N. 3
Settembre 2011
Magazine
ORMONI: REGISTI DELLA NOSTRA VITA
Testamento biologico _ Libera scelta dell’ospedale _ Lavoro minorile in Congo
Burocratite cronica Una malattia che da noi non esiste.
I collaboratori della nostra assicurazione malattie sono efďŹ cienti e alla mano. www.oekk.ch
Indice
Editoriale
06
Senza ormoni sarebbe tutto diverso 06 PRIMO PIANO
Che effetto hanno gli ormoni sulla nostra vita 23 SALUTE
La federazione dei medici consiglia il testamento biologico
30 38
03
26 ÖKK
Lacuna assicurativa: libera scelta dell’ospedale 30 REPORTAGE
Lavoro minorile in Congo 34 BERNASCONI E PIANETA GENITORI
Coerenza nell'educazione 38 RITRATTO CLIENTE
Il fit-maker
Senza gli ormoni sarebbe tutto diverso. Non dovremmo patire la pubertà e le donne non dovrebbero fare i conti con la menopausa. D’altra parte non potremmo nemmeno innamorarci follemente. Dalla nascita saremmo sempre grandi uguali. Inoltre, ci sentiremmo sempre spossati poiché non riusciremmo a dormire bene. Non saremmo in grado di concentrarci e la nostra reattività nelle situazioni di pericolo sarebbe paurosamente scarsa. La nostra tiroide non servirebbe a niente, e l’azione del metabolismo sarebbe nulla. In ogni caso, noi entità magnificamente dotate biologicamente, resteremmo un caso incontrollabile. Infine ci troveremmo ad affrontare sfide completamente nuove, infatti noi uomini scompariremmo (anche se in questo caso c’è anche un gene ad avere voce in capitolo). E non si tratterebbe forse della perdita più significativa in un mondo senza ormoni, considerando che l’industria automobilistica, in gran parte dipendente da un ormone come il testosterone, potrebbe immediatamente chiudere bottega. Dal quadro tracciato risulta comunque chiaro che, senza ormoni, l’uomo e la sua natura stessa sono praticamente inconcepibili. Gli ormoni regolano la nostra vita, e lo fanno nel migliore dei modi se presenti nella giusta quantità, al posto e al momento giusto. Peter Werder
IMPRESSUM ÖKK Magazin / ÖKK Magazine _ rivista trimestrale per gli assicurati ÖKK _ Anno 23 _ 3 / 2011 TIRATURA 86’000 EDITORE ÖKK _ Bahnhofstrasse 9 _ 7302 Landquart _ Tel. 058 456 10 10 _ magazin@oekk.ch CAPOREDATTORE Peter Werder RESPONSABILE COORDINAMENTO Manja Liesch REDAZIONE Brand Affairs AG _ Christoph Kohler _ Bernhard Widmer COLLABORAZIONE REDAZIONALE Fadrina Arpagaus _ Kathrin Buholzer _ Michael Krobath _ Katrin Piazza FOTO Gian Marco Castelberg DIREZIONE ARTISTICA Advico Young & Rubicam _ Sandra Hofacker TRADU ZIONE E REVISIONE Luisiana Luzii _ Philip Stalder STAMPA gdz AG
Appena sfornate
ÖKK Magazine
APPENA CARICATO: SOLAR STRAP _ _ Ci si è dimenticati nuovamente di caricare l’iPhone e il caricatore è stato lasciato a casa? In tal caso è utile avere sempre con sé la propria centrale elettrica personale. Grazie a Solar Strap, la cellula solare personale per iPhone e iPod, il generatore d’emergenza entra subito in funzione. Le cellule solari colorate pesano soltanto 65 grammi e, grazie a una chiusura a velcro, possono essere facilmente fissate a borse o borsette per fare in modo che in estate generino – con un’esposizione al sole di 12 ore – sufficiente elettricità per caricare la batteria del telefonino. In caso di cielo coperto la durata di ricarica è doppia, ma l’energia generata è assolutamente ecologica. > Solar Strap con accumulatore a costruzione leggera integrato nei colori blu, arancione, rosa o verde, 99 franchi, ordinabile al sito www.rrrevolve.ch
APPENA SCOPERTO: LETTURA DEL PENSIERO _ _ Cosa succede-
rebbe se fossimo in grado di leggere nel pensiero? Per alcuni un sogno, per altri certamente un incubo. Ora i ricercatori del cervello sono seriamente sulla tracce del nostro pensiero: grazie alla tomografia a risonanza magnetica funzionale sono in grado di individuare se una persona pensa a una casa o a un viso, o se al momento stia addizionando o sottraendo delle cifre. «Allo stesso modo è possibile riconoscere l’intenzione di una persona, ancor prima che essa ne sia consapevole», spiega uno dei ricercatori di Berlino. Grazie ai campi magnetici, i ricercatori registrano l’irrorazione sanguigna del cervello per monitorare l’attività dei nervi. A seconda dei pensieri, le cellule nervose assumono un ordine diverso e seguono modelli d’attività differenti. Non c’è comunque da preoccuparsi: finora la risoluzione delle immagini è così bassa che i ricercatori del cervello non sono in grado di decifrare alcun pensiero. Il pensiero è ancora libero! > www.bccn-berlin.de
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APPENA LETTO: «KRIEG» DI JANNE TELLER _ _ Sembra il mondo
al contrario: in Europa vige la guerra, le democrazie sono state smantellate e le popolazioni fuggono verso il Medio Oriente. Come ci sentiremmo bloccati in un campo profughi egiziano, senza documenti e senza lavoro? Janne Teller, premiata autrice danese di libri per bambini e adolescenti, è nota per i suoi inusuali esperimenti intellettuali. Il suo prossimo libro «Krieg» tratta tematiche quali odio razziale e migrazione, ovvero due fra i temi più controversi del nostro tempo. In molti paesi europei, i romanzi della Teller costituiscono materiale didattico e offrono diversi spunti di riflessione sia in classe che a casa in famiglia. > In palio tre esemplari di «Krieg» di Janne Teller (Edizioni Hanser 2011, 10.90 franchi) per il nostro concorso, il cruciverba della salute a pagina 18.
APPENA ALLACCIATO: SEGGIOLONE PER BAMBINI BUBBLEBUM ®_ _
A prescindere dall’ingombro che creano e dagli strilli dei più piccoli che proprio non ne vogliono sapere di sedervici dentro, resta il fatto che i seggioloni per bambini sono indispensabili e, dal 2010, sono persino un obbligo per ogni famiglia con un’automobile e figli sotto i 12 anni. Del problema si è occupata con ottimi risultati Grainne Kelly, nordirlandese e madre di due figli, tanto da inventare il seggiolone per bambini BubbleBum®. Molto pratico grazie al suo peso di soli 500 grammi, è gonfiabile e talmente piccolo da poterlo inserire nella borsetta o nello zainetto di un bambino. Inoltre, BubbleBum® e colorato e alla moda, tanto da diventare immediatamente un apprezzato accessorio per bambini. Per la famiglia Kelly BubbleBum® è ormai un accompagnatore sempre presente nella vita quotidiana e durante i viaggi, sia con l’auto di famiglia che in taxi. Naturalmente il motto «la sicurezza prima di tutto» vale anche per i Kelly, soprattutto sul sedile posteriore dell’auto. Infatti, BubbleBum® adempie agli standard di sicurezza ECE . Finalmente il seggiolone per bambini non rappresenta più un calvario: né per i genitori, né per i figli. > BubbleBum®, 49.80 franchi. Ulteriori informazioni e ordini al sito www.bubblebum.ch
Primo piano
Ă–KK Magazine
I registi della nostra vita Non esiste alcuna fase o situazione di vita non sottoposta al controllo degli ormoni. Come agiscono lo descriviamo nelle pagine seguenti. TESTO: Bernhard Widmer _ _ ILLUSTRAZIONE: Sandra Hofacker
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Primo piano
ÖKK Magazine
Per ogni attimo di vita, nel nostro corpo va in scena uno spettacolo biochimico, diretto da una manciata di ghiandole. Tra queste figurano le ghiandole tiroidee, quelle surrenali come pure le ovaie, per le donne, e i testicoli, per gli uomini. Tutte queste ghiandole producono oltre 30 ormoni che si immettono nel circolo sanguigno per poi raggiungere gli organi e i tessuti del corpo. Il sistema ormonale si può descrivere come una sorta di governo del corpo. Con il sistema nervoso regola i singoli organi e armonizza le loro funzioni. Nello svolgere tali mansioni, tutti gli ormoni lavorano in base a un medesimo principio: quello di una chiave che apre la serratura di un castello e che, nell’azionare gli ingranaggi, ovvero i ricettori di una cellula, trasmette l’ordine all’interno di essa, dove si scatena la reazione (ad esempio il senso di fame).
GENI E STILE DI VITA
Chi definisce il sistema di governo del nostro corpo? In primo luogo i geni: che un uomo abbia, ad esempio, un alto o basso livello di testosterone, lo decide il suo patrimonio ereditario. Successivamente, gli ormoni saranno inf luenzati dallo stile di vita adottato. Come si nutre il soggetto, se esercita attività sportive, se vive in coppia o se è vittima dello stress: tutti questi fattori inf luiscono sugli ormoni. Il sovrappeso ad esempio fa abbassare in un uomo il livello di testosterone e questo non può non
generare conseguenze: la forza muscolare e la massa ossea diminuiscono e la libido di conseguenza cala.
DISFUNZIONI ORMONALI
Quanto vario e complesso è il mondo degli ormoni, tanto differenti possono essere i quadri clinici generati da un disturbo ormonale. Tra i più diffusi si annovera la disfunzione tiroidea, dovuta a un eccesso o a una riduzione della secrezione degli ormoni tiroidei. Nella ghiandola a forma di farfalla vengono prodotti la tiroxina e l’impronunciabile triiodotironina. Queste definiscono la velocità del metabolismo e regolano l’attività di cuore, sistema circolatorio, digestione, temperatura del corpo e cerebro. In caso di una disfunzione a seguito di secrezione ormonale ridotta, che di norma è da ricondurre alla carenza di iodio, il metabolismo funziona a rilento. Il che porta ad accusare stanchezza, freddo, valori glicemici elevati e polso lento. In caso di eccesso di secrezione succede il contrario: la ghiandola tiroidea produce troppi ormoni e il metabolismo viaggia a pieno regime. Questo causa accelerazione cardiaca, eccesso di sudorazione e perdita di peso. Entrambe queste disfunzioni possono e devono essere curate. Il problema è che molte persone non sanno di soffrire di tale disturbo.
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IPOTALAMO
IPOFISI
TIROIDE
TIMO
GHIANDOLA SURRENALE PANCREAS
GHIANDOLA SESSUALE
Primo piano
ÖKK Magazine
Che effetto hanno gli ormoni sulla nostra vita EMBRIONI: COME VIENE DEFINITO IL NOSTRO O SESSO
Il principio della vita è donna. Nelle prime otto settimane di maternità infatti gli embrioni mbrioni maschili si sviluppano in modo identico a quelli femminili. Se dopo le otto settimane non si attiva un piccolo interruttore, anche gli embrioni maschili nelle seguenti 32 settimane si convertono in femminili. Questo piccolo interruttore è un unico gene dotato di cromosoma Y, assente negli embrioni femminili. Questo porta allo sviluppo pp dei testicoli che iniziano a produrre p testosterone, ovvero l’ormine sessuale maschile. È proprio questo ormone che da una piccola differenza ne genera una grande. E durante tale processo non regola solo lo sviluppo del corpo umano, bensì plasma anche il cervello e, di conseguenza, il comportamento. Che i maschietti si interessino molto di più alle macchinine che alle bambole è da ricondurre al fatto che il loro cervello, nella pancia della mamma, è stato regolarmente inondato da testosterone.
CRESCITA: ORMONI E SOSTANZE DOPANTI
Le dimensioni del corpo di un essere umano dipendono da due fattori: geni e alimentazione. Questi definiscono assieme entità ed efficacia del ruolo degli ormoni della crescita. Il più importante ormone della crescita si chiama somatotropina. Non soltanto regola la crescita delle ossa e il formarsi dei muscoli, ma converte anche il grasso corporeo in energia. Per questo motivo oggi viene somministrato sia come sostanza dopante che come «ormone della giovinezza», pratica che tuttavia può portare a effetti collaterali tutt’altro che trascurabili, come il diabete o l’acromegalia, il pronunciato ingrossamento delle mani e dei piedi o del mento e delle orecchie.
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AMORE: RICOMPENSA E FIDUCIA
PUBERTÀ: IL CORPO DIVENTA CANTIERE
La potenza degli ormoni si manifesta totalmente durante la pubertà. Grazie a loro si trasformano corpo e spirito. Gli attori principali sono gli ormoni sessuali, il testosterone per i ragazzi e gli estrogeni e il progesterone per le ragazze. Non sono soltanto responsabili della maturazione degli organi sessuali, bensì anche delle caratteristiche sessuali secondarie come l’abbassarsi della voce, la crescita dei peli nell’uomo e del seno nella donna. Non meno intensi sono i cambiamenti a livello cerebrale che ne derivano: alcune cellule del cervello si atrofizzano e molte vengono alterate. Da questo momento, per la prima volta nella loro vita, i giovani cominciano a rif lettere autonomamente su se stessi e sul mondo, nonostante le loro idee non raccolgano sempre i favori degli adulti.
Il sentimento dell’innamoramento è un trucco raffinato della natura. Ci fa credere di aver trovato la persona giusta. Questa sensazione è di fatto una reazione generata da una serie di ormoni. Così gli innamorati secernono a fiumi l’«ormone della ricompensa», la dopamina, che trasmette loro una forte sensazione pilotando la loro attenzione su tutto ciò che è gratificante e bello. Contemporaneamente gli innamorati presentano elevati valori di ossitocina, l’«ormone della fiducia». Rafforza la fiducia reciproca e scatena un sentimento di profondo legame. Un importante ruolo lo gioca infine anche il testosterone, l’ormone del «maschio». La sua concentrazione cala nel sangue dell’uomo mentre sale in quello della donna. Questo provoca un avvicinamento ormonale e le conseguenze sono che l’uomo ha occhi solo per la sua adorata, mentre lei nutre un maggiore desiderio sessuale verso di lui.
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Primo piano
ÖKK Magazine
FELICITÀ: LIBERAZIONE DA ANSIE E DOLORI
Gli «ormoni della felicità», la serotonina e l’endorfina, sono molto conosciuti anche ai «profani»: è credenza comune infatti che questi vengano secreti dal consumo di cioccolato o facendo jogging. Di contro è meno noto come si generano tali effetti gratificanti. La serotonina e l’endorfina ci rendono felici perché ci liberano dalle fonti di infelicità: ovvero da paura e dolore. La serotonina invece trasmette al cervello il messaggio che tutto va bene e non c’è niente di cui preoccuparsi. L’endorfina si secerne invece per la repressione del dolore e ha lo stesso effetto della morfina. Si scatena pertanto una sensazione di euforia che può rendere dipendenti. Quindi attenzione: come per ogni dipendenza, il corpo ne esige continuamente una dose maggiore e può mostrare sintomi da astinenza, come se lo si privasse di una droga. Da tale dipendenza sono colpiti soprattutto coloro che esercitano attività sportive di resistenza.
PERICOLO: FUGA O BATTAGLIA
Diversamente dai nostri antenati, noi esseri umani del giorno d’oggi ci ritroviamo solo raramente in situazioni in cui dobbiamo decidere con la velocità di qualche secondo se dover fuggire o combattere. Tuttavia anche noi a volte siamo confrontati con l’esigenza di dover reagire rapidamente a una minaccia immediata. A tale scopo il corpo deve passare in un lampo da una situazione di rilassamento a uno stato di allarme. Responsabili di questo processo fisiologico sono gli «ormoni dello stress»: l’adrenalina e la noradrenalina. Queste sostanze fanno accelerare il polso, mobilitano le riserve di energia e irrorano più copiosamente i muscoli. Contemporaneamente aumentano la concentrazione, il che ci mette nella condizione di reagire nel modo giusto.
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MENOPAUSA: IL GRANDE CAMBIAMENTO
La menopausa non è una malattia, bensì una fase naturale della vita che ogni donna vive a partire da una certa età. Dal punto di vista ormonale si può descrivere come una sorta di pubertà al contrario, poiché durante questo processo la produzione e lo sprigionarsi degli ormoni sessuali femminili (estrogeni) diminuiscono. Di conseguenza le perdite di sangue diventano sempre più rare fino all’ultima mestruazione, la menopausa. Circa un terzo delle donne soffre di disturbi della menopausa. Molto diffusi sono quelli come le vampate e gli eccessi di calore. Anche questi sono una conseguenza della trasformazione ormonale: mediante l’oscillazione del livello degli estrogeni nel sangue la regolamentazione della temperatura avviene in modo sconnesso, per cui il corpo viene incentivato a emettere calore. L’andropausa, invece, è un mito dei nostri giorni. Certamente anche nell’uomo dopo una certa età si riduce la produzione dell’ormone sessuale (testosterone). Eppure questo processo avviene molto più lentamente che per le donne, tanto che l’uomo, almeno in teoria, resta in grado di procreare anche in tarda età.
SONNO: ORGANISMO AI BASSI REGIMI
Per poter dormire non è sufficiente essere stanchi. Questo lo sanno bene coloro che sono tormentati da disturbi del sonno. Un ruolo decisivo per un buon riposo notturno lo gioca l’«ormone del sonno», la melatonina. La sua produzione e la sua distribuzione sono soggette al ciclo chiaro-scuro: se sulla retina dell’occhio cade la luce, la formazione di melatonina si arresta. Non appena diventa buio, invece, viene stimolata. L’effetto della melatonina che incentiva il sonno si basa sul fatto che sotto il suo influsso, l’organismo attiva la funzione di «risparmio energetico»: la temperatura del corpo si abbassa, si riduce la percezione delle reazioni del sistema nervoso, la pressione arteriosa cala e il metabolismo rallenta.
Clienti
ÖKK Magazine
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Concorso di scrittura ÖKK – il testo vincintore
Benedetta menopausa Mariella si alza da tavola, mentre sta cenando e si dirige verso la finestra, spalancandola. La reazione non si fa attendere, marito e figli le urlano: «Ma che fai ? Sei diventata matta? Fuori ci sono 5 gradi sotto zero!» Il mattino dopo, durante la colazione, la mamma guarda i suoi due figli e timidamente chiede loro: «Non vi sembra di essere troppo vestiti? Francesco quel maglione lo indossi per andare a sciare e tu Chiara con tutti quei foulard intorno al collo … non hai caldo?» I ragazzi si guardano dubbiosi e poi le chiedono: «Mamma ma stai bene? Hai forse la febbre?» Quando Roberto, il marito, rientra a casa per pranzo, trova la moglie sul divano con una coperta addosso e il riscaldamento a mille. Mariella gli spiega candidamente che un’ora prima sentiva un po’ di freddo, ma ora sta molto meglio, anzi adesso ha quasi troppo caldo. Quindi accende il ventilatore per rinfrescare. Non c’è da stupirsi se, a questo punto, Roberto sbotta arrabbiato: «Spalanchi le finestre quando fuori siamo sotto zero e ora trovo la casa che è un forno e tu imbottita come un eschimese!» «Ormoni» dichiara Mariella, comprensiva. Dice al marito di non preoccuparsi, è naturale che alla sua età capitino questi inconvenienti, gli ormoni impazziscono come durante la pubertà. Gli dice di mettersi il cuore in pace perché questa situazione durerà ancora per qualche anno. Quando i figli tornano da scuola, Roberto li prende da parte in cucina e spiega loro che la mamma sta attraversando un periodo della sua vita molto delicato e particolare, la menopausa, e che sono gli ormoni impazziti che la fanno agire così. «Menopausa?» chiedono in coro i ragazzi. E aggiungono preoccupati: «Non sarebbe meglio curare la mamma? Perché noi abbiamo paura di questi ormoni, potrebbero essere … contagiosi!» Roberto sospira: forse è meglio che sia la mamma a spiegare loro la faccenda nei dettagli … Rosa Cortelazzi (58), Minusio TI
Congratulazioni a Rosa Cortelazzi per aver vinto il pernottamento per due persone al Landgasthof Sommerfeld di Pragg-Jenaz GR. Grazie anche a tutti coloro che ci hanno inviato le loro bellissime storie.
In palio giornate wellness a Lenzerheide!
Nuovo concorso di scrittura: «Responsabilità» «Responsabilità» è il tema del prossimo concorso di scrittura. In che modo siamo direttamente responsabili per la nostra salute e la nostra felicità? Conviene partecipare: ci sono in palio ancora una volta fantastici premi! Spedisca la sua storia (al max. 1’500 caratteri) indicando come oggetto «Concorso di scrittura», nonché età e indirizzo a manja.liesch@oekk.ch entro il 17 ottobre 2011. Il testo vincitore sarà pubblicato sul prossimo numero della nostra rivista. 1° premio: Un pernottamento per due persone presso l’Hotel Schweizerhof a Lenzerheide, inclusa cena a 6 portate, ricco buffet per la colazione e accesso illimitato all’oasi wellness con hammam, con massaggi agli oli profumati per ciascuno (valore 500 franchi). > www.schweizerhof-lenzerheide.ch 2° e 3° premio: Per il secondo e il terzo classificato, un Solar Strap con accumulatore a costruzione leggera integrato nei colori blu, arancione, rosa o verde per un valore di 99 franchi (vedi pagina 4). Il Landgasthof Sommerfeld e l’Hotel Schweizerhof sono clienti aziendali di ÖKK.
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Il suo carnet ÖKK Club è finito nelle mani sbagliate? Ne ordini un altro online su www.oekk.ch/club.
Club
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Vacanze bestiali con ÖKK Club Chi è là, che ci guarda dai cespugli? E cos’era quello, un ruggito? I mondi animali sono mondi fantastici, una vera avventura per grandi e piccini. Quest’autunno scopra il regno degli animali con ÖKK Club e le carte del nostro quartetto. Giungla o mondo subacqueo, falchi volanti o soffici amici a quattro zampe, ovunque in Svizzera ci sono animali che attendono la sua visita! E qualche volta si lasciano anche accarezzare … ma solo se gli si porta qualcosa da mangiare. Il carnet con più informazioni e gli sconti per i clienti ÖKK è a pagina 15.
Esperienza
Zoo Basilea
Zoo Zurigo
Attività
Regione
Animali tropicali nel padiglione Masoala Jolly
Passeggiare e giocare ZH – Città di Zurigo Sfilata di pinguini, piccoli tigrotti ww w.zoo.ch
147 specie animali Passeggiare e guardare BS – Basilea Città i, Baby leopardo delle nev nuovo padiglione delle scimmie ww w.zoobasel.ch
Parco faun
istico Dälh
ölzli
Walter Zoo Parco faunistic
o Goldau Animali in am biente naturale
Parco avventura con animali Animali locali
dal vivo
Giri in groppa a pony e cammelli, grigliate
Dar da mangi ar rezzare, griglia e, accate, picnic
SG – Gossau
SZ – Goldau
Tipi indiano per i bimbi ogni 1° sabato del mese
Campi gioco e av ventura; Chi cco l’asinello bian co w w w.tierpark .ch
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Giocare e p as lungo i sentie seggiare ri BE – Città d
i Berna Feste di co m per bimbi, pleanno visite guida te serali w w w.tierpa rk-bern.ch
17
Sea Life Costanza Papilioram
Plät tli-Zoo
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Affascinante mondo subacqueo Migliaia d
Guardare e scoprire ... anche quando piove!
Zoo delle carezze Dare da mangiare, accarezzare, giocare
D – Costanza sul Lago di Costanza
TG – Frauenfeld
Mostra temporanea «Octopus Garden»
Passeggia te giochi natu , campo ra FR – Kerz e
rs N u ovo p a rc « Percorso o giochi scimmie » delle w w w.pap iliorama.c h
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Nuovo padiglione delle tartarughe, piccoli cinghiali ww w.plaet tli-zoo.ch Zoo al Maglio
Falconeria Locarn Locarno o
Zoo e oasi sotto le palme Passeggiare, gu rilassarsi
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Show di rapaci in volo ore 11 e 15
TI – Magliaso
Zoo dei serpenti
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TI – Locarno
Soste in angoli romantici h w.zooalmaglio.c
Feste di compleanno per bambini www.falconeria.ch P Parco av vent
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ti Oltre 220 serpen velenosi e non re, Toccare, guarda scoprire TG – Wallenwil / Eschlikon
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rpenti Unico zoo dei se a er izz Sv in .ch w w.schlangenzoo
i farfalle
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Il cruciverba della salute
ÖKK Magazine
18
ORIZZONTALI 1 Uno dei quattro elementi 3 Persona addetta al trasporto di corrispondenza
15 Un ormone steroideo del gruppo androgeno
8 Protegge la testa
17 Si compone di tarso, metatarso e dita
9 Scrive opere con intento artistico
19 Misura il trascorrere del tempo
11 È considerata il più grande animale vivente sulla terra (due parole)
20 C'è quello del cuore, di famiglia o d’infanzia
14 Sono prodotti da ghiandole endocrine
VERTICALI 2 Nel cuore del cuore
12 Assunzione di sostanze indispensabili per le funzioni vitali
4 Incidente che provoca un danno fisico
13 Conoscenza elementare, approssimativa, intuitiva di qualcosa
5 Processo che rende gli alimenti ingeriti assorbibili e assimilabili
16 Alimentare, cibare, sostentare
6 Preambolo, introduzione
17 Dispositivo artificiale che sostituisce un organo mancante o difettoso
7 Il complesso delle reazioni chimiche e fisiche che avvengono in un organismo
18 Estremità posteriore del corpo degli animali vertebrati
10 Stato di completo benessere fisico, psichico e sociale
Congratulazioni ai vincitori dello scorso cruciverba della salute.
Invii la soluzione per posta elettronica all’indirizzo magazine@oekk.ch o per posta a ÖKK Magazine, Bahnhofstrasse 9, 7302 Landquart, parola chiave «Cruciverba». Tra coloro che invieranno la soluzione esatta saranno estratti a sorte tre esemplari del libro «Krieg» di Janne Teller. Termine ultimo per l’invio: 17 ottobre 2011.
K INDE RM A X .C H
EDIZIONE STRAORDINARIA N. 3/2011 | AUTUNNO 2011 | USCITA TRIMESTRALE
Con AVVENTURE
Indovinelli
che c'è di nuovo
E CONCORSO
L E T T U RE
ENIGM I DISEG NI
L’INSERTO PER I BIMBI DAI 6 AI 12 ANNI
I L A I D N O M RECORD di più... bestiali e molt o
L’essere umano fa di tutto per realizzare dei record. Max ha però scovato una gran quantità di animali che riesce a surclassarlo.
La tigre dell’Amur allo zoo di Zurigo
E il regno animale è in grado di batterci aanche ncche he in lentezza: vincono questa gara le lumache, ache ac he,, che per percorrere 100 metri necessitano o di almeno un giorno intero.
La velocità del ghepardo
L’agilità del delfino
Gli sprinter più veloci al mondo sono in grado di percorrere 100 metri in meno di dieci secondi, il che corrisponde a una velocità pari a circa 40 chilometri orari. Non c’è che dire, sono alquanto scattanti. Ma il ghepardo, in confronto, fa mangiar loro la polvere: perché quando il felino africano ha davvero fretta, riesce ad arrivare a 120 chilometri all’ora!
Il cubano Javier Sotomajor detiene ormai ai da 15 anni il record mondiale di salto in alto: to: 2 2,45 45 metri. Ma non basta per battere il regno animale, nemmeno lontanamente! I due metri, per i delfini, rappresentano solo un semplice balzo. I migliori tra loro sono le stenelle striate che spiccano salti fino a sette metri!
I canguri possono saltare in lungo fino a 13 metri!
BILD: PIXELIO.DE/JPW.PETERS
Per fortuna gli animali non possono gareggiare in competizioni sportive… altrimenti noi umani faremmo la figura dei nonnetti in quasi tutte le discipline.
Le formiche sollevano fino a 50 volte il loro peso!
I delfini spicc ano salti fino a sette m etri!
Lo scatto del canguro La forza della formica Gli esseri umani considerati più forti sono i sollevatori di pesi. I migliori tra questi sono quelli che riescono a issare più del doppio del loro peso. Eppure non hanno la benché minima chance di battere il mondo animale. E a superarli è uno degli animali più piccoli del creato, ovvero la formica: questa riesce a sollevare fino a 50 volte il proprio peso!
ZOO ZÜRICH
o L’ingordigia d ande del mond el topo Il felino più gr a quattro o fin a ng lu , ur Al cuni animali rie Am ll’ ed de ri re tig tig i tr la al è scono a e le mangiare in un a nord di tutt one della so gi metri. Vive più lo giorno re lla ne te cibo per un pe ivamen l basso so de è diffusa esclus su t es periore a dsu a quello del loro cinese, o afflust su frontiera russol es so de t corpo. es ad Come i topi, ad e Amur, ck, dove to es corso del fium os em w pi di o. la W Immaginati di a nord di fino a m no an ente Ussuri e do gi ar en e sc in un re giorno 50 chilo mperatu tata di una gr in inverno le te am do è m i to di es qu patatine fritte. ro. Per nga, i Buon appetito! 40° sotto lo ze te spessa e lu en m ar ol ic 10 rt a pa o ia fin cc e lli ar pe arriv race possono o peli del suo to nuota in mod , ia ar lit a. È so È i. al hi ng ci cm di lunghezz ie si nutre di cerv eccezionale e tra le specie in La dinamicità dell’aquila pericolo di Purt roppo non possiamo volare. Gli ucce ne lli estinzione, però sì! E alcuni rapaci lo fanno a velo ti cità sono rimas impressionante. I falchi, quando si lanciano in appena 450 picc hiata sulla preda, sfiorano i 300 chil ci a M omeesemplari. tri orari… sono più veloci della Form ve: ula 1! sono nuove le re andate a vede allo zoo di Zurigo. Un fiuto sopraffino Il lupo ha, nel vero senso della parola, un buon fiuto. L’olfatto umano perde ogni percezione a 50 metri di distanza, il lupo fiuta una pecora già a due chilometri di distanza. BILD: PIXELIO.DE/DOMINO
NA KAUTE
Nel salto in lungo gli umani raggiungono una distanza di 8,95 metri. Niente male! Il leone, davanti a tale risultato, è costretto a capitolare: riesce a malapena a raggiungere i 5 metri. Il record umano perde tuttavia – anche se dignitosamente – contro il cervo, che arriva ai dieci metri. Il vincitore olimpionico in questa disciplina si trova in Australia: i canguri saltano in lungo fino a 13 metri... un risultato più che eccezionale.
PIXELIO.DE/REGI
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dell’Europa-Park, con i L’hyper coaster Silver Star, orgoglio e più alto d’Europa, suoi 73 metri di altezza è l’ottovolant Germania. Il lungo tragitto nonché il più grande e veloce della Silver Star raggiunge una pari a 1,6 chilomentri dura 3 minuti. velocità di 127 chilometri all’ora.
o s r o c n o c e d n a r G KinderMAX!
Il ghepardo riesce a raggiungere i 120 chilometri orari.
PIXELIO
PIXELIO
Vinci una carta giornaliera familiare, massimo 4 persone, per Europa-Park o una delle tre carte giornaliere familiari per lo zoo di Zurigo.
Con 300 metri all’ora il bradipo è il più lento al mondo.
DOMANDA ANDA A DELL CONCORSO: Quante volte il ghepardo è più veloce del bradipo? 150 volte 600 volte 400 volte ? Inserisci la risposta esatta su www.kindermax.ch alla rubrica «Concorsi», nell’apposito modulo, aggiungendo età e indirizzo. Oppure invia una cartolina postale a KinderMAX Wettbewerb, Casella postale 259, CH-9050 Eggerstanden. Termine ultimo d’invio: 10 ottobre 2011.
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Soluzione
Spostando un solo ďŹ amm ifero, il calcolo – ora è errato – ri sulterĂ esatto.
A pesca del cubetto di ghiaccio 0DDPSSFOUF una scodella, un cubetto di ghiaccio, un ďŹ lo di lana, sale &DDP DPNF TJ GB riempi la scodella d’acqua e mettici dentro il cubetto di ghiaccio. Adagia, poggiandolo sui bordi della scodella, il ďŹ lo di lana, in modo tale che questo sďŹ ori il cubetto. Spargi un po’ di sale sul cubetto e aspetta un paio di secondi: il cubetto si è giĂ incollato al ďŹ lo di lana. Ora puoi tranquillamente pescarlo! Spiegazione: il sale fa sciogliere il ghiaccio e forma uno strato d’acqua sulla superďŹ cie del cubetto. Col passare dei secondi il sale si mischia e si diluisce con l’acqua che torna a congelarsi. CosĂŹ il ďŹ lo viene bloccato dall’acqua ricongelata.
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Salute
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Volontà senza parole A chi spettano le decisioni sulla nostra vita qualora non fossimo più in grado di discernere per causa di malattia o infortunio? La federazione dei medici FMH e l’Accademia Svizzera delle Scienze mediche (ASSM) consigliano di redigere un testamento biologico. TESTO: Christoph Kohler
In media, una persona prende consapevolmente circa 100 decisioni al giorno. Queste decisioni sono il frutto della nostra volontà, ovvero il nucleo centrale della nostra libertà di pensiero. Per quanto possiamo rispettare la nostra libertà di pensiero e il nostro libero arbitrio, nessuno è in grado di tutelare la nostra volontà personale in caso di malattia o infortunio. A prescindere se il destino ci investa a 100 chilometri all’ora o si insinui inosservato nel nostro corpo, generalmente ci coglie comunque sempre di sorpresa. Se poi il fato è particolarmente maligno, ci lascia in uno stato vegetativo in cui non riusciamo più a parlare, ad agire o a prendere decisioni. In un caso del genere, per quanto molto improbabile, ci troveremmo in un bel guaio: chi si occuperebbe di prendere le decisioni in merito alle misure per prolungare la vita quando a livello clinico non è possibile prevedere alcun miglioramento e il futuro è caratterizzato soltanto da cure permanenti e respirazione artificiale? I medici >
Testamento biologico: Come funziona? – Un documento d’identità o un foglio d’appunti nel portafogli informa dell’esistenza di un testamento biologico e dove è custodito (coniuge, medico di famiglia e così via). – Il testamento biologico andrebbe aggiornato regolarmente e ha validità solo se provvisto di data e firma. – Il testamento biologico non può violare il diritto svizzero, p. es. promuovendo l’eutanasia. – Il testamento biologico stabilisce quali misure mediche adottare o escludere per il mantenimento in vita del paziente qualora venga meno la sua capacità di intendere e di volere in seguito a malattia o infortunio. – Su www.fmh.ch o www.srk.ch trova un modello di testamento biologico da scaricare.
Salute
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hanno l’obbligo di mantenere in vita i pazienti. Inoltre, i parenti del paziente sono spesso superati dagli eventi a livello emotivo e non sono in grado di decidere sulla vita o sulla morte. In Svizzera, secondo le stime, meno di una persona su dieci dispone di una dichiarazione anticipata di trattamento, il cosiddetto testamento biologico. Si tratta di un documento da redigere quando si è «in salute» e da far custodire a una o più persone di fiducia.
IL TESTAMENTO BIOLOGICO: TUTT’ORA UNA RARITÀ
Un documento di questo genere spiega a quali trattamenti medici intendiamo sottoporci (o quali invece rifiutiamo) qualora venisse meno la nostra capacità di intendere e di volere. In questi casi, quanto più attuale e dettagliato risulta il documento, tanto più sarà vincolante. Per essere chiari: non si tratta di definire misure d’intervento acute per salvarci la vita in caso d’emergenza, quelle sono co-
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munque sempre garantite. Il documento stabilisce piuttosto i criteri legati al trattamento dopo l’evento clinico, ovvero quando per mantenerci in vita necessitiamo ad esempio della respirazione o dell’alimentazione artificiale e non sussiste alcuna speranza di guarigione. Una sentenza del Tribunale federale del 2001 ha stabilito la valenza giuridica del testamento biologico: una persona in grado di intendere e di volere ha il diritto di rinunciare a un trattamento e a esprimere questa volontà in anticipo. Naturalmente, coloro che redigessero un testamento biologico e lo aggiornassero (come consigliato) ogni due anni sarebbero poi costretti per necessità a confrontarsi periodicamente con questioni turbanti riguardanti la vita e la morte. Può sembrare un tema scomodo, ma offre un’opportunità unica per una rif lessione approfondita sugli aspetti della vita. All’occorrenza però, il testamento biologico è soprattutto un utile strumento per medici e parenti come pure una garanzia di rispetto di quella che, una volta, era la nostra libera volontà.
Errori della medicina popolare
L’uomo adora la carne perché è un cacciatore Luoghi comuni sulle differenze tra uomo e donna esistono anche a tavola: se durante le grigliate l’uomo si preoccupa con tanta dedizione della carne, la donna si occupa di preparare la torta o l’insalata da mettere in tavola. Generalmente si tende a motivare le differenze con la storia dell’evoluzione. Non era forse così anche per i neandertaliani? L’uomo caccia il Mammut e la donna raccoglie funghi e bacche. Certo, ma si tratta di una mezza verità. Sviluppo corporeo, metabolismo e ormoni determinano necessità diverse a livello di alimentazione tra i sessi. Facendo movimento le donne bruciano più grassi, mentre gli uomini più carboidrati. Gli uomini assimilano meglio
l’alcol, le donne il colesterolo e gli zuccheri. Il fatto che gli uomini mangino più carne rispetto alle donne è legato al loro metabolismo: bruciano più energia rispetto alle donne poiché il loro corpo è composto in misura maggiore da muscoli, ma presenta meno materia grassa. Una buona fetta di carne è proprio quanto di meglio per sopperire a questo fabbisogno d’energia. Alla donna è stata inoltre affibbiata impropriamente la nomea di «golosa di dolci»: come sostenuto da uno studio dell’Istituto federale tedesco per la ricerca sugli alimenti e la nutrizione, in rapporto al proprio peso corporeo gli uomini assumono circa la stessa quantità di cibi dolci delle donne.
Sotto la lente
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Cellule nervose ingrandite 400 volte L’1 percento delle persone soffre di schizofrenia, una grave malattia psichica. Che cosa non funzioni nel cervello è rimasto a lungo un mistero celato sotto la calotta cranica. Ora i ricercatori hanno trasformato le cellule della pelle di pazienti schizofrenici in cellule nervose e hanno osservato al microscopio che queste cellule nervose – nell’immagine qui colorate in blu (nucleo della cellula), rosso e verde (prolungamenti cellulari) – sono meno connesse tra loro rispetto a quelle di persone sane. Con ciò hanno fatto emergere un possibile meccanismo della malattia, compiendo un primo passo fondamentale verso lo sviluppo di nuove terapie. FOTO: © Kristen Brennand, Salk Institute for Biological Studies
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Lacuna assicurativa:
libera scelta dell’ospedale costosa senza complementare Con l’entrata in vigore del nuovo finanziamento ospedaliero nel 2012, in tutta la Svizzera sarà possibile scegliere liberamente l’ospedale a cui rivolgersi. Tuttavia, la nuova regolamentazione è vincolata a una serie di condizioni. Il mancato rispetto di queste condizioni e l’assenza di un’assicurazione complementare ospedaliera rischiano di rendere molto salata la fattura per il paziente.
Oggi i trattamenti ospedalieri sono pagati per il 50 percento dal cantone di domicilio del paziente e per il restante 50 percento dall’assicurazione malattie. Se un paziente si sottopone a un trattamento presso un ospedale al di fuori del suo cantone di domicilio nonostante l’intervento sia offerto anche nel suo cantone di residenza, è tenuto a farsi carico personalmente dei costi oppure deve aver stipulato un’assicurazione complementare ospedaliera. Dal prossimo anno, con l’introduzione della libera scelta dell’ospedale, tutto ciò è destinato a cambiare. Dal 2012 i pazienti potranno così scegliere liberamente in quale ospedale farsi curare. Il cantone di domicilio sarà tenuto ad assumersi la propria quota di questi costi. Vanno però soddisfate due condizioni: in primo luogo l’ospedale scelto deve essere presente nell’elenco degli istituti ospedalieri del relativo cantone. In secondo luogo, il cantone di domicilio e l’assicurazione malattie si assumono i costi per un importo pari al prezzo dello stesso trattamento in un ospedale del cantone di domicilio del paziente. Siccome tali costi possono risultare inferiori rispetto a quanto fatturato nel cantone in cui il paziente decide di farsi curare, può sorgere una lacuna assicurativa.
SI ARRIVA A SPENDERE ANCHE PIÙ DEL DOPPIO
Per tale motivo consigliamo di stipulare anche nel 2012 un’assicurazione complementare ospedaliera come ad esempio ÖKK COMBI GENERALE o ÖKK COMBI FLEX . Con queste assicurazioni è possibile approfittare totalmente dei vantaggi della nuova libertà ospedaliera senza incorrere in rischi finanziari. Ciò vale soprattutto quando si decide di rivolgersi a un ospedale fuori dal proprio cantone non presente nell’elenco degli ospedali. Infatti, in un caso del genere il cantone di domicilio non si fa carico di alcun costo. Senza assicurazione comple-
mentare la fattura rischia di essere molto salata per alcuni pazienti, come dimostra l’esempio qui di seguito: Hans-Peter Suter, cliente ÖKK domiciliato in Prettigovia, soffre di ernia al disco: deve essere operato e gli deve essere applicato un sostegno a due vertebre. Su consiglio di un suo amico decide di farsi operare in una clinica specializzata a Zurigo. La clinica non compare nell’elenco degli ospedali, ÖKK ha però stipulato un contratto con essa. Per questo l’assicurazione di base di Hans-Peter Suter si fa carico di una parte dei costi, nella fattispecie del costo dell’operazione e del soggiorno ospedaliero di sette giorni presso l’Ospedale cantonale dei Grigioni a Coira: 4’558 franchi. La clinica specializzata di Zurigo fattura però 11’832 franchi. La differenza di 7’274 franchi sarebbe a carico di Hans-Peter Suter, se non avesse stipulato l’assicurazione complementare ospedaliera ÖKK COMBI GENERALE.
Importo forfettario per singolo caso Il nuovo finanziamento ospedaliero in vigore dal 2012 prevede anche l’introduzione del cosiddetto importo forfettario per singolo caso. Per ogni soggiorno ospedaliero, agli ospedali viene versato per ogni singolo caso un rimborso forfettario. Sulla base di determinati criteri come ad esempio la diagnosi principale, la diagnosi secondaria o la gravità della patologia, ogni caso viene assegnato a un particolare gruppo di casi. Pertanto, per ogni operazione d’appendicite ad esempio, gli ospedali incassano lo stesso importo: si paga quindi la prestazione, non il dispendio causato. Questa nuova regolamentazione dovrebbe quindi essere uno stimolo per gli ospedali a lavorare nel modo più efficiente possibile.
Clausolitis affaticans Una malattia che da noi non esiste.
I documenti della nostra assicurazione malattie sono comprensibili e ben strutturati. www.oekk.ch
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Attenzione agli intermediari poco seri! Anche quest’anno, sul mercato assicurativo imperversano intermediari di dubbia provenienza. Spesso clienti di ÖKK ci raccontano che qualcuno di ÖKK li ha chiamati al telefono per aiutarli a risparmiare sui premi. Non poche volte si è trattato di casi di agenti intermediari dai modi equivoci e senza contratto con ÖKK . Più che all’ottimizzazione dei premi, queste persone sono interessate al proprio profitto personale. Noi in quanto assicuratore abbiamo le mani legate in questi casi. Pertanto, qualora dovesse ricevere telefonate del genere, è molto importante interrogare in modo critico il suo interlocutore. Annoti sempre il nome e il numero di telefono dell’agente che l’ha chiamata. In caso di sospetti, si rivolga pure alla sua agenzia ÖKK . Inoltre: dal 1° giugno 2011 è entrato in vigore un codice d’onore che vieta alle casse malati la vendita di assicurazioni di base tramite marketing telefonico. Se, nonostante il divieto, le dovessero comunque offrire un’assicurazione di base per telefono, può compilare il modulo di Santésuisse e segnalare a chi di dovere le pratiche poco serie di questi intermediari di dubbia provenienza.
Su www.oekk.ch/magazine trova una piccola guida su come proteggersi in questi casi.
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Consulto telefonico gratuito con il pediatra: le vaccinazioni Le vaccinazioni dei bambini sono spesso un argomento molto controverso per i genitori. Quali vaccinazioni sono necessarie e perché? Che genere di effetti collaterali possono provocare? Telefonando allo 0844 655 655 può fissare un appuntamento per un consulto telefonico gratuito con il pediatra. I pediatri le offriranno una consulenza completa, le spiegheranno quali sono le vaccinazioni di base e l’aiuteranno a prendere una decisione nel merito del suo caso. > Raggiungibile 24 ore su 24 allo 0844 655 655, lo staff medico di Medgate l’aiuta anche in caso di domande generali su una malattia o di problemi acuti di salute. Per saperne di più: www.oekk.ch/aerztlicherRat
Sempre a sua disposizione, ora anche più a lungo
Le restituiamo 42 franchi
Nei mesi da settembre a dicembre i nostri consulenti clienti saranno a sua disposizione dalle ore 8:00 alle ore 19:00. In tal modo potrà approfittare della loro consulenza e porre tutte le domande del caso sulla sua assicurazione anche dopo il lavoro.
Ogni anno, la Confederazione riscuote tasse d’incentivazione su sostanze dannose per l’ambiente. Questi fondi sono restituiti alla popolazione tramite le casse malati. Nel 2012 l’importo complessivo di queste entrate ammonta a 334 milioni di franchi, ovvero 42 franchi a persona. Per una volta una buona notizia, no?!
Trova il numero di telefono della sua agenzia di competenza sulla sua polizza o su www.oekk.ch/agenzie
Ulteriori informazioni sulle tasse d’incentivazione su www.oekk.ch/magazine
Reportage
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Secondo le stime dell'UNICEF sono ben 40’000 i bambini che sgobbano nelle mine del Katanga.
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Lavoro in miniera invece di vacanze scolastiche Per i bambini congolesi il tempo libero significa spesso lavoro. Devono infatti seguire i loro genitori in pericolose miniere alla ricerca di minerali. Durante la «Settimana delle stelle» l’UNICEF invita i bambini svizzeri a raccogliere fondi per i bambini delle miniere in Congo. TESTO: Katrin Piazza _ _ FOTO: © UNICEF / NYHQ2004-1195 / LeMoyne
Reportage
ÖKK Magazine
«Un paese ricco di persone, una terra ricca di minerali». Così viene spesso descritto il Congo. Nel secondo stato africano per superficie vivono 70 milioni di persone. Il suo suolo custodisce immensi tesori: minerali come rame o zinco, terre rare come il coltan, ma anche metano, uranio, diamanti e oro. Materie prime di cui sono sempre più avidi gli stati industrializzati e viepiù anche i paesi emergenti, come Cina e India, poiché vengono utilizzate nell’industria meccanica, ma soprattutto per la produzione di apparecchi elettronici, telefoni cellulari e computer.
do. Il rame del Katanga rifornisce il mercato mondiale. Tuttavia, la crisi finanziaria ha colpito duramente anche questa regione un tempo prospera. Il crollo dei prezzi delle materie prime ha causato un arresto degli investimenti; gli impianti di produzione hanno chiuso i battenti e migliaia di posti di lavoro sono andati persi. Poiché non possono aspettare la ripresa dell’economia, gli abitanti del Katanga oggi vanno alla ricerca di minerali di propria iniziativa. Sul mercato grigio si trovano sempre degli acquirenti, che però non si curano né di salari minimi né di norme di sicurezza.
UNA RICCHEZZA ESPORTATA
Nonostante la sua ricchezza di materie prime, oggi la Repubblica Democratica del Congo è uno degli stati più poveri del mondo. Decenni di sfruttamento, corruzione e guerre hanno stremato il paese. Durante la colonizzazione belga, tra il 1887 e il 1960, l’estrazione di materie prime aveva raggiunto un elevato grado d’industrializzazione, contribuendo a portare il prodotto interno lordo a livelli superiori rispetto a quelli registrati allora dal Canada. Oggi però la maggior parte delle miniere e delle fabbriche costruite allora è ridotta a rovine industriali dismesse. Le infrastrutture versano in uno stato desolante. Mancano ospedali, scuole e strade. Solo un terzo della popolazione ha accesso ad acqua potabile e a impianti sanitari. Le difficili condizioni igieniche sono all’origine di frequenti malattie, come diarrea, e infezioni quali tifo ed epatite A. Il rischio malaria aleggia durante tutto l’anno. Non per niente in Congo si registra uno dei più elevati tassi di mortalità infantile del mondo.
BASTA CON IL LAVORO MINORILE IN KATANGA
Il Katanga, una provincia montuosa del Congo, appartiene alla cosiddetta «cintura del rame», dove si trova circa un decimo dei giacimenti di rame di tutto il mon-
«Settimana delle stelle» e ÖKK La «Settimana delle stelle» è un’iniziativa benefica patrocinata dall’UNICEF Svizzera e della rivista «Schweizer Familie» organizzata su base annuale. Quest’anno è prevista dal 21 al 27 novembre. Nelle categorie «Freunde und Geschwister» (amici, fratelli e sorelle), «Einzelkind» (figlio unico) e «Familien und Quartier» (famiglie e quartiere) i bambini sono chiamati a raccogliere fondi tramite iniziative da destinare ai loro coetanei impegnati nelle miniere del Congo. Apriranno forse un ristorante o metteranno in scena un pezzo teatrale o un concerto? Grazie a tali e simili idee, negli ultimi otto anni 77’000 bambini sono riusciti a raccogliere fondi per ben 3,5 milioni di franchi. ÖKK sostiene la Settimana delle stelle: se i bambini comunicano la loro iniziativa a ÖKK (manja.liesch@oekk. ch), oltre che all’UNICEF (settimanadellestelle@unicef.ch), possono aggiudicarsi il «Premio ÖKK per la Settimana delle stelle». Il montepremi consiste nell’arrotondare per eccesso alle migliaia seguenti l’importo raccolto dall’iniziativa vincitrice. Se, ad esempio, i vincitori raccolgono 250 franchi, ÖKK aggiunge 750 franchi. Inoltre, i vincitori compariranno nel numero estivo del 2012. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.settimanadellestelle.ch. L’iniziativa di raccolta fondi non deve per forza avere luogo durante la «Settimane delle stelle». Termine d’invio per le varie iniziative di raccolta è il 6 gennaio 2012.
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I minatori congolesi scavano le loro miniere per lo più a piedi nudi, con zappe e pale, con torce elettriche o candele. Spesso qualche miniera crolla, seppellendo i lavoratori, tra cui anche i bambini. Spesso si lavora in organizzazione famigliare: i figli accompagnano i padri, i bambini più piccoli i loro fratelli maggiori. Chiunque sappia tenere in mano una pala viene «arruolato», per contribuire – seppur minimamente – al reddito familiare. Perché la vita in Congo è cara. L’UNICEF aiuta i bambini della regione del Katanga in modo semplice e mirato. Dove necessario sono garantiti aiuti alla sopravvivenza sotto forma di assistenza sanitaria o di derrate alimentari. I capifamiglia ricevono
sostegno per la creazione di una piccola azienda o per apprendere una professione artigianale. I bambini vengono sollecitati ad andare a scuola, così per loro aumentano le possibilità di non doversi infilare un domani in gallerie buie come la notte, senza la certezza di rivedere la luce al termine della giornata. I bambini del Katanga dovrebbero poter giocare spensieratamente durante le vacanze. Proprio come i bambini in Svizzera e in tutto il resto del mondo.
FOTO: © International Labour Organization / M. Crozet
In casa Bernasconi
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Alla fine sono io a pagarne le conseguenze?
Coerenza e conseguenze! Una vecchia saggezza pedagogica diceva: i genitori devono essere coerenti con i figli. Ma quali conseguenze ha per i genitori la coerenza? ILLUSTRAZIONE: Bianca Litscher
SIGNORA BERNASCONI:
Non appena la frase mi è salita alle labbra, mi sono chiesta: perché mai mi sono messa in questo impiccio? Perché non di rado i genitori si ritrovano a interrogarsi sulle conseguenze dell’essere coerenti. Ma andiamo con ordine. Era una di quelle giornate in cui mio figlio piccolo cominciava a snervarmi già la mattina presto. A colazione nella sua tazza c’erano i fiocchi sbagliati, cosa che ha scatenato urla di protesta; al supermercato, davanti allo scaffale dei dolciumi, gli è venuto un attacco isterico perché non voleva assolutamente capire il motivo per cui la confezione gigante di M&M ’s non finisse nel nostro carrello; nel pomeriggio in piscina all’aperto ha rifiutato di farsi mettere la crema solare anche dopo averglielo detto più volte. Ed ecco che mi sale alle labbra quella dannata frase che esige coerenza: «Se non ti metti subito a sedere ce ne torniamo a casa!». Il piccolo è corso via. E a me non è rimasto altro da fare che raccogliere le nostre cose per il bagno, acchiappare
lo strillone e trascinarlo fuori dalla piscina, attirando su di me le occhiate degli altri genitori. Alcuni sembravano voler dire: brava, questa sì che è coerenza. Gli altri avevano un’espressione di compatimento, quasi volessero chiedermi: ma ci hai pensato bene? Arrivati a casa anch’io mi sono compatita: chi mai vuole starsene tappato in casa con un ragazzino piagnucolante quando il termometro segna 30 gradi? Io no. Di conseguenza da allora somministro la coerenza in dosi omeopatiche e solo se mi rendo conto davvero delle conseguenze del mio essere coerente … per tutte le parti coinvolte.
… una famiglia che da noi esiste
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È il papà a pagarle!
SIGNOR BERNASCONI:
Mentre mia moglie quando perde la pazienza mostra volentieri i muscoli (ma poi per fortuna non si fida a colpire), io sono amante del gesto pacatamente minaccioso, ma proprio per questo efficace. Essendo stato bambino nei primi anni ’80, mi ispiro a Michael Schanze, il caro zio della televisione. Ricordate: «Uno, due, tre, ultima possibilità, altro non ce n’è!». Che si tratti di lavarsi i denti, salire le scale o mettere in ordine la cameretta, se mio figlio s’impunta per vedere fin dove riesce a tendere i nervi di papà, al «tre» ci si dà un taglio ed è finita lì. Non che poi perda la calma, come genitore è meglio mantenerla sempre. L’importante è semplicemente trarre le conseguenze in maniera coerente, senza barriti e pugni sul petto alla Tarzan, ma solo le conseguenze che anche il bambino è in grado di capire. Se impiega un’eternità per mettersi il pigiama, rimarrà solo un minuto per leggergli una fiaba. Punto. Se sulle scale diventa recalcitrante, resti pure lì, vedrà presto che non
è divertente a lungo. Punto. Così funziona meglio. Mio figlio lo sa: non importa se il tono è mite, quando il papà dice una cosa, poi la fa. Con coerenza e di conseguenza. Punto. > Alla pagina seguente trova l’opinione di Kathrin Buholzer sul pianeta genitori
In casa Bernasconi … esistono veramente, solo che in realtà si chiamano in un altro modo. Sono una famiglia con due figli, un bambino (7) e una bambina (4), di cui si occupano entrambi i genitori. Lei (34) lavora come grafica, lui (34) è giornalista. Vivono in città e trascorrono le vacanze in campagna.
Pianeta genitori
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Nessuna regola, nessuna conseguenza Imporre delle regole è uno dei doveri meno graditi di un genitore. Come fare al riguardo? TESTO: Kathrin Buholzer
Che sia al supermercato, davanti al televisore o al momento di vestirsi, tutti i genitori conoscono situazioni difficili con i bambini, che portano regolarmente a battibecchi e discussioni. In quel caso è importante prima di tutto parlare con calma di queste situazioni con i bambini; poi vanno stabilite delle regole comuni e anche le conseguenze che ci saranno se le regole concordate non saranno osservate. Affinché il dialogo con i bambini sia attendibile, i genitori dovrebbero invitare i figli a fare loro stessi delle proposte. E per dare alle regole una validità duratura, si dovrebbero mettere per iscritto e appenderle in un punto ben visibile. Per facilitarne la comprensione, i bambini potrebbero decorare il foglio con illustrazioni o disegni. Quanto alle conseguenze, è importante che siano logiche. Non si tratta di punire «duramente» il bambino, ma di creare una situazione che è in relazione con il
comportamento sbagliato. Se ogni volta dopo aver visto la televisione ci sono scenate, il televisore potrebbe essere bandito dal soggiorno. E se un bambino ne combina di tutti i colori con un giocattolo, una volta i genitori potrebbero togliergli il giocattolo per un po’. Tuttavia dovrebbero portarglielo via per il più breve tempo possibile, affinché il bambino abbia anche la possibilità di imparare a comportarsi correttamente. In linea di massima non si dovrebbe esagerare con le regole e la minaccia di conseguenze, altrimenti il bambino si abitua a ubbidire solo sotto la minaccia di conseguenze negative.
Trova il link della piattaforma internet Pianeta genitori di Kathrin Buholzer con altre risposte su questioni educative su www.oekk.ch/magazine
Escursione in famiglia
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Nella Valle dei sassi TESTO & FOTO: Michael Krobath
Sovrappopolazione, carenza di materie prime, surriscaldamento climatico: persino i genitori più ottimisti ogni tanto si interrogano su che mondo lasceremo in eredità alle prossime generazioni. E ora un altro f lagello: la Svizzera è minacciata dall’inarrestabile dispersione cittadina, ovvero il panorama urbano che si impone sui paesaggi rurali. Le regioni discoste dai centri finanziari non sono tuttavia interessate dal fenomeno: luoghi come la Val Bavona, una valle adiacente alla più conosciuta Valle Maggia. Il punto di partenza della nostra escursione è San Carlo, l’ultimo borgo della Val Bavona, raggiungibile da Locarno dopo un lungo ed entusiasmante viaggio con l’autopostale. Da qui scendiamo lungo la valle attraversando foreste e prati lungo un erto sentiero. Il terreno ideale per testare in anteprima le calze rosse da escursione di Paul (3), il nostro figlio più piccolo. La discesa non è faticosa e il paesaggio ci lascia espressamente a bocca aperta. Enormi pareti scoscese fiancheggiano il fondovalle, sui cui il passato ha lasciato le proprie pesanti tracce sotto forma di imponenti blocchi di granito. Passiamo attraverso ben
dodici borghi abitati solo in estate, e solo parzialmente collegati alla rete elettrica, una testimonianza della vita all’insegna dell’indigenza degli alpigiani. I prati pensili, ovvero minuscoli prati situati su grandi massi accessibili esclusivamente da una scaletta di pietra e in grado di generare poco più di una manciata di fieno, sottolineano quanto preziosa fosse ogni «macchia verde» disponibile. Dopo due ore di marcia e un pediluvio nel fiumicello Bavona, raggiungiamo finalmente Foroglio. Facciamo sosta al ristorante La Froda, dal quale possiamo godere di una vista stupefacente sulla cascata, alta ben 80 metri. Il grotto è noto per la sua classica cucina ticinese. Paul si gusta orgoglioso il suo gelato mentre noi assaporiamo la codiga, una salsiccia contadina un po’ amara. Siamo ebbri di gioia, anche perché sappiamo che grazie alla protezione del paesaggio la Val Bavona è destinata a restare tale anche in futuro. Ogni tanto norme e obblighi sono assolutamente benvenuti. Anche questo insegna la Val Bavona, soprattutto ai bambini. > www.valle-bavona.ch
Sportivo, insegnante e «principe del fitness»: Robin Städler nella palestra di sua proprietà a Jona.
Ritratto cliente
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Teso al massimo L’allenatore Robin Städler ha inventato un attrezzo tutto particolare per mantenersi in forma: una tavoletta e un tubo, con cui aumenta la forza di atleti come Jonas Hiller della NHL. TESTO: Christoph Kohler _ _ FOTO: Gian Marco Castelberg
Stare in piedi su una tavoletta appoggiata su un tubo sembra facile, ma non lo è. Fare f lessioni sulle gambe tenendo in mano i pesi e stando in equilibrio su due listelli che sono arrotondati nella parte inferiore e poggiano su una tavola, che a sua volta poggia su un tubo … sembra qualcosa d’impossibile, ma non lo è. Robin Städler ci fa una dimostrazione. Un’infinità di muscoli si contraggono nel suo fisico ben allenato. Tensione, pura tensione fisica. Otto anni fa l’insegnante di ginnastica diplomato e Swiss Olympic Trainer ha inventato l’attrezzo da allenamento Sypoba «System Power in Balance». Nella sua forma semplicissima non si tratta d’altro che di una tavoletta e un tubo, e tanto know-how riguardo a cosa ci si può fare. Il fitness club di Städler si trova nella zona industriale di Jona. È mezzogiorno, la musica suona, una dozzina di individui madidi di sudore cercano di seguire le istruzioni di Städler stando su tavolette e tubi. E tonfete! Ecco che un altro è caduto dalla tavola. Piccola consolazione: all’inizio non è andata meglio nemmeno ad atleti del calibro di Jörg Abderhalden, il «re dei re» della lotta svizzera, della campionessa europea di pattinaggio artistico Sarah Meier o del portiere NHL-Crack Jonas Hiller. Sono stati tutti sotto l’ala di Städler, o lo sono ancora. «Voglio ottenere il meglio dal mio fisico» afferma il principe del fitness (Svizzera sudorientale), «e non mi riferisco alla forza soltanto, ma alla forza coordinata.» Chi prova i piegamenti sulle ginocchia con la Sypoba si rende conto di cosa significa: il senso dell’equilibrio è continuamente sollecitato, mentre i muscoli si stirano, cosa che il nostro cervello e il nostro sistema nervoso
non controllano ancora abbastanza bene. Basta caricare male il peso e la tavoletta si ribalta. «Voglio ridare ai muscoli la loro intelligenza» dice Städler.
MUSCOLI E PERSONE
Oggi la famiglia di Städler gestisce un negozio di articoli sportivi a Zernez. Da bambino, il piccolo Robin partecipa a gare di sci, sua sorella arriva fino alla nazionale B, lui non ci riesce. Così diventa insegnante di educazione fisica, ma lo sport agonistico e le star non gli escono dalla testa. Nel 1996 diventa preparatore atletico di Swiss Ski, cinque anni dopo si trasferisce all’ HC Davos. Nel 2003 lascia i campioni svizzeri perché ha in tasca un’offerta della NHL americana. Ma all’ultimo momento il lavoro sfuma e Städler si ritrova disoccupato. Invece di rimpiangere il sogno del gran mondo, sfrutta il tempo per concepire un attrezzo da allenamento basandosi sulle esperienze raccolte a Davos nel campo della fisiologia sportiva: la Sypoba. Il primo anno si fa realizzare dieci tavolette in un laboratorio di disabili; oggi nello stesso laboratorio se ne producono migliaia. Con la Sypoba ha allenato alcuni campioni fino alla fine della loro carriera. Il rapporto di lavoro si conclude, ma le persone rimangono. Per esempio, Jörg Abderhalden, che nel frattempo è diventato un buon amico di Städler, è padrino di Fenja, la figlia di quattro anni di Städler.
> Robin Städler è cliente privato presso ÖKK.
Le frequenze alte sono ancora pi첫 sgradite quando non si sentono. Testi ora il suo udito: www.hear-the-world.com