1 minute read

PASSIONE CARACCIOLA OMAGGIA IL BREMGARTEN

Il percorso 2016 (vedi http://www.passione-caracciola.com) collega tre città importanti come Zurigo, cuore finanziario della Svizzera; Berna, la capitale, con cena al Parlamento Federale; Lugano, il trait-d’union con l’Italia. Tre città che si specchiano in corsi d’acqua, i fiumi Limmat e Aar e i due laghi. Sì, perché la Svizzera non è solo montagne, ma anche H2O. Uno degli elementi preferiti di Caracciola, “il re della pioggia”, tedesco di antiche origini italiane con licenza da pilota elvetica. La sua consacrazione avviene nel ’26: 1° nel GP di Germania all’Avus (Berlino) davanti a 230 mila spettatori, sotto il diluvio al volante di una Mercedes M128 privata. Conquista 3 Campionati Europei della Montagna (1930, ‘31 e ‘32), poi 3 Campionati Europei Formula Grand Prix che equivalgono a tre Mondiali odierni (1935, 37, 39). Stabilisce record di velocità imbattuti. Sua, la Mille Miglia nel ’31, primo straniero a imporsi. Così versatile da correre anche il Rally di Montecarlo. In mezzo a ciò, l’incidente nel GP di Monaco e l’accorciamento di una gamba. Poi quello a Indy nel ’46: salvo per miracolo. Il terzo botto nel 1952 a Berna Bremgarten; la sua ultima gara, su quel circuito di 7,28 km bello e pericoloso per le sue curve, il fondo irregolare e i cambi di luce. Qui trionfò nei GP di Svizzera del ’35, ’37 e ’38, 2° nel ’39. Passione Caracciola passerà di qua, sulle strade dov’è nato il mito!

Il circuito; il Parlamento a Berna; sopra nel ’38; qui nel ’34 con il n. 10 e nel’52 con il 16, in testa prima dell’incidente.

This article is from: