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OPINIONI: L’IMPORTANZA DI REINVENTARSI

Lo scorso anno, il famigerato 2020 che resterà nei libri di scuola, ha messo a dura prova grandi fette di popolazione e le sue conseguenze continueranno a farsi sentire per lungo tempo. Insieme alla tragedia, però, ho sentito ogni giorno anche notizie di gente che si è reinventata.

“Reinventarsi” è diventata una parola di grande importanza in questo anno buio. Coloro che hanno perso tutto e che ciononostante non hanno mollato ci insegnano una buona lezione: quella della fenice. La fenice è l’uccello mitico che arde e poi rinasce dalle sue ceneri. Allo stesso modo, chi di noi ha visto andare in fumo i propri progetti e tutto ciò che aveva creato, ha avuto l’occasione di rinascere. Non è facile: passare anni e anni a costruire qualcosa, che sia in ambito lavorativo o affettivo, e poi vederselo abbattere da una pandemia globale è un colpo che non molti possono sopportare. Eppure, a chi lo fa, a chi riesce a spostare le macerie e a tornare all’aria aperta, verrà donata una seconda possibilità. Prendere o lasciare: è ora di ricominciare tutto da capo, per quanto frustrante questa situazione sia. In fondo, la caratteristica della vita è proprio la sua instabilità: anche se rincorriamo la sicurezza, essa non è altro che una chimera che evapora in fretta. L’esistenza muta di continuo e con essa le nostre condizioni. Per questo, anziché credere di poter costruire una casa solida, a volte è meglio farsi una dimora flessibile, così che, anche se l’uragano la butta giù, possiamo recuperare i materiali e ricostruirla. Perché è difficile ritornare a galla da sotto quintali di stabile e sicuro cemento armato. A chi si è visto perdere tutto a causa della pandemia auguro di poter riprendere in mano quei pannelli di legno e di ricostruirsi un rifugio, magari un po’ diverso, magari un po’ più in là, forse reinventandosi e trovando un modo alternativo per portare il pane in tavola. Siamo essere pieni di fantasia e talento, noi umani, duri come la roccia sotto i colpi della vita. Sopravviviamo in questo pianeta da secoli e siamo passati attraverso calamità naturali, guerre mondiali, epidemie, carestie, e siamo ancora qua, sempre di più e sempre più forti. Come è possibile? Perché la vita che ci scorre nelle vene è di una forza immensa e dopo ogni grande tragedia centinaia di milioni di esseri umani nel corso della storia si sono rimboccati le maniche e si sono ricreati attraverso una strada alternativa, quando necessario. Anche adesso, anche dopo il 2020, è possibile - no, è necessario - reinventarsi, scandagliare i propri talenti e metterli al servizio altrui. Non importa cosa si decida di fare, l’importante è farlo. Perché ognuno di noi ha il diritto alla felicità sin dalla nascita, ma ha anche il dovere di rendere questo mondo un po’ migliore, basta solo tenere pulito il proprio spazio vitale e mentale, sorridere e andare avanti. Come? Ripensa a quel tuo sogno nel cassetto, a quel progetto che ti sarebbe piaciuto fare. Forse sei un’ingegnera, ma hai sempre sognato di aprire una panetteria. O forse sei una panettiera e ora che sei in bancarotta vuoi andare all’università a studiare ingegneria. Bene! È il tuo momento ed è un tuo diritto. Perché l’unico modo per sopravvivere alle grandi tragedie è quello della fenice. Una volta che diventerai fenice, volerai alto, altissimo e ti accorgerai di quanto la vita è meravigliosa, di quanti cieli ci sono da esplorare, di quanto a volte basti poco per poter superare i limiti e vivere i nostri sogni a pieni polmoni.

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A cura di Alessandra Nitti - Redattrice

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