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CI HA LASCIATO ALBERTO CASTELLI MAGO DEI CHIP E DEI KIT OVERBOOST

Un altro amico è mancato lo scorso marzo, dopo aver chiuso la sua Castelli Italtec, in via Emilio De Marchi 37, alla fine di gennaio, forse intuendo quello che stava per accadere. Non resta che aggrapparsi al ricordo dell’ultimo pranzo insieme, quando era già malato, nella trattoria vicino alla ditta. Era un Signore d’altri tempi Alberto Castelli, persona davvero perbene, gentile e rispettosa degli altri. Qualità rare oggi. E’ stato mio sponsor a metà degli anni ’90, quando per hobby correvo in auto. Ci eravamo conosciuti per un articolo sulla bella rivista Auto Più. Da lì nacque un’amicizia, il rapporto di sponsorizzazione, la cordialità di qualche pranzo insieme e i classici auguri di fine anno, quando gli spedivo un’agenda del Tridente che apprezzava moltissimo. La carriera di Alberto Castelli significa 51 anni nei motori e 26 nell’elettronica. Comincia nel 1968, quando apre l’autorimessa in via Zuccoli 22 a Milano. Il garage diventa un “covo” di porschisti, che gli affidano le Carrera da corsa da elaborare. Nel ’73 diventa officina autorizzata Lancia. Negli anni ’80, così come in F.1, si assiste a un vero e proprio boom dei motori turbo. Castelli è ingegnere, e mette a frutto la sua esperienza per migliorarne il rendimento. Diventa lo specialista dell’overboost e arriva ad avere un catalogo con kit per molti modelli. Primo in Italia, passerà poi a lavorare sui chip delle centraline per creare altrettanti kit di elaborazione elettronica. Nei week-end Alberto Castelli si dedicava all’agricoltura in Piemonte, ma stava già pensando di elaborare i motori diesel dei trattori…

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