’universo. Con la scoperta di pianeti in orbita attorno ad altre stelle, sempre più numerosi, l’interesse per la possibile esistenza di vita al di fuori dalla Terra, ed anche del Sistema Solare, è aumentato enormemente. Se ne parlerà con Giuseppe Murante, ricercatore INAF Osservatorio Astronomico di Trieste (ore 17 Area Talk – piazza Unità cura di INAFOATs). Come cambia la lotta ai tumori: dalla prevenzione alla target therapy sarà al centro dell’appuntamento con Matteo Biasotto, docente di Odontostomatologia, Università di Trieste e Vanessa Nicolin, ricercatrice di Istologia, Università di Trieste, modera Cristina Serra, giornalista scientifica (ore 17 Caffè Tommaseo a cura di Università di Trieste). Ultimo giorno anche per assistere nel villaggio di piazza Unità a laboratori, dimostrazioni ed esperimenti per toccare con mano il mondo della ricerca scientifica. Mentre nel giardino pubblico di via san Michele è in programma un laboratorio sul cibo biologico (ore11-12) e al pomeriggio, alle 16, una tavola rotonda sulla “Qualità della vita”, auto e mutuo aiuto per riscattare il tempo organizzata dall’associazione AnDanDes.


NOTIZIE > A TTUALITÀ > 25 S ETTEMBRE 2015

Trieste Next 2015: i vincitori del concorso fotografico "Arte o Scienza? Immagini dalla ricerca" Trieste (TS) ­ A Trieste Next 2015, Salone Europeo della Ricerca Scientifica, premiati i vincitori del concorso fotografico "Arte o Scienza? Immagini dalla ricerca". Giunto alla sua sesta edizione, il concorso, promosso da Science Centre Immaginario Scientifico e Università degli Studi di Trieste, mira a far emergere il talento fotografico di studenti e ricercatori e a valorizzare le immagini realizzate nell'ambito della ricerca. A vincere il primo premio Simone Dal Zilio dell’Istituto Officina dei Materiali ­ CNR in AREA Science Park, con "La micro anima gemella", immagine premiata “per la tenera poesia e l'avveniristico esotismo del soggetto” e rappresenta una micrografia al microscopio elettronico a scansione, che ritrae grappoli di nanotubi di carbonio tutti disposti regolarmente tranne due, che si avvicinano creando “una curiosa dissimmetria”. Oltre al riconoscimento del primo premio, a Dal Zilio spetta anche un premio in denaro di 500 euro. Al secondo posto Attilio Marino studente di PhD al Center for Micro­BioRobotics dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, con la foto “Canestro e doppio canestro!” che ritrae un tessuto osseo in provetta. Al terzo posto Rosa Mancinelli ricercatrice all'Università di Chieti­Pescara con l'immagine Metropolis, di quella che sembra una veduta metropolitana tratta da Blade Runne ritrae in realtà sequenze di DNA sano e malato, ottenute tramite la fluorescenza rilevata con uno scanner. I 30 migliori scatti fotografici selezionati per questa edizione sono in mostra nella Sala Veruda di Palazzo Costanzi. La giuria formata da Piero Paolo Battaglini dell'Università di Trieste, Maurizio Lorber storico dell’arte, Serena Mizzan e Aura Bernardi, direttore e vicedirettore dell’Immaginario Scientifico, ha selezionato 163 opere in concorso e 51 partecipanti, di cui 27 uomini e 24 donne, un’edizione che ha battuto ogni record di adesione, a conferma di un interesse comune di esplorare e valorizzare le contaminazioni tra categorie del pensiero umano solo apparentemente distanti come la scienza, l’arte, la razionalità e la fantasia. Leggi le Ultime Notizie >>>


Il menù di settecento anni fa per una dieta a colpi di mortaio Al Museo Petrarchesco Piccolomineo si inaugura una mostra sull’alimentazione e la salute dal Medioevo ai giorni nostri. E l’antipasto è fatto di note e concerti 26 settembre 2015

Un particolare dell’Adorazione dei magi con i cuochi in primo piano: l’affresco di Giovanni da Castua si trova nella chiesa di Sant’Elena a Gradischie (in Istria)

La Biblioteca civica “Attilio Hortis” conserva ­ tra i manoscritti antichi donati da Domenico Rossetti ­ un “Manuale sulla dieta”, codice che ripropone alla nostra attenzione di cultori di sacrifici alimentari che promettono giovinezza prolungata l’opera del medico tedesco Konrad von Eichstätt attivo nella prima metà del Trecento. La stessa Biblioteca possiede la migliore edizione de “Il piacere onesto e la buona salute” di Bartolomeo Sacchi detto il Platina, stampata a Cividale dal fiammingo Geraert van der Leye nel 1480. Inoltre, le


archeologhe del “Progetto Sotto Trieste” del Dipartimento di Studi umanistici dell’università di Trieste, hanno fatto affiorare dagli scavi del “Progetto Crosada” resti del vasellame e delle pentole appoggiate nelle cucine dei conventi e degli ospizi che dal XV al XVII secolo occuparono l’area. Queste e altre appetitose testimonianze della cultura alimentare e delle prescrizioni dietetiche che giungono da un passato non troppo remoto sono il cuore della mostra “La cucina del mortaio e del pestello: alimentazione e salute tra Medioevo ed età moderna” curata da Alessandra Sirugo e Cristina Fenu, nell’ambito di Trieste Next 2015, al Museo Petrarchesco Piccolomineo di via Madonna del mare 13. Una tre giorni intensa, quella del museo, che inizia oggi pomeriggio quando alle 19 l’inaugurazione vedrà l’intervento musicale di Alice Forcessini al clavicembalo per Festival Wunderkammer, partner dell’iniziativa. La mostra, allestita sotto la direzione di Bianca Cuderi, gode della collaborazione tecnica della Soprintendenza archeologica del Friuli Venezia Giulia, di Steras Wines, di Apicoltori Settimi & Ziani, della Regione Istriana, dell’Hotel Le Corderie e di Marina Mai, raffinata interprete delle pietanze descritte nei capolavori di Dante, Boccaccio, Pulci, Ariosto. Apertura del Museo Petrarchesco Piccolomineo anche sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 con ingresso libero. Le visite guidate, in programma alle 11 e alle 17, saranno effettuate dalle curatrici con la collaborazione degli studenti volontari del “Progetto Next” dell’università. Per le visite guidate (4 euro, 2 euro il ridotto) non è necessaria la prenotazione.


“Anticipare il futuro” ecco il libro di Felice De Toni TRIESTE. Ricco di appuntamenti il secondo giorno di Trieste Next, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che fino a domenica offre una full immersion nel mondo della ricerca scientifica con la... 26 settembre 2015 TRIESTE. Ricco di appuntamenti il secondo giorno di Trieste Next, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica che fino a domenica offre una full immersion nel mondo della ricerca scientifica con la partecipazione di 150 relatori. Oggi alle 17 nel cortile interno del Palazzo regionale di Piazza Unità a Trieste, si terrà la presentazione del libro Anticipare il futuro, autori il rettore dell’Università di Udine Alberto Felice De Toni e Roberto Siagri, presidente e amministratore delegato di Eurotech. Il libro esamina il cambiamento come elemento costante della nostra vita. Dialoga con gli autori Paolo Gubitta, direttore scientifico Area imprenditorialità della Fondazione CUOA. Conduce Marco Panara, giornalista la Repubblica Affari&Finanza.

26 settembre 2015


Trieste: Buurtzorg, ecco l’infermiere a domicilio Pubblicato da Claudio Torbinio | 26-09-2015 TRIESTE. Come rivoluzionare il sistema dell’assistenza sanitaria? Lo racconterà Jos de Blok, ospite d’eccezione di Trieste Next: medaglia “Royal Society of Arts” per l’Innovazione, l’olandese de Blok è il fondatore.

Come rivoluzionare il sistema dell’assistenza sanitaria? Lo racconterà Jos de Blok, ospite d’eccezione di Trieste Next: medaglia Rsa Albert per l’Innovazione, l’olandese de Blok è fondatore dell’innovativo sistema di cura a domicilio Buurtzorg una no-profit che letteralmente significa “assistenza di vicinato”. Il segreto del successo di Buurtzorg è abbastanza semplice e si basa su un nuovo assetto organizzativo che richiama i vecchi principi dell’assistenza sanitaria di base: team di 12 infermieri specializzati al massimo che operano in un’area di diecimila persone e si prendono cura, in modo assolutamente autonomo, di qualsiasi tipo di patologia. Un modello autogestito, fondato su un efficiente sistema di gestione informatica, che fa sì che i costi generali di struttura siano molto bassi e permette che i ricavi vengano investiti in cure migliori, e migliore retribuzione per gli


migliori, e migliore retribuzione per gli infermieri. Maggior qualità a minor costo. Nata come esperimento nel 2007, con un team di quattro infermieri, nel 2013 la rete di Buurtzorg – gestita da un unico ufficio centrale di 30 persone – ha coinvolto oltre 630 team, per un totale di 6500 infermieri e di 60.000 pazienti assistiti in un anno, per un fatturato di 180 milioni di euro. Nel 2010, Ernst & Young ha rilevato che, grazie a questo modello, il costo pro capite per l’assistenza sanitaria era del 40% più basso, con un potenziale risparmio per la sanità pubblica di due miliardi di euro l’anno. In Italia iniziativa cercasi


Il Console di Corea Chang Jae-bok ricevuto dalla Vicesindaca Fabiana Martini Il cordiale incontro, si è concluso infine con l'auspicio che vi possa essere una collaborazione concreta tra la città di Trieste e la Corea, anche a livello turistico, che - ha sottolineato il Console Chang Jae-bok - "può vantare tantissime qualità che possono piacere al pubblico coreano Redazione · 2 Settembre 2015

I

l Console Generale della Repubblica di Corea Chang Jae-bok, in carica dall'aprile 2014, responsabile per tutto il Nord Italia, è stato ricevuto in Municipio dalla Vicesindaca Fabiana Martini. Nel corso della visita, il Console Generale, che era accompagnato dal Console Koh Kyungsok, ha rivolto parole di grande apprezzamento per la bellezza della città: “Una città fortemente attrattiva, anche dal punto di vista architettonico e con una storia, seppur travagliata, molto interessante”. La Vicesindaca, rivolgendo un caloroso benvenuto al Console, ha voluto rimarcare i buoni rapporti tra Italia e Corea, auspicando che venga instaurato un proficuo rapporto di collaborazione anche fra Trieste e la Corea. Ha quindi descritto le caratteristiche principali del capoluogo giuliano, soffermandosi in particolare su “Trieste Next”, l'importante evento che si sta svolgendo proprio in questi giorni in piazza dell'Unità: “Un'iniziativa capace di valorizzare il grande patrimonio scientifico presente in città e che contemporaneamente favorisce i contatti tra la nutrita comunità scientifica internazionale e la cittadinanza”. Il Console, molto interessato alle importanti realtà scientifiche con sede a Trieste, proprio ieri ha visitato la sede dell'ICTP. “Istituto con cui il Comune di Trieste collabora fattivamente per l'organizzazione della Mini Maker Fair” - ha ricordato la Vicesindaca -. Da parte del Console Generale, grande attenzione anche per l'attività logistica e portuale triestina, già a conoscenza della notevole crescita dei traffici portuali del Porto di Trieste anche sulle rotte provenienti dal FarEast. Interesse che è stato dimostrato, inoltre, per l'importante progetto di recupero e valorizzazione dell'area di Porto Vecchio, considerata da Chang Jae-bok un'ottima possibilità di investimento. “Trieste - ha detto - è una città conosciuta in tutto il mondo per il caffè e anche in Corea è tangibile la presenza di Illy, riconosciuto quale caffè di altissima qualità nel paese asiatico”. A tale proposito la Vicesindaca ha colto l'occasione per invitare il Console coreano a visitare la mostra "Trieste, capitale del caffè. Il gusto di una città", attualmente allestita al Salone degli Incanti e collegamento diretto tra la nostra città e l'Expo di Milano, e che ben racconta il legame della nostra città a tutta la filiera del caffè. Il cordiale incontro, si è concluso infine con l'auspicio che vi possa essere una collaborazione concreta tra la città di Trieste e la Corea, anche a livello turistico, che - ha sottolineato il Console Chang Jae-bok - “può vantare tantissime qualità che possono piacere al pubblico coreano”.


NOTIZIE > MANIFESTAZIONI > 27 SETTEMBRE 2015

Conclusa la quarta edizione di "Trieste Next", il Salone europeo della ricerca scientifica Trieste (TS) ­ E’ tempo di bilanci per la quarta edizione di Trieste Next, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica ­ promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost, con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – che per tre giorni, da venerdì 25 a domenica 27 settembre, ha invaso il centro cittadino con incontri, dibattiti, lectio, laboratori, attività didattiche e ricreative tutte incentrate sulla ricerca, e sulle biotecnologie in particolare, tema portate di questa edizione titolata BIOLogos – The Future of Life. Trieste Next ha puntato i riflettori su un tema di grande attualità come Il Futuro della Vita, declinandolo nelle sue molteplici sfumature: dal biomedicale al biotecnologico passando per la bio informatica. Ampio spazio è stato dato al ruolo fondamentale delle imprese Bio HighTech del Friuli Venezia Giulia, tra i motori portanti dell’economia regionale, settore in continuo sviluppo che costituisce un cluster unico nel suo genere a livello nazionale. Molto soddisfacente la risposta del pubblico che ha letteralmente affollato gli spazi e gli appuntamenti in programma, in tutto almeno un centinaio, con oltre 150 presenze tra relatori nazionali e internazionali. Proposte per tutte le età che hanno trovato grande riscontro da parte dei giovani e giovanissimi, con oltre 2mila studenti delle scuole di ogni ordine e grado, oltre 300 studenti arrivati a Trieste da tutta Italia e 170 giovani volontari a supportare gli sforzi organizzativi dei promotori. Sold out per tutti gli appuntamenti proposti dal festival, che quest’anno hanno trovato spazio in diverse sale del Palazzo della Regione, al Ridotto del Teatro Verdi, all’Auditorium Revoltella e al Teatro Miela, oltre naturalmente alla frequentatissima area Talk del “villaggio” allestito in Piazza Unità, dove hanno trovato posto anche i trenta stand curati da Università di Trieste (che quest’anno ha raddoppiato la sua presenza con oltre 100 ricercatori e docenti e 170 studenti volontari), AREA Science Park, SISSA­Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICGEB International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, INFN­Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ­ Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste, insieme alle mostre e attività di Immaginario Scientifico, Gruppo 78 e Prochild. La partecipazione complessiva ha ampiamente confermato i numeri della passata edizione, con 40mila visitatori complessivi, suddivisi tra a sottolineare come i temi proposti e l’altissima qualità degli ospiti abbiano suscitato un crescente interesse


nel pubblico che ha potuto, ancora una volta, entrare in contatto diretto con l’eccellenza scientifica di una città che con gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di “fermano” a 5.7 ricercatori) è una vera e propria città­simbolo della scienza e della conoscenza. Un pubblico arrivato anche da fuori regione e dall’estero: secondo la rilevazione fatta dall’Università di Trieste lo zoccolo duro del pubblico è sicuramente composto da triestini con il 72% di presenze totali, il 7% stranieri, il 6 % dal resto della regione e ancora il 6% dal Veneto e infine il 9% dal resto d’Italia. «Un nuovo successo per la quarta edizione di Trieste Next» ­ è stato il commento a caldo del rettore Maurizio Fermeglia, secondo il quale ­ «il dato dell'afflusso di pubblico ulteriormente in crescita rispetto alle edizioni precedenti, è la conferma della piena validità della formula della manifestazione». «Il mix di conferenze di specialisti di rilievo e di laboratori in piazza, nonché le iniziative ludiche e di coinvolgimento dei partecipanti all'evento ­ ha proseguito il rettore ­ sembrano essere i fattori vincenti del salone scientifico triestino. La manifestazione è anche caratterizzata dalla focalizzazione su di un tema specifico: così come il cibo, l’acqua e l’energia, temi affrontati nelle precedenti edizioni di Trieste Next, anche il tema di quest’anno è di interesse globale, trasversale e multidisciplinare. Temi globali come questi non possono trovare risposte che da un'integrazione tra i vari Saperi e dalla collaborazione tra Istituzioni, Università, Enti di ricerca, imprese e cittadini. Integrazione che è oggi un dato di fatto nelle realtà cittadina». «Questi numeri riempiono di soddisfazione e testimoniano come questo evento avvicini Città e Scienza. Trieste Next ha messo in evidenza quello che dobbiamo fare quando si parla di Energia. Così come per gli argomenti al centro delle due precedenti edizioni, è necessario continuare a procedere con un approccio trasversale e multidisciplinare. Temi globali come questi non possono trovare risposte che da un'integrazione tra i vari Saperi e dalla collaborazione tra Istituzioni, Università, Enti di ricerca, imprese e cittadini. In questo senso il sogno di Budinich può essere completato proprio grazie alla traduzione dell'enorme potenziale scientifico presente sul nostro territorio in competenze fruibili dal tessuto industriale a dalla collettività in modo tale che i risultati dell'innovazione portino benefici concreti a tutti» ­ ha concluso il rettore Fermeglia, Nel lanciare l’edizione 2016 di Trieste Next il sindaco di Trieste Roberto Cosolini ha annunciato che il Comune realizzerà un piano di divulgazione scientifica nelle scuole in sinergia con tutti gli enti di ricerca coinvolti nella manifestazione per fornire maggiori strumenti agli studenti per partecipare sempre più in modo attivo e consapevole alla prossima edizione. L’assessore Antonella Grim ha rilevato come «Trieste Next sia ormai una vera e propria “palestra” per le nuove generazioni, un laboratorio di studio per chi si vuole avvicinare alla ricerca scientifica: le scuole hanno risposto con un entusiasmo corale alle proposte che l’Area Educazione del Comune ha messo a disposizione dei giovani e giovanissimi studenti, con oltre 2000 adesioni ai laboratori–gioco, alle dimostrazioni e agli esperimenti realizzati per loro grazie alla collaborazione degli Enti partner». Per Filiberto Zovico, direttore del festival e editore VeneziePost «la quarta edizione di Trieste Next ha rinsaldato la vocazione di questa manifestazione a essere laboratorio di attivazione del territorio». «Con Trieste Next la città di Trieste conferma il proprio ruolo di guida di una rete di enti pubblici, istituzioni d’eccellenza, e imprese attive in tutto il territorio del Nordest. Sono oltre 100 le partnership progettuali e di servizio attivate per l’edizione 2015: per questo, Trieste Next si conferma punto di riferimento e best practice per la costruzione di grandi progetti territoriali».


"Trieste Next" chiude con il premio Nobel per la medicina 2014 Edvard I. Moser Trieste (TS) ­ Grande attesa a "Trieste Next", il Salone Europeo della Ricerca Scientifica, per l’arrivo del premio Nobel per la Medicina 2014 Edvard I. Moser, domenica 27 settembre, a chiusura di questa quarta edizione del festival dedicato al “Futuro della Vita”. Centinaia di appuntamenti, promossi da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, che hanno visto protagonisti più di 150 relatori nazionali e internazionali per un totale di cento incontri. A sugellare l’edizione 2015 di Trieste Next il Premio Nobel in carica per la Medicina, Edvard I. Moser che illustrerà, per la prima volta in Italia, lo studio rivoluzionario sulle cellule cerebrali che ci consentono di orientarci (ore 18 Regione Friuli Venezia Giulia – Sala Rappresentanza evento a cura di Università di Trieste e Sissa). Come facciamo a sapere dove siamo, come possiamo trovare il modo di andare da un posto all'altro? E come possiamo memorizzare queste informazioni in modo da ritrovare lo stesso percorso? Il Premio Nobel spiegherà come sia una “rete” di cellule nervose che consente al cervello di avere costantemente le coordinate spaziali del luogo in cui si trova, quello che è stato definito il “Gps biologico”, una mappa che consente di muoverci in un ambiente complesso. Non mancheranno altri ospiti illustri che dialogheranno con il pubblico del festival, tra i “big” di questa giornata il noto genetista Edoardo Boncinelli apprezzato scienziato e divulgatore. Si parlerà di pratica scientifica e del complesso di attività che chiamiamo scienza, ben raccontate nel suo ultimo libro “I sette ingredienti della scienza” che dialogherà con Enrico Tongiorgi delegato per la divulgazione scientifica, docente di Neurobiologia dell’Università di Trieste (ore 15.30 Regione Friuli Venezia Giulia – Cortile interno). Sempre alle 15.30 Vittorino Andreoli, autorevole psichiatra e autore di numerosi saggi, esperto dei meccanismi del cervello, sarà protagonista dell’ultimo appuntamento “Solgar Incontra”: in conversazione con Piero Biancucci scrittore e giornalista scientifico, racconterà della Scienza del benessere (ore 15.30 Ridotto del Teatro Verdi). Il Ben d’essere rappresenta uno stato a cui l’essere umano anela da sempre e che può essere raggiunto cogliendo quei segnali della mente prima che si trasformino in veri e propri disturbi. Siamo quello che mangiamo? Gli esperti le definiscono “la medicina del futuro”, l’arma migliore che avranno a disposizione i nostri eredi per vivere da centenari. A spiegare le future frontiere del cibo con i menù su misura di Dna Lidia Larizza, direttore Laboratorio di Citogenetica e Genetica Medica, Istituto Auxologico Italiano e Lucilla Titta, coordinatore programma Smartfood IEO­Istituto Europeo di Oncologia di Milano, conduce Eliana Liotta, giornalista e blogger Io donna ­ Corriere della Sera (ore 10:30 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Cortile Interno). Sport, emozioni e cervello saranno al centro della presentazione del progetto biennale che coinvolge ragazzi e operatori dei ricreatori di Trieste dedicato al valore della pratica fisica che influisce non solo sulle prestazioni del cervello ma contribuisce a gestire meglio le emozioni (ore 10 Sala Matrimoni – Piazza Unità). Ne parleranno i rappresentanti degli enti coinvolti, Stefano Canali, ricercatore


SISSA­Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Nicola Delli Quadri, commissario straordinario AAS n. 1 Triestina, Andrea Di Lenarda, Centro Cardio Vascolare AAS n.1 Triestina, Antonella Grim, assessore Educazione, scuola, università e ricerca Comune di Trieste, Fredi Luchesi, presidente Onlus Le Buone Pratiche, Renato Milazzi, delegato CONI FVG Trieste, modera Antonella Brecel, Comune di Trieste. Di rianimazione cardiopolmonare si discuterà nell’incontro con Gianfranco Sinagra docente di Cardiologia, Università di Trieste; direttore SC Cardiologia, Ospedale di Cattinara di Trieste, Thomas Pellis, anestesista rianimatore, Azienda Ospedaliera di Pordenone, Serena Rakar, cardiologa, Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste. Il 70% degli arresti cardiaci si verifica nei contesti familiari o di lavoro, solo il 30% viene rianimato, ciò contribuisce a una sopravvivenza inferiore al 20%. Bisogna educare le comunità, a partire dall’adolescenza e dalle scuole, al riconoscimento e trattamento dell’arresto cardiaco. (ore 10.30 – Area Talk piazza Unità a cura di Università di Trieste). Le proprietà dei funghi sono sempre più evidenti e supportate da studi e ricerche cliniche a raccontarne il valore per la cura di affezioni metaboliche e immunitarie comprese anche le allergie Ivo Bianchi, medico chirurgo specializzato in Medicina interna, esperto di Medicina integrativa (ore 10.30 Regione Friuli Venezia Giulia – Cortile interno, a cura di Solgar Italia Multinutrient). In un futuro non molto lontano potrebbero esserci degli umanoidi in ogni casa per assistere persone anziane, portare i figli a scuola, prepararci il caffè. Umani e umanoidi. Vivere con i robot è il libro di Roberto Cingolani e Giorgio Metta che sarà presentato alle 12 (Area Talk­piazza Unità) con tema dell’incontro con Giorgio Metta, direttore iCub Facility Istituto Italiano di Tecnologia Emanuele Menegatti, docente di Computer Architecture, Università di Padova, modera Massimo Sideri, giornalista e commentatore Corriere della Sera. Farmaci su misura: personalizzare le cure per il bene di tutti. Sarà questo il futuro dei farmaci nell’era della genetica? A parlarne Gabriele Stocco, ricercatore di Farmacologia dell’Università di Trieste, Andrea Biondi, docente di Pediatria, Università di Milano Bicocca, Armando Genazzani, docente di Farmacologia, Università del Piemonte Orientale, Andrea Taddio, ricercatore di Pediatria, Università di Trieste, modera Cristina Serra, giornalista scientifica (ore 12 Regione Friuli Venezia Giulia – Cortile interno). Alla scoperta delle biomolecole per allungare la vita. Alfredo De Biasio, ricercatore presso Elettra Sincrotrone Trieste, grazie anche a CERIC­ERIC e alla sua offerta di tecniche e strumenti integrati e complementari, ha determinato la struttura del complesso proteico PCNA­PAF15, importante nella replicazione del DNA. Lo racconterà nel suo intervento con Ornela De Giacomo, vicedirettrice CERIC­ERIC (ore 15.30 Area Talk – piazza Unità a cura di Elettra Sincrotrone Trieste e CERIC­ ERIC). Astrobiologia: la ricerca della vita nell’universo. Con la scoperta di pianeti in orbita attorno ad altre stelle, sempre più numerosi, l'interesse per la possibile esistenza di vita al di fuori dalla Terra, ed anche del Sistema Solare, è aumentato enormemente. Se ne parlerà con Giuseppe Murante, ricercatore INAF Osservatorio Astronomico di Trieste (ore 17 Area Talk – piazza Unità cura di INAF­OATs). Come cambia la lotta ai tumori: dalla prevenzione alla target therapy sarà al centro dell’appuntamento con Matteo Biasotto, docente di Odontostomatologia, Università di Trieste e Vanessa Nicolin, ricercatrice di Istologia, Università di Trieste, modera Cristina Serra, giornalista scientifica (ore 17 Caffè Tommaseo a cura di Università di Trieste). Ultimo giorno anche per assistere nel villaggio di piazza Unità a laboratori, dimostrazioni ed esperimenti per toccare con mano il mondo della ricerca scientifica. Mentre nel giardino pubblico di via san Michele è in programma un laboratorio sul cibo biologico (ore11­12) e al pomeriggio, alle 16, una tavola rotonda sulla “Qualità della vita”, auto e mutuo aiuto per riscattare il tempo organizzata dall’associazione AnDanDes.


INFO: tutto il programma, le sezioni e i relatori su www.triestenext.it.


Si conclude nel capoluogo "Trieste Next", tre giornate per incontrare la scienza. Le foto

Trieste ­ I nuovi scenari della biomedicina, le biotecnologie, la bioinformatica, l’alimentazione, la cura della persona, e le nuove sfide della ricerca scientifica in questi ambiti: sono questi e non solo i temi discussi nel corso della quarta edizione di Trieste Next intitolata “BIOlogos – The Future of Life”. Fino a tutta la giornata di domenica 27 settembre, nel capoluogo giuliano, si svolgono dibattiti, approfondimenti e laboratori con ricercatori e scienziati di fama mondiale, imprenditori, filosofi, giornalisti e studenti. Di seguito alcuni istanti della manifestazione:

Oltre 150 i relatori e numerosi gli ospiti internazionali: il Premio Nobel per la Medicina/Fisiologia 2014 Edvard I. Moser, Segenet Kelemu, direttore ICIPE Nairobi e vincitrice del Premio L’Oréal Unesco per le Donne nella Scienza nel 2014; e ancora, Jos de Blok, fondatore di Buurtzorg e vincitore della RSA Albert Medal per l’Innovazione, sempre nel 2014, e Steve Chan, professore all’Università di Swansea, direttore dell’IBM Network Science Research Center e senior fellow al Center for Public Leadership della Harvard Kennedy School. Dopo il cibo, l’acqua e l’energia, è ancora una volta un tema di grande attualità – il “Futuro della Vita” – a ispirare il progetto scientifico dell’edizione 2015 del Salone Europeo della Ricerca Scientifica, curato anche quest’anno dal comitato scientifico presieduto dal rettore Università di Trieste Maurizio Fermeglia. 100 gli appuntamenti in programma: dibattiti, convegni, lectio magistralis, presentazioni, laboratori e momenti di intrattenimento. L’edizione 2015 di Trieste Next sta animando tutta la città: cuore della manifestazione sarà Piazza Unità d’Italia, che ospita la tensostruttura dove si svolgono le attività e i laboratori degli enti di “Trieste Città della Conoscenza”. Le aree espositive sono curate da Università di Trieste, AREA Science Park, SISSA­Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICGEB­International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, INFN­Istituto Nazionale di Fisica Nucleare­Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste. Piazza Unità ospita anche uno Spazio Libri e un’area conferenze. Nel grande gazebo dell’Università di Trieste si svolgono simulazioni, dimostrazioni interattive e osservazioni dirette, che consentiranno ai visitatori di vivere da vicino l’esperienza della ricerca e di conoscere i suoi segreti. La gallery dell'evento è curata dal fotografo Stefano Savini. Licenza Creative Commons: uso non commerciale, citare la fonte.


Trieste Next esalta il legame cibosalute Incontri sulla connessione fra una cucina sana e buone condizioni fisiche generali. La novità del superdolcificante proteico di Luca Saviano 27 settembre 2015

La stretta connessione fra alimentazione e salute ha animato la seconda giornata di Trieste Next, il Salone europeo della ricerca scientifica promosso dal Comune di Trieste, dall’Università e da VeneziePost. L’equazione cibo sano uguale stato di salute ottimale ha trovato l’ennesima conferma nel corso dei numerosi dibattiti che si sono svolti fra il Ridotto del Teatro Verdi, l’Area Talk di piazza Unità, il palazzo della Regione e il Museo Revoltella. Non sono mancati i punti di incontro con il mondo delle imprese, piatto forte di questa quarta edizione del festival scientifico. Nel corso della mattinata, infatti, la platea del Ridotto del Verdi ha potuto assistere alla presentazione di cinque start­up d’eccellenza del settore biotech, le quali hanno dimostrato come la ricerca scientifica abbia delle ricadute immediate nella vita di tutti i giorni. È il caso di “iSweetch”, un innovativo dolcificante proteico prodotto grazie alle biotecnologie dai ricercatori dell’Università di Napoli. La start­up partenopea garantisce un prodotto tremila


volte più dolce dello zucchero, ma senza calorie. La monellina «I dolcificanti tradizionali si ottengono per sintesi chimica ­ ha spiegato la ricercatrice Serena Leone ­, mentre noi ci siamo ispirati a una proteina dolce presente in natura, la monellina, che mezzo secolo fa è stata scoperta nelle bacche di un arbusto selvatico africano. Abbiamo leggermente modificato la sua struttura molecolare, sfruttando un processo di fermentazione portato avanti da batteri geneticamente modificati che mangiano scarti alimentari». Un solo grammo di questa proteina ha lo stesso potere dolcificante di tre chilogrammi di zucchero. Ciò la rende utilizzabile nel settore alimentare, ma anche in quello medico, come nel caso della produzione di farmaci per i diabetici. Rispettare il fegato I disturbi del metabolismo sono stati al centro anche del dibattito “Siamo ciò che mangiamo?”, nel corso del quale il docente di Gastroenterologia dell’Università di Trieste Claudio Tiribelli ha illustrato come una corretta alimentazione possa prevenire le malattie del fegato e le altre patologie correlate a uno scorretto funzionamento di questo organo. «Una dieta ipercalorica ­ ha spiegato Tiribelli ­ tende ad alterare gli equilibri all’interno del fegato. Ne consegue una steatosi, comunemente riconosciuta come fegato grasso, che rappresenta un campanello d’allarme per noi medici, perché può indicare una maggiore possibilità di sviluppare il diabete, una patologia che si associa al rischio cardiovascolare». La migliore medicina per prevenire queste patologie? Una dieta equilibrata e la pratica di un’attività fisica costante, non per forza particolarmente intensa. Spettacolo e cuore Il cardiologo e divulgatore scientifico Davide Terranova ha scelto una forma alternativa per esplorare le meraviglie del muscolo per eccellenza, attraverso la messa in scena dello “Spettacolo del cuore”, un mix di teatralità, spettacolari produzioni video e nozioni medico­scientifiche. Un viaggio, quello proposto da Terranova, che ha preso il via dall’incontro fra uno spermatozoo e un ovulo, al quale hanno fatto seguito, solamente tre settimane più tardi, i primi battiti cardiaci, capaci di animare un embrione che ancora non supera il millimetro di lunghezza. La presentazione di “Cibo salute e business: neuroscienze e marketing tradizionale”, un volume di Gianpiero Lugli, ha portato l’attenzione sulla stretta


correlazione fra il cibo e la mente e sulla prospettiva che questa consapevolezza può aprire. Conoscendo i meccanismi con cui il cervello assegna un gradimento agli alimenti, infatti, possiamo imparare a preferire i cibi ipocalorici e quelli più sani, frenando le scelte compulsive che causano l’obesità. No agli sprechi L’incontro più atteso della giornata, insieme a quello che ha visto protagonista Jos de Blok, il più importante manager sanitario dei Paesi Bassi, e Steve Chan, docente di Cyber Analytics all’Università di Swansea, è stato quello con il triestino Andrea Segrè, il fondatore di Last Minute Market, spin­off dell’Università di Bologna che è divenuta un’eccellenza europea nel campo della prevenzione e del recupero degli sprechi alimentari. Segrè ha presentato “L’oro nel piatto”, il suo ultimo libro che affronta i temi dell’educazione alimentare e che getta un rinnovato sguardo al cibo quotidiano, quello lontano dai salotti televisivi dove la cucina è diventata una moda, fatta di prodotti costosi e raffinati. La proposta di Segrè è invece quella di rivalutare i prodotti semplici e di qualità che abbiamo a portata di mano. Un’indicazione, la sua, che va a braccetto con l’educazione alimentare, tema che il professore di Politica agraria internazionale e comparata vorrebbe portare all’interno delle scuole, per educare le nuove generazioni a un’alimentazione consapevole e sostenibile. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Quando la scienza sale sul palco a teatro Il gruppo di lavoro guidato da Roberta Situlin ha posto l’accento quest’anno sul Nobel Metchnikoff di Federica Marchesich 27 settembre 2015 Raccontare con efficacia la storia del progresso scientifico attraverso una messa in scena teatrale è una sfida e dopo aver messo in scena nel 2014 per Trieste Next, la vita e le idee di Santorio Santorio, nato nella vicina Capodistria, scienziato, contemporaneo di Galileo Galileo e precursore degli studi sulla nutrizione, quest’anno Roberta Situlin, ricercatrice di Scienze tecniche dietetiche applicate all’Università di Trieste, e il suo gruppo di lavoro si concentrano su altri due scienziati del passato: Olga Belokopytova e Ilya Metchnikoff. “Una Passione Viscerale” è andato in scena al Teatro Miela ieri sera. Il teatro come mezzo di divulgazione scientifica è un’operazione interessante. Come vi è venuta in mente? Il teatro come mezzo educazionale­didattico è stato utilizzato in ambito scolastico in Inghilterra e in altri paesi di cultura anglosassone, già dall’inizio del 1900, soprattutto per l’insegnamento della lingua/e. Negli ultimi quarant’anni le teorie sull’apprendimento hanno messo in evidenza il ruolo non


solo della componente cognitiva ma anche di quella emotiva e sociale per migliorare l’attenzione, l’interesse, il coinvolgimento degli studenti e l’efficacia dello studio nelle varie discipline. Quest’anno ho collaborato anche con la docente Margaret Rose di linguistica e di teatro Shakesperiano e con l’Orto Botanico (dove è stato creato un giardino delle erbe, citate da Shakespeare) dell’Università Statale di Milano in un programma per le scuole superiori. Il teatro offre insomma l’occasione di scoprire anche il lato umano dei protagonisti della scienza, le difficoltà, gli entusiasmi, i retroscena e di avvicinarvisi superando la diffidenza e il concetto di “materialismo” spesso associato alle materie e al mondo scientifico. Perché proprio la storia di Ilya Metchnikoff? Il tema che, come Istituto di Clinica Medica e gruppo di ricerca (prof. Situlin, prof. Biolo, dott. Di Girolamo) portiamo in piazza nel grande gazebo è quello del microbiota, un tempo definito flora intestinale. A complemento dell’attività in gazebo, per il teatro, ho scelto la storia di Ilya Metchnikoff (scienziato russo, trasferitosi poi a Parigi presso l’Istituto Pasteur e premio Nobel per la scoperta della fagocitosi nel 1908), in quanto fu tra i primi a mettere in evidenza l’importanza di una composizione equilibrata della flora intestinale nel condizionare la salute dell’intero organismo e nel ritardare l’invecchiamento, e a definire il ruolo dell’alimentazione come modo per favorire lo sviluppo di batteri “buoni” e per allontanare quelli “cattivi”. Ci tengo a dire che la storia è raccontata attraverso Olga, moglie, scienziata e biografa di Metchnikoff, con l’intento di dare importanza al ruolo delle donne nella scienza, storicamente misconosciuto, e delle difficoltà che trovano nel potersi affermare. Qual è la funzione dei microbiota alla luce di ciò che sappiamo oggi? Le ricerche sul microbiota, stanno aprendo orizzonti insospettati, anche se molto deve essere confermato. Il microbiota svolge importanti funzioni per la salute: contribuisce a nutrire le cellule dell’intestino soprattutto crasso, che così si mantengono sane, sintetizza vitamine, favorisce l’assorbimento di composti antiossidanti, stimola il sistema immunitario e protegge dai batteri patogeni con vari meccanismi, protegge dallo sviluppo di malattie intestinali ma anche da malattie metaboliche quali obesità, diabete mellito e fegato grasso. Anche se, ripeto, sono necessarie altre ricerche. La composizione della flora intestinale cambia con l’età, lo stato di salute, l’assunzione di antibiotici, l’ambiente in cui viviamo e l’alimentazione abituale.








LA SCIENZA DELLO STAR BENE “SUPER STAR” A “TRIESTE NEXT”

Nell’arco di tre giornate, dal 25 al 28 settembre u.s., a Trieste si è appena svolto il Festival della Scienza “TRIESTE NEXT 2015” in un frenetico entusiasmante intrecciarsi e susseguirsi di appuntamenti che hanno avuto come tema principale i “BIOlogos- The Future of life”; in un dialogo serrato, fra Scienza e Impresa, in relazione alle ricadute industriali della Ricerca nei settori: Biomedicale, Bioinformatico, Biotecnologico e, in special modo, nel settore Bio-HighTech, per il quale la regione FVG ha previsto la istituzione del Cluster, per fare sistema fra tutti i soggetti interessati insieme alle 150 cittadine aziende innovative (aventi un fatturato di oltre 800 milioni di euro); a supporto dello sviluppo occupazionale, per sbocchi professionali e imprenditoriali di giovani laureati.

Così, all’insegna di una civiltà evoluta e particolarmente partecipativa che sa essere molto accogliente soprattutto in attinenza a ciò che è indice di crescita socio-culturale, in questa quarta edizione della Trieste Next, Salone Europeo della Ricerca Scientifica, si è rilevata la partecipazione massiva di quarantamila persone con un 72% di triestini, 6% di corregionali, 6% di veneti, 9% di altri Italiani e un 7% di stranieri.


Fra tutti, è spiccata la presenza di oltre duemila studenti di cui almeno 300 provenienti da scuole Italiane di ogni ordine e grado; mentre, oltre 170 giovani volontari si sono affaccendati nel supportare la grossa mole organizzativa nel “villaggio”- Area Talk, approntato in piazza Unità, con 30 stand a cura dell’Università di Trieste, dell’Area Science Park, degli Enti di Ricerca: Infn (sezione triestina dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Icgeb, Sissa, Elettra Sincrotrone; con il corollario ludico-dimostrativo dei laboratori dell’Immaginario Scientifico, del Gruppo 78 e del Prochild.

In definitiva, oltre 100 le partnership progettuali e di servizio, espressione di best practic, tutta Triestina, nell’allestire grossi progetti ed eventi che, come questo Festival della Scienza, ha messo in mostra anche la particolare bellezza del territorio oggetto di lodevole cura istituzionale e cittadina; dato che, oltre che la straordinaria piazza dell’Unità, l’ancora più diffuso Salone Scientifico ha coinvolto magnifiche sale d’epoca Asburgica oggi rappresentanza della Regione, il Ridotto di Teatro Verdi,


l’auditorium del Revoltella e il teatro Miela; in un mix di rappresentazioni e conferenze di ricercatori e professionisti di rilievo, fra i 150 relatori nazionali e internazionali i cui interventi hanno toccato i temi più vari.

Quindi, relatori di indubbia fama quali: Premio Nobel 2014 Edward Moser; prof. Vittorino Andreoli; prof. Giovanni Scapagnini; prof. Edoardo Boncinelli; prof. Paolo Bianco; Steve Chan, Senior Fellow Center for Public Leadership-Haward Kennedy school; Josh de Blok, fondatore Buurtzorg, insieme con tanti altri ricercatori, hanno trattato tematiche “Bio” come: ”Mantenere giovane il cuore“, “Educare la comunità alla cultura della rianimazione cardio-polmonare: salvare una vita si può”, “Alimentazione e cervello”, “Cibo ,diete e DNA”, “Funghi e immunità”, “L’alimentazione che previene le malattie del fegato”, “Cibo salute e marketing nutrizionale”, “Vaccinazioni tra Biotecniche, Scienza e Società”,“Biotecnologie in ambito agricolo”, “Genetica del comportamento tra scienza e coscienza”, “Progettare il benessere a scuola”, “Zirconia: nuovo materiale ceramico per le protesi ossee”, “Le nuove frontiere della dermatologia antiaging”, “Conoscere il DNA aiuta a curare meglio?”, “Dalla Fisica fondamentale alla Medicina”, “OGM a processo, fra precauzione e innovazione”, “Cucina molecolare tra Chimica e Fisica”, “Vivere a spreco zero”, “Tecnologie digitali per lo sviluppo del Sud del mondo”, PISUS-animazione degli spazi urbani”, “Le cure del futuro:medicina rigenerativa”, “Una passione Viscerale”, “Sport, emozioni e cervello”, “Farmaci su misura”, “Umani e umanoidi: vivere con i robot”, “La Scienza del benessere”; “Migliorare la salute”, “I sette ingredienti della Scienza”, “Molecole della vita. Scoprirne la struttura per allungare la vita”, “Astrobiologia: la ricerca della vita nell’universo”, “Come cambia la lotta ai tumori: dalla prevenzione alla Target therapy”.

A completamento della fitta rete di conferenze e di laboratori, su pari tematiche, dedicati alle scuole e alle famiglie; nonchè a chiusura della poderosa manifestazione di questa TRIEST NEXT 2015; di grande interesse anche per la vasta proiezione in THE FUTURE OF LIFE, è stato l’intervento del “Papà del Gps Biologico” Edward Moser, Premio Nobel per la Fisiologia e Medicina 2014 insieme con il proprio mentore John O’Keef e con la moglie May Britt Moser con la quale rappresenta la quinta coppia, al mondo, aggiudicatasi il prestigioso riconoscimento.


Non si può fare a meno di rimarcare che, alla fine dei tre giorni di divulgazione scientifica basata sulle tante interdisciplinarietà riguardanti la salute l’invecchiamento e le prospettive future di vita, Trieste ha fatto sfoggio di tutta la sua peculiarità di città straordinaria che, oltre alla risaputa grande capacità organizzativa nel sociale, si destreggia lodevolmente in ogni campo della cultura e dello scibile contando su una valorosa comunità scientifica coesa nello sforzo di ricercare e offrire nuove prospettive di vita, all’insegna del progresso; il tutto, grazie ad una formidabile integrazione e sinergia tra Università, Istituti di eccellenza nel campo della Ricerca Scientifica, Enti pubblici, Imprese innovative e Cittadinanza più che mai Attiva. Rosa Cavallo


40mila visitatori per l’edizione 2015 di Trieste Next. Fermeglia: “Un nuovo successo. Confermata la piena validità della formula della manifestazione” Posted on 27 settembre 2015 by Roberto Toffolutti ,


27.9.2015 | 18.54 edizione di TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca

Scientifica– promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost, con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – che per tre giorni, da venerdì 25 a domenica 27 settembre, ha invaso il centro cittadino con incontri, dibattiti, lectio, laboratori, attività didattiche e ricreative tutte incentrate sulla ricerca, e sulle biotecnologie in particolare, tema portate di questa edizione titolata BIOLogos – The Future of Life. Trieste Next ha puntato i riflettori su un tema di grande attualità come Il Futuro della Vita, declinandolo nelle sue molteplici sfumature: dal biomedicale al biotecnologico passando per la bio informatica. Ampio spazio è stato dato al ruolo fondamentale delle imprese Bio HighTech del Friuli Venezia Giulia, tra i motori portanti dell’economia regionale, settore in continuo sviluppo che costituisce un cluster unico nel suo genere a livello nazionale. Molto soddisfacente la risposta del pubblico che ha letteralmente affollato gli spazi e gli appuntamenti in programma, in tutto almeno un centinaio, con oltre 150 presenze tra relatori nazionali e internazionali. Proposte per tutte le età che hanno trovato grande riscontro da parte dei giovani e giovanissimi, con oltre 2mila studenti delle scuole di ogni ordine e grado, oltre 300 studenti arrivati a Trieste da tutta Italia e 170 giovani volontari a supportare gli sforzi organizzativi dei promotori.


Sold out per tutti gli appuntamenti proposti dal festival, che

quest’anno hanno trovato spazio in diverse sale del Palazzo della Regione, al Ridotto del Teatro Verdi, all’Auditorium Revoltella e al Teatro Miela, oltre naturalmente alla frequentatissima area Talk del “villaggio” allestito in Piazza Unità, dove hanno trovato posto anche i trenta stand curati da Università di Trieste (che quest’anno ha raddoppiato la sua presenza con oltre 100 ricercatori e docenti e 170 studenti volontari), AREA Science Park, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICGEB International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste, insieme alle mostre e attività di Immaginario Scientifico, Gruppo 78 eProchild. La partecipazione complessiva ha ampiamente confermato i numeri della passata edizione, con 40mila visitatori complessivi, suddivisi tra a sottolineare come i temi proposti e l’altissima qualità degli ospiti abbiano suscitato un crescente interesse nel pubblico che ha potuto, ancora una volta, entrare in contatto diretto con l’eccellenza scientifica di una città che con gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di “fermano” a 5.7 ricercatori) è una vera e propria cittàsimbolo della scienza e della conoscenza. Un pubblico


arrivato anche da fuori regione e dall’estero: secondo la rilevazione fatta dall’Università di Trieste lo zoccolo duro del pubblico è sicuramente composto da triestini con il 72% di presenze totali, il 7% stranieri, il 6 % dal resto della regione e ancora il 6% dal Veneto e infine il 9% dal resto d’Italia. «Un nuovo successo per la quarta edizione di Trieste Next» – è stato il commento a caldo del rettore Maurizio Fermeglia (nella foto) secondo il quale – «il dato dell’afflusso di pubblico ulteriormente in crescita rispetto alle edizioni precedenti, è la conferma della piena validità della formula della manifestazione». «Il mix di conferenze di specialisti di rilievo e di laboratori in piazza, nonché le iniziative ludiche e di coinvolgimento dei partecipanti all’evento – ha proseguito il rettore – sembrano essere i fattori vincenti del salone scientifico triestino. La manifestazione è anche caratterizzata dalla focalizzazione su di un tema specifico: così come il cibo, l’acqua e l’energia, temi affrontati nelle precedenti edizioni di Trieste Next, anche il tema di quest’anno è di interesse globale, trasversale e multidisciplinare. Temi globali come questi non possono trovare risposte che da un’integrazione tra i vari Saperi e dalla collaborazione tra Istituzioni, Università, Enti di ricerca, imprese e cittadini. Integrazione che è oggi un dato di fatto nelle realtà cittadina». «Questi numeri riempiono di soddisfazione e testimoniano come questo evento avvicini Città e Scienza. Trieste Next ha messo in evidenza quello che dobbiamo fare quando si parla di Energia. Così come per gli argomenti al centro delle due precedenti edizioni, è necessario continuare a procedere con un approccio trasversale e multidisciplinare. Temi globali come questi non possono trovare risposte che da un’integrazione tra i vari Saperi e dalla collaborazione tra Istituzioni, Università, Enti di ricerca, imprese e cittadini. In questo senso il sogno di Budinich può essere


completato proprio grazie alla traduzione dell’enorme potenziale scientifico presente sul nostro territorio in competenze fruibili dal tessuto industriale a dalla collettività in modo tale che i risultati dell’innovazione portino benefici concreti a tutti» – ha concluso il rettore Fermeglia.

Nel lanciare l’edizione 2016 di Trieste Next il sindaco di Trieste Roberto Cosolini ha annunciato che il Comune realizzerà un piano di divulgazione scientifica nelle scuole in sinergia con tutti gli enti di ricerca coinvolti nella manifestazione per fornire maggiori strumenti agli studenti per partecipare sempre più in modo attivo e consapevole alla prossima edizione L’assessore Antonella Grim ha rilevato come «Trieste Next sia ormai una vera e propria “palestra” per le nuove generazioni, un laboratorio di studio per chi si vuole avvicinare alla ricerca scientifica: le scuole hanno risposto con un entusiasmo corale alle proposte che l’Area Educazione del Comune ha messo a disposizione dei giovani e giovanissimi studenti, con oltre 2000 adesioni ai laboratori–gioco, alle dimostrazioni e agli esperimenti realizzati per loro grazie alla collaborazione degli Enti partner». Per Filiberto Zovico, direttore del festival e editore VeneziePost «la quarta edizione di Trieste Next ha rinsaldato la vocazione di questa manifestazione a essere laboratorio di attivazione del territorio». «Con Trieste Next


la città di Trieste conferma il proprio ruolo di guida di una rete di enti pubblici, istituzioni d’eccellenza, e imprese attive in tutto il territorio del Nordest. Sono oltre 100 le partnership progettuali e di servizio attivate per l’edizione 2015: per questo, Trieste Next si conferma punto di riferimento e best practice per la costruzione di grandi progetti territoriali».


A Trieste Next il Premio Nobel Edvard I. Moser, il genetista Edoardo Boncinelli e lo psichiatra Vittorino Andreoli

27.9.2015 | 7.06 – Grande attesa a TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica, per l’arrivo del premio Nobel per la Medicina 2014 Edvard I. Moser, oggi, domenica 27 settembre, a chiusura di questa quarta edizione del festival dedicato al “Futuro della Vita”. Centinaia di appuntamenti, promossi da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, che hanno visto protagonisti più di 150 relatori nazionali e internazionali per un totale di cento incontri. A sugellare l’edizione 2015 di Trieste Next il Premio Nobel in carica per la Medicina, Edvard I. Moser che illustrerà, per


la prima volta in Italia, lo studio rivoluzionario sulle cellule cerebrali che ci consentono di orientarci (ore 18 Regione Friuli Venezia Giulia – Sala Rappresentanza evento a cura di Università di Trieste e Sissa).Come facciamo a sapere dove siamo, come possiamo trovare il modo di andare da un posto all’altro? E come possiamo memorizzare queste informazioni in modo da ritrovare lo stesso percorso? Il Premio Nobel spiegherà come sia una “rete” di cellule nervose che consente al cervello di avere costantemente le coordinate spaziali del luogo in cui si trova, quello che è stato definito il “Gps biologico”, una mappa che consente di muoverci in un ambiente complesso. Non mancheranno altri ospiti illustri che dialogheranno con il pubblico del festival, tra i “big” di questa giornata il noto genetista Edoardo Boncinelli apprezzato scienziato e divulgatore. Si parlerà di pratica scientifica e del complesso di attività che chiamiamo scienza, ben raccontate nel suo ultimo libro “I sette ingredienti della scienza” che dialogherà con Enrico Tongiorgi delegato per la divulgazione scientifica, docente di Neurobiologia dell’Università di Trieste (ore 15.30 Regione Friuli Venezia Giulia – Cortile interno). Sempre alle 15.30 Vittorino Andreoli, autorevole psichiatra e autore di numerosi saggi, esperto dei meccanismi del cervello, sarà protagonista dell’ultimo appuntamento “Solgar Incontra”: in conversazione con Piero Biancucci scrittore e giornalista scientifico, racconterà della Scienza del benessere (ore 15.30 Ridotto del Teatro Verdi). Il Ben d’essere rappresenta uno stato a cui l’essere umano anela da sempre e che può essere raggiunto cogliendo quei segnali della mente prima che si trasformino in veri e propri disturbi.


Siamo quello che mangiamo? Gli esperti le definiscono “la medicina del futuro”, l’arma migliore che avranno a disposizione i nostri eredi per vivere da centenari. A spiegare le future frontiere del cibo con i menù su misura di Dna Lidia Larizza, direttore Laboratorio di Citogenetica e Genetica Medica, Istituto Auxologico Italiano e Lucilla Titta, coordinatore programma Smartfood IEO-Istituto Europeo di Oncologia di Milano, conduce Eliana Liotta, giornalista e blogger Io donna – Corriere della Sera (ore 10:30 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Cortile Interno.) Sport, emozioni e cervello saranno al centro della presentazione del progetto biennale che coinvolge ragazzi e operatori dei ricreatori di Trieste dedicato al valore della pratica fisica che influisce non solo sulle prestazioni del cervello ma contribuisce a gestire meglio le emozioni (ore 10 Sala Matrimoni – Piazza Unità). Ne parleranno i rappresentanti degli enti coinvolti, Stefano Canali, ricercatore SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Nicola Delli Quadri, commissario straordinario AAS n. 1 Triestina, Andrea Di Lenarda, Centro Cardio Vascolare AAS n.1 Triestina, Antonella Grim, assessore Educazione, scuola, università e ricerca Comune di Trieste, Fredi Luchesi, presidente Onlus Le Buone Pratiche, Renato Milazzi, delegato CONI FVG Trieste, modera Antonella Brecel, Comune di Trieste. Di rianimazione cardiopolmonare si discuterà nell’incontro con Gianfranco Sinagra docente di Cardiologia,Università di Trieste; direttore SC Cardiologia, Ospedale di Cattinara di Trieste, Thomas Pellis, anestesista rianimatore, Azienda Ospedaliera di Pordenone, Serena Rakar, cardiologa, Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste. Il 70% degli arresti cardiaci si verifica nei contesti familiari o di lavoro, solo il 30% viene rianimato, ciò contribuisce a una sopravvivenza inferiore


al 20%. Bisogna educare le comunità, a partire dall’adolescenza e dalle scuole, al riconoscimento e trattamento dell’arresto cardiaco. (ore 10.30 – Area Talk piazza Unità a cura di Università di Trieste). Le proprietà dei funghi sono sempre più evidenti e supportate da studi e ricerche cliniche a raccontarne il valore per la cura di affezioni metaboliche e immunitarie comprese anche le allergie Ivo Bianchi, medico chirurgo specializzato in Medicina interna, esperto di Medicina integrativa (ore 10.30 Regione Friuli Venezia Giulia – Cortile interno, a cura di Solgar Italia Multinutrient). In un futuro non molto lontano potrebbero esserci degli umanoidi in ogni casa per assistere persone anziane, portare i figli a scuola, prepararci il caffè. Umani e umanoidi. Vivere con i robot è il libro di Roberto Cingolani e Giorgio Metta che sarà presentato alle 12 (Area Talk-piazza Unità) con tema dell’incontro con Giorgio Metta, direttore iCub Facility Istituto Italiano di Tecnologia Emanuele Menegatti, docente di Computer Architecture, Università di Padova, modera Massimo Sideri, giornalista e commentatore Corriere della Sera. Farmaci su misura: personalizzare le cure per il bene di tutti. Sarà questo il futuro dei farmaci nell’era della genetica? A parlarne Gabriele Stocco, ricercatore di Farmacologia dell’Università di Trieste, Andrea Biondi, docente di Pediatria, Università di Milano Bicocca, Armando Genazzani, docente di Farmacologia, Università del Piemonte Orientale, Andrea Taddio, ricercatore di Pediatria, Università di Trieste, modera Cristina Serra, giornalista scientifica (ore 12 Regione Friuli Venezia Giulia – Cortile interno). Alla scoperta delle biomolecole per allungare la vita. Alfredo De Biasio, ricercatore presso Elettra SincrotroneTrieste, grazie anche a CERIC-ERIC e alla sua offerta di tecniche e strumenti integrati e complementari, ha determinato la struttura del complesso proteico PCNA-PAF15, importante nella replicazione del DNA. Lo racconterà nel suo intervento con Ornela De Giacomo, vicedirettrice CERIC-ERIC (ore 15.30 Area Talk – piazza Unità a cura di Elettra Sincrotrone Trieste e CERIC-ERIC). Astrobiologia: la ricerca della vita nell’universo. Con la scoperta di pianeti in orbita attorno ad altre stelle, sempre più numerosi,


l’interesse per la possibile esistenza di vita al di fuori dalla Terra, ed anche del Sistema Solare, è aumentato enormemente. Se ne parlerà con Giuseppe Murante, ricercatore INAF Osservatorio Astronomico di Trieste (ore 17 Area Talk – piazza Unità cura di INAF-OATs). Come cambia la lotta ai tumori: dalla prevenzione alla target therapy sarà al centro dell’appuntamento con Matteo Biasotto, docente di Odontostomatologia, Università di Trieste e Vanessa Nicolin, ricercatrice di Istologia, Università di Trieste, modera Cristina Serra, giornalista scientifica (ore 17 Caffè Tommaseo a cura di Università di Trieste). Ultimo giorno anche per assistere nel villaggio di piazza Unità a laboratori, dimostrazioni ed esperimenti per toccare con mano il mondo della ricerca scientifica. Mentre nel giardino pubblico di via san Michele è in programma un laboratorio sul cibo biologico (ore11-12) e al pomeriggio, alle 16, una tavola rotonda sulla “Qualità della vita”, auto e mutuo aiuto per riscattare il tempo organizzata dall’associazione AnDanDes.


Riforma sanitaria regionale, Serracchiani: «Diminuite le spese e aumentati i servizi» Lo ha spiegato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo al convegno Gestire la Sanità, Migliorare la Salute nell'ambito di Trieste Next: «Con media età di 46,2 anni, FVG è seconda in Italia solo al Liguria (48), con un aumento del 37 per cento di ultra85enni negli ultimi anni» Redazione · 2 Settembre 2015

"Quella che abbiamo realizzato in Friuli Venezia Giulia - ha spiegato la presidente della Regione, , intervenendo al convegno Gestire la Sanità, Migliorare la Salute nell'ambito di Trieste Next 2015 - è una dovuta per rispondere alle necessità del territorio ed ".

ha evidenziato, ed è legato alle dinamiche regionali che, per quanto riguarda l'estremo Nordest, rispondevano ancora a dinamiche degli Anni 90 quando potevano avere un senso 17 ospedali pubblici in una regione di 1,2 milioni di abitanti. "La vita di tutti è cambiata - ha spiegato Serracchiani - e di conseguenza anche la richiesta di posti acuti è diminuita a favore di quella per post-acuti". A conferma di quanto affermato, la presidente ha ricordato come, con una All'insegna di una rete Università-OspedaliTerritorio, Serracchiani ha richiamato l'attenzione su un cambio culturale che pure i medici di famiglia saranno chiamati ad intraprendere. " ", ha chiesto Serracchiani, sottolineando le liste troppo lunghe di pazienti che caratterizzano i nostri medici. Sempre nell'ottica di migliorare i servizi va inteso anche lo sviluppo dell'infermiere di comunità in una regione con tanta montagna. "Un servizio per diffondere la sanità sul territorio in un'epoca dove tutto è ormai welfare, trasporti compresi", ha commentato. Tra gli obiettivi di qualità, infine, Serracchiani ha citato una

"Ed il turn over del personale - ha concluso - è un aspetto essenziale per abbassare l'età media degli operatori".


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La ricerca scientifica conquista Trieste Sold out per tutti gli appuntamenti proposti dal festival, che quest'anno ha puntato i riflettori su un tema di grande attualità come Il Futuro della Vita

28/09/2015

E’ tempo di bilanci per la quarta edizione di TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica - promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost, con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – che per tre giorni, da venerdì 25 a domenica 27 settembre, ha invaso il centro cittadino con incontri, dibattiti, lectio, laboratori, attività didattiche e ricreative tutte incentrate sulla ricerca, e sulle biotecnologie in particolare, tema portate di questa edizione titolata BIOLogos – The Future of Life. Trieste Next ha puntato i riflettori su un tema di grande attualità come Il Futuro della Vita, declinandolo nelle sue molteplici sfumature: dal biomedicale al biotecnologico passando per la bio informatica. Ampio spazio è stato dato al ruolo fondamentale delle imprese Bio HighTech del Friuli Venezia Giulia, tra i motori portanti dell’economia regionale, settore in continuo sviluppo che costituisce un cluster unico nel suo genere a livello nazionale. Molto soddisfacente la risposta del pubblico che ha letteralmente affollato gli spazi e gli appuntamenti in programma, in tutto almeno un centinaio, con oltre 150 presenze tra relatori nazionali e internazionali. Proposte per tutte le età che hanno trovato grande riscontro da parte dei giovani e giovanissimi, con oltre 2mila studenti delle scuole di ogni ordine e grado, oltre 300 studenti arrivati a Trieste da tutta Italia e 170 giovani volontari a supportare gli sforzi organizzativi dei promotori.


Sold out per tutti gli appuntamenti proposti dal festival, che quest’anno hanno trovato spazio in diverse sale del Palazzo della Regione, al Ridotto del Teatro Verdi, all’Auditorium Revoltella e al Teatro Miela, oltre naturalmente alla frequentatissima area Talk del “villaggio” allestito in Piazza Unità, dove hanno trovato posto anche i trenta stand curati da Università di Trieste (che quest’anno ha raddoppiato la sua presenza con oltre 100 ricercatori e docenti e 170 studenti volontari), AREA Science Park, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICGEB International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste, insieme alle mostre e attività di Immaginario Scientifico, Gruppo 78 e Prochild. La partecipazione complessiva ha ampiamente confermato i numeri della passata edizione, con 40mila visitatori complessivi, suddivisi tra a sottolineare come i temi proposti e l’altissima qualità degli ospiti abbiano suscitato un crescente interesse nel pubblico che ha potuto, ancora una volta, entrare in contatto diretto con l’eccellenza scientifica di una città che con gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di “fermano” a 5.7 ricercatori) è una vera e propria città-simbolo della scienza e della conoscenza. Un pubblico arrivato anche da fuori regione e dall’estero: secondo la rilevazione fatta dall’Università di Trieste lo zoccolo duro del pubblico è sicuramente composto da triestini con il 72% di presenze totali, il 7% stranieri, il 6 % dal resto della regione e ancora il 6% dal Veneto e infine il 9% dal resto d’Italia. «Un nuovo successo per la quarta edizione di Trieste Next» - è stato il commento a caldo del rettore Maurizio Fermeglia, secondo il quale - «il dato dell'afflusso di pubblico ulteriormente in crescita rispetto alle edizioni precedenti, è la conferma della piena validità della formula della manifestazione». «Il mix di conferenze di specialisti di rilievo e di laboratori in piazza, nonché le iniziative ludiche e di coinvolgimento dei partecipanti all'evento - ha proseguito il rettore - sembrano essere i fattori vincenti del salone scientifico triestino. La manifestazione è anche caratterizzata dalla focalizzazione su di un tema specifico: così come il cibo, l’acqua e l’energia, temi affrontati nelle precedenti edizioni di Trieste Next, anche il tema di quest’anno è di interesse globale, trasversale e multidisciplinare. Temi globali come questi non possono trovare risposte che da un'integrazione tra i vari Saperi e dalla collaborazione tra Istituzioni, Università, Enti di ricerca, imprese e cittadini. Integrazione che è oggi un dato di fatto nelle realtà cittadina». «Questi numeri riempiono di soddisfazione e testimoniano come questo evento avvicini Città e Scienza. Trieste Next ha messo in evidenza quello che dobbiamo fare quando si parla di Energia. Così come per gli argomenti al centro delle due precedenti edizioni, è necessario continuare a procedere con un approccio trasversale e multidisciplinare. Temi globali come questi non possono trovare risposte che da un'integrazione tra i vari Saperi e dalla collaborazione tra Istituzioni, Università, Enti di ricerca, imprese e cittadini. In questo senso il sogno di Budinich può essere completato proprio grazie alla traduzione dell'enorme potenziale scientifico presente sul nostro territorio in competenze fruibili dal tessuto industriale a dalla collettività in modo tale che i risultati dell'innovazione portino benefici concreti a tutti» - ha concluso il rettore Fermeglia, Nel lanciare l’edizione 2016 di Trieste Next il sindaco di Trieste Roberto Cosolini ha annunciato che il Comune realizzerà un piano di divulgazione scientifica nelle scuole in sinergia con tutti gli enti di ricerca coinvolti nella manifestazione per fornire maggiori strumenti agli studenti per partecipare sempre più in modo attivo e consapevole alla prossima edizione L’assessore Antonella Grim ha rilevato come «Trieste Next sia ormai una vera e propria “palestra” per le nuove


generazioni, un laboratorio di studio per chi si vuole avvicinare alla ricerca scientifica: le scuole hanno risposto con un entusiasmo corale alle proposte che l’Area Educazione del Comune ha messo a disposizione dei giovani e giovanissimi studenti, con oltre 2000 adesioni ai laboratori–gioco, alle dimostrazioni e agli esperimenti realizzati per loro grazie alla collaborazione degli Enti partner». Per Filiberto Zovico, direttore del festival e editore VeneziePost «la quarta edizione di Trieste Next ha rinsaldato la vocazione di questa manifestazione a essere laboratorio di attivazione del territorio». «Con Trieste Next la città di Trieste conferma il proprio ruolo di guida di una rete di enti pubblici, istituzioni d’eccellenza, e imprese attive in tutto il territorio del Nordest. Sono oltre 100 le partnership progettuali e di servizio attivate per l’edizione 2015: per questo, Trieste Next si conferma punto di riferimento e best practice per la costruzione di grandi progetti territoriali».

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TRIESTE NEXT 2015 IL BILANCIO DELLA QUARTA EDIZIONE Il Giornale del Friuli

Trieste Next 2015 – BIOlogos Salone Europeo della Ricerca Scientifica 4^ edizione, Trieste 25 I 26 I 27 settembre 2015 OLTRE 100 APPUNTAMENTI, 150 RELATORI E IL CONTRIBUTO DI 100 PARTNER PER LA QUARTA EDIZIONE DI TRIESTE NEXT CHE HA CONSOLIDATO LA SOGLIA DEI 40 MILA VISITATORI DELLA PASSATA EDIZIONE PIAZZA UNITA’ PER TRE GIORNI E’ STATO IL CUORE PULSANTE DELLA MANIFESTAZIONE: SEMPRE AFFOLLATI I TRENTA STAND ALLESTITI DA UNIVERSITÀ DI TRIESTE, AREA SCIENCE PARK, SISSA­SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI AVANZATI, ICGEB INTERNATIONAL CENTRE FOR GENETIC ENGINEERING AND BIOTECHNOLOGY, INFN­ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE, ELETTRA SINCROTRONE. SOLD OUT PER TUTTI GLI INCONTRI TRA PALAZZO DELLA REGIONE, RIDOTTO DEL TEATRO VERDI, AUDITORIUM REVOLTELLA E TEATRO MIELA TRA GLI OSPITI DI ECCEZIONE IL PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA EDVARD I. MOSER, EDOARDO BONCINELLI, VITTORINO ANDREOLI. TRIESTE NEXT E’ STATA ANCHE UNA IDEALE VETRINA PER 30 AZIENDE DEL SETTORE BIO HIGH­TECH CHE SI SONO PRESENTATE AL PRIMO BIOHIGHTECH COMPANIES DAY. PIU’ DI 2000 RAGAZZI DELLE SCUOLE HANNO PARTECIPATO A GIOCHI E LABORATORI, MENTRE 300 STUDENTI DA TUTTA ITALIA HANNO AFFOLLATO GLI INCONTRI E 170 GIOVANI DELLE SCUOLE TRIESTINE HANNO SUPPORTATO L’ORGANIZZAZIONE TRIESTE­ E’ tempo di bilanci per la quarta edizione di TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica – promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost, con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – che per tre giorni, da venerdì 25 a domenica 27 settembre, ha invaso il centro cittadino con incontri, dibattiti, lectio, laboratori, attività didattiche e ricreative tutte incentrate sulla ricerca, e sulle biotecnologie in particolare, tema portate di questa edizione titolata BIOLogos – The Future of Life. Trieste Next ha puntato i riflettori su un tema di grande attualità come Il Futuro della Vita, declinandolo nelle sue molteplici sfumature: dal biomedicale al biotecnologico passando per la bio informatica. Ampio spazio è stato dato al ruolo fondamentale delle imprese Bio HighTech del Friuli Venezia Giulia, tra i motori portanti dell’economia regionale, settore in continuo sviluppo che costituisce un cluster unico nel suo genere a livello nazionale. Molto soddisfacente la risposta del pubblico che ha letteralmente affollato gli spazi e gli appuntamenti in programma, in tutto almeno un centinaio, con oltre 150 presenze tra relatori nazionali e internazionali. Proposte per tutte le età che hanno trovato grande riscontro da parte dei giovani e giovanissimi, con oltre 2mila studenti delle scuole di ogni ordine e grado, oltre 300 studenti arrivati a Trieste da tutta Italia e 170 giovani volontari a supportare gli sforzi organizzativi dei promotori. Sold out per tutti gli appuntamenti proposti dal festival, che quest’anno hanno trovato spazio in diverse sale del Palazzo della Regione, al Ridotto del Teatro Verdi, all’Auditorium Revoltella e al Teatro Miela, oltre naturalmente alla frequentatissima area Talk del “villaggio” allestito in Piazza Unità, dove hanno trovato posto anche i trenta stand curati da Università di Trieste (che quest’anno ha raddoppiato la sua presenza con oltre 100 ricercatori e docenti e 170 studenti volontari), AREA Science Park, SISSA­Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICGEB International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, INFN­Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste, insieme alle mostre e attività di Immaginario Scientifico, Gruppo 78 e Prochild. La partecipazione complessiva ha ampiamente confermato i numeri della passata edizione, con 40mila visitatori complessivi, suddivisi tra a sottolineare come i temi proposti e l’altissima qualità degli ospiti abbiano suscitato un crescente interesse nel pubblico che ha potuto, ancora una volta, entrare in contatto diretto con l’eccellenza


scientifica di una città che con gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di “fermano” a 5.7 ricercatori) è una vera e propria città­simbolo della scienza e della conoscenza. Un pubblico arrivato anche da fuori regione e dall’estero: secondo la rilevazione fatta dall’Università di Trieste lo zoccolo duro del pubblico è sicuramente composto da triestini con il 72% di presenze totali, il 7% stranieri, il 6 % dal resto della regione e ancora il 6% dal Veneto e infine il 9% dal resto d’Italia. «Un nuovo successo per la quarta edizione di Trieste Next» – è stato il commento a caldo del rettore Maurizio Fermeglia, secondo il quale – «il dato dell’afflusso di pubblico ulteriormente in crescita rispetto alle edizioni precedenti, è la conferma della piena validità della formula della manifestazione». «Il mix di conferenze di specialisti di rilievo e di laboratori in piazza, nonché le iniziative ludiche e di coinvolgimento dei partecipanti all’evento – ha proseguito il rettore – sembrano essere i fattori vincenti del salone scientifico triestino. La manifestazione è anche caratterizzata dalla focalizzazione su di un tema specifico: così come il cibo, l’acqua e l’energia, temi affrontati nelle precedenti edizioni di Trieste Next, anche il tema di quest’anno è di interesse globale, trasversale e multidisciplinare. Temi globali come questi non possono trovare risposte che da un’integrazione tra i vari Saperi e dalla collaborazione tra Istituzioni, Università, Enti di ricerca, imprese e cittadini. Integrazione che è oggi un dato di fatto nelle realtà cittadina». «Questi numeri riempiono di soddisfazione e testimoniano come questo evento avvicini Città e Scienza. Trieste Next ha messo in evidenza quello che dobbiamo fare quando si parla di Energia. Così come per gli argomenti al centro delle due precedenti edizioni, è necessario continuare a procedere con un approccio trasversale e multidisciplinare. Temi globali come questi non possono trovare risposte che da un’integrazione tra i vari Saperi e dalla collaborazione tra Istituzioni, Università, Enti di ricerca, imprese e cittadini. In questo senso il sogno di Budinich può essere completato proprio grazie alla traduzione dell’enorme potenziale scientifico presente sul nostro territorio in competenze fruibili dal tessuto industriale a dalla collettività in modo tale che i risultati dell’innovazione portino benefici concreti a tutti» – ha concluso il rettore Fermeglia, Nel lanciare l’edizione 2016 di Trieste Next il sindaco di Trieste Roberto Cosolini ha annunciato che il Comune realizzerà un piano di divulgazione scientifica nelle scuole in sinergia con tutti gli enti di ricerca coinvolti nella manifestazione per fornire maggiori strumenti agli studenti per partecipare sempre più in modo attivo e consapevole alla prossima edizione L’assessore Antonella Grim ha rilevato come «Trieste Next sia ormai una vera e propria “palestra” per le nuove generazioni, un laboratorio di studio per chi si vuole avvicinare alla ricerca scientifica: le scuole hanno risposto con un entusiasmo corale alle proposte che l’Area Educazione del Comune ha messo a disposizione dei giovani e giovanissimi studenti, con oltre 2000 adesioni ai laboratori–gioco, alle dimostrazioni e agli esperimenti realizzati per loro grazie alla collaborazione degli Enti partner». Per Filiberto Zovico, direttore del festival e editore VeneziePost «la quarta edizione di Trieste Next ha rinsaldato la vocazione di questa manifestazione a essere laboratorio di attivazione del territorio». «Con Trieste Next la città di Trieste conferma il proprio ruolo di guida di una rete di enti pubblici, istituzioni d’eccellenza, e imprese attive in tutto il territorio del Nordest. Sono oltre 100 le partnership progettuali e di servizio attivate per l’edizione 2015: per questo, Trieste Next si conferma punto di riferimento e best practice per la costruzione di grandi progetti territoriali».



Trieste Next chiude con 40mila presenze e celebra il Nobel LO STORIFY L’edizione 2015 va in archivio con la conferenza del papà del “Gps biologico” Edvard Moser: «Ogni cosa può essere investigata» di Giovanni Tomasin 28 settembre 2015

Al centro il premio Nobel Edvard I. Moser a Trieste per Trieste Next

TRIESTE «In linea di principio non c’è nulla che non possa essere investigato». Vestito di scuro ma con indosso un paio di scarpe da ginnastica rosso fuoco, l’aspetto un po’ rocker di un ragazzino invecchiato bene, l’attuale premio Nobel per la medicina Edvard I. Moser ha chiuso in bellezza l’edizione 2015 di Trieste Next: il pioniere delle neuroscienze ha spiegato al pubblico dell’evento il modo in cui il nostro cervello riesce ad orientarsi all’interno di uno spazio tridimensionale, quello che alcuni hanno definito il “Gps biologico”. Una scoperta che apre un’infinita serie di nuove possibilità di ricerca.


Trieste Next, la curiosità di grandi e piccoli

S

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I numeri di Trieste Next 2015 È stato un finale adeguato per una manifestazione che ha confermato gli ottimi numeri dell’anno precedente: Trieste Next ha raggiunto i 40mila visitatori, dei quali 30mila sul solo campo di piazza Unità. L’evento ha anche consolidato la sua capacità di richiamo in città: un terzo dei visitatori veniva da fuori Trieste, il 7% dall’estero. Una coppia di scienziati Il norvegese Moser ha vinto il premio Nobel nel 2014 assieme alla moglie May Britt­Moser, primo del suo Paese a ottenere un simile riconoscimento. La coppia di scienziati ha studiato, basandosi in primis sul funzionamento del cervello del ratto e del topo, il modo in cui i mammiferi trovano il modo di andare da un posto all’altro, e come memorizzano le informazioni per ritrovare poi sempre lo stesso percorso. Le loro ricerche hanno identificato i diversi tipi di cellule che consentono al cervello di muoversi in uno spazio complesso, attivandosi a seconda della velocità, del posizionamento sugli assi cartesiani, della topografia del momento. «Si tratta di un sistema di posizionamento e di mappatura che esiste in diverse specie, e scommetto che si può riscontrarlo lungo tutto l’arco evolutivo dei mammiferi, forse anche fuori da esso». La particolarità di questo “Gps” è che «è la stessa parte del cervello che smette di funzionare


correttamente nella maggior parte dei casi di Alzheimer». I risvolti medici Perché questa scoperta trovi un’applicazione medica, però, bisognerà aspettare: «Il nostro lavoro è una ricerca di base e si inserisce in un processo che richiederà molto tempo. Però siamo sul binario giusto ­ ha assicurato lo scienziato ­. Capire come questo sistema funziona ci aiuterà a interpretare quel che accade al manifestarsi dell’Alzheimer. Il discorso vale anche per altre patologie che coinvolgono il cervello dal punto di vista sia biologico che psichiatrico».

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Scienza e impresa dialogano a Trieste Next VIDEO E FOTO Inaugurato il Salone della ricerca con un focus sul settore Bio­High­ Tech che vanta 150 aziende e cinquemila addetti. Grande affluenza in piazza dell'Unità, tutto esaurito per conferenze, dibattiti, lezioni. Sabato si replica con un ricco "menù" T TT L G AMMA T ESTE E T 201

Il peso dell’esperienza Moser e la moglie, assieme alla loro squadra, stanno ora indagando la possibilità che il senso dello spazio sia “innato” o che invece dipenda dalle prime esperienze di vita: «Alcuni gruppi di cellule che fanno parte del sistema si attivano fin dai primi giorni ­ ha spiegato ­, ma altre paiono invece richiedere più tempo. Probabilmente c’è una finestra temporale in cui l’esperienza influisce molto sul nostro sviluppo».

Folla in piazza Unità per il secondo giorno di Trieste Next


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Le intelligenze artificiali Lo scienziato ha parlato poi di un progetto per l’applicazione delle sue scoperte al mondo dell’informatica e della robotica: «Stiamo collaborando con l’università di Monaco per approfondire se sia possibile imparare qualcosa dal cervello nel momento in cui creiamo i computer di domani. Oggi i calcolatori sono velocissimi nel reperire informazioni ma, a differenza del cervello, non riescono ad elaborare le informazioni in parallelo su diversi canali comunicanti tra loro». Il fine del progetto è capire se il sistema possa essere imitato: «L’applicazione di modelli simili in informatica è ancora agli stadi iniziali. L’obiettivo per il momento è riuscire a fare muovere i robot all’interno dello spazio in maniera diversa rispetto a come fanno ora». Ricerca senza limiti Il mondo delle neuroscienze è in continua espansione: sta portando alla nostra concezione del mondo una rivoluzione di portata non dissimile a quella provocata dalla psicanalisi fra Ottocento e Novecento. Moser non pone limiti alle risposte che questo genere di ricerca è in grado di ottenere, e quindi alla possibilità di una spiegazione “integrale” del funzionamento del cervello: «In linea di principio penso che si possa investigare ogni cosa, non ci sono limiti. Ovviamente alcuni problemi sono molto più complicati di altri e non abbiamo ancora i concetti adatti a prenderli in analisi. Ma la mia opinione è che non c’è nulla che non possa essere investigato». ©RIPRODUZIONE RISERVATA SCIENZA

PREMIO NOBEL 28 settembre 2015

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Gli organizzatori esultano e rilanciano Il sindaco Cosolini: «Un grande risultato. E ora pensiamo al 2016 con un programma per le scuole» 28 settembre 2015

Il sindaco di Trieste Roberto Cosolini si frega le mani: «Almeno 40mila persone per una tre giorni di divulgazione scientifica, un grande risultato». In chiusura dell’edizione 2015 di Trieste Next, manifestazione giunta ormai al suo quarto anno di vita, il primo cittadino è convinto che bisogni continuare su questa strada: «Anzi, bisogna ampliare. Oltre a cominciare a lavorare da subito a Trieste Next 2016, il Comune proporrà all’Università e ai centri di ricerca un programma divulgativo nelle scuole triestine». Gli organizzatori hanno trovato molto soddisfacente la risposta del pubblico che ha affollato gli spazi e gli appuntamenti in programma, in tutto almeno un centinaio, con oltre 150 presenze tra relatori nazionali e internazionali. Alle iniziative per le scuole hanno partecipato oltre 2mila studenti delle scuole di ogni ordine e grado, oltre 300 studenti arrivati a Trieste da tutta Italia e 170 giovani volontari a supportare gli sforzi organizzativi dei promotori. «È la


riprova del fatto che il legame fra la divulgazione scientifica e il mondo della scuola porta a risultati proficui», commenta l’assessore comunale all’istruzione Antonella Grim. Sold out per tutti gli appuntamenti proposti dal festival, che quest’anno hanno trovato spazio in diverse sale del palazzo della Regione, al Ridotto del Teatro Verdi, all’auditorium del Revoltella e al teatro Miela. Circa 30mila visitatori, tre quarti del totale, è passato dall’area Talk del “villaggio” allestito in piazza Unità, dove hanno trovato posto anche i trenta stand curati da Università di Trieste (che quest’anno ha raddoppiato la sua presenza con oltre 100 ricercatori e docenti e 170 studenti volontari), Area Science Park, Sissa, Icgeb, Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare ­ sezione di Trieste), Elettra Sincrotrone Trieste, insieme alle mostre e attività di Immaginario Scientifico, Gruppo 78 e Prochild. Il pubblico della manifestazione è arrivato anche da fuori regione e dall’estero: secondo la rilevazione fatta dall’Università di Trieste lo zoccolo duro è composto da triestini con il 72% di presenze totali. Il 7% è composto da stranieri, il 6 % viene dal resto della regione e ancora il 6% dal Veneto e infine il 9% dal resto d’Italia. «Un nuovo successo per la quarta edizione di Trieste Next ­ è il commento a caldo del rettore Maurizio Fermeglia ­ il dato dell’afflusso di pubblico ulteriormente in crescita rispetto alle edizioni precedenti, è la conferma della piena validità della formula della manifestazione». Secondo Fermeglia «il mix di conferenze di specialisti di rilievo e di laboratori in piazza, nonché le iniziative ludiche e di coinvolgimento dei partecipanti all’evento ­ prosegue ­ sembrano essere i fattori vincenti del salone scientifico triestino». Per il rettore ha funzionato anche l’argomento scelto: «Così come il cibo, l’acqua e l’energia, temi affrontati nelle precedenti edizioni di Trieste Next, anche il tema di quest’anno è di interesse globale, trasversale e multidisciplinare. Temi globali come questi non possono trovare risposte che da un’integrazione tra i vari Saperi e dalla collaborazione tra Istituzioni, Università, Enti di ricerca, imprese e cittadini. Integrazione che è oggi un dato di fatto nella realtà cittadina». Per Filiberto Zovico, direttore del festival e editore di VeneziePost «con Trieste Next la città conferma il proprio ruolo di guida di una rete di enti pubblici, istituzioni d’eccellenza, e imprese attive in tutto il territorio del Nordest. Sono oltre 100 le partnership progettuali e di servizio attivate per l’edizione 2015: per questo, Trieste Next si conferma punto di riferimento e best practice per la costruzione di grandi progetti territoriali». (g.tom.) 28 settembre 2015


Sigillo d’Argento per Barbiellini Amidei La Presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, ha conferito il Sigillo d’argento al professor Guido Barbiellini Amidei, già professore ordinario di Fisica generale presso il Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi Trieste, personalità scientifica di spicco nel campo della fisica delle particelle elementari e in quello dell'astrofisica della radiazione cosmica di alta energia

La Presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, ha conferito il Sigillo d’argento al professor Guido Barbiellini Amidei, già professore ordinario di Fisica generale presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi Trieste, personalità scientifica di spicco nel campo della fisica delle particelle elementari e in quello dell’astrofisica della radiazione cosmica di alta energia. «Come ogni anno in occasione di Trieste Next, salone europeo della Ricerca, la Provincia di Trieste conferisce il Sigillo dell’Ente ad una personalità che si è distinta nel campo delle scienze» ha detto Maria Teresa Bassa Poropat. «Barbiellini Amidei con la sua attività accademica e di ricerca, ha raggiunto risultati di assoluta eccellenza nel campo della fisica – ha aggiunto – valorizzando e promuovendo anche a livello internazionale l’importante tradizione scientifica della città di Trieste e del territorio». «Ho trovato a Trieste un terreno ricchissimo sotto il profilo scientifico – ha commentato lo stesso Barbiellini Amidei – con personalità eccezionali quali Margherita Hack e Paolo Budinich e una rete di centri di ricerca di assoluta eccellenza».

lunedì 28 settembre 2015 @ 17:07


Trieste; • per la dedizione e l’impegno profuso a favore dei giovani nei lunghi anni di insegnamento svolto ai massimi livelli prima all’Università degli Studi di Roma e poi dal 1987 all’Ateneo triestino; • per i riconoscimenti e le benemerenze ricevute e la partecipazione a progetti di rilevanza mondiale quali, fra gli altri, Wizard per la fisica dei raggi cosmici, Glast (ora Fermi), telescopio mandato in orbita dalla Nasa ed è Co-PI del satellite dell’ASI Agile, per lo studio dei raggi gamma; • per aver contribuito con le sue opere e azioni allo sviluppo della fisica a Trieste valorizzando e promuovendo l’importante tradizione scientifica triestina contraddistinta dalla presenza di numerosi centri di ricerca di eccellenza oltreché dell’Università degli Studi di Trieste.


Conclusa "Trieste Next 2015", 40 mila persone hanno preso d'assalto piazza Unità Molto soddisfacente la risposta del pubblico che ha letteralmente affollato gli spazi e gli appuntamenti in programma, in tutto almeno un centinaio, con oltre 150 presenze tra relatori nazionali e internazionali. Proposte per tutte le età che hanno trovato grande riscontro da parte dei giovani Redazione · 2 Settembre 2015

tempo di bilanci per la quarta edizione di TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica -promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost, con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – che per tre giorni, da venerdì 25 a domenica 27 settembre, ha invaso il centro cittadino con incontri, dibattiti, lectio, laboratori, attività didattiche e ricreative tutte incentrate sulla ricerca, e sulle biotecnologie in particolare, tema portate di questa edizione titolata BIOLogos – The Future of Life. Trieste Next ha puntato i riflettori su un tema di grande attualità come Il Futuro della Vita, declinandolo nelle sue molteplici sfumature: dal biomedicale al biotecnologico passando per la bio informatica. Ampio spazio è stato dato al ruolo fondamentale delle imprese Bio HighTech del Friuli Venezia Giulia, tra i motori portanti dell’economia regionale, settore in continuo sviluppo che costituisce un cluster unico nel suo genere a livello nazionale. Molto soddisfacente la risposta del pubblico che ha letteralmente affollato gli spazi e gli appuntamenti in programma, in tutto almeno un centinaio, con oltre 150 presenze tra relatori nazionali e internazionali. Proposte per tutte le età che hanno trovato grande riscontro da parte dei giovani e giovanissimi, con oltre 2mila studenti delle scuole di ogni ordine e grado, oltre 300 studenti arrivati a Trieste da tutta Italia e 170 giovani volontari a supportare gli sforzi organizzativi dei promotori. Sold out per tutti gli appuntamenti proposti dal festival, che quest’anno hanno trovato spazio in diverse sale del Palazzo della Regione, al Ridotto del Teatro Verdi, all’Auditorium Revoltella e al Teatro Miela, oltre naturalmente alla frequentatissimaarea Talk del “villaggio” allestito in Piazza Unità, dove hanno trovato posto anche i trenta stand curati da Università di Trieste (che quest’anno ha raddoppiato la sua presenza con oltre 100 ricercatori e docenti e 170 studenti volontari), AREA Science Park,SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICGEB International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste, insieme alle mostre e attività di Immaginario Scientifico, Gruppo 78 e Prochild. La partecipazione complessiva ha ampiamente confermato i numeri della passata edizione, con 40mila visitatori complessivi, suddivisi tra a sottolineare come i temi proposti e l’altissima qualità degli ospiti abbiano suscitato un crescente interesse nel pubblico che ha potuto, ancora una volta, entrare in contatto diretto con l’eccellenza scientifica di una città che con gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di “fermano” a 5.7 ricercatori) è una vera e propria cittàsimbolo della scienza e della conoscenza. Un pubblico arrivato anche da fuori regione e dall’estero: secondo la rilevazione fatta dall’Università di Trieste lo zoccolo duro del pubblico è sicuramente composto da triestini con il 72% di presenze totali, il 7% stranieri, il 6 % dal resto della regione e ancora il 6% dal Veneto e infine il 9% dal resto d’Italia. Nel lanciare l’edizione 2016 di Trieste Next il sindaco di Trieste Roberto Cosolini ha annunciato che il Comune realizzerà un piano di divulgazione scientifica nelle scuole in sinergia


con tutti gli enti di ricerca coinvolti nella manifestazione per fornire maggiori strumenti agli studenti per partecipare sempre più in modo attivo e consapevole alla prossima edizione Per Filiberto Zovico, direttore del festival e editore VeneziePost «la quarta edizione di Trieste Next ha rinsaldato la vocazione di questa manifestazione a essere laboratorio di attivazione del territorio». «Con Trieste Next la città di Trieste conferma il proprio ruolo di guida di una rete di enti pubblici, istituzioni d’eccellenza, e imprese attive in tutto il territorio del Nordest. Sono oltre 100 le partnership progettuali e di servizio attivate per l’edizione 2015: per questo, Trieste Next si conferma punto di riferimento e best practice per la costruzione di grandi progetti territoriali».


Il Sigillo della Provincia di Trieste a Barbiellini Amidei Il docente è co­principal investigator della Missione AGILE dell’ASI. La cerimonia si è tenuta lo scorso 28 settembre 2 S

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Guido Barbiellini Amidei, già professore ordinario di Fisica Generale presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Trieste, ha ricevuto il Sigillo d’argento della Provincia di Trieste nel corso di una cerimonia che si è tenuta il 28 settembre 2015 presso Palazzo Galatti. A conferirgli il prestigioso riconoscimento è stata Maria Teresa Bassa Poropat, Presidente della Provincia, in occasione di Trieste Next , salone europeo della ricerca. Il Sigillo viene assegnato ogni anno ad una personalità che si sia particolarmente distinta in ambito scientifico. Barbiellini Amidei è attualmente co­principal investigator della Missione AGILE dell’Agenzia Spaziale Italiana e vanta una lunga esperienza nel campo della fisica delle particelle elementari e nel campo dell'astrofisica della radiazione cosmica di alta energia. Il docente ha lavorato per lunghi anni presso i laboratori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati, dove ha ideato l'acceleratore DAFNE, tuttora in funzione. Ha proseguito la sua carriera al CERN di Ginevra dove è stato tra i responsabili dell'esperimento DELPHI, presso l'acceleratore LEP, insieme a Paolo Poropat. E' divenuto professore ordinario all'Università di Trieste nel 1987 presso la Facoltà di Ingegneria, dove ha tenuto per molti anni il corso di Fisica Generale. E' stato successivamente direttore della sezione locale dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dal 1991 al 1997. E' stato membro del Consiglio di Amministrazione di ELETTRA all'AREA Science Park dal 1991 al 2001. Recentemente la sua attività di ricerca si è volta allo studio della radiazione cosmica di alta energia e in questo contesto si inquadra il suo impegno come co­PI della Missione AGILE. E’ stato anche tra i membri fondatori dell'esperimento internazionale Fermi della NASA. AGILE e Fermi utilizzano i rivelatori al silicio, proposti per un utilizzo spaziale proprio da Barbiellini Amidei nel 1987. I numerosi studenti e colleghi ne hanno sempre apprezzato il metodo di lavoro e la capacità di 'fare squadra' attorno a progetti comuni seguendo spesso le sue originali intuizioni.


29/09/2015

NEXT..UN MIX DI SUCCESSO E’ tempo di bilanci per la quarta edizione di TRIESTE NEXT, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica – promosso da Comune di Trieste, Università di Trieste e VeneziePost, con la copromozione di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, AREA Science Park, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – che per tre giorni, da venerdì 25 a domenica 27 settembre, ha invaso il centro cittadino con incontri, dibattiti, lectio, laboratori, attività didattiche e ricreative tutte incentrate sulla ricerca, e sulle biotecnologie in particolare, tema portate di questa edizione titolata BIOLogos – The Future of Life. Trieste Next ha puntato i riflettori su un tema di grande attualità come Il Futuro della Vita, declinandolo nelle sue molteplici sfumature: dal biomedicale al biotecnologico passando per la bio informatica. Ampio spazio è stato dato al ruolo fondamentale delle imprese Bio HighTech del Friuli Venezia Giulia, tra i motori portanti dell’economia regionale, settore in continuo sviluppo che costituisce un cluster unico nel suo genere a livello nazionale. Molto soddisfacente la risposta del pubblico che ha letteralmente affollato gli spazi e gli appuntamenti in


Molto soddisfacente la risposta del pubblico che ha letteralmente affollato gli spazi e gli appuntamenti in programma, in tutto almeno un centinaio, con oltre 150 presenze tra relatori nazionali e internazionali. Proposte per tutte le età che hanno trovato grande riscontro da parte dei giovani e giovanissimi, con oltre 2mila studenti delle scuole di ogni ordine e grado, oltre 300 studenti arrivati a Trieste da tutta Italia e 170 giovani volontari a supportare gli sforzi organizzativi dei promotori. Sold out per tutti gli appuntamenti proposti dal festival, che quest’anno hanno trovato spazio in diverse sale del Palazzo della Regione, al Ridotto del Teatro Verdi, all’Auditorium Revoltella e al Teatro Miela, oltre naturalmente alla frequentatissima area Talk del “villaggio” allestito in Piazza Unità, dove hanno trovato posto anche i trenta stand curati da Università di Trieste (che quest’anno ha raddoppiato la sua presenza con oltre 100 ricercatori e docenti e 170 studenti volontari), AREA Science Park, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICGEB International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste, insieme alle mostre e attività di Immaginario Scientifico, Gruppo 78 e Prochild. La partecipazione complessiva ha ampiamente confermato i numeri della passata edizione, con 40mila visitatori complessivi, a sottolineare come i temi proposti e l’altissima qualità degli ospiti abbiano suscitato un crescente interesse nel pubblico che ha potuto, ancora una volta, entrare in contatto diretto con l’eccellenza scientifica di una città che con gli oltre 30 istituti di ricerca e una media di 35 ricercatori ogni 1000 occupati (di gran lunga superiore ai trend europei che di “fermano” a 5.7 ricercatori) è una vera e propria città-simbolo della scienza e della conoscenza. Un pubblico arrivato anche da fuori regione e dall’estero: secondo la rilevazione fatta dall’Università di Trieste lo zoccolo duro del pubblico è sicuramente composto da triestini con il 72% di presenze totali, il 7% stranieri, il 6 % dal resto della regione e ancora il 6% dal Veneto e infine il 9% dal resto d’Italia. «Un nuovo successo per la quarta edizione di Trieste Next» – è stato il commento a caldo del rettore Maurizio Fermeglia, secondo il quale – «il dato dell’afflusso di pubblico ulteriormente in crescita rispetto alle edizioni precedenti, è la conferma della piena validità della formula della manifestazione». «Il mix di conferenze di specialisti di rilievo e di laboratori in piazza, nonché le iniziative ludiche e di coinvolgimento dei partecipanti all’evento – ha proseguito il rettore – sembrano essere i fattori vincenti del salone scientifico triestino. La manifestazione è anche caratterizzata dalla focalizzazione su di un tema specifico: così come il cibo, l’acqua e l’energia, temi affrontati nelle precedenti edizioni di Trieste Next, anche il tema di quest’anno è di interesse globale, trasversale e multidisciplinare. Temi globali come questi non possono trovare risposte che da un’integrazione tra i vari Saperi e dalla collaborazione tra Istituzioni, Università, Enti di ricerca, imprese e cittadini. Integrazione che è oggi un dato di fatto nelle realtà cittadina». «Questi numeri riempiono di soddisfazione e testimoniano come questo evento avvicini Città e Scienza. Trieste Next ha messo in evidenza quello che dobbiamo fare quando si parla di Energia. Così come per gli argomenti al centro delle due precedenti edizioni, è necessario continuare a procedere con un approccio trasversale e multidisciplinare. Temi globali come questi non possono trovare risposte che da un’integrazione tra i vari Saperi e dalla collaborazione tra Istituzioni, Università, Enti di ricerca, imprese e cittadini. In questo senso il sogno di Budinich può essere completato proprio grazie alla traduzione dell’enorme potenziale scientifico presente sul nostro territorio in competenze fruibili dal tessuto industriale a dalla collettività in modo tale che i risultati dell’innovazione portino benefici concreti a tutti» – ha concluso il rettore Fermeglia,


ha concluso il rettore Fermeglia, Nel lanciare l’edizione 2016 di Trieste Next il sindaco di Trieste Roberto Cosolini ha annunciato che il Comune realizzerà un piano di divulgazione scientifica nelle scuole in sinergia con tutti gli enti di ricerca coinvolti nella manifestazione per fornire maggiori strumenti agli studenti per partecipare sempre più in modo attivo e consapevole alla prossima edizione L’assessore Antonella Grim ha rilevato come «Trieste Next sia ormai una vera e propria “palestra” per le nuove generazioni, un laboratorio di studio per chi si vuole avvicinare alla ricerca scientifica: le scuole hanno risposto con un entusiasmo corale alle proposte che l’Area Educazione del Comune ha messo a disposizione dei giovani e giovanissimi studenti, con oltre 2000 adesioni ai laboratori–gioco, alle dimostrazioni e agli esperimenti realizzati per loro grazie alla collaborazione degli Enti partner». Per Filiberto Zovico, direttore del festival e editore VeneziePost «la quarta edizione di Trieste Next ha rinsaldato la vocazione di questa manifestazione a essere laboratorio di attivazione del territorio». «Con Trieste Next la città di Trieste conferma il proprio ruolo di guida di una rete di enti pubblici, istituzioni d’eccellenza, e imprese attive in tutto il territorio del Nordest. Sono oltre 100 le partnership progettuali e di servizio attivate per l’edizione 2015: per questo, Trieste Next si conferma punto di riferimento e best practice per la costruzione di grandi progetti territoriali».


Trieste Next: de Blok ha presentato Buurtzorg, una rivoluzione innovativa nell'assistenza infermieristica All'interno del Salone Europeo per la Ricerca Scientifica "Trieste Next" svoltosi nel capoluogo carsico dal 24 al 27 settembre scorsi, è stato presentato un progetto olandese di grande interesse per l'infermieristica.

In una tavola rotonda con la Presidente della Regione (Debora Serracchiani), il Sindaco di Trieste (Roberto Cosolini) e il Rettore dell'Università (Maurizio Fermaglia) l'ideatore di "Buurtzorg", l'olandese de Blok, ha parlato del progetto nato nel 2007 che ha rivoluzionato l'assistenza infermieristica nel suo Paese. Si tratta di una rete assistenziale a gestione interamente infermieristica che coinvolge oltre 6500 infermieri, organizzati in team di 12 unità ciascuno dei quali ha in carico un'area di 10000 persone, che eroga l'assistenza sanitaria infermieristica a 360°. Un sistema basato su Jos de Blok – Director, Buurtzorg Netherlands un'architettura informatica gestita da un ufficio centrale di 30 persone che ha consentito di ottimizzare le risorse aumentando la qualità dei servizi e riducendone sensibilmente i costi. E' stato calcolato che il costo pro­capite dell'assistenza infermieristica è diminuito del 40%, il che ha generato un circuito virtuoso di reinvestimenti e di miglior trattamento economico per gli operatori, tutti multi­specializzati. Un modello sicuramente interessante ed innovativo, che è valso per de Blok la prestigiosa RSA Albert Medal per l'innovazione e che merita attenzione anche da parte di Paesi che, come il nostro, sono molto restii all'introduzione e all'implementazione delle nuove frontiere dell'informazione e della tecnologia nella gestione dei processi sanitari e assistenziali.

di Chiara D'Angelo

Pubblicato il 29/09/2015

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