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Optimist World Championship
Optimist World Championship Antigua, 5-16 luglio 2019
Il mondiale della storia, quella di Marco Gradoni, giovane timoniere romano che è riuscito a conquistare il suo terzo titolo assoluto individuale, l’unico che sia mai riuscito in un’impresa simile. Tre mondiali vinti in tre continenti diversi, tutti difficili e mai scontati. Questo di Antigua, è stato il mondiale dei record di partecipazione per nazioni, ben 65… e non aggiungo altro per sottolineare la concorrenza di livello che si ha in certi eventi. Marco subito dopo il mondiale di Cipro, aveva deciso di voler provare questa impresa e fin da subito si è messo in moto per cercare di arrivarci al massimo della condizione, nonostante qualcuno avesse speso parole negative sul fare un’altro mondiale. Ormai conosco Marco molto bene e quando si mette in testa una cosa per realizzarla da tutto se stesso e così è stato! Ma il mondiale 2019, sarà ricordato anche per la vittoria nel mondiale a squadre che mancava all’Italia dal 1992 (Gabrio Zandonà, Claudia Tosi, Francesco Ivaldi, Fabio Barraja e Guido Prearo), grazie a 5 ragazzi (Marco Gradoni, Davide Nuccorini, Alex Demurtas, Tommaso De Fontes e Ginevra Caracciolo) che sono andati
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a viso aperto contro le altre 43 nazioni che hanno preso parte al team race appunto. Una pagina bellissima, durata ben 18 giorni di trasferta per me e i ragazzi, mentre Walter Caval- lucci (Team Leader) con Norberto Foletti, ci hanno raggiunto il primo giorno ufficiale. Tante giornate, tutte da gestire, dalle iscrizioni, alle stazze, ai lavori senza sosta per tenere a posto le barche charter (sorteggiate dalla IODA prima del nostro arrivo). A Marco ed Alex sono toccate le americane Mclaughin, mentre a Davide, Tommaso e Ginevra le cinesi Far East. Abbiamo avuto problemi per portare i nostri alberi e quindi abbiamo dovuto rimediare alla meglio, ringraziando per l’ulteriore sforzo economico la Famiglia Gradoni per far arrivare un set per Marco direttamente ad Antigua, la Veleria J Sails e la ditta Optimast che ci hanno fatto pervenire delle vele di scorta e delle alberature a disposizione della squa- dra. A quel punto con una parte delle attrezzature charterizzate siamo riusciti a mettere in acqua, a mio avviso, i rig migliori per ogni ragazzo in base al proprio peso. Da ringraziare anche la Ditta Armare, che ha sostenuto il GAN per tutta la stagione, ed anche per questo mondiale, ci ha fornito del materiale utilissimo per poter affrontare al meglio le dure giornate di vento di Antigua. Proprio da qui voglio partire, tanta onda, in alcune giornate anche due metri tipica oceanica e vento mai sotto i 10 nodi. Una specie di ventilatore… Siamo riusciti a fare delle ottime giornate di allenamento, prima del mondiale proprio ad An- tigua e siamo riusciti ad adattarci quanto meglio potevamo. Giorno dopo giorno, la sensibilità di conduzione di Marco soprattutto, cresceva in maniera esponenziale e lasciava ben sperare per il gran finale. Ormai in questi campionati, non puoi buttare via neanche una giornata, e gli errori si pagano in maniera molto pesante… ma crescere di condi- zione fisica e tecnica può essere a volte decisivo. La prima giornata, dopo delle belle prestazioni in acqua, la componente maschile del team è stata protestata dalla Giuria per la Regola 69, per dei problemi rilevati nella stanza in Hotel. Dopo ben due ore di discussione, la Giuria, ha chiuso l’u- dienza e non ha applicato nessuna sanzione ai ra- gazzi. Non è stato piacevole subire un’udienza del genere, ma i ragazzi hanno imparato una lezione importante… quando c’è qualsiasi problema in una stanza, bisogna sempre farlo presente per evitare spiacevoli disguidi. I ragazzi, si sono scusati con la Giuria e i gestori dell’Hotel, manifestando profondo rammarico di quanto accaduto. Durante i report giornalieri, non ho mai messo niente in merito, perché ho ritenuto di scriverlo nel report finale. Questo quanto pubblicato sul sito del Campionato in merito: https://bit.ly/2Ht5Q9Q
Dopo due giornate, Richard Schultheis era in testa con 4 primi su 4 prove, mentre Marco dopo il 2-5 della prima giornata, vinceva entrambe le prove della seconda giornata, mettendosi in scia al bravo maltese, forse dato come favorito troppo presto. Richard nella prima giornata era riuscito con merito a mettere la prua davanti a Marco, ed ero certo della reazione nella seconda giornata da parte sua, nonostante ancora non avesse la miglior velocità possibile. Dalla terza giornata, con qualche piccola modifica all’assetto della barca e la sua voglia innata di vincere, hanno fatto un mix perfetto per centrare altre due vittorie, sempre più nette da parte di Marco. Al rientro due proteste, una contro Ginevra Caracciolo e una contro Alex Demurtas, entrambe perse, fanno perdere punti preziosi nella nation cup, ma questo è il punto meno doloroso, resta un fatto: siamo troppo poco consapevoli sulla gestione della situazione a livello di regolamento in acqua e quello che a casa nostra ci perdonano, qui non lo hanno fatto. In uno dei report di giornata avevo parlato di questo, e in chiusura di questo report ci tornerò proprio su questo aspetto. Al termine delle qualifiche, Marco, Tommaso, Davide ed Alex accedono alla Gold Fleet, mentre Ginevra causa una pessima prima giornata, finisce nella flotta Bronze, nonostante avesse dimostrato di avere le carte in regola di entrare in gold, coi parziali fatti nelle prove 3-4-5-6. Nella flotta Oro, solo 3 nazioni avevano 4 atleti, oltre alla nostra squadra, la Spagna che non ha patito assolutamente l’onda caraibica, soprattutto i ragazzi delle Canarie che hanno condizioni molto simili e gli USA.
Mondiale a Squadre Day 1: La nostra squadra è entrata nel tabellone come seconda testa di serie in base ai risultati ottenuti nelle qualifiche. Dei tre match da fare nella giornata, il primo a noi, non è toccato e siamo passati direttamente al turno successivo dove abbiamo incontrato la Francia. Partiamo non bene, forse un pò freddi, ma riusciamo a rimettere le cose a posto… vinciamo ma qualche tirata di orecchie i ragazzi se la sono presa! Nel match successivo, valevole per l’accesso al tabellone finale, troviamo i rivali ormai storici della Thailandia che nell’individuale non avevano brillato, ma sapevamo essere un osso duro a livello di team race… si poteva tranquillamente pensare come ad una finale anticipata. Nel match, partiamo molto compatti e aggressivi, sulla boa 3, facciamo un capolavoro e via veloci verso l’arrivo, Italia batte Thailandia, e la squadra azzurra accede al tabellone conservando la posizione 2. Day 2: Siamo usciti in acqua, consapevoli di avere una grande occasione. Nel tabellone, nella parte alta incroci subito duri per Spagna, USA e Thailandia, mentre nella nostra parte bassa, le due sudamericane Perù ed Argentina erano i team più temibili. Nella parte alta la Thailandia batte gli USA, che avevano battuto la Spagna, ed arrivano al match contro di noi per l’arrivo alla finale diretta. Per arrivarci i nostri ragazzi hanno vinto contro Australia, Israele e Perù (quest’ultima ha mostrato una compattezza di squadra notevole, riuscendo a battere anche la temibile Argentina). Nel primo match contro la Thailandia per l’accesso alla finale, la nostra squadra, ripete il match del giorno prima e vince in maniera convincente.
La Thailandia passa alla fase di recupero, e battendo tutte le avversarie, Perù compreso veramente al fotofinish, ce la troviamo di fron- te per la finalissima. Il Perù chiude terzo con merito, dopo due giornate per loro molto belle. Nel primo match di finale, dopo aver atteso quasi un’ora, il nome della nostra sfidante, facciamo una partenza inguardabile con Marco OCS, Davide e Tommaso rientrati anche se probabilmente non dovevano. Perdiamo malamente, ma proprio questo ha poi scate- nato la reazione dei nostri ragazzi. Nel veloce debriefing, post match, ho ricordato loro che abbiamo perso perché non eravamo in regata, analisi semplice e impietosa ma molto reale. Confermiamo lo schema che fin li ci aveva portato e via per il secondo match, che vin- ciamo con una grande prova collettiva, dove non abbiamo lasciato spazio agli avversari, più nervosi del solito. Nel match decisivo, partenza equilibrata, ogni azione faceva pendere l’ago della bilancia da una parte all’altra… ma dalla boa 3 in poi è iniziato lo show dei nostri ragazzi, concluden- do con 1-2-3-5 al finish e riportando in Italia quel trofeo che mancava dal 1992. Bravi, anzi bravissimi anche per aver reagito da Campioni veri in un momento di grossa difficoltà dove era facile crollare. Grande festa dopo l’arrivo, meritato tuffo nel mare azzurro di Antigua! Riprendiamo la giornata seguente, il mondiale individuale, con Marco in testa davanti a Richard secondo e al sudafricano Ian Walker March, tutti racchiusi da pochissimi punti. Dopo la prima giornata di Gold, il sudafricano perde subito terreno, mentre Marco con 1-27 resta in testa davanti a Richard (2-15), but- tando via di fatto lo scarto. Una regata non bellissima, dove tutti i migliori hanno pagato il conto, bravo Richard a limitare i danni. Cresce in classifica Tommaso De Fontes, che dopo delle qualifiche decisamente sorprendenti, continua il buon trend salendo in classifica, così come Davide Nuccorini 3° nella prima regata di Gold. Non in giornata Alex e Ginevra. La seconda giornata di Gold, Marco con 10-2, allunga su Richard (19-5), mentre il protago- nista di giornata è lo spagnolo Jaime Ayarza che piazza due primi, entrando di fatto nella corsa per il titolo. La giornata si chiude con Marco in testa con 17 punti sul maltese e 19 sullo spagnolo. Sale ancora De Fontes, 17° in generale e Nuccorini 33°. Male ancora Alex, che dopo la squalifica, non ha più trovato degli spunti buoni, non riuscendo più neanche a partire come si dovrebbe in contesto simile, mentre Ginevra si toglie la soddisfazione di vincere una prova, dopo una bella partenza (finalmente direi).
La terza e ultima giornata, Marco sapeva che per non incorrere in problemi doveva scartare quel 27… e alla sua maniera con due primi belli, con un vantaggio abissale all’arrivo proprio davanti al pur bravo Richard (2-2), si porta a casa il titolo alla grande! Terzo posto per lo spagnolo Ayarza, mentre nonostante una squalifica e un BFD, il titolo femminile va ancora una volta alla spagnola Maria Perello. Brutta giornata per Nuccorini 2 BFD e gli altri azzurri che scendono sulla classifica finale. Al rientro grande festa per Marco e tutti i suoi compagni, artefici comunque di un’impresa storica. Nessuno come lui, e credo che per trovare un’atleta come Marco, non sarà facile negli anni prossimi. Bravo Tommaso che chiude 24° alla sua prima esperienza, peccato per Davide ancora troppo altalenante, mentre per Alex e Ginevra hanno credo raccolto meno del loro valore, ma come dicevo gli errori in questi campionati si pagano molto caro. Oltre alla vittoria nell’individuale e nel team Race, anche un bel secondo posto nella nation Cup dietro la Spagna.
Conclusioni - In questa analisi devo sottolineare i troppi
BFD presi, soprattutto in GOLD. Dovremo lavorare perché le partenze siano sempre di più un punto di forza. - Le squalifiche a seguito di proteste ricevute, sono un campanello di allarme serio. Non è pensabile di fare campionati di questo livello e sperare che qualcuno non ti protesti anche se fai infrazioni palesi senza minimamente pensare di fare l’autopenalizzazione.
Anche su questo punto ci sarà da lavorare e in tal senso diventerò assolutamente inflessibile. - Ormai è basilare una buona conoscenza della lingua inglese per affrontare le proteste, anche su questo punto sarà nostra cura far crescere i nostri ragazzi dei futuri
GAN e squadre nazionali. - Chiudiamo questo mondiale senza penalità per la regola 42, e posso garantire che visti i risultati i nostri ragazzi sono stati ben osservati, ma hanno avuto una conduzione tecnica assolutamente pulita e qualitativamente di alto livello. - Il progetto GAN era nato, nell’Ottobre 2012, con la finalità di costruire squadre sempre più forti e coese, lavorando sulla crescita dell’atleta sia a livello umano che tecnico, facendo si che i migliori potessero allenarsi insieme almeno una volta al mese nel periodo autunno/inverno. Il progetto negli anni è cresciuto, si è sviluppato, e grazie
al supporto di alcuni allenatori dei ragazzi che ci hanno aiutato in questi anni e figure come Michele Ricci e Andrea Madaffari, specialisti dei loro settori di competenza, tutto questo ha fatto si di arrivare in 7 anni, dove non eravamo dai 15 precedenti. Anche il lavoro fatto coi tracking metasail durante il Raduno GAN di Bari è stato un notevole aiuto e per questo devo ringraziare Nicolas Antonelli. La nostra filosofia era e rimane, di migliorare l’atleta, far aumentare le loro conoscenze, e saper fare la differenza nei momenti decisivi. In questi anni, proprio su quest’ultimo punto siamo molto migliorati. Vorrei ringraziare il Presidente FIV Francesco Ettorre, per le telefonate che ci ha fatto e per gli attestati di stima personali e per i ragazzi che abbiamo ricevuto. Lo stesso ringraziamento va a tutte, quelle tantissime persone, che ci avete scritto e sostenuto durante tutto il periodo del campionato. Questi ragazzi si sono meritati tutto questo, sono stati eccezionali. Un grazie a Kinder più Sport che da anni crede nel nostro progetto GAN e nelle nostre squadre nazionali. Voglio ringraziare sentitatemente Walter Cavallucci e Norberto Foletti che erano nello staff ufficiale di questo campionato, gli allenatori (Simone Ricci, Bruno Fischetti, Mauro Berteotti, Enrico Stefanelli e Davide Comitangelo) e i club dei ragazzi (Tognazzi Marine Village, Circolo Vela Roma, Fraglia Vela Riva, Circolo Nautico Nic Catania e LNI Napoli). Il ringraziamento è esteso a tutte quelle persone che hanno contribuito alla crescita sportiva di questi ragazzi dai primi corsi di vela in su! Nonché un ringraziamento alla Commissione Tecnica Aico e alla segreteria Aico sempre attivi nello svolgimento del programma della classe e di questo campionato. Un ringraziamento a Carlo Falcone, Vice Console di Antigua, la moglie Paola Vittoria e tutto lo staff che ha organizzato il campionato che ci hanno fatto sentire come a casa nostra. Complimenti al Comitato di Regata, alla Giuria e alla Commissione Stazze per il lavoro svolto e la loro disponibilità al dialogo durante tutta la manifestazione. Un grazie a Matias Capizzano, grande come sempre con i suoi servizi fotografici. Infine un grazie a Marco, Davide, Alex, Tommaso e Ginevra per la bella esperienza e l’impegno che hanno messo in questo campionato. Con Marco e Davide è stata la mia ultima trasferta dopo rispettivamente 4 e 3 mondiali, 3 trofei Rizzotti e la vittoria di Berlino dello scorso anno, tra le tante trasferte, senza dimenticare il Campionato asiatico 2015 con Marco e con entrambi le trasferte a Torrevieja. Sarà strano non averli con me a Settembre quando riprenderemo la preparazione per il 2020, a entrambi un grazie speciale e un in bocca al lupo per il proseguimento della loro attività Velica. Il
ringraziamento lo estendo anche alle loro famiglie sempre presenti ma mai invadenti, pronti tutti a fare la propria parte. Con
Alex, Tommy e Ginevra, avremo certamente ancora molte regate e allenamenti da fare insieme. Appuntamento a Riva 2020… ci aspetta un anno di duro lavoro!