ÖKK PRONTO 2/2015

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PRONTO News e consigli dalla sua assicurazione 2/2015

FelicitĂ al cubo per la famiglia Rossi Nella natura, spensieratamente PerchĂŠ premi diversi?


Vrony von Bergen Responsabile Agenzia Domat / Ems

Cara lettrice, caro lettore Tra i miei conoscenti ci sono anche due genitori di gemelli. Ebbene: hanno sempre tutt’e due le mani occupate … vuoi per dispensare pappine, vuoi per cambiare pannolini. Per quanto possano essere dolci i gemellini, ogni mossa va studiata e organizzata con cura. La famiglia Rossi, protagonista del nostro primo piano, avendone tre di gemelli parte già svantaggiata … con una mano in meno! È stupefacente come questi genitori riescano ad affrontare una tale sfida giorno dopo giorno senza perdere la calma. Durante i 23 anni di attività svolti presso assicurazioni malattie posso dire di aver conosciuto parecchi neogenitori. Avere un bambino è sempre bellissimo. E bellissimo è anche poter vivere e lavorare a Domat/Ems. Tant’è che anche quando ho vacanza scelgo di trascorrere il mio tempo libero qui, per esempio sulle rive del Lago di Cauma. La pace e i colori del lago e del sole sono semplicemente indescrivibili. Adoro rilassarmi sul lungolago di Laax: di domenica, adagiata su una sedia sdraio, circondata dal silenzio e con lo sguardo perso sul lago e sulle montagne circostanti … non vedo l’ora! Auguro anche a lei una estate piena di sole e relax. E una buona lettura!

Indice dei contenuti Tre è il numero perfetto: come i gemelli della famiglia Rossi

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Emergenze: ben assicurati anche all’estero

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Rettifica premi: primi rimborsi in corso

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Ben protetti: così ci si diverte all’aperto

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Premi: perché non sono uguali dappertutto

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Clienti ÖKK: 5 domande a Robert Giallella

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IMPRESSUM

In copertina Una coperta, tre gemelli: la grande sfida della famiglia Rossi.

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«PRONTO» News e consigli dalla sua assicurazione. 27° anno, 2/2015. EDITORE ÖKK, Bahnhofstrasse 13, 7302 Landquart. Telefono 058 456 10 10. Mail pronto@oekk.ch.  CAPOREDATTORE Bruno Schatz.  RESPONSABILE DI REDAZIONE Patrick Eisenhut. REDAZIONE/GRAFICA/PRODUZIONE Swisscontent AG, 8032 Zurigo. Daliah Kremer, Lara Surber, Nicole Senn.  COLLABORAZIONE Paolo D’Avino, Leo Hug, Charlotte Pauck. TRADUZIONE E REVISIONE Luisiana Luzii.  IMMAGINI Markus Bertschi (Cover), Pierre Oettli. STAMPA Somedia Production, 7007 Coira.


Mani decisamente impegnate: Mario Rossi con i tre gemelli Diomira, Cristiano e Amedea (da sinistra).

Felicità al cubo L’arrivo di un bebè è una rivoluzione. Figuriamoci tre e tutti assieme … caos totale! Ma la famiglia Rossi sembra non esserne scalfita minimamente: sui tre piccolini regna la calma.

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ristiano è il più «anziano» dei neonati della famiglia Rossi, seguito a ruota dalla sorellina Amedea, più giovane di 45 secondi. Ancor più giovane, sempre di 45 secondi, è Diomira, l’ultima della nidiata. I tre gemelli giacciono paciosi nel box, in bella vista nel soggiorno della famiglia Rossi: tutto, al momento, è focalizzato su di loro.

Musica per stimolare il cervello

Accusano i morsi della fame in genere alle prime ore del mattino. Dopo una prima poppata si rilassano e si abbandonano a un altro round di sonno. Verso le sette o le otto, i tre sono decisamente svegli. Dopo averli cambiati di pannolino e abitino nonché nutriti con una seconda poppata, mamma Andrea Rossi mette su un disco di musica classica. «La musica stimola il cervello dei bambini», spiega. Per lo stesso motivo ha disegnato sagome in bianco e nero e le ha incollate all’interno del box. Adagiati al suo interno, i piccoli Rossi vengono cullati dalla voce della mamma che canta loro in inglese, malese e mandarino. E questo non

per stimolare il cervello, ma perché lei è di Singapore. Andrea Rossi infatti parla ai suoi piccoli in inglese. Non manca però di infarcire i suoi discorsi con espressioni nella lingua dei Peranakan, la sua madrelingua. Papà Mario è di Thusis e con loro parla … il dialetto di Thusis. Sia nella famiglia di Mario che in quella di Andrea ci sono diverse coppie di gemelli. Ma un parto trigemino è una novità per tutt’e due le famiglie. Immensa la gioia dei Rossi quando, al quarto mese di gravidanza, in visita dal medico, hanno udito il battito di un terzo cuore: in quell’occasione hanno saputo che sarebbero divenuti genitori di tre – anziché due – gemelli. La coppia ha mantenuto il segreto fino al parto. Amici e famiglie hanno reagito poi molto positivamente a questa felicità elevata al cubo, afferma Mario Rossi.

Camera famigliare al completo

Per ovviare al rischio che uno dei tre feti non fosse nutrito a sufficienza nelle ultime settimane di gravidanza, i medicihanno deciso di far nascere i tre gemelli

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Andrea e Mario Rossi formano una squadra affiatata: mentre Andrea accudisce i piccoli di giorno, è Mario a vigilare su di loro di notte. Così ogni genitore ha il suo turno di riposo.

«Apprezzo il fatto che ÖKK garantisca un contributo per incentivare l’allattamento.» Andrea Rossi

con il taglio cesareo nella 34esima settimana di gestazione. Dopo la nascita, i piccoli Rossi sono rimasti in ospedale per altre tre settimane. Grazie a ÖKK FAMILY, i Rossi hanno potuto occupare una camera famigliare tutta per loro: vi poteva pernottare non solo mamma Andrea, ma anche papà Mario. Andrea Rossi ha potuto così comodamente allattare i suoi figli anche in ospedale, riuscendo a nutrirli con il primo latte, particolarmente ricco di proteine, vitamine e anticorpi per un sistema immunitario più forte. «Apprezzo il fatto che ÖKK garantisca un contributo per incentivare l’allattamento, anche se non è per questo che l’ho scelta», spiega la tre volte mamma. Nel frattempo però è passata al latte in polvere perché l’onere in termini di tempo per allattare e tirare il latte è troppo elevato. Con il biberon è possibile sfamare

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tutt’e tre le piccole boccucce allo stesso tempo: basta utilizzare un cuscino o una garza per sostenere il biberon. «Tre gemellini rendono ingegnosi», conferma Mario Rossi strizzando l’occhiolino.

Il vantaggio enorme di essere indipendenti

L’enorme vantaggio della famiglia Rossi è poter svolgere la loro attività indipendente da casa. La coppia lavora nel turismo: offre escursioni e visite guidate per turisti che arrivano dalla Malesia o da Singapore. Oppure anche agli stessi svizzeri, in occasione di eventi aziendali o feste in famiglia. In tali occasioni, i Rossi mostrano ai loro clienti gli scorci più belli del paesaggio grigionese o dell’intera Svizzera, lontani dalle abituali mete turistiche – ma non per questo meno belli o sorprendenti. La coppia può pertanto dividersi liberamente parte del lavoro. Mario Rossi è dunque riuscito a essere molto

presente in casa nei primi mesi successivi alla nascita dei piccoli: un privilegio che molti papà non hanno o che non si possono permettere. Anche per questo motivo la famiglia non è ricorsa al sostegno garantito da ÖKK: aiuti domestici per i primi giorni dal rientro dall’ospedale. In futuro, tuttavia, Mario Rossi dovrà organizzare molte più escursioni e visite guidate da solo, almeno fin quando i tre gemelli saranno un po’ più grandicelli. Un aiuto prezioso alla coppia lo dà la nonna: Elvira Jäger, la mamma di Mario, che abita in un appartamento nel loro stesso edificio. Spesso si affaccia alla loro porta, li aiuta durante le poppate, cambia uno o due pannolini oppure si rende utile dove serve. «Sono enormemente grata a mia suocera: fa il bucato di tutta la famiglia», sospira riconoscente Andrea Rossi. Elvira Jäger annuisce e precisa ridendo


La mamma di Mario Rossi, Elvira Jäger, è un aiuto prezioso: vive in un appartamento dello stesso edificio e dà una mano ogni volta che ce n’è bisogno. E non manca certo di godersi i tre nipotini.

che, grazie ai suoi nuovi incarichi, può risparmiare sull’abbonamento della palestra. «Fortunatamente sono andata in pensione al momento giusto, cioè esattamente quando sono arrivati i miei nipotini. Insomma, stavano aspettando proprio me!», scherza Elvira Jäger.

La calma è contagiosa

Andrea Rossi non ha proprio mai pensato al fitness o ai corsi di ginnastica postparto: con tre gemelli è occupata dal mattino presto fino alla sera tardi. Nonostante ciò, trasmette una profonda calma. «I piccoli percepiscono la calma e ne sono contagiati», afferma convinto Mario Rossi. «Per questo sono così tranquilli e strillano molto raramente.» Mentre sua moglie vigila sui piccoli durante tutto il giorno, di notte tocca a lui vegliarli. Questa divisione del lavoro permette a entrambi di riposarsi e fare il

pieno di energia. Questo non può che corroborare il loro calmo e tranquillo modo di fare con i piccoli. L’atmosfera rilassata può trarre in inganno, sembra quasi non vi sia alcuna differenza con la fatica che si fa con un bimbo solo. Ma basta passare all’azione, uscire di casa ad esempio, che la fatica triplica e le differenze diventano più che evidenti. Anche solo la necessità di spazio è impressionante: ecco che Mario Rossi mette in fila i seggiolini mentre Andrea Rossi e Elvira Jäger nutrono i tre gemelli per evitare attacchi di fame fuori; tirano fuori giacche e pantaloni e li preparano a varcare la soglia di casa. La famiglia Rossi è una squadra affiatata. Stanno persino già pensando di organizzare un lungo viaggio tutti assieme. Magari a Singapore, per presentare i tre piccoli ai parenti di Andrea Rossi.

Vantaggi ÖKK per le famiglie ÖKK FAMILY offre alle famiglie diversi vantaggi: la camera famigliare alla nascita del bebè; generose prestazioni per i corsi di preparazione al parto e di ginnastica postparto; contributi per aiuti domestici dopo il parto e indennità di allattamento. I nuovi clienti di ÖKK ricevono inoltre pannolini gratis, consegnati direttamente a casa. Maggiori informazioni su: www.oekk.ch/familyit

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In viaggio senza pensieri per godersi appieno le vacanze. Con un’assicurazione viaggi si è coperti nel migliore dei modi in caso d’emergenza.

Ben assicurati anche all’estero Quando si prevede di effettuare un viaggio bisognerebbe riflettere anche sulle conseguenze finanziarie di una malattia o di un infortunio all’estero.

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iaggiare senza pensieri e tornare a casa in salute – è proprio così che ci si immagina le vacanze ideali all’estero. Cosa succede però se in Paesi lontani è necessario recarsi dal medico o si è vittima di un infortunio? E magari è necessaria anche un’azione di ricerca, salvataggio o recupero. Oppure va organizzato un trasporto sanitario o è addirittura obbligatorio un ritorno in Svizzera, il cosiddetto rimpatrio. Tutti interventi molto costosi. Le vacanze possono diventare molto salate se ad esempio un membro della famiglia è costretto a rientrare anticipatamente a casa causa infortunio o se lei si trova in condizioni critiche in un ospedale in un Paese lontano. In situazioni simili, i costi sono coperti dalle assicurazioni viaggi ÖKK TOURIST ed ÖKK TOURIST SUBITO.

Meno costi grazie all’assicurazione

Di norma, in Paesi in cui le strutture ospedaliere sono meno sviluppate che da noi, turisti vittime di malattie o infortuni vengono ricoverati in nosocomi internazionali o cliniche private. I turisti sono ricoverati in cliniche private persino negli Stati Uniti, una nazione dal sistema sanitario altamente sviluppato. Le cliniche private e i nosocomi internazionali soddisfano gli standard medici europei, ma sono però esageratemene costosi, soprattutto negli Stati Uniti. All’estero vale pertanto la se-

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guente regola: l’assicurazione di base svizzera rimborsa al massimo il doppio di quanto costerebbero le stesse cure urgenti nel reparto comune nel Cantone di domicilio. La differenza è a carico del paziente se non ha stipulato un’assicurazione supplementare che copra il costo totale delle spese di cura all’estero, come ad esempio l’assicurazione viaggi ÖKK TOURIST.

In caso d’emergenza basta una telefonata

Esistono Paesi in cui ammalati o persone infortunate vengono assistite a livello medico solo in presenza della certezza che il paziente possa pagare le cure mediche. Se si è stipulata un’assicurazione viaggi ÖKK, si ha almeno un po’ di fortuna nella sfortuna. Basta telefonare al numero d’emergenza ÖKK e segnalare l’accaduto. Il servizio della centrale d’emergenza è garantito 24 ore su 24 da professionisti in grado di rispondere a tutte le domande in ambito sanitario. Conoscono sistemi ospedalieri, medici e cliniche di tutto il mondo, consigliano dove farsi curare e fungono da intermediari tra lei e l’amministrazione della struttura di ricovero. Qualora un ospedale o una persona a cui si è ricorso per fare da interprete voglia vedere il denaro prima di offrire le proprie prestazioni, il servizio attivo 24 ore su 24 organizza rapidamente il bonifico prima che del ricovero. In tal modo non vi sono più ostacoli per ricevere il trattamento medico.

Chi necessita di quale assicurazione viaggi? Se ci si reca da una a due volte all’anno all’estero è consigliabile stipulare un’assicurazione viaggi. Questa assicurazione è ideale anche per le famiglie durante le vacanze estive. I clienti ÖKK hanno la possibilità di integrare la propria assicurazione complementare ambulatoriale o stazionaria sempre dal primo giorno del mese successivo con l’assicurazione viaggi annuale ÖKK TOURIST. A partire da quel momento, l’assicurazione complementare è integrata nella polizza. Tale copertura assicurativa è valida per un massimo di 40 giorni di viaggio all’anno. Per gli assicurati ÖKK che viaggiano all’estero così come per persone assicurate altrimenti, esiste ÖKK TOURIST SUBITO. Questa copertura assicurativa decorre al momento del pagamento del premio e può essere stipulata al massimo per un anno. La stipula avviene online, tramite carta di credito o cedolino di versamento. Ulteriori informazioni: www.oekk.ch/assicurazioneviaggi


Rettifica dei premi: in corso il rimborso L’Ufficio federale della sanità pubblica ha incaricato le assicurazioni malattie di attuare la rettifica dei premi. I primi rimborsi saranno versati a partire da giugno 2015.

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ra il gennaio 1996 e il dicembre 2013, in alcuni Cantoni le entrate provenienti dai premi erano superiori rispetto ai costi generati. Questo è quanto è stato rilevato da un confronto tra i diversi Cantoni. Secondo il Parlamento nazionale si sono pertanto accumulate delle differenze. Per

questo motivo, nel marzo 2014, lo stesso Parlamento ha deciso di compensare parzialmente tali squilibri.

Cosa significa in concreto?

Se, al 1° gennaio 2015, il suo domicilio legale si trova in un Cantone che ha diritto a un accredito dei premi, nel corso di

quest’anno lei riceverà un rimborso. Ogni Cantone presenta un importo diverso, ma è lo stesso per tutti gli assicuratori malattie. L’Ufficio federale della sanità pubblica ha reso noto l’ammontare degli accrediti nel febbraio 2015. Il versamento è destinato alla stessa persona che, al momento del rimborso, sta pagando il premio.

Il rimborso dei premi dei Cantoni aventi diritto (a persona) CHF 119.70 CHF 82.90

VD

CHF 79.00

TI

CHF 65.90

GE TG

CHF 50.80 CHF 28.45

ZH AI

CHF 22.40 FR

CHF 18.30 ZG

CHF 0.70 GR

I clienti di ÖKK riceveranno il rimborso così come segue: Clienti che pagano mensilmente L’importo sarà conteggiato a maggio, con fattura del premio di giugno. Clienti che pagano ogni 2, 3, 4 e 6 mesi L’importo sarà conteggiato a giugno, con fattura del premio di luglio. Clienti che pagano annualmente e residenti nel Cantone dei Grigioni L’importo sarà conteggiato a dicembre, con fattura del premio di gennaio.

Tutti gli altri clienti Sarà effettuato un pagamento una tantum a fine maggio 2015 (a condizione che sia noto un conto corrente bancario o postale attivo). Ulteriori informazioni sulla rettifica dei premi le trova sulla pagina web dell’Ufficio federale della sanità pubblica: www.bag.admin.ch/themen/krankenversicherung

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Esplorare la natura con tutti i sensi: un’esperienza divertente già per i più piccoli.

Così è divertente giocare all’aria aperta Cosa c’è di più bello che trascorrere le calde giornate estive all’aperto giocando coi bambini nel bosco o al lago. Qui trova alcuni consigli per dei giochi da svolgere coi bambini nonché una selezione di parchi giochi pubblici.

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uali giochi si prestano maggiormente per un pomeriggio all’aperto? Qui trova alcuni esempi:

Raccontare storie

I più piccoli amano le storie e i giochi. Con la storia giusta raccontata al posto giusto il tempo scorre in un baleno. Porti i bambini in gita al biotopo più vicino e lì, nei pressi di un laghetto, racconti loro la storia della rana, che da uovo galleggiante ai bordi dello stagno si trasforma in girino, pronto ad esplorare le acque in profondità, e poi in rana, che si addentra sulla terraferma.

Guardare … con le dita

Un «quiz» che si addice soprattutto ai più piccini: un bambino mette le braccia dietro la schiena e un altro gli posa sulle mani qualche oggetto della natura: ghianda, ago di pino, sasso, foglia, piuma, ecc.

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A caccia di oggetti «estranei»

Si collocano lungo il sentiero di un bosco degli oggetti che non appartengono all’ambiente: un pezzo di pane, un’assicella, una mela, un cespo d’insalata, un giornale. Il bambino deve memorizzare gli oggetti senza raccoglierli e poi elencarli attingendo ai ricordi. E se poi a questo elenco si aggiunge il racconto di tante altre cose che ha visto, tanto meglio.

Il gioco del «pilota»

I bambini più grandicelli, a coppie, possono giocare a pilotarsi a vicenda sul territorio. Per via dei tanti ostacoli che presenta, il bosco è un luogo ideale per questo gioco. Il bambino pilotato viene bendato; il pilota utilizza due bastoni di legno per pilotare il compagno: un colpetto sulle spalle significa «diritto», due colpetti «a sinistra», tre «a destra» e una serie ripetuta di colpetti significa «atten-

zione pericolo». Dopo un paio di minuti ci si scambiano i ruoli.

Rimbalzello

Presso un corso d’acqua tranquillo o un laghetto ci si può cimentare nel gioco del rimbalzello: si lancia un sasso piatto nell’acqua con un’angolazione acuta rispetto alla superficie dell’acqua. I più bravi riescono a far rimbalzare subito più volte il sasso prima che sprofondi nell’acqua.

Un due tre … stella!

Un bambino volge il viso contro un albero, gli altri, alle sue spalle, devono cercare di avvicinarsi a lui di soppiatto. Il bambino contro l’albero conta ad alta voce «un due tre stella!» e si volta di scatto: i bambini che vengono sorpresi ancora in movimento devono tornare al punto di partenza e ricominciare daccapo. Vince chi tocca per primo il bambino che conta.


«I bambini devono potersi sporcare» Nik Niethammer, caporedattore della rivista per genitori Fritz+Fränzi, spiega perché giocare nella natura è così importante per i bambini. Signor Niethammer, quand’è l’ultima volta che è stato a giocare nel bosco con suo figlio di cinque anni?

Oggi pomeriggio. La nostra capanna nel bosco aveva bisogno di un gabinetto e oggi l’abbiamo fatto. Nonostante la pioggerellina mio figlio ha voluto provarlo: ha funzionato perfettamente!

Perché è importante che i bambini giochino qualche volta nella natura invece che al parco giochi o al chiuso? Perché la natura è il luogo ideale in cui fare esperienze dirette. Nel bosco un bambino può mettere alla prova se stesso in modo totalmente diverso rispetto a come farebbe in un parco giochi. I bambini che giocano regolarmente all’aperto sono più resistenti, si ammalano di meno e hanno la possibilità di sfogare la loro fantasia in modo speciale.

Le zecche sono un pericolo da non sottovalutare, sia per i giovani che per i meno giovani. Continuerebbe a portare con sé il

Parchi giochi in Svizzera Sono molti i parchi giochi pubblici in cui poter portare i propri figli. Alcuni esempi: Parco giochi Längmuur Bern (Langmauerweg 20A, Berna): una vera e propria oasi del divertimento, dove a seconda della stagione ci si può cimentare nei giochi più disparati. Parco avventura Holzwurm (Brauereistrasse / Hinterwiesenweg, Uster): per damigelle, cavalieri e piloti (parco giochi assistito). Parco giochi e parco motricità Jakobsbad (Gonten AI): dotato di pedane di equilibrio e sentiero da percorrere a piedi nudi. Pista da slittino e parco avventura Lenzerheide (Churwalden): la pista da slittino più lunga del mondo e il parco avventura più alto della Svizzera. Per altri parchi giochi e informazioni: www.freizeit.ch

suo bambino a cercar funghi?

Certamente. Ormai i nostri figli conoscono il rito serale: il check anti-zecca, ovvero spogliarsi completamente e perlustrare ogni parte del corpo. Un sistema che permette di stare abbastanza al sicuro. A cosa si deve prestare attenzione quando i bambini si sfogano su prati e boschi? Se gli adulti hanno educato i figli ad essere responsabili, non dovrebbero farsi grossi problemi. I bambini devono potersi sporcare e sperimentare il più possibile in proprio. È importante che facciano le cose da soli e che non vengano osservati mentre le fanno. Noi adulti dovremmo imparare a rilassarci se i bambini si arrampicano sugli alberi, maneggiano il coltello e fanno altre cose pericolose.

Parliamo di protezione solare. Bisogna davvero applicare la crema ai bambini tutte le volte che li si lascia giocare all’aperto? È una questione di stagione, di condizio-

«Nella natura, i bambini hanno la possibilità di sfogare la loro fantasia in modo speciale», spiega Nik Niethammer, a sua volta padre di due bambini.

ni meteo e di buon senso. Come la crema solare, è importante far indossare al bambino un cappellino da sole. E non lasciare che giochi in pieno sole nelle ore centrali della giornata.

Borse porta-giochi ÖKK in palio In estate non c’è niente di meglio che divertirsi all’aria aperta! Partecipi al nostro concorso, può vincere una delle tre borse ÖKK contenenti tanti interessanti utensili per passare giornate all’insegna del divertimento. Spedisca una cartolina postale a ÖKK PRONTO, Bahnhofstrasse 13, casella postale 15, 7302 Landquart

entro il 30 giugno 2015, oppure invii una mail indicando nell’oggetto «Borsa porta-giochi ÖKK» a: pronto@oekk.ch. Non dimentichi di indicare il suo indirizzo. In bocca al lupo!

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Il grado di sviluppo dell’infrastruttura sanitaria cantonale o regionale è determinante ai fini dell’importo del premio da pagare.

Come mai l’importo dei premi non è uguale dappertutto? I premi della cassa malati non dipendono dallo stato di salute. Tuttavia, nella città di Zurigo sono più elevati che nella Valle di Safien. Esistono dei motivi alla base di queste differenze.

A

nna Hunger, vent’anni, vive e lavora come venditrice a Zurigo-Wiedikon. Recentemente ha reso visita a sua nonna, Vreni Balzer, nella Valle dell’Albula (Cantone dei Grigioni). In tale occasione Anna è rimasta sorpresa nel constatare che entrambe sono assicurate dalla stessa assicurazione malattie, ma che sua nonna paga premi molto più bassi. Strano visto che sono gli anziani ad avere più bisogno

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di assistenza medica. A cosa è dovuta questa differenza? Tra gli assicurati di una cassa malati vige il principio della solidarietà del rischio. Pertanto, non fa alcuna differenza se qualcuno è più anziano e necessita di maggiore assistenza medica o se a causa di uno stile di vita malsano egli costituisce un onere maggiore per l’assicurazione malattie. Analogamente, per la cassa ma-

lati non cambia nulla se un assicurato svolge molto sport e si alimenta in modo sano. Sostanzialmente, nella stessa cassa malati tutti gli assicurati (a eccezione dei bambini e, in determinati Cantoni, anche dei giovani) versano gli stessi premi. Le assicurazioni malattie non possono far valere differenze nella definizione dei premi in funzione del rischio di malattia. Come non è consentito a una cassa malati effettuare differenziazioni secondo grup-


pi di persone. Gli assicurati non possono neanche rinunciare a parti del pacchetto di prestazioni dell’assicurazione di base, come per esempio le visite ginecologiche o le vaccinazioni previste dal piano, e quindi ridurre il premio da pagare. Ciò violerebbe il principio di solidarietà alla base dell’assicurazione malattie.

Infrastrutture determinanti

L’unica differenziazione consentita per la definizione del premio ordinario riguarda il domicilio, a prescindere da forme di assicurazione regolate (ad esempio modello HMO, medico di famiglia o Telmed) e varianti di franchigia. La ragione per cui Anna Hunger versa un premio più elevato rispetto a sua nonna risiede nel fatto che quest’ultima vive in una regione rurale, mentre Anna vive in città. A Zurigo, Anna ha accesso a svariati studi medici e cliniche nelle sue vicinanze. Al contrario, quando sua nonna deve recarsi all’ospedale è tenuta a uscire dalla

valle e raggiungere Thusis o Davos. Di notte o nel fine settimana è possibile che il medico di picchetto si trovi così lontano da rendere più conveniente il viaggio nel più vicino ospedale di Ilanz. Il grado di sviluppo dell’infrastruttura sanitaria cantonale o regionale è determinante ai fini dell’importo del premio da pagare. Particolarmente costosa è la concentrazione di numerosi studi medici specializzati. Inoltre, quanto più sviluppata e ampia è l’offerta medica, tanto più gli assicurati vi fanno ricorso. Al contrario, le persone residenti nelle regioni di campagna o montagna, con infrastrutture sanitarie meno sviluppate, si recano dal medico meno di frequente.

Decide la politica cantonale

Risulta quindi chiaro come mai Cantoni con una minor concentrazione di medici come Uri o Nidvaldo abbiano premi relativamente bassi rispetto a Cantoni come Basilea Città o Ginevra. È la politica can-

tonale a decidere del livello degli standard della propria sanità. In alcuni Cantoni esistono persino varie regioni con premi diversi, suddivise secondo città, campagna o agglomerato. I Cantoni di Berna, Grigioni, Lucerna, San Gallo, Vaud e Zurigo sono tutti suddivisi in tre regioni di premio. Basilea Campagna, Friburgo, Sciaffusa, Ticino e Vallese invece in due.

In caso di bisogno interviene lo Stato

Il principio di solidarietà degli assicuratori malattie poggia sulla media dei costi nelle singole regioni. I redditi più bassi e le famiglie numerose sono penalizzate da questo sistema: infatti, i costi sanitari medi della regione sono troppo elevati per queste categorie di persone, che spesso non sono nemmeno più in grado di pagare i premi dell’assicurazione di base. In questi casi i Cantoni garantiscono ulteriore solidarietà nella sanità pubblica sostenendo i meno abbienti con sussidi provenienti dal gettito fiscale.

«Compensazione del rischio per solidarietà» I cosiddetti «buoni rischi» usufruiscono in misura minore di prestazioni mediche e costano anche meno. Le assicurazioni malattie con più assicurati di questo tipo sono tenute a compensare tramite pagamenti le casse con meno «buoni rischi».

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sistono assicurazioni con solo una piccola quota di assicurati denominati «buoni rischi». Queste casse assicurano in media molte più persone costrette a ricorrere più spesso a prestazioni mediche. D’altro canto esistono assicurazioni malattie con tra le proprie fila molti giovani assicurati, meno dipendenti dalle cure mediche. Gli assicuratori sono tenuti a pareggiare tra loro queste differenze in termini di rischio con pagamenti compensativi. Patrick Heinz, Responsabile Corporate Service di ÖKK spiega i motivi di questa situazione.

Signor Heinz, lei si è occupato approfonditamente del tema della compensazione dei rischi e, nell'ambito della sua specializzazione, ha scritto un saggio sui pagamenti compensativi tra le assicurazioni. All'interno di questo sistema incentrato sulla compensazione, ÖKK si trova nel ruolo di chi deve pagare o piuttosto di chi deve ricevere questi bonifici?

ÖKK è chiaramente un’assicurazione che paga bonifici compensativi. Ogni anno versiamo tra i 20 e i 25 milioni di franchi circa per questa compensazione.

Le sembra un sistema equo?

ÖKK sostiene questo sistema di compensazione dei rischi, fin dalla sua introduzione nel 1993. Incentiva le assicurazioni malattie a concentrarsi su una buon assistenza nell'assicurazione di base e a promuovere forme di assicurazione regolate (ad esempio il modello del medico di famiglia). Questo vieta la cosiddetta selezione del rischio. Tuttavia, i pagamenti di compensazione dei rischi non pareggiano mai completamente le differenze in termini di costi, infatti se tutti gli assicuratori spendessero la stessa cifra verrebbero meno gli stimoli a mantenere i costi bassi.

Cosa succederebbe se questo genere di compensazione venisse abolita?

«ÖKK sostiene il principio della compensazione introdotto nel 1993», afferma Patrick Heinz, Responsabile Corporate Service di ÖKK.

Senza compensazione dei rischi l’incentivo a investire per provare a sottrarre i cosiddetti buoni rischi agli altri assicuratori sarebbe troppo elevato. Verrebbe inoltre meno il principio di solidarietà tra gli assicurati, poiché assisteremmo a una sperequazione dei premi delle varie assicurazioni malattie a causa delle diverse strutture assicurative.

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Robert Giallella risponde a cinque domande Piscina o escursioni?

Piscina. O lago, magari quello di Cresta o quello di Cauma. In vacanza ci piace andare al mare. Quest’anno abbiamo deciso per l’Italia, in campeggio. Così Leonie può giocare con gli altri bambini e noi genitori non siamo costretti a vigilare tutto il tempo su di lei. Fare escursioni con Leonie è difficile. Si stanca presto e … bisogna portarla in braccio.

Gemello o figlio unico?

Sono padre di due gemelle, avute dal mio primo matrimonio. Le ragazze hanno ora 17 anni, ma non dimentico quanto è stato frenetico il periodo in cui erano piccole. Io stesso ho due sorelle gemelle. Sono più giovani di me di sei anni. Da ragazzino dovevo vigilare su di loro quando mia mamma era via. Non era facile quando iniziavano a strillare tutt’e due assieme. Ora con Leonie ho da fare già a sufficienza … tre o quattro gemelli? Non voglio nemmeno pensarci!

Museo di storia naturale o di arte figurativa?

La natura è più interessante per i piccoli. Ho visitato diverse volte il museo di storia naturale di Coira, ma Leonie non ce l’ho ancora portata. Per ora preferisce la natura all’aperto, scoprire gli animali che vivono nei boschi e nei laghi grigionesi.

Carne o pesce?

Pesce. È più sano. Mi piace anche pescare. Prima ci andavo regolarmente, ora di rado con gli amici. Non è importante quanti pesci riusciamo a pigliare … ciò che conta è stare assieme e godersi la natura.

Città o campagna?

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Decisamente preferisco il paesaggio rurale. Sono cresciuto a Bad Ragaz e ora vivo a Coira. In una città come Zurigo non vorrei vivere. Mi piace la quiete della campagna: qui non ci sono folle ed è tutto tranquillo. Anche l’aria è migliore.

Robert Giallella (52) con la moglie Liliya (33) e la figlia Leonie (4). Vivono a Coira.

ÖKK Bahnhofstrasse 13, casella postale 15 7302 Landquart Telefono 058 456 10 10, Fax 058 456 10 11 info@oekk.ch, www.oekk.ch www.facebook.com/oekk.ch 2

AGENZIE ÖKK Andeer  |  Arosa  |  Bellinzona  |  Berna  | Bregaglia | Brusio  |  Buchs  |  Bülach  |  Coira  |  Davos Domat/Ems  |  Flims  |  Frauenfeld   |   Glarona  |  Ilanz  |   Klosters   |   Küblis  |   Landquart Lenzerheide  |  Lucerna  |   Mesocco   |   Poschiavo   |   Rapperswil-Jona  |  Samnaun  |  Savognin Sciaffusa  |  Schiers  |  Scuol  | Sottoceneri  |   San Gallo  |  St. Moritz  |   Sumvitg  |  Thusis Val Müstair  |   Versam  |  Winterthur  |  Zernez  |  Zurigo


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