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Tutte le parole per raccontare l’olio ai più piccoli
Nel libro L’olio spiegato alle mie figlie, dell’oleologo Lorenzo Cerretani, l’olio extra vergine di oliva diventa un eroe. Sì, proprio così: è l’eroe che in una storia deve assolutamente esserci
L’olio spiegato alle mie figlie è un progetto ambizioso. Sì, perché si tratta di un libro, edito da Olio Officina, pensato e strutturato per i bambini.
Nonostante vi siano più sezioni, distribuite lungo l’intero volume, dedicate agli adulti con nozioni più complesse, Lorenzo Cerretani, l’autore del volume, ha voluto rivolgersi principalmente ai più piccoli, a coloro che stanno muovendo i primi passi all’interno del mondo culinario. E se c’è una lezione che ho imparato, è che le cose apparentemente facili risultano poi essere quelle più difficili da realizzare. Rivolgersi a un pubblico composto da bambini significa rivolgersi a un pubblico molto esigente e difficile da catturare, dove è necessario rispettare i loro tempi così come i modi di apprendere, e non tutti possono riuscire in una simile impresa.
L’olio spiegato alle mie figlie si pone come un faro e insegna, fin dalla giovane età, alcuni concetti per orientarsi in un comparto che è poco chiaro agli occhi della maggior parte dei consumatori.
Conoscere gli alimenti di cui ci nutriamo significa mangiare con consa- pevolezza. Non deve trattarsi di una conoscenza in termini biologici o chimici, non si parla di quello. Ma sapere quale prodotto sia più indicato per un determinato uso è sicuramente necessario e spesso, nel mondo dell’olio, queste nozioni vengono a mancare.
L’olio è un prodotto salutare, considerato per millenni a metà strada tra l’alimento e il medicinale, e la sua assunzione giornaliera porta al nostro corpo dei benefici a lungo termine.
Cerretani, infatti, ripercorre gli usi fatti dell’olio nel tempo, impiegato per i massaggi muscolari nei guerrieri e nei lottatori, così come per la realizzazione di balsami e profumi, prima ancora di essere consumato.
Ma fu l’attenzione riservata al suo impiego in cucina la vera svolta. Ci si accorse che le abitudini alimentari avevano una incidenza sullo stato di salute degli abitanti, infatti le popolazioni del bacino del Mediterraneo, consumatrici prevalentemente dell’extra vergine rispetto ad altri grassi, registravano uno stato di salute nettamente migliore rispetto ad altri Paesi occidentali.
Quindi immaginate bambini e bambine, o anche ragazzi e ragazze, in quanto il linguaggio utilizzato si presta a più fasce d’età, che magari leggono per la prima volta questi concetti e scoprono che l’olio si prende cura del nostro essere in ogni modo che può.
L’olio diventa così un eroe, l’eroe che in una storia deve esserci, ma rendere protagonista di un libro un alimento, al posto dei classici personaggi fatti su misura per i racconti, non è un’operazione facile.
Eppure, Lorenzo Cerretani è riuscito in questa impresa, riservando i tecnicismi alle parti di “approfondimento per i genitori” e mettendo a disposizione il suo sapere di oleologo per creare e incentivare una cultura dell’olio tra- to le illustrazioni non sono colorate ma riportano solo le sagome dei soggetti. Ritengo sia un bellissimo modo per coinvolgere il piccolo lettore, che avrà modo di rivedersi tra le varie figure che accompagnano nella lettura. sformando quest’ultimo nel perfetto compagno quotidiano. I vari capitoli, poi, vengono accompagnati dalle illustrazioni della piccola Margherita, la nipote dell’autore, che al tempo della pubblicazione del libro aveva appena otto anni, ma che ha saputo interpretare alla perfezione concetti anche distanti dalla sua quotidianità. Insomma, una bambina che si è rivolta ad altri bambini, trasmettendo il proprio modo di osservare ciò che la circonda.
A impreziosire ulteriormente questo volume, sono i contributi di due persone molto vicine a Lorenzo Cerretani. Se in apertura troviamo la prefazione del professor Giovanni Lercker, docente universitario di Cerretani che ha fatto nascere in lui la passione per questo prodotto, a chiudere il volume è una sezione curata dal primo insegnante delle scuole elementari dell’autore, Gianfranco Buccella.
Questi disegni hanno la capacità di completare e di arricchire, rendendo le pagine anche personalizzabili in quan-
Le storie finali racchiuse ne “I racconti dell’oliveto” hanno un’anima rurale, specchio di una società che esiste ancora, ma che a tratti non c’è più. Si è persa in quello che ha portato con sé la modernità, ma queste storie ricordano l’importanza dell’agricoltura, e più nello specifico dell’olivicoltura, in un contesto simile. L’olio spiegato alle mie figlie è un libro da regalare a chi si vuole bene, mettendo in mano di qualcuno una delle cose più belle che esistano: la conoscenza. È come dire “qui dentro c’è qualcosa di prezioso che vorrei sapessi anche tu”.