Notiziario della Marina Gennaio 2020

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In questo inizio 2020 ci ritroviamo a tirare le somme dell’anno appena trascorso e a guardare, con determinazione, alle sfide che ci riserva il futuro. Il 2019 è stato un anno denso di attività per la Marina militare. In parte, dal mese di giugno, lo abbiamo vissuto insieme nel mio attuale incarico al vertice della Forza armata. In uno dei miei primi impegni, a Livorno con gli allievi dell’Accademia navale in partenza per la campagna estiva, ho messo l’accento sull’importanza della formazione, convinto che, per rispondere efficacemente alle nuove sfide, i nostri giovani debbano essere adeguatamente formati e soprattutto preparati all’ambiente operativo che li attende nella futura vita professionale: il mare. E proprio sul mare si gioca una partita importante per il nostro Paese, per la sua sicurezza e il suo benessere; una partita nella quale la Marina militare svolge un ruolo da protagonista in settori di portata strategica: la protezione

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delle fonti e dei canali di approvvigionamento, la salvaguardia dell’ambiente marino, il contrasto al terrorismo, alla pirateria, ai traffici illeciti. Nel Mediterraneo operiamo attraverso il dispositivo Mare sicuro, con attività di deterrenza e contrasto alle organizzazioni criminali; altra importante attività d’intervento, in un settore sensibile della nostra economia, è la Vigilanza pesca che ha da poco compiuto 60 anni; come parte integrante dell’operazione Atalanta, abbiamo poi il compito di contrastare gli atti di pirateria nel Corno d’Africa. Senza dimenticare gli altri teatri di operazione sotto l’egida dell’Unione europea, delle Nazioni unite e della NATO, nel cui ambito è necessario rafforzare le sinergie. Inoltre dobbiamo essere pronti a elaborare, nel Golfo di Guinea, una forma di presenza per assicurare la sicurezza marittima oggi a rischio, a discapito di interessi nazionali. Anche l’impegno in Artico e il coinvolgimento nelle iniziative scientifiche nazionali in Antartide, rappresentano


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sfide affascinanti e prioritarie per il Paese che impegnano la Forza armata in maniera costante. La nostra visione strategica non può che essere quella di una Marina militare orientata a sostenere l’impegno nazionale e internazionale per fronteggiare le sfide della pace e della sicurezza. A tale proposito è essenziale ricordare che il rinnovo della flotta, grazie alla legge navale del 2014 promossa dall’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, ci consente di rimanere allineati, sul piano dello strumento militare, a una tendenza ormai generalizzata nel Mediterraneo allargato dove stiamo assistendo a un diffuso rafforzamento navale come non accadeva da molto tempo. Il processo di ammodernamento della Squadra navale prosegue: nel 2019 sono state varate la fregata Spartaco Schergat e l’unità anfibia multiruolo Trieste, la più grande della flotta, mentre sono andate in dismissione le due corvette Chimera e Driade, la fregata Euro e il pattugliatore d’altura Aviere, seguite dalle navi dragamine Astice, Murena e Porpora. Quest’anno assisteremo, invece, all’ultimo ammaina bandiera di nave Scirocco mentre ci sarà il varo della FREMM Bianchi e del pattugliatore polivalente d’altura Francesco Morosini, arrivi importanti che consentiranno ai nostri marinai di continuare a operare con mezzi all’avanguardia. L’impegno cardine del 2020 è la realizzazione della capacità portaerei con velivoli di 5^ generazione, attraverso la certificazione di nave Cavour negli Stati Uniti e l’imbarco dei primi velivoli F-35B. Tuttavia una Marina militare all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte non può prescindere dal mantenimento del personale, sia militare che civile, su livelli adeguati e senza dimenticare l’esigenza di assicurare un turnover del personale. La situazione odierna vede un organico, impegnato su moltissimi fronti, sempre più esiguo. La tutela dell’ambiente marino, tema che ci è particolarmente caro, non resterà senza il nostro contributo nell’ottica di una Flotta verde ispirata a scelte di sostenibilità ambientale: dai combustibili alternativi alle misure di energy saving, passando per tecnologie di eco design e ship recycling. Vogliamo, inoltre, essere sempre più una Marina attenta e proiettata verso il sociale, verso i meno fortunati; per questo motivo collaboriamo con ONLUS e associazioni per sostenere chi vive in condizioni di disagio psichico ed emotivo, per realizzare interventi chirurgici, correttivi di malformazioni e svolgiamo attività a bordo di imbarcazioni a vela a favore di persone affette da disabilità. Questo impegno non è solo doveroso ma è soprattutto fonte di arricchimento reciproco e ci auguriamo che contribuisca a far crescere sempre più la fiducia dei

cittadini verso la nostra Forza armata. Una peculiarità della Marina, è bene ricordarlo, è quella di fare diplomazia navale. Noi soli siamo in grado di proiettare all’estero il meglio della nostra gioventù per creare, in base a quanto ci chiede il nostro Paese, occasioni di scambio e di commercio. Per i canali internazionali passa la cooperazione in tema di sicurezza che si sviluppa attraverso il supporto addestrativo, la consulenza e l’assistenza a favore di altre Marine e realtà istituzionali che operano nella dimensione marittima. Nell’ambito della Naval Diplomacy, un impegno di portata straordinaria attende la nostra nave scuola Amerigo Vespucci, l’orgoglio della nostra marineria che il prossimo 20 marzo partirà per una campagna navale di 18 mesi che la porterà a fare il giro del mondo toccando Paesi lontani dove far conoscere l’Italia in eventi sociali e culturali di rilievo internazionale. La forza della Marina risiede anche nelle nostre tradizioni, negli ideali che abbiamo perseguito e che vanno fatti conoscere. Sì, il nostro mestiere ci porta lontano, le nostre navi vanno oltre l'orizzonte e le nostre donne e i nostri uomini lavorano con dedizione, ma lontano dai riflettori. La mancanza di visibilità è una lacuna che abbiamo bisogno di colmare. E la promozione della Forza armata è ancora più necessaria nell’attuale contesto geopolitico; viviamo infatti una fase storica di forte accentuazione della dimensione strategica del mare: attori globali sono oggi impegnati in una corsa per acquisire posizioni di preminenza nel cosiddetto Mediterraneo allargato che si estende dal Mar Rosso al Mare Arabico, fino al Golfo di Guinea, aree di nostro primario interesse in quanto porte d’accesso al bacino del Mediterraneo e arterie essenziali del commercio internazionale tra l’Europa e l’Asia. Non dimentichiamo che viaggia via mare l’80% delle nostre merci, che abbiamo l’11esima flotta mercantile al mondo e la terza flotta peschereccia d’Europa con 60.000 addetti del settore; è evidente che per l’Italia è di primaria importanza proteggere e preservare il mare. L'Italia non può esimersi dal giocare un ruolo importante sul mare, per agire a tutela del libero movimento delle merci e dei suoi legittimi interessi strategici; ha quindi bisogno di una Marina affidabile, addestrata, pronta a raccogliere le nuove sfide. La Marina deve essere pronta a far parte di un consesso che impone determinati ritmi che devono essere sostenuti dal nostro Sistema paese, per essere all’altezza dei nostri partner e del livello di ambizione che abbiamo. Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di Stato Maggiore della Marina

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di Antonio Cosentino

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L’anno appena concluso è stato intenso e ricco di impegni per la Marina militare. Lo abbiamo raccontato attraverso le pagine del Notiziario della Marina, proiettato verso il futuro con lo stesso spirito dinamico di una Forza armata lanciata verso le sfide di domani. L’intensa attività dei mesi passati, fatta di operazioni internazionali, di esercitazioni e di addestramento, ha visto una Marina impegnata in prima linea nella tutela della sicurezza e degli interessi nazionali, con sempre maggiore vocazione internazionale, sempre più interlocutrice autorevole e protagonista. In questo numero di inizio anno, abbiamo ripercorso le rotte delle nostre navi, nei loro impegni nazionali e internazionali, e abbiamo ricordato gli eventi più significativi, provando a restituire, mese per mese ogni immagine, ogni emozione di questa meravigliosa avventura vissuta insieme. Quando le intense emozioni suscitate dalla lettura di un testo o da una bella immagine si combinano tra loro, al fascino senza tempo del mare e delle navi, si può creare una splendida alchimia. In questo, come del resto in tutti i numeri, tutto homemade, proviamo a trasmettervi quello spirito d’avventura e poesia marinaresca che solo chi va per mare conosce e che prende forma tutte le volte che si spiegano le proprie vele verso nuovi orizzonti.Tutto questo è raccontato in queste pagine, sintesi di un anno di impegno e cambiamenti.


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SOMMARIO

Il Notiziario della Marina è una testata giornalistica mensile fondata nel 1954

Gennaio

Registrazione: Tribunale di Roma n.396/1985 dell’ 8 agosto 1985

2020

Proprietà Ministero della Difesa Editore Ministro della Difesa Marina Militare - Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione

DIRETTORE RESPONSABILE Antonio COSENTINO

1 REDAZIONE

Il punto del capo di Giuseppe Cavo Dragone

Luciano REGINA, Pasquale PRINZIVALLI, Emanuele SCIGLIUZZO, Marina VIOLA D IREZIONE E R EDAZIONE Marina Militare - Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione Notiziario della Marina - piazza della Marina, 4 - 00196 Roma - tel. 06.3680.5556 mail: notiziario.marina@gmail.com segreteria e abbonamenti tel. 06.36806318 partita iva: 02135411003

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L’editoriale di Antonio Cosentino

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Gennaio di Antonio Cosentino

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Febbraio di Luciano Regina

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PER LA COLLABORAZIONE

La collaborazione è aperta a tutti, gli elaborati, inediti ed esenti da vincoli editoriali, esprimono le opinioni personali dell’autore, che ne assume la responsabilità. La Direzione si riserva il diritto di dare agli articoli il taglio editoriale ritenuto più opportuno. Gli articoli, concordati con il Direttore, dovranno essere corredati di foto (formato .tif o .jpg, di dimensioni minime 18 x 13 cm, con risoluzione a 300 dpi) e didascalie esplicative; gli elaborati dovranno essere redatti evitando l’uso di acronimi, che eventualmente vanno esplicitati. L’accoglimento degli articoli o proposte di collaborazione non impegnano la Direzione alla pubblicazione nè alla retribuzione.

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Maggio di Emanuele Scigliuzzo

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Le modalità di sottoscrizione sono: - versamento di € 20,00 con bollettino postale CCP 001028881603 oppure - bonifico bancario - codice IBAN IT26G0760103200001028881603 intestati a Difesa Servizi s.p.a. con la causale: abbonamento al Notiziario della Marina. Effettuato il pagamento è necessario inviare copia via mail a: notiziario.marina@gmail.com oppure per fax al numero 06.36803396, con i dati completi (nome, cognome, indirizzo, telefono, codice fiscale e mail).

Aprile di Pasquale Prinzivalli

© Tutti i diritti sono riservati.Testi e foto non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione del Direttore. COME ABBONARSI

Marzo di Marina Viola

Giugno di Antonio Cosentino

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Luglio Agosto di Luciano Regina

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Settembre di Marina Viola

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Ottobre di Pasquale Prinzivalli

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Novembre di Emanuele Scigliuzzo

Stampa: Fotolito Moggio srl, Villa Adriana - Tivoli chiuso in redazione il 22 dicembre 2019

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Dicembre di Antonello Lorusso

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Giuramento in Accademia navale di Giuseppe Lucafò

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di Antonio Cosentino Nave San Giusto in navigazione durante l’esercitazione Gruflex 2019.

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l 2019 si apre dedicando ampio spazio all’attività operativa della Marina militare. Nella storia di copertina del mese di gennaio raccontiamo la partecipazione della nostra Forza armata all’addestramento aeronavale spagnolo Gruflex: un battaglione rinforzato della Brigata Marina San Marco, imbarcato su nave San Giusto, ha simulato un assalto con carri anfibi e

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con gli elicotteri imbarcati. Nel frattempo, nave Margottini salpava per la campagna navale MoMa nell’area mediorientale e la fregata Alpino assumeva il compito di unità di bandiera dell’operazione Mare sicuro. Tra le novità di questo mese anche l’arrivo di 12 nuovi incursori al COMSUBIN e l’emozionante varo di nave Spartaco Schergat.


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Operazione Mare sicuro avvicendamento al Comando tattico A bordo di nave Carabiniere, ormeggiata nella stazione navale Mar Grande di Taranto, il contrammiraglio Flavio Biggi ha ceduto il comando tattico dell’operazione Mare sicuro all’ammiraglio di divisione Aurelio De Carolis. Nell’occasione la fregata europea multi missione Alpino ha assunto il ruolo di

La FREMM Carlo Margottini in Campagna MOMA Nave Margottini, FREMM della Marina militare varata nel 2013, è salpata il 17 gennaio 2019 da La Spezia per la campagna navale in Medio Oriente e Mar Arabico (MoMa), regione con cui l’Italia intrattiene importanti rapporti diplomatici e commerciali. La Campagna, finalizzata a svolgere attività di presenza e sorveglianza a tutela delle linee di traffico marittimo di interesse nazionale, è stata anche l’occasione per promuovere il Sistema paese grazie al supporto di importanti partner dell’industria nazionale della Difesa (Fincantieri, Leonardo, MBDA ed Elettronica).

Innovare e sperimentare al Comando subacquei e incursori La sperimentazione è di casa al COMSUBIN. Il raggruppamento subacquei e incursori della Marina militare possiede infatti un Ufficio studi che si occupa di sviluppare e perfezionare mezzi, armi ed equipaggiamenti, sia subacquei che di superficie, necessari a soddisfare le particolari esigenze operative degli incursori e palombari. Le sperimentazioni si svolgono seguendo un rigido protocollo di studio. Questa particolare capacità di studio nasce nel 1941 con l’istituzione del centro subacqueo il cui obiettivo era studiare i problemi tecnici legati alla vita dell’uomo sott’acqua. N OT I Z I A R I O

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unità di bandiera dell’operazione. Al termine della cerimonia di avvicendamento l’ammiraglio De Carolis si è diretto a bordo della fregata Alpino con la quale ha, quindi, lasciato Taranto alla volta del Mediterraneo Centrale. Mare sicuro, l’operazione della Marina militare che si occupa di sicurezza marittima, è stata avviata nel 2015 e da quattro anni garantisce la presenza, sorveglianza e deterrenza 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno a protezione degli interessi strategici nazionali.

Il basco verde a dodici nuovi incursori Dodici nuovi incursori della Marina militare, dopo un impegnativo percorso selettivo, hanno ricevuto l’agognato basco verde alla presenza del capo di Stato Maggiore della Marina. Si aggiungono così alla componente delle Forze speciali della Marina militare. La cerimonia si è svolta il 18 gennaio 2019 nella storica base del Varignano, a La Spezia, sede del Raggruppamento subacquei e incursori “Teseo Tesei”. I nuovi incursori si sono potuti togliere il cappello da allievo per indossare il basco verde mentre ognuno di questi passaggi veniva segnato, come da tradizione, dallo scoppio di una piccola carica esplosiva.

Il varo di nave Spartaco Schergat La fregata Spartaco Schergat è stata varata il 26 gennaio 2019 nei cantieri di Riva Trigoso, a Sestri Levante. Nona di dieci FREMM commissionate a Fincantieri nell’ambito del piano di cooperazione internazionale italo-francese, coordinato dall’organizzazione congiunta per la cooperazione europea in materia di armamenti (OCCAR), l’unità sarà consegnata nel 2020 dopo un anno di allestimento nello stabilimento di Muggiano, a La Spezia. Nave Schergat, come le altre FREMM, è in grado di svolgere ruoli sia prettamente militari che a supporto della collettività.

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di Luciano Regina Augusta (SR) L’inizio della 283^ sessione della Scuola di comando navale per 14 tenenti di vascello. (foto di Corrado Carrubba)

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l numero di febbraio dedica la sua copertina ai 14 tenenti di vascello che hanno preso parte alla 283esima sessione della Scuola di comando navale di Augusta. Gli ufficiali, provenienti da realtà operative della Marina di diverse parti d’Italia, hanno affrontato il percorso addestrativo necessario per poter esercitare il loro primo comando

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navale. Sempre parlando di sfide, percorsi addestrativi e traguardi raggiunti, ampio spazio è dedicato alla consegna dei baschi ai nuovi palombari e agli uomini della Brigata Marina San Marco. Per concludere, un focus sul XXI corso di medicina di combattimento che si è concluso con una realistica esercitazione del personale sanitario di Marina.


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Esercitazione FANAL 2019 Finalizzata al reintegro nella flotta navale francese, dopo i lavori di rinnovamento, della portaerei Charles de Gaulle, l’esercitazione navale FANAL 2019 ha visto la partecipazione di unità provenienti, oltre che dall’Italia, anche da Stati Uniti e Spagna. Riunitesi nella base francese

di Tolone, queste hanno formato la task force 473. L’attività addestrativa, che aveva come obiettivo la protezione tridimensionale di un gruppo di portaerei, ha visto protagonisti i cacciatorpedinieri USS Donald Cook e Caio Duilio, la fregata spagnola Cristobal Colòn e due FREMM: l’italiana nave Carabiniere e la francese Provence. Poi c’erano le rifornitrici francesi Marne e Var, un sottomarino d’attacco nucleare e oltre trenta velivoli.

Nelle due settimane di addestramento sono state testate e verificate tutte le principali forme di lotta sul mare e dal mare, con difficoltà crescente, per stimolare i processi di pianificazione e svolgimento delle missioni. L’attività FANAL 2019 ha consentito alle unità della task force 473 e al personale di bordo di mantenere standard elevati di interoperabilità e integrazione delle forze nazionali e NATO per la sicurezza marittima europea.

Benvenuti ai nuovi palombari della Marina In occasione del 170esimo anniversario della fondazione della prima Scuola palombari a Genova, il 24 luglio del 1849, undici nuovi palombari della Marina hanno ricevuto il basco il 15 febbraio 2019 nel corso di una cerimonia tenutasi presso la sede del COMSUBIN al Varignano (La Spezia). Il brevetto è arrivato al termine del corso ordinario palombari 2018, un intenso periodo formativo durato circa 10 mesi. Entrare nel Gruppo operativo subacquei (GOI) significa far parte di una eccellenza nell’ambito della difesa nazionale che impiega le sue capacità oltre il campo militare, verso attività a favore della collettività in ambito sanitario, scientifico e sociale. I palombari sono spesso chiamati, infatti, a intervenire in complesse operazioni di Protezione civile. N OT I Z I A R I O

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Esercitazione OASIS 2019 La ricerca e il soccorso marittimo (SAR), la sorveglianza e il controllo del traffico marittimo, il contrasto alle attività illecite in mare, la ricerca e rimozione di ordigni esplosivi rinvenuti sul fondale marino, il controllo del danno e la difesa passiva; su tutti questi aspetti si è concentrata l’esercitazione bilaterale OASIS 2019, svolta in cooperazione tra la Marina militare italiana e quella tunisina. Nave Comandante Cigale Fulgosi e un elicottero SH 212 imbarcato sono stati i mezzi messi in campo dalla Marina italiana. L’iniziativa si inserisce in un programma di partnership che ha lo scopo di rafforzare la cooperazione internazionale come risposta alle rinnovate sfide che interessano lo scacchiere strategico del Mediterraneo.

XXI corso di Medicina di combattimento Si è concluso con una complessa esercitazione, presso il campo di addestramento di Massafra, il XXI corso di Medicina di combattimento che ha coinvolto il corpo sanitario della Marina militare. Erano 15 i partecipanti, tra ufficiali e sottufficiali, cui è stato chiesto di applicare una serie di procedure sanitarie in condizioni di stress psico-fisico.

I nuovi Leoni del San Marco Il 15 febbraio 2019, a Brindisi, è avvenuta la cerimonia di consegna dei baschi ai nuovi fucilieri di Marina, allievi frequentatori del 16esimo corso di abilitazione anfibia. La cerimonia si svolge ogni anno al termine di un periodo di formazione estremamente impegnativo sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico. Una volta entrati a far parte della famiglia dei Leoni del San Marco, i fucilieri hanno ulteriori possibilità di crescita attraverso l’acquisizione di altre specializzazioni, frequentando corsi sia in Italia che all’estero. Sono diversi, insomma, i percorsi e le possibilità che si prospettano a un fuciliere di Marina e che sono necessari per rendere questo corpo speciale sempre pronto a intervenire, in ogni tipo di situazione e per qualunque esigenza.

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di Marina Viola

sattamente 100 anni fa la città di Venezia conferiva il nome del proprio santo patrono al Battaglione San Marco per il coraggio e il valore dimostrati nella difesa della Laguna tra il 1917 e il 1918. Il battaglione divenne poi reggimento e oggi quel legame tra la Serenissima e la Brigata Marina San Marco è più forte che mai. La Marina militare

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100 anni dal conferimento del nome e concessione del simbolo del Leone Alato alla Brigata Marina San Marco.

ha voluto ricordarlo con una serie di attività, dal concerto della banda musicale a una mostra di cimeli, per concludersi con una cerimonia in piazza San Marco. Non c’è solo la nostra componente anfibia nel numero di marzo ma tanto spazio è dedicato alle numerose attività addestrative del periodo e ai nuovi brevetti nelle forze aeree della Marina.

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Operazione Mare sicuro Il primo marzo 2019 l’ammiraglio Angelo Virdis assumeva il comando tattico dell’operazione Mare sicuro (OMS). A passare il testimone è l’ammiraglio Aurelio De Carolis nel corso di una cerimonia avvenuta a Civitavecchia, a bordo del cacciatorpediniere Caio Duilio, alla presenza del comandante in capo della Squadra navale. Dall’inizio di gennaio 2018 i compiti di Mare sicuro comprendono un sostegno tecnico e logistico alla Marina militare della Libia e alla sua Guardia costiera, assicurato dalla presenza di una unità ausiliaria nel porto di Tripoli. Le attività si svolgono in collaborazione con le operazioni Sophia, dell’Unione europea, e Sea Guardian della NATO ottimizzando in questo modo la capacità di sorveglianza.

Esercitazione Dynamic Manta

L’esercitazione multinazionale Dynamic Manta 2019 si è svolta nel mediterraneo centrale, a largo delle coste siciliane, con la partecipazione di mezzi provenienti dalle Forze armate di Italia, Grecia, Regno Unito di Gran Bretagna, Spagna, Turchia, Canada, Francia, Germania e Stati Uniti. A rappresentare l’Italia è stata la fregata multi missione Alpino, insieme con il sommergibile Scirè e gli elicotteri del 3° Gruppo di base nella stazione elicotteri di Catania (Maristaeli Catania). Ad assicurare il supporto logistico agli assetti coinvolti sono state poi la base navale di Augusta e quella aerea di Sigonella. L’esercitazione è stata un’eccellente opportunità addestrativa per i Paesi NATO, volta a garantire l’interoperabilità tra forze aeree, di superficie e subacquee nella lotta anti-sommergibile. L’obiettivo è stato quello di fornire la possibilità di esercitarsi in uno scenario addestrativo a difficoltà crescente, dalla bassa all’elevata complessità, determinato dalla interoperabilità costante tra le forze di superficie, subacquee e aeree appartenenti a diversi Paesi. N OT I Z I A R I O

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Addestramento in alta quota Woodex 19-I è una esercitazione internazionale che ha visto addestrarsi, nell’area montana di Camigliatello Silano - sulla Sila Grande in provincia di Cosenza - gli uomini del 2° Battaglione Assalto Venezia della Brigata Marina

San Marco.All’attività hanno preso parte anche 40 marines dello United States Marine Corp e 12 fanti di Marina della spagnola Sereco Seccion de Reconocimento. Le attività hanno incluso: pattuglie montane appiedate con uso delle ciaspole, soste operative in igloo di fortuna, movimento di squadra in cordata, orientamento topografico, attraversamento di

guadi con corde sospese e recupero di personale ferito con tecniche alpinistiche. L’ambiente (montagna innevata) ha reso l’esercitazione una attività di altissimo livello addestrativo, una novità soprattutto per i marines americani mentre Italia e Spagna già da anni si addestrano insieme grazie alla creazione della Spanish italian landing force (SILF).

Benvenuti ai nuovi specialisti e operatori di volo Con la cerimonia di consegna di dieci nuovi brevetti, le forze aeree della Marina e della Guardia costiera si sono potute arricchire di altrettante figure di giovani specialisti di elicottero e operatori di volo. Il brevetto è arrivato al termine di un impegnativo percorso formativo, durato un anno, nel corso del quale i partecipanti, in base alla specializzazione, si sono cimentati con esercitazioni di attività manutentiva, corsi per l’abilitazione al recupero di naufraghi e per le missioni in volo. I neo brevettati, ora entrati nella famiglia dell’aviazione navale, sono quindi stati destinati presso i Gruppi di volo operativi delle forze aeree della Marina militare e della Guardia costiera.

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di Pasquale Prinzivalli Livorno, 24 aprile 2019. Lo yacht da regata della Marina militare “Stella Polare” in navigazione durante la SVIANCL 2019. (foto Fabio Taccola)

d aprile la Difesa ha dedicato alla Marina militare il terzo evento del ciclo denominato “Difesa collettiva” per far conoscere compiti, funzioni e prossime sfide nello specifico settore marittimo e per coinvolgere la collettività nel mondo della Marina militare, favorendo al tempo stesso la cultura della difesa e della sicurezza. Nel frattempo a Muggiano, a La Spezia, Fin-

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cantieri ha consegnato alla Marina militare nave Marceglia, l’ottava delle dieci FREMM commissionate. A Taranto 24 giovani marinai, al termine del percorso formativo per aspiranti sommergibilisti, hanno conseguito l’agognato brevetto. La Settimana velica internazionale Accademia navale e Città di Livorno si è conclusa e ha visto la partecipazione di oltre 1000 regatanti.

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Consegnata alla Marina nave Antonio Marceglia Consegnata il 16 aprile alla Marina presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano (La Spezia), la fregata multiruolo Antonio Marceglia. L’unità è l’ottava delle dieci FREMM (Fregate europee multimissione) commissionate a Fincantieri nell’ambito dell’accordo di cooperazione internazionale italo-francese. L’unità è progettata per raggiungere una velocità massima di 27 nodi, può accogliere fino a 200 persone, ha una lunghezza di 144 metri e un dislocamento, a pieno carico, di 6.700 tonnellate. Rappresenta un’eccellenza tecnologica, contribuisce in modo determinante a svolgere i compiti assegnati alla Marina militare ed è in grado di garantire un alto grado di flessibilità e capacità di operare nei più svariati scenari.

Mostra: La Marina italiana al Polo Nord E’ stata inaugurata la mostra “La Marina italiana al Polo Nord, dal Duca degli Abruzzi alla Spedizione High North”, aperta al pubblico per tutto il mese di aprile a Palazzo San Giorgio, a Genova. Patrocinata dalla Regione Liguria, dal Comune di Genova, dalla Soprintendenza archeologica Belle arti e Paesaggio della Liguria e dall’Autorità portuale, che la ospita nella sua sede, essa racconta quale sia stato, e sia, il contributo della Marina militare per la conoscenza del-

l’Artico e la ricerca scientifica. L’esposizione si articola in tre sezioni dedicate rispettivamente all’impresa del Duca degli Abruzzi, alle spedizioni di Umberto Nobile nel 1928 - cui la Forza armata partecipò con l’invio della nave Città di Milano - e al programma High North. Importante, in tutte e tre le occasioni, l’apporto dell’Istituto idrografico che ha tarato e fornito gli strumenti nonché le competenze scientifiche.

“La tana dei delfini”: io sommergibilista Si è svolta a Taranto il 17 aprile, presso il Comando flottiglia sommergibili (COMFLOTSOM), la cerimonia di consegna dei brevetti da sommergibilista per ventiquattro giovani marinai al termine del tirocinio basico sommergibili. Diventare sommergibilista significa vivere una professione appassionante a bordo di mezzi tecnologicamente avanzati. Si può diventare sommergibilista della Marina militare frequentando l’Accademia navale di Livorno e le scuole sottufficiali, oppure partecipando al concorso per Volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1), pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, che permette di accedere direttamente alla Scuola sommergibili. N OT I Z I A R I O

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Settimana velica Accademia navale e Città di Livorno Si è conclusa a fine aprile la Settimana velica internazionale Accademia navale e Città di Livorno, evento che ha visto la partecipazione di 12 diverse classi di regata ORC/IRC,Tridente 16, Optimist, Laser, Hansa 303, Vele Latine, 2.4 Mr, Martin 16, J24, Asso Bug, Windsurf e Vele d’epoca. La regata è tra gli appuntamenti più significativi nel panorama degli eventi nazionali e internazionali. I circoli velici al fianco dell’Accademia per l’organizzazione dell’evento sono stati 10, oltre 1000 i regatanti dei quali 81 appartenevano a 26 accademie in rappresentanza di Paesi esteri di quattro continenti, 600 imbarcazioni nei campi di regata, tra derive e imbarcazioni a vela d’altura.

Riprende il largo nave Italia

Il percorso formativo degli aspiranti sommergibilisti è il medesimo indipendentemente dal corpo, grado e categoria di appartenenza e prevede che l’allievo, proveniente dagli istituti di formazione della Marina, frequenti il tirocinio basico sommergibili che è diviso in due parti della durata di 16 settimane complessive. Il tirocinio consiste in una prima fase, di 7 settimane, di formazione teorica, tecnica e pratica presso la Scuola sommergibili e di una di 9 settimane, a bordo dei sommergibili della Marina militare, durante la quale il tirocinante approfondisce le nozioni tecniche acquisite, mettendole in pratica con l’addestramento sul campo e testando la propria attitudine alla particolare vita di bordo. ll superamento dell'esame finale è il presupposto indispensabile per il definitivo ingresso nella componente.

Nave Italia termina il periodo di lavori in bacino per iniziare, il 30 aprile, la nuova campagna di solidarietà. Una costante e periodica manutenzione del brigantino è servita a prevenire problemi di efficienza durante le navigazioni effettuate nella Campagna 2019. L’inverno è stato il momento migliore per mettere a punto la nave, riparare i guasti e predisporre tutto prima della partenza in primavera. A parte i lavori di carenaggio che vengono effettuati ogni anno e le manutenzioni imposte dalle scadenze del Registro italiano navale (RINA) per il mantenimento dell’idoneità alla navigazione, quest’anno i lavori si sono concentrati sulla messa in opera delle predisposizioni necessarie a consentire lo svolgimento, in totale sicurezza, di tutte le attività. Tali attività, a favore dei bambini, adolescenti e adulti resi fragili da un disagio fisico, psicologico o sociale sono effettuate attraverso le Campagne di solidarietà promosse dalla Fondazione Tender to nave Italia (TTNI). La Onlus è stata costituita dalla Marina militare e dallo Yacht Club italiano il 10 gennaio del 2007 per promuovere la cultura del mare e della navigazione come strumento di educazione, formazione, riabilitazione, inclusione sociale e terapia.

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di Emanuele Scigliuzzo

25 maggio 2019, Castellammare di Stabia, il momento più emozionante: nave Trieste prende il mare!

l varo dell’unità destinata a essere l’ammiraglia della flotta navale è certamente un evento che resterà nella storia. Nave Trieste, dunque, il 25 maggio ha toccato per la prima volta il mare alla presenza del presidente della Repubblica e delle massime cariche della Difesa, tra gli applausi degli operai del cantiere navale di Castellammare di Stabia, nello stesso giorno in cui, 88 anni prima, fu varata nave Vespucci. Nei can-

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tieri navali di Messina, invece, si completa il programma Unità polivalente ad alta velocità, con il varo della nave intitolata all’eroe Tullio Tedeschi. Insieme alla gemella Cabrini saranno un supporto per gli uomini del Comando subacquei e incursori. L’addestramento e la preparazione poi sono una costante per la Forza armata con la Mare aperto e la presentazione della campagna addestrativa 2019.

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Mare aperto La Squadra navale si addestra Maggio è tempo di esercitazioni per la Marina. E’ stata condotta in mar Mediterraneo, dal Comando in capo della Squadra navale a bordo della portaeromobili Giuseppe Garibaldi, la Mare aperto 2019 che, per 12 giorni, ha addestrato oltre 6300 uomini e donne.

Le attività si sono svolte con 47 navi, 5 sommergibili, oltre 30 aeromobili imbarcati e unità navali di Canada, Francia, Inghilterra, Olanda, Portogallo, Spagna e Stati Uniti. E ancora una componente aerea rafforzata da velivoli imbarcati della US Navy e da numerosi mezzi dell’Aeronautica militare. L’esercitazione ha avuto una connotazione anfibia, con la presenza di una forza da sbarco composta da 400 fucilieri di Marina della Brigata Marina San Marco, una aliquota

di militari del reggimento lagunari Serenissima dell’Esercito italiano e 180 fucilieri di Marina del Tercio de Armada spagnolo. Questi sono i numeri dell’esercitazione nell’ottica di migliorare i livelli di efficacia e prontezza operativa e favorire il processo di integrazione con le altre Forze armate, agenzie nazionali, con alleati e partner, per assicurare la difesa degli interessi nazionali e rafforzare la sorveglianza marittima nel Mediterraneo.

Varo di nave Tullio Tedeschi Varata nave Tullio Tedeschi, la seconda delle due UNPAV (Unità navale ad alta velocità) commissionate dalla Marina e realizzate nei cantieri navali di Sarzana e di Messina del gruppo Intermarine Rodriquez. Come la gemella Cabrini, è stata progettata per supportare le operazioni del Comando subacquei e incursori. E’ costruita in materiale composito, ha una lunghezza di 44,16 metri fuori tutto, una larghezza di 8,4 metri e un dislocamento di 190 tonnellate.

Tracciate le rotte delle Campagne d’istruzione A bordo di nave Vespucci, sono state presentate, dal Comandante in capo della Squadra navale, le attività che le navi scuola svolgeranno a favore degli allievi della prima e seconda classe dell’Accademia navale, degli allievi della Scuola sottufficiali di Taranto e della Maddalena, dei volontari in ferma prefissata quadriennale e degli allievi della Scuola navale Francesco Morosini. N OT I Z I A R I O

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Giurano 68 allievi della Scuola navale Morosini Sono rappresentati dalla figura mitologica del Cerbero i “pivoli” della Scuola navale militare Francesco Morosini di Venezia che hanno giurato il 10 maggio. Sessantotto giovani, 52 ragazzi e 16 ragazze, di età compresa tra i 15 e i 16 anni, che hanno scelto un percorso che li porterà alla vita adulta attraverso una formazione culturale di prestigio, al termine del loro percorso di formazione.

Esercitazione Formidable Shield Dal 7 al 19 maggio, al largo della Scozia, la U.S. Navy e la NATO hanno coinvolto 13 unità di 9 paesi nella esercitazione Formidable Shield, con lo scopo di raf-

forzare la difesa degli alleati europei nei confronti di minacce missilistiche di tipo balistico e convenzionale. L’unità italiana inserita nel dispositivo alleato è la fregata Carlo Bergamini che ha messo alla prova le prestazioni del proprio radar MFRA (Multi Functional Radar-Active), del sistema missilistico

SAAM-ESD (Surface Anti-Air Missile Extended Self-Defence) e quelle del sistema di comando e controllo di bordo, particolarmente sollecitati durante gli eventi principali di tracciamento e ingaggio simulato di 3 missili balistici sperimentali, lanciati per la prima volta dal poligono delle Ebridi.

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G “ Roma, Palazzo Marina 21 giugno 2019, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di Stato Maggiore della Marina,nel momento del passaggio della Bandiera di guerra.

onfido in voi, uomini e donne di Marina, depositari di un grande patrimonio di civiltà e valori”. Le parole, parte del messaggio con cui si apre il numero, appartengono all’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, dal 21 giugno 2019 capo di Stato Maggiore della Marina. A lui è infatti dedicata la copertina del mese

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iugno di Antonio Cosentino

mentre ampio spazio è dato alla solenne cerimonia del passaggio della Bandiera di guerra e delle Forze navali. Ma giugno è un mese molto ricco di eventi di cui dare notizia: dalla parata per la celebrazione della Festa della Repubblica alla Giornata della Marina, senza dimenticare l’inizio delle Campagne d’istruzione delle scuole della Marina.

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Celebrata aTaranto la giornata della Marina Dodici anni dopo l’ultima volta, la giornata dedicata alle donne e agli uomini della Marina è tornata nella città di Taranto. Il 10 giugno, infatti, la stazione navale Mar Grande ha ospitato la celebrazione della Giornata della Marina 2019 alla quale erano presenti le cariche istituzionali civili e militari. Nell’occasione è stata consegnata, dal sindaco di Taranto, la Bandiera di guerra a nave Martinengo; la FREMM è entrata così ufficialmente a far parte della Squadra navale al servizio del paese e della collettività per la difesa e la sicurezza marittima.

Al via le Campagne d’istruzione Missione oceano Atlantico per nave Vespucci. Come accade ogni anno anche nel 2019, il 30 giugno, il veliero ha lasciato il porto di Livorno per la Campagna d’istruzione con a bordo gli allievi della prima classe dell’Accademia navale. Per loro sarà un’esperienza formativa unica che li porterà a toccare i grandi porti del Nord Europa prima di rientrare a settembre. A luglio prenderà il mare anche un’altra nave scuola a vela, il Palinuro, che addestrerà gli allievi marescialli della scuola sottufficiali di Taranto alla loro prima esperienza d’imbarco. Le campagne mirano anche a predisporre gli allievi al dialogo e all’apertura verso culture e costumi diversi, sviluppando flessibilità e capacità di adattamento. N OT I Z I A R I O

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Settantatre anni di Repubblica Joint Stars la Difesa si esercita La parata del 2 giugno per la Festa della Repubblica - giunta al suo 73esimo compleanno da quel famoso 1946 - ha visto sfilare lungo via dei Fori Imperiali, i corpi militari e della società civile alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di tutte le più alte cariche istituzionali, in un abbraccio ideale con i cittadini. Per la Marina militare hanno sfilato la banda della Marina, il reggimento San Marco, gli incursori, i palombari, gli equipaggi, i piloti e gli specialisti di volo e il Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera.

L’operazione Joint Stars, organizzata e gestita dallo Stato Maggiore della Difesa, è una esercitazione interforze che si è svolta dal 13 al 31 maggio 2019 e ha coinvolto oltre 2000 uomini con mezzi aerei, terrestri, navali, e anfibi per una intensa attività addestrativa sia diurna che notturna. Uno degli obiettivi dell’esercitazione, che ricreava come scenario quello di una minaccia multidimensionale a difficoltà crescente, era accrescere la capacità di intervento in contesti internazionali attraverso la sinergia con altre Forze armate (erano

presenti infatti anche paesi della NATO). L’esercitazione è stata suddivisa in due fasi: la prima di tipo live exercise nelle aree addestrative della Sardegna, focalizzata sul mutuo supporto addestrativo fra Forze armate; essa è servita anche per verificare le capacità di rischierare un contingente in teatro operativo. La seconda fase, organizzata dal COI (Centro operativo di vertice interforze), è stata svolta in un secondo momento come esercitazione del tipo computerassistita per condurre operazioni anfibie.

La Spezia riabbraccia nave Margottini Cinque mesi tra la campagna in Medio Oriente e Mar Arabico (MOMA 2019) e un periodo nell’operazione Atalanta hanno arricchito le donne e gli uomini di nave Margottini di uno straordinario bagaglio di esperienza personale e professionale. Sono stati nove i paesi toccati: dalla Grecia al Pakistan, agli Emirati Arabi, Arabia Saudita, Kuwait, Qatar e Oman per le attività di naval diplomacy, spostandosi poi verso Gibuti e la Somalia per l’impegno nell’operazione Atalanta. La fregata Margottini ha infine rivisto il familiare orizzonte del Golfo dei Poeti il 10 giugno 2019 ed è finalmente rientrata nella base navale di La Spezia proprio nel giorno in cui la Marina festeggiava la propria giornata in ricordo dell’impresa di Premuda.

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uglio e agosto di Luciano Regina

La nave scuola a vela Stella Polare in navigazione.

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l periodo estivo è tradizionalmente destinato dalle scuole della Marina militare alle Campagne d’istruzione degli allievi. Navi scuola per eccellenza sono le splendide Vespucci e Palinuro ma l’esperienza formativa passa anche dalle navi grigie e dalle cosiddette unità a vela minori. La copertina di questo numero è riservata proprio a una di queste, Stella Polare, il cui nome omag-

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gia quello dell’imbarcazione del Duca degli Abruzzi che, a fine Novecento, raggiunse con la sua spedizione il mare Artico. Di vela parliamo anche nella sezione dedicata allo sport con la vittoria mondiale dei due velisti della Marina Giulio Calabrò e Giacomo Ferrari. E poi ancora l’arrivo della nuova unità polivalente Cabrini, l’impegno nelle operazioni internazionali e tanto altro.


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Nave Marceglia in operazione Atalanta Il 13 luglio la fregata Antonio Marceglia lasciava il porto di Taranto per dirigere nel Golfo di Aden e aggregarsi alla flotta europea impegnata nell’operazione Atalanta per il contrasto alla pirateria della quale avrebbe assunto poi il comando il 23 luglio. La nave ha un equipaggio di 168 uomini e donne, è lunga 144 metri e ha un dislocamento a pieno carico di 6.700 tonnellate. E’ una fregata polivalente progettata all’insegna dell’innovazione e della flessibilità in modo da operare attivamente nella tutela degli

interessi nazionali e poter rispondere con successo agli scenari futuri. Nave Marceglia ha mantenuto l’impegno nel Golfo di Aden e nell’Oceano Indiano fino a dicembre 2019. Nell’operazione Atalanta sono impegnati unità navali e velivoli per la sorveglianza e il riconoscimento di attività sospette riconducibili all’azione illecita condotta dai pirati moderni. La forza navale europea opera in una zona compresa tra il Mar Rosso, il Golfo di Aden e parte dell’Oceano Indiano, Seychelles incluse.

Ferrari e Calabrò campioni del mondo Una settimana perfetta. Per i velisti della Marina militare Giacomo Ferrari (timoniere) e Giulio Calabrò (prodiere) non si può definire che così l’avventura che li ha portati a vincere con una giornata di anticipo il mondiale under 24 nella classe olimpica 470. Nelle acque di Portoroz, in Slovenia, l’equipaggio dello Sport Velico ha regatato nella Medal race con la medaglia d’oro già al collo avendo ben 27 punti di vantaggio sui secondi, che erano i tedeschi Gottlich/Klasen. Una bella soddisfazione per i due giovani velisti dopo la delusione del mondiale del 2018, perso per un soffio. N OT I Z I A R I O

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L’opera di bonifica dei palombari di Comsubin Ogni estate si registra un incremento nelle richieste, da parte delle Prefetture, per interventi d’urgenza in seguito a segnalazioni di rinvenimento, nei fondali di mari, fiumi e laghi, di manufatti riconducibili a ordigni esplosivi. Ciò si deve a due fattori: da un lato l’incremento della subacquea come attività ricreativa e dall’altro una maggiore sensibilità a denunciare rinvenimenti anomali. Queste richieste arrivano al GOS (Gruppo operativo subacquei) di COMSUBIN che provvede a neutralizzare le potenziali minacce grazie alle tecniche impiegate dai palombari che consentono di preservare l’ecosistema marino. Nei primi sei mesi del 2019 gli ordigni neutralizzati sono stati oltre 18.000.

Nave Cabrini un nuovo assetto per la Marina Nave Angelo Cabrini, consegnata alla Marina militare l’8 luglio 2019 nel corso di una cerimonia a La Spezia, alla presenza di autorità civili e militari, è progettata per essere un mezzo affidabile e tecnologicamente innovativo. L’unità polivalente è costruita in materiale composito, è lunga 44,16 metri fuori tutto, ha una larghezza di 8,4 metri e un dislocamento di 190 tonnellate. Nave Cabrini è nata per le operazioni di assalto navale e permetterà di svolgere anche attività di comando e controllo delle operazioni speciali a carattere marittimo. Prima unità della Legge navale consegnata alla Marina, è il risultato di un lavoro coordinato tra la direzione per gli Armamenti navali, il COMSUBIN, gli uffici tecnici territoriali di riferimento e il Centro allestimento nuove costruzioni navali.

Vola negli USA il secondo F35-B Il secondo caccia del programma Joint Strike Fighter destinato alla Marina militare è stato trasferito nella base statunitense di Beaufort, nella Carolina del Sud, dove sarà di supporto nell’addestramento dei piloti e dei tecnici italiani che in futuro lavoreranno con il velivolo. Pilotato dal comandante Giambattista Molteni, l’F-35B è decollato da Cameri (Novara) scortato da velivoli dell’Areonautica militare. Durante il trasferimento ha effettuato tappe intermedie a Keflavik, in Islanda, e nella base dell’Aeronautica di Andrews, nel Mariland (USA). La trasvolata si è conclusa il 17 giugno 2019 alle 18:30 ora italiana.

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di Marina Viola

Allievi in attività addestrativa a bordo di nave Vespucci durante la Campagna d’istruzione (foto di Claudio Giuffrida).

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settembre è tempo di fare il bilancio delle attività addestrative. Le pagine del Notiziario, infatti, sono arricchite dalle bellissime immagini degli allievi impegnati nelle Campagne d’istruzione a bordo di nave Vespucci, nave Palinuro, nave Etna e delle unità a vela minori Orsa Maggiore, Corsaro II e Stella Polare. Da segnalare l’impegno della nave idrografica Ammi-

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raglio Magnaghi che ha portato a termine la Campagna idrografica per garantire la sicurezza della navigazione attraverso l’aggiornamento della documentazione nautica, affidato all’Istituto idrografico della Marina. Per finire, portiamo l’attenzione sul dispositivo aeronavale dell’operazione Mare sicuro che, dal 2015, assolve i propri compiti per garantire la sicurezza marittima.


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Operazione Mare sicuro Tra i compiti assegnati agli uomini, alle donne e ai mezzi della Marina militare rientra l’operazione Mare sicuro che dal 2015, senza soluzione di continuità, si svolge nel Mediterraneo centrale. Le navi e i velivoli del dispositivo aeronavale assicurano la presenza e la sorveglianza per tutelare gli interessi na-

zionali, garantire la sicurezza delle attività marittime italiane, la protezione delle linee di comunicazione, delle attività di pesca e delle navi commerciali in transito, nonché la salvaguardia di fonti energetiche strategiche per il nostro Paese. In questo contesto opera il cacciatorpediniere Andrea Doria. Concepita per essere impiegata principalmente nell’ambito della difesa aerea, nave Doria è idonea a fronteggiare molteplici minacce e ad assolvere numerose

tipologie di missione, grazie alle capacità dei moderni sensori di scoperta, tracciamento e ingaggio, nonché ai sistemi di cui è dotata nel campo delle telecomunicazioni e del supporto al comando. L’attività ha visto il coinvolgimento degli allievi dell’Accademia navale di Livorno, imbarcati a bordo del Doria per il loro tirocinio estivo su unità della Squadra navale, che ne hanno colto l’occasione di un’importante esperienza formativa sul campo.

La Campagna idrografica L’Istituto idrografico della Marina (IIM), avvalendosi delle navi idrografiche, assolve il suo compito istituzionale che è quello di garantire la sicurezza della navigazione attraverso l’aggiornamento costante della documentazione nautica. Da Genova, sede dell’IIM, ha avuto inizio la Campagna idro-oceanografica 2019 di nave Ammiraglio Magnaghi. La prima tappa è stata lo Scoglio d’Africa, per valutare l’entità e l’origine delle emissioni di gas e dei geyser di fango presenti nell’arcipelago toscano; a bordo personale dell’Università degli Studi di Ferrara, dell’Università La Sapienza di Roma, del Centro Nazionale di Ricerca e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. A seguire, sbarcati i ricercatori, nave Magnaghi ha fatto rotta verso Palinuro, per la mappatura dei fondali. N OT I Z I A R I O

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Le Campagne d’istruzione L’ 83ª Campagna d’istruzione della nave scuola Amerigo Vespucci, a favore dei 121 allievi ufficiali, giunge al giro di boa. L’unità ha attraversato le Colonne d’Ercole, che separano il continente europeo da quello africano, per veleggiare verso i porti di Lisbona (Portogallo), Dublino (Irlanda), Bergen (Norvegia), Rostock (Germania) e approdare a fine agosto ad Amsterdam (Olanda). A distanza di 64 anni, nave Vespucci ha toccato il porto dell’incantevole cittadina norvegese di Bergen, sosta che ha assunto maggiore importanza con la visita del capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. La Campagna è proseguita con la sosta ad Alicante (Spagna) prima di far rientro in Mediterraneo, verso Portoferraio, giungendo a Livorno il 21 settembre. Anche la nave scuola a vela Palinuro, impegnata nella campagna d’istruzione con gli allievi normali marescialli del primo anno del corso Themis, ha effettuato il giro di boa prima di rientrare a Livorno, a settembre, per concludere la Campagna. I 119 cadetti del corso Akraton hanno consolidato quanto già appreso sul Vespucci a bordo della nave grigia Etna che, per la prima volta, ha assunto il ruolo di nave scuola. Gli aspiranti guardiamarina appartenenti alla 3ª classe hanno partecipato alla Campagna a bordo delle unità a vela minori, Orsa Maggiore, Corsaro II e Stella Polare.

La Brigata Marina San Marco addestra la Guardia costiera gibutiana Si è concluso a Gibuti il primo modulo addestrativo del Visit Board Search and Seizure (VBSS), organizzato a cura del 2° Reggimento San Marco della Brigata Marina San Marco, in scenari cosiddetti compliant (non ostili) a favore del Groupe d’Intervention Rapide de la Garde-Cotes (GIRGC) gibutiana al quale hanno partecipato 22 militari. Il corso ha fornito ai due boarding team gibutiani le capacità necessarie per operare in maniera coordinata a bordo di navi mercantili cooperanti, metterle in sicurezza e procedere alla loro ispezione. A bordo della FREMM Antonio Marceglia, infine, è stata organizzata una dimostrazione statica degli equipaggiamenti in dotazione al 2° Reggimento San Marco.

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Salerno, XX° raduno nazionale dei Marinai d’Italia. Il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo accompagnato dal CSMM ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e dal presidente dell’ANMI amm.(r) Paolo Pagnottella.

Salerno si è tenuto il ventesimo raduno nazionale dell’ANMI, l’Associazione nazionale marinai d’Italia. In questo numero vi raccontiamo il meglio dell’intensa settimana dedicata al mare durante la quale all’ANMI è stata conferita la medaglia d’oro al merito di Marina per essere “esemplare portatrice di antichi valori

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di Pasquale Prinzivalli

di cui tiene accesa la fiamma”. Era presente all’evento anche il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo della cui conferma nel ministero guidato, dal 5 settembre 2019, da Lorenzo Guerini parliamo in apertura. Non possiamo dimenticare le Campagne d’istruzione 2019 che si sono concluse a fine settembre con una cerimonia a Livorno.

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Nave Marceglia per il contrasto alla pirateria Nave Marceglia è stata inserita a luglio 2019 nell’operazione Atalanta, il dispositivo navale europeo di contrasto alla pirateria. Partita da Taranto, la fregata italiana ha attraversato il canale di Suez per raggiungere il Golfo di Aden e il bacino somalo. Nel porto di Gibuti ha assunto il ruolo di flagship della task force aeronavale di contrasto alla pirateria. L’operazione Atalanta è molto importante per la sopravvivenza della Somalia perché porta al paese un aiuto concreto attraverso il Programma alimentare mondiale (PAM) arrivano generi alimentari e medicinali per i malati.

Cambio al dicastero delle Forze armate Lorenzo Guerini è il ministro della Difesa nel sessantaseiesimo governo della Repubblica italiana, entrato in carica il 5 settembre 2019 con il giuramento di fronte al capo dello Stato Sergio Mattarella. Guerini, lombardo, 53enne, è laureato in Scienze politiche. Prima di lasciare l’incarico per divenire ministro è stato, dal 2018, presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), organismo parlamentare di verifica dell'attività del sistema di informazione per la sicurezza. Per quanto riguarda i sottosegretari sono stati nominati Angelo Tofalo, confermato in quanto ricopriva l’incarico già nel primo governo Conte, e Giulio Calvisi. N OT I Z I A R I O

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Terminate le Campagne d’istruzione Si è svolta a Livorno, il 21 settembre 2019, la cerimonia di chiusura delle Campagne d’istruzione degli allievi delle scuole della Marina militare. Le sei unità navali - cinque a vela più una nave grigia - hanno così concluso l’attività di addestramento e formazione che le ha portate a solcare i mari per mesi. Ad accogliere gli allievi al rientro c’era il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone. Le campagne sono state anche un efficace strumento di diplomazia navale, di promozione all’estero dello stile e dell’eccellenza italiani.

La Squadra navale celebra 105 anni Nel 1914, con la pubblicazione dell’atto costitutivo sulla Regia Gazzetta Ufficiale, venne costituita l’Armata navale. L’allora capo di Stato Maggiore della Marina, il vice ammiraglio Paolo Thaon di Revel, aveva deciso di concentrare la flotta a Taranto e riunirla sotto un unico comando, assegnando al vice ammiraglio Luigi Amedeo di Savoia Aosta, Duca degli Abruzzi, primo comandante, la responsabilità dell’approntamento e dell’impiego dello strumento operativo navale. Oggi, a distanza di 105 anni, gli uomini e le donne della Squadra navale, civili e militari, eredi degli equipaggi dell’Armata navale del 1914, continuano

a dare giornalmente prova di abnegazione, sacrificio e grande professionalità nell’assolvimento delle missioni assegnate, nelle acque del Mediterraneo, dell’Oceano Indiano, dell’Oceano Atlantico e anche nei teatri operativi terrestri. Ogni anno la ricorrenza è celebrata dagli equipaggi delle navi e dei sommergibili, dal personale delle Forze aeree della Marina, dai fucilieri della Brigata Marina San Marco e dal personale civile che si sono radunati nelle diverse basi navali per celebrare i 105 anni dalla costituzione dell’attuale Squadra navale.

La Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare La Marina militare ha celebrato la “Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare” per ricordare il sacrificio dei marinai, militari e civili, deceduti e sepolti in mare. La commemorazione ha avuto luogo presso il Monumento nazionale al marinaio d’Italia di Brindisi, eretto nel 1993 per iniziativa della Lega navale italiana. Presente, tra le autorità, il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone che, dopo aver deposto la corona d’alloro nella cripta del monumento, ha voluto ricordare come la giornata richiami significati profondi ed emozioni intense per chi opera sul mare e per chi, nel mare, piange i propri caduti.

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enezia è stata protagonista, dal 15 al 18 ottobre, della XXII edizione del Regional seapower symposium. L’evento ha raggiunto portata e una rilevanza tale che dal prossimo appuntamento sarà promosso a livello trans-regionale. In questo numero, anche il ricordo dei 150 anni dalla nascita dell’Arsenale marittimo militare

V Bordo di nave Garibaldi. Picchetto d’onore in occasione del passaggio di consegne del Comando in Capo della Squadra navale. (foto di Andrea Vaccaro).

di Emanuele Scigliuzzo

di La Spezia, inaugurato il 28 agosto del 1869. Continua intanto la costante attività operativa della Forza armata impegnata, tra l’altro, nell’operazione Mare sicuro per la sicurezza del Mediterraneo Centrale, e nella Vigilanza pesca. La Marina ha riscosso un ampio successo di pubblico anche nelle Giornate FAI di d’autunno.

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150 anni dell’Arsenale di La Spezia Inaugurato il 28 agosto del 1869 e completato tra il 1870 e il 1890, l’Arsenale marittimo militare è stato fortemente voluto da Cavour. I lavori iniziarono il 20 luglio 1862 sotto la direzione di Domenico Chiodo. Il 9 ottobre, alla presenza del capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e delle autorità civili e religiose di La Spezia, si sono svolte le importanti celebrazioni, aperte con il solenne alzabandiera. Dopo lo scoprimento della targa commemorativa è stato inaugurato il monumento celebrativo il cui nome è Porta IX: una figura cava che da un lato è la silhouette di un “civile” e dall’altro quella di un militare. Guardando attraverso questa figura si vedono la città vecchia e le mura dell’Arsenale. Presso il Museo tecnico navale è stato inaugurato il nuovo percorso dedicato all’evento.

Avvicendamento del CINCNAV A Taranto, sulla portaeromobili Giuseppe Garibaldi, si è svolta la cerimonia di passaggio di consegne tra l’ammiraglio Donato Marzano e l’ammiraglio Paolo Treu. L’ammiraglio Marzano durante il proprio mandato, durato tre anni, ha partecipato a diverse missioni sia a livello nazionale che internazionale condotte dal personale e dalle unità della Squadra Navale. Nel discorso di saluto, l’ammiraglio Marzano ha definito il proprio personale un formidabile team, elogiando il rispetto dei ruoli e l’importanza di ogni individuo in una missione comune. Una vita vissuta per il mare e per il proprio Paese ma con la preoccupazione per un ridimensionamento degli equipaggi rispetto al fabbisogno delle importanti e vitali missioni. Assume il comando della Squadra navale l’ammiraglio Paolo Treu che lascia l’incarico di sottocapo di Stato Maggiore della Marina. L’ammiraglio Treu assume l’incarico consapevole delle difficoltà che lo attendono, determinato a continuare con forza, fermezza ed equilibrio una missione complessa a favore del paese e della Marina.

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XXII Regional seapower symposium La XXII edizione del Regional seapower symposium si è svolta a Venezia, presso l’antico arsenale. Hanno preso parte ai lavori 56 Marine con la presenza di 34 capi di Stato Maggiore, 16 attori inter-

nazionali di organizzazioni industriali, commerciali e militari del panorama marittimo globale. L’evento ormai ha raggiunto un’importanza elevata, anche considerato che i paesi coinvolti sono ben oltre la regione del Mediterraneo. Proprio per questo, al termine dei quattro giorni intensi, è stato deciso che già dalla prossima edizione sarà trans-re-

gionale. Il tema conduttore del forum è stato Shaping our Navies for the Blue Century, argomento di attualità attraverso cui è stato analizzato il ruolo delle Marine nell’affrontare le sfide connesse con la sicurezza delle reti marittime globali. Oltre venti incontri bilaterali sono stati tenuti dal capo di Stato Maggiore della Marina.

L’ultimo ammaina bandiera per Euro, Aviere, Driade e Chimera Dopo circa 30 anni di vita operativa al servizio del paese, quattro navi hanno lasciato il servizio. Si sono svolte le toccanti cerimonie dell’ultimo ammaina bandiera presso la banchina Tullio Marcon di Augusta per nave Chimera e nave Driade e all’Arsenale di Taranto per la fregata Euro e il pattugliatore Aviere. Nave Chimera e Driade, ultime corvette ancora operative, hanno assicurato presenza e sorveglianza degli spazi marittimi. Nave Euro e nave Aviere sono state impiegate in diversi contesti internazionali, testimoni anche dell’eccellenza del made in Italy. Il disarmo di queste unità rientra nel piano straordinario della Legge di stabilità del 2014. Le bandiere di combattimento saranno custodite all’interno dell’Altare della patria.

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D ese di celebrazioni ma anche di addestramento quello di dicembre, trascorso tra mille attività che hanno coinvolto la Forza armata in tutte le sue espressioni. Oltre agli eventi riportati nelle pagine successive, nel numero abbiamo ricordato il ritorno di nave Bergamini all’attività operativa dopo cento giorni trascorsi

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Una fase dell’esercitazione Mare aperto che ha visto le FREMM impegnate nelle acque del mar Ionio e del Tirreno.

icembre di Antonello Lorusso

tra manutenzioni programmate, cambio di sede e di equipaggio e un periodo addestrativo; l’esercitazione Black Shadow che ha visto gli incursori impegnati a bordo della Superba della GNV; l’inquinamento marino a causa della plastica; la storia della Marineria italiana e un focus su chi invece oggi custodisce il patrimonio culturale della Marina.

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La Squadra navale si addestra: Mare aperto Nelle acque del Mar Ionio e del Tirreno si sono addestrati oltre 2.400 uomini e donne. Si è concluso il 22 novembre il secondo appuntamento con l’esercitazione Mare aperto che ha coinvolto 19 navi, 3 sommergibili, 6AV8 B+, 14 elicotteri organici, 450 unità della Forza da sbarco con 22 mezzi anfibi, che hanno simulato uno sbarco presso capo Teulada. Al comando il Comandante in capo della Squadra navale, ammiraglio Paolo Treu. L’addestramento in mare è fondamentale poiché costituisce il sistema più efficace per preparare il personale, nella maniera più realistica possibile, ad assolvere in sicurezza i compiti istituzionali. La finalità della Mare aperto è infatti quella di migliorare la prontezza operativa della Squadra navale. La connotazione interforze e internazionale, danno all’esercitazione maggior rilievo.

Napoli celebra la giornata del 4 novembre Napoli è stata la città scelta dalla Presidenza della Repubblica per celebrare il Giorno dell’unità nazionale e Giornata delle Forze armate. Alla presenza del Capo dello Stato e delle autorità militari e civili l’evento ha avuto tre focus principali. Il primo un’esposizione statica di attrezzature operative, didattiche e storiche che si è svolta nella cornice di piazza del Plebiscito, iniziata il 31 ottobre e conclusa nel giorno delle celebrazioni. La cerimonia commemorativa, invece,

si è svolta presso la rotonda Diaz mentre nel pomeriggio è stato presentato il Calendario 2020 della Difesa, dedicato ai 20 anni della presenza delle donne nelle Forze armate italiane. Durante le celebrazioni, è stata conferita alla Bandiera di guerra della Marina militare e delle Forze navali, la croce di cavaliere dell’Ordine militare d’Italia. A completare la cornice della manifestazione, la presenza di nave Fasan e Bergamini in rada e il San Giusto attraccato presso il molo Angioino.

High North riporta nave Alliance in Artico Durante la quarta missione svolta in Artico, nave Alliance si è spinta, nonostante le difficili condizioni metereologiche, fino alla latitudine massima di 70°02°N nell’ambito della campagna High North. Partita domenica 27 ottobre 2019, l’unità ha disormeggiato dal porto di Tromsø (Norvegia) alla volta delle Isole Svalbard; ha poi operato nel Mar di Norvegia, nel Mar di Groenlandia fino all’Oceano Artico. Le attività di High North19 si sono focalizzate sulle osservazioni dell’ambiente marino per la variabilità a breve e lungo termine, con attività di sperimentazione, dal satellite al sottofondo, di nuove tecnologie con sistemi multipiattaforma, N OT I Z I A R I O

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La musica del cuore Come è ormai tradizione, si è svolto presso la sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica, in Roma, il concerto di solidarietà dalla Banda della Marina militare, dedicato alla Lega del Filo d’Oro Onlus. Una serata di festa e di musica che ha visto la partecipazione della giornalista e conduttrice radiotelevisiva Benedetta Rinaldi e del capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone: “La musica è fondamentale e la solidarietà per noi nasce dal senso di squadra, per cercare di dare una mano nel sociale” ha detto l’ammiraglio. Presente alla serata anche il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo che ha sottolineato come la Difesa sia un punto di riferimento per tutto il Paese. Sul palco anche Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d’Oro, e Renzo Arbore.

Terminata la Campagna di nave Italia

preziosa fonte di informazione per la conoscenza, lo sviluppo, la sostenibilità e la tutela ambientale applicata, nello specifico, al settore occidentale delle Isole Svalbard. A bordo di nave Alliance ha operato un team scientifico composto da 19 ricercatori provenienti dai principali enti nazionali e internazionali, coordinati dalla professoressa Roberta Ivaldi e dal comandante Maurizio De Marte, dell’Istituto idrografico. L’Italia, dal 2013 è entrata a far parte dell’Artic Council in qualità di osservatore e partecipa attivamente, fornendo il supporto specialistico richiesto, anche attraverso il programma di ricerca High North. Lo studio riguarda le dinamiche della copertura glaciale artica e le rotte di navigazione.

Nave Italia è rientrata alla base dopo aver percorso oltre 3000 miglia nautiche, a favore di 317 utenti e 119 accompagnatori. In totale sono 22 i progetti che quest’anno sono stati promossi da Tender to Nave Italia, un impegno sociale assunto dalla Marina militare insieme allo Yacht Club Italiano. La fondazione è nata nel 2007 e da allora è sempre stata presieduta da Roberto Sestini che quest’anno ha lasciato l’incarico a favore di Mariella Enoc. L’avventura vissuta a bordo del brigantino permette agli ospiti di far parte dell’equipaggio, integrandosi completamente in tutte le attività di bordo. Nei sette giorni di mare affrontati con nave Italia è possibile far emergere potenzialità inespresse da bambini o adulti resi fragili da disabilità o altre forme di disagio. Il mare e la navigazione a vela aiutano ad affrontare questo percorso attraverso laboratori e attività che costituiscono sfide uniche. “Crediamo fortemente – spiega il direttore del comitato scientifico di nave Italia, Paolo Cornaglia – nello sviluppo del modello di inserimento messo a punto in anni di lavoro dalla fondazione. Inoltre, alcuni progetti hanno continuato con il programma sperimentale avviato nel 2018 che prevede una fase di pre o post imbarco in montagna con il Centro Addestramento Alpini di Aosta.

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Il giuramento solenne di Santa Barbara di Giuseppe Lucafò, foto Gabriele Lenzi

E’ alle famiglie di questi ragazzi che intendo innanzitutto rivolgermi. La famiglia è un bene preziosissimo. E’ il nucleo essenziale della nostra comunità ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone

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l 7 dicembre 2019, presso lo storico piazzale dell'Accademia navale di Livorno, hanno prestato giuramento solenne 212 allievi ufficiali della Marina militare che hanno così sancito il proprio legame di fedeltà alla Repubblica italiana, al servizio del paese e della collettività, davanti al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, al Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e alle più importanti autorità civili e religiose del

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capoluogo labronico. Questo evento, particolare per ogni ufficiale in formazione in Accademia navale, comincia il giorno precedente al giuramento con la consegna dello spadino, la vestizione dell’uniforme storica e l’abbraccio con i parenti - giunti da ogni parte d’Italia - durante la libera uscita che termina poi con la “ritirata” della brigata allievi lungo Viale Italia e con le note del Silenzio fuori ordinanza nel piazzale Allievi dell’Accademia. La cerimonia, svoltasi come da tradizione il primo sabato di dicembre in occasione di Santa Barbara, ha visto quest’anno protagonisti 108 allievi ufficiali della prima classe del Corso normale, 93 allievi del 19° Corso ufficiali in ferma prefissata e 11 allievi del 19° Corso piloti di complemento. E’ stata una giornata splendida anche grazie alle ottime condizioni metereologiche che hanno consentito a tutti i protagonisti in uniforme di mostrare ai propri cari gli eccellenti risultati conseguiti al termine di un intenso e proficuo periodo di addestramento in istituto. Nel piazzale, luogo solcato da generazioni di ufficiali nei 138 anni di vita dell’istituto, gli ospiti hanno potuto ammirare una novità introdotta quest’anno che ha suscitato grande entusiasmo, leggibile negli occhi di tutti i presenti: le compagnie degli allievi giurandi hanno marciato fiere, avanzando verso le gradinate, per posizionarsi a breve distanza dalla folta platea, pochi istanti prima che il comandante dell'Accademia navale, contrammiraglio Flavio Biaggi, rivolgesse loro profonde e motivanti parole: "Patria e onore, la scritta che campeggia sulla torre dell'orologio, sia il vostro monito per il futuro”. All’enunciazione della formula del giuramento da parte dell’ammiraglio comandante sono seguiti il vigoroso e convinto “lo giuro” degli allievi e l’inno di Mameli che è stato cantato anche da genitori, nonni, zii, fratelli e amici di tutti i frequentatori. "Questa è una scelta che vi fa onore. Sono perfettamente consapevole della difficoltà del compito che vi attende. Impegnatevi quotidianamente. Ora è il tempo dello studio e del sacrificio", ha detto il ministro della Difesa, onorevole Lorenzo Guerini, nel suo intervento. Il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, dopo aver ricordato il suo ingresso in Accademia e ringraziato le famiglie degli allievi per il continuo supporto fornito,

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anche a distanza, ai propri cari, ha detto: "La Marina militare mette a disposizione degli allievi, che devono crescere e formarsi, quanto di meglio ha nel campo formativo, con insegnanti civili, militari e personale della forza armata di primissimo rilievo che, con lavoro instancabile e impegno professionale, fanno in modo che possano essere formati i futuri comandanti della Forza armata"..

Il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Cavo Dragone, rivolgendosi agli allievi ha detto: Tornare in Accademia, per me, come per ogni Ufficiale di Marina, è sempre una grandissima emozione. [...]. [...] Agli allievi che all’interno di queste mura si misurano quotidianamente con le difficoltà che accompagnano il processo di crescita e formazione dell’Ufficiale di Marina, la Forza Armata mette a disposizione le migliori risorse: un Campus composto da 58 edifici e provvisto di numerosi laboratori specializzati; un sofisticato simulatore di plancia, per potersi cimentare, in ambiente protetto, con le sfide riguardanti la condotta di una moderna nave da guerra; due porticcioli, San Jacopo e San Leopoldo, equipaggiati con imbarcazioni che vanno dalle piccole derive alle barche a vela d’altura; un ampio complesso di impianti sportivi che comprende campi da calcio, una pista di atletica, campi da tennis, basket e pallavolo, un percorso di agilità, un maneggio completo di paddock e campo ad ostacoli, ma soprattutto un corpo docente ed un quadro permanente composto di personale militare e civile di altissimo profilo, che, sotto la guida del Comandante dell’Accademia, opera con inesauribile impegno professionale e personale. [...]. [...] Sul mare e dal mare si gioca una partita importantissima per la prosperità del nostro Paese e per la sicurezza di noi tutti, una partita in cui la Marina gioca un ruolo da protagonista in settori di portata strategica, quali la protezione delle fonti e dei canali di approvvigionamento del Paese, lo sviluppo delle nostre relazioni economiche, il contrasto ai traffici illegali e alla minaccia terroristica, la lotta alla pirateria, la tutela dell’ambiente, la preservazione delle risorse degli oceani. Il mare, che rappresenta il futuro di questi ragazzi, è al centro di una sfida geostrategica di dimensioni globali; molti attori internazionali, grandi e piccoli, sono affannosamente impegnati in una corsa per acquisire posizioni di preminenza nel Mediterraneo allargato, area di nostro primario interesse, che si estende dal Mar Rosso, al Mar Arabico, al Golfo di Guinea, ovvero quei mari che rappresentano le porte di accesso al bacino del mediterraneo e le arterie essenziali del commercio internazionale tra Europa, Asia, Africa e continente americano. [...]. Parlando dei compiti gravosi, delle sfide e degli obiettivi che attendono gli allievi l’ammiraglio ha sottolineato - Per raggiungere i propri obiettivi, l’Accademia impone agli allievi degli standard elevatissimi, sottoponendoli ad un programma di attività quotidiane molto intenso e cadenzato da una serie di ritualità che si affrontano collegialmente: la sveglia mattutina, l’alzabandiera, lo studio, i pasti, lo sport, le attività svolte in gruppo, il dormire in camerata. Questa routine, che porta a condividere gioie e sacrifici, punta ad infondere una filosofia di vita basata sul senso di appartenenza, sulla disciplina e sulla solidarietà tra colleghi. Grazie ad essa si apprende presto che le difficoltà si affrontano meglio in gruppo piuttosto che da soli e che, per assumere rapidamente decisioni difficili nei momenti di pressione, è indispensabile sviluppare l’attitudine a mantenere i nervi saldi e la mente lucida.[...].

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