N. 3
Settembre 2009
Magazine
TEMA: QUANTO CI COSTA LA SALUTE
Progesso della medicina _ Cara vecchiaia _ Costi inutili _ Costose casse a buon mercato
Edizione speciale !
Bucus assicurativus
Una malattia che da noi non esiste.
La nostra assicurazione malattie garantisce una copertura senza lacune. www.oekk.ch
Indice
Editoriale
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Sicurezza e solidarietà costano
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TEMA:
Costi della salute 04 tema Progesso della medicina _ Cara vecchiaia _ Costi inutili _ Costose casse a buon mercato 28 ÖKK Risparmiare sui premi _ Clienti ÖKK soddisfatti _ Nuovo quartetto Club 34 PIANETA GENITORI Quando il bimbo strilla
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36 RITRATTO CLIENTI Un malato, un sano e la logica dell’assicurazione
Le è già capitato di sentire amici o conoscenti dire: «Ho pagato per anni sempre più premi senza mai beneficiare di alcuna prestazione. Ora vorrei approfittarne»? Mi faccia un favore: se le ricapita, intervenga e corregga quel che viene detto. E lo faccia considerando due aspetti. Il primo: si beneficia di prestazioni anche quando non si è malati, in quanto si paga per la protezione assicurativa. In caso di malattia infatti, l’assicurazione sarebbe intervenuta e avrebbe pagato la sua parte. Quando stipuliamo un’assicurazione lo facciamo per tutelarci contro i rischi di malattia. Questa protezione è attiva sempre. Si tratta di un concetto di base, identico per tutte le assicurazioni. Questa protezione passiva – questa sicurezza – costa denaro. Il secondo: mentre noi siamo sani, altri, malati, hanno bisogno di denaro per poter guarire. Si chiama solidarietà. Questa solidarietà garantisce che, in caso di malattia, tutti saranno aiutati. Pertanto, tutti quelli che hanno già fatto affidamento sulla solidarietà ricorrendo al sistema, ricevendo denaro durante la malattia, sono anche coloro a cui il costante incremento dei costi della salute dà meno fastidio. In breve: noi non paghiamo premi oggi per riprenderci questi soldi domani, quando avremo bisogno di un medico o di essere ricoverati in ospedale. Il sistema non funziona così. Un meccanismo tale è contemplato forse dall’AVS, ma l’assicurazione malattie poggia su tutt’altro principio: paghiamo premi per essere tutti assicurati in modo solidale. Peter Werder
Impressum ÖKK Magazin / ÖKK Magazine _ rivista trimestrale per gli assicurati ÖKK _ Anno 21 _ 3/2009 TIRATURA 84’000 Editore ÖKK _ Bahnhofstrasse 9 _ 7302 Landquart _ Tel. 058 456 10 10 _ magazine@oekk.ch CAPOREDATTORE Peter Werder RESPONSABILE COORDINAMENTO Manja Liesch REDAZIONE Brand Affairs AG _ Bernhard Widmer _ Christoph Kohler COLLABORAZIONE REDAZIONALE Fadrina Arpagaus _ Patrick Imhasly Foto Gian Marco Castelberg DIREZIONE ARTISTICA Advico Young & Rubicam _ Sandra Hofacker TRADUZIONE E REVISIONE Luisiana Luzii _ Philip Stalder Stampa gdz AG
Se i costi della salute continuano ad aumentare, quando il piccolo Luca avrà 30 anni pagherà premi quattro volte più alti rispetto a quanto paga attualmente un trentenne. Luca Liesch (2), Landquart
Tema ÖKK Magazine
La salute a tutti i costi Il sistema sanitario svizzero è annoverato tra i migliori a livello mondiale, ma anche tra i più costosi. Quali sono le ragioni di costi così elevati? Inoltre, sarebbe possibile mantenere così elevato il livello della nostra assistenza sanitaria a costi più contenuti?
Testo: Bernhard Widmer _ _ Foto: Gian Marco Castelberg
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Tema ÖKK Magazine
Gli svizzeri sono considerati tra le persone più sane al mondo. Con una speranza di vita di oltre 80 anni, in media viviamo circa 73 anni in salute. In questo ambito, solo svedesi e giapponesi vantano statistiche superiori alle nostre. La grande maggioranza degli svizzeri si sente vispa e in salute: l’88 percento degli uomini e l’85 percento delle donne valutano il proprio stato di salute da buono a molto buono. Per le persone in età tra i 15 e i 44 anni la quota è persino del 90 percento. Solo il 3 percento degli uomini e delle donne considerano il proprio stato di salute precario o molto precario. Da un canto, tali positivi risultati che dimostrano il buon livello dello stato di salute della popolazione svizzera sono da ricondurre ad un modo di vivere sano. Molte persone seguono una dieta più bilanciata, fumano meno e praticano più regolarmente attività sportive rispetto al passato. Dall’altro canto, anche il qualitativo ed efficiente sistema sanitario svizzero gioca un ruolo fondamentale in questo straordinario stato di salute degli svizzeri. L’assistenza medica su cui poggia il sistema è indubbiamente di primissima qualità. Eccellente ma dispendioso __ Il sistema sanitario
svizzero è tra i più quotati a livello mondiale, non solo a livello qualitativo, ma anche dal profilo dei costi: nel 2007, infatti, i costi complessivi dell’intero sistema sanitario hanno toccato quota 55,3 miliardi di franchi. Gli esperti sono convinti che l’anno prossimo, per la prima volta, sarà superata la soglia dei 60 miliardi di franchi. Nel 2010, le assicurazioni malattie svizzere saranno costrette ad alzare i premi in modo massiccio e superiore alla media. Il motivo di ciò è legato al fatto che negli ultimi anni l’aumento dei premi non è stato adeguato proporzionalmente all’aumento dei costi. Così presso ÖKK , tra il 2006 e il 2008, i premi nell’assicurazione di base sono aumentati solo del 3,1 percento, mentre l’incremento dei
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costi delle prestazioni erogate dall’assicurazione di base era pari al 10,4 percento. Si è trattato di una precisa volontà politica: le assicurazioni malattia hanno dovuto fare ricorso alle proprie riserve e non hanno potuto applicare gli aumenti in modo così rapido come avrebbero desiderato. Già oggi, una famiglia svizzera media spende circa il 16 percento delle proprie entrate in spese sanitarie. Oltre ai premi e alle varie partecipazioni ai costi, in questa percentuale rientrano anche le spese per i farmaci e le prestazioni mediche pagate personalmente. Se i costi dovessero continuare a lievitare a questo ritmo, entro il 2050 un franco su tre del nostro bilancio famigliare sarebbe destinato a coprire le spese della salute. È possibile spendere meno? __ Questa preoccupante
evoluzione porta a chiedersi automaticamente: è possibile porre un freno alla crescita dei costi senza perdere la qualità della nostra assistenza medica? Se sì, in che modo? Prima di cercare di rispondere a questa domanda, proviamo ad analizzare in modo più dettagliato le diverse voci di costi generate dal nostro sistema sanitario.
I costi «buoni»
Innanzitutto esistono i fattori di costo «buoni», sui quali nessuno intende intervenire, ovvero quelli concernenti i rapidi progressi della medicina, della tecnica medica e dei farmaci in generale. Tali progressi consentono di effettuare diagnosi in uno stadio non avanzato della malattia e di guarire patologie che fino a poco tempo fa erano considerate incurabili. Tutto ciò con effetti collaterali minimi. Oggigiorno essere malati è meno grave rispetto a una volta e il processo di guarigione è più sopportabile. Inoltre, spesso i pazienti si rimettono più rapidamente e possono quindi tornare prima al proprio posto di lavoro, >
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Tema ÖKK Magazine
Il sistema sanitario nel confronto con l’estero Tra i più importanti Paesi industrializzati, la Svizzera è il terzo Paese con le spese sanitarie più elevate. Nel 2007, tali spese hanno rappresentato il 10,8 percento del suo prodotto interno lordo (PIL). Ciò corrisponde all’1,9 percento in più della media dei 30 Stati dell’OCSE . Anche per quanto riguarda le spese sanitarie pro capite, la Svizzera si trova sempre in terza posizione con 4’417 dollari (o 4’900 franchi) l’anno, dietro a Stati Uniti e Norvegia. Per quanto attiene alla presenza di medici e personale sanitario sul territorio, la Svizzera registra cifre ampiamente al di sopra della media OCSE . Nel 2007, in Svizzera, su 1’000 abitanti 3,9 erano medici e 14,9 assistenti sanitari in rapporto ai 3,1 medici e 9,6 assistenti sanitari della media OCSE .
con un notevole risparmio in termini di costi. La maggior parte degli esperti condivide il fatto che il progresso medico, nel corso degli anni, sia uno dei principali fattori responsabili dell’aumento dei costi della salute. Le pagine 10 fino a 14 di questa edizione presentano una serie di attuali innovazioni mediche.
I costi «neutrali»
Un altro fattore di costi molto importante, definibile «neutrale», sul quale è impossibile intervenire è l’evoluzione demografica. In ragione del progresso della medicina e del nostro stile di vita più sano, assistiamo al fenomeno dell’invecchiamento della popolazione. Pertanto, negli ultimi 20 anni, la media della speranza di vita in Svizzera è aumentata di quattro anni. Per il momento, tale sviluppo demografico pare essere inarrestabile. Secondo le stime, il numero degli ultracentenari in Svizzera passerà da un po’ meno di 1500 nell’anno 2000 ad oltre 18’000 nel 2060. Dal momento che le persone più anziane si ammalano più facilmente rispetto ai giovani, gravano anche in misura maggiore in termini di costi sul sistema sanitario. A ciò si aggiunge che molti di essi, prima o poi, diventano non autosufficienti e quindi causano ulteriori costi. Nelle pagine 16 fino a 18 di questa edizione approfondiamo il tema dell’invecchiamento della popolazione in rapporto al continuo aumento dei costi della salute.
> Fonte: OCSE
I costi «cattivi» I fattori di costo «buoni» e quelli «neutrali» che non siamo in grado o non vogliamo influenzare determinano ogni anno, come fosse una legge naturale, il costante aumento dei costi della salute. Tuttavia, i forti aumenti ai quali abbiamo assistito nel corso degli ultimi anni non sono giustificati. Esistono infatti anche fattori di costo cosiddetti «cattivi», che andrebbero assolutamente tenuti sotto controllo. I costi sono sempre il risultato di quanti-
tà e prezzo, e proprio su questi due elementi poggiano i suddetti fattori di costo «cattivi». Il primo: spesso vengono erogate prestazioni che dal punto di vista medico non sono assolutamente necessarie. Ne consegue un’incontenibile proliferazione di prestazioni mediche. Questo eccesso è motivato da stimoli errati: visto che le prestazioni (dedotta la partecipazione ai costi) vengono pagate dall’assicurazione malattie, i pazienti non sono incentivati a rinunciarvi. Il motto è: anche se non servono a nulla, non possono certo essere nocive, tanto paga l’assicurazione. Nemmeno i medici e gli ospedali sono incentivati a fornire esclusivamente le prestazioni mediche necessarie. Infatti, come ogni altra azienda, rispondono in tutto e per tutto a logiche economiche. Vari studi hanno dimostrato che l’eccesso di prestazioni per i pazienti non solo è costoso, ma è spesso anche controproducente dal punto di vista medico. Infatti, anche i trattamenti e le terapie superflui possono causare complicazioni ed effetti collaterali. Il secondo fattore di costi «cattivi» sono i prezzi eccessivi. Segnatamente il prezzo dei farmaci, che in rapporto agli altri Paesi è troppo elevato. Anche i prezzi dei trattamenti medici potrebbero però talvolta essere più bassi. Le pagine 20 fino a 25 di questa edizione approfondiscono una serie di misure in grado di contribuire in modo notevole ad arginare il massiccio aumento dei costi «cattivi». Nota conclusiva: le assicurazioni malattie sono responsabili per il 6 percento in media del prezzo dei premi. In altre parole, il 94 percento dei premi è destinato a coprire prestazioni sanitarie. Pertanto è assolutamente appropriato parlare di «strutture snelle». > Cifre: Ufficio federale di statistica
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«Le innovazioni nel campo della medicina si devono alle ‹piccole› aziende attive nella biotecnologia e non ai colossi farmaceutici. Sviluppiamo proteine che si rivelano più efficaci e convenienti degli anticorpi sintetici. La nostra ricerca è costosa. Ma i prodotti innovativi contribu iscono ad una medicina più efficace e, a lungo termine, più conveniente.» Patrick Amstutz (34), biotecnologo e imprenditore, Zurigo
Tema ÖKK Magazine
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I costi
buoni
Il progresso della medicina: costoso ma salutare Per molti malati il progresso della medicina è un’autentica benedizione. Il ricorso a nuovi farmaci e l’applicazione delle moderne terapie hanno sensibilmente aumentato le possibilità di guarigione in caso di cancro. Un fatto più che positivo, ma che ha il suo prezzo.
Testo: Patrick Imhasly _ _ Foto: Gian Marco Castelberg
Tema ÖKK Magazine
Chi parla di esplosione di costi nella sanità, tira in ballo automaticamente anche i farmaci e le terapie, sempre più costosi. Nulla da eccepire: il progresso della medicina ha il suo prezzo. In compenso, produce continuamente risultati sempre più considerevoli nella cura delle malattie. Un buon esempio in merito è la lotta contro il cancro: la malattia che, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), già nel 2010 è la principale causa di morte a livello mondiale. Nello specifico: il numero di decessi per tumore in Svizzera è passato dai 12’000 registrati nel 1970 ai 16’000 del 2007. Questo è tuttavia da attribuire soprattutto al fatto che il cancro è una malattia senile e che le società industriali diventano sempre più vecchie. Di contro, negli ultimi 20 anni, il numero dei decessi per
Novità nella lotta contro il cancro
RapidArc Ad inaugurare una nuova era nella radioterapia è stato l’apparecchio RapidArc. Grazie ad un tomografo computerizzato (TC) integrato, il RapidArc rileva prima di ogni nuova radioterapia le immagini attuali del tumore e degli organi circostanti. Il che presenta due vantaggi: organi e tessuti circostanti vengono risparmiati ed è possibile somministrare l’intera dose di radioterapia necessaria unicamente all’organo colpito in meno di un minuto anziché dieci, come avveniva un tempo. Inoltre la durata ridimensionata del trattamento facilita al paziente il compito di rimanere sdraiato tranquillamente. I costi per l’intera terapia con trattamento clinico si aggirano al momento sui 15’000 franchi. In uso dal settembre 2008.
cancro su 100’000 abitanti è diminuito e questo grazie al progresso della medicina, un’autentica benedizione. Non solo per gli anziani, ma per tutti. Non solo per i malati di cancro, ma per tante persone malate. Migliori prospettive di guarigione __ Ma rimania-
mo al cancro. Nuovi farmaci per la cura del cancro come il Glivec o tecniche di radioterapia più precise come RapidArc (vedi scheda) aumentano le opportunità di guarigione, allungando la vita o – almeno – mitigando gli spaventosi effetti collaterali dei trattamenti. Gli sviluppi positivi nella cura contro il cancro sono confermati anche da uno studio recentemente pubblicato nel periodico specialistico «European Journal of Cancer», al quale si sono sottoposti 13,5 milioni di malati di cancro. È stato messo a confronto il decorso della malattia degli affetti da cancro tra il 1988 e il 1990 e tra il 1997 e il 1999. I risultati dello studio dimostrano che le prospettive di guarigione sono particolarmente aumentate, soprattutto per le patologie cancerogene più frequenti come il cancro ai polmoni, il cancro intestinale e il cancro allo stomaco. La percentuale di guarigione per gli affetti da cancro ai polmoni è salita dal 6 all’8 percento; per i malati di cancro intestinale, dal 42 al 49 percento, mentre per quelli di cancro allo stomaco dal 15 al 18 percento. Sembrano risultati striminziti: ma per chi è riuscito a guarire, tale progresso è di portata colossale, tanto più se si considera che chi ce l’ha fatta ha riconquistato la stessa speranza di vita del resto della popolazione. Tuttavia, questo successo non va attribuito solo al progresso della medicina. «Il successo viene generato dall’interazione di diversi fattori», dice Thomas Cerny, primario del reparto di oncologia all’Ospedale cantonale di San Gallo e presidente della lega svizzera contro il cancro. In molti casi oggi il cancro può essere scoperto precocemente e quindi curato meglio. Grazie a dispendiose campagne di prevenzione, oggi si sa molto di più sui rischi che favoriscono il sorgere di patologie cancerogene. Il calo della mortalità causata da cancro ai
polmoni va interpretato anche considerando il processo di diminuzione in atto da tempo del numero di fumatori tra gli uomini. Informazione e prevenzione – molti esperti sono d’accordo su questo – sono i mezzi migliori e più economici nella lotta contro la piaga del cancro. Nuovi farmaci __ Di contro, i nuovi farmaci sono costosi. In merito alle nuove terapie per la cura del cancro, Cerny afferma: «Prima erano sufficienti dai 5’000 ai 10’000 franchi per la cura farmacologica della durata di un anno di un malato di cancro. Oggi si arriva a 100’000 franchi». A causare l’elevato prezzo dei medicinali sono i costi per il relativo sviluppo, davvero smisurati. La biotecnologia è una branca ad alto rischio, con un elevato tasso di perdita. Non sono rari i casi in cui un milione
Novità nella lotta contro il cancro
Glivec La leucemia mieloide cronica, detta anche LMC, è un cancro del sangue che provoca l’aumento incontrollato dei globuli bianchi. Sinora sono riusciti a guarire solo quei pochi pazienti che hanno avuto l’opportunità di essere sottoposti a trapianto di cellule staminali, per l’ammontare di parecchie centinaia di migliaia di franchi. Grazie al Glivec, questa malattia, un tempo mortale nella maggior parte dei casi, è diventata curabile: il medicinale, infatti, impedisce il proliferarsi delle cellule leucemiche. I casi di decesso in un anno sono scesi del 74 percento. Nuovi dati dimostrano che l’86 percento dei pazienti sottoposti a trattamento vive ancora per sette anni. Grazie alla sua grande efficacia e alla buona tollerabilità, il Glivec è ora riconosciuto come terapia standard contro la LMC. I costi della terapia ammontano a 3’900 franchi al mese. Disponibile dal novembre 2003.
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di franchi viene investito in un unico medicinale prima che arrivi finalmente sul mercato. E se ci arriva, ci si chiede se ne valga davvero la pena. D’altro canto, chi rinuncerebbe a un allungamento della vita garantito dal progresso della medicina? Negli anni Ottanta, chi si ammalava di cancro intestinale con metastasi poteva sperare di rimanere in vita per altri sei mesi, nove al massimo. Oggi il tempo restante si è esteso a quasi tre anni: tempo regalato, seppure costoso. Chi oggi si ammala di cancro in Svizzera ha buone opportunità di mitigare le proprie sofferenze e di poter persino guarire. Tali passi in avanti nella medicina non sono tuttavia gratuiti.
Glossario ÖKK Magazine
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Concetti di natura politico-sanitaria … e il loro significato Importo forfetario per singolo caso
Obbligo di contrarre
Rimborso forfetario per interventi operativi sulla base di un valore medio di costi.
Nella pratica, gli assicuratori non sono liberi di gestire liberamente i propri rapporti contrattuali con i fornitori di prestazioni. Infatti, un assicuratore non può rifiutare i servizi di un nuovo fornitore di prestazioni se questo rispetta le disposizioni di un contratto tariffario nell’ambito dell’assicurazione di base.
Franchigia
Partecipazione annuale ai costi da parte della persona assicurata. La franchigia minima stabilita per legge equivale a CHF 300 l’anno. Gli assicurati hanno la possibilità di contribuire in misura maggiore ai costi rispetto a quanto prescritto dalla LAMal. L’importo della franchigia è definibile liberamente in una forbice tra CHF 400 e CHF 2500. La riduzione sul premio varia a seconda dell’ammontare della franchigia opzionale. Farmaco generico
Riduzione dei premi
A seconda della situazione finanziaria di un assicurato, la Confederazione versa dei contributi all’assicurazione malattie a mo’ di sussidio individuale per il pagamento dei premi degli assicurati. Questi contributi, da Berna giungono innanzitutto ai Cantoni, i quali sono tenuti poi come minimo a raddoppiarne l’importo con mezzi propri.
Imitazione di un farmaco originale. In quanto a composizione, quantità, dosaggio e forma, il farmaco generico corrisponde in tutto e per tutto al preparato originale. I generici possono essere introdotti sul mercato solo una volta scaduto il brevetto del farmaco originale. Generalmente sono più convenienti dei prodotti originali poiché i produttori non devono sostenere nessun tipo di costo per la ricerca.
Tariffe per prestazioni individuali in vigore a livello nazionale per i servizi medici forniti da studi medici privati e ospedali. TARMED classifica la tecnica medica in circa 4’600 tariffe. Ogni prestazione è suddivisa in prestazione tecnica (PT) e prestazione medica (PM).
Modello del medico di famiglia
Criteri di efficacia, utilità ed economicità
Gli assicurati si impegnano, in caso di malattia, a consultare sempre il proprio medico di famiglia. Medico di famiglia che consiglia poi eventualmente di rivolgersi ad uno specialista o all’ospedale oppure, nel caso, un’eventuale intervento chirurgico. Il medico di famiglia gestisce il ciclo curativo nell’arco dell’intera catena terapeutica.
Tutte le prestazioni dell’assicurazione malattie obbligatoria devono rispettare la formula di efficacia, utilità ed economicità. L’efficacia deve essere comprovata secondo metodi scientifici (LAMal, art. 32). L’assicurazione si fa carico di una prestazione medica solo se rispetta i tre criteri di cui sopra.
TARMED
HMO (Health Maintenance Organization)
Le HMO sono gruppi di studi medici composti da medici e personale medico. Con il modello assicurativo HMO il paziente acconsente a farsi visitare da un medico HMO, il quale coordina poi eventuali trattamenti esterni da parte di specialisti od ospedali. Questo modello consente di evitare di prescrivere due volte una terapia. L’obiettivo delle HMO è l’ottimizzazione dei processi curativi e il risparmio sui costi. > Fonte: santésuisse
Su chi consiglia Ă–KK fioccano buoni.
Tema ÖKK Magazine
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Come influisce l’invecchiamento sui costi della salute I costi neut
Diventiamo sempre più longevi e in vecchiaia i costi della salute aumentano a dismisura. La conseguenza? Sempre meno giovani finanziano sempre più anziani. Ciò esige una grossa dose di solidarietà tra generazioni. E proprio perché i giovani di oggi saranno gli anziani di domani, coltivare tale solidarietà è nell’interesse di tutti.
Testo: Bernhard Widmer _ _ Foto: Gian Marco Castelberg
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«Fino a quando non si riuscirà a creare trasparenza sui costi della salute fino a quando non sapremo chi deve farsi carico di tali costi e fino a quando il finanziamento, a seconda della cura, avviene attraverso istituzioni diverse, non saremo in grado di tenere sotto controllo i costi della salute. Per questo mi batto per indennizzi che provengano da un’istituzione unica, che si assuma tutta la responsabilità.» Philipp Stähelin (64), avvocato e UOMO POLITICO, SI OCCUPA DI SANITÀ, Frauenfeld
Tema ÖKK Magazine
Da 200 anni la speranza di vita continua ad aumentare. Nel 1800 si viveva in media fino a 30 anni. Oggi, in Svizzera, le donne arrivano in media fino a 84 anni, gli uomini fino a 80. Tale realtà riportata in termini statistici la si deve al progresso della medicina. Un dato molto positivo, da un lato. Dall’altro, però, bisogna considerare che questa evoluzione costa, e tanto. Effetti benefici della medicina moderna __ La
stragrande maggioranza delle persone anziane in Svizzera è in salute: in un sondaggio condotto nel 2007, oltre i due terzi degli ultrasettantenni definiscono le proprie condizioni di salute buone se non addirittura eccezionali. Il risultato, questo, di una sana condotta di vita da una parte. Dall’altra, gli anziani in buona salute devono le loro buone condizioni agli effetti benefici della medicina moderna: a differenza della maggior parte delle persone giovani, molti anziani infatti stanno bene non perché completamente immuni da acciacchi, bensì perché esistono rimedi medici contro i malanni di cui sono vittime. Tali rimedi – dall’articolazione dell’anca artificiale al riduttore di pressione – hanno tuttavia il loro prezzo. Questo è uno dei motivi per cui le persone più anziane causano costi della salute molto più elevati rispetto a quelli generati dai giovani. Secondo motivo: il numero di malati cronici e delle persone non autosufficienti è molto più elevato tra gli anziani che tra i giovani. Pertanto più si invecchia, più aumentano i costi della salute. Nel 2006, i costi pro capite in Svizzera hanno raggiunto in media i 7’000 franchi. Persone con età
inferiore a 65 anni sono costati in media solo 4’600 franchi, mentre gli ultrasessantacinquenni ben 34’000 franchi. Sebbene questi costituiscano solo il 16 percento della popolazione, causano già il 44 percento dei costi della salute. Solidarietà tra giovani e anziani __ Lo sviluppo demografico è il frutto non soltanto della crescente speranza di vita, ma anche della contemporanea riduzione del tasso di natalità. Ciò significa: sempre meno giovani sani dovranno assumersi gran parte dei costi della salute per un maggior numero di anziani malati e non autosufficienti. La società non potrà pertanto evitare uno scenario in cui sarà necessario continuare a sollecitare la solidarietà tra generazioni e, contemporaneamente, a cercare il modo di sgravare i più giovani in altri settori.
> Cifre: Ufficio federale di statistica
Glossario
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L’ultimo grido della medicina PowerKnee
È la prima protesi di arto inferiore a propulsione al mondo: il Power Knee. In base al movimento della gamba sana può rilevare, con sensori sensibilissimi, il tipo di andatura alla quale sta procedendo chi la indossa, se sta salendo le scale o se sta passeggiando. Le informazioni vengono trasmesse al sistema di intelligenza artificiale avanzata della protesi tramite Bluetooth, che aziona la funzione di movimento del Power Knee e regola la forza necessaria per una consona andatura. Power Knee si trova ancora in una fase di sviluppo, arriverà sul mercato europeo nel 2010. I costi per il prototipo si aggirano attorno a 90’000 franchi. PillCam
Basta ingerirla e la PillCam, una minuscola fotocamera digitale formato compressa, si mette in cammino attraverso l’intestino. Con i suoi 26 mm di lunghezza e 11 mm di diametro, la PillCam ha le dimensioni di una compressa di vitamine. Al suo
interno tuttavia ci sono flash, batteri e un trasmettitore. Mentre viaggia nell’intestino tenue scatta da 50’000 a 60’000 foto che vengono trasmesse attraverso i suoi sensori a un dispositivo di rilevazione. Così possono essere evidenziate tempestivamente cause di eventuali emorragie e anemie o rilevati precocemente tumori e polipi. Dopo aver attraversato l’intestino, la PillCam viene espulsa per via naturale. Un esame endoscopico con questa capsula costa circa 1’800 franchi. In uso dal 2008. CyberKnife
Quest’apparecchiatura robotica non sembra un bisturi. Eppure è con la precisione di un bisturi che cura, mediante radioterapia, masse cancerogene dalle dimensioni inferiori a 1 mm, non ledendo i tessuti circostanti. L’uso del CyberKnife è indicato per la radioterapia di piccoli tumori delimitati come metastasi linfonoidali o epatiche, propaggini cancerogene nel midollo spinale, tumori al cervello, ai polmoni o alla
prostata. Il trattamento avviene a livello ambulatoriale e senza anestesia e dura dai 60 ai 90 minuti. In Svizzera possono fare riferimento a tale cura tutti gli assicurati alla base. Se il trattamento viene conteggiato in base al valore del punto tariffario costa dai 1’600 ai 2’000 franchi. In uso dal marzo 2009. Tracleer
Contro l’ipertensione nelle arterie tra cuore e polmoni, un valido aiuto è rappresentato da Tracleer, il primo farmaco in compressa autorizzato per la cura dell’ipertensione polmonare arteriosa (PAH). L’ipertensione polmonare arteriosa è una malattia rara e pericolosa che compromette seriamente le funzioni di cuore e polmoni. Inoltre il farmaco Tracleer può essere impiegato per la cura delle ulcerazioni alle dita e delle malattie al sistema dei tessuti vascolari e connettivi. Nel frattempo Tracleer è stato ammesso in oltre 50 Paesi. I costi del Tracleer si aggirano intorno ai 5’000 franchi l’anno. Disponibile da aprile 2002.
«In qualità di medico di famiglia, come riesco a contenere i costi della salute? Eseguendo io stessa, ad esempio, lo spurgo delle orecchie del mio paziente anziché mandarlo da uno specialista. Gli specialisti sono importanti ma solo se necessari. Se una serie di trattamenti si rivela indispensabile inoltre, fungo da elemento coordinatore tra paziente, medici ed esperti. Così evito che una procedura o un trattamento si ripetano due volte.» DOtt.ssa med. Petra Kappeler (49), medico di famiglia, Sciaffusa
Tema ÖKK Magazine
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I costi cattivi
Misure di risparmio sui costi della salute
Gli svizzeri sono complessivamente soddisfatti del loro sistema sanitario e contrari ad un suo rivoluzionamento radicale. Tuttavia esigono misure che conducano ad un arginamento dell’incremento dei costi. Contemporaneamente sono consapevoli di poter contribuire con il loro comportamento a mantenerli sotto controllo.
TESTO: Bernhard Widmer _ _ Foto: Gian Marco Castelberg
Tema ÖKK Magazine
L’assicurazione di base obbligatoria è stata introdotta nel 1996. Sostanzialmente si può dire che abbia dato buoni risultati. Essa garantisce la solidarietà tra persone sane e ammalate. Inoltre, consente a tutti gli assicurati l’accesso ad una medicina di alta qualità a prescindere dalle rispettive possibilità finanziarie. Quasi il 40 percento della popolazione approfitta della cosiddetta «riduzione dei premi individuale». Questa misura garantisce la solidarietà tra i cittadini più e meno abbienti già al momento del pagamento dei premi. Ciononostante, il nostro sistema patisce lacune di carattere strutturale. Lacune che negli ultimi anni hanno fatto lievitare i costi della salute in modo quasi incontrollabile. Così, negli ultimi dieci anni, i costi complessivi coperti dall’assicurazione di base hanno registrato un’impennata del 60 percento, da 13,9 a 22 miliardi di
franchi. Anche i premi hanno seguito questa tendenza all’aumento esponenziale e sono cresciuti in media da 197 a 315 franchi al mese. Ma non solo: l’incremento dei costi dell’assicurazione di base si manifesta anche sotto forma di onere fiscale per i cittadini, dal momento che il 40 percento di tali costi è coperto con il denaro dei contribuenti. Denaro che da una parte va a finanziare gli ospedali e dall’altro le riduzioni dei premi. Per garantire la sostenibilità del nostro sistema sanitario ed evitare che i premi crescano smisuratamente è necessario ricorrere d’urgenza a misure di riduzione dei costi. Santésuisse, l’associazione di categoria degli assicuratori malattie svizzeri, ha proposto una serie di misure di riduzione dei costi. Dal momento che negli ultimi anni sono soprattutto i costi delle prestazioni ospedaliere ambulatoriali e dei farmaci ad aver subito
Barometro delle prestazioni su www.oekk.ch Le uscite dell’assicurazione di base devono essere coperte dai premi. Tuttavia, non sono consentiti profitti per le assicurazioni malattie. Il nostro barometro delle prestazioni mostra l’evoluzione delle uscite per le prestazioni e i premi presso ÖKK e l’intera branca nel corso degli ultimi tre anni. Nel grafico si vede chiaramente come i costi sono aumentati molto di più rispetto ai premi. Dal 2006 al 2007, i costi sono saliti del 6,94 percento, i premi solo del 2,2 percento. L’anno seguente l’incremento dei costi era pari al 3,24 percento e quello dei premi si è nuovamente contenuto, limitandosi allo 0,92 percento. www.oekk.ch/barometrodelleprestazioni
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Managed care per risparmiare sui costi
forti aumenti, le misure proposte si riferiscono a questi due settori interessati: Farmaci
– In rapporto agli altri Paesi europei, gli assicurati svizzeri pagano ogni anno per farmaci originali parecchi milioni di franchi di troppo. Il prezzo dei medicinali è stabilito in rapporto a quello degli altri Paesi. Vengono tuttavia considerati solo Paesi dall’elevato standard di vita come Danimarca, Germania, Gran Bretagna e Paesi Bassi. Pertanto, in futuro dovrebbero essere considerati in questo processo di definizione dei prezzi anche i Paesi limitrofi come Francia, Italia e Austria. Ciò comporterebbe certamente una riduzione dei prezzi. Tuttavia, per ragioni di costi, l’onere amministrativo per questo confronto su larga scala andrebbe tenuto nei limiti. Potenziale di risparmio: 200 milioni di franchi. Con l’ammissione delle importazioni parallele sarebbe possibile risparmiare fino a 500 milioni di franchi. Si parla di importazioni parallele quando i farmaci sono acquistati a prezzo più conveniente direttamente nel Paese di produzione, e successivamente venduti sul mercato svizzero a prezzi più vantaggiosi. In tal modo vengono aggirati i canali d’importazione ufficiali del produttore. – I margini di guadagno sui farmaci da parte di studi medici, farmacie e ospedali vanno ridotti dal 15 a 12 percento. Potenziale di risparmio: 100 milioni di franchi. Inoltre, se queste riduzioni venissero scaricate in modo coerente sulle assicurazioni malattie sarebbe possibile risparmiare fino a 300 milioni di franchi. – La partecipazione ai costi degli assicurati per i farmaci andrebbe diversificata: per i preparati originali >
Dott. Eggenberger*, ci spieghi il ruolo della grisomed AG? grisomed AG è una nuova rete medica attiva nel Canton Grigioni che comprende circa 100 medici di famiglia e 20 specialisti. Tra i nostri partner annoveriamo anche assicurazioni malattie come ÖKK. L’attività principale di grisomed AG è il cosiddetto Managed care, ovvero il coordinamento e l’accompagnamento dei pazienti nel corso di un intero ciclo curativo. I nostri medici garantiscono per i propri pazienti innanzitutto le cure del medico di famiglia. Inoltre, semplificano l’accesso al sistema sanitario locale e coordinano, in collaborazione con ulteriori specialisti, le necessarie fasi del trattamento. Attualmente, la discussione sui costi del nostro sistema sanitario è all’ordine del giorno. In che modo contribuisce grisomed AG a ridurre i costi della salute? Da una parte, con il modello Managed care i medici assistenziali si assumono importanti funzioni di controllo, sia a livello di qualità che di costi. A lungo termine lo scopo è promuovere la cosiddetta eHealth; ovvero una rete composta da tutti i medici e gli specialisti supportata dai più moderni software di comunicazione. In tal modo tutti i partner interessati dal processo medico dispongono in qualsiasi momento delle informazioni necessarie, naturalmente sempre con il consenso del paziente. Ciò consente di evitare un doppio lavoro, ne conseguono una maggiore sicurezza di trattamento per il paziente e costi inferiori per l’intero sistema sanitario. Il medico di famiglia è da considerare una specie in via d’estinzione? No, il suo ruolo è più che mai fondamentale in qualità di primo interlocutore in ambito di salute e come «manager» dell’intero ciclo curativo. Il medico di famiglia del futuro non è più solo nella sua attività, ma è inserito in una squadra che opera all’interno di una rete professionale.
* Il dott. Christian Eggenberger è medico di famiglia e responsabile di grisomed AG. Ulteriori informazioni su www.grisomed.ch
Tema ÖKK Magazine
ÖKK Magazine è troppo caro? Le assicurazioni malattie destinano dal 6 all’8 percento dell’incasso dei premi ai costi amministrativi. Con tale quota vengono pagati tutti gli stipendi, l’infrastruttura, gli affitti degli uffici e la pubblicità. Inoltre vi si verificano le fatture di medici e ospedali, cosa che genera un risparmio di 2 miliardi di franchi l’anno. Se noi assicuratori siamo così consapevoli in materia di costi, come mai produciamo una rivista dedicata ai clienti tanto costosa? C’è un motivo ben preciso: la legge prevede che dobbiamo disporre di una piattaforma mediante cui informare la nostra clientela. Considerati i nostri 160’000 clienti quindi, i costi maggiori vengono generati dalle spese di spedizione. Nel caso di pubblicazioni giornalistiche, come una rivista appunto, che è possibile acquistare anche in edicola, le spese postali si ridimensionano sensibilmente, perché la Posta svizzera incentiva indirettamente in questo modo la stampa svizzera. Inoltre – e questo è un ulteriore importante motivo – le proponiamo contemporaneamente uno strumento informativo e di sano intrattenimento. Infine le forniamo approfondimenti su salute e prevenzione. E: molto semplicemente, vogliamo anche illustrarle più concretamente chi è ÖKK. E se vuole proprio saperlo: la rivista ci costa, per numero e assicurato, giusto un franco. Meno non è possibile, no?!
l’aliquota percentuale dovrebbe essere fissata al 20 percento, mentre per i più convenienti generici al 10 percento. Potenziale di risparmio: 160 milioni di franchi. È perfino ipotizzabile un obbligo del farmaco generico: in questo caso, se esiste il generico, l’assicurazione malattie non si assumerebbe più il costo del preparato originale. Ospedale (ambulatorio)
– Prestazioni mediche ambulatoriali della stessa entità devono avere un costo unitario, sia presso lo studio medico che in ospedale. Le tariffe ospedaliere diventerebbero più vantaggiose. Potenziale di risparmio: 40 milioni di franchi. – Due misure devono incentivare il paziente a usufruire di cure ambulatoriali dal medico piuttosto che in ospedale: l’assicurato che si rivolge all’ospedale per un trattamento ambulatoriale senza un rinvio da parte del medico è tenuto a partecipare ai costi in misura maggiore, assumendosi di conseguenza maggiore responsabilità. Contemporaneamente, l’aliquota percentuale andrebbe aumentata dal 10 al 20 percento. Se la crescita dei costi nel settore ospedaliero ambulatoriale potesse essere ridotta e adeguata alla tendenza generale, solo con questa misura si potrebbero risparmiare circa 120 milioni di franchi. L’esclusivo ricorso a queste misure di semplice attuazione consentirebbe un risparmio pari a circa un miliardo di franchi all’anno. I premi aumenterebbero in ogni caso, ma non in modo così vertiginoso.
Al vaglio vi sono comunque anche ulteriori misure. Tuttavia molto più difficili da attuare a livello politico. Due esempi: 1. Abrogazione DEL CONTRATTO OBBLIGATORIO __
Oggi le assicurazioni malattie sono tenute a stipulare un contratto con ogni medico abilitato, ospedale o farmacia. Tale obbligo prescinde da criteri qualitativi o economici. L’abrogazione del contratto obbligatorio modificherebbe questa situazione. Le assicurazioni malattie potrebbero poi decidere di pagare di più i fornitori di prestazioni convenienti e qualitativamente elevate, o persino stipulare contratti esclusivamente con questi fornitori. Ciò consentirebbe notevoli risparmi in ambito sanitario e allo stesso tempo contribuirebbe a migliorare le prestazioni mediche. 2. Meno ospedali __ In Svizzera esistono 320 ospedali.
In rapporto agli altri Paesi europei si tratta di una cifra molto elevata. Fino al 2005, ad esempio, il Canton Berna disponeva di più letti d’ospedale dell’intera Svezia. Questa è la conseguenza della pianificazione ospedaliera, organizzata non a livello federale bensì cantonale. Tutti gli ospedali hanno l’obiettivo di offrire un’ottima assistenza medica e quindi investono parecchio denaro in infrastruttura ed equipaggiamento. Si può parlare di vera e propria corsa agli armamenti. E così, nel Canton Vallese, il rapporto tra apparecchi di risonanza magnetica ( MRI) pro abitante è dieci volte superiore rispetto alla Francia. Per ammortizzare tali elevati costi d’investimento, gli ospedali sono costretti a ospitare un gran numero di pazienti. Questa situazione genera un’esagerazione nelle cure e nei trattamenti. Un taglio sul numero degli ospedali ridurrebbe drasticamente il numero dei casi e consentirebbe notevoli risparmi sui costi. In secondo luogo, un minor numero di ospedali porterebbe
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ad una concentrazione della medicina di punta, a vantaggio della qualità e dell’economicità. Maggiore responsabilità individuale __ In fin dei
conti, i costi della salute rif lettono anche l’atteggiamento degli assicurati verso la propria salute. È evidente che un maggiore senso di responsabilità individuale aiuterebbe a ridurre in modo massiccio i costi sanitari. La salute non è solo una questione di fortuna, ma anche il risultato di una condotta di vita sana. L’assicurato attento alla propria salute, nonostante sia consapevole di essere tutelato dall’assicurazione in caso di malattia, agisce in modo responsabile. Inoltre, non considera l’assicurazione malattie come un’assicurazione casco totale. Non versa i premi in modo da poter beneficiare un giorno del denaro versato sotto forma di prestazioni, bensì allo scopo di contribuire solidalmente alla tutela assicurativa comune. Inoltre, responsabilità individuale significa ricorrere a prestazioni mediche solo in presenza di una vera e propria necessità. Chi, al primo sintomo di raffreddamento o in caso di infortunio bagatella si reca immediatamente dal medico, oppure chi senza una ragione apparente si sottopone ad analisi contro ogni genere di malattia possibile, contribuisce in modo determinante all’incremento dei costi della salute. Secondo un sondaggio recentemente condotto DemoSCOPE , gran parte della popolazione sembra essere consapevole di questo. Alla domanda su chi siano i principali responsabili del drastico incremento dei costi, la risposta più frequente è stata: gli assicurati stessi, nel loro ruolo di consumatori. > Fonti: santésuisse, DemoSCOPE
Tema ÖKK Magazine
Costose casse a buon mercato Le casse a prezzi stracciati sono molto allettanti per gli assicurati. Il loro problema è che i premi non coprono interamente i costi. Pertanto, sono le società madri di queste casse a doverle sponsorizzare. Sono quindi i clienti delle «casse madri» a contribuire al pagamento dei premi delle casse a buon mercato. Ora, però, nonostante queste discutibili sovvenzioni incrociate, alcune di queste casse a buon mercato saranno costrette ad aumentare i premi in modo massiccio. TESTO: Bernhard Widmer
Nessuno paga volentieri premi elevati. Soprattutto tra i giovani, che spesso hanno un budget limitato, è forte la tentazione di passare ad una cassa cosiddetta a basso costo. Casse che puntano proprio su questi «buoni rischi», ovvero su giovani in salute che pagano i premi. Tuttavia, i conti non tornano, sia per gli assicurati che per il sistema sanitario nel suo insieme. In un determinato domicilio e a partire da una determinata classe d’età, un’assicurazione malattie è tenuta ad offrire un premio unitario. Secondo questo principio, il premio per tutti i trentacinquenni domiciliati nella città di Lucerna deve essere lo stesso. Questo è quanto stabilisce la Legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal). Le grandi assicurazioni malattie che danno vita e controllano casse malati a basso costo si sottraggono a questa disposizione. Di fatto sfruttano il premio molto vantaggioso come uno specchietto per le allodole per attirare clienti nella loro assicurazione di base. L’obiettivo ultimo è quello di vendere, in futuro, assicurazioni complementari ai clienti acquisiti. Le persone malate pagano per quelle sane __ I
premi delle casse malati a buon mercato sono in ogni caso troppo bassi per coprire i costi. Ed è così che, anno dopo anno, queste casse incamerano pesanti perdite. Dal profilo economico queste assicurazioni non avrebbero nessuna possibilità di sopravvivenza se i clienti della cassa madre non coprissero le perdite con i loro premi. Questo modus operandi è totalmente in contrasto con il principio di solidarietà che sta alla base del nostro
sistema sanitario. È emblematico il fatto che siano pochissimi gli assicurati più anziani che passano a queste casse a basso costo, infatti i premi per le assicurazioni complementari sono molto più elevati rispetto a quelli che pagano ai loro assicuratori. Inoltre, gli assicurati a partire dai 60 anni non possono più cambiare l’assicurazione complementare. Fine della festa _ Ora è giunto però il momento anche per le casse a buon mercato di alzare i prezzi. Infatti, i costi della salute sono fortemente aumentati anche per loro. Ciò dimostra che non è economicamente possibile offrire premi così bassi nel corso di così tanti anni, persino con l’aiuto di sovvenzioni incrociate. E i problemi per le casse a buon mercato non finiscono qui: in futuro, l’onere (per esempio amministrativo) che grava su un gruppo assicurativo con più assicurazioni malattie dovrà essere ripartito in modo proporzionato su di esse. Pertanto, queste casse non potranno più scaricare i propri costi sulla società madre. La situazione per le casse a buon mercato si farà ancora più difficile a partire dal 2012, con la nuova compensazione dei rischi. Concretamente, già oggi le assicurazioni sono tenute a versare denaro per i giovani e le persone sane, attraverso il quale finanziano le assicurazioni dei clienti più anziani e malati. Tale sistema sarà ulteriormente inasprito fra tre anni. Le casse a basso costo e la loro strategia dovrebbero così perdere parecchia della loro attrattiva. Per l’intero sistema sanitario si saranno invece rivelate un capitolo molto costoso.
Concorso ÖKK Magazine
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CONCORSO:
Secondo l’OCSE, a quanto ammontavano i costi della salute pro capite in Svizzera nel 2007? a) 3’700 franchi b) 4’900 franchi c) 5’500 franchi
Legga attentamente ÖKK Magazine e invii la risposta per mail a magazine@oekk.ch o per posta a ÖKK Magazine, Bahnhofstrasse 9, 7302 Landquart con la parola di riferimento «Concorso». Con un po’ di fortuna potrà vincere un pernottamento per due persone comprese cena (bevande escluse) e una colazione presso il Grand Hotel Kronenhof a Pontresina. A proposito: ÖKK si congratula vivamente con il suo cliente aziendale per il riconoscimento GaultMillau di «Migliore hotel dell’anno 2008». Termine ultime di invio è il 15 ottobre 2009.
Risparmiare ÖKK Magazine
Risparmiare sui premi con ÖKK CASAMED e una franchigia più elevata
ÖKK CASAMED MEDICO DI FAMIGLIA
ÖKK CASAMED HMO
Optando per l’assicurazione ÖKK CASAMED MEDICO DI FAMIGLIA , quando si ammala o ha domande sulla salute, si impegna a rivolgersi sempre innanzitutto al medico di famiglia che ha scelto nella lista dei medici di famiglia di ÖKK . Se il suo medico di famiglia è assente, può rivolgersi a chi ne fa le veci. Se del caso, sarà cura del suo medico di famiglia rinviarla presso uno specialista. Può cambiare il suo medico di famiglia CASAMED su osservanza di un termine di preavviso di un mese, per l’inizio del trimestre successivo.
Come assicurata/o ÖKK CASAMED HMO, quando si ammala o ha domande sulla salute, consulti sempre innanzitutto il suo centro CASAMED HMO (HMO sta per Health Maintenance Organization, in italiano Organizzazione del mantenimento della salute). Nei centri HMO sono attivi medici con diverse specializzazioni e personale medico esperto come fisioterapisti o consulenti nutrizionisti. Così, tutte le competenze mediche per un’assistenza di base sono riunite sotto un unico tetto. Tra i servizi disponibili: esami di laboratorio, radiografie, ECG ed ecografie fino alle offerte di medicina complementare. I centri HMO sono presenti ad Aarau, Berna, Bienne, Lugano, Lucerna, Svitto, San Gallo, Winterthur, Zugo e Zurigo. Se del caso, il suo centro HMO provvederà a rinviarla direttamente presso uno specialista.
Trova la lista dei medici di famiglia ÖKK su www.oekk.ch/medicodifamiglia
Esempio per una persona di 30 an ni domiciliata a Luce rna: ÖKK Classic: franchigia premio mensile
CHF 30 0.00 CHF 28 0.20
ÖKK CASAM ED M EDICO DI FAM IG LIA: franchigia C HF 1’ 50 0.00 premio mensile CHF 18 5.70 Potenziale di ris parmio annuale: CH F 1’134.00
i Esempio per una persona di 30 ann : erna Luc domiciliata a ÖKK Classic: franchigia premio mensile ÖKK CASAMED HMO: franchigia premio mensile
CH F 300.00 CH F 280.20
CH F 1’50 0.00 CH F 175.70
: Potenziale di risparmio annuale 4.00 1’25 CHF
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La variante standard dell’assicurazione obbligatoria di base prevede la libera scelta del medico. Chi di contro è pronto a rinunciare a tale libertà di scelta, può risparmiare sui premi fino al 20 percento scegliendo uno dei modelli ÖKK CASAMED. ÖKK offre alla sua clientela tre convenienti modelli CASAMED. Chi vuole risparmiare ulteriormente può aumentare l’ammontare della propria franchigia. Tale aumento presuppone tuttavia la possibilità di ricorrere a una riserva finanziaria sostanziosa per poter, in caso di malattia, far fronte all’elevata partecipazione ai costi. A proposito: un modello CASAMED può disdetto per il mese successivo.
ÖKK CASAMED 24
Se ha scelto di assicurarsi con ÖKK CASAMED 24, quando si ammala o ha domande sulla salute, chiami sempre prima di tutto il team di medici attivo presso Medgate, raggiungibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 (anche nei festivi). La consulenza è gratuita per lei, paga esclusivamente la chiamata a tariffa normale. Il team di medici la consiglierà e stabilirà assieme a lei i passi successivi. Dovesse essere necessaria una cura, sarà indirizzata/o immediatamente verso un medico o uno specialista. Possono approfittare gratuitamente della consulenza telefonica di Medgate tutti gli assicurati ÖKK , anche se non sono assicurati con ÖKK CASAMED 24: basta chiamare il numero 0844 655 655.
Esempio per una perso na di 30 anni domiciliata a Lucerna: ÖKK Classic: franchigia premio mensile ÖKK CASAMED 24: franchigia premio mensile
CH F 30 0.0 0 CH F 28 0.20 CH F 1’5 00.00 CH F 175.70
Potenziale di risparm io annuale: CH F 1’254.00
Managed Care Il modello HMO e il modelli del medico di famiglia sono i cosiddetti modelli Managed care. Per Managed care si intende la collaborazione tra medici, ospedali, assicurati e assicurazioni malattie finalizzata a risparmiare sui costi e a garantire la qualità delle prestazioni. Scegliendo tali modelli, i pazienti possono contare su un’assistenza fornita da un’unica fonte. Questo significa che un medico organizza l’intero iter di trattamenti e coordina gli specialisti. Con tale sistema, i costi per cure qualitativamente ottime possono essere notevolmente ridotti, a vantaggio del sistema sanitario nella sua globalità.
Per tutte e tre le assicurazioni ÖKK CASAMED vale: Chi consulta medici, terapisti o ospedali senza rinvio del medico di famiglia, del centro HMO o del team di medici di Medgate, dovrà farsi carico autonomamente delle relative spese. Eccezioni sono: casi urgenti, visite dal ginecologo per controlli di routine e assistenza legata al parto, visite dall’oculista per massimo tre controlli l’anno e visite dal pediatra fino a 16 anni. Qual è il modello CASAMED più adatto a me? __ Se si è già seguiti da un medico di famiglia, si consiglia il modello del medico di famiglia. Persone senza medico di famiglia fisso, come ad esempio le persone da poco arrivate in Svizzera, possono optare per il modello di telemedicina. Clienti che abitano in zone in cui sono presenti i centri HMO, possono scegliere il modello HMO.
Aziende ÖKK Magazine
Test sui clienti più soddisfatti: vince ÖKK La sua soddisfazione ci sta molto a cuore. Pertanto, siamo estremamente lieti dell’esito del sondaggio di quest’anno del servizio di confronto su internet comparis.ch: infatti, in rapporto alle più grandi assicurazioni malattie svizzere, le cifre attuali dimostrano che i clienti di ÖKK sono i più soddisfatti. Siamo molto riconoscenti ai nostri clienti per l’esito del test, che per noi è motivo di grande orgoglio. Il sondaggio ha valutato parametri quali cordialità e competenza dei collaboratori, chiarezza delle informazioni ai clienti e qualità dei conteggi. Con 5,2, ÖKK ha ottenuto un voto molto buono e superiore alla media. Media dei giudizi dei clienti sulla propria assi-
curazione malattie che quest’anno è stata ancora del 4,8, esattamente come lo scorso anno. Cogliamo l’occasione per ringraziarla, stimato cliente e stimata cliente, per averci consentito di vincere la medaglia d’oro. La sua soddisfazione è per noi un seme prezioso che continueremo a coltivare con impegno e con passione. E se per caso dovesse verificarsi che il nostro servizio non dovesse soddisfarla come di consueto, la preghiamo di segnalarcelo: direttamente al suo interlocutore di riferimento in agenzia oppure tramite il sito internet www.oekk.ch/contatto.
Clienti acquisiscono clienti Nel confronto con le più grandi assicurazioni malattie svizzere, i clienti ÖKK sono tra i più soddisfatti. Anche lei è tra questi? Se si trova bene con noi, ci faccia pubblicità tra i suoi amici, parenti o conoscenti. Per ogni contratto stipulato grazie al suo aiuto, ÖKK la ringrazia offrendole un esclusivo buono del valore di CHF 50 per gli impianti di risalita dei Grigioni. In tal modo potrà godersi una bella giornata sugli sci oppure un’escursione sulle Alpi grigionesi. Tra l’altro, anche i Grigioni hanno conquistato un primo posto: il nostro
Cantone, patria dello stambecco e di ÖKK , è la destinazione turistica più apprezzata in Svizzera. ÖKK la ringrazia per ogni nuovo cliente acquisito per suo tramite. Infatti, grazie al suo aiuto possiamo risparmiare sui costi di pubblicità. Come farci da tramite è spiegato sul volantino (pagina 15) di questa edizione di ÖKK Magazine oppure su www.oekk.ch/clientiacquisisconoclienti.
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ÖKK Magazine piace Nell’ultima edizione della nostra rivista l’abbiamo invitata ad esprimere un parere sul nostro ÖKK Magazine. Contemporaneamente, i nostri consulenti alla clientela nelle agenzie hanno svolto un sondaggio telefonico. I risultati di questa inchiesta sono ora disponibili. E non possono che inorgoglirci: infatti, la rivista ha ottenuto un voto medio di 5,1. Cogliamo l’occasione per ringraziarla! Qui di seguito alcuni dettagli: – Oltre il 90 percento dei lettori leggono la rivista volentieri o molto volentieri; la leggono spesso o quasi sempre e inoltre in modo piuttosto approfondito. Si tratta di un ulteriore stimolo per noi. – I lettori apprezzano maggiormente i contributi che trattano il tema della salute, mentre sono meno interessati ai ritratti dei clienti. In questo ambito intendiamo migliorarci ancora.
– Consigli concreti e informazioni sulla salute e su ÖKK suscitano parecchio interesse, e proprio questi temi saranno ulteriormente sviluppati. – La metà della tiratura complessiva della nostra rivista viene letta da due o più persone. La ringraziamo di essersi preso/a il tempo ed aver partecipato al sondaggio. Le vincitrici dell’estrazione a sorte sono: signora Onna Beer, Sedrun (buono viaggi), signora Denise Hasler, Buchs SG (libro), signora Ursula Gaberell, Affoltern am Albis (libro), signora Jacqueline Kashi, Benken SG (libro), a cui vanno le nostre più sincere congratulazioni e i nostri auguri di buona lettura e di buon divertimento con il buono viaggi.
10 anni di Teatro delle figure animate Arcas: congratulazioni! Dieci anni fa, la coirese Marion Pfaffen Malan, assieme al marito sudafricano Leon Malan, diedero vita nel bel mezzo della città vecchia di Coira al Teatro delle figure Arcas, oggi considerato un fiore all’occhiello del panorama culturale grigionese. Marion Pfaffen Malan e suo marito si sono conosciuti in Sudafrica, dove Leon lavorava come burattinaio al rinomato teatro delle marionette The Little Marionette Company di Pretoria. Tre anni più tardi si sono sposati. Hanno due figli: Nina e Florian. Oggi collaborano ancora con il creatore di marionette Veradin Spendjarov, artigiano e artista originario della Bulgaria, conosciuto nello stesso periodo a Pretoria. Come seconda attività, la coppia di burattinai gestisce il Bed & Breakfast Villa Artistica di Rhäzüns. Questo edificio storico è stato ristrutturato personalmente da Leon e Marion e decorato con amabili ed affettuose pitture murali. Una visita val certo la pena! In inverno ÖKK organizza in esclusiva per i propri clienti più piccoli una tournée con il Teatro delle figure animate Arcas. Quest’anno sarà rappresentata in anteprima la pièce africana «Dumela». Si faccia sedurre dal fascino del teatro e si immerga insieme ai burattinai nello sconfinato mondo della fantasia. Le date della tournée si trovano su www.oekk.ch/teatroperbambini. Ulteriori informazioni sul Teatro delle figure Arcas sono disponibili su www.figurentheater-arcas.ch.
Club ÖKK Magazine
Nuove offerte ÖKK Club ÖKK Club è una fonte inesauribile di idee per le gite. Abbiamo escogitato un modo per rendere più semplice l’informazione: come in un quartetto, le carte le dicono quanto ricche di attrattive sono le gite nelle diverse categorie. A pagina 7 di questa rivista troverà il carnet con le descrizioni dettagliate delle offerte e le riduzioni per i clienti ÖKK.
Forma fisica quanto movimento richiede la git a? Cultura quanto lavoro di testa è richiesto? Bambini fino a che punto l’offerta è a misura di bambino?
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Pianeta genitori ÖKK Magazine
Grida assordanti Mio figlio ha 2 anni e da un po’ di tempo ha preso l’abitudine durante il giorno di mettersi a strillare e a urlare a più non posso: mi fa quasi impazzire. Non ho idea del perché lo faccia. Quando gli dico che non voglio che urli, si mette a ridere. Come devo reagire? Signora X. di Y.
Kathrin Buholzer: Anche se di primo acchito non sembra, quando si grida c’è quasi sempre un motivo. Faccia quindi attenzione a quando e in quali situazioni suo figlio comincia a strillare: si sta annoiando? Cerca di attirare la sua attenzione perché vuole che lei si occupi di lui? Vuole dirle qualche cosa e ha la sensazione che lei non lo stia ascoltando? Gli è stato impedito di fare qualcosa che invece lui vorrebbe volentieri fare? O semplicemente si diverte a sentire la sua voce a tutto volume? Se suo figlio ha da poco scoperto le «potenzialità» della propria voce e ne è entusiasta, cerchi di ignorare il suo concerto strappatimpani: più cerca di intervenire, di interromperlo superando con la sua voce i suoi strilli
o di sgridarlo, più la cosa diventa interessante per lui. Si accorgerà subito di quello che accade: «Quando mi metto a urlare, mamma corre subito da me». Se si mette a urlare perché è arrabbiato, perché qualcosa non gli riesce o se lei ha la sensazione che sta cercando di comunicare attraverso i suoi strilli, allora gli parli. Gli dica che può aiutarlo se lui si sforza a parlare con un tono di voce abituale. Può esprimersi anche con parole sue, ripetendo la sua domanda o il suo problema a volume normale. Gli offra il suo aiuto e gli mostri come può risolvere il problema senza mettersi a strillare. Puntare su un diversivo può essere una buona strategia. Se suo figlio grida senza un motivo evidente, lasci passare qualche minuto. Non appena si è dato una calmata vada da lui e gli dia qualcosa da fare: si lasci aiutare, cantate insieme una canzone o si metta a giocare con lui. Se vuole affrontare di petto il problema, faccia attenzione a esprimersi in modo positivo. «Voglio che tu parli con un tono normale» e non: «Non devi urlare». Gli spieghi perché le dà fastidio e gli faccia una proposta: può urlare solo nella sua camera e a porta chiusa. Può anche imitare altre voci: «Come parla un ladro, una strega, Babbo Natale o un pilota?» o provare a riprodurre i versi degli animali in diverse tonalità. Trova link riportanti esempi fonici sulla pagina Pianeta genitori, alla voce «Erziehung mit Fantasie» [Educare con fantasia].
Trova il link della piattaforma internet Pianeta genitori di Kathrin Buholzer con altre riposte su questioni educative e libri consigliati su www.oekk.ch/magazine
La cifra ÖKK Magazine
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36,2 % È la percentuale delle coppie sposatesi in Svizzera nel 2008 composte da un coniuge svizzero e da uno straniero. E anche se la maggioranza degli svizzeri, il 51,5 percento, continua a dare ascolto al proverbio «Moglie e buoi dei Paesi tuoi», la quota dei matrimoni misti è più che raddoppiata rispetto al 1970. Interessante è che sono distintamente più gli uomini che le donne svizzeri a scegliere di convolare a nozze con un partner straniero. Sorprende inoltre anche la differenza delle nazionalità scelte dai cittadini svizzeri: gli uomini impalmano tedesche, brasiliane e tailandesi; le donne scelgono il loro principe azzurro tra italiani, tedeschi e serbi-montenegrini. > Fonte: Ufficio federale di statistica, www.bfs.admin.ch
Errori della medicina popolare
Due ore di pausa prima di fare il bagno Cielo azzurro, nessuna nuvola all’orizzonte in una calda giornata estiva. La calura si fa sentire e l’invitante acqua fresca è a portata di tuffo. Ma lo stomaco ha i suoi ritmi e fa fatica a digerire il pranzo. Proprio per questo motivo, da bambini, genitori e insegnanti di nuoto ci hanno sempre avvertito: dovevano passare almeno due ore dopo il sostanzioso pasto prima di poterci immergere nuovamente. La ragione principale di questa «regola balneare» si basava sulla tesi che lo stomaco pieno poteva provocare crampi durante il nuoto, oppure che in acqua si potessero perdere i sensi o persino affogare visto che dopo mangiato l’irrorazione sanguigna al cervello, al cuore e agli altri organi vitali è inferiore. Tuttavia, a livello scientifico non è possibile dimostrare che vi sia un nesso tra un pasto pesante e i crampi allo stomaco oppure che uno stato di svenimento sia causato da un’attività sportiva. A titolo comparativo: se dopo mangiato montiamo in sella alla bicicletta o andiamo a correre non sveniamo di certo e non cominciamo a contorcerci su noi stessi, vittime dei crampi. Il fatto è che dopo mangiato il nostro corpo si impigrisce perché diventa meno efficiente dal momento che il sangue si concentra nella zona gastrointestinale. In quel momento la necessità di intraprendere attività faticose è in ogni caso limitata: dopo pranzo, a stomaco pieno,
a nessuno verrebbe infatti in mente di affrontare la traversata del lago a nuoto o competere in una maratona di stile libero alla piscina pubblica. Le persone più anziane o con problemi cardiocircolatori devono pertanto stare attente: il corpo potrebbe effettivamente non sopportare la doppia fatica dovuta alla digestione e all’attività sportiva. In ogni caso, la cosa migliore è fidarsi delle proprie sensazioni: generalmente, infatti, si capisce da soli quando è il momento di tuffarsi in acqua. Un atteggiamento certamente molto più sensato e responsabile rispetto al continuo monitoraggio dell’orologio, in attesa che passino due ore.
ÂŤQuando ero sano, pensavo sempre: i costi della salute sono alti! Ma non consideravo affatto che un giorno io stesso mi sarei ammalato gravemente.Âť Adrian Demarmels (42) di Salouf, affetto da sclerosi multipla, percepisce una rendita AI
Ritratto cliente ÖKK Magazine
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L’uno e l’altro estremo Adrian Demarmels e Alois Föhn si trovano entrambi nel «mezzo del cammin di nostra vita». Almeno per quanto riguarda l’età. Se si guarda invece alle rispettive cartelle cliniche e ai costi generati dalla loro condizione di salute, ci si trova davanti ai due proverbiali poli opposti: 237’747 contro 0 franchi. Testo: Christoph Kohler _ _ Foto: Gian Marco Castelberg
Era una giornata di mezza estate, una di quelle che tanto piacciono a Adrian Demarmels. Il sole splendeva, i prati erano in fiore e lui si era preso un giorno libero dal lavoro. E quindi fece quel che di più gli piaceva fare in giornate come quelle: risalì la Val d’Adont con il figlioletto di tre anni in una mano e la canna da pesca per catturare le trote nell’altra. All’improvviso però il falegname trentenne perse i sensi: le praterie alpine si trasformarono in anonimo tappeto, senza più contorni, steli o fiori. Era l’estate del 1997. Non è che Alois Föhn fosse proprio quel che si dice un amico «stretto» di Adrian Demarmels, ma come spazzacamino di Surses aveva contatti con lui, era un suo cliente. Così come conosceva tutta la famiglia Demarmels, da sempre residente a Salouf. Una mattina, dopo averle riparato il tavolo della cucina, si sedette a far due chiacchiere con la mamma di Adrian Demarmels, che preoccupata cominciò a parlargli di suo figlio, l’Adrian... Probabilmente non le aveva innaffiato l’aiuola, pensò Föhn. L’Adrian, gli ripeté l’anziana donna con tono d’ammissione, aveva la sclerosi multipla. Alois Föhn non è un sentimentale. Tuttavia rimase senza parole: Demarmels aveva 30 anni allora ed era papà di quattro figli. Non tanto diverso da Föhn, 37 anni e padre anche lui di tre bimbi. Come se la sarebbe cavata, lui, se una malattia del genere lo avesse colpito nel pieno dei suoi anni?
237’747 a 0 franchi __ Finora, Alois Föhn non ha avuto alcun motivo di preoccuparsi della sua salute. Sono passati ben sette anni dall’ultima visita dal medico. E non perché era malato, ci è andato giusto per un controllo. In fin dei conti, la sera, non si fa mai mancare una birretta. Magari anche due. Qualche volta poi, tira fuori persino un sacchetto di tabacco per rollarsi una sigaretta. Tuttavia il medico non ha potuto diagnosticare null’altro che… ottime condizioni di salute. Da allora lo spazzacamino è costato all’assicurazione malattie 0 franchi. Adrian Demarmels, per lo stesso lasso di tempo, 237’747 franchi. L’ombra lunga del destino __ Con la salute è così.
Lo decidono il nostro corpo e i nostri geni se possiamo goderne o meno. Ma anche l’ambiente che ci circonda: possiamo rimanere contagiati. Oppure è lontana anni luce da noi e non siamo capaci di gestirla, non riusciamo a dettarle le nostre condizioni. È il destino. Che Demarmels abbia la sclerosi multipla è una tragica disgrazia; che la salute di Föhn sia di ferro è una fortuna inestimabile. Se tutti e due si mettessero uno a fianco dell’altro, incarnerebbero i proverbiali poli opposti indicati dal modello assicurativo: gli uni, a cui vengono corrisposte più prestazioni di quanto potranno mai pagarne sotto forma di premi; gli altri che pagano di più rispetto a >
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quanto realmente beneficiano, nella forma di prestazioni assicurative. Perché è questo il senso di un’assicurazione: assicurare collettivamente i rischi. Molti pagano un poco alla volta, così da evitare di dover pagare da soli molto e tutto in una volta, nel caso dovessero ammalarsi gravemente. Se non ci fosse l’assicurazione malattie, oggi Adrian Demarmels sarebbe rovinato e – senza soldi per i farmaci – ancora più malato di quanto non sia attualmente. L’ex falegname assume cinque compresse al giorno; ogni due giorni si fa, da solo, un’iniezione alla coscia; una volta a settimana c’è il trattamento di fisioterapia a Savognin; ogni tre settimane va a Coira per l’agopuntura e una volta l’anno c’è la riabilitazione nella Clinica Valens, partner di ÖKK . Questa è la cura alla quale Demarmels si sottopone, tremando e sudando, per cercare di non essere troppo di peso nella sua quotidianità alle persone che gli stanno attorno. Almeno per i suoi quattro figli, di cui lui stesso si occupa, da quando tre anni fa sua moglie lo ha lasciato. A suon di TAMBURO anziché di tromba __ La cosa più difficile è stata conservare l’orgoglio, afferma Demarmels. Un tempo era molto in vista. Era presidente della banda musicale e membro di tutte le associazioni cittadine del paese, ad eccezione di quella delle donne. Senza alcuna remora, appena 23enne, subentrò al padre, prendendo le redini della falegnameria con i suoi 19 di-
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pendenti. Era il 1991. L’anno dopo si sposò e nel 1995 si trasferì con la famiglia in una casa nuova. Nel 1996 divenne padre, orgoglioso certamente, per la terza e la quarta volta insieme, grazie all’arrivo di due gemelli. Filava tutto liscio nella vita di Adrian Demarmels… fino a quell’estate del 1997. «E quali riconoscimenti posso vantare oggi?», chiede detergendosi con un fazzoletto il sudore che gli imperla la fronte. Adrian Demarmels ha tutti i motivi di essere fiero, ritiene Alois Föhn. È ancora membro della banda musicale e delle altre associazioni. Non può più suonare la tromba però, da quando si è spaccato le labbra cadendo per un mancamento. Per questo, oggi gli piace battere il tamburo; anche così si fa un gran baccano. Anche questo fa rumore. Quando un bel giorno lo spazzacamino Föhn, venne a sapere della malattia del suo cliente Adrian Demarmels, capì che può succedere a tutti: che la salute non è cosa ovvia. E, in qualche modo, si scopre ingrato quando, sano com’è, si lamenta continuamente dei costi della salute e dei premi anziché rallegrarsi di star bene.
«Sono in buona salute, non mi ammalo da più di vent'anni. Ma sarei un ingrato se brontolassi per quanto pago di premio senza sfruttare le prestazioni.» Alois Föhn (47), spazzacamino di Rona
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