Equilibri

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Valerio Giacone

Equilibri

GALLERIA SPAZIO 120


Come fa un pittore a presentare un altro pittore? Parlare di pittura per me è difficile perchè la pittura è l’espressione assoluta del mio essere: la pittura si fa e potrei rischiare di distruggere con le parole ciò che so fare... dipingere. Potrei perdermi in un mare di concetti inutili. Comunque in questo caso vorrei testimoniare, con semplicità, il sentimento

di emozione che si prova nel vedere le opere di Valerio. È difficile dialogare d’arte, perchè si tratta di un variegato mondo, composto di numerose “correnti”, tanto da formare una gigantesca babele, a volte di difficile lettura e interpretazione dove ciò che emerge è la penalizzazione dell’emozione. In questo assedio di utilitarismo, che chiude le finestre della mente e del cuore, che persegue l’esteriorità e le sue innumerevoli pretese

concettuali, non si tiene conto dell’unità spirituale che è la Fede nella vita che “crea”, e che stabilisce quello spirito di lotta che appartiene allo spirito geniale della creatività. Ed è solo con la creatività e la vocazione che si stabilisce quella comunione fra l’uomo e la sua indole naturale di volare verso il cielo sulle ali dell’arte. La vocazione è considerata talvolta non indispensabile ai fini della sopravvivenza, ma per l’artista, creatura forse diversa dalle altre, rappresenta una fonte inesauribile di

ricorsi vitali perchè riesce a trasformare i sogni in certezze. Ancora oggi, nonostante il carosello dell’arte “fai da te” (titolo di una recente mostra svoltasi a New York) contano il talento, la conoscenza della teknè e la verità umana, che insieme all’emozione e alla fantasia portano in se l’eterno mistero dell’essere, producendo una armonica visione di forme e colori, creando una “apparenza” simile alla realtà. La vocazione di Valerio Giacone si manifesta in una

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Chimera di croci solitarie 134x110 tecnica mista su carta e tessuto


pittura dove il colore, i “tagli” nella materia, le carte, gli acquarelli, si trasformano in energia vitale in grado di raccogliere gli stati d’animo in vibrazioni poetiche, per trasformarsi passo dopo passo, ...dalla luce alle tenebre..., in profondità e orizzonti, convertendo il suo lavoro in un territorio magico, trasformando in una visione creativa i misteriosi labirinti dell’anima: gli auguro un lungo viatico di vita ed arte, senza allontanarsi da se stesso. Kokocinski Tuscania, aprile 2010

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La nostra separazione porta a me 71x191 tecnica mista su carta e legno


Gli “Equilibri” di Valerio Giacone emergono da un universo di passioni e desideri, veloci e sfuggenti trapassano lo sguardo e l’anima di chi li osserva, improvvisamente invitano a tornare indietro, fermarsi ed entrare nella loro luce, penetrare le linee, perdersi rapiti, soli e leggeri, immersi nella suggestione di struggenti atmosfere. I materiali recuperati, usati

come supporto, vengono distrutti, scavati, portati verso una situazione di disequilibrio, poi, dinamici, riprendono vita in un alternarsi di tecniche, plasmati demiurgicamente nel tentativo incessante di scorgervi un fugace momento di stasi. Alla virtuosa gestualità con cui l’artista traccia la propria visione iniziale, un rincorrersi di verticalità e orizzontalità,

di prospettive esasperate, di segni decisi, si sovrappone una più marcata ricerca di geometrie e matericità. Scomposizioni, strappi, incisioni, applicazioni in carta si dissolvono in cromatismi sfumati che via via acquistano densità; si scopre il particolare, la rappresentazione si carica di pathos, la luce la squarcia e la fa vibrare. Figure solitarie si fondono nelle

tonalità di decadenti strutture urbane, transitano sospese in un equilibrio instabile in cui la condizione umana è avvolta da un’aura di sacralità. Giacone dipinge e scolpisce, esprime abilità e talento attraverso uno stile personale di grande impatto visivo ed emotivo; la sua opera, intensa ed intimistica proiezione del reale sorprende, coinvolge, emoziona. Cristian Porretta

Fantasia di rifiuti urbani 121x30 tecnica mista su carta e legno

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Dai miei all’industria 40x45 tecnica mista su carta e legno

Dai miei a Principe 49x45 tecnica mista su carta e legno


Industrie Portonaccio 106x82 tecnica mista su carta e legno

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Porto apribile 131x56 tecnica mista su carta e legno


Equilibri

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Equilibrio come alternanza armonica tra vuoti e pieni. Equilibrio tra forze di origine e intensità differenti. Come la Natura ci riporta ad un’armonia degli opposti, così l’Uomo, interagendo con essa e vivendo la propria individualità, tende al mesòtes aristotelico, possibile equilibrio tra tutte le spinte che dilaniano l’animo umano. In ogni istante, dentro e fuori di noi, operano forze contrastanti di differente intensità e ciò implica un dinamismo e una spinta continua verso punti di fuga virtuali. Per questo, difficilmente riscontriamo equilibri permanenti e, al continuo agire di tali forze, dobbiamo reagire ricercando nuovi equilibri interiori. L’Arte è la rappresentazione di tutto ciò. Si parte (o si torna, nel caso del materiale recuperato) da una condizione “pura”, di vuoto visuale e mentale, assimilabile al vuoto taoista necessario per il compimento assoluto dell’Uomo-opera d’arte. Di qui, il processo di ricerca artistico è volto a ri-conoscere e plasmare quelle dinamiche interne ed esterne all’Essere Umano che, intimamente correlate, intervengono nella ricostituzione di un temporaneo Equilibrio finale, assimilabile alla creazione ultimata dell’opera. Valerio Giacone

Equilibri 70x100 olio e mallo di noce su carta incollata su tela


Brignole su Termini a Istanbul 138x65 tecnica mista su carta e legno

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Vecchi giapponesi a Terni 136x80 tecnica mista su carta e legno


Valerio Giacone rappresenta, all’interno della dimensione urbana, un grande giardino, ovvero, osservando la sua figura, una giovane quercia. Cresciuto all’ombra degli ulivi secolari e contorti dei suoi maestri, ha assunto la missione di organo respiratorio e purificatore della metropoli: essenziale. I suoi occhi funzionano, infatti, come due polmoni che assorbono le periferie e le restituiscono umane, trasfigurano il grigiore e il piattume di orizzonti incerti in colori romantici e linee espressive. Tralicci, cementi ed antenne prendono le vesti di virtuosismi rinascimentali, plasma di una 8

cornice vivente. Ferrovie e luoghi più nobili si trasformano in spazi senza tempo, profondi pur in una dimensione astratta. Quando poi Valerio getta il suo spirito osservatore sugli uomini, assorbe il superfluo e restituisce solo i tratti essenziali, sufficienti per percepirne lo stato d’animo e viverne il momento. Nella sua tavolozza le ferite di una ribellione contro l’apparenza, segni dell’esigenza di sollevare il velo dell’abitudine e osservare la città dall’alto: ruggine, croste di vernice, solchi scavati come rughe di un paesaggio millenario. Gianluca Simeoni

Scorcio portegno di aperture calabresi 60x203 ecnica mista su carta e legno


Capannone di spalliera testaccina 87x61 tecnica mista su carta e legno

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Carruggi alla stazione 50x159 tecnica mista su carta e legno


Nevicata nei Termini 1 72x58 tecnica mista su carta e legno

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Nevicata nei Termini 2 53x100 tecnica mista su carta e legno

Nevicata nei Termini 3 51x87 tecnica mista su carta e legno


pag 2 Chimera di croci solitarie – 134x110

pag 3 La nostra separazione porta a m – 71x191

pag 4 Fantasia di rifiuti urbani – 121x30

pag 4 Dai miei all’industria – 40x45

pag 4 Dai miei a principe – 49x45

pag 5 Industrie Portonaccio – 106x82

pag 5 Porto apribile – 131x56

pag 6 Equilibri – 70x100

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pag 7 Brignole su Termini a Istanbul – 138x65

pag 7 Vecchi giapponesi a Terni – 136x80

pag 8 Scorcio portegno di aperture calabresi – 60x203

pag 9 Capannone di spalliera testaccina – 87x61

pag 9 Carruggi alla stazione – 50x159

pag 10 Nevicata nei Termini 1– 72x58

pag 10 Nevicata nei Termini 2 – 53x100

pag 10 Nevicata nei Termini 3 – 53x87


Valerio Giacone (1976) vive e lavora a Roma. Mostre 2010 2009 2008

personali “Equilibri”; Galleria Spazio 120, Roma. “Tra cielo e terra”; Galleria Spazio 120, Roma. “Rottamati”; Spazio arte Lubecca, Roma.

Mostre 2010 2010 2010 2010 2009 2009 2009 2008 2008 2008

collettive - Eventi “Una luce nell deserto”; Galleria Irtus, Sutri (Vt). “Libera-Azione”; Studio Artistico Evasioni, Roma. “Rehabitat”; C.A.R.M.A.- Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate - Roma. “cArte”; Galleria Spazio 120, Roma. “Happy Birthday”; Studio Ferraro Arte Contemporanea, Roma. “Adrenalina”; Comune di Roma, Roma. Workshop “Arte tibetana”, ASIA Onlus,in collaborazione con Galleria Bonomo, Roma. “Herself”; Spazio arte Lubecca, Roma. “Fatti e disfatti”, Spazio Defrag, Roma. “I colori del ‘68”; Spazio Officina della memoria; Fiuggi (Fr).

GALLERIA SPAZIO 120 Via Giulia 120 – 00186 Roma tel. 06 64760439 spazio.120@libero.it

Pubblicazioni 2009 “Adrenalina”; Comune di Roma. 2009 “Autobiografia della vergogna (Magik)”; Ed. Voland. 2008 “C’era una volta il Tibet”; Commissione Europea, ASIA Onlus. 2008 “Quattro ore nell’aldilà”; Ed. Progedit.

Foto: Lorenzo Poli [www.lorenzopoli.com] Grafica: Stefano Orfei [www.onafets.eu] Stampa: Tipolitografia 5m srl – Roma

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