ÖKK PRONTO 3/2015

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PRONTO News e consigli dalla sua assicurazione  3/2015

Famiglia e lavoro: ci vuole organizzazione Sani e in forma: muoversi è d’obbligo Premi: come risparmiare


Ivana Borioli Assistente alla clientela Agenzia Sottoceneri

Cara lettrice, caro lettore Famiglia e lavoro. Due mondi, complessi ed esigenti, non sempre facili da gestire in contemporanea. Come mamma lo so bene: quando i miei figli erano piccoli, poiché mio marito svolgeva una professione molto impegnativa, ero principalmente io ad assolvere il compito di educarli. Li ho sostenuti e incentivati, trascorrendo con loro più tempo possibile. Oggigiorno una separazione dei ruoli è sempre meno praticabile: spesso tutti e due i genitori lavorano e sono pertanto entrambi chiamati a gestire periodi intensi al lavoro, faccende domestiche ed educazione della prole. Non si tratta di un compito facile. ÖKK può offrire un sostegno pratico: per esempio, un contributo dall’assicurazione ÖKK FAMILY se i figli si ammalano e devono essere accuditi da terzi perché i genitori lavorano. Scongiuriamo tuttavia raffreddori e influenze godendoci l’autunno, che in Ticino è il colpo di coda dell’estate: l’aria si riempie di profumi e gli alberi scintillano di colori caldi. È tempo di cercare castagne e visitare i grotti, gustando polenta e formaggio delle Alpi e strizzando l’occhio al rosso rubino del nostro eccezionale Merlot. Le auguro uno spettacolare autunno caldo – e una piacevole lettura di questa edizione di PRONTO.

Indice dei contenuti Genitori: come gestire famiglia e lavoro

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Sport: restare sani e mantenersi in forma

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Cambio della guardia: quando il figlio diventa capo

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Premi: consigli per risparmiare

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Assicurazione di base: perché aumentano i premi?

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Clienti ÖKK: 5 domande a Giorgio Brentini

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Impressum

In copertina Per gestire con successo lavoro e famiglia bisogna sapersi organizzare. La famiglia Caneve lo sa. 2 ÖKK

«PRONTO» News e consigli dalla sua assicurazione. 27° anno, 3/2015. editore ÖKK, Bahnhofstrasse 13, 7302 Landquart. Telefono 058 456 10 10. Mail pronto@oekk.ch.  CAPOredattore Bruno Schatz.  RESPONSABILE DI REDAZIONE Patrick Eisenhut.  REDAZIONE/GRAFICA/PRODUZIONE Swisscontent AG, 8032 Zurigo. Daliah Kremer, Lara Surber, Nicole Senn.  COLLABORAZIONE Leo Hug, Charlotte Pauk, Runa Reinecke.  TRADUZIONE E REVISIONE Luisiana Luzii.  IMMAGINI Markus Bertschi (Cover), Andrea Badrutt, Gian Giovanoli /KMU Fotografie  stampa Somedia Production, 7007 Coira.


«La sfida più grande? Essere flessibili» Combinare lavoro e famiglia richiede un talento organizzativo non indifferente. Se poi i lavori sono più di uno, la flessibi­lità non è un valore aggiunto, ma un obbligo. Lo sa bene Tiziana Caneve. Fortunatamente luogo di lavoro, asilo e casa non sono distanti – un indiscutibile vantaggio.

C’ Pronti per la scuola: Tiziana Caneve e i suoi figli, Davide e Estefania, hanno tutto sotto controllo.

è ancora da stendere il bucato, lavare le stoviglie del pranzo e controllare se il piccolo Davide ha tutto quel che serve in borsa. Poi bisogna accompagnarlo alle lezioni di batteria. «Bisogna fare tutto di corsa», spiega Tiziana Caneve mentre consuma il dessert. Proprio perché di tempo ce n’è poco, l’intervista ha luogo durante il pranzo, assieme ai suoi figli. «A volte vorrei che le giornate avessero un paio di ore in più!» Eppure, ci svela la stacanovista, si riesce a trovare anche qualche ora per se stessi.

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«Posso lavorare perché casa, asilo e scuola non sono molto distanti.»

Preparare da mangiare, giocare, fare i compiti – Tiziana Caneve trova sempre il tempo per i propri figli anche se ha tanto da fare.

Tiziana Caneve, mamma di Estefania (12) e Davide (6), lavora all’80 percento per diversi datori di lavoro. Presso l’asilo e la scuola, frequentati anche dai suoi figli, si occupa di assistere i bambini nelle ore di doposcuola, offrendo un valido aiuto anche durante ore di educazione fisica; inoltre fa le pulizie in entrambi gli istituti e presso privati. Infine insegna a lavorare il vetro, una vera e propria arte, per trasformare anonime lastre di vetro in piatti e vasi – opere di delicata e squisita fattura. Questi manufatti vanno forte soprattutto prima di ricorrenze importanti come il Natale, la Pasqua o la Festa della Mamma, quando i più piccoli preparano i loro regalini per mamma e papà o per madrina e padrino. Che l’educazione dei figli spetti a lei, è per Tiziana Caneve cosa ovvia: il partner non è infatti il padre dei suoi figli. «Cer-

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Tiziana Caneve

tamente ha cura dei bambini se devo assentarmi per lavoro la sera o durante il weekend. Ma in linea di massima, sono io a occuparmene.»

Parola d’ordine: flessibilità

Per poter svolgere più lavori, organizzazione e flessibilità sono d’obbligo. Un esempio: durante l’intervista, gli insegnanti sono occupati in un corso di perfezionamento e i bambini sono a casa. «Nel quartiere ci si conosce un po’ tutti e ci si dà una mano a vicenda», spiega Tiziana Caneve. «Quando serve, si attiva anche mia madre: abita proprio dietro l’angolo.» Se è necessario, i bambini possono recarsi anche senza preavviso al doposcuola. In genere ci vanno tre volte la settimana, durante la pausa del mezzogiorno; Davide di solito frequenta un pomeriggio in più della sorella.

«Posso lavorare perché casa, asilo e scuola non distano molto», fa notare Tiziana Caneve. L’asilo si trova nelle vicinanze della scuola dove Tiziana Caneve fa le pulizie, mentre insegna a lavorare il vetro direttamente a casa sua. Asilo, scuola e privati sono raggiungibili a piedi. «Se avessi gli orari lavorativi fissi di una banca oppure dovessi arrivare in centro o in un quartiere diverso dal mio non riuscirei a gestire tutti questi lavori e a occuparmi dei bambini», afferma. «Ammiro le mamme che ci riescono, mi stupiscono sempre.» Oltre alla vicinanza tra casa e lavoro, Tiziana Caneve gode di un altro indiscutibile vantaggio: le numerose settimane di vacanza. «Quando i bambini hanno vacanza, sono libera anche io.» Gli altri genitori invece devono trovare una sistemazione: o mandarli al campo estivo o affidarli ai nonni. I datori di la-


voro di Tiziana Caneve apprezzano particolarmente la sua flessibilità: è pronta a far le pulizie anche la sera tardi, dopo gli eventi delle diverse associazioni, in modo tale che le aule siano di nuovo pulite e pronte il mattino dopo.

Il lavoro ripaga… ma a lungo termine

A livello finanziario, conviene o no lavorare? Tiziana Caneve fa subito segno di no. La metà del salario torna al suo stesso datore di lavoro, visto che anche i suoi figli frequentano le strutture. «Costano parecchio», chiosa. Per questo motivo, molti genitori si organizzano diversamente, magari affidando i loro figli a mamme che accudiscono bambini a pagamento. Anche Tiziana Caneve ha svolto in passato questa attività: «Si guadagna però molto poco, dai cinque agli otto franchi all’ora». Per questo si considera fortunata. Non soltanto dal punto di vista finanziario: «A lungo termine avrò migliori opportunità nella vita professionale». Tiziana Caneve sorseggia il suo caffè sognando qualche ora per se stessa. In realtà già al momento riesce a ritagliarsi un po’ di tempo: i bambini trascorrono infatti un weekend su due dal padre e in estate stanno da lui ben due settimane. Per la gioia di tutti – non solo di Estafania e Davide.

Un valido aiuto: gli asili nido KIMI ÖKK è la prima impresa privata impegnata a favore di una rete di asili nido estesa a tutta la Svizzera. Gli asili KIMI dispongono di ampi spazi a misura di bambino, sono gestiti da personale specializzato e qualificato e mettono lo sviluppo del bambino al centro del loro lavoro quotidiano. Gli assicurati ÖKK possono approfittare di posti di asilo nido riservati e di diverse agevolazioni. Ulteriori informazioni su: www.kimikrippen.ch e www.oekk.ch/kimiit

«Le famiglie piccole non riescono a educare i figli da sole» Il pedagogo Jeremy Hellmann spiega a cosa devono prestare attenzione i genitori nell’educare i loro figli. Signor Hellmann, c’è una ricetta per combina­ re lavoro ed educazione dei figli alla perfe­ zione?

Non esiste una ricetta. Ogni persona ha esigenze, capacità e limiti differenti. Diverse sono quindi le situazioni: possiamo trovarci di fronte a un papà che può ridurre tranquillamente la sua percentuale lavorativa all’80 percento o a un altro che è costretto agli straordinari.

Qual è il suo consiglio per organizzare bene lavoro e famiglia? La soluzione più adeguata va cercata considerando esigenze, capacità e, soprattutto, i propri limiti. Può rivelarsi molto utile alla coppia discutere quanto investire nell’educare i bambini e quali aiuti ricevere dai parenti, dai vicini o dalle strutture messe a disposizione dalla società. Secondo un proverbio africano, per educare i bambini ci vuole un intero villaggio: che una piccola famiglia riesca da sola a crescere e a educare i propri figli è un po’ un’utopia…

In che senso un’utopia?

I bambini, per crescere, hanno bisogno di altri bambini nonché di stimoli da parte di adulti diversi. Tutto questo ovviamente in aggiunta alle basi solide rappresentate da genitori e eventuali fratelli. I bambini devono confrontarsi con altri bambini di età diversa per capire cosa significa essere più piccolo, più grande o coetaneo. Nell’interazione con adulti diversi imparano a conoscere la varietà del mondo. L’importante è che si sentano bene, protetti.

Tale varietà di esperienze è possibile trovarla negli asili. A cosa devono fare attenzione i genitori nello scegliere un asilo? Raccomando di visitare un asilo prima di iscrivere il proprio figlio e prestare atten-

Jeremy Hellmann è docente e consulente presso il «Marie Meierhofer Institut für das Kind» a Zurigo. Pedagoghi, supervisori, coach e consulenti attivi in questa struttura si concentrano sull’assistenza collettiva diurna, sulla gestione delle scuole materne e sullo sviluppo e l’orga­ nizzazione della vita dei piccoli.

zione all’atmosfera che regna tra gli educatori. Importante è anche che tali persone non cambino spesso – i bambini necessitano di una certa stabilità. E poi: un asilo deve disporre di spazio sufficiente affinché i bambini possano muoversi. Indispensabile è un colloquio concernente il modello educativo proposto da una struttura: così si può subito capire se questo coincide con quello desiderato dai genitori. Infine, particolarmente apprezzabile è il fatto che l’asilo si trovi vicino casa.

Perché è meglio optare per un asilo che si trovi nelle immediate vicinanze di casa piutto­ sto che per uno nei pressi del datore di lavoro di uno dei genitori? I bambini hanno bisogno di un ambiente educativo proprio. Se nel weekend vogliono vedere gli amichetti dell’asilo, se questo è vicino al posto di lavoro e lontano da casa, non sarà possibile. Per i bambini andare all’asilo e spostarsi in un altro quartiere rappresenta spesso un cambiamento troppo drastico: loro stessi diventano estranei, mentre gli altri bambini si conoscono tutti.

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Sport: solo su base regolare è di grande aiuto Praticare regolarmente sport fa bene al fisico e alla salute. Curdin Kasper, insegnante di educazione fisica e padre di una promessa dello sci, sa quali aspetti considerare.

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primi raggi di sole fanno capolino tra gli alberi del lariceto e immergono le case nel centro della destinazione di vacanza Celerina in una luce giallo-oro. Curdin Kasper si mette in viaggio. La scuola professionale di Samedan dista pochi minuti di automobile o di bicicletta. Qui il 65enne insegna la sua grande passione: lo sport. Come afferma lui stesso, era ovvio che avrebbe intrapreso una carriera quale pedagogista sportivo: «Mio padre insegnava ginnastica alla Scuola cantonale di Coira». Oggi il docente ed ex allenatore della nazionale svizzera di sci di fondo non è solo l’insegnante di educazione fisica degli allievi di Samedan, ma è anche direttore del centro di sci di fondo di Celerina. Tuttavia, quando si è circondati da così tanta teoria si ha ancora voglia di praticare sport? «Assolutamente sì!», afferma Curdin Kasper. Almeno tre volte a settimana si riserva del tempo a questo scopo. «Di preferenza nella natura, insieme a mia moglie e mia figlia». A seconda della stagione, per la sportivissima famiglia Kasper in programma vi sono golf, gite in mountain bike, escursioni in montagna o sci di fondo. Anche Barbara, la moglie di Curdin Kasper, è sempre in forma. Infatti, anche lei è insegnante di educazione fisica di diverse discipline. Presso ÖKK si sentono tutti e tre a proprio agio. Apprezzano il contatto personale con l’agenzia nella vicina St. Moritz e sanno di essere in ottime mani in caso di infortunio o di lesione dovuta all’attività sportiva.

Consigli sul movimento da parte del pedagogista sportivo Curdin Kasper.

I fine settimana sono dedicati allo sport

La figlia Vanessa si gode le ore che trascorre con i genitori durante il fine settimana. Durante la settimana, in primo piano per lei vi sono i preparativi per gli esami di maturità che dovrà sostenere l’anno prossimo e l’allenamento di sci alpino. Il promettente talento dei quadri C di Swiss-Ski ha già potuto raccogliere le

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prime soddisfazioni sportive: infatti, lo scorso anno Vanessa Kasper ha vinto il campionato svizzero U18 e quest’anno quello U21. Durante la stagione sciistica la diciottenne deve superare ogni giorno circa

400 porte. Per questo le serve resistenza, un’elevata concentrazione, ma anche una buona dose di coordinazione, reattività e forza. Quando la coltre di neve sparisce e i pendii si trasformano in un tappeto verde intenso, gli sciatori come Vanessa non se ne stanno certo a oziare. Al con-


trario: «È d’estate che lo sciatore si allena per entrare in forma», spiega Kasper. Egli conosce le elevate esigenze che lo sport d’élite pone alla figlia anche lontano dalle piste. Ciononostante, tra compiti, allenamenti per la condizione fisica e la forza muscolare, Vanessa trova ancora spazio da dedicare ai suoi hobby, il tennis e il salto a ostacoli.

Allenarsi divertendosi

Forza muscolare e resistenza: questi due fattori non sono importanti solo per una sportiva d’élite come Vanessa Kasper. Un’alimentazione sana ed equilibrata e un allenamento fisico possono aiutare chiunque a rafforzare il sistema cardiocircolatorio, a prevenire malattie del benessere come il diabete di tipo 2 e, inoltre, a perdere anche qualche chilo di troppo. Curdin Kasper raccomanda vivamente di sottoporsi a un check-up completo presso il proprio medico di famiglia e di iniziare a praticare sport solo dopo l’ok del medico. Quindi dopo il check-up basta andare nella sala pesi più vicina, sol-

levare pesi senza un istruttore o allenarsi per la prossima maratona? «Non è una buona idea», sostiene Kasper. Chi è agli inizi con l’allenamento muscolare in palestra o con lo sport di resistenza non dovrebbe allenarsi da solo, l’ideale sarebbe se fosse seguito da un esperto con una buona formazione. «Altrimenti l’allenamento può rivelarsi più dannoso che benefico», avverte Kasper. L’importante è soprattutto iniziare con poche unità di allenamento e aumentare lentamente l’intensità. Per chi è agli inizi, oltre alla forza muscolare l’ideale sono le discipline di resistenza come nordic walking, mountain bike o sci di fondo.

Famiglia di sportivi: la figlia Vanessa, membro dei quadri C di Swiss-Ski, si prepara scrupo­ losamente alla stagione sciistica. Anche i genitori Barbara e Curdin Kasper si divertono a praticare sport all’aria aperta. Curdin Kasper è insegnante di educazione fisica ed ex allenatore della nazionale svizzera di sci di fondo.

Solo chi si allena regolarmente ottiene dei successi. Tuttavia, il problema è proprio questo: già dopo poche settimane molti nuovi appassionati di sport perdono la motivazione e preferiscono sedersi sul divano piuttosto che salire in sella alla bicicletta. Kasper ha una ricetta semplice e perfetta per tenere duro: il segreto sta nel divertimento! «Chi ama una o più discipline sportive continuerà a praticarle anche in futuro».

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Successione ai vertici dell’azienda: quando in famiglia si ridistribuiscono i ruoli Il figlio diventa capo, il padre diventa impiegato: la successione all’interno di un’azienda familiare comporta la riassegnazione dei ruoli, sia nell’impresa che in famiglia. Oltre al consenso di tutti i componenti, è necessario saper gestire i conflitti interni. La famiglia Fäh di Seewis (Prettigovia) ha appena affrontato questo passaggio nella propria azienda familiare.

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elen Fäh è felice: «Era ora! Per me e mio marito è un grande sollievo poter cedere la responsabilità». Helen è la mamma del neodirettore Ruben, 40 anni, che dall’inizio dell’anno ha assunto le redini dell’azienda. Un passaggio che non è sempre stato scontato: anche se dopo il tirocinio come aiutante di laboratorio chimico presso la Ems-Chemie ha lavorato nell’azienda di suo padre, di cui era anche socio, Ruben è stato per molto tempo riluttante ad assumersi totalmente la responsabilità. «Quando si è impiegati, a una certa ora si stacca, invece adesso l’impegno è maggiore. Se ci sono dei problemi, non si smette di pensarci. Per me è molto più difficile staccare», spiega Ruben Fäh. Anche sua moglie Bettina è di questo parere: «Se c’è un lavoro urgente, si è tentati di tornare al lavoro la sera. Con la nuova responsabilità bisogna imparare a impostare le priorità in altro modo», dice Bettina.

Una soluzione ottimale per il padre

Per il padre, 67 anni, è la soluzione perfetta. Ha sempre sperato che uno dei suoi figli gli subentrasse nell’azienda. «Sarebbe stato un peccato dover cedere la mia ditta a un concorrente.» La Fäh & Co. AG sviluppa e vende impianti di depurazione dell’acqua, che riducono la presenza di impurità e calcare nelle tubature idriche. Ora i genitori lavorano come impiegati del figlio, con un grado di occupazione dell’80%, ma intendono ridurre gradualmente il loro impegno. Mentre per mamma Helen i cambiamenti al lavoro sono di modesta entità, in futuro il papà intende dedicarsi il più possibile alla sua occupazione preferita: la vendita.

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Vivere e lavorare insieme: Bettina e Ruben Fäh e i genitori di Ruben, Roland e Helen.

«Mi meraviglio di come mio padre riesca a cedere la responsabilità e a mollare la presa.»

Da due o tre anni, le modalità di successione sono oggetto di discussione tra i componenti della famiglia, che fino a poco tempo fa erano soci nell’azienda.

Ruben Fäh

Dal punto di vista tecnico, il passaggio è iniziato molto prima, gradualmente. Nel frattempo si è compiuto anche il passaggio formale da società collettiva, compo-


La pratica di successione alla Fäh & Co. AG si è conclusa: Roland Fäh cede al figlio la direzione dell’azienda. Ognuno sa cosa c’è da fare. E questo vale sia all’interno della famiglia Fäh che nei rapporti con i collaboratori.

sta da padre, madre e il figlio Ruben, a società per azioni, di cui Ruben detiene la totalità delle quote azionarie. I genitori hanno ceduto le loro quote di partecipazione.

Grande supporto di ÖKK

Per le questioni formali e finanziarie la famiglia si è affidata ai suoi agenti fiduciari e a ÖKK. Già da anni ÖKK offre alle aziende soluzioni assicurative, cui si aggiunge ora la previdenza professionale. Insieme all’agente fiduciario, il Key Account Manager Clienti aziendali Svizzera orientale di ÖKK, Michael Freytag, ha assistito la famiglia nella pratica di successione. Oltre a discutere la situazione e fissare gli obiettivi con padre e figlio della famiglia Fäh, egli ha cercato la soluzione migliore anche per tutti gli altri familiari coinvolti nella ditta. Anche dopo il passaggio di proprietà, ogni tre, massimo cinque anni, ÖKK continuerà a incontrare Ruben Fäh per rivalutare la situazione attuale e la copertura dei rischi. È stata questa offerta a far propendere Ruben Fäh per la sua scelta: «È anche per merito della buona consulenza se abbiamo scelto ÖKK an-

che per la previdenza professionale e l’assicurazione complementare contro gli infortuni». Ruben Fäh ha voluto adeguarsi alla nuova situazione anche sul fronte dell’assicurazione contro la perdita di guadagno.

Siamo abituati a gestire i conflitti

Per gestire la trasformazione dei ruoli all’interno della famiglia, i Fäh non hanno invece fatto ricorso a nessun consulente esterno. Sono abituati a gestire attriti e conflitti. Perché i membri della famiglia non solo lavorano nella stessa azienda, ma vivono anche nella stessa casa: i genitori Fäh, Ruben con sua moglie Bettina e i loro tre figli, la sorella di Ruben con la sua famiglia. «È del tutto normale che vi siano degli attriti», spiega Ruben. «Il cambio ai vertici dell’azienda è stata una sfida sul piano interpersonale, ma nulla di straordinario per noi.» Anche all’interno dell’azienda ci sono sempre state discussioni. «Prima era mio padre ad avere l’ultima parola, ora sono io. Mi meraviglio di come mio padre riesca a cedere la responsabilità e a mollare la presa. Non so se al suo posto io ci sarei riuscito», dice Ruben. Mamma Helen è

convinta che mollare la presa sia un presupposto di base per la convivenza all’interno di una grande famiglia che vive sotto lo stesso tetto.

Mettere le carte in tavola

Secondo Ruben, per garantire una buona collaborazione è anche essenziale che nessuno anteponga esplicitamente il proprio ruolo a quello degli altri. Così ognuno sa cosa c’è da fare. Non è necessario far valere i propri gradi di capo, cosa che tra l’altro non gioverebbe nemmeno all’atmosfera interpersonale. Ovviamente non è sempre stato facile lavorare insieme e allo stesso tempo vivere sotto lo stesso tetto. «Abbiamo dapprima dovuto imparare a convivere con questa situazione, con tutti i suoi vantaggi e svantaggi, e accettare i difetti degli altri.» Per Ruben sarebbe tuttavia meglio se al momento non abitasse nel luogo in cui lavora poiché, sostiene, «sarebbe più facile staccare la spina alla sera». Papà Roland non ha mai avuto problemi di questo genere. Per questo assegna al figlio il prossimo compito: «Staccare la spina è una cosa che devi ancora imparare».

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Come risparmiare sui premi Le prestazioni di ÖKK la soddisfano, ma le piacerebbe risparmiare alla voce contributi all’assicurazione malattie? Le mostriamo come fare.

In che modo posso risparmiare sui costi della mia attuale assicurazione malattie?

Ha la possibilità di aumentare la franchigia. La franchigia è l’importo che lei paga personalmente per le spese dei sui trattamenti medici. L’importo minimo stabilito per legge è di 300 franchi all’anno. Inoltre consideri: una volta superata la franchigia, il 10 percento delle spese mediche sono comunque a carico suo come partecipazione individuale (al max. 700 franchi per

gli adulti). Se desidera risparmiare sui premi basta elevare la franchigia fino a 2500 franchi. Su www.oekk.ch/franchigia può verificare quanto risparmierebbe per il premio dell’assicurazione di base con una franchigia più elevata. La franchigia può essere aumentata o ridotta ogni volta all’inizio dell’anno civile.

È possibile risparmiare anche sulla copertura assicurativa?

Se esercita un’attività professionale superiore alle otto ore di lavoro settimanali, allora è il suo datore di lavoro ad assumersi per lei l’assicurazione contro gli infortuni. L’assicurazione contro gli infortuni nella copertura di base obbligatoria diventa

quindi superflua. Se si svolgono almeno 60 giorni di servizio militare consecutivi si è assicurati dall’esercito e pertanto l’assicurazione di base può essere sospesa in quel periodo. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.oekk.ch/faqit.

Vale la pena cambiare il modello assicurativo?

Nell’assicurazione di base è possibile scegliere un cosiddetto modello assicurativo alternativo, e quindi risparmiare denaro. Nei modelli «ÖKK CASAMED MEDICO DI FAMIGLIA», «ÖKK CASAMED HMO» come pure «ÖKK CASAMED 24» il primo interlocutore è o il suo medico di famiglia o il suo medico del Centro HMO, oppure il call center medico Medgate. Grazie al primo consulto con gli in-

terlocutori sopra indicati risparmia fino al 15 percento rispetto ai premi dell’assicurazione di base con libera scelta del medico «ÖKK BASE». In caso d’emergenza può comunque rivolgersi all’ospedale o al medico più vicino. Ha la libera scelta del medico per quanto riguarda le visite di controllo dall’oculista o dal ginecologo e per l’assistenza ostetrica e il pediatra fino al 16° compleanno di suo figlio.

La modifica della franchigia è possibile ogni volta all’inizio dell’anno civile. Nell’assicurazione di base si può passare a un modello assicurativo alternativo sempre a partire dal mese successivo e ri-

chiedere l’esclusione della copertura contro gli infortuni. Le modifiche assicurative possono essere effettuate in modo molto semplice su www.oekk.ch/servizi.

Come posso annun­ ciare le modifiche assicurative desiderate?

L’esclusione dell’assicurazione contro gli infortuni può essere richiesta online. Il relativo modulo si trova su www.oekk.ch/ escludereinfortuni. Ha la possibilità di stamparlo, farlo firmare al suo datore di lavoro e rinviarlo a ÖKK. Può cambiare il suo medico di famiglia (nel modello ÖKK

CASAMED MEDICO DI FAMIGLIA) direttamente sulla pagina web di ÖKK. Modifiche alla franchigia e al modello dell’assicurazione di base sono da comunicare per iscritto con firma personale. Per qualsiasi necessità può sempre rivolgersi ai collaboratori della sua agenzia ÖKK.

Altrimenti, come posso ancora risparmiare sui costi?

Rifletta sempre in modo critico sulla necessità di recarsi effettivamente dal medico. Spesso vale la pena richiedere dapprima una consulenza medica al telefono. Al numero 0844 655 655 gli assicurati ÖKK hanno la possibilità di usufruire di una consulenza per questioni di tipo medico a

tariffe telefoniche locali. In caso di trattamento con medicinali, in farmacia può richiedere i farmaci generici. Tali farmaci contengono lo stesso principio attivo dei preparati originali, ma sono più convenienti del 30 percento in media.

Come devo procedere in caso di modifiche alla copertura assicurativa?

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I premi aumentano perché aumentano i costi della sanità I premi dell’assicurazione di base crescono di anno in anno. Qual è la ragione? La spiegazione.

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el settore della sanità sono rappresentati svariati gruppi d’interesse. Pertanto non è possibile trovare un vero e proprio «colpevole» per il costante aumento dei premi della cassa malati. I singoli gruppi d’interesse:

Il ruolo degli assicuratori malattie

Rappresentanti del servizio di medico

Gli assicurati e le loro esigenze

La ragione principale dell’aumento costante dei premi siamo noi assicurati con le nostre esigenze. Ci aspettiamo un elevato livello qualitativo del sistema sanitario e i migliori servizi di medicina possibili fino alla vecchiaia. Questo fa scattare un circolo vizioso. Noi chiediamo e l’industria ci accontenta. E poi usufruiamo di quanto ci viene offerto. Quanto più spesso e in gran misura utilizziamo un prodotto o un servizio, tanto più l’industria ce lo metterà a disposizione in grandi quantità. E ovviamente con una qualità sempre maggiore, aspetto che richiede una tecnologia sempre più avanzata sia in ambito di farmaci che di tomografie computerizzate o risonanze magnetiche.

Allo stesso modo, anche l’approvvigionamento di servizi medici riveste un ruolo fondamentale. I medici, a prescindere se negli ospedali o in studi medici propri, mettono a disposizione il proprio sapere e le proprie capacità. Devono però fare affidamento sui prodotti messi a loro disposizione dall’industria farmaceutica o dai produttori di apparecchi medici. Grazie a questo rapporto di scambio, questi due gruppi d’interesse favoriscono il progresso tecnico della medicina su cui poggia l’intero sistema sanitario svizzero. Un progresso che però ha anche i suoi costi.

«ÖKK in qualità di assicura­ zione malattie si adopera per contrastare la crescita costante dei costi della salute.»

L’intermediario tra questi due gruppi d’interesse – gli assicurati, che costituiscono la domanda, e medici, industria farmaceutica e delle apparecchiature in qualità di offerenti – sono le assicurazioni malattie. In collaborazione con le parti interessate e con l’aiuto della politica cercano di evitare una crescita incontrollata dei prezzi. Gli assicuratori verificano i conteggi delle prestazioni erogate e si occupano di negoziare le tariffe con ospedali, medici e altri prestatori di servizi. In tal modo, negli ultimi anni è stato possibile risparmiare centinaia di milioni di franchi. Inoltre, gli assicuratori malattie si sono anche impegnati collettivamente a livello federale per promuovere un taglio in media del 27 percento dei costi dei farmaci. Inoltre, la concorrenza tra i singoli assicuratori incentiva l’impegno per garantire prestazioni eccellenti alla clientela: quindi prodotti innovativi, rapporto qualità-prezzo ottimale e servizio orientato al cliente. Pertanto, i pagamenti dei premi in fin dei conti adempiono alla loro funzione originaria: saldare i costi dei trattamenti medici.

Gli assicurati di ÖKK sono i più soddisfatti Negli ultimi anni, ÖKK si è costantemente migliorata e ora raccoglie i frutti del suo lavoro. Nel recente sondaggio sulla soddisfazione clienti svolto da bonus.ch, ÖKK migliora rispetto al 2014 dello 0,2 percento. Tale risultato fa salire il suo voto a 5,4 (voto massimo 6) in materia di soddisfazione complessiva. La soddisfazione complessiva viene determinata in base alle risposte ottenute negli ambiti «chiarezza delle informazioni comunicate», «gestione delle prestazioni» e «servizio clienti». Oltre 2300 persone hanno valutato il loro assicuratore in base a questi criteri. ÖKK guida inoltre la graduatoria per quanto riguarda la valutazione del servizio clienti, ovvero reperibilità dei collaboratori, chiarezza delle informazioni fornite e delle offerte.

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Giorgio Brentini risponde a cinque domande Lavoro o famiglia?

Entrambi. Ma nei primi anni è importante stare con i figli. Non solo la mamma ma anche il papà. Anche se non sempre è facile.

Asilo nido o nonni?

Purtroppo non tutte le situazioni sono uguali. Ma ricordiamoci che i nonni hanno già fatto i genitori e non è loro compito occuparsi dell'educazione dei nipoti.

Lago Maggiore o Lago di Lugano?

Entrambi sono meravigliosi, perfetti per fare il bagno o per delle escursioni. Personalmente preferisco il Lago Maggiore perché è più vicino a casa mia.

Libera scelta del medico o sistema del medico di famiglia?

Ho un medico di famiglia e ne sono soddisfatto. Se però accade qualcosa di particolare e mi accorgo che c’è bisogno di uno specialista, voglio poter essere libero di poter andare direttamente da quest’ultimo.

Luganighe o polenta?

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La polenta esiste per poter essere gustata con altre prelibatezze. Ci sono tanti modi per mangiarla alla … ticinese: con il coniglio al forno, con lo stufato di manzo, con i funghi o i formaggi saporiti della regione. Con le luganighe si può solo scegliere il contorno.

Il cliente ÖKK Giorgio Brentini e suo figlio Simone nella casa di famiglia ad Arbedo.

ÖKK Bahnhofstrasse 13, casella postale 15 7302 Landquart Telefono 058 456 10 10, Fax 058 456 10 11 info@oekk.ch, www.oekk.ch www.facebook.com/oekk.ch 2

AGENZIE ÖKK Andeer  |  Arosa  |  Bellinzona  |  Berna  | Bregaglia | Brusio  |  Buchs  |  Bülach  |  Coira  |  Davos Domat/Ems  |  Flims   |  Frauenfeld   |   Ilanz  |  Klosters   |   Küblis  |   Landquart  |   Lenzerheide  Lucerna  |   Mesocco   |   Poschiavo   |  Rapperswil-Jona   |   Samnaun  |  Savognin  |  Sciaffusa  Schiers  |  Scuol  | Sottoceneri  |   San Gallo  |  St. Moritz  |  Sumvitg  |  Thusis  |  Val Müstair Winterthur  |  Zernez  |  Zurigo


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