ASIA Onlus, Yushu un anno dopo

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Yushu. Un anno dopo.

Rapporto sull’intervento di ASIA a sostegno della popolazione di Yushu colpita dal terremoto del 14 aprile 2010.

Aprile 2011



Indice

1.

Introduzione

2.

Settori di intervento

2.1. Prima Emergenza

- I primi aiuti

- Il sostegno alle scuole

2.2. Sostegno a distanza 2.3. Emergenza freddo

3.

Risultati

4.

I fondi raccolti

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La prefettura di Yushu si trova ad un’altitudine media di 4.000 metri sopra il livello del mare e la sua popolazione è composta per il 90% da tibetani nomadi di etnia Khampa. Le condizioni climatiche, le asperità del territorio e la distanza dai capoluoghi fanno della prefettura di Yushu una delle aree più remote e disagiate della Repubblica Popolare Cinese, in cui la popolazione, prevalentemente nomade, vive con un reddito medio di 300 dollari all’anno.

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Yushu


1.

Introduzione

Un anno fa, il 14 aprile 2010, la prefettura tibetana di Yushu, il cuore del Tibet etnico, è stata scossa da un violento sisma. I dati ufficiali parlano di 2.700 vittime, 12.000 feriti gravi e più di 100.000 sfollati. La prima scossa, di magnitudo 7,1°, delle 7:49 del mattino, è stata seguita da un forte sciame sismico che ha ridotto in macerie l’intera contea di Jiegu. L’85 % delle case è crollato, insieme all’unico ospedale esistente. Dei 238 monasteri buddisti della regione, 87 sono crollati e il 60% degli altri è pericolante. Il Gyanak Mani, il tempio che raccoglieva la più grande collezione del mondo di pietre sacre buddiste (Mani), è andato distrutto. Le oltre due miliardi di pietre incise con i mantra sono franate travolgendo gli otto stupa e le ruote di preghiera alte dieci metri. Migliaia di statue antiche delle divinità tibetane, di preziosi testi sacri e di thangka, dipinti e ricamati su seta, sono andati perduti.

ASIA è intervenuta immediatamente effettuando, tra aprile 2010 e aprile 2011, cinque distribuzioni di beni di prima necessità alla popolazione colpita dal sisma. Nel corso delle distribuzioni il nostro personale ha potuto verificare in prima persona le condizioni di estremo disagio in cui vive la popolazione. Molte persone infatti non hanno beneficiato di alcuna distribuzione governativa. Queste ultime infatti hanno riguardato solo gli iscritti alle liste di residenti senza tenere in considerazione che una parte consistente della popolazione non è presente in quelle liste. Inoltre, famiglie allargate e molto numerose hanno ricevuto un sostegno inadeguato e insufficiente rispetto alle loro reali necessità. Gli anziani e i malati sono spesso in uno stato di totale abbandono. A distanza di un anno la situazione è ancora critica: manca l’elettricità, fornita discontinuamente da una sola centrale elettrica (prima del terremoto ne erano in funzione quattro); molte famiglie non hanno ancora a disposizione una tenda adeguata al clima del luogo; le precarie condizioni igieniche favoriscono il diffondersi delle malattie, in primo luogo la tubercolosi.

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La ricostruzione, che sarebbe dovuta iniziare l’estate scorsa e terminare nel 2013, non è ancora cominciata e la popolazione è stata trasferita temporaneamente in accampamenti, in attesa della costruzione delle New Towns. In base ai piani del governo gli edifici della città di Jiegu ancora agibili sono stati espropriati per essere destinati ad uso governativo, mentre quelli dichiarati inagibili sono stati definitivamente abbattuti. Il governo, una volta terminata la prima fase di emergenza, visto l’elevato costo delle tende ha deciso di focalizzarsi esclusivamente sulla ricostruzione, abbandonando così la popolazione a se stessa. Molti nomadi stanno perdendo le loro terre e con esse l’unica fonte di reddito per le loro famiglie. Per questo stanno lasciando Yushu, privando il territorio della sua risorsa più importante: le persone che da secoli hanno abitato questo altopiano. Un altro pezzo di Tibet rischia così di sparire definitivamente.

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Settori di intervento

2.

2.1.

Prima Emergenza

Per rispondere all’emergenza umanitaria che il 14 aprile 2010 ha colpito Yushu, ASIA ha immediatamente lanciato una campagna di raccolta fondi tra i propri amici, sostenitori e donatori. La profonda conoscenza della regione, l’esperienza e la capacità di agire in contesti di emergenza, la presenza di un ufficio a 800 Km dall’epicentro del sisma e la risposta generosa e calorosa al nostro appello, ci hanno permesso di agire con tempestività, ottenere i permessi necessari e metterci a servizio delle persone colpite dal terremoto. Nel corso del nostro primo intervento a Yushu, realizzato appena 7 giorni dopo il sisma, abbiamo distribuito Kit di prima emergenza. Nei successivi interventi ASIA ha deciso di concentrare la propria attenzione sulle scuole. Gli edifici scolastici sono stati, infatti, fortemente colpiti dal sisma. L’80% delle scuole elementari e il 50% delle scuole medie è stato distrutto o reso comunque impraticabile. Molti insegnanti in gran parte precari e per questo esclusi dalle liste governative, non avrebbero ricevuto alcun aiuto senza il nostro intervento. Era inoltre fondamentale agevolare la ripresa delle attività scolastiche per dare ai bambini un’opportunità in più per ritrovare la serenità.

I primi aiuti Il 22 aprile lo staff di ASIA è partito da Xining, la capitale della provincia del Qinghai, con il primo convoglio contenente 800 Kit composti da beni di prima necessità: cibo, coperte, sapone. Nella prima fase il team si è concentrato sulla valutazione dei bisogni della popolazione in coordinamento con gli altri soggetti presenti sul campo. Al termine di questa prima operazione sono state pianificate le distribuzioni. Una parte dei kit è stata distribuita al centro di distribuzione governativo in cui è stato sistemato un ospedale da campo. Gli altri aiuti sono stati consegnati alle famiglie che avevano difficoltà a raggiungere i campi base, ai nomadi dell’insediamento di Jiegu e alla principale scuola elementare. Gli 800 kit sono stati così distribuiti: - 200 kit al centro di distribuzione governativo e successivamente suddivisi tra l’ospedale da campo e i nomadi del resettlment* della città di Jiegu; - 100 kit alla prima scuola elementare di Yushu; - 100 kit alle famiglie sparse nei villaggi sul versante nord della montagna; - 80 kit sono stati consegnati, grazie all’aiuto dei volontari di una ONG locale, nei villaggi intorno a Jiegu, non ancora raggiunti dagli aiuti governativi; - 320 kit alle famiglie di Jiegu in difficoltà. * Insediamenti in cui i nomadi tibetani sono costretti a diventare stanziali.

COMPOSIZIONE DEI KIT zucchero sale thè tsampa burro sapone verdure pasta tibetana carta igienica bacinella d’acciaio borsa per imballaggio mascherine pane coperte (2 m x 1,80)

1 kg 1 kg 1 9 Kg 2,5 Kg 1 1 kg 4 kg 1 1 1 1 0,5 Kg 1

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Una seconda distribuzione di prima emergenza, effettuata nei giorni immediatamente successivi al sisma, ha interessato il villaggio di Rangwupe. Il villaggio di Rangwupe si trova a 10 km da Jiegu. La popolazione è composta da famiglie di pastori ed agricoltori. Il sisma non ha avuto effetti sull’economia locale ma tutti gli abitanti del villaggio hanno dovuto abbandonare le loro case e il poco che possedevano. Il sisma ha inoltre gravemente danneggiato il tempio del villaggio, principale centro di aggregazione e incontro.

In questo villaggio ASIA ha distribuito: - 1 generatore; - 1 kit di pannelli solari: - 1 depuratore per l’acqua; - 1 serbatoio, medicine; - 186 paia di scarpe; - 1 tenda di 40 m2 che è stata allestita di fronte al vecchio tempio e che ne assolverà le funzioni. Il ripristino di un tempio provvisorio ha dato agli abitanti di Rangwupe la possibilità di riprendere la le loro attività spirituali particolarmente importanti in un momento come questo.

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Il sostegno alle scuole Siamo intervenuti a sostegno dei professori e degli studenti di 3 scuole elementari e della scuola materna di Jiegu. Agli insegnanti abbiamo distribuito tende, pannelli solari, pentole e stufe a carbone ed altri beni di prima necessitĂ . Molti di loro non avevano beneficiato di nessuna distribuzione governativa. Agli studenti abbiamo fornito razioni alimentari per garantire loro, in una situazione di grande difficoltĂ , standard nutrizionali minimi e per alleviare almeno in parte le famiglie dal loro sostentamento.

La terza scuola elementare della Contea di Yushu Le distribuzioni nella terza scuola elementare di Yushu sono iniziate il 14 maggio ad un mese esatto dalla scossa che ha fortemente danneggiato l’edificio, tanto da renderlo impraticabile. I beneficiari diretti di questa distribuzione sono stati i 164 insegnanti e i 1.500 studenti della scuola.

Beni alimentari distribuiti per i 1.500 studenti:

- 22.500 kg di tsampa: - 2.250 Kg di burro. Beni distribuiti agli insegnanti e allo staff della scuola:

- 144 tende di 12 m2 doppio strato - - - - - - -

waterproof, imbottitura di 5mm di feltro, struttura di metallo inossidabile; 328 letti: 2 letti per tenda in acciaio inossidabile completi di lenzuola, cuscini; 328 coperte; 164 stufe in ghisa alimentate a carbone; 164 pentole per cucinare; 164 pannelli solari completi di lampadina e batteria; 5.000 kg di farina d’orzo; 486 kg di burro di yak.

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La prima scuola elementare di Jiegu Nella scuola elementare di Jiegu l’urgenza più grande era di fornire agli insegnanti il necessario per vivere degnamente. Sopratutto si doveva provvedere a dotarli di un rifugio e attrezzarli per affrontare il rigido clima invernale. Sulla base di queste necessità sono stati dunque distribuite tende di 12 metri quadri, letti, lenzuola, cuscini, stufe, pentole per cucinare e pannelli solari. Beni distribuiti agli insegnanti:

- 75 tende di 12 m2 doppio strato waterproof, - - - - -

imbottitura di 5mm di feltro, struttura di metallo inossidabile: 105 pannelli solari completi di lampadina e batteria pannelli solari (12 W); 26 coperte: 26 letti in acciaio inossidabile completi di lenzuola, cuscini materassi, cuscini, lenzuola coperte; 26 pentole per cucinare; 26 stufe in ghisa alimentate a carbone.

Le tende, montate ed equipaggiate, sono state alloggiate in diversi punti della città.

La scuola materna di Jiegu Nell’asilo di Jiegu che ospita bambini tra i 3 e i 6 anni abbiamo portato giochi: uno scivolo, una giostra, una piscina con palline colorate, un tappeto da gioco. Abbiamo inoltre distribuito 20 dispenser per l’acqua. Il giorno dopo la consegna i giochi sono stati montati e resi disponibili ai bambini per assicurargli un luogo piacevole e sicuro in cui giocare ed essere felici dopo il disastro di cui sono stati vittime. I dispenser per l’acqua sono stati posizionati in ogni classe e nella sala professori.

Beni distribuiti nella scuola materna di Jiegu:

- - - - -

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1 scivolo; 1 tappeto da gioco; 1 una piscina con palline; 1 giostra; 20 dispenser per l’acqua.


La scuola, dopo una lunga interruzione, ha ripreso le attività didattiche il 20 giugno 2010. Le lezioni si svolgono in prefabbricati forniti dal governo che ha anche allestito i dormitori per i bambini. Gli insegnanti, invece, sono alloggiati nelle tende distribuite da ASIA.

2.2. Sostegno a distanza

La scuola di Anchong La scuola di Anchong si trova nel villaggio di Anchong a 110 km di distanza dalla capitale della prefettura. Il villaggio è abitato da famiglie nomadi molto povere che compongono il 97% della popolazione. La scuola è frequentata solo dal 30% dei bambini in età scolare ai quali già prima del terremoto non erano assicurate condizioni di vita dignitose a causa della mancanza di risorse economiche. La situazione, già seria prima del terremoto, è peggiorata molto in seguito al sisma che ha gravemente danneggiato l’edificio scolastico, rendendolo inagibile, e ha definitivamente messo in ginocchio le famiglie del villaggio. Anche in questa scuola la necessità più grande era dare una “casa” agli insegnanti che ancora non ne avevano una o che si trovavano a dover coabitare con altre persone in tende sovraffollate. Per migliorare le loro condizioni di vita sono state distribuite tende doppio strato di 12 metri quadri idonee a resistere alle rigide condizioni climatiche della zona, letti, coperte, lenzuola e cuscini.

A novembre, per garantire ai bambini della scuola di Anchong la possibilità di frequentare la scuola e sgravare le famiglie dalle spese scolastiche, ASIA ha avviato un progetto di sostegno a distanza. La scuola di Anchong si trova in un’area nomade molto povera. La popolazione locale vive principalmente allevando yak e, durante i mesi di maggio e giugno, raccogliendo e vendendo gli Yartsa Gunbu, funghi particolarmente importanti per la medicina tradizionale cinese e tibetana. Per aiutare queste famiglie e per sostenere l’educazione in un’area nomade che ha mantenuto vive le tradizioni culturali del Tibet, siamo intervenuti con il progetto di sostegno a distanza dei bambini del villaggio. Ad un anno dal terremoto ASIA ha trovato per 37 bambini (30 iscritti alla prima classe e 7 alla seconda) un sostenitore che da lontano e per almeno tre anni garantirà un’istruzione primaria rispettosa della propria cultura,un pasto caldo, cure e condizioni di vita dignitose ad ognuno di loro.

Inoltre si è provveduto a rifornire la scuola di razioni alimentari sufficienti alla distribuzione di due mesi di pasti per i 213 studenti che hanno ripreso le lezioni. A questo scopo abbiamo distribuito farina d’orzo tostato e burro di yak.

Beni distribuiti nella scuola di Anchong:

- 20 tende di 12 m2 doppio strato waterproof, - - - -

imbottitura di 5mm di feltro, struttura di metallo inossidabile; 20 letti in acciaio inossidabile completi di lenzuola, cuscini materassi, cuscini, lenzuola coperte; 20 coperte; 5.280 kg di farina d’orzo; 528 Kg di burro di yak.

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2.3. Emergenza freddo A novembre il rigidissimo inverno che ogni anno colpisce l’altopiano, con grandi nevicate e temperature di 30 gradi sotto lo zero, è arrivato puntuale e ha trovato la maggior parte della popolazione di Yushu, oltre 100.000 persone, senza casa, accampate nelle tendopoli. Molte di queste famiglie, per varie ragioni escluse dalle liste di beneficiari del governo, si sono trovate senza tenda e sono state ospitate dai parenti, altre si sono dovute accontentare di tende molto leggere e di scarsa qualità. Per aiutare la gente di Yushu ad affrontare il gelo, una vera e propria emergenza nell’emergenza, ASIA ha lanciato un nuovo appello di raccolta fondi a Natale e lo staff in loco, in seguito ad una serie di incontri con le autorità locali, ha selezionato i villaggi e campi base destinatari delle successive distribuzioni. PEr fronteggiare l’emergenza freddo abbiamo distribuito: - 826 tende termiche invernali; - 1.709 pannelli solari; per un totale 2.535 beneficiari diretti.

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Risultati

- 5.264 Kg di burro di yak. - 39.980 Kg di farina d’orzo.

- 5 distribuzioni di aiuti effettuate tra aprile 2010

- 420 letti in acciaio inossidabile completi di

3.

e aprile 2011. La prima effettuata il 22 aprile dopo 7 giorni dal sisma.

La farina d’orzo e il burro di yak sono gli alimenti di base della cucina tibetana.

lenzuola, cuscini e materassi.

- 1.220 coperte.

- 1.065 tende invernali di 12 m2 doppio strato waterproof, imbottitura di 5mm di feltro, struttura di metallo inossidabile. ASIA ha scelto di distribuire tende resistenti e di ottima qualità in grado di affrontare condizioni climatiche estreme.

- 1 tenda/tempio di 40 m2 per il Villaggio di Rangwupe. ASIA ha provveduto a dotare questa comunità di una tenda di 40 metri quadri che è stata allestita di fronte al vecchio tempio e che ne assolverà le funzioni. Il ripristino di un tempio provvisorio ha dato agli abitanti di Rangwupe la possibilità di riprendere le loro attività spirituali particolarmente importanti in un momento come questo.

- 1.998 pannelli solari completi di lampadina

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e batteria. Per supplire alla carenza di energia elettrica e assicurare al maggior numero di persone la possibilità di accendere una lampadina, scaldarsi, cucinare.

Abbiamo distribuito delle pesanti coperte invernali per proteggere più persone possibili dal freddo estremo che si registra a Yushu.

- 190 stufe in ghisa alimentate a carbone. - 190 pentole per cucinare. - 2.385 studenti e insegnanti sostenuti. - 37 bambini della scuola elementare di Anchong sostenuti a distanza.

I beneficiari diretti delle nostre distribuzioni sono state 5.983 persone. Considerando che un nucleo familiare è composto da almeno 5 persone e che i benefici delle distribuzioni si riflettono su tutti i componenti della famiglia abbiamo raggiunto complessivamente 29.915 persone.


Fondi raccolti

4.

Asia ha raccolto circa 700 mila euro di fondi.

Circa 650 mila euro sono stati impiegati nel corso di quest’anno per sostenere le famiglie di terremotati di Yushu. Il resto dei fondi sarà speso nei prossimi interventi per aiutare i sopravvissuti al sisma a ristabilirsi e a ricostruire le proprie vite. Più di 300 mila euro provengono dalla calorosa e straordinaria risposta di sostenitori e donatori di tutto il mondo che hanno fatto proprio il nostro appello. 266 mila euro vengono da Fondazioni e Organizzazioni internazionali: Hit Foundation, Trace Foundation e dall’Organizzazione Non Governativa ceca People in Need. L’Ambasciata Svizzera a Pechino ha investito in questo progetto più di 22 mila euro. I nostri gruppi nel mondo: ASIA Usa, ASIA Francia e ASIA Germania hanno raccolto circa 70 mila euro pari al 10% del totale. 25 mila euro è infine il contributo della Tavola Valdese.

Fondi raccolti per fonte di provenienza

3,1%

Ambasciate europee in Cina

37,9% Fondazioni e Organizzazioni Internazionali Gruppi di ASIA nel mondo

10,0%

3,5%

Enti privati

45,5% Privati

Impiego dei fondi Per rispondere all’emergenza umanitaria le spese di Asia in questo primo anno si sono concentrate sulla fornitura di beni di prima necessità. Per inviare i primi aiuti e sostenere le scuole (studenti e insegnanti) individuate come target deboli abbiamo impiegato il 26,17% dei fondi raccolti. L’arrivo dell’inverno e il peggioramento delle condizioni climatiche hanno reso urgente un ulteriore intervento per il quale è stato impiegato il 53,29% delle risorse. Il 10% del budget totale è stato speso per la gestione comprendendo in questa voce, oltre alle spese di supervisione e monitoraggio del progetto, anche i costi degli uffici in loco, indispensabili per la pianificazione e la realizzazione delle distribuzioni di aiuti a Yushu. Per la campagna di raccolta fondi e comunicazione è stato impiegato il 2,14% delle risorse raccolte.

fondi per settore di intervento

7,14% Fondi impegnati e non ancora spesi

10,0% Gestione

1,26% SAD 53,29% Emergenza freddo

2,14% Raccolta fondi

e comunicazione

26,17% Prima emergenza

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A nome della popolazione di Yushu, ASIA Onlus ringrazia: I sostenitori, i donatori, gli amici che hanno accolto il nostro appello e ci hanno aiutato a diffonderlo, e a raccogliere fondi. Senza questa risposta calorosa non avremmo potuto sostenere le vittime di questo terremoto rimasto quasi sconosciuto all’opinione pubblica mondiale. La Comunità Dzogchen internazionale per essersi prontamente attivata e per aver risposto con generosità e partecipazione ai nostri appelli. Asia Germania, Asia Francia e Asia USA per il loro instancabile impegno. La Hit Foundation, la Trace Foundation, People in Need, l’Ambasciata Svizzera a Pechino e La Tavola Valdese per aver finanziato questo progetto.

La situazione a Yushu è ancora molto difficile. Speriamo di poter contare ancora sul vostro appoggio.

Si può sostenere la popolazione di Yushu con: - Bonifico bancario

Intestato ad ASIA Onlus Monte dei Paschi di Siena – c/c n. 3893.50 IBAN: IT 27 M 01030 72160 0000 0038 9350 SWIFT BIC: PASC IT M1G09

- c/c postale 89549000 - carta di credito: www.asia-ngo.org

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ASIA Onlus – Associazione per la Solidarietà Internazionale in Asia – è un’Organizzazione Non Governativa, riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri Iitaliano, che opera per preservare l’immenso e insostituibile patrimonio di cultura e tradizioni del Tibet e delle minoranze etniche del continente asiatico e per promuoverne uno sviluppo sostenibile.

ASIA è inoltre l’unica Ong italiana ufficialmente registrata presso il Civil Affair Bureau in Qinghai, il ministero cinese responsabile della gestione delle situazioni di emergenza in Cina, ed è partner della Charity Association della Provincia del Qinghai, una ONG locale che lavora in collaborazione con il Civil Affair Bureau in progetti d’emergenza.

Associazione per la Solidarietà Internazionale in Asia Via San Martino della Battaglia 31 - 00185 Roma Tel. 06 4434 0034 - Fax 06 4470 2620 www.asia-onlus.org - info@asia-onlus.org

Grafica: Stefano Orfei, www.onafets.eu

ASIA è partner di ECHO (l’Ufficio per gli Aiuti Umanitari della Commissione Europea), lavora in Qinghai dal 1993 ed ha già effettuato interventi di emergenza a favore dalla popolazione di Yushu.


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