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MONZA TIME: I GIOIELLI DI LOPRESTO, IL NUOVO MUSEO

Foto Paolo Belletti, Maurizio Rigato

Non si è mai ben capito perchè avessero deciso di chiuderlo, il Museo della Velocità. Idem per l’attiguo padiglione Festival delle auto sportive, che si teneva in occasione di ogni GP di F1. Ora il Museo è tornato all’antico splendore e un’anteprima già l’avevamo avuta lo scorso anno, con l’evento dedicato a Vittorio Brambilla. Nell’ottica di avvicinamento al centenario, dato che il circuito risale al ‘22, il Museo celebra il passato lungo un percorso multimediale/sensoriale ricco di immagini, filmati e installazioni ludiche. Tredici postazioni con diverse tematiche, narrano le gesta dell’autodromo e dei suoi protagonisti. A fianco di rari pezzi da collezione: il plastico dei vecchi box; i modelli in scala della galleria del vento delle Minardi-Beta di Barbazza e Alboreto; la Maserati-Eldorado del ’58 di Moss, protagonista sulle sopraelevate. Pochissimi circuiti vantano un vissuto così importante. Un patrimonio da tutelare e tramandare, toccando con mano quei cubetti di porfido incastonati nel vecchio tracciato Pirelli.

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