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Quando le bottiglie d’olio sono pensate per i bambini
Riservare ai bambini una apposita bottiglia d’olio, pensata espressamente per loro, è un segno d’attenzione che merita il giusto plauso, tanto più perché l’operazione assume anche una valenza ludica, dal forte valore educativo.
La casa olearia Pantaleo, di Fasano di Puglia, ha pensato bene di utilizzare materiali riciclabili allo scopo di educare anche al rispetto per l’ambiente. Le etichette sono state illustrate da Carlotta Parisi, Angelo Ruta, Valerio Marini, Adda (Adriana Adamo) e dallo stesso Nicola Pantaleo. Alcune di queste etichette sono anche da colorare.
La bottiglia, da 250 ml, è la classica “Marasca” modificata nella parte dell’imboccatura per l’applicazione di un tappo in PE con lo 0% di difettosità, dall’apertura molto facile, che richiede una minima “forza di strappo” e pertanto più adatta ai bambini. Contrariamente ai tappi in alluminio, il tappo in PE impedisce tra l’altro che il bambino possa farsi male al momento dell’apertura.
Il tappo è del tipo “drop stop”, una volta aperto consente un’uscita fluida dell’olio, senza che vi sia la benché minima possibilità di ungere l’etichetta, o le mani, nell’atto di versare l’olio, questo perché l’ultima goccia “torna indietro”, e da qui appunto il nome del tappo: “drop stop”.
Massima attenzione è riservata all’ambiente: una volta svuotata la bottiglia del suo contenuto, è possibile separare il tappo dalla bottiglia con un semplice gesto, facilitando il riciclo del materiale attraverso la raccolta differenziata. Anche la sleeve, contrariamente a quanto avviene con le calotte in Pvc, normalmente diffuse, è in Pet, materiale assolutamente non inquinante.
L’etichetta, inoltre, è staccabile e nel contempo riattaccabile, per due ragioni. La prima: per consentire ai bambini di colorare facilmente quella in bianco e nero, ponendola ad esempio su un tavolo. La seconda: per agevolare la raccolta differenziata, oltre che del vetro e del materiale plastico, anche della carta.
Tutte queste particolarità sono riportate nelle spiegazioni contenute nel pendaglietto legato al collo della bottiglia. Nella prima pagina – alla voce “Perché Pantaleo Young” – si spiegano le ragioni che hanno indotto la Pantaleo a scegliere di dedicare ai bambini un olio biologico, e di conseguenza – alla voce “Perché biologico” – vi sono le ragioni che hanno motivato la scelta di optare per un olio extra vergine di oliva da agricoltura biologica.
La seconda pagina del booklet spiega invece le caratteristiche di un packaging concepito per consentire la raccolta differenziata di tutti i materiali impiegati: vetro, Pet, Pe e carta. La terza pagina educa al riconoscimento della qualità: si spiega perché l’olio contenuto in bottiglia sia leggermente amaro e piccante, facendo riferimento ai polifenoli, e a tutte le sostanze antiossidanti ad alta valenza nutrizionale e salutistica presenti nell’olio, nonché al claim salutistico accettato dall’Efsa, l’European Food
Safety Authority, ovvero l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, secondo cui la presenza dei polifenoli nell’olio di oliva consente di ridurre lo stress ossidativo, se associato a un consumo di due cucchiai da 23 g al giorno per almeno tre settimane.
Lo scopo principale del lancio di Pantaleo Young risiede nella dichiarata intenzione di divulgare la conoscenza del buon olio extra vergine di oliva, motivando i bambini a effettuare una scelta alimentare consapevole. Si parte da loro per arrivare in seguito agli adolescenti e agli adulti. Il passaggio educativo della linea Pantaleo Young è completo e include nel contempo anche il messaggio legato all’importanza del rispetto dell’ambiente.
Si svolsero infine alcune esperienze con scuole secondarie, essenzialmente istituti a indirizzo agrario, professionale e tecnico e, come era da attendersi, in questo caso il colloquio con gli studenti fu molto più tecnico, avendo in genere una preparazione di stampo agronomico approfondita, e quindi fu possibile legare alcune caratteristiche sensoriali ad aspetti quali la raccolta o le evoluzioni biochimiche che possono avvenire nella fase di post raccolta.
Con queste scuole, inoltre, fu possibile anche discutere ed eventualmente sfatare molti luoghi comuni sulla qualità dell’olio.
In conclusione, una serie di esperienze differenti, ma tutte positive, nel caso delle scuole elementari, poi, decisamente sorprendente. Forse l’idea di far crescere generazioni di consumatori consapevoli di cosa sia la qualità e di come riconoscerla potrebbe realmente essere un’arma vincente nel promuovere i prodotti di qualità e “deprimere” la presenza di prodotti di scarsa qualità sui mercati.
QUANDO SI ACCOSTANO ALL’OLIO RIESCONO A DECIFRARNE IN MODO SPONTANEO LA QUALITÀ.
WHEN THEY COME ACROSS AN OLIVE OIL, THEY WILL NATURALLY PICK UP ON ITS QUALITY.
HANNO NASI E PALATI PERFETTI. PERCEPISCONO PROFUMI E SAPORI MEGLIO DEGLI ADULTI.
THEIR NOSES AND PALATES ARE PRISTINE. THEY PERCEIVE FRAGRANCE AND FLAVOUR BETTER THAN ADULTS.