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MONTECARLO RASCASSE

MONTECARLO

SCATTI D’AUTORE PER AUTO DA SOGNO: SOTTO I RIFLETTORI DI ROBERTO CARRER

RASCASSE

Come una diva sotto le luci della ribalta. Abbiamo messo in posa la Montecarlo Rascasse davanti all’obbiettivo di Roberto Carrer, assistito da Marco Galli di Carrstudio, per scoprirne ogni dettaglio. Eclettica fin dalle origini, è destinata a non passare inosservata per la sua linea e i suoi contenuti, che richiamano il mondo della nautica. La Rascasse può essere paragonata a una Sport per gare di durata in versione stradale, piuttosto che alle altre supercar ipertecnologiche di costruttori più grandi, ricche di elettronica. E’ un prodotto unico, che sposa questa sua radicalità tipica del mondo racing, all’eco-sostenibilità; ecco quindi l’utiliz-

“Sposa la radicalita’ racing all’ecosostenibilita’”

zo di carburanti alternativi, e del legno Ecowood marino trattato per gli interni, così come ha fatto, per esempio, anche Pininfarina nelle ultime sue concept. Ma andiamo con ordine. Esteticamente l’avantreno nella parte bassa si presenta molto grintoso e riporta alla memoria la monoposto F.1 Tyrrell 019 del 1990, con musetto anteriore rialzato al centro e profili laterali ad ala di gabbiano. Quella monoposto progettata da Harvey Postlethwaite e JeanClaude Migeot, fu affidata a Satoru Nakajima e Jean Alesi, che proprio nel G.P. di Monaco ottenne il secondo posto. Se vogliamo, il muso della Rascasse ricorda un po’ anche quello della Ferrari Enzo. Profondamente diverso invece il disegno del cofano che presenta due prese d’aria laterali che partono dalla calandra. Belli i fari, classici, rotondi e doppi con mascherina in plexiglass: come quelli dei Prototipi che hanno fatto la storia dell’Endurance. Le linee delle fiancate sono slanciate e le portiere si aprono verso l’alto. L’apertura del cofano anteriore e del vano motore sono speculari dall’alto in basso: un ulteriore richiamo ai prototipi da gara. La seduta è molto bassa, come in una vera auto da corsa, perché - come suole dire Niki Lauda - “le auto si guidano col sedere” - se si vuole comprenderne bene le variazioni di assetto e il comportamento. Il tema degli interni merita un capitolo a parte. Sono caldi e accoglienti, con ampio utilizzo di pelle e legno Ecowood marino trattato anche per il pavimento. Sembra di essere in una suite con parquet. Riportano alla mente quei celebri motoscafi italiani in legno degli anni ’60, e fanno di questa Rascasse una “tender to …” di alto livello per qualche yacht ormeggiato nel Mediterraneo. Perché no, magari all’ancora nel nuovo Porto Hercule del Principato di Monaco. Molto bello il quadro strumenti digitale, incastonato in una pregevole consolle di legno di chiara ispirazione marinara, così come in legno è il volante Nardi vintage. Sui comandi di azionamento frecce e tergi, la Casa sta ancora lavorando nei dettagli. Niente elettronica e dispositivi di sicurezza quali gli air-bag. Infatti l’auto rispecchia la filosofia di una fuoriserie “dura e pura” da competizione, pur con raffinati interni in materiali pregiati di cui abbiamo ampiamente parlato. Il telaio è tubolare con pannelli in honeycomb e rivestimenti in carbonio. La coda è ugualmente molto racing, con estrattore, doppio tubo di scarico centrale, prese d’aria sui due passaruota e motore a vista.

CARATTERISTICHE TECNICHE: MONTECARLO AUTOMOBILE RASCASSE

CARROZZERIA: berlinetta GT coupé-spyder PROGETTO: Montecarlo Engineering/Simbol Design Realizzazione telaio e carrozzeria in materiali compositi, carbonio, kevlar TELAIO: tubolare pannellato honeycomb, con allestimento pianale e abitacolo in legno Ecowood trattato, di tipo marino SOSPENSIONI: doppio triangolo ammortizzatori ORAM MOTORE: 5500cc V12 di derivazione Rolls Royce Silver Seraph By MCE, con due compressori volumetric. Condotti d’aspirazione delle teste curati dalla Lumini Engeneerig ALIMENTAZIONE: bifuel benzina bioetanolo/GPL sistema BRC, arricchimento a idrogeno 4GAS POTENZA: 500 CV versione biturbo+hybrid anteriore POTENZA IBRIDA: 70 kW motori elettrici (tecnologia KERS) con batterie al litio e sistema BMS,progetto BAR degli ingegneri Mario Bonifacio e Marco Muzio VELOCITA’: autolimitata a 300 Km/h - MASSA: 1150 Kg CAMBIO: Getrag sequenziale con leve al volante a 6 rapporti FRENI: Tarox auto ventilanti con pistoncini ceramici RUOTE: pneumatici Yokohama con cerchi Mak: 19” ant.; 20” post. VOLANTE: Nardi Classic con orologio MonteCarlo-Watch

Nella pagina a fianco vediamo alcuni dettagli degli interni in stile marinaro, che utilizzano materiali pregiati quali la pelle e il legno Ecowood trattato. Il nome della vettura è incastonato nella plancia. Un particolare dei due bocchettoni per il rifornimento di GPL e benzina, e due disegni che mostrano le specifiche del KERS. A lato, il blocco motore derivato Rolls Royce Silver Seraph.

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