ONDA D’URTO Periodico degli studenti del Liceo ‘Porporato’ di Pinerolo - Anno VII, n.1, Ottobre 2004 http://web.tiscali.it/liceoporporato/onda/onda_d'urto.htm — ins.resp. a.denanni
Indice:
Dove va la scuola? pag. 4-5 Il mestiere di insegnante pag.6 Editoriale pag. 2 Scuole in Europa pag. 7 Dove va il mondo? pag. 2 Supplemento d’anima pag. 8 Giornata mondiale insegn p. 3 Il Porporato e l’Europa pag. 9
Un campione tra noi Splash Test: Chi sono io? Adozioni a distanza Cineforum d’istituto
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pag.10 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag.14
Test divertentissimo pag.15 Vacanze...anze...anze pag.16 Libri&Film&Musica pag.17 Gli studenti del Porporato p.18 Lettere alla redazione pag.20
Topolini sminatori pag.20 Curriculum&Impiego pag.21 Umorismo pag.21 Vto-Pubblicità pag.22
Editoriale Questo numero di Onda d’urto è dedicato al mondo della scuola, dove come insegnanti o studenti passiamo parecchie ore delle nostre giornate. L’obiettivo è di capire “dove va la scuola” e poiché la scuola è una parte della dimensione più ampia del mondo ci è sembrato prioritario capire “dove va il mondo” (art. di Michele). Ne abbiamo già parlato nel numero di Onda di febbraio 2004 sulla globalizzazione, dove, semplificando, si affermava che il tentativo di fondo in atto, nonostante il caos e le guerre, è di cercare un nuovo equilibrio e ordine
mondiale in una terra ormai globalizzata. Anche la scuola mondiale ci sembra soffra di una simile crisi (cfr art. sulla Giornata mondiale degli insegnanti, p.3) e manifesti il bisogno di ripensamento per rispondere in modo adeguato all’inserimento dei giovani che educa in questo mondo in rigenerazione (il FORUM tra insegnanti di p. 4-5 cerca di delineare “dove va la scuola”). A noi di Onda d’urto sembra che la scuola futura si giochi tra il dilemma della scuola di taglio DOVE VA IL MONDO? Dove sta andando il mondo? Chi non si pone que- storico (la scuola attuale), che passa delle nozioni sul sta domanda, almeno nelle poche (ma preziose) passato e una scuola di tipo volte in cui ci si ferma a riflettere? Vorrei, ma non educativo (nel senso profonriesco proprio ad essere ottimista. L’insicurezza è do del termine), che tira fuori una costante dell’animo umano, e probabilmente le energie e le capacità di onemmeno se fossimo in una situazione diecimila gnuno per capire che cosa è volte migliore di questa saremmo completamente importante nella vita e nel liberi dall’inquietudine. L’unico modo per rispon- mondo: una scuola che aiuta dere ad essa è l’amicizia, la comunicazione, il cre- a pensare e discutere, che dere in qualcosa ed il lottare per ciò di cui si è dialoga e si confronta; una convinti; come combattere se no la tendenza che scuola, insomma, un po’ sosta prendendo (ma che dico? che ha preso fin dalla cratica. Noi di Onda crediamo notte dei tempi!!!) il mondo? in un mix delle due vie, anche se è una scuola un po’ L’uomo ha la violenza incorporata, è molto più propenso a picchiare, o a bombardare, che a discu- difficile “da fare”, dove non venga abbandonato l’aspetto tere. In tutto l’ambiente naturale il più forte so-
pravvive e gli altri crollano; ma è possibile che anche l’uomo, nonostante i suoi capolavori scientifici e artistici, debba sottomettersi a quest’ordine di cose? Siamo superiori a tutti gli altri esseri viventi in intelligenza, non possiamo esserlo anche nell’etica? Probabilmente non possiamo come collettività umana in generale, se no come spiegare guerre, genocidi, discriminazioni, e ipocrisie di ogni genere? Su sei miliardi di persone c’è di tutto, ed è impossibile sperare in una conversione al giusto da parte dell’intero genere umano. Ma ciascuno, nel suo piccolo, deve fare il massimo sforzo non per diventare un santo (credo che nessuno ci possa riuscire), ma se non altro per riflettere e per chiarirsi per quanto possibile le idee su questo orrendo ma, allo stesso tempo, bellissimo casino che è il nostro pianeta. E proprio per questo la scuola, scassamento dei cosiddetti a parte, è importante: perché ci permette di avere un minimo di acutezza da utilizzare là fuori, di fronte alla vita. In questo momento non è in pericolo solo il diritto a poter decidere della propria esistenza, ma anche il diritto ad avere gli strumenti per decidere. Un passo indietro, non c’è dubbio: vogliamo permettere che ciò avvenga? Rispondete numerosi! Michele, 2ACl
storico, ma vi venga innestato anche quello riflessivo, della profondità, del dialogo, del confronto, della creatività.... Tutta l’impostazione editoriale di Onda d’urto di questi anni è stata incentrata su questa dimensione del dialogo, del confronto, del suscitare interesse… anche quando, involontariamente, abbiamo creato il risentimento di qualche insegnante. Su queste idee vorremmo aprire un confronto tra insegnanti e studenti, non solo su Onda d’urto, ma anche, magari, in un FORUM – ben organizzato!!!! - a livello di assemblea d’istituto. La redazione
LA TEORIA DEL "VILLAGGIO GLOBALE" DI MC LUHAN In uno scritto del 1964 Marshall Mc Luhan, studioso delle comunicazioni di massa, parlava di un'epoca elettrica che si sostituiva alla passata epoca meccanica e tracciava un accurato ritratto dell’uomo nuovo che stava nascendo: un abitante del villaggio globale, ancora sospeso tra le due tecnologie, con due modi diversi di agire e pensare. Definiva quest'uomo consapevole dell'agire, ma bisognoso di chiarezza nel caos delle informazioni, alla ricerca dei suoi valori. Quest'uomo vive in un'unica realtà, il "mondo intero" e davanti a lui si presenta una realtà "ricca di scambi, influenze, confronti tra tutte le sue parti improvvisamente collegate l'una con l'altra da un afflusso continuo di dati". Il "villaggio globale" è un ossimoro inventato da Marshall Mc Luhan per descrivere la situazione contraddittoria in cui viviamo. I due termini dell'enunciato si contraddicono a vicenda, il "villaggio" esprime qualcosa di piccolo, mentre "globale" sta a significare l'intero pianeta. Con la metafora divenuta espressione dell’epoca contemporanea, Mc Luhan descrive il mondo con la sensibilità di chi, ormai, è attore e spettatore di un’era che, grazie alla velocità di circolazione dell’informazione, ha ridotto il globo a poco più che un villaggio, intensificato in misura straordinaria la consapevolezza della responsabilità umana. L’avvento della telematica, dell’informazione allo stato puro, con l’interconnessione continua ed onnipervasiva che collega ed anima ogni evento e realtà del mondo, fa si che nulla di ciò che accade risulti privo di ripercussioni sul disegno totale, al punto che la distruzione di ogni parte dell’organismo può risultare fatale per il tutto, soprattutto in un momento storico in cui la velocità telematica mescola le culture della preistoria con i sedimenti delle civiltà industriali, l’analfabeta con il semianalfabeta e con il post-analfabeta. 2 2
Giornata Mondiale degli Insegnanti
DIB ATT
ITO
Messaggio congiunto del Direttore Generale dell’UNESCO Koichiro Matsuura, del Direttore Generale dell’ILO Juan Somavia, dell’Amministratore dell’UNDP Mark Malloch Brown e del Direttore Esecutivo dell’UNICEF Carol Bellamy Chiedete a qualunque genitore quale sia la cosa più importante per l’istruzione dei propri figli; probabilmente vi risponderanno: “dei buoni insegnanti”. Mentre le nuove tecnologie e le nuove discipline si pongono frettolosamente al centro del processo educativo, queste possono essere utilizzate appropriatamente dagli studenti sotto la guida di insegnanti validi. In questa Giornata Mondiale degli Insegnanti, esortiamo i genitori e tutti i cittadini a soffermarsi a riflettere sulla differenza che un buon insegnante, un maestro insigne, ha fatto nella loro vita. Dove ti troveresti ora se quel insegnante non fosse capitato sul tuo camino e se, in quanto demotivato, avesse già abbandonato l’insegnamento? E ciò che sta accadendo ora: sia nelle comunità abbienti sia in quelle povere un elevato numero di insegnanti fuggono a causa dei tagli salariali nel servizio pubblico, di condizioni lavorative caotiche, dell’imminente pensionamento del personale anziano, dello stress e dello esaurimento nervoso e, in molte comunità, dell’elevato costo di vite umane dovuto all`HIV/AIDS. Il risultato di tutto ciò è una crisi da carenza d’insegnanti. Si stima che, entro il 2015, nel mondo si potrebbe aver bisogno di circa 35 milioni di nuovi insegnanti nelle scuole elementari, il cui numero è quasi pari a quello degli insegnanti attualmente in servizio in questa categoria. Senza di loro, non si potrebbero realizzare gli Obiettivi del Millennio, stabiliti dai Paesi della Terra, in particolar modo quello di garantire l’istruzione elementare su scala mondiale e quello di sradicare la povertà estrema, per la quale l’istruzione primaria è fondamentale. Tale crisi, largamente inosservata, è spesso accompagnata dall’indifferenza dell’opinione pubblica originata dall’erronea supposizione che chiunque sappia qualcosa sui bambini possa insegnare, e che si possa sempre trovare un gran numero di persone da avviare rapidamente all’insegnamento. Sebbene siamo i responsabili di quattro organismi delle Nazioni Unite che si occupano di questioni riguardanti l’istruzione, possiamo affermare con certezza che, senza una preparazione ed un sostegno adeguati, non potremmo entrare in un’aula ed insegnare in maniera effettiva. Esortiamo ogni comunità a considerare i requisiti minimi che determinano un buon insegnante. Tali requisiti sono stati probabilmente meglio definiti nella Raccomandazione Internazionale sullo Status degli Insegnanti: “l’insegnamento dovrebbe essere considerato una professione; è una forma di servizio pubblico che esige degli insegnanti di provata preparazione e specifiche capacità, acquisite e mantenute mediante studi rigorosi; richiede inoltre un senso di responsabilità, sia personale che collettivo, per assicurare l’educazione ed il benessere dei loro allievi.” Chiediamo a tutti i responsabili nel campo dell’istruzione, impegnati nella pianificazione dei programmi per l’anno accademico, di individuare le necessità in termini di riallo3
cazione delle risorse e supporto pubblico, al fine di assicurare che questo livello minimo di professionalità sia raggiunto dagli attuali insegnanti in tutte le comunità, nonché da quelli futuri. Oggi diciamo grazie a coloro ai quali la società ha affidato il compito più delicato e di maggior responsabilità del mondo. Grazie per la fiducia che nutrite nei confronti dei vostri allievi, i quali portano in classe non solo i loro problemi, ma anche le loro speranze. Sappiamo, per esempio, che le aspettative di successo che nutrite nei confronti delle ragazze danno uno slancio incommensurabile verso la loro piena partecipazione nella società. Grazie per le vostre capacità e per la vostra perseveranza. Grazie per la vostra abilità nel rendere la classe un luogo accogliente e sicuro per tutte le ragazze e tutti i ragazzi, nel tutelare i loro diritti, nell’incoraggiare i loro talenti, nell’alleviare le loro paure, nel costruire in loro un senso di dignità. Grazie per essere al lavoro ogni giorno nonostante le avversità e, in molti casi, le persecuzioni fisiche e politiche. Rendiamo omaggio al vostro coraggio, al vostro impegno e determinazione. Potete essere sicuri che non esiste sostituto alla vostra professione, la quale merita il rispetto e il supporto di ognuno di noi. Non c’è alcun dubbio: il nostro futuro dipende da Voi. http://www.onuitalia.it/frames/frame0.html
L'allarme del super-consulente
Tra 50 anni gli insegnanti spariranno
BOLOGNA - Norberto Bottani ha lavorato venti anni all´OCSE, è stato consulente super partes per Berlinguer e per la Moratti. Per il Mulino ha pubblicato "Insegnanti al timone?". Ora dirige un centro studi a Ginevra, si occupa di sistemi scolastici e di numeri. Perché la questione per lui è tutta nei numeri. Perché una questione di numeri e basta? «L´insegnamento non è una vocazione, è un mestiere. Nell´Europa a 25 ci sono 7 milioni di docenti: pensare che ognuno di loro sia una personalità carismatica o che sia colto, equilibrato e dedito, è pura utopia». Un giudizio molto perentorio, che lascia poche illusioni. E come sarà allora l´insegnante del futuro? «Nel 2050 l´insegnante, così come lo conosciamo oggi, sarà estinto. Al suo posto ci saranno probabilmente gruppi di animatori culturali o psicoterapeuti. I luoghi che chiameremo scuole saranno, nel migliore dei casi, centri comunitari del sapere o centri culturali diurni». Prospettiva curiosa, che fa riflettere. Eppure anche il docente del futuro dovrà pur possedere qualche qualità umana e professionale. «Sono molto pessimista. Per far funzionare una massa di persone bisogna che queste siano ubbidienti, che siano seguite e che ricevano direttive chiare. Oggi non esistono più valori condivisi, ma saperi trasversali: dunque conterà solo la capacità di comunicare, e di collaborare insieme. L´insegnante come guida, come l´abbiamo inteso per secoli, si può dire, sarà solo un fantasma del passato». Da Repubblica 27.9.04, in http://www.segnalazioni.blogspot.com/
Il 5 ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale degli Insegnanti.. Il tema per il 2004 è: Insegnanti di qualità per una educazione di qualità.
Forum: “DOVE VA LA SCUOLA?” Il titolo che abbiamo pensato per questo numero del giornalino e per questo FORUM è: “Dove va la scuola?”, ma il pensiero si relaziona a un desiderio più profondo: “la rigenerazione della scuola” in un mondo che cambia. Avremmo voluto realizzare il forum in un incontro diretto di insegnanti e studenti, ma per difficoltà organizzative non è stato possibile. Abbiamo perciò fatto circolare le domande per iscritto. Rispondono i proff. Borghese, Guillot, Sclarandis, Secondo, Villiot. Per capire le difficoltà che sta vivendo la scuola è indispensabile capire le difficoltà del mondo: dove va il mondo, quali sono secondo voi i cambiamenti in atto? Sclarandis: A questa domanda non so rispondere in forma razionale. Essa mi suscita piuttosto delle emozioni. Penso alla strage di Bezlan, che ha aggiunto alla disperata follia del terrorismo un'aggravante simbolica per il bersaglio scelto. Il fatto che in quella regione di confine e di contatto fra popoli una scuola sia saltata in aria costituisce, simbolicamente, un attentato diretto al cuore stesso della civiltà del dialogo, che proprio la scuola, oggi, può e deve preservare. Per questo Bezlan è un macigno per tutti noi. Eppure il mondo non è solo <<inferno>>: le immagini delle due Simone e dei loro amici iracheni, grandi e piccoli, ci evocano quelle di tutti coloro che silenziosamente resistono al senso angoscioso di morte, impotenza e colpa, e ci insegnano, come diceva il Marco Polo di Calvino, a<<cercare e sapere chi e cosa, in mezzo all’inferno non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.>> - Quali sono i compiti che la società assegna alla scuola? Borghese: Mi pare che sempre più la società assegni alla scuola compiti di addestramento mentre dovrebbe assegnarle la funzione di aiutare gli studenti a diventare persone autonome e responsabili. Guillot: credo che, oltre alla conoscenza, la scuola debba formare il cittadino. La società ha più bisogno di teste fatte bene che di teste ben riempite (vedere M. Montagne) Sclarandis: Ho spesso l’impressione che, al di là dell’enfasi retorica posta sulla centralità della scuola nella formazione culturale e professionale, ad essa si chieda soprattutto di svolgere compiti sussidiari, che competono all’assistenza più che all’istruzione e all’educazione. Oggi non c’è, mi sembra, alcun confronto pubblico sul ruolo della scuola in una situazione inedita come l’attuale, in cui si impara non solo in classe ma anche (e qualcuno sostiene di più) navigando in rete. Secondo: Vedi gli art. 2 e 34 della Costituzione italiana. Villiot: Uno dei più gravi problemi della scuola contemporanea è proprio la scarsa chiarezza sui suoi compiti. Le aspettative sociali nei confronti della scuola sono molteplici e spesso in conflitto tra loro, come se nel corso del tempo le varie trasformazioni avessero portato ad una sorta di progressiva stratificazione-sovrapposizione di compiti e funzioni, ancora tutti compresenti: ad esempio si chiede ancora alla scuola di esercitare una certa selezione (più o meno marcata a seconda degli indirizzi e degli istituti) in base alle capacità, al merito, ai risultati, ma contemporaneamente si insiste sulla necessità del recupero e si guarda scandalizzati ai tassi di selezione; ancora, si chiede all'istituzione scolastica di svolgere una funzione di socializzazione, integrazione sociale, ponendo l' accento su valori di tipo formativo e allo stesso tempo si pretende l’acquisizione di elevati livelli di competenza. .. sugli stessi valori di tipo formativo che la scuola dovrebbe trasmettere regna una grande confusione: si può sentire accostare, come se appartenessero allo stesso ordine del discorso, l' educazione alla cittadinanza consapevole e l’educazione stradale, i valori della cultura locale e l'intervento sul disagio giovanile. Le richieste sociali che da più parti vengono poste alla scuola si accavallano senza più alcun tentativo di mediazione, di sintesi che nasca da una proposta culturale seria e meditata Il rischio evidente è quello della dispersione, della perdita di senso, che porta ad una scuola contenitore, o se si preferisce supermarket, che non possiede più alcuna specificità/ruolo sociale chiaramente visibile e riconosciuto Qual è il malessere che oggi affligge la scuola mondiale e quella italiana in particolare? Borghese: Su quelli mondiali non mi pronuncio. Quella italiana è malata di aziendalismo, di superficialità e, quel che è di gran lunga l’aspetto peggiore, dà l’idea che sapere sia acquisizione meccanica di nozioni (vedi test a risposta multipla e cialtronerie analoghe). Giullot: La scuola fa fatica ad essere in fase con la società. I cambiamenti, nel modo di vivere, sono velocissimi e la struttura pesante dell’organizzazione scolastica non tiene il ritmo. Prima, l’alunno aveva soprattutto la scuola per acquisire sapere e conoscenza, non è più così. Sclarandis: Anche se è vero che siamo nell’epoca della globalizzazione non credo sia legittimo pensare la scuola in modo univoco. Una cosa è il modello occidentale di scuola, che ritroviamo nei diversi paesi europei; altra cosa è la scuola della Cina o dell’Arabia Saudita o dell’Uganda, di cui non so proprio nulla. Per quanto riguarda il malessere della scuola italiana (ma la situazione è condivisa da tutta quella occidentale), essa paga lo scarto che si è venuto acuendo nell’ultimo decennio fra il modello di civiltà ereditato dal passato e quello predominante oggi. Le riforme degli ultimi anni hanno appiattito la scuola sull’utilità pratica del sapere necessario nella <<società della conoscenza>>, comportando la messa in forse del compito che la scuola ha svolto finora. Voglio dire che la logica della spendibilità del sapere sul mercato ha ridimensionato il compito della scuola relativo alla formazione culturale, tradizionalmente fondata sulla memoria storica e sul rapporto passato-presente. Non è detto che tale debba rimanere la sua funzione, ma mi piacerebbe che ci fosse una consapevolezza più problematica dei rischi che si corrono rinunciandovi. Lo impone la carica utopica dell’articolo 3 della Costituzione, che ha fondato la scuola pubblica italiana dell’emancipazione e dell’integrazione, in cui gli adulti di questa società sono cresciuti. Dovremmo ripartire di lì per capire cosa oggi possiamo chiedere alla scuola di massa. Ma su questo punto vorrei sentire cosa pensate in proposito voi studenti. Secondo:Si pone obiettivi spesso molto diversi rispetto ad altri settori della società (media, forze economiche, ecc.) 4
Villiot: Questa (opinione esposta al punto precedente, ndr) è anche, a mio avviso, una delle prime cause del malessere che affligge la scuola a livello non solo italiano ma mondiale. Accanto a questa collocherei il fatto che le politiche scolastiche con la crisi del welfare state sono sempre più improntate alla logica del risparmio e della privatizzazione. Nell'ottica neoliberista di riduzione della spesa pubblica e di espansione delle logiche di mercato a tutti i settori della vita individuale e sociale una scuola pubblica efficiente è un servizio dai costi molto elevati che va decisamente ridimensionato. - Nella società in cui viviamo oltre al linguaggio della parola ha un ruolo importante quello della comunicazione visiva e informatica. Che posto hanno questi linguaggi nella scuola? Borghese: Sono molto scettico sulla capacità educativa degli strumenti informatici. Il linguaggio visivo, viceversa, può essere una valida integrazione degli strumenti tradizionali. Guillot: La scuola fa un grosso sforzo per aggiornarsi. Forse non lo fa sempre bene. Non mi sembra che l’informatica sia trascurata nella scuola. Sclarandis: Mentre la cultura europea, che la scuola si affanna a trasmettere, presuppone la lettura e la scrittura, e dunque delle teste programmate per funzionare in modo sequenziale, voi giovani, decisamente più capaci di me e degli adulti a comprendere e utilizzare i linguaggi multimediali, sentite automaticamente più congeniale uno schema di apprendimento di tipo simultaneo, desunto dalla comunicazione visiva in cui siete cresciuti. Rendere compatibili i due modelli è necessario perché la scuola possa assolvere il suo tradizionale mandato sociale: quello di garantire a una società il rapporto fra le generazioni, gettando un ponte fra il passato, il presente e il futuro. Dunque non si tratta di bandire dalle aule i linguaggi visivi e l’informatica. Anzi: essi sono i linguaggi che tutti pratichiamo e di lì dobbiamo partire anche per un atto di rispetto verso noi stessi. Ma la scuola non può accontentarsi di guardare all’oggi, per quanto intrigante, complicato o seducente esso sia. Secondo: Hanno un “posto” in ascesa, ma non vanno idealizzati. Tutti i linguaggi si “complementano”, nessuno escluso. Villiot: Le nuove forme di comunicazione occupano un ruolo decisamente marginale nella scuola. AI di là degli slogan propagandistici di questo o quel ministro in realtà la penetrazione dei nuovi linguaggi nell'universo scolastico è molto lenta e affidata alla buona volontà di alcuni docenti, anche perché la natura di questi linguaggi mal si adatta alla tradizionale organizzazione del lavoro scolastico (la struttura classe, la rigida scansione degli orari, ecc. ). Sarebbe necessaria una maggiore flessibilità di orari1 la possibilità di lavorare con piccoli gruppi, maggiori opportunità di lavoro in comune tra docenti - Cosa vuol dire essere buoni insegnanti? Quali sono secondo voi i requisiti minimi? Borghese: Offrire del sapere un’immagine viva e problematica, essere sempre disposti a imparare dagli studenti, pensare sempre che le conoscenze hanno un senso se trasformano in meglio una persona. Guillot: Il giusto equilibrio tra comprensione degli altri, comunicazione e rigore può dare delle soddisfazioni nel mestiere dell’insegnamento. Per quanto riguarda il giudizio tra buoni e cattivi, lascio ad altri, più competenti di me, il compito di darlo al momento opportuno. Sclarandis: Conoscere bene le discipline che s’insegnano e le metodologie didattiche; essere leali e pretendere la lealtà; sapersi confrontare con gli studenti, senza identificarsi con loro; essere disposti a mettersi in gioco. Secondo: Aiutare gli studenti ad imparare (studiando). Avere uno scopo in sintonia con i colleghi e con i compiti della scuola. Villiot: Essere buoni insegnanti richiede una molteplicità di competenze: una buona preparazione nella propria disciplina, non solo preparazione però, credo sia necessaria una certa dose di passione per la materia che si insegna; inoltre sono indispensabili competenze di tipo relazionale, al centro di questo lavoro in realtà c' è sempre la relazione con gli allievi. Infine penso che sia indispensabile la competenza didattica, la riflessione su come è possibile trasmettere certi contenuti, organizzare il lavoro, strutturare dei percorsi, valutarne l'efficacia - Qual è la critica più grossa che fate alla riforma Moratti? Quale invece l’elemento positivo? Borghese: L’elemento peggiore in un contesto comunque negativo è la riduzione del monte ore e la privatizzazione di fatto. L’elemento positivo (l’unico a mio parere) è l’anticipo a cinque anni. Guillot: La scuola non è un’impresa. Sclarandis: Mi è difficile individuare degli elementi positivi nell’azione di Moratti. Mi infastidiscono l’arroganza della semplificazione sistematica, l’uso strumentale della tradizione umanistica per mascherare un conservatorismo di classe (il doppio canale, la riduzione dell’orario effettivo delle materie di studio, ecc.) e una logica ragioneristica che sacrifica ogni progettualità culturale al calcolo economico e al risparmio. Il ministro dell’Istruzione pare credere davvero poco nella scuola pubblica! Secondo: Allinea gli obiettivi della scuola a quelli delle “lobbies” finanziarie; sfoltisce e raggruppa indirizzi di studio superiore. Villiot: V. punto 1 e 2 : la logica della privatizzazione e la scuola supermarket. La scuola che soddisfa le domande delle famiglie non è più una scuola pubblica, in quanto non risponde più alla società nel suo complesso, a bisogni sociali di natura generale, intorno ai quali si può sviluppare un pubblico confronto di posizioni, di idee, di valori, non è più un potenziale fattore di costruzione della cittadinanza, ma si limita, come qualsiasi produttore/servizio privato a soddisfare esigenze e bisogni parziali, particolari, al cittadino si sostituisce il cliente. In una prospettiva di questo genere non riesco a vedere aspetti positivi . Gazie a proff. che hanno partecipato al FORUM! Caldeggiamo altri interventi, anche di altri Istituti!!! 5
Il mestiere di insegnante Visto dagli studenti di Scienze dell’Educazione “Cosa dire dell’insegnamento a chi è orientato verso questa professione?” elaborato dagli studenti di Scienze dell’Educazione di Ginevra anno scol. 2001/2002) - testo originale: http://www.ordp.vsnet.ch/fr/resonance/2002/fevrier/ FPSE.htm
Capacità di destrezza Per insegnare occorre essere pedagogisti, psicologi, sociologi, educatori, competenti di didattica…. Tutto ciò richiede apertura di spirito e capacità di destrezza tra le discipline . Ma sono necessarie altre competenze. Indispensabile motivazione L'insegnante non avrà mai una lista di comportamenti da adottare in ogni circostanza, ma ciò che può avere disponibile dentro di sè è una motivazione a prova d’urto. Questo non si impara. Il desiderio (di insegnare) o è presente o è assente e può andare e venire nel corso della vita. L’importante è che il docente abbia scelto questo mestiere per amore, per passione… e non solo per i ragazzi in generale... Poi, come si dice…quando amiamo quello che facciamo, lo facciamo bene. Operare sul campo Se occorresse dare qualche consiglio a coloro che desiderano intraprendere la via dell’insegnamento diremmo loro di andare prima di tutto di fare esperienza diretta, per poter valutare meglio le caratteristiche richieste dalla professione. Non bisogna farsi spaventare dalle prime esperienze di supplenza: sono spesso negative. L'insegnante ideale non esiste. Non bisogna illudersi, occorre mettersi in
IL FUTURO DELLA SCUOLA SECONDO L’OCSE E UNA RICERCA FATTA DAI DIRIGENTI SCOLASTICI INGLESI Per l’OCSE il futuro dell’Istituzione Scolastica potrà essere : il tentativo di mantenere lo status quo; il rilancio della scuola … le scuole si rivitalizzeranno intorno ad un’agenda che porrà al centro la funzione cognitiva, una cultura di qualità, la sperimentazione, la diversità e la innovazione… La gestione della conoscenza occupa il primo posto, e la grandissima maggioranza delle scuole diventeranno “organizzazioni di apprendimento”; la de-scolarizzazione. La ricerca inglese invece propone 4 possibili scenari: 1) “Diversificazione nell’erogazione”- le scuole mantengono tutte le loro attuali funzioni, ma perdono il monopolio dell’istruzione, emergono nuovi enti erogatori dei servizi educativi. 2) “La scuola si modernizza ”- le scuole mantengono sia le funzioni esistenti sia il loro monopolio. La riforma dell’istruzione ha esito positivo e le scuole diventano capaci di impartire insegnamenti individualizzati. 3) “La scuola parametro di riferimento per l’apprendimento”le scuole mantengono le loro funzioni educative, ne perdono il monopolio a favore di altre agenzie, ma contemporaneamente assumono la funzione di parametro di riferimento per gli altri enti erogatori dei servizi educativi. 4) “La scuola mediatrice dell’apprendimento”- le scuole mantengono soltanto la funzione di screening, di selezione. L’aula scompare e le scuole assumono il compito di validare i progressi degli studenti e operare come regolatrici e fonti di informazione per i nuovi erogatori dei servizi educativi. Gli scenari non vanno intesi come opzioni separate, ma come una sorta di istantanee di possibili futuri. Mirano a mostrare che i contorni del futuro possono essere mappati, ma che il sentiero non è ancora tracciato. (cfr. www.bdp.it/adi/index.html) 6
testa che non esistono ne il docente né lo studente ideali. L’insegnamento è’ un campo che esige molto da coloro che vi si sono avventurati, che restituisce poco ma non impedisce a chi ci si dedica con passione di trovarvi bellezza e fascino.. Fine delle pagine ingiallite L'insegnante che sfoglia le pagine ingiallite del suo corso non può più esistere. L’insegnante di oggi si trova di fronte a ragazzi frutto di una generazione di immagini, di azione, di ritmo : è impossibile non tenerne conto. Del resto gli studenti in generale hanno accesso ad altre fonti di informazione che non siano la scuola e l’insegnante : la televisione, Internet, i mass media in genere, i giornali e altri mezzi più “tradizionali” . Oggi sono qualità indispensabili la curiosità, l’interesse, la volontà di aggiornare le proprie conoscenze. L’insegnante deve conoscere anche le fonti di informazione sopra citate per aiutare gli studenti a ricercare e a selezionare, ad orientarsi.. L’esperienza Insegnare consiste in gran parte in conoscenze teoriche e in formazione di alto livello ma un aspetto da non sottovalutare è la pratica, che si acquisisce attraverso l’esperienza: una somma di sconfitte e di successi... Avere humour Insegnare è un mestiere serio ma occorre avere capacità umoristica per risolvere alcune situazioni in cui è necessario svincolarsi dal proprio ruolo. Occorre anche mantenere vivo il piacere d’insegnare. Mestiere umanitario L’insegnamento deve essere considerato come un mestiere umanitario esattamente come altre professioni solitamente così definite. Le esigenze sono aumentate Al giorno d’oggi l’insegnamento comprende diverse competenze indispensabili per l’esercizio di questa professione. Di pari passo alle capacità degli allievi di acquisire conoscenze sono aumentate le esigenze in relazione alle competenze dei docenti. Poiché è un mestiere pubblico occorre riadattarlo per avere risposte adeguate alle esigenze dell’istituzione, delle famiglie e degli stessi studenti. Vero desiderio di insegnare Il desiderio di insegnare deve essere reale e non il risultato di una scelta per eliminazioni o a dispetto di una vocazione mancata. Per essere insegnanti è necessario aspettarsi di tutto e sapere che non è tutto bello… L’insegnamento non finisce mai L’insegnamento è un mestiere con il quale non si è mai veramente finito : durante l’anno si svolgono molti incontri con i genitori di ciascun alunno: il tempo dedicato alla correzione dei compiti con la conseguente valutazione; la compilazione delle schede di valutazione è un’attività ugualmente vorace di tempo, senza contare, naturalmente, la preparazione delle lezioni anche di domenica sera. Trasmettere il desiderio di apprendere L'insegnante non deve solo trasmettere dei saperi agli alunni ma anche il desiderio di apprendere e di scoprire da soli. Per giungere a questo obiettivo è assolutamente necessaria una relazione improntata alla fiducia e all’empatia. Tener conto dell’eterogeneità Occorre tener conto del fatto che le classi sono sempre più eterogenee non solo dal punto di vista culturale, ma anche per le competenze degli alunni. Tale situazione obbliga il docente ad essere aperto ad altre culture, ma anche a rendersi capace di adattarsi ad ogni livello di competenza. E’ necessario essere aperti a certe innovazioni, a nuove metodologie didattiche, in sintesi occorre adattarsi al cambiamento, se necessario.
L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA NEI PAESI EUROPEI Vi siete mai chiesti com’è strutturato il sistema scolastico nei diversi paesi Europei? Se la risposta è “No” qui di seguito avete una breve presentazione, un po’ “personalizzata”, della situazione. Com’è vissuto lo studio da ragazzi che, se pur abitando in stati diversi dal nostro, si alzano anch’essi la mattina presto con una sola idea in testa : “la scuola”. Austria: l’obbligo scolastico va dai 6 ai 15 anni. Si va a scuola per 215 giorni all’anno dal lunedì al venerdì. Gli studenti più grandi vanno a scuola a tempo pieno mentre i più piccoli frequentano solo il mattino ( per la serie: “salvate almeno loro”). La scuola secondaria superiore si sceglie a 14 anni, dura dai 4 ai 5 anni e può essere di tipo umanistico, tecnico o pedagogico. Belgio: si frequenta dai 6 ai 18 anni a tempo pieno dal lunedì al venerdì (sabato libero: magra consolazione!) per 182 giorni all’anno. La scuola secondaria inizia a 12 anni e dal secondo anno si può scegliere l’indirizzo di studi (generale, tecnico, artistico o professionale). La scuola si articola in tre bienni. Dopo aver terminato il primo si può scegliere se frequentare gli altri due o studiare solo per un giorno alla settimana e lavorare come apprendista gli altri quattro. Danimarca: l’anno scolastico dura 200 giorni. La scuola superiore è costituita da ginnasio e scuola HF che durano 2 o 3 anni e preparano agli studi universitari; scuole professionali che impegnano 3 anni e predispongono all’università o al lavoro e una “formula mista” della durata di 3 anni in cui lo studio è affiancato a stage lavorativi (non si fanno mancare nulla…) Francia: La scuola è obbligatoria dai 6 ai 16 anni, dal lunedì al sabato a tempo pieno per un totale di 180 giorni. Il liceo, che si inizia a 15 anni, si divide in due indirizzi: liceo generale e tecnologico, che dura 3 anni e termina con il Baccalaurèat (?!?) e liceo professionale, che prevede due bienni e al termine di ciascuno dei due viene conferito un diploma. Germania: si frequenta dai 6 ai 16 anni, dal lunedì al venerdì o al sabato, spesso solo al mattino, per un totale di 188-208 giorni all’anno.Dopo i 14 anni si può proseguire gli studi al ginnasio per quattro anni o in scuole professionali a indirizzo specifico. A 15 o 16 anni si può scegliere di studiare, solo per limitate ore settimanali (e da quando “studiare per poche ore a settimana” è una scelta ufficializzata?), e lavorare tramite tirocini. Grecia: le lezioni durano195 giorni all’anno dal lunedì al venerdì solo al mattino. La scuola secondaria superiore si inizia a 15 anni, successivamente al Gymnasio, e si divide in licei e professionali. I primi danno un’istruzione di tipo generale mentre i secondi preparano, in modo più specifico, al mondo del lavoro. Irlanda: nella scuola primaria vi sono 183 giorni di lezione all’anno, nella scuola secondaria, invece, solo 179. Si frequenta cinque giorni a settimana, generalmente solo al mattino (però…mica male!). la scuola secondaria superiore, chiamata senior cycle, dura due anni, è divisa in tre indirizzi e può essere frequentata dopo il Junior cycle oppure in seguito a un anno preparatorio. Paesi Bassi: la scuola è aperta per 200 giorni all’anno, a tempo pieno dal lunedì al giovedì, il venerdì solo al mattino. La scuola secondaria non si 7
divide in “inferiore” e “superiore” ed è strutturata in tre indirizzi: pre-universitaria, generale e professionale. Polonia: le lezioni si tengono 185 giorni all’anno dal lunedì al venerdì, generalmente al mattino (non si sprecano più di tanto…beati loro!). La scuola superiore si divide in licei e scuole tecniche a cui si aggiungono corsi successivi biennale. Dopo i quali, sostenendo un esame di stato, si riceve il diploma. Regno Unito: si frequenta per 190 giorni dal lunedì al venerdì a tempo pieno. La scuola superiore dura dai 16 ai 18 anni (i due anni più lunghi della loro vita…). Alcuni college offrono un’istruzione generale, altri sono misti (istruzione generale + formazione professionale), altri solo professionali. Spagna: la scuola è obbligatoria dai 6 ai 16 anni. Si studia 180 giorni all’anno nella scuola primaria e 175 nella scuola secondaria, per cinque giorni alla settimana. La scuola secondaria si divide in Bachillerato, che offre studi generali divisi in quattro indirizzi: arte, scienze naturali, umanistica, tecnologia, e Formaciòn profesional especifica, che introduce al mondo del lavoro. Svezia: l’istruzione è obbligatoria dai 7 ai 16 anni, si studia 175 giorni all’anno, dal lunedì al venerdì. Il numero delle ore di lezione aumenta nel corso degli anni (da piccolo ti inducono, con l’inganno, a proseguire verso orari sempre più estenuanti e faticosi: “che geni del male”). La scuola secondaria superiore, chiamata Gymnsieskola (l’inventore doveva avere un po’ di “aranteghino”), ha la durata di tre anni e offre 17 diversi indirizzi (ideale per gli studenti più indecisi…). Ungheria: la scuola è obbligatoria dai 5 ai 18 anni, si studia cinque giorni alla settimana per 185 giorni all’anno. La scuola secondaria superiore non è divisa dall’inferiore, a 14 anni si può scegliere tra proseguire al ginnasio o intraprendere un corso di studi di tipo professionale. Italia: si studia ( che parolone…) per 200 giorni all’anno, a tempo pieno o parziale. La scuola superiore si divide in: licei (mitici…), istituti tecnici e scuole di tipo professionale.
Morale della favola: si possono fare 215 o 185 giorni all’anno, ma li vivrai lo stesso tutti sognando le vacanze; puoi frequentare la scuola per cinque giorni a settimana piuttosto che sei, ma arriverai ugualmente alla fine stremato; puoi viverla tutta di un fiato o alternarla con anni sabbatici e stage lavorativi, ma la odierai lo stesso; puoi dedicarle un articolo aggiungendo note simpatiche e divertenti, ma la gente vi si addormenterà sopra ugualmente… puoi fare di tutto, ma la SCUOLA sarà sempre la SCUOLA… Gioia VA/ginn
SUPPLEMENTO D’ANIMA Dibattito sulla spiritualità (by Irene)
“Il principe”
sfatto d'aver portato a termine il compito, corse a presentarsi dal padre. "Ebbene, figlio mio, com'è andata? Hai fatto ciò che io ti avevo detto?", gli domandò il re. "Sì, padre", rispose il principe. "In tutto il paese si innalzano fortezze imprendibili: nei deserti, sulle montagne, nel profondo delle foreste". Ma il vecchio re, il più potente che la storia abbia mai conosciuto, invece di congratularsi con il figlio per tutti i suoi sforzi, scuoteva la testa come in preda a un forte dispiacere. "Non è questo, figlio mio, che avevo in mente io. Devi tornare indietro e ricominciare", disse. "Le fortezze che tu hai costruito non ti proteggeranno assolutamente in caso di pericolo: tu sarai solo e non per quei muri e quelle pietre potrai sfuggire alle imboscate e alle trappole dei tuoi nemici. Tu devi costruirti dei rifugi nel cuore delle persone oneste e buone. Devi cercare queste persone, e guadagnarti la loro amicizia: soltanto allora saprai dove rifugiarti nei momenti difficili. Là dove un uomo ha un amico sincero, là trova un tetto sotto cui ripararsi". Il principe si rimise in cammino. Non più per i deserti, i dirupi, le foreste selvagge, ma per andare verso la gente, tra loro, per costruire dei rifugi come immaginava suo padre, il vecchio re pieno di saggezza. E questo richiese molti più sforzi e fatiche. Ma il principe non li rimpianse mai. Perché, quando dopo un certo tempo il vecchio sovrano si spense e lasciò questo mondo, il principe non aveva più nesPortatemi Dio sun nemico da temere.
C'era una volta un sovrano potente. Sapeva che il numero dei giorni che gli restavano da vivere diminuiva inesorabilmente. Che cosa sarebbe diventato il suo bell'impero, quando sarebbe stato costretto ad abbandonarlo con tutti i nemici che lo circondavano da ogni lato? Che avrebbe potuto fare il giovane principe, quel figlio troppo giovane e inesperto che il sovrano aveva avuto, ahimè, in tarda età? Dove poteva rifugiarsi? Chi lo avrebbe protetto? Questi pensieri tormentavano il vecchio re, tanto che un giorno disse al principe: "Figlio mio, io non regnerò più per molto tempo e ignoro ciò che accadrà dopo la mia morte. Ci sono molti nemici intorno al trono. Ho tanta paura per l'impero che ho costruito e anche per te. Morirei tranquillo se sapessi che hai un rifugio sicuro che ti protegga in caso di pericolo. Per questo ti consiglio di andare per il regno e di costruire fortezze in tutti gli angoli possibili, per tutti i confini del paese". Obbediente, il giovane si mise immediatamente in cammino. Percorse tutto il Paese, per monti e per valli, e dove trovava il posto conveniente faceva costruire grandi fortezze solide e imponenti. Le fortezze sorsero nelle profondità delle foreste, nelle valli più nascoste, sulla sommità delle colline, nei deserti, in riva ai fiumi e sui fianchi delle montagne. Questo costò molto denaro, ma il principe non badava a spese: erano in gioco la sua vita e il suo trono. Dopo un certo tempo, il giovane ritornò nel palazzo del re suo padre. Stanco, dimagrito, ma soddi-
http://www.didaweb.net/ fuoriregistro/documenti/principe. htm
Norberto Bobbio
“Detesto i fanatici con tutta l’anima”
Confessione del grande filosofo laico prima della sua morte Per capire tutto quello che avrei voluto capire, e mi sono sforzato di capire, ormai è troppo tardi. Ho dedicato gran parte della mia lunga vita a leggere e a studiare un'infinità di libri e di carte, utilizzando anche i più piccoli spazi di una giornata, sin da giovane per "non perdere tempo" (una vera e propria mania, come mi è stato spesso scherzosamente rimproverato dai miei amici che mi conoscono bene). Ora sono giunto alla tranquilla coscienza di essere arrivato soltanto ai piedi dell'albero della conoscenza. Non ho tratto le soddisfazioni più durature della mia vita dai frutti del mio lavoro, nonostante gli onori, i premi, i pubblici riconoscimenti ricevuti, graditi ma non ambiti e non richiesti.
Le ho tratte dalla mia vita di relazione, dai maestri che mi hanno educato, dalle persone che ho amato e mi hanno amato, da tutti coloro che mi sono sempre stati vicini e ora mi accompagnano nell'ultimo tratto di strada. Dalla osservazione della irriducibilità delle credenze ultime ho tratto la più grande lezione della mia vita. Ho imparato a rispettare le idee altrui, ad arrestarmi davanti al segreto di ogni coscienza, a capire prima di discutere, a discutere prima di condannare. E poiché sono in vena di confessioni, ne faccio ancora una, forse superflua: detesto i fanatici con tutta l'anima. Norberto Bobbio
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Metteteci Dio sul banco degli imputati metteteci Dio e giudicate anche lui con noi e difendetelo voi buoni cristiani Portatemi Dio lo voglio vedere portatemi Dio gli devo parlare gli voglio raccontare di una vita che ho vissuto e che non ho capito a cosa è servito che cos'è cambiato anzi adesso cosa ho guadagnato adesso voglio esser pagato Portatemi Dio Vasco Rossi
Concorso “La Stam pa SCHOOL MAGAZINE L’arte del copiare “Copiare? Un diritto troppo spesso calpestato”. Recita così lo slogan di un sito (http://web.infinito.it/utenti/v/ vescica/copiare.htm) tutto dedicato a chi durante i compiti in classe preferisce fare collo da giraffa e sbirciare il compito del vicino di banco piuttosto che concentrarsi e tirare fuori, come diceva la maestra, “la farina del proprio sacco”. Oltre ai mille metodi per farla franca (siamo sì o no un popolo di inventori?) sul sito si elencano i modi per imbonire il secchione, “vera colonna portante della copiatura”. E poiché la tangente è troppo dispendiosa, si suggeriscono passaggi in motorino, lezioni di biliardo (si sa, il secchione è un imbranato cronico), amiche della sorella da presentargli per una serata al cinema e via così. Ma ricordatevi: non usate le maniere forti. Secchione spaventato, compito sballato. Criminali a scuola Vi hanno mai beccati a copiare? Una tiratina d’orecchie, una nota sul diario o, nel peggiore dei casi, il compito ritirato a metà e niente di più. In Italia ce la caviamo così. Gli americani sono un po’ meno fortunati. Per loro copiare è quasi un peccato mortale. Per una sbirciatina al compito del vicino di banco si viene immediatamente cacciati dalla scuola con una nota di demerito sul proprio curriculum. Eh sì, perché, dicono oltreoceano, si inizia così e poi ci si porta dietro per tutta la vita questa voglia di scorciatoie e di soluzioni illecite. Copioni uguale futuri criminali? Quasi. Da noi, invece, chi sbircia è furbo e più si eludono i controlli, più si è fighi... Che abbiano ragione loro? http://news2000.libero.it/ editoriali/2640.jhtml
Aiutavano gli alunni, condannati 9 insegnanti Condannati a pene dai nove ai ventuno mesi di reclusione nove docenti dell'Istituto Cattaneo di Roma. L'accusa è quella di aver annotato sui registri interrogazioni mai svolte e presenze inesistenti di alunni delle loro classi. Agli imputati, cui è stata concessa la sospensione condizionale della pena, è stato riconosciuto il reato di falso aggravato e continuato.
Il Messaggero13/10/2004 http://news2000.libero.it/ index_madavvero_news.jhtml?
per l’Euro
IL LICEO PORPORATO E L’EUROPA
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Nel nostro Istituto partecipano al concorso de LA STAMPA alcune classi del Sociale coordinate dalla prof.sa Corrias Barbara Spinelli, l’editorialista della “Stampa”, ha dato inizio al secondo ciclo del concorso, parlando dell’Unione Europea al Teatro Nuovo di Torino, lunedì 18 ottobre 2004, di fronte a 1200 docenti e studenti. Accanto alla giornalista sono intervenuti il direttore del quotidiano Marcello Sorgi, Alberto Sinigaglia, Piero Bianucci e Lorenzo Caselli. Barbara Spinelli ha esordito affermando che l’UE è una realtà che ancora non esiste. Secondo la giornalista bisogna “ricominciare dalla filologia”, ossia dall’amore e dal rispetto della parola cancellando tutti quei termini “malati che vanno disinfettati”. La prima parola “malata” è proprio Europa, perché essa esiste solo in alcuni settori come l’agricoltura, la concorrenza e il mercato, ma non esiste nell’opinione pubblica in quanto priva di significati coinvolgenti. Altri termini da “disinfettare” sono burocrazia e tecnocrazia dietro ai quali si nasconde il sospetto che si vogliano sopprimere i poteri nazionali e regionali. Si tratta di accuse fuorvianti e menzognere, perché l’Unione Europea rafforzerà i poteri regionali “restituendo sovranità a chi l’ha smarrita”. Un altro argomento sviluppato dall’editorialista Spinelli è l’ingresso della Turchia nell’Unione, che approfondiamo nell’articolo seguente. Onda d’urto darà spazio nei prossimi numeri all’intervento delle classi coinvolte nel concorso e alle informazioni sulla nuova Costituzione Europea, in quanto porterà dei cambiamenti alla vita di tutti, in particolare di noi giovani.
L’INGRESSO DELLA TURCHIA NELL’UE Le opinioni nel nostro Paese Uno degli argomenti affrontati da Barbara Spinelli è stato l’ingresso della Turchia in Europa. A suo parere questo “accrescerebbe il peso strategico del nostro continente”; tuttavia ciò comporterebbe principalmente due disagi: il “disagio culturale-religioso” e il “disagio” riferito alla Costituzione Europea appena approvata, che impedisce di accogliere la Turchia così com’è. Il primo può essere superato con “argomentazioni razionali convincenti” e facendo sì che le popolazioni occidentali capiscano che la religione islamica ha fatto parte dell’Europa del passato e continuerà ad esserci nel futuro. Sono già 20 milioni i musulmani nell’UE e accogliere l’Islam moderato della Turchia farebbe cadere una volta per tutte l’etichetta di scontro di civiltà e di guerra di religione tra il mondo ebraico-cristiano e musulmano. Il secondo disagio è invece più complicato da risolvere in quanto, se l’UE non fa sì che i suoi stati rinuncino ad una porzione di sovranità a favore di una più forte unità politica, la Turchia a causa della sua sovrappopolazione rischierebbe di stroncare sul nascere l’Europa come potenza Dunque l’ingresso della Turchia è possibile e vantaggioso – secondo la Spinelli – a patto che si migliori radicalmente la Costituzione appena approvata. La Lega di Umberto Bossi la pensa diversamente. Attraverso il suo presidente afferma che sull’ingresso della Turchia nell’UE bisognerebbe indire un referendum per dar voce alla gente. Il vicepresidente Federico Bricolo aggiunge che questo paese è “geograficamente e culturalmente lontanissimo dall’Europa”. Toccherà al ministro della giustizia Castelli, pure lui leghista, presentare la richiesta al Consiglio dei ministri. Su “La Stampa” il giornalista Maurizio Caprara fa notare che il referendum che la Lega vorrebbe ha un punto debole, poiché in Italia non è possibile indirlo senza aver prima cambiato la Costituzione. Sul “Corriere della sera” Sergio Romano afferma che la Lega è l’unica rappresentante di coloro che si oppongono all’entrata della Turchia in UE. Sostiene che sarà difficile contrastare i “seguaci di Bossi” in quanto la questione turca è stata male impostata. Nonostante questo la Turchia è un paese che si sta riformando secondo il modello occidentale e impedire il suo accesso all’UE potrebbe essere considerato un gesto anti-islamico. Inoltre la Turchia sarebbe ricacciata nel Medio Oriente e questo sarebbe un “regalo al fondamentalismo islamico”. Barbara, Ilaria, Silvia e Roberta VA Soc 9
UN CAMPIONE TRA NOI Abbiamo scoperto tra i nostri compagni un giocatore di Curling, lo sport “misterioso” le cui gare delle Olimpiadi 2006 si svolgeranno al Palazzetto del ghiaccio di Pinerolo Ci sono quattro giocatori che, a turno e alternativaNome e classe: Julien Genre e fre- mente agli avversari, effettuano due tiri ciascuno. Chi, come me, è uno Skip (cioè il capitano) ha un ruoquento la 2BL. lo importante, perché ha il compito di decidere le straChe sport pratitegie di gioco. chi? Gioco a Curling Sono necessarie delle qualità particolari? Bisogna essere calmi ed avere equilibrio, in modo da da 3 anni. saper mettere in pratica le strategie, ma, a parte questo, Come hai conoè uno sport adatto a tutti, anche perché non richiede sciuto questa disciplina sportiva? una grande preparazione fisica. E poi non è violento, né di contatto: il rischio più grande che si può correre L’ho “scoperta” è di procurarsi uno stiramento durante il lancio dello durante un allenaStone!! mento di Hockey. È uno sport poco Quanto tempo dedichi all’allenamento? A dire il vero per ora non mi alleno, perché l’impianto conosciuto. Puoi a Pinerolo è ancora in fase di costruzione. Comunque spiegarci come mi tengo in forma con l’Hockey che pratico ormai da funziona? Quali sono le regole fondamentali? Le regole ovviamente sono molte, ma una persona che 10 anni e che considero il mio sport principale. conosce almeno un po’ le regole del gioco delle Bocce Per un breve periodo hai fatto parte della nazionacapisce al volo anche il curling. le? Prima di tutto c’è lo Stone che è una pietra (fatta di un Sì, ho partecipato ad uno stage della nazionale italiana Juniores che comprende ragazzi dai particolare tipo di granito che proCURLING 16 ai 18 anni. È stata una bellissima viene esclusivamente da un’isola Nato in Scozia nella prima metà del 1500 esperienza e sono stato fortunato a della Scozia) che deve essere fatta scivolare sul ghiaccio. Lo Stone de- il curling è un gioco a squadre che si pra- farne parte visto che non ho ancora tica su un campo ghiacciato ed è prevave raggiungere il centro del campo, lentemente diffuso nel Regno Unito, in compiuto 16 anni…! cioè la House (che ha lo stesso ruo- Svizzera e in Canada. Consiste nel lan- È uno sport invernale e, come tutciare dei blocchi di pietra dotati di manico ti sappiamo, le nostre valli sono lo del Boccino nelle Bocce). Per in modo che scivolino con estrema precifarlo si accompagna il tiro scaldansione fino ad arrestarsi sul bersaglio dise- proiettate verso le Olimpiadi 200do il ghiaccio davanti alla traiettoria gnato sul ghiaccio. 6. Che progetti hai in merito? Nel 2006 il torneo di curling si svolgerà Ammetto che mi piacerebbe molto dello Stone con delle particolari nel palazzo del ghiaccio ristrutturato di partecipare, ma purtroppo, vedendo scope per renderlo più veloce. Pinerolo. Il nuovo impianto potrà ospitare il livello di preparazione della NaLa squadra con il maggior numero 3.500 spettatori. Per saperne di più: http://www.torino2006. zionale Juniores, non penso di avere di Stone nella House vince. org/sport/content.php?idm=100029 molte possibilità… Bisogna però fare attenzione a non lanciarli troppo forte perché se suBeh, ti facciamo gli auguri! Seperano la Hogline, una linea fondamentale del campo, condo te questo sport potrebbe avere successo tra i il tiro viene annullato. giovani se fosse più pubblicizzato? Generalmente uno sport per essere apprezzato deve Inoltre non si devono toccare con i propri Stone quelli anche essere divertente da vedere. È la prima cosa che avversari, rischiando così di avvicinarli alla House e ti spinge a voler provare. Purtroppo devo ammettere quindi di regalare dei punti all’altra squadra. Osservando il campo si nota che ci sono due House; in che il Curling da questo punto di vista è un po’ carente. Io per priquesto modo si può tirare lo Stone senza doverlo rimo, quando non giocavo ancora, portare dall’altra parte del campo. mi annoiavo molto ad assistere Da quante persone è composta la squadra? alle partite. Se però si prova si scopre che può essere molto divertente! Sara2BL Il campo di gara chiamato “The SHEET”
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TEST “CHI SONO IO?” E' un giochino abbastanza curioso. Bello! Fallo per te stesso. Ed invialo ai tuoi amici. Le risposte servono per sapere chi sei tu adesso, non chi eri nel passato! Munisciti di carta e penna. Questa è una prova reale, usata nei Dipartimenti di Gestione del Personale di molte aziende. Sono solo 10 domande semplici: allora prendi carta e penna e segna le risposte. Pronto? Via! 1 - Quando ti senti meglio? a - al mattino; PER IL CALCOLO DEI PUNb - nel pomeriggio; TI DEL TEST A PAG. 21 c - la sera.
a - disteso sulla sua schiena; b - disteso a pancia in giù; c - di fianco, leggermente piegato; d - con la testa su un braccio; e - con la testa sotto le lenzuola.
2 - Normalmente cammini: a - abbastanza rapido con passi lunghi; b - abbastanza rapido, con passi corti, rapidi; c - non tanto veloce, con la testa alta e guardando la gente in faccia; d - non tanto veloce guardando per terra; e - adagio.
Adesso fai la somma di tutti punti.
3 - Nel parlare con la gente: a - mantieni la braccia incrociate; b - tieni le mani con le dita incrociate; c - tieni una o ambedue le mani sui fianchi; d - tocchi o spingi la persona con cui sta parlando; e - giochi col l'orecchio, ti tocchi il mento o i capelli.
DA 51 A 60 PUNTI Gli altri ti vedono come una personalità eccitante, molto volatile, abbastanza impulsivo, leader naturale, uno per cui è facile prendere decisioni anche se non sempre sono corrette. Gli altri ti vedono audace e avventuriero, uno che prova e fa tentativi per qualunque cosa, uno che rischia e gode le avventure. Gli altri si divertono stando in tua compagnia per l'eccitazione che si irradia da te.
4- Per rilassarsi ti siedi con: a - le gambe piegate, dritte e unite; b - le gambe incrociate; c - le gambe stese; d - con una gamba piegata sotto di te.
10- Frequentemente sogni di: a - stare cadendo; b - lottare senza sforzi; c - cercare qualcosa o qualcuno; d - volare o galleggiare; e - normalmente non sogni; f - i tuoi sogni sono sempre gradevoli.
Punti PIU' DI 60 PUNTI Gli altri ti vedono come qualcuno da "gestire e trattare con cura". Altri ti vedono come un frivolo, egoista, del tipo molto dominante. Altri possono ammirarti e desiderare di diventare come te, ma non si fidano di te e dubitano di entrare in confidenza.
DA 41 A 50 PUNTI Gli altri ti vedono come una persona fresca, viva, incantevole, divertente, pratica e sempre interessante; uno che sta costantemente al centro dell'attenzione ma sufficientemente equilibrato da non farsi montarela testa. Gli altri ti 5 - Quando qualcosa veramente ti diverte reagisci con: vedono anche amabile, riflessivo e comprensivo; uno che a - una gran risata, apprezzabile; li fa divertire sempre e li aiuta. b - una risata, ma non molto forte; DA 31 A 40 PUNTI c - un sorriso silenzioso; Gli altri ti vedono sensato, attento e pratico. d - un sorrisino timido. Loro ti vedono come uno capace, dotato, talentoso però 6 - Quando vai ad una festa o ad una riunione sociale: modesto. Non uno che si fa amici troppo in fretta però. a - fai un ingresso forte per farti notare da tutti; Sei uno che è fedele agli amici che si fa, e che spera nelb - fai un ingresso silenzioso cercando qualcuno che la stessa fedeltà! Coloro che pensano di conoscerti veraconosci; mente, comprendono che è lungo il periodo per entrare in c - fai un ingresso il più tranquillo possibile per passare confidenza con te, e ugualmente lungo il tempo per recuinosservato. perare nel caso la tua fiducia venisse defraudata.
7- Stai lavorando molto duro, concentrandoti, e ti interrompono. Tu: a - dai il benvenuto, e ti prendi una pausa; b - ti senti molto irritato; c - vari tra questi due estremi. 8 - Quali dei seguenti colori ti piacciono di più? a - rosso o arancione; b - nero; c - giallo o blu chiaro; d - verde; e - blu scuro o porpora; f - bianco; g - marrone o grigio. 9 - Quando sei a letto, poco prima di dormire, rimani: 12 12
DA 21 A 30 PUNTI I tuoi amici ti vedono come uno che si impegna ed è esigente. Loro ti vedono come uno molto cauto, un lavoratore lento e fermo! Veramente li sorprenderebbe se a volte avessi fatto impulsivamente qualcosa, visto che credono che tu analizzi tutto accuratamente da ogni angolo e solo dopo decida cosa fare. AL DI SOTTO DI 21 PUNTI Le persone pensano che tu sia timido, nervoso, indeciso, uno che si deve accompagnare a qualcun altro per prendere le decisioni; uno che desidera di non aver niente a che fare con niente e nessuno. Loro ti vedono angosciato, uno che sempre vede problemi che non esistono. Alcuni pensano che tu sia noioso, solo chi ti conosce bene sa che non è così!
ADOZIONI A DISTANZA Un progetto per la vita del Liceo Porporato Come ogni anno vi vogliamo ricordare l’impegno con le adozioni a distanza, che quest’anno diventa un vero e proprio progetto del nostro Liceo, con un specifica voce nel bilancio d’istituto. Le adozioni avvengono in Bangladesh tramite l’associazione Rishilpi, che opera direttamente sul posto. L’adozione a distanza è un modo per aiutare un bambino a crescere, nutrirsi, vestirsi ed andare a scuola senza però strapparlo via dalla sua famiglia e dalla sua terra d’origine. I genitori adottivi mandano al proprio bambino una quota annuale pari a 160 €, con la quale vengono pagati: la retta scolastica, i libri di testo, la cancelleria, la divisa scolastica e l’abbigliamento per il bambino e in più viene sostenuta economicamente tutta la famiglia, con l’acquisto dei beni di prima necessità, ma anche di beni utili alla casa. Inoltre con i soldi delle adozioni sono pagati gli insegnanti e stipendiati due medici. Il Bangladesh è uno dei paesi più poveri del mondo; il tasso di alfabetizzazione raggiunge appena il 64% di tutta la popolazione. La stragrande maggioranza dei bambini frequenta le scuole elementari, di questi il 60% abbandona la scuola tra la 1^ e la 2^ elementare, il 30% tra la 2^ e la 5^ e solo il 10% completa le scuole elementari. Le cause di questo abbandono sono molteplici: la povertà (molti bambini vengono mandati a lavorare per sostenere la famiglia); l’ignoranza (molte famiglie sottovalutano l’importanza della scuola); i lavori in casa (soprattutto le bambine vengono sfruttate per i
Decalogo della mondialità
lavori domestici); la scarsità di insegnanti e di strutture (la media è un insegnante ogni 60 bambini); la distanza casa/scuola. Inoltre bisogna aggiungere lo sfruttamento del lavoro minorile e la denutrizione. Il 70% dei bambini sono denutriti o alimentati in maniera non corretta e malattie banali come la diarrea possono essere fatali. Chi soffre di più in questa situazione sono le bambine, che vengono utilizzate nei lavori domestici e date in spose in giovanissima età. I matrimoni precoci sono una grossa piaga: bambine tra i 10 e i 12 anni vengono date in spose a uomini scelti dalla famiglia, con gravidanze precoci che possono portare danni irrimediabili. Per combattere questo fenomeno la Rishilpi ha adottato il progetto “Amar Sonar Poribar” (la mia famiglia adorata). Le famiglie con bambine di età compresa tra i 10 e i 12 anni vengono invitate a degli incontri mensili in cui si discute del problema. Inoltre le famiglie versano simbolicamente, in una cassa comune, 10 take (50 take, moneta bengalese, fanno 1 €) a fronte delle quali la Rishilpi ne versa 100: questi soldi andranno a formare la dote della ragazza. Se però la ragazza si sposa prima dei 18 anni perde la dote. Questo progetto ha già riscontrato buoni risultati e le iscrizioni stanno aumentando. Le adozioni contribuiscono a migliorare queste pessime condizioni di vita. All’interno del Porporato è attivo un gruppo che si occupa delle adozioni e al quale tutti possono accedere, il Gruppo Bangladesh. L’adozione a distanza è per noi un piccolo gesto, ma per chi lo riceve è una gioia estrema! E allora perché non farlo e cambiare così il destino di un bambino?! Jessica 3^D/S. P.S. Per informazioni fate riferimento a me, ai proff. Denanni e Coniglio, a Chiara Turinetto 4 BL.
Anche noi vogliamo organizzare un
1. Io sono parte di un tutto e non isola/isolato. volo charter per il Bangladesh, come 2. Il mondo non ruota attorno alla mia patria, hanno fatto i Licei Mamiani, Tasso, ma è comunità di popoli. Virgilio e Visconti di Roma con il 3. Le differenze non sono pericoli, ma valori/ sindaco Veltroni per il Mozambico. Perché loro sì e noi no??? risorse/diritti da comporre in convivialità. 4. La solidarietà in tutte le sue forme è un imperativo, senza di essa continueremo ad essere "tribali". 5. La dichiarazione dei diritti umani è e dev’essere universale e attingere i più poveri, gli esclusi, le vittime dell’ingiustizia… 6. Il nostro tempo ha bisogno di una cultura della pace, come superamento di ogni razzismo, colonialismo, intolleranza. 7. Il dialogo Nord-Sud ci interpella come individui e come nazione. 8. I mass media devono dare pari opportunità agli abitanti del pianeta che essi resero "villaggio globale". 9. Le chiese si incontrano nell’ecumenismo; le religioni nel dialogo religioso. 10. La natura e l’ambiente sono l’eredità che abbiamo ricevuto e dobbiamo trasmetterli sani ai nostri figli
Dalla rivista Cem/Mondialità
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DIZIONARIO INGLESE - PIEMONTESE EDIZIONE 2004 VAN-COOL-POST : vai a quel paese WHO-REND: orrido, disgustoso TO-SCAN: sigaro italiano THESE-COWS : scalzo THE-CHEESE : deciso TEN : prendi, agguanta SUN-CROW : cavolo/i STACK: stuzzicadenti SPIRIT-WALL : spirituale SINCE-CENT: cinquecento SERVE-I : selvaggio SEVEN-ME, TWENTY? : se vengo io, vieni anche tu? LOOM-AN-COOL-POST: ce l'abbiamo in quel posto REEVE-AT: chiodo ribattuto RANCH-IN : avaro Margherita 1ACL
RECENSIONE dei FILM di NOVEMBRE/DIC. Eccovi le recensioni dei film che vi saranno proposti al cineforum rispettivamente l’8 Novembre e il 13 Dicembre 2004, nell’aula audiovisivi, all’una del pomeriggio. Speriamo che questi brevi testi vi invoglino a venire numerosi. Dopo aver assistito alle proiezioni gradiremmo molto (anche se ovviamente non è obbligatorio) che mandaste alla redazione (Michele, 2aCl, o prof Denanni) dei brevi commenti con le vostre impressioni positive o negative sui film… Fragole e sangue Il film, che secondo me è uno dei più poetici mai girati, parla dell’occupazione dell’università di Berkeley da parte degli studenti, al fine di opporsi alla trasformazione di una zona riservata alla gente di colore in un campo di addestramento per l’esercito (è il tempo della guerra in Vietnam). Più che la storia di quell’avvenimento, però, “Fragole e sangue” è la storia di due giovani ragazzi (Simon e Linda) che si avvicinano allo sciopero per motivi completamente diversi: Simon fa parte della squadra studentesca di canottaggio e si allena duro, ma considera tutti gli altri aspetti della vita poco più che un gioco; Linda è invece ben più convinta della fondatezza della protesta, ma allo stesso tempo è attratta dalla leggerezza con cui il compagno affronta la vita. I due pian piano impareranno a conoscersi e a confrontarsi, arricchendosi reciprocamente grazie a questo loro rapporto di amore-amicizia. Sullo sfondo la contestazione, gli scontri con la polizia, gli arresti e l’ironia di una generazione che sa di essere sola contro tutti, ma che è sicura di stare dalla parte del giusto. Il film è godibilissimo, descrive temi importanti senza essere pedante ed accosta bellissime inquadrature, spensierate e allo stesso tempo originali nei loro movimenti circolari, a una colonna sonora straordinariamente poetica e suggestiva, che va da Neil Young a Thunderclap Newman. Il finale drammatico, però, arriva come un pugno nello stomaco, sancendo la fine dell’età dell’innocenza sotto i colpi dei manganelli. Il favoloso mondo di Amelie E’ un film stranissimo, una favola metropolitana ambientata in una Parigi dei giorni nostri che pare dipinta, una storia che si circonda di un’aura atemporale e magica. Amelie, ragazza chiusa in un suo mondo separato da quello reale, decide di dedicarsi a ridare la speranza a tutti coloro che l’hanno perduta, a tutti i reietti e alle vittime che abitano come lei a Montmartre.. è questa la parte più divertente del film: sono ad esempio molto divertenti le scene in cui vendica l’oppressione di un garzone frustrato facendo brutti scherzi al principale. Durante questa sua “crociata” a favore dei perdenti, che comunque è sempre descritta senza sentimentalismi e in chiave molto originale e umoristica, Amelie conosce un ragazzo che, come lei, si trova un po’ su un’altra lunghezza d’onda rispetto al mondo. Dopo alterne vicende e vari pasticci, dovuti soprattutto alla timidezza di lei, i due riusciranno ad innamorarsi e, pur non perdendo la loro innocenza, riusciranno in qualche modo ad uscire dal loro guscio. “Il favoloso mondo di Amelie” è un film che, normalmente, o si ama o si odia. Siamo sicuramente davanti ad un disinteressato tributo alla fantasia, un elogio della diversità e della tolleranza; l’innocenza, la dolcezza e il surrealismo che pervadono tutto il film, però, possono alla lunga essere fastidiosi nella loro correttezza estrema. Insomma: dovendo scegliere per forza, forse opterei per un film di Tarantino, trasgressivo, disilluso e scorretto, piuttosto che per un’opera come questa, estrema espressione dei buoni sentimenti. E’ anche vero, però, che il cinema non dev’essere per forza rivoluzionario e cinico per colpire ed entrare (a buon diritto) nel cuore della gente; e di tanto in tanto, tutto sommato, una favola moderna non può che fare bene. Michele, 2ACl 14
CINEFORUM D’ISTITUTO Quest’anno la redazione del giornalino scolastico ha organizzato un cineforum gratuito e aperto a tutti, che avrà luogo nell'AULA AUDIOVISIVI, con la visione di un film al mese da Ottobre a Maggio, ogni secondo lunedì del mese dalle ore 13 alle 15,30 c.a. Con l'eccezione del primo, tutti i film saranno presentati e commentati su "Onda d'urto". Ecco il programma: La venticinquesima ora (Spike Lee) La storia affascinante di un uomo che, prima di andare in galera, cerca di trovare delle risposte alle sue paure e di riallacciare i rapporti con la sua vita di un tempo, pur non riuscendo a uscire dalla strada che ha imboccato (11.10.04) Fregole e sangue (Stuart Hagman) II percorso di due ragazzi (uno più svogliato, l'altra più attivista ma anche più ingenua) attraverso la contestazione universitaria del '68, con i suoi ideali e le sue contraddizioni (8.11.04) II favoloso mondo di Amelie (Jean-Pierre Jeunet) Uno stranissimo film, che parla di altruismo, paure e difficoltà, visto in chiave fantastica attraverso gli occhi di una ragazza francese (13.12.04) Pulp Fiction (Quentin Tarantino) Un coltello nella piaga della società americana e delle sue violente contraddizioni, un noir cinico e ironico che ha cambiato la storia del cinema. Ave Taranti noooo!! (10.1.05) Casablanca (Michael Curtiz) Una grande storia di spionaggio, amore, amicizia e guerra. Sarà anche un film in bianco e nero, ma fidatevi: ne vale la pena! (14.2.05) Full Metal Jacket (Stanley Kubrick) Un grandissimo film non solo di guerra, che si apre ad un'analisi della violenza dell'ambiente militare e dell'ipocrisia del conflitto in Vietnam. Vero e proprio capolavoro che, data la presente situazione internazionale, torna ad essere quanto mai attuale (14.3.05) Johnny stecchino (Roberto Benigni) Tutta la comicità e l'estro di Benigni sono riassunti in questo film, in cui un timido guidatore di autobus si trova alle prese con un suo sosia, capo mafioso braccato dai suoi avversari (11.4.05) Bowling for Columbine (Michael Moore) Una serrata critica alla legazione delle armi negli USA, che prende spunto dal massacro avvenuto al Columbine. Un film molto intelligente, triste, ma allo stesso tempo agguerrito e ironico (9.5.05)
8. Quanti animali per ogni sesso Mosè portò con sè sull'Arca? a) 1 b 2 c) 3 d) Non ha senso
1. Se la pronuncio -giusta- è sbagliata; se la pronuncio -sbagliata- è giusta. Che parola è? a) Giusta b) Sbagliata c) Non ha senso
9. Oltre che negli USA, hanno il 4 Luglio anche in Inghilterra? a) Sì b) No
Siti da scoprire
3. Un’anziana barista di Potenza voleva pescare razze con la lenza, ma la razza tardava ad abboccare, e lei ormai zuppa gettò lo zaino in mare, dicendo -O mi trasferisco a Zanzibar, o cerco di pescare un vino abboccato al bar-. Quante Z ci sono in questa frase? a) 1 b) 2 c) 11 d) 13 4. a) b) c)
Quante volte puoi sottrarre 1 da 100? 1 99 100
5. Quanti erano i continenti prima che venisse scoperta l’America? a) 4 b) 5 c) 6 6. E' legale per un uomo italiano sposare la sorella della propria vedova? (aiutino: funziona come in Olanda) a) Sì b) No 7.
10. Quanti compleanni ha un uomo medio? a) 1 b) tra 20 e 30 c) oltre 45 Soluzioni: 1. b; 2. c; 3. a; 4. a; 5. b; 6. b (perché è morto); 7. c; 8. d; 9. a; 10. a;
2. Tutto ciò che la signora Rossana Rossi possiede è di colore rosso. Vive in un bungalow rosso, con sedie rosse, tavolini rossi, poltrone e divani rossi. La pareti, il soffitto e il pavimento sono rossi. Anche il televisore, il telefono e la cucina sono rossi. Di che colore saranno le scale di casa sua? a) Rosse b) Gialle c) Non ha senso
Dividi 30 per 1/2 e aggiungi 10. Quanto fa?
a) 25 b) 40 c) 70
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www.filmup.com: si tratta di un sito molto accurato ed esteso su tutto ciò che riguarda il cinema. Non solo è in grado di fornire informazioni (registi, attori, ecc) su una grandissima quantità di film, ma dispone anche di una serie di recensioni fatte non solo dai gestori del sito, ma anche dai visitatori. È quindi possibile sia dire la propria opinione, sia consultare il parere di altri dieci persone su un film che magari non abbiamo ancora visto. Inoltre sono riportati i poster, le colonne sonore e perfino i trailer dei film. Questa è la parte più originale del sito: anche se molti di essi, per motivi oscuri, non si riescono a visualizzare, è comunque possibile vedere (senza bisogno di scaricare nessun file o programma, con l'unica condizione di avere una linea ADSL) decine di trailer, di opere vecchie e nuove. A tutto questo si aggiungono le stesure dette conferenza stampa dei "big" cinematografici, le loro interviste e le prossime uscite nelle sale e molto altro ancora. Si tratta quindi di un sito molto attraente sia per gli "esperti" , in cerca magari di informazioni particolari, sia per chi sta solo facendo una navigata e ha voglia di saperne un po' di più sul mondo del cinema. www.angolotesti.it: come dice il nome, è un ottimo sito di testi musicali, italiani e non. E' molto facile da usare, poiché le canzoni sono raggruppate per autore è per album. E' quindi anche molto utile per esaminare la discografia dei cantanti. E' completamente in italiano, ma può anche essere convertito in francese o spagnolo (se può interessare ai ragazzi dellinguistico..). L'unico difetto è che, se i testi in lingua originale sono moltissimi, le traduzioni in italiano sono affidate al buon animo dei visitatori e, di conseguenza, non ce ne sono molte. Ma, del resto, nulla è perfetto! Michele,2ACl
Vacanze…anze…anze... Sognando vi racconto... Informo i gentili lettori che l’estate è FINITA!!! Mi una nuova moda, non stupitevi se non va avanti: lo so, duole sinceramente dover anche aggiungere che pursembra incredibile, ma viaggiano solo sul mare, si rifiutroppo (e guai a chi dice per fortuna!) è ricominciata la tano categoricamente di andare sull’asfalto. scuola. Hanno tutta la mia comprensione coloro che al Non temete, prima o poi vi accorgerete (sinceramente mattino, quando si svegliano, invece del suono spacca- non so se sia un bene o un male, certe illusioni sono cutimpani della sveglia sentono l’eco della parola vacan- rative…) di essere tornati a casa e di non trovarvi più in ze…anze…anze con un piacevole sottofondo di mando- un villaggio turistico. Magari sarà solo dopo che sarete lino e maracas: non preoccupatevi, l’illusione è un lieve stati sbattuti fuori dalla classe dalla professoressa di effetto collaterale che durerà al massimo… un paio di matematica perché invece dei compiti delle vacanze le mesi. Prima di allora, sarà normale (o quasi) se vi osti- avete consegnato 10 edizioni di “La settimana enigminerete a fare colazione con coctail con l’ombrellino, ad stica” dove le uniche pagine completate erano quella indossare una camicia a fiori tropicali e dove si devono colorare gli spazi con il mettere libri e quaderni dentro il borsone Mettendomi a scrive- pallino nero e quella dove bisogna unire da spiaggia. Non lamentatevi però se il vo- re sul diario quanto con delle linee i numeri consecutivi, giustro borsone vi dimostra tutto il suo sdemanca alle vacanze stificandovi dicendo: “Ma cosa pretendegno per ciò che contiene squarciandosi a Ha detto di portarle a vedere quello di Natale, auguro a va?! metà proprio mentre state attraversando la che abbiamo fatto nell’estate!”. tutti i lettori di Onda Oppure avrete un’illuminazione guardanstrada col giallo-arancione scuro- quasi rosso, o se, appena usciti di casa vorreste d’urto un felice anno do la lavagna con sguardo assente e renavere addosso un giaccone di piuma e un dendovi improvvisamente conto che non scolastico sciarpa modello 12 metri. Una volta entraè un tabellone dei voli in partenza di un ti a scuola, mi raccomando, ricordatevi che sulla porta aereoporto. della vostra aula c’è un cartellino con un numero e una Quando arriverete a questa scoperta sensazionale e delettera e non la scritta “bagni Delfino” piuttosto che primente al tempo stesso, vi renderete presto conto di ”spiaggia riservata all’hotel Pino marittimo”. Certo, ab- avere solo due possibilità: o cercate un volo last-minute biamo notato tutti che la temperatura che c’è nella nuo- per Cuba, ma è risaputo che il patrimonio di uno stuva scuola rievoca il ricordo del litorale ligure in agosto, dente è generalmente piuttosto limitato, o vi mettete a ma è inutile piagnucolare se la paninara non ha scrivere giorno per giorno sul vostro diario quanto manghiaccioli e granite, e non mettetevi a proteca alle vacanze di Natale, invidiando profondamente il stare con i bidelli solo perché si rifiutano di vostro gatto che passa le sue ore acciambellato sulla sostituire sedie e banchi con sdraio e ombrelpoltrona più comoda della casa a gustarsi i pochi ragloni o perché non c’è l’aria condizionata nelle gi di sole che sbucano da dietro le tende. classi. Sarebbe anche opportuno evitare di pianDetto ciò, saluto e auguro un felice anno scolastitare una tenda in cortile e borbottare: “Non è co a tutti i cortesi lettori. Buona sopravvivenpossibile, in questo campeggio non c’è neanche za! una piscina!”. Se poi state pensando di venire a Giulia G. 5 A ginn scuola su una moto d’acqua invece che col PINO, DOVE SEI? solito motorino per spiazzare tutti e lanciare
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Trova il tuo ex compagno di classe online Volete ridere e scherzare con i vostri compagni di classe anche dopo la maturità????!!! Da oggi potete farlo online su compagnidiclasse.it. Il sito è nato da un progetto americano che si chiama classmates.com e consiste in un elenco interattivo collegato ai database di circa 50.000 licei d’oltreoceano, che permette di consultare gli indirizzi dei propri ex compagni di classe. La versione italiana è un po’ diversa, non compare infatti alcun elenco, ma si deve attendere che qualche altro compagno di classe si iscriva e quindi si riceverà un’e-mail con gli indirizzi, i ricordi e le immagini… Si potrà così organizzare in tutta tranquillità una bella riunione, per rispolverare i ricordi scolastici, senza che da 24 che si era in classe, alla cena si finisce per essere una quindicina, perché Pino, Anna e compagnia bella si sono trasferiti in qualche altra città o chissà dove!!!!! Perché la cosa funzioni bisogna però iscriversi. ISCRIVETEVI!!! Rommy & Lorry 3ª AL
Genere: FantaIO, scienza/Triller Regia: Alex Proyas Durata: 115 minuti circa Origine: Usa Uscita: 29 ottobre
a un nuovo tipo di robot, “Sonny” (Alan Tudyk), dotato di un cervello simile a quello umano. Il nostro detective, con l’aiuto della dottoressa Susan Calvin (Bridget Moynahan), una psicologa esperta di intelligenze artificiali, deve svelare il mistero che si cela dietro a un omicidio commesso, per quanto sembra, da un robot… Non c’è che dire, è un film che toglie il fiato!! Jodie Bartoli 1AL
ROBOT
Corre l'anno 2035, e i robot sono diventati ormai un normale articolo domestico. L'unico a vederci qualcosa di strano è il detective Del Spooner (Will Smith), chiamato a investigare sulla morte del dottor Miles Hogenmiller, un brillante scienziato della U.S. Robotics che stava lavorando
LIBRI&FILM&MUSICA HOUSTON-IT’S ALREADY WRITTEN Il suo singolo d’esordio “I like that” è sempre tra i posti più alti delle classifiche americane. Ora anche in Italia ha avuto grande successo e lo si può ballare nelle varie discoteche. Il suo sound è molto trascinante e comunica energia grazie anche alla collaborazione di Chingy e Nate Dogg. L’album dal titolo “It’s already written”, prodotto da Trak Starz rispecchia lo stile del singolo. Il tema principale del disco è l’amore sia sentimentale sia fisico. Houston per avere 20 anni è già molto avanti e speriamo che non sia solo una meteora. Questo lo potremmo capire non appena lo vedremo in tour, quindi ci auguriamo di vederlo al più presto in Italia. F&F 4AL segue sotto
tutto ciò che sentiamo in tv e dai cosiddetti “rappresentanti del popolo” (anche se, più che rappre-TITOLO: “The Bush Show- Verità e bugie sentare il popolo, fanno i loro interessi) è vero, anzi della guerra infinita” siamo portati a credere ad un sacco di bugie. -AUTORE: Giulia Fossà In questo show chi comanda è Bush, che a quanto pare -GENERE: Raccolta di interviste e critica ha manie di persecuzione: perché uno Stato potente Questo libro parla della politica di Bush e della guerra come l’America (che possiede migliaia di bombe e in Iraq, di tutte le prese in giro e delle menzogne che missili) dovrebbe aver paura di un Paese povero e prisentiamo dal Presidente americano, che continua ad vo di armi batteriologiche come l’Iraq? Perché le trupinventarsi mille scuse per giustificare questo conflitto pe americane non si sono ritirate dopo aver scoperto stupido ed ingiusto. l’assenza di queste armi? Per il petrolio? A quanto paTutto questo l’autrice di “The Bush Show” lo paragore sì, il petrolio è la chiave del mistero. Quindi, come na al famoso film “The Truman Show”, perché è uno in ogni altra guerra, il fine è economico, questa non è spettacolo in cui le persone comuni ignorano la verità una missione di pace come viene definita da Bush, e sono costrette a sentire ciò che i “leader politici” diBlair, Berlusconi e dal resto della compagnia. cono, usando come tramite i mass media. Questo libro, Il mio consiglio è di leggerlo, in modo da aprire gli come molti altri che sono stati pubblicati riguardo a occhi su questo inutile conflitto. Elena 1 AL questo scottante argomento, ci aiuta a capire che non
“THE BUSH SHOW”
King Arthur lo, il cui arco è temuto più di qua-
lunque spada, re Artù si spingerà fino ai confini dell’Impero Romano per combattere a Badon Hill la più cruda battaglia mai affrontata. L’evento storico muterà le sorti della Britannia, dando vita a una Quando la storia entra leggenda sopravvissuta per genenella leggenda, un uomo esce razioni. dall’oscurità per farsi portavoce Lì si deciderà il destino di un podei disagi e dei desideri del suo polo e dove Artù e i cavalieri delpopolo: Artù (Clive Owen). la Tavola Rotonda si scontreranno Re per “diritto divino” saprà circon i Sassoni. condarsi da valorosi guerrieri che In America è già uscito questo faranno parte della mitica “Tavola film, ma a quanto pare, non ha Rotonda” e che lo accompagneavuto molto successo però a giuranno fino a Roma dopo aver socdicare dalla trama sembra un film corso il nobile Marius Honorius e niente male, quindi mi auguro che la sua famiglia assediata dai Sassia di vostro gradimento, abbia soni. molto successo e sia diverso dagli Con i più valorosi guerrieri di altri film precedentemente usciti Britannia e con la regina bretone su re Artù…non perdetevelo!! Ginevra (Keira Knightley), una Jodie Bartoli fervida condottiera del suo popoGenere: Drammatico/Avventura Regia: Antoine Fuqua Con: Clive Owen e Keira Knightley Uscita: 1 Ottobre
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BRANDY Dopo aver ottenuto grandi riscontri negli Stati Uniti, Brandy è riuscita a conquistare anche il pubblico europeo con “Afrodisiac”, il nuovo album pubblicato circa un mese fa. Il singolo d’esordio è “Talk about love” con la partecipazione di Kanye West. Anche il grande Timbaland ha veramente dato il massimo per questo disco, che segna un cambiamento radicale anche nella vita privata dell’artista. Dopo aver divorziato e aver avuto un figlio, Brandy ha una relazione con il campione di basket degli L.A. Clippers, Quentin Richarson. Un altro cambiamento importante riguarda il suo look, infatti si è lasciata alle spalle l’immagine da adolescente per puntare sulla sua sensualità. Infatti traspaiono nell’ultimo album i suoi tormenti, le frustrazioni, la felicità e il bisogno d’amore. Francesca&Francesca
TUTTI GLI STUDENTI DEL PORPORATO Anno Scolastico 2004-2005 Scienze Sociali 1As: Horia, Jessica, Ilaria, Carmen, Cristina, Antonietta, Francesca, Noemi, Veronica, Andrea Federica, Ilaria, Chiara, Karin, Alessia, Stefania, Francesca, Stefania, Maria Debora, Francesca, Christian, Stefania, Le, Serena. 2As: Stefano, Deborah, Mary, Marta, Matteo, Ylenia, Luca, Elisabetta, Serena, Francesco, Federica, Noemi, Erica, Lidia, Andreea Mirabela, Gloria, Paola, Chiara, Arianna, Solange Antonella, Federica. 3As: Luisella, Francesca, Simona, Chiara Michela, Roberta, Adriana, Andrea, Mauricio Josè, Chiara, Simona, Mhaela, Francesca, Stefania, Alessandra, Zaira, Michela. 4As: Andrea, Dino Davide, Elisa, Muriel, Serena, Giulia, Giuseppina, Valentina, Morena, Elisa, Martina, Michela, Luana, Arianna, Maria, Fabiana, Simona, Sabrina, Manuela, Chiara; 5As: Viviana, Alessandro, Alessia, Chiara, Ilaria, Francesca, Luana, Barbara, Roberta, Monica, Alice, Daniela, Mariantonietta, Stefania, Eleonora, Silvia, Maria Rosa, Sara, Lucia, Elena, Valentina. 1Bs: Alessia, Katia, Elisa, Giorgia, Alessandra, Maria Teresa, Virginia, Elisa, Marina, Veronica, Dense, Ilenia, Fabiola, Eleonora, Denise, Noemi, Chiara, Francesca, Elisa, Aurora, Claudia, Rossella, Simona. 2Bs: Valentina, Verdiana, Luisina, Alessandra, Simona, Cristina, Eleonora, Enrica, Ilaria, Barbara, Monica, Federica Vittoria, Giulia, Sara, Valeria, Jessica, Roberta, Paola Rita, Simona, Mounia, Silvia, Chiara. 3Bs: Antonia, Alessia, Sara, Elena, Alessandra, Valentina, Gloria, DesirÊe, Ilaria, Federica, Martina, Valentina, Elisa, Martina, Federica, Jessica, Francesco, Sarah, Alice, Valentina. 4Bs: Erika, Fatima Zahra, Chiara, Elena, Paola, Elena, Silvia, Erica, Elisa, Marta, Paola, Manuela, Sara, Patrizia, Manuela, Valeria, Valentina. 5Bs: Elena, Elisa, Alessia, Katia, Valentina, Pamela, Giulia, Chiara, Veronica, Sabrina, Monica, Romina, Alessia, Lisa, Veronica, Serena, Veronica, Veronica, Jessica. 1Cs: Jessica, Serena, Martina, Michela, Erika, Michela, Sharon, Aurora, Simona, Francesca, Daniele, Giuseppina, Enrica, Daniele, Nadia, Ambra, Jessica, Sara, Chiara, Marta, Chiara, Greta, Federica, Nadia, Fabio. 2Cs: Chiara, Simone, Jessica, Valeria Vittoria, Alessandro, Marianna, Maria Laura, Chiara, Teresa, Sara, Ambra, Gabriel, Lara, Alfred, Sonia, Barbara, Giorgia, Sonia, Alessia, Martina. 3Cs: Erica, Maria, Arianna, Valeria, Stefania, Silvia, Francesca, Eleonora, Maria Rosa, Paola, Simona, Claudia, Giorgio, Noemi, Elisa, Giuliana, Lorenzo, Chiara, Sofia, Federica, Sonia, Chiara. 4Cs: Giulia, Simone, Marco, Melissa, Roberta, Valentina, Eleonora, Selene, Marie Mediatrice, Arianna, Ylenia, Manuela, Oriana, Nahid, Sara, Paola. 5Cs: Luca, Serena, Karin, Laura, Claudia, Cecilia, Ramona, Maboso Lanova Gisele, Mara, Chiara, Giulia, Valentina, Viviana. 1Ds: Stefania, Claudia, Maddalena, Beatrice, Serena, Federica, Debora, Roberta, Sara, Veronica, Silvia, Sara, Fabiana, Jessica, Jessica, Francesca, Monica, Consuelo, Jessica, Jessica, Mariangela, Federica, Antonella. 2Ds: Martina, Luca, Enrica, Alice, Paolo, Maurizio, Roberta, Monica, Emanuele, Deborah Alissia, Elena, Giulia, Federico, Alessandra, Valeria, Ketty, Martina. 3Ds: Jessica, Serena, Francesca, Romina, Yasmine, Silvia, Samantha, Alessia, Marica, Valeria, Alessandra, Alessandra, Gioacchino, Michela, Lorenza, Denise, Selene, Sara, Sofia Maria, Giuseppe, Cristina. 4Ds: Denise, Alessia, Daniela, Noemi, Sabrina, Liliana, Sabrina, Manuela, Lucia, Selena, Chiara, Roberta, Maria Giovanna, Daniela, Andrea, Daniela, Stefano, Martina, Valentina, Alessandro, Stefano. Sociopsicopedagogico 1Ap: Michela, Cristina, Valentina, Sara, Sara, Noemi, Stefania, Federica, Amanda, Valeria, Annalisa, Maurizia, Mikela, Katia, Sonia, Marta, Chiara, Serena, Clorinda, Sofia, Barbara, Eleonora, Luana, Valentina, Bruna, Martina, Matteo. 2Ap: Marinella, Francesca, Elisa, Giada, Alessia, Giulia, Valentina, Giulia, Serena, Erika Johana, Claudia, Alice, Simona, Miriam, Lucrezia, Agnese, Tatiana, Alessandra, Ylenia, Giulia, Enrica, Cinzia, Denise, Francesca. 3Ap: Serena, Ylenia, Veronica, Federica, Francesco, Chiara, Sara, Evelina, Stefania, Jessica, Annalisa, Marzia, Sara, Stefania, Veronica, Sara, Isabel, Alice, Deborah, Cristina, Stefania, Sara, Laura, Manuela, Ilaria, Veronica, Alessandra. 4Ap: Paola, Teresa, Emanuela, Martina, Stefania, Valentina, Monica, Sara, Beatrice, Sara, Ramona, Irene, Annika, Paola, Alice, Roberta, Eleonora, Roberta Cecilia, Cristiana, Silvia, Noemi, Ilaria, Eliana, Ellouise, Annalisa, Valentina. 5Ap: Silvia, Donatella, Alessandra, Chiara, Emanuele, Alice, Sarah, Brigitte, Federica, Alessia, Chiara, Giulia, Milena, Valentina, Maddalena, Grazia, Irene, Salvatore Leoluca. 1Bp: Federica, Gloria, Gloria, Francesca, Martina, Lidia, Ivana, Jessica, Francesca, Elisa, Angela, Ilaria, Martina, Chiara, Cristina, Elisabeth,
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Mattia, Mara, Gessica, Milena, Chiara, Justine, Carmela. 2Bp: Valentina, Giulia, Agnese, Ilaria, Monia, Beatrice, Anna, Elena, Tania, Valentina, Deborah, Valentina, Irene, Stefania, Melissa, Tatiana, Erika, Vittorio, Valeria. 3Bp: Touria, Jessica, Elisa, Ilaria, Alessia, Angela, Ileana, Marianna, Cristina, Federica, Chiara, Stefania, Elisabeth, Simona, Luisa, Manuela, Veronica, Samanta, Alessandra, Chiara, Elisa, Serena, Federica, Simona, Rossella, Stefania, Marta. 4Bp: Sara, Federica, Elisa, Paola, Francesca, Oriana, Francesca, Oriana, Martina, Elisa, Concetta, Irene, Giulia, Sonia, Daniela, Giulia, Alessia, Manuela, Daniela, Barbara, Carlotta, Lucia, Gloria, Enrica, Veronica, Samantha. 5Bp: Irene, Tatiana, Francesca, Sara, Alice, Veronica, Luigina, Valentina, Federica, Monia, Eleonora, Aldo, Miriam, Valentina, Valeria, Patrizia, Giulia, Aline, Federica, Elisa, Micaela, Katia, Norma, Roberta, Pietro, Silvia. 1Cp: Giulia, Simona, Federica, Manuela, Sara, Gloria, Sara, Marta, Maria Rosaria, Giulia, Beatrice, Roberta, Enrica, Marcella, Giada, Cinzia, Suely’, Irina, Monica, Simona, Marta, Roraima, Giulia, Maria Rosaria, Katia, Elena, Serena. 2Cp: Cristina, Annalisa, Susanna, Alessia, Silvia, Sara, Giuliana, Giulia, Noemi, Irene, Sara, Giulia, Valentina, Ana Maria Andreea, Francesca, Noemi, Susanna, Veronica, Simona, Viola, Sonia, Lucrezia, Lisa, Miriam, Chiara, Denise. Linguistico 1Al: Sara, Jodie, Azzurra, Roberta, Emanuela, Vanessa, Giulia, Giorgia, Carolina, Daniele, Giulia, Sarah, Andrea, Giulia, Fiammetta, Elena, Alessandro, Nadine, Federica, Miriam, Annalisa. 2Al: Federica, Samantha, Mariasole, Elena, Anna, Ilaria, Litia Deloris, Elena, Giulia, Martina, Annalisa, Silvia, Francesco, Lucrezia, Giulia, Michela, Andrea, Ilaria, Cristina, Isabella, Giulia, Silvia, Chiara, Myriam, Sonia, Xinmei. 3Al: Cristina, Alice, Chiara, Romina, Paola, Alice, Serena, Martina, Ginevra, Marco, Antonio, Federica, Stefano, Agnese, Alessia, Cristina, Grazia, Elisa, Matteo, Elisa, Monica Maria, Federica, Sara, Irene, Elena, Giuliana, Rosa, Francesca. 4Al: Ivan, Sara, Jessica, Luisa, Stefania, Francesca, Valentina, Elisabetta, Maddalena, Maria Grazia, Valeria, Emanuela, Maddalena, Giulia, Marta, Martina, Agostina, Stefania, Francesca, Francesca, Sara, Sara, Cinzia, Fabiana, Francesca, Mario, Mauro, Sara. 5Al: Stefania, Giovanni, Elisa, Sara, Marzia, Claudia, Lisa, Elena, Martina, Alessia, Roberta, Katia, Giorgia, Lorenza, Norma, Elisa, Sara, Piero, Alessia, Michela, Simona, Laura, Giulia, Stefania, Stefania. 1Bl: Francesco, Roberta, Giada Maria, Virginia, Daniela, Gabriella Alessandra, Michele, Valeria, Denise, Martina Alessandra, Viviana, Valentina, Lorenzo, Francesca, Ilenia, Marta, Alice, Sabrina, Michela Giorgia, Irene, Sarah Jane, Jessica, Ilaria, Barbara. 2Bl: Elisabetta, Cinzia, Giulia, Nicole, Alessandra Maria, Alessia, Nazarena, Roberta, Luca, Giulia, Karen, Julien Michele, Irene, Elisa, Giorgia, Maria, Beatrice, Sara, Arianna, Elena, Eleonora, Alice, Elisa, Margherita, Larissa, Francesca. 3Bl: Gessica, Francesca, Sabrina, Chiara, Monica, Jessica, Martina, Elisa, Mariangela, Barbara, Mara, Federica, Erica, Sonia, Valeria, Sara, Nicoletta, Antonio, Loris, Silvia, Cristina, Valeria, Roberta, Federico, Erika, Sara, Ilaria. 4Bl: Manuela, Monica, Serena, Silvia, Francesca, Moussa Marco, Elisa, Stefania Angelica, Nicolao, Paola, Cristina, Simona, Anela, Francesca, Elena, Geronimo, Desirée, Katia, Elisabetta, Chiara, Samantha, Ilaria. 5Bl: Ilaria, Silvia, Elen, Federica, Ilaria, Frida, Valeria, Sara, Sabrina, Laura, Francesca, Francesca, Maria, Francesca, Elena, Eugenia, Elisa, Corina, Francesca, Mariangela, Giulia, Giovanna. 1Cl: Giulia, Vittoria, Jacopo, Davide, Nisrine, Patrizia, Federica, Jessica, Cecilia, Chiara, Beatrice, Ilaria, Giulia, Mambulu Matuka, Sabina, Desirée, Kassandra, Giulia, Sarah, Giulia, Elisa, Sarah, Alfonso Adriano, Chiara, Stefano, Giada. Classico 4Agin: Riccardo, Ester, Debora, Federica, Fanny Alexandra, Elisa, Umberto, Caterina, Micaela, Laura, Riccardo, Maria, Manuel, Michele, Silvia, Gaia, Massimo, Alice, Valerio, Jessica, Isidora, Alessio, Giacomo, Chiara, Marlon, Nicolò Silvestro, Gabriele, Francesca, Alessandro. 5Agin: Michele, Andrea, Cristian, Daniele, Elisa, Giulia, Anna Manuela, Giuliano Enrico, Matteo, Giorgia, Luigi, Gioia, Valeria, Giulia, Gaia, Alessandro, Carlotta, Daniela, Fabrizio, Elena, Carla, Luca, Simone, Federico, Francesca, Eleonora. 1Ac: Gianfranco, Marica, Fiammetta, Fanny, Margherita, Giorgia, Giovanni, Francesco, Elisa, Anna, Isabella, Maria Chiara, Micaela, Maria Cristina, Emanuela, Alessandra, Alessandro, Ilaria, Paola. 2Ac: Cristel, Michele, Davide, Aurora, Fulvio, Claudio, Giorgia, Alice, Veronica, Maria Beatrice, Stefania, Daniele, Sara, Francesca, Barbara, Reola, Veronica, Alberto, Aline, Giulia, Mattia, Natalie, Irene, Francesca. 3Ac: Elisa, Raffaella, Emanuele, Cristian, Francesco, Giulia, Elena, Miriam, Francesca, Ilaria, Miriam, Francesco, Cristiano, Massimiliano, Chiara. 4Bgin: Alberto, Martina, Mattia, Daniele, Giulia, Chiara, Nicolò, Giulia, Donata, Gaia, Alessandro, Gabriele, Donatella, Federica, Sonia, Valentina, Matteo, Loic Maurice, Monica, Flavia, Giulia, Fabio, Elisa, Cristian, Martina, Sofia, Umberto, Luana. 5Bgin: Maurizio, Giorgia, Silvia, Eleonora, Alice, Francesco, Roberta, Roberto, Federico, Alessia, Alessandro, Carlotta, Lisa, Annalisa, Mattia, Piero Andrea, Milena, Lorenzo, Lorenzo, Gioachino, Federica, Martina, Matteo, Serena, Federica, Cinzia, Alberta. 1Bc: Sara, Giulia, Maria Luisa, Silvia, Martina, Nicole, Luca, Alessandra, Roberta, Amanda, Heloise, Federica, Marco Raffaele, Valeria, Mattia, Francesca, Valentina, Francesca, Ludovica, Lorenza, Luce, Stephanie. 3Bc: Chiara, Rosalia, Noemi, Simona, Elisa, Francesco Salvatore, Irene, Elisa, Riccardo, Corinna, Davide, Valentina, Agnese, Chiara, Mattia, Alessandra, Federica.
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I TOPOLINI SMINATORI
LETTERE ALLA REDAZIONE
Sempre più spesso, nelle guerre odierne i civili sono il capro espiatorio delle folli decisioni governative, costituendo il 90% di From: <wiwwiesh@libero.it> morti e feriti. Un ruolo particolare lo giocano le mine antiuomo, To: <liceoporporato@tin.it> che oltre ai civili colpiscono i bambini, che scambiandole per gioSent: Thursday, September 30, 2004 2:22 PM cattoli rimangono uccisi o tragicamente feriti. Subject: Consigli per trovare l’anima gemella Anche quando la guerra è finita, le mine continuano a spargere COME TROVARE L’ANIMA GEMELLA sofferenza. Rimangono inoltre come minaccia per decenni; per Resta un solo problema: come trovare l'anima gemella o alquesto vengono chiamate “armi di distruzione di massa al rallenmeno un'anima cugina. Ci vuole tranquillità e fiducia. Bisotatore”. gna amare gli altri, amare se stessi, amare la vita. Più di 100 milioni di mine sono Solo se si ama si trova chi ti ama. Se siete tristi, noiosi e aridi presenti in oltre Mine antiuomo: un 60 paesi del la gente vi fugge come la peste e al massimo riuscite a accaorrore da combattere. stante le cammondo, nonosarvi con qualche sadomasochista. pagne di sensibi- Ma per fortuna una lizzazione per Tenete conto, innanzitutto, che avete a che fare con un esse-re la loro messa al bando, la risoumano che ha desideri e problemi come voi. Donne e uomini luzione dell’Onu soluzione sembra es- del 1993 e il però non sono totalmente uguali. trattato interna- serci… zionale del 19Le donne amano soprattutto la dolcezza. 97 firmato da 120 paesi, tra I topi sminatori! Il grande segreto è aspettare, dare tempo al loro desiderio e cui l’Italia, si vendono, da 5 a fare attenzione a cosa veramente hanno voglia di fare. Impa10 milioni di ordigni. rate ad ascoltare con le orecchie e con le mani. Quattro anni fa l’associazione belga APOPO ha stabilito una base Troppo spesso i maschi sono talmente eccitati e ansiosi che operativa in Tanzania ed ha insegnato ai topi giganti ad associare considerano il coito come un traguardo da raggiungere il più l'odore delle banane, il loro cibo preferito, a quello dell'esplosivo velocemente possibile. In questo modo di far sesso la donna TNT. Gli animali perlustrano le aree sospette - 100 mq in 28 miha valore solo perché "ha la figa e le tette". Non può dare alnuti - e raschiano il terreno per segnalare la presenza di ordigni. I tro che il corpo. criceti gambiani, ovvero i ratti più grandi del mondo (35 cm di Non c'è un gioco, un rapporto affettivo, uno scambio di penlunghezza per 1,30 kg), si sono rivelati abilissimi cacciatori di sieri, un vero contatto con quella particolare femmina. mine. E una forma di 'impotenza culturale, molto diffusa, che man- Gli animali perlustrano le da in bestia le ragazze. aree sospette (100 mq in Le donne trovano qualcuno che vuole accoppiarsi con loro a 28 minuti) e raschino il ogni angolo di strada, non è questo quello che cercano. terreno per segnalare la Vogliono uomini che le sappiano desiderare per le loro parpresenza di ordigni. ticolari qualità, non per quello che tutte hanno in mezzo alle Questo lavoro oltre che gambe. sicuro, si è rivelato econoPer l'uomo, invece, essere forte è un imperativo assoluto anmico e veloce: costa circa che se è inesperto e spaventato come voi. Rassicuratelo, cer2000 dollari e dura dai 6 cate di rallentarlo. ai 10 mesi. Cercate di avere tempo a disposizione e rassegnatevi a subiLe bestiole non corrono alcun rischio perché sono troppo leggere re una certa dose di irruenza virile (almeno in dosi minime è per far esplodere la mina. inevitabile). Una volta che si A novembre hanno superato i primi test sono sfogati un po' anche i maLetture sul campo: in Mozambico, lungo una schi, se non sono scemi, hanno i ferrovia, minata nel corso di 17 anni di loro pregi. A tutti gli appassionati del genere Fantasy ed Av- guerra, ognuno dei tre piccoli compoLa cosa fondamentale per enventura consiglio di leggere il libro di Chrsto- nenti della squadra ha trovato 20 mine. trambi i contendenti è superare pher Paolini, Eragon, scritto a soli 15 anni. Que- Anche il costo di mantenimento dei crila paura, la diffidenza e l'insicusto libro narra la storia di un adolescente costret- ceti gambiani sono limitati. Basta un rezza. to a crescere troppo in fretta, che si ritrova a do- pezzo di biscotto o di banana come preCerto serve un po' di pratica e mio per aver trovato la mina; se alcuni soprattutto calma. Il buon cibo, ver affrontare prove pericolosissime, a volte mor- furbastri ne approfittano e scavano a la buona musica e una conver- tali, per vendicare lo zio; in questa emozionante caso per avere la ricompensa, ne rimanavventura scoprirà il suo destino, soffrirà, trove- gono delusi. sazione interessante aiutano. Rilassatevi, respirate profonda- rà nuovi amici e anche l’amore, per non parlare Oltre ai topi, l’Università del Montana mente e pensate solo alle sensa- di un uovo di un drago… che è proprio la causa ha lavorato all’addestramento delle api. zioni e ai desideri che provate. di questa epica avventura!!! Esse sciamano nelle aree in cui l’odore Questa è la medicina. A mio parere lo stile di questo libro è molto simi- di esplosivo è presente. Seguendo i loro Vivere il bello di quel che fate. le a quello de “Il signore degli anelli” di Tolkien, spostamenti è possibile tracciare una Gustare il piacere del contatto, da cui riprende alcuni nomi e alcune caratteristi- mappa delle zone contaminate. I test dell'essere insieme, sentirsi reche. Ma non credete che sia finita qui! La storia sono riusciti nel 98% dei casi. spirare, godere, vivere. Il vantaggio è che le api si adattano a Come diceva il film, "cogli l'at- continua con il prossimo capitolo della saga, di qualsiasi ambiente e non sono necessari cui per adesso si sa solo il titolo… “Eldest”. timo!" (il tempo vola). milioni di dollari, visto che i paesi colAA.VV. L’AMORE AL TEM- Come direbbe Christopher Paolini: piti sono sempre i più poveri. PO DEI GORILLA, “Che le vostre spade restino sempre affilate” Anche i delfini si danno da fare, captanElena 1 AL do gli ordigni in fondo ai mari e oceani. Aurora, Federica, Martina 1C Soc 20
Eragon
Curriculum & domande d’impiego
LETTERE ALLA REDAZIONE
Frasi tratte da Curriculum veri e da domande di imUMORISMO ISTRUZIONI PER L'USO.... piego. Sono state stampate su "Fortune Magazine" -Scritto sulla bottiglia di una bevanda a base di latte aromatizzato: del 21 Luglio 1997: DOPO L'APERTURA MANTENERE VERTICALE. 1. "Richiedo un salario commiserato con la mia -Scritto su uno spray contro gli insetti della Nuova Zelanda : QUESTO vasta esperienza". PRODOTTO NON E' TESTATO SUGLI ANIMALI 2. "Ho imporoto Word Perfect 6.0 ed altri proIL COLMO.... ...della gentilezza? SVEGLIARSI A MEZZANOTTE PER DARE IL grommi come figli di colculo. BENVENUTO AL NUOVO GIORNO. 3. "Ho ricevuto una tacca come Venditore del...per una rosa? AVERE TANTE SPINE MA NESSUNA PRESA. l'Anno". ...per un americano che dorme? RUSSARE. 4. "Interamente responsabile per il fallimento di DETTE E SENTITE... due (2) istituzioni finanziarie. "Ridiamo credito alle istituzioni....ridiamo valore alle religioni..... ridiamo fiducia all'autorità! Sì, ridiamo...." 5. "Bocciato all'esame per magistrato con voti re"Era una che, quando le dicevano Van Gogh, rispondeva :"Ci vada lativamente alti". lei!" 6. "Consiglio al datore di lavoro di non farmi la"Non bisogna giudicare gli uomini dalle loro amicizie: Giuda frequenvorare con altre persone". tava persone irreprensibili!" Margherita 1 A CL 7. "Incontriamoci, cosi' potrai meravigliarti della mia esperienza". test 8. "Mi farai diventare il tuo Super-Mega Boss in pochissimo tempo". “gli EURO o gli EURI?” 9. "Sono un perfezzionista, e Questa è la domanda che qualche anno fa ha raramente anzi anzi quasi perseguitato e afflitto milioni di persone. mai dimentico i dettagli". Anche noi del giornale abbiamo provato a 10. "Lavoravo per mia maporci il problema. Per avere un’opinione dre, finche' non ha deciso di autorevole abbiamo consultato, su Internet, trasferirsi". “l’Accademia della Crusca” di Firenze, spe11. "Stato civile: Nubile. cializzata nella grammatica italiana. Non sposata. Non fidanzata. L’opinione che si è formata è la seguente: il Senza relazioni sentimentaChi è il grande naturalista francese che nella pro- plurale ufficiale, in lingua italiana, è invali. Senza impegni futuri. pria opera intitolata “Filosofia zoologica” espose riabile, e quindi si dovrà dire un euro, due 12. "Sono diventato comple- per la prima volta, in forma sistematica e coereneuro, cinque euro e così via. Ci sono però tamente paranoide, non cre- te, una teoria sull’evoluzione della specie, poi apvari motivi per cui si pensa che si possa usado in niente e nessuno". profondita dall’inglese Darwin? re anche la parola “EURI”. 13. "Il mio obiettivo e' diLa storia comunque è la seguente. A Madrid, ventare meteorologo, ma poiche' non ho un titolo il 15 dicembre 1995, fu accettata la proposta tedesca di introdurre il di studio in quel settore, credo che posso anche nome EURO, da usare al maschile in quelle lingue che hanno questo provare a diventare agente di borsa". genere per i nomi, ma nessun’altra variazione. 14. "Interessi personali: Donare il sangue. Finora Un’altra, è che su qualsiasi banconota e moneta metallica da due euro ne ho donati 50 litri". a un centesimo di euro, la parola scritta è sempre EURO. 15. "Ho rivestito un ruolo essenziale nel rovinare D’altra parte, una direttiva della Comunità del 26 ottobre 1998 ha staun'intera operazione per l'acquisto di una catena bilito che per alcune lingue, e cioè per l’inglese, l’italiano e il tedesco, di negozi". la parola resti invariabile al plurale, mentre per le altre segua la morfo16. "Nota: Si prega di non interpretare male il logia specifica (francese les euros, spagnolo los euros, ecc…). fatto che ho cambiato 14 lavori. Non ho mai dato Ma non c’è da scandalizzarsi, perché nella nostra lingua esistono vari le dimissioni da un lavoro". nomi maschili invariabili al plurale, non solo tra quelli monosillabi (il 17. "Sposata: spesso. Bambini: svariati". re/ i re) o in a (il sosia/ i sosia), ma anche tra quelli con singolare in 18. "Ragione per la quale si e' lasciata l'ultima o: come video o audio. occupazione: Insistevano che tutti gli impiegati 1 2 3 4 5 All’opposto però c’è anche (a) 6 andassero al lavoro alle 8:45 ogni mattina. Non 2 (a) 6 (a) 4 (a) 4 (b) 4 l’abitudine di dire il dollaro/ i dol- (a) (b) 2 (b) 4 (b) 2 (b) 6 potevo lavorare sotto quelle condizioni". (c) 3 lari, il marco/ i marchi, la lira/ le (c) 6 (c) 7 (c) 5 (c) 2 19. "La ditta ha fatto di me un capro espiatorio, (d) 5 (d) 2 (d) 7 (d) 1 lire, che in questo momento aiuta (e) 2 proprio come i miei tre precedenti datori di lavo(e) 1 (e) 6 la nostra confusione. 6 7 8 9 10 ro". Insomma, si è affermato il plurale (a) 6 20. "Sono risultato ottavo in un esame al quale (a) 6 (a) 6 (a) 4 EURO e non EURI e la prassi, (b) 4 (b) 4 (b) 7 (a) 7 (b) 2 hanno partecipato dieci candidati". (b) 6 (c) 3 nella linguistica ha sempre ragio- (c) 2 (c) 2 (c) 5 21. "Possibili referenze: Nessuna. Ho lasciato un (d) 4 (c) 4 (d) 5 ne. SOLUZIONE (e) 3 cammino di distruzione dietro di me". (d) 2 (e) 6 Aurora, Federica, Martina 1C Soc AL TEST p 12 (f) 2 (e) 1 (f) 1 22. "Lingue conosciute: Inglese; ho frequentato (g) 1 corsi fool immersion di livello avanzato". 21
Questioni di linguistica
Super Vto
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