Susanna Baumgartner, Fabio Mantegna Resto
la c.
Questo libro è pubblicato da
la centrale edizioni un nome collettivo senza scopo di lucro, fondato in sud Europa nel 2018 no ISBN printed in Italy
cbnd f www.la-c.tk books@la-c.tk
La collana
la c. è realizzata con il supporto della Fondazione Lac o Le Mon vol. 14, novembre 2018 stampato in 70 copie
Frammenti, collage con ciò che era scartato e dimenticato. Non ho mai dimenticato alcuni versi dai Canti Pisani di Ezra Pound: “Quello che veramente ami rimane, il resto è scorie / Quello che veramente ami non ti sarà strappato / Quello che veramente ami è la tua vera eredità” (LXXXI). Considerare proprio quelle scorie che restano e che sono uno scarto? Quello che non ho amato può essere amato come frammento che diventa altro dalla sua origine. Un incontro mancato che riaffiora e assume un’altra forma, un altro inizio. Un titolo può essere Resto: da quel che resta e rimane, scartato ma non buttato. Traccia di un resto. Può significare anche resto perché rimango, non me ne vado. Non sarò resto da dimenticare; sarò memoria di un resto/ scarto. Un libro unico che sarà visto solo dopo essere stato fotografato. Restano solo immagini di quei frammenti che hanno creato il libro. Il resto fa la differenza. Questo resto fa la differenza. Una poetica del frammento, per quel che ho intensamente amato in Montale, in Ossi di seppia. Il mio amore per la musica e la musicalità delle parole che riesco a esprimere solo attraverso il silenzio. Resto è ciò che rimane di un tutto a cui è stata tolta o è venuta meno una parte per consunzione, guasto, distruzione o altro ancora. Giocare con i resti. Impegnarsi fino al limite, nei limiti di quanto resta. I resti diurni di un sogno. Associazioni libere. Il resto di una divisione. Ciò che rimane da fare o da dire per completare qualcosa. Sì, mi occuperò del resto. Dei resti dimenticati. Salma, reliquia, spoglia, ceneri. Del resto, ciò che avanza resta. S.B.
Resto di Susanna Baumgartner e Fabio Mantegna Susanna ha dato a Fabio carta bianca per fotografare un suo libro d’artista in copia unica, nato solo da scarti. L’ha tenuto quasi un anno portandolo con sÊ nei suoi viaggi. Molto interessante che sia finito non lontano da Tripi, luogo di un suo nobile bisnonno che aveva proprio quel cognome Grazie a Nicola Soldini
vol. 14, 2018