La zenobia di don Alvaro - rassegna stampa

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La Zenobia di don Ă lvaro

Marco Tanzi RASSEGNA STAMPA


«La provincia» • 01 marzo 2015

La Provincia

Concertistica al Ponchielli Cremona — Domani sera alle 20,30 per la stagione concertistica il Ponchielli ospiterà il gruppo Teatraktis Perucussioni e il clarinettista Alessandro Carbonare (nella foto).

DOMENICA 1 MARZO 2015

www.laprovinciacr.it

Secci oggi al Triangolo

cultura@cremonaonline.it

Cremona — Oggi alle 17,30 Alice Secci (nella foto) sarà alla galleria d’arte Il Triangolo dove sono esposte le sue opere. Parteciperà all’incontro il gruppo jazz 3T 4ET.

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Cremona Una raccolta di saggi

La copertina del libro edito da Officina Libraria Sotto Marco Tanzi fotografato da Mauro Zanetti

Lo storico dell’arte riunisce e aggiorna alcuni suoi approfondimenti aggiungendovi scoperte recenti. Sottotraccia il rimpianto di una mostra che non è mai stata fatta Un percorso irrituale inseguendo lo spirito dei padri nobili spirituali Biffi, Montaldi, Dossena e Stajano e il refolo bizzarro della ‘matàna’ di chi respira l’aria del Po Un funambolo in piazza del Comune nel 1940: la fotografia è di Ernesto Fazioli

Quei matterelli in riva al fiume In viaggio nel Barocco padano nell’ultimo saggio di Tanzi

di Barbara Caffi CREMONA — Il titolo del nuovo libro di Marco Tanzi — La Zenobia di Don Álvaro — richiama alla memoria una delle Città invisibili di Italo C a l vi n o , Zenobia appunto, costruita su palafitte e i cui cittadini si dicono felici, ma di cui l’autore non sa dire se riescono a dare forma ai loro desideri. In realtà, il riferimento va a un quadro del Genovesino, il cui soggetto era Zenobia regina di Palmira, protagonista di un dramma storico di Calderón de la Barca. E’ infatti il Seicento il protagonista indiscusso del libro, costituito da una serie di saggi a cui Tanzi ha lavorato per almeno trent’anni, rivedendoli ora e correggendoli, aggiornando la bibliografia, inserendo spunti. E ci sono naturalmente approfondimenti nuovi, scoperte e incontri, o addirittura la riscoperta di ciò che è sotto gli occhi di tutti — per esempio il Battesimo di Sant’Agostino di Procaccini nella chiesa di Sant’Ilario — e di cui solo ora viene pubblicata un’immagine a colori. Il risultato è un viaggio irrituale nel Barocco padano e, come scrive Tanzi nel capitolo introduttivo Sul filo «l’ombelico è Cremona con il suo territorio». Ma è pure un libro in cui lo storico dell’arte smussa le polemiche del passato («sono diventato buono», dice) e in cui si prende alcune giocose libertà, proponendo per esempio un singolare gioco delle somiglianze tra il Keith Richards fotografato da Sante D’Orazio e un demonio dipinto da Giuseppe Caletti per la chiesa di Pieve Terzagni cui di sicuro ha fatto da modello un bracciante. Tanzi — che del suo libro si dice «finalmente soddisfatto» e che ha scritto senza sentire l’urgenza di scadenze editoriali — cita anche alcuni padri nobili che sente «profondamente consentanei», ovvero lo stravagante e fondamentale conte Gi ambattista Biffi, e «spiriti assai

Pietro Martire Neri di Diego Velázquez

diversi tra loro» quali Danilo Montaldi, Giampaolo Dossena e Corrado Stajano «in patria più celebrati che capiti o, tantomeno, amati per lo sguardo insieme lucido e agro, sferzante e impietoso, grottesco e dolente su ‘una città sonnolenta che ancora oggi rifiuta il fastidio della m e m or i a ’», da definizione dello stesso Stajano. Certo, Tanzi è «diventato buono», ma lo dice con occhio da gatto soriano, che fa sì le fusa sul divano di casa, ma che tra i polpastrelli morbidi conserva unghiette appuntite e taglienti. Eccolo quindi ricordare l’occasione persa di mostre suggerite e mai fatte («a Cremona le mostre non si fanno, le mostre di poesia non si sono mai fatte»), ribadire che il Caravaggio dell’Ala Ponzone «come ammoniva Roberto Longhi

tanti anni fa, (è) ‘un’antica e buona copia dell’ultimo e più affannoso tratto di vita del maestro’», ed eccolo rammaricarsi per i quadri che al museo non sono esposti e che magari «sono arrotolati in cantina da trent’anni». Questo lo si dice non per prendere le parti sue o per contro di chi non ne ha stima, ma per dire che Tanzi — per fortuna — sarà pure diventato buono, ma certo non è buonista e chi vuol leggere tra le righe lo può ben fare. Il viaggio di Tanzi si snoda comunque tra alcuni dei protagonisti del Barocco padano: i Procaccini, innanzi tutto, Camillo e Giulio Cesare e il loro padre Ercole, e poi Caletti, il Genovesino e i Nuvolone, Malosso e Cerano, Pietro Martire Neri. Gli intrecci tra loro sono a volte curiosi: Luigi Miradori ‘il Genovesi-

no’ lasciò la città ligure in cerca di committenze a Piacenza e a Cremona, e fu così che la sua fama oscurò quella di Neri, costretto a sua volta a scappare dalla città natale; secondo in patria, quest’ultimo si sarebbe rifatto, arrivando a incrociare pennelli e tavolozza con il geniale Velázquez. Geniali sì, ma spesso anche bizzarri — e del resto il Barocco stesso è la cifra stessa della stravaganza —: un caso? Non è così per Tanzi. Nel capitolo Matterelli in riva al Po (che avrebbe dovuto dare il titolo a tutto il libro), facendo propri i suggerimenti di Dossena e Stajano, l’autore si rifà alla ‘leggera’ di Montaldi, alla Matàna del Po che colpisce i «pittori folli o melanconici ricordati da Gianni Romano, venuti ad annegarsi in queste acque, o i protagonisti delle tante imprese buffe e rocambolesche, spesso erotiche ma secondo l’accezione più grottesca e balzana». E’ un filo, o meglio un’onda sommersa che tocca la lette-

Giulio Cesare Procaccini, Battesimo di Sant’Agostino a sinistra, il Genovesino, San Girolamo e l’angelo (particolare)

ratura «da Folengo a Zavattini, da Celati a Cavazzoni» o del cinema «da Visco nti a Bertolucci, al migliore Ugo Tognazzi, quello che più si mette a specchio con gli umori e i languori un po’ sordidi e incongrui di questa terra, da Primo Arcovazzi a Emerenziano Paronzini». Elemento folli e funambolici che si ri-

trovano anche in un poema ariostesco, l’Armidoro, di Giovanni Soranzo, in cui l’eroe a un certo punto riflette sullo scorrere del tempo e i misteri del cielo osservando l’orologio del Torrazzo di Divizioli. l Marco Tanzi, La Zenobia di Don Álvaro, pagine 224, euro 19,90, Officina Libraria © RIPRODUZIONE RISERVATA


«Alias», supplemento domenicale de «Il Manifesto» • 28 giugno 2015


«L’Indice dei libri del mese» • 14 settembre 2015

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N. 9

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Arte

Arte

Verifiche filologiche del volume qui recensito, aveva

La ricerca che nasce

del volume qui recensito, aveva trovato una definitiva sistemaziotrovato una definitiva sistemazione nel catalogo del pittore, grazie ne nel catalogo del pittore, grazie agli interventi dello stesso porzio agli interventi dello stesso porzio e a quelli successivi di Viviana Fae a quelli successivi di Viviana Farina, uno dei dipinti del Seicento di alessandro Morandotti di Gelsomina Spione rina, uno dei dipinti del Seicento più affascinanti dei Musei Civici alessandro Morandotti di Gelsomina Spione più affascinanti dei Musei Civici di palazzo Madama a torino, la bottega nella quale cio) è quella del dialogo tra arte Giuseppe porzio Marco tanzi di palazzo Madama a torino, la Bernardo De’ cosiddetta Santa Caterina Einaubottega nella quale Bernardo De’ cosiddetta SantaDominici, è quella tra arte lo scrittore del primo e letteratura: Malosso e Giovan rzio Marcoditanzi Caterina Einau(già nella raccoltacio) di Luigi Ei-del dialogo LA del SCUOLA LAezENOBIA DI DON Dominici, lo scrittore primo DIdiRIBERA Settecento al quale si deve la più e letteratura: Malosso Giovan Battista Marino, Giulio Cesare (già nella raccolta di Luigi Einaudi), le cui vicende attributive RIBERA LA zENOBIA DI DON ÁLVARO g iovanni d ò , b artolomeo Settecento al quale si deve la più naudi), le cui vicende importante antologia di vite dei Battista Marino, Giulio Cesare attributive hanno oscillato nel passato tra di- e altri stUdi sUl seiCento tra la procaccini e Giovanni Soranzo. ÁLVARO tolomeo , edei nriCo Fiammingo Passante importante antologia di vite pittori napoletani, segnala la preprocaccini e Giovanni Soranzo. Qui trova posto la zenobia di hanno oscillato nel passato tra di- e altri stUdi sUlversi nomi della scuola napoletaiammingo pittori napoletani, segnala lapp.presenza di tre allievi: i maestri evo- seiCento tra la Qui trova posto la bzenobia di e l’eUroPa don Álvaro, che dà anche il titolo assa Padana 287, € 40, versi nomi della scuola napoletana del Seicento. peraltro lo stesso senza di tre allievi: i maestri evocati nella seconda parte del titolo don Álvaro, che dà anche al volume: l’articolo ruota intorbassa Padana e l’eha UroPa 0, pp. 224,il51titolo ill. a colori, € 19,90, Arte’m, Napolina2015 del Seicento. peraltro lo stesso goduto di un prestigioso cati nella seconda parte del titolo dell’odierno volume. pp. 224, 51 ill. aRicca al volume: l’articolo ruota intorno a una tela del Genovesino, Zecolori, € 19,90, 2015 Officina Libraria, Milano 2015 ha goduto di un prestigioso fraintendimento attributivo; al dell’odierno volume. li studiosi dellaRicca Le novità sono moltissime e sano a una tela del Genovesino, Zenobia regina di Palmira, eseguita pittura del Officina Libraria, Milano 2015 fraintendimento rebbe attributivo; al pittore è stato infatti assegnato Le novità sono moltissime e saforse un poco dispersivo e nobia regina di Palmira, eseguita pittura del Seicento a Napoli sonoèseml volume è costruito come rac- per il suo principale committenstato infatti assegnato un sontuoso dipinto dei Musei dispersivo e pittore certo troppo specialistico elencaper il suo principale committenli sono sem- rebbe forse un poco pre al lavoro. Non credo che ci l volume è costruito come rac-(in deposito dal colta ragionata di contributi, te, don Álvaro de Quiñones, un sontuoso dipinto Civici di Como elenca-regionale re tuttidei gli Musei artisti sui quali te, don Álvaroscalati de Quiñones, redo che ci certo troppo specialistico sia una scuola dell’Icoltaporzio ragionata di contributi, negli studi di Marco tanzi castellano spagnolo di Cremona Civici di Como interviene (in deposito dal locale Ospedale dicastellano Sant’anna) re tutti gli artisti sui quali porzio a margine della ricospagnolo di Cremona nale dell’Italia pre-unitaria così scalati negli studiprima di Marco tanzi nell’arco di quasi trent’anni, dal dal 1639 al 1657. In una progreslocaleindagata Ospedalestruzione di Sant’anna) che ne venisse della rico- cronologica, dei profilinell’arco di Giovanni dalriconosciu1639 al 1657.1982 In una progressì indagata interviene a margine a quell’altezza e di quasi trent’anni, dal al 2012. Si contano venti siva concatenazione di indizi dalprima che ne venisse riconosciu- passante ed En- to correttamente il vero autore. struzione dei profili di Giovanni Dò, Bartolomeo siva concatenazione di indizi dal-cinque inediti, e la scoperta di un dipinto cresce nologica, e d’altronde la qualitàtodegli artisti 1982 al 2012. Si articoli, di cui Micontano riferiscoventi alla monumentale passante ed En-prota- correttamente il vero autore. rico Fiammingo scoperta di un dipinto crescevecchi la costruzione di un degli artisti Dò, Bartolomeo che ne furono articoli,(Hendi cui cinque inediti, e la anche quelli Mi riferisco alla monumentale della Vergine che rico Fiammingo drick Vananche Somer):quelli con Educazione la costruzione di un con contesto “tra Lombaragonisti e (Hencomprimari vecchi sono riproposti Educazione della Verginenuove che spetta per evidenza stilistica a Judrick Van Somer): con attribuzioni, contesto Lombardia e Spagna intorno ri rende questi sforzi del ripropostisepe con utili“tra note bibliografispetta per evidenza stilisticaassestamenti a Ju- sono cronolode Ribera, come si è accorto nuovetuttoattribuzioni, dia e Spagna intorno alla metà del XVII seel giustificati. per utili note bibliografiche di aggiornamento. de Ribera, come si è accorto assestamenti cronolo-nonsepe gici, precisazioni do- da poco Mauro Natale, autore, alla metà del XVII secolo”. È dall’inventaer questa ragione, si che di aggiornamento. Il luogo del racconto da poco Mauro Natale, autore, insieme a Gabriele Finaldi, dei gici, precisazioni documentarie e capacità colo”. È dall’inventario di don Álvaro che si contano le mostre einsieme le Il luogo del racconto è Cremona, con il suo a Gabriele Finaldi, testi del sesto numero dei “Quacumentarie e capacità di dei fare i ècollegamenti rio di territorio, don Álvaro che parte l’identificazione e iniziative editoriali che Cremona, con il suo città dal glotesti del sesto numero dei “Quaderni della pinacoteca Civicaparte di di fare i collegamenti necessari tra molti l’identificazione del soggetto della tela e glo- (a cura di Letizia Casati, rioso ne hanno analizzatoderni le della pinacoteca Civica di territorio, città dal passato, divenuta Como” necessari tra molti degli artisti attivi a del soggetto della tela del Genovesino (“una e rioso passato, divenuta vicende, spesso anche periferia nel Seicento, 2014) che ne ripercorrono bredegli con artisti attivi inevitaa Como” (a cura di Letizia Casati, Napoli inperiferia quegli stessi del Genovesino (“una Regina che pare la zee nel Seicento, qualche quando si esaurisce 2014) che ne ripercorronoanni; bre-a ricordarci che vemente la vicenda presentando Napoli in quegli stessi Reginalache pare della la ze-scuola nobia menata [in] priaquando si esaurisce vitalità bile ridondanza, tanto vemente la vicenda presentando l’aggiornata proposta attributiva anni; a ricordarci che un pittore, così come nobia menata [in] prigione”), forse parte di la vitalità della scuola o locale rimpiazzata da più negli ultimi decenl’aggiornata proposta attributiva che mi pare definitiva. un pittore, così come un’opera,locale non stanno gione”), forse parte di (miuna serie raffigurante rimpiazzata da nartisti “forestieri” ni. Ė giunto il tempo che mi pare definitiva. anche solo da quanto abbiamo un’opera, non stanno mai da soli ma sono una serie raffigurante le eroine dell’antichi(mio lanesi, romani, veneti, della riflessione criticaanche solo da quanto abbiamo artisti “forestieri” fin qui raccontato, prendendo mai da soli ma sono sempre da vedere lanesi, in rapporto le eroine dell’antichità come emblema di virtù. Dalromani, veneti, a emiliani). L’accanimento dell’ine delle necessarie riconsiderazioprendendo spunto da alcuni dei problemi sempre da vedere in rapporto fin qui raccontato, con quanto gli sta intorno. di virtù. Dalemiliani). L’accanimento dell’in- tà come emblema dagine storica artistica va di pari la ricostruzione della figura del onsiderazioni, meglio se affidatespunto alle generada alcuni per dei questo, problemi affrontati nel libro La scuola di con quanto gli sta intorno. proprio in margila ricostruzione della figura del committente emerge il legame tra dagine storica artistica va di pari passo con la ricerca del sentialle generazioni più giovani. La scuola di per questo, proprio in margi- affrontati nel libro Ribera,del ci rendiamo conto che laemerge il legame tra ne alla ricostruzione del profilo passo con la ricerca senti- committente mento del luogo, spesso ricor- don Álvaro e il principale dramun libro molto utile sulla forconto chevan la Somer, il più filologia è uno strumento ne alla ricostruzione del profilo Ribera, ci rendiamo di Hendrick fondadrammento del luogo, spesso ricor- don Álvaro e il principale rendo alla letteratura (gli scrittori maturgo spagnolo del Seicento, le sulla fortuna espositiva, secolo scordi Hendrick van Somer, il più nelfilologia è uno strumento fondaallineato allo stile di Ribera mentale verifica ematurgo controllospagnolo nel cremonesi del Seicento, rendo alla dei letteratura (gli di scrittori “consentanei”, Danilo pedro Calderón de la Barca, che secolo scorso, didella pittura del allineato allo stile Ribera dei napoletana mentale di verifica controllo nel cremonesi tree allievi indagati, si recuperalavoro dello storico pedro dell’arte, così Montaldi, Calderón de la Barca, che “consentanei”, Danilo Giampaolo Dossena, aveva combattuto agli ordini del oletana del Seicento (ma anche del Sette e tre allievi indagati, si recupera- lavoro dello storico no alcune vicende perGiampaolo il come, di dell’arte, così cruciali conseguenza, aveva definire combattuto agli ordini del in un gioco Quiñones nella guerra di CataMontaldi, Dossena, Corrado Stajano), del Sette e no alcune vicende Ottocento) è quello di Stefano futuro degli studi sulla cruciali per il come, pitturaStajano), in un catalogo di conseguenza, definire Corrado credibile dell’opera Quiñones nella guerra di Catain un gioco di rimandi tra passato e presen- logna e che annoverava nel suo di Stefano futuro degli studi Causa, Caravaggio le camicie Italia meridionale, che è bene qui sulla pittura in tra un catalogo credibile dell’opera di rimandi tra passato di un artista è la condizione pre-annoverava logna e che nel suopunte polemiche catalogo un dramma storico, La e presente, non senza a le camicie Italia meridionale, nere. pittura dei tre cheLa è bene quinapoletana di un artista è larievocare. condizione pre- te, non senza punte liminare per la ricostruzione del polemiche catalogo un dramma verso storico, una cittàLa“sonnolenta che gran Cenobia, incentrato sulla reetana dei tre rievocare. secoli. Dalla mostra del 1938 alle In primo luogo riemerge come liminare per la ricostruzione del contesto storico adeguato. Quegran Cenobia, incentrato sulla re- il fastidio del- gina di palmira, probabile fonte verso una città “sonnolenta che ancora oggi rifiuta el 1938 alle grandi esposizioni Novecento In primo luogo riemerge come del della pit-rifiuta contesto storico trascurato adeguato. protagonista Questailè fastidio la stradadelsceltagina nel suo lavo- laprobabile di palmira, oggi memoria”fonte (Stajano) e dove “le di suggestione iconografica, sugl Novecento trascurato protagonista (arte’m,della 2013), affiancato tura nel viceregno ancora pit- ora la figura del ro da Giuseppe porzio. sta è la strada scelta nel suo lavon di suggestione iconografica, sugla memoria” (Stajano) e dove “le mostre non si fanno, le mostre di gerita forse proprio da don Álvaaffiancato tura nel viceregno da questo volume im- grande olandese Matthias la figura del altrettanto Stom, ro da Giuseppe porzio. n mostre non da don si fanno, le mostre di gerita forse proprio poesia non Álvasi sono mai fatte”.Gli ro al suo pittore prediletto. La serettanto im- grande olandeseportante questa stessa logica a Napoli tra il 1635 MatthiasinStom, e il 1638, alessandro.morandotti@unito.it La sepoesia non si sono mai fatte”.Gli ro al suo pittore prediletto. articoli sono montati fornendo conda parte del volume, intitolata tessa logica a Napoli tra il di necessaria manutenzione del indebitamente escluso alessandro.morandotti@unito.it 1635 e il 1638, dalla reconda parte del volume, intitolata articoli sono montati fornendo due chiavi di lettura. La prima Barocco nella Bassa (tra memoriaenzione del indebitamente escluso proprio dalla ambito Morandotti insegna storia dell’arte moderna re- di studi. Incen- cente, ponderosa (ma non semnella Bassa (traememoriaall’università torino due chiavi di lettura. La prima di Barocco (Testo immagine: qualche incro- listica e shorter notices), riflette udi. Incen- cente, ponderosatrato sull’analisi della produzione Morandotti insegna storia dell’arte moderna (ma non sempre equilibrata) antologia dei più strettamente il lavoro sul di torino (Testo e immagine: qualche incro- listica e shorter notices), riflette produzione pre equilibrata) artistica, un libro allestitoall’università con pittori antologiaè dei caravaggeschi attivi in più strettamente il lavoro sul territorio. Scorrono nomi di allestito con pittori caravaggeschi la sensibilità attivi indel conoscitore, ma Italia (I caravaggeschi. Percorsi territorio. Scorrono nomi di luoghi, di committenti, accanoscitore, ma Italia (I caravaggeschi. con unPercorsi occhio attento anche alla e protagonisti, a cura di alesluoghi, di committenti, accanto agli artisti (i procaccini, il o anche alla e protagonisti, a documentazione cura di ales- archivistica, alla sandro zuccari, 2 voll., Skira, to agli artisti (i procaccini, il Genovesino, i Nuvolone) e le ivistica, alla sandro zuccari, letteratura artistica e alla tradi- 2010); in seconda istanza si 2 voll., Skira, Genovesino, i Nuvolone) e le loro opere, anche quelle “pere alla tradi- 2010); in seconda zioneistanza storiografica più recente. si affaccia definitivamente alla riloro opere, anche quelle “perdute” e recuperate attraverso più recente. affaccia definitivamente L’idea del allalibro ri- è apparentemen- balta degli studi un nuovo pitdute” e recuperate attraverso le fonti. Già nell’introduzione, parentemen- balta degli studi te sotto traccia (studiare l’enorme un nuovo pittore, spesso confuso con Van le fonti. Già nell’introduzione, che ripercorre sul filo della are l’enorme tore, spesso confuso fortuna antica di Ribera, mettencon Van Somer, il napoletano Giovanni che ripercorre sul filo della memoria e dell’autobiografia era, metten- Somer, il napoletano do inGiovanni guardia dai facili ricono- Ricca, di cui si ripercorre qui memoria e dell’autobiografia il percorso degli studi, si trocili ricono- Ricca, di cui si ripercorre scimenti chi studia il maestro), qui per la prima volta in modo il percorso degli studi, si trovano spunti di riflessione sulla il maestro), per la prima volta ma diventa la via privilegiata per compiuto la vicenda biografica in modo vano spunti di riflessione sulla ricerca che nasce dalle perluvilegiata per compiuto la vicenda riconsiderare biograficala vicenda della pit- e l’attività. Le stesure asciutte, ricerca che nasce dalle perlustrazioni territoriali, oggi svida della pit- e l’attività. Le stesure tura naturalistica a Napoli nella asciutte, a sfregazzi di pennello, di Van strazioni territoriali, oggi svilita e sopraffatta dal prevalere Napoli nella a sfregazzi di pennello, prima metà del Seicento. di Van Somer, diligentemente riberelita e sopraffatta dal prevalere delle gerarchie degli argomennto. Somer, diligentemente riberesche, lasciano campo in Ricca delle gerarchie degli argomenti e dei luoghi, dimenticando è ben noto, la presenza ad impasti gagliardi e a stesusche, lasciano campoome in Ricca ti e dei luoghi, dimenticando la priorità del metodo. Non la presenza ad impasti gagliardi di a Napoli negli re preziose, quasi di smalto, e aCaravaggio stesula priorità del metodo. Non a caso, in apertura di questo Napoli negli re preziose, quasi ultimi anni della sua vita e l’immedi smalto, a testimoniare che, nella cona caso, in apertura di questo secondo blocco di articoli è ita e l’imme- a testimoniare che, diatonella seguito con-della sua produzio- giuntura (1635-1640) in cui secondo blocco di articoli è ripubblicata, senza modifiche, a produzio- giuntura (1635-1640) ne rese in la capitale del viceregno si trovò ad operare, Giovanni cui ripubblicata, senza modifiche, solo con una breve nota di el viceregno si trovò ad operare, una delle città più caravaggesche Giovanni Ricca, come era già chiaro a solo con una breve nota di Aggiornamenti, l’introduzione ravaggesche Ricca, come erad’Italia, e di alunga militanza pe- Ferdinando Bologna, è perfetgià chiaro Aggiornamenti, l’introduzione al catalogo della mostra del militanza pe- Ferdinando Bologna, raltro,è nonostante l’eco dell’ope- tamente allineato ai risultati di perfetal catalogo della mostra del 1999 a Casalmaggiore, mostra co dell’ope- tamente allineatoraaidi due beniamini dell’ideale maestri coevi quali pietro Norisultati di 1999 a Casalmaggiore, mostra “di studio e di servizio”: è un dell’ideale maestri coevi quali classico come Guido velli (il Monrealese), Massimo pietrobolognese No“di studio e di servizio”: è un dichiarato “omaggio … all’imome Guido velli (il Monrealese), Reni eMassimo Domenichino. Lo spagno- Stanzione o Francesco Guaridichiarato “omaggio … all’impegno e alla complessità delle Lo spagno- Stanzione o Francesco lo Jusepe de Ribera (1591-1652), ni, e si orienta per questo “ad Guaripegno e alla complessità delle indagini sul territorio e alla 1591-1652), ni, e si orienta per stabilmente questo “adpresente a Napoli impreziosire in modi fiamminindagini sul territorio e alla loro grande stagione, quella e a Napoli impreziosire in modi dal 1616 e fino alla morte, diven- ghi, tolti dal Van Dyck o mefiamminloro grande stagione, quella degli anni della mia formazioorte, diven- ghi, tolti dal VanneDyck un interprete o me- molto personale diatamente dai van-dyckiani degli anni della mia formazione, quando le soprintendenze o personale diatamente dai della cultura caravaggesca, non autorevoli quali il Monrealese, van-dyckiani ne, quando le soprintendenze e le università erano davvero ggesca, non autorevoli quali del il Monrealese, tutto indifferente agli esercizi le salde premesse napoletane” e le università erano davvero altra cosa rispetto alla malinagli esercizi le salde premesse dinapoletane” bello stile dei maestri bologne- (passo ora valorizzato nel libro altra cosa rispetto alla malinconica situazione odierna”. n tri bologne- (passo ora valorizzato libro in città (dove la di porzio). si. Bennel integrato conica situazione odierna”. n ttà (dove la di porzio). È il momento di Ricca, visto presenza dei viceré spagnoli lo gelsomina.spione@unito.it È il momento faceva di Ricca, visto a casa), Ribera si che al pittore vengono dedicati spagnoli lo sentire gelsomina.spione@unito.it dedicati ), Ribera si che al pittore vengono afferma come maestro di riferi- studi e riconoscimenti di opere G. Spione insegna storia dell’arte moderna ro di riferi- studi e riconoscimenti mentodieopere organizza una propria spesso cruciali. anche prima all’università di torino G. Spione insegna storia dell’arte moderna una propria spesso cruciali. anche prima all’università di torino

rifiche filologiche nel viceregno

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La ricerca che nasce

nel viceregno

dalle perlustrazioni territoriali dalle perlustrazioni territoriali

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«Il Giornale dell’Arte» • 14 settembre 2015



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